"Realismo politico: liberalismo e storicismo in Benedetto Croce" - conferenza del Prof. Marcello Musté organizzata nell'ambito del ciclo di seminari dedicati alla storia del pensiero politico promossi dall'Istituto Luigi Sturzo (presso sede Fondazione Luigi Sturzo)

Cosa
Il versamento
Tutti
Come dicevo ecco oggi è una riunione quasi più raccolta sicuramente più raccolta rispetto ai soliti seminari però ecco la causa è contingente ci sono alcuni coincidenze fortuite per cui siamo in numero minori rispetto al cielo ma questi ovvero che Possa tutto sommato anche essere un aiuto al meglio ascoltare poi meglio discutere ciò che Marcello queste Cira Marcello buste insegna Storia contemporanea abbia all'università in Roma la Sapienza ne ha facoltà di Filosofia Villa Mirafiori e ha scritto su argomenti vicini a questo tema anche qui fisicamente in qualche modo su questo tema tra l'altro è stato borsista dell'Istituto Croce dove ancora adesso
Lavora quindi credo che sia la persona che mi per ovvie ragioni a per queste ragioni non però signor giudice abbiamo voluto invitare parlarci di questo tema che appunto realismo politico di Britney stabilimento produce dico per chi venisse la prima volta questi incontri che storicamente la modalità è quella di una relazione e poi ampio spazio lasciato alle domande non aggiungo null'altro che lasciano
Che ringrazio
No grazie a voi per l'invito
Ma io vorrei iniziare questa Breve
Ricognizione che sarà soprattutto sul problema del la porto fra liberalismo e realismo politico nel pensiero di Benedetto Croce
Su quelli di mi limiterò a fare alcune osservazioni
Vorrei iniziare ricordando alcuni contributi critici anzi come vedete per la verità molto critici
Che sia durante la vita di Croce sia dopo la morte di Croce che avvenne come è noto nel mille novecentocinquantadue nato
E sono stati formulati da diversi autori
Il primo
Scritto il primo autore che voglio ricordare un autore che tutti voi conoscete che credo sarà anche studiato in questo ciclo di seminari sul realismo politico è Norberto Bobbio
Perché ma perché in uno scritto peraltro molto noto uno scritto del mille novecento cinquantacinque che apparve nel mille novecentocinquantacinque
Bobbio formulo una critica al liberalismo di Croce
Una critica che credo a buon titolo può essere definita come un attimo una critica distruttiva
In quell'articolo che si trattava di un articolo un articolo intitolato Benedetto Croce e il liberalismo
Bobbio cominciava facendo una serie di riconoscimenti accorcia
Croce era morto da tre anni
Perché beh perché anzitutto riconosceva l'importanza della funzione civile svolta da conosce
Come diciamo così guida morale dell'antifascismo italiano
Un'importanza una funzione civile che si era espressa per fare alcuni esempi nella redazione del Manifesto degli intellettuali antifascisti nel mille novecentoventicinque
Oppure nel discorso che il ventiquattro maggio del mille novecentoventinove
Conosce aveva tenuto in Senato contro i Patti lateranensi contro il Concordato fra lo Stato e l'altro
E Bobbio riconosceva anche il significato e l'importanza che opere come la storia d'Italia che apparve per la prima volta nel mille novecentoventotto
Una storia d'Europa che apparve nel mille novecentotrentadue ecco l'importanza che opere di questo tipo avevano avuto negli anni della dittatura della guerra
Per il formarsi diciamo di una intera generazione di intellettuali antifascisti liberali ma non solo liberali democratici cattolici
Ispirazione marxista
Ma fatti questi riconoscimenti
Beh Bobbio negava
Che sul piano dell'attivo sia politica quindi sul piano del pensiero il il liberalismo di conoscere possiamo dire fosse un vero liberalismo
Anzi
Diciamo che Bobbio negava che sulla base di presupposti teorici elaborati da Croce potesse sorgere un qualsiasi pensiero liberale
E diciamo che coerentemente la durezza dell'argomentazione
Concludeva così si esprimeva appunto che i giovani i giovani non devono essere mandati alla scuola di Croce
Cioè che i giovani non dovevano essere educati alla lettura dei suoi libri
Perché spiegava leggendoli non vi avrebbero imparato il senso della libertà ma al contrario vi avrebbero imparato addirittura la non libertà se non addirittura l'autoritarismo
I giovani insomma concludeva Bobbio in quello noto articolo
Non devono leggere i libri di Croce ma devono leggere i grandi classici della tradizione liberale del liberalismo classico
Classici per fare alcuni nomi come giorno
Come Montesquieu per fare appunto alcuni esempi illustri
Cioè due autori possiamo dire che conosce nella sua opera non arriva particolarmente apprezzato e non arriva particolarmente Amato
Quello che va sottolineato
Rispetto all'articolo di Bobbio
E che non era la prima volta e certamente non sarà l'ultima volta
Che una critica così distruttiva veniva rivolta al liberalismo conosce
Pochi lo ricordano anche tra gli e Sperti diciamo anche tra gli studiosi di questi argomenti
Ma aveva cominciato in maniera non del tutto dissimile nel mille novecento venticinque quindi trenta anni prima l'articolo dibattiti Norberto Bobbio beh aveva cominciato Giovanni Gentile
Cioè il filosofo lo ricordo insieme a Croce aveva fondato la rivista la critica e che insieme a Croce aveva inaugurato in Italia quell'indirizzo anti positivisti Gotti
Manualistica ambiente va sotto il nome di neo idealismo
Ma che proprio allora
O poco prima cioè per la precisione il trentuno maggio
Del mille novecentoventitré
Aveva aderito
Al Partito nazionale fascista aveva preso la tessera del Partito nazionale fascista aveva aderito a regime di Mussolini
Determinando così una rottura irreparabile con Colucci
Una rottura che poi diventerà del tutto l'esplicita diventerà definitiva nel mille novecentoventotto cioè quando conosce pubblicherà la storia d'Italia
Ecco in un articolo proprio per il mille novecentoventicinque in un articolo che si intitolava il liberalismo dico voce
Gentile aveva contestato con forza inedito dico luce a dirsi liberale
E lo aveva contestato come beh lo aveva detto contestato ricordando che le sue simpatie cioè le simpatie di conoscere non erano andate agli autori del liberalismo ma erano andate agli autori del realismo politico
I suoi autori spiegava Gentile erano Machiavelli erano dico erano e che erano Max
E Croce
Con ogni energia nelle sue opere per esempio in quelle sul materialismo storico aveva criticato gli ideali del giusnaturalismo
I principi dell'ottantanove i diritti dell'uomo e adesso come poteva si domandava gentile di fronte al fascismo di fronte a Mussolini dirsi liberale e antifascista
Come poteva dirsi liberale antifascista un seguace di Machiavelli e di Marx e non invece un seguace di blocchi o di sua figlia di Montesquieu o di Tokyo
Non meno dura nella sostanza
Fu la critica che a croce rivolse un altro
Importante esponente del liberalismo italiano
Un economista poi sarà anche presidente della nostra Repubblica cioè Luigi Einaudi
Anche in altri infatti seppure in un modo diverso rispetto a Gentile a Bobbio
Escludeva che la filosofia della libertà riconosce potesse definirsi fino in fondo un liberalismo e non escludeva basate per un motivo piuttosto determina
Perché per perché più volte nei suoi scritti tornerò poi su questo aspetto
Croce aveva affermato che il principio della libertà
Non può essere identificato non può essere risolto in nessun determinato ordinamento economico
La libertà aveva scritto Croce non esiste soltanto nella situazione del liberismo economico
Cioè in un'economia di tipo capitalistico dove vi è il mercato dove c'è la libera concorrenza la proprietà privata dei mezzi di produzione ma la libertà può servirsi di qualsiasi ordinamento economico
Anche di quello che ha scritto provocatoriamente
Anche di quello di tipo comunista purché gli sia garantita naturalmente l'espressione nella libertà umana e secondo Inaudi invece non era possibile parlare di libertari liberalismo se non in presenza di concrete istituzioni liberale
La più importante delle quali era appunto rappresentata dal mercato dalla libera concorrenza dalla proprietà privata dei mezzi di produzione
Ora ai nomi che ho citato nomi illustri che ho citato qui ripetendoli così per così dire in ordine cronologico quelli di Gentile gli inabili Bobbio
E se ne potrebbero aggiungere molti altri non solo di avversari di conoscere ma anche di pensatori che erano idealisti anche di pensatori che avevano accolto una filosofia dicono
