"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta

Avere un popolo italiano il tribunale
Cinque il codice di procedura penale
Italia l'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera bentrovati l'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena
Questa sera a Radio Carcere vi forniremo prima di tutto delle informazioni sulla discussione politica in merito al disegno di legge di amnistia e di indulto e poi e poi cercheremo di fare chiarezza sul caso
Di Angelo Izzo e daremo la possibilità a voi ascoltatori di chiamare qui a radio radicale e intervenire indiretta durante radio carcere tra poco potrebbe infatti chiamare al numero zero sei
Quattro otto otto zero cinque quattro uno prima di tutto però l'informazione sulla discussione politica in tema di amnistia e di indulto sapete che nel mese di aprile grazie allo sciopero della serie iniziata Marco Pannella
è ripresa la discussione politica su un atto di clemenza
Il presidente della Commissione giustizia della Camera dei deputati l'onorevole Gaetano Pecorella
Ha aperto la discussione in Commissione e le posizioni politiche di cui vi abbiamo già dato atto durante le precedenti punta di di radio carcere carcere erano le seguenti
Il centrosinistra si è detto favorevole all'amnistia
E all'indulto purché non entriamo dentro anche nelle nell'atto di clemenza anche i reati che riguardano premi di tanto per capire tanto per cambiare tanto per capirci e dice il centro e di sinistra rimaniamo in attesa di un segnale chiaro di volontà politica del centrodestra
Andiamo dall'altra parte il centrodestra nelle sue diverse anime si è detto favorevoli si sono detti deputati dell'UDC
Favorevoli i deputati di Forza Italia Alleanza Nazionale sembra spaccata in due
La corrente infatti che fa capo a Ignazio La Russa dice sì all'amnistia e all'indulto purché passi la legge ex Cirielli quella sulla recidiva
La corrente invece che fa capo a Gianni Alemanno
Si dice favorevole abbastanza senza condizioni insomma all'amnistia la lega come l'abbiamo già detto tanto per cambiare
è contraria questa dunque è la realtà fino a quando però non è intervenuta la famosa crisi del secondo governo Berlusconi crisi ha fatto sì
Che venisse bloccata l'attività parlamentare come normale che che sia oggi che la crisi è passata è stata superata
Ha ripreso anche l'attività parlamentare e noi proprio perché già dalla scorsa settimana aspettavamo novità di questa attività
Della commissione Giustizia e non soltanto di radio carcere ma anche le persone detenute che ci ascoltano oggi abbiamo contattato proprio il presidente della Commissione giustizia della Camera l'onorevole Gaetano Pecorella che colui che un po'responsabile nel senso che gestisce questa questa discussione tenta perché l'onore dei Corella sta facendo di tutto per portare avanti questa discussione politica
Insomma abbiamo contattato l'onorevole Gaetano Pecorella il quale ci ha riferito questa novità ovvero che domani quattro maggio la Commissione giustizia della Camera
Deciderà se riprendere o meno la discussione sul disegno di legge di amnistia e di indulto quindi la novità che possiamo dare qua da radio carcere da radio radicale e che domani quattro maggio la Commissione giustizia della Camera
Deciderà sale riprendere o meno la discussione sul disegno di legge di amnistia e di indulto noi purtroppo ad oggi non possiamo dirvi altro rimanete
Collegati con le radio radicale perché sicuramente e domani in magari nel pomeriggio vi saranno date le novità più aggiornate rispetto a quelle che oggi a radio carcere su questa discussione incrociamo le dita speriamo che il buon senso
Così Guidi la decisione domani di questa politica che sembra invece un pochino
Così distratta quanto meno nel frattempo sempre però di amnistia e di indulto diamo atto perché è giusto
Che sono in protesta sono hanno attuato una protesta non violenta per sostenere l'iniziativa di Marco Pannella per sostenere la discussione tra misti a diverse persone detenute ristretti in tanti calci italiane ricordiamo
Sono in sciopero dalla fame hanno attuato una protesta non violenta i delle persone detenute ristretto nel carcere di Como Vibo Valentia Lodi è una Caltanissetta Palermo Foggia Trapani e Aosta
Queste sono le ville le carceri che bensì sono in agitazione sono in protesta non violenta la protesta
Pacifica alloro va chiaramente la massima attenzione la massima gratitudine da parte di radio carcere voi persone detenute che fare uno sciopero non violento perché questo Parlamento faccia una cosa giusta
Siete forse l'esempio migliore che riusciamo a guardare in questo panorama che ci sembra assai assai desolato
Veniamo ora al tema che coinvolgerà questa punta di Radio Carcere
E che vedrà protagonisti anche voi ascoltatori tra le persone libere ovviamente che in questo momento ci state ascoltando tra poco infatti poter richiamare allo zero gioca allo zero sei scusate
Quattro otto otto zero cinque quattro uno il tema il tema e quello che da qualche giorno domina le pagine dei giornali parleremo infatti del caso di Angelo Izzo
è un tema che preoccupa non poco radio carcere perché noi riteniamo che sulla scia dell'emozione del caso del fattaccio di Angelo Izzo poi ci rimettano le pendici rimettano
Come a livello di diritti Cinetel diritto della persona detenuta senza nome cioè adesso che c'è l'emergenza Angelo Izzo tutti gli altri che già avevano poco dalla ma deciso degli Anza adesso avranno ancora di meno
Quindi oggi cercheremo questa sera Radio Carcere di fare un po'il punto cioè l'idea di capire qual è la realtà della magistrali sorveglianza la innanzitutto Protti app capiamo chi è Angelo Izzo perché è una cosa abbastanza importante allora Angelo Rizzo è stato condannato all'ergastolo nel mille novecentosettantasei il famoso massacro del Circeo
Diverse perizie psichiatriche hanno col certificato patologie mentali di so
Dal mille novecentosettantasette in poi Izzo tenta numerose evasioni dal carcere pensate un po'e nel novantaquattro addirittura riesce ad essere latitante seppur per poco tempo
Come se non bastasse in questi anni iniziò viene usato come pentiti numerosi processi che riguardano soprattutto il mondo dell'estrema destra ma Izzo viene usato anche nel processo contro Dell'Utri e diciamo si crea una certa residenza siciliana nelle carceri siciliane
Tant'è che nel novembre due mila e quattro il tribunale di sorveglianza di Palermo ha concesso la semilibertà ad Angelo Izzo secondo il tribunale di sorveglianza di Palermo infatti Angelo Rizzo era persona Pin Tita era avveduta
Ora subito subito la domandina vuole sapere quanti dalle persone detenute condannate all'ergastolo che hanno un tentativo di evasione sono stati mai giudicati pentiti che ravveduti va bene Forces una giurisprudenza volo quasi bravo isolata purtroppo la previsione di meritevolezza fatta al tribunale sorveglianza di Palermo si mostra si dimostra e rata infatti sabato trenta aprile
Izzo viene indagato e trattenuto in carcere quindi non non gode più della semilibertà ovvero che significa stare in giro di giorno e dormire in carcinoma per perché proprio durante quei giorni avrebbe violentato e ucciso due donne a Campobasso da qui in poi si apre il caso Angelo Izzo e tutte le persone detenute che avrebbero diritto ad avere un beneficio oggi sono a rischio ora negli radio carcere vogliamo porci e vogliamo porvi
