Elezioni amministrative ed europee 2004: comizio di Gianfanco Fini - organizzato da Alleanza Nazionale (Piazza Manganelli)

Benvenuto all'onorevole Gianfranco Fini
Applauso rimarrà qualche minuto a parlare l'onorevole Gianfranco Fini
Campagnaro
Il primo
Comunico
Buonasera
Uomini e donne di Catania dalla Provincia
Ancora una volta come presidente provinciale di Alleanza leader a nazionale di Catania
Ho l'onore di introdurre il bivio il nostro presidente il vicepresidente del Consiglio
Il deputato europeo onorevole Gianfranco Fini
Che è qui a distanza di un anno e se pure è cambiata la piazza
La nostra piazza Università come sapete risentimento
Non è certo mutato l'orgoglio e l'entusiasmo nell'accoglierlo e nell'ascoltarlo
Fini e Como titolo libro vengono per cinque ha fatto uscire la destra a rivedere le stelle esercita il suo ruolo di vicepresidente con grande autorevolezza e competenza e con eguale importante rilevanza partecipa alla Convenzione europea per las per la stesura della Costituzione d'Europa
Il movimento sociale prima Alleanza nazionale ora sono stati sempre coerenti sostenitori un'Europa grande unità
L'estensione a venticinque nazioni con l'immissione dei paesi dell'Est fa sì che la Sicilia
Diventi centro e grande ponte nel Mediterraneo
Per la nostra isola l'area del Mediterraneo diventa vitale per lo sviluppo della sua agricoltura della sua cultura il suo turismo il suo sviluppo economico
Stasera sono qui sul palco alcuni dei candidati di Alleanza Nazionale all'inizio produrre
Tutti di grande qualità
Che come i catanesi Musumeci deputato europeo uscente
Già presidente provinciale
Già presidente della Provincia Regionale di Catania
E l'onorevole Stancanelli assessore al lavoro alla Regione
Che ha dato a questa assessorato una rilevanza particolare un'importanza eccezionale
Come abbiamo qui vicino Nania l'onorevole del senatore televisiva coordinatore elettorale capogruppo dei nostri senatori
La
E la e Marcella Bella
E la catanese
L'avevo riflettuto
E la catanese Marcella Bella
Che con la sua amabilità la sua dedizione ai nostri programmi rappresenta degnamente la donna della destra poiché ce
L'assessore granata Assessore alla cultura anche questo importante pilastro della nostra rappresentata la Regione Siciliana
Uomini questi uomini hanno dato prova nei diversi ruoli istituzionali che hanno che hanno ricoperto o ricoprono come sapete bene di grandissima efficienza di assoluta onestà di eccezionale competenza e serietà ne sono sicuro essi ci porteranno ad ottenere una grande affermazione essi richiedono la vostra fiducia egli assicurano il loro impegno chiudo questo mio breve intervento comunque grazie ragazzi che vedete qui sotto
Rivolto ai nostri soldati in missione di pace del mondo
Ai diciannove che sono caduti a Nassiriya l'altro ieri nobilmente insultati da una spregevole sinistra
Che non perde occasione di esprimere pochi tentativo e grazie a Quattrocchi ad Amato al loro vada il nostro commosso ricordo il nostro grande applauso la federazione di Catania
Intende inoltre esprimere la solidarietà al ministro Matteoli
E la condanna per la vigliacca azione che ha distrutto ieri sera a Livorno il suo comitato elettorale grazie ancora Gianfranco Fini di essere qui con noi viva l'Italia viva Alleanza nazionale
Grazie care amiche cari amici di Catania cari militanti di Alleanza Nazionale anche da parte mia una sincero doveroso ringraziamento a tutto il partito
Nella persona del segretario della nostra Federazione Tana Pirrone al segretario regionale Mimmo Nania ai parlamentari nazionali che sono qui questa sera sul palco e a tutti i candidati per le elezioni europee
Ed in particolar modo ai tre candidati espressione della vostra città della vostra bella citati Qatar
Elezioni europee
Importante elezioni europee nelle quali il primo impegno di chi chiede fiducia per rappresentare la Sicilia e l'Italia a Bruxelles dovrà essere quello di aiutare quei governi tra cui il nostro governo
Che sono convintamente impegnati per fare in modo che l'Europa non sia soltanto un importante soggetto economico ma abbia un'anima un'identità è indispensabile che chi chiede fiducia per portare i legittimi interessi dei catanesi a Bruxelles sappia che ha innanzitutto un dovere morale cui adempiere fare in modo che nella carta costituzionale del vecchio continente dissi a un riferimento esplicito a quelli che sono i valori più profondi dell'Europa
Perché se si vuole la individuare un elemento comune
Un minimo comun denominatore culturale in grado di unire popoli di venticinque Paesi un dato che caratterizzi l'identità dell'Europa
A Bruxelles come in Portogallo come in Sicilia come in Ungheria come sul Mar Baltico se si vuol trovare ciò che unisce venticinque popoli che hanno lingue diverse storie diverse tradizioni diverse
