"Nuovi orizzonti ... per un nuovo futuro: le opportunità del Made in Italy nella globalizzazione" - XIII Convention Mondiale delle Camere di Commercio italiane all'estero

Buongiorno a tutti seri potete accomodare
Ci piacerebbe dare inizio ai lavori della mattinata della giornata che sono
Lavori
Ancora densi intensi e impegnativi
Ma ci piacerebbe
In una situazione un po'meno convulsa dei
Quella di ieri che è stata una grande giornata anche i termini partecipazione ma che certamente
A è stata risulta un po'con un ritmo
Diciamo così accelerato ripartire un attimo
Dalla città in cui siamo
Io la vorrei rivedere un momento prego
Mentre
Sovente alle due di notte rientrando al mio alloggio a Bologna attraverso questi ipnotici l'anima saltate del qui begli occhi chiari vista
Stando davanti e qui palazzi di cui con le sue grandi ombre la luna disegnato animasse
Mi succedeva di fermarli oppresso dalla felicità dirmi
Contemplando quelle colline carichi d'alberi chi si spingono fino in città queste luci inizio Cernusco i
Il tipi
L'utilizzo
I bicipiti tatuati diretti
C'è un tipico
Dominique
Ma
Avevano una
Furono avevano una voluminosa
Avevano
Grazie
Voglio salutare con molto piacere
Il sindaco di Bologna Sergio Cofferati
Il sindaco il nostro ospite in queste splendide sale e c'ha messo a disposizione
Terre
Capito realizzare questa convention delle camere di commercio italiana nel mondo
Sono rappresentati qui i cinque continenti
Sono rappresentate
Le comunità economiche di tutti degli italiani nel mondo comunità diventate attive e Pro Active con le comunità locali
Un lunga rette che dalle Camere di commercio italiane sì allarga nel mondo rappresentare all'imprenditoria la voglia di fare il lavoro la creatività del nostro Paese
Questa convention ha come tema il made in Italy
E a come il tema l'Italia nella competitività con la sua ricchezza che è una ricchezza
Di qualità qualità del lavoro qualità dell'impresa qualità della cultura
Siamo davvero contenti che siano qui con noi il rappresentante di queste
Settantun'camere
Di commercio italiane all'estero
In questi giorni stanno svolgendo lavori intenso avranno un grande scambio con imprenditori locali che da oggi in avanti si incontreranno con loro e domani avranno azionati intensa di scambi diretti
Signor Siino corre la ringraziamo per l'ospitalità che sabato a Bologna
Le presento il presidente di Assocarni all'estero presidente Pollastri che era saluterà e poi ripensare davvero sul salutata con legge
Grazie presidente Sangalli signor Sindaco
Tanto siamo felicissimi di essere qui a Bologna abbiamo portato qui a Bologna tutto il sistema camerale sono settantun Camere italiane che operano in quarantasette Paesi
E siamo qui a Bologna città che ci ha particolarmente col colpiti
Ieri dicevo a cena al presidente Sangalli ci avete voluto sorprendere ci avete stupefatti con tutte le meraviglie e i luoghi dove svolgiamo i nostri incontri
Signor sindaco io voglio fare una riflessione proprio come presidente che vive che si sono il vicario presidente vicario di tutte le camere ma la mia camera di San Paolo che vive in un che opera in un Paese particolare particolare in questo momento faccio una riflessione ricordo di aver incontrato lei anni fa proprio a San Paolo
E l'influenza che ha avuto in generale la struttura sindacale italiane in America Latina e in Brasile in particolare a mio avviso è stata fondamentale
Ricordo nella conversazione avuta con lei del suo modo moderato di affrontare le problematiche sindacali complesse e difficile di quel Paese
Io non so se esagero nel dire che
Sicuramente la struttura sindacale italiane forse le in particolare ha contribuito a fare di un metallurgico di un metalmeccanico il Presidente della grande repubblica brasiliana
Ha contribuito a moderare me gli atteggiamenti a costruire un dialogo con tutta la parte la Società Civile brasiliana
Tanto è che partito da da posizione assolutamente estremiste e di una contenzioso continuo è un presidente che è stato letto
Non solo con il voto dei lavoratori Malcolm voto di tutti gli impresari e questo a mio avviso sicuramente c'è una parte di lavoro che è stato svolto dal dai sindacati italiani sempre così presenti
Le camere di commercio signor Sindaco hanno una funzione non soltanto e semplicemente mercantili Istica ma veramente di diffusione della cultura e della lingua italiana quindi noi facciamo molto bene ogni anno venire in Italia in una città italiana
A Bagni Arci in queste parte culturale così importante per poi trasferirla all'estero
Le camere di commercio pubblicano tra i centocinquanta pubblicazioni in gran parte una maggior parte in lingua italiana abbiamo sicuramente i mezzi di diffusione maggiori che l'Italia oggi all'estero
Quindi queste influenza anche culturale è estremamente importante
Ringraziamo si signor sindaco di averci accolto qui a Bologna e ripeto i ringraziamenti fatte al presidente
Sangalli che la cui ospitalità estratte eccezionale e squisita molte grazie
Sindaco Cofferati
Sono molto lieto di ospitare anzi il profitto per rinnovarvi
Il benvenuto a nome mio nome della della giunta ed è la città di Bologna
Ho capito che vi siete resi conto che aveva ragione standard sulle bellezze di Bologna
Dicevo prima da Angelo Tantazzi che Bologna è una città singolare perché è molto conosciuta
Anzi scusato detto male che molto note poco conosciuta
E capita spesso di ospitare persone che vengono dalla l'altro capo del mondo che che hanno lungamente sentito parlare di Bologna la conoscono
Attraverso il racconto di altri o per quello che hanno detto ma il loro impatto con la città è un impatto di grandissima sorpresa perché Bologna è una città molto bella
è una città accogliente ora è stato storicamente e io vorrei che continuasse adesso Lanzillo diventasse ancora di più
I fatti uno degli impegni fondamentali dalla mia amministrazione sarà questi quello di provare a far diventare Bologna ancor più attraente di quanto lo è stata storicamente che anche per questa ragione sono contento di potervi ospitare qui in questo luogo
Perché il bello non è mai scindibile che se lo si fa si commette un errore dalle condizioni che determinano la qualità della vita delle persone che anche lo sviluppo delle economie
Bologna ha nella sua storia una grande forza attrattiva che è sempre stata il motore della sua economia
Tantissimi secoli fa a Bologna era la capitale della setta voi avete visto in queste bellissime immagini la Bologna di oggi la Bologna Della Pietra e la Bologna medievale quella che ci è stata consegnata
Il Basso Medioevo comincia qui a edificare avete però visto nella nella prima immagine in quell'affresco tanti attori che non ci sono più
Bologna aveva quattro che elementi simbolici della sua struttura dei suoi edifici e dalla sua struttura urbanistica che erano i canali i mulini le torri e i portici oggi ci resta qualche torre non molte per la verità assai meno di quelle che apparivano nell'affresco ci restano i portici bellezza unica al mondo ci sono a Bologna quarantadue chilometri di portici
E non ci sono più o per meglio dire non sono più visibili i canali sono scomparsi i mulini perché quella che oggi è vissuta e voi l'avete apprezzata comicità Della Pietra era la città dell'acqua sotto i nostri piedi ci sono
Tantissimi canali c'è una rete fittissima perché la città Della Seta aveva il suo territorio diviso in due parti da un lato c'erano i mulini che macinava no sementi e grano e dall'altro c'erano i mulini che muovevano le macchine per filare e Bologna aveva questo straordinario sistema di collegamento con il mare e di collegamento in città le strade di Bologna erano i canali Bologna aveva più canali di quanti non ce ne siano oggi a Venezia ma di quella Bologna pochi si ricordano
Bologna era collegata al mare attraverso un sistema di chiuse che consentivano alle barche di portare la seta da qui all'Adriatico sono le chiuse del Vignola sono le chiuse che sono state poi ripetuti per il canale di Panama
Ecco quella Bologna era una delle prime dieci città d'Europa
La città dell'acqua la città Della Seta aveva una capacità economica straordinaria fondata su due elementi la grande capacità di innovare che era all'avanguardia come si direbbe un termine semplificato oggi nelle attività produttive ed economiche che era la capitale mondiale di un prodotto ad alto valore aggiunto l'assenza di quegli anni
Era capace di innovare perché produrre senta voleva dire produrre macchine gli arcolaio di Bologna venivano descritti dal Folengo come una straordinaria macchina pari alla volta delle stelle del cielo
Che quella capacità di fare che è rimasta per secoli il tratto componente della cultura imprenditoriale di Bologna dunque c'era grande innovazione
C'era saper fare prodotto dalla Sapienza dalla conoscenza Bologna anche la sede dalla più antica università del mondo dunque sapere che l'Università produceva e che si trasferiva anche in economia era una delle condizioni di attrazione della città
E la città è diventata Bell anche utilizzando quelle ricchezze quelle risorse contemporaneamente una città che si è sempre data
Politiche di protezione dei suoi abitanti
Impegnative ma efficaci coesione sociale innovazione erano la combinazione della trazione di Bologna della sua capacità di fare sistema di costruire una condizione territoriale positiva
E poi quell'immagine veniva trasmesso nel mondo
Ecco quello che io vorrei fare ed è per questo che Gavardo con grandissimo interesse non solo la vostra presenza ma la vostra discussione che rinnovare le condizioni perché questo territorio sia un territorio attraente
Dove però gli imprenditori vogliono investire perché l'innovazione e disponibile data esistono risorse materiali da sapere chi si produce attraverso l'università al come questo sapere si diffonde nel sistema produttivo dall'altra parte la città deve essere accogliente affettuosa in grado di proteggere i suoi cittadini perché le persone vengano volentieri a Bologna
A lavorare o a viverci
Sì si ricrea questa combinazione noi torniamo ad essere un luogo importante per questo Paese per l'Europa
Abbiamo però bisogno di far sapere chi siamo cosa facciamo ecco perché la comunicazione il lavoro diffuso che anche attraverso il vostro lavoro può portare l'immagine di un Paese di una città nel mondo importante
Noi abbiamo bisogno di Marchetti
Non per descriverci per come non siamo ma per far sapere esattamente chi siamo quali sono le nostre potenzialità quali sono le occasioni che offriamo ai nostri cittadini o a tutti coloro che vogliono venire qui a lavorare o a vivere
Questa possibilità di comunicare in tempo reale questa condizione di farà vedere quel che siamo in grado di fare quel che abbiamo fatto è importantissima per il nostro futuro
Io penso che una struttura come la Camera di Commercio c'è una struttura importante
E luogo della sintesi possibile di interessi economici che li possono essere mediati
E proposti per il valore che hanno non solo singolarmente a questo provvedono le associazioni di rappresentanza ma per il valore che hanno insieme quando agiscono come sistema e quando hanno una connessione dialettica ma forte con il territorio
La Camera del commercio di Bologna questo lavoro lo fa egregiamente attraverso il suo Presidente la Giunta abbiamo proprio nei giorni scorsi sperimentato il termine non è fuori luogo una procedura inedita
Il sindaco si è recato alla Camera di Commercio ha incontrato la Giunta ha illustrato alla Giunta il programma quinquennale sul quale vuole fondare l'amministrazione della città ha chiesto commenti valutazioni
Richieste di integrazione di arricchimento che sono venute ecco io penso che questo sia per quanto allo stato un esperimento una condizione non ancora radicata sufficientemente empirica il modo giusto di lavorare tra un'amministrazione che la rappresentanza di interessi che le Camere di commercio sono in grado di sintetizzare
Tutto ciò che ha rappresentato nelle camere di commercio importanti ma quello che conta molto per me io credo che sia un valore oggettivo e la capacità di sintesi di questi interessi la messa in equilibrio il non prevalere dell'uno sull'altro il ragionare del vantaggio che viene operando insieme
Voi lo fate in tutti i paesi del mondo che siate qui a discuterne tra di voi è molto importante
Perché già siete in quanto camere di commercio una maglia di una rete qui c'è la Rete e questa Rete vale moltissimo per il Paese forse più di quanto non si percepisca
Ecco semmai se uno sforzo bisogna fare e insieme a Bologna come altrove dare senso compiuto a questa Rete al suo lavoro e soprattutto costruirne la percezione positiva perché di positivo c'è molto io credo che sia possibile fare tante cose importanti insieme
Con Giancarlo Sangalli con i rappresentanti della Giunta ci siamo dati appuntamenti successivi
Io voglio operare per la mia città come vi ho detto cercando di dichiarare le condizioni perché questo territorio si ancor più attrattivo di quanto lo è stato storicamente agendo sul doppio versante l'innovazione nelle politiche economiche c'è una Giunta può stimolare e l'innovazione nelle politiche sociali che una Giunta può praticare in questo modo si fa forte un territorio in questo modo si costruiscono anche funzioni nuove che partendo da quelle antiche mai rinnegate possono però dare un'idea la partecipazione al coinvolgimento
Io credo che mai come in questi tempi ci sia bisogno di un assetto istituzionale stabile di competenze definite di ruoli certi le persone hanno bisogno di sicurezza
Nel senso di poter guardare al proprio futuro con delle certezze sapendo quali sono gli interlocutori ma le persone chiedono a tutti a cominciare dagli amministratori di essere poi sistematicamente coinvolte non basta la delega
Chiede guerra presentarmi no voglio essere date e poi coinvolto nella gestione delle cose che insieme possiamo fare questa voglia di partecipazione a Bologna è fortissima
Ma io credo che sia molto diffuso sia molto forte in tanti altre realtà in fondo in quella chiacchierata lontana che ricordava prima il vostro presidente a San Paolo di questo abbiam parlato
Di come un Paese con le difficoltà e i problemi chiave del Brasile in quei tempi poteva uscire da quelle difficoltà se fosse stato in grado di stimolare una partecipazione una presenza di dare a quelli che erano esclusi l'idea di poter entrare in gioco
E la cosa che ha fatto
Il presidente del Brasile di oggi ed è stata una scelta forse non facile
Perché bisognava tener conto di interessi diversi tenerli in equilibrio ma mi pare sia stata una scelta che comincia a produrre effetti positivi se è vero come è vero che quell'economia è tornata a crescere dopo aver sfiorato la drammatica crisi finanziaria istituzionale ecco lì si è colta una voglia la disponibilità e l'interesse a partecipare perché questa storia l'abbiamo radicata nel nostro assetto istituzionale siamo per questo avvantaggiati
A patto che non ci si fermi non ci si distragga ma si facciano tutte le cose che è possibile fare quella che state facendo voi è una di queste
Io conto molto anche sui risultati del vostro lavoro perché con la Camera di Commercio di Bologna abbiamo appuntamenti ravvicinati per rendere più forte e più efficace questo territorio nell'interesse di tutti i cittadini vorrei dire se possibile anche al di là delle singole funzioni di rappresentanza c'è un bene comune che va individuato e poi va realizzato
Al di là delle funzioni che ognuno di noi nel momento dato svolge quando quel bene comune si realizza poi c'è vantaggio per tutti grazie di essere venuti a Bologna e grazie per gli apprezzamenti che imitando Stendhal avete voluto dare ad una città che davvero molto bella io spero di riuscire a farlo ancora più preciso
Il vicepresidente dell'Unioncamere delegata all'internazionalizzazione STEA Nese prego
Signor sindaco
Ho il privilegio oggi di rappresentate l'altro cinquanta per cento di Assocamerestero e cioè duecento e tre camere di commerci italiane certamente per rispetta Sangalli
Io tenderei ad escluderlo per un attimo a Bologna perché l'Atac
Autorità signori signore mi è gradito darvi il benvenuto l'augurio di buon lavoro per questa seconda giornata della tredicesima compenso non mondiale delle Camere di commercio italiane all'estero
Oltre che a nome dell'Unione del gruppo internazionalizzazione consentitemi di porgervi un caloroso saluto anche a nome della Camera di Commercio di Salerno
Delle associazioni di categoria degli imprenditori salernitani nei quali è ancora vivo il ricordo della convenzione del due mila e due
In quell'occasione venne affrontato il tema della globalizzazione in relazione al radicamento sui mercati
Oggi intendiamo analizzare le opportunità del made in Italy
Nella globalizzazione
Per fornire a tutto il sistema indicazioni utili al suo rilancio
Nella giornata di ieri
è stato ben definito lo scenario internazionale individuando con il contributo apprezzato dei rappresentanti del governo
I nuovi orizzonti di sviluppo
Naturalmente assieme alle luci sono state evidenziate anche alle zone d'ombra
E quando faremo anche oggi incentrando il dibattito sulle connessione fra qualità competitività è made in Italy
Le tre previste sessione di lavoro affronteranno il tema sotto il profilo dei principali fattori quello imprenditoriale
Quello umano con particolare riferimento alla formazione e quello infrastrutturale senza tralasciare l'incidenza delle reti finanziarie
Lo straordinario interesse del tema odierno e il livello dei relatori assicura la proficuità della giornata e rende più agevole il compito di introdurre i lavori
Viviamo uno al soggiorno di grandi cambiamenti
In dote nella struttura produttiva italiana dal forte dinamismo che caratterizza l'economia mondiale
Gli indicatori economici in estrema sintesi confermano il forte rallentamento del PIL il cui incremento si è fermato allo zero quattro negli ultimi due anni
E la diminuzione delle esportazioni almeno escluso gli ultimi sette otto messe
Come ci diceva ieri
Il ministro russo
Per contro nell'ultimo triennio è cresciuto all'occupazione
Così come fa segnare un sensibile incremento la differenza fra natalità mortalità delle imprese iscritte al registro delle camere di commercio
Malgrado l'apparente contraddizione fra i dati ieri è stato detto e possiamo tranquillamente affermarlo oggi che l'economia italiana vive una fase di sviluppo e di veloce adeguamento ai nuovi modelli noi riteniamo che in questa fase di sviluppo sia stata resa possibile in gran parte dalla flessibilità delle piccole e medie imprese
Siamo assistendo al cambiamento della forma giuridica come dimostrano i dati del Registro imprese da cui si rileva che le società di capitali sono in crescita hanno superato il milione di unità con un'incidenza sul totale di circa il venti per cento
Sul piano organizzativo più che l'adeguamento dimensionale cresce è una strategia di Rete
Che ha dato vita ad oltre sessantasei mila gruppi di impresa
Nel contesto della globalizzazione avanzano e crescono le reti i cui nodi rappresentate per lo più da piccole imprese ci riportano a una dimensione locale
E così nel mercato senza frontiere emergono le identità territoriali e la ricerca di nuovi collegamenti
Superato nel senso di smaltimento del primo momento acquisita la consapevolezza della dimensione globale del mercato il piccolo imprenditore sa che deve inventare subito una razionale risposta organizzativa per far fronte alle mutate condizioni esperto questi movimenti che originano dal basso e su base circoscritta dando origine ad un altro cambiamento di cui bisogna tenere conto la valenza strategica dei territori
La nostra analisi per sommi capi senza riferimenti teorici tende ad interpretare lo scenario dal punto di vista dell'imprenditore che presta attenzione al mercato e al cambiamento
L'attenzione viene prestata non per formulare ipotesi scientifiche
Che lascia che lasciamo ai nostri eccellente economisti ieri abbiamo avuto modo di apprezzare il vice ministro Baldassare ma poiché perché l'imprenditore sa anche deve adeguare continuamente la sua attività
E di posizionarla continuamente in funzione delle mutate condizioni
Tentando di anticipare ogni ulteriore evoluzione
Con questo spirito ci auguriamo che nel corso dei lavori sia prestato attenzione a due aspetti
La dimensione delle imprese con riferimento particolare alle piccole imprese e la territorialità restringendo il concetto diceva comunità ha ben determinate identità locale
Siamo infatti fra guanti sono convinti che alla competitività fra impresa è subentrata quella fra sistemi territoriali fra sistemi Paese
Per questo il made in Italy può e deve rappresentare ancora un grande ombrello per tutte le nostre produzioni di qualità comprese quelle delle piccole imprese
In cui la professionalità è l'apporto creativo e manuale dell'uomo ne garantiscono l'inimitabile ITA
Notò che le circa centottanta mila in aziende che attualmente sporto possono medio-piccole
Quasi il novantatré per cento ne ha a meno di cinquanta dipendenti il sessantuno per cento a fino a nove dipendenti
Sono queste le dimensioni cui dobbiamo riferirci
Per orientare le analisi e le proposte operative per il nostro impegno futuro tenendo presente che ciò che importa è l'efficienza delle imprese piuttosto che la loro dimensione per altro verso dobbiamo ricordare che l'economia moderna impone una continua innovazione che presuppone adeguata ricerca e diffusa internazionalizzazione cioè conoscenze e relazione a tutto campo
I problemi cominciano da qui mentre le grandi e le medie imprese hanno risorse umane e materiali da dedicare al ricerche internazionalizzazione alle microimprese sono in difficoltà
Senza interventi in grado di rimuovere questi vincoli strutturale diventa rettore in ogni tentativo di volta rendere l'impresa più ricettiva verso le opportunità del mercato globale
La nostra responsabilità dei dirigenti del sistema camerale nazionale ed esterno ci impone di divulgare accompagnare sì all'internazionalizzazione commerciale quando all'internazionalizzazione produttiva cioè delocalizzazione di fasi della produzione all'estero
Dobbiamo anche adoperarci però affinché il pubblico si faccia carico della ricerca applicata per attivare processi di innovazione nelle piccole e nelle micro imprese
Riteniamo poiché spetta all'iniziativa diretta del sistema camerale mondiale la fornitura di informazioni ed è necessario quadro di conoscenze e relazioni per l'internazionalizzazione a tutte le imprese
Partecipando alle audizione parlamentare finalizzate all'approvazione del disegno di legge
Di riforma dell'internazionalizzazione in rappresentanza ovviamente di Unioncamere abbiamo messo in in evidenza le problematiche delle piccole e medie imprese
Soprattutto le piccole imprese italiane e la loro difficoltà ad inserirsi nei processi di innovazione e internazionalizzazione
Abbiamo così avuto modo di ribadire quanto era emerso in occasione della prima Conferenza nazionale sull'internazionalizzazione che si era svolta Salerno nel due mila e due proprio in occasione della convention o delle Camere italiana all'estero
Il richiamo a quella verde non sempre autoreferenziale BA riteniamo che quella conferenza rappresenti un momento importante nel processo di rinnovamento del nostro sistema camerale
Che con la riforma potrà legittimare ancora di più il ruolo di struttura di servizio per tutte le imprese e per le piccole e in particolare proprio e specialmente dei processi di internazionalizzazione
Il nostro continuo riferimento alle dimensioni della maggior parte delle imprese non ci deve far perdere di vista la realtà
Non vi è dubbio che il maggior onere per l'affermazione e il potenziamento del made in Italy spetta a livelli nazionale nel sistema pubblico e all'impresa medio grandi sarebbe un errore però ritenere che il contributo della piccola imprenditoria possano essere tralasciato il nome di una semplificazione operativa e di un alleggerimento degli impegni
La credibilità del sistema camerale si gioca tutta sulla capacità di fornire servizi reali alle piccole imprese a quella stragrande maggioranza di imprese che contribuisce in mattinata notevole alla formazione
Delle entrate del bilancio
Mi auguro concludendo
Che nelle varie sessione di oggi nelle conclusioni dei lavori odierni emergano indicazioni concrete per la nostra attività futura come dirigenti camerale
E come imprenditori grazie
Cominciamo con gli interventi tra introduttivi dare la parola ad Angelo Tantazzi presidente della Borsa italiana
Tantazzi
Signore e signori buongiorno a tutti
Do svolgerò semplicemente alcune considerazioni
Sull'evoluzione il contesto economico in questi anni al cui interno chiaramente si collocano le evoluzioni che hanno anche caratterizzato il commercio estero italiano ne avete parlato ieri lo so ritorno su alcuni punti tutta è chiaro che
In questi anni inglesi la prima parte siamo noi con del decennio del due mila nessuno ma l'Europa quindi le imprese tagliare ripresa degli altri paesi si sono trovate di fronte una concorrenza diversificata risk toh all'esperienza precedente sia sul piano geografico sia anche sul piano delle forme concrete che la concorrenza appunto può assumere
Tuttavia alcuni elementi appunto su quest'anno fanno ritenere che il più brutto sia alle spalle un ponteggio brutto è stato quello che è avvenuto appunto nel due mila e due nel due mila e tre quando di fronte tanto per dare un esempio Luna guai dei numeri di fronte a una crescita del commercio mondiale dell'ordine appunto del quattro per cento del due mila e due dell'ordine oltre il cinque per cento nel due mila e tre
Com'è noto le
Esportazioni italiane hanno fatto nei due anni cumulato quasi il meno otto per cento
Tuttavia permettere i i fenomeni in prospettiva tenete presente che questo è avvenuto anche nel paese vicino c'è avvenuto anche in Francia presente a che la Francia è stata assolutamente a sorpresa dalla bere un punto una contrazione delle proprie esportazioni soprattutto per quanto riguarda il due mila e tre due mila e due non ha fatto niente di particolare
Quindi è stato come dire l'effetto sorpresa insomma se si vuole che l'impresa è il sistema
Ha avuto in funzione del cambiamento violento repentino e di dimensioni estremamente rilevanti cambiamento dicevo indotto
Dal manifestarsi della nuova capacità a produttiva manifatturiera soprattutto della enorme piattaforma asiatica rappresentata in particolare dalla Cina ma dicevo prima che qualche elemento più positivo invece quest'anno comincia a manifestarsi nel senso che pur in presenza di una crescita molto molto forte del commercio mondiale tuttavia anche le nostre esportazioni stanno segnando
Per la prima volta negli ultimi tre anni dicevo degli elementi positivi
è stato già coniato Uhunmwango una nuova sfida ecco per individuare questo nuovo contesto e vengono chiamati i paesi Bric Paesi Bric
Se i paesi Bric che vuol dire Paesi vuol dire Brasile la Russia India e Cina cioè in questi nuovi questi Paesi e le are che gravitano appunto su questi Paesi sono considerate le aree a crescita più forte e più dinamica nel corso dei prossimi anni e allora il riferimento che facevo prima una concorrenza che anche diversificata sul piano geografico è facile
E capire perché sono Paesi sui quali in modo particolare finora non ci si è confrontati non soltanto dicevo la partenza asiatica ma anche in particolare l'America Latina e in particolare anche la
La Russia
Ora in questo contesto chiaramente che di che cosa ha hanno sofferto particolare imprese italiane ma
Hanno sofferto innanzitutto di un'Europa che ha mostrato molte difficoltà d'Europa come sapete benissimo un'area che da quattro anni ha detto
Tassi di crescita dell'economia piuttosto contenuti e ancora una volta il gioco beffardo delle statistiche fa sì che l'anno due mila e quattro quindi nella sede le analisi internazionale del Fondo monetario eccetera perché ha considerato l'anno più brillante degli ultimi venti o trent'anni ma in fatto di medie tu brillante ancora del due mila che è stato un grande anno di espansione precedente ma guarda caso nel la crescita del quattro cinque per cento dell'anno due mila è una crescita dovuta ad una ad uno sviluppo equilibrato più o meno delle varie aree lo mondiali geografiche mondiale quella merce di quest'anno e dovuta una polarizzazione della crescita estremamente forte nell'area asiatica e in parte negli Stati Uniti ed una crescita modestissima appunto
Per quanto riguarda l'Europa quindi una domanda europea un mercato europeo che in questi anni è stato un mercato molto difficile in particolare lo sanno benissimo le attese del mercato tedesco è stato quello che ha maggiormente deluso sia sul piano dei gol subiti sul piano degli investimenti
Un apprezzamento dell'euro che comunque ha condizionato la posizione esterna competitiva da parte degli Stati Uniti e poi non ultimo l'aumento dei prezzi degli approvvigionamenti perché mentre altre aree a geografiche tipo di Stati Uniti hanno beneficiato
Hanno sostenuto hanno subito prete di aumenti dei prezzi approvvigionamenti soprattutto dei metalli e minerali e così via ma hanno avuto anche lo sbocco delle norme crescita dell'area Pacifico invece la distanza
Dell'Europa ha fatto sì che abbiamo subito gli aumenti appunto di una serie di di di materie prime e minerali e non abbiamo avuto invece la disponibilità immediata di un mercato appunto che migliorava
Cioè è venuta meno sostanzialmente il mercato europeo è stato sostituito da una da un mercato molto più lontano proprio lontano nel senso geografico anche nel sesso conoscitivo da presentata appunto dal ora quando succedono questi spostamenti ripeto così forte così concentrati nel tempo
è chiaro che le imprese hanno delle difficoltà a ricollocarsi immediatamente perché sostanzialmente devono decidere di ridimensionare la loro presenza su determinati mercati e cominciare a investire quelli nuovi e questo non è facile
Non è facile soprattutto non avviene appunto
Dalla dalla dal mattino alla sera
Perché richiede delle valutazioni valutazioni squisitamente imprenditoriali come tali rischiose
Se abbandonare un determinato mercato oppure come mantenere la presenza in termini più ridotti eccetera e come investire appunto sul mercato nuovo
E come esser presenti su questo mercato
La faccenda della
Lo sviluppo asiatico guardate che non è che ha colto di sorpresa soltanto imprenditori italiani o o le imprese europee ma colto sorpresa anche alcuni
I grandi strutture grandi Corporation internazionali
Che hanno visto è diciamo così il miglioramento dell'area anno dopo Ranno ma non hanno riflettuto sul fatto che questo rappresentava un cambiamento radicale delle prospettive economiche appunto di quella di quella zona ora naturalmente essere presenti
Su queste aree e richiede dato che dato il fatto che i mercati sono molto molto più anche i più vasti richiede una presenza diversa richiede una presenza fatta anche di di di di reti distributive fatta di reti di assistenza fatti di servizi post vendita e così via e tutto questo naturalmente riapre tutta una serie di problematiche aziendali perché impiantare reti simili e di questo tipo non è facile non avviene appunto della ripeto di nuovo dall'oggi al domani ma già anche nell'immediato il cambiamento delle convenienze
A avendo lavorato un attimo sulle problematiche relative al corridoio cinque quello che sapete che attraversa la Padania per indirizzarsi da solo Paesi dell'Europa centrale
Vari imprenditori della zona del Veneto e del Friuli si sono posti la domanda dice sì andiamo a Este mandiamo a est nel senso abbiamo l'Europa appunto centro orientale andiamo del fattispecie dal momento che dobbiamo
Scegliere diciamo così nuovi mercati non soltanto dal punto di vista produttivo anche dal punto di vista commerciale perché lo fa versato direttamente questo per dirvi le problematiche dei che questi tipi di situazioni stanno aprendo ora
Data indagine varie fatte emerge il fatto che poi la forza di di strutture post-vendita è fondamentale per garantire la per garantire diciamo così insuccesso per la presenza commerciale
è chiaro che su questi Paesi non si può andare per introdurre anche temi della tavola rotonda successiva lo si può andare pure la competitività di Trezzo è chiaro che su questi Paesi ci si va con quelli che vengono chiamati elementi di competitività non di prezzo che sono appunto la qualità e il disegno ma sono anche il grado di flessibilità il grado di velocità col quale la rete commerciale interagisce poi appunto con il mercato
E ripeto ho accennato prima che tutto questo richiede poi degli investimenti finanziari di ordine estremamente rilevante estremamente significativo ora investimenti della distribuzione rispetta degli investimenti squisitamente produttivi hanno un ritorno molto più differito nel tempo al metodo più differito sono di dimensioni estremamente rilevanti
Proprio anche date nei mercati di cui stiamo parlando e questo obbliga le aziende anche ad una riflessione proprio su quella che è la loro struttura finanziaria più adeguata per affrontare
Quelle realtà la settimana scorsa a Milano
Si è svolto proprio in borsa una riunione delle imprese che rappresentano l'alta gamma la fascia dell'uso del della produzione italiana ma di fronte poi ad alcuni giganti internazionale che aprivano per esempio nei mercati del Giappone
Strutture
Di commercializzazione
