La Seconda Guerra Mondiale e la sua memoria

Si sente adesso
Dicevo Torben tenuto a a tutti voi
Il preambolo diciamo così che esige il galateo lo lascio Craveri quando arriverà che l'ospite
Entriamo subito nel merito dei lavori voglio solo premettere che questa sessione di questo incontro conclude una ricerca che in corso da da più di due anni chi frutto del lavoro di tre università
Punto Napoli Roma Emiliano e che perciò un tentativo di coordinamento di una riflessione norme contingente non occasionale lei che il tema rischierebbe altrimenti di di di ridurre a mamma semplice a una semplice dichiarazione di intenti
A questo punto entriamo nel merito dei lavori credo di
Confortare il pubblico dicendo chiaramente nonostante cominciamo tardino a tarda mattinata ovviamente ci sarà poi spero intorno all'una l'una e un quarto la sospensione per una pausa pranzo della i lavori riprenderanno poi alle tre come vedete il calendario è fitto di di relazioni io prego i relatori di contenersi ad esporre
Nelle linee della loro ricerca e non entrare nel dettaglio ovviamente lascio la parola ai relatori sono due dell'atto del primo intervento Elena Aga Rossi e poi Maria Teresa Giusti che
Mi chiameranno la vostra attenzione sul tema le vicende dei militari italiani nei Balcani dopo l'otto settembre
Tra rimozione e memoria più uno dell'est morti di questo di questo convegno credo
La lezione in due parti la prima parte
Non partiamo allora ci siamo impegnati a rispettare i tempi venti minuti spiava riusciti mi scuso in anticipo per lavori oggi faringite allora non ci occupiamo appunto delle vicende iniziali dei vicende militari italiani nei Balcani dopo l'otto settembre fino alla fine del conflitto nei primi anni del dopoguerra c'è stato
Una turare processo di rimozione delle vicende legate al conflitto alla guerra persa
Paese i governi hanno valorizzato l'opposizione al fascismo e la resistenza politica dimenticando le vicende dei combattenti le loro scelte dopo l'otto settembre le esperienze tragiche dei prigionieri e dei reduci da vari fronti
Che e tra l'altro erano il simbolo evidente della sconfitta
Il disinteresse
Già basta il disinteresse della Società italiana in quei primi anni
Del dopoguerra nei confronti dei reduci risulta da numerose testimonianze ad esempio un reduce dalla Russia
Ha visto nella mancata accoglienza agli ex prigionieri la volontà del paese di dimenticare scrive
Ci dissero che eravamo persone scomode Coletti politicamente dai fissati per la politica del governo le nostre testimonianze avrebbero creato un qualche imbarazzo
Ritenne ero meglio non dare troppa pubblicità e lasciare che il tempo portasse tutto nell'oblio
La storiografia italiana riflette il clima dell'epoca
Per molto tempo la partecipazione dell'Italia la seconda guerra mondiale
è stata vista soltanto come il tragico epilogo del regime fascista una storia staccata dalla vera storia d'Italia
Quella che tendevano a sminuire il peso del fascismo nella società italiana e ad esaltare la continuità tra antifascismo e resistenza
A lungo la storiografia a nostra storiografia semplificato la ricostruzione del periodo successivo all'otto settembre utilizzando la contrapposizione fascismo antifascismo
Come unica chiave interpretativa di quei avvenimenti sostituendo quindi alla complessità dei casi una visione unilaterale inadeguata a capire cosa fosse realmente successo
è stato così completamente dimenticato il contributo dei militari alla resistenza
Perché questo contributo non poteva essere ascritto ad un sentimento antifascista infatti la scelta di combattere i tedeschi molti casi fu più per lo più di rete minata non da un'ideologia politica ma dal senso del dovere
Dell'onore militare e dell'orgoglio nazionale
Nei pochi casi invece in cui si è parlato della Resistenza come per esempio i venti della difesa di Roma Porta San Paolo o di Cefalonia a Dell'Acqua Cefaloni confusi i sì ha voluto dare spesso una spiegazione ideologica
Interpretandola come l'espressione di una spontanea reazione dal basso
Cioè sarebbero stati i soldati apprendere e non cedere le armi animati da un genuino innato spirito antifascista in contrasto con l'attendismo e la passività dei comandi
Si è creato quindi secondo noi un buco un buco nero nella memoria collettiva che ha fatto dei militari italiani I dimenticati della storia
La Conf lo conferma
Ma difficoltà nello stabilire con precisione quanti siano stati combattenti durante il secondo conflitto mondiale il numero dei morti e dei dispersi i collabori azionisti tedeschi militari fatti prigionieri dai tedeschi
Internati in Germania oppure nei territori occupati dal raìs
Purtroppo è stata completamente dobbiamo soltanto ai tedeschi una robusta sezione scientifica di quegli eventi come per esempio il caso di Gerhard Schreiber ma di questo parlerà più avanti Luciano Zani
Tutto questo a testimonianza del perdurante disinteresse sia da parte delle autorità militari e politiche sia degli studiosi per un'opera di ricostruzione non certo facile ma doverosa
Esisteva ancora un evidente lacuna per quanto riguarda gli avvenimenti nei Balcani nelle isole dell'Egeo
Il periodo che va dall'otto settembre appunto alla fine della guerra al momento dell'armistizio nei Balcani erano stanziate trentacinque divisioni con seicento mila uomini rispetto alle ventiquattro distanza sul territorio nazionale
Quindi si tratta di un numero consistente di forze disseminate per un territorio molto ampio fra Grecia Albania Jugoslavia con compiti di difesa complessivi isolati e senza collegamenti poi c'è da dire che molti di loro si trovavano in quella zona già dal mille novecentoquarantuno quando era iniziata lo l'occupazione italiana caratterizzata da una lotta aste violenta contro i partigiani locali
Quindi lasciate totalmente all'oscuro degli avvenimenti in Italia le le dimissioni se però dell'armistizio com'è noto per radio
E furono colte di sorpresa
Le divisioni ebbero delle vicende delle reazioni diverse questo dipese ovviamente dalle circostanze ed ai rapporti che avevano con i locali e anche dai comandanti
La maggior parte degli unità comunque si arrese quasi subito
Altri cercarono di trattare la consegna delle armi con la speranza di ottenere il rimpatrio pochi accettarono l'offerta l'alternativa offerta dai tedeschi di continuare a combattere al loro fianco
Una volta disse armati i soldati italiani tedeschi non mantengano la promessa di rimpatriarli ma lì rinchiusero appunto in campi di concentramento o nelle Balcani oppure fummo trasferiti in Germania con i territori occupati dal raìs
Si stimano intorno a quattrocento mila militari fatti prigionieri
C'è da dire un altro episodio che non è stato ancora studiato magnati condite quello Degli Azzi internati tedeschi che furono
Dei tedeschi che furono liberati fra virgolette dall'Armata Rossa una volta che l'Armata Rossa arrivo nei Balcani e furono trasferiti neanche sovietici e trattati come prigionieri di guerra
Di questi si sa soltanto che ne rimpatriare undici mila ma non è noto il loro numero iniziale
Tornando ai Balcani furono anche molti militari che è sceso cessano di nascondersi tra popolazione correndo il rischio di soffrire la fame di subire le vendette locali di incappare nei rastrellamenti frequenti dei tedeschi
è difficile quantificare sia il loro numero che quello dei militari che continuarono a combattere contro i tedeschi o che con questi si allearono
Sappiamo che furono circa duecento mila i militari scampati alla prigionia tedesca
Compresi coloro che riuscirono a rimpatriare però in questo numero dobbiamo annoverare anche i morti accertati e dispersi
Questo quadro che vi ho illustrato risulta da un insieme di vicende individuali per lo più descritte nella memorialistica che rimangono però frammenti di una storia ancora da da da scrivere
Tali argomenti sono stati lasciati al racconto dei superstiti alla cura delle loro associazioni sia che si trattasse di memoria attiva cioè resistenza ai tedeschi sia che si trattasse di memoria passiva cioè rifiuto di collaborare
La produzione di memorie da quegli anni è stata al Tel altalenante molto molto anche nei primi anni in cui punto i reduci avevano il desiderio di raccontare la loro storia si è poi ridotta
Per arrivare poi negli anni Cinquanta anni sessanta diverse pubblicazioni però a cura di case editrici minori
Spot strapparsi dagli anni Sessanta infatti agli anni Ottanta compaiono pubblicazioni questi radici che riguardano tutto il territorio dei Balcani
Per quanto riguarda la statistica invece c'è un completo disinteresse purtroppo infatti facendo uno spoglio dei numeri di della rivista il il movimento di liberazione poi Italia contemporanea non compare un saggio
Sulla Resistenza dei militari all'estero
Abbiamo trovato soltanto due articoli che però riportano memorie quindi sono memorie di reduci senza alcun commento storiografico
Mentre maggiore attenzione rivolta si trovano numerosi articoli sugli internati in Germania quindi sempre in un certo senso una resistenza passiva
Una svolta invece avviene nei primi anni novanta di quando insieme a una ripresa della memorialistica anche a cura di case editrici importanti come Mursia
Si verifica anche un nuovo interesse della storiografia italiana però questo avviene a cura del Ministero della difesa che pubblica diversi voglio un mito dedicati alla Resistenza dei militari all'estero cura della sta la società occorre mite
Della commissione corre mite polemiche scusate
E la traffico però allargando l'analisi di questi eventi è fatto in maniera geografica cioè vengono esaltati gli atti di collaborazione questo patto di alleanza con i partigiani locali sia che fossero jugoslavi e albanesi o greci ma si omettono
Casi di di eccidio di soprusi da parte dei partigiani nei confronti degli italiani dopo l'otto settembre cioè dopo l'accordo di alleanza di questo parlerà più avanti a questa gara sì
Come già accennato l'interesse per questi temi nasce in quel periodo e diciamo che il centro di questo interessa l'episodio della qui che monopolizza un po'tutta la questione a Cefalonia e Corfù
E malgrado questo malgrado l'interesse per gli acquisti altri altri divisioni rimangono completamente ignoranza ignorante non si parla di altri episodi di resistenza da parte della Pinerolo in Albania della divisione Bergamo in Dalmazia oppure di due divisioni
Un altina e una di fronte fanteria di montagna la Venezia e la Taurinense impiegate in Montenegro che si unirono formando la l'unica la prima e unica divisione italiana costituita all'estero rischia la divisione italiana partigiana Garibaldi
Per concludere questo tra acquatico quattro storiografico lascio la parola Adelina dei per quanto riguarda le altre storiografia la storiografia jugoslava pure avendo parlato del contributo degli italiani alla guerra di liberazione omette
I casi difficili i rapporti rapporti difficili tra italiani partigiani anche casi di esecuzioni sommarie di soldati italiani dopo l'otto settembre
Infine la storiografia anglosassone quando si è occupata dei Balcani dopo l'armistizio ha per lo più ignorato
Le vicende dei militari italiani riproponendo il vecchio pregiudizio degli italiani cattivi combattenti durante la seconda guerra mondiale gli storici anglosassoni hanno perlopiù sostenuto la versione che essi non reagirono affatto
E lascia la parola Elena Aga Rossi
Passiamo
A trattare due casi particolari molto diverse tra loro uno poco conosciuto quello da divisione Garibaldi cui almeno accennato Maria Teresa
E l'altro che perdevate diciamo che è stata la più grande unità italiana costituita per questo lo scegliamo al di fuori del territorio nazionale in Montenegro
Che si affiancò ai partigiani jugoslavi né lotta contro i tedeschi e continua a combattere fino al marzo quando del
Quarantacinque quando poi venne rimpatriata
E poi a confronto quello più noto dell'eccidio e l'eccidio delle divisione a qui a Cefalonia e a Corfù
Ecco entrambi hanno un'analoga sorte a livello dei morti cioè c'è un'altissima percentuale in entrambi i casi
Di uccisi i primi quelli quelli più noti perché Dell'Acqua come sapete sono stati uccisi camper ma hanno dei tedeschi fucilati anche dopo
Dopo la resa
Quindi invece della divisione Gas Garibaldi hanno invece dovuto una sorte di una graduale a mano a mano decimazione perché durante i combattimenti con i tedeschi sì ma anche poi a seguito delle dure condizioni di vita decidendo di media del tifo che le hanno colpite in più anche delle ritorsioni da parte del io questa il con cui del invece collaboravano
Ecco un confronto tra queste due situazioni è stato fatto da un superstite della Garibaldi
Con queste parole immaginari militari della qui falciati dalle mitragliatrici tedesche a Cefalonia tra freme di rabbia e stringere il cuore
Ma la memoria divisiva che molti non conservano di uomini morenti o morti di inedia con lunga agonia nella neve non ha e non può avere paragoni
Altrimenti i paragoni sono molto difficili ma ecco questo già ci introduce a un discorso complessivo su questa memoria selettiva che non abbiamo avuto sulle vicende nei Balcani
Ecco la Garibaldi quindi accenniamo un po'
Abbiam detto alla sua storia nacque da questa dicembre quarantatré dalla fusione delle due divisioni Taurinense Venezia che avevano deciso di desistere i tedeschi avevano spinti fino a quel momento erano presenti in Montenegro operò a fianco dei partigiani jugoslavi per diciotto mesi
Fu rimpatriato dunque partirono pressappoco intorno undici mila i primi combattenti le due visioni insieme avevano Ventimila prese gli altri sì furono un po'dispersi
E alcuni casi appunto fecero anche dei gruppi di non combattenti di lavoratori ecco che dalle undici circa degli undici mila che però anche qui siamo sempre cifre sono sempre molto vaghe
Né rimpatriare uno tre mila e cinque quindi come vedete un'analoga sorte a quella della cioè di Cefalonia
In più per la Garibaldi abbiamo diverse letture delle sue delle sue vicende nella memoria ufficiale delle associazioni di reduci è passata la versione di una piena collaborazione tra italiani partigiani cui ha già accennato Mele Teresa
Di una fetta di Lanza queste italo jugoslava e venne questa parola di viene ripetuto spesso mentre gli italiani in realtà se si trovavano a
Totalmente dipendenti dalla dagli jugoslavi dal loro comando
Sia per qualunque tipo di decisioni da loro impiego dalle consegna delle armi al la questione di chi doveva formare i battaglioni di operatori chi doveva vere per la distribuzione di rifornimenti inviati permesso dal governo italiano
E che di solito venivano consegnati solo in piccola parte agli italiani
L'obiettivo principale della formazione e lavoro ovviamente azione comune contro i tedeschi
Ma in realtà gli italiani fu impedito di agire comunque orco né unico Ionita le loro unità furono smembrata in brigate con mescolate quelle opere strade con la giustificazione dovere adattare il tipo di combattimento dell'esercito regolare quello della guerra partigiana naturalmente fondato il sospetto che vi fosse invece l'idea di ridurre la compattezza dello riunita
E il comando riguardavano decideva di spostamenti di truppe italiane provocando inutili sta sperimenti gravissime perdite del tutto assurda inspiegabile fu la decisione del comando supremo i titoli trasferire in Bosnia
Alla quindi alle praticamente una distanza tra dal sud Italia al Nord Italia alla fine gennaio quarantaquattro quindi in pieno inverno due brigate della Divisione Garibaldi senza nessun motivo strategico se non per quello di ridurre il numero di soldati da sfamare
La fame è un'epidemia di tifo esenti ematico falciato nove due brigate di cui una fu interamente perduta alla seconda partita con mille duecento uomini ritornò con circa duecento e questo è a questo episodio si riferisce la citazione che io ho fatto prima
Di un di un superstite
Le reazioni poi le relazioni tra i militari italiani partigiane questa ricorrono spesso improntate a un a diffidenza anche per queste per queste vicende in particolare c'è stato poi un piccolo un episodio che viene cui di cui tutti parlano ma con i tre persone diverse cioè quello del cinque dicembre due mila centoquarantatré a Play via
Che le ha sede il comando della Garibaldi dove jugoslavi
Venuti a conoscenza di un attacco tedesco si ritirarono senza avvertire gli italiani che e questo portò alla con morte di più di cinquecento soldati
E alla cattura di mille cinquecento questo era un una specie di tattica che fecero facevano spesso anche
Altri episodi di questo genere lo vediamo anche nel militari
Italiani in Albania dove i partigiani non li avvertivano quando sapevano di un attacco perché così lasciando in pasto ai tedeschi gli italiani coi loro potevano avere il tempo di ritirarsi naturalmente quindi con questo de andante Prodi di appunto anche di forme di risentimento reciproco
La forma forse la questione più un polo sconcertante riguarda soprusi e l'episodio di giù per violenza a livello individuale perpetrati del partigiani jugoslavi a per singoli punti militari italiani
Questo tema malgrado numerose testimonianze continua a essere volutamente ignorato
In particolare mi capitato personalmente che ho riportato nel mio libro nazione allo sbando il racconto una relazione
Di un soldato italiano
Che parlava di fucilazioni di militari italiani da parte soldati regolari slavi e con senza nessuna ragione importante
E questo questo mio accento è stato accusato di esagerazione dal colonnello Lando Mannucci e che il presidente dell'associazione Garibaldi in una recensione sulla rivista che è l'organo dell'Associazione
Ecco a parte questa testimonianze molto circostanziata
C'è sono molte alte nell'ufficio storico dell'esercito che contiene tutte le relazioni dei gli ufficiali che poterono tornare in patria dopo che dovranno però raccontare loro vicende dopo l'otto sto settembre
E ce ne sono appunto dicevo moltissime su violenza illegalità di vario genere commesso dei partigiani jugoslavi nei confronti di militari e i processi non praticamente non no e non non sono gestiti e tribunali militari ma molto sommari
E e particolare non processi politici c'era un commissario politico gauge comunista che generalmente fungeva da pubblica accusa
In realtà le puoi le le cause i voti di motivi ufficiali erano quasi sempre di essere stati fascisti
Per esempio uno stato ucciso perché aveva partecipato alla guerra di Spagna
Oppure che naturalmente che avevano appartenute non partì l'ultima unità che avevano si erano macchiati di repressioni nei confronti dei partigiani jugoslavi durante l'occupazione italiana
E che quindi nonostante il loro voi queste persone adesso poi continuato a combattere a fianco degli jugoslavi poi venivano comunque con condannate per per presunti insomma
Precedenti
Ecco interessante in questo senso l'atteggiamento del piccino e vicende da Garibaldi perché praticamente il governo italiano delle dopo la questione dei militari del del anche i rapporti con di loro con il presso le persone militari presenti non basta via e anche in Albania
Al sottosegretario della guerra i dirigenti del PC Mario Palermo mandato in missione si prime Montenegro e poi in in Albania noi per la questione del Montenegro è stato insomma ci sono raddoppia versione di quello che successe di e Palermo e invece di un del prêt del comandante della Garibaldi di allora secondo Palermo Palermo poté vedere le situazioni difficili in cui versavano i militari della Garibaldi
Però sostenne che doveva la divisione doveva continuare a combattere a fianco degli U costali quindi ignorò richieste d'impaccio che non venute degno dalle Garibaldi dato che insomma non non ce la facevano erano e l'estremo delle forze ma disse che bisogna che combattessero fino alla completa liberazione del Paese questo atteggiamento rifletteva la linea Pedio comunista interessato a fare apparire la Garibaldi comunità schierate con i comunisti Tito e anzi Palermo nel suo memoria accusò gli inglesi di volere avere voluto rimpatriare Garibaldi e cito proprio nel momento conclusivo nella lotta sia per creare dissidi con Tito sia per evitare che i nostri soldati che con tanto risme sacrificio avevano combattuto potessero trovarsi al fianco degli jugoslavi nel giorno da completa liberazione del loro Paese
In realtà la realtà è ben diversa fu lo stesso comandante punto la vernice
Della Garibaldi a richiamare attraverso un corriere segreto l'attenzione luogotenente sulle condizioni dei suoi uomini Lancieri e sfiniti e chiedendone il rimpatrio e localmente riuscì a ottenerlo rivolgendosi agli inglesi
Più Palermo sapeva perfettamente quali erano le condizioni perché visitò un gruppo di ufficiali incarcerati jugoslavi in attesa del giudizio e quindi sapeva dei processi sommari in corso e lo stesso egli stesso intervenne
Presso il comando per salvare un suo vecchio amico che ve che che aveva visto tra questi
La sua visita era stata preceduta da non via segreto deciso per cementato agli altri tre rappresentanti del partito uno di questi era il famoso Rosario Bentivegna autore dell'attentato di via Rasella che furono inseriti tra le truppe italiane quelli quali vice commissari politici in appoggio commissario questo valico compiti di spionaggio e propaganda politica
Quindi c'è c'era si stabilì ed in questo clima di intimidazione imposto ai commissari politici comunisti e pressioni esercitate su colore qua non si adeguavano alla linea e le direttive dei comandi costali
Ecco Cefalonia Cefalonia tutto appunto un altro discorso tutti sanno ormai che cosa è successo c'è da canoni quindi non non non ci sono né hanno sui fatti
E l'eccidio divisione quindi è è stato poi particolari fin dall'inizio insomma considerato addirittura un crimine di guerra
E il generale responsabile Lanze fu processato a Norimberga
Ma anche per questo eccidio in fondo dopo l'anche moralistica del primo dopoguerra si è parlato poco fino a questa ripresa di interesse all'inizio degli anni Novanta
Che un punto un punto di svolta chi aveva ricordato nel senza Cefalonia precedente soprattutto nei primi anni cinquanta e sessanta
Battaglia Vaccarino e altri l'aveva interpretata come espressione di un latente antifascismo della truppa sottolineando la reazione spontanea dei soldati in contrapposizione con inerzia di comando e quindi torna appunto questa
Assimilazioni di tutti quelli che hanno fatto resistenza all'antifascismo
Anche per la qui ci troviamo di fronte a una perduranti incertezze sui dati dei morti nonostante appunto la notte vietati l'episodio noi abbiamo cifre tanto non state molto aumentate le cifre di memorie su pezzi del dei degli uccisi si parla ancora adesso il nove mila morti invece grazie anche all'opera di Schreiber
Noi dobbiamo i tedeschi
Molto di informazioni sui nostri sia per l'IMI che per per l'esistenza
Ecco si pensa che siano sta intorno alle sei mila cinque naturalmente tantissime ovviamente lo stesso però ecco per quella disinteresse delle autorità militari per una chiara cosa è notevole
Parliamo anche di Cefalonia di una memoria divisa accanto coloro che vi hanno visto un altissimo esempio di sacrificio e di turismo il primo atto dell'esistenza
Come la maggioranza della memorialistica c'è un libro molto bello particolare cappellano militare don formato vi è poi chi l'ha giudicato un eccidio inutile dovuto atti di insolubile subordinazione di alcuni ufficiali che sobillato la truppa contro il generale Gandin che stava trattando la resa
Questa ultima posizione era già emersa nell'immediato dopoguerra presente in una minoranza delle relazioni di superstiti e nella pubblicistica di destra
Era arrivata l'opinione pubblica il geniale intorno alla metà degli anni Cinquanta per via del processo intentato dal padre un caduto contro un certo numero di militari italiani tedeschi
Il processo si concluse con un procedimento di tutti anche dei tedeschi prende il vento questo sta noto del ministro degli Esteri difese dell'ora Martino e Taviani
Ma questa linea quelli messa ancora di recente nel libro di un figlio di un caduto Napoli con una polemica anche nel sui giornali
Che ci fossero stati atti gravi di insubordinazione
è indubbio è stato testato fin dall'inizio ci fu una addirittura un'indagine due indagini autorità militari una e quarantacinque una nel quarantotto questa reazione quarantotto che di cui si è parlato nei giornali proprio in questi giorni vip Picozzi l'episodio ci fa l'onere che ha definito una questione scottante da chiudere se possibile in maniera definitiva
Su suggerimento vera suggerimento di insistere sul momento ideale
E di non insistere sulla disparità di vedute sulla crisi iniziale sugli atti di indisciplina con i quali era stato messo a dura prova il comando
La Apollonio per esempio che era il capitano con cui va alla responsabilità per alcuni o merito per altri di aver aperto il fuoco sulle zattere tedesche
Senza autorizzazione il comando il principale poi fu anche principale fautore della Resistenza non fu mai concessa la medaglia al valore
Anche se fu richiesta più volte
Il dibattito penso sì in questi giorni sulla stampa riguarda Cefalonia però mostra quanto sia difficile quando si trattano certi temi come resistenza uscite da un discorso politico e affrontare la questione sul piano storico mi riferisco al so che ha visto la dibattito tra Dusko le per il libro ultimo di Rusconi
E la polemica con Pirani
Comunque dice Bolognesi parla come di un episodio isolato e non come la punta estrema di un fenomeno molto ampio che continua ad essere ignorato come non li abbia fatto l'esempio della Garibaldi ma potremmo e immagino che non poté nostri superstiti che ci scrivano chi si sente incominceranno dire ma perché non avete parlato di ipse Bergamo e tanti altri ci sono state cioè la in generale si può dire che continua ad essere poco studiata tutta una parte della storia del nostro Paese che riguarda i combattenti la seconda guerra mondiale
In cui furono coinvolti se più di tre milioni persone la parte più attiva della popolazione dei giovani di leva e militari di professione appartenenti a tutte le classi sociali in quasi ogni famiglia a un dovuto un disperso morto
Un prigioniero e così via in vari fronti Africa Balcani lussi in Francia naturalmente
Se è stato comprensibile per molti anni il disinteresse della guerra fascista
Non si capisce però nemmeno molto più difficile spiegare il disinteresse per il contributo di militari alle quell'esistenza dopo l'otto settembre
E bisogna penso che sia importante parlare di questo tema in un convegno che costituisce già per un primo momento di rivalutazione del questo contributo e assente da segnare anche queste vicende posto importante che il merito non è memoria collettiva e nella coscienza nazionale contemporanea grazie
Ringrazio Maria Teresa Giusti Elena Aga Rossi per il contributo che hanno dato e per il carattere così oltre che molto molto efficace anche aperto alla discussione che credo non mancherà anche se sono preoccupato per i tempi e quindi esimo ulteriori da ulteriori commenti lascio la parola a Luciano Zani che ci parlerà dopo aver sentito le vicende dei militari italiani nei Balcani le vicende dei militari italiani internati in Germania
Allora intanto la mia relazione inalbera il cartello lavori in corso
Cantiere aperto la mia intenzione di dirvi cosa c'è in questo cantiere anche se non c'è ancora una un appartamento perfettamente arredato ci sono dei muri perimetrali qualche altra cosa vi fornirò alcuni di questi elementi del card del cantiere la prima cosa è un diario questo è la mia parte diciamo così più originale particolare della ricerca che tutti insieme abbiamo svolto cioè
Approfondire pubblicare
Questo diario di uno dei militari italiani internati in Germania si chiamava Cristiano Federico Ferrari era un giovane
Cremonese nato nel mille novecentodiciannove figlio di un avvocato antifascista Cremonese
Federico era un fervente cattolico e anche un fine intellettuale anche se era
Appena laureato in giurisprudenza si era formato al Circolo Zaccaria di Cremona un circolo importante per la formazione del cattolicesimo cremonese ed era stato membro della Giunta diocesana di Azione cattolica come rappresentante della Fuci
Cremonese peraltro pur provenendo da famiglia antifascista era anche fidanzato con la figlia
Di uno dei più longevi ministri anche se era un tecnico di Mussolini quel Felice Guarneri che era stato ministro degli scambi e delle valute nella seconda metà degli anni trenta
Quindi un giovane intellettuale cattolico
Molto impegnato
Come cattolico e che poi diventa sottotenente del quinto Alpini della famosa Divisione Tridentina con cui Bach in Russia e si salva tra i non molti ritornarono dalla ritirata di Russia e prende la medaglia di bronzo al valor militare nella battaglia di Nicola gli Earth Carlo una delle più tremende della ritirata il ventisei gennaio del quarantatré con i resti della Brigata Tridentina
Dislocati intorno al Brennero viene catturato
Subito dopo l'otto settembre immediatamente
Tutti vengono caricati su un treno che portati prima per pochi giorni
Ad un campo all'estremo nord nella nella Prussia orientale a Stabio H poi a definire ENA in Polonia che è un grande campo di anche di smistamento dove peraltro si ferma parecchi mesi poi ambito il verde in Sassonia nello stand Lager quattro bit e infine nell'ultima parte della prigionia vicino a Dresda in una piccola ridente località che oggi è un sobborgo di Dresda che si chiamava in gola dove il giorno della liberazione del campo
Il ventiquattro aprile del mille novecentoquarantacinque viene ucciso insieme altri due soldati un italiano e un polacco e a un ufficiale francese da nazisti membri dello Volkssturm locale erano anziani riservisti giovanissimi che non potevano insomma ancora andare al fronte
E che nel giorno della sconfitta come è successo lì ma in molte altre località della Germania
Ci sono stati veri e propri eccidi alcune stragi questo è questi sono quattro che vengono presi vengono uccisi allora questo diario io nel momento in cui abbastanza casualmente l'ho preso in mano ho trovato straordinario
Ovviamente una singola vicenda quindi guai a pensare di estrapolare da lì elementi generali però a una singolarità
Rispetto alla gran parte dei titoli della memorialistica sui vini
E cioè che non è stato scritto a posteriori non è stato rivisto non è stato ripensato
Negli anni successivi lui è morto ITT Tarquini in cui aveva scritto questo diario sono arrivati fortunosamente tramite i suoi compagni di prigionia alla famiglia e poi a né quindi intanto il diario ha questa caratteristica che lo rende molto particolare
In più come vi dicevo è un acutissimo osservatore un fine
Letterato per cui le pagine in cui per esempio parla di come maturò la decisione di non optare quella che IMI dovettero prendere tra settembre e dicembre sostanzialmente del quarantatré sono estremamente illuminante di quel dibattito e ci sono peraltro le lezioni che lui tenne a Debbie in sulla tema la letteratura nell'arte europea del Novecento era impegnato nella tenere in piedi invita in qualche modo il campo di prigionia con queste attività
Il diario di Federico non ve lo racconta
Un documento così balletto non va raccontato è un pezzetto della memoria della guerra che in questo senso recuperiamo nell'ambito della nostra comune ricerca sulla memoria della seconda guerra mondiale che
Grazie appunto ai fondi di ricerca mi ha consentito in Germania di ritrovare negli archivi tedeschi le tracce
Molto interessanti del passaggio e della presenza di Federico in Germania e oltre a questo di anche non so bene perché ma
Ho sentito il bisogno di ripercorrere oggi con i miei occhi il percorso che lui aveva fatto all'ora anche nel momento nella seconda metà del quarantaquattro in cui in condizioni di semilibertà
Faceva passeggiate visite andava all'opera di Dresda per esempio da e e passeggiava appunto in quella zona
Quindi
Nell'ambito della ricerca il mio obiettivo è quello di fornire tutti gli strumenti per inquadrare storicamente questo diario
Però per far questo io mi sono occupato ovviamente del problema storico Bellini e col nella mia relazione oggi vorrei affrontare questo tema perché è una parte integrante di quel cantiere aperto di cui dicevo prima
Allora qualche prima di tutto primo muretto del cantiere qualche cifra così
Per farci un'idea sono tutte stime come dicevano anche Elena e Maria Teresa questo non è solo legato alla confusione al caos quindi
Questa è una scelta politica non essere riusciti neanche a ad arrivare a una statistica credibile a numeri reale quindi sono stime allora in linea generale un milione sette mila soldati di disarmati all'incirca dopo l'otto settembre
Accertati prigionieri trasportati in Germania circa ottocentodieci mila la differenza con un milione sette mila e di centonovantasette mila
Tra
Tornati a casa dispersi uccisi nelle navi che li dovevano riportare