Popoli che nel corso dei secoli passati si sono in mille circostanze dilaniati tra di loro in sanguinose guerre civili se si vuol trovare ciò che unisce per davvero l'Europa non si può che dare una risposta
Vi è una comune tradizione vi è una radice che unisce il popolo del vecchio continente e quel legame che deriva dal rispetto di quei valori religiosi che in Europa hanno un solo aggettivo sono i valori religiosi democristiane
Un impegno morale per far sì che nella Carta costituzionale dell'Europa vi sia quel riferimento alla tradizione religiosa cristiana che non a Chiasso è stata sollecitata in mille circostanze al Santo Padre
Un compito morale che va certamente al di là di quello che è l'agone politico di quelle che sono le pur doverosi divisioni tra i partiti
Un'Europa che sia anche protagonista politico perché viene gestita sempre più impellente
Di un'Europa che abbia una politica estera di un'Europa che sia protagonista nello scacchiere internazionale
Di un'Europa che sia capace di garantirà i popoli del vecchio continente il raggiungimento di quei traguardi di coesione sociale e di sviluppo di progresso economico
Un'Europa che sia artefice di pace ed è semplicemente vergognoso quello che ha fatto fino ad oggi e forse farà ancora per qualche tempo la sinistra italiana
Che cerca di dividere il nostro popolo in presunti alfieri della pace e in altrettanto presunti quanto inesistenti sostenitori della guerra
Come se potesse esistere
Un solo essere umano degno di questo nome pronto a dire io sono per la guerra
Siamo tutti per la pace
Ma che cos'è la pace
La pace non è soltanto il tacere del cannone la pace armonia la pace progresso la pace e libertà la pace è coesistenza pacifica la pace e democrazia
E se la pace tutto ciò e tanti altri valori ancora pei evidente che la pace non si conquista andando in giro per le cita sventolando bandierine arcobaleno la pace si conquista con le assunzioni di responsabilità che con questa
Come ha ricordato giustamente danno Pirrone con l'esempio con la dedizione col sacrificio i veri costruttori di pace sono coloro che in Iraq
Orgogliosi del loro compito che è un compito umanitario dipendono innanzitutto il diritto di quel popolo a conquistare un futuro ed è la ragione per la quale certamente sacrosanto ringraziare i costruttori di pace i nostri soldati
Quando qualche settimana fa facendo unicamente il mio dovere come ha fatto il Presidente del Consiglio mi sono recato a Nassiriya dopo quella strage
Quel che mi ha colpito non è stato soltanto il morale delle truppe come si dice in questi casi sono uomini e donne fortemente motivati sono dei professionisti sanno di avere un compito morale importante
Mi ha colpito come i bambini iracheni guardavano i nostri soldati
Altro che truppe di occupazione come dice qualcuno a sinistra sono truppe che sono impegnate per liberare l'Iraq dal Medioevo per garantire a quel popolo un futuro
Sono da questo punto di vista solo coloro che stanno costruendo un futuro un avvenire
Ed è semplicemente paradossale che la sinistra lunedì
Così come è semplicemente vergognoso che dopo aver chiesto per settimane per mesi
Che le Nazioni Unite avessero un ruolo
Che nascesse un nuovo governo iracheno rappresentativo
E non già nominato dagli Stati Uniti ma delle Nazioni Unite
Dopo aver chiesto per settimane mesi che una conferenza internazionale di pace accompagnasse l'Iraq o fuori dal presente tragico in cui si trova oggi che quell'eventualità stanno diventando anche per il forte impegno del governo italiano una realtà è semplicemente vergognoso che in tutta Europa siano d'accordo quasi tutti e che soltanto in Italia il centrosinistra continua a dire non è ancora sufficiente ritiriamo le truppe dimostrando in modo inequivocabile
Che su queste questioni nel centrosinistra la linea non la dà a Prodi non la da Fassino Mola da Rutelli nel centrosinistra la linea la data Bertinotti e tutti quei gruppi oltranzisti che evidentemente non hanno ben chiaro che se si vuole per davvero combattere il terrorismo occorre innanzitutto ricordare che se lecito parlare di guerra è la guerra è stata proclamata l'undici di settembre
Quando il terrorismo colpiva Lori dell'Occidente quando fu scatenata un'offensiva che ha come obiettivi valori della nostra società
è profondamente sbagliato immorale cercare di dividere gli italiani tra sostenitori della pace e presunti sostenitori della guerra
Siccome credo che in molti abbiano compreso che la necessità di un'Europa protagonista
E anche strettamente collegata alla necessità di un'Europa
Che sia attenta a quel che accade nel nostro mare nel mar Mediterraneo
L'Europa si è finalmente riunificata
L'Europa è tornata nei suoi confini naturali
L'Europa non si è allargata a destra come qualcuno sbagliando continua a dire
Non si può pensare che Praga Budapest a San Pietroburgo siano meno europee di Catania di Siviglia di bordo
