"La politica energetica"

Come lei
Possiamo incominciare
Se i compagni prendono posto
Arrivati sei tramonta
La parola al compagno arrivati del regionale ligure
Dopo di lui parlerà il compagno Bucci
Infatti
I fatti di queste ultime settimane comunque
Lo sconcertante tira e molla sulla data la conferenza di Venezia
Infine il rinvio di quest'ultimo a marzo
Testimone a sufficienza la profonda divisione esistente nella maggioranza di governo
Una divisione che sulle scelte di politica energetica
Nella transizione nella prospettiva ma che anche sul modello di sviluppo di produzione e di consumo
La divisione inoltre e qui forse si trova al punto più acuto di conflitto
Sulla necessità di riformare il sistema energetico a partire dalla responsabilità di programmazione di comando
Le conclusioni del convegno di Genova della democrazia cristiana dimostriamo a questo proposito quanto e l'abile per questo partito il confine tra l'interesse generale del Paese
Interessi delle lobbies delle merci
Questi ultimi avvenimenti sottolineano
Mio padre la priorità della questione istituzionale
Come CGIL e come forza come forza della sinistra possiamo e dobbiamo cogliere sino in fondo
La grande opportunità che ci viene offerto dal dopo Cecchi
Opportunità cioè di mettere veramente in discussione
Privilegi antichi feudi spesso paralizzati perché in lotta tra loro
Comunque sempre chiusi all'esigenza di partecipazione delle regioni degli enti locali dei movimenti e delle popolazioni
Questo elemento di carattere politico istituzionale che era già presente nel documento di maggio del comitato esecutivo
E nei successivi documenti della Confederazione ed è presente nelle comunicazioni
Nella relazione del compagno di Gerico
Questa conferenza quindi deve rafforzare ulteriormente caratterizzano ancora di più
La priorità
Della questione istituzionale e quindi del governo democratico e del controllo sociale
A questo proposito la discussione che si è sviluppata in Liguria ha messo in luce in particolare il tema dell'informazione il tema il ruolo delle regioni
Voglio qui ricordare solo un aspetto di questa discussione che riguarda appunto il ruolo delle regioni
L'articolo dell'istituto regionale è stato
Questi ultimi anni ulteriormente ridimensionato
Per esempio la scelta adottata dall'aggiornamento ottantacinque ottantasette del perenne di concentrare l'attenzione e le risorse sul nucleare sul carbone sul metano
E di trascurare sostanzialmente il risparmio energetico e le fonti rinnovabili ha di fatto penalizzato il ruolo delle regioni
Inoltre l'insufficiente rifinanziamento della legge trecento il lenti si che azione ricentralizzazione del problema ambientale intervenuta con l'istituzione del ministero dell'Ambiente
Hanno completato un quadro preoccupante di compressione e di progressiva emarginazione delle regioni
Mi pare che questo sia il punto più critico è più rischioso dell'intero sistema di potere e di decisioni in materia energetica ambientale
Più critico perché lo svuotamento di poteri e il condizionamento sempre maggiore dal centro comportano per le regioni una sempre maggiore difficoltà
A recepire le istanze dal basso dagli enti locali e dalle organizzazioni dalla società civile
Più rischioso perché si sta pericolosamente accentuando un processo di polarizzazione che ha i suoi punti estremi da un lato la pretesa centralistica di tutelare gli interessi nazionali
E dall'altro le richieste di garanzia di sicurezza da parte delle collettività locali
Il rischio è dunque che intorno a questi due poli estremi
Si accumuli troppa tensione si produca quindi un pericoloso corto circuito
Bisogna dunque indicare ricercare con forza e con convinzione nella dimensione regionale
Una sede di mediazione forte di mediazione nobile tra l'interesse nei ceti con interesse ambientale
Naturalmente anche le regioni dovranno fare la loro parte per conquistarsi spazio ruolo e poteri
Da questo punto di vista la Regione Liguria costituisce con il proprio assenteismo un brillante esempio negativo
Da anni ormai il primo documento il piano energetico regionale amo uffici in qualche cassetto in qualche cestino dall'assessore
Fondi o a trecentootto per l'edilizia sono rimasti inutilizzati e si tratta di qualcosa me tredici miliardi
Infine al contributo dalla Regione Liguria la conferenza energetica del Parlamento si è ridotto a una consultazione farsa di mezzo pomeriggio a pochi giorni amata
E questo in una regione che svolge un ruolo strategico nel sistema energetico nazionale
Funzione nazionale della Liguria vado rapidamente prescrive e determinato da tre fattori prima la nostra Regione supporto logistico decisivo
Per l'attracco la movimentazione lo stoccaggio del petrolio del carbone
Secondo la Liguria esporta il settanta per cento delle energie che produce energia che per il novantanove virgola due per cento proviene dal carbone bruciato nelle tra centrale di la Spezia vado e Genova
A questo proposito voglio solo ricordare che la Liguria e la prima Regione italiana per la percentuale di energie esportata su quella prodotta
Io tra le regioni in assoluto maggiormente deficitari c'è il Piemonte che larga parte dipende proprio dalla produzione ligure
Terzo la funzione nazionale della nostra regione
I dati infine dalla presenza di attività produttive i beni strumentali
E di competenze impiantistiche per l'Energia nel gruppo Ansaldo
Noi riteniamo che questo ruolo strategico della Liguria nel sistema energetico nazionale debba essere valorizzato qualificato ma anche razionalizza
In particolare per quanto riguarda la funzione produttiva lui non predichiamo certo autosufficienze elettrica di tutte le regioni non ci appartiene una filosofia da campanile dalla politica energetica
Ci rendiamo conto che sia pur da un punto di vista tecnico economico tradizionale il criterio dell'autosufficienze locale potrebbe scontrarsi con l'efficienza del sistema globale
D'altra parte non possiamo neppure pensare una prospettiva di ulteriore indiscriminato ampliamento della funzione produttiva dalla nostra Regione
In questo caso la vocazione energetica
Dalla Liguria
Entrerebbe in breve tempo irrimediabilmente in rotta di collisione con altre vocazioni economiche del territorio regionale e non solo quelle turistiche
Oltre a compromettere in modo definitivo non un equilibrio ambientale già duramente provato
Razionalizzazione dunque come condizione per rendere compatibile l'interesse energetico nazionale e le esigenze ambientali del territorio
Per questo abbiamo aperto da tempo un confronto con l'ENEL che troverà in sede regionale
Una prima importante definizione tra una decina di giorni
Abbiamo raggiunto alcuni primi significativi risultati a la Spezia dove determinante è stato il ruolo degli Enti locali
L'accordo tra ENEL enti locali e l'impegno del sindacato territoriale hanno consentito di raccogliere risultati positivi
Per il metodo adottato coinvolgimento dalla popolazione e per i contenuti di limiti quantitativi e qualitativi previsione caldaia
Unificato Poli combustibile contro la missione oggi quest'accordo appare
Sono messi in discussione
Dall'ENEL sul problema del controllo emissioni dalla qualità
Dal combustibile
Per quanto riguarda la centrale di Vado Ligure
Poniamo innanzitutto l'esigenza innanzi tutto l'esigenza dell'intervento
E del risanamento dei quattro gruppi esistenti
Inoltre sosteniamo che l'ha proposto di costruire due nove gruppi a vado deve essere subordinata queste condizione
Primo valorizzazione del ruolo dei potere degli enti locali interessati al rifiuto di ogni tentazione o minaccia di esercizio dei poteri sostitutivi da parte del ministero dell'industria
Secondo miglioramento generale dell'impatto ambientale della Centrale esistenti
Terzo un deciso salto di qualità dalla strumentazione tecnica per il controllo delle missioni ciminiera per il controllo suolo l'accesso autonomo la verifica degli strumenti con potere di intervento da parte degli enti locali nonché l'accesso ai dati e le informazioni per le organizzazioni sociali e i movimenti
Quarto la realizzazione del termine al Carbonifero per razionalizzare il sistema di sbarco e di trasporto del carbone per servire con impiego delle funivie
L'esigenza dell'ENEL dell'ENI e dell'utilizzatore oltre l'Appennino
Evidente infine non potrebbe essere diversamente che la questione dall'ampliamento di Vado appartiene a uno scenario nazionale più ampio
Determinate condizionato dalle scelte che verranno assunte dopo la conferenza energetiche del Parlamento
Per quanto riguarda i problemi connessi al petrolio la CGIL allegoria ritiene esaurita la funzione petrolifera della nostra regione
Non funziona messi in discussione sia delle modificazioni intervenute a livello internazionale nel settore della raffinazione sia dall'esigenza di tutela ambientale di riqualificazione delle risorse territoriali riteniamo ancora che si debba operare per una drastica riduzione e per una razionalizzazione delle potenzialità di stoccaggio
E quindi agli stessi depositi
Quasi sempre collocate in aree densamente abitata
Inoltre riconfermiamo il nostro no
Convinto allo scalo GPL a Genova Multedo
I poniamo con altrettanta forza la questione dello spostamento del porto petroli di Multedo
Rivendicando nei confronti della regione l'avvio sollecito dello studio di fattibilità per lo spostamento amare sospeso
Sulla prospettiva di Canossa
Più grande gruppo versione Castor palese ha lottato
Una strategia non costituisce un problema circoscrizioni cura indicata grande questione nazionale
Per quanto ci riguarda non pensiamo di avere un atteggiamento difensivo
Non attendiamo passivamente agnostica mentre le scelte successive alla conferenza energetica
Tutt'altro
CGIL ligure ritiene che la necessaria revisione del penny
E la transizione energetica al posto nucleare devono essere assunte come una grande occasione per potenziare e qualificare la presenza in saldo nel sistema energetico nazionale
Noi riteniamo che oggi il problema decisivo di Ansaldo c'è quello della diversificazione e della innovazione
Diversificare significa potenziare il settore dei trasporti quello del sistema industriale e sviluppare interventi in settori nuovi
Innovare significa potenziare e qualificare il comparto energetico attraverso la ricerca di un più stretto rapporto con enti e istituti di ricerche
Attraverso la ricerca di un più deciso impegno nel campo delle collaborazioni internazionali
La transizione energetica apre una prospettiva importante
Per la produzione delle centrali convenzionali con l'impostazione e la successiva realizzazione di programmi di innovazione tecnologica nella centrale dall'adesso formazione alla gassificazione al covo
E con la costituzione di sistemi logistici del carbone dello smaltimento delle ceneri
Inoltre una prospettiva di potenziamento delle energie rinnovabili potrebbe aprire per Ansaldo una prospettiva di grande interesse nelle produzioni collegate dall'idraulica la geotermica dal solare all'eolico e le biomasse
Nello stesso tempo una scelta strategica favorevole al risparmio energetico potrebbe valorizzare un saldo nella diffusione dalla cogenerazione e del teleriscaldamento
Non terminata abbiamo un peso strategico a una prospettiva di potenziamento delle competenze impiantistiche e sistemica di Ansaldo nel rapporto col territorio e con l'ambiente
Sul nucleare
Noi riteniamo che nell'ambito del processo di diversificazione di innovazione del gruppo
Debba essere attuato una scelta di mantenimento del know how di tecnologia nucleare come condizione necessaria per la stessa fase di transizione energetica al posto in cui viene
Riteniamo infatti che il mantenimento di un qualificato presidio tecnologico nucleare
Sia indispensabile per gestire le centrali esistente in costruzione
Smantellare Colom solette per qualificare una presenza industriale nazionale nella tecnologia della fusione
Dunque la ragione fondamentale a sostegno dalla scelta del mantenimento ed è la qualificazione del presidio nucleare in Ansaldo riguarda la politica della sicurezza
Una politica realizzabile solo col possesso l'aggiornamento e l'applicazione di rarità delle tecnologie ovviamente poniamo questa esigenza di un ottica non aziendale di gruppo ma soprattutto in un'ottica nazionale il possesso l'aggiornamento l'applicazione delle tecnologie costituiscono infatti la condizione indispensabile per la partecipazione non subalterna dell'Italia le sedi internazionali sul terreno dalla politica della sicurezza
Questa dunque la nostra posizione una posizione unanime del gruppo dirigente
Un'unanimità naturalmente la Giunta con non poche sofferenze
Che comunque testimonia credo uno sforzo di ricerca autentica
Una posizione che riteniamo coerente con gli orientamenti del comitato esecutivo di maggio del consiglio generale di settembre di questa conferenza
Devo dire che in conclusione noi liguri non abbiamo non non amiamo molto le disquisizioni delle contrapposizioni ideologiche
Siamo convinti al primato della ragione ma non consideriamo la paura un sentimento ignobile
Non possiamo neppure con la posizione debba essere stigmatizzato sono perché emotiva
Cento siamo un po'lenti ma la nostra lentezza e la stessa credo che ha contrassegnato in Italia in Europa l'ingresso in campo del movimento operaio
E della sua più forti rappresentative organizzazioni sui temi dell'ambiente dalla qualità sociale e della qualità dello sviluppo
Siamo entrati in campo in ritardo ma una cosa è certa
Che il nostro tardive ingresso Punta oggettivamente in Italia e in Europa lo scenario del conflitto ambientaliste e pone le condizioni per l'affermazione di una nuova cultura dello sviluppo
Grazie ad Arafat
La parola Bucci segretario generale delle nelle e lo dico per Bucci per tutti quelli che seguiranno li prega di seguire l'esempio di armati anche intermittenza
Dopo Buccini prenderà la parola Mantovani
Compagni
In un quasi il blackout della stampa
E ben ma media su questa conferenza
Un ITO della radio stamane diceva
A proposito dell'intervista Vigevani
La CGIL sul nucleare quasi un no
Io direi la CGIL sul nucleare quasi un sì
E la storia dell'avvocato sappiamo mezza vuota
Perché a me pare
Che le cose non si mettano o nei termini che sono possono apparire da questo tipo io desidero premettere forse non è necessario
Che sono stato era il mango favorevole alla scelta nucleare che la CGIL ha fatto non Nieri ma fino dal settantacinque nucleare consapevole e quindi sicuro residuale rispetto alle altre risorse
Alternative e al rinnovabili e soprattutto reversibile
Nel caso in cui la sicurezza non fosse in gare
Sono però sostanzialmente perché questo presidio tecnologico nucleare questa uscita sia progressiva ma dolce e attenta a quello che avviene a livello internazionale
Perché ce l'ha detto guardi che credo che molte cose le sapevamo ma ce l'ha detto in modo molto dettagliato e documentato a fronte della certezza del collasso cosmico
Per inquinamenti i di vario tipo
Io preferisco credere
E andare a cercare come dice il titolo qua sopra la luce della scienza
Per che il nucleare possa divenire sicuro governabile ma io sono anche o almeno spero vorrei esserlo un uomo ragionevole anche rispettoso delle regole democratiche dentro e fuori il sindacato
Ecco perché io sono del parere che senza il consenso dei cittadini non si possono costruire centrali nucleari ulteriori
Ma sarebbe un grave errore continuare a venire paralizzato il Paesi sulla contrapposizione nucleare sì
E nucleare no senza darsi una strategia di politica energetica
Il nuovo rinvio della conferenza di Venezia ha praticamente trasformato e qui vorrei richiamare la vostra attenzione
A trasformato una giusta pausa di riflessione
Dopo il caso di Chernobyl in una moratoria
Di fatto una moratoria totale in ergetica non solo nucleare che rimarrebbe comunque in questo caso anche plausibile
Io penso e non ne avevo dubbi ma poi i dati lo confermano che questa Conferenza siamo tra pochi intimi addetti ai lavori ci parliamo un po'addosso
Non può ridefinire la linea di politica energetica della CGIL perché questo è un compito quel comunque anche se fossimo stati in quattrocento sarebbe spettato agli organi statutari
Io penso però che questa Conferenza rimanga valida improduttiva
Perché adesso siamo supportati da una ricerca ricca da una documentazione corretta presentata in modo
Produttivo di Ray brillanti i cachet nelle comunicazione nella relazione quindi possiamo andare a fare scelte più consapevole
La CGIL
A mio avviso o usare questa conferenza unire la sua voce e la sua iniziativa politica
A quella di forze
Che come noi sono interessanti e a che di rinvio in rinvio la conferenza
Del governo non divenga un altro motivo per andare alle elezioni anticipa un altro motivo di rissa e di scontro fra i partiti della maggioranza governativa
Dico questo perché
A parole siamo con tutti convinti ma nei fatti
Ci comportiamo in maniera tale che l'economia e l'occupazione di fronte anche al petrolio che risale a venti dollari al barile
Rischia di rimanere ancora in una moratoria in una paralisi molto gravi
In quanto alle elezioni io spero compagni di sbagliare mi profondamente ma credo che la Germania Federale confermerà che gli elettori
Non premiano quei partiti che si convertano sulla via di Damasco nelle ultime ore
E credo che gli elettori continueranno a votare per una politica complessiva di questo o quel partito e non contro o pro il nucleare
Gli antinucleari possono vincere il referendum
Sarà felice e Chicco Testa quello abrogativo ma io credo che tutta la sinistra può perdere
Le elezioni politiche
Bolaffi si domandava che farà la Cgil in caso di referendum abrogativo
Io credo che la CGIL
Dovrà confermare la linea espressa dal Consiglio generale o quella che eventualmente si para ma allo stato attuale delle cose se prendiamo
Per buona io la voglio prendere
L'impostazione della relazione di vigevano
Riconfermando un'uscita progressiva e graduale dal nucleare si dovrà invitare i lavoratori a votare al no
A referendum abrogativo questo se vogliamo essere coerente
Io quando ho votato la risoluzione del Consiglio generale per l'uscita progressiva dal nucleare
Un'uscita come dicevo condizionata da scelte energetiche alternative non al buio
Scelte capaci di garantire ai fabbisogni per lo sviluppo e coordinata a livello internazionale non mi sono sentito e non mi sento assolutamente un pentito
E non perché i pentiti non abbiano dignità
Ma perché io non mi sento tale ho votato per una soluzione coerente con la tesi a del congresso
E alla sua naturale evoluzione
Dopo l'incidente che si è verificato a Chernobyl che non può essere assolutamente
Trascura
Ho votato perché mi sentivo coerente con la scelta fatta dicevo fin dal settantacinque quando si voleva passare da tutto petrolio a tutto nucleare chi non ricorda dei venti venti mila megawatt e di Donat Cattin e la proiezione folle verso i sessanta mila
Perché puntavamo su scelte residuali rispetto alle altre risorse ed perché chiedevamo sempre la reversibilità
Ora si dice che per l'Italia non si tratta di uscire dal nucleare ma di non entrare io credo che non sia esatto
In Italia nel nucleare ci siamo entrati nel mille novecentosessantatré con tre centrali dalle quali si devo uscire perché sono ormai obsolete
Sarà stata una fortuna ma che è una fortuna salvo Chernobyl Elettra in mai l'anno
Gennari realizzata nel mondo che il chilowattore prodotto in quelle centrali nucleari anche in Italia è stato il più pulito per l'ambiente il più sicuro per la salute dei lavoratori che in questi ventiquattro anni hanno operato in quindici
Come dimostra la voglia è il chilowattore nucleare sarebbe a inquinamento zero se e sottolineo se avesse la possibilità il ridurre le probabilità di rischio
Vicino allo zero e quindi un rischio accettabile e se fosse risolto
Il non risolto problema delle scorte
Su questo se si fondano le comprensibili Riserve le paure
Relative al nucleare ma io fiducia è un fatto personale storditi se volete che questa scienza ci possa dare la luce le risposte rassicuranti su un futuro di centrali nucleari
Fisicamente
Sicuri
E quindi rispetto pienamente chi la pensa diversamente
Ma ricordo che in Italia la scelta del presidio tecnologico nucleare può essere una scelta giusta siamo dentro al nucleare anche con Caorso con il Cirene con il petto
Questi ultimi io le ritengo non utili
Perché non penso che si possano fare scelte di altri preghiere e tanto meno dei veloci
Siamo dentro con Montalto abbiamo sentito qui i lavoratori che vogliono
Finire la costruzione di questo impianto per il quale abbiamo già scritto cinque mila dei cinque mila cinquecento miliardi in gran parte li abbiamo spesi anche male credo che per questi lavoratori ci sia un problema serio del dopo cantiere che non abbiamo mai seriamente affrontato e che pensavamo di risolverlo con meno di dodici anni di dodici mesi scusanti fa con il raddoppio dalla di Montale anche in casa nostra anche in casa CGIE siamo dentro più purtroppo anche contro il noi due
Il cantiere sì fuori si deve fermare non mi risulta che sia stata ancora ferma
Ma le macchine sono state già ordinate in gran parte costruite all'ANSA e a nessuno è passato per la testa anche agli antinucleari Oliviero più esasperati andare dentro l'Ansaldo affermare anche che tipo di cantiere
Elettromeccaniche
La scelta di un'uscita progressiva e quindi una scelta a mio avviso coraggiose assoluta avanzata una scelta avanzata perché non è praticata ma nessun Paese al mondo
E non voglio considerare la sola Svezia perché si propone di uscire fra venti anni quando delle sue centrali saranno diventate obsolete è un motivo di pensare che in venti anni idee i governi possano anche Cantù certo che sono importanti le posizioni dei sindacati e dei partiti della Germania Federale della Gran Bretagna le posizioni dell'accesso del nostro sindacato europeo
Ma sono posizioni
In Germania in Gran Bretagna di partiti della sinistra che prima devono vincere le elezioni e mi pare che ci sia qualche difficoltà di
In ogni caso mi pare anche che la campagna elettorale antinucleare stia facendo un po'più dolce rispetto alle certezze del congresso Dino righe Verga del congresso del Yuxi e del fa la buffa
La ricerca che hanno fatto i nostri gruppi di lavoro le comunicazioni che sono state presentate a mio avviso in modo efficace corretta la relazione che li riassumeva
In termini politici
A mio avviso consentono alla CGIL di presentarsi a questa conferenza del governo si farà sull'Energia una proposta costruttiva che può dare contenuto ai concetti generali prima espresse nell'arte sia e poi aggiornati dal nostro Consiglio generale
I dati delle comunicazioni quelli che abbiamo ricercate elaborate pubblicato come federazione dell'Energia li abbiamo messi in cartella in una pubblicazione sono dati i dettaglianti di tutte le risorse ha dovuto idroelettrico assieme a un dibattito che ha sviluppato il nostro giornale da maggio a oggi che ha visto partecipare su questa nostra modesta certo rivista da Zanone
Ai rappresentanti ai dirigenti di delle a Corbellini ai rappresentanti dei lavoratori e di tutte le parti del mondo della scienza e della tecnica sia pro sia con questi dati a nostro avviso ci confermano quanto è già stato sostenuto a livello nazionale e mondiale dopo Chernobyl
Da gli uomini della scienza della tecnologia dell'economia e della politica io do questa lettura e la riassumo delle cinque comunicazioni Primo della geografia del sistema energetico investe l'intero pianeta per il controllo politico
Tecnologico commerciale e quindi dei prezzi di tutte le risorse energetiche e che quindi non ci sono scorsa scorciatoie autarchiche
Per nessun Paese in nemmeno soluzioni all'italiana vedi i prezzi del petrolio e le dichiarazioni di Albonetti dell'Unione petrolifera
La fattura risale siamo arrivati a comprare almeno per l'ENEL sul mercato spot di Rotterdam a sette otto dollari il barile
Sì va a circa venti dollari le riduzioni delle tariffe elettriche eccelle dovremmo sognare per il futuro epoche ben poche sono quelle che abbiamo potuto o ottenere in questo o in questo anno
Quindi la fattura petrolifera risale era fortemente gli effetti si vedranno a breve anche sulla benzina
E la fattura la pagherà più alta ieri più dipendenti dal petrolio con pericoli di rivedere un film già l'impianto impatto ambientale è stato detto giustamente confermato dai fatti non conosce solo nessuna frontiere ma non solo per il caso di Chernobyl
E per il nucleare ma anche per quelli inquinamento da altre fonti emerge capisco tuttavia che e meno pericoloso spara trecento chilometri di distanza dalla centrale di Kemal ville o di quelle inizi di Teramo in Germania piuttosto che a due chilometri dalla centrale nucleare di Caorso
Ma io se mi consentite sono anche preoccupato per il nucleare che mi sta turno di tipo militare commedia dei le basi di missili sommergibili e altri aggeggi del centro
Terzo
E il fatto credo fra i più importanti
Scusate occorre una nuova cultura energetica si è detto a livello nazionale e mondiale vista
La complessità del problema emerge
Perché quello slogan
Di consumare tutti di consumare di meno di consumare meglio cioè per rispettare la natura
Che è uno slogan forte
Degli ambientalisti
Perché questo sia una realtà domani
Bisogna tener conto che una nuova cultura non si può improvvisare Attraverso scorciatoie occorrono tempi di risposta ultradecennali
Spesso sono utopie talvolta è pura demagogia la tesi degli ambientalisti sui tempi metodi di cambiamento del modello dei consumi energetici mondiali e tante tabelle che
Facendo delle stime sono tutte legittime
Ci vengono propina
Io credo che ci voglia molto tempo e una forte volontà politica di governo se vogliamo formare nei popoli una coscienza al risparmio e al rispetto della natura coscienza che non è oggi nella natura umana
Ci vogliono profonde modifiche strutturali e tecnologiche tutte da inventare
Ci vogliono grandi investimenti in nuovi impianti
Industriali
E energetici
Quindi
Come dice il professor Silvestrini la politica energetica non può essere fatta nessun piccolo Nick in breve periodo e soprattutto non può essere fatta
Con questo modo di far politica che sia oggi imitato
Quando si dice che si vuole il controllo democratico sulla politica energetica
Io non credo che ci si possa limitare le questioni della scelta e l'uso dei suoi nell'uso dell'ambiente credo che significhi qualcosa di più un po'
Vicente lo ha installazione di stanzio e di stazioni e reti di rilevazione dei dati anche in tempi reali immancabile
Che effetto e controllo delle ha ragione il professor Carlo Bernardini quando dice che il controllo democratico quello vero si esercita solo se si eleva la cultura generale
La coscienza energetica e ambientale di tutto un popolo perché sia questi prestiti o di controllo e non soluzioni tecniche con burocratica e delegati al e queste cose compagni io non credo che si possano costruire ettari quattro qualche anno
Dei prossimi dieci quindici anni non sono comunque credibili delle soluzioni miracolistiche o quelle talvolta chi
Propongono i cosiddetti vero
La saturazione e la riduzione dei consumi energetici compatibili con la qualità della vita perché nessuno può ritornare ai tempi delle caverne
è un obiettivo che va nel Duemila avanzato e ci si può avvicinare solo gradualmente così come graduali sono gli obiettivi di risparmio energetico di utilizzazione migliore della potenza elettrica disponibile e tutte quelle altre indicazioni che bene le comunicazioni ci hanno indica io sono d'accordo anche sulla proposta delle tariffe
Però non posso dimenticare che abbiamo buttato un nostro sistema tariffario che era proprio di questo tipo
In un accordò con il Governo che era costato anni di lotte di battaglie al movimento sindacale oggi lo riscopriamo alla giapponese mi sta bene
Però siamo anche un po'schizofrenici nelle nostre posizioni nel dovremmo rendere conto alla gente se vogliamo è secca
Io sono d'accordo con gli ecologisti quando dicono che un nuovo modello energetico dipende prima da scelte che da scelte tecniche scientifiche
Dalla volontà politiche dalla linea di politica economica che un governo che un Parlamento cita e proprio per questo motivo
Che le scelte si debbano fare a mio avviso in Parlamento i non a colpi di referendum abrogativi che dividono la sinistra e mettono in moratoria
Non il nucleare ma tutta la politica energetica sempre per i prossimi dieci quindici anni nessuno può contestare seriamente una crescita dei consumi elettrici non lo ha fatto nessuno neanche qui
La F nelle ha fatto delle stime per il novantacinque di circa ottantacinque mila Gelug Jelgava attore di consumi in più e di otto dieci mila
Mega watt di potenza necessaria in più sono delle stime un po'diverse da quelle presentate nella comunicazione di Sabbatucci ma non molto distante
Comunque possono essere discusse ma non azzerate come fanno certi ambienti verdi si pone allora con più forza la domanda di tutti che cosa vogliamo fare di questo pene come far fronte a questa crescita di penetrazione elettriche al bisogno di diversificare le fonti di approvvigionamento e di ridurre la bolletta petrolifera
La F né lei né i suoi documenti nella relazione anche nell'intervento di Colella prospettato varie ipotesi e scenari con o senza nucleare proprio per non a vere in una posizione di partito preso
Tesa all'uso di tutte le risorse disponibili dall'idroelettrico al geotermico fino al solare
Moggi compagni dicevo tutto è bloccato e le responsabilità di questo blocco di questa paralisi non sono tutte da mettere a carico del Governo e degli enti immerge etici
E bloccate nucleari ma anche il carbone e l'idroelettrico e voglio dire a Chicco Testa
Che
Ci vuole coerenza ci dà attestati di avere scoperto uno la natura e io credo di averla scoperta prima di lui non solo perché son più anziano ma perché non mi sento secondo a nessuno
Nella difesa della natura e dell'ambiente ci vuole coerenza
E non si può dire di no a tutto quello che significa Energia sul nucleare la F nelle conferma la verifica degli standard di sicurezza mi avvio alla fine
E questa verifica questo check-up siano effettuati oltre a Caorso anche alla fine primo sì perché la fermata di latina per me deve avvenire per certificazione
Della di specie in tipica tecnica e non per una certificazione politica e credo che questa non sia difficile ottenere siamo per fermare tutto e subito il il nucleare se risultassero gli standard di sicurezza inadeguati alle necessità del dopo Chernobyl
Ma a latina intanto si continua a fare il bagno a pescare nelle acque calde dello scarico a mare del circuito di raffreddamento e nessuno dice niente a queste popolazioni che lo fanno da ventitré anni
A latina si continua a far convivere da ventitré anni il poligono
Militare di tiro con la centrale nucleare gli si costruisce a fianco di Cirene Hakoah a Caorso c'è un'area di sfollamento
Della popolazione in caso di emergenza sotto gli standard europei che c'è una un rapporto militare coi tornado della NATO
Questi sono i problemi che non possono risolvere certo la vispe Lene ma chiamano in causa direttamente i politici del governo e la sua volontà politica io credo compagnie è una cosa che ripeto da molto tempo
Dei più coerenti avversari del nucleare siano sempre stati in questi ultimi venticinque anni governo e enti perché non si può spiegare diversamente perché immobiliare altrimenti non so
Si fosse fatto come negli altri paesi noi siamo d'accordo con la proposta di Vigevani di terminare Montalto come chiedono del resto anche i lavoratori
Se poi però Montalto dovrà funzionare lo dovrà decidere il Parlamento con o senza la conferenza energetica conoscenza il referendum questo proprio per coerenza
E in ogni caso si sappia che Montalto non può essere convertita metano o a carbone si può buttare cinque mila cinquecento miliardi e fare vicino a Montalto un'altra centrale
Ma si deve sapere che bisogna riferì cominciare tutto daccapo o quasi
E che ci vorrebbe tanto metano che non basterebbe il grande tubo che viene dall'Algeria per Trino due siamo tutti d'accordo di fermare il cantiere
Per coerenza dovremmo fermare dicevo anche la costruzione delle macchine all'Ansaldo nell'altre industrie ma se vogliamo anche essere coerenti l'eventuale scelta del presidio tecnologico nucleare con o senza Trino dovrebbe essere anche questa è il risultato della conferenza energetica o delle decisioni del Parlamento
Così dicasi l'avvio della ricerca verso centrale nucleare di piccola taglia e a sicurezza intrinseca
Per il carbone l'ipotesi prospettata nella relazione di abbandonare i progetti di mega centrali e mega taglie
Pienamente condivisibile ma si deve fare i conti con la scarsità di siti idonei esistenti sul territorio nazionale che non è in infinito
Con i problemi dei trasporti i problemi dei porti e il moltiplicarsi degli impatti a ambientale
Io credo che una corretta attuazione del Progetto a Ambiente dell'Enea che va perfezionato
E l'introduzione di centrali Poli combustibili con un mix di taglie grandi e piccole potrebbe essere una soluzione infine sono in parziale disaccordo con i compagni Smith del sindacato chimici sull'uso del metano nelle centrali il raddoppio dei quantitativi attuali può danneggiare la metanizzazione civile industriale nel Mezzogiorno e nel resto d'Italia
In metano può essere usato direttamente come calore senza fare spreco e senza violentare le leggi della termodinamica concordo invece sulla necessità di unificare tutto il comparto energetico in un solo sindacato della CGIL ma si tratta di trovare la soluzione organizzativa giusta che da molto tempo noi richiediamo
In conclusione le proposte di questa conferenza
Ci consentono di aprire un confronto in sede politica per riscrivere tutto il piano energetico ma ci sono pezzi del piano che vanno bene e il governo non ha mai attuato sono quelli che ricordava Vigevani la riforma degli enti le riforme istituzionali
Mi riferisco alle nel l'ha visto Lanny eccetera il governo unico della politica energetica l'agenzia e risparmi ambiente sicurezza scorie
Senza questi adempimenti io credo che nessun piano sarà mai affidabili nessun hanno centrale nucleare sarà sicura
Io dicevo e concludo sono e rimango un nuclearista convinto ma non mi fido della gestione della politica deciderne energetica che finora hanno fatto i governi e gli enti energetici del nostro paese grazie
