"La presenza italiana in Libano, Israele, i palestinesi, il Medio Oriente, la guerra, i radicali..."

Con i documenti d'archivio che eri ascolterete tra qualche istante questa volta vi faremo rivivere un momento di vita parlamentare della tre novembre ottantatré relativo alla presenza dei radicali nelle istituzioni
E alla sempre attuale questione libanese e più in generale mediorientale israelo palestinese discuterete innanzitutto una sintesi di quanto disse quel giorno alla Camera il ministro degli Esteri Giulio Andreotti
Su quanto di grave
Continuavano a cadere in Libano e sull'impegno in quel paese di un contingente militare italiano a seguire riesco terrete quanto disse in quell'occasione Marco Pannella che ribadì tra l'altro l'analisi radicale sull'assenza di una vera e propria
Politica estera italiana
E al termine l'intervento che pronuncio durante quel dibattito l'ex parlamentare radicale in quel momento segretario di un partito radicale impegnato tra l'altro nella lotta lo sterminio per fame nel mondo
E la denuncia
Ne aveva assenza di regalità nato dal nostro Paese Roberto Cicciomessere
Presidente onorevoli colleghi
Il problema libanese continua ad essere al centro dell'attenzione mondiale
Su tale situazione il governo ha tenuto costantemente informata la Camera le responsabilità politiche assunte dal nostro Paese
I seri rischi per la sicurezza dei nostri militari a Beirut
La responsabilità che l'Italia potrebbe ancora essere destinata ad assumere per contribuire ulteriormente al processo di riconciliazione nazionale libanese rendono più che comprensibile la speciale attenzione che le forze politiche l'opinione pubblica italiana dedicano alle vicende libanesi
Per questo ci sembra molto utile l'odierna verifica circa l'esistenza di un pieno allineamento delle azione del Governo con gli orientamenti politici espressi dal Parlamento
Verifica necessaria soprattutto quando si affrontano problemi come quello libanese che alla grande rilevanza per la pace nel mondo uniscono Fattori di una estrema complessità sul piano locale rispetto ai quali vie un nostro forte diretto impegno nazionale
In un momento in cui il quadro politico internazionale continua ad oscurare alzi per la mancanza di adeguate soluzioni ai problemi
Principali mondiali e per il sopraggiungere di nuove improvvise crisi e stati di tensione
Mentre i meccanismi di riconciliazione politica a livello globale regionale trovano sempre maggiori difficoltà riassorbire
Le conflittualità e a risolvere i contrasti non è certamente agevole per nessuno indicare strade facili da percorrere
Immuni da rischi e da minacce sicure quanto al raggiungimento degli obiettivi prefissati
La situazione del Libano e ad una delicatissima svolta che oltretutto può avere ripercussioni imprevedibili e gravi su tutti gli altri problemi mediorientali
Credo che dobbiamo guardare ad essa con lucidità senza cullarci nelle illusioni
Se quel piccolo e nobile Paese travagliato danni dai propri dissidi interni
E dalle invadenze dei propri più potenti vicini
Non riesce a ritrovare la forza di credere in se quindi in una sia pur graduale ripresa della coesione nazionale
è impressione di tutti gli osservatori più competenza che è una deprecata partizione diverrebbe inevitabile
Per essere più esatti diverrebbe irreversibile probabilmente si complicherebbe la partizione di fatto già esistente
Salgo a manifestarsi la tendenza di una partizione anche sul piano del diritto
Quale Paese mediterraneo con una vasta esperienza del mondo arabo e mediorientale
Amico del mondo arabo ed amico del popolo di Israele
Sempre desideroso di dare un contributo al superamento dei gravi problemi di quella regione noi guardiamo a questa prospettiva in modo molto negativo e riteniamo di dover fare il possibile per scongiurarlo
Certo ho detto dobbiamo fare ciò che è possibile
Né all'Italia né ad altri Paesi estranea al Medio Oriente si può chiedere l'impossibile
Cioè di sostituirsi al consenso che deve rinascere tra le diverse etnie frazione libanesi verso un processo di ricostruzione dell'unità nazionale
Questo è stato il giudizio politico che è emerso dalla molto utile riunione tenuta con i colleghi americano francese e britannico giovedì ventisette settembre ventisette ottobre alla sella Saint-Cloud e questo messaggio politico è stato chiaramente manifestato dalla sale Saint-Cloud in direzione della conferenza di Ginevra sulla riconciliazione nazionale fra libanesi
Finalmente apertasi dopo alcune ultime dispute nel pomeriggio di lunedì scorso
Va subito ricordato che la conferenza di Ginevra è il punto di arrivo di un lungo periodo di ininterrotta e violenze
Iniziato sì con la guerra civile del mille novecentosettantacinque settantasei
Che ha registrato nel giugno del mille novecento settantasei l'ingresso delle truppe siriane in Libano allora concretato sit-in un sostanziale appoggio al campo conservatore cristiano
Che ha registrato nel marzo del mille novecentosettantotto una massiccia operazione militare israeliana nel Sud del Libano al fine dichiarato di eliminare le basi della guerriglia palestinese
Nonché il successivo intervento dei caschi blu dell'UNIFIL
Che ha visto nel giugno del mille novecentottantadue l'invasione israeliana seguita dal De dell'amento militare dell'ONU ed al massacro di Sabra e Chatila
Giungiamo così ai nostri giorni caratterizzati dai combattimenti dello show e dai criminali attentati di Beirut contro i soldati americani e francesi della forza multinazionale di pace
Tutto questo spiega perché sia così difficile ritrovare la concordia e la pace nel Libano
Ma la riunione di Ginevra poi deve rappresentare un momento di speranza per la rinascita del Paese
Di fronte alla prospettiva di un prolungarsi e dell'inasprirsi dei contrasti nonché del diffondersi della violenza rinnoviamo in questa sede un appello vivo e partecipe a tutte le parti libanesi
Affinché sappiano ricomporre le loro fratture superati i loro dissidi
Questo nella prospettiva di un futuro su basi nuove e con una visione chiara delle responsabilità storiche di rinunciabili loro demandate
Le parti libanesi devono finalmente comprendere che il futuro del loro paese è nelle loro mani
Operino quindi nella loro unica veste di rappresentanti di una comunità di antica civiltà che comprende Silura eccezionale varietà di genti diverse per razze per religioni ma che ha interesse a trovare una unità nella sua espressione nazionale
Non credo tuttavia che bastino al Libano alle parti che si sono ritrovate a Ginevra gli appelli gli inviti di incitamenti a riprendere la strada della ragionevolezza
Credo che i Paesi che hanno a cuore la soluzione sia pure graduale di almeno uno dei problemi mediorientali debbano e possano anche in questa fase dare un loro contributo concreto
E così che in questi giorni siamo andati ulteriormente precisando l'idea da noi lanciata a Washington
In occasione del viaggio del Presidente del Consiglio Craxi Emilio di offrire al comitato per la conciliazione libanese un piano di ricostruzione delle aree del Paese più colpite dalle ultime azioni di guerra quale Lo Sciuto
Come è noto l'accoglienza americana e dello stesso Presidente Reagan alla nostra proposta è stata molto favorevole
Fra Roma e Washington signora mandati così precisando la per le vie diplomatiche e l'abbiamo poi sottoposta su iniziativa del segretario di Stato Schools ai britannici ai francesi nella riunione a quattro
Il lavoro è ancora in corso stiamo altresì consultando altre capitali da bon a Riad io penso che potremo comunicare nei prossimi giorni alla Conferenza sulla conciliazione il risultato dei nostri sforzi
E penso che i libanesi diversi tra loro per tanti aspetti culturali religiosi e ideologici ma uniti da una comune caratteristica di tenacia e di laboriosità dovrebbero essere da essa positivamente sollecitati se tra loro
Indipendentemente dalla parte cui appartengono alberga ancora come affermano tutti un fondo di affezione per la patria comune
Per facilitare questo risultato non abbiamo mancato di rappresentare per via diplomatica al Governo di Beirut la nostra vivissima tesa per un esito favorevole della conferenza facendo presente che se essa dovesse fallire
Sentimenti di grande delusione potrebbero subentrare diffondersi tra gli stessi Paesi che con maggiore impegno e disinteresse