Saliti in montagna insieme ai partigiani è sono ovviamente numeri generici ma vi danno un'idea della realtà
Degli o degli dei restanti seicento ottocento di questi ottocentodieci mila invece tutti portati prigionieri in Germania
Ne optarono fino al marzo del quaranta optarono fino al marzo del quarantaquattro
A favore della alleanza italo-tedesca centottantasei mila circa
In questi centottantasei mila però in questo numero sono compresi anche gli ausiliari che lavoravano per la Bernhardt
A vario livello in vario modo che non erano esattamente colon tali ecco quindi non sono tutti non è una scelta da parte di tutti quelli che restano circa seicento ventiquattro mila sono gli internati militari italiani in Germania
Circa quarantacinque mila dei quali non tornarono a casa
Questi sono i numeri dove vanno questi seicentoventiquattro mila
Vanno in campi
Con una triplice tipologia c'erano i Doula dei campi di transito dal venire in era uno di questo c'erano gli Stalag cioè i campi per soldati e sottufficiali e gli Offlaga
Campi per gli ufficiali
Il che significa che i tedeschi li divisero subito da una parte i soldati i sottufficiali dall'altra gli ufficiali
Non è possibile rinviare un'immagine monolitica univoca
Degli vi è un quadro estremamente complicato estremamente complesso e variegato
Cambia la loro condizione cambia nel tempo
Tra all'indomani dell'otto settembre che la fine della guerra varia a seconda della stagione mi è stata sì innestate si insisteva molto meglio e l'inverno in Polonia in Germania
Era quello che
Varia a seconda delle regioni inquilini furono portati Federico ricorda che quando passata declini in Polonia mio il verde in Germania un soldato e che subito cambia la situazione cambia in peggio
Un soldato tedesco dice siamo in Germania non si può fare quello che si faceva in Polonia
Cambia a seconda dei responsabili locali dei singoli campi
Cambia a seconda delle aziende come vedremo dopo in cui andarono a lavorare e cambia anche a seconda dell'atteggiamento che linea assumono nei confronti della loro prigionia un atteggiamento che anche qui dipende non da un solo elemento l'antifascismo ma da una molteplicità di elementi per cui per capire questa realtà bisogna far riferimento almeno ad una tripartizione tra coloro che si opposero coloro che sopportare uno e coloro che cooperare
Con i nazifascisti
Ovviamente poi all'interno di ogni opzione non tutto è lineare non tutti quei centottantasei mila che optarono lo fecero perché erano convinti fascisti
Molti lo fecero perché volevano tornare a casa e alcuni di questi una volta tornati a casa scapparono e andarono magari si unirono ai partigiani
Per la stessa ragione non tutti seicentoventiquattro mila che non optarono vanno catalogati allo stesso modo univocamente la posizione delle diverse realtà in campo la Germania la Germania voleva questo è veramente un dato univoco esclusivamente forza lavoro i militari italiani servono a sostituire nella misura di tre militari italiani per un operaio tedesco gli operai tedeschi che dovevano necessariamente andare al fronte
I tedeschi hanno pensato i tre aveva parlato di tre milioni e mezzo saltella che era il plenipotenziario tedesco per la manodopera voleva un milione e mezzo di lavoratori italiani questo fu un insuccesso clamoroso ne arrivarono settanta mila ma ci sono c'erano oltre mezzo milione di militari un grazioso regalo che poteva essere utilizzato come forza lavoro Sauber scrive un documento in cui pianifica l'utilizzo di quattrocentoventi mila di questi militari dicendo Totta nell'industria pesante per lo più all'industria bellica ovviamente
Ottenere agricoltura Totti nell'edilizia e così via
E quindi anche se all'inizio cioè per un breve tempo un asse tra un fuso che era l'ambasciatore italiano in Germania e Himmler relay SS per reclutare per riportare nell'esercito prima tedesco e poiché la RAI RSI almeno una parte di questi militari in realtà la Germania tranne una brevissima finestre iniziale dal gennaio del quarantaquattro non lascia più partire nessun finisce la possibilità del reclutamento
L'R sei
Larry segna invece un esigenza riversa anche se si era impegnata a fornire forza lavoro che non riuscì a fornire ed aveva l'interesse a reclutare un forte esercito proprio a ricostruirlo
E non ci riesce questo è uno dei fallimenti più clamoroso quindi ha un problema politico rispetto alla Germania anche un problema politico all'interno perché oltre mezzo milione di militari detenuti in Germania significa alcuni milioni di congiunti nel centro nel nord Italia cui bisogna dire qualcosa bisogna spiegare che fine hanno fatto in che condizioni vivono come aiutarli come dare al loro qualcosa
Ecco la RSI
Sintetizzo al massimo scusatemi ma è necessario
Riesce a fare ben poco non è che non faccia nulla come qualcuno ha detto che non si ponga però che il problema è che della condizione reale di questi militari si disinteressa quasi totalmente tranne eccezioni c'è uno che si chiama a cielo Vaccari che uno dei dei responsabili del servizio assistenza internati in Germania che fa cerca di fare il possibile ma non ci riesce e quello che viene fatto spendendo anche somme cospicue viene costantemente boicottato dai tedeschi la maggior parte di questi aiuti non arrivano mai ai destinatari così come arrivano pochissimi di questi militari per esempio quelli ammalati che si sarebbero dovuti riportare in Italia
Ma da un certo momento in poi è pericoloso farle rimpatriare perché raccontino le condizioni in cui erano stati tenuti in Germania
In su questo treno l'idea della repubblica di Salò come un cuscinetto ammortizzatore della durezza dei tedeschi non funziona
Paradossalmente se mi consentite un paradosso sarebbero stati meglio se non ci fosse stata la RSI sarebbero stati prigionieri di guerra e sarebbero stati trattati molto meglio come furono trattati i francesi gli inglesi così
Dal venti settembre quindi solo pochi giorni dopo essere stati trasportati in Germania diventano IMI internati militari italiani
I soldati i sottufficiali cosa vuol dire IMI questa era uno splendido éscamotage Hitler lo fece questo gesto quasi come per compiacere Mussolini in realtà era una formula che non essendo più considerati prigionieri di guerra rilasciava assolutamente in balìa dei tedeschi non potevano essere più aiutati dalla Croce Rossa internazionale
Non esiste giuridicamente la figura dell'internato militare tranne che in quei casi ecco se un soldato fosse sconfinato di Svizzera
è lì si fosse fermato quello sarebbe stato un Paese neutrale un internato militare ma la Germania non era la Svizzera
Finiscono nel quarantaquattro come vi dicevo sostanzialmente gli arruolati io ero lamenti tant'è vero che tanti di quei centottanta simile avevano optato rimangono in Germania non vengono neanche più portati in Italia erano anche in una certa misura per i tedeschi una sorta di ostaggi per garantirsi
I comportamenti delle autorità di Salò e anche che che i congiunti di quei militari se ne stessero buoni sapendo che erano detenuti in Germania ulteriore tappa di questo percorso nel luglio del quarantaquattro i militari italiani internati vengono civilizzati
Cioè trasformati in liberi i lavoratori non sono più militari gli si chiede di firmare un foglio di accettazione di questa smilitarizzazione
Al settanta per cento rifiutano ma perché temevano di perdere il loro status anche economico oltre che giuridico di militari per sé e per i propri cari non non per ragioni sosta se non una minima parte di tipo ideologico dopodiché vengono obbligati quindi diventano una sorta di schiavi di lavoratori forzati e tutti vengono mandati a lavorare obbligatoriamente compresi gli ufficiali in barba a qualunque
Norma di diritto internazionale pochi a questo punto si rifiutano di farlo e rimangono a vivere in condizioni penose medaglie quasi tutti compreso il mio Federico
Vanno a lavorare in questo modo salotti soddisfa anche la richiesta di manodopera da parte
Della Germania che peraltro è sempre quella che decide ultima questione le posizioni e le ragioni degli indici degli internati militari allora quali sono
Le motivazioni alla base del loro comportamento
La prima
E secondo me anche la più rilevante soprattutto nella prima fase
è
L'atteggiamento che matura rapidamente nei confronti della Germania
Clini sono stati traditi più volte sono stati traditi dal re dagli dai loro stati maggiori dai loro comandanti poi sono stati ingannati e traditi dai tedeschi che nella maggior parte dei casi hanno chiesto di lasciare le armi in cambio del rimpatrio
Questa è stata una un vulnus poi li hanno caricati sui treni e li hanno portati in Germania scatta immediatamente un meccanismo di umiliazione
Nell'orgoglio nella dignità di uomini e di militari che sia cresce progressivamente perché l'atteggiamento della Germania nei loro confronti è un atteggiamento immediatamente punitivo traditori maiali badogliani vengono equiparati più o meno adesso il discorso sarebbe lungo ma ai prigionieri russi nella scala della gerarchia sociale della prigionia con conseguenze meno tragiche però diciamo sono un gradino subito sopra
Quindi il trattamento in ovviamente con eccezioni ma in linea generale le direttive di Hitler sugli internati sono estremamente pesanti e punitive
E addirittura anche poi sono stato studiato a qualcuno connotazioni razzisti che nei confronti appunto di questi italiani incapaci di combattere i traditori così come era successo nella guerra precedente
Peraltro era proibito anche ai militari fedeli all'Alleanza per esempio di sposare donne tedesca
Questo riguarda tutti ma riguarda soprattutto gli ufficiali che vengono colpiti ovviamente nella loro dignità di militari e italiani questo è un primo elemento secondo me forse quello che pesa di più cioè un certo punto si rifiuta di poter avere anche un atteggiamento non solo favorevole ma nemmeno neutrale nei confronti di un aguzzino che ti sta trattando in quel punto
Altri per altri pesa la fedeltà al giuramento re ci sono duecentoquarantaquattro sottotenenti della scuola di Pinerolo che non avevano fatto in tempo a giurare chiedono di giurare nel campo
Di prigionia ricito qualche episodio e ovviamente connesso con questo anche l'idea che comunque la guerra perduta è quasi finita quindi forse è meglio aspettare da questo punto di vista che
Finisca
Un insieme di motivo ci sono ovviamente anche quelli che cominciano a maturare
Pensate anche quello che ha scritto nata una forma di
Consapevolezza di critica politica e morale a quello che era stato il fascismo ma questa è un'esigua minoranza peraltro accanto a quelli che maturano in qualche modo una coscienza una presa di coscienza
C'è un'ampia area una zona grigia mi verrebbe da dire omaggio mio maestro
Di non listini diciamo così cioè di ufficiali e di soldati che puntano invece sulla necessità di sopravvivere di procurarsi il cibo
Una sorta di ignavia che per forza colpisce in una situazione così difficile così
Pesante
Nei campi che non sono come certa memorialistica detto assimilabili alle altre tipologie di campi
Peggiori e tuttavia certi meccanismi di abbrutimento di spersonalizzazione dell'individuo giocano molto di più di
Discussioni o elaborazioni di tipo ideologico
Questo cosa significa significa che poi pesa moltissimo la realtà della situazione in cui si trovano ci sono dei campi in cui optano quasi tutti e ci sono dei campi in cui non opta quasi nessuno perché non c'è generalmente un equilibrio perché dipende anche dai capi da dagli ufficiali italiani che li comandano dalla solidarietà dei gruppi che si formano dalla coerenza con le posizioni che sono state prese all'inizio magari nella singola baracca quindi pesa moltissimo
Un discorso che sempre in equilibrio tra coerenza e opportunismo avvolte nelle stesse persone cioè Federico racconta di ufficiali dei primi giorni dicono no sono i più netti nel dire non lo porteremo e che poi due mesi dopo ottano
Il le fasi del reclutamento sono due una immediata ma bisognava optare per la Wehrmacht e quindi
Quasi tutti rifiutano anche per la ragione che vi dicevo prima
Poi c'è una seconda fase condotta anche meglio dipende anche da come viene fatta la propaganda chi la RSI manda cercare di reclutati a volte manda persone che ovviamente insultano praticamente nella loro richiesta di aderire quando lo fanno meglio tra novembre dicembre allora la percentuale del reclutamento del maggiore
A Vincent soltanto per farvi un esempio nella primissima fase su cinque mila ottanta non cinquanta per l'arruolamento nelle SS
E però mille all'inizio si dichiarano disponibile ad una prospettiva di una milizia agli ordini del Duce su cinque mila
Questo reclutamento di dicembre ha molto maggiore successo per esempio ha detto Linda su sette mila optano più di mille e ovviamente la percentuale maggiore tra gli ufficiali intorno al trentadue per cento più quelli di complemento che quelli di carriera
A Lucca in Val-d'ottano sedici su sedici mila lì c'era un colonnello che diceva che vedendo come trattano gli altri prigionieri senza che sarebbe stato meglio combattere prima contro i tedeschi diventa rifugio a Ludwigsburg su cinquecento invece optano tutti meno ventisette do già il ventidue ottobre cioè dopo quattro settimane di pena
Per i soldati su cui ovviamente abbiamo meno testimonianze pesa moltissimo la stanchezza della guerra e la voglia di non combattere più comunque di non dover ritornare in qualunque fronte di acque
Le fasi peggiori Perlini sono la primissima come abbiamo detto il tradimento e l'ultima cioè quella in cui nella sconfitta
Vengono ci si vendica di nuovo il Federico è coinvolto in questa vendetta
Nella fase della civilizzazione si vive meglio sia in regime di semilibertà
Dipende moltissimo dal tipo di lavoro che si fa chi lavora nell'agricoltura
Nelle letti promette Canicattì si trova meglio chi lavora nell'industria pesante nelle miniere nelle edilizia uno e lo sgombero delle macerie dei bombardamenti ovviamente è in situazioni pesantissime ma tutti poi alla fine sono costretti ad andare a lavorare si crea una dimensione quasi un limbo di sopravvivenza che Federico descrive così noi siamo nulla oltre che forze di lavoro
La gente non fa che sospettare Dinoi per qualsiasi parola che da noi venga pronunciata e viviamo come in una luce che attenuata dall'ombra che viene contro di noi preparato ciò che non si sa
Che quasi una Profezia diciamo rispetto a quello che lui stesso
Sarebbe capitato l'ultima questione il vuoto della memoria
I vuoti di memoria come abbiamo visto cominciano subito nel senso che traditi da tutti vengono dimenticati subito e sostanzialmente nessuno si occupa di loro
Dopo la guerra vengono circondati dal disinteresse politico e sociale perché torna a casa senza meriti e circondato da molti sospetti si riversa si ripete quasi la sindrome di Caporetto i i vinti dell'otto settembre come i vinti di Caporetto
Alcuni ovviamente non ci vogliono pensare perché questi Milic queste centinaia di migliaia di militari sono l'imbarazzante conseguenza dell'otto settembre
Per la resistenza uno degli elementi identitari forti all'inizio il ripudio del re del regio esercito loro sono il Regio Esercito quindi come tali vanno lasciati all'oblio come peraltro i caduti di Cefalonia
Perché è funzionale all'oscuramento del ruolo tra esercito e dei militari nella Resistenza non se ne parla per decenni tranne titoli un po'di titoli di memorialistica ma questa memorialistica dovuta all'attività meritoria dell'Associazione nazionale ex internati è una memorialistica come dire
In qualche modo invitata ad uscire secondo certe linee certi caratteri e quindi va Presa con le molle
è una memoria in qualche misura che partendo da alcune memorie individuali diventa memoria collettiva ma a suo modo deformata
è lì che si comincia a parlare di questa come una resistenza senz'armi nella sua globalità
A da affiancare alla Resistenza vera e propria la storiografia recupera tutto questo non prima della metà degli anni ottanta peraltro usando la memorialistica
Uscita dalla nei circa trecento titoli non sono tanti su seicento mila persone internati in Germania
E già peraltro da quella memorialistica viene fuori una realtà molto differenziata i primi che leggono questa memorialistica vagliando ora alla luce della documentazione d'archivio italiana e tedesca sono tedeschi appunto Shai perché dicevate voi la Hammer Man di cui uscirà tra poco per il Mulino uno splendido libro proprio su Dini lavoratori coatti in Germania qualche misura anche in camera nel suo lavoro sulla R sei questi studi che sono quelli cui io mi rifaccio nello studiare il mio singolo IMI
Ci confermano intanto quella dimensione Poligrafica del potere nazista c'era molta differenza di posizioni tra Chopin Himmler Slaughter la c'era molta frizione su come muoversi nei confronti degli inni sia a livello political centrale sia a livello locale cioè mano a mano che si scendeva nelle diverse zone e soprattutto quando vanno a lavorare presso le singole ditte gli ordini centrali venivano modellati a seconda delle esigenze locali e quindi la realtà degli in e molto varia appunto a seconda di come le istanze locali interpretano quegli ordini
Per concludere
Come dicevate voi non è storia del fascismo che si debba rileggere in un certo modo non è storia della Resistenza è un'altra cosa una un'altra storia probabilmente inutile per lunghi decenni per tutti e pure nasce qui ripeto in quella parte non di Hope tanti e di nulli stima in quella parte di oppositori che pure mi furono
Una
Rielaborazione della crisi politica morale dell'otto settembre innescata fondamentalmente da quella ferita all'orgoglio nazionale calpestato quindi a me già Morte della patria non piace ma se volete se preferite qui dentro c'è contemporaneamente la morte
Che convive con la resurrezione della patria per usare concludere con le parole del diario di Federico sentivo ufficiali dire che se ne fregano e sempre più se ne sarebbero fregati in avvenire dell'idea di patria
A loro bastava non importa per quale Stato in quale parte del mondo non poter fare a meno di lavorare e mi sembrava il massimo della direzione
Mammano si scava nell'oblio la costruzione monolitica
Della della memoria di questi anni frana Emma frane non in maniera unilaterale a corrette mostrando un un paesaggio drammatico ma variopinto passiamo ora la relazione di Giovanni Orsina che entra direttamente nel
Della riflessione storiografica sulla memoria sulla ricostruzione di questi anni quindi
In particolar modo sulla svolta degli anni sessanta do la parola Orsi
In realtà annunci entro
Non c'entro perché la mia idea in partenza era stata questa
Andare a vedere come l'evoluzione politica
Degli anni sessanta e l'inizio degli anni Sessanta cioè le crisi del centrismo e l'avvento del centrosinistra andassero a condizionare la storiografia della Resistenza
è un pezzo di una ricerca che sto già conducendo da qualche tempo che è un pezzo sostanzialmente è una ricerca sostanzialmente sulla crisi della cultura politica moderata negli anni Cinquanta
E sulla forchetta perdonatemi l'espressione che si apre all'inizio degli anni sessanta fra una politica che rimane moderata e una cultura politica che invece si va a radicali usando una forchetta che ho cercato di esprimere in un paio di citazioni che poi ho messo in esergo a questa relazione spero che insomma io perché infestato da qualche copia qualche altra ho chiesto
I farla e quindi per chi è interessato fondo citazioni piuttosto interessanti
Ora questa era l'obiettivo originario uno la storiografia due attraverso la storiografia vedere come entra in crisi la cultura moderata il fallimento è stato totale
Perché
Prima cosa
Se non vogliamo vedere come l'evoluzione politica dei tardi anni cinquanta cambia la storiografia ne dobbiamo immaginare che l'evoluzione politica la storiografia sono due cose diverse perché rapporto causa effetto presuppone due entità separate
In realtà così non è
In realtà non so se negli anni Cinquanta e Sessanta si possa parlare di storiografia della Resistenza
Forse se ne può parlare ma per andare a a selezionare la storiografia dal dibattito politico bisogna fare una tale opera di concettualizzazione di che cosa sia la storiografia
Che insomma alla fine si finisce per arrivare a dei risultati sicuramente discutibili in primo luogo il secondo secondo luogo si finisce per tagliare una fetta così piccola di che cosa sia la storiografia che poi si perde tutta l'informazione in realtà rilevante ossia storiografia politica sono praticamente la stessa cosa la riflessione sulla Resistenza è un pezzo della vita politica italiana della cultura politica italiana e quindi parlare di storiografia estremamente difficile
Io me la sono cavata s'spero con eleganza ne dubito cambiando il titolare l'azione nel titolo rimasto lo stesso nel programma mio nella relazione l'ho cambiata ce l'ha fatto la memoria della Resistenza nell'alta cultura
Quindi sono andato a vedere come l'alta cultura italiana fronte probe resistenza e mi sono risparmiato di chiedermi se questa sia storiografia oppure no per cui alta cultura e sono le riviste di dibattito è rinascita riviste comuniste riviste di ambiente azionista investe in mente cattolico sono i libri che vengono pubblicati in questa fase non sono i quotidiani non sono i rotocalchi non sono riviste diciamo
Appunto che non appartengono all'alta cultura non è la radio e la televisione
In realtà lo dico veramente soltanto per inciso poi commesso qualche riflessione in più nella relazione scritta
Questo cavarmela non risolve minimamente il problema che è un problema che rimane aperto negli anni Cinquanta e Sessanta negli anni settanta ottanta novanta e forse anche oggi cioè esiste una storiografia sulla Resistenza
La pongo ovviamente la domanda in chiave provocatoria però credo che sia veramente una domanda aperta nel senso che fermo restando che tutta la storiografia inevitabilmente condizionato dal presente quindi inevitabilmente politica sul problema della Resistenza si apre una questione ulteriore
Che è quella del fatto che la Resistenza non viene dichiarata chiusa da tutta una parte della cultura italiana
Cioè non è un fenomeno storico che si riverbera sul presente ma è un fenomeno presente la resistenza continua la Resistenza non è finita la Resistenza non sia esaurita
E quindi scrivere della Resistenza non significa scrivere di un fenomeno del passato che si riverbera sul presente appunto ma significa realtà entrare direttamente nella polemica politica però chiudo la
La parentesi
Questo è il primo problema non è storiografia culturale secondo problema il mio intento originario era quello di andare a vedere come gli ho detto
Come al mutare degli equilibri politici cambia la cultura politica in particolare la crisi della cultura politica moderata
Ora nelle interpretazioni della Resistenza
è estremamente difficile andare a valutare come entri in crisi la cultura politica moderata semplicemente perché almeno per quel che ho visto io naturalmente anche qui come ha detto prima Luciano si tratta di risultati provvisori
Prevalentemente la memoria della Resistenza già negli anni cinquanta è una memoria di carattere progressista
Cioè i moderati
Affrontano il problema della Resistenza non affrontandolo non parlandone parlandone molto poco
Ossia andando a considerare l'alta cultura si badi bene non sto dicendo che non ci sia un'interpretazione moderata diffusa nel Paese negli anni Cinquanta
Ma nell'alta cultura già negli anni Cinquanta l'interpretazione prevalentemente un'interpretazione di parte progressista
E non c'è invece è molto più debole un'interpretazione di parte moderata
Quindi tra gli anni cinquanta e gli anni Sessanta queste la mia tesi agli anni cinquanta e gli anni sessanta l'interpretazione della resistenza dell'alta cultura non cambia o cambia poco perché rimane comunque un'egemonia
Della cultura progressista nell'interpretazione culturale alta
Quello che cambia è poi lo vedremo eh la penetrazione di questa interpretazione progressista nelle istituzioni e nella cultura bassa questo cambia certamente insomma per quel che riguarda la l'altra l'alta cultura se vogliamo andare a vedere come la resistenza e letta dal cinquantacinque al sessantacinque non c'è bisogno di un film basta una fotografia una fotografia bastano due fotografie che cambiano in qualche dettaglio ma non c'è bisogno però di vedere un mutamento perché questo mutamento a mio avviso nell'alta cultura non è così marcato
Come ha detto invece diverso il modo con il quale l'alta cultura tra Sudan scivola giù per li rami verso la cultura media bassa
Eccetera
Allora
Ho detto interpretazione progressista interpretazione moderata che cos'è un'interpretazione moderata della Resistenza e che cos'è un'interpretazione progressista dalla Resistenza
Il fatto che le interpretazioni della Resistenza siano interpretazioni di carattere prevalentemente politico credo diciamo mi ha mi sono mi sono permesso sulla base di questa constatazione di creare due sorti di blocchi interpretativi quello moderato e quello progressiste sono blocchi evidentemente politici e o diciamo segnato dodici punti
Per l'una e per l'altra che dico rapidamente e che poi troverete appunto nella relazione scritta allora l'interpretazione moderata prevede l'esercito in quanto struttura dello Stato
Ha dato alla liberazione un contributo di rilievo cioè la resistenza militare importante e non come dicevano prima puntuale nel merito e resa l'esercito come struttura di popolo l'esercito come bassa forza l'esercito come pezzo pezzo dello Stato italiano
Il Regno del Sud è stato una componente positiva della lotta di liberazione ha partecipato ha contribuito il realismo monarchico avuto grande importanza nello spingere resistenti alla lotta è una componente importante
Quarto punto la Resistenza ha avuto un carattere patriottico nazionale più che politico
Con una variante cattolica avuto carattere etico religioso più che politico variante per esempio si provvederà a questi tira Sarandon tre abbastanza diffusa
Quinto punto fra le motivazioni dei resistenti conta più un senso di riflesso di ribellione cala consapevole riflessione politica perché si va in montagna per un senso umano nazionale di rivolta non perché si è antifascista
In consigli con in conseguenza dei punti quattro e cinque punto sesto la resistenza
Non è in continuità assoluta con l'antifascismo non è un'unica storia che inizia nel ventidue e che va avanti fino alla Resistenza certo c'è un rapporto fra antifascismo e Resistenza ma non c'è un rapporto di dipendenza nei
Settimo punto all'interno dello schieramento antifascista vi fu un'ideologia la cui compatibilità con i valori della Resistenza è quantomeno dubbia e si tratta ovviamente dell'ideologia comunista
Ottavo punto la politica seguita dagli alleati avuto aspetti indiscutibilmente positivi o quanto meno comprensibili considerati i loro legittimi obiettivi bellici
Nono punto la Resistenza non è stata tradita perché con la liberazione dai tedeschi la costruzione di una democrazia liberale i suoi obiettivi sono stati raggiunti quello era quello che volevamo
Decimo punto l'unità della resistenza se c'è stata avuto un carattere nazionale umorale ma certamente non è dipesa da convergenza di obiettivi politici anzi politicamente la Resistenza è stata scissa
Undicesimo punto in quanto lotta di liberazione nazionale o anche in quanto lotta etico religiosa la resistenza va considerata un secondo Risorgimento
E infine la resistenza avuto un carattere popolare ma questo popolo non va letto in contrapposizione con la dimensione statuale non è un popolo contro le istituzioni
Rapidamente insomma è evidente il tentativo di valorizzare l'apporto delle istituzioni l'esercito del Regno del Sud la monarchia
E è evidente l'intento di dare una resistenza all'immissione umana spontanei riflessa io combatto perché sono italiano non perché si antifascista io combatto perché credo che il nazifascismo sia un'offesa ai valori dell'umanità
E quindi di depotenziare il potenziale politico della Resistenza
E quindi anche di sottolineare che poi la politica è una cosa ulteriore e poi sulla politica ci si divide e sulla politica voce qualcuno che insomma proprio del tutto compatibile qui valori residenze ed esistenziali non è e ovviamente le Brigate Garibaldi
Conversa mente all'inverso ovviamente l'interpretazione progressista i militari questo lo logorati da mente se hanno contribuito alla resistenza l'hanno fatta appunto in quanto figli del popolo non in quanto esercito come pezzo dello Stato
Il Regno del Sud
E insomma si componeva di moderati e di ex fiancheggiatore del fascismo che erano intenti a frenare il modo di liberazione per paura che sfuggisse loro di mano correggo Regno del Sud e seria di un compromesso necessario però
è un'altra cosa dalla Resistenza addirittura battaglia dice la resistenza due nemici il Regno del Sud e la repubblica di Salò messi grossomodo sullo stesso piano
Il ritmo monarchico naturalmente non è stato particolarmente importante
La Resistenza avuto un carattere politico più che nazionale o etico religioso
Se ha avuto carattere nazionale come dicono i comunisti ma anche parte del mondo azionista certo non è la nazione tradizionale ma Nazione del Popolo la nazione i comunisti crebbero del proletariato
Che è ovviamente ben diversa da quella tradizionale
C'è un senso il riflesso quinto punto di ribellione nello spingere la lotta e la prima il primo moto che porta in montagna moto il riflesso però poi è la politica che dà sostanza alla resistenza il modo di riflesso non dura tanto dura lo spazio di un mattino e pace sia sconfitti si torna tutti a casa la resistenza che dura quella politica
Il problema comunista per l'interpretazione progressista quando c'è ovviamente non c'è privo molesti ma quando c'è per i socialisti dagli azionisti eccetera semmai un problema di moderazione e di tatticismo eccessivi
Ma non è un problema di incompatibilità ideologica con lo spirito resistenziale
La continuità fra la resistenza e l'antifascismo e assoluta gli alleati valgono più o meno il Regno del Sud cioè sono un problema non sono una soluzione
Gli alleati l'URSS per i comunisti è ovviamente un pezzo essenziale della lotta antifascista per gli azionisti no però punto e quindi in questo caso c'è un giudizio diversificato ovviamente la Resistenza non è nemmeno lontanamente espresso tutto il potenziale politico che aveva dentro di sé e o è stata tradita interpretazioni azioniste classica oppure ha trasmesso quel potenziale partiti popolari di massa
Al V vulgo il PC che si incaricano di realizzarlo
Decimo punto si può parlare di unità politica della Resistenza che è un'unità nei valori democratici antifascisti di profondo lì rinnovamento politico e sociale
Port Süss
Un nome che non appartiene al vocabolario politico di questa letteratura l'ho trovato citato molto raramente l'uscita battaglia senza dire di che cosa si tratta tranne in maniera molto incidentale in no
Undicesimo punto alla resistenza può essere considerata un secondo Risorgimento l'idea di rete senza come secondo Risorgimento nasce a sinistra recente nel mondo comunista
Ma non nel senso che sia alla Resistenza come moto nazionale ma nel senso secondo Risorgimento come diciamo partita di ritorno del primo del plume rivincita rispetto al primo Risorgimento
E infine il punto essenziale la resistenza avuto un carattere di popoli di massa
E questo popolo e questa massa solo da leggi in contraddizione con le istituzioni
Al punto appunto che per molti il venticinque luglio che
E indiscutibilmente un colpo di Stato
In realtà non è altro che l'esito politico degli scioperi antifascisti
Del marzo del mille novecentoquarantatré c'è anche l'atto l'atto di caduta del fascismo anche quello che più chiaramente appunto è un atto una congiura di palazzo è comunque riportato a una spinta che viene dal basso appunto dagli scioperi antifascisti
Questi sono i due blocchi diciamo interpretativi lo dico diciamo prendo tre secondi per dirlo
Per carità questo non vuol dire minimamente che ci siano solo queste due interpretazioni quadro e diversificati Simo questi sono due gli al Tpg c'è un tentativo di semplificare due posizioni poi adesso vedremo dentro c'è di tutto
è una specie di di mappa di lettura per cercare di distinguere questi due percorsi interpretativi
Come dicevo l'interpretazione moderata è molto molto è molto poco presente molto debole
Nell'alta cultura insisto
Diciamo nella sua forma più pura l'ho trovata nel numero monografico della rivista di dipinti italiani Civitas dedica al decennale della liberazione lì questi pezzi
Ci sono tutti con una particolare sottolineatura di motivi etico religiosi trattandosi di una rivista cattolica un suo saggio bello tra l'altro breve ma mamma denso di passare non prendo