Che a Prato di negozi somma sostanzialmente ma negozi di cinque piani otto piani a colpi di investimento di duecento trecento milioni di euro ciascuno è chiaro che questo la presenza su quel mercato
La presente accusato di qualità dimensionalmente ripeto questo si porta dietro delle applicazioni finanziarie rilevanti
Da questo punto di vista no la qualità percepita del prodotto nostro è ancora buona
L'aspetto del servizio a volte lascia a desiderare anche se in miglioramento perché l'aspetto del servizio in particolare dei servizi di post vendita è chiaro che un elemento strutturale che può cambiare nel tempo ma cambia chiaramente Cora
Discreta lentezza
Concludo
Dati questi elementi dato il fatto che ripeto già quest'anno segnala un miglioramento della situazione
è importante che tutti in prese strutture di assistenza eccetera ci si tolga un po'da dosso questa mentalità di assedio che ha caratterizzato gli ultimi due anni gli elementi positivi ci sono chiaramente certi vantaggi
I vantaggi competitivi non si eredita nobiliare interni tasselli in funzione appunto dei contesti diversi
Ma ripeto già Jacini che si stanno manifestando le reazioni che ci sono nel mondo imprenditoriale nel mondo appunto che camerale eccetera sono un indice positivo del fatto che ci sono degli elementi per andare avanti e poi concludo definitivamente l'altra settimana il governo francese avviato
Avviato un piano per rilanciare le esportazioni due pagine di un noto giornale economico francese la tribù lo prendo lo guardo vedo dentro c'è un'intervista al ministro delegato del commercio estero francese che porta come titolo permettere alle piccole-medie imprese di il titolo esatto e di cacciare in multa poi mi spiego che cosa vuol dire leggo quest'articolo il riferimento punto di vista organizzativo e di intervento di politica commerciale che loro stanno seguendo e tutto riferimento alle modalità italiane pari pari cioè sul fatto di quanti prese di come vengono assistite
Ne abbiamo riflettuto dice a un certo punto il ministro ai meccanismi che permettono alle piccole e medie imprese
Di cacciare butta modi muta la muta che va a caccia cioè il gruppo appunto di di di cani in questo caso il gruppo di aziende
Sul modello di quello che si verifica e in Italia
E dice noi siamo ancora
Stiamo a proprio riflettendo sulle misure e guardiamo molto da vicino quello che è il modello italiano quindi un po'più di coraggio e un po'più anche gli ottimi
Isma'c'è anche garantito dal fatto che gli altri ci invidiano certe nostre modalità poi di essere presenti e di concorrere e quindi alla crescita
Delle nostre imprese grazie
Azio
Il professor cantate precedente la Borsa italiana che Campo introdotto il tema della prima tavola rotonda cioè un po'lo scenario del made in Italy i problemi le prospettive e il quadro che ci ha fatto non è del tutto negativo
In un mercato di difficoltà di problemi che sono stati denunciati dalla professore emergono anche fattori positivi il fatto stesso che i francesi prendono ad esempio il made in Italy per quanto riguarda l'export transalpino una segnale di importante di vitalità delle nostre industrie ma veramente così la nostra industria in grado di competere in un mercato sempre più difficile è importante anche il fattore umano rifatto romanzato le più consumare di questo ce ne parla Marisa Dino l'ambasciatrice Marisol Rino direttrice della Johns Hopkins University di Bologna che fino a qual che ne fa era un'enclave alla Johns Hopkins ma succursale europea dovete americano ora veramente fa parte dello scenario di Bologna proprio questo trovano festeggerà i cinquant'anni di presenza a Bologna alle ambasciatrice
Buongiorno
Prima di tutto ringrazio e organizzatori per averne invitato e forse forse serviva una persona straniera per come entrare anche sul made in Italy
Io fra l'altro durante la mia carriera diplomatica ho fatto due volte il addetto commerciale a forse il più notevole Periodo era di di anni che ho passato a Baghdad vendendo equipaggio per il petrolio il estrazione di pre Troll io a e durante i miei due anni lì siamo saliti da ottocento milioni di dollari di vendite a un miliardo di dollari di vendite anche se le ditte americane come le ditte italiane se la mente non sempre che le ambasciate non è che aiutano affatto
Bene per cominciare vorrei solo fare qualche commento perché i miei commenti sono principalmente sull'innovazione l'investimento del né risorse umane però e anche importante riconoscere che il fatto che oggi il made in Italy si deve tenere quando si parla del made in Italy si deve tenere conto
Che questo termine può un po'risultare un po'ingannevole in un mondo nel in un mondo globalizzato ci sono pochi prodotti mano settori ieri che hanno un valore aggiunto in Italia del cento per cento
Presenti o forse il più ovvio nel settore abbigliamento ci sono e varie ditte italiane che hanno fabbriche nell'Oropa dell'Est in Albania in Romania in in Repubblica ceca e così via
La rifinitura finale viene fatta in Italia e poi il prodotto viene venduto come made in Italy
La specializzazione provocata dal globalizzazione a una tendenza a ridurre il valore aggiunto
Quindi il successo del made in Italy secondo me sarà sempre più una funzione dell'indie integrazione economica delle dell'Italia nei confronti dell'Europa e del mondo intero
Si può dire in questo senso che il settore dei servizi è un po'diverso ma direi che questo sia una che spione di quota e non di tendenza un esempio importante nel settore turistico in Italia che forse il più forte nell'ambito globale in quanto riguarda la qualità
Anche se la seconda dopo la Francia in quanto riguarda la quantità
E non c'è niente più made in Italy che questo settore eppure se si guarda attenta mente il turismo spesso diventa sempre più go globalizzato per quanto riguarda la pubblicità le prenotazioni il trasporto eccetera
Ribadisco la importanza di questo tema di globalizzazione non solo perché sono la direttrice di un'università che si specializza su vari temi di integrazione economica finanziaria
Politica sociale nel mondo ma soprattutto perché a mio parere non si sviluppi non si sviluppa era una strategia concreta
Sia imprenditoriale che politica senza rendersi conto del fatto che il made in Italy deve competere sempre più a livello globale anche se sembra che la produzione sia destinata per il mercato nazionale o almeno al consumo a livello nazionale come nel caso del turismo
Per fare un altro esempio in Italia quando si parla di Mad ENIT li ho l'impressione che si voglia in genere indicare esportazioni italiane e forse in particolare prodotti agroalimentari o di alta moda
La produzione agricola almeno dal punto di vista della politica economica e controllata brodo da Bruxelles e una buona parte del settore dell'alta moda e nelle mani dei multinazionali stranieri
Dato questo è ovvio che la reputazione italiana in questi settori è sempre da invidiare si vede per esempio Comes Stato già indicato in che in Asia dove la qualità R il made in Italy da molto tempo è già considerata un valore aggiunto in Giappone e nei nuovi Paesi induce industrializzati
E anche in Cina c'è sempre un più crescente appetito per le Marche di alta qualità italiane purtroppo questo riflesso si vede anche a facilmente nell'altra tendenza alla contraffazione dei prodotti italiani in Cina
Che costa caro alle imprese italiane ma noi abbiamo l'espressione in inglese l'imitazione è il segno di ammirazione più sincero
Secondo me il marchio made in Italy ha raggiunto un grande sospeso successo grazie ai leader italiani dei vari settori nel del passato
La questione chiave adesso si svolge intorno ai nuovi prodotti italiani lanciati sul mercato
Per vedere se gli italiani poi possono continuare a godere essa questa esternalità positiva
Secondo me quest'ultima durerà solo se gli italiani continuano contigui continuare hanno ad essere il leader nel loro vari settori
Quindi la mia risposta alla domanda sul futuro del made in Italy è che non si può rispondere chiaramente poi che esiste un problema di simultaneità
La sfida delle in prese e soprattutto come continuare a innovare a lanciare nuovi prodotti di alta qualità in un mondo che diviene sempre più competitivo
L'alta moda è un settore importante secondo me continuerà ad esserlo ma la quota di esportazione Intel internazionali non è come una volta in numero dei lavoratori in questo settore è calato farà parte del futuro il me del made in Italy ma la sua importanza diminuirà
Inoltre questo è un punto da sottolineare la fine delle restrizioni sull'esportazione del tessile e abbigliamento dal primo gennaio due mila cinque provocherà sempre più concorrenza in questo settore
Ma il medie niente lesti sopravviverà solo se imparerà trattarsi a questo nuovo andamento lo stesso si può applicare al settore agricolo l'Italia e Benedetta contanti bene in questo riguardo ma deve rendersi conto che questo settore non è importante a livello nazionale più o meno cinque per cento del PIL e anche questa cifra può darsi che gonfiata dalla politica
Artica agricola comune che è estremamente costosa per l'Unione europea e che sta per essere liberalizzata
Nelle nuove trattative del Doha fatte dalla Manta agenda
Questo settore non avrà neanche neanche questo settore a avrà una parte importante nel futuro economico italiano e neppure nel degli altri paesi del OSCE quindi conclusione forse ovvia la la Italia di né future deve concentrarsi nei prodotti nuovi e innovativi a ci sono dei ottimi esempi qui a Bologna di innovazione italiana
Ditte come la dette alla Jackie e la GT
Forse è troppo semplice o forse ovvio a commentare Piero a per incrementare la innovazione bisogna investire nel capitale umano
Bisogna incoraggiare la ricerca bisogna incentivare l'innovazione bisogna investire di più in risse eccitante palla mentre o ricerca e sviluppo
Tutto questo è trascurato in Italia soprattutto per quanto riguarda gli investimenti nelle discipline chiavi nelle università italiane basta guardare quanti italiani hanno ricevuto il premio Nobel recentemente e si vedrà che quasi tutti si sono fatte la loro reputazione all'estero
Questo significa che esiste un problema che si deve risolvere se le
Italia vuole essere competitiva nel futuro
In conclusione direi che il futuro del made in Italy e nelle mani vostre e dei politici italiani si dovrà riformare il sistema per essere più adatti al mondo gol globalizzato e più competitivi di oggi
Si dovrà incrementare investimenti nel capitale umano si dovranno Drive con cura in un senso Orgone organico la ricerca e l'innovazione per poter mantenere il valore del made in Italy
Per migliorare questi investimenti a mio parere occorre cambiare cambiamenti significativi nelle in sé nel sistema universitario italiano
In particolare ci vuol ci vuole più soldi per l'università più borse di studio e altri incentivi mirati a sviluppare il talento necessario per il futuro
E sforzi congrue concreti per approfondire la capacità degli italiani di sfruttare il no legge caldamente grazie
Grazie ambasciatrice vino ambasciatrice non accetto
Difettato di Consigli che per quanto riguarda il made in Italy e le cose da fare
Per cercare di migliorare metri vittima vediamo ora altezza intervento della mattinata la professoressa Giuseppina Gualtieri direttrice di Promo Bologna
Con lei si introduce il terzo tema terza sessione della giornata che riguarda un po'infrastrutture e le reti finanziarie all'epoca esso adesso
Allora grazie intanto non un grazie non formale per l'invito a partecipare a questa iniziativa che per noi eccome spero di poter dire nell'intervento che farò incentrando mi nel Nord è impossibile
è anche un'occasione per sperimentare concretamente quello che è un percorso di lavoro operativo non solo di analisi che ci porterà a ragionare e come è stato già detto anche stamattina di sviluppo del nostro sistema regionale all'estero e anche soprattutto della nostra area
Di Bologna
Interventi che mi hanno preceduto sia ieri che questa mattina mi consentono di andare diciamo rapidamente ad alcune evidenze saltando qualche numero tra l'altro voglio dire ai presenti che abbiamo predisposto un po'di materiale in modo che tutte le argomentazioni che sono state portate in questi giorni in termini di dati sulle sporta e per i termini di dati sulla sull'internazionalizzazione sono a vostra disposizione in modo da lasciar neanche quando lascerete la nostra città intanto partiamo da un concetto di competitività sappiamo le ha detto è stato detto ieri la competitività del nostro sistema è fatta di tanti fattori solo un punto per dire oggi ci concentriamo soprattutto sui temi dell'internazionalizzazione e di quello che collega questo con tutti gli altri aspetti del sistema economico ma naturalmente dovremo occuparci anche di ambiente di territorio e di altri di altri temi
Il tema su cui mi vorrei concentrare un attimo e questo già ieri è emerso parlare di internazionalizzazione di globalizzazione in questi anni significa non concentrarsi sulla mente
Sul tema export ma anche parlare di investimenti diretti esteri
Le imprese anche quelle che saranno dopo presenti nel dibattito lo sanno benissimo che nella competizione internazionale ormai non si può lavorare solo con l'internazionalizzazione commerciale è spesso necessario fare alleanze
è necessario essere presenti sui mercati internazionali e questo riguarda non solo le grandi imprese non solo alcuni settori ma ormai tutto il sistema produttivo
Abbiamo parlato avevamo presentato un po'di dati sul commercio mondiale sono stati commentati prima non vorrei ripetermi credo gli andamenti quindi del del commercio e la posizione dell'Italia
Credo che però se è una cosa importante da ricordare il commercio mondiale anche negli anni recenti è cresciuto quindi non c'è un arresto del commercio mondiale come ha già continua a crescere il problema è come si partecipa a questa crescita allora ecco che a a nostro avviso a mio avviso anzi il problema di anche di quello che è emerso in questi giorni
è che per parlare di internazionalizzazione dobbiamo parlare di settori e dobbiamo parlare di aree geografiche questi sono due aspetti che incrociano fondamentalmente tutti i problemi dello sviluppo internazionale
Allora non possiamo più ragionare solo di politiche dei fattori la competitività attraverso i fattori ma dobbiamo riprendere anche un ragionamento su cosa vuol dire fare competitività dei settori
Ne parleremo dopo penso l'impresa è stato citato anche prima
Parlare del futuro del tessile abbigliamento del sistema agroalimentare parlare della meccanica non è la stessa cosa quando si devono mettere in campo delle azioni sappiamo che le impresa hanno esigenze strategie in mercati in comparti completamente
Diverso
Altro tema quindi non ripeto i dati del come accesso perché sono stati ampiamente citate sia nella giornata di ieri che in particolare questa mattina dal professor Tantazzi
Un altro tema invece quello degli investimenti diretti esteri ecco questo è un tema che
Su quale mi concentro un attimo poi parlerò del nostro sistema regionale di Bologna non non voglio fare un ragionamento troppo troppo generale però credo che sia importante partire da da questi aspetti perché invece questi dati sono per noi fondamentali non per la solita lamentazione dell'asta che dice l'Italia il nostro sistema è indietro è arretrato rispetto al commercio internazionale all'investimenti delle piazze ma per capire cosa si può fare
Innanzitutto l'evidenza il commercio
Cioè gli investimenti diretti e altri invece sono influenzati dalle crisi economiche e infatti negli ultimi anni c'è stato un rallentamento degli investimenti diretti esteri una contrazione che però ha riguardato soprattutto i paesi e industrializzati
Ma anche se questa contrazione c'è stata e anche se alcune aree geografiche hanno avuto meno Investimenti dobbiamo ricordare che l'Europa rappresenta l'Europa dei dodici rappresenta ancora il cinquanta per cento degli investimenti diretti esteri nel mondo come Area attrattiva
Quindi
Non è vero che gli investimenti si muovono solo nelle aree in sviluppo anche se sappiamo che la Cina così come per il commercio internazionale è molto importante ci sono anche le aree industriali che sono molto importanti
In questo caso non vorrei il tema dei settori ci conferma quanto dicevo prima non sono più le grandi masse una multinazionale dei settori chimica agro industriale che sono parte fondamentale degli investimenti diretti esteri ma il tema degli investimenti di esteri diretti a essere riguarda tutti i settori
E anche il mondo dei servizi il mondo del terziario e questo è un aspetto importante perché parleremo poi di filiere produttive noi sappiamo bene che la competitività ormai di un sistema va dalla manifattura fino al terziario si parlava prima il professor Tantazzi parlava dell'assistenza post vendita eccetera quindi a tutti gli aspetti che riguardano l'economia scusate vado veloce ma i dati li ritroverete la posizione dell'Italia
è una posizione nota all'Italia una posizione marginale rispetto agli investimenti diretti esteri mondiali
Anche se è una posizione abbastanza stabile e quindi consolidata per cui su questo appunto bisogna anche lavorare che chi attrae di più investimenti in questa fase di gli investimenti vanno soprattutto nell'industria meccanica poi l'industria alimentare quella chimica ma stanno iniziando il suo nome intatte anche gli investimenti nel settore del terziario la cosa fondamentale per questo dico dagli aspetti e negativi bisogna ragionare del futuro innanzi tutto che ci sono delle delle valutazioni a livello internazionale che ci dicono che se ci sarà la ripresa anche gli investimenti diretti esteri aumenteranno è evidente le previsioni dell'UNCTAD in questo caso ci fanno delle
Fino al due mila sette cigni indicano che ci sarà una ripresa degli investimenti esteri
Questo processo sarà soprattutto accompagnato da processi di delocalizzazione produttiva evidentemente e questo è un tema di cui dovremmo parlare anche nel nostro territorio ma certamente ci sarà anche un processo di rilocalizzazione nelle aree avanzate
Dove nelle funzioni a più elevato valore aggiunto
I le previsioni ci dicono che i Paesi maggiori attrattori saranno Stati Uniti Regno Unito Canada e Francia l'Italia non è fuori ma se guardiamo in realtà a un po'più in dettaglio quello che le previsioni dicono in l'Italia viene considerata sicuramente un Paese ad passa per forma dal punto di vista degli investimenti diretti esteri ma certamente con un potenziale maggiore e allora qui un commento
Mi sembra è necessario quando le imprese fanno le loro strategie di sviluppo sanno che non c'è nulla di scontato sanno che le posizioni acquisite non sono per definizione il risultato definitivo
Allora parlare di Investimenti parlare di sviluppo economico non significa parlare di previsioni non significa di parlare di leggi di natura
Si può giocare un ruolo nuovo il messaggio dal punto di vista degli investimenti diretti esteri è che ci sono delle potenzialità lo vedremo poi parlando di Bologna su cui bisogna lavorare per poter intercettare questi nuovi flussi di investimenti diretti esteri
Ovviamente questo riguarda anche la potenzialità del nostro sistema di impresa ma lo vedremo dopo per poter essere anche se attori di investimenti diretti all'estero
Qui abbiamo ecco un altro aspetto questo è il dato una banca dati italiana esistente tratto riportata anche nei rapporti del dice che ieri era qui presente pur parlando soprattutto di commercio estero ci dice una cosa fondamentale
Quando parliamo di investimenti diretti esteri il tema non è solo Greenfield e solo il quattordici per cento degli investimenti diretti esteri mondiali è dell'infinita
Il l'ottantasei dei Paesi avanzati scusate l'ottantasei per cento degli investimenti diretti esteri Paesi avanzati è fatto di investimenti in partecipazioni alleanze emerge l'acquisisce ora voi siete presenti venite da tutto il mondo qui a Bologna in questo periodo si dibatte molto e della presenza di imprese estere dei rischi di delocalizzazione il tema importante
è capire come questi processi anche di partecipazione di alleanza di merger acquisition sono comunque strumenti per valorizzare uno sviluppo economico lo sviluppo dell'impresa e non invece
Diciamo così il significato di operazioni
Di acquisto di impresa e per comprare marchi comprare quote di mercato e poi delle con le delocalizzare in questo ruolo delle istituzioni e delle politiche pubbliche assolutamente fondamentale
Non entrerò perché il tempo è limitato del nel nelle varie valutazioni sul tema del degli investimenti diretti esteri vorrei dire che anche per il nostro Paese è fondamentale ricordare che anche quali investimenti diretti esteri vanno soprattutto nelle aree sviluppate
Soprattutto vanno nell'Italia Nord Ovest nell'Italia Nordeste ricordo ai presenti che vengono dalla dall'estro che l'Emilia Romagna e nell'Italia del nord est in questo caso collocata e quindi si concentrano soprattutto nelle aree più sviluppate
Vediamo da questo tema diciamo internazionale uno dei compiti che mi ero proposta anche per poi passare diciamo gli interventi successivi che invece parleranno soprattutto del nostro sistema
E locale del nostro sistema imprenditoriale vediamo come da queste valutazioni di carattere internazionale veniamo al nostro sistema regionale e alla alla nostra città la nostro sistema diciamo provinciale di Bologna
Allora intanto è vero che lei nella nostra regione a subito il rallentamento soprattutto negli anni scorsi nell'ultimo anno del due mila e tre
Delle della diminuzione dell'esportazione ma è vero anche che c'è stato già all'inizio del due mila e quattro sono stati citati poi i dati dalla presidente della Camera commercio Sangalli proprio in questi giorni dove delitti si è verificato una ripresa della del dell'esportazione
E l'Emilia Romagna qui bisogna ricordarlo a una propensione all'esportazione molto elevata
E questi sono dati che secondo vanno ricordati soprattutto ai non locali tra di noi sono abbastanza notti
E l'Emilia Romagna rappresenta il nove per cento del prodotto interno lordo nazionale mai il dodici virgola cinque per cento dell'export nazionale
Quindi c'è una maggiore propensione all'esportazione rispetto ad altre realtà ma soprattutto una cosa fondamentale
è che
Oltre il sessantasei per cento dell'export regionale
è concentrato in alcune realtà regionali Bologna Modena e Reggio Emilia che sono le tre Province Centrali diciamo così senza voler nulla tale per le altre aree il cuore industriale del nostro sistema
Regionale
Dove vanno le esportazioni anche qui abbiamo parlato e mercati di sbocco o adesso troppi sono i dati e non credo sia importante la cosa fondamentale però è che questo dinamica dell'esportazione va ricordato non è anche in questo caso una dinamica di continuità col passato abbiamo in questa regione è un cambiamento significativo del modello di specializzazione
E il modello di specializzazione riguarda soprattutto il settore della meccanica che assume un ruolo sempre più importante a scapito di altri
Di altri settori poi parleremo dopo un po'delle delle filiere una cosa fondamentale da ricordare credo è che la partecipazione alla competizione internazionale
Si gioca soprattutto sui comparti della ricerca innovazione lo stiamo dicendo da due giorni in tutti i dibattiti si parla della ricerca innovazione ecco credo che si possa dire
Che i dati dell'Ascoli Emilia-Romagna dimostrano già anche i dati del due mila e due una componente forte di presenza di industrie a alta tecnologia
Le partecipazioni all'estero allora l'Emilia Romagna
Parliamo sempre di investimenti diretti a essere la seconda regione italiana insieme al Piemonte per il numero di partecipazioni
L'Emilia-Romagna e la terza regione italiana per numero di imprese partecipate dall'estero
Quindi ha una presenza già massiccia
Di internazionalizzazione in entrata e in uscita che unita al tema dell'export ci consente di dire che questa è una Regione pienamente inserita nella competizione internazionale nelle politiche di internazionalizzazione
E quindi
Diciamo così non è legata ai settori di DT di protetti
Questo dovrebbe aiutare a parlare di futuro e anche a ragionare appunto della competitività per i prossimi anni
In termini di attrazione anche qui il dato provinciale visto che qui siamo a Bologna va ricordato che Bologna un ruolo trainante
Le stime sui flussi di investimento estere sono di circa duecentoquaranta milioni di euro annui di investimenti diretti esteri sul nostro territorio
Quindi
A abbiamo avuto un sistema manifatturiero dove si è accentuata la metalmeccanica le macchine apparecchiature la motoristica
C'è una tendenza attimi dalla contrazione in trazione e ci sono comparti tradizionali che invece mostrano come il resto anche del Paese segnali di difficoltà
Ma la cosa anche qui si parla dei servizi ecco la cosa che vorrei sottolineare per poi riuscire a essere abbastanza rapida in questo intervento è invece la posizione di Bologna perché come dicevo all'inizio poi dovremo parlare di
Diciamo così iniziative concrete
Allora la Provincia di Bologna a come abbiamo visto prima dei dati un ruolo trainante all'interno del sistema regionale
Abbiamo detto degli investimenti diretti esteri ecco possiamo dire che la presenza internazionale vede soprattutto la presenza di grande impresa nel nostro territorio la provenienza degli investitori soprattutto Stati Uniti e Germania
L'ottanta per cento dei capitali esteri è confluito però non solo nelle grandi imprese come è stato in altre aree del nostro paese ma soprattutto nelle piccole e medie imprese
E l'attrattività maggiore è costituita dal settore della meccanica e questo vuol dire che stiamo ragionando di una internazionalizzazione vera perché anche il settore più forte delle nostre imprese che vanno all'estero
Ed Investimenti green field e sono soprattutto nei settori del del terziario
Abbiamo una necessità di fronte a queste evidenze di poter partecipare di un certo intercettare i flussi di investimento esteri sapendo che possiamo contare già su degli elementi attrattivi
Particolarmente interessanti perché gli investitori come voi sapete si muovono soprattutto là dove ci sono anche esperienze di successo ricordo anni fa quando si parlava del grande flusso degli investimenti ed esteri nel mondo del Giappone
Quanto problemi ci fu quanti problemi ci furono per l'Italia proprio per alcune esperienze di gioia in venti o che non dietro i risultati che i giapponesi speravano
Cui su questo molte Investimenti in Europa del Giappone sono andati in altre aree del mondo
Allora la nostra Provincia stiamo parlando di attrattività ecco abbiamo detto che l'attrattività lo citavo all'inizio poi non è solo data lo detto hanno detto anche gli under venti che mi hanno preceduto dai dati economici ma è un fatto di sistema
Allora qualche dato sulla nostra realtà locale
La nostra alta locale ha un prodotto interno lordo pro capite tra i più elevati d'Europa
Ha un tasso di disoccupazione tra i più bassi
E non lo voglio ripetere è stato detto anche con parole credo molto più efficace di quanto potrei fare io Bologna è un importante centro di affari di servizi ai primi posti per qualità della vita e per coesione sociale la popolazione della Provincia è quasi un milione di abitanti
Di cui il quaranta per cento residente nel capoluogo
Il sistema ha fatto i fattori ero manifatturiero è supera le undici mila in prese quindi un sistema di reti di impresa e medie e piccole che rappresenta uno dei punti di forza di questo sistema visti i dati che abbiamo citato prima
Mercati di sbocco non è il caso di commentarle la cosa che credo sia fondamentale è che se è vero come si sta dicendo da molti anni che la competizione si gioca a tutti nel mondo anche fra sistemi territoriali
Allora è chiaro che noi dobbiamo riconoscere sia i vantaggi competitivi del nostro territorio sia i possibili fattori di sviluppo partiamo da ne ho preso tre elementi e mi avvio rapidamente anche alla conclusione che sono quelli che sono stati citati e anche questa mattina e anche in altri interventi di ieri il sistema della conoscenza Bologna è al centro di un è un punto nodale della del nostro sistema della conoscenza italiana
Abbiamo un'università non voglio togliere a al dibattito del pomeriggio sul sistema della formazione solo l'Università di Bologna cui va aggiunta la Johns Hopkins di cui si è parlato prima a cui va aggiunto il collegio di Spagna in un sacco di altri
E istituzioni comunque sono l'Università di Bologna frequentata da oltre cento mila studenti che sono suddivise ventitré facoltà sono presenti altri cento internazionali
L'efficace integrazione tra università enti di ricerca rappresenta uno dei punti di forza e anche una delle strategie delle politiche regionali di su questo territorio
C'è una da questa impostazione strategica sono nate delle iniziative proprio
Per la ricerca l'innovazione ne cito alcune in soprattutto il distretto a in macchina che prevede un'articolazione dei laboratori di ricerca Rete fra imprese e sistema universitario sul tema dell'automazione mano fave e mappe h
In provincia di Bologna la spesa informazione è di ventotto milioni di Euro annui
Nel due mila e due ma anche negli anni successivi la spesa non è diminuita e c'è un'alta qualità del sistema scolastico anche professionale e non solo di tipo
Universitario anzi ne approfitto visto che stamattina si parlava della storia del nostro sistema industriale per i presenti che sono vengono diciamo da altre aree del nostro del nostro continente
Di andare o di altri Paesi di andare a visitare anche via web è nel caso non ci sia la possibilità di farlo fisicamente il sito che riguarda il Parini Museo del patrimonio industriale
Della della città di Bologna perché la storia industriale fatta insieme alle scuole locale credo che sia molto importante anche per ragionare del futuro
Questo per il sistema dell'uso del dell'università e in questo caso anche volevo segnalare un altro aspetto che quello del sistema infrastrutturale
E anche qui non vorrei ripetere cose già dette
E stiamo parlando di una una crocevia e per il nostro Paese è molto importante
Abbiamo una revoca porto in crescita di tipo internazionale
Si stanno facendo molti Investimenti già decisi per quel che riguarda la Rete ferroviaria in fase di decisione proprio in questi giorni per quel che riguarda il trasporto autostradale il trasporto locale
Il sistema di livello locale ha individuato già sul territorio anche delle aree industriali dove fare Nuovi Investimenti dove fare delocalizzazioni e chiaro che non è tutto scontato
Stamattina e anche ieri parlavano le istituzioni c'è bisogno di un grande lavoro insieme per fare questo tipo per portare avanti a questo tipo di iniziative ma è il lavoro credo sarà porterà esiti fruttuosi
Abbiamo Investimenti forti importanti anche dal punto di vista delle investimenti immateriali il Piano telematico regionale le grandi imprese e presenti sul territorio stanno mettendo Bologna al centro dei più grandi investimenti dal punto di vista dell'infrastrutturazione telematica
Gli altri fattori della competizione lo abbiamo detto prima un po'con dei numeri anche se ve li ho passati velocemente delli Elenco come filiere perché forse questo dal punto di vista l'interpretazione è più semplice ci sono delle filiere diciamo esistenti nel senso che sono già molto forti sulle quali bisogna mantenere il ruolo dello sviluppo
Bologna è nota per le macchine automatiche la motoristica il sistema moda l'agroalimentare sono tutti ambiti dove il lavoro per mantenere lo sviluppo e mantenere posizionamenti acquisiti è molto impegnativo come credo le imprese ci dimostreranno ma ci sono anche delle nuove filiere emergenti su cui questo sistema deve poter puntare
Ne abbiamo indicate alcune
Salute Welch far questo coniuga il tema del sistema dello sviluppo sociale ed economico ma anche su fattori di competitività che sono strettamente economici
La logistica la logistica non è solo un servizio ma anche un'attività economiche su questo Bologna può avere e avrà necessariamente un ruolo fondamentale per il futuro il multimediale si è parlato molti in questi anni molto del multimediale non è un ragionamento astratto certamente sui temi dell'editoria e sui temi della cultura e dello spettacolo Bologna può accrescere e sviluppare nuove attività anche in campo internazionale
Ecco questi sono gli elementi che credo ci portano a dire che dobbiamo ragionare
Per il come dobbiamo ragionare per lo sviluppo futuro in questo abbiamo delle scelte obbligate sono state già citate prima investire in ricerca formazione Education rafforzare le politiche in me di entrata in mercati nuovi per le nostre imprese
Lavorare sulle singole filiere dico cose scontate nei dibattiti quotidiani fra gli operatori però riuscire a coniugare un sistema produttivo manifatturiero col suo sistema fieristico col suo sistema finanziario col suo sistema formativo
è l'unico modo per andare nei mercati internazionali
Con una forza maggiore di quella che ci sia stata fino a questo momento e soprattutto la concorrenza ce lo impone
Per questo bisogna costruire progetti selettivi se ne parlava stamattina anche da parte delle istituzioni il lavoro
Su cui dovremo lavorare è credo impegnativo ricordo ai presenti non del nostro territorio che anche la Regione Emilia-Romagna in questo si è data e degli obiettivi importanti lo citava ieri il vicepresidente della Regione quando parlava del Patto per lo sviluppo