Hanno in Occidente sostenuto il disegno del ripristino dell'Unità sovranità e indipendenza politica di un Libano completamente affrancato dalle gravose servitù militari straniere
Come gli altri Paesi partecipanti alla forza multinazionale anche l'Italia ha voluto marcare il proprio interesse per le conversazioni libanesi di Ginevra mandando sul posto uno speciale inviato ho scelto a tal fine un alto diplomatico attualmente nostro rappresentanti in Danimarca ma che ha trascorso lunghi anni a Beirut come nostro rappresentante
E che quindi ha vaste buone conoscenze nel mondo politico libanese senza distinzioni di parte politica
L'ambasciatore D'Andrea in continuo contatto con il ministero per riferire sul clima e sui lavori di Ginevra
Siamo poi anche entrati in contatto con il governo il venti coppie nella sua qualità di ospitanti accerto una sua influenza sulla riunione che la eserciterà ancora una volta nel senso della pace
Infine
Sempre per stimolare la difficile riconciliazione libanese intendo come già annunziato recarmi domenica Damasco dove incontra tocca i massimi dirigenti e cioè il presidente Assad ed il ministro degli Esteri calda
Certo la Siria non è e non vuole essere direttamente parte delle discussioni fra libanesi e sa però non nasconde il suo vivo interesse a loro esito tant'è vero che il ministro degli Esteri calda si è recato di persona Ginevra
Quindi la Siria è un interlocutore da tenere in decisivo conto per quanto riguarda la questione libanese anche se ovviamente le conversazioni a Damasco toccheranno anche altri aspetti del problema mediorientale
In ordine ai quali la Siria il suo ruolo e delle sue responsabilità a cominciare dal problema centrale dei rapporti del mondo arabo con Israele a nostro giudizio occorre che a Ginevra la buona volontà sia di appoggio ad atteggiamenti ispirati a saggezza e lungimiranza politica
Occorre cioè che il dialogo di riconciliazione abbia come contenuto centrale
I problemi della ricostruzione politica del Libano degli equilibri interni della cooperazione tra le varie componenti del Paese delle risorgere della fiducia e della speranza tra il suo popolo
Ciò non significa ignorare le difficoltà di fondo bensì sottolineare l'esigenza di preservare l'avvio del dialogo politico Inter libanese da scogli a prima vista non sormontabili immediatamente
Quali il problema del futuro dell'accordo israelo libanese del diciassette maggio e quello della presenza militare siriana nel Paese
Se le questioni interne libanesi dovessero essere direttamente legata a queste due problematiche il dialogo di riconciliazione rischierebbe a nostro avviso di arrestarsi
Da quanto sono venuto dicendo mi pare si possa desumere che sarebbe profondamente contraddittorio in questo momento
Da un lato auspicare e operare per una soluzione negoziale dei problemi di fondo del Libano avendo in mente la riconciliazione tra tutte le forze nazionali libanesi
E dall'altro a togliere con un brusco ritiro della forza multinazionale ogni base ed ogni speranza questa difficile opera si è detto che la forza multinazionale assolto una sua funzione umanitaria ma che ha fallito rispetto al proposito di favorire l'unità nazionale ed il ritiro delle forze straniere dal Libano
Ebbene mi sembra che le conversazioni apertesi e che sono in corso a Ginevra mostrino che per quanto arduo l'obiettivo di riconciliazione nazionale e ancora perseguito da tutte le forze libanesi
Il contingente italiano e gli altri contingenti visibilmente assicurano a quel tanto di controlla Beirut che vale a mantenere delle condizioni minime di sicurezza
I contingenti in questo momento non sono sostituibili
Senza di essi credo che tutti ne converranno forse in poche ore la situazione della capitale libanese Harry diverrebbe drammatica
Sono i in immagini sono immaginabili le ripercussioni che un loro ritiro potrebbe avere anche sulla presenza e sul comportamento il Libano degli eserciti stranieri che tuttora vi stazionano
D'altronde a questo stesso ordine di idee si uniformano le Nazioni Unite
Per quanto attiene non solo agli osservatori dell'ONU di Beirut ma altresì la Forza di pace internazionale presente dal mille novecentosettantotto nel Libano meridionale
Infatti il diciotto ottobre scorso il Consiglio di sicurezza su richiesta del governo di Beirut e quale testimonianza di un apprezzamento universale dell'importanza del ruolo delle Nazioni Unite in Medio Oriente
Approvato a larga maggioranza il rinnovo per altri sei mesi del mandato dell'UNIFIL
Noi crediamo che tale rinnovo che costituisce un visibile ancoraggio alla legalità internazionale
In una zona del Libano soggetta all'occupazione israeliana rispetti l'opportunità di mantenere aperta la via per una più ampia utilizzazione dell'UNIFIL nei futuri disegni di stabilizzazione del Paese
Questo è il ragionamento fatto proprio dai nove Paesi che con l'Italia partecipando all'UNIFIL
Segnatamente le effigi la Finlandia la Francia il Ghana l'Irlanda i Paesi Bassi la Norvegia il Senegal e la Svezia
Che mantengono una forza di pace di circa cinque mila ottocento uomini la quale si avvale di un contingente elicotteristico fornito dal nostro Paese
La situazione in Libano si regge sulle intese per il cessate il fuoco del ventisei settembre scorso che costituiscono la chiave di volta per il determinarsi di una positiva evoluzione a condizione però che gli strumenti previsti da dette intese vengano preservati dalle insidie della discordia ed attivati da una convergente volontà politica
E se prevedono una componente militare e una politica la prima finora ha agito in maniera nel complesso soddisfacente avendo sinora garantito la tenuta del cessate il fuoco
Il Comitato quadri partito militare ha potuto riunirsi periodicamente per l'adozione delle decisioni necessarie al rispetto della tregua
Nella fase che ha precorso l'avvio del dialogo politico Inter libanese lo stesso Comitato quadri partito militare si è inoltre pronunciato per la designazione dell'Italia e della Grecia
Quali Paesi chiamati a costituire un gruppo di osservatori per la supervisione della tregua il Libano come ho già ricordato in commissione il governo del Libano avanzato il quindici ottobre scorso una richiesta ufficiale per l'invio di osservatori italiani
A tale richiesta è stato risposto manifestando una disponibilità di principio purché si realizzino le necessarie condizioni
Occorrono precise garanzie per la sicurezza del personale è chiamata a svolgere compiti di osservazione sorveglianza della tregua
Ed occorre mantenere un collegamento con l'ONU tale da inquadrare chiaramente i compiti svolti dagli osservatori nelle finalità delle Nazioni Unite
I numerosi contatti avuti con il segretario generale delle Nazioni Unite fra i quali la visita che gli ha reso il Presidente del Consiglio durante il suo recente viaggio americano ci consentono di valutare che a quest'ultimo punto di grande rilievo politico una soluzione conveniente pur se non perfetta potrebbe essere trovata
Ma le altre citate esigenze a tutt'oggi non sembrano assolte
In quanto il Comitato quadri partito militare non è stato ancora in grado di precisare lo status degli osservatori i compiti dei medesimi e le modalità di assolvimento delle funzioni che verrebbero ad essi affidati
Indicazioni precedentemente ottenute riflettevano infatti soltanto alla posizione del governo di Beirut e non di tutte le parti rappresentative libanesi
Resta peraltro affermo che nella visione italiana
Il compito degli osservatori sarà eventualmente limitato ad un'attività continuativa di sorveglianza con l'esclusione di qualunque azione intesa a prevenire
Impedire o reprimere eventuali violazioni della tregua fatte salve tutte le azioni relative all'autodifesa non è possibile parlare degli sviluppi libanesi
Senza ricordare avesse creando attentato del ventitré ottobre alla quarta elementi dei contingenti americane francese della forza multinazionale
Che ha comportato un Bilancio gravissimo di vittime e appesantito la prospettiva di soluzione della crisi
Ripeto l'omaggio del governo italiano per quei morti che svolgevano un compito di case la nostra solidarietà alle famiglie la condanna del gesto terroristico