E con una diciamo notazione che vi segnalo perché a me dopo essermi letto
Diciamo molte cose di ambito resistenziale mi ha divertito anche se naturalmente insomma perché credo che sia tentazione quantomeno discutibile un saggio di Raffaele Sciarra ska
Il quale si mette alla ricerca nella storia italica i precedenti la resistenza intesa come lotta nazionale di popolo e lire dice Massimo voi dite che era stata la prima volta che il popolo italiano è insorto ma non è vero ci sono le insorgenze anti francesi di fine Settecento cioè quindi ovviamente diciamo le la Landriani antesignani delle Brigate Garibaldi
Sono nientepopodimeno che i sanfedisti del cardinale Ruffo
Naturalmente diciamo l'interpretazione è discutibile ça va sans dire però tanto per dirvi insomma però è veramente un unicum però la rivista italiani diciamo a questa posizione in maniera abbastanza marcata abbastanza per il resto devo dire non ho trovato molto alla ricerche molto lontana dall'essere completa ma non ho trovato molto perfino il volume edito per il decennale dalla Presidenza del Consiglio il secondo Risorgimento
Ha degli elementi dell'interpretazione moderata ma anche degli elementi l'interpretazione progressista si colloca un po'in mezzo tra questi Duilio al tipico costruito cadendo più sul versante moderato per esempio la continuità con l'antifascismo
E postulato alla ben due saggi quello di Garosci e quello di Salvatore lo scritto essenziale quello sulla resistenza politica di un cattolico Mario pendici soli toh a diciamo è un saggi sicuramente l'impostazione anticomunista però insomma la natura politica e l'aspirazione al rinnovamento alla Resistenza sono fortemente sottolinea
Stesso discorso può farsi per l'unico libro che esce per qualche mi risulti di parte cattolica sulla Resistenza libro Giuseppe Rossini e sul libro di Max Salvadori quindi di ambiente liberale di sinistra anche qui diciamo siamo in mezzo alle due interpretazioni
Nel discorso progressiste invece ho trovato molti più molti più esempi molti più saggi libri di Valiani di battaglia di Carli e dall'OLAF
Numerose riviste la rinascita il ponte naturalmente
Non ho potuto vedere il mondo mi interessa una cosa che farò poi per per la versione scritta di questa di questa relazione e la rivista del movimento di dell'Istituto per la storia il momento liberazione d'Italia il movimento il vista si intitola il movimento di liberazione d'Italia
Che diciamo che raccoglie poi tutti quelli che in questa fase il raggio una noti desistenza e il cui baricentro cade certamente diciamo verso l'interpretazione progressista
Per carità e lo dico ancora una volta l'interpretazione progressista estremamente fra me e stiramenti divisa al suo interno
Ci sono delle polemiche anche feroci innanzitutto ci sono progressisti diciamo più radicali progressisti più moderati e poi ci sono azionisti e comunisti la revisione molto netta
Tra un'interpretazione comunista è un'interpretazione azionista con dei punti di frattura molto molto marcate con dei dibattiti anche feroci insomma c'è una una polemica fra Secchia il Luraghi sul problema della spontaneità della Resistenza che furibonda ma ce ne sono molte
Lo stesso libero dieci anni dopo altro libro di celebrazione del decennale molto importante molto noto ha da questo punto di vista una frattura abbastanza netta
Per esempio fra il saggio di Valiani è un saggio di interpretazione azionista quindi la spontaneità quindi il problema il problema il problema dell'Italia dell'Italia come nazione si chiama proprio problema politico la nazione italiana
E l'interpretazione di De Rosa che
Perdonatemi lo dico in maniera consapevolmente provocatoria conoscendo peraltro bene il personaggio
è una versione cattolica del togli attivismo maniera anche abbastanza marcata insomma con un'assimilazione fra dossettiani e azionisti
E quindi un'assimilazione tra De Gasperi e il PC visti appunto come e in qualche modo con la tesi che l'inveramento del popolarismo e del De Gasperi ma non può non essere che nel tripartito e qui nell'alleanza col sociale comunisti
Ma al di là di questo libro di grosso libro tutto concentrato sui partiti politici mentre saggiamente il saggio di Valiani tutto un saggio concentrato sulla nazione che è uno degli elementi di frattura ovviamente errante prelazione azionista è un'interpretazione comunista qui insomma nella versione scritta centrata molto mi dettagli ve lo risparmio Milo risparmio ce l'ho spero
Però al di là di questi dissensi insomma secondo me nell'interpretazione progressista c'è un'aria di famiglia sia al diciamo c'è ci sono alcuni elementi poi sono quegli elementi che vi ho elencato
E irrinunciabili di quegli elementi mi sembrano in particolare insomma il problema del carattere popolare di massa del motore esistenziali indiscutibile
La sua natura prevalentemente politica e quindi la continuità con l'antifascismo e il suo carattere essenzialmente rivoluzionari la rivoluzione che rimane molto nel vago ma che certamente e poi la presenza dello schieramento antifascista di forze Stato italiano partiti moderati il Sud alleati che ne hanno represso il potenziale rinnovatore
Ugualmente mi sembra che anche se molti azionisti sono certamente tutt'altro il filo comunisti nessuno arriva mai a sostenere che la diversità comunista si è tale che il Partito comunista non partecipi della comunione antifascista
Questo il qua queste la fotografia
Rispetto a questo fotografia cosa cambia fra gli anni cinquanta e gli anni sessanta allora le linee di fondo secondo me rimangono
Grosso modo le stesse anche perché poi quali sono i libri che vengono ripubblicate che vengono pubblicati negli anni Sessanta la seconda edizione del libro di battaglia la seconda edizione libero di Carli ballo Aulas
Un libro di quattro sa che è una raccolta di saggi precedenti un libro di ben diciotto in una raccolta di saggi precedenti un libro di Vaccarino che una raccolta di saggi precedenti
Non mi si lo stessa rivista italiani Civitas ripubblica gli articoli ha pubblicato nel cinquantacinque per l'ottanta per cento
Cioè non mi sembra che ci siano novità sostanziali nel percorso interpretativo
Ci sono alcune novità
La prima c'è un recupero di dignità resistenziale da parte dei cattolici i cattolici con la svolta col centro sinistra capiscono che devono in qualche modo qualificarsi da un punto di vista resistenziale cominciano quindi a parlare della Resistenza escono parecchi libri verso la metà degli anni Sessanta sulla resistenza dei cattolici e la resistenza del clero eccetera la Civiltà Cattolica nel sessantaquattro con solo vent'anni di ritardo pubblica un editoriale intitolato la resistenza ai cattolici tenete presente che la civiltà cattolica negli indici degli anni cinquanta ci sono quattro voci sotto la parola resistenze sono quattro recensioni
Quindi immaginato silenzio assoluto
Vengono pubblicati svariati sovvengono pubblica vengono fatte delle cose
In particolare un convegno organizzato dalla Provincia di Roma che
Presieduta in questa fase da Nicola Signorello nun proprio la punta di diamante del cattolicesimo di sinistra
Che piuttosto interessante perché dimostra come anche i democristiani moderati decidano che devono intervenire e la la la relazione di fondo di questa di questa di questo convegno è una relazione di Sergio Cotta che poi viene ripubblicato su Civitas nel sessantacinque e che rappresenta la lettura più compiuta e anche intellettualmente più forte
Di parte moderata della Resistenza
E che però è un tentativo diciamo è un tecnico ritardo è ormai un fallaccio perché arriva troppo tardi ed è troppo isolata rispetto come ho detto a un'interpretazione che ormai si è affermare che l'interpretazione di di chiaro sapore progressista sempre
Nell'alta nell'alta cultura
Io insomma questo poi è la linea diciamo interpretazione essenziale di di questa poi di questa relazione cioè che i moderati scelgono Hitachi era negli anni Cinquanta e quando negli anni Sessanta la resistenza torna politicamente tra virgolette di moda col centrosinistra
Non hanno uomini non hanno cose da dire non hanno forza per sostenere la loro interpretazione la seconda trasformazione l'accenno rapidamente perché il tempo stringe volevo arrivare poi la parte finale
è il fatto che verso la metà degli anni Sessanta prende quota una lettura molto più radicale della Resistenza
Soprattutto nell'ambito della sinistra diaria genericamente comunista stiamo arrivando al sessantotto non solo quindi cominciano dibattiti all'interno del comunismo proprio sulla linea nazionale di Togliatti che viene criticata da sinistra
C'è un numero il numero il sessantacinque l'Aprilia e sessantacinque di critica marxista è un acconto e tutto difensivo sulla lista della difesa della linea togliattiana
Ma poi emerge anche una generazione di storici più giovani all'interno del movimento di liberazione italiana riviste l'istituto
Alcuni nomi Collotti lo scialle ignari che sono decisamente più radicali dei loro predecessori degli anni Cinquanta la cosa dove si vede in maniera straordinaria sono le recensioni sulla rivista dell'Istituto di Storia e momenti liberazione che sono proprio diciamo
Un blocco intellettuale che serve a stabilire e a rafforzare questa interpretazione
C'è un tentativo verso la fine degli anni Cinquanta lo dico molto rapidamente e di rompere con questa visione politica delle resistenze di stabilire invece una lettura storiografica della Resistenza
C'è un'ondata di libri soprattutto in ambito torinese c'è una bella rassegna di Giampaolo Pansa che rivendica i meriti di questa storiografia segni del cinquantanove Panza dice basta sostanzialmente dice basta costi vecchi reduci che ci vengono a rompere le tasche con la loro idea di resistenza che fanno politica
Noi siamo degli studiosi militanti impegnati ma vogliamo fare una storia vera siamo giovani non abbiamo vissuto questa questa speranza vogliano
Vedere direbbe appunto ora anche
Vi è salito del Ticinese come è stata davvero
Il tentativo a mio avviso è fallito fallisce primo perché come ho detto la politicità intrinseca della storiografia resistenziale tale che poi diventa difficilissimo liberarsi poi perché questi libri Anna Bravo lo stesso Pansa comunque partecipano di un clima resistenziale in maniera tale che difficilmente riescono a staccarsi
E in terzo luogo perché la finestra di depolarizzazione ideologica che quella in cui nel cinquantanove scrive Pansa è molto stretta
Cioè c'è un momento in cui quest'operazione si può fare che proponi tu sono gli ultimissimi anni cinquanta ma poi con i fatti del luglio sessanta e col centrosinistra e poi con l'avvento l'avvicinamento del sessantotto il senso politico della Resistenza riprende il sopravvento e questo tentativo storiografico viene schiacciato
Ulteriore punto
è visibile l'attenuazione del motivo nazionale nell'interpretazione resistenza fra gli anni cinquanta e gli anni sessanta
Negli anni Cinquanta ancora la resistenza interpretare in chiave nazionale anche a sinistra
Appunto Barco citato Valiani ma non non parliamo dei comunisti che hanno tutto l'interpretazione nazionale dell'esistenza di un'azione di una nazione che ovviamente la loro nazione
Qual è l'operazione l'operazione è che secondo me contrariamente appena citato poi da Luciano contrariamente alla tesi di Galli della Loggia la patria come idea ancora vive De Giglio negli anni Cinquanta basti pensare al caso di Trieste
Cioè i comunisti sentono che non possono regalare il patriottismo ai loro avversari che quello è un terreno nel quale loro devono mettere i piedi
Il distacco dall'idea di nazione di padre gli anni Sessanta avviene su due linee la prima quella che ho già detto la contestazione da sinistra della mia nazionale togliattiana
Lucio Magri Lelio Basso la sinistra anche parte della sinistra azionista Claudio Pavone cominciano a dire basta con l'idea nazionale sì sì ma
Ottenuto l'iter finora lo sto
Comincia a dire basta con questi da nazionale dall'esistenza sostanzialmente qui c'è direi la il tre la linea togliattiana ci ha fregato lui ha voluto fare il nazionale cercando di egemonizzare il tema nazionale in realtà siano stati egemonizzare i Dhamm dei moderati torniamo alla linea classista
Il secondo motivo lo accenno soltanto che in realtà a parte questo tema diciamo
De dell'estrema sinistra c'è proprio un problema il fatto che l'idea di nazione e di patria stanno in questo caso si appassendo e la sinistra non trova più opportuno andare a contestare un Perrino che in fondo interrompe un terreno tipico dei moderati
E quindi su questo cominciamo
Tutto il dibattito sul Risorgimento e Resistenza da questo punto di vista molto chiaro da sinistra l'idea che la resistenza c'è stato un secondo Risorgimento comincia a essere mollata
La sosteneva battaglia nulla sostiene per ragionieri in qualche modo può essere considerato un un un vicino di battaglia anche una
Ultimo elemento il più importante e punto mi prendo gli ultimi tre minuti che avevo per per chiudere
La cosa che veramente diventa visibile è che l'interpretazione progressista
Comincia appunto acquisire peso nell'opinione pubblica italiana comincia appunto a tra Sudan scendere dall'alta cultura la medio-bassa e comincia a trovare un una sponda nelle istituzioni e negli anni Cinquanta l'impensabile
Negli anni Cinquanta
Basta punto di nuove della rivista dell'Istituto il movimento della storia maniche liberazione si sentono una specie di cittadella assediata non abbiamo soldi lo Stato c'è uno stile o quanto meno c'è indifferente
Non troviamo risorse siamo una minoranza assediata
Negli anni Sessanta il clima cambia totalmente negli anni Sessanta le istituzioni cominciano a partecipare alle iniziative dell'istituto l'istituto nel sessantasette viene riconosciuto con legge dello Stato
Cominciano ma questa iniziativa partecipare i ministeri provveditorati agli studi eccetera
Nel cinquantotto Dini introdotta l'educazione civica in Italia quindi si comincia a parlare nelle scuole della rete la costituzione e quindi anche della Resistenza nel novembre sessanta subito dopo i fatti del luglio una circolare ministeriale prevede che l'insegnamento la storia contemporanea sia esteso fino al secondo dopoguerra e nell'ambito degli ambienti appunto della dell'interpretazione progressista della Resistenza si comincia a fare una forte battaglia sui manuali
Di scuola sulla revisione dei manuali scolastici che a giudicare dagli esempi che mi è capitato di leggere erano diciamo di parte e spesso nazionale o comunque sia diciamo
Anche forse più che moderata più a destra che moderata
Tanto da arrivare in un convegno dell'inizio del sessantacinque a proporre
L'epurazione dei manuali di testo quindi è una cosa appunto che è stata proposta di recente da tutt'altro quartiere politico tanto per dire per problemi restano quelli cioè il fatto che una commissione di storici discuta libri di testo e e segnali le le le falsità che vi sono contenute
Concludendo
Ebbe ricapitolando sostanzialmente l'alta cultura è un'alta cultura che già negli anni Cinquanta da una lettura a mio avviso prevalentemente progressista perché moderati scelgono la via del silenzio anche teorizzando il fatto che non si può fare storiografia su eventi così vicini
Quindi parlano della Resistenza prevalentemente anche se non soltanto a sinistra quindi la svolta degli anni e cinquanta da un punto di vista l'alta cultura dell'interpretazione resistenza non rappresenta un momento di crisi di una cultura moderata che su quei temi
Per quanto ho trovato io non metteva bocca più di tanto quello che avviene molto chiaramente che negli anni Sessanta invece
Il tema resistenziale ritorno politicamente
Importantissimo le istituzioni cominciano a recuperare a lasciare spazio anche per motivi tra l'altro di di richiesta del Pubblico
A lasciare spazio al problema della Resistenza e nel momento in cui si apre questo spazio questo spazio è occupato dà un'interpretazione progressista nel silenzio nella debolezza
Dei moderati che su questo fanno qualche intervento anche di altissimo livello come quello di cotta ma che rimane un intervento appunto isolato debole e diciamo l'altra al in questa maniera questa vulgata progressista sostanzialmente perché di una vulgata si tratta a mio avviso acquista gambe per camminare comincia punta a occupare uno spazio centrale non solo nell'alta cultura ma in tutto
Il clima culturale italiano cominciato ampiamente di questa di queste grazie grazie
C'è un mutamento di programma a parte il fatto che non salta la relazione della Assisi
Craveri rinuncia affannarsi nel questa mattina ma CD propone un filmato Breve a questo punto io
Sensibile credo Hai problemi anche pratici di attenzione su fare slittare il dibattito visti i tempi perché finiremmo quarto alle due comunque a quattro due difficile discutere e visto che il pomeriggio poi ci sono due relazioni che mancano aerea forse abbiamo un po'più di tempo viaggio per discutere delle belle relazioni questa mattina di altro prego grave
Sì ti ringrazio Chiodini io da presentare molte scuse sul a voi relatori Amici che son venuti da fuori avvicinati
Perché ero io che dovevo aprire stamattina non fosse altro per portarvi il saluto dell'Università Ca'del decreto il rettore mi aveva demanda
E comunque su queste corti io vorrei insomma farò questa formalità gli altri quando apriremo il dibattito credo che il dibattito dobbiamo farlo per vedere insomma è un momento caldo su questi temi
Io tra questo disordine ecco
Ho provocato io avevo previsto di iniziare con questo Breve documentario che
è stato fatto girato fatto montato
Dagli allievi di Soros solo noi abbiamo tra le altre carte colse una cattedra di cinematografia documentaria
La il professor Carlo Alberto Pinelli e insegniamo a fare documentari che ne è venuto fuori un prodotto aspettate un attimo a che come vedrete insomma naturalmente non è una riflessione sulla memoria però è un particolare tipo di memoria che e siccome so che qua e lo saluto e ringrazio di essere qua c'è anche se non sbaglio il sindaco
Di San Pietro infine perché questa vicenda si svolge a San Pietro infine San Pietro infine un comune della provincia di Isernia credo mi sembra di ricordare ai di Caserta dalla Provincia diverse
Siamo sui fianchi di Montecassino
Dove è passata la guerra cui sono sono gli americani che sono entrati e c'è c'è sono c'è un vecchi vecchi documentari americani con l'ingresso in questo Paese e come che sono stati proiettati a San Pietro e come vedete vedrete questa proiezione determina una elementare ma molto significativa improvvisa memoria dei cittadini di San Pietro ringrazio il signor Sindaco sono grato sì adesso lo vediamo ringrazio
Carlo Alberto Pinelli ringrazio gli studenti sono contento tra l'altro ciò che ha avuto apprezzamenti anche alla RAI questo documentario eccetera e quindi via grazie noi a no ecco sì scusate noi ci rivediamo ci riconvochiamo alle
Alle dallo spazio anche di dibattito cioè cerchiamo di scremare la adesso Comics comincerà il Torino a scremare
Sì nella relazione intervento direttamente al dibattito vediamo di scremare la giornata in modo di avere molto spazio lo spazio per il dibattito perché credo che in questa fase parte grazie
Ecco possiamo andare non dobbiamo spendere
La ricerca
Ma
Ma a San Pietro infine oggi è un giorno di festa
Una festa attese per più di mezzo secolo
Solo adesso dopo sessant'anni l'Italia si è ricordata di San Pietro infine e della sua tragica storia
Il Presidente della Repubblica insignito del Comune della vitamina
La medaglia con la quale il sindaco decora lo stendardo del Paese si intende appuntata sul petto di tutti gli abitanti in segno di riconoscimento dei danni irreparabili subiti durante la seconda guerra mondiale
Alla cerimonia partecipa anche un picchetto d'onore dell'esercito degli Stati Uniti
Signore la tua benedizione scenda su di noi essendo sui nostri fratelli che hanno perso la vita per filmare l'evento sono giunti da Napoli gli studenti e le studentesse del corso di cinematografia documentaria dell'Istituto universitario suor Orsola Benincasa
Partendo da queste immagini gli studenti napoletani cercheranno di scavare nella memoria per la popolazione per portare alla luce i ricordi di quel lontano dicembre del mille novecentoquarantatré
Quando la guerra terminò le nuove abitazioni vennero edificate più a valle comunque
L'antico nucleo storico del paese in parte risalente al Medioevo non fu più ricostruì un le sue rovine restano ancora oggi a testimoniare la violenza selvaggia degli scontri che opposero sulla via verso la vicino a Cassino le forse degli alleati da quelle dei nazisti
Dirli ordo visivo di quel terribile mese di guerra è giunto annui grazie ad un famoso documentario realizzato dal regista americano John Huston
Vogliamo fare
Della Vedova
Riservando
Io comuni altre otto ore precedenti
Prosegue gara
Produce in loco con loro quelle impone
La
Soltanto
Società
Fuori ben undici
Fanno il punto
O ha ragione
L'attuale
Scusate andare a
Kilowattora diciamo
Quello che interessa soprattutto vedere le reazioni e quelli che allora erano giovani e bambini
Di fronte al fine di e i ricordi che coincidono magari con le cose dette dal prima potrebbero anche non coincidere completamente comunque aggiungere l'esperienza di queste persone che hanno vissuto andranno a dramma gravissimo ripensato un paese come questo completamente visto come sapete ci sarà anche un'opera come professionista che genera voi stessi come personaggi perché voi in realtà in questo documentario siete non soltanto dietro alla telecamera ma anche davanti alla telecamera perché il documentario nel documentario generi conosciuti
Dario su una scuola di cinema che va a San Pietro per vedere le reazioni degli abitanti
In coincidenza con la cerimonia gli abitanti dei paesi sono stati invitati a ripetere il documentario di John Huston
Tutto adesso dipendeva dagli uomini del fucile dai tanti il cui termine era stato preparato
Le severe direttive propagandistiche provenienti dagli alti comandi non impedirono al regista di mettere in luce con uno sguardo carico di sincera pietà gli orrori di quella guerra senza acqua
A lungo i tedeschi riuscirono ad arrestare l'avanzata degli americani delle truppe italiane che combattevano al loro fianco
Ogni assalto lascia sul terreno centinaia di morti e di feriti
Nessuna inquadratura teneri costruita e ciò dimostra quanto fossero coraggiosi cameramen diretti sto
I giovani soldati che oggi sorridono all'Obiettivo domani saranno già cadaveri rinchiusi dentro sacchi di iuta
Polti generali giudicarono controproducenti una scelta narrativa così amara e priva di retorica e a lungo osteggiato non la diffusione del figlio
Avevamo conosciuto
A breve mi sono presa non debba Bush
Quando il georgiano uguale
Costituiva già non non può constatare
A Napoli
Durante il nuovo corso del
Do al senso ancora misurando proprio perché
Produciamo va
Bene in quel periodo
Andoni
Con il brusco
Zona rossa
Nacque anche il nuovo giorno
Ambigua
Handsome Boy buona proprio
Trovato solo
Va fatto persone convocato
Finalmente San Pietro cade in mano agli Alleati
Ecco gli abitanti superstiti che emergono dai loro nascondigli
Per
Allora
Al di là del dolore dello scudetto della disperazione si fa presto strada in tutti la volontà di ricominciare a vivere una vita normale
Nonostante tutto
Repubblica
Diventa
Il suo risulti bambini
La loro comparsa provoca tra gli anziani del pubblico una forte reazione emotiva
Più d'uno si riconosce o viene riconosciuto dai comprese
Il
Pedone dall'avvocato
Banale
Locali
Mo'grazie
Allora mi chiedo
Del genere convenuto
Come riuscì questa Argentina su questi
L'Anis dentista italiano erotico nei giorni quattro cinque anni
Con la guerra da Chandra rifugio ad alcuni lei matricola innanzitutto devia dormisse
Io me li ricordo Danilo delle lasciamo tutto morto di fama qua piena di di cibi dolci in Kosovo strumento
Sensi ha mangiato senza dire Giorgio Bush voce tutti quanti se ne andranno in montagna e e andammo suo ottavo una grotta pure all'agro la Grotta Grande stavamo in più di cinquanta verso un
Mia madre l'incidente partorito l'ambiente ogni ancora non tutto a Vienna con undici dal vivo in un gioco alterno ma tutto a fondo l'altro
Nato il portato di lei no lancia l'allarme così libertà avuto paura l'apologo resista
La paura sì
Sì a un annuncio non finisca come dicevo malati cinquecento manca cioè che ci sono
Che ci avevamo portato appresso e do io Mangia due fasi
I fichi secchi
E che ha
Pane e non se ne poteva fare e che il fuoco non si poteva accendere fino all'asta delle grotte macerate Vallacqua quel niente colore uscivamo comuni quando pioveva si formavano acqua tutta verde prende neanche una brezza
Ma mettevano e ci mancherebbe che sano ha detto che suo fratello si chiama Roosevelt perché e perché mio fratello perché mia madre si è partorito aveva brutte poi ci hanno donato e quando passa agli americani
Allora non sa Cesaroni cappellani mi sembra questa ma dobbiamo battezzarla gamba patteggiare
E naturalmente romano Alberto Roberto Luigi che era il suo non so che era presidente all'America si chiama Alberto ci sono stati episodi di violenza da parte degli americani no no no no no no no sorride dieci via echi di gioia di Mario Pinto
E chi marocchini che sfilavano a quando passavo di Caldarola tocca una cosa così mi ricorda me ricordo proprie
E in quelli camminava Pisa era è una bella ragazza in tv andiamo immagina così camalli started
E perché l'ICI modici macchiato
E sono dell'anche i soldati italiani aggressivi che loro stavano
Perché ci chiesero scusa e
Ci chiesto scusa di cui era successo
Che
Che
Oggi come allora la parabola luminosa del cielo sostituisci la cupola dell'antica chiesa
Apparentemente nulla è cambiato
Però il tempo ha donato da questi ruderi un valore diverso
Sono i segni indelebili ti un alfabeto della memoria che tutti noi abbiamo il dovere pare per scrivere il nostro definitivo patto di pace convinti umanità
Faccio con piacere perché so che era ed era impegnata in un
In una riunione
Noi abbiamo
Praticamente concluso la prima
Sessione
Ma sono mancate due relazioni
Quella di Milano Assisi e di Piero Craveri
Che riguardano appunto il sud il Regno del Sud in per particolare ma poi Piero Craveri mi ha detto che recupererà questo suo contributo nell'ambito di un di Basiglio che spero ci sia anche perché
Sono venuti spunti molto interessanti e innovativi dalle relazione di e Aga Rossi vivere Teresa giusti i Luciano Gianni Di Giovanni Orsina
Adesso o poiché anche nella General Nanni questa sessione di oggi pomeriggio ci sono delle delle desistenze
Allora io direi di anticipare
Se possibile qualche relazione
E in particolare vi pregherei di di farmi anticipare la mia e quella di gelato di Nicoloso in modo da
Sforzi ed è un po'quello di domani che vedo molto molto fitta dalle adesso la parola Michele ha finito
Sul tema la propaganda dell'Office un vuoto information per gli esuli antifascisti negli Stati Uniti
Prego
Il titolo si completa con Lim Old Nations che è un un film di propaganda realizzato dal nostro cuore informa nel mille novecentoquarantaquattro perché vedremo che vede come protagonisti gli esponenti fascisti negli Stati Uniti
Gli antifascisti italiani che si sono trovati negli Stati Uniti durante il fascismo e la seconda guerra mondiale offrono un campo di studi particolarmente interessante per l'analisi dei rapporti fra Italia e sta già in questo periodo la storiografia ampiamente indagato sull'attività svolta dei nostri esule negli Stati Uniti ed inoltre le ma la memorialistica degli anni in questione è ricca di contributi significativi fra queste ricordiamo che come già nel quarantacinque il contributo del conte Carlo Sforza al colosso opera l'Italia dal mille novecentoquattordici al mille novecentoquarantaquattro quale io la vidi
Nel quarantanove
La pubblicazione del libro a sfondo autobiografico politico intitolato la mia battaglia la New York di don Luigi Sturzo
A distanza di pochi anni nel cinquantuno e nel cinquantatré uscita ma attivamente le memorie di un liberale di Max Salvadori e la storia dei fuoriusciti di Aldo Garosci opera che tutt'oggi viene considerata come il volume guida del tema Insam
Sessanta infine ricordiamo che vennero raccolte in un volume i ricordi dell'esperienza da il Sole di uno dei principali esponenti del procedimento ariano Gaetano Salvemini dall'emblematico titolo Memorie di un fuoriuscito nelle vicende che hanno segnato l'esperienza dei nostri fuoriusciti un aspetto di particolare interesse e scarsamente indagato è rappresentato dal rapporto intercorso fra gli esuli e gli organi Statunitensi preposte la propaganda in particolare l'office paura information ed in tale contesto si inserisce il film di propaganda realizzato nel quarantaquattro in nove Nations che si sottopone alla vostra attenzione in questa sede
Alla luce dell'acquisizione delle corrispondenze né di detenute da Walter Toscanini curatore della pellicola rispettivamente Kondo Sturzo e che erano Salvemini
Si ricostruiscono in questa sede le tappe che hanno portato alla realizzazione della pellicola ricostruzione che fornisce ulteriori dettagli sulla posizione assunta dei nostri esuli sull'otto settembre e sui rapporti interni al momento brevemente si ricorda che la colonia degli antifascisti negli Stati Uniti
Era formata fin dagli inizi degli anni trenta da personaggi come Gaetano Salvemini Giorgio Magliana Giuseppe Borgese Max Ascoli Lionello Venturi
Ed il direttore d'orchestra Arturo Toscanini
Rifugiati rifugiatosi negli Stati Uniti nel trentadue dopo aver subìto un'aggressione da parte di gerarchi fascisti poiché nel maggio del trentuno si era rifiutato di dirigere giovinezza ad un concerto previsto al Teatro Comunale di Bologna
Nel trentotto in seguito alla persecuzione antisemita aggiunsero negli Stati Uniti personalità come Leo Olschki Enzo Tagliacozzo Bruno Zevi Amelia Rosselli e Roberto Lopez
Ma fu agli inizi degli anni Cavallanti che in seguito alla caduta di Parigi riparò in America un copioso gruppo di antifascisti che avevano svolto sino ad allora opera di lotta nel Vecchio Continente
In particolare giunsero dall'Europa il conte Carlo Sforza che ben presto divenne leader del movimento antifascista nell'America e sostenitore della creazione di un governo italiano in esilio
Randolfo Pacciardi eminente esponente repubblicano che aveva guidato nella guerra di Spagna la legione Garibaldi contro le truppe franchiste Alberto Tarchiani che nel dopoguerra ricoprì anche la carica di primo ambasciatore dell'Italia democratica negli Stati Uniti
A questi si aggiunsero don Luigi Sturzo fondatore del Partito popolare Aldo Garosci Nicola Chiaromonte i Lussu Cianca ai comunisti Ambrogio Donini e Giuseppe Berto
Sul limite la forza del suo riuscitissimo sia ampiamente indagato e la storiografia è unanime nel riconoscere che gli esuli non riuscirono ad esercitare
Una efficace opera di divulgazione politico democratica in particolare nella comunità italo ITO americano fortemente influenzata sino all'ingresso statunitense nel secondo conflitto mondiale dalla propaganda fascista
Ma la loro attività contribuito comunque a creare tra i gruppi intellettuali specialmente libera ed alcune stelle ufficiale americane un'opinione un po'più favorevole all'Italia
Dello scarso appeal degli altri antifascisti sulla comunità italo americana dovette rendersene conto Roosevelt allorquando iniziò a preoccuparsi sin dal mille novecentoquarantuno
Nella prospettiva di una ormai imminente incolti coinvolgimento americano nel conflitto degli aspetti psicologici e propagandistici dell'azione americana
Nel corso della seconda ora nel corso dalla seconda guerra mondiale la propaganda assunto un significato particolare si è parlato come ha detto Lamberto l'Arcuri addirittura di una quarta arma in aggiunta alle classiche tre della guerra moderna
Franklin Delano Roosevelt percepire l'importanza del fato del fattore propagandistico e già nel mille novecentoquarantuno realizzo la prima struttura governativa di propaganda
Il Coordinator ove information che si sarebbe trasformato nell'Office of Strategic Services ed alla cui guida fu chiamato Nelson Rockfeller
Qua di Pato tra gli altri da Max Ascoli presidente della Mazzini Society
Se qui la nascita dell'Office of Sex configurasse che in seguito allo all'aggressione giapponese si trasforma innocui l'ufficio delle formazioni di guerra
L'ho qui nacque il tredici giugno mille novecentoquarantadue per iniziativa dello stesso Roosevelt che attraverso un executive order aveva ordinato la fusione di quattro preesistente agenzia non solo organismo definendone in questi termini le funzioni
Formulare mettere in atto attraverso l'uso della stampa della radio del cinema e di altri strumenti
Programmi di informazione volti a facilitare lo sviluppo di una comprensione informata ed intelligente nel Paese e all'estero dello stato dei progressi dello sforzo bellico ed è la politica degli scopi bellici del Governo degli Stati Uniti