Il patto per lo sviluppo non è solo un accordo concertativo
Di tipo politico ma degli obiettivi economici e di chi quindi il piano delle conseguenze di scelte di Pale si molto precise raggiungere il tre per cento degli investimenti ricerca da una situazione dell'uno e nove ricerca sul PIL
E con una media italiana che l'uno uno è un obiettivo molto ambizioso raddoppiare gli investimenti diretti esteri anche nel nostro territorio e valorizzare gli investimenti diretti esteri nel mondo è un altro obiettivo ambizioso
Su cui credo si debba necessariamente convergere
Fine per finire però non dobbiamo nasconderci dietro le criticità cioè non credo che lavorare in con una valutazione positiva sul futuro è un impegno massiccio non ci de non ci può dare e così l'alibi di non guardare al fatto che ci sono dei punti di criticità allora noi dobbiamo puntare parlando solenne delle nostre imprese a delle imprese che trovino nel contrasto con locale le condizioni per mantenere il cervello dell'impresa in questo territorio sottotitolo
Non possiamo chiedere nostra impresa di non andare a investire all'estero
Non possiamo chiedere nostra impresa di non avere strategie delocalizzazione quindi dobbiamo ragionare insieme a loro affinché la competizione si giochi su tutto il mondo ma ci sia la possibilità di mantenere qui la testa e quindi la strategia di sviluppo dell'impresa
Ci sono dei settori che sono in difficoltà e questo non bisogna nasconderlo abbiamo recammo intergenerazionale le imprese ce lo dimostreranno che può essere un momento di passaggio delicato ci sono i problemi di successione d'impresa i problemi della managerialità sono problemi in parte affrontati le imprese leader nel nostro territorio lo hanno già fatto molte altre imprese si trovano al bivio di queste scelte molto importanti per lo sviluppo
Abbiamo strategie di delocalizzazione che riguardano sia le multinazionali che sono presenti nel nostro territorio che le nostre impresa bisogna trasformare questa strategia di delocalizzazione in strategie di internazionalizzazione nel senso che dicevo prima
Come fare quindi nel nostro territorio ad attrarre nuovi investimenti o credo Pato nelle parole anche non solo di ieri ma anche stamattina del sindaco un messaggio che credo sia importante anche per chi dovrà lavorare e speriamo anche con le rappresentante delle camere di commercio all'estero nei prossimi anni per lo sviluppo del nostro territorio
Bisogna condividere sul territorio fra le istituzioni le imprese e le parti sociali è un progetto unitario non si può andare nel mondo presentando sì separati con piccole iniziative
Bisogna mettere a sistema le politiche ricerche le politiche di attrazione siamo ancora compartimenti stagni chi lavora sulla ricerca pensa al tema della ricerca chi lavora l'internazionalizzazione pensa al tema dell'internazionalizzazione
Bisogna lavorare in modo più strategico e congiunto
Bisogna fare progettualità ogni territorio deve darsi qualche progetto su cui puntare e in questo caso individuare aree targhette
Di attrazione ecco questi sono credo degli elementi che vorrei lasciare diciamo così alla discussione per non dare sono un segnale di evidenze economiche che sono state dibattute ma anche come linee di lavoro su cui io credo sia fondamentale lavorare non solo in queste territorio ma anche in generale ma certamente una lavoro su cui in questo territorio di Bologna cercheremo e di impegnarci almeno per quel che mi riguarda
Nei prossimi anni proprio nello spirito di un'internazionalizzazione come citavo prima grazie a tutti della pensione
Relazione
Esame Mia o superati i tempi alla perdono e adesso facciamo rapidamente una coffee break di dieci minuti per poi introdurre la tavola rotonda su fattori imprenditorialità a dopo
A a riprendere posto perché avvieremo c'è un po'di ritardo rispetto alla tabella oraria e riprenderemo subito con la tavola rotonda in fattori imprenditorialità vi prego di accomodarmi
Così velocemente
C'è una telecamera
Ecco allora cominceremo per favore silenzio accomodatevi perché partiamo subito dunque allora la tavola rotonda qualità competitività il made in Italy credo che sia importante discutere di questo argomento così importante che è stato già sviscerato dei primi tre interventi con alcuni imprenditori molti dei quali rappresentano un po'la la grande crème crema della dell'imprenditoria a bolognese ed emiliana dentro più di altri hanno la possibilità di parlare e di fare il punto un certo e ci dice K sul made in Italy in questo momento di difficoltà in questo momento in cui anche per tanti fattori compreso l'euro le esportazioni italiane rischino di di essere penalizzate la domanda che tutti noi ci poniamo è fino a che punto il made in Italy che vuol dire creatività vuol dire è una fattore proprio italiano un fattore che non è è imitato da nessuno può essermi dato nessuno neppure cinesi può ancora essere una carta vincente per l'impresa italiana oppure la competitività che sempre più bassa finisce per per penalizzare anche nostro mi veniva anche questa nostra forza
Io comincerei subito a presentarvi i partecipanti a questa tavola rotonda che sono nell'ordine cinque meno stato scritto
Federico Minoli presidente di Ducati Motor Holding Nicola Fabbri direttore mentre metà anche gli occhiali così vedo meglio
Ecco dove Nicola Fabbri direttore relazioni con l'estero della Marina Fabbri Claudio Galli direttore risorse umane e organizzazione automobili Lamborghini Massimo Zanetti presidente della Segafredo Zanetti Maddalena Marchesini direttore marketing Italia stick Elisa Nerio Alessandri presidenti Technogym e Rosario Alessandrello presidente di Tecnimont ha ecco comincerà proprio con l'ultimo con a Rosario Alessandrello perché più di altri ci può fare un quadro della situazione abbiamo sempre delle dell'Emilia Romagna come capitale della piccola Maddie prese invece Alessandrello che non fa parte appunto della della del del specifico del e del vino in Romagna ci può fare con il quadro della grande impresa fino a che punto la grandi pesi e poi affronteremo invece l'argomento più sulle medie imprese può contenere il la sfida con la competizione mondiale ed in esche sempre più aggressiva
Alessandra della parola
No grazie
Volevo dirle
Il caso della Tecnimont è un caso particolare nel senso che una società sostanzialmente di trascinamento di tutta la piccola e media impresa dell'elettro meccanico
Sui mercati esteri fuori sostanzialmente prima lentamente fuori dall'Europa
Perché si tratta di una società che per realizzare investimenti in tutti i Paesi al mondo vale sostanzialmente lavoriamo per il novantanove virgola nove per cento
Fuori dall'Italia
Lavoriamo però oltre l'ottantacinque per cento fuori dall'Europa quindi portiamo proprio la piccola e media impresa sui mercati più in montagna siamo in Cina siamo ignorare né siamo e nei Paesi dell'ex-Unione Sovietica
Siamo in Libia siamo nel Medio Oriente la Grecia udite eccetera quindi e il trascinamento di tutta la piccola e media impresa il foglio fare
In due minuti un passaggio per dare un'idea di quello che è successo mentre non lo è fino a quindici vent'anni fa prevalentemente sui quindici anni fa riuscivamo a
Acquistare in Italia su tutto quello nostro tecnico elettromeccanico sostanzialmente circa l'ottantacinque per cento di quello che non è avevamo bisogno per andare fuori in questi mercati oggi noi in Italia non compriamo più del quaranta per cento primo dato due fatte alcune cose non vengono più introdotti in Italia
Altre addirittura hanno perso in competitività noi non saremo riusciti a potere ed essere competitive all'estero nei confronti di questi chiavi in mano di questi grandi investimenti da realizzare se si fossero basate sui prezzi del mercato italiano
Questo dice dice un po'lunga cioè di quando sia il processo di di industrializzazione soprattutto di specializzazione abbastanza settoriale che c'è in Italia la seconda cosa che è molto importante
Noi stessi non saremmo sopravvissute se avessimo insistito ad essere un un grosso società di ingegneria ma solo italiana noi siamo una multinazionale dell'ingegneria perché perché abbiamo ci siamo arricchiti tecnologicamente acquisendo
Tecnologia sia in Francia sia in Germania oltre che quelle italiane dove siamo leader mondiale nel campo delle polveri fini ma non siamo perché abbiamo continuata e solo dopo nata dopo la grande il primo nobilitata sulle polli fine
Il no innovando continuamente arricchendo questa tecnologia oggi queste tecnologie nelle mani della Bassa Erone dalla Shell e cioè Germania e Olanda e noi siamo i principali realizzatore nel mondo
Questo è qui però ha provocato che non avevamo abbiamo la testa sostanzialmente il d'Europa perché produciamo le tecnologie
E la base ingegneria di base fra Germania e Francia Italia siamo molto presidente Vegas siamo se oggi in una società che proprio per la parte la testa per la parte tecnologica con la Gas de France
Quindi abbiamo portato parola tutta la parte quella che oggi possiamo chiamare va la la mano OPA la la mano d'opera dell'ingegneria che sono si tratta di mestiere altamente qualificate soprattutto ingegneri oltre elettronici l'abbiamo portati in India oggi non è sul due mila cento dopo oltre due mila persone un terzo di queste persone più di un terzo diciamo quasi sessanta per il il quaranta per cento si trova in India
Perché l'India dopo il famoso Pandette nero che ha puntato sulla sulla qualificazione dell'insieme di indiane nel campo dell'ingegneria elettronica oggi soddisfa le nostre esigenze
Dal punto di vista operativo l'India che cosa è successo sono successe alcune fatte la prima è che non abbiamo cavalcato le innovazione tecnologiche cioè noi abbiamo sfruttato l'information comuni che sono tecnologia per potere produrre su ingegneria italiana su carte italiane far lavorare l'engineering viene al loro posto nel loro Paese composte che voi immaginate
Che abbiamo ovviamente dalla media battuto e ci permette di competere sul piano internazionale molti dei nostri colleghi che hanno son rimaste sole Europa si trovano in grande difficoltà
Quindi noi ci siamo difesi da un lato formalmente delocalizzando c'è una parte dell'ingegneria lasciando la testa in Europa al cento e continuamente i no tenendo la leadership tecnologica in da noi in casa nostra e in Europa pignola son tre operazione che abbiamo fatto da un lato leadership tecnologica dall'altro
Qualifica altamente qualificati personale che abbiamo in Europa sul piano professionale sul piano scolastico dall'altra parte partnership e in particolare creare un centro di produzione dell'ingegneria a livello no-stop tutto livello mondiale in India
Questo ci ha vinto un'operazione di nostro interno del internazionalizzazione conta un veramente di trascinamento della media e piccola e media impresa italiane europea perché è vero che non ha il quaranta quarantacinque per cento lo compiamo in Italia ma anche apre questa percentuale si porta circa sessanta per cento sia come spendiamo in Europa
Molte ormai per arrivare a quel famoso ottantacinque novanta per cento di una volta dobbiamo comprarlo in India in Cina in altri Paesi di produzione
Allora che costi trae e procedurale la lezione che possiamo trarre da questo discorso qui possiamo dare la prima lezione e che la crescita e il mantenimento della leadership tecnologica a livello mondiale e fondamentale per la sopravvivenza
La seconda cosa che mentre in Italia
Uno il governo che si sono alternate in Italia non parliamo delle di quel penultimo governo di centrosinistra nel momento in cui l'Italia fa c'è uno sforzo di scolarizzazione del proprio personale quindi puntando sull'alta scolarizzazione di questo personale si inventava una tassa sul lavoro come l'IRAP
Che ha mandato completamente settore come noi fuori dal mercato perché non è che non pagavamo Lillo perché operavamo all'estero e quindi in vigore la la tassa sulle professioni non veniva pagata quando veniva esercitata all'estero
Abbiamo avuto l'idea perché di colpo ha penalizzato
Quindi ha penalizzato noi due volte primo perché avevamo utilizzavamo persone di alta professionalità di alta scolarità la seconda perché usavamo prestazione professionale che venivano regolarmente tassate
Questo ordini dalla cecità di quanto pesa leggi che vengono fatti non tenendo conto dico certi settori l'ingegneria italiana è stata messa in crisi per notevole numero di anni e sono state col e sono completamente scomparse alcune che erano di grande livello europeo ormai italiane sono rimasti solo due sostanzialmente a livello di cui parlo io
Una è la Ambrogetti che ci allena dietro le spalle l'altro siamo rimaste nove
Cioè la vogliamo solo fuori dall'Europa
La seconda operazione che quest'altra che quella che io deduco che bisogna stare molto attente è quella di evitare di impedire di pensare che elettromeccanico italiano sia scomparso il manufatturiero elettromeccanica italiana esiste ancora ha assunto una sua specializzazione ha lasciato giustamente una che un tipo di specializzazione che era la grande Carla calda dedica di massa
E allarme e alcune specialità che ormai decisamente si sono spostate
Verso Este c'è oggi possono essere fatte con la stessa qualità e sicuramente comprese le coste deve completamente diverse in Paesi come l'India come leggine eccetera e comunque fu dell'Europa dell'Est fuori dall'Europa dell'Ovest perché un tipo di Cardarelli è un tipo di un tipo di manufatto che non richiedeva specializzazione parte alta tecnologia per essere fatte
Questo io credo che possa essere di significativo Montes significativo
Qual è l'ultima considerazione che voglio fare che questo società comune nostra che sono di intermediazione tecnica sono strumenti di politica di commercio estero
Vengo condotto coccolati e vengono moto
Molto ma molto protette in paese come nell'anglosassone
Provvede alla grande ingegneria l'Inghilterra che se ad ha fatto un processo di deindustrializzazione pazzesco
Però due cose ha conservato oltre la finanza ha conservato proprio tutta l'ingegneria oggi l'Inghilterra privilegia questo tipo perché quelle che li trascina
Quel poco di alle industrie che rimaste soprattutto li trascina la vidi dall'occupazione sul sulla sull'alta scolarità dei proprio per delle delle proprie professionale
Seconda e quindi mondo anglosassone privilegi e questo non parliamo degli americani perché oggi le grande società di ingegneria voli sentite parlare sempre in inglese sentite parlare di americani eccetera
Chi è invece ha fatto un processo inverso che è stato un po'l'Europa ma in particolare l'Italia e con quello che con quel tipo di di politica delle tasse fiscale che vi ho detto
E nata che ha fatto la stessa cosa abbastanza e la Germania
Hanno collegato la la grande industria dell'ingegneria e dell'impiantistica tedesca e praticamente boccheggia e scomparsa la maggior parte se voi pensate che non abbiamo la salsa editare che prima era tedesca è nostra se voi pensate in Francia che la la la sua fregasse che me l'aveva appunto alla la la sua Italia dal gas Francia e nostra
Cioè questo qui vi dice come praticamente e noi ci siamo salvate per avere portato per aver fatto questo processo di molti nazionalità di internazionalità in tempi fortunatamente sei sette anni fa portando lo spostando l'operatività dei nostri generiche in India grazie
Grazie Alessandrello per la sua esperienza per averci illustrato una e spesi importante di un'azienda come Tecnimont d'e ora da Alessandra e da D'Alessandri ecco del presentazione iniziale di questa mattinata
I nostri padroni di casa della Camera di Commercio di Bologna hanno sottolineato giustamente chiaramente l'importanza la bellezza e il fascino e tutto il resto anche dal punto di vista economico di Bologna però appunto l'Emilia e Romagna una soltanto Bologna ci sono altre realtà molto importanti
E io da buon romagnolo difendo molto la della prerogativa della Romagna
Privati dall'amante che sono rappresentate da Nerio Alessandri che è presidente di Technogym e che l'autore e protagonista di un miracolo molto importante cioè da praticamente da una da uno scantinato da un garage di un piccolo paesino tra Cesena e fuori che si chiama capocollo e sulla via Emilia ha praticamente creato il mito di Technogym delle macchine
Attrezzature sportive Technogym che ormai sono conosciute in tutto il mondo ecco questo è un po'l'esempio di come un brand vincente del made in Italy possa sfondare su tutti i mercati ma io mi chiedo se ancora il made in Italy che vuol dire appunto creatività e tutto il resto possa essere ancora l'arma vincente la carta vincente per la nostra impresa oppure dobbiamo sopperire alle carenze della competitività in altri modi Alessandri
Tata grazie per la presentazione ma devo dire che la mia esperienza in questo momento diciamo di fare molto riflettere su quello che è un cambiamento che le nostre imprese devono affrontare
Illa il cambiamento come dire deve essere continuo quindi sapesse mette in discussione costantemente significa ascoltare i clienti bisogni
Che significa innovare innovare a trecentosessanta gradi ma oggi più che mai proprio in questo momento più che un cambiamento credo sia necessaria una discontinuità cioè siamo di fronte a uno scenario internazionale ha dei fattori Esterni in per il nostro Paese che a noi imprenditori fanno molto riflettere su quello che sarà il nostro futuro la mia personale esperienza abbia in sé atto che per competere bisogna innovare bisogna anticipare il sempre i bisogni dei clienti per oggi non è sufficiente
Sento andando in giro per il mondo che il nostro vedi ditele che ci ha contraddistinto come caratteristica diciamo e quindi come competenze del nostro sistema Paese dannoso culturale nel nostro capitale intellettuale che è andato sempre molto verso la creatività e il design
Quella che è diciamo un po'così la nostra vocazione non è più sufficiente abbiamo bisogno di mettere alla pari a questa caratteristica distintiva anche il fattore competitività dal punto di vista del prezzo del prodotto il costo del prodotto
Più che mai io sento parlare di costo e di prezzi anche se il posizionamento come nel nostro caso è medio alto cioè quindi credo che questo aspetto tocca anche il mondo della moda il mondo del lusso e non solo più le aziende diciamo che hanno fatto scelte diverse
Ecco che a questo punto affermo diciamo con molta convinzione che per compete bisogna avere tutto tutto significa che la qualità il design'l'innovazione non bastava bisogna avere i prezzi quindi i clienti oggi chiedono qualità innovazione affidabilità servizio
Ma anche il prezzo cioè quindi è una fattore oggi determinante il costo del prodotto
A questo punto credo che venga a tutti gli imprenditori improprie casa proprio diciamo si confrontano in questo senso che in un grande dubbio se noi siamo capaci di competere da questo punto di vista e devo dire che sono d'accordo con i colleghi che hanno affermato che genere la testa in Italia in Europa e avere le braccia da dove costa meno quindi dobbiamo Covi prenditori saperci come dire aprire a queste nuove opportunità valida molta paura impone la nostra caratteristica non siamo molto diciamo dei conquistatori dal punto di vista della globalizzazione punti vista della delocalizzare la produzione quindi affrontare sfide come quello appunto che tutti stanno citando personalmente credo che ci sia un'altra considerazione da fare che è quella riguardo alla valorizzazione delle risorse umane cioè credo che il fattore determinante per approcciare questa nuova fase che essi che che si allinea diciamo in un ottica di discontinuità passa attraverso il capitale intellettuale attraverso il capitale umano
Quindi mettere al centro nuovo mettere al centro la persona in tutto quello che noi facciamo in termini di crescita formazione valorizzazione e qui il tema della cultura manageriale il tema della cultura della diciamo della gestione dell'impresa nell'ottica appunto di un rapporto con l'Università di un rapporto fra pubblico e privato sia determinante
Noi imprenditori e concludo non saremmo e sono molto convinto in grado di affrontare la sfida mondiale della globalizzazione se non attraverso un rapporto col pubblico un attraverso un rapporto con le università
Attraverso un rapporto quindi fra pubblico e privato stretto questo significa sia verso il proprio territorio che verso il proprio Paese e questo come sistema Paese verso il bordo quindi non ritengo che sia corretto affrontare diciamo a processi di internazionalizzazione vedendo in giro per il mondo accadere di commercio per conto loro rispetto alle regioni che magari trovi in giro per il mondo il venti regioni quindi uno si propone quella delle Baldassarri diversa da quella della della Calabria e la Sicilia
Ma perché questo ci indebolisce invece dobbiamo essere tutti insieme a proporre l'Italia come una nazione unica compatta
E non diciamo come dire con uno spezzatino fatto appunto su mille fronti che rischiamo di non essere Fo forti su nessuno
Dei quali quindi da imprenditore mi auspico che ci sia diciamo da parte di istituzioni e quindi noi imprenditori dobbiamo fare la nostra ci dobbiamo tirar su le maniche e darci da fare in questo senso ma ci dobbiamo mettere in una diciamo a rapporto molto più stretto per competere con questo diciamo è un po'la mia personale esperienza
Bene Alessandri
Mi sembra che le osservazioni Di Alessandri siano particolarmente giuste
Ora a fare l'imprenditore non basta essere isolate ma bisogna guardare al di là del cancello dà la propria fabbrica e cercare sempre più di arrivare un sistema integrato paese che vuol dire un sistema impresa università formazione e e soprattutto e Camera di Commercio visto che siamo con parlando con i rappresentanti di tante camere di commercio italiane all'estero
E quindi è un sistema che occorre perfezionare occorre integrare sempre di più anche perché il modello vincente che è stato poi modello vincente della via Emilia da piccola media impresa
Ormai di fronte alla globalizzazione mercati non regge più il confronto corre quindi trovare nuove strade molti imprenditori emiliani negli ultimi decenni ultimi anni hanno applicato altri e questo è un caso fortunato
Della Azzariti Segafredo hanno venduto inventori venuti non dalla nostra regione dal vento in particolare
E quindi questa è stato un'occasione di rilancio per la Segafredo eccolo punto fare intervenire Massimo Zanetti presenta Segafredo Zanetti punto per capire come un imprenditore medita Viana
L'italiano possa affrontare questa sfida la globalizzazione perché le armi vincenti che erano appunto alla snellezza la Dusty Cittadella piccole-medie imprese una volta quella che era stata al punto definite la di Emilia da Romano Prodi ora sono superati ecco come si può sopperire a questa carenza
Innanzitutto ringrazio il presidente Sangalli che ne ha invitato il mandato questo nuovo veniva rappresentare l'industria giusto l'agroindustria diciamo emiliano-romagnola questo questo congresso
Io per natura sono un ottimista e ho sentito da questi interventi un po'una un senso così di assedio o di difficoltà
Ci possono essere adesso e che le industrie italiane possono aderire ma poi sentendo i dati della dottoressa che prima ha spiegato ha spiegato nel grosso successo delle industrie emiliane
E quindi tra uno non c'è molta assonanza
Io vorrei fare un po'di storia cioè l'Italia uscita dal dopoguerra era un Paese distrutto non aveva nulla
Solo attraverso il lavoro degli italiani dell'impresa e delle piccole imprese del Made in paese con l'inventiva italiana
Anche alleato il il il successo economico il boom economico che tutto il mondo ci ha invidiato ce la fa diventare la sesta potenza al mondo finanziaria quindi vuol dire che il sistema Italia all'industria italiana sicuramente è andata all'estero sicuramente affatto export sicuramente a lanciato tutti i prodotti italiani all'estero però Andrea ancora più indietro io dico che da sempre la l'Italia è un Paese che è stato votato sull'estero non solo esportando emigranti ma partendo dare andar bene Amato Marco poco che andò in giro per il mondo a vendere
Prodotti italiani
Gli italiani sempre hanno avuto successo sempre anca reato nuove iniziative nuove idee anche reato nuovi prodotti
Bene arriviamo a oggi oggi probabilmente ci sentiamo così assediati perché c'è un ulteriore rivoluzione che è quella del dell'entrata di tutta l'Asia della Cina principalmente e che ha e che ci crea nuovi proprio nuovi problemi
Noi questo boom economico del dopoguerra è stato sia un po'creato probabilmente perché il mercato del lavoro noi eravamo molto più competitivi rispetto agli altri
Oggi siamo diventati una nazione più ricca e i Paesi emergenti che hanno alla mano d'opera basso presso ci fanno concorrenza bene
Io son convinto che gli imprenditori italiani
Sapranno trovare delle nuove idee delle nuove delle nuove tecnologie sapranno trasformarsi così come sempre è un fatto
E rimarranno competitivi all'estero bene Veneto la storia della Segafredo la Segafredo cosa ha fatto perché la mia è un'azienda un po'anomala proprio perché importiamo una materia prima non è che produciamo
Non è che vendiamo un prodotto italiano
Lo trasformiamo e dobbiamo darli attraverso i varchi attraverso il saper fare un qualche cosa di particolare che gli altri non hanno
Io sono stato costretto ad andare all'estero apprende a vendere i nostri prodotti perché perché in Italia
C'era un mercato molto chiuso
E quindi c'era molta difficoltà
Andare a vendere all'estero Nespresso italiano che tutti quanti ci invidiano oggi è stata probabilmente l'idea vincente per proprio perché all'estero il nostro era un prodotto particolare e gli altri non lo sapevano fare però ecco non è che siamo andati a vendere un prodotto
Siamo andati a destra bianca reato proprio delle aziende all'estero quindi non è che abbiamo venduto solo un prodotto italiano
Noi all'estero abbiamo creato delle vere e proprie delle Segafredo in ogni Paese con dei manager del paese quindi non portando il di dirigenti italiani ma prendendo le persone di quel Paese
Dandogli una determinata capacità li portava a Bologna mi insegnava a me nostro modo di fare e quindi abbiam fatto dei dirigenti Segafredo però rispetto in ogni Paese
La Segafredo in quel Paese non è un'azienda italiana ma è un'azienda di quel Paese
Con dirigenti di quel Paese
Con un personale di quel Paese
E diventando proprio integrandosi completamente
Nella realtà locale
In questa maniera logicamente abbiam potuto poi esportare i nostri prodotti
Abbiamo fatto anche delle acquisizioni quindi abbia anche dei marchi locali e
Per esempio una cosa che noi abbiamo fatto che la reputo molto importante abbiamo obbligato i dirigenti in quei Paesi a imparare l'italiano
Non essere sempre non imparare l'inglese che ma che siano anche gli stranieri che imparino l'italiano ecco quindi abbia cercato sempre di portare l'italianità nel mondo però alla maniera più diciamo così sono soffice e di integrazione all'estero questa è stata la chiave del successo della Segafredo nel mondo
Grazie
Dottor Ferretti una notevole di ottimismo ci vuole quindi Zanetti celato questa nota di ottimismo però appunto i problemi restano sul tappeto uno dei grandi problemi che dovremo affrontare che stiamo affrontando e vedremo sempre più affrontare
E la possibilità di coniugare d'impresa e manageriale dove i manager hanno una funzione importante con imprese familiari saremo tutte che il capitalismo italiano è sempre stato basato sul capitalismo familiare
Che è stata per molto tempo Hulia punto di forza la tu vincente per le nostre imprese
Ora di fronte la polverizzazione c'è da chiedersi se questo questo capitalismo familiare sia per quanto riguarda le poche grandi aziende che abbiamo sia per quanto riguarda le tante piccole medie aziende possa ancora reggere il confronto e lo chiedo a Federico Minoli che presidente della Ducati Motor Holding
Che ha una grandissima esperienza lesto perché ci può anche dare una ricetta di competitività per tenere il passo sui mercati esteri
Io arrivo in Ducati dagli Stati Uniti nel mille novecentonovantasei quando Ducati era un'azienda familiare a Bologna a che aveva praticamente ha prosperato durante gli anni ottanta e poi si era in qualche modo incartata per problemi un po'interni alla managerialità dalla famiglia Della praticamente aveva nel settembre del novantasei smesso riprodurre quindi io arrivo con un fondo di investimento americano che investe duecento milioni di euro in due tranche per l'acquisto di questa azienda oggi educate e rimane una piccola azienda facciamo circa quattrocento milioni di euro di fatturato produciamo quaranta mila moto
Se pensate onda anche uno dei nostri concorrenti produce nove milioni di moto
Quindi abbiamo dovuto inventarsi dei metodi di per competere innovativi e riversi perché nostra concorrente sono veramente terribile sono terribili perché hanno una tecnologia avanzatissima e nello stesso tempo hanno una base di costo estremamente bassa
Quindi ne prendiamo la tuta due la parte perché sono tecnologicamente avanzati e hanno una base di costo molto bassa
Eppure noi siamo diventati un'azienda globale vendiamo circa
E il venticinque per cento del nostro fatturato in Italia poi il quindici per cento dove andiamo negli Stati Uniti nostro terzo Paese il Giappone
Stesso dove siamo andati nella tana del lupo e dopo per quello che riguarda le moto stradali sportive vendiamo dopo la Honda siamo i più venduti vendiamo più moto sportive in Giappone dalla gli ammaccata la Kawasaki o dello Suzuki
Per fare questo il made in Italy e il design che erano un po'le ricette tradizione degli anni ottanta non bastano
Non bastano perché in un prodotto tecnologico o queste cose durano per un pochino ma poi dopo bisogna andare anche a guardare a che cosa c'è dentro e quindi io direi che il prerequisito fondamentale perché noi si possa essere presente al tavolo dalla competizione internazionale sono certamente la tecnologia e la qualità e quindi tecnologia la qualità non possono mancare e sarebbe veramente impossibile andare a competere senza DS su questo cerchiamo di dotarci attraverso a un investimenti molto forti e attraverso le collaborazioni che riusciamo ad attivare in tutti i modi anche qua con l'università e con i centri di ricerca locali però tecnologia e qualità non bastano perché ci possono mettere alla pari dei nostri concorrenti giapponesi eppure noi comunque dobbiamo andare a chiedere un premio di prezzo
Rispetto ai concorrenti giapponesi quindi dobbiamo aggiungere qualche cosa in più di qualità e tecnologia abbiamo trovato questo qualche cosa in più in un po'prodotto in una caratterizzazione molto profonda del nostro prodotto il nostro è un prodotto diverso
è un prodotto che se uno vede lo sente le tocca ci sale sopra prova delle mozioni profondamente riversa da quelle di un prodotto giapponese di uguale tecnologia di uguale qualità da dove viene
Questa differenziazione del prodotto secondo me qui fait cercando di fare un attimo un'analisi che passi trasforma anche in uno strumento di business molta di questa caratterizzazione viene dal territorio
Ci sono due grandi Marchini morto nel mondo uno è l'Harley-Davidson in America uno e la Ducati a Bologna
E tutte e due i marchi sono profondamente legati per quello che è l'essenza della moto al loro territorio pensate a valle del Rizzo
Uno ci va quasi sdraiato un po'come in una vasca da bagno cinquantacinque miglia all'ora su una strada diritta di grande Cereda Wyoming dal West americano alla prima curva bando al prato perché ama molto troppo pesante per girare la nostra moto nasce sulla Futa
Nasce sull'Appennino una moto estremamente maneggevole e una moto che viene effettivamente pensata lavorata attestata sulle curva del nostro Appennino ecco e cara è caratterizzata da questa appartenenza da un territorio che è vero è un territorio che ha la sua storia a Bologna la terra dei motori Emilia-Romagna la Romagna soprattutto a terra dei grandi piloti dal passato per un po'di Mattei
Che poi salgono sulla moto e fanno delle imprese memorabili che vivono all'interno dalla nostra Motta ecco tutte queste cosa fanno sì che quando uno sale sulla nostra moto
Senta di essere diverso sente una mozione diversa per questa Filin per questa emozione e disposto a pagare un premio di prezzo ed è quello che ci permette di essere competitivi sul mercato
Se uno si sente diverso anche il nostro modo di approcciare lo di marketing è molto diverso noi non abbiamo consumatori
Noi abbiamo membri della tribù Ducato in qualche modo noi non facciamo un marketing tradizionale noi facciamo marketing la comunità e marchette in dalla tribù noi non lavoriamo con grandi investimenti e perché non avremmo la possibilità investiamo tutto sulle corse e investiamo tutto per cercare di portare i membri della tribù
Dentro all'interno della Ducati noi abbiamo aperto la fabbrica ogni anno abbiamo trentacinque mila persone che vengono a visitare la fabbrica primi di italiani secondo i tedeschi terzi gli americani quarti gli australiani delle cose veramente strane questo porta anche nel rapporto con le istituzioni a cercare qualche cosa di nuovo noi abbiamo e qui parlo era presenta anche dalla Camera di commercio abbiamo disintermediata o tutto quello che sta tra noi
E il ducatista
Internet è stato un grandissimo strumento per noi per parlare direttamente con le persone