Di fronte a questi eventi la reazione dei governi di Washington e di Parigi è stata quella di riconfermare il comune impegno in favore della ricostruzione politica del Libano
Nella convinzione che non si dovesse scegliere alla legge del terrore e della violenza
All'immediato ulteriore rafforzamento delle misure di sicurezza dei contingenti ha fatto seguito il ventisette ottobre su proposta del presidente Reagan
La riunione dell'assenza in clou tra i ministri degli Esteri dei quattro Paesi che partecipano alla Forza multinazionale
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati in maniera globale ed approfondita l'insieme delle questioni connesse alla presidenza della forza multinazionali Libano ed il ruolo che essa è chiamata a svolgere nell'ambito del processo di riconciliazione nazionale libanese vi è stata una unanimità di vedute
Nel constatare che la sicurezza dei contingenti
Può essere raggiunta è garantita più che dalle misure adottate sul terreno dal dialogo politico Inter libanese che i quattro Governi dei Paesi della forza multinazionale intendono incoraggiare sostenere da parte italiana abbiamo sottolineato l'esigenza che il Libano venga restituito ai libanesi
Ciò che comporta la necessità dell'evacuazione delle truppe di Israele e della Siria
Senza che tali Paesi subordina il loro ritiro alla formulazione di condizioni non simultanee che finiscono per sbloccare la situazione
Riconosciamo d'altra parte che occorre mantenere un dialogo aperto con la Siria perché senza il suo accordo non vi è soluzione per il problema libanese la notizia della visita che compilò il sei e sette novembre a Damasco su invito di quelle autorità è stata accolta con molto favore dai miei tre colleghi all'assenza in clou che l'hanno giudicata un gesto diplomatico in questo momento opportuno sulla crisi libanese sugli sforzi per pervenire ad una intesa di conciliazione nazionale sul ruolo della forza multinazionale
Aveva avuto nella seconda metà del settembre scorso la possibilità di raffrontare la posizione italiana con quella americana
La bissando vi una notevole convergenza attraverso uno scambio di messaggi intercorso con il segretario di Stato americano Schools
Da parte mia aveva tra l'altro espresso la convinzione che la forza multinazionale
Rappresentarsi in maniera concreta il segno più convincente
Del comune appoggio all'ideale di un Libano basato sui principi di libertà e di democrazia e che in questo senso essa dovesse essere intesa dal governo del presidente Gemayel
Ho parlato del Libano del problema che ci riguarda direttamente relativa al significato della permanenza di un nostro contingente in quel Paese
Ci siamo domandati e ci domandiamo tutti i quali siano le possibilità di conclusione positiva della conferenza per la conciliazione apertasi fra le componenti libanesi a Ginevra
Ma io credo che siamo tutti convinti che il problema del Libano pur nella sua complessità e con i suoi aspetti anche umanitari tanto coinvolgenti non può essere trattato assi
Nel microcosmo libanese si riflettono da tempo e soprattutto nelle vicende dell'ultimo periodo tutte le contraddizioni ed i rischi della questione mediorientale
Noi siamo consapevoli di tutto ciò e la linea italiana è stata sempre quella di occuparsi in maniera tanto impegnativa della pacificazione in Libano senza mai dimenticare che esiste un problema più centrale improrogabili
In prospettiva quello di riuscire a consentire una pacifica convivenza in Medio Oriente tra Israele e il mondo arabo dando una patria ai palestinesi
E nota quale consessi al riguardo alla posizione del governo numerose volte manifestata da noi unilateralmente e quale attivo membro della cooperazione politica fra i dieci della Comunità europea
Noi siamo per la sicurezza definitiva dello Stato di Israele
Noi siamo in pari tempo favorevoli alla libera scelta del proprio destino da parte del popolo palestinese
Qual è la situazione nella quale quindi ci stiamo trovando da una parte il vespaio
Di un tempo sta diventando sicuramente qualcosa che agli occhi di tutti invece tragedia e l'annuncio
Io non dico posto Protheroe
Io non dico che dopo quello che avete voluto assieme
Quindi a causa di quello che voi lo avete voluto assieme io dico semplicemente che le dichiarazioni del governo sono reticenti perché non posso ritenerlo attraverso due prestigiosi esponenti che sono qui
Non posso ritenere che ci sia un problema di irresponsabilità questo accordo
Vale
L'interlocutore è sempre lo stesso
L'articolo cinque
Assolutamente ancora valido
Le è mai ENEL che non è più forse la fiducia del Parlamento può
Ottenere l'intervento signor ministro della difesa in base all'articolo cinque in combattimento a difesa delle sue truppe e perciò solo e perciò solo l'economia
In appoggio l'espletamento del suo compito in appoggio delle forze armate del governo libanese cioè dell'economia ufficiale
Non è che si desume solo da chi è l'interlocutore il carattere dei nostri obblighi ma si desume dal testo dell'articolo cinque
Che una dei compiti istituzionali che deve espletare la nostra forza è il compito in appoggio delle Forze armate le governo libanese e in caso di autodifesa delle nostre truppe non in caso
Se possibile delle Forze armate le governa in libanesi virgola in caso di sua autodifesa no no e ben detto del governo del governo libanese comunque egli autodifesa per quel che riguarda nove e questo evidentemente è quello che traduceva la volontà della maggioranza istituzionale del nostro Paese e certo noi siamo poco informati signore ministre e anche colleghe e colleghi io so sempre ammirato dal numero di mozioni che la collega Castellina riesce appunto sua serietà a raccogliere trasmetterci
Sa sempre tutto
E l'unico problema che mi si pone sicuramente lo sapeva anche nel dicembre dell'ottantadue mi chiedo perché non ha fatto partecipare di questa ricchezza puntuale
Di sapere il Governo prendendo la stessa nostra posizione allora in base alle cose che si sapevano chiedendo che non si andasse e invece o tacendo o parlando hanno contribuito a fare di tutte le cose che si sanno che a volte non aiutano a sapere vecchi sa tutto
E non capisce non comprende nulla
Ecco credo che
Sei stato anche grato per esempio al collega Bonalumi se avesse tratteggiato a nome della DC questa situazione che contempla adesso non perché Arlacchi non creando le proponendo cioè di continuare a crearla contemplando la no ma eventualmente per montarla e allora le cose sono urgenti
Le cose sono urgenti il dibattito quindi qui è un dibattito per legittimare quello che avete già deciso è vero che poi perché si è deciso non è poi chiarissimo giustamente mi pareva di cogliere stamane
La signora ministro della difesa mentre parlava il collega Roberto Cicciomessere ma anche altri a proposito dello sci Huff
E esibizione di chi era
Mostrava dinanzi a delle critiche
Dinanzi diciamo all'evocazione della pericolosità e soprattutto nel momento in cui l'oratore diceva si tratterebbe di un fatto assolutamente nuovo che esige direbbe assolutamente una nuova decisione del parlamento e del governo italiani
Il semestrale difesa
Marcava che questa è notoriamente la posizione che lui ha sempre sottolineato gliene diamo atto in Parlamento ed altro se il ministro alla Difesa se potrà dirmi però qualcosa
Cioè lei ha molto da da fare felicito
Forse non ha molto tempo per leggere a volte giornali come noi piano abbiamo responsabilità formalmente che dirà così gravi possiamo fare
Ecco certo ma forse io dai giornali ho letto invece che proprio nella prospettiva di un nostro impegno nel ciuffo
Il Presidente del Consiglio ha fatto altre dichiarazioni vi sono altri altri contatti non è più un'ipotesi lontana la quale si lavora
Ma praticamente di già un impegno che si disegna
E prendo atto che il ministro della Difesa di nuovo sottolinea che a sua conoscenza non è questa la posizione del governo italiano e che quindi quanto lui testualmente continua a dichiarare
Nei suoi comizi oltre che in Parlamento è esatto c'è il ministro della difesa sostiene quindi che non siamo andati più nulla in questa direzione sempre se signor ministro la difesa non vorrei
Non vorrei che da questa piccola vicenda mai mancata lettura dei giornali pone si trovasse dinanzi alla condizione fra qualche giorno di doversi o dimettere o sottomettere
Chissà per restare