E con queste finalità prende corpo nel novembre del quarantatré l'idea di realizzare un film di propaganda da destinate all'Italia per i personaggi coinvolti il linguaggio e la tecnica utilizzata il documento in esame rappresenta una frattura ed una novità rispetto alle precedenti esperienze di propaganda statunitense
Nel delineare la strategia di propaganda statunitense nei confronti dell'Italia bisogna tener conto il duplice piano lungo il quale dovette muoversi l'amministrazione statunitense e le diverse fasi che cade che caratterizzarono la partecipazione degli Stati Uniti dal secondo conflitto mondiale
In un primo momento assistiamo ad un utilizzo della propaganda
Che potremmo definire ad uso interno o sia destinato alla comunità italo americana con un ricorso esponenti sino a quel momento legati al fascismo i cosiddetti prominenti che si trasformarono in breve tempo in convinti antifascisti
Come ricostruito dalla presenza Elena Aga Rossi tali conversioni furono favorite dall'amministrazione Roosevelt che dopo un primo periodo di incertezza e di rigidi mento nei confronti degli esponenti più noti eversivo fascismo decise di accettare come buone le loro dichiarazioni per timore di perdere la base elettorale da essi controllate
Infatti ancora vivo il ricordo che il presidente statunitense del numero di voti persi fra gli italiani
In occasione delle elezioni presidenziali del mille novecentoquaranta in seguito al famoso discorso della pugnalata alla schiena pronunciata come commento alla decisione dell'Italia di intervenire nella guerra alla vigilia del crollo della Francia
Successivamente la strategia di propaganda si accompagna gli eventi bellici nel corso dell'operazione Torch nome in codice dell'invasione del Nord grafica gli Stati Uniti abbiano avuto modo di sperimentare l'efficacia dalla propaganda in terra straniera
L'attenzione che gli americani dimostravano verso l'argomento e la necessità di coordinare la propria attività con i corrispettivi uffici inglesi
Portò alla creazione della qui dopo gli oh bej la branca della guerra psicologica istituita sotto il comando del generale ESE Nawaz nell'autunno del mille novecentoquarantadue
Questa aveva per scopo dichiarato la guerra politica una guerra psicologica sul campo di battaglia inning americana in connessione con la campagna del Nordafrica e o di qualsiasi altra campagna successiva al teatro africano da ciò emergono due aspetti significativi da un lato l'affinamento di questi uffici sotto il diretto controllo dei vertici militari dall'altro il fatto che gli alleati già guardavano oltre l'esperienza africana
E di fatti in seguito alla decisione assunta nella conferenza di Casablanca dello sbarco alleato in Sicilia nel corso dell'operazione Torch viene preparato il terreno per la successiva campagna di persuasione propaganda da svolgersi in terra italiana
L'operazione husky i piani della propaganda angloamericana per la conquista della Sicilia prevedevano alcuni tipi di operazioni l'uso preliminare dei volantini di trasmissioni radio parzialmente volta di ingannare il nemico sui luoghi dello Sparta è perfetta per me ma immorale
Ah svolgerà quest'opera di persuasione ben organizzati quelli che Prezzolini definiva in modo dispregiativi paesani della pietà oblio dei ossia propagandisti americani discendenti di emigrati italiani
Che avevano conservato l'uso dell'italiano e nella maggior parte dei casi del dialetto attraverso i loro parenti il giornalista americani le loro tradizioni
In tal senso un ruolo importante fu ricoperto dai soldati italo americani ed emblematica l'esperienza Zia sento di Max Corvo un giovane loquace energico soldato di origine siciliana che ha lasciato le sue memorie di quel periodo nel volume di o esser spenditori
L'immobile Nations rappresenta una frattura evidente da queste due precedenti esperienze
Da un lato si ribalta ruota gli esponenti fascisti fino a quel momento ritenuti poco utile alla causa ed il cui contributo si era concretizzato nell'attività svolta da alcuni di essi nella sezione italiana dell'Howie
Capo di tale settore venne infatti nominato Carlo Emanuele apparato socialista membro della Mazzini e stretto collaboratore di Sforza nel periodo parigino
L'attività principale svolta la branca italiana era rappresentavano la propaganda radiofonica realizzato attraverso le trasmissioni la trasmissione la voce d'America
Dall'altro si decide di realizzare un film massima evoluzione tecnologica della strategia di comunicazione che come disse il produttore americano Walter va anche nel nel mille novecentoquarantadue
Rappresenta la nostra arma più importante giacché nessun Paese ha sviluppato un'industria del cinema che possa competere con noi
Il problema della diffusione della cultura delle masse è un problema centrale e per ammissione di tutti il film al fattore educativo più importante accettato dalle Mazza
Sulle motivazioni del film troviamo traccia in una lettera del dieci marzo mille novecentoquarantaquattro di Walter Toscanini al don Sturzo
Io penso scrive Toscanini che gli Stati Uniti hanno desiderato questo film non per fare un atto di inimicizia contro Dinoi Opel sorprende la nostra buona fede ma forse per controbattere in Italia la propaganda inglese monarchica e che so io
In effetti gli americani avvertivano la necessità di rilanciare la propria immagine agli occhi dei nostri concittadini
L'immagine di una nazione dove lustri italiani avevano trovato la libertà di esprimersi nei loro campi
Infatti come vedremo non a caso verranno tutti riprese nel corso dello svolgimento delle proprie attività
E di una nazione diversa dall'Inghilterra la cui politica di compromesso con Badoglio Vittorio Emanuele risultava essere amano accettata dalla popolazione e che Salvemini aveva etichettato come il tentativo di instaurare un fascismo senza Mussolini
Nel novembre mille novecentoquarantatré a distanza di due mesi dall'otto settembre quando venne proposto da Arturo Toscanini di girare il film il movimento degli antifascisti italiani negli Stati Uniti era in piena crisi diviso dalle polemiche sul riconoscimento del governo Badoglio
E fortemente critico verso l'amministrazione statunitense per la politica assunta verso l'Italia all'indomani dell'armistizio di Cassibile
Il sogno di Montevideo era svenuto presto nella capitale italiana mille cinquecento italiani liberi in America nell'agosto del quarantadue avevano acclamato Carlo Sforza capo spirituale degli italiani fascisti
E gli avevano dato l'incarico di costituire un Consiglio nazionale dopo il riconoscimento indispensabile da parte dei governi delle nazioni unite
Arrivano anche designato Randolfo Pacciardi capo dell'organizzazione militare che avrebbe dovuto affermare il diritto degli italiani liberi a partecipare alla lotta armata per la vittoria della libertà e della democrazia
Ma il fallimento del Progetto aveva avuto forti ripercussioni sull'intero movimento
Iniziative personali ed in contrasto tra loro vennero assunte da diversi protagonisti situazione che determinò una serie di polemiche che si accavalla timido del gruppo si ricorda in questa sede in particolare la contemporanea uscita del saggio di Salvemini
Uno tutto Guidi tali introdotto le sorti dell'Italia e il memorandum preparato per il Dipartimento di Stato americano da Max Ascoli dal titolo per una politica americana verso l'Italia differenti nella forma e nelle proposte avanzante
L'idea del film in cantiere alla fine del mille novecentoquarantatré il dodici novembre Walter Toscanini annuncia Gaetano Salvemini
Che l'ovvia chiesto al padre di aiutarli a produrre un film destinato all'Europa in Sud America
La prima versione del film era basato sulla figura di mio padre ma mio padre e non vuole apparire onorevole ha suggerito che altri rilevante antifascisti come lei Borgese don Sturzo Pacciardi
Sarete coinvolti in questo film per dimostrare che gli antifascisti sunniti che stanno facendo i loro meglio per far comprendere agli americani il pericolo che l'Italia corre e ciò di cui ha bisogno
Il giorno successivo l'invito viene esteso a braccia il contenuto dalla missiva è simile anche con Pacciardi Toscanini sottolinea di voler dimostrare come una certa unità spirituale esiste almeno fra un gruppo di antifascisti
Come don Sturzo aveva denunciato nel suo la mia battaglia da New York
La debolezza del movimento era determinata proprio dal fatto che gli antifascisti in America erano disuniti critici gli uni e gli altri divisi secondo i vecchi partiti in socialisti comunisti liberali azionisti democristiano
E su questa mancata unità faceva fortemente lei la Toscanini per convincere gli altri protagonisti a prendervi parte ed il perseguimento di questa unità rappresentava uno dei fattori di maggiore interesse novità persino quando la realizzazione della Polito la viene proposta ci troviamo come diciamo nei giorni di Badoglio nel pieno della polemica dell'intero movimento con Sforza
In questo periodo si acuiscono le divisioni all'interno della Mazzini Society e a distanza di pochi mesi scoppierà la polemica fra Salvemini e don Sturzo
Toscani afferma che pian piano i film sta diventando politicamente più importante di quanto fosse nei propositi iniziali dell'oblio ed un segnale di unità potrebbe rappresentare un vantaggio per l'intero movimento soprattutto in termini diplomatici rendendo gli esuli antifascisti interlocutori credibili con l'amministrazione statunitense dinanzi alle perplessità avanzano in particolare da Salvemini Toscanini scrive
è la prima volta che il Governo degli Stati Uniti accetta di includere nel film un gruppo di tutti antifascisti che sono tutti contro la monarchia e mi sembra che sia il caso di mostrarci uniti almeno in un film
Chi deve prendere parte a questo film gli agenti dell'o vi si affidano a Walter Toscanini nell'individuare i protagonisti del film riservandosi la possibilità di disapprovazione
La scelta cade subito sul Salvemini don Sturzo Pacciardi la piana Borgese a Prato e Lupis
Don Sturzo suggerisce agli umile logori inserire nel film anche le Rosselli la madre le due vedove dei fratelli Rosselli anche loro essere negli Stati Uniti
Scrive il prete dei Caltagirone sarebbe un gruppo interessante rivolto ricorderebbe due grandi vittime del fascismo ignorate dentro e fuori Italia tranne da neanche i fascisti all'estero se l'idea non incontra difficoltà ne sarei assai soddisfatto
Su questi nomini agenti dell'Howie però fanno esercitare il proprio diritto di veto
Toscanini obbligato a comunicare don Sturzo che nonostante il fatto che l'idea di includere le Rosselli nel film si eccellente purtroppo le Rosselli sono in qualche modo legati alla Mazzini Society e sembra che a Washington siano coinvolte nel loro stando lì nelle loro polemiche
Suggerirò inserirle come spettatrice al concerto
Obiettivo dichiarato di Toscanini è quello di realizzare un film in cui venissero rappresentate tutte le forze politiche in esilio
In una lettera datata sette dicembre quarantatré Toscanini non esitava a manifestare il problema morale che lo tormentava scriveva Salvemini
Devo includevano Valenti e gli altri dalla parola e l'unità del popolo cosa fare con Borg e il suo gruppo di anarchici l'adunata dei refrattari e con Ascoli e la Mazzini Society e condomini e due comunisti
è difficile essere imparziali ma bisogna riconoscere che in un modo in un altro giusto o sbagliato queste persone hanno portato il loro contributo alla lotta fascista antifascista hanno combattuto e sofferto con noi pagando le stesse conseguenza a risolvere ogni dubbio ci penserà Salvemini sarebbe un grave errore mettere insieme nello stesso film Arturo Toscanini la piana Lupis a Prato e magari Valenti Ascoli Padilla Antonini Borghi e donne genus musico
Ed aggiungeva colosso sprezzante ironia ci mancherebbe ci mancherebbe solo sforzo anche valletto Maria giunse a testimonianza della profonda frattura con il conte Sforza maturata all'indomani dell'otto settembre
A partire da gennaio la realizzazione del film entra nel vivo iniziano le riprese e tutti i protagonisti teste tempestano di lettere Walter Toscanini curatore della pellicola e manager del padre
In marzo affine in fase di montaggio il lavoro di tanti mezzi rischia di saltare di esuli si accorgono di figurare in un contesto inaccettabile il testo del commento che viene loro sottoposto contiene infatti un'implicita approvazione della condition Saranda
La resa incondizionata provata con l'armistizio dell'otto settembre
Di più accanto a loro spunta nella Collicola Carlo Sforza l'ex ministro degli esteri dell'Italia pre fascista di cui tutti avevano disapprovato il ritorno probatorio in tale Borgese Pacciardi e Salvemini esprimono il loro malcontento anche Sturzo alla Florida contesta la scelta dell'otto settembre
Ma sulla ma sulla vicenda Sforza pertanto prevale la linea degli intransigenti
Tra l'altro anche il mesto Toscanini sino ad allora tenutosi fuori dalla partecipazione diretta da associazioni gruppi politici alla luce degli avvenimenti dell'otto settembre si mette in primo piano nel manifestare il dissenso proprio e dell'intera comunità italiana alla politica alleata nei confronti del nostro Paese
Il tredici settembre verrà pubblicato sulla i fondi per reale sotto forma di appello al popolo americano ma che nella versione regionale si rivolgeva al presidente Roosevelt nel quale scagliandosi contro Vittorio Emanuele nel quale si scagliava contro Vittorio manovre l terzo è quello di definire solo soprascarpe Badoglio
A distanza di un mese il primo ottobre presa d'iniziativa di inviare una missiva al conte Sforza questi da pochi giorni aveva a sua volta ha scritto all'assistente di Stato Adolf Bertram
Che sarebbe criminale compiere alcuna azione che possa indebolire Badoglio spianando così la strada per un suo imminente ritorno in Italia
Con l'ex ministro degli Esteri Toscanini fu determinato
Infine il dodici giugno quarantaquattro sempre sulla F venne pubblicato un manifesto a firma di Giorgio la piana che erano Salvemini Lionello Venturi Randolfo Pacciardi Giuseppe Borgese ed altri Toscanini dove appunto veniva condannata la politica alleata in Italia
L'attivismo del maestro indusse Pacciardi a definirlo il nostro padre rischi in riferimento al musicista che nel mille novecentodiciannove divenne presidente del governo polacco quarantuno capo di governo in esilio
Ma risolto il caso Sforza appariva certo più grave lotta dei profughi la gioia per l'otto settembre nessun italiano scrive Pacciardi Poggio ire della resa incondizionata incondizionata dell'Italia
E dell'occupazione straniera sul corteo di miseria e di dolori tutti gli italiani invece sinceramente Giolito dopo la caduta di Mussolini
Basterebbe forse un cambiamento di direzione
Suggerimenti mediazioni passa un mese ma alla fine Viespoli la spunteranno su tutta la linea
Nella versione finale come vedremo non ce la farà non c'è traccia né di Carlo Sforza né dell'otto settembre
Invece dove cinque secondi dedicati a Sturzo la scena si sposta nella sala per gli escrementi della invisi e il flash d'agenzia che compare in macchina e delle portato di corsa lanciatore e quello della caduta di Mussolini
La propaganda un deforma più la realtà è tutto accade come veramente avvenne quella sera
La scelta degli esperti colloqui cadde sull'Inno delle Nazioni opera nella quale Verdi aveva legato le note della Marsigliese di God save the Queen a quello dell'inno di Mameli per celebrare l'aiuto dei francesi e degli inglesi alle di Mele all'indipendenza italiana
Toscanini modifiche al testo italiani amata diventa Italia mia tradita e si lascia trasportare dall'emozione non celata nel momento in cui dirige l'inno italiano
Inoltre aggiunge un nuovo finale con l'inno americano e l'Internazionale lo scopo per dirla con la natura era quella di onorare i grandi liberi alleati di oggi gli inglesi e gli Stati Uniti e la Russia
Di lì a poco allo scoppio della guerra fredda il finale sovietico scomparve dalla versione ufficiale
A distanza di sessant'anni esatti dalla realizzazione infimo conserva un fascino particolare fu una delle ultime iniziative collettive di un gruppo per me andava sfaldando sì a giugno Pacciardi ottiene il permesso per entrare in Italia a breve lo seguiranno gli altri
Quando uscì il New York Times lo etichettò con un documento visivo sconvolgente in Italia arrivò nelle sale nell'autunno del quarantaquattro il primo senza e dei testi fu trasmesso in anteprima al Bernini dal nove al diciassette settembre il titolo era semplicemente toscani
Sulla voce repubblicana fu proprio Pacciardi a recensire la dedicarmi un editoriale il colonnello così come viene presentato nel film scrive i cittadini di Napoli e Romano rivisto ahimè soltanto sullo schermo Arturo Toscanini
A gran voce senza esitazione il più grande genio musicale del mondo intero ha invocato per l'Italia la Repubblica e dalle sue lontane solitudini certa vita mentre nella sua patria le coscienze morali i caratteri ne abbiamo fede Toscanini e di là Judy vostro concorso contro internazionali congiure c'è prezioso
Ho finito l'ostilità alla che abbia visto sullo schermo con mosse spinta Rizzato che aspetta ne siamo certi che invieremo un giorno il telegramma che non me li mando Mazzini al quarantanove Roma Repubblica venite grazie
Per quanto riguarda il video aveva una durata di circa trenta minuti l'abbiamo ridotto solo cinque minuti dove appaiono gli esuli antifascisti devo fare un ringraziamento al Museo Casa natale Arturo Toscanini che ha fornito il figlio per questa conferenza e alla Val freddo Toscanini che ha fornito il carteggio che
Ma è a disposizione
Ci spostiamo un attimo può partire
Per cui vecchi Ferretti opulento Music patiscono trasferito mediante con
Hachette ha chiarito finiture fare Tarolli eseguite sull'avambraccio toccava però stavolta Ciampi alla De Marco nessun'auto bada partiture per nell'olio io ho fame e per aprire un prezioso nel bilancio presto atto abbinato del padrone spallata ha detto lei
Per
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Così è nata lo allora cari Hanzo preferenza oltre quei prequel cara imam fai che non mancano va bene storie certo io non è che ma far fronte al papà di uno per
Chiedo al jazz riepilogativa cercato fatta male che è un po'attuando il tender la tettarelle per
Il San chiatte prima proprietaria laico cioè lui io più capigruppo o meglio noto
Calamo affatto portarsi insomma perché
Contemplano Randolfo Pacciardi stravolgere era
Tanto qui e richiamo a questi per cena ed io comunque ha chiuso a portuali era Pisanelli Guede Foa
Oppure
Poi non slogan posta al sogno Bogotà continua farete dopo la storiaccia farò un salto in default Benito Mussolini al plenum dal telo e due erano astronauta Paci Schioppi Anders poi attuale situazione e voce Albufeira andaluso aiuta preso tempo poi meglio donarlo tenuto parziali in questa interminabile allora
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Mi vedi il modenese biotech napoletani all'ONU prove lei sentì un ariete implica ha mai storia antica RFI tedesco attuale per quei creava in tutti i tempi
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Per il campo oltre che andrà Calapai chiedo effettuato dopo io siamo Pomponio Andamane questo fondativa dell'Ars Nova Express nell'andamento think thank you
Arturo Toscanini vasca andate dei diritti e doveri nineteen perché indovinata uova portante professo imballaggi Amanda laccio
No proprio beauty quell'altezza la Black flag Lula ne sono implica
E
E
Allora confermando
Ringraziamo
Mi che era finita per la sua relazione primo così interessante anche per averci riproposto questo questo piccolo spezzone
Di questo veramente interessante e per certi versi commovente
Firma di di propaganda
Antifascista in un momento così importante della storia dell'Italia e della guerra
Veniamo adesso la
La relazione di di di Gloria Gabrielli seguendo un po'credo che l'ordine raccomando a tutti di tenersi entro venti minuti
In modo da da poter permettere poi una discussione
E ha il tema che tratterà Gioia Prairie la propaganda angloamericana alla radio durante la seconda guerra mondiale
Ci siamo posti
Nel rapporto mass media che
è guerra
Negli anni tra le due guerre
La radio s'era già imposta come mezzo di comunicazione più importante ma è soltanto con la seconda guerra mondiale che viene impiegata effettivamente in modo massiccio
Diventando il veicolo principale della propaganda alleata dirette agli ascoltatori di paesi nemici
Gli obiettivi fondamentali della propaganda anglo americano alla radio sono sostanzialmente tre sgretolare il fronte interno
Stimolare sentimenti di avversione al nemico e fiaccare il morale dei nemici soprattutto attraverso una strategia di controinformazione che puntava a screditare i canali ufficiali trasmissione delle notizie del regime fascista e nazista
La prima campagna sistematica di propaganda attraverso l'impiego della radio viene lanciata dalla BBC con Radio Londra spiaggia del trentanove a un ufficio apposito per le trasmissioni in lingua italiana
Pur conservando una certa indipendenza la BBC orienta tutta la sua strategia propagandistica in base alle indicazioni che riceve dal Foreign Office e nelle prime direttive per la propaganda elaborate appena tre mesi dopo che l'Italia entrati in guerra sono già contenuti tutti i punti cardine della strategia propaga disse propagandistica inglese verso l'Italia
La responsabilità della guerra e di un uomo di uno soltanto che ha scagliato il popolo italiano contro la Gran Bretagna italiani quindi sono le vittime e non i carnefici di questa tragedia della guerra e di conseguenza la propaganda deve essere più antifascista che antitaliana
E puntare al distacco del popolo italiano dal fascismo
Però non si deve enfatizzare questo si legge nelle direttive che noi stiamo salvando la democrazia perché non fa appresa sugli italiani salvo poche eccezioni
Si devono invece dare gli italiani notizie neri notizie veritiere perché la verità è stata loro sistematicamente distorta per quasi vent'anni
E quindi occorre innanzitutto dar loro infatti e poi i commenti o le conversazioni Radio Londra infatti distingue nettamente le Newsnight opzione da Iride commenti dalle conversazioni
E la scelta risulta pagante fra il trentanove e il quarantuno soprattutto quando l'allargamento del conflitto richiede una maggiore tempestività di trasmissione delle notizie
E quindi le ore di trasmissione di Radio Londra crescono enormemente e di fatto diventa Radio Londra diventa per tutti gli italiani l'unico canale ufficiale
D'informazione non fascista
All'inizio del quarantatré anche l'alleato americano comincia a far sentire la sua voce in materia di propaganda verso l'Italia e non sempre in perfetto accordo con gli inglesi
Poco prima e poi durante la seconda guerra mondiale vengono costituite le prime organizzazioni ufficiali di propaganda come avete appena sentito nell'accurata descrizione di Michele ha finito
E in particolare appunto l'Office of War Information e con le sue trasmissioni ad onda corta ad esempio la voice of America quella fra i più importanti e lo sa ecologico al buon for Brancher
Che è responsabile di tutti i mezzi di comunicazione nei territori occupati
Composto da funzionari si americani ed inglesi
è sempre in questo periodo che il governo americano pone addirittura sotto il suo controllo tutta la produzione all'estero dei programmi radio di tutte le più importanti radio allora in mano privata cioè da lembi sia la CBS e la mutua il broadcasting
E a partire dal quarantadue vengono realizzati a New York proprio dei programmi radio governativi
Ne segue un enorme sforzo propagandistico per attivare la propaganda appunto contro il nemico
Del resto l'Italia anche il primo Paese dell'Asia ad essere occupato dalle truppe alleate e rappresenta una sorta di testo che esiste per verificare l'efficacia di una strategia propagandistica in vista della liberazione della Germania e dell'Europa
Alla luce di volantini che per mesi bombardano militari e civili si affiancano le trasmissioni radiofoniche che da Radio Algeri da Radio Londra annunciano preparano lo sbarco alleato
Diaria degli eserciti alleati risalgono poi la penisola tutti i mezzi di comunicazione vengono gestiti dal PID ABB ma il controllo più rigida senz'altro o sulla radio
Che tra l'altro in Italia una struttura monopolistica e quindi con la possibilità insomma di trasmettere in tutto il Paese rappresenta uno strumento di propaganda troppo prezioso per esce preferì lasciato in mano agli italiani
La raggiunge dell'Italia liberata secondo gli americani deve essere sempre in concorrenza costante con il nemico e se la gestione poco efficiente come cedere gli ascoltatori al nemico
La prima rata italiana che gli alleati riescano a far funzionare nuovamente nell'agosto del quarantatré e Radio Palermo
L'intenzione ovviamente quella di parlare a tutti gli italiani non solo a ai siciliani e soprattutto agli italiani ancora sottoposti al di minio al dominio nazista all'ascoltatore clandestino che ha bisogno di avere notizie tempestive ed accurate
Quindi oltre ai comuni ai comunicati del quartier generale
Viene regolarmente trasmesso un programma dal significativo titolo radio Palermo l'avamposto dell'Italia liberata sotto la responsabilità di Ugo Stille che è un sergente americano di origine polacca del Pd ABB
Radio Palermo trasmette anche pezzi della BBC ovviamente ritirati al genio della voice of America ma anche una sua produzione con il notiziario italiano oppure con programmi speciali iniziati evidente cattolici alle donne e soldati
O comunque a tutti quegli italiani che volevano sapere batte Adlai sei e balzi tali che appunto il titolo di uno di questi programmi
A fornire altro materiale alla radio all'erario che via via vengono rimessi in funzione sono i famosi buddismo caccia ai dischi della vittoria musicali con voci che fanno la comparsa per la prima volta insomma in Italia e sono inviati a migliaia sul fronte italiano ed europeo
Oltre le incisioni originali inviate direttamente alle truffe alle truppe l'affisso War Information produce una vasta gamma di dischi
Con riversamenti di show radiofonici di colonne sonore cinematografiche di programmi tematici utilizzati quasi tutti a scopo propagandistico
Alcune di queste incisioni vengono direttamente effettuate nelle stazioni radio poste sotto il controllo degli alleati dopo la Liberazione nell'Archivio storico di Radio Bari
Adesso è sede della RAI a Bari sono conservati alcuni dei colpisca quelli registrati alcuni tra i più significativi pregarla di Valle vale la pena ricordarlo mentre il primo la storia di una cittadina della provincia americana ma valgono sorta dall'insediamento degli immigrati italiani il secondo è un commento alla Carta Atlantica il terzo no come operazioni di Matteotti
Sebbene trattino argomenti così Diversi tra loro non è difficile rintracciare il filo conduttore della strategia propagandistica che gli ha ispirati tutti e tre sottolineano il valore della democrazia
Che a giudizio degli alleati gli italiani non conoscono non percepiscono e che invece deve essere fatto apprezzare e la storia di Malbrunot come sostiene il commentatore riflette riflette proprio lo spirito vero della democrazia
Il programma dura pochi minuti eppure in così breve tempo riesce a evocare un'immagine molto persuasiva dell'America un paese democratico che consente a tutt'di soddisfare i propri desideri e di conquistare un benessere legato dai regimi totalitari a patto però di un impegno di un lavoro costanti
Ma al loro per l'America non è un granché sostiene il commentatore ma per gli uomini che vi hanno costruito le loro nuove dimore ricorda i campi e colline le valli della Sicilia arma al burro i contadini di origine siciliana sono riusciti a realizzare quel sogno che in patria sarebbe stato loro negato cioè coltivare la propria terra e rendere le fattorie gli occhi di questi siciliani in orgoglio di questa Regione americana
La grande forza di persuasione del radio programma è affidata alle interviste con gli agricoltori siciliani che raccontano con parole semplici efficaci forte accento siciliano la loro storia che è fatta in gran parte di fatica di lavoro
E di infine di successo
Un agricoltore di ma albero noto a tutti per essere noto a tutti gli italiani soprattutto per essere il padre dell'ex campione del mondo dei pesi leggeri Toni cantonieri quando l'intervistatore gli chiede cosa pensa dell'America
Risponde soltanto con un sorriso non ha bisogno delle parole sottolinea il commentatore di basta indicare con un ampio gesto della mano la distesa delle sue terre gli edifici della fattoria la risposta è lì
L'attaccamento all'America di questi contadini e utenti con hanno perfino costituito una cooperativa agricola sul modello di quelli realizzata in Italia negli anni Venti e poi distrutte dagli squadristi Mussolini che sottolinea ancora il commentatore prometteva un'età dell'oro che non è mai venuta
E i figli di questi contadini sono coi e di tante altre famiglie italiane insomma sono poi partiti soldati sparsi ai quattro angoli del mondo a combattere per il paese che ha dato loro ai perché ha dato loro Terra e libertà
Insiste ancora su questi concetti anche la prassi anche la radio commedia che commemorava Perotti revocando attraverso il dialogo tra due personaggi il giorno delle elezioni del ventiquattro quello che interessa a cui aveva cambisti americani ovviamente non è rievocare vicende note a tutti gli italiani ma sottolineare la cesura Rapp data da quelle elezioni politiche la fine della libertà di voto e soprattutto l'affermazione accettazione del regime fascista
E quindi il commentatore sottolinea come Matteotti invece denunciando e il clima di intimidazione indolenza e di legalità
Abbiamo di fatto negato alla maggioranza fascista il diritto di rappresentare moralmente e politicamente tutto il popolo italiano
Su questo punto i propagandisti insistono molto nel tentativo di separare insomma nell'animo di ciascun cittadino italiano quell'identità tra italiano e fascista che il regime invece aveva cercato distillare nelle coscienze
Insomma puntano a riconciliare gli italiani con le loro tradizioni liberali e libri liberali e libertarie se non democratiche spazzate via da Mussolini ma che fino all'avvento del regime avevano costituito il comune terreno d'intesa tra l'Italia e le altre nazioni democratiche Stati Uniti compresi
Abbracciando quindi con sincerità e convinzioni ideali della democrazia Italia fuori occupare un posto rispettato nella famiglia delle nazioni europee anche se il biglietto d'ingresso per l'Italia può solo passare attraverso una resa incondizionata
Si tratta quindi ora di fare accettare una denuncia senza che questa venga interpretata come una vendetta dei vincitori sui vinti allo scopo di umiliarli sfruttarli e questo è il messaggio principale lanciata agli italiani nel programma sulla Carta Atlantica
Non a caso registrato e mandato in onda quindici giorni prima della firma dell'armistizio
L'obiettivo della resa in incondizionata è quello di distruggere le forze militari dei Paesi aggressori perché questa distruzione è indispensabile
A ciò che ogni popolo della terra possa vivere in pace secondo le proprie istituzioni e al sicuro di ogni da ogni aggressione
L'idea centrale del programma è quella di saldare in un unico blocco la visione americana pacifista libertaria e giuste delle relazioni tra i popoli enunciata nella Carta Atlantica con la guerra di liberazione
Solo dalla sconfitta totale quindi militare e politica della dittatura possono nascere nuove speranze in un futuro di pace e di progresso e di prosperità per l'Italia e l'Europa
Ma gli strumenti di propaganda via etere che puntano ad indurre gli italiani a firmare la resa si affiancano mezzi di persuasione ben più efficaci come i massicci bombardamenti sulle città che seminano terrore sgomento fra le popolazioni
E da bimbo e dopo i bombardamenti le trasmissioni radiofoniche soprattutto quelli di Radio Londra
Non attendono la durezza di commenti che anzi lasciano trasparire il risentimento inglese nei confronti degli italiani colpevoli di essersi scagliati contro gli inglesi proprio nel momento in cui erano rimasti soli a sostenere l'urto delle pesanti incursioni aeree tedesche
Di fronte alle lamentele allo sconcerto degli italiani increduli di fronte un atteggiamento che contrasta nettamente con le promesse americane di una pax e non punitiva con le affermazioni di Cerci sulla responsabilità di un uomo solo inglesi rivendicano invece il coraggio la dignità e la strenua resistenza della popolazioni indifese che non aveva ceduto alla barbarie nazista
E insomma fanno capire che bisogna ascoltare l'alleanza con i capi con i tedeschi e che un biglietto di ritorno dovrà essere pagato
