La rivista delle politiche sociali

Contumace l'autore
Se lo discuteremo
è proprio questo dice in fondo se sulla contrattazione
Occupa diciamo un processo analogo di approfondimento se si fosse manutenuta
La contrattazione le modalità di contrattazione sì se non si fosse abbandonata la concertazione all'inizio degli anni Novanta forse oggi non ci troveremmo con le difficoltà in cui ci troviamo con l'Alitalia e con la FIAT io come dire non sposo necessariamente la tesi Cipolletta la riporto però mi sembra un bel passaggio e ci un bel passaggio su cui riflettere ed è un passaggio che ci come dire che ci conferma e ci conforta nel fatto che appunto investirà insomma bici fa grande auguri e dire
E dice investite in questo in questo lavoro perché può aiutarci a modificare e a ragionare su come modificare per i sistemi D UE parquet siano sistemi più altri proattivi che non conservino le vecchie strutture che vadano incontro appunto alle nuove esigenze della cittadinanza
Naturalmente io attendo deve quasi interrompo poi ti ridò la parola tra l'altro su questi ultimi punti Anaci quelle capace attesta richiama Cipolletta pazzia dagli passiamo la parola soprattutto quello che dice Cipolletta sembra anche un po'di sentire quello che ha detto ieri Romiti non so se mi è capitato di sentire a Otto e mezzo
Romiti che diceva lei vertenze bisogna discuterne perché spesso si chiudono in fabbrica Messel non discuterle
Poi provoca
Più problemi di quanto non ne possano provocare ma insomma
Sentire Romiti che chiede di parlare con la CGIL insomma vuol dire che forse siamo arrivati brano un punto strano alla professor Pazzi le modifiche del del nuovo assetto del welfare in Europa portato o ora che c'è anche la più largamente o naturalmente un tema che diventa ancora più complesso ma soprattutto se il Paese
Il nostro Paese dimostra di avere difficoltà a trasformare il proprio welfare in base alle proprie mutazioni sociali
Cosa può comportare l'arrivo di organizzazione collettività così differentemente organizzate rispetto alla nostra per l'assetto del welfare europeo
Bella domanda
Se io credo che risponderò subito ma volevo dire una parola anch'io sull'importanza della rivista anche perché ne faccio parte quindi vuol dire sul un'auto congratulazioni in parte che faccio è vero che in Italia le riviste muoiono
Per esaurimento interno e si trascinano per anni non danno poi vita invece a niente di nuovo oltre un certo
Tempo qui invece abbiamo assistito a un fatto nuovo Carraro come si diceva poc'anzi nel panorama italiano di due riviste che danno vita a qualcosa che ha un valore aggiunto in più chiaramente lo si vede fin dal primo numero
è un modello nuovo diciamo due riviste si mettono insieme e nasce un'altra rivista che dal primo numero sembra essere
Ed è nella intenzioni tutti noialtri
Un rivista che ha caratteristiche nuove che vuole se nello stesso tempo una divise di riflessione ma anche mordere nella realtà vera anche un ruolo incisivo nel dibattito sulla politica sociale del nostro Paese
Forse
Cioè
Arrivato Epifani con l'ultimo erede volo dell'Alitalia
Questo modello verdi unificazione delle due riviste lo cito non a caso perché secondo me lo possiamo in qualche modo trapiantare
Utilizzare parlando proprio delle
Del confronto tra in modelli sociali
Della vecchia Europa come la chiama Bush l'Europa dei Quindici come la chiamo in modo sbagliato Bush l'Europa dei quindici e il modello sociale dei dei dieci che entrano e qui rispondo anche alla domanda e mi faceva Floris
Ecco io credo che in questo campo ci siano due immagini da sfatare
Anche se sono vere ma che da qualche anno a questa parte cominciano a non essere più tanto viene quindi c'è una necessità di approfondimento e di studio
Di cui
Lo dico anche alla alla direttrice della rivista
L'importanza della nostra riflessione nel senso che è vero indubbiamente che l'immagine del modello sociale europeo è legata al fatto che questo modello non c'è che non c'è uno stato sociale europeo
Mentre c'è un mercato unico europeo
Ci siamo ben guardati si sono ben guardati a Bruxelles di mettere le mani nonostante i consigli dice attendono a un progressiva convergenza negli anni scorsi dei Paesi europei verso un nostro quello che potrebbe essere uno Stato sociale europeo può un modello sociale europeo e questa è d'immagine dominante per quanto riguarda l'Europa
Come è anche vero che questi dieci Paesi che arrivano adesso in in in sono arrivate sono entrati nel nell'Europa allargata provengono da una tradizione di stato sociale completamente diversa rispetto ai quindici
Hanno tutti loro radici il vecchio modello del socialismo reale del del e anche se appunto anche lì bisogna andare a fondo perché stanno conoscendo dei cambiamenti e questo sul punto su cui vorrei insistere
Sia sul versante
Dei dell'Europa dei quindici e quindi sul versante dell'assenza di un modello sociale o di un'assenza di un processo di convergenza negli anni scorsi nell'Europa dei quindici analogo a quante invece avvenuto sul piano del del mercato
Sia per quanto riguarda la realtà sociale dei nuovi dieci
Dobbiamo andare assolutamente più a fondo e come mostra la rivista insomma le cose stanno cominciando a cambiare
E questo
Processo iniziale di cambiamento importante che comporta proprio una modificazione o o fa sperare in un prossimo futuro di sperimentazione di riforma
A mio avviso rende può orrenda neanche più semplice quello che a molti oggi sembra invece un problema cioè di accogliere questi dieci Paesi
Che tolto Malta e Cipro vengono appunto da una tradizione così diversa e sembra con la loro differenziazione porre un problema grave perché tutti si trovano coinvolti dentro un processo di cambiamento che tra l'altro è dettato dagli stessi fattori mondiali
La globalizzazione dei mercati innovazione tecnologica con le ristrutturazioni produttive l'invecchiamento della popolazione sono dei rulli compressori San dei fattori
Che aggrediscono il Welfare State nazionali che impongono una risposta
Che anche se non ci fossero e ci sono delle spinte che stanno cominciando a provenire da Bruxelles verso la convergenza
Influito ignifughi influenza no
Le modifiche alla politica sociale dei singoli Stati nella stessa direzione
Quindi io mi sento di spezzare una lancia proprio a partire da un immagine di assenza di uno Stato sociale europeo di differenziazioni interne all'Europa anche dei quindici e non dimentichiamo che dopo i quindici
C'ha delle differenze storiche dei vari Stati nazionali voi conoscete c'è uno Stato nordico scandinavo certi caratteri siamo stato continentale cioè l'Inghilterra che va per conto suo il per certi tratti anche se è un po'esagerato certe volte
Definirla strettamente un caso di neoliberismo di stato sociale re residuale non è del tutto vero pensavano Inghilterra Sharon
Stato c'ha un servizio sanitario nazionale pubblico che funziona ancora bene c'è un modello comunque mediterranei quindi è vero tutto ciò dovrà
Si sono messi in moto dei processi e se poi vogliamo possiamo anche approfondire di convergenze soprattutto sul piano della politica per l'occupazione cioè la strategia per l'occupazione
Che è stata avviata Luxemburgo e poi ripreso a Lisbona con i piani d'azione nazionale con la l'individuazione delle buone pratiche nazionali
E individuazione dei dei paesi che ottengono buoni risultati che stabilendo degli affetti
Positivi inaspettati
L'aggettivo inaspettato è adoperata da diversi dagli otto autori che hanno verificato retaggio Boniver nel suo libro ultimo su
Suo cambiamento del modello costituzionale in Europa parla precisamente di effetti positivi aspettati del metodo di coordinamento aperti
Ma di coordinamento aperto che è un metodo soft rispetta un intervento legislativo che imponga sanzioni ai Paesi che non si adeguano alle normative o alle direttive
Il metodo di coordinamento aperto è molto interessante perché è fondato sulle mutazione da parte degli stati il più bravini si mettono insieme e cominciano a far qualcosa ma gli altri
Tentano di rincorrere e ci riescono per lo più sotto la spinta anche a dire in un fattore di emulazione e anche di una spinta che proviene dalla commissione quindi c'è questo questo questo processo di Dini cambiamento per le politiche dell'occupazione poi c'è la Carta di Nizza che è importantissima secondo me dove Annis è stata approvata la Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei
Dove si parla di uguaglianza di solidarietà ma si parla anche di istruzione si parla anche di assistenza previdenza sanità e cioè sono qualora diritti fondamentali la carta si è ben guardata necessariamente non poteva già prevedere gli strumenti con cui trasformare questi diritti in la realtà
Però è importante sicché che sia stata piazzata questa questo questo elemento forte di definizione dei diritti e nottate che il Progetto di trattato di di costi di nuova costituzione europea recepisce per intero la
La Carta di Nizza quindi
I diritti fondamentali compresi quelli sociali entrano nella costituzione europea se viene approvata entro giugno come il premier irlandese si dice confidente che avverrà
