"Regimi di produzione, redistribuzione, patto fiscale" - seminario organizzato dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio (presso sede CGIL - Corso d'Italia, 25)

No per niente ha reso necessario dalle Benetton annette al suo interno dentro quell'ambito delle sedici scale al lordo dei condoni c'è un forte aumento dalla pressione sul lavoro dipendente
Soprattutto grazie al drenaggio fiscale che non è che continua ad operare specie una riduzione del carico sul lavoro indipendente e basta vedere le cifre assolute noi registriamo un calo cifra assoluta quindi va bene sospendere
La delega ma bisogna anche far qualcosa per arginare la caduta delle entrate per arginare il sovraccarico sul lavoro dipendente un terzo degli aumenti contrattuali viene eroso dal drenaggio fiscale vale di quelli per l'inflazione
Per quanto riguarda l'invenzione ha ragione per Paolo
Ma la cosa è chiara quello zero zero sette zero otto che ricavano dalle pensioni lo vogliono utilizzare per fare la seconda tranche dalla manovra fiscale questo il punto lo sapevamo dall'inizio certo bisogna che in Parlamento si faccia qualcosa almeno per portare alludo questa volontà del governo che di riduzione della pressione fiscale
Io dare a questo punto la parola Cesare Damiano
Bene vi ringrazio
Diceva Marigia
Ci sono alcune parole cadute in disuso io credo che abbia totalmente ragione
Su queste parole anche la sinistra
Ha avuto diciamo così delle disattenzioni
E penso che per riprendere un dibattito come qui si propone in termini molto forti e non provinciali
La relazione dei Marigia
E quello che ci ha detto Laura Pennacchi
Diciamo evidenzia hanno
Un panorama di carattere globale di carattere mondiale dal punto di vista dell'evoluzione dello sviluppo dei Paesi e delle politiche di intervento pubblico e di conseguenza delle politiche di eguaglianza quindi io sono molto d'accordo che questa
Stella polare di Norberto Bobbio ridiventi argomento attorno al quale noi sviluppiamo un nostro dibattito così come credo che sia molto importante
Per la sinistra politica e per ovviamente il sindacato
Che ci sia una ripresa Della questione che ruota attorno al valore del lavoro
Dico questo perché non c'è dubbio che noi siamo passati
Dalle cosiddette economie che iniziano e con produzione fordista ad una fase la fase recente dalla fine degli anni Settanta
Una fase economica contrassegnata da politiche liberiste a forte diversificazione produttiva a tassi di flessibilità crescente per quanto riguarda il mercato del lavoro
Credo che questo imponga una riflessione a tutto campo molto larga una esigenza
Di revisione dei paradigmi che guidano la definizione dei diritti a sostegno di una situazione così nuova profondamente mutata
Perché si pone da questo punto di vista anche un problema di eguaglianza generazionale di rapporto fra le generazioni voglio fare un esempio
Quando si parla di flessibilità si parla in particolare delle nuove generazioni ma non possiamo limitarci alle nuove generazioni le quali risentano
Di una serie di svantaggi cumulativi
Perché l'ingresso nel mercato flessibile e nel mercato dei lavori
E accompagnato anche una difficoltà di prevedere il proprio futuro una difficoltà di prevedere una un futuro di carattere pensionistico pensate al connubio fra l'ingresso nel sistema contributivo e l'ingresso contemporaneo nel mercato flessibile e nel lavoro precaria
Così come pone problemi per le generazioni over cinquantacinque questo è un tema che richiama spesso furono tempi in quello dell'invecchiamento attivo e volontario
I dati dell'Italia dicono che in questa classe di tale abbiamo trenta per cento di occupazione a fronte del settanta per cento della Svezia
Ora questi argomenti io credo che portino necessariamente all'esigenza di un approfondimento politico culturale sindacale sociale
Su quelle che possono essere le nuove caratteristiche nella definizione dei diritti universali di una nuova generazione di diritti universali capace di intervenire su questi elementi di forte
Contraddizione
Ora detto questo io vorrei
Unitamente attenzione su alcune brevi questione la prima è questa
Stante l'attuale situazione
Per ciò che riguarda l'Italia noi siamo al cosiddetto sviluppo zero
Questo è un punto diciamo così insormontabile perché qualsiasi vocazione redistributiva deve avere qualcosa da redistribuire
Quindi c'è una questione diciamo che sta a monte di tutta la nostra discussione ed è il problema dello sviluppo quantitativo ma soprattutto della qualificazione dello sviluppo
Per un Paese industrialmente avanzato come il nostro che nella globalizzazione può sorvola può sopravvivere soltanto a condizione che ci sia la capacità di situare le produzione tecnologie con forti tassi di innovazione di eccellenza di ricerca di formazione di qualità della manodopera questo è un nodo sicuramente essenziale
E credo che anche per ciò che riguarda la sinistra
Ma dobbiamo dire una cosa molto molto forte e molto semplice
Nell'assemblea che avevamo fatto sabato
All'attivo nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici dei democrat sinistra mi pare che questo sia anche emerso con sufficiente nettezza e che per perseguire una politica di sviluppo quindi invertire la tendenza rispetto alla crescita zero le cui responsabilità vanno in parte significativa addebitate a questo governo che sta raggiungendo performances negative ben al di là degli andamenti negativi che in generale
Riguardano rallentamento della economia globale e dobbiamo dirlo con estrema chiarezza
C'è bisogno di maggiore intervento statuale
Quindi il problema dell'intervento dello Stato la riqualificazione dell'intervento dello Stato penso
A tutto il tema della politica industriale a fronte dei casi dell'automobile i casi dell'agroindustria i casi della chimica i casi della siderurgia
Testate soltanto all'esempio di Terni
La battaglia sindacale molto importante unitaria che si è condotta
Ha affermato una scelta disastrosa ma quello che a me ha colpito poiché mi auguro che naturalmente il tutto si traduca in un piano industriale in una ricaduta occupazionale in un negoziato che dia come si dice sicurezza a quella situazione al di là della prima fase positiva ma quello che colpisce
E che quella produzione
La mia Rino magnetico che si voleva trasportare in un altro sito produttivo
Non era una produzione diciamo così diseconomica una produzione di retroguardia con un costo del lavoro altissimo a fronte di altri costo del lavoro si parla di una produzione strategica
Di una produzione che serve il sessanta per cento nel mercato italiano e la gran parte del mercato europeo di quel tipo di produzione di eccellenza
Si parla di una produzione a forte innovazione di una mondo ad opera di grande qualità con costi del lavoro e dell'approvvigionamento energetico nel settore dal sito oggi ha un suo significato al di sotto della media dei costi europei della Thyssenkrupp nonostante questo la scelta sulla base di parametri di carattere diciamo così commerciale portava in un'altra direzione
Quindi questo richiama ho fatto questo esempio perché questo esempio sommata mille altri totale parla dell'automobile e così via
Richiamo il problema della necessità di ancorare le scelte di sviluppo e gli indirizzi di politica industriale di alcuni parametri
Di livello internazionale di concorrenzialità che si fondano sui fattori di innovazione che siano capace non di impedire la scelta delle imprese ma di guidare di orientare
Quindi un intervento dello Stato anche da questo punto di vista è un intervento che non sostituisce l'impresa nella gestione dell'impresa
Ma in qualche modo deve attraverso incentivi e disincentivi orientare lo sviluppo qualitativo dell'impresa e vedere anche radicamento dell'impresa nel rapporto con il territorio con le relative stabilizzazione di carattere sociale che vive derivano
Dagli interventi di carattere produttivo
Quindi io credo che debba essere chiaro una politica di centro sinistra deve a vivere al suo interno una proposta nella quale la capacità di orientamento dello Stato nelle scelte di politica industriale soprattutto laddove si parla di settori strategici i distretti industriali o di fattori
Che determina la qualità della produzione deve essere un intervento come si dice che e capace di orientale
La seconda questione è questa quella dei risultati
Ma regia Laura si sono largamente diffuse Pier Paolo ha ripreso alcuni argomenti risultati
Delle politiche liberiste le politiche del centro destra per qui tutti hanno fatto le loro ricerche io sono profondamente convinto
Che è una battaglia ovviamente redistributiva lo dice la parola stessa
Non posso separare la politica salariale che fa il sindacato dalla politica fiscale se non c'è un mese fa queste due parti l'abbiamo visto nel corso degli anni novanta cioè non è indifferente l'atteggiamento fiscale il Fisco amico insisto nei oggi abbiamo un fisco nemico delle retribuzioni e pensioni
Ora se guardiamo le retribuzioni dati salariale l'indagine che noi abbiamo condotto dicono delle cose molto semplici dal punto di vista della crescita della diseguaglianza
Quando il trentacinque per cento delle retribuzioni arriva fino al mille euro questo la dice lunga sul livello retributivo ma se andiamo a vedere chi sono coloro che percepiscono questo tipo di retribuzione capiamo immediatamente le cose che diceva Laura si Trabucco
Sono il settantotto per cento dei giovani fino a ventiquattro anni
Sono la metà delle donne sono la metà degli operai sono già il trenta per cento degli impiegati
Gli operai che guadagnano più di mille cinquecento euro netti mensili sono i tre per cento quindi come si dice siamo di fronte a livelli salariali estremamente bassi ma siamo anche di fronte ad una appartenenza di genere sia dal punto di vista generazionale si dal punto di vista della diversità di sesso che chiarisce qual è l'ulteriore elemento di discriminazione di differenziazione al proprio interno così come io credo che sia un molto interessante l'abbiamo qui
Esaminato alcuni dati niente di straordinario basta leggere i bilanci dello Stato le cose elaborate dei compagni compagni che stanno al PM
I dati sulla pressione fiscale
Ora fermo restando che io sono molto d'accordo che anche Sinistra bisogna dire una cosa molto se non è che la dico oggi qui perché è stata dettata allora mi conosce non non è mia abitudine io la penso
Dobbiamo dire che le tasse vanno che questa idea sulla base della quale saremo più forti se diciamo che si pagano meno tasse il trentatré per cento di Berlusconi a fronte di pressioni fiscali medie che vanno dal quarantuno al quarantatré per cento in Europa e che dimostrano come diceva Laura che non c'è una relazione fra il pago meno tasse e lo sviluppo del Paese e il benessere generale
Il pagare le tasse vuol dire pagarle nel modo giusto in termini pro pensieri anche perché l'abbandono determinati e il e e livelli di progressività che sia andata manifestando negli ultimi anni e estremamente pericoloso ai fini dell'equità sociale pressione fiscale
Beh questo governo ne ha dette di tutti i colori però i dati sulla pressione fiscale sul lavoro dipendente sui pensionati son molto semplici fatta base cento del mille novecentonovantanove andiamo novantasette nel due mila è un centosei nel due mila uno
Se esaminiamo questo triennio siamo grosso modo all'interno della curva dell'inflazione
Se prendiamo il quadriennio successivo gli ultimi divani sono dati di previsione non ci sono ancora quelli consuntivi passiamo dal centosei al centodiciotto il raddoppio della pressione fiscale del periodo precedente sul lavoro dipendente
E sulle pensioni
Se voi esaminate i dati del lavoro autonomo esattamente il contrario fa così
Questa cosa fa cosa
Qui voglio dire qui c'è
Una una una scelta che porta a delle conseguenze che sono delle conseguenze abbastanza abbastanza esplicito se guardiamo poi quello che veniva richiamato
L'andamento delle entrate da condoni e sanatorie sempre del mille novecentonovantanove base cento nel due mila siamo al diciotto per cento scendiamo al quindici per cento nel due mila uno
Comincia la salita duecentoquarantasei fino al Novecento due per cento nel due mila tre
A questo che cosa fa riscontro fa riscontro che gli accertamenti per le imposte evase nello stesso in periodo hanno il picco del centonovantasei per cento all'epoca del centrosinistra nel due mila uno
Per scendere come il bilancio di previsione all'ottantasette per cento nel due mila quattro
Quindi voglio dire che noi ci troviamo di fronte sì ad una situazione di forte redistribuzione a favore dei ceti ricchi serba
Ed è vero quello che non solo diceva bare verso insomma qualcuno l'ha detto fosse credo anche le relazioni
Ma dobbiamo fermare questa riforma fiscale della quale si parla relativamente poco perché una riforma fiscale dal ventitré e trentatré per cento
Nel momento in cui adesso stiamo apprezzando come si dice
Gli effetti del primo tempo
Ma quali sono al secondo tempo
Di questa riforma fiscale evidente che ci troveremmo di fronte ad una redistribuzione colossale di riforma di risorse a vantaggio dei ceti più ricchi del Paese
E questo impedirebbe qualsiasi azione di protezione di carattere sociale e di redistribuzione fiscale a vantaggio a vantaggio dei ceti medio-bassi delle retribuzioni medio basse
Non dimentichiamo neanche che questo governo che ha affermato il vescovo dal fiscal durante che bene o male lo zero virgola due per cento del PIL
Ed è un segno anche evidente delle scelte di questo Governo oltre alla tassazione
In aumento sul TFR dal diciotto al ventitré per cento che grava anche qui sui risparmi dei lavoratori per effetto della prima tranche della riforma fiscale che ha portato l'aliquota minima al ventitré per cento
Perché c'è un effetto di colossale redistribuzione un segno diremmo avremmo detto un tempo di classe evidente in tutti questi comportamenti le scelte
Nove
Quindi io credo che su questi terreni sia assolutamente giusto intervenire e credo che in un programma del centro sinistra non solo
L'intervento di orientamento dello Stato non solo la relazione fra protezione salariale protezione di UE il faro
Revisione delle curve fiscali debba stare al centro della nostra attenzione Laura parlava di sé inizia la produzione al terziario avanzato la persona il sostegno ad esempio le responsabilità familiari che desse una frontiera del nu Guelfa ma anche io credo io lo chiamo così il completamento della prima fase delle riforme introdotte con la coesione sociale l'accordo sindacale negli anni Novanta penso alle pensioni e penso al mercato del lavoro flessibile
Se noi non completiamo quella stagione di riforme come da una parte un elemento di stabilizzazione
Delle coperture per chi entra nel mercato del lavoro flessibile
Avendo la capacità di proteggere il posto di lavoro ma non è sufficiente ma anche il mercato del lavoro nel passaggio da un lavoro mancanza di lavoro ad un altro lavoro attraverso la definizione dei diritti universali minimi maternità paternità infortunio malattia formazione permanente
Se non siamo in grado di rispondere alla domanda la contraddizione che deriva dal fatto che contemporaneamente sei flessibile ed è il sistema contributivo ad esempio con la totalizzazione dei contributi versati alle casse pensionistiche diverse
E i figurativi nel passaggio da un lavoro all'altro se non facciamo questo opera di revisione
Di Progetto di nuovo welfare io credo che non siamo capaci di intervenire su queste Pisanti contraddizioni
Che sono accentuate ovviamente da una gestione neoliberista dell'economia della politica e dell'welfare che questo
Governo sta attuando quindi io credo che le tematiche poste siano tematiche come si dice di lunga prospettiva alle quali dobbiamo adoprarci da subito lo stiamo già facendo
Questo vale ovviamente per il sindacato questo vale tanto più per la polizia
Cesare la questione fiscale è tornata con forza anche intervento di Damiano con dati dati che sì posso ricostruire facilmente
Basta consultare la banca dati del bilancio dello stato del Camerelle fare un po'di somme est e di numeri indice si vede quello che sta succedendo in termini di gettito
Si è parlato della seconda fase del secondo tempo
Purtroppo il secondo tempo è anche anticipato nel senso che questo governo concordato preventivo per alcune categorie di contribuenti appunto quelli che vi aderiscono già applica le aliquote previste a regime e credo che questo sia un altro elemento gravissimo e credo che non mancheranno i ricorsi organizzai dal sindacato per arrivare anche alla corte costituzionale per vedere se questo principio risponde appunto di elementi di costituzionalità oppure no dare la parola a questo punto Franco Gallo e il tema fiscale
Attenti pensate che tutti dicevamo fino a qualche mese fa
Chi le elezioni prossime qui le future hanno del ritmo
Discusse sul fatto fiscale no invece bastato un intervento televisivo del presidente del Consiglio in cui ha confermato la promessa ridurre le tasse che è riportato il problema delle tasse al centro del dibattito politico e forse anche sbagliato
A proposito di inflazione
Stava dicendo Laura
Io mi ricordo la mia esperienza ministeriale
E pensando anche l'esperienza di Giuliano Amato nel
Prima di Ciampi
E che il che esiste un sistema esiste una legge mai abrogata
Che prevede il drenaggio fiscale cioè la restituzione degrado fiscale legato all'inflazione
Ma gli abrogata
E mi ricordo che facemmo dei corpi degli anni salti mortali per trovare tre mila miliardi di quadri mila miliardi di qua per istituire il fiscal Drag
Non capisco per quale ragione questo momento con la legge ancora vigente questo governo si può permettere di non istituire drenaggio fiscale
Facciamo qualche cosa c'è una via giudiziaria visto che c'è una legge visto che è un diritto pensateci
Il problema del delle tasse
Io credo che un po'per ragioni parte meno di docenti decenza politica
Quanto meno perché è necessario
Allertare la che si chiama la gente qualunque o comunque riportare il dibattito in una giusta dimensione
Bisogna secondo me realizzare attuare una reazione
Chiara argomentata
A quelle correnti che non sono soltanto così battute televisive ma secondo me sono anche correnti di pensiero sono teorie
Quelli dello Stato criminogeno
Quello delle secondo cui bisogna
Non pagare le tasse e giustificato chi non paga le tasse secondo me questo discorso non è così banale non è così ovvio
Perché non soltanto affonda
Nel sentire comune dei cittadini è questo Brico non è un fatto importante anche se egli era anche sociologicamente
Ma secondo me ha le sue basi in una sorta di di pensiero
Secondo cui un cittadino ha un diritto naturale passi costituzionale
A non pagare le tasse troppo elevate a fare di tutto per evadere certo un tema specificazione non soltanto sociologica ma per poter dirittura dibattere quasi giuridico un diritto naturale a
E a base di questo in fondo poi si noi leggiamo testi governativi con attenzione ci accorgiamo che ci sono delle proposizioni tipo
Lo Stato minimo tipo la tassa non è una funzione importanza è un anzi lo strumento repressivo e oppressivo
E si scomodano filosofi come noi oggi che il primo notifiche o no per teorizzare usato medico fa riferimento ma economista di destra reazionario ma molto bravo come von Hayek chiama sua visione complessiva del sistema
Quasi mini anarchica che non è certo quella che polvere questo governo per giustificare questa posizione
Insomma la tassa al fisco il tributo è visto da questo governo che governa che applica le tasse che dovrebbe appunto svolge una funzione di invitare a pagare le tasse come un fatto negativo
Mi ricorda gli studi di mio D del liceo dal primo rivestita quando lettera ma confronto concerto di tributo come repressione oppressione che era equiparato
All'espropriazione al al di diritto penale vicino al diritto tributario
Ma son passati quei tempi spera di trent'anni quarant'anni a spiegare ai giovani
Che il tributo è uno strumento redistributivo è una funzione essenziale appartiene alla democrazia anzi direi che un tassello importante di una psicosi Noukrati constato democratico
Sapete cosa è successo questi ultimi anni è successo che tornano Vecchi impostazioni e per tornare a dire ai cittadini ai nostri figli che ti punto è una cosa seria che senza tributi non si può avere un welfare un sicuro definanziamento peso sociale dovremo perdere tempo dovremo non è fare sforzi notevoli
E allora in questo Pica io non sarei così sicuro
Quasi una specie di di capire mamma politico a dire che la pressione fiscale
Lombardi dopo sta
Ante di Tura può anche essere aumentata io fare un discorso molto più magmatico empirico io porrei sullo sfondo la possibilità perso il fiscale vada ridotta solo che in questo momento storico l'obiettivo medio ma forse a lungo termine il problema si pone in termini di Pio Rita
La priorità adesso non è ridurre fiscale come un valore in sé
Va be'ci hanno insegnato questi mesi questi ultimi anni ora priorità è di finanziare lo sviluppo la crescita economica da una parte e finanziare ugual fra lo stato sociale
In questa ottica possiamo mettere derivasse endo sindacato lo stato sociale possiamo mettere prima essendo industriali imprenditori lo sviluppo economico e la crescita e poi siamo d'accordo con loro anche in questo no da questo punto di vista allora il tributo se è uno strumento per trovare risorse finanziare il Welfare State e per finanziare evidentemente anche la crescita economica
è chiaro che ci deve essere un gettito e che non può essere ridotto visto che la vide o vita è finanziari Welfare quello del del rispetto umano come direbbe Mattia ferme o p r finanziarie ma la crescita economica
In questa ottica non mi spaventa
Pensare a un tributo come strumento redistributivo che consente di ridurre l'azione fiscale per certi settori anche in questo momento e idiomi in tardi per altri diceva bene non so chi
Che fosse è corretto
Pensare finalmente a tassare le rendite finanziarie con una riguarda non i dodici e cinquanta per cento mandare al diciannove venti per cento
è forse giusto aumentare la tassazione sull'ambiente e sull'Energia e tutte quelle cose che sappiamo che ormai sono entrate un po'nostro DNA e che ancora non sono fatte
Come anche giusto probabilmente io sono convinto che è giusto e pensare come si è fatto precedenti governi a a suo assurto di imposte come la Dit che porto marito la meglio sulla produzione al ventitré ventiquattro venticinque per cento
Come mi sembra giunto da questo punto di vista muoverci in un'ottica in cui da una parte si toglie una parte si dà quindi io non farei discussi un po'demagogici da questo punto di vista tace fiscale non valido tra l'azione fiscale può anche essere ridotta per certi settori aumentata ad altri
E in questa ottica io direi che se consideriamo quello che si è fatto negli ultimi due anni da questo governo ci si è mossi invece Maria completamente così ondivaga di tempo folle sotto certi aspetti perché e perché intanto di fatto pace fiscale la sia aumentata
Perché se noi calcoliamo se fiscale delle imposte erariali con quelle imposte locali obiettivamente abbiamo avuto un aumento liti di pressione fiscale
E poi perché ci si è mossi in un'ottica che non guardava me
Come bisognerebbe alla detassazione della famiglia
Nel guardava al tassazione della produzione in un'ottica di crescita economica vogliamo e poi quali Parisi sospendo che credo abbiamo già stato abbastanza di tassa anche troppo
Notifica di famiglia famiglia
Non sto qui a dirvelo ma insomma basta aver seguito gli ultimi convegni del del sindacato e aver letto le colpe di Paolo Bossi di Paolo Onofri così via per capire che questo patto per l'Italia nessuno Stato ha dato in temi di vantaggi fiscali Perre i redditi diciamo che il GP lavoratori che hanno redditi bassi o minimi
Non lo darà sicuramente a regime perché abbiamo visto anche questo abbiamo detto ad un discusso in vari convegni che avremo
Ottica diciamo alla Rawls una forse un piccolo vantaggio per chi ha un reddito basso ma un grande vantaggio di chi ha redditi alti
E quindi ho l'impressione che da questo punto di vista tocca a noi fare proposte visto che c'è Giuliano Amato e che a questo compito così gravoso di operare il programma fosse il momento di cominciare a pensare in termini attivi impegnativi a fare una proposta nostra per quanto riguarda di per sé lire io dico fin d'ora che il mia
Idea che poi vedo che molti condividono è quella di non puntare troppo sulla progressività anche qui la progressività
è un concetto corretto giusto tra la nostra Costituzione ma non è più quella progressività di cui al secondo comma dell'articolo cinquantatré
Quella che siamo abituati quella con l'aliquota che vanno al diciotto per cento al quarantacinque cinquanta per cento quella continua quella affascina con la cui diamo si sono vissuti in questa definita sarà Marta progressività che è stata costruita anche con strumenti acta fiscali fuori dalla curva IRPEF fuori da Cuba IRPEF e questa ottima riforma dell'IRPEF dell'IRE
Funzionale strumentale a politiche sociali e corretta ma vedrei più che altro in un'ottica di magari eliminare le detrazioni per carichi familiari salvo Group il coniuge
Ma per i figli e sostituirli semmai come ne assegni per i nuclei familiari gli assegni per i minori assegni perché non è autosufficiente che sono assegni di carattere sociale non sono fatti fiscali insomma voglio dire suo discorso va coltivato l'otto Palazzo in questa sede però la pausa anche queste progressività musica significa intervenire in certi settori categorie di reddito e dare dei vantaggi
Sommati i vantaggi abbiamo passività che non sarà perfetta non sarà quella del nostro i cosciali oliviticolo Marco ma sarà anche questo la progressività
Ultima cosa
Non ne ragioniamo abbastanza su queste ultime riforme presente
Lire S linea S ho l'impressione che tanti nomi siamo caduti nel tranello di un'imposta che non è un'imposta
Che la su una Lizza la tassa sul reddito d'impresa non è altro che il punto di arrivo di un insieme di provvedimenti tipo conducono
Chi dovevano AVEPA voi in un'ottica di sostegno dello strumento finanziario fine a se stesso una sua conclusione dell'IRES mi spiego meglio
Lo scudo fiscale a cosa è servito
Non tanto a incassare il due per cento su quello che si portava quattro soldi obiettivamente i tedeschi lo fanno al venticinque per cento è servito a riportare capitali chissà cosa è servita a concludere questa questa manovra chiudo censurato riporta i capitali e quindi a diciamo alcolica di capitale
In questo momento storico in Italia o almeno il momento che il dell'altro complessa e l'altra hanno Cellini poco di nuovo all'estero perché me l'investimento all'estero piuttosto che in Italia
è stato necessario lire se perché questa ottica lire assecondata agevola le holding
