"Catallassi" - trasmissione di approfondimento in chiave liberista dell'economia italiana ed europea

Buongiorno a tutti da Benedetto Della Vedova benvenuti a questa puntata ricca Tallahassee iniziamo come sempre ringraziando l'ospite di oggi per avere accettato
L'invito di radio radicale ringraziamo Giovanni Palladino presidente del Centro internazionale studi Luigi Sturzo
Luigi Sturzo una delle figure
Tra le figure più interessanti credo del
La storia ma soprattutto del pensiero italiano del secolo scorso per quanto riguarda l'ambito sociale ed economico
Fondatore del partito popolare
Partire dal suo famoso Appello ai liberi
E forti
Figura tanto originale tanto spessa quanto
Poco conosciuto
E forse anche un po'occultata da quelli che avrebbero dovuto essere i suoi
De persone più vicine a lui dal punto di vista anche politico intendo il partito che raccolse l'eredità del Partito popolare cioè la democrazia cristiana che in realtà nel dopoguerra poi assunse lineamenti e politiche lontane piuttosto lontana quella Sturzo
Ecco ne parliamo quindi con Giuseppe Palladino io volevo cominciare dalla mise per a mio padre
Che Giovanni non certe non è una citazione
Non è una citazione
Eccentrica grazie
Giuseppe Palladino puzzle
Giovanni Palladino si nel nostro ospite fu una sorta di esecutore testamentario
Lo studio
E Giovanni Palladino raccoglie quindi anche vendita del lavoro sopra
Ma io volevo prima di tutto chiarire una cosa
Il Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo
Non è l'Istituto Luigi Sturzo che diciamo l'istituzione ufficiale depositaria del pensiero della tradizione della continuazione
Dell'opera di Sturzo
Sì
Ma diciamo nati il cinquantaquattro cioè tre anni dopo l'istituzione
Dell'Istituto Sturzo che fu il regalo che la forza mi universi di New York fece a don Sturzo in occasione del suo ottantesimo compleanno nel cinquantuno
E mio padre fu il primo direttore scientifico dell'istituto il cui compito era quello di preparare
La classe dirigente i giovani alla politica
E invece la il nostro centro ci sono i privata siamo in Italia un circa trecento soci nostro compito è quello di promuovere il pensiero Scozia hanno attraverso pubblicazioni convegni libri
Siamo abbastanza attivi anche se le finanze sono scarse
Quindi io mi onoro di avere questa presidenza da circa nove anni sono stato chiamato più per diciamo i miei Natali che sono appunto derivano da
Mio padre Giuseppe che fu negli ultimi quattro anni di Sturzo di vita di Sturzo il suo collaboratore più vicino
Ecco c'è un aspetto che
Credo meriti di essere sottolineato perché è un po'emblematico di quello che è successo a Sturzo e al suo pensiero dopo la sua morte che riguarda l'Istituto Luigi Sturzo cioè Luigi Sturzo
Lei mi raccontava aveva lasciato come indicazione chiara
E coerente con quello che Sturzo fatto soprattutto dentro scritto aveva lasciato come indicazione chiara quella che
L'istituto Luigi Sturzo nato con una donazione di una università privata americana
Dovesse vivere di fondi privati altrimenti andava chiuso il ministero aveva mio padre lei deve chiudere l'istituto il giorno in cui non avrà più fondi privati perché io non voglio disse Sturzo che lo Stato spenda una lira
Per il mio istituto cioè per lui lo Stato non devono fare queste cose mila già scandalizzato per esempio che la Scala di Milano dipendesse da denaro pubblico
Poi torniamo al all'istituto
All'istituto Luigi Sturzo per interessante ma apriamo questa parentesi sulla questione dei teatri
Sturzo sbarca dal suo esilio
Terminato negli Stati Uniti e e credo che tra le prime cose che dice scrive
C'è proprio un una specie di invettiva
Contro la Fenice
La scalare sì sì ma come è possibile che ci sia nemmeno il Governo il cinema in questo con un'assonanza anche con
Ernesto Rossi da cui lo distinguevano molte cose ma scontro le invettive contro lo Stato cinematografaro insomma questi pochi
Sconfitti antistatalisti del primo dopoguerra maestosa dicevano ma come è possibile che si debba riunire il governo per nominare il il
Responsabile sovrintendente del Teatro I fece pensando a tutto quello che è successo alla Scala di Milano negli ultimi venti giorni certo lui considerava lo Stato l'arbitro no nel in gioco economico culturale dovrà fare l'arbitro non i giocatori
Cioè per lui nella stessa istituzione avete l'arbitro il giocatore era un non senso era un qualcosa di anomalo di pericoloso
Quindi nella sua nel suo rigore pretendeva giustamente che fossero i privati a finanziare queste iniziative lo Stato doveva pensare ad altre cose poche cose e farle bene ma soprattutto fare bene l'arbitro
Perché non era solo contro il monopolio pubblico lui durerà anche contro il monopolio privato lui fece una battaglia durissima negli anni Cinquanta contro
Gli industriali elettrici dicendo loro voi state facendo male il vostro lavoro perché non vi fate concorrenza e guardate che tra qualche anno se continuate così lo Stato vigna si analizzerà Covolo disse chiaramente
In dominando poi quello che è avvenuto ed industriali elettrici non facevo gli interessi del Paese perché si sono chiusi nella loro casa
Doro con prezzi spesso non competitivi quindi alti e quindi l'industria elettrica negli anni Cinquanta non svolse il compito di supporto come avrebbe dovuto allo sviluppo dell'economia
Ecco torniamo al all'Istituto Luigi Sturzo che dicevo la cui vicenda in realtà è un po'paradigmatica Sturzo dice nessun nessuna lira dei contribuenti nessun nessun denaro pubblico per questo per la mia fondazione la fondazione dedicata al netto invece cosa succede