E quindi certo diciamo la modello sociale europeo non è ancora attuale resta ancora un po'nelle intenzioni non è più però nel nel mondo delle intenzioni
Comincia a entrare nel mondo delle delle potenziali realizzazione quindi c'è questo cambiamento sul versante della vecchia Europa dall'altra parte
E è passata molta acqua dal momento del crollo del socialismo
E i vecchi sistemi di protezione sociale di epoca
Socialista reale
E non esistono più
Ne ne restano alcune tracce interessanti presentano la facilità con cui si è passati per quanto riguarda le pensioni dal sistema precedente a un sistema nuovo che però conserva visti frutto di una pensione
Di base uguale per tutti finanziate per via fiscale non per via contributiva
è secondo me un retaggio positivo che deriva dai precedenti sistemi le precedenti sistemi di protezione socialista
Ho visto che Cipolletta anche richiama in maniera
In maniera positiva questo fatto dicendo che io nel mio articolo spezza una lancia a favore della istituzione del modello sociale europeo complessivo
Di questa istituzione cioè l'introduzione di una pensione di base
Non troppo minima ma insomma certo di base che sia finanziarie fiscale perché perché questa è la maniera migliore per assicurare almeno un minimo alla massa dei lavoratori
Discontinui temporanei che sempre più va aumentando il caratterizzando i mercati del lavoro anche occidentali e non soltanto il diciamo e nuovi mercati
Dell'Est
I quali per necessità non versano contributi nella sono troppo pochi non riescono a ricongiungere percorre i contributi che versano quando arriveranno
A alla pensionata prendiamo il caso italiano i giovani che sono entrati dopo il mille novecentonovantacinque il sistema contributivo previsto dalla Dini
Avranno una pensione molto bassa non potranno neanche usufruire della pensione minima
Perché l'integrazione al minimo è stata abolita dalla dalla Dini
La Dini
Tra l'altro no questo non viene detto ma a abolito l'integrazione al minimo quindi questi ragazzi comincia a lavorare oggi in maniera parziale e temporanea in modo non continuativo non avranno la totalizzazione dei contributi se non riusciamo a Dante e non avevano neanche la menzione mi quindi a maggior ragione la spinta che sta provvedendo in in Europa sia dall'estero sia anche tra i Quindici
Perché
Come ha notato emerge che nel suo ultimo articolo sul modello sociale europeo pubblicato da un'altra rivista
Stato e mercato
Beh
Anche altri Paesi europei stanno prendendo in considerazione la possibilità di istituire una pensione di base
Di tipo fiscale quindi ci sono questi cambiamenti anche nell'Est c'è la riscoperta del volontariato per esempio commosso l'articolo di Susa Zeman nella vivi
Sta per quanto riguarda l'Ungheria quindi servizi locali in questi Paesi vengono potenziati ricorrendo all'offerta di azione volontaria come un posto cede anche in Italia quindi che sta venendo fuori un modello terrore ibrido ma interessante nei Paesi dell'Est che su alcuni punti è chiaramente deficitario non riesco a dare una risposta ancora i problemi della povertà
Su altri però è interessante ripeto questo della pensione sulla quale sulla pensione di base coi loro stanno tentando di costruire anche i pilastri superiori
Ecco la Polonia i Paesi baltici sono un po'indietro ma gli altri tre Paesi tre o quattro insomma non via via la Cecoslovacchia Slovenia
Sono più avanti hanno già costruito diciamo la pensione complementare pubblica prossimi pubblica in comuni in un caso e poi stanno anche tentando di costruire brilla il terzo pilastro integrativo a capitalizzazione privati
Quindi hanno un sistema invito che secondo me inserito in un generale processo di cambiamento
E in un'Europa dei quindici che necessariamente si deve confrontare con questo processo generale di cambiamento ed voglia politica mente
Riavviare la riflessione verso un modello sociale europeo può
Innescare un processo virtuoso io diciamo spezza una lancia a favore di una visione di una visione ottimista in in questa direzione
Naturalmente la volontà politica qui è importante
Non non è un caso che le cose che dicevo prima sulla strategia per l'occupazione
Diciamo coi confermate avviso buona sono avvenute quando in Europa c'erano governi di centro sinistra e cioè la socialdemocrazia molto più forte al governo
Quindi il ruolo della politica delle forze di centrosinistra deve essere dietro questo mio discorso se non presto l'ottimismo della volontà e ma anche delle forze sociali
Anche il sindacato è molto importante che il sindacato non solo inizi a sviluppare in maniera più organica
La riflessione che da alcuni anni ha sviluppato in tema di politiche sociali come dimostra la rivista ma anche apra vertenze
La concertazione alla quale fa riferimento Cipolletta è un aspetto importante
Che noi crediamo che alcune proposte innovative come il caso per Olanda per esempio l'introduzione alla cosiddetta flexicurity che è una modalità attraverso la quale i lavoratori precari hanno trovato copertura e tutela previdenziale e sociale
è dovuta al fatto che si è Inter molti anni sviluppata una forte azione di concertazione sindacale
Quindi
La modellistica le riflessioni lo studioso sociale su possibili convergenze eccetera
Devono poi avere le gambe politiche sindacali determina si trasformano in realtà solo con una forte volontà politica e forse su questo possiamo chiamare a dare un contributo Guglielmo Epifani l'Europa già dei quindici ha sviluppato una grossa elaborazione teorica in maniera in materia soprattutto di occupazione di politiche sociali poi però si è scontrata con una impermeabilità dei sistemi nazionali nel recepire questa indicazione in qualche modo l'arrivo di dieci Paesi dai caratteri così ibridi come ha detto il professor Paci
Possono rendere ancora più complessa una omogeneizzazione delle politiche sociali ed euro
Sì intanto volevo anch'io
Commentare la nascita della rivista dicendo che sta si è trattata di una scelta non solo non solo giusta e opportuna ma anche importante perché noi avevamo due riviste che si occupavano degli stessi temi
Una delle quali in modo particolare l'assistenza sociale aveva dentro di sé una storia
E un pubblico di di altissimo livello e attenzione
Abbiamo pensato di metterle assieme di dar vita
D'accordo con gli editori veri delle due riviste l'unica rivista
Per due motivi primo perché
Fuori di questo non ci sono altre riviste dedicate esclusivamente alle tematiche sociali in Italia abbiamo riviste che si occupano anche di politiche sociali ma nessuna rivista che si occupa soltanto di politica sociale
E in secondo luogo perché per quello che ci riguarda la dimensione sociale una dimensione fondamentale del lavoro
Della rappresentanza che intendiamo assicurare
E quindi dall'insieme di queste due valutazioni l'importanza che ha nelle nostre politica
E l'importanza di a vere a disposizione di tutti compresi ovviamente gli studiosi delle materia e le università
I centri di ricerca di politica sociale di Sociologia poter avere a disposizione una rivista che io so quanto sarà fatta con attenzione con cura c'è parso davvero una scelta importa detto questo e passando invece alla alla domanda che che mi ha posto Floris
Il la situazione europea di oggi
Era alta una situazione un po'in bilico
Pace ricordava adesso le le cose importanti fatte su determinate questioni
A Lisbona
Qualche passaggio fondamentale come quello di Nizza relativo all'indicazione per la prima volta diritti fondamentali
Dei cittadini europei
Ma dobbiamo anche aggiungere che accanto a questi fattori sicuramente importanti l'arresto dei lavori della Convenzione ha determinato una situazione di grande di grande difficoltà di grande imbarazzo che lo si coglie lo si coglie nel lavoro della Commissione tanto più in una fase di scadenza della commissione
Lo si coglie nel fatto che quando tu investì molto in attese lavoro per costruire un'architettura istituzionale questa ti viene meno
Non puoi immaginare che le cose restano ferme un po'quello che avvenne anche da noi se vi ricordate con la con la bicameralina
Che suscitò grandi speranze e poi il cui fallimento dette vita invece ha problemi di segno opposto l'Europa sta un po'in questa terra di nessuno
Pronta a fare il balzo necessarie in avanti ma non essendo riuscita a farlo abbiamo tutti i contraccolpi di questa assenza di risultato
Ed è anche questo il motivo per il quale noi in modo particolare insistiamo in tutte le sedi compresa quella ovviamente del sindacato europeo
Perché ci sia la spinta necessaria per andare avanti
La nostra opinione che si esce da questa situazione d'impasse se si riprende si conclude il lavoro dalla commozione
E a questo siamo anche disposti l'ho anche avuto modo di dire
In tutte le sedi siamo anche sulla base di questo principio e che riteniamo essenziale siamo anche disposti a mettere da parte quelle critiche pure rilevanti
Che noi manteniamo nei confronti del testo uscito dalla Convenzione
Perché riteniamo oggi più importante assicurare il completamento di un processo