Io ritengo che lei non si spaventi sicuramente sì
Signor Presidente io ritengo che il signor ministro io ritengo che lei sicuramente non si spaventa dinanzi alla prospettiva di mettersi in condizioni di potersi rimettere CIA dinanzi al fatto di essere presidente del consiglio di non si spaventi
Posso anche posso anche ammettere che lei non intende spaventarsi se una volta di nuovo presidente del Consiglio di si può Nestore problemi di dimissioni
Detto questo
Allora abbiamo una situazione che mi pare abbastanza
Chiare ha nella sua complicazioni ma quello che mi importa e vorrei terminare con queste
Affermazioni sulle te è la terza volta che discutiamo della terza volta che vorrei sottolineare
Un motivo credo affondato di preoccupazione
La preoccupazione che sta frenando
Totalmente
La politica del governo quale è stata annunciata
Nel luglio nel alla nascita del governo è la frana completa servitore degli esteri o per tre volte ho pensato che si trattasse di distrazione ma su alcune cose invece oggi devo prendere atto che la sua relazione che si tratta invece di altro di una decisione precisa
Ho ricordato che il punto primo del vostro governo
Della presentazione dichiarazione per della Presidente del Consiglio
Era rivolto come priorità non solo cronologiche al problema nord-sud
Sotto l'angolazione della sicurezza del nord dell'Ovest in relazione alla fame nel mondo alla morte di decine di milioni di persone per guerre alimentare
Era il primo punto
Da questo punto su cui della vostra politica
Ebbene che cosa mi resta nei fatti
In fondo quando noi leggiamo le attività del nostro Ministro degli esteri è l'annuncio vado a Damasco vado altrove eccetera
E sentiamo quanto impegna la vostra opera di governo questo fatto il libanese questo dimostra che nel vuoto di politica estera che tutto il resto sta diventando il vuoto
E che il nostro Governo e preventivamente il massimo di energie intellettuali umane diplomatiche e militari
Sono concentrate sui problemi drammatici di un piccolo paese che come sappiamo rise in questo momento in estrema difficoltà
L'indice di un vuoto
Ma anche lì si è una trasformazione della politica estera della politica militare il signor ministro della Difesa
Lei è stato lì
Per la terza volta anzi per la seconda volta la odiamo sia pure in sede formalmente diversa
Su questa vicenda del Libano
Io ho richiesto a nome del gruppo radicale da tempo in conferenza dei capigruppo
Se il governo volesse prende l'iniziativa di un dibattito di un grande dibattito sulla politica militare e della difesa del nostro Paese ora poiché non sono certissimo che il presidente del suo gruppo
Onorevole battaglie esperto di sgomberi e di altro sia altrettanto puntuale nel riferirle quanto viene richiesto in quella sede
Ecco volevo tornare a dirle mi sembra che
Ecco in Commissione ma abbiamo richiesto un grande un grande dibattito sulla politica militare perché che il nostro ministro alla Difesa sia costretto a dedicare tanto tempo pregherei i colleghi scusate Tobacco grazie
Sì quale
Se il ministro la difesa deve dedicare tanto tempo alla televisione poi in Parlamento per parlare delle sue opinioni le sue responsabilità in ordine a questo tema
E e io credo che dinanzi a un fatto nelle quali generale Santini capi di stato maggiore concordano voli denunciano
Una situazione di gravissima crisi
Della nostra politica della difesa in base alla politica di bilancio
Di questo governo e no voi concordiamo totalmente con loro
Perché il problema e io andare oltre
Ai centoventi mila miliardi di investimenti di cui al novanta in nuovi acquisti Dharma per consentire all'esercito
Fissare quella politica di difesa che gli avete dato il compito di fare o altrimenti bisogna mutare la se vogliamo non buttare nella voragine
Delle spese inutili e dannose centoventi mila miliardi inutilmente perché non servirebbero non basterebbero punto alla strategia
Data al nostro esercito sui fronti quindi abbiamo sempre di più il fatto del Libano signor misto e difesa lo ha già sottolineato Roberto Cicciomessere
Vi state accorgendo che il vostro piano decennale di impostazione degli armamenti dell'altro esercito lo state distruggendo non solo perché avevate stimato male come noi soli vi dicemmo
Il costo di quel piano decennale fino al novanta
I la stima di centoventi mila miliardi ma che oggi l'impegno sul teatro mediorientale sta facendo da Traina da treno a una totalmente diversa impostazione di armamenti
E di strutturazione del nostro esercito passando da quella struttura di difesa in previsione se vuoi in relazione al Teatro esto Ovest allo scontro nord nord
Sempre di più dinanzi ad una crescita che anche tecnologicamente esige e richiede scelte diverse sì che voi non solo state non dando all'esercito
Alle forze armate quel danaro che gli è necessario per fare quella e adempire quella strategia che avete deciso di farle fare ma state consentendo invece che il danaro già insufficiente venga investito per una struttura militare
Totalmente antitetica al presupposto strategico per il quale quel Piano e su questo
Forse qualche preoccupazione signor ministro della difesa bisognerebbe averlo e noi siamo qui sarà si dirà che al solito noi accediamo semplicemente per ritenere che su questo forse dopo sei o sette anni che questo dibattito non c'è dal settantasette questo dibattito dobbiamo urgentemente farlo quanto a lei signor ministro degli Esteri
Ci siamo di nuovo io le voglio chiedere se lei continuerà domenica andare Damasco giovedì ieri vedere qualche altro Silvia qualche altro siriano e via dicendo mentre
Lei continua Pertinace mente
Ah non è onere nessuna iniziativa specifica
Nei confronti di Israele ci sono iniziative rispetto a tutti gliel'abbiamo segnalato la prima volta la commissione congiunta difesa e li abbiamo segnalato la seconda volta della commissione Esteri lei abbia la bontà di dirmi che lei quelle iniziative aveva stabile riprendeva siccome mancava il Governo l'appuntamento
Era scaduto
Allora abbiamo i problemi con l'Egitto con la Siria il ministro della Difesa da Pratica di Mare appunto a a mostrare con un rappresentante ma non un rappresentante statuale
Va a Prato a mostrare appunto la bellezza dei nostri armamenti dinanzi agli sceicchi che vengono per dire
E per comprare all'acquirente la Fiera della vendita sul teatro mediorientale
E ieri adesso torniamo di nuovo lei ha accennato di nuovo solo una volta nella sua relazione al popolo arabo e al popolo di Israele
Lei va dai siriani ma si occupa anche del retroterra arabo in generale
Perché giustamente e a quel livello che le cause vanno rimosse
Ora l'altro livello cerotto dell'interlocutore naturale per un paese di democrazia politica che credesse al Parlamento invece che ai servizi di Stato contro il Parlamento
Chi credesse alle maggioranze vere e non alle maggioranza ufficiali non le maggioranze istituzionali che chiudesse per un minimo che l'albero del diritto anche in campo internazionale indica dei fatti indica degli obiettivi
E lì legittima e bisogna dargli per questo ma maggiore fiducia
L'iniziativa nostra nei confronti Israele è zero non viene nemmeno promessa non viene nemmeno indicata né sappiamo i nostri servizi segreti possono aiutare la sua opera è quella del ministro della Difesa
Perché normalmente l'aiuto rese vizi segreti come il caso De Palo
Dimostra piccolo inciso colonnello Giovannone il caso del palo era già in Libano molti anni fa forse quei due giornalisti avevano trovato le prove
Lì di che qual è la nostra politica vera di vendita di armi attraverso il Cid a terra un tempo attraverso gli altri servizi adesso e perciò la vicenda resta ancora quella che resta allora dicevo con Israele non vi sono nemmeno
Signor ministro
La difesa la ringrazio di questa dichiarazione che vorrei fortuna è stata ascoltata con l'Ambasciata d'Israele siamo a contatto continuo questo cerchi domenica di restare in contatto continuo con l'ambasciata siriana
Dovrebbe bastare
Ecco io invece dico che l'iniziativa nei confronti dello Stato di Israele la legittimazione che lei continua parola dare al diritto del popolo israeliano
Va data politicamente ogni giorno per potere poi come accade nel contesto delle azioni civili
Attraverso questa opera e questa presenza
Dei sollecitare in quel Paese indirettamente le forze di pace le forze più comprensive