E succede che un anno dopo la morte di Sturzo mio padre ricevette una richiesta da parte della democrazia cristiana di assumere il professor Ardigò
Come un docente dell'istituto e mio padre disse no perché io so che don Sturzo non era favorevole a questo tipo di candidatura quindi si oppose lui riteneva che il marxismo potevano benissimo insegnarlo lui che era un grande economista mio padre e altri professori
Diciamo di orientamento diciamo ortodosso Stuff Siano e non marxisti come era a quel tempo
Dico
Radici lì ovviamente
Continua a insistere su questo nome mio padre fu licenziato
Quindi dovette abbandonare istituto Sturzo richiamarlo nello Statuto
Della fondazione dell'Istituto Sturzo circola la voce impari il partito era magna pars e quindi prese diciamo in mano
Questa l'istituzione anche se don Sturzo bisogna dire non si era mai iscritto al partito della Democrazia cristiana quando lei fu nominato da Ina occidentali inauditi senatori a vita
Si iscrisse al gruppo misto
Cioè lui non volle dare la sua patente di legittimità piena a un partito che già vedeva all'inizio degli anni Cinquanta deviare
Verso sinistra cioè verso campi che lui non apprezzava
E quindi fu molto prudente nel dare patenti di legittimità lui diceva che la sinistra che deve andare verso il centro e non il centro verso la sinistra
E lui sosteneva che al centro c'era il vero patrimonio moderno per guidare un Paese come l'Italia e non a sinistra dove vi erano ancora dell'idea anti moderne
Disastrose come poi abbiamo ha visto nel tempo ecco quel torniamo sul alla DC e al Partito popolare
Notando semplicemente la assoluta modernità
Che questo sia positivo o negativo lo discutiamo in un altro momento ma d'anche dall'analisi politica il centro la sinistra verso il centro piuttosto che verso la sinistra sono i temi in cui
Beh oggi un'alleanza di Prodi sì sì beh oggi misera rari pezzi diciamo sì sì oggi mi sembra che siamo andando verso questa direzione cioè la sinistra ha capito che a sinistra non è che ci siano tante idee tanti valori
Est c'è uno spostamento netto oggi giunge una certa sinistra verso posizioni di centro ma torniamo così concludiamo questo punto all'Istituto Luigi Sturzo la Fondazione ufficiale
Nata con un lascito sì mai fatto lei diceva quindi suo padre viene licenziato sì e poi mio padre capi qualche anno dopo che l'obiettivo era quello di
Fare in modo che lo Stato entrasse nel finanziamento dell'istituto
E quindi ci fu una legge specifica approvata mi sembra nel sessantadue sessantuno sessantadue dove l'Istituto Gramsci dell'Istituto Sturzo venivano supportati da denaro pubblico
Cosa che Sturzo ripeto non voleva assolutamente quindi io
Penso che il primo atto consociativo fra DC e PC è stato fatto sulla testa di don Sturzo
Ecco dicevamo del il fatto che Sturzo non si scrisse la DC
Non entro nel gruppo della democrazia cristiana in Senato quando venne nominato senatore a vita
Sturzo che pure era stato il fondatore uno dei fondatori del partito popolare
Ci fu una polemica
La polemica distruzioni confronti dici era di contenuto e poi questo lo vedremo successivamente nel corso di questa conversazione
Ma era anche sulla denominazione no
Assolutamente non era contrario a inserire Cristo nel nome del partito quando De Gasperi lo chiamo da Roma mi stava il New Yorker gli feci una telefonata dice ma nel quarantatré le liste guarda abbiamo intenzione di chiamare il partito Democrazia Cristiana lo inizialmente disse no non fatto erano lui già nel diciotto ebbe una forte polemica con padre Gemelli il quale sosteneva che il partito bisognava chiamarlo Partito popolare cristiano
Estruso diceva no Partito Popolare Italiano Cristo è universalità e di tutti il partito è di parte eh sì sia partito proprio perché
Parziale non è diciamo universale come no è una religione o
E quindi lui era contrario a questo inserimento perché sosteneva se facciamo bene va bene meno male grazie a Dio se facciamo male implichi amo anche ridurre il volto Foggi Gesù Cristo già figura di Gesù Cristo e qualcuno potrebbe dire ecco guardate che bel cristiani che politica stanno facendo insomma difatti questo poi è avvenuto purtroppo
Certo anche qui diciamo poi la la previsione di quello che sarebbe successo in in Europa con il partito
Partito popolare nella denominazione poiché in Europa assumono molti partiti con denominazione invece esplicitamente riferendosi differente si differente si alla cristianità
Ecco però la cosa che
Principalmente interessa approfondire in quest'occasione
Lo Sturzo economista
Lo Sturzo antistatalista e come molti lo considerano secondo me con buone ragioni lo Sturzo liberista prima di questo passaggio
Sponsor
Acquisire una forte notorietà anche proprio come economista
Però prima di questo passaggio
Volevo partire dallo Sturzo
Politico in prima persona non solo leader intellettuale
Del Partito popolare ma lo Sturzo sindaco
Sì la fortuna di Sturzo è stata questa che lo si può definire non solo uomo di pensiero ma anche uomo di azione
E lui ha rinforzato il suo pensiero attraverso l'azione cioè attraverso i risultati della sua azione cioè lui vedeva ha fatto quindici anni il sindaco di Caltagirone
Per quindici anni lui applicato certi valori certi principi nella sua azione amministrativa e ha visto ha constatato che funzionavano cioè Caltagirone con la sua sindacatura ha cambiato volto
