"Giovanni Gentile un martire per tutti gli italiani" - nell'ambito della serie di incontri, dedicata ai "Martiri scomodi" sia alla destra che alla sinistra, promossi dal sottosegretario alla Difesa Filippo Berselli, in vista della festa nazionale del 25 aprile (presso la Cappella Farnese di Palazzo D'Accursio)

Signore e signori buonasera
Oggi si conclude questo percorso che abbiamo cominciato il ventotto febbraio a Bologna commemorando Giacomo Matteotti
Che abbiamo continuato il tredici marzo a Ferrara come Morando don Minzoni e oggi siamo qui del parlar di Giovanni Gentile
Come vedete il fondale che sta al nostro spalle non alcun simbolo di partito
Perché nostro obiettivo era quello ed è quello di recuperare Alitalia a tutti gli italiani dei martedì che sono marchi italiani
Martiri che sono sempre stati considerati in tutti questi decenni martedì di parte
Già con Matteotti un martedì sinistra scomoda la destra Don Minzoni don Giovanni Minzoni Mark cattolico scomoda la destra Giovanni Gentile un martedì destra scomodo anzi
Perché abbiamo voluto fare questo percorso perché nostro obiettivo abbiamo dichiarato in innumerevoli circostanze
E quello di giungere l'anno prossimo in occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione a celebrare Rocco tutti assieme in un vero prima di riconciliazione nazionale un venticinque aprile che rappresenti e deve rappresentare
Il momento con cui si concluse la guerra con il ritorno della libertà
Una data però spoglia liberata fra virgolette da dieci che sono stati commessi prima dopodiché
Quindi mi sento ambizioso
Per portare un contributo importante a quella riconciliazione nazionale a cui dovremmo tutti tendere
Ho già detto in occasione di altri convegni che nella mia lunga militanza del movimento sociale italiano non ho mai udito mai alcuno giustificare in un modo o nell'altro direttamente o indirettamente
Né che fosse capo lì che fosse gregario
Né che fosse dirigente un un ultimo militante gli assassini di Giacomo Matteotti e di don Minzoni mai allo stesso modo
Io speravo spero credo
Che dall'altra parte nessuno abbia mai voluto almeno negli ultimi decenni giustificare il brutale assassinio di Giovanni Gentile
Assassinato unicamente per le idee che professa
E quindi oggi siamo a concludere questo ciclo un ciclo che riteniamo importante e che è ancora più importante per l'altissimo livello di quanti ci onorano oggi pomeriggio a Bologna
Noi abbiamo la presenza
Di importanti esponenti della cultura italiana
Di una cultura libera
Di una cultura democratica
Di una cultura che si confronta su Giovanni Gentile
Questo questo convegno e moderato dal dottor Pierluigi Visci condirettore del quotidiano nazionale delle spettacolino che ringraziamo perché il quotidiano nazionale ci accompagnato in questo percorso
Dedicando a Giacomo Matteotti a don Minzoni e a Giovanni Gentile in occasione proprio di tre appuntamenti del ventotto febbraio decimato e odierno un'intera pagina della cultura nazionale
Questo importante perché anche il quotidiano nazionale ha voluto sottolineare con questi tre omaggi non fa che che armonizzati convegno ma amate occhio don Minzoni acciaio Gentile
Come questi convegni non fossero convegni di parte ma direi super partes Adilardi gli steccati politici al di là delle divisioni ideologiche perché io credo che sia interesse di tutti a distanza di tantissimi anni
Nel sessantesimo anniversario dell'assassinio di Giovanni Gentile nell'ottantesimo anniversario dell'omicidio di Jacko Matteotti nell'ottantunesimo avversario dell'omicidio di Don Minzoni
Veramente guardare con occhio distaccato alle vicende passate e capire perché questi sono morti sono morti per la libertà
Noi di fronte a questi episodi di fronte a questi omicidi abbiamo un po'riscoperti i misteri dell'Italia
Misteri che con Giovanni Gentile sono legati ai mandanti sappiamo chi sono gli esecutori sui mandanti abbiamo delle incertezze stati partigiani comunisti però lo sappiamo ce lo diranno non è certa la paternità del mandante è certa la paternità dell'esecutore perdoni zone direttora al di là del fatto che siano stati fascisti su questo non vi sono dubbi e ci sono molte incertezze molti dubbi sugli esecutori sui mandanti
Su Matteotti sappiamo cosa di fascisti sappiamo chi sono gli esecutori non sappiamo chi sono i mandanti questi convegni non vengono però svolti e non vengono fatti per accertare chi siano stati i mandanti ma per individuati sarebbe ridicolo istanza di ottanta ottantuno in anni sessanta anni nel caso di Giovanni Gentile sarebbe assurdo oggi cercare di scoprire quello che non è stato scoperto ma ci interessa mettere in evidenza il contesto politico violento che determinò questi tre comici
Prima di passare la parola alla dottor ma ed al dottor lisci che dovrà moderare un convegno ripeto di altissimo livello perché voi abbiamo tra noi questa sera il ministro Rocco Buttiglione che oltre a essere ministro delle politiche comunitarie è filosofo
Abbiamo il professor Giacomo Marramao che ordinario di filosofia politica dalla facoltà di lettere e Filosofia
Dell'unicità Roma tre di Roma ma è anche e anche via ricordarlo presidente la Fondazione Lelio e Lisli Basso abbiamo il professor Massimo Cacciari che è preside della facoltà di filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele poi abbiamo il dottor Marcello Veneziani che scrittore e giornalista e componente il consiglio di abitazione della RAI ma è anche laureato in filosofia quindi tutti coloro che siedono a questo tavolo hanno titolo
Per la propria collocazione politica per la propria cultura per il proprio tratto filosofico per parlare in modo libero autonomo intellettualmente indipendente di Giovanni Gentile
Prima però di Parma passare la parola al dottor Ricci io faccio fare una breve presentazione all'onorevole Raisi che è presidente provinciale di Alleanza Nazionale e che ha condiviso in in tutto e per tutto questi tre convegni e che ritengo che possa esprimere con poche parole il perché di queste nostre insetti
Astrid Celly molto brevemente portare saluti della nostra Federazione innanzitutto ai relatori che ringraziamo per essere qui presenti
Ero mentre tutti quanti voi
Saluto anche
Sindaco che sta entrando in questo momento
La Federazione Bologna condiviso insieme coordinamento regionale queste tre manifestazioni per lui sono state un modo per ricordare e per le proprie Arci di tre figure portante storie che cosa ha fatto un po'di scalpore ha inizio alcuni di questi incontri
Credo che nel nostro piccoli o ha fatto un po'di storia caro Paselli
Ma spesso parliamo di di svolte svolte si fanno poi coi fatti e credo che questi convegni sia innanzitutto dei fatti e questo partito aldilà
Dei muri menare Miserere credo che anche a livello locale debba dimostrare l'ha dimostrato anche in queste occasioni che è un partito che guarda al nuovo millennio lasciandosi dietro un secolo che è stato un secolo di oggi di scontri di morti abbiamo i call altre morti tre molto importanti Tremonti che fosse l'ultimo quello che ricordiamo a Gentile
è stato ucciso proprio quando fece un appello alla pacificazione nazionale forse non fu casuale questa sua morte
Per io lo voglio ricordare non essendo un filosofo su tutto per questo suo messaggio di pacifica sei tutti italiani queste messaggio che anche per voluto dare come partito con queste manifestazioni Grassi
A questo punto il programma prevede un breve intervento del sindaco Giorgio Guazzaloca per portare il saluto della città di Bologna questo convegno
Il terzo incontro starò benissimo l'altra volta era l'ospedale adesso raffreddore il prossimo sarò farò i cento metri in dieci secondi
Bene saluto il signor ministro e autorità
Porto veramente con piacere mio saluto e quello della città di Bologna
Perché questo convegno ha il merito è già stato detto di riportare l'attenzione su
Una personalità di grande rilievo che Giovanni Gentile
Saluto ministro Buttiglione
E tutti gli altri
Relatori che di solito si dice autorevoli relatori ma nel caso di oggi effettivamente lo sono
E credo che il fatto che oggi si possa parlare di un tema come questo al di fuori di schermi precostituiti dipenda molto dall'autorevolezza e dalla loro anche indipendenza
Degli intervenuti
E quindi era seconda gara sia sta nella loro competenza fai così
Ecco dicevo sta nella loro competenze quindi faccio i complimenti veramente sinceri e sottosegretario Berselli
All'onorevole Raisi che ha detto che non è un filosofo ce n'eravamo accorti però comunque prendiamo atto
E al coordinamento emiliano-romagnolo di alleanza nazionale per l'impegno che ha profuso per organizzare questi incontri
Incontro che segue come è stato detto quelli altrettanto importanti e significativi
Per ricordare prima Matteotti e poi don Giovanni Minzoni
Tutte persone tutte personalità che sono state assassinate vittime dell'odio politico
Personalità
Naturalmente di grande rilievo
Lo è stato Giovanni Gentile filosofo filosofo siciliano docente universitario prima a Palermo poi a Pisa e Roma e soprattutto ministro della pubblica istruzione
E il suo nome legato
Alla riforma che ha cambiato la scuola italiana che è la accompagnata fino ai giorni nostri
Ecco ma credo che sia tutto il suo pensiero che ha caratterizzato una certa epoca del nostro Paese tanto da non potere da non dover essere dimenticato
Invece questo è sostanzialmente avvenuto e credo che su questo oblio abbia pesato
Lo stretto legame che Giovanni Gentile ebbe col fascismo e il fatto che egli ne sia stato una delle principali espressioni del mondo intellettuale
E credo che un altro grande merito dell'incontro di oggi proprio in virtù
Delle presenze sia quello di poter di poter ragionare pacatamente su Gentile sulle sue idee sugli aspetti positivi anche su quelli negativi del suo pensiero
Ecco perché credo che tutti dobbiamo avere una consapevolezza e cioè quella che Giovanni Gentile
Fa la sua figura fa parte fa il pieno titolo della storia della cultura del nostro Paese
E credo che sia una connotazione
La caratteristica peculiare
Dei grandi Paesi delle nazioni che hanno fatto la storia dell'Europa e del mondo di avere una memoria condiviso una memoria in cui tutti possono riconoscersi
E questo è l'auspicio che ha formulato ben più autorevolmente di me in tante circostanze il presidente La Repubblica e la voce del capo dello Stato si è sempre elevata per sottolineare il valore unificante dei principi su cui si basa la nostra Costituzione per a ricordare che ogni italiano in quei principi si riconosce
Eccoci questo quindi deve fornire una lettura della storia del nostro Novecento che proprio nella piena condivisione di questi principi sia scevra da pregiudizi di ogni tipo
E quindi credo che la figura
Di Giovanni Gentile possa e debba essere al centro di una discussione di tale ampiezza
Sia nella statura come abbiamo detto del personaggio sia per la sua complessità sia perché ripropone l'eterno dilemma fra
Nei rapporti fra intellettuale e politica
Insomma credo che siano molti e interessanti gli spunti per questo dibattito e quindi il rinnovo a tutti il mio saluto e l'augurio di buon lavoro grazie
Ringraziamo il sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca adesso due interventi fuori sacco il primo è de de professor Carlo Monaco assessore al Comune di Bologna filosofo che vuol portare soprattutto una testimonianza di amicizia nei confronti dei relatori che i presenti
Grazie grazie all'onorevole Berselli
Per questa pregevole iniziativa che merita questo convegno sia per il tema in sei sia per la grande autorevolezza e pluralismo culturale dei relatori
Poi che egli ha avuto la gentilezza di chiedermi
Un brevissimo intervento io vorrei dedicare questo convegno a lavoro che ho fatto nella mia vita fuori dalla politica che l'insegnante di liceo di Filosofia perché Giovanni Gentile
Vinse il primo concorso dalla Sicilia cercando lavoro
Come professore di liceo a Campobasso che è la mia terra peraltro e quando gli amici lo stesso Giuseppe Lombardo Radice gli scrivevano per andarlo a trovare non riuscivano mai appare un programma perché Campobasso agli inizi a metà dell'Ottocento era quasi irraggiungibili ci voleva due giorni
Gentile soffrì molto la solitudine in questo luogo però tutte le testimonianze dicono che egli è stato davvero un grande maestro
Si può discutere di tutto ma non la sua straordinaria capacità didattico comunicativa egli è stato davvero un maestro di intere generazioni voglio testimone hanno dal liceo che l'avvio della sua carriera fino alla prestigiosa Normale di Pisa quindi effettivamente è meritorio cercare di approfondire scavare in questa straordinaria figura
Non riducendo solo al problema della sua morte che tema rilevantissimo ma indagando sulla sua complessa ricca umanità grazie a Filippo a tutti voi
Grazie all'assessore Carlo Monaco sono presenti in sala graditi e inaspettati ospiti i nipoti di Giovanni Gentile