Perché anche lì c'è un Parlamento che forse conta più di questo nel quale quindi se le posizioni italiane fossero chiare fossero non come a Damasco che solo l'agenzia di stampa ufficiale del dittatore
Sanguinario e assassino e lo è
Lo so che è spiacevole dirlo ma lo è di siriani lo è di palestinesi lo era anche quando la Castellina non se ne accorgeva lo era anche quando Pajetta invece riteneva di consigliava e di usare soprattutto quella strada
Ecco lo è sempre stato
Allora
Noi dobbiamo prendere un'iniziativa politica
Iniziativa Chiara privilegiare Israele come interlocutore perché lì dove c'è uno stato a democrazia politica le atrocità possono essere incidenti
Doveri non vi sono che i cechi e dittatori militari e gente di questo gene dovete saperlo come politici non vuol dire che non rimane non sono interlocutori affidabili
Le loro parole non valgono nulla e nella logica di difesa attraverso la morte lo sterminio
Degli altri e dei propri che possono solo difendere e non mi pare e umile no è troppo modesta vero Ceresio mitragliette dove andasse con umiltà
In quella sede quella non è una sede alla quale il ministro degli Esteri italiano devi andare privilegiando a te la dico check
E invece non se ne fa
Ma lì no e luogo di assassini e parole date sono continuamente smentite sono loro oggi che sono sul punto di assassinare Arafat gli israeliani
Probabilmente era tazza che avevano tentato altre cose non quello di assassinarlo personalmente dopo che la vostra politica irresponsabilmente non attenta i motivi
Israeliani sull'onda dell'enfatizzazione di un'orrenda strage ma una fra le tante l'anno scorso riporto a creare le premesse della sconfitta di Arafat portando l'Italia come l'avete portato con quel tipo di no diciamo di scenario che è stata all'origine della sua caduta lo ha indebolito profondamente e qui c'è appunto Presidente del Consiglio che allora allora forse forse non avrebbe se fosse stato lui ma qui il problema c'era c'erano altre cose prestigiose forse commesso quell'errore quell'errore
Di
Di aiutare in modo così sbagliato ora fatti
Come lo si fece nell'autunno scorso adesso come lo aiuta lei a Damasco può arrivare quando sì sì gli avevano già assassinato Summerslam lei non può
Lei non deve onorare un luogo nel quale si disattende continuamente i patti che mentre in corso Ginevra
Stan facendo quel che sta facendo a Tripoli queste sono le cose che certo alla televisione ieri Pajetta non poteva dirle né nessuno di coloro che giustamente si trova sempre imbarazzati da chiamate di correità allora in questo vespaio in questa situazione
E lei e questa volta valutato sottovaluta ha sottolineato il fatto positivo che per un semestre un determinato organismo dell'ONU si è visto dal Consiglio di sicurezza
Ancora legittima nel suo mandato ma anche qui signor ministro non è così
Come vedete per quanto mi riguarda forse vorrei fare ufficialmente quella politica che gli Stati Uniti fanno attraverso le lobbies
Filo israeliane senza il controllo vero del Parlamento America come sappiamo posso essere sospetto di essere un un ultrà a favore dei sionisti degli israeliani e via dicendo so per quel che mi riguarda
Che credo profondamente la democrazia politica in Italia non possono crederci altro
Credo che la via giusta è quella non quelle delle misure usurpazioni di fatto delle maggioranze istituzionali ci credo e il mio limite sono arcaico ma nono nessuna intenzione di moda
Le non rare la storia e la democrazia politica nel proprio Paese altrove non ci credete qui potete crederci altro crederci
Provate quindi in una situazione nella quale non potete continuare rispetto all'ONU
A farci essere all'ombra della politica dell'ex ambasciatrice Kirkpatrick o di quel livello
Se c'è una politica credo sbagliata drammaticamente sbagliata di Reagan e degli Stati Uniti è quella che tengo nei confronti dello e allora su questo con gli alleati pazzi parla chiaro ma si doveva la chiaro nello dovremmo sollecitare il Consiglio di sicurezza su altre cose dovremo prendere iniziative di questo noleggiamo con qualche attenzione perché accade appunto le Nazioni Unite
La stampa italiana ormai non se ne occupa più e devo dire che da questo punto di vista nessuna iniziativa
Lei sta signor ministro degli Esteri
Ogni giorno sottolineando che sarebbe auspicabile che fosse l'ONU
Ma preparandoci a rafforzare sempre di più una funzione extra ONU è una funzione di un blocco di paesi come i nostri che sono dell'aria nato e non hanno nessun interesse e nessuna possibilità di essere nemmeno utili né neutrali mancherebbero alla loro ragion d'essere tutto qui
Una grave preoccupazione
Il ministro della difesa grazie al Libano
Può non mettere al centro della sua iniziativa politica quello nel quale avrebbe paura
Cioè al centro del dibattito nazionale grandi problemi della nostra difesa
E quindi il problema militare italiana in termini di bilancio le contraddizioni
Politiche del nostro Governo non ve lo consentirebbe il ministro Lagorio senza accorgersene di certo perché li farei troppa lode ritenendo se ne fosse accorto con questo passo nel Sinai a Malta o u
O nel Libano e con le dichiarazioni chiedi facevano leggere che lui leggeva sui mutamenti della strategia ha creato qualcosa di abbastanza irreversibile ai compagni socialisti ma le hanno fatto a sottovalutare nello scorso Governo
La gravità della delega il ministro Lagorio della loro politica militare perché è divenuta una delega di fatto è una contraddizione con la loro politica estera
Per quanto ci riguarda continuiamo
A nutrire rapporti
Al farro sperperare l'intelligenza di Giulio Andreotti non solo al nostro ministro degli esteri del mio rappresentante del nostro stato di Spadolini
In colloqui
Con gli Hassan con Damasco eccetera o santi mentre vengono abbandonati gli altri scenari alternativi e come si poteva seminare
Se noi fossimo stati a spendere il danaro le energie militare gli anche e le energie politiche che stiamo spendendo è sempre più spenderete
Sulla via di Damasco
Ma che sia una via di Damasco prima poi per voi ne dubito e la logica dei commerci delle armi e la logica subalterna che di comando e di guida anche se voi non volete quindi sulla via di questa Damasco avete avremmo potuto dice quella inviando un prestigio e una forza immensa al nostro Paese salvare milioni di fan persone dalla guerra alimentare lo sterminio per fame sarebbe bastato meno del denaro impiegato e sicuramente meno delle volte energie intellettuali una politica praticabile come loro sanno avallata ormai sul piano culturale
Come la nuova politica deve essere tentata ecco nei rapporti nord e sud invece ecco parte
Ridisegnando i limiti già tristi della nostra politica estera
Così a una nuova edizione di una politica della cannoniera delle conseguenze della politica della cannoniera fatta però grosso modo da uno Stato che sta le grandi potenze dell'epoca decanta il cannoniere come San Marino sta oggi alla potenza militare del nostro Paese
Siamo convinti quindi che quella mozione che fu rifiutata dal governo
Di sostegno dei radicali nel di fiducia motivata proprio per cercare di dare forza alle proclamata intenzione
Oggi non resta più nulla non abbiamo riproposto una mozione una quale riproponiamo il vostro impegno le vostre intenzioni non abbiamo nessuna fiducia
Che su questa mozione il governo ovviamente fermerà la sua attenzione diciamo semplicemente signor Presidente Signor Ministro degli azionisti della difesa che voi siete venuti qui questa sera
A dibattere di cose che avete già deciso o che le cose hanno di già deciso per voi quando il governo dei popoli dei Paesi del Governo degli uomini
Non riesce più a governare la logica delle cose allora si rotola verso quel che sapete e temo che questa politica e solo la politica delle cose grazie
Così dunque il tre novembre ottantatré alla Camera Giulio Andreotti in quel momento ministro degli esteri a Marco Pannella durante un dibattito sulla crisi libanese escutiamo adesso anche quanto disse durante quella seduta l'ex parlamentare radicale e in quel momento anche segretario dal dal Partito radicale Roberto Cicciomessere
Signor ministro del difesa io credo che le questa vicenda la vicenda libanese e una dimostrazione ulteriore ammesso che eccessive ancora bisogno