Europei tornata nei suoi confini ed è tornata nei suoi confini naturali perché il libro della storia ha voltato pagina
Perché si è dissolta la cortina di ferro perché è finito il comunismo perché non c'è più quell'ideologia sanguinaria che aveva diviso in due il vecchio continente strappando alla madre patria europea decine di milioni di donne e di uomini
Ma quell'Europa riunificata non può guardare soltanto a destra
Deve guardare assunte deve guardare a quel che accade nel mar Mediterraneo
Deve essere fortemente impegnata come Musumeci tante volte ha detto nel Parlamento europeo perché vi sia un rapporto di stretta collaborazione con i Paesi arabi moderati
Perché il pericolo non viene dall'Islam il pericolo viene dal terrorismo islamico viene dal fanatismo viene dall'integralismo
E se c'è un popolo d'Europa che queste cose le sa perfettamente perché sono scritte nella sua storia e il popolo siciliano se c'è un lembo d'Europa in cui naturale ricordare che nella storia bimillenaria del continente
Nel rapporto Islam Cristianesimo
Vi sono stati sì tanti momenti astri di scontro riguarda ma vi sono stati anche tanti momenti di confronto di reciproco arricchimento di mutuo rispetto se c'è un lembo d'Europa in cui ricordare tutto ciò significa ricordare una parte della storia significa ricordare una parte della storia della Sicilia
Se vogliamo che vi sia per davvero
Attenzione rispetto perdo abbiamo da questo punto di vista portare più Sicilia in euro
La Sicilia come nostro Meridione
è periferia d'Europa unicamente se l'Europa continua a guardare solo adesso
Ma se al contrario l'Europa guarda anche a ciò che accade nel mar Mediterraneo la Sicilia non è periferia la Sicilia diventava un posto di civiltà diventa l'ideale ponte che collega i nostri valori che sono i valori dell'Occidente
Ai popoli se la fascia del Maghreb
Ai Paesi arabi moderati a tutti coloro che nel mar Mediterraneo
Hanno insieme a noi cristiani ed europei costruito le pagine più belle agibilità mondiale
Perché le tre grandi religioni le tre grandi culture le tre grandi civiltà si sono affacciate in qualche modo incontrate nel mostro mare in quel mare Mediterraneo mio che deve essere uno degli epicentri necessari e indispensabili per una politica europea che sia per davvero garanzia del rispetto delle identità
Non hanno capito nulla
Quelli che nel passato dicevano con l'Europa a venticinque
Verranno meno le identità esattamente il contrario in un'Europa che comprende venticinque popoli e che dal due mila sette comprenderà ventisette popoli è il trionfo dell'identità
E il trionfo delle individualità e il trionfo di quelli che sono i momenti più alti di un popolo
E l'Europa delle patrie che si afferma è quella idea di Europa nazione che un grande italiano un grande catanese
Nel mondo e in Europa Lanzone gli anni in cui era in reti cose non difficile dire che nascerà un'Europa delle nazioni e delle patrie quell'Europa sognata da Filippo Anfuso che sta diventando realtà
Nello stesso momento in cui
Prende corpo il sogno di un continente che sia innanzitutto rispettoso dell'individualità
Queste il mito dell'Europa
Di un'Europa schierata a difesa dei valori dell'Occidente
L'Europa con una sua politica estera di un'Europa capace di difendere quei valori e di proiettarli nel mondo intero
Un'Europa
Come abbiamo avuto modo di dire al presidente degli Stati Uniti che è certamente alleata della mente
Ma al tempo stesso un Europa che è cosciente del fatto che non è vero che nel mondo c'è troppa America
E al contrario drammaticamente vero che nel mondo c'è poca Europa e se vogliamo che la alleanza transatlantica
Sia un'alleanza rispettosa per davvero dei valori più profondi dell'Occidente
Non dobbiamo chiedere agli americani di fare quello che al contrario spetta a noi europei più Europa protagonismo politico politica estera comune
Un esercito europeo perché in tante circostanze
è apparso chiaro al mondo intero che oggi gli europei sono un gigante economico ma sono ancora drammaticamente un nano politico
Anche quando la guerra è divampata nel cuore della vecchia Europa quando ha insanguinato i Balcani noi europei siamo stati tremendamente distratti serve più Europa se vogliamo per davvero che vi sia in Occidente
Garante rispettoso dei valori e dei diritti umani
E in questa Europa dobbiamo saper portare la nostra Italia dobbiamo saper portare la vostra Sicilia
Un'Italia economicamente più forte
Socialmente più giusta un'Italia in cui il Meridione la Sicilia abbiamo il ruolo che naturalmente l'esperta
Siccome questa è l'altra questione che in questa campagna elettorale
è stata ossia ossessivamente dibattuta dalla sinistra credo che sia doveroso da parte mia
Cercare di riportare le cose alla verità
Questa è stata una strana campagna elettorale in cui la sinistra ha cercato per molte settimane come dicevo all'inizio di dividere gli italiani sostenitori della pace e della guerra forse oggi si è resa conto che è una moneta che non paga