Delle domande partiamo però da prima delle domande perché è un po'dalla postazione di carcere né di radio carcere sappiamo che la realtà dei magistrati sorveglianza non è la realtà di chi da facilmente i permessi è sappiamo che anzi a realtà dei librai sorveglianza in Italia la realtà
Dinanzi alla quale è difficile
Ottenere giustizia però facciamo finta di che non lo sappiamo faccia un po'di domande la domanda è questa il caso di Angelo Izzo è lo specchio di una realtà voglio dire
I magistrati sorveglianza in Italia libero tanto facilmente Izzo che gli capitò sottomano in altri termini in Italia la magistratura di sorveglianza è così generosa distribuire permessi e benefici
A detenuti pericolosi come Izzo
Sì o no
Oppure diversamente il caso di Izzo e solo la drammatica conseguenza di un errore
Oppure il caso di Izzo e solo la drammatica conseguenza di errore
E se fosse così se fosse soltanto un errore e se la vicenda fosse appunto limitata uno sbaglio di quel collegio del tribunale di sorveglianza di Palermo qual è allora la realtà che quotidianamente passa dinanzi ai tribunali di sorveglianza in Italia
Ecco queste e ancora altre sale domande che cercheremo di porci questa sera vi vi abbiamo detto tra poco apriremo le linee potete farci anche voi cittadini libri che avete tutto il diritto di saperne di più poter richiamare qui allo zero sei quattro otto otto zero
Cinque quattro uno ripeto zero sei quattro otto otto zero
Cinque quattro uno collegate con noi per capirne di più ci sono due donne
Impegnate con costanza e con onestà nel mondo del carcere infatti è collegata con noi Stefania Talley responsabile carcere della Comunità Sant'Egidio ciao Stefania
Caro
E collegati da Padova c'è Ornella Favero che è coordinatrice del del io non so mai come definirlo bene comunque di ristretti Orizzonti nel carcere due Palazzi di Padova ma Ornella e anche molto di più ci ha Ornella
Cavallo ecco alla innanzitutto
Prima di ascoltare quello che il pareggio magistrati sorveglianza io vorrei premente due minuti a testa sentire un po'la vostra la vostra opinione secondo voi la realtà il caso Izzo rispecchia la realtà dei magistrati
Della magistratura di sorveglianza Stefania
Ma guarda io posso dire che sono moltissimi i l'erede dei detenuti le persone meritevoli di accedere alle misure alternative alla detenzione che aspettano e che non ricordo di questa misura favorita
Pure aspettando la che da molto tempo c'è un ingorgo burocratico ci sono altre organiche lentezze ci sono
Tantissimi problemi che alla magistratura di sorveglianza fissa
E Paoli per fare rispettare le misure alternative bisogna fare un lavoro fondamentale è un lavoro molto grande che coinvolge tutte le figure professionali che vuol dire lavorare in in Rete che è un enorme impegno
Per dare a tutti una possibilità per fare un percorso individualizzato
Da e
Intendo un percorso pensato studiato tre ciascuno adattato a ciascuno e questo per affermare il principio fondamentale
Che ognuno può cambiare ognuno può essere recuperato che è un principio almeno dal punto di vista culturale e civile religioso da tutti voi chissà
Va be'richiede un grande impegno una grande fatica organigramma a cui corrispondono tra grandi risultati
Ma certo
è soprattutto una uno una prospettiva di sicurezza che oggi diari dobbiamo darà atto insomma alla per alle persone libere alla signora che va al mercato insomma al la preoccupazione di queste persone legittimate
Ma infatti però certamente preoccuparsi della sicurezza della società
L'OPA significa esprimere la speranza che esiste c'è che ci deve essere meglio Armini ardimenti e le pari c'è un discorso sul sovraffollamento efficiente anche il discorso che tu a cui tu accennavi sull'amnistia
Noi abbiamo carceri sovraffollate mi sembra che il ministro abbia detto che abbiamo cinquantotto mila detenuti abbiamo creato superato
In cui c'è insicurezza
Allora vedi controllata
Una conseguenza immediato dichiarò evade tre brava della North
Alla se vai a spendere volevo raccoglie anche l'opinione di Ornella quel vicolo far sentire la la il pane di questo maggiore sorveglianza e poi raccogliere qualche telefonata degli ascoltatori Ornella Favero anche tu nel carcere nel Triveneto diciamo così si è fortemente impegnata nel mondo è il carcere con la vicenda di eh
Angelo Izzo era anche perché la stessa cosa è rappresentativa di come funzionano le cose
No ma certo che no è arrivata ieri sera appunto seguito anche per televisione questa discussione a Porta a Porta e sentivo la sua intervista di pochi anni fa del novantotto
In cui raccontava che una fatica incredibile di questi sette otto omicidi che voglio dire
Cioè è tutta una storia che secondo me non ha nulla a che fare con la normalità pratica che viviamo noi cioè di tutti i problemi
Che hanno le persone detenute per avere la semilibertà per accedere ai benefici e poi quando accedono dopo
E una pratiche lunghe dopo rigetti perché ho visto molti reggenti di persone che non erano ritenute sufficientemente affidabili certo non è che una porta
Che ci possano essere le garanzie assolute società avere fare i conti con uno i rischi e i benefici naturalmente io credo che siano molti di più i benefici di cui si in ogni caso insomma di mandare le persone fuori gradualmente ma appunto si tratta di gradualità nel senso che poi le persone che accedono quindi due alternative io ne vedo tanti a Padova insomma a Venezia
Hanno una serie di prescrizioni estremamente rigide controlli indicazioni di dove devono andare quando devono andare con che orari con che spostamenti
Tutta la vicenda di te non ha nulla a che fare con la normalità delle stazioni che viviamo noi che ci occupiamo di questi temi ed i campi poi la verità nelle cronache noi ogni volta dobbiamo combattere
Con delle storie che hanno secondo me mentre o quasi sempre a che fare col pari di pentitismo
Perché ogni volta e che che fanno passi indietro enormi nell'opinione pubblica noi cerchiamo due pioli attente faticosamente nel tessuto sociale un'idea che queste persone
Devono rientrare gradualmente nella faccia ettari costituire un rapporto con la società e poi ci troviamo con questi cavi astutamente incredibili ingestibili che ma ma non imprevedibili però perché io ieri altre ecco noi imprevedibili vorrei dire insomma perché
Ieri ripeto l'intervista in tutto mi sembra che gli sono giunte tutto lì e quello che poteva anche succedere voglio dire ma questa persona effettata
Affrontato un problema di salute anche mentale voglio dire non ottomila se ecco ha fatto ventinove anni di galera ma confermi la galera che una persona con la storia di tutto me non viene in qualche modo curata e
Comunque senza considerare il fatto che poi voi che mi state ascoltando si asterrà delle che Ornella Favero sapete meglio di me che se una persona cioè Galasso nel più c'ha diversi tentativi di evasione maiale la buttano
Non si capisce perché sta chiave l'abbiamo ripresa Pelizzo ecco
è proprio nelle nel quadro crimine criminale che che quest'area storia mi sembra eccezionale allora se anche in base alle vostre
Alla vostra esperienza il caso la vicenda di inizio ovvero una persona ergastolano e pericolosa acquistata comunque concessa la semilibertà che poi ha ucciso
Probabilmente quasi probabilmente visto che oggi l'ha confessato due persone è un'eccezione quindi possiamo anche tranquillizzare
La la signora Calabrese non è rappresentativa