Che sentono guidano hanno la nostra moto allora qual è il ruolo della camera di commercio ma anche della regione di tutte le persone che sono all'estero Como il bisogna inventato ero certamente sono dei contenuti chiamai possiamo mettere sulla nostra moto abbiamo rimesso in pista il motto Giro d'Italia che è una vecchia gara che si svolgeva negli anni Cinquanta un po'alla Mille Miglia delle due ruote
Ecco questo Giro parte da Riva a Bologna la cena finale l'abbiamo fatto in questa sala che è già stata messa a disposizione del Comune qua c'erano duecento americani che capivano
Quello che vuol dire
La bolognesità l'italianità e quindi si sentivano orgogliosi di essere proprietari di una moto riserva la quale ci sono anche parte di questi affreschi e parte di questa storia
Quindi io cerco dalle istituzioni noi in Ducati cerchiamo dalle istituzioni dei contenuti una legittimità una caratterizzazione
Che noi si possa poi riportare ai nostri tifosi ai nostri membri della tribù nostri ducatista grazie di tutto
Ecco vedevo l'ambasciatrice fino a che la direttrice ragion so Pepys particolarmente soddisfatta ad ascoltare le parole di minori il motivo è semplice trent'anni fa minori era stato a Bologna come studente credo modello della della Johns Hopkins e vi ha imparato a conoscere Bolognetta nato trent'anni dopo come azionista e presidente della Ducati quindi gli universitari sconti Bologna possono servire anche a questo
Ecco continuiamo il nostro intervento e ora vorrei chiedere la parola di Nicola fabbriche direttore dell'azione del collegio però della Marina Fabbri ecco da Marina Fabbri era presente un altro prodotto tipico della della nostra delle nostre terre che è una nicchia di mercato una piccoli che il mercato credo molto riti sia e che però appunto deve affrontare multinazionali o grandi gruppi sempre più importanti ecco regge ancora il discorso da nicchie di mercato in un mercato sempre più globalizzato a lei dottor Fabbri
Adesso arriverà microfono perduto Fabbri
Ho preso in contropiede perché ho messo per ultimo
Non funziona il microfono verso il gelato che va bene per farle l'amarena Fabbri va benissimo ecco perfetto per forza ok
La ringrazio direttore
Lele
Nel programma io sono presentato come direttore del dei rapporti con l'estero della Maremma fa prima nave Umbrella Fabre uno dei tanti prodotti che era l'azienda di cui sono uno degli amministratori produce il il la gamma dei prodotti con cui siamo più presenti all'estero sono gli ingredienti per la pasticceria e la gelateria
La nostra azienda da sempre evocata all'esportazione dal da
Molto più della metà della della della propria esistenza del prossimo anno festeggeremo i cento anni di vita
La nicchia di mercato nella quale noi siamo presenti ce la siamo creati nel senso che il gelato all'italiana un un prodotto che ancora oggi è poco presente nel mondo ci sono poche
Nazioni in cui lo sviluppo delle gelaterie
Sufficiente oppure appena visibile
è vero però che gli ingredienti per la pasticceria e anche per il la gelateria per i dodici in generale sono un materia prima che tutte le culture tutte le cucine
Utilizzano quindi e l'impostazione che noi abbiamo cercato di dare in in tutti questi anni
E quella di dare al consumatore o al professionista
Della della cucina cuoco al pasticciere delle materie prime italiane di grandissima qualità
E che possono tranquillamente venire utilizzate in tutte le le le le le preparazioni dolci
Anche locali e quindi anche di tradizione locale per farle un esempio adesso fra poco si festeggia
Il senso skilling negli Stati Uniti il giorno del Ringraziamento la nostra Varenna proprio lei incomincia ad apparire come condimento di qualche tacchino quindi questa è già una una bella cosa per la cultura la tradizione italiana
Le nicchie di mercato è una una risorsa fondamentale per le aziende della nostra dimensione italiana
E ed è una ed è una nicchia è una risorsa che dobbiamo mantenere
Viva è ricca anche grazie all'aiuto delle camere di commercio secondo secondo me secondo noi
La formazione del dell'operatore di mercato e del consumatore locale
Nel nei nei Paesi esteri è fondamentale ed è importantissima e quindi della creazione di scuole di cucina italiana
E gli interventi di cuochi e dicesse presso trasmissioni televisive organi multimediali giornali e magazine specializzati nel futuro
Le settimane di promozione del cibo italiano tutte questi tutti questi eventi tutti queste quelle che vengono organizzate per promuovere l'agroalimentare la cucina italiana sono fondamentali soprattutto per far capire al consumatore locale qual è la differenza fra la qualità dell'originale rispetto alla qualità
Del del falsificato perché ne in giro per il mondo si vedono moltissimi
Prodotti che di italiano non hanno nulla ma che invece hanno non mi fattezze
E colori che riportano molto direttamente alla nostra tradizione e alla alla nostra immagine
Quindi ben venga lo sforzo che richiediamo
Al ai rappresentanti delle camere di commercio per aiutarci a continua ad insegnare ai consumatori quanto sia buono mangiare un gelato veramente italiano o un tiramisù
Ecco la ricetta originale altre cose per esempio
Che sono lodevolissime sono in raggruppamenti le associazioni volontarie di operatori di mercato ultima nata molto giovane
è un'associazione di cuochi italiani che lavorano all'estero era stessa è nata solo su internet come Forum
Alla quale oggi diciamo partecipano circa trecento trecentotrenta cuoche che lavorano in ristoranti bellissimi in tutte le più importanti capi capitali del mondo e che non sono solamente sì cuochi italiani chef del ristorante italiano ma sono scesa a capo di interi strutture di ristorazione di catering e di alberghi cinque stelle o o o o di grandi ristoranti e che quindi sono responsabili della cucina in generale e sono grandi professionisti che hanno avuto bisogno di incontrarsi su internet per scambiarsi
Addirittura a volte anche opportunità di lavoro queste secondo me sono un esempio di associazioni volontarie che sono da supportare anche localmente da parte delle camere di commercio ma anche da parte delle organizzazioni
Parastatali del Istituto del commercio estero e delle regioni
Attraverso di loro investimento zero riusciamo a far capire a far conoscere ancora di più quanto è importante individuare la qualità originale dei nostri prodotti
Grazie
E qui fa più interessante di questa tavola rotonda che son stati messi assieme imprenditori di vari settori di varie esperienze di varie caratteristiche in modo tale che raccontando la loro esperienza raccontando le loro caratteristiche loro le loro i loro gusti e tu eccetera ci possono dare un quadro d'assieme su quello che è veramente i militari su come si possa affrontare il problema delle imprese ti fattori imprenditorialità negli anni due mila ecco per completare il quadro vorrei e lasciato per ultima l'unica rappresentante del gentil sesso cambiamo un po'i io l'ordine per trazione vorrei e fa parlare Nicola Fabbri
No mi Corrado ha già parlato volevo far parlare Claudio Galli direttore risorse umane e organizzazione automobili Lamborghini ecco qualche anno fa può intervistando Galli avrei chiesto ma fino a che punto la Lamborghini ancora Mezzetti italiana piuttosto che deve ska dopo aver mutante esperienze Study tour indonesiano o cose del genere
Ecco questo è però ero domanda che poteva andar bene alcuni anni fa oggi in un mercato globalizzato dove in sistema Paese e superato da un sistema ancora più importante come può essere un sistema regionale
Unione europea Mercosur e Nafta eccetera mi sembra un po'una domanda superata ecco però comunque un'azienda tipicamente emiliana Khomeini era Lamborghini che è diventata a capitale estero ecco come può reggere questa mix diverso tra capitali esteri caratteristiche proprie emiliane di Imperia e dei italiane a lei
Grazie è una domanda cui rispondo sempre volentieri da direi più di vent'anni perché dall'ottantaquattro che sono i Lamborghini e ci sono arrivato dall'università di Modena non ho fatto tanti non ho fatto tanti giri per per arrivare in Lamborghini e da molto prima eravamo interamente a capitale straniero
Siamo italiani vendiamo un prodotto un marchio straordinario italiano nel mondo noi da sempre siamo rientrati
Ai mercati esteri il trentacinque quaranta per cento Stati Uniti più o meno altrettanto nella vecchia Europa soprattutto Sormani Germania Regno Unito in tutto il resto del mondo Alitalia lasciamo un otto un otto dieci per cento
Da sempre siamo settecentotrenta persone delle quali solo una cinquantina sono straniere
Ma stanno crescendo perché ci teniamo ad a vere persone che vengono dal dall'estero
Non è la prima volta che mi trovo in azienda a cercare di attrarre qualcuno a volte capitali a volte collaboratori colleghi
Qualche ricetta provò anche ad averla e credo che il territorio credo che qui basta guardarsi attorno per capire che cosa qua trarre capitali o un lavoro di qualità dall'estero un elemento molto importante prima il sindaco Cofferati parlava di coesione sociale
Mi fa piacere sentirne parlare ci credo molto credo che questo territorio abbia ancora però tanto da fare tanto da fare perché coesione sociale che qualcosa di complesso è sempre stata piuttosto complessa qui in Emilia
Ma è uno dei fattori più importanti per attrarre interesse per attrarre capitali dall'estero mi sono sentito dire tante volte ma i sindacati di come sono con diffidenza perché e difficile per uno straniero capire quello che il nostro sistema sindacali difficile
E un ci penso io con una certa sicurezza qualche volta lì anche tranquillizzati un andiamo d'accordo come da voi in Germania anche se siamo italiani anche se in Italia si litiga un po'di più aiutato aiutato molto
Cosa
Cosa dire se
Siamo italiani fino a qualche anno fa
Lo stile delle nostre vetture era fatto in giro per il mondo ma soprattutto a Torino
Oggi abbiamo un centro stile a Sant'Agata Bolognese cominciamo a fare da noi lo stile delle Lamborghini stiamo attirando stilisti stiamo costruendo sono cinque sei ragazzi mi piace definirli così e stiamo facendo lo stile stiamo facendo anche qualcosina per altre aziende del del gruppo puntiamo molto sulle sulle persone e sui ragazzi e sulle risorse abbiamo mediamente da quaranta cinquanta
Tirocinanti
All'anno da tre a sei mesi soprattutto preferiamo Perilli senesi buona parte di questi cui decidono di rimanere in azienda un terzo di questi vengono dall'estero in maggior parte ancora Europa ma stiamo puntando anche su qualcosa di più puntiamo sulla qualità delle persone cerchiamo di internazionalizzarsi stiamo imparando a parlare tedesco ma tutti quelli che arrivano imparano l'italiano o lo parlano già bene dobbiamo riflettere ci sono molti più stranieri che parlano italiano italiani che parlano straniero questo è è molto molto importante
Abbiamo grazie investimenti stranieri molto molto importanti aumentato facevamo duecento vetture l'anno facevamo trenta milioni di euro di fatturato quest'anno ne facciamo mille cinquecento facciamo più di duecentocinquanta milioni di euro
Né ci sentiamo grandi anche se siamo piccolissimi perché come i concorrenti di Ducati fanno milioni mentre loro fanno qualche centinaio di migliaio non ce la facciamo qualche migliaio contro contro milioni cosa qual è la ricetta credo più assolutamente importante per attrarre per far vedere quanto quanto vale per non essere solo un'ottima per essere conosciuti
Io credo che noi Ducati altre aziende rappresentate qui lo rappresentano molto bene rappresentiamo già oggi quelle che quella che sarà la sintesi del business e il business del futuro io credo che in futuro ci saranno sostanzialmente due business da una parte il divertimento Entertainment lo chiamano e knock-out
Vediamo la fortuna di vivere incarnare questo e quindi potremmo essere e crediamo di essere il posto migliore in cui lavorare in cui divertirsi
E chi vieni in Italia per godere la qualità della vita italiana per divertirsi lavorando per poter poi mandare in giro per il mondo
Qualcosa di straordinario come sono spesso i nostri prodotti
Vale lo apprezza e da chiaramente anche dei risultati straordinariamente migliori quindi siamo europei ma siamo anche Miliani io sono provinciali Simo e sono anche contento sono anche contento di esserlo anche se ho lavorato con indonesiani americani in Malesia ani tedeschi e presi vista insomma dove abbiamo avuto tutto il mondo abbiamo anche noi
Alcune decine di migliaia di visitatori l'anno in azienda e la Priamo molto volentieri e vedere come soprattutto americani australiani imperano in azienda da noi che la guardano come come guarderebbero questi affreschi perché per loro ha più o meno lo stesso significato questo qualcosa dovrebbe dovrebbe insegnare legati a chi in giro per il mondo queste cose le racconta perché ne abbiamo molto molto bisogno
Ecco invito i signori convegnisti che sono in fondo in piedi o prendono posto o escono perché si sente questa confusione che veramente noiosa quindi vi prego o uscite prendete posto ecco per completare il quadro della prima versione di domande
Voleva punto far parlare Madalina Marchesini che direttore marketing d'Italia Steel chiese
Che è una piccola multinazionale nel suo settore però anche la caratteristica di investire molto anche in Italia ecco a Maddalena Marchesi richiede ti colare ha ancora un senso investe ancora economico investire Italia o conviene sempre più decentrare all'estero a lei Marchesini
Grande
Bene io zone direttore marketing di un mondo di alternative in Italia di una multinazionale americana leader a livello mondiale nel settore arredamenti per ufficio
Quindi il mio intervento è oggi qui suonava un po'atipico non perché sono una donna ma perché stiamo parlando del più uno del made in Italy e giustamente Quad esprimere pareri i punti di vista ci sono aziende italiane con attività all'estero
Ma proprio perché mi trovo dal versante opposto ritengo di avere un'esperienza interessante da portare in questo contesto stitichezza multinazionale stickers aperta la sua attività in Italia nel novantasei costituendo un'azienda fresca ex come dicono gli americani davvero puntando unicamente sul capitale umano cioè su un gruppetto di manager di fiducia che risiedeva a Bologna per questo l'azienda nasce a Bologna che hanno creato un'azienda una vera e propria startupper e oggi Steel chiese in Italia è tra le prime dieci aziende nel nostro settore in un panorama competitivo molto frammentato che conta circa duecentosettanta impresa
Ma l'aspetto più importante che volevo portare qui oggi è che Steel chiese ha investito in Italia non solo per entrare in questo mercato che è molto importante perché è il secondo per produzione il terzo per consumi
Ma perché voleva disporre di una ricerca e sviluppo e di un marketing italiani per far leva sul know how e capacità di innovazione e la creatività tutte italiane
E in effetti proprio all'Italia alti in italiano è stato dato il compito di sviluppare un nuovo prodotto una parete mobile un prodotto altamente innovativo dall'elevato contenuto tecnico
Che è stato lanciato l'anno scorso in Italia e da quest'anno viene esportato anche in Europa
E l'aspetto vincente è stato che il team locali italiano a industrializzato ingegnere dato questo prodotto in tempi brevissimi nel giro di nove dieci mesi con un investimento limitato stiamo parlando di uno virgola due milioni di Euro e appoggiandosi sul tessuto industriale italiano ed è stata creata una vera e propria Business Unit con una parte di produzione interna e una rete di fornitori esterni proprio perché qui nel nostro tessuto industriale è nato questo tipo di prodotto la parete quindi c'era competenza c'è la reattività c'era flessibilità e grazie a questo si è potuto fare quindi questo nuovo prodotto un vero e proprio su misura industriale è una parete che appunto il cliente può scegliere le dimensioni che più si adattano all'edificio ma senza alcun adattamento in cantiere proprio perché il prodotto esce già dalla fabbrica nelle misure scelte dal cliente questo grazie all'ingegnosità del Progetto e del processo anche perché è un processo altamente automatizzata abbiamo investito molto anche in questo cioè dal Progetto si genera automaticamente si generano gli ordini di produzione gli ordini di acquisto fino agli schemi di montaggio grazie quindi a un sistema informativo completamente automatizzato
Ecco quello che ha più sorpreso il Borda americano di Steel tesa
è proprio che un processo così complessa un progetto così complesso come quello di una parete complesso perché a che fare con l'edilizia e con tutte le sue problematiche sia stato realizzato in tempi brevissimi
Con un investimento limitato ma soprattutto grazie al valore aggiunto delle risorse umane coinvolte in questo progetto
Steve Case in Italia una piccola azienda siamo cinquanta dipendenti le persone che lavorano lavorato al progetto sono stato una quindicina di persone e non a tempo pieno perché intanto l'azienda doveva andare avanti
Ecco però proprio grazie alle criticità
Delle risorse che si hanno lavorato delle persone che sanno lavorato i tratti progetta andata avanti veramente come successe in tempi brevi date perché questa la nostra caratteristica il fatto di poter cambiare diversi cappelli il fatto che chi ha disegnato il progetto può dire la sua e contribuire anche hai dei termini di formazione di gestione del cantiere rapporti con il cliente
Lo stesso progetto fatto all'estero senza andare roller arrivare in America avrebbe richiesto molte più risorse economiche temporali perché perché le attività sono più parcellizzate i ruoli più specialistici da non c'è appunto questa capacità tutta italiana di fare tanto con poco che viene proprio da questa nostra elasticità
Quindi da tutto questo nostro anche formazione umanistica che ci danno Tripoli Capatti capacità critiche che costituiscono un vantaggio oggi nel contesto competitivo e non ce lo dobbiamo dimenticare
Quindi io credo che questa di quell'esperienza che ho portato qui oggi posta confermare alcuni aspetti importanti per noi per il successo del made in Italy per il futuro del made in Italy
Primo che l'innovazione di prodotto e di processo è l'unica strada per il rilancio del futuro del made in Italy
E questo elevando il contenuto tecnologico della nostra produzione anche al di là di settori tradizionali come la moda alleato le moto c'è anche la meccanica e la componentistica le macchine utensili
Dobbiamo aggiungere in modo più pesante e più incisivo la componente tecnologica al bello cioè quello che già sappiamo fare bene perché in questo modo si può fare la differenza
E non misurarsi solo sul presto in questo modo si può ottenere un vantaggio competitivo duraturo
Tanto per fare un esempio il prodotto nuovo con abbiamo lanciato viene venduto a un premium price no a questo a un prezzo superiore rispetta la concorrenza tanto perché ha vantaggi tangibili di differenziazione agli occhi del cliente
Il secondo aspetto importante che questa esperienza conferma è che per fare innovazione oggi sono necessari tre elementi le idee le risorse economiche per l'innovazione e le capacità manageriali
Se manca sono uno di questi tre elementi l'innovazione non può compiersi
Quindi in conclusione io non credo come diceva appunto Cofferati oggi non credo che lo abbiamo perso il prodotto o il saper fare
Così come non credo che la minaccia venga solo dalla Cina ma piuttosto da una nostra incapacità attuale a valorizzare una storia è un patrimonio di tali enti di talenti umani
Anche perché probabilmente non apriamo sufficientemente oggi le nostre aziende
Almeno smentì
Non apriamo ai giovani talenti quindi oggi l'orizzonte e troppo anche per valutare quelle che sono le opportunità di mercato delle nostre idee ci bisogno di capacità più professionali più tecniche Di Menna agilmente e quindi questo è lo sforzo che dobbiamo fare la concorrenza eh eh un processo di distruzione creativa che permette appunto alla nascita di nuove imprese e di nuovi imprenditori
Ecco cerchiamo di cogliere le opportunità di mercato le opportunità di cambiamento che stanno dietro la globalizzazione
Per esempio appoggiamo sia le candele di commercio in Cina e in India per cogliere le opportunità di mercato offerte da da questa realtà che sono che si stanno sviluppando la Cina si sta sviluppando è un Paese con uno virgola due miliardi di persone che hanno uno stile di vita una qualità della vita i bisogni pari ai nostri oggi
E non adeguate infrastrutture quindi c'è un grosso mercato potenziale di quindi investiamo esportiamo in Cina in India e con i proventi del business che facciamo li finanziamo ricerca innovazione a casa nostra
Grazie
Ecco la dottoressa Marchesini giustamente e sottolineava l'aspetto della qualità della vita perché appunto il merito non è fatto soltanto innovazione tecnologica è stato sempre un po'il punto di forza del made in Italy ma è cucito a tanti altri fattori anche la qualità della vita tipicamente italiana
Che una caratteristica essenziale quindi questa qualità della vita che è essenziale e che è collegata al territorio e che nessuno ce la può rubare della di tutti i problemi di competitività che abbiamo ecco proprio la domanda che vorrei rivolgere a tutti quanti in ultimo ad domanda che volevo tutti quanti e ciascuno di voi partecipanti allattavo rotonda potete rispondere o meno fino a che punto la qualità della vita è uno dei fattori principale di vittoria in qualità di te quindi il collegamento con il territorio e quindi chi medita e dei servizi può essere il punto di forza per rilanciare il made in Italy nei prossimi anni
Cominciamo da Alessandri
Bah devo dire che noi abbiamo fatto della qualità della vita proprio la nostra visione la nostra missione del proponiamo il benessere come stili di vita quindi non vediamo sulla tecnologia ma proponiamo un concetto un'esperienza che l'abbiamo chiamato wellness
Che c'ha permesso di difesa differenziarci nel mondo perché gli americani hanno inventato il fitness quindi solo la forma fisica ne abbiamo aggiunto la forma fisica anche il benessere psicofisico quindi un concetto olistico
Là dove cessi l'attività fisica ma c'è una sana alimentazione c'è un approccio positivo alla vita proprio in questo senso la Romagna riteniamo che possa essere la capitale del benessere inteso come qualità della vita nel mondo e quindi abbiamo proprio interiorizzato diciamo questo valore questa competenza distintiva e l'abbiamo riversato sui nostri prodotti e sui nostri servizi
Sono molto d'accordo col presidente minori prima quando diceva che la Ducati ha fatto attraverso il territorio di Charlie suo fattore competitivo e differenziate anche Technogym
A diciamo attraverso il rapporto con il territorio come dire migliorato le sue capacità e le sue competenze da pista sia creativo che da punti di vista diciamo
Quindi della diciamo visione più ampia ero abbiamo esportato nel mondo qui dopo ciò significa rapportarci con le università non lo stanno facendo anche a livello locale con Psicologia con il voto della nutrizione Coliseum modo della scienza motoria abbiamo avviato delle borse di studio stiamo facendo dei master
Specifici per la ricerca quindi noi investiamo nella ricerca in termini non solo di tecnologia ma anche in temi di competenze appunto per la qualità della vita e in questo senso
Abbiamo fatto credo in questi anni addirittura come dire responsabilità sociale di impresa spunta una bandiera tant'è che abbiamo promosso la valle del bene
Sera e quindi alla Romagna come la Valle del benessere e mettere a sistema tutte le competenze nel rapporto fra pubblico e privato gabbare a Technogym un'anima
Un'anima che inimitabile anche dei cinesi da questo punto di vista di come si diceva poc'anzi
E quindi credo che questo possa rappresentare anche un vantaggio per tutto il nostro Paese nel promuovere in giro per il mondo lo stile di vita la qualità della vita italiana questo potrebbe attrarre investimenti in Italia che può onestà nel campo del turismo nel campo della valorizzazione della del patrimonio artistico italiano così come esportare diciamo quella che è l'italianità della della lì settore alimentare nel settore dei servizi sì per la salute dei settori delle tecnologie collegate alla persona ecco quindi in questo senso se ogni imprenditori ogni azienda
Cerca di come dire trovare la giusta dimensione col sul proprio territorio a vantaggio sia dell'azienda stessa
Che è del territorio credo che facendo sistema in questo modo abbiamo delle grandi opportunità e quindi in questo senso sono molto d'accordo
Bene può intervenire su questo punto
I comuni
Dico volentieri la mia io credo che la qualità della vita sia l'elemento fondamentale per attrarre risorse anche per attrarre capitali pervenire a vivere qui che e divertirsi abbiamo un po'di nebbia negli ultimi anni la qualità della vita è un po'un po'in difficoltà un po'così affaticata perché il potere d'acquisto nel nord Italia del nord est in particolare qui non è cresciuto stanze leggermente calando fosse però è perché abbiamo ancora troppi operai ancora pochi tecnici credo dottoressa abbia detto cose assolutamente assolutamente giuste noi diamo margini incredibili del poter incrementare quello che il nostro reddito abbiamo un po'troppo traffico secondo me forse dovremmo fare qualche strada di più magari i colleghi che lavorano in Cina potrebbero insegnarci come fa un po'più in fretta fare strada può fare gli edifici dichiara sono più bravi di noi non perché sono di più perché sono più bravi questo bisogna bisogna dirlo voi qui la qualità è niente la vita e straordinaria straordinaria tavola è straordinaria sul lavoro perché dell'Opus are parlare con altre persone confrontarsi di si respira cultura solo guardandosi attorno non solo qui in piazza Maggiore il questore sicuramente un fattore straordinari questo non ce lo toglie nessuno ne cito alcuni teatri la cultura la storia questo attira le persone io vedo ragazzi studenti europei che vengono a lavorare in Italia
Pagati molto meno quasi la metà che in Germania però qui stanno bene
E non tornano a casa tornano a casa magari quando trovano moglie o marito devono mettersi in casa e allora magari tuonano la perché stanno vicini alla mano la nonna ma ragionando da provinciali un po'anche loro ma qui ci stanno veramente bene
Berti proprio aggiunge un altro elemento di discussione ha proposto la qualità della vita che un elementi trainanti del made in Italy
Qualità dalla vita significa anche convivere con un'immigrazione sempre più forte sempre più necessaria per anche per quanto riguarda le nostre imprese che devono aprire le porte parla oratori immigrati mi diceva prima il presidente della Borsa Tantazzi che risultava che avete avuto un direttore di banca di una di un sito Veneto che la sua in questa banca su dieci nuovi conti correnti sei sono aperti da immigrati che è un un dato abbastanza clamoroso è abbastanza e significati e quindi c'è anche un discorso di negati che potrebbe rientrare discorso i militari c'è qualcuno che vuole anche accennare intanto prende la parola Nicola Fabris e beh intanto niente ci sa se questa cosa fosse una sì
Intanto come ne intento in fabbrica da noi ormai non si parla più bolognese già ci sono pochi vecchi si parlano in codici perché una buona metà dei nostri operare nella sede del menti sono extracomunitari
Ma in generale parlando anche del della qualità della vita che noi esportiamo sul sul nostro vaso c'è scritta amarena Fabbri Bologna e questo Bologna già automaticamente
Trasmette al consumatore straniera anche molto lontano non accetta immagine della della qualità di vita italiana poi evidentemente non essi hanno Vizzini in un momento della vita dell'uomo in cui si vuole gratificare o per golosità o per perché ha bisogno di farlo e quindi lo fa con un prodotto italiano e e questa richiesta è molto la
I suoi nella sua suo benessere
In questo direi che in generale noi siamo molto bravi italiani perché siamo capaci parlo naturalmente di quegli imprenditori che si rivolgono a un pubblico vasto e quindi non sono stati solamente ai tecnici siamo capaci di trasmettere quella nostro saper vivere
Che tipico pendente dell'italiano e il piacere per l'amicizia per la convivialità terrei killer rimanere magari qualche ora a tavola con gli amici
Distendersi dopo una una giornata di lavoro
Sono anche d'accordissimo con e sale che si si ha bisogno di trasmettere una quantità
Attuale di vita
In Italia nel nel nostro campo
Stiamo cercando di far capire all'estero che bancario italiano è un mangiare sano
Quindi con il piacere di mangiare bene se anche il piacere di vivere bene e di e di stare bene di salute e quindi senz'altro questo
Uno degli elementi che si distingue nel mondo come portatori di benessere di saper vivere bene
Un altro elemento di riflessione un altro elemento di pressione si somma sempre sulla qualità la vita comunque un altro elemento di riflessione
Caputo cercare di trasmettere questa questo discorso vince per qualità la vita all'estro ecco quali sono anche le richieste che voi imprenditori fatte alle Camere di commercio del mondo visto che siamo davanti a tanta Vittorio così importante di rappresentante delle nostre camere di commercio all'estro
Provo a posto per trasmettere questo segnale positivo dei militari che cosa chiedete in particolare ai nostri rappresentati intanto sentiamo anche e Massimo Zanetti
Sembra che è per antonomasia il Caffè Espresso si sta esportare qualità della vita era proprio la cosa che ci chiedevano all'estero e quindi
Il nostro prodotto è senz'altro apre anche prima abbiamo fatto un coffee break no proprio per migliorare per fare non era Zanetti non ha importanza era sempre caffè e quindi
è sempre un completamento alla qualità della vita lo star bene ma io vorrei prima di dire discorso sul delle delle Camera di Commercio
Parlare di un argomento che qua nessuno ha toccato che quello del sistema bancario
Una delle grosse difficoltà io ho sempre trovato anche parlò recentemente ma quindici vent'anni fa quando si andava all'estero e quando serve a nuovi progetti da fare per l'estero
Uso una parola forte l'ottusità io trovavo nel
Debba anche nelle banche italiane nel capire nel comprendere le difficoltà che un'azienda all'estero trovava e quindi a cercare aiuto per investire all'estero per sviluppare programmi
Le banche italiane pensavano sempre solo
All'Italia
Discorso o regionale o provinciale fanno parlare di estrarrà come parlare degli UFO
Veramente oggi sembra che le cose siano cambiate tutti ma per scontato all'estero e ben venga questo discorso però io penso che il sistema bancario Beba debba essere assolutamente un artefice di quello che che tutti tutti noi ci auguriamo di sostegno alla made in Italy all'estero perché senza e sistema bancario un sistema bancario voluto
Perché è successo delle aziende del tutte le grandi multinazionali americane o estere sono dovute a tutto il sistema bancario americano che assente cerca di accompagnare società in borsa agli aiutati nelle acquisizioni tutto ciò che riguarda lo sviluppo
Delle aziende all'estero è fondamentale
Sicuramente le le le camere di commercio oggi questo sistema
Io penso che anche la le le riunioni in questi giorni sono fondamentali specialmente per le piccole aziende organizzazioni nove dieci addetti intenti a dette cinquanta detti che trovano difficoltà in un mercato globale
Hanno un compito fondamentale e Camera di Commercio per cercare di mettere tutte assieme per cercare di competere
Sui mercati esteri quindi il ruolo delle Camere di commercio ruolo senz'altro fondamentale per cercare di aiutare questa impresa
Altri ancora no dei
Io mi permetto di dissentire
Io penso che la qualità della vita in Italia sia un grande sogno
La realtà è diversa
Secondo me io faccio con mio tenda a Bologna Milano tre volte al giorno travolta la settimana scusate non c'è qualità della vita sono autostrada tra Bologna e Milano
Io vado a lavorare dal centro di Bologna per cui non c'è qualità d'nell'aria che respiriamo Bologna
Però continua a vivere non c'è qualità scusatemi tra i cento immigrati che io impiego
In Ducati che sono gli unici operai che sono venuti a lavorare quando assumevamo molta gente perché gli italiani non vogliono vivere in cinque in una stanza che è quello che purtroppo gli affitti di Bologna
Permettono di fare con lo stipendio dei metalmeccanici questa secondo ma non è qualità dalla vita
Poi abbiamo tutte le potenzialità perché la qualità della vita succeda però noi all'estero stiamo proiettando un sogno non stiamo proiettando la realtà
è secondo ma se non ci diamo da fare tutti insieme
La differenza tra la realtà e il sogno continuerà ad allargarsi e prima o poi anche il sogno in qualche modo sbandiera per cui secondo me
Se volete è così io ho abitato negli Stati Uniti e per per tanti anni e poi sono tornati in Italia a ho trovato anche sulla qualità dalla ditta dobbiamo premiare i TAR sarà in qualche modo e dobbiamo Riva Corace sopra perché altre mentre rimane un sogno che prima o poi sbandiera
Voleva aggiungere qualcosa anche sempre sulla qualità del rito sono d'accordo su quello che dice appunto il presidente di Ducati che è vero c'è una grossa disparità tra togliere
