"Miracolo e declino. L'Italia tra concorrenza e protezione" - presentazione del libro di Giangiacomo Nardozzi (Ed. Laterza), organizzata dal Politecnico di Milano e dalla Laterza Editori (presso il Politecnico, via Ampere 2)

Buona sera a tutti
Vedo non so se con dispiacere ho piacere che le nostre aule sono troppo piccole il nostro ospite troppo popolare ma comunque si mi dispiace di questo affollamento ma a cui siamo ormai abituati perché alle molto più grande di così non ce le abbiamo siamo
Nell'introdurre questo
Per questo
Questa presentazione di questo libro dal professor Murdoch si mi piacerebbe brevissimamente leggervi anche per dimostrare che l'ho letto a Nardò Azzi perché l'una l'aveva già dato un po'di tempo fai se non dimostra di averlo letto allora lo si arrabbiano rettore deve sempre fare
Una frase che c'è a pagina centoventidue
Agli interrogativi fondamentali per decidere dove indirizzare l'azione ed evitare sprechi o interventi generici
Ad interrogativi su quale ricerca e quale formazioni sono le comprese a dover rispondere io aggiungerei anche le pubbliche amministrazioni
Non con le parole dei convegni ma con i fatti di una loro domanda sul mercato diversa da quella che si è visto finora
Per il nostro ospite io direi che noi stiamo cercando di reagire al declino italiano
Siamo pochi perché siamo mille docenti non siamo di più però il nostro volume di trasferimento all'esterno delle nostre ricerche è stato l'anno scorso di sessanta milioni di euro di cui circa i due terzi per aziende private
Le nostre borse di dottorato sono aumentate di quelle finanziate dalle aziende erano nove due anni fa adesso sono cinquanta
I brevetti erano quarantatré alla fine del due mila due adesso sono cinquantadue e il sessanta per cento di questi sono utilizzati in licenze
Esclusive o vendute quindi in fondo tutto sommato stiamo cercando con tutte le nostre forze di reagire a questo declino
è vero anche che qualche volta soprattutto nei momenti un po'di difficoltà ci sentiamo un po'soli e quindi queste sono anche occasioni per sapere e veder riconosciuto il discorso che forse c'è ci sono a poco a poco si dovranno essere sempre di più persone
E aziende e diciamo contesto sociale che è più vicino alle università alla loro ricerca alle a loro didattica che è essenziale per formare nel prossimo futuro le nuove leve di imprenditori di operatori in tutti i settori
Con questo io passerei la parola al dottor la terza che poi coordinerà questa riunione
Ringrazio il magnifico rettore ringrazio per l'ospitalità anche se in verità solo io forse sono tenuto insieme a Giuseppe mio cugino come editori dei libri a ringraziare perché pensavo che ci fosse almeno un partecipanti a questo incontro come docenti che non appartenesse in qualche modo Politecnico del professor Salvati ha scoperto che invece considerato come dire in forza a tutti a tutti gli affetti insomma Inc il Paese non si può mani se non si preoccupi magnifico anzi era però insomma in qualche maniera della la partita e una partita molto molto in casa anti i lavori si svolgeranno Imam maniera molto serrata
Abbiamo lievemente cambiato la scansione rispetto a quello che era previsto nel nell'invito perché io chiederei a Gianni Nardò sì di aprire gli interventi per fare un po'come dire il punto è la sintesi
Su questo volume su quale poi sviluppare la discussione quindi se il professor Murdoch si prende la parola mo'
Grazie io per illustrare in due battute il
Libero perché non posso presumere mi piacerebbe che l'avessero letto tutti ma non posso presumere che questo che così sia parto dal titolo
Il titolo viene da un'idea e cioè che la chiave per capire il miracolo sia la stessa che ci serve per comprendere l'origine del declino
Questa chiave eh la pressione competitiva
E la pressione competitiva per dirla in breve
E quello che sta al di sotto delle curve che noi insegniamo nelle aule ai nostri studenti nei corsi di micro economia
E cioè la spinta ad affrontare la concorrenza attraverso tutto quello che qualifica il fare impresa
Affrontare la concorrenza per conquistare quote di mercati
I mercati che evolvono continuamente
Se questa pressione è forte
Il sistema produttivo di un Paese
Sì adatta continuamente a quella dinamica strutturale che costituisce la chiave della ricchezza delle nazioni
Se la pressione si indebolisce l'economia non tiene il passo dei concorrenti arretra nel confronto internazionale
Avete già capito dove vado a parare
Il miracolo fu il prodotto di un aumento di pressione competitiva
Il declino origina da un suo allentamento
Questa è la semplice risposta che il libro fornisce
Alle due prime domande che ci sono nella
Interno dell'invito
Ho considerato la pressione competitiva due livelli quella della crescita come dire dal basso
Nel modello di sviluppo concorrenziale
Nel quale molte imprese partono
C'è una forte selezione
E chi resta però cresce
E poi e l'altro livello il modello dico polisti top del gioco competitivo rapporti
Il punto è che negli anni del miracolo quelli che portarono al miracolo meglio
Ci fu un aumento di pressione a tutte e due presidenti
La metà degli anni Sessanta segna poi una svolta
La pressione si allenta ai vertici dell'industria
Con l'avvio del capitalismo assistito poi con quello che chiamo protezionismo monetario dell'inflazione delle svalutazioni ripetute della lira
Che gli si pongono le premesse almeno a mio parere per l'India indebolimento pelle Grandin prese italiano
Però in quel periodo si diffonde
La crescita dal basso quella della terza Italia quella
Della straordinaria affermazione del made in Italy che arricchisce il Paese
Il modello però è diverso da quello avviato negli anni Cinquanta entrano in gioco distretti che hanno prestazioni eccezionali
Ma anche specificità destinati a segnarne prime Po prima o poi i limiti
Io per assegnare queste specificità che credevo
Avessero avrebbero provocato grandi reazioni imprenditori dei distretti nei quali sono andato a parlare discutere a presentare il libro ma che invece poi ho trovato la fine
Più consensi diciamo che critiche
Ho fatto una metafora che quella dei giacimenti
Giacimenti antichi del saper fare del gusto di produrre cose che piacciono al mondo come dice Carlo Cipolla
è chiaro che la scoperta il sfruttamento di giacimenti
Danno ottimi risultati ma poi c'è una tendenza all'esaurimento se poi non vengono ricostituite
L'altro limite la sublimazione il distretto è la sublimazione del piccolo è bello che finisce per produrre però una crescita dimensionale dell'impresa è insufficiente
Per varie ragioni
Che morto elencare nella reggere la concorrenza internazionale
E difficile consolidare i successi senza crescere questo è quello che stiamo guarda vedendo adesso
Il ridimensionamento delle grandi imprese quello che Luciano Gallino chiama scomparsa dell'Italia industriale e successo del made in Italy conducono il nostro sistema produttivo
Verso la notte specializzazione nel settore tradizionale
La ricerca di una maggiore competitività in questi settori e le evoluzioni verso segmenti di specializzazioni più alti più consoni a un Paese che vuole rimanere fra quelli di primo rango
Sono state ritardate da un nuovo allentamento dalla pressione competitiva durante gli anni Novanta
Qui hanno giocato sia dal massiccio svalutazione della lira
Sia anche le opportunità offerte dalle privatizzazioni alle nostre maggiore impresa
Anche a quelle venute su un grande successo dai distretti
Opportunità di investire in settori del mercato interno poco o nulla esposti alla concorrenza internazionale
Queste in estrema sintesi credo di essere sta più rapido dei prezzi
Non potevo essere la storia che ho raccontato in questo libriccino
Gli effetti di questo indebolimento della pressione competitiva che abbiamo sperimentato nell'ultimo diciamo quindicenne decennio quindicenni
Lì si vedono sono del tutto evidenti in questi ultimi anni
E
Quindi che fare questa è la terza domanda che c'è nel
Il volto dell'invito
Quello of che io ho cercato di offrire con il libro essenzialmente un contributo di analisi
Di diagnosi per costruire una terapia per la quale ho dato solo alcune indicazioni generali pagine finali
Tra queste ne riprendo una sola
Che è quella di smettere di dare la colpa agli altri come è stato fatto
Ottocento
Come dicevo è stato fatto per troppo tempo
In questi ultimi tempi via via riferendosi alle rigidità del nostro mercato del lavoro alle euro all'undici settembre alle banche alla concorrenza cinese
Mi sembrava quando io in novembre ho finito di di scrivere
Di dover sottolineare questo punto come prima condizione per avviare quella reazione al declino tanto auspicata dal presidente cioè
L'applauso che è partito dal dall'avvocato Montezemolo viene dal fatto che oggi questo punto iscritto a chiarissime lei
Nel suo programma di presidenza della Confindustria