Cioè da un paese dominato da poche famiglie e da una povertà diffusa lui è riuscito a portare distruzione a tutta la popolazione a migliorare
L'assetto economico della zona con riforma con la riforma della chi fondi convincendo molti latifondisti a cedere parte dei terreni
Ai braccianti ha fondato una banca in funzione antiusura ha creato cooperative di lavoro c'è stato un sindaco di una concretezza
Fu formidabile lui vedeva che questi atti producevano risultati
Di qui ripeto la sua intransigenza spesso lui è stato accusato di essere troppo rigido ma lo era perché capiva che misure euro
Cure diverse da quelle che lui aveva in testa non avrebbero prodotto risultati infine Conti dove è stato un grande attuatore della Rerum Novarum di Leone tredicesimo che diceva in sostanza questa incivile ha fu scritta in funzione anti
Marx cioè Marx stava con la sua dottrina invadendo mezza Europa già i parlamentini alcuni Paesi europei
Erano popolati da socialisti che volevano portare il messaggio della guerra tra capitale e lavoro nel concreto della lotta
Civile e quindi del Papa spaventato scrive questa incivile in cui gli dice la soluzione della questione operaia non si risolve con la guerra
Tra capitale e lavoro come vuole Carlo Marx ma si risolve con l'alleanza
Sturzo crea cerca di creare questa alleanza
è interessante
Però
Vedere come il richiamo alla dottrina sociale della Chiesa
Pervaso tutta l'attività politica della democrazia cristiana
E oggi
La dottrina sociale della Chiesa comunque un punto di riferimento importante con i suoi aggiornamenti della
Ma è interessante notare come
Dalla comune radice della Rerum Novarum in realtà poi siano nate piante
Rigorosamente intransigente mente liberali diremmo
Dal punto di vista economico come quella di don Sturzo e piante e invece viziati Issime dallo statalismo dalla
Dall'interventismo pubblico come elementi forti di socialismo che hanno caratterizzato buona parte dalla DC nella storia della democrazia cristiana finendo sostanzialmente per egemonizzare
Le radici guardi è scomparsa proprio perché ha tradito la dottrina sociale della Chiesa ha tradito il pensiero scorsi hanno quindi io penso che sia stata una fine logica quella della DC
Perché il punto di base qual era sia della dottrina della Chiesa che ne presero struzzi hanno che la ragione politica ragione economica non possono calpestare la ragione morale
Su questo Sturzo era durissimo cioè lui sempre si raccomandava con i democristiani negli anni Cinquanta mi raccomando la moralità
Ma non la moralità privata sulla quale Luís non poteva tanto diciamo pontificare non ma sulla moralità pubblica cioè su come si comportavano questi signori a livello di gestione del denaro pubblico
Quindi primo punto lui diceva la ragione morale deve prevalere sulla ragione politica ed economica e tutti i suoi atti di sindaco lo hanno dimostrato
E e poi evidente che dovendo fare entrare nella compagine governativa
Un partito di sinistra radici doveva accedere su tanti punti quindi nazionalizzazioni Stato imprenditore
Più forte non solo siamo arrivati negli anni settanta con De Mita a dire che lei nel lei Mieli ieri erano
Obbligati praticamente a finanziare la politica cioè queste imperiese ridenti dantesche fra i loro compiti sub istituzionali come diceva De Mita
Vi erano quelli piena anche quello di finanziare la politica e certe volte probabilmente anche le tasche private dei politici
Quindi capisce è tutto un sovvertimento del principio che la ragione morale deve prevalere su quella economica e politica
Ecco diciamo che il connotato
Connotato
Più su che talmente diciamo così liberista quali che fossero poi le chiavi di lettura e
Lei base di partenza però il connotato liberista di di di Sturzo e soprattutto il connotato Ceccanti burocratico ma antistatalista cioè
Sturzo è convinto che lo Stato debba fare poche cose
Solo quelle che istituzionalmente certo non è mai oggi diremmo il mercato individui le imprese non riescono a fare questa una chiave maturata nel corso degli anni da Sturzo probabilmente
Sicuramente rinforzata nel corso della sua permanenza prima a Londra e poi soprattutto negli Stati Uniti ma è un dato
Centrale
In qualche modo anche se in qualche modo il l'ascoltato poi tarda certo il suo principio era che la responsabilità dell'individuo veniva meno secondo lui se Hilaire
Padrone tra virgolette era lo Stato cioè chi serve lo Stato sa che può servirlo un po'così all'acqua di rose se lo Stato fa economia cioè lui temeva la irresponsabilità
Di coloro che per conto dello Stato facevano economia quindi Banca assicurazione impresa e così via tanto qualcuno paga paga Pantalone
Quindi conti economici che non dovevano essere in equilibrio tanto paga Pantalone e così via eccolo invece riteneva che economia privata c'ha un severissimo giudice che è il mercato
Mentre l'economia pubblica purtroppo spesso non lo ha questo giudice alla fine però anche economia pubblica ha il giudice che si chiama disavanzo eccessivo e quindi ritorno verso regole più
Privatistiche comunque quello che io dico è che se la devo essenziale degli anni Cinquanta avesse seguito un po'di più Adenauer Ehrhardt cioè quello che la Germania stava facendo negli anni Cinquanta per riportare l'economia
In carreggiata
Sturzo era molto amico di Adenauer e lo seguirà con molta simpatia
E spesso scriveva articoli dicendo ai democristiani guardate cosa sta facendo la Germania che non ha bisogno di rivolgersi a ricette stataliste
O o marxiste per andare avanti l'economia privata con uno Stato forte nel senso di arbitro