Agevola gli investimenti finanziari agevola chi gli ha pacchetti con azioni dette immobilizzate cioè che sono di controllo
Quindi agevolati porta capitale fa investimenti finanziari ma non agevola investimenti industriali anziano abolito la ditta che secondo lui era l'unico strumento per agevolare
La prima realizzazione
Io mio discorso finisco qua perché ho l'impressione che si attardi poi finite aereo esposte credo sia abbastanza chiare grazie
Grazie Gallo andrà in cambio anticipiamo l'intervento della rione sì perché a un impegno parlamentare sulla Parmalat urgente per cui subito dopo Marcello Messori
Chiedo scusa ma non sono stato chiamato alla camera
Credo che sia un po'delicate che riguardano a cominciare Parmalat
Dario ascoltato con molto interesse la il due la introduzione la relazione
E le poche cose che dirò riguardano un punto specifico
Della
Dell'introduzione
Dirò delle cose che certamente non desiderando il mio vecchio amico
Giuliano Amato
Niente quando ho avuto l'onore di essere stato ministro
Del suo Governo
Voglio ricordare solo un episodio della mia vita di dirigente industriale
Quando ero molto più giovane
Fortunatamente
L'intervento dello Stato
Viene siamo nella metà degli anni Sessanta
Il governo di cui faceva parte un mio grandissimo amico e
E compagni
Antonio Giolitti
Viene
Entra in crisi l'Olivetti
Per una serie di ragioni sulle quali è stato scritto e detto già molto ma non tutto
Viene svenduta la divisione elettronica
Dell'Olivetti è un libro molto bello proprio la scomparsa della divisione del fronte dell'Olivetti
Io ebbi in quel momento un una serie di incontri con il ministro
Nel bilancio di angeli
E in quel governo
Il governo al quale io mi rivolgevo nuovo con Cutolo quali mi rivolgevo
Non capito
Che in quel momento
Occorreva un intervento dello Stato
La famiglia Olivetti non potevo obiettivamente fare di più di quello che l'ha già fatto capitalista Olivetti
Io sono stato esecutore testamentario di Adriano Olivetti
Quindi credo di sapere tutto sulle loro sostanze non potevano fare di più assolutamente c'era stato forse anche un errore
Voleva entrare nel settore dei grandi calcolatori elettronici
E contemporaneamente investire negli Stati Uniti per comprare Länder
L'Olivetti non poteva sopportare
Contemporaneamente le due cose io parto facevo parte di un gruppo di
I più alti dirigenti di Olivetti per quanto un po'si è molto giovani o direttore finanziario
In quel momento
Doveva intervenire Lust
Non essere intervenuti nel momento ha voluto dire che l'Italia non ha piovuto un settore Bettoni
E noi che siamo i più forti consumatori del fai più sordido consumatori del mondo di questi apparecchi sì non sappiamo nei quali è concentrato il massimo della tecnologia
Non sappiamo costruirne nemmeno è così
Quell'errore
Che fu io credo che il Gruppo d'intervento allora non voleva farlo perché non dopo l'intervento privato
Che si sostituì alla famiglia Olivetti non voleva farlo perché non volevo investire
Ma non aver investito in quel settore ha voluto dire far perdere l'Italia un intero settore
Quello è un caso in cui lo Stato dell'intervento
Questo è uno dei casi io credo
Ci sono stati altri casi quello secondo me quello fondamentale quello del quale
Un errore di un governo anche fatto da persone serie
Che non aveva non capì cosa venuto ieri la
L'informatica
Negli anni futuri ha comportato uno spaventoso danno per il Paese
Sono stati anche altri casi però
è vero quello che diceva
L'introduzione che
L'intervento pubblico
Deve essere
Di qualità mi ha colpito questa frase e io concordo
Deve essere efficiente
Perché non si può di nascondere inefficienza
Col pubblico guai a noi anzi quello che non abbiamo
Sono sempre stato convinto che se si fosse fatto qualche anno fa in Italia un referendum Previti pubblico-privato
La maggioranza delle persone dei cittadini avrebbe risposto il privato
Perché confonde sempre in il il pubblico con la inefficienza
Con la lunghezza
Con la corruzione come se non ci fosse stata nel settore privato paga
Ma cento fino a sui settori
La
L'intervento privato intervento pubblico è necessario
Il
Guarda
Nei giorni scorsi lei mi ha dato
Ha dato
I risultati della viene
L'ENI ancora sotto il controllo
Risultati delle ricostruito un motivo di orgoglio per il Paese
Perché il petrolio e il gas sono elementi assolutamente fondamentali
Però leggendo quei dati studiando lui mi sono chiesto una cosa il fatto che nell'ENI
Per quanto controllato in maggioranza dello Stato ci sono i fondi di pensione
Inglesi
Che
Costrizioni da
All'alta direzione
Delle fondi pensione cosa vuol dire vuol dire
Vuol dire che organismi che debbono pagare le pensioni hanno per anni
E quindi hanno bisogno del rendimento del profitto annuo e il profitto hanno ci deve essere perché se non pagano le pensioni
Ma invece lei mi ha bisogno di investimenti venti per trent'anni per quarant'anni sono sempre loro racchiudono
Anche questo un altro caso
L'ho fatto spesso il il
Il governo di centrosinistra
Ha privatizzato tutto
Per quello dicevo che forse
Questo è vero
Queste queste quasi tutti quasi
Così fu sapevo che ero
Il Lehner
Le telecomunicazioni
Le assicurazioni banche ecco mi chiedo
Cosa ha voluto dire questo per il Paese non voglio toglie ancora tanto tempo ma
Voglio fare un appello assunta
T f
Stiamo attenti
T f vuol dire che il
Portare il Tfr con quella formula classe nel consenso se non si parla se non si scrive
Vuol dire togliere i lavoratori la sicurezza del loro liquidazione
Vuol dire fare della Porto di rischio era bella quella frase siamo degli imperialisti intuizioni fare col con visi lavoratori diventa un piccolo capitalista che giochi in Borsa cosa assurdo
Assurda che noi non dovremmo mai accettare perché giochiamo sulla pelle dei lavoratori
Questa no
Ma e i temi sollevato e sollevato ed aveva dato agli omessi trovano molto bene per un intervento di Marcello
Di Marcello Messori
Ci legge certamente dove dovremmo dovremo evitare in materia di privatizzazioni questa classica vicenda del pendolo italiano per cui
Sia tutti privatizzatori per una certa fase così diventa un'altra volta tutti pubblicisti e vedere un po'di discriminare
Neumeier
Marcello grazie
Io eviterò di cercare di reagire a caldo immediatamente ad alcune delle considerazioni che svolgeva Nerio Nesi e partirò viceversa da quello che mi è sembrato un filo essenziale del ragionamento che ha attraversato la relazione di Laura Pennacchi ossia l'idea che non necessariamente vi sia contraddizione anzi vi possa essere una combinazione virtuosa tra problemi di efficienza economica e di equità sociale
Perché mi sembra che il tema che abbiamo incominciato ad affrontare cioè quello della redistribuzione del reddito a favore dei percettori della fascia alta un medio-alta
Che è avvenuto in Italia e non soltanto in Italia costituiscono un ottimo esempio per riflettere proprio sulla possibile virtuosa combinazione tre efficienza ed equità credo che
Quantomeno in questa sala nessuno possa
Avere il dubbio che una re di
Pone del reddito a favore dei percettori della fascia alto medio-alta sia qualche cosa che non soddisfa criteri di equità sociale
Credo però che quantomeno nell'Italia di oggi non risponda neanche a criteri di efficienza economica
Noi siamo abituati da molto tempo ad a vere eravamo abituati per essere più precisi da molto tempo oserei dire
Dall'inizio del processo di crescita economica del secondo dopoguerra ad avere nelle esportazioni un elemento di traino
Una delle caratteristiche essenziali delle nostre fascino fasi di crescita è stata quella di essere innescate da forte da un forte flusso di esportazioni bene
Da alcuni anni e in particolare dalla due mila ad uno ad oggi le esportazioni si sono trasformate da una componente di stimolo della crescita
Da quella componente della domanda aggregata
Che innesca Ava processi di rapida crescita ha una componente di freno anche qui basta davvero fare due calcoli e verificare la dinamica delle esportazioni rispetta la dinamica del nostro prodotto interno lordo
Ma allora se siamo orfani per così dire dell'elemento che innescano alla crescita dobbiamo crederci quale altra componente della domanda aggregata possa prendere il posto delle esportazioni
Certamente non gli investimenti privati
Noi sappiamo che gli investimenti privati raramente sono la leva di una fase di crescita
Perché le aspettative di chi deve effettuare questi investimenti sono a loro volta molto condizionate dall'andamento della domanda aggregata
Non possono essere le componenti della spesa
Unione monetaria europea sia stata una benedizione di questo Paese perché ha eliminato
Fattori di crescita estremamente distorsiva e di breve termine e perché ha impedito che nelle fasi
Congiunturali sfavorevoli questo sistema fosse il più esposto a elementi di instabilità devastanti
Nonostante questo bisogna riconoscere che la disciplina
Non sempre ottimale imposta dai vincoli europei pone
Limiti stringenti alla dinamica tanto degli investimenti pubblici
Quanto dei consumi pubblici ma allora
Non resta e questo lo insegniamo ai primi anni di qualsiasi corso di economia non resta che una componente della domanda aggregata i consumi privati
Ma pensare di stimolare i consumi privati in una situazione di redistribuzione del reddito a favore delle fasce alte o medio-alte follia
Quindi noi abbiamo che nel nostro caso specifico in questi anni
Il gigantesco processo redistributivo che è stato stigmatizzati molti degli interventi che hanno preceduto è stato anche inefficiente dal punto di vista economico oltre che iniquo
Naturalmente se ragioniamo in questi termini subito emergono alcune ricette quanto meno di breve periodo che è essenziale porre in campo una prima ricetta di breve periodo che essenziale porre in campo e ovviamente la attuazione di meccanismi redistributivi ma un altro elemento ovvio che entra nel ragionamento che sto svolgendo è quello del controllo dell'inflazione
E in particolare i più in particolare controllo del differenziale di inflazione qui
Mi permetto di dissentire da una delle affermazioni che faceva Nerio Nesi
Perché io credo che una delle ragioni essenziali del negativo differenziale di inflazione che caratterizza oggi l'economia italiana
Derivi anche se non soprattutto dal fatto
Che non si sono sufficientemente liberalizzati molti mercati e in particolare molti mercati attinente ai servizi di pubblica utilità e ai servizi in generale
Compiacersi allora che l'ENI
Abbia bilanci positivi perché è monopolista sul mercato interno del perché non è stata effettuata una liberalizzazione nel mercato del gas mi sembra paradossale e mi sembra contraddire la possibilità di un efficace redistribuzione del reddito ma questa volta a favore delle fasce basse e medio-basse della popolazione
Quindi io credo che se condividiamo questa linea di ragionamento occorre controllare i tassi di inflazione combinare in modo efficiente welfare e fisco e soprattutto vorrei introdurre meccanismi redistributivi non distorsivi ma positivi
Naturalmente questo mio ragionamento non ha soltanto implicazioni di breve periodo anche evidenti implicazioni strutturali perché quando volgiamo l'attenzione al medio lungo periodo un ragionamento di questo tipo impone come non come scelta ma come necessità quello di ridare fiato alla competitività del nostro sistema produttivo e del nostro sistema dei servizi pertanto gli ingredienti che in base a questo ragionamento emergono sono necessità di una maggiore competitività di sistema redistribuzione del reddito è un nesso stretto tra fisco e Welfare efficienti su quest'ultimo punto credo di non avere bisogno di soffermarmi perché condivido molto le considerazioni che faceva Franco Gallo anch'io non sono appassionato
Relativamente al dibattito se si debbano se ci si debba porre o meno l'obiettivo di aumentare o diminuire le tasse io credo che dobbiamo smettere
Di considerare la tassazione comune obiettivo e trasformarlo per quello che è uno strumento in questo caso uno strumento per ridare margini allo sviluppo del Paese e uno strumento per poter realizzare un welfare del tutto efficiente
Nel medio periodo nel breve-medio periodo io soggettivamente penso che non ci sia spazio per taglio delle tasse dati i problemi macroeconomici e macro sociali
Di fronte a cui siamo ma naturalmente il mondo ideale sarebbe quello che consentisse
Un taglio delle tasse e un incremento del welfare efficiente
Ovviamente questo non si dà ma allora dobbiamo essere consapevoli che gli obiettivi devono essere lo sviluppo economico e la costruzione di un welfare efficiente e lo strumento uno degli strumenti per questo deve essere la fiscalità
Se si condivide questo modo di impostare il problema allora ne derivano alcune implicazioni abbastanza ovvie circa il significato da attribuire a cosa si intenda per competitività di sistema naturalmente
Ragionare così preclude ogni possibilità di perseguire è quella che si è soliti definire una competitività bassa una competitività cioè che veda nel mercato del lavoro il punto cruciale su cui fare leva
Condivido molto a questo riguardo la considerazione peraltro da sviluppare che ha posto sul tappeto
Pier Paolo Baretta quando sottolineava la necessità di collegare mercato del lavoro organizzazione del lavoro competitività delle impresa e competitività dell'i sistemi perché questo ci porta viceversa a riflettere sull'altra potenziale e auspicabile competitività quella che in qualche modo è stata implicitamente e forse troppo poco sviluppata
Idea di competitività dei passati governi di centro sinistra
Cioè quella di rafforzare istituzioni di mercato i regolamentazioni dei mercati ma rendendoli combinando li armonicamente efficacemente con un sistema di welfare efficiente
Io credo che la crisi di fiducia a cui accennava Marigia Maolucci nell'introduzione ai nostri lavori sia proprio uno degli esiti della difficoltà di perseguire in modo coerente un disegno di questo genere un disegno che se volessimo usare un po'dei termini sull'organistici solo per capirci più in fretta significa essere disposti a contaminare le istituzioni economiche proprie dell'economia europea continentale
Con alcuni aspetti del funzionamento e della capacità di innovazione dei sistemi economici anglosassoni ma scommettendo sulla possibilità che questo si combini efficacemente con un sistema di welfare adeguato ed efficiente
La difficoltà di vincere questa scommessa porta appunto a quel pendolo che venne sembrava esemplificato nell'ultima parte di le discussione di stamattina se alla fine degli anni Novanta alcuni anche appartenenti al centrosinistra si sono fatti ubriacare dall'idea di un mercato come meccanismo efficiente e non come istituzione
Che può fallire così come può fallire l'istituzione è stato oggi si tende invece a ritornare all'idea di uno stato che posso avere anche funzioni
Produttive e funzioni di sostituzione del mercato
Quali conseguenze trarre da queste considerazioni da queste difficoltà io credo che le possibili conseguenze sia che
Contaminare le istituzioni economiche non è agevole la crisi del capitalismo familiare che oggi caratterizza l'economia italiana e la difficoltà di
Attuare anche interventi normativi e regolamentari che combinino efficienza e mantenimento delle nostre tradizioni storiche dimostra appunto questa difficoltà e rende molto difficile a mio avviso dare contenuti concreti ha un'idea su cui tutti concordiamo e cioè quella di
Della necessità di una moderna politica industriale che non ripercorra però le distorsive politiche industriali settoriali del passato
E la stessa difficoltà mio avviso si incontrerebbe qualora si cercasse di riempire di contenuti il significato che vogliamo attribuire a cosa sia un welfare adeguato ed efficiente
A questo riguardo forse e agevole dire che cosa questo welfare non può essere certamente non può essere un welfare minimale quello che si sostituisce al mercato quando il mercato fallisce ma a mio avviso non può essere neppure un welfare che semplicemente si declina come un maggiore una maggiore offerta di servizi sociali da parte dello Stato
Perché perché questo mi fa tornare alla mente una vecchia pratica di welfare che ha caratterizzato il nostro Paese
E che ha avuto come un imperfetto quello di distribuire parti porzioni di rendita anche alle fasce di reddito basso e medio-bassa
Naturalmente
Qualcuno potrebbe pensare che sia meglio una situazione in cui vi è una democratizzazione nella distribuzione della rendita
Piuttosto che una situazione in cui come oggi i nostri maggiori gruppi industriali
Molta parte dei nostri servizi le nostre attività di servizio pubblico a livello locale si incamerano tutta la rendita la vasta area di rendita presente in questo Paese
Ma io credo che la vera scommessa
Che noi dovremmo vincere quella di erodere i margini di vendite e quindi anche l'intervento dello Stato nel welfare che evidentemente del tutto necessario dovrebbe rispettare questo criterio
Ragionamenti come questi incrociano naturalmente il tema di del il tema che è stato di nuovo toccato
Nella relazione affrontato nella relazione di Laura Pennacchi che è quello dell'eguaglianza e della funzione dell'eguaglianza per la costruzione di un'economia efficiente io di una società il qua
Io credo proprio che in questo
Triangolo
O se volete in questo quadrilatero welfare fisco distribuzione del reddito di sviluppo economico si debba collocare la nostra
Analisi dell'eguaglianza che di nuovo
Qualora la vorrei Simo riempire di contenuti pone problemi estremamente delicati perché come emerso anche le dalla discussione di stamattina l'eguaglianza è un concetto che può assumere definizioni molto diverse che può essere declinato al plurale
Ecco io credo che su questi questi siano i temi su cui dobbiamo riflettere
Purtroppo come spesso mi accade non ho la capacità di riempire di conti inutile difficili domande che ho cercato di porre in questo mio intervento quello che posso assicurare via e che
Si debba e lavorare a fondo su questi problemi e quello di cui posso assicurarvi che si cercherà di lavorare a fondo su questi problemi
La Fondazione Di Vittorio certamente a come obiettivo di riflettere su molti di questi problemi che ho cercato di sollevare grazie
L'asse Marcello lo osserviamo come ha concluso che la mattinata adesso diamo la parola
Adriano Musi e poi a Giuliano Amato poi ci sarà un interruzione di un'oretta si ci sarà un un lancio qui in piedi per cui possiamo tutti quanti restare per la seconda parte della nostra nostro incontro
Adriano
Cinema brevemente poco e che sono facilitato da molti degli interventi che mi hanno preceduto
Faccio soltanto due considerazioni rapide
Per offrire anche alcuni spunti di pressione al lavoro che stiamo cercando
Di costruire unitariamente la prima e ovvero ho avvertito in tutti gli interventi in tutte le relazioni il disagio e la difficoltà con cui viene dipinto il quadro della situazione
E ora credo che il primo problema che noi abbiamo davanti
E non è nere del deputato di poco conto
è il dato della credibilità e della fiducia degli interlocutori
Che sono intorno al tavolo del confronto che sono chiamata a risolvere i problemi del Paese
E quando dico la credibilità e la fiducia e anche dettata dalla confusione
Rispetto alla possibilità di capire le differenze che ci sono le diverse proposte
Perché quello che emerge chiaro dalla da parte di chi oggi è chiamata a governare è una scelta chiara una spinta verso l'individualismo è una spinta verso rigorismo
è una ricerca costante della divisione della rottura
Ed è chiaro che a quel punto noi siamo chiamati a vedere che cosa contrapponiamo rispetto a questo quali soluzione contrapponiamo e quale tipo di modello abbiamo davanti
Ed era c'è necessità di avere una visione d'assieme cioè la mia necessità di vedere come il tutto ci tiene
Diceva già Pier Paolo lo chiamava l'accumulo e la distribuzione io credo che c'è un problema di visione di modello di modello di Stato di modello di società
E come per altri versi mettiamone nei panni di un cittadino
Di un cittadino che vivendo le difficoltà che sono state richiamate con puntualità da tutti gli intervenuti si pone due domande
La prima stiamo tutti e ciascuno partecipando a superare difficoltà presenti nel Paese ciascuno in base al reddito proceduto
La seconda domanda è quella ciascuno partecipa questo risanamento finanziario attraverso la ricchezza realmente posseduta
Ed è chiaro che nel momento in cui la risposta è negativa come non può essere altro che negativa endo registrati in questi anni quello che è avvenuto
Avendo continuata registrare la incapacità
Non di realizzare una politica dei redditi
Rispetto a un modello che andava più o meno adeguato più o meno affinato più o meno recepì gente ma la difficoltà di rendere credibile una previsione rispetto all'obiettivo che si raggiunge
Ed è chiaro che a quel punto c'è una distanza rimane enorme tra la previsione è l'obiettivo che essi raggiunge è chiaro che a quel punto si perde potere d'acquisto
E a quel punto il lavoratore avvisa tutto il disagio del fatto che c'è qualcuno che sta pagando di più
E altri che stanno pagando di meno rispetta rigidamente economia del paese cosa di proponiamo
E attenzione quando dice io capisco anche alcune dissertazione su fatti dire superiamo a progressività
Attenti attenti a parte che progressività e insita ed è un principio costituzionale per quello assoluto cambiamo a Costituzione signor soprattutto in ciò che la progressività
Oppure dobbiamo trovare il sistema con cui ha un cittadino si dalla certezza che ciascuno sta partecipando in base al reddito posseduto io sentivo diceva giustamente Pierpaolo riscopriamo il tema dell'evasione ma se non cambiamo la legislazione non è vero non esiste
Perché noi abbiamo assistito negli ultimi due anni ha
Ai condoni
E hanno eliminato tutta la documentazione cartacea
Be al concordato preventivo e hanno eliminato tutta la documentazione cartacea
E guardate che mi meraviglio che si meraviglia il ministero dell'economia nel fatto di dire hanno aderito soltanto il trenta per cento ma è logico che fosse giunto il trenta per cento che sono quelli che sono al di sopra del ventitré per cento
E sono quelli che evadono
Tutti quelli che sono sotto e l'hanno fatta franca neri minata documentazione cartacea perché dovrebbero far concordato modi conviene
Sono dentro Area della no tax area
Ecco perché quando ne parliamo di politica fiscale di una strategia rimettere insieme dei principi e dei valori delle regole
Perché se non diamo questo quando quando si diceva che bene la deduzione
Aumentiamo la deduzione guardate gradi la deduzione a una non scelta di politica fiscale a detrazione una scelta di politica fiscale detrazione Siviglia bisogna aiutare la formazione esibì traeva al di spesa la formazione bisogna detrarre le spese sanitarie e si detrae con le spese sanitarie oggi si dice c'è un ariano pace una deduzione generale che diminuisce con il crescere l'ha già detto già tutto
E a quel punto chi ci rimette sono i voraci quelli che sono detti capienti i ma anche il ceto medio perché dentro non c'era più la possibilità di RIS di risolvere i suoi problemi
E c'è lecita ecco che una politica fiscale una politica di concezione di Stato non è solo ed esclusivamente un fatto di equità di giusti è una concezione sale in cui dentro c'è la capacità di scegliere di orientare i consumi
Di indirizzare gli investimenti di indirizzare i diritti di cittadinanza è altra cosa ecco perché chiedo che se non rimettiamo in ordine i primi e più importante riti Constitution aree di un Paese corriamo il rischio di fare la discussione tecnica ma la gente fuori da questa sala non ci capisce
E dobbiamo farglielo capire che loro parteciparono sviluppo risanamento cioè tutti quanti insieme partecipiamo sviluppo a un risanamento non ci può essere che c'è qualcuno che non paga e qualcuno che risana
Quando noi abbiamo fatto la battaglia sulle pensioni chiedendo che ci fosse bisognare di equità verso i lavoratori non è perché ce l'avessimo quell'autore autonomi che sarebbe sciocco metterci a rincorrere da lavoro pure otto-nove viene è che se c'è una solidarietà versi a una classe sociale verso un ceto sociale c'è una solidarietà data in tre punti di percentuale in meno rispetto al pagamento tra la prestazione la rete dei l e la pensione
E c'è un meccanismo che l'altro lo facilita rispetto al reddito di riferimento che lo paghiamo giovedì o reale e loro sul legno concordato non si capisce perché quella serietà non me ne darà anche a noi
Abbiamo chiesto questo non ne aumenta la loro che venisse data la stessa severità anche a noi
Questo è il problema perché la gente vuol vedere come tutti quanti insieme o partecipiamo allo sviluppo del Paese
Ori saniamo la finanza ma tutti quanti insieme
Ecco perché ho prova di credibilità quando voi facemmo l'operazione nel novantadue di una manovra monco il più complesse ecco più difficile allora presidente Amato
C'era in tutta la convinzione che quella manovra coinvolgeva l'intero Paese a un certo punto avremo un problema rispetta le richieste rispetto ai conti correnti postali alcuni furono tolti i soldi eppure accettammo anche quel tipo di di intervento perché c'era la consapevolezza che io ciascuno partecipava in base al reddito posseduto
Se pagata la tassa sull'Europa convinti che sia narrazione obiettivo che era quello di entrare in Europa
E a un certo punto tutti Cafu non fummo convinti che si faceva quell'operazione perché tutti compartecipa una quell'operazione oggi non c'è questa consulenza diventa difficile e se non si acquista indebita guadagna il guasto maggiore che oggi stiamo assistendo rispetto al governo
E il guasto di Gary britannici vorranno anni per rimettere insieme un rapporto di di Sciuscià tra cittadino e istituzioni si è delegittimata ristretta
Sì è delegittimata la Banca d'Italia sia delegittimato la magistratura si delegittima le euro e la e l'Europa
è un problema rimettere insieme la credibilità ad un cittadino nel non essere egoista
Si esaspera il corporativismo per cui si chiamano i Cobas nella ricerca di esasperare un corporativismo l'azienda che va bene per dividere di nuovo la società nel mondo il lavoro
Questi sono i problemi il problema è certe il modellino certe le politiche certo il vedere come Giove masse non ridiamo credibilità e correttezza
E se non ritiriamo questo circuito di fiducia positivo il problema è che non riesce a Lima risolve problemi di questo Paese
Grazie Adriano il tuo intervento ci conferma che quella inversione
Di ordine del giorno decisa sta dando i suoi frutti ci presenteremo presto al governo e al Paese con la piattaforma forte che rimette in fila i problemi gravi che dobbiamo affrontare
La parola a Giuliano Amato