Io credo che questo sia il messaggio fondamentale
Il di quel programma perché
Perché non dare la colpa agli altri
Significa per le imprese aggredire i sintomi del declino alla loro radice
Guardare al loro interno come pure esperito
In nella redazione di dell'avvocato Montezemolo
Guardare al loro interno per caricarsi di nuova pressione competitiva per meglio affrontare la concorrenza
Non dà la colpa agli altri significa più in generale porre le basi per quei rapporti di reciproca fiducia
Che è il trovaste anglo sassone
Con il mercato del lavoro e con quello finanziario
Che sono i due mercati fondamentali con cui struttura l'impresa se non c'è questo rapporto di reciproca fiducia
Le relazioni con i sindacati con lavoratori e con le banche non possono funzionare se non funzionano non funziona tutto l'insieme tutto l'ambaradan
Che l'economia è fatta di tre mercati
Ecco io così leggo avvocato Montezemolo come improntato alla concorrenza non la soluzione
Il suo messaggio di coesione della necessità di lavorare insieme
Io come studioso posso dire che
Sono convinto che sul piano analitico sul piano della logica economica
Il suo progetto tenga e abbia una forte coerenza interiore
Ora però bisogna realizzarlo
Io a passare dall'analisi del declino di cui io veramente non avrà mi auspico di non parlare più per i prossimi intesi non vorrei più parlare né
Alle azioni concrete per contrastarlo
La direzione dove puntare decisamente la barca non può essere che quella della concorrenza
Che poi Lucky
Tale del recupero di competitività della competitività europea del programma di Lisbona
Credo però anche che lei avvocato mossi da scontare le grandi difficoltà che vengono dalla storia lunga di ricerca di protezioni qui questo nostro Paese che la storia dalla quale il mio libro ha preso le borse grazie
Bene con con questa abbiamo in qualche maniera creato la cornice lei tutte le condizioni per per la discussione
Il l'avvocato Montezemolo
Tirerà le conclusioni
Seguiremo un ordine di interventi a partire dal professor Bertelle una parola mi sia permessa di ringraziamento particolare avvocato Montezemolo per essere qui lo dico come ovviamente editore del del libro ma lo dico in maniera come dire molto familiare forse troppo anche come militante di Confindustria perché ci vuole anche un po'di militanza in questa battaglia che in qualche maniera si sta si sta intraprendendo avvisano le conclusioni mentre il professor Bertelle
Come presidente della Scuola di Management del del del Politecnico e anche nel lui un nostro ospite del nostro e ci accoglie
In in questa in questa casa si è assunto un compito molto delicato e cioè quello di intervenire sul volume riscontrando una serie di elementi ma se di parole chiave ma anche una serie di elementi che qualificano in qualche modo il rapporto tra questo libro pubblicato non molto tempo fa ma qualche mese fa e l'attualità con la quale ci stiamo confrontando professor Bertagna
Io ringrazio o per vostra fortuna ridotto drasticamente il mio intervento
Per l'economia di tempo che si è venuta a creare partirei dal da quello che mi è sembrato il succo del libero del nostro collega Gianni Nardozza se che o diciamo interpretato in questa maniera liberare e mettere in moto le risorse energie vitali del Paese
Il vorrei in questo quadro che condivido come principio generale in maniera molto forte evidenziare solo alcune criticità giusto per animare la discussione che il che possono frapporsi alla a questo disegno di rimessa in moto delle nostre energie
Ne citerò cinque in tutto la prima
Professional Gozzi esalta molto il l'importanza delle riuscire a rompere in mille protezionismo e che esistono nel nostro Paese di protezionismo ovviamente sono nemici della liberazione delle energie vitali quello che dico molto banalmente che si trovano molti soggetti che sono pronti scusate il gioco di parole a rompere il protezionismo degli altri pochi che non cerchi no di mantenere in vita quelli a proprio favore
Il io ho apprezzato molto una dichiarazione che ho letto stamattina del dell'avvocato Montezemolo
In cui si dichiarava disponibile a rinunciare fa un torto degli incentivi a fronte di una riduzione di una tassa generale come dirà
E o se osservo anche che meno la società dinamica e purtroppo qualche fenomeno di invecchiamento di cui io stesso sono rappresentante
L'abbiamo sotto gli occhi il e più in essa la paura di perdere prevale sulla speranza di vincere e più importante diventa il fronte dei difensori di protezionismo
Quindi occorre in altri termini capire quali sono i soggetti capaci di giocare questo ruolo in maniera forte che non è un fatto di natura solamente politica un fatto che coinvolge il mondo politico il mondo dell'impresa e tutti noi
Secondo aspetto
Illa possono doti insiste molto sul concetto che anche lega c'è molto che occorre in tutti i modi cercare di aguzzare impegno imprenditoriale
Aguzzare cosa vuol dire creare delle condizioni che spingano l'impresa muoversi a innovare a cambiare a darsi da fare corre nei Paesi esteri eccetera
Cos'è un timore ed è un fenomeno che stiamo osservando in una qualche misura spero non molto troppo forte
E che a fronte della pressione competitiva talora fortissima che si esercita su molte imprese minori poi ce n'è anche sulle maggiori per carità
Ad esempio nei distretti in difficoltà gli azionisti possono essere spinti non tanto ad aguzzare l'impegno imprenditoriale bensì a ridimensionare o addirittura liquidare le imprese stesse
E qui c'è una forte differenza rispetto accanto a catena uno dopoguerra e che spesso questi imprenditori sono forti dei capitali che hanno cumulati negli anni ecco io ho chiamato questo la sindrome di Genova qualcosa un po'misterioso ma c'era un giornalista che purtroppo è mancato molti anni fa Sammarco borsa che parlava della sindrome di Genova
Citando l'esempio di una città piena di persone ricche ma almeno al momento abbastanza povera che attività
E se andiamo a vedere certe situazioni che ci sono i nostri distretti adesso ce ne sono alcuni che secondo me stanno avviandosi questo modello Genova o se voglio fare che son veneto un esempio relativo al Veneto nel Settecento Venezia perso i domini sui mari
Vide la sua classe dirigente la nobiltà dell'epoca rivolgersi verso la terraferma comprare i terreni famiglia eccetera ma in chiaro fenomeno involutivo un fenomeno che avesse assolutamente evitato
Terzo aspetto c'è nel libro di Gianni Nardozza se una fortissima in fase sull'importanza della concorrenza e credo che anche questa tutti possiamo condividerla
Quello che credo che lui stesso condivida e che la concorrenza da sola non è in grado di solito i problemi o per lo meno il dire che c'è una concorrenza occorre creare le condizioni perché la concorrenza ci sia ed esempio di questi giorni di dibattito sugli extra paletti che le nostre imprese sono costrette a pagare per l'energia elettrica
Ecco io credo ma ci sono tanti altri esempi che non sia tanto o solo un fatto di ridotta concorrenza ma che poi tutta una serie di carenze strutturali e infrastrutturali ereditate dal passato condizionino in maniera profonda sul mercato
Quindi
Per avvero una concorrenza vera occorre creare una serie di condizioni che la favoriscono occorre anche io credo procedere in maniera da non penalizzare quelle che sono le nostre
Poche imprese grandi età trovare un sentiero che permetta alle nostre imprese di sfogare in Europa nel mondo quelle che sono le energie
E i mercati che controlla l'Italia
Quarto punto anche questo poiché molte Panza letto libero e che lo leggerò lo dovevano molte pagine è il problema del nanismo dell'impresa
Che non è tanto il fatto che esistano molte imprese piccole ma il fatto che distano poche grandi che se fossero tante grandi medie poi anche tante piccole andrebbe bene
Allora sicuramente ci sono delle carenze di sistema legate alla concorrenza la debolezza della Borsa la burocrazia eccetera che possono giustificare in qualche maniera il nanismo delle imprese
E però non dobbiamo dimenticare che c'è un carattere a mio avviso tipico del nostro modo di essere italiani che ci porta all'avversione per le grandi organizzazioni
Se pensate la musica gli italiani hanno fatto delle melodie meravigliose sono un pochino meno bravi quando devono fare Symphony
Io alla perché perché le grandi organizzazioni comportano diversi problemi comporta una perdita del controllo diretto e la necessità di ricorrere a strumenti di controllo indiretto comporta una maggior disciplina trasparenza per aprire i mercati finanziari eccetera molto spesso noi vediamo che le nostre imprese come posso dire rifiutano di crescere invece che come dice Squinzi essere preso dall'ossessione di crescere perché hanno paura che crescendo vada perdendo sì quello che il controllo forte sulla loro realtà