E con una economia privata che deve seguire certe certe regole perché lui rifiutava l'etichetta di liberista Manchester Iano quando Ernesto Rossi in un articolo lo accusò di essere un liberista vecchia maniera cioè delle se fare le sei passi
Dell'Ottocento lui scrisse un articolo dicendo caro Rossi lo sono un liberista impenitente ma non Manchester gli hanno sono liberista moderno all'Einaudi cioè un liberista che ritiene fondamentali le regole per avere diciamo incanalare l'attività privata secondo certi criteri e quindi libertà assoluta mai ci deve sempre essere il paletto no nel mercato che impedisce
Certi comportamenti quindi il liberista si ma non Manchester gli hanno cene durante l'Ottocento dove fecero un disastro nomi famosi
Economisti dell'asse fare
Questo è un capitolo
Un altro capitolo aprire sicuramente però il l'impostazione di Sturzo anche da questo punto di vista senza almeno da parte mia
Nel mio compito farne una facile angiografia
Un pensiero di di grande di grande
Attualità come non sono stati pensatori
Ed economisti che hanno solcato il secolo scorso fino alle ultime decadi che ovviamente restano
Attuali ma anche Sturzo credo che confermi una grossa attualità Luino nel negli anni
Cinquanta sugli ho sotto gli occhi un giornale compiuto un articolo comparso sul Giornale d'Italia il ventisette
Marzo del mille novecento cinquantacinque punto su scrive un articolo contro sinistri Isma'economico ma non esisti sono economico del PC si stringono amico della DC che poi era la recidività Firenze
Certo ma guardi nell'ottantasei Romano Prodi presidente dell'IRI a Bologna un convegno su Sturzo dice io ancora non mira do conto come Sturzo fosse così contrario allo Stato imprenditore cioè non capisco questa è l'economia moderna disse Sturzo
Lo Stato deve fare economia lo Stato deve essere coinvolto scusi Prodi esatta Prodi disse questo lo Stato deve per forza essere presente in forze nell'economia questa l'economia mista all'economia moderna
Dieci anni dopo undici anni dopo Prodi Primo Ministro privatizza incomincia il grande processo di privatizzazione quindi dando ragione a Sturzo
Non eravamo prima ha parlato a favore dell'IRI ne ha fatto il presidente e poi finito di fare il presidente appunto quindi sono espulso c'è poco da fare sia col fascismo sia con quello che è successo dopo
Il senno di poi dice sempre aveva ragione
Ecco
C'è un episodio che lei mi citava poco fa
Interessante un altro episodio interessante che riguarda la storia
Italiana della prima metà in questo caso del secolo
Ma che rivela anche
L'originalità del pensiero di Sturzo in termini intimiditi innovazione
Sturzo propose ma lei sarà più preciso di me propose nei primissimi anni venti per affrontare una crisi
Di relazioni industriali diremmo oggi quindic'operina in Italia del nord ovviamente scioperi vogliono gli operai
Contrasti conflitti sociali molto forti
Propose
Non accademicamente ma con un disegno di legge propose una compartecipazione dei dipendenti degli operai agli utili
Di impresa ecco non siamo le sto Coxon dei mercati finanziari americani però insomma
Allora sicuramente era un
Idea molto innovativa vasto Cocciolo sono riservate al management invece lui proprio puntava all'operaio lo chiamava Progetto per favorire l'azionariato operaio cos'è successo che nel venti d'Italia fu paralizzata da scioperi selvaggi
L'agosto settembre del venti furono due mesi veramente tremendi e Sturzo per risolvere questo impasse questa crisi tremenda propose a Giolitti
Un disegno di legge per coinvolgere gli operai negli utili dell'impresa nel capitale dell'impresa ecco quel rimorso venturo prego
Appunto io parlavo di stock options proprio per dare l'idea che la proposta di Sturzo era una compartecipazione agli utili e al capitale e quindi in qualche modo anche a rischio di impresa artigiana sappiamo che poi
Nel ventennio successivo durante il fascismo vi fu tutta in realtà fu più una teorizzazione
Poi coltivata anche dalla destra sociale in Italia per tutto il dopoguerra che non una realizzazione ma la teorizzazione era proprio quella della compartecipazione
Sì dei dipendenti alla gestione dell'azienda ma non attraverso una corresponsabilizzazione
Di tipo
Capitalistico cioè con il rischio di impresa quindi con le azioni non era era siamo aree molto moderno quello dell'ex sì ma non era a favore del capitalismo diffuso De Capitani
Smog partecipativo e contrario al capitalismo dei padroni dei monopolisti al capitalismo ristretto al capitalismo eccessivo comuni lo chiamava
Cioè mi voleva diffondere la proprietà
Non solo della casa dobbiamo ma anche la rivoluzione della Thatcher dal punto di vista sì muore Jalei culturale fu proprio quello del passare dalla
Stakeholder society alla shareholder society cioè l'idea di di fare dei dei cittadini e dei contribuenti non solo dei detentori di interessi da difendere
Nel senso ampio ma proprio dei detentori di azioni cioè di quote di di
Sì ma vi fu il primo fu il primo al mondo a proporre un progetto di legge di questo tipo e non faceva altro che applicare la Rerum Novarum una quali diceva alleanza non guerra tra capitale
Il lavoro ebbene contemporaneamente al suo progetto Turati Partito Socialista propone un contro Progetto totalmente diverso che era per il controllo degli operai delle fabbriche quindi un Progetto bolscevico come
Lo definì Sturzo
Ebbene paradossalmente Giolitti
E accetto l'idea è il progetto di Turati e respinse quello di Sturzo
Provocando un allarme direi quasi un terrore tra il capitalisti dell'epoca
