"La nuova frontiera. I rapporti economici tra Italia e Paesi dell'Est" 2° convegno internazionale sulla riunificazione europea con il patrocinio di: Comune di Bologna, Provincia di Bologna e delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Molise, Puglia, Lombardia e l'Osservatorio parlamentare (presso il Teatro comunale, Largo Respighi 1 e l'ex Sala Borsa del Palazzo D'Accursio, ingresso da Piazza Maggiore 6, 27, 28 29 ottobre 2000)

Questa splendida cornice
Inusuale per una manifestazione di questo genere ma dobbiamo al sindaco Giorgio Guazzaloca io di cuore lo ringrazio a nome dell'Osservatorio parlamentare
L'organizzazione di questo convegno anche la parte logistica di Bologna ha comportato uno sforzo particolare
Il comune di Bologna ha concesso il patrocinio a questa manifestazione ma nello stesso tempo affiancato l'organizzazione l'Osservatorio l'istituto Osservatorio parlamentare anche nella parte organizzativa
Quindi grazie del patrocinio sindaco grazie dell'aiuto dato organizzativo che ci ha fornito grazie all'assessore Enzo Raisi assessore alle attività produttive che sia farti coralmente
Hanno hanno anche concesso loro patrocinio la giunta regionale dell'Emilia Romagna nella giunta provinciale di Bologna
Che ringraziamo si sono aggiunte le regioni Friuli-Venezia Giulia Veneto Abruzzo il Molise la Puglia e la Lombardia tutte hanno concesso il patrocinio per questi lavori grazie ancora
E l'Osservatorio parlamentare per chi non avesse conoscenza opera a Roma come base come sede principale
A come garanti l'onorevole Martino non le vuole Formigoni l'onorevole Donofrio onorevole Masi nasce da un'idea devo dire di Adolfo Urso che assieme al loro appunto garante dell'istituto
Grazie le le delegazioni estere solo le delegazioni estere
Scopo dell'Osservatorio parlamentare è quello di esprimere l'identità comune dei filoni cattolico-liberale nazionale della cultura politica italiana l'attività è quella di organizzare ovviamente convegni convegni di approfondimento corsi di formazione per giovani e quant'altro relativo ad attività culturale
Ampiamente intesa l'attività dell'osservatorio
Estremamente cospicua
Un grazie doveroso agli sponsor importanti
Che non elenco ma vedete naturalmente espressi nel nel tabellone di fondo ci sono stati vicini hanno sollevato l'osservatorio dall'impegno gravoso parzialmente sollevato l'Osservatorio dall'impegno gravoso osservatorio ha organizzato e ha provveduto all'onere di questo impegno da solo l'aiuto principale è arrivato appunto dagli sponsor che vedete elencati grazie al loro quindi
Grazie alle autorità di governo che hanno accettato di partecipare a questo convegno non cito tutti mi limito al ministro Bersani al ministro letta al sottosegretario Ranieri
Un particolare grazie leader del Polo Nord l'onorevole Fini è presente in sala puntualissimo grazie presidente di essere fa
Onorevole Berlusconi e Casini ci stanno raggiungendo
Presto la voce
Se me lo permette anche l'onorevole Fini a Luís presto la voce sponsor presto la voce anche alle regioni per dare il benvenuto alle delegazioni straniere che sono venute cospicue grazie di essere qui benvenuti a Bologna Benvenuti in Italia
Le delegazioni sono rappresentate ad altissimo livello
Cito i capi delegazione fosse personaggi più rappresentativi spero di non dimenticare nessuno cerco di essere anche abbastanza rapido per la Bulgaria il ministro dell'Economia Peter di Ostia l'ambasciatore a Roma di Mitterrand Lazzaro grazie di essere venuti
Riuniamo riuniamo in un un applauso finale magari ringraziamenti lo dico anche nel vostro rispetta così lievito per l'Estonia il ministro delle Finanze Callas l'ambasciatore a Roma giorno
Per
Il Kosovo consigliere del presidente Gasci per la Lettonia il ministro dell'economia al Pascal Vitis l'ambasciatore a Roma terzo il presidente della Commissione affari esteri già primo ministro il dottor Gunther Grass
Per la Lituania il vice ministro agli affari esteri RIM Cuna ASS
L'ambasciatore a Roma
Oh D'Angelis
Per la Moldova il ministro dell'economia cucù l'ambasciatore a Roma Suma per il Montenegro il ministro alle Finanze Ivanisevic il rappresentante della Repubblica di Montenegro a Milano la dottoressa Genchi per la Polonia il viceministro per l'Economia la dottoressa male caccia il ministro plenipotenziario incaricato d'affari Orlov Ski
Per la Romania l'ambasciatore a Roma serba Stati il segretario di Stato ministro dell'industria e commercio ingegner io Anna Romano per la Repubblica Slovacca il segretario è stato il ministro dell'Economia brano
Per l'Ungheria il ministro per l'economia Mattoschi e l'ambasciatore a Roma la dottoressa Giori e Nicola
Ancora
Per l'Albania ambasciatore a Roma che ringraziamo molto leone Curci Ciucci chiedo scusa il viceministro dell'Economia pubblica delle privatizzazioni bello armeni era ambasciatore a Roma Baldassarri Anna il sottosegretario ministro dell'industria commercio Petrosian
La Bosnia il ministro degli affari esteri ricca ambasciatore a Roma alla meta
A posto spero di non aver omesso alcuna citazione grazie grazie
Il
Convegno si sposterà dopo questa mattinata di apertura con la i lavori della seconda della terza e la quarta sessione al Palazzo d'Accursio che la casa comunale in Piazza Maggiore
Per i lavori del pomeriggio per l'intera giornata di domani sabato mentre in questa sede domenica mattina alle nove ci sarà la giornata conclusiva per quella occasione è previsto l'intervento
Dell'onorevole Fini che non mancherà per tutti e tre i giorni e l'intervento anche di Romano Prodi quindi domenica mattina
Nella sede di Palazzo d'Accursio nelle sale
Delle scuderie chiamate Scuderie del cardinal legato sono allestiti del boxoffice che saranno un po'usati anche liberamente per una questione di spazio sia dalle delegazioni estere quindici saranno funzionari
Di stato che illustreranno attività la legislazione in materia di
Di commercio
A chi ne avesse necessità all'imprenditoria colori quali hanno bisogno di approfondimenti e notizie
Nella stessa negli stessi locali
Attività produttive industriali hanno allestito degli spazi italiane hanno hanno allestito degli spazi e sono a disposizione per incontri anche riservati intendo
Un'ultima
Questione ma molto importante per noi
Un messaggio a cui teniamo molto al messaggio del presidente della Repubblica che ha avuto la bontà di inviarci
Questa mattina ne do lettura
Onorevole Adolfo Urso
Il convegno internazionale sui rapporti economici tra Italia e Paesi dell'Est organizzato a Bologna dall'Osservatorio parlamentare
Approfondisce uno dei temi fondamentali per lo sviluppo dell'Unione europea e per il ruolo dell'Italia nel processo di allargamento
L'Unione europea sta compiendo passi ulteriori verso l'integrazione politica
La carta dei diritti all'approvazione del prossimo Consiglio d'Europa Nizza intende assegnare il passaggio ad un sistema di valori sentiti e praticati come autentico patrimonio comune della democrazia europea
Fra gli Stati che partecipano al convegno alcuni si accingono a far parte dell'Unione Europea altri attraverso un legame duraturo
Di pattern avviato aspirano all'ancoraggio in uno spazio di democrazia di libertà fondato su una identità storica e culturale
L'Italia è orgoglioso di avere contribuito dall'inizio alla costruzione europea e di aver sempre considerato l'allargamento una responsabilità è una priorità per l'Europa
Questa vostra iniziativa
Arricchisce l'impegno del nostro Paese per la cooperazione con tutta l'Europa centro orientale nell'economia nella cultura nella ricerca nella sicurezza nella lotta contro la criminalità
A tutti voi riuniti in questa comune riflessione
Rivolgo un cordiale saluto con l'incoraggiamento a proseguire il cammino
Intrapreso verso una comune realtà europea di libertà e prosperità economica Carlo Azeglio Ciampi
Grazie al Presidente
Veramente un'ultimissima cosa
I nostri ragazzi ragazzi dell'Osservatorio parlamentare
Ragazzi studenti laureati
Ricercatori a volte anche qualificati professionisti
Sono le persone
Che a me stanno più a cuore sono sono quei ragazzi che non solo oggi ma durante tutto l'anno pongono allora intelligenza il loro tempo a disposizione dell'Osservatorio parlamentare con carattere assolutamente volontario intelligenza e il tempo che sono il patrimonio migliore che ha la persona
Io popoli voglio ringraziare affettuosamente per il sacrificio dietro questo impegno ci sono tre mesi di lavoro loro sono stati presenti quotidianamente
Disinteressatamente con grande spirito di sacrificio l'incontrerete perché svolgono il servizio di staff in questi tre giorni
Sono distinguibili Simi quando vi capiterà di incontrarli
Vi chiedo di farmi un sorriso solo un sorriso se lo sono meritato davvero grazie grazie tante persone
Abbiamo qui al tavolo tre ospiti di riguardo
Oltre naturalmente
L'onorevole Fisichella l'onorevole Martino che parteciperanno alla tavola rotonda successiva
Abbiamo il sindaco Giorgio Guazzaloca abbiamo il professor Fabio Roversi Monaco rettore dell'Università di Bologna e abbiamo il dottor Romano Volta presidente dell'Associazione industriali di Bologna io li inviterò
A dare il loro saluto
E iniziando dal Giorgio Guazzaloca sindaco di Bologna prego sindaci
Sono lieto di rivolgere il saluto della città di Bologna
E il mio personale benvenuto alle autorità al ministro Bersani ai rappresentanti delle istituzioni del mondo politico ad esperti e studiosi agli esponenti delle associazioni imprenditoriali
Che sono oggi presenti al secondo convegno internazionale sulla pianificazione europea
Saluto i ministri del Paese dell'Est europeo che sono giunti a Bologna in gran numero
Credo che sia la prima volta che in Italia si registra in occasione di un convegno una loro presenza così nutrita e così qualificati
Un ringraziamento lo porgo l'onorevole Adolfo Urso e agli animatori dell'Osservatorio parlamentare ai quali si deve l'organizzazione
Di questa tre giorni di lavori che per la sua ampiezza per la qualità degli interventi si preannuncia come una tappa fondamentale
Nell'approfondimento e nella definizione dei rapporti economici tra l'Italia e i Paesi dell'Est europeo
Lo dimostra la partecipazione di esponenti di primo piano del mondo politico ed economico nazionale
Lo dimostra il fatto che alla sessione conclusiva del convegno interverrà il presidente della Commissione europea Romano Prodi
Segno evidente che questo appuntamento di Bologna e viene da tutti considerato come un momento di estrema importanza per indicare le prospettive dell'Unione Europea
Credo che questa occasione di dibattito di confronto siano decisive per definire concretamente il futuro del nostro continente
Si discute a volte anche animatamente sul futuro dell'Europa unita ma non sempre sembra di cogliere l'auspicabile partecipazione corale a un tema di così grande attualità di così grande importanza anzi il rischio che il dibattito non coinvolga sufficientemente le forze economiche e più in generale i cittadini
Tanto da far apparire l'Europa comune Tita distante mentre dovremmo tutti sentirla vicina e pulsante
Anche per questo motivo il percorso finora compiuto è stato contraddistinto da grandi speranze dà risultati non sempre in sintonia con le attese
Ciò deve essere motivo di una profonda riflessione e nello stesso tempo deve spingerci a raddoppiare gli sforzi per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati
In questo senso svolgeva volgere lo sguardo verso l'est europeo e necessario ed è urgente
Sono caduti Mollica ovunque si sono estesi i principi di libertà nei quali noi abbiamo sempre creduto
Libertà di pensiero libertà di operare libertà di esprimere tutte le potenzialità
Di cui ciascun cittadino e ciascuna società sono portatori
Oggi per fortuna tutta l'Europa si richiama questi principi e dobbiamo cooperare collaborare perché essi acquistano vigore in ogni Paese
è quindi necessario confrontarsi
è necessario percorrere tutte le strade che favoriscono una reale integrazione si tratta di un percorso obbligato
Solo così l'Europa diventerà realmente un soggetto in grado di esprimere un suo reale peso sullo scacchiere mondiale
In questo contesto l'Italia può svolgere un ruolo decisivo
Tradizionalmente abbiamo sempre mantenuto una porta aperta verso l'est europeo ma oggi rischiamo specie nel campo delle relazioni economiche di vederci superare dall'attivismo di altri paesi europei ed extra-europei
è significativo che da oggi questi temi vengono trattati e discussi proprio a Bologna
Bologna città tradizionalmente aperta al dialogo e al confronto
La nostra università è la più antica d'Europa e ha rappresentato nei secoli un punto di attrazione per le più acute intelligenze italiane e di tanti altri Paesi Bologna quest'anno capitale europea della cultura riconoscimento ha una vocazione che fa parte dei nostri cromosomi e che abbiamo onorato con un qualificato programma di mostre di convegni e di manifestazioni internazionali
Ma a Bologna anche una città nella quale si è sviluppato un forte tessuto industriale fatto principalmente di piccole e medie aziende di imprese artigiane cooperative commerciali che ha nell'esportazione la sua punta di diamante
In questo quadro forti e radicate sono i rapporti economici con i paesi dell'est europeo
Bologna e l'intera Emilia-Romagna sotto il profilo imprenditoriale hanno creato un vero e proprio modello industriale che è stato studiato imitato in tutto il mondo
Non è un caso che nella nostra provincia quest'anno il tasso di disoccupazione sia ridotto al due virgola tre per cento
Siamo sostanzialmente alla piena occupazione
Non solo la volontà di crescere di affrontare nuove sfide ha fatto sì che tra queste more così ricca di storia e di tradizione anche la new economy abbia subito trovato terreno fertile per la sua affermazione
Nel giugno scorso abbiamo ospitato la conferenza internazionale dell'OCSE sulle piccole e medie aziende e in quell'occasione il modello industriale bolognese ed emiliano romagnolo è stato studiato proprio per l'opportunità che esso apre per i Paesi in via di sviluppo
Opportunità che si presentano ancor più per i Paesi dell'Est europeo ai quali siamo vicini sia geograficamente sia per i rapporti che storicamente si sono instaurati
Per queste ragioni il convegno sulla nuova frontiera
Ha in sé tutte le potenzialità
Per dare un forte impulso ai rapporti economici tra l'Italia e i Paesi dell'Europa orientale per fornire solide basi al progetto di unificazione europea
Da Bologna può partire un messaggio chiaro e compiuto per la nuova Europa un messaggio di libertà di fratellanza un messaggio che avvicini realtà che per troppi anni sono stati divisi dai muri dell'ideologia
Proprio la sconfitta di certi ideologi e ha aperto la via al confronto e al dialogo ora dobbiamo percorrere assieme con un obiettivo preciso offrire a tutti un futuro migliore
Una più stretta collaborazione politica ed economica può essere la chiave per creare anche in questi Paesi un forte tessuto industriale che garantisca la crescita e lo sviluppo
Questa è la base per dare un maggiore equilibrio alla costruzione europea per garantire a tutti all'interno del loro paese di appartenenza opportunità di lavoro in modo da limitare anche i flussi migratori
è questa la nuova frontiera che davanti a noi è questa la sfida che dobbiamo raccogliere è questa la collaborazione che dobbiamo offrire a chi vuole crescere dopo anni di buio
è questa la speranza che devono poter coltivare quanti hanno fiducia nella nostra capacità e nella nostra lealtà
In questo convegno ne sono certo possono essere create le basi per stabilire rapporti nuovi efficaci e produttivo
In questo convegno politici e imprenditori possono trovare la sintonia necessaria per compiere quella grande apertura verso l'est europeo che i tempi richiesti
Ed è con questa convinzione che ritrova tutti voi il mio benvenuto era augurio di buon lavoro grazie
Do il benvenuto al l'ambasciatore Romano che è arrivato questo momento benvenuto ambasciatore e al
Per la Slovenia al Segretario di Stato al Ministero delle relazioni economiche gabelliere Seck e il ministro plenipotenziario dottor Peter
Avrebbe in questo ambito ha dovuto parlare il presidente Errani della provincia sapevano per la verità che non nella regione chiedo scusa lapsus ma sapevamo che aveva impegni inderogabili
Ci dice mi auguro
Che sull'importanti temi del convegno ricchi di interesse e di sviluppo si possono svolgere una discussione scevra da letture politiche di breve respiro ma orientata invece all'effettiva costruzione di proficue collaborazioni internazionali firmato Vasco Errani
Grazie al presidente
Professore
Si può accomodare professor Roversi Monaco rettore dell'Università di Bologna
Grazie rivolgo un saluto dell'Università di Bologna ai rappresentanti dei governi dei Parlamenti
Agli uomini politici di cultura amministratori che sono qui in questa circostanza
Che segna a mio parere un momento di grande rilievo
Di grandissimo rilievo
Essendo qui con i rappresentanti di tanti Paesi dell'Europa che un tempo chiamavamo dell'Est
Non posso non ricordare le difficoltà enormi che avemmo in epoca abbastanza recente
Mille novecentottantotto per consentire a Dubcek di venire qui in Bologna e per consentire a Sakharov di poter esprimere il suo sdegno
Nell'aula magna di Santa Lucia
Le cose sono molto cambiate
Le cose sono molto cambiate
Scusate se mi permetto di fare una valutazione che risente certamente dell'angolo di visuale
Dal quale parlo il tema è quello dell'economia
Anche se ha aperto a una serie di altre sollecitazioni
Negli incontri che si affiancano al convegno principale
Io però credo che l'integrazione se non è anche integrazione culturale integrazione non sia e non possa essere
C'è stato un epoca in cui certamente integrazione economica integrazione culturale potevano procedere di pari passo
Ma i moderni strumenti tecnologici
Internet e non solo interne
Consentono sviluppo formidabile
Dei rapporti economici accelerando i processi
E vero
Le medesime fibre ottiche possono portare con estrema rapidità
Messaggi di tipo culturale
Ma i tempi dell'integrazione culturale non sono i tempi di internet
Non basta ci vuole qualche cosa di più qualche cosa di più significativo
E allora vorrei ricordare quello che ha fatto sistema universitario nazionale
E internazionale europeo attraverso la conferenza europea dei rettori
Per agevolare questa integrazione
In particolare qui in Bologna
Con un poco di presunzione se volete certamente con molto orgoglio
Qui è stata firmata la Carta delle università
Nel mille novecentottantotto che il primo documento scritto che esista
Sui principi e le regole fondamentali di vita dell'università in tutto il mondo nacque come Carta europea ma fu firmata dei rettori di tutte le principali università del mondo
Quattrocentocinquanta in un solo giorno
Un giorno che molti spero ricordino
Qui l'anno scorso il diciannove di giugno
Ventinove ministri europei
E non soltanto dell'Unione europea quindi
Hanno firmato un documento che individua uno spazio comune europeo per l'educazione universitaria
Fissando anche di principini
Operativi anche e fissando date scadenze biennali per gli incontri il prossimo incontro sarà Praga e decennale per l'adeguamento dei curricola e degli ordinamenti didattici che rappresentano qualcosa di più di uno spicciolo di una eventualità
Qui è stato costituito da pochissimo da poche settimane
Un osservatorio permanente per la tutela delle libertà accademiche
Sia quelle degli studenti sia quelle dei docenti cui partecipa con l'Università di Bologna la Conferenza europea degli obiettori l'UNESCO e l'ONU
Quindi c'è una vocazione Bolognese in questa direzione
Ed è una vocazione che viene da lontano
Da molto lontano
Noi percorriamo strade già percorse
E torniamo finalmente alle nostre radici di intellettuali europea
Il nome di Vaccari
Poi professore ad Oxford
Il nome di quel grandissimo intellettuale europeo che fu Erasmo da Rotterdam
I collegi
Che nacquero nell'esperienza bolognese che poi purtroppo fu abbandonata per svilupparsi in Inghilterra
Ma il collegio di Spagna
A oltre seicento anni e ininterrottamente è stato appena il collegio ungarico Illirico che dipendeva dalle diocesi di Peck e poi da quella di Zagabria
è stato ricostituito
Ed è qualche cosa di fortemente significativo
A mio parere
Lo sviluppo dei rapporti economici
Non deve status sottovalutare questo aspetto
Che può essere valorizzato per i più e più profitti con interventi economici che spesso sono di scarso rilievo ma hanno un grandissimo ritorno
Quando
Alcune università escluse per motivi politici dalla firma della Carta delle università vennero negli anni successivi
E ricordo per tutte le università di Vilnius che venne con il corpo accademico e decine di studenti
Quando
L'arte in questo caso non la cultura
Si manifesta con il gesto di grandissimo significato rappresentato al concerto di Muti a Sarajevo
Beh si vede
Che non basta l'unione economica
Che pure è fondamentale
E che pure viene affrontato perché c'è una tavola rotonda sul mercato del sapere l'innovazione tecnologica come motore di sviluppo e di integrazione
Allora
Questo integrarsi di attività economiche imprenditoriali nel segno dell'innovazione che coinvolge anche l'università e che coinvolge anche la cultura diventa un aspetto fondamentale
E questo che a nome del corpo accademico di Bologna ringraziando per la considerazione in cui c'avete tenute voglio dire ai convegnisti grazie
Usate dobbiamo essere rapidissimi ma non posso esimermi da dal fare
Una considerazione suoi concittadini professor Roversi presenti al tavolo ne hanno ricordato che lei domenica cioè dopodomani lascerà l'incarico dopo martedì
Due giorni in più lascia l'incarico di rettore dopo quindici anni di attività io credo che Bologna avete fatto
Io
Io non volevo dirlo
Io non volevo dirlo perché è un parere personale ma questo applauso me lo strappa la persona che mi ha ricordato questo evento mi anche anche aggiunto nel più grande elettore che l'unico che la città di Bologna abbiamo
Approfitto ancora per l'Ucraina
è presente in sala l'ambasciatore Mudima che distanza Roma grazie di essere venuta ambasciatore
Il dottor Romano Volta presidente dell'Associazione industriali di Bologna
Autorità gentili ospiti
In qualità di presidente dell'Associazione industriali di Bologna
Ho il piacere ed anche l'onore di portare il saluto degli imprenditori bolognesi
Ai rappresentanti del nostro governo e dai rappresentanti dei governi amici dei paesi dell'Est
Nonché a tutte le personalità di altissimo livello
Che animeranno i tre giorni di questo convegno
Nello scorrere il titolo del convegno mi è tornato alla memoria
L'uomo che nel mille novecentosessanta
All'alba di anni di speranze di tutti cambiamento in Europa
Scusa
Affermava
La nuova frontiera di cui io vi parlo
Non è un insieme di promesse
Ma un insieme
Di sfide che dobbiamo affrontare
Da quando John Kennedy pronunciava queste parole sono passate quarant'anni
Venticinque dei quali nel gelo della guerra fredda in Europa
Cinque nell'esaltante speranza di cambiamento Este grazie alle aperture introdotte da Mikhail Gorbaciov
E infine dieci nella transizione di queste nazioni verso l'Europa unita
Una transizione tuttavia non priva di interruzione incertezze
Ma questo processo deve assolutamente continuare
Dobbiamo mettere tutti un grande impegno perché le speranze dei popoli dell'est
Perché le sfide che questa nuova frontiera ci porta sì e no anche le nostre speranze e le nostre sfide dico questo come cittadini e come imprenditori di queste città
A un decennio dall'inizio del processo di transizione
Come imprenditori bolognesi e italiani in generale possiamo dire che un tratto di strada è stato compiuto nell'integrazione dell'economia e coi Paesi dell'Est
Ma vi è ancora molto anzi moltissimo che deve essere fatto
Vi cito pochi dati
Per semplificare quanto vi dico sui mercati pecco quindi mercati che raggruppano l'insieme di questi paesi la Germania vende Mersey per oltre quarantadue miliardi di euro contra appena i quattordici dell'Italia
La quota del mercato interno dei pentiti è tenuta dai paesi pecco risulta pari al quattro virgola nove per cento nel nostro Paese contro l'otto virgola sei per cento in Germania
Ciò vuol dire in altri termini che non solo vi è maggiore successo e forza della Germania nei mercati di quest'area ma vi è anche maggiore integrazione con le loro reciproche economia
Nell'ambito specifico di Bologna tuttavia debbo rilevare che l'evoluzione e abbastanza positiva poiché dal mille novecentonovantasette
Ovvero dall'instaurarsi effettivo dell'era dell'euro
La variazione percentuale media hanno ma è stata del più sei virgola sette per cento per le esportazioni e del più quattordici virgola quattro per cento per le importazioni
Una crescita che è superiore a quella dell'Emilia-Romagna e di tutta l'Italia ma nello stesso periodo tuttavia la Germania e cresciuta ancor più velocemente
In altri termini possiamo dire che gli imprenditori italiani e noi bolognesi in particolare abbiamo raccolto la sfida dei nuovi mercati
La sfida di una nuova cooperazione ed anche se volete di una nuova competizione proveniente dall'Est
Ma ritengo che non facciamo abbastanza
Non siamo i primi della classe in Europa e non stiamo recuperando posizioni su di loro
E alla luce di questo dunque che io sprono me stesso
E i miei colleghi imprenditori a raddoppiare gli sforzi verso questi Paesi
Mentre alle istituzioni locali nazionali e comunitarie chiedo di dare un pieno sostegno perché queste integrazione con queste economie possa procedere più velocemente
Da questo convegno io auspico che possono scaturire proficue riflessioni comuni capaci di aiutarsi e supportarci in questa sfida in cui dobbiamo tutti credere che dobbiamo tutti portare avanti
Auguro quindi ai partecipanti un buon lavoro per questi tre giorni e ringrazio di essere convenuti così rumeno numerose grazie
Grazie al dottor volta
Enzo Raisi assessore alle attività produttive tra i promotori di questo convegno un'anima importante prego dottoressa
Quando mi sono posto il problema di imparare questa relazione ho cercato di capire innanzitutto che rapporto potesse avere una comunità locale
All'avanguardia come Bologna con economie in transizione che a undici anni dalla caduta del Muro e quelli di Berlino
Hanno ancora un quadro assai complesso
Ha scritto un noto editore kosovaro
Che quando non conosciamo la fine di un fenomeno la chiamiamo transizione c'è un accento di amarezza in questo ma non direi che vi devono essere dubbi almeno sui due carte del processo
Infatti penso che sia chiaro a tutti che la transizione parte dalla fine di un sistema totalitario diffuso e dalla dissoluzione delle strutture statuali ed economico economiche connesse l'approdo finale vitale transizione siano intenzione negli atti formali di gran parte dei Paesi qui convenuti
Nell'integrazione delle strutture economiche politiche dell'unione europea e l'adesione in forma più o meno ufficiali alle strutture di sicurezza e difesa dell'alleanza atlantica
Pur mantenendo i migliori rapporti possibili con la Russia e con alcuni su alleati all'interno della Comunità di Stati indipendenti
Più complessa invece ci sono rivelate le modalità attraverso cui il processo di transizione si sta dipanando
Abbiamo infatti imparato e stiamo imparando tutti molto da questo processo di transizione
In primo luogo non solo i Paesi dell'Europa centrorientale hanno dovuto ripensare daccapo le strutture statuali e organizzative interne e la regolamentazione della vita civile ed economica nel territorio in cui esercita la propria legittimità
Legittima sovranità ma anche lo incidentali siamo stati costretti a ripensare al fine di poterli trasmettere quali siano sia l'elemento indispensabile che sulla base di una stabile democrazia politica e di una collina di mercato competitiva sia gli elementi più fine Complessi che rendono o possono rendere effettive la democrazia politica e la concorrenza sui mercati
In secondo luogo gli avvenimenti di questi anni nei vari Paesi in transizione ci hanno ridati
Ci hanno ideato una prospettiva è un realismo storico che avevano perso negli anni della pax nucleare in cui noi europei ci sentivamo sospesi ma paradossalmente assai saldi è stato il sì sul baratto Della guerra finale
Così qualcuna vagheggiato con la dissoluzione dell'Unione Sovietica una fine della storia come se la stessa avesse un andamento pressappoco rete ligneo verso una inevitabile obiettivo finale e catartico
Il processo di transizione che ci ha insegnato che le cose non stanno così ovvero che i processi storici possono essere circolari nel senso che nessuno di noi avrebbe immaginato un ritorno così accentuato ai conflitti effettive culturali sul piano dell'entità etno linguistica di Giosa cani seminati secoli io ondivaghi come appunto appaiono essere molte delle dinamiche economiche strutturali dei paesi interdizioni che vedono momenti di accelerazione succedersi a momenti di rallentamenti estasi
In quasi tutti i Paesi però il succedersi di accelerazioni e decelerazioni non ha mai comportato l'inversione di marcia
Anche nei casi in cui soprattutto nella prima metà degli anni novanta la delusione della popolazione per difficoltà della transizione ha riportato al potere su basi però democratiche di alternanza i partiti eredi del partito unico
Indietro insomma non si torna tutt'al più si rifà si rimane fermi come in Bielorussia
O la Repubblica Federale aiutare l'ex dittatore Milosevic o piuttosto come nei casi Nicolas e votazione Kosovo da stessa Serbia in cui si deve parlare di ricostruzione delle colonie ed anche delle coscienze piuttosto che di vera transizione
Estate Bologna e Lester
Fatte queste considerazioni di base su cosa effettivamente sia tradizione su come essa sia un fenomeno che costringa tutti ad imparare qualcosa iniziando dalle fondamenta
Economico politica ma anche culturale su come la transizione sia un processo ondivago proprio perché riguarda un cambiamento strutturale che ha molti amici che spingono sull'acceleratore ma anche svariati nemici che spingono sul freno
è legittimo chiedersi cose uno economia è una comunità locale all'avanguardia sul pianto antitaliano ed europeo come quella bolognese possa dare o abbia dato al processo di transizione
Per farlo cioè per capire in che modo Bologna
E la sua realtà economica istituzionale possa fare la sua piccola grande parte nell'agevolare ottenere essa stessa vantaggi dal processo di transizione bisogna che ben distinguiamo i criteri e relativi parametri con cui classifichiamo i Paesi dell'Est
Per dirla quelle felice parole convegno come la frontiera più vicina e la frontiera più lontana
I criteri e parametri di riferimento sono riscontrabili sia in quei di Copenaghen del novantatré alla base del processo di allargamento dell'Unione Europea
Ho ancor meglio in quelli a più completi del libro bianco di campi del novantacinque sia in quelli degli economisti
In quelli che gli economisti della Banca europea per la cui costruzione e lo sviluppo utilizzano nel loro rapporto annuale sulla transizione i vincoli di bilancio statale assai laschi dell'era comunista a fronte di una produzione insufficiente la quantità di monete così immesso sul mercato
In assenza di un sistema realistico depressi si traducevano in infrazioni misurabile nella lunghezza più o meno accentuata delle code davanti ai negozi
Con la liberalizzazione i prezzi si forno liberamente sul mercato e la doverosi non vi siano ha portati vincoli di bilancio più restrittivi intarsio l'inflazione vera atteso a galoppare
Oggi alcuni Paesi come la Repubblica Ceca l'Estonia Lituania è la Lettonia che sono qui presenti hanno mai tassi di tipo europeo occidentale
Polonia Ungheria Slovenia anche loro qui presenti tassi al di sotto del dieci per cento
Negli altri casi o l'infrazione ancora fuori controllo
Come in Romania Moldavia
Bielorussia Russia Ucraina oppure tassi d'inflazione bassi sono il risultato o la concausa di una rilevante sofferenza dal lato della disoccupazione come in parte in Bulgaria Slovacchia ma soprattutto in Corasmia volte donna Albania Macedonia
Caso a parte
è il disastro totale da Repubblica Federale ricordate
Ebbene nell'ambito della stabilità mappa economica
Per entrare nell'Unione monetaria il nostro Paese ha dovuto imparare a essere più parsimonioso che nel passato ed avere un sistema fiscale in grado di garantire un gettito adeguato
Anche se chi vi parla dei diritti ritiene che vi sia necessità di minare
Gli enti locali anche a Bologna
Vedo l'amico Galletti qui fra l'altro hanno dovuto contribuire contribuiscono in maniera pesante a risultato di un bilancio pubblico sano per rispettare il patto di stabilità in Terna che è l'equivalente di quello firmato tra i paesi dell'unione monetaria
In questo campo in duramente possiamo dire di stare sperimentando e quindi poter comunicare all'amministratore dei Paesi ospiti
Tecniche per quanto possibile avanzate di controllo di gestione di miglioramento delle procedure di spesa di diminuzione della vessazione burocratica dei cittadini dell'impresa
Nonché di un impegno diffuso nell'acquisizione di tecnologie informatiche che ci renderanno a breve in grado di utilizzare al meglio i sistemi ad asta di internet per diminuire i costi delle forniture di beni i servizi
Il secondo i criteri del collega di penetrazione liberalizzazione e concorrenza dell'economia
Indubbiamente dal punto di vista della privatizzazione il nostro Paese potrebbe definirsi un maestro che ha raggiunto il diploma ma sta ancora studiando la laurea
Infatti pur non avendo i problemi iniziali
Di privatizzazione strutture di distribuzione ed industria ad alimentare e non superi era leggera che i Paesi dell'Est hanno avuto e in molti hanno mai brillantemente superato come per esempio la Polonia la Repubblica Ceca e l'Ungheria
Ci siamo trovati di fronte alla necessità di privatizzare recentemente punti nevralgici dell'economia come sistema bancario inganni sistemi e reti trasporti energia Tremonti telecomunicazioni
E grandi complessi di base in difficoltà acciaio metalli non ferrosi petrolchimica
E voi stessi come gran parte dei paesi centro orientali non possiamo dire di avere concluso
Nemmeno a livello locale il processo può dirci concluso anche noi a Bologna
Abbiamo un'esperienza come le farmacie comunali e diamo la giusta tensione europeizzazione per ulteriori interventi nel campo delle municipalizzate e possiamo trasmette alle ai nostri ospiti
La privatizzazione tout court demoni poi gli però non va non porta asse a a sé stante benefici decisivi
La liberalizzazione cioè l'apertura dei mercati nuovi concorrenti necessità di un impianto normativo
Atto lo scopo e in alcuni casi di istituzioni che transitoriamente s'mantelli no i tasselli che supporta il monopolio precedente e che colpiscono abusi di posizione dominante e concentrazione eccessiva
A livello nazionale non siamo arrivati per primi nella legislazione antitrust
Ne possiamo esclude delle pecche come per esempio nella regolazione del sistema bancario che secondo molti esperti ha come obiettivo apparentemente superiore quello della stabilità piuttosto che quello della concorrenza
A livello locale partecipiamo mai da molto tempo agli sforzi culturali e progettuali per creare l'autorità di regolazione dei mercati nei tipici monopoli locali delle municipalizzate
E d'altra parte osserviamo con sempre maggiore attenzione lo sviluppo della concorrenza sopra locale delle stesse municipalizzate nel campo soprattutto dei sistemi a rete acqua rifiuti energia trasporti e che le multe telecomunicazione
Quindi anche in questo campo abbiamo l'esperienza peraltro recente ed in itinere da comunale alle amministrazioni paese cento rintanati
Fa un certo effetto
Destrutturare in questo modo è parte essenziale nel sistema economico di mercato
Ma fa ancora più effetto pensare che le carenze anche in uno solo di questi campi possono distorcere fenomeni fondamentali come il comportamento dei soggetti che vogliono vendere e di quelli che vogliono comprare merci servizi
E dei soggetti che si vogliono evitare e di quelli che vogliono finanziare investire
In uno di questi campi amministrazioni ma ancor più in Paesi Bologna hanno un'esperienza straordinaria e tanto più valida per i Paesi d'Europa centro-orientale quanto più si osservi successo le imprese stesse e allo stesso tempo si continua a dire
Un sistema giudiziario nazionale civile amministrativo e nel sistema nazionale credito e finanziari sicuramente con gravi difficoltà
Questi alcuni altri criteri sono quelli assai più sensibili la disciplina aiuti lo Stato successivi la politica agricola comune suoi aiuti connessi a fondi strutturali comunitari fanno parte del cosiddetto acquis comunitario
Che ISC cosiddetti Paesi del gruppo di Lussemburgo Repubblica Ceca Polonia Ungheria Estonia Slovenia e Cipro che hanno iniziato le pratiche di adesione novantotto e quelle di Helsinki
Che amnistiato nel Duemila
Devono raggiungere per accedere al mio europea
In questo campo dei rapporti con strutture normative europee nel
Di collaborazione che favoriscono questo storico appuntamento al di là dei criteri di giudizio la nostra esperienza tecnica è necessario che tutti abbiamo la giusta tensione politica allargamento dell'Unione Europea
Giochi fatti ribadirlo anche da parte nostra che si tratta di un appuntamento storico che ci vede ci deve vedere impegnati a tutti i livelli amministrativi ma anche come singoli studi cittadini
La ristrutturazione l'economia era in Italia e loro rapido svolgersi all'economia centrali ed invisibile anche nei dati di commerci internazionali intercorsi in questi anni tra la provincia bolognese e quegli stessi Paesi tra il novantatré novantanove l'esportazione dei paesi centro in tali l'esportazione da Bologna verso questi Paesi
Ha avuto un incremento del più otto virgola nove per cento
Più centotrentasette per cento in alcuni casi come Botero che pesa governa
E nei Paesi baltici tra il novantanove settantaquattro cinquantuno per cento
In secondo luogo si nota che sicuramente presi mercati rappresentati del Paese sentimentali sono ancora modesti per le nostre esportazioni si va dall'uno virgola otto per cento alla Polonia dall'uno virgola sei per cento la Russia allo zero virgola sette per cento in Ungheria
Specularmente dal lato dell'importazione da questi Paesi
Esiste una dinamica assai spiccata diffusi come Charlie molto superiore alla pressione mediana totale tra novantatré e novantanove più quindici virgola uno per cento in termini nominali
Ciò ha riguardato soprattutto il Paese gruppo di Helsinki più trentaquattro virgola sei per cento
Anche in questo caso le quote sono sicuramente piuttosto modeste Siva dall'uno virgola nove per cento la Slovenia allo zero sette dell'Ungheria allo zero virgola cinque di Polonia
Complessivamente invece sommando il tre virgola sei per cento del gruppo di Lussemburgo
L'uno virgola due per cento del gruppo Diversity e l'uno virgola per cento di altri paesi ci giunge a un cinque virgola otto per cento che rappresenta più o meno un terzo dell'importazione del nostro principale fornitore che la Germania
Il tessuto industriale della nostra regione caratterizzato da un sistema di piccole e medie imprese
Fa delle criticità del dinamismo del cliente il coraggio imprenditoriale la chiave del suo successo
Questo modello e ormai riconosciuto a livello internazionale ed è portato come esempio di sviluppo ai Paesi che oggi stanno intraprendendo un processo di integrazione nell'economia moderna
Bene
Forse nessun'altra realtà si potrebbe prestare con altrettanta efficacia ad una patria scippi curata industriale in via di sviluppo
Ove più che la dimensione aziendale contano la progettualità e lo spirito d'iniziativa qualità di cui l'imprenditore bolognese e della nostra regione ha sempre dimostrato di essere in possesso tanto da farne un elemento distintivo
Alla luce di quanto detto spicca abile che si è sempre più fitto il netto e la possibilità di creare relazione al fine di permettere una efficace incontro tra la nostra imprenditorialità e la possibilità di sviluppo verso l'Europa centrorientale queste ruolo che debbono avere gli organismi istituzionali di ogni Paese non solo a livello centrale
E questo e quello che ci si propone di realizzare anche nella nostra regione tramite iniziative come questo convegno tutto questo ricordo che questi sforzi non sono dettati da una semplice opportunità da cogliere
Ma da una vera e propria necessità ormai improcrastinabile di portare sviluppo e conoscenza per la creazione di una grande casa europea allargata d'Oriente
Dalle fondamenta economiche solide e con un vasto orizzonte di cooperazione di crescita
Crescita che può essere garantita in modo costante anche dal ricorso alle cosiddette nuove tecnologie che possono rappresentare il fattore di decollo complessivo dei sistemi industriali che andremo a creare inoltre necessario avere la capacità di scommettere sul futuro realizzando gioia dentro produttive con i Paesi dell'Est non solo per i bassi costi ma con l'obiettivo di lungo periodo di realizzare vere e proprie partnership di processo
L'idea non sostanza e quella di passare dal made in Italy al made by Italy ovvero considera consolidare nel mercato globale il know how italiano a prescindere dalla localizzazione processo produttivo
Come credo l'importante famoso industriale giapponese
Passare dal concetto mai Bic Mac Business Week recanti al concetto metti business imprecando
In conclusione di pari passo con l'evoluzione dei rapporti istituzionali
E da Liberazione dei mercati integrazione nostro territorio con l'economia cento quintali è destinato ad aumentare oggi apparentemente non se ne può più dedurre una sinto ossia un punto finale
Non ci resta dunque che lavorare e Bologna e pronta a continuare a fare la sua parte di qualcosa di più grazie
Grazie all'assessore analisi soprattutto per quello che ha fatto per questo convegno dei problemi che ha risolto lascio la parola all'onorevole Adolfo Urso motore dell'Osservatorio parlamentare
Prego
Certo io il dovere
Come
Uno degli organizzatori di questa iniziativa di ringraziare tutti gli altri mi hanno coadiuvato ovviamente Massimo Arlecchino segretario generale l'osservatorio Enzo Raisi e tutti i ragazzi giovani ricercatori
Che con noi hanno collaborato in questi mise a realizzare questo convegno che abbiamo fortemente voluto e che abbiamo ideato
Nel mese di maggio e che cade oggi in un momento particolare del nostro Paese in una fase politica caratterizzata inevitabilmente più dallo scontro che dal confronto
Siamo in campagna elettorale
In un'aspra campagna elettorale in una lunga campagna elettorale
Ma dobbiamo nel contempo decidere e non deve farlo solo un governo su questioni che impegnano le prossime generazioni
Il futuro che la nostra nazione per l'intero secolo che si apre
Dobbiamo decidere a Nizza
Se come gli unificare l'Europa la nostra Europa dopo un secolo il Novecento caratterizzato da tre guerre mondiali combattute soprattutto in Europa
Anche la guerra fredda è stata infatti una lunga terribile devastante guerra mondiale che ha diviso e lacerato innanzitutto il nostro continente la nostra Europa
Per quasi cinquant'anni e che ha visto la fine trionfare la libertà sul totalitarismo
Appena undici anni fa
Per questo anche per questo forse a manifestare a Nizza è giusto che ci vada chi ancora rivendica l'eredità comunista cioè Fausto Bertinotti
Mentre è giusto che noi qui in questa sede salutiamo con orgoglio e con ammirazione
Con felicità dal profondo del cuore
I rappresentanti di quello che una volta era l'altra Europa l'Europa dell'Est che tanto hanno sofferto per lunga parte della loro vita
Voi ce l'avete fatta possiamo dire che noi ce l'abbiamo fatta a riportarvi in Europa
Siete
Finalmente tornati in Europa e l'Europa vi deve accogliere e ringraziare per quello che non vi ha potuto dare per oltre cinquant'anni per quello che avete subito però oltre cinquant'anni
Ma l'Italia l'Europa e l'Italia in Europa deve decidere nei prossimi mesi per impegnarsi nei prossimi mesi anche sullo scacchiere mondiale a New York nella sede le Nazioni Unite
Per capire per determinare quale sarà il ruolo del nostro Paese
Nei nuovi equilibri e nuovi assetti dell'ONU e quindi del pianeta
Il nostro Paese la nostra Italia
Rischia di essere definitivamente declassato all'azione di serie B
Quello che è accaduto nel mese di ottobre e significativo e purtroppo potrebbe pregiudicare quello che accadrà nelle prossime settimane nel Palazzo dell'ONU
E caduto che l'Italia è stata sconfitta due volte prima nel ballottaggio con la Norvegia per il seggio a rotazione nel Consiglio di sicurezza dell'ONU poi nell'incarico dell'alto commissario per i rifugiati si profila purtroppo dobbiamo dirlo un'altra ulteriore sconfitta diplomatica stavolta davvero pregiudizievoli gli assetti futuri
Nella riforma del Consiglio di sicurezza dell'ONU
Che vedrà d'ingresso probabilmente della Germania e del Giappone quindi delle altre potenze sconfitte nella seconda guerra mondiale
L'Italia rischia di essere l'unica delle potenze sconfitte nella seconda guerra mondiale e l'unica delle grandi nazioni europee a non avere un seggio permanente con tutto ciò che ne consegue negli equilibri mondiali e negli assetti europei
è una prospettiva che dobbiamo scongiurare e contro la quale tutti dobbiamo impegnarci
Italiani residenti in Italia
Di qualunque parte politica e italiani residenti fuori dall'Italia
Alla nostra comunità nel mondo che si è fatta valere gli alla nostra comunità negli Stati Uniti che oggi conta più che mai dobbiamo chiedere di partecipare e di intervenire
Ora lo possiamo fare
Perché abbiamo pagato un debito
Che avevamo nella storia nei loro confronti ora possiamo chiedergli di partecipare al grande progetto della nazione italiana di cui loro fanno parte anche se residenti in altri continenti
Perché Italia finalmente gli ha restituito il diritto di voto
Adesso dobbiamo fare appello perché di fare l'Italia difenda il proprio ruolo le decisioni che saranno prese in dicembre a Nizza e poi a New York non riguardano la sorte di un governo ma la sorte dell'intera nazione per almeno tre generazioni
Proprio per questo deve essere devono essere prese in una logica unitaria con il concorso costruttivo e decisionale di tutte le forze politiche
Di chi oggi governa in questo scorcio finale di legislatura
Ma anche e soprattutto di chi si appresta a governare se gli elettori lo vorranno nei prossimi cinque anni l'Italia ha bisogno di presentarsi a New York con un'immagine forte e unitaria per recuperare se fosse ancora possibile lo svantaggio determinato da una macroscopica serie di errori
Il PD di cui chi guida la Farnesina e responsabile istituzionalmente
L'Italia deve presentarsi a Nizza come ha detto ieri il presidente Silvio Berlusconi che ringrazio dell'intervento che farà oggi che tra poco sarà qui con un documento condiviso anche da chi oggi contrapposto in campagna elettorale
Per avere maggiore peso decisionale e questo peraltro l'auspicio del Presidente della Repubblica
Che è stato eletto e non a caso in una logica unitaria e bipartisan e questo l'interesse del Paese
Abbiamo fortemente voluto un presidente La Repubblica che fosse davvero un presidente con la P maiuscola
Non l'esponente di una parte
Ma come è stato purtroppo il suo predecessore
Ma il rappresentante dell'intera nazione
Lo ringraziamo per questo come lo ringraziamo per il significativo messaggio che ci ha inviato un messaggio che è un contributo certamente non di circostanza
Possiamo dire finalmente era ora abbiamo un presidente di tutta la nazione
Al
A luglio a Carlo Azeglio Ciampi uomo di un'altra generazione
Che ha vissuto in prima persona le terribili lacerazioni del Novecento
Va del nostro saluto il nostro impegno la nostra generazione la generazione dei quarantenni di oggi che ha rischiato anche essa di dividersi di lacerarsi in una contrapposizione da guerra civile strisciante
Che voi proprio a Bologna avete drammaticamente vissuto pagando un prezzo altissimo la nostra generazione Poggi contribuire a riunificare l'Europa e in tal modo anche le conoscenze degli europei chiudendo finalmente una pagina di storia
L'Italia la nostra Italia è stata per quasi mezzo secolo terra di confine tra le due europei
Pera che divideva così come un po'la Germania
L'Adriatico e diventato un mare largo in quegli anni burrascoso quasi intravede stabile era vicino all'altra sponda ma lontanissima Leanza alleanza militare le comunità economiche finivano a Trieste a Bari
Oltre c'erano altre alleanze gli altri sistemi il conflitto è stato qua spero e radicale riguardava la cultura le armi la ricerca la scienza l'economia la società era fuori di noi accanto a noi ma anche dentro di noi attraversava lecita il Co
Un fritto attraversava Bologna le famiglie le coscienze l'Italia è stata a lungo divisa in due così come la Germania nelle coscienze non nel territorio ma altrettanto lacerata
è stato uno scontro globale sui fronti dell'ideologia
Quel tempo e finito
Con la caduta del muro di Berlino che tagliava la Germania e arrivava sino a Belgrado e in qualche modo tagliava anche l'Italia ora siamo in un'altra epoca anche se sono passati pochi anni siamo già in un altro secolo e un altro millennio di fatto e l'Italia è tornata ad essere quella che è sempre stata nella sua storia prevalentemente nella sua storia plurimillenarie
L'Italia è tornata a essere cerniera terra di incontro tra le due Europa tra Oriente e Occidente non più confine ma cerniera
Come sempre la sua storia per naturale collocazione geografica cerniera verso est e verso sud verso il Mediterraneo verso l'Oriente ma anche per tradizione e cultura
Lester l'Europa orientale non è più una minaccia non è la minaccia che è al di là dei nostri confini e del nostro mare Adriatico ma è una speranza una grande opportunità come hanno dimostrato i precedenti interventi anche dal punto di vista economico e non solo dal punto di vista culturale e politico
E la nuova frontiera dell'Italia dell'Adriatico che riprende forte sì ma mente accrescere
Dove si misurano in questa nuova frontiera i nuovi spazi e i nuovi mercati e dove si scommettono le nuove istituzioni europee
L'Adriatico si è ristretto non è più quel mare intravede stabile che era fino a pochi anni fa ma è tornata ad essere quasi un lago
Che unisce e non divide due culture in qualche modo due continenti l'uno proteso oltre Atlantico l'altro unito irrimediabilmente unito Allasia
In questo teatro
In Italia la nostra Italia si misurata ed è tornata protagonista non a caso in questo teatro nel teatro balcanico l'Italia è tornata protagonista riaffermando il proprio ruolo malgrado le difficoltà interne
Dovute a residui ideologici che pure esistono all'interno del nostro Parlamento del nostro Paese ma sono resti di un passato che è destinato a passare rispetto all'Europa centro orientale con la pedana tentacolare prima oggi con Lince Italia assunto ruolo diplomatico fondamentale in quella che si è costituita come macroregione all'interno dell'aria balcanico e Dabo nubiana
Rispetto all'Europa sudorientale ritagli avuto una forte presenta nei settori della sicurezza e della cooperazione militare riuscendo in tal modo a porre le premesse per riconquistare sì una dignità internazionale
Cioè in merito anche lo dobbiamo dire in questa sede lo debbo dire senz'altro io che sono anche portavoce
Di uno delle forze del Polo delle Libertà
Cioè in merito anche alla delazione responsabile delle forze politiche oggi collocata alle opposizioni in Parlamento
Che non hanno fatto mai mancare il loro sostegno spesso decisivo e determinante quando la maggioranza politica veniva meno
Grazie a queste forze l'Italia ha potuto riconquistare assi la propria dignità internazionale
L'Italia ha partecipato all'intervento militare nel Kosovo
Ma anche guidato la missione Alba in Albania è intervenuto in Bosnia Erzegovina collazione eri missilistica della NATO e in Macedonia in Bulgaria con la brigata multinazionale Cedric
Oggi l'Italia al comando della forza NATO in Kosovo
In questo momento la forza guida atlantica più numerosa dispiegata negli scenari di crisi
E un generale italiano a come aiutare le truppe NATO nel teatro più difficile d'Europa e questo è significativo per il nostro Paese allungo troppo a lungo emarginato sullo scacchiere internazionale
Grazie al grande senso di responsabilità Alitalia ha potuto assolvere i propri compiti in questo decisivo teatro politico-militare diplomatico ed economico dove si riassetto hanno gli equilibri mondiali
E nei prossimi anni sarà chiamata assolvere compiti ancor più grande impegnativi pensiamo che nella campagna elettorale americana uno dei candidati
Il repubblicano George da Bruce ha detto pochi giorni fa che se lui dovesse vincere e governare gli Stati Uniti gli Stati Uniti dovrebbero disimpegnarsi dai Balcani
E in generale al teatro europeo
Per lasciare agli europei e cioè all'Unione Europea e le sue forze armate all'interno dell'alleanza atlantica il compito di mantenere la pace in Europa
Ecco credo che questo sia significativo
Di un'epoca che si chiude e di un'epoca che ricomincia a vivere in cui l'Europa
Deve necessariamente essa e le sue forze armate mantenere la pace e la libertà in tutta Europa è una grande scommessa ma se vogliamo anche in qualche modo è una grande possibilità anche per il nostro Paese
L'Italia quindi dovrà necessariamente assumere nel quadro delle alleanze europee atlantiche un ruolo sempre più importante soprattutto nell'area balcanica
Porta dell'Est e anche quindi dell'Asia
In qualche modo per chi conosce la storia del nostro Paese
E la vecchia antica via Della Seta di Marco Polo della Repubblica Veneta che in qualche modo si libera dopo tanti anni in cui una barriera l'aveva costruita secondo alcuni studi scientifici politici
Il potere politico economico che si stava spostando gli ultimi decenni dall'Atlantico dalle due sponde dell'Atlantico alle due sponde del Pacifico si sta ora riassettare andò nuovamente nell'asse che va dall'Europa
Alla Cina
In questo continente eurasiatico attraverso proprio le vostre Paesi vostri Paesi e le vostre ragioni
E magari e per dalle mediterraneo alla Turchia ai Balcani Mariette R che hanno qualcosa
Gli Adriatico di veneziano
Maria e PRI che hanno sicuramente la possibilità per l'Italia di assumere una leadership né in questa enorme macro Regione e credo che all'Italia più di altri paesi perché con l'Italia storicamente questi Paesi hanno avuto più consonanza culturale
Storica linguistica economica e politica
è una crescita quella del nostro Paese che va rafforzata
E che deve servire serve a favorire una presenza commerciale ed economica già di tutto rispetto l'Italia e già oggi e non poteva essere altrimenti
Il secondo partner dei pecco dei paesi dell'Europa centrorientale dopo la Germania Italia e la Germania le due terre di confine per lungo tempo oggi le due cerniere d'Europa
I Paesi dell'Europa centrale e orientale costituiscono infatti il retroterra naturale dell'Italia come potenze economiche come politica regionale
E nella fase della globalizzazione che noi dobbiamo governare
Dobbiamo curare golare non certo negare se si vuole essere protagonisti
E l'Italia
Vuole e deve essere protagonista soprattutto facendo leva su quello che è stato il suo Sempio maggiore di civiltà l'impero romano e latino che era sicuramente un impero globale l'unico impero globale del pianeta
Ebbene l'Italia se volesse la protagonista deve assumere la guida di un'aria di integrazione regionale
Molto dicevo si è fatto con la pentagonale e poco l'iniziativa centroeuropea che oggi raggruppa quindici Paesi molto si può e si deve ancora fare per dare al nostro Paese un ruolo di guida in tutto a queste norme aria che si integra con l'Europa
L'Italia e proiettata voi lo sapete meglio di me soprattutto verso l'area centrale la Polonia Ungheria Repubblica Ceca verso i Balcani la Romania
Rappresenta già una parte importante dei rapporti di questi Paesi con l'Unione europea
Può crescere ancora molto moltissimo soprattutto ora che è caduto l'ultimo ridotto
E tecnico e soprattutto ideologico
Del comunismo nei Balcani ora che è caduto il ridotto serbo per libera scelta dei cittadini della Serbia della Jugoslavia che hanno eletto e noi ne siamo veramente felici
Un nuovo presidente che possano ricondurre la Serbia nel ruolo che gli spetta e con la Serbia la Jugoslavia nel ruolo che gli spetta in Europa del grado è una delle più grandi dignitose e antiche capitali d'Europa
Ciò significa che nel dare nei Balcani ormai anche i corridoi cinque otto e dieci sono finalmente liberi da ogni ostruzione e da ogni costrizione
Non esistono più ridotti ideologici di anzi il disperato bisogno di crescere in pace
Cooperazione ricostruzione nella stabilità
Anche questa in qualche modo è una vittoria dell'Italia è un successo dell'Italia che in quel teatro ha scommesso anche militarmente
Vi sono quindi possibilità nuova linfa e nuove potenzialità proprio per le nostre regioni adriatiche
Per le regioni che hanno patrocinato questo convegno di cui Bologna e parte integrante e se vogliamo in qualche modo e capitale
La Lombardia e le regioni adriatiche sono infatti la parte più viva e dinamica in questa fase storica del nostro Paese la parte più liberale dal punto di vista economico meno centralista
Non a caso da oltre vent'anni in questa parte d'Italia nonostante se vogliamo contro una forma di statalismo e cresciuta una piccola e media impresa che oggi esporta ovunque nel mondo
L'Italia la Repubblica veneta una volta a oggi Venezia
Il Friuli Lombardia le Marche la Puglia al film l'Abruzzo l'Emilia Romagna tutta la zona adriatica e Bologna con questo bellissimo teatro cuore culturale della città come la sala della Borsa dove andremo e continueremo il nostro convegno non a caso Scelta anche perché era la sala in cui Bologna Ricuperati all'unità del Paese fece vivere i suoi massimi momenti di orgoglio e Diouf Ria dopo l'unità d'Italia orgoglio ed euforia non solo economica
Bologna che per la seconda metà del Novecento è stato in qualche modo una porta ideologica verso est
Può oggi continuare su altri binari sui binari storici economici quella vocazione che rientra nella propria
Quasi millenaria storia di capitale degli studi universitari e prima Roversi Monico giustamente rivendicava questo orgoglio che è un orgoglio di Bologna ma anche l'orgoglio dell'Italia della nazione che capitale culturale storicamente dell'Europa
I romani
I nostri antenati chiamavano l'Italia alle due Italia
Italia tirreniche Alitalia adriatica divise dalle panino e unite ai mari
L'Italia Tirrenica ha segnato la storia dell'unità del Paese
Sino ad oggi e infatti la l'unità del Paese si è realizzata attorno alle assi delle capitali Torino Firenze Napoli Palermo e ovviamente Roma nel Mediterraneo nel Tirreno dove è cresciuta l'industria e la burocrazia l'Italia adriatica questa parte del Paese dopo mezzo secolo soffocata da quello che era il muro di Berlino e il Vallo Adriatico l'Italia Adriatic invece sta già segnando e ancor più lo segnerà nei prossimi anni la storia di questo secolo di questo nove cioè di questo nuovo millennio che sta iniziando e che vedrà la riunificazione d'Europa corre intorno alla storia comune di popoli e nazioni per lungo troppo tempo esclusi Italia e Germania dicevo prima hanno il maggior interesse a riunificare l'Europa
Perché sono stati i Paesi che più di altri sono stati divisi è compressi dalla blocco sovietico dalla divisione d'Europa dalle guerre indiane che hanno lacerato nel Novecento il nostro continente
Di qui l'inevitabile consonanza di interessi di politica sui nodi della crescita che si è manifestato anche nello sfortunato vertice di Biarritz
A Nizza fra poche settimane si dovranno fare altre scelte importanti e in quel contesto lo dicevo prima il nostro prese credo debba proporsi con una posizione unitaria
Ovviamente come in questo caso deve essere bipartisan
Come sempre dovrebbe essere quando sono in gioco gli interessi nazionali come è stato negli anni in questi anni decisivi e terribili nel teatro balcanico Italia avuto una politica estera perché l'opposizione li ha concessi gli averi in questa fase decisiva una politica estera nazionale
La prima decisione tra l'altro riguarda il metodo a Nizza si dovrà decidere la grande conferenza che dovrebbe cominciare il due mila e due concludersi nel due mila quattro
Gli alla quale dovrebbero partecipare molti dei paesi che sono qui rappresentati cioè coloro che hanno chiesto l'adesione all'Unione Europea
La Conferenza dovrà ovviamente riordinare i Trattati distinguendo in parte costituzionale in parte puramente normativa e che questa parte normativa potrà essere con più facilità modificata e quindi adattata alle necessità nel vertice nel vertice intergovernativo di Biarritz in buona parte interlocutoria prevalsa la tesi