E va cercando
Di insinuare nella mente di coloro che andranno al voto
Che da quando governa il centrodestra
Be'quella nuova stagione di rinnovamento che era stata auspicata e promessa non si è realizzata c'è chi in questa campagna elettorale dice dai palchi della sinistra italiani hanno capito che i miracoli promessi dal centrodestra non si sono avverati e quindi è arrivato il momento di punirli di cambia
è più dedicherò buona parte di questa manifestazione proprio la condizione economica dell'Italia del meridione della Sicilia
Cercando nella speranza di trovarlo un interlocutore del centrosinistra che sia disposto a confrontare non la propaganda ma la realtà
Partendo dai dati ufficiali partendo da i documenti partendo da quello che fu depositato in Parlamento dall'ultimo governo di centrosinistra
Partendo da quel documento di programmazione economica e finanziaria cioè la previsione che si fa
Che il governo di Giuliano Amato primavera del due mila uno presentò alle Camere in quel documento primavera del due mila uno la sinistra prevedeva che l'Italia crescesse del tre per cento per tre anni
Tre per cento di crescita nel due mila e due tre per cento del due mila e tre tre per cento nel due mila e quattro quindi non era al governo Berlusconi Fini che si candidava a fare i miracoli tutti in quel momento dicevano è possibile una crescita del nove per cento in tre anni
Poi non è accaduto ma non perché abbiamo vinto noi perché qualche mese dopo c'è stato l'undici di settembre
Che ha messo in ginocchio l'economia in tutto l'Occidente determinando la più grave congiuntura internazionale degli ultimi trent'anni
Come dimostra il fatto che in tutta Europa si è fermata la produzione di ricchezza tutta l'Europa rallentato tutta l'Europa è cresciuta di meno
Come dimostra il fatto che anche le due vecchie locomotive la Francia e la Germania si son fermati
Si son fermati a tal punto che nei confronti di Francia e Germania l'Unione europea ha dovuto sventolare il cartellino giallo l'ammonizione l'early warning hanno superato quello orto tre per cento dei BTP che è uno dei pilastri fondamentali dell'Unione europea e ha capitato alla Francia alla Germania non è accaduto all'Italia governata dal centrodestra
La crisi è innegabile c'è stata
La crisi per certi aspetti c'è ancora
Ma non è una crisi determinata dalle mancate promesse la crisi determinata dallo sconvolgimento internazionale dell'undici di settembre
E nonostante questa crisi che ha fermato l'economia in tutta l'Europa che va ricordato ha messo letteralmente in ginocchio Francia e Germania
Inoltre un governo che è stato capace innanzitutto di tenere i conti pubblici rigorosamente sotto controllo
Qualcuno può chiedersi ma perché non avete fatto anche voi collocano fatti francesi tedeschi in qualche modo infischiarsene di Maastricht spendere di più di quel che si poteva perché perché ne siamo persone responsabili
Perché noi abbiamo avuti in eredità dalla sinistra il paese più indebitato d'Europa
Noi abbiamo avuti in eredità un Paese che arriva al centodieci per cento di debito e non occorre essere economisti basta essere i padri di famiglia per capire cosa significa se siti se si riceve in eredità un debito spaventoso
E ogni anno si continua ad aumentare il debito quella famiglia finisce in rovina finisce in malora
E l'Italia in tutto in questo ente come una grande famiglia non avevamo innanzitutto il dovere di ridurre quel debito dal centodieci al centosei e lo abbiamo fatto e di mantenere i conti pubblici anno dopo anno sotto controllo e ci siamo riusciti
Garantendo innanzitutto stabilità è un'ironia fuor di luogo quella della sinistra quando dice di fatte belli perché sia del governo che il più duraturo nella storia repubblicana non è un grande merito ma certamente è stato importante
Perché c'è da chiedersi cosa sarebbe accaduto Alitalia
Con la crisi internazionale che c'è con due guerre Afghanistan Iraq se ci fosse stato ancora un centrosinistra
Che cambiava il presidente del Consiglio di quattordici quindici mesi perché va ricordato che vinse Prodi poi ci trovammo D'Alema poi ci trovammo Amato poi candidano Rutelli perché sapevano benissimo
Che se avessero ricandidato uno solo di coloro che avevano governato non avrebbero avuto alcuna possibilità
Stabilità un valore stabilità che abbiamo garantito che garantiremo lo dico subito a qualche uccello del malaugurio ma qualche Cornacchia
Dopo il voto europeo non accadrà assolutamente nulla innanzitutto perché il voto europeo andrà bene per il centrodestra e andrà certamente bene per Alleanza nazionale
Perché non soltanto in Sicilia ma in tutta Italia c'è un consenso che cresce per la destra
Dopo il volto governeremmo fino alla fine della legislatura