La parola Mantovani della segretaria Camera del lavoro di Piacenza
Da otto a Mantova Nissim per ettari Renata la
In Emilia Romagna abbiamo realizzato
Un'iniziativa sui problemi
Energetici dopo
Nella fase concorrere nella fase congressuale successivamente all'incidente di Cernobyl
Con un'iniziativa che ha affrontato questi problemi
Sui trecentosessanta cinquecentosessanta gratis sono disponibili anche tutti i materiali per cui io non voglio adesso insistere su questi aspetti
Mi cercherò di intervenire di focalizzare i problemi che sono relativi al nucleare a Caorso in particolare e alla al pecca del Brasimone
L'incidente di
Serna Bill rappresenta per le sue dimensioni catastrofiche
E per le sue caratteristiche nello spazio nel tempo un evento di portata storica di riferimento da cui non si può prescindere quando si discute di uso pacifico dell'energia nucleare
E che a maggior ragione impone il rilancio di iniziativa coerente per il disarmo nucleare contro la militarizzazione dello spazio e per la pace
In questi ultimi mesi
E ripeto un'iniziativa incalzante per far digerire assorbire rinnovare rimuovere l'incidente di Chernobyl con argomentazioni discutibili e strumentali certamente ma pericolose
E che tendono ad accreditare la tesi che convivere con il rischio nucleare il pezzo da pagare se si vuol mantenere il livello di civiltà e lo sviluppo raggiunto
Se non si vuol precipitare l'umanità in un nuovo Alto Medioevo
Il minore dei mali in sostanza se si vuole il progresso basti pensare
Che vanno al di là delle stesse problematiche dalla stessa problematiche energetiche investono il modello di sviluppo
Il sistema di valori di valori che lo ispirano senza timore di approdare alla revisione radicale di convincimenti che ci parevano acquisiti senza timore di andare oltre il congresso
Le riflessioni presenti nella relazione di Vigevani sulla consapevolezza del valore finito delle risorse energetiche ambientali
Ne sarei tali questioni emblematiche di una problematica più complessiva con cui il sindacato si trova ad avere a che fare il ruolo dei tecnici nella CGIL come parte costitutiva del mondo della CGIL
I termini nuovi del conflitto e la contrattazione a livello internazionale e nazionale
Io credo che questi elementi che taglio per brevità
Siano il se mi pare che si muovono nella direzione cui prima facevo riferì l'incidente di Chernobyl ha evidenziato ancora una volta il valore decisivo dell'informazione sia per la sicurezza che per la democrazia esigenza che abbiamo sempre sottolineato e per cui ci siamo sempre battuti nell'esperienza di cavo
Siamo stati testimoni di operazioni di manipolazione massicce emerso un quadro d'incidenti all'est e all'ovest fino allora ignorato
è caduto il mito dell'autonomia dalla scienza il dibattito il confronto e la comunità scientifica venuto alla luce del sole si è riaperta una dialettica serrata che ha investito anche i non addetti ai lavori
Credo che non ci vogliamo porre un problema se è stato un dibattito condizionato dall'emotività
Ha prevalso una valutazione emotiva non è emersa piuttosto l'esigenza di una nuova razionalità fondata su un nuovo insieme di valori su nuove gerarchie di valori costruite e attrezzate con la partecipazione di tutti addetti lavora ai lavori
E non dai comuni cittadini ai ricercatori alla ai politici
Da un osservatorio privilegiato e obbligato come la centrale di Caorso abbiamo assistito rispetto all'incidente ad una prima reazione da noi non poteva succedere hanno fermato ENEL ed Enea esponente del Governo di forze politiche sono le stesse reazioni che avevamo registrato all'indomani dell'incidente
Di agli Spurs negli Stati Uniti il ventotto marzo del mille novecentosettantanove anche allora Dinoi da noi quei soggetti sostengono le stesse posizioni e paradossalmente specularmente in Unione Sovietica se sostenne la stessa posizione la conferenza di Vienna promosso l'Aiea nell'agosto scorso ha evidenziato quanto profondo siano le preoccupazioni e quante incrinata le passate certezze sulla fine vita della tecnologia nucleare da fissione e in tutti i Paesi si sono aperti i processi di revisione molto rilevante rispetto alle misure passati in termini di impianti impiantistici gestionali e organizzativi di piani di emergenza un primo shop si era già avuto nel settantanove dopo l'incidente negli Stati Uniti che aveva prodotto una profonda revisione di tutti gli aspetti della gestione del nove nonostante la diversità di impianto di modelli di gestione rispetto a Cernobyl a Vienna gli esperti occidentali si sono ben guardati da sostenere che da noi non poteva succedere
Anzi per la prima volta hanno convenuto con i sovietici che il nucleare civile ha assolutamente bisogno di un clima internazionale disteso e pacifica
Per la CGIL quello che la sicurezza è il parametro primario di valutazione per l'accettabilità o meno di una tecnologia e bisogna riconoscerlo il nucleare civile provato non ha dato buona prova di sé
Non a caso negli Stati Uniti da anni non ci ordino nuovi impianti convenzionali per problemi di sicurezza di costo sempre crescente tanto da superare ampiamente quello di altre fonti per problemi di accettabilità sociale di disponibilità del combustibile
In altri Paesi la scelta del nucleare civile confermata ma il travaglio
Decisamente cresciuto il carattere internazionale del rischio nucleare ma anche di altri fattori di rischio rilevanti e lì implicazioni della scelta di forziere gradualmente ma decisamente dal nucleare da fissione impongono iniziativa attrezzata della CGIL quanto meno a livello di Comunità economica europea attraverso l'accesso sì è per riesaminare gli standard di sicurezza dell'esistente sia per una politica coordinata di uso razionale dell'energia della ricerca di nuove fonti di risparmi e fonti rinnovabili di superamento del nucleare da fissione prova
Molti problemi sono aperti nel nucleare civile da fissione
L'intrinseca insicurezza della tecnologia ulteriormente aggravata dalla complessità delle grandi Italia
L'incidente da rischio residuo è possibile
Non sono prede predeterminati gli effetti nel tempo e nello spazio non si può ipotizzare una soglia massima per il rischio per l'incidente nucleare il costo crescente la difficoltà di individuare piani di emergenza credibile gestibili in incidenti catastrofici la gestione dei rifiuti di bassa e media attività e soprattutto delle scorie ad alta attività del combustibile esaurito
Ricordo che per il plutonio duecentotrentanove si impone il confinamento per migliaia di anni e in cinquecento mila anni riduce il plutonio l'attività a un milionesimo di quella iniziale
Si pone il problema se oggi esiste una tecnologia in grado di misurarsi con tempi certamente più che storici
La discussione la dismissione o il decommissioning con lo smantellamento dell'impianto alla fine della sua vita operativa di cui non si hanno finora esperienze significative
I pericoli di elusione dei controlli della ieri e quindi di proliferazione di armi nucleari legate rimpianti soprattutto nei paesi del terzo e del quarto mondo
A questo proposito voglio ricordare che il trattato del mille novecentosettantotto è stato sottoscritto da centoventidue Paesi oltre naturalmente agli Stati Uniti all'Unione Sovietica la Gran Bretagna non è stato sottoscritto fra gli altri da Francia Brasile Israele l'India Sudafrica Pakistan Cuba Argentina Cile Arabia Saudita
Per quanto riguarda poi i dati che riguardano i rifiuti scorie e combustibile esaurito rimando all'allegato revisionato che è stato è stato consegnata mi chiedo solamente in campo militare quanto può essere il materiale accantonato visto che il segreto militare non consente di conoscere quella che è la situazione
A proposito di questi problemi
Voglio ricchi voglio citare una posizione espressa Appia senza in un convegno promosso dall'Enea dalla Regione dalla Provincia di Piacenza dall'UE SL Sura di attività e ambiente
Nel giugno del mille novecentottantacinque dacci da Cigna del dipartimento
Di protezione
Dell'ambiente della salute dell'uomo delinea
Cinema introducendo i lavori
Diceva sostanzialmente queste parole
Non ha pertanto alcun senso estendere nel futuro al di là di qualche secolo gli attuali calcoli di dose dopo un simile intervallo di tempo si può infatti ritenere che le differenze fra le future Società e quello attuale saranno talmente grandi da togliere qualsiasi significato ad eventuali estrapolazioni
In particolare appare difficile continuare a considerare il cancro come noxa importante per le future società per gli stessi motivi per i quali oggi la peste nera o più semplicemente la polmonite non costituiscono più una fonte di gravi problemi sanitari
In questo contesto appare alquanto emblematico il pensiero di un contemporaneo anche se originato da considerazioni del tutto estranee
Ai problemi di rifiuti radioattivi e chiama in soccorso Giuseppe Tomasi di Lampedusa con questo passo per noi un palliativo che promette di durare cento anni qui va all'eternità
Potremo magari preoccuparsi Prinosil figli sforzo i primi in ipotizza ma al di là di quanto possiamo sperare di accarezzare queste mani
Che la carezzare con queste mani non abbiamo e continua Cine naturalmente ciò non implica il trascurare tutti gli obblighi verso le generazioni future ma vuole essere un monito non utilizzare in modo critico e non razionale
Un modello matematico e consente di calcolare gli impegni covalenti dose collettiva
Questi sono un po'l'ho voluto citare perché mi sembra ancora fortemente una posizione fortemente presente anche in una certa chiamiamo la cultura scientifica riguardo a problemi che hanno ben altra dimensione complicità e quindi un dovrebbero avere anche un'attenzione sono dello scorso anno gli atti sono reperibili anche presso l'ENEA tutti possano verifica la CGIL deve operare quindi perché la conferenza che si terrà a Venezia sull'Energia rinviata a marzo e con il rischio concreto che non si faccia più
Visti gli sviluppi della situazione politica vedo un dibattito non scontato a priori fra tutte le forze le associazioni contribuiscano a revisione del benché affronti i problemi delle scelte politiche
Degli strumenti attuativi degli enti energetici della pianificazione
Della riqualificazione la formazione delle risorse umane necessarie della revisione della normativa dell'autonomia e della diversificazione energetica dell'uso razionale dell'energia basato sulla domanda della ricerca di base applicata della sicurezza delle fonti rinnovabile
Di sicurezza nucleare in Italia non si può parlare prescindendo da Caorso il ruolo che il Governo lei nell'ENI i ministeri il sindacato la Regione gli Enti locali vicentini hanno svolto esaminando queste esperienze emergono alcune esigenze di carattere nazionale è necessario che il Paese si doti di una forte capacità di controllo e di gestione del sistema di sicurezza nucleare oggi piuttosto carente dotandosi di una Vera ed esauriente analisi probabilistica del rischio ambientale finora mai fatte in questi termini
Come risorse per affrontare anche altri fattori di rischio
Che si avvia un'indagine P due rom e di mio logica nazionale peraltro prevista
Dalla riforma sanitaria e finalmente si instaura un sistema di informazione corretta e puntuale attraverso la pubblicazione della documentazione
Che riguarda questi impianti gli impianti più in generale grande rischio che si adotti la valutazione di impatto ambientale la verifica preventiva della fabbrica fattibilità vincolante del piano di emergenza come parte integrante del pronte le procedure di insediamento
Che si scorpori la disputa linea eh sì costituisca finalmente un ente grandi rischi orizzontali interdisciplinare non quindi quello che propone nel suo disegno di nella suo progetto di legge del governo per avere uno strumento d'intervento efficace
Quindi un potenziamento anche dei servizi territoriali del servizio sanitario nazionale entrando nel merito all'esperienza di Caorso di quanto oggi
Noi abbiamo realizzato
E di quanto si è aperto nei confronti della disputa dell'ENEL del governo del problema dalla verifica cioè voglio solo ricordare che il Governo a tutt'oggi è completamente assente da questa esigenza
Abbiamo chiesto una verifica straordinaria dello Stato la centrale
Occorre evidenziare immediatamente che quanto si è fatto in passato nella provincia di Piacenza regione Emilia Romagna è stato il frutto soprattutto dell'impegno del sindacato degli enti locali della regione al di fuori e oltre ogni normativa nazionale
In regime di convenzione strappandolo giorno per giorno in quindici anni di scontri confronti con il Governo con l'ENEL e con l'avviso
Sull'insediamento avviato nel sessantanove non abbiamo potuto esprimere né consenso né di senso c'è stato puramente e semplicemente in imposta del resto allora non era una novità basta ricordare che la centrale termoelettrica di piazza invidia centri seicentoquaranta metri megawatt è stata costruita a Piacenza senza licenza
Edilizia
La potenza elettrica del reattore di Caorso è stata notevolmente aumentata dall'Ansaldo in accordo con lei nel rispetto al progetto dalla General Electric
Chi aveva espresso il suo dissenso ritenendo inopportuna la modifica in tal senso delle sporgendo le specifiche di progetto per problemi di sicurezza tant'è che la MM mi assunse la piena responsabilità
Sì problemi di cantiere sui problemi dell'intervento successivo del sindacato degli Enti locali della della della regione rinvio alle cose che sono notti una sola cosa voglio ricordare che il piano di emergenza diventato pubblico perché l'abbiamo sottratto all'ENEL abbiamo rubato in sostanza
Abbiamo fatto pubblicare nel settantasette da sapere
Le vicende del dopo del dopo ha ricevuto la conferenza di Venezia
Dell'ottanta le do per acquisito l'impegno che il sindacato Espresso i vari livelli su tutte queste problematiche
La attuale verifica straordinarie complessiva dalla centrale era già stata chiesta dalla CGIL nelle nelle varie fasi del congresso nazionale
A livello territoriale regionale e quindi poi nazionale visto lo stillicidio di malfunzionamento incidenti chi in questi anni a nove anni dalla prima criticità
Trentuno dodici settantasette avevano evidenziato un degrado della macchina i problemi gestionali e organizzativi risolvi problemi di rifiuti e scorie il piano di emergenza il rischio residuo i problemi dell'informazione lo schieramento dei tornado l'aeroporto militare di San Damiano l'incidente di Chernobyl ha consentito di superare nel maggio ottanta sei le difficoltà unitarie di presentare unitariamente a dei nel disco
La richiesta di un check-up coinvolgendo anche la Regione Emilia Romagna e Lombardia gli enti locali e individuando le linee di una piattaforma articolata per problemi di interlocutori e controparti governo compreso
Convegno del ventisei maggio tanto se a causa tale richiesta è stata successivamente assunto dalle regioni dalle due regioni dagli enti locali Piacentini dalla Comit dalle Commissioni parlamentari per la verità comunicati i documenti ne sono usciti molti non altrettanti sono stati gli impegni concreti
Occorre chiarire subito che il sindacato non ha fatto la verifica ma ha chiesto che la verifica ha chiesto la verifiche sia adoperato perché attraverso l'iniziativa di diversi soggetti istituzionali delle associazioni ambientaliste ENEL dispiego Averno fossero costretti a produrre uno sforzo nuove serie per risolvere i problemi risolti nell'impianto nel territorio
Occorre essere altrettanto chiari che il modello di controllo sociale accorso è in crisi per diversi motivi
E quindi è necessaria una riflessione serene ma di fondo sino alla verifica delle ha possibilità o meno del controllo sociale su un impianto nucleare
I problemi in problemi aperti sono queste in sostanza con n vedi ispiri risultati non sono mai acquisiti una volta per tutti
Essi tendono sempre ha ridimensionato il quadro normativo non è mutato e non contempla quanto sia realizzato con le convenzioni il mutamento della maggioranza negli enti locali all'insegna Piacentini si è prodotto all'insegna del restituire potere all'ENEL perché possa fare finalmente su un mestiere in una caduta drastica di impegno nel controllo sulla centrale Sulley nella dispiego Verna
Che tenta per parte sue di ricentralizzare tutto e omologare Caorso alle altre centrali nucleari
Lo stato insoddisfacente di ENEL e disse l'isolamento delle esperienze nel contesto nazionale la difficoltà di rapporto fra sindacato lavoratori anche per l'inadeguatezza degli strumenti contrattuali rispetto alle realtà elettronucleari
La politica di moniti stazioni di vera e propria corruzione operata dall'ENEL nei confronti del personale per sbriciolare la linea del controllo esercitata dalla CGIL ed esaltare la priorità della produzione rispetto a quello dalla sicurezza
L'ENEL in questa politica del personale ha trovato una valida sponda sindacale né a Fly CISL più realista del re con il rischio nel tempo di avere una situazione ingestibile non tanto e non solo sindacalmente quanto in termini di sistema gestionale organizzativo da centrale
La problematica dei fattori umani di cui tutti in legno e si sentono Autorizzati a parlare senza però nessuna competenza specifica
La praticabilità del sistema organizzato organizzativo e gestionale che non trova
Soluzione provoca disimpegno e frustrazione in lavoratori anche di elevata professionalità che pure sono fortemente presenti a Caorso che però non hanno la possibilità di esprimersi al meglio l'addestramento
Un sistema che fiscale ma non realmente
Formativo per il personale dell'esercito e la manutenzione un modello gestionale gerarchico che rifiuto il coinvolgimento consapevole e di contro e paternalistico e permissivo
Il programma di garanzie via qualità scritto ma non rispettato in modo adeguato
Le strutture esterne
Primo fra tutti il PMP ma anche due stelle i vigili del fuoco la Provincia i Comuni sono in difficoltà perché la direzione manca la direzione politica in particolare il PMP una delle poche strutture che hanno funzionato a dovere nell'esperienza
Di Chernobyl da questo incidente è stato salvato perché stava andando alla deriva
Problemi sono aperti con la medicina del lavoro dell'intaglio in esito genetiche che dovrebbe finalmente partire per capire con un in con una ricerca scientifica quali sono gli effetti dei vasi dolci lavoratori problemi sulle scorie rifiuti
Dove ormai siamo in ritardo di anni dal pende l'ottantuno e dal pende la ottantacinque il protocollo informativo che si è realizzato fra Regione che fra l'altro non ci ha consultato ed è niente a dieci anni dalla richiesta in questo senso più in generale i risultati
Di Caorso si configurano sempre più non come un punto di partenza ma con un punto di arrivo da riconquistare in ogni sito a Trino uno lo voglio ricordare il sindacato ha avuto il piano di emergenza per la prima volta nel settembre del mille novecento ottantasei
Il sindacato unitariamente a concordato con le Regioni che la prima fase che si dovrebbero avvalere di tecnici fra gli altri di tecnici dell'Aiea e dell'Euratom
E la prima fase di verifica deve concludersi con un pubblico con un convegno pubblico aperto tutti da realizzare prima di riavvio dalla centrale
In cui ENEL dispiego Vernon illustrano gli interventi tecnici gestionali pianificano nel tempo la soluzione di problemi risolti e mettono in condizione tutti di esprimere un giudizio di merito sull'esistenza o meno delle condizioni per il riavvio
Il governo è totalmente assente
E troppi sono i problemi sui quali ha competenze decisive oltre i problemi della verifica sulle scorie rifiuti sul piano emergenza sui Tornado San Damiano ma non solo a tutt'oggi non autorizzato i tecnici l'Allende e di Ispra a fornire la propria formale consulenza alle regioni
L'ENEL che ha fornito documentazioni sui lavori iniziative avviate la dispone che non ha fatto altrettanto e ha consegnato proprio ieri a Caorso quello che si doveva consegnare nel novembre scorso
Di fatto ha creato una forte difficoltà per un reale percorso di verifica si preparano a riavviare la centrale
Di fatto con l'avvallo del Governo sempre silente in proposito
Ritenendo che per pubblicizzazione devono intendersi gli incontri con le regioni e gli incontri con i sindacati ciò è inaccettabile nel metodo e nel merito nel metodo in quanto la scelta nei confronti nel confronto democratico in un convegno pubblico non può essere assolutamente l'uso perché deve essere consentito a tutti i soggetti interessati la possibilità di misurarsi dei problemi sul tappeto nel merito perché questioni come misure impiantistiche ottimizzazione dei fattori umani per la sicurezza revisione del piano di emergenza rimozione di rifiuti di basse negatività destino del combustibile esaurito
Opposizione
Ai Tornado San Damiano esigono accordi tempo Rizzati e per la realizzazione e la verifica tale atteggiamento inoltre rende poco credibile la volontà di procedere seriamente sulla seconda fase di verifica che dovrebbe svilupparsi per tutto l'ottantasette e concludersi con un convegno internazionale promosso dalle regioni
Sulla sicurezza della centrale di Caorso per inciso informo che e dispiego Vernon ho chiesto all'Aiea un'ispezione osa di venti giorni nel prossimo mese di marzo e speriamo che smettono
Ci informino di cosa faranno la tenuta unitaria di fronte a un colpo di mano sul riavvio dalla centrale di Caorso è vacilla e la CGIL dell'Emilia Romagna può trovarsi sola con la Regione a sostenere la pregiudiziale di metodo e di merito sui problemi citati
Si tratta di valutare i percorsi ma questa scelte sempre ci sembra senza alternative anzi a nostro viso richiede un impegno
Della CGIL nazionale tutto a sostegno di queste imposizioni anche facendo passi presso la CISL e UIL nazionali comunque la CGIL in ogni caso deve prendere posizione anche da solo
La linea del fuoriuscito non può tradursi in un calo d'iniziativa sulla sicurezza di Caorso di Montalto di primo uno questo è un pericolo reale di cui dobbiamo essere consapevoli inoltre ci pone con urgenza l'esigenza di un'iniziativa con i tecnici e ricercatori che opera nell'ENEL
Nelle Nea e induce rare per costruire con loro un serio percorso di riconversione senza questo vi abbandoneremo a se stessi come ha fatto spesso il Governo in questi anni e soprattutto dopo Cernobyl
Quasi fossero dei dannati della terra è un patrimonio di risorse che non può essere lasciato a se stesso un patrimonio enorme che per l'organizzazione per il Paese che va difeso
E che invece andrebbe disperso quando invece abbiamo bisogno
Di accrescere le risorse umane da destinare a questa cosa ho finito con la questione del pecca mi scuso nel quadro energetico nazionale un posto di rilievo da circa vent'anni occupato dal perché il sindacato la CGIL ha sempre seguito con molta attenzione gli obiettivi connessi questo Progetto e nel farlo anche in Emilia Romagna la CGIL ha sempre evidenziato alcuni aspetti di fondo
Il rapporto tra costi benefici del progetto e per costi benefici si deve intendere qualcosa di più dell'esercizio economico di cassa anzi trattandosi di un progetto di ricerca e per di più con una finalizzazione rivolto ad una tecnologia quella della filiera veloce maggiormente appetita all'estero i benefici dovevano essere valutati con criteri non solo ragionieristici
Si trattava di investimenti per il sistema Italia per il presidio italiano nel mondo per essere presenti in una possibile opzione oppure europea in pratica si diceva
In poco più di due lustri contro i quattrocento miliardi si poteva riavere tecnologia prestigio formazione professionale e il diritto di essere presente a livello internazionale
Da qui una utilità legata quindi all'interesse nazionale all'impegno internazionale e che non era disgiunta da un contributo alla sicurezza intrinseca all'uso del nucleare
Terzo aspetto quello del sistema che doveva realizzare il progetto
Un sistema che interessante il Paese intero e quindi il Pen era affidato al coordinamento delle nere lente designato comparsi dopo la riforma dello tanta due di ricerca sviluppo e promozione industriale non sono il nucleare ma anche nei energie alternative oggi anzi dall'aprile scorso l'impresa Peck non ha realizzato quasi nessuno degli obiettivi indicati
Ed è lo dice il presidente René attorno al sessanta per cento la sua realizzazione d'interesse nazionale nullo per l'ente per l'ente
Perenne ormai tramontato per induzione nazionale non più ammesso per
Che lo sia ma non non più ammesso che lo sia mai stato appetito internazionalmente per dirla con lo stesso gruppo di lavoro incaricato dal Consiglio misurazione delle nell'aprile scorso in una situazione in cui mancano le capacità molti soldi
Tanti e perfino la cultura necessaria per essere realizzato per la CGIL il perché oggi un progetto ormai inutile estremamente costoso da non rallenti alla ricerca cui questi e deputato ci pensi tra l'altro che il costo ormai vicino ai due mila miliardi occorre lo chiediamo da tempo una ridefinizione nel percorso che linea deve compiere del come farlo devono essere pro e resa possibile utilizzazione del patrimonio di risorse acquisite le mie competenze professionali nell'esperienza dello e nella occupazioni sin qui realizzati quindi uscire del petto
E uscire anche dalle contraddizioni che ne hanno contrassegnata la scelta lo sviluppo la gestione nostra proposta verificati numerosi dibattiti iniziative con epicentro il convegno svoltosi a Bologna ottobre ultimo
Si sviluppa in modo articolate d'ampio
Così riassumibile chiusura del Petit revisione del ruolo dell'Enea
Nella ricerca e lo sviluppo in Campania siede con nuove equilibrio nelle scelte negli impegni in modo da essere coerenti con gli indirizzi del suo mandato istituzionale cui aveva interesse del Paese diversificazione l'attività decentramento operativo organizzativo
Riconversione dell'esistente con particolare riguardo il patrimonio scientifico professionale acquisiti richiesti
Adeguamento del gruppo dirigente nazionale delle norme che Nerio regola l'operare ai nuovi compiti con cui la politica energetica del Paese in condizioni di sicurezza massime di comicità produttive dire sviluppo reale della ricerca stiamo tutte le forze e gli enti nazionale
Grazie Mantovani una parola Renato Lattes che sollecito per contenere i tempi dopo di lui parlerà Ettore Masucci
Ma io spero di essere di essere breve
Anche perché compagni hanno in cartellina il materiale dei nostri lavori in Piemonte che
Non provo a riassumere
E chi è interessato può conseguire con maggiore attenzione io vorrei intervenire
Partendo alla relazione di Vigevani
A mio avviso rappresenta una volta su una svolta strategica e culturale importante nella CGIL
E io credo che sia un un problema serio anche per la formazione della CGIL e della sua cultura del suo gruppo dirigente nel suo insieme
Per essere chiari io ritengo che questo taglio di riferimento di valori etici e scientifici
Per fare parte in modo esplicito
Anche della discussione che la CGIL ha iniziato sulla questione del programma con la stessa vuole valenza in qualche modo con cui acquisimmo anche se poi partono in balsa mammo e lo smarrito no
La dimensione della validazione consensuale sull'ambiente di lavoro quindici vent'anni fa
Come cioè uno degli elementi di base di un nuovo patto costitutivo di un ruolo strategico delle azioni della CGIL non affidato puramente alla somma delle culture delle componenti delle forze storica della sinistra
E dentro questo il giudizio che io do che vorrei sottolineare è infatti Zara in qualche modo due elementi della relazioni Vigevani
Per un verso l'assunzione convinta anche se critica della temetti della tematica culturale scientifica dell'ecologismo con un aspetto decisivo di una cultura progressista e riformista moderna
E quindi come una necessità che diventi patrimonio nostro di una gran di una CGIL ha rinnovato
Secondo aspetto
L'esigenza di un rapporto diverso non strumentale molto più ampio della CGIL con scienziati tecnici o apicoltura intellettuali che io ritengo ed è questa la nostra esperienza anche in Piemonte ma mi pare anche l'esperienza dei compagni alla Lombardia
Per quello che la conosco
Hanno una nuova disponibilità a lavorare con noi forse che noi non sempre siamo in grado di utilizzare Ap
Proprio per questo forse avremmo già potuto nella preparazione di questa conferenza di questa scadenza consentiva una partecipazione più ampia e diversa
Io credo di cui distratti di questi amici compagni democratici alla nostra elaborazione
Ma io vorrei parlare soprattutto il cui centro è la mia attenzione su qualche elemento che nasce dalla riflessione del lavoro dell'elaborazione che abbiam fatto in Piemonte in questi mesi
E dalle novità politiche che si sono espresse in questa fase il nostro Paese
Sono d'accordo con la scelta che qui si propone che pare a me una scelta discriminante nel modo e col taglio con cui Vigevani ce la proposta
Per Torino due
E che assume io credo l'indicazione netta che provenuta anche dal direttivo regionale piemontese dopo una discussione sofferta e difficile
D'altra parte mi pare
Che siamo in un momento in cui si colgono anche degli elementi di spostamento e la riflessione di altre forze in particolare e mi pare a me
Di grande importanza se non ho capito male all'interno della stessa CISL un momento di approfondimento e riflessione ulteriore sul rispetto alle prime consegne conclusioni
Affrettate che si erano assunta nei mesi scorsi credo che debba essere seguito con grande attenzione approfondito in un confronto unitario
A cui noi non dobbiamo in alcun modo manca
Ci sono molte ragioni che ci hanno portato in Piemonte alla conclusione non facile
Noi siamo stati una delle forze che si è battuta che ha consentito anche la decisione
Di localizzazione della centrale nucleare
Qualche anno fa
Ci sono molti motivi che ci hanno portato a mutare questo nostro orientamento e a concludere in una direzione diverse ne vorrei ricordare qualcuno che a me paiono importanti in questa discussione
Proprio per l'orientamento generale della nostra organizzazione
Torino da sola
Non sta in piedi
Aveva un senso anche tecnologico ed economico
Probabilmente dentro una scelta di una filiera
Di cui era la prima
Io credo che queste la conclusione anche unitaria uno degli elementi importanti unitari che ha portato
Nostro ragionamento non ha senso
Come un'esperienza con un presidio tecnologico di una nuova filiera industria
Ne verrebbe ridimensionato lo stesso obiettivo di un vasto salto tecnologico nella gestione di apparati complessi
Ne verrebbe totalmente stravolto la convenienza economica
Badate questo elemento non è secondario io non credo che la posizione espressa la dalla dalla Democrazia cristiana nel suo recente convegno di Genova
In qualche modo assonante con la posizione espressa
Qualche settimana prima anche dalla Confindustria da compagnie la Confindustria sul problema dell'Energia non credo che siano posizioni estremistiche
Son posizione che hanno una logica e che rispondono anche a un interrogativo importante presente in mezzo a strati importanti di tecnici di lavoratori che hanno lavorato sull'idea di una nuova filiera nucleare
E che all'ipotesi tutta politica
Che è parsa prevalere anche otto punto del dibattito nel Paese diciamo la il compromesso Bodrato borghi di chiamiamolo così consentitemi una semplificazione
Non credo no
Non sono possibili soluzioni solo politiche che prescindano dalla realtà e dalla forza
Dei processi tecnologici ed economici che ci stanno alle spalle per questo io credo molto anche al richiamo che Vigevani nell'impostazione della sua relazione facile
Poi è evidente che queste forze possono pensare che una cosa è una e impostare una strategia è un'altra cosa e acquisire un risultato politico come primo presidio di una strategia in questa direzione e questo è quello che si gioca oggi intorno a Torino due
Può diventare il compromesso finale nipote simbolo votato Borghini ma solo dentro la prospettiva che la democrazia cristiana e la Confindustria dentro i loro convegni hanno traccia lo è su questo credo che noi in realtà
Dobbiamo confermare o non confermare le scelte che qua ci sono state presentate e che io ritengo
Siano coerenti con un ragionamento di carattere generale e anche con le conclusioni che noi abbiamo tratto dal nostro B
D'altra parte a me sembra che lo stesso spostamento del convegno della conferenza nazionale sull'energia
Ha un significato tutto politico dentro questo ragionamento non solo per acquisire probabilmente
Io credo che
Bucci fa una previsione fa forse anche facile quando spiega che e e possibile che in Germania
Le le spende che si è battuto su una linea diversa intorno a questa scadenza elettorale
Non abbia su questo io non credo solo su questo nel necessaria conferma conferma elettorale naturalmente questo sarà un lamento che pesa nel dibattito politico il fare la conferenza esattamente periodo della staffetta farà di questo puro mercato politico delle decisioni sul nucleare un puro mercato politico dentro a uno scambio giusto o non giusto
Fra presidenza del Consiglio centrali nucleari ed altre cose di questo no
Io vorrei farò partire da qui per tentare un ragionamento ambizioso che non so se sono capaci a fare ma per proporlo
Alla riflessione di noi tutti
La mia impressione
E che noi dovremmo fare
Uno aggiornamento un po'più ampio io credo che le attuali tecnologie di fissione io non ho la stessa fede che qua Bucci esprimeva sulla capacità della scienza e della tecnologia di risolvere comunque sempre problemi che sono rimaste la fede uno ce la dà non sempre
Riesce su questo a convincere abbia
La mia impressione è invece un'altra la mia impressione è che le attuali tecnologie di fissione
E le mega centrali che sono il frutto di questa di questa tecnologia nella storia concreta della tecnologia e della scienza nel nostro Paese
Sono in qualche modo potenzialmente uno stadio superato dalla oggi su una tecnologia che non ha futuro nell'
Io credo che in questo senso
Vanno valutate lo chiama mantovane ancora nel suo intervento le stesse cose che sono capitate stanno capitando nel mondo e questo il significato