Avendo ha preso questa mia questa nostra iniziativa ed apprezzando la chiaramente perché se no non sarebbe inutile Polonia sono venuti a Bologna
Alcuni nipoti Giovanni e Maddalena piedi di Gaetano
E Giovanni
E Nicoletta
Figlia di Federico
Il Giovanni senza le stampelle
è pregato di venire per portare un saluto bere a questo convegno
Volto molto volentieri naturalmente un saluto al convegno di agli intervenuti ringrazio l'organizzazione in particolare l'onorevole Berselli
Devo dire che condivido in pieno
Della ragione di questa presenza mia e dei miei familiari anche qui a Bologna condivide in pieno lei l'impostazione di questo incontro in tutta la mia vita io faccio l'editore ho stampato l'opera completa di Giovanni Gentile tutta la mia vita ho cercato di respingere tutte e sono state tante negli anni predetti viene sollecitazione a fare di Giovanni Gentile una bandiera di parte
Un uomo che potesse essere etichettato e catalogato per una parte del nostro Paese della cultura dell'intellettualità italiana ho sempre pensato ed è per questo che sono particolarmente lieto che il convegno di oggi l'ho sempre pensato che una figura come quella di Giovanni Gentile fosse patrimonio della nazione
Patrimonio dalla cultura italiana
E questo era il compito che a noi reti e per di più editori della sua opera
Spettava ed è questo che ho cercato di portare avanti tutti questi anni e questo convegno mi pare che sia esattamente in questa linea quindi mi complimento molto onorevole Berselli
Fatto l'anima e ringrazio ovviamente tutti gli intervenuti veramente molto autorevoli come diceva il sindaco Guazzaloca e naturalmente anche il sindaco che erano cefalo onore PIL presenta presenziare logge
Tutto questo ha un altissimo significato credo di parlare non come nipote di Giovanni Gentile ma come persona così che si occupa di cultura in Italia
Fatto a Bologna fatto con queste presenze con questi interventi
E in questi anni e dopo che tante cose sono state sono successe anche di recente
Di bassa levatura targhe targhette strade strato uccide intestazione di cose di questo genere discussioni infinite soprattutto nella regione nostra accettano Ostra Firenze paradossalmente ecco Bologna tale esempio di una grande apertura mentale
Che fa onore alla città perché era presente grazie
Grazie grazie ai due Giovanni Gentile Nicoletta e a Maddalena gentile per essere venute contributi di o compito di presentatore si è concluso la parola al dottor Pierluigi Visci
No adesso funziona buonasera salute figli quindi possiamo possiamo cominciare
Intanto ricordavo al senatore Berselli che Bologna non è un caso perché proprio a Bologna il venticinque
E nato il dove ci fu il convegno Bologna dove presentato il manifesto di Gentile manifesto audizione e al altra quindi fu una pietra ma di tre mila miliare proprio in questa città i martiri scomodi e la così la testatine che noi come giornale abbiamo dedicato a questi tre appuntamenti martedì scomodi lo sentiremo probabilmente stasera dai monasteri
Relatori martiri che ancora sono in debito di di verità non solo per il fatto per l'atto finale per la tomba omicidiario per i mandanti e per gli esecutori di questi tre terribili
Delitti politici ma per le ragioni che sono connesse a questi questi comici di politici di filo del filosofo Gentile ovviamente mi astengo
Con quattro filosofi al tavolino sono solo figlio di un professore di filosofia quindi nono alcun titolo
Ai rapidamente si è parlato del dell'uomo di Governo dell'uomo che ha fatto la grande riforma dall'Ascoli italiana che credo e e durata fino a poche settimane fa e ha retto ottant'anni a cui e ha formato generazioni e generazioni di italiani
E l'organizzatore culturale quasi un manager della cultura ante-litteram
L'uomo controverso uomo il fascista amica amico ed estimatore di Mussolini ma anche l'uomo che difendeva di libertà e e voleva impedire qualunque tipo di ghettizzazione
La sua adesione in extremis alla Repubblica Sociale innova dalla concordia della pacificazione nazionale un un estremo inutile purtroppo tentativo perché poi gli costò la morte e poi tutta la rimozione che c'è stata in tutto il dopoguerra della figura di Giovanni Gentile
Salvo una tardiva riabilitazione che iniziata credo l'inizio oltre alla fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta con tutta una serie di iniziative di pubblicazioni
Di libri e poi credo ecco posso citare il convegno di Siracusa di fare dove c'era anche Cacciari e quello del Campidoglio di Roma dell'anno del novantaquattro che fu novantaquattro che fu proprio l'inizio vero ufficiale peraltro da parte di una giunta di sinistra
E di un assessore di sinistra come Borgna della rivalutazione e riabilitazione e rivisitazione completa dell'opera di Giovanni Gentile
Detto questo lascio la parola ai relatori inizia il professor Cacciari e ciascuno svolgerà il suo tema professor Cacciari
Così diciamo pure
Sì credo che parlare di rimozione sia assolutamente esagerato come cercano di mostrare la figura di Gentile
Almeno nel campo degli studi filosofici ha continuato ad essere una figura centrale anche se e studiate studiate oggetto di numerosissimi studi scientifici
Anche se isolata come dire nel contesto italiano allora la prima scusa riteneva Telegrafi cita di queste mie annotazioni la prima cosa che vorrei sottolineare il primo aspetto eh la dimensione europea di questa filosofia
Che è stata
Riconosciute rivendicata con forza da diversi studiosi questo sì soprattutto negli ultimi anni questo sì
Il per due aspetti fondamentali questa figura è una figura europea
è davvero un
Una grande filosofia della crisi quel gentiliana
Il primo aspetto la rivendicazione il il che che poi è il fondamento l'idea
Fondamentali iniziale della sua filosofia del suo discorso filosofico e cioè
L'idea dell'atto
Come a te lesse in greco come sempre imperfetto mai compiuto
Cioè questa critica radicale alla tradizione metafisica platonico aristotelica
Che lo accomuna alla tendenza fondamentale della filosofia della crisi all'inizio del Novecento
Il linguaggio spesso di Gentile è molto lontano dal linguaggio dei filosofi della crisi ma il contenuto essenziale della sua filosofia è assolutamente analogo da questo punto di vista no
Il soggetto non è mai attuato lui dice letteralmente va attuato non pensato non importa
Non pensato
Il soggetto
La soggettività da come dire fondamento come etimologicamente suona nel nome
Diventa un processo storico
Il suo motto il motto di Gentile Cluj ricorda spesso questo no non non vero et factum
Ma il vero boom e tre fieri converto unto
Cioè è il vero e il divenire che si convertono reciprocamente noi il vero il fatto
Questi aspetti sono aspetti che accomunò Gentile io lì vado molto schematizzando davvero a quella all'un'idea della filosofia della storia della filosofia concepita come radicale decostruzione dell'impianto metafisico classico
E i da questo punto di vista si capisce filosoficamente Teo criticamente la sua lascia il suo necessario distacco con cucce
La logica dei distinti è una logica che porta appunto alla alla immobilizzazione del fieri in distinti per l'appunto infatti in dimensioni compiuti e questo contraddice l'idea dell'atto del Energy degli atti appunto paradossalmente gentile traduce non come atto compiuto ma come sempre imperfetto
Come fieri
Da qui allora il la polemica con croce che che in cui lui vede gentile vede un un deismo politico o no una forma appunto di reintegrazione di una di una di una sostanzialità azione metafisica del mondo
Che per lui invece risulta sempre sempre
Qualcosa che
Deve essere ancora fatto
Da questo punto di vista nella nella sua logica il rapporto tra noto e ignoto dove l'ignoto e sempre nel noto e non posso affermare nessuna
Con urgenza senza fermare insieme ciò che non conosco e c'è quindi ciò che ancora devo conoscere
Da qui anche l'Ardis la differenza essenziale rispetto a croce per quanto riguarda l'approccio che gli e che che entrambi hanno alla fine dello ottocento con un con la filosofia di Marx
Perché questo discorso di Gentile Gentile lo vede nel suo saggio ancora su Max la filosofia di Marx saggio apprezzatissimo da dall'ENI in come saprete vede questo
Quindi può più in Marx
In perfettamente in compiutamente ma veri quest'idea del Vermont et ieri
Che devono convertirsi
Mentre gente mentre con voce in termini assolutamente più banali a mio avviso vede Imax ancora la riduzione della filosofia economicismo no alla al distinto dell'economico
Vi è un abisso tra le interpretazioni di Marx gentile di Croce e tra l'altro l'interpretazione a mio avviso che Gentile offre di Marx come ha riconosciuto Del Noce eccetera assolutamente decisiva per spiegare il Martina il marxismo italiano a partire dallo stesso Gramsci nasce inconcepibile senza la filosofia di Gentile
Ma poi tutto un filone del marxismo direi che il marxismo italiano del secondo dopoguerra si divide tra marxismo crociano Massimo gentiliana
Il sottoscritto è sempre stato marxista gentiliana un credo anche Giacomo una macchinina maggio la stragrande maggioranza dei marxisti italiani erano marxisti Cocciante
Per cui un maxi ideologo must degli ideali e il marzo dell'economico non mai in marzo veramente filosofo che era quello che a mio avviso nella sostanza la Tesi su Feuerbach aveva capito Gentile ancora la fine
Dell'Ottocento
D'altra parte non mi invento nulla perché è gentile che dice espressamente di Marx il più logico e coerente filosofo dell'età liberale
Da questo punto di vista cioè se noi interpretiamo gentili in modo forte
Dal punto di vista filosofico
I suoi rapporti con il fascismo sono molto problematici
Molto problematici
Apparentemente si l'aspetto attua distico nel senso che ho spiegato
Potrebbe ritrovarsi in certe affermazioni incerto espressioni di Mussolini il fascismo è un movimento di volontà
Di verità di vita chi aderisce alla vita non è un partito
Sembrerebbe una traduzioni in termini come dire ideologici di questo attualismo ma dopo se andiamo a vedere bene Mussolini aggiunge sempre
Più o meno sempre
Sto citando don sul discorso del diciannove ma se ne va che il il fascismo è anche pragmatici sta e per non citare le battute tipo uno squadrista vale più di un letterato e di un filosofo
Non ho mai letto una sola parola di foce eccetera eccetera però invece vorrei soffermare la vostra attenzione su questa distinzione me su quel su questa su questa espressione è pragmaticità ora la filosofia di Gentile l'attualismo gentiliana non è affatto pragmaticità non è affatto pragmatismo
A si colloca in pieno in questa in questa in questa in questa grande direzione nella filosofia contemporanea qualunque sia il giudizio che poi se ne dà appunto che interpreta nei in modo attuali stinco
La grande filosofia idealistica ma tutto è fuorché pragmatismo appunto è filosofia è grande filosofia
Grande filosofia europea
Con la quali conti sono tutt'altro che chiusi perché appunto è una tendenza
Della nostra e poca
Detto tutto questo ma appunto è nostro
Lasciamo perdere il martire
è questo vorrei brevemente
Questo attualismo
Che nella sostanza filosofica a mio avviso è riassumibile come ho detto poi colleghi e amici aggiungeranno correggeranno e poi spero di avere il tempo eventualmente di ritornare sullo interventi questo attualissimo
Politicamente nella sua può a mio avviso
Già fin dalle origini e assai problematico avvicinarlo davvero al fascismo mussoliniano
Ma è del tutto evidente che fin dall'inizio degli fino al fino alla fine degli anni venti anni Trenta questo questo attualissimo viene già negato
Nelle espressioni teoriche e pratiche del regime
Cosa c'entra questo attualismo cui Patti lateranensi
è del tutto evidente che di Gentile sonoramente sconfitto per non parlare poi trentaquattro quando la sua opera messa all'indice
Forse checché organicità c'è
Tra le posizioni politico pratiche e teoriche Casimo il fascismo e
L'attualismo gentiliana correttamente inteso io direi che Gentile perde su tutti i fronti nel corso del regime
Ed è alla lunga come Gramsci aveva visto profeticamente in una notte nella mi pare del trentadue
In cui appunto diceva che
La sconfitta di Gentile nei confronti del suo amico nemico cocci era destinata ecco voce che vince non Gentile
Direi che Coccia che continua a vincere ma cosa c'entra con poi come dire la nostra storia
E parlo poco anche della nostra storia ora
Il Gentile della dottrina dello Stato della filosofia del diritto
Il gentile che critica liberalismo in quanto incapace di dare forma
Di comprendere la sostanzialità il carattere spirituale dello Stato
Che critica la definizione hegeliana dello Stato come sostanza etica consapevoli disse in quanto per lui
Non sufficientemente radicale questa espressione hegeliana che pure riconosce essere una delle maggiori conquiste della coscienza moderna
Mi volete dire che cosa c'entra con noi questa idea dello Stato
Idea dello Stato che si afferma poi ma già implicitamente nel corso del regime