è un po'un'altra l'argomento in qualche modo ma è la piattaforma son molto d'accordo con quello che diceva Adriano cioè così perché o si ha la sensazione dove di un Paese che si viene sfilacciando nel quale le politiche rischiano di non trovare quella eco di visione comune di cui hanno bisogno gli affetti e quindi se un compito ma questo è un compito della politica è la politica avrà nei prossimi mesi ed anni
E proprio quello di recuperare il senso proprio di una missione comune sembra non parole inutili ma oggi in Italia se c'è qualcuno in crisi l'idea di che c'è un interesse generale che ci venga in qualche modo in quanto italiani che poi gira gira italiani siamo di questo Paese siamo destinati comunque a condividere il bene e il male in questo
Ciascuno per sé nessuno per tutti rischia ormai di fare un danno che diventa difficile recuperare tema
Detto questo ma questo è un problema politico oggi siamo qua per discutere
Profili sia pure coordinati
Che hanno a che fare con questo problema politico perché poi il dilatarsi delle diseguaglianze il figlio del ciascuno per sé nessuno per tutti questo mi pare evidenti
Mi voglio soffermare su queste un momento
Può chiarendo una cosa
I io ho la responsabilità in queste settimane di fare un programma per le europee non per le politiche italiane
E non sono tra quelli che pensano che poi in qualunque problema noi abbiamo vada infilato lì dentro
Anche perché non sono tra quelli che credono diceva ieri un nostro compagnia inglese in un altro convegno
Vi sia a Brussel un magico Henry Potter perché posso a risolvere tutti i nostri l'Europa deve fare di più in tante aree ma ci sono questioni che ci dobbiamo sbrogliare nuovi è un reporter non ci può aiutare nemmeno se lo collochiamo a Brussel
Quindi lì il mio programma
Non sarà onnicomprensivo così come onnicomprensiva e la problematica che abbiamo in quanto italiani sarà riferito esclusivamente all'euro
Insomma questi sono stati gli anni di diseguaglianze
Laura assolutamente ragione leggevo ieri un documento della Commissione che dice che si è fermata la discesa della della quota di Gidp complessivo che va ai salari
Ma questo significa che come tu dici lungo gli anni novanta in realtà in particolare nell'ultima fase questa quota esci
E sono aumentate le diseguaglianze nel mondo
Questo è di tutta evidenza
Sono aumentate le forbici salariali
Questa cosa che ha andò negli Stati Uniti ha raggiunto il picco del quattrocentotrenta quattrocentocinquanta volto insomma anche aiutata dalle stock option stiamo attraversando un tempo nel quale o hanno ceduto alcuni tessuti fondamentali delle nostre società nel mondo non c'erano e quindi questo è accaduto perché nel mondo non c'era ma se guardiamo le diseguaglianze che si stanno determinando nell'economia globale ma nelle nostre società uguale ceduto
O ci si è affidati a delle dottrine
Che
Atti attribuiscono alla diseguaglianza la capra
Età di generare sviluppo
Probabilmente sono capitate entrambe le cose
Io l'ho imparato da Pete
Quando andai
Molti anni fa no da piccolo insomma da quarantenni
Insomma nebbia invecchiando sembra essere chissà che cosa
Quando proprio andare negli Stati Uniti all'inizio del tempo direi grande
Che
Proprio si stava affermando quella sorta di impasto tra dottrine economiche dottrine non economiche che poi portò il nome di ricco da un sgocciolato e giù ed era proprio l'idea che i regali inizialmente i suoi gli economisti ritennero di l'avesse senso praticare tu libera risorse a disposizione di chi sta più in alto e qualcosa Corcione raggiunti
Proprio l'idea che quindi tu
Realizzi un maggior benessere di chi sta in basso Attraverso ciò che può scendere giù dai maggiori benefici di opportunità e di ricchezza per chi sta in alto ora proprio era proprio una dottrina infatti precluda vuol dire questo gocciolare giù
Non funziona
Noi potremmo anche avere delle obiezioni ma voglio dire col massimo di laicismo uno dice ci siamo presi tante fregature possiamo pure provare queste vedere servizio anzi semmai a questo mondo
Ma proprio non la non funziona
E e al limite poteva gocciolare di più qualcosa quando avevamo economia tendenzialmente autarchiche quando c'erano confini nazionali ai sistemi economici
Ma in un mondo globalizzato questo proprio non funziona perché Tour lasci che nessun ci siano risorse e queste risorse e poi si disperdono in tutto il mondo in modo tale che ritornino in forma di maggior ricchezza finanziaria dal punto dal quale sono partiti quindi la ricchezza finanziaria è uno splendido boomerang
Ma un boomerang di quelli coi quali Vinci non coi quali ti batte in testa e finisci per terra nel senso che
Tu lo puoi lanciare al di fuori del tuo paese
E questo va pescando ricchezza finanziaria e poi per la riporta membro del meravigliosamente leale nei tuoi confronti poi ogni tanto becca una bufera valutaria o finanziaria e tornava un po'malmesso impone delle il pezzo però nell'insieme sta funzionando così quindi
è inefficiente affini di e eguaglianza distributiva un sistema inefficiente di questo ebbene che si prenda atto in qualche modo
L'Italia di questi due anni
A alluso ad una cosa del genere in qualche modo all'uso ad una cosa del genere
è difficile dire se l'ha fatta se non l'ha fatta non i i dati non sono affatto chiari su questo perché ha fatto una tranche di riforma fiscale
In cui
A ha diminuito le tasse per i redditi più bassi rinvia ad altro cinquecento che poi lo vedremo sono stati ripagati mille e cinque mila eccetera e quindi più e con i ceti più alti ha fatto dei giochi molto compressi perché gli ha imposto dei condoni via liberati da possibili incombenze diverso se
La sensazione che sia
Per quel poco che io riesco a capire della materia fiscale su cui c'è gente che ne sa molto più di me e che però si è andati in una strada che tende a rendere più libera la ricerca di ricchezza finanziaria questo mi sembra di capire nell'insieme e quindi di favorire l'investimento finanziario quindi di immettersi un po'in questa in questa grande corrente in ogni caso ecco il precario da una proprio non può funzionare
Senta ricordando non funziona noi ci dobbiamo preoccupare di fare in modo che vi sia un sistema in cui
Crescita
Non è solo crescita finanziaria
Crescita non è solo per pochi
Crescita e crescita produttiva che si diffonde il più largamente possibile sono banalità
Non non è un programma non ho detto una cosa di sinistra
Proprio ho detto una cosa
Può darsi che non sia di destra
Ecco ma è semplicemente una cosa
Ecco ci sono queste politiche tendenzialmente fortemente liberiste che hanno dimostrato di non
Allora il primo punto
La crescita
Perché se non c'è la crescita questo è stato detto giustamente anche stamani c'è poco da redistribuire si può distribuire male quello che c'è ma c'è veramente poco da redistribuiti
E qui i dati europei
Ci dicono che paesi come un orientamenti politici diversi crescono paesi con orientamenti politici diversi non crescono poi ciascuno per un problema suo
Ma è indiscutibile che i segnali che vengono dall'Europa sono molto diverso
L'Irlanda cresce
I paesi nordici crescono l'Irlanda ha fatto una politica di consistenti riduzioni fiscali accompagnata da una forte politica per la crescita i paesi nordici no non hanno fatto politiche di riduzione fiscale
L'Italia e la Germania non crescono
Sono governati da partiti diversi
Bruno rispetto alla
Ci sono una serie di problemi che devono essere affrontati che in qualche modo devono essere affrontati di a a prescindere dal passato
L'Italia visto che ancora che c'era troviamo vicino alla Germania
Ha in comune con la Germania alcune caratteristiche
Che sono rigidità nei mercati del prodotto
Che ci sono
Scarsa capacità di riorientare risorse in funzione di ciò che oggi la crescita
Che sono
E
Io sono stanco di ripetere sempre la stessa cosa e la stessa vista sono le priorità del Processo di Lisbona
Se voi leggete gli ultimi documenti comunitari su questo argomento sono assolutamente interessanti
E de ed eloquenti
Perché rispetto al processo di Lisbona che c'era il il suo la sua pagella no alberi paesi che fanno meglio rispetto agli obiettivi di Lisbona e dei paesi che fanno peggio
Voi trovate costantemente i paesi nordici tra quelli che fanno meglio Francia Germania e Italia tra quelli che fanno
E fare peggio in questo settore significa non essere stati in gradi di adeguare i propri sistemi di istruzione
E anche di formazione permanente non essere stato in grado di connettere lì con un accrescimento dello sforzo di ricerca e innovazione
Non essere stati in grado di trasferire nei loro processi produttivi quelli in più di innovazione che consentirebbe a queste economie di crescere con una maggiore intensità
E da questo punto di vista la diagnosi che viene fatta anche a quattro anni da Lisbona da dietro da coloro che se ne intendono è una diagnosi che non è cambiato
E che si basa su punti assolutamente elementari la crescita del PIL dipende dall'utilizzo dalla produttività dei fattori in particolare dello la produttività dipende dalla intensità e qualità del capitale umano prima ancora che il fisso
Il la produttività e qualità del capitale umano dipende dalla intensità con cui incorpora progresso e innovazione
E non c'è niente da fare questo è la caratteristica del nostro tempo
Questa è
Abbiamo troppo sghignazza atto sul fatto che la bolla finanziaria una volta che avuto lo spillone dentro ha fatto crollare titoli hi-tech che dice
Finalmente si può tornare al vecchio tornio senza problemi e quindi
Chissà a mettere una toppa
Purché anemizzare una gomma ha raggiunto il massimo della tecnologia del nostro tempo non è non ecco non è così perché quella bolla ha giustamente distrutto
L'informatica come il barone di Münchhausen attaccata ai propri capelli che cerca di essere produzione reale alla fin fine l'informazione non si mangiasse solo informazione
Ma non ai non poteva distruggere l'apporto che le nuove tecnologie danno ai processi produttivi ai prodotti dell'economia reale ai servizi
Dalla distribuzione commerciale in là che fanno parte della nostra ditta vera quotidiana materiale
Queste largamente affida
Tutto questo ed anche l'efficienza
Dei grandi servizi ci accorgiamo che dipende largamente d'acquisto cominciare dal distribuzione dell'energia elettrica dai problemi che ogni tanto essa crea quindi questo è il punto chiave
Ora se c'è una cosa che emerge vecchi questi fattori devono operare devono operare tutti insieme per generare
Altrimenti non ci riesco
Io la prossima settimana faro a nella provincia di cui si che rappresento come senatore tema che è tipicamente italiano no
Seminario su i livelli di istruzione che noi diamo ai nostri giovani in Maremma e sulle opportunità di lavoro che si trovano in mare
Ed è evidente che se l'economia non segue il progresso quei giovani sono candidati ad essere disoccupati nella terra di d'i in cui crescono e quindi o a rimanere disoccupati o andare a cercare un lavoro da un'altra parte
Quindi io devo fare un'operazione che ha le caratteristiche della contestualità
Ed è questa l'operazione che è stata fatta in altri Paesi a partire dall'Irlanda
C'è uno svantaggio che noi abbiamo poi dobbiamo anche vedere le cose nella loro se semplice concretezza
Un elemento tra gli altri che accomuna i Paesi europei più efficaci nel processo di Lisbona che in tutti questi Paesi l'inglese più o meno una lingua parlata alla pari dell'altro
E l'economia mondiale vive in inglese
Cosa che io considero di grande rilievo ai fini di inserire in quel Circuito il nostro Mezzogiorno
Io considero più importante l'inglese dello Stretto di Messina per far crescere il Mezzogiorno molto più
Perché può dato che molti
A parte che chiedevo ritiene sicula come me praticamente insomma al alcuni fonemi inglesi c'era proprio già in in dialetto siculo
Ma a parte il calabrese interna quindi c'è un vantaggio in tutto questo ma a parte questo appunto la la qualità che abbiamo già di tanto personale
Ben preparato per il Mezzogiorno con una dose adeguatamente di inglese ci può permettere di avere nel Mezzogiorno a quei servizi che oggi si stanno spostando verso l'India verso il Pakistan
Non c'è nessuna ragione del Mezzogiorno venga salutato se non
La nostra relativa arretratezza rispetto a questo comunque ecco tutto questo va fatto e va fatto contestualmente è questo il punto tutto questo
Va collegato ad un modello di sviluppo
Può nazionale ed europeo occhi e non è più quello legato alle sinergie non solo legato alle sinergie dell'integrazione del mercato europeo
Perché bensì vero chi ancora si produrranno ulteriori sinergie grazie all'ingresso dei nuovi Paesi che per me sono un motore di sviluppo non un peso per me perché hanno un potenziale di crescita da esprimere in realtà è quel potenziale di crescita è quello vuoto che tira le attività economiche
Ma è le e fatto che il modello oggi ce lo darà economia blog
Vale cioè quando noi ci affidiamo all'integrazione del mercato
E insomma al di là di quello il mondo era molto molto meno presente e quindi potevamo pensare che va be e io o dieci mila consumatori italiani ha però potenzialmente cinquanta mila consumatori nel resto d'Europa no ora su quei cinquanta mila con il consumatore è arrivata la Cina è arrivata la Korea
Dovrebbero arrivare anche altri quindi il modello di riferimento è l'economia globale questa cosa che in queste stanze
è stata detta da anni ed anni o noi cambiamo SEG mento oppure noi siamo fuori e insomma ci si può dire che forse abbiamo gridato troppe volte al lupo e ora non ci credono più un ma purtroppo il lupo e sta arrivando davvero a questo punto quindi sarà meglio crederci e bisogna cambiare il monte
Appunto del modello legato alla economia globale
Di questo modello che è imperniato proprio sulla interazione sistema educativo
Sistema di formazione permanente ricerca innovazione produzione che veramente un tutto che come un tutto va a trattare è chiaro che ci sono forti innovazioni che vanno introdotte
Forti innovazioni che va proprio
Che investono non non tanto e non soltanto la quantità delle risorse che destiniamo a ricerca formazione quanto al modo in cui le spendiamo qui dobbiamo essere spietatamente innovativi
Se noi guardiamo al numero dei nostri dottorati in fondo non è che ci dobbiamo tanto lamenta
Se noi guardiamo alla qualità dei dottorati chiediamo c'è sono da rivolgersi a Tunisi e da mettersi Appiah
Perché non hanno nulla di competitivo rispetto ai dottorati che si danno in altri Paesi
Perché abbiamo finito per concepire lì salvo aree di eccellenza che ci sono sabot aree di eccellenza che ci sono ma in troppi casi
Abbia abbiamo concepiti come un inizio di precariato in un mondo assolutamente precari che è quello della nostra università quindi noi abbiamo bisogno di fare una ricognizione
Delle aree di eccellenza che abbiamo in questo stesso ambito della università post-universitaria dottorato e fare leva su queste aree di eccellenza
Per trascinarsi dietro via ma questo è soltanto un mese
Un sistema di questo genere a assoluto bisogno di con insieme di istituzioni di sicurezza sociale
E qui viene il punto del sistema fiscale
Ne ha assoluto bisogno per mille ragioni primo perché le l'Italia è uno di quei paesi che continua a sprecare un potenziale gigantesco di risorse femminili per assenza di servizi sociali
Ed è condannato ad avere un basso tasso di fertilità esattamente per questa stessa
Quindi questo è un dato che tutti conosciamo meno servizi sociali meno occupazione femminile e meno figli quindi una una correlazione in tutta questa faccenda c'è
La famiglia quindi diventa beneficiaria tendenziale di servizi e non erogatrice tendenziale di servizi quindi noi abbiamo bisogno di servizio
Servizi IST non solo sanitari ma servizi alla famiglia servizi alla persona
Il nostro Paese non sarà insufficiente se non avrà acquisto quindi questo non attiene a
Come dire agli buoni sentimenti
Attiene all'efficienza del sistema
Perché se non a questo il nostro sistema è azzoppato lavora sotto rigidi
Ricorriamo al pubblico privato ovunque possibile
Ricorriamo al terzo settore al volontariato ovunque possibile integrato con i servizi di fonte pubblica per ridurre il morbo dei costi insomma il morbo di morbo Boldi Bibo muove scusate
Che coloro che se ne occupano conoscono bene per cui i servizi alla persona alla famiglia in genere non sono suscettibili di abbattimento di costi perché sono
A ad esclusiva intensità di lavoro in molti casi non non altrimenti compilabile studiamo le tutte però
Rimane un fabbisogno di risorse ineludibile che ha avete visto
è bastato quel po'di riduzione del carico fiscale formale salvo condoni rappresentato dalle riforme di questo governo a permettere fondamentalmente in crisi
E qui a questo punto non c'è bisogno di far Teoria per dimostrare agli italiani che un ragionevole una ragionevole pressione tributaria rappresenta per loro un costo minore della privatizzazione dei servizi sociali la lo stanno capendo da soli
E non c'è nulla di più istruttivo per loro che quando qualcuno appare in televisione dice guardate che non è vero voi state tutti meglio e siete tutti più ricchi nulla fa capire di più agli italiani che stanno esattamente come si sentano
E quello che si sentono chi
Cinquecento euro in meno di carico fiscale sono stati pagati sui bilanci familiari con spesi è molto maggiore per il sostegno di servizi che sono ora a costo privato e non sono più a costo sociale
Inesorabilmente e semplicemente così
Il tributo è il mezzo attraverso il quale si socializza hanno costi che posti a carico di ciascuno dei nostri bilanci diventano più alto e meno sostenibile
Basta andare dalle dal pieno tempo scolastico
Alla all'assistenza all'anziano che sono i due esempi che entrano nella maggior parte delle nostre case per rendersi conto e qual è la differenza di costo tra la possibilità di averlo socializzato attraverso una scuola attraverso il servizio fornito dal Comune per l'anziano
Ho a doverlo monetizzare
Sul proprio bilancio pieni questo è un tema di di assoluta semplicità
Io non mi non mi porrei giganteschi problemi su questa materia non non ritengo che dobbiamo avere dei complessi insomma si ritengo giusto mettere le imperiese in condizioni di competere che il carico fiscale non le renda non competitive
Soprattutto se adottò gli avevamo adottati dei congegni che le inducono poi a fare degli investimenti produttivi e non degli investimenti finanziari
Perché quello mi interessa meno
Pugni e salmoni dovrebbero essere esclusi dagli orizzonti delle imprese
Mantenerle
Sugli investimenti produttivi
E lei le tasse dobbiamo lavorare su quella fascia di coloro per i quali
L'essere o non essere in zona fiscale significa essere o non essere in zona di povertà
Ma al di là di questo bisogna essere in condizioni di presentare quotidianamente all'Italia agli italiani
L'analisi costi-benefici in funzione dei costi privati di cui il tributo di vite
In questo anche noi del centrosinistra qualche passo lo dobbiamo fare noi soprattutto nella trasparenza dell'uso delle risorse soprattutto nella trasparenza dell'uso delle risorse
Parliamoci chiaro sì molti italiani sono pronti a seguire che dice loro che un mondo con meno tasse è un mondo più felice
Anche se poi si troveranno
Il su un marciapiede inattesa di un servizio che non ricevono e perché troppo poco trasparente è stato il rapporto tra tributi e servizi diciamo la verità
Questo dobbiamo assolutamente dire io io su questo sono molto molto calvinista cioè la non trasparenza privata la considero un vizio da eliminare
La non trasparenza pubblica è un vizio capitale non è un vizio da eliminare un vizio più grandi perché chi gestisce il pubblico gestisce gli affari degli altri non gli affari propri ha una responsabilità verso gli altri
E non ha soltanto una responsabilità verso se stesso e quindi dovremo lavorare su questa forma di contratto con gli italiani
Quanto tutta tanto tu mi darai e tanto avrai in termini di servizi e lo dovremmo rispettare non c'è nulla di male nel fare i contratti di male c'è fare dei contratti impossibili e non rispettare i contratti riduce nessuna ragione per non fare io del resto questo è cosa l'avevo detto credo per primo già tre anni fa quando ancora non se ne parlava
Che
Il
Il il livello dei tributi era funzione del livello dei servizi che poteva permettere di far pagare
In tutto questo
è chiaro che no non è che le risorse vanno trovate a carico del sistema pensionistico il sistema pensionistico ha dei problemi suo
Ha dei problemi suoi quindi e molto irritante che questi problemi vengano affrontati per risolverne altri Perrone
Ora e gli scalini vanno fatti correttamente che l'età pensionabile nel due nel nel secolo ventunesimo possa essere rivista non mettiamo in discussione per favore perché
Insomma i sessantacinque anni li inventò Bismark quando letta media non superava i quarantanove anni
E il Bismarck fece un affare che molti ministri finanziari vorrebbero poter fare oggi
Rendete conto
Fu allora che nacquero i sessantacinque anni ed era così l'età media era quarantanove quindi ora l'età media è felice perché il problema non è questo
Il problema e che bisogna mettere in condizioni chi arriva a quell'età di a vere comunque un'attenzione sufficiente ad una vecchiaia dignitosa
E ormai col contributivo noi questo non lo garantiamo più questo è il problema chiave del sistema
Il resto aggiustiamo gli scalini evitiamo che vengano fatti dei gradoni in cui il prossimo o inciampa o rimane schiacciato come tra un ascensore la porta di un ascensore
Questo lo trovo giustissimo ma il cuore del problema
E che ormai noi ci siamo messi su una strada per la quale un giovane che arriva finalmente ad a vere un ragionevole lavoro nomi interamente precario è un trentacinquenne di oggi
Sa che in assenza di una adeguato rafforzamento della previdenza integrativa
Avrà dall'obbligatoria una pensione che sta tra il trenta e il quaranta per cento di quella che sarà la sua ultima retribuzione lui dobbiamo porre rimedio a questa situazione voglio dire
Che era una situazione pensata nel suo insieme perché il contributivo andava insieme a questa cosa qui ma c'abbiamo un settore pubblico che passano gli anni ancora si domanda come può mettersi in condizioni di affrontare una questione del genere e abbiamo
Tutta la vicenda della previdenza privata che
Io credo che il silenzio assenso sia giusto questo pur
Io critico in questo dicevo a Nerio Nesi che sono assolutamente in disaccordo con lui ciascuno deve essere libero di fare quel che vuole
Ma a questo punto le risorse del TFR servono molto per assicurare un trattamento di vecchiaia che il sistema contributivo a dimezzato
Se volete fare una cosa di sinistra che è quella che penso io in presenza di un sistema contributivo
Visto che la previdenza obbligatoria assenso se solidaristica altrimenti non vedo la ragione di una previdenza obbligatoria Aldo ora vattela più redistributiva
A beneficio di coloro che non sono in condizioni di accantonare risparmi
Fate in modo che le fasce basse
Di reddito che sono quelle legate ai lavoratori ai lavori ai lavoratori che rimangono meno qualificati abbiano la possibilità di a vedere un tasso di sostituzione più elevato
Dico ma in questi termini ormai il dado è tratto la previdenza contributiva l'avete fatta voi italiani
L'abbiamo fatta noi italiani
No no a quaranta io diceva non vi tirate indietro poiché ho detto l'abbiamo fatta noi italiani dei nemici sono rimessa ma ho voluto segnalare non no nessuno si può tirare fuori da una cosa da una cosa che ormai c'è un'ultima osservazione voglio fare
Una cosa che mi colpisce in questa stagione e che viene richiesto anche dal dal mondo degli imprenditori alla politica di esercitare la sua vita
Non si vuole tra i piedi troppo amministrazione
Ma si percepisce che quella contestualità di azioni e di indirizzi dai quali dipende la crescita
è un qualcosa che in un Paese si realizzasse c'è una leadership politica che ci crede e che la porta
Questo è un punto importante
Una leadership politica che quindi di assenso a un Paese mi dia il senso di essere Paesi smetta di dire ciascuna faccia Peruzzi e e vedrete che il meglio verrà no si sente bisogno veramente di una assunzione di responsabilità
Ecco in questa prospettiva non vi fate prendere al punto che ci danno la mano e vogliamo il braccio non ci facciamo prenda dire allora rinazionalizzare amo tutto come non l'ha detto neanche mi guardate le liberalizzazioni che hanno funzionato di meno sono le liberalizzazioni fattivamente
Non è questo che ha portato all'indebitamento ditemi com'è il modo in cui è stata acquistata alla seconda che ha scaraventato un debito gigantesco sopra Telecom
Ma è un dato di fatto che il settore delle comunicazioni che quello che in fondo in Europa e più liberalizzato degli altri anche se non interamente è l'unico guardate i tassi di inflazione è l'unico sul quale trovati in meno
Perché in tutte le altre voci voi trovate un più e questo avrà la sua importanza guardate le ultime tabelle quelle che erano sui giornali di ieri e l'altroieri
L'inflazione c'era dei più sugli alimentari dei più sui tabacchi dei più su tanti altri servizi meno zero virgola quattro zero virgola cinque mi pare per l'Italia
In tema di comunicazione
Quindi c'è ancora molto che si possa fare non non vi fate prendere da antiche malattie perché ora ci sono altre malattie una malattia non si cura con un'altra malattia ecco sicura con una buona medicina e fatemi dire l'ultima cosa eretica visto che mi avete tratto parlare come se stessi sempre zitto il Cremlino
Ma le banche le abbiamo privatizzate
No non le abbiamo privatizzate le abbiamo privatizzate col vincolo che rimanessero di proprietà un tale e così tutti vogliono Europa tutti parlano in Europa ma guai a mettere in discussione la proprietà nazionale delle banche perché
Per una ragione molto semplice perché l'impresa italiana abituata a vivere con un rapporto finanziario confidenzialmente gestito col direttore della banca
Al di fuori di qualunque trasparenza si è piccola
Mentre si è in grande deve poter contare che quando fa crac si riuniscono in un salotto illustri banchieri e grandi capitani di industria che sta perdendo quota
Per trovare un rimedio si dubita che ove la proprietà non fosse più italiana questo splendido congegno di banca industria che abbiamo possa essere mantenute e siccome in ogni momento qualcuno dice c'è una barca che affonda allora nessuno osa dire che sarebbe bene rendere europee anche le banche italiane sapete come io lo dico
Io lo dico e penso che questo avrebbe un effetto liberatorio
Io me lo ricordo mi assunsi la responsabilità di trasformare ieri ente pubblico in società per azioni
Mi aggredirono perché dice questi ora devono portare i libri in tribunale