Se è così allora è stato un errore benissimo è stato un errore del tribunale di sorveglianza di Palermo questo lo dico io almeno sulla responsabilità io personalmente
E allora sentiamo nel caso in cui fosse stato un errore sentiamo quello che un contributo importante sentiamo adesso interviste che abbiamo realizzato questo pomeriggio con il consigliere Paolo Canevelli che è magistrato presso il tribunale di sorveglianza di Roma un tribunale di sorveglianza enorme
Forse più grande di quello di Palermo e quindi la sua testimonianza ascoltata la con attenzione e spero che ci sia qualche politico
All'ascolto perché dalla sua da questa testimonianza emergono le realtà le vere difficoltà i veri così vedi paletti arrivare alla sicurezza vera ascoltiamo Paolo Canevelli
Consigliere Canevelli oggi la magistratura di sorveglianza è messa in condizioni di non commettere errori
Di valutazione come probabilmente sono stati commessi concedendo la semilibertà ad Izzo
Ma diciamo che si tratta sempre di valutazioni molto molto delicato e soprattutto quando occorre verificare un percorso carcerario così lungo così magari privo di di elementi significativi diciamo che il nostro referente principale rimangono gli operatori penitenziari all'interno delle carceri soprattutto le figure di educatore le figure degli psicologi quanti altri operatori sociali
Vi lavorano è chiaro che ci sono delle insufficienze di dotazione organica insufficienze di presenze
E nell'ambito di queste figure che creano enormi difficoltà per avere un quadro obiettivo delle situazioni dei singoli condanna è qui il tonfo
Dopo aver determinato anche qualche errore di valutazione che ovviamente io non non non conosco al momento nei su questo intendo dire
Però certamente un difetto di circuito informativo
Credo che sia anche un po'in tutte le carceri italiane ecco dottor per consigliere Canevelli quindi possiamo dire che non è tanto la legge sbagliata quanto magari sono i magistrati sorveglianza che non vengono messi in condizioni di applicare
Con sicurezza e ogni volta in maniera giusta la legge lo sbaglio certo le nostre valutazioni sono vi nel sistema discrezionalità perché i parametri normativi che abbiamo sono parametri rigorosi e cerchi però all'interno di questi parametri le nostre valutazioni ti riempiono Sempre delle informazioni sull'osservazione della personalità che viene svolta in carcere
Ove questa non riesca a raggiungere dei livelli di di di affidabilità di di di credibilità sufficiente ecco che le nostre decisioni rischiano poi di di assumere anche di diventare sbagliati o di non essere le decisioni migliori possibili in relazione al singolo e singolo individuo in carcere oggi in Italia o meglio nelle carceri italiane
Queste figure professionali di educatori di psicologi che dovrebbero supportare la decisione
Del magistrato di sorveglianza sono carenti mancava aveva ma abbiamo dei numeri delle delle carenze dicevo nell'organico degli educatori e degli psicologi che sono molto forti e questo a pena di nullità i detenuti che devono attendere anche molto tempo prima di veder valutata una loro istanza e penalizzato alla magistratura sorveglianza nel momento della decisione
Ecco dopo il caso di Izzo molte persone libere sono preoccupate perché dicono oh Dio quanti quantità sono adesso saranno liberi in in giro in giro per l'Italia
Però ecco la questa è una preoccupazione della Società Libera che forse va un po'ridimensionata voi come tribunale di sorveglianza infatti siete molto cauti nel concedere benefici
Sì questo sicuramente io non credo che bisogna alimentare allarmismi del genere recato Tizio è un caso del tutto crea un caso del tutto particolare di una persona che dopo trent'anni di carcere
Sembra essere tornata commette reati del genere in realtà le valutazioni per la maggiore sorveglianza sono molto prudenti
Sono prudenti anche se devono fare i conti con un principio costituzionale che ovviamente indica che la pena deve tendere alla risocializzazione perché questo è un principio che ne dobbiamo rispettare dobbiamo fare di tutto
Perché questa di socializzazione prenda prenda l'avvio e per questo acqua alcune volte
Occorre forse anche un po'rischiare ecco consigliere Canevelli voi per esempio a Roma come tribuna di sorveglianza che carico giudiziario avete quante cause pendenti avete
Ma come numero dipendenti lasciamo sopra le migliaia adesso non saprei dare un numero preciso certo che abbiamo delle udienze in cui trattiamo i procedimenti sempre molto molto cariche di procedimenti
Cerchiamo di fare il possibile con l'impegno di tutti devo dire è una situazione
Che stiamo cercando di di alleggerire ma che comunque ci crea ci crea problemi di di di di tempestività di della risposta giudiziaria che cerchiamo con indici gli scarsi mezzi a disposizione di di rendere sempre sempre più efficiente ecco così dei cammelli ne conosciamo la sua
Buona volontà nell'operare come magistrati sorveglianza lei tenacemente va avanti anche con poche card con pochi strumenti a sua disposizione ecco ma proprio anche ancorando Jalisco sui prima c'era gente libera pensa che tanti i delinquenti da virgolette
è Scano il è vero che prova a causa di questa le parla di tempestività prima è vero che a causa di questa carenza di strutture
Voi non riuscite alle persone detenute a dare una risposta punto tempestiva mi riferisco alla misure alternative come alla liberazione condizionale eccetera ma certo in molti casi
Abbiamo domande che aspettano anche diversi mesi quanta mi si aspettano ma a una domanda per un detenuto pensiamo la domanda di permesso premio che la prima il primo beneficio cui vive ogni detenuto aspira nell'ambito della sua vita detentiva abbiamo anche situazione di attesa anche di un anno
Questo ovviamente perché perché dall'interno degli istituti le relazioni degli operatori penitenziari arrivano con questi ritardi causa anche una ripeto cronica mancanza di questo tipo di personale chi paga al quale noi non riusciamo decidere ovviamente
Un anno di ingiusta detenzione se fosse fondata la richiesta inutile questo per non direi che si possa parlare
Così aritmeticamente l'ingiusta detenzione incerto è un anno di ritardo rispetto a un possibile lo sviluppo alternativo al carcere di una persona che potrebbe la vera all'esterno riferimenti positivi e noi non capirlo ecco
Consigliere Canevelli se queste sono le difficoltà che come magistrato di sorveglianza affronta ogni giorno nel suo nel suo ufficio
Ecco sempre pensando alla signora che va al mercato anche alla sua esigenza di sicurezza che è legittima possiamo dire che la vera sicurezza si raggiunge non togliendo da leggi Gozzini ovvero le misura alternativa al carcere
Ma mettendo in condizione la Magistro di sorveglianza di fare bene il proprio lavoro non c'è dubbio non c'è dubbio la leggi devono le leggi ci sono sono quelle giù e e
Pare che la Costituzione ci impone il problema è applicarle e renderle tempestivamente applicabili e con serietà quindi le misure alternative non sono un qualcosa che deve mettere a rischio la collettività devono essere un percorso di risocializzazione le persone che non poteva fare altro che bene ad una società che voglia crescere quindi io non non mettere assolutamente in discussione le misure
Vi è soltanto che dobbiamo avere
Forte idee e risorse per applicare al meglio