è un'idea che non ha assolutamente nemmeno nemmeno da lontano l'aspetto della radicalità teoretiche filosofica di questi veri gentile come ovunque la si voglia giudicare non si possono fare pasticci in filosofia questa idea e radicalmente assente nella pratica del regime e viene totalmente sconfitta in seguito qui dello Stato
Quanto di più lontano si possa immaginare da ciò che noi oggi diciamo no tutta la critica di Gentile del presupposto individualistico che è la base del giusnaturalismo del conto attualismo ovvero di tutto il pensiero liberale moderno che cosa ha a che fare con noi
Che cosa ha a che fare con noi
Il tentativo il tentativo gentili Viano di operare una sorta di offrire il budino di superamento come lui dice
Di concepire il superamento il fascismo come superamento che contiene supera liberalismo democrazia socialismo tutta questa drammatica del pensiero Jim pigliano per indicare una via appunto che non fosse né quella di violenza totalitaria del regime né quello appunto liberale
è drammaticamente sconfitta già nel corso degli anni Trenta nei trenta gentile politicamente completamente un emarginato il suo peso all'interno del fascicolo secondo me è pressoché nullo
Riesce ad operare ed operare anche ahimè a volte molto bene ahimè no per fortuna nel campo accademico le a ritagliarsi delle nicchie
Accademico universitarie
Infatti avevo anche del bene simili esempi sarebbero infiniti più clamoroso di tutti Kristel e tanti altri
Ma Nicolini limiti ridottissimi e il suo peso politico è se erano
Rosaria scoraggia contiamo ed è zero perché questi idee sono completamente sconfitte
Queste idee vengono drammaticamente sconfitte nel corso di tutto il Novecento
E e e e fino alla alla loro totale scomparsa ci piacciono alla loro totale scomparsa oggi totale scomparsa
Come aveva visto profeticamente Gramsci ha vinto con rocce il per il peggio voce secondo me cioè non corso liberale mai così poche liberista
Possiamo continuare ma ve ne faccio venia sulla scuola di che prima si citava mal volete dire
Ma volete sapere cosa pensava lui gentile della della scuola non è questione di riformuli non riforma già ancora del Novecento che parlava per noi l'insegnamento della filosofia nei licei
Che Repubblica va vent'anni dopo difesa della filosofia e diceva tutti si stanno impegnando perché la filosofia scompaia dai licei la filosofia e fatto oggetto di scherzi di di di Frizzi di sarcasmi
è inutile la filosofia cacciamo alla filosofia ci vogliono le tre lei dai licei non la filosofia
Queste diceva e lì si batteva per il se non c'è la filosofia nei licei ci sarà una cattiva filosofia perché tutti fanno filosofia per l'impossibile non fare filosofia ma la faranno da dilettanti la faranno pessimo a mente la filosofia avranno in modo diseducativo la filosofia quindi la filosofia per lui era il perno dell'insegnamento superiore
Ma no la filosofia accademica la filosofia come dire diceva dei salariati dalla filosofia
E mi volete dire se non è stato sconfitto questo signore mai stato brutalizzato non sconfitto e ogni giorno peggio
E ogni giorno peggio
E si potrebbe continuare fino alla al fino all'ultimo libro di Gentile Genesi e struttura tonico meraviglioso
Genesi e struttura della società mi scrive
Proprio alla fine
Questo libro è stato scritto a sollievo dell'anima in giorni angosciosi
In questo libro che cosa c'è di fascista in questo
E ho mai che cosa c'è anche di Stato etico
è la riscoperta della della Civita sin interiori della verità si interiore
E e e una via impervia e tutta sua alla alla al recupero di una immortalità
Che contrasti appunto alla caducità la mortalità le a agli affari della città per riscoprire appunto l'anima immortali
Immortalità solo nella in condizione attizza della libertà dice
Altro che il liberalismo e liberismo ma ormai al di là anche di tutte le categorie dello Stato etico perché il bisognerebbe leggere e gentile anche in questa prospettiva in cui appunto in quest'ultima opera in questi giorni angosciosi l'avverte l'istanza di una
Di andare alla alla a tentare di vedere l'immortale nella nostra nelle nelle condizioni della nostra convivenza insomma nella la vostra convivenza la convivenza di condominio dove siamo degli individui che facciamo degli affari gli uni con gli altri ovvia equal cosa di mortale nel nostro convivere
è possibile convivere in condomini è questa la città
E tra individui liberi in quanto posseggono e nessuno li tocca ciò che posseggo
Oppure anche
Vi è una una tra virgolette religiosità del nostro vivere insieme
E questo ci spiega ecco e questo ci deve collegare anche nel modo in cui noi facciamo la scuola eccetera eccetera
E questa è la domanda angosciosa di quest'ultimo libro
Immortalità per lui
Si poteva trovare solo nella in condizione attizza della libertà
Che nell'atto del pensare si rivela
E aggiungeva in in quel pensare che anche il sogno che anche il sondino
E qui veramente gli attingeva a quell'alto elemento assolutamente da filosofo della crisi che aveva fin dall'inizio cioè l'atteggiamento assolutamente anti Teo verticistico
Che lo avvicina incredibilmente poco ha e deve avere l'atteggiamento come mai delle polemizza va Comus su questo spettro
Sull'Io ipertrofico termiti cistico
Così anche va spiegato andrebbe interpretato spiegato l'alcolismo gentiliana e anche sogni Ulivo non è soltanto Dio io vetta io speculatore speculativo
Ipertrofico appunto l'io feat Tiana e anche di hockey sogna
E i suoi elementi di sogno fanno parte del suo sapere
L'immortalità cioè dell'uomo vivo
E aggiungeva qui è incredibile
E aggiungeva nell'uomo vivo perché vivo
Perché muove sempre a se stesso
Perché appunto si trasforma sempre e perché vivi ogni suo istante come fosse l'ultimo come fosse l'ultimo con la serietà e la responsabilità che chiude dividere all'ultimo vivi ogni distante
Per questo l'uomo è vivo perché è per la morte
Perché è perché la morte senza senza consolazione
Anzi scarsa diceva perché muove sempre a se stesso scarsa consolazione per i narcisi
Per gli individui per l'individualismo narcisistico
In una traiettoria che veramente dall'inizio alla fine recupera grandi temi della filosofia della crisi
Le leggeri in termini sistematici chiusi Gentile con un filosofo tradizionale con un salariato dalla filosofia assolutamente impossibile ma alla fine cosa dobbiamo dire e
Bene la vita di naufragi un feci
Tutti questi aspetti di questa a mio avviso grande filosofia sono stati sconfitti la nostra modernità la nostra contemporaneità la nostra politica le ha sconfitti totalmente e allora si è la rimozione totale quando si commemora uno
Ignorando
Gli aspetti essenziali del suo pensiero della sua filosofia che ci piacciono il tempo la politica noi abbiamo definitivamente dimenticato
Sotterrato
Allora vogliamo ricordare questo filosofo bene ricordiamo le le sconfitte
Bene allora il professor Buttiglione che credo abbia già qualche elemento in più ad un suo intervento
Tocca a me cioè
Fusione
Funzionava funzione adesso perfetto
Ma io vorrei partire da
Intatto inconsueto in un filosofo
Ha detto una volta Umberto Eco citiamo Umberto Eco perché siamo qui a Bologna siamo a casa sua
Che
I filosofi in genere
Anzi i professori anche non filosofi
Continuano per tutta la vita a scrivere lo stesso libro elaborando le idee della loro opera prima che appare poi in versioni più o meno ampliate alcuni capitoli diventano libri asse ma che e così difficile pensare che raramente nella ditta uno riesce a pensare un'idea e allora no
La prima è il segno sul quale si svolge l'opera intera questo sempre vera molti sono delle fratture però cioè molto di vero in questa intuizione di Umberto Eco
Partendo da questi episodi Umberto Eco però bisogna subito regalare che se andiamo a leggere le opere di Gentile troviamo che Gentile forse l'unico filosofo che inizia scrivendo due opere prime gli altri ne scrivono una due osservava il mio maestro Augusto Del Noce che mi ha insegnato a leggere Gentile
Sentirne scrive due una si intitola la filosofia di Marx l'altra è Rosmini e ci ha perso
La filosofia di Marcelo ricordare sua Massimo Cacciari e un'opera
Singolare nel quadro della letteratura sul marxismo alla fine dell'Ottocento
All'inizio del Novecento
Perché perché allora di marzo si legge il capitale i manoscritti economico filosofici di Parigi ancora non sono stati pubblicati
Le opere giovanili sono quasi completamente dimenticate
E allora l'idea di marzo silos
Marx discepolo di Hegel marzo che radicalizza la dialettica hegeliana Marx visto fondamentalmente come l'anti Platone
Questa idea assai poco diffusa perché l'antiprotone perché Platone aveva fatto filosofia dicendo che l'uomo a un terzo occhio l'occhio dell'anima con il quale vede l'essenza delle cose le cose hanno un'essenza
E viste per esempio l'essenza umana
L'uomo ha la capacità di vedere l'essenza vedendo l'essenza si orienta al vero e al bene
L'uomo ha una capacità di vedere la verità
Questa idea platonica ti sarà poi riscoperta da Edmund Husserl stranamente quasi negli anni in cui Gentile scrive le sue due opere prime credo che le idee
Per idee per una fenomenologia pura siano solo di tre anni successive
Nel tempo all'opera dalle due opere prime di Gentile
Questa idea invece per Gentile fin dall'inizio abominio
E questo gliel'ha insegnato il suo maestro lo Iaia all'Università di Pisa che era il grande nemico dell'intuizione intellettuale lo Iaia era un allievo di Spaventa ed era
Colui che doveva portare la rivoluzione filosofica di legale di Napoli più in su lungo la penisola arrivando fino a Pisa quindi negazione della intuizione intellettuale
Non c'è rifugio intellettuale non c'è l'essenza non c'è neanche l'essenza umana e che cos'è l'uomo sesta tesi di marzo su fogli ma l'uomo e l'insieme dei rapporti sociali
Conseguenza diretta fine del giusnaturalismo fine di ogni idea di diritti umani
Non esiste l'uomo in quanto soggetto portatore di diritti e vista la storia e liste l'uomo con la U maiuscola gli uomini quelli normali curricola un menu Scola contano molto di meno
Anzi contano così poco che si possono sacrificare al divenire per la storia non a caso viene
Che anche lui fu un riscoprì Torre del Mars filosofo
Pensiamo ai quaderni situato a soci iscritti a Zurigo degli anni in cui nell'esito si preparava la rivoluzione e grande estimatore di Gentile dice che è uno dei pochissimi anzi l'unico forse ad avere riscoperto lo spirito vero
Del marxismo contro l'economicismo Webber causa chi torbida
Se fosse così soltanto gentile sarebbe una specie di Luca scelto ante-litteram
Ma c'è anche l'altra opera prima l'altra opera prima e invece la filosofia del Risorgimento arrivismo italiano e in modo particolare dalle filosofia del Risorgimento a ritmo cattolico Rosmini e Gioberti
L'idea di nazione
L'idea di nazione come comunità spirituale
E lo sforzo di pensare il senso della nazione italiana nel mondo
In questo per azione gentile non è egualmente amico dei due grandi interlocutori filosofici di Rosmini Gioberti
Gentile tutto sommato pensa che Gioberti nella polemica Rosmini Gioberti Gioberti ha ha più ragione a Schio perché ha ragione qual è il difetto di Rosmini Rosmini ha tentato di riproporre
Infatti una specie di prodotto se non melologo potremmo forse scrivere iscrivere Rosmini nella Genealogia filosofica di Husserl
Passando per non a caso di Rovereto vicino all'Austria Ungheria la terra di Bolzano Brentano e così via
Dello SMI che ha tentato di salvare l'intuizione intellettuale anzi di riproporre in termini moderni mi fece un intellettuale
E questo non va bene
Invece Gioberti ha pensato la Nazione il primato morale e civile degli italiani
Ha pensato la nazione anche Rosmini ha pesato la nazione ma mentre Rosmini ancorato la nazione idea di nazione italiana alla riscoperta d'una verità sull'uomo che ha un carattere generale europeo e che fondata proprio su questa idea di una essenza umana che si manifesta nella storia ma che diciamo così a una valenza metafisica Gioberti soprattutto l'ultimo Gioberti su questo Tom molto meno chiaro allora cosa quale l'operazione filosofica che tenta gentili all'inizio prendiamo la dialettica hegeliana
Sviluppata da Marx dis ancoriamo la dall'economicismo
Gentile e
Da questo punto di vista un marxista che porta fino in fondo la critica dell'economicismo
Di Marx
E allora qual è il perno di questo economicismo
Dobbiamo legare lo spirito la materia la dialettica spirituale dei Mardi Diega deve diventare elettrica materialistica per fare diventare dialettica materialistica dobbiamo legarla a a a un corpo
Il corpo umano la carne dell'uomo la economia la divisione in classi l'idea della divisione in classi per il rotto di classe e la trasposizione della dialettica il nel linguaggio
Dell'economia cioè dire tutto questo lo abolisce e sostituisce alla dialettica
Delle classi
Una dialettica fondata sull'idea di nazione
La riscoperta della l'azione la sostituzione in un impianto dialettico di tipo di Ariano della nazione alla alla classe e l'operazione delle due opere prime