Certo sui bombardamenti particolarmente pesanti o inutili qualche parola deve pure essere Spesal ad esempio quando muoiono trecentocinquanta persone a Genova nel quarantadue o quando viene bombardata a Roma nel quarantaquattro oppure quando cade in macerie l'Abbazia di Monte di Montecassino
Radio Londra ad esempio scarica tutta la responsabilità dei moti di Genova sul regime fascista
Che non possiede una difesa antiaerea adeguata non a rifugi antincendi ed è in grado di proteggere in pratica la sua popolazione
Invece gli americani nel caso dei bombardamenti di Roma si difendono dalle critiche sostenendo che si tratta di bombardamenti effettuati sugli obiettivi militari germanici
Insomma i bombardamenti alla fine fanno buon gioco anche la propaganda tedesca e io ovviamente i tedeschi non si lasciano sfuggire l'occasione per gridare alla strage degli innocenti
Si tratta di una vera e propria guerra parallela quelle perché i propagandisti alleati sono costretti a combattere via etere per cancellare i segni della responsabilità di tutta questa violenza che si abbatte dal cielo
Il rischio è che gli italiani perdono fiducia negli alleati poco disposti se non a parole a mitigare grandi sacrifici dai grandi sacrifici quali il Paese deve sottoporsi senza nessuna contropartita ne risulta perfino appannata l'immagine delle armate anglo americani come esercito di di liberazione piuttosto che di occupazione
Non stupisce quindi che tutti gli sforzi compiuti dalla propaganda angloamericana non siano mai riusciti né allora né in seguito a cancellare il ricordo di bombardamenti ingiustificati
E che hanno finito per provocare una certa diffidenza verso gli inglesi anche verso gli americani quando hanno cominciato a inseguire politica di potenza nucleare
Prova ne sono le numerose e ripetute nel tempo come orazioni radiofoniche delle vittime dei più inutili bombardamenti duecento bambini della Scuola di Milano i romani del quartiere di San Lorenzo gli abitanti di Pantelleria
Su cui caddero il doppio delle bombe che cadono su Malta in un mese
Insomma si trattava di un ecumenismo della morte come ricorda un altri un artigliere inglese che ha partecipato le incursioni aeree Senghor sul Monte Cassino in una trasmissione radiofonica del sessantasei con l'armistizio il rovesciamento di fronte l'Italia non è più una nazione nemica ma cobelligeranza per una condizione che consente di modificare l'impostazione originaria della propaganda
Adesso il Paese di fatto occupato è amministrato da un Governo militare alleato Maretto anche da un Governo italiano nazionale legalmente riconosciuto che amministra via via proporzioni sempre più grandi di territorio
La propaganda alleata verso l'Italia deve quindi essere dignitosa ed evitare di dar l'immagine di controllo e ispirazione straniera si legge in un rapporto dell'OSS del quarantatré
E risulterà tanto più efficace quanto più terrà conto del fatto che il rispetto della personalità umana e l'idea della libertà presentate senza demagogia saranno alla base della ricostruzione politica morale del Paese
Nei programmi radiofonici si cerca quindi dare molto rilievo alle al passaggio sotto l'amministrazione del governo italiano delle Province liberati fino allora sottoposta al controllo dell'ANMCO
Via via nei territori liberati cresce ovviamente il numero delle stazioni radiofoniche ci sono ormai altre emittenti straniere le stazioni della RAI di Terni italiana tornata funzionare grazie all'intervento degli alleati oppure quelle clandestine
A Radio Palermo si affiancano le altre voci delle radio libere
Radio Napoli Radio Sardegna Radio Roma e così di seguito via via che le forze alleate appunto risalgono la penisola e ripristino le comunicazioni radio interrotte
Da allora in poi tutte le radio libere sono rimaste impresse nella memoria di troppa dei protagonisti dell'epoca
Per per aver dato voce come dice appunto uno dei protagonisti all'aspirazione degli italiani ad essere liberi e per aver incitato la resistenza testimoniando che il suo spirito si diffondeva in tutto il Paese
Quanto agli altri programmi che vengono ormai diffusi appunto dalle dalle radio dalle radio libere gli alleati
Esercitano ancora un controllo minimo non gradiscono soprattutto programmi politici puntano piuttosto su quelli artistici che rappresenta l'avviamento un buon veicolo di diffusione Proud propagandistica e soprattutto si possono realizzare
Utilizzando la grande quantità di materiali prodotti dagli americani per le radio l'Office of War Information ce n'è per tutti i gusti dalla musica delle grandi orchestre e grandi musicale alle canzoni di Bing Crosby e Foster e persino i dischi di musica popolare italiana
Le nuove forme di espressione musicale di linguaggio di comunicazione aprono la porta su un nuovo mondo
Sullo stile di vita di cui gli italiani hanno solo sentito parlare magari da loro parenti emigrati o attraverso le notizie che sono filtrate dalle maglie della censura fascista
E da questo momento in poi pratica dalla liberazione di Roma questo mondo invece irrompe prepotentemente nella società italiana disgregata stremata dalla guerra
Priva di punti di riferimento e tanto quindi più permeabile a questi seducenti messaggi propagandistici che fanno sognare agli italiani un brillante futuro di benessere e libertà di libertà e benessere
Con la liberazione di Roma in pratica si può dire che la guerra in un certo senso si può dire che la guerra del dell'etere si conclude anche se la guerra non è ancora finita
Ringraziamo l'aveva Bellelli per questo suo sintetico ma così efficace il
E intenso disegno di quella che è stata l'evoluzione dell'uso degli di base della radio
Propaganda di guerra e anche nella ricostruzione poi
Dell'immagine del del della dell'America
Presso le popolazioni liberate
Certamente questo questo lavoro del delle era di missili Radio Londra e dei programmi americani tutti sappiamo anche io ricordo dal del bambino
Sul fatto che si sentiva questa Radio Londra
Naturalmente non sentimenti misti cioè site che si sapeva la verità si sapeva anche la verità che c'era poi nascosto dei giornali spesso insomma delle distruzioni che dei bombardamenti
Delle perdite umane cioè però insieme con la speranza della liberazione
Questa è la questo questi sentimenti misti credo che sia siano c'erano molto comuni
Sia famiglie alti
Della borghesia antifascista sia anche il coloro che venivano sto posizione attendista non non impegnata
Politicamente che credo che è stata però soprattutto Radio Londra
è stato un elemento che rafforzato alla la speranza della liberazione questo bisogna dire i programmi erano molto
Nei fatti
Con questo con questo tentativo di separare il popolo italiano l'aveva cosa che poi non si
Non si fece bellicosi recentemente sì diciamo la verità su un Paese gruppo è una delusione successiva cioè di vedere invece Cunizza in fondo l'Italia punita la nuova classe democratica punito anche i non riconosciuto lo sforzo non belligeranza
Aveva e questo è un elemento credo insomma che poi i alimentò gourmet non di ritorno del fascismo certo scelse forme qualunquisti
Però in effetti ed è anche vero che l'Italia è stato il teste poi chiedo
E anche in queste io direi che forse poco gli americani sono impegnati nel fare una propaganda per la democrazia
Così come hanno fatto
In Germania
Perché questo è l'inizio di questo dopoguerra fu drammatico
Non si uscì insomma con la liberazione dalla guerra civile nel dal disordine mi dalla liberazione fascino
Adesso vuole dal parola Gianni Scipione
Sul tema la guerra delle immagini le portaerei filmiche documentaristi che dalla seconda guerra mondiale a confronto in realtà diciamo la relazione molto meno complicata ci mancherebbe il suo titolo
Sono tra l'altro un privilegiato perché ho ascoltato due ottimi interventi prima del mio cuore tuttora fruitore della professoressa Gabrielli che tra l'altro dialogano un poco la riflessione in cui mi ero impegnato e quindi privilegi deve le può io ho potuto ascoltare loro e loro di farlo invece solo successivamente io ho ricevuto questo questo loro stimolo
Il ma
Centrale nella ricostruzione della memoria tentano di dirlo per quel che riguarda diciamo anche queste fonti Ribisi re forse dovrà tutto per le fonti visive ma la prima cosa che debbo dire che mi tocca dire che e quest'interesse una c'è tanto da una Ripa audizione una la ricerca di una categoria quella delle punti documentario delle fonti visive invece che le fonti radiofoniche
In realtà nasce da un'idea un po'sperimentata all'interno della ricerca che abbiamo condotto
Metto più pesante
Nasce da un'idea un po'sperimentata nel corso di questa ricerca confrontata in un biennio anche con gli studenti della facoltà di Scienze della Comunicazione di Roma con i quali paghiamo raccolto schedato studiato un'ampia gamma di documentari Dini film che abbiamo raccolto in questo in questo biennio è un primo dato che ci colpiva il col più a me ma anche gli studenti o cui avuto che fare era che nonostante la divisività della memoria su questo tema centrale no della modernità la seconda guerra mondiale
Esisteva per un terreno in cui c'era una un intrecciarsi di questioni in cui la memoria ritornava unica
Anzi con una sintassi unitario che ha la memoria ce ne abbiamo sempre l'impressione che alla fine questa guerra la seconda guerra mondiale tutti la pensavamo allo stesso modo tutti la pensavamo in bianco e nero e a in trentacinque millimetri
Questa è vita
Pensiamo al Risorgimento come dire nei grandi racconti l'Ottocento pensiamo a quel rapace pensiamo alle alle grandi pitture dell'Ottocento lo questa visione panottico a dice il j'ahimè Alonge quando parla della del cinema e della la prima guerra mondiale la visione del generale sulla collina che guarda al Complesso del campo
Del campo di battaglia
Pensiamo alla querela che trama come una guerra a colori pensiamo alla seconda guerra mondiale come invece il bianche mi chiedo il trentacinque millimetri che gli alleati soprattutto mo'girato durante la campagna d'Italia ma non solo
Viene quasi spontaneo viene quasi naturale
Ecco l'idea è che non fosse un caso che certo contano la contestualità di come dire alcuni miglioramenti tecnici
Vi prometto che stavano i tempi insomma mi rendo conto insomma che qui c'è il rischio che me ne vada però minimi per una una regola
Però non è solo questo certo la guerra di Troia è un clima da guerra di Troia sarebbe stato complicato insomma dato date queste premesse
Però conta sicuramente dice poi giù per tecnici conta forse anche qualcos'altro conta un'idea un modo in cui le società incominciano a pensarsi
Fin qui cominciano a come dire a al a guardare a se stessi in maniera assolutamente riversa in fondo e in questo era molto ragione Alonge
Il cinema
Le immagini in movimento sono consone a un nuovo modo di guardare la società che la società di massa
Cioè una società una modernità fortemente atomizzata che perde questa possibilità di guardare e di pensarsi in in maniera insieme insomma in maniera coordinata in cui c'è questa frammentazione anche della percezione questa questo elemento diventa esclusivo diventa dirompente nell'esperienza delle grandi guerre mondiali del Novecento
Ad incominciare dalla prima guerra mondiale vengono gettati alcune premesse ha poi premesse che diventano invece assolutamente evidenti centrali nella seconda guerra mondiale
Per come dire anche per i caratteri di continuità ma anche i discontinuità tra i due esperienze Bell tutte e due guerre totali per la prima guerra mondiale abbiamo il novantacinque per cento dei morti che sono morti militari con un coinvolgimento di civili del cinque per cento abbiamo questo rapporto cinquantadue quarantotto invece durante la seconda guerra mondiale
è chiaro che ci troviamo di fronte a a cui come dire a questioni a momenti iniziamo Fortini sì ma anche forti elementi appunto di discontinuità
Il primo nesso che noi possiamo parlare in entrambi i casi di di un rapporto tra molto forte tra il fronte interno e il ribatto affrontano al la prima linea
Ed è chiaro che questa questo elemento e le introduce anche una domanda di carattere sociale la voglia di i vedere la guerra da parte di un fronte interno che viene coinvolto in qualche modo nella nella prima guerra di massa la prima la prima guerra mondiale una popolazione coinvolta soprattutto nella produzione di strumenti bellici Regiment dati come dire a questa a questa finalità e che come dire esprime questo generi domanda
E a sua volta la necessità anche di da parte delle istituzioni far partecipare questa popolazione in qualche modo di dare loro un segnale un messaggio no che legittimi in una una forte tenuta della nazione impegnata in un conflitto tanto dirompente tanto sanguinoso per la prima volta per la prima volta nella sua storia
Nella seconda guerra mondiale questo elemento c'è ancora non solo c'è ancora ma diventa molto molto più forte anzi del potremmo dire come Dio con qualche elemento come dire anche di di provocazione ma non tanto che alla fine il il il fronte interno e la prima linea scompare sì si mescolano tra di loro
Diventa difficile comprendere dove dove la differenza perché l'esperienza della della seconda guerra mondiale nella memoria di chi l'ha vissuta con esperienza di pieno coinvolgimento il tema dei bombardamenti è un tema Tino di non poco conto
è un ricordo che fa di civili che diretti protagonisti insomma della stessa esperienza bellica
Guardate la prima guerra mondiale uno dei chiaramente dei dei libri e poi i film più belli e società di prodotti nel rappresentarla mi riferisco niente il voto appunto occidentale E è un emblema di tutto questo sia nel libro di eravate che nel film di milestone del mille novecentotrenta ed ho l'esperienza di questo giovane che tornava prima in prima linea pieno di ardore questo giovane tedesco riepiloga ardore militaresco ritorna molto deluso a casa ritrova e il suo prove solo che le aveva spinto la guerra e per il suo professore era come se nulla fosse cambiato mentre lui era cambiato totalmente c'è questa afasia questa incapacità di comunicare tra i cui lunedì e tutto questo appunto di alta scompare di alchimia e poi nella seconda guerra mondiale stringo taglio perdonatemi la la schematicità perché mi rendo conto che il ragione dovrebbe portarci lontano potremmo dire che però è chiaro che noi né
Coniughiamo considera una serie questioni nella seconda guerra mondiale le le l'idea di questa mimo memoria visiva abbiamo detto è una necessità della trasformazione sociale e un come dire e un la possibilità data ci dalla tecnica
Ed è in qualche modo anche una un elemento no appunto che nasce da questi il da questa da questa modernità
Gli Stati Uniti sono hanno fatto bene a sottolinearlo il dottore ha finito e la professoressa Gabrielli una un esempio straordinari di questi di questi sviluppi
In primo luogo perché sono i primi che elabora una diuresi della propaganda
Io di ricordare Karol
Guai per la sua che scrive nel mille novecentoventisette sulla base dell'esperienza la prima guerra mondiale la prima opera teorica se le questioni di propaganda che diventeranno e prima Doria citava alcune indicazioni e che riguarda la propaganda della radio sin da tempo ricalcare alla lettera proprio le il decalogo anzi quattro però i quattro punti fondamentali che la sua l'individuo già nel mille novecentoventisette la sua le viene posto direttamente da Roosevelt nel mille novecento trentanove alla guida di una organizzazione di una organismo dell'ala curava complesse icone che aveva questo compito quello di e i elaborare scandagliare le le fonti interne
E e in qualche modo deve elaborare anche degli strumenti in favore in favore della la propaganda
E ma non solo il dato più interessante tutti perdonatemi lo schematismo salto le questioni potevi dire le cose mi sembrano più portare il dato più interessante che nell'esperienza statunitense c'è una perfetta integrazione tra le preoccupazioni istituzionali
E l'industria privata Olive
E credo che non sia accaduto ai nostri nessun'altra esperienza del mondo di Bricolo Wally Wood la più grande industria ci ma cinematografica ma non è solo questo mette a disposizione e del Governo i suoi migliori registi sui migliori tecnici ma soprattutto la sua filosofia gli Stati Uniti riescono a mettere in campo una capacità propagandistica anche propagandistica
Senza essere seriosa senza essere costretta ostentatamente istituzionale io scendo invece a mettere insieme un messaggio che allo stesso tempo leggero di intrattenimento con le questure il patriottismo
No la prima cosa che mi viene in mente di consiglio da vedere che è un è un esempio straordinario tutto questo il primo film della serie Why We Fight
Prodotto appunto dall'Office of War Information nel mille novecentoquarantadue sotto la il coordinamento di di Frank Capra anche Luís uomo di Hollywood prestato no chiamato direttamente a Roosevelt e da Marshall in questo percorso e prestato alle esigenze della della propaganda che come giustamente veri colta ricordarvi di concepita da questo momento in avanti con una vera e propria arma combattentistiche alla quarta la quarta arma nelle parole di Lamberto di Lamberto Mercuri
In questo primo documentario sono guardate i miei primi dieci minuti ad un certo punto come dire escono fuori e le i tre volte le tre grandi dittatori Mussolini Hirohito e vengono presentati così come di fino Wester venivano presentati i banditi manca solo il cartello sotto punti d'no e c'è ed è una una capacità di semplificazione adeguata alla alla modernizzazione la massificazione della società che non ritroviamo da nessuna parte
E quindi ci apre una una una un approfondimento teorico di straordinario livello molto invidiato tra le altre cose molto invidiato tra le altre cose e noto che ti e borse come di amava film come via col vento e la signora minime via col vento per altre ragioni la signora mille minimal proprio le questioni sue d'ufficio no di e era una un è un un'invidia per la la capacità di propalazione dell'avversario
E ma ancora più interessante come avesse addirittura studiato con i suoi collaboratori un film del mille novecentotrentanove
Che era Confessioni di una spia nazista girato e diretto da Anatole Litvak con un altro degli innumerevoli provochi europee che arrivano negli Stati Uniti alla alla ricerca di salvezza
E che distribuito nell'estate del trentanove poco prima dell'inizio della guerra in Polonia in solo cinque sale provoca per esempio una volta caverna che in tre travolgere per Ciro polacco impiccagione dei cinque proprietari e di queste sale però diede lettura il Führer che aveva era straordinariamente indignato contro questo questo che il bel si sa invece le titubanze e fece sequestrare le copie poterle studiare conservarle ammirando anche quella appunto quella forte capacità di stare sulla questione
E
Accanto alla produzione filmica e gli Stati Uniti furono i primi ad organizzare in maniera massiccia e tecnicamente credibile
Diciamo anche una strumentazione Dometti documentaristica documentaria chiave a diverse finalità in primo luogo e questo l'aveva preso già dalle esperienze la prima guerra mondiale
Si sapeva che una un buon documentare un buon documentario di training per le truppe il eserciti di massa non più professionali milioni di giovani che non gli ho mai imbracciato un fucile
Ed che dovevano essere sottoposte per la prima volta ad un allenamento bensì scoprì che nascono delle scorciatoie erano questi film
E si misuro che si il un risparmio di ben il trenta per cento del tempo del tempo necessario una seconda questione era sicuramente quella dal documentazione per rilievi per gli stati maggiori e una carezza che poi diventerà preminente è anche la più interessante su questo vorrei e rapidamente portarmi sono esigenze di di propaganda
Soprattutto per il fronte interno a differenza della radio che appunto invece rivolta agli avversari al di là delle linee
E per fare questo fin dal mille novecentoquarantadue fin dalla prima del mille novecentoquarantadue incominciò ad organizzare i organizzare i dico il così detti corpi di segnalazioni sei che narcotest
Che erano nati già durante la prima guerra mondiale impegnando alla fine circa tre mila uomini questo per l'esercito gli Stati Uniti altrettanto farà la Marina e altre e altrettanto bene faranno faranno anche gli stessi marines alla fine saranno qualcosa come quasi sette otto mila operatori
Tra tecnici operatori impegnati in un'esperienza di questo genere
Tra questi perdonati e poi nel saggio di per attentato di raccontare anche meglio questa vicenda ma tra questi l'esperienza del prima tenente poi capitano era capitano quando ha girato il patto San Pietro
E poi diventerà maggiore dopo questa questo documentario mi riferisco ovviamente a John Huston
Che era un giovane regista quando viene impegnato in come dire durante la guerra
Lungo questo appunto quel
Lungo questo percorso propagandistico ed è appena trentasei anni vi ha appena girato un solo film importante le ha firmato l'aveva girato con altri poker anche lui
E per quel film quel gli servì per un lancio sul piano nazionale divennero linee uno un attore molto molto conosciuto insomma
Non era ancora il regista affermato che ne abbiamo conosciuto questo voglio dire è un regista bravo molto stimato in alcuni Circuit che ben impegnato in questa esperienza ebbene impegnato non non inizialmente l'esperienza di San Pietro lui venne chiamato
Per girare un documentario sulla vittoria sullo spazio l'operazione Torch sullo sbarco in Tunisia
Perché la truppa che aveva girato le immagini qui dalla da Anatole Litvak lo stesso di Confessioni di una spia nazista testé citato
Quel materiale era andato perduto
Era stato affondato perché sarà caricato su una nave gli U-boot ne avevano fatto incetta piazza pulita
Lo sbatte aveva chiesto di vedere quel materiale i comandi americani ebbero vergogna di confessare di non aver organizzato il trasporto in maniera adeguata riaffidato una sola troupe la ripresa di immagini così importanti quindi si chiese
Si chiese letteralmente lo ricorda Houston le sue memorie ma ci sono anche altri
Documenti interessanti che possono essere consultare a questo riguardo gli chiese di imbrogliare
Di girare
Di girare un falso documentario da poter poi far vedere al presidente degli americani chiunque di cui adopri passa vicino a cinematografiche Dini verrà subito in mente Capricorn One in cui si immagina uno sbarco sulla su Marte mai avvenuto girato e no INAIL ma lei in su falsi scenari in un deserto
E americano pensiamo più o meno nella stessa nella stessa condizione per quel documentario verrà fatto in realtà ha fatto anche grafico e grazie a materiali britannico quindi c'è un po'di fiducia non può di materiale vero ma questo per introdurre un elemento cioè che John John Huston
Come dire le lui disse di di essersi vergognato un po'di essersi prestato una vicenda di questo tipo perché però dopodiché ripete ma anche perché glielo chiesero perché era un soldato un'esperienza di questo tipo e vengo all'ultima questione
Il bellissimo documentario che ne abbiamo visto oggi nel su San Pietro
In realtà non è come dire non è fonte storiografica insieme può diventarlo se destrutturato se ha letto
In primo luogo perché non è nonostante quello che dice l'Istituto Luce che è stato ripetuto anche nel documentario ne tutto in presa diretta
C'è anche molta fiction
Lo dicono sia Peter nascosti che uno storico americano figlio di Carla a sua volta uno degli operatori che parteciparono all'impresa no
Edotte lo dice anche lo Bertola che ricostruisce questo convegno del novantacinque in cui i a Sant'Antonio in Texas incontro gli reduci della dei sit-in accorpasse nella sede de credo di sì ancora oggi se della Quinta Armata degli Stati Uniti
Molte immagini soprattutto quelli combattimento individuali sono ricostruiti a posteriori addirittura uno delle immagini ricordate quella lì dove viene e tratto furono uomo da sotto le macerie realtà non è San Pietro infine e Caiazzo
Girato qualche giorno dopo da un operatore che sia Gordon fai lo ricorda lo stesso Gordon fai quando girava quell'immagine era ferito scioccato non sarebbe il re secondo fu premiato con la medaglia d'oro al valore per il coraggio dimostrato beh in quell'occasione poi inserito perché rendeva bene non è una colpa quella quel documentario e uno dei più bei documentari sulla seconda guerra mondiale è un geniaccio che dice che il più bel film sulla seconda guerra mondiale un indotto pacifista se vogliamo
Non sto qui a spiegarmi perché fece tanto arrabbiare il dipartimento della guerra degli Stati Uniti poteri immagino da solo tutto questo per dire e concludo
Che se la nostra memoria su queste vende così legata
A questo strumento alla visibilità no a questi documenti firmati che sono così straordinari sono delle macchine del tempo nei guardi come se avessimo una finestra guardassimo immediatamente su fatti accaduti in mezzo secolo fa sessanta anni fa tanti tanti anni fa
E quindi sono un impatto di straordinaria forza e questa forza per equilibrata senso ancora forza ambigua che può essere utilizzata che pur distorcere i per me lo storico e necessarie fondamentale utilizzare queste fonti credo che sia necessario ebbero sviluppare anche una strumentazione analitica dicevo nel mio ha mostrato una Filologia nuova e ci consenta di farlo in maniera adeguata
Per fare una storia che non sia di per sé né revisionista né antirevisionista ma sia come ha detto qualcuno semplicemente rispettosa dei diritti del passato
Versiamo Gianni Cestia per questa
Su questo esposizione che lascia
Intravedere un saggio
Molto interessante
Che pone
Una serie di problemi sia di carattere metodologico che di carattere storico
Parlare dire appunto quest'oggi lungo in guerra che ci ha
Che ci ha fatto intravedere
E in fondo è la prova di quello che può una grande democrazia
Nell'uso del cinema come come un'arma
E poi farlo meglio
Di quanto abbiamo fatto de dittature totalitarie del fondo
Sono hanno preceduto al fondo gli stessi Stati Uniti nella
Questo uso proprio nel propagandistico del
Del cinema ma soprattutto penso molto interessante nell'uso del documentario
Penso che su questo
Che poi quelli che abbiamo più visto insomma
E che sono appunto una fonte storica indubbiamente il verbale poi presero dipinse proprio perché
Che sono in fondo un
Uso insomma contaminazione in linea
Di di prese di spezzoni di film fece della propaganda cedere sporge giustamente la propaganda viene certo punto che presso usavano anche dei rischi era ormeggiata a fare che non gli anni dieci insomma non è che però insomma e quello che sorprende Orso apprendeva e la capacità di mobilitazione di una democrazia cioè noi eravamo abituati a pensare che la propaganda forse una cosa
Propria delle delle dittature di sistemi totalitari e invece insomma intricata certe belle pagine diritti su
Sulla democrazia e mobilitazione delle masse i suoi lavori sul sulla democrazia sul modello americano affermano sì
Verificarsi è un modo di legni comprendere come una democrazia poi debba difendersi desueti nemici esterni e anche in interni merce certi verso
E naturalmente il l'uso di olio
Non oso diciamo
Che pone anche dei dei problemi sul piano anziché
Quindi oggi ieri vedere
Questi questi filmati strumentali certo ci pone alcuni problemi di interpretazione sto dubbiamente credo che così noi abbiamo concluso anche se ci sono le vere evidenti mancanze questa sessione che riguarda mi scusi
Ma il mio tono che erano a tutte inducono non ha non in maniera sistematica una tutto di una però credo che se il come dire la continuazione anche l'approfondimento sia assolutamente necessaria alcuni segnali anche l'idea di come organizzato a riflessioni su questo tema
Ma adesso lasciamo Leonardo
Allora presto ammette Piero Tirreno presieduto perché il cambiamento di presidenza è dovuta al fatto che il professor Rossini Charmaine delle parlare per cui e Tridente la stava sostituendo ma
Non fu
Un unito
E poi
Quindi anticipa
Ma raccordo Rizzi
Una manna Colarizi presiede credevo facesse dell'azione
Va bene va bene allora insomma
Alcune relazioni di oggi sono cadute
E anticipiamo sono
Le quattro e mezza
Anticipiamo una relazione di domani perché domani abbiamo una città una giornata nutritissimo
E ed è quella di Fabio Rossi di Fabio Grassi Orsini e di Gerardo Nicolosi la rottura generazionale nell'élite liberale determinata dal fascismo e della seconda guerra mondiale
Do la parola non so chi dei due
Prima già mi domandavo come avevate organizzative perché io perché generato cose era praticamente
Degli antifascisti diventati liberali diciamo proprio in questo passaggio
Della guerra mentre io mi occuperò insomma invece il problema
Differente percezione che la guerra ha avuto tra
La vecchia le giovani generazioni
Prima di tentare di definire l'atteggiamento dei liberali dinanzi alla guerra occorre in lieve in via preliminare intendersi sul significato di movimento liberale
Per i quali adotteremo una definizione abbastanza calzante che ne dette Alessandro Casati nel mille novecentoquarantotto quarantacinque che lo paragonò ad una Tebe dalle cento porte che serve a descrivere fedelmente ciò che fu il movimento liberale dal venticinque al quarantasei cioè una nebulosa o piuttosto una rete a maglie larghe da cui si poteva appunto uscire entrare senza speciali formalità
Indubbiamente la guerra costituire un un turno imponente attorno a quali flussi di flussi che hanno contraddistinto il movimento di Berardi perché non è facile contabilizzare hanno vinto ha riacquistato una loro visibilità la guerra così come l'opposizione al fascismo costituire un momento di risveglio per il movimento liberale una un'occasione di coagulo di forze disperse o comunque insomma
E necessario premettere che nei confronti del conflitto le posizioni di dei liberali risultano molto differenziate
In primo luogo bisogna fare una distinzione di carattere generazionale
è una vecchia guardia cui appartenevano tutti i leader storici che avevano avuto responsabilità di primo piano nella costruzione e nel consolidamento dello Stato liberale
E le nuove leve nate a cavallo della grande guerra e che si erano formate durante il fascismo
All'interno delle nuove generazioni va poi fatta un'ulteriore distinzione fra coloro che erano sempre stati antifascisti
E facevano già parte del movimento liberale e quelli che antifascisti diventarono durante l'ultima fase del del regime perché in particolare avevano ma maturato la loro conversione proprio nella crisi della guerra
Ci sembra comunque che i Crivelli
Generazionale sia molto importante nel cogliere le differenze negli stati d'animo di coloro che con funzioni diverse facevano parte o o Vendola fa parte del movimento liberale perché al di là dei percorsi individuali
Queste diverse reazioni rispetto agli avvenimenti si spingono in termini culturali ed antropologici in ogni in ogni caso mentre è più facile ricostruire lo stato d'animo degli esponenti di punta della vecchia generazione e con qualche difficoltà in più quella dei giovani che si formano la loro cerchia risulta più difficile soprattutto per gli anni trentanove quaranta documentare le fasi del dramma interiore di coloro che si distaccano dal fascismo per diventare attivi nei ranghi dell'antifascismo liberale
Ai fini di questa comunicazione per la vecchia generazione faremo riferimento in particolare a Benedetto Croce a Vittorio almeno Emanuele Orlando
Salvo ad estendere la ricerca ad altre eminenti figure del liberalismo mentre per la giovane deve deliberare formatasi nell'antifascismo abbiamo scelto Alfredo Parente che fece parte della cerchia crociana
E che in quegli anni visse a stretto contatto con il filosofo napoletano e di cui esiste un diario inedito che abbiamo avuto il privilegio di consultare per gentile concessione della Fondazione Einaudi di Roma
Per quella parte della giovane generazione che proprio durante il conflitto maturò una convezione del liberalismo abbiamo singola Rizzato un gruppo di collaboratori del primato
Di Bottai che poi che poi scrissero sul Risorgimento liberale e furono attivi nel nel Partito liberale italiano
La vicenda di quegli intellettuali ci è sembrato infatti emblematica di quella parte di una generazione che che orientano le sue scelte verso il liberalismo ci richiamo acquirenti che ad alcuni punti attorno ai quali si sviluppa la nostra ipotesi difficile bisogna dire che per la ricostruzione degli itinerari personali e collettivi il discorso va organizzato attorno ad alcune date fondanti restate trentanove intorno alla dichiarazione di guerra della Francia e l'Inghilterra la Germania
Ed era era di alla decisione della non belligeranza il giugno del quaranta intorno alla dichiarazione di guerra dell'Italia l'autunno del colorante quarantatré di lavoro sbarco in Sicilia degli alleati il venticinque luglio e l'otto settembre