Questa dunque l'intervista che ci hanno lasciato oggi Paolo Canevelli che è magistrato presso il tribunale di sorveglianza di Roma un tubo di sorveglianza grande importante sono importanti anche le affermazioni del consigliere Canevelli che ringraziamo per questa sua disponibilità pochi operatori in carcere
Scarsità di mezzi situazione problematica risposte tardive per le persone detenute poi tardive poi non sempre non sempre giuste adito ronde una persona detenuta deve aspettare un anno pere aveva visto la risposta
Quanto meno a una richiesta di permesso allora chi è libero intanto può telefonare ce lo zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno apriamo le linee ripeto il numero zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno chiamate radio radicale radio carcere per porre le vostre questioni sulla vicenda Izzo sulla sulla Magistro e sorveglianza intanto chiederei a Stefania Talley una sua opinione in merito a queste dichiarazioni del consigliere Canevelli
Ma io non sono molto d'accordo sono molto contenta più di quello che ha detto perché conferma quello che noi tutti pensiamo noi come comunità di Sant'Egidio lavoriamo proprio in questo senso anche accanto ai magistrati sappiamo delle loro difficoltà ma stiamo attenti soprattutto alle alle difficoltà e alle attese dei detenuti naturalmente perché sono delle attese che tante volte mortificano il loro il loro desiderio di cambiare il loro desiderio di socializzare fiasco quindi non vanno notificati mai bisogna ridare dignità
Alle persone e non lavorare per civile
Le le le loro
Tonalità dal teste ecco ormai lontano diciamo il dipinti ricordo sul caso sul caso Izzo per quanto riguarda la tempistica di questa trasmissione ovviamente
Il tema chiaramente che abbiamo capito quello è stato un errore il problema è ben altro problema è la risposta dal divano risposta la mancanza di mezzi abbiamo due telefonate Bologna prego
E quando c'era sono a casa passa spiazzato Rosa complici sentiti prego io non penso sia stato un errore io penso che professor Roy donna detenuto ha raccomandato quindi
Il magistrato di sorveglianza più adatto via libera diciamo delle sfere
In qualche modo indagato come qui
Questo al fatto che anche molti magistrati di sorveglianza non dannosa ammalati gravi neanche il agli arresti domiciliari
Ecco su alcuni magistrati di sorveglianza io indagherà e molto perché non secondo me non non sono giusti non applicano superficialmente
La legge
Nel senso che danno
Coro Saba grazie per il tuo intervento purtroppo il tempo a disposizione era scaduto tu dici tu dici lì è stato è stato favorito bei che Izzo si è stato favorito un po'il dubbio ce l'abbiamo avuto anche noi prego e scongiuro di Milano
Ciò Riccardo ciò io volevo volevo solo fare una premessa non riusciamo non si riesce a capire come mai
Detenuti vinto per violenza carnale infine e tutto questo aiuto agli atti sono
Ecco i rifiuti convinto pregati di posto per vari contro il patrimonio su questo tipo di queste cose qua ecco perché l'Orazio Rossi e tre agli misure alternative per questo il problema
Ciò
Grazie grazie a questo amico ascoltatore di Milano che tra l'altro pone Trento un tema che è vero alla innanzitutto vi ricordo che potete chiamare uno zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno a dire la vostra su questo caso Izzo e tutto ciò che c'è dietro
Ornella lo questo ascolto di Milano secondo me ha detto una cosa tra cosa molto vera un po'quello che dici pure tu i pentiti e c'è c'è chi
Chi fa UREGA un reato molto grave si pente può avere questi benefici poveraccio che c'ha un cumulo di pene cioè tre reati tre furti che deve scontare quattro anni forse si fa tutta la pena in carcere vero
Sì è vero però io guarda vorrei anche fare una un'ulteriore distinzione noi che il io conosco ergastolani persone che hanno anche nella loro storia reati gravi
Che però hanno un percorso estremamente diverso e una cioè in cui da quello che diceva Rosalba io non voglio dire che era raccomandato lei lo può dire io non lo scuote però il tutta la vicenda mi sembra che abbia dei contorni assolutamente ambigui no
Cioè voglio dire ho visto persone andare al funerale della madre
E dopo molti anni di carcere ancora sommare in manette per con le ore contate ogni e questa persona con una storia pazzesca perché ricordiamoci lo diceva prima però voglio ricordare che la sua testimonianza di appunto specie di pentito li compra completo anche il fatto che lui si sia auto accusato di una serie e enorme di reati omicidi violenze eccetera quindi voglio dire non abbiamo la storia una storia della persona con un reato collegate anche gravi
Nel all'inizio di questa della sua vicenda diciamo che poi ha scontato molti anni di carcere comunque in una storia diciamo un percorso carcerario Pecci in Iraq quindi mi sembra di una ambiguità di una una serie di privilegi di cui non ho mai visto colpire nessuno se non al più pentiti
Marche pentiti allora a me non interessa sapere se lui ha usufruito meno di questi benefici
Perché era effettivamente in un programma contengono non è nemmeno questo è che il fatto
Non è un è una situazione assolutamente anomala rispetto a com'era l'unico gli a dire ripeto non occorreva mica fare grandi studi perché è vero io ho sentito il magistrato
Che avete intervistato ha detto delle cose assolutamente condivisibili
E ha parlato di quella cosa che noi sappiamo essere molto difficile da dalle realizzare che l'osservazione della personalità in carcere
Difficile perché il personale è assolutamente il numero inadeguato
Le persone con le figure fondamentali come psicologi psichiatri in questo caso sono quasi sempre in convenzione non possono dare quella continuità di trattamento che secondo me è carico di gravi richiede quindi può scappare l'errore Bosco approssimarsi salita ma direi che ed a quella di due gemelle bionde non errore insomma mi sembra che è una responsabilità voglio dire ripeto sarei curiosa di capire quale continuità di cura di esibire questa persona dal punto di vista psichiatrico psicologico eccetera c'è stata qualche la pensa mi piacerebbe sapere minore del Diodati come domanda sperando in un quadro di una persona che usciva tranquillamente che aveva un programma mi pare abbastanza libero che girava abbastanza liberamente che vedeva pubblico persone eccetera con una storia così omicidi confessati a valanga pentimenti evasione che fa beh insomma
Io che sono una che pensa che ci che il nostro sistema debba essere
E abbastanza aperti o che debba dare grandi possibilità alle persone però che ci vedo delle anomalie armi come una casa allora mentre adesso diamo la la la voce o di due ascoltatori uno di Parma uno di Napoli
Stefania tu devi andare via mi comunicò dalla legge cantanti all'anno e ti ringraziamo intanto Stefania non mancherà occasione che non ti romperemo di nuovo le scatole grazie buon laureati salutiamo se pagate lei che responsabile carceri alla comunità
Sant'Egidio tre veniamo la telefonata di Roma di di Parma prego Parma pronto il cialtrone Miglio Gian Riccardo più travolto Abatantuono infrequente correvano progressione
Che mi interessano in modo particolare perché io ho avuto gli amici che sono stati cappellano in carcere quindi e poi mi interesso particolarmente in questa situazione anche se non ho mai vissuto personalmente la tragica l'esperienza del carcere lavorativo con sono d'accordo su un fatto
Il dubbio sul fatto che ci sia stato qualche cosa
Che posso avere fortemente influenzato il permesso la la la semilibertà Mobutu anch'io