Basti pensare a Carlo Antoni basti pensare a Guido Calogero oppure formularono proprio su questo punto delle critiche alla concezione liberale riconosce
Ecco mi sembra tirando le somme da questa premi premessa che ho fatto che ci troviamo di fronte a un piccolo paradosso
Un piccolo paradosso che forse può rileva rivela qualche problema più profondo più significativo per il pensiero politico e in particolare per il pensiero politico liberale
E credo che il paradosso poco può essere riassunto così
Un filosofo come appunto produce
Che ha dedicato gran parte della sua opera alla costruzione di un attivo ria di una filosofia liberale
E tende dai critici a essere considerato come non liberale
E quasi diciamo essere scacciato dal Pantheon dei pensatori libera e guardando bene qual è il motivo principale di questa esclusione che si vuole
Ma il motivo principale di questa esclusione possiamo dire in estrema sintesi è il suo realismo politico
E quindi direi che al di là del caso di cruciale
Quello che si vuole dire da parte dei critici che ho menzionato è insomma che liberalismo e il realismo politico
Sono due discorsi politici incompatibile
Sono due linee diciamo della Storia del pensiero politico che sono destinate a non potersi mai incontra
Chi sceglie la strada del realismo politico in sostanza non può dirsi liberale
E viceversa chi vuole dirsi liberale non può opporsi sul terreno della tradizione del realismo politico
Ora e questa direi dicotomia di carattere teorico corrisponderebbe appunto una fondamentale scissione possiamo dire nella storia del pensiero politico
Cioè da un lato vi sarebbero i pensatori liberali pensatori liberali classici cioè quelli che si richiamano alla teoria del giusnaturalismo come per esempio l'occhio o che insistono sul valore dell'individuo come per esempio con Spagna
O sui meccanismi istituzionali capace di garantire la libertà individuale come per esempio Montesquieu o Adam Smith
E d'altro lato invece vi sarebbero i pensatori del realismo politico cioè quei pensatori che negano il giusnaturalismo che negano la realtà dei diritti naturali che insomma si richiamano alla realtà della forza e dello Stato
Come nel mondo antico Tucidide di ricordare il dialogo tra il meglio degli Ateniesi
O come nel mondo moderno Machiavelli o che si richiamano alla realtà della storia come che appunto
O come Marx dunque due linee nella storia del pensiero politico quella del realismo politico è quella di leader
Ora come cercherò di mostrare in questa conversazione
Il caso di Croce mi sembra molto importante
Mi sembra invece direi esemplare per certi versi paradigma
Proprio per il tentativo che Croce ha operato di portare come possiamo dire
La sfida radicale a quella concezione classica del liberalismo e a quella visione della storia del pensiero politico che dico risponde cioè all'idea della necessaria contrapposizione tra il liberalismo e il realismo politico
Perché in effetti secondo gocce
Il liberalismo politico non solo non è in contrasto con il realismo politico ma può sorgere soltanto sul terreno del realismo
Solo se è capace di coniugarsi realismo politico e mai fuori di esso
Ma intanto
Procedendo per approssimazioni procedendo per gradi
Cosa è per conosce la politica
E cosa è per conoscerla libertà
Ora per chiarire questo punto per chiarire questo aspetto
è necessario volgersi alla filosofia stessa riconosce
In particolare direi
Al modo specifico in cui egli concetti
La vita pratica dell'uomo
La prassi come semplice l'azione umana al modo in cui filosoficamente rispose a questa domanda che cos'è il uscire per l'uomo
In un libro molto importante certo molti di voi conoscono o hanno sentito nominale un libro che si intitola filosofia della pratica
E che per la prima volta uscì nel mille novecentonove
Conosce il chiarimento possiamo sintetizzare così che l'agire umano si compone di due diverse forme di due diverse modalità
Da un lato in primo luogo anzitutto gli uomini agiscono in vista del loro utile
Agiscono per realizzare i loro fini particolari agiscono cioè secondo un calcolo economico strumentale
E d'altro lato però in secondo luogo
Esiste anche una seconda forma dell'agire umano
Della pratica cioè l'agire morale
Etico
Per cui non si agisce in vista della utilità individuale cioè secondo le regole nella terminologia crociana secondo le regole dell'economia
Ma si agisce infine in vista di un fine universale di un fine disinteressato
Ora queste due modalità dell'agire
L'agire economico d'agire morale
Per conoscere devono essere tenute ben distinte
Cioè non possono essere confuse anche se la loro relazione poi molto stretta
Perché ben perché non esistono nei uomini che sono puramente economici puramente utilitari tutti hanno una coscienza tutti hanno una qualche coscienza
Ne esistono uomini puramente morali perché tutti anche i santi anche gli eroi perseguono degli interessi dei figli degli Scotti
Ora proviamo a guardare un po'più da vicino questa situazione dell'agire umano
Il realismo politico il realismo politico in fondo per Croce significa questo cioè significa che l'agire politico
è essenzialmente un agire economico cioè si fonda su una razionalità ti tipo strumentale
Fare politica significa curare degli interessi perseguire delle utilità
Come sapevano Tucidide Machiavelli dico Hegel Marx non si entra nella vita politica con i sermoni non si entra nella vita politica con le api Marini con le buone intenzioni
La politica è un mondo dove prevale l'interesse e quindi la forza e chi non se la sente di ricorrere allo strumento della forza spiega conosce chi non se la sente per adoperare il linguaggio di Machiavelli di farsi lì gli oneri colto e cioè di adoperare la forza e l'astuzia
Non è affatto ecco costui non è fatto per la corte
Però fate attenzione
Dire che la politica è un mondo dove prevale la forza non significa dire che la politica è un mondo irrazionale
Non significa dire che un mondo bestiale incontrollabili
Parlare
Di forza nel realismo politico non significa parlare di esplosioni razionali come se si trattasse di esempi sono i concerti come se si trattasse di dare ceffoni a qualcuno o di sparare un colpo di pistola alla prima occasione
Non è questa la forza la forza è una forma razionale dell'agire umano
è quella forma dell'agire che persegue appunto una razionalità di tipo economico che ha a che fare con gli interessi che cerca di realizzare o di non diversamente per esempio l'imprenditore agisce per conseguire il massimo profitto
Agisce razionalmente cioè fa dei calcoli e così via discorrendo
Insomma la forza a cui si riferisce il realismo politico quel realismo politico a cui si chiama Croce non è una irrazionalità ma è un particolare tipo di razionalità
Una razionalità che non si fonda su esigenze morali e che può quindi essere definita una razionalità economica
E questo se volete e l'aspetto un po'crudo della vita politica secco un po'crudo della politica nella politica
Non contano gli ideali non contano le belle parole non contano i proclami ecco come già insegnava Marx che appunto cruciali della studiato profondamente nella sua nella prima fase della sua riflessione
Ideali sono ideologiche
O per dirla con il linguaggio di Gaetano Mosca sono formule politiche cioè sono ragionamenti pratici che puntano alla persuasione che puntano a convincere e a creare consenso
Ma dietro gli ideali vi sono gli interessa ivi sono i rapporti di forza vi sono le utilità di individui ridicoli
In un testo
Del mille novecentosette quindi piuttosto giovanile di conoscerlo c'era nato nel mille ottocentosessantasei
E diciamo la sistemazione dalla sua filosofia dello spirito appunto con la filosofia e la pratica verrà nel mille novecentonove
Un testo che si intitola un titolo piuttosto
Significativo riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell'economia in cui appunto si vuol dire che la natura del diritto e una natura economica come dice il titolo
Beh Croce in questo testo fornire un esempio piuttosto chiaro di questa situazione in questo modo di concepire da fuori
Fece l'esempio l'esempio immaginario Macchia fondamento storico delle invasioni dei barbari nell'Impero romano e in particolare formulo l'ipotesi del tentativo di
Longobardi dei Longobardi di stabilire un dominio il loro dominio sui proprietari romani di terre imponendogli il prelievo di un terzo del loro raccolto
E insomma i Longobardi si presentano nel territorio romano come invasori