Tu hai messo in evidenza che la situazione del Liri è da libri in tribunale io avevo fatto solo l'operazione
Che quel bilancio doveva essere letto quei criteri del bilancio di una S.p.A. e non più di quelli con quelle di un ente pubblico B è stata un'operazione di risanamento quei
Che poi ha generato delle ottime imprese ottime imperiese che sanno funzionare egregiamente sui mercati e ha fatto sparire quello che doveva sparire
Ecco se continuiamo attenuerei sotto il tappeto della proprietà nazionale delle banche tanta roba che sopra il tappeto non userei Mimmo far vedere continueremo mantenere un Paese malato
Per questo ricevo ci vuole coraggio per per fare sviluppo
E questo coraggio nei confronti della flessibilità del lavoro l'abbiamo già speso tutto è l'ora di spenderlo anche nei confronti di qualcosa
Ora sospendiamo i lavori riprendiamo alle quindici punto
Sì vado lancia la corsa dalla stanza accanto
Hanno per gli altri astri con la la riprova di mercato del lavoro per cui dove introdurrà questa sessione la tradurla brevemente Dario Missaglia porremo relazioni
La parola Dario grazie
Ma io non sostituisco la la comunicazione di Giuseppe Casadio provo diciamo ammettere qualche ulteriore domanda riflessione rispetto a quelle che avete ascoltato questa mattina sul dibattito sul prosieguo dello sviluppo di questo lavoro sulla scia diciamo così della relazione di Marisa che avevo offerto una chiave di lettura degli e alcuni aspetti della crisi economica e sociale
Del nostro Paese con l'obiettivo di focalizzare alcune tematiche in vista dell'assemblea del dieci marzo
Allora molto schematicamente
Se la diseguaglianza cresce come è stato affermato questa mattina mentre il paese si ferma dal punto di vista produttivo entrano in discussione quei diritti del lavoro e di cittadinanza sociale che per più di un secolo
Sono stati rappresentati dallo stato sociale
Giusto un secolo fa lo stato sociale attraverso poi leggi e istituzioni ha offerto quell'orizzonte istituzionale dentro quale questi diritti hanno ma ma hanno preso forma e vigore
I pilastri dello stato sociale come noto diritti del lavoro previdenza sociale servizi pubblici ed è utile dire è importante per capire anche la crisi che attraversiamo tutto ciò ha trovato poi fondamento nei diversi paesi sulle diverse istituzioni nazionali
Ecco oggi lo abbiamo sentito anche da questa mattina ma può essere un tema ulteriormente approfondito oggi
Il ruolo dello Stato e rimesso in discussione
Tralascio qui poi chi chi potrà vorrà farlo il fatto che ovviamente se guardiamo anche solo lo scenario europeo
Lo Stato trova basi storiche differenti dalla propria legittimazione dei diversi contesti nazionali e tuttavia si può certo dire che ovunque lo Stato ha rimesso in discussione
Per effetto di un doppio processo
Internazionalizzazione e globalizzazione da una parte regionalizzazione dall'altra
Questo attraversato per le realtà nazionali del della nostra Europa
E non c'è dubbio che anche l'aumento delle diseguaglianze della povertà così come abbiamo rilevato certamente tende ad erodere quell'idea di stato amico di stato protettivo che è stato un elemento fondamentale per la nascita dell'Uefa
C'è insomma dentro le dinamiche Mobil contemporanee che si muovono di fronte a noi un'evidente spostamento dell'attenzione verso l'individuo o la persona i due termini non sono equivalenti anzi
Su questo si potrebbe aprire una lunga discussione ma diciamo sulle sottolineiamolo così perché nelle diverse culture dibattito è molto aperto
Uno spostamento di cui credo bisognerà tenere presente perché questo segna da una parte la crisi
Delle offerte omologanti indifferenti alla persona e invece afferma una centralità forte delle vite dei bisogni e delle domande che le persone esprimono ponendo dunque
Allo stato sociale che c'è grande problema di riforma abilità dei propri processi
Quindi da una parte noi assistiamo e abbiamo assistito in questo secolo a una progressiva integrazione dei diritti del lavoro dei diritti di cittadinanza fino a renderli inseparabili dall'altra una crisi dei servizi di interesse generale
Che sono chiamati a rispondere a queste profonde modificazioni
Per quali ragioni si chiedeva stamattina Marisa partendo anche lei ricordando dall'articolo gli amanti questa strana anomala voglia di Stato che torna per un bisogno di interventi pubblici forti capaci di ridare senza un progetto nazionale di sviluppo generale del Paese
Perché la debolezza delle istituzioni comincia avvertire siccome anche debolezza della condizione di socialità delle persone stesse
Perché c'è un bisogno di riscoprire identità legami sociali a fronte di una individualismo molto pesante che ha determinato un modello sociale competitivo
Molto duro molto sentito dalle persone nella loro condizione sociale
Probabilmente questo spiega anche l'interesse verso quel che resta degli spazi pubblici di incontro
Che restano a disposizione delle persone come luogo appunto in cui ci si può incontrare tra le diversità
Credo che ad esempio una delle ragioni per cui il tema della la scuola pubblica della sua difesa della sua del suo recupero in funzione nazionale abbia trovato dopo
Un periodo non breve di silenzi e di ambiguità verso le politiche del centrodestra tra tra le ragioni che hanno motivato questo recupero probabilmente ci sono anche questi fenomeni così profondi e non solo gli interessi lesi dei lavoratori però potremmo dire ecco in sintesi che di fronte a politiche che tendono a frammentare e potremmo e qui lo scenario si va dalla legislazione del mercato del lavoro fino all'istruzione di fronte a politiche prendono frammentare
Il bisogno l'idea del sindacato oggi è quella invece di mettere in campo politiche che tendano a riunificare le persone
L'Europa vive questa dimensione anche essa di ridiscussione diciamo così
Anche se aveva una tensione tra allargamento da una parte
E piena identità politico istituzionale della vecchia Europa insomma la costruzione della propria costituzione vive anche i limiti di una politica monetaria che ha segnato fortemente questi primi anni di nascita
Vive la contraddizione tra Patto di stabilità e
La strategia di Lisbona
Insomma l'economia della conoscenza che è stata poi richiamata da Laura Pennacchi e poi anche da tanti interventi questa mattina
Come tentativo di dare identità fisionomia al modello sociale europeo da questo punto di vista molto forte sui terreni dell'istruzione della formazione dell'innovazione della ricerca si è trovata a un certo punto in una condizione di difficoltà rispetto a una politica molto orientata soltanto sul contenimento dell'inflazione e dalle della virtuosità dei bilanci e oggi come recuperare un rapporto virtuoso tra Patto di stabilità
E Strategia di Lisbona è uno dei temi in discussione per rilanciare l'Europa che appunto Lisbona prevede
Da questo punto di vista
CGIL CISL UIL e Confindustria
Le persone a rischio sono un qui lo sanno giugno avevano proprio sottoscritto
Un documento tendente a sollecitare il governo alla vigilia della discussione sulla Finanziaria proprio perché prendesse in mano alcune di quelle forti indicazioni per cominciare a costruire le ragioni per un avvicinamento
Agli obiettivi di Lisbona e avvicinamento non diciamo ottenimento perché su questo ormai siamo anche fuori
E tuttavia abbiamo visto la risposta assolutamente deludente del Governo
Per cui che qui lo sa bene vale si può fare proprio con un cenno
Sappiamo tutti quanto siamo lontani dalla percorribilità dello spazio europeo della formazione che pure rappresenta un'opportunità molto forte qui devo dire il problema non è solo di finanziamenti anche c'è anche una
Credo una battaglia politica culturale da fare anche nei confronti delle imprese stamattina è stato accennato e questo meriterebbe un approfondimento in sé
Al processo di finanziarizzazione dell'impresa e del lavoro
Sarebbe interessante riflettere su come questo dato
Ha determinato una piega anche negli imprenditori che va fortemente rimesse in discussione
Luciano Gallino ha scritto delle cose molto documentato interessanti per dire come la ricerca anche laddove viene applicata costituisce immediatamente un'attività produttiva ben più redditizia della finanziarizzazione
Ma la ricerca anche della della finanziarizzazione a tutti i costi per noi come sindacato andrebbe investigata anche dal profilo della cometa indiano a cambiare la natura del lavoro
Perché se il lavoro non è più percepito in relazione alla qualità del prodotto che produce ma da come è quotato in Borsa questo determina un problema non da poco a chi debba rappresentare e lavoro
E comunque ecco dicevo la condizione della ricerche noto a tutti come è nota a tutti come il sistema distruzione da quello scolastico a quello universitario marchi pesantissime difficoltà rispetto allo scenario europeo
Tutti i paesi europei in questi anni in questi decenni hanno rimesso in discussione proprio a fronte
Dei processi di mutamento sociale produttivo
Un grande processo di manutenzione riforma dei propri sistemi noi tranne l'esperienza del centrosinistra su cui farò un flash tra poco ci siamo ritrovati con un governo di centrodestra che ha azzerato letteralmente azzerato anche giuridicamente
Le esperienze precedenti ed è partito con le prospettive che sono sotto le osservazioni di tutti l'università al collasso nel sistema di scolastico alle prese con una conflitto molto forte i dati numerici sono molto netti cresce la selezione anche scolastica torna a crescere anche nella scuola media
E prevedibilmente questa selezione sarà cresciuta anche dalla scelta di riportare a quattordici anni una scelta tra del sistema superiore distruzione tra i licei e il Canale di Suez del disse istruzione e formazione professionale
Riproposizione davvero anacronistica di un sistema duale che nella patria del sistema duale è stata rimessa in discussione
Ma i dati sono pesanti perdiamo duecentocinquanta mila ragazzi l'hanno che non raggiungono i diciotto anni senza auto e senza un titolo e senza una qualifica
E il trenta per cento dei ragazzi nei primi due anni delle superiori riceve sottoposto alla
Alla selezione
Ma ancora più drammatico lo scenario del mondo degli adulti se si esclude l'iniziale spinta che fu data i tempi del ministro Berlinguer con la costituzione di centri territoriali permanenti oggi abbiamo
Milioni e milioni di persone di lavoratori adulti italiani fermi alla licenza elementare e alla licenza media
Come questo entra in contraddizione con un mondo del lavoro chiamato a misurarsi su processi di innovazione tecnologica e di ricerca è un dato
Che dovrebbe essere assunto come
Priorità da una politica confederale che voglia rimettere in discussione
Perché se questo non accade rischiamo davvero che persino l'investimento in formazione possono essere percepito dalle persone come non più meritevole di investimento personale
Dovrebbe fare riflettere molto il sesto rapporto di Almalaurea appena pubblicato avrete visto anche articoli sui giornali dove emerge con una differenza in negativo rispetto al passato che anche i laureati
Non sono fanno più difficoltà di prima a trovare un lavoro ma che anche nel mondo dei laureati aumentano i lavori precari e scende il reddito di primo impiego che dunque
C'è un problema non soltanto di quantità di diplomati e di laureati nel nostro Paese che ancora segna una differenza con l'Europa ma c'è un problema di qualità dei percorsi universitari e dei percorsi di istruzione
Se se il Paese non vai da un pratica da questo punto di vista politiche coerenti
Con le lenti che azioni strategiche di Lisbona noi corriamo il rischio che anche sulla formazione ci sia nei prossimi mesi nei prossimi anni
Un grave ripiegamento e da ultimo è stato accennato nella relazione di Marigia poi ripresa da laurea da altri interventi
Che su questo tema dei rapporto tra persona se volete individuo servizi
Si gioca anche una battaglia attorno al concetto di libertà
Ed è questo è chiarissimo e lo vediamo già in pratica nelle politiche per l'istruzione per la formazione pensate alla pratica crescente dei buoni scuola nel sistema di istruzione
C'è dietro questa idea non soltanto un tentativo di favorire diciamo così agevolare lei strutture private dell'istruzione e della formazione c'è anche qualcosa di più
C'è un ritorno dentro una idea di società competitiva c'è un ritorno alla teoria del condizionamento sociale
E cioè offriamo delle opportunità come se il servizio pubblico fosse una forma forma disse al Service in cui ognuno attinge sceglie il prodotto che preferisce
Sapendo che con questo ciascuno preferirà il prodotto che è relativo alla propria condizione sociale alle culture familiari di provenienza e al proprio status paradossalmente questa teoria è stata sconfitta proprio nel regno del capitalismo stamattina è stato citato Stiglitz vale la pena ricordarlo in un flash che in California pochi anni fa fu sperimentato per tre anni in maniera diciamo radicale la il modello del buono scuola e Stiles
Preposto ha preso
Ed era una commissione che doveva valutare l'efficacia di questo provvedimento alla fine la commissione emanò un giudizio molto negativo che poi determinò l'esito
Di un referendum sui buoni scuola che dovrebbe uno scuola fu sconfitto e stile se nella sua relazione finale dice tre cose fondamentali per dare la negatività
Primo i costi se rapportati dimensionati arrivato il sistema diventano altissimi
Secondo ciascun un gruppo sociale tende ad aggregarsi al gruppo sociale omogeneo
E quindi il rischio diceva stile nella relazione la riproduzione dei diritti sociali con grandi problemi di anche ordine pubblico e di tensioni sociali la terza da un punto di vista squisitamente capitalistico
Diceva Stiglitz elette alla eterogeneità che nasce la qualità no selezionando l'omogeneità
E quindi ha un interesse pubblico il fatto di tenere assieme i diversi le diverse culture persone provenienti dai più diversi strati sociali perché è da lì che nasce la qualità in Italia sia tentato qualcosa di analogo nella Preve e fugace esperienza il centro sinistra
Perché va da sé
Che se assumiamo che l'apprendimento è un fatto sociale bisogna tenere insieme diversi questo significa però rivedere profondamente metodologie curricoli di studio che sono ancora invece pensati per una scuola invece che era pensata per chi andava al liceo
E che andava al lavoro
E il ministro Berlinguer tentò questa sfida ponendo come principio regolatore dei nuovi sistemi di istruzione formazione principio del integrazione integrazione tra i sistemi soprattutto integrazione tra sapere
Saper fare tra istruzione e formazione
E mettendo a soqquadro siamo il pesante la pesante eredità gentiliana che questo Paese ha vissuto talmente pesante che come sapete sia Berlinguer e la Bindi dall'altra parte furono mandati a casa ma non dal centrodestra ma da chi evidentemente si era un po'impaurito diciamo così di tentativi coraggiosi riformatori che erano stati messi in campo
Questo per dire che quel principio che Marisa richiamava nella sua relazione
Dobbiamo pensare a processi di riforma che per garantire una qualità dell'offerta in relazione a una domanda sempre più diversificate eterogenea richiede processi di partecipazione di responsabilità
Io lo vedo riferito come immagino era fosse nel suo pensiero non solo ai cittadini ai lavoratori
In generale ma a chi lavora nei servizi pubblici
Credo che bisognerà fare un lavoro molto serio rigoroso non semplice anche conflittuale
Per introdurre il principio della responsabilità rispetto agli esiti del proprio lavoro perché questo può consentire di rivendicare anche più autonomia
E anche un modello di inquadramento salariale diverso da quello che abbiamo fino ad oggi perché le contraddizioni ci restano tutte lo dico con una battuta
Oggi non è difficile contrastare la Moratti sul suo atto sul terreno che lei gli offre e vediamo anche la reazione sociale
Ma le contraddizioni dentro sistema resta lo stesso cito solo due cose le più o se volete banale più semplice in venti anni
Gli studenti sono diminuiti di due milioni di unità e gli insegnanti sono aumentati dell'otto per cento
Ma nessuno si è accorto che di fronte a questa cambiamento di rapporti di forza ci sia stato un innalzamento della qualità del sistema
E l'altro ancora tutti sanno e anche questo farebbe diciamo così incavolare i genitori non meno di alcune cose che fa la Moratti che spesso una volta entrati
Nei ruoli dell'istruzione si acquisisce il diritto a non leggere più un libro per tutta la propria vita
Proprio perché manca quel principio di responsabilità rispetto agli esiti di cui dicevamo prima sono contraddizioni
Che interrogano chi davvero non vuole rassegnarsi alla il riforma abbellita di questi istituzioni di questi grandi servizi che è una delle grandi sfide che c'è di fronte
Cominciamo con le relazioni primo Maurizio Franzini il rapporto tra distribuzione di mercato redistribuzione messo tra istruzione formazione e occupazione
Abbiamo tutte le relazioni questa volta per cui sarà un pomeriggio abbastanza impegnativo
Grazie
Quando quel titolo capo cambiata da quando abbiamo concepito quindi
Parlerò di cose diverse farle no venti minuti va bene
Dunque l'idea di questo intervento è nata perché parlando di welfare e di competitività come abbiamo ben capito anche stamattina non si può non parlare di questioni che hanno a che fare con il cosiddetto capitale umano
Diciamo un modo di chiamare l'istruzione e la formazione che ne sottolinea la funzionalità al sistema economico
Dico questo perché le cose che dirò riguardava esclusivamente questo rapporto e non desidera abilità dell'istruzione e della formazione per altri e nobili motivi di cui ci si dimentica sempre più spesso
Il problema è il seguente credo che nessuno possa dirsi contrario all'accumulazione di capitale umano come tale sembra una cosa sulla quale si è più vasto e il più ampio dei consensi
Consente chi la vede dal punto di vista della crescita consente chi la vede dal punto di vista della coesione sociale e dal punto di vista della mobilità sociale
Per cui è una di quelle cose non so come ce ne sono poche altre prostituto sostenibile
Uno qualcuno che sia per lo sviluppo insostenibile ancora non conosco neanche qualcuno dedito solo per la depurazione del capitale umano
Questi consensi così generalizzati per la sola fonte di grande sospetto perché se si è tutti d'accordo è molto facile che si intendono cose diverse si sia parlato di cose molto diverso allora lo scopo del di questo mio breve intervento è quello di sostenere una tesi molto precisa
E cioè che
Quando ci si pone il problema dell'accumulazione del capitale umano ci si deve porre anche il problema della utilità ovviamente di questa accumulazione
E di fronte a questo
Non abbiamo adeguatamente valutato benché non manchino i riferimenti a questo problema i limiti a mio avviso stringenti che pone la struttura produttiva con le sue caratteristiche
E le sue specificità mi riferisco in particolare
Alla struttura produttiva nel nostro Paese caratterizzata da due elementi
Convergenti e negativi per il capitale umano che sono le piccole dimensioni e la specializzazione produttiva
Dirò meglio perché queste due cose insieme sono micidiali mentre invece separatamente potrebbero anche non fare grandi danni
Quindi il discorso ruota attorno al seguente problema
è verissimo che per rendere un welfare più amichevole nei confronti della competitività il capitale umano è una cosa fondamentale è verissimo che per rendere la società più mobile il capitale umano una cosa ugualmente molto importanti
è altrettanto vero che si può immaginare come alcune proposte di nuovo welfare State fanno
Una qualche sostituibilità tra l'accumulazione o la manutenzione del capitale umano intendo dire quello che si deperisce completava manutenuto e quindi anche lì e capitale umano
Tra queste spese e certe spese di protezione sociale pensate solo
Al ruolo che potrebbe avere questo tipo di spesa ove si allungasse la vita lavorativa mi pare che tutti insistono sul fatto che se non vogliamo che all'allungarsi della vita lavorativa gli anziani restino senza lavoro bisogna ampliare l'investimento in capitale umano che io chiamo di manutenzione per intenderci piuttosto che di accumulazione
Non siamo tutti d'accordo su queste cose però dobbiamo capire bene se queste cose sono realizzabili per così dire a struttura produttiva invariata oppure li troviamo un vincolo un vincolo molto forte
Ogni argomentazione parte da alcune questioni molto generali e poi fatta a questo punto le argomentazioni generali sono le seguenti tutta la letteratura economica che ha studiato i rapporti tra capitale umano crescita economica e crescita della produttività che sono due cose un po'diverse ma correlate tra di loro
Concorda nel ritenere che a livello microcelle del singolo individuo l'accumulazione di capitale umano cioè qualche anno in più distruzione per intenderci
Ha sicuramente effetti molto rilevanti sulle capacità di reddito del singolo quindi aiuta la crescita del reddito
Alcune stime rese note anche dall'OCSE sostengono che un anno in più di istruzione per i Paesi dove e il capitano ma si misura in anni distruzione non in pacchetti di titoli di studio significava in media circa il sei per cento in più di reddito su un mercato del lavoro no quindi sull'investimento ad alto rendimento insomma il sei per cento in termini reali un buon è un po'a prendere
Naturalmente questi dati vanno presi sempre con una certa cautela
Laddove invece c'è più discussione
Nonostante il modo in cui il problema viene spesso posto nel dibattito quotidiano anche politico e sul rapporto a livello aggregato a livello macroeconomico
Sulla tra l'accumulazione del capitale umano e la crescita del sistema economico quindi all'intera economia
E lì le opinioni divergono abbastanza sono molto sensibili anche alle tecniche
Che vengono utilizzate
Tuttavia diciamo non è facile dire in maniera assoluta che sempre e comunque l'accumulazione di capitale umano risulta favorevole alla crescita economica di un Paese
Si possono portare tanti esempi di esperienze assai diversificate tra Paesi che hanno fatto la stessa accumulazione di capitale umano avuto percorsi di crescita molto diversi
L'Europa e gli Stati Uniti potrebbero essere citati immediatamente ma non so anche l'Egitto e la Corea del Sud nel corso degli anni settanta e ottanta hanno fatto più o meno le stesse politiche di istruzione di acqua cercavi anomala ma come sappiamo con risultati di crescita straordinariamente diverso
Tutto questo per dire una banalità e cioè che evidentemente mi sono altri fattori oltre ad accumulazione del capitale umano quantitativo misurato con questi danni patiti di che contano ecco questo è banale ma purtroppo
Spesso viene dimenticato e non diventa un oggetto di approfondimento come invece dovrebbe essere e qui vorrei fare il mio approfondimento
Quindi eliminiamo l'idea di automatismi che non esistono test tipo un po'più di educazione e un po'più di crescita e ci vogliono ma sei Fattori complementari più ovvio dei quali è quello che riguarda la cosiddetta qualità
La qualità della della dell'accumulazione di capitale umano non mi non mi soffermo su questo se non per dirvi che questo elemento importante
Ci sono studi sufficientemente attendibili che dimostrano come la differenza dei tassi di crescita per gli Stati Uniti ed Europa non sia da attribuire come in prevalenza si ritiene a fattori di rigidità del mercato del lavoro eccetera eccetera
Ma alla qualità dell'accumulazione che negli Stati Uniti ha privilegiato la cosiddetta quota la formazione capitale umano generico generale
Eh no quello specifico Omo che esce tale che in Europa è prevalente questo si combina molto col discorso di tecnologia su cui non c'è tempo di soffermarsi
Ma è anche un ammonimento alle politiche che noi stiamo intraprendendo in Italia e che non risultano cioè con un rafforzamento del Po che esce ora per così dire
Che non risultano
Come dire se sostenute dall'esperienza del paese di idee
E i tassi di crescita degli ultimi anni tra i paesi avanzati il quale ha fatto una politica di formazione generalista e a un sistema di impresa anche piccole lo dirò meglio dopo che di questo tipo di formazione sono avvalse per realizzare tassi di crescita molto elevati quindi la qualità del capitale umano a tante dimensioni ma quella del Po che esce dalla lanciamo dello specifico o del o del generico è una questione molto importante che ha effetti neanche tanto ritardati nel tempo sulla performance economica
Però non è tanto di questo elemento complementare cioè i fattori da cui dipende la qualità quindi interno Servadio su cui voglio soffermare quanto piuttosto i vincoli che può porre la struttura produttiva intesa come
In due in due aspetti almeno nel terzo più di due ma i due principali sono appunto le dimensioni medie di impresa e la specializzazione produttiva come dicevo prima mi pare di poter sostenere che laddove come nel nostro Paese la specializzazione produttiva e fortemente orientata settori tradizionali uno e le dimensioni medie d'impresa sono tali che il novantanove per cento dell'impresa viva quattordici dipendenti bene questi due elementi messi insieme diventano un fattore molto serio di impedimento alla valorizzazione del capitale umano quindi badate bene questo vuole dire per ragionare in termini di domanda e offre che se non si rimuove questo vincolo alla domanda di capitale umano diciamo diventa anche più complicato continuare a sostenere che occorre ulteriormente accumulare capitale umano insomma in una logica di domanda e offerta
Mi pare che i dibattiti sui quali noi eque assistiamo sono troppo orientati soltanto avvocato della dell'Offerta cioè l'idea che bisogna continuare accumulare capitale umano e troppo poco orientati alla valutazione di che cosa bisognerebbe fare per accrescere la domanda di questo capitale umano
Allora quali sono le cose avendo conosciamo
Approssimativamente su rapporto che c'è tra dimensione dell'impresa che struttura
Produttiva in generale e capitale umano
La prima cosa che emerge e anzitutto che la struttura produttiva influenza la stessa produzione di capitale ma qui non solo utilizzazione ma anche la produzione di capitale umano
I dati ovviamente abbastanza
Incompleti ma per il momento i più attendibili di cui disponiamo riguardo alla formazione che viene fatta dalle in prese quindi stiamo parlando di quella continua di quella del tipo Life Long eccetera eccetera
A livello europeo ci dice due cose molto interessanti la prima è che in tutti i Paesi che imprese piccole fanno in proporzione meno formazione quindi la dimensione di impresa e di per sé un
Fattore che riduce il ricorso alla formazione tuttavia le differenze tra Paesi a parità di in prese Paganin sedute sono abissali