Tra il sogno e la realtà e questa è già evidente non è che diventerà io credo che sia già evidente infatti non siamo più in grado di venderlo questo sogno perché non ci crediamo più noi e infatti abbiamo perso non abbiamo più una personalità nostra non siamo più in grado di venderlo questo sogno della Dolce vita italiana all'estero non come in passato per lo meno basta guardare anche solo nel settore alimentare per esempio stato dell'introduzione dei fast food in Italia ecco di opposizione a questa ci sono iniziative non so come quella di Slow Food in Italia
Che non è solo un gruppo di goderecci che vanno in giro per cantine a bere vino e a mangiare buoni formaggi ma che cerco un appunto di riproporre quello che è un il lo stile di vita italiano il fatto che appunto noi stiamo volentieri a tavola passiamo due e dedichiamo questa attenzione perché è un aspetto importante della nostra vita
Ecco queste sono il tipo di iniziative c'è l'andare controcorrente non omologarsi ormai a quelli che sono stili di vita esterna conservare quella che è la nostra personalità anche se diventa sempre più difficile
Sì ma replica Di Alessandri finale
Ma devo dire che anch'io faccio l'autore di va a Milano piuttosto che la quattordici che va a Cesena ma e sono anch'io d'accordo su questo ma purtroppo faccio anche delle autostrade vicino Francoforte vicino Tokyo vicino Londra vicino lo senza dell'Est e non mi sembrò molto migliori
Sinceramente quindi o bar tengo ancora alta la bandiera nella nostra qualità della lite in Italia
Anzi valorizziamo la perché tutti gli americani giapponesi inglesi che vengono trovare la techno Gimma a Cesena in Romagna tutti quanti quando torno a casa ricordano di essere stati benissimo di aver mangiato benissimo di aver apprezzato le nostre colline piuttosto che il nostro mare
E quindi la nostra Italia ecco che non siamo sempre noi italiani il peggiore concorrenti del nostro Paese perché siamo esterrefatti lei abbiamo sempre vedere quello che c'è fuori e non valorizziamo invece quello che abbiamo dentro
Detto questo e sono orgoglioso di essere italiano e sono anche molto orgoglioso di essere romagnolo detto questo comunque lancio un messaggio che il dottor mazurche aveva aveva prima chiesto cosa chiediamo noi imprenditori alle Camere di commercio in giro per il mondo cosa chiediamo noi al sul nostro sistema paese
Ma devo dire che esportiamo la questa qualità della vita così come gli americani ha sporto non lavoro chiediamo il loro orgoglio della tecnologia del software e così come i tedeschi
Esperto non la loro cultura dell'automobile così come il Cinese ha sporto la loro cultura del regalare quasi il loro prodotto io dico ai nostri ambasciatori in giro per il mondo dico del commercio
Ecco esportiamo la nostra qualità della vita rendiamola un prodotto del made in Italy c'è troppo limitativo parlare di made in Italy è riferito al Desailly o alla moda
Perché dopo la qualità della vita italiana un nuovo prodotto del listino del made in Italy ecco in questo senso credo che noi abbiamo una credibilità in giro per il mondo che ci però in questo momento aiuta per terra creare quel valore aggiunto sui nostri prodotti sui nostri servizi legate al mondo agricola inventare legato il mondo dei servizi e delle tecnologie e di tutti quei comparti che ci contraddistinguono in giro per il mondo grazie
Bene ringrazio tutti i partecipanti questa prima sessione dei lavori Nerio Alessandri presidente Technogym Rosario Alessandrello presidente Tecnimont Maddalena Marchesini direttore marketing Italia Steel chiese Massimo Zanetti presidente Segafredo Zanetti Claudio Galli direttore risorse ma l'organizzazione To mobili non Borghini Nicola Fabbri direttore relazioni con l'estero Marina Fabbri Federico Minoli presidente della Ducati Motor Holding grazie a tutti io ora era previsto l'intervento
Del ministro peritale del mondo Mirko Tremaglia purtroppo non c'è però c'è un suo rappresentante la dottoressa l'one Annese esperta economica del ministero appunto che farà un breve intervento
Ecco intanto prendiamo
Che è sempre buona cucina bolognese nonostante tutto
Grazie
Va bene
Ok
Situazioni
Ma anche
Signori buongiorno a tutti momento un po'di come dire Vincenzo
Mi dispiace avrei voluto far prima ma
Ringrazio il dottor una zucca per avermi introdotta stava assolutamente Breve perché mi rendo conto che dopo tanto aver detto c'è poco da aggiungere assolutamente mai il mio la mia presenza qui il tangibile segno di stima del ministro per gli Italiani nel Mondo l'onorevole Mirko Tremaglia un tangibile segno di stima presidente Sangalli al presidente vicario Pollastri al dottor Esposito
Per il fattivo impegno profuso per la diffusione concreta del made in Italy attraverso l'incessante opera dell'Assocamerestero
Avrei voluto fare un discorso molto più complessa ovviamente ma mi rendo conto che i tempi ovviamente non potranno assolutamente concedersi alla però voleva semplicemente sottolineare alcuni passaggi importanti devo essere sincera mi trova anche abbastanza in difficoltà perché proprio per la complessità dei discorsi che dovrei ovviamente impostare occorrerebbe molto più tempo ma cercherò di essere molto sintetica
Prima di tutto volevo assolutamente sottolineare una cosa e questo lo dico a gran voce e lo dico anche a chi ha parlato dell'internazionalizzazione chiederei cortesemente un po'di silenzio perché altrimenti non mi riesce nemmeno di parlare grazie
Dunque il concetto dell'internazionalizzazione che è stato più volte da molti citato raffrontato lo voglio ribadire a gran voce anche al dottor senese che ha seguito i lavori parlamentari
E lo voglio dirle in modo assolutamente autentico che non esiste assolutamente internazionalizzazione senza le Camere di commercio italiane all'estero che sia ben chiaro
Che sia ben chiaro
La commissione sia ovviamente al Senato dove adesso lato demente
In qualche modo sta cercando di contemperare gli interessi sia delle Camere di commercio italiane che operano in Italia ma anche all'estero che le Camere di commercio italiane all'estero
Bene occorre cercare di capire tutti i dobbiamo capire che occorre che le istituzioni di Ali buono devono dialogare quando avete camerale
Non si va da nessuna parte se non si opera un lavoro di sinergia per la realizzazione di progettualità che hanno ovviamente come volano come motore fondamentale il concetto del fattore imprenditoriale
Dire dialogare le istituzioni significa signori e bisogna mettercelo in testa
Che occorre che le istituzioni rallentino semplificano la burocrazia per poter far sì che ci sia una vera e corretta implementazione delle industrie occorre assolutamente promuovere lo sviluppo ma per promuovere lo sviluppo bisogna conoscere inevitabilmente e il contesto ambientale e che il meglio delle Camere di Commercio con l'Estero producono quest'analisi del contesto ambientale
è ovvio e mi sembra assolutamente come dire conciliabile il discorso della sinergia il discorso della cosiddetta efficienza ecologica
Ma tutto questo ripeto tutto questo può essere fatto soltanto attraverso una guida è un'analisi che è per noi per il ministro Tremaglia rappresentata dall'associazione delle camere i in telecamere di commercio italiana all'estero
Io non voglio assolutamente dilungarmi perché mi rendo conto che il in momento insomma è abbastanza come dire gravoso un po'per tutti abbiamo ascoltato tra l'altro delle relazioni estremamente esaustivo ed estremamente interessanti
Però vorrei ricordare un particolare durante l'ultima riunione del CIPE del Comitato interministeriale per la programmazione economica il governatore Fazio ha detto che l'Italia perde insieme agli altri Paesi della Comunità europea
In ovviamente in investimenti le esportazioni ma attenzione
Ma attendere in esportazioni significa per l'Italia però perdere in quel processo ovviamente tutti conosciamo ed innovazione e tecnologia
Sia nell'innovazione e la tecnologia non sono due elementi astratti che si crea un'orda assente
Non sono elementi che si voglio dire che vengono come dire gestiti da un uomo o da un gruppo di uomini sono fenomeni che fanno parte dello stesso contesto che è quello ambientale
La ricerca è fondamentale il ritorno degli investimenti è fondamentale possiamo delocalizzare quanto citare possiamo come dire bloccare Ytzhak per quanto ci pare un ulteriore termine al quale siamo abituati ovviamente in questi giorni ha sempre sentire
Ma sia l'attenzione non ci troviamo in un contesto in cui la rete camerale la rete è rappresentata dalle Camere di commercio italiane all'estero svolge un ruolo fondamentale
è un volano indiscutibile volano indiscutibile di promozione di sviluppo attraverso ripeto l'analisi attenta
Che le Camere di commercio italiane all'estero stanno sul territorio allora non dimentichiamo e questo lo dico anche a me stessa
Che il coordinamento di determinati tipi di come dire di elementi di fattori porta inevitabilmente allo sviluppo
Ma io ho sentito tra l'altro più volte
Parlare della fattori imprenditoriale come se fosse o come dire una sorta di essenza astratta invece io credo che sia un vero e proprio status mentale
Una vera e propria propensione al rischio
Ma come vogliamo noi far sì che i nostri imprenditori abbiano una propensione al rischio senza incentivare questo rischio e lo dico alle banche lo dico agli istituti di credito lo dico a tutti coloro che in apparenza promuovono sviluppano nato il comunque allo stato di fatto chiedono delle garanzie
Le garanzie signori possiamo darle soltanto attraverso la nostra italianità se ci crediamo veramente se ci crediamo tutti l'Unione europea e con questo concludo a sensibilizzato attraverso il libro verde sull'imprenditorialità tutti quelli che sono i fattori gli elementi fondamentali ovviamente al concetto di imprenditorialità al concetto di sviluppo e promozione la globalizzazione
è un fenomeno che non è estraneo alle nostre come dire all'anno il nostro modus operandi la globalizzazione può essere motore di ricerca può essere motore di sviluppo solo però che a patto che sia controllata
A patto che l'Italia globalizzazione ovviamente intervenga a tornare di vari non ad ampliare i divari
Quindi i signori io credo che le Camere di commercio italiane all'estero che sono vero pericolo di italianità nel mondo
Siano fondamentali per far sì che tutti questi fattori vi entrino ovviamente in un concetto per quello della sinergie del sistema Italia apprezzato notevolmente
Gli interventi della professoressa
Che ovviamente con molta tecnica ha esposto quelli che sono gli elementi del sistema Italia eccetera
Ma consentitemi di dire che il ministro Tremaglia anche uno degli uomini in cui il lasciatemelo dire crede nell'estro e crede dell'italianità da quarant'anni quindi fu da prima che io nascessi
Ha cercato di unico bene tutti questi freni dote per noi sono fondamentali per un sistema economico sono fondamentali nella Confederazione degli imprenditori italiani nel mondo
Il contributo del presente Salgari del presidente Pollastri del dottor Esposito è stato assolutamente fondamentale
Non esiste una confederazione non esiste un'associazione di imprenditori senza una guida senza un discorso di concretezza e di localizzazione di analisi del contesto ambientale
Ovviamente dovrei voglio dire avrei bisogno di interloquire convogli oltremodo ma credo che purtroppo i tempi siano estremamente ristretti voglio ringraziare anche il sindaco Cofferati
Per aver così consentito noi di poter Boeing gustare l'ospitalità di Bologna
Anzi spero di non costare più di tanto perché altrimenti l'avrò difficoltà anche entrare nei pantaloni
Ma fondamentalmente a voglio ringraziare tutti per la vostra attenzione per la vostra collaborazione
Quello che noi tutti attraverso la Confederazione attraverso l'Associazione italiana l'associazione delle Camere di commercio italiane all'estero in un unico obiettivo diffondere l'italianità ma per consentire a queste italianità di ritornare in Italia e in qualche modo cercare di rendere egemone anche l'italianità in Italia grazie
Ora mi pare che gli ospiti ci siamo siamo tutti allora intanto buon pomeriggio siamo adesso cominciamo questa questo dibattito questa tavola rotonda sul fattore umano e la formazione questa formazione di cui si è accennato in questi giorni ma anche nessuno come spesso capita mi sentite
Non posso urlare ora vi sentite meglio
No
Forse vediamo allora prova a parlarne
Da questo microfono quei vediamo che succede tre
Va bene
Allora erogatore delle formazione dicevamo
Questo argomento è stato accennato sfiorato in questi giorni ma non assolutamente non centrato armene per quanto abbiamo avuto modo di sentire allora oggi cercheremo di farlo al meglio con i nostri ospiti allora abbiamo come leggerete sul programma Duccio Campagnoli che all'assessore alle attività produttive la regione Emilia Romagna
Pier Ugo Calzolari che il rettore dell'Università di Bologna
Piero Gnudi che al presidente di Profingest
Fabio Alberto Roversi Monaco presidenta Fondazione Carisbo e consigliere Alma web Marco Vacchi Presidente Fondazione Aldini Valeriani PAC nasce tra cache a parte che il direttore Indian Institute of istituto management di Bangalore
Pier Sergio canta abbiano che il Direttore Centro di formazione manageriale e gestione d'impresa dalla Camera di Commercio di Bologna dunque partiremo da quello che è l'esperienza della formazione nel pubblico per poi andare
A ascoltare quella che nel privato e cerchiamo di vedere se esiste questa un po'la tesi che io vorrei portare avanti oggi un formazione nel nel made in Italy opera sia se esiste una tipologia di formazione italiana che noi possiamo portare all'estero vendere all'estero
Allora io siccome tra l'altro il tempo con la comincerei subito a dare la parola al diciamo almeno dei nostri padroni di casa che l'assessore
Campagnoli alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna e cominciare a sentire da Louis esiste dall'Emilia-Romagna dal lavoro che stanno svolgendo qui
Una via una formazione un made in Italy nella formazione che possiamo portar fuori
Molte grazie intanto
Oltre che un ringraziamento alla convenzione mondiale delle camere di commercio che un'ora la città di Cologna anche la Regione Emilia-Romagna per l'incontro che qui si svolge oramai anche complimenti per quelli che si presentano come risultati davvero significativi di queste giornate di discussione di confronto che certamente arricchiranno anche di molto il nostro lavoro
Io vorrei svolgendo un po'questo piccolo ruolo di una testimonianza da una Regione come l'Emilia Romagna
Intanto dire che forse è venuto il momento di poter rappresentare al meglio quella che secondo me
Oramai una nuova dimensione
In via di sviluppo e con serie possibilità di affermazione
Di un nuovo made in Italy
E di un nuovo profilo del made in Italy
E credo che valga la pena spendere qualche parola in questa direzione perché al contrario anche un po'nel confronto della discussione particolarmente d'attualità purtroppo in questi mesi nei quali si riflette sue difficoltà serie del sistema produttivo del nostro Paese
Tuttavia volte a riappare un po'quella rappresentazione
Diciamo così dicotomica due parti contrapposte
Che spesso è stata anche in passato chiamata in causa nella rappresentazione del sistema industriale italiano e cioè una vulgata per la quale ci sarebbe da una parte un'area di grande industria ahilui e questo ahi noi e deve essere certamente da tutti condiviso
Con una situazione di riduzione delle sue e capacità di sviluppo sia pure in realtà poi bilanciata è contraddetta da ancora significative esperienze di successo
E però insomma tutto sommato una grande industria del Paese impegnato nel passato in alcuni grandi cicli produttivi che so io la siderurgia una certa caratteristica della chimica l'elettromeccanica che sembrerebbe a molti osservatori aver conosciute conoscere diciamo una ma tutta d'arresto significativa e poi invece dall'altra parte questo aggregato rappresentato magari con molta simpatia delle tantissime numerosissime milionarie nel senso di molti milioni di unità piccole in prese italiane che tuttavia di volta in volta vengono citate sono state citate o o come un esempio di virtuosità in quanto agili e flessibili oppure invece e questo accade più fortemente di questi tempi come al contrario un po'un peso per il Paese a causa della loro inevitabile fragilità e insufficienza rispetto proprio alla prospettiva di un sviluppo ecco io credo francamente che questa rappresentazione vera in parte ma non è vero del tutto e anzi noi dobbiamo oggi forse impegnare le nostre migliori energie nell'esaminare ciò che è in movimento ciò che si è messo in movimento nel sistema produttivo del Paese almeno a guardarlo in alcune aree nelle quali si colloca certamente anche la esperienza della Emilia Romagna e non solo dell'Emilia Romagna triste esperienza
Ci dice che in realtà è venuta crescendo anche brodo crescendo anche un nuovo profilo del sistema produttivo nel quale si afferma ad esempio una tipologia di impresa piccola ma cresciuta in via di crescita che diviene media impresa questa media impresa in molti casi di successo si organizza addirittura in gruppi produttivi e in reti d'impresa cito un dato in Emilia Romagna un'indagine proprio di Unioncamere recente ha stabilito che oltre il quaranta per cento delle imprese della nostra regione sono organizzate in reti produttive con qualche rapporto proprietario fra loro
Ma soprattutto se io debbo osservare al di là delle congiunture
Di questi mesi che ci fanno soffrire ogni zero virgola in più o in meno del PIL io ho notato un dato più strutturale che riguarda per esempio un'area come l'Emilia Romagna ma anche altre aree il sistema produttivo del Paese che ci dice che
Proprio negli anni ultimi di quando è iniziata la parità monetarie parlerò la capacità produttiva e quindi gli indici di prodotto lordo industriale di queste aree produttive per esempio dell'Emilia Romagna vero che una dinamica più accentuata e più positiva di quella di altre aree produttive che pure negli anni precedenti e la metà degli anni Ottanta fino ai primi anni Novanta insomma il momento della competizione
Das valutazione mostravano diciamo più forti capacità dinamiche e il fatto importante che si può mettere in relazione questa dinamica nuova con una certa a capacità di investimento è di soprattutto investimenti in innovazione
Come ha fatto spesso il presidente a carico merci Bologna Giancarlo Sangalli anch'io cito come un dato che quello forse più bello per noi che mi Romagna e che in Emilia Romagna quest'area produttiva negli ultimi anni vede un segno più anzi più quindici per cento dei brevetti industriali depositati quando invece purtroppo c'è una dinamica piatta nel resto del Paese
Non voglio sottolineare una diversità emiliana o richiamare in campo un vecchio modello che francamente non so se sia mai esistito sicuramente non è oggi il tema all'ordine del giorno vero invece che da quest'area come da altre aree del Paese
Appare il profilo di un nuovo possibile sistema produttivo in cui anche la media e piccola impresa organizzata in Rete organizzato in gruppo rivolta alla innovazione all'investimento riconoscenza può rappresentare davvero una di quelle nuove energie sulle quali il Paese deve poter investire poiché io sono convinto che effettivamente il Paese non sta messo bene in questi casi è bene fare un bilancio delle forze e scegliere con attenzione
Le energie nelle quali investire così come altra rapidissima considerazione credo che appaia il rapporto importante tra sviluppo di questo possibile nuovo sistema produttivo e territorio perché è possibile realizzare diciamo così un modello di sviluppo di media e piccola impresa alternativo alla delocalizzazione verso altre aree alla ricerca di costi inferiori soltanto se si ha una forte produttività e qualità
In un territorio in un sistema produttivo
Ecco
Io credo che di questo noi dobbiamo parlare parlare di più credo che questo sia molto importante anche per la dimensione che oggi ci interessa in modo particolare in questa convention e cioè il commercio con l'estero il rapporto della economia italiana con il mondo
Perché credo che se individuiamo la Energia di questo profilo possibile
Del nuovo sistema produttivo dell'uovo made in Italy allora vediamo che si può immaginare un dialogo
Con are del Paese con aree del mondo in via di sviluppo molto positivo
Insomma in Emilia Romagna all'export nel due mila e tre poi in questi primi sei mesi del due mila e quattro cresce tumultuosa mente verso Cina e verso Russia ahimè è stagnante o si riduce ancora per le cose che sappiamo verso gli Stati Uniti da me e perché accade questo perché c'è una domanda in quei Paesi di beni di investimento di macchine questo chiede la Cina all'Emilia Romagna l'altre parti del sistema produttivo italiano così come avviene per la Russia e per altre aree di sviluppo e allora appare anche il tema di una incontro internazionale fatto di cooperazione noi non siamo le grandi multinazionali che possono realizzare grandi investimenti bisogna lavorare alla cooperazione tecnologica la joint venture sul piano della cooperazione tecnologica bisogna lavorare sul piano del rapporto nello scambio di conoscenza ecco concludo dicendo che allora la nostra piccola esperienza come regione va collocata tutta in questa quell'intenzione
E cioè sostenere un fattore umano o elemento decisivo della competizione della competitività sostenerlo con la formazione così come si è fatto ma anche avendo la necessità di una nuova formazione ecco l'altra cosa che sottolineerà lei è che come sappiamo non è più sufficiente la formazione del saper fare che pure ha sostenuto il grande successo della piccola impresa
Degli anni che abbiamo alle spalle si sente fortemente che devi introdurre dentro la formazione di oggi che il nuovo sapere che deriva direttamente dalla conoscenza ecco allora
La considerazione anche nel programma e nei programmi della Regione Emilia Romagna vuole sviluppare del grande ruolo dell'Università degli enti di ricerca sia per la formazione dei giovani sia per la realizzazione di reti dedicate di laboratori di centri per l'innovazione dedicati esattamente al trasferimento tecnologico verso le imprese ed alla formazione di nuovi energie umane capace di Antar entrare in rapporto con le imprese credo che queste esperienze di formazione di questo tipo però sono fortissimamente entrare in rapporto anche con altri Paesi essere base di accordi di cooperazione anche nella formazione e nello scambio di conoscenza ecco parliamo di più del nuovo made in Italy perché spiedo solo in questo nuovo made in Italy le e speranze effettive di un nuovo successo possibile nell'industria dell'economia italiana nel mondo
Allora mi sentite se
Io adesso volevo dare la parola al al professor Calzolari rettore dell'Università di Bologna e però prima di dargli la parola volevo o inserire un altro elemento e questo elemento è da una parte in Italia abbiamo una politica del ministero con la famosa cosa tanto declamata delle tredici MM impresa internet la terza è che non mi ricordo quale e dall'altra parte
Sì
E e dall'altra parte abbiamo invece una una la realtà come le università italiane che in qualche caso sono in Eccellenza in altri casi però sono abbastanza indietro io volevo capire insieme a lei se ce lo spiega l'Università di Bologna rispetto a un'offerta di made in Italy da portare fuori all'estero che cosa sta facendo in questo momento
Stretta fra queste due
Pezzi dicevamo prima insomma da una parte la politica del ministero dall'altra un mondo che cambia velocissimamente
Prego
Ma francamente non mi ero preparato per fare il difensore d'ufficio dell'autista di Bologna cosa che ovviamente mi riesce graditissima
Anche perché resta di Bologna non non ha bisogno di essere difese molto
E nemmeno da me
E sta di Bologna tra i grandi atenei considerato comunista più efficiente non da noi
Cioè da molto tempo
Viene giudizio
Un osservatore esterno dal Censis
Che posso diventare primo secondo nel corso del tempo questo dipende soltanto alla scelta di parametri fatto sta che nel nel gruppo delle università leader in questo Paese
Ci sono altri dati interessanti a questo riguardo
Per ciò che concerne per esempio l'internazionalizzazione delle università
Valutazione che viene compiuta da un comitato nazionale
Valutazione recente
Porta l'ateneo bolognese a livello numero uno come grado di internazionalizzazione
La cosa interessante è che al numero due troviamo l'Università di Perugia ma quella è un'unica e sta per stranieri
Una terza valutazione che mi pare
Interessante
Per ciò che concerne il tema di quest'oggi cioè del rapporto cronista con la società con il mondo produttivo
è il capacità dell'università di Bologna e di generare brevetti
Ora adesso farà un discorso molto esplicito come mio
Come mia consuetudine questo è una cosa che piace molto agli amici industriali
Piace molto e commentatori anglosassoni
Non ritengo che sia viceversa per l'università italiana una cosa di grandissimo rilievo e tuttavia
Un recente valutazione del Sole ventiquattro Ore porta agonista il ballo in testa alle università italiane
Faccio notare che i potenti politecnici del nord seguono
Ma l'università di Bologna uno studio generale fortunatamente
Al suo interno la filologia classica la letteratura spagnola
Che normalmente non producono brevetti
è interessante notare per ciò che concerne l'Emilia Romagna
Che le quattro università emiliano-romagnole sono tra le prime otto università
Italiani sotto il profilo della generazione dei brevetti
Altri indicatori sarebbero molto interessante insomma
Per esempio ritorno al tema della internazionalizzazione quanti sono i Paesi
Presenti nei cinque mila studenti stranieri regolarmente iscritti all'Università di Bologna sono centonove
Se non sbaglio sono centoquaranta i Paesi rappresentati alle Nazioni Unite
Siamo vicini
Quindi è una realtà oggettivamente eccezionale sotto questo punto di vista Paoli
Nel confronto evidentemente con la Grandoni resta dell'Europa
Le cose cambiano
Le cose cambiano per tutta una serie di ragioni
Che non si riducono al puro finanziamento alla pura questione del finanziamento
Ma che trovano non c'è nessun dubbio della questione del finanziamento
La questione fondamentale
Finché l'università italiana faccio riferimento l'università italiana sarà finanziata con un numero di euro per studente
Che è esattamente la metà della media europea
Che esattamente un terzo
Di quanto
Possono ottenere le grandi università del nord e chiaro che competere con queste sarà molto difficile
Eppure
La
Competizione con queste università e aperta
E il rischio riguarda più da vicino le università che hanno avuto successo
E l'Università di Bologna che a maggior rischio e mi spiego molto rapidamente
Bologna a un altro primato in Italia è l'università meno regionale delle altre il tutto
Cinquanta grosso modo per cento degli studenti iscritti
Proviene da fuori Regione
è chiaro che
Quando i giovani italiani avranno capito che studiare a Monaco di Baviera Raimondo
Costa meno globalmente che studiare a Bologna
Che cosa si studia in lingua inglese
Almeno in molte discipline certo Eindhoven in tutte
è chiaro che in quel momento la scelta diventerà per loro obbligata
La questione della competizione dunque tra che già in atto tra liste europee
Però ne le migliori università italiana
Nelle condizioni più svantaggiate
Sembra un paradosso
Ma è così
Di qui
La necessità che il governo provveda conosciamo ovviamente le difficoltà di bilancio ma occorre un programma di lungo respiro
Che accanto
Ad una rivalutazione del finanziamento dell'Università provveda ad un serio effettivo controllo della qualità non soltanto del prodotto
Come si dice un po'volgarmente
Ha qualità dei processi gestionali
Quanto costa gestire un milione di euro
A Bologna e tanto costa Roma
Queste cose si stanno facendo si sanno fare
Si stanno facendo intatti sono già disponibili
E sono pronti per essere questi dati sottoposti a verifica pieni a conseguenti decisioni
Di carattere politico quello che non so del rettore di Bologna ma i rettori di università che hanno i conti in ordine da tempo di con
Di fronte alle difficoltà che alcune università sembrano vero hanno effettivamente sul piano finanziario che semplicemente quaestor
Smettetela con questi operazioni di blocco delle assunzioni che incidono così negativamente pesantemente
Sulle
Sulla prova dell'università che non hanno alcun senso nell'ambito di un bilancio autonomo se non me lo fai spendere sul personale lo spendano altrove ma la scelta prima non sarebbe stata quella mi fai spendere male i soldi
L'obiettivo deve essere quello di porre sotto controllo cioè di per sotto tutela lei università che non ci sanno fare quei bilanci
Grazie
Adesso vorrei sentire Piero minuti
Non funziona parecchie
Io insisto sole ringraziare tutto Sangalli dottor Rizzardi per invitarmi
A questo incontro io farò il mio intervento sarà sul proprio concentrato sulla formazione
Perché io credo che il quadro competitivo attuale la concorrente non si consuma più solo fra impresa ma fra sistemi Paese
E
Un'impresa sempre più competitiva se lavorava in un sistema in cui c'è un'efficiente amministrazione efficienti infrastrutture ma soprattutto che disponga di un capitale umano adeguato e di altissima qualità
La qualità del capitano mano io credo che sia l'unico fattore per consentire ai Paesi di più antica industrializzazione di vincere la concorrenza dei Paesi in via di sviluppo che offrono costi del della forza lavoro per noi improponibili
Standard formazione molte tematiche rappresentano una risorsa decisiva per poter competere
E ma è evidente che il il le fasi di elaborazione che credo che abbiano poco contenuto tecnologico e e alto contenuto di manovra però non possono più essere svolte in Italia bisogna decorre delocalizzare questo è un processo che non si riesce a fermare Nikon barriere del doganali Nikon politiche commerciali
Quindi per combattere questo fenomeno l'unica cosa che alzare gli standard qualitativi delle persone
D'altronde anche quando si parla ma di nei limiti che cosa vuol dire minimizzare se non vogliamo salvaguardare Mendini delle tutto passa dalla formazione
E bisogna che noi quella fascia nega né intimiamo all'Italia la parte del della catena del valore che a più alto valore aggiunto che quindi che riguarda la creatività la tecnologia il modo di fare impresa
E anche l'innovazione sia se non in un attimo solo professore mai la sentiamo male io adesso le do patrimonio microfono
Ecco allora forse Mac
Anche quando si parla di innovazione inutile pala d'innovazione se poi
Innovazione si fa col capitale umano se noi non riusciamo a preparare prove giovane con profili professionali di più alto standard e non è che non si potrà mai per nuovi prodotti mobili nuovi processi e soprattutto nuove tecniche di gestione aziendale
C'è un un esempio in Europa che credo che sia
Molto significativo è quello dell'Irlanda l'Irlanda quando era entrata nell'Unione Europea ha fatto nascere The investire sono del capitale umano
Per ferendo l'investimento nel capitale umano che investimenti in infrastrutture in infrastrutture se andate a vedere risultati sono eclatanti c'è in questi nessun Paese dell'Europa centrale ha avuto il tasso di crescita che ha avuto l'Irlanda
Nel nel nostro Paese l'ASPI la spesa della formazione è molto elevata però i risultati non sono soddisfacenti arbitro alcuni dati noia dei siamo uno dei Paesi in Europa che ha il più alto tasso di matricole
Cioè il quarantaquattro per cento dei giovani a a diciannove anni si scrivano città del Regno Unito ne ha quarantacinque
Però nel Regno Unito ci al trentacinque noi abbiamo il quaranta persone sette per cento di studenti che abbandonano la visita il Regno Unito abbiamo al trentacinque punto nove per cento di laureate e noi abbiamo il ventidue punto sette per cento della Corea
Da dei venticinque la il ventinove anni giovani laureati il Btp Italia il diciannove punto cinque per cento sono disoccupati nel Regno Unito sono tre uno per cento beh vuol dire che il nostro sistema spende denaro consuma risorse però i risultati non sono a rendersi andrebbe purtroppo nel non presente non prepariamo giovane che il mercato può e vuole cioè profili professionali delle nostre città non sono adeguati alle esigenze del mercato
Anche il fondo sociale europeo purtroppo i soldi sottratti molti ma spesso non è stato sono sono stati impiegati il modo non razionale sono stati finanziati corsi di formazione che a volte non avevano alcun riscontro di mercato
Vi è una eccessiva frammentazione
Nel nel nelle Landes nell'anno accademico novantotto e due mila e due due mila e tre ci sta più ottocento Master Unit ottocentocinquanta esattamente se si contano anche i master fatte dai truffe private si arriva Michele
Però in Italia purtroppo i centri di eccellenza che abbiano un dialogo costante fra imprese e università o che abbia un ordine internazionale sono pochissimi
Nel settore della formazione manageriale c'è stato il recentemente una inchiesta di business bilingui lì nelle prime dieci bilingue schools al di fuori degli Stati Uniti non ce n'è nessuna italiana
Ce ne sono due fra Dwayne dei francesi due spagnole
Due inglesi una Svizzera e tre canadesi
Cioè perché soprattutto in Francia e Spagna sono stati per pesanti investimenti pubblici per sostenere queste scuole e i risultati si vedono non si non se uno va a vedere perché di questo miracolo spagnolo tutto sommato al c'è il fondo anche queste qualità di manager per loro e quale mese che escono da queste scuole
Si è un po'prevede esatta purtroppo la politica dell'orticello cioè ognuno cerca di gestire dei piccoli orticelli