E questo in merito al sappiamo tutti nelle condizioni facoltoso della famiglia e via di questo passo
Poi oltre a questo c'è un'altra cosa che vorrei dire se voi avete visto l'intervista rilasciata dagli posso che scatta fatta sentire ieri sera a Porta a Porta beh ma scusate non c'è bisogno di essere un laureato in psichiatria o in psicologia per renderci conto che questo signore
Non mostrava il benché minimo segno Piero avvedutezza il benché minimo segno dei tempi in merito nei confronti della prima classe
Ecco Emilio scusa il tempo a disposizione è scaduto è ragione tu non ci voleva tanto lo stava dicendo anche prima Ornella Favero se pur con delle parole con l'esperienza di chi in carcere ci lavora non ci voleva tanto a h a capire
Questa faccenda sentiamo l'ascoltatore Di Napoli prego Napoli
Ciò con la figlia noi ovviamente Baudo bendato apre però il problema dello scoppio di prima cioè praticamente questo personaggio è compito tanti anni fa
Quell'orribile dritto cioè comportava un magistrato a non capire questa persona malata e molto probabilmente avrebbe di fatto la più Barroso apre la metropoli per questo che la domanda già come si fa a mettere pure un'apertura le porte del posto e per me è la persona malata
Bene grazie grazie anche a te ascoltatore di di di Napoli il ecco qui qui però bisogna stare un pochino attenti alla innanzitutto vi ricordo il numero chiamate lo zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno per interviene in diretta radio radicale radio carcere dire la vostra sull'esperienza di Izzo e ripeto il numero zero sei quattro otto otto zero
Cinque quattro uno Ornella
Lo scottature di di Napoli mi mi mi presta il fianco per farti una domanda perché tu come volontaria nel carcere due Palazzi di fa di Padova ma anche nel carcere di Venezia sei a stretto contatto con persone che magari tanto tempo fa hanno commesso dei reati molto molto gravi
E e che oggi invece stanno meritando un era inserimento possiamo dire che li conosciamo ora al di là di e di senza fare i nomi
Come è possibile
Diciamo aprire un percorso rieducativo passo passo piano piano con una persona che sia ha commesso pure un reato molto grave
E guarda io di questo sono assolutamente convinta perché ecco cinici come far faccio qualche esempio senza alcun senso troppo circostanziato insomma ecco cioè io nella nella del lavoro che faccio
O lavorando prevalentemente nel carcere di Padova in carcere con una casa di reclusione con persone con pene molto lunghe evidentemente ho a che fare soprattutto con queste persone c'è con persone che sono dentro per reato di omicidio prima di tutto quindi
Non reati contro il patrimonio anche ma prevalentemente ho moltissime persone che sono dentro per questo tipo di reati o che stanno facendo un percorso anche fuori che hanno questo tipo di reato però appunto e come è possibile allora veri io mi rendo conto che quando noi che viviamo in questo mondo abbiamo a che fare con questa realtà
I limiti di comprensione umana di quello che ci può stare nella mente di una persona nel momento in cui gli succede
Una cosa del genere in anche i limiti di esportano cioè io una volta probabilmente non avrei e capito certe realtà e non avrei pensato che si potesse dare una possibilità è che le e affrontare comunisti ridotto di reinserimento
Con dei reati anche molto gravi quindi sono commi perché devo cercare di spiegare fonico da vuol dire perché
Io tenta appunto sposta progressivamente i paletti però che però vorrei fare delle distinzioni insomma io non penso che noi possiamo dire beh tessono figurò o ci sono delle insomma avere delle sicurezze di dire questa persona è diventata affidabile non credo che si possa ma questo non si può dire misurato Bianchi all'sms
La manifesta ma anche fuori no ci sono situazioni in cui le manifestazioni di patologia di rabbia di costruire una cosplayer figli improvvisamente nella propria vita delle delle avere delle fasi in cui chi costruisce una realtà parallela
Immergersi talmente tanto che non distingue più il bene dal male magari nei confronti proprio di un tuo familiare io l'ho viste queste situazioni no quando di cresce
E una rabbia nei sofferente per cui una persona nella tua vita Dini diventa l'unica colpevole di tutti i tuoi mali succede
Della vita magari non spacca sempre e non è ancora si possa operare lo si può affrontare un cammino di dove vivo con persone che hanno commesso reati così gravi purché però ci sia un'attenzione costante
No hanno sì ma non solo vecchi esattamente ci deve essere intanto è un percorso lungo e pronti ma ci volete io non credo con il concerto io ecco precipitare una coda e che anche un po'al centro del nostro lavoro in carcere io non credo al alle cantine dove ci sono tante belle con interventi spot io credo che questi sono percorsi lunghi faticosi continui
In cui tu devi devi esserci devi fare delle cose continuamente non è che dici io trovata questa persona un buon lavoro una una casa io ho risolto tutti i problemi
Sono percorsi Lumia difficili in quei neri esserci cioè noi persone esterne
Ritengo che dobbiamo essere e siamo esserci anche essendo pronti a dire no cioè a dire no o oggi non ti meglio ancora libertà la semilibertà questo voglio dire Picanto ma io fatico anche a fare un discorso detiene però e
L'effetto che non vorrei naturalmente non voglio essere io il controllore però voglio essere una persona chi ragiona su queste cose con il perché non si nasconde le difficoltà che essa insomma no che ci sono delle grosse difficoltà che quindi una persona attenta io
Più che di controllo vorrei parlare di attenzione attenzione e anche di di occhi aperti perché guarda è molto facile le dico una cosa paradossale ma che ho visto che l'ho vista in tanti volontari tante
Ma tra virgolette innamorarsi
Della della del
Qualcuno l'ha chiamata carceri tempo qualifiche innamorati del è una realtà complessa invano Lanzoni questo di questo uomo di questa persona che comunque ha commesso questo degli
Lo trovo cioè cinque giorni prima magari no è anche innamorato della realtà del calcio e perché ce li noi viviamo in una realtà molto normale molto piatta molto noiosa va in carcere
Lei a che fare con situazioni estremamente diverse
Che nella tua vita non avrei mai incontrato una attuali corde il libro di Candido Cannavò che diceva appunto anche ha avuto una specie di innamoramento visione a San Vittore di queste storie anche forti di persone
Peppe piantone che magari appunto scegliendo il male l'ostacolo con una forte un'intelligenza che ha Rai non è chiaro ancora aspetta era che volevo prendere due ascolto dodici aspettò che qualche minuto in linea prego Cagliari tornava sua la sera
Dunque io prodotta dalla considerazione del suo post in occasione di un omicidio quello che era successo a Milano quel
Bloccata l'apparato avallato il porto d'armi no
Ed era disturbato psichicamente e ha risposto con l'ottica di questo reato ponderale
Io non ho mai sì
Prendiamo un'altra telefonata di Bergamo e poi disponiamo anche all'ascoltatore di di Cagliari prego ben pronto prego
Pronunciavano ma Rao conosceva conosceva dunque secondo me secondo la mia umile opinione il Joker che sono una massa di Manerba io mi chiamo Gilardi Matteo da Bergamo conosceva
Va be'dietro ogni generalizzazione c'è sempre un'ingiustizia lo dice un ascoltatore di Bergamo quindi ora al di là dell'uso delle parole da cui noi ci dissociamo