Del fatto che una grande potenza crea inventate come gli Stati Uniti d'America e dal settantanove che non ordina più una centrale nucleare di fissione di questo tipo
Io credo che in questo senso vada valutato il dibattito aperto fra i tecnici dell'MIT di Boston che del tutto
Mi sembra
In risonanza col dibattito politico nella socialdemocrazia svedese tedesca e dei ragionamenti che si fanno oggi su un su nuove tecnologie che non sono direttamente l'evoluzione di questa
Per quello che riesco a capire io e che non sono un tecnico
Ma per quello che riesco a capire io che non sono un tecnico la logica che presiede alla formazione delle cosiddette centrali piccole auto sicure in tre Sica mente sicure sono un altro stadio della tecnologia non sono l'evoluzione
E io credo che su questo elemento vada fatta una riflessione nel senso
Che a mio avviso non c'è solo la facile battuta non siamo entrati ancora il nucleare meno male approfittiamone non entriamo un c mai e su questo si possono fare facili scuotimenti
Io temo un ragionamento che noi rischiamo di entrarci in termini prettamente coloniali adottando tecnologie che non hanno un futuro che non sono che sono che non vanno futuro a partire dall'eccetera dal centro
Dell'impero che le ha inventate e chiede al Governo
Nel momento in cui gli altri il centro l'impero cambia un'ottica tecnologico cambia una dimensione culturale su cui in a su cui aprire lo sviluppo del del
Delle prossime tecnologie energetico
Questo una prima considerazione
E la dico perché non mi convince da questo punto di vista neanche l'idea del presidio tecnologico
Sia perché
Noi stiamo discutendo anche lì
I problemi molto concreti di come destinare distribuire in cervelli e capitali
Scelte che si misurano in decenni non in anni non immensi
Allora io non vorrei che quest'idea del presidio tecnologico se ha qualche senso ragionamento che facevo prima ci portasse d'acqua a qualche decennio
Ad accorgersi che noi facciamo presidio tecnologico su una tecnologia mentre il mondo si evolve in un'altra direzione
In questo senso che è che vanno fatte delle scelte che guardino in avanti e adesso che vada la pena di spostare tutte le risorse sulla fusione sull'intrinsecamente sulle share sulle tecnologie intrinsecamente sicure sulle strategie di energie rinnovabili sul problema risparmio energetico
Oppure tutte le risorse che non sono molte
E vale e vale il ragionamento dei vasi comunicanti non si copre tutto la coperta non copre tutto
Dobbiamo invece investirle in grande parte sulle tecnologie che a mio avviso non solo non sono in grado di risolvere
Non vorrei aprire una discussione filosofica sul rischio accettabile su internet
Quando si parla di rischio nucleare varrebbe la pena non solo non sono in grado di risolvere con certezza
Il problema del rischio di incidente e questo non può non essere una discriminante
Generale per un'organizzazione come la nostra ma che rischiano anche proprio per questo e per i costi economici che propongono oltre che per l'accettabilità sociale appunto DS e tecnologie vecchie
Io non credo neanche che lo sviluppo delle tecnologie sia uno sviluppo lineare che bisogna fare tutti i gradini ma non è vero ma chi l'ha detto
Credo che la storia e le tecnologie eque in questo mezzo secolo lo dimostra perché il Giappone
Nel mondo ha fatto tutti i gradini allo sviluppo tecnologico nell'informatica
Nella nelle nella innovazione tecnologica o è partito e ha Onia saltati molti ed è diventato nonostante questo una grandissima potenza industriale tecnologica su alcuni punti
Allora anche questo io non credo che sia una cosa vera non siamo in grado di inseguire su tutte le tecnologie lo sviluppo del mondo
Io credo che su questo abbiamo da fare delle scelte in un Paese come il nostro e credo che queste scelte devono obbedire certamente a criteri di sviluppo a criteri di priorità e anche a criteri
Di valori ed etici di cui un'organizzazione come la nostra non può non farsi prevalentemente portatore
Allora
Se queste considerazioni hanno un minimo di senso
Io immagino anche
E sono contento di parlare prima dei compagni del Lazio nel loro insieme
Che non sarà facile per noi se la e se la discriminante
Che ci porta anche a scegliere su Torino e quella l'elemento dirimente che Vigevani poneva nella sua dire
Relazione e quello della sicurezza del rapporto dell'uomo al centro del nostro interesse del rapporto fra uomo e natura non c'è B non c'è problema ricchi a riva primo avere il problema della
Dal rapporto con la natura del rispetto con la natura non è questo non ci sono problemi personali ci son problemi strategici
Se questi sono gli elementi dirimenti io credo che non sarà semplicissimo probabilmente per i compagni del Lazio a spiegare che non si fa trino e invece si completa Montalto dica
Io credo che non sarà semplicissimo credo che si apre hanno delle contraddizioni
Sì ha pronte le contraddizioni che sono al confronto delle tecnologie ma come primo indubbiamente il punto è una tecnologia più avanzata rispetto a Montale come non facciamo quella e facciamo quella per la tratta tanto difficile permesse medicali che non bisognava raddoppiare ma perché volevo raddoppiata
A me Yoda fatto un
Non voglio
Forse me lo fosse raddoppiano non lo so ma credo che c'è un elemento di coerenza un elemento complicato anche perché sono io pare a me bonariamente a quello che ho capito che s'è aperto un anche una discussione all'interno degli dei compagni strutture del Lazio da quello che ho capito e c'è anche degli elementi che riguardano il rapporto con le popolazioni un rapporto democratico un rapporto di convincimento contro compresso ma credo che è un problema che non può essere solo dei compagni alla sarebbe sbagliato sono al centro indubbiamente di questa di queste scelte ma non può essere un problema affidato solo a loro e io credo che varrebbe la pena aprire lasciare ancora un elemento di approfondimento se la logica che qua
La segreteria ci ha presentato diventa la logica politica
E la la strategia dell'insieme dell'insieme del movimento perché credo che in quel caso non basta dire abbiamo già speso un sacco di soldi non li buttiamo via credo che non sia sufficienti
Non sia sufficientemente convincente
Un'ultima cosa un'altra cosa vuole ancora citare c'è ancora un po'di tempo e due precisazioni
Io credo che se le scelte che qua vengono proposte verranno poi confermate all'interno degli degli organismi dirigenti della CGIL nel suo insieme che credo sono abilitati a fare queste scelte
Allora noi dobbiamo Docks varrebbe la pena che l'insieme del lavoro che ci ha portato a questa conferenza dalle iniziative locali fino a questa conferenza fino a scelte medesime
Consentissero di assumere i problemi
Che noi scegliamo come problemi di un'iniziativa nazionale dell'insieme dell'organizzazione
Questo vale credo per cose sono sotto in cui regnava prima Mantovani credo che debba valere per primo uno
E credo che debba valere per fino per una battaglia politica che non può essere solo di comunicati
Per confermare la scelta che noi non vogliamo di blocco dei lavori del cantiere per Torino dove non può essere una questione che riguarda i compagni di Vercelli con l'appoggio politico dei compagni del del
Dal regionale del Piemonte
E credo che quindi dovremmo anche trarre delle fonti conseguenze politiche organizzative dalle scelte faccia fino a ricostruire
Un organismo operativo e di direzione politica che sarà al coordinamento Energia sarà quello che saranno rosso a ricostruirlo perché mi pare che non è non lo rinviamo più che
Per problemi politici da molto tempo e che sia una supporto di violazione complessiva nazionale di queste questioni
Due cose ancora e vado alla conclusione
La prima riguarda i problemi ai piani d'emergenza e vado proprio a Flash
Non aggiungo quasi niente alle cose che anche Mantovani sottolineava nell'intervento precedente
Io credo che noi abbiamo chiesto la verifica dei piani d'emergenza per Torino uno unitariamente e così via io credo che di questo problema del piano emergenza prima fare un fatto politico grandissimo non è possibile
Che rispetto a tecnologie
Che noi mutuo per nutriamo dagli altri Paesi copiamo agli altri paesi l'unico elemento di vera differenziazione sia la natura senso il segno dei piani d'emergenza previsti per le centrali
Uno scandalo è uno scandalo politico non è un incidente
E che e questo vale per Caorso vale per primo uno vale parlati affinché funzionanti
Credo vale per l'insieme per la centralità di questo va fatto un fatto politico grandissimo non è possibile che l'ENEL si è autorizzata a rispondere agli interrogativi io così ho sentito esposto dell'ENEL
Spiegando ma le centrali italiane sono più sicure non c'è bisogno di un piano d'emergenza come agli altri posti non ha senso non ha senso tecnologico non ha senso logico non ha senso politico
L'unico motivo che se si adottassero criteri piani d'emergenza come gli altri Paesi non si potrebbero fare sentenza però luoghi perché l'Italia è più popolata di altri paesi non ci sono dubbi no questo è l'unico motivo con tre re il resto sono delle cose incomprensibili che non hanno nessuno criterio di oggi
La seconda questione che vorrei sottolineare con questo concludo
Riguarda i problemi in positivo
Noi abbiamo lavorato in Piemonte anche sulla costruzione di una piattaforma politica positiva sulla
Punto centrale
Non unico
è stato quello dell'idroelettrico
Ora l'idroelettrico è un problema serio
è un problema che io credo anche questo nazionale ci sono molte questioni che vanno in primo luogo nello sciogliere i nodi legislativi che il che fanno arrivare la realizzazione all'idroelettrico
Con tempi
Burocratici
Di evitare i dieci anni tutti burocratici non tecnologici assurde
L'idroelettrico
è una fonte tradizionale rinnovabile che apro grandi problemi di impatto ambientale anch'essa grandi problemi organizzazione del territorio
Ma è un problema su cui noi possiamo e dobbiamo batterci negli stessi numeri che Sabbatucci si presentava non solo veniva fuori che nella sostanza
Le centrali i le previsioni di costruzione
Termoelettriche erano state risolte in questi anni rispetto ai piani previsti che non era stato risolto il nucleare ma anche che l'ha dimezzato invece l'ha realizzato a metà le prospettive l'idroelettrico
Parole lavoro che abbiamo fatto in Piemonte che non solo sono realizzabili
Quelli ma ciò realizzabili molti di più ne facciamo un fatto politico anche di questo oppure no io credo di sì però che fa parte di una risposta positiva seria limitata ma che non risolve i problemi del mondo
L'ho portata avanti
Solo che ma infatti ma perché bare la questione
Delle scelte prioritarie della risorsa limitate e quindi la coperta che non è allungabile dappertutto queste il problema politico
Oltre a tutti quelli di carattere generale ideale e anche tecnologico che noi abbiamo di fronte e allora le scelte prioritarie hanno un senso
Anche per presentarci rispetto all'insieme dei nostri rappresentati all'insieme dei lavoratori all'insieme l'opinione pubblica con quel segno di una forza seria responsabile capace di vedere il nuovo ma anche di fare proposte concrete battaglie concrete
La parola
Aitone Masucci segretario dell'accesso i precari la compagna Marietti
Nella relazione introduttiva Fausto faceva
Riferimento
Alla posizione dell'accesso
La Confederazione europea dei sindacati
E credo che sia utile quindi spiegare brevemente di che si tratta
Anche perché la CGIL
Ha dato un grosso contributo a questa risoluzione
Approvata nel comitato esecutivo di ottobre
Dopo però un un lavoro di preparazione abbastanza lungo che è cominciato subito dopo l'incidente di Chernobyl il con un gruppo di lavoro di cui ha faceva parte anche la i sindacati italiani
Insieme a tutti i sindacati europei
E la l'opzione centrale di questa risoluzione mi sembra molto simile analoga a quella alla posizione politica che esce fuori perlomeno finora da questo dibattito in attesa che sia poi confermato dal dal consiglio generale al comitato direttivo che dovrà fare la scelta e cioè la sospensione delle costruzione di nuove centrali nucleari
E la verifica
Dell'adeguamento delle centrali già esistenti a standard di sicurezza europei da ridefinire
Con poteri per la della commissione di coordinare la chiusura delle centrali che non rispondessero a questi standard di sicurezza
Si tratta cioè quindi di una uscita dolce graduale dal nucleare non dico di uscita immediata che consente proprio per questa sua gradualità che è dettata da da fatto recente all'uragano un periodo più o meno analogo di vita
Dalla necessità di poter sostituire gradualmente il nucleare con altre fonti energetiche mi sembra questo
Un compromesso abbastanza abbastanza utile in sé tenendo conto della enorme diversità di situazioni che esistono tra i Paesi della Comunità europea
Non è stato facile infatti raggiungere questo questo obiettivo mettere d'accordo tutti i Paesi della Comunità europea
E e ci siamo riusciti con l'appoggio in particolare della CGIL e della dei che ebbe oltre che dell'appoggio magari non molto attivo ma comunque della appena entusiastico applauso dei paesi del Nord Europa che non facendo parte dalla comunità hanno però contribuito lo stesso la posizione dell'ascesso dato che loro una scelta di questo genere la Svezia in particolare l'ha fatta da tempo
Perché non è stato facile per le situazioni obiettive di di di di di crossare al TAR del nucleare in paesi come la Francia per esempio e dove l'opinione pubblica non è stata così toccata come in altri Paesi
E che hanno fatto resistenza anche i sindacati sono spaccati tra loro sul problema dello psicologo creare oppure per la difficoltà è la difficoltà della del tiro sì inglese
Che nel suo congresso proprio su questo punto si è diviso a metà
E alla fine è passata una posizione della presidenza
Sulla moratoria che quindi sospende il problema e su questo ha pesato molto non solo la realtà del nucleare in Inghilterra mancherà insistenza di lavoratori a detti al nucleare che hanno manifestato numerosi di fronte al Congresso sono centocinquanta mila detti
Questo per spiegare che le difficoltà che negli altri Paesi si incontrano che sono oggettivamente maggiori di quelle che in Italia per la realtà che lucrare rappresenta
Nelle considerazioni generali sui di questo documento sull'ambiente la sicurezza i punti in comune con le posizioni espresse dalla relazione dalle comunicazioni sono sono numerosi
Ma lo scopo centrale della risoluzione e quello di rimettere in discussione il programma energetico decennale ottantacinque novantacinque della Comunità europea
Il quale si propone come scelta strategica per il novantacinque di passare dall'attuale trenta per cento di produzione dal nucleare al quaranta per cento di produzione locale quindi un balzo netto in avanti Piano elaborato prima di Chernobyl il e che però c'è certamente già rimesso in seria discussione oggettivamente a parte le scelte politiche potranno fare i Paesi nazionali ma è già rimesso in e nettamente in discussione dai ritardi che si hanno nell'attuazione di questo programma
Proprio nei vari Paesi a causa dell'incidente di Chernobyl
è chiaro che su questo programma sul raggiungimento di questo obiettivo Obiettivo pesa non proprio le le decisioni dei paesi che sono più indietro nel nucleare e che hanno programmato per i prossimi anni un'accelerazione maggiore rispetto ai Paesi che già sono a livello del settanta per cento come la Francia quindi contribuiranno meno al raggiungimento di questo obiettivo la decisione e quindi che prende un paese come l'Italia o come la Spagna o come la Grecia so quindi decisioni che pensano realmente sul piano decennale della scena
Il programma dell'Acea poggia poi sulla seconda opzione
Che noi condividiamo pienamente
E cioè la riduzione della dipendenza dagli idrocarburi
Entro il novantacinque non più del quindici per cento della produzione di energia deve derivare da idrocarburi
Con la conseguenza di non giudicare quindi conveniente un prezzo troppo basso del petrolio
Che metterebbe fuori mercato tutte le alternative compreso l'utilizzo razionale dell'Energia
Ma soprattutto un prezzo troppo basso e in questo sono d'accordo non solo con le cose dette anche nella relazione
Ma anche con le cose dette dal Bonetti
Il quale Bonetti ha insistito su questo punto che il pezzo deve essere alto anche se lo dice da sempre per tutt'altre ragioni ma comunque cioè utilizzata esso anche le argomentazioni dell'ambientalisti per sostenere ragioni che noi conosciamo
Perfettamente
E ma soprattutto noi riteniamo che sia il modo in cui si raggiunge il prezzo del petrolio sia un elemento di grande instabilità politica nel mondo in particolare nelle aree mediorientali che sono le maggiori produttori di questo del del petrolio
Perché sono frutto di un rapporto di forza sono frutto di un rapporto di forza che quindi rende il prezzo anche intrinsecamente instabile perché il rapporto di forza come vediamo cambia nel tempo tra Paesi produttori e paesi consumatori
Quindi noi chiediamo alla scena che questo pezzo sia contrattato direttamente con i Paesi del petrolio sulla base non più del dollaro ma sulla base delle chili
è una moneta estremamente più stabile e che inoltre valorizza l'apporto politico economico dei paesi della comunità
Allora qual è l'alternativa al nucleare e al petrolio questo
Noi condividiamo naturalmente gran parte delle proposte di questa conferenza che sono analoghe a quelle che ho indicazioni che ha dei Tata che ha dato l'accesso d'altra parte le scelte a questo punto non sono poi tantissime al primo posto
Noi mettiamo l'utilizzo razionale delle regia
Io concordo con la comunicazione ai margini che ci sono ancora periodo un utilizzo più razionale del Gia sono enormi nono molto ampi ma enormi i campi ecco inesplorati sono Monti
Già nel decennio settantatré e ottantatré il risparmio di energia è stato del venti per cento
Senza poi particolare coordinazione da degli sforzi da parte degli Stati e da parte della comunità nel suo complesso
Ma questo risparmio energetico se Zhao soprattutto nell'industria
E sia perché è calata l'attività economica in questo periodo ma soprattutto perché spinti dalla dall'alto prezzo della dell'Energia industria fatto un grosso sforzo di di razionalizzazione l'accesso si propone come obiettivo al mille novecentonovantacinque un risparmio un risparmio pari all'aumento del prodotto lordo
A noi sembra che questo obiettivo sia raggiungibile
è un risparmio che va dal venti al trenta per cento nel decennio
Naturalmente secondo le previsioni che si fanno di sviluppo della produzione ci sembra una cosa possibile però ha fatto che ci sia questa volta coordinamento e promozione di questo di questo risparmio energetico tenendo conto quindi degli anti Maggini che esistono ancora nei settori domestici delle costruzioni in particolare
Dei trasporti del teleriscaldamento
E tenendo conto delle trasformazioni strutturali nell'industria e del fatto che le nuove tecnologie sono certamente meno energivore non a caso nei settori più consumatori di viene il Gia si sono verificate le più vistose riduzioni di di di utilizzo energetico come nel settore dell'acciaio
Riteniamo poi che questo sia un settore che può fornire centinaia di migliaia di posti di lavoro perché l'industria
Quella del risparmio energetico è una vera e propria industria che necessita di strutture di strumenti
Gli strumenti di controllo ad alta tecnologia di consulenza e quindi sviluppa non solo dei primi ai settori industriali ma anche il settore dei servizi
Ma il problema più difficile riguarda la sostituzione dell'energia nucleare ma mano che le centrali vengono dismesse
Ricordiamo sempre te parliamo dell'Europa e che quindi questo problema ancora più grave per quei paesi che hanno un'alta quota di produzione di energia nucleare
A questo punto dicevo prima le indicazioni sono obbligate
La prima è che si realizzino le centrali polivalenti a combustibile solido e a gas dotate di tutte le tecnologie per evitare di inquinamento e che qui qui e quindi più costoso eventualmente come conseguenza e al secondo punto lo sviluppo delle nuove fonti energetiche
E di conseguenza lo spostamento delle ingenti risorse finanziarie del nucleare sulla ricerca sulla fusione sulle nuove tecnologie e sulla promozione degli impianti di nuove fonti energetiche
Adeguamento quindi delle legislazioni per favorire la diffusione delle tecnologie più adatte alle utenze locali e decentrate quindi un grosso sforzo di diffusione delle nuove tecnologie su tutto quanto il territorio comunitario
Infine l'accesso ritiene che il problema del costo del prezzo
Dell'energia sia un nodo decisivo questa è un'affermazione comunque fatta anche dalla relazione fatta nel corso del del dibattito
Perché il basso costo delle regia non può essere un obiettivo in sé
Che condizioni poi tutte le scelte di politica energetica
Sorvolo sul sulla l'argomentazione diffusa da tutti conosciuta che il costo energia così come determinato no non è comprensivo comunque tutti i costi che noi sopportiamo intorno
Alla produzione nucleare oppure comunque la produzione della regia che danneggia l'ambiente
E quindi i costi che ne derivano
Ma la relazione mi pare che affronti questo tema sopra con la relazione una comunicazione dal pool citando la tariffa come uno strumento politico per incoraggiare il risparmio energetico e questa può essere un'idea senz'altro ma il dato di fondo e che l'opinione pubblica deve accettare il fatto che mi Virgilio pulita costa di più
Costa di più anche se solo in una prima fase fase e che comunque ne vale la pena questo è il punto fondamentale del messaggio fondamentale che a mio parere dobbiamo mandare l'opinione
Concludendo la Chess sta sviluppando la sua professione sulla comunità europea
Ma la commissione decisamente filo nucleare
Ed è allineata perfettamente con l'OCSE con le sue raccomandazioni in questa direzione lobi nucleari sono ben un installate gli esperti che vengo da Daisy nazionali sono esperti che che che vengono a raccontare il verbo nucleare che sono sono del sono in genere vengono da dagli dagli enti nazionali
Di produzione genetica nel caso italiano
Dall'ENEL forse un controllo in questa direzione da parte dei sindacati non sarebbe male un discorso con il ministro il ministero dell'industria su su come l'Italia si pronuncia sulle direttive CEE in questa direzione quali sono le posizioni che va ha esprimere
La commissione comunque sta facendo uno sforzo veramente notevole per quanto riguarda la sicurezza la sicurezza dell'ambiente gli standard di sicurezza
E il momento politico in generale non è favorevole come qualche mese fa
C'è una caduta
Di tensione su questo problema in tutta quanta l'Europa in cui l'Italia mi pare che sia anche compresa che però non non riguarda l'opinione dell'opinione pubblica
Perché l'opinione pubblica appare sempre antinucleare nella maggior parte dei paesi europei riguarda invece tutto sommato l'entusiasmo delle forze politiche che è parecchio calato in questi ultimi mesi di fronte alla constatazione che questa maggioranza che si verifica nell'opinione pubblica a livello appunto di opinione sul nucleare non si traduce però in in indiretti risultati elettorali e politici e questo ha raffreddato sia l'entusiasmo dell'opinione pubblica che quello del dibattito anche sui sui sui mass media
Non c'è dubbio quindi che saranno decisive le posizioni dei governi nazionali e l'azione più coerente del movimento sindacale e di quelli per l'ambiente che subiscono meno queste oscillazioni politiche
E devo dire però che posizioni eventualmente troppo ambigue o troppo compromissorie non servono molto alla alla alla alla causa che che vogliamo difendere grazie
Grazie al Masucci prima di dare la parola compagna Marietti credo sia opportuno sperando che non perdiamo molto tempo fare il punto sui lavori della Conferenza
E ci sono ancora tredici compagni iscritti a parlare
Il compagno brutti ok scritto appena comunicato che rinuncia io d'autorità
Posso verso qualche mio amico cancellarlo e poi le nostre personali inimicizie ce ne coltiviamo nei prossimi giorni
E possiamo arrivare qui in via nove dieci dopodiché anche nove dieci sono tanti se vogliamo tentare nel caso i compagni lo ritenessero puntare a concludere nella tarda mattinata
Perché come era prevedibile le previsioni
Per concludere appunto in tarda mattinata perché è una serie di compagni e intendono rientrare difficile dargli torto di venerdì date anche le condizioni di trasporti atmosferiche e così via
Non è un problema che sentiamo di il compagno Pizzinato naturalmente qui pronto a come dire a seguire le indicazioni nostra rinunciato un impegno con il ministro Visentini per le questioni fiscali
Sia per la conclusione in tarda mattinata sia se la conferenza ritiene che dobbiamo comunque continuare nel pomeriggio seguire per concludere nel tardo pomeriggio
Io posso dare subito la parola alla compagna Marietti in attesa di verificare se compagni altri da quelli che uno l'ha citato gli altri devo mini star per un attimo con gli interessati
Che si riduce il numero a cinque credo
Cinque sei al massimo purché questi poi garantiscano il dieci minuti un quarto d'ora non di più che allora consentirebbe veramente una conclusione a tarda mattinata
Sì si tratta di questi orari la parola la compagna Marietti e io faccio il tifo poi per
Ma la bella relazione del Copaco devo vige che in qualche modo è stata supportata e del sintesi
Del lavoro dei gruppi che hanno preparato questa conferenza a cui ho partecipato ci sono due parole
Mi sembra sia il caso di sottolineare per svelarne in qualche modo il significato concreto politico queste due parole sono termodinamica e biologia non sono parole usuale in una
Relazione sindacale
Però ecco svelarne il significato svelarne sperarlo a me stessa prima ancora che alle compagne e compagni che ne sanno più di me mi sembra assai utile quando ci appelliamo alla termodinamica
Ci appelliamo a un modo di guardare il problema energetico assolutamente non conformista rispetto a quella cui siamo stati abituati dall'impostazione della programmazione energetica nel nostro paese ma in gran parte dei Paesi industrializzati fino a poco tempo fa un modo che invece di se di far vedere che il problema energetico in tutti i Paesi industrialmente avanzati diverso nei paesi in via di sviluppo
è un problema per l'ottanta per cento di calore alta media e bassa temperatura e di carburanti
E solo per circa il dodici quindici per cento di usi elettrici obbligati un modo che partendo da una concezione basata sull'offerta di energia piuttosto che dalla domanda di energia ha sempre concentrato nello scegliere le politiche energetiche l'attenzione sull'Offerta e in particolare sull'offerta elettrica
Cambiare
Questo modo di ragionare questo approccio economico alla politica energetica che è l'ipotesi che sottesa anche se non esplicitata ebbene lavoro dei gruppi
Nella relazione
Nella relazione di Vigevani non significa poca cosa non solo perché c'è una vischiosità nelle istituzioni e nella struttura economica ad accogliere il nuovo che avanza e questo è naturale ma perché questa vischiosità quando si tratta d'energie lo dobbiamo ricordare
è condita con formidabili concentrazione di potere che a livello internazionale nella storia di energia si sono chiamate multinazionali delle fonti cioè del petrolio le sette sorelle
Si sono poi chiamate multinazionali delle tecnologie perché quelle formidabili strutture economiche hanno capito che il controllo solo delle fonti poneva problemi con l'evolversi dei tempi di carattere geopolitico e quindi si è passati dal controllo delle sole fonti al controllo delle tecnologie oggi il problema si pone in modo nuovo per l'avanzare della biologia che viene citata
Nella relazione cioè del vincolo ambientale ma non bisogna dimenticare che va studiata in questo contesto l'evoluzione di quei
Centri di potere economico e politica che governano questa situazione anche se certo dei tempi di Mattei
E della sua ancora uno a tutt'oggi oscura fine le cose sono cambiate per con colto il tumultuoso procede
E aggregarsi delle forze del capitalismo in un settore che qualche volta forse si esprimono anche con la violenza fisica altro e la politica energetica degli anni due mila però ecco insieme a questa citazione dalla relazione io voglio ricordare anche un altro contributo
A questa relazione che considero significativo è che a me mi ha colpito e invito le compagne e compagni a tenere presente che il contributo del compagno Silvestrini che ci dice e c'ha dette qui vorrei correggere qualcosa della relazione di Boy avevamo già avuto modo di discuterne che ci dice che l'ipotesi di fondo su cui noi dobbiamo muoverci dobbiamo valutarla questa ipotesi è un'ipotesi che fermo restando che i consumi energetici mondiali non possono aumentare nei prossimi cinquant'anni
Più
Di due mila megaTEP più di due mila megaTEP ci dice anche che le esigenze dei di Energia dei paesi in via di sviluppo e non possono aumentare più di due mila Megadeth per vincoli ambientali
A livello mondiale ci dice anche che le esigenze dei paesi in via di sviluppo sono non di aumentare lievemente come hai detto tu voglia nella relazione ma di raddoppiare il consumo pro capite e più che triplicato in termini e in termini complessivi mentre ferma restando l'ipotesi demografiche ad incremento zero nei Paesi industrializzati questi dovrebbero diminuire
Con opportune politiche conservative di risparmio i loro consumi i loro consumi riducendoli di una quota assai assai significativa questa è
Come dire il giorno dopo questa conferenza è una delle ipotesi che credo di cui anche Vigevani parlava della nella nella relazione
Che noi dovremo sviluppare per capire se è questo il quadro internazionale e l'ipotesi internazionale che appoggiamo ossea altro perché poi nucleare sì nucleare no però sullo sfondo ci sono questi grandi
Problemi di carattere politico sui quali non è possibile che non ci pronunciamo così come se è vero questo quadro generale tutto il percorso che Silvestrini io adesso non lo voglio riassumere perché Neglia
Che Silvestrini da alla trasformazione della politica energetica la
Sostanziale intersettoriali vita di questa politica che per noi si decodifica si traduce immediatamente in intercategoriali età sapendo che il territorio è la sede deputata a a sviluppare politiche di questo tipo e quindi si traduce e si dovrà tradurre in termini
Di contrattazione
Di contrattazione territoriale il problema dell'ambiente industriale quello che oggi viene cambiata chiamato l'ambiente industriale in cui queste politiche si vanno a colonna il problema spesso della formazione di manager pubblici e privati capaci di gestire questa politica nel senso capaci di vendere non più di allocare sul mercato la singola fonte
Ma dipendere il servizio energetico che un servizio Complesso complessivo che sul territorio trova la sua dimensione con le conseguenze in termini di democrazia e di recupero di ruolo degli enti locali
Ed è la democrazia diffusa che sono forse le conseguenze più significative in termini di modello energetico rispetta un modello centrato sulle grandi scaglie sulla mancanza di flessibilità
Queste cose
Che abbiamo visto nel congresso del della Democrazia Cristiana hanno avuto una lettura assolutamente assolutamente opposta la ragione latte sconto diceva non sono dei pazzi scatenati degli estremisti ma è un partito che in qualche modo esplicita coerentemente essendo in questo Paese non ce lo dimentichiamo l'energia un fatto sostanzialmente d'industria pubblica
Esplicita coerentemente una storia di rapporti di interfaccia fra industria pubblica
Potevi politici che è una storia su cui credo come sindacato abbiamo stratificato un giudizio certo no positive che porta quel tipo di scelta
Ecco tutto questo avviene in una congiuntura assolutamente straordinario ed eccezionale della quale io vorrei mettere in evidenza alcuni elementi che mi sembrano significa una coincidenza che ci dà una forte spinta dell'opinione pubblica non solo a dire sì o no al nucleare ma come emerge anche dal recente
Dalla recente indagine Corriere Dozza che avrebbe visto la scorsa settimana
Che indica che un percorso è una modalità di politica energetica alternativa
Significa che non c'è più il non consenso alle scelte delle grandi taglie e delle politiche energetiche che non hanno rispetto ambientale ma c'è anche il consenso a politiche alternative
E l'unità che si è creata in alcuni territori fra enti locali e popolazione ci dice che stiamo in una fase nuova queste prime norme il secondo elemento che io voglio sottolineare è che distanze stellari fino a pochi mesi fa
Fra le valutazioni di fabbisogno e di possibili risposte fabbisogno di diversi soggetti si sono accorciati e stiamo in una condizione di unanimità io voglio qui citare i due poli che un tempo venivano considerati i poli opposti le previsioni ENEL
Così come sono state fornite alle commissioni tecniche che stanno preparando la conferenza dell'energia e le previsioni degli ambientalisti così come sono state fornite alla stessa conferenza
Vediamo queste distanze che erano stellari e prende due pali opposti perché ci danno la dimensione come si sono avvicinate solo per alcune fu
Per il risparmio elettrico le nell'oggi da sette miliardi di diciassette miliardi di kilowattore gli ambientalisti nel rispondere alla questionario la conferenza dell'energia hanno dato appena quindici miliardi titolato
Per litro l'idroelettrico percorribile questi sono previsioni al due mila
Lei nel da dodici miliardi di kilowattore gli ambientalisti danno delle stesse risposte otto dieci miliardi di kWh
Per il gelo termoelettrico si danno tre virgola cinque miliardi di kilowattore è vero che gli ambientalisti in questo caso le danno otto ma mi pare che la relazione di Sabbatucci da comunicazioni Sabatucci degli ci dava in qualche modo ragione di queste differenze anche qui possiamo dire come dire che c'è unanimità
Nelle previsioni di fattibilità sia economica che di producibilità emerge
Lascerei ci dice per l'eolico due virgola cinque miliardi di kilowattore gli ambientalisti danno cinque miliardi però comprese tutte le fonti rinnovabili anche il solare fotovoltaico inoltre va sottolineato il contributo significativo che lei mi e il contributo significativo associata nuove tecnologie della Nuovo Pignone danno per quello che riguarda per quello che riguarda il gas