Dimenticando che purtroppo gli standard qualitativi che richiesti dal mercato Tulliani crescono e noi purtroppo non siamo in grado di formare giovani troppe questi standard qualitativi cioè è stato un'altra ricerca che a livello europeo il settantacinque per cento dei giovani europee che vanno gli Stati Uniti a fare un PhD rimangono negli Stati Uniti quindi c'è una fuga di cervelli che non ripeto non era solamente un problema italiano è un problema di tutta l'Europa
C'è un esempio eclatante la Novartis che è una grossa impresa farmaceutica svizzera ha deciso di portare il proprio recente da Basilea invece di essere gli Stati Uniti perché lì e ci sono approcci terza edizione di migliori
In a Bologna tornando in Emilia ma anche dove qualche cessione abbiamo buone università abbiamo alla vita di imitare reale sulla Val percorrere la storia miracolo italiano degli anni Sessanta credo che abbia avuto un posto importante
Io qui sono rappresentati prove certe improvvise da vent'anni che fa e ambiente e da vent'in questi vent'anni noi abbiamo sfornato circa mille giovani che sono entrati nelle aziende
E gli abbiamo anche seguiti in questi anni e tutti hanno fatto ottimi percorsi di carriera può dire che la preparazione che noi abbiamo dato che ci siamo sforzati di dare in questi anni è stata soddisfacente purtroppo però con di con risorse assolutamente inadeguata
Noi viviamo di quello che il mercato cita non l'abbiamo praticamente fondi trazione quindi ciecamente non riusciamo a a raggiungere quei standard qualitativi che hanno in perché le grandi birre scuole americane o anche inglese o francese questo è un problema che non non è solamente di prove questo problema da nord del Paese
Io perché sono sono profondamente scontento che la creazione di centri di di eccellenza in tutti i settori ma soprattutto nel settore manageriale
Ecco costituisce l'elemento propulsivo per la ristrutturazione del nostro sistema economico brest torsione che non deve solo compiti si il settore industriale perché quando si va a questi argomenti sembra che il problema in Italia si è sotto il solo del polo industriale ma non è vero certi tutti fattori bisogna Betty solite lineari su tutti i fattori pensiamo al turismo
Pensò di grande distribuzione penso anche l'agricoltura perché adesso con i nuovi accordi
Del mondo in fondo è e con l'ingresso di nuovi Stati anche nel cultura dei problemi cioè se noi non rispondiamo che spesso settori ma non li risolviamo partendo dalla qualità delle persone che si mettiamo lavare dentro il che il definirsi è stato fatto anche ricerche che il denaro investiti in questi centri di eccellenza sono quelli che nel medio termine il termine danno il più alto risultato termini economici
Quindi credo che occorre aumentare gli investimenti in formazione
Perché questa l'emendamento la di Lilli investimenti in formazione e credo che sia la strada vincente per vincere la competizione internazionale
Allora adesso prima di dare la parola al professor Roversi Monaco io volevo aggiungere un'altra un altro pezzetto che quello che quando in genere un Paese un'azienda è in crisi la buona ricetta vorrebbe che si investa
Sugli uomini sulle persone soprattutto sulla loro formazione e questo invece sembra che non non ci sia in Italia e in parte anche in Europa sempre rispetto ad altri modelli che vediamo che invece si stanno potenziando enormemente e tornando alla riflessione iniziale cioè se esiste un made in Italy anche nella formazione a questo punto do la parola anche al professor Roversi Monaco prego
Grazie
Ma anche l'azione anche da parte mia
A Sangalli primo
Giancarlo Sangalli secondo o invertite tranquillità e Carlo per la invito
Est voglia movimentare un pochino il l'ambiente nostro moderazione
Allora in Italia
Si investe moltissime informazioni
I nostri ragazzi finiscono università ventisette ventotto anni
A loro piace vivere con la mamma
Piace stare a Bologna per cui Milano già un luogo che potrebbe creare dei problemi dei traumi non vi dico
Certo ci sono i bravi bravissimi che vanno all'Est ma parliamo di di quelli normali
Che stanno a scuola normalmente dai sei ai ventisei anni
Basta guardare strettissimo vent'anni di formazione sono tanti forse data male con non grandi mezzi però così
Allora si spende male
Si spende male da decenni si spende male nulla di polemico quindi nel mio intervento politicamente polemico Berizzi attraverso uno spettro
Pluralità di forze politiche di governi per cui non è colpa né di Tizio e di Caio
Il sistema è stato destrutturato
Destrutturato in modo forte
Temo
Anche in settori di rilevanza eccezionale che ha fatto benissimo Piero Gnudi a citarlo come quello della formazione professionale
Che ha fatto moltissimo in queste città e nel Paese e che spero sia ci sono indizi per poterla fermare in fase di recupero
Ma che però non è stato sufficientemente curato
Se per fare studiare più persone dobbiamo abbassare i livelli beh allora io non so che cosa convenga fare
Andando al di sotto di certi limiti che verso il basso sono stati ampiamente superato
Allora io voglio fare un discorso che sia privo da parte del mondo della scuola diciamo così privo di ogni autoreferenzialità argomento sul quale dopo voglio tornare
Lo faccio con riferimento alla realtà che più conosco che quella dell'università
Nel mille novecentottantotto non lo ricordo per motivi super lo ricordo perché ha rilevanza noi firmammo a Bologna
Una carta dei principi fondamentali dell'università
E dicemmo che l'università il luogo
Dove la ricerca scientifica e inscindibile dall'insegnamento
Vincemmo anche che l'università dove un ruolo fondamentale nella società
E credo sia giusto questo più che giusto
E che l'università dovrebbe occuparsi anche delle esigenze della formazione permanente
Essendo stato pelle tre o quattro persone che redassero quel documento poi firmato dacci quattrocentocinquanta rettori che seguitano a recarsi a Bologna che recentemente questa venuto
E che si riconoscono in quel documento veramente fondamentale dico che noi siamo andati forse un po'oltre
Rispetto a quello che potevamo dire e rispetto a quello che possiamo fare
A questo punto la mia a maturazione del mio pensiero mi porta a dire che l'università non può invece fare tutto
E se
Per Mango dell'idea fermamente ancora più convinto dell'idea
Che la Scelta del Modell universitario nostro al quando dobbiamo rinunciare
E quella che comporta necessariamente l'insegnamento e la ricerca
Beh allora dobbiamo fare delle scelte
Dobbiamo abbandonare
La scelta troppo facili di operare tutti in tutte le specialità
Dobbiamo rinunciare
A seguire l'effimero
Che importante intendiamoci
Ma noi non saremo mai superiori ai privati sul piano della criticità e sul piano della risposta immediata a quello che il sistema richiede non dobbiamo farci trascinare in un percorso di questo genere dove non potranno non potremo mai essere nei primi nel soggetto guida
Dobbiamo occuparsi di altre cose
Dobbiamo formare
I formatori
Dobbiamo definire le linee fondamentali
Dell'imprenditoria in tutte le direzioni
Che discendono dal trasferimento di una ricerca ad alto livello che deve permanere negli atenei e che le ha ragione stessa di vita degli atenei
Ma questo non è avvenuto anche questo non avviene
Inseguiamo troppo le tendenze le parcellizzazioni le specializzazioni quasi con la pretesa di essere l'unico soggetto parlo del sistema universitario naturalmente non parlo di Bologna parlo del sistema universitario italiano
Quasi che fossimo l'unico soggetto capace di operare efficacemente sul mercato
E tenuto per motivi di interesse pubblico ad operare sul mercato
Non siamo i più capaci il caso di provvista lo dimostra per esempio perché nel settore della formazione maggiore manageriale
Questa struttura con la collaborazione di tanti universitari delle università di modelli di Bologna sicuramente ha fatto meglio
Di quanto non abbiano fatto altre strutture
Di carattere esclusivamente universitario
Chi lo deve dire
Ma allora all'università non deve collaborare alla formazione post-universitaria in particolare
O anche prego universitaria no no certo che lo deve fare
Ma non distogliendo un eccesso di energie dai suoi fini fondamentali ci sono mille modi per poterlo fare
Occorre operare secondo me in modo programmato quasi scientifico costituì strutture societari o non consortili o no legati all'università ma totalmente autonome nella loro gestione
In cui quello che di buono ed è tanto l'università può dare sia coniugato però dal punto di vista organizzativo
Con chi avendo quella missione e quella soltanto può fare meglio ciò di cui il Paese ha bisogno perché altrimenti si finisce come ha detto Piero Gnudi in una situazione in cui esistono profili professionali che non servono a nulla
Sembra Bologna nel mille novecentonovantanove questa volta trenta ministri
Della pubblica istruzione dei Paesi dell'Unione europea allora non costituita ora costituita
Firmarono un documento che va sotto il nome di carta di Bologna
Per l'educazione
Per l'alta educazione Higher Education
Furono date delle indicazioni
Volte a conseguire l'obiettivo credo estremamente meritevole di garantire nei Paesi dell'Unione europea
Ordinamenti fra loro assimilabili nell'ambito dei quali si potesse operare secondo condizioni di reciprocità
Che consentissero anche agli studenti italiani
Di abbassare l'età in cui si consegue la laurea
Quindi un elemento di grande positività
Ma consapevoli di quello che avveniva
Nel documento noi scrivemmo che il due mila dieci
Era il periodo considerato congruo per realizzare una rivoluzione di questo genere
In Italia
L'abbiamo attuata in due anni
E se
I fondi non sono sufficienti
Dall'altra parte ci sono circa sessanta mila strutturati in ruolo
Trentasei mila fra professori ordinari associati ventidue mila ventiquattro mila ricercatori
Il ruolo
Per questa situazione non trova riscontro in altri Paesi
Quindi le scelte fatte a livello
Europeo ho fatto a livello nazionale
Per avere una buona esecuzione richiedono la consapevolezza del gradualismo che è necessario
E richiedono di non farsi trascinare dalle esigenze corporative delle varie scuole nei più disparati settori nelle più disparate località italiane che mirano ad aumentare il numero dei ruoli ad aumentare il numero delle persone perché questo non detto varie volte i giornali ma è pura verità è sinonimo di Potenza ed è l'elemento che consente di dire
Di un Piano nazionale questa scuola conta questo suono non conta e così via
Quelle la soluzione a magari ci fosse una la possibilità di finirla
Certo non quella
Caratterizzata dal massimo dell'autoreferenzialità
Pronunciata per conto alla Conferenza dei rettori dal suo presidente
Ottimo amico ottima persona però su questo non condivido quello critici praticamente pensati ad aumentare i finanziamenti
E lasciateci lavorare oppure anche che è giusto ma non basta aiutate le università che funzionano e semmai penalizzate quelle che non funziona giustissimo però attenzione il problema non è un problema soltanto di fondi non è un problema che può essere lasciato soltanto alle determinazioni che le università singolo collegate fra loro o nella loro totalità
Pensano di poter conseguire si è persa
L'indulto identità universitaria
Le università
Rispetto al momento in cui per la prima volta compagno al professor Carlo Cigni alla Conferenza dei rettori mille novecento settantuno settantadue
Per poi prenderne l'eredità dodici tredici anni dopo da allora il numero dell'università e triplicato non raddoppia
E triplicato e tutte sono abilitate a formare a fare ricerca figurarsi
Sa insegnare a fare formazione in modo tale che non c'è un pezzetto il territorio nazionale che non sia coperto da chi sa fare ricerca sa insegnare essa formare ai massimi livelli certo quelli che possono spendere quelli che hanno maggiore consapevolezza vengono a Bologna o Milano o o a Padova ma intanto quelle realtà sono costituite rappresenta un qualche cosa di cui sarà estremamente difficile sbarazzarsi e il benessere del Paese richiede che ci se ne sbarazza
E drenano fondi drenano danaro prendono risorse che altrimenti potrebbero essere affidate Achille sa gestire sicuramente con maggiore consapevolezza premere capitoli di minori
Io voglio nuovamente insistere su un punto
L'università non può seguire le mode del momento
Deve recuperare la dignità
Che le compete l'altissima dignità che ne fa un ente riconosciuto nella sua autonomia a livello costituzionale
E questa dignità e quella di fornire la preparazione di fondo
Una preparazione che se concepita così
Automaticamente all'altezza dei tempi perché la possono elargire soltanto persone che in quanto fanno ricerca sono sempre in grado
Di poter dire in tempo reale
Qual è il livello più elevato più recente più significativo quella ricerca è giunta a livello planetario ormai e non soltanto a livello italiano questo compito un compito difficilissimo
Perché io credo che molti dei miei colleghi o suo avviso ancor lady lasciatemelo dire abbia perso di vista questo anche perché stare
In condizioni tali da poter seguire la tumultuosa evoluzione della ricerca scientifica è cosa estremamente impegnativa e non lascia respiro capisco scomodo e faticoso
Questo credo sia il compito fondamentale dell'università e come dicevo prima quello di formare riformatori
Parlato e non lo dico come buttata lo dico solo come ipotesi prego qualcheduno di voi
Non posso pensare che non ci ho pensato senza l'abolizione del valore legale del titolo non c'è scampo e non c'è speranza
Non esiste altra soluzione
Succederà fra dieci fra venti tra cinquant'anni o al momenti in cui la globalizzazione porterà conseguenze tale per cui effettivamente di fatto il valore legale del titolo non avrà più significato
Altrimenti altrimenti quello che dicevo prima
Rincorriamo le mode del momento
Facciamo il corso per operatori della moda occupiamoci di musica occupiamoci di teatro divaghiamo
Su tutte le innumerevoli possibilità che internet può dare e avremmo fatto quello che Bernard Crick premio Nobel ha definito un grande magazzino un super magazzino promiscuo e frenetico dove tu vai nessun tanto e becchi il prodotto che ti serve
Prodotto di alta qualità pensate voi di alto valore formativo io non credo
Quindi
Però la università
Abbandona questa situazione di graduale scene scienza di inaridimento rispetto alle radici che l'hanno costituita
Ho a mio parere sarà molto difficile avere una rinascita e dovremmo forse pensare a qualche cosa di nuovo e di diverso
Adesso sentiamo Marco macchine presidente della Fondazione Aldini Valeriani
Grazie
Anch'io ringrazio marcia Baricco Berzo dotto Sangalli che ci da questo punto di vista dei parlare
Cose nostre Kobe per esempio io mi presento nella veste di presidente della Fondazione Aldini Valeriani
Quindi la sosta e poco bei discorsi universitarie vado più nella del Palatinato nel senso che la le aziende bolognesi e miliardi ma soprattutto del territorio bolognese si caratterizza vado nel mondo essere aziende molto innovative sono leader nei loro settori e delle dice in cui si sono presentate nel mondo hanno avuto sempre molto successo
Dusso avrebbe anche pessimista altri sono ottimista perché ancora oggi il mercato globale tanto spavaldi tanto si parla del mercato globale bene molte aziende bolognesi anche medio piccole il mercato globale lo stanno affrontando da molti anni
Novizi bisogna pensare allora l'invisibile di questa basta di aziende piccole medie bolognesi che nascono in gran parte da quella scuola stupenda che la Latini Valeriani c'è ancora l'Aldini Valeriani ma che purtroppo fatti debbo Graphics nel senso che stanno calando le iscrizioni perché forse sono nati meno persone ma soprattutto per Carlo di vocazione andare verso il bordo tecnico perché eccetto una vocazione per andare verso il mondo
Intellettuale altre facoltà sembra quasi che per con solo per entrare tecnico sia un percorso di serie B ecco il
Mentre invece proprio la gli imprenditori bolognesi da astrologa questa cultura da questo il il ebbe il successo che ad avuto del mondo nasce proprio da queste cose
Allora uno dei compiti no sto è quello di favorire il
Falco boss far vedere dei percorsi che sordo
Di successo per il giovane che poi posso intraprendere questa questa strada per però il la leadership che abbiamo raggiunto la si può soltanto mantenere sei si continua è ovvio libro partirà la ricerca queste son cose che se vi diciamo tutto Isolde continuo e quel titolo però soprattutto è al fatto umano il fattore umano bella per trovare delle persone che e che siano preparate in questo purtroppo oggi ce ne sono tanti centri di formazione solo che esso dell'Emilia Romagna e credo che ce ne siano centosessantotto quindi non è che bancario ci state la la la fornitura gioco del biliardo Badia la Provincia abbia contribuito Bolton in questo in questo però quello che si sente quelli che sono i programmi futuri sentiamo quadri che verranno un momentino a calare i finanziamenti in questo settore
Allora bisogna che ci sia da lei pavese che che debbono credere anche loro debbono fare uno sforzo e mettere tra le priorità dei loro programmi non soltanto la penetrazione sui mercati che lo stanno facendo anche abbastanza bene
Del Lido basti orde la ricerca ma pensare al fattore umano il pensare alla formazione delle proprie forze
Non solo la formazione dove i luoghi ma una foto a figura valuterà se quella cosiddetta chiamata manutenzione perché con la velocità technology io che sto parlando del vero del del Bordeaux tecnico e tecnologico quindi don umanistico per cui penso che Dido password i cambiamenti la vitalità e vengo però di quattro cinque gradi continue sicuro che avevate preparato bravo dipendente un bravo operare un bravo tecnico o Bravin Sergej dopo cinque o sei anni se non si è mantenuto aggiornato della sua formazione breve certamente
Perde dei colpi
Non solo banche la formazione deve essere fatto in una certa maniera ammirata ecco perché debbano essere coinvolte
Le aziende io però a Bologna abbiamo la fortuna oltre che avere una una scuola come lapidi Valeriani abbiamo un museo
Un museo proprio della tecnica e abbia ben soprattutto gli abiti del museo che sono formate poi dalle impresa che solo ebbero da Basil fruitori
Banche debbono essere gli attori quelli che propongono
I corsi e quelle che sono le necessità
Chi affronta il bordo esterno Christié pagavo il patto della CIDA parliamo do da intenditori andiamo in Cina siamo incida io stesso Pato ha posto se attivata per l'azienda
Ci siamo già dardi però dopato avverso che prendiamo dal Garda cinese d'importanza e che abbia balla sul posto e certa perché riportato comunque che la testa pensante resti sempre
Del nostro territorio
Quali sono il giovedì italiani abituati a che andava a Milano e già molto fuori fuori perché sanno molto bene a Bologna quindi poteva mandare dei giovani insidia per quattro cinque anni
Ed essere della nostra
In nella zona in quei territori
Ecco che allora ci sono però di queste di queste problematiche hanno anche preparato il giovedì
La lingua straniera desse uno dei primi ma anche per il dipendente per l'operaio quello che perdi Badan con il cacciavite deve parlare l'inglese non non è possibile quindi la formazione e deve essere a trecentosessanta gradi importantissima
E ecco io l'ho fatto un discorso piuttosto il computer a terra dei problemi con l'università basso baltico fattori il Palade ma sono soprattutto queste questa pavé risaltare perché il vostro territorio se c'è medi di tali Della Porta il pesto però credo che le aziende metalmeccaniche fosse io sono particolarmente sensibile a questo perché è il mio lavoro comunque le aziende metalmeccaniche sono ancora una spina dorsale importante anche perché c'è una miriade
Di piccole aziende che sono legate in questo a questo settore
Adesso darò la parola al professor Rath che come leggete il direttore dell'Indian Institute of management di Bangalore però prima di dargli la parola volevo raccontare semplicemente un piccolo netto che lui mia raccontato ieri sera cioè che non sono stati loro che hanno cercato dei contatti con le università italiane ma è stata l'università italiana di punta dal punto di vista dalla formazione del management a cercare loro
E allora che questo ci facciamo un pochino pensare a tutti mentre ascoltiamo la trentennale esperienza che loro hanno messo in piedi a Bangalore grazie
Lo hanno a Mosca che mai anche in dopo Miles ambendo il calice amaro famosi ormai il milione
Hanno Luz piccoli Fia mormora
I due rinvia Manta oltre in in più ma adesso siamo la prima il canzoni
A Indias che est all'immagine brillare fare gli struzzi Vikas ex in via in situ insomma nel seguente mercantili
Beh quindi tasse Xhafa specialmente apriva la bau quante cause ventuno Andrea Stubbs
Suo il testo di più il teste
Anni dal Lambro piccoli utenti esperti Aprilia Casey About fanno dentro il Pd causa so quanto autentico bensì
A volte all'altro che Paolo instruments
Ha neutralizzato in studi spende testi
Se ho
Che le maglie lo schermo prescienza cui civica pubblica al suo prete
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Ringrazio dottorato e prima di dare la parola Pier Sergio cult abbiano ce lo ricordiamo il Direttore Centro formazione manageriale la gestione d'impresa della Camera di Commercio di Bologna
Volevo aggiungere un altro pezzetto per il secondo giro che sarà molto più breve come interventi cioè se esiste
E così i nostri ospiti cominciare a pensarci se esiste un modello di formazione appunto italiana per gli italiani all'estero per sfruttare questa enorme
Comunità di persone che magari sono il terza di seconda generazione non so più neanche italiani il passaporto ma che è un network
Che potrebbe essere molto utile soprattutto oggi che il il sistema Italia così detto un pochino un pochino un pochino molto in affanno allora adesso
La parola Cartabia
Grazie
Innanzitutto
Ma prima considerazione che che voglio fare è legata a quello che lo scenario
Perché
Ripetiamo diverse sedi diversi contesti come la formazione sia imprescindibile per lo sviluppo della competitività del Paese
Il problema è però che abbiamo un forte scatta un forte gap fra quella che è la nostra azione di investimenti in formazione rispetto a quella che invece è l'azione di investimenti in formazione che fanno e attivano i nostri partner europei
Fatto come veniva detto anche precedentemente nel due mila e sei ci sarà una contrazione forte almeno indicativamente del trenta per cento dei finanziamenti del Fondo sociale europeo che l'Unione europea per quello che riguarda il nostro Paese
Fra l'altro questo tipo di decremento dei finanziamenti non vedrà una recupero da parte di altri sistemi ecco in questo scenario te cosa appare appare che l'Italia investe sistematicamente informazione per quelle che sono le proprie imprese con più di dieci dipendenti per una quota intorno al ventiquattro virgola sette per cento
Contro la media europea che è pari al sessanta per cento ne abbiamo quanto occulte come per esempio la Germania dove le imprese con più di dieci dipendenti investono per il settantuno per cento del loro numero
I Franza dove investono appunto un Tommaso al settanta settantadue per cento e in Gran Bretagna dove arrivano fino al settantasei per cento con punte come per esempio per noi assolutamente lontane
Quella della della Svezia tanto trabeazione della Danimarca ottantotto per cento c'è l'esempio che se prima il dottor Gnutti l'Irlanda è sicuramente un un paese dove c'è forte investimento
Di fatto informazione
Però in questo scenario c'è qualcosa che non quadra
Non quadra perché è perché c'è a mio parere da fare sotto tre aspetti una forte autocritica innanzitutto per quelle che sono le politiche di defiscalizzazione degli investimenti e formazione
Francia e Gran Bretagna hanno un forte danno un forte impegno sotto questo tipo di aspetto mentre invece in Italia abbiamo voluto un episodio sporadico con la prima legge Tremonti dopodiché non c'è stato più nulla
Pensiamo a quella che dovrebbe essere non nuove risorse fondi interprofessionali dove le aziende mi danno un versamento di un terzo dello zero trenta per cento la massa salariale per costituire i famosi fondi interprofessionali che sono già in fase di costituzione Atripalda e ti passa l'attività parco però questo zero virgola dieci per cento di investimento
Nella formazione continua vede dall'altra parte altri paesi come la Francia dove le più piccole verso uno cinque volte tanto in termini direttamente quello che è il proprio
E in tre D previdenza e quindi si va da uno zero e cinquantacinque per cento ad un uno virgola sessantacinque per cento cioè le grandi imprese francesi vedono un investimento rivolto alla formazione che pari a sedici volte al grande all'investimento del grande aziende italiane
Questo è uno scenario che deve farsi interrogare
Evidentemente da una parte c'è una responsabilità la parte del ed istituzioni
Politiche che dovrebbero spingere come fanno gli altri paesi europei verso questo tipo di defiscalizzazione
Data c'è una responsabilità
Duplice da parte dei formatori da parte del sistema delle imprese non è possibile che e ci sia così tanta differenza fermo restando che parlo delle imprese in generale ripeto non lo è stato detto in questi giorni
Novanta virgola tre per cento delle imprese italiane a meno di sei dipendenti quindi sono delle microimprese
Per fortuna il quadro è molto più positivo se lo andiamo ad analizzare a declinare per la grande impresa anche italiana dove arriviamo anche a punte del novanta per cento in investimenti in formazione
Però proprio perché il tessuto economico
è caratterizzato fortemente da piccole e microimprese occorre che verso queste ci sia una serie di responsabilizzazione da parte di tutto quello che il sistema economico di rappresentanza che può influenzare un cambiamento di comportamento
Perché ahimè se no
Qui la nostra cultura imprenditoriale non vedrà dei riflessi che sono riflessi che anche a livello di azione possiamo lottare in in altri Paesi un esempio
Ogni ventisei minuti nasce una nuova fabbricano nuova un nuovo impianto industriale in Cina
Dal Venanzio novantanove due mila e tre insomma che si sessanta mila
La l'Italia è presente con alcune sue grandi imprese però in misura estremamente ridotta rispetto agli altri in paesi europei c'è un tanto è che c'è una una tempo di azione ad essere presente che veramente va
Analizzato fra l'altro coloro che sono già in certi Paesi come per esempio in Cina stanno cambiando che tipo di orientamento intende non investe più in una parte della Cina ma investe invece indù
Che è una città che ormai vede dieci milioni di abitanti perché perché lì il costo del lavoro è un terzo di quello che c'è che a Shanghai e allora sta nascendo una Cina nella Cina e questo comporta una velocità i temi di apprendimento in termini di analisi delle logiche infrastrutturali intermedi
Tempo per essere reattivi e anche formati per essere attivi
Che intermedi poco di calcio perfetti cioè di adattamento culturale noi dobbiamo ancora
Correre parecchio c'è una responsabilità in questo tipo di sistema ritengo come diceva anche il professor Roversi Monaco dei formatori
Dobbiamo dalla parte interrogarci su fuori dalla formazione cioè sul ritorno degli investimenti alla formazione perché la ricaduta deve essere resa evidente esplicitata netta marcata perché l'imprenditore deve avere degli strumenti per connotare la differenza che fa la differenza nel fare formazione dall'altro occorre un sistema di certificazione delle competenze a cominciare dei formatori
Che si sta sviluppando perché le competenze sono purtroppo per coloro che sviluppano processi apprendimento il tema centrale occorre quindi un monitoraggio un controllo che ha in mente anche sotto questo aspetto non sa ancora attuato il trenta giugno del due mila e due
Doveva essersi
Una fase importante quella della definizione dei sistemi di accreditamento degli operatori professionali della formazione professionale sono ormai passati
Due anni e ancora questa scadenza non è stato dato una risposta oggi si formatori semplicemente con un'analisi curriculare e non ci sono dei requisiti
Per entrata per discriminare per controllare per sviluppare qualità nella formazione che invece vanno sottolineati dall'altra parte occorre però che le imprese siano sensibili a questo tipo di di possesso
Perché
Ho
I nostri colleghi imprenditori francesi inglesi tedeschi spagnoli sono diversità dal nuovo rispetto ad altri tipi di contesti di attenzioni oppure e quindi di conseguenza fanno degli investimenti che non capiamo come il premier come imprenditori italiani oppure diventano te c'è qualcosa che non torna nel nostro comportamento di Torino in Europa ci sono solamente induttivo anni i bulgari i rumeni
I portoghesi e greci ed è ed è ahimè un
Un sistema che deve farsi riflettere perché per fortuna è venuto la nuova Europa che ha allargato i confini perché così ci ha tolto dalla situazione imbarazzante di penultimo posto
All'interno del nostro scenario europeo
Questo per che penso che occorra un gesto di responsabilità di tutto il sistema
Da parte di tutti coloro che sono i soggetti attore che intervengono in questo tipo di di contesto
Per cui lavorare per un controllo della qualità per un miglioramento della percezione della ricaduta delle sedi formative sul tessuto dell'impresa per quindi un ragionamento in termini di efficacia ed efficienza di quella che la formazione può vedere agire all'interno delle organizzazioni perché se no ahimè rimaniamo in un contesto dove prevalentemente si parla di formazione ma se ne fa poca se ne fa in diversi contesti ripeto c'è una un atteggiamento veramente differenziato in Italia
Però questa differenziazione va in qualche modo studiata e declinata soprattutto in quelle zone in quelle aziende che devono vivere passaggi di riconversione particolarmente critiche
Attualmente la gestione anche dei fondi pubblici di fidanzamento della formazione come anche si diceva eh orientata con un'ottica che è quella di preservare alcune realtà senza vedere effettivamente quello che ritornano positività che la formazione può agire direttamente sul sistema dell'impresa grazie
Allora grazie a a Cal tardi hanno e allora due battute proprio a testa e partiamo da da Duccio Campagnoli su appunto che qualcosa si fa per la formazione de per gli italiani all'estero e soprattutto come possiamo recuperare anche questo patrimonio otiti persone
Superare questo momento difficile
Sì io credo che abbiamo parlato molto di conoscenza e formazione facciamo bene a parlare ancora di più di conoscenze e formazione
Per appunto il rapporto con questo grande mondo più vicino di prima e con questo grande mercato internazionale con il quale misurarci e allora c'è forse da porsi il problema della formazione specifica e della conoscenza specifica
Per stare in questa dimensione io credo che l'esempio che spesso un po'istintivamente noi traduciamo il termine diciamo in inglese marketing comunque o che cosa che concepiamo come sviluppiamo vendite facciamo promozione facciamo pubblicità e mentre invece dovremmo tradurlo in un modo più complesso diciamo forse non perfettamente traducibile con una sola delle parole che adoperiamo perché significa invece saper conoscere e saper costruire appunto un mercato saper
Affermare una qualità generale ad esempio del sistema Italia del nuovo made in Italy di cui abbiamo parlato non basta voler imporre un singolo prodotto una singola filiera di prodotto ciò che oggi occorre fare di nuovo riaccreditare il valore complessivo e l'una qualità diciamo del made in Italy sul grande mercato internazionale quindi appunto adoperiamo il il grande patrimonio di conoscenze rappresentato dalle istituzioni italiane all'estero se ne è discusso
è molto bello e giusto parlare lo Sportello Italia ma insomma il fatto che stiamo tutti assieme seduti su una scrivania
Non credo che porti particolari modificazioni occorre invece realizzare una azione Italia e quindi recuperare tutto il patrimonio che viene appunto dal sistema dei cavalli commercio dalla presenza degli imprenditori italiani già insediati noi facciamo un'esperienza la nostra regione cioè si apprende molto di più da parte degli imprenditori già insediati che trasmettono conoscenze che in altri modi quindi sfruttiamo al meglio le conoscenza i patrimoni di conoscenze che derivano ma la capacità di che essere sui mercati della cioè facciamo anche un'altra cosa
Chiamiamo
In Italia i giovani degli studenti dall'India dalla Cina
Agli altri paesi perché soltanto in questa maniera si dà il segno del fatto che in questo mondo nuovo non solo bisogna competere per vendere qualche cosa più degli altri ma bisogna saper cooperare per dare a ciascuno la possibilità di sviluppo
Allora siamo finiti purtroppo un po'fuori tempo massimo per qui io sono costretto a a chiudere perché sennò poi ci accavalliamo con quelli che vengono dopo di noi per cui voglio ringraziare tutti i nostri ospiti
Anche dire una cosa che mi fa molto felice perché avendo parlato di formazione che in genere è una cosa che fa saltare sulla sedia abbiamo riempito una sala così grande e qui credo che questi iniziativa sia stato assolutamente un successo inserita anche insieme a tutte le altre io ringrazio tutti i nostri allevatori e ringrazio voi per la pazienza qui c'avete ascoltato grazie
Proprio