Che riteniamo per il momento opportuna glielo inserire questa carta di diritti nella Costituzione
Il che forse renderà più agevole una ridefinizione dei contenuti per specificare meglio alcuni diritti della persona forse in alcune parti ancora ambigui
Comunque ovviamente è sempre e resterà comunque e sempre la nostra Carta la nostra Europa alla quale abbiamo contribuito in maniera decisiva gli alla quale dobbiamo partecipare sempre con spirito costruttivo
Per cambiarla se necessario e dove necessario per migliorarla Sempre mai per negarla
Nel documento congiunto italo tedesco si inserisce l'idea di cooperazione rafforzata nell'ambito dell'Unione senza ridurre i poteri della Commissione
Crediamo credo crediamo che necessario sia rafforzare per allargare non solo rafforzare prima di arrancare
Rafforzare per allargare rafforzare al fine di allargare rafforzare al fine di riunificare e quindi certamente i problemi che riguardano il voto di maggioranza la maggioranza ponderata
E quindi certamente la necessità che sia uno i popoli d'Europa e non la burocrazia d'Europa a consacrare anche questi passaggi di questo c'è tempo per discutere noi speriamo che anche in questo convegno ci sia la possibilità di discutere di approfondire e non a caso abbiamo invitato i rappresentanti del Governo competenti nella materia il ministro Bersani il ministro letta il sottosegretario Ranieri
Non a caso sono qui rappresentati al massimo delle pelli i leader del centrodestra Silvio Berlusconi Gianfranco Fini
Pier Ferdinando Casini non a casa abbiamo invitato le massime da unità istituzionali italiani in tutti i consessi non a caso nella seduta conclusiva
Vi sarà Romano premiato Prodi presidente italiano della Commissione europea il presidente che in qualche modo rappresenta l'intera nostra nazione così come gli altri italiani impegnati nel fronte istituzionale europeo
Da Massimo Ponzellini nella Bay a Fabrizio Saccomanni nel Patto di stabilità
Certo a proposito come italiani e come europei dovremo anche porci il problema del ruolo della Commissione
Il massimo organismo glielo europea oggi guidato da una italiano e lo sarà quasi per intero atto della prossima legislatura
Sarebbe inopportuno anzi nocivo che proprio Italia agisse per ridurre i poteri della Commissione come vorrebbe la Francia io credo che anche in questo caso bisogna in qualche modo condividere la scelta fatta dal leader spagnolo Aznar che in un recente posizione ufficiale del suo Paese
Ha ritenuto di dire che bisognerebbe favorire una Commissione forte e solidale con capacità di iniziativa politica lo ha detto Aznar e credo che posso in qualche modo essere una linea politica importante per l'intero centrodestra
Agire secondo una logica nazionale significa anche infatti soprattutto valorizzare l'impegno degli italiani gli organismi sovranazionali secondo una logica nazionale così come sta facendo appunto Aznar la Spagna quando la conferenza prenderà forma in Italia vi sarà un nuovo governo
Il prossimo e la prossima primavera nostro Paese andrà alle urne e determinerà liberamente per chi vorrà essere governato
E quindi accadrà lo stesso in Germania in Francia e in Gran Bretagna paesi che dovranno scegliere da chi vogliono essere governati nella fase decisiva della riunificazione europea
Anche per questo a Nizza bisogna giungere con la posizione unitaria e condivisa le decisioni presi a Nizza non riguardano infatti solo il governo Amato ma lo Stato italiano
E i governi che saranno liberamente decisi dagli elettori sin dalle prossime imminenti elezioni
Le decisioni delle prossime settimane a Nizza come a New York
Nella riunificazione europea come nella riforma del Consiglio di sicurezza dell'ONU riguardano le prossime generazione riguardano quindi soprattutto noi e voi riguardano lo vogliamo dire anche con un segno di speranza lo debbo dire con un segno di speranza anche e soprattutto il Presidente Berlusconi e il centrodestra italiano
Non può certo verificarsi paradosso che il nuovo governo che uscirà dalle urne si costretto ad agire su linee e costume enti che non ha contribuito a determinare in questo campo non può esistere una discontinuità nazionale salvo pregiudicare gli interessi nazionali
Il nuovo governo dovrà operare sulla base di quanto deciso in modo unitario e Nizza
Per dare un ruolo da protagonista al nostro Paese nella fase dell'arredamento così da bilanciare una visione geopolitica ne accennavo prima le evoluzioni scientifiche e politiche economiche
Mi pare degli assetti mondiali le aree tradizionali influenza delle altre grandi tre nazioni europee
Che probabilmente siederanno in maniera permanente nel Consiglio di sicurezza dell'ONU cioè Gran Bretagna Francia che viaggiare ne fanno parte ma anche la Germania
Molti dei paesi che sono candidati fanno storicamente candidati all'ingresso Unione Europea fanno storicamente riferimento culturale politica l'Italia e chiedono al nostro Paese di farsi avanti di svolge il proprio ruolo politico
Ed economico molti di questi Paesi rappresentati qui sono governati undici anni dopo la caduta dal comunismo e non è un caso da coalizioni di libertà da coalizioni di centrodestra
Anche questo è un segno dei tempi è un segno che la mia la nostra generazione vent'anni fa non poteva né mai nemmeno solamente immaginare e certamente voi che siete qui e che provenite da quella parte d'Europa
Fino a pochi giorni prima dalla caduta del muro di Berlino né mai mangi navate che potesse accadere
Credo che questo sia importante e credo che anche per questo e concludo abbiamo voluto che questo convegno si svolgesse nel cuore di Bologna
Che un capoluogo una città emblematica lo è stata però oltre cinquant'anni nel nostro Paese emblematica per le divisioni ideologiche ma anche capitale degli studi europei lo ricordava prima qualcuno proprio qui
A Bologna studiavano nove secoli fa gli studenti lituani istituendi dell'Est europeo qui in qualche modo vi era già una università europea rivolta all'estero e quindi l'otto febbraio di quest'anno il presidente Ciampi ha ricordato e voglio ricordarlo colui in un discorso all'Europa proprio l'Università di Bologna Ciampi ha detto che qua a Bologna come nelle altre università sorelle dalla sorda alla Sorbona Ospol si parlasse tanti secoli fa
Otto nove secoli fa la stessa lingua
La lingua latina
Tutte quelle università dice Ciampi erano espressione di una cultura comune e di un'unica civiltà europea
Avevano le stesse radici classiche e cristiane
E prefiguravano in qualche modo il grande obiettori bit l'obiettivo che noi che la nostra generazione ha la fortuna di vedere di costruire della unificazione europea
Radici classiche cristiane che dovrebbero trovare migliore definizione nella Carta dei diritti della della Costituzione europea
Analisi prima accennato al ruolo del Comune in questa organizzazione io voglio ringraziare lo devo dire l'amico mio Enzo Raisi che oggi ha svolto una relazione non tanto di competenza in assessore alle attività produttive sembrava la relazione di un ministro delle attività produttive e io voglio dire Renzo Raisi che gli auguro ovviamente il maggior successo politico ma che vada piano in questo successo politico
Ebbene a Giorgio Guazzaloca che c'ha avuto dalle patrocinio Sinico di Bologna e le altre amministrazioni che lo hanno fatto a qualunque forza politica facessero guida voglia da da curare ringraziamento mio dell'Osservatore parlamentare anche questo
Questo patrocinio volutamente bipartisan questa partecipazione volutamente nazionale anche questo un modo piccolo ma significativo
Per riunificare idealmente l'Italia che a lungo fu uno divise nelle coscienze l'ideologia e per contribuire a riunire le due europei divise per quasi mezzo secolo
Riunire e non solo allargare è una necessità economica del nostro Paese politica
Ma è anche e soprattutto un dovere morale e politico che l'Italia dovrà assumersi nella sua interezza e in tal modo potrà più compiutamente di trovare il suo ruolo che le spetta nel cuore d'Europa
Per finire voglio fare una sola citazione della un uomo che più di altri credo abbia contribuito a riunificare l'Europa di quella persona che sembrava forte fortissima quando fu scelta
Qui di quella persona che oggi parla con voce debole e incerta nei toni ma forte fortissima e sicura ferma nella fede nei continenti
Ebbene il primo dicembre del mille novecentottantanove pochi giorni Duca dopo la cura il muro di Berlino
Papà Carollo Wojtyla che sicuramente è stato colui che più di altri ha lasciato il segno in questa Europa in questi ultimi scorcio del Novecento incontrando Cobra sopra Roma disse
Papa Wojtyla come tanti altri disse sono lieto di poter assistere nella mia vita
Ad un'Europa che respira con due polmoni
Bene credo che questa felicità appartenga a tutti coloro che hanno vissuto a noi in Italia e a voi nell'altra metà devono OPA che era lontanissima ancorché vicina
Lontana e costretta ad essere lontani ebbene credo che noi siamo tutti felici che l'Europa possa finalmente alla fine del Novecento all'inizio lo sei con il nuovo millennio respirare nuovamente con due polmoni
Facciamolo a respirare forte con due polmoni questa Europa che alle stesse identiche radici cristiane
E la stessa cultura latina come dimostra questo teatro i luoghi che noi oggi decideremo come dimostra la storia di questa città la storia della mia nazione queste il modo migliore per chiudere davvero il Novecento
Lei a me spetta il compito ingrato ma necessario di accelerare quindi inizia la tavola rotonda coordinata da Mauro Mazza che il vice direttore del TG uno e alla quale partecipano non le vuole Martino onorevole Fisichella e sono già qua
Il ministro Pier Luigi Bersani
Angelo Panebianco editorialista del sera Sergio Romano ambasciatore saggista editorialista del Corriere la sera
Alla tavola rotonda seguirà l'intervento del presidente Berlusconi
Mauro Mazza ti lascio
Comando delle operazioni grazie
Un giorno cominciamo dunque questo nostro incontro questo primo dibattito di questa intensa tre giorni di lavoro
Sul tema democrazia economica democrazia politica la fuoriuscita dal comunismo
Lo scorso anno nel decennale del crollo del muro di Berlino Lech Walesa
Fece una visita in Italia
E racconta un episodio che mi colpì molto e che voglio
Ricordare a voi oggi
Nei giorni immediatamente precedente il crollo del muro di Berlino si trovavano in visita a Varsavia
Di carcere tedesco Helmut Kohl e il ministro degli Esteri nella Germania occidentale liberale geishe
Il leader di Solidarność paura Enzo appunto
Nel corso del colloquio con loro molto allarmato
Chiese ai due interlocutori tedeschi
Cosa faranno i soldati nella Germania occidentale
Se come io credo
Tra pochi giorni tra qualche settimana
Il muro di Berlino dovesse crollare
Il timore di Provenza era che
Si potesse usare violenza nei confronti dei giovani che già premevano nella Berlino Est
Cash flow interruppe ricordava Gwen sancendo caro signore stia tranquillo
Primo perché i nostri soldati sono persone molto responsabili
Secondo è ancora più importante
Perché l'evento di cui lei parla il crollo del Muro
Non è affatto imminente
E finché non saremo in vita non vedremo
Questo fatto
Il muro non crollerà
Provenza ricordava ancora lo scorso anno che di lì a pochissimi minuti colleghi casher dovettero lasciare di corsa Varsavia tornare a buon
Perché il muro cominciava a scricchiolare
Ricordo questo episodio non per ironizzare oggi a distanza di tanto tempo con
La scarsa lungimiranza
Non soltanto
Dell'autorevole quando politico tedesco
Anche in Italia c'erano esempi autorevolissimi di Profeti poco avveduti che anzi si auguravano che le due Germanie restassero esattamente come erano dal dopoguerra e che quel muro restasse in piedi
Ma provo per misurare noi oggi qui
La distanza
Storica culturale
Anche psicologica che ci separa
Da quei fatti drammatici
Ma anche molto belli
Oggi sono moltissimi Paesi dell'est che chiedono
Di entrare ufficialmente nell'Unione Europea
Paesi che fino all'ottantanove erano sotto l'influenza sotto il dominio dell'allora Unione Sovietica paesi che hanno evidentemente individuato da tempo convintamente
Proprio l'Unione europea come il garante come l'arbitro in grado di assicurare loro un futuro di sviluppo economico e di garanzia democratica
Per i quindici Paesi dell'unione evidentemente la prospettiva di allargamento ad Est
Oltre al posto di allargamento verso il sud Europa sapete benissimo che altri Paesi hanno chiesto ugualmente di entrare
Questa prospettiva sollevato problemi nuovi e complessi problemi istituzionali e politici
Economici culturali
Per esempio quale identità potrebbe darsi un'Europa
Più grande più larga
E quali garanzie di coesione di omogeneità
In Europa che potrebbe diventare certamente in caso di allargamento
Un vastissimo mercato
Ma forse potrebbe anche darsi prima sarebbe meglio
Uno spessore politico omogeneo che tuttora manca
Il momento tale è stato l'Europa è delicatissimo la crisi
Della moneta unica dell'euro
Che domina
Sulle prime pagine dei giornali in apertura dei nostri telegiornali
è lo specchio di questa crisi
E le polemiche su come rafforzare i legami l'interno non è solo un ordine del giorno mai da molte settimane
Tra governi nazionali in occasione dei vertici all'interno dei singoli parlamenti
E anche un'intesa se ne ha già accennato sulla carta dei diritti
Che sarà esaminata nuovamente a Nizza nel vertice di dicembre si è rivelata finora molto difficile sebbene auspicata
Sia dalla maggioranza sia soprattutto dall'opposizione
Su tutti direi questi problemi a questi interrogativi c'è il bivio nel quale l'Europa si trova in questo momento
Il dilemma tra allargamento rafforzamento tra per pura ad est decisa convinta accelerata quanto più possibile e riforme delle proprie istituzioni all'insegna di una politica di integrazione finora resa impraticabile anche da veti da paura da pure di cessione io per cedere quote consistenti delle rispettive sovranità nazionale
Qui ci soltanto alcuni spunti del dibattito che comincia subito e vorrei cominciare dal vice presidente del Senato il professor Fisichella grazie
Grazie
Ma
Il tema della tavola rotonda e quella del è quello della fuoriuscita dalla comunismo
Che è un tema di grande rilievo perché comunismo non significa soltanto un sistema politico sia pure con diverse articolazioni interne o di tipo più scuri
Ricca anche certi modi di produrre un sistema sociale e quindi di condurre
A caratteri del sistema sociale significa ovviamente un certo tipo di processo o certi tipi particolari di processo economico se io oggi dovessi
Porre il problema sotto il profilo del metodo
Della fuoriuscita dal comunismo dovrei distinguere come fuoriuscita dal comunismo in quanto forma di reggimento politico è fuoriuscita dalle conseguenze del comunismo siamo fuoriusciti dal comunismo non è detto che siamo ancora fuoriusciti da tutte le conseguenze del comunismo in quelle aree
Perché vi sono Paesi per i quali la fuoriuscita da quel regime ha rappresentato anche in termini qualitativi e quantitativi una fuoriuscita significativa dalle conseguenze del comunismo vi sono viceversa paese per i quali il cambiamento di regime politico non ha comportato tutte le conseguenze in termini di
Caratteri economici in termini di caratteri sociali
Molto rapidamente molto rapidamente l'economia dei regimi comunisti era un'economia non economica
Era un'economia vale a dire caratterizzata da non congruenza
Nel rapporto tra mezzi e fini da non congruenza nel rapporto tra costi e benefici da assenza di autonomia del mercato e delle sue regole
Fermo restando a del mercato una istituzione quindi come tale ha sue regole
Be che ci sono regole tipiche specifiche del mercato
Che il mercato a e produce nella sua autonomia ci e ci sono regole
Che la politica pone al mercato
Ma sapendo bene che la persistenza del mercato è legata o la creazione del mercato è legata al fatto che le regole che la politica pone al mercato non possono essere spinte
Oltre i limiti tali da negare i caratteri stessi delle regole che autonomamente il mercato si dà e che si riassumono in quelli tre elementi di cui rapidamente mi facevo cenno della congruenza mezzi Fini costi-benefici autonomia
E tutte queste cose sono mancate
Così come lo sviluppo scientifico e tecnologico in certe esperienze ha vissuto il peso delle interferenze ideologiche che hanno determinato distorsioni forti ne le nel nei caratteri dello sviluppo così come la assenza di pluralismo sociale o la contrazione del pluralismo sociale ha determinato forti forme di disarticolazione del tessuto sociale
Che poi diventato difficile ero ricondurre entro i parametri di modelli sociali pienamente compatibili con la logica della democrazia politica per un verso e con la logica
Del sistema economico di mercato per un altro verso
Questi aspetti questi aspetti
Hanno ancora nato a Luni elementi di persistenza
Che
Sì presentano
Che
Danno luogo a certe conseguenze
E e che perciò rendono non soltanto articolato il quadro dei diversi paesi
Che sono fuoriusciti dal regime di tipo comunista ma rendono anche articolato e complessa l'integrazione di questi Paesi con diversità naturalmente di realtà
Nel contesto dell'unione europea più in generale nel contesto della dei Paesi di democrazia di democrazia chiamiamola così occidentale di democrazia politica pluralistica e competitiva
E quindi il problema anche della della dell'Europa
Del suo ampliamento
Del suo rafforzamento Della sua omogeneità culturale della sua identità risente di questo insieme di condizioni
Io penso che già oggi l'Europa l'Unione europea così come non è
Non si pecca di di antieuropeismo se si riconoscono alcuni problemi dell'Europa
Se si riconosce una problematicità di questa esperienza istituzionale
è stato giustamente ricordato che c'è una crisi dell'euro che non è una crisi di portata meramente congiunturale a questo punto una crisi che ha una sua valenza strutturale
è una crisi che mentre in una prima fase è stata letta come un elemento che comportava tendenzialmente solo vantaggi in termini di di esportazioni e così via
Per i paesi occidentali e in particolare anche per l'Italia oggi anche da parte di quei governanti di quei segmenti del sistema sociale che avevano letto con maggiore disponibilità e con maggiore fiducia la questione dell'euro
Viene posta in termini viene posta in termini più problematici avvertendo cioè che questa questione dell'euro e della sua debolezza sta assumendo un andamento strutturale che non può essere sottovalutato quindi
Questi aspetti
Sono un insieme di fattori rispetto ai quali la questione dell'ampliamento della dell'unione si pone in maniera che non può essere solo valutata prescrittiva mente non so come andrà Nizza ho la sensazione che Nizza avrà una sarà tendenzialmente interlocutoria piuttosto che capace di esprimere orientamento per per le diverse articolazioni che abbiamo veduto emergere fra paesi come la Francia e Germania ed è l'impressione che Nizza sarà un passaggio ancora interlocutorio
Nell'andamento della politica di costruzione dell'Unione e più in generale anche per ciò che riguarda il problema dell'allargamento certamente non possiamo non auspicare livelli di ampliamento della unione è certamente dobbiamo valutare che questi che questi passaggi di allargamento non debbono puoi risolversi in un indebolimento generale di una Unione Europea che già per molti segni mostra una sua intrinseca debolezza ed una sua difficoltà di passare verso una dimensione il più più francamente più specificamente politica quindi se dovessi dare una risposta al quesito che ci pone perché ci veniva posto dal dal direttore Mazza
Il problema della identità e il problema della omogeneità di uno Europa più grande a una serie di dimensioni che sono culturali che sono strutturali che sono funzionali che sono sistemi che è questo
Questa varietà
Di questioni e ci dice che i nostri percorsi sono ancora percorsi lunghi sono ancora percorsi fatti così ciò non significa che non si debbano affrontare con tutto l'impegno e la determinatezza di cui saremo capaci
Ma
Sapendo che
Accanto alla dimensione prescrittiva che ci deve muovere l'analisi delle condizioni deve essere molto corretta e molto puntuale perché in assenza
Possiamo anche dar luogo a delle situazioni che finirebbero per essere
Più onerose invece che portatrici di benefici collettivi come viceversa tutti noi auspichiamo tutti noi europee dell'Occidente
E tutti noi europee
Dell'Oriente dell'Europa orientale che tendono comunque e questa è una grande realizzazione in ogni caso ad una ad una nuova sintesi ad una nuova fase di avvicinamento dopo che il muro è crollato
Dopo che perciò è venuta meno la ragione fondamentale che aveva prodotto per così dire in maniera così lacerante dolorosa
La contrapposizione di due euro per grazie
Grazie presidente Fisichella anche dalle sue parole emerge il problema della troppo debole identità politica istituzionale dell'attuale Unione Europea
è lì che si India diceva una volta sarcastico che chiedeva ma c'è qualcuno che conosce che numero di telefono bisogna fare per parlare con l'Europa
Chiamando in causa professor Sergio Romano
Professore fino a quando qualcuno non diventerà titolare di questa utenza telefonica è bene aspettare o sì con tanto andare avanti a cogliere le domande dei paesi dell'Est anch'chiesto di entrare nell'Unione Europea
No non si può aspettare l'agenda in qualche modo è fissata dagli avvenimenti alcuni di questi Paesi si sono preparati in modo straordinariamente diligente non credo che l'attesa possa essere prolungata indefinitamente e però quando parliamo di
Quando parliamo di allargamento all'Europa centrorientale del centro orientale piuttosto che orientale credo che
Convenga pur sempre avere le idee chiare sul modo in cui questi Paesi sono usciti dal comunismo se il tema di questa tavola rotonda è fuoruscita dal comunismo
Allora credo che occorra rendersi conto che il potere nella maggior parte dei Paesi di cui stiamo parlando non fu conquistato dagli anticomunisti
Accadde nelle mani degli anticomunisti
In altre parole quello che è accaduto fra l'ottantanove e il novantuno non fu mai o quasi mai è una rivoluzione
Fu una specie di implosione controllata in quasi tutti i Paesi dico quasi tutti perché occorre naturalmente tenere conto del caso polacco del caso ungherese ma in quasi tutti i Paesi cambiamento di regime avvenne quando fu chiaro che la polizia e l'esercito non avrebbero difeso il sistema politico così accade nell'agosto del mille novecentonovantuno in Unione Sovietica il pulpito degli otto degli otto membri del comitato di emergenza fallì nel momento in cui fu chiaro che nel cadrebbe
Nelle forze armate avrebbero sostenuto il regime comunista qualcosa del genere accadute era a Belgrado negli scorsi giorni
Lo stesso accadde nel mille novecentottantanove nei paesi ex satelliti non fu la piazza far cadere il regime il regime cade nel momento in cui gli apparato comunista si accorse
Che polizia esercito non lo avrebbero difeso
E che l'Unione Sovietica perché ancora esisteva allora l'Unione Sovietica non avrebbe minacciato interventi di nessun genere c'è un caso naturalmente apparentemente diverso che è il caso romeni qui l'apparato dovette disfarsi di un leader forte l'unico leader dell'Europa
Centro orientale che rappresentasse per così dire il comunismo nazionale con una prestigio con una sua autorità personale allora per farlo l'apparato comunista inscenò una secondo rivoluzione inscenò uno pseudo processo una pseudocodice pozione di sentenza in realtà si trattò
Di un omicidio politico organizzato all'interno del Palazzo
Forse la storia più rappresentativa del modo in cui sono caduti i regimi e comunisti è un non un aneddoto ma un episodio realmente accaduto di fronte al palazzo del capire bene a Mosca di fronte al palazzo dei servizi segreti in altre parole la piazza della Lubjanka c'è un'enorme monumento in bronzo AGESCI rischi
Presidente e fondatore della Ceka vale a dire dell'organizzazione che nel mille novecento diciotto precedette per così dire e l'antenato della l'attuale servizi di sicurezza
Si radunò una folla questa folla mise un cappio al collo dice Fineschi comincio a tirare perché volevano fare cadere la statua la statua pensava o e pesa tuttora alcune decine di tonnellate se fosse caduta
Avrebbe sfondato la piazza e avrebbe inevitabilmente distrutto la linea del metrò che corre sotto allora gli agenti del KGB uscirono dal palazzo del cadde venissero attenzione attenzione non fate lo vinco vediamo la nostra collaborazione
Il cambio dei fece venire un carro attrezzi il carro attrezzi sollevò la stato di George rischi la posò su un camion
E la posò Pogliano riposare per sempre in un parco vicino alla Moscova dove è tuttora peraltro così caddero dei regimi comunisti in quasi tutti i Paesi
Dell'Europa centrorientale quindi
Non è sorprendente che in realtà in alcuni casi nel corso di questi ultimi anni il vecchio apparato sia ritornato al potere non vi fu mai distruzione di eliminazione del vecchio apparato vi fu in un caso molto Inter portante quello della Polonia già dall'aprile del mille novecentottantanove grazie a libere elezioni una sostituzione al vertice ma si dà il caso che proprio in questi giorni il Presidente della Repubblica polacca sia un ex comunista e il liberatore del mille novecentottantanove novanta
Vale a dire l'ex Bauer sabbia un consenso popolare grosso modo pari allo zero virgola
Cinque per cento
E non parliamo poiché in molti casi nell'ex Unione Sovietica e nei Balcani in cui il leader comunisti cambiano il nome del partito si riciclano sul versante nazionalista
Conservano il potere caso di Milos vicini lo Slavia di Shevardnadze in Georgia di Lucca Shen col in dello Russia D Alia fin Azerbaijan eccetera
E quello a cui abbiamo assistito in alcuni casi le ripeto stiamo attenti a non essere ingiusti nei confronti di coloro che hanno fatto straordinari progressi sulla statica sulla strada della democrazia ma complessivamente non è nata la democrazia è nata la debbo creatura
Vale a dire un sistema politico in cui
Si vota si stampano giornali si dibatte e si discute anche in Parlamento anche nella pubblica opinione ma in realtà il potere contra el controlla molto fermamente le leve della polizia lì dell'economia
Quindi
La transizione come è stato detto stamane
E ancora in corso
L'economia anche lì bisogna stare molto attenti e cerca di capire quello che è accaduto non è vero che ha trionfato il mercato come scelta consapevole programmata e teorica di una classe dirigente che si era preparata nelle quinte ad assumere il potere con programmi economici ispirati all'economia di mercato no
è accaduto ma altra cosa è accaduto che tutti hanno constatato il crollo dell'economia dirigistica e dell'economia statale
L'unica formula corrente sul mercato delle idee quella che sembrava funzionare un po'dappertutto nei dirimpettai nei paesi dell'Europa occidentale era l'economia di mercato l'economia di mercato
è stata una soldatessa una sorta di scelta obbligata e non abbiamo assistito a una straordinaria conversione collettiva al mercato nei Paesi dell'Europa centrorientale
Che era molto simile a quelle conversioni al cristianesimo che avvenivano nell'Alto Medioevo quando e da lei decideva che bisognava convertire tutti i baroni e sudditi
Al cristianesimo i baroni si convertiva non ma restavano Pagani come i sudditi
E questi anche si sono convertiti al mercato ma in realtà conservando alcune delle vecchie abitudini che avevano in qualche modo ereditato nel sistema precedente
E qui bisogna ricordare che all'epoca di Breznev per vi era stata una straordinaria riforma tacita nell'economia sovietica nell'economia dei Paesi comunisti
Si era constatato che l'economia dirigistica non funzionava
E allora i dirigenti delle aziende di Stato erano stati trasformati in tenuta rari in appaltatori infermieri della con un diritto di possesso e di sfruttamento
Che rendeva loro una sorta di proprietario di fatto nacque così la nomenclatura proprietaria quando fu deciso che bisognava privatizzare che cosa accade ma calde che fu utilizzato
Come sappiamo il sistema dei voucher ma a chi mai avrebbero dovuto amputare le imprese in Paesi che erano privi di uno qualsiasi classe imprenditoriale c'era una nomenclatura proprietaria che in qualche modo aveva esercitato queste funzioni nel vecchio regime questa nomenklatura proprietaria Racca togli voucher rosso vale a dire quei cupo che il regime aveva distribuito
Per favorire la privatizzazione dell'impresa era cattolico voucher e sir installò molto spesso allo stesso posto con titolo di proprietario legale laddove già prima aveva esercitato funzioni di proprietario
Di fatto
Poi per lo più e questo è anche un fatto che va in qualche modo tenuto presente quando
Questi Paesi si presenta al no candidati
Non bisogna dimenticare che in in quel Fea non esisteva nei paesi dell'est europeo perché era in gran parte assicurato dalla quasi totalità di determinati servizi ed al carattere assistenziale dell'azienda di tipo comunista l'azienda di più tipo comunista era in realtà una fornitrice non soltanto di stipendi che spesso rappresentavano una parte modesta ma fornitrice di grandi servizi assistenziali le cresce naturalmente gli ambulatori la casa stessa
E alcuni generi di prima necessità e di vacanze ricreative dopo lavoristiche eccetera
Quindi accade che quasi tutti questi Paesi non si potesse smantellare tutto perché smantellare tutto soprattutto il peggio il più obsoleto significava mettere sul lastrico alcuni milioni di operai e allora in questi Paesi sono nate due economie un'economia pseudo privata rappresentata dall'occupazione di aziende privatizzate da parte della vecchia nomenklatura è una economia pubblica che continuava a lavorare in parte continua a lavorare
Con prezzi politici
La nomenklatura lavorato come era abituata a lavorare cioè attraverso reti di contatti personali comprando licenze comprando il diritto di esportare laddove non ne aveva il diritto di conservare il denaro all'estero
E si è molto rapidamente costituita in oligarchia
In generale gli oligarchi sono quelle persone che hanno un grande impero economico finanziario ma accanto a quell'impero due strumenti fondamentali per lavorare
Nell'Europa centrorientale soprattutto orientali e oggi una banca la banca è fondamentale per riciclare denaro
E una impero in dei media dell'informazione perché serve in qualche modo a fare politica nell'ambito della nomenklatura il fatto poi che esista un settore privato in USA è un settore pubblico è uno straordinario fattore di concorrenza perché quando mettete due fattori due settori uno accanto all'altro ciascuno dei quali
Lavora secondo regole diverse è inevitabile che il dirigente dell'azienda pubblica finisca per vendere al dirigente dell'azienda privata sottobanco una parte dei suoi una parte delle sue materie prime
Per e adesso adesso la situazione e naturalmente i normalmente varia a seconda delle aree geografiche a seconda delle tradizioni politiche economiche dei singoli Paesi ci sono tre Paesi fondamentalmente pronti all'allargamento sono Polonia Repubblica Ceca e Ungheria e anche in quel caso in misura diversa ma sono pronti soprattutto perché hanno fatto un tale sforzo di adattamento dei loro sistema legislativo
A quello dell'Unione europea
Che tenerli ulteriormente fuori della porta rischia di essere un boomerang io capisco perfettamente le perplessità del senatore Fisichella
E so tra l'altro che prima di ammetterli occorrerà pure risolvere almeno due problemi fondamentali e che nessuno discute di cui nessuno parla uno è quello della politica agricola comune
E l'altro è quello dei fondi strutturali non dimentichiamoci che se la Polonia entrasse della politica agricola comune alle regole che valgono oggi per la politica agricola comune dei Paesi membri
Metà dell'agricoltura del resto dell'Europa non ha più ragione di essere
Quindi tutto questo in qualche modo andrà pure presa in considerazione ma ripeto mi sembra enormemente pericoloso mantenere indefinitamente in sala d'aspetto quei tre paesi che hanno fatto degli sforzi straordinari
Per gli altri debbo dire la verità l'allargamento a mio avviso se debbo dirlo con tutta franchezza non lo vedo nemmeno dietro l'angolo
E non sarei sorpreso se si passasse al due mila dieci e forse oltre
Non dimentichiamo tra l'altro che oltre alle difficoltà che ho cercato di scrivere
La vi è la guerra del Kosovo
La guerra del Kosovo ha rimesso le le accette indietro per l'intera regione
Lei ha rimesso indietro persino per un Paese come la Bulgaria che qualche sforzo di straordinaria diligenza e di grande buona volontà lo aveva fatto ecco forse continua a farlo anche il Paese che
A me sembra per certi aspetti anche per le sue dimensioni più promettente della regione ma rimesso indietro le lancette della Romania ha creato una situazione balcanica che è tuttora a dispetto della fine di Mila o servizio
Disastrata quindi se le debbo rispondere alla sua domanda Polonia Repubblica Ceca e Ungheria entro tre o quattro anni il resto ne parliamo dopo il due mila dieci
Continuiamo il dibattito dopo aver salutato anche lodevole per Ferdinando Casini che da alcuni minuti sta seguendo nostro dibattito grazie
Do la parola al ministro Pier Luigi Bersani
Che da da tempo prima come presidente della Regione Emilia-Romagna e poi come ministro dell'industria
Ora come ministro dei trasporti
Istituzionalmente intrattiene relazioni con i Paesi dell'Est su settori importanti le nostre del loro economia
Quindi vorrei chiedere
Fino a che punto condivide l'analisi
Realistico pessimistica la chiamiamo dal professor Romano
Però vorrei anche
Da lei conoscere altre due cose ad esempio che succede nei vertici interministeriali settori così delicati
Quando si tratta di questioni importanti è così difficile che i singoli ministri lei compreso cedono volentieri quote di sovranità e di potere ad un'entità più grande superiore
Che così indefinita difficilmente definibile che pare ultimissima cosa in vista del vertice di Nizza evidentemente quanto considera importante che in vista di quell'appuntamento in Italia nel Parlamento italiano
Si verifica una convergenza importante bipartisan come si dice tra maggioranza e opposizione anche perché il vertice inizia diventato una specie di titolo giornalistico in questi ultimi giorni è anche meta turistica importante sembrava volesse andarci Bossi con alcuni amici ora sembra voglia andarci Bertinotti con altri amici insomma un appuntamento importante da molti punti di vista grazie
Comincio salutando in modo particolare nove del Governo delegazione qui presente il presidente senza dell'Est europeo e anche facendo i complimenti all'Osservatorio parlamentare
Per lo spessore di questa iniziativa anche anzi potrei anche avanzare un'idea by parte sassi tutti quanti andassimo solo a quei convegni che pretendono almeno qualche mese di preparazione avremmo ormai come igiene mentale esame quindi Sappo chi ha organizzato corso in particolare
Io son convinto di questo e arrivo subito anche riaffermazione desolazione anche basse Toromani sono convinto che la transizione in corso e che è ancora in corso e che la transizione riguarda tutta tutta l'Europa
E che a questo punto la transizione crei un aggancio formidabile fra i destini del del centro dell'est Europa e i nostri stessi destini
Credo che anche questo non sia la novità perché anche in questi dieci anni questo legame c'è stato visto da fuori il continente europeo e probabilmente quello dal punto di vista geopolitico e anche per certi versi economico
Continente largamente fra quelli più in movimento diciamo così la cosa ha riguardato anche l'Europa occidentale probabilmente questa accelerazione attorno a Massimo totalmente stana che la derivati quel dibattito con abbiamo certo dimenticato
Se si fa la Germania allora bisogna accelerare l'Europa anche questo fonte mi importante noi come Paese abbiamo misurato fino in fondo
Diciamo le cose cambiate dopo l'ottantanove
E c'è stata in questi anche anche in questi anni che l'irruzione di temi nuovi che ancora un abbiamo ben dipanato ben codificate codificato
Temi che riguardano i concetti sovranità di rappresentanza temi che riguardano concetti nazionalità
Perfino riflessioni che ci riguarda indirettamente proprio sulle politiche di sicurezza della nuova nella nuova fase due rapporti UE e NATO eccetera eccetera quindi siamo tutti in transizione in movimento certamente la cosa più percepibile dei paesi che hanno diciamo avuto conosciuto diciamo socialismo dispotico il comunismo
Di c'è stato una sorta di congelamento evidentemente di un pezzo di storia europea che e poi si è diciamo risvegliata anche con tutti i problemi non risolti questo il paradosso forse più grosso e che aveva immaginate una società fondato sulla dialettica storiche se ritrovata invece alla fine che questi dati era un punto h questo mi pare di tutti il più grosso il più grosso paradosso è terribile anche paradosso
Ora detto questo io penso che noi siamo alle viste di una sfida quindi per tutti noi che a questo punto dei passaggi abbastanza abbastanza cruciali abbastanza cruciale
Quando dico son convinto anch'io che la tradizione non è finita è perché bisogna dettare approssimi siamo i tipo economicistico alta alle cose che cambiano perché se a dove sono guardassi parametri di crescita di Pillitteri aceto Isabella transizione è arrivata a un certo punto
Ma ci sono dentro invece dei fatti che sono fatti di di costruzione istituti a democrazia nel senso sostanziale che la parola l'isolamento dei fatti di grande significato politico geopolitico
E quindi insomma tuttavia questa transizione arrivato a un punto ripeto che che che merita qualche decisione
Insomma siamo arrivati prossimi al momento nel quale se non si fanno i passi avanti si fan dei passi indietro
Questa è la mia convinzione allora tutti hanno scommesso Ovest Centro-Est sull'Europa
Noi negli ultimi decenni ci abbiamo scommesso in nome della pace
Gli altri tre hanno scommesso in nome della libertà
Ma insomma adesso bisogna che noi questo non c'è cominciamo a rompere
Allora
Poi io sono figuriamoci io non posso che esprimere opinioni personali veterano diciamo nella competenza sul talmente neanche la libertà dello dello studioso però ecco diciamo così poi si possono anche discutere come dire le gradualità le graduazione e quindi anche
Quanti passi sulla nuova strada e con chi
Ma questo intreccio che comunque si pone fra un allargamento che ormai necessario
Per ragioni di fondo
E un rafforzamento senza il quale largamente non è possibile sono due
No di Sistani intrecciando che bisogna in qualche modo Schaller io non mi aspetto attualmente che Miss risolva tutte queste cose ma se ne venisse un segnale diciamo di impotenza a questo proposito certo la cosa sarebbe
Sarebbe veramente veramente seria quindi c'è l'esigenza anche di dare un po'un colpo un colpo di reni certi raffronti politica di rafforzamento che diciamolo pure una condizione necessaria insomma anche per cominciare a fissare date
E non è a sua volta una pole uno una politica semplice anche se attenzione serve per l'allargamento ma serve per voi stessi
Perché i temi attorno che stiamo dipanano tono debolezza dell'euro questo discrasia fa tempi dell'economia dalla moneta a tempi della politica portano poi le quindi anche se non avessimo la questione alle vedove mo'porti rapidamente il problema del rafforzamento e questo voglio rispondeva deriva certamente anche non esperienze come fa quotidianamente
No assolutamente fare un passo avanti per non fare dei passi indietro
Ora cessione di sovranità
Ma tendiamo sì qui la cosa che dispiace di più
La sovranità burocratica la quale tu devi cedere posso età politica queste la Corte ha sì più
Perché poi gli ambasciatori Cordella che si dice in una battuta che bastava andar tre giorni a Mosca per essere anticomunisti uno potrebbe dire fatto cinque giorni a Brussel e diventò antieuropeo ma non per fra ciò che ma non per ragioni vita vita alle per ragioni che vi diciamo di di una burocrazia diciamo così ho ma al netto di questo e capisco che è difficile dire al netto di questo io francamente non vedo l'impossibilità di un compromesso dirò così fra visioni
Più attaccate a una logica diciamo nazionale quindi intergovernative e visioni che invece sono disposto a cessioni di sovranità governi europei se non questo è un problema certo ma lo vedo in diciamo abbastanza abbordabili adesso o sulla sua relazione ricordava
Fatto due sere che so una grande conferenza e quindi non so ritaglio sono deroga l'altro la copia della commissione a Snark che pure se io credo che su questo punto un compromesso i toni sono più preoccupato un altro fatto più di fondo che di conto
Seriamente cioè è lei mentre si azzerano questi processi il c'è anche una reazione diciamo di una specie di etno nazionalismo di regionalismo identitario non so che è roba che non bisogna sottovalutare secondo me e che vada combattuto sul piano culturale sul piano sul piano politico
E che ha poi delle riflessi anche sociale perché ragazzi quando parliamo di allargamento ed è romano poco fa ricordava ci abito sonde setta buddista economico e c'è di mezzo un telo Corrado agricoltura tipo se sa di mezzo io conosco per esempio quello dei camionisti per dire cosucce che possono ecco allora la il il il saldarsi in una miscela di questioni sociali rilevanti economiche rilevanti con questioni chiamiamole diciamo di nuove piegature del della questione identitaria ecco io credo che quello sia un fatto che bisogna che bisogna tenere d'occhio per empio ho letto la relazione di Urso letto una cosa intelligente molto generosa
Dice per esempio prendiamo l'Italia un po'per il lungo no
Tirreno l'Adriatico per esempio la Lombardia non sa al mare questo
Questo resta comunque un problema che difese da risolve anche se io son d'accordissimo insomma da odi di svolgere il tema in questa chiave che ha una chiave nazionale europea e Baldi Samo di amicizia con popoli Balcani se al contempo ecco
Quindi insomma un colpo di reni ci vorrà in qualche misura credo che debba risultare ripeto fa da un compromesso
Fra chi ha una visione intergovernativa nazionale eccetera e chi ha una visione diciamo anche di cessione più spinta di sovranità
E una serena difesa del punto di compromesso a cui si arriva nei confronti di tendenze che possono avere un esito anche attenzione anche molto preoccupante e negativo queste
Queste
L'idea e quindi figuriamoci se non sono opere per perché l'Italia si presenti con la con tutta voglio dire io no stando nel nel picco perché riguarda me naturalmente io a parte gli accenni polemici no l'azione di di di ricorso che va be'poi un potere rispondere anch'io con quanto a mala lascio perdere ma insomma nella sostanza voglio dire sono visioni che possono consentirci di fare una strada in questi appuntamenti ecco e di essersi come Paese di giocare il nostro ruolo poi consentitemi di dire che possiamo sudano solo perché ci siamo andati dentro e Neuro
Cioè anche tutti questi discorsi che stiamo facendo e li possiamo fare dare un contributo che ci siamo andati dentro quindi non possiamo descrivere diciamo la politica
Estere anche economica di questi anni con una serie di errori che questo non sia abbastanza giusto sia generoso insomma è che non si è neanche neanche Obiettivo però detto questo l'abbia la poteva giocare da esso uno e dobbiamo farlo qua all'altezza del problema della nostro ruolo ecco avendo questo spirito diciamo di
Di convergenza su un compromesso possibile poi
Adesso forse nell'ultimo minuto attualmente il tema poi Sami interessante che vede rosso il profilo economico
Economica e sociale l'Italia delle carte molto importanti a giocare
E io credo che sia sbagliatissime all'idea che comunque sotto sotto c'è e che indebolisce il nostro emerge l'idea che a un certo punto siccome noi siamo un Paese produttore trasformatore noi arriviamo a un punto diciamo così di concorrenza difficile sostenere con questi Paesi quindi ci vuole prudenza si vuole questa è un è un errore catastrofico
Perché ognuno al mondo e fare il mestiere che sa fare non sappiamo fare piccole-medie impresa nell'ambito in alcune grandi specializzazioni settoriali
Siamo un Paese trasformatore ma abbiamo atte a riaprire quindi a saremo sempre disturbati
Da Paesi parlo per esempio anche tutt'affatto diversa forma il Mediterraneo da Paesi che non accettano più di non essere a loro volta trasformatori il problema siti mettiamo la testa del processo
In questo rapporto diciamo fra bus e tecnologia che è la chiave nostra la nostra risposta industriali e quindi a esprimiamo Cuna leadership negli istituti nelle nelle nelle nelle nelle legislazioni nella capacità di comunicare qui siamo in Emilia bolognese da quante cose sono fatte per piccole imprese con piccolo difetto che se uno non esiste ancora una concettualizzazione ditte da offrire ai nostri interlocutori della straordinaria gamme sofisticate gamma di politiche che abbiamo svolto pratico nell'impresa
Perché noi non sappiamo risponde la domanda come nasce un distretto non sappiamo se siamo onesti non sappiamo rispondere su domanda a riprodurlo ma sappiamo come si fa crescere
Abbiamo legislazioni Perotti Sonata OP con l'impresa di consorzi finezze tre ce l'ho con sofisticata che non riusciamo neanche come dire organizzare offrire questo dovremo fare così come nostre banche no
Lamentiamo che non abbiamo internazionalizzazione nostre bancone ecco per quale occasione lamentiamo che noi a differenza di altri paesi non lo abbiamo le banche come traino e supporta presenza piccole medie con la quale occasione
In questi Paesi del Centro ed Est Europa c'è la possibilità anche per un sistema nostro pagati da di essere quell'elemento quella presenza quel supporto elemento di traino quindi anche su questo punto non abbiamo da temere un certo abbiamo dei settori che terrebbe una fase e critica di passaggio ma in via generale
Noi abbiamo un grande interesse anche nazionale a sviluppare una politica ragionevole certamente consapevole difficoltà strategiche di
Allargamento grazie
Grazie signor ministro
è indubbiamente
Noi Antonio Martino trascorso più di qualche giorno a Bruxelles no come ministro degli Esteri prima anche in altra veste
Però se io presentarsi Martino come antieuropeo come euroscettico direi una cosa oltre che un luogo comune anche una cosa forse non vera fino in fondo
Anche se mi attirano possano meriterebbe iscritto al partito degli euro entusiasti questo me lo consente
E allora Rosa Martino come allargare i confini d'Europa verso l'estero è la situazione realistica e non positiva piena di problemi voglio dire che ce l'ho descritto Fisichella romano e ministro Bersani io vorrei
Partire dal perché allarga
E per tenere alla considerazione che a me sembra banale ma che purtroppo non viene
Sufficientemente accettata e cioè che la libertà economica
E al tempo stesso un fattore di eversione
In un fattore di cooperazione
è un fattore di eversione perché la libertà economica producendo sviluppo dinamismo finisce con rimettere in discussione l'esistente
Io citerei alcuni casi per esempio negli anni Ottanta Milton Friedman sistematicamente sosteneva
In Cile o la dittatura avrebbe distrutto la libertà economica o la libertà economica avrebbe distrutto la dittatura i fatti
Hanno finito col confermare questa diagnosi
Abbiamo un esperimento colossale
Che è quello della Cina finora un certo grado di libertà economica nelle province del Sud e un alto tasso di sviluppo economico e riuscita a coesistere con un apparato politico burocratico sostanzialmente invariato per quanto tempo
Libertà economiche un fattore di grande eversione non è un caso che negli ultimi venti anni si siano ridotto drasticamente il numero di dittatori
Si sia ridotto drasticamente in tutto il mondo persino in America Latina il tasso d'inflazione
I disavanzi pubblici indebitamento perché ma perché la liberalizzazione dei movimenti di capitale ha posto in essere un meccanismo che penalizza i governi che tengono comportamenti devianti
C'è un governo eccessivamente e socio introduce delle imposte troppo gravosi capitali si spostano verso Paesi più accoglienti questo costringe il Paese a limitarsi se un Paese conduce la politica inflazionistica che compromette la stabilità monetaria i capitali si spostò in Paesi a moneta più stabile e così via questo meccanismo di filtro è stato determinato automaticamente dei movimenti di capitale libertà economica
E però la libertà economica e anche un fattore di grande cooperazione arrivo subito all'allargamento a prima devo dire una cosa non è vero
Che si è fatta soltanto l'integrazione economica
Intanto non è vero perché esiste purtroppo
Dico purtroppo ricollegandomi a quanto diceva il ministro Bersani con grande coraggio e onestà intellettuale esiste anche una roba politico-burocratica in qualche caso va benissimo in qualche altra caso esagera nella Burak rivisitazione della società e della vite
In secondo luogo non è vero perché non esiste una cosa chiamata soltanto integrazione economica vedete quando negli anni Cinquanta prende le mosse il movimento di unificazione dell'Europa l'obiettivo vero come ha ricordato Bersani mi ricollego il nuovo a quello che ha detto e rapaci
Quello che gli europeisti volevano veramente era che non avessero a ripetersi quelle due catastrofi gli avevo insanguinato l'Europa
E si rendevano conto che il metodo migliore per garantire la pace era la collaborazione che l'integrazione economica avrebbe determinata cioè erano consapevoli di quello che aveva già detto nel secolo precedente Federico Bastia
Dove non passano le merci passano gli eserciti il liberismo magari non sarà sempre garanzia di pace ma il protezionismo è stato storicamente causa rive e quindi la integrazione economica è stata anche un fattore di unità politica nel senso che ha scongiurato i conflitti politici
Il commercio ha unito ciò che la politica a volte mi viveva saloon Falco di grande unità quindi non sottovalutiamo quanto è stato fatto perché ci son stati cinquant'anni di pace di prosperità e di sviluppo grazie anche al mercato unico grazie anche all'integrazione economica
Però quando si parla della politica e l'Europa e vengo finalmente all'allargamento si intende un'altra cosa non si intende l'assenza di conflitti si intende la creazione di istituzioni politiche comuni per l'Europa
Allora il quesito è perché vogliamo istituzioni politiche comuni
E a risposte che un'istituzione politica legittima la sua esistenza per via di obiettivi che possono essere perseguiti soltanto in quel modo
Cioè esistono dei beni pubblici europei che sono obiettivi di interesse generale di tutta l'Europa che noi riteniamo non possono essere perseguiti efficacemente a livello nazionale
E qui nasce il problema il contrasto fra allargamento
Rafforzamento o approfondimento nasce dal fatto che noi fino ad ora non abbiamo dato dignità costituzionale a una specificazione esatta
Di quelli che sono gli obiettivi che intendiamo perseguire a livello europeo di modo che ci troviamo in una situazione paradossale
L'Unione Europea e molto popolare fra i Paesi che non ne fanno parte e chiedono di entrare ed è crescente mente impopolare nei popoli dei Paesi che già ne fanno parte perché i Paesi che non ne fanno parte vogliono entrare sono mossi da diverse motivazioni una è quella dei Paesi dell'Europa centrale e orientale che vogliano con questo chiudere una fase della storia ribadirlo scelta europea e occidentale
Ce ne sono poi gli altri
Ma perché è crescente mente impopolare l'interno la mia convinzione che sia recentemente impopolare perché in molte a parte dell'opinione pubblica non sa esattamente quali siano gli obiettivi che l'Europa intende perseguire
Vede che si occupa di tantissime cose di cui non avrebbe nessun motivo di occuparsi e viceversa non persegue proprio quegli obiettivi
Importanti per i quali è stata creata per cui non abbiamo una politica extra di sicurezza comune non abbiamo una difesa comune però abbiamo delle direttive che disciplina la curvatura delle banane al-Ghazal preservarlo fantastico
Allora se vogliamo contemporaneamente risolvere questi due problemi facilitare l'allargamento
E al tempo stesso scongiurare il rischio che diventa prevalga divenga prevalente l'euroscetticismo noi dobbiamo dare dignità costituzionale agli obiettivi europei cogliere questo che potrebbe essere un momento costituzionale per l'Europa per dar vita ad una costituzione europea nel senso però proprio nel senso in cui viene usato da molti commentatori le costituzioni perché nascono nascono per proteggere i diritti dei singoli dall'abuso del potere del sovrano
Sono a forma di protezione i diritti e libertà dei singoli confronti l'abuso del potere la Costituzione dell'Europa deve nascere come strumento per specificare quali compì intendiamo perseguire a livello europeo lasciando nel rispetto del principio di sussidiarietà tutto il resto agli Stati nazionali che così si sentono protetti e sono disposti ad accettare vitale l'Europa
Se sia o meno ero scetticismo questo io non lo so so che l'etichetta e come l'embriologia hanno questo vantaggio che risparmiano alla gente la fatica di pensare grazie
Avevo fatto bene a non
Non presentarla come euroscettico venti deviando opportunamente questo suo Strale polemico
Dalla però può essere Angelo Panebianco di cui come molti molti di voi sono attentissimo lettore
Recentemente Panebianco lei ha scritto
Chi è un Europa unificata realmente forte
Forse potrebbe nasce soltanto da una gravissima crisi perché soltanto una gravissima crisi ha scritto darebbe alle classi dirigenti nazionali la scossa il terrore forse necessari
Per rinunciare e per prendere insieme decisamente un cammino diverso
Non ci resta che questa disperata speranza no inizi io avevo anche aggiunto però subito dopo naturalmente nessuno si può augurare una cosa del genere
E in realtà la l'accenno che lei che ho fatto lei che che lei ha avuto la bontà di riferire ricordare era legato semplicemente alla alla fotografia di una situazione di stallo in cui sostanzialmente l'Europa
Si trova in questo momento stallo che ben esemplificato anche dalle nostre difficoltà rispetto all'allargamento e al difficoltà che sono benissimo emerse anche nelle nei diversi interventi di questa mattina io vorrei ricordare che noi abbiamo spesso una tendenza a
A al a non vedere quanto siano delicati processi di democratizzazione e quanto siano compresi quanto siano difficili
Sì la nascita di un'economia di mercato e qualcosa che non si produce per decreto anche se ogni tanto abbiamo l'impressione che basti un decreto per far nascere una democrazia insomma basta
Dare vita a una Costituzione e a quel punto la democrazia è nata B non è affatto così
Una Costituzione può essere benissimo ed è in tante situazioni storiche un pezzo di carta privo di valore per la semplice ragione che non è coerente con i comportamenti e gli atteggiamenti le tradizioni di quel Paese
Pensate alla Storia dell'America latina quante volte sono nate costituzioni anche perfetta ineccepibili
E poi queste costituzioni non sono non ho avuto vitalità
Non ho avuto vitalità perché il Paese e le sue tradizioni di atteggiamenti dei suoi cittadini non erano coerenti con le esigenze di una democrazia liberale allora e il processo di democratizzazione sempre una cosa complicata il fatto che alcuni Paesi si siano avviati su questa strada una decina d'anni fa non significa affatto che tutti questi Paesi riusciranno alla fine ad a vere democrazie stabili e riusciranno davvero a rispettare alla fine gli standard che riteniamo bene o male una democrazia liberale di tipo occidentale debba rispettare questo io credo bisogna saperlo perché i processi di democratizzazione si scontrano soprattutto con un problema le non solo le classi dirigenti
Ma anche i cittadini
Sono come dire che sono cresciuti nel regime precedente nel regime totalitario precedente
Hanno inevitabilmente assorbito valori ideologia atteggiamenti che sono propri del regime precedente e anche se essi stessi se ne sono voluti sbarazzare
Al momento buono poi inevitabilmente molti di loro li produrranno quegli atteggiamenti e le aspettative che erano legate al regime precedente in realtà per essere sicuri che una democrazia ha superato il giro di boa e si è consolidata in genere dobbiamo aspettare che come dire la generazione che a che è stata educata la politica l'economia nella nel regime totalitario lasci il passo alla generazione successiva
Questo questo per dire che in molti casi e dato oralmente lasciando io non sono un esperto di Paesi dell'Est quindi lascio agli esperti di esaminare i vari casi e le differenze che sono naturalmente fortissime per quel che leggiamo tra i diversi casi ma insomma io credo che le osservazioni che faceva prima l'ambasciatore Romano siano assolutamente corrette e cioè che bisogna stare molto attenti ci sono casi in cui c'è stato uno sforzo effettivo per arrivare a mettere in piedi un'economia di mercato con la parte in una democrazia liberale dall'altro lato
Sforzi che devono essere in qualche modo premiati nel senso che l'Europa non può come dire abbandonare questi Paesi a se stessi anche per un suo interesse ma di tipo politico di cui dirò
Una parola di Lungro qualcosa dopo
Però è anche vero che una parte almeno di questi Paesi non rispetterà a breve termini gli standard necessari per entrare in Europa e vero il fatto che noi abbiamo però un qualche interesse politico noi abbiamo quell'interesse alla pace di cui parlava anche Martino prima mi interessa che ci chiede di stabilizzare la turbolento potenzialmente turbolenta area dell'Est sappiamo che come dire le condizioni geopolitiche potrebbero domani cambiare
La Russia potrebbe domani tornare ad avere un atteggiamento non particolarmente amichevole verso l'Occidente questo significa che noi dobbiamo tentare in qualche modo di stabilizzare la fascia destra e sappiamo anche che l'integrazione nella NATO da una parte l'integrazione l'ingresso nell'Unione europea dall'altro può essere una condizione esterna che aiuta che facilita la il processo di democratizzazione ma sapendo che quei processi di democratizzazione non sono affatto conclusi non è vero che quelle sono già democrazie
Queste sono democrazie in fieri e è una scommessa che si spera venga vinta il fatto che lo diventino che si stabilizzi
Due parole sull'approfondimento legato al problema l'allargamento noi sappiamo benissimo che in Europa in Europa occidentale ci sono
Ci sono due tendenze contrari una ben rappresentata in qualche modo dalla Gran Bretagna che dice dobbiamo allargare e l'allargamento deve precedere qualunque ipotesi di approfondimento tarato la Gran Bretagna anche sue ottime ragioni di tipo costituzionale per avere dei problemi con l'approfondimento
Noi sappiamo che quando la Gran Bretagna entro finalmente superando i duchi doppiopetto gol di De Gaulle
Nella nella scusate nella nell'allora Comunità europea
I leaders della Gran Bretagna furono costretti a presentare al loro Paese quest'ingresso con una mossa a amministrativa di tipo tecnico
Di perché avevano il problema di dei politicizzare l'ingresso in Europa
La ragione è che nel sistema sistema britannico la sovranità del Parlamento non può essere messa in discussione
E l'ingresso in un in un'entità che si proponeva compiti scopi di tipo sovranazionale era un grossissimo problema per la Gran Bretagna questo spiega anche il modo in cui venne giustificato l'ingresso dalla Gran Bretagna
Nell'Unione Europea e questo Chico ci aiuta a spiegare
I problemi che oggi fa sorge che ci sono nel rapporto tra la Gran Bretagna l'Unione Europeo l'euro spesso e il modo in cui la Gran Bretagna pone il problema l'allargamento perché è evidente che porre il problema d'allargamento a prescindere dall'approfondimento e dal rafforzamento dell'Europa così come significa eliminare una volta per tutte il problema tra sovranazionalità
Ora è evidente anche che quei Paesi i Paesi dell'Est con i problemi che hanno che sono
In molti casi molto gravi hanno un interesse a questa posizione hanno interesse a un allargamento che prescinda da un eventuale approfondimento perché l'approfondimento implicherebbe l'Europa a due velocità naturalmente
E l'Europa a due velocità non può essere bene accetta ai partner i nuovi
Ora a me pare chiaro che
è vero che noi abbiamo una da un lato un interesse politico a stabilizzare l'Europa dell'Est a fare entrare i Paesi forse appunto Polonia Repubblica Ceca e Ungheria come diceva l'ambasciatore Romano che sono già pronti
E andare essere molto prudenti negli altri casi