I quali si vedevano espropriati nel tempo da questo tipo di progetto di leggi e le posso direi che i primi soldi che Mussolini ricevette
Per il suo partito dai signori capitalisti fu proprio in seguito a questa decisione di Giolitti di mandare avanti il progetto di Turati e non quella di Sturzo
Io quindi dico che il fascismo è nato anche grazie a questa stupidaggine
Di Giolitti che sicuramente non aveva intenzione Polito a mutare in legge
Questa idea di Giolitti ma lo fece
Colavolpe che era per liberare le fabbriche per riportare il lavoro
Nelle campagne gli operai al lavoro e quindi fatti Turati credette alla promessa di Giolitti io ti mando avanti questo progetto purché mi liberi le campagne l fabbriche dagli scioperi Turati lo fece abbocco
Ovviamente di coi Giolitti non fece nulla però fu ripeto un allarme
Che determinò il primo finanziamento concreto nel movimento di Mussolini il quale
Di fattibilità socialista si tramuta in direi sulla di uomo sostenuto dal grande capitale perché il il è evidente che la la sua politica doveva servire innanzitutto
L'ordine no nel nel nell'economia un ordine che veniva dall'alto e certo non servire gli interessi e dei lavoratori
Certo per cui appunto la proposta era quella dell'azionariato operaio quindi la partecipazione
Alle
Azioni industriali e e quindi eccetto siamo la prima della crisi del ventinove ma comunque siamo in una fase cioè se siamo già in una fase in cui i mercati finanziari sono evoluti e in cui il concetto di azione
Già un concetto
Notoriamente segnato dal concetto di rischiosi sei sin dalla prossima settimana sì sì all'azione vada bene o vada male e dal fatto che gli utili possono esserci o non esserci se mi permette quella crisi
Ventinove venne anche perché il capitalismo era ristretto oneroso non era sufficiente diffuso non c'erano controlli non c'era quindi l'interesse pubblico quasi no da proteggere
Quindi purtroppo la crisi del ventinove anche figlia gli un capitalismo eccessivo un capitalismo speculativo
Che andava contro ovviamente le idee di don Sturzo nel quale pensavamo diverso tipo di capitalismo
Ecco
Uno degli elementi
Sturzo
Mette al centro uno dei tanti elementi che Sturzo mette al centro della propria del le opere proprio
Del proprio pensiero quello della scuola e anche lì coerentemente con un'impostazione
Antistatalista
Sturzo a differenza di molti suoi
Contemporanei in Italia e non solo Sturzo
Cerca di perorare la causa della libertà di insegnamento
E non lo fa
Diciamo così come oggi molti
Non cattolici tendono a dire per per finanziare scuole cattoliche anche perché allora sicuramente non era non non era una situazione come quella tua le in cui le residue scuole private sono prevalentemente scuole cattoliche allora c'era da costruire un sistema di di formazione ed istruzione ecco
Sturzo anche su questo ha l'opposizione messi lo fa nel rispetto del principio
Della concorrenza fra le istituzioni lui non era contro la scuola pubblica tutt'altro proprio per difendere in migliorare la scuola pubblica la scuola di Stato lui sosteneva che era necessario affiancarla alla scuola privata
Il concetto del competere cioè del cercare insieme di servire al meglio il mercato
E e quindi lei il fatto che la scuola privata sia stata soffocata per decenni da mancanza di soldi da mancanza di supporti ed è questo un'altra delle nostre presidente dei nostri grandi problemi la libertà di scuola per Sturzo era fondamentale o meglio la libertà di insegnamento
Evidente che
Oggi la realtà ci dice che lo stato certo non sta svolgendo bene questo suo compito anche perché gli è mancato questo stimolo proveniente da una forte scuola privata
Ecco
è un terreno questo difficile
Magari poiché richiedono analisi troppo di dettaglio che non siamo in grado di fare ma
L'emarginazione sostanziale di Sturzo del suo pensiero dalla Democrazia cristiana
Come dire era già una precondizione nel quarantatré o
è un è stato un processo
Che ha caratterizzato la democrazia cristiana nei suoi primi lustri Penoni quarantatré siamo ancora agli albori Heaney quaranta treni
I primi democristiani sono tutti gli ex popolari sono tutti provenienti dal partito di Sturzo da De Gasperi a atto a tanti altri di cui adesso inutile fare i nomi ma quindi il primo nucleo fu un nucleo di STU Siani
Ma bastò poco tempo per inquinare questo primo nucleo con l'arrivo dei giovani dei giovani che avevano avuto una cultura diversa
E che si innamorarono di cicorie e marxiste di teorie sociali che secondo loro erano più adatte apportare lo sviluppo nel Paese e che Sturzo criticò con tutte le sue forze lui
Riteneva che questo inquinamento marxista nelle file della democrazia cristiana avrebbe fatto
Il danno del Paese perché avrebbe portato lo Stato ad avere un peso eccessivo io le ricordo che
Mi mi mio padre una sera mio pare andava da Sturzo di solito la sera e sussurri faceva leggere gli articoli che mai avrebbe mandato il giorno dopo il Giornale d'Italia qui tutti gli articoli li faceva leggere prima mio padre per sentire il suo commento eventuali correzioni e così via è una sera mi pare di sì a Sturzo guardi questa volta con Mattei cerchi di essere un po'più generoso non non continui a bastonarlo con queste così rampogne pesanti da già fatto dieci giorni fa qui e escluso lo interruppe subito dice no guardi non sul Palatino mi dispiace io questa critica Matteini non la correggo perché si ricordi che secondo me