Il secondo il terzo grande fatto il grande interesse delle aziende da questo punto di
E qui non mi soffermo perché lo spiego un attimo dopo il quinto grande fatto era disponibilità creditizia sia delle banche europee che nelle banche nazionali ad operazioni been there be do sul territorio sul recupero di risparmio energetico di tecnologie appropriate a questo scopo
Allora è vero che la legge trecentootto ha spesso sono quattrocento miliardi sui circa mille miliardi stanziali
Però entriamo nel merito di questa diversità dispensa ci accorgiamo di due cose la prima cosa che la situazione cambia significativamente passando dal nord al sud e questo è un grosso problema nelle spesse effettuate la seconda cosa laddove sia creata convergente
Ma
Soggetti istituzionali soggetti sociali e i soggetti tecnici centri di ricerca eccetera preposti
O comunque competenti
In questi termini è successo che la tonnellate equivalenti di petrolio è stata sostituita con la trecentootto accosti dell'ordine del mezzo milione contro i tre milioni per la sola installazione del nucleare contro i due milioni circa
Della del carbone il costo di un posto di lavoro nella elettromeccanica pesante non sappiamo che sta intorno circa gli ottocentocinquanta milioni con la trecentootto laddove ha funzionato per questa convergenza dei soggetti e anche esperienze internazionali ci dicono che la convergenza di soggette significa estetico è significativa caso crollando caso dalla California siamo arrivati a nei casi più sofisticate compressi a duecento milioni per il posto di lavoro mediamente a venti trenta milioni per posto di lavoro del resto
Il convegno di Prato la ricerca del Cise per la Lombardia la ricerca del merito e Rea ci dicono che sul risparmio energetico
è e viene anche fuori un management significativo nelle aziende municipalizzate e nelle autonomie locali che è una risorsa che va assolutamente assolutamente
Valorizzare in questo quadro noi stiamo in una situazione in cui da anni le forze politiche e le istituzioni come ho detto all'inizio con la politica dello fare
Fanno la politica dei grandi
E delle grandi battaglie concentrate mentre appunto si affacciano decisiva alleanze sociali
Che il sindacato non come verde non come benefattore ma per il suo ruolo su queste questioni del risparmio tecnologie del risparmio non può di cui non può non temere conto e il film per vento non lo ripeto perché l'ha già detto lui assai efficacemente compagna alla banchetti ci dice che laddove si ponessero problemi di riconversione non si tratta solo di tornare indietro perché questo è un modo sbagliato
Di vedere la situazione ma si tratta di aprire invece quelle
Che i compagni e Genova chiamo le finestre tecnologiche per farla invece fare un salto in avanti hanno la possibilità di far fare un salto dello in avanti
All'insieme dei
Io ecco detto questo voglio dire che se vogliamo giocare da questo punto di vista un ruolo propulsivo come la redazione dice non possiamo però essere contraddetto le consegno
Per spiegare questo elemento perché contraddetto mi riferisco alla questione della scelta
Assolutamente apprezzabile significativa è la scelta vera rinunciare al PVR e alle filiere del Progetto Unificato nucleare significa dire
Un significa uscire progressiva
Dal nucleare non c'è dubbio però proprio forte di questa affermazione vorrei fare due riflessioni su Montalto
Dica
Punto primo
C'abbiamo abbiamo detto che la sicurezza è l'elemento riferimento
Punto secondo la situazione di sicurezza a Montalto di Castro voglio ricordare che resta molto problematiche stando molto antica assunto e-book un bijou guerre e General Electric
Dal fatto che la General Electric è uscita ormai dal mercato e mantiene solo un centro a San Diego per l'assistenza agli impianti venduti ma che non fa più ricerca sull'aggiornamento
Di sicurezza e che quindi siamo in una situazione il cui il committente non da input di incremento di sicurezza all'impianto questo è un punto e vorrei ricordare il secondo punto sui soldi vorrei che fossimo chiari sulle cifre credo che la CGIL del Lazio ce lo ha detto il diverso è se di i soldi spesi sono circa due mila novecento miliardi cinque mila e sei sono quelli impegnati e non sono ancora tutti i posti e si possono prevedere per questo il Terzo appunto
Perché invece rispetto ai progetti presentati di
Come dire ad atteggiarci conformisti che a mente come molti hanno fatto come dire con ironia
Ideologiche o con fanatismo di sostegno non entriamo nel merito e non vediamo rispetta questi costi e rispetta queste compatibilità se sono proprio costi pazzeschi quei progetti
Oppure se non danno in termini di occupazione e di coerenza rispetto a certe scelte
Risultati più simile io voglio ricordare solo questo per chiudere la risposta che la massima istituzione sanitaria del Paese indipendente l'istituto di superiore di sanità
Da in termini di sicurezza nucleare al questionario tra conferenze l'azione per bocca del professor poche righe è il suo direttore quindi la massima
Dice portieri i concetti di sicurezza propri sto citando testualmente dei reattori dell'attuale generazione deve attori dell'attuale generazione non sono sufficienti a garantire livelli di rischio socialmente accettabili
Allora su questo concetto di sicurezza
Che il portiere dice non garantisce con livelli di rischio socialmente accettabile né a Trino né a Montalto compagne a mio prevede si innesta un altro problema è l'ultimo che cito e chiudo non credo che non ci siamo mai Fo soffermati ma lo dobbiamo fare oggi quando si parla del giustamente delle sedi internazionali come sede di confronto sulla sicurezza sulle metodologie internazionali che sono a monte della definizione dei criteri di sicurezza per il nucleare civile li CRP che è la struttura internazionale deputata a dare le raccomandazioni sulle borse dice che la dose massima ammissibile anche qui cito il suo documento
è quella dose di radiazione a cui sono associati affetti somatici cancro o leucemia e accorciamento della vita
Ed effetti genetici che si ritengono compatibili con i benefici economici associati a siffatte attività con radiazione
Voi avete ascoltato una radio protezionista indipendente la professoressa Favilla cattolica
Dell'università Cattolica qualche sera fa al TG uno che già detto che questo molto significativamente dicendo io non sono contrario all'energia nucleare ma se non cambia podestà siccome questo significa monetizzare
La vita della gente e di parecchia gente non di poca gente
Io non sono disponibile ad accettare che questi criteri che sono quelli che sono stabiliti a livello nazionale e sono recepiti dalla nostra legislazione anche se poi l'ENEL da meno dolorose
Di questa nella sostanza ma sono quelli recepiti dalla nostra registrazione sani criteri che vengono
Che vengono adottate e perché vengono adottati questi criteri più
Perché chi sostiene che è preoccupato per i sottomarini atomici o per
Gli aerei Hopper i reattori militari non deve dimenticare che questa tecnologia che verrà tutti amo è una tecnologia nata per scopi militari e la relazione lo metteva in evidenza ma soprattutto prosperato è cresciuta perché essa costituisce un formidabile sostegno tecnologico ed economico alle spesse militari e quindi e il rischio aggiuntivo proprio della tecnologia nucleare e quello di aggiungere ai suoi rischi da radiazione il rischio di incremento della proliferazione
Allora
Se i compagni che ancora
Debbono intervenire
Non fanno uno sforzo sperano ma contengono i loro interventi nel quarto d'ora
Senza sacrificare molto c'è ancora qualche limatura da realizzare è possibile chiudere in tarda mattinata senza interruzione quindi senza i rischi
Di una platea
Ulteriormente impoverito nella nel pomeriggio
Do la parola cugini della regionale toscana
Dopo di lui parlare al compagno gravano
Ma io voglio incominciare esprimendo immediatamente
E ma anche molto sinteticamente una preoccupazione molto forte
Perché abbiamo rimarcato anche nel documento della segreteria regionale
In cui si affrontano queste questioni una preoccupazione molto forte per il rinvio allora
Sì Pooh ipotizzato oggi certo il rinvio della conferenza energetica nazionale che noi riteniamo invece debba essere un momento
Da svolgere al più presto
Ogni ritardo ci sembra sia difficilmente giustificabile
Come ci sembra altrettanto ingiustificabile la piega che la Conferenza rischia di prendere è quella di una discussione abbastanza fine a se stessa pro o contro il nucleare
Riteniamo che invece la conferenza debba essere un momento di chiarezza sugli scenari generali
Che precisino al massimo possibile
Quali sono le prospettive rispetto alle quali il nostro Paese deve muoversi
Definendo consumi e fabbisogni costi e disponibilità rapporto all'interno del quadro di sviluppo dei rapporti tra nord e sud
Ogni rinvio di un appuntamento così importante di un appuntamento di questo genere ci sembra sia in contrasto con la necessità di aprire rapidamente una possibilità di discussione nelle competenti sedi parlamentari
E anche a fronte della possibilità delle ipotesi a nostro avviso abbastanza realistica di dover andare a delle forme di referendum consultivo per sottoporre al giudizio dei cittadini
Le scelte energetiche di grande importanza scelte di fondo per lo sviluppo del Paese non tanto e non solo per il momento di democrazia che attraverso queste scelte si viene a realizzare ma come momento importante come fase decisiva per la costruzione di una conoscenza di una coscienza di massa attorno alle questioni dell'Energia
Condividiamo qui pienamente quelle opinioni che venivano espresse nelle introduzioni in cui si faceva riferimento alla necessità di una maggiore conoscenza di una
A approfondimento della possibilità di capire di comprendere fino in fondo processi tecnologici di grande importanza riteniamo che sia in contrasto ogni rinvio della conferenza non il lavoro che invece deve essere fatto per le permettere al per nel Paese un salto di qualità perlomeno nella trasparenza delle scelte
Nella possibilità di aprirsi a nuove tecnologie e alle novità scientifiche per lo sviluppo delle capacità di controllo dei processi produttivi nuovi che non solo nel campo della produzione di energia ma anche in altri campi determinano dei grandissimi problemi per quanto riguarda la loro gestione e la loro amministrazione
Noi lo diciamo chiaramente non condividiamo le valutazioni ideologiche
Che essi portano pro o contro questa o quella questione in questo caso prevalentemente pro o contro la scelta nucleare per la produzione energetica
Ci sembra di dover rimarcare però una cosa
La situazione data quella presente nel nostro Paese è caratterizzata da una volontà popolare orientata per la fuoriuscita dal nucleare come fonte energetica di base per la produzione di energia elettrica
Questa volontà prevalente va verificata nella sua consistenza ma certo appare chiaramente maggioritaria
E ci sembra che questa volontà popolare che così si esprime debba essere rispettata diciamo al limite indipendentemente dalle ragioni che la muovono più o meno consistenti io più o meno emotive
Al dibattito politico
E alle valutazioni tecniche riteniamo debba essere consegnato il modo per fuoriuscire dal nucleare
Visto appunto come dicevo prima come fonte energetica di base per la produzione di elettricità perché mi pare che non si ponga come possibile la fuoriuscita dal nucleare e dall'atomo in termini assoluti infatti non si mettono in discussione
Gli usi del lato Money processi industriali nell'uso sanitario scientifico di ricerca che è cosa di tutti i giorni all'interno delle nostre università degli ospedali del Paese delle fabbriche delle aziende industriali quindi la discussione si deve incentrare sul come quanto e quando realizzare questa prospettiva di fuoriuscita nucleare ripeto come fonte di base per la produzione di energia elettrica
Riteniamo che a queste domande si debba rispondere assumendo alcuni vincoli
Come elementi che debbono essere risolti positivamente i vincoli sono quelli del contesto internazionale
Del mantenimento dei presidi da ecologici ed industriali quello dell'assicurazione di alternative valide a questa fonte
Di produzione elettrica diversificando quindi le fonti e le aree geografiche di approvvigionamento mantenendo la nostra economia
A livelli concorrenziali e soprattutto uscito per ultimo ma non certo per importanza Manzi come maggiore elemento di altri di accentuazione rispettando gli equilibri ambientali e promuovendo delle grandi azioni di risanamento ove questo ambiente sia già degradato e gravemente
Compromesso
Non ci associamo e non condividiamo
Nessuna difesa di bandiera dell'atomo per quanto riguarda la produzione elettrica così come riteniamo che sia da rifiutare ogni aggressione ideologica all'uso dell'atomo in quanto tale è in termini assoluti e in questo senso riteniamo ampiamente positivo
Il risultato che la relazione introduttiva di Fausto
Poneva proponeva questa conferenza per quanto riguarda l'uso dell'energia atomica nel nostro Paese l'uso nucleo elettrico dell'energia atomica del nostro paese
Ciò che riteniamo importante imperativo è agire per un allargamento significativo del mix delle fonti energetiche generali ed elettriche che sono in uso del nostro Paese sia intervenendo sulla quantità
Che sulla quantità delle fonti e anche qui ci riteniamo
In sintonia con nelle proposte che venivano avanzate nelle introduzioni fra le fonti che possono essere definite improprie
Pensiamo a risparmio energetico senza però eccessive illusioni
Nella realtà italiana perlomeno per quanto riguarda il risparmio elettrico e nella media mondiale per quanto riguarda il risparmio dell'Insiel nell'insieme delle fonti energetiche
In Italia per visto l'attuale livello dei consumi elettrici che si colloca ad un livello medio basso rispetto a quelli dei Paesi industrializzati
Nel mondo rispetto a quelle che sono le esigenze di energia per lo sviluppo economico e per lo sviluppo demografico che è particolarmente presente nei Paesi emergenti o in via di sviluppo
Riteniamo anche in relazione sulle fonti deve essere rapida ed incisiva
Viste le questioni che si stanno sviluppando in questi giorni il petrolio sale nuovamente siamo diciannove dollari il barile è vero che il ribasso del dollaro Marri passa anche per le nostre esportazioni e poi non tutto questo rialzo
Mi pare debba essere considerato
Negativo
La nostra riflessione
Che abbiamo svolto sia in seminari
Regionali sia all'interno degli organismi dirigenti ci ha portato a acquisire come scelta politica di fondo della struttura regionale della CGIL una convinta e coerente ha detto
Più valido
Una massima abbastanza antica ma tutto sommato negativa
Che è quella di essere d'accordo con tutto purché lo facciano gli altri mai cominciare a misurare le scelte che sul piano generale si fanno con la disponibilità alle possibilità che ciascuno può in grado realmente di attuare e di promuovere anche perché poi detto in una battuta in anno Curino hanno bisogno di passaporti così come l'hanno bisogno di passaporti però nemmeno le piogge acide o i mancati assorbimento di anidride carbonica per il disboscamento indiscriminato
Che sia realizzato in molte aree del mondo ad esempio dell'America latina per far posto alle piantagioni di canna da zucchero per produrre l'alcol per la benzina verde
E quindi le riflessioni debbono essere attorno a queste questioni molto approfondite vista la loro complessità da qui nasce anche la necessità e il bisogno c'abbiamo cercato di svolgerlo di realizzare un esame sereno sulla situazione regionale toscana
A partire da un dato incontrovertibile ed è la salita del deficit e elettrico strutturale ormai presente nella nostra regione e a partire dalla dall'obiettivo
Di realizzare una situazione di pareggio che riteniamo importante è anche raggiungibile con delle misure di intervento
Molto importanti e da controllare attentamente e fra queste misure di intervento sicuramente
Una delle più importanti riguarda il potenziamento della geotermia di cui si è parlato anche in questo in questa conferenza e nelle introduzione
I piani attuali prevedono il raddoppio della potenza elettrica installata nel corso di dieci anni un investimento di circa mille trecento miliardi
Ci sono dei grandi problemi di inserimento di controllo di questi investimenti e di questa produzione dirò dopo per comodità espositiva alcune questioni che riteniamo indispensabili come organizzazione sindacale non solo CGIL ma anche CGIL CISL e UIL
Fra l'altro nel materiali che sono stati consegnati ai compagni ci sono delle note specifiche riferite a queste questioni se però pensiamo così come viene introdotta nell'ente
Nelle relazioni iniziali di questi lavori
Ad un sostanziale quintuplicato mento della potenza elettrica installata attualmente noi ci permettiamo conoscendo la realtà toscana di avanzare alcuni dubbi alcune perplessità che vanno discusse approfonditamente seriamente
Perché l'impatto della geotermia con il territorio non è proprio così
Liscio e pacifico e tranquillo come si dice
Non è poi così pulita e così dolce nel rapporto con il territorio e produrre due mila Mw installare due mila megawatt elettrici con la geotermia viste quelli che sono i livelli di profondità delle perforazioni la necessità di reni azioni l'amico sismicità eccetera provocano dei grandi problemi
Di natura romanistica di natura ambientale in territori ristretti qui non siamo nei deserti
Nel Nuovo Messico dove ci sono migliaia di chilometri there's disabitati dove si può fare ciò che si vuole qui siamo in the in realtà densamente popolate densamente abitate con Paesi strutture storiche eccetera eccetera che devono essere tenute in considerazione
Il secondo obiettivo per la realizzazione di una pareggio del bilancio energetico regionale
Riguarda l'inserimento del carbone del carbone nei siti energetici che sono già stati individuati con la possibilità la prospettiva se contrattata di un aumento della potenza installata all'interno di questi siti
Esili sono quelli Piombino dove è prevista la realizzazione di un polo carbonile
A Cavriglia nel Valdarno con la ristrutturazione della centrale attualmente alimentata lignite a Livorno dove si possono realizzare esperienze significative di produzione e di ricerca e sperimentazione
Su questa questione sono obbligatorie però per noi alcune precisazioni
Il primo è che l'inserimento del carbone deve essere concordato anche al di là dei contenuti e dei limiti e dei vincoli che la legge otto
E deve rispettare l'ambiente e portare con sé provvedimenti di risanamento ove ci siano già delle situazioni di degrado
In questa logica occorre quindi esaminare i costi
Che ne derivano anche quelli dell'eventuale recupero delle situazioni degradate non come un peso inaccettabile per le strutture pubbliche per l'ENEL ma come un'occasione per risanare e per continuare a consentire condizioni di vita accettabili
Quindi la De Sole fora Tione l'abbattimento delle scene Riello sul loro smaltimento ecologico e magari produttivo l'abbassamento dei livelli di emissione dell'N degli ossidi di azoto
Il recupero delle situazioni degradate il potenziamento delle ricadute positive attorno alle questioni dell'occupazione dello sviluppo
Ah e anche le misure esterne generali ad esempio il rimboschimento con le misure di controllo sociale non possono essere viste come un obbligo
Come qua eccome un peso ma devono essere i visti invece come un'occasione per lo sviluppo come un momento per procedere in avanti
E quanto detto noi riteniamo che debba essere assunto come valore generale sia quando si parla di centrali Poli combustibile all'interno delle quali bisogna stare estremamente attenti ai giochi di prestigio
E al sull'abbassamento delle emissioni inquinanti relative al mix dei combustibili
E anche quando si parla dei di vede delle taglie delle centrali che si parli di piccole taglie o che si parli di grandi taglie
Le piccole taglie inquinano meno solo se a una centrale da mille megawatt che si sostituisce una centrale da cento megawatt ma se a una centrale da mille cinese gestisce dieci l'accento
L'inquinamento è uguale o forse largamente superiore per cui si tratta di definire la quantità e poi di definire la distribuzione casomai si tratta di vedere qual è il rapporto l'impatto col territorio
Rispetta la individuazione dei no dei nove siti in più che sono necessari per l'installazione di queste medesime
Centrali
è certo che in questo campo è auspicabile un sistema flessibile è anche aperto alle novità tecnologiche quindi al call water a letto fluido e a quant'altro c'è in studio in progettazione in sperimentazione anche nel nostro paese ma il processo tecnologico dobbiamo anche dire che non si ferma mai
E che non e invece nella produzione elettrica un giorno bisogna pur partire nella realizzazione delle centrali anzi è proprio il partire lo sperimentare e realizzare delle iniziative e ci permette l'inserimento di altre novità l'avanzamento delle nostre conoscenza e della prospettiva
Produttiva
Terza terzo punto della nostra iniziativa per nostre prospettive per il recupero di un pareggio energetico della Regione riguarda il recupero del se nel settore dell'idroelettrico
Sia per quanto riguarda la riattivazione e magari anche il recupero da parte delle delle piccole taglie produttive
Ma anche per quanto riguarda le realizzazione di no di nuovi invasi con il doppio obiettivo di produrre energia
E di realizzare delle Riserve potabili ed il rigore
Che oggi sono di particolare importanza anche per quanto riguarda il risanamento ambientali di larghe aree della toscana più acqua significa in agricoltura meno di torba meno diserbanti meno fitofarmaci e quindi la capacità di avere una prospettiva
Più
Equilibrata
Quarto punto
Riguarda l'impegno da realizzare da parte degli enti energetici e da parte degli enti locali della Regione in esperienze significative sulle energie rinnovabili l'eolico e il fotovoltaico ma anche esperienze di cogenerazione l'uso dei rifiuti l'uso a a fini energetici delle biomasse agricole di scarto ed altre prospettive che pure sono aperte la nostra regione
Ultima questione anche qui ripeto non per importanza l'azione verso il risparmio energetico per quanto riguarda le competenze regionali rivolta al ruolo dell'ente Regione
Quindi resta fondamentale la necessità di tentare un uso più mirato dei fondi la trecentootto che spesso nella generalità dei casi vengono distribuiti a pioggia senza dei programmi specifici e limitandosi solo alla considerazione di quanti ne abbiamo spesi a fine d'anno senza poi andare a vedere concretamente quali sono degli obiettivi più mirati e più positivi
Avviandomi rapidamente alle conclusioni
Voglio aggiungere solo una cosa attorno a queste questioni
Su per la precisione su alcune di queste questioni abbiamo avviato come sindacato toscano non solo CGIL ma unitariamente delle esperienze verte anziani
Per Bo direbbero e sincerità è anche perché mi interessa che tutte queste esperienze sono state iniziate prima di Chernobyl
Sia per quanto riguarda la geotermia sia per quanto riguarda il carbone
Che sono poi le due esperienze più significative
E che potete ritrovare all'interno dei materiali che sono stati forniti a base della preparazione di questa conferenza io voglio dire solo due questioni la prima sulla geotermia
Abbiamo cercato di con questa piattaforma di mettere in piedi un'azione per orientare gli investimenti massicci dicevo prima mille trecento miliardi perché la geotermia non sia solo la realizzazione di fori profondi l'estrazione del vapore la produzione elettrica
Ma invece si vadano a individuare i rapporti con le esigenze territoriali
Lo sviluppo delle ricadute occupazionali e produttive la salvaguardia dell'ambiente sia da un punto di vista urbanistico sia da un punto di vista sanitario siamo all'avvio del lavoro attorno a questa piattaforma è stata definita sul piano regionale da parte di tutte le strutture orizzontali e verticali che richiederà nel corso delle prossime settimane dei prossimi mesi dei veri e propri appuntamenti mercanzia la seconda
Cosa che volevo dire riguarda il carbone relativa all'esperienza di Piombino e alla proposta dell'ENEL di realizzare di potenziare la centrale portando ad un mila cinquecentosessanta megawatt di potenza installata a fronte delle seicentoquaranta attuali e dei mille duecentottanta e saranno installate fra qualche mese
In relazione alla raddoppio della centrale attualmente alimentata ad olio combustibile
I problemi che ci sono posti
Mi pare sia inutile sottolineare quando la la la loro dimensione e la loro densità vanno sotto il titolo di quale rapporto fra questo potenziamento e l'ambiente tenendo di conto di che cos'è
La realtà territoriale la quale si proponeva la realizzazione di questa centrale
Quindi il territorio il golfo di Follonica il suo degrado la presenza delle acciaierie a Piombino e dell'inquinamenti derivanti da queste realtà soprattutto per quanto riguarda la produzione dell'acciaio
Il porto la necessità dello sviluppo il sistema dei trasporti il degrado che complessivamente presente nell'aria non solo per la presenza delle acciaierie ma anche per la presenza di un polo chimico minerario di notevole importanza e consistenza
Per noi la centrale era le nostre prospettive
E rimane ed è oggi possibile
Se si realizzeranno alcune condizioni definite insieme anche ad altre forze gli enti locali il comune che è stato tra l'altro uno strumento di azione per la realizzazione di alcuni risultati e il tentativo di raggiungere alcuni obiettivi le risposte a queste nostre condizioni e che facevano riferimento alla salvaguardia al miglioramento della situazione preesistente
Sono state sì è vero per alcuni versi molto avanzate già al di là dei contenuti della legge otto
Ma non sono state ritenute sufficienti e abbiamo ritenuto invece nella centrale con questa realtà con queste risposte che abbiamo tenuto non esistessero le condizioni per poter avviare i lavori di raddoppio
Il venticinque di gennaio quindi fra dieci giorni
Circa nell'Area delle Colline Metallifere nell'aria di Piombino si vota c'è un referendum popolare attorno alla
Ad un quesito sulla possibilità o meno di avviare i lavori di costruzione della centrale
A queste condizioni l'esito del referendum e mi pare scontato
Noi vogliamo però cercare di buttare
Un occhio al di là della data del venticinque di Chennai un occhio al di là delle referendum
Infatti riteniamo che dopo quella data
Permangano tutta una serie di problemi ne debbono essere risolti rimane il problema del deficit energetico toscano rimane la necessità di diversificare le fonti energetiche quindi di usare il carbone rimane il degrado del Golfo rimane la situazione di inquinamento attuale delle Acea delle provi che proviene dalle acciaierie dal comparto chimico minerario rimangono le esigenze occupazionali
Rimane la necessità di riorganizzare i trasporti la viabilità generale dell'aria in rapporto la viabilità della Toscana del centro Italia rimane la necessità di trovare sbocchi allo sviluppo della portualità comune elemento occupazionale di sviluppo del territorio
Da qui una scelta politica di fondo che abbiamo fatto come CGIL che misureremo con le altre organizzazioni sindacali e con me le forze locali e istituzioni le forze politiche
La scelta è quella di riprendere i contenuti della nostra piattaforma allargando il più possibile il fronte per riuscire e e le forze in grado di raggiungere degli obiettivi positivi a partire prima di tutto dai risultati che abbiamo conseguito nell'azione svolta fino a qui
Ma anche con l'obiettivo di realizzare altri contenuti tutti quelli che riterremo indispensabile per coniugare il potenziamento della produzione energetica con il risanamento ambientale non solo rispetto quindi ma con il risanamento ambientale
Nella dell'area territoriale del golfo di Follonica e delle colline metallifere sviluppando a partire da queste questioni un'azione autonoma ed articolata del sindacato l'insieme del territorio toscano
Grazie Puccini l'avete notato tutti è presente tra noi il professor Colombo presidente dell'Enea che ringraziamo di essere venuto al quale diamo immediatamente la parola
Io devo dire anzitutto che ringrazio la CGIL di avermi invitato a questo incontro
Francamente mi ero dimenticato dell'invito ieri mi è stato ricordato piuttosto che fare una brutta figura non venendo preferito venire anche se non ho avuto tempo di preparare un intervento
Articolato e forze centrato ai vostri interessi e soprattutto non ho avuto tempo di venire qua
Ad ascoltare gli altri ed è sempre una brutta abitudine quella di venire parlare andarsene via perché purtroppo questo non contribuisce costruttivamente al dibattito io stamani d'altra parte dovuto anche parlare al convegno qua presso il CNR della Società italiana di fisica oggi c'abbiamo un altro impegno
Al convegno della associazione italiana dei dirigenti di azienda siamo tutti sotto tensione sotto sforzo
Quindi chiedo scusa di un intervento in gran parte
Diciamo improvvisato
Io partirei dalla considerazione che l'anno scorso l'economia italiana è andata secondo i giudizi anche internazionali abbastanza bene abbiamo avuto un aumento del prodotto lordo di quasi il tre per cento abbiamo avuto una riduzione ulteriore del tasso di inflazione la si è messa in ordine la bilancia dei pagamenti
C'è da parte del Governo e anche di autorevoli diciamo
Commentatori una certa dose di ottimismo per il futuro
Rimane però gravissimo il problema della disoccupazione che arrivata nel nostro Paese all'undici virgola sei per cento della forza lavoro
Questo perché la anche l'aumento di occupazione che si è generato in Italia non ha compensato l'aumento di afflusso di risorse umane al sul mercato del lavoro
E questo ci deve fare riflettere sul fatto che noi non stiamo sfruttando adeguatamente la risorsa migliore del nostro Paese che la risorsa umano
E sfruttare risorsa umana vuol dire soprattutto innovare vuol dire introdurre tecnologie nuove vuol dire sa per penetrare sui mercati anche internazionali con il prodotto della nostra creatività
Della nostra capacità innovativa di tutto quello che l'Italia è potenzialmente in grado di produrre
L'altro grande problema che abbiamo e che è totalmente non risolto è quello del Mezzogiorno
Perché come sapete la disoccupazione prevalentemente concentrata in questa zona del Paese e d'altra parte tentativi di industrializzazione del Mezzogiorno
Usando la cosiddetta teoria dei polli hanno poi creato dei grossi problemi con le cattedrali nel deserto con stabilimenti che poi sono risultati addirittura talvolta non produttivi e col fallimento di un disegno che invece avrebbe dovuto coinvolgere in modo più generale l'economia del Paese
Vorrei anche aggiungere che i risultati buoni che lì l'economia italiana a ottenuto nel mille novecentottantasei sono almeno in parte legati anche alla congiuntura energetica favorevole voi tutti ricorderete che nel mille novecentottantacinque il prezzo del petrolio il petrolio era attorno ai ventotto ventinove dollari al barile che il dollaro costava circa due mila lire
Che invece nel corso del mille novecentottantasei praticare i primi messi
C'è stato il crollo del prezzo del del petrolio
Fino a toccare i dieci dollari al barile c'è stato il calo che continua tuttora del valore del dollaro
Sul mercato delle monete e quindi come risultato la bolletta energetica italiana
Si è ridotta da circa quaranta mila miliardi cito come ordine di grandezza nel mille novecentottantacinque a circa venti mila miliardi di lire nel mille novecentottantasei si è praticamente dimezzata
Essendosi dimezzata questa è chiaro che questo è stato in gran parte il contributo cioè è stato in gran parte il contributo dell'energia a causare il risanamento nella bilancia commerciale e nella bilancia dei pagamenti del Paese
Io vorrei aggiungere che l'opinione pubblica di oggi mi sembra
Interessata al problema energetico
Ma più in chiave di nucleare sì nucleare no sotto la impulso dell'incidente di Cernobyl ed anche per il dibattito che ha assunto calore rosso in Italia al calor rosso non nel senso politico ma
Caldo molto caldo senso chimico
Fisico
E viceversa c'è poca
Sensibilità per la estrema gravità del problema della dipendenza energetica italiana dall'importazione noi siamo l'unico Paese tra tutti i Paesi industrializzati che non ha sa ridotto nemmeno di un attacca la dipendenza energetica dall'importazione dal mille novecentosettantatré a oggi
Dipendevamo per l'ottanta virgola nove per cento oggi riprendiamo per l'ottantuno per cento mentre se guardiamo tutti gli altri Paesi anche quelli che dipendevano più di noi ci sono stati dei cospicui Calì
Nella dipendenza energetica dalle importazione questa è una situazione mio giudizio intollerabile non parlo di autarchia non parlo di autonomia totale ma certo che la di la il fa il grado di indipendenza energetica di autonomia energetica eh
Uno dei principali fattori di indipendenza anche politica oltre che di sicurezza sul piano economico
Sul io ho ascoltato con interesse l'ultima l'ultimo relatore mi è sembrato che dicesse cose anche molto molto giuste
Vorrei commentare non quella relazione ma i temi che sono stati sollevati uno è quello del risparmio energetico io credo che il risparmio energetico deve restare una delle priorità della politica energetica italiana perché
è evidente che
Risparmiare energie ridurre l'intensità energetica del prodotto lordo eh anche questo un modo per ridurre la dipendenza energetica
Non sarà percentuale ma lo sarà in assoluto
D'altra parte bisogna non dimenticare che i consumi di energia procapite in Italia sono ancora nettamente inferiori a quelli dei grandi Paesi comunitari ed anche di alcuni piccoli Paesi comunitari con i quali siamo soliti paragonarci
Noi consumiamo molta meno energia pro-capite di quanta ne consumi la Francia Inghilterra Germania Belgio Olanda
E così via per non parlare dei paesi nordici siamo invece a un livello superiore di consumo alla Grecia la Spagna il Portogallo che sono Paesi anche con un reddito pro capite molto più basso rispetto al nostro
Il progresso economico e noi cresciamo e vogliamo crescere dobbiamo ancora crescere come prodotto lordo porta fatalmente