Al tempo stesso noi dobbiamo sapere che questi ingressi
Creeranno enormi problemi il caso dell'agricoltura appunto e è un è un esempio
E e creeranno grossi problemi di adattamento cui si riferiva anche il ministro Bersani
Questi problemi di adattamento noi dobbiamo sapere non faranno altro che inevitabilmente rafforzare il partito anti europeo che ormai in Europa occidentale esiste
Il partito anti europeo cioè è una realtà era come indire covava sotto le ceneri esploso dopo Maastricht dopo la nascita dell'euro
Ora
Il processo di approfondimento allargamento e approfondimento inevitabilmente comporlo dura come contraccolpo un ulteriore rafforzamento del partito anti europeo un euro
Su questo non ci sono non ci sono dubbi allora noi abbiamo come dire dobbiamo saperlo una strada molto stretta
Da percorre che non può essere percorsa in modo facile
Dicendo riformiamo la Costituzione perché la cosa è evidentemente più complessa riforma la Costituzione è certamente importante dare dignità costituzionale cui beni pubblici europei di cui parlava Martino è sicuramente è sicuramente giusto però noi dobbiamo anche sapere che raggiunto questo livello di integrazione ogni nuova mossa
è necessaria perché altrimenti ci fa tornare indietro maltempo spesso susciterà nuovi conflitti cioè questo come dire deve essere dato per per certa oltre non possiamo sorprenderci domani perché esploderanno i conflitti i conflitti perché i vari gruppi anti europei andranno a fare pellegrinaggi e manifestazioni di protesta a Bruxelles è in giro in giro per l'Europa
Ora credo che
E e concludo perché ho portato via più del tempo necessario credo che se non saremo
Molto oculati nel momento della missione generosi certo perché è necessario ma anche oculati
Facendo entrare solo chi può davvero permetterselo allora noi non faremo altro che gettare a ulteriore benzina sul fuoco e accrescere i conflitti e accrescere la forza del
Ahimè già troppo forte partito antieuropeo in dentro l'Unione europea grazie
Grazie professor Panebianco
Il dibattito si è fatto mi pare molto interessante ma il tempo stringe e nei convegni seri anche il tempo una componente importante
E quindi non restano che dieci minuti nei quali abbiamo la positiva di ascoltare vostri bellissimi interventi per mettere a punto una cosa che mi sta particolarmente a cuore in conclusione cominciamo col ministro Bersani
Ma io mi prendo un minuto per fare un po'un riassunto insomma lei come l'ha appreso che la luce le cose interessanti si sono spenti
Io mi sento europeista convinto ma sento anche che questo eccesso eccesso di burocratizzazione può essere un colpo veramente grave alle prospettive europee e quindi anch'io rivendico che sia un dei passi sul piano politico istituzionale tali da da farci passare questo qua
Ora questi passi secondo me devono avvenire fra in un buon compromesso
Fra visioni e soggetti politici siamo ispirati a logiche diciamo nazionali sussidiarie
A invece ispirazione che sentono di più e possono Collina di più la possibilità di ruoli di ruoli sopra la nazionale
Isolando e combattendo ripeto posizioni
E pulsioni che non sono un'evoluzione del concetto nazionale ma solo una disgregazione concerto nazionale
E che possono saldarsi con quei conflitti quelle rilevanti questioni sociali che comunque noi ci troviamo sul Strata
Questo a me pare il punto politico che dobbiamo saper affronta quindi io ma aspetto che si facciano
Non è un giorno solo ma insomma con una certa rapidità si faccia qualche passo su un rafforzamento
Si faccia si metta qualche data per l'allargamento per qualche Paese
E che sia ben conto coraggio di affrontare e di dominare i conflitti che comunque ci saranno sono d'accordissimo anche se noi stiamo i tre paesi non ci si posso mettere in Elenco tre o quattro questioni
Per qualcuno i Paesi europei su quasi Sonego però la fatica di governare deve essere anche anche questo se raffrontato durezza il processo perché lo stallo questo proposito s'rinfocolare ebbe ancora di più
Io credo adesso dialogano a turno sul Panebianco questa crescita diciamo di un percezione critica consapevole europea perché comunque se ti muovi discutibile
E vedi un obiettivo e vedi i conflitti se stai fermo si muove solo lo scetticismo questa è la mia impressione è che non significa muoversi senza giudizio per l'amor di Dio però muoversi con una certa determinazione
Grazie ministro Bersani per i suoi interventi della sua partecipazione la parola Presidente Fisichella
Grazie
Quella che chiamiamo della democrazia occidentale ne nella sua differenza fra quelle formule che includendo il comunismo fra il dispotismo orientale ci hanno portato alla dicotomia Europa occidentale ed Europa orientale non come dato biografico ma come dato politico
E non possono trascurare un aspetto
Che è un aspetto che può creare delusioni e attenzioni
Nel momento in cui si avverte nei Paesi che vengono dalle esperienze comuniste sia pure in forme ambivalenti talora equivoche
Talora con elementi di rivincita
Di precedenti assetti e tuttavia si avverte una sorta di attenzione che viene letta
In Occidente come un'attenzione democratica non possiamo trascurare il fatto
Che
Nelle realtà delle democrazie occidentali Melato realtà dei Paesi occidentali assistiamo a fenomeni di deperimento democratico vorrei che fosse piuttosto chiaro questo aspetto
Che
Non si inducano poi in situazioni di delusione
Psicologica è anche politica
Quelle realtà nazionali che tendono verso riproduzioni di modelli e diciamo così di tipo occidentale immaginando che questi modelli stiano realizzando ma
Il massimo l'ottimo ma della della dell'assetto democratico proprio in fasi nelle quali viceversa stiamo assistendo
Sull'onda anche delle grandi trasformazioni economiche e tecnologiche a fenomeni appunto di deperimento di contrazione delle meccaniche
Democratiche sia sotto il profilo rappresentativo sì o sotto il profilo dell'allocazione
Dei centri dei centri decisionali quindi
Credo che questo sia un momento di assestamento davvero difficile davvero complesso che ci deve richiamare che ci deve richiamare al realismo
Perché in assenza del realismo tutti insieme possiamo rischiare di parlare di cose che in realtà in qualche modo non esistono o in qualche modo stanno declinato
Grazie presidente Fisichella la parola professor Romano
Grazie minestra il ministro Bersani ha detto che è preoccupato da fenomeno diffuso in Europa che quello delle no nazionalismo e il professor Panebianco ha parlato di partito antieuropeo
Prendo spunto da queste due osservazioni realtà di partiti antieuropei ve ne sono due in Europa uno di destra
E l'altro di sinistra ed è giusto che esistano le europee un grande Progetto e un progetto straordinario e sarebbe assurdo inimmaginabile che un progetto di tale importanza non suscitasse opposizioni soprattutto in quei ceti sociali
Che rischiano di perderci qualche cosa come sempre accade nei periodi di grande trasformazione quindi esiste un partito di sinistra anti europeo
Che ragiona in termini generalmente vecchio marxisti perché vede in questa Europa una manifestazione del capitalismo
Spietato e vi è una partito antieuropeo di destra che tende naturalmente a valorizzare le singoli identità regionale le antiche patrie dell'Europa e che tende quindi a ragionare in termini di di vecchio nazionalismo in realtà la lotta politica in Europa è al centro fra un centrosinistra e un centro destra soltanto che quando il centrosinistra vince o il centrodestra vince si accorge che non può governare se non fa riferimento a quell'ala di estrema sinistra o di estrema destra anti europea
Che per così dire una costola della sua famiglia
E questo accade sistematicamente in Europa da tutto poi naturalmente ciascun Paese demonizza l'all'esempio dell'altro
Ma in realtà sta accadendo generalmente in quasi tutti i paesi europei dove si governa soltanto da destra o da sinistra
Facendo riferimento a quell'ala anche europea di sinistra o di destra senza la quale non ci sono i voti
Quindi lo cederà fare così è fatta l'Europa in questo momento piaccia o non piaccia farà bene anche il ministro Bersani a preoccuparsi delle tre nazionalismi ma temo che le circostanze siano così e siano destinate ad essere così per parecchio tempo e io sarei sorpreso se non lo fosse perché ripeto questo è un grandissimo progetto politico destinato a modificare la vita di tutti noi e in parte l'ha già modificata
E chi continua a piangere sull'euro ricordo che se non ci fosse lei euro la lira sarebbe tre mila al dollaro
Perché probabilmente non saremmo finiti nella nella tempesta molto prima di altri quindi ringraziamo il cielo e ricordiamoci che verso la metà degli anni ottanta
La più solida delle monete europee vale a dire il Marco aveva nei confronti del dollaro esattamente il rapporto che ha oggi l'euro nei confronti del dollaro non facciamone una un dramma
Le cose vanno in su e in giù fanno parte dell'economia un'ultima parola se posso in difesa della burocrazia europea lo so che non piace a nessuno
Né a destra né a sinistra mi sembra di capire
A giudicare da questa tavola rotonda eh io ricordo soltanto che senza questa burocrazia questa tecnocrazia europea nove di progressi non ne avremmo fatti
Perché l'Europa si è fatta proprio perché gli uomini politici nazionali hanno dei legato ad una tecnocrazia in Europa a Brussel
Degli compiti che loro non avrebbero mai potuto assolvere di fronte al loro elettorato
Quindi ringraziamo Brussel di quello che è accaduto
E ricordiamo che quando Bruxelles ci dice quanto debbono essere lunghi cetrioli e che cosa si definisce cioccolata
E quante valvole di Bossi sono in uno scaldabagno lo fa anche per abolire quelle tariffe non protette non tariffarie
Quelle barriere non tariffarie che continuano a rendere il libero commercio in Europa un ostacolo un impedimento
Quindi quando la burocrazia europea definisce troppo pedantemente le qualità di un prodotto lo fa lo dico all'onorevole Martino lo fa nell'interesse del libero mercato
Direi il novanta per cento dei casi
Grazie grazie
Non c'è
Grazie lo stroma la parola ad Angelo Panebianco
Se io
Vorrei solo fare qualche osservazione sulla il problema del deperimento democratico in Occidente Bessie certo
Fischia la ragione
Una un problema di deperimento democratico esiste esiste soprattutto grande confusione su chi deve decidere su che cosa
Il processo di integrazione europea naturalmente a aumentato la confusione su questo punto però c'è almeno un aspetto per il quale l'Occidente continua ad avere standard più elevati e anche l'Europa occidentale ed è in qualche modo la tutela delle libertà individuali
Probabilmente c'è certamente un deperimento della dimensione democratica della capacità di autogoverno dalla capacità dei parlamenti di chi è di avere chiaro quale qual è il loro il loro ruolo in questo gioco nello stessa
Possibilità dei governi di decidere e soprattutto di avere chiaro entro quali ambito e possibile decidere però in qualche modo almeno le libertà individuali e personali sono sufficientemente tutelate e questo è in qualche modo il come dire il patrimonio più importante il patrimonio politico più importante di cui l'Europa l'Europa dispone
Mentre
Il uno dei grandi problemi dei paesi in via di democratizzazione e il perché proprio questo nucleo di libertà individuali
E o non tutelato sufficientemente o comunque a rischio almeno fin quando il processo di democratizzazione non supera una certa soglia non raggiunge un suo una sua solidità
Quindi da questo punto di vista da questo punto di vista concordo col fatto che sul fatto che esiste una sofferenza
Dei Paesi occidentali e non può non esistere anche perché di sicuro le istituzioni democratiche non sono certamente il migliore dei mondi possibili ma un insieme di prosaica
E difettoso istituzioni umane che in quanto tali
Non possono che essere soggette anche alle leggi del deperimento della dell'indebolimento indebolimento democratico esiste ma certamente il confronto con i casi dell'Est viene ancora a vantaggio dell'Occidente
Soprattutto sul fronte della tutela delle delle libertà delle libertà individuali poi certo esistono devo qui volevo fare un'osservazione su quello che dice professor Romano e due partiti antieuropei uno di destra e uno di sinistra
Sì ed è anche vero che egli è anche giusto che esista che si esprima una opposizione all'Europa i due partiti anti europei anche se hanno motivazioni diverse però spesso risultano indistinguibili
Ecco perché mito ho parlato di partito antieuropeo al singolare perché in realtà poi nella pratica questi partiti non arrivano a differenziarsi molto
Non arrivano e lavorare politiche anti europee molto diverso e molto diverse tra di loro sono parti anche se è vero che poi condizionano schieramenti diversi questo sì c'è evidente che il fa il come dire il partito anti europeo di di sinistra
Tende a condizionare lo schieramento di sinistra e quello anti europea di destra
Tende a scala condizionare lo lo schieramento di destra ma sul punto sulle ragioni delle opposizioni all'Europa le motivazioni le politiche scelte e così via io vedo anzi una sorprendente
Una davvero sorprendente somiglianza
Tra il partito anti europeo di estrema sinistra e il partito anti europeo di di estrema destra la fine entrambi tendono alla difesa di una comunità che ritengono a torto o ragione minacciata dal processo di integrazione
Abbiamo grazie
Questo Martino alle io vorrei brevemente chiarire meglio quanto ho avevo accennato prima cioè del perché l'allargamento
Il problema è che secondo me noi dobbiamo batterci per un'Europa che sia non introversa chiusa in se stessa
Che ieri riga barriere nei confronti dei paesi circostanti perché la roba di questo genere la cosiddetta fortezza Europa
Non è soltanto dannosa per i Paesi che ne fanno parte ma è dannoso soprattutto per i mesi che non ne fanno parte verso i quali esporta instabilità disoccupazione sottosviluppo pensate per esempio i Paesi della sponda sud del Mediterraneo
Un'Europa che continuasse impedire a questi Paesi di commerciare con noi di fatto metterebbe visti i Paesi nella impossibilità di produrre quello che possono produrre perché se non riescono a Bender Frollo producono e quindi finiremmo con l'avere disoccupazione instabilità e sottosviluppo in questi Paesi ci conviene nell'interesse dell'Europa esportare problemi ai Paesi vicini a me non sembra mi sembra che sia preferibile un'Europa aperta
Disposto ad accogliere nuovi membri
Aperta anche nei confronti dei Paesi non membri e quindi esportati relazioni commerciali e non solo commerciale intrattenga relazioni commerciali non solo commerciali con questi Paesi in modo da avere con questi Paesi buoni rapporti rapporti ricoperti di collaborazione
E quindi e quindi anche rapporti pacifici questo mi sembra essere
La forse perché sono favorirà l'allargamento anche per i Paesi soprattutto i Paesi dell'Europa centrale e orientale anche per un'altra ragione perché come dicevo prima a libertà economica in un certo senso finisce col condizionare anche lo sviluppo delle istituzioni politiche quando questi Paesi entrassero a far parte limitassero membri dell'Unione Europea e io sono convinto che le loro istituzioni politiche diventerebbero ancora più radicati a modello
Di Società aperta che è quello che verso il quale questi Paesi aspirano ad andare devo due risposte mi dispiace
Di essere in disaccordo con lui all'ambasciatore romano
Ambasciatore
L'affermazione se non ci fosse stato l'euro
La l'ira il rapporto dollaro via sarebbe a tre mila lire è molto comoda perché non è falsificabilità
Somiglia alla
Assomiglia alla Storia Disegno non avesse avuto le ruote sarebbe stata una magnifica carriola ma non è stato così a verità è un'altra che i Paesi che non fanno parte dell'euro hanno fatto enormemente meglio dell'euro
Il dollaro americano dirette e per via delle con la comunità americana e va bene il dollaro canadese la lira sterlina lo yen giapponese il Giappone è una crisi economica ma si è rivalutato nei confronti dell'euro più di quanto di rivalutare il dollaro il franco svizzero la Svizzera un piccolo paese non fa parte dell'Aurès dall'euro eppure si è rivalutata
Si è rivalutato nei confronti dell'euro il rublo russo lo zloty polacco il lecca albanese ma ma quand'è che ci convinceremo i tre qualcosa che non va difesa
Lei ha pienamente ragione sono lieto che lo abbia menzionato perché spesso la gente non lo sa molte delle direttive vengono introdotte per aggirare azioni non tariffarie professionistiche dei paesi membri per esempio
La definizione di euro salsicce ha dovuto essere introdotta perché la Germania pretendeva che non venisse venduta come salsiccia quella che non era prodotta in Germania la si è dovuta a definire la salsiccia a livello europeo
Ma nella percentuale delle direttive quelle che hanno questa serie forte motivazione su una percentuale ridotta a che cosa serve per esempio definire le dimensioni della pallina all'interno dei fischietti
A che cosa serve una direttiva sulle uova di quaglia Sabino avvertire quaglie presumo
Io vorrei concludere
Vorrei concludere con un auspicio sembra che Benedetto decimo decimo quinto fosse convinto che la prova dell'origine divina della Chiesa
Era data dal fatto che il clero non fosse ancora riuscito a distruggerlo io credo che la prova dello bontà dell'ispirazione europea è dato dal fatto che l'Europa lati ancora non l'hanno del tutta screditata però attenzione la alla Chiesa era stata promessa l'immortalità all'Europa no quindi vediamo di non esagerare
Grazie
Grazie anche all'onorevole Martino
Qualcuno ha scritto che una conferenza internazionale è una riunione in cui si dice soltanto quando si terrà la prossima riunione
Io esprimono augurio che è qualcosa di più che questi tre giorni di lavoro
Facciamo eccezione a questa regola quindi diano buoni frutti e poi sono sicuro che un primo passo in questa direzione un primo frutto buono l'ha dato questo dibattito per merito del dei protagonisti de la Paloma che ringraziamo davvero di cuore grazie a tutti
Grazie anche Mauro Mazza che ha condotto da par suo
Questa interessantissima tavola rotonda grazie partecipanti
Io pregherei ora l'avvocato l'avvocato Gianluca Brancadoro presidente dell'Osservatorio parlamentare
Il dottor Tagliaferri
Segretario amministrativo dell'Osservatorio l'assessore la ISI di accomodarsi sul palco
Per il proseguimento del nostro convegno sì grazie Andrea
E Federico ai belga e il coordinatore dell'ufficio studi dell'Osservatorio parlamentare per una comunicazione importante alle delegazioni estere riservata esclusivamente a loro
Federico ai perché si può accomodare
L'ingresso al palco e qua sulla destra
Federico ai belga coordinato anche l'accoglienza delle delegazioni lo ringraziamo per questo prego
Grazie Massimo
A per Scholz smesso si ferma for Foreign delle che esce escono in from sanzioni se io Pianca Anceschi
Il calendario queste ce l'immensità Uem presidente Berlusconi specie quello finisce a gli occhiali gli assessori meringa foto e che ora sta imitati affluenza a o è stato quell'accendi & sempre iniezioni di Mizzi schegge Ones questo estenderlo s'Coni presidente asini al presidente Fini ubicato pro Sbai AG ministri poco zio for renderle che scienza e viene alla fine deve queste essere a spese di Berlusconi questi amici spicci accadere queste tre immensi senza Indaco ok avanti mi dagli atti molesti a questa quell'accendi a Demitri in quel di questioni senza & also limiti Tensai Bari vuol dire un work in meeting Orsetti che era quel Brest lanci veniva dal canile in valigia cioè aziende Enzo situ più che era stato cui il primitivo vedere anche per Mancini
Cioè
Benvenuto presidente
Voglio solo ringraziare a nome dell'istituto Salvatore parlamentare e degli altri garanti Martino D'Onofrio Formigoni il presidente Silvio Berlusconi che ci ha onorato della sua presenza
Presidente in questa sala mi sono i rappresentanti di governo rappresentanze diplomatiche
Dei Paesi dell'Europa centrale e orientale che finalmente sono tornati in Europa
Questi Paesi hanno pertanto troppo lungo tempo sofferto che d'ora credo che tocchi a all'Italia riassumere il proprio ruolo di protagonista in Europa per riunificare le due metà del continente
Abbiamo lavorato a lungo questa mattina
E oggi in questo momento non c'è ovviamente il tempo per dire altro che non è doveroso dire altro io voglio soltanto chiedeva servizio allo staff ai volontari e tanti volontari
Che ci hanno aiutato in queste ore cederanno in questi giorni di aprire le porte affinché la gente posso entrare perché credo che sia opportuno che tutti coloro che hanno aspettato fuori possono ascoltare le parole del presidente Berlusconi
Presidente
In questo che è un teatro il simbolo
Della cultura
Di Bologna capitale culturale sin da quando nacque qui la prima università come ricordavano prima rettore il sindaco della città
Questa che la capitale culturale se vogliamo d'Europa sicuramente universitaria in questo teatro che abituato a tante melodie il forse lei
Qualche decennio fa sarebbe stato qui
Per solare anche una melodia
Ecco o cantare come gli fa piacere con quella sua umanità oggi aspetta da lei un'altra musica la musica più difficile più impegnativa ma sicuramente più importante che la nazione italiana abbisogni di sentire
Bene intanto grazie di questa Carosi Sima accoglienza
Un saluto un complimento a Urso a coloro che hanno organizzato questo convegno un saluto anche da parte mia tutti coloro che vengono dalle nuove democrazie dell'Est
Qualcuno di loro proprio nel convegno nell'incontro romano che precedette in cui tu esprime estivi già il disegno di questa riunione di Bologna qualcuno mi disse l'augurio più bello che vi posso fare quello che il nostro passato non sia il vostro futuro
Io gli risposi
In dialetto milanese che è una lingua come voi sapete internazionale quasi come dialetto bolognese
Ivi si ghe pensi mi cioè ci penso io poi c'era vicino Fini c'era vicino Casini mi accorsi di avere esagerati fisiche penso un cioè ci pensiamo noi Ener venti ci siamo sempre pensando
E credo che il clima
Che percepisco oggi qui tra voi sarebbe piuttosto che in quello
Pronto ad accogliere un discorso letto perché quando si parla di cose internazionali mi hanno sempre detto tutto stai attento perché l'Europa il mondo adesso tutto è globalizzato ti guarda voi vedete che con internet di citando così ti trovi tanto cosa da tutte le parti e quindi forse l'atmosfera sarebbe quella di un discorso come di solito io faccio improvvisato a braccio improvvisato non è vero perché io sono un secchione lo sapete mi preparo sempre molto bene invece questa volta vi devo dare una notizia ferale
Che è ferale anche per i rappresentanti delle esche sono qui io ho preparato un discorso scritto e quindi ve lo dovete subire tutto comunque italiano qualche parte quanti minuti mi dai
Non dirmi quelli che voi perché ritengo che fino a sera perché dopo il discorso scritto ricomincia a raccontare il nostro programma a questo proposito lo dico agli amici Fini Casini e gli altri amici che sono qui anche al sindaco al nostro amatissimo e ad apprezzatissimo Giorgio
Vedo più di Yul Brynner
No guarda che io ho deciso di fare come te adesso bisogna vedere come vanno le lezioni massimali in una certa maniera io mi taglio di capelli così finiscono di dire che mi rimetto a posto e nelle foto ora non è vero io vi posso dare la garanzia che la foto che c'è su suo prete di tutti i manifesti che io credo alla fine sia stato una bell'idea perché abbiamo inculcato un po'nella gente contro una sinistra che ancora non ha un programma
E che si vanta di non averlo perché dice il programma lo deve fare la gente quindi il candidato della sinistra sta andando a cominciare come si dice uno il giro turistico per l'Italia e andando dalla signora Mariuccia del signor Carletto chiede aiuto che voi
No e via consapevole di risponderanno in romanesco dice qualcuno poi mi dice la mala saperne lasciaste comunque
A parte questo
E noi credo che abbiamo fatto bene
Nel impostare una campagna elettorale tutti noi basata soltanto su cose concrete
Cercando di prendere tutto il tempo
Che manca da qui alla data delle elezioni per far conoscere ai cittadini come vogliamo cambiare Italia come vogliamo parrucche cambiare questo nostro Stato che ormai è una macchina obsoleta
Scrive utilizzata
Che mangia la metà di quello che noi produciamo in un anno e che ci restituisce sotto forma di servizi molto meno perché la gran parte dei soldi che ci vengono tolti dalle tasche sono impiegati dalla macchina per mantenere se stessa
Quindi noi abbiamo con la nostra passata esperienza di governo dove abbiamo conosciuto bene i problemi dell'Italia chiamati a fondo nel bilancio dello Stato
E poi con questa lunga traversata del deserto come la definisce Casini a cui piace tanto la spiaggia quindi per lui il deserto una volta mi ha raccontato la battuta di Sordi che incontrando beduina diceva beduino sta al mare
E lui fu disse lontana dice ammazzi spiaggia c'avete questa è di Casini non ve la dico sepolta accanto per rendere merito anche alla sua ironia nel suo spirito che è sempre presente
Beh noi abbiamo bisogno di sto raccontando male di cosa avete capito invece devo leggere quindi comunque io credo che noi facciamo bene a continuare a raccontare i nostri programmi e quindi io invito anche i miei amici che quando qualcuno ci chiede
Qualcosa del teatrino della politica dice che cosa rispondi a quello là che ha detto così ne dobbiamo rispondere pensioni più dignitose
Dal decidere che cosa diceva dobbiamo dire la sicurezza dei cittadini che non è non hanno la viterbese difesa da questo Stato che ore sono e non dobbiamo dire appunto
Tasse più basse per tutti non per Totti ma per tutti cioè
Storie evidentemente cercando il paradosso ma io credo davvero che agli italiani la classe politica ha raccontato troppe favole noi dobbiamo andare invece nella direzione della concretezza
Dicendo a tutti in tutte le occasioni quello che noi ci impegniamo a fare quando avremo responsabilità di governo voi sapete che noi pensiamo di presentare agli elettori di dodici principali ministri che formeranno la squadra di Governo
All'inizio dell'ultima tornata della campagna elettorale in modo che gli italiani possano giudicare se questi uomini che lo presenteremo loro per quel che ha fatto nella vita saranno capaci di trasformare questi nostri programmi in concreta azione politica cioè trasformare dei Progetti in una realizzazione vera
Indica presenteremo i nostri programmi non
In quei libri dai cento punti dove c'è di tutto e di più ma indicheremo le priorità dell'azione di governo dieci dodici cose importanti calate dieci dodici disegni di legge che ci impegniamo a depositare al al Senato e della Camera il primo giorno di apertura del Parlamento
Indicheremo un'agenda di tempi cominciò che ci impegniamo a fare nei primi sei mesi nei secondi sei mesi e via di seguito fino alla fine della legislatura
Indicheremo che cosa ci impegniamo a fare nei primi cento giorni e credo che anche voi lo sappiate
Aboliremo quella tassa odiosa
Sulle successioni e la tassa sulle donazioni ridiedi terremo la legge Tremonti per dare spinte entusiasmo alle imprese
In modo da detassare quegli utili che gli imprenditori ci obbliga solo di investire nell'ammodernamento delle loro imprese per creare nuovi posti di lavoro
Approveremo un nuovo contratto di lavoro per i giovani per dar modo agli imprenditori di essere davvero liberi di assumere e infine approveremo una legge che abbiamo cavato legge obiettivo per le grandi opere in base alla quale una grande opera una volta inserite nella Finanziaria e approvata dal Parlamento diventi per ciò stesso strategica e possa essere realizzata senza che nessuno dica sì nessuno né istituzione dei privati posso opporvisi e aggiungeremo anche un elenco i dieci quindici grandi opere che ci impegneremo a realizzare indicando i tempi della realizzazione in queste grandi opere ci sono naturalmente le opere e le infrastrutture
Che ci vediamo promesse da decenni e che da decenni non sono state realizzate come per esempio il raddoppio
Dell'autostrada del sole in modo da vedere le auto da una parte il traffico pesante dall'altra il ponte sullo stretto di Messina l'alta velocità alle pedemontane le tangenziali e via dicendo
E su qui lo stiamo già lavorando perché saranno infrastrutture che non si dovranno fare a carico dello Stato
Ma si dovranno fare utilizzando i capitali dei privati
Che potranno essere sostenuti dallo Stato al massimo con il pagamento di interessi durante il compimento dell'opera e che invece poi dopo si dovranno rifare sui pedaggi degli utenti ecco tutto questo credo che sia una novità
Nella storia della nostra Repubblica una novità concretissima per degli uomini concreti che parlo soprattutto di me
Non sanno fare politica stanno malissimo nel teatrino e hanno soltanto da offrire ai loro concittadini un talento un'esperienza che nella trincea della vita privata e del lavoro
Ha dato certi risultati io mi auguro di potere mettere me stesso nell'ultima parte della mia avventura umana avendo avuto tante soddisfazioni nella mia attività di imprenditore di mettere me stesso la mia esperienza è quella dei miei amici
La loro anche capacità di stare nella politica perché è importante che ci sia tutto insieme ecco di mettere tutto questo a disposizione del nostro Paese per costruire un'Italia diversa da quella che c'è ora un'Italia dove non ci sia nessuno che possa sentirsi un cittadino di serie B
Un'Italia dove nessuno possa sentirsi in pericolo se al governo ci sono dei suoi avversari politici o avere meno diritti seri all'amministrazione della regione e ci sono quelli di un partito avverso un'Italia dove tutti possono guardare istituzioni non come ha dei nemici in agguato ma come ha una casa
Proprio a una casa di tutti un'Italia dove ciascuno Possa seguire la propria vocazione scegliere la professione che gli piace realizzarsi
Un'Italia dove lo Stato non tolga a a chi ha lavorato chi ha fatto sacrifici risultato del suo lavoro del sul risparmio
E non ne metto una camicia di forza in a chi intraprende a chi rischia chi si dà da fare un'Italia insomma in cui tutti possono tenere aperte le porte alla speranza
Un'Italia quindi che proprio come dovere di un paese civile non debba lasciare esclusi dall'area del benessere quei sette milioni e mezzo di italiani che sono oggi in una condizione di povertà
E quei tre milioni e trecento mila di questi sette milioni e mezzo di italiani che sono nella povertà estrema cioè che non hanno neppure la possibilità di comperarsi i beni e i servizi essenziali
Io credo
Che noi facciamo bene a continuare in questa direzione
Credo che i cittadini italiani abbiano già dato il loro consenso questo nostro modo di operare se è vero come è vero che tutti i le indagini demoscopiche ci indicano addirittura di venti e più punti avanti rispetto alla coalizione della sinistra
Credo quindi che questa sia la strada giusta e che noi dobbiamo assumerci la responsabilità di continuare su questa strada
Affinché italiani ci possono dare conferire la responsabilità di governare il loro Paese in quell'accezione del governare che la nostra da sempre che ci siamo dati da sempre operare per migliorare la vita di tutti e di ciascuno
Operare per garantire e proteggere la libertà prima di tutto
Che è stata in dubbio io sono sceso in campo perché temevo che il mio paese affidato la sinistra avesse davanti un futuro illiberale e soffocante
Garantire poi a tutti i cittadini il benessere e l'ampliamento del benessere garantire a tutti i cittadini la sicurezza
La difesa contro l'esercito della criminalità che particolarmente preoccupante oggi nel nostro Paese quindi questo per noi
Governare questo per noi è la politica
Una grande responsabilità non un'ambizione non come per la sinistra
Gli uomini della sinistra che perso ogni bagaglio ideale è un'ideologia ormai sono diventati sono rimasti soltanto dei mestieranti della politica non saprebbero come campare se non avessero quel vestito
Grande merito ai nostri padri di Adenauer dice
Di De Gasperi è stato quello di costruire il primo nucleo della nuova Europa libera e democratica e di difenderla dalla minaccia totalitaria
Ora sulle spalle della nostra generazione di europei delle classi dirigenti di un continente che si affaccia al terzo millennio grava un compito non meno grande e difficile
Di sognare una grande Europa unita e di lavorare concretamente per realizzarlo un'Europa dei diritti e delle libertà secondo la sua vocazione e la sua civiltà se punteremo tutti insieme a questo traguardo sono assolutamente convinto che potremo raggiungere oggi l'Unione europea è impegnata su tre fronti
Tre fronti che si influenzano a vicenda il primo lo sapete quello della moneta unica il fatto che in ventidue mesi lei euro abbia perduto il ventotto per cento del suo valore rispetto al dollaro è un dato assolutamente preoccupante
Sicuramente tra le principali cause di questa caduta vi è la politica economica dei Paesi a guida socialista
E quindi la loro filosofia di una forte intervento di una folta presenza dello Stato nelle varie economie con la conseguenza dei ritardi nelle ricca riforme strutturali con la conseguenza di un'alta pressione fiscale
Il secondo fronte che impegna l'Unione quello della riforma delle istituzioni
Consiglio europeo Commissione europea Parlamento europeo istituzioni che hanno finora camminato su strade non sempre parallele
E di cui ormai ci si sta occupando per ridefinirne le funzioni
I poteri e le responsabilità i meccanismi di voto i meccanismi decisionali tre questo un argomento chiave anche per il terzo fronte del nostro impegno l'impegno dell'allargamento tema di questo congresso
La nostra posizione è al riguardo lo dico maniere esplicita una posizione che non è mai cambiata ed è una posizione chiarissima
Si possono discutere i tempi in modi le condizioni di tale obiettivo ma non può essere messo in discussione l'obiettivo spesso io sono convinto che il nucleo storico dell'Unione cioè i paesi che hanno dato vita all'Unione hanno oggi
Una responsabilità morale oltre che politica
Una responsabilità morale nei confronti di quelle nazioni che nello scorso decennio si sono liberate dal terribile giogo comunista e che erano stati divise dalla madrepatria europea per mezzo secolo da quella terribile cortina di ferro
Vediamo dunque al primo posto questa nostra responsabilità e muoviamoci di conseguenza per realizzare tutte le condizioni istituzionali che rendano possibile nei tempi e nei modi migliori l'allargamento dell'Unione
Questo allargamento se ben realizzato
Ci aspettiamo tutti che porti più pace più democrazia più libertà più forza un miglioramento dell'economia a tutti i Paesi d'Europa
Il nuovo scenario non deve però farci perdere
L'orientamento questo vuol dire anzitutto tenere a mente che i primi passi dell'Europa verso la propria unità sono stati possibili perché essa poteva fare affidamento sull'alleato americano
Non temiamo nulla al pensiero e all'opera dei padri dell'Europa che ho prima richiamato se ricordiamo anche che i presupposti ideali e pratici
Dell'unione sono nella Carta Atlantica concepita da Winston Churchill e da Franklin Vilanova usuale nel quarantuno ispirata ai principi della libertà individuali delle libertà comincia commerciali e dei diritti dei popoli a scegliere liberamente il proprio destino
E questo è qualche cosa che non abbiamo dentro io confesso che tutte le volte che c'è qualcosa
In cui sono in gioco gli Stati Uniti io prima di conoscere il problema ho un moto istintivo verso gli Stati Uniti esattamente il moto avverso hanno quelli della sinistra
Io non posso dimenticarmi mai
Che gli Stati Uniti ci hanno salvati dal totalitarismo che siamo liberi grazie a loro e quando vado
A visitare
Gli immensi cimiteri e leggo sulle croci
La data di nascita e di morte
Di decine di migliaia di giovani che sono lì sepolti io sento che questo vincolo di riconoscenza non potrà mai venir meno non viene mai nemmeno ma sono sicuro che così la pensa la maggioranza
Degli italiani
Stalin il comunismo sovietico hanno solo ritardato con incalcolabili costi umani morali e materiali momenti in cui la Russia e gli altri paesi dell'Europa dell'Est sono giunti come ora riconosce il valore di quei principi per la pace per la democrazia e la prosperità
Ricordare questo ricordare la nostra storia mentre ci accingiamo a costruire una nuova frontiera per il futuro significa avere chiari due punti cardinali che possono servirci da bussola nella nuova fase l'integrazione europea primo
Se l'amicizia con gli Stati Uniti e all'origine del processo di unità europea essa non può non essere anche condizione del suo ulteriore sviluppo
Secondo
L'Europa non può vivere se stessa come una fortezza autosufficiente
Ma deve essere una casa naturale dalle porte aperte in segno accoglienza come l'ha definita la regina Elisabetta d'Inghilterra nel suo viaggio a Roma di due settimane fa essendo consapevoli di questa visione globale bisogna allora lavorare in due direzioni la prima per dare all'Unione europea e istituzioni insieme più forti più flessibili più France fu funzionali e più rappresentative
La seconda per rendere più facile la via di accesso ai Paesi che vogliono entrare a far parte della nostra unione voglio ricordare in proposito quando ha detto molto bene qualche settimana fa il nostro Presidente Ciampi nel suo discorso al Parlamento europeo
Nel quale tutti noi
Nel centrodestra ci siamo riconosciuti
Solo come Europa ha detto i singoli stati nazionali continueranno a essere convincenti protagonisti della comunità internazionale
La solitudine degli Stati europei nel mondo della globalizzazione condurrebbe al velleitarismo e alla marginalizzazione
Ho colto in queste parole un rovesciamento dei modi un po'tradizionali di guardare all'Europa modi che vedevano nel rafforzarsi dell'Unione anche un indebolimento degli Stati e delle identità nazionali ritengo che sia vero l'opposto
Solo in quanto Europa
E solo nell'Europa gli Stati e le identità nazionali potranno avere il ruolo e la visibilità che meritano questo il futuro la nostra patria e per ciascuno i nuovi la Pathé il proprio Paese ma il nostro futuro ne sono certissimo è l'Europa
La globalizzazione non consente l'isolamento ma non deve avere come conseguenza evidentemente l'annullamento di ogni singola nazione un regione del mondo
E proprio in tema di identità per quasi mezzo secolo la contrapposizione Est Ovest non è indicato solo diversità geografiche etniche culturali e religiose
Si può dire anzi che tali diversità scopi spinte dalla storia di quindici secoli e che sono dunque un fattore di straordinaria ricchezza per il nostro continente sono state soffocate dal comunismo
E da questo utilizzate per proporre un modello alternativo di concezione dell'uomo e di organizzazione sociale
Questa è stata la contrapposizione fondamentale
Il modello comunista il modello dell'Est si riassumeva nel progetto di conseguire la giustizia sociale senza libertà
Progetto impossibile
Perché sia l'inizio il desiderio di giustizia specie dopo lunghe sofferenze
Può prevalere a spese della libertà presto si scopre che se la libertà di iene legata anche il traguardo della giustizia si lontana sempre più mentre cresce l'arbitrio del potere
Progetto folle dunque perché senza libertà tutto e per tutto non c'è uomo non c'è umanità che possa crescere senza libertà
Il modello occidentale
Sì riassumere invece e si riassume nell'idea che il benessere e la giustizia sociale si possono e si devono raggiungere attraverso la libertà
Questo è il nostro credo abbiamo ripetuto con tante parole diverse lo ripetiamo sempre in ogni contatto che abbiamo con i nostri concittadini
Anche se il percorso non è facile questa la libertà e l'unica via non ci sono in proposito le seconde terze quarte vie su cui la sinistra per mezzo secolo Alma Maccato e purtroppo anche di recente continua inutilmente ad esercitarsi
E consentitemi in proposito di dire
Che non è lecito a chi erede di Togliatti avverso alla politica europea di Alcide di gas Degasperi
A chi solo tardivamente giunse a condividere le idee europeiste di Altiero Spinelli non è lecito a costoro pretendere addirittura di dare lezione di europeismo a noi del Polo della libertà a Forza Italia ha una forza come la nostra che dell'Europa delle sue radici cristiane dei suoi ideali di libertà si sente ed è figlia noi sull'amore per l'Europa non abbiamo certo niente da imparare dalla sinistra che prende come protesta la nostra alleanza con la lega per svolgere un'ennesima opera di mistificazione
è quella stessa sinistra che era pronta ad allearsi con Bossi quando Bossi predicava la secessione
La stessa sinistra che gli ha fatto la corte non soltanto ieri ma che gli fa la corte anche oggi
E oggi respinta lo contesta
Quando grazie all'alleanza con la Casa delle Libertà la lega accetta di misurarsi con una riforma democratica delle istituzione e su questo io voglio dire che ho raggiunto una assoluta convinzione del fatto
Che noi non possiamo temere che possa ripetersi la divisione nel mille novecentonovantaquattro
Ve lo dico in termini molto semplici
Nel novantaquattro noi nessuno di noi parlo di me parlo di Gianfranco Paroli Pier Ferdinando eravamo così convinti come ora invece siamo avendo conosciuto dall'interno lo stato italiano centralista dirigista e statalista
Che la forma migliore per il nostro futuro la forma della democrazia futura sia il federalismo
Una forma che consente di spostare delle funzioni delle responsabilità dal centro dal governo centrale ai governi locali regionali e comunali
In modo che i cittadini possano meglio controllare come vengono spesi lo i loro soldi e l'efficienza dei servizi che con questi soldi
Istituzione locale offre a loro il nostro modello oggi Damiamo chiarissime quello della Svizzera
I cantoni della Svizzera si interessano di funzioni che oggi in Italia sono dello Stato centrale e cioè la formazione dell'istruzione nella scuola della sanità negli ospedali
Della difesa dei cittadini
Nei confronti dei criminali urbani una criminalità che cresce sempre di più se è vero come è vero che oggi ogni due minuti viene rubato un'automobile sono moltiplicati dirittura per diciotto volte rispetto a vent'anni fa le rapine non parliamo degli scippi che non esistevano
In Svizzera tutto questo a qualità migliore e costa meno ecco credo che in parole povere per significare che spiegare quello che è il federalismo a cui pensiamo noi
L'esempio della Svizzera
Con questi due risultati servizi migliori costi inferiori minori sia l'esempio più convincente e più chiaro bene Bossi e partito abbiamo dagli reato
Dicendo bisogna cambiare lo statalismo dello Stato bisogna andare verso il federalismo noi nel novantaquattro non eravamo così pronti a sposare in pieno questa causa
Bossi ha visto degradare i suoi voti alle elezioni europee
Anche per questo ha deciso di fare perché fa noi siamo andati avanti sulla strada del federalismo per quel che mi concerne per Forza Italia nel congresso nazionale abbiamo approvato all'unanimità una mozione per la devoluzione di queste responsabilità di questi poteri dal governo centrale ai governi locali Bossi se n'è accorta
E avendo capito che non c'era nessuna possibilità di una secessione del Nord al resto dell'Italia
E avendo capito che soltanto con una nuova alleanza con noi avrebbe potuto dare un significato alla sua presenza nella politica prevenuti
Potuto cogliere quel risultato quel suo traguardo dice l'apporto di realizzare concretamente il federalismo in Italia ha deciso consapevolmente superando le distanze e noi
Naturalmente abbiamo saputo buttare alle spalle tutte quegli insulti quelle frasi che c'erano portato avevano portato me personalmente a fargli credo diciotto cause sono state tutte messe da parte
Ma avevamo c'era e c'è in ballo l'interesse superiore del Paese quindi era doveroso farlo e sulla base di questo profondo convincimento di Bossi di questa sua consapevolezza non potere Luís e la lega realizzare quell'obiettivo se non in alleanza con noi
Abbiamo firmato un accordo d'accordo questa volta scritto Pubblico reso pubblico dei nostri candidati alle elezioni regionali i nostri candidati alla presidenza delle Regioni del Nord che hanno tutti vinto nel primo giorno nell'inizio della campagna elettorale
Quello è un documento che io sono convinto terra
Perché negare quell'accordo superare quell'accordo divide sia ancora significherebbe per Bossi eliminazione totale dalla scena politica e significherebbe soprattutto negare qualunque significato alla sua avventura politica
Perché non avrebbe realizzato alcunché
Quindi è su questa base e anche su un rapporto umano che io mi impegno a coltivare colui continuamente
Che noi possiamo dare garanzia sul fatto che questa volta l'accordo del Polo della libertà con la lega nord e un accordo che terrà io sono personalmente convinto vedo la mia personale garanzia tutti coloro che avessero ancora due
Senta questa mattina non so come mai ma ho un'intima allegrezza quindi la faccia sorridere padroni di Steve come troppo carina la cosa deve c'era uno che si lamentava con il suo proprietario di casa perché aveva preso in affitto una casa
Piena di soci
Proprietario negava allora disse lei lei all'evidenza venga da me ma bisogna che venga quando è scuro venga stanotte a mezzanotte proprietario andò inquilino spense le luci si sentì dopo un ponte robusto vicino per terra
Accesa la luce ecco cosa aveva in mano il proprietario disse ma questa è una trota dice dell'umidità parliamo un'altra volta
Io non dico che Buttiglione sia umido intendiamoci
Yoko dico soltanto che chi sbaglia si può correggere può capire di aver sbagliato anche per Buttiglione io ma soprattutto Pierferdinando Casini che lo frequenta mattina pomeriggio sera pane burro marmellata vero Ferdinando
Io poi io posso garantirvi che da quando Buttiglione ha capito che quel suo disegno di un nuovo centro che l'aveva determinato a quella scelta
Che Buttiglione la persona con una onestà intellettuale assoluta
Quindi lui da filosofo aveva intravisto
Una possibilità aveva creduto in questa possibilità e aveva fatto seguire la sua azione politica a questo a questa sua Utopia si è accorto che questa utopia non era era re era destinata a restare un utopia
E quindi si è ricreduto e ha cambiato posizione politica
Noi dobbiamo dire che con lui abbiamo avuto infinite sessioni discutendo di tutto di principi di valori di programma concreti
E dobbiamo dire che e ci sembra quasi strano che Buttiglione posso avere avuto una parentesi di quel tipo il vero Buttiglione quello che sta con noi che tratta con voi che cosa vuole speriamo
è una battuta è solo una battuta ne sono assolutamente convinto ma vedevo l'espressione di Ferdinando qua davanti a me ed era troppo bella per potermi lascia sfuggire la battuta Al Tora
Io credo che davvero trovo qui una citazione di De Gasperi che ripete con belle parole le sue parole quel concetto che noi siamo venuti ripetendo in tutti gli incontri che abbiamo avuto con i nostri elettori
Diceva De Gasperi nemico della libertà e il tutta Lisa totalitarismo di Stato si parla sempre di diritti dello Stato come fossero diritti sovrani e superiori a qualsiasi altro di mentre la verità e che prima viene l'uomo poi lo Stato ecco il progetto di unità dell'Europa così come si è sviluppato dopo la fine della seconda guerra mondiale si muove in questa direzione
Si è costruito contro ogni totalitarismo in nome della libertà si è sviluppato poggiando su quello che mi piace definire il quadrilatero delle libertà
La libertà politica cioè quella che concerne i diritti fondamentali dell'individuo
La libertà economica centrata sul riconoscimento della libere iniziative del mercato libero come metodo naturale ottimale di organizzazione delle attività economiche
In un quadro di libertà certe con un ruolo per i poteri pubblici sia nazionali che sovranazionali definito ed e limitato dalla principio di sussidiarietà
Che indica
Qual è la schiera che compete allo Stato e quale anche la sfera dove la lo Stato non può entrare la sfera cioè nella quale
L'uomo i cittadini con le loro istituzioni le società le associazioni del volontariato eccetera possono fare da soli possono conseguire da soli i beni e gli scopi che si prefiggono solo quando i cittadini da soli non sono in grado di conseguire questi scopi lì lo Stato attraverso le sue istituzioni
Può intervenire può per portare un aiuto un sussidio ai cittadini e questo principio vale all'interno dello Stato vale anche
Per individuare le materie che sono di competenza dei singoli Stati e che sono di competenza dell'Unione sopra statale dell'Europa
L'altra libertà la libertà culturale che riconosce l'identità dei popoli delle singole regioni delle singole città che hanno radicato in Europa nel corso dei secoli il germe dell'autonomia e della libera ricerca creativa e fine
Quarto lato del Quadrilatero la libertà dalla paura il dovere di garantire ai cittadini quella sicurezza di un'esistenza tranquilla e ordinata senza la quale la vita sociale si spegne
Sicurezza Esterna dalla minaccia di un possibile nemico esterno e sicurezza Interna contro la criminalità
A riparo di questo quadrilatero delle libertà
Protetto dall'Alleanza atlantica si realizzarono negli anni Cinquanta superando secolari diffidenze le prime forme di cooperazione più stretta fra alcuni Stati dell'Europa occidentale in sei
Si diceva allora come oggi si dice quindici e come domani e sono certo
Si dirà il venti o più ancora ogni fase di allargamento è stata caratterizzata da difficoltà e da complessi negoziati da dubbi sulle conseguenze per chi era già dentro perché voleva entrare da differenze di cultura giuridica economica e Poli e anche oggi nell'Unione coesistono Stati che fanno parte della NATO e altri che non ne fanno parte Stati che hanno adottato la moneta unica e altri che non lo hanno fatto
Che cosa significa questo se non che l'Europa delle istituzioni ha mostrato un notevole grado di flessibilità e che su tale flessibilità occorre far leva anche per un ulteriore processo di integrazione deve essere in primo luogo chiaro a tutti noi che l'integrazione fra l'Ovest e l'Est del continente è un processo storico che muove da comuni interessi e da reciproche convenienze le economie occidentali possono trovare grandi opportunità nell'allargamento dei loro mercati le società dell'Est possono finalmente raggiungere livelli di sviluppo e di benessere dei quali sono stati finora esclusi
Del resto si può già dire che alla fine del primo decennio di libertà del comunismo sia pure in modo difforme non convincente in ogni singola area le economie dell'Est stanno già ottenendo considerevoli risultati
Basti pensare ai successi ottenuti da Paesi come l'Ungheria che lo scorso anno ha incrementato del quattro virgola cinque per cento il suo prodotto interno lordo e nel quale l'ottanta per cento della ricchezza viene prodotta già adesso dal settore privato
O alla Polonia che prevede per quest'anno una crescita del PIL del cinque per cento o anche la piccola Slovenia che attestato la sua economia
Sulle stesse percentuali e sappiamo bene che tali risultati sono già valutati in modo positivo dalla Commissione europea proprio in vista in funzione
Dell'accoglimento di questi Paesi nell'Unione
Ma neanche la pena di ricordare come in questo decennio interscambi commerciali tra Est e Ovest si siano già moltiplicati le imprese
Italiani ad esempio già da molti anni scommettono su questa integrazione dal novantuno al novantanove le nostre esportazioni verso veste si sono quadruplicate passando da otto mila settecento miliardi di lire a trentadue mila miliardi
Questa nuova grande Europa capace di superare nel tempo le a simmetria della prosperità tra Est e Ovest ed avere un grande traguardo sul quale vale la pena di impegnarsi
Tra quattrocento giorni già molti Paesi avranno un'unica moneta per i nostri figli le monete nazionali saranno soltanto biglietti da collezione
E io credo che debba arrivare e certamente arriverà il giorno in cui questo debba valere per tutti i popoli dell'Europa
Ma la questione dell'allargamento non è soltanto una questione di parametri economici
E anche un problema di democrazia e cioè di costruzione di nuove regole di nuove istituzioni so bene che questo è un tema assai delicato non solo per i Paesi dell'Est che non più soggette alla volontà di Mosca
Non vogliono ora rischiare di dover soggiacere
Alle decisioni di Bruxelles ma anche per i Paesi già membri dell'Unione e molte di quali lamentano e noi siamo tra questi un eccesso di burocrazia una eccessiva distanza tra popoli e istituzioni condivide in proposito quanto già detto dal presidente Chirac
Noi vogliamo un Europa più vicina ai cittadini
Ciascuno deve poter misurare i benefici di questa nostra impresa nella propria vita quotidiana troppi europei considerano l'Unione troppo distante dalle loro reali preoccupazioni la costruzione comunitaria è stata per troppo tempo appannaggio di circoscritte Lit élite politiche élite economiche mentre sono i popoli a dover mantenere nelle loro mani la sovranità
A volte insomma pare sei strana una comunità che sa decidere concordemente questo è vero ed avviene la lunghezza il colore degli asparagi ma ha difficoltà a fare grandi scelte di politica estera
Di politica sociale dunque la soluzione del problema dell'allargamento si può riassumere in due parole democrazia e partecipazione sono parole chiave che non devono però valere solo per l'estero e si chiamano in causa lo spirito la struttura di tutta l'Unione
In questo senso interpretò e condivido la raccomandazione del nostro presidente Ciampi a fare presto per dare all'Europa anche un governo politico
Ma ripeto un governo sostenuto da un largo appoggio delle opinioni pubbliche che si consolidano non quando i loro leader fanno professioni spesso solo verbali
Di Fedora operistica ma quando prendono decisioni concrete decisioni concrete nello spirito dell'Europa
Se noi teniamo conto non delle utopie ma di ciò che concretamente ogni singolo Paese può dare l'Europa si deve anche a mettere che ciascun Paese procede con una sua velocità
E che c'è quindi ragione non c'è quindi ragione per cui si debba tutti marciare alla velocità di chi va più piano
Anzi un sano spirito di emulazione può dare vita sintonia e collaborazione più strette tra alcuni partner senza che nessuno possa vedere in ciò un ostacolo al processo di integrazione
Si può comprendere dunque come Paesi quali la Francia e la Germania avvertono il cambiamento direi genetico del loro modo di stare nella storia europea
Ed io vedo nel loro desiderio nella loro intenzione di correre più in fretta non un disegno egemonico
Ma un bisogno di reciproca rassicurazione rispetto alla coraggiosa scelta fatta con l'adesione ai primi trattati e confermata dal patto di riconciliazione regolate Nauar dopo la guerra mondiale
Patto di cui l'Europa intera a beneficiari
Da questo punto di vista
Se comprendo l'impazienza di alcuni Paesi candidati che riduce magari a sospettare che l'Unione voglia innalzare sempre nuovi parchi bande barriere ricordo d'altra parte a titolo di esempio
Che il Titti che il Regno Unito l'Inghilterra avanzato la propria candidatura nel sessantadue ed è stata ha fatta entrare a far parte della Comunità europea solo nel settantatré ma soprattutto sento di poter affermare a nome di chi è già membro dell'Unione che non c'è dubbio o incertezza alcune sulla scelta dell'allargamento
E che questi occorre solo definire la giusta architettura istituzionale perché il grande edificio europeo quello che tutti sogniamo possa poggiare su basi stabili e durature
E i nostri
Ospite ai tuoi ospiti qui io posso dire che per la mia esperienza personale avendo partecipato a un numero infinito di riunioni si era presidente del Consiglio sia da capo del nostro gruppo nel Parlamento europeo su questi temi
Non ho mai avuto occasione di cogliere in nessuno dei partecipanti a queste riunioni un dubbio a questo riguardo esistono sì preoccupazioni ciascuno naturalmente fa i conti delle proprie convenienze ma tutti pensano e hanno dentro il fatto che ho cercato di illustrare intanto che sia un dovere morale
Quello di far sì che dopo la caduta del comunismo questi Paesi ritornano nella grande famiglia europea di cui condividono la cultura perché vedete quando
Si pensa a qual è il cemento che unisce tutti questi Paesi
Io credo che si debba ritrovare in questo grande corpus di principi di valori che sono venuti da lontano che vengono da Medioevo dei suoi conventi dalle su università
E che si sono consolidati hanno costituito appunto queste identità sia cittadini europei perché si ha un'identità culturale superiore al fatto della geografia dalla storia
E a tutto il resto quindi io credo di potere dare personalmente questa assicurazione che nessuno tra tutti coloro che hanno partecipato a questa riunione che ho incontrato
A ha mai avuto questi gruppi hanno tutti invece molto chiaro che per quanto riguarda la pace
L'allargamento dia garanzie assolutamente maggiori di quelle attuali
Hanno tutti chiaro che se i Balcani fossero stati dentro l'Europa non sarebbe successo quel che successe
Hanno tutti chiare la convenienza economica per avere nuovi mercati che si aggiungono i mercati europei hanno tutti chiaro che l'Europa potrà contare molto di più come soggetto politico nella politica internazionale se sarà più importante ci sarà l'Europa allargata
E naturalmente ci sono diverse percezioni per quanto riguarda certe situazioni di collaborazione parlo per esempio dell'integrazione negli eserciti
Su questo ci sono posizioni diversificate all'interno dei vari Paesi io qui cieco punto di spiegare come tutto questo non deve in alcun modo preoccupare perché ci possono essere dei gruppi di Paesi che procedono su certi integrazioni incerte cooperazioni
Ma questo non significa nulla di negativo per l'Europa non significa soprattutto nulla di negativo per i Paesi che aspirano entrare nell'Europa
L'Italia da parte sua deve manifestare il suo Paese europeismo assecondando gli sforzi da qualunque parte vengano per accelerare l'integrazione mettersi in condizione di essere di restare nel gruppo di testa
Credo che al vertice di Nizza si debba accoglierà nel suo significato positivo il principio delle integrazione flessibile
Perché esso non contrasta con gli obiettivi ultimi dell'Europa ma li accelera ne rende visibili vantaggi
è con queste intenzioni che assicuriamo come Forza Italia come Polo delle Libertà e come casa per la libertà il nostro appoggio al Presidente del Consiglio
Che ci rappresenta fra al vertice di Nizza
Qualcuno mi potrebbe domandare esalto un po'di parti quali poi possono essere gli strumenti di questa parolone di questa espressione forse difficile la integrazione flessibile
Allora più semplicemente va rafforzato il ruolo del parlamento europeo che espressione delle volontà popolare
Questo implica che esso non potrà diventare un'assemblea di mille deputati con l'allargamento
Molto spesso no il la qualità del lavoro che viene prodotta da un parlamento è inversamente proporzionale al numero dei suoi componenti
Lo si dica neppure che il numero di deputati che ogni Stato potrà inviare dovrà essere mediamente minore rispetto a quello tua certo
Non si potrà pretendere di avere ancora ottanta nostri rappresentanti al Parlamento europeo che sarebbe appunto di mille più rappresentanti sei Paesi diventassero venticinque orientò
Ma si tratta anche se si imboccherà questa via di rafforzare i poteri del Parlamento valorizzare il Parlamento è la condizione necessaria per chiarire meglio i compiti sia del Consiglio che della Commissione la commissione tende infatti sempre più a costituirsi come Governo dell'Unione
Provocando le resistenze del consiglio
Un più incisivo ruolo del parlamento potrebbe allora disinnescare molte delle tensioni interni al Consiglio e facilitare un ruolo più governativo più da esecutivo della commissione riducendo su entrambi
Consiglio e commissioni l'impressione delle esigenze politiche nazionali
A questo proposito avanzo una proposta concreta è successo spesso nel passato che scadenze elettorali nei singoli Paesi abbiano provocato dei contraccolpi negativi sul processo di integrazione europea
è un fenomeno questo che potrebbe amplificarsi con le nuove adesioni se alle sarebbe allora saggio e conveniente
Difficile
Massaggio conveniente uniformare i calendari elettorali nazionali l'ideale sarebbe far coincidere l'elezione dei parlamenti nazionali con quelle per il Parlamento europeo sarà difficile ma sono profeta abbastanza facile se penso
Che si farà
Certo e mi piace sottolinearlo ancora una volta occorre prestare attenzione dare espressione a quelle identità nazionale di cui ogni Stato membro di stato candidato e cielo su costo