Insomma non si può generalizzare ecco l'ascolto né di Cagliari e tra poco abbiamo ventidue minuti o nella perché purtroppo il nostro tempo sta finendo ha posto però ha detto ha detto bene il topo elevata cavolata come si dice a Roma
Giù a Palermo ed è fatto aveva volato due persone due persone sono state uccise adesso di risponde di queste di queste due vite
Ma sai prima di tutto mi domando se verrà fuori la verità cioè chi risponde il punto è questo insomma tutte le considerazioni che abbiamo fatto
E la storia di questa persona la sua la vicenda tutti gli amici che che ha confessato insomma in questo quadro mi domando se verrà fuori la verità c'è eccome perché e che era un percorso così insomma tenta così facilitato e diciamo così anche anche per cui dopo voglio fare anche un'altra considerazione però brutale forse effettivamente questa persona comunque si è fatta ventinove anni di carcere no quindi il problema torno a dirle è un altro che
E si tempi malato ICI ancora più malato ma allora andiamo anche a verificare questo questa persona entrata affabilmente secondo cui questo mi domando perché nella facilità così tra virgolette per dell'uscire non è nemmeno la facilità perché
Non la procura nell'aspetto tu hai ragione però la scultura di Cagliari ha sintetizzato
Forse perché sardo e di poche parole ma poche parole ingiusta sentenza quello che è un sentimento giusto certo magistrato che farà cavolata la paghi c'è poco da fare questa è talmente grande che dovresti pagarla
è una onesta come tante altre non mi sembra beh che siano nel giustamente nel cuore degli italiani giallo c'è fiducia nella giustizia e si crede
Perché io sono dice Ducati e tiene tutti in carcere Sempione non vedono se poi se immaginano che qui si così ricapiterà hanno di nuovo perché quel giudice farà carriera è ovvio che la fiducia
Scompaia distingua bello probabilmente è vero però io non francamente ci vedo tanta responsabilità dietro e non è che vedo solo la responsabilità di chi ha detto sì va bene ma in semilibertà perché ripeto
E dobbiamo anche e non è che ha fatto ventinove anni di carcere allora c'è tutta una storia che dietro poco chiara perché in linea io ero sopra intanto inizio Daloui capito è un atto iniziamo da Palermo qua saliamo intanto iniziamo da qualcuno così proprio perché da c'ha un caratteraccio
Ornella spetta eque abbiamo due minuti abbiamo altri due ascoltatori e Ascoli Piceno prego
E da allora il giudice che ha fatto la cavolata come dite voi non verrà inquisito perché è chiaro che il cane non mangia carne notte tra di loro meccanica con cui gli sforzi punto primo otto secondo io come cittadino non mi sento tutelato quando sento cose questo fine voce ex quando la gente esce dopo cinque anni dieci anni questo esce e a volte è recidivo quindi se uno si becca trent'anni scrive fare tutti questi retroscena fatto ventinove evidentemente non bastavano
C'è gente che persa fin dall'inizio sapere cercherà di recuperare l'amico ma purtroppo certe persone non sono recuperabili come si chiami tu Roberto Roberto sì devono essere tenute separate
Roberto scusa il tuo tempo a disposizione sconnesso di rispondiamo prego telefona di Roma prego Roma che io penso che tutte queste vicende c'è un forte la presunzione
Della ragione il voler recuperare questore solo patologicamente impossibile da recuperato allora vanno recuperate appare milioni per sure che possono essere recuperate qui giustamente quando recupera il secondo problema è che il giudice sono uomini come dire tutti gli altri che possono sbagliare più ingenui concerto un palazzo di Palazzo Galli mi devo amico Lecce giudice io non ho mai vissuto Luca finnica delle cose con gli avvocati Cambiasso con il diverso da come ritrovo
Ecco grazie qua anche te purtroppo il tempo è tiranno il tempo è scaduto
Ornella abbiamo veramente un minuto un minuto vero e Roberto da Ascoli Piceno dice non mi sento non mi sento tutelato l'alto ascolto della Roma
Dall'altro verso dice una cosa molto molto simile cioè dovrebbe guadagnare la libertà chi veramente l'America il magistrato che sbaglia dovrebbe dovrebbe pagare ecco vogliamo far presente che il nostro sforzo è proprio questo cioè di creare una magia una magistratura di sorveglianza
Che tuteli Roberto di Ascoli Picerno nel senso che faccia magari uscire prima dal carcere che veramente lo merita giusto
E cioè non siamo quei Adami le porte del carcere
E soltanto che che tentato però il problema è che le non è nemmeno avete dette corifei tratte sembra molto semplice dire vanno recuperate le persone che possono essere recuperate
Sì anch'io vorrei dire così però chi è che stabilisce chi può essere recuperata vi assicuro che io che ho che farà ritorno concreto non è una cosa semplicissima nello stesso tempo abbiamo visto che che invece di ventinove anni che faceva trenta ente comunque usciva il problema rimaneva allora evidentemente è un sistema che fa acqua da da tante parti perché perché non non dagli strumenti ci sono cinquecento poco più di cinquecento educatori nelle carceri cinquantotto mila detenuti voglio dire psichiatri psicologi sono figure marginali
Quindi non è semplicemente il fatto non è che io ho il magistrato eccetto ci sono delle responsabilità però c'è un sistema che fa acqua ripeto che non ha non ha non dagli strumenti parla di osservazione scientifica della personalità ma dentro ma chi la fa
A Padova ci sono due educatori tre educatori quando va bene ci sono settecento detenuti
E tutte persone con pene lunghissime due doveva doglianze di due Ducato di questo centro di Veduggio poi adesso ci sono sono rimasti due educatori ne sono arrivati due di nuovi una è in malattia quindi che le due metà in questa faccia nascosta sei settecento detenuti
E tali come
Toni difficili per i tanti che bisogna valutare che hanno dei diritti che hanno diritto a un percorso credo insomma e appunto secondo la nostra Costituzione di e e nello stesso tempo anche ha diritto alla a una sicurezza a una sicurezza sociale ricca per cui e quei e eventi e qui è il e il sistema complessivamente insomma che non che in una non dai non ha gli strumenti per per far sì che questi percorsi siano Fiano diversi che hanno più seguiti più preparati più accompagnati
Più accompagnati anche all'esterno se le persone non vengano mandati allo sbaraglio ne vendiamo vediamo tante letteralmente Ban mandate allo sbaraglio insomma diciotto bis mi aiuta
Non non non aiuta le la lo svilupparsi le esigenze di sicurezza che giustamente Asia la cittadinanza libera chiede Ornella il nostro tempo è arrivato alla fine grazie per la tua cortesia grazie per due parole non mancherà certo occasioni di sentirci presto
Radio carcere grazie buon lavoro grazie a voi
Ecco era Ornella Favero
Coordinatrice di ristretti Orizzonti del duo che era del carcere due Palazzi di Padova anzi di consiglio per chi può perché libero di andare su internet e digitale proprio ristretti Orizzonti è un sito fatto molto bene
Che apre veramente la conoscenza
La conoscenza di un carcere che molto spesso non si immagina ringraziamo anche Stefania che lei responsabile carceri alla Comunità Sant'Egidio che intervenuta prima e ringraziamo il consigliere Paolo Canevelli magistrato di sorveglianza presso il tribunale presso il tribunale di Roma
Ringraziamo anche gli ascoltatori che sono intervenuti in questo filo diretto
Di Radio Carcere avrete capito che dietro alla faccenda
Di Angelo Izzo