Tanto è vero che io aggiungo sempre che se fossimo in presenza oltre a quel testo anche della possibilità di sapere esattamente come si modificheranno il futuro quel testo di Trattato costituzionale a mio modo di vedere questo può essere un compromesso accettabile
Si approva così come il Trattato costituzionale
E contemporaneamente si indica anche le modalità i tempi e percorsi per le sue modifiche successive questo è un buon punto di equilibrio tra chi di ritiene che bisogna uscirne in positivo da questa da questo lavoro e con temporalmente mantiene su molti aspetti
Delle critiche non irrilevanti su parti della del testo della convenzione
Perché ad esempio è vero che nel testo dalla convenzione sono ripresi una parte importante dei diritti di cui la Carta di Nizza parla però altrettanto vero che non ci sono tutti
Altrettanto vero che non c'è tra la prima e la terza parte della del Trattato costituzionale proposto
Non c'è quella coerenza cioè tra Fini valori diritti e strumenti non c'è quella coerenza che invece bisognerebbe avere quindi anche da questo punto di vista c'è c'è qualcosa che non va così come
Non va bene che non trattato costituzionale ci sia poco quasi niente sul ruolo che l'Europa deve avere per favorire la pace
Questione che come sappiamo e presenti in molte delle costituzioni nazionali e che potrebbe trovare non dico esattamente la stessa dizione della nostra Costituzione ma comunque un richiamo molto forte anche nel testo che sarà in effetti a tutti gli affetti la prima costituzione europea
Ma accanto a questo quello che che determina
Questa situazione di di bilico accanto quindi al mancato completamento del disegno
Costituzionale e in parte istituzionale quello che determina ancora questa questa questo biblico e che noi siamo in presenza di un'idea molto ambiziosa
Alla quale però manca sostanzialmente la volontà politica estesa da parte di tutti i membri di poter concorrere a definizione di questi obiettivi
Già oggi l'idea di un'unione che è fatta di Stati e di popoli di cittadini un'idea interessante men che un'idea difficile
Perché a seconda del modo con il quale tu sposti l'accento
Sugli Stati sui cittadini troppo io vere due risultati opposti e anche le modalità con le quali questa unione può avere una prospettiva futura un incremento di sua
Di sua soggettività istituzionale non è non è irrilevante
Questa è la prima forma organizzata a mia memoria in cui esistono a moneta unica senza uno Stato non c'è mai stato nella storia del mondo abbiamo avuto i grandi imperi
Ma erano esattamente imperi coloniali in cui esisteva una moneta unica compie Stati
Ma un'organizzazione meta nazionale che ha una moneta e contemporaneamente non rappresenta uno Stato una statualità paragonabile a uno stato o una federazione di Stati non si è mai vista anche questa
Non è una cosa semplice da
Da a sorreggere
Ancora un'unione nella quale abbiamo sovranità monetaria differenziate alla lunga diventano Mione in cui la complessità aumenta
Fino a quando si può reggere
Che per quindici parifica dei quindici Paesi ce n'è una maggioranza che ha la stessa moneta e ha ceduto la propria sovranità
Monetaria a un terzo
Può coesistere con Paesi in cui invece la loro sovranità non l'hanno ceduta e non mi riferisco ovviamente ai Paesi che entrano adesso dei quali è ovvio immaginare che questo percorso non può essere chiesto se non alla fine più un processo più lungo oggi coesistono
E coesistono in posizione ovviamente diverso e perché il governo inglese può avere la propria politica monetaria al governo italiano non può avere la propria politica monetaria il governo inglese come il governo italiano poi sono chiamati allo stesso titolo a concorrere a decidere quegli embrioni di politica economica generale che l'Europa deve vedere qui c'è una simmetria che non
Pur nel rispetto di tutte le scelte però è una simmetria che destinata a pesare
Ancora abbiamo per molti la stessa moneta e non abbiamo nessuna sede vera di politica economica coordinata a livello europeo
Anche questo diventa la lunga un problema lo vediamo
Nessuno può sindacare le decisioni della Banca centrale europea
E però è altrettanto vero che la Banca centrale europea ha come compito fondamentale quello dalla stabilità chi è che al compito fondamentale di assicurare accanto la stabilità anche le politiche di sviluppo non si capisce
Il consiglio il consiglio dei ministri
Che però vediamo vere diciamo una vita particolarmente difficile saltuaria
E potrei continuare fino al fatto che dobbiamo immaginare in queste in queste assunzioni di politiche assunte a livello europeo qualcosa che tende ad avvicinare omogeneizzare il più possibile
Oggi non abbiamo materie nelle quali l'indicazione europea può fare unità unificazione tra le diverse realtà nazionali e materie su cui queste non è possibile
Le materie fiscali come sapete sono una delle materie su cui non è possibile
Le politiche sociali dopo una lunga discussione sono tra quelle in cui in realtà è possibile una cosa ma non è possibile
Una vera politica europea tutto questo nel rispetto delle diverse situazioni ma se le diverse situazioni non sono armonizzate nello stesso modo noi corriamo ovviamente dei rischi
A partire dal fatto che poi unificare
Condizione che poi in realtà se le unifichi ti determinano anche riflessi su quello che invece dovresti poter assumere a livello nazionale e viceversa c'è cioè una simmetria non soltanto di condizioni
C'è anche una simmetria tra materia
Le cui disponibilità a Bruxelles o nei singoli Paesi non sono
Non sono date nella stessa materia siccome tutto questo è frutto di un compromesso perché anch'io
Non è che mi scordo che non è mai esistita al mondo non soltanto
Una moneta senza uno Stato ma anche una costruzione così importante senza forza senza guerra senza conflitti e cioè in maniera assolutamente democratica il che vuol dire fare i conti con
Tante opinioni tanta interessi con l'esercizio dalla mediazione e quindi questo rappresenta davvero qualcosa di molto importante nuovo
Nella storia nella storia non solo europea ma nella storia mondiale evidente che anch'io so bene le contraddizioni e prezzi che bisogna pagare in questa opera di straordinaria importanza però è pur vero che su talune di queste questioni poi le conseguenze problemi perché deve è chiamato poi a dare risposta
Diventano importanti non vi dico soltanto tra ieri e oggi tutte le discussioni su come se si può ricapitalizzare Alitalia sull'orlo del commissariamento
Nell'ambito delle normative europee che cosa questo determina per la vita o meno del a nostra compagnia di quella che è la nostra compagnia di bandiera dico soltanto l'esempio su quale
In queste ore stiamo discutendo molto per dell'onere o era
Beh non è più giovane di banane ora nel momento in cui si è liberalizzato aprono il trasporto aereo ma rappresenta ancora in tutto il mondo se non altro per i colori e per nome la tradizionale corsa di trasporto del Paese
E quindi questo per dire le le difficoltà a tutto questo poi aggiungo che anche questa questione della Patto di stabilità e di crescita
Di tutto questo può diventare un po'il il simbolo se se riesce o meno introdurre qualche elemento di correzione che spingere avanti questa funzione di coordinamento europeo o meno
Perché è vero che quel patto si chiama stabilità e crescita ma è altrettanto vero che il termine crescita fu aggiunto in un vertice importante dell'Unione Europea
Come compromesso tra diversi Paesi senza toccare il testo del trattato preesistente
Cioè a quei Paesi che erano interessati accanto alla stabilità di favorire anche la crescita siccome non si riuscivano a mettere d'accordo i diversi governi sulla formulazione del premier
Portoghese sia se si aggiunse il nome crescita e però non si cambia il testo del trattato e con il che voi capite perché abbiamo i problemi che noi ci troviamo ad affrontare oggi ora qui non è che se ne può scappare
Se il Paese se l'Europa vuole raggiungere gli obiettivi di Lisbona
Ci sono gli strumenti per interpretare in maniera coordinata
Quella rispetto del tre per cento scomputando tutti gli investimenti che hanno come oggetto esattamente quelli di cui all'obiettivo del documento si pone che potrebbe anche essere in modo intelligente non soltanto in una fase di stagnazione o di lenta crescita una modalità giusta per sostenere la ripresa ma anche di poter costituire attraverso questa modalità l'embrione di un minimo di politica industriale europea perché se tu assumi come possibilità di scorporare da quel rispetto di quel tetto
Le spese di investimento che hanno quegli oggetti e non puoi per far questo che darti un coordinamento europeo tu in qualche misura costruisci anche un minimo di embrioni di politica industriale europea
Sì risponde cioè a un problema di corretto rapporto tra rispetto del Bilancio esigenze della crescita e contemporaneamente individui un terreno nel quale se ci sono le volontà
Puoi radicare nel tempo un processo di coordinamento delle politiche industriali delle quali in realtà noi abbiamo molto bisogno
Perché non c'è soltanto un problema di difficoltà industriale in Italia da noi e più accentuato