Di Gentile scritte in contemporanea
Badate bene io credo che non si può dire che Gentile non è fascista gentile fascista Gentile e il fascismo perché il fascismo fu il tentativo di questa operazione filosofica
Noi crediamo ho premetto una cosa io sono convinto che il fascino se è stato un grandissimo errore storico e anche la filosofia vicentino però si impara talvolta di più dagli errori grandi che dalle verità piccole
Non tutti cadiamo nell'errore di pensare che il fascismo sia un fenomeno fuori dalla cultura italiana
Un
Errore contro la cultura no il fascismo fu un errore della cultura italiana in cui confluisce il meglio dalla cultura italiana di quegli anni e anche negli anni precedenti
E il tentativo di pensare la storia in funzione della nazione italiana ma avendo premesso la eliminazione bella
Della intuizione intellettuale l'ancoraggio della l'azione a un insieme di valori oggettivi che sono oggetto di intuizione intellettuale l'anti giusnaturalismo potremmo dire che si lega al tema dell'anti metafisica
Perché nel momento in cui non abbiamo più un'intuizione intellettuale qual è il criterio di verità sarà criterio di verità
Che cosa quello fenomenologico della riduzione no
Perché non c'è un'essenza non è il vedere senza il criterio di verità diventa la capacità di sviluppare una visione che è più comprensiva che ricomprende tutte le altre diventa la strada sulla la storia della filosofia sostituisce nella visione
Di Gentile la intuizione intellettuale ci sono tante
Percezioni
Colui che riesce a sviluppare una percezione capace di ricomprendere quelle di tutti
Questi a
Ha ragione rispetto agli altri
Di questa percezione più grande e qualcosa che continuamente in movimento
Non c'è mai la percezione di una verità la verità e appunto un fax un farsi continuo in cui
Non esiste un
Un punto d'arrivo esistono invece delle personalità cornico storiche le quali imponendo loro delle la loro volontà della storia riescono a unire il pensare e fare scriverà
Più tardi Gentile un libro su Mazzini
Ma credo che Mazzini non sia nelle corde della sua filosofia infatti il Mazzini riscritto da Gentile e realtà il mais modificato unità di teoria e prassi l'unità di pensiero e azione di Mazzini letta alla luce della unità di teoria e prassi del di Marx o almeno dell'interpretazione di Marx tanta nel primo libro
Giovanile
Questo sforzo di Gentile si inserisce dentro una prospettiva il fascismo quella sarà esattamente la stessa cosa tentativo di pensare l'azione italiana di unire in un fascio tutte le realtà del Paese quelle in movimento
Della nuova cultura che faceva perno sulla voce
Quelle
Di origine risorgimentale
Anche i cattolici perché attraverso Rosmini e Gioberti c'è una certa presunzione Torricelli creare un fascio di tutte le forze nazionali unificandole sulla base della quella che potremmo chiamare la volontà di potenza dello Stato la capacità di creare uno stato che sia capace di affermarsi e in questo Gentile e vittima di una mito piccoli tutore che Visco napoletano il mito di Bismarck
Perché il gruppo metano ha come modello Bismark e qui veramente c'è uno stacco rispetto al vero Gioberti perché Gioberti pensare al primato morale e civile degli italiani non al primato
Economico politico e militare dell'Italia
Sforzo vastissimo di unificazione
Che fallisce
Fallisce perché doveva fallire perché tentava di mettere assieme cos'è troppo eterogenee che assieme non potevano stare
Però se andate a rivederlo trovate che tenta di mettere assieme tutti gli elementi che politicamente il fascismo tenterà di mettere insieme
Se guardiamo alla storia del fascismo dove il punto ovvero di crisi gli indigenti nel non i Patti lateranensi
Perché il cattolicesimo fa parte della sintesi gentile vuol fare cui si arrabbia perché perché non vuole l'ora di religione della scuola della scuola si deve studiare la filosofia meglio la sua filosofia la sua filosofia e un cattolicesimo ma ripensato alla luce della filosofia moderna non ancorato alla metafisica in cui il cattolicesimo emerge come l'humus di una visione del mondo più ampia capace di riconciliare il comunismo il liberalismo e fascismo come rivoluzione ulteriore al-Ahmar femminista
Capace di incorporare nella rivoluzione Marsili mista elementi di tradizione
E anche di liberalismo che rendono la rivoluzione più adatta per un paese di civiltà superiore rispetto
A quella
A quella russa e mentre dico queste parole mi rendo conto che la stessa formula si potrebbe usare benissimo per definire il pensiero di Gramsci gentili hanno da questo punto di vista come pochi
Dove il punto zero
Di crisi
Non
Io credo che siano le leggi razziali
E non è un momento di crisi della influenza di Gentile sul fascismo è un momento di crisi del fascino
Perché idea di nazione è un'idea non più logistica e non razziale
Mentre il nazismo che cosa affatto diversa dal fascismo
Si sviluppa sulla base di un mito più logistico
Nino darwiniano e si potrebbe costruire un itinerario che vada ai cardinali tedeschi
A a a Rosa per
Fino a Konrad Lorenz agli inizi di un certo ecologismo tedesco
Questa idea a gentile totalmente estranea la nazione è una realtà spirituale non è una realtà sia le leggi razziali segnano una subordinazione del fascismo nazismo non è un caso che negli anni trenta si vanno moltiplicando in Italia
Posizioni le quali si affermano come fascista metatarso non esiste o comunque si alimentano ad una cultura che totalmente diversa da quella gentiliana ma ma ma come può reggere una affermazione del primato
Nazionale italiano nel momento in cui ci si sottomette alla posizione nazista evidentemente non può il trentotto la fine
Dell'egemonia gentiliana
Già intaccata ma per altri motivi dallo restano e ma anche la fine del fascismo
L'inizio di una storia diversa che che meriterebbe di essere studiata credo quello sia il vero punto di di cesura l'accettazione dell'anno scorso dopo la citazione della
L'introduzione delle leggi razziali
La fine del fascicolo almeno come Gentile avrà pensato nel modo in cui solo poteva essere vitale
Invece io non credo che l'opposizione Gentile Croce sia così il radicale con me
Come anche il mio maestro Augusto Del Noce l'ha pensata
Almeno da un certo punto di vista
Qual è lo
Così recenti da Croce con rocce
Che si sviluppa tutta la sua filosofia
In relazione a quella di Gentile
Non lasciatevi indurre in inganno dalla data delle pubblicazioni che è vero che i libri principali di Gentile vengono pubblicati prima dei libri corrispondente di Croce
Pardon ho detto una sciocchezza il contrario libri di Croce vengono pubblicati prima di quelli di gentilezza ma attraverso l'epistolario noi sappiamo che la filosofia di Gentile fondamentalmente era già nella testa di Gentile
Fin dall'inizio fin dall'opera prima per questo prima richiamavo il tema della propria fin dall'inizio e nell'epistolario Croce viene evolvendo la sua posizione contro Gentile e qual è la difesa di Croce non ci sarà un dio
L'ascendente non ci saranno i valori eterni oggetto dell'intuizione intellettuale però esistono le categorie trascendentali che poi sono gli attributi di Dio il vero il bello il bene per sistemare anche il marxismo procede aiuterà l'utile e questo fa in modo che noi possiamo giudicare come
Come vera come bella come buona una posizione appare politicamente distruttive non è vero che chi vince nella storia abbia sempre ragione dal punto di vista dello del bello Tel e del buon
Da questo punto di vista la posizione di Gentile si di di Croce si sviluppa contro Gentile però contro un gentile di cui sottolinea unilateralmente
Da dipendenza dal marxismo
Se andiamo a vedere l'ultimo Gentile io non penso qui al solo all'ultimo libro penso Anna alle ultime lezioni all'ultima conferenza sul cattolicesimo dice inutile vediamo come in Gentile il fatto di incorporare
La filosofia del Risorgimento italiano Rosmini e Gioberti
Fa in modo che proprio quel sistema di idee
Che tradizionalmente vengono considerate come metafisiche
Vengono però ricompreso o si tenta continuamente di ricomprendere nella sintesi no in quanto verità metafisica ma in quanto verità storica che sia incorporata nella formazione della cultura della nazione italiana
L'equilibrio dei due elementi gentile instabile
E credo che lui stesso non sia mai riuscito a trovare una quadratura del cerchio forse perché la potatura il cerchio non c'era non a caso la scuola gentiliana possibile compone
E avremmo incentivi anni spiritualista i cattolici pensate maestri come Aliotta ma anche in un altro modo Michele Federico Sciacca
Avremmo di sentiti anni azionisti Calogero avremo incentivi anni marxisti
E qui il più grande ovviamente Gramsci anche se non è un pensatore accademico avremmo avremo ogni tipo di gentile è vero che Gentile non
Non è stato poi molto citato a partire da una certa data ma è difficile trovare un uno dei maggiori filosofi italiani c'è qualche eccezione che non abbia costruito il suo pensiero in larga misura utilizzando uno degli aspetti che derivano dalla dissoluzione del pensiero gentiliana
Dopo Gentile
E dopo Croce
Ah dimenticavo a suo modo anche Franco Rodano
Anche Franco Rodano passo ma inutile rughe numerazione potrebbe essere infinito
Dopo Croce e dopo Gentile
Cosa avviene nella situazione italiana molti riprendono spezzoni frammenti
Ma non c'è più un tentativo di pensare d'Italia
In Croce Gentile c'è un tentativo di sanitario esecutivo gentili hanno di pensare d'Italia e qui più in continuità con la tradizione del Risorgimento a ritmo cattolico che non con il marxismo e l'idea c'è il liberalismo c'è il
C'è il comunismo
Lui si sbagliava nel pensare che il liberalismo forse definitivamente battuto dalla storia sottovalutata come tutti peraltro il peso degli Stati Uniti e la vitalità relazioni democratica
Cioè il comunismo
Il fascismo cosa dovrebbe essere un in se nato in terra cattolica nascendo si dava secolarizzazione ma dalla secolarizzazione dunque c'ero cattolico e non protestante dovrebbe essere la capacità di creare un equilibrio fra l'individuo la comunità
Tra il momento della comunità sottolineato ma il comunismo è il momento liberale
In questo
In questo lui è molto nella linea di Rosmini ma anche sulla linea di Pio decimo prima presenterà il quadro cedessimo hanno e vedete
Dopo di loro dicevo il tentativo di pensare l'Italia e venuto meno l'idea che l'Italia abbia un anno vocazione storica utile esistenza della nazione italiana abbia un significato particolare che affidato agli italiani aveva avuto un lungo periodo in cui questo la cura di questo
Passato in seconda linea dentro una ideologia mondiali sta in cui c'erano grandi schieramenti magari problema di prendere posizione legale sui su questi due grandi schieramenti mondiali non c'era l'idea d'una vocazione specifiche italiana tranne eccezioni De Gasperi per un aspetto ma è un uomo della vecchia generazione che non ha lasciato molti successori anche della Democrazia Cristiana subito dopo Hassan positivismo che a tutt'altra
Rodano bisogna riconoscere che nel Partito Comunista Rodano fu uno che tentò ripensare la
Il senso della nazione italiana l'Augusto Del Noce in ambito cattolico
E io mi domando oggi
L'operazione fatta Gentile e ovviamente irripetibile fallita
Su questo sono perfettamente d'accordo con Cacciari però da un grande errore si può imparare molto
Il marxismo esce dalla storia il tentativo di recuperare elementi De Marsico immaginando che siano fattore di modernità e rovinoso ed è quello che porta al totalitarismo il totalitarismo fascista nasce
Dal marxismo è un totalitarismo meno feroce di quello comunista di quello nazista perché incorpora anche l'altro elemento
Che come dicevo prima funziona come le come fattore di deterrenza sia pure non come verità metafisica ma come ricca eredità storica ma i valori della tradizione persino del popolo devono entrare nella sentenza io credo che oggi bisogna reperita nel proprio questo partendo dal primato di Rosmini sul Gioberti
Partendo dalla sine del marxismo grande errore storico del quale non c'è niente da recuperare da questo questo e profetica l'affermazione di più decimo primo sul marxismo come un
Un errore radicale
Che non vuol dire che il movimento comunista non abbia nulla da recuperare tutt'altro cioè la generosità di tanta gente Lecce di impegno per la promozione dei lavoratori c'è la costruzione del movimento sindacale italiano ma proprio il marxismo come visione
Filosofica che per verte tutto quello che di buono distributore e bisognerebbe ricominciare a cercare di pensare alla nazione italiana a partire tutta una riflessione su quella che è la sua tradizione propria oggi in una chiave europea
L'Europa cosa può essere un'appendice negli Stati Uniti
Semplicemente o esiste una sintesi europea che attingendo a quella radice di valore non solo per ragioni tradizioni tradizione ma anche per ragioni di verità riaprendo discolo sulla verità può segnare per l'umanità