Quindi anche da questo punto di vista io credo che sia importante un'operazione di carattere culturale forte che vada a cambiare alcuni di questi comportamenti non credo che bastino solo misure di tipo generale
Vengo all'ultimo punto e qui il motto di prima smettere di dare la colpa agli altri entra in gioco il
Io faccio un'osservazione che l'imprenditoria e prima generazione che ha fatto la fortuna dell'Italia era in pochissimi casi laurea
E in larga misura e così anche adesso che troviamo le seconde generazioni riaperte poi certe generazioni terze quarte bravissime che riescono a rilanciare e difficile avere un'imprenditoria nuova forte nel mondo dei laureati e qui forse è anche colpa nostra
Io credo che sia una tendenza da invertire nei Paesi cosiddetti civili avanzati eccetera molta imprenditoria nasce viceversa dal mondo della dell'università o da chi vuota Tonolli versata e cucito all'università
Io credo che debba che dobbiam debba essere un nostro sforzo di incoraggiare maggiormente la propensione intraprendere durante gli studi universitari
Con questo che ringrazio
Grazie
Al
Professor Bertero e che è stato
Sintetico ma devo dire supportato da potentissimi mezzi tecnologici di cui non so se gli altri
Dispongo hanno voglio dire qua si vede appunto che Téchiné solidamente in pugno l'organizzazione giocava in casa da vedere ma questa nera lo dobbiamo mi pare giusto riconoscerglielo
Dare la parola al al professor appreso Mariotti qui alla una mia sinistra abbiamo cercato di sollecitare su una su una serie di temi che sono diciamo di sua competenza ma che prometti dirci qualcosa di più anche che non parlare di internazionalizzazione di innovazione
Mela grazie io il tempo è tiranno quindi cercherò di essere estremamente sintetico anzitutto esprimendo la mia assoluta condivisione nell'impostazione degli argomenti che propone nel suo libro Giangiacomo Nardò Ötzi
E anch'io ho apprezzato in particolare l'idea che propone sul Processo di ascesa e diciamo declino delle piccole e medie imprese distretti italiani
Che appunto secondo l'impostazione Riccardo Tozzi hanno esaurito stanno esaurendo comunque la rendita che giustamente mi definisce rendita di Cavriana associata questi giacimenti di competenze che hanno radici oggi nell'Ottocento e hanno radici nella formazione Bella capitalismo industriale italiano
Devo dire a questo livello a questo riguardo che in realtà la rendita è in qualche modo stati estesa temporalmente da processi di delocalizzazioni internazionale
Che in qualche modo hanno teso a riprodurre i meccanismi sostanzialmente di crescita
Relativamente contenuta ma solida dal punto di vista della formazione dei patrimoni familiari dell'arricchimento degli imprenditori italiani
Credo però che proprio questo meccanismo porrà in evidenza una serie di no di
Il meccanismo della delocalizzazione è un meccanismo complicato in cui vi sono vari aspetti diciamo vi è un aspetto semplice di ricerca di riduzione del costo del lavoro o di altri fattori della produzione
Un meccanismo essenzialmente di costituzione di un retrobottega all'Europa centrorientale gli ex Paesi come conto sono stato questi sono stati questi per molti imprenditori piccoli e medi imprenditori del Nord Est per molti piccoli imprenditori anche del Nord Ovest
La questione è che se verrà a mancare come probabile un processo di radicamento egli ha formazione sui mercati internazionali da parte di quest'impresa se in sostanza vero non verrà consolidato un controllo sulla filiera produttiva che ormai spalmati internazionalmente da parte di imprese italiane probabilmente questo tipo di vantaggio competitivo esteso internazionalmente gravami era meno perché naturalmente crescerà un'imprenditorialità locale crescerà una competenza da parte di questi Paesi aumenteranno i vantaggi comparati di questi Paesi relativamente al quale italiano e inevitabilmente questi processi di localizzazione lasciando spazio all'emergere di un la classe imprenditoriale locale che Spiazzi era in misura più o meno rilevante le posizioni delle imprese italiane quindi credo che il processo di logoramento della rendita sia stata in qualche modo come dire frenato
Da condizioni macroeconomiche generali legati appunto alla emergere di grandi Paesi dalla Cina e i Paesi asiatici alla l'emergere dei grandi retrobottega delle dell'ora può rientrare ma questo fatto credo che lascerà come dire ancora qui esposti
I nostri gruppi imprenditoriali ha problemi di crescita e di strategia di ridefinizione e di ristrutturazione delle proprie posizioni
Detto questo quindi fatto una puntualizzazione che secondo me come dire completo un po'il quadro proposto da Nardò sì vorrei fare qualche riferimento alla questione della rito per reagire al declino cioè e poi la parte conclusiva del libro è già stato detto e quindi non mi soffermo che vi sono alcuni nodi fondamentali il problema della concorrenza e quindi dello stimolo concorrenziale
Nel libro viene sottolineato l'importanza la centralità oltre che delle relazioni sul mercato del lavoro delle relazioni su
Mercati finanziari e quindi del rapporto barche impresa
Sono nodi fondamentali su questo non mi soffermo perno se non per cogliere un aspetto un passaggio abbastanza importanti dal punto di vista metodologico che spesso ricorre nel libro appunto Di Nardo sì faccio riferimento ma proprio come esempio alla questione ed era un vero rapporto nuovo che si dovrebbe instaurare fra banche impresa al fine di stimolare i processi di crescita al fine di come dire produrre undici di una mobilitazione dei capitali lustra italiano tre capitale finanziario per una ristrutturazione del capitalismo italiano
Dice appunto Nardozza in un passaggio brevissimo che vi leggo questo ruolo cruciale della finanza non può però essere svolto appieno solo attraverso il comando cioè diciamo un ruolo dominante dell'ATO finanziario bancario deve incontrarsi con la coscienza da parte dell'impresa e della necessità di cambiare a questo punto si ripete nel testo cioè
Si ripete per esempio nel caso del problema della ricerca e sviluppo cioè da una parte
Vi deve essere un'Offerta pubblica vi deve essere una sollecitazione in termini di ricerca pubblica ma anche di
Incentivi alla ricerca privata dall'altra parte vi deve essere un comportamento imprenditoriale coerente cioè l'investimento in ricerca deve trovare vedente mente ragione d'essere nella capacità di innovare ma anche nella come dire nel desiderio o nella necessità di innovare in risposta alla competizione
Allora spesso ricorrere diciamo ricorrono questi temi di che io chiamo di complementarità per delle strategie di crescita
Be'la complementarità una questione tremendamente complicata nel senso che
Ci sono stati storicamente importanti filoni della teoria della crescita economica che hanno messo in evidenza come quando scudi sono problemi di Coop di complementarità e quindi di coordinamento
In generale emergono sui mercati delle dei fallimenti evidenti dei delle delle Coordination fare
Cosa significa questo significa che il mercato ha difficoltà in qualche modo a dall'in ad allineare i comportamenti e quindi a conseguire dei sentieri di crescita ottima e in generale in queste situazioni emergono spesso dei sentieri su molti mali cioè sentieri in cui per esemplificare rispetto al caso della ricerca nelle imprese investono nella ricerca pubblica
Perché come dire viene meno come dire una recinzione una reciproca corrispondenze complementarità in qualche modo Nardozza richiamato il polo del trust no della coerenza dei comportamenti
Ora questo credo che sia almeno io sono come dire ossessionato danni da questo problema delle complementarità strategiche e dei fallimenti nel coordinamento di queste complementarità io credo che il problema uno dei problemi fondamentali italiani
Sia proprio questo cioè il problema di comica risolvere
La questione coordinamento è un problema simile a quello che io non so negli anni quaranta cinquanta
Alcuni economisti ponevano per risolvere i problemi del sottosviluppo la questione di del big push alla cosa stai Rodano cioè per riuscire a superare attraverso uno sforzo
Di coordinamento di allineamento degli obiettivi i problemi dei fallimenti di mercato al riguardo
Che risposte ci sono beh le risposte sono storicamente due
Una è la cosiddetta economia dell'euforia
Quella quella situazione del tutto particolare
Che gli storici hanno studiato con riferimento agli Stati Uniti del del del debito diciannovesimo secolo cioè in quel caso anche delle aspettative individuali irrazionali
Venivano a Linate e ricondotte poi a un coordinamento che produce un effetto razionale dall'entusiasmo dall'ottimismo sulle prospettive di crescita cioè anche da una sopravvalutazione di queste prospettive
Cioè se aveva un meccanismo di allineamento