Cent'molto probabilmente nell'ipotesi migliore c'è un errore la cosa che ci deve preoccupare di più
Al di là di tutto perché di Izzo ringraziando il cielo ne escono pochi quindi questi errori se ne fanno molto pochi la cosa dunque su cui dovremo concentrarci di più è come raggiungere una giusta sicurezza
Sociale la raggiungiamo togliendo i diritti alle persone detenute tenendoli chiuso in cella
Per quarant'anni o questa sicure e poi escono che sono peggio di prima o questa sicurezza
La raggiungiamo investendo nella giustizia investendo della giustizia prima del carcere durante il processo investendo nella giustizia
Durante
La detenzione
E questa è una domanda che dovremo tutti noi cittadini
Liberi porci quando ci confrontiamo con un potere come quello de la giustizia con potere sovrano dello Stato e che ci riguarda e che ci riguarda tutti ricordate che l'investimento sulla giustizia l'investimento che costa denaro
E Costa sforzo Costa Costa buonsenso bisogna averci buona volontà però questo è il punto
Noi dobbiamo porci nell'ottica di pensare a una giustizia che realmente funzioni anche quella dell'esecuzione anche quella della magistratura di sorveglianza per evitare un domani
Che esca un Izzo e invece non esca un detenuto ignoto che invece poveraccio avrebbe tanta voglia di dimettersi in piedi sulle sue gambe ricominciare alimentari riprendersi in mano
La propria la propria vita queste quanto tra poco le lettere un'ultima battuta lasciatemelo fare sul caso di Angelo Izzo condannato all'ergastolo per il diritto e il Circeo
Tutti si stava adesso sfregando le mani e mettendosi le mani nei capelli perché Izzo è stato mandato in semilibertà ma dirà dirà
Che è stato cui imputa coautore del massacro del Circeo nel settantasei che non si è fatto neanche un giorno di galera che è latitante da trent'anni dirà chi lo prende chi ci pensa dirà è stato abbandonato dove dirà
Sentiamo le lettere che ci arrivano dal carcere
Ecco ci dunque arrivate quello spazio di radio carcere così prezioso
Per noi e non soltanto per non glielo carcere che di richiamo alle lettere che le persone detenute ci scrivono dalle carceri di tutta Italia lo ripetiamo sono lettere che per noi a giocarci il sono documenti documenti di chi è testimone
Come lo sono le persone detenute recarci italiane
Che Simoni dicevo delle illegalità del non rispetto della legge che c'è nelle carceri italiane che sono istituti dello Stato
Iniziamo questo giro negarci italiane con la lettera che ci scrivono Vincenzo Alessio e Pier Paolo dalla quarta sezione del carcere di Civitavecchia
Voi sapete che io il ventidue aprile sono stato carceri Civitavecchia dove era in scena era in scena uno spettacolo teatrale io ho avuto occasione di conoscere tante delle persone di detenute
Tante tra le quali poi ascoltano radio carcere ecco Vincenzio Alessio Pier Paolo io mi ricordo bene i loro volti ci scrivo dalla quarta sezione del carcere Civitavecchia scrivono
Carissimo Riccardo non può immaginare la nostra gioia poterti abbracciare dal vivo qui nel carcere di Civitavecchia il ventidue aprile hai visto cosa succede quando ci si incontra tutti insieme
Poterti esprimere le nostre idee e i nostri pensieri che gioia
Io devo scontare una pena scrive Vincenzo di diciannove anni e otto mesi per aver commesso più violazione della legge sugli stupefacenti
Sono in carcere già da dieci anni
E ti posso dire che ha ragione il consigliere ardita quando dice che in carcere ci sono tanti poveracci
Io sono uno di quelli e se avessi avuto i soldi per un bravo avvocato
Avrei ottenuto la continuazione dei reati o avrei potuto fare un patteggiamento con il risultato di essere sempre condannato si ma una pena un po'più bassa non certo a vent'anni di galera
Alle persone libere continua Vincenzo dal carcere di Civitavecchia vorrei dire portando proprio il mio esempio che in Italia in Italia per i poveracci per chi non ha soldi la certezza della pena esiste eccome
Un'altra cosa vorrei chiedere ma perché che a una pena lunga deve stare in carcere distante centinaia di chilometri dalla residenza della propria famiglia
Io fino a poco tempo fa ero detenuto a Sollicciano dove potevo abbracciare mia moglie mi figli invece ora sono qui nel carcere di Civitavecchia e non vedo mai la mia famiglia il primo sorriso che ho ricevuto da quando sono qui è stato il ventidue aprile quando ho incontrato te
Riccardo noi della quarta sezione del carcere Civitavecchia chi diciamo con forza siamo Conte firmato Vincenzo Alessio Pier Paolo della quarta sezione del carcere di Civitavecchia bene anche radio carcere con voi
Marco Dal carceri Civitavecchia ancora Marco che tra l'altro era stato uno covo degli organizzatori di questo spettacolo Marco
Che è stata la prima persona che ho cercato quando sono entrato nel carcere decidere che grazie al quale poi si è sparsa la voce che radio carcere alli
Allora scusate se mi sono
Dilungata scrive Marco Carcaci Civitavecchia caro Riccardo nel ringraziarti a nome di tutti i ragazzi reclusi nel carcere di Civitavecchia per la tua presenza del ventidue aprile ti volevo anche informale di alcune problematiche che abbiamo qui in carcere
Nel carcere appunto di Civitavecchia
Pensa che su cinquecento detenuti c'è un solo educatore cinquecento detenuti è un sull'educatore Civitavecchia
Di sanità prosegue Marco dalla sua lettera poi non ne parliamo neanche
Pensa che qui nel carcere non c'è neanche un defibrillatore
Nel caso uno di noi abbia un arresto cardiaco e si sa quanto sia importante uno strumento del genere in casi di urgenza anche perché l'auto molto avanza ci mette sempre tanto ad arrivare e qui c'è tanta gente che soffre
Con il cuore
Marco tra l'altro ma manda un incoraggiamento a f che malato di sclerosi laterale amiotrofica e che si trova detenuto nel carcere di Parma
Poi ci scrive Danilo dal carcere di Bergamo cara radio carcere vi scrivo per dirvi che qui nel carcere di Bergamo è veramente uno schifo niente cure mediche spazio vitale insufficiente nessuna attività e tanti tanti maltrattamenti
Qui nel carcere di Bergamo l'unica cosa positiva in mangiare per il resto il detenuto è considerato un numero un animale
E pensare che sono in carcere per colpa della mia ignoranza un'ignoranza che non mi ha fatto leggere che potevo fare istanza per una sospensione della pena entro trenta giorni
Era scritto sul foglio che mi hanno dato io non l'ho letta quella scritta e ora sono qui in carcere
Un saluto un saluto e un forte abbraccio Danilo dal carcere di Bergamo
Danilo scrive G. ancora meglio di come si vive carceri Bergamo una persona detenuta voi si schiera il carcere due palazzi di Padova
Caro Riccardo di Visconti invio degli articoli che parlano del caso di Redi un ragazzo di appena ventun anni che è morto qui nel carcere di Padova ventun'anni
Si tratta di articoli che spiegano la vita criminale di eredi
E noi non troviamo giusto tutto questo riteniamo solo giusto dire che Redi era un ragazzo di ventun'anni pieno di vita e soprattutto con tanta vita davanti a sé
A volte i giornali dovrebbero saper tacere
Ti mando anche un saluto da Filippo che ogni martedì ci ricorda che c'è radio carcere grazie grazie a questa persona detenuta nel carcere due Palazzi di Padova
Mimmo i suoi compagni di detenzione della sezione di alta sicurezza del carcere di Trapani
Caro Riccardo ti scrivo per informarti che da lunedì due maggio ottanta ottanta detenuti della sezione di alta sorveglianza inizieranno la protesta pacifica non violenta dello sciopero della fame