Un percorso che induce a trovare il valore di ogni singola persona umana e a garantire la possibilità dello sviluppo per ognuno e per tutti
In questo senso io credo che dalla meditazione sulla lezione gentiliana c'è ancora molto da trarre scusate sono stato troppo lungo grazie per la pazienza
Marra Mario
Attivo
Dagli amici appunto Cacciari
Buttiglione insisto molto sulla
Idea di amicizia India di Fidia
Proprio in un contesto come questo perché
Io son convinto che
Per potere parlare oggi dell'eredità di Gentile e necessario farlo nell'ambito di un contesto che definirei cultura italiana cultura italiana cultura tutto nazionale
Ovviamente poi le letture che daremo e che da Roma anch'io saranno
Un po'diverse anche da quelle date comunque
Io sì stare su due punti su quelli che sono gli aspetti per i quali l'eredità gentiliana oggi è un'eredità da ripensare profondamente
Anche se su entrambi i versanti queste eredità per il momento appare sconfitte appare
Sono d'accordo con quello che diceva prima Massimo
è un'eredità che appare emarginata non rimossa ma a diciamo intenzionalmente emarginata dal
Dal contesto attualmente dominante
Della politica italiana ma qui realmente al di là di destra e sinistra cioè emarginato non soltanto dalla politica della destra ma dalla politica anche della sinistra italiana da entrambi
E io sono particolarmente lieto di parlare qui come già ho fatto dieci anni fa in occasione
Del convegno organizzato dal Comune punto di Roma dall'allora sindaco Rutelli dall'assessore Borgna ventuno ventidue maggio del novantaquattro
Sono contento di farlo alla presenza
Di Nicoletta e di Giovanni Gentile con Nicoletta abbiamo studiato insieme a Firenze filosofia
Abbiamo avuto un maestro comune Eugenio carente io mi sono recato con gare in con una tesi
Che mi costò molto di costo anche una polemica iniziale molto forte con gara improprio perché metteva al centro della ricostruzione del marxismo italiano per l'appunto gentile non Croce
E alcuni di loro ricorderanno che all'epoca gara in era molto legato alla ricostruzione
Che lui stesso aveva operato in Cronache della filosofia italiana dove la croce a campeggiare
Sarà negli anni successivi che Karen rivedrà questa sua valutazione e ricostruzione
E soprattutto la rivedranno nella bella introduzione alle opere filosofiche di Gentile scritta per la Garzanti
Ebbene in quel lavoro in quella mia tesi che era del sessantanove che poi apparse commilitone settantuno io dicevo quello che diceva prima Massimo cioè Gentile e la chiave per comprendere il massimo italiano da Mondolfo fino al grande
La moto fino a tre la vicenda la longevità la longevità nazionale
Del marxismo italiano è spiegabile soltanto per il fatto che questo marxismo non è stato un marxismo economicista e dunque non è andato incontro
Alle precocissima e crisi cui è andato incontro il marxismo in altri Paesi
è stato un marxismo incentrato sul concetto di Praxis
Su una visione attivisti Cardella Praxis
Quella mia chiave di lettura si è poi il contrattacco con la chiave di lettura che oppone una mente aveva portato avanti Augusto Del Noce che Rocco c'ha designato prima molto bene cioè quella chiave cioè un Marx letto come come diciamo l'arte efficienti di una vicenda trans politica
Della storia contemporanea di una di una veduta trans politica fondamentalmente filosofica della storia del Novecento
E cioè un Marx letto come la chiave di un immane intimismo assoluto in cui
L'asse che dobbiamo tirare le quello che va da Gentile a Gramsci da Gentile a Gramsci
Sono i due autori che pensano con particolare profondità la storia del Novecento come storia di rivolgimenti permanenti di rivolgimenti per
E quindi dove la centralità naturalmente e il concetto di rivoluzione ma un concetto di rivoluzione per l'appunto inteso prioritariamente come concetto filosofico non puramente economico
Diciamo diciamo che questo è il primo punto diciamo e storia ma diciamo è una storia con la quale abbiamo a che fare ancora oggi
Insisterei su due aspetti su due aspetti che dicevo prima che mi sembrano come dire entrambi emarginati non rimossi ma emarginati di Gentile quello che è stato individuato prima da Cacciari come la dimensione europea dice
E poi poi dirò il secondo punto che il rapporto tra il Gentile filosofo e gentile diciamo politico diciamo tra virgolette
Il primo punto in che senso gentile pensatore europeo un dato acquisito questo anche se ha acquisito negli ultimi quindici anni diciamo nel dibattito italiano non prima
Per gentile è un autore che sgombera il terreno da ogni tipo di trascendenza idealistica e qui il punto fondamentale l'idealismo non può in nessun caso essere fatto coincidere con la trascendenza
E dunque gentile e il pensatore dell'immane intimismo assoluto
Don
Il pensatore del ritorno a filistei come Stato manualistica mente riletto ma il pensatore che riprende Spinosa e alle spalle di Spinoza naturalmente abbiamo la figura di Bruno di Giordano Bruno
Questo è il primo aspetto e il pensatore
Dell'assoluta libertà e creatività dell'atto
Dove sita una indistinzione tra il conoscere il fare
E dunque si dà un risultato che del tutto in linea con la filosofia radicale del ventesimo secolo Heidegger l'ha detto prima Massimo ma anche Wittgenstein no cioè
L'indice fallibilità di conoscere fare e dunque la fine della pretesa di autonomia del pensiero teoretico
Il pensiero teoretico anche quando pensa di essere separato e un'auto e un fare agisce in qualche modo e una modalità dell'agire
E naturalmente questo gentile o diceva contro tutte le forme di pensiero oggettiva atto
E che per lui non è altro che il passato del pensare sono i ricorrenti richiamato diciamo il pensato i concetti lei tele astrazioni
Sono i ricordi del pensiero il passato del pensiero dunque e il pensiero dell'eternità come atto in base al quale il mondo intero ossida soltanto nell'istante del suo attuale uso termini stupendi di Gentile del suo attuale ardere e fiamme Cesare nell'eterno lampeggiare dell'atto abbiamo l'unica e vera sostanza del pensare
Atto dunque non nel senso che la tradizione platonica Hristo teorica
Ma tocco quindi come in realtà in qualche modo che eternamente in fieri e diceva molto bene prima Massimo la formula di Chiana
E trasformata da Gentile non più Veron e factotum punto converto un po'ma Verum e tutti ieri converto conto cioè il vero
Diciamo il fare nel suo nel suo divenire
E il fatto ripeto non è che il passato dell'atto del pensare e lo stratificarsi
Delle astrazioni logico concettuali che sono più che sono un po'come i ricordi del pensiero ma essi non esistono se non come esteriorizzazione
Come mediazione come oggettivazione di un atto in oggettiva abile qui il punto fondamentale cioè il vero nodo è che Gentile dice l'atto in sé e in oggettiva abile
Anche se naturalmente tutte le scienze empiriche a partire dalla dalla preparazione delle scienze empiriche
Che è costituita dal Pen dal pensiero metafisico no anche se le scienze empiriche puntano ad isolare
Ad isolare i pensarci ai solare impensati vi è dunque una complicità profonda dalla metafisica e le scienze empiriche da questo punto di vista no
Tendono a isolare e tendono a isolare i pensati all'interno dice Gentile ed è un tema molto molto importante secondo all'interno di una logica dell'identità
Mentre nell'atto nell'atto ogni identità irrisolta
In questa attualità attualità del fare
Io aggiungerei che non aveva poi tutti i torti Croce quando facevo osservare a Gentile
In una lettera il vostro atto puro che voi chiamate pensiero si potrebbe del pari chiamarlo vita sentimento volontari
Ma badate bene non aveva ragione Croce ma anche ammettendo che avesse ragione Croce dicendo quella cosa in tal modo egli finiva per sancire involontariamente
La legittimità dell'appartenenza della filosofia gentiliana alle espressioni più radicali del pensiero europeo delle prime due decadi del secolo dalla filosofia della vita la filosofia dell'esistenza
Anche ammesso e non concesso di petto che Croce avesse una qualche ragione
Quello di Gentile un pensiero non soltanto dell'immanenza ma anche dell'esperienza non meno radicale delle coeve filosofi europea in primis di quella di Heidegger e di quella di Wittgenstein
Come come affrontare da questo punto di vista alla luce di quanto è stato detto molto lucidamente prima da Cacciari e Buttiglione
I rapporti tra il Gentile filosofo e gentile politico
Io qui direi due cose
La prima cosa e che dobbiamo forse insistere più di quanto non si sia fatto finora
Sulla insostenibilità dell'equazione attualismo fascismo l'attualismo gentili hanno in sé non annulla a che fare con il fascismo
Diciamo che da questo punto di vista l'attualismo
è stato il tentativo filosoficamente più coerente di comprendere il moderno nei termini di quella che oggi potremmo chiamare una ontologia dell'attualità
Intesa come un toro oggi a dell'ultimo cioè ogni ogni fare ogni confronto con l'atto e un confronto con da e scatta con le ultime cose questo è un tema tra l'altro dell'ultimo libro di Cacciari euro ontologia paradossale
La potremmo chiamare un'ontologia apposto metafisica
Bene espressa
Dai lampeggianti versi di Borges io citerei questi grandi versi Ribor che sta appunto età
Che ha pensato la filosofia in maniera straordinaria se ascoltate in questi versi visi pareva il nocciolo il nucleo diciamo paradossale
Del pensiero gentili hanno scrive Borges non c'è nulla di antico sotto il sole
Tutto accade per la prima volta ma in modo eterno ma in modo eterno
Ora sì è vero questo dobbiamo anche dire che l'attualismo poté dar luogo a una filosofia dello Stato
Solo al caro prezzo di tradire la portata dirompente e innovativa delle proprie premesse questi primo punto in secondo luogo l'attualismo gentili hanno e veramente qualcosa di disorganico al fascismo
E ha portato sicuramente alla sconfitta di Gentile
Come ha detto giustamente Massimo prima negli anni Trenta la solitudine di Gentile negli anni Trenta e qualcosa di diciamo documentatissimo
E anche la questua dicevamo prima con Massimo che doveva fare al Duce
Per salvare alcuni intellettuali dire salva quel tizio salva con il professore
Dai lasciapassare al professore ebreo perché vada via quanti ebrei sono stati aiutati in quegli anni da gentili all'epoca
Delle leggi razziali io ho avuto una corrispondenza di vari anni con Rodolfo Mondolfo
Grande figura di marxista libertario socialista ebreo
E Mondolfo in una lettera che ho donato all'Istituto dell'Enciclopedia italiana mi ha detto gentile mi ha aiutato immensamente ad andare via dall'Italia all'epoca delle leggi razziali
E mi ha commissionato personalmente tutte le voci
Che io ho scritto per l'Enciclopedia che sono voci chiave socialismo marxismo comunismo
E via dicendo
E quindi io per concludere mettere in evidenza due grandi nuclei diciamo di una considerazione trans politica per dirla con Augusto Del Noce della storia contemporanea che si trovano depositati nella dell'opera di Gentile il primo nucleo
E dato dalla lettura di Marx che anticipa di un ventennio di un ventennio la Marx Renaissance che abbiamo avuto in Europa
Che abbiamo soltanto dopo Storia e coscienza di classe di Luca Accio che un'opera del mille novecentoventitré
E questo nucleo ci dice
Che il concetto di rivoluzione
Diventa nel Novecento il catalizzatore
Di un intanto di un di un immane intimismo e di una secolarizzazione radicali
Da questo punto di vista gli esordi della riflessione gentiliana introducono un nodo nevralgico destinato a collocarsi drammaticamente al centro della vicenda del Novecento
Il secondo nucleo e qui vengo
Alla conclusione
E costituito invece dalla ricostruzione
Della tradizione filosofica italiana
A partire dal Rinascimento e da Bruno
Come germe dello spirito europeo moderno io qui credo che questo sia un nodo sul quale colpevolmente il pensiero italiano con pochissime eccezioni
Che siano in parte diciamo senza falsa modestia le persone qui raccolte pochissime altre fuori si è colpevolmente assentato vi è stato un'abdicazione della dei filosofi italiani alla alla alla valorizzazione riscoperte rigenerazione della della propria tradizione a partire dal Rinascimento ecco e però il non dimentichiamo che questa rilettura
Della famosa circolazione della filosofia europea
Che Gentile ricavava in parte la spaventa ma innovando la profondamente è alla base dell'opera di Gentile come grande non soltanto come grande organizzatore di cultura che con l'Enciclopedia Italiana inventa un'opera fondata sulla universo sulla unità nella diversità ma direi gentile come inventore di quella cosa
Che si chiama politica culturale
Prima di Gentile mai nessuno nessun intellettuale europeo aveva praticato qualcosa di simile a una politica culturale
E se mi permettete
Una considerazione finale direi che da questo punto di vista non è azzardato sostenere che dopo la caduta del fascismo