C'è un problema che riguarda tutta l'Europa e quindi poter aver una politica degli obiettivi a livello europeo in un mercato così globale così rilevante secondo me può rappresentare una possibilità forse un'esigenza della quale l'Europa e i suoi singoli paesi non possono fare a
Una volta che abbiamo chiarito il quadro generale in cui si sviluppa il lavoro della rivista in cui dovrebbero mettersi male nell'eventuali soluzioni in avanti di cui parlava
Maria Luisa per quel che riguarda l'Italia forse è bene iniziare a raccogliere qualche domanda da da parte vostra
Chi inizia
E a chi si dirige la domanda
Ci sono Bersani passano ignoti
Qualcuno all'inizio si era prenotato ora non lo se intanto avete ancora bisogna tempo continuo io
Là in fondo siete alzati per fare domande l'ottanta per per tanto per vedere meglio
Alla intanto continuiamo novembre ottanta milioni
Dove prego
Sette azione milanista dall'altra
Intanto va rivista è assolutamente apprezzabile perché entra nel merito delle cose perché mi sembra per un verso ovvia per altro verso per niente ovvio è importante insomma
In dei batteri che generalmente si fanno a Peschiera menti o con un Lessico estremamente ambiguo nocchiere riformista e chi non è riformista questo punto tre rinunciato io pensavo di essere riformista per molti anni
Poi adesso non ho capito insomma
Ecco allora questa entra entra e ne entra nel merito tutte quando agli amici della rivista
Mi hanno detto che si sarebbero occupati di ampliamento debbo dire che non era ancora il trenta aprile era l'autunno e quindi mi sembra una cosa straordinaria anche interessante
Anche tempestiva anche ambizioso no in quel momento non se ne parlava tanto
Io ho scritto un pezzo che alla fine mette l'accento sulle ambiguità vorrei
Se Floris mi dà qualche minuto insistere su questa ambiguità no l'allargamento è una cosa importantissima per tutte le ragioni che sapete che abbiamo letto in questi giorni ragioni politiche storiche eccetera eccetera
Però è ricca di ambiguità no fa un'ambiguità sulla futuro dell'Unione dal punto di vista geografico dove si ferma nessuno cosa no
Non sono contro per principio alla Turchia Man
Non si sa più quale sarà il destino il limite geografico dell'unione ci sono delle ambiguità dal punto di vista istituzionale cioè chi avrebbe aspettato che la Polonia
A parte Asmar no faceva saltare
Il il Trattato costituzionale in fondo all'hard mettendosi contro la Germania diciamo la Germania è il Paese che più aveva insistito
Per l'ingresso dalla Polonia no in definitiva dovevano entrare Polonia Repubblica Ceca Ungheria e poi si è allargato avviene ci va benissimo e la Polonia si è messa al corso quindi ambiguità istituzionale ambiguità politica
Oggi si discute in Italia se bisogna rimanere in Iraq o no
Va be'dei quindici noi abbiamo
La presunzione secondo il presidente del Consiglio l'onore addirittura di essere in Iraq la maggior parte dei quindici in Iraq non ci sono
E i i Paesi dell'allargamento son tutte in Iraq qualcuno con cinquanta persone ma volevano essere quindi ambiguità politica infine ecco veniamo alle nostre
Al nostro ragionamento c'è una profonda ambiguità sul modello economico e sociale adesso Guglielmo parlava dell'importanza del modello economico
Massimo Paci del modello sociale consentitemi diretti ogni qual volta mi è capitato di discutere di modello sociale europeo non ho mai capito da dove cominciare
Che c'è il modello sociale europeo cioè quello portoghese quello svedese passando per quello tedesco hanno delle cose in comune o no debbo dire anche che ogni qual volta mi son trovato a questo detto in qualche altra occasione
Dall'altra parte dell'Atlantico a parlare con gli amici americani ho detto accidenti
C'è un modello sociale europeo
Se nessuno può essere licenziato da un giorno all'altro ci sono tutte le assistenze
Di ogni Filippo in modo vario no tecnicamente diverso però Sisto quindi alla fine tutto sommato credo che sia utile
Poi bisogna entrare nel merito a dire che esiste un modo
Ora questi dall'allargamento ideologico è messa sì sì ma era troppo istituzionale di una pomodori un po'degli amici americani a cui faceva allusione riapriamo un modello su
Ecco così già soffocando è venuto in Italia le tabelle insomma voi non però in definitiva un modello di tipo keynesiano socialdemocratico non è proprio
Da cestinare in questa fase del mondo insomma questo è già fosse elementi interroga perché
C'è un fatto straordinario che su questo pianeta milioni di persone guardano all'Europa proprio perché sono in Europa tu vai
Il mercato Chai la democrazia politica che trovi anche in altri paesi e ai contemporaneamente
Il Welfare State uno Stato sociale perché queste tre cose
Non sono sempre unite in nessuna parte del mondo quindi insomma lo ammette anche dare indossò nell'androne
Pietro io credo che nell'allargamento c'è un'ambiguità di fondo sul modello economico-sociale e questa ambiguità va vista nel merito questi Paesi hanno avuto dieci anni quindici alcuni
Di transizione sulla base dei principi dal Fondo monetario internazionale so benissimo che
Adesso vado per schemi e per parametri sintetici no
Vale a dire hanno fatto un passaggio dall'economia pianificata comuniste inefficiente e non funzionale non a bassa produttività tutte le cose che sappiamo con una sorta di rivoluzione di shock terapia shock come viene definita che era il passaggio più o meni istantaneo
All'economia di mercato questa è una cosa drammatica per questi Paesi un economista di Budapest ha detto guardate che nei nostri Paesi
C'è stato una crisi del tipo Grande depressione degli anni Trenta
Sarebbe la rifletterci no cioè il reddito nazionale di questi Paesi è caduto del dieci per cento del venti per cento del trenta per cento nel giro di tre quattro cinque anni sotto l'urto delle terapie shock
Che significava liberalizzazione dei prezzi quando la gente non aveva il potere d'acquisto sufficiente per sfamarsi privatizzazioni come destrutturazione tutto quello che esisteva stabilizzazione finanziaria che significa riduzione dell'intervento statale queste la prima fase della transizione
Ora la seconda fase della transizione visto che questi Paesi possono reggere soltanto
Attirando investimenti stranieri e dare tutto quello che si può dare
Al capitale che viene da fuori le cose che si possono dare in questa sede non c'è bisogno di insistere sono ladder regolazione assoluta del mercato del lavoro io ho visto delle pubblici alla pubblicità che dicevano investiti all'Est
Il nuovo l'Est selvaggio che non era il West ma era all'estero selvaggio libera del regolazione del mercato del lavoro riduzione dell'intervento statale quindi delle imposte è riduzione quindi delle tutele delle assistenza ecco il rischio è che
Ci sono delle cose nuove e interessanti massimo però se tu guardi situazione tipo Slovacchia e così via la riduzione delle imposte che serve per fare arrivare
I nuovi capitali si riflette
In una riduzione drammatica drastica
Di spesa sociale questa
Voglio chiudere dicendo solo una cosa che ai piedi del ministro ANSA ministro delle finanze tedesco affatto delle osservazioni maliziose
Ma ricche di contenuto insomma in un'intervista lo Speedy alle recentemente
Ha detto esattamente ma
Scusate volevo fate un dumping sul piano
Salariale
Perché i salari valgono un terzo un quarto un decimo in qualche caso in qualche caso di quelli tedeschi va bene
Ma penso fatta anche del il dumping fiscale c'è riducete le imposte al diciannove per cento tutto non sulle imprese in Germania sapete che il trentanove per cento
E ha aggiunto
E noi dovremmo dare Bay
I fondi europei sussidi europei
Per consentirvi di fare una spesa pubblica e sociale infrastrutture e così via no sanità istruzione mentre voi di private delle risorse pubbliche esattamente sacrificando
Sanità istruzione pensione assistenza alla gente cioè dobbiamo far pagare ai cittadini dei quindici le imposte non che pagano i per finanziare la posta la riduzione delle imposte e quindi allo stato sociale attenzione l'allargamento è una grande cosa ma insomma vere all'americanizzazione
Una cosa è l'ambiguità del modello sociale
Però
Contrapporre diciamo al parametro giacché dello il parametro a fondo monetario internazionale
Non mi piace a me piace l'allargamento
Non mi piace l'esaltazione
Dell'allargamento quale che possa essere scusa non lo sbarramento allora abbiamo un altro intervento prego e poi la risposta il primo turno c'è mettendo a confronto
Magari
Sono Moretti uno degli editori in qualità di presidente dell'INCA ma è evidente che il titolo ha molte pretese la rivista dello stato socio delle politiche sociali ma credo che sia giusto partire con delle ambizioni
Solo una sottolineatura che come Sella il minuscolo però non si dovrebbe proprio torna noi abbiamo tre a destra una rivista partigiana come sono partigiane le organizzazioni promotrici
Però a me piace sottolineare che bisogna che sia molto propensa al confronto fra opinioni ed esperienze di fare
Cioè deve essere proprio una cosa che vogliamo
Questa
Da questo punto di vista giaceva dentro questo primo fascicolo però penso che debba proprio essere una scelta diritta
Le possibilità evidentemente sono tante faccio un esempio o due
Da quando faccio questo mestiere e c'è più occasione di confrontarmi con il mondo