Nell'ultimo decennio abbiamo assistito a numerose esplosione di nazionalismo in particolare la dove questo era stato compreso dei regimi comunisti tale circostanza deve farci riflettere
Le diverse identità nazionali sono come i fiumi che devono fruire confluire infine nella comune identità europea
Per cui peculiarità etniche religiose e culturali sono una ricchezza dell'Europa e dunque il compito di tutti noi saperle riconoscere e valorizzare
Il libero commercio le istituzioni comuni non sono un freno a queste identità anzi sono e devono essere la condizione perché essi possono fiorire più rigogliose
Esistono molte europei storiche cementate da legami particolari consolidatesi nel tempo sulla base di lingua religione etnia vicende politiche scambi culturali e commerciali particolarmente intensi
Anche questa è una ricchezza anche queste un'energia vitale che farà preservate e che non è in contrasto ma al contrario può dare una grande spinta al processo di allargamento dell'Unione
L'importante è che Spirit su tutta l'Europa all'Est come all'Ovest un grande evento di tolleranza di cooperazione di amicizia
Importante che siano definitivamente bandite le legittime le delegittimazione i le mentalità integraliste totalitarie gli odi reciproca ci e le convenienze di parte
Io credo in un'Europa forte ma non ha un'Europa fortezza chiusa questo vuol dire apertura economica ma anche volontà di pace nel continente ed oltre
E credo
Che uno dei compiti dell'Europa del futuro sarà soprattutto quello di cooperare con la più grande democrazia mondiale gli Stati Uniti d'America per vigilare che nel mondo non si aprono ferite troppo dolorose soprattutto perché più risposto perché i più deboli io da presidente del Consiglio e novantaquattro avanzai in un Consiglio d'Europa la proposta della costituzione di una TAC Sforza
Assegnata
A turno
A paesi delle Nazioni Unite
Con degli e Sperti che potessero da soli senza dovere ricorrere al Consiglio di Sicurezza e all'ONU l'intervento di un corpo militare di qualche migliaio di uomini la dove si aprivano delle ferite
Erano i tempi del Ruanda ero stato particolarmente impressionato da quel che accade il genocidio del Ruanda io ricordo che mandammo ricorderete
Un nostro aereo la signora Fanfani
Forti fece di questa spedizione ci porta indietro più di cento bambini e ragazzi io andai a trovarli
L'ospedale di Roma
Non riuscì non solo a frenare pianta la commissione ma stetti veramente male settimane in maniera forte
Perché cosa non vidi sul corpo di quei bambini che erano state abbandonate morire nei campi dove si concentravano i fuggitivi e dove ISE che avevano fatto strage sul loro core
E quei ragazzi che erano stati costretti a giocare a calcio con la testa del loro allenatore e a cui poi era stata mozzata una gamba col machete
E mi sentii addosso la responsabilità di un mondo civile che non sa intervenire attento perché quando si verificano questi casi bastano poche migliaia di uomini a non farlo deflagrare incendio
A affermare quella che poi si può trasformare in una guerra terribile soprattutto per chi è indifeso soprattutto per le donne soprattutto per i bambini
Quella proposta è andata avanti è stata raccolta oggi si sta parlando a livello internazionale di dare vita ha una forza di emergenza che posso intervenire là dove succedono queste cose
Che nel mondo ben tre Milano non vorremmo potessero più succedere
Ai Paesi candidati
Che vedono l'ingresso nell'Unione anche come un fattore di garanzia e Sicurezza Interna ed esterna
Occorre dire dunque che l'Unione europea che per l'Unione europea la pace continentale e e continuerà ad essere la base della politica estera e di difesa comune non c'è dubbio da questo punto di vista che la crisi esplosa nella in su questo abbia negli anni Novanta evidenziato una carenza di strumenti sia concettuali che politici sia tecnici che militari da parte dell'Unione tali strumenti vanno dunque perfezionata
E ci si sta già pensando si sta già opera ma bisogna fare più in fretta
Anche per tener conto degli interessi e degli orientamenti dei futuri membri
Penso in particolare a quanto l'atteggiamento di fermezza tenuto contro Milosevic abbia potuto aiutare l'avvento della nuova Jugoslavia di Kostunica
E a quanto bisogna ora mettere in moto per consolidare la libertà dei servi e recuperare a pieno titolo l'intera area dei Balcani all'Europa l'unione europea come ho detto non deve nascondere posizioni antiamericane
Non deve però nemmeno svilupparne di antirussa l'Europa deve piuttosto realizzare e ampliare i contenuti fissati un quarto di secolo fa nell'atto finale di Helsinki
Che è stato un oggettivo punto di riferimento per i grandi cambiamenti avviati sin Polonia e che poi si sono stesi a tutore
Helsinki in un certo senso ha virtualmente fotografato l'Europa del futuro
Non chiusa in se stessa ma legata Ovest con il Nord America e a destra con un'area che dopo la fine dell'Unione Sovietica viene costruendo nuove prospettive di integrazione economica dal Baltico al Caucaso
Quanto lavoro
Abbiamo dunque davanti quanto lavoro ha davanti a sé la nuova Europa
E se pensiamo anche a quello che sta di nuovo tragicamente avvenendo a Gerusalemme intorno che i confini mediterranei che sono l'altra faccia
Dell'Europa ci rendiamo conto che le nostre non possono essere solo parole scritte sull'acqua un modo di scaricarsi la coscienza continuando a ripetere retoricamente nei convegni e nei congressi siamo europei senza poi essere capaci di dare sostanza peso
Forza reale a questa affermazione e senza tradurla poi senza tradurre poi questa affermazione il lavoro concreto in fatica quotidiana per far davvero cresce l'Unione con un grande soggetto politico mondiale
La pace eh fatica l'integrazione eh fatica raggiungere una vera competitività nella nuova economia internazionale sarà fatica anche per questo ci vuole una classe dirigente europea capace di organizzare il futuro capace di superare vecchi schemi ideologici e di seguire le strade maestre del popolarismo e del liberalismo e questa la nostra visione dell'Europa del futuro
Una casa comune una fortezza delle libertà e dei diritti che però come dicevo non si sente autosufficiente
Un crogiolo di popoli che punta a fare affermare all'estero l'Ovest quel quadrilatero delle libertà che i nostri padri ci hanno consegnato
E che noi vogliamo e dobbiamo trasmettere rinnovate ancor più ricco i nostri figli
Perciò se qui da noi diciamo con entusiasmo Forza Italia permettetemi oggi di dire qui insieme a tutti voi con altrettanto entusiasmo forza Europa
Gli avvocati
Concludiamo qui questa prima sessione la sessione di apertura
Che come voi sapete è stata inaugurata dal messaggio del presidente La Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e che esse chiusa questa azione col discorso programmatico certamente non di circostanza non gran discorso programmatico
Del presidente Silvio Berlusconi i lavori proseguono come voi sapete nella sala ex Borsa Piazza Maggiore
All'interno del Palazzo d'Accursio grazie a tutti
Grazie
Questa
Quel
Qui
Qui
Quanto
Qui
Qui
Qui
Qui
Qualche
Qui
Qui
L'ossessione
Piano in ritardo perché la prima come molti di voi sapranno in quanto erano stamattina al Teatro Comunale di Bologna si è conclusa con l'intervento del presidente Berlusconi alle ore quattordici
Il l'incontro che noi oggi avremo in questa sessione la frontiera più vicino presieduto dall'onorevole Cristiana Muscardini Presidente del gruppo parlamentare di AN al Parlamento europeo
Si scusa l'onorevole Giulio Maceratini che doveva essere presente e per motivi personali non pubblica
L'argomento di cui oggi faremo delle con il quale ho per il quale oggi faremo delle valutazioni l'argomento di sicuro fascino interesse del quale poi avete visto del programma saranno chiamati anche a fornirci le proprie valutazioni le proprie delle i propri convincimenti anche autorevoli rappresentanti dei Paesi candidati all'Unione economica europea
Dicevo di sicuro fascino interesse perché ci sono una serie di questioni che riguardano specificatamente l'ingresso di Paesi candidati all'Unione europea che in qualche modo coinvolgono anche l'Italia per esempio l'influenza che può aprire sulle aree deboli del nostro Paese questi l'ingresso di questi Paesi
Per esempio la risposta qualitativa che la politica deve dare sul piano della creazione di un meccanismo virtuoso
Per esempio la definizione del concetto di frontiera che aveva che un concetto sovente fondamentale entrate intrattenimento di questi rapporti
Per esempio urna valutazione attenta sul sistema economico di questi Paesi sul sistema produttivo di questi Paesi in considerazione anche dell'elemento costo lavoro che rappresenta un differenziale che lo pone che il in in una posizione oggettivamente di vantaggio rispetto ad altri Paesi già facenti parte dell'Unione economica europea
E in definitiva anche la funzione che aderire l'economia l'Unione economica europea in termini di affiancamento dei Paesi candidati per far sì che non ci sia un meccanismo soltanto in cui questi entrino sul piano economico e non su quello politico e quindi la definizione di lentamente di un concetto che sia alto sotto questo profilo rispetto alla politica ma anche che non ci sia un loro ingresso soltanto sul piano evidentemente della basso costo dei prodotti ma che ci sia un intervento che in qualche modo crei un meccanismo virtuoso di efficienza economica e che consenta evidentemente al sistema Europa nel suo complesso di competere nel mercato globale io do la parola subito all'onorevole Cristiana Muscardini
Grazie buongiorno a tutti io parlerò molto brevemente perché abbiamo una serie di interventi che credo potranno aiutarci ad affrontare in maniera più adeguata quella che è la grande sfida che l'Europa e l'Italia debbono affrontare in questi mesi in questi anni
La sfida non è soltanto l'allargamento ma la sfida è un allargamento che sia di vantaggio ai Paesi in via di adesione e di vantaggio agli attuali Paesi componenti l'Unione europea
E da questo onere dedussi deduce anche la necessità di ridisegnare i in maniera più chiara il concetto di libera concorrenza
Partendo dal presupposto che la libertà di mercato e la libera concorrenza sono tali solo se riusciamo a creare simili Baldi di partenza
E cioè condizioni sociali economiche culturali e di democrazia all'interno dei Paesi che compongono l'attuale e la prossima unione europea
Paesi che peraltro dovranno anche seriamente occuparsi di quello sviluppo del Mediterraneo che non può essere visto soltanto come l'area nella quale incidono alcuni paesi rivieraschi ma come la culla il bacino della strada verso la Trump dico
Un rapporto cioè nuovo che sappia da un lato aiutare i Paesi dell'Este a uno sviluppo della loro economia e dall'altro aiutare il Mediterraneo ritrovare la sua funzione storica
Di bacino culturale ed economico
E un altro aspetto che io credo sia necessario riconsiderare in un dibattito come questo è il concetto di globalizzazione cioè come affrontarla
Oggi in troppe occasioni
Noi ci siamo lasciati guidare mentre la globalizzazione va guidata se non si vuole essere distrutti da un sistema che fatto solo per i più forti e non lascia margini a un'effettiva competizione
Una globalizzazione che deve saper accettare quelle che a volte in maniera molto riduttiva ad esempio si definiscono nicchie di mercato ma che sono quelle che per esempio proprio in Italia
Lasciano aperti i nuovi campi per l'esportazione per la creazione di prodotti che data la loro peculiarità diventano prodotti leader in molti settori
E ancora un ultimo aspetto una Europa nella quale l'unione sempre più stretta per alcuni temi sia però un Oropa nella quale sia eliminata l'eccessiva burocratizzazione che oggi ci affligge
E che affligge Rebbe in maniera spaventosa proprio i Paesi in via di adesione
Un'Europa sbocco burocratizzata Europa che non legiferi su qualsiasi argomento ma che sappia invece affrontare con determinazione le grandi sfide di questo millennio
Che sono non soltanto la moneta unica ma che sono anche la voglia dell'Europa di porsi come nuovo con un nuovo rapporto verso la deriva che l'Occidente sta attraversando
La moneta unica
Non può essere affrontata soltanto valutando l'attuale crisi dell'euro ma deve essere valutata anche ricordando che l'Europa si è dato una moneta senza darsi una strategia politica e e una strategia economica e che la moneta europea deve comunque confrontarsi con le strategie
Della finanza internazionale
E non si può come purtroppo capita sulla stampa italiana leggere in molte occasioni delle considerazioni seriamente riduttive
Se non addirittura speculative rispetto alle scelte che poi risparmiatori poi imprenditori potrebbero fare
Tanti aspetti insieme nella speranza che dal dibattito di oggi possa nascere non solo un progetto costruttivo ma una rinnovata volontà di ciascuno di noi di fare parte di questo progetto politico e di questa voglia
Di riprendere a fare funzionare l'Europa e di fare e di fare agire la società e l'economia in una maniera più aderente alle esigenze dei cittadini grazie
Ringraziamo l'onorevole Muscardini e do subito la parola al professor Giuseppe Pennisi per la sua relazione sulla transizione al mercato le opportunità per le imprese
Buongiorno io vi ringrazio per avermi invitata questo congresso siamo in diciotto a parlare oggi nel pomeriggio se ciascuno di noi parlasse per dieci minuti
Noi ci opporremo in totale di circa mezz'ora il secondo atto il terzo atto temesse cantori
Lo rimbecca che non solo l'opera più lunga
Ne ha scritta da Wagner ma anche quella che Adorno considera il frutto più alto del genio occidentale non credo che nelle prossime due ore e mezzo noi produrremo cui il frutto più alto del genio occidentale
Quindi vorrei essere molto stringato
Mi sono stati assegnati
Dieci minuti e spero di non superare la frontiera più vicina per me tutte
Per le imprese italiane ma soprattutto per i nostri amici di attesi
Dell'Europa
Orientale centrale
E la frontiera dei Paesi candidati a diventare nuovi membri dell'unione europea
Questo credo sia il punto centrale che deve animare il dibattito di oggi nel pomeriggio
E sono Paesi che hanno delle differenze di sviluppo rispetto alla media dell'Unione Europea molto marcata
A parità di potere d'acquisto il reddito pro capite varia da un quindicesimo un quarto della media di quello stimato per l'Unione europea
Sono Paesi che possono secondo analisi e valutazioni recenti dell'Economist Intelligence Simonetti diventare componenti a pieno titolo del Unione Europea da qui al due mila cinque
Io vorrei fare solo due-tre considerazioni
E lancia una proposta
Che non per tiene forse al ruolo delle imprese italiane in questi Paesi
Ritiene di più
Al metodo
Che si sta utilizzando
Per quanto attiene il negoziato per l'allargamento dell'Unione Europea
Abbiamo in questa sala
Molti ministri di Paesi impegnati in questo negoziato
Abbiamo colleghi diplomatici impegnati in questo negoziato
Abbiamo politici di peso e spessore unitaria impegnati in questo negozio
Ho accennato le differenze sono marcati in termini di potere e in termini di reddito pro capite i consumi
Da un quindicesimo ad un quarto della media di quello stimato opinioni
Per dare un'idea della a differenza di struttura economica dobbiamo pensare che la metà scusa
La metà circa della forza lavoro
Le tesi pecco impegnate nelle colture che produce qualcosa tra il cinque e il venti per cento del reddito
Ciascun Paese
Mentre solo il cinque per cento
Della forza lavoro dei paesi che oggi compongono l'UE impegnato in agricoltura e produce circa il due per cento del prodotto
Della
Ora le prospettive per l'allargamento sono strettamente legata negoziato in corso
Ed è un un negoziato
Lungo e difficile in quanto si sta adottando per questo negoziato lo stesso approccio funzionalista di integrazione funzione per funzione
Che ha contrassegnato la storia del Unione Europea
Da
Quando sei Paesi
Nella seconda metà degli anni Cinquanta davano vita
A quella che allora era la comunità europea per il carbone per l'acciaio
In Odissea hanno venendo al pettine seguire metri otto funzionalista
Vuol dire prevedere l'integrazione economica di questi Paesi e pesi pecco nel Unione Europea
La questi azione di circa ottanta mila pagine di regolamenti e direttive comunitarie nelle loro
Normativa
Si sta provando una impresa praticamente impossibile ed è a sua volta un'impresa che presuppone un riassetto delle istituzioni dell'Unione Europea
Credo che tutti coloro che hanno seguito di recente il consiglio straordinario il Consiglio europeo straordinario dei capi di Stato e di governo dei quindici Paesi dell'Unione europea a Biarritz
Abbiano visto come nel duplice negoziato
Stiamo impantanamento
Sia l'Unione Europea quindici che la tuttora Unione Europea fa venti venticinque ventisei
Dobbiamo forse cominciare a pensare che molti di noi che in vario modo hanno creduto a questo metodo funzionalista
Sono diventati vecchi col passare degli anni
Devono forse lanciare delle proposte differenti
E più originali per fare sì
Che
Il duplice Nico Azzi atto
Porti a risultati positive per tutte le parti in causa
Ciò vuol dire un uno
Non farsi illusioni
Che Paesi
Il cui reddito pro-capite
Un decimo o un quindicesimo o anche soltanto un quinto della mediatori europea
Possono da un giorno all'altro
Acquisire
Tutti i regolamenti tutte le direttive tutti i principi di competizione ignorante
Ciò vuole anche dire non pensare che si può seguire per il negoziato un metodo simile a quello che ha portato alla moneta unica
Le quest'ordine vediamo questi giorni sui mercati internazionali
Occorre forse pensare a ribaltare il problema
Pensare che uno che popoli europei
Siano essi Popper le lotte che si bagnano sull'Atlantico
Come irlandesi come i britannici come lusitani
Sì è pop europee che si barricano
Sulle frontiere più a est
Hanno qualcosa di molto in comune
E danno soprattutto ritrovato qualcosa di molto in comune
Da quando nel mille otto e non dal dall'il del mille novecentottantanove si è messa una pietra sopra definitivamente su quella grande tragedia del sacro crudele che si chiama comunismo
Da quel giorno qualcosa di molto molto in comune che sono le libertà che sono la democrazia che il pluralismo
Corre forse pensare trovare per l'allargamento
Un metodo che abbia con il metodo seguito
Per
L'Eura per Maastricht una sola cosa in comune
Trovare alcuni parametri politici
Come
Chi voleva far parte del gruppo di testa della moneta unica
Deve avere la propria casa in ordine in materia di finanza pubblica tassi di interesse d'infrazione
Chi vuole chi vorrà far parte della casa era appena più grande
Dovrà avere in ordine la propria casa in tema di libertà di pluralismo e democrazia
Quando la propria casa in ordine in termini di libertà
Democrazia realismo
Che sono tutti concetti per i quali si possono anche individuare dei parametri quantitativi
Ci sono scuole di economisti istituzionali
Che lavoro su queste cose danni si possono trovare dei parametri quantitativi
Che rappresentino la soglia di ammissione
Avranno titolo di far parte della più più grande Europa cui apparteniamo
All'interno di questa più grande Europa indubbiamente ci potranno essere nelle diverse funzioni soprattutto nel settore economico
Delle velocità differenze
Dei settori con cooperazione più rafforzato me lo rafforza del dette dei settori con una cooperazioni più stretto meno stretta così comuni
In una famiglia ci possono essere dei rapporti più stretti tra con i cugini e tra altri cugini
Questo potrà consentirà al doppio negoziato di sbloccarsi ha negoziato per l'allargamento ed ha negoziato sul futuro dell'Europa
Senza impantanarsi
Nella ricerca di qualche marchingegno
Che faccia sì
Che sui ventisette o ventotto dossier per i quali ciascun Paese
Chiede di essere ammesso
Deve avere delle conformità tecnico contabili con quello che è stato fatto
Negli ultimi cinquant'anni
Nei quindici Paesi che oggi fanno parte finale
Quindi questo una proposta
Per certi aspetti
Marcatamente differente
Dalla strada che si sta seguendo in questi giorni per il negoziato
Una strada che secondo me
Ho senza sbocco o porterà ad un falso poco cioè si farà finta che quel dossier in ordine che quell'altro dossier in ordine si farà senza che per la politica agricola sembrano un marchingegno non sia vera un altro
Marchingegno quant'altro e soltanto dopo come sta avvenendo per la moneta unica
Si troveranno le difficoltà di fronte
Questa è una strada
Che richiede uno sforzo di fantasia
Uno sforzo di magici nazione più importante dello sforzo di fantasia di Meggie generazione
Che richiede quella grosse conferenze
Di cui hanno cominciato a parlare il governo italiano di Governo tedesco in questi giorni
Una strada che l'assunto
Secondo il quale con questo chiudo perché superato di trenta secondi Cimino
Si ribalta il problema
La partecipazione politica la grande Europa
Viene scissa dalla partecipazione tecnico funzionale la partecipazione tecnico funzionale avrà i suoi tempi
Avrà il suo no
Io credo che sia una strada
Che consenta anche pervenire a quello che il titolo della relazione
Io forse dimenticato
Alle imprese italiane
Di partecipare meglio
Nelle vari comparti tecnico funzionali allo sviluppo dei Paesi un domani non molto lontana
Faranno parte della Grande Europa di cui fanno già parte tutti i loro connazionali cittadini grazie
Ringraziamo il professore torinese do subito la parola al dottor Giancarlo Cerruti consigliere incaricato in Confindustria per l'interno internazionalizzazione
Grazie grazie invitato a questo convegni internazionali è senza dubbio interessante che cade in un momento importante nella nella vita economica
Nel nostro Paese di tutte le industrie che di questa vita economica ne sono parte fortemente attiva io credo che per il futuro degli USA italiana
Il tema dell'allargamento dalla Comunità europea da ad altri Paesi sia un momento importante un momento significativo momento per vivere con molta attenzione perché può senza dubbio riservare delle importanti
Possibilità ma anche alcuni significativi pericoli ecco prima di portare il pensiero di Confindustria su questo tema
Che abbiamo anche recentemente dibattuto all'osso interno in consiglio direttivo il consiglio di presidenza
Io vorrei descrivere brevemente qual è lo stato della delusi italiana
E lei problematiche che essa vive in questo momento
E tutti noi sappiamo che l'uso italiano è stata viva e forte di quest'ultimo ventennio
Si è sviluppata fortemente sui tagli ai treni internazionali ha portato i prodotti italiani in molte parti del mondo
Però ci presentiamo all'inizio di questo terzo mille millennio con la con i cerotti si è così passato l'espressione che e si sente lei si sentì Tiziano in alcuni numeri
Se guardiamo la competitività espresse misurato in termini di costo del lavoro per unità di prodotto
E vediamo che essa è diminuita di circa il tredici per cento degli ultimi cinque anni nei confronti dei Paesi industrializzati di circa il ventitré per cento nei confronti dei paesi dell'area dell'area dell'euro
Se poi guardiamo seconda una seconda serie di dati
Questi cerotti ci sembrano un pochettino più ampi
Se guardiamo le le quote di mercato del nostro impresa nei confronti degli altri paesi mondiali notiamo questo che nei confronti del Unione Europea e se sono caduti dal sette virgola due al cinque virgola sette
Nei confronti degli Stati Uniti dal due virgola quattro al due
Nei confronti dell'Estremo Oriente dall'uno virgola tre al dall'uno virgola sette all'uno virgola tre nei confronti del mondo in generale
Dal quattro nove al quattro punto tre per cento quindi sfortunatamente sistemi industriali nostro paese che ripeto attentatori ha dimostrato grande vitalità negli ultimi trent'anni ricordiamoci così l'Alitalia a fine asseconderà mondiale ricordiamocelo ricostruzione dei sistemi sociali del Paese negli ultimi nove anni ha avuto queste diminuzione di di presenze nelle Marche nel commercio mondiale
E lo dobbiamo domandarci perché prima di capire quali sono i temi che però fa contare come industriali nel momento che guardiamo all'ampliamento delle OPA ricordiamo quindi ad altri Paesi che si stanno avvicinando al nostro mercato unico
Io credo che l'imprenditore italiano abbia dimostrato da tempo alcune cose basilari e cioè che innovazione di prodotto
Presenza commerciale nelle aree del mondo c'è un bellissimo detto giapponese che dice che quantifica e qualifica come un'industria deve presentarsi al mondo e già politico però sì è un mercato ti interessa fai se non ti interessa manda io credo che l'industria italiani sappiano molto bene come per dire un mercato bisogna esserci dentro
E quindi abbiano fatto molto sforzi in questi anni per adattarsi e per trovare le soluzioni migliori per essere direttamente presenti dei mercati tradizionali e poi gli ultrà italiani hanno dimostrato in questi anni di comprendere che la localizzazione la presenza con unità produttive con unità di sostegno per i propri servizi post-vendita mi questi Paesi sia un'altra qualità importanti
Se notiamo e se guardiamo cosa è successo negli ultimi cinque anni che se guardiamo la somma degli investimenti delle industrie italiane fuori dalle dell'Italia notiamo due dati che sono significativi gli ultimi cinque anni lo stock di capitale investito sei italiane passato a trentadue miliardi di euro
Sessanta mila miliardi di lire italiane
Ed è più del doppio più del doppio dello stock di capitale di imprese straniere che son venute qui in Italia
Questo è un dato che ha una doppia faccia dimostra quanto gli imprenditori italiani sono stati capaci andare nel mondo dimostra quanto questo Paese sfortunatamente abbia poco appeal
Per le imprese straniere per investire qui in Italia noi andiamo gli stranieri non vengono ecco quindi se guardiamo le motivazioni questi dati diciamo che l'industria in fondo ha saputo tenere il passo delle sue sfide fosse probabilmente non ha finito e con i suoi investimenti fosse probabilmente non ha finito nella nel continuare a cercare l'innovazione di prodotto importante fosse probabilmente deve continuare a operare in questi sforzi ma senz'altro ha fatto dei passi in avanti per seguire la necessità di andare nel mondo
Quello che noi imprenditori abbiamo notato che sono totalmente il Paese non ha avuto la stessa velocità nell'adeguarsi a quelle che erano le le le le realtà e le necessità per essere un Paese più moderno che appoggiavo che richiamava industria
Se noi notiamo infatti sfortunatamente il nostro sistema Paese non è stato così veloce come sono state secondo noi le imprese nelle nell'adeguarsi e nel e nel essere più moderni di fronte ai problemi
Abbiamo dei problemi che sono noti abbiamo i problemi della flessibilità del lavoro qui tante volte Confindustria viene attaccata su questo tema al sindacato per dire ma in fondo in questi anni c'è stata molta a quello che è diciamo il quaestor tutto dalla vita relativo niente assoluto
Se io sono chiari sono capaci a correre i cento metri diciamo uno scherzo in dieci secondi ma e sono ai blocchi di partenza e tutti gli altri Cominotto io perdo la sfida quindi e tutte molto relativo con l'inflessibilità chiediamo introdotte in questi anni e che certamente è stato introdotto il nostro sistema però non sono sufficienti gli altri complotti veloci
Se noi guardiamo ai costi accessori del costo lavoro l'abbiamo fatto dei passi avanti ma gli altri sono più avanti di noi se la guardiamo gli aspetti burocratici lo sto Paese abbia fatto dei lavori ma gli altri sono più avanti di noi sono e guardiamola alle infrastrutture italiane
Abbiamo fatto delle cose importanti ma se guardiamo alla Spagna abbiamo ricevuto il premio al ministro sbaglia in Confindustria qualche settimana fa discutevamo di questo problema notiamo che la Spagna ha fatto molti più passi Dino allora
L'Italia si presenta sistema industriale italiano si presenta quindi alla sfida di questo ma che mette d'Europa con questa duplice situazioni un sistema moderno come imprenditore che ha fatto certamente i passi in avanti con un sistema Paese che non è stato che non ha seguito e non è stato sufficientemente veloce nel seguire queste cose
E allora che cosa in fondo chiede poi sempre la fine Confindustria al proprio governo le proprie forze politiche che che che che che si presentano per governare nel futuro oppure in ogni caso fino a metà del Parlamento
E chiediamo semplicemente una cosa se l'industria
Era ritenuta il perno produttivo ed economico in un Paese un'industria va difesa industria va difesa va incoraggiata va sviluppata
Trieste conseguenti se pensiamo che l'industria sia il motore economia di un Paese dobbiamo verso avere la forza di dagli velocemente delle risposte
Ecco queste e il nostro scenario e quindi ci presentiamo oggi di fronte a questa possibilità che l'Europa diventi diventi più larga e qual è la risposta che Confindustria da qual è la risposta del la valutazione che danno gli imprenditori italiani di fronte a questo aspetto certamente non cediamo come è stato già detto precedentemente che il mondo sta fortunatamente vada avanti e quindi nella sua progressione continua riteniamo che l'Europa se non vuole essere schiacciata da una parte dalla potenza del cane economiche se Previti e data parte da un Faris perché evidentemente con la Cina Giappone con tutti i Paesi che sono intorno avanzano
In maniera economicamente molto forte al di là delle loro oscillazioni che possono capitare ogni tanto deve essere certamente più forte più unita e anche più larga e quindi l'ho potuto quindi allargamento è uno potrà età importante
E da vivere come una opportunità importante
Abbiamo sentito prima accertamenti paesi che si presentano di fronte come di fronte a questa possibilità di allargare rappresentano certamente
Una realtà economiche molto più modesto di quello dell'Europa dell'Europa attuale abbiamo sentito abbiamo visto che lo ha prodotto interno lordo cumulato del sei virgola sette per cento rispetto a quello dei quindici Paesi europei però sono un mercato di centosettanta milioni di abitanti solo mercato quindi non soltanto importante
Per l'uomo ma tra loro stessimo mercato estremamente importante per noi che guardiamo a loro come possibilità di sbocco per le nostre merci per questo scambio di tecnologie
Ma diciamo anche un'altra cosa
E questo un po'il prestito di Confindustria e su questo argomento
E noi abbiamo visto come il nostro industria è arrivata lo abbiamo descritto prima con fatica questo appuntamento del terzo millennio
Certamente la cosa è stata lunga certamente lo sprint che abbiamo dovuto fare in questi ultimi trent'anni cioè impegnato molto ma abbiamo visto che abbiamo ancora dei problemi alcuni sono nostri molti sono del nostro Paese
Allora noi dobbiamo diciamo e pensiamo che questo ampliamento questo allargamento dovrà necessariamente essere sostenuto da negoziati attente a risvolti economici delle nostre imprese
E che tengono in considerazione questi negoziati quelle che sono una realtà delle imprese italiane
Perché se le imprese italiane hanno dei
Delle problematiche
O della con limitazioni rispetto agli altri ritorniamo sempre al discorso di cooperazione tra noi e gli altri per esempio sui problemi del costo del lavoro Spagna invece problemi della flessibilità del corso in materia del CNEL del lavoro evidentemente queste situazioni devono essere tenute contro nei confronti di Paesi che sta vicino a questo mondo europeo che hanno un po'evidentemente una struttura di costo molto differente da quello che diamo noi
E quindi se il nostro governo dal momento che ne gode vengono negoziati questi aspetti non tiene conto delle situazioni che ne abbiamo delle situazioni che la stessa al governo ci impone bello e ci possiamo trovare in grossa difficoltà
E io credo che noi come Confindustria
Abbiamo un dovere prima di dare delle grosse possibilità che osti imprese perno esportazioni ma anche di difendere le realtà di questi processi e anche di difendere i limiti che proposte che le nostre imprese hanno esse stesse nel loro divenire quotidiano
E quindi noi pensiamo mentre guidano questo allargamento per esempio
E al problema del Mezzogiorno che è un tema certamente importante per il nostro Paese abbiamo il problema della rievocazione dei fondi strutturali che evidentemente in un allargamento dell'Europa potrebbe portano degli svantaggi al problema del soggiorno
Abbiamo pensiamo forse dei periodi transitori
Nei confronti di settori che possono essere più esposti di altri
Alla a questo allargamento e alle compete alla competizione che ci può venire da parte da aziende dislocati in Paesi chiede di ripeto hanno dei costi basati da condizione di fare ecco questo un po'il pensiero
Che Confindustria a su questo tema e certamente il fascino
Di pensare ad un'Europa più grande più importante più significativa più più forte dello scacchiere mondiale è un facevano una sfida che noi imprenditori italiani noi rigettiamo
Però al tempo stesso diciamo che le tempistiche di questa sfida devono essere dislocate
Devono essere posizionati in quello che nell'arco della situazione della realtà del dossier italiana
Vogliamo dire anche un'altra cosa ma crediamo che oggi come noi tutti sappiamo nel vendere un prodotto vengano tecnologia non sia soltanto più come una volta vendevamo una penna o nel mio caso una rotativa la stampa o gli altri casi altri prodotti oggi il sistema Paese strideva finanziario rappresentano un accompagnamento fondamentale nel nel nel nella vendita di un prodotto e quindi guardiamo e diciamo al mondo bancario che in fondo modo manca l'italiano è rimasto per troppo tempo confinato nei confini italiani
Diciamo che in questo senso ci auguriamo che l'allargamento sia anche un modo motivo una punta
E una possibilità per le banche italiane che aveva una maggiore presenza in questi Paesi noi sappiamo benissimo tutti come Paesi come la Germania l'Olanda l'Inghilterra la Spagna abbiano d'un sistema bancario che è molto più nel mondo rispetto al nostro
Noi sappiamo benissimo come le imprese tedesche sono abbiano avuto degli appoggi storiche menti portati nei confronti dei Paesi cosiddetti ex Paesi dell'Est oppure come sistema bancario spagnolo
Abbia portato le imprese spagnole in Sud America in maniera massiccia in maniera completo
Ebbene noi diciamo sistema bancario italiano che non può perdere questa opportunità
Abbiamo visto con molto favore
Quello che sta per iniziative di grandi banche italiane nei confronti di Paesi e come la Polonia ricordiamolo Unicredito che ha aperto credo ha comprato banche in Polonia importante poi recentemente ho letto anche Bulgari o come la stessa Comit che ha fatto operazioni importanti in Ungheria
E in Croazia
Diciamo che si asterrà che l'italiano che e crediamo che debba avere necessariamente una presenza importanti questi Paesi pensiamo al caso dalla Romania dove operano tantissime imprese italiane migliaia di imprese italiane sono state dislocate Romania
E quindi qua pensiamo che stia Pancaro debba necessariamente appoggiare la presenza delle nostre imprese in questi Paesi in questa visione dell'avviamento
Quindi per concludere io vorrei dire
Confindustria
Gli imprenditori italiani guardano sempre con assoluta positività a questi fenomeni
Lo dicono anche che essi debbono essere esaminati vissuti in modo che indusse italiana non abbia ulteriori penalizzazioni in questo senso ma che con prudenza si è avvicinata a questi temi
La competizione e la concorrenza noi difendiamo libero mercato è qualcosa che siamo pronti accettare lo abbiamo dimostrato in questi anni
Riteniamo però che ci siano ripeto dei tempi e dei modi
Necessari per non indebolire un'industria che come ho detto prima e come ho detto nel mio cinema italiano ha avuto grande successo e grande capacità ma che vive in un paese che certe volte la obbliga ad avere anche alcuni grandi cerotti grazie molte
Ringraziamo del dottore Cerruti e diamo inizio alla seconda parte di questa sessione che vede l'intervento di autorevoli esponenti governativi dei Paesi candidati all'ingresso l'Unione economica europea
Prima di di dare la parola questi esponenti segnatamente per motivi di orario al ministro dell'economia della Lettonia e i gas caldi chissà do la parola alla lodevole moscardini per un'introduzione di questa sessione
Ma io proporrei ringraziare il professor Pennisi dottor Cerruti perché nella loro breve ma lucida esposizione ci hanno ha ricordato alcuni punti salienti il riassetto istituzionale dell'Europa e ovviamente il non poter accettare che in questo riassetto
I Paesi membri non abbiano più diritto a un commissario europeo perché voi siete mobili che questa è una proposta
Fatta al momento dalla commissione e sappiamo che se ogni paese non avrà un commissario si rischierà di stravolgere con dei blocchi di forza quella che l'economia di intere realtà come potrebbero essere l'Italia o con la Spagna o altri Paesi
E un altro aspetto e invece come ricordava il dottor Cerruti
Il famoso lui ha detto se siamo un blocco di partenza e gli altri corrono più veloci di me io direi che in un certo modo in Italia noi siamo in situazione ancora peggiore siamo un blocco di partenza e quando si spara per iniziare la corsa
Si si accorge che sia legati a quel blocco e non si può competere correre perché una serie di problemi burocratici e di indifferenza e mancanza di dialogo della politica verso il mondo imprenditoriale impedisce in effetti questa corsa
Ed è poi questo il motivo per cui imprese straniere non vengono in maniera sufficiente a investire da noi un esempio per tutti fu quello che avvenne con Ecolab euro e con la belle come vogliamo pronunciato alla francese
Quando si decide il marchio di qualità in Europa
L'Italia non ha designato per molti mesi anzi per un anno e mezzo il proprio esponente per cui le imprese italiane devono andare in Francia da per il marchio di qualità con le conseguenze su del mondo economico che possiamo immaginare
Oggi affrontando adesso il dibattito la politica economica dei Paesi candidati di europea io vorrei come dire sottolineare un aspetto
Questo allargamento non deve diventare una specie di obiettiva ad occhi chiusi
Ma deve significare una nuova realtà di sviluppo per noi e per i Paesi Petko
E insieme ai Paesi Petko
Per il mondo del sud dell'Europa con tutto quello che ne consegue non possiamo cioè aggiungere povertà povertà ma dobbiamo lavorare per aumentare la ricchezza e per garantire una vera competitività che ripeto e mi sembra che anche e la dottor Cerruti abbia inteso questi una paga il suo intervento il mercato libero esiste veramente sì siamo in condizioni non dico pari ma almeno simili
Se l'Italia continua a essere imbrigliata in condizioni di costo del lavoro di costo delle regia di incapacità
Di progresso il fattore tempo è basilare in questo in questa società l'Italia non sarà di come dire aiuto a se stesse non sarà neanche di aiuto ai Paesi dell'Est che vengono in Europa non soltanto per chiedere aiuto ma per dare il proprio aiuto a una diversa e migliore organizzazione della vita sociale
E del rapporto tra i popoli
Economia della Lettonia ai perse caldi chissà
Ma generale
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Ringraziamo il ministro dell'economia della Lettonia do subito la parola al vice primo ministro della Bulgheria nonché ministro dell'Economia criteri ottanta
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Perché invece di mercato negli ultimi dieci anni è stato effettivamente un processo abbastanza doloroso fosse molto doloroso e sicuramente un'esperienza dolorosa
Presto perché inno paese ha fatto sicuramente molti errori in questo cammino di transizione
Per più di sette anni a partire dal mille centonovanta fino a mille centonovantasette l'ex governo bulgaro
è stato abbastanza esitate le controllare ad esempio il sistema bancario come dicevamo prima insieme a diverse accettori fondamentale sia dell'economia anche nell'industria
La il funzionamento e il finanziamento di aziende che non andavano già bene è stato uno dei fattori principali che hanno contribuito a uno crollo praticamente totale della nostra economia questa punto alla fine della novanta sei c'è stato pure un movimento di iperinflazione
Che è stato il risultato di un'impressionante deficit di bilancio questo si è tradotto in drammatiche perdette a livello di potere d'acquisto quindi se per i consumatori che per gli i produttori anche le riserva di Mentana
Credibili anche
Tutto quanto sembrava essersi trattato
Affidato passato
è stata elevata a
Targata
Danza e movimento
Cambiato da fuori poche parole Bulgari
Hanno preso e l'iniziativa la metà dei
Tale effettivamente
Per fortuna questa dimostrazione sono state a relativamente pacifiche nel novantasette le nuove elezioni hanno provocato per fortuna forte richieste di Janne unitari democrazia
Una partita promesso grandissime a riforme appunto create per arrivare a un'economia fetta di mercato
Vorrei quindi fare anche un piccolo discorso filosofico anch'esso discorso mi permette di dire che il nostro governo oggi dovrebbe sviluppare un sistema più efficace ed efficiente che promuove una prosperità a lungo termine
Questo discorso potrebbe sembrare ovvio scontato ma lo preciso comunque perché secondo me l'ideale a volte si perde nelle discussioni e nei dibattiti politici delle considerazioni politiche
La mia seconda assoluzione presupposizione filosofiche quella della prosperità economica del paese lavora in effetti per il Paese a lungo termine
Presto tarde appunto tardive tarare di efficienza che può essere raggiunto a livello di produzione consegna di prodotti e di servizi
Questo sia al mercato interno che al mercato internazionale per quanto riguarda gli stessi mercati interni
Lei ha riduzioni dei costi per i consumatori non accertare hanno generato invece una al reddito disponibile più elevato appunto da spendere in altre aree sempre per altri beni operate servizi ovviamente quindi comprare gli stessi prodotti con meno denaro comprarne di più con la stesso denaro si traduce in un aumento dello standard di vita per i mercati internazionali le esportazioni più competitive miglioreranno la bilancia dei pagamenti me ne daranno il valore della nostra morte moneta e di migliorando i tassi di interesse per i prestiti
Questo farà bene quindi sì agli individui che alla comunità e generale tutto ciò provocherà generava uno potenziale economico decisamente più elevato sottolineo la parola lungo termine l'ho già fatto un paio di volte nel mio discorso bene perché molte volte le strategie sono in conflitto tra le politiche gli obiettivi a lungo termine e a breve termine
Le azioni intraprese chiarendo le condizioni migliori già dal prossimo anno ma o magari le ha qualcosa che migliorerà fra due tre cinque anni sono le due opportunità che abbiamo per il breve e lungo termine
Passiamo mentale anche la fornitura di capitali potremmo anche tra prendere azioni per avere dei vantaggi magari di minore durata ma che fra potrebbero diventare negativi a lungo termine un po'troppo quindi per coloro che tra di noi sono del Governo le azioni necessarie per la creta
Peritato poterne sono spesso difficile da spiegare al pubblico che appunto fa parte poi dell'insieme che legge i i governatori dei governanti
è facile capire le conseguenze dalla parte del governo bulgaro ha deciso Primo esattamente quelle necessarie per rendere più competitivo il nostro Paese ripeto a lungo termine nonostante rischi enormi Poli
E
Parlare questa portano la politica fiscale molto
Prodotto illa Calessi border non salta di ufficio per le valute
In questa dici
Linee tutti quanti settori soprattutto nel settore bancario assicurativo industriale e finanziario
E poi anche i preti pazze tori che forniscono i servizi al pubblico ha provocato sicuramente delle grosse conseguenze solitamente positive
Nonostante il Tarì anni che ci vogliono affinché le riforme si traducono veramente i miglioramenti dello standard di vita per la maggioranza dei bulgari
Noi stiamo già cominciando a vedere dei risultati decisamente positivi grazie Programme Khatami implementato inizialmente tre anni fra il prodotto interno lordo pro capite che stava scendendo appalti quattro per cento all'anno già dal novantacinque poi anche ripetuto se nel novantasei è invece aumentato di più del due virgola quattro per cento all'anno in media negli ultimi due anni
Il Budget le entrate aumentato di cinque virgola sei per cento nel novantasei
Preciserei
Il Leffe bulgaro è uguale a un Marco corrisponde a quello di un marco tedesco dopo la creazione di questo cavo e si può avere questo Ufficio speciale per le divise
Le nostre riserve monetarie sono passate dai quattro cento
Il giovedì dollari a a nel novantasette a tre miliardi nella o attualmente
I salari anche se evidentemente sono troppo basse ancora hanno comunque ottenuto non miglioramento sono passate appunto a delle percentuali molto più elevate siamo a centosette dollari
Alla fine del novantanove e questo è un aumento riterranno prima del trentasette per cento
Quindi un circa quaranta per cento in più negli ultimi due anni questo
Si confronta poi a un tasso d'inflazione composto dallo stesso periodi solamente più sei per cento
La fiducia nel sistema bancario sta finalmente iniziando ad essere ripristinata visto che i dai depositi bancari totali stanno appunto aumentando i stessi depositi bancari erano controllati dalla quattro miliardi di dollari US nel novantacinque ha solamente uno virgola otto miliardi di dollari alla fine del marzo novantasette
In quel periodo di tempo i cittadini bulgari avevano completamente perso la fiducia nella banca centrale la fiducia delle banche commerciali tutte in Bulgaria
Dopo la implementazione di questo ufficio le divise nel c'è stata una tendenza che è cambiata la tendenza è diventata positiva abbiamo aumentato i volumi di depositi e nel tutte quante le banche della Bulgaria
Conseguentemente a questa politica economica del governo abbiamo ha raggiunto da dei dati macro economici all'insegna della stabilità
E della positività nonostante le difficoltà che sono per rimaste negli ultimi due anni i principali indicatori dell'ambiente economico erano gli affetti stabili
E i livelli attuali corrispondono a quelle di economia e sviluppo normali
Permettetemi di fare alcuni esempi al riguardo alla terzo mandato consecutivo la economia bulgara
Sta generando d'una vera e propria effettiva crescita economica e non sabbie Tivo per alla fine dell'anno in corso per il due mila e quello di al vero qualcosa come più quattro del
Dal cinque per cento di crescita reale del prodotto interno lordo ripeto che tra la fine di questo stesso anno
Obiettivo due mila e uno vorremmo raggiungere il livello di più cinque per cento di crescita del prodotto interno lordo rispetto a quest'anno proprio in termini reali l'inflazione è tenuta sotto controllo
Il tasso d'inflazione è stato solamente dell'uno virgola otto per cento nel mille novecentonovantanove stava attorno al otto punto cinque per cento ha l'aria di quest'anno a causa purtroppo di questo cambiamento drammatico dei prezzi delle petroliere derivate
L'inflazione per il prossimo anno è invece prevista essere dice che il tre virgola cinque per cento nella Budget perché è ora attualmente in discussione al Parlamento bulgaro
C'è un aumento significativo nella quota di debito esterno del Paese in confronto alla crescita del prodotto interno lordo nel novantasei
Era del novanta virgola nove per cento rispetta potrà proprietario Lord
Quest'anno nel due mila tale percentuale è passata alla settantadue virgola otto per cento e la previsione per il prossimo anno due mila e uno ci dice sessantacinque virgola uno per cento
Questo dato è veramente molto molto vicino a quelli che sono i criteri di Maastricht che ci porteranno porteranno alla volgari all'interno di questa famiglia detta dei Paesi in corso di sviluppo normale
Il commercio estero della Bulgaria in effetti ha dimostrato diverse tendenze decisamente positive restano aperte le esportazioni stanno registrando una cresta significativa una cresta addirittura pari a più ventiquattro per cento
Il discorso turistico abito liso è veramente molto dinamico lo così è stato negli ultimi due anni nonostante le rincarati conseguenze della crisi del Kosovo l'anno scorso
Vorrei sottolineare assolutamente il opera degli investitori italiani il contributo delle aziende italiane per alla all'economia bulgara ai propri questi ultimissimi anni nelle novantotto i referti l'Italia e Aram
Al numero venti
Terra tutti quanti gli investitori esteri in Bulgaria sono totale di undici milioni di dollari statunitensi vestiti nel nostro Paese dello scorso anno
La quota degli investimenti italiani è a Ome intatte passata al ventitré milioni di dollari statunitensi
Un paio di mesi fa uno delle più grandi banche italiane la Unicredito ha rilevato la più grande banca bulgara la boule banca e adesso gli investitori italiani quindi l'Italia era la meta numero uno nel sistema bancario bulgaro
Saremo molto felice se il numero di investitori italiani che partecipano al processo di privatizzazione della Bulgaria potesse continuare a crescere in questo modo
Sono ancora un certo numero di aziende molto attraente nell'elenco che noi abbiamo redatto per la privatizzazione da parte della Ministero dell'economia e dell'agenzia per la previdente privatizzazione sia quest'anno che il prossimo anno
E posso assicurare che un cambiamento significativo avrà luogo proprio in tale direzione
Prima di tutto questo cambiamento sarà in termini di tutti marketing e di pubblicità
Lo scopo sarà quello di trovare degli investitori finanziari sicuri
Tema bisogno quindi tempo e daremo tempo agli investitori per esplorare le varie opportunità di privatizzazione questo generava ancora attivo competizione concorrenza e sarà Papi marcata determinare chi sarà l'acquirente più sicuro e migliore
Ebbene queste cambiamenti sicuramente assolveranno la Bulgaria in un paese molto attraente in termini di sgravi fiscali ad esempio anche in confronto a tanti altri Paese della pace enterale del sta secondo il Budget per il prossimo anno il carico fiscale
Scende a RAI si ridurrà decisamente vi do un dato per fare meglio capire si passerà dalla venticinque per cento di carico fiscale attuale per le grosse aziende fino al venti per cento esso ovviamente parlando di questo sconti e per le aziende invece più piccole che generano invece degli utili al di sotto dei cinquanta mila Marche questo passo cedere a titolo di sotto del quindici per cento il Governo si sta occupando quindi per sta lavorando per a ridurre il carico burocratico per gli investitori esteri
Varie tasse saranno abolite fari permessi licenze visti stavano appunto aboliti assieme anche degli altri tipi al via regimi burocratici che stanno Potop ancora creando problemi per alla economia bulgara
Negli ultimissimi anni la comparazione fra la Bulgaria e l'Italia d'Italia sia a livello bilaterale che multilaterale sono stati esclusivamente decisamente positivi
La tendenza delle relazioni economiche commerciale fra i due Paesi hanno in effetti una storia molto lunga
Gli scambi come azioni dell'Eastman affetti una crescita permanente il volume totale del commercio estero tra Italia Bulgaria e viceversa in effetti
A ha raggiunto qualcosa come uno miliardo di dollari statunitensi e Palo del novantanove
L'Italia è uno dei partner commerciali esteri migliori e maggiori devono la Bulgaria del secondo intermedie commercio col nostro Paese
Il nostro scambio commerciale dovrebbe arrivare a qualcosa come il ventuno per cento di tutto lo scambio commerciale tra la Bulgaria e tutti i Paesi membri della e U
Vi do l'esempio di nuovo giusto per dimostrarvi la assente più forte cooperazione fra i nostri due Paesi
Cioè le fette una grande cooperazione falla si per l'Associazione industriali bulgara il Simest c'è una grande collaborazione fra l'agenzia bulgara terra l'assicurazione all'esportazione la Saccenti
Alcuni gruppi di lavoro sono state le petit create tra diversi ministeri dei due Paesi
La Bulgaria e l'Italia in effetti insieme hanno collaborato stanno lavorando e insieme hanno condiviso un ideale lavoriamo adesso in uno sforzo congiunto su un grosso progetto creando il corridoio numero otto
Prego palare di questo proprietà per esprimere anche mio dispiacere nel senso che questo progetto è purtroppo ancora solo a mente dalla fase embrionale iniziale
Spero i referti che lavori su questo progetto potranno essere decisamente accelerata che che lo fanno essere implementati concretamente l'intermediazione dell'Italia contribuì ora ne sono certo all'accelerazione dell'integrazione dell'Europa del Sud nella nuova struttura della Europa unita per semplice fosse formazione questo corridoio combaciare numero otto così viene definito arrenderà i rapporti fra Italia Bulgaria molto più facili e veloci questo perché collegheremo insieme alla Bulgaria
La Macedonia e il Kosovo l'Albania è pulita che sarà un corridoio tra cinque Paesi apre sarò quindi e apprezzo già il supporto italiano per quanto riguarda l'invito che è stato rivolto alla Bulgaria per poter cominciare a dei negoziati per avere una partecipazione completa bella Europa unita e grazie anche per l'assistenza per quanto riguarda la nostra partecipazione alla NATO per concludere vorrei dire che la Bulgaria sicuramente fattivamente farà affidamento sul supporto sull'assistenza di cui vi ringrazio dell'Italia questo processo di integrazione verso l'ingresso non solamente in Europa ma è nella fatico grazie della pensione
Nel ringraziare il vicepremier della Bulgheria cogliamo l'occasione anche per salutare ringrazio della sua presenza il presidente Fini do subito la parola SIM Kallas ministro delle finanze dell'Estonia
Mi sto chairman levi sancì Huntsman
Aiuto ai carciofi L'Espresso Logan
E poi Prontera
Perché è un'ulteriore occasione per ricordare a tutti i partecipanti e specialmente al pubblico degli stati membri della euro quanto desideriamo essere parte della Unione Europea
Nel Paesi Cornelle Skin Paese come il mio in altri stati vicino al mio
Ho ascoltato con grande interesse
E i discorsi della mattina
Annuncia e ci sono alcune cose
Che vorrei riprendere
Prima di tutto è stato detto
Di qua sì dal parlato della grandezza dei termini questa transizione azione quanti e quali sono stati i cambiamenti è stata una vera tradizione oppure un'illusione in alcuni Stati che prima perché c'erano ancora comunisti al potere etc
Vorrei dire che nel negli stati occidentali sviluppati e stabili
Gli ultimi dieci anni
Come altre decenni nella nostra storia ma sicuramente nel no i nostri paesi ci sono stati dei cambiamenti è enormi dodici anni fa facevano la fila per il pane per il latte
Queste le c'è stato un grosso cambiamento in questo senso abbiamo lavorato molto duramente
Nella preparazione come ad entrare insomma all'europea alla riunione europea
Perché è per sé e per soddisfare i requisiti europei abbiamo dovuto veramente lavorare
Molto per noi è stato importante perché questa portato al cambiamento la bella cornice legale
Ed economica nei nostri Paesi è anche un grosso cambiamento sociale quando l'Estonia iniziato ad a trasformare la nostra società ad un'economia di mercato e il socio in una società moderna
La nostra società era a si basava su pilastri fondamentali fra abbiamo stabilito una economia molto aperta dalla primo gennaio del Duemila abbiamo introdotto alcune tariffe simboliche mai da quel momento non avevamo avuto altra assolutamente tariffe doganali
Abbiamo inizia abbiamo e est introdotto un tasso molto piatto quindi abbiamo seguito
La stessa strada
Che aveva hanno seguito altre economie in crescita ci sono stati quindi dei grossi cambiamenti rispetto a questo vorrei correggere
Marco sacche scritte in questa brochure la nuova frontiera
Il però è il fatto nella Lamb
Estonia ed dice che lei è stata mia si basa ancora sulla economia rossa non sa su che cosa si basa questa frase perché nostro commercio estero con la Russia è al di sotto del dieci per cento ossia le importazioni e le esportazioni sono molto basse
Perché noi ci dirigiamo più verso l'Europa occidentale verso il Paese per esempio al nord dell'Europa perciò
Perciò il nostro Paese non dipende perciò da dall'esportazione con la rosse naturalmente
Le alcune aree del trasporto sono ancora collegate con la Russia ma in generale le nostre relazioni economiche hanno prodotto un grandissimo cambiamento hanno subito un grandissimo cambiamento in questo senso vorremmo dire anche che
Alcuni anni fa io ha partecipato ad un incontro
Con i ministri finanziari finché delle finanze belli e Stati europei della e ONU è uno di questi ministri mi ha chiesto deve parlarsi adesso della sua della nostra privatizzazione nel mio consigliere
Mi ha sussurrato di chiederli della sua privatizzazione perché è in questa questo fatto della privatizzazione per noia è un punto sicuramente a favore rispetto ad altri Paesi dell'Est
Ricordata è per esempio la tele comma
Estone già venduta anni fa è una storia fa parte della storia
Stiamo privatizzando adesso alle ferrovie e questa è l'ultima entità che abbiamo deciso di privatizzare abbiamo discusso sulla privatizzazione
Della delle della sanità dell'educazione ma questo potete bene capire Avon o
On un qualche costi molto doloroso da affrontare ma sicuramente dal punto di vista economico abbiamo privatizzato tutte
L'entità e le aziende importanti per quanto riguarda la tecnologia dell'informazione l'Estonia
Naturalmente non può essere confrontata con la Finlandia che è una degli Stati più avanzati un più avanzato del mondo ma sicuramente per quanto riguarda il livello di utilizzo dei dei telefoni cellulari
L'aneddoto e quanti estoni usano telefoni cellulari
Ho fra carte di credito quasi di questo genere anche in questo senso possiamo essere confrontate con molti Paesi già sviluppati perciò vorrei dire che in questo senso e i possibili nuovi membri della unità Unione Europea
Possono portare del dinamismo nella unione
Perché siamo veramente debiti a questi sviluppi dinamiche si la la nostra leadership politica ed economica formata da persone molto giovani
Abbiamo addirittura a dei dei dei dirigenti al di sotto dei trent'anni quindi una classe molto giovane
Abbiamo due ministri al di sotto dei trent'anni nel mio governo io sono il più anziano fra i membri del mio governo quindi vorrei suggerire vi sta
Che il suo bel il sostegno di a favore di vuoti membri per la o può sicura mente arricchire l'Unione in senso positivo riguardo alla discorso del signor Berlusconi vorrei dire
Lui ha parlato della politica fiscale abbiamo dei problemi e in questo senso in Estonia
E il prossimo anno a raggiungeremo il trentaquattro virgola tre per cento le tasse delle imposte
Siamo convinti che questo questa tassazione a livello basso e sicuramente qualche cosa di positivo
è ed incoraggiante all'interno di della nostra con Erminia e anche per l'investimento straniero
Ma vediamo anche che le il l'imposizione fiscale negli altri paesi della è uno molto più alta
Quindi una politica e in questo senso anche molto popolare ma nel vostro Paese ieri per esempio ha letto nel Financial Time ma un articolo molto interessante
Dove si diceva che o una corporation olandese ha comperato negli Stati Uniti una fetta molto grassa di una con l'azienda di una finanziaria
E quindi ha dovuto comperare una grande quantità di dollari questa ha creato dei problemi a livello di Eur eccetera eccetera ma e il problema dell'Italia è che le corporazioni le aziende grosse europea
Hanno negli altri in questi anni hanno comperato grosse fette di aziende americane perciò questo significa fuoriuscita di capitali invece in Estonia l'ingresso di capitali stranieri e ha rappresentato il motore dello sviluppo economico del nostro Paese
Sicuramente a livello sociale nel siamo stati molto tolleranti e molto positivi rispetto alla all'invece il mento straniere e anche rispetto alla privatizzazione tutto questo si è basato sull'investimento straniero
La banca più grossa dell'Estonia rappresenta appartiene alla Svezia
Ma la nostra società ha tollerato tutto questo e vediamo che l'investimento straniero ai la partecipazione ad del denaro ed è il nome House straniero i collegamenti con questi altri stati hanno incoraggiato lo sviluppo sono stati una caratteristica fondamentale per il nostro sviluppo la nostra crescita quindi mi sono sempre chiesta ho chiesto quando se qua se se mai ci sarà a a una politica molto aggressiva rispetto alla in questo senso ma non è mai successo siamo molto liberi anche nella rispetto alla alla al possesso del del nostro paese del nostro terreno
Non ci sono state restrizioni in questo senso
Quindi la economia estone
Che ha delle cifre dei numeri e molto positivi in questi anni