Non credo che questo sia proponibile almeno non in questo periodo storico e non per il caso italiano
La seconda questione riguarda evidentemente il problema dalla classe dirigente di un Paese
Cioè deve evidentemente questa classe dirigente assicurare il coordinamento
E le istituzioni collettive devono essere garanti di questo coordinamento
Quindi io credo che questo sia la questione di fondo può essere banale o può essere semplice di condurre tutto tutta questa questione ma indubbiamente in una situazione di impasto sistemistica se vogliamo
Fa riferimento visto che siamo al Politecnico ai meccanismi di interazione e di un sistema in questo in passista e mistica o
Le istituzioni la classe dirigente del Paese
è in grado di produrre un azione uno sforzo e migliori le aspettative dell'impresa le aspettative dei cittadini le aspettative nella sezione collettive
E quindi che attraverso questo fatto si ottenga un processo di allenamenti di coordinamento altrimenti credo
Che non si esca da questo impasto
Non so se questo chiedere troppo ma credo che questo sia il problema centrale
Grazie
Grazie a Sergio Mariotti per la passione oltre che per la la qualità dei dei contenuti
D'altro canto punto io la l'orlo conosciute l'ho incontrato da un personaggio che insieme a Bari in cui si parlava di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese elici voleva veramente come dire grande Energia per coinvolge emotivamente anche l'imprenditore a fare delle scelte coraggiose come dire da questo punto di vista forse c'è qualche il tema del fare squadra c'entra molto con quello che che lui diceva al tema
Posso dall'avvocato Montezemolo devo a questo punto trasferire il la parole microfono professor Salvati appunto ex del politecnico ancora in forse anche se non amministrativa mente come specificato con una con sottile
Precisione il magnifico rettore
Lo vedo ancora tiepido no non caldo accendiamo il microfono
Arona
Ti portava via la parola
No per fortuna non Janina Tozzi ha già dato un'idea generale del suo libro L'Ulivo che per essere contenuto in uno spazio in un termini i limiti molto brevi ha dovuto sacrificare molte cose che Landolfi pensa che non ha potuto tirata si concentra su due sorta du istantanei una iniziale quella del miracolo economico
Vero e proprio quello tra il dopoguerra e diciamo le prime turbolenze dovute alla pieno cooperazione sessantaquattro tanto per intenderci
Il vero miracolo economico poi alti tassi di sviluppo continuano fino agli anni
Settanta mai in realtà qualcosa si era rotto nel meccanismo di crescita dell'economia italiana e non solo dell'economia italiana quindi dapprima istantanee sul miracolo economico la seconda istantanei sul
Non lo chiama così ma è un miracolo diciamo fiscale finanziario che è quello del rientro dalle condizioni di turbolenza
E di disordine di instabilità inflazionistica i fiscale che hanno caratterizzato tutti gli anni settanta e tutti gli anni Ottanta
Attraverso le interventi di Ciampi di Bellotti sul dei primi diciamo dei governi tecnici tanto per intenderci
Un vero e proprio miracolo miracolo tenuto a colpiti tassazione neanche poi tantissimo tre punti in più del PIL però significativo dato che la stazione tassazione Kakà europea cresciuto notevolmente con una riduzione degli investimenti purtroppo perché sempre si tagliano questo tipo di spese
Quando c'è un'emergenza come fu quelle nere quell'emergenza
E poi dopo naturalmente questo agganciò il siccome la cosa ebbe successo un fenomeni di riduzione fortissima dei tassi di interesse che fu uno la cosa che ci consentì
Di entrare nell'euro quindi un miracolo anche quello un miracolo di ingegneria fiscale finanziaria
Quello che avvenne non un miracolo economico però questo ci portava nelle voraci portava a sentire in condizioni di apre cambi fissi di moneta unica più da vicino una pressione competitiva alla quale non eravamo stati abituati nel passato con continui processi diciamo risoluta azione
E questo esigeva immediatamente un insieme di riforme strutturali molto forte alcune parte nel mercato del lavoro e ne ho fatte altri vennero abbozzate ma l'insieme di riforme nel nell'ambito del welfare in realtà diciamo la riformuli il disegno di riforma venne lanciato dalla riforma Dini ma con tutte le porte aperte per cui voi potevano scappare ampiamente voglio dire perché questo è quel che avvenne
No quindi una riforma pensionistica in senso serio non ci fu adesso dilazionata due mila otto
Da quanto mi sembra ancora quindi lì non avvengono riforme incisive altri ve ne ho appena accennato ma quell'attività che avrebbe consentito in condizioni di moneta unica di competere
No essendo molto costosa in termini politici non venne fatta nei due anni finali dei governi di centrosinistra ne nei tre anni che abbiamo vissuto adesso dei governi di centrodestra queste alta c'è un problema fondamentale sulla difficoltà della democrazia
Volevo che sia che ha dei riscontri quinquennali
Di consenso a operare un insieme di riforme che sono costose colleghi fornita dal bisturi cioè può riuscire in condizioni di emergenza
A dare grandi sciabolate cioè incrementare le tasse su una platea molto vaste su interessi diffusi quando deve toccare col bisturi interessi concentrati che siano i professori universitari privi ci mettiamo questa noi voglio dire
Ma che siano poi i notai che siano le professioni liberali che siano le imprese che si unì sindacati ovviamente quando deve toccare questi interessa è fortemente difesi
Una democrazia soffre
No è il peggior sistema di governo tranne tutti gli altri cosa cosa ben nota
Naturalmente non possiamo chiedere naturalmente di Ambra sonno generici non possiamo chiedere di rinviare le elezioni per consentire a chi sta in carica il no all'incumbent
Di dimostrare la bellezza del suo programma riscrivere il Patto con gli italiani però questo non lo faremo mai naturalmente però però effettivamente c'è un problema di riscontro di consenso che riesce difficile non mi voglio fare degli anni la tesi di Nardozza io
è una tesi forte la ragione di tutto ciò deriva dal fatto che
La pressione competitiva non è stata mantenuta
Dolce ma costante per tutto questo periodo plesso di viale lo strazio di pressione competitiva molto forte
Ma polvere può generare disastri cui palco anche perché le tra la gente io o un rigurgito improvviso di diciamo di tensione competitiva dice ma io son ritorsione frena chiudono bottega diciamo compone ha rilevato a casa mia guardate che è vero Genova Venezia eccetera sono esempi di declino conseguenti a valutazioni di questo genere cioè la pressione competitiva e forse un alchene neppure così dev'essere mantenuto in modo continuo
E il pezzo che dal Dozier mente voglio dire ma che non scrive perché ha voluto scrivo un libro molto più lunga naturalmente tutta la fase intermedia e come mai
No per un periodo così lungo diciamo dal sessantaquattro fino al novantadue se vogliamo tutto il periodo del centrosinistra
Ed è il teste il pentapartito grosso modo tutto il periodo dell'ASS diciamo dalla
Fini definire diciamo tra la metà e la fine
Della prima repubblica fu un periodo così diverso invece dal periodo glorioso brillante
Che ci accompagna da quarantotto fino a sessantaquattro questo è un po'il se capiamo questo problema riusciamo a capire molte altre cose non entra nel merito di questa cosa qui questo ancora che mi appassiona
Mia passione mi dispiace perché io sono politicamente vicino a posizioni di centro sinistra e quindi
Dovere riscontrare che alcuni dei guasti maggiori nel rallentamento dalla pressione competitiva siano avvenuti proprio nel periodo in cui questo sistema politico fu in forza quindi ma in una forma diciamo grafomotorio titolare una forma diciamo che non consentiva l'alternanza eccetera è una cosa che mi ha sempre era arrovellato che al centro dei miei studi e mi dispiace profondamente ora di queste cose diciamo nove Tozzi non entra non poteva entrare è molto interessante data intralci non lo posso fare qui perché grosso modo se capiamo questo capiamo anche diciamo quali sono gli ostacoli che dobbiamo superare credo io vorrei
Cioè uno dei problemi ha sempre in realtà fatto impazzire dalla rabbia tardivo come cittadino italiano è il seguente
Noi concerto sinistra serve dei primi documenti di programmazione qualità fatta da Sylos Labini data Giorgio foie eccetera se n'era andato a vedere Ruffolo eccetera se andate a vedere questi questi documenti vedete che i problemi principali del nostro Paese quelli che abbiamo tuttora i grandi problemi strutturali del Paese erano già quasi tutti non dico tutti voglio dire designati con grande precisione
No lì si sapeva quali e allora SAP
Tutti questi problemi che uno può istruttore del Mezzogiorno con la pubblica amministrazione a un sistema industriale diciamo privato troppo concentrato nel nord est e comunque con un insieme di figure capitalistiche pensate ai voglio dire i fa INAIL Valerio voglio dire