Noi abbiamo Italia abolito le mutue fatto il servizio sanitario nazionale
Se parliamo con i belgi dell'idea devo dire le mutue
Ce la farà la guerra
E che loro ci hanno perfino la muta socialista muto cristiana e così via se le tengono ben strette
Credo che noi queste tipi di esperienze così diverso dobbiamo proprio metterle a paragone a confronto
Molto spesso si sente esprimere da parecchia gente la preoccupazione perché cala la natalità forse diventeremo qualcuno qualcuno in meno in futuro io la penso come Domenico De Masi questo punto di vista che sarebbe desiderabile essere un po'meno però
è un bel tema su quale sarebbe desiderabile un confronto oppure ancora per finire
Noi adesso abbiamo anche delle trasformazioni sulla questione della previdenza complementare avremo una legge TFR tutto il resto
Io ero fra quelli che si era illuso quando ero per esempio sindacato del commercio
Che fosse possibile arrivare ad avere in Italia cinque o sei fondi di categoria nazionali
E in nome di questo ero fra i gli oppositori all'idea dei fondi regionali
E mi ero illuso che nel settore del terziario privato fosse possibile farne uno
Mi sembra che sia una decina
Ci abbiamo uno sbriciolamento
Che farà sì che questa costruzione sarà fragilissima
Dobbiamo a un certo punto interrogarci su quale sia la strada da battere
Mi fermo qui volevo solo sottolineare un approccio al quale tengo e credo che sia possibile abbiamo tutte le competenze volontà per lavorare in questo modo
Grazie
Prego almeno se senza
Anch'io penso che tensione
Tutti
Diciamo fondare
Perché si tratta di non soltanto di sommare mai presento io intanto approfitta del direttore del sei specie già costrizione
Ma mai qui e non si sa se effettuate sono di casa
Diciamo diciamo fondare
Al di là della provenienza questa rivista rivista di politiche sociali sia un fatto
Di grande significato almeno per come io ho ragione
Noi abbiamo dicono che nel senso che
Diciamo il sindacato
Ha sempre pensato veniamo dalla storia per cui la il Real fare in fondo
La prosecuzione delle politiche del lavoro
Poi come c'è capitato di generalizzare queste conquiste per tutti
Penso per esempio a questa questione della degli assegni sulla degli assegni familiari son diventati un diritto di tutti a partire da una conquista di categoria
Il
Diciamo fondare una rivista sulle politiche sociali secondo me meno io la novità che trovo e di analizzare diciamo la questione sociale non soltanto con gli occhiali del lavoro
E quindi delle condizioni di lavoro
Ma anche in sei
Cioè qual è la condizione sociale
E quindi la condizione non soltanto derivata dalla propria posizione nel lavoro
Nella produzione ma anche dalla propria condizione
Specifica
Non so
Analizzare la malattia mentale per significano analizzarla in sei deriva dalla contrazione del lavoro deriva dalla propria convinzione società
Ora questo io non lo vedo come un fatto enorme
Concettualmente perché noi tutti veniamo da una scuola in cui si diceva se non contratto non esisto
Qui non si tratta più di contrattare
Si tratta in alcuni casi di intervenire sul piano
Certamente di estendere anche i diritti contrattuali in termini di
Diritti generali cioè il verbale non più come un'emanazione
Delle politiche del lavoro ma come politiche di cittadinanza
E quindi politiche per tutti
E quindi ritrovare in qualche misura un modo per
Chiudere la forbice che si è aperta in questi ultimi anni tra condizioni del lavoro e condizione sociale
E quindi di riesce ora in qualche misura sindacato confederale
Come lo si poteva essere alle origini la Camara del lavoro degli occhi Viani
Ma c'è un'altra cosa che a me interessa sottolineare
E che
Diciamo ragionare di sociale non significa soltanto gli ragionare in termini di voler far
E di cittadinanza
Ma anche di azione sociale sindacale
Azione sociale non è soltanto l'azione contrattuale azione sociale significa Ray immergersi in quello che
Il tema dominante dell'oggi che è l'esclusione sociale non è la povertà
La povertà in fondo sicura con politiche redistributive
Su cui siamo stati molto bravi
Ma è un fatto quantitativo è statistico io sono più portate si misura
L'esclusione sociale in fatto relazionale
è un fatto molto più complesso
Che implicano soltanto un'azione redistributiva ma un'azione sociale proprio come come come ai tempi dei tempi cioè mettere in campo la ricostruzione di un legame sociale che è uscire deteriorato che si è rotto
In virtù anche della condizione sociale di oggi
Allora io dico che queste in grande evento
Io penso che questo sia un grande evento se ne diciamo cogliamo tutte le implicazioni prospettive cioè la CGIL
Si dota di uno strumento grande sindacato che interviene sul lavoro e sulla sua se contratta con trattabilità e quindi con tutte le e capacità di protezione sul posto di lavoro ma guarda anche fuori del posto di lavoro non soltanto in termini di pura semplice proiezione ma di condizione sociale in sei
E quindi copre una fascia di questioni o intende coprire una fascia di questioni che sono dirimenti rispetta la propria anche la stessa funzione specifica del lavoro
Io sono diciamo molto contento di questo perché
Diciamo almeno nella come si dice intenzionalità e il modo per ricomprendere una serie di fenomeni che non era diciamo l'intendenza seguirà ma diventano sempre più per la stessa analisi che facevo Maria Luisa e che Massimo Pace riprendeva diciamo sulla vulnerabilità sociale
Il cuore oggi di una nuova questione sociale e quindi di attrezzarci anche
Come dice in termini di strumenti
Di di intervento culturale lavorativi che sono sempre la premessa poi per un'azione sociale efficaci
Devo dire che sul terreno specifico dell'azione sociale lo incontriamo mondi antichi a partire per esempio che il cattolicesimo sociale
Su questo non ha mai un semplice
Abbandonato il terreno e che può essere particolarmente utile filtrato ovviamente a ricongiungere diciamo come si dice il movimento sociale delle origini
Il la condizione specifica la condizione specifica di oggi
Grazie allora iniziamo con un primo giro di di risposte intanto si prepara se ci sono altri interventi e il professor Pazzi chiedeva subito intervenire con un percorso dei tre interventi che ci porta dalle ambiguità politiche geografiche addirittura istituzionali dell'Europa sino a una sorta di declinazione del diritto di cittadinanza proprio per per acquista nuovi contenuti
Se io direi che gli interventi che abbiamo sentito nell'aria
Nella loro sequenza e anche l'intervento di Epifani
Mostrano chiaramente che esistono due modalità con le quali guardare i nostri problemi che stiamo discutendo qui oggi
C'è indubbiamente lo sguardo che io vorrei definire congiunturale anche se congiunturale di di medio respiro che si confronta con le le asprezze di ambiguità i problemi che nessuno vuole negare che ci si vuole negare che esistano
Anche punto Lettieri e mettere in evidenza queste difficoltà e non c'è che da essere d'accordo con sia con i problemi
Di politica industriale di politica economica che manca il problema è punto posti dall'intervento di di di Epifani
Come fare per sostenere la ripresa re i tecnici sono asset questa situazione i di beni dico allora siamo in bilico tu dicevi giustamente c'è una c'è un momento di suspense cosa può succedere cosa può succedere se sembra che e il motore del cambiamento si sia fermato e appunto del Papa su questa pista in qualche modo Lettieri
Ulteriormente citava reali ambiguità addirittura geografiche non si sa dove finisce nove finisce Europa asimmetrie forti che si creano questo ed i pericoli di dumping sociale per cui sceglie trasversali che protestano nei dicono guardate rivolti ai ai dieci non vi sognate che vediamo i fondi dell'unione europea
Che enti così gratis senza ci deve essere un dopo desse quindi questa vostra politica fiscale questa mossa politica di bassi salari
Che può essere un effetto di dumping e ci crea dei problemi
Però ecco e tutto questo è il momento attuale no per cui la Polonia appena arrivata si preoccupa della sua rappresentanza a livello costituzionale punta i piedi sono cose che dobbiamo mettere certamente in conto e non non avere un'aria non ha non assumere nelle varie spensierate sbarazzina tutto va bene
Però se allunghiamo il tiro un po'più la se ci si troviamo in un'ottica un po'più di lungo periodo con un respiro più grande che sappia guardare processi anche all'indietro come faceva un attimo fa Agostini e cioè processi di lungo periodo allora la la fiducia che io ho voluto esprimere il mio primo intervento la Lancia che ho spezzato a favore di un processo che Radu
Alé che riesca a confermare l'esistenza di un modello sociale europeo ma attenzione
Questo modello sociale europeo vuol dire che per alcuni aspetti
Le differenze le asprezze le difficoltà attuale dovranno essere superate e si dovrà raggiungere una maggiore omogeneità o convergenza non ci possiamo accontentare che soltanto cinque materie