A qualche consumo e le qui energetico maggiore per esempio se si riscaldano più le case
Se si usano più gli elettrodomestici è chiaro che questo comporta un maggior consumo energetico che va nel senso opposto al senso invece
Della degli effetti del riscalda il risparmio energetico vorreste capito bene
Io voglio dire che le azioni di risparmio energetico
Non si possono misurare
Da noi come riduzione dell'intensità energetica del prodotto lordo e fare sì che simpliciter un confronto con gli altri Paesi
Quando dobbiamo dei comporre due fenomeni che sono di segno opposto da un altro l'azione di risparmio e dall'altro la pur necessaria
Ancora penetrazione dell'energia dovuta al progresso economico
Ma in particolare nell'ambito della Energia quello che va accadendo in tutto il mondo e anche da noi è la penetrazione dell'elettricità nel sistema energetico
Oggi l'elettricità espressa in fonti primarie che servono produrla
E omogeneizzato questo calcolo e ha un grado di penetrazione in Italia del trentadue per cento contro il trentaquattro e cinque per cento che è la media europea
Contro addirittura un cinquantaquattro per cento della Svezia e contro un trentotto trentanove per cento del Giappone e simili valori per e anche maggiori per il Canada e gli Stati Uniti esistono dati
Abbastanza non controversi sulla correlazione tra prodotto lordo
Consumi elettrici e sulla correlazione fra
Attività e produzione industriale e domanda di elettricità
Quindi noi dobbiamo pensare che il risparmio energetico globale avviene ma che è più difficile
Risparmiare l'elettricità perché in gran parte elettricità è data da usi obbligati specie in un Paese da noi dove la penetrazione del metano è già abbastanza elevata e dove quindi è più difficile sostituire commettano l'elettricità negli usi fiscalmente c'è una possibilità di sostituzione commettano dell'elettricità ma questa va misurata anche questa rispetto ad altri usi obbligati dell'elettricità che avvengono mano a mano che avvengono anche le innovazioni industriali
Cambiare il mix di
Cambiare i processi industriali fondamentali per ridurre elettricità è una cosa possibile ma richiede ricerca tempo e non è una cosa concepibile a livello solamente Italia
Non so tempo addietro si parlava di un nuovo processo per la produzione di alluminio sviluppato in America dall'Alcoa che risparmiava drasticamente tagliava del quaranta per cento i consumi energetici questo progetto questo processo
Non è decollato ed è molto difficile regolare se decollerà nel mondo un processo di questo tipo riusciremo a sostituire anche noi ma fare della dare delle speranze di grossi cambiamenti energetici nelle produzioni industriali grazie a processi tecnologici fortemente innovativi lo giudico abbastanza asciutto utopistico
Cambiare il mix di prodotti di tecnologie è possibile con risparmio energetico complessivo però a mio parere questo va ancora nella direzione di aumentare i consumi di elettricità perché
Non tanto per quelli legati all'elettronica in senso stretto perché sappiamo tutti che l'elettronica consuma poca elettricità ma tutto quello che l'Elettronica induce in termini di automazione e controllo processi robotizzati Silone
E così via porta a un maggiore uso dell'elettricità rispetto alla alle esigenze energetiche globale
Allora se questo è un problema importante guardiamo dato che l'elettricità è un vettore energetico che può essere prodotto contante fonti primarie guardiamo a quello che fanno gli altri
Non mi sembra che sia corretto porsi il problema in astratto ma occorre vedere guardarsi intorno in Europa altrove e vedere che cosa fanno gli altri
Chi ha il carbone buono e questo è il caso dell'Australia è il caso della Cina per porre un un esempio al all'estremo opposto dei paesi in via di sviluppo è il caso degli Stati Uniti che producono la maggior parte dell'elettricità con garbo perché ce l'hanno l'anno a prezzo basso lo possono produrre vi possono produrre elettricità vicino alle miniere e e quindi
Per loro il carbone conveniente
Chi invece deve importare il carbone lo importa ma nella misura in misura equilibrata e cercando di non eccedere in queste importazione perché il costo della logistica il costo del carbone il costo del del della logistica degli impianti
E tutti i costi
Relativi all'uso e all'introduzione la penetrazione del carbone sono tali da non rendere in generale conveniente più che in una certa misura l'uso di quella fonte
E allora di qui
Qui si pone il problema della uso dell'energia nucleare è inutile che vi continui a citare cifre che appaiono continuamente su tutti i giornali
Della quantità di energia nucleare della percentuale della contributo nucleare l'elettricità in Francia più del sessanta e il sessantacinque per cento in Belgio il sessanta
In Svezia di cui tanto si parla come Paese che uscirà dal nucleare però io vorrei farvi notare per inciso che chi dice che uscirà dal nucleare entro il due mila dieci
Sta aprendosi delle opzioni cioè a degli impianti nucleari in esercizio
Come la Germania ne sta costruendo degli altri e pensa
Alla possibilità all'eventualità di una uscita dal nucleare quindi sta aprendo flessibilità non vuole essere irrigidito dalla scelta nucleare
Guarda la possibilità di uscita lucrare per vedere quali opzioni a macchine il nucleare non c'è e decide di non entrare chiude delle possibilità riduce flessibilità riduce il raggio delle opzioni
Di qui la drammaticità della nostra scelta perché si fa presto a dire dato che noi non abbiamo il nucleare tanto vale non entrarci perché altri pensano di uscirne
Da noi il senso di una entrata nel nucleare ora è per diventare più simile agli altri poi prenderemo insieme la decisione se uscire quando uscire come uscire ma se oggi decidiamo di non entrare ci siamo anche
Sostanzialmente ridotti ad essere più rigidi e a dipendere più dalle altre forme
Noi siamo rimasti indietro negli anni Sessanta nel nucleare e tutti ricordano la crisi i pali dalla crisi del membra del mille novecentosessantatré sessantaquattro
Ma io vorrei fare risalire anche alla oscura e misteriosa morte di Enrico Mattei la crisi italiana nel nucleare
Vorrei ricordare che Mattei
Non era soltanto un bieco che assista o un rozzo petrolifero era un uomo che guardava alle strategie energetiche italiane con un'ottica di lungo tempo cercando di fare di interpretare gli interessi del Paese
è stato il primo che ha portata avanti con la centrale di latina tanto oggi vituperata
E discussa diciamo la tecnologia nucleare in Italia e sono sicuro che se Mattei fosse vissuto più a lungo non sarebbe bastata la crisi pallido per fare fuori il nucleare
Quindi non voglio parlare di complotti petroliferi o roba del genere perché non è questa la sede però insomma
Abbiamo allora per sono una battaglia abbiamo avuto uno iato schede durato quindici anni nella
Rimessa in in marcia del nucleare
Abbiamo lavorato tutti questi anni dagli anni settanta a oggi per realizzare una capacità integrata non solo tecnologica ma anche organizzativa di autorizzazione e controllo
Di protezione ambientale per poter dar luogo lo sviluppo del nucleare non alla spagnola cioè comperando centrali
Chiavi in mano e est essenzialmente pensando al fabbisogno di elettricità ma cercando anche di pensare simultaneamente al contributo che la nostra industria termo elettromeccanica
Italiana poteva dare alla realizzazione delle centrali nucleari degli altri impianti in altre parole per noi il nucleare non era solo visto come opportunità per far fronte alla come necessità per far fronte alla domanda di energia elettrica ma anche come opportunità per potere
Interiorizzare delle tecnologie avanzate nelle in tutti i campi che sia dotato del nucleare per poterle riversare a vantaggio dell'industria
Che avrebbe tratto è stata traendo in effetti dei grossi vantaggi dalla vere dall'essersi se esercitata in questo campo
Dobbiamo riconoscere che
Quando
Il Paese nei primi anni Ottanta era pronto a realizzare
Le politiche energetiche decise dal Governo e Parlamento è mancata
La coesione fra gli enti energetici ognuno dei quali avrebbe dovuto svolgere il suo ruolo nel quadro di strategie più generali e in armonia con queste strategie
E anche mancata una coesione a livello politico soprattutto nei partiti di governo vorrei dire fra le scelte dei vari partiti al centro e le scelte degli stessi partiti o i comportamenti in periferia
Sì è giusta l'istanza dei cittadini a partecipare a me sembra che il ruolo delle forze politiche dovrebbe essere anche quello di compiere le loro scelte dopo una più ampia discussione più ampia profondi menti
E di illustrare poi ai livelli locali le ragioni di queste scelte nell'interesse della collettività
Però si può dire anche che a livello degli enti energetici
Che stanno sul mercato
L'unico che si è mosso con vigore è stato lemmi che cosa ha fatto Alenia diversificato geopoliticamente le importazioni
Io ho detto che non considero ritengo non considero molto
Diciamo in senso assoluto di per sé un valore la diversificazione perché dipendere un po'da Khomeini un po'da Gheddafi invece che dipendere più dalla dall'Arabia Saudita
Insomma è una diversificazione però può essere anche alla fine
Relativamente scomoda però questa è una politica che è stata attuata
E poi a agito molto fortemente nel senso di fare penetrare il gas e oggi ci troviamo con obblighi anche di ritiro di gas di importazione con la capacità produttiva Interna maggiore e quindi col una forte istanza verso la ulteriore penetrazione del gas
Però
Insomma anche su questo punto bisognerebbe esercitare cautela e guardare quello che si fa intorno perché gas nella produzione di elettricità in sostituzione del petrolio è come pazza passare la Zuppa al pan bagnato
Lei nel ha dato secondo me forse eccessiva importanza al tema del risanamento finanziario
Del risanamento del suo bilancio e le politiche
E e meno a quella degli investimenti strutturali per cambiare il mix delle fonti le politiche d'altra parte tariffaria del governo italiano
Non hanno incoraggiato la sostituzione del petrolio perché quando si somministra una integrazione termica il sovrapprezzo termico a
Diciamo salvaguardando l'ente dall'uso del carbone
E viceversa si allungano i tempi di realizzazione delle centrali e su queste non si fanno incentivi e incoraggiamenti è chiaro che l'ENEL non aveva nessun irreale incentivo al di là di una volontà espressa a volte pateticamente ma senza reali
Azioni veramente consistenti di portare avanti la penetrazione dell'energia nucleare del Paese in questa circostanza linea che cosa ha fatto che non è un ente che sta sul mercato è un ente che noi vogliamo diventi un ente ha significato economico ma siamo un ente di ricerca sviluppo e promozione industriale ha cercato di fare il suo dovere ai vari livelli
E per questo è andato avanti nell'energia nucleare convenzionale con ricerca sviluppo e promozione industriale tante volte il termine promozione industriale viene inteso nel senso
Dei piazzisti nucleari non è questa la promozione che noi facciamo noi facciamo una promozione nel senso di promuovere le capacità tecnologiche della industria italiana andiamo nelle fabbriche nei centri delle industrie
A svolge con loro ricerca integriamo i nostri ricercatori con loro li mettiamo in piedi delle stazioni sperimentali come qualcuno di voi ha visto
Presso la FIAT a Torino per le pompe presso l'Ansaldo a Genova per tutti i problemi di resistenza ai SISMI presso la Breda per altre tecnologie produttive insomma abbiamo una
Intervento presso le industrie per adeguarle tecnologicamente
E quando un indusse tecnologicamente adeguata a fare il nucleare non è che rimane con la pare orchi queste tecnologie le usa anche in senso più ampio per altri per altre attività
Ci siamo impegnati nei progetti perché Cirene pecco ormai sembra le prime tre lettere del peccato originale insomma no in realtà io vorrei dire che che questi progetti noi rivendichiamo
La loro validità la loro funzione e vorrei dire che bisognerebbe che nel criticare queste cose sì storicizzata se un momento il discorso e si facesse memoria delle condizioni se avesse onore delle condizioni nelle quali questi progetti si sono via via sviluppa all'inizio diciamo il Cirene nato come in un momento in una fase in cui ciascuno inventava una filiera nucleare e anche l'Italia se messa inventare la propria filiera il Cise reattore a nebbia
Poi però negli anni settanta e prevalso il discorso di una confluenza con una tecnologia canadese che sembrava avesse fosse capostipite di una filiera potesse essere soprattutto per Paesi in via di sviluppo perché il ciclo del combustibile era molto semplificato non si ricorreva alla all'arricchimento isotopico dell'uranio e così via
Poi viceversa è venuto a mancare quando alle tecnologie sono andate concentrandosi il significato del Cirene come prototipo di una nuova filiera e quando io arrivai al Mendel mille novecentosettantanove ero ferocemente deciso e seriamente deciso di troncare
La realizzazione del reattore Cirene
E fui convinto viceversa proprio dall'ENEL dal presidente delle e dall'industria che chiudere il Cirene in un momento in cui non c'erano commesse industriali per le centrali nucleari significava dare un colpo alla nostra industria che non avrebbe avuto nessuna capacità di tenere in piedi coagulato un sistema di progettazione e di produzione industriale
Abbiamo cercato di fare il nostro dovere abbiamo spiegato questo nel quarto piano quinquennale dell'Enea a lettere chiare e tonde
Il piano è stato approvato dal governo e Parlamento ci son stati dati finanziamenti e poi come dirò fra un minuto per il petto abbiamo avuto fino all'aprile ottantasei data del disastro di Cernobyl solo mozioni
Condanne così non perché si faceva nel perché il cireneo perché non si faceva abbastanza sul pecche Cirene perché non si faceva abbastanza presto non si rispettano i tempi anche quando trattandosi di impianti prototipi ICI
Era sarebbe stato opportuno e necessario dare la priorità
Alla sicurezza e noi l'abbiamo sempre fatto anche a scapito di qualche mese di ritardo e qualche decina di miliardi in più
Il bene
Il tetto e l'apporto che l'Italia ha dato nel quadro di una collaborazione a livello europeo sulla filiera sviluppo della filiera a neutroni veloci
Di cui esiste oggi già un impianto industriale di grande taglia che il super premi nel mille novecentosettantaquattro il Governo italiano ha concluso un accordo col governo francese e l'ENEL poi entrata partecipare in Super temi su nessuno ha detto nulla a livello politico ci sono state dichiarazioni opzioni parlamentari e Totò con largo schieramento di forze con questo contenuto di politica energetica l'Italia non ha ancora deciso se paralleli un reattore industriale a reattori veloci però vuole tenere aperta questa opzione
A questo è finalizzata alla ricerca italiana e in particolare il petto che è uno strumento di ricerca di sicurezza dei reattori veloci
Oggi il tecnico
Tutti perfino Borghini che il mio amico oltretutto e anche non può essere accusato di Antinoo carismatico hi-tech forse non si deve fare non siamo capaci di farlo
Io vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che si è fatto sul petto uno sforzo tecnologico veramente impressionante io ho passato il trenta dicembre al cantiere del Peck e mi piangeva veramente il cuore vedere
La
Quanto è stato realizzato di Complesso di articolato di difficile e come è stato fatto bene tutto questo lavoro e come si sta arrivando in parte poi pensare a qual è la situazione politica del momento è inutile che ci facciamo delle delle storie insomma questo pecche forse la decisione dei velocisti può darsi che venga sacrificato sugli altari di una decisione energetica di di segno diverso
Però attenzione non si colpevolizza i clienti non si facciano delle cose dopo che abbiamo avuto tutti il le le indicazioni di segno opposto
Un po'di coerenza ci vuole insomma no chi ha detto prima che era contro non ripeta ma che prima ha detto ci ci dava delle indicazioni di segno diverso non venga oggi a farci delle lezioni su quello che abbiamo sprecato su quello che abbiamo speso su quello che abbiamo che abbiamo fa io sono pronto a difendere
La validità di questa scelta perché ritengo che sia folle per l'Italia in questo momento prima che sia dimostrata la fattibilità della fusione nucleare sono pronto sono convinto che sarebbe un errore abbandonare
La il mantenimento aperto dell'opzione della filiera neutroni veloci che è una realtà palpitante industriale anche se con un costo due volte più alto di quello della filiera a neutroni termici perché l'uranio costa molto poco
Però quelli che vengono a promettere come ho letto proprio stamani sulla rivista epoca
La fusione nucleare in tempi brevi addirittura una una strafalcione Ria del professor Coppi che dice che se noi gli avessimo dato un po'più saldi oggi avremmo cento Mw introduzione da fusione nucleare in Italia che un se che se lo dicesse un asino
Della prima della scuderia dell'università sarebbe cacciato fuori
Invece qui da noi questo viene creduto e riverito e servito da tutti
Io voglio dire la quest'la fusione nucleare non è ancora dimostrata scientificamente
Se funzionerà limito al cosa di cui molti hanno dei dubbio s'io non spero che funzionerà limitato che non costerà trentacinque miliardi come il professor Coppi messo i primi progetti quando veniva all'Enea a proporci lì affermava
Ma costerà forse duecento miliardi nonostante un preventivo attuale di centoventicinque e forse più di duecento miliardi
Se funzionerà l'invito al fra cinque sei anni avremo forse una dimostrazione che è possibile
Produrre più energia di quanta si usa per riscaldare il plasma dalla fusione cella d'instabilità fisica ma tutto il resto la dimostrabili patetico logica
Sarà ancora completamente da sviluppare
E di di un capaci di fattibilità tecnologica dim e significa la messa insieme di una serie di tecnologie
Per la costruzione del reattore per la sua resistenza ai problemi della dell'ambiente perché il trizio
Era di attivo il trizio è uguale all'idrogeno dal punto di vista chimico e si diventa qua e diventa qualche vanno i tessuti biologici quindi anche se non c'è il rischio di una catastrofe
Ecologica come a Cernobyl c'è però
Una difficoltà notevole dei rischi
Anche radioattivi non trascurabili tutto questo sarà ancora da fare
Quindi quando noi misuriamo in quarant'anni il tempo della commercializzazione delle legge la fusione siamo in linea con tutti gli esperti di tutto il mondo che fanno le stesse previsioni ho partecipato alla al Parlamento europeo il venticinque settembre
A un dibattito sulla politica della ricerca la politica energetica dove io sono stato l'unico a sostenere un impulso alla fusione nucleare ma inglesi tedeschi francesi erano insomma davano campane a morto sulla anche sul programma comunitario che ora noi vogliamo e pretendiamo di aumentare quindi stiamo attenti
Anche quando il professor Rubbia insomma perché è molto certamente un grandissimo fisico e certamente il nostro più grande fisico nel campo delle alte energie viene a sostenere che l'idea di fare mie oggi obsoleta perché abbiamo lavorato quarant'anni ora basta
Nel campo della fissione nucleare che lui ha delle nuove idee
Insomma le prospettive nelle opportune sedi tecnico-scientifiche le faccia valutare anche dagli altri e non le prospettive adesso in questo momento nelle sedi politiche dove la sua voce è considerata priva di interessi mentre la nostra voce è quella che è considerata interessata io vorrei dirvi che l'Enea non è soltanto dal mille novecentottantadue fortunatamente il come cioè il Comitato nazionale per l'energia nucleare
Essendo il comitato ma nazionale per l'energia nucleare le energie alternative e occupandoci anche affondo di fonti alternative risparmio energetico oltre che di fusione nucleare
La posizione per noi più facile e che ci avrebbe messo in una botte di ferro e fatti diventare degli eroi aglio all'occhio degli italiani sarebbe stato dopo Cernobyl dire abbiamo paura la cosa è intollerabile
Procediamo verso reattori intrinsecamente sicuri ne riparleremo fra quindici anni procediamo verso la fusione anzi c'è qua Rubbia perché non lo invitiamo fa Louie attori a fusione orco Coppi dice tra cinque anni tanto io per cinque anni non ci sarò più alle né e quindi sa eh beh insomma insomma un po'mi poi voliamo un po'non vaglio insomma c'è un po'sono gli altri che vogliono
Ma in ogni modo
Voglio dire avremmo potuto spingere sulla fusione
Sulle energie alternative sul risparmio energetico e diventare le persone gli individui più popolare sul momento e se noi leggiamo nella difesa della politica nucleare italiana
Non è perché siamo nella lobby nucleare che poiché chi è la lobby nucleare
E l'Ansaldo Gambardella fa la lobby nucleare italiana ma ma ci sono ben altre nobili signori
Nel nelle Energia ci sono nell'habitat Carbone ci sono la nobile il gas del del petrolio attenzione quando si parla di lobby che sembra che noi c'abbiamo siamo solo noi della Lodi meglio ciò da guadagnare percentuali sugli impianti nucleari avremmo potuto tranquillamente fare la figura delle persone della massima integrità della massima onestà ma sarebbe stato un bieco e vile opportunismo politico un'azione di Bir di breve termine se reggiamo oggi nella difesa del nucleare pure avendo responsabilità in altri campi è perché guardiamo al
Forse l'opposta dove vanno gli altri Paesi europei che guardano a noi con grande meraviglia
E che non sanno capire
Come mai c'è questo dibattito da noi che non c'è da nessun'altra parte se non confinato a certe posizioni politiche per ragioni abbastanza
Evidenti di carattere elettorale ma quando si passa a piedi energetica io ho letto anche i rapporti che sono stati prodotti in Germania sulla uscita dal nucleare sono rapporti se ieri si parla di uscita nucleare fra venti anni scrittrice costerà una certa cifra costerà una cosa è una cifra tollerabile pensiamo anche cioè da no apre questa opzione
Ma a me interessa di tenere aperta anche questa opzione
E poi magari di chiuderla ma vogliamo una politica flessibile delle io avevo preparato anche un breve accenno alle energie alternative al ruolo dell'Enea al ruolo del risparmio energetico
Vorrei chiudere solo dicendo
Che noi abbiamo nei primi anni esplorato in materia di energie alternative varie soluzioni
Abbiamo fatto lavora seria ricordatevi che siamo partiti con un nel che aveva competenze nucleari abbiamo convertito alla gente abbiamo creata delle competenze nei integrate abbiamo collaborato con il Consiglio nazionale delle ricerche anche in condizioni molto difficili abbiamo collaborato con le industrie
Stiamo abbiamo esplorato ampie
Un ampio ventaglio di opportunità nelle scelte di energie alternative nell'ultimo piano quinquennale ottantacinque ottantanove che diventerà probabilmente ottantotto novantadue s
Anche quest'anno come immagino sarà un anno ponte abbiamo fatto finalmente delle scelte sul fotovoltaico nel quale crediamo e daremo molte impulso sulle biomasse nel quale io stesso proposto al Parlamento europeo un'azione volta alla produzione energetica e anche industriale delle biomasse
Per rispondere sia la insufficienza energetica europea sia alla problema delle eccedenze agricole comunitarie e dare una risposta valida anche in termini della contributo alle Petta Serra cioè alla alla non alterazione del clima
E poi dell'eolico per quanto all'eolico vale qua devo dire che noi spesso siamo confrontati
Con una mappa eolica del CNR che insomma un modo un po'sprovveduto a mio parere a avrebbe dimostrato come riempiendo l'Italia di mulini a vento anche nella faccio allo si potrebbe produrre tanta energia da soddisfare le esigenze italiane ora
Signori quando anche Paesi ventosi e al massimo insomma la Danimarca poiché vengono citati da Totti o il deserto della della California
Fatta un'esperienza non è che vanno molto avanti perché cessata il momento dei grandi incentivi che dovrà essere quello di abbrivio di una certa validità poi le cose vanno indietro vogliamo cercare di venti dare l'Italia
In condizione in condizioni di ventosità abbastanza modeste noi abbiamo soltanto certe possibilità cercheremo di realizzarle tutte queste possibilità ma vogliamo anche un minimo di segno di responsabilità da parte degli interlocutori a livello politico a livello operativo a livello io
Mi scuso per essere stato forse un po'lungo soprattutto anche
Diceva che mi ha invitato è stato più uno sfogo personale che una relazione vi ringrazia di aver
Grazie al professor Colombo
Credo che ha sostenuto cosa che avverrà diversi aspetti noi non condividiamo professor Colombo è comunque un interlocutore che ci sta discutere e credo che avremo occasione di confronti anche sul sul nel piano delle responsabilità rispettive di sindacato e di ente per la parte rilevante di competenza di ruolo che competono alle idee lo ringraziamo di nuovo diamo la parola a gravare no e poi rifaremo di nuovo il punto della situazione pregherei comunque di contenere gli interventi
Il contributo che come Fillea India un portale discussione in corso all'interno della CGIL
In preparazione della conferenza energetica
Del governo che è stata spostata rispetto al quale noi esprimiamo un giudizio fortemente criticano parte da un apprezzamento positivo della relazione fatto del compagno di germi all'apertura dei lavori
Per le novità di impostazione di approccio che essa delinea per la stessa politica della CGIL
E per me e conseguenze che ne derivano per insieme del movimento
E in particolar modo per quelli che ne derivano per una categoria come la mostra strettamente intrecciate con alcune scelte nuove che qui sono state
Presentata
Così come apprezziamo anche lo sforzo nuovo di pur di porre su un terreno concreto l'intreccio tra una ridefinizione della politica energetica e quelle che devono asse del nuove coordinate di un rilancio di una politica di sviluppo in Italia
Che non può prescindere dai nudi che sono state qui affrontati in particolar modo sugli aspetti energetici
Come Fillea quindi sia condividendo questo approccio nella discussione preparatoria di questa conferenza abbiamo intenso concentrare l'approfondimento e anche la ricerca critica a partire dalle discussioni con questo alle su due punti fondamentali uno la scelta ultimamente
Sottolineate anche come valore dal professor Colombo la questione del risparmio energetico per i riflessi che essa nel settore delle costruzione ma non chiudendo soltanto all'intende strutture ricostruzioni
Le scelte che si dovranno compiere sul terreno della politica nucleare in particolar modo per il fatto che noi come dire siamo costruttori di centrali nucleare
Da questo punto di vista la scelta che come Fillea facciamo e che non è stata sempre tranquilla mostro interno
E quella di nasce imprimatur strategica e quella del risparmio energie il contributo che qui porterò perché leggerò anche in maniera molto rapida e quelle di tentare di delineare le politiche concrete sia di natura finanziaria si di natura tecnologica sia di natura legislativa che sono essenziale nei nei prossimi messe nei prossimi anni per contribuire su questo versante alla definizione di una diversa politica energetica per il Paese essendo il risparmio energetico una condizione importante scopo quindi del risparmio energetico e di diminuire l'impiego delle fonti primarie adottando dispositivi di trasformazioni più efficienti o utilizzatori con un maggiore isolamento sia di raggiungere maggiori livelli di conservazione dell'energia riproporzionamento la fonde da utilizzare rispetto ai bisogni da soddisfare
Vi è quindi quando parliamo di risparmio energetico uno scambio tra Energia e tecnologia
Tecnologia si immette durante la costruzione di un edificio
Nel senso di tecniche progettuali più avanzate materiali migliori e meno si spende durante la vita di un edificio
Più tecnologia si mette gli impianti di generazione del calore o nei dispositivi di illuminazione e minori sono le fonti primarie necessarie per rigenerare determinate quantità di colore
Quindi a differenza di quanto possa evocare la parola risparmio la sua politica si lega strettamente con una politica di sviluppo
Quanto ha più qualità
Ossia valore aggiunto vieni messo in una casa durando suo costruzione tanto più tecnologia sostituisce inerzia e tanto più lavoro ma viene impiegato e quindi anche di migliore qualità il risparmio energetico tuttavia nell'edilizia non è un problema solo esclusivamente settoriale ma esso si configura anche come un problema di natura intersettoriale
Riguarda il settore della produzione di materiali e dei componenti dell'industria edilizia legno gomma plastica materiali isolanti quei della progettazione costruzione quelli della impiantistica
Per Monica Nica caldaie bruciatori congelatori
Collettore solare quelli della strumentazione a regolazione di impianti attuarli risparmi energetiche significo quindi interessare questa gamma di settori che intervengono nelle delizie rispetta la qualità dei materiali dei componenti dei Progetti dal punto di vista energetico
Due punti sopra indicati discende che il recupero energetico del costruito è solo un aspetto di un recupero di qualità della casa
Non è in altri termini scindibile una politica di risparmio energetico dal nuovo ma su sia dal nuovo ma soprattutto dal costruito da una politica più generale del recupero edilizio
Lo spreco energetico è solo un aspetto di un problema più complesso recato disordine urbanistico e all'inquinamento ambientale
Tali aspetti sono strettamente intrecciate si alimentano a vicenda in alcune città fino al settanta per cento dall'anidride solforosa e dovuta al riscaldamento ambientale
Anche qui quindi abbiamo un problema vinte settore da sistemica che coinvolge l'Inter l'aspetto energetico aspetto ambientale l'aspetto urbanistico il risparmio energetico ha vinto va visto quindi nell'ambito di un più generale recupero ambientale e territoriale detto questo vogliamo sottolineare gli aspetti per dare concretezza ad una politica di e risparmio energetico in particolar modo sul terreno dei soggetti interessati e soprattutto anche rispetto all'adozione finanziari
Sapendo che
Sul terreno dello sviluppo di questa politica si confrontano blocchi contrapposti di interessi c'è un primo blocco che di natura settoriale finanziarie e che legata al mercato i soggetti che lo formano il costruttore
Il chi è questa casa l'inquilino imprese interessata alla riduzione dei costi di costruzione mentre costruire una casa di qualità significa spende di più analogamente chi acquista casa guarda soprattutto al rapporto tra prezzo e superficie utile espansione Panorama di forniture rifiniture
Difficilmente pone attenzione alla qualità energetica anche se oggi vi è una maggiore consapevolezza del problema il mercato quindi né dall'alla domanda né dall'ATO l'offerta innesca una politica di risparmio energetico
Vi è un secondo blocco potenziale di interessi di natura intersettoriale che è quello che potrebbe affermare far vincere una politica di risparmio energetica che sono legati all'esigenza della bilancia commerciale del paese e agli aspetti occupazionali sia quelli ambientali urbanistici a cui anche noi guardiamo e che ha perso oggetti le istituzioni pubbliche lo Stato le Regioni e i comuni tali soggetti talo blocco di forze possono produrre interventi
Vi risparmio visti come aspetti di problemi intersettoriali sia a livello del bene sia a livello territoriale
Si tratta allora di e affermare ancora una volta il primato del blocco degli interessi pubblici su quelli privati ma anche di trovare delle strade per cui l'interesse privato non sia in contrasto con quello erotico
Allo scopo sono necessari la creazione di un'autorità centrale unica per il Governo così come viene sottolineata anche nella relazione specifica relazione introduttiva per il governo della politica sulla regia coprendo tutte le fronti e gli usi
E con piena responsabilità circa il rapporto tra tale politica l'economia e l'impatto ambientale per risparmio energetico e anche le fonti rinnovabili l'istituzione dell'agenzia ad hoc
Con ampi poteri che potrebbe garantire la rapidità e l'efficacia degli interventi i suoi conti dovrebbe anche essere da quelle di collaudo di collaborare con enti locali e le Regioni per la formulazione di piani regionale di risparmio acquisendo approfondite conoscenze sui consumi energetici e sullo stato dei settori su cui compiere interventi davanti di risparmio a cominciare anche dall'esigenza di aggregare una domanda di beni strumentali dei servizi energetici al fine di promuovere anche l'industria della produzione e di connessi servizi circa gli strumenti legislativi
Così come è stato anche già sopra ricordato
Se si vuol dare un respiro strategico alla politica di risparmio energetico bisogna andare oltre a trecentootto e e introdurre il risparmio energetico migranti programmi nazionali dell'edilizia nella riqualificazione vengono oggi spesso tra investimenti pubblici e privati circa dieci mila miliardi con attenzione modeste comunque non prioritaria al problema energetico
Si pone l'esigenza di intervenire in maniera più massiccia indiretta facendo e rispettare le prescrizioni della legge duecentosettanta tre e andando oltre la stessa legge vanno privilegiati incentiva la domanda aggregata in particolar modo le delizie pubblica con l'obiettivo di stimolare innescare l'offerta industriale di manufatti apparecchiature e dispositivi di risparmio ma è necessario innovare anche le procedure di controllo e le modalità di concessione degli incentivi l'aiuto e finanziaria deve essere inoltre subordinato descrittivi conseguimento di risultati possibile sul piano oggetti la legge quattrocentosettantacinque l'ex piano decennale per la casa mostrato un'attenzione molto modesta la questione Cetica
La quale rimaneva Furet tra l'altro
Il PRA fra tra il problema del recupero delle sette oggi si sta discutendo di un nuovo piano pluriennale che dovrebbe avere il suo fulcro nel recupero delle vizio esistente e dei centri storici in particolare
Importanti in questo momento che l'azione sindacale affronti il problema del recupero e che all'interno del problema del recupero si dia uno spazio anche molto più ampio comprendendo anche quello energetico