No che avevano fatto il loro tempo per molti aspetti voglio bravissimi diciamo imprenditori e capitalisti ma ormai ridotti sì quasi in posizione di tanti e pensate appunto che cosa dicono nello ripresi in quel periodo
E debbo dire quindi problemi di dislocazione della struttura industriale eccetera erano già tutti ben disegnati la pubblica amministrazione proprio del tutto comincia nel Paris lo tutti tutti i suoi cani
Perché non vennero affrontati quando erano questi poveri affronta e perché invece l'unica cosa che si fece no questa strana società questo questo nostro Paese
Che aveva problemi seri e aveva anche molto tempo per risolverli perché il boom poi internazionale nella sua sarebbe durato poi fino all'inizio degli anni Ottanta
No nella nella buona sostanza perché questo per invece creo dei problemi che poteva benissimo evitare e tutte le sue energie politiche nel Periodo del centrosinistra foro dedicate a diciamo risolvere i problemi creato problemi poco seri voglio dire in un certo senso che l'infrazione non era un problema cioè l'inflazione è un problema non è un po'strutturale profonda occorreva di accordo sulla distribuzione del reddito che non ci fu
Perché gli attori politici e sindacali di quella stagione
Non si resero conto che non potranno chiedere aumenti salariali di quella dimensione senza generare un processo inflazionistico e poi non si resero conto voglio dire un certo punto che non potevano continuare finita l'inflazione o bloccata l'inflazione
Limitata l'inflazione perché viaggiava sempre al doppio di quella degli altri voglio dire dopo il mille centottanta non potevano per risolvere un missile di quei consenso buttargli sulle spalle delle generazioni successive creando un debito enorme non potevano far questo poteva benissimo evitare di far questo voglio dire e a se ci fossero stati dei leader ci sposate le classi dirigenti vere
Sia al Governo sia l'opposizione questo non sarebbe mai avvenuto e la concentrazione dell'interesse sarebbe avvenuto sui poveri strutturali che abbiamo tutti quanti Nori
E che compete a questa generazione di politici di industriali eccetera di dovere affrontare adesso cioè noi perdemmo quegli anni poi date comico
Se voi pensate voglio come ci formando norme economisti tutti quei macroeconomici di inflazione
Guardate ci fu uno dei paesi che questi frazione non rendono affatto la controllarono nel giro di dieci anni di qui e può delle classi dirigenti che impedivano informarsi usciamo inflazionistico ed è nel cast vinti di dirigenti che impedirono la formazione di un debito addossato la generazione successive
Noi dopo fa una fatica spaventosa che venne lasciata a Ciampi e Amato no tra il novantadue e il novantasei della buona sostanza l'aveva cominciato prima c'era Andreotti realtà non discutiamo sulla fase finale del centrosinistra che il problema
Stavamo altri dieci anni per risolto tutti semi ricordati di tutte le dispute degli anni settanta punto unico di contingenza voglio dire 'sto punto anche le industrie tra le sue
Anche avvocato Gianni Agnelli che firmò insieme con gli altri riconosce accurato accordò da settantacinque naturalmente no diciamo le cose poi come stanno voglio dire
No tutto è veramente questo prima di classi dirigenti che generò un problema evita vivissimo e che altri Paesi capitalistici accanto a noi evitarono potendo concentrare il loro interesse sui problemi strutturali
Guardate questa cosa qui fu vivida per me perché andai al sessantotto
è un sessantottino come tutti gli altri autori del tutto diverse da quelle che in questo momento sto diffondendo naturalmente ma e ha ripetuto
è del tutto comprensibile credo che sia anche ragionevole specie
Mandai
Andai in Francia questo eterno sessantotto Francia naturalmente la miss non vi dico chi venne con me prima alcuni sono solo alcuni dei tuoi ha visto persone molto note attualmente altri che mi hanno superato resta ampiamente quando diciamo chiudiamo un attimo una collegi da cosa andai in Francia
No una guardate la spinta dal basso sia a livello studentesco sia da quello penale è molto simile
Il piccolo problema che litigo l'appello ha fatto delle riforme istituzionali fondamentali
No e che tegole Pompidou no bloccarono no riportarono ha ragione questo impazzimento
No di di di di diciamo salariale cito lo riportarono a ciò che era compatibile
Per cui non si fa l'inflazione delle rapine bloccata e il Periodo che da noi passò in una situazione di incertezza e di dramma quello tra il sessantanove e il settantatré settantaquattro
Ma quello fu il primo il TGV fu il primo in cui l'infezione più queste ordinarie nove
Partito piano autostradale le più straordinarie innovazione Parisi completamente ristrutturata ma guardate quando andava in Francia e io negli alla fine degli anni sessanta al Potenza sembrava un Paese sembrava un Paese arretrato c'è UDC vari tipi dice Tom Biondani bare non trova mai certo un giusto per fare una telefonata cioè la loro telefono funzionava fatto verso se vi ricordate voglio dire come il sistema telefonico lo resistente
In cinque anni quel ceto dirigente si girò la Francia da così a così
E questo il problema il problema il problema di fondo ed è ed è un problema che erano tutto sulle spalle noi
Cioè hanno sulle spalle persona come mente Zemo lo persone come no i leader sindacali che si confronteranno con Louis un tipo di prova diritti concertazione che spero sia diverso da quello del passato questo li porterebbe troppo lontano
Che hanno i leader politici che vinceranno le prossime elezioni che siano quelli di centrodestra quello di centrosinistra
Programmatico non facile per niente facile perché il nostro mercato vedete
La concorrenza no Gianni è un bellissimo calcio perché tu usi e che in un certo senso una sintesi tante cose belle che dovrebbero avvenire
La pressione competitiva ma come diceva tutorato alcune osservazioni facciano sia Mariotti sia perché è interessante
è una roba che da preparare cerco come delle istituzioni della concorrenza quello delle leggi
No che funzioni ocra del personale adeguato a gestire i fenomeni concorrenziali occorre che all'interno no dei vari delle varie agenzie dall'Antitrust a tutte le altre voglio dire ci sia personale capaci duro formato capace di resiste alle pressioni dei politici o del professore di facile consenso eccetera la concorrenza anche questo solo istituzioni
Sono istituzioni in ogni istituzioni restiamo Verne abbiamo abbozzate tante
E alcune abbastanza giusta ma dobbiamo chiuderle
Dobbiamo chiudere questa istituzione abbiamo veramente rafforzare la concorrenza è quella roba lì no basta non è come non è un qualcosa che praticamente il metti dentro la pressione degli altri e tutto va bene nossignore sono istituzioni fare queste nazioni una gran fatica
è una notevole fatica costa molto in termini politici come dicevo e la ragione del mio relativo diciamo pessimismo questo uno è la difficoltà del compito che è molto molto molto alta perché da questa arretrato di trent'anni
Di mancate riforme istituzionali che dobbiamo che dobbiamo che dovremmo diciamo completare
Il volume un grande arretrato e e poi fate le riforme istituzionali non danno risultati immediati c'è l'altro questo piccolo particolare vedete una delle cose per cui io ce l'ho in particolare diciamo con riforme proposte
Dal centrodestra che
è una bella pensata la storia della riduzione delle tasse spesa fedele perché se funzionasse cioè se bastasse così una riduzione dell'IRPEF dell'X per cento per i centri maggiori
Per far correre la tartaruga Italia come la Gazelle Irlanda no se bastasse 'sta roba poco io sarei il primo e sarebbe indolore precluso contenti lo scontenti nessuno
Ma invece se fai una riforma degli ordini professionali lo se fai certi tipi di Lecce scontenti un sacco di gente
No e quindi si pagano o se no o se fare la riforma delle pensioni seria quindici lavorate due o tre anni più supporre bar
Loro non non intendo dire lo lo no lo mettete sotto forma di incentivi ovviamente voglio dire piccole solo da un occhio chiedo scusa voglio dire è del tutto ovvio che tra persone civili si si si procede in questa maniera no ma detto questo queste son cose son cose che fanno fatica e l'emersione nel centrodestra e nel centro sinistra
In questo nostro scassato e rissoso bipolarismo
No di due ceti dirigenti con uno zoccolo by partisan forte di convinzioni e con un ceto dirigente che nella buona sostanza voglio dire se a ministeri può passare
No senza sentirsi vergogna dall'uno all'altro a continuare un lavoro che è un lavoro di lunga lena come fanno gli anarca francesi no in quel Paese
Che non mi che si vergognano diciamo se lavorano sotto Chirac poteva hanno lavorato prima sotto Mitterrand
No