Questo è l'ulteriore la giustezza del nostra analisi politica sulla situazione sulla situazione della politica in Italia
E l'assunto è questo
Non esistono responsabilità errori attribuibili a questa o quell'altra forza politica questo quell'altro partito
Esistono responsabilità
Errori da ripartire in misura uguale
A tutte le forze politiche
Che agiscono modo solidale solidaristico che gestiscono in questo modo la vita politica italiana
Questo credo sia l'elemento concettuale
Che caratterizza la cosiddetta partitocrazia
Nel nostro paese
Questa vicenda dimostra un altro assunto dalla nostra analisi
Teorica signor Presidente perciò che la partitocrazia
E vittima dei suoi errori
E dimostra tutta la sua incapacità tutta la sua debolezza tutta la sua impossibilità strutturale di rimediare agli e succube di dinamiche che non controlla
Apre così vuoti di potere che rischiano di essere coperti
Da chi danni credo
Tira i fili del teatrino politico
Italia vediamo
Perché questa situazione dal mio punto di vista testimonia rappresenta chiaramente lo Stato della nostra dà la democrazia del nostro Paese
Tutti voi
Signor presidente signor ministro della difesa avete deciso
Di mandare le truppe in Libano solo e abbiamo detto di noi
E ripeto tutti
Dal Movimento Sociale al Partito Comunista
Oggi Pajetta dice
Che l'Italia invia un contingente in Libano per consentire ai palestinesi che combatteva gli stalli agli invasori lasciare il Libano con uno con onore italiani dopo i massacri perpetrati nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila
Tornarono in Libano con il consenso delle forze politiche italiane ma anche dei palestinesi il contingente di pace non ha quindi un compito di difesa del governo libanese ma solo di contribuire ad assicurare l'ordine della regione
Questo è falso
è falso perché basta leggere
Il la legge lo scambio di notte fra il governo italiano il governo libanese approvato da tutti i partiti dal partito del movimento sociale al partito
Comunista
Nella quale si dice la forza italiana opera in stretto coordinamento con le forze armate del biondo il governo libanese nello svolgimento della sua missione la forza italiana non si impegnerà in combattimenti salvo che lo richieda all'espletamento del suo compito in appoggio delle forze armate del governo libanese in caso di autodifesa
L'obiettivo centrale
Della missione cosiddetta di pace in Libano era sostenere quel governo e oggi mi chiedo e vi chiedo
Come si può giustificare una diversa posizione se non riconoscendo il proprio orrore e non accampando
Delle scuse che non reggono che non reggono delle su un punto di vista ma dico un partito comunista
Porter mare in questa Assemblea che le forze di pace erano state mandate per difendere i popoli Palestini poveri palestinesi quando lo stesso Arafat poi ha spiegato che in fondo sta missione
Era abbastanza irrilevante sicuramente non rappresentava l'obiettivo la giustificazione del trasferimento di migliaia di uomini soldati spesi eccetera eccetera
Quindi incapacità
Da tutte le parti politiche di riconoscere i propri idoli per poterli superare da qui appunto i vizi la tragedia di questo regime politico che non può uscirne perché solidale nel compiere nel per per trovare errori
Ma signor presidente signor ministro degli Esteri
Non era neppure visto che la difesa non era neppure necessario leggere o rileggere questo documento
E bastava
Leggere e rileggere e noi abbiamo tentato con una mozione qui sollevare l'attenzione del parlamento in particolare dell'asse della sinistra
E sulle dichiarazione che l'ex ministro la difesa Lagorio andava facendo prima della missione sul Libano e come fate voi oggi a scoprirli perché Reagan alla sincerità di dirvi rimettervi dirmi papale papale
Quello che voi già sapevate o dovevate sapere perché se non lo sapevate ebbe scusate questo grande partito comunista che nel mille novecentottantadue non sapeva non conosceva qual è il senso politico d'ammissione
Il grande partito comunista che non aveva letto nel mille novecentottantadue quanto diceva il ministro Lagorio sedici dicembre mille novecentottantadue la legge approvata il diciannove undici mille novecentottantadue
Politica di difesa nazionale questo documento del ministro Lagorio il sedici dicembre ottantadue
L'Italia continua basare la sua linea di difesa sull'alleanza atlantica che in un mondo sempre turbolento scosso da conflitti lacerazioni ha contributo ad assicurare per oltre trent'anni un regime di pace l'Europa
L'appartenenza alla NATO che noi consideriamo l'alleanza rigorosamente difensiva e geograficamente limitata composta da Stati sovrani autonomi indipendenti rimane quindi un punto tenuta la situazione l'obbligo della nostra situazione politica militare
Bisogna però considerare che in questi anni la situazione mondiale mutata ed è mutata sostanzialmente la situazione politica Mitterrand e militare del bacino mediterraneo
Ciò impone all'Italia di adoperarsi per contribuire alla stabilità e la distensione
Non soltanto nel contesto atlantico ma anche in quello mediterraneo che investe il suo diretto interesse perciò la politica militare italiana non può esaurirsi della NATO
Che ha precisi limiti geografici tre definiti dal Trattato del mille centoquarantanove il nostro Paese come ogni altro Paese libero libero e sovrano
Deve perseguire una sua politica indipendente autonoma soprattutto per quanto riguarda i territori non coperti dal patto nord Atlantico ciò anche in considerazione che a differenza di quanto avveniva fino alla prima metà degli anni Settanta
Per i mutamenti avvenuti nella situazione internazionale l'alleanza non può offrire una garanzia di difesa totale al nostro Paese
Diceva Lagorio noi abbiamo interessi da difendere da difendere con le armi al di fuori delle aree coperte
Dal Trattato Nord Atlantico al di fuori della NATO
Questo è un libro dell'istituto del leader disco è un istituto di ricerca
Del partito radicale e si chiama alle armi della Repubblica autore Marco De Andreis
Grazie
E questo cosa vuol dire vuol dire che solo i ciechi non potevano vedere
Quello che avevamo di fronte
Solo i ciechi e non potevano rendersi conto
E che nel mondo che con l'amministrazione Reagan che se vogliamo con l'amministrazione e la Gare Lagorio cambiava la dottrina difensiva del nostro Paese cambiava la politica estera
Sì precisare si affermava in linea teorica che esistevano degli interessi italiani
A difendere politicamente e militarmente al militarmente soprattutto al di fuori dell'aria del trattato nord Atlantico cioè al di fuori dei confini era scritto
Nella legge che avete approvato e scritta in questi documenti dico non vi siete mai accorti poi arrivare anche precisa certo il petrolio interessi vitali e potremo aggiungerci le armi il commercio e così via
E queste cose quindi le separarle sapevamo
E perché allora avete praticato è quella politica e perché ora ad esempio l'assoluta disattenzione allo sviluppo di questo pensiero militare
E avete mai sentito parlare delle della OP
Nessuno che purtroppo in Italia quello che viene deciso dalle gerarchie militari si sente dopo molti anni forse magari qualche radicale che va scartabellare da qualche parte
Forza operativa di pronto intervento la ristrutturazione in atto all'interno delle forze armate credo che circuiti che tecnico di questa materia sa perfettamente
Si muove esattamente in quella direzione lo spostamento verso sono l'equipaggiamento leggero dei reparti la loro possibilità tra virgolette Hammer ambivalente di Avio trasportabili da eccetera eccetera eccetera
E la politica e la politica dell'amministrazione Reagan e la politica di intervento per garantire interessi vitali legati al petrolio eccetera eccetera
E quindi questa iniziativa accanto all'iniziativa di Malta Sinai allora ci ed domandavamo a perché il Sinai andava male e invece il Libano andava bene di fronte a questa domanda silenzio
Perché faceva parte di un unico disegno politico ed è grave che di fronte a queste situazioni non vi sia una forza Capponi etica capace e dire che questo disegno politico e questo modello difensivo è un modello folle è un modello rischioso
Allo stato un modello velleitario
E perché voi dovete sapere anche altro e dovete sapere dovreste sapere
E che poi l'Italia all'interno di questo disegno Poli
I Co.