Lo dico soprattutto a Massimo D'Alema che anche oggi ha detto dopo il governo dopo il voto il governo se ne dovrà andare a casa non c'è ombra di dubbio che D'Alema è la più alta autorità internazionale in materia perché quando si tratta di andarsene a casa lei è stato certamente al riparo
Dopo il voto continueremo a governare porteremo l'Italia al termine del mandato che abbiamo ricevuto anche perché
Abbiamo il dovere di portare a compimento il programma
Abbiamo il dovere di continuare a fare quello che già abbiamo iniziato a fare
Perché questi tre anni non sono stati soltanto gli anni della stabilità gli anni dei conti pubblici tenuti sotto controllo sono stati gli anni in cui abbiamo avviato in alcuni casi fatto quelle grandi riforme di cui tutti avvertivano la necessità la riforma del mercato del lavoro la riforma del sistema previdenziale la riforma del sistema fiscale che dovremo fare di qui alla fine della legislatura
E intendo parlarne rapidamente perché in una città come Catania che ha una passione per la politica
è di tutta evidenza che facile ricordare che si tratta delle tre grandi riforme che venivano sempre individuate come indispensabili per il sistema Italia
Uno sforzo di memoria prima dell'altra campagna elettorale prima delle elezioni del due mila e uno non c'era dibattito in cui non si dicesse all'Italia serve stabilità politica all'Italia servono delle riforme ed in particolar modo quella del mercato del lavoro l'abbiamo fatta
E la riforma che porta il nome di un martire quale è stato Marco Biagi una riforma che
Ha determinato
In controtendenza rispetto a tutta l'Europa un aumento degli occupati
Io mi auguro che qualcuno se c'è ancora intellettualmente onesto a sinistra
Sia pronto a confrontarsi sui numeri perché i numeri non sono né di destra né di sinistra sono numeri in questi tre anni in Italia controtendenza rispetto allo Rope aumentarle il numero degli occupati ed in particolar modo nel Meridione com'era naturale
Ed è aumentato il numero degli occupati perché finalmente abbiamo dato vita ad una riforma del mercato del lavoro che rende più facile le assunzioni
Si tratta
Di quei contratti flessibili di quei contratti a termine di quei contratti part-time che la sinistra continua a bollare come forme di sfruttamento senza capire che nel due mila e quattro l'alternativa in un'economia mondiale non è tra
Il contratto di lavoro a tempo indeterminato e la flessibilità
No l'alternativa è diventata un'altra
Flessibilità o lavoro nero
Flessibilità o sfruttamento flessibilità o totale assenza del più piccolo ed elementare diritto attraverso i contratti flessibili abbiamo avviato al lavoro centinaia di migliaia di ragazze e di ragazzi
Inserendoli gradualmente nel mondo produttivo
Poi certo occorrerà fare in modo che quel lavoro divenga un lavoro stabile occorrerà fare quello che si sta facendo proprio in Sicilia quello che sta facendo Stancanelli alla Regione rendendo stabile quello che ha un lavoro precario
Ma non c'è ombra di dubbio
Che se avessimo atteso tempi migliori per l'economia non avremmo avuto un aumento di occupati in questa fase in questo momento era doveroso garantire alle imprese la possibilità di assumere quando lo vogliono fare attraverso contratti di lavoro più plausibile
Riforma del mercato del lavoro riforma del sistema previdenziale già approvata dal Senato
Quando prima approvata dalla Camera perché la riforma delle pensioni non per diletto a per senso di responsabilità
Perché l'Italia ha una realtà che da un lato estremamente positiva e dall'altro lato se non interveniamo rischia di essere drammatica
La realtà positiva è che in Italia negli ultimi anni
è cresciuta l'aspettativa di vita ci sono più anziani ci sono più vecchi e questo è un fatto di grande rilievo morale soprattutto per la destra per chi ha una certa concezione tradizionale della Società della vita
Per la famiglia
Può apparire retorico ma non è retorico se in famiglia c'è ancora il nonno o la nonna è più facile educare i figli o li a certi valori
Chi ha una certa età chi è avanti negli anni è un esempio è in qualche modo unna monumento di esperienze
è importante che ci siano più anziani e più Betti nella società italiana ma accanto a questo aspetto positivo c'è quell'altro negativo siamo natalità zero l'Italia è il Paese che invecchia
Rapidamente in Europa sono sempre di meno i ragazzi che si sposano e che mettono al mondo dei figli e se non avessimo fatto la riforma delle pensioni
Noi avremmo corso il rischio tra dieci quindici anni di non avere le risorse non per pagare le pensioni a chi è già in pensione
Perché qui voglio innanzitutto smentire le bugie della sinistra chi è già in pensione non perde un centesimo non cambia nulla perché è pensionato
Se non avessimo fatto la riforma non avremmo avuto le risorse tra dieci quindici anni per dare una pensione a chi lavora per dare una pensione a chi comincia adesso a lavorare
E come l'abbiamo fatta la riforma innanzitutto partendo dal primo gennaio due mila otto