è stata estremamente liberale
Molto aperta ha promosso l'iniziativa privata siamo stati tollerante rispetto al capitale straniero anche se non conosciamo ancora la forza lavoro
Straniera perché per da noi è ancora marginale poco importante perciò vorrei chiedervi i in questa occasione prima di tutto di sostenere la il nostro ingresso nella Unione europea perché per noi
A dell'implicazioni enormi non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista politico culturale e sicuramente anche dal punto di vista della sicurezza del nostro Paese un'altra cosa che vorrei aggiungere
E quindi nella chiede di collaborare per il mantenimento di una politica economica così dinamica perché
Dobbiamo chiudere
Il buco che si è nata formare tra noi e altri stati come per esempio la Finlandia o altri paesi vicini per questo motivo dobbiamo essere molto dinamici e questo dinamismo che possiamo portare all'interno dell'Unione Europea
Deve essere supportato aiutato e protetto
Da a altre i punti di vista altri approcci può portare quindi questo anche una dinamismo all'interno della Unione europea in generale gran femminile
Chiudiamo con i Paesi baltici
Imitando a dare il suo contributo Aldini limitasse Scuras vice ministro degli esteri della Lituania
Io ex signore signore buon pomeriggio per me è un grande piacere essere converte rivolgermi a questo pubblico così importante di questa conferenza
Che ci fornisce questa opportunità eccezionale di condividere punti di vista sulle politiche
Economiche dei Paesi dell'Europa centrale e dell'Est Paesi che stanno facendo dalla mente di tutto e stand facendo vari esposti per accedere all'Unione Europea
Questa conferenze perfette dimostri grande gli sforzi né grande interesse fatte dall'Italia nel processo ti re unificazione europea
A nome quindi del governo lituano vale veramente estendere questo nostro apprezzamento a tutti quanti alle persone che ci hanno accolto in questa conferenza e all'occasione di questa conferenza per la eccellente organizzazione della stessa
Dal ripristino dell'indipendenza nel mille novecentonovanta Repubblica lituana Mina rafforzato i rapporti sociali economici e politici con le Comunità europea
Ma anche se con il resto del mondo democratico cercando quindi di assicurare della crescita economica sostenibile del nostro Paese oltre alla sicurezza e alla stabilità grazie all'integrazione in organizzazioni transatlantiche
In effetti illo stende la situazione lituano attuale potrebbe essere espressa con tre nozioni fondamentali prima la volontà di mantenere e sviluppare dei rapporti dinamici politici ed economici con tutti i Paesi del mondo
La protesta dal desiderio di cooperare con i vicini per quanto riguarda Delia per problemi e delle politiche che possono essere accettata da entrambe in tante rare aree dell'economia
Terzo punto un approccio positivo verso l'integrazione verso a sua volta un'economia globalizzata
Va beh lo sguardo al passato la capacità della Lituania di stabilizzare la propria economia nei risultati o dell'implementazione di riforme economiche generali già dal mille novecentonovantuno
L'obiettivo in effetti era quello di bloccare questo declino che c'era in termini di produzione volevamo altresì ridurre l'inflazione volevamo iniziare dei cambiamenti strutturali necessarie per a fare la transizione verso l'economia di mercato di governo lituano quindi a Point creato e fatto applicare tutte delle mi seme di leggi un quadro legale vero e proprio che corrispondeva le necessità dell'iniziativa privata le iniziative territoriali alla concorrenza l'attrazione di investimenti dall'estero
Alla protezione dei diritti del consumatore eccetera la liberalizzazione commerciale è stato uno degli elementi maggiori della stabilizzazione
Perché poi
Tra tre virgola sette milioni
Parte dell'età fu portato europeo quello l'ha fatto
Di Franco
Gli abitanti
L'anno scorso illa commercio lituano all'interno della Unione Europea ha rappresentato la maggior parte del nostro commercio estero
Gli investitori europei hanno cominciato ad agire molti più vigorosamente sua mancata lituano nella economia della Lituania mostrato chiari segnali di ripristino e ripresa dopo una recente al rallentamento dovuto alla crisi economica o russa
Durante la prima metà di quest'anno il prodotto interno lordo aumentato del due per cento e il volume delle esportazioni è invece aumentato di più del ventisei
Alla luce della crisi Russia la Lituania sembra essere un Paese ancora più potenziale flessibile riaperto un Paese che dimostra la capacità di ristrutturare nonché di diversificare le proprie relazioni economiche con i mercati del mondo occidentale
Vediamo in effetti un'ulteriore possibilità di apertura di globalizzazione di integrazione regionale sono questi i tre strumenti principali che assicuravano la crescita della nostra economia
A tale riguardo il loro sforzo lituano per entrare nell'Europa unita
Il completamento dei negoziati per l'accesso alla Butti oppure od cioè et Organisation la cooperazione con l'OCSE e con il consiglio degli Stati del Mar Baltico mille cd esseesse
Per intero assolutamente la più grande attenzione
La economia della Lituania e è stata rapidamente orientata verso l'Unione europea la partecipazione alla stessa Unione europea è una delle principali priorità della politica estera del nostro Paese
La Lituania la unione europea sono veramente vincolate legati assieme da valori comuni da storia comune da aspirazioni comuni appunto per il benessere per la stabilità per la sicurezza dei loro abitanti
L'accesso della Lituania alla Europa unita solamente un semplice risultate una conseguenza logica del nostro destino comune
Hai tu Agna con altri Stati Baltici partecipa ai negoziati per accedere alla UE le forze dell'iterazione europea influenza nei fatti della realtà della Lituania ancora più profondamente la preparazione per l'associazione all'Europa unita di uno dei componenti principali di quella che definirei programma di riforma nazionale la vittoria dei feti considera la partecipazione comunitaria non solo come ritorno all'Europa ma come un vero e proprio passo in avanti necessarie una precondizione per la modernizzazione del Paese
è chiaro che ulteriori riforme nazionali sono necessarie indipendentemente dall'integrazione o meno nell'Unione Europea a tale riguardo all'interazione la e gli Unione europea servirà come catalizzatore fondamentale
Terra un applicazioni di riforme economiche interamente i centri ed europea in effetti è un progetto che è stato già testato provato che lavora già in pratica funziona e che vorremmo trasporre proprio nel nostro Paese in Lituania
Qual è quindi lo stato dell'arte dell'economia lituana nell'undicesimo anno dalla nostra dipendenza visto che abbiamo cominciato a creare la base terra una vera e propria economia di mercato per cui quanta abbiamo progredito cosa è già stato raggiunto
Ho già citato alcuni dati che riguarda di prodotto interno lordo
Nel primo trimestre di quest'anno il prodotto interno lordo è cresciuto del quattro virgola uno per cento in confronto al rispettivo periodo dell'anno scorso che ammette
Più del settanta per cento del prodotto interno lordo è stato creato dal settore privato il contributo del settore del servizio del prodotto interno lordo arriva al cinquantotto per cento
E trazione e molto bassa siamo all'uno virgola sette per cento questa appunto a giugno del due mila
Crediamo che durante l'anno due mila di trazione lo state di una piccola ripresa della spirale inflazionistica trattenuta comunque sotto il tre per cento disoccupazione oggi è un pochino più alta di lì a un anno fa siamo all'undici e due per cento
è un dato in effetti allarmante privatizzazione è uno dei componenti fondamentali della mercati esazione del mercato se così posso dire
Vorrei dire né affetti che oggi
Il governo lituano équipe
Cast del verde affiliate
E poi anche di altre due banche ancora statale insistono per essere stata pare essere privatizzate gli effetti sono d'accordo con le affermazioni che sono state fatte già nella fotocopie
Avverte dice che state distribuite
Dico frode effetti agli altri due vicini baltici anche la Lituania appunto è veramente a livello molto simili in termini di privatizzazione sforzi per la privatizzazione proprio per trasformare questi grossi organismi ancora statali per cui ci si aspetta che la privatizzazione come processo possano essere effettivamente completato nel due mila uno
Per quanto riguarda gli investimenti estere in queste sicuramente uno degli obiettivi fondamentali del governo lituano
E in effetti i paesi nordici negli Stati Uniti e la Germania e Regno Unito hanno veramente fatto aumentare moltissimo il la forza dell'economia nazionale lituana
In effetti l'esperienza di manager mente delle al mondo occidentale no ha ottime possibilità di lavoro tutti sono dei punti che abbiamo tratto dal mondo occidentale ci danno più stabilità economica
Oggi abbiamo degli investimenti esteri cinquecento e passa milioni di dollari questo è una dato molti corazzate confronto almeno ai dati degli ultimi sei anni ma ovviamente potrebbe esserci ancora e c'è ancora a spasso per tantissimi miglioramenti a tale riguardo
La quota maggiore dell'investimento che va all'estero
Appartiene appunto agli stati membri dell'Unione europea siamo circa sessanta per cento del totale dei capitali investiti nel nostro Paese poteva di commercio estero come dicevo prima Braga molto importante per noi
Voto per le metterò che la Lituania
A un un approccio una regimi di come cioè sto molto liberale
Il risultato è che ci che settanta per cento di tutto quanto in alto fatturato per il commercio estero è coperto proprio da l'accordo commerciale preferenziale le clausole preferenziale abbiamo un accordo preferenziale con i Paesi dell'Efta della euro punita la Repubblica Ceca Slovacchia Turchia Ungheria eccetera per cui hanno concluso già negoziati con il libero commercio con la Bulgaria con la Romania rimangono solamente delle formalità e ci aspettiamo effettivamente molto probabilmente di firmare tali accordi entro la fine di questo stesso anno
Speculativa dei rapporti economici con l'Italia qui mi soffermerei un attimo visto il tipo di conferenze cui siamo nonostante il fatto
Che la Lituania è il parte commerciale principale italiano tra i Paesi baltici i volumi e la diversità diciamo degli scambi bilaterali commerciali Italo lituani
Bene a con un potenziale di crescita
Abbiamo una lista un elenco di accordi bilaterali e abbiamo cominciato a parlare di commercio libero a foglia di libero commercio protezione degli investimenti e di Tazio evitare la doppia tassazione
Oppure ancora a un mentre miglioramento di sistemi trasporto internazionale per i passeggeri ma purtroppo non c'è abbastanza vediamo molto spazio per miglioramenti in tante aree per quanto riguarda gli investimenti italiani Kenneth lituani andar vorrei dire che in questo momento abbiamo registrato qualcosa come cento sessantasei John intervento c'è il tardo lituane
Sono i miti cinquanta le aziende detenute completamente da capitali italiane quindi sicuramente siamo contentissimi e lo saremo ancora di più nel futuro
Di vedere entrare sul nostro mercato altro capitale italiana per cui ripeto siamo aperti a questo tipo di decisioni ad esempio alla Marzotto stesso appena deciso di investire pesantemente in Lituania molto velocemente
Vediamo il futuro che ci aspettiamo per il nostro Paese quali saranno le priorità principali del governo lituano che il Governo appunto vede cara cedere alla unione europea
Prima di tutto ci vorrà un ulteriore rafforzamento della stabilità fiscale e macro economica secondo lei a riforme del settore energetico è una moto importante nel mio Paese
Terzo punto a riforma dell'amministrazione pubblica quarto punto al miglioramento delle condizioni per lo sviluppo commerciale del business e ivi compreso il completamento del piano di privatizzazione al rafforzamento delle strutture dei mercati
Fondamentali terra la partecipazione nella Unione Europea ovvero la riforma delle strutture che riguardano il quadro giuridico riforma dell'agricoltura e per ultimo ma non per questo meno importante la promozione dello sviluppo rurale e dell'ambiente signore e signori nel mio intervento ho cercato di Follini quindi brevemente e me ne scuso dei dati economici generale quindi un punto di vista sulla politica economica lituano attuale
Questa è creata in modo tale da poter arrivare al massimo dell'efficienza al massimo della competitività sta tutta quanta l'economia del Paese
Cosa è Sam Kass weekend di Simoni in vuol Joint European Union Agua cresciuti grazie voi volume è fresca fax il voto su ius inferiore Meini impazza in entrée mosti F centodue antipolitica Aosta un forte ambisce tempi European Union anche fuori dal cancello
Diamo la parola la signora Teresa male circa sottosegretario di Stato all'economia della Polonia
Lei disse Genta non io che ambienta dai Tory UL di prova il jet West interpreta Kuyt su aspetti da dette
Sarò un no a Edward Haywood mai tu Point ombretto delle mostre importanti i SIOS
Sono molti c'è c'è molto interesse moti informazioni questo materiale relativo alla Polonia se avete tempo pioveva prego di leggere
Io appunto per il fino alla fine della conferenza nel caso in cui abbiate delle domande per discutere poi di alcuni argomenti molto più dettagliato
Vorrei iniziare
Dicendo che la Polonia è stata il primo Stato dall'Europa
Centro centrale
Dell'Est ad aprire questo processo di trasformazione economica e politica nel mille novecentottantanove
E la transizione da un un economia a controllata livello statale dallo Stato ad una economia di commercio di mercato
Che è arrivata in condizioni estremamente difficili una grossa inflazione pochi ebbene vi consommé ed un'alta concentrazione di produzione avete sentito
Tra parlare delle file per il pane per esempio il professor la stessa cosa esso accaduta in vari Stati dell'area socialista avevamo tutti problemi molto simili
Dopo questi undici anni possiamo dire abbiamo avuto successo
La nostra democrazia è basata su dell'istituzione stabili stiamo creando una economia di mercato TAC mercato il nostro lo scopo principale è quello di mantenere una crescita alta a livello economico con una bassa inflazione e basso
Vale
Dell'inflazione anch'è ancora abbastanza alta
Ma prevediamo
Che la crescita
No sarà di cinque detto presenta per quest'anno
La crescita del PIL sarà del cinque per cento per quest'anno un po'di più per il prossimo anno dovremo anche sosta
Sottolineare una crescita nel settore come per esempio quello delle telecomunicazioni settore quindi tecnologici
C'è stato anche uno sviluppo positivo da nell'efficienza economica dimostrata da risultati finanziari migliori a livello aziendale
Una
C'è stato un utilizzò una maggiore possibilità di lavoro che ha portato una maggiore produttività
Personalmente nel settore degli Acciari e del carbone che ha hanno subito delle ristrutturazioni un processo di ristrutturazione in questo avuto sicuramente del delle ripercussioni positive negli ultimi mesi a livello di commercio estero c'è stata c'è stata una crescita rispetto all'inizio dell'anno e cui lì
Naturalmente abbiamo dei problemi il problema principale
Dovuto alla grande deficit contabile ancora presente ci aspettiamo che non cresca rispetto all'anno scorso però
Rappresenta ancora un punto di grande concentrazione per il nostro governo altro grande problema
La disoccupazione letti la di Socorro passione ha continuato a crescere dalla fine dell'anno scorso e quindi
Nell'agosto scorso siamo arrivati al tredici virgola sette per cento
E pensiamo che alla fine dell'anno potrebbe raggiungere anche il quattordici virgola cinque per cento è un grosso problema sociale
E quindi è un un grosso punto di sfida per il governo
L'altro problema importante da risolvere per il governo e l'inflazione
Come risultato del del costo elevato dei carburanti e dei prezzi e più elevati dei prodotti agricoli
Il tasso di inflazione
è aumentato il tasso e quindi aumentato del dieci per cento nello scorso mese entro la fine dell'anno prevediamo un piccolo una piccola flessione verso il nove per cento
No
Ma vorrei sottolineare qualcosa di positivo perché il settore privato è stato il settore principale dell'economia polacca con o nasce are delle settanta per cento nella nella formati e creazione di PIL alcune aree sono state totalmente trasformate in aziende private come per esempio nell'aria delle costruzioni e del commercio cameristico
è importante sottolineare che dall'inizio dell'ultimo anno il governo polacco iniziato l'implementazione di quattro riforme principale sulle riforme molto difficili la riforma amministrativa
La riforma relativa sicurezza sociale la riforma sanitaria e la riforma del sistema educativo
Anche la ristrutturazione di settori tradizionali come l'acciaio e il carbone è stata portata avanti il nostro obiettivo a livello di politica estera è determinare e la nostra membership all'interno della Unione europea
Abbiamo fatto grandi sforzi per armonizzare la nostra legislazione con quella dell'Unione Europea
L'obiettivo del nostro governo è stabilire creare una cornice in questo senso vorremmo garantire i principi di libertà economica
Diritti uguali per tutti gli imprenditori e il diritto anche nella competizione
La la membership del della Polonia nella Unione Europea sarà sicuramente un fattore importante per la crescita dell'economia polacca
Come membro possibile della ognun europea la Polonia porrebbe ad era una parte molto attiva all'interno della comunità estesa noi diamo un'economia aperta lunghi gli stati membri della Unione europea
Era presente non gran parte del suo commercio estero e quindi ha anche la Polonia a sua volta è uno dei maggiori importatori
Quindi l'arco il collegamento in questo senso è estremamente importante per entrambi non ci sono tasse per le importazioni
Dal daremo gennaio due mila è uno
Ci sarà una liberalizzazioni a livello agricolo e commerciale e anche
La nostra apertura economica è stata confrontata
Anche grazie alla all'aiuto di investitori stranieri
Molto
Abbiamo stimato
Quindi uno commercio con l'estero di cinquanta miliardi di dollari per la fine dell'anno quel mi vorrai veramente mostrare come
Dichiarare la mia soddisfazione per uno sviluppo molto dinamico di questi contatti commerciali
E vorrei sottolineare
Il valore dell'investimento italiano tanto che abbiamo raggiunto il tre virgola tre miliardi di dollari americani la Italia nasce una Lenzi Bisson
In intitolata Italia il Polo è andata crescendo è stata organizzata a Varsavia in questi giorni è un'occasione importante per la presentazione dell'Italia
E contributiva ad un ulteriore sviluppo delle relazioni economiche politiche culturali fra i nostri Paesi grazie per la vostra attenzione
Potrà dare il suo contributo dottoressa Shevchenko vanità se a
Ladies and gentlemen ex Lenzi
Di alcolici senza senso
E che si formi Anchorage Clausura par
Cedere nonché possesso però anche una sfida quella di avere questa opportunità oggi di rivolgermi a voi a un pubblico così autorevole distinto in questa da tre tanto splendida interessate cita che a Bologna e quindi parlar bene proprio a nome del ministro delle Finanze che purtroppo per altre precedenti impegni non può essere qui con noi questa sera
Ciò nonostante tutto quanto il testo del suo contributo assieme ad altre informazioni ed altro materiale informativo e comunque disponibile stato fotocopiato qui dei vari punti di pesca anche provato appunto fuori questo Salone commenta
Ambasciatrice dalla Repubblica Ceca in Italia possiede ovviamente a Roma ore quindi utilizzare questo punto dettato per concentrarmi su informazione diciamo più concrete
E anche a decidere mitiche corrisponde proprio al titolo dell'incontro di questa sera ovvero ampi rapporti economici
Per fare una piccola introduzione caratterizzerà io un pochino la Repubblica Ceca e penso che questa caratterizzazione della Repubblica Ceca sia forse un pochino noiosa perché la mia M-teoria è anche la mia pratica la mia vita la mia esperienza tutto insomma mi dice che la Repubblica Ceca fondamentalmente vista dal punto di vista degli occhi italiani
Un paese con uno standard decisamente ordinaria normale ed è un paese e cerco di interpretare il vostro la nostra opinione è un paese come le forme di mercato standard economia con i classici problemi con i classici punti di successo e l'insuccesso
Il paese un membro della OCSE siamo membri ovviamente anche della nato e fra un paio di anni io credo
Proprio effettivamente che sarà un periodo di più ventiquattro mesi massimo trentasei saremo membri dell'Unione europea proprio come l'Italia che è a tutti gli effetti
La capitale Farrakhan portava proprio al centro dell'Europa
Repubblica Ceca quinti tornata nel posto in cui era in cui è sempre stata e sta pienamente ricoprendo di nuove ruolo che aveva sempre ricoperto vero un punto di incrocio un attraversamento tra nord e sud tra Est e Ovest
Il paese tre attualmente sta utilizzando tutta l'influenza e il rapporto all'esperienza che ha acquisito essendo al centro dell'Europa Repubblica Ceca Repetti oggi
Una Repubblica stabile ed affidabile che dà un contributo positivo a tutto questo mosaico che è secondo me l'Europa centrale
Cosa intendo quando dico che siamo un Paese standard ordinaria normale anche in termini economici
Ripeto la presentazione sarà forse un po'noiosa però voglio comunque darvi delle cifre
La Repubblica Ceca rappresenta una mercato di dieci milioni di consumatori dieci milioni di consumatori gli abitanti talmente che si dove il un prodotto interno lordo di quest'anno è stata del tre per cento il tasso di inflazione è stato del tre virgola otto per cento tasso di disoccupazione è invece passato al nove per cento
Questi dati di danno in effetti un quadro di quello che un paese che ha passato attraverso gli anni molto molto difficili quelli della trasformazione e che adesso assolutamente già lungo il cammino che lo porterà a che il a essere comparato con le altre economie standard agli altri Paesi europei
Quali sono quindi i nostri rapporti nostri rapporti economici ovviamente intendo con l'Italia
Sto qui l'Italia l'Italia è sempre stata da sempre per noi una grande importante partner economico della Repubblica Ceca prima della Cecoslovacchia o dalla Boemia o l'aria insomma in cui ci troviamo e comunque vola chiamiate
E delle tradizioni italiane le scuole italiane dell'artigianato italiano e dopodiché trasformatosi industrie italiane tutti questi settori sono stati elementi di grande profondi spiegazione delle ambito di lavoro e anche di vita cieco
Oggi di giorno l'Italia era metà numero quattro quattro o cinque per quanto riguarda il nostro totale di flussi di importazione esportazione che parta combaciare e ripeto Paese numero quattro cinque a seconda della provenienza delle statistiche che controlliamo
Il fatturato totale di questo flusso commerciale a reciproco e di due virgola cinque miliardi
Di dollari americani previsioni per quest'anno faranno dei tre milioni tre miliardi pardon dei dollari
Sì lo so deficit permanente a questo insieme di collegamenti che forse non sono sufficienti con l'Italia vorrei che veramente c'è un avrete di collaborazione di scambi con l'Italia che non è ancora sufficiente
è solamente uno dei vari problemi spetta proprio al governo spetta a tutti quanti i nostri industriali e imprenditori fare qualcosa che non mi sto lamentando la situazione abbastanza positiva comunque
Quindi fino a questo punto vi ho dato dei dati positivi ma ne abbiamo anche ai medi negativi questa mattina l'onorevole Urso ha detto e lo cito
L'Italia deve essere il Paese leader nell'Europa centrale e dell'Est
Italia della sala guida ha detto
Ma in termini proprio di investì menta l'Italia purtroppo sicuramente non è affatto a una guida italiane fette nella Repubblica Ceca occupa solamente la posizione numero tredici avete capito bene tredici
E e non sono neanche superstiziosa ma ripeto la per il numero tredici
Questo numero sicuramente deve essere cambiato dall'Italia delle se ha ridotto parlare a poter Pinato e questa scala e non so dire se miti italiani nella Repubblica Ceca nel passato sono state anche le presente sorpassati da altri Paesi come Francia Spagna Germania e gli Stati Uniti
Per il momento potremmo anche dire beh forse è naturale ma addirittura anche da Paesi un molto più piccoli di esempio la Danimarca il peggio fa a me fanno meglio dell'Italia dirittura da città
Quindi penso che questo settore in quest'area ci sia sicuramente ancora molto da fare molto da migliorare per l'Italia Repubblica Ceca la privatizzazione Nesta entrando in questa fase che definirei finale cioè sommamente una panca che deve ancora essere rateizzata tutti settore della galassia e parzialmente ancora da privatizzare alcune delle aziende municipalizzate del comparto energetico nonché alcuni i gruppi industriali ad esempio del comparto chimico il mio governo assieme alle autorità locali innestando offrendo degli incentivi agli investimenti delle facilitazioni ad esempio uno sgravio totale sulla tasse che gravano sulle aziende per alcuni anni lo sgravio fiscale parziale per cinque anni per l'espansione delle aziende già esistenti e non solamente per le nuove supporto finanziario per la creazione di nuovi posti di lavoro e il supporto finanziario anche per la formazione dei dipendenti
O siamo anche supporto finanziario per il cosiddetto lui cioè iniqui della nuova continua formazione del personale la fornitura di in terra terreno infrastrutture appartamenti fabbriche a basso costo
Importazioni duty free di macchinari
Questi sono solamente alcuni dei punti che riguardano il discorso degli incentivi per gli investimenti ripeto il testo completo è disponibile recato fotocopiato e a voi distribuito vuole concludere questo passaggio dicendo che proprio nello stesso modo in cui ormai dieci anni fa le varie finestre le varie porte delle possibilità economiche nell'Europa centrale in generale si sono aperte ed ENI ripeto proprio nello stesso modo nei prossimi due o tre anni le stesse porte le stesse finestre rimarranno sicuramente aperte
Ma ci sarà però ancora poco da andare a prendere di nuovo
La Repubblica Ceca lo sapete si trova al cuore nel cuore della poppa
Questo non è una frase fatta scontata è un vero e proprio obbligo per il mio Paese lo ripeto e ci tengo è un vero e proprio obbligo restare al nel cuore dell'Europa
Ci sono alcuni conflitti già del secolo scorso che non sono stati applicatelo sono arrivati per fortuna nel nostro Paese a quei corpi che non ci hanno toccato con cui ci sono state ma non ne abbiamo tratto
Delle conseguenze negative ne abbiamo procurato delle lesioni
Elezioni dicono proprio che noi non dobbiamo assolutamente fare affidamento Sollima parte o sull'altra su un Paese sull'atto prese una posizione equilibrata vende bilanciata diversificata ecco la nostra posizione futura
I temi economici che sta a significare che accettiamo la diversità in termini di commercio di cioè idee di investimenti quindi in modo generale in termini di presenza di aziende straniere in Repubblica Ceca come ambasciatrice nella Repubblica Ceca in Italia
Non posso fare più che dare il benvenuto che accettare favorevolmente la presenza italiana nella Repubblica Ceca grazie per la cosa penserà
Diamo la parola Peter diurno sottosegretario l'economia della Slovacchia del pubblico
Vecchio e Max
Treviso ingente un se Van Sissa in vari capitoli del Widzew specie lei Bologna due allora ha eletto scie di politici visto docce gol
Carriere o stavo
Querela ispettrice fino esatte vetri spiovente del Palazzo era o Cecoslovacchia
A difesa di una tre lotti
From my Pradè sta Soros auspica s'saranno emessi nella richiesta traduzione
Nel corso vi è il Sunday Francis stanza ad urlare Trichet San information sulla vecchia al signore che gli studenti buonasera man task assicurata
RAI richiesto slovacca Renzo largamente
Io se ma è proprio stesso sarà si abbassa da Francia con le proprie Mansfield cosa common Republic
Anzi la vecchia osso mezza senza pesos progresso Transformation Process e vanno a tubi Aelia prescelti dentro sviluppo
Ma canti del calcio e disse Bazzi hai vero Traité share sanno information visivo quella vista in mano San con lui visse velo nero perché e Telese groups anzi vero ciò & fare sviluppo Sokol riceverà forlivese ambisce a sto bene anni europea ioni andando
Guardo
Prego il mio sfrangiato chiesto dei al parlamento a prodotti per i primi anni visse voi si dica amplesso la vecchia di che Serkis membro o o i siti una Pete sei terzo piccolo sfoglio
In specie le immense ex io boot Camps invecchiato standard permanente
Luigi S. precetti Bari li ho visti di members Reynolds o cozzando oltre con decesso tu stabiliti in ecco non metto la distretti fremono cui cessa standard & frontale Senna globale Economics
Sulla vecchia gestione
Fare formale
E sono cioè per tutti quelli che commerciano con la Slovacchia hanno voi sia rifacciamo a a questa organizzazione Mainetti internazionale abbiamo anche un accordo che è stato menzione atto in precedenza cioè dalla prima di gennaio ci sarà un g tutti free e l'agricoltura è molto liberale dal nostro punto di vista siamo pronti quindi a contribuire alla liberalizzazione del settore agricolo quindi stiamo a aspettando un po'di di essere incoraggiate dalla Unione Europea per quanto riguarda dei dati di macroeconomia
Ecco non voglio tanto disturbarli in questo senso però pochi elementi relativi agli ultimi sviluppi
Il crescita del PIL è stato dell'uno virgola nove per cento siamo riusciti ad abbassare il deficit commerciale
In termini di relativi a siamo arrivati quindi al arriveremo per quest'anno al cinque per cento che per noi è un grande
Sul sesso la stabilizzazione macroeconomica è stato un po'avete importante è secondo tutti gli speaker che mi hanno preceduto lo è anche per me
Stiamo cercando di stabilizzare questo ambiente macroeconomico
Adottando anche alcune misure ravvedimento nella crescerà il però il processo di regolazione della Energia per esempio ma speriamo che di raggiungere quindi un valore è inferiore al dieci per cento nel prossimo futuro per quanto ci riguarda per quanto riguarda le nostre ambizioni l'asta ambizioni di far parte della Unione europea abbiamo appena è iniziato con un gruppo di Helsinki delle negozio dei negoziati a febbraio
Cioè da febbraio fino a oggi abbiamo concluso nove capitoli preliminari
Che sono stati sottoposti consegnati fino ad arrivare poi al capitolo quindici quindi siamo pronti per negoziare a livello intensivo questi capitoli
Abbiamo
Non abbiano perso quindi Pen poi in questo senso
Sicuramente abbiamo fatto eseguito un processo disponibili studi carretti Menga
Molto adeguato per per informare bis Rispetto alle nostre condizioni in che modo possiamo armonizzarle come raggiungere livelli standard compatibili per con gli stati dell'unione europea quindi le nostre predizioni sono positive speriamo per il prossimo anno di aprire gli ultimi quindici capitoli e quindi negoziare questi ultimi quindici capitoli come è stato detto nella conferenza degli Stati europei parto ballo quindi speriamo di soddisfare le nostre negoziazioni entro la fine del due mila e tre
Con la che con la serietà in cui con la quale il nostro governo ha preso questo compito terra proprio che ce la
Un altro punto e basta triangolo magico come ama definirlo è il nostro sport o per entrare nella NATO
Quell'inetto al petto pesca che
Di di poter aver fortuna in questo senso
A livello di sicurezza speriamo di poter far parte della della NATO abbiamo dei programmi estremamente intensivi
Sottoposti a Bruxelles e quindi per soddisfare le obbligazioni quanto necessario insomma per essere parte della NATO quindi penso
Che il pezzo dopo pezzo
Ci sarebbe ci piacerebbe ecco essere considerati o una una stato con sviluppa standard anche se abbiamo ancora molta strada da percorrere per arrivare a a livello economico allo stesso livello delle altri stati dell'Unione europea o quello che indica il mio messaggio palestre il mio messaggio oggi anche vorremmo essere veramente dei partner reali contribuire allo sviluppo
Dell'Europa nella prossimo secolo quindi spero che è anche uno Stato piccolo come il mio cioè cinque milioni di persona
Persone quindi
Passa a contribuire alla alla all'incremento di questa unione europea
La mia presentazione
Che firmato in termini più concreti è disponibile qui in fotocopia e perciò non voglio disturbare vi a entrando troppo nel dettaglio ma sicuramente il mio messaggio per l'Italia che è molto vicina al mio paese
Che l'Italia può essere un partner commerciale per noi e questo si sta sviluppando a livello dinamico anche egli investigare degli investimenti sta diventando sempre più importante
Ma penso anche che abbiamo delle possibilità positive ci sono dei contatti più intensi sia a livello governativo che imprenditoriale sempre più frequenti
E alla fine raggiungeremo qualche risultato ancora una volta vorrei
Per concludere ringraziarvi moltissimo per la vostra attenzione per le vostre contribuzioni buona fortuna Bologna buona fortuna l'Italia
Quindi entrambe Flor tutto commedie
Ma
Insomma
Signore signore
Innanzitutto vorrei esprimere il mio ringraziamento per gli organizzatori enti questa conferenza che ci offre l'opportunità di a discutere degli aspetti che riguardano i rapporti bilaterali tra la Romania e l'Italia e poi anche
Mele ammontavano a circa due miliardi di dollari mentre le importazioni superavano appena di poco questo numero la struttura delle esportazioni rumene dominatore prodotti tessili e abbigliamento da ready to wear quindi pronto Motta moda
Calzature prodotti metallici e macchinari deportazioni invece vedono i testi vent'e macchinari
Le pellicce dei metalli più come facciamo inutilizzate la crescita di questi scambi commerciali accelerata durante gli ultimi otto mesi di quest'anno
In questo periodo il volume del commercio bilaterale che era di tre virgola uno miliardi di dollari di cui più di uno e mezzo che rappresentava l'esportazione rumene circa uno virgola sei miliardi di dollari invece le importazioni dall'Italia totale appunto di tre virgola uno alla fine di agosto due mila l'Italia aveva una percentuale del ventuno per cento del commercio resto della Romania cerca di ventidue sei per cento del totale le nostre esportazioni diciannove sei delle importazioni
Nei confronti dello stesso periodo dello stesso anno il volume come al sale registrato negli primi otto mesi di quest'anno è aumentato del diciotto e tre per cento le esportazioni verso l'Italia del diciassette tre per cento e le importazioni del diciannove tre per cento una media quindi del diciotto e tre per cento
Ha depositato l'Italia ha il quarto posto per quanto riguarda la lista degli investitori in Romania da fine agosto due mila circa novemila joint ventures con la capitale italiana erano registrate Romania
Questo dava la possibilità d'Italia di essere prima dal punto di vista del numero delle aziende che si occupano di produzione che offrono servizi
Investimenti totali di circa trecentocinquanta milioni di dollari
Questo a livello di investimento può essere aumentato moltissimo grazie all'implementazione di nuovi grandi e importanti progetti con il contributo di importanti gruppi da sei italiane tra cui ENI Agip Petroli ente l'Ansaldo dall'altra bella Ital strade
Per Parmalat
A parte l'apertura del novantasette della Banca Italo romena di Mila no nella loro filiale a Bucarest attualmente diversi gruppi finanziari bancari italiani sono interessate nell'aprire filiali in Romania
La collaborazione con l'Italia allo sviluppo dei nostri rapporti bilaterali possono entrambe aiutala la Romania raggiungere l'obiettivo cioè integrarsi all'interno della Unione europea
Dieci anni dopo il crollo del comunismo la Romania affronta coro periodi transazione transizione pardon verso l'economia governato dalle leggi del mercato i Cametti però sono evidenti per tutti come sapete nello scorso dicembre dopo l'esame di sinti
Che ci ha aperto una nuova era storica il Consiglio d'Europa ha deciso favore della Romania iniziare i negoziati per il suo accesso appunto alla Unione europea ha la mania sta affrontando nuove sfide sì è impegnata completamente tale integrazione progressiva delle varie strutture politiche economiche e di sicurezza in Europa tale obiettivo
Sta accogliendo il consenso di tutte le forze politiche del Paese in causa come riportata la volontà della popolazione che la garanzia della propria realizzazione del futuro ci porterà a realizzare questi obiettivi
Nel caso della Romania e cinque capitoli degli acquisizioni comunitarie per l'eleganza dell'accesso state selezionate conclusi poi nel maggio due mila
Altari capitolini sono state poi aperti terra negoziati telecomunicazioni statistiche eccetera
Romania il primo gennaio due mila sette ha deciso o meglio ha visto questa data come punto in cui tutti quanti i requisiti per accedere all'Unione europea saranno soddisfatte
Risultati positivi dell'integrazione sono già illustrate dall'implementazione dell'accordo europea cioè è iniziato nel novantatré che continua ancora dopo la eliminazione degli ostacoli tariffarie non tariffarie dalla commercio bilaterale di merci di nei prodotti industriali e dopo la liberalizzazione dei prodotti agricoli
E in effetti ha una quota del sessantaquattro per cento del nostro commercio estero
Quest'anno le nostre esportazioni e Paesi dell'Unione europea sono aumentate nei primi otto mesi di più del ventidue per cento
La strategia a medio termine per lo sviluppo la nostra economia sottoposta dal governo rumeno alla Commissione europea di Bruxelles ammazzo
Stabilisce le priorità principali per prestare anche per i seguenti ovvero per una riduzione graduale dell'infrazione a livelli al di sotto del dieci per cento entro due mila e quattro
La ripresa della crescita economica così che i tassi di crescita meriti annui del prodotto interno lordo possono arrivare al quattro sei per cento dopo il due mila uno
Riduzione del deficit di bilancio di circa il tre per cento del prodotto interno lordo continuando quindi la stabilizzazione macroeconomica
Continuazione anche della riforma dell'economia reale al rafforzamento degli strumenti e meccanismi del mercato libero violazione del clima commerciale e ottenimento definanziamento Esterno necessaria
Per arrivare alla Macro stabilizzazioni il Governo ha dato inizio a una grande riforma prestare anche vuole stimolare risparmi e investimenti vuole evitare una evasione fiscale era ha ridotto la tassa sui benefici sui profitti
Riforma fiscale prevede di eliminare le esenzioni o le eccezioni per i pagamenti di obblighi fiscali facilitare formalità amministrative edita dalla corruzione
Ridurre la tassa sul tutti dal trentotto al venticinque per cento applicare solo un tasso IVA ovvero il diciannove per cento invece dell'attuale ventidue per cento
Considerando la globalizzazione dell'economia mondiale e l'integrazione europea le priorità fondamentali della strategia di sviluppo industriale
Stanno nella migliorare la competitività che stanno anche consistono anche nelle al raggiungimento di un tasso di crescita economico duraturo assicurando contemporaneamente la protezione dell'ambiente
Seguano i provvedimenti presi dal governo alcuni a risultati importanti sono stati ottenuti come crescita della produzione industriale del quattro nove per cento nei primi sei mesi di quest'anno in confronto a semestre l'anno scorso la crescita del volume degli scambi commerciali delle ventiquattro ore otto per cento tara il periodo primo gennaio primo giugno di quest'anno ha sempre come confronto ai primi sei mesi invece dell'anno scorso
L'aumento del livello di investimenti stranieri a quattro e nove milioni di dollari la riduzione del tasso di inflazione il tasso medio era due nove per cento nei primi sei mesi di quest'anno in confronto al più alto quattro e sei per cento
Nei progetti di riforma esce rese figlio ancora in qualcosa mai mai mai forse distinguo incorporazione Sinnai di maiali contro rumene vuole Rizzo BBC forse
In altri casi e poi polisti rumene candidi intubata sarei da negozi semafori decresce al mignolo all'arbitraggio
L'importo ci ha troppo il rapporto da privati invece
Replico dei coloni riprova sai vendita avverrà invece ridanciano banche
Ebbene centrali
Con vengono entrambi dei risultati ottenuti dalla privatizzazione il processo di privatizzazione della Romania e svolto sotto il coordinamento del S ho effettuato alcune attività strategiche subordinate che riguarda la foto con i ministeri
Questa S o f è un Istituto di interesse pubblico è una persona giuridica subordinata al Governo
La sua creazione dell'ottobre novantadue fino al due mila c'era quel momento e fino al due mila e la sua fa a curato la privatizzazione dell'ottanta per cento delle aziende rumeno era presente quindi il sessantacinque per cento del capitale totale gestito in Romania
Il forte impegno la privatizzazione è stato dimostrato dalla vendita di alcune blue chip tra il novantotto e il due mila il sessantacinque per cento di a Rom Telecom è stato venduto all'investitore Greco la Opel il cinquantun per cento della banca rumena per lo sviluppo è stata rilevata dal gruppo e Société Générale la banca posta venduto il quarantacinque per cento delle sue azioni al capitale G i dpi
Il cinquantun per cento della Dacia otto mobile è stato rilevato dalla voi no
Dovremo privatizzare appena possibile anche alla Banca Commerciale rumena la Banca dell'Agricoltura
La agenzia speciale rumena per il trasporto lassi Dexia produzione di acciaio e la alloro produzione di alluminio
La privatizzazione in corso in Romania offre delle incredibili opportunità agli investitori esteri terra stabilire creare lì le loro aziende con vari vantaggi ad esempio il secondo mercato domestico più calano dell'Europa centrale dopo Colonia in termini di popolazione
Una ubicazione eccellente nel punto di incrocio delle strade commerciali o cammini tradizionale la negazione marittima e anche fluviale Costanza e il porto più grande sul Mar Nero e poi c'è anche una via d'acqua un canale vicino al Danubio
La legislazione molto importante per fornire lo stesso trattamento all'investitore sia stranieri che rumeni e fornire un accesso senza limiti ai tutti i vari settori dell'economia
Gli investitori stranieri possono possedere fino al cento per cento di una persona giuridica della società rumena può a rimpatriare tutti i profitti fatte Romania e trattenere tutti i guadagni dall'esportazione dopo aver pagato di ammettere tazza il processo di privatizzazione è stato facilitato dalla creazione del mercato dei capitali e trasferimento di proprietà dallo Stato è in mani private ad esempio e con le banche potete la creazione del quadro legale ha richiesto per il funzionamento delle banche private ancora bel sistema bancario come
Concerto
Punto numero uguale a cento aziende attualmente presente nelle liste della Borsa di
Bucarest
Il governo SPD radicalizzazione del mercato interno grazie alla ristrutturazione i grandi aziende statale Dellas industria metallurgica
E anche di grandi municipalizzate nel campo dell'energia cosicché si possa dare un freno alla posizione monopolistica ne possano preparare invece la libera concorrenza
Gli investitori ottengono facilitazioni fiscali doganale tema delle zone di libero commercio delle zone svantaggiata
Abbiamo cinque Frisone zone di parenti Romania
Queste zone sono tutte in clarinettista razionale qui non si pagano tasse una delle politiche nazionali Cristino sociale economico località seriamente colpite dalla ristrutturazione industriale e grande disoccupazione e la politica dedicata alle cosiddette zone svantaggiate
Represse
Le attività di questo ente di questa Agenzia e anche al regime di queste zone sono regolamentate per legge il supporto fondamentale garantito agli investitori in queste zone è rappresentato dai le facilitazioni fiscali dagli incentivi che sono forniti
Esenzione de lei dazi doganali del pagamento dell'IVA per le macchine per l'installazione i mezzi di trasporto importate nella zona per progetti di investimento
L'esenzione dal pagamento di dazi sull'e materie prime importate necessari alla produzione esenzione dal pagamento della tassa sugli utili su tutta la durata dell'investimento nelle cosiddette zone depresse
A fine marzo due mila e Romania c'erano venticinque di queste zone depresse
Con più di settecento investitori che la fate queste menti per quarantadue milioni di dollari e hanno creato qualcosa come dieci mila nuovi posti di lavoro per quanto riguarda invece il mese di luglio due mila in questo mese abbiamo creato il la legge chiamata a regime dei parquet industriale
Queste zone industriale sono delle enclavi territoriale con attività economiche con servizi con progetti ebbene queste are a quota offro delle facilitazioni specifiche agli investitori
Il livello di investimento diretto era Manyara giunto alla fine nell'agosto di quest'anno o totale di quattro virgola ottantanove miliardi di dollari la maggior parte degli investimenti arrivata dall'Europa seguite poi da Paesi asiatici America del Nord
Per quanto riguarda i principali indicatori economici il il pro-capite più alto di in alcuni altri Paesi ma pena terminare vorrei ricordare il fatto che la Romania donna mai dimenticato di pagare tutti i propri obblighi
Grazie per la vostra tensione
Ricordare che alle diciotto e quindici inizierà l'ultima parte di questa sessione con le testimonianze degli imprenditori Chienti Visso il programma intento di grande rilievo che visto il programma l'abbiamo ancora due interventi uno che quello del ministro dell'economia ungherese di ordinato uscì e l'altro è quello del sottosegretario della Repubblica slovena Antony gradisse
Dobbiamo attendere necessariamente le diciotto e quindici io chiedo di reti ospiti se vogliono rinviare il loro intervento domattina oppure venire il tarlo sintetizzando di cinquanta hanno da dire grazie
Secchia
Sia ferma stante debba restare
Trova suo
Sino all'Italia un Paese molto piccola fermo per me molto importante avere la possibilità di parlare
In questa città
Penso che per un paese piccolo come il mio non è importante chi io mi tenni soffermi sol tutti gli elementi il tutto è descritto molto bene in questa di bene quello che ci è stato dato ma vorrei solamente storioni professore sottolineare alcune cose
Forse un po'diverso un po'ha specifiche del mio paese
Non sono molto d'accordo con alcuni
Speaker di oggi e che e che e il
Mentalità pro-capite
Molto basso in quasi tutti vietati realtà il base e il problema di base della nostra linea politica è che non poi perché cercheremo di notare nel lo lo stesso errore dall'errore ovvia state cioè per raggiungere e il livello degli alti della del reddito pro-capite degli altri stati dell'Unione Europea
Noi pensiamo che il PIL mozione circa quattordici mila dollari quattordici mila dollari pro-capite sicuramente una buona somma
Ma un elemento importante essenziale è che pensiamo che con il nostro tasso di disoccupazione non siamo certo una minaccia per gli Stati europei
Per me ma è realtà pensiamo che se misuriamo utilizzando i sistemi di misura internazionali il nostro tasso di disoccupazione che è circa del sette per cento non è poi così non è poi così negativo siamo fra i primi dieci fra gli stati europei e poi vorrei sottolineare che la Slovenia
Appello due terzi o un Commercio Estero con alli paesi dell'unione europea verso Paesi piccoli la quarta dell'iter Alia e del circa del circa il tredici per cento
Il trend dell'inflazione
è sceso rispetto al passato
Siamo al di sotto dare il dieci per cento da alcuni anni e nei prossimi anni penso che saremo all'interno del limite per l'unione monetaria il tasso di disoccupazione di cui parlavo
è che il cioè il quattordici per cento che viene indicato in questo libro non è non non rientra poi Nesta negli standard più alti
Dal sia stato miglioramento dal febbraio del novantadue e credo che quest'anno termineremo con me una crescita uguale al cinque per cento la crescita economica vorrei anche sottolineare
Va
Molti
Considerano la Slovenia come lo Stato uno stato che riceveva cioè all'interno del patto centro europeo il PAC noi invece diamo
Proprio
Alla fine delle di questo mia a bere vedi questo mio breve contributo vorrei esprimere o una critica che spero
Non farà arrabbiare i miei colleghi italiani
Abbiamo paura che questo processo di allargamento di ampliamento
Porterebbe esserne danneggiato dalla paura della libera movimento a della forza lavoro
Ci viene chiesto di agire in modo tradizionale laddove potremmo Pierre Rosso solo scarsamente rari arrivare a livelli adeguati per la comunità europea quelli che hanno paura che potrebbero perché potremmo creare lei è dei problemi con questo nostro libero movimento è in realtà sono loro che potrebbero creare dei problemi grazie
Rappresentante del governo sloveno
Assai stilizzata delle assenze accettasse possa anche a risolvere il problema che Giuliano dalmati che è un problema annoso e che va ha ricordato del quadro di un'Unione Europea che veda garantiti tutti e tutti liberi cittadini dell'Unione
Per concludere questa sessione do la parola al ministro dell'Ungheria dell'economia dell'Ungheria chiodi ma Turci ringraziandolo per la sua cortesia e la sua pazienza e per il tempo contingentato il suo intervento
Faccia male di tangenti a mano dir Alex classe in permesso in mostri XM sciolto annodate
Anche Stefano Salis Ilias via esclude sia già stata oltre anzi Central-Eastern Europe tento qui Riley esclude ex io caccia sta
Meno ai preso uno dei vantaggi il posteggio del peso un po'Haiti
Sì precedenti compresa
Nelle aree sono io emergenza Enjoy essi hanno che il quesito ci sia un nuovo prende o non è un avvocato di Romeo restando essendo molto velocemente almeno noi lo ammiriamo dovremo anche copiarlo
Quindi fra quindici anni
Può nella parte nord e occidentale è notevole penso che ci sarà una grossa crescita cioè il Portogallo la Spagna e la Finlandia specialmente la Catalogna sono gli l'economie che crescono più velocemente che sono cresciute più velocemente negli ultimi quindici anni viene il MIUR e nei prossimi dieci anni noi
Vorremmo invitare il via a testimoniare l'emergenza di questi nuovi Stati all'interno dell'Europa quelli sono attestati tentato di dire vorrei mostrarvi è un'altra un'utopia positiva ma comunque questi stampi queste economie che stanno crescendo velocemente nella parte dell'Europa sono molto importanti
Vorrei dire anche che lei ha nell'Europa centrale
C'è una nuova giornale
Cioè
La tigre della Pannonia è nata in Ungheria
Cioè la nostra economia sta crescendo del sei per cento all'anno
Beh speriamo nel prossimo anno di avere una crescita del sette per cento il tasso di disoccupazione e al di sotto della media europea degli altri paesi europei cioè dal dal sei al cinque per cento
Il venti si del Budget naturalmente anche tutte le altre cifre in questo senso sono molto Rossane molto positive
Abbiamo già
Parlato di questa nuova batte tigre della Pannonia
Quindi questa è una nuova tigre dell'Europa centrale
Né tigre di cooperazione veloce ad imparare aiuta del mille e io
Ti aiuterò Unione Europea diventare più forte per il futuro grazie mille
Iniziamo indirettamente l'ultima sessione quindi chiamo al tavolo della Presidenza del presidente della Telecom Roberto Colaninno il presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan ma l'amministratore delegato di Unicredito Alessandro Profumo
Il presidente della Società Autostrade Giancarlo Elia Valori la presidentessa della Todini Costruzioni Generali sottolinea e Dino Sorgonà caporedattore economico del TG uno che coordinerà di interventi grazie
Sì è lei io sono Dino Sorgonà sono un giornalista economico e sono stato spessissimo come inviato in nei Paesi dell'Est prima e dopo quindi mi sono andando nei Paesi dell'Est mi sono interessato a data la mia specifica specializzazione allora di economia e tuttora di economia
Noi abbiamo qua due abbiamo più persone però in questo momento il banchiere non è ancora arrivato il presidente Valori invece professore sta arrivando
Tanto debbo cancellare le speranze dei miei colleghi che stanno in fondo non si parlerà di UMTS o dichiara quindi parli parleremo di politica economica nei confronti dell'est dei e degli interessi italiani in questi Paesi di che cosa chiedono all'Europa questi imprenditori e questi banchieri che vogliono andare all'Est
Allora innanzitutto ve li presento la signora la dottoressa Todini che l'amministratore di questa grossa società di costruzioni un'impresa che costruisce un po'in tutto il mondo non solo in Italia
Il dottor Colaninno che il presidente di una diciamo delle poche multinazionali italiane presente in quasi tutto il mondo e il professor Valori che a molte cariche però qui e come presidente delle associazioni delle autostrade europee
Allora essendo una signora darei per primo la parola alla dottoressa Todini che ci dice che cosa fa la sua impresa che è un po'il tipico imprenditore italiano che va all'Est a costruire delle grandi infrastrutture
Grazie
E buona sera a tutti
Nel ringraziare doverosamente ma con molto piacere gli organizzatori di questa di questa prima giornata dei lavori voglio dire che ho ascoltato molto attenta mente in particolar modo gli interventi degli ospiti stranieri che sono stati qui presenti
Anche perché ha la fortuna di rappresentare una Vienna la Todini Costruzioni che con un certo numero di di sforzi ma con grande soddisfazione sta lavorando in tanti di questi Paesi quest'oggi qui rappresentati
Fino a alla fine e degli anni Ottanta all'inizio degli anni Novanta la nostra impresa di costruzioni fondata da mio pari circa cinquant'anni fa quindi la classica impresa nata nel boom ecco economico
Italiano lavorava soltanto in Italia ecco in poco meno in poco meno di dieci anni
C'è stato l'espansione all'estero soprattutto nei Paesi dell'Est Europa io quindi qui porta un'esperienza di un'impresa di costruzioni positiva perché nel giro di sette otto anni oggi siamo presenti nel Bulgaria e Romania in Russia e Moldavia in Bielorussia in Kazakistan
Stiamo facendo prequalifiche acquisizione Ali in Polonia in Ungheria perché che questo
Qual è stata la motivazione principale non per esempio dei Paesi europei devono essere
Perché perché naturalmente l'Italia rispetto agli altri Paesi europei pur avendo delle ottime imprese di costruzioni di tutti i livelli e certamente finito le imprese italiane possono e ritenersi più competitive in paesi così considerati soprattutto dieci anni fa diciamo emergenti l'Amsa prima esperienza è stata tratto in Bielorussia che oggi è considerata un po'un'enclave abbastanza distanti da tutti quelli che sono gli altri Paesi europei con cui però ne abbiamo avuto ottime soddisfazioni negli altri Paesi invece stiamo le ottime soddisfazioni anche operando con credito locale negli altri Paesi le nostre attività si svolgono attraverso finanziamenti di organismi internazionali
La bella Bears la Banca mondiale quindi da questo punto di vista sono certamente garanzie di finanziamento per tutto il tempo del lavoro c'è naturalmente una selezione molto rigida all'inizio perché le gare internazionali hanno naturalmente dei parametri importanti
Ma lei
Però sottolineare al di là dell'esperienza positiva che io sto a rappresentando alcuni aspetti che fa internet ecco mi piacerebbe far presente soprattutto ai ai ministri e agli altri rappresentanti che son qui presenti
E in questi paesi in cui noi partecipiamo a legare in alcuni in cui stavamo e stiamo già lavorando
Purista i finanziamenti vengono da organismi internazionali e alcuni di questi sono direttamente da parte dei fondi strutturali europei che noi sappiamo prevedono un partenariato con altre imprese europee ecco molto spesso si riscontra un eccessivo protezionismo e brevissimamente vorrei puntualizzare che il protezionismo non si attua soltanto mettendo delle barriere
Di confine esagerato per far sì che non entrino all'impresa e si può attuare anche in maniera in maniera diversa per esempio in in alcuni Paesi dell'Est europeo abbiamo riscontrato che i finanziamenti per lavori di importi molto no elevati quindi per gare di importi molto elevati
Invece di fare di porre in gara tutto l'importo e quindi dare possibilità di imprese di operare la General Contractor vengono suddivisi in importi di piccolissime
Di piccolissime entità questa cosa significa che un'impresa straniera che arriva in un in un paese lontano nell'Est nell'Est Europa
Non ha convenienza a partecipare a quelle gare in quanto gli importi sono sono ristretti per cui spostare un'intera struttura non è più conveniente in questo modo il finanziamento che viene da denari europei e quindi anche da denari posti in essere dall'Italia
La Francia dalla Germania alla fine viene utilizzato soltanto per per gare con imprese e con imprese locali e quindi questo modo si escludono le altre imprese quindi questa è un una cosa importante a mio parere da da sottolineare perché in qualche modo si rischia di bloccare quella che può essere la colata lavica giusta problema elaborazione e il giusto partenariato che invece prevede uno scambio importante
Ecco
Adesso passiamo ad un altro personaggio adesso avete sentito quella che chi chiamiamola l'economia tradizionale adesso invece abbiamo qui presente è un personaggio che rappresenta invece quella che l'economia la nuova economia le nuove tecnologie
A maggior parte della gente pensa che la nuova economia sia costituita dalla Borsa non è così le nuove economia è rappresentata da imprenditori né più né meno come i vecchi imprenditori con IMEI gli imprenditori tradizionali
Che però lavorano su altre cose lavorano sulla Rete lavorano sul cavo eccetera
Ecco abbiamo il dottor Colaninno che il presidente come dicevo di una multinazionale italiana che lavora su queste cose e lavora non solo in tutto il mondo ma lavora anche soprattutto nei Paesi dell'Est e così
Ma guardi intanto siccome di multinazionali italiane se ne sono pochi
Non ho bisogno di British Telecom per fare le gare per mia fortuna
Volevo valorizzare questo punto aveva previsti tante e poi rimandato
Che è molto importante Telecom
Una grande grande gruppo italiano
Che opera
Nel settore più avanzato
E opera nel mondo
E poco conosciuta la la presenza di Telecom nel mondo
Per dare alcuni flash
Telecom Italia controlla quasi il quindici per cento di tutto il traffico del Sudamerica
è presente siamo il secondo operatore insieme ad altri partner in Spagna sia nel mobile nel fisso che in internet
Siamo presenti in Francia sia nel mobile che nel fisso siamo presenti in Austria
Dove siamo partner del governo austriaco
Siamo in Serbia
Eravamo anche nel Kosovo adesso
Non ci siamo più
Non per nostra volontà
Siamo in Grecia
Abbiamo vinto la terza licenza in Turchia di mobile
Siamo presenti con una piccola partecipazione in Cecoslovacchia
Abbiamo una partecipazione importante in Russia con lo Stato russo
Abbiamo centotrenta mila persone
Il fatturato estero quest'anno incide ormai più del dieci per cento
E stiamo Kaplan del mondo quando dico che stiamo cambiando il mondo dicono la verità non è che sto esagerando
Perché stiamo abbiamo
In corso di
Installazione
La cablatura di tutti i Paesi del Mediterraneo
Quindi partendo da Cipro in Turchia l'Egitto Israele
E poi andremo in Libia in Marocco gli abbiamo connessi con l'Italia
In Italia solo per darvi alcune cifre abbiamo quattrocentocinquanta mila chilometri di fibre installata
Adesso stiamo installando
Super fibra
Sette Rendini tagliare
Una
Grande infrastruttura che va da Torino a a Trieste e da dal nord al sud Italia
Questo per dare
Definire completare un'infrastruttura
A banda larga
Abbiamo collegato tutte le grandi città europee
Abbiamo già una nuova fibra che va verso New York Miami preleggi arrestiamo ora più grossa e stiamo scavando tutto il Sudamerica
Per il due mila tre e questo è molto importante per i Paesi dell'Est
Amplieremo questo grande progetto di cablatura mondiale
Perché da Israele andremo attorno
Alla penisola dell'Arabia Saudita
Andremo in India e in Cina
E da lì ci collegheremo con in Sudamerica
E per ogni porto virtuale di sbarco entreremo nei paesi
E per quanto riguarda
L'Austria la Serbia la Grecia la Turchia e Cipro
Da lì noi entreremo
Correte con la Rete verso i Paesi dell'Est
Perché vede Telecom Italia lavora in una in infrastruttura che svincolata
Da situazioni politiche e religiose ed economiche perché è un'infrastruttura che mette in comunicazione alle persone che vogliono parlarsi
Che vogliono scambiarsi
Opinioni che vogliono fare business che vogliono trasmettere dati che vogliono collegarsi tra di loro