Cito alcuni dati gli ultimi che ho trovato fonte Eurostat riferiti al novantanove imprese da dieci a diciannove addetti il sedici per cento di queste imprese fa formazione in Italia il novantaquattro per cento di queste imprese fa formazione in Danimarca
Il sei ottantacinque per cento lo fa in Svezia e l'ottantadue per cento la fa in Olanda sono esattamente i paesi di cui si parlava stamattina a proposito la media europea quarantanove per cento
Man mano che si cresce di dimensione si trova che in moltissimi Paesi il cento per cento delle imprese fa formazione l'Italia non arriva mai
E in una posizione particolarmente svantaggiata e quello che l'Italia fa non si spiega soltanto con le dimensioni d'impresa quindi perciò la combinazione dei due elementi di cui dicevo prima micidiale
Alla domanda perché non fate formazione
A questa impresa
La risposta è stata né nelle imprese piccole per il settantatré per cento perché non ne abbiamo bisogno
Cioè non ne abbiamo bisogno settantatré per cento delle piccole imprese italiane risponde
Che non ha bisogno di questo permette perché sì e penso a tutto io ho fatto anche la Bocconi non lo so insomma
Prendete la struttura diversa e piccola impresa in cui l'imprenditore dopo funzionava con Geroldi un attimo fa soprattutto quelli di seconda generazione che hanno avuto probabilmente un'accumulazione di capitale umano secondo loro più alta
Come dire diventano
Sufficiente dalla percezione coprire tutte le esigenze delle imprese e questo determina questo risultato abbastanza singolare ter salta osservare che l'elemento di costo e poco rilevante cioè alla domanda non la fate perché costa troppo quelli che rispondono di sì sono pochissimi e tendono a decrescere anche questi con con le dimensioni
Mi pare un elemento sufficiente per le che sotto questo profilo le dimensioni di impresa ingenerare struttura produttiva hanno un peso molto rilevante altro elemento da tenere
Altro elemento da tenere presente il discorso
Dell'utilizzazione generale dei lavoratori Schirru dei lavoratori con delle qualifiche dei lavoratori che hanno accumulato capitale umano
Qui si potrebbero citare molti dati mi limito a uno che traggo dall'ultimo rapporto sulle sull'occupazione della commissione della Commissione europea che a me sembra abbastanza significativo
In Europa nel periodo novantacinque due mila l'occupazione dei lavoratori con una capacità con skills medio-alte e cresciuta del quattro cinque per cento all'anno in media su ognuno di questi cinque anni
A fronte di questo momento di occupazione degli Schirru sono diminuiti gli occupati a Schirri cioè quelli senza qualifiche del due virgola sei per cento
Questo già ci fa capire che i lavoratori con qualifiche hanno avuto un effetto di spiazzamento rispetto ai lavoratori senza qualifiche che
Non si è verificato negli Stati Uniti dove si sono espanse tutte e due le tipologie di lavoratori ma quello che più interessa
E che
Dove sono andati a lavorare così questi lavoratori schivo in larghissima misura né settore dei servizi in cui se stando a quello che dice la stessa Commissione europea
La
La la
Il contenuto di produttività di questi Jones è molto molto basso
Questo rafforza l'idea dello spiazzamento piuttosto da questi lavoratori con qualifiche non si creano posti per loro ma vanno a spiazzare i lavoratori non schiva
A mio avviso questo ha a che vedere con lo stesso tipo di ragionamento che facevamo che facevamo un precedente voglio dire che tutto questo ha implicazioni molto rilevanti per per il problema del dei lavoratori anziani no cioè bisogna immaginare che diavolo diessino debbano avere Svevo lavorare in media cinque anni più o quello che sia
Riescono a permanere lo fanno a danno di qualcuno insomma ci sono problemi complessi per il welfare non soltanto perché ha
Tutto ciò si può condensare osservando che appare ormai assodato che la efficace degli investimenti in capitale umano dipende da almeno altre tre condizioni
Che sono la quantità di investimento in ricerca e sviluppo che fanno le imprese
Capiamo la rilevanza delle dimensioni e della settore gli specifici Investimenti in information technology tecnologie informatiche e telematiche e soprattutto l'innovazione organizzativa cioè la capacità di produrre cambiamenti organizzativa resta l'azione per se ne parlasse in più occasioni di questo punto ecco si può aggiungere elemento di precisione questo il cambiamento organizzativo da un fattore essenziale per poter valorizzare ed assorbire capitale umano c'è una correlazione molto forte molto stretta le imprese che non innovano organizzativamente cioè che non distribuiscono diversamente
E loro funzioni interno per intenderci sono imprese che non utilizzano lavoratori capaci dotati di capitale umano collegato anche questo naturalmente al ruolo del management e quindi alle dimensioni e quindi al settore alla complessità dei compiti eccetera eccetera
Potrei continuare ma mi sembra che il tempo sta volando e mi avvicino alle conclusioni
Alla conclusione è che
Esiste un pericolo molto serio che veniva citato anche prima non da Missaglia direttamente ma dal tipo di reazioni che alcuni documenti come l'ultimo rapporto Almalaurea possono suscitare il pericolo grosso quale e quello di partire dall'idea che ormai ci sia una sola una sovrapproduzione di capitale umano
E di cominciare a dire beh prendiamo un attimo ieri leggevo per esempio commenta peraltro da personale molto capace intelligente su Repubblica il Po prendeva questa posizione B questi dati ci dicono
E dobbiamo stare attenti con la produzione di laureati perché tanto voi questi no sappiamo vediamo nota qui c'è un punto metodologico molto forte non si può ragionare sulle questioni di accumulazione del capitale umano a struttura produttiva data perché io credo che se lo facessimo
La struttura produttiva da secoli lire Asso assumendo come dato questo di questo collettiva
Avremmo deciso la nostra morte sia dal versante della crescita sia sul versante la coesione sociale eccetera eccetera le due questioni che vanno poste in maniera coordinata locuzioni vanno messe entrambe sul tappeto insieme altrimenti non se ne esce
La letteratura sulla over education cioè sull'eccesso di accumulazione di educazione e la letteratura già consistente in altri Paesi che può avere in alcuni casi soprattutto a livello il discorso settoriale
Un suo rilievo se venisse ripresa criticamente in un contesto di questo tipo credo che per il nostro Paese in particolare sarebbero dolori serissimi per i prossimi decenni quindi dal chiarito il punto che non si può non porre il problema dell'accumulazione di capitale umano se non parallelamente al problema della capacità la struttura produttiva di rispondere ad esigenze
Vengono vengono richiesti
L'ultima e uno sì due ulteriori applicazioni sono naturalmente questo vuole dire che il nuovo welfare esso vuole costruire vi ricordo che alcuni autorevoli studiosi internazionali del welfare hanno sostenuto e spinga Andersen ed altri
Che il nome fare deve contare moltissimo su questa idea di capitale umano tra l'altro da fare a curare le fasi precoci
Perché lì si determina un sacco di cose e li entrano in gioco attraverso un meccanismo cumulativo chessò viene controllato subito può diventare pericolosissimo le capacità di raggiungere una vita decente da parte di chi
Non si trova nelle condizioni migliori è la fase di Perth
Quindi è un elemento importante discorso dunque
è una tentazione forte di sostituire le la formazione ad altre forme di protezione sociale insisto riflettiamo sulla questione della ecco la se noi però non abbiamo chiaro l'esistenza di questo problema rischiamo di andare incontro a serissime delusioni del tipo primo questa formazione non serve a niente
Secondo per fare in modo che questa formazione serva e la gente non finisca in condizioni disastroso bisogna sostenere spese sociali addirittura superiori a quelli che abbiamo cercato di risparmiare eccetera eccetera quindi questo sarebbe assai negativo
In definitiva
Il problema delle politiche del nuovo welfare se così lo vogliamo chiamare e e politiche industriali intesi in senso lato vanno sempre più strettamente fortemente coordinate naturalmente il fisco un ruolo fondamentale di cesura tra queste due cose
Quindi mi pare che i progressi sono venuti a determinare richiedono analisi non settorializzato delle questioni vanno individuati credo con precisione i punti di connessione esistenti tra tra le diverse tematiche e vanno portati avanti in modo coordinato dei vari processi a chiamata stamattina le diverse questioni perché il problema del coordinamento tra le politiche
è un valore di per sé è fondamentale soprattutto in questa fase
Nora Pennacchi ha detto ieri impedimento D Alema Gramaglia adesso diamo la parola a Giorgio con gli altri rossi che leggerà la relazione la Gramaglia ma George sono gli atti Rossi una giovane studioso ha chi di voi ha letto
Il
Libretto di usciamo dal rapporto dell'Orcia un saggio introduttivo appunto di lava penna che Giorgio Gatti rossi Giorgio
In questi anni è andata diffondendosi l'idea che fra le tante riforme di cui lo Stato sociale bisogna vi si è il ridimensionamento delle attività di produzione dei servizi a favore del rafforzamento dei trasferimenti monetari
Siano essi di generico potere d'acquisto come dividendo sociale o vincolati al consumo come i buoni e le agevolazioni fiscali alla spesa per determinati servizi
Si tratta di un'idea tradizionalmente associata alle posizioni liberiste che ora sta acquisendo consensi anche a sinistra e non solo nel nostro Paese
Diverse sono le ragioni le principali sono che il settore pubblico dovrebbe concentrarsi su ciò che gli altri attori sociali non sono in grado di fare e cittadini sarebbe in grado di scegliere i servizi sociali o comunque non soffrirebbero di carenze informative superiori a quelli pubbliche e anche così fosse l'intervento pubblico potrebbe limitarsi ad eventuali regolamentazioni delle quantità e della qualità
Così come le organizzazioni private siano esse a scopo di profitto meno e in taluni casi anche le famiglie sarebbero perfettamente in grado di produrli
Non tenere conto di ciò implicherebbe sia violazione della libertà di scelta sia deresponsabilizzazione individuale
Non solo anche qualora coerente con le preferenze dei cittadini la produzione pubblica sarebbe comunque inferiore sul piano dell'efficienza produttiva e dell'accountability a causa dell'assenza di schermi adeguati di incentivazione
Altre ragioni riguardano i vincoli all'incremento della spesa pubblica porsi dall'integrazione europea ed è più complessi di fenomeni di globalizzazione
Sostenere i redditi quanto meno in determinate configurazioni come le agevolazioni fiscali sarebbe meno costoso per il bilancio pubblico che non fornire servizi
E su alcuni limiti di questa posizione che vorrei soffermarmi portando ragioni in primis di equità ma anche di efficienza a favore non solo della fornitura pubblica di servizi ma anche di uno spazio per la produzione pubblica
Il focus delle mie obiezioni e il ridimensionamento del welfare State produttivo inteso come strategia complessiva di riforma come ricalibrazione in quelle che hanno sono Paci denominò le onde lunghe nello sviluppo del welfare
Non singoli trasferimenti monetari nel difendere il ruolo della produzione pubblica dei servizi non ignoro dunque il ruolo di alcuni trasferimenti monetari in particolare in un Paese come il nostro dove manca una protezione del reddito di ultima istanza
Una prima famiglia di possibili vantaggi
Della fornitura pubblica concerne l'equità orizzontale l'equità verticale l'equità orizzontale richiede che a parità di risorse economiche individui siano trattati in modo eguale il che impone di tenere conto delle variabili extra economiche che incidono sul potere d'acquisto
L'equità verticale richiede invece che individui con risorse economiche diverse siano trattati in modo diverso in ambito di tributi che ha una maggiore capacità contributiva deve pagare di più rispetto a chi ha una minore capacità contributiva e in ambito di spesa deve ricevere di meno
Ciò ha precisato rispetta l'equità orizzontale il problema fondamentale concerne i limiti dei trasferimenti monetari nei confronti della differenziazione una ragione empirica
Dato il carattere di bene per tutti gli scopi il denaro incentiva comportamenti opportunistici da parte dei destinatari i quali saranno portati a rivelarsi più svantaggiati di quanto in realtà siano pensiamo nel nostro paese alle pensioni di invalidità
Anche la fornitura pubblica di servizi non è immune dall'opportunismo incentivi sono però minori giacché servizi possono essere sopra consumati ma restano comunque legati a qualche bisogno
Certamente scarne universali come l'imposta negativa il dividendo sociale ambendo a dare in misura sostanzialmente uguale a tutti eviterebbe di problemi di opportunismo il costo però è quello di ignorare le differenze
A quell'empirica si aggiunge poi una ragione più di fondo che ha che fare con la concezione di libertà di scelta alla base della posizione a favore dei trasferimenti monetari
Se gli individui hanno preferenze diverse come accordarsi circa la valutazione delle differenze che meritano compensazione
Il rischio tranne eccezioni limitate sarebbe che le scelte pubbliche interferiscano con le preferenze individuali favorendo una determinata concezione di vita detrimento di altre
Quello che vorrei sottolineare in altri termini è che la scelta a favore dei trasferimenti monetari riflette anche l'adozione implicita di una specifica Teoria della giustizia
In termini di eguaglianza di mezzi a partire dalla quale i singoli possono poi cercare di massimizzare il benessere individuale
Che si caratterizza per la privatizzazione delle scelte in materia sociale una volta decisa l'entità della redistribuzione
Il che va a discapito di altre teorie della giù
Stizza secondo cui ciò che rileva è la possibilità per tutti gli individui di accedere ad alcuni risultati siano essi funzionamenti di senno i vantaggi sociali di Cohen
Tali teorie peraltro non sono insensibili al valore della libertà di scelta semplicemente ne offrono una diversa versione concedendo il raggiungimento di determinati risultati come un'opportunità che la collettività garantisce a tutti i suoi membri senza peraltro in curva
Inoltre anche la fornitura pubblica di servizi potrebbe essere configurata secondo modalità tali da rispettare la libertà di scelta
Già oggi siamo liberi di scegliere l'uomo il tipo di cura in ambito sanitario anche se circa il luogo vincoli alla mobilità potrebbero intervenire con il progredire del processo federale
Aggiungo come la sottovalutazione delle differenze da parte dei trasferimenti monetari appaia tanto più preoccupante quanto minori sia il livello dell'eguaglianza di mezzi assicurata
Nel mondo ideale di Rolls data la perfetta eguaglianza la preoccupazione minore nei mondi reali la situazione assai diversa
L'unica eccezione rispetta riconoscimento delle differenze potrebbe verificarsi per le agevolazioni al consumo di determinati servizi essendo esse correlate alle singole scelte individuali
Il problema è che in tal caso non avremmo alcuna garanzia che le differenze riconosciute riflettano le differenze che la collettività vorrebbe tutelare perché connessa concezioni condivise di bisogno
Al contrario le agevolazioni inducono un'ulteriore privatizzazione delle scelte sociali giacché l'entità stessa del sussidio sarebbe determinata dalle scelte dei singoli con Cimo consumatori o addirittura dei gruppi di pressione delle assicurazioni
Rispetta l'equità verticale da un lato il rischio è quello di una violazione vera e propria del principio a causa di un eccesso di trasferimenti agli argomenti più tale rischio varrebbe soprattutto per le agevolazioni fiscali al consumo di determinate prestazioni essendo queste fruibili non solo da chi paga le imposte e non dagli incapienti
Ma da chi oltre ad avere disponibilità tali da dovere pagare le imposte è anche in grado di acquistare privatamente la protezione sociale
Secondo le stime disponibili negli Stati Uniti le agevolazioni fiscali per fini sociali rappresentano ben il trentacinque per cento della spesa sociale complessiva facendo passare quest'ultima dal diciassette per cento al venticinque per cento del PIL
In Europa tale spesa decisamente minore seppure in crescita anche all'interno dei Paesi tradizionalmente socialdemocratici
Come sottolineato da Busi il rischio di un eccesso di trasferimenti ai più abbienti potrebbe però riguardare anche i trasferimenti universali in presenza di un regime di tassazione separata ad esempio ridistribuire attraverso le imposte potrebbe favorire gli individui poveri che abita le famiglie ricche
Dall'altro lato il rischio è quello dell'adozione di specificazioni poco generose dell'equità verticale che danno troppo poco e meno abbienti
A favore dei trasferimenti monetari vi sono teorie della giustizia come quella di Rawls Dworkin che richiedono la perfetta eguaglianza
Dunque pesanti dosi di redistribuzione verticale a meno che diseguaglianze vadano a favore dei più svantaggiati nei mondi reali l'entità dei trasferimenti monetari sembra però assai limitata
Basti pensare alle diverse proposte di imposta negativa dividendo sociale in discussione nel nostro Paese nella letteratura tutte sono ben al di sotto della linea di povertà
Nel caso dell'imposta negativa dividendo sociale una causa potrebbe essere il costo del programma un'altra potrebbe riguardare i disincentivi al lavoro qualora per ragioni di giustizia non si voglia di cuore dagli schemi più stringenti di workfare un'altra ancora potrebbe essere collegata al tema dell'iniquità orizzontali l'indisponibilità a considerare i problemi degli svantaggiati da una molteplicità di contesti potrebbe condurre a sottovalutare le dimensioni complessive dello svantaggio
Un'altra e più generale causa potrebbe derivare da una minore disponibilità alla redistribuzione verticale in presenza di trasferimenti monetari
Quali siano le variabili che favoriscono la sostenibilità di ridistribuzione verticali elevate è un tema sul quale poco sappiamo sebbene mi sembri d'importanza centrale
Linea generale però se guardiamo al dato comparato gli Stati del benessere con un maggiore impegno redistributivo sono anche quelli caratterizzati da ampi schermi di erogazione universali dei servizi
A favore a favorire il maggior impegno redistributivo potrebbero essere sia i benefici che servizi arrecano anche più abbienti
Sia il fatto che la fornitura pubblica dei servizi anziché la privatizzazione delle scelte richieda una riflessione pubblica sui servizi a tutti necessari
Un'ultima considerazione sempre su questo punto più aumenta la disuguaglianza nei redditi più aumenta il rischio di un indebolimento ulteriore degli impegni redistributivo
Data la correlazione positiva che sembra sussistere fra eguaglianza nella distribuzione dei redditi e disponibilità ridistribuire
Infine a differenza dei trasferimenti di servizi i trasferimenti monetari rischiano di aggiungere iniquità nella scelta dei destinatari si considerino ad esempio trasferimenti per gli anziani indirizzati alla famiglia in cui vive l'anziano anziché all'anziano spesso il rischio è quella della violazione della libertà di scelta di quest'ultimo il problema facilmente sormontabili con trasferimenti individualizzati la tendenza è però quella favore di trasferimenti alle famiglie
Non tutti gli svantaggi siano meno associate all'assenza di risorse economiche appaiono però fronteggiati da trasferimenti monetari
Si considerino ad esempio le barriere informative che potrebbero sussistere anche in presenza di distribuzioni considerate adeguate
E che giocano un ruolo importante la dunque come per molti servizi sociali
Se necessaria l'attivazione da parte degli utenti oppure si consideri il caso dell'inadeguatezza di abilità cognitive o più complessivamente di svantaggi dovuti emarginazione sociale anche in presenza di reddito
Come potrebbe essere per giovani appartenenti a clan di camorra
In tutti questi casi non solo eventuali trasferimenti monetari potrebbero rivelarsi inutili ma la produzione pubblica dei servizi tende a essere più efficace rispetto a quella privata
Rispetto all'assenza di informazione non ignora certamente i limiti della produzione pubblica anche nei servizi sanitari pubblici ad esempio meno abbienti e meno istruiti soffrono di deficit informativi con la conseguenza di ineguaglianze nella fruizione dei servizi
Inoltre la mera fornitura pubblica di servizi a prescindere dalla produzione pubblica
Potrebbe rivelarsi superiore trasferimenti monetari resta il fatto che le organizzazioni private in particolare per il profitto hanno pochi incentivi ad avvicinarsi agli utenti più deboli
La difesa della produzione pubblica diventa ancora più forte con riferimento allo sviluppo delle capacità cognitive sviluppo che appare centrale per la riduzione della trasmissione intergenerazionale dell'ineguaglianza
A questo fine sociale appare infatti la disponibilità di quello specifico bene associativo costituito dall'offerta di asili nido scuole materne in cui bambini provenienti da famiglie meno istruite possano interagire con bambini su questo piano più avvantaggiati
Tali beni associativi non sono possibili in un contesto segmentato di offerta privata come mostra l'esperienza di diversi Paesi
Questo giustifica tra l'altro la preoccupazione per il Progetto di Forza Italia di agevolazione i nidi privati che considera i miti come servizi a domanda individuale e per le famiglie ignorandone invece il carattere educativo e socializzante
Come nel caso dell'informazione così in quello della più complessiva emarginazione culturale a essere desiderabile potrebbe rivelarsi la mera fornitura pubblica di servizi anche in questo caso però potrebbe rivelarsi utile uno spazio specifico per la produzione pubblica in grado di riflettere la dimensione egualitarie redistributiva che il principio della comune cittadinanza attribuisce ai servizi sociali
Sebbene l'idea possa apparire apparire controversia utopica non mi sembra molto importante per la sinistra lo sviluppo di tale spazio pubblico potrebbe essere desiderabile anche a prescindere dalle politiche di contrasto agli svantaggi sociali
Se siamo interessati alla cittadinanza siamo interessati anche a beni che ne rifletta nel valore
Sottolineo la mia non è una rivendicazione del monopolio pubblico è al contrario una richiesta di pluralismo nel pieno riconoscimento della natura anche privata dei servizi sociali del valore anche dell'offerta privata
Sono necessarie due qualificazioni da un lato la giustificazione si basa sull'idea di cittadinanza non su valori perfezionisti ICI che potrebbero essere considerati paternalistico
Dall'altro la difesa della produzione pubblica come riflesso della cittadinanza potrebbe in vari modi influenzare l'organizzazione stessa della produzione pubblica
L'insieme di queste considerazioni mette fra l'altro in discussione alcune interpretazioni semplicistica della sussidiarietà
Ad esempio un eventuale delega privati della produzione dei servizi sociali significherebbe ignorare nella dimensione di bene di cittadinanza
Inoltre il fatto che le famiglie siano in grado di erogare i servizi di cura non implica necessariamente che ad esse tocchi tale responsabilità pena il permanere di discriminazioni
Infine il ricorso alla produzione pubblica permetterebbe di sfuggire ai vincoli che le regole internazionali del commercio mondiale del mercato interno potrebbero porre nei confronti di eventuale regolamentazione del settore privato
L'assunto al riguardo e che il ricorso alle attività private renderebbe i servizi sociali
Fermo
Il
Settore ad attività commerciale il che potrebbe rendere illegali in quanto distorsive della concorrenza regolamentazioni lo scopo equitativo
Costo del suo
Laddove
Che abbiamo gli occhi
Talmente non ce la faccio più una volta fosse andato almeno in
Allora io mi sono preparato una serie di notte che larga parte recuperano tennis se vogliamo
A livello teorico potremmo dire che sono già stati dibattuti
Questa mattina sono state anche ripresi in parte adesso
E allora e e sono nella diciamo esemplificazione applicati soprattutto alle tematiche del lavoro io quello che vorrei tentare di fare cercando di riassumere brevemente i contenuti di queste note
E quello di esemplificare cioè di dare anche un po'uno spessore
Come dire pratico di alcune delle questioni che stanno davanti cioè delle questioni sulle quali a mio parere necessario che la sinistra che il centro sinistra
Nella ipotetica costruenda piattaforma comincia
A ragionare prendendo delle del giudice incidendo delle ipotesi
Allora il punto di partenza
Rovescio un po'quello che aveva fatto
Amato ci ha fatto un richiamo alla fine sul
Sull'importanza dell'Europa di ragionare in termini europea io inizierei invece con
Perché
Mi sembra un punto abbastanza rilevante insomma per quanto riguarda le tematiche del lavoro
Noi un cambiamento da questo punto di vista lo possiamo collocare nella seconda metà degli anni novanta
La seconda metà degli anni novanta
è quella che grosso modo fissa con le tappe che poi sono arrivate credo nel punto più alto a quella che è stata definita la strategia di Lisbona cioè al consiglio di Lisbona
Parte da
Varie considerazioni ma io segnalerei queste tre che mi sembrano le più rilevanti
Allora la prima è che nel mille novecentonovantasei in Europa c'erano oltre diciassette milioni di disoccupati
Quindi
A valle
Se vogliamo degli anni in cui i Paesi cercavano di
Procedere all'interno dei parametri fissati da marzo il per la convergenza verso la moneta unica
Avevamo una serie di riscontri non sto ad elencare i per ragioni di tempo diciamo positivi tra virgolette per quanto riguarda alcune variabili macro economiche a cominciare dal tasso d'inflazione tassi d'interesse eccetera ma avevamo oltre diciassette milioni di disoccupati registrati
Alcuni misure fatte sempre nello stesso periodo sui divari territoriali
Dimostravano che i divari territoriali per territori si deve prendere in genere come misura la Rete le Regioni europea che sono quelle di cui si hanno i dati dimostravano che c'era un aumento dei divari territoriali in Europa dei nei livelli di reddito nei tassi di crescita in i tassi di disoccupazione cioè l'Europa stava diventando più diversa in tutte le sue parti
Allora questa situazione era certamente una situazione indesiderato una situazione che prima avete
Accennato a i dieci anni dal Libro bianco di Delors contraddiceva sicuramente l'idea di dello cioè da un lato grande passaggio dopo le incertezze della seconda metà degli anni Ottanta sul che fare dell'Europa