Sia stata piuttosto la sinistra che non la destra a rivelarsi a rivelarsi erede dell'idea e dello stile gentiliana di organizzazione della cultura
E che lì e che vi è che lì forse è stato il problema credo del di larga parte delle vicende della politica e della cultura italiana del secondo dopoguerra
L'opera che la cultura di sinistra in particolare comunista intrapreso nel secondo dopoguerra è stata improntata il larga misura allo stile che Gentile avevi inaugurato con l'enciclopedia italiana
Vengo proprio la battuta finale
Si è parlato molto di memoria condivisa
Io credo che la memoria condivisa certamente non possa prescindere
Da quell'esperienza che si chiama da quel compito quell'esperienza dolorosa
Che si chiama elaborazione collettiva dell'urto
E direi che queste iniziative sono iniziative improntate collaborazione collettiva del lutto ma possiamo aprire occhi una elaborazione collettiva del lutto al di là degli uomini e delle donne di buona volontà qui raccolti se non ripensiamo e qui mi riferisco molto al finale dell'intervento di Cacciari prima se non ripensiamo in maniera seria radicale
Alle alla come dire all'imbarbarimento
Del modo nostro di concepire e praticare il nostro essere stare in comune
Nella democrazia italiana
Qui il punto fondamentale io la sensazione che che la maniera in cui noi pratichiamo la politica oggi si esattamente agli antipodi di una maniera civile costruttiva di intendere il nostro essere in comune c'è una logica
Diceva prima Massimo da condomini
E molte delle risse politiche somigliano all'ITG a squallidi litigi tra condomini
Dove batte bene come in ogni buon litigio tra condomini non è che i due condomini hanno torto hanno entrambi ragione a dire l'uno male dell'altro
Perché entrambi i condoni in genere ci beccano no come si dice a Roma c'è riescono come dire a individuare i difetti dell'altro eh
E le sue esasperazioni bene ecco io credo che dovremmo ripensare in maniera molto seria alla luce di Gentile
A una religione civile della democrazia del nostro essere in comune come base per poterci seriamente dividere sui programmi sui progetti ma non naturalmente sulle sulle ideologie o sulle identità del passato vi ringrazio
Gli originali
Con urgenza Roma tre suoi motivi per motivi istituzionali grazie ancora ministro Buttiglione
Grazie al ministro Buttiglione e comunque per aver partecipato a questo nostro convegno e pochi altri
Allora concludiamo con Marcello Veneziani questo primo giro grazie
è sempre difficile arrivare come dire a banchetto finito riprendere discorsi che sono stati ampiamente lucidamente dispiegati dei relatori che mi hanno preceduto credo che noi questa sera abbiamo parlato del parricidio della filosofia italiana
Gentile è stato davvero il padre della filosofia italiana del Novecento
In tutti i suoi versanti più significativi abbiamo sentito appunto da Buttiglione da caccia e da Marramao il riferimento forte che a Gentile è stato fatto
Da autori della tradizione dell'italo marxismo da Autori e pensatori di Giustizia e Libertà dell'azionismo da pensatori del liberalismo autoritario da cattolici come Sciacca come agli otto come Carlini
Gentile è stato davvero il padre della filosofia italiana del Novecento e quindi l'atto di dimenticanza oltre che l'assassinio rientrano e si configurano nella specie del parricidio
Io credo che il parricidio sia la chiave di lettura per il Novecento italiano perché tre italie diverse
L'Italia umbertina l'Italia fascista Italia cattolico consociative consociativa sono terminate
Con tre atti di parricidio l'assassino di Umberto l'assassino di Mussolini e l'assassinio di Aldo Moro tre Italie diverse sono naufragate nel sangue dei loro principale artefice riferimenti e il maggiore filosofo italiano
Ha cessato di vivere attraverso un parricidio non solo rituale filosofico ma anche esistenziale
Quindi credo che sia questo il punto di partenza e credo che sia giusto partire come son partiti già Buttiglione Cacciari da quel saggio scritto nel mille ottocentonovantanove da un ventiquattrenne professore di Campobasso
Dedicato proprio alla filosofia di Marx
Quel saggio è stato citato come ricordava prima Cacciari dall'ENI nel nel suo scritto dedicato nel suo saggio dedicato a Carlo Marx
Vorrei anche ricordare una curiosità che questo saggio di Lenin che citava gentile come unico filosofo contemporanea vivente a proposito di Marx
Fu poi tradotto in Italia dall'edizione di rinascita nel mille novecentocinquanta ma fu cassato il riferimento a Giovanni Gentile il curatore di quell'opera era Palmiro Togliatti
Ecco credo che anche questo si debba ricordare nella memoria storica e filosofica quindi il parricidio è avvenuto attraverso una serie di atti rituali e non solo rituali all'interno della cultura italiana e dalla cultura politica italiana
Credo che quel saggio la filosofia di Marx sia davvero un punto di partenza per comprendere l'importanza decisiva che ha avuto Gentile non solo perché quel saggio scopriva
E rivelava da natura filosofica del marxismo laddove invece con con rocce
Prevaleva l'interpretazione del marxismo come una teoria economica ma per altri due essenziali ragioni che credo ci permettono di comprendere quella storia politica e filosofica degli anni a seguire
E cioè nella filosofia di Marx di Gentile era dispiegato lo sviluppo che avrebbe avuto l'italo marxismo l'Italia cioè la filosofia della prassi di Gramsci e tutta in nuce nella filosofia di Marx vigentina
Ma vorrei aggiungere ancora di più nell'assaggio del ventiquattrenne gentile tira già prefigurata la ragione
Del suicidio del marxismo in Italia e nel mondo laddove Gentile sottolineava la incompatibilità dei due termini materialismo e storico
Lui diceva che la storia un'attività spirituale laddove il materialismo non c'è la storia là dove c'è la storia non c'è il materialismo una formula che ovviamente dobbiamo sintetizzare perché meriterebbe un approfondimento
Debole ma nella quale c'è diminuzione una ragione del fallimento dal marxismo dunque
Cioè l'impossibilità di coniugare un'attività spirituale come l'attività storica con uno fondamento materiale materialistico la storie come attività spirituale
Quella critica del mille ottocentonovantanove c'è induce il destino e la parabola del marxismo non solo in Italia
E questa è una ragione per la quale non si può parlare di Gentile come di un filosofo provinciale che ha rappresentato in qualche modo l'Italia al di fuori del contesto mondiale ma al contrario Gentile è riuscito a rappresentare attraverso i suoi scritti a cominciare dalla filosofia di Marx
Per concludere con Gene si è strutturata la società una parabola che il paradigma della filosofia moderna e contemporanea quindi si può davvero parlare di Gentile come di comunità
In qualche modo rappresentato il percorso è il tormento della filosofia contemporanea Moccia
La forza quindi del pensiero gentili hanno è una forza che si dispiega non solo nella direzione Florica che tutti sappiamo ma anche nella direzione pratica come organizzatore di cultura noi non avremmo avuto
La teoria gramsciana che la metodologia gramsciana della conquista civile politica della società attraverso la conquista culturale se non avessimo avuto prima il pensiero e l'opera di Giovanni Gentile
In fondo quel che Gramsci teorizzata in quegli anni nel carcere
Gentile lo stava già praticata cioè nel senso che stava organizzando la cultura attraverso impresa è come la pubblica istruzione come l'enciclopedia italiana e come tutte le altre attività che ne sono poi seguite
Come una necessario corollario e tuttavia e vero che Gentile che ha avuto questo ruolo così centrale in quegli anni
In Italia nell'organizzazione culturale è stato il filosofo più contestato nel nostro Paese e lo è stato in pieno regime fascista
Io dedicare alcuni anni fa un saggio a gli antigeni Filiani durante il periodo fascista e trovai quella itinerario filosofico quasi tutti
I principali e più vivaci pensatori del nostro Paese che avevano contestato in piena egemonia gentiliana il pensiero di Gentile
A dimostrazione di come il totalitarismo gentiliana avesse delle nobili incoerenze qui consentisse al contrario spazi di libertà abbastanza ampi qui faccio riferimento non solo al pensiero
Antifascista di quegli anni ma anche a un pensiero che si configurata come pensiero fascista o addirittura super fascista penso Autori e pensatori
Che furono legati all'irrazionalismo pragmatismo
Al cattolicesimo ma anche al neo paganesimo ed erano pensatori che contestarono apertamente incentive non solo a partire dei Patti lateranensi che furono indubbiamente la prima grande sconfitta filosofico politica di Gentile ma anche prima
Anche prima furono pubblicati saggi duramente polemici sul pensiero l'opera e persino la figura di Giovanni Gentile con un'asprezza che sicuramente un
Un regime totalitario regime autoritario non avrebbe mai consentito quindi c'era questa sostanziare incoerenza
Il rapporto di Gentile con il fascismo avuto come avete sentito in questo nostro incontro due chiavi di interpretazione esattamente opposte
Una chiave che potremmo definire Del Noce Anna che era quella di Rocco Buttiglione che diceva che gentile e il fascismo e viceversa una chiave di lettura
Di Massimo Cacciari di Giacomo Marramao che ha sostenuto esattamente il contrario l'assenza di un rapporto tra Gentile e il fascismo
L'assenza voglio dire un apporto significativo rapporto storico è sotto gli occhi di tutti e in questo senso c'è un saggio pubblicato proprio qui a Bologna di Gennaro Sasso che ribadisce l'estraneità della filosofia di Gentile rispetto al fascismo
Ma io credo che si possa assumere una riflessione di altro tipo cioè se facciamo in la riferimento
Del fascismo rispetto all'epoca delle grandi rivoluzioni in particolare al marxismo dobbiamo concludere che in effetti il fascismo fu una rivoluzione ulteriore rispetto al marxismo così come il pensiero gentiliana
Fu un tentativo di superamento di interramento del marxismo e quindi da questo punto di vista insiste una perfetta specularità un parallelismo
Tra il pensiero filosofico di Gentile che la realizzazione storico-politica del fascismo
Se invece andiamo a considerare da un punto di vista storico la cultura politica del fascismo e dall'altra parte l'itinerario filosofico di Gentile dobbiamo ravvisare una estraneità reciproca nel senso che l'identificazione fascismo Gentile va stretta da tutte e due le parti
Va stretta Gentile perché il pensiero genti diano era già come sosteneva carente compiuto prima ancora che il fascismo venissero Rizzo
Nel senso che già le grandi linee le grandi opere di Gentile erano già state scritte prima ancora che vi fosse il fascismo e il pensiero attuali Istat e sicuramente un pensiero che trascende l'esperienza storica del fascismo
Gentile concepì il fascismo come il braccio secolare dell'Italia e come il braccio secolare della filosofia tomista ma come sempre accade i fenomeni storico politici passano i pensieri forti restano e quindi da questo punto di vista c'è una trascendenza del pensiero di Gentile rispetto alla storia politica del fascismo
Ma anche dall'altra parte la vicenda storica e culturale del fascismo non si può certo ridurre alla identificazione col pensiero di Centi
Noi sappiamo che le origini culturali del fascismo si alimentano dice di Sarre il razionalismo inserimento anche di un certo Croce si alimentano di pensieri diversi di tutto meno che del pensiero di Gentile
Se voi scorrette l'opera omnia di Mussolini troverete una sola citazione nei confronti di Gentile prima che Gentile diventasse ministro della pubblica istruzione
Ed è una citazione en passant fatta a proposito di un saggio di Panfilo Gentile in cui si dice sulla scorta dell'altro gentile e quindi come dire una citazione di scorta se così possiamo dire
Una citazione en passant perché in realtà il Mussolini giovane che si forma culturalmente negli anni i primi anni del Novecento è un Mussolini che dedica un suo saggio alla filosofia dalla forza Dini ce dedica scritti a sora Emma
Dedica scritti anche a croce
Prima per apprezzarlo e poi dopo la sua posizione non interventista per contestarlo ma si trova profondamente lontano dalle posizioni del l'attualismo gentiliana anche perché viene ritenuto come dire un percorso accademico
Quindi l'esperienza dell'idealismo gentiliana aggiunge al fascismo attraverso la mediazione di quei grandi scrittori e polemisti che furono il vociare
Cioè giunge attraverso l'idealismo militante giunge attraverso Papini Prezzolini giunge attraverso autori che hanno in qualche modo rimescolato il calderone del pensiero idealistico
Riportandolo nelle sorgenti dell'irrazionalismo europeo della grande forza del volontarismo attraverso tutte quelle esperienze filosofiche che segnavano in qualche modo l'irruzione del miccia n-esimo
Nella politica italiana e quindi da questo punto di vista l'esperienza di Gentile nella formazione nella nascita del fascismo è un'esperienza molto limitata secondaria rispetto all'itinerario del fascismo