Mattei e più pericoloso di Mussolini e mio padre rimase stupito da questa affermazione di chiese il motivo equilibrio del sì subito ai caro professor parlino Mussolini certa distrutto il Paese fisicamente
Mattei minaccia di disturbi distruggerlo moralmente molto più lungo il processo di ricostruzione morale di un Paese rispetto a quello di ricostruzione fisica di un paese e quindi io vedo in Mattei un tarlo
Un un qualcosa che può minare alla base lo sviluppo del Paese quindi vedo questa questo denaro pubblico usato in
Gran quantità spesso per fini di corruttela
Inquinare tutto il mercato
E quindi appare davanti a questa affermazione stette zitto e dissi ok vada pure avanti con il suo articolo la polemica di Sturzo contro Mattei fu tutta lì sulla questione morale non si può usare il denaro pubblico per fare
Cava rilievi porcherie varie e purtroppo questo è stato fatto
Sappiamo le dita delle partecipazioni statali ministero che è stato finalmente chiuso qualche anno fa
Quanto danno apportato al Paese ed ecco e quanto sia difficile riportare un po'di moralità nel Paese perché ormai così fan tutti no e abbiamo oggi questo problema enorme che si chiama
Economia corrotta
Cedo la la la vice Mattei Boy e dell'ENI
Disegna un circolo vizioso inestricabile nel senso che
Ma Tei aveva il Progetto di dare una sorta di
Auto sufficienza o comunque sottrarre l'Italia gioco della dipendenza energetica dall'estero fonda un'azienda pubblica che avrebbe dovuto essere al servizio dalla politica delle istituzioni ma in realtà poi finisce per essere l'azienda
Padrona delle istituzioni perché con la possibilità di accipicchia di
Risorse da mettere in campo la corruzione in realtà solo finisce che sono le istituzioni che si piegano i disegni dall'azienda si stufo vedeva con favore la partecipazione privata anche nel settore
E lui voleva assolutamente che i diritti di estrazione in Sicilia in altre parti d'Italia fossero concessi anche a società straniere proprio per McQueen per rispettare questo principio dalla concorrenza Matei ottenne dalla Regione Siciliana l'esclusiva
Lui pagava
Deputati del Parlamento di Palermo della Camera del del della regione pagava con stipendio non puro di averlo in toto il giorno Drago non solo di quello regionale ma parte da lì il il i giornali di tutto esame molti quindi rimozioni mai abbiamo avuto dei democristiani che ricevevano il lo stipendio come parlamentari a Palermo e ricevono lo stipendio da Matei per ubbidire a Mattei cosa che poi Mattei ha tradito poi anche questi signori che pensavano chissà cosa potevano fare con questi soldi in Sicilia perché quasi tutti gli utili se riportava su al Nord
Per cercare di fare altre cose o all'estero quindi lui in Sicilia Trivellato e non ha dato alla Sicilia quello che alla siccità spettava cioè il reinvestimento
Di questi utili nella regione siciliana quindi un paradosso i signori parlamentari pagati da Mattei per vedere poi questi soldi uscire e andarsene verso altri lidi
Luigi Sturzo mette la libertà economica
Su un piano assolutamente paritario quello delle altre delle altre libertà anzi
Sturzo dice ad esempio
Che
Coloro che affermano che la libertà individuale ancora esiste solo perché il cittadino può parlare scrivere votare
Non si accorgono che la quasi scomparsa della libertà economica sotto lo la valanga dall'interventismo statale in tutti i campi dalla produzione porta fatalmente all'attenuazione alla scomparsa dalla libertà politica che vi è connesso
Riducendo la libertà formali
Mancanti di contenuto e qui e quindi sterile rane ma addirittura c'è una frase di Sturzo glielo sto leggendo da un libro edito da Rubbettino la libertà i suoi amici i suoi nemici a cura di Massimo Baldini con la prefazione di Giovanni Palladino appunto l'ospite di oggi in qualche modo Sturzo mette in in relazione a libertà economica e la libertà religiosa dice
La libertà non è divisibile buona nella politico nella religione e non buona nell'economia o nell'insegnamento tutto e solidale vedo che certi cattolici sociali ora sarebbero disposti ad abbandonare la libertà economica
E non comprendono che essi così abbandono la libertà in tutti i campi anche quello religioso e anche qui credo che ci siano parole
Molto importanti al di là della valutazione complessiva di fondo sul piano filosofico o religioso della dottrina sociale della Chiesa certo quella di Sturzo è un'interpretazione
Del tutto
Consonante a una politica di stampo liberale o per usare termini italiani liberista quindi antistatalista e
Sì però risulta economica l'hanno l'ha sollevata il responso ci teneva a questo l'attenzione libertà economica ma non assoluto allarmerei costituzione salgano le regole i parenti ci devono essere quindi Sfr se passi no
Quindi non non era un liberista di quelli che e Bertinotti chiama selvaggi annoieranno in quella trasmissione non siamo molto a favore anche di quelli che Bertinotti chiama selvaggi perché sono quelli come Sturzo quelli che Bertinotti chiama selvaggi poi accorpiamo che ci sono forti frontiere dal pensiero liberale più avanzate ma direi che nell'ambito dalla polemica politica
Ecco Sturzo in relazione invece ha l'anima sociale o sinistri vista come l'avrebbe chiamata lei del democrazia cristiana le polemiche
Di struzzo con questa anima più
Bene lui ha scritto una valanga di articoli negli anni Cinquanta contro l'apertura a sinistra
Ma documentati con delle previsioni poiché ci sono realizzate perché vede la grandezza di Sturzo