Anche come progetto etico insomma quel progetti ideale in un certo senso che fame dal punto di vista se vogliamo delle questioni macro economiche l'unificazione monetaria certamente un impegno di grande levatura
Però dal punto di vista dei risultati sul piano delle politiche sociali questi problemi emergevano con grande evidenza
Quindi c'è una revisione di quella che a mio giudizio era stato una linea sostanzialmente di tipo monetarista che aveva contraddistinto l'inizio di questa di questo processo e c'è una sottolineatura di quella che poi è stata definita l'Europa sociale
E al centro dalla quale se vogliamo dire il dibattito sul Welfare State
Escono dei documenti di importanza secondo me rilevante in quegli anni nei quali si prende atto della situazione che vi ho appena riassunto si prende atto che ci sono anche però dei fenomeni importanti globalizzazione dei mercati la diffusione delle nuove tecnologie in particolare le tecnologie dell'informazione della comunicazione eccetera
E tutto questo impone se vogliamo una revisione complessiva delle stesse politiche sociali quali sono lei diciamo i temi fondamentali sono stati quelli della sostenibilità finanziaria da allora si è parlato di come a reggere rispetto all'idealità del modello sociale finanziariamente questi schemi
E la seconda questione quella della trasformazione proprio dei dei degli schemi di funzionamento della protezione sociale in modo da adeguare le ai cambiamenti nel lavoro e nella società
Salto le parti se vogliamo più storiche che dopo è scontato molti di voi conoscano per non dire tutti cioè i trattati e tutto quello che ha determinato
Come dire questo che ha qualificato questo processo
Sono state fissate delle varie delle delle degli obiettivi degli obiettivi anche quelli piuttosto importanti è stato individuato in particolare la centralità si è come dire
Data al tasso di occupazione ai tassi di occupazione dovremmo dire nel senso che c'era si è quello maschile qualcuno generale quello femminile poi a Stoccolma due anni dopo quello degli ultra cinquantacinque enni
Ritenendo questa cosa più significativa che non la misura dei tassi di disoccupazione che pone possono nascondere partecipazioni molto diverso dal mercato del lavoro come di fatto era in Europa
Questo processo ha avuto anche se vogliamo un lato procedurale
Anche di questo è stato fatto un cenno
Vetro di coordinamento aperto le pratiche i piani d'azione nazionali eccetera eccetera
Il tutto però secondo me con alcuni elementi di sostanza che forse non sono poi come dire Stati
Sufficientemente messi in rilievo e che sono invece io credo assolutamente rilevante
Questi elementi di sostanza
Sono la creazione dal mille novecentonovantasette al due mila due
Compreso vi dò dati due mila due in alcuni casi due mila tre perché non tutti quelli del due mila tre sono completi per tutti i Paesi di quasi dodici milioni di nuovi occupati in Europa
Cioè si è passati da centocinquantotto a centosettanta e rotti milioni di occupati
Questo aumento di occupazione tra l'altro non ha riguardato soltanto i Paesi che avevano minor tasso di di di occupazione ma anche quelli che avevano già dei tassi di occupazione rilevanti la Danimarca l'Olanda la Svezia Regno Unito eccetera
I tassi di occupazione sono infatti saliti di quasi quattro ITREC virgola sei punti percentuali si è arrivati a sessantaquattro virgola due per cento
Questi sono gli aspetti ovviamente positivi che vi sto elencando
Un altro aspetto sicuramente positiva che le maggiori beneficiarie di questo aumento occupazionale sono state in tutti i Paesi nessuno escluso le donne
Che hanno avuto sette milioni e mezzo di nuovi occupate contro i quattro milioni e mezzo degli uomini con aumento quindi del tasso di occupazione relativo femminile i cinque punti da cinquanta cinquantacinque virgola un po'per cento
Anche la disoccupazione e di conseguenza diminuita erano diciassette milioni come io ho detto prima sono scese a tredici milioni e mezzo nel due mila tre tra l'altro le persone in cerca e ultimamente con effetti rilevanti sulle donne e sui giovani e ultimamente proprio questo è un dato dell'ultimo biennio anche sugli ultra cinquantacinque enni
Il tasso medio di disoccupazione in Europa è sceso dal dieci all'otto per cento nel due mila tre tra l'altro è già risalito perché era arrivato al sette virgola due per cento
E anche i coefficienti di variabilità
Quello strumento che si usa per vedere come stanno andando le differenze a livello territoriale ci dice che siano i tassi di occupazione che nei tassi di disoccupazione
Rispetto a come era evoluta la situazione nella prima metà degli anni Novanta c'è stato un riavvicinamento quindi anche il riequilibrio
Un aspetto rilevanti
Allora importanza ulteriore di questo processo è che anche in una fase di diciamo pure di ridiscussione in una fase secondo me è più difficile del momento che aveva prodotto il consiglio di Lisbona
Mi riferisco soprattutto al semestre spagnolo e al Consiglio di Barcellona dove si comincia tra ad usare un buon Valle un pochino più così
Un po'più critico rispetto a quello che era un presunto dirigismo che c'era nel metodo di coordinamento aperto come viene un po'da ridere insomma pensare che non si coordinamento aperto sia paragonabile a una scelta di policy dirigistica comunque qualcuno aveva anche questa fisima
Dicevo anche lì sono state messe in luce alcune questioni attinenti le procedure altre cose di questo genere ma nessuno nessuno di fatto a contraddetto insomma la modalità coordinata il metodo coordinato di
Come dire procedere lungo queste linee di policy europea
Ecco una cosa che accendo perché poi la riprenderò nella parte conclusiva è che sempre a Lisbona a Barcellona
Viene si prende atto di un importante aspetto secondo me per le politiche del lavoro ma anche per le politiche sociali in quanto tale cioè la dimensione locale cioè si comincia a segnalare questo problema fondamentale dalla dimensione locale
Quindi piani erano piani nazionali sia per l'occupazione che per l'inclusione sociale si comincia a capire che in molti Paesi di fatto poi non solo operativamente per l'implementazione ma anche la delle deleghe
Hanno prodotto oramai un'autonomia dei livelli locali anche se esso decisionale
Persino in un proprio per arrivare alla fine io queste cose che vi sto dicendo sono prese in grande parte da una pubblicazione che è stata fatta questa dei dati insomma aggiornata adesso con le ultime con gli ultimi dati usciti
Però insomma nel due mila due è stato prodotto un documento che era una sorta di sintesi di di valutazione di come erano andati i primi cinque anni di questa strategia europea per l'occupazione così definita
E la valutazione sostanzialmente quella che le stavo dicendo adesso anzi se vogliamo unico consente un'eccessiva valutazione sottolineatura degli aspetti positivi
Significativo dicevo a questo proposito è che nel
La fine del due mila tre a novembre è stato poi prodotto credo qualcuno di voi lavora letto sui giornali insomma magari letto per intero questo rapporto Cocco
Del cosiddetto Antoine della così detta Antoine task force
Se leggete i nomi di e componenti c'era anche un nostro collega quindi vorreste insomma sicuramente c'era
Un gruppo di di di Mou moderati ecco diciamo strati di persone che non è più potremmo prendere
Per della ricca dei dei sinistri clan
E comunque anche questo copre Port con tutte le
I distinguo che ovviamente eccetera
Sottolinea una serie di questioni ma accoglie fondamentalmente il punto di massimo sviluppo cioè quello di dire le politiche per l'occupazione e le politiche sociali sono parti essenziali dell'insieme del modello sociale europeo tanto quanto le politiche economiche in sei anzi proprio nei cocktail Porcella riaffermazione della necessità di integrare queste scelte di politica economica e di quelli di politica del lavoro di politica sociale con quelle brodetto nomi policy guidelines che vengono presentate nei consigli di primavera
Per dare ancora più spessore quindi una costruzione compatta e questo riflette quel famoso triangolo si diceva di Lisbona
Dell'equivalenza dei tre lati delle polizze eterei vertici delle politiche dei lati che rappresentavano le connessioni e reciproco rinforzo quindi l'idea che bisogna fare delle policy innanzitutto perché le cose non si aggiustano da sole già un'idea forte
Considerando il dibattito che negli anni precedenti e rincorse certi dei che tuttora girano sulle questioni del mercato del lavoro che anche un una task force ripeto sicuramente non composta da da soggetti che anche abbiano insomma visioni statalista del problema è stata fondamentalmente riconfermata e anche questo meccanismo dell'integrazione con Air tre poli
Ovviamente ci sono anche dei lati negativi non in tutto quello che sto dicendo e gli aspetti critici da cui poi prenderò spunto punto per le mie questioni più italiane le conclusioni sono fondamentalmente quella della solidità dei risultati raggiunti
Il biennio di rallentamento dell'economia viene di congiuntura sfavorevole due mila due due mila tre ha ha rappresentato una prova abbastanza pesante per vedere come reagiranno queste cose
E di fatto il tasso di occupazione risalito dal sette punto quattro del due mila uno quando sarà anche il dopo la virgola per capire all'otto per cento del due mila tre e quindi diamo uno zero sei di disoccupazione in Europa in più
Il processo di creazione di nuova occupazione si è sensibilmente rallentato anche se in alcuni Paesi è proceduto
E c'è un oggettivo rischio di ritardo rispetto agli obiettivi cosiddetti di medio termine che erano stati come vi dicevo prima fissati a Lisbona eppure Stoccolma e certamente problemi di come dire
Tenuta di questa di questa strategia ci sono perché alla luce di un biennio di congiuntura sfavorevole
Però somma sulle questioni sulle questioni diciamo congiunturali eccetera su poi vediamo che c'è un aspetto invece secondo me è più critico che non giocare come si fa spesso su come andrà sulle previsioni che si lasciano sono un po'il tempo che trovano
Dicevo le cose che invece mi sembrano più rilevanti sono in primo luogo il fatto che negli ultimi
Cioè verso la svolta dalla fine degli anni del del del dello scorso decennio quindi novantanove due mila uno due mila due
Le politiche per l'impiego in tutta Europa hanno visto ridurre le risorse impiegate non di moltissimo di circa uno zero due zero tre per cento del prodotto interno lordo che però non è poco eravamo intorno al due due quattro due cinque
Siamo scesi a due due circa quindi zero tre punti percentuali in meno non è poca cosa cioè rapportata
Ah il dibattito nostro dello zero sette delle pensioni ego per dare un'idea
Non è pochissimo
E l'altra questione che appare è che ci sono delle differenze nei modelli di politica del lavoro in Europa ancora piuttosto considerevole
C'è un problema e quali diamo sulle cose essenziali che sono state già anticipate questa mattina con riferimento specifico al lavoro problemi molto importanti invece seri per quanto riguarda la cosiddetta qualità del lavoro che è un'altra delle diciamo degli obiettivi nella creare posti di lavoro la piena e buona occupazione si era dentro a Lisbona ecco il buona occupazione con i parametri che vengono usati gli indicatori strutturali
Quindi identificati in alcune cose allora da un lato abbiamo la creazione di molto part-time in questi anni
Sul part-time il giudizio è come sapete così contrastante perché da un lato si dice serve a una certa funzione soprattutto l'occupazione femminile rischia sempre di segregazione in questi meccanismi c'è ovviamente
C'è però un indicatore che chiede anche quanto è
Voluta la posizione di lavoratore Pardi contratto part-time rispetto a quello cosiddetti indesiderate Lili indicatore sembrerebbe dimostrare che staccare diminuendo la quota salvo in Francia
In Francia si è ancora fortemente contrario maggior parte delle persone ci son costretto a fare il part-time altrimenti non mi offrono nessun altro posto di lavoro in altri Paesi sembrerebbe che questa cosa non come mentre molto più preoccupante è l'esplosione in tutta Europa l'Italia in questo e poi tra le prime del lavoro intermittente cioè delle varie forme di lavoro intermittente dai contratti a tempo determinato e para subordinati di vario genere eccetera
Ovviamente tutta questa questione a come dire accresciuto la preoccupazione dei policy makers tutta questa vicenda perché in tutti i Paesi si riscontra una carenza di protezione sociale rispetto alle discontinuità rispetto ai lavoratori discontinui e soprattutto c'è una cosa che di vi dico in due parole anche se richiederebbe una spiegazione più lunga
Non c'è nessuna compensazione non ci son delle teorie che dicono che se tu stai in un lavoro discontinuo sei
Affronti un rischio ti carichi un rischio maggiore di reddito da discontinuità del rapporto di lavoro
Si vede che non esiste una compensi che potresti monetizzare cioè ti pagano di più per le ore che fai sapendo che rischi di più di dover interrompere
E così si vede che questa cosa è assolutamente non riconosciuta anzi c'è una cosa interessante
Che dice di come funziona dice meglio di come funziona il meccanismo
State costruite delle delle delle curve praticamente di come funzionano le compensazioni e si vede che le compensazioni funzionano parzialmente c'è un immaginate da avere qui la discontinuità il rischio di discontinuità
E qui Illy quanto viene compensato al di sopra di una retribuzione media e così vedi che questa cosa funziona per chi parte per chi ha livelli salariali alti
Cioè chi ha livelli salariali alti è un signore che ha potere contrattuale alto che lo avendo potere contrattuale alto riesce anche a monetizzare il rischio di discontinuità
Se voi prevede livelli salariali bassi vi accorgete che funziona l'opposto cioè addirittura la maggiore discontinuità tende a produrre anche
Valori scostamenti dai quaranta ai livelli salariali medi all'INPS al al di sotto
Quindi sostanzialmente dice che chi ha poco potere contrattuale
Vede ridursi vede aumentare il rischio e ridusse la remunera la retribuzione
C'è un altro aspetto un po'tecnico sul quale è necessario spendere due parole per capire poi meglio il tema che ci sta davanti ed è quello della crescita dell'occupazione
Con riferimento Alitalia potrà enunciati
Cioè non abbiamo che in Europa da alcuni anni contrariamente a quanto sta avvenendo adesso di recente negli Stati Uniti
Dopo anni in cui si diceva che avevamo la crescita senza occupazione una jobless growth
Adesso facciamo molta più occupazione di quanto ci sarebbe da tendere visto il tasso di crescita
Cioè abbiamo quella che si definisce un'elasticità dell'occupazione rispetto al reddito straordinariamente elevata
Nel caso italiano tenete conto che negli Stati Uniti sta succedendo esattamente l'opposto infatti Rover RAI reca di cui parlavamo stamattina
Ha fatto anche delle proposte
Parzialmente discutibili secondo me proprio di recente per cercare di modificare questa questione della difficoltà per lavoro con la crescita amministrazioni
Mi chiedo se uno guarda il quadro italiano da questo punto di vista c'è da rimanere poi veramente allibiti di quanto sta succedendo cioè nel senso che
Ebbene tutto sommato che ci sia una risposta di occupazione quando il reddito cresce se però questa cosa come elasticità va al di sopra del valore unitario che si fissa sopra il valore unitario piuttosto stabilmente in Italia addirittura
Negli ultimi anni è andata nel due mila uno a uno virgola qualcosa ce l'ho sul grafico quindi nel due mila due a tre virgola qualcosa nel due mila tre è ultimo anno due settantadue virgola sette
Ah ho cosa vuol dire vuol dire detto in soldoni che il valore aggiunto cioè la torta che mettiamo in mezzo al tavolo da distribuire sta crescendo
Ma sta crescendo meno di quanto sta crescendo
Si chiama un carattere fondamentalmente arrivi distributivo tensione redistributivo tra virgolette non con il l'attributo se vogliamo positivo con cui abbiamo usato la parola ridistribuzione questa mattina più a no semplicemente che stiamo ridistribuendo
I guadagni
Ridotti ad un numero crescente di persone allora questa cosa che cosa dice dice che questa ridistribuzione può essere anche particolarmente iniqua in realtà cioè nel senso che può essere che alcuni che stanno in settori nei quali è possibile lasciar perdere il problema della produttività
Quei settori nei quali il problema la produttività è meno vincolante possono appropriarsi di vere e proprie forme di rendita attraverso questi meccanismi distributivi io ho dei dati che purtroppo non mi son portato qua che mi ha fornito un paio di settimane fa Schiattarella fatto una cosa insieme
In cui si vede che noi abbiamo dei fenomeni paurosi da questo punto di vista per esempio quei servizi piuttosto pregiati che in genere si chiama servizi alle imprese quelli che una volta che manchi servizi avanzati no terziario avanza
Hanno avuto addirittura negli ultimi cinque anni sei a dal novantasei al due mila due mila uno due mila uno e non fatica Colli delle diminuzione fatto cento il novantasei hanno delle produttività che scendono poco più dell'ottanta per cento cioè so hanno perso diciassette diciotto punti di produttività per quanto sia difficile nella profezia investito e hanno degli indici di prezzi relativi che stanno invece una volta e mezzo sopra il tasso medio di inflazione
Cioè vuol dire che in termini di ragioni di scambio settoriali questi settori stanno passando l'ira di Dio di questa torta che dicevo già cresce meno abbienti
Quindi noi siamo in questo momento in una situazione in cui probabilmente anche all'origine di questi fenomeni di lacerazione insomma che emergono dalla società interne distribuiti c'abbiamo dei meccanismi di questa gente
C'è chi se ne sta coperto come dicevano gli svedesi connotazioni modelli e Cristache scelto perché sta dentro nella conchiglia che non deve rendere conto di competitività con l'estero
Se ne frega in un certo senso di come sta andando la produttività è in grado di fare il Prezzi perché in molte di queste attività di servizio sia in grado di fare i prezzi e quindi si sta comportando come si comporta un cercatore di rendite in questi momenti che approfitta dalla situazione porta a casa
Quali possono essere le altre questioni sempre su questa stranezza di cui il governo Berlusconi ultimamente se ne fa vanto no che facciamo tanto occupazione eccetera dimenticando che c'è questo retroscena un po'preoccupante
E che probabilmente c'è un effetto di struttura produttiva di partenza che penalizza la crescita della produttività però su questo c'è un dibattito a sé cieche cinghia cioè se chi parte da più dietro raggiunge gli altri che corrono di più produttività o se c'è invece addirittura un fenomeno opposto persona Berto come Diba
Cioè quella cosa che avete già detto della mobilità più che altro dei quelli ad alto tasso di scolarità in America per esempio i dati dimostrerebbero che soprattutto la mobilità di questi signori che vanno nei settori a più bassa produttività che fa aumentare la produttività dei settori a più bassa produttività da noi questo sembrerebbe in Europa mediamente esserci meno e questo spiegherebbe un po'questa questione
C'è poi l'altro aspetto che probabilmente connesso alle discontinuità che la riduzione delle ore lavorate toccati per il che significa che in termini di costo del lavoro per unità prodotta che è la cosa fondamentale per la competitività quest'perfetto di riduzione della produttività pro-capite si sente meno
Perché si riduce il numero delle ore
Ecco va detto però che pur con queste spiegazioni ci sono due questioni sulle quali non non credo si possa però come dire prescindano dalle quali non si può prescindere cioè o la discontinuità
Una bassa crescita della produttività pro capite come una delle determinanti si dimostrano tuttora anche le ultime equazioni fatte a livello europeo sui salari sulle determinanti i salari dimostrano che c'è un nesso tutto sommato
Abbastanza importante tra la produttività pro capite le dinamiche salariali che esiste un problema di reddito da lavoro
Esiste perché perché se si cresce poco di produttività ovviamente la compensazione in prima istanza viene attraverso questa via e secondariamente perché nelle discontinuità a parte quella questione del potere contrattuale che dista dicevamo prima
Anche quando si arrivasse ad una retribuzione oraria che quella che normalmente può essere anche in alcune circostanze contrattata è il caso per esempio dei contratti di lavoro a tempo determinato non tanto dei parasubordinati
Dove di contrattazione c'è ben poco
Dicevo in quelle in quei casi c'è un problema di reddito su base annua cioè io sono pagato normalmente per le ore che faccio di lavoro ma se lavoro sei mese come se fossi pagato la metà di quanto dovrebbe dovrebbe prende un lavoratore dipendente in acqua di una no
Quindi le questioni che abbiamo discusso vale a dire
Le questioni reddituali le questioni della protezione sociale eccetera sotto questi ogni che emergono in un certo senso dal quadro quando statistico dal quadro dei dannati come situazioni che abbiamo di fronte
Questo ovviamente crea tutta una serie di problemi perché per quanto riguarda i rapporti stabili c'è il problema della tenuta è stato detto sta fino a più persone della politica dei redditi e duro fare e tenere in vita politica dei redditi di fronte a situazioni di questo genere
E c'è però un problema ancora se vogliamo
Proporzionalmente più acuto per quanto riguarda le persone che stanno nei rapporti di lavoro intermittenti
Ora io personalmente sono convinto che tra l'altro rispetto a certe cose che si dicono sui rapporti di lavoro intermittente ci sarebbe anche qui dapprima una breve parentesi villa faccio brevissima insomma
Non credo che sia facile arrivare a delle forme di stabilizzazione attraverso meccanismi se vogliamo precetti chili di tipo normativo
Le quote o cose di questo genere probabilmente sono facilmente imbattibili questi questi meccanismi
E quindi io penso che sarebbe più opportuno ragionare già in termini di cose che possono essere proposte
Su meccanismi di incentivazione molto più mirata il credito di imposta per esempio alle quando era applicato selettivamente sul lavoro si conta sui rapporti lavorate predeterminata la molto efficace
Lo stesso la protezione sociale
E i sostegni al reddito
Anche quelli che si possono dare per via contributive fiscale
Contributive intendo un po'alla francese per capirci e per via fiscale potrebbero essere anche delle forme se vogliamo d'imposta negativa su livelli salariali rientrato cose di questo genere
Se molto mirate possono funzionare specie per i giovani e per gli ultracinquantenni
Infine c'è un tema di questa parte che voglio poter segnalare al volo una cosa su cui stiamo lavorando anche in in in Emilia Romagna il fine Università Parma non lo barche la Regione Emilia sta abbastanza valutando positivamente
C'è questo meccanismo per cui per i giovani che fanno i rapporti di lavoro intermittente questo riguarda soprattutto i giovani
Dipende cucù sono questo questo fenomeno è molto come dire legato alla lì all'andamento congiunturale ma diciamo in situazione di congiuntura normale abbiamo visto che circa il trentacinque per cento di loro
Nel giro di un certo numero di anni stabiliti dalla propria posizione
Quindi diciamo passa attraverso questi meccanismi
In cui si creano più delle diciamo delle job Opportunities come si usa dire che non che non delle trappole che non non diventano necessariamente delle trappole in cui uno rimane tutta la vita condizionato essere allora però c'è un problema qui che è abbastanza importante che fa riferimento soprattutto alle questioni della formazione che si erano dette allora il problema fondamentale è che queste persone tutte le volte che riprendono un lavoro intermittente come se cominciassero pacato
Cioè non c'è carriera in tutto questo allora una delle ipotesi che stanno appunto maturando è di considerare queste chiamiamole tra virgolette carriere Esterne abbiano una loro riconoscibilità
Allora per riconoscere le carriere Sterne ovviamente bisogna che si entri nel merito di tutti quei meccanismi dall'accreditamento alla certificazione eccetera che devono vedere in campo ruolo pubblico fondamentale
Per tutte le acquisizioni onde gioco di tipo informale che devono essere in qualche maniera parte del patrimonio di una persona che anziché avere iniziato il primo giorno dalla vita un rapporto di lavoro a tempo indeterminato passa attraverso questa speri vado all'ultimissima cosa visto che sto già sforando però mi interessa accennarla perché è un altro degli aspetti che mi sembrano piuttosto rilevanti
Dunque noi abbiamo fatto come sapete poi in tutti questi anni a proposito della questione locale che dicevo prima di una serie di riforme molto importanti insomma per quanto riguarda le competenze in materia di mercato del lavoro
Allora ho saltato completamente la parte degli ammortizzatori
Anche se è stato il titolo dovrei dire le solite cose di ammortizzatori non è un persona grande occasione secondo me lo schema
Del dicono quarantacinque dalla famosa delega non lo schema sul quale si poteva mettere insieme una un sistema di ammortizzatori più efficace di quanto esista
E questo governo invece ha fatto delle proposte almeno al momento a parte che Lea
Imboscate desume voto quattro otto bis non ha i soldi per farlo eccetera ma comunque si fa riferimento soltanto una piccolissima parte dei piani
Insomma c'è poco da dire ma invece a me sembra ecco che l'altra questione che spesso viene dimenticata quando si parla di sistema di welfare eccetera è che anche un pacchetto adeguato di ammortizzatori si deve combinare con delle politiche del lavoro
Politiche attive del lavoro che funzionino Anna e diceva abbiamo fatto queste riforme sono riforme di peso riforme importanti hanno di fatto delegati livelli locali a quasi tutte le competenze e le hanno loro anche in termini proprio di ideazione di implementazione eccetera adesso di potrei dire un po'dalla questione la recente il il recente decreto legislativo di attuazione della Bianchi due sette sei
Per chi ha guardato un po'questa parte che riguardano il servizio pubblico per l'impiego avrà visto che contiene alcune questioni di fondo c'è un allargamento per esempio del ruolo dei privati nell'intermediazione dei servizi c'è una tematica molto Lascala sul regime delle autorizzazioni e degli accreditamenti
Allora io credo che questa sia una cosa che
Dovremmo ripensare perché quello che sta succedendo ai livelli locali interni di funzionamento dei servizi per l'impiego secondo me è assolutamente un punto critico del modello di intervento di politica del lavoro in Italia