E infine di quarantaquattro quarantacinque
Con il passaggio cobelligeranza
E alla guerra di liberazione
Vuole anche dire qualche cosa sul quarantasette quando emerse il problema della della citazione il diktat della missione alle Nazioni Unite
Per quanto riguarda il periodo che va dallo scoppio della guerra alla fine del della non belligeranza non è un caso che il capitolo del diario di Parente adesso dedicato
Sì è intitolato il dramma interiore della guerra
A differenza della guerra il quattordici otto che era stato uno scontro tra nazioni
Il conflitto scatenato sì nel nell'autunno del trentanove era sentito dalle giovani generazioni con una guerra di civiltà uno sconto lontano democrazie e totalitarismi a commento del discorso di da diversa del sei marzo del trentanove parente non esitava a parlare di dramma della servitù che offrono che offendeva la coscienza di uomini e che sborsava l'orgoglio italiane
Nonostante la percezione della necessità di schierarsi senza troppo riguardo alla alle appartenenze nazionali
Non si trattava comunque di una scienza indolore
E che non implicasse un travaglio che nasceva Lecciso appunto e si alimentava nel dissidio spirituale prodotto dalla duplice condizione
Di essere cittadini della parte italiana e gli uomini feriti nella libertà e e anelanti recuperato
Parente ricorda come l'aggressione nazista alla Polonia avesse riempito di sdegno Louis Michel come la dichiarazione di guerra di Francia e l'Inghilterra fosse vissuta con un senso di liberazione
Lo stato d'animo invece di grandi liberali nel periodo che va dal è stata in trentanove a giugno del quaranta non fu invece del tutto consonante con quello di delle giovani
Le giovani leve più preoccupati della complessità della situazione internazionale delle conseguenze disastrose sconfitte
E si temevano che l'Italia potesse essere trascinata dall'alleato germanico in un'avventura senza uscita sia Croce che Orlando che ebbero un atteggiamento diverso in occasione dell'intervento erano meno inclini pertanto sopravvalutare
L'aspetto ideologico uno scontro tra democrazie sottolinea Rizzotti totalitarismi come facevano i giovani
Pur restando l'importanza proprio per le conseguenze che soffitte avrebbe potuto vivere solitario
E si dissociamo le sorti del regime da quelle dell'Italia da da quelli di oggi del cinema si rifiutavano di pensare che è una libera che è una liberazione dell'Italia dovesse passare unicamente da una sconfitta
Militare il diario i campioni di Orlando
Testimone sì sentimenti di angoscia se la crescente preoccupazione del vecchio presidente della vittoria uno stato d'animo cioè molto lontano dal sentimento di liberazione delle giovani leve
Mentre era al Comune vecchie ai giovani la speranza che l'Italia rimanesse fuori dal conflitto
Per quanto riguarda Croce i suoi dati il solito attacco per cui sono avari di notizie
Sasso può spiegare il perché del mille novecentotrentotto che aveva notato il proprio turbamento per il leggi razziali e più di politica di per i pericoli di guerra che minacciavano le civiltà la civiltà europea sono altre in cui i motivi di soddisfazione per il proprio lavoro etico-politico
Si accompagnava un sentimento di stanchezza di oppressione per la condizione di spilli in Italia e fuori Italia per la menzogna la malvagità
Scrive gli atroci delitti dei quali si assisteva impotente di jazzisti del domani non viste non meno preoccupati erano le sue riflessioni riguardanti i giovani i giovani naturalmente che siano
Che siano
Allineati al fascismo la sfortunata generazione della cava che si è venuta formando in quegli anni e che e chi più di di un caso doveva riservare delle sorprese
Ciò che non lasciava l'indifferenza e l'ignoranza dei cosiddetti giovani che niente conoscono di niente si appassionino e consivo potuto iscritti estetismo nel quale si chiudono dando sia crede di aver creato un nuovo mondo
Sentimenti di Croce traspaiono comunque nettamente nel diario
Di parente che scrive nel senso di smaltimento di preoccupazione servì danza del filosofo nelle giornate relativa
Dopo la dichiarazione di guerra dell'Italia
Parente dedica alcune toccanti pagine per descrivere lo stato d'animo di Croce legato ad un intransigente patriottismo
Seppur doveva registrare che è scoppiata la guerra Croce fosse caduto in una tristezza maggiore e più cupa che in tutti i precedenti anni fascismo e non sapeva più pensare desiderare o per lo meno respingeva il pensiero ed Inghilterra liquidando innanzi siederà
Si era tenacemente ha curato la vittoriosa sulla Germania dovesse vincere l'Italia che conosceva bene bene conosce tuttavia vestiva come in realtà si trattasse d'un gioco di sentimenti in contrasto un gioco che nasceva dall'urto tra la conseguenza consequenzialità dicesse premesse logiche e morali dell'antifascismo e quell'improvviso insorgenti di patriottismo e di patriottismo si trattò anche nel caso di Orlando
Che in occasione dell'anniversario della vittoria
Rifletteva amaramente sul diverso prima del quattro novembre diciotto del libri degli vede il dieci giugno varata ribadendo tutta la sua contrarietà nei confronti di un ribaltamento di Campoli sembrava del tutto innaturale ma augurando senza esitazione una vittoria italiana
La differenza da questi giovani ed euro guide spirituali stava dunque non diverso amore verso la patria
Per la vecchia già generazione al di là della condanna del regime era quella fascista la padre aveva una consistenza corporea
Risultante da una costruzione storica che doveva sopravvivere a patto di qualsiasi disse al sacrificio estremo anche di quello temporaneo della libertà finché la patria di la libertà sul cui trionfo finale non era possibile disperare sarebbe stato recuperati
Per il sentimento della patria si mescolava carattere sacro delle frontiere ho l'onore militare con la dignità nazionale
Per i giovani concetto di patria era era un'idea astratta e per quanto difficile accettarlo bisogna mettere a rischio la patria pur di liberarsi di un regime di servitù
Nella fornace del conflitto mondiale si fece sempre più viva nella vecchia generazione la preoccupazione per le sorti del Paese indipendentemente dagli esiti
Del conflitto una vittoria delle potenze dell'Asse avrebbe fatto significato l'egemonia nazista in Europa la riduzione dell'Italia e non solo in sintesi insignificante satelliti una vittoria alleata avrebbe invece comportato al l'annientamento degli Egizi ma probabilmente la Cisitalia tuttavia la voglia la pazzia non li spingeva ad augurarsi una sconfitta militare
Se colazione amo le pagine del diario di campi milioni di pensieri e ricordi di carenze di Tarquini di conoscere i dati scritti autobiografici epilogo del filosofo possiamo dire che cui disastroso esito la guerra sciogliere questo dilemma
E da mettere d'accordo vecchi e giovani sulla prospettiva rovesciata
E cioè e non ci si poteva aspettare da una sconfitta
Da la liberazione dal fascismo ma che occorre affrettare la caduta del regime per abbreviare il corso della guerra rendere meno grave i costi della sconfitta fu da quel momento che la resistenza morale al fascismo si trasformano in cospirazione attiva in un discorso del del ventidue il ventotto gennaio del del mille novecentoquarantaquattro produce parla espressamente di una progressiva consapevolezza che quella non fosse una guerra tra popoli ma una guerra civile più esattamente una guerra di religione
Per quella religione essi maturarono con rassegnazione il penoso distacco dalla brama di una vittoria che sarebbe stata la la la rovina del restante del restante mondo
Il giudizio sulla guerra nel corso del quarantadue quarantatré unanimemente condiviso
Si arrende dalla vecchia che dà ragione generazioni versi si trattava di una guerra fascista socia azione da essa non poteva in nessun modo considerarsi come lesa Patrick da quel momento si sviluppano iniziative drappelli arabi nella speranza che una pace separata potesse di darci una del del Lazio
Lo stesso Orlando scrive nel suo diario consigliato prima del venticinque luglio un colpo di Stato ha favorito dalla corona contenuti
Da allora le iniziative dei liberali sono insomma finalizzato ad ogni scatto della nazione
Un rovesciamento delle alleanze avrebbe riaperto le polemiche sul fallimento liquidità l'equivoco a forma badogliano che molti attribuiscono Orlando ma che gli atti Money sui viali non di uno dei condiviso sembrò poco più che un espediente per ritardare la rappresaglia tedesca
La vecchia generazione si impegnò con ogni forza nel sostenere le ragioni della cobelligeranza sia attraverso la partecipazione alla guerra del ricostituito esercito
Cosa che poi avvenne sia attraverso la costituzione di un corpo di volontari
Del del sud che non fu possibile realizzare
La partecipazione alla Resistenza militare all'organizzazione di bande
Autonome fu anche una preoccupazione
Di Croce e di derby
Dei governi postbellici
Fu feroce considerato come il capo dell'opposizione morale fascismo forma a formulare in modo estremo Tarantino nel suo discorso del ventuno settembre quarantaquattro a te al Teatro Eliseo
Egli affermava che l'Italia vinta formalmente secondo il Giurì di guerra e di pace non si sentiva vinta non si adattava ad essere considerato tale popoli vinti affermava il suo diritto di stare fra i vincitori
Ribadendo il carattere di guerra civile il conflitto egli sottolineava il cane e il carattere europeo del fascismo e come dappertutto egli diceva correnti auto autoritari e dittatoriali fascisti che
Forse non li avessero spiegato la loro forza anche in Paesi democratici alludendo al fatto che anche la Gran Bretagna aveva avuto il suo partito fascista che Vichy era stato un regime di spiegazione
Nazional fascista
Conosce non non riusciva la portata del facilmente italiano ed è fascismo Alitalia
Il fascino che è riuscito a soverchiare i tempi di impadronirsi di poteri e mezzi dello Stato ma pronuncia pronuncia una requisitoria contro quei popoli quegli uomini che si ergevano ora giudice castigatore
Nella sua però lì per loro perorazione a favore della causa della remissione della nuova Italia nel consesso internazionale
Egli di sociale responsabilità del popolo italiano da quelle del fascismo ricordava con orgoglio Nostalgia dalle varie forme di antifascismo quella posizione morale e quella cospirazione clandestina di cui fu a capo
Così come faceva riferimento al contributo che ricostruite adesso italiano
Stava dando alla lotta di liberazione e più in generale alla guerra contro il il nazismo in Europa al maltese ma al tempo stesso conoscere dagli alleati non soltanto aiuti per la ricostruzione materiale del Paese
Ma soprattutto chiede che fosse istituita all'Italia la sua dignità
Rivolgendo l'avvertimento a non umiliare in Italia
Che non era un argomento apologo soltanto un argomento pro domo sua ma che aveva una validità generale anche nei confronti della Germania sulla quale scrisse in quegli anni pagine di grande umanità
In alcune avendo ben presente di esperienza universale conosce continua questa sua campagna in favore della riammissione dell'Italia nel circuito internazionale campagna rivolta verso l'opinione pubblica non americana
E verso le autorità alleate
Alla vigilia della conferenza di San Francisco in una dichiarazione al colesterolo corrispondente della Reuter
Se si speri che è di una lettera indirizzata al direttore del Times egli sostenne che la guerra era stata una scelta imposta da Mussolini al popolo italiano che grazie alla cobelligeranza Italia pensava di entrare delle Nazioni Unite
La polemica contro quello che lui considera un ingiusto trattamento riservato all'Italia
Non cessò di sfidare le posizioni di Croce ma anche quelli di Orlando PD edilizie danze diventò la sua opposizione al trattato di pace eppure non gli sconsolato alla costituente del ventiquattro luglio quarantasette
Conosce sembra distaccarsi da questa interpretazione della guerra che assolveva ogni responsabilità del popolo italiano
Che
Ma che e non rifiutava l'idea che la guerra in realtà l'avessero perduto tutti gli italiani fascisti o antifascisti che forse ancora una volta così come di fronte alla dichiarazione di guerra conosce avessimo intransigente dolore
E sull'opportunità o meno di ratificare dritta si assistette ancora una volta ad una differenziazione tra vecchi e giovani generazione sulle diverse idea della patria presso la sua sopravvivenza
Non si tratta di prendere partito sull'organizzazione di carattere giuridico e morale che conosce i grandi vecchi detto ero per rifiutare sulle ragioni per cui del giovane Giovanni espone gli esponenti di giovani generazioni per accettare il trattato di pace forse i primi guardavano al passato alle cause profonde della crisi della civiltà europea
Mentre i giovani rivolgevano i loro occhi verso il futuro di un mondo i cui listini sarebbero stati disegnati dei vincitori
Ma chi vide giusto
La questione della riforma delle Nazioni Unite il seggio dell'Italia nel Consiglio di sicurezza
Non è forse la conseguenza di quell'ingiustizia che le grandi potenze vincitrici usarono nei confronti dell'Italia sottovalutando la cobelligeranza la resistenza e la partecipazione alla guerra dei
Di liberazione
Un ingegnere una punizione non per il fascismo
Ma verso l'Italia democratica
Che avrebbero che avrebbe dovuto avvenire nel nel suo desiderio di essere riammessa contare
Della politica internazionale e a cooperare nella costruzione di un nuovo ordine internazionale maggiore ascolto
Di
Ma il contrasto tra le due generazioni
Capitato di coglierlo di recente perché dovuto re fare
Il diario giovanile di Michele ci fare
E c'è un episodio molto
E da questo punto di vista molto illustrativo molto significativo
Che loro insomma siamo già siamo nel quarantadue quarantatré quarantuno adesso fu forse anche prima adesso non mi ricordo più bene insomma siamo c'è già la guerra non c'è non c'è stata ancora il venticinque luglio
Però Croce andava a Bari come è noto
Per e insomma sempre si recavano da Luís fioriti di Fiore insomma causò il padre di campi sforare insomma siccome loro avevano già screzi erano già stretti con coincide le eccetera e vanno da Luís insomma fra le menti con il problema del programma col problema del programma e Croce Tizio si scopre poco
Che ho letto in questo incontro e allora gli dice tornate la mattina
E povero colui perché si capisce che prendeva sul serio
La mattina si presenta a croce
Conti su un testo che ha scritto dice non ci ha dormito sopra la notte e naturalmente esattamente l'inverso di quello che loro volevano USA l'episodio è molto mo'infatti divennero qua tutti azionisti è una parte di loro poi divenne comunista eccetera eccetera insomma
Da lì si vede molto molto per Nicolosi
Grazie
Dunque per quanto riguarda invece quella parte di giovane generazione che durante la guerra
Maturo una conversione al liberalismo abbiamo si può essere definita emblematica la vicenda di quel gruppo di collaboratori del primato di Bottai e poi scrissero su Risorgimento liberale alcuni dei quali ebbero anche dei ruoli nel PLI
è una vicenda emblematica anche della difficoltà di spiegarsi le ragioni e di momenti di crisi del passaggio dal fascismo al liberalismo
Mario Pannunzio in un articolo apparso sul Risorgimento liberale dell'agosto del quarantaquattro rivolto a quei giovani tra venticinque trent'anni nati e cresciuti tra le due guerre o poco avanti la prima proposta del loro rapporto con il fascismo scriveva e negli ultimi anni
Esso era morto nei loro cuori il ventennio trascorso era stato come un lungo sonno dal quale la guerra era servita a risvegliare lì
Essi avevano subito compreso al di là di ogni ipocrita patriottismo scriveva Pannunzio che quella non era la loro guerra e che la vittoria sarebbe stata più dolorosa di una sconfitta
Se questo passaggio quindi di Pannunzio può servire a dar conto dell'impatto delle vicende belliche sulle coscienze dei giovani esso però non aiuta a decifrare il flusso in direzione del liberalismo a proposito del gruppo dei collaboratori del primato bisogna innanzitutto correggere il giudizio purtroppo perentorio che Luisa Mangoni ha dato una sua interpretazione alla nota antologia pubblicata il mio centosettantasette secondo il quale cito i ripensamenti e le opposizioni verificatisi negli ultimi tempi del fascismo in tanti giovani intellettuali non potevano trovare il loro appagamento in un ripristino dell'ideologia liberale
Giudizio viziato dalla preoccupazione di dare un contenuto ideologico alla categoria del fronte Isma'e che guarda univocamente a quella componente che poi approdò su sponde opposte a quelle di cui ci stiamo occupando un giudizio che esclude di prendere nella dovuta considerazione
La vicenda di Manlio Lupinacci Giovan Battista Angioletti Gabriele Pepe Mario la Cava Enrico Falqui Giovanni Comisso Arrigo Benedetti Bonaventura dei TIR
Emanuele Farneti o genio Montale Paolo Monelli Corrado Alvaro vitaliano Brancati attivi collaboratori della rivista di Bottai che in tempi diversi e con differenti percorsi approdano al liberalismo e molti dei quali passeranno in blocco
Al Risorgimento liberale di Pannunzio che torniamo nella l'organo Hammond proprio quelli del Monferrato Bottai
Se
Sintomatica di questo percorso è ed è la figura di Manlio Lupinacci che firma sette interventi sul primato il primo dei quali nozione di euro nel marzo del mille novecentoquaranta Beppe
è un articolo in cui nell'ora di massimo attrito e divisione la guerra è vista come il momento di una possibile realizzazione di una unità europea fondata su una tradizione comune in cui l'Italia ha spinto gli intellettuali italiani avrebbero dovuto assumersi il compito di spiegarne il senso
Di una realtà emersa da due mila anni di storia contro una concezione dell'Europa come proiezione nel futuro di una visione afflusso Jana dai contorni imprecisi scriveva stile Lupinacci che Sister devono nel concetto di umanità e di fratellanza dei popoli ricorrono nell'articolo i concetti di ordine di autorità di finito che soli potevano servire una costruzione politica
Ma comunque rimane lontano dalla teorizzazione di un'egemonia europea in chiave nazi fascista nemmeno implicitamente riscontrabile così come distante da ogni concessione al linguaggio di pura propaganda
Dopo una serie di riflessioni aventi per oggetto l'italianità del conflitto il ruolo della cultura nazionale nei rapporti con l'alleato tedesco l'esigenza del ripristino di una cultura militarista in cui tra l'altro si opponeva d'una profezia di Ferrero circa l'impossibilità di formazione in Italia di uno spirito militarista per la mancanza di una classe media agiata Lucia c'entra entra in polemica nella polemica aperta da Giovan Battista Angioletti sulla necessità di un nuovo romanticismo la nell'augurarsi che gli uomini di lettere avessero ripreso contatto con la realtà contro un intellettualismo freddo e distante conveniva con angioletti sulla necessità di un ritorno allo slancio
Alta e al calore comunicativo degli anni dell'adolescenza
Si trattava di colmare il vuoto aperto dalla guerra dopo il possibile crollo della cultura anglo francese come aveva avvertito Camillo Bellizzi
E faceva sorgere il dubbio doloroso che la guerra fosse soltanto una rivolta demolitrice scriveva contro un antico regime che aveva le sue tale ma al posto del quale bisogna pur cercare di mettere qualcosa
Sono atteggiamenti sintomatici della crisi anche di coscienza aperta dagli effetti del conflitto nei giovani intellettuali del privato al quale Lupinacci rispondeva appunto scommettendo su una nuova figura di eroe romantico caratterizzato non più dall'egocentrismo di allora ma da una grande simpatia umana da un ritorno a concepire con umiltà il proprio personaggio e nello stesso tempo da un desiderio di fermezza e coraggio morale
Le sue posizioni costano le stelle le le severe critiche di Albano della volpe che gli affibbiano scriveva una vecchia mentalità da intellettuale illuminista e di Mario Alicata che considerava sintomi cito di fiacco conformismo morale ingenuo umanitarismo quello di intenerire site di familiari e per la propria tradizione ciò che per Lupinacci erano i quali invece qualità e virtù che formano in realtà la dignità essenziale dell'uomo di fronte a se stesso nelle sue relazioni con il prossimo
Che io ritorno alla tradizione di un plauso al Secolo decimo nono quel secolo che un anno prima aveva ripudiato come culla di uno sterile umanitarismo
Per i quali Lupinacci fu accusato di scarsa attitudine rivoluzionaria di insistente civetteria passatista eh da da parte di un giornale lombardo di essere un liberale
Nella sua difesa in riferendosi al suo modello di eroi romantico egli dichiarava esplicitamente fra legittimisti e repubblicani sarei stato legittimista fra liberali e democratici liberale e continuare la vivacità delle differenze dell'opposizione di allora rom sono parole contenute nel suo ultimo intervento per il prima torna e dal primo settembre mille novecentoquarantacinque in cui tra l'altro spiegava come il suo amore della tradizione avesse radici nel presente e significasse soprattutto sono parole di Lupinacci desiderio di non rompere mai la continuità nazionale quali che fossero gli indirizzi che avrebbe preso la vita del paese
Un modo di sentire che rappresenta uno degli aspetti essenziali nella lotta politica
Antico e profondo quanto l'amore inquieto della novità ciò che il sesso fosse meglio di altro può spiegare su quali presupposti culturali poggiarsi col suo successivo approccio alla tradizione liberale
Nel tentativo dunque di individuare le cause di questo passaggio è anche vero che per questa nuova generazione la guerra il suo esito tragico significano significò il fallimento di un progetto nel quale si erano inseriti inizialmente per affinità ideale
O perché le istituzioni del regime in effetti non le uniche che consentivano di esercitare la loro professione
Significativo al proposito un passo di uno scritto di Brancati nel mille novecentoquarantacinque dal titolo istinto intuizione che uscì sia su Risorgimento liberale che sulla città libera poi inserito nel volume i fascisti invecchio del vino centoquarantasei
In cui ricordando i tempi di Josè vent'anni in cui scriveva era fascista sino alla radice dei capelli affermava di essere stato attratto da quanto il fascismo avesse di peggio
Provavo per Croce scriveva Brancati l'acuto fastidio che il Gore milione poltrone prova per colui che lo scuote sbatte per i capelli
Sentivo introduce l'unico serio pericolo esistente a quei tempi per i miei velenosa è ormai piacevoli sogni parole che insomma inducono a non sottovalutare che sul set Cistus sul successivo ripudio del totalitarismo da parte di questi giovani
E lo ha fatto parte avevo fatto le loro prime prove nelle istituzioni culturali del regime ebbe certamente influenza il fascino delle grandi personalità liberali
Una volta approvate Risorgimento di liberale il gruppo che aveva collaborato al primato abbraccia le tesi politiche di Croce
Dal concetto di guerra fascista quello di guerra di civiltà dalla necessità di un riscatto nazionale attraverso la partecipazione attiva la resistenza alla battaglia per una pace giusta e tuttavia portando al dibattito un contributo sul quale trasparente l'influenza di quella comune esperienza
Lupinacci ad esempio rifletta ancora e più volte sul concetto di Europa
Interrogandosi sul ruolo che l'Italia avrebbe dovuto avere uno scacchiere geopolitico che si sarebbe distinto ormai per il sorgere di grande impegno di concentrazioni di imperi che segnava la fine dell'era degli Stati-nazione secondo gli ideali dell'Ottocento
Un ruolo dell'Italia di cui questa volta i necessari presupposti sarebbero stati ovviamente la libertà e la democrazia egli ribadiva la necessità di una unità europea basata sulla cultura liberale e democratica non solamente sulla geografia in modo da rimanere saldamente legata da un ad una prospettiva occidentale e data l'antica tira Lupinacci quelle leggi quei principi per i quali l'Atlantico non è frontiera sì fermo invece alle porte di Budapest e Varsavia scongiurando cioè la realizzazione di un euro di un'Europa la Paul Valéry come piccolo promontorio del continente asiatico da temere
Scriveva vista la posizione che gli avevano raggiunto certi georgiani
E l'attento in questi giovani il ricordo del fatto che la guerra del mille centoquaranta
Aveva messo sempre maggior numero di italiani di fronte al dubbio che il nemico avesse voluto avere ragione dubbio che non nasceva dal timore della sconfitta ma possibile aspetto della vittoria di un'Europa cioè seviziata mercante Giada è ricoperta di campi di concentramento
Gabriele Pepe altro collaboratore del privato che può essere che che è su posizioni opposte a quelle di Lupinacci
Differenziava la proposizione di rispetto a Croce quando nel luglio del mille novecentoquarantaquattro riconosceva all'Italia lo stato di una nazione vinta
Vinta mano morta di settanta virgola in grado di poter aspirare ad una riabilitazione combattenti combattendo contro il nemico tedesco ma accettando quella tesi crociana che quella che si stava combattendo era una guerra giusta perché quella di un ideale contro un antivirale
Guerra della civiltà contro la barbarie
Dal quarantaquattro quarantotto sono numerosi gli interventi sul Risorgimento liberale di ex collaboratori del primato come appunto angioletti la cava Comisso Falqui farne picchetti oltre ai già citati
Ai quali va aggiunto Vittorio Zincone che lo scrisse sul primato ma su critica fascista lavoro fascista altre liste del regime e di Risorgimento Liberale sarà poi direttore e molti di questi interventi risentono in maniera diretta della loro esperienza attraverso il regime gli eventi bellici la partecipazione la lotta di liberazione successiva porta alla causa del liberalismo da un'analisi complessiva del del loro impegno di giornalisti e di intellettuali sembra che si possa convenire con il riso di Pannunzio circa una generazione che educata dalla dittatura ad odiare la dittatura
Era assai più moderna preparata vigilante di quegli uomini che nell'immediato dopoguerra chiedevano soltanto disumane vendette
Sebbene si avvertisse un senso di forte orgoglio generazionale per la rotta riconquista di una libertà così poco amati difesa dei padri immessi rimaneva ben saldo il legame con le figure storiche della tradizione liberale
In un bell'articolo scritto nel breve nel nel nel periodo del dibattito sulla missione all'ONU dell'Italia Mario Pannunzio rendeva un sentito omaggio a Vittorio Emanuele Orlando che in quei giorni tornava alla sua vecchia cattedra
Tornava in cattedra con una lezione sul problema dell'esistenza del diritto della limitazione della sovranità nazionale
Nell'articolo intitolato la drammatica alternativa della vita moderna veniva citato un passo di una pubblicazione di Orlando del mille novecentotrenta presupposti giuridici di una federazione di Stati
In cui già da allora il giurista si chiedeva se nella tendenza all'unificazione
Alle sei prevalso lo sforzo federativo oppure la soluzione imperiale il diritto con la forza
Concludendo che la battaglia della civiltà era intorno all'esistenza stessa del diritto e poi eterna lotta dello spirito contro le forze della violenza e della sopraffazione
Insomma mi sembra di poter concludere che affidarsi a queste parole nell'aprile del mille centoquarantasette attesti completamente che per questa nuova generazione il liberalismo avesse superato del tutto indenne la terribile prova della guerra mondiale
Grazie
Grazie Nicolosi tutte cose molto interessanti un punto voi particolare a me interessato che io avevo preso l'incarico di curare pubblicare carteggio tra Croce don Giuseppe De Luca ora in questo carteggio due Giuseppe De Luca
Di una deferenza
Come dire perfino eccessiva
E
A proposito dello scritto di Croce che consigliere del quaranta del trentanove quaranta perché non possiamo non dirci cristiani
C'è una lettera di De Luca in cui dice lei ha fatto grande cosa del servizio
Va bene io non sono mi preparava per questa corsa tra le altre naturalmente avevo preso quel bellissimo volume curato magnificamente del carteggio De Luca Bottai curato da Moro egregiamente
E non so istintivamente
Mi sono andato alla data del perché non porsi e c'è una lettera di De Luca Bottari
Nella quale mai visto che porcheria c'è scritto allora non solo ma al punto che dice ti offro fetido tutti gli elementi per poterli replicare su primato e praticamente scrive dunque
L'articolo
E sopra tutto insomma quel libro lì è impressionante nel senso che
Insomma l'idea
Di un'Italia clerico fascista lì dentro e presente e è corrisposta per le due parti con tagli diversi ma insomma quello è un cartello e c'è una lettera che e per questo vengo alle cose che dice di te che mi ha particolarmente colpito
Quando nel quaranta
Hitler
Attacca passa in Belgio attacca la Francia c'è una lettera di don Giuseppe De Luca per voi sapete saluta come prosegue don Giuseppe gloriosamente una lettera di don Giuseppe che due serie dice finalmente schiaccia e Remo il la patria della democrazia delle del del delle dell'anticlericalismo delle delle del del della della cultura della cultura razionalista eccetera eccetera i fa piacere sentire che però all'interno della cerchia di primato come ovvi addirittura Bellizzi che non era il più sveglio di di tutti cioè era uno che aveva una certa capacità sistematica il primo sociologo italiano eccetera insomma che proprio fosse un fulmine di guerra attualmente non si può dire però anche in cui margine scusate e comunque grazie mille a Fabio Nicolucci per queste due relazioni che poi anche perché insomma su un movimento liberale l'ombra il forte insomma quindi che si incominci a dato con il ruolo che hanno avuto soprattutto nella prima fase della nostra ultima storia
Bene insomma è molto interessante che ci si lavori così adesso con tanta attenzione volevo domandarvi se volevamo aprire un minimo di discussione a questo fine
Non non voglio essere potrei fare alcune considerazioni introduttive insomma sebbene io non abbia seguito ho seguito un po'ma non moltissimo per le ragioni stamattina eccetera però insomma direi che siamo in presenza d'un tema che fa corpo a un dibattito complessivo adesso abbastanza abbastanza vivace
Prego
Va bene perfetto d'accordo io io sono più che mai d'accordo va bene riprendiamo dopo fra mezz'ora lettore esatte sono le cinque alle cinque e mezza
No io
Penso che
In questi anni
Mi riferisco in particolare le esperienze che abbiamo fatto tra di noi perché
Questo non è il primo spero anche non sia l'ultimo
Degli incontri che facciamo abbiamo lavorato su vari temi ciascuno di noi ha lavorato per conto proprio in modo vario
Anche il dibattito di oggi lo molte le
Insomma credo che ci siamo siamo in grado di fare il punto
Di come sono andate le cose
Non è questione solo di distanza oggettivazione insieme insomma
I figli
Delle polemiche
Sono oggi mi sembra tutti chiaro così come mi sembra che stia
Chiaro il percorso di ricostruzione storica
Che non può non non sostituire
Diciamo quello che abbiamo detto più volte insomma lusso politico politico ideologico politico culturale
Di alcune
Dia alcuni assiomi
Che riguardano
La guerra del dopoguerra
La fondazione della Repubblica
Di cui getto l'antifascismo è è uno è uno e certe ed è un elemento uno degli elementi diciamo intorno a cui c'è ancora l'inviata la matassa che appunto ripeto penso a questo punto siamo in grado di Broli are
E
Personalmente penso
Che questa matassa
Dal punto di dell'aggrovigliata dell'antifascismo lasciamo da parte quello che dice Sergio Luzzatto penso non entro nemmeno nel merito di queste
Di cui vicenda
Ma penso che queste che la la primi le prime cose da sciogliere che mi sembra che sono molto
Chiaramente solubili
Riguardano
Lucio che appunto
Di cui di questo marchio brevettato patto nella storia della Repubblica perché
Ricordo queste equazione semplici qual è al fondo l'uso che se ne è fatto
E naturalmente questo un uso che è stato fatto da sinistra e in particolare insomma dalla cultura di Kimi traghettato molto funzionalizzato dal partito comunista
Qual è il suo stand lustro sostanziale che se ne è fatto
La democrazia
Politica
Costruita in Italia
Dopo il mille novecentoquarantotto ritornerò su queste date ma insomma
Quella
Che ha avuto i suoi inizi con lei porta degasperiana
La prima legislatura e per l'appunto le carte e poi è proseguita nel tempo
è una democrazia manchevole soprattutto ha potuto essere una democrazia in virtù del patto che nel Paese c'era uno schieramento politico che sosteneva i valori dell'antifascismo
E i valori dell'antifascismo sono stati l'antidoto
Affinché questa democrazia non degenerate
Queste queste quindi l'antifascismo supporto fondamentale
Allora