Io vorrei capire lo dico con rispetto nei confronti dei sindacati vorrei capire come si fa a proclamare lo sciopero generale per una riforma che scatta dal primo gennaio due mila otto
Il sindacato al dovere di scioperare quando c'è un pericolo imminente per il lavoratore non di fronte ad una riforma che diventerà in vigore di qui a quattro anni una riforma che innanzitutto rende libero il lavoratore di scegliere qual è il cuore della riforma è uno solo
Che dal due mila otto chi adesso lavora perché lo ripeto chi è già in pensione non li cambia nulla
Chi adesso lavora dal primo gennaio due mila otto potrà scegliere liberamente non c'è l'obbligo non c'è il comandamento queste la Casa delle Libertà il lavoratore sceglierà liberamente dal primo gennaio due mila otto
Se utilizzare la sua liquidazione
Quando sentite dire il TFR trattamento di fine rapporto la liquidazione
Dal primo gennaio un lavoratore potrà decidere se utilizzare la liquidazione come adesso cioè se la prende quando smette di lavorare o se al contrario mettere la liquidazione in un fondo previdenziale garantito dallo Stato
Che consentirà a quel lavoratore quando smetterà di lavorare di avere due pensioni la pensione che matura mese per mese con i contributi o con le trattenute era penso
Io ne che matura con gli interessi della sua liquidazione due pensioni per avere la certezza di arrivare serenamente alla fine del mese altro che riforma socialmente ingiusta
Una riforma
Soprattutto per i più giovani soprattutto per chi lavora adesso
Una riforma che conferma la possibilità di andare in pensione non solo quando si raggiunge una certa età
Ma anche quando si hanno trentacinque anni di contributi versati
Credo che gli italiani ormai lo sappiamo noi siamo l'unico Paese d'Europa che ha un doppio canale di accesso alla pensione si va in pensione per età
E tra parentesi in tanti Paesi d'Europa hanno alzato l'età ci son dei paesi in cui si va in pensione a sessantotto settanta anni per gli uomini sessantacinque per le donne dalle non cambia nulla ma in Italia si va in pensione anche dopo trentacinque anni di contributi
E non l'abbiamo cambiata questa regola innanzitutto per quei lavoratori che i trentacinque anni li hanno fatti in modo faticoso
Trentacinque anni di lavoro in un cantiere trentacinque anni di lavoro in una fabbrica trentacinque anni lavora nei campi be'trentacinque anni son più che sufficienti la sinistra DC delle Bugie quando dice che abbiamo cambiato le cose per i lavoratori
Trentacinque anni di lavoro usurante faticoso si continuerà andare in pensione
Noi abbiamo fatto un'altra riforma noi abbiamo detto a chi chiede di andare in pensione dopo trentacinque anni di lavoro meno faticoso diciamo così
Se ci vuole andare ci vai
Se ci puoi andare e ai cinquantasette cinquantotto anni lo fai ma ovviamente con una pensione un po'più leggera maturerà il massimo quando raggiungerà i sessantacinque
Se al contrario vuol continuare a lavorare quando hai maturato i trentacinque anni di contributo lo stipendio diventa più solido diventa più ci sono più soldi in busta paga perché perché lo sanno tutti che raggiunti i trentacinque anni anche se si continuano a versare i contributi la pensione non aumenta quindi lavoratore cioè gli era
Matura i trentacinque anni di anzianità con l'andare in pensione ci va con una pensione più leggera vuol continuare a lavorare lavora con uno stipendio invece più importante con più soldi in busta paga
E questo l'abbiamo fatto ancora una volta per pensare ai nostri figli perché anche a costo di perdere qualche simpatia perché governare vuol dire assumersi responsabilità
Governare da destra vuol dire bandire la demagogia governare da destra significa parlar chiaro anche a costo di perdere qualche simpatia non ho alcuna esitazione nel dire
Che non ce lo possiamo permettere il lusso di pensionati che diventano tali a cinquantacinque anni e poi lavorano in nero con il risultato che tolgono lavoro a chi non ce la
Con il risultato che danneggiano i loro figli con il risultato che in qualche modo per due volte danneggiano costa
Pedala riforma delle pensioni
Una riforma socialmente giusto la riforma proiettato al futuro una riforma volta cambiare in profondità la realtà della nostra società al pari dell'altra riforma
Quella del sistema fiscale
Una riforma di cui ho il dovere di parlare rapidamente perché si legge sui giornali non la faranno mai oppure si legge bene Berlusconi dice una cosa finiva dice un'altra non è propriamente così
Abbiamo tutti il dovere e la volontà di ridurre le tasse a tutti i conti li faremo entro la fine della legislatura
E quindi ridurremo anche quell'aliquota del quarantacinque per cento che è un'aliquota mostruosa
Quarantacinque per cento vuol dire che si lavora cinque mesi per pagare le tasse e sette mesi perse
è un'aliquota che riguarda i redditi lordi annui di settanta mila euro