E non lo dico soltanto perché oramai c'è una perdita di vista della governance complessiva di questi fa ci sono anche casi di degenerazione già in atto perché poi i se tu fai l'accreditamento facile fai che il primo filtro che fondamentale per dire dove deve andare un signore con in mano i voucher a comperare i servizi glielo gestisce in modo che lo di rotti Attia e accreditato facilmente poi questa cosa ti ritorna nella Società della moglie
è successo in Lombardia per una settimana fa no che c'è un signore agli arresti domiciliari questa storia quindi voglio dire molto visibili
Ma c'è anche questo problema che forse non è stato ancora definitivamente messo a fuoco che proprio sulle cose che abbiamo detto adesso noi siamo poverissimi cioè noi non abbiamo di fatto politiche di conciliazione organizzate sono sporadiche abbiano diciamo che servono politiche per il prolungamento della vita attiva letti leggi Inge
Che potrebbero essere una delle forme almeno di sostegno qualora si pensasse a qualche intervento che riguardava i profili di età del del pensionamento e non abbiamo di fatto nulla di organizzato e peggio ancora
Siccome esistono degli indicatori di performance che vengono applicati i soggetti privati proprio per i meccanismi di accreditamento eccetera come sempre può operare un meccanismo di screening perverso cioè tutte le fasce deboli
Vengono sostanzialmente tolte dalle liste delle persone da prendere in considerazione di questi soggetti privati quindi qua
è proprio uno dei casi se vogliamo fondamentali dove si vede
Abbastanza chiaramente il limite dell'intervento privato e la necessità di avere riconfermato l'interesse collettivo da bene pubblico direi che questi attività hanno
Questa relazione a due voci nasce dalla circostanza che
Come dire io e l'amico Pizarro da due ottiche un certo senso diverse ma complementari quella di un diciamo giurista istituzionali sta è quello di un economista abbiamo un po'ragionato in questi
Ultimi anni insieme
Per capire diciamo quale fosse la forma la struttura del bilancio
Obbligo più coerente con un processo di decisione trasparente
Che rendesse del tutto espliciti quelle questioni di cui abbiamo di cui avete discusso da stamane penso soprattutto a quel trentotto era prelievo fiscale e
Servizi pubblici che vengono resi dalla macchina amministrativa
Dunque occuperemo una decina di minuti ognuna sperando di non dire le stesse cose ma penso di no
In fondo
I tre procedimenti diciamo che la democrazia le democrazie rappresentative il procedimento di bilancio sicuramente forse quello che meglio di tutti come dire concentra le problematicità e criticità
Del processo redistributivo
E io questa è la tesi che sosterrò rapidissimamente e credo che l'elaborazione politico istituzionale diciamo dalla teoria tra democrazia rappresentativa nelle sue sul doppio versante costituzionale
Contabilistico e con controlli e la elaborazione economiche questo lo numero nove lo chiarirà meglio Bizzaro nelle sue versioni più moderne rate di acconto abili tipo delle con contabilità applicata Repubblica abitazioni convergono e convergono con una lettura che
A mio modo di vedere piuttosto moderne piuttosto attuale
Vorrei anche dire che come sia stamattina è stato e tu da più parti c'è una ripresa di riflessione sulla messo che c'è tra sviluppo innovazione e redistribuzione in sede OCSE in sede comunitaria
E che forse vale la pena ricordare che tutte queste ricerche in fondo convergono nel fatto che la competitività dei sistemi economici e largamente dipendente dal tasso di innovazione dose dove ascoltò le cose estremamente interessanti durante la giornata di oggi in proposito ma dipende anche in modo cruciale dalla qualità delle istituzioni
E c'è larga convergenza in Europa sul fatto che la qualità delle situazioni di Brando la loro trasparenza trattamento dalla capacità che hanno di rendere esplicito lo scambio tra prelievo fiscale contropartita che cittadini ottengono le pubbliche amministrazioni
è una delle ragioni per le quali probabilmente i dati
Sullo sviluppo economico nei Paesi europei ci dicono che ben si nordici
Hanno performances economiche cioè interessanti accoppiati a livelli di pressione fiscale che era relativamente diciamo Costantin non credo questi pesante in una particolare perversione per far pagare tasse ai cittadini
Però probabilmente tutto ciò dipende dal fatto che hanno cittadini che Grazia ad amministrazioni pubbliche efficienti e trasparenti al margine valgono con grande precisione con grande diciamo
Senso della rapporto marginale delle schede personali di consumo investimenti e risparmio Goethe in alcuni campi istruzione
Per
Previdenza trascorre anche trasporti scuola pubblica è salita soprattutto conviene a bere una offerta pubblica pagandola
Naturalmente le formulo credere obbedire possono essere diverse su io non voglio fare come dire un elogio dello statalismo
Voglio fare però e questo è il senso di un alloggio dalla trasparenza di bilancio la tesi che Sostero rapidissimamente che un processo di riforma graduale a volte con andate e ritorni con ombre e luci ve ne abbiamo iniziato soprattutto
A partire dagli anni ottanta con varie riforma del bilancio
In questa fase in questa legislatura subisce una battuta d'arresto
In questa sessione di bilancio la battuta d'arresto e clamorosa se si guardano gli strumenti con cui è stato deciso in Parlamento il bilancio due mila finanziarie bilancio due mila quattro due otto decreti legge deleghe
Ma soprattutto dirò due parole sul tagliaspese e provano a dare una risposta naturalmente polizze Pisauro chiaramente in senso economico quali sono le opacità e le controindicazioni di questo processo anca domanda imponeva stamattina il professor Carlo l'amico Gaucci ma perché non c'è il fiscal Drag nel bilancio due mila e quattro due mila otto ecco la tesi che per sosterrò alla fine ma
Bonate Sopra l'abilissimo e non c'è perché forse non ce ne siamo resi conto che su una tesi
Sommessamente io ho sostenuto già da un anno e mezzo circa
Il tagliaspese
In termini giuridici provoca una sorta di destrutturazione di tutte le posizioni giuridiche soggettive cioè oggi in questo momento aprendo il bilancio dello Stato noi non sappiamo più con precisione
Quali quelle quali sono le posizioni giuridiche che hanno finanziariamente un riconoscimento obbligatorio come se fossero diritti perfetti quali sono interessi e quali sono posizioni ad nutum
Naturalmente io non voglio fare l'elogio come dire di una struttura rigida delle posizioni giuridiche che comportano oneri e tuttavia è un principio di chiarezza di trasparenza dei mercati finanziari fluidi
Di responsabilità che evidentemente accendo un bilancio devo sapere quello che mi spetta ora si fa un cittadino che deve avere una pensione di invalidità
Come dire si può aggravare una situazione di opacità non sa bene i tempi e quanta per un'impresa che mette in moto aspettative i contratti e a valle poi mette in moto
Domanda indotta evidentemente questa situazione di incertezza quindi nasce a mio modo di vedere l'ho detto in un'altra sede quindi lo ripeto cose mi chiedo scusa che qualcuno li abbiamo avuto modo di ascoltarmi eccome se ne fossimo tornati dal punto di vista giuridico alla situazione
Ante Timoria di Giannini e sulla pariteticità degli atti pubblici cioè non siamo più di fronte a una situazione di come dire posizione paritaria tra pubblico e privato cioè in questura è stato una grande elaborazione teorica
Da parte di una dottrina giuridica italiana penso Giannini che ha portato al riconoscimento
Vidi una serie di posizioni come patrimonialmente rilevabili tutelabili in via giudiziaria anche con riconoscimento di interessi e rivalutazione patrimoniale penso a posizioni pensionistiche posizioni
Diciamo a contenuto patrimoniale siamo in qualche modo indistintamente senza dichiararlo
Senza dirlo tornati una posizionarla Corrado nodo ma l'amministrazione fa il bilancio e rispetto alla politica di risorse per riconoscerli conosciamo in una questione giuridica
Il che non credo che sia una come dire un
Percorso
Con sistematicamente compiuto mi auguro di no ma è un percorso che infatti si sta già compiendo e allora su questo forse io credo che vada per un nato va be'non ho elementi di riflessione
Sono già andato in qualche modo un po'alla conclusione del ragionamento
Però diciamo questo questa
Impostazione si lega fondamentalmente con l'osservazione che i bilanci pubblici e questa è anche una osservazione comparativi istiga
Su quello che accade nelle altre democrazie la pratica europea che contrariamente a quello che viene detto da una vulgata un po'semplicistica che butta sulle spalle del Parlamento
Responsabilità quasi sempre inesistenti all'espansione la spesa pubblica soprattutto negli a partire dalla metà degli anni ottanta in tutti questi ordinamenti noi rileviamo
Che la decisione di Bilancio e li eticamente intesa in Italia come vino hanno legge finanziaria bilancio in Francia loro alle Finanze i normali una situazione un po'più complessa ma dovunque sia perfino in in Gran Bretagna che e i nuovi come dire è la patria del modello Westminster
La decisione del Mila di bilancio e tenuta entro limiti contenutistici precisi cioè il livello di innovazione normativa che possibile veicolare attraverso il giro di bilancio incontra un limite
Giuridico istituzionale o in Costituzione
Non so articolo ottantuno pronte in Germania in Francia proprio con la legge organica e di finanza pubblica che è stata di recente riformata nel due mila dal governo o sosta
Inghilterra sulla base di esperienze sul la prassi costituzionale pesino anche sulla base della Costituzione incontra dei limiti contenutistici una ragione funzionale ecco è una ragione che a che fare poi con
Ci ci vengono in aiuto degli studiosi di di di condivide economia pubblica
Che ci deve essere un rapporto e una coerenza tra la densità del processo decisionale la quantità di questioni teoriche e pratiche che io voglio conoscere e le cose qui devo decidere e dunque non è soltanto un problema come dire
Di gerarchia delle fonti la legge di bilancio che legge formale oggi modernamente
Io un limite contenutistico che nasce da un'esigenza di trasparenza cioè io non posso il séparé in un processo decisionale troppe cose perché altrimenti il contenuto deborda sul contenitore ci deve essere il Como come in qualsiasi processo decisionale un ordine una scansione sono significa e poi un governo che ha la sua maggioranza
La faremo in Francia messi in campo la riforma delle pensioni Chan piegato
Circa diciotto venti mesi non sempre hanno sognato di far passare la riforma superò di finanza messo in campo una serie di libri bianchi alla film porno il governo in un sistema maggioritario ai e giusto che governi e faccia le sue scelte ma noi viviamo e e qui e il punto diciamo su cui richiamo Walter la nostra attenzione
Viviamo una situazione nella quale abbiamo interrotto il processo che potremmo definire di
E come di riformismo procedurale che partito negli anni ottanta l'abbiamo violentemente interrotto con tagliaspese con questa decisione di bilancio
E rischiamo di come dire acquisirà nel senso comune
E devo dire che qui mi sarei aspettato qualche reazione più forte da parte dei parlamentari sia di di di sinistra che diciamo di destra perché ne va della propria del proprio ubi consistam i Parlamenti nasce nascono su questo terreno
Rischiamo di trovarsi di fronte a una situazione e del tutto anomala del tutto come dire inedite in Europa in cui si vota il bilancio in larga misura per decreto legge
Il limite di contenuto la decisione si sfuma Suma completamente
E e a questo punto diciamo ne va di qualcosa che ha molto a che fare
Con quello che Mandes Franz diceva l'etica la Repubblica etica la Repubblica molto a che fare con la con le procedure con il modo con cui si decide poi naturalmente i bilanci li chiamano in causa problemi sostanziali problemi
Di equità l'emissione di così avete a lungo discusso oggi ma tuttavia se come dire siamo d'accordo col fatto che c'è un elemento
Di procedura chi ha in seno un profondo valore democratico di rispetto al quale bisogna essere molto attenti perché altrimenti con un lento processo come dire di offuscamento delle responsabilità
Rischiamo di trovarci di fronte a una situazione alla quale poi come dire tutto l'asse della costituzione materiale si sposta e poi tornare indietro è molto difficile perché già ho ascoltato ragionamenti del tipo beh in fondo si c'è qualche vantaggio in questo modo di decidere perché si fa in fretta ora non c'è dubbio che e qui esprimo una mia valutazione personale di cui mi assumo tutta la responsabilità
Diciamo gli attuali attori del Parlamento sembrano più preoccupati di fare in fretta che non di discutere a fondo ma Luciano
Speriamo che quella classe politica migliori insomma io penso che nella le vicende storiche come dire ci sono corsi e ricorsi e quindi spero di no
Di vedere anche al al lavoro una classe politica più come dire desiderosa di affrontare le questioni di fondo
Le questioni di sostanza
Mi avvio alla conclusione con una battuta
La tesi quindi è che
Dobbiamo recuperare
Diciamo elementi di trasparenza ristabilita
Di contro l'abilità di verificabilità la decisione di bilancio e questo è particolarmente vero
Nella fase nella quale ci troviamo attualmente che la fase d'attuazione al federalismo fiscale cioè se vogliamo avviarci verso una forma di federalismo che abbia un minimo di equità di distribuzione coerente dei piani di entrata e di spesa e qui ci questo chiama in gioco il discorso dei livelli essenziali di cittadinanza lineare dei bilanci trasparenti
Naturalmente sarei tentato di parate livelli essenziali sta dinanzi ad un tema che mi appassiona particolarmente vorrei solo proposti ad aprire e chiudere una un flash c'è una grande diciamo attenzione da parte del pensiero giuridico di sinistra sul fatto che la competenza esclusiva dello Stato in materia di livelli essenziali di perequazione costituisce una sorta di garanzia
Della tenuta dello stato diciamo unitario questo è vero però proprio la dottrina tedesca ci invita a riflettere sul fatto che se non era lì mettiamo i livelli essenziali alla perequazione nelle mani della legge statale le mettiamo le mani e la maggioranza
Questo è un elemento diciamo in sei rassicurante non rassicurante
Qui probabilmente la dottrina costituzionale italiana dovrebbe raccordare meglio livelli essenziali del centodiciassette lettera m ai livelli fondamentale la prima parte della Costituzione perché altrimenti rischiamo
Un arretramento del controllo giurisdizionale della Corte costituzionale su questo su questa materia la quale diversamente di fronte a dei livelli essenziali che arretrano non potrà che fare arretrare tutto il limite della del controllo giurisdizionale sulle posizioni giuridiche da larga parte la costituzione non c'è dubbio che un rischio che esiste chi chi ha voluto quest'impianto in qualche modo
Pensava qualcosa di questo tipo ma io credo che questo è un una vicenda abbastanza
Delicata problemi riprendo il filo del ragionamento e concludo per dire che cosa che
Occorre adesso
Come dire riprendere io io auspicherei ecco che nel momento in cui sembra tra virgolette che riparta un confronto un po'più disteso più diciamo disinteressato tra maggioranza e opposizione su questi temi innanzitutto bisogna partire dal dal presupposto che l'esperienza di quest'anno l'Esper
Enza non ripetibile nel e un non fa precedente come dicono dice la prassi parlamentari primo comma
Secondo punto bisogna partire dall'idea che effettivamente ci sono aspetti ancora di sadismo parlamentare come dicono la sì nella nell'esame dei documenti di bilancio ma questi non hanno a che fare con questa folclore dei quattro mila emendamenti hanno a che fare invece sul fatto che in novanta giorni sessione di bilancio si può bene organizzare meglio la sessione e si può meglio organizzare la struttura del bilancio qui siamo facendo con l'amico bizzarro
Delle riflessioni su come si può riprendere quel processo interrotto con la legge numero novantaquattro novantasette che era il tentativo appena iniziato di ripresentare delle strutture per la decisione di bilancio più leggibile più chiare
Qui
Ruba ancora un minuto e poi io vedo un altro degli aspetti del nostro riformismo
Come dire debole ma nostro ma italiano qui fuori c'è questa nostra passione che ne abbiamo di produrre norme attraverso norme parafrasando un famoso economista annui turistica cioè di fronte alle prime difficoltà di un processo di riforma ne produciamo altre norme
E questo governo diciamo però c'è un altro insomma impedire in nome di un riformismo forte di destra ha interrotto un processo riformatore graduale ha messo in campo l'ipotesi completamente diverso
Cioè il bilancio si vota un bilancio con tagliaspese voi da un dal mese dopo se ne gestisce un altro poi dopo dodici mesi e ti faccio sapere che cosa gestito e tu con qualche difficoltà riesce a capire che cosa è accaduto perché questa è la situazione attuale
Naturalmente in questa vicenda le non sappiamo bene
Le posizioni giuridiche che sono state trattate in modo amministrativo sono diritti Inter lo sapremo forse dopo
Io stesso ho fatto un'analisi un po'attenta di quel famoso elenco le regolazioni debitorie che stabiliva anche ammesso al bilancio e vale qualcosa come tre mila miliardi di vecchie lire
E sono intrecciate bellamente posizioni diritti interessi e quant'altro badate bene quando sicurezza Gasperi fu un ordine del giorno
Della commissione Bilancio accettato dal Governo
Che diceva con chiarezza che Italia spiegano andava a toccare obbligazione giuridicamente perfette
Per ora è chiaro che nella nomenklatura contabile l'obbligato inglese perfetto in una specie di come il sesso degli angeli Concilio di Nicea
Il problema è che quella opacità di Bilancio temevamo anche in precedenza in quella classificazione tra fattori legislativi oneri inderogabili ed è un altro il fabbisogno che era un Calderon un po'strano
Che il ministero dell'economia dal Tesoro a ragione che utilizzava per sistemare le partite
A questo elemento di opacità che in qualche modo si è cercato di chiarire negli anni successivi ad Amman abbiam raggiunto una mobilitazione ulteriore
Perché perché questa gestione opaca in sé concettualmente sprofonda nel terrore non sappiamo più niente dopodiché ricompare a bilancio chiuso e ci fanno sapere che cosa è accaduto
Io non vi rubo altro tempo
Penso che si tratta di una gestione detrazione del bilancio che i commi avuto modo di mostrare non trova nessun Baravalle pure in Francia dove diciamo il ministro dell'Economia e molto potente ma quando deve tagliare il bilancio votato ha dei limiti molto precisi
Fissati anche quantitativamente per qualità della spesa
Dunque io credo e concludo e do la parola all'amico Pisauro io noi dovremmo sento il bisogno ma fa parte poi delle mono mono manie personali ritornò con voi ma secondo molti anni quindi Fazio ripete cose già dette
Dovremmo riuscire a mettere in campo una proposta riformatrice che non siano arretramento una difesa mera del passato perché mi rendo conto che un bilancio passo calibrato meglio per programmi per Progetti con maggiore elasticità per i dirigenti con Maggio posa di controllo successivo che si intrecciano nel Bilancio sempre sulla quantità di sì di controlli decisione e quant'altro
Però dovremmo avere molto chiaro che quello che è accaduto diciamo non po'in questo dire al nemico Biasco che ci vuole una discontinuità totale
Naturalmente quando cioè del condono e garantire che poi si assuma tutto quello che se è stato prima si riprende in uno spirito critico guardando a quello che si è fatto in Europa ma comprendendo ad un bilancio siffatto e un mese a mio modo di vedere e il massimo
Del pasticcio il massimo dell'intreccio tra opacità discrezionalità
E dunque tutti i ragionamenti sulla valutazione al margine di benefici fiscali rispose l'amministrazione insomma praticamente inutilizzabili
Questo bilancio dovrebbe servire anche a gestire il federalismo
L'ultima battuta non è un caso che le cose più interessanti sul bilancio le le le le le le tiriamo fuori guardando i dati del CNEL sul bilancio riclassificato
è un po'strano io ho preso da cose interessanti guardando quei dati la predazione
Che i parlamentari non come dire non abbiamo documenti di bilancio quelle informazioni che qualche studioso così buona volontà poi si recupera guardando i dati del prime sono questa la dice lunga sulla situazione in cui siamo vi ringrazio
Quando si tentano queste operazioni interdisciplinari c'è spesso uno dei due che più a disagio in questo caso l'economista più a disagio perché questo è un tema tipico di giuristi e istituzioni istituzionali visti
Diciamo per un economista ma è in perché questo tema importante importante in prospettiva per un fatto contingente perché nei prossimi anni non avremmo le la finanza pubblica sarà sicuramente soggetta a tensioni formidabili i discorsi stamattina
Semmai e spinose ma è un bisogno di maggiore spesa non di minore spesa mi pare di capire
Le entrate hanno dei la pressione fiscale oltre un certo livello rompo non potrà aumentare
E finita probabilmente la stagione della diminuzione della spesa per interessi negli ultimi sei anni il guardate che il la diminuzione dell'INPS del disavanzo è al novanta per cento diminuzione sta dal novanta per cento diminuzione della spesa per interessi
In più abbiamo avremo fattori diciamo altrettanto formidabili di crescita della spesa il decentramento il federalismo è un formidabile fattore di crescita della spesa
Avremo i problemi diciamo di finanziare quella che
Che stamattina Amato diceva il vero problema delle pensioni il vero grande scalino
Quello che ci si avrà quando le prime generazioni che hanno avuto interamente contributivo andranno in pensione in cui i tassi di sostituzione saranno probabilmente la metà lo finanzieremo col privato ma finanziario col privato significa agevolazioni fiscali
Quindi probabilmente da quell'altro le le entrate dovranno diminuire sì pochi anziani col pubblico ma significa anche lì rinunciare che parte degli Inca e del dei risparmi previsti non si realizzeranno di redenzione dei prossimi anni saranno notevolissime
A meno di non specialmente se non si vuole abbracciare il modello del dell'arretramento dello Stato saranno pensioni notevolissime quindi la qualità del modello di decisione
Fondamentale
Avere un modello di decisione trasparente che funziona
Bene che consente di fare le scelte in modo trasparente anche scelte difficili è un elemento decisivo ecco perché diciamo e interessante anche perché non si occupa diciamo molto
Direttamente di questioni diciamo di procedure di bilancio e così via
Ecco andiamo su sulle procedure di bilancio Oriago Andrea cangiante riagganciandomi alle cose che diceva che diceva De Ioanna prima nella la teoria economica del processo di bilancio
Sostanze detta diciamo in modo molto schematico dice il processo di bilancio se lasciato a se stesso produce troppa spesa troppo disavanzo perché ciascun attore
A una cattiva percezione dei costi mentre a una piena percezione dei benefici della spesa questo grosso modo diciamo il modello standard
Per rispondere a questa cosa e le i due sistemi procedurali che possono risolvere questa questione sono o
Legarsi le mani affidandosi a una serie di regole formali decisi prima
Oppure delegare l'autorità ha un qualche soggetto che diventa il guardiano del Tesoro quindi di solito questo soggetto è il cancelliere dello Scacchiere ministro dell'economia il ministro delle finanze
Il sistema italiano tradizionalmente si è affidato al modello di leghiamo ci le mani con le regole formali fin dall'inizio perché il quarto la regola di copertura il quarto comma dell'articolo ottantuno e questo e questo poiché è stato diciamo via via precisata con la riforma degli anni Settanta degli anni ottanta e così e così via è ulteriormente integrato con le regole europee
Quindi il quadro diciamo tradizionale del sistema italiano è le regole devono fare un po'da cioè
Al processo di bilancio
Degli ultimi due anni però ci sono una serie di novità e sembra che stiamo andando verso l'altro modello
E le novità sono quelle che citava derivano apriva le più eclatanti il blocca spese e direi sopra la sessione di bilancio l'ultima sessione di bilancio
Ecco però bisogna fare attenzione perché dalla fine economica cinici viene diciamo un un indizio che ci fa pensare che questo processo non dipenda soltanto dalla personalità del ministro dalla particolare congiuntura diciamo di governo alla quale siamo perché anche qui semplificando molto l'idea è che dei due modelli il modello delle regole
Sembrerebbe più comune in situazioni in cui ci sono coalizioni eterogenei di governo mentre il modello della delega di autorità e più comuni situazioni in cui le coalizioni sono più omogenee può anche darsi che questo diciamo questa evoluzione non sia legata a questa particolare congiuntura di governo ma che sia invece il un prodotto dell'evoluzione verso il Maggio verso un sistema maggioritario compiuto il problema è che col comunque sia è una cosa che va governata
E diciamo la la l'evoluzione che sta avendo è un'evoluzione comunque che presenta caratteri negativi si può anche avere situazioni si possono si può anche abbracciare il modello della delega al ministro Del perché l'economia ma deve essere comunque una delega
Delimitata
E infatti le caratteristiche che stava che sta avendo questa
Che sta avendo questa diciamo questo processo sono caratteristiche
Particolari rispetto rispetto rispetto agli altri Paesi occidentali
Come citava deriva come diceva prima de Ioanna il il la possibilità di interventi ex post sul bilancio approvato un unico comune sistemi moderni di bilancio in genere dove c'è delega d'autorità questa riguarda la fase della formazione il ministro dell'economia a particolari poteri nella fase di formazione del bilancio ma no una volta approvato il bilancio
Il Bilancio e quelle non si cambia in fa in corso di in corso di gestione come strumenti amministrativi però a ben vedere questa è di nuovo una delle caratteristiche tipiche della situazione italiana noi
Non avevamo privi avevamo prima l'intoccabilità del bilancio di competenza ma abbiamo sempre avuto l'estrema diciamo
Variabilità del bilancio di cassa non abbiamo mai avuto un bilancio di cassa vincolante
Dopo la decisione di bilancio e la decisione di ance di cassa era del tutto formale poi dopo la gestione di tesoreria sistemava le cose come come si voleva con strumenti puramente amministrativi quindi questa è una diciamo opacità della nata intrinseca del sistema istituzionale italiano quindi affrontare Luna significa affrontare anche Scola vecchia