E io credo che l'Italia che gioca un ruolo fondamentale
Nel Mediterraneo
E potrebbe giocare un ruolo ancora più importante nel Mediterraneo perché nei miei contatti che ho fatto ho trovato l'ansia di tanti Paesi di operare con l'Italia quasi un non capire perché l'Italia non così apre a questi Paesi
E così come tutti i Paesi dell'est che sono oggi che rappresentano credo
Il punto di sviluppo la partenza al momento di sviluppo per i nostri per l'Europa
Per l'Europa che le dico subito io sono un profondo
E operista
Io credo che la politica estera dei paesi che appartengono rione europea deve trovare un denominatore comune perché la facciamo nel secondo oggi
Adesso dopo la presentazione per le volevo fare una domanda anche perché mi incuriosisce normalmente
Si dice che si va in un altro paese per fare investimenti
Perché costa di meno c'è maggiore flessibilità del lavoro eccetera
Nel vostro caso la flessibilità del lavoro non conta perché più flessibili di voi con un carretto allora meno tasse perché andate all'estero no no non è perché andate all'estero soprattutto non non è un problema di tasse non è un problema di flessibilità
Noi partiamo dalle popolazioni
Il nostro punto di porte Enza
La densità di popolazione di un Paese
La volontà di quel Paese ad aprirsi
E quando dico ad aprirsi vuol dire a parlarsi a comunicare a commerciale
A scambiarsi vide
Che non sono solo quelle di carattere commerciale perché voglio dire la comunicazione alla base di tutto
E quindi certamente non prendiamo neanche in esame la questione del costo del lavoro un problema fiscale
Come non esista
Noi creiamo infrastruttura perché le persone possono parlarci possono comunicare
E cerchiamo di farlo a tariffe concorrenziali con gli altri poi
Credo che Telecom a parte che una delle grandi società di telecomunicazioni nel mondo
Oggi che è un'azienda privata che è controllata da italiani
Faccio presente che una delle pochissime società di telecomunicazioni forse l'unica al mondo che ha un azionista di maggioranza che è un'altra società controllata da italiani
E questo credo che sia un patrimonio che l'Italia ha saputo crearsi e ha saputo mantenersi perché poi è stato merito di tanti soggetti italiani a fare questa cosa non è stato merito
Né della politica né del governo
Perché abbiamo pagato con i nostri soldi abbiamo pagato dei soggetti privati che erano nel mondo e che c'è avvenuto l'orazione
Credo quindi che questo sia un grande patrimonio è una grande infrastruttura ma certamente siamo lontani dei nostri investimenti ai problemi fiscali o ai problemi del costo del lavoro
Avete per sentito quindi questo figlio che
Se a bordo in tutto il mondo è questa è la nuova economia
Però la nuova economia sempre necessità della vecchia economia
E la vecchia economia è rappresentata dal professor diciamo la tradizionale economia
Per passare da una parte all'altra ha bisogno di infrastrutture ha bisogno di Autostrade
Ecco il professor Valori
è il rappresentante di queste autostrade cioè quella è questa cinghia di trasmissione
Ma volevo usa una non dovrebbe essere usata con i Paesi dell'Est la cinghia di trasmissione perché ricorda delle vecchie cose
I legami tra i sindacati e il partito però in questo caso è giustificata dal fatto perché il il professor Valori rappresenta proprio la cinghia di trasmissione rappresenta quelle società
Che legano
Leste all'Ovest ecco
Presidente che cosa state facendo lei mi parlava anche di un grosso accordo
Dunque allora prima di tutto buona sera a tutti io sono qui questa sera come presidente dell'ASI K che l'Associazione europea
Che riunisce tutte una buona parte dei delle del ditta delle autostrade concessionarie del perché altro comune e in modo particolare sono entrati recentemente la Slovenia
Slovenia Croazia Ungheria
Ungheria e stanno rientrando altri paesi
E direi più che della vecchia economia in un'economia giornata l'aggiornamento parla di aggiornamento quindi anche noi ci siamo aggiornati all'interno dell'Associazione europea recentemente soprattutto che intanto e credo che in questo quadro soprattutto l'Italia
Può dare in questa direzione lo abbiamo visto sentendo gli interventi dei relatori che mi hanno preceduto e in modo particolare poco fa del contributo che diceva Roberto Colaninno Luisa Todini
Sta dando un contributo costruttivo ed efficace grazie soprattutto anche alla sua
Particolare posizione geopolitica in cui è inserita pretesa con importanti attività imprenditoriali soprattutto intese bilaterali con programmi elaborati di concerto
Con le nazioni proprio aventi problemi logistici comuni
E quindi interessati anche ai ai programmi lo abbiamo sentito di sviluppo di reti di comunicazioni proprio in un quadro di intermodalità di adeguamento programmate sviluppate
Roberto Colaninno sa molto bene che il tema della intermodalità è uno dei temi che la Loyola de Palacio il commissario europeo al proposto a questo settore promesso con uno dei primi fondamentali del posto
A questo e a questo fine credo che proprio qui assume un particolare rilievo proprio da noi qui la posizione del Nord Est la nostra penisola come la Venezia Giulia che svolge che può ancora svolgere commi abbiamo avuto anche occasione di rilevare un ruolo di cerniera economica tra nord e sud ed esperti Ovest nel contempo diretti soprattutto verso le nazioni del Centro e dell'Est che convergono infatti nel territorio regionale consistenti frutti produttivi soprattutto tra la Mitteleuropa il bacino mediterraneo
E le aree del Medio ed Estremo Oriente ma anche tra gli stessi soprattutto paesi del piano balcanici e l'unione e l'unione europea che è sempre più inclini ad allargare i propri orizzonti verso l'est europeo
E difatti noi come altre capo come associazione europea delle autostrade a parte nell'appoggiare il Progetto dell'intermodalità che con l'aiuto e la Commissione europea che il Progetto senza due che Roberto Colaninno lo sa molto bene uno delle cose fondamentali
Noi ci siamo posti il taglio gli obiettivi proprio dell'allargamento delle nostre proprio attività iniziative nel resto d'Europa che non è ancora integrata dal sistema delle politiche di sviluppo otto stradali
E ma soprattutto quello di portare avanti progetti elaborati che attendo che se attuati ecco il perché di questo accordo che abbiamo firmato nei giorni scorsi come discorso di collaborazione che è stato fatto tra l'Italia la Slovenia
L'Austria la Croazia e l'Ungheria che proprio finalizzato a integrare gradualmente i vari sistemi viari e le strutture intermodali fra i Paesi aderenti
E non è escluso anzi ed io lo ritengo molto probabile che ciò possa attuarsi
E gli stessi tende sì anche ad altre regioni e nazioni dell'est europeo cioè la domanda già della della Polonia
E credo che sia anche molto importante e fondamentali la creazione di nuovi e soprattutto più funzionali infrastrutture di comunicazione viaria
Attuate proprio con le moderne tecnologie come diceva Colaninno dite le macchine telematiche che ormai oggi sono applicate in fase di avanzata applicazioni ai nostri sistemi di comunicazione autostradale da sviluppare in ambito europeo con il concorso proprio degli stessi Paesi dell'Europa orientale
Questo proprio per dar vita ad un sistema più armonico di comunicazioni che possa facilitare gli scambi e lo sviluppo economico del quadro Nunzio dell'unione europea ma anche nei paesi che succintamente di partecipanti
E credo che a questo punto mi preme sottolineare che i nostri progetti per l'area del la realizzazione di infrastrutture sono ispirati soprattutto con l'applicazione
Di opere e tecniche che ci ci dobbiamo molto preoccupa in modo particolare alla salvaguardia dell'ambiente
Ma all'interno anche quello di riscoprire i valori e valorizzare risorse artistiche archeologiche archeologiche di Romania ce ne sono un sacco di altri paesi talvolta storiche che sono spesso anche nascoste
E i ignorate d'altra parte de L'opinione pubblica così come del resto abbiamo fatto in cui gli altri Paesi europei per il momento finito grazie
Domani i dovrebbe presenziare qui il mi pare le conclusioni domani o dopodomani il presidente della Unione Europea della commissione
Romano Prodi ora
Voi tutti sapete che la economia quasi sempre precede in poi la politica anche se spinta dalla politica la stessa Unione europea è nata su accordi pur certo c'erano i politici a nome però è nata con la cieca cioè con la comunità i calcoli europea carbone acciaio cioè spinta sarda interessi
Quindi anche l'apertura dalle con Lester nasce e può nascere questa largamente eccetera spinta da comuni interessi ecco qui abbiamo due imprenditori che cosa chiedete domani alle potreste se dovete fare una domanda diretta al presidente Prodi che cosa di chiedereste
Condizioni di reciprocità
Come come accennavo prima le imprese italiane vanno a lavorare all'estero per portare la propria esperienza naturalmente per fare profitto ingiusto profitto mi sembra normale per un imprenditore
Ma chiediamo condizioni di reciprocità nel senso che noi portiamo tecnologia portiamo uno a uno portiamo forza lavoro ma diamo da lavorare
La politica della Todini Costruzioni è quella di aprire filiali nei paesi là dove ci troviamo
Quella sera
Così e di portare di aprire filiali Branch in tutti i Paesi in cui stiamo lavorando per cui vuol dire stabilire una sede della Todini nei paesi dell'Est in cui ci troviamo e quindi lavorare con imprenditori locali con subappaltatori locali buonasera dottore
Mi chiamo il amministratore ed è arrivato il banchiere finalmente ai carabinieri signora Latella salme Elia
Per cui ha con la nostra politica è quella di far lavorare soprattutto manodopera locale stabilire rapporti con imprese locali e quindi contribuire allo sviluppo mi riallaccio a quello che dicevo prima le condizioni di reciprocità che ne chiediamo è di non essere poi esclusi laddove in qualche modo ci possa essere invece la possibilità di continuare a collaborare per cui questa mattina si diceva
Molto giustamente l'allargamento ad Est può essere una grande fortuna è stata considerato una una problematica importante ma essendo un cambiamento io dico che tutti i cambiamenti devono essere considerati grandi opportunità stanno gli operatori cogliere queste opportunità coloro che a entreranno a far parte dell'Unione europea in tempi molto brevi o in tempi più lunghi come è stato anche in parte predetto questa mattina ma comunque l'integrazione economica è già è già esistenti per cui io da imprenditore chiederei al presidente
Dell'unione europea e a tutti coloro che hanno possibilità di prendere delle decisioni importanti da questo punto di vista e quindi mi rivolgo anche ai ministri e rappresentanti e dei paesi dell'Est che sono qui oggi presenti a Bologna ecco di avere un occhio di riguardo per quelle imprese che con sforzi ma anche con gratificazione decidono di venire a lavorare all'estero e di portare il proprio know how e la propria la tecnologia ecco di instaurare veramente un rapporto di collaborazione che non sia soltanto puntuale che non sia un po'per Fuji che non sia soltanto momentaneo perché siamo mento di collaborazione costante in questo modo
L'integrazione efficace non soltanto per il periodo del lavoro in corso per il periodo del tratto autostradale che la Todini può costruire
Ma è efficace per portare una collaborazione effettiva che poi si sviluppa in una in una integrazione in un'integrazione reale e poi dato che appunto è arrivato il sistema bancario che forse di più di altri
In Italia a ha cominciato a fare attività all'estero importanti quelle ricorda le urne assume l'acquisizione in Polonia Bulgaria sono sono importanti anche per gli imprenditori che che decidono di di lavorare lì ecco un impegno affinché gli istituti di credito italiani ed europei perché parliamo di un open generale accompagnino in maniera seria e puntuale
Gli imprenditori che non vengano lasciati troppo spesso troppo spesso soli laddove stanno cercando di portare sviluppo grazie
Dottor Colaninno è d'accordo su queste esigenze di reciprocità
Ma io allargherei un momento
Questa riflessione anche perché in funzione del del settore delle dimensioni di Telecom Italia
è un settore quello delle telecomunicazioni che viaggia con tempi diversi che non dall'altra economia
Il tempo delle telecomunicazioni della
Il così detto web Time
Per noi l'anno e misurato in tre mesi
Quindi le quello che succede in un anno nell'anno civile
Per noi vuol dire
Quattro anni
Quello che due anni vuol dire
Otto anni
Il secondo problema è quello che dicevo prima noi cooperiamo svincolati dalle frontiere
Svincolati dai alla politica su di noi svincolata dalle religione dei costumi perché noi dobbiamo mettere le persone in condizione di parlarsi se vogliono ovviamente
Allora io credo che nella processo che viviamo tutti i giorni in Telecom Italia
Noi pensiamo già ad un Unione europea che si un'unione politica
Pensiamo che sia grande una grande federazione di Stati
Perché non non riusciamo cioè il problema della reciprocità il problema delle tariffe in poi è un problema momentaneo
Credo che in Italia l'Italia ha fatto una cosa straordinaria
Sia dal punto di vista dell'Authority che dal punto di vista nostro ma anche dal punto di vista del Paese a portare questo processo di liberalizzazione in un settore così determinante in poi una domanda d'attualità dottor Colaninno lei euro voi pensate dei momenti in cui potrà essere battuto
Fisicamente e solo essere per ora una moneta bancaria e finanziaria di aiuterà
Ma io credo
Per fortuna noi oggi abbiamo una moneta unica
Perché nel mondo ci sono tre aree sostanzialmente c'è l'area del dolore gli Stati Uniti
Il Giappone la nostra
Il mondo è diventato più piccolo
Cioè pensare per esempio qui c'è un commissario
Pensare che si è abbattuto il monopolio in Italia
Ma non pensare che si corre il rischio di aver trasferito il monopolio su un'area più grande quella dell'Europa
Sulla quale se da una parte la moneta unica che già un elemento fondamentale ma dall'altra parte manca una legislazione manca una legislazione operativa comune perché c'è
Ma sono gli sforzi che sta facendo voxel per coordinare le varie Authority voglio dire noi abbiamo una condizione completamente diverso
L'Italia dalla Francia quindi il problema della moneta come un problema già consolidato dire un cippo pione anche se può essere più utile o meno utile che non ci sia per me sarebbe un paradosso che non ci fosse
C'è un fatto scontato un fatto vecchio per noi noi dobbiamo guardare nei tempi che ho detto prima cioè tre mesi invece che l'hanno arrivare in Europa con la stesso con le stesse regole
Con la stessa
Capacità di competere perché noi vogliamo competere vogliamo accedere agli altri paesi con la stessa a nella stessa misura allo stesso modo in cui gli altri paesi vengono da noi quindi se reciprocità vuol dire questo certo
Ma noi abbiamo bisogno di fare alla svelta è certo che il fare alla svelta fa a pugni con le necessità con le difficoltà le difficoltà che son dovute dai regolamenti dalle leggi dalla burocrazia dalla visione stessa dei cittadini
Allora qui per noi veramente siamo se volete un elemento di discontinuità del processo
Vorremmo che l'Europa fosse un Paese
Unito a un fosse un Paese a denominazione politica unica domani mattina
Vorremmo avere le stesse regole vorremmo operare liberamente su tutti i Paesi ancora di più di quello che stiamo facendo oggi
Perché certamente denominatore una strategia comune nella politica internazionale per noi è fondamentale
La domanda perché non rispondo subito anche perché
Hai bisogno di Brizzi sta è la prima no di ho bisogno di Roberto Formigoni
Il primo ho bisogno di Roberto Colaninno grazie
Carota Sorgonà rispondendo certamente alla tua domanda
Risponde ed è quello che è il ruolo dell'Asa K anche perché noi siamo riuniti io una questa associazione europea e di qui in modo particolare certe strategie che stiamo portando avanti come diceva poco fa col commissario al posto che la Loyola de Palacio e io Prodi vorrei ricordare come del resto è stato più volte sotto il sottolineato prescelto dei miei colleghi
Abbiano pensato che la siepe laser K è in grado di attivare soprattutto piani di lavoro ricchi di contenuti
E capace di dare visibilità all'azione svolta con la collaborazione di tutte le componenti della nostra organizzazione
Voi pensate per esempio quello che è stato abbiamo già fatto nella nel nel Progetto Cesare la carta che ormai sarà imminente dell'intermodalità tra l'Italia la Spagna e la Francia che si paga a a Roma preda apparecchio
Ecco tutto ciò questo nel quadro di una lampada dialettica di democrazia interna degli organismi associativi per per quello che noi stiamo definendo lei linee unitarie di azione
Linee del resto operative che hanno costituito il certamente dei decisi passi avanti per quanto riguarda un po'tutta la nostra struttura organizzativa
Che soprattutto hanno fatto da precursori all'avvio di una nuova era politica ebbe una economica improntata al liberalismo di stampo occidentale
Dimostrando coraggio determinazione certamente una fase politica e storica
Particolarmente delicata e non priva di pericoli per esempio la presenza dei loro autorevoli rappresentanti che qui oggi fra noi è molto importante soprattutto denso di significato noi vogliamo ribadire il ruolo fondamentale dell'ASI K che svolge e può svolgere ancora minimo la comunità europea
Al servizio di un'imprenditoria ricca di realizzazioni lo abbiamo visto di capacità operative che si possa concretizzare io un sistema economico sempre più efficiente
Inquadrato in un assist situazione di mercato dove libertà che la snellezza delle procedure l'Algeria l'alleggerimento dei grava ricordava poco fa con l'invio dei gravami fiscali che talvolta asfissia hanno le iniziative economiche in tutti i settori produttivi
Dobbiamo fare posto a un processo di autentica liberalizzazione nel quadro di regole ben precise e chiare che tutti gli operatori
La tranquillità e la sicurezza per operare più eque intere interesse del Paese e dell'Europa
Questo è quello che noi chiediamo e che portiamo avanti dal resto
E
Dottor Profumo che amministratore della
Delegato dell'Unicredito per chi non lo conoscesse uno dei banchieri nuovi banchieri giovani italiani perché normalmente età dei nostri banchieri a differenza dei banchieri americani che io ho conosciuto l'idea di un'America che gli sui quarant'anni qui invece a quarant'anni ancora si sta dietro lo sportello
Ma il merito delle dottor Profumo è quella di avere avuto una particolare attenzione
I Paesi dell'Est Enzo proprio recentissimo viaggio fatto con una mia amico imprenditore che proprietario della Geox che addirittura il dottor Profumo USA accompagnare i nostri imprenditori nel loro itinerario ecco dottor Profumo noi abbiamo buttato via un po'gli interventi scritti e stiamo facendo un po'una piccola tavola rotonda
Secondo lei innanzitutto vediamo quali sono le esigenze di una impresa italiana tipa investire al nei paesi dell'Est secondo quali sono le esigenze di una banca italiana che deve essere presente nell'Est
Ma tanto è emerso per il banchiere dico sempre che sono un bancario io non ho nomi indicano sono Maurizio Sella comunque
E credo sia importante però farà una piccola premessa perché spesso ci si lamenta elementi italiani non non erano presenti all'estero in modo significativo quanto meno fino parte Sudameris
In modo significativo prima dei nostri investimenti credo che sia abbastanza importante dire che bisogna avere ordine in casa prima di poter andare all'estero
Cioè il sistema bancario italiano in questi anni è riuscita a realizzare un processo di riorganizzazione abbastanza profondo che ha consentito alcuni istituti di avere le spalle abbastanza solida per andare a investire cifre significative nei paesi del centro Europa dopo in altri Paesi lui che le le imprese italiane quando hanno investire all'estero hanno a a mio giudizio bisogna certamente di un quadro legislativo chiaro
Eccetto non sempre in tutti questi Paesi sì ancora una piena chiarezza di tutte le problematiche legislative che riguardano esempi diritti proprietari e quant'altro
E da questo punto di vista secondo me l'accelerazione del procedure di allargamento sono assolutamente fondamentali perché è ovvio che questi Paesi per entrare nell'Unione europea devono dotarsi di tutta una serie di strumenti
Legali e di strumenti regolamentari tali da diciamo avere accesso all'Unione europea ma da dare così anche alle aziende che amano investire nell'area
Una diciamo sicurezza e una stabilità che altrimenti non avrebbero dopodiché hanno bisogno di avere il sistema finanziario così come altri operatori al loro fianco obiettivamente devo dire peraltro che dalla nostra esperienza e poi abbiamo anche diciamo elementi positivi indubbiamente quando operatori di altri paesi si presentano per realizzare grandi opere o grandi investimenti
Si presentano con una struttura che parte dal sistema finanziario ma poi va al sistema
Ad esempio dei supporti diciamo del delle autorità di un sistema delle nostre presenza del ministro degli Esteri piuttosto che gli uffici dice e quant'altro cioè i corrispondenti degli altri paesi in modo più più coordinato e più sul
Queste nostre attività da parte delle ambasciate o degli uffici locali veramente molto significativo cioè oggi c'è molta più attenzione di quanto credo non ci fosse
Tempo addietro lui che certamente il sistema finanziario è un attore fondamentale per consentire alle nostre imprese di presentarsi in queste ne abbiamo vissuto in molti casi prima di avere le presenze che oggi abbiamo in centro Europa come la chiamiamo uno o in Nuova Europa non la chiamiamo Europa dell'est dal il suo punto di vista un suggerimento che do a tutti gli imprenditori che si presenterà in queste aree di fare grande attenzione per esempio andare in Polonia chiamarli Europa dell'est altamente offensivo
Loro si considerano che credo sono anche da un punto di vista storico e culturale Centro Europa
Nevsky avvitato anche di sentire Emerging Markets cioè Paesi emergenti questo è ancora peggio insomma bisogna stare estremamente attenti perché giustamente tutti questi Paesi hanno un orgoglio nazionale molto forte una cosa che piace molto
In molti casi hanno storie magari di unità nazionale anche più lunga delle nostre si pensi ad esempio in Polonia c'è stato il primo ministero della pubblica istruzione che c'è stata in Europa continentale nei primi anni del Settecento sono su tutti elementi credo noi dobbiamo tenere in grande conto comunque
Diciamo spesso mi capita di sentire di imprese nostre clienti che si presentavano e non avevano poi tutto quel supporto con operatore finanziario di può dare cominciare da banalmente le linee di credito
Perché anche se aziende come le nostre hanno accordi di interscambio con banche presenti in questi paesi non necessariamente queste banche riescono a valutare il merito di credito dei nostri clienti così come lo potremmo fare noi
Mentre oggi ad esempio alcuni operatori che ci hanno seguito in Polonia nel giro di ventiquattro ore riescono a vedere a loro disposizione linee di credito che gli consentono di presentarsi con una certa tranquillità su quel mercato lo dico per dire che siamo bravi ma lo dico per dire che siamo la cosa assolutamente fondamentale
Da questo punto di vista secondo me siccome in Italia abbiamo delle politiche iniziative abbastanza forti uno dei rischi che c'è adesso tutto il sistema bancario italiano sulla da concentrare sul centro Europa
Facendo stupidamente lievitare i prezzi perché ci schiaccia i piedi l'uno con l'altro negli stessi perché così cosa che obiettivamente bisogna qua non so che ci sono degli amici ambasciatori di queste o autorità pubblica di questi Paesi non sarà molto contenti sentire questa mia frase insomma diciamo non è molto furbo da parte nostra credo che noi italiani dobbiamo cercare un attimo di coordinarci e di evitare di
Di sul giocatore comunque volevo fare una domanda perché se non sembra un un procedimento di quasi di colonizzazione dell'impresa italiana nei confronti dei Paesi dell'Est ma ci sono impresse dell'Est che chiedono all'
Lei banca italiana e valutarla pari a venire qualche cosa ritiene allora lei quando una un'esperienza pratica intanto in Polonia ne abbiamo circa venti per cento del mercato in Bulgaria il venticinque il dodici in Croazia è abbastanza idee perché noi siamo prima di tutto degli operatori domestici né quando né in questi paesi diciamo sempre siamo qua per essere percepiti come un operatore domestico per essere polacchi in Polonia Bulgari in Bulgaria e così via ed ovviamente basiamo il nostro successo la crescita dell'economia di questi Paesi prima cosa cioè una banca che ha il due per cento del mercato può fare selezione una ma anche al venti per cento del mercato prospera se prospera nel caso in cui vive così come credo così sul l'attore comico quindi prima cosa abbiamo grossissime interessa far crescere l'economia di questi Paesi e non si tratta di colonizzazione ma si tratta di supporto interni di capitali di know how e di quant'altro
Seconda cosa in questi paesi comunque ci va a qualcun altro mia Nina Simone italiani siamo molto meglio Accolti di quanto non siano operatori di altri paesi
Dotati magari di storie al loro passato diciamo meno felici delle nostre in termini di capacità di aggregazione integrazione uso degli o femmina credo di sì dare messaggi abbastanza chiaro peraltro noi italiani abbiamo una capacità di gestione flessibile
Processi integrazione che vi assicuro nessun altro al mondo atto e questo credo che tu Roberto Poli confermare nei paesi in cui si è andato questo ci danno una capacità di gestire
Io dico che la nostra grande professionalità e gestire diversità
Che per essere presenti questi Paesi diciamo è importante dopodiché le aziende di questi Paesi non necessariamente oggi sono in grado di realizzare investimenti all'estero peraltro ne abbiamo creato un da esperti italiano in Polonia e un destro polacco in Italia proprio per facilitare interscambio ci chiedono di identificare per loro opportunità di esportazione cosa che avendo presenze significative in altri Paesi
Si possono realizzare peraltro con la strategia che abbiamo impostato di presenze in una molteplicità di Paesi stiamo creando opportunità di scambio fra questi Paesi cioè non necessariamente devono esportare verso l'Italia
Ma abbiamo facilitiamo interscambi fra Polonia Bulgaria Croazia Slovacchia auspicabilmente Repubblica Ceca a breve e altre realtà di quell'area cosa che consente a queste economie di crescere
Ecco una curiosità
Che rivolgo una domanda che rivolgo imprenditori
No
E questa ecco come fatta sviluppare processo tutti industrializzazione in un paese in cui spesso mancano proprio il know how e manco le basi di un processo industrializzato io per esempio sono stato ultimamente in Romania e li e ci sono delle grosse difficoltà anche dal punto di vista direi io mi ricordo in Romania ci sono stato tanti anni fa
Sono ritornato che ancora per esempio per quanto riguarda le nuove tecnologie ma ancora tutta una serie di supporti come fate
Adesso
In cinque minuti è difficile dare questa risposta
Però ci provo alcuni punti che magari possono essere anche una curiosità per non è tetti ai lavori faccio un esempio noi abbiamo vinto questa terza licenza di telefonia mobile in Turchia Turchia
Chi ha vinto questa licenza era un tinti persone costituito dalla legali banche e hanno vinto
Bene il giorno dopo che cosa dove si parte cosa si fa
E il processo di una di una progettazione di un impianto di una gestione di una rete di telefonia mobile su un Paese che si apre ok non ha grandi esperienze in questo settore
A tre problemi da risolvere regolamentazione
La progettazione della Rete
E la gestione che sono problemi equivalenti per la loro importanza e difficoltà la regolamentazione per esempio noi portiamo l'esperienza del nostro Paese innanzitutto
Che come ho detto prima in fase di regolamentazione è uno dei più avanzati nel mondo
E la nostra esperienza che abbiamo fatto in tutti gli altri Paesi dicevo prima che non esita America controlliamo il quindici per cento non in Sudamerica siamo in Cile in Argentina in esile in Perù in Bolivia a Cuba quindi abbiamo
Un'esperienza diverso è variegata di tutti questi Paesi
E quindi primo momento è che noi nel Telecom Italia un ufficio che si interessa di questo di questo problema che è costituito da diverse centinaia di persone
E mettiamo a disposizione nostra esperienza
La seconda è la progettazione della Rete
Come si fa a progettare una rete in Turchia
Telecom Italia a Torino un fantastico centro di ricerca che nessuno conosce intanto che esiste
Neanche quelli della Telecom Italia mutevole
Che si chiama sente
Che occupa trenta mila metri quadrati di lavoratori e uffici di ricerca trenta mila quattro
E a mille duecento persone che lavorano di supertecnici
Di livello mondiale
Sia nella progettazione di reti per GSM
E sta nascendo lì la prima progettazione del famoso UMTS
E lì noi abbiamo fatto il progetto dalla Turchia cioè un progetto da Turchia ci sono enormi calcolatori enormi computer che lavorano in Rete esaminano metro per metro tutto il territorio turco
Considerando le strade e le valli le montagne i fiumi la popolazione la rete esistente e disegna la rete cioè disegno dove andremmo a mettere le antenne dove andremo a mettere la la nel dodici commetteremo dopo antenne da tutti gli era dove dove installerà Remo levare i centrali di smistamento cioè se uno mai si chiede ma come fa un telefonino che si vuol far l'area con uno che a Milano vuol parlare con un signore che si sta spostando da Milano a Palermo e che non lo sa come fa trovare la voce trovare quello e la voce l'ho trovata che parte il segnale va in una stazione di smistamento di orientamento trovato è quel signore e trova la strada ottimale per mandare un segnale tutto questo viene fatta in Italia il terzo la gestione e questo è l'argomento più importante perché poi quello che la progettazione la rete se vuole fatto con grandi compagnie che sono svedesi americani era Exxon la Nokia Motorola c'è traccia mala gestione con me
Come si può andare a gestire in un Paese che ha dei costumi delle religioni ma anche religiosi
Che ha una politica che ha un livello di sviluppo economico che ha un livello di sviluppo culturale
Questo aspetto più più più difficile più delicato
Perché la gestione non è una gestione di uno stabilimento non è una gestione industriale la gestione di un oggetto di comunicazione
Che deve tenere presente se vuole in termini di morfologia ma in termini anche di paese in termini di cultura rispettando quella cultura quei limiti
E di solito noi mandiamo parecchie persone dall'Italia ma il novanta per cento delle persone che gestiranno questa rete sono turche se parliamo tutti
Io ho fatto questa domanda al dottor Colaninno perché il dottor Colaninno oltre che a mettere i figli egli è venuto alla mania in quest'ultimo periodo di creare anche università nel senso qui in Italia sta creando ho centro di formazione chiamiamolo una università superiore con delle figure professionali che però vengono istruiti da a professori ha detto e esteri qui ritenevo che forse volesse creare anche una serie di università con professori italiani all'estero ma la dottoressa Todini mi diceva
E inglesi
E mi diceva
La dottoressa torna invece loro fanno dei centri di formazione va è un auspicio faccio un passo indietro prima di rispondere a domande intanto ho fatto subito mio suggerimento di Alessandro Profumo di non usare L'Espresso nei Paesi dell'Est come se si trattasse di Paesi di serie b personalmente non l'ho mai considerata tale espressione prenderò chiamiamoli chiamiamo Cif Centro Europa perché siamo un centro no possiamo nove Europa laddove andiamo a lavorare venendo alla domanda di Dino Sorgonà per quanto riguarda la nostra esperienza la Todini Costruzioni che cosa fa partecipano dai ad una gara internazionale dice prima generalmente Banca mondiale dai Bears quindi con finanziamenti
Internazionali nel momento in cui viene aggiudicata alla gara quindi con una rigida selezione la committenza è una committenza locale e non dobbiamo pensare che nei paesi della nuovo Oropa e dello la percentuale esistano di dirigere ci sprovveduti assolutamente cioè una dirigenza di livello chiaramente con tutte quelle problematiche che comunque si possono incontrare anche negli altri paesi europei per cui questo bisogna dare atto alla dirigenza della Romania e della Bulgaria della Russia della collana son persone vi trovate a gestire pur se vengono da esperienze di regimi totalitari ma comunque per esperienze di dirigenza le direzioni lavori sono per volere degli organismi internazionali direzioni lavori di paesi di altri paesi europei per attuare dei regimi di controllo quindi generalmente di danesi inglesi o francesi e quindi da questo punto di vista c'è una garanzia il problema e qui vengo alla domanda specifica
Sì del dovuto Sorgonà non era quindi poiché nelle tecnologie perché le tecnologie le possiamo portar noi le troviamo in loco anche con subappaltatori devo dire di di livello a livello di o personale impiegato per Juan tu riguardava le maestranze quindi personale operaio certamente noi lavoriamo con personale locale quando andiamo a livello di dirigenze non di committenza ma all'interno della nostra azienda li sicari problemi devo dire che noi abbiamo problemi a che a trovare dei project manager italiani specializzati che possono andare a lavorare all'estero quindi quando io sento dire che che manca lavoro noi offriamo lavora abbiamo difficoltà a trovarli e il mio auspicio sarebbe proprio quello di poter aviere dei dirigenti dei project manager ad assunti come Todini Costruzioni e che siano cittadini romeni o cittadini bulgari o cittadini russi e quindi poter da questo punto di vista come si dice prima con contribuire a formare del persona alle che poi possa essere inglobato magari direttamente all'interno della nostra struttura e qui devo dire forse anche per colpa nostra faccio un mea culpa delle delle imprese di costruzione o di altri settori che però conosco conosco sicuramente meno forse in cui da questo punto di vista ci siamo sforzati poco e quindi perché no la collaborazione non è soltanto nel dire bene abbiamo costruito il tratto autostradale abbiamo costruito il ponte nel centro di Mosca che può essere una soddisfazione per le impresa una soddisfazione per il Paese è con la collaborazione la reciprocità anche proprio nell'ottica della formazione della forza lavoro e soprattutto della forza lavoro specializzata un'ultima domanda con una risposta freme tocca
Ed è la domanda che ho fatto precedentemente agli altri domani al professor Prodi lei che cosa chiederebbe come banca per poter lavorare al meglio in questo centro Europa di accelerare al massimo l'allargamento è assolutamente fondamentale
Credo che sia un problema anche al di là degli operatori economici ha una grandissima valenza politica persone credo che sia un passo fondamentale per l'Unione europea
Credo che l'accelerazione e una grande chiarezza sui tempi vi sia assolutamente fondamentale se posso aggiungere una cosa visto che poi noi lavoriamo fondamentalmente sul capitale umano essendo aziende di servizi poi noi ad esempio abbiamo trovato ventotto mila persone del gruppo noi oggi abbiamo più quasi più persone all'estero che in Italia come dipendenti nostri
Abbiamo trovato persone di di qualità professionale elevata
Spesso con sistema mentale antiquato devo dire che non non sempre le aziende privatizzate italiana avevano della mentalità molto diversa
Bisogna attuare dei processi di cambiamento rilevanti ma noi abbiamo trovato una grande recettività ad esempio in Polonia abbiamo un sistema di gestione per obiettivi esattamente come abbiamo impiantato in Italia stato molto meno apprezzato
E dà dei risultati eccellenti stiamo lavorando sulla formazione manageriale esattamente come lavoriamo in Italia
Certamente aprirsi effettivamente questi pensieri non parlo tanto di andare a realizzare delle infrastrutture non voglio togliere nulla al lavoro Visa di altri ma andare a gestire imprese in questi paesi significa trovarsi a dover gestire anche in casa dei problemi tutto diverso
Ne fra brindisi ma dovremo fare i nostri comitati di direzione in inglese non ci siamo abituati fa Ciampi faticano di quanto ne facciano i polacchi bulgari
Obiettivamente oppure dobbiamo incominciare a gestire tutto il tema degli espatriati il tema della creazione di un team manageriale
Che sia effettivamente internazionale sono sono problematiche assolutamente nuove a mio giudizio entusiasmanti nel senso che poi ci fanno uscire un po'dal cortile di casa ci fa vedere anche tanto il fatto che in Italia sappiamo fare quanto meno come gli altri ma ci fa vedere anche un mondo diverso dalle piccolezze che spesso abbiamo in casa
Però bisogna essere disponibili a un tasso di cambiamento anche in casa nostra molto molto forte grazie
A parola al onorevole Urso io mi sono Polfer Bellato per finire con una delle solite battute che fanno diciamo testo come una tavola rotonda invece voglio esprimere solo un augurio poco tempo fa un nostro ministro dell'industria andata o in India e abbiamo SAP Uto che non gli altri dovremmo importare o potremmo importare un migliaio di ingegneri dall'India io mi auguro che questo migliaio di ingegneri vengono dal centro Europa grazie
Sì ringrazio
Voi che siete rimasti sino a questo in questa sala gli avrei dovuto intervenire sarebbe intervenire all'inizio di questa tavola rotonda per ringraziare gli ospiti illustri che sono qui ma proprio in quel momento mi ero presa una pausa caffè Felipe cinque minuti
Ma credo di avere il dovere come garante dell'Osservatorio parlamentare di sottolineare la qualificata presenza con cui chiudiamo questa se seconda sessione dei lavori qualificata presenza di operatori italiani che da anni sono impegnati si stanno intensificando il mio impegno nei Paesi dell'Europa centro e orientale perché poi c'è anche l'Europa orientale io so
Che vi è una differenza anche sostanziale culturale tra chi si sente parte integrante del cuore d'Europa perché lo vera già prima
Che nascesse nella seconda metà del dalla secondo dopoguerra il sistema totalitario sovietico sì alcuni di quei Paesi
Procedo sulla strada la transizione più velocemente di altri e perché cinquanta o sessanta anni fa erano già potenze in giuste le ali significative la Repubblica Ceca vale per tutti credo che settanta anni fa fosse la nona potenza industriale del mondo
Quindi era già una perché sia imprenditoriale
A cui ha potuto rifarsi più facilmente di altri Paesi magari dell'Europa orientale dove questo non è mai esistito che si è passato un sistema feudale
A un'economia statalista ed oggi finalmente un'economia liberale
E quindi dove dove non vi è memoria storica di una borghesia imprenditoriale
Queste differenze esistono ne siamo coscienti volevo sottolineare la partecipazione di questi quattro grandi operatori italiani che in qualche modo operano tutti nel sistema infrastrutturale
Che poi e il tessuto nervoso di quello che e l'economia moderna soprattutto in Europa
Dalle infrastrutture che vanno costruite appunto la Todini Costruzioni che costruisce le infrastrutture su cui vengono veicolate poi le merci alle società autostradali che vengono gestite
E quindi certamente gelida Elia Valori che tutti noi ricordiamo essere poi una persona che più di altri in epoche storiche che sembravo impossibili
Dialogava con le roccaforti più lontane rispetto a noi anche ideologicamente e quindi ha una sensibilità di leggi o politica se possiamo chiamarla care alle infrastrutture
Della comunicazione
Che veicolo comunicazione e nasce dall'informazione un fatto importantissimo come Roberto Colaninno
Alle infrastrutture finanziarie bancarie
Sino ad oggi molto spesso i nostri operatori non hanno potuto operare di Menem l'Europa centro orientale perché non esisteva un sistema infrastrutturale finanziario e bancario italiano che l'isola leggesse questo dicono gli esperti sino ad oggi quest'è mancato le azioni italiane che operavano all'estero oggi sicuramente anche grazie all'esperienza
Appunto di Profumo questo sta per in qualche modo un problema in meno o comunque sta si sta sopperendo a questo problema
Io devo ringraziare anche chi ha preceduto questa lunga sessione di questo convegno gli occhi credo che in questi la prima giornata ha già manifestato il suo significato politico non sta a me oggi dirlo lo vedremo nei prossimi giorni ma siamo credo a dodici tredici ore di dibattito talvolta fatto su due sessioni su due sale e credo che sia significativo in un'epoca in cui tutto passa attraverso lo sposto finalmente attorno a dei tavoli e delle delle persone che invece cercò di riflettere su quelle che sulle prospettive strategiche del nostro paese della nostra economia dico ringraziavo i due che hanno preservato arrotonda Giancarlo Lanna è sicuramente Cristiana Muscardini capogruppo di Alleanza Nazionale in Europa il vicepresidente dell'Unione per l'Europa delle Nazioni a cui poi cedo la parola per chiudere questa tavola rotonda non che però devo dare di nuovo un avvertimento di servizio la giornata di lavori non è finita
Non mi dice
Ormai chiedo non a voi un ulteriore sacrificio ma chi può farlo nel senso che dopo alle ore ventuno nell'altra sala vi è una dibattito su l'Italia adriatica e la nuova frontiera nel senso che l'Italia adriatica e la nuova frontiera del nostro paese ma è anche quella Italia che più di altri in collegamento
Con la frontiera delle stecche di questo tra i benefici nella sua espansione economica di questi ultimi anni nell'apertura dopo la caduta del muro di Berlino della grande della terra dell'est Europa e di quelle occasioni economie questi nuovi spazi nuovi mercati offrono soprattutto alle piccole e medie imprese alle aziende dell'asse adriatico italiano e quindi anche di Bologna e qui c'è Enzo Raisi che credo che anche a nome suo di portare il saluto finale di questa giorno è questa secondo sessione agli operatori che sono intervenuti vi ringrazio vivamente di essere qui dell'attenzione che avete mostrato da noi in qualche modo e quindi aveva a quella cultura di centrodestra che sta dietro l'attività dell'Osservatorio parlamentare
Veramente due parole anch'io per ringraziare tutti coloro che con una serie di interventi oggi hanno posto interrogativi e hanno dato io risposte e proposte
Il sessanta per cento dei cittadini europei soltanto i sessantacinque sessanta per cento oggi ha fiducia nell'euro toccati crede l'Europa ridare questa fiducia
Tocca a una nuova visione di un'Europa allargata ma capace di rendere compatibile il progresso anche all'umanità che l'Europa deve dimostrare tocca a tutti noi il lavoro di accelerare pugno la politica accelerare l'unione economica accelerare l'allargamento ecco mi consentirete io credo che non si tratti di accelerare o di rallentare si tratta di reali Zara questo è l'impegno che ne dobbiamo prenderci regole chiare regole per l'economia per la finanza per la politica regole perché la libertà esiste solo dove esistono le regole
I allora professionalità
Regole anche per internet perché giustamente la gente del mondo deve poter dialogare ma deve dialogare in una libertà chi abbia delle regole affinché non vi sia il sopruso di alcuni verso altri
Dal punto di vista politico economico o anche morale io credo che oggi ne abbiamo dimostrato l'Osservatorio parlamentare abbia dimostrato che c'è un sogno realizzabile
Italia come fattore propulsivo per unire il centro Europa e Mediterraneo in un nuovo progetto di sviluppo economico ed umano la compatibilità e la realizzazione grazie
Pregherei ove possibile
Magari di rendere materiale la divisione fra questa sala
E il resto della Della struttura perché altrimenti diventa difficile operare
Dunque intanto di Doyle benvenuto questa sessione pomeridiana
Come
Come noto questa questo questo convegno due momenti distinti momento più propriamente relativo all'integrazione di questi Paesi dal punto di vista economico chiamiamola se ne premia plenarie tra una serie di momenti di incontri che invece tendono a focalizzare su alcuni aspetti specifici
Su alcuni aspetti relativi per esempio alle proposta per le nuove generazioni alcuni aspetti relativi alle infrastrutture
Ed uno specifico che è quello che affronteremo oggi relativo agli aspetti culturali
Per poter affrontare questo che è un tema enorme siamo confortati dalla dalla presenza di autorevoli relatori il che rende il compito del del moderatore un compito agevole da un lato dall'altro sicuramente pone un anche un metro di giudizio più alto rispetto a quello che comunque le parole con cui io potrò introdurre questa questa breve tavola rotonda l'occasione per questa tavola rotonda offerto dalla pubblicazione di un volume da parte di uno dei relatori e mi riferisco al Missaglia branco per l'ICI
Di un libro che è disponibile oltre tutto all'ingresso della sala e del libro Fuga dalla storia
è stato pubblicato recentemente e di cui dobbiamo per il quale abbiamo scriveva che tutta la nostra gratitudine alla persona del del rettore Roversi Monaco piccole ci ha fatto pervenire in tempo che anche se un miracolo
Questo volume in particolar modo al sex segretato proprio per le pubblicazioni scientifiche che ha
Tema della tavola rotonda è un tema interessantissimo
In qualche misura l'idea ebbe balcanizzato i Balcani
Che può può apparire un assurdo può apparire molto complessa ma è un tema estremamente stimolante e di estrema attualità
Solo molto brevemente mi permetto di fare una considerazione di carattere storico che rende questo momento unico e rende a mio avviso ma per ciascuno di noi
Un ruolo un un impegno necessario e stimolante
L'area di cui ci occupiamo oggi ha vissuto per diversi secoli interessi costi contrastanti del mondo germanico del mondo russo del mondo turco le linee geopolitiche tendevano a contrastare lo scontro massimo di queste linee di espansione geopolitica è stata Sarajevo nel quattordici ad un momento in cui interessi contrastanti
Si sono sovrapposti è succeduto un momento di disinteresse di indifferenza internazionale coinciso con l'uscita di diversi di questi Paesi dal patto di l'affare pensiamo alle dimostrare che non era membro all'Albania che non era membro
Alla stessa Romania che con un comunismo nazionale come lo ha definito lo storico Carlo assecondava relativamente alle direttrici geopolitiche solide
Quindi momento di disinteresse l'Occidente ovviamente non aveva voce in capitolo di cinquant'anni alla fine di questo doppio momento per la prima volta interessi interni interessi esterni coincidono è un'occasione storica irripetibile
Che ha avuto il suo suggello e lo vedremo successivamente col dottor Gotti
Nella nella stipula del patto di stabilità che in qualche misura la consacrazione di una coincidenza di interessi locali ed esterni trentacinque fra capi di Stato e di governo a Sarajevo il trentuno luglio sottoscrivono un documento di importanza fondamentale
Mi son permesso di richiamare questo episodio questa visione storica perché credo che questo ci pongono prospettiva che possa in qualche misura agevolare da parte nostra
La comprensione di un'area molto complessa in cui il passaggio di eserciti la rilettura della storia talvolta interni deterministici a complicando enormemente le carte
Come dicevo per affrontare un tema così complesso abbiamo però permettetemi relatori presenti abbiamo la tavola imbandita
Dalla mia sinistra abbiamo la professoressa Gherardi che se non erro è anche preside della facoltà di Scienze politiche è stata predatore
A questo tema soprattutto per quanto riguarda gli aspetti scientifici evidentemente la facoltà a numerosi legami anche di carattere scientifico punto com
Ore di economia
All'università di Mostar e permette di una nota personale che ho avuto il piacere di incontrarlo in diversi seminari a Banja Luka saremo sì distingue credo che si sia ormai ritagliato una valenza internazionale per la sua grande capacità saper guardare oltre saper guardare a lungo termine e la sua capacità cooperativa
Migliore di questo termine sapendo anche risolvere situazioni complesse come quelle che l'attuale Bosnia Erzegovina presenza presenta quindi è doveroso ringraziamento doppio per il suo impegno per la sua presenza di oggi nelle sabbie dottor gotiche rappresenta questa neonata struttura che il patto di stabilità
Che come sapete come cacciato in precedenza ha proprio come scopo principale quello di rendere quest'area
Quello che storicamente geograficamente per stare potrebbe essere c'è un crocevia come diciamo oggi fanno espressione indicare un motivo del Papa il secondo polmone d'Europa un crocevia che unisca l'Unione Europea con la zona del del centrale del Caucaso e del Medioriente
Alla mia destra abbiamo l'onorevole Enzo Trantino
Già sottosegretario agli Esteri del Governo Berlusconi che si è occupato in prima persona delle relazioni fra l'Italia e i paesi di prestare e più in generale la dimensione internazionale del nostro Paese e quindi ci può dare una testimonianza personale in merito
Anche se questo momento è assente quello che si avvicina abbiamo dottor Pandeli Pasco il quale dopo est dopo una lunga permanenza come ambasciatore pubblica l'Albania a Roma in momenti posso dirlo perché abbiamo anche spesso avuto modo persone a cinque primi momenti anche molto difficili delle relazioni fra gli Stati ha dimostrato un grande equilibrio anche una grande visione è un termine diffidato opzione in italiano
Bisio nel senso più ampio quindi dobbiamo essere grati ed oggi rappresentanza del centri studi internazionali de dottorale in 'sta roba che stato impossibilitato a partecipare ciò detto visto che l'occasione di questo incontro ci ha offerto dal libro del ministro per l'ICI gli cedo la parola ringraziandolo nuovamente credo a nome di tutta l'organizzazione del convegno grazie
Aria
Colleghi professors quelli senza alcuna
Di certo il Forrest rinvio Parma & Esparza
Skerki ormai quattro anni
Listening italiane così ed altri
Allora speaker
Battuta copie maggiore chi confidando stanti nascendo Don't Need
Giusto
Telefonici hanno mandato il vecchio testo disattesa nel petto del cimeli posso pure fornito presenta
Ma il mio book and his vanno color fucsia
Ai Piani d'Erna mio figlio che vuole dei gappisti Ringo occhietti Satisfaction
è noto che adesso alto asserì sintetizzo senti people Oro poppa questo otto auto a otto Maccanti Ambleto studenti iscritti folta Amulio Franzen lì ma il tema del ma il dottor Mattera and Adriana and My Lai anche sa e mai no anche io vedesse quando colpire l'ingorgo direttiva influenti umano fate sesso hai avuto ghiotto Duretto Rodine collettivo Polonia destini professor provarsi a Monaco e di alcun tipo ma che mai Cantelmi si apre scenari scuola avrà magari piuttosto che non sto molto diligente inquieti Pirlo famose e ne parlo ci causa fu preparate qua per fare poco d'arresto mani ad occupare opportunismo
S'infranse ed emessi tetto mai boccheggiano in grave in fondo pasta diversi venue richiede in manette extra immenso Analyse scende fanno Tonellotto Balcani sessant'n x antonimo al corretti dei Balcani sessant'quanto al sodo CONSAP o filo per il fashion Enza
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Dovrebbe essere ed è sempre lì sempre ai fini sin Frei
Do fruirsi vuoi mai cantori endocrine suoni impressa oltre a quanto enoteche sosta in mente
Time Again detti venerdì al dodici otto astensioni danno più o con i sussidi il sottile stoppate puro intendo o ecco il Bellini interessanti storie disperso travolta verso è San Carlo sindromi riletti Tobacco aumentare into the in specifico anche Manas politico Max il getto Donau Dessì per nostra rotta mentre sui Balcani sesso battuta ANPO cineclub forato mattone porvi esce Baroffio qualche Caprice ITIS negativo anche no voglio fare turismo turco depositi nuove nozze prodotti futures disposto a Paolo Conte
Di altro il Toti fuori i Balcani sei sono finiti Bach bottiglie contento Desportes può maschi virtù di modo avverrà dopo segue Pasca che sono o sono vive Campora mais patate petto alpaca stereo attaccarmi Samp Rubens en France
Ho visto il debutto in I sette notti misti Dream o di una équipe di uno i crudi People vacanze ridotte di coprirsi a bordo voti da un gol subito forse ora economico Raisi scandita oltre ai gestori sabaude però lei sono più Morais andai e di Astor
Esibire il richiesto Paolo De che invece è protetti le spese vestisse Ospol Nations
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Valadier poc'ventitré marzo grazie tante
Ministro per l'ICI
Le sue separò ci hanno introdotto in uno scenario che ha risvolti istituzionali e culturali ne cercheremo attraverso i nostri ospiti di dare una lettura queste due dimensioni del del problema virgolette fuga dalla storia
La fuga dalla storia che speriamo abbia come meta finale l'adesione di questi Paesi all'europea e la visione di questa visione europea può avvenire con un doppio moto da un lato uno interno
Che passa attraverso una ma stagione elettorale straordinariamente interessante che iniziata a settembre in Macedonia questa perizia in Albania
E negli Oslavia domenica ci saranno in Kosovo come è noto e ben presto ci saranno anche in Bosnia Erzegovina l'undici novembre se non erro
E così più avanti ci saranno anche in in Croazia e così via c'è stato in Slovenia una stagione di straordinario interesse
Perché questa Regione possa dare un segnale concreto dall'altra parte un segnale di venire dai Paesi che maggiormente hanno interesse che queste che questa Regione si integri
E in questo senso mi permetto di richiamare in causa notevole Trantino al quale a rivestito ruolo istituzionale del zona estremamente attenta queste dinamiche internazionali su quanto il nostro Paese può fare affinché questa integrazione sia reale dal punto di vista istituzionale e lo chiedo all'onorevole Trantino nemmeno di Commissione parlamentare ovviamente già ministro ma in termini culturale lo chiedo valore trentino in quanto uomo di grandissima cultura prego
Grazie Federico signore e signori
Devo subito dire che da un monitoraggio molto personale che mi sono permesso di fare quando ho avuto l'onore di essere invitato
A questo dibattito per le illustrazioni più che per la presentazione del libro
Potuto notare che nella mia commissioni di cui oggi ci sono qui autorevolissimi esponenti il presidente senza il capogruppo nostro che onorarla sue città rappresentando la al massimo di livello onorevole Stefano Morselli
E tutti gli altri colleghi siamo stati impegnati per due terzi dei nostri lavori proprio per il tema dei paesi dell'Est
Che significa che una sensibilità che noi non abbiamo dedicato soltanto per una scelta di raffinatezza culturale
Ma perché noi consideriamo la Bosnia Erzegovina de consideriamo la nuova realtà dei Paesi dell'Est l'allungamento dell'Italia in quante per situazioni confinarie
E per tasso di sofferenze che questi pesi portone indotte a quella che è la storia dell'Europa
Non abbiamo dei doveri primari anche se gli altri non hanno capito l'importanza di quello che potrebbe essere oggi un gemellaggio ideale con non tanto con i problemi quanto con le possibili soluzioni
E allora io credo che la politica per l'Europa
O è partecipazione culturale che la Fondazione Agnelli per questo svolto un approfondito dibattito soltanto qualche mese fa o non è ed ecco perché e propizia l'occasione che ci viene offerto non solo del ministro ma dal professor Pelicci il quale per essere professore in visita di Mosca oltre che ministro degli Esteri pochi mezzi può di Mostar oltre che ministro degli esteri di Bosnia Erzegovina
E nelle qualità di coniugare quei due requisiti che con molta generosità voleva trasferirmi
La politica dalla cultura io sono l'apprendista stregone quindi mi trovo in questa condizione a contribuire per la mia modesta parte alla lettura di questa vicenda e soprattutto a utilizzare per la lettura di questo libro che ho letto non come
Ferilli ma ho letto perché ne sono rimasto cammin facendo intrigato e cioè dalla suggestione letteraria che il libro presenze
Ne sono riscontri temi ben quaranta che corrispondono i quaranta capitoli ma di questi quaranta capitoli io ne ho privilegiato per è una specie di stella polare che ogni lettore si prefigge e conclude poi le proprie scelto la propria pensione
E sono in capitoli sei dieci venti e trentatré e in particolare
Quale pace dopo una guerra senza vincitori
è un marchio a fuoco di tutta la vicenda quasi dire morti per nulla perché è una pace senza vincitori
E possibile in quanto è la pace figlia di tutti
E riconosce molti genitori la guerra che resta sempre orfani nel momento in cui è senza vincitori è una terra dove perdendo tutti hanno pagato un prezzo così alto da non potersi permettere un bilancio fallimentare indolore
Quindi la democrazia come modello mondiale di gestione sociale e c'è un passaggio alla pagina cento e sessanta
Che certamente una lezione anche per tutti quelli che oggi si fingono scienziati della politica e dell'economia
Dice il professore come si è capito solo in seguito la comunità internazionale ma anche nella stessa Bosnia ed Erzegovina il settore privato potrebbe essere alla colonna portante di una futura economia auto sostenibile
Per citare un letterato di casa mia Brancati si può dire abbiamo fatto una rivoluzione per tornare indietro
Perché
Nel momento in cui si scopre da pesi collettivi zelanti che affidavano a questo miraggio del collettivismo
Quella che doveva essere il sortilegio la nuova alba si scopre che era soltanto buio profondo e che da questo tunnel per uscirne c'è bisogno di ricorrere ancora una volta agli strumenti dell'anticomunismo perché questa è la scelta privatistica
Ovviamente a scopi sociali ci troviamo nelle condizioni di poter dire sin da ora
Che questi temi utilizzati a quelle della sensazione di una guerra non finita
Che si riunisce alla guerra senza vincitori e infine e tempo di visioni lungimiranti sembra che si squarciano le tenebre nel momento in cui i colleghi le visioni lungimiranti si annuncia una non rassegnazione allo stato delle cose
E allora io credo che la filosofia del trattato può essere così siglato se un titolo si può dare il muro e i muri
Il muro è quello che tutti intendiamo ed è caduto
I muri sono quelli che non solo pardon a cadere ma addirittura se ne dicono altri
Mi sono muri di incomprensione mi sono muri di intolleranza vi sono muri di scetticismo vi sono muri di paura
E questa Europa è circondata da muri intersecata D'Amuri sì che noi ci troviamo nella condizione che l'Italia per il suo ruolo geografico strategico nei confronti di questo problema
Che si trova evidentemente come Paese confinarie io l'intero mondo dell'Est ha bisogno se non di abbattere i muri almeno di sbrecciati per poter intravedere quello che dietro il muro ci sta e per evitare che se ne edifica no altri
E allora l'epilogo che viene rappresentato in questo libro diventa a questo punto fondamentale se sì tracciano due coordinati una che è la seguente
Cito testualmente
La politica è l'arte del possibile e la via verso il possibile porta al dialogo e spesso al compromesso l'esperienza insegna che spesso è più difficile trovare una forma di dialogo con il proprio popolo che con la parte avversa il problema chiave che in queste regioni
Ogni compromesso viene interpretato come un sintomo di debolezza un vero tradimento ecco il punto
Noi siamo di una parte politica che ha sempre detto che il compromesso che a volte diventa il saldo della soluzione
Inter tutte ammesso tranne che per i principi i principi sono le colonne d'Ercole l'attraversamento delle colonne d'Ercole può essere fatto con Zaccaro con tanta tra anticipi scaltra cosa lì c'è il compromesso
Ma nel momento in cui il compromesso viene visto sempre con grande sospetto perché il compromesso offre una duplice lettura visto dall'alto il viso dall'altro i cedimento e forza e ammiccamento è amore di intesa queste cose hanno bisogno di fare i conti con il sistema che il libro in pianta soprattutto quando affronta un argomento decisivo per la nostra lettura e bisogna comprendere che il progetto internazionale che si sta applicando in Bosnia ed Erzegovina in tutta la regione non porta stabilità e benessere economiche sui beat anche nella misura desiderata
La guerra è cessata ma non si è ancora raggiunto una facile sta una pace stabile e duratura poi che per una vera pace non basta a deporre le armi me necessario instaurare rapporti sociali ed economici armonici
Perciò per tutto quello che si è tentata e fatto fino ad oggi ma che ancora non si avvicina nemmeno a livello raggiunto dei Paesi europei più sviluppati bisogna proseguire in questo processo e lottare