E che lui vedeva in anticipo certi fatti causati da certe decisioni quindi lui negli anni Cinquanta dopotutto verso la fine degli anni Cinquanta gli ultimi anni in cui eredità
Faceva delle previsioni da Cassandra che i politici respingevano soprattutto i democristiani perché mi dicevano ma che cosa stai dicendo ma non vedi che l'Italia
Sta andando alla grande ci siamo risollevando c'è il miracolo economico una borsa e alle stelle la lira e forte cioè la l'occupazione cresce ma cosa Steidl alterando
Rispondeva io vedo il dietro le quinte dei movimenti che a me non piacciono ovvero uno Stato sempre più invadente vedo una legislazione che incoraggia lo Stato imprenditore le banche sempre più condizionate
Da decisioni politiche tutto questo farà male alla nostra economia Non lasciatevi ingannare
Dalla superficie da quello che si vede sul palcoscenico cioè dall'attualità
Dietro le quinte state facendo delle cose che porteranno dei risultati negativi per il Paese quindi lui anticipato con la sua preveggenza su con i suoi principi fra i valori fondamentali
Che si possono riassumere secondo me in una sola frase la ripeto la ragione morale non deve essere calpestata dalla ragione politica tra ragione economica
Quando questo calpesti contiene e il mondo la storia il piena di questo di questi calpesta menti le cose non possono andar bene
Ma questo è un credo la lettura ripeto senza alcun intento agiografico ma la lettura
Una rilettura del pensiero di Sturzo credo serva proprio come chiave di lettura della storia economica e politica dell'Italia del dopoguerra che per una misura sostanziosa la storia della DC quello che li l'economia italiana è divenuta
Sotto la guida innanzitutto dalla di Chico i compromessi poi con le altre forze che le stavano attorno ma soprattutto con il compromesso
Storico strisciante poi anche palese con con il pc
è avvenuto perché la direzione dell'ex Partito popolare in campo economico è stato una direzione opposta a quella che veniva indicata
Da Sturzo le voglio leggere tre righe scritte pochi giorni prima di morire in un articolo sul giornale in Italia
Sturzo dice
Ai democristiani
Guardate bene ai pericoli delle correnti organizzate in seno alla DC si comincia con le divisioni ideologiche si passa alle divisioni personali si finisce con la frantumazione del partito
Ecco le divisioni ideologiche ci sono state radici purtroppo prevalso quella più orientata a sinistra con le conseguenze che poi che abbiamo visto
Il partito si è frantumato non so quante DC oggi esistono nel Paese mi sembra dieci dodici quindi più frantumazione di così che c'è ancora gente che ha Nostalgia che vuole rifare la DC ma si rende conto cioè con tutti i danni creati in questi ultimi quarant'anni per questo partito volerlo ricreare mi sembra veramente un assurdo
Ecco un altro tema lei poi
Personalmente è un esperto di questioni previdenziali
Un altro tema che su cui
Sturzo aveva una visione netta sicuramente influenzata
Immagino ma comunque
Dalla sua permanenza negli Stati Uniti o comunque consonante con l'impostazione che su questo tema si aveva negli Stati Uniti ma ecco un'altra sua sua idea sua ben precisa indicazione del tutto negletta poi con gli esiti che conosciamo erano era la la sua idea l'idea di Sturzo sulle pensioni sulla Social Security
Punto mutuando il termine americano
Qual era la posizione di struzzo su questo sì ma spesso si dice che Sturzo in America recepito delle idee io direi che ha confermato avuto delle conferme
Nell'economia americana a sue convinzioni che provenivano dalla sua giovinezza
Il nella famosa Appello ai liberi e forti del diciannove c'è anche un capitolo dedicato alla previdenza sociale e lui non era per una previdenza generalizzata
Cioè vi perché ha fatto l'appello ai liberi e forti e non anche ai deboli
Lo ha fatto ai forti perché
Doveva responsabilizzare coloro che avevano le capacità e le possibilità di rendere forti deboli e quindi ha mandato il messaggio ai forti affinché agissero per
Risollevare gran parte della popolazione che a quell'epoca era
Fra i deboli più la sua ricetta numero uno qual era era quella di evitare che anche i forti fossero assistiti
Quindi per lui le pensioni d'oro per esempio era una bestemmia noi oggi paghiamo pensioni di trenta quaranta mila euro al mese e a persone che hanno fatto il magistrato il politico e così via è un assurdo logico proprio è una è una immoralità che lo Stato paghi pensioni di questo tipo ai forti Cioli diceva i forti devono pensarci
Soprattutto per conto proprio più a pensare ai deboli è una volta che i deboli raggiungono il grado di forte o meglio forte loro anche devono responsabilizzarsi
E agire in modo da darsi da fare aiutati che il ciel ti aiuta
Quindi lui dice lo Stato non può essere uno Stato assistenzialista per tutti sua vero siamo viviamo in un Paese dove perfino Agnelli se voleva poteva essere curato dallo Stato andare lì col ticket no Petty Danielli una somma cose assurde
Capisce ecco quindi lui era di questo di questa visione
Per lo Stato
Previdenziale non deve essere provvidenziale non deve pensare a tutti
Bisogna educare la gente a darsi da fare ha
A crearsi per conto proprio anche le pensioni private come poi piano piano anche l'Italia sta facendo certo noi siamo siamo incamminati
Verso un futuro pensionistico perché vedeva assurdo dell'Italia che noi abbiamo un disavanzo previdenziale enorme siamo arrivati a cinquantatré mila
Miliardi a cinquantatré miliardi di euro con lo scorso anno Olimps Roma detto pochi giorni fa cioè qualcosa come e più di cento mila miliardi delle vecchie lire