Cioè se si formasse un bipolarismo civile no allora anche la lotta tra i due poli no l'ora
L'altro giorno leggevo faccio questa cosa punto un bel libro ricoperto napoletano che l'arco raccoglie siete padroni d'Italia se non mi sbaglio
Raccoglie un insieme di dichiarazioni che i suoi illustri associati pre nozione una di Caltagirone molto divertente attenzione uno che non le manda a dire tendenzialmente molto franco le confessioni di leggerlo dice
Lei se la prende col fatto che c'è la fede con questo bipolarismo
No perché dice guardate il polipo e sono schiavi delle forze estreme perché voglio dire per vincere non uno bisogni Rifondazione altopiano della lega eccetera quindi questa devo fare sto federalismo costoso perché l'aveva lo vuole e dall'altra parte devo fare trentacinque Oro qualche altra Roma perché gliele chiede perché gliele chiede Rifondazione quindi è un grosso guaio o Capello DC precisamente perché per le valigie chi tenta io prediligo gliele i becchi chiede che i tempi i tempi che abbia fatto un debito pari al centoventicinque del PIL di cui siamo stati di Fazio queste o dei vecchi tempi i tempi del centrismo
No quindi noi colorismo ce lo teniamo e non diamo la colpa alle estreme diamo la colpa al fatto che vi chiedo scusa avete capito che voglio dare la colpa e finisco qui vi ringrazio dalla scorsa
Non voleva
Non non c'era la volontà di interrompere il tra intervento cercavamo di tenere una pianificazione dei tempi molto Politecnica si vede che siamo alla Statale questa è la verità
E
Quel grazie e scusa
Presidente Monte Zeman adesso dico passo presidenza dell'avvocato perché mi mi devo riferire alla responsabilità di presidente di Confindustria il microfono alle per l'attesa con cui
Sono ma io innanzitutto vorrei ringraziare
Gli amici la terza perché
Sono degli imprenditori che con coerenza o
Fanno il loro mestiere con libri sempre interessanti anche se poi sono talmente attenti Budget che non li fanno avere nemmeno a coloro i quali dovrebbero venire l'ha commentato ma questa è un'attenzione importante
Tutti voi mi rallegro
Al di là delle battute e se ne dovessi fare un'altra di battute io dovrei dire di grazie per l'attenzione è stato bellissimo io me ne vado perché raramente da
L'ottantotto per cento delle a cose che ha detto il professor Salvati fino al cento per cento delle cose che ha scritto e detto Nardozza e tutti gli altri io mi ritrovo professore ottantotto forse novanta è
è poi devo stare attento a non eccedere per motivi non vorrei che ci fosse qualche giornalista in sala l'ora adesso trentacinque per cento a sua contrario
No a parte gli scherzi io
Sono molto contento sono molto contento lo dico diverse volte di aver sentito delle persone che stimo
Con cui mi sono totalmente ritrovato nei toni nelle forme e soprattutto nella sostanza
Quando sento di parlare di classe dirigente prima di tutto quando sento parlare di fare squadra
Quando sento parlare di modello Genova non conoscevo questa definizione pur conoscendo molto bene il giornalista che la coniata quando sento il problema dell'intendenza dell'internazionalizzazione e le piccole imprese
E quando sento il tema di una uomo
Di una bella moderna sinistra europea che deluso dalle non riforme della sinistra
O per lo meno da molte delle non riforme della sinistra io mi ci ritrovo completamente ma quello che è più importante ci si devono ritrovare molti degli imprenditori italiani che sono di fronte oggi
Non ha dei momenti di declino e vi spiego poi il perché
Ma a riflettere su molti de degli spunti che sono emersi da questo dibattito e su gran parte di quanto ha scritto il professor Roberto se
Io credo che
Se noi vediamo il bicchiere mezzo pieno rispetto a un bicchiere mezzo vuoto noi e lo dico ai tanti giovani che mi fa piacere vedere qui oggi
Siamo di fronte a un periodo sicuramente difficile ma estremamente affascinante
Estremamente affascinante per le conclusioni cui è arrivato il professor Salvati cioè abbiamo un fardello di trent'anni di non riforme non sto parlando di riforme strutturali parlo di riforme istituzionali
E ci troviamo di fronte a mio modo di vedere ad una crisi di classe dirigente come il il Paese non ha mai avuto dal dopoguerra ad oggi
E quando parlo di classe dirigente vorrei che sia chiaro che parliamo di classe dirigente a trecentosessanta gradi non vorrei riferirmi solo e tanto la classe dirigente politica
Io ho studiato per passione
Il boom economico lo studiato sui libri lo analizzato
Perché lo considero un periodo estremamente affascinante concordo sulla differenza che faceva San fatti su tra boom economico e boom finanziario monetario diciamo così
E concordo
Logicamente sulla partenza di Nardozza del dopoguerra
Qui io devo parlare
Prima di tutto
Perché qui sono come presidente della Confindustria
Anche di quello che abbiamo messo all'inizio della nostra relazione dei prossimi quattro anni riguardarci prima di tutto in casa
Ho sentito giustamente dire basta di piangere
Se abbiamo perso quote importanti sul mercato internazionale
Non è l'euro perché altrimenti francesi tedeschi dovrebbero aver perso quasi altrettanto
Non è colpa del sindacato di turno non è colpa del Governo di turno
E anche una seria analisi che indipendentemente da da quanto analizzava
Nardò sì dobbiamo fare in casa nostra e io penso che la pressione competitiva lo dobbiamo anche vedere all'Imperial Linterno del perimetro delle aziende e anche all'interno del perimetro delle aziende familiari
Cioè voglio dire
Io credo che
La mancanza di innovazione la mancanza di rinnovamento nel ménage spente
La mancanza di crescita culturale del piccolo imprenditore in funzione della crescita del del sistema giustamente ho sentito da parte del professor Bertelè oltre che di modello Genova parlare dinamismo ora perché sono contento perché crescita del sistema maggior concorrenza rimboccarsi le maniche
Internazionalizzazione tema del terziario e dei servizi che in maniera evidente
Sono temi che fanno parte delle nostre riflessioni di oggi attenzione il nostro mestiere non è tanto riflettere perché purtroppo mi piacerebbe insegnare e spero tra tre anni e mezzo d'epoca tra quattro ha definito il poterlo fare ma oggi bisogna agire
Allora quello che è importante e avere tre momenti un momento di analisi un momento di condivisione degli obiettivi e un momento di azione
Oggi siamo nel momento della condivisione degli obiettivi però Appia abbiamo elencato le priorità dell'azione le priorità sono queste sono quelle che ho sentito oggi intorno a questo tavolo e sono molte delle quali retaggio di anni passati
Vedete
Io quando parlo di fare squadra dico perché oggi se uno dovesse fare un'analisi un po'impietosa di questo nostro bellissimo Paese noi dovremmo vedere
Tassi di litigiosità
Ai massimi
Autorevolezza senso dello Stato capacità di visione
E mentalità internazionale della nostra classe dirigente sicuramente inferiore a quella di altri Paesi europei
Grande rischio di diventare un Paese borghese borghese nel senso che sia in borghese diritto con dei in alcuni casi de anche dei livelli di alta ricchezza
Nascosta senza aver espresso una classe dirigente
Borghese ed infine una grandissima incapacità di affrontare delle riforme che sono quelle lo accennavo venendo qui al professor Docci che l'unico elemento che vorrei richiamare rispetto al libro e cioè non c'è dubbio il discorso della concorrenza e lo faccio prima di tutto all'interno dell'impresa
Che attenzione il capitalismo familiare noi abbiamo stiamo vivendo come sempre abbiamo vissuto in questo paese di slogan ad effetto
Piccolo è bello frecce e adesso la forza del capitalismo familiare
Non c'è dubbio che il capitalismo familiare eh rimane mi auguro rimarrà qualcuno che ha detto che non c'è più capitalismo familiare poi che non la sua famiglia è stato un protagonista del capitalismo familiare però voglio dire ci sono delle persone le quali
Pensano ancora che e meglio a vere in azienda un figlio ricco pigro e non particolarmente capace rispetto a un bravo manager
E allora qui noi dobbiamo se si parla di pressione competitiva lo dobbiamo vedere prima di tutto in casa nostra
Poi però se parliamo di condivisione degli obiettivi di fronte a un Paese con scarsa classe dirigente e con un così alto indice di litigiosità non solo politica
Con buona pace del bipolarismo
Ed è qui che o delle riflessioni delle riflessioni degli interrogativi non di più critici rispetto alle conclusioni di Salvati perché
Io non vorrei
Sinceramente non lo so che questo tasso incredibile di di litigiosità trecentosessanta gradi ma a trecentosessanta gradi
Anche al di fuori della politica sia poi l'Effetto
Di questo bipolarismo anomalo che stiamo vivendo
Sicuramente di fronte a una un alto tasso di litigiosità che cosa si deve fare è una classe dirigente per certi aspetti carente