Tutto ciò significa che il passaggio da un vizio di quantità ad un'edilizia di qualità attualmente gli enti locali non sono attrezzate per tali compiti sulla base degli attuali regolamenti edilizi controllo sul fabbricato vengono fatti avvale
Si pone quindi il problema di una formazione manageriale e tecnica da parte degli enti locali
Ma il passaggio da una delizia di quantità uno di qualità richiede anche che vengono stabiliti dagli enti pubblici nazionali e regionali standards di qualità energetiche
Come elemento fondamentale di fremente nell'attività
Costruttivo
Quali risparmi energetico si può così conseguire e quali investimenti quali ricadute occupazionale da una scelta di questo di questo tipo
Le conclusioni
Di uno studio prodotto nemmeno centottanta da una cordata Comit dalla Comunità europea prevedeva un risparmio energetico possibile intorno al cinquanta per cento per quanto riguarda il comparto domestico
E anche nel settore terziaria noi prevediamo anche sulla base di alcuni studi che abbiamo avviato anche con con esperte che risparmi conseguibili rispetta i conti accurate spetta ai consumi l'orto mi cinque sono nel comparto domestico per usi termici
Nella misura di circa il trentuno per cento
Invece risparmio possibile di energia elettrica nel domestiche e dell'ordine del cinquanta per cento dei consumi attuali del comparto e coerente quindi ad una misura del dieci per cento di tutte le leggi elettrica consumata con interventi mirati e alla conservazione regia e al miglioramento dell'efficienza energetica
I consumi improbabili
Viene GE eletti così quale maggiormente bisognerebbe
Intervenire sono quelli che riguardano il riscaldamento dell'acqua l'azione della i cosiddetti Della lo spedisce lavastoviglie
E che si potrebbe pensare al operazione di sostituzione di Energia commentano Pompei circolare
Analogo ragionamento va fatto per il terziario dove possibile ipotizzare un risparmio prevedibile intorno al sedici cinque per cento
Gli investimenti complessivi prevedibile per ottenere tale entità di risparmio suddetto si aggirano intorno ai venti mila miliardo e secondo alcune nostre stime con un ritorno medio di utile nell'arco di quattro cinque anni forse anche se
Le ricadute occupazionali sarebbero
Di circa venti mila unità annue creando nuovi occasioni in nuovi settori che si andrebbero a sviluppare in particolar modo di attività industriali di materiali
I sonanti
Nella consulenza progettazione installazione dei componenti dell'edilizia dell'impiantistica nella manutenzione ed altri servizi in particolare nel terziario
Nella così meglio negli uffici pubblici entrate periferici per attrezzare
E seguire controllare tutte le dinamiche del circolo e dire della costruzione della casa e ultimo nell'attività di ricerca e promozione che si svilupperebbe come conseguenza di questa
Politica
Questo sono alcune proposte che abbiamo avanzato nella nostra riflessione che ne abbiamo continuare sul terreno del risparmio energetico nel settore dell'edilizia
Chiudo con alcune brevi e rapidi considerazioni sul terreno della politica nucleari
All'interno dalla Fillea c'è un dibattito aperto e che troverà un momento di definizione
Nella riunione di un degli organismi dirigente
Per quanto mi riguarda a apprezziamo
Le posizione nuove che sono emersa anche dalla relazione introduttiva del compagno vigente
Riscossione che c'è stato all'interno della Fillea ma anche unitariamente intorno alla politica nucleare
Ha ricordato che sia come dire
Il ruolo che deve avere la la la politica nucleare rispetto alla politica energetica ma anche i grossi problemi di costruzione di gestione dei cantieri penalizzazione
Di queste di queste centrali
Trino è stato meno un problema per la dimensione anche per le fasi di realizzazione anche se sul piano della gestione di questi cantiere della di cantierizzazione anche l'incertezza della prospettiva abbia avuto seri problemi per quanto riguarda la ricollocazione
Per quanto riguarda invece Montalto la situazione anche molto più delicata e la partita è ancora tutta tutta aperta anche al nostro interno dopo Cernobyl si sono modificati orientamenti valutazione in qualche modo anche
Aspettative che pur il compagno Pizzinato poco fa ribadiva che erano dentro alle esigenze la prospettiva di un di un raddoppio della centrale di di multa
Come
E Fillea come felici abbiamo puntato a partire dal dopo l'estate in una situazione drammatica e affronta e avvicinandosi i tempi di completamente di fine fase lavorativi che riguarda migliaia di lavori a puntare sulla Degan tentazione
Operando una netta scissione introducendo anche elementi della vita del nostro dibattito tra la politica per il lavoro e la politica della qualità dell'opera della finalità dell'opera
Ormai sembra molto più crescendo al nostro interno l'esigenza di distinguere l'esigenza di lavoro nel settore delle costruzioni per la ricadute che essa sul territorio dalla qualità dell'opere che si va sempre più Teresa ora qui mi preme sottolineare e liriche richiamare l'attenzione del Complesso dalla segreteria e questa è una vertenza dedicare l'incontro dell'altro giorno con il Governo è stato sottolineato da buona intenzione da buone disponibilità ma ancora inconsistente lontano la drammaticità della situazione per quanto riguarda i risultati concreti a governare un'operazione complessa di decapitazione che riguarda oltre cinque mila cinque mila lavoratori e chiare che su questo problema c'è bisogno la massima attenzione perché nei prossimi giorni potremmo dire anche se dovesse andar avanti una certa politica dell'impresa che giocano in questa situazione di incertezza situazioni di tensione piastre di quanto non abbiamo vissuto dei mesi scorsi ma qui mi preme sottolineare la mia debolezza della risposta del governo che sottolineato soltanto ripeto da buona volontà e da una ma attenzione politica dell'insieme della confederazione spetta ad una vertenza
Che non può riguardare solo ed esclusivamente di dire chiudo sul problema
Della politica nucleare
Ricordando che li batte all'interno del della Fillea è abbastanza diversificato
E anche sulla stessa prospettiva di montata al di là della decentralizzazione ci sono più opinioni al nostro interno cogliamo le novità nessuno espresse positiva con possibilità anche di ricerca nuova partendo alla risoluzione del consiglio generale della CGIL
Per quanto riguarda qui esprimo un'opinione personale ritengo essere ancora lontane correttori rispetta ha domande nuove radicali che sono immerse nell'ultimo anno dopo l'esperienza dice va bene
Vediamo adesso la parola Paolini dalla Camera del lavoro di Imperia tre ettari Agostinelli della segreteria regionale lombarda se insisto sulla questione tempi sei compagni si sforzano di tagliare qualcosa questo però non è obbligatorio dire proprio tutto
Su tutto
Credo siamo in grado di poter concludere vista anche i tempi delle conclusioni scritte che il compagno Pizzinato ha predisposto se non valuta male i dati alle ore quindici cioè in un tempo che credo poi faticoso per per tutti noi però libera l'intero pomeriggio gli spazi rientri per tutti come
Happy a qualcuno di noi consente anche di andare da Zanone che c'era un locale la parola Paolini ma dico subito che parecchie cose sono state tagliate tenute conto
Di questo problema
Ma
Così ho insistito
A voler intervenire per dire alcune cose che
Secondo me in questa Assemblea non sono state dette
Per cui avrò qualche difficoltà
Avendo dovuto tagliare alcune cose che preparavano in questo discorso però ritengo che certe cose si debbono ci devono dire
Una una prima questione ed è una cosa che così ho promesso a un compagno
A un'assemblea che abbiamo tenuto per la consegna delle tessere
Tre ore prima di partire per Roma
Questo compagna mi ha detto insieme ad altri per le tessere per la conseguente settantasette mi ha detto sei la possibilità di andare a Roma di a quelli
Che sarete voi
Che questo non è il sindacato
Che il sindacato
Non si fa così
Io mi sono promesso di dirle queste cose
E mi sono così mi sento un pochino sollevata anche un po'contento per aver detto questa cosa qui in questa sede
Ma
Portato questo esempio non a caso
Perché ha delle implicanze su quello che ho intenzione ho intenzione di dire
Ovviamente la critica è sempre la stessa
Verticismo e scarsa democrazia non è la sede questa per parlare di queste cose ma Cia una a una certa attinenza
Nel caso specifico della questione energetica
Credo che questi compagni quando parlano che questo non è il sindacato credo che abbiano abbiano ragione
Non possiamo qui nasconderci che all'interno del sindacato
Il dibattito sul problema Energia
A parte la parentesi congressuale è stato superficialmente discusso nelle strutture prima di Chernobyl
E poco seriamente dibattuto anche dopo
E questo penso che lo dobbiamo riconoscere per lo meno fino ad oggi
La conferenza la conferenza di oggi riabilita in qualche modo le carenze fin qui dimostrate
I supporti tecnici forniti dai cinque gruppi di lavoro l'anno qualificata
L'ottimo lavoro svolto ci mette in condizione di esprimere valutazioni considerazioni oggettive
Dalle quali partire seriamente
Ci permette un recupero di credibilità complessiva recuperando un'immagine di serietà soprattutto per l'importanza del problema
Tutta la documentazione prodotta però da gruppi di lavoro
Porterebbe secondo così secondo me su secondo quello che mi è parso di aver capito seguendo attentamente
La esposizioni di tutta la documentazione
Porterebbe ad una sintesi
Un po'più coraggiosa di quella che Vigevani si è preoccupato di far sapere subito dopo raffreddando
Gli animi che le cinque comunicazioni avevano in qualche modo riscaldato
Lasciando intravedere anche una sintesi politica suffragata da una precisa analisi tecnica un po'più diversa forse un pochino più coraggiosa di quello che abbiamo sentito dalla relazione generale dirigeva
In pratica
E qui ho tagliato ancora parecchio
Caorso e Montalto
Non rappresentano affatto un problema tecnico in quanto la potenza di queste due centrale può essere tranquillamente suo perita più avanti vedremo come
Dobbiamo invece riconoscere che corse Montalto rappresentano invece un problema di compromesso politico peraltro già raggiunto la cui destabilizzazione compromette altri equilibri politici forse già delineato
E quindi
Un compromesso energetico già raggiunto che rischia di vanificare il serio lavoro svolto in questa conferenza dai gruppi di lavoro ai quali va il plauso
Se le cose stanno in in questi termini
Non posso che segnalare la profonda amarezza con cui
Che mi accompagnerà al ritorno alla periferia
è un'altra delusione che si aggiunge
E fa niente in periferia siamo abituati anche a queste cose
Nella sua relazione Vigevani ha citato le spese
A sostegno della progressiva eccetera eccetera
Ma credo che si è dimenticato di citare anche solo dimenticato
Che la progressiva uscita dal nucleare delle schede è limitata nel tempo dieci anni se consideriamo che cose abbastanza giovani e che Montalto è ancora da finire
La nostra gradualità va a finire
Al due mila dieci due mila quindici nel corso del due mila venti
Inoltre se consideriamo valido il paragone con le spese
Allora dobbiamo anche dire che la Germania a una produzione di energia nucleare del trentuno per cento
Per cui una fuoruscita nel limite nel tempo dei dieci anni vuol dire uno smantellamento medio del tre per cento annuo e guarda caso corrisponde al tre per cento hanno della nostra produzione energetica
Per cui con lo stesso parametro
Possiamo affermare che entro un anno
Si può smantellare Caorso Trino e latina e non succede niente
Nel merito delle cinque comunicazioni di ieri sono già state espresse valutazioni positive
Direi che c'è poco da aggiungere in quanto lo studio di lavoro svolto abbracciano a tutto campo
La materia energetica
Il contributo che come
CGIL Imperia abbiamo così vogliamo dare a questa questa conferenza per uno studio anch'così nel nostro piccolo con i limiti che avevamo
E quello di inserire nella nella documentazione prodotta da Sabbatucci da Albini da poiché ed a Pietrasanta due aspetti che mi sembrava abbastanza importanti
Un primo che in una conferenza come questa non si può
Non discutere di riconversione delle aree che riguardano le centrali le centrali nucleari
Per cui si può
Non scegliere questa strada ma ritengo che sia giusto è corretto in un'assise come questa
Considerare l'ipotesi di riconversione
Delle arie
Che riguardano le centrali nucleare
Tech Cirene Brasimone e quello che c'è
Quindi un un ipotesi di questo tipo secondo noi Dede assicurare in una relazione così ricca
Che questa conferenza ha prodotto
E in questo senso poi ci sono così alcuna proposta ma credo che la segreteria
Con i mezzi che può avere a disposizione è in grado di fare certamente qualcosa
Di più
Qui limiterò soltanto a dare così alcune indicazione
L'altro aspetto
E che nella così nella documentazione di Sabbatucci
Meriterebbe un accenno particolare il dato di importazione diciamo dell'energia elettrica che attuata dall'ENEL in particolare negli anni ottanta ottantaquattro rispetto alla produzione rispetto alla potenza rispetta la potenza installata
E e qui ritengo che sia importante perché su questa cosa
Si sono si è fatto del terrorismo energetico si è detto che visto che non riusciamo a produrre sufficiente energia e che importiamo tanta energia dall'estero
E a questo punto siamo obbligati a fare le centrali per cui il discorso del nucleare eccetera eccetera quindici addirittura questi Paesi ci tagliano i fili rimarremo con la candela
E poter scattare questa cosa
Che è una grande palla
Non c'è voluto del buono e del tempo per documentare tecnicamente come stanno le cose visto che l'informazione esterna ma neanche quella interna per le ragioni che dicevo prima non è venuta in questa in questo senso
Due dati molto importanti
E mi scuso perché non non
Non
Con quelli che sulla questione di numeri energetici forse hanno qualche far compagnia che può avere qualche problema ma credo che ormai sia patrimonio di tutti
Nel mille novecentottanta
La produzione di energia elettrica nel settore della termoelettrica tradizionale
E stato di cento sei virgola nove miliardi di kWh è sufficiente vedere dati fonti ENEL tra l'altro io cioè le opinioni
Sono la fonte non sospetta
Con una potenza installata di ventidue virgola due milioni di kW ventidue mila duecento megawatt
Nel mille novecentottantaquattro con cinque milioni di kw in più ovvero con ventisette virgola due milioni di kilowatt ventisette mila duecento megawatt
Lei nelle riuscita a
Produrre
Meno Energia di quella che aveva prodotto nell'ottanta addirittura seicento milioni di kilowattora in meno guardatevi dati ed è cento sei virgola tre miliardi di kWh terawattora
Questo cosa vuol dire
Non lo sappiamo che è una scelta economica fatta volutamente dall'ENEL
Perché
Importando direttamente Energia dal nucleare
Non si importava petrolio e quindi non si facevano andare le centrali ma la gente queste cose non le sa
Sa soltanto che noi importiamo energia e quindi dobbiamo fare le centrali qualcuno parla la gente bisogna che le dica queste cose che con cinque mi con con con cinque milioni di kw in più
Si può produrre tutta l'energia che importiamo
E quindi ecco perché nella propongo che nella relazione di Sabbatucci ecco quest'aspetto sia un po'chiarito perché è necessario per fare un pochino un pochino di chiarezza
Taglio ancora
Parlando
Di quello che può essere la conversione
Di Montalto
Vediamo un po'la situazione a Montalto quale attualmente
L'edilizia siamo circa cinquanta per cento inclusa l'opera di prese di restituzione dell'acqua marina di raffreddamento
Per quanto concerne l'impiantistica sul cantiere constatiamo la sistemazione di di uno dei due contenitori delle due unità del reattore nucleare
Nessuno sviluppo in loco o di altra parte impiantistica
La proposta di conversione quale
Consiste nell'utilizzo dell'aria con la costruzione di una centrale non da due mila ma da mille megawatt
Alimentata a gas naturale miscela portar buone come combustibile di sostegno
E sul discorso
Del del gas naturale lasciatemi dire una battuta
Sappiamo benissimo che Lalla stime le riserve del gas naturale sono doppie di quelle del carbone o quasi il doppio in campo mondiale
Se vanno le centrali a petrolio non vedo perché non debbono andare a gas visto che il costo è solo lievemente superiore con un impatto ambientale probabilmente molto meno forte no e con problemi nocivi
Meno di minore entità di quello che può produrre l'olio combustibile
Dicevo questo che si può si può quindi notare che questo conserva buona parte del progetto attuale quindi non buttiamo via niente voglio dire
O quasi niente per ciò che riguarda le turbine generatori nonché l'opera di prese restituzione dell'acqua di raffreddamento
Occorre anche attraverso un analisi di impatto ambientale
Determinare quanta potenza può essere generata avendo il gas come combustibile primario e la miscela acqua carbone come combustibile secondario al fine di avere un livello di inquinamento atmosferico trascurabile
Volevo dire qualcosa sulla specificatamente sul Caorso
In relazione ai due chilometri ma taglio perché credo che sia già stato
Chiarito
Voglio solo ricordare che comunque la potenza dalla centrale di Caorso è una potenza abbastanza abbastanza visore
Se
La presidenza me lo consente mi limiterei
A parlare di quella di quella diciamo così proposta che riguarda la conversione di quell'idea che dicevo all'inizio da inserire nella nella
Nella nei documenti del congresso per quanto riguarda la riconversione delle aree che riguardano le centrali nucleari così alcuni accenni almeno
L'argomento tre minuti quattro minuti
Devo solo cercare
Ecco la riconversione delle centrali nucleari di cui si propone lo smantellamento nei tempi tecnicamente necessari mi riferivo
A quel discorso che entro un certo limite il tempo noi dobbiamo riuscire a a a smantellare con lo stesso parametro
Già portato avanti o per lo meno così come ipotesi dalle schede
Al fine di garantire e danze aumentare l'occupazione di queste di queste aree si propone
Ma rispetto la sperimentazione
In questo modo
Primo una struttura di sperimentazione su scala sufficiente
Delle tecniche di teleriscaldamento per quanto riguarda l'interfaccia caldaia turbine scambiatori di calore
Sia per per quanto riguarda la rete di distribuzione
Una struttura di sperimentazione su scala sufficiente delle tecniche di salvaguardia ambientale negli impianti termoelettrici allo e a olio combustibile a carbone
In quest'ultimo caso limitatamente
All'abbattimento degli ossidi di azoto per quanto riguarda la Giunta del gas
Terzo una struttura di ricerca applicata dedicate a seguenti scopi impiantistica di produzione con bruciatori bruciatore di e caldaie a letto fluido
Impiantistica per l'abbattimento degli inquinanti prodotte in grande quantità dagli impianti termoelettrici e combustibili fossili biossido di zolfo ossidi di azoto e polveri
Metodi di rilevazione di abbattimento degli inquinanti prodotti in piccole quantità dagli impianti termoelettrici e combustibili fossili idrocarburi composti organici non idrocarburi e metalli e metalli pesanti
Messa a punto e controllo su grande scala della modellistica dalla dispersione del calore in acqua e sulle tecniche di raffreddamento
Quarto
E ultimo punto
Riguarda in particolare l'area del Brasimone presso la quale si può
Attivare un centro di ricerca applicata relativo allo smantellamento di impianti nucleari già attivi a cominciare dalle centrali di Trino lattine Caorso e relativo alla manipolazione di impianti inquinanti e pericolosi
Che si assuma la responsabilità della progettazione conduzione a brevissimo termine delle operazioni di smantellamento di tutti gli impianti nucleari anche quelli di ricerche esistenti in Italia
Che si assuma l'incarico di attivare un centro di ricerca applicata relativo alla produzione di energia eolica da biomasse da solare fotovoltaico e che giunga alla gestione di impianti dimostrativi
Vorrei concludere ho finito
Citando
Citando un grande uomo di cultura
Che è stato anche assassinate forse per questo perché diceva delle cose scomode forse non lo so
Che la nostra generazione Lulli e l'unica
Che non può permettersi di fare degli errori
Io
Ecco
A mio modo di vedere cerco di dare un contributo per
Che questi errori non si facevano vorrei che uno di questi partisse da una conferenza dalla CGIL grazie
La parola al compagno Agostinelli
Sembra dallo svolgimento
Di grande interesse di questa iniziativa che sia stato
Molto opportuno convocare questa nostra riflessione
Prima divenendo
E mandare un messaggio che mi sembra determinante da questa Conference e che cioè Venezia un punto alto di una discussione dentro cui le forze sociali al sindacato con una loro faccia queste lo sforzo che stiamo facendo hanno qualcosa di insostituibile per
Credo da questo punto di vista che l'importanza di questa novità di riflessione nella CGIL
Sia stata sottolineata anche dall'intervento di Colombo
Abbiamo presente questa nuova posizione che avrà anziano con che razza di scontri disse di menta azioni portate qui anche al più alto livello avrà che fa
Da questo punto di vista secondo me sbaglia un po'Colombo in una veste così prestigiosa a darci soltanto un po'così il ruolo di tifosi di questo o di quell'altro insomma se fatto ben altro
Nessuno si aspetta di cadere nel tranello di questo o di quell'altro scienziato visto tra l'altro invece che proprio la riflessione nasce dal fatto che ci siamo caduti troppo di sovente
Dopo di sempre
Credo invece che meritiamo di più
E il risultato dello sforzo fatto
Ha a che fare adesso a mio giudizio con due grandi problemi prima ancora di entrare su questioni di contenuto
La prima accanto a sottolineare che a Venezia ci andiamo come sindacato noi dobbiamo dire però che l'obiettivo non era né l'obiettivo è che si svolga a Venezia perché poi la gente decide resterà la posizione la CGIL no del referendum Ervas sollevata con grande forza c'è imprescindibile lo sviluppo di questo nostro sforzo dal fatto che passa dalla gente
Io qui prendo atto di una posizione molto forte che deve tradursi in iniziativa della CGIL cioè non c'è all'orizzonte interessa mi sembra per lo svolgimento
Del referendum consultivo e lo dobbiamo batterci
Dico qui che sarebbe un errore grande con questa opposizione stare a dividere su chi e su questo referendum sul PIL
Quella
Io credo che il compito primario lo svolgimento dalla consultazione
Io lo dico già da qui sono tra quei compagni credenze nella battaglia per il referendum consultivo non si trovassero beh occasioni inediti maturazione di questo aspetto mi batterò per per lo svolgimento dei referendum abrogativi Signa dentro l'ambito di questo non sta
Riflessione
Di questa
Credo però che ci sia un altro fronte di straordinaria importanza cui la conferenza di oggi ha fornito grande materiale ma che non realizzata quanto siamo in mezzo i nostri lavoratori
Credo cioè che il coinvolgimento in iniziative precise dei lavoratori da subito sia ormai inderogabile
Io parto da questa esperienza nuova e di grandissimo interesse che nostro
Sindacato regionale sta svolgendo non so
Fatto che alla sera si rimanga fino alle sette con tutta la gente ancora lì io vengo da Bergamo da Cremona da il fatto cioè che tra i lavoratori e sia ricontare Axa la volontà di stare anche su temi di tempo lungo è un pezzo di quei segnali positivi che noi abbiamo al cui mi sembra è così
Come dire appassionatamente legato anche Pizzinato
Cioè io sono senza esagerazioni di quelli che pensa
Che non c'è dubbio che è un pezzo di rifondazione del sindacato a partire proprio da come ci mettiamo con le mani coi piedi dentro anche le grandi questioni che riguardano la gente passa da qui
Passa ad esempio da quello che abbiamo fatto noti da come lo traduce
Penso quindi che noi dobbiamo decidere che è partita una fase nuova badate su questo ci vuole grande Rispetto per tutte le posizioni politiche che si sono confrontate che continueranno a confrontarsi
E sarà una battaglia dura da condurre qui ci sono stati interventi che non collimano ad esempio come fare
E anche qualcuno di noi magari a posizioni che si spingono anche più avanti o più indietro non credo sia questo il punto
Il punto è che questa discussione si svolga non venga di nuovo surrogata da ad esempio rapporti o mediazioni su terreni e strani a quelli tipicamente del sindacato
E che tutto sommato farebbero cadere quella straordinaria tensione progettuale quella grande aspettativa che i lavoratori tra l'altro hanno dovuto affidare alla CGIL per
Il Consiglio sia CISL ha detto no a Trino due con il progetto il voyeur
Ha detto no con la votazione di tutti però non sei detto e poi è uscito un documento di quelli qui non si capisce niente che dice bisogna farla Trino due con una tecnologia da definire quella dei relatori intrinsecamente sicuri sono tentativo
Come dire è un problema grande che c'è lì dentro di dobbiamo fare avanzare noi questi problemi dobbiamo probabilmente il Piemonte in queste calde
Costruire questo aggancio e questa situazione anche perché io credo che anche noi dobbiamo dare il segno di come stiamo lavorando adesso Decò due cose che mi sembra un opportuno
Io credo che vada messo in campo subito tanto credo un consiglio generale dove si assumersi Trane queste un convegno sul risparmio per dare il segno che questa è la strada subito perché è la cosa che non costa subito no ecco cioè il risparmio sentiamolo loro dopo l'Enea sentiamo le regioni il decentramento sentiamo questa politica energetica che si modula gli risparmia
è agganciamo a questo la ripresa di vertenze territoriali che tutti diciamo saranno al cavallo nuovo su cui di parte sindacale
Io ho fatte iniziative in Valle Camonica a Milano martedì realtà specificamente su queste cose nasce un interesse confederale molto bene ma è solo gli a dire quelle aree proprio sol la sì che so in Valcamonica i siderurgici hanno questo problema e nel risparmio della concorrenzialità da della riconversione di loro fu
Sembra da questo punto di vista molto interessante da collettore di fare io penso che sia convegno sul risparmio tariffe
La questione delle vertenze avremo un aggancio anche con i problemi fiscali e parafiscali che son già accennati mi sembra di grande interesse
Credo che in questo modo noi e concludo questa parte del passo subito una seconda su cui mi dicono in cielo al massimo penso che noi risolveremo il problema che io temo moltissimo regolate compare compare io sono abituato che laddove esistono resistente di lavoratori che han fatto belle lotte ci sono delle ragioni profonde da far maturare da sfidare che so se nella linea regaliamo questi ricercatori alla posizione venne qui se a Montalto regaliamo la nostra riflessione ai lavoratori che ora se a Caorso com'era CEE prendiamo solo atto di una questione che a noi sfugge ma che è nata così
Lì si sono battuti per potere per potere ottenere risultati passibili risultati praticabili magari non condividendo il punto finale a cui questi portato
Ma la pratica di battaglia di conquista li ha portati a un certo momento a connaturati fino in fondo con gli obiettivi anche che visita come fa ad esempio il consiglio di fabbrica che a Caorso da solo perché questa è la verità
Riesce a far mettere giù il piano di due chilometri che ha una schifezza ma prima non c'era perché non ottocento MT Erdogan prendere la macchina e andare a casa
Come fa a Caorso un sindacato che lotta perché è gli enti locali non abbia non solo i contributi ma abbiamo una rete loro indipendente d'informazione dico a un certo momento a farsi carico da solo del fatto che questa centrale debbano funziona malfunzionamento centrale in modo più o meno inconscio
La ragione spesso delle loro battaglie allora di retrovia toglieremo i prezzi
Io credo allora che se la segreteria in prima persona dopo questa cosa dice facciamo un convegno con questo se e oltre a fare il Consiglio generale andiamo noi a fare un'assemblea delle un'assemblea delle nega un'assemblea Montalto H Odasso per dare il segno di una dimensione natura
Allora io non credo che avremo il problema di trovarci coperti d'accordo affetti contro e di giocare magari sul fronte padronale anche fondata debole
La seconda cosa concludo fa parte di un'articolazione
Io provo a dire con un po'di presunzione che lo sforzo svolto ad esempio da noi ha avuto una dominante noi ci siamo chiesti perché ed è il sindacato dovevamo occupa cioè non so come dire surrogare il fatto che i cittadini debbano avere una posizione interessante
Siamo su quel ma non ho occorreva cioè che scoprissimo la faccia con cui come organizzazione di classe dai lavoratori Alessio da chiedere due tre quattro cose che a mio giudizio adesso io le ripeto non le sta chiedendo nessuno dibattito di Venezia le tifoserie stanno là bisogna dirlo Colombo non stanno qui ritardo noi abbiamo dei comportamenti al riguardo è proprio dirle
Noi ad esempio abbiamo imparato dal rapporto con un numero molto grande di forte anche della scienza decentrate che valorizziamo perché sento a volte schiacciate dal centralismo piante prevalente rispetto abbiamo valorizzato il fatto che la vera divisione
Non ci sembra passi tanto tra chi è favorevole e chi è contrario chi era ma tra chi pensa
A una ruolo della politica energetica in cui si massimizza l'Offerta perché l'obiettivo finale
è quello di mantenere i modi di produzione i rapporti produzioni che sono assestate lì dentro e la Confindustria a Milano ce l'ha detta così l'acqua a Milano ce l'ha detta così ha detto niente balletti ma anche non mantenute queste condizioni predatore
E l'altra differenza tra l'altro la divisione grande rispetto a quelli che invece pensano che la modulazione la domanda l'impatto ambientale il grado di civiltà della nostra proposta
Il punto non più imprescindibile non amo badate bene come aspetto di concretezza non come aspetto ideologico perché noi ad esempio attardata
O gli altri che ci stiamo misurando con i problemi di adesso
Si decide adesso se riusciamo a mettere in piedi qualcosa nei tempi non ho altre allora se la divisione è sostanzialmente Cuesta ma io credo che noi dal congresso della CGIL l'ultimo abbiamo maturato proprio anche le condizioni di programma su cui
Le ragioni per andar qui io non so come dirlo a un apprezzamento grandissimo perché perché mi sembra che lo sposi appieno
Una seconda cosa proprio di urla come dire se mi riesce
La pezza abbiamo imparato mai nell'informazione abbiamo cominciato nel pensare che non bastava più spiegare solo quanti Becquerel quale la differenza tra un anno per il perché fraudolente probabilmente non la legge più questo qualcuno se l'è dimenticata del pensare
Noi abbiamo provato a condurre un discorso di fondo
Allora cosa è successo con questo tecnologia è la prima volta al fatto
Che le grandezze in gioco sono così elevata che gli effetti secondari non quelli primari l'effetto primaria la produzione d'energia ma gli effetti secondari sono di livello così intense così alto da mettere in discussione se si può perseguire l'effetto primarie lo spiego meglio ma quando ad esempio un grammo di uranio duecentotrentacinque per fissione produce tre milioni di volte
L'ex pilota le calorie scusate che sono prodotte dalla combustione del carbone
E quindi abbiamo una concentrazione norma dei processi Energia su Massa
Dall'altra parte parte ci siamo dimenticati che tutta la tecnologia si è sviluppata quella roba lì e ha trascurato il fatto che le scorie che si producono le le scorie sito sono cento mila volte piuttosto che della più tossica scoria in Lombardia non abbiamo dato a questi dati fatti con l'Università di Pisa
Sono piovuti di iodio centotrentuno tre virgola tre grammi in tutta la Lombardia da Sesto San Giovanni dove stava Pizzinato fino alla Lomellina e tre siano tuttora virgola tre Granaiola
è avvenuto
Quindi qual è la grande novità la grande novità è che lì l'approccio anche alla futura politica energetica e questo non è più possibile dare una risposta separata
Energia
In questo trova un po'carente il discorso di Colombo
Noi dobbiamo dare una risposta che sia su tutto l'arco di queste cose in questo senso anche dovremmo decidere se la fusione o se altri risponde probabilmente anche degli imputati sono tali magari da renderla critica tra questa e l'approccio opposto a quello che c'è stato sulle
Da questo punto di vista ad esempio un'altra cosa e guardate proprio come il sindacato che stiamo imparando
Il rischio ma non è vero che è uguale le sigarette e tutte queste storie qui anche lì continua a pensare che ma normali non non abbiamo dovuto andare tanto se andati a Caorso a vedere secondo i due chilometri allora proviamo anche qui il rischio quindi non ha più la riferimento un modello fisico c'è il rischio è definito rischio accettabile cioè dovrebbe essere come dire noi siam bravi in questi casi frutto di una pattuizione politica per essere accettabile tra due parti che non hanno gli stessi interessi cioè gestore dalla centrale e le popolazioni questo presuppone che le due parti siano in presenza di tutta l'informazione ecco allora
Se in azienda dove noi facciamo le trattative avessimo avuto sulla prima parte dei contratti un informazione tipo quella che è andato al polso dell'incidente massima è quello di due chilometri avremmo fatto le azioni di lotta
Perché questa è non è qual è la ragione per dire che due chilometri il piano di emergenza Caorso è quello di dire alla popolazione cordate
Il massimo di grande che potevamo avere nell'arco di due filoni perché la cultura di quella gente riservato fosse stato disse
Avrebbe posto sulla localizzazione ben altri tarda come sindacato se ne può più stare è questa la la novità ad esempio del lavoro le anche accorciato
Come dire una improvvisazione dai problemi dal rischio del problema che altri vogliono assicurare governabili interni scientifiche invece in termini che la nostra democrazia valorizzato come aspetti conflittuali ma positive Dido noi siamo per renderla
La sfida è però la sua compatibilità con l'acqua ecco io ho finito vi chiedo l'ultima
Qui come dire con un apprezzamento molto grande per quello che è stato non non mi sento di quella posizione cioè sulla proteggere Lombardia credo proprio non posso che apprezzare questo sport possiamo capire come CGIL Lombardia che conti ecco non possiamo cristallizzato