Per evitare nuove crisi e nuove guerre proprio in questo consiste il vero e più duraturo successo che possa essere raggiunto
Il che vuol dire che in questa guerra non è la più non è più la guerra delle armi
Questa è diventata la guerra delle coscienze della lacerazioni di ferite che non riescono a rimarginarsi
E sappiamo che ci sono molti che hanno interesse a che questi periti re queste ferite restano aperte in quanto quello che viene detto nel libro del professore ci trova culturalmente allineati oltre che politicamente
Noi consideriamo un errore ma questa e non è un atteggiamento da di cattedre perché non ho titolo
Ma è una convinzione profonda che Alber di me noi non considera noi consideriamo un errore insiste nel parlare di allargamento dell'Europa io sono per la tesi diversa e la riunificazione dell'Europa non è l'allargamento
L'allargamento comporta un concetto di ammissione in comporta un concetto avvolti di violazioni di confine altrui di dismisura un confine a volte un conflitto anche con quella che è la tecnologia del vulnus vale a dire del ferire aspettativa altrui
La riunificazione e mastice la riunificazione significa un ritorno alla storia ecco il concetto su cui il professore culturalmente gioca per tutto il libro tra fuga e ritorno alla storia
E questo ritorno alla storia
Prova la coincidenza occasionale questa sì
Di parlare qui a Bologna dove nel febbraio scorso il Presidente Ciampi tenne un discorso di grandissimo livello
Che sembra un paragrafo per certi aspetti un capitolo peraltro un insieme di capitoli peraltro ancora nel momento in cui lo stesso presidente comincia citando Polo Hazard che trenta nel mille
Novecento e trenta e quindi nel trentacinque esattamente per essere più precisi
Dichiarava che la Europa è un pensiero che non si accontenta mai senza risparmio di se stessa persegue costantemente due mete Luna protesa verso la felicità l'altro verso la verità
è un concetto che sembra puramente romantico ma così non è se si considera anche l'epoca in cui questo concetto viene lanciato il proprio il termine
Felicità è verità sono due concetti modernissimi perché oggi la ricerca non è più del benessere ma il benessere alla porta per la felicità possibili si intende
E allora se così è la felicità può conquistarsi con la verità
Perché senza verità diventa benessere senza sviluppo
E benessere senza sviluppo diventa a questo punto una crescita formale un gigantismo a volte un'impresa che può essere faraonica ma di carta nei momenti in cui invece non si approfondisce su questo tema quello che invece
L'analisi delle visceri di questa crescita ed ecco allora che la felicità diventa completa nella storia e nella politica Sessa ha come alimento e come sostanza la verità
E allora vi sono ancora da valutare due fisionomie una fisionomia giuridica e non voglio togliere certamente argomenti atti con più prestigio di nell'affronterà intendo parlare della professoressa invitata come relatrice
Ma quando io leggo di una soggettività costituzionale europea al centro della nostra visione del futuro
Andiamo oltre alla cosiddetta costituzionalizzazione perché la costituzionalizzazione lasciava fuori dal tema un argomento che quella della soggettività vale a dire il concetto che oggi si agita quando si vuole avere un alibi o quando si vuole enfatizzare una verità dalla cosiddetta sovranità nazionale
La sovranità nazionale conviene nel momento in cui non vogliamo che altri metta mano alle cose di casa nostra e vogliamo a questo punto creare palafitte reticolati si parla di sovranità nazionale
A volte una verità altre volte un pretesto quando invece ne parliamo di costituzionalizzare si vuole oggettivizzare questo confine per diventare avvolto un confine più largo ma tensione
Noi abbiamo un principio che può risolvere i giuridicamente tutte ed è quella della soggettività costituzionale per soggettività costituzionali intendersi recuperare la costituzionalizzazione da un lato e inserire la soggettività dall'altro per parlare di quello scopo di civiltà super nazionale che da un lato contempla giuridicamente contempla il principio della sovranità
E dall'altro lo supera nei momenti in cui si proietta in una fascia infinitamente più larga
E allora se questo è e se arriviamo a considerare
Che è il tema poi della difesa diventa un tema di difesa per la pace perché la capacità di difesa nei confronti di terzi ma in primo luogo la capacità di realizzare la convivenza pacifica tra i popoli europei i due temi coincidono
E allora noi abbiamo raggiunto un primo approccio col tema
Ed è non è certamente un annuncio di tempi lunghi perché mi sono contingentato gli stessi quando li si ritorna di nuovo al tema fondamentale vedete ci sono due modi di parlare di pace
Parlare di pace facile generico parlare di pace ne parlano tutti anche soprattutto quelli che preparano la guerra ma parlare di pace nel caso di specie e cosa diversa
Qui la pace viene vista con una visione moderna vale a dire la costruzione della difesa che serva a tutelare la pace
Perché è una pace senza armi una pace senza difesa in un'Europa senza politica estera perché queste uno Europa senza politica estera se c'è anche questo sistema di De fieramente interno diventa veramente alla terra di nessuno
Dove è finito il problema delle truppe che avanzano ce n'è un altro molto più significativo quello delle crisi che crescono e le crisi che crescono sono quelle che tolgono credibilità agli istituti fondamentali
E la Filosofia dell'ormeggio che si completa con l'ancoraggio perché l'ormeggio è un'attività che può significare una limitatezza nel tempo e quindi quando io intendo riferirmi all'ormeggio l'ormeggio può essere anche l'attracco per la tempesta l'ancoraggio è cosa diversa l'ancoraggio significava stabilizzazione dei rapporti noi siamo abituati soprattutto in Italia questa politiche da larghi sorrisi noi sorridiamo alla Palestina esso richiama d'Israele senza una scelta di politica estera
Noi abbiamo un ministro degli esteri che in questo momento dichiara una guerra personale attraverso la delegazione nostra incolpevole s'intende sia la Germania sia al Giappone
Noi siamo nelle condizioni che lo stesso ministro candida due persone per contendersi il posto di commissario della pace svuotando non la possibilità di arrivare e dimenticando che mai noia avremmo potuto avere una sola chance
Con un'Olanda e dai cinquanta milioni di dollari con una non regge che nega sessanta e canoni tale che ne versa appena sette
E se lo usciamo sconfitti come massimi conferitori dall'altra prova che si avuto per il Consiglio di sicurezza immaginarsi come con due candidati
A decretare la gara noi possiamo avere un minimo di rappresentatività
Per tornare di nuovo al tema funzionale che quello che occupi a tenaglia la crisi della nostra politica estera
Dove le rappresentanti ci sono ma la representative vita sono sempre più difficili
E noi non possiamo nasconderci dietro l'opera dei nostri diplomatici dei nostri ambasciatori dei nostri capi delegazioni i quali avvolta inventano anche l'inesistente pur di presentare un'Italia forte e rispettata
Ma sul piano della credibilità bisogna fare i conti poi con le realtà cogenti
E la realtà cogenti voglio perché molti problemi elusi inevasi non possono essere recuperati alla vigilia di un voto alle Nazioni Unite
Perché i trascurati sono quelli che si vendicano e deboli sono soggette ad avere molti sorrisi da molti padroni e molte corteggiamenti hanno dato frutti diversi dalle cosiddette facili acquisizione di un sito e allora se questo è andiamo a tornare al tema quale le funzione che il libro vuole dare a questi Paesi all'Europa in genere la funzione quella di federatore Esterno
Per federatore esterno intendersi questo moltiplicatore di energie che tenendo conto delle sovranità nazionali non certamente le considera comuni intralcio ma come un moltiplicatore che può dare risultati e per avviarmi alla conclusione io credo che questa Europa incompiuta bisogna finalmente di un completamento
Noi europei non comunisti costituiamo il comitato permanente dei debitori nei confronti dei Paesi molto sofferto per la libertà
Noi la libertà
Nel momento in cui gli altri
Erano circondati dalle catene l'avevamo e la consideravamo comico Pieri di Platone un eccesso sino ad arrivare con queste eccesso a tutte le esemplificazione dei valori a tutti gli annullamenti degli stessi
Voi siete invece parlo agli amici e rappresentanti dei paesi dell'Est parlo all'autore del libro parlo a quelli che hanno la stessa etnia o intimi vicine
Voi siete in questo momento i titolari di un obbligo di risarcimento che deve venire proprio la pelle che queste sofferenze non abbiamo avuto che oggi mi chiamano per poter essere nell'Europa lei tempi cadenzati possibili sicuri protagonisti
Il comunismo se n'è andato dopo le giornate patriottiche di alcuni Paesi da Praga a Budapest ed ho da Budapest a Praga e qualche altro episodio lontano
Se n'è andato in modo indolore non è stato uno sfratto attenzione è stato un trasloco
Perché qui i partiti comunisti sono andati in letargo come succede a volte nella malavita e parlando di comunismo non certamente lontano il termine con la mala vita perché ma la vita collettiva nel momento in cui sono andati il letargo dicevo ciò è avvenuto perché l'emergenza all'assedio ha fatto sì che le logiche dalla nella vita voglio perché quando c'è troppa polizia in giro non ci sono iniziative malavitose
Nel momento in cui c'era l'occhio dell'Europa che li bollava e li condannava loro sono andati in apparente sonno ma tensione ecco il punto
E stata per loro una rimozione collettiva perché c'è stata in questa l'adesione anche degli incolpevoli vale a dire è stato un'occasione di autoassoluzione in quanto tutti quelli che hanno subito il comunismo si sono trovati nelle condizioni di poter dire l'abbiamo subito e nello stesso tempo non ne parliamo più così quelli che l'hanno subito veramente in questa avuto soluzioni si sono unite al coro di quelli che sono stati i carnefici che confondendosi con le vittime
Hanno a questo punto giustificato tutto qua la cosiddetta sindrome di Stoccolma
Bene io credo avviando ma la conclusione
Che l'Europa che appende può contare su un centrodestra orgogliosamente patriottico
Tutte le volte in cui c'è stato bisogno di noi e non faccio l'elenco perché ripetere cose note il centrodestra ha risposto sempre presente senza contrattazioni vero presidente Selva senza che ci siano stati inteso sotterfugi
Ma come si conviene alla cultura del centrodestra alla cultura patriottica del centrodestra e se io volessi per questo momento indicare un padre dell'Europa come l'intendiamo Roy
Io credo che il nostro padre romano
E si chiama Menenio Agrippa col suo apologo nessuna parte del corpo può essere dolente se non ne risente tutto l'intera costruzione anatomica del corpo stesso
Uscendo dall'anatomia per andare alla geopolitica noi diciamo che ogni momento di violazione della libertà in un Paese d'Europa ogni momento di privazione di un diritto in un Paese d'Europa
Nel risente l'intera costruzione e quest'albero Papiniano da cui staccando un ramo ne risente il tronco credo che possa essere per noi un vaticinio di sicura disponibilità nella solidarietà grazie
Grazie tante onorevole Trantino non sempre ci ha dato una credo una pennellata esaustiva di quelle che sono e tematiche sul tavolo che il il libro affronta ma che l'Area presenta più in generale e questa complessità spesso è stata un resa e ancor più difficile soluzione data elementi come detto in precedenza culturali che hanno in qualche misura spinto le popolazioni locali ad un per usare un'espressione di una lista d'un narcisismo delle minime differenze
Un'area in cui l'attraversamento di eserciti flusso di popolazione ha creato delle discontinuità delle isole etniche bene si è voluto rileggere la storia in termini deterministici per poter legittimare delle liti in queste
Micro identità microcomunità e questa rilettura deterministica creato conflittualità diffusa
Uscire dalla storia è proprio questa sfida ha fatto cenno alla Lidia dell'Europa come federatore esterno mi sembra un'ottima espressione cioè a dire non bisogna annullare evidenzia presenti anzi lo spirito di appartenenza di entità è fondamentale
Ma bisogna creare un federatore un un senso greco usa l'espressione consenso i tuoi Altis lealtà concentriche cioè essere qualcosa essere qualcuno per un'identità va be'lo informa concentrica fino
Ad abbracciare un'idea di di unione più ampia
Come accennato un ruolo importante lo svolge la rilettura della storia superando questa questa idea antagonistica e quindi un ruolo profondamente culturale che soprattutto le università possono portare avanti
In questo senso nel mentre chiamare in causa alla professoressa Gherardi e che ci può dare una pennellata su quelle che sono le iniziative di carattere culturale e come in particolar modo la fuga dalla storia povera anche dei risvolti culturali grazie
Grazie io devo dire di sentirmi qua profondamente e felicemente dimezzata nel senso che da un lato io sono Roversi Monaco nel senso che rappresento il magnifico rettore dell'Università di Bologna
Dall'altro lato e il magnifico rettore mi ha chiesto di rappresentarlo in questa sua funzione istituzionale
E quindi nel ruolo importante che l'università e in particolare l'Università di Bologna a nella dimensione che oggetto oggi tutti di confronto
Ricordo che l'Università di Bologna fin dalle origine della delle problematiche esplosa nel area balcanica è stata sempre e costantemente in prima linea
Cercando per quanto possibile di di di aprire canali privilegiati di dialogo sia con gli studenti che con i docenti
Ricordo il centro Europe ante Burton sfondato così dall'università e dal Comune di Bologna tra gli altri oltre che da privati
Ricordo anche il master per i diritti umani che presso il dipartimento di politica istituzioni e storia che io stessa dirigo
Quando il professor Roversi Monaco mi ha parlato dell'occasione e mi ha detto che la dovrei dovuta a rappresentare naturalmente io ho preso direttamente in mano il volume
E naturalmente non posso che ride vale come non solo come studioso ma come cittadino in generale l'importanza così come dire grazie profondamente come persona che che si occupa della cultura
Al commissariata segretariato europee poi le pubblicazioni scientifiche
Che ha reso possibile anche per noi
Che non conosciamo la lingua in del ministro avere vere la possibilità di confrontarci con questa sua opera che io ritengo molto importante allora qui ecco la mia seconda dimensione quello di studioso di politica di docente di Storia del pensiero politico presto col presso questa temevo
Sono contenta della della intervento che mi precede perché nel feriti
Quando prese in mano ecco mano questo volume anche i anch'io la prima cosa che ho pensato e ho finalmente la prassi politica attiva
E la riflessione sulla politica due dimensioni che sono molto spesso Ganci sganciate nel panorama politico contemporaneo non solo italiano ma anche internazionale allora visto che siamo a Bologna
Permettetemi una un peccato di di di patriottismo locale
Come io sono studioso del pensiero politico liberale italiano e in particolare di Marco Minghetti
Bene Marco Minghetti statista uomo politico due volte ministro primo due volte primo ministro scrive una grandissima opera importantissima oggetto di dibattito in tutta la cultura europea di fine Ottocento dal titolo i partiti politici e la ingerenza loro nella giustizia e nell'amministrazione
Vittorio Emanuele Orlando allora giovanissimo al destinato a diventare a sua volta un grandissimo uomo politico Primo Ministro
Oltre che grandissimo giurista recessi settimo molto aspro in fretta questa opera e dice
Minghetti rappresenta un uomo politico che c'è molto poco da noi c'è anche poco all'estero c'è però in parte in Inghilterra e città glam Stone l'esempio del grande Blackstone non a caso amico dello stesso non e dice Orlando
Quindi è ti dimostra come si debba assolutamente evitare queste scissione che dice Orlando è assolutamente perniciosa pericolosa fra strategia politica e riflessione sulla politica perché quali sono i due rischi opposti quali sono secondo Orlandi due rischi opposti quelli del meno empirismo per l'uomo politico che non affonda le sua la sua strategia concreta in una conoscenza della politica e delle scienze politico sociale dice Orlando
E invece per contro direttamente speculare rispetto a questo l'astrattismo dottrinario colui che si rinchiude nella sua biblioteca e sta a pensare come sarebbe bello in quale dimensione ideale tipica potrebbe essere bella la politica
Bene questa cosa che Orlando diceva di Minghetti Amerini va in mente leggendo il libro del ministro
Perché il libro del ministro è stimolante proprio in questa dimensione io penso che lo farò leggere ai miei studenti di Storia del pensiero politico perché ne riceveranno sicuramente una profonda lesione
Quando io l'ho preso in mano devo dire che come prima cosa ho pensato oddio io non sono un esperto specifico dell'area balcanica come faccio
E invece no perché proprio questa almeno la mia chiave di lettura quello mi sembra possa essere una possibile chiave di lettura
è che e che mi ha sporto favorevolmente stupito nel ministro sia nella sua veste di uomo politico che nella sua veste di studioso di politica
Tipo di agganciare di riflette sulla problematica contingente del suo Paese ma poi di agganciarla ma problematica più generale che è la problematica della politica contemporanea
Non è un caso che egli stesso nella sua breve relazione oggi l'abbia fatto
Grida abbia fatto riferimento a concetti fondamentali del dibattito non solo del suo Paese ma internazionale balcanizzazione de balcanizzazione Europa
Vorrei soltanto a dare lettura dei titoli di alcuni dei suoi dei paragrafi del suo volume per dare immediatamente un'idea di questo riferimento costante a problematiche generali della repressione politica contemporanea
Per esempio il rapporto tra nazionale e sovranazionale come sfida per il ventunesimo secolo la democrazia come modello mondiale di gestione sociale
Come rendere più efficace l'azione dell'ONU nella costruzione della pace mondiale
Giustizia universale per tutti il ruolo crescente delle organizzazioni non governative nella politica mondiale il ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali nelle situazioni post conflittuale
Sfide e possibilità di rapporti particolare con l'Unione europea è tempo di visioni lungimiranti progetto regionale per la soluzione della crisi nel continente europeo
D'altra parte mi piace ricordare come egli stesso costantemente richiami appunto grande grandi tematico oggi molto dibattuti a livelli altissimi
Prendendo le proprie immediatamente operativi per esempio richiamo alla tesi di Huntington sullo scontro di civiltà che ricorre nel corso del suo del suo volume ecco quindi che a partire da un'esperienza politica precisa
Dall'analisi di una situazione interna e internazionale precisa
Il ministro prima dice allarga le sue considerazioni a problematiche generali della politica
Che è del che debbono essere della politica e interna e internazionale di tutti i Paesi dell'età contemporanea
Bene questo essere fonte grande fonte di stimolo sia per la politica attiva che per la riflessione su un politico pensa che penso che sia una lezione fondamentale da attrarre nell'una e nell'altra dimensione
Ringrazio professoressa la ringrazio anche posso confessarlo in quanto partecipare ad alcuni programmi sviluppando poc'anzi e quindi o verificato con mano il l'impegno che l'Università di Bologna prima fra diversi atenei apposta in questo campo quindi è doveroso da parte nostra quindi accento particolare anche giunto alla luce della recente pubblicazione oggi in oggetto
Fatto menzione professoressa della possibilità di di integrazione del resto il capitolo conclusivo di questo volume fuga verso l'avvenire un'accelerazione verso l'avvenire la data come detti in anticipo il patto di stabilità
Nelle relazioni internazionali
Affascinanti anche le modalità andare nella città più ferita dell'Area
Ai massimi livelli con presidenti premier leaders organizzazioni internazionali a sanare una ferita e aprire un nuovo capitolo
Per quanto riguarda appunto le operazioni il patto di stabilità va anche detto che all'ottimismo iniziale seguito un ancor maggiore ottimismo nei fatti mi ricordo che la prima Regione fanno incomprensibili di marzo ha avuto più stanziamenti di quanti ve ne furono richiesti quindi vuol dire che un interesse concreto cioè e quindi ne cede la parola dottor Sandro Gozi che coordina il patto di stabilità che ringrazio di cuore per la presenza faccio solo una brevissima nota
Al termine di questa nostra chiacchierata posso dire con cui questa presentazione di questo nostro incontro nella sala di fronte avremo un momento direi molto alto tanto distanti istituzionale Pica rimasti operatori italiani in loco che ci spiegheranno il sauté di appunto di San delle imprese citare un nome farebbe torto agli altri ma avete già visto dal programma cosa ci attende e può che ci attendono letteralmente tesa tendono a scritte nella nostra conferenza credo che sia di interesse comune poi avvicinarci ed ascoltare quanto seguirà questo intervento dottor Goggi intervento del dottor Vasco grazie
Grazie nate buonasera io venduto vorrei ringraziare l'Osservatorio parlamentare il sex per quest'invito invito che
Mi dà nata la possibilità di conoscere meglio e il Pieris autore letterario avevo avuto la fortuna in due anni di rapporti con la potrebbe corvina dicono CPP Rispoli Tyco
Avevo già avuto un'ottima impressione e quest'impressione confortata alla lettura del secondo libro
Del ministro il primo tra l'altro era un ottimo libro la pace imperfetta
Dalla quasi perfetta la fuga dalla storia
Tutto attorno alla potente Collina in una prospettiva europea perché perché come dice giustamente il ministro la lampo dei corvina è una cartina tornasole di un nuovo ordinamento nell'economia nella politica della sicurezza della Società internazionale
Ed è la Bosnia laboratorio distrazioni postbelliche postbelliche non territoriali
Cosa si cosa intendo per non territoriali intendo per soluzioni che non possono essere trovate in Bosnia Erzegovina come in Palestina applicando rigidamente il principio classico della territorialità
Occorre trovare nuove soluzioni corre nota per trovare soluzioni all'interno degli Stati che si trovi in questi crisi e occorre offrire delle nuove soluzioni all'e sterno l'Europa come come fattore come federatore
A dimostrazione che le istruzioni territoriali nella in una parte del dell'Europa che stiamo come vice presidente Trantino ha giustamente sottolineato non allargando mariti unificando occorre fare un passo indietro occorre arriva a fare un passo indietro nel mille novecentottantanove quando col crollo del muro di Berlino si pensa che in tutto il ex nell'ex tanto dall'ex parte comunista e socialista si possono alternare gli Stati nazione gratta
L'esperienza della Jugoslavia come l'esperienza di altri Paesi di questa pare dell'Europa
Ci devono ci ha dimostrato che purtroppo uno così non è stato non abbia avuto un'affermazione dell'Europa dei popoli purtroppo la guerra dei costi lava dimostra che vi è stata una equitazione una tribali dazioni perché perché appunto ancora una volta l'applicazione rigida del principe territoriali che voleva applicata nei Balcani e cioè la coincidenza tra il territorio l'etnia e addirittura la Regione non poteva portare a delle situazioni durature anti poteva portare sulla dei conflitti
Allora come uscire da quest'impasse come uscire dalla tribali dal primo dei Balcani
La risposta che mi sembra di intuire nel testo del ministro del professor P. ediz è duplice
L'autonomia locale la coste la costruzione sovrannazionale vi è un passaggio che mi ha colpito in maniera particolare del libro in cui Piris dice
Appena lo Stato nazionale deve gran parte della sua sovranità ad una struttura sovranazionale limitante etniche e culturali che hanno già ottenuto un concerto di Vello di autonomia regionale
Non ho più bisogno della in tre intromissione dello Stato ma non hanno nemmeno più azioni di volere distruggere lo Stato
Ecco la ragione della prospettiva europea chiudiamo i Balcani e colazione del processo di stabilizzazione tassazioni
E la riunificazione del continente può d'acqua poco si può fare in Paesi come la potete corvina nel sud-est europeo solo attraverso una prospettiva di integrazione europea
Perché in realtà europea che potrà essere più o meno rapida certo dipenderà dalla volontà
Di a lanciarsi in questo processo di avvicinamento da parte dei leader locali ma certamente Piris dovrebbe essere fosse preso come modello in una potente bovina che ancora è bloccata dal tribalismo ancora bloccata dalla e qui citazioni
Allora cosa qual è il discorso che pienissimi sembra fare in in vari capitoli del libro la integrazione europea come fattore di integrazione della potente corvina
L'integrazione europea e la cooperazione regionale che il furto del Patto di stabilità che è il fulcro del processo di stabilità transazione per fare cosa per finirla con lo disse a balcanica quella che Lord Owen
Definiva disse balcanica e a cui ieri ci si riferisce il il ministro ci dice
Come possiamo uscire dall'Odissea balcanica è possibile uscire dall'edizione balcanica di amare i compromessi di Dayton potranno permetterci di superare superare di uscire dal regista balcanica lo si può fare attraverso una una prospettiva europea
Prodi europea che vorrà solo può permettere alla base predomina di sopravvivere
Potete Collina è una costruzione
Artificiale il ministro mi sembrano mostri molto bene è una confederazione con all'interno una federazione croato musulmana
A sua volta estremamente decentrata attraverso dei Cantoni che addirittura hanno potere impositivo da una parte e dall'altra una repubblica fare scatti e vorrei sottolineare che non sta dice mai Repubblica Srpska
Voi non troverete mai Sir probabili offre Repubblica serba nei consessi diplomatici internazionali Repubblica fare Carimate e come tali mi sembra la cosa la la maniera più palese di esprimere tutte le ambiguità che sono dietro dentro quindi una costruzione artificiale costruzione artificiale che posso propri vere attraverso la prospettiva europea andando al di là delle strutture territoriali ma anche ma anche costruendo
Una una una una democrazia multietnica attorno alle istituzioni centrali e anche in questo senso
In misto Piris impegnato perché perché è necessario e quindi per il Palazzo a principi di politica internazionale perché è necessario e costruire una posa democratica attuale le istituzioni comuni
Perché a mio avviso se non possiamo discutere a mio avviso il diritto all'autodeterminazione applicato che è stato applicato dall'ottantanove nell'Europa dell'Est dei Balcani ha portato spesso alla tribali azioni e di una in una società che garantisce una democrazia multietnica in una setta in cui un pluralismo un politico multietnico sta affermando non vi è ragione di applicare un diritto alla terminazione che porterebbe a progressiva una procura progressivo ulteriore disintegrazione di quel poco di integrato che ancora azioni
Badate bene
è importante sapere essere chiari su questo principio perché adesso Congo con Kostunica a Belgrado e abbiamo due altre questioni che per dovremmo sollevare e che ruotano attorno a questi principi sono la questione kosovara la questione montenegrina
Io non vorrei che la soluzione della questione serba che aiuterà certamente l'integrazione della Bosnia in una prospettiva europea poi dovesse aprire altre due questioni altrettanto altrettanto difficili
Quindi detto ma passi in perfetta come dicevo nel primo libro professor ieri sulla pace
Che se qualcuno a qualcuno e e cito ancora
Il l'Autore se qualcuno nel novanta a qualcuno dei negoziatori del novantacinque di Dayton fosse stato chiesto credete che questa base durerà tutti avrebbero detto no questa pazza e non durerà
Se continua l'autore nel Duemila chiedete ai leader di potete corvina se qualcosa di più poteva essere fatto da Dayton la risposta è sì qualcosa di più poteva essere fatto da Dayton
E allora quali sono quali sono le grandi linee che l'autore l'autore si mostra il pluralismo politico certamente un'azione Lori partitica che rompano i blocchi etnici e favorisca la creazione di movimenti politici multietnici e con una chiara un chiaro impegno una chiara prospettiva europea
In secondo luogo l'avvicinamento all'Europa l'Europa larga che non è solo quella dell'Unione europea su cui tra su cui tra momento mi soffermo ma anche quella del Consiglio d'Europa
La Bosnia giustamente Piris dice è un buco nero dei Balcani perché è un buco nero dei Balcani perché l'unico paese in quell'area che non è ancora membro del Consiglio d'Europa
Attraverso il decentramento perché il decentramento in una situazione come quella di poterti Lovino
Perché gli enti locali in quella in quello stato sono forse l'unico elemento di continuità istituzionale indiziario di conflitto quindi diritti bisogna ripartire bisogna ripartire per ricostruire una posa in democratica
Bisogna ripartire per assicurare dei ricordi rettori dei rifugiati sostenibili attraverso un'azione di stimolo di rivitalizzazione a livello economico e sociale locali
E allora è ancora ancora cosa può fare la postina predomina per la sicurezza il il ministro indica la via della sicurezza paneuropea e infine certamente la la l'avvicinamento progressivo della potente corvina all'Europa prima prima di di di questa di questo intervento nel copie poche battute gorgo potuto scambiare con con il ministro Piri simili si va be'esami di Zagabria
è veramente uno spartiacque essa mi ripaga prima dell'Unione Europea del Sud-Est e dei paesi cosiddetti Balcani occidentali
Che si essere vera il prossimo e ventiquattro novembre perché perché finalmente posso dire finalmente la mia istituzione l'ordinazione quale lavoro ha capito che solo attraverso un'apertura Sora tra attraverso una mano tesa ai Balcani senta imporre prima una serie lunghissima di condizioni si può si può favorire la integrazione di tutta la regione
E integrate aiuta la Regione che passa ovviamente attraverso un processo di cooperazione regionale
Il la la integrazione dei Balcani l'avvicinamento dei Balcani ed Europa dipende Salvatore Balcani stessi l'obiettivo è di responsabilizzare i leader locali il processo di cooperazione regionale dell'insegnamento all'euro
OPA che ha dato vita al patto di stabilità è un processo fondato sulla ownership sull'appartenenza di quel processo ai leader locali
Cosa si può come si può concludere l'accordo di associazione e stabilizzazione che la cosa piccolina ancora purtroppo non ha potuto concludere ma che io mi auguro potrà aprire il negoziato presto come ha ricordato il mio entro certamente è un elemento fondamentale davanzale per fare tre cose qui concludo per europeizzare Dayton per dei Balcani ettari Sud-Est europeo
E per sviluppare la cosa ebbe corvina come già l'invenzione no che spero non come joint attenzione
Tra ciò invece di chi comune di chi dei locali e della comunità internazionale qual è il ruolo dell'ogni ogni il ruolo dell'unione e ruolo di autorità morale politica Esterna fattore federativo che solo può garantire una integrazioni dell'aria di lungo periodo grazie
La ringrazio così ha concluso con una nota di speranza di questo vertice di Zagabria che effettivamente nasce sotto auspici consistente auspici concreti son comunque questi ospiti che hanno spinto anche nuovi dell'Osservatore parla tare ad organizzare questa questa conferenza vedrà negli atti che mettiamo in luce un aspetto poco percepito per dare un'immagine Otranto e più adesso di Sarajevo perché noi abbiamo questa idea di rappresentare l'Italia molto verticale mi pare molto diacono limitare protesa anche geograficamente verso Rizzo dessero prego un ponte naturale per l'Europa continentale quindi credo che risponda ad una esigenza che sentiamo
Come forza politica impegnata appunto in quest'aria di suscitare questo dibattito e soprattutto di alimentare le speranze la ringrazio in questo senso che ci ha dato motivo per la nostra speranza
Soprattutto nel breve periodo
Credo che nell'aviazione conclusione nel dare la parola a dottor Pascoe il quale ci presenterà una un ottica albanese credo che possiamo da un certo punto di vista cercare di trarre delle delle conclusioni sicuramente l'Albania in questo momento è al centro degli interessi italiani sicuramente abbiamo assistiamo ad allora il crearsi di un muro contro muro in questa in questo stato che ha vissuto un'implosione di recente quindi le note di speranza che sembrano venire in questo momento dalla Regione danubiano balcanica sembrano arenarsi a Tirana
Ci tenevamo ad avere la voce di Pandeli Pasco e lo ringrazio nuovamente per la presenza speriamo decide con una nota positiva anche dall'autopresentazione grazie
Ringrazio forse vicino al microfono
Ringrazio organizzatore del terzo lotto Salvatore Pagano entrare questa
Riunione per questa sessione ringrazio anche il ministro quel pezzo
Anche
Bianchi presenti
Ringrazio per questo spunto che viene dalla Bosnia per analizzare da De balcanizzazione dei Balcani
A coloro che vogliono c'è
Carità parola de balcanizzazione nei dizionari prima di trenta io non ho potuto trovare questa parola così che è una
A noi la nuova da storia un po'vecchia arma
è venuto nei dizionari un po'dopo gli anni trenta e quaranta
Nei dizionari con balcanizzazione si dice la Cannizzaro e ridurre un paese in un continuo disordine politico ritenuto tipico degli Stati balcanici la stessa cosa dice più o meno anche verso inglese
è un
Processo dove i territori si separano ma questa del balcanizzazione che io vedo qui questo non è che va madre perché moltissimi Stati nuovi creati vivono medio di credo che erano prima credo che si deve rivedere ora anche il termine balcanizzato
Balcanizzazione credo che dopo di esperienza Diego stadio si deve vedere un po'cosa cosa accade Corneille nei Balcani
Anche Bosnia Erzegovina ripreso bene per non parlare di Croazia dieta della Slovenia e anche in Macedonia hanno ripreso bene legate all'economia
Prendendo spuntano anche spunto di quello che ha discusso nella mattinata l'ambasciatore
Se il signor Romano io potrei vorrei vorrei presentare degli anta mia opinione che quello che ambasciatore ha detto i paesi del Terzo dove ingenerate sono in il governo governo politicamente diede di dei partiti unici in alcuni Paesi è vero che anche nell'economia sono gli stessi eredi
Vorrei aggiungere che
A questa classe politica che ha il passato un passato di più di cinquant'anni di comunismo e chi governa anche nel modo ideologico perché è tutta una generazione preparato quegli anni a quella già quei politici cade
Sia sia d'onore sia il peso dei trasformazione mi spoglio mutamento della transizione in alcuni Paesi come d'Albania
Ma anche degli altri paesi che sono anche più poveri del Verbania e anche d'opera dei politici
Nella mia non si usa più da parlo da classe politica si usa più club politici
Di quello che ridotto io non parlo in questo momento per i Paesi tetto Pardo piccole di quelli paesi che hanno un Gidp molto basso che vada otto c'è
Todo modalità da trecentocinquanta dollari per capo
Ricordo che nel novantuno dei stanzia dieci metri
Considerando gli sviluppi nella
La Russia da perestrojka fece una previsione negativa sul successo che avrebbe
Gorbaciov nella sua perestrojka che a tutti sembrava che in due anni tutto sarebbe tutto a posto
Per una semplice ragione perché a Gorbaciov e a tutti gli altri Paesi vedo mancava la base necessaria di prevedere del feto dei nuovi di leggi vedranno
Va registrazione che sia approvato l'esempio classico per fare proprietà posso dire di nuovo Verbania dove esistono tre tipi di proprietari e questo mette in difficoltà anche gli investimenti
è vero che
Il il processo di balcanizzazione cita abbiamo entro l'estate cita abbiamo dentro ogni paese questo perfetto viene da quello che si considerava prima
La tregua era fra il potere opposti vari paesi ora ce l'abbiamo in un certo modo né i Paesi intera sezione ed era vittima di contraddizioni politici
A volte aspri con con dei esplosione come quello di Albania e dal stagno dell'economia e il prolungamento della della transizione
Come possiamo c'è una soluzione tutti quanti stiamo discutendo come scappare come trovare un rimedio a balcanizzazione come tornare più presto da normalità io credo che uno dei destro Duzioni sono
Queste tavole rotonde come quella organizzata dal dall'Osservatorio parlamentare dove si possono discutere apertamente tutti tutte le possibili già de difficoltà e come affrontare il dibattito dove stamattina abbiamo assistito
Fanno ambasciatore Romano con professor Martino è un esempio dei dibattiti che mai Carlo nei nostri Paesi perché quindi sono prima di tutto del Vate dette persone che conoscono
Benissimo situazione
E noi abbiamo bisogno di di questi tipi di dibattiti
Il disastro deve essere di applicazione dei progetti del Patto di stabilità un grande patto anche per il nome che ha preso il patto di stabilità anche senza il ma che sarebbe il patto di stabilità dei paesi balcanici non so perché hanno cambiato perché maggior parte sono tutti i Paesi balcanici che
Hanno dei progetti in questo puzzle ma il patto si chiama il patto di stabilità dei paesi del sud Europa anche questo è un passo caricando i Balcani scappando alto ed a termine che è stato sempre di incidenti
Balcanizzazione quello che più difficile nei nostri Paesi e quello di non passare
Dalla dittatura quello che ha detto di nuovo ambasciatore Romano in diamo creatura
Già grande sfida rimane come applicare il Patto di stabilità i primi progetti da maggior parte titolo sono per
Per stabilire l'istituzione di democrazia nei a essi in transizione soprattutto nei paesi che più hanno sofferto le piaghe di quella transizione quelli che hanno sofferto le guerre come da Bossi
Che è stata martirizzata nel come Cossato
Il patto di stabilità per il momento non ha molti progetti economici e credo che questo sarà dalla seconda sfida aumentare il project economici e fare applicare questi Progetti una sfida è quello dei Paesi europei che devono finanziare investire l'altra sfida e degli altri Paesi
De il Sud-Est Europa dei Balcani che devono creare già legislazione necessarie in condizioni necessarie
Sono delle cose che non possono aspettare un'ora ed altro se non vendono i finanziamenti perde l'interesse e tutto il discorso fatto stamattina di asseverare o non accelerare
L'entrata nell'Europa degli altri paesi
Sarà difficile di applicare anche il patto di stabilità se non si apre la strada libera alza associazione Ada inclusione dei altri Paesi dell'Europa dell'Est né da grande famiglia europea se non si fanno tutti due sarebbe molto difficile per realizzare in Prati
Già tutti quelli obiettivi economici e senza un amico non mi economia forte di istituzione istituti democratici si mettono in grande difficoltà grazie
Grazie grazie pannelli credo che ci ha lasciato un segno di ottimismo e di integrazione che mi speriamo per l'Albania sia perché e fattore per l'Area di stabilità fattore importante con le le minoranze Esterne sia perché per l'Italia è un interlocutore privilegiato e quindi guardiamo con con simpatia e con speranza alla possibile integrazione albanese permettetemi di concludere a questo punto con una nota che così netto ma talmente rare volte durante questa questo nostro incontro anche questa presentazione una volta per dare una spiegazione a quanto avvenuto nell'ultimo decennio del Sud-Est europeo motore britannico Mazzi vanno oltre
Usava una bellissima espressione diceva che la cultura in astratto senza un interprete è qualcosa di frivolo divano
Ma al contrario un interprete senza cultura e qualcosa di rozzo di cieco e di pericoloso
Credo che nell'ultimo decennio abbiamo visto molti paladini di culture di tradizioni di nazionalismi ergersi a tali senza avere un retroterra di cultura e quindi
Materialmente rappresentano un fattore di pericolo di di rischio di instabilità e di violazioni di diritti umani credo che una nota di speranza da oggi che abbiamo con la la presentazione del libro e soprattutto la presenza del ministro per le ci sia che abbiamo fin talmente la nuova era in cui gli interpreti saranno interpreti con una cultura la cultura dell'integrazione della cooperazione che abbiamo riscontrato regia di oggi e nei lunghi anni che hanno visto è impegnato il ministro per l'ICI è tempo di una permettetemi iconografia positiva l'iconografia e la rappresentazione di sé la rappresentazione dell'altro questa terra visto troppo spesso una iconografia negativa l'altro rappresentato un fattore di rischio con un fattore di regresso con fattore di instabilità invece differenze arricchiscono le lealtà concentriche creano realtà sovranazionali ricche polarizzante nel senso che di vent'un punto di riferimento c'è questa speranza e con questa speranza credo si possano concludere questa sessione non prima di aver ringraziato gli ospiti professoressa grave del ministro per le cento Gozzi onorevole Trantino il dottor Pascoe aver graziato gli interpreti che hanno così ben eseguito questa sessione nonostante alcuni termini fossero ostici perché parliamo di una materia complessa e ringraziato tu i voi per l'attenzione con cui ci avete seguito e vi diamo appuntamento immediatamente nella sala attigua per la sessione relativa alla presenza italiana dal punto vista economico in quest'area grazie
Allora iniziamo questa sessione della prima giornata di questo convegno internazionale con un tema
Che recita così in Italia adriatica e la nuova frontiera
Tengo a precisare che domani mattina nella sala con la Marini grande che queste adiacente ci sarà la quinta sessione lo dico per il presente sono interessati
E a seguire poche altre sessione del pomeriggio dall'accelerazione
Quindi nuova frontiera ecco nuova frontiera porta subito
A immaginare il contraltare di questa definì nuova frontiera vecchia frontiera
Gli ultimi cinquant'
Vecchia frontiera ci riporta a quanto
Ho l'influenza americana per fortuna fumo inseriti nella NATO nonostante le battaglie parlamentari che condussero di allora iscritta simpatizzanti militanti parlamentari del partito comunista italiano quindi è stato soltanto l'uso di fortuna che l'Italia venne inserita nella cosiddetta Europa occidentale
Mentre l'Europa orientale di mano sono tutte quelle nazioni che soltanto recentemente hanno recuperato la democrazia e la libertà
Quindi oggi possiamo parlare di nuova frontiera come frontiera di libertà una libertà che è stata oggi conquistata anche dagli altri nostri Amici fratelli dell'Europa cosiddetta dell'Est
Quando noi parliamo di nuova frontiera però non dobbiamo parlare secondo me di una frontiera come quella era americana e dei pionieri che andavano abbiamo l'onorevole professor Brunetta caro Brunetta ben arrivato
Sappiamo che l'infrastruttura del Roberto esso non può comunque focosi Berto ecco lo dobbiamo pensare alla nuova frontiera come alla frontiera dell'Ovest dei pionieri che andavano a colonizzare terre inesplorate e selvaggio perché dall'altra parte dell'Adriatico noi abbiamo grandi nazioni con delle democrazie che risalgono a periodi storici antecedenti a quello che ha caratterizzato la democrazia italiana
Parliamo di nazioni che avevano conosciuto la rivoluzione industriale prima dell'Italia
Quindi parliamo di un azione di grande e antica civiltà che noi non possiamo neanche lontanamente ritenere abbiamo l'onorevole Turci
Che è responsabile economico dei DS
Caro Laffranco arriva abbiamo appena cominciato
Ho visto per strada e quindi
E quindi non
Ecco non possiamo certamente
Fare opere di mio colonialismo nei confronti del paese d'Europa dei paesi dell'Europa cosiddetta dell'Est dobbiamo invece creare le condizioni
Perché questi Paesi ripeto di antica civiltà di antica democrazia e di antichi industrializzazione
Possono trovare occasioni di sviluppo a caso
Io direi che la nuova frontiera dell'Adriatico non debba essere considerata una nuova frontiera di espansione economica ebbene si debba essere considerata una nuova frontiera di Investimenti in quei Paesi
Che devono essere messi nella condizione di creare infrastrutture e di creare interscambio perché se noi ci dovessimo limitare a esportare i nostri prodotti in quei Paesi
In posizioni più facili di quanto non lo venisse una volta noi non daremmo un serio contributo allo sviluppo di questa anzi finiremmo per gravare ulteriormente sui loro sull'orlo di lancio di pagamento
Creeremmo ulteriore disavanzo aumenteremmo il loro debito pubblico
Credo che invece una politica europea ecco in una politica italiana verso i Paesi dell'ex est europeo sia quella di creare infrastrutture di creare condizioni di interscambio commerciale
Perché se noi dovessimo limitarci ad una politica di espansione economica non faremmo altro che riprodurre la politica che comunque c'era anche prima della caduta del muro di Berlino
Perché Osteen prese le nostre cooperative hanno sempre soprattutto dell'Emilia Romagna e in particolare di Bologna hanno sempre operato con i Paesi dell'Est anche prima della caduta del muro di Berlino
Anche allora noi portavamo i nostri prodotti sui mercati dell'Est europeo però non creavamo ricchezza non creavamo sviluppo non contribuivamo alla crescita economica in quel in quel caso democratiche di quel Paese
Quindi l'impegno dell'Italia nella nuova frontiera dell'est e nella nuova frontiera dell'Adriatico e appunto quella di creare occasione di ricchezza occasione di interscambio e soprattutto infrastrutture
Noi oggi pomeriggio abbiamo assistito a una importante interessante tavola rotonda in cui si parlava proprio delle infrastrutture che i nostri operatori economici devono creare nei paesi dell'est europeo
Si parlava di costruire autostrade perché senza le autostrade non possono ovviamente circolare non soltanto le persone ma nemmeno le merci non soltanto costruire ma gestire autostrade creare occasione di infrastrutture anche nel nel mondo
Bancaria del mondo dalla finanza
Perché andare operare in questi paesi senza un reticolato eguagliato di aziende finanziarie bancarie vuol dire non creare sviluppo
Dobbiamo altresì offrire a questi Paesi opportunità anche di comunicazione oggi avevamo il dottor Colaninno che ci spiegava
Otto molto bene come Telecom sia impegnata nei paesi dell'Est e con grandi investimenti
Proprio per creare le condizioni di quello scambio di comunicazioni non si tratta soltanto di telefonate tra singolo persone ma soprattutto di trasmettere informazioni trasmettere know-how trasmettere conoscenze indispensabili per lo sviluppo in quel Paese
Questa tavola rotonda di questa sera a importanti esponenti del mondo politico e dell'economia coordinata da allora onorevole Domenico Mennitti direttore di archiviazione
C'è la presenza del dottor Francesco Bellotti vicepresidente di Confindustria complotti come per Confindustria molto presente a questo nostro convegno perché ben tre vicepresidenti pur lei e
Il primo
Abbiamo l'onorevole professor Renato Brunetta parlamentare europeo eletto nel Nordeste e quindi eletto in una zona particolarmente interessata questa frontiera Domenico e birra che copre Nordeste queste la circonvenzione del Nordeste delle europea è il Triveneto ed Emilia Romagna quindi tutte regioni tranne il Trentino Alto Adige che si affacciano l'Adriatico
Abbiamo il l'onorevole Lanfranco Turci cioè la cui origine e certamente nota a tutti essendo emiliano romagnola l'essendo scusabile economico dei DS e abbiamo concluso perché gli altri
Non ho
Ecco abbiamo una
Va bene abbiamo discusso va be'd'accordo va bene
Abbia voluto
Che abbiamo avuto ospite peraltro recentemente in un nostro convegno che abbiamo ottenuto a Bologna
Che ha avuto grande successo a questo punto passo immediatamente la parola alla all'onorevole Minniti quale coordinatore di questa serata inizialmente sembrava che dovesse coordinare soltanto
Favorevoli collinoso autorevoli lo vedo invece che in questo momento in grado di coordinare dove avevano avuto la vostra cominciamo nove e mezzo ma voi pensavate dove cominciassimo irritabilità abbiamo cominciato quindi sembrava che ci fosse un solo coordinati vicecoordinatore ottobre così come era stata droga però grazie
E io comincerei proprio con un ringraziamento ossia a coloro che interverranno sia coloro che sono qui in platea perché obiettivamente dopo una giornata così faticosa avevamo come dire nutrito qualche dubbio sul fatto che ci fosse una presenza così significative
Il tema che viene proposto all'attenzione di coloro che interverranno è uno dei temi fondamentali momento come questo in cui in particolare l'Adriatico vile vicende molto particolare
Perché i traffici dell'Adriatico sono traffici che in un certo senso determinano molto apprensione
Perché in questi anni in particolare in questi mesi in questi giorni
I traffici più rilevanti che sono quelli che riguardano quanti fuggono dal Balcani alla ricerca di soluzioni con grande difficoltà
Vengono coi ad essere trovato io proprio due minuti di introduzione dedicati all'Adriatico
E e partirò da una affermazione dello storico broadband il quale diceva da solo o per analogia l'Adriatico riassume tutto il Mediterraneo
Ed è una significativa sottolineatura di un mare che debbo dire ha avuto nel passato come dire un significato anche molto più vasto molto più ampio
Il mare Adriatico era conosciuto come mare superiore mare suo per un il mar Tirreno invece detto inferiore in ferro
Come un tempo si chiamava anche lo Ionio
Queste denominazioni probabilmente non si debbono soltanto alla geografia
Dall'epoca della sua grandezza all'Adriatico ha conservato anche una certa parvenza di nobiltà di proiezione verso l'Oriente e le Indie
E non estranea allo spirito e alle attitudini alle vocazioni degli abitanti delle sue coste vi è una immagini della civiltà adriatica che rievoca i fasti di Venezia di Trieste le vicende di Bari e di Otranto la civiltà dalmata istriano a quella dell'Albania i viaggi
Verso con la Grecia la porta per la via della seta verso la Cina
L'immagine di un mare vasto e grandioso confermata dalle Sacre Scritture dalla celebrità di Adriano deve oggi confrontarsi ha scritto Matvejević il grande scrittore dimostrarlo con l'immagine più modeste angusta che la storia e la sorte dovevano assegnare devo dire che a parte questa specifica visione del mare Adriatico nella sua capacità di rilanciare l'Europa i rapporti con l'Europa dell'Est io vorrei introdurre poi coloro che interverranno le faranno la utilizzazione che riterranno più opportuna
Una recente provocazione di Geminello Alvi che proprio portava a considerare l'Italia
Non più
Secondo alla vecchia visione del nord e del sud
Ma nelle due grandi versa negli le due grandi versanti dei due grandi versanti
Del Tirreno e dell'Adriatico dando appunto alla alla all'asta tirrenico una interpretazione di le grandi capitali da Torino a Napoli e a Roma cioè dove la politica
Si svolge con un rapporto con la economia le grandi capitali terrestri alle quali si oppone
Questa maggiore mobilità questa maggiore l'iniziativa del versante Adriatico che da Venezia sino a Brindisi rappresenta anche attraverso l'attività delle sue genti
Una popolazione molto importante un recente libro scritto da Raffaele Nigro e che s'intitolava proprio Adriatico dice a un certo momento che quando l'Europa ha bisogno di curarsi comincia sempre
Dal Mediterraneo in particolare dall'Adriatico io credo che questo sia un momento in cui l'Europa
Debba curarsi e e debba valutare questa possibilità del mare aperto non solo come una metafora ma anche come una proposta di carattere politico e di carattere economico io a questo punto comincerei con il primo intervento
Per seguire otto poi l'elenco che fatto in ordine alfabetico e che mi consente di essere come dire
Non soggetto a spostamenti vari io farei proprio la parola al vicepresidente della Confindustria il dottor Bellotti per un suo intervento regolerà in questo modo il nostro dibattito facciamo una un primo giro come si dice poi vedremo
Sarà il caso di per coloro che lo riterranno opportuno di intervenire per qualche replica comunque facciamo questo primo giro poi regoleremo insieme i nostri lavori la parola al dottor Bellomo
Come Dini Prammatica e doveroso ringraziare chi ha avuto
La capacità di saper organizzare un importante convegno come quello di questa sera e lasciatemi dire
Che ha la fatica di una giornata intensa c'è comunque il senso di responsabilità di di parlare un Vittorio del composto da molti giovani come quelli che vedo qui stasera e quindi acuisce mese le sue responsabilità che da sicuramente un maggior stimola la mia presenza qui questa sera
Una considerazione se oggi esistono una nostra comunicazione alcune parole chiave che sono globalizzazione competitività flessibilità
Che a queste calcoli questi termini vengono date una accezione negativa di Asti Satollo in poi Praga e alcuni nostri
Esponenti politici danno un significato negativo il termine globalizzazione io credo che bisogna recuperando un po'è un significato anche più di valore positivo mi riferisco al fatto che la globalizzazione significa maggiore interscambio maggiori relazioni
Maggiore capacità di penetrazione dei processi
Di democratizzazione di processi che si rivolgono verso la liberalizzazione avviare che nel passato non godevano di questi è in grado di libertà e quindi credo che se questa sera non siamo qui a discutere
Sui problemi della riunificazione europea credo che un importante fase di questo processo passi attraverso quella che tra alcuni viene considerato come un elemento negativo che il processo di globalizzazione
è evidente che
Le riflessioni che noi dobbiamo fare sono di una concezione di una vicinanza geografica tra l'aria adriatica del nostro Paese e la reale del balcanica tale da stimolare una possibilità di grande rapporti tre due aree geografiche
Che hanno però necessita di superare come giustamente veniva detto nell'introduzione
L'aspetto che non è solo un aspetto di penetrazione commerciale da parte delle opportunità del per ritagliare ma di instaurare un diverso rapporto tra le due aree gioca evidente che se ne facciamo una fotografia della situazione politica noi viviamo siamo tutti consapevoli che cosiddetta europeizzazione è un processo complesso che va gestito con attenzione ma che è un processo che dal nostro punto di vista non può essere arrestato
Esistono
Delle dei dati sui quali ne possiamo fare delle riflessioni
Oggi una realtà importante di quello sviluppo commerciale di cui si diceva prima e in atto nel nostro Paese il trentasei per cento delle nostre imprese italiane ha rapporti regolari commerciali con are con imprese che operano nell'area balcanica così come se si fa riferimento all'area adriatica del nostro impresa
Quasi tutte le sue ragioni sono tra i primi dieci esportatori in quel
Detto questo
Non è sufficiente
Una azione di scambio e necessario agire con fermezza con determinazione con
Tempismo perché vengano realizzate e colte quelle opportunità di crescita di infrastrutture di garanzie di sistemi di stabilità che oggi sono possibili raccogliere nell'ambito dell'Ispra eccessivi sviluppo dell'integrazione l'area balcanica che soprattutto se guardiamo rispetto al patto di stabilità della Comunità europea ci sono anche tutte le opportunità che vengono offerte penoso sistema economico se guardiamo
I paesi del litorale Adriatico facciamo fare riferimento a una dimensione di ventiquattro milioni di abitanti in un'area che rappresenta una possibilità di forte crescita economica
Se estendiamo il concetto del fatto che l'area adriatica può essere un punto di riferimento per quello che lei si riferisce poi a tutto il resto dell'est Europa allora vediamo che se è vero
Che
Questa era presente ancora oggi solo il sei virgola sette per cento rispetto al PIL prodotto dall'intera comunità europea è vero altrettanto che si tratta di un'area dove abitano e vivono centosettanta milioni gli abitanti il che significa che rappresentano quasi la metà dei popolazione l'Europa del della comunità e quindi voi potete immaginare quale sullo sviluppo dell'che questa potenziale area consumatore offre al sistema produttivo del nostro Paese
Bisogna ancora riconsiderare come dicevamo prima la collocazione geografica di quest'area come via di comunicazione tra il centro Europa e mercati
Nostro di riferimento
Una
Un elemento di considerazione positivo va fatto rispetto all'area geografica adriatica
Come vicinanze come logistica l'altro come grande opportunità che la dorsale adriatica esprime come capacità organizzativa lì
è insito un modello quello delle piccole e medie imprese italiane organizzate in distretto che può essere mutuato come esperienza nelle vicine aree e quindi abbiamo una grande capacità di poter coordinare e potere
Gestire lo sviluppo in concorrenza con altri Paesi europei che sicuramente hanno a loro disposizione mezzi superiori ai nostri ma forse non hanno nella penetrazione
Nei confronti di parlare la nostra flessibilità la nostra elasticità nostra capacità di esportare come dicevo prima un monte tutto questo però può avvenire se oltre a favorire gli investimenti queste arresti favorisce anche un processo
Che
Faciliti l'insediamento delle imprese italiane in quei territori questo processo necessita di un quadro normativo certo di un sistema amministrativo in un sistema fiscale che dovremmo dire e poi comparabile con quello che noi adottiamo con una efficiente gestione dei problemi che sono nell'ordine pubblico tutto questo comporta la necessità allora di una politica in cui vengano sottolineate le esigenze di standardizzare quelle che la regolamentazione economica proprio perché in questo modo si favoriscono li operatori internazionali
Ci vuole una certezza nella garanzia degli investimenti e una certezza nella garanzia della proprietà e della libertà degli investimenti
E necessario se si vuole fare questa integrazione l'abolizione delle dogane che ancora oggi erano un ostacolo e che rappresentano in qualche modo anche un'azione contro la lotta che si vuol fare alla criminalità economiche che presente in quelle aree
C'è una politica di eliminazione di abolizione di tutte quelle che sono le forme di barriere tariffarie
Abbiam detto l'abbiamo ripetuto non si tratta solo di accordi commerciali ma c'è una necessità di dare infrastruttura questi Paesi mancano di realizzazione di strade e autostrade
Porti ferrovie
Terminali gas Totti pativa esca e sono tutte opportunità che possono essere colte le imprese italiane che avrebbero anche avendo un passato glorioso dei di tradizione di realizzazione di grandi infrastrutture era interdirlo in questa però come tutte i progetti bisogna che si articolano su una serie di fattori uno dei limiti che hanno il sistema delle imprese italiane operare in quelle aree che l'internazionalizzazione si può fare
Attraverso il sostegno della finanza la finanza non abbiamo un sistema bancario che non è presente
Come dovrebbe essere a supporto dell'internazionalizzazione dall'impresa voi capite come le imprese italiane si trovino in uno svantaggio competitivo rispetto a concorre gli altri Paesi che arrivano in loco trovano il loro sistema nazionale bancario di riferimento e quindi una facilità di maggior dialogo
Forse oggi c'era qui con con voi e dialogare il nostro consigliere incaricato l'amico Cerutti che si occupa dei problemi da interazioni d'azione e sicuramente non ho sentito il suo intervento ma posso pensare che abbia fatto accenno al fatto che la Simest perché si dovrebbe occupare anche del sostegno prese nel finanziamento verso quel tipo di operazioni
Non sia adottata di mezzi
Finanziari adeguati ai progetti e alle e le aspettative che il mondo dell'impresa
Vuole realizzare
Le aree geografiche che investono i rapporti dell'integrazione europea sono diverse
Abbia detto prima che è necessario fare un'integrazione attenta perché significa da un lato creare le condizioni di omogeneità all'interno della comunità ma dall'altro non bisogna neanche creare delle politiche che favoriscano
O meglio che favorendo troppo l'integrazione di alcuni nuovi Paesi danneggino quelli che già fanno parte della comunità e che stanno faticosamente cercando di riavvicinare a quelli che sono gli standard e la comunità impone però volendo fare riferimento alla diversità delle aree geografiche io vorrei citare due cioè esempi di due paesi che con una rapidità si stanno avvicinando che sono delle grandi opportunità da un atto la Croazia e dall'altro la Polonia