Si presentano armati di una forza soverchiante e con un interessa ben preciso quello di e storiacce ai proprietari romani una parte del ruolo raccolto
Però anche i proprietari domani spiega luce non agiscono sulla base di un principio di giustizia
Ma agiscono sulla base di un calcolo utilitaria
Possono cioè scegliere possono scegliere
Sì è più conveniente per loro cedere alla forza dei Longobardi accettare la dominazione privarsi di una parte del raccolto restando però infinita
Oppure possono scegliere di combattere ritenendo la sconfitta e la morte probabile più conveniente della sottomissione
E se come probabile sceglieranno di restare in vita
Da questo rapporto di forze scaturirà una costituzione
Scaturirà una legge
E dunque la legge la Costituzione non saranno l'applicazione ideali di giustizia
Ma saranno la determinazione e la fissazione di un concreto rapporto di forze e degli interessi che nella situazione data ciascun soggetto a concretamente perseguito
Sarà insomma come un punto di equilibrio tra i diversi interessi che la situazione storica aveva riso Bossi
Ora proprio questa concezione realistica della politica
Questa concezione per cui la politica si risolve nell'agire economico di individui
Possiamo dire che e ciò che è stato più spesso rimproverato conosce
Si è detto infatti lo abbiamo accennato che sulla base di una simile concezione della politica di una concezione appunto schiettamente realistica non realistica per modo di dire
Non è poi possibile costruire una concezione di tipo liberale
Perché vi sia un liberalismo sia appunto obiettato occorre invece che lo Stato la Costituzione il diritto le leggi non siano considerati come un rapporto di forza
Ma invece siano considerati come possiamo dire come un rapporto di queste forze con una istanza superiore
Con un diritto di natura con una regola con un criterio oggettivo oggettivo è assoluto con una norma insomma a cui le costituzioni e le leggi dovrebbero adeguarsi
E per esempio in blocchi i diritti alla vita e dirige la proprietà sono sottratti alla logica delle forze
Degli interessi sono diritti naturali
Cioè sono diritti che valgono in qualsiasi situazione e per la cui tutela appunto per la cui garanzia sorge ciò che si chiama il governo civile
Per Croce no
Per conoscere cose non stanno così
Per Croce come per Marx il diritto di proprietà non è un diritto di natura
Ma è un diritto che sorge nella storia e sorge per tutelare certi interessi e per escludere altre e diverse prerogative
Abbiamo detto fin qui che l'agire pratico dell'uomo trova dunque una prima forma
Una prima figura razionale nell'agire economico le logiche di tipo strumentale
Abbiamo anche detto che la politica si risolve in questa modalità della vita tra la politica è un agire economico e utilità e quindi solo una considerazione di tipo realistico post correggerne i caratteri fondamentali
Ora però badate esisterà anche un'altra forma dell'agire umano lo abbiamo detto prima che è distinta da queste e distinta da quella economica
Cioè esiste anche l'agile morale esiste l'eticità
A differenza che in Hegel per conosce parlare di moralità ed eticità sono dei sinonimi non c'è una differenza strutturale dal punto di vista filosofico tra questi temi
C'è dunque un agire morale per cui l'uomo non agisce in vista del proprio interesse o solo in vista del proprio interesse ma agisce per un interesse universale in questo senso se volete per un interesse non politico ma etico insomma l'uomo non è solo un animale economico l'uomo non è solo un animale economico riguardo al proprio utile alla realtà della forza ma è anche un essere morale cioè un essere possiede una coscienza
E che nella sua coscienza diciamo così sente una voce imperiosa una voce se lo richiama ai doveri
Ai propri doveri nei confronti di tutto il genere umano
Però qui bisogna fare attenzione
E dobbiamo anzitutto chiarire
Che cosa significhi per conoscere agire moralmente
Vedremo che questo è un passaggio decisivo per la costruzione del suo liberalismo
E qui tocchiamo in effetti un punto molto delicato molto sottile se volete della sua concezione della vita pratica dell'uomo
Perché
Beh per esempio nella tradizione del giusnaturalismo ma anche nella tradizione cristiana in generale nelle visioni religiose del mondo
Ecco cosa significa agire moralmente
Ma agire moralmente significa affermare nel proprio comportamento alcuni contenuti enti
Il decalogo per esempio cioè i dieci comandamenti per il decalogo prescrive delle leggi ci dice per esempio di amare e io ecco quello che nell'Esodo si definisce il Dio geloso no che non consente l'idolatria
Ci dice di non uccidere ci dice di non rubare ci dice di non desiderare la donna e la proprietà di altri di non commettere l'adulterio e così via discorre
E la religione sente una religione cattolica ha poi precisato ulteriormente nel corso della sua storia questi comandi in una serie di precetti divieti
Casistica dei gesuiti per esempio fissava tutta una serie di comportamenti illeciti e di comportamenti illeciti
E anche il catechismo in fondo il nostro catechismo rimane un esempio di questo modo di concepire
L'azione morale in questa prospettiva è quella di chi fa queste cose mentre il morale colui che fa le cose vietate
Da Dio Chiesa tradotti
E il giusnaturalismo
La dottrina del diritto naturale
Per certi versi possiamo dire che è una versione laica una specie di sì con la ricusazione di questo modo di considerare la vita
Ci sono delle leggi naturali come il rispetto della vita della proprietà della libertà individuale
Che le leggi positive dello Stato devono rispecchiare devono garantisce insomma in tutti questi casi d'agire morale consiste nel rispetto
Di certi contenuti e nel divieto di altri comportamenti
Ecco
Ho fatto questi esempi per dire che introduce l'agire morte d'agire morale si presenta sostanzialmente diverso da questo modello
Sia nella formulazione diciamo religiosa sia nella formulazione RAI che aspetti be'perché la morale non è mai una prescrizione
Non è mai come si dice una morale di tipo normativo
Cioè non vi sono delle norme prefissate non vi sono dei contenuti che rendano morale un'azione
La morale come si dice con linguaggio filosofico la morale forma
Non è contenuto e forma
Cioè e un orientamento dell'agire nel senso della universalità
L'uomo
L'uomo che si libera diciamo così dal peso dei suoi interessi che non agisce in modo utilitaria ed economico ma che si mette in sintonia non solo con l'umanità ma con l'universo di tutti gli esseri
Di tutto ciò che esiste questo è fondamentalmente un comportamento di tipo morale la morale dunque una forma e un Energia Energy Elia dice conosce riprendendo un termine aristotelico
Una spinta verso la universalità che non può mai essere definita una volta per tutte cioè che non può mai essere racchiusa in una legge in una norma in un contenuto
Nessuna legge insomma nessuna norma nessun contenuto è mai tanto grande da poter contenere la grandezza dell'ideale morale la forza sta e ne Reja appunto della coscienza
Qui la filosofia della pratica e anche in altri scritti successivi come i frammenti di etica
Ecco per spiegare questa situazione questa situazione della formalità dell'agire etico
Conosce è ricorso diciamo così è più espliciti tra gli esempi possibili
Per esempio spiegava si dice che l'uomo morale colui che si comporta in modo altruistico
Cioè si dice che l'altruismo è un contenuto una norma dell'agire morale ma l'altruismo spiegava Croce in determinate situazioni non è altro che una forma di egoismo anzi delle più giù
Chi aiuta a qualche altra persona non li aiuta delle altre lo addirittura ne danneggia delle altre fate attenzione però questo non significa che l'altruismo sia di immortale
Ma significa piene anche l'altruismo
Può almeno per una considerazione rigorosa cioè per una considerazione filosofica neanche l'altruismo può esaudire il significato l'Energia infinita e inesauribile della vita morale
O ancora si pensi alle questioni della pace e della guerra tornate oggi attuali ma attuali anche al tempo di Kruscev visse due guerre
Enormi proporzioni
Può la difesa della pace il contenuto pacifisti con esaurire il comportamento morale
Ecco c'è risponde no
Perché anche questo bene così grande la pace sarà morale in alcune situazioni e meno morale in altre situazioni
In alcune situazioni sarà morale porgere l'altra guancia ma in altre situazioni sarà più morale restituire il ceffone con qualche interesse