è un'iniziativa prima di tutto di solidarietà nei confronti di Marco Pannella ed è un'iniziativa per sollecitare un provvedimento di amnistia e di indulto
Caro Riccardo qui nel carceri Trapani si sta malissimo la struttura è vecchissima e noi siamo costretti a stare in celle piccolissime e con il bagno alla turca che poi sarebbe un semplice buco per terra
Per noi qui nel carcere di Trapani
Anche andare in bagno diventa un'occasione per essere umiliati diventa un'occasione per perdere la nostra dignità firmato Mimmo e i suoi compagni di detenzione dalla sezione di alta sorveglianza
Del carcere di Trapani
Vincenzo e Cosimo puntuali ci scrivono dal carcere di Como
La lettera di queste due persone detenute è interamente dedicata a f una persona la persona detenuto nel carcere di Parma affetta da sclerosi laterale Amiotrofica
Scrivono a questo proposito Vincenzo e Cosimo carissimo Riccardo abbiamo ascoltato la lettera che ti ha scritto F dal carcere di Parma
Noi pensiamo che la sua storia sia assolutamente inconcepibile con uno stato che si gongola democratico
Il caso DS è rappresentativo di come l'esecuzione della pena in Italia non sia capace di verificare le reali condizioni di salute di una persona detenuta e quindi diventi semplice ingiustizia
Ma come si fa attenere in carcere una persona malata di sclerosi laterale Amiotrofica
Quella di esse è una follia giuridica
Come una coscienza non può il ribelli Lazzi di fronte a questi fatti
Riccardo non abbandonare il nostro compagno F e di diritto tramite radio carcere chi siamo vicino nel suo dolore firmato Vincenzo e Cosimo dal carcere di di Como
Avete visto questa la seconda lettera di persone detenute negarci italiane che sono rimaste colpite dalla vicenda di FI una persona detenuta oggi nel carcere di Parma nonostante che sia affetto
Da una malattia che non gli lascerà scampo
Con questa malattia si chiama sclerosi laterale
Amiotrofica f era in carcere in Abruzzo ha sentito i primi sintomi della malattia dato al medico il medico gli ha detto hanno no non ti preoccupare una semplice tendinite dopo un po'non voleva più le braccia
Alla fine hanno portato si sono convinti luminari quel carcere a poter l'ospedale
E hanno scoperto che era sclerosi laterale amiotrofica la vicenda non finisce qui perché
Il tribunale sorveglianza invece di dare una detenzione ospedaliera S. cosa fa lo sbatte
A Parma dove almeno sulla carta pare ci sia un centro clinico adesso F malato di sclerosi laterale amiotrofica
Detenuto nel carcere di Parma e forse quanto meno appare essere condannato a morire in carcere vi sembra questa una realtà accettabile
Ovvero una realtà che può essere accettata in un Paese che si dice civile come il nostro non credo
Asterix Paci scrive dal carcere di Aosta
Carissimo Riccardo di Schio per dirti che la sezione big due dei Scarciglia osta aderisce allo sciopero e la fame in segno di solidarietà con Marco Pannella
E i detenuti che in tutti Italia stanno attuando questa protesta non violenta per chiedere un'amnistia e un indulto un caro saluto Asterix e le persone detenute dalla sezione B due del carcere di Aosta
Vedete come la protesta non violenta si stia allargando da carcere a carcere grazie ad Asterix e ai suoi compagni poi ci scrive Ciro Gigi Giuseppe dal carcere di Foggia
Caro Riccardo Di scriviamo per dirti che anche noi nel carcere di Foggia abbiamo iniziato a fare lo sciopero della fame rifiutando il vitto dell'amministrazione evidenziare Ya
E siamo orgogliosi siamo orgogliosi in questo modo di dare il nostro appoggio Marco Pannella per la lotta sull'amnistia e per l'indulto
Per quanto riguarda le nostre condizioni di vita nei calci di Foggia ti posso dire che restano molto gravi e difficili
Siamo rinchiusi in cella per ventidue ore al giorno inoltre non facciamo nessuna attività rieducativa e non c'è nessuno nessuno a cui poter spiegare le nostre difficoltà
La nostra salute in carcere poi è in balìa del destino nel senso che se stai male quindi nel carcere di Foggia nessuno chi cura firmato Ciro Gigi e Giuseppe dal carcere di Foggia
Alessandro dal carcere Bellizzi Irpino di Avellino caro Riccardo vorrei esprimere le mie condoglianze alla famiglia del nostro compagno Francesco detenuto nel carcere di Sulmona che si è tolto la vita in circostanze misteriose
Io ti dico solo una cosa il suicidio in carcere non è mai un gesto inconsulto ma nasce cresce e si sviluppa e poi si concretizza al termine di una lunga sofferenza definire un suicidio
A Sulmona un gesto di emulazione è una vera e propria vergogna firmato Alessandro dal carcere Bellizzi Irpino di Avellino pace scrive Stella e dei suoi compagni di detenzione nel carcere di Potenza
E il Breve ma sempre bella la lettera che ci scrive Stella caro Riccardo poche righe solo per dirti che sappiamo bene che la battaglia per l'amnistia sarà molto dura soprattutto con una politica che sembra interessata solo a stare attaccata alle loro poltrone
Noi donne di questo mondo a parte che è il carcere rimaniamo inattesa che questo Parlamento prenda una decisione difficile coraggiosa ma giusta
Riccardo saluta ci Marco Pannella
E noi tutte del carcere di Potenza che abbraccia molti ringraziamo per far sentire la nostra voce fuori da queste mura la lettera è firmata da Stella Maria Lutz Rita e Tania salutiamo l'abbiamo il tempo di leggere sull'immane che ci scrive dal carcere Don Bosco di Pisa Angelo che ci scrive dal carcere di Trapani
Angelo raccontaci bene la vostra vita in cella Maxim dal carcere di Verona che non può fare appello pensate perché in una un avvocato non ha soldi per pagare un avvocato salutiamo anche la signora Tina
Che ha il marito detenuto nel carcere di Secondigliano allora signora lei può ben chiamare qui radio radicale a radio carcere che rimedi Riccardo Arena il numero è zero sei quattro otto otto sette otto uno
Così che mi racconta un pochino meglio la vicenda che ha coinvolge suo marito detenuto nel carcere di Secondigliano Pai salutiamo Carlo dal carcere di Santa Maria Capua Vetere Rosario
Dal carcere di Vercelli pensate che Rosario si trova a mille cinquecento chilometri di distanza da dove risiede la sua famiglia
Questa punta il radio carcere finisce qui finiscono qui anche le lettere di ricordiamo i nostri recapiti innanzitutto l'indirizzo di posta elettronica dove chi può può scriverci queste l'indirizzo radio carcere tutto piccola attaccato chiocciola
Radio radicale punto it e poi il numero di telefono potrei chiamare qui a radio radicale chiede i rimedi Riccardo Arena il numero è zero sei quattro otto otto sette otto uno e poi alle persone detenute ricordiamo l'indirizzo da descrivere radio carcere scrivete la vostra vita
Nelle celle degradate negarci italiane questo è l'indirizzo radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo
Due zero zero uno otto cinque Roma
Grazie a Luciana Bruno per l'assistenza in regia grazie alle persone libere per il senso di responsabilità che hanno dimostrato l'ascoltare radio radicale radio carcere e grazie di cuore a tutte le persone
Detenute che oggi sono i primi i primi testimoni della illegalità che vige nelle carceri italiane a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
In nome del popolo italiano il tribunale
Per cinque codice di procedura penale inizia voi italiani l'appello di Palermo seconda sezione
Dato il cinque aprile mille novecento