E anche il fascismo che svolta a destra il fascismo del ventuno che dimentica le sue origini dei radicali a rivoluzionare il diciannove
Adottate come suo filosofo Giuseppe Rensi è un filosofo razionalista che diventa per due anni il filosofo ufficiale del fascismo perché in quel periodo Giuseppe Rensi scrive sulla rivista ideologica del fascismo gerarchia
Firma i suoi fondi sul Popolo d'Italia diventa il filosofo di riferimento perché il razionalista perché conservatore perché in qualche modo consente al fascismo di scompaginare il gioco
Politico culturale del nostro Paese e soltanto successivamente il fascismo incontra Gentile come grande lavoratore di cultura come grande organizzatore di cultura quindi l'incontro con il fascismo un incontro che sul piano storico avviene quando il fascismo ha già assunto una sua compiutezza pur nella magma tipicità
Relativistica del fascismo ma dall'altra parte
Anche il pensiero di Gentile ha già una sua autonoma compiutezza e quindi questo mi sembra fondamentale quindi sottolineare per ribadire la sostanziale come dire
Non non riducibili ITA del pensiero di Gentile all'esperienza storica del fascismo vero è che in gentile ce l'uso dell'espressione totalitarismo in senso positivo
Ma vero è che quella espressione teorica fu come dicevo prima tradita con una magnifica incoerenza nella prassi perché Gentile fu di fatto non solo aperto al dissenso e ad autori pensatori figure collaboratori che avevano pensieri e percorsi totalmente diversi rispetto a quelli del regime fascista ma anche perché la sua idea di totalitarismo coincideva paradossalmente con il compimento del liberalismo lui quando aderì al fascismo il ventitré lo fece con una lettera in cui diceva che aderisco al fascismo per la mia salva e profonda convinzione liberale
Perché riteneva il fascismo la realizzazione di un liberalismo assoluto in cui la libertà coincidesse con autorità e questo era probabilmente come dire il peccato originale che portò poi alla identificazione con l'autoritarismo del percorso
Filosofico decenti ma credo che si debba pure riconoscere che questa come dire questo uso dell'espressione totalitario in gentile avuto una totale come dire
Dismissione dal punto di vista pratico della prassi gentiliana sapete che all'enciclopedia hanno collaborato fior di studiosi antifascisti sapete il ruolo che ha avuto mosse Gentile per quanto riguarda la difesa e la protezione di intellettuali ebrei e sapete insomma la profonda estraneità di Gentile alle responsabilità più negative diciamo che è emersa in quegli anni nell'esperienza di fascismo
Credo che si debba anche ricordare gentile come il filosofo che ha cercato di ricondurre il Novecento la tradizione italiana
Gentile definì la tradizione la paternità di un po'e attraverso questa idea cerco di ricondurre alla paternità della tradizione italiana rielaborata nel suo pensiero il riferimento storico e politico di quegli anni quindi fu per Gentile il tentativo di addomesticare questa creatura abbastanza come dire
Ribelle rappresentata dal fascismo e di riportarla nell'alveo della tradizione italiana della tradizione del pensiero nazionale
E il suo tentativo fu un tentativo che si scontrò naturalmente con le posizioni del pensiero cattolico e Cristiano Italiano fatti nel momento in cui Gentile ribadiva l'importanza significativa cruciale della tradizione come riferimento per il pensiero italiano del Novecento
Avviata una polemica con la tradizione cattolica italiana e in qualche modo riconosceva la tradizione cattolica il ruolo come dire propedeutico rispetto la filosofia idealistica non a caso Gentile
Inseriti a differenza di quello che diceva prima il ministro Buttiglione introdusse
L'insegnamento della religione nelle scuole ma lo fece nelle scuole dell'obbligo ritenendo che la religione fosse come dire uno stadio infantile dell'umanità e nel liceo si dovesse al contrario studiare Filosofia come se la filosofia fosse in qualche modo
Come dire
Il compimento di quel pensiero o di quella metafisica per il popolo come l'ha chiamata Schopenhauer che la religione
Quindi da questo punto di vista c'era in lui la convinzione che il cattolicesimo fosse propedeutico alla realizzazione e all'inveramento filosofico attraverso l'attualismo
Se Croce ha scritto perché non possiamo non dirci cristiani in fondo Gentile ha scritto senza scriverlo perché non possiamo non dirci cattolici
Ritenendo però il cattolicesimo appunto soltanto come un brodo di cultura da cui poi fare germogliare la filosofia dell'attualismo come compimento la realizzazione di una religione in interiore o mine
E questo credo sia uno degli elementi fondamentale del ruolo avuto da Gentile nel pensiero Italia
Gentile filosofo europeo sentito dire certo gentile ha rappresentato dal punto di vista del pensiero della tradizione italiana il tentativo di considerare di affrontare il nichilismo contemporaneo attraverso uno percorso filosofico che sicuramente si configura come un filosofo non autarchico non nazionale ma come filosofo del proprio tempo della propria epoca e quindi come tale
Filosofo profondamente legato alle più vive correnti del Novecento e non soltanto di quelli Italia e credo che anche questo elemento vada sottolineato così come va sottolineato un altro fattore che spesso viene considerato come un fattore limitante dell'opera e dell'impronta di Gentile nel nostro Paese si dice che se l'Italia è in ritardo
Sul pensiero scientifico e nella ricerca scientifica lo dobbiamo a quell'impronta idealistica e a quella scuola idealista che aveva in fondo
Creato gentile e che ha in qualche modo portato l'Italia a vivere in ritardo le grandi rivoluzioni tecnologiche scelti
Io vorrei ricordare che quella scuola umanistica idealistica che già era stata prefigurata dall'esperienza dei ministri della Pubblica istruzione come De Santis come o c'è come gentile ha prodotto scienziati come come fermi come Marconi scuole come la scuola di Panisperna ed altri di via Panisperna
E da altri imminenti
Scienziati a dimostrazione che la base umanistica e culturale che veniva data
Era considerata secondo un percorso rigorosamente lucidamente pensato in chiave proprio di modernizzazione come l'unica base possibile per il dispiegamento di un pensiero scettico
Quindi credo che l'esperienza storica del Novecento italiano che l'esperienza di un Paese che ha prodotto le due grandi rivoluzioni scientifiche quelle della comunicazione e quelle appunto relative all'energia atomica non siano in fondo estranee a quell'impronta quella scuola quella formazione che ha determinato quel cambiamento così radicale nel nostro paese e quindi credo che si debba riconoscerà gentile non solo l'aver portato in auge e con dignità il liceo scientifico
In Italia ma la vera anche costituito le basi per quel pensiero scientifico che non a caso ebbe in un figlio di Gentile uno dei suoi prosecutore i più attenti purtroppo morì prematuramente quindi credo che si possa dire come dire in conclusione che l'opera è il pensiero di Gen
Dire nel nostro Paese sono state un'impronta profondissima che noi abbiamo cercato di rimuovere di cancellare ma che poi risorge riemerge continuamente
Ogni itinerario anche quelli che sembrano più lontani dall'Unità siamo appunto al Partito d'azione Giustizia e Libertà ma pensiamo a Capitini a Calogero Gobetti ha subito questa impronta gentiliana profondissima
E quindi il fascismo e l'antifascismo sono stati in qualche modo figli da gentleman
Pur mantenendo come dire il pensiero gentiliana una trascendenza rispetto al piano storico politico e pur non potendosi risolvere come prima dicevo né nel fascismo né nell'esperienza dell'antifascismo credo che davvero questo configuri un come dire la necessità di ripensare Gentile non solo al gentile organizzatore di cultura non solo al Gentile ministro alla Pubblica istruzione di cui ho sentito tante volte anche da parte di ministri come Berlinguer come De Mauro
Canto nostalgico perché spesso hanno detto che la riforma di Gentile aveva una dignità e una forza che nessun altro
Ministero nessun'altra riforma nel dopoguerra è riuscita ad avere ma anche direi e soprattutto come Gentile filosofo come Gentile pensatore
Certo Gentile pensatore la forza del gentile pensatore e soprattutto legata a quella di un filosofo comunitario
Perché Gentile è stato il filosofo per noi
è stato quindi un filosofo che ha avuto come sua antagonista permanente l'atomismo e quindi l'egoismo e quindi la frammentazione individualistiche e quindi da questo punto di vista la lezione gentiliana e la lezione di un filosofo comunitario e noi spesso attingiamo a serbatoi di pensiero comunitario che vengono ad esempio dalla tradizione inglese americana e non ci accorgiamo che abbiamo pensato di comunitari a partire da Gentile che sono come dire fortemente presenti nella nostra cultura nella nostra mentalità e che possono costituire un riferimento di primo ordine
Però voglio dire che in questa posizione gentile e profondamente inattuale
Chi dovesse come dire pormi la domanda ma il pensiero di Gentile e attuale io dovrei sconsolatamente concludere dicendo no l'attualismo è profondamente inattuale
Ma aggiungerei subito questa vertenza il fatto che Gentile sia inattuale
Non è un segno che la debolezza di Gentile è un segno della debolezza dei nostri tempi
E quindi credo che sia giusto invertire il procedimento e quindi per tornare proprio alle piazze nel senso vero della parola voi sapete che si è aperta intorno a Gentile una Kerem toponomastica
Forse un po'triste è un segno che la filosofia si arrivato alla frutta quando si parla dei monumenti equestri e non dell'opera e non dei pensieri però so anche che questo Paese deve ancora rendere giustizia questo pensatore
Dirà ancora riconoscere che ha avuto un grande pensatore che il più forte pensatore del Novecento e Giovanni Gentile
Invece voi sapete che nel nostro Paese si continua ai ruderi questo problema
E molte città che pure hanno avuto ma presenza significativa di Gentile nella loro vita nella loro storia hanno preferito evade questo compito penso Pisapia insofferenza penso a Roma
Penso a Palermo penso a tante città che hanno in qualche modo evitato di riconoscere a Gentile anche da un punto di vista formale anche da un punto di vista toponomastica a Roma credo che ci sia una strada ma è un vicolo cieco
Dedicata gentile non mi pare una cosa
Significativa invece forse uno via Gramsci avrebbe ragione di partire da una piazza Gentile anche da un punto di vista storico filosofico e non solo toponomastica e poi vorrei dire consentitemi una punta come dire di accorata polemica ma senza vis polemica
Se è consentito dedicare una strada a Firenze a colui che ha ucciso Gentile lasciate almeno per una pietosa par condicio tra i filosofi venga
Oltre tutto ecco concludo con
Concludo concludo davvero concludo davvero dicendo che probabilmente non abbiamo ancora interpretato storicamente filosoficamente l'assassina di Giovanni Gentile
Quell'assassino non è avvenuto perché gentile rappresentata in quel momento il filosofo del fascismo
Ma è avvenuto perché Giovanni Gentile in quel momento rappresentava il tentativo della concordia nazionale e questo non piaceva nel momento in cui ci dovevano fronteggiare irrimediabilmente due Italie io capisco le ragioni polemiche e passionali di quel momento ma capisco anche che il tempo un grande scultore
Come dice Galliani Yourcenar è passato
Il sangue ormai si è asciugato e restano le grandezze Gentile fu un grande e per questo carico
C'è solo un giro veloce successivo veneziani a aveva anche anticipato un po'il tema dell'ultimo gentile del gentile tradite gentile che porta mogli al margine Gentile
Di cui al titolo di questa di questa serata i lascio la parola per concludere appunto Massimo Cacciari e poi gli altri due colleghi
Un specialità ma vorrei proprio uscire ora dalle considerazioni di ordine
Analitico accademico sulle quali mi pare ci sia anche
Un qualche accordo
Per per parlare di noi
Perché appunto un filosofo non è soltanto un oggetto di
Da catalogare storicamente perché si si riduce ad essere tale non ci interessa poco o per niente
Allora che sia un grande filosofo è un classico dalla filosofia mi pare l'abbiamo detto tutti
Ma in che cosa consiste questa filosofia
Sì accorda con ciò che noi oggi pensiamo intendiamo pensare o appunto è un oggetto da ricordare
A mio avviso questa filosofia afferma in modo assolutamente drastico e assumendo se ne interamente la responsabilità che non si dà alcuna verità trascendente
Che la verità consiste nella divenire nel farsi dell'atto
Che non vi è alcuni pensato da pensare ma che ogni pensato immanente al pensiero nel suo divenire
Che non vi è a differenza di quello che dicevano gli intellettuali antifascisti Crociani nel manifesto di risposta a quello di Gentile del venticinque che non vi è assolutamente una più alta sfera spirituale rispetto all'opera