Dico personalmente
Io penso che noi dobbiamo essere più duttili sull'offerta poi tutti sanno più o meno come la penso
Ma perché dico più
Perché io non vorrei che è una soluzione di uscita per tutta la CGIL in fondo come dire cioè possedere mediatiche sull'arco delle partite che si spegne e con
Questa grande cosa che noi non facendo il PVR non entriamo nelle filiere nuove quindi segniamo il margine della con città come fatto politico
Però francamente nel piano le popolazioni come dire il sindacato regionale lì e cose in una situazione di grandissimo cioè non c'è più una ragione economica scientifica e soprattutto di accettabilità delle popolazioni la posso governare via e quindi non so io non sono per degli no anche il primo discutiamo un momento perché questa cosa non so il messaggio è uscito vorrei che la CGIL su queste cose con discutesse appieno perché non vorrei che ci fosse questa strana cosa tra di noi e ho proprio concludo cioè dato che il rischio sulla centrale nucleare abbiamo imparato a capire che non si può ridurre a zero per una questione legata alla fisica della fusione a meno di quella di
E dato che alla gente non importa molto
Se per un rischio catastrofico le probabilità si riducono tantissimo francamente docente non vorrei ci fosse un po'questo atteggiamento pochini che cinico che è lontano almeno trecento chilometri ha capito che dopo trecento chilometri invece zero di rischio
Non è molto compatibile questa cosa con lo sforzo che sindacato fare invece per avere sempre una posizione
Hanno accompagnato Simonelli la parola al compagno ginnasi prepara il compagno Coldagelli
Alla conferenza pone mi pare che anche il dibattito lo dimostra un approccio aperto al di là di certe Scame tentazioni
Che hanno acutizzato è tuttora acutizzano di dibattito sulla questione energetica
La scelta di una fuoruscita graduale dal nucleare
Si pone e si era accorta necessita di una diversificazione delle fonti energetiche sia il riferimento alle necessarie interrelazione tra risorse naturali le attività economiche l'inquinamento
Al di là delle tesi e delle previsioni contrastanti sui problemi dell'ambiente sui possibili scenari futuri
Appare di tutta evidenza che vi è stata una scissione tra gli aspetti economici e quelli biologici nello sviluppo economico
Non concretizzando in particolare un razionale utilizzo sia delle risorse in un film Nova Abbili sia di quelle rinnovabili
Non vi è stato un contemperamento tra gli interessi immediati e quelle delle generazioni future occorre quindi individuare una strategia che dei vini un adeguato equilibrio
Tra sistema economico ed ecologia
E che ponga anche la preservazione elevoni interazione delle risorse naturale nel medio e lungo periodo
Non si tratta solo di individuare misure di carattere settoriale ma piuttosto si debbono verificare in un approccio intersettoriale implicanze ai fini ambientali dei vari interventi e le diverse politiche
Settoriale vale a dire nel Gia industria risicoltura una tale strategia richiede un adeguamento profondo ai vari livelli istituzionali politico-culturale sindacale
Certamente una seria riflessione si impone nel sindacato in cui si verranno a toccare impostazioni consolidanti nell'approccio alle questioni dello sviluppo e dell'occupazione
Per passare ad una più rigorosa coerenza della definizione delle rivendicazione che trovano porre le connessione
Strette con le implicanze inventare la qualità dello sviluppo
In questo senso deve diventare impegnativo una capacità di dialogo con le varie organizzazioni ambientaliste con il mondo scientifico anche per cogliere gli apporti scientifici le sensibilità culturale
Che non potranno non contribuire anche lo stesso rinnovamento del sindacato non si tratta di prefigurare identità assolute o strumentalizzazioni
In quanto si tratta di movimenti e di organizzazione che hanno avuto percorsi spesso diverse anche con scontra impostazione opposte succedette singole questioni o vertenze
Del resto una più attenta sensibilità viene i movimenti ambientalisti per condurre iniziativi più aggreganti e soprattutto per impostare un maggiore dialogo con nelle varie forze sociale politica ed istituzionale
Infatti assumerò minore valenza certe impostazione troppo estreme
In quanto si tratta adesso di gestire movimenti ed iniziative che possono avere una maggioranza di adesione e consenso per una revisione profonda della politica energetica per il superamento dal nucleare
Da Tizio occorre lavorare nel sindacato perché si abbiano convergenze iniziative comuni per intervenire nel dibattito aperto e per gestire le impegnativa fase della transizione per una con l'uscita dal nucleare
E giusto all'indicazione posta con forza nella relazione per andare ad una politica energetica che punti in particolare a risparmio energetico alle fonti rinnovabili in questo senso si possono avere risultati immediati
Se si vanno a predisporre progetti operativi adeguati con una revisione profonda del piano energetico che trova sua volta
Trovare una stretta connessione come si afferma che con nelle comunicazioni con i piani settoriali
Attualmente non vi è alcun riferimento nel piano agricolo nazionale che tra l'altro dovrebbe entrare nella fase operativa né con l'approvazione della legge poliennale dispensa in agricoltura
Riguardo a risparmio energetico per il sistema agroforestale alimentare in cui si ha un impiego di energia attorno al quindici per cento
Anche se come diceva la comunicazioni dati sumo abbastanza differenziati si può avere un risparmio circa del venticinque per cento
Più precisamente nel rapporto del che nelle che ha criticato a suo tempo il piano energetico per la sottovalutazione del rapporto energia agricoltura
Si dà uno precise indicazione per un possibile risparmio energetico nella meccanizzazione esistente nelle sicché azione dei prodotti nelle riscaldamento delle serre degli edifici
Tali interventi potrebbero portare ad una diminuzione di consumi attorno a un milione e trecento un milione seicentocinquanta mila tette
Per ogni anno mentre l'industria alimentare si possono avere risparmi equivalente di uno virgola due milioni
Pepe hanno investimenti potrebbero essere contenuti per raggiungerli risultati apprezzabili in particolare in certi settori lattiero-caseario alleare OPA stadio macinazione
Grande bevanda alcolica
Queste indicazioni dovrebbero portare a riconsiderare certe proiezioni dell'indulto energetico del sistema agroforestale alimentare
Che prevedono al mille novecentonovanta di raggiungere diciassette virgola tre milioni di tempi hanno con un incremento del ventisette per cento rispetto al mille novecentosettantanove
Una tale tendenza potrà avere un diverso andamento tenuto conto che la crescita quantitativa assegna una stasi e che si può andare una riconsiderazione dei fattori evolutivi della modernizzazione
Infatti vi è un riesame
Riguardo all'elevata crescita dell'impiego di energia in agricoltura ma soprattutto vi può essere una crescita del rendimento energetico non solo per il risparmio energetico ma anche con l'adozione di nuove tecnologie e con l'impiego di energie rinnovabili
Ciò richiede però che si vada ha un ruolo a un reale e consistente ad una reale e consistente incentivazione
A partire da una revisione della procedura delle procedure della tre trecentootto che ha avuto una scarsa applicazione agricoltura in cui tra le varie cause inciso l'assenza di un'adeguata informazione
Sia della legge sia dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie
Sembra che una maggiore applicazione di impianti di pannelli solari vi sia stata per la maggiore capacità di vendita delle impresa industriale produttrici
Tali carenze conferma la validità di approntare una valida rete dei servizi reali
Che dipendono gli aspetti decisivi per una nuova politica agraria
Anche riferimento all'impiego dei fattori produttivi in questo senso credo che anche la conferenza la CGIL sui servizi ha dato un apporto perché è un problema che si pone non solo per l'agricoltura per gli altri anche per gli altri settori contestualmente vi deve essere una maggiore diffusione
Ebbene
Incentivazione delle forme associative
E consortile per raggiungere dimensioni ottimali in modo da evitare sprechi con finanziamenti è di ad impianti antieconomici
Vi deve essere anche una revisione delle procedure burocratiche nelle stesse regione che hanno avuto ritardi e disfunzione dal momento che poche regioni dispongono di un assessorato specifico
A cui affidare le competenze della legge
E che in tutte le regioni non si è applicata la indicazione del CIPE per uniformare i criteri di valutazione delle domande
Le indicazione fatte nel comunicazione per un adeguamento dell'istituzione e della strumentazione
Operativa debbono poter rimuovere questi limiti gestionale di ordine burocratico e di una qualsiasi assenza di rapporto con i soggetti interessati
Soprattutto bisogna rilanciare le attività di ricerca energetica per porre le condizioni per uno sviluppo consistente nel risparmio energetico e delle fonti rinnovabili
In questo senso si trova orientare la ricerca anche a livello europeo in modo da rispondere sia l'esigenza di paese europee sia quella dei Paesi del Terzo Mondo il rapporto a parte per l'Europa mille novecentonovantacinque
Fa un espresso riferimento alla necessità di rafforzare i legami fra i programmi di ricerca sulle energie da biomasse i programmi scientifici e tecnologici a sostegno dello sviluppo
Già parecchi paesi in via di sviluppo per il pesante vincolo energetico e per la scarsità delle loro risorse
Trasportabili si sono orientati per estrarre l'energia dalla biomassa locale in cui per ogni assenza di tecnologie adeguate si possono avere conseguenze negative per l'equilibrio ecologico di questi Paesi
Infatti un certo uso della legna da ardere se non si adottano sistemi di gestione coerenti per piantagione collettive
A questi impiega energetico può provocare una crescente deforestazione che porta a sua volta ad una preoccupante erosione dei suoli
L'impiego delle biotecnologie può diventare può evitare questi inconvenienti a possibili disastri
Per ottenere carburante liquido dalla dalla biomassa in principio direttamente pressante oli di semi ma in pratica con la fermentazione di alcuni zuccheri
Produce producendo altoforno giustamente lo stesso rapporto indica che una buona competenze in materia di genetica e fermarmi dazione appare utile perché sa per integrare le condizioni locali e applicata
Tramite i Centri locali
Le nuove tecnologie per le energie rinnovabili diventano quindi decisive
Anche per consentire un certo affrancamento dei paesi in via di sviluppo dalla dipendenza energetica invece si tende soprattutto ad estendere da parte le grande doppio credo che in questo caso bisogna l'operato questo termine
Nonostante le avvertenze che faceva il professore Colombo dicevo delle grande nobile delle centrali nucleari ad esportare in questi Paesi questo tipo di energia anche con minori garanzie di sicurezza nell'impiego di tecnologie obsolete
L'Europa e l'Italia deve andare ad una profonda riconsiderazione quinti della politica energetica in cui si dia realmente una priorità assoluta le energie
Alternative anche per la potenzialità di estendere nuovi rapporti con i Paesi del Terzo mondo al di fuori di impostazione subalterni di subalternità
Sulla questione l'etanolo faccio solo un cenno si susseguono a Bruxelles i dossi R che arrivano ora dell'ENI ora da Peruzzi attualmente sia in una fase di studio in cui si dovrebbe approfondire una prova in un approccio complessivo cioè valutando le implicanze sociali economiche
Territoriale l'intera vicenda con una valutazione non limitata soltanto all'etanolo dal cereale ma anche di altre culture
Già ci sono degli esperimenti per esempio per lo Sorgo zuccherino che tra l'altro sembrano presentare maggiore convenienza economica
Già sono previsti finanziamenti per progetti pilota agro energetici
Sempre che qualcuno dovrebbe essere attuato in Abruzzo in modo di dare nuove possibilità e direzione all'agricoltura europea verso uno sviluppo agro industriale
Però questo questa linea non si deve porre in alternativa alla necessità di una revisione la politica agricola
Agricola comunitaria sia nell'imitare le eccedenze e si è nel Porro l'equilibrio territoriale e settoriali
Finisco con riferimento alle piogge acide che potrebbe compromettere appunto come esige il venticinque per cento del patrimonio forestale in Europa
Vi è stata una scarsa sensibilità considerare la gravità del fenomeno la situazione e particolarmente allarmante in Germania in cui sembra essere interessata al cinquantacinque per cento della superficie boschiva
In Italia vi è stata una più pesante sottovalutazione in quando si è ritenuto che un tale degrado ambientale
Non è riguardasse il nostro Paese e favorito da un particolare regime meteorologico
L'Italia addirittura non ha partecipato alla conferenza di Ottawa
In cui i Paesi industrializzati si sono impegnati a ridurre l'emissione annuale lorda di anidride solforosa almeno del trenta per cento oltre a ridurre anche quella degli ossidi di azoto
Solo da poco si sono avviati
Indagini definite e prime indagini definite un tifo primo interfono secondo che per i risultati sinora conosciuti hanno rilevato danni su duecentosettantotto mila ettari su o su un un totale di cinque milioni trecentoquaranta mila ettari
Di bosco escludendo mi pare la Sardegna e la Sicilia
Interessati all'indagine in cui si evidenzia una valori differenziati per regione per province alla media nazionale del cinque virgola due per cento delle foreste toccate fanno riscontro dati maggiormente preoccupanti
Soprattutto per l'Abruzzo dove serviva al diciannove per cento alla superficie boscate alla ligure che serviva al quindici per cento
A livello europeo nel memorandum per settore forestale si pone l'esigenza di definire una strategia globale della lotta contro i depositi ACT
Dal recente si sono approvati per la prima volta due regolamenti per la forestazione di cui uno riguarda l'azione contro l'inquinamento
Con una previsione di spesa abbastanza limitata soltanto trenta milioni di ECU in totale si dovrebbe andare una compilazione periodica di un inventario di nuovi danni alle foreste sulla base di una rete di posti di osservazione nella poi nelle foreste
Ma necessità vere anche un anno un'armonizzazione dei metodi di misurazione dell'inquinamento atmosferico nella foresta in modo da disporre dati attendibili
Per una migliore individuazione della relazione di causa ed effetto tra l'inquinamento atmosferico e il deperimento e la morte della foresta
Comunque accorrono iniziative in interventi come si è proposto anche nel comitato paritetico europeo dei per i problemi sociali i lavoratori agricoli per ridurre le emissioni inquinanti provenienti da varie fonti
Si tratta di individuare azioni preventive di risanamento anche per la cura del suolo in cui incerti paese europeo la linea C mento crescente del suolo ha raggiunto livelli tali da richiedere in misura parziale ed urgenti
Per la calcinazione dei boschi
A livello nazionale occorre andare a tempi brevi ad approvare il video ad all'approvazione del Piano nazionale di forestazione per rinvenire gli interventi necessari per l'estensione e la salvaguardia del patrimonio boschivo
Grazie sin penultimo intervento al compagno correggendo il segretario generale della sto troppo di cui parlava allo
E poi le conclusioni del compagno Pizzinato pregherei anche il meno ovviamente
Di rendersi conto
No io francamente avrei trascura chiedo scusa c'era per evitare un supplemento intervento
I costi nell'era un po'preoccupato del suo lapsus per cui su opinioni verso parte finale intervento dedicate a Torino vanno intese dedicate a Montalto ma credo che Annan non c'erano dubbi era era preoccupato io non credo che i compagni avessero capito che era un lapsus mai meno
No dicevo che avrei francamente rinunciata aperto dall'Inter
Sì appunto o l'Inter così riferimenti che sono stati fatti
Su Montalto non
Richiede
Gran parte mia e da parte anche non si sente ma non troppo
Dopo grandi e piccoli con l'avvocato
No no Vittorio non era basso
Ruolo più alto rispetto a quello
E quindi sarò veramente brevissimo
Per riproporre un po'
Le conclusioni il convegno regionale che non abbiamo fatto
E per fare una brevissima considerazione preliminare
Lavora per la conservazione preliminare queste nel senso che io come con molto piacere ho visto l'ho fatto anche molti compagni esprimo il pieno consenso all'importazione
Di questa conferenza
Le compagnie vige
Perché mi sembra che
Abbiano garantito
Non solo un approfondimento delle tematiche
Non solo la possibilità alla CGIL
Di
Riprendere una discussione intorno alle questioni delle politiche energetiche
Così come ci siamo proposti e di portare
Se si farà la Conferenza nazionale
Un contributo di grande rilievo
Alla conferenza fare al Paese una perché mi sembra che questa Conferenza garantisca Grandi dignità e coerenza alle scelte che abbiamo fatto con il consiglio
Grande dignità e coerente e mi sembra che questo sia lo diceva prima
Agostinelli rappresenti anche qualcosa che vai al di là forse del della natura stessa di questo convegno quando si scrive nello sforzo di rinnovamento che noi facciamo
Mi sembra che
Questa questa insistenza che ha fatto fautore intorno ai alle nuove frontiere
Intorno al rapporto ineludibile che deve passare tra qualsiasi politiche energetiche queste nuove funzioni due gruppo che devono assumere la questione dell'ambiente
Come un punto centrale
Di una strategia che giustamente veniva riportata anche gli obiettivi di occupazione che proponiamo
Per questo deve essere credo che il punto sul quale non solo consolidiamo una scelta ma proponiamo una sfida
Proponiamo una sfida anche a Colombo
Il quale insomma io l'ho ascoltato con più o meno intere
Però quello che mi ha preoccupato il convoglio direttore e questo e questa sordità rispetto all'importazione che ne abbia avuta
Noi ci siamo sforzati di dire all'ci sono dei problemi c'è una politica energetica da realizzare c'è una ma ci sono queste questioni dopo Cernobyl non consigliano metterlo da parte rimuoverlo
E quindi la la la questione dell'ambiente Raffaele la coscienza di massa che si è creata non può essere dimenticata
Anche da uno scienziato e da un dirigente industriale come con con
Come si fanno a non a non valutare questo aspetto
Questo mi pare
Quale poi
Credo con queste forze una una sfida una proposta e dico proprio per il borsone che abbiamo dato una divinità
E una forza
Che dobbiamo valorizzare moltissimo a partire io sono d'accordo
Dal governo da un asceta che dobbiamo fare sembra che quella che dopo questa molte iniziative prima della Conferenza nazionale non riapriamo una discussione anche nei luoghi di lavoro centrali dei punti
Per scusate per per appunto valorizzare valorizzare
Ecco questa è la premessa quindi sono prese la seconda questione riguarda appunto la la conclusione del nostro appunto regionale
Questa certamente la conferenza regionale del Lazio ha avuto una caratteristica una dimensione che è strettamente legata alla
Alla complessità dei problemi
Che mi sembra probabilmente sono difficilmente paragonabili con le situazioni che esistono in altre realtà tenuto conto che
Qui c'è una centrale che funziona che dichiariamo che chiuderemmo c'è un cantiere
Di sei mila persone caratterizzato dalle tensioni drammatiche con comunque insistono in un cantiere di sei mila persone
Ci sono appunto problemi di scelte di udienza però insomma su questo non voglio parlare di Rio il mio intervento non nuovi l'Oliviero voglio dire voglio voglio precisare questo perché nei noi siamo d'accordo naturalmente con la chiusura di Latina
Io credo che noi dobbiamo fare un'aggiunta alle cose che diceva Fausto è una sua deduzione dobbiamo chiedere al Governo una data
Precisa con cui si comincia l'avvio della chiusura di ratti
Ci sono poi c'è in tutti i Comuni e la Regione tu tutti dicono si deve chiudere ancora le cose vanno così anzi insomma noi sappiamo che per latina sono previsti qualche decina di miliardi di investimenti per per per interventi di merito su sugli impianti penso
Noi credo che dobbiamo su compreso conferenza sulle varie decisioni il governo decida il mistero di un tonfo chi è decida che da quel giorno si comincia ad
Sgomento le procedure tutelati questo abbiamo chiedo se no siamo ancora voglio dire nella situazione del Paese che cucinerà tutti dicono e poi decide mai
Per quanto riguarda molta
Intanto su un tanto voglio dire una cosa molto alto una realtà viva
Noi salutato abbiamo intorno a Montalto abbiamo elaborato una piattaforma
Sull'occupazione per l'alto raggio su cui sono stati fatti alcuni scioperi uno sciopero regionale della provinciale di Viterbo delle manifestazioni in cui proponiamo con grande forza una piattaforma per l'occupazione che dev'essere strettamente legata alle questioni che e discutiamo in queste
In questo convegno e allo sviluppo di un dibattito
Ieri qualcuno ricordava che c'è stato un incontro dissero che l'industria è una piattaforma sostenuta dalle confederazioni nazionali
E queste fa parte integrante voglio dire no
C'è c'è un'iniziativa c'è un movimento qual è lo sforzo Monforte ore che questa iniziativa questo movimento e deve essere estremamente correlato con una con un coinvolgimento di quei lavoratori che si battono per la garanzia d'occupazione perché poi il cantiere
Comunque vadano le cose e avrà dei problemi di tenuta gravi sul terreno occupazionale
Siano collegati collocazione
Sia
Ma questo è un bene
è un primo dato su cui mi sembra proviamo dobbiamo riflettere
Naturalmente nella realtà di contralto
E in come dicevo insistono delle operazioni e delle problematiche no non dico con contraddittori ma complessa
Ricordava prima Antonio interrompendo non so che adesso non mi ricordo
Che lui ha partecipato un anno fa circa
Ma comunque ad un convegno che noi abbiamo organizzato
Nella realtà di Montalto per contrastare come CGIL Lazio una tendenza presente in abito il sindacato
E una linea che proponeva il raddoppio
Quindi siamo in una situazione che fino a poco tempo fa discuteva del raddoppio della centrale nucleare quindi una situazione caratterizzata da cosa però prego vogliono in quella
In polemica con l'ENEL con il sindaco
E con tutta
La messa che c'era in ecco no perché gli altri era operativa da dove no insomma relazione lo accusa metafora relazionale no scusami no scusa la relazione ha detto Express usato relazione tranquillamente non aderiranno ecco non lo so due ascoltata ma comunque detto detto questo stampata comunque eh né Stabat anche la relazione
Comunque adesso il tuo gusto polemico deve evitare interrompo io sono mi fai perdere il filo e vado troppo per quindi questo
Questo è un primo dato quindi c'era quella situazione ora
Io non mi spavento che poi dopo Chernobyl le cose sono cambiate anche a montarlo come in maglia utile non si spaventi nemmeno quanto nel senso che dopo Cernobyl tutti sono determinate delle situazioni diverso
E hanno creato tensioni diverse problematiche dive
Per cui è evidente che oggi su Montalto insistono diciamo delle
Delle tensioni dentro e dei problemi che ancora non non non non non sono stati risolti
Per dirla nella nostra Conferenza regionale
Noi abbiamo constatato che la posizione da camera ogni tempo che è un'obiezione antinucleare e quindi un'audizione antinucleare nel senso che dice dobbiamo trasformare questa centrale e ne abbiamo preso atto
Siamo noi preoccupati che questa ipotesi l'approvazione sia una Codice realisti
Concreta perché in effetti vi sono delle ricadute di carattere ambientale delle ipotesi di fattibilità avevano avuto da discutere
Come d'altra parte secondo me secondo noi è da valutare ancora più attento a mente i termini con cui restando la centrale nucleare di Montalto questa centrale questa mega centrali si inserisce in quella diciamo in quel presidio sperimentale di cui
Correttamente è stato parlato delle introduce
Tenuto conto che è un mega centrali quindi abbastanza ricaduto punto i problemi che ci sono e il fatto che non è una filiera del tutto nuove quindi come si fa la sperimentazione
Sono questioni sulle quali
Come si è concluso il la la la nostra conferenza secondo ricetto penso che intanto facciamo la Conferenza azione
Verifichiamo quali sono i problemi e questioni diamoci una pausa di riflessione perché dovremo trovare un momento di sintesi ulteriore per verificare una soluzione che sia più adeguata e in in cui coinvolgiamo la gente in cui apriamo riapriamo brevemente un dibattito che conclude
A costi ieri mi è sembrato di capire
Si muove finito la questa questione non è una richiesta tassativa che io faccio perché ripeto insomma io sono completamente d'accordo con l'impostazione della della relazione e mettere è una cosa di di grandissimo rilievo dico che su questo punto oggetto questa riflessione da fare
C'è questo libro a fare e io credo che questa rivoluzione noi dobbiamo noi dobbiamo manca anche a proposito del referendum evidente che icona del referendum consultivo che è una scelta che è stata fatta da
Mozione che è stata indicata CGIL è una è un punto Keci collega di nettamente Ecomusei sensibilità della gente l'opinione pubblica
Noi ma di questa cosa dobbiamo valutarla noi perché abbiamo detto referendum consultivo non solo Lia Montalto nell'altra ma vedo che c'è un problema nel retro con tutti
Vale a dire c'è l'esigenza di di di di coinvolgere
Di coinvolgere l'opinione pubblica la gente intorno a delle grandi questioni e sono i temi su cui appunto noi intendiamo sviluppare maggiormente il proprio ultimo punto secondo me non secondario
Riguarda la grandissima questo
Ricerca
Io ne parlo direttamente perché nella nostra regione circa la metà dei
Fu
La ricerca pubblica i presenti ai Comuni Servedio termini massicci
Ne parlo perché viviamo abbastanza
Drammaticamente la crisi e difficoltà
Che sono presenti in questi grandi enti lirici
Ma ne parlo soprattutto perché se dobbiamo pensare ad una fase di transizione
Che sia effettivamente votata ad una politica di innovazione di sviluppo dice che novità come oggi oggi la questione della ricerca e quindi di un investimento massiccio de fortemente innovativo una ricerca diventa un punto essenziale sul quale noi dobbiamo costruire secondo me uno sosta degli altri
Vale a dire che rafforzare richiedere un programma straordinario di investimenti nella ricerca per portare avanti questa linea
Che e appunto è stata chiaramente indicata di innovazione di di e di di rafforzamento
Ne della sicurezza
Questo mi pare che essere un punto tutto a insistiamo partito
Vorrei che su questo punto probabilmente insieme a ad alcune strutture orizzontali
Sì pensi ad una iniziativa significativa da parte
Delle sindacato nazionali
Grazie vedo parola l'ultimo intervento al compagno all'hotel regionale Puglia
Che non si po'suggerire Ramaj alla regola del tempo
Ne posizioni che
Temo contribuendo a chiarire
Come CGIL credo potranno sgombrare il campo dagli equivoci e dagli intralci sempre DC interessanti
In cui si è impantanato il giuridico nazionale dell'ottantuno
Ottantasei se
Lo o
Intenderemmo se intenderemmo naturalmente anche fare avanzare queste posizioni nel senso che Agostinelli richiamava poc'anzi dell'approfondimento della di quelli che sono gli assi portanti ma anche specialmente nell'aggiornamento delle piattaforme regionale
Il difetto della Piano Reggio e dico nazionale era questo che gli ha dato la sua unto programmatorio
E un largo schieramento
A sospendere in realtà hanno trovato nuovo spazio sia le tendenze spontanee dal mercato che le politiche settoriali e aziendali talvolta contrapposte degli operatori economici da qui il carattere residuale
Se non addirittura propagandistico di una politica centrato sulla domanda dal risparmio l'uso appropriato delle fonti sulla ricerca di nuove fonti e sulle nuove tecnologie la Puglia da questo punto di vista è stato un caso esemplare
Un frettoloso piano energetico regionale rimasto eternamente in Borsa delineava un quadro di interventi a partire dagli usi finali capace di imprimere una forti innovazioni nel sistema di ammodernare il territorio
Gli ingenti investimenti energetici dei due grandi centrali una Carbone l'altra nucleare previste
Si diceva che avrebbero rappresentato unicamente l'occasione Esterna
Di tale piano l'impulso iniziale una mobilitazione eccezionale di risorse che si sarebbe potuto utilizzare proprio per una politica programmatica per quanto riguardava le energie
Localizzata non senza forzature
Istituzionali la centrale a carbone a Brindisi
E svanito ogni velleità programmatoria dalla regione Valeggio trecentootto accampato gli stenti la metanizzazione si va consumando su spinta inerziale più per l'interesse alle opere pubbliche la palla l'opera pubblica
Da parte dei comuni e all'arrembaggio di aziende spesso improvvisate
Il ruolo promozionale di assistenza di coordinamento della della della regione è saltato le convenzioni estremamente frammentaria su base municipali Istica
Solo una delega in bianco alle concessionarie l'uso produttivo del metano non è neppure oggetto di convegni
Tutta l'attenzione a proposito ma
Più spesso a sproposito
Di forze politiche istituzionali sono concentrati sulle centrali del per giungere poi alla fine alla richiesta di revoca dalla localizzazione una centrale nucleare per un verso e per sollecitare a tre anni dall'inizio dei lavori e a circa al cinquanta per cento delle opere
Compiute
Una generale verifica dalla centrale a carbone o a voce dal carbone di Brindisi presso con il ministero dell'industria con un'apposita commissione insediata per verificare ancora
La compatibilità di quattro mila megawatt a Carbone per completare anche tutti gli aspetti di impatto ambientale relativo alla movimentazione ciò deve
Nel frattempo e dall'ottantadue a Brindisi si è cominciato a bruciare il carbone la vecchia centrale riconvertito della con il cui completamento risale alla all'anno scorso
In assenza di qualunque garanzia per quanto riguardava il problema lo
Il senso ad una piattaforma unitaria CGIL CISL e UIL della pila ottantacinque
Era proprio questo di ristabilire
Una carattere programmatorio di innovazione di forte ammodernamento
Nella comparto energetico celtiche a partire dal comparto energetico si riusciva a ad estendere sull'insieme l'apparato produttivo e dei servizi dalla Regione
Gli strumenti del piano energetico regionale di bilanci Energetici di autorità capaci di controllare coordinare e promuovere
Erano e il resto no passaggi obbligati per una politica centrata sulla domanda e quindi anche per rompere con una delega totale ai grandi eventi
Nazionalismo di questi enti dell'ENEL nel nostro caso ha dello sconcertante
Il diverso rapporto con il territorio e una funzione dipendente dagli insediamenti energetici dal corso dei programmi aziendali
Tramontata l'ipotesi di localizzazione dalla centrale nucleare nel momento in cui sono insorti problemi sono centrali in costruzione sono stati congelati i rapporti con le organizzazioni sindacali regionali intesi a definire un moderno protocollo di relazioni industria
Per mettere ordine nel cantiere e territorializzare al massimo l'Inter investimento energie non solo pur in presenza di interventi così rilevati gli investimenti energetici così rilevante in una regione nelle non ha inteso adeguare ammodernare l'insieme delle proprie attività cominciarono a dalla distribuzione un piano d'interventi straordinario
Che ritenuta l'anticipazione di Investimenti previsti nel decennio strappato in sede negoziale
Per quanto significativo non modifica una tradizionale concezione meridionale in senso naturalmente negativo
Del servizio elettrico ad esempio il problema di risparmiare molto sulle cabine primarie
E ancora l'acquisita disponibilità del sito di Brindisi Sud
Induce
A discutibile censurabili propositi dell'ENEL ad esempio la chiusura dalla centrale di Bari il funzionamento residuale di punta della centrale di Brindisi nord
Il definitivo abbandono della programmata turbogas di Galatina per non parlare dell'atto Tare Anarchia cioè di mercato dei rapporti tra ENEL e autoproduttori che sono significativamente presenti specialmente
Nella come Italsider e ciò che è rimasto del complesso chimico ex Montedison a Brindisi
E siccome privo di senso un approccio moralistico bisogna registrare che nella logica di una politica dell'Offerta la ridondanza di installato ed economicità del kilowattora prodotto sono parametri aziendali determinanti
Il paradosso e che perdurando questa logica lena la ragione come opportunamente ricordava ieri il compagno corre
C'è di più
Anche la sicurezza degli abeti la salvaguardia delle popolazioni del territorio diventano variabili tutt'al più da compatibilizzare alle condizioni economiche di esercizio degli impianti
E perciò succede che si brucia carbone e non al minimo tecnico anche quando non sia una soluzione accettabile per la convocazione delle ceneri
Questo è un problema
Queste un problema risolto appena le ceneri hanno in qualche modo ha lasciato il cancello la centrale nei prossimi mesi e non sappiamo per quanti mesi le ceneri di Brindisi nord
Saranno collocato a più di duecento chi ha ha più di novecento chilometri di distanza praticamente nelle cave dove scarica la centrale diffusi
Con quali conseguenze sul piano dell'impatto ante territoriale degli stessi costi facilmente immaginabili questo perché l'attuale concessionario dalla Pato delle cene non in regola con alcune ultime disposizioni dati dal ministero per l'Ambiente quindi avrà tempo per adeguare le care eccetera eccetera il le c'era all'anno a Fusina scarica parimenti non è ancora risolto il problema la classificazione delle ceneri di Brindisi se rifiuto speciale o tossico perché controlli aziendali e di laboratori esterni danno sempre o risultanti diversi o conclusione diversa partirà il tre si risulta quindi si impongono alcune conclusioni alla luce l'impostazione della nostra conferenza della relazione del compagno Vigevani comincerà una sicurezza e ritengo non soltanto
Differita al nucleare e la il parametro da qui si parte per le produzioni prevista dal due mila cinque