è un'aliquota che coinvolge riguarda seicento mila contribuenti in una platea di trentotto milioni di cittadini che pagano le tasse
E allora io credo che Alleanza Nazionale abbia fatto non bene ma benissimo a dire a Berlusconi che mi ha detto hai ragione
Se riduciamo le tasse non cominciamo dall'aliquota del quarantacinque per cento
Non cominciamo da quei seicento mila tartassati che però diciamocelo francamente il problema di arrivare alla fine del mese non ce l'hanno riduciamo le tasse partendo ai ceti medi riduciamo le tasse partendo da chi sta in mezzo riduciamo le tasse partendo dalle famiglie monoreddito perché è qui che si costruisce la giustizia sociale
Una giustizia sociale che a questa destra non è lecito da parte di alcuno insegnare
Ridurre le tasse
Introducendo il quoziente di reddito familiare cosa vuol dire vuol dire che non guarderemo più al reddito del singolo cittadino
Guarderemo al reddito del nucleo familiare
Perché oggi il disagio il rischio povertà e soprattutto in quelle famiglie in cui c'è un solo stipendio un solo salario noi dobbiamo puntare innanzitutto alla tutela della famiglia monoreddito alla famiglia monoreddito dobbiamo attraverso un sistema di deduzioni e detrazioni garantire la possibilità di arrivare a fine mese anche se il salario uno solo perché lì che si annida rischio della miseria dell'impoverimento dell'ingiustizia
Riduzione del carico fiscale certamente per tutti nel tempo ma partendo da chi ne ha davvero necessità partendo dalle famiglie partendo dalle famiglie che hanno figli a carico partendo dalle famiglie che tengono a casa di anziani resterà a destra dei valori
Valori che poi diventano leggi
Perché la politica non può essere soltanto l'amministrazione certo è importante
Che vi siano città pulite che vi sia una sana e onesta amministrazione
Ma profondamente sbagliato chi ha detto beh nell'epoca post ideologico ormai destra centro sinistra
Non hanno più significato sono luoghi non è così
La politica per noi non è solo amministrare però e la politica è una serie di valori di idee porta di principi che cerchiamo di tradurre in pratica in realtà nello stesso momento in cui abbiamo la fiducia necessaria e sufficiente per governare la destra di governo non è la destra solo che amministra e la destra che chiede e si impegna per un profondo cambiamento della realtà più profonda del Paese valori che diventano leggi come abbiamo fatto in questi tre anni
Com'è facile dimostrare in almeno tre casi tre nuove leggi che traducono in realtà i valori della destra
La nuova legge sull'immigrazione la nuova legge sulla droga la riforma della scuola dell'università perché valori che diventano leggi che diventano norme
Quando siamo stati anche noi
Chiamati a confrontarsi col tema della immigrazione
Abbiamo innanzitutto
Valutato la necessità di difendere un valore
Quel valore che è profondamente scritto nella storia del nostro popolo perché oggi l'Italia a che fare col problema della immigrazione ma fino a qualche tempo fa l'Italia e la Sicilia in particolar modo avevano a che fare col problema della emigrazione e chi sa quanto è dolorosa la vita dell'emigrante sa perfettamente che non si può non si deve discriminare chi cerca lavoro
Chi ricorda le baracche a Stoccarda chi ricorda come erano maltrattati siciliani in Belgio che ha visto le fotografie del Museo dell'emigrazione Avelli Sayla sa perfettamente
Che un popolo come il nostro tutto può fare tranne che discriminare chi viene da noi per lavorare e allora certamente solidarietà
Ma accanto al valore della solidarietà per la destra il valore della legalità nel rispetto delle leggi e delle regole la nuova riforma che che ha il permesso di soggiorno per lo straniero al contratto di lavoro chi viene in Italia e lavora non può essere discriminato in alcun modo perché
Il lavoro che nobilita è il lavoro che integra è il lavoro che garantisce il rispetto della dignità umana
Quando hai al tuo fianco un collega di lavoro
Che come te e paga le tasse che come te a un turno come te ha dei doveri e dei diritti non importa che colore della pelle a non importa come prega il suo Dio è un lavoratore come è giusto è un lavoratore ed è questa integrazione
Solidarietà legalità il lavoro inteso come valore
Ma al tempo stesso la fermezza nei confronti di chi e clandestini
La fermezza nei confronti di chi viene in Italia e non accetta le nostre regole
La doverosa espulsione nei confronti di chi non si integra o nei confronti di chi non avendo la possibilità di lavorare rischia di rimanere ai margini della società perché i valori della destra legalità lavoro solidarietà
Un esempio ancor più chiaro se si pensa all'altra legge quella sulla droga
è già stata approvata all'unanimità dal Consiglio dei ministri
Inizierà tra qualche settimana il dibattito in Parlamento