Questo salotto rotondo non è una tavola rotonda vuole essere un po'salato facciamo finta di essere a Porta a Porta
Farò finta di essere Bruno Vespa non so se ci riuscirò molto bene e una tavola rotonda conclusiva ma mi sembra che yoga direttore da Bresso a fuoco molto bene la conclusione che vuole tracciare un incontro tra due tra i fattori essenziali nell'ottica del l'internazionalizzazione di cui si è parlato in questi giorni
Due fattori essenziali che sono le reti le infrastrutture le strutture fisiche su cui piacciono le merci su cui viaggiano le persone su cui viaggiano permettetemi di dire soprattutto le informazioni noi siamo in una società dell'informazione abbiamo bisogno di far muovere merci di promuovere le persone abbiamo bisogno anche di far muovere anzi soprattutto anche perché costa meno di far muovere l'informazione
E allora l'informazione che infonde l'anima del mercato che è quello che mette insieme la domanda e dell'offerta quello che rende più vicino il mondo quello che fa rendere questo mondo globale è qualcosa di essenziale qualcosa che va comunque anche governato vanno coltivato così come vanno coltivate le infrastrutture fisiche così come va coltivato l'altro aspetto fondamentale della società
Capitalistica che il denaro denaro te non è lo sterco del diavolo è qualcosa
Da cui
Può diventare che deve diventare uno strumento che può essere utilizzato per far crescere la società nell'ottica appunto di una crescita globale allora in questa globalità noi cerchiamo di muoverci cerchiamo di vedere qual è il ruolo di un paese come l'Italia che rischia di essere spesso considerato alla periferia del mondo ma che invece ha grandi potenzialità per diventare forse non solo dice non tanto in centro
Ma uno dei tanti centri in cui questo mondo policentrico si sviluppa ne parliamo stasera con i nostri ospiti
Chiamiamole così questo salotto veri presento Gian Carlo Sangalli presidente dell'aeroporto Guglielmo Marconi Bologna meno a questa giacca questa sera perché anche presidente della Camera di Commercio
Di Bologna Luigi Mastrobuono amministratore delegato di BolognaFiere Giancarlo Tesini presidente dell'Italia distribution Council
Giuseppe Zamberletti presidente lo stretto di Messina
Enrico Salza presidente di San Paolo IMI e Roberto Di Castro amministratore delegato di UniCredit
Allora cominciamo avvicinandosi a questo tema delle infrastrutture cerchiamo di atterrare a Bologna e e lascio la parola Giancarlo Sangalli con la la domanda allora
I temi non sto da una parte che giudizio diamo dello stato dell'arte ma
Magari ecco se riusciamo logisticamente in tre o quattro minuti voleva fare un po'di dialogo tra di noi che cosa possiamo fare noi per il Paese ecco magari non chiediamoci che cosa il Paese può fare per noi la cosa possiamo fare noi per il Paese cosa può fare l'aeroporto di Bologna Giancarlo Sangalli
Ma intanto la ringrazio della del modo con cui ha posto la domanda mi piace molto perché debbo dire che otto trovo
In questa giornata un po'meno ma in generale nel modo di fare dibattiti in Italia che
Insomma uno sembra intelligente sei parla male di tutto quello che allora io farò la figura dello stupido perché parlando dell'aeroporto di Bologna non parlerò male dell'Europa sarebbero e e non ne parlerò male neanche nell'interno del sistema Italia
Che credo che questo mi renda particolarmente squalificato
Allora le rapporto di Bologna lei mi deve consentire trenta secondi di storia nasce qualche decennio fa
Ad opera di un signore che qui tra noi stasera anch'io vorrei salutare gli ha fatto che è l'ingegnere stanchi ex presidente della Camera di Commercio di Bologna
Che quando si mise a pensare alle rapporto si era negli anni sessanta anni di grandi scontri ideologici
Bologna era una una una Rena
Particolarmente ricca del confronto eccetera eppure trovò lui e gli altri indipendentemente da chi fossero gli uni e gli altri trovarono il modo di fare lo scontro ideologico e di costruire cose
Per la nostra città che cito di passaggio come la tangenziale la Fiera di Bologna l'aeroporto eccetera cioè erano parte di una generazione di costruttori che anche se litigavano e ognuno aveva la sua visione del mondo
Giusta o sbagliata che fosse avevano in comune il fatto che puntavano a costruire e debbo dire che Halloween e a quelli cui che con lui hanno costruito noi dobbiamo ancora forse alcune delle grandi cose di pregio che a questo sistema territoriale da offrire alla agli amici delle Camere italiane nel mondo anche come come marketing nel nostro territorio Lero porta centralmente una infrastruttura fondamentale di questo territorio
è un'infrastruttura che nel tempo è cresciuta
Adesso fa viaggiare tre milioni e mezzo di persone ogni anno
Ma e anche la società degli aeroporti di Bologna
Il maggiore azionista che ha rapporti di Fourier mettendo assieme le due Coree si arriva a oltre quattro milioni di passeggeri all'anno
è un aeroporto regionale importante tutti ci chiedono di farlo diventare il perno di una rete regionale di ero porti e noi saremmo entusiasti di farlo
Se potessimo farlo davvero con una sinergia in cui
Insomma in cui combinando le forze tutti si fa un po'di più e non con qualcuno che fa un po'di meno comune tra un po'di più
Ci consente di portare a Bologna da qualche mese a questa parte persone che vengono dagli altri continenti
Debbo dire con orgoglio e con gratitudine agli amministratori è vero porte non ne facevo parte
Se non come controllerà l'azionista ma ne sono veramente contento credo che sia un'infrastruttura tra le poche che posso dormire che è stata programmata ha rispettato i tempi si è fatta nel tempo che era dovuto mi dovete scusare però c'è anche qualcuno che in Italia decide di allungare una pista di un aeroporto mi investire quattrocento miliardi in un'infrastruttura decide che quella pista si fa in due mesi e in due mesi senza
Sì progetta si realizza e quindi si comincia lavorati e in due mesi si fa privata
Sommaria che
Serviamo sempre l'ultimo della classe se parliamo di qualunque cosa qualche volta volendo se la si può fare
E adesso vengono da tutti i continenti dall'aeroporto di Bologna si va Colombo con voli sei tre voli settimanali a Bangkok si va in America latina si va a Cancun si va all'Avana
Potenzieremo questi voli transcontinentali nelle prossime settimane
In modo sorprendente
Si collega a Bologna qualunque capitale europea e molte grandi città dell'Europa
Riusciamo a ricollegare anche l'Italia che è sempre più difficile no perché voi sapete che l'Italia a un problema che la crisi della compagnia di bandiera
A un vantaggio che è dato dal fatto che dal Bologna lo svantaggio ma siccome siamo il famoso nodo ferroviario no cadiamo sempre studiato a scuola Bologna l'importante nodo ferroviario con l'alta velocità ed Eurostar si va a Roma in treno e meno volentieri nero Plano però questo è un fatto di progresso non di regresso però si collega a tutta l'Italia e sedi collegherà tutta l'Italia perfettamente
è un'infrastruttura che come tutti gli aeroporti europei ogni milione di passeggeri che fa volare in più crea mille posti di lavoro mediamente Porta ricerca porta tecnologia porta lavoro porta qualità dell'ambiente
Noi punteremo a portare qui anche i centri di di assistenza compagnie aeree che vorrà dire formare quarta etnici aeronautici e creare qui una una cosa ad alto valore aggiunto anche dal punto scientifico e tecnologico in questo senso sì possiamo vedere di un territorio che funzione
Peccato
Che tutto questo pensato nel mille novecentosessanta che adesso ha quattro milioni di passeggeri con la prospettiva di diventare nel due mila e quindi c'è una rapporto da dieci milioni di passeggeri
Ancora non si comprenda che deve essere collegato alla Fiera la stazione in modo doveroso con è i meccanismi di ogni oppure ogni altro porta avrebbe sa che rapidamente si può salvare questo ma ci batteremo e otterremo anche questi collegamenti cioè in un certo senso da Pato dimostra che quando le cose si vogliono fare si possono fare e quindi anche collegamenti quindi faremo anche i collegamenti dibatteremo ci scontra Remo ma faremo anche i collegamenti tra la stazione Lero porte da aprire nel rapporto
Ecco io vorrei dare la parola Giancarlo Tesini sul che presidente dell'Italia distribution però is nel sito che cos'è questo il Italia distribution cause
Consorzio formato da un sistema arriva via
Se vuole un po'di rodaggio per il microfono Mariani Meccano a Novara si si stava sentendo parli pure che doveva fare
A non c'è più
Allora consentivano anche la logistica dei microfoni ha bisogno di una tipologia lì morì cerchiamo di fissarlo Merello
Dicevo che giuridicamente l'Italian distribuzione Council un consorzio formato da imprese e associazioni
La sua mission la sua mission
Promuovere la logistica italiana nel mondo a supporto proprio del sistema Italia nei mercati internazionali allora dato che è questo la domanda è funziona questa logistica italiana sono
Le cose serie non si fanno in un giorno e noi siamo sono tre anni che adesso abbiamo già il il consorzio
E il consorzio e il suo questo soggetto se un soggetto garantito dalle istituzioni perché noi abbiamo attraverso formalizzazioni accordi protocolli d'intesa con il commercio estero ministero delle infrastrutture e dei trasporti e sul piano più strettamente operativo l'intesa operativa col con l'ICE
Questo questo soggetto
Il prodotto diciamo di una proposta formulata nel Piano generale dei trasporti approvato dal Parlamento italiano teniamo presente che tolto l'Italia e la Grecia in tutta Europa era la siamo tutti gli altri Paesi hanno già di di questi strumenti di cui si avvalgono e negli studi che abbiamo fatto su tutte le esperienze straniere ci siamo soffermati soprattutto sul sull'esperienza olandese perché Lalla di internet distribuita in casi l'Olanda è l'idea diciamo nella trasportistica è il nella e nella logistica
Lo strumento con cui tecnico no con cui noi
Diffonderemo nel mondo ex innanzitutto un portale che oggi abbiamo già come in fase sperimentale un protocollo realizzata questo portale sarà non solo una vetrina di ciò che può offrire l'Italia nelle sue diverse aree perché teniamo presente che l'Olanda è una Regione non voi
Abbiamo invece un complesso di sottosistemi tal nordovest la Sicilia ci sono diversità di di ruolo di collegamenti di mercato con quindi quindi noi tedesco tale faremo con un signore ciò che c'è che può offrire il nostro Paese ma a faremo cercheremo anche il collegamento con quelli che sono i potenziali clienti gli investitori con il fornitore italiano e in questo senso per esempio
E in una iniziativa come queste noi ci rivolgiamo alle Camere di commercio all'estero anche perché tra i fondatori dell'Italia distribution cosa c'è anche il sistema camerale con appunto Unión tutto un Union trasporti che la la società appunto specificatamente dedicata alla quindi una infrastruttura per valorizzare le infrastrutture
No
Qui ho detto noi faremo conoscere perché ecco qui mi la domanda è importante perché permette una precisazione
Io credo che quello che c'è scritto nel vostro invito la logistica è una grande opportunità per il Meda vitali nel nell'era della globalizzazione io direi che è una una necessità
Che per che non si vince la sfida della globalizzazione senza senza la senza la la la la la logistica
E e quindi e quindi bisogna attrezzarsi che dice che l'Italia si attrezzi
E c'è il discorso delle infrastrutture però stiamo attenti che le infrastrutture che vanno messe a sistema
Perché non è che c'è un porto poi se non ci sono i terminal portuali collegamenti le piattaforme logistiche
Il l'interporto quel e tutto un sistema però accanto al sistema infrastrutturale cioè il sistema dei servizi e allora vorrei contributi incluso la via risposta dire che l'Italia ha questa caratteristica di essere una grande piattaforma logistica un grande potenziale soprattutto per l'incremento straordinario dei flussi di traffico che provengono dal dal fare liste oggi nel De nel nel Mediterraneo
Però nella sostanza se andiamo a vedere il sistema dei servizi dall'autotrasporto il fenomeno dei padroncini no alla a tutte le altre modalità è nella sostanza
Un
Paese leader in cui però ci sono in prese deboli e queste richiedono interventi dal livello politico
Professionali
E aggiungo anche finanziario
Piazze vive ecco noi qui abbiamo quattro esponenti possiamo chiamarle così di infrastrutture due banchieri però indubbiamente un è un'attenzione particolare da parte di un banchiere come rito Salza è data alcune delle infrastrutture io ricordo
Recentemente il lancio in grande stile della logica ed è il Progetto Torino Mila no come una grande infrastruttura capace di unire riunificare in maniera reale concreta una regione al anzi due regioni
Tra le più importanti più costruttiva eretta economica quindi un po'la congiunzione tra la logica del della della realtà territoriale logica finanziaria può essere portata la testimonianza di Enrico Salza cosa possono fare i banchieri per questo Paese
Beh possono fare molte cose anche qui non da soli
Vorrei ricordare che a Cernobbio dove di recente è stato presentato questa piccola provocazione
Una ferrovia due porri
Progetto Torino Milano chiamo Torino-Milano Milano-Torino solo perché per per scaramanzia non voglio che terminino unito o in un gemito per Giorgio
Le conclusioni mi pare di Follini
Mel convegno furono molto semplice ricordarono che Carlo Cattaneo
Amava dire che non va e lavoro non va il capitale che non cominci con un atto di intelligenza quindi prima di ogni lavoro prima di ogni capitale e quando le cose giacciono ancora non curate ignoto insegnava la natura e l'intelligenza che comincia l'opera e in prima una una un carattere di competenza e di ricchezza chiuso il circolo delle idee riceva Cattaneo resta chiuso il circolo delle ricchezze poi aggiungeva sempre come pensiero di Carlo Cattaneo
Perché non è sufficiente perché si va poi una forte capacità di realizzazione di volontà politica che è un'altra cosa essenziale
Come ricordava l'amico Sangalli
Allora sotto questo profilo io devo dire che non sono mai dovremmo non sono scoraggiato talvolta dubito anziché una vita quieta e senza la situazione sarebbe stata data per me e neppure a Prontera desidero però detto questo sono
Nella convinzione che questo nostro Paese
In tutte le sue articolazioni in tutte le sue responsabilità politiche imprenditoriali associative non abbia più molto tempo
Per riflettere e muoversi per essere degli attori globali o quanto meno europei
Quando si inventa un Progetto ci sono ci sono sei fasi prima nasce l'entusiasmo poi nasce la disillusione poi nasce il panico poi c'è la ricerca del colpevole quel c'è la punizione dell'innocente morirono dei non partecipanti
La provocazione per Vieri questo trattarsi del Progetto Torino Milano
Non è ad excludendum verso l'area di Genova verso Trieste verso Bologna tant'è che chi ha visto i testi e chi non le ha viste veritiere sarò lieto di inviarli vedo un pallino rosso che rappresenta Milano un pallino meno grande gara presentatori non è una linea rossa di collegamento per una linea tratteggiata insicuro che va verso Genova un'altra cava verso l'Unione un'altra icona verso Trieste un'altra gara verso Bologna
Per ad indicare
Ma come mai avevo parlato di Torino Milano e non viale più
Ampie perché io credo che
E i un Torino-Milano che significa nella sostanza
Che queste due città ecco perché di lì siamo partiti queste due città e siamo partiti come con il supporto delle due Camere di commercio
Vogliamo dire tardi due mila nove due mila dieci sono collegate in quarantacinque cinquanta minuti
Cioè sarà più facile andare tra Torino e Milano e viceversa che attraversare Parigi o Londra
Ma badate che la stessa cosa avviene tra Bologna temi vanno da dobbiamo anche se un po'provocatoria cercherò di esserlo e così metto un po'nei guai il mio amico Sangalli
Nei guai non ci va mai Sangalli ma si sente ancor più impegnato rispetto a quanto ho avuto modo di dichiarare anche anche oggi
Allora abbia incominciato a Torino Milano perché era più facile trovare un accordo in due anche nomi incerto Mema ma nessuno in tende ad escludere
Ho ricevuto una lettera da la Puglia che mi diceva ma che bello ma quanto sarebbe importante che anche tra Bari e Napoli si potessimo parlare con quello stile
è solo tra Bari e Napoli seguano quattro ore di treno cioè siamo siamo all'età della pietra
Allora noi dobbiamo renderci conto che non abbiamo più del tempo da perdere
Di qui la responsabilità di tutti
Nel sentirsi classe dirigente
Perché su questo saremo misurati
Altrimenti saremo tagliati fuori ho sostenuto stringo
Con molti amici che io la Torino Lione non la vedono la vedono forse al camposanto se avrò modo di vederlo perché questi sono i fatti se ci vogliamo dire la verità io suggerivo alcuni anni fa di fare una sorta Anna per far passare sono emersi facendole pagare bene eliminando dall'autostrada i camion mi hanno dato del matto mi ha detto che era meglio fare tutto subito l'han detto in tanti non faccio
Verde sarebbe impietoso
Allora il problema è proprio il seguente dobbiamo fare uno sforzo per essere molto meno provinciali allora dico all'amico Sangalli così vediamo un piccolo segreto io tra tanta gente che ho corteggiato corteggiato anche sempre Carlo Sangalli perché io ho avuto modo di conoscere i dettagli quando mi stavo uscendo io entravo nel sistema camerale quindi sa avevo capito il progetto cioè l'ho costretto
Manu militari con la mia prepotenza
A diventare azionista dell'aeroporto di Torino perché forse fra i testi bene ricordare che sei anche azionista della rapporto di Torino al dieci per cento insieme al San Paolo e poi che sei stimolato non solo solo da me
Affinché il sistema del localismo delle camere di commercio degli enti locali trovi il modo di crescere perché al di là dei grandi Ambra
Che poi non so quanto ci sono grandi e quanto sia invece scassati
Se avessimo la capacità di far crescere un disegno di rapporti regionale in che non vuol solo dire Torino vuol solo dire a Bologna ma Bologna importantissimo vuol dire qualche aeroporto nel Sud vuol dire a Venezia piuttosto che Verona piuttosto che Trieste
E questo io lo suggerisco non per il San Paolo credo che Vittorio Mincato usate che io ho già mandato appelli anche all'Unicredito che son prontissimo a fare degli investimenti perché ora che che che eliminiamo uno sbagliato convincimento le banche oggi private sono lì apposta starà caricano i soldi per finanziare ma per finanziare dei progetti credibili che ci restituiscono con qualche interesse in capitale imprestato
E allora è una mia piccola provocazione io capisco tutto capisco i tempi della politica però Torino nel rapporto che si è privatizzato
Chiedo al mio amico Carlo Sangalli
Quand'è che vi darà la bella notizia che mette in moto un meccanismo di privatizzazione dell'aeroporto di Bologna che non significa fare entrare tutto agguerrite di imprenditori cattivi che tolgono spazio nei consigli di amministrazione
Ma che abbiano una disponibilità a investire se ci credono
E se vi è una convenienza a investire perché la mia impressione e che diversamente con le scarse Artissima e finanze del nostro Paese qui non ci sono mezzi sufficienti da parte dello Stato
Delle camere di commercio o degli enti locali per muoversi di cui di conseguenza la sfida alla privatizzazione
Che non è una rara malattia grave ecco ma che è una opportunità è che se non percorriamo è un'occasione persa
Perché ci verranno altri a conquistarsi si compreranno pureté batteria tra un poco se non abbiamo questa capacità e con l'orgoglio di dire che siamo entrati in Europa ma vogliamo pure mantenere qualche cosa italiana
Non più l'autonomia l'Alitalia
Io ci ho creduto all'Italia avevo ero diventato azionista come banca al due per cento ho detto anche dire certe che non sono più un'opera pia e Amendola lascia solo fallire a questo punto ci sarebbe già qualche passo in avanti grazie grazie salsa che
Anche per lo sconto
Che poi sul pool poi ovviamente sentiremo Sangalli ma lasciamogli qualche minuto per riflette FEOGA
Risposta più meditata io chiederei a Luigi Pasto Buono presentate pistole delegato di BolognaFiere un altro elemento importante della logica delle infrastrutture
Va be'ricollegarsi
A questo dialogo su quello che si può fare per di dare modernità dare modernità questo Paese
No sì buonasera a tutti io entro subito in questo dialogo perché la Fiera di Bologna la prima e per il momento unica fiera in Italia che si è privatizzata proprio in questo anno Pedrosa Enrico Salza che con altra veste ha partecipato con tecnologiche tutti in sala conoscete a questa privatizzazione
Quindi è una filosofia che questo territorio sta non coltivando ma attuando e devo dire che sono io ero qui soltanto due anni ma ho trovato già la predisposizione a tutto questo parlo delle regole della perché la Regione aveva dato per le fiere
E del clima che le istituzioni e i privati sul territorio della regione ma non solo erano già la risposta che erano già avviato in questo senso
Però dobbiamo anche vedere che cosa succede dopo una privatizzazione di un soggetto che è nato pubblico è stato ente pubblico e ha vissuto in un sistema amministrato
Perché oggi la Fiera di Bologna si trova con le altre sere italiani in una fase di trasformazione un po'complicata una legge lo dico con una battuta pochi minuti salterò molti passaggi una una legge di tre quattro anni fa ha dato il via alla privatizzazione del sistema la trasformazione in società per azioni
Le leggi regionali avrebbero dovuto dico avrebbero dovuto perché ne sono state fatte pochissime dare le regole perché questo è un settore che con il la modifica della Costituzione del due mila uno è stato interamente passato sotto la giurisdizione regionale quindi non ci sono più competenze statali in materia fieristica
E ad oggi Bologna a una maggioranza privata
Milano andata in Fiera di tutti gli altri abbiamo notizie
Di un percorso lungo e in alcuni casi faticoso per arrivare a un mercato con i soggetti che giochino con le stesse regole
Orario ieri sentivo discorsi che si facevano ho lasciato Unioncamere quattro anni fa ho ritrovato sul tema della sistema di internazionalizzazione di presenza di tre all'estero esattamente gli stessi problemi aperti
Fare sistema tra istituzioni io non voglio giudicare politicamente però prendiamo atto e lungo e faticoso nel frattempo il mercato con le reti nascono vanno avanti rispondono alle esigenze che l'economia richiede quindi questa sfasatura tra i tempi istituzionali i tempi del mercato sono un dato di fatto per fare i conti con cui le Camere di commercio italiane nel mondo fanno i conti costantemente però oggi abbiamo una sfera privata una in Borsa e tutto il resto che deve decidere cosa fare
Privatizzare si nutriva di Zar si continuano a a contare sul sostegno pubblico sostanzialmente pubblico attento sono tutto uno degli enti locali che hanno sempre meno risorse però quindi euro distribuito mille risorse tra uguali esigenze del territorio
Tutto questo porterà con i tempi che non sappiamo a una nuova gerarchia del sistema fieristico italiano non c'è dubbio
Nel frattempo e finiscono i tre quattro minuti possedeva però lo sviluppo questo tema anche il mercato globale cambiato per le fiere non mi basta più avere delle buone ferie qui è un po'di agenti che mi rendono le mie fiere in giro per il mondo il vecchio rapporto che anche con le Camere c'erano alcune fiere
Oggi sia voglio difendere la leadership mondiale in alcuni settori e Bologna ne molti come sapete dalla cosmesi all'auto
Dalla pelle alle costruzioni al libro all'arte devo presidiare alcuni mercati in cui se non ci sto essendo un presidio se lo faccia alleanze con i soggetti locali la mia leadership mondiale viene intaccata
Quindi devo diventare piattaforma di presenza mondiale mi manca quel sistema istituzionale che arriva con molta lentezza di sportelli pare intanto ad ottobre i loro uffici asciuga i soldi i devo mettere in queste cose perché se aspettavo non facevo quello che mi serviva se ci fosse stata già una camera presidente collassi aveva usato pagana il Sanga e ma purtroppo non c'era ma anche il sistema delle camere è disegnato spesso su un'economia che è transitata su altre realtà io ho bisogno di andare in posti dove magari non trovo una comunità chi mi aiuti a sostenere anche dal punto di vista alle Camere ma queste il di più che le Camere potrebbero fare
è giusto rappresentare quelle aziende associate di quelle realtà ma se siete sistema bisogna cercare di rappresentare i vuoti del sistema che sono laddove oggi l'economia si chiede di andare oggi la mia fiera delle macchine agricole si apre domani esige che si vada in India esige perché quello è il mercato per loro se non faccio nulla come si era visto di perdere la leadership mondiale delle macchine agricole
Quindi l'economia e le istituzioni e il processo di ionizzazione sono tre cose che non stanno alla stessa velocità
Ma siccome l'esigenza ci sono io devo guardare a quelle dovrà anche Progetto Milano Torino quando risponde a questo ci vede attentissimi
Attentissimi perché immaginiamo che sempre dal territorio da noi le risorse i Progetti appunto le intelligenze per intercettare quei processi ma non abbiamo tempo da perdere su altri meccanismi
Qui la bara buona volontà non basta ci vuole anche qualche progetto un po'concreto da seguire complessivamente Giuseppe Zamberletti presidente dello Stretto di Messina connettere il ponte sullo stretto di Messina
Ma poi procede l'opera che non c'è però le infrastrutture invece di cui si è occupato sì siamo quella tanto tempo solo qualcosa di di di di di solito di concreto di cemento armato in una società appunto come questa in cui si parla molto di esegetico ed anche le fiere sono in foto dei servizi sì reali concreti visibili però col materiali copre che si muovono a vasto raggio ma insomma così importanti queste opere di cemento armato
Beh per una cosa tanto
Salza ha detto due cose che mi hanno affascinato e gli hanno dato speranza
Perché quanto dice quanto due punti si uniscono in quarantacinque minuti
Sono due punti dalla stessa città
E allora ciò che ha dato coraggio
Perché il ponte non c'è ancora ma ci sarà esalta completa prima dalla Torino-Lione Treviolo vedrà ed avevo loro
Perché è unire un bacino di traffico
I cinque milioni di abitanti isolato sul piano del trasporto terrestre dal resto del continente a due milioni di abitanti dalla Calabria
Significa creare un patito di traffico che giustifica investimenti per primo in loco Tiberina ferroviaria che non avevi quattro ore come ha citato da Napoli a pari ma che consenta disse rivedere garantire europea il Mezzogiorno d'Italia paghiamo molto del loro anche siamo Polonia io sono di Varese immaginarsi versavano però lo dobbiamo dimenticare che questo Paese ha un Mezzogiorno che tagliato fuori dai trasporti e i trasporti su terra in Italia finiscono a Napoli parlo del trasporto ferroviario soprattutto e qui devo dire una cosa che ha valenza generale
Che è la ragione per la quale tutta l'Europa ma l'Italia in particolare che ha limitato rispetto loro OPA si sta muovendo
Sul terreno dello sviluppo delle grandi reti ferroviarie
Però possiamo dimenticarci dei dati che sono davanti a noi
La Cina è passata in cinque anni da un importazioni chiunque e Treviglio di tonnellate di petrolio a nove milioni di tonnellate di petrolio con un tasso di sviluppo del nove per cento
L'entità aumentar Topic in due anni dell'ottantadue per cento le proprie importazioni di petrolio è voi pensate che Hilton lotte palla sopra e sotto i cinquanta dollari sia solo un fatto congiunturale
Ma l'Iraq era più fuori dal mercato internazionale del petrolio prelevati adesso perché adesso meno male foga pompe l'altra qualche cosa mettono
Ma le congiunture internazionali alla speculazione ci possono giocare ma noi stiamo tanto infondato con otto Paesi industrializzati mature
Ad un'altra crisi gravissima nei prossimi c'è la crisi
Genetica con la quale dobbiamo fare i conti e il fluidificante il sistema dei trasporti
Facendo uno sforzo enorme gli altri lo stanno facendo con lo possiamo dimenticare che noi siamo i più vitali noi abbiamo quindici mila chilometri di ferrovie conti quarantaquattro mila tedeschi et du mila francesi tutta la rete metropolitana italiana è di centoventi chilometri Roma Milano Napoli ebbene e la Rete ferroviaria metropolitana della città di Barcellona
è la rete metropolitana della città di Barcellona
La sfida ha davanti tempi Brad ha ragione Santa qui i tempi sono più quanto lei dice ma io voglio vedere le cose per l'ennesima volta con la vivo quadro ci saranno ha ragione perché non è soltanto un problema temporaneo gli anni passano
Ma è il momento cruciale
In cui
L'attività economica di Paesi industrialmente maturi può andare in crisi se la sfida dalla competizione del Cetica produciamo vince
è io sono contento dello sviluppo aeroportuale del nostro Paese però non dimentichiamo che costo trasporto su ferro e un ventisettesimo del trasporto del costo di trasporto aereo
Quindi in prospettiva dobbiamo fare i conti e si dovrà fare i conti atte comunque perché oggi fluidificare venti tattici e ridurre i costi energetici è una ragione per garantire la competitività a questo nostro Paese e all'Europa e che possiamo avere degli alleati perché anche gli altri anche se più vicino lontani da noi nel senso che hanno raggiunto già posizione molto vantato avanzate basti pensare cosa ha fatto la Spagna del sistema del trasporto la Spagna abilmente ha cominciato con il Mezzogiorno ha cominciato il suo Mezzogiorno ha cominciato con la Barcellona Siviglia le linee ad alta capacità ad alta velocità
Ebbene basta pensare che cosa hanno fatto gli altri Paesi pronti agli altri paesi hanno ancora un carta data da colmare
Lo dico questo perché probabilmente negli accordi di Maastricht
Lasciar fuori certi tipi di infrastrutture per un'Europa che ha dei tempi molto corti per poter raggiungere il bersaglio che è quello di garantire condizioni di competitività per tempo però vitale lo possiamo dire fra cinquant'anni abbiamo tempi previ davanti a noi
Fra dieci anni fa quindi Ciardi la domanda e offerta di Prodi potrà voglio saranno si incroceranno da quel momento non stava più nella speculazione le crisi congiunturali ma noi avremo un problema energetico che ci prendeva alla gola
E va be allora con l'energia eolica posso anche far mandare un Eurostar è difficile Fava a a Farfa razziale un un un aereo quindi in realtà due dobbiamo tenere conto anche di questo
Grazie grazie di terra Ferretti
Roberto Nicastro M. è stato creato di UniCredit e UniCredit ovviamente insieme a San Paolo IMI è una delle banche che maggiormente
Hanno avuto un dinamismo negli ultimi anni come capacità anche di adattarsi e di inserirsi nella processo di crescita del Paese è vero che le banche come diceva senza smorfie i soldi non sanno veramente dove metterli
Beckham è una bella domanda
E credo che in effetti tutto sommato nel paese nel sistema non sono i quattrini la cosa che mancano tutto sommato no abbiamo sentito nella dibattito sin qui una forte istanza una forte esigenza
Rispetto al fatto di assumere consapevolezza di quel senso d'urgenza di cui abbiamo bisogno per dare una risposta rispetto questa cosa che non vogliamo pronunciare ma che che inizia con la di ma che come dire preoccupa un po'sua dicono a perché in effetti il Paese sta naturalmente attraversando un momento delicato
Mi sembra che in aggiunta al senso d'urgenza un altro aspetto importante sia la fissazione di chiare priorità il nostro è un Paese che è chiaramente multipolare no è un Paese nel quale l'assenza di grandi attori o il minor numero di grandi attori credo stia dando in un momento come questo come principale problema il fatto che mancano dei punti chiave che ci indicano in maniera diretta no quali sono le priorità perché le risorse ci sono ma le risorse non sono infinite
Oggi come oggi il fatto di avere tante voci in Germania no porta alla Germania da un certo punto di vista essere più veloce no quando devi decidere in fretta ad orientare le risorse avvicina dove metterle no
Dalla nostra molte palle molti polarità che vuol dire anche flessibilità che in certi momenti storici è un bene no i momenti come questo senta la necessità forte di avere io credo anche una sorta di alleanza coalizione Ale
Per di fatto indicare le due tre cose importanti e faccio anche un alcuni esempi concreti
Come banca noi siamo spesso accusati di dire ma voi non ha supportate le imprese italiane all'estero non siete presenti in America Latina andiamo in in India non ci siete andiamo inoltre non ci siete trasparenza entrambe partendo un po'da questa considerazione siamo partiti nel novantanove con l'obiettivo di costruire almeno su un fronte che il fronte del Centro Est Europa una presenza concreta e con con grande piacere devo dire che poi è stato una missione che un po'tutto il sistema bancario soluti grandi operatori bancari hanno seguito in questo tant'è vero che oggi il sistema bancario italiano pochi lo sanno
Come sommatoria diciamo soprattutto di Unicredito San Paolo Banca Intesa è il primo sistema bancario in Centro Est Europa è oggi sostanzialmente a sono migliaia le imprese italiane che con bisogno di supporto in centro Stroppa trova qualcuno
C'è stato in qualche modo più o meno all'più o meno detto ma una coerenza la condivisione di prendere un aereo su quell'area investire lavorare perché una re per volta si può fare ma non si può fare