Secondo l'articolo centotrentasette è stata vediamo se Dante soltanto cinque materie siano cotti decise a maggioranza che sono materie importanti ma relativamente secondaria e che altri cinque soltanto vengono affrontate hanno all'unanimità lasciando fuori materia importanti appunto per esempio la previdenza e l'assistenza e cioè dobbiamo andare un po'più avanti in questa direzione
Però
Il punto è proprio questo
L'orizzonte di lungo periodo mi descrive una situazione in cui progressi saranno fatti in modo graduale
Per alcune differenze che dovranno essere smussato i e tra queste c'è senza dubbio una maggiore omogeneità tra il regime fiscale salariale troppo basso troppo snello troppo leggero dei paesi dell'Est che stanno entrando
Io confido come confida Gilon che nel suo articolo prodotto sulla rivista che gradualmente queste differenze siano siano smussate però è anche vero che
Non è non è necessario eliminare tutte le differenze
Il modello sociale europeo non vuol dire che tutti gli Stati europei che per esempio i belgi debbono rinunciare alla loro forma di aggregazione a base confessionale o ideologica nell'organizzare le loro molte insomma ci può essere un lascito storico della storia di lungo periodo e dei paesi degli stati sociali europee che può benissimo convivere all'interno di una di una grande Europa
Mi sembra appunto che Guglielmo Epifani poco fa ha introdotto la parola intero
Il senso appunto preoccupato andiamo incontro signor giudice non conoscono la realtà in cui la stessa moneta patto ha convissuto con istituzioni così ancora allo stato brado o o differenziate
Giron che in questo articolo ad opera anche gli è la parola Impero ma consenso fortemente positivo dodici dobbiamo immaginare a una sorta di neo impero medievale
La nuova Europa somiglierà piuttosto a un impero medievale
E
Joshua Corinne Ciardi sei Bonnaire loro articoli due americani parlano del di un'Europa come una forma di poli archivia organizzata e la cooperazione rafforzata e il metodo di coordinamento aperto sono strumenti soft ma interessanti
Che sta ottenendo buoni risultati che vanno in questa direzione vediamo quali sono il minimo delle differenze che non possono essere allungo mantenute
Senza creare problemi interni di dumping se salariale di difficoltà eccessive e poi però lasciamo alla a alla differenziazione il ruolo che ha ci sono molte cose sotto il sole e dovranno restare
Io credo che dunque una cosa è giustamente preoccuparsi sull'immediato e in questa fase con questi governi di centrodestra Kant carretto l'Europa con in Oriente Franti che hanno posto problemi imprevisti come la Polonia
E siamo in un momento di di suspence sembrano distrazione che invito e che quindi molto poi dipende anche dall'azione delle forze politiche sindacati ripeto
Però non drammatizzano queste cose non c'è un'orda di popoli dell'est pronte a riversarsi sui mercati dell'Ovest quando sono entrati quando sono entrate la Spagna il Portogallo quando ha cantato il Portogallo e la Grecia
I flussi migratori da questi Paesi e c'era un dislivello fortissimo che poi in questi anni si è andato colmando anche per intervento di fondi sociali europei
Ma non abbiamo avuto di immigrazione portoghese verso la Francia è precedente a quando si è cominciato a pensare alla possibilità che Portogallo entrasse nella notte
Quindi diciamo la situazione di neoliberismo o di di politiche fiscale bassa
L'ha fatta dall'Irlanda per dieci anni
Con risultati apprezzabili per quel Paese ma senza mettere poi in drammatica crisi gli altri che si sono saputi in qualche modo attrezzare
Problema è preoccupante per l'Italia diciamoci la verità euro se il PPI sta mancando qualcuno che regga il timone della politica economica e sociale allora Maria Luisa mirabile il confronto può servire
In qualche modo tu dicevi cercare una soluzione in avanti allora l'arrivo di questi nuovi paesi con sistemi così DiVersi anche idealmente dal nostro
Posso servire invece a migliorare la situazione
Cioè può essere un confronto che ci spinge in avanti o unicamente si deve spaventare e tendere a a a chiudere a proteggere quello che abbiamo
Va be
Direi anche per opzioni come dire di carattere ideale a monte non direi mai questa cosa ci spaventa insomma non sarebbe sconfessare anche l'opzione d'aver fatto un primo numero su questo permesso
Come dire aver collocato fra gli articoli d'apertura punto un articolo che è stato già citato da Paci tra quello dei genomica che è proprio un elogio della diversità
E quindi io credo che per definizione diciamo la diversità il confronto fra i versi eccetera sia una cosa che arricchisce
Che che migliore che aiuta da questo punto di vista io non so se ci spingeva in avanti o meno
Perché come dire la fase e di questa diciamo ambiguità e complessità delle politiche non solo sociali ma del modello sociale europeo nel suo complesso ivi compreso anche l'aspetto delle politiche macroeconomiche che richiamava Epifani politiche sociali politiche per l'occupazione siamo in una fase di grande ambiguità
E quindi diciamo se l'allargamento ci spingerà in avanti o indietro questo dipenderà molto
Come dire dalla variabile tutt'altro che secondaria dall'input che la politica darà in questo processo e quindi non non è meccanica la risposta non può essere credo data
All'oscuro come dire di come questo questo processo verrà gestito
Da questo punto di vista più che una risposta alla tua domanda
E che però in parte lo è vorrei come dire esprimere un pensiero che forse un pensiero sbagliato però li diciamo leggendo o rileggendo per questa occasione
Di fila tutta la rivista e quindi i saggi come dire nel tema quelli sull'allargamento e quelli e quello unico fuori dal tema di Massimo Paci che appunto abbiamo detto poi troppo fuori dal tema non era però si soffermava di più
Come dire sulle sui cambiamenti sociali piuttosto che sulle come dire
Sui percorsi istituzionali dell'Europa sociale
Quindi per questo in questo senso fuori dal tema
Venne rinvenuto un pensiero ripeto che che butto qui voglio dire i per ragioni del tutto diverso e con processi diversi con storie diverse i Paesi entranti soprattutto soprattutto gli otto del blocco ex sovietico
Comunque dell'Europa dell'est che e l'Europa anche quella diciamo tradizionale storica dei quindici per ragioni diverse con percorsi tutti Diversi con motivazioni diverse
Però si trovano come dire in una fase di forte criticità
Del modello appunto sociale di riferimento dato da noi è in crisi il modello produttivo e sociale fordista e stiamo cercando soluzioni di contrasto della povertà e dell'esclusione sociale li entrato in crisi
Il modello di garanzie sovietici che appunto lavoro che non cooperazione fittizia o reale che fosse con annesse garanzie in cui alcuni erano più validi altri lo sappiamo però insomma comunque questi due modelli sono entrati in crisi in maniera quasi contemporanea e ed e sarebbe interessante vedere appunto da questo anche confronto in fondo tutti abbiamo bisogno di politiche che contrastino che contrastino appunto i processi e di carattere centri perdono che in tutte e due le aree in modo diverso per aggiudicarsi ovviamente con intensità diverse da noi minori lì in misura maggiore comunque Sanna bene
Da questo punto di vista aggiungo un'altra considerazione anche dalle cose che ci diceva poco fa Lettieri le cose che scriverà anche ieri Ferrera
Sul Corriere della Sera anche riferimento appunto alla nostra lista sono che forse rischiamo un'Europa che ormai non più a due velocità ma un'Europa à la carte un'Europa in cui come dire questa sistematizzazione formale con donne corsia universitario nei libri di testo si studiano le quattro Rope sociale il modello scandinavo
Continentale e mediterranea anglosassone beh qui forse salta tutto perché non c'è un modello aggregato dei Paesi entranti anche i nostri si scombina
E quindi probabilmente anche questa analisi Geo sociale geopolitica che andiamo facendo danni Bari vista
Maniera più ottimistica meno ottimistica io non lo so non mi sento
In questa fase particolarmente ottimista sulla capacità di governance delle istituzioni europee e anche dei metodi individuati dall'Europa per questo
In questo secondo giro la faccio brevissima dico solo una cosa vorrei chiudere con una domanda questa sì un po'naïf e la rinvio a voi tutti mi chiedo ma perché a un mese mi sembra circa dalle elezioni europee
Di questo non mi sembra che si parli in Italia
Perché non entra affatto nel dibattito su come dire su il sul voto europeo non dico l'Europa sociale che è una cosa per definizione come dire generosa e distante ma insomma le opzioni possibili di politica economica macro economica
Appunto e il grado per esempio di sovranità lasciato agli Stati attribuito all'Europa cioè io credo che dovrebbero essere cose
Discusse che dovrebbero entrare nei programmi dei dei partiti e dei gruppi delle Greg azioni che si propongono elezioni dovremmo sapere quanta sovranità quanta autonomia lasciamo agli Stati sulle singole materie forse un po'naïf però io vedere la rimbalza e Ray
A a qualcun la facciamo rimbalzare Guglielmo Epifani che ci parla così del dei progetti per l'Europa dell'Italia e ci spiega
Se in Italia è in crisi il modello perché poco europeo perché troppo europeo sei in crisi la volontà politica sente l'instillazione sindacale se cosa intrise unità