Entrambe paese che hanno sicuramente accelerato tutto quello che è il processo di integrazione di omogeneizzazione verso agli standard richiesti dalla comunità in Croazia
Una forte
Volontà politica che poi alla base dei grandi processi di mutamento a emanato una legge di incentivazione all'investimento alla alla recepimento di investimenti diretti esteri con una politica di fiscalità adeguata a
Catalizzare su quel paese il gli investimenti esteri d'altra parte la Polonia la Polonia
Ha fatto una forte operazione dicitura caratterizzazione di recepimento di investimenti esteri si è aperta con determinazione alla collaborazione internazionale direi che ha tassi di crescita di sviluppo del PIL
Che sono sicuramente interessanti anche nell'ambito della nostra economia occidentale gli ultimi quattro anni della Polonia il PIL è cresciuto a un tasso del quattro per cento sicuramente più del doppio di quello che successe cresciuto nel nostro Paese e la stima per il due mila uno oscilla tra il cinque sei per cento
Le nostre imprese per dare il non dato della rapporto di collaborazione che esiste con la Polonia abbiamo più di due mila imprese che operano in Polonia
E hanno fatto nel mille novecentonovantanove tre virgola due miliardi di in dollari di investimento
Sono le grandi imprese italiane che si sono collocate hanno fatto da apripista in quel in quelle aree a seguire in una collaborazione grande e piccola impresa sono arrivate le piccole imprese
Confindustria che cosa ha fatto a sostegno di queste are e così non volendo rubare spazio agli altri interventi in un paio di minuti chiudiamo chiudo la mia le mie osservazioni l'area balcanica ha visto dei momenti di alta conflittualità
Appena finito il conflitto del Kosovo a fianco del della task force per i Balcani organizzato la Presidenza del Consiglio dei ministri Confindustria ha voluto realizzare una propria task force che forse tempestivamente capaci di sopportare il mondo delle imprese italiane soprattutto dove possibile il mondo le piccole imprese per cercare di e portare a casa delle commesse nell'ambito della ricostruzione di questi di questi Paesi
Sono azioni che noi facciamo nella convincimento
Che la sfida come dicevo in premessa essendo globale impone all'impresa e la capacità di stare su tutti i mercati sulla capacità anche di saper individuare nuove aree sua capacità di aiutare
Dove è necessario attraverso l'economia la crescita nei paesi attraverso la crescita la possibilità di formare ricchezza attraverso la ricchezza e la distribuzione della stessa e quando questo esiste ci sono quei grandi libertà che permettono un migliore qualità della vita e che sono le metto nel salto fondamentale per poter
Dare
Sicurezza e prospettiva per il futuro per il lavoro che noi da imprenditori italiani vogliamo continuare a fare qui con forza espandendosi nei territori che ci sono più favorevoli per la nostra crescita
Grazie al dottor Bellotti per il suo contributo Renato Brunetta economista parlamentare europeo eletto nel nord est d Italia l'Adriatico dicevo prima richiamo un po'i fasti di Venezia che credo abbia un po'sofferto questa riduzione da mare vasto a mare angusto nonostante questo il Nord-Est viene considerato il suo miracolo viene considerato molto collegato all'Adriatico alla sua funzione
Ascoltiamo ci sono interventi
Devo dire grazie
Devo dire mi impressiona questo questo programma impressiona favorevolmente questo programma io non periodo di politica non sempre alta
Momento di politica
Spesso basata sulle battute
O sulle polemiche interpersonali
Quando partito
Una struttura culturale e come l'Osservatorio interparlamentare e organizza una cosa di questo genere che pensa che guarda lontano ecco viene quasi da tirare un sospiro di sollievo e dire finalmente e perché questa in fondo la vera politica
Della politica di cui si sente da troppo tempo la mancanza
Io ho fatto tutta la mia campagna elettorale quasi tutta durante la guerra del Kosovo
Durante le riunioni campagna elettorale per le elezioni europee non era molto semplice spiegare alla gente
Perché farsi eleggere il parlamentare europeo di un'Europa federale che si stava formando e che bombardavano
Una la nazione delle delle città a poche centinaia di chilometri da dove si faceva la campagna elettorale raffinata il Parlamento europeo le istituzioni non così
L'Italia di reati che la nuova frontiera perché in fondo avevamo
Noi del Nord Est a Venezia nel Veneto tutti Italia ma vennero desta abbiamo sempre avuto con questa con questa frontiera che è un'antica frontiera rapporti sempre molto difficile
Di rapporti fastosi basti pensare alla all'Adriatico della Repubblica di Venezia
Fastosi ma anche molto attenti molto molto controllati basti pensare per esempio che Venezia
Occupava la costa
La Dalmazia Schiamone
Fino fino la l'attuale Banja
Però non costruiva strade verso l'interno
Si era un po'perché era difficile perché
Come dire la dislocazione montuosa e tale da non avere passi che attraversa
E un po'perché era una strategia cioè di evitare la la la penetrazione duplice biunivoca penetrazione da da dal mare verso l'entroterra e dall'entroterra verso il mare quindi per Venezia occupava i capisaldi della costa però come dire non andava non andava oltre e se pensate tutto questo
E anche un po'all'origine dell'antica storia
Dell'antica tragedia dei Balcani
Mi veniva prima
Di pensare qual è il contrario di globalizzazione
E mi è venuto così balcanizzazione
E probabilmente il contrario l'opposto di globalizzazione
Globalizzazione disgregazione globalizzazione
Dispersione segmentazione balcanizzazione balcanizzazione cosa se non segmentazione segmentazione conflittuale sempre segmentazione non cooperative
Ed è in fondo la cattiva coscienza di tanta parte dell'Europa di tanta parte dell'Italia adriatica
Nei confronti di questa
Dicevo frontiera antica
Segno di antica grandezza ma anche di grandi fallimenti
Sto andando un po'con la memoria alla storia
Agli anni positivi del primo Novecento
Dove d Italia
E allora che era ancora un po'Italietta
Tentava alcune avventure nel Mediterraneo
Fino alla Libia
Ma cercava di espandersi nei Balcani
E aveva un campione giovanissimo campione di espansione nei Balcani
Si chiamava Giuseppe Alberti molti
Uno dei più grandi geniali
Imprenditori politici italiano Veneziani italiani che aveva visto proprio nei Balcani
La Grande Frontier
Di penetrazione di espansione
Dell'Italia di allora e del capitalismo nascente per l'Italia
La prima guerra mondiale blocca tutto questo
E correggimi se sbaglio Emma il trattato di Rapallo
Blocca
Per volontà delle potenze vincitrici tra cui era anche
L'Italietta di allora blocca l'espansione
Dell'Italia nei Balcani
Che impedisce formalmente da lì poi l'avventura di più
Da lì poi tutti gli errori che l'Italia ha fatto durante il fascismo
Dini espansionismo politico
Nei confronti di quella con un bene
Come dire
Dichiarazioni di Mussolini
Sionista di espansionismo laddove c'era il leone di San Marco per cui quelle popolazioni se voi andate ancora Descendants grazie
Andavano a scapito del in giro
I leoni di San Marco come dire cosa non culturalmente motivata a mano amavano Venezia ironizza Marco ma se il leone di San Marco la presentava il segno di un di una di una di norma
Se rispetto alla quale ricostruire una sorta di protettorato politico e così via questo non poteva quindi errori
E lo rivela
Di quel periodo
I ruoli anche nel dopoguerra nel secondo dopoguerra
Da una parte e dall'altra
Errori
Pensiamo alla vicenda tragica
Degli italiani
Ministeriali Dalmazia
E al contenzioso che ne è seguito che dura tuttora
Al Parlamento europeo
Discutendo del del del processo di diritti che associazioni e poi divisione tra sloveni
C'è ancora ed è difficile da cancellare un contenzioso aperto
Legato Annibale duecentocinquanta trecento appartamenti
Non risarciti con un risarciti correttamente gli italiani
Costretti a fuggire quelli che erano stati requisiti ecco di fronte quello che sta avvenendo
In in Europa altre chiedere i Balcani il processo di allargamento dell'Unione europea adesso dirò delle cose
Noi abbiamo ancora questo retaggio questa miopia
Queste queste
Questi costi della storia
Che ci fanno rallentare
Tutto il processo di convergenza della Slovenia in gran parte rallentato e dico guardate le colpe non sono mai da una parte sola
Ma era allentato da queste miopi
Ora questi pesi di un passato che ancora
Che ancora sanguina evidentemente
Mentre si discute di duecento appartamenti quesito case duecento immobili da risarcire
è in atto un'espansione silenziosa colto nessuno se non pochi non si sa ancora quanti sono
Chi dice quattro mila chi dice cinque mila che dice sempre impresa in giro per i Balcani
Non c'è un censimento
Non si sa dove sono
Ci sono studi parziali di qualche camera di commercio che che che che traccia pallini
I rossi verdi gialli di impresa
Del nord est vin prese marchigiane
Di imprese pugliesi
Dall'altra parte dall'altra parte come dire dall'altra sponda neanche più dentro
Romania
E così
E non è attenzione Diego decentramento produttivo finalizzato quello che ha spiegato all'acquisizione di manodopera a basso costo eccetera tutt'altro
E la delocalizzazione di segmenti di filiere che vengono tenute sotto controllo
Nelle Terre Madri e quindi soprattutto nord est ma non solo al Nord Est pensiamo tuo sistema la calzatura e così via e sono segmenti
Segmenti di produzione segmenti tecnologici segmenti di lavorazione cose che tutto questo è avvenuto in silenzio senza nessun supporto istituzionale politico dice
Senza nulla
E avvenuto tra l'altro allo stato Baraldo certamente
Ma è una realtà
Io purtroppo non faccio più il mestiere del ricercatore che ne faccio un altro ma mi Pluto non le mani nel pensare quanto manchi un atlante una Plante semplicemente una tua camper della localizzazione per tipologia per dimensione per quantità per qualità per tecnologia quello che adesso si può fare tranquillamente di questa Italia
Più o meno del Nord-Est
Nella nuova frontiera che c'è già non c'è niente da costruire
Che già
Non c'è in alcuni luoghi come dire
Di di di di di forte preoccupazione
Su questo consentitemi una ulteriore valutazione
Si parla troppo di infrastrutture per la parte come dire più dolente di questa nuova frontiera nel senso della
Albania Kosovo cioè le zone del del del del Patto di stabilità e così via nei io ho seguito molto dal mio osservatorio del Parlamento europeo il il processo caotico che in corso decine e decine di organizzazioni di agenzie spesso in quegli in in contrasto tra di loro o in competizione tra di loro
E una cosa ho ho capito
Parlando con
Con chi opera in quelle aree che nelle nei territori di più basta e crisi o o degradazione ambientale e sociale e così via
Non servono tanto le infrastrutture
Ma occorre fare una cosa molto più semplice comprarli i prodotti perché se tu metti impieghi un processo di pianificazione interregionale di costruzione delle infrastrutture
Tu devi avere orizzonti ventennali e trentennali per una semplice ragione
Che questi popoli questi Paesi di recente riconquista
Di autonomia
Trovano nel nazionalismo la loro ragione di esistere frazione del nazionalismo stretto naturalismo piccolo nazionalismo di piccolo popolo e questi questi nazione
Non sentano assolutamente
Non hanno assolutamente la forza di rinunciare a un po'di
Della loro dominanza territoriale per la loro sovranità sono dandola a strutture interregionali per la costruzione che Soldini impianti stradali piuttosto che di
Infrastrutture gli oleodotti od altro
Non non ci riesco non ce la fanno non vogliono cedere nessuna dose di sovranità
Quindi prima di far capire queste nazione
Piccole frazioni
Che la via dell'infrastrutture da via portante la via parlamentare passano anni i grandi fallimenti e soprattutto di tipo progettuale finanziari quando la grande finanza internazionale che deve poi arrivare finanziarie per le grandi infrastrutture si trova di fronte vincoli burocratico politico nazionalistici oltre un certo limite la finanza scatta
Banca mondiale piuttosto che altre Bei Banca d'elezione parametri ben chiari tipologie tempi se tutto questo non non è in sincronia con le regole del gioco come dire dalla Banca europea degli investimenti alla alla Banca Mondiale e così via accenni fa
Non si può far niente loro no l'altra strada molto più semplice molto più rozza molto più primordiale
Anche molto più difficile
Perché fatta di tante piccole regolazioni e quello di comprare
Comprargli nel
Compare le cose che producono perché dalla dalle esportazioni
Dalle esportazioni nasce il processo di costruzione o di ricostruzione di un tessuto economico sociale politico cioè il l'esportazione diventa di qualunque cosa l'esportazione diventa il grande catalizzatore
Il grande orientatore della ricostruzione della società civile politica e istituzionale così
Senza troppe for forzature di tipo politico
O di tipo istituzionale inutile dire a questi Paesi voi dovete dotare di un Codice
Di diritto civile il Codice di diritto penale il Codice di diritto amministrativo Codice di diritto commerciale convergente con quello dell'Unione europea
Come dire i tempi sono molto lunghi
Rispetto a cui
Sono molto lunghi
Quello che invece è possibile fare fin da subito e in tiraggio economico brutale dell'esportazione
E questo non è una cosa semplice da da spiegare perché normalmente la politica si nutre di politica
E quindi la politica tende a dire beh normali siamo questi Paesi orientiamo questi Paesi diamogli una mano a fare una Costituzione diamogli una mano a fare appunto le regole della società d'per la società civile ha detto la Società economica e con così non funziona così l'atteggiamento sbagliato miope e spesso di tipo coloniale fondo o neocoloniale per questi Paesi io vado concludere questo primo giro sono una sorta di di Balto NO balcanizzazione nazionalistiche e vivono bene cioè di uno bene i vivono questa auto balcanizzazione nazionalistica la vivono
Come una sorta di con questa
Ma gli fa capire
Che europei da un'altra parte e che la convergenza da un'altra parte
Quindi e finisco riassumendo in due tre punti uno
L'Unione europea fortissimo catalizzatore
Per questi per questa frontiere piuttosto che la soletta
Quindi segno che io do è l'Italia va bene
Ma con tutta la storia che che c'è alle spalle
Meglio l'Italia nell'Europa
Che dialoghi con questa sponda con questa nuova frontiera piuttosto che l'Italia passò secondo se unitaria da essere
Meglio l'Italia come dire silenziosa quella che c'è già
Che se mai deve essere un posto pitturata e quanto meno fatta emergere anche dal punto di vista dei modelli dei comportamenti
Perché c'è già
Basta solo come dire aiutarla ad emergere aiutarla a a espandersi
Terzo non facciamo forzature né di tipo ideologico
Né di tipo politico né di tipo istituzionale né di tipo infrastrutturale
Rispetto a questa nuova frontiera
Otto
Molto difficile molto difficile anche da capire mal quale non intendono rinunciare
Quindi stiamo molto attenti pone il nuovo leader serbo da questo punto di vista
Situazione delicatissima
E e la Serbia come dire tutt'altra cosa dal dal resto
Quindi Europa Italia silenziosa non forzature istituzionali politiche regolative e così via ma semplicemente per esempio libero scambio
Cioè capacità di
Da parte dell'Europa intera e dell'Italia soprattutto di acquistare merci
Meglio questa le merci che subire immigrazione clandestina
D'altra parte
E se si acquistano merci
Con con con grande determinazione da parte dell'Italia dell'Europa e come dire forse per una via del tutto fisiologica
Sì si riesce a controllare
I fusilli flussi di migrazione
Ecco mi rendo conto che le cose che ho detto non fanno parte di un disegno come dire ben ordinato strategico perché bisogna non c'è non c'era nessuno in questo momento sapete come è stato finanziato il patto di stabilità Kosovo Balcani togliendo soldi a Meda voi magari forse dice poco Meda Meda la grande strategia europea nei confronti dei Paesi del Mediterraneo
Come dire del Mediterraneo problemi sono risolti e il togliamo metà del bilancio che diamo a Meda vale a dire i programmi tra l'Europa mediterranea e l Europa nordafricana e così via perché lì non c'è più alcun problema
No non c'è più alcun problema Algeria Marocco Libano Palestina proprio non in Turchia non c'è proprio alcun più alcun problema lì togliamo i soldi da lì ridiamo i Balcani
Ecco questo si è votato una settimana fa al Parlamento europeo questa è la strategia dell'euro
Come dire
Non c'è molto da stare allegri
Non c'è molto da stare allegri con la Grecia che a Salonicco la più sue infrastrutture poi a Pristina
Con le centinaia di operatori internazionali operanti in quelle in quelle realtà io credo molto la forte finisco veramente io credo molto la forza delle variabili economiche
Variabili economiche io mi misuro punto importazione esportazione io prima di mettere in moto le sovrastrutture difficilissima avviamo fortissimi processi di tiraggio
Economico soprattutto legato all'esportazione il resto l'intendenza senza
Grazie
Di interviene il senatore il giovane collega io ho avuto modo di scambiare qualche opinione con lui prima che si avviasse a questo confronto e credo che l'intervento del collega si potrà molto collega alle affermazioni di Brunetta sul flusso dell'esportazione riferita in particolare quella che è la realtà egli vive di Udine quindi nord est la parola colleghi grazie
Grazie a te anch'io desidero associarmi ringraziamenti che sono già stati fatti agli alloggi per all'organizzazione di questo importante convegno che Porta all'interno del Polo delle Libertà una ventata di dibattito politico non limitando la politica solamente al puro spot televisivo
Il problema è importante immenso sotto il profilo economico sotto il profilo politico sotto il profilo storico
E senza togliere nulla nessuno l'UE un po'più per noi che siamo cresciuti
Abbiamo vissuto quale regione estrema del Nord-Est
Questo confine chiuso che per anni per decenni ha rappresentato un determinato Moro
Io penso caro Loretta che non si possano liquidare il problema del risarcimento
Delle proprietà degli esuli intorno ai duecento e trecento appartamenti
Perché il problema degli esuli è un problema aperto è un problema imponente perché so solamente al dibattito che è in atto in questo momento la settima Commissione del Senato per quanto concerne la legge di tutela dalla minoranza slovena
Che è un provvedimento legislativo che lire l'incontrario della tutela degli italiani oltre confine
Quindi il confine aperto io ritengo che questo tema sia importante personalmente come Alleanza nazionale come linea nostra
Questa Italia questa nuova frontiera aperta deve essere tale e noi dobbiamo lavorare affinché l'allargamento dell'Unione Europea sia realizzi comunque con date certe quanto prima pur nella pure sono consci dei dei mille problemi che ci sono delle diverse velocità delle nazioni che compongono l'Unione Europea dei problemi poiché la distribuzione dei fondi
Ma io ritengo che questo
Questo corridoio adriatico che ha bisogno di due chiavi di sviluppo uno per quanto concerne i Balcani Slovenia e la Croazia tutta la parte della ex Jugoslavia ma un secondo canale di sviluppo
Il nostro corridoio adriatico il nostro Nord Est
Perché se da un lato ci sono le strozzature culturali e politiche di una parte del mondo che ha subìto per anni ciò che il comunismo ha rappresentato e oggi a questo mondo noi dobbiamo ritardi le regole di un mercato perché all'interno della Comunità europea dobbiamo essere portatori di pace e di sviluppo per questi popoli e dobbiamo fare in modo che dalle loro coste e non arrivano solamente
Le armi la droga la gente che vuole scappare nella disperazione
Quindi dobbiamo ridare un'economia
Io concordo con un passaggio che tu hai fatto quando dici non possiamo andare là a dettare le regole del gioco perché perché sta nel gioco delle cose che le evoluzioni e le crescite da un sistema produttivo
La maturità della democrazia la maturità di una crescita culturale e politica all'interno di una nazione beh fa parte della propria identità fa parte del proprio percorso
Però da un'unità europea e l'Italia che ritengo abbia superato fasi storiche ha saputo e sarebbe presente in quelle aree
Anche con con le nostre forze armate con tutto l'aiuto abbiamo portato negli ultimi anni può dire la sua deve dire la sua per far crescere quelle comunità
Ma per farle crescere e io ritengo che dalla parte dell'Europa della parte del nostro mondo imprenditoriale dalla parte della nostra capacità di fare sistema
Diceva prima il vicepreside Confindustria bene ci sono i distretti ci sono delle realtà che noi possiamo portare Attila
Non possiamo pensare che lo sviluppo dei Balcani della Slovenia della Croazia
Posso avvenire secondo le loro logiche e secondo le loro abitudini perché fra duecento anni sono lì che stanno litigando ancora cioè una forzatura pur nel rispetto delle loro identità deve essere deve essere fatta se vogliamo che l'evoluzione avvenga io personalmente che sono nato su quel confine
E che ritengo di poter interpretare la sofferenza di quel confine sono il primo a dire nuova frontiera nuovi scambi nuove opportune nuove integrazioni perché la pace
No la pace deve essere il punto di partenza il punto di arrivo di quella stabilità che non è ovviamente sono di natura economica neanche di natura culturale e quindi di della consapevolezza di un popolo di essere parte integrante di un Europa che non può essere l'Europa dei banchi
E allora il patto di stabilità
Quarantun statiche hanno partecipato io guardavo gli atti del convegno di aste che si è tenuto a Venezia di questi trentacinque progetti infrastrutturali cioè noi dobbiamo le fatto prima
Una presentazione proprio visiva no il perché della strategia della non penetrazione
Chi conosce quelle terre sacre parte Dalai scende ma non può mai entrare no
Noi dobbiamo fare in modo che lo sviluppo infrastrutturale di quelle aree B abbia una logica diversa sia un una un un indice di contro il di controtendenza rispetto io rispetto a quelle culture che hanno voluto invece fare in modo che le popolazioni al loro interno la non comunicazione stasera il la perché il Colannino per la Telecom ma a è la Aelle indicato no quando presentava Progetti Telecom parlava dei canali della comunicazione cioè dell'esigenza di fare in modo che grazie alle nuove tecnologie la democrazia cresca e la consapevolezza della crescita definita nazionale di un popolo nel contrasto d'Europa cresca anche attraverso del processo di comunicazione che devono essere portati grazie ai nuovi Investimenti grazie ai processi con le infrastrutture
Gli strumenti indubbiamente ci sono alcuni manca però c'è il peso va bene va bene così agli Stati agli Stati che hanno partecipato al patto di stabilità c'è la voglia di investire anche perché si sa che da quegli investimenti c'è un ritorno non è che sono Investimenti a fondo perso insomma c'è una volontà anche dei nostri mercati di partecipare
Però io prima ho detto non vostra su un concetto quello del dell'esigenza di uno sviluppo Dida ma c'è una residenza dello sviluppo di qua che indubbiamente sul paralleli diverso
Ma ad esempio noi come Regione Friuli-Venezia Giulia siamo l'unica Regione in Italia che ha partecipato ufficialmente con me delegazione assieme
Al ministero degli Esteri a fare incontri in vari in varie parti dei Balcani l'esigenza
Di un progetto di infrastrutture che colleghi
Il corridoio cinque che vada da Barcellona a Kiev il corridoio adriatico
Il collegamento di sviluppo del Nord Est partendo da da quella da quella cosa vergognosa che che Mestre no che stiamo discutendo io stamattina mi son fatto un'ora e mezza
A Mestre fermo e qui stiamo discutendo se don fare il tunnel non la variante sette anni la variante quattro anni il tuo no nel frattempo tout-court farà pervenire a Padova da Udine per della bicicletta che arrivi prima no cioè noi parliamo di loro io dico per aiutare quella parte d'Europa ad integrarsi ne dobbiamo lavorare perché una parte dell'Italia Sinti che con l'Europa perché perché il progetto e penso al problema dell'integrazione dei porti dell'Alto Adriatico
C'è un alto Adriatico ha un problema tra tedeschi Trieste Capodistria fiume voi rimettiamo Monfalcone Porto Nogaro dopo fatti principali Trieste Capodistria e Fiume in un'integrazione dei porti dell'Alto Adriatico che significa veramente aprire quella finestra per il Centro Europa che indispensabile non solo a questi Paesi è indispensabile per creare che il e per rinforzare lo sviluppo nel nord est ma in tutto il sistema Italia
E questo processo e e lontano
Noi vediamo l'integrazione che stimo facendo parliamo di Autovie Venete con con le Società di oltre confine ma non è sufficiente
Io ho lanciato e qui secondo me va integrato anche con il Veneto ma con tutto il contesto anche un ragionamento per quanto concerne le politiche delle regioni le politiche delle regioni perché perché le regioni nelle loro autonomia locali devono negoziare in particolar modo quelle del Nord Est devono negoziare con lo Stato la possibilità di attuare questi piani di sviluppo sul territorio
Perché se noi nel Nord Est non andiamo velocemente il processo di sviluppo di integrazione delle nostre infrastrutture con il Centro Europa quindi come supporto di aiuto allo sviluppo a tutti i Balcani e tutto
Parte europea ecco tutti i ragionamenti che grazie all'osservatorio parlamentare facciamo in questi giorni questo confronto politico che all'interno anche di Lince si sta facendo
Non ha significato e poi dico un'altra cosa e concludo io come membro dell'unione centroeuropea ho girato un attimino un po'tutti gli stati comunque riunione che facciamo come attività parlamentare questi stati guardano all'Italia cioè guardano a noi come punto di riferimento ancor prima ad altre grandi potenze in Europa quindi il ruolo che noi possiamo svolgere come politica estera verso i Balcani cioè verso si è perso tutto il tutto maggiore fino a centouno qua deve esserci giocato al all'interno della Comunità europea
Assieme alla Comunità europea per un gioco che lite una strategia politica che la nostra nazione può veramente svolgeva e da protagonista con quegli obiettivi che sono quell'indubbiamente di questa nuova frontiera e significa pace significa stabilità e significa sviluppo
La dottoressa no Mosca sostituisce il dottor Preci che il direttore del Centro libanese ricerche dopo è una di recente dottoressa quindi ci rappresenterà dai problemi di angoscia e speranza dell'altolà costo
Dell'Adriatico di una delle realtà più difficili e più al centro dell'attenzione l'Albania
Buonasera a tutti grazie dell'invito mi scuso a nome del direttore del Centro di ricerca economica il danese perché in pratica appunto dei problemi io posso parlare in italiano perché sono allevate in Italia spero che non avrete problemi si parla in italiano giusto
Va bene
Allora in pratica abbiamo presentato un un materiale fatto è stimato dal nostro centro
Sul sull'Investimenti stranieri diretti in Albania
Diciamo per l'importanza che hanno gli investimenti non c'è bisogno suppongo perché non siamo ai livelli professori allievi per spiegare l'importanza Karl Investimenti sia per crescita di capacità di trasferire rendite
O la specializzazione regionale eccetera eccetera l'Albania è emersa come tutti i Paesi dell'est le politiche di integrazione ragionare altrettanto verso negazione dell'Unione Europea per l'importanza che ha però prima diciamo per un'approssimazione così specifica almeno su due tre punti base che io devo nominare per forza
E che diciamo nei paesi dei Balcani
Chiedo scusa che io sono senatore prima volta insomma ripresento così
Grazie
In pratica si sa che ci sono costi molto alti per creare un business da parte perché il sistema fiscale quell'
Della dogana eccetera hanno leggi che vanno in favore dell'integrazione però non proprio dell'applicazione per gli stessi albanesi
Ho per esempio il le barriere informali si sa che l'economia informale e molto elevata in Albania sarà che siamo un Paese piccolo però proprio abbiamo fatto una fama un pochino peggiore degli altri paesi
Soprattutto imporre la mancanza di leggi
Diciamo non di di leggi per proprio perché c'era un quadro civile anche un quadro penale in questo siamo andati forte fortemente però c'è una debolezza istituzionale
Per quanto riguarda il caratteri le caratteristiche principali entrare un sistema TG per rompere un vitello DG tipi sappiamo che è molto basso perché Balcani rimane sotto i due mila dollari
Per il livello di industrializzazione non arriva c'è chi vede Dietz selezione vanno da dieci a trenta per cento
Anche il livello dell'agricoltura e io mi baso qua sulle cifre che era in corso il centro
Perché si salda benissimo che nel due mila è stato sempre un Paese appoggiato sulla crescita all'agricoltura non dell'industria prima per mancanza proprio di mezzi ma tre tanto di investimenti perché non c'è capacità tecnologica
E anche altrettanto strutture delle esportazioni qua approfitto di dire all'eurodeputato che sodo una giunta non è che non possibilità in termini teorici esportare
Perché è una bellissima parola però cosa esportiamo
Punto interrogativo
Chiedo scusa veramente ma dovevo dirlo perché l'ho l'ho sentito
Io penso che voi avete il materiale fra le mani e se non ce la mette io comunque dico su due tre cifre
Per le
Per le entrate per capitani in dollari Sempre accumulati per i libri di investimenti diretti stranieri
Le economie di transizione da novantasei novantasette prendiamo questi due anni
Che premetto di dire tra Albania proprio novantasette ha avuto quella specie chiamata guerra civile anche se proprio non so cos'era perché non ero all'angolo elitaria
Comunque pelle Europa centrale vediamo che un centotredici dal novantasei novantasette partiamo sempre migliaia di dollari
E per quanto riguarda i paesi del dei Balcani che il livello più alto dei duecento cinquanta miliardi milioni di dollari comunque io non penso che sulle cifre cifre lei li lasciamo agli statistici ma quanto piuttosto a questo livello di investimenti
In pratica dal novantadue hanno ottantanove secondo sempre allestimenti questo centro di ricerca
Che è l'unico nel suo genere abbiamo dal novantadue a novantasei una crescita una curva crescente degli Investimenti dopo una discesa lo quasi quasi perché neppure atroce
Fra virgolette sempre di atrocità per tre anni novantasette novantotto novantanove e c'è stata qua c'è stata questa te De Crescenzo ha però nel frattempo è rimasta costante nel decresce
Ora
Se vediamo la situazione
Corrente è quella dei adesso dell'Albania per quanto riguarda l'Investimenti
Si sa nemmeno in cifre che
Quasi l'ottanta per cento del della bilancia dei pagamenti
Ciò tagliamo dal punto del vista macro economico dipende nell'ottanta per cento dalla Unione europea dove al primo posto fra nell'Italia appunto dopo la Grecia dopo altri paesi perché almeno così in gran parte per quanto riguarda l'agricoltura noi dipendiamo pure dalla macedone scambiavano Macedonia però due sono i Paesi Italia e Grecia altrettanto Germania però per la lontananza infrastrutture eccetera cioè costi moto alla perché si sa di non europea gradisce moltissimi i dodici Paesi però fuori si parlano altre dogane eccetera
Per quanto riguarda la struttura dei fondi
Pardon Taddei degli investimenti
Nelle attività economiche dell'Albania primo posto apprendono e prende il turismo
Che quasi in trentaquattro per cento poi l'industria leggera poi quella del dell'agricoltura e le costruzioni cosa ha da dire che un fatto semplice non sappiamo che come popolazione siamo quasi tre milioni trecento mila abitanti di cui quasi settecento mila sono immigrati
Questi settecento mila sono divisi fra Grecia e Italia e portano i loro soldi e se li chiamano così i loro denari in Albania e con quelle costruiscono
Invece per quanto riguarda proprio il turismo e lo stesso straniero che viene a investire non siamo noi investire sul turismo questo un fatto che spesso magari si può spiegare su livelli di marketing però per quanto riguarda gli apoteci politicizzazione di questi rapporti spesso vengono i greci nessun coi macedoni nel centro
L'Albania o a Durazzo di italiani e cioè come se fossero separati gli investimenti fra diversi stati
Qua pure da da dire subito che noi abbiamo diversa barriere che ti possiamo così classificare per primo la corruzione dei pur dei pubblici gli uffici eccetera
Per corruzione no io non non penso che ci sia bisogno e che ha si dica cosa si chiama su cosa si può chiamare corruzione ai livelli grazie però diciamo è molto elevato da noi perché pure la ristrutturazione statale che è successo privatizzazioni molti centri pubblici sono rimasti ai privati
O magari in molti enti pubblici statali che avevano la la capacità il potere di eseguire dare ordini oramai questo potere passato distruzioni
Che sono private sono in gran parte autonome indipendenti però sappiamo che in questi paesi dove l'influenza politica dell'ex sistema
è rimasto allora vediamo una Totti rivisitazione di molti ceti sociali
E allora poi sono le procedure burocratiche non penso che gli italiani hanno problemi di procedure burocratiche poiché crimine economico il sistema giuridico
E poi il livello di tasse il livello della promozione dei fronti eccetera eccetera
Per
Per quanto riguarda questa situazione cioè attuale degli investimenti si sa anche negli ultimi due anni
Parliamo di
Fino al novantotto quando si è vista finalmente un si è respirato un pochino dopo novantasette
E novantanove c'è stata crescita
Io personalmente posso parlare almeno ricerca nostra che in molti casi si è vista crescita non stiamo giustificando che novantasette ha portato un un demolire di tutto
Non sopra il livello di infrastruttura che non esisteva già ancora caserma casomai abbiamo peggiorata proprio molto di più però stiamo parlando appunto dal punto di vista di crescita istituzionale quella legislativa
E soprattutto può il livello esportazioni importazioni ora casomai non vado a a dire il contrario delle esportazioni però qua parliamo di quel livello del sud
Dei centri di crescita telegiornale che sono solo in due stand in due città dell'Albania che occupano proprio quelle frizioni Mike
Che è la cioè proprio per quei prodotti che sono ai confini ma non stiamo parlando di tutta l'Albania che possano mai esportare i livelli della massima cioè generalizzare tutta l'Albania e dire che possano esportare
Non devo peggiorare situazioni che non esistono però essere critici autocritici serve sempre
Per quanto riguarda poi il livello della legalità delle esportazioni importazioni
Chiedo scusa a livello di dogana abbiamo adottato sempre delle leggi che vanno in favore della crescita
Furet a togliere diversi livelli di dogane per determinati tipi di prodotto cosa che agevola tantissimo il nostro business del centro sud
Perché appunto sono questa ti che hanno in forniscono cioè la Grecia al punto da Macedonia
Libera Scelta Frizzoni l'abbiamo chiamata perché così non possono Pagan anche il visto per andare in questi Paesi cose che non saranno anche la garanzia per andare là e poi altrettanto la creazione come dicevo prima di di enti privati di istituzioni private come quella bene in famiglia dopo andrà avanti anzi che è situata come in due città come ho detto prima
Chi è ha il in base a se stessa pensò che l'azione dei fondi quali li investe prima per politiche di transizione dopo ti privatizzazione di quei ceti statali sono maschi ancora statali
Io no penso di finire con due tre frasi le ultime sulle pensioni fa perché agire
Per quanto riguarda come conclusioni e che abbiamo pensato di dirle qui in questa conferenza perché giustamente l'Albania un piccolissimo paese
Per dimensioni svizzeri per situazione non entriamo
Però appunto sulla stabilità e la crescita siamo andati Sempre a considerare che la stabilità ci serve prima dentro dopo fuori
Sì livelli delle degli investimenti diretti stranieri
Devono essere abbiamo pensato sempre a questi livelli orientati verso la produzione
Perché casomai dicevano gli investitori italiani sentiti da parte mia
L'Albania secondaria da un palazzo di soldi ma non sanno come utilizzarli vorrei sapere dove stiamo andando perché almeno così vediamo come li possiamo investire ci saranno pure pesca no
Non fu
Il tre tre mezza azione della cooperazione esistente che non esiste hanno detto prima i signori che esistono diverse in istituto istituzioni organizzazioni casomai hanno fatto spesso pura una macedonia di politiche che non si sa se concorrono fratello ora o se creano qualcosa
Però diciamo esternalizzazione di e di quelli e di questi ceti non sa non esiste
Rafforzare gli investimenti dei Balcani nonna non abbiamo visto abbiamo visto pochissima politica e soprattutto quelle greche verso d'Albania per esempio che siamo molto vicini
Altrettanto campi a gennaio la Grecia & Neuro no adora siamo sono arrivati i grezzi così davanti proprio ideazione dell'OCSE di telefonici
Guarda caso la Grecia non accetta chiedo scusa facilmente all'Albania per integrare politica di integrazione almeno dei Balcani
Poi la penso che sia le economie di scala cosa che l'Albania non non ha mai provato prima di dieci anni certi un decade
Il mercato libero politiche a dire mercato libero vengono adattate sono gli ultimi anni allora fare pratica sanno benissimo tutti in manager
Che fare economie di scala cioè a creare quel know how proprio serve tempo
Allora aiutiamoli io non sto chiedendo un aiuto semplicemente così tanto per dirlo ma proprio un aiuto di naughty naughty specializzazione che deve essere trasportata
Esportazione Manganaro
E poi ridurre questo fatto dei fattori soggettivi
In paese come il nostro o come il mio
Se ci sono molti fattori soggettivi soprattutto quelli politici o della corruzione che vanno a influenzare sempre alle politiche economiche allora per fatto sta che noi non possiamo andare avanti se non aiutiamo pure a questo livello
Non dico che in Italia magari molti per camuffare no livelli politici non viene influenzata all'economia però in Albania molto più elevata questa corruzione
E poi migliorare la globalizzazione globalizzazione in termini fra virgolette dell'Albania quali altri Stati perché noi comunque maniaca cita abbiamo fatto una globalizzazione come un Paese che ci circondano però non ai livelli togliamo barriere come arrivano gli immigrati in Italia
è stiamo influenzando sempre l'opinione pubblica
Penali albanesi io stessa laureata in Italia e già mi sentivo messa da parte per certi versi e poi intensificare questi divieti di investimenti diretti e spero che me l'avete capita grazie
Onorevole Turci
Parte del fatto che lei ovviamente dirà quell'riterrà utile per rappresentare la sua tesi io tentò di introdurre qualche elemento di dibattito non foss'altro per giustificare questa mia presenza di coordinatore nella breve introduzione ho fatto riferimento a questa tesi di opporre ad una divisione italiana di tipo orizzontale nord sud un'altra verticale fra le due Italie
Voglio leggerà un brano brevissimo scritto all'epoca su questo argomento c'è in questa nuova metafora delle due Italia sicuramente qualcosa di reale qualcosa che può anche spiegare
Il senso della storia d'Italia che da Venezia a Brindisi si è sempre proiettata verso la Grecia verso l'Oriente
E che ha sempre rappresentato non l'utopia
Ma l'esperienza storica della possibile convivenza fra popolazioni religioni e culture diverse ecco io vorrei che fra gli altri argomenti lei introducesse anche se lo ritiene opportuno
Può questa
Esperienza storica della convivenza aiutare l'Italia adriatica a vivere
Questa nuova frontiera che viene indicata con intensità io prima di cedere la parola vorrei proporre a voi tutti se ritenete utile concludere con un intervento assolutamente ecco in maniera pulita associati
Grazie a lei onorevole Minniti ma io concordo su questa
Proposta insomma di leggere la nostra storia anche economica sociale non semplicemente non sempre sono solito schema dei due italie ma di vedere anche le connessioni profonde per esempio appunto tutta l'Italia adriatica
Io ricordo esso è stato quando è stato presidente di questa Regione in anni ormai lontani dal settantotto ottantasette sono stati anni di è una fase di grandissimo sviluppo dell'asse Adriatico la Puglia e la sta è stato uno dei momenti più forte crescita Puglie poi c'è stata una fase di involuzione di crisi legata non dico che questa sia stata la ragione fondamentale ma legata anche ha una forte radicamento di fenomeni di criminalità diffusa in Puglia oggi siamo in una fase di nuovo forte recupero di questa parte del sud Adriatico del nostro paese la Puglia buoni importante con la Puglia tutte le Regioni intermedie
Dalle Marche all'Abruzzo ora io credo questa visione credo che effettivamente il rapporto con la frontiera vicina ma anche appunto io lontana quella della tavola rotonda di domani
Sia una grande occasione proprio per lo sviluppo di tutto questa versante del nostro Paese dal Nordeste estremo dal punto
Del Friuli-Venezia Giulia fino fino alla pulizia quindi è un approccio che ritengo fondato fondato non so come spicciolo fondato alla luce dei fatti
Mi spiace stasera non c'è qui come il Presidente Regione Puglia ma insomma credo che anche le analisi è stato portato in questo pregevole dossier che ha convocato questa iniziativa ci fanno vedere come insieme grandi vantaggi che regioni esposte come la Puglia ricevono dall'immigrazione clandestina dai traffici criminali di vario genere però è anche vero che la Puglia oggi
è una delle punte di diamante nel rapporto non solo con la famiglia ma con tutta la la ex costano tant'è vero che la Fiera del levante
E una delle istituzioni economiche che insieme a dice insieme ministro del Commercio estero tengo una serie di iniziative bilaterali sull'altra sponda del dell'Adriatico quindi so colto bene la sua sollecitazioni scatole va interpretata bene da condividere corrisponde a una chiave di lettura
Fondata
Io voglio detto questo voglio esprimo l'apprezzamento questa iniziativa perché mi pare molto ben preparata con un forte apporto di contributi di analisi di punti di vista e mi pare che dia un contributo appunto ad affrontare queste questioni
Fuori dall'emotività e fuori un po'dagli schemi retorici in positivo o in negativo del passato è un quindi ad apporre un approccio molto utile molto che serve a costruire ad approfondire le scelte di fondo della nostra politica estera e siccome sono convinto che un paese avanzato mani democratiche prontamente un mito più nel passato come nostro Paese debba avere una politica sta by partisan e quindi è giusto che su questioni di fondo di questo genere dall'Europa i rapporti con il cento e l'Est europeo oltre che l'Europa l'Europa della comunità di cui facciamo parte
E giusto il più possibile sviluppato approfondimenti comuni ed elaborazioni che possono portare a comune visioni che è comune filosofi e io trovo nell'impostazione che ho potuto leggere nelle cose sentito questa sera questo approccio che condivido ho apprezzato le cose che ha detto
Dopo l'onorevole Brunetta perché mi sembra spinte sul mi siamo impostate su una linea di grande equilibrio di grande senso di responsabilità storica che anche consapevole
Dei torti reciproci che nel corso di secoli fa queste parti dell'Adriatico ci sono consumati ma che insomma vuole guardare avanti con fiducia e non c'è dubbio
Che la parte più importante dobbiamo farla noi da questa parte dell'Adriatico da questa parte dell'Europa perché l'Italia e l'Italia con la Comunità europea sono un faro di riferimento per questa parte
Dell'Europa centrale e orientale dopo la caduta del muro di Berlino
L'aggancio con l'Europa è diventato per questi Paesi una specie di di tappa voglio dire storica che sulla quale maturano i loro sforzi dei tentativi di ricostruzione statuale i tentativi di ridefinizione di un'identità i tentativi di modernizzare la loro economia e loro sistemi di diritto e noi possiamo
Deludere queste aspettative importante che in Europa vada avanti contemporaneamente il dibattito sull'allargamento del dibattito sull'approfondimento vertice di Nizza
Prossimo sarà molto importante e l'Italia non ha mai accettato di contrappone i due termini di posporre in modo tale da dire prima adesso diamo tutti i nostri problemi interni alla comunità e poi dopo offriamo il capitolo tra allargamento bisogna mandare avanti
Con equilibrio ma da volando sull'uno e l'altro l'uno e l'altro il pedale
D'altro lato se insomma anche le analisi che avete portato a questo convegno un po'di casi di abuso andato vedere sollecitato almeno per venire a questo incontro vedova dato un po'di documenti veramente impressionante
La presenza del nostro Paese in questa parte del
E vada una relazione fatta dal ministro Fassino quando Nocco neo sottosegretario agli esteri ancora del primo governo Prodi insomma
Facciamo un quadro di questo imponente quadrilatero che va dalle che va dal baltico ai Balcani chiamata l'Adriatico al Mar Nero ebbene in tutte queste norme quadrilatero Messaudi ha sempre pensato per comunità di dire ma qui c'è la Germania germaniche comanda germaniche Daina
Quadrati che dopo la Germania siamo il primo cioè quindi siamo i secondi in assoluto partner economico di questa parte di questa parte d'uso naturalmente con dimensioni diverse scommesse parliamo da Soveria
O della Polonia della cerchia o piuttosto che dell'Albania ma questa è la dimensione della presidenza Italia poi i casi che hanno fatto
Hanno fatto voglio dire clamore perseguitato i casi di letteratura economica come la delocalizzazione del nuovo testo in Romania ma è solo uno degli aspetti di cui accettasse vale più perché fa più con voi perché anche un dato
Più nuovo Nick nei rapporti economici e commerciali con questa parte dell'Europa ma veramente non siamo presenti in modo
Molto significativo le nostre imprese
Già prima della caduta del muro ma soprattutto dopo la caduta del Muro hanno avuto una capacità di penetrazione di collaborazione l'interscambio commerciale
Nostro interscambio commerciale o dice anche con l'ottimo rapporto del dottor cospicue dovete pubblicato in questo questa convocazione di ricerche dopo l'Unione europea secondo sbocco commerciale dell'Italia è questa parte di uno prima ancora degli Stati Uniti abbia di altre parti del mondo dunque noi non possiamo guardare certo queste cose con leggerezza ma capire che sia per ragioni economiche ma prima ancora per ragioni politiche
Per la sicurezza del nostro Paese dell'Europa della consolidamento delle democrazie della pace in Europa il problema di stabilire una relazione fitta di rapporti politici istituzionali di alleanza e di cooperazione economica oltre che culturale
E decisivo e insomma da me come documenti ma colgo che l'elenco degli strumenti e dei progetti siano pecche nazionali il collaborazionista parte d'Europa sono ma imponenti le sigle poi noto nell'ottica fantasiose le sigle nelle negli accordi con quelle sigle dei progetti validi intervento dell'Unione Europea sono notevoli tutte si spinse alcuni principi essenziali stabilizzazione politica
Ora c'è stata la vittoria delle forze democratiche nel senso che questo è un successo sicuramente anche per le prospettive che abbiamo ma anche con i travagli da quel percorso che abbiamo cercato di perseguire questa parte d'Europa si apre una nuova possibilità quindi di una collaborazione fra questa parte più tormentata
Dei Balcani sia per la possibilità di rafforzare i processi democratici in questa parte d'Europa e tutti questi elementi portano a da accrescere l'ancoraggio verso l'Europa e verso la comunità europea
Se l'ago nuovi spazi di cooperazione di cooperazione economici quando ci si domanda sono su quali temi vedono poi maggiormente l'accento in quel meno Potì con questi Paesi io credo sicuramente ad apporto economico come decisivo come quella di rapporti commerciali son sempre rapporti bilaterali ripulite è un interscambio non è mai un rapporto unilaterale perché non funziona come sono parte del mondo una pura un Paese che sia solo compratore non sia in qualche modo anche venditore ma io credo che accanto la cooperazione economica fatta anche di investimenti congiunti fatta anche di delocalizzazioni
Noi dobbiamo aiutare non in modo paternalistico non in modo arrogante in meno rispetto naturalmente della piena autonomia e della sensibilità nazionali in questi Paesi aiutarli a costruire le infrastrutture civili le infrastrutture giuridiche
Una nozione moderna di Stato nazione moderne accettabile di rapporto tra lo Stato e l'economia tra il pubblico e il privato perché non c'è dubbio che voi perché un ticket processi storici ecco in questi paesi non hanno mai conosciuto regimi democratici
Voi per gli ultimi e cinquant'anni che ci separano la seconda guerra mondiale questi Paesi hanno vissuto al di là del muto voglio dire anche se il muro per alcuni Eva più limpide nuovo confine fisico ma in termini politici così possiamo esprimerci e non c'è dubbio che
E questi elementi hanno lasciato un segno pesanti
Il nostro paese dentro questo processo ha un suo ruolo particolare sviluppato anche ulteriori strumenti iniziative ho visto questo progetto ultimo questo processo che abbiamo varato recentemente in questi mesi di cooperazione adriatica e ionica
Sono previsti incontri dei a livello sia gli alti funzionari dei ministeri degli Estensi a livelli interministeriale
Sia sul versante occidentale che sul versante orientale dell'Adriatico i temi sono quelli poi che acquistano anche la nostra vita quotidiana la lotta in Congo congiunto sulla crisi contro la criminalità
Ed è bene affronta questi temi nei rapporti in questa tua riflessione corriamo il rischio da un lato nei giorni aulici di parlare in termini costruttivi rapporti busta sfondare Adriatico come facciamo i questi convegni
E poi tutti i giorni di lavoro di parlare male sta male direte parchi che partono e con le sigarette con la droga con gli immigrati clandestini che non sono solo gli albanesi ma a volte sono i cui ci son tanti altri che avevate parti attento anche anche più desolate a oriente di quei confini
E quindi è giusto che mi affrontiamo anche questi nodi cantine rapporti di collaborazione come la lotta comune criminalità la difesa dell'ambiente la cooperazione il giorno su questo fatto sforzi notevoli ho visto un rapporto che dice preparato decentemente
Dice a ventisette uffici subendo un Paese poi dice funziona funziona livelli a livelli accetti accetta abbinati in altre situazioni vari meno accettabile non c'è dubbio che in questo presente un sforzo preciso per aprire la via alla cooperazione alla cooperazione reciproca
In altri termini credo che possiamo dire che qui abbiamo veramente una frontiera decisiva per la collocazione posizionamento internazionale del nostro Paese per un allargamento non solo fisico ma anche politico e culturale di quell'Europa che abbiamo intanto costruito nel nocciolo dell'Europa occidentale nel corso anche negli anni quella fredda qui abbiamo che la possibilità di grande crescita economica reciproca i reali difficoltà su notevoli quello che ci ha detto prima testimonianza della studiosa albanese ci fa capire anche che in alcuni casi sono liberi perfino elementare
E a volte noi dobbiamo agire la pazienza di affrontare nella loro delle mentalità di partire a quei livelli precisi perché non possiamo pensare di applicare uno schema astratto e applica allo stesso modo da da da Paesi come la Cecoslovacchia con l'accettiamo la Slovacchia Paesi come l'Albania o come la Polonia
O come i paesi Tel baltico del Baltico ex ex sovietico non c'è dubbio comunque che è una sfida per noi importante di qui passerà anche buona parte della nostra Lupo economiche della nostra sicurezza e passato questo questa politiche passata anche per capitoli che nessuno di noi sarebbe dovuto
E vivere come quello del recente quello del Kosovo ha partecipazioni a te nostro Paese
Ma io credo che siamo tutti abbastanza maturi per sapere che a volte nella politica internazionale poiché sicurezza ci sono anche dei passaggi aspri che non vanno ideologizzati non vanno trattati come molte lo strumento ideale per risolvere i problemi ma che a volte comporta anche il passaggio ai limiti di forza per evitare danni maggiori come un quel che Stam delineando ora anche in quell'aria così tormentata
Stavo dicevo l'inizio e concludo la vittoria delle forze democratiche in me e nel serve può consentire non è certo ma può consentire che secchio Chima di cooperazione e di dialogo
Tra cui le diverse etnie e fosse può evitare ulteriori fenomeni di frantumazione in quella parte dei Balcani se tutti se questi Paesi vediamo
La prospettiva del grande conto indoeuropeo allorché questi conflitti questi micro conflitti così sanguinosi possono trovare un livello superiore in cui convergere in cui passare oltre
Drammi storici e che ancora recentemente seminato qui
Grazie all'onorevole Turci l'ultimo intervento del professor Ornello vitali che interviene per ultimo perché il suo cognome comincia la penultima lettera dell'alfabeto lui però debbo dirti che oltre a questo va detto che tu sei professore di statistica economica cioè e uno di coloro che fanno e danno i numeri
Danno cioè oliato e reali e concreti sulla situazione non aveva all'atto della con questo perché c'è una regola aurea dell'informazione secondo la quale dopo le ventidue i toni devono attenuare
Se uno commette un omicidio non si dice asta
Paolucci
Per evitare si agitino insomma io gli angoli numeriche Lucia rare siano tale da renderci consapevoli e della difficoltà che ci attendono ma che non ci angoscia
Grazie
Io colgo in pieno questa raccomandazione mi rendo conto vorrei cominciare come De Gasperi
A Parigi mi rendo conto che tutto racconta primi e tranne la vostra cortesia ci mancherebbe altro e quindi io
Dubbi racconto manco un numero due perché qui o al contrario di Brunetta ancora io malgrado che non abbia unità molto giovanile va bene
Ormai via viva al tramonto però ancora faccio il ricercatore quindi
Parte alle undici io Dio buono comuni non ci penso per niente però ecco certamente le regioni del sistema ne
Sì
Di trovano certamente in una condizione più evoluta di quanto non accada delle regioni per il
Già Bruzzo Molise e Puglia il vero punto di differenziazione il
C'è diciamo fra dalle Marche in su e dal Abruzzo in giù c'è poco da fare e che cosa diciamo come arrivo a queste conclusioni ecco questa un racconto se senza dire e senza armi da Bologna dunque allora complete come arrivo a queste o preso in considerazione una serie cominciava dal mille novecentottanta va bene ma diciamo dal novanta dal novanta al novanta sedi ma perché il novantasei dico siamo nel due mila e perché perché purtroppo e gli statistici hanno dei problemi cioè è stato introdotto il secche mille novecentonovantacinque questo secche mingherlino che è un sistema europeo di contabilità nazionale con va bene questo secche
Ci impedisce dovendo lavorare a prezzi costanti perché se non lavoriamo apprezzino Stazzi non si capiscono quali sono le dimensioni dello sviluppo se ci sono stato anche della regressione se c'è stata
è ci dobbiamo ci siamo dovuti tornare va bene alle serie che adottavano il vecchio sistema di contabilità nazionale perché ancora per le nuove cioè è stato introdotto il seccano attrici
Va bene però ancora le cifre listate non c'è di Tito valutazione di cambiamento non ce la date e quindi tutto questo almeno per certe alcune grandezze quindi
E diciamo si somma l'incertezza riguardo quali sono stati i indicatori che sono stati considerati il il primo è il tasso di variazione del PIL pro capite avanti prezzi costanti va bene il secondo è l'occupazione totale
Negli degli studenti nell'industria di trasformazione dell'industria manifatturiera
Terzo diciamo il valore aggiunto al posto dei fattori Piero occupato diciamo esprimente una Proxy della produttività
Infine gli investimenti loro di fissi a valori costanti per occupato ecco dall'esame di queste grandezze che cosa esce fuori
Esce fuori intanto che
La la direttrice adriatica netta diciamo dalle Marche in su sia pure con differenziazioni nel loro ambito ovviamente
Perché le Marche diciamo non riescono a tenere il ritmo quale che viene tenuto dalle altre regioni e in particolare dal Nordeste che si rivela secondo queste misure che però sono misure diciamo
Sono misure che addirittura secondo che sottovalutano quello che potremmo dire con riferimento a quello che è successo dal novantasette in poi Savona Spencer diciamo la parte degli italiani che diciamo più dinamica va bene dal punto di vista economico c'è poco da fare sia per quello che riguarda il il pro capite sia anche in parte per quello che riguarda l'occupazione questo lo sappiamo d'altra parte e se c'è stato un risveglio avrei
Sono per l'occupazione
Le diciamo della
Regioni meridionali e questo risveglio però è un po'come dire vorrei far riflettere secondo proprio
Dal fatto
Che una volta si pensava gli occupati comma occupati a tempo pieno adesso invece usa dire che
Aumenta il numero degli occupati però bisogna cercare di ponderare ho di ridurli perché naturalmente ci possono essere benissimo occupati che lavoro due mesi l'anno secondo le statistiche sono occupati
E secondo però per quello che riguarda il De dico quello che percepiscono sa praticamente sono vari quindi valgono sei va bene valgono per uno diciamo va bene o
Dunque
Ecco l'analisi
Prende in considerazione l'insieme di queste dico
Misure naturalmente ci sono delle regolarità anche molto interessanti ma non è il caso a quest'ora di stare qui a a come dire a essere Anna
Mitico ci mancherebbe è c'abbiamo avuto anni
Divisi anche
Molto molto gravi va bene per esempio nel
Mille novecentonovanta Tree
Diciamo ci fu almeno così esce fuori da queste misure ma non è che lo dico perché qui parla siamo in un convegno nel centrodestra ci fu un periodo va bene che mille novecentonovantaquattro ancora le cose erano andate un po'meglio
Naturalmente questo dico perché non ho avuto né perché sto parlando a un convegno che sia perché naturalmente può darsi benissimo non è che gli effetti sono instant
Tagli può darsi benissimo che fossero effettuati di politica carrozzabili intraprese precedentemente quindi sono assolutamente imparziale da questo punto di vista
Ecco
Naturalmente
E diciamo il tipo di analisi con il fatto è stato un tipo di analisi dinamica va bene
Che è un tipo di Anna
Musiche sempre con riferimento alla direttrice adriatica e
Perché insomma i dobbiamo far verificare se sono
Se sono leggende metropolitane si dice semplice la verità perlomeno dal punto di vista statistico
è quella che viene prefigurata è pubbliche cosa viene fuori viene fuori che
Naturalmente la direttrice adriatica è sicuramente diciamo più di danni
è in tutte e due le componenti in un certo qual senso però naturalmente regioni del sud e Moggi ha detto sono meno dinamiche e però poi siamo sono andata a vedere siamo sono andata a vedere se fatto uguale a cento va bene degli aggregati
Riguardanti l'Italia se i
Le regioni adriatiche il sistema ne che va bene fossero diciamo così presentassero un
Un andamento
Che li differenzia asse da mille del Sud come ho detto Molise
Puglia
E Abruzzo vede purtroppo quello che esce fuori è che il vero che la direttrice adriatica va un po'meglio è vero che i diciamo le
Le regioni del sud
Adriatiche
Hanno uno sviluppo diciamo superiori rispetto alla media nel Mezzogiorno quindi è vero purtroppo però è anche vero questo risultato
Mi sembra
è vero che la differenza che c'è tra le regioni adriatiche del sistema se ne
Dei giorni adriatiche del Mezzogiorno diciamo così che appartengono al Mezzogiorno queste diciamo differenza tendono ad aumentare va bene e questo conferma
Una diciamo ricerca che abbiamo pubblicato su Italia Oggi adesso non mi ricordo in che giorno dopo sulla struttura blu sui addirittura che abbiamo fatto lo studio nel centro province italiane quindi sanno conferma quello che abbiamo trovato dei al di là degli Angelucci bene oppure delle affermazioni
Per carità sarà l'ottimistico non silenzioso le cose non vanno tanto bene cioè
Come ripeto e chiudo chiudono Orta sola senza chiudere tre volte va bene
Vale più come una volta sola certo
Nelle regioni adriatiche le cose vanno meglio di quanto non accada prima dell'intero Mezzogiorno
Le differenziazioni ancora irrisolti sono sconvolti ritenuto possiamo dimenticarsi grazie
Sostenere anche destra sul versante dell'Adriatico scadenza non c'erano più ma che tratta di un versante che ha un dinamismo diverso il modello e su questo siamo d'accordo siamo d'accordo anche perché a questo punto dobbiamo chiudere il nostro incontro grazie all'osservatorio parlano in perché ci ha dato la possibilità appunto di discutere
Voi che ci avete seguiti sino a quest'ora eroicamente