Chi potrebbe dire per esempio che sarebbe stato più morale non combattere di fronte all'avanzata delle truppe naziste in Europa e i campi di concentramento che accompagnavano queste erano le domande che mi suona vadano in questa riflessione etica
Li conosce
Dunque
Dunque la moralità e forma
Energia infinite inesauribile
Nel senso che non si lascia definire non si lascia restringere in un contenuto in una norma in una legge
Solo che si trovano concretamente nella situazione concreta di dover agire
Solo chi abbia sotto gli occhi tutti gli elementi della situazione può stabilire quale sia l'azione morale
Cioè l'azione volta la maggiore universalità alla maggiore solidarietà
E quale sia invece l'azione in buona
Una certa regola persino quella di non sci
Può essere morale in un caso ma immorale in un altro caso
E solo l'individuo che agisce può decidere dove stia il bene e dove stia il male
Eccome proviamo a fare un altro passo avanti sempre seguendo i testi di Croce
Cosa significa poiché la moralità una Energia inesauribile una e ne
Ora e questo è il passaggio fondamentale per intendere il liberalismo di Croce
E qual meno a partire dagli scritti del mille novecentoventotto si potrebbe citare un piccolo volume di Croce si intitola spetti della vita morale
Che appunto apparve nel mille novecentoventotto
Cioè da quando possiamo dire Croce assunse con più forza con più vigore una posizione di tipo antifascista ecco questa energia morale venne a coincidere con la stessa idee della libertà umana
Agire moralmente significa Agip essere libertà
Libertà e moralità sostanzialmente sì identificano cioè agire moralmente significa né più né meno che agire nel senso della libertà
E questa è la radice suo liberalismo
Diciamo che da questa identificazione di libertà moralità però discendono alcune conseguenze significative per il pensiero politico vediamo quali
La prima conseguenza mi sembra la seguente
Abbiamo detto che la moralità è una forma è un'energia
E che non si può risolvere in nessun contenuto determinato di nessuna norma
Cioè nessun contenuto nessuna legge nessuna norma e mai abbastanza grande da esaurire la coscienza morale
Badate però che questo non significa che la moralità sia qualcosa di astratto qualcosa di inafferrabile
Anzi la moralità e come abbiamo detto fin dall'inizio una modalità dell'agire umano cioè è un agire concreto qualcosa che riguarda la realtà in senso stretto direi la storia non le astrazioni con la fantasia
Ora ecco la conseguenza politica di questa situazione
Se la moralità la libertà cioè non può essere esaurita da nessun contenuto ne deriva anche ne deriva che nessuna istituzione politica
Neanche la più liberale delle istituzioni politiche che si possa immaginare può mai esaurire il significato della libertà
Cioè per Croce non esiste un congegno istituzionale per esempio la divisione dei poteri
Per esempio la libera concorrenza per esempio il diritto di proprietà insomma non esiste alcun congegno istituzionale che come tale esaurisca il senso della libertà
Esistono certo istituzioni liberali e istituzioni illiberale
E per lo più appunto quelle che ho citato ora sono più adatti a un regime di Pera
Ma nessun Enron
Appunto nessuna istituzione risolve una volta per tutte la e nelle Elia cioè il significato villa libertà
Detto in altri termini in termini un po'più semplici equa differenza di quanto riteneva Luigina il liberalismo non si può definire a partire dalle istituzioni liberale
Al contrario proprio al contrario di questa situazione le istituzioni sì dicono liberali si definiscono come i liberali in virtù della presenza in esse dello spirito della
Cioè della di una in Virginia liberale che la coscienza e quelle stesse istituzioni possono essere non più liberale se e quando immesse non sia più presente quella coscienza quello spirito quella Energia della libertà
E questo è un punto a mio modo di vedere Complesso decisivo dentro cui
Dobbiamo guardare mi sembra ancora un pochino più fu
Cosa significa che il liberalismo non può essere definito a partire dalle istituzioni deve poter
Insomma cosa significa
Che l'esistenza di certe istituzioni in una società reale in una società concreta per esempio la divisione dei poteri il libero mercato cosa significa che l'esistenza di queste istituzioni non garantisce di per sé il sistema della libertà
E significa respiro e nel modo più semplice nel modo più sintetico più schietto che le istituzioni liberali possono dei cadetti
E che di fatto decadono nel corso della storia
Queste veramente uno credo degli aspetti più profondi della meditazione di croce sul liberalismo cioè il problema della decadenza istituzioni liberali
E se mi consentite
Una valutazione personale
Io penso che
Non vi sia non possa esservi un liberalismo degno del nome forse neanche un pensiero politico degno del nome
Che non sia sostanzialmente una riflessione intorno a questo nodo una riflessione intorno al problema della decadenza cioè io mi chiedo quale grande pensatore politico non è stato anzitutto un pensatore della decade
Aristotele non fu un pensatore come si legge sui manuali della famiglia del villaggio della polis cui pensatore del tramonto della Boxe
Agostino penso alle invasioni la fine dell'impero di Roma Machiavelli la crisi dell'Italia alla fine del Medioevo e così via direi ogni grande pensatore politico
Si è posto come il proprio oggetto le ragioni del decadenza delle istituzioni del proprio tempo
E d'altronde
Riflettete un attimo sul fatto
Che l'epoca di conoscere l'epoca in cui Croce fisse
Non fu certo la epoca della tenuta della vittoria bis Longford delle istituzioni liberali
L'epoca di Croce sull'epoca drammatica del lucro
Si dice da parte dei teorici del liberalismo classico che appunto la divisione dei poteri garantisce la libera
Ma
In Italia nel mille novecentoventidue viene alla divisione dei conti
Vi era la divisione dei poteri e nonostante la divisione dei poteri la libertà crollo
In Germania nel mille novecentotrentatré nella Repubblica di Weimar
Vi era la divisione dei poteri viene dalla Costituzione ma la libertà pollo e inseguiti l'epoca tragica del nazismo e della guerra mondiale
Croce aveva visto questa situazione Riva vissuto quella aveva osservato il crollo delle istituzioni liberali in gran parte dell'Occidente
E d'altronde come poteva credere che le istituzioni liberali
Siano una garanzia della vita della libertà non doveva pensare che essi appunto possono decadere il morire se l'animo liberale le abbandona cioè se non sono animate da qualcosa da uno spirito che al loro fondo l'eredità liberale
Questo è
Quello che ho cercato ora mi sento di semplificare e il passaggio che conduce sul comico riconosce direi fu colpito sostanzialmente da questa situazione
Ma questo rischio della decadenza e direi che ne fece l'oggetto principale del proprio pensiero politico
Le istituzioni liberali non bastano perché vi sia la libertà
Ciò che conta è l'energia che li sostiene che sola può impediti decadere nella dittatura ed dunque questa presenza di un'energia liberale della moralità della coscienza dei cittadini che rende liberi restituzione
E non al contrario la presenza di istituzioni di bene
Che a prendersi cura
La divisione dei poteri spiegava Croce è un congegno è un meccanismo certo utile ma come tale insufficiente
E se bastasse la divisione dei poteri cadaveri liberalismo osservava potremmo s'esportarlo in tutto il mondo
Potremmo rendere liberi tutti quei popoli che ancora non sono niente ma purtroppo le cose non sono così semplici
La libertà non si può esportare non si può imporre perché la Libia per questo motivo perché la libertà è una cosa è più complessa perché alla sua base vie
Una civiltà vi è una coscienza vi è un sentimento più profondo che deve sorreggere gli Stati liberali
E senza il quale vista libertà del caso morì
La decadenza delle istituzioni politiche
E dunque il problema fondamentale della riflessione conosce sulla politica
Credo che non intendere questo aspetto questa tonalità
Il riflesso del sentiero politico Croce significa sostanzialmente restare estranei al modo di pensare di questo autore
Ma
Il fatto che la libertà sia la moralità che la libertà sia coscienza cioè una modalità di agire
Voltare universale implica un ultimo e un decisivo problema
Possiamo credo formularlo così
Abbiamo visto che la concezione di Croce è una concezione di tipo realistico nel senso che la politica si risolve nell'agire economico nel perseguimento di utilità
E pensare di trasformare la politica in un'altra cosa di separarla da questo mondo degli interessi e per Croce una pura illusione