Al alla prassi come diceva prima Giacomo no nel manifesto di Croce o probabilmente scritto da lui c'era scritto
Criticava quello di Gentile dicendo che occorreva attendere con l'opera dell'indagine e della critica a più alta sfera spirituale la distinzione la speculazione la prassi eccetera eccetera
E cioè che ciò che è vero è tale nella misura in cui si realizza nell'istante nell'atto in cui si realizzi
E che questo è il tutto
Da pensare e che non vi è alcuna lo nessuna trascendenza rispetto a questa totalità
Da questo punto di vista come ha detto giustamente veneziani è evidente a differenza di quello che diceva Buttiglione è del tutto evidente Theory eticamente al di là dei nessi storici
La la distanza abissale tra questa posizione che Pio Sophia neanche filosofica
E la posizione fascista
Tanto è vero che se c'è c'è in gentile non esistono gli autori che praticamente micce tamquam non esset
E anche per questo poi la circolazione di Gentile nel Novecento è stata pari idee gli autori della crisi europea non ci sono
Non ci sono perché la sua è una posizione l'attualismo è la radicalizzazione coerente a mio avviso di presupposti dedica dell'idealismo
Ma i presupposti dell'ellenismo crisi coerenti e portati alle estreme e radicali irresponsabili conseguenti di Gentile dicono questo
Allora noi non possiamo disco metti su qualche ritmicamente
Buttiglione dice errore ma è volere che forse che le acquisiamo la verità in modo diverso
Posto che noi pensiamo che la verità sia ciò che si realizza ma non lo pensiamo coerentemente come Gentile
Non pensiamo che ciò che si realizza noi viviamo
In ogni nostro gesto in ogni nostro attimo pensando che il vero e ciò che si realizza che la verità sta dalla parte di chi e più potente lo pensiamo in ogni nostro gesto
Ma senza la coerenza gentiliana che dice Maria ed io
Questo il punto
Che errore romane che
E è la è la è la Fenomenologia del del del dell'essere sociale contemporaneo
Ma il grande filo gentile mai perché eccetera si rendono conto di questa conseguenza estrema ecco soprattutto in Genesi e struttura della società gli attentati cioè dietro il tentativo come diceva prima Giacomo di diverse di di di scoprire una dimensione
Paradossale di religiosità immanente
E
Non è risolvibile non un un uomo si va da nessuna parte è impossibile questo pensiero è impossibile questo pensiero ma nell'impossibile sta la grandezza di questo pensatore
Che non ha niente a che fare con voi che non ha niente a che fare con le nostre politiche
E tanto meno appunto avrà ragione veneziane del che fare con un fascino del fascismo appunto pensa avrebbe detto Gentile si aprisse poi pervengono rapidamente a questo punto se avesse riflettuto criticamente su questo direttamente criticamente su questo
L'avrebbe trattato come ha trattato in certe sue pagine l'esistenzialismo quando detto questo empirismo sentimentale coproduzione del di diceva scorrerie nelle il ricco
Secondo il naturalismo dell'anima scorreria nell'empirico
Anche il pragmatismo fasciste questo da un punto di vista politico escono le linee di indirizzo
Ma appunto
Sono le scorrerie nell'empirico che hanno vinto o la politica
Cioè non sono le scorrerie nel diritto
E allora il problema è
Problema che rimane sempre aperto se si riflette con la necessaria
Anche
Si collocano queste esperienze questa come mutatis mutandis
Quella di Heidegger con il nazismo completamente diverso non c'entro niente ma o o altri Autori cioè il problema è che non possiamo detto tutto questo
Tacere dimenticare ma
Come che queste persone commette questi personaggi
Erano fascisti
Cioè no senso
Detto tutto questo questo questo questo questo non si può no non si può
Nel ed erano fascisti fino alla fine
Cioè nel momento in cui poteva sembrare che massimamente il loro pensiero si distacca se da quell'esperienza
Ti sto
Questo questo elemento davvero tragico cioè nel senso che allora
Filosoficamente come si spiega questo ma lo si spiega benissimo
Alla luce di quello che dicevo prima
Il mio pensiero non può non prenderne parte
Non postare in una più alta sfera spirituale
è necessario decidersi
Non posso guardare da fuori no perché non c'è nessuno sguardo da fuori
Il senso radicale drastico della responsabilità che è implicito in una filosofia che coerenti Ytzhak idealismo in senso dualistico comporta per l'acqua lista
Qualunque sia il suo colore la sua porre comporta per la qualità di dover prender parte fino in fondo usque ad morte perché ogni giorno l'attualità radicale e coerente nuove e così vive
Questa è la dimensione tragica di una filosofia idealistica portata alle estreme conseguenze
E nulla è più fastidioso delle frigna sul fatto che sia morto
Come è morto Gramsci come Roma
Cioè in una prospettiva a podistica sì Caetani
Ed è giusto avrebbe detto avrebbe detto piega avrebbe ripetuto Gentile perché ciò che vide è degno di morire se vive no se si disperde nell'empirico no se pensa di poter vivere meglio nella più alta sfera spirituale
Anatoli cui sui libri
Chi vive vive è degno di morire va bene allora se uno mi uccide perché io ho preso posizione è bene se siamo coerenti se noi chiacchieriamo
Ce la facciamo letteratura
Una filosofia idealistica della libertà portata alle estreme conseguenze come Gentile voleva conduce a ciò
E poi ebbe con l'approccio anche per Gramsci
No nel senso storico che io sono talmente libro per me ne frega niente dalla vita no perché invece io ci tengo talmente
E tanto alla vita
Se quella pagina drammatici si va che citava ieri cam foto in un altro dibattito di una ritrarre vedi Gramsci dal carcere no in cui alto dello storico si sentiva prigioniero nel corpo perché anche il corpo come la citazione del che rileggevo prima no di di di Gentile in in in nella Sturno in Genesi e struttura della società
Non è mica che l'idealista
Come dire dimentichi rimuova s'puliti via dalla sua dimensione corporea anche l'opposto
L'idealismo HeLa comprensione piena anche della motilità come come aristotelico della motilità dell'esserci
E tutto questo esserci compreso il vive nella sua filosofia e vive ogni momento come l'ultimo e in quindi in ogni momento è necessario decidersi da che parte si sta quindi fino in fondo in ogni istante
E quindi era del tutto era del tutto consapevole se voi leggete genesi sutura della Società vi trovate di fronte in quegli Angus del del tutto consapevole di essere di vivere davvero l'istante decisivo
E se la gioca fino in fondo
Sapendo che c'è lui da quella parte citiamo altri dall'altra parte e che ne va appunto del l'ultimo non dell'empirico non di una scorreria nelle pirico che finisce con qualche pasticci dopo un qualche compromesso eccetera eccetera
Queste le undici e mezzo tragico di un idealismo correttamente Impregilo
Ultimo tragico che non ha nulla a che fare con l'esistenzialismo tra l'altro è c'è un perfetto analogia Alcuino la polemica se c'è una se ci sono alcuni dei suoi allievi tra virgolette che Gentile
Gentile si offre al parricidio di più prima diceva veneziani
Quasi lo sollecita nei confronti di spavento idee nei confronti di spirito nei confronti ma se ci sono alcuni dei suoi agli eredi che proprio non sopporta solo che ci sono pure quelli sono gli esistenzialisti
Sul vigenti gli anni insistenze distingue salto riempì i i i i gentili anni che già allora cominciava dove Chiarini c'è qualcosa quelli quel i nomi quelli non li posso portare perché perché appunto nelle scorrerie nell'empirico nelle scorrerie nei fatti dell'anima della coscienza
Attraverso il cumulo dei fatti della coscienza come diceva Hegel non si decide
E questo identico in Africa la polemica contro l'esistenzialismo tutto il potere di Rai Degas forchette pus che avesse a che fare con Sartre
La polemica contro l'esistenzialismo perché perché lì non no dov'è dov'è che si decide di dov'è la decisione
Quindi è un filosofo che ha vissuto la propria morte
Ed è inutile fare polemiche su questo ed è inutile aprire discorsi su questo
Perché appunto era colui che sapeva perfettamente che vide indossi decidendo in ogni istante decidendo vicino all'istante ci poteva essere dall'altra parte chi ammazzava
Proprio due battute perché e sono naturalmente in sintonia in grande sintonia con codici adesso Massimo
Particolare do rendere i nel seguente modo sul piano filosofico
Abbiamo questo tema della tragica ultimi ITA dell'attualismo
Che legato all'idea dell'istante come unica figura possibile della verità nel suo farsi queste le queste il tema fondamentale
E che si collega al mistico cieli stante l'unica figura della verità nel suo farsi l'unica figura possibile
E qui abbiamo quindi la tragicità della decisione
E abbiamo l'idea della della vita come istante del morire come l'istante del morire distante del morire
E soltanto la non vita che non può cioè che non muore la mobilità non muore ma ma la vita evidentemente vuole proprio perché si decide quindi diciamo si apre alla sua alla sua niente edificazione della non vita non ha bisogno di morire perché appunto non finite
E quindi non decide questo mi pare nella poi naturalmente ammazzare perché perché e per l'appunto questa aderenza alla curva delle picchia delle empirico questo mi pare un tema filosofico straordinario
Che ha che fare con il pensiero tragico cioè con la tragicità dei grandi blocchi di pensiero
Del secolo che abbiamo alle spalle sul piano storico
E l'altra domanda che faceva Massimo ma che era poi anche dietro interventi prima di Buttiglione
E poi di Marcello Veneziani B
Perché questi grandi pensatori poi alla fine appunto gentile Eindecker
A un certo punto con vero porno
Si intersecano con i regimi totalitari per quale ragione perché lo fanno
Io credo che qui ci sia da riflettere su un punto molto serio che è un po'legato alle cose che abbiamo discusso finora
Perché questi pensatori al la gli alcuni opportunismi che possono pure esserci stati non è questo il punto fondamentale io credo che hanno pensato fino in fondo quella che io chiamerei l'impossibilità della libertà intensa in senso etico trascendentale della libertà intesa come sfera superiore e al pari e in pari tempo l'impossibilità Della presunta alternativa questa libertà che la tv che la libertà atomistico competitiva cioè loro dicono impossibile la libertà sia come sfera dell'eticità superiore
Sia come sperato mistico competitiva cioè individualistica estrema e quindi hanno cercato di pensare qualcosa che rendesse liberi al di fuori di questa tenaglia io sono convinto che questo sia ancora il nostro problema
Grazie
Concludiamo con Marcello Veneziani
Naturalmente solo tre minuti per un paio di osservazioni e la prima riguarda come dire la sorte finale del gentiliana e Simone i nostri tempi io prima ho sentito un osservazione sulla quale non sono d'accordo con Massimo Cacciari quando lui ha detto che la sconfitta di gentile assegnato in qualche modo dall'altra parte la vittoria di Croce nel nome del liberismo
Ecco io credo che si possa dire che la sconfitta di gentile ha poi coinciso alla fine anche con la sconfitta di Croce e aggiungo che il pensiero di Croce non è riducibile al percorso teorico e pratico del liberismo sanno ieri abbiamo tutti la polemica di Croce con Einaudi a questo proposito ma ricordiamo soprattutto la caratura l'impronta del suo liberalismo che era tutt'altro che una riduzione all'economico un primato del mercato rispetto alla società mondiale
Quindi credo che sia stata come dire una sconfitta sia di Gentile sia di Croce nonostante l'egemonia del papa laico dalla cultura italiana come la chiamava Gramsci negli anni del secondo dopoguerra
Secondo osservazioni invece relativa alla morte incentive io condivido pienamente quello che diceva Cacciari a proposito della come dire della coerenza filosofica della sua morte nel senso che la sua morte corona un percorso filosofico
Vorrei come dire citare una frase di Gentile che scritta pochi mesi prima di morire segna in qualche modo come dire l'atteso della morte come compimento del suo pensiero quando Gentile scrive che il coraggio civile e la ferma fedeltà alla propria cos'Enza nel parlare e nell'agire secondo i suoi dettami assumendosene di fronte agli altri tutta la verità avverte in effetti il peso andare stabilità e questo ulteriormente accresce la grandezza di un pensatore che scrive sapendo di scrivere come dire segnando in quel modo la sua condanna però consentitemi di aggiungere in chiusura
Se
La morte di Gentile in qualche modo e coerente con la sua filosofia civile
Altrettanto e inspiegabile che non civile per la storia la dignità di un Paese accettare quella delitto e accettare quella rimozione che ne è seguita come un fatto naturale inevitabile
Il convegno si conclude grazie a Pierluigi Visci per averlo moderata Giacomo Marramao a Massimo Cacciari Marcello Veneziani ovviamente Rocco Buttiglione ai a tutti un un libro sulle nostre forze armate come ricordo di questa serata