Tenuta diciamo così del quel queste Lupe lungo insomma queste l'uso luglio ora io credo che innanzitutto bisogna ebbene pare una periodizzazione di questo ufficio
Stamattina Orsina con molta contezza ricordava
Che negli anni Cinquanta
Non c'è diciamo un uso forte dell'antifascismo della renitenza eccetera
Che questo prende diciamo reali incomincia a volare in alto sempre più in alto a partire dal mille novecentosessanta
Credo che su questo voglio portare l'attenzione e domandarci anche perché sicuramente l'avrebbe detto se non era nelle conclusioni domattina
Ma la reazione del comunismo di
Vittoria anche al Togliatti un grande lavoratore i tecnici storiografiche
Cioè insomma se vogliamo andare alla alla radice di molta storiografia dobbiamo considerare in Togliatti storico in cui opera che ricordo no che non lo capisce di
Ma la l'interpretazione della rottura del mille del del maggio-giugno quarantasette
Non è un'interpretazione in chiave antifascista
Certo c'è anche il risvolto antipatici ma l'interpretazione piuttosto sul ribalta detta Mitterand
Cioè quello di dire hanno rotto ci son vecchi supposizioni hanno rotto la collaborazione dei grandi partiti di massa eccetera nella prospettiva della democrazia progressiva eccetera eccetera eccetera eccetera
E quindi ci sono vecchi suppliva celebrando a destra
Il problema è ricucire questa frattura ma insomma il discorso è un discorso
Centrato sulla rottura politica sulla natura delle protettiva delle porte di che e qui e c'è anche l'accusa dichiaro di scivolare verso il fascismo
Ma non c'è una rivalutazione apre dunque in primo luogo la valutazione della categoria antifascista
Questa segue Tambroni
Questo seguito a la catena quella il momento della grande rinasce e dove rispuntano gli altri l'albo di paglia Albinia miglia cominciano arrivi
A rifiorire a rifiorire
E faccio notare
E allora su quella Chiuri Tura li sport Tambroni Anna
Il Partito Comunista insomma introita nella
Insomma nel Sud nel suo bagaglio fortemente la valenza
La volete la valenza antifascista
Eccetera
A mio avviso ma faccio presente che questa cosa gli torna anche molto funzionale
Nei riguardi del partito socialista perché come sapete c'era nel frattempo si era fatto il centrosinistra si era operato una rottura tra i due partiti che da costruite c'era
Si era costruito un un blocco di centrosinistra che tra l'altro per volere dei democristiani aveva la clausola come si chiamava la clausola di non
La causa della esclusività della maggioranza e via discorrendo
E i comunisti che ha inizialmente appoggiano l'attacco insomma durante il Governo Pantani appoggiano tutti i provvedimenti naturalmente li avviene la Scelta diciamo naturalmente questa cosa
Gli è morto la latte l'accordo dell'aprile e gli è molto funzionale a dimostrare che nessuno schieramento
E attrarre molto nell'orbita chi seppelliti vivi socialisti sono in grande
E poi soprattutto l'antifascismo diventa
Diciamo
Una delle grandi matrici culturali del consociativismo
E che l'ombra di dubbio cioè cioè la grande matrice del due il grande contro il quale e il consociativismo è una costruzione strutturale perché ci vada su grandi leggi
La riforma dei dei costi parlamentare dei regolamenti parlamentari lo Statuto dei lavoratori che può entrare sindacato nella fabbrica che non c'era mai entrato le regioni per tra me e su questo
C'è poi un terzo punto che io sottolineerei
Che è invece la rottura
La rottura dell'unità nazionale
Delle dei governi e l'altra volta Berlingo indiana
La tesi della non agibilità del sistema democratica del sistema italiano
De la non agibilità
Della diversità comuni insomma la quella costruzione ultima
Molto
Molto densa di insidie per vorrei dire per il carico moralistico e antipolitico che contiene che infatti ancora molti
Dei dirigenti che si trovano nelle mani come diciamo una bomba a orologeria che cui non riescono
Ed è lì
E perché scusate fra Franco De Felice
Quando elaborarle prima tetti del doppio Stato è una tesi intervento è una tesi storiografiche immediatamente fervente latenti berlingueriana su questo la cronologia da questo punto di vecchi come la cronologia ci unisce diciamo a una certa
Funzionalità diciamo così è rapporto funzionale
Tra l'altro devo bisogna dare atto
Franco De Felice non
Non è non è più morto però per come elabora Luís e e poi è una è una petite perfino discutibile insomma per quanto e sono poi le venne le ulteriori elaborazioni
E che e quindi nasce questa terza parte insomma in cui insomma
Terza parte che poi si sublima con Tangentopoli
Perché nel frattempo il partito non ce la fanno più
E però
Chi lei vanno i grandi arcangeli del bene vendicatori con la al che sono poi rampa agli agrari insomma questi personaggi quaranta
Che
Decorreranno sicuramente non grandi cattedrali non nega ma insomma forse qualche osteria
Questo mi sembra insomma mi sembra lo lo sviluppo dell'uso di questa nozione che sia più adatta si adatta ora voglio ribadire questo questo punto che mi sembra
Sembra sostanziale
L'ultimo di questa nozione
E funzionale a negare che in questo Paese
Ci fosse una
Democrazia operante che stava in piedi sulle sue gambe
Ora credo che qua noi insomma una riflessione
Due punti
Di cui uno spinoso credo ancora ma di cui io sono assolutamente convinto
Io sono assolutamente convinto che si possa sostenere
Che nel secondo dopoguerra
Insomma a partire insomma nel nella vicenda della Repubblica della prima non c'è stato un pericolo di te
Non c'è stato un pericolo di vent'a perché tutto è costruito sul fatto che c'era un pericolo di lettere che accettato questo non vuol dire che non ci sono stati colpiti
Azioni eversive organizzazione eversiva della della dei era
Ma insomma
Rimane il fatto che il nostro
Malgrado tutto è un Paese europeo è stato un Paese europeo non paese sudamericano e le porte Cardinali del sistema
Parlo della Democrazia cristiana che non era l'ultima organizzazione politica di questo mondo parlo dei partiti laici parlo del Partito socialista nella misura in cui ha contribuito in modo fondamentale diciamo l'equilibrio politico del
E insomma queste erano ricca ma
Prendiamo la democrazia la più la più indicata la Democrazia Cristiana
Non è stato mai un partito potrà avere avuto delle frange all'interno ma non vietato ma è un partito che nella sostanza del suo gruppo dirigente dei suoi comportamenti politici eccetera un partito che è andato che che che poteva inclinare l'invasione
La Francia a grande francese in cui dono non chiede rievoca avuto conseguono e sapete in conseguenza della decolonizzazione
Diciamo fratture problemi molto molto più quindi credo che questo è un è un problema che sul quale dobbiamo
Perché no non si è mai detto con chiarezza a questo punto qua
In Italia un pericolo di destra durante la Repubblica di tipo non c'è mai tanto nel senso che latte delle porte che costituì volo diciamo la l'ha spinto il governo che
Era e per di più un'altra cosa che va ribadita in quest'insieme di forte aveva portato l'Italia nell'Alleanza atlantica e nelle istituzioni comunitarie
Le quali escludono la partecipazione di parecchi i quali non abbiano statuto democratico
San
Altro punto
Insomma da
E però lo Stato ha fatto molte volte è che questa democrazia
Così impiantata si è a lungo solitamente comporta confrontata con la Finiper col Partito comunista in particolare
Io mi ricordo muto molti anni fa ormai ne sono convinto ma rimasi di stucco
Perché mi capitava per le mani il un libricino di un di uno di questi convegni che faceva il movimento Salvemini che da quello di Piccardi virosi eccetera a metà degli anni Sessanta e lì c'era un dibattito sulla sulla democrazia c'era anche Amendola e c'era perché era il partito unico eccetera ma si è perciò al partito un'alternativa e c'è poi chi va e andate che cosa si fa
E e altri c'era Calogero Calogero il quale diceva beh Barack però andate e naturalmente la demografia comporta che se la volta dopo siete battuti
Ritorna
E avventura dice però no perché
Il processo storico è di è diverso non coincide con questa favoletta della democrazia se noi arriviamo lì vuol dire che l'insieme delle porte eccetera eccetera ho portato a quel punto e che quindi qui siamo in un punto di evoluzione ulteriore rispetto ecco
Cioè questo siamo alla fine degli anni settanta
Quindi insomma questo
Che l'antifascismo
Come motivo polemico
Nei riguardi della democrazia che c'è che solidamente impiantata serva a costruire uno schermo di una posizione che non è democratica va be'questo ce lo siamo ora io non voglio fare però insomma che questa è una cosa che storicamente e chiara che storicamente in qualche modo
E va bene questo diciamo è il primo punto sul quale perché
Secondo me insomma
Questo sulle sulle polemiche del dell'antifascismo che questo uso protratto
E allora ci sono altri due problemi
Uno e poi
Di domandarci quale Antifascismo
Perché scusatemi ma c'è un'altra questione di uovo di Colombo innanzitutto l'antifascismo non è stato mai una cosa unitaria e tanto meno univoca
No no era all'Aventino ma dell'antifascismo nasce dall'accollamento Tino col ventiquattro anni dedichi insomma Sodoma dalla Colarizi che ha studiato queste cose
All'Aventino non c'erano tutti o sbaglio e quelli che non c'erano magari come erano i comunicavano ragionano metterci però di fatto non c'erano tutti e non era unitario i l'antifascismo
Non c'era Giolitti non c'erano i i liberali che tavolo cui fascisti esco come cantati eccetera In tal Andrini
è
No c'era accettano che corteggia e non ci sono prove Intini a Ventimiglia d'olio dire idealmente parlando ma voglio dire non era unitario all'Aventino non è unitario negli anni Trenta perché i rapporti tra la concentrazione guardiamo a Parigi i rapporti tra la concentrazione il PG eccetera son quelli che sono i cattolici solo da un'altra parte quei problemi che hanno
Poi c'è la linea la nuova l'idea del commento Verne i fronti popolari ma nemmeno sui fronti popolari poi scelto questo del termine del patto d'unità d'azione tra socialisti e comunisti che ma il vero momento poiché
Il patto Ribbentrop tali e chi ha una frattura non da poco poiché la guerra nelle quali chi uniti ma in cui e su questo ormai chiuso ci montagne di storiografia ognuno va per conto suo in termini di obiettivi di indicazioni cioè la guerra civile che la guerra di classe e cioè
E cioè la guerra patriottica che è comune denominatore
Però voglio dire la
E soprattutto questo il punto sul quale
Io credo insomma bisognerebbe incominciare
A trasmette perché insomma una storia fatta ma sulla quale bisogna tornare
E insomma dalla caduta del fascismo in poi
Lo scontro tra antifascismo e fortissimo Quetta è la è la verità lo scontro tra antifascisti apre e la democrazia italiana affittabili guida questo dobbiamo detti stabilizzati
Come il voto del diciotto aprile mille novecentoquarantotto a me non piace dirlo parte però cruenta è la verità
Col voto del diciotto aprile mille novecentoquarantotto perché gli anni che vanno dal quinto il periodo che va dal due giugno al diciotto aprile
è un periodo di forti contrasti e soprattutto di prospettive molto divergenti ancora aperti
E voglio aggiungere questo elemento
Che la Costituzione repubblicana che è uno dei cappelli che vengono perché come dire
Spilletta Arca l'antifascismo
Ed è la grande
Il grande documento diciamo
Che tutti ci unisce non conta non come col solo come costituzione ma in quanto Costituzione che nasce da
Ora questa Costituzione
Non è così e cento che nasce nasce dai contratti che il pettegolo te tra dei tra i contratti tra antifascismo Itamar perché getta si compongono in qualche cosa
Voglio dire insomma dicendo queste cose per esempio se dove ti pare
Insomma un un po'un grande monumento rifondatori della Repubblica
Cetto
La stato di De Gasperi la farei un po'più grande delle altre ma canta dotato di De Gasperi non c'è dubbio che mettere quella di Togliatti in ombra di dubbio nel senso che voglio dire era un uomo che i rapporti di forza le rispettava
Era pronto a cogliere la possibilità di scegliere però li rispettava differenza per esempio di Nenni che era
Momo di grandissime qualità eccetera ma
Chi aveva Nenni dei tre grandi leader politici
Era l'unico che non aveva un disegno politico
Pediatri Togliatti ne aveva detto al mattino aveva più di uno uno divine ma è uno di macchina però
E ha lavorato su quello di minima e e alla fine ha eletto i conti contornati però insomma poteva anche
Lavorare diversamente ora voglio dire
La Costituzione io vizio facendo questo lavoro su De Gasperi siccome c'è la la cosa che legata e non si è mai occupato della costituzione vada intervenuto sull'articolo sette trova su pochissime
Ho trovato sulla traccia di una dichiarazione di Dossetti
Che lui vanno anni ornitiche riunisce dei
I costitutivi eletti democristiani era sembra costituente
E lui va prima del di iniziazione subito dopo avere
E ha che ha per tema il problema project cioè Gonnella a lui fa un discorso breve in cui dice una sola cosa sostanzialmente fate l'esecutivo debole
Ma perché
Perché c'era paura Patta che dicono gli altri niente cioè teniamo conto che Tobacco quello su cui ci arrovelliamo come limite di una Costituzione che poi ha funzionato nel modo
Nasce lì e nasce per
E poi ci sono delle pagine di De Gasperi
Sulla prima parte della famosa Brigata
Cui effettivamente lui dice ma
Fate quello insomma sostanziale fate quello che volete
Che avete dato sfogarmi da qualche parte
Perché intanto
Poi bisogna fare le leggi le liti vanno nel Parlamento a secondo di come sono andate le cose e di come si sono determinati dei questo insomma è molto chiaro
E allora insomma non voglio parla molto breve quindi non non sto analizzare ma questo è fondamentale questo periodo quarantasettenne
Quarantasei quaranta tolto di cui naturalmente il quarantasette quarantotto Baggio quarantasette Aprile quarantotto traduzione a insomma viene non va bisogna dirlo
Però una sola cosa voglio dire perché anche questo punto che bisognerebbe approfondire
Nel quarantasei quarantasette fino al maggio sono a metà quarantasei quarantasette
Che Ponts soste negli archivi di Mosca è un'altra cosa
C'è una diatriba sul fatto di dire beh insomma i comunisti hanno seguito cioè siccome seguito dall'Unione Sovietica
Hanno seguito una linea diciamo di strategia internazionale dell'Unione Sovietica che era una linea tutta perdente perché alla fine beh insomma
Non è esattamente così
Perché questa linea incomincia a diventare perdente
Con quaranta tette col cioè il Piano Marshall Lecce deve
Ma il quarantatré con l'arte sa sovrani del ma non per l'Italia ma per l'Europa e insomma il pericolo di una in Germania in Francia prima ancora che in Italia quindi insomma una prospettiva di tenere non dico di fare il colpo di stato di Praga ma di tenere questo Paese una posizione neutrale ad da era le carte che chiedono
Ed erano e non sto a dire ma secondo me su questa corsa quella tra chi va a vedere intorno alla politica salariale a una serie di variabili la chi riscontra l'archivio contrario e perfino da parte della De insomma
Einaudi e lascia andare la valutazione così Mainardi ha giocato sulla svalutazione ma perché per e faceva uscire capitali
Perché aspetta insomma non entro nel merito di questa Corballis il gioco è stato un gioco grosso Stelvio e pesante da tutte le parti con prospettive e pienamente in cielo
E voglio con cui siccome io devo fare e me ne scuso una relazione sul Regno del Sud che evidentemente non pace
Però questo
Voglio dire
Che insomma il Regno del Sud molto più importante forse di quanto non si sia
E perché lì si mettono le basi di un profilo che poi si riesce a dipanare tutto appunto ripeto il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto
E in particolare il Regno del Sud a cui bisogna sommare diciamo nello svolgimento l'anno dei due governi Barolo Barbara Bonomi dopo la liberazione di Roma evidentemente
è anche importante
Perché lì c'era capitato Togliatti naturalmente questo insomma come dire mettendo
Però nelle elenco solo i problemi che vengono messi a fuoco che poi vengono tenuti e che sono la con la continuità dello Stato
Conteneva dottore fondamentale
Che viene posta come problema costituzionale quindi e continuità costituzionale attraverso la monarchia c'è dopo la prospettiva della scelta istituzionale
E il problema il contratto già aperto tra referendum e costituente eccetera eccetera
Il problema dei limiti da porre ai poteri della costituente che Na nasce già chiaramente dallo ma che e problema scusate per del reggae nel senso che
Una Costituente coi poteri legislativi
è una convenzione è l'assemblea d'acqua è l'assemblea che al al al potere assoluto ecco perché più che dubbio c'è gamma
Queste cose
E poi
E poi diciamo il principio della ricostruzione dell'apparato poi tutte le altre cose che conseguono il Regno del Sud
Quando arrivai per il vento del Nord
La continuità dello Stato già sufficientemente consolidata per poter diretti delle
E quindi diciamo il vento del Nord rispetto al Regno del Sud dovette usare usare una formula no non è non è così questo non si è mai
E credo che un approfondimento poi ulteriore e qui chiudo andrebbe fatto
Ho sentito molto criticare da alcuni amici
Il tuo la tua formula Rosina in i moderati moderati
No no non la critico insomma qui c'è mediamente un Chisso chi sono che cosa ecco che cos'è l'Italia moderata che cosa vuol dire quando diciamo Italia Matera
Che l'Italia moderata anche qui e il Regno del Sud Italia moderata incomincia a costi più ostili e il e il qualunquismo e dico queste cose anche perché ho visto che in questo libro di Ungari che è un bel libro sui monarchici
Lui sostiene che a differenza di quello che fa perfetta e io sono più d'accordo con setta
Sostiene che insomma sostanzialmente lo un qualunque era già tutto in sul tratto da neofascisti eccetera non ebbe non è vero non è vero non è cioè getto e poi spiegherò dei precipitato chiede di orientare la medietà credo che dubbio c'è abbiamo vinto in Libano nel
Nel partito liberale della rete
Ma proprio
Perché poi non erano partiti fino a perché era l'Italia era l'Italia quella che lei chiama Natalia moderata che effettivamente il problema è una è una dizione era Alitalia porta acidità insomma porta cd per la quale andava da qualche parte per dipendenti per difendere le posizioni che il pacifismo gli aveva difeso nel difficoltà di insomma cercava di
Allora
Questo problema qua è anche un problema da mettere a fuoco
E da collegare al problema perché se voi prendete Parri quando appare fa la famosa dichiarazione
Quella che vada avanti a cederne con la stampa estera dice qui cercato il colpo di Stato dei liberali e dei democristiani
E quella in quella dichiarazione
Lui dice ma insomma qua c'è la destra
E che e chi è l'ha detta perciò non facili
Cioè la la parola Better è automatico ma non è così
No in quel in quell'Italia da allora il problema entra non è non erano erano qui qui
No dico questo perché
Questo Paese poi ha trovato una certa solidità Moro moderna democratica
Perché De Gasperi e i cattolici l'anno inglobata
E quindi l'hanno portata nel sistema democratico questo è un punto è un punto e ed è allora che che nasce questo meccanismo
L'hanno portata nel sistema democratico hanno porte mente ancora e forse queste uno dei retaggi della Prima Repubblica perché poi alla fine
Ecco lilla che per era talmente talmente ormai dentro il tema democratico più puri devo precipiterebbe in alto i cuori per prendere un pezzo solo insomma
Ecco insomma non
Voglio concludere
A me sembra che i figli che hanno tutti molto chiari della ricostruzione di queste
E che in definitiva
Non si è avuto mai il coraggio di dire
E che insomma
Lo svolgimento della storia politica istituzionali civile di questo Paese
Ha portato in termini positivi la formazione le l'alta formazione di un certo tipo di democrazia noi stessi non l'abbiamo mai diffidato e non abbiamo mai detto che abbiamo vinto abbiamo sempre vinto
Abbiamo sempre vinto perché non abbiamo vinto solo nel quale anche ha mai fatto
Su questo effettivamente mi domando perché
Mi domando perché però credo che insomma ormai termini della questione dal punto di vista dei nodi concettuali c'è ancora un po'la ma sono tutti sciolti
E che è l'ora di procedere non al vittimismo e alle polemiche coi Luzzatto chicchessia ma a ricostruire finalmente in termini propri una storia
Dell'Italia del dal dopoguerra in poi
Scusatemi l'ho fatta molto lunga grazie chi interviene nomina credetemi capitolo in questo sproloquio
Simona vieni
Perché non
Ora però e non mi non voglio rimanere molto sui temi del convegno nel senso che noi tutte le provocazioni Piero peraltro figlio forse non le raccolgono ne raccolga nemmeno una mentre invece e mi vorrebbe
Tanto devo dire che che ho ascoltato e alle relazioni che la mattina se alle relate del pomeriggio con grandissima attenzione e mi pare che che siano emersi delle delle dei più per lei e per le relazioni del dei contributi sicuramente molto interessanti
E faccia un tentativo di mettere un po'in tiene non tutto perché per in apparenza ci sono tutti argomenti che hanno poco a che fare l'uno con l'altro tranne l'evidente commistione tra le relazioni di il PLI nati di Maria Teresa e quelli di Luciano vent'anni che quarantotto punto intrecciate
In realtà secondo me sia con la relazione di Cortina ma anche con le relazioni sulla propaganda di oggi pomeriggio
Alcuni temi al o alcuni interrogativi che io pongo perché io voglio porre degli interrogativi ai re si possono cercare di
Allora la la prima è una una diretta provocazione e me ne rendo conto nel senso che partiamo dal proprio per da da dal titolo del convegno termine corso la one man morì atto della seconda guerra mondiale la sua memoria e pur uno degli obiettivi che il rapporto il che si erano opposti vari gruppi di ricerca perché stiamo
Dandogli risultati di una ricerca
Era anche quello di capire dunque eccome la memoria era stata ritmo
Nella relazione chi Elena e di Maria Teresa quei tutto proprio su questo tema questa questione quest'interrogativo e Pato è stato accolto alla grande
E e in parte per raccolta anche nella relazione quindi Di Giovanni vale a dire vi sembra che possono mettere
Condivida una interpretazione sul perché e la rimozione perlomeno di alcune memorie
O della torsioni rinviamo turbato e ha prevalso una cultura Orsina parla di cultura alta e non di storiografia ma quello che su questo lascio perdere questa discussione
Comunque che ti apre ad alta una cultura progressista uso volutamente il termine che ha usato Giovanni e e quindi che ci sia ovviamente una o sia di campi questa rimozione nasca da un patto cultural politico la memoria è stata veicolati culturalmente politicamente in una certa direzione e i cui livelli su questo presumo che si possano raggiungere un accordo mi pare mi pare molto comprensibile mi pare che le relazioni che sono state fatte e chi diano anche le prove di una rimozione della memoria non foss'altro perché di determinati argomenti
Come per esempio
Quello che è la resistenza all'opposizione l'atteggiamenti comportamenti dei militari degli internati dei prigionieri è noi diamo nel due mila e per i commi già a parlare nel ventunesimo secolo e non nel ventesimo secolo già quei critiche che questo grande buco nella memoria una ragione la deve avvenire
E io accetto da a chiedo al discorso che è chiaro accertato in diritto ha detto che a monte che ne politico culturale che ha fatto prevalere determinando Moriero su altre in un certo senso distorcendo anche quella che è
E non solo in un certo senso distorcendo quello che è una ricostruzione storica più corretta
Domanda
E questo è una domanda che mi è venuta spontanea qui c'è un problema però e ed è un problema che viene fuori di in tutte le le le relazioni che ho ascoltato anche nella relazione di
Di di graffiti
L'Italia è una nazione di
Ed è una nazione che ha fatto la guerra
Allora mettiamo d'accordo con Giovanni e io sono portafortuna
Sul fatto che non è vero che in non ci fosse un senso di pace
Magari non così non condiviso da determinate per la popolazione
Però io doppia scontato e su questo sono d'accordo Giovanni che è un senso di patria ci fosse ci fosse perché la nazionalizzazione delle ma per per quanto del tutto incompiuta è un processo che si affida ma fra quale ma per lo meno da ottanta e ci sono stati vent'anni di fascismo corto è una nazionalizzazione forzata quanto vogliamo però comunque è nata una generazione che ha vissuto e che è cresciuta durante il fascismo e la natura
Allora questo senso di patria sì
Vogliamo calcola che forse nella rimozioni una minimo e in particolare proprio della memoria che riguarda lei forte nazionali fra virgolette
E abbia influito anche il discorso della sconfitta
Della sconfitta ma soprattutto di essere un popolo che ha fatto la guerra che ha perso l'acqua
è e io sono convinto che e mail le operazioni che avvengono nei Balcani
E che coinvolgono i reparti italiani
Kittie
Una ribalta
Nei confronti degli italiani che porta antenna Thackeray nei confronti di Alitalia torno gli orrori della guerra
Che avvenga nei Balcani
E perché lì ci sono le truppe è chiaro che
E così vale per però per gli internati in Germania cioè lo vogliamo calcolare o no no ovvio dei dei delitti che hanno sempre poi trattato mille novecentoquaranta e dalla guerra di Gray perché ormai italiane l'alleato minore i tutto il disprezzo possibile delle delle e dei tedeschi si sta rovesciando sugli italiani
Però raccontiamo anche qual è l'odio che la popolazione jugoslava poteva e nei confronti degli italiani e odio abbastanza giustificabile dato Pippo inoccupazione italiana o comunque quello che è successo nei Balcani
Non è che ha portato un non è che poi gli italiani brava gente insomma ecco lei sappia
E quindi dobbiamo efficace l'azione insomma
Sappiamo però Roma tutto quello che è avvenuto in Grecia in Albania insomma non è che non non lo sappia quindi dobbiamo anche calcolare che c'è un discorso che l'odio nei confronti
Di chi dir una Italia in guerra che ha perso la guerra e lei rivendica perché e ovviamente e che cosa ci che cosa chi chi poteva aspettare punto interrogativo
è innanzitutto naturalmente qua ma noi ci auguriamo dove abbiamo visto determinati pronti significativi la Jugoslavia e abbiamo vinto la Germania
Quello che succede ai prigionieri in Africa che sono trecentocinquanta mila che almeno sette io al pool bancario noi non lo sappiamo da quello che cioè non lo sappiamo noi non è ancora stato scavato
Però abbiamo detto lei esce poi voi cioè Elena è è assai più esperta di metri di queste vicente è è però ecco a me ha colpito moltissimo
è era una piccola ricerca non di uno storico ma di un nostro collega
Dico nostro perché vive di luce PAC e che è un collega sociologo sociologo dell'organizzazione immagina
La mentina per toglie molto ridotta però eterea ama molto probabilmente a e professor Battistelli che è sempre occupato di Sociologia
Applicata alle organizzazioni militari e a un certo punto tre perché trovato in mano una documentazione sulle donne delle basso Lazio
Durante l'occupazione americana
Quelle descritte dalla crociana dove i titoli marocchini ma non ci purtroppo Quattrocchi Lippi ecco è e dove declino di tutti i colori alla popolazione ma il problema e che quando gli comandi perché stiamo già parlando di un'Italia cobelligeranza e quando i comandi militari italiani andavano a protestare su quello che succedeva alla popolazione civile stupri no né barba eccetera tutto queste cose
I comandi dall'altra parte il comando alleato richieda ma che bollente
Siete dei vinti allora
Queste notazioni io queste domande Mele pacchi
Perché poi noi sappiamo benissimo e in questo anche la relazione di
Di Fabio ce l'ha ce l'ha sottolineato scusate se mi prendo tanto tempo ma stavo cercando di vittime di mettere insieme nei il petto
è che il trattato di pace le condizioni poiché l'Italia nel momento in cui si va a discutere della guerra no condizioni considerate per gli italiani di tipo e allora altra domanda che invece patto al rivolgo agli studiosi dei media
è scritti questa propaganda d'accordo e parte in un certo modo per convincere gli italiani che in realtà la guerra e la guerra di Mussolini e non è degli italiani però sappiamo che trattasi di propaganda no e la propaganda funzionale a raggiungere determinati obiettivi vale a dire a raggiungere l'obiettivo di far trovare una popolazione coglie l'ente al momento dello sbarco comunque di di di creare delle condizioni perché in Italia muoia il minor numero possibile
Di americani ed inglesi mi sembra più giusto obiettivo naturalmente
Però la domanda è quei
è è in realtà quello che veramente tenta di salvarlo
O è quello che voglio cioè è solo propaganda quanti convinzione c'è qual è ovvero atteggiamento che sia nei confronti degli italiani visto che poi si arriva a una pace punitiva visto quello che succede nel quotidiano nell'Italia occupata
E e Pazzini e poi con la memoria a dire no in Italia perché l'Italia che sotto alcuni il tempo al ecco io me la domanda me l'ha fatto perché in realtà quando tutti siti
Quello che diceva croupier attenzione ma perché non non dobbiamo non dobbiamo punibile i popoli non ci sono italiani ci sono anche i tedeschi diceva però c'è eccome
E e che
E sono altissime parole io voglio capire però qual è la percezione che ti senti voi
Ultimissimo e poi veramente vita negli ultimi ma era solo un'annotazione
Sulla sulla relazione del Pd Dylan glielo già parta dovute ma la parte in cui la parte anche il pubblico perché non non è la critica tanto brutalmente
Io condivido molto la relazione di Titti Giovanni Pinto che effettivamente la la divisione tra
Moderati ebbero Grippi ieri quattordici punti vitali in quattordici
Dodici anno entro le quattordici continui Bargnani non parla nemmeno invito deliberatamente per della Terza Internazionale d'Atene che parla di Camogli dodici punti di ordina
Invece che patate equilibri ribadito di chi vi ordina mi convincono quasi tutti quanti tutti io però vendere a a sottolineare è un po'meno il fatto che nel pronte progressista c'è una unità nel considerare la continuità non perché mariti
Questo c'è in alcune a re dei progressi
Cioè molto meno nei comuni molto tant'è vero piedi la storiografia sull'antifascismo attiva è l'inizio di una ricerca storica sull'antifascismo da uccidere
è qualche cosa di relativamente recente io quando mi sono coricato occupare di antifascismo come il nostro cioè allora ha voluto ricordare
Se un po'piccato appare nei primi anni settanta e non è che c'era una grossissima produzione tranne
Domenico lo pratico tranne quello che tu hai citato eccetera eccetera eh
Non c'è una grossa produzione storiografica mentre in clinica alla produzione storiografica e dipendente al comune in più o meno esplicita è tutto il movimento di liberazione e chiedere e non c'è sulla sulla sull'antifascismo l'antifascismo in qualche modo è imbarazzante che sappiamo tutti le ragioni politiche poiché l'imbarazzo del Partito comunista per quello che riguarda la parte precedente a ballare e e invece è vitale per le altre forze
Prego per le altre forze dell'antifascismo e il collegamento con la rete penta e la loro legittimazione e questo secondo me è piuttosto importante
E
In merito non le sembra reale Mercurio perché eravamo ancora le altre porte trovano l'autolegittimazione all'interno della
Relazionale variante generale ma abbiamo detto danno la è un e e e
Ed è l'apertura e oltretutto sono pagine che non sempre si possono aprire insomma ecco questo e e quella Rotella altra notazione
E sul sempre sulla relazione di ordina e e e quei dati a mio giudizio sono talmente d'accordo contesta anche sul sul lutto del filosofo che imbarazzante che io mi trovi così d'accordo con te però Vito otto proiettili da parte labrador di Dartford totalmente ecco il su quel su come avere costruito e il discorso della nazione
E che io sono convinta che chi quando negli anni Settanta di chiamo alla svolta del centrosinistra dopo Tambroni quindi son d'accordo si crea una una dizione ufficiale
Della registi cioè la resistenza il premio una visione ufficiale condivida dai Comuni
E quando mi
Anche qui poiché secondo Risorgimento a loro danno un'altra versione però insomma condivisa dai comunisti mai proprio il fatto che che è diventata ufficiale e tattiche poi inizi
Mi tra all'Inter dai giovani la contestazione cioè e prove questo c'è veramente un salto generazionale e anche Quetta ne parlavamo prima con Fabio di sottolineare nel discorso della ricostruzione della memoria storica in salti generazionali
Secondo me è importantissimo questo è venuto fuori da tutte le vostre relazioni che che veramente di contatto i miei complimenti pubblici e e penso che sia un contributo molto importante al a fare andare avanti tutti grazie
Grazie
Io
Qui vi prego di turno
Sempre
Sì no