Insomma un'illusione che dimostra una scarsa consapevolezza della complessità in questo campo della vita umana
Ora
Come può allora la libertà cioè l'agire morale entrare in relazione in trarre in contatto in commercio con questo tuo mondo degli interessi
Ossia e posso
Dire che la vita politica sia in qualche modo illuminata
Dall'agire morale sia illuminata dall'etica che la libertà pene entri nel mondo politico degli interessi e della forza ora come capite questo è un problema molto importante nel pensiero politico
E qui è in gioco direi proprio l'aspetto che ho cercato di dirlo fin dall'inizio gli è stato sempre rimproverato
Ossia e possibile conciliare liberalismo con il realismo politico
Oppure il liberalismo si trova condannato a nascere sempre sulla negazione della realtà Polito
Sulla sovrapposizione a essa di norme ideali di leggi naturali
Si può affondare il liberalismo restando sul terreno della realtà cioè sul terreno se preferite dell'invidia della concretezza
Se questo si rivelasse impossibile secondo produce il risultato sarebbe non la forza ma alla decadenza del mondo della libertà
Così come l'Occidente e soprattutto l'Europa lo hanno edifica
E direi che nel pensiero di Roccella politica si risolve proprio in questa difficile in questa inevitabile però dialettica tra il mondo degli interessi il mondo della libertà
Tra il mondo del tratto ossa
Forse il mondo dell'ex URSS c'è
L'entità dell'agire morale
Insomma il senso della libertà assente di fronte a sé questo compito il compito di penetrare la realtà degli interessi di tradurre la in un'opera di civiltà e soprattutto di conservare la civiltà nei suoi occhi
Cioè di difenderla di proteggerla dalla minaccia ricorrente della barbarie
Ecco quando la libertà muore questo conosce lo dice più volte muore anche la città i destini la libertà sono legati a quelli e i bestioni diciamo
Sono risolti nell'epoca riconosce come punto della dittatura della guerra dello sterminio proprio nel mezzo del provveditore civilissimo Secolo ventesimo della pruderie chitarre civilissimo
Da quanto ho detto ho cercato di che strafare
Direi vedete che almeno a mio modo di vedere
Se c'è una cosa che veramente bisogna correggere dalle interpretazioni di conoscerla mobile Celentano
E l'idea questa sì a mio modo di vedere falsa sbagliata
E che Croce sia stato il filosofo dell'ottimismo liberale
Che Croce sia stato il filosofo del progresso per dirla con le parole di leopardi delle magnifiche sorti e progressive nell'umanità
E direi al contrario che Croce è stato anzitutto un pensatore della decadenza dalla nostra
è stato il filosofo che ha cercato di pensare non la sicurezza Man cercato di pensare il rischio
Il rischio a cui le nostre istituzioni democratiche illiberali sono continuamente risposte
La nostra civiltà ha detto più volte conosce poco dei cani
Può davvero finire perché ma perché le forze della decadenza le forze della fine non sono fuori di noi ma sono dentro di noi
Ecco il grande tema della vitalità in cui si compì la riflessione l'ultima riflessione riconosce
E come amava ripetere riprendendo un grande dibattito sulla storiografia antica e i romani non crollarono per l'urto dei barbari alle frontiere ma crollarono prima delle invasioni
Crollano per la crisi morale che appunto consumate cioè per la coscienza morale che gli arriva abbandona
Il
Io ringrazio a nome di tutti Schuster per la sulle azioni
Che i innanzitutto a mio avviso sì mitizzato un'immagine poste coltivata di colore questo il la prima la prima così immediata la reazione a caldo che manifesto risulta quello che ha detto e poi sollecita credo numerose domande
Ecco come storicamente facciamo io invito tutti quelli che hanno questione domande da porre io stesso ne ho almeno due tre ma magari attento inoltre
Di
A voce alta perché ecco qui siamo in una sala grande quindi
No
A
Allora
A
Il no
Come sono
Domando
Ci sono tre
Va
Ma
Le politiche
No
Preferisci sponde diverse bordo prevedibile
Minima meglio le donne come così chiudiamo il
Poi non è detto che abbia sempre la risposta siccome
Dico soltanto qualche opinione dunque nel caso di toccherebbe dipende da come si leggerò
Diciamo Zeffirelli blocco imposto con la speaker mette atteggiato lei ha ragione ma come leggere il Secondo trattato sul governo civica senza aver letto il primo
No pensatore
Che pensa all'interno di un
Decadenza fondamentale nella storia della civiltà occidentale c'è la decadenza dalla garanzia assoluta istituzioni voli
Pensa dentro quel problema che aveva già impegnato la riflessione di cose insomma impegna in quindi
Adesso dorme che non si tratta di dividere i senza autorità le pagine che parlano delle decadenze le pagine che cercano di costruire l'avvenire ma si tratta di intendere insomma il fatto
E che se un grande pensatore politico non pensa il rischio
Della fine di un'epoca
Della fine di un'istituzione non si capisce cosa ne pensa cioè l'idea che i pensatori politici lo dico un po'provocatoriamente ma insomma per intenderci pensino i congegni istituzionali cioè si mettano a tavolino dicono adesso mettiamo i poteri messi così
Il mercato mettiamo un po'più di potere qui un po'più di quello che dice costruiscano dei congegni
Questa è un'idea del tutto astratta e non è vero io quindi era mia critica non è all'opera Micheli a un certo modo di leggerlo però insomma diverge degli altri ruoli
Altri oppure c'è la cosa importa risente o Montesquieu pensatori di grande importanza però presento si potrebbe anche leggere il saggio sulla decadenza dei romani il suo rapporto con Machiavelli
E e anche lo stesso spirito delle leggi insomma il concetto stesso dello spirito delle leggi la grandezza di Montesquieu non è soltanto nell'idea che i poteri debbano essere ebreo Paul
E quindi la mia come dire critica era un certo modo di legge dei pensatori politici come sui pensatori politici fossero fuori della storia ci fornissero così dal niente no delle degli schemi
Degli schemi per l'organizzazione della della società e non è così questa è un'idea diciamo è stata io credo insomma che è un
Studioso pensiero politico degno del nome consiglio va a fondo diciamo sulle ragioni profonde che hanno determinato l'elaborazione delle teorie politiche
Seconda questione è un pochino più complessa e io credo che lei abbia ragione cioè liberalismo
Si trova di fronte alla sfida della democrazia no si trova di fronte alla sfida della della dell'ingresso delle masse nella vita politica e di grande passaggio grande passaggio che uno storico come mossa presenti va studiato insomma in modo
E qui però
Bisogna fare attenzione
Ecco qual è la posizione di Kruscev rispetto a questo problema
Beh certamente
Conosce tra molte contraddizioni un esponente ancora legato al vecchio mondo liberale
Quel mondo liberale che ha vissuto dal ministro con Giolitti
Considera
Ritiene che ci sia tra la libertà e l'eguaglianza per esempio una differenza fondamentale una differenza di natura
E la libertà è un concetto politico l'eguaglianza e un po'c'è perito medico che non ha grande importanza non è certamente a una concezione piuttosto aristocratica anche del liberalismo
Però
E tutto questo è vero
Però
Come è stato possibile io chiedo
Che molti che si erano formati alla scuola di conoscere che aveva raccolto l'impostazione del liberalismo di Croce
Intorno al mille novecentoquarantaquattro intorno al mille novecentoquarantacinque abbandonano no l'atteggiamento politico di Croce diventano tra i più esposti sul terreno appunto della democrazia basti pensare ad Adolfo Evo
A esponenti del Partito d'azione ma non solo del Partito d'Azione
Ed è qui che incrocerà come dire un principio di tutto questo
C'era una ragione che consentiva a questo passaggio la democrazia e la ragione è un po'quello che dicevo prima
E cioè il liberalismo
Veniva letto da Croce sì vincolandolo svincolandola dalle ragioni economiche che l'aveva come lei ora ha detto lo vogliono costituito cioè il liberalismo non era la difesa di un ordine economico non era la difesa di una classe sociale
Non era
Una ideologia che serviva a garantire un il liberalismo come dire si svincolava dalle ragioni economiche che lo avevano costituito e si presentava in una menzione universalistica diciamo così più universale
E che secondo alcuni appunto citavo in caso di Adolfo Omodeo se ne potrebbero citare molti altri
Trova anche quello di Tito da Lodi liberal socialismo insomma e così via discorrendo anche se ha fonti di calore non sono più complicate che non solo quella profana