Che ripeto velleitario e ha si muove in in maniera strana dire levantina ecco in qualche modo e vi siete chiesti perché in osti soldati in Italia
Benefici hanno di una incolumità precaria per adesso qualcuno s'è chiesto perché so simpatici non so per che cosa
E una domanda scusate che partiti Rossi e seri come i vostri che hanno ministri degli esteri che annullò collegamenti con le ambasciate ecco risposta credo
Dovreste dare della e come al solito i compromessi all'italiana
Accordi con il governo siriano
Decisione di non attuare di non attuare la parte contenuta nello scambio di note e cioè il sostegno del governo bidelle libanese del suo esercito
Impegno a non fare assolutamente nulla a non esserci
Perché se noi andiamo a definire e a precisare in termini politici e militari la nostra presenza al Libano l'unica valutazione che si può dire che noi non facciamo assolutamente nulla nulla
Ha solamente nulla alimenta certo abbiamo conforto a qualche decina di perito certo avverrà Croce Rossa scusate non credo che
Sì ma non lo mille cinque due mila militari attrezzati Carmenati miliardi per assistere a qualche decina di ferito rassicurare qualcuno situazione politica è cambiata come diceva lo stesso
Ministro non uso più i rischi di stragi o cose di questo genere Visa negli anni si sono allenta allontanati che cosa ci stiamo a farli nulla
Qual è l'accordo realizzato dal ministero da ministro immagino degli
Esteri l'accordo e di non di non fare nulla l'accordo è perfino di non realizzare quel quindi scritti nel
Scambio di notte e ma a questo punto signor ministro la difesa signor ministro degli esteri che non c'è beh il governo deve venire dirlo
Che una parte di questo trattato non vale più che noi siamo lì soltanto per difendere
I palestinesi che no non c'era bisogno di difendere e basta ma questo l'ha detto va precisato deve essere affermato ma perché questo e questa è la politica di sempre e perché l'abbiamo interessi
Da tutelare diceva o di altro segno e ce le esportazioni e le armi
Problema il petrolio problema
La Libia è un problema ma voi vi siete accorti io ho letto sui giornali non so se è vero è uno degli elementi dei punti trattati
Dal presidente del Consiglio Craxi con
Reagan è stato problema della Libia così come riportato dei giornali non so se è vero sostanzialmente come riportato ad Arcore si corriera sera Craxi ha detto sulla Libia che doveva rappresentare la minaccia il pericolo e così via
Se prendete qualche iniziativa
Di tipo militare avvertiti sì perché tenete conto che noi con la Libia esportiamo tonnellate di armi petrolio abbiamo interessi commerciali eccetera eccetera ecco non
Disturbate civili commercio e e gli affari questo stato sostanzialmente discusso e il discorso vale per tutto il mondo arabo
Ma
Nessuno hanno tagliato un altro evento politico che coinvolge in prima persona il ministro Spadolini così come risulta dei giornali per la prima volta un ministro la difesa compie questo atto
E cioè
Raduna a Pratica di Mare tutto l'armamentario italiano tutto una base militare dell'Aeronautica militare
Aeroplani carri armati cannoni bazooka elicotteri tutto quello che ebbe si produce in Italia tutto magico con dispendio di miliardi
Tra gli altri Carmati
Della FIAT o F quaranta prodotti esclusivamente per il mondo arabo così come il semovente Palmaria prodotto su scafo del o F quaranta solo per il mondo arabo
Con un governo governante arabo presenta il ministro della difesa presenta espone sostiene come può fare un
Uno che si occupa di attività commerciali
E presenta questo responsabile a questo ministro principe sera tutto la nostra armamentario
Tutta la nostra produzione e bellica perché evidentemente venga acquistato e così via e questo per dire cose e per dire che situazione credo che sia una situazione
Particolarmente grave proprio perché non non è una posizione chiara
Non è una posizione chiara e testimonia da una parte l'incapacità del governo prese meno duello tenesse duro su una certa linea di tipo reazionario
Nei confronti dei Paesi arabi non so che cosa perlomeno sapemmo esattamente che cosa vuole il governo italiano ma neanche questo acquisire abilità da una parte si fa la voce grossa contro il Libano e d'altra parte positiva a trattare con regala perché ecco non si di accordi o troppo fastidio l'altra parte si firmano sottoscrivano impegni con il governo libanese dopodiché
Non so se verranno consegnati gli M centotredici ma basta nessun'più rapporto con il Governo l'esercito libanese
Le previsioni di addestramento di militari nelle scuole di quelle italiane ecco tutte queste cose niente ma qual è il disco di questa e politica questo problema
E il rischio che voi non sapete per uscirne
E che voi innescate dei meccanismi e da qui non uscite più fuori tant'è vero che oggi il discorso e il dibattito la domanda non è sulla valutazione più o meno positiva di quello che noi stiamo facendo o che sta facendo il governo italiano del Libano ma come si esce come usciamo dalla trappola e voi dite non possiamo uscirne non ce ne possiamo andare questo sarebbe lo smacco politico lo smacco politico per tutti
E dovremmo riconoscere di avere sbagliato tutto devo aver capito niente dovrà esserci accorto di nulla e voi non potete tollerarlo allora cosa fate cercate di rimediare con i mezzucci facendo gli accordi sottobanco armi petrolio non so qualcosa con gli arabi
E qui si pone poi
Ecco il problema e che l'unica iniziativa politica del nostro governa sia diretta nei confronti dei siriani
Ma certo sicuramente dal punto di vista
Del rattoppare la situazione perfetto perché certo si fa il contratto noi non facciamo nulla
E poi in cambio tentate perché voi tentate di non ammazzarci i nostri soldati sono in Italia succede quello che succede le famiglie i voti le elezioni e così via
E però questa è una visione scusate proprio da da bottegaio non è una missione e politica ma voi a voi preme il problema
Del mondo arabo del Medioriente Hondo e allora e come vi ponete rispetto a questi governi che sono certamente fra i massimi poi responsabili non gli unici responsabili di quanto accade nel nel Medio Oriente non soltanto nel Medio Oriente e che rapporto
Per cui intende stabilire invece con Paesi di democrazia politica che fanno errori
Stragi tutto quello che voi volete ma che rappresentano l'unica speranza di avviare la soluzione
Di quanto accade in quel mondo se siete
Come dichiarate di essere democratici liberali socialisti e così via
Dove credete che si possa trovare la forza per il superamento dei problemi etnici religiosi politici economici eccetera eccetera se non della giustizia se non della democrazia se non del socialismo
E che c'entra con la democrazia col socialismo con con quello che vi pare
I governi che oggi gestiscono nel Terzo mondo dell'Arabia Saudita nelle nel nel nel nel Medioriente il potere cosa c'entrano
Poi cercare accordati patti ma il problema si dovette risolvere alla radice e lì
Quello il punto quello il problema e senza democrazia senza socialismo senza giustizia non si lo tolgono questi problemi possono essere risolti con
Riunioni a Ginevra o o altrove non possono risolvere voi non li risolvete
Ma andando avanti del problema è anche altro quei fatti prendere la mano così
Da militari o non militari
Attenti perché quanto accade
Diventa pericoloso voi lasciate dei vuoti
Però se incapacità di assumere una decisione precisa e portarla fino in fondo ovvero di riconoscere i vostri errori
E voi lasciate dei vuoti pericolosi
In campo militare quello che sta accadendo le dichiarazioni di santini ma non solo sono sintomi pericolosi e voi non potete
Dire ai militari bene basta con il passato adesso nuovo ruolo dei militari aumento per anni del trenta per cento delle spese
Belliche