Il punto tutto questo è vero con il comportamento degli italiani non è quello dei predetti guerra glabre sul suo più pertanto il suo con le popolazioni civili nei riguardi della questione ebraica che
In ugual platea
Noi la le nostre truppe d'occupazione
Hanno subito la guerra partigiana
Che aveva una legittimazione che lo voglio dire ed è una buona legge nella e hanno reagito alla guerra partigiana
Non in modo molto diverso dette
Garrett era pure Ripetta rientra
Cioè queste ore
E invece greci è diverso si ripristinava ed Everton
Che dopo dopo titolava Petitot subito la parola volevo soltanto approfittare della mia cosa di cioè
Sulle tante cose interessanti dette da Simona
Lo l'ultima
Be'ma questa corsa della Resistenza tradita perché quei dov'è il problema
E che risulta ritorna fuori impetuosa
Nel settanta nel settanta con è genera e genera poi gli amici brigatisti insomma tra le altre cose beh insomma anch'io le biografie parlano chiaro insomma quelle nasce da lì Quetta
Questa cosa non ha origine e non è incardinata nel Partito comunista nella ricostruzione c'ha ragione non è incardinata lì
è incardinata nell'azioni nell'altra della corte nella nel nella tradizione azioni
Voi
Prendete l'orologio di Carlo Levi Carlo Levi in cui c'è la pagina in cui va alla famosa conferenza di Parri
Caro lei arredatore d'Italia leader allora redattore romana d'Italia di e fa un quadro tra l'altro del perché Togliatti Yalta non smentisce eccetera
E lui dice insomma o aveva parlato la virtù
E contro la virtù si è alzato questo vecchio serpente a cui gli riconosco che aveva delle ragioni politiche che ha avuto il coraggio di
Dice quando parlava da del tu c'erano altri che avevano e parte riferimento un ritrattino di Togliatti che
I quali annuivano perché non si può noi ma erano ben contenti che le però i concetti perché le parole poi come diceva letti Levi pesano come pietre quando uno usa la parola virtù
Ho voglia una parola precisa che nel vocabolario politico ha origine
Ha origine giacobina profondamente donna che diavolo il magistero della virtù
E ed è lì che nasce lì poi Davos sono sono loro che ci rubano il tema della della
Poi comunico recuperano da Porto Cervo
Prima Elena e poi Cortina
E da terra importante sulle parco della sconfitta e è veramente non è solamente così per quanto di allora ha continuato imperterrito e non quando la dispensa abbiam tentato di nelle passate dalla parte degli alleati noi non siamo mai stati alleati fronteggiare lo spettro Uto
Che noi facciamo che ha fatto nella storiografia
è nella politica della parola alleati il padre vede quante stiamo abbiamo vuol dire cioè abbiamo cambiato la storia perché noi come sapete il suo ma siamo arrivati attratta in pace come nemici
E non è neanche però elementi mi permetti quella che più bianco c'è un equivoco su questa cosa ma quelle erano le potente allea
Quindi il programma nucleare dicono che voi avete un balcone allora usato inoltre però alle quelli delle tra l'altro non per noi erano infatti alle a
In parte limiti perché se tu guardi invertito la comunità per i comuni per i quali da e gli alleati erano anche lui Claudio qui perché è una cosa molto complicata
Diventata non voglio entrare in dove Debord ma Abbado fondamentale e che l'Italia vede dichiarati antifascista a fin dall'inizio dal Governo Bonomi quando arriva via ad una dice noi facciamo cambia espressione della maggioranza italiani che tempestata di facili quindi noi circa abbiamo fondato la nostra vita politica su un fatto storico questo è il punto centrale da cui noi dobbiamo partire
E per cui e quinto credo che continuiamo a portarcela anche quando Occhetto pochi era un mese fa vale edizione Idice l'Italia del del sud è stata liberata degli alleati dell'Italia del nord e partigiani
Curatore permettete decidere ma invece no la gente lo lo crede gli utenti gli studenti dei polmoni manuali storia tostati riforma anche dopo il settantasette hanno inventato questa storia
Che gli alianti e chi c'erano partendo americane non li per bloccare l'alibi tenta poi qualche volta per liberavano anche qualche Paese
E poi e cioè dalle leggi Parmeggiani che invece liberavano Milano Torino Genova abbiamo sentito attuate qualcuno ha sentito ha trasmesso l'invidia qualche qua in queste settimane e quindi della quinta alla borgata che continua ad essere quindi finché non ci libereremo da questi no proprio e poi ovviamente rapidamente della nostra storia non riusciamo più e qui e ed è quindi costruzione giurisdizione dall'istinto eccetera
Questo è un punto l'atto e e e quindi i militari sono non sono solamente perché non sono antifascisti partono anche perché sono capaci vi qualunque militare e happy end avendo partecipato alla guerra viene il deserto fascista
Perché non c'è una via di mezzo
E quindi quando noi abbiamo appaltato un punto per esempio nelle testimonianze di oggi ha colto
Ci sono molti che imitano in gran parte è stata all'attacco il nove settembre dal tedesco perché non poteva dalle armi no in casa nostra abbiamo cercato abbiamo pensato che potentato uno stupido perché lui doveva darle armi
Perché e quant'è morta appare visto che nessuno ha mai riconosciuto che era molto per contro i tedeschi cioè quel c'è tutto questa contabile della società italiane
Che non ovviamente che non si è potuta di conoscere quindi vanno benone divida
Ed ancora oggi nelle generazioni successive che appunto molti a hanno colto ho avuto un'esperienza totalmente diventa da quella che ci siamo raccontati da pensa che una comunque la minoranza che c'è stata purtroppo etnica che anche lì quelli identificati tenta viene valutata perché no non si crede più a niente no e e quindi va be perché un punto il costo invece dei Balcani eterne guardare molto più complessa e vedo e il quella occupazione in Grecia in Francia sono state divelte Bertolino per varie tecniche
Perché i la lotta partigiana e Robert latini in Jugoslavia non è come la lotta partigiana come immaginiamo noi ed ha molto molto più violenta
Cioè i partigiani che trovavano un soldato non è che che diventavano ammazzarlo
Speriamo madrelingua li mettevano rigori provavano impettiti Vignale probabile ecco pianeti allora a questo punto il bandito dagli italiani andavano tenendo il Paese del verde partigiano
Bruciamo ripete mentre è stata l'occupazione italiana prima cioè no vittima emendamenti delle occupazioni in e letta mattinata tecnica ma discutendo sul fatto che l'Italia ha fatto male Repubblica no non è che io dico che l'Italia ha fatto pena andare in un totale diciamo che l'Italia ha fatto ai dato un un sistema rimetta città che ha ha fatto una politica di tensione
Detto questo poi però c'erano i qualificati pensione che si trova di fronte a una civiltà diciamo come la la Francia come quella che lei anche quella greca italiani grigia
Non diciamo abbiamo poi questa edizione del mandorli e del mandolino dell'accordo non era proprio guardi ma insomma ce l'hanno buoni rapporti con i greci avrebbe Hotel con latte invece credevo mi sentivo piena del mio antifascismo
Di trovarmi uno che diceva perché ci avete occupato l'ottima colte con contato ignora che mi ha detto che la pace è una razza a tutti voi avete avuto esperienza anche Gnutti ha perché e poi c'è un complotto Belleli dagli anni terribili no invece kg radiante ad esempio nella no io voglio dire tutto quello non perché giustificare gli italiani io dico sempre io voglio solo fare una ricostruzione di Tim data
Da una parte l'occupazione italiana e d'altra parte la tardi spenta degli italiani per nati non mi va nemmeno bene sostenere diventa è italiana imputare il portato così una collaborazione fra fratelli perché non non tappo non poteva esserlo benissimo
Però non diciamo proiettata
Perché io conto sostenendo d'archivio di Mario Palermo ci sono organizzazioni è organizzazioni dallo interrogati quindi per tutti gli anni Settanta e Ottanta vanno a mettere più Orietta oltre atleti a tutti questi o comunque io devo poco più di un attacco degli italiani e c'è quindi c'è una una memoria ufficiale e questa è una memoria di di privati di testimoni che dicono guardate che non è proprio per niente così quindi queste anche un altro
Rammento della storia
No ecco però ecco una mappa della opere ma io voglio dire un grado d'arte per non perdere troppo tempo però qual è il punto fondamentali concludendo eletto nel vediamo i crimini che italiani ignoto sbaglia benissimo andiamo a cui ha già cinquanta anni fa
Non ce l'hanno per niente non c'è stato specie di chiusura su questa forte quindi giusto che vengano studiati ad no non però non condividiamo di di mio cozzare contro Italia sono un eccesso di reazione
Perché questa non è cioè non gli anni primitivi guardai intorno dettagli richiama anche i crimini e crimini italiani con ponti tibetani richiama anche i crimini così vari vip d'Italia
E non contenuti da collezione perché no eccome il botto delle quote eclatante l'atteso discorso e poi e che alle nove per tanti anni abbiamo detto Hackett odiati ritocchi non se ne parla per niente poiché o quelli che erano eccetto direzione conti pesci etica ivi e lo dicono ancora e Nappi e poi mettono una perizia etnica eliminare d'Italia da le acque dai tant'è vero che non sono appunto perché impedito che non fascisti non è vero che non pacifici e non specifici antifascisti c'erano comuni diffidenti eccetera
Che niente però ha detto eccesso di reazione no questo non è e questa è politica
E accetti va be gran quale orgoglio per ordire dirti una cosa c'è la storia c'è la polizia
E poiché il crimine il crimine di guerra
Il crimine di guerra va giudicato sulla parte
Veicolo lei che come sapete insomma mi dicono allora questa è un'operazione nel voglio dire che la poi uno può fare la valutazione Meggetto
Noi abbiamo quattro colpi perché quegli altri eccetera eccetera ma pure dagli altri perché però il crimine quinquennale
Decantare la quantità galoppata una tuta incontri gli oneri ma non sono in contraddizione manco quindi dico anche capire che ricordi male nel patto un patto predittivo ad Altofonte paterna per mezzo Piero alta un criminale di guerra facente capo intatta maggiore
E sale ciò non toglie che quello che le le cariche in quello che ha fatto in Croazia perseguibile come criminali di guerra e è pubblicabile
C'è ordine poi dopo Fabio Fabio grazie
Cioè io non capisco perché tu alla fine può dire di avvocato difensore di provata
Concetti canotti accordava rosata è bene che che lasciando a regalare a Ramelli o no allora no no
Ma io sono può ad oggi Palermo perché rimane no vagliati anche calcolata torna come per il controllo quarantatré accettata Badoglio accettato tutto lo stato maggiore deve leggere il diario di Bologna
Bonomi avete libertà economica da lei che coerenti e poi finalmente un arcangelo venuto a a me prodotta porterebbe letto diciamo anch'io contro Soglia
Allora contro Salerno avvolta da
Non organica
Allora rapidamente dunque RAI che non accorda con Simona con le sue obiezioni a quello che ha detto all'anno discorso però della continuità tra antifascismo e Resistenza
Quando cotta fa questa bella relazione del settantacinque per dire due cose sono da tenere ben distinte si becca una replica furibonda
Nella quale sostanzialmente gli danno del reazionario e la replica di Filippo Frassati su critica marxista rivista diretta da lungo cioè organica al pc
è vero che settantacinque cioè è vero che in una fase nella quale l'interpretazione comunità comincia a diventare chimica all'interpretazione azionista perché poi presso l'egemonia politica del Partito comunista all'egemonia intellettuale
Petra secondo me sul sul fatto che il comunismo di lenti progressive scritta dalle pagine indimenticabili Del Noce
Sul discorso
Della moralità io questo è giusto un'annotazione
Bibliografia perché il personaggio è poco noto ci sono delle pagine poche pagine non molto dentro e secondo me molto intelligenti Giacomo Noventa
Il poeta dialettale anche qui recuperata da Del Noce completamente dimenticato resistente cattolico
Che ha scritto delle cose molto belle proprio sulla c'era una volta il Partito socialista il Partito Comunista
No prendono le tre parole sulla tenta nella quale lui fa una considerazione molto bella sull'orgoglio per la modestia di Parri le dice parliamo del dove tutti gli azionisti che riempiono la bocca della modestia di Parri
Essendo orgogliosi della modestia di pari come chi fa essere orgogliosi della modestia ed è realtà tutta quanta una costruzione appunto di questa categoria terribilmente moralistica
Dell'eticità dell'antifascismo e dell'anti eticità del fascismo sulla base del quale poi non entra costruisce la distinzione secondo me molti molto seconda anche intellettualmente fra la resistenza e l'antifascismo
La Resistenza come rinnovamento morale che è rivolto prima di tutti contro il pacifista che è in voi e quindi contro una categoria del pacifismo non come immoralità eterna
Ma come tentativo di crescita interiore sulla base del presupposto Noventa dice molto chiaramente che i partiti non sono stati peggiorino i ma spesso sono stati migliori
Cioè che effettivamente lì c'è un problema di c'è un problema storico poi punto del non riprenderà queste cose non si può semplicemente ieri facevano schifo hanno sbagliato tutto era un pezzo d'Italia è appunto abbiamo visto fallito ma Nicolosi effetto
Nacque questa linea ricostruita secondo me molto bene e invece l'antifascismo ideologico che diventa punto ideologico e rivolto contro l'immoralità eterna
E alla fine Noventa conclude dicendo Marte il fascismo è stato tutto e solo male allora l'antifascismo non può che essere comunista cioè di quelli che dicono dobbiamo rompere completamente con il passato e rinnovare completamente
Qui vengono un attimo al discorso perché la cosa carina è stata che quando affida la relazione è venuto Eugenio Capozzi per dirmi ama questa categoria del moderatismo
Poi è venuto l'OPA voleva dirmi ama questa categoria del progressismo allora qual era l'intento dei due adesso li munto
Ideologicamente Capozzi voleva dire ma tu perché mi metti insieme IMI ai laici progressisti che a me piacciono tanto unendo
Con i
Maledetti reazionarie della democrazia cristiana gli schiavisti diciamo alle del trotto brutalità mentre Luca diceva perché mette insieme gli azionisti con i comunisti ora
A parte il fatto che erano due gli anticipi quindi comunque però al di là di tutto
Secondo me il discorso alla in fondo in fondo attiene a mio sono continuate le convinto il discorso tenne Ferronetti pone su due su due fratture
La prima frattura è quella del rinnovamento e della Contea e della continuità
Piero dice ma il Regno del Sud a sostanziare la Repubblica ed è vero ma è anche vero che la Repubblica sottratta alla Costituente
E la costituente è una costituente che prevede la partecipazione di tutti i partiti fino al Partito Comunista ed è una costituente che mette all'interno della Repubblica un germe radicale
E dico germi in maniera neutra per carità di dio
Diciamo un elemento radicale io per questo mito Pasquetta irritazione all'inizio dell'azione soprattutto quella di Valiani molto bella ma insomma a ragionieri detto prendo il genere che più breve galileiani allora complicato allora altra ragione la Caroline contro il patto di parlo di Salerno per per forza che c'è un ma sono tenuto Mengele nonché alle porte per sono ma ci sono tutte e due le cose è per questo che punto secondo me la carico del moderatismo e negative del protettivo
Vanno tenute entrambe c'è c'è un elemento moderato continuità e c'è un elemento progressista rinnovatore
E i due rimangono e il primo vince misfatti e il secondo vince nelle parole e soprattutto comincia a vincere però a partire dagli anni ma c'è una questione ulteriore che non può essere dimenticata
E che la guerra civile siccome Italia tende appunto a rischio una corretta dall'altra parte no fa parte del mondo e il mondo vede una guerra civile europea che è una guerra civile attenti Edison A due è una guerra civile tra fascismo liberal democrazia e comunismo
Poi possiamo discutere su quanto nazionale posso il Partito Comunista andrebbe fatto che nella percezione tetto del PCC alla commettere chiudendo un e c'è il patto che non può andare al governo mi ha fatto diciamo oggettivo internazionale
Allora nel momento in cui il fascismo e viene sconfitto
Non si capisce chi chi è il vincitore perché la guerra civile internazionale del mille novecentoquarantacinque l'hanno vinta in duello gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica
E ci sono due elementi che sono incompatibili e l'Italia questo elemento lo introiettato completamente e questo elemento si sovrappone con l'elemento del moderatismo e del progressismo
Per cui per molti aspetti la continuità dello Stato non può non confrontarsi col problema del comunismo il moderatismo non può che essere un moderatismo anticomunista
Laddove il progressismo se assume la categoria dell'antifascismo finisce per perdere la delimitazione a sinistra e finisce per essere lo dico oggettivamente aperto al comunismo
Consociativo viceversa è oggettivamente consociativa questo è il punto allora è vero che gli azionisti non sono i comuni ci mancherebbe e cioè per questo alcuni di loro sono duramente anticomunisti le cose che scrivono Vaccarino sull'Unione Sovietica per esempio che comunque dipendente perché a titolo questo Mariani sta sono tante
Però assumono Valiani quarantotto fronte però poi dopo dopo dopo viene ma la scelta però secondo me rimane alla fine quella ho chiamo anticomunisti e allora dobbiamo essere moderati ospitiamo progressisti e allora perdiamo l'anticomunismo
Ed è un un poi le le le posizioni teoricamente possono essere molto variegate però questa stortura di fondo nella storia politica italiana a mio avviso rimane e difficilmente smontabile
E
Alla fin fine questo tipo di elemento rimane un elemento portante per cui quando dici ma perché alla fine degli anni Cinquanta chi perde questo discorso
Perché c'è tutto un pezzo di cultura italiana che la cultura italiana che vuole fare l'apertura a sinistra
Che per fare l'apertura a sinistra accetta l'antifascismo perché poi è questo il discorso nel momento in cui si vuole fare l'apertura a sinistra e c'è il governo Tambroni
E c'è la
Ma non è così becco ospita secondo me scusa
Ma perché che perché Pallante perché accettare anche i prezzi
Perché poi quella curva ascolta quel dibattito lì che va al centro militare acchiappato tutto dal matrici culturali che sono antifascista e per l'appunto sono liberali di sono socialisti sono sono che non non coincidono con l'interpretazione dell'antifascismo di c'è una parte che concerne il socialismo cioè quei
Ambiguità ma non son tutti poi
Sul Po i comunisti che riescono a rilanciare diciamo una riedizione
Del Dell'Atti della della interpellati rione archiviazione o in un'attività che tu accetti ai genitori che i testimoni hanno molto importante a tutta questa gente qua e diventano
La mia piena anche un'incursione contro il tu accetti il discorso del fascismo eterno
Cioè il discorso che il problema di Tambre cioè che l'antifascismo ha un valore contemporaneo perché fascismo rimane nelle eloquente del problema dato la che non non corrisponde a quel punto molto difficile ladri delimitare al Partito Comunista questo da un punto di vista culturale
Questa è la dinamica che avviene invece per loro lo fanno apposta per allargare ho capito ma lo fanno apposta dalla fanno Baldicchia in ma in molti campana ma che ha fatto mai mai Montichiari ero operato allora non vogliono allargare fine comunisti
Ognuno meccanografica voteranno come vendute un moderato di de moderato in ambiti moderata di anche un moderato di più
Comunque questa mia Vito è tipo di discorso il tipo di discorso allievi c'è il recupero di elemento radicale che finisce per perdere una delimitazione finita poi questo può anche avere avuto degli effetti positivi e non è quello il punto resta il fatto
Che la strategia di Moro di apertura a sinistra che è una strategia che nasce anticomunista
Finisce per essere una strategia che perde la delimitazione finita proprio nei confronti al Partito Comunista innesca quella dinamica e poiché la dinamica consociativa
No guarda una corte e mi è sempre più chiara che tu apporta litterae litterae diventate netta un Malagodi hanno non è la prima interpretazione del Piano regionale amianto quotidianamente Malagodi alla pace o i propri dubbi io faccio io faccio darà il carteggio Moro Umana gloria questo potete interessanti perché more Malagodi
Vogliono tutte e due che nelle quali il partito comunista tutti e due che allora si scrivono
Attenti lascia traccia lasciata teniamo queste deposizioni c'è Moro dice io faccio la vettura finita per tenere fuori il PC e Maroni dice io non voglio fare l'apertura a sinistra per tenere fuori il PC Milano centosettantatré settantotto cosa succede
A parte è probabile che Fabio Di Pietro
Eccetto
Uno crede di essere d'accordo con l'avvio Convivio molte ricorre per per di questa relazione tra la porterò una puntualizzazione qualche puntualizzazione del vorrei fare
Prima di tutto che l'Italia tutta i fascisti e gli antifascisti hanno perso la guerra questo non c'è dubbio
Però c'è anche un po'c'è anche e quindi l'idea che noi potessimo fare come la Francia
Che aveva un regime e filonazista
Che attesta la guerra quanto e più dell'Italia ma grazie al a decorrere uscita diciamo a passare per vincitrice parte questo fatto
Che le forze antifasciste che avevano provocato poi si pone in una posizione di rigetto di rottura nei riguardi del regime abbiano qualificato come fascista la guerra per ottenere una un trattamento più più più equo
Questo è anche comprensibile però il fatto è
Che se non ci fosse stato l'intervento del ricostituito esercito italiano
Cioè non è che io poi alla fine schierato a mezzo milione di uomini al fronte
Probabilmente gli americani non avrebbero potuto aprire il secondo fronte in Francia
Sì vecchio purtroppo ore e così e comunque
Credo avevano intenzione di di creare poi un'alleanza a tratti che a questo punto c'eravamo andati come noi potevamo mettere nemici e poi anche alleati
Questo è il discorso quindi non è non è un discorso morale
Etico è un discorso realistico e di carattere politico cioè il tentativo dei governi del Sud di creare questa questa situazione
Di cui l'Italia poteva uscire attraverso un rovesciamento del gli italiani
Meno meno colpita
Da dalla sconfitta hanno di mezzo milione di Ward io questo non lo so noi abbiamo portato mezzo milione di uomini abbiam portato in linea sulla condizione il tutto calcoli va contro mai in linea abbiamo portato va un paio tutti i servizi ausiliari ah bene oggetto poi serviti otto indiani in questa roba qui che
E anche anche attraverso il contributo di comunitaria divertente e quindi perché a Venezia ecco poi il governo però l'idea inizio della della resistenza anti dire
All'inquadramento a vita fra gruppi e che quindi insomma il x mille Regno del Sud
In realtà non d'abito
Intanto come
Come
Tentativo riuscito di Rita Grande della cosa che ci sarebbe tale farmaci posseduta dal governo di fino a seconda cosa
Forse
Lo sforzo militare sarebbe stato più più forti gli alleati ce lo dissero che il ministro
Eccetera permetto di di portare un corpo di volontari
Insomma chiaro delle delle nega IGP lucida si legge il tentativo vagone che viene troncare è un è un è un tentativo serio insomma ecco
Quindi economica rivalutazione del del Regno del Sud
è necessario
Per ricostruire
Complessivamente le vicende del
Del del dopoguerra e della e Michele alla guerra di liberazione
Detto questo
Io penso che a regione alpina che a un certo punto
La cultura liberale non perché poi
Opposta alla creazione di questo identificazione resistente da
Partito Comunista perché questo poi in realtà
La l'operazione fa
E
Sulla base appunto di un'arteria di operazioni di rimozione il primo il primo è sul ruolo del del su sul Secondo della Resistenza militare terzo era della partecipazione dei badogliani dei monarchici liberali e delle bande autonome
Alla divertente
Questo
Sta venendo a venire fuori rotta chiaramente del tutto atei
Di nuovi diritti soprattutto da questo libro molto bello di Vallauri andrebbe sì che muove da chiaramente dalle posizioni
Di Elena ma a certo punto
Conferma quindi
Soldati Soldati poi c'è un po'il ruolo un tetto problema e che in realtà
Quello di chi consuma
Già agli inizi della degli anni Cinquanta insomma comunque politicamente il piede
Nel cinquantatré e che che componenti viene a distinguere quanti pubblicamente la vecchia grazie politica liberale
La quale testata all'interno dell'antifascismo interno dell'opposizione morale poiché alla costruzione
Nella trascrizione per la monarchia Repubblica
E poi alla Consulta è stato diciamo
L'accordo un ceto politico dominante
E questo credo che sia il uno dei problemi come mai quest'altra politica liberale che
Distrutta tutto dirà e auto distrutta
Questo è un è un grosso problema che non che non emerge mai dalla dalla storiografia
Se noi vediamo ciò che è ciò che avviene dal venticinque imponente e tutta una storia di fratture interne di di questa
Classe politica
C'è questa frattura nel ventotto e ventinove ai figli
Dei grandi liberali cioè rivolta contro il padre impressionante da
I dirigenti in origine il nuovo ceto dirigente Monica e tutto
Sono tutti figli liberale che Piero dell'oggetto vento hanno anche indicato in organizzazione avendo gli anni d'oro
Non è che posso di ragazzi tutti della lettini il derby eccetera quindi questo è un e è un problema di questa
Di questa il rischio di rottura poi c'è il problema della
Della della rottura attento ma intorno a croce Einaudi Orlando eccetera esisteva una
Una
Una una rete criteri rettifico miliardi
Grande cultura e amministrazione pubblica
Cioè Croce lo dice chiaramente durante il fascismo e avevamo anche dovuto all'interno dell'abitazione anche dalla polizia cioè
Chiaramente insomma quando sono tornati gli echi sottosegretari diritti al Governo
Non lo conoscevano esattamente quelli che erano i direttori generali che erano prima
Capi uffici cioè voglio dire avevano una cultura dell'istituzione
Un controllo delle dell'economia nella finanza ed ecco questo è il problema come
Come come che
Io penso forse da una parte suscitata e dall'altra distrutta
Perché non pensiamo che
Il
Che l'egemonia del patio comunitaria emanata dalla maggiore forza delle delle loro idee
No
Cioè sempre noi andiamo a prendere a vedere cosa è successo dal quarantacinque dopo la liberazione in ancora al quarantasette e in parte fino a quarantotto quell'età dalla violenza politica
Nel Paese
Non parlo solo degli eccidi la ma
L'impedimento della della propaganda politica dei liberali intatte dei democristiani una pattuglia dei teatri facevano le parrocchie
Quello che è stato il passaggio
Della classe imprenditoriale alla Democrazia Cristiana cioè con tutti i suoi intellettuali che erano tutti i dirigenti del Partito liberale durante renitente ai dopo fino alla Consulta
Prendiamo il mezzadro di Carli
Potrei fare decine di Perilli e a Carlo Artù utili Corridori proprio quasi tutti insomma sono passato al Real no
Il appunto dico questo dalla banalità dito serenamente non perché è chiaro che sono dei ragionamenti realistici no non non è che stiamo dicendo che però il cerca qui quei compiti mediatore decisioni all'interno del
Del del movimento liberale la scissione prima percezione il quarantatré e il quarantasette e il quarantanove informa certo Bhutto
Che che ha interessato gran parte della
Della
Della cultura delle delle nuove generazioni cioè le e appunto le le rotture generazionali Tomassoni sono importate a questo riguardo
Ora
Se noi non studiamo bene epitelio venticinque cinquantatré cioè in cui chi consuma la tragedia della vecchia classe dirigente liberale non riusciamo che era la classe dirigente del Paese perché purtroppo diciamo
Anche se il fascino aveva prodotto di quadri
Questi quadri non non riuscirono indignate fascismo ad andare al potere perché si guardava bene quello che è successo del fascismo cioè i Ministri erano poi pochi chili di rifiuti precise
Quelli il figlio nazionale tutto erano ecco cioè di chi è che la ex radicali Recanati cioè
Non riuscì in tempo il fascino a creare una sorta per politica poi dopo nel nel nel nel nel secondo dopoguerra gli unici dirigenti delle diciamo dei partiti vile per anni nel migliore erano soltanto giornalisti e avvocati
Perché c'è una discriminazione assolutamente nei riguardi dei fascisti dell'amministrazione quindi
Da lì non poteva venire ma io non non
Non condivido in in fondo questa tua e credo cioè c'è una risposta banale però la risposta cioè e quello che è decisivo per questa classe dirigente liberale non è quel che succede tra il venticinque e cinquantatré ma quello che succede tra il diciannove e il venticinque e cioè questi escono sconfitti Novegro sconfitti dal fascismo e quella volta da queste non sono scolpiti i comuni i i comuni che non sono contenti Alberto non molla mai comuni il unito e nemmeno i cantoni ritorno d'accordo a Coop negoziano vedi ecco questo è il tempo da questa Corte ha lavorato nella produzione
Delibera ma vuoi per la nebbia vero perché dei più piccoli dal venticinque milioni lordi sono sconfitti dal ventidue al venticinque
Nel venticinque dopo il discorso di Mussolini
Gennaio venticinque che capiscono che
Che posso dire è in testa un regime totalitario non c'è invece una ricomposizione dell'opposizione liberale
Che che è abbastanza diciamo ripeto norma su cui però non ci siamo capiti io dico che questa cosa Petra poi nella ricomposizione del dopoguerra nel senso che IVA insomma la polarizzazione avviene su adieu nell'ambito a usare la dipinto nell'ambito moderata avviene sulla bici
Deve subito no no no eh va bene
E lì dopo puntuta quindi già abbiamo parecchi anni Fabio si è vero li si può aprire un discorso però è anche vero che sulle tette un quarto che vogliamo fare dice qualcun altro che vuole intervenire scusate Capozzi per una brevità per l'attacco al petto Capotosti alla parola per un minuto e mezzo
Non di più solo per precisare a Giovanni che
Presidente dargli ascolto ordina sulla sulla questione quale moderati Franco io sostengo
Semplicemente che la tua categoria non mi pare del tutto convincente io credo che un nucleo di in sia molto interessante un nucleo che tende a
Identificare una una un settore della cultura politica italiana che non ti identifica con la pacifismo
Ho la il conservatorismo puro e semplice diciamo Monti la linea Montanelli Longanesi e che non è il proprio dicono azioni da un filo comunista Dabre o potrà Tambroni che
Calamandrei gli accenni c'è secondo me un altro settore che va identificato il perché io preferirei chiamare liberaldemocratico
Che è diverso è diverso perché sono occupati
è un settore che ogni che indica l'antifascismo Ramada politico non c'è fortemente è altrettanto fortemente rivendica l'anticomunista la villa
E che da queste posizioni lavora per l'apertura a sinistra ma per una vettura finita in chiave di blocco del sistema politico di modernizzazione che insomma il mondo
Che
Nord e sud che poi lane a
Della sinistra critica di Tempo presente tanto per intenderci e che è una parte del gruppo del Mulino e poi c'è un gruppo che rivendica criticamente dialetticamente l'eredità dell'antifascismo all'interno del gruppo il Mulino
E che più vicino a questa idea di moderatismo che diciture la la Matteucci che nel cinquantasette dice noi siamo la prima generazione post fascista ma che non è da confondere
Con una
Il moderatismo questi tempi certi
Ne quel conservatorismo perché poi discute del welfare della modernizzazione dell'apertura a sinistra e
Il perché il lo sbocco che ti apre il centrosinistra non è di per sé lo scivolamento verso il progressismo
E poi in parte identifica
Alcuni uscivo hanno su quel versante c'è una parte che rimane su quelle posizioni antifascismo anticomunismo modernizzazione sbocco del sistema
In chiave liberaldemocratica e quella parte è quella che consente poi negli anni settanta e ottanta
Che dopo il consociativismo noto c'è qualcosa c'è un futuro dopo il consociativismo e gli après la discussione sulle riforme istituzionali secondo me
Tutto quel tutto il dibattito sulla rinnovamento il sistema politico italiano del sistema istituzionale che nasce negli anni gli anni che tanti gli anni ottanta non si comprende se non di identifica un nucleo liberaldemocratico che negli anni cinquanta settanta pur discutendo le perché la pista non è planato sul versante poi diciamo del
Posto Tambroni ultimo diciamo così del della mitizzazione della rete tenta in chiave
Di
Come dire di pura e semplice apertura
La progressiva verso il PC ad Arcore
Tanto non lo comincerà il perché lui dice o con Malagodi
Oppure
Con complici conto il viatico ma queste sono alternati
Signori
Ci siamo abbastanza evidenti