E beh insomma questo consentiva come dire di pensare il liberalismo di cominciare a pensare il liberalismo in una dimensione che era quella caratteristica nella democrazia di massa
Naturalmente che cosa si perdeva
Il quale diciamo la verità interna delle critiche conosce di una critica come quella ovvio di una e si perdeva il sistema delle garanzie fra il liberalismo non era più quel sistema di garanzie che a un certo punto dove a porre un freno alla libertà e l'illibertà
No
E il liberalismo era
Un atteggiamento politico Celli il modello del liberalismo nella storia d'Europa in modo particolare Cavour
Cioè colui che non aveva che non applicava una dottrina liberale Mario un metodo liberale non un atteggiamento liberale che cercava in ogni concreta situazione
Il passo più liberale che si poteva fare problema non era quello di applicare degli schermi riapplicare delle istituzioni ma di muovere la storia
Nella direzione della libertà
Ecco quindi insomma di domani sera molto in di questioni molto complessa
Prego
A voce alta
Sì sì basta che alza la voce
Do
Non c'è più
Pubblico
Adesso
Voci
Fra il molto il primo
No
Si conclude
No
Io
Questo articolo
Quale archivio
Quanti
Si trova si trova in un volume e il titolo è Croce il Benedetto Croce il liberalismo e si legge in un volume che si intitola politica e cultura novantacinque inaudite violenze inaudite uno dei più belli
Vediamo Turigliatto perché certamente
No scatola
E cioè vestigia storica
Vestito
Al centro fino a dell'UDC il Parma dalla dalla
FIOM io
Intanto
No
Aderisce alla del
Consiglio come modo dichiarino siano
Record
Sulla vita da però volevo
Già
Di che si tratta un po'oggi
Oggetti ci sono
Allora
Sa
Basta dice
Cioè
Pertanto
La voce sulla questione
Allora
è loro
Ibra
Dove luogo
Dal questa cosa io l'ho anche scritto scopre la potrebbe essere allievo di sassolini ho anche visto mi sono anche occupato direttamente e no ma insomma era semplicemente una questione di tempo ecco non non potevo soffermarmi sulla
In polemica con Calogero come d'altronde anche la polemica con Omodeo in generale con il Partito d'azione
Sì esattamente come dice lei su quest'ultimo punto cioè
Trenta discussione fu sul rapporto tra libertà e giustizia perché dal punto di vista diciamo di Calogero non può darsi libertà se non in un orizzonte di giustizia e quindi i due concetti sono concetti equivalenti il liberalsocialismo e appunto qualcosa di viva da un
Rammento di questo tipo e
E per conoscere punto mi dicevo prima parlavo di eguaglianza verso giustizia esattamente la stessa cosa invece libertà ed eguaglianza sono due
Concetti diversi perché sono due concetti diversi
Sono due concetti diversi perché la libertà
E la moralità
La libertà a una natura etica a una manifesta etica
E l'eguaglianza è invece una nozione pratica
Nei termini della logica di Croce è uno pseudo concetto
Per un certo non vuol dire che sia un errore che sia una cosa brutta dice vuol dire una cosa che ha un'origine nella vita economica cioè qualcosa che serve per organizzare praticamente la Società per esempio serve per le leggi serve per il diritto per l'applicazione delle leggi e così via ma che non è un principio
Di natura etica quindi come dire libertà ed eguaglianza libertari giustizia
Per cui oggi si ponevano come due diverse figure dell'agire umano ecco per un verso la libertà è la moralità stesse quindi qualcosa di e il letto se insomma della tradizione classiche
E mentre invece la giustizia secondo voce quindi Quaglia se quindi la democrazia e così via discorrendo è una nozione Intini una nozione quantitativa
Perché è ovvio di centro voce che tutti sono differenti e nessun eguale un concetto matematico quello delle varianze quindi neppure su questo insomma adesso la questione sarebbe la stanza lunga e quindi
Per fermo restando che Calogero insomma ecco direi non era solo un filosofo crociano anzi non lo era poi troppo
Perché la sua formazione erano intervenuti insomma molti altri autori anzitutto Gentile il libro su Aristotele un libro fondamentalmente genti diano
E poi naturalmente insomma arriva anche altri riferimenti dal punto di vista politico sua mi insomma la tradizione anglosassone americana Julia così
Ma in un'unica cosa insomma di forse Tours
Non
Sì sì ma non c'è dubbio infatti io dicevo che c'è ci sono molti riconoscimenti in bocca insomma Bobbio è un autore che intende bene alla filosofia di Croce però poi quando si trova a farne
E quindi l'avete su Bobbio il discorso sarebbe molto complicato perché insomma Bobbio non è soltanto un pensatore del giusnaturalismo quindi la semplificazione dire questo perché c'è come dire anche un forte realismo politico nella posizione di Bobbio che però è di matrice direi diversa rispetto a quella crociana
E quindi
Che è il sembra insomma e quindi il positivismo giuridico somme così e così via dicendo
Però non c'è dubbio che in quell'articolo del mille novecentocinque quell'articolo del mille novecentocinquantacinque rimane una specie di manifesto non voglio dire anti crociano perché sarebbe dire troppo
Ma
Relativamente a quel punto cioè al punto insomma in cui in definitiva l'attivo di apolitica riconosce è una teoria politica che non consente di per sé
Ecco questo è un concetto chiaro dopodiché insomma eccome Carminati odori fisica impegna Renna
Dopodiché i riconoscimenti riconoscimenti a Croci sono molte di più soprattutto per il Croce
Soprattutto per la cultura crociana per esempio
Conosce storico verrà
Ecco perché tanti aspetti della riflessione dicono cioè una somma ma non
Per l'aspetto sistematico del suo liberalismo non pericolose
Filosofo dello spirito ecco questo piace di meno di lì a poco
A un punto invece su cui non
Non condivido la è il giudizio di Croce rispetto al marxismo
Perché è vero che
E giudice di Croce è molto severo nei confronti del marxismo politico il socialismo il comunismo e poi via via si fa sempre più severo ma mano che ha di fronte l'immagine dell'Unione Sovietica
Lo stalinismo
Però è anche vero che nel periodo in cui più seriamente si operò per si occupò del problema lo storico cioè alla fine dell'ottocento sostanzialmente fino al Novecento fino all'anno mille novecento
E le crociere insomma reinterpretò il materialismo sto notte reinterpretò il materialismo storico dicendo
Anzitutto che si trattava di un canone di interpretazione storica cioè di qualcosa di
Per
Chi conduceva che riportava l'attenzione sull'aspetto economico la storia
Mentre invece criticava l'altro aspetto cioè la o lezione
Di suzione come Lullaby finiva tra la teoria riti pretesa di via scientifica del materialismo storico e la posizione politica
Quello che lui predicava era l'idea che dal materialismo storico potesse discendere
Un programma politico di tipo socialista
O di chi comuni
Materialismo storico era qualcosa che aveva un valore in se stessa però non c'è dubbio che il debito
Che Croce
Ma solo nei confronti del materialismo storico degli studi economici del marginalissimo economico e così via fu insomma ecco su sulla questione del realismo politico per esempio insomma debito che mi sembra significativo
Io magari ecco spinto semplice Versus e due domande le vorrei porre insomma e innanzitutto ecco due prima due considerazioni
Che
A me sembra interessante questa prospettiva necessaria proposta cioè Croce come il tentativo di un realismo liberale
Cioè sembra interessante dicevo prima controcorrente rispetto all'immagine uguale io stesso in molti casi errori voce no quindi eh sicuramente uno spunto di riflessione c'è quanto nel pezzo riconosce ci sia un realismo liberale
E io ho in mente in questo senso condividendo abbastanza quello che lui diceva sul giudizio di poche confronti Croce il Croce nel cade Bobbio nel profilo ideologico del Novecento fa due capitoli su Croce come anche in politica e cultura no il primo è croce conservatore il secondo è Crocetta certo che la libertà come a dire intuitivi sono opposti sono proprio diverso invece la prospettiva che diceva moschee e quella assai interessante credono di una prospettiva di in fan fa interagire questi due temi un realismo politico un liberalismo questo io tutto molto stimolante a suggestioni di Marcello l'altra cosa
Anche connessa queste questa idea e questo però non c'è una domanda ma conosce questa
L'agire umano interesse immediato personale interesse universale questo vuol dire che c'è una concezione antropologica c'è una concezione antropologica a partire da questa perché noi potremmo tradurre non so quanto riuscì in maniera lecita