E cercare di avere il minor numero di obiettivi davanti il cercare di condividerli nel nel modo più assoluto
Il cercare di a vere
Un dialogo che non è io non sono un semiologo concertazione dia di mettersi d'accordo su quelle che sono le priorità di sviluppo di questo Paese sia a livello di riforme istituzionali
Sia a livello di quello che io mi sono appuntato e che mi è piaciuto molto perché in linea con quello che noi abbiamo detto ieri per esempio in funzione dell'IRAP di offrire sostegno io non credo che sia necessario delle grandi riforme strutturali
Io credo che sia necessario cosa che non sono state fatte lo diceva giustamente salvati
Ben liberalizzare nel senso non tecnico per ridare Energia dei settori a delle aree che sono
Assolutamente incompatibili con un Paese competitivo concorrenziale moderno che vanno da nell'energia e trasporti al commercio alle spalle professioni e qui è il punto
Del dieci per cento onestamente questo tema delle
Categorie professionali un tema Taricco e non credo sia giusto
Dare solo le colpe a questa coalizione
Che su questo tema però qui è un discorso unico nel nostro Paese io mi ricordo che quando devo spiegare che cos'è un notaio o anche che e e e all'estero è difficile
Allora voglio dire e poi parliamo anche Salvati ha richiamato diverse volte la Francia condivido al cento per cento ma attenzione
La Francia è un Paese che intanto non è la Cina Novelli è dietro l'angolo non so se Ventimiglia Francia Italia o Mentone e la Francia è una è un Paese
Chiamo una scuola di pubblico di pubblica amministrazione che ha dato al governo l'industria privata
Anche ora oggi convettive affitti competitità fior di dirigenti
Io un giorno mi sono permesso in un seminario con fiducia a dire che la Confindustria che la la pubblica amministrazione è una delle grandi palle al piede di questo Paese
Misto Manzella ma risposto che non è questo il modo di ragionare io son disposto a fare qualunque cosa basta che ci chiariamo che è una palla al piede e poi ragioniamo memoria
Allora
Perché vedete io non vorrei che qui si passasse dalla volontà e dall'attitudine al dialogo a quello di dovere essere sempre d'accordo questo è obiettivamente impossibile
A me sembra che dal libro di Nardò Xi vengano fuori tre grandi elementi nel guarda utili di riflessione nel guardare avanti perché io accetto il fardello il nostro mestiere di guardare avanti e lo dico ai giovani e ai meno giovani presenti e guardare avanti cosa significa significa mettere in fila dei problemi come dicevo prima cercare di riavere il massimo di
In di di di condivisione di queste priorità
Dopo di che renderci conto che rispetto alle analisi del passato Di Nardo sì oggi abbiamo due grandi punti interrogativi uno i concorrenti Paesi sono concorrenti che hanno mentalità aggressività dinamismo
E anche una forza
Tutto clamorosamente diversa da quelli che erano i Paesi tra virgolette concorrenti di trenta di trent'anni fa questo è un elemento di grande riflessione perché attenzione
Quando noi vediamo dei giovani indiani sono giovani di grandissima preparazione
Allora qui non stiamo parlando solo di agricoltura di grandi lavori di manodopera a bassa attenzione uno dei temi secondo me di grande carenza di molte aziende italiane e anche una mancanza di un management di mentalità internazionale di cultura internazionale che fa del benchmarking il suo modo di lavorare quotidiano
Quindi uno grande differenza sono queste Paesi di caratteristiche di di di di oltre che di dimensioni
Ma anche di una cultura che era molto più vicina a quella nostra nel dopoguerra quando i nostri non investivano del denaro
Quando tutto sommato il sindacato il governo malgrado gli scioperi trovavano dei modi di accordo io vengo da una regione come l'Emilia Romagna in cui il capitalismo diffuso il è nato sulla base di un patto più o meno scritto macché nera nel sangue delle persone di buonsenso quando nel dopoguerra il signor panini che era un operaio della Ferrari signor Fini
Che era uno che aveva fare tagliava i prosciutti sono diventati imprenditori con tanti altri operai perché c'era l'humus di crescita c'era il coraggio di investire c'era la voglia di lavorare c'era la passione e c'era soprattutto
La consapevolezza che alternative non c'erano non c'era l'immobiliare non c'era il finanziario non ce la comperare la BMW al proprio figlio ma c'era da me stile da mettere tutti i soldi l'azienda ancora gli avessero messi della Maserati avrebbe
Allora
Allora
Allora
A me piace in questa sede perché io non dimentico che all'inizio degli anni novanta nel ripensare una Ferrari moderna venni al Politecnico per parlare
Di formazione di crescita dimostra di nostri giovani ingegneri ingegneri gestionali e ingegneri meccanici o o o o di
Ecco esatto
Salvati diceva cioè qualcosa di grosso sulle spalle di tante
Rappresentanti di categorie di aziende o o politici oggi allora vediamo l'aspetto positivo
E torniamo io faccio sempre di collegamenti con quello che che scrive l'adozione non avevo il piacere di conoscere il professor Nardone
La terza Man mi mandò questo libro e siccome io
Non riesco a leggere fiction
Leggo solo libri che hanno che sono dei saggi l'ho letto subito che la moglie lo vede suo disincanto io sto libro perché l'attesa per risparmiare non m'aveva mandato nemmeno la copertina era praticamente con il libro
Allora leggo questo libro sottolineo e siccome io una persona a cui voglio bene che stimo
Perché mi dava le ripetizioni quando non avevo voglia di studiare a quattordici anni che stiamo Innocenzo Cipolletta dico semplice ma questo professore dozzine chi è perché i è proprio bravo io mi sono trovato totalmente ma come
Non sai chi è il professor Enrico scusa la mia ignoranza io mi occupavo di Schumacher di Tod e qualche volta di Barrichello dico scusa alla allora io adesso
Allora
Io
Con tutto il rispetto mi sono ritrovato in maniera assoluta e vi dico di più mi è stato molto molto utile questo libro
Per avere un po'di conforto rispetto a un'impostazione di una Confindustria che deve essere amorosamente autonoma
Possibilmente autorevole ma l'autorevolezza dipende dalla forza dalla capacità delle idee non è che uno può dire voglio essere autorevole ove speriamo vediamo se ci siamo progettuale
Ma anche una Confindustria che senza minimamente
Voler confondere i ruoli sia una protagonista
Culturale strategica io operativa perché non è solo un discorso dibattito del futuro di questo Paese e quindi torniamo al tema della classe dirigente troviamo un po'al fratello che diceva salvati
Io credo che una classe dirigente vada prima di tutta formata e credo anche che deve nel le l'essere giovani imprenditori o essere imprenditori in Confindustria non è solo un fatto nei momenti di sindacali meno ma è anche un momento di cultura io credo che uno dei temi della crescita delle aziende sia sicuramente quello che diceva il professor Bertelè che la cultura nella crescita
Cultura e Cristea meglio essere proprietario di un'azienda sessanta per cento poi ai quaranta quaranta un un tuo
Magari socio un tuo abbia concorrente che diventa tuo sociale metti insieme crescita ed ai più hai più possibilità sicuramente il sistema finanziario è fondamentale per scommettere da impresa sull'impresa è sicuramente necessaria una trasparenza maggiore da ambo le parti e poi credo che se le banche italiane sono cresciute interne dimensioni
Oggi è dovuto anche a delle grandi fusioni e concentrazioni fiscalmente
Facilitate e quindi credo che anche la crescita di imprese cultura dell'imprenditore supporto del sistema bancario le imprese che meritano e tre fisco e rispetto concentrazioni e fusioni perché altrimenti
I tra dieci anni saremo ancora qui a parlare del nanismo delle imprese poi non abbiamo fatto niente torno a quello che diceva prima Nardozza e ha ragione adesso bisogna passare l'azione e meglio focalizzarci su Coppo che cose ma cercare di farle insieme
Sempre tornando al libro di Nardozza se dal Nardozza si dice
Nelle ultime pagine allora che ci sia stato un lacchè di concorrenza non c'è dubbio io sono convinto che la FIAT abbia fatto un errore a volere a tutti i costi evitare che la Ford venisse in Italia
Io sono convinto che altri abbiano fatto degli errori meglio andare attrezzati sul mare
In mare aperto piuttosto che sta sempre in porto poi arrivano delle belle navi corazzate in mare aperto io son talmente grande che non voglio nemmeno entrare in porto che non ce l'hanno bisogno mangia le scialuppe importo allora
Io credo sempre guardando avanti che noi oggi abbiamo una fascia di medie imprese
Di buona possibilità abbiamo tante piccole imprese che molte delle quali sono in difficoltà per i motivi più diversi io mi riferisco anche alla difficoltà dell'internazionalizzazione non ci sono i marchi
Oggi il prezzo non esiste più
Le dimensioni