Il problema del controllo dalla classificazione dalla collocazione delle ceneri ad esempio non può essere lasciato nella indeterminatezza attuare la sua soluzione ottimale deve essere prevista non solo preventiva non solo all'esercizio dell'impianto ma la localizzazione o la trasformazione stessa degli impianti
Il problema delle taglie
E dei sistemi di combustione da questo punto di vista e influente il che non vuol dire e che
Ci sono soltanto tali vie piccole come tagli accettabili c'è un problema che va ricondotto dentro la valutazione di impatto
Ambientale dentro cui andrebbe anche sciolto un problema che mi pare rimasto fuori alla nostra discussione che quello che cosa ce ne facciamo la legge otto punto perché indubbiamente la legge otto e concepita anch'essa con una impostazione che noi li vediamo che la sostanza
Della del problema e quindi probabilmente una valutazione d'impatto ambientale dovrebbe assorbire
Anche le risorse dalla legge otto e quindi prevedere che l'insediamento che dà degli affetti sul territorio sia già previsto il come si recuperano questi aspetti e anche come si trovano le risorse per recuperare certamente nel caso che la Puglia qualunque siano le conclusioni della commissione ministeriale e difficilmente sostenibile la concentrazione di quasi quattro mila megawatt nell'aria di Brindisi a carbone
A maggior ragione dal momento che l'esercizio della nuova centrale di Brindisi Sud andrà subordinata alla desolazione dei fumi con ulteriore accumulo di materiale di risulta come CGIL pugliese dovremo prendere iniziativa di aggiornare la nostra piattaforma sull'energia cercando di acquisire un'omogeneità di vedute con CISL e UIL a partire da una più limpida politica della domanda e bella innovazione
L'impianto fotovoltaico del del fosso appena inaugurato
Deve rappresentare non in Reggio decorativo di una regione a seguito di una logica distorta dalla politica energetica ma il punto di riferimento privilegiato l'approccio sostanzialmente diverso
Grazie alla diamo ora la parola per le conclusioni al compagno Antonio Pizzinato segretario generale della Confederazione
La diciamo poco così ho scritto sulla Punto intervento conclusivo le conclusioni come dirò poi le farà il Consiglio generale sfugge
La compagnia compagni e amici
Con questa conferenza nazionale
Della CGIL segniamo uno a quota parte una nuova tappa del nostro lavoro
Un lavoro impegnato serio e propositivo
Per la individuazione di nuove linee di politica energetica nazionale
Anche come momento
Del rinnovamento
E della rifondazione della CGIL
Abbiamo raccolto prima dalla conferenza e poi nel corso spesso di essa
Una messe ampia di materiali di contributi di ricerche
Di convegni che hanno coinvolto molte ed importanti strutture regionali comprensoriali e di categorie nazionali
Iniziative che hanno tutti utilizzato ed è questo un elemento che già richiamava Vigevani la sua relazione
Quel grande e prezioso patrimonio di competenze tecniche scientifiche di cui può disporre la nostra organizzazione e che non sempre vengono utilizzate
A tutti
Ai compagni
Agli esperti ai ricercatori ai tecnici
Sin qui impegnati sia nella preparazione
E nel che nel corso di questa stessa conferenza va il nostro ringraziamento accompagnato a un impegno di valorizzazione crescente continua del qualificato contributo
Tanto più
Che dobbiamo dirlo apertamente questa conferenza non conclude ma anzi apre una fase nuova del nostro lavoro in questo campo
Per la quale dovremo dotarci di una struttura di un'organizzazione del nostro lavoro sindacale e delle competenze più adeguate ai problemi di elaborazione e di gestione
Delle scelte rivendica attive e di monitoraggio sulla politica energetica nazionale
Un ringraziamento particolare
Intendiamo la rivolgere ai rappresentanti degli enti che hanno voluto qui essere presenti o prendere la parola come professor Colombo delinea dottor Albonetti dell'Unione petrolifera
Onorevole Satie della Cispel
Chicco Testa della lega ambiente e la fai
Fin dalla sua impostazione
Avevamo affidato alla conferenza appunto come dicevo prima
Il compito di fornire arricchimenti di elaborazione di valutazione
Di analisi e di indicazioni di linee politiche di proposte in modo da consentire agli organi generale forte agli organi statutariamente preposti e per la importanza del problema al nostro Consiglio generale di compiere scelte su una materia così delicata e di così fondamentale importanza qual è la politica energetica nel nostro Paese
Questo compito mi sembra sia stato svolto con un largo successo nel corso di questa conferenza anche se il maltempo ha limitato la partecipazione ai lavori della stessa
Al consiglio generale che dovrà compiere una scelta di politica energetica noi consegniamo alcuni importanti orientamenti senza dubbio i risultati di questa conferenza confluiranno con le scelte dell'undicesimo congresso con quelle compiute dal comitato esecutivo di maggio e dal consiglio generale della CGIL dell'autunno dell'ottantasei e infine con le decisioni del comitato esecutivo della Confederazione europea dei sindacati
Queste sono la base per una scelta programmatica della CGIL sulla politica energetica
Vogliamo richiamare succintamente
Gli orientamenti del comitato esecutivo della Confederazione europea dei sindacati
Così come ha sottolineato Ettore Marcucci nel suo intervento non solo per valorizzare un pronunciamento che si è ottenuto anche grazie agli sforzi impegnati della CGIL
Ma è soprattutto perché viene accolto e adottato a livello sindacale europeo un principio a nostro parere che costituisce di per sé una base per la piattaforma di politica energetica da rivendicare presso il Parlamento europeo e presso l'esecutivo della Comunità europea si tratta
Della rivendicazione di un programma internazionale della sicurezza e di un progetto di fuoruscita programmata dall'energia nucleare a livello complessivo europeo
Cernobyl ha consolidato un convincimento profondo della CGIL
Una riforma della politica energetica nazionale necessaria in rinviabile deve inserirsi
Per sprigionare il massimo dei risultati in un contesto di modificazione della politica energetica a livello europeo e internazionale di qui
Una politica energetica basata sulla sicurezza e sulla difesa dell'uomo del suo ambiente
Del resto
Le linee del nostro undicesimo congresso e delle nostre successive decisioni si muovono in direzione di un'impostazione che in questa conferenza trovano ulteriore pressione precisazione politica
Che anzi ne costituisce il cuore
La connessione cioè che noi stabiliamo in modo forte fra qualità della politica di sviluppo e qualità della politica energetica è un problema
Che ha anche bisogno di una risposta europea e a livello internazionale più complessivo dati collegamenti evidenti con i problemi dei rapporti di sviluppo tra nord e il sud
Del mondo e anche per i vincoli esterni per lo sviluppo del nostro Paese questa decisione
Del comitato esecutivo dell'accesso pone appunto una prima pietra angolare per la costruzione di una nuova politica di sviluppo qualificato e di piena occupazione
Per i milioni di disoccupati a livello europeo e al tempo stesso ci consente di uscire fuori
Dal cortile di casa nostra dando un quadro di riferimento e un punto di forza alle stesse nostre proposte di politica energetica nazionale
Richiamavo già il senso politico di questa conferenza
Quando messo in rilievo la connessione fra politica di sviluppo e politica energetica e ho detto che questo il quorum della nuova della nostra impostazione e strategia
Ma non possiamo non ricordare attivarci in mente anche nel corso di questa conferenza atteso ad assimilarsi ad altre forze per confondere responsabilità o nel migliore dei casi ad affermare
Una nostra presunta subalternità politica e culturale alle scelte di politica energetica computer dalle forze dominanti che nei diversi contesti sociali economici e politici del nostro Paese
Quella connessione tra nuova qualità dello sviluppo è una nuova qualità
Della politica energetica è stata sempre il nostro impegno storico
Dal piano del lavoro di Di Vittorio da cui scaturì
Poi il processo di nazionalizzazione dell'energia elettrica oltre che i processi di riforma agraria e gli interventi di gruppo per il Mezzogiorno alle nostre risposte alle nostre impostazione della programmazione economica fino al convegno di Perugia del mille novecento settantacinque e agli scontri sul piano nucleare con l'allora ministro Donat Cattin nella metà degli anni Settanta
Fino alle nostre ricorrenti posizioni critiche sul tempo e la lotta per una diversa politica energetica compreso l'impegno nostro e critico che svolgemmo nel convegno del mille novecentottanta sulla sicurezza
Dell'Energia nucleare nel nostro Paese
La rottura
Che si è ripetuto nella storia del nostro Paese di quella connessione segna sempre punti di responsabilità gravissime delle forze dominanti e il prevalere di interessi potenti
E di meccanismo dello sviluppo spontaneo e squilibrato
Degli sprechi degli sperperi e della configurazione di modelli oppure enti di consumi privati ed individuali a scapito dello sviluppo della soddisfazione dei bisogni sociali oggi
Più drammaticamente si riapre questo scontro che ha novità e diminuzioni inusitate
Chernobyl da questo punto di vista ha fatto da catalizzatore di problemi che erano per quanto riguarda la CGIL già tutti aperti di fronte a noi e di fronte alla Società nazionale e a livello planetario
Noi al nostro undicesimo congresso abbiamo detto che siamo la forza e apre la sfida del Patto per il lavoro il che significa e non sto qui a ripetere tutta l'analisi che sostiene questa nostra decisione
Che siamo una forza che pone al centro del suo progetto il lavoro e la sua qualità come espressione cioè di una nuova definizione del lavoro all'interno e come base del rinnovamento del nostro sistema sociale
Ossia che i processi di sviluppo che vanno riattivati debbono essere qualificati proprio ai fini dell'occupazione dello sviluppo del Mezzogiorno della qualità del lavoro e della qualità della vita
Uno sviluppo che si qualifica
Perché al suo centro c'è l'uomo e il suo lavoro i suoi valori etici di solidarietà e di eguaglianza sociale il suo ambiente le sue risorse uno sviluppo che fa la pace con l'ambiente
La qualità della politica energetica allora si definisce proprio in funzione dell'obiettivo della qualità dello sviluppo
E anche per non farlo subalterno dai vincoli esteri e le nostre proposte come vedremo si muovono proprio in quella direzione vedete
La differenza fra noi
E le altre forze ma soprattutto con le forze di governo che ci comunicarono slittamento dalla Conferenza governativa sull'energia è che noi ci misuriamo al massimo delle nostre capacità e forse con i problemi della ricerca di quella connessione tra politiche di sviluppo qualificato e qualità della politica energetica mentre le forze di governo al di là delle giustificazioni di natura tecnica per lo slittamento dimostrano ancora una volta la loro impreparazione politica
In mostrano cioè la mancanza di punti di orientamento e di quadri di riferimento di politica economica e di sviluppo entro i quali valutare le esigenze del rinnovamento della politica energetica del Paese
Parlavo prima
Del grande contributo di arricchimento per una decisione del consiglio generale che ci viene da questa conferenza
Voglio i qui voglio qui riprendere quelle che mi sembrano idee forza contenute nelle comunicazioni dei gruppi di lavoro e poi ripreso nella relazione generale presentato dal compagno vigeva e arricchite dal dibattito e anche dagli apporti esterni compiono sforzo di estrema sintesi politica e mi scuso sin da adesso se fatto torto alla ricchezza delle comunicazioni e relazione presentata e dagli interventi puntando l'attenzione solo su alcuni elementi che io ritengo di valore fondamentale
Intanto dalla comunicazione che ha svolto il compagno Albini si coglie l'esigenza della programmazione energetica per la costruzione di un modello di sistema ed energetico del Paese che recuperi
La costruzione delle scelte fino sino ad oggi prevalenti fondate sull'offerta per passare a un modello fondato sulla politica della domanda
Requisito di questo modello che pur l'obiettivo della programmazione strategica
E l'estrema flessibilità del sistema energetico da riformare che deve corrispondere ai bisogni energetici energetici della politica di sviluppo qualificato del Paese
Come ha fondato sullo sviluppo diffuso e armonico sul superamento del divario degli squilibri del Mezzogiorno che deve prevedere e intervenire nella seconda fase dei processi di ristrutturazione ed innovazione tecnica organizzativa
E delle produzioni dei beni agricoli e industriali e dei servizi delle aree del Centro-Nord
Uno sviluppo e una politica energetica che intervenga nel passaggio delicato
All'atto infrastrutturazione del Paese commi servizi della seconda generazione destinati al sostegno della produzione alla soddisfazione dei bisogni sociali e all'incremento necessario del capitale fisso sociale
è il contributo
Questo che viene portato alla organizzazione di ciò che definiamo la transizione tecnologica verso una qualificazione dello sviluppo che tende sul piano dell'Energia alla massima conservazione delle risorse energetiche
Alla loro diversificazione che differenza azioni alla loro rinnovabilità e riproducibilità al loro uso nella sicurezza nella efficienza ed efficacia e secondo un criterio di austerità economica produttiva e sociale
Ossia
A uno sviluppo qualificato
Che sappia usare come vincolo di ricchezza e di qualità di lavoro e della vita la difesa non passiva né meramente conservativa dell'ambiente ma preveda tutta la sua evoluzione e il suo sviluppo
La transizione sarà lunga ma le decisioni non possono essere rinviate
Politiche e scelte che rispondono solo nel breve periodo alla questione energetica sono doppiamente da combattere
Prima di tutto per la loro inefficacia e perché si affidano ai mutevoli spostamenti andamenti del mercato in secondo luogo perché le scelte legate alla solo congiuntura nel medio lungo periodo euro aggravano tu gli attuali problemi i costi di una simile scelta sarebbero altissimi ben più alti dei costi attuali di un cambiamento delle politiche energetiche che reclamiamo quindi noi facciamo una scelta chiara e interprete in termini dinamici il progetto gli orientamenti assunti dalla CGIL anche sul nucleare sul quale tornerò fra poco
Ma tornando all'impostazione strategica come sottolineato da vari interventi e dalla comunicazione dal Bini
Prende rilievo il fatto che la flessibilità la diversificazione la rinnovabilità delle risorse ci porta dal punto di vista tecnologico a sollecitare orientamenti di ricerca verso le innovazioni
Riguardanti la rinnovabilità ed ha diversificato edita delle fonti energetiche
Verso innovazioni tecniche sia di produzione ma soprattutto di un uso dell'energia e verso forme di tecnologie flessibili edipico letali
Che consentano un'effettiva capacità di controllo dei sistemi tecnologicamente complessi comici sono in genere quelli energetici
è in questo quadro che si situano indicazione di fondamentale valore politico del presidio tecnologico nel quale far rientrare
Como con ponente del circuito che va mantenuto all'interno della transizione tecnologica costituito dalla ricerca produzione e ricerca tecnologica le centrali di Caorso e di Montalto di Castro
Il sistema dell'impresa e termo elettromeccanica che gli enti e le aziende di produzione gli enti di controllo e di ricerca tecnico-scientifica cioè un grande polo di sperimenti che di sperimentazione tecnico-scientifica della politica energetica
Compagno Vigevani ha già illustrato nella sua relazione generale la proposta specifica
Sulla questione la nucleare e a riguardo ha affermato
In questo quadro
E il vincolo dalla sicurezza ci inducono a confermare la richiesta di chiusura della centrale di latina
Dell'abbandono della ricerca dei reattori veloci e di proporre che gli organi dirigenti agli organi dirigenti della CGIL considero la scelta di procedere al completamento della fase molto avanzato dei lavori a Montalto di Castro e di rinunciare alla costruzione della centrale di Trino Vercellese
Una proposta questa che ho richiamato
Che noi porteremo alla discussione e alla decisione del Consiglio generale la CGIL a cui compete
Arricchire avanzare sulla base delle scelte congressuale qualche voglio qui però sottolineare è che abbiamo cercato di tenere insieme in modo non meccanico o di Nenni o di mediazione passiva due esigenze
Quella della sicurezza e quella dello sviluppo
E che la linea del progetto del presidio tecnologico per quanto riguarda gli attuali tecnologie della fissione termonucleare controllata
Tenta di dare ai due problemi una risposta in avanti e quindi progressiva
Come sottolineava
Per un altro aspetto nella comunicazione che ha svolto il compagno Sabatucci
Peraltro così ricca di dati a me sembra e così come ha fatto Vigevani la sua relazione di collegare l'idea forza
Dell'essenzialità della manovra di politica tariffaria come volano di intervento sulle scelte e sulla composizione e sul tipo di sviluppo energetico del nostro Paese
Si è definita questa proposta sistema giapponese
Ma sarebbe ritornando indietro negli anni
Forse anche si potrebbe affermare
Che sono riprendere nostre vecchie proposte intuizione sempre rifiutate dalle forze di governo della politica energetica della politica economica del nostro Paese è questo comunque
Della politica tariffaria che può essere usato come un grado
Un grande strumento non di pesante penalizzazione ed espressione di politica dei sacrifici ma come strumento poderoso che dobbiamo usare nei processi di ristrutturazione di innovazione e di moto ammodernamento dei settori dell'agricoltura
Dell'industria dei trasporti e dei servizi e soprattutto all'interno della loro composizione merceologica e di qualità delle prestazioni
Ma anche come sollecitazione alla ricerca innovativa di prodotti evito cronologie Duso delle energie sia di tutti di tipo produttivo che civile
Quindi la politica tariffaria come strumento della programmazione
Strategica degli sviluppo qualificato di cui abbiamo parlato così come sulla ricerca
Come
Su un altro versante la ricca e articolata comunicazione del compagno Piersanti e contenuto all'idea forza e le linee di una proposta originale che congiunge indissolubilmente
Lo si la questione del risparmio energetico con quello dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabile
Tutto ciò
A dimostrazione chiarissima che non intendiamo affatto sostanziare il risparmio energetico di significati solo alla convenzione alla convenienza economica
Ma di caricare questo ulteriore volano delle nostre indicazioni di politica energetica del significato che attribuiamo alla qualificazione del rapporto sviluppo ed energie che consideri la valorizzazione dell'ambiente come valore in sé
Così
Infine vuoi nella sua comunicazione come i vari interventi hanno fatto hanno posto come questione centrale quella della sicurezza e degli affetti irreversibili
Inquinanti e di impatto ambientale delle varie attuali fonti energetiche e della loro diversificazione degli usi
Individuando un ulteriore volano di politica energetica
Quello legato alla sicurezza energetica se volete è l'altra faccia della medaglia di ciò che abbiamo visto essere la concessione forte del risparmio energetico è il collegamento anche qui
Con tutta la strumentazione di programmazione di flessibilizzazione del sistema energetico nazionale
Appare evidente
Ma soprattutto qui appare con forza la grande questione
Delle forme di controllo sociale sulla tecnologia di produzione d'uso energetico e del rapporto con le forme di controllo delle istituzioni politiche o sta statuali
Ed infine
Il compagno la Padula nella sua comunicazione come in vari interventi si è ripreso parte proprio da qui
O meglio
A posto la grande questione democratica
Che è sotto tesa cioè che è sottesa a tutto il rapporto fra qualità dello sviluppo e qualità della politica energetica in sostanza ci sono poste domande e ci si è dato delle risposte a chi come e dove si decide la politica energetica e sulla sua attuazione
Ma se il modello di sistema energetico nazionale
Vogliamo che si basi sulla flessibilità e sulla trasparenza e incisività del controllo sociale
Se il suo è strumento di una politica di sviluppo si è basato sulla programmazione strategica allora il modello di assetto istituzionale non può essere di tipo centralizzato
Ma deve essere al contrario di tipo
Decentralizzato in modo
Che possono essere istituzionalmente raccolto il consenso sociale e confrontato il controllo sociale ma tutto ciò deve avvenire entro procedure snelle e limpide fuori da congegni di espropriazioni di poteri e di confusione di ruoli
Le proposte che noi avanziamo sul piano istituzionale
Tendo ma separare il controllato dal controllore ad esaltare i momenti di autonomia di decisione e di gestione
Abbiamo detto che siamo per la costruzione di un'autorità centrale per il governo della politica energetica per la costruzione di un'agenzia per il risparmio energetico
A meno che lei mia nonna a sua volta ma realmente a questa funzione
E siamo per la costituzione dell'ente grandi rischi ma siamo anche per un coinvolgimento e una partecipazione ai processi di decisionali di attuazione da parte delle regioni e delle comunità locali
Dobbiamo qui dire che probabilmente al punto in cui è giunta la nostra riflessione
Abbiamo necessità di approfondire le linee che soddisfino le esigenze di riforma e di rinnovamento di tutti gli enti energetici dall'ENEL alleni all'Enea
Così come avremmo necessità di un approfondimento sulle linee di politica industriale per quanto riguarda tutto il settore della produzione tecnologiche
Di tecnologie energetiche sia di produzione che di consumo
In queste ore
La Corte costituzionale sta decidendo sui referendum
Suoi sua spetti di localizzazione delle centrali la CGIL sin dallo scorso maggio come il suo comitato esecutivo ha richiesto ai gruppi parlamentari l'approvazione della legge che consenta al popolo italiano di pronunciarsi sulle grandi opzioni e quindi anche sul nucleare
Ribadiamo la nostra richiesta e la sua urgenza poiché riteniamo più giusto e lo affermiamo a titolo personale che sia consentito
Di pronunciarsi
Su l'opzione generale relativa al nucleare che sulle norme che abbia che
Riguardano invece gli insediamenti
Norme che comunque noi riteniamo debbano essere modificate per assicurare la democraticità e ciò può e deve fare il Parlamento con gli l'impegno del governo nelle prossime settimane
Per concludere ritengo che questa conferenza ha dato un prezioso contributo
Anche alla ricerca del programma della CGIL che abbiamo avviato e nel dire questo voglio anche sottolineare la connessione
Però la ricerca programmatica e gli sforzi che stiamo compiendo positivamente verso la rifondazione del nostro sindacato voi che qui abbiamo toccato con mano la necessità ma anche la possibilità per noi
Di essere rappresentativi
In un mondo vasto della scienza delle competenze e della ricerca
Abbiamo dimostrato di essere un sindacato in grado di ricostruire la sua capacità di intervento nei punti nodali dello sviluppo qualificato economico e sociale del Paese misurandosi
Su una politica così decisiva per le sorti dello sviluppo qual è la politica energetiche
E di ritornare ad essere pienamente soggetto politico che individua e coniuga l'esigenza dello sviluppo economico e sociale con l'avanzata e lo sviluppo progressivo della democrazia del nostro Paese
Compagnie compagni amici partendo da queste valutazioni noi come segreteria ma tutte le strutture devono sentirsi e ci dobbiamo sentire impegnati in una ricerca di intese unitarie con CISL UIL da portare alla conferenza di Venezia e più complessivamente per sviluppare la nostra iniziativa sulle energie
A questo punto avrei terminato il mio intervento conclusivo
A questo convegno odierno con impegno
Nelle prossime settimane
Di preparare l'insieme della ricca del ricco materiale per predisporre la riunione del consiglio generale per le delibere
Che le competono
Consentitemi di rubargli solo ancora alcuni minuti perché come si dice giustamente forse privo mi criticava Vigevani
è difficile chiudere dei convegni senza dire alcune parole sull'attualità
Gli impegni sono molteplici
In questi giorni e su più piani
Da quelli contrattuali a quelli economici a quelli fiscali a quelli internazionali
Basterebbe ricordare cosa stare cosa abbiamo fatto e stiamo facendo in questi nelle stesse ore con cui abbiamo fatto questo convegno e per questo non ho potuto spesso ad essere qui presente come avrei voluto
Le trattative contrattuali
Di varie categorie le riunioni preparatorie
Gli incontri con i ministri da qualche minuto è finito quello col ministro Visentini
Fra qualche ora abbiamo quello col ministro dell'industria Danone
La sottoscrizione dopo intense trattative dell'accordo per il porto di Genova ed assemblee tuttora in corso dei portuali genovesi
L'impegno internazionale a sostegno di Solidarność
Mi sia consentito
Di utilizzare questa tribù pura per tre rapidissime considerazioni
In primo luogo siamo in una fase acute
Di acuta tensione per quanto concerne la stagione contrattuale
Abbiamo più volte ribadito che stiamo operando e operiamo per concludere presto e bene i contratti
Non ci sembra che altrettanto impegno
Al di là dei richiami all'intesa dell'otto maggio
Vi sia da parte della Confindustria non si contribuisce a una positiva e rapida soluzione
Dei contratti di lavoro rendendo quelle posizioni come ha fatto la Giunta esecutiva della Confindustria proprio nella giornata di ieri e dell'altro ieri a sostegno delle posizioni della Federmeccanica
Vogliamo sottolineare che ormai si impone acutamente nel nostro Paese
E devono rendersene conto
Anche i dirigenti e i massimi responsabili a partire dalla Giunta esecutiva della Confindustria il problema c.t. di quelli che sono i trattamenti economici e normativi dei lavoratori dei settori produttivi
Che sono le forze determinanti
Nella superamento della crisi
Nei livelli di produttività che si sono raggiunti che sono competitivi con l'insieme degli altri paesi più sviluppati
E che determina secondo le stesse previsioni della Confindustria i crimini incrementi di produttività e anche di prodotto interno lordo in qualche caso superiore all'Inghilterra alla Germania e allo stesso Giappone
Quindi operare
Come è nell'interesse dell'impresa del paese oltre che dei lavoratori per una rapida conclusione dei contratti
A partire da quello i metalmeccanici che in queste ore vi è in corso il negoziato vuol dire dare giuste soluzioni
Non umiliazioni come in qualche caso ci sembra di cogliere sia per quanto riguarda il salario sia per quanto riguarda l'orario sia per quanto riguarda i diritti diniego situazione all'interno dell'impresa
Nel contempo non ci sembra
Tanto più dopo che abbiamo sottoscritto i contratti dello stato del parastato che vi sia un contributo in questa direzione in particolare per quanto riguarda il settore della scuola da parte del ministro della pubblica istruzione
Il trenta vi sarà lo sciopero nazionale dei lavoratori della scuola
Si tratta
Dopo
Siamo al venticinquesimo mese dalla scadenza di questo contratto di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità
Vi è ancora lo spazio e il tempo se vi è la volontà politica come hanno dimostrato le intese che abbiamo raggiunto per lo Stato il parastato nelle prossime settimane di concludere i contratti
Di tutti e sei i comparti ancora rimanenti del pubblico impiego la scuola la sanità le aziende
La ricerca e così via
Come è inaccettabile o meglio è giusto considerare provocatorio l'atteggiamento della Confagricoltura che ritiene per una parte dei lavoratori della terra di peggiorare le condizioni economiche salariali
Noi riteniamo con la stessa determinazione e volontà con cui abbiamo operato in questi mesi e opere Remo nei prossimi giorni
Con duttilità
Ma che avendo presenza e coscienza di quali sono i dati più generali per concludere i contratti se così non sarà
Io credo che ognuno di queste controparti si assumerà non solo nei confronti dei lavoratori ma del Paese e dell'intera soggetta la responsabilità di portare a un acutizzazione dello scontro
In quel caso io credo che diventi inevitabile
Che assieme in un confronto unitario fra CGIL CISL UIL e le categorie interessate
Sì è inevitabile andare a un momento di lotta di carattere più ampio per battere coloro che eventualmente tentassero di umiliare o piegare questa parte dei lavoratori
Vorrei ancora rivolgere due rapide considerazioni
Abbiamo intensamente operato
Nella ricerca
E nella costruzione di un'intesa unitaria
Per la ristrutturazione del porto di Genova
Che essendo il più grande porto del nostro Paese e per il peso che ha influisce più complessivamente sulla riorganizzazione di tutta la politica portuale del nostro Paese
Ieri mattina e abbiamo salutato come un successo unitario
Per tutte le organizzazioni per i lavoratori del nostro Paese la sottoscrizione
Di un'intesa unitaria
Intesa
Che ha ristabilito i rapporti e via con il suo a
Ristabilito i rapporti che via via avevamo consolidato in questi mesi
E ha dato ai lavoratori di Genova del porto di Genova
Alla Compagnia portuale di Genova
Più complessivamente alla città di Genova uno strumento che consenta
Con il consenso delle diverse forze sociali di affrontare un processo di profonda ristrutturazione che mette in discussione istituti e risultati
Frutto di lotte e di tradizioni ultracentenari e per questo mi sia consentito
Mentre è in corso un confronto è un dibattito difficile
A Genova
Di utilizzare questa tribune
Per rivolgere un appello
Ai lavoratori portuali di Genova affinché attraverso il confronto il dibattito si conquisti in modo cosciente il consenso e l'approvazione di queste intese che abbiamo tanto tenacemente perseguite
Nel contempo
Mi si consenta di rivolgere un invito da questo tribune utilizzando questa tribune
Alla compagnia
Portuale di Genova che tanto ha dato nella storia dei porti di cimentarsi
Con la sperimentazione
Che viene ad essere fidata nei processi di ristrutturazione sia nell'organizzazione del lavoro che merita Restituta s'nella ristrutturazione della retribuzione
Sappiamo che un compito difficile ma non vi è altra strada vogliamo rivolgerlo proprio per il rapporto che sempre in questi cent'anni vi è stato fra la CGIL e la Compagnia portuale vorrei infine rivolgere anche da questa tribuna
Scusatemi se lo utilizzo
Un invito ai dirigenti del capo
Del consorzio
Del porto di Genova
Bisogna modificare i decreti che contrastano con l'intesa che abbiamo assieme ieri mattina sottoscritto
Bisogna far rientrare le violazioni che vi sono delle intese di ieri
Io vorrei in altre parole invitare tutti
Forze economiche sociali istituzioni a dare il loro apporto affinché un così difficile ma importante accordo possano vivere con l'apporto di tutti attraverso l'impegno
La passione
Ma assieme anche il rispetto
Noi vorremmo non mi essere costretti
Ad opere impegnare
Le nostre intelligenze
Il nostro impegno
Per respingere violazione delle intese
Abbiam bisogno io credo
Voglio ripetere le cose che dicevo ieri mattina
Prima di apporvi la firma
Dell'impegno di tutti nell'interesse dell'economia del Paese poiché da trasporto marittimo dipende molto ma in particolare nell'interesse dell'economia di Genova e di migliori relazioni sindacali e sociali nel nostro Paese
Concludo abbiamo avviato un confronto con il governo
Un incontro appena terminato uno che deve iniziare
E questo avviene in un momento politico molto delicato di crisi politica mi sembra
Consultazioni ha fatto l'altro ieri il vicepresidente Forlan
Il giornale di oggi ci informano che in consultazioni bilaterali sta facendo il Presidente del Consiglio
Io credo
Che sia nell'interesse del Paese
Ma lo diciamo per la parte che rappresentiamo
Che Silvia uno sbocco positivo a questa crisi politica nel senso di poter utilizzare
I restanti diciassette mesi di legislazione in primo luogo noi pensiamo e non riteniamo di fare un ragionamento egoistico per poter approvare le numerose leggi
Per dare attuazione alle intese che abbiamo raggiunto con il governo lo scorso quattro novembre
A partire dalla legislazione per il Sud a quella per la Calabria
Alla disoccupazione per gli stagionali dalle procedure di spesa per accelerare l'attuazione della riduzione delle opere
Con gli investimenti che ci sono disponibili per il Mezzogiorno assieme alla politica attiva del lavoro assieme al riordino pensionistico
Io non sono in grado
Di dire come è andato l'incontro questa mattina
Considero importante che dopo varie sollecitazioni vi sia stato
E anche relativamente all'impegno del ministro Visentini vi farà provare in una prossima riunione del Consiglio dei ministri il disegno di legge
Relativo al riordino fiscale in particolare per quanto riguarda le
Noi consideriamo
Abbiamo operato e consideriamo decisivo per lo sviluppo economico del nostro Paese per il risanamento anche dal punto di vista
Del bilancio dello Stato la riforma fiscale e quella parafiscali e questa seconda in particolare
Anche in relazione che aveva le scelte che si fanno può contribuire in modo determinante alla realizzazione e alla conclusione della stagione contrattuale una cosa però mi sia permesso di sottolineare
Vogliamo dei risultati
Per quanto riguarda l'IRPEF che unitamente
All'eliminazione del drenaggio fiscale almeno sopra una certa sciolto soglia di inflazione al due tre per cento dia dei risultati e dei benefici già nel mille novecentottantasei
In modo da sviluppare i risultati che abbiamo acquisito molto importanti lo scorso anno
Molti sono gli impegni che abbiamo
Mi scuso per questo richiamo finale
Ma è l'indice
Che anche se con difficoltà
Le nostre capacità
Sì creiamo le condizioni per cimentarsi contemporaneamente sulla politica economica fiscale e su un tema importantissimo come quello energetico in questo senso
Io credo che ogni giorno di più stiamo creando le condizioni per potercela fare o meglio io sono sempre più convinto che con l'apporto del contributo di tutti quanti
E in particolare di chi a maggiori conoscenze ce la faremo certamente grazie
Conferenza finita buon lavoro buon viaggio
Sì
Sono proprio
Grazie
Ma