Diciotto mila Renault quando anche in centro Stroppa vediamo il nostro o per operare quotidiano
L'azione di Siemens delle ambasciate delle camere di commercio estero dell'ICI e via discorrendo non vediamo sostanzialmente degli operatori inferiori agli operatori tedeschi agli operatori francesi
Quello che vediamo e che in Francia in Germania soprattutto attraverso le grandi imprese o in qualche caso attraverso l'opera pur Torre pubblico si è deciso che le risorse andassero concentrate verso due creare mondiali su quel che si facesse d'altra parte papà come dicono non non si può fare tutto dappertutto allora il discorso del senso della direzione di alcune priorità a noi sembra che sia a uno dei passaggi chiave che di cui il Paese ha bisogno propone che a tenere in casa allora facciamo sto seconda giro di tavola con Giancarlo Sangalli a domanda in salsa privatizzare o non privatizzare così importante
E se i privati o pubblici oppure importante che gli aerei arrivino in orario e possono partire in orario cioè come diceva il presidente Mao nipote a Segrate sono bianchi e neri privati o pubblici basta che prendano i topi
No il problema è sì va bene questo ieri devono arrivare avevo son privati o pubblici ma
Mettere in moto energie positive per fare investimenti assolutamente necessario
E poi c'è il rischio che si venisse Kiska no e che poi ieri non arrivano ci sono le se non ci sono le energie se non ci sono i fondi se non si possono fare investimenti
Allora noi abbiamo investito molto nella nostra comunità sulle rapporto
Inizia che esalta lo sa negli ultimi negli ultimi quattro anni abbiamo investito duecento milioni e milioni di euro circa quattrocento miliardi di lire nell'aeroporto
E l'abbiamo investito in un regime di concessione non attribuita
Quindi per quelli che non lo sanno senza sapere se avremo la concessione per la gestione del rapporto per i prossimi quarant'anni come hanno già avuto altri aeroporti italiani
Ieri mentre c'era la convention Piero portuali presenti di i presidenti di Camera di Commercio che hanno partecipazioni nero porti erano tutti in fibrillazione
Perché stava per passare un dispositivo che spero non passi oggi alla camera nella quale si diceva che gli aeroporti che hanno tutto in regola per aver la concessione
L'Ente nazionale dell'aviazione civile la può attribuire soltanto facendo una gara ad evidenza pubblica vuol dire che tutte le società che hanno investito di
Ringrazio allora intanto primo punto è questo
Giochiamo nello stesso modo ci sono alcuni ero porti che hanno avuto la concessione quarantennale ce ne sono altri che sono in regola per averla ma non si sa perché continuano a non averla
Questo è un Paese che tra le tante cose che funzionano ribadisco sa qualche cosa di misterioso che delle volte non funziona
Quello che non funziona non è quasi mai qualche cosa che avviene perché la burocrazia è lenta
Perché la politica non è attento non è adeguata perché il management non è di livello perché l'università non è come quella tedesca perché l'impresa è troppo piccola eccetera
Quello che non funziona sa un ingrediente di mala fede che in altri Paesi non c'è non è tutto chiaro ciò che non funziona e ciò che non funziona non è neutrale nel senso che il non funzionamento di alcune cose privilegia alcuni e punisce altri sulla questione del delle concessioni dei degli aeroporti io sto vedendo un film così
Sono lenti ad Harlem non perché sono burocratici ma perché non le voglio lodare o le vogliono dall'eccesso degli interessi che perché le vogliono dare molto lentamente Prestre mare no quelli che stanno meglio questo allora intanto deve il primo pezzo questo qua
Io
In che forma
No non mi non mi non mi spaventare
Cioè
Con la con l'abrogazione dell'emendamento e perché anche se è andata così allora intanto de de devo dire questo che se qualcosa serve un po'di misterioso menu sappiate che non l'abbia una concessione mente attirò porti come non c'era no non c'è una ragione però devo rispondere a saltare non c'entra nulla con tutto questo ecco attribuita la concessione fatti questi investimenti è evidente sarebbe assolutamente sbagliato se noi rapidamente
Non portassimo questo rapporto sul mercato a cercare le risorse per fare nuovi investimenti per entrato in un dinamismo di mercato da chi lo segue a da possiamo scrive Pansa è una notizia che io dotata da quando faccio presente alla Camera di Commercio nel senso che continua a dire che dobbiamo privatizzare l'ero posto il problema che uno vi domando scusa ma tu cosa privatizza i che non è la concessione che è una storia così tu cosa stai privatizzando una idea o un aeroporto per adesso un'idea contanti investimenti dentro
è un ero porto quando c'ho una una concessione quarantennale che quella che va privatizzata
Però non c'è dubbio che vorrei essere chiaro che ha ragione Salza non abbiamo più molto tempo
Tuttavia dobbiamo usare questo poco tempo per far le strategie giuste
Allora la privatizzazione è un modo noi non può non abbiamo alternative dotto ma sto buono l'edizione per la Fiera di Bologna dove potevamo fare l'abbiamo fatto prima che in altri posti e siamo come cavalli con mezzo soci di questa fiera ed è tirato molto per la privatizzazione
Privatizzare vuole dire dal suo mercato trovare risorse mobilitare il mercato a favore dentro una strategia che per noi è una strategia che ha rafforza il nostro sistema territoriale del nostro sistema economico
Salta prefigura degli scenari
Questi scenari sono scenari plausibili debbo dire che avendo la più antica università del mondo a noi si può capitare di tutto tranne che di essere colonizzati da quelli che sono più forti perché hanno spinto vicinali prima perché vediamo complesso di superiorità colonie no abbiamo un un guardi de devo dire la verità noi abbiamo un gravissimo complesso d'inferiorità
Verso tutti i paesi dell'hinterland di Bologna compresa la romana abbiamo un gravissimo complesso di inferiorità noi abbiamo la più antica università del mondo però dobbiamo chiedere scusa di esistere
Perché appena ricchezze Bologna spariscono i finanziamenti regionali non arrivano quelli dello Stato infastidita amo tutti è una uno strano mondo
No nel quale abbia noi abbiamo un complesso di inferiorità
Tuttavia o troviamo degli alleati giusti mi mi lasci dire concedo vediamo degli alleati giusti e mettiamo in moto un dinamismo anche me in questo sistema come in altri che è importante vede l'Unicredito il l'amministratore delegato rise delle cose sagge non è questo il c'è denaro se eccetera ci vuole qualcheduno che dia una visione eccetera
Io sono un po'preoccupato lo dico sinceramente per questa è una terra di piccole e piccolissime imprese
Dove si fanno anche delle performance elevatissime dove si producono delle grandi cose ma sentiamo qui più che altrove la mancanza di un grande capitalismo italiano che ci guidi nella traiettoria dall'immissione competitiva internazionale
Ho io sono d'accordo che tutti i capitalisti sia per chi non ha gli ero porti alle autostrade a tutte le situazioni di questo genere però noi abbiamo bisogno di avere anche un capitalismo che ci guidi una dimensione competitiva
Perché non possiamo mica sta dentro sempre nel regime di monopolio perché a fare i monopolisti private rispetto a monopoli pubblici che funzionavano basta delle dei quattrini son capaci tutti scattare d'impresa competitiva che sono meno capaci anche perché senza industria
Senza la fabbrica anche gli avevo forti veste ferrovie telefonico del resto serve a poco se non c'è poi la produzione a mente
Salsa pensasse a vagare di fare un Mango D'Amico che mio lavoro allarga anche a Bologna Torino Mila volevo chiedere a Loreto e Tesini se questa fatto che in questo Paese in fondo è un Paese che ogni tanto si fa male da solo
E ogni tanto cerca più di dividere quello che c'è e non di pensare un po'alla grande e cercare di aumentare un po'la quota magari facendo e qualche sacrificio è vero che questo è un Paese che che forse non è più capace di essere ambizioso come una volta
Vediamo
Non c'è più concepito viaggia che viviamo un un momento di di difficoltà indubbio però
Prendere atto che sono in in corso oggi dei dei cambiamenti epocali e che non cioè la globalizzazione non non è tenuto un piccolo ho fatto ecco oggi appunto noi dobbiamo confrontarci con delle realtà che sono tutte nuove e Pietro di avere una capacità anche di identità capire che quello che è stato fino ad oggi magari un vantaggio prendo l'esempio bolognese dato che anch'io sono bolognese le piccole noi abbiamo qui un Titti distretto della meccanica per dire un dispettose straordinario
Per la ricchezza di di di competenze di di professionalità però che indubbiamente oggi attraversa un momento di difficoltà epicrisi
Allora tornando ai ragionamenti miei che la globalizzazione la sfida di conversione si vince con la logistica io vado a vedere le realtà tempi stretti delle piccoli impresa e scopro che l'ottanta per cento mi fa ancora le vendite Franco Fabbri che una percentuale elevatissima mi fa ancora il trasporto della prodotto in conto proprio degli esperti sanno significa oltretutto intasare ulteriormente
Le strade con camioncini tetti inquinanti e che possono solo trasportare Mamercino andata e mai più ritorno cioè cos'è che la piccola impresa rispetto a quella grande non ancora scoperta da ancora scoperti il valore dell'outsourcing no
Evidentemente Benetton ha dato anni si è fatta la band blog Barilla si è fatta la number one
La la FIAT si avvale di TT entità da tanti da tanti anni come come è immaginabile che il che la piccoli imprenditore passa da solo potere affrontare e risolvere queste problematiche
Qui che il Vaporidis segnato il ruolo anche del pubblico e quindi anche in un certo senso delle stesse Camere delle stesse Camere di di di commercio ecco mi sembra che oggi noi dobbiamo veramente impegnare la nostra inventiva
Giustamente prima l'amministratore delegato di Credit diceva e impegni diteci alcune vero se le banche sono piene per io torno sempre ognuno difende River e noi oggi ci misuriamo abbiamo anche rapporti qui c'è il mio amico dottor Satta che è stato recentemente in Olanda
E e loro sono la grande porta del nord Europa noi siamo la porta del sud Europa nel Mediterraneo con vantaggi straordinari
E non siamo solo dei dei comuni non siamo concorrenti perché oggi in Europa si stanno costruendo già dei blocchi dei colli di bottiglia che che renderanno necessari un tipo di collaborazione ecco allora la la la landa son cinquecentocinquanta soci c'è dentro il governo nazionale quelli regionali che pure sono un sostanzialmente uno ci son dentro i i idioti il tutti quanti gli operatori
Delle infrastrutture
Porti interporti aeroporti ci sono gli armatori cioè quindi tutti il sistema dei service e c'è anche in maniera non secondario di sistema ci sono le banche e le assicurazioni
E qui ci sono due autorevoli rappresentanti di questo sistema io ne ho l'ho già rivolto questa domanda rossa
Capito anche ad alte tra ed è e è una priorità questa se se si ritiene che la logistica che oggi la globalizzazione le sfide si vincono solo se e allora mettiamoci nelle condizioni di essere attrezzati per avere una logistica vincente
Se continuiamo a fermarci era a a dei discorsi e a fare delle tavole rotonde sia pure interessanti ecco noi credo stiamo gestendo in termini operativi un progetto che merita un'attenzione anche di questo
Del del sistema del sistema del sistema finanziare ecco io in questo senso
Credo che l'Italia abbia ancora in sé una ricchezza di intelligenza e di di capacità che non evidente che bisogna però sa sapere ragionare
E quando gli si parla di logistica non si pensi alta al trasporto perché quando l'alloggio quando vendiamo esaminare la filiera logistica la sappi Centi amiamo la come come come volete che che va da quello che l'approvvigionamento della materia prima alla fabbrica fino alla distribuzione del prodotto finale noi troviamo cioè la pensione e sempre più marginalizzata
Questo cosa significa che oggi la logistica è conduzione di valore aggiunto la competitività
Trova nella logistico un fattore decisivo e senza capire queste cose evidentemente poi da sì da parte innanzitutto del potere politico non c'è quell'accostate volesse delle priorità e quindi quelle indicazioni che debbono essere anche fornite a chi poi deve fare le scelte che ragazze possibile raggiungere questi traguardi
Grazie vive grazie per chi sta appassionata una battuta
Sangalli
Sì sì spesi sono esattamente la ragione per cui è necessario privatizzare l'aeroporto di Bologna
Esattamente di obiettivi con lui ha detto noi siamo un polo del naturale della logistica e dell'integrazione tra nord sud del Paese
Per farlo occorrono risorse dallo Stato noteremo poche però ci sono infrastrutture che adesso sono in condizione andrà sul mercato
E queste risorse devono andare lì c'è devono andare verso questi nuovi investimenti e c'è il pubblico non disarma quando privatizzata il pubblico quando privatizza diventa capace di fare nuovi investimenti
Non è un disarmo la privatizzazione lo vorrei dire a tanti amministratori locali anche locali di qua no la della privatizzazione non è un disarmo del pubblico
Lo estese dagli ospedali dalle scuole ma in tutto il resto la privatizzazione al modo per investire e per fare delle nuove cose anche perché privatizzare non è solo mettere dei capitali ma anche inserire in queste strutture degli impulsi di narrato Prato che il pubblico almeno
Ma proprio per sua natura meno capace forse di recepire ingegner saltano a questo Paese ha più bisogno di ambizione o di realismo
Ha bisogno di molta ambizione
Ha bisogno di molta ambizione intanto ringrazio Sanga laghi
Sa benissimo che non saranno i torinesi a Bonola raramente l'aeroporto di Bologna minoranza ma se mai sarà al contrario se il mio disegno va avanti
Di ambizione e direi di essere consapevole di sapere fare squadra
Perché un eccesso di individualismo si penalizza quindi la problematica sollevata a Cernobbio sul progetto Torino-Milano che ripeto si può ripetere su Torino
Bologna pensiamo alle multiutility e quanto anche il sistema finanziario può fare debbo inietto disponibile di fare perché sistema finanziario sentiamo di rendersene conto
è alla disperata ricerca di Investimenti
Che vedeva bei progetti credibili una classe dirigente che sia credibile per attuarli
Condivido anche ed è il principio dell'importanza della piccola impresa ma della necessità di imprese guida di grandi imprese perché e anche questo è un discorso sbagliato dividersi tra la piccola media grande impresa
Ne abbiamo in Italia largo circa dieci grandi imprese cinque sono già fallite sulle cinque che rimangono due stanno tra ballando e terzo dallo Stato parliamoci chiaro
Allora se non abbiamo la grande impresa se non abbiamo la grande impresa viene meno una rilevanza essenziale in termini di ricerca e di tante altre questioni il problema
Semplificando lo
E che oltre a queste dieci impresa in abbiamo che vanno come abbiamo detto e meno male che quo dello Stato vanno bene ne abbiamo duecento largo circa che possiamo considerare medie imprese
La forza di un intelligente sistema finanziario ma che non può farlo da sola
è di far crescere quelle due cento impresa sul piano internazionale rendendo la almeno impresa Europee
Questa è la differenza lo Stato francese rispetto a noi anche saputo fare queste scelte magari mantenendo delle imprese pubbliche ma creando lei salvaguarda a Trieste si si direbbe c'è il bollino voce va be'ora abbia messo bene il paletto che quando il vento soffia centoquaranta uno si attacca e non vola per aria queste è una delle importanti funzioni ma per fare questo
Dobbiamo quel riconoscere e non può essere che così che la politica la sua previdenza ma questa politica per essere virtuosa deve essere limitata perché altrimenti diventa illiberale alla faccia di un governo che si dichiara liberale per essere limitata si va il risveglio dell'associazionismo che anche lì i suoi guai e alla sua mancanza di capacità di vera rappresentanza altri sistemi come il sistema delle camere di commercio che credo di conoscere di apprezzare e che hanno nel loro piccolo svolto un importante funzione come hanno una funzione di università perché io non ho assistito a tutto il dibattito sulla formazione esperienza mi dice che ha tanti corsi di formazione servono a pagare i formatori ma non fare la formazione perché non possiamo arrivare a dire che l'università non tanto e non solo delle incapaci eccetera dobbiamo riconoscere come diceva tale Romano Prodi quando non era che il signor altro che il signor Nessuno e insegnava da queste parti
E che una delle gravi carenze se non c'erano innovazioni e prodotti nazionali sul mercato vincenti e ma io non c'era
Una cultura di collaborare tra al mondo dello terzietà e il mondo dell'impresa qualche passetto è stato fatto allora quando sento rivendicare per Sangalli l'importanza dell'Università di Bologna condivido condivido ne abbiamo un grandissimo Politecnico che coincidono il milione Italia senza offesa per altri però non possiamo non riconoscere la forza dell'università di Bologna
Allora
Ecco più ambizione più ambizione e più capacità di fare squadra di fare squadra e e e questo è un invito generale perché la squadra la si fa anche se si è più distanti
Ma bisogna fare dei Barzini se voi fate un esame corretto e leggete il primo volume
Presentato a a Cernobbio
Dove si esamina il problema del cosiddetto policentrismo Geppo il fenomeno che si determina quando durò più are si collego noi meno di un'ora in termini di alta velocità o sistema autostradale
Si scopre che sono are che vanno da quattro cinque e sette milioni di abitanti quando Zamberletti dice che il ponte che collega due aree che hanno tra Calabria e Sicilia sette milioni
Io potrei anche osservare che sarebbe stato più felice se partiva prima lezione perché prendeva il bacino di traffico ma non perché sono piemontese nell'interesse dell'Italia perché diversamente
Tutto è una parte del Nord Ovest e del nord est che hanno un certo peso nell'economia italiana saranno penalizzate ha detto questo punti aderito altri dieci euro mi va benissimo pure il ponte quello che non mi va bene e chiudere gli occhi un giorno o l'altro
Non sapendo quando il ponte sarà costruito qualcosa vedremo
Qualcosa vedremo al Torino Lione il ponte indotto Pasto Buono fare squadra e veramente così difficile in questo solleva il paese era ad essere costruito nel due mila sei e sarà finito nel due mila dodici quindi su questo sia
Nel due mila e dodici ci sono altre le ho solo attiva diavolo Sanza ci sarà e sarà ad alterare allora nel due mila quindici forse si diranno i progetti per la Torino-Lione ecco forse anche perché noi siamo già alla gara
Al
Ho chiesto l'abbiamo fatto solo questo abbiamo subito all'errore
Lei fa la domanda persona sbagliata Ennio come presidente ma io lo sapremo lo l'amata Giuntella europee dalle tale ci controrelazione anzi vi saluta e si scusa ancora per un essere puro intervenire ieri
Però mi collego questa sua domanda quella del diceva prima in commento all'intervento Presidente l'inserimento di elementi di mercato in un sistema che era pubblico
Beh nelle fiere viviamo esattamente questo ma nascita della concorrenza che prima per un calendario amministrato dal ministero risorse come il sistema oggi sistema fieristico italiano e internazionale è in concorrenza o meglio è entrato concorrenza
Faremo squadra così faremo la guerra questa un bel tema
Oggi ovviamente quando si dice la competizione fra territori certo la Fiera di Bologna vive altri territori
L'investimento va fatto Milano non sorgeranno non volevo certo rivelavano già questo fa la conoscete benissimo che in prospettiva o meglio tra breve o sarà un Polo in concorrenza Bologna perché cercherà di sottrarre Fiera Bologna oppure con Verona oppure con altre fiere quindi di ridistribuire il mercato esistente e quindi si porrà in concorrenza o sarà un elemento per fare squadra di un sistema fieristico italiano che crea quelle piattaforme globali che dicevo prima per avere presenze permanente dei grandi Paesi a favore so tutto delle piccole e medie imprese
Questo è il punto chiave ne stiamo combattendo questa fase in Italia
Non sappiamo ancora come finirà io ovviamente sono molto breve il fare sistema fare squadra che però una seconda conseguenza oltre a quella positiva del poter fare insieme cose importanti
Lei gerarchizzare all'interno del nostro Paese perché aumenti in questa squadra non c'è più posto per tutti caduto senza salire undici sessanta al problema la panchina
Senta il problema di chi diventa più regionale chi diventa più internazionale gli va su certi settori chi Swardt perché altrimenti
Non può funzionare il sistema allora
Io se se ho un po'il senso delle cose dico che ci sarà una fase di concorrenza in cui dovranno succedere delle cose
In cui finalmente avremo un certo numero di fiere a regole uguali quindi a regole private e non più soltanto alcune che hanno scelto la privatizzazione altri che invece non la recepiscono ci sarà una fase in cui si scontra Remo per sistemare dei nostri nostri asset fieristici ma secondo me si arriverà poi a capire
Che dobbiamo insieme fare altre cose a questo punto però ci sarà una nuova gerarchia questo non è un processo interno questo processo che dura ventiquattro mesi trenta mesi non molto di più perché le fiere sregolato e molto più l'economia dalla che dalla
Dalle regole istituzionali in questa fase
Quindi io credo che questo sia il processo lo attraverseremo dico anche gli amici delle gambe all'estero volete rapporti con varie fiere dovete un po'sapere come si muove oggi il mondo qui si muove in questo modo
Finché non sia un Tromsø sette il nuovo quartiere di Milano anche un quartiere enorme di dimensioni
Inusitate per un mercato per il mondo occidentale è un mercato stazionario e questo bisogna calcolare e fiere crescono a destra crescono in Oriente dove il pittore dall'otto al nove dieci per cento l'anno di incremento in Europa e in Italia un incremento come sappiamo se arriva l'un per cento è festa grande
Non c'è spazio per molte nuove fiere e poi soprattutto lo dico soprattutto per l'Italia le nostre fiere forti sono nei settori maturi ma perché sono i settori del nostro Paese l'abbiamo nei settori fortemente innovativi di manifestazioni quindi la nostra torta non è una torta che cresceva in nuovi settori o come intera i settori che adesso come dimensioni facilmente perché a un quel contesto di crescita di pile di sviluppo il nostro sviluppo sta in altre parti del mondo e sta nella nuova gerarchia ne possiamo fare ed organizzando sia un po'meglio voi facendo un po'di made in Italy e servizi piene saremmo e più forti chiede al mondo siamo quelle con la Germania che possiamo insegnarla tutti come si fa
Ma non abbiamo ancora una sufficiente sufficiente no per fare il made in Italy e servizi cioè di esportare questa capacità organizzativa intreccio vuole neo colonia di ottimizzazione delle della delle necessità delle piccole imprese
Che invece potrebbero essere il punto forte per arrivare a questo ho l'impressione mi smentisca Giancarlo
Che un po'di guerra si deve essere perché non è così chiaro a tutti che bisogna far no la concorrenza ma certamente Petronio quattro col suo ruolo importante anche quello della squadra perché servono a fare di questo è quanto l'attaccante
Più confusione che altro si fa droga Belletti quarant'anni fa non so adesso l'abbiamo portato
Hanno costruito i nostri padri quattro cinque anni se non sbaglio è un Paese deriva da un po'più complicato questo qui per fare le cose beh devo dire che questo dipende questo un problema europeo serve pensiamo che la galleria del Gottardo
La vecchia galleria del Gottardo alla fine del dall'Ottocento è stata costruiti in quattro anni
Tenendo conto degli strumenti di lavoro che c'erano alla fine dell'Ottocento non c'erano le grandi talpe impianti sistemi oggi si parla del due mila dodici per la fine della grande dei lavori della galleria del Gottardo ci rendiamo conto che molte cose sono obbligate a me soprattutto il processo autorizzatorio oltre ai problemi finanziari alla lentezza delle scansioni delle operazioni di finanziamento delle opere pubbliche
Voglio dire raccolse un'altra che già ripete quello che vi ha detto fatta ordina che io li manderò ora però allora l'indirizzo per l'inaugurazione del POR dagli o perché ci sono due ragioni trend omesso in gara perché probabilmente Fintecna che c'è a versato due miliardi e mezzo il pignoramento di capitale in realtà ha fatto il migliore investimento rispetto ad altri che Fintecna si prepara a fare un volevano anche fargli fare perché ha probabilmente il nostro sul piano finanziario è un piano finanziario sicuro e che soprattutto lo dico da nord e quant'organico
Non sottraiamo niente alla finanza pubblica perché in realtà il nostro nostro intervento che sono mi trovai anch'io moralmente difficoltà per quanto riguarda il corridoio cinque cori da però voglio dire una cosa qui si ha detto molto bene che qui il capitalismo privato il grande capitalismo privato nostri e allora voglio dire al presidente Pollastri Teresa abbiamo avuto una felice intuizione noi quando abbiamo deciso questa primavera con l'iniziativa del ministro Tremaglia che so che ha mandato i suoi i suoi auguri quest'oggi dei costituire la Confederazione degli imprenditori italiani nel mondo
E lo dico qui all'Assemblea delle Camere di commercio italiane del mondo
Cioè di fare il sistema Italia non solo fra le imprese che operano nel territorio nazionale o al più operano per delocalizzazione fuori dal territorio nazionale
Ma fra le imprese di italiani che pose non parlano più italiano ma che l'Italia si sento lo legati come in una grande comunità e sono piante prese non è soltanto il tessuto come semplice assunto delle medie e delle Brico ribelli ma che sono anche grandi imprese che operano nel mondo che possono aiutarci a fare sistema non solo perché hanno risorse
Ma soprattutto ci possono dare il contributo di incapacità
Di coraggio inventiva
Di gusto del rischio acquisito sui mercati dove si sono fatti le ossa dall'inizio come imprenditori gli hanno creato generazioni di imprenditori interessati
Il nostro obiettivo lo dico polacchi ma qui io ho stato invitato a parlare di infrastrutture è proprio quello di invitare le grandi imprese le Camere di commercio italiane del mondo ad aiutarci a questa alla allo sviluppo di questa confederazione che è un grande occasione dichiarò
Roberto Nicastro anche le banche possono partecipare pensando un po'all'attacco facendo crescere meglio esigenza
Proprio certamente credo che il nostro ruolo di banche debba essere di tre tipi in una fase di come questa il primo certamente quello di contribuire a risorse per progetti infrastrutture
Il secondo è quello di aiutare alcuni dei campioni della nostro diciamo del nostra medio-grandi imprenditoria accrescere immediata e da riavere alcuni chiari punti di riferimento
E il terzo aspetto non meno importante in un paese in cui piccolo non è né bello né brutto ma è un fatto quindi la frammentazione
Creare network creare rette per aiutare quei tanti piccoli che comunque rimarranno piccolina svilupparsi adeguatamente anche questa penso sia una missione importante che in passato se la bancaria forse trascurato
Grazie Milani Kastriot concluderà i cui Masao tavola rotonda poi lascio la parola a con la giacca rossa gare per le conclusioni e a Edoardo Pollastri il presidente della sua cameretta per dedicare Assocamerestero devo guerre salutò l'unica conclude che mi sento di fare che finalmente avevo messo insieme sia l'ottimismo della volontà sia l'ottimismo dell'intelligenza forse dai nostri protagonisti grazie allora
Carlo Sangalli
Sì
La sulla piazza ma si
Vi erano viste le conclusioni di questa settantadue nostra
Questa nostra turni di lavoro da parte del vicepresidente del consiglio onorevole Gianfranco Fini che ha sposato la sua assenza oggi a un vertice importante di maggioranza noto a tutti peraltro ma non mi pare che sia mancata questa commessa la presenza del Governo delle istituzioni territoriali e locali di tanti interlocutori da ultimi ma non da ultimi quelli che sono qui con noi adesso
Che anche con il loro contributo del loro intervento hanno nobilitato questo nostro appuntamento bolognese io vorrei ringraziarli davvero tanto della loro partecipazione
Io vorrei no no lei lei nei mezzi vela la coincidenza di con il vicepresidente del Consiglio quindi non posso che fare un'altra cosa che è quella di
Ho amicizia però per lui allora e non solo per quello insomma anche
Però non posso che fare una cosa che è questa
Spero che Bologna e la Camera di Commercio di Bologna sia stato un ospite adeguato per le Camere di commercio italiane nel mondo
Però che vita dove deserte trovati bene che domani pronti nata a lavorare nella intensa fase del dismesse come si conviene nel rapporto con le imprese io vi auguro ottimi affari ottimi contatti e collegamenti
Spero che vi abbiamo presentato una realtà territoriale che anche da questi giorni che siamo stati assieme vi sia apparsa utile per i vostri
Da trasmettere ai vostri imprenditori nei vostri territori noi abbiamo interesse a che voi cresce a te come associazione delle imprese nel mondo e delle Camere di commercio italiane nel mondo
Noi abbiamo interesse a essere con voi asso portarvi a sostenere di essere supportati da voi
Nelle vostre realtà spero che viva Bologna vi lascio un buon ricordo di una buona città di una buona Camera di Commercio contanti i nostri dirigenti e dipendenti pratiche hanno realizzato questa cosa
Un buon ricordo di ospitalità è un buon ricordo di imprese io di voi conservo un ottimo ricordo alla prossima volta
Anche da mia dalla mia parte praticamente i ringraziamenti ho ringraziato ripetutamente il presidente Sangalli ma questa sera vorrei ringraziare non solo il presidente se mi permette ma proprio il direttore generale l'Italia e tutto lo staff della Camera di Commercio di Bologna che veramente è stata estremamente efficiente
E produttiva nei nostri confronti approfittare per ringraziare la struttura di Assocamerestero e cominciando dal direttore Esposito da tutti gli altri componenti sia i dirigenti che tutti i funzionari che sono stati veramente impegnati e hanno o condotto questa operazione
In sinergia completa con la Camera di Bologna
Ringraziare
Tutti i presidenti segretari delle camere di commercio nel mondo che fino a quest'ora sono presenti e devo ricordare che sono qua da sabato pomeriggio alle tre quindi l'abbiamo costretti da sabato pomeriggio alle tre sino a questa sera partecipare le nostre riunioni domani continueranno con incontri UA Antoine
E in questo mi è venuto in mente io ho studiato mi facevano studiare la Divina Commedia memoria mi tempi quasi tutta la devi allora questi sono luoghi dove ci si viene sono Wolf di di culture dove ci si viene per imparare anche Dante diceva giustamente hub bensì impinguare Aki non si vaneggia e noi non abbiamo fame già altro abbiamo continuato
Ad apprendere
E direi come conclusione
Missione compiuta
Secondo me
Lassù camere essere il sistema delle Camere di commercio italiane nel mondo hanno compiuto la loro missione e perché siamo venuti per dialogare e incontrare le istituzioni e ci siamo riusciti abbia avuto tutte le istituzioni presenti dialogare per porre i nostri problemi per porre le nostre istanze tra le quali anche quella che diceva Mastrobuono la necessità di accelerare i tempi togliere tutta la parte burocratica che la parte pubblica venga maggiormente incontro alle Camere di commercio siamo venuti per conoscere imparare sensibilizzarci
E quali migliori di maestri non abbiamo avuto questa sera
Anzi io mi chiedo ma se gli italiani con sono così bravi come abbiamo questa sera qui ma perché non andiamo bene
Grazie siete veramente bravi
Siamo venuti anche per farci conoscere
E abbiamo avuto una visibilità notevole io non ho mai visto tanta Nidia giornali televisione come in questa convention che c'è stata molte grazie abbiamo necessità di farci conoscere
Perché se ci conoscono dobbiamo poi essere utilizzati dobbiamo essere integrati al sistema
Camerale italiane e questa è una nostra esigenza l'abbiamo posta molto chiaramente a parte i vari sportelli unici non unici
Che comunque non lo sportello ce l'abbiamo già come in mente e l'abbiamo sempre fatto perché siamo i primi e i più disponibile a collaborare con gli altri partner del sistema italiano
Lo siamo sempre siamo veramente disponibile anche perché siamo privati e la decisione di collaborare non viene mai
Da una da un edificio office che magari a Roma in un'altra parte lo decide il Presidente che sul luogo quindi la decisione rapida e immediata
E come ho detto ieri ripeto oggi quando troviamo nelle altre istituzioni delle persone normali è facilissimo
Collaborare siamo venuti per incontrare gli operatori economici e questo lo faremo sicuramente cominciando da domani della certezza di poter fare anche del business
E vorrei proprio concludere dicendo è stata fatta una domanda qua al quale Sanza ha risposto ci vuole dell'ambizione
Noi siamo ambiziosi noi siamo veramente ambiziosi ambiziosi perché desideriamo far molto bene ma non siamo solo viziosi venendo qua lo sentiamo ancora maggiormente siamo orgogliosi di essere italiani grazie