Per piano di ristrutturazione delle forze armate di riammodernamento eccetera eccetera Libano Malta ruolo delle forze armate nel nel Sud non più otto il Fella territoriale ma portaerei tutto ponte eccetera eccetera eccetera eccetera e poi ceduto direbbe scusate
Mi sono sbagliato non ho i soldi
Sì certo la politica
Fronte sud
E la politica mediterranea quello che voi volete però non ci son soldi sono i problemi di equilibrio col mondo arabo conosciamo degli piace abbiamo degli interessi e quindi fermi tutti
Questo crea delle situazioni difficili pericolose come in generale ogni situazione di vuoto di voto politico di incapacità di gestione crea situazioni pericolose e oggi ci troviamo di fronte alla successiva trappola
In cui ancora una volta abbiamo tutte le forze politiche della partitocrazia qui dentro unanimi d'accordo
Lo Suffolk
Ma dico avete letto sui giornali
Le opinioni non di radicali le opinioni dei militari sui rischi dell'operazione lo su
E di differenza c'è fra l'operazione a Beirut e l'operazione quello su anziché operazioni riuscite ancora più rischiosa ancora più pericolosa
E in base a quale discorso in base a quale riflessione politologi affermate che Bayrou turno ma lo su su sì
Credo di aver compreso
Certo
Mi sembra che l'orientamento che emerge l'orientamento maggioritario che emerge
E quello
Stato dichiarato ieri sera da la Pajetta alla televisione
Emerge credo da certi accordi che e il Presidente del Consiglio che
Il governo ha assunto almeno in linea di massima
Con alcuni governi soufflé è di una gravità
Indiscutibile indiscutibile
Se a Beirut
Riducendo come avete fatto ritagliando eliminando qualsiasi ruolo del contingente non indicandolo assolutamente potete forse almeno poi
Di di situazione che non che non controllo neanche siriani perché poi gli e bombe casco prevale forse garantire un minimo di un minimo unità per per non so quanto tempo ma anche su quello dovremmo
Che discuterne
Sesto comma del trattato resta inteso che la presenza della corte italiana sarà richiesta solo per un periodo limitato per far fronte alle esigenze urgenti porte poste dalla situazione attuale limitato
Limitato qui non è limitato quiz ormai passato più di un anno altro che limitato
è S è una situazione diversa è cambiata la situazione è non si può venire e pretendere che con un voto su un documento su un atto sulla mozione
Ecco questo voto possa sostituire un documento che deve essere sostituito
Voi se continuate la missione in Libano dovete venire qui e presentare un altro scambio di note e a questo punto qualcuno mi dica con chi scambiate le note condire ma gli con Jumblatt e con chi scambiate le note
E dire che l'emissione la missione è mutata che non forniamo più il supporto al governo legittimo libanese che che che che che che
E alla fine sarei veramente curioso di leggere questo pezzo di carta
Cioè leggere perché cosa è scoprire perché cosa siete siamo sono anzi purtroppo alcuni giovani alcuni soldati italiani nel Libano non potete scrivere niente perché nulla non vi è ruolo
Se non appunto questa la conflittualità tra queste due velleità anzi di una velleità e dall'altra parte di interessi che si scontrano con queste
Velleità
Andiamo applicarci Malta trappola qualcuno ha detto bene andavano su Huff
In cui son tutti d'accordo così poi abbiamo la possibilità la scusa per incominciare a ritirare il Libano ecco sono mezzucci
Non c'è altra succede soluzione non c'è altra linea maestra che quella del riconoscimento l'errore una volta riconosciuto e non la possiamo poi discutere le modalità come perché
E lui forniamo questo strumento lo strumento per discutere dell'errore forniamo potrà verso la presentazione in atto
Nel quale chiediamo di procedere l'immediato ritiro del contingente italiano a Beirut e contestualmente ad avviare una precisa iniziativa volta al pieno coinvolgimento delle Nazioni Unite nell'opera di pacificazione del Libano
Due di astenersi da qualsiasi iniziativa l'ulteriore coinvolgimento militare negli immobili vanno tra cui quella dell'invio di osservatori indosso che non si esplicitamente deliberata dall'edizione unite tre ed è questo il punto centrale
Elemento che può caratterizzare una diversa è l'unica alternativa
Che noi rappresentiamo rispetto alla vostra politica quella che va dal MSI al Partito Comunista
Perché non vi è una diversità in termini ideali in termini politici in termini operativi fa quello che ogni giorno voi insieme decidete ci sono dettagli particolarità
Ma la politica la vostra linea politica è identica ammesso che possa essere definita una politica estere e non altro e di peggio
Terzo punto della nostra
Mozione impegna il Governo a qualificare la politica estera nel Medioriente ovunque
Partendo dalla consapevolezza che solo regimi e forza di democrazia politica possono strutturalmente nel lungo termine assicurare una politica di pace quale che ne siano gli errori anche le responsabilità dice d'infamie nell'immediato e attribuendo
Alla nostra iniziativa politica l'obiettivo prioritario di strappare alla guerra alimentare politica in corso il maggior numero di vite fra le decine di milioni in corso di sterminio
Questa politica la politica della democrazia la politica della libertà la politica della difesa della vita e l'unica politica che può essere concepita
In alternativa alla politica dalla guerra della violenza e che voi condividete in modo solidale
E noi qui siamo a rappresentarlo
Certo senza molta speranza di raccogliere il vostro e consenso ma nel tentativo comunque del dialogo del tattico comunque
Di farvi riflettere qualche minuto o forse mezz'ora esatta su queste Klose che difficilmente avete l'occasione di ascoltare e concludo signor Presidente
Dell'Assemblea
Ecco chiedendo le se è possibile il suo parere su quanto è successo ieri sera
Se lei ritiene corretto rispettoso dell'autonomia parlamentare
Rispettoso delle prerogative del Parlamento rispettoso della centralità del Parlamento che il televisione trasmetta
Dodici ore prima davanti a venti milioni di italiani e il vero dibattito politico sul Libano
Con il ministro degli Esteri con il ministro della difesa con il rappresentante e comunista e dopodiché signor presidente oggi noi né in questa Assemblea fra dieci deputati facciamo la sceneggiata e facciamo finta di dialogare di dibattere di discutere informare la gente e signor presidente
Questa è credo la dimostrazione più chiara più evidente che nel nostro paese non c'è democrazia che le istituzioni democratiche non sono praticabili le avete svuotate ma non è una polemica
Eccessiva
E credo signor presidente la verità
Il Parlamento il momento formativo il momento formativo delle decisioni delle informazioni delle volontà della gente non sta qui dentro signor Presidente nella votare che cosa
Stiamo discutendo che cosa quando sappiamo che già non ci ascoltiamo noi al di fuori nessuno ci ascolta
E signor presidente forse qualche amara solo questo le chiedo niente di più riflessione su quanto accade qualche amara riflessione sulle tribune politiche surrettizia almeno questo una volta esisteva non si occupa più
Tribune politiche non le vede più nessuno fatte male il dibattito politico l'unico dibattito politico vero reale non questa purtroppo sceneggiata signore presidente che noi andiamo compiere in questo momento
In queste condizioni io le chiedo se lei ritiene di dover spendere qualche parola su queste che il provvedimento è la parte più importante e più rilevante del mio intervento delle mie osservazioni grazie
Volevo osservare
Era una registrazione dal tre novembre ottantatré con questo intervento pronunciato alla Camera dall'ex parlamentare in quel momento segretario dal Partito radicale Roberto Cicciomessere
Termina qui odierno programma
Realizzato con documenti d'archivio