L'individuo persegue il proprio interesse ma l'individuo persegua anche
Una quella che tu prima dei definiti unirci avverso universale
Qualcosa che la moralità che non è il proprio interesse
In che senso questo può esser letto come una concezioni antropologica Lupo o no la domanda
Lealmente la domanda perché non lo so quindi e e e con l'ultima domanda che proprio in merito a questo problema cioè se
La libertà
Ho questo incide in nome dell'interesse diversa
L'abbiamo visto e il fulcro in qualche modo della posizione
Unica di Croce che permetterebbe di insieme realistica e libere
Ecco se queste Fulco come costo cioè si può definire un po'in maniera più specifica perché io presente una cosa che francamente mi chiedo
Se solo l'individuo che uscite che cosa e a favore universali cose esprime la propria vocalità
Effetti criterio cioè è un criterio quali che può decidere in una concreta situazione che cosa e più morale e che cosa è meno morale
L'interesse dell'universale chi lo decide cioè son domande che l'attuale esposizione suscita cui francamente io mediamente non sa dare risposte quindi che le pongo così come in maniera un po'incompiuta da come niente
Chiedo perché è un punto
è una prospettiva antropologica le in termini
Che rigorosamente Crociani la risposta è no
Perché perché non è quella di Croce non è una è una filosofia dello spirito diciamo non è una filosofia dell'uomo
L'uomo è
E se lo stesso è ha una natura seguito concettuale no cioè
Adesso sarebbe piuttosto complicato insomma dare un'illustrazione della differenza tra il concetto lo pseudo concerto però insomma la prego concetto
è caratteristico di quei concetti che non riguardano l'intera estensione delle rappresentazioni cioè tutte le rappresentazioni ma riguarda una classe delle rappresentazioni un gruppo di rappresentazione no Brusca un gruppo di percezioni
E luogo in questo senso non è un concetto come la qualità cioè come qualcosa qualcosa cioè che riguarda la totalità delle rappresentazioni ma riguarda un buco l'uomo non è il gatto l'uomo non è il caso non riguarda un gruppo di rappresentazione e
Di
Seguito concetti appunto di concetti in piscine riguardano gruppi di rappresentazioni è possibile per esempio la sociologia possibile
La scienza così ma non è possibile in senso stretto la filosofia perché la filosofia per coloro che si occupa in quanto Sofia dello spirito si occupa di concetti non si occupa di concetti empirici
E questo
Può piacere o può non piacere insomma può essere
Forte o debole insomma a mio parere non è fortissima questa posizione comunque va studiata nella logica conoscenza del concetto puro dove propriamente di esposto però indubbiamente per conoscere così la filosofia di Croce lo
Beh una filosofia dell'uomo ma è una filosofia
Lo spirito
Questo non toglie però
E che le Easy implicazioni chiamiamolo così tipo antropologico sono
Numerose e ricorrenti nell'organico no insomma la filosofia della pratica si apre con delle semplificazioni da un lato chi sono gli uomini con la fronte spaziosa prego contemplativi
Che raffigurano la sfera più tecnica dello spirito umano dall'altro ci sono gli uomini che agiscono sono risolti nell'azione riformista condottieri i predicatori eccetera eccetera
E e in nessuno dei due manca l'altro elemento cioè l'uomo teoretico e anche un uomo pratico l'uomo pratico è anche un uomo teoretico però c'era rivale
No di una forma sulla quindi lei semplificazioni sono notevoli
Però indubbiamente anche se si tratta di un discorso riguarda forme appunto che non individui
E però indubbiamente insomma quando voi concepiamo l'agire degli individui da Gide delle persone l'agire dei gruppi e sì insomma sono due figure direi della razionalità insomma compresenza di nazionalità di tipo strumentale cioè oggi e di razionalità di tipo etico una compresenza necessarie ma anche una prevalenza non è quindi una sorta di conflitto
In cui è impegnata la realtà ma è impegnata la realtà tra gli appunto del poiché il conflitto dell'ethos del creato sono diversamente da quello che accade suoi mai né che non verrà grandi delle grandi concezioni storici spiega insomma dalla fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento
Il criterio della scelta di grande ecco questo è il problema diceva allora se manca una norma
Beh che
Qui bisogna dire due cose credo per avvicinare d'intanto noi abbiamo qui effettivamente trascurato un passaggio questa riflessione che quello della storia
Nella Filosofia della pratica
Beh insomma c'è la nozione la forte emozione dell'accadimento ed accadimento è qualcosa che in maniera molto problematiche si distingue dall'agire individuale non cioè l'accadimento è
Il risultato dell'azione insomma
Diciamo non è esattamente come nell'astuzia della ragione e della introduzione alla alle lezioni sulla filosofia della storia di Hegel però insomma certamente c'è una forte un forte debito nei confronti di quel modo di recitare l'accadimento è un accadimento cosmico
Accanimento non era un accadimento che e la somma di tutte le azioni individuali qualcosa che l'individuo sa solo quando la realtà si è compiuta quando la nottola di Minerva spiccato il suo ruolo sul far della sera
E l'azione individuale è una cosa ben diversa rispetto all'accanimento i dunque sì
Come dire l'individuo e il libero nella scelta non avendo norme precostituite e questo è il momento in cui kantiana mentre Croce riafferma l'autonomia alla coscienza morale alloggio
Il diritto dell'uomo di per attinge dall'albero del bene e del male
E però nello stesso tempo è condizionato in questa scelta è necessitato in questa scelta perché lo spirito cioè storia Sofia in una certa direzione quindi da
Come dire condizioni piuttosto strette per la scelta morale cioè quella universalità che l'agire dico di volta in volta si concreta in maniera ben determinata cioè non è un capriccio la scelta della dell'azione universale alla scelta dell'azione universale possiamo dire quella che la storia ci impone come universalità in quel momento
E soggetta alla regola del divenire
Perché la storia come dire si evolve continuamente continuo mutamento
E quindi la norma possiamo dire sempre diverso
Nel corso della storia mentre sciocche fisso
Ciò che eterno e solo la forma della scelta dell'università
è solo io posso solo dire si sceglie l'universale moralmente non posso dire perché ciò che si sceglie ciò che muta continuamente nel corso della storia però questa storia non è che muta
Diciamo la scelta quindi non è affidata però al capriccio dell'individuo no insomma eh in certo modo necessitata perché in quel determinato tempo storico
Non è un capriccio scegliere la pace o la guerra non è un capriccio scegliere
Di uccidere o non uccidere non è egualmente morale uccidere uccidere una persona o cose di questo tipo non so ma essere altruisti o non esserlo
E c'è una determinazione storica tutto questo sotto
Quindi queste norma cerca un carattere normativo
Non voglio quindi i mezzi in parte credo che
Le cose senz'altro sua tutto sul primo aspetto ringrazio per la chiarezza e su quest'ultimo aspetto avrei qualche perplessità che però non voglio conoscere un suo no croce su questi va be'allora cioè il proprio questo io la domanda di come questo se
Il problema non è l'interesse milioni sono gli accadimenti storici ora che gli accadimenti storici vanno nel senso della riduzione della libertà non è affatto certo
Quindi criterio e cioè se io devo conformare il mio avvicinarmi azioni non all'interesse individuale ma all'accadimento storico prima legge che si impone
E l'accadimento storico potrebbe di tutt'altro rispetta la libertà quindi quello io credevo chiedevo quanti fino scusami però fruttato intenso che li ho presi in cura il sottile ma importante no no e quindi va bene però la distinzione sottile ma importante
Cioè la
La libertà
E non consiste mai nel contenuto che succede
La libertà consiste nella forma nasce
Questo potrebbe portarmi a dire che se io foglio
Coincidere con l'universalità che in Germania mi sembra rappresentata dell'accadimento da già che cosa da qualche contenuto anche non solo ma se il contenuto è l'avvento al potere nicchie c'è questa è la domanda l'accanimento storia di tutti gli opporrà la Francia di fin dalle pareti
Aggiunge e questa è questa la domanda chi di chi voleva all'inizio cioè
Cioè me lo chiedo sinceramente Berio l'affermazione della massima libertà umana nella