Io invito fin d'ora la città di Catania ad una vasta mobilitazione civile perché ci sarà uno scontro politico al calor bianco perché occorrerà abbattere uno dei totem più vergognosi della demagogia di sinistra
Una demagogica per la quale la libertà non ha confini
Per cui ad avviso di qualcuno tra i nostri avversari c'è anche la libertà di drogarsi eh no amici miei fin quando saremo al governo la libertà di uccidersi la libertà di drogarsi ai nostri figli non la riconosceremo mai
Abbiamo un dovere che è quello di prevenire abbiamo il dovere di dire alto e forte che non c'è la droga buona e quella cattiva la droga leggere quella pesante c'è la droga
Che come tale determina guasti sociali enormi prevenire recuperare io vorrei che qualche teorico della libertà di droga incrociarsi e per una volta lo sguardo del padre o della madre di un tossicodipendente per capire l'angoscia di quelle famiglie per capire cosa chiedono alla politica al governo alle istituzioni non chiedono di voltarsi dall'altra parte non chiedono l'ipocrisia attuale
Per cui se il tossicodipendente ma nel SerT l'unica cosa che tiene il metadone la droga di Stato drogati ucciderti ma fallo senza dar fastidio alla società abbiamo il dovere di salvarli quei ragazzi potenziando i serbi potenziando le comunità e accanto alla prevenzione e al recupero abbiamo il dovere di pronunciare la parola vietata
La parola che è politicamente scorretta la parola che al contrario quando si tratta di droga è doveroso pronunciare poi tradurre in legge la repressione la repressione dello spaccio
Non è vero come dice qualche imbecille che o non ha letto la legge o è in assoluta malafede che manderemo in galera chi si fuma lo spinello non è così in galera ci manderemo unicamente chi spaccia la droga
è unicamente se non è a sua volta tossicodipendente
Perché chi conosce queste cose sa che il tossicodipendente in carcere non guarirà mai anzi cercheremo di avviare a condizioni di recupero di tossicodipendenti restano in prigione
Noi vogliamo stabilire il principio che drogarsi non è lecito stabiliamo il principio che chi detiene droga commette un illecito che è sanzionato poi la sanzione ovviamente sarà di natura diversa di natura amministrativa fino al penale
Vorrei capire come si fa ad essere così ipocriti se nostro figlio esce di casa senza al casco e prende il motorino
Tutti dicono è giusto farli la contravvenzione giusto avvisare la famiglia perché il casco di può salvare la vita
E non dovrebbe essere altrettanto giusto se nostro figlio a diciassette diciotto anni si fa una canotta una pasticca fargli la contravvenzione avvisare la famiglia per mettere in guardia per dirgli non ti fare del male non ti uccidere salva il tuo futuro non c'è la libertà di drogarsi
C'è la necessità di difendere il futuro dei nostri ragazzi echi valori che diventano leggi ecco la destra di governo ecco una destra che credo di poterlo dire soprattutto a Catania e non parlo per me parlo per chi ha responsabilità di governo chi le ha avute
Una destra che da quando ha avuto la fiducia necessaria e sufficiente per governare
Ha dimostrato di essere un'opportunità non un problema
Qualche anno fa quando cominciò questa avventura della destra al governo della destra che raccoglieva la fiducia necessaria e sufficiente per amministrare per governare
Magari qualcuno poteva pensare che noi potessimo essere un problema
Io credo che oggi dopo qualche anno di destra al governo e di governo tutti abbiano capito che qualche volta ci sono i problemi nella coalizione ai problemi non li fa la bestia
Anzi la destra Alleanza Nazionale quei problemi cerca di risolverli dove c'è a destra c'è serietà dove c'è a destra c'è impegno dove c'è da estratti e capacità di affrontare e di risolvere questioni antiche dovette dare
C'è volontà di cambiamento davanti a testa alta capacità di risposta di riscatto morale e per questo che se serve più Italia in Europa serve più destra in Italia
Ed è un obiettivo a portata di mano in questa campagna elettorale ne sono convinto più Italia in Europa più destra in Italia
Per fare in modo che il cambiamento contende per fare in modo che vi sia la difesa sincera dei valori che sono i valori più profondi del nostro popolo per fare in modo che voglio concludere così
Che anche la sinistra guarisca e non sono diventato matto perché fateci caso la sinistra italiana da qualche tempo
è stata preda di una pericolosa malattia è regredita allo stato infantile ha cominciato con i girotondi ha deciso di salire sul triciclo mandiamolo a giocare a nascondino domenica prossima
Fonte tanti voti per Alleanza nazionale con tanti voti per la destra
Con tanti voti per un profondo cambiamento per portare la Sicilia in Europa e per fare in modo che l'Europa che sta nascendo sì all'Europa dei valori sì all'Europa delle idee sì all'Europa delle patrie sia la nostra Europa più destra più Sicilia più Italia d'Europa