Hillary
Potrei fare un una lunga dissertazione
Dunque io
Credo che
Il rapporto
Tra i problemi dell'Italia e problemi dell'Europa
Vivono esattamente della doppia compenetrazione che si hanno quando si affronta rapporto tra una parte del tutto non c'è dubbio
è evidente che mi pare di poter cogliere
Che soprattutto con l'azione del governo Berlusconi in qualche misura un tradizionale forte europeismo del paese si sia in qualche motto allentato
In fondo la più alta punto di il grande missione europea del del paese è stata la il raggiungimento della moneta unica
A partire da quel momento anche per responsabilità della governa il centrodestra questo questo afflato anche in termini di missione nazionale del Paese
Se avesse motori riconsiderato esce molto ridimensionato
E lo si è fatto sostanzialmente nel nome di di di di di di scelte che non mi sembrano assolutamente convincente
La prima quella più evidente nella contrapposizione tra interessi europei e interessi italiani o addirittura localistici Italia
Quando si è contrapposto l'interesse di questo o quel settore di questa o di quella regione nei confronti delle politiche europee
Si è usata la molla dell'interesse per allontanare
Per far divergere gli interessi comuni dagli interessi particolari
Operazione che non era mai stata fatta nel passato dal punto di vista culturale
Perché anche quando c'erano e ci sono stati sia quando si parlava di carbone sia Pam quando si parlava di acciaio sia quando si è parlato di pesca sia quando si è parlato di agricoltura ci sono state interessi divergenti
Il lavoro dei nostri governi è sempre stato quello di trovare un compromesso una mediazione
Nessuno in nessuna formazione politica dei dei governi dell'opposizione di allora usava il termine degli interessi per aprire divergenza
Anche dal punto di vista di una cultura
Invece con questo governo questo si è realizzato nello lo vediamo da tanti aspetti
La molti aspetti
Anche dal modo talvolta un po'pressappochista o con il quale la cultura dei propri interessi viene contrapposta agli interessi europea
E questo è sicuramente un aspetto secondo aspetto mi pare quello che rispetto alle tradizionali vocazioni e alleanze internazionali il peso dell'Europa sia in qualche modo
O anche di equilibrio tra questa politica che ci faceva essere particolarmente alleati degli Stati Uniti
Particolarmente interessati al processo europeo e particolarmente interessati al Mediterraneo questo equilibrio che di volta in volta se combinate in maniera diversa
Nella storia cinquantenaria dalla nostra repubblica in qualche misura si incrementa
Non abbiamo più una visibile politica
Mediterranea
Visibile autonoma
Su tutti i versanti in cui tradizionalmente il nostro Paese si è spesso
Abbiamo in qualche modo allentato anche in virtù della decisione della guerra in Iraq
Dei tradizionali legami in modo particolare con i due grandi Paesi la Francia e la Germania
E quindi anche da questo punto di vista il nostro il nostro ruolo qualche misura si è allontanato
D'altra parte anche gli scontri tra la Commissione e il nostro governo italiano che al nostro ministro del Tesoro commissario diventano sempre più visibili e quindi anche questo mi fa dire che che in qualche modo questo si è si è allentato
E per ultimo il punto che ho trovato davvero più antipatico l'uso dell'Euro per giustificare il differenziale di inflazione tale
Non perché naturalmente nella nella conversione all'euro non c'entri nulla ma perché è evidente che non si può e nessuno può pensare onestamente maniera diversa che sia l'euro alla base del differenziale di prezzo
Tra i prodotti italiani e quelli del resto dell'Europa
Perché con questa operazione si tende ad accreditare che quella moneta e quindi quel processo siano sostanzialmente ostili ed estranei alle famiglie italiane qui è il germe di un
Di una cultura della divisione che va al di là dei singoli interessi settoriali
Perché in lettere si settoriale riguardano di volta in volta i pescatori gli agricoltori tabaccherie dividi quelli del tabacco eccetera da questo punto di vista son le famiglie contrapposte a processo europeo
La moneta vista come come persa
Quindi anche dal punto di vista del Paese questa questo bilico in realtà esiste c'è un'Europa in bilico e c'è un Paese in bilico
Perché se noi prendiamo alla tradizionale scelte europea
Questa questione dell'uso della moneta
Questa questione del delle di difficoltà che una parte consistente dell'imprenditoria
Questo Mexes di tentativi di rassicurare una parte degli interessi che si sentono minacciati da questo punto di vista avverto davvero ma in Italia che non è più
Come prima dentro quel processo con piena responsabilità e tende pericolosamente anche se non può riuscirci ovviamente a ripiegarsi su se stessi
Nel localismo e gli interessi corporativi
Negli interessi settoriali questo è anche dal punto di vista della dinamica delle culture politiche che si sia stanno agendo però in profondità nel Paese in questi in questi anni in questi mesi davvero
è davvero una un segnale in qualche modo il sì preoccupante
Ossia io l'altro giorno mi ha chiesto all'euroscetticismo pagherà pure in questa campagna elettorale
Va bene il proprio disabitudine a pensare alle europee Fusetti ma io lo vedo questo come l'altro segnale del di quello che avevamo chiamato allora sembrava molto oggi punto poco rischio del declino del Paese
Perché accanto a un declino economico produttivo industriale evidente anche un qualche declino
Culturale morale
Lo si avverte da mille da mille segnali cioè quando tu alimenti un'identità fondando la sulla paura
Di quello che è alto
Di quello che è lontano o distaccato diverso da te
Tu non alimenti un modo diciamo positivo di affrontare i problemi che possono avere una soluzione moderata è una soluzione progressista e di sinistra non è il problema del come risolvere il problema
Ma della radice che tu attribuisci Alba in alcuni valori fondanti che da questo punto di vista avverto davvero anche come Segni che che che danno la raffigurazione della della difficoltà del Paese in questi anni
Di affrontare correttamente
Il proprio il proprio futuro
è un Paese che si chiude a un Paese che che che ha paura
è un Paese che tende ad essere diviso tra generazioni tra territori tra interessi e non a caso per rapporto tra coesione e sviluppo che viene incrinato continuamente ma insomma
D'altra parte
Quella divisione che riguarda gli altri divisione riguarda anche il rapporto con il sindacato
Che senso ha che il ministro del lavoro dica le cose che ha detto sulla rappresentatività sindacale
Che accorta che logica corrisponde
Quello che in questi che in questi giorni è uscito fuori se non l'idea un po'un po'rozza semplificata di provare a giocare sul su terreni come questi che invece meriterebbero molta attenzione
E molto molto rispetto e che senso ha che il più grande giornale italiano il giorno dopo le dichiarazioni del ministro del lavoro invece di occuparsi seriamente di Alitalia si occupa di sapere quanti sono i Cobas in tutti i settori
Come se questo fosse il problema e non la conseguenza di un problema
Da questi segnali vedo che c'è anche un ma perdita di di alcuni valori di riferimento che io penso andrebbero andrebbero capiti compresi
E andrebbero reinterpretati in maniera in maniera diversa da questo punto di vista voglio solo dire che mi inseriscono effetti fare stime aspettato promittenti depresso riproporre con la sezione sì perché perché devo dire che
Ci sono molte persone che invecchiando tendono ad accentuare i lati del proprio carattere gli anni siamo peggiore ci sono persone che con la maturità invece acquistano un distacco dalle proprie esperienze ma non da oggi
Ad esempio Romiti è una persona che nel contributo dato dalla CGIL alla lotta al terrorismo non ha mai detto parole diverse mai lontanamente si è sognato di dire cose che sono state dette in questi tre anni
Ha sempre riconosciuto all'anno da CGIL un ruolo fondamentale
Romiti Romiti sull'articolo diciotto non ha mai avuto tentennamenti ha detto dall'inizio una scelta sbagliata che non serve
Romiti anche Romiti che aveva paura dell'eroe
Aveva paura dell'Euro
Pensando
Perché ho avuto modo di parlarci più volte alla debolezza del sistema produttivo del Paese
E quindi non era diciamo una paura che nasceva da un non voler Farley euro non ha paura che nasceva da un giudizio
Luís imprenditore e uomo d'azienda tra i più importanti d'Italia aveva dell'impresa degli imprenditori italiani
Quindi non mi ha stupito che l'altra sera abbia detto fra l'altro due cose di assoluta saggezza che a Melfi hanno ragione lavoratori e a torto la figlia
E la seconda che ogni qual volta tu proprio isolare il tuo interlocutore fai due sbagli perché da un lato rende il tuo interlocutore addirittura più forte e dall'altra non aiuti la soluzione
Del problema da questo punto di vista l'utero e spia
Di un malessere più generale che attraversa l'impresa italiana della quale la decisione di puntare sul monte Zemo tagliando e cambiando le politiche di Confindustria mi pare insegna il segno più visibile più importante