I tempi le dimensioni dell'impresa ci penalizzano spesso c'è una cultura locale oppure di pensare alla delocalizzazione solo per il costo del lavoro di correzione in funzione di conquistare i mercati ecco quindi diciamo è un momento un po'particolare
Detto questo
Come si esce
Salvati e altri parlavano giustamente e questo è un dato di fatto su cui bisogna lavorare il tema
Di alcune riforme chiamiamolo istituzionali o di sistema non strutturale perché per esempio a vere costi d'energia e questo se
E giustamente il tema dell'energia è un tema che viene da lontano però non conti non possiamo continuare a dire ha purtroppo l'elettricità costa più cara perché abbiamo tutte le centrali sul petrolio e tra dieci anni dire costerà ancora più cara se non mettiamo mano a questo tema e lo dobbiamo mettere anche un'altra delle priorità
Con una dialogo si chiami concertazione tra produttori e consumatori tra una politica che deve trovare il consenso perché non è possibile che basta un un assessore di un Paese
X per bloccare qualunque iniziativa io ho bisogno di una politica che crei consenso e Credit condizioni per prendere deciso non possono una politica che tiene conto delle delle de del non
Händel non adesione di pochi
Allora riforme chiamiamole di sistema da un lato
Ma la cosa che mi fa più piacere
è nel libro di Nardò Ötzi ripeto sempre guardando avanti perché altrimenti io l'ho detto io ero un po'provocatoriamente continua a parlare di questo tema del mille novecentonovantatré la concertazione è stato secondo me un fatto molto importante decisivo in quel momento
Ma parliamo del due mila duecentoventitré
Ragazzi invece di parlare tutto il tempo del novantatré perché questo è un Paese che invece di dibattere su dove deve andare su cosa sarà fra vent'anni passa il suo tempo a dibattere del suo passato e questo è inaccettabile per chi ha unità come la mia o ventisette anni ce ne sono tanti qui che ne hanno la mia età parliamo del futuro
Allora se decidiamo di parlare del futuro come dobbiamo Aldo sì dice una cosa giustissimo
Invece di protezione lo Stato dovrebbe offrire sto su sostegno come da un lato contenendo la spesa pubblica
Perché questa e insieme alla alla al all'abrogazione del e quando parlo di spesa pubblica parlo di spesa pubblica corrente per destinare investimenti
Al perdite di destinare risorse e investimenti in ricerca
In innovazione in al flusso infrastrutture
E
Una riduzione di costi che avvenga appunto come dicevamo prima attraverso una sana moderna concorrenza nei settori che se significano servizi per i cittadini servizi per l'industria guardate io vivo
Parte come presidente la fiamma come Ferrari dentro a una ciminiera
Io mi ricordo che la prima volta che venne Schumacher a firmare i contratti sì ma lei vide qui applica fine sei così se
Se lei non ha paura dell'inquinamento dico solo che le dica io vivo qui speriamo di no I uno può vivere Janne con l'acqua minerale tutti i giorni allora io ho detto primo devo nel nelle ciminiere
Però attenzione
Noi abbiamo a mio modo di vedere
Un potenziale enorme concorrenziale nel terziario dove siamo anteguerra
In un turismo che malgrado tutto e su un per sotto utilizzato perché noi da Sondrio a Ragusa abbiamo un grande potenziale di un turismo moderno che non significa come sentito dai miei amici letta e Bersani ma tu vuoi fare dell'Italia
Un Luna Park non è un luna park a quando io sento Parigi professore che ha come obiettivo numero uno nella sua strategia dei prossimi dieci anni
Di diventare l'attrazione numero uno in Europa per un target di turismo cinese medio e medio alto allora dico con tutto rispetto di Parigi
Credo credo che da Venezia a Taormina
Da Pompeii a Firenze ma da dove volete forse i cinesi ancora per un po'non ce lo posso copiare poi tutto può essere Aveto difficile un Capri in mezzo
Alla a a Shanghai allora
Qui il tema qual è riuscire a condividere un Progetto sviluppo che tenga conto da un lato del fatto che io lo facciamo adesso o noi rischiamo veramente perché qualcuno dice le decisioni prese oggi qualunque riforma si vedono poi giustamente te non c'è o rischiamo all'ora per le motivazione che dicevo prima forza di Paesi concorrenti
Classe dirigente carente
Una mancanza di interventi in Dead Investimenti invece che in protezione in ricerche sviluppo che stiamo pagando adesso attenzione un Paese che non fa dei fortissimi investimenti ricerche un Paese non guarda avanti
Allora se noi mettiamo in riga oppure richiamo fortissimo e ho finito parlerei sette giorni ma ho finito
Un richiamo fortissimo al nostro interno rimbocchiamoci le maniche torniamo concentrarci sui nostri
Fondamentali quando un allenatore di calcio insegna ai ragazzi da giocare a pallone colpo di testa sinistro destro e ci fermiamo lì si fanno non fai nemmeno il colpo di tacco non importa
Prodotto priva di tutti i nostri uomini i nostri prodotti i nostri clienti e questo sembra niente ma di Ent sotto a questi tre titoli nomini
Prodotto che niente ci sono centinaia di sottotitoli pensate sotto il gli uomini e sono all'università
Motivazione formazione a organizzazione tracciato di carriere tutto quello che riguarda il Contini usi in proof mente in azienda in fabbrica ore
Prodotto non ne parliamo clienti e è questo il vero tema spesso carente i temi capacità di marketing diretti di di di di di reti di vendite di aggressività commerciale
Allora un primo filone per arrivare alle conclusione guardare avanti e anche avere qualche tipo di
Indicazione da questo libro che non ci dimentichiamo può è sempre scritto da un professore che normalmente insegna
E che quindi gli insegnamenti vanno presi in grande a te con grande attenzione un primo filone eh cultura organizzazione e mentalità
Motivazione senso di responsabilità voglia di nuovo a rischio sull'azienda degli imprenditori italiani
E vi devo dire che vedo con piacere in quest'ultimo mese
Tu eri ieri al nostro cento al nostro discorso di Confindustria su su un centro studi sulle analisi che si sta
Ricreando una grande attenzione alle priorità del mondo dell'impresa
Che erano state un po'prima col ubriacatura del delle nuove tecnologie il la presunti facili guadagni nell'intervento cose dice una di nuovo forte concentrazione sull'impresa con tutto quello che significa
Secondo il mettere in fila con governo così laccati con le banche con le altre associazioni di categoria quelle otto massimo dieci priorità su cui provare a lavorare insieme
Terzo questo è un altro tema molto importante quello di ripristinare ormai se mai c'è stato un grandissimo sforzo dalla scuola all'università
Alla agli investimenti in ricerca un'equazione di cercare una politica per lo sviluppo quando io dico un euro in meno di IRPEF
E un euro in meno di IRAP e perché noi non dobbiamo essere culturalmente legati a un termine che non mi piace nemmeno che quello degli incentivi
Dobbiamo però pretendere che si dia libertà all'imprenditore attraverso una defiscalizzazione di poter avere degli strumenti di sviluppo della propria impresa e quindi non è una tassazione
Normale per il cittadino credo che anche culturalmente questo sia uno sforzo importante da parte di un mondo del mondo imprenditoriale
L'ultima mia osservazione ho finito
Credo che
Mai come in questo momento nel Paese ci sia bisogno e dibattiti come questo mi rendono ottimisti di condividere
Se non altro le priorità
Perché vedete la litigiosità che noi verifichiamo
Per esempio a livello partitico politico governativo perché onestamente la la litigiosità politica oggi non ha padri non a colori una collocazioni è a trecentosessanta gradi
A questa rigidità mai come oggi deve contrapporsi
Una società civile un mondo del dell'uno e dell'università il mondo
Dell'impresa il mondo intellettuale che cerchi di fare squadra
Un mondo sindacale responsabile un mondo delle banche che vengono da momenti negativisti mi di un Paese che discute da mesi per i risparmiatori creditori e siamo ancora qui perché probabilmente
Sono altri i problemi che stanno dietro a una immediate veloce legge sul risparmio allora io dico
Se noi riusciamo in questo periodo malgrado il fardello
Ad affrontare i problemi con un lato da un lato con la passione e la determinazione dell'imprenditore
Con l'altro con un senso dello Stato un senso della trasparenza un senso di etico ma un forte senso di fare squadra almeno sulle priorità beh il fardello che abbiamo noi
E chi avrete voi più giovani di me o i sulle spalle lo possiamo fare entrare anche in un'ottica di motivazione in un'ottica di dire dimostriamo che lo sappiamo fare proviamo a farlo perché se non la facciamo adesso ho la sensazione che chi verrà dopo di noi
Dirà giustamente che abbiamo perso un'occasione forse storica per il nostro paese grazie
Professor Nardozza si è un grande ferrarista quindi qualunque cosa avesse scritto a fare
Ha scoperto dopo
Ringrazio tutti è una possono autore anche per piacere