Diciamo che nelle condizioni possessorio possibili ma d'altronde scusa ma tu come la Cina
Con quello che è emerso il pene ma questo è un altro discorso però io volevo abbia capito era perché c'è una legge che ti dice no ai PACS rappresentino posizioni Croce non accetta che io neanche accetto che però capisco che tu ci sono dei diritti umani
Cioè dopodiché ci la vittima questo nessun criterio
Giustizieri ma certo che ci sono dei scusami minaccia perché ci sono diritti umani il problema è che cosa sono i diritti umani questo è ciò che produce mette in chiusura se i diritti umani sono diritti diciamo così di tipo naturale
Oppure solo di diritti che sorgono storicamente
E per esempio la fine della seconda guerra mondiale perché gli americani dicono questo facciamo spesso da una questo è il punto questo siamo in discussione lo l'unica cosa che io pongo e
Quando io dico diritti umani perché i diritti umani rispondono a un'idea clinica CIA morale che invece e trovano una risposta in quella formulazione precisa
Però questo è un criterio indica qualcosa
Quindi anche un contenuto non solo formale
C'è ma non è un'obiezione senza impiego
Occorre questo voi non è fatta di cioè non volevo dà a me insomma ecco rimane un dubbio che quello relativo altri che io per cui e se l'azione morale lezioni virtuali universale questo
Allora quale criterio per cui io
Nella storia scelgo quale l'università
Questo quale universale del devo che esprime la mia libertà
Che non la
E riprese segreti universale stesso
Non c'è una legge che di consente voglio dire nasceva analisi ora riguardano nell'applicazione c'erano c'era una specie riunitesi però ti dico sir universali si presenta come il potere di quelli che hanno vinto questa
Universalità università che non non è detto che risponda veramente al Energia che la libertà
Questa
La questione complesso volevo appostamenti non volevo però nella domanda ma credo
Insomma sì sì senza nessuna Pogliani contestare alcunché di quello che che se diceva era una domanda che mi sorgeva dalla chiarezza delle cose che tu che tu dicevi insomma è puro come gli intrighi pensione dunque non voglio se ci sono alcuni
No
Marco
Vista domande quanto mai pertinente
C'è
Sicuramente insomma il nel fatto di etica
La presenza di Kant una presenza fondamentale sospetto di autonomia
Qui da volontari concetto di forma
Formalismo diciamo così dell'etica Guaceto cantiere
Così come sono presenti altri autori
Per esempio erba uno pure che fin dalla prima giovinezza viva
Ha preso attraverso la mediazione di ampi del suo maestro Antonio Labriola
Schopenhauer
Schopenhauer motore insomma fondamentale nella formazione di proporre soprattutto per esempio per il concetto di rappresentazione oltre conciati ma così come si trova nelle stesse
Quindi indubbiamente la presenza di canto
Una presenza molto forte
Però
Croce si distingue anche da casa e se ne distingue proprio per la seconda cosa che a me diceva cioè per l'imperativo categorico
L'azione morale non è mai un'azione che relativa un imperativo categorico
Diciamo la forma si distacca dalla chiusura dell'imperativo categorico che invece un
In
Croce non c'è
E che cos'è la realtà pratica veloce
La pratica è una sintesi
è una sintesi tra i due
Momenti che tra le due forme che costituiscono la vita pratica non c'è e la sintesi tra l'agire morale
E la vita economica cioè perché si dia agire pratico nel senso pieno cioè la realtà un contenuto diciamo la verità
Stessa scelta morale
E occorre che la scelta morale sì realizzi cioè sismica mi nel mondo degli interessi
Per in fondo quando noi diciamo i diritti umani quando noi diciamo o l'altruismo quando noi diciamo la pace non è che diciamo appunto qui bisogna fare un po'di sforzo anche per ricollocare ora queste categorie non è che noi diciamo delle norme delle leggi delle cose che diceva le cose economiche cioè i diritti umani allora natura da questo punto di vista crociano americano una natura economica
Sono qualcosa di utile
Per esempio per stabilire un ordine della
Dell'umanità
Per tenere fermo un ordine l'umanità perché non ci siano sempre le guerre questo è un risultato utile l'umanità non è una e quindi come dire la scelta morale
Devi sempre realizzarsi
In un momento economico
La realtà pratica è la sintesi di questi elementi
Non è il reale soltanto la moralità
Non è reale soltanto la vita economica ma è reale il modo in cui si intrecciano queste modalità dell'agire perché non viene azione sia al tempo stesso
In qualche modo morale anche se la coscienza morale per così dire nascosta anche se
Non emerge non prevale ma c'è sempre dell'uomo e dell'uomo concreto che oggi c'è no quindi sempre un realizzarsi della moralità in contenuti economici cioè ed economico che dà il contenuto alla forma morale
Così come accade svela teoretica sorpassi
Insieme introdurre una complicazione ma conoscere logicamente e significa per Croce sempre conoscere delle rappresentazioni
Non c'è una conoscenza
Pura mente Loriga appunto si diceva prima Bobbio metteva in evidenza il carattere anti metafisico della filosofia di talk show no perché la filosofia pericolosi non è un pensiero che definisce Pinzi definisce parole ma può definirli soltanto attraverso delle concrete rappresentazioni cioè non si può dire che cosa è la bontà bisogna dire la bontà di Pietro la bontà di Tizio la bontà di Caio soltanto quando la troviamo nella realtà quando troviamo i concetti nel realtà attraverso una realtà li definiamo qualcosa del genere accade anche nella vita pratica non c'è la moralità
La possiamo definire soltanto a partire da azioni immorali ma vive azioni immorali concrete azioni morali significa azioni in cui già alla forma morale si è concretizzata in
Fini invece scopi India utilità
Sì è sintetizzata con la materia economica perché e perché perché economico per Croce non è il male
Un
Famoso articolo riconosce pezzi intitolato I due scienze mondane
A le due scienze mondane
E sono l'estetica e l'economica cioè appunto la epiteti che insomma nella tradizione come dire
Perseguire dei fini individuali ed è sempre stato considerato come appunto una sorta di vitalità che disegnava rimuovere dalla considerazione razionale no il carnale sopra cui doveva invece prevalere l'elemento spirituale tale elemento appunto etico nel Veneto invece lo invece c'è nella filosofia di colore una riabilitazione
Caratteristica peraltro del percorso della filosofia moderna una riabilitazione degli aspetti meno
Più animali diciamo più cardinali più concreti meno spirituali della vita umana e l'economico è uno di questi otto cioè quando noi diciamo conseguire i fini individuali e diciamo qualcosa come se dicessimo qualcosa di demoniaco e bisogna dis diciamo qualcosa che è una forma appunto che esso stesso un valore un valore che però deve essere integrato dal valore tra moralità cioè da un valore più universale
Poi naturalmente nel corso della riflessione di Croce si inasprisce un po'questo rapporto tra l'economico e il morale perché naturalmente
E cioè sommari economico diventa la vitalità cioè diventa qualcosa da cui per esempio l'esclusione del presepi romanticismo trova una spiegazione nel momento della vitalità l'esclusione del nazismo qualche modo
E in qualche modo riconducibili all'esplosione di questo
Momento di questo momento più materiale dell'agire umano no insomma questo momento in cui le passioni non sono rari frenate dalla Regione
Esplodono le passioni senza più una civiltà contro i promette come conosce legge frodi insomma l'accordo
Speriamo di qualche altro ma di qualcuno ha parlato poiché c'è qualche altra domanda se non lasciamo dal signore
Pacifici che
Il
La cerchiamo di
Eccetera considera l'utilitarismo come
Una unilateralità la vede l'utilitarismo avviene in croce soprattutto nell'ambito dalla filosofia giuridica no
Perché perché la vita pratica dell'uomo non è soltanto utilità non ha un fondamento utilità no appunto come dicevo prima è una relazione tra varie modalità dell'agire
Quindi utilitarismo così come il moralismo così come il moralismo utilitarismo e moralismo sono delle considerazioni unilaterali sono delle considerazioni che prende una parte e ne fanno il tutto
E invece non è così che funziona le cose insomma viene meno l'aspetto non voglio dire dialettico ma conflittuale la regata no in cui appunto lei Thorsen Kratos non è che stanno insieme in maniera armonica entra continua diciamo
Io se non ci sono altre domande chiudo anche perché che recepisce piacciono ringrazia