L'impresa passa dall'abbraccio di Parma con questo governo a una fase di disincanto e pensa che vada ristabilito col mondo sindacale nel suo complesso e con la CGIL un rapporto corretto
Per questo accanto ai segni difficili di un'Italia che sta in bilico io però vedo anche e questa è la nota pare positivo che dobbiamo assumere vedo anche invece dei dei germi la germinazione di di una riflessione di ripensamenti che ci possono forse portare fuori da questa da questa situazione lo dico anche pensando ai guai che purtroppo nelle prossime ore
Su questa o quella vertenza saremo costretti ad affrontare e dovremmo essere in condizione di tenere molto ferma perché al dunque in questa situazione il sindacato rappresenta anche un grande elemento di stabilità e di fiducia nella volontà del
Del governo di isolare di indurre il rapporto con la CGIL c'era la base un una visione delle relazioni industriali o una sciatteria di relazioni industriali e come ha reagito il sindacato questo Paese porterà una domanda conferma farsi grazie
No ma non è una solo se già il il Governo avuto nella vita di questo governo ci sono sicuramente due parti la prima nella quale aveva una specie di di spinta propulsiva molto forte
Che aveva probabilmente anche dentro di sé un Progetto un'idea un modello sociale di relazione sociale di mercato diversa dalla nostra ma esiste
E poi una seconda parte quella che ormai da un anno si è stabilita in cui quella modello no non funziona
E il governo anche per divisioni interne sostanzialmente paralizzato e quindi sceglie sempre vie di fuga dall'assunzione di una responsabilità quale che essa sia
Io ho studiato la tecnica sì
Giovanni c'è una tecnica di inabissamento del governo delle proprie responsabilità straordinaria
Prendiamo la vicenda degli ostaggi prendiamo la vicenda delle pensione prendiamo la vicenda adesso dell'Alitalia ne vedremo delle belle
C'è una una capacità straordinaria a Lecce e qua le riduzioni per cui c'è un governo che appare e scompare si inabissa e il punto più preoccupante non è questa tecnica comprensibile e che è un governo non può inabissarsi
Perché il governo ha la responsabilità di decidere di assumere le proprie responsabilità nel bene e nel male per quelle che sono quando un governo si inabissa fuggì a questa responsabilità e facendolo incardina responsabilità su soggetti e terzi che non c'era
Un comune una regione a cui Italia fondi e dice arrangiati un sindacato sul quale scarica e contraddizione sociale dice non siete rappresentativi e potrei continuare sulle vicende
Sulle vicende di questi giorni per quindi anche sul versante col sindacato è passato da un'idea all'altra ma ormai evidente perché in qualche modo trucco si è svelato
Perché il governo non chiama il sindacato perché sa che se chiama il sindacato su qualsiasi materia e costretto a dare delle risposte a tutto il sindacato
Il governo aveva interesse a favorire i tavoli quando poteva dividere il sindacato
Nel momento in cui questo non è più possibile il governo non ha più interesse a chiamare il sindacato perché nel momento in cui lo chiama devi dire al sindacato dei sì o dei no deve assumersi una responsabile
Ed è esattamente quello che in queste condizioni allo stato non è in condizione verso
La io chiederei la risposta fino alla pagina mirabile su questo punto per questo periodo per questi tre anni
In Italia e per il centrosinistra l'Europa è stata una sorta di via di fuga
Le cose in Italia succedevano determinate cose ma in Europa guardate che ci vedono sulla giustizia si ricorreva all'Europa su determinate questioni anche politiche si diceva per però il Parlamento europeo
Questa via di fuga adesso è diventata una una tornata elettorale allora in che misura i temi politici interni decideranno la tornata elettorale europea e qua torna il tema che sollevare il tetto
Abbastanza brevemente siamo contenti un po'colto
Ma mi sembra che i temi interni si saldano con la il collegamento con l'Europa perché in tanti sperano e speriamo
Che dall'Europa ci possono venire
In aiuto insomma fondamentalmente noi abbiamo avuto un governo che al di là di quello che noi ci aspettavamo si si è dimostrato un Governo classico di destra che appunto uomini si diceva Hashemi optato alla Thatcher avendo come politica di relazioni industriali quella esclusivamente di dividere e poi possibilmente di di abbattere la forza del sindacato nei quindi
Questo governo però io aggiungerei ha anche una fondamentale incapacità dilettantismo se mi posso permettere un netto di quando ero Presidente dell'INPS ne avevo ai media necessita di frequentare
I i ministeri e parlare con alcuni grandi dirigenti poi di questi miste
E che non sono certo personaggi di sinistra sono quasi tutti i personaggi moderati di centro destra e beh quante volte mi sono sentito dire e allora ancora non era evidente questo
Professore ma guardi qui è un disastro queste non arrivano dei ragazzini che vogliono comandare sottosegretario cioè non non non non riusciamo a farli ragionare ci chiedeva siamo sfasciando tutto veramente
Questa è è stato questi tre anni in Italia adeguarsi sottosegretario ragazzi
Perciò ma sai questi dirigenti sono potuti anziani quindi
Va bene per loro professore anche di una certa età strano possono essere identificati come dei dei giovani inesperti però anche questo è stato preoccupante ora d'altra parte questo secondo me è data la possibilità a o oggi già in queste elezioni europee
E sperabilmente anche in quelle politiche a una
L'opposizione di presentarsi
Come la forza che ridà speranza questo Paese se io dovessi accettare identificare uno sgorbio intorno al quale raccogliere la la posizione se non era questa la domanda forse sta un po'degli anni ma c'è bisogno di dare speranza
E
Vero che il declino o tutti questi problemi nascono anche da da difficoltà strutturale del Paese
Il libro di Carlino sull'industria italiana parla appunto di scomparsa della grande industria però ha anche ragione Sylos Labini quando ieri su Repubblica
Aggiusta un po'questa questa immagine non tutta la grande industria italiana in queste condizioni ci sono ancora dei settori nei quali noi possiamo eccellere come quindi come come prima dicevo in Europa non
Diciamo ci sono molte cose sotto il ciò sotto il sole anche da noi dobbiamo cercare di salvare il salvabile puntare sulle capacità di innovazione della del nostro apparato economico e industriale
E individuare coloro che ancora sono pronti in questo Paese a credere in una prospettiva diversa insistere ridare speranza a ridare fiducia a superare questa fase che diceva Epifani che giustamente
Molti osservatori hanno verificato di ripiegamento su se stesso gli italiani che non credono più tanto nell'Europa ma questo vuol dire soltanto che
La la politica conta Iraq assicuri che il Governo conta e dunque è su quel terreno che va che pare svegliata la la la dormiente
Attrazione
Dell'Europa insomma dobbiamo avere una una una classe dirigente nuova che Frisco mette sulla rotta
E sia capace di risuscitare un po'l'entusiasmo che c'ha portato appunto ad accettare neuro d'altronde non capita sì presto di trovare un qualcosa di cui si fa la Costituzione MM periodo in cui si può votare
Maria Luisa proprio per le conclusioni io non nessuna conclusione brevissimamente
No mi viene in mente appunto un libro Sempre mi trova citarlo per caso insomma di Maurizio Ferrera di qualche anno fa che si chiama un librettino che si chiamava salvati dall'Europa
E in cui Ferrara ragionava sul acido di riforme del centrosinistra
A ridosso diciamo dell'ingresso in Europa io non lo so se oggi sarebbe effettivamente temo proprio di no sarebbe possibile un libro con quei contenuti e con quel titolo perché come dire perché appunto in questi ultimi tre anni sono successe cose completamente diverse e perché appunto rivelando anche le cose dice Epifani perché il clima culturale oltre che le scelte di merito e di caso in caso sono scelte e e climi chiusi in voluti
Distanti eccetera e c'era io da questo punto di vista veramente aspirerei a che quest'ultimo mese che precede la campagna elettorale fosse un mese in cui l'area progressista del Paese invece eri investisse
Dicendo che in fondo un contributo in Europa qualora come dire i risultati elettorali fossero favorevoli all'area progressista di centrosinistra un contributo che sostenesse orientamenti anche diciamo della governance europea più cogenti nei confronti degli Stati nazionali e qui ci rientra il processo di largamente quindi anche diciamo offrendo maggiori non solo incentivi ma anche coordinate e politiche di sostegno ai Paesi tradizionali e Paesi entranti perché il processo fosse verso appunto
Un'Europa che cresce economicamente e che si sviluppa anche socialmente ecco io mi aspetterei desidererei che questo avvenisse l'occasione Acea e fra un
Offre sguardo all'Italia
Peraltro è un'Italia che non ci sia in
Diamo l'opportunità di riparlare di Europa facciamolo c'è
Vicino a
Possibilità di mettere il vostro nome
Mi indirizzò insomma gruppo di appartenenza
In questo modo ci ha Oreste nel voler di comunicare iniziative
Ricevere grazie
Va bene
Posporre
Qui
Qui
Qui
Quindi quest'