Pur pagando pensioni di fame cioè siamo arrivati a un disavanzo così grande
Pur avendo una un universo di pensionati che si lamenta no allora o si domandava come possibile eccetera il possibile perché matrice abbiamo sparso pensioni da per tutto quindi tanto è il denaro ma poi viene diviso su troppe teste e il risultato è che la media e persone di fare quindi capisce questo è una conseguenza del dire lo Stato assicuratore deve pensare a tutti
E questo non è possibile dobbiamo correggere assolutamente il sistema e lo stiamo correggendo ma con grande fatica tutti dicono che impopolare però sono misure da prendere da da proprio per poter dare di più a chi è veramente debole
Ecco avviandosi alla conclusione di questa chiacchierata c'è un altro elemento
Importante del pensiero Sturzo siano
Importante
Di grande attualità nella politica italiana che è quello del regionalismo abbiamo già detto di Luigi Sturzo
Sindaco di Caltagirone
è uscito un libro da poco sempre edito da Rubbettino sull'IG Sturzo nell'Anci l'Associazione nazionale dei comuni d'Italia preferisci sta
Ma punto
Regionalismo anche localismo ma fermiamoci al regionalismo ecco
Sturzo era un convinto unitario e federalista
E anche lì un po'
Coerentemente con la sua visione antistatalista c'era la visione federalista cioè lo Stato non deve fare non solo quello che i cittadini e le imprese possono fare basse ma non deve fare quello che le regioni
O le Province e i Comuni possono fare
Sì il maturo questo convincimento facendo il Sindaco il suo al grande nemico a Caltagirone non era il partito di opposizione ma era il prefetto cioè il guardiano di Roma
Cioè lui voleva fare tante cose nel comune ma spesso il prefetto intervenire diceva no tu questo non puoi farlo deve farlo lo stato e lo Stato non lo faceva
E quindi capiva che bisognava dare più autonomia autonomia fiscale innanzitutto quindi maggiore entrate direttamente
Dal Comune nel comune e così via e quindi poi da lì nasce tutto il suo pensiero regionalista
Ieri la fiducia che su portando più verso il basso il potere decisionale si potessero fare meglio gli interessi dei cittadini questo poi questo suo pensiero fu tradito dalla sua regione la Sicilia perché lui fu il primo
Fondatori ci dice Peter dagli Stati Uniti che scrisse lo Statuto per la regione siciliana
Non dimentichiamoci che nel quarantaquattro si diffuse il timore che la Sicilia potesse addirittura staccarsi dall'Italia c'era un movimento che volevate separare la Sicilia dal resto dell'Italia tanto era l'esasperazione dei siciliani Sturzo disse no non non facciamo sciocchezze semmai creiamo la regione autonoma e lui fu uno dei fondatori di questa idea ebbene dopo
Dieci anni nel cinquantotto cinquantanove Luís amaramente
Vide che Palermo era diventata peggio di Roma
Quindi non bastano diciamo le strutture istituzionali se poi chi lei conduce chi li guida
Fa come il cervello statalista più bieco e più in previdente
E quindi ecco regionalismo sì purché gli uomini chiamati a queste a questa questi colpi compiti siano persone responsabili e non
I responsabili come abbiamo visto infatti nel nel nel regionalismo di Sturzo c'era
Senta previsione di una amplissima autonomia statutaria per le singole
Per le singole Regioni possibilità quindi di avere degli statuti ceto
Ma se lei pensa che gli stipendi sono in pratica quasi superiori a quelli di Roma e gli stipendi di Palermo e che le pensioni date da Regione Siciliana al personale hanno raggiunto cifre
Chi ma neanche in Canada un po'come i gli addetti ai boschi no non abbiamo moltiplicato
Pensioni e posti diciamo non produttivi in una maniera tale che veramente grida vendetta insomma tutto questo
Questa irresponsabilità quindi Sturzo ripeto è morto amareggiato perché lui sì tanto battuto per la sua regione per la Sicilia e poi la vista
Nascere il progredire per dieci anni
Più che progredire regredire sui valori e sui principi che lui tanto promuovere
Bene con questa considerazione
Un po'amara ma del resto credo che
Sturzo un po'su tutto abbia masticato amaro assai negli ultimi anni della sua vita ma però con queste questa
Conversazione che credo abbia ha avuto il piccolo merito di così ridare una piccola spinta all'insù alla figura di Luigi Sturzo del suo pensiero economico
E anche un così istituzionale visto che abbiamo parlato di statalismo della sua
Profonda convinzione nella libertà e nella necessità che la libertà economica non fosse come in molti hanno pensato e magari continuano a pensare non fosse messa
In disparte rispetto alle altre libertà Luigi Sturzo dice nemmeno rispetto alla libertà
Religiosa pensiero sicuramente importante con di di grande attualità perché poi i temi che abbiamo toccato oggi sono temi su cui la politica italiana ancora si dibatte
Un pensiero a lungo a lungo dimenticato e anche un po'tradito da quelli che magari lui si augurava potessero essere sua Eminenza attori suoi eredi questo pensiero
Bene con questo chiudiamo l'edizione di oggi dica Tallahassee io ringrazio grazie Giovanni Palladino del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo
Per essere stato per essere stato con noi per aver accettato l'invito di radio radicale ricordo che la trasmissione sarà in replica mercoledì prossimo attorno alle dieci e tra qualche giorno sarà disponibile in audio-video come tutte le altre con tattica Tallahassee sul sito di Radio Radicale
Grazie a Giovanni Palladino e un saluto a risentirci sabato prossimo da Benedetto Della Vedova