Qual è la questione diciamo invece del dei diritti soggettivi qui c'è forse con qualcosa da aggiungere alle cose che diceva De Ioanna ed è l'idea della nella nel blocca spese questi a della clausola di salvaguardia
Che a prima vista degli nel ci aspetteremmo che fosse una cosa del tipo se la spesa è superiore a quanto previsto scatta questo meccanismo insomma entra un'accisa oppure
Diminuisce un'altra spesa qualcosa del genere invece no la clausola di salvaguardia come si sta configurando nella pratica è una cosa che dice questa cosa
Vale ma vale nei limiti delle disponibilità finanziarie per fare un esempio qui ci sono molti colleghi universitari che tutti capiscono nell'ultimo disegno di legge sull'università
In cui secondo in cui si abolirebbe il tempo definito il passaggio dal tempo definito a tempo pieno e subordinato le disponibilità finanziarie dei bilanci universitari
E non si capisce bene come ciò sia possibile se rimanendo peraltro in vigore il vecchio regime giuridico per cui noi già diciamo professionisti dare potremmo comunque scegliere il se siamo a tempo definito di passare a tempo pieno quindi non assoggettabili a posizioni
A diciamo disponibilità finanziarie e questo è un meccanismo che ritroviamo anche come caratteristica centrale nel processo di decentramento e in generale nel processo di autonomia di varie situazioni il meccanismo tipico è
Deleghiamo funzioni oppure modifichiamo determinate Inter determinati programmi
è questo si fa nei limiti dei bilanci di chi deve gestire queste cose insomma stiamo sostituendo alla quella all'irresponsabilità finanziaria degli enti decentrati l'irresponsabilità finanziaria al centro
Che trasferisce funzionino modifica il modo di funzionamento dell'intervento pubblicò nel dei programmi nei punti in cui i servizi vengono erogati in cui o i programmi si mettono in pratica
Disinteressandosi delle conseguenze finanziarie in pratica perché la clausola di salvaguardia dice lo fai intento bilancio di vasta poi boh chissà
E questo è diciamo sicuramente
Grave l'ultima cosa e chiudo
Nel processo di formazione del bilancio e la sessione di bilancio due mila e quattro è un elemento diciamo
Esemplificativa
E come diceva prima Deiana qualche
L'idea di poter decidere in fretta e attraente per chi deve decidere non c'è dubbio no e anche diciamo l'idea della delega di autorità è particolarmente a tre
Ente per gli economisti io ho molta difficoltà convincere i miei colleghi ho avuta molta difficoltà a convincere i colleghi della pericolosità del blocca spese perché c'era a piedi per una cosa buona l'ha fatta hanno diciamo messo sotto controllo sotto corporazione perché l'idea diciamo
Del della delega al custode degli equilibri finanziari erano idea diciamo particolarmente attraente per permane economisti perché si inserisce diciamo in modo abbastanza strutturale del nostro modello di ragionamento
Perché elimina diciamo in modo tagliando alla radice il problema le esternalità che già in tutto in tutto il processo
Ecco ma questa cosa la delega né quelle assicurazione ha avuto dei costi altissimi ha avuto dei costi altissimi in termini come diceva prima degli Havana di opacità
Basta per ricordare se per la vicenda Cassa Depositi e Prestiti ancora non abbiamo capito bene che cosa implica ed è stata inserita appunto che sarà discussa nella nella nella sessione nella sessione di bilancio
Ecco questi tutta questa serie di questioni non ripeto le cose che ha detto io Anna sul rapporto tra contenuto della decisione e forma della recessione io ci ho messo tanto a capire cosa perché nella Costituzione c'è un comma che dice le bilance legge formale non si possono fare nuove di introdurre nuovi tributi o nuove spese con la legge di bilancio e il motivo è proprio perché le cose vanno decise con con ponderazione sede di prendere il dibattito è così
I patti costituzionale l'ho ritrovata in tutti gli altri sistemi anche nel sistema americano c'è qualcosa del genere cioè o autorizzazioni a proprie chance sono due cose distinte
Ecco cioè a mettere ordine in tutta questa materia perché è l'unico modo per avere appunto possibilità di gestire in modo consapevole la finanza pubblica dei prossimi nei prossimi dieci anni diciamo cosa di cui abbiamo sicuramente bisogno grazie
Vi ringrazio tavola rotonda è un po'decurtata allora io mi limito ad alcuni stimoli suggeriti dalla relazione che ho sentito
Parto dalla questione forse più noiosa ma estremamente rilevante quello sollevata Jovane dal Pisa uno
Naturalmente con una notazione che io esprimo come mio costume in modo un po'tranchant ma anche per ragioni di brevità
Vorrei assicurare dei che noi non abbiamo più una sessione di Bilancio cioè parlare
Di questa cosa parlare di preistoria questa è finita non esiste semplicemente più
L'ultimo periodo del governo di unità nazionale che piaccia o non piaccia o meno piacque ma insomma questo del tutto secondario
Non c'è
E sfido chiunque a dimostrare il contrario nel senso che
Noi abbiamo una situazione in cui esiste la crosta del formaggio ma Topolino se mangiano tutto l'interno
Vale a dire esisteva un rituale
Fatto di legge finanziaria di linee di bilancio devesi divaricazione apparentemente discussione di bilancio ma questo non corrisponde alla realtà effettuale
Corrisponde alla realtà formale il cui unico
Fine quello di imbrogliare il cittadino e qualche operatore culturale un po'diciamo così ingente
Nel senso che tutta la sostanza la operazione di bilancio e svuotata sia sul versante nazionale che soprattutto sono molto d'accordo con le cose dette da Missaglia da Franzini
Anche se parlavano di altri temi sul versante internazionale questo è un bel problema in vista delle elezioni europee e vorrei che qualcuno finalmente il segno rendesse corto
In altre parole
Noi abbiamo una legge finanziaria
Che inizialmente è stata via via minata dalle cosiddette leggi di accompagno che contenevano più sostanza della legge finanziaria
Successivamente abbiamo avuto una legge finanziaria che totalmente svuotata dalle cosiddette leggi delega e tutte le principali leggi di manovra economica come la micidiale legge trenta o
La
Micidiale futura legge sulle pensioni sono legge-delega
Che solo copre e
Finché il fisco naturalmente sono completamente al di fuori della potestà della legge finanziaria
Ora tra la legge delega decreto legge
Vi è una differenza ma
Il lato peggiore sta sul versante della legge delega nel senso che la legge delega prevede semplicemente la fissazione di alcuni principi che dovrebbero essere
Molto cogenti e molto precisi a termine costituzionale ma in realtà non lo sono e poi esiste un atto del governo che va solo le commissioni parlamentari quindi è peggio del decreto legge
Abbiamo poi l'intervento del voto di fiducia come è successo questa volta come lavora sa bene
Per cui non si capiva francamente cosa noi parlamentare stavamo lì a fare vera che questo può essere anche un criterio di carattere generale ma nello specifico
Eravamo e ulteriormente mortificata
Un voto di fiducia che interveniva in una discussione così delicata
Siamo poi di fronte a leggi comunitarie su questi Sisto che svuotano completamente ogni potestà di politica economica dei singoli governi a mio parere continua ad aver ragione
Dice Paul Fitoussi quando dice che il patto di stabilità è una scemenza su testuali parole io lo ripeterò
In tutta la campagna elettorale che è stata venire perché svuota di qualunque possibilità di manovre economiche si con i Parlamenti nazionali finché non rompiamo
La logica
Di Amsterdam e di Dublino e non rivediamo il Patto di Maastricht possiamo fare tutti i discorsi che noi vogliamo sulla politica economica ma solo nel corso eccellenti ma di tipo accademico cioè ci mancano le leve per potere intervenire e modificare
Emendare suggerire persino protestare perché tutto ridotto alla pura e assoluta inutilità
Per di più non cede anche come dire la trasposizione mass mediale di ciò che si fa perché ai cittadini francamente tutto ciò appare comprensibile e noioso
Qui noi siamo
Dico questo non per dire che allora inutile dispose faceva dei
Hanno pigiato sul leggende anzi contrari per dire che dovremmo dovremmo a riappropriarsi nei ma questo implicherebbe una concezione diverso su questi insisto dell'idea
Della programmazione economica in un moderno Stato democratico e mi pare che di questo
In Nuova qualche misura nelle varie relazioni si è alluso
E su questo naturalmente
Ritornerò
Però io insisto su questa questione del
Apposizione della questione di fiducia e delle leggi delega in materia di bilancio anche le democrazie presidenziali
Democrazia e si fa per dire sistemi presidenziali sicuro come quello americano
Cari bio lì la sessione di bilancio è una cosa seria da noi non esiste più
Ci rendiamo conto che stiamo discutendo di crisalidi cioè quando uno discute che Bossi vuole una controriforma istituzionale quell'altro vuole questi tutto ciò è già avvenuto in via omeopatica
è già accaduto e dovremmo a ciò ribellarsi
Al quindici novembre del due mila e tre dati dell'ufficio studi della Camera da me richiesti in base all'articolo che ho scritto
Il cinquanta virgola quarantasette per cento delle Ig effettuate a metà della legislatura precedente sono di origine governativa o sono decreti legge possono decreti legislativi o o sono leggi delega
Non e mai successe una cosa di questo genere questa percentuale destinata a aumentare da qui alla prossima legislatura se è vero che anche sulla Gasparri
Si approntano articolo per articolo essendo non decreto ma disegno di legge ad altrettanti voti di fiducia ora è vero che D'Alema aveva spianato la strada però poveretto disponeva di una diciamo così i rapporti di forza o molto più limitati qui siamo a centoventi voti possiamo anche starsene a casa tranquillamente che non succede quasi mai nulla visto che i rapporti di forza sono schiaccianti
Dal punto di vista del presidente fisica eppure
C'è una logica questa logica io la chiamo una controriforma istituzionale che corrisponde al passaggio da una democrazia parlamentare
A una democrazia governa mentale questo è il quadro della situazione prima ce ne accorgiamo meglio è questo vale naturalmente per tutte le questioni ma particolarmente per i questo di bilancio perché come giustamente dice a Missaglia esse sono bersagliate da una sovra nazionalizzazione delle decisioni e da una regionalizzazione delle medesime
Il messa e assolutamente deterrente
Seconda considerazione ne farò tre non vi spaventate
è il mio disaccordo con alcuni toni grosso in tutti che ho sentito in alcune relazioni
Naturalmente io parto da un presupposto
Dico
Visto anche che c'è Treu su cui insieme lavoriamo nell'ipotesi che non è certa nell'accordo elettorale di un programma comune per vincere le elezioni
Che noi non possiamo giocare solamente dirimente
Non è che siccome Maroni dice dobbiamo mettere il Tfr
Nei fondi pensione i nove rispondiamo dicendo sì ma solo con silenzio assenso perché questo è
Perdere in anticipo
Sette diciamo così abbia già perduto non cominciamo neanche era partito
Ho qui pensiamo di contrapporre
Sono un esempio che occupa naturalmente se ne possono fare altro a una politica sulle questioni sociali ed economiche fiscali
Un'idea alternative il positivo forte
E rinunciamo nipoti giocare di rimessa cioè loro dicono meno dieci e noi ci attestiamo sul meno tre meno quattro
E allora abbiamo qualche possibilità di avere consensi altrimenti ho paura che non c'è modifica un
Questo vale per tutti gli aspetti per tutti gli altri
Cioè noi apre tempo rispetto al fisco diciamo semplicemente che la pressione fiscale io sono convinto non deve diminuire peraltro non è diminuita
E non diciamo che invece dobbiamo riequilibrare completamente il discorso e fare pagare ai lavoratori dipendenti in meno rispetto a coloro che guadagnano molto abbiamo perso
Se sui temi del lavoro meno diciamo sic et simpliciter che la legge trenta va abrogata naturalmente su settecento un'altra cosa perché non esiste un decreto abrogativo per un nuovo governo
Esiste però una funzione abrogative esercitato da una legge innovativa che nella sostanza però da quella precedente come loro hanno fatto con la Moratti rispetto alla Berlinguer
Eppure non era un granché ma insomma pazienza non apriamo studi scorso
Dicendo che c'è bisogno di una griglia diritti universali anche per lavoratori precari noi questi milioni di lavoratori precari atipici non li becchiamo non voteranno per loro non non ci faranno addietro
Ma non è questo e molto evidenti allora
Su altre questioni come riguarda
La distribuzione del reddito
Non dobbiamo essere timidi sentivo in alcune relazioni una sorta di timidezza ora io capisco per se permettete un pochino delle questioni teorie mi sono anche occupato
Che ci sono dei problemi come dire di teoria economica di
Posizione posizionamento
Di filosofia politica però a un certo punto bisogna anche
Sentire la voce del movimento la capacità di mettersi in discussione considerati sperimentali allora Perego
Rispetto a quella dei disoccupati
Noi cosa continuiamo a dire formazione su questo tornerò
Utopia a mio parere ma diciamolo dopo vediamo come
Ma vogliamo rispondere a un problema che è preliminare che l'acquisto del reddito
C'abbiamo questo coraggio finalmente ma che ci costa
Compagne compagno ma che ci costa ai amici dal momento che
Dati quando feci la proposta di legge su salario sociale nemmeno centonovantanove quattordici mila e cinquecento miliardi di lire andavano altra impresa dei sottovoce l'incremento per l'occupazione
Non ho fatto un accidente perché noi dire togliamo ero diciamo poniamo io non dico che sia
La soluzione ma io dico proviamo come si fa in altri Paesi europei propria
A dire questi soldi diavoli nelle tasche dei disoccupati
Sotto forma di un salario sociale minimo cinquecento euro al mese per dodici mesi per un numero limitato degli anni finalizzato a percorsi formativi ecco la formazione finalizzato a un nuovo lavoro
Ma santo dio trasferiamo dei soldi nelle tasche della gente facciamo vivere questi un milione novecento mila persone iscritti da più di dodici mesi senza successo alle liste di collocamento o li lasciamo
Ad alta l'esperienza della campagna esperienza limitata
Vincolata al reddito familiare finché si vuole ma che la nostra comune compagna Adriana Buffardi porta avanti con molta forza la sosteniamo
A livello nazionale abbiamo questo coraggio pur con i dubbi filosofici politici per carità ma
Ma abbiamo questo coraggio di dire ecco questa è finalmente una proposta che rompe Imu IMI e i ma i se e i meno peggio e avanza una proposta che va ovviamente totalmente in controtendenza rispetto a una politica di trasferimento statale alle impresa che non è servita una civetta purista occupazionale
Poi valuteremo vedremo so bene che ci può mangiare su gente so bene che
Qualunque proposta anche positiva e sottoposta
Come dire
A alle Barber stazione di Bal vasi so bene perché la Filosofia Verona Spawn ce li sente ce lo insegna che c'è una fragilità del bene
Per cui le un'eterogenesi dei fini anche chi vuole il bene può produrre ma Sovere tutto però insomma Santo di quel Dio
Abbiamo il coraggio di mettere le mani in questa materia
Calda della mancanza di reddito di di di di sussistenza di questo ricatto quotidiano di chi è senza lavoro e ne vorrebbe trovare un po'migliore
Di quella porcheria che gli si offre e se essi sappiamo esprimere una politica sotto forma sperimentale ok sottoforma sperimentalità io penso che dobbiamo avere questo coraggio sano
Cogliere rimaniamo nel vago credo e l'accademico
Ecco queste sono al
Hanno preso solo alcune considerazioni poi naturalmente c'è il problema della formazione e qui
Se Missaglia Franzini fossero
Ministro sottosegretario o viceversa o comunque collaboratore di un prossimo governo io sarei un uomo felice e tutti gli altri anche ma rispetto al tema che loro hanno sollevato perché
Rappresenta una critica sostanziale
Ha un'impronta che non è solo dalla morale
E anche ahimè Aime precedente
Della riforma della scuola cioè riproduce l'idea gramsciana la quale un vetero marxista come me ormai invecchiato pure cioè come dire
Invecchiato sulla pianta senza ancora è disceso con le è un po'affezionato cioè all'idea del del del del della donna ecco appunto questa è l'unica variante che introduco perché se perché il ministro è importante come diceva Moravia
Dell'uomo politecnici cioè capaci a re e aventi una formazione di Carate universale che corrisponde al mio Parreira perfettamente
A questo discorso delle anche esigenze produttive
E esigenze di sviluppo economico e civile del mondo moderno senza le quali noi condanniamo le giovani generazioni
Non solo a una difficoltà di trovare lavoro ma anche una condizione di subordinazione culturale e di incapacità di potere scegliere
Per mancanza di opzioni chiare di fronte a sei lo abbiamo una responsabilità
Saranno gli anni ma una volta non lo sentivo
La
è stato prima ricordato diamanti non so chi lo ricorda
La cosa comparso su Repubblica
Prima sotto forma di un articolo dieci mangiarsi poi sotto forma di un'inchiesta dei diamanti è centrale
Quando le giovani generazioni
Quando
Quello nato nel settantuno laureato si negli anni novanta come ingegnere dice che suo padre operaio nato nel quarantatré stava meglio di luglio perché almeno lui poteva portare l'amava ballare
Tutti i venerdì e sabato sera mentre non riesce a portare manco la sua fidanzata perché non ha lavoro Società e precarie comunque mi costa troppo
E quando questa è banale inchiesta viene eletta a una indagine complessiva per cui le giovani generazioni stanno peggio di quelle precedenti
E come dire i miei figli o quelli di Epifani o quelli che più o meno battono cinquantina sul diverso in questa stanza prevedibilmente non hanno la sicurezza che io bene o male avevo di stare meglio dei miei padri beh vuol dire che abbiamo preso in declino so se ci rendiamo conto e che ci dobbiamo fare carico dei problemi del Paese della nazione e delle future generazioni con tutti
Le compatibilità che vogliamo però anche diciamo così rompendo le vecchie crisalidi vecchi modi di pensare perché questi hanno in realtà prodotto una situazione che non ci piace e quindi dobbiamo produrre delle soluzioni pensieri alternativi
Allora solo all'inizio
Beh non è che abbiamo bisogno di fornirla domani
Qualche tempo c'è no chiedo scusa ma io un po'di ritardi e di traffico un po'che io stavo affrontando argomenti simili in quel di
Venezia dove il problema e dei sistemi di produzione a qualche luogo critico
Voto
Questo mi ha impedito di sentire
Sono sicuro le le
Importanti relazione io quindi Vitra smetto
Alcune riflessioni che si che abbiamo fatto anche in modo collettivo cioè anche via anni vedi studioso insomma abbiamo fatto
Dei pezzi discorso con i partiti del centrosinistra
Nostro
Va dato già ricordava queste inizio di percorso che tocca quasi tutti questi temi
Abbiamo ovviamente in corso
Un delle analisi per un futuro programma il lavoro l'obiettivo più vero immediato permette ma non lo so quanto permetterà di andare avanti su questi temi perché io sono un super euro prevista
Vorrei che ci fosse un modello produttivo retributivo nel distributivo europeo ma ho l'impressione insomma che a meno che non vogliamo caricare l'Europa il modo un po'artificioso Livera fuori solo uno spaccato importante la parziale
Ma io allora mi mi sono basato sul fumo conto che se un riassunto come ha fatto Massimo Masci su lo schema che avevate poi preparato
Perché non è affidabile è uno dei
Però solo barba la scaletta
Allora io
Sinteticamente beh io prenderei sul serio la sequenza anche per il titolo cioè qui abbiamo un problema di sistemi di o di regimi di produzione e aveva un problema redistributivo nell'ordine o comunque insomma in parallelo
Cioè non so come si attivi il circolo virtuoso se partendo da dove si parte
Ed io vedo credo che abbiamo una situazione serissima sia sulla versante della proprio della crisi del blocco dissidi di resine produzione tradizionale e
Una si questione redistributiva
Guardando anche una riflessione che si fanno in riflessioni che si fanno in questo periodo
In sede di riformistico Rutelli siamo senso lato
Mi mi colpisce che il entrambe le i versanti che hanno avuto delle politiche assestate nel secolo scorso noi abbiamo su entrambi
I versanti delle ricette delle lavorazioni sulle politiche industriali ma versione
Economia di massa
E abbiamo delle ricette sulle politiche dei redditi sempre riferite ad un un altro mondo
Mi pare ecco che nel nuovo millennio o secolo qualche si vuole con una capitalismo molto più aggressivo
E soprattutto
Internazionale e globale
Ha i molte molti parametri molti di più di quelli che noi pensiamo devono essere cambiati io sono ancora
Preoccupato perché molti nei dibattiti che vedo sottovalutano la gravità delle discontinuità
Sotto entrambi il i versanti per dire sul versante
Regimi di produzione e quindi anche che tipo di politica industriale io sono convinto che c'è bisogno di un'ombra ripresa di consapevolezza di il ruolo del pubblico su questo versante
Diamanti lo vede più poteri più in modo generico cioè ha paura della gente l'incertezza non sanno chi votarsi imboccano genericamente un pubblico ma vediamo
Questo primo aspetto le politiche industriali cosiddette si chiamo politiche industriali proprio perché hanno un'origine di un secolo fa mentre uno già vorrebbe dire come mia futura economia due terzi servizi vera perché avalli un altro modo
Ma comunque e io per esempio
Stamattina in quel di Venezia Porto Marghera tutte queste cose qui ho l'impressione che dobbiamo affrontare più di petto illa questioni cosa significa
A una una nuova politica industriale su queste
Su questo versante cioè noi non siamo con la stanza convinti che la crescita dipende essenzialmente da investimenti intorno
Mentre ancora venti trent'anni fa
Era più legata alla alle economie di scala e quindi ha un altro tipo di Investimenti completamente è un altro tipo di priorità
Se non l'avvertiamo questo e sta scritto dall'ISMU a Lisbona e
Segue
E che non abbiamo preso sul serio l'Italia ma non solo anche rischiamo di fare una politica industriale tipo cerotti
Cerotti un pochettino infatti meglio deciderò dicevate che non fa altro fra le brume cerotti questo questo Governo
Cioè o può cioè delle operazioni di riconversione vasectomia Deborah settore debole
Io non sono uno specialista di queste cose quindi non sono in grado di dire
Di più però avverto questa fondamentale questo fondamentale salto che nostra
E dovremmo prendere sul serio
Cosa significa una politica industriale in una società che si basa essenzialmente sugli investimenti in conoscenza
E quindi con tutto quello che ne dice anche il ruolo del pubblico non solo qui abbiamo lei ha diffuso che avevo fatto anche con di altre componenti del centrosinistra Rifondazione particolare questo è un punto
Un punto critico un punto in cui non abbiamo ancora le stesse
Le stesse idee ma non solo perché
Magari ha poi ci sono degli schermo ideologico
Ma perché anche un quando uno si sforza di
Superarli poi a poco
Il Consiglio conoscenze del delle nuova della nuova realtà su cui va applicato il ruolo pubblico per esempio se è vero questo
Voglio dire una parte preponderante del ruolo del pubblico
A mio avviso deve essere quello nella dalla predisposizione di condizioni di contesto
Infrastrutture immateriali e beni pubblici che sono la ricerca la formazione questo fa novanta per cento delle
Gli altri sono a me amminico
Ma ma questo è un salto di scala non solamente ha già detto anche quando si parla tra di noi spesso di Investimenti in conoscenza
Sento che siamo sulle dosi omeopatiche
Ma ci manca perché fanno solo stare meglio il malato Manolo guarisca
Insomma la sua Lamennais
Il sette per cento e e ricerca la media europea dovrebbe essere il tre cioè tre volte tanto quello che abbiamo la formazione continua non avesse il doppio di quello che abbiamo oggi rispetto all'Europa che non è il fulmine di guerra a livello mondiale
E queste non sono dosi omeopatiche queste sono dose stravolgenti
Secondo me per quanto uno abbia voglia di pubblico se la cava tutta con se se facciamo questo se abbiamo spese prendiamo sul serio questo tipo di dimensioni
Fine perché la prima parte sulla questione
Non è granché ma insomma è una sensazione forte che io credo che noi dovremo tutti insieme
Considerare sul serio la seconda alla Questura redistributiva anch'io sono convinto che
Che che sia veramente ridiventato dopo
Quarant'anni e non so una gravità che io credo insomma ho visto
La questione da sia pure da una aspetto parziale non ricco
Una gravità eccezionale non casuale perché condicio prima del capitalismo pericoloso perché la cosa più evidente in tutto il mondo se vogliamo
Dove più dove meno è che è pericoloso perché aggrava le diseguaglianze ma questo è un modo che non immaginavamo dieci anni fa cinque anni fa e attenzioni non solo solo disuguaglianze di reddito
Ma tornando al punto dello sviluppo sono le diseguaglianze di opportunità perché nel mentre esalta
Lele libertà Hale l'espressione il mercato non parliamo del nostro presidente del perché non è il caso e poi
Frustrato le stesse condizioni per perché queste si si verifica o meglio crea fortissime squilibri anche nelle possibilità di sviluppo quindi
Mi pare che è una delle caratteristiche del dopo essere global no global ma per avvertire che siamo di fronte a una sfida non congiunturale
Questo non è perché abbiamo quindi italiano degli scriteriati
Su questo anche qui mi sembra che la sfida è di di dimensioni
Molto forti
Molto più di quello che magari possiamo che siccome fra poco dovremmo sobbarcarci all'anno voi
è il caso di pensarci seriamente e su questo io vedo tre sottotitoli quello che vedo io poi insomma qui già me ne intendo un po'di più che e sul primo versante la politica dei redditi
Beh la politica dei redditi è un arnese un po'vecchiotto in effetti quindi va fortemente ridimensionato ma
Però
Il
No no no e su questo parlato lui lo vuole semplicemente l'uno l'ha mai amato lo vuol buttar via non l'abbiamo amato e lo vogliamo rinnovare
Pare che sia diversa la cosa no però voglio dire che
Il punto fondamentale
E che anche nella pole in questo strumento diciamo di politica redistributiva beh insomma il ruolo del pubblico cioè tre
Non è che lo fanno le parti sociali da solo anche ammesso che se queste fossero più bravi e più nitido riunite di quelle che sono adesso a parte che poi
Lo fanno così guarda gli ho continuato a fare così in tutta Europa anche i governi di destra ma insomma lo studio del l'esempio irlandese non è che mi domando è andata così solo perché c'erano poche tasse è è una parte solo
è andata così perché ha investito una montagna di risorse negli nella ricerca perché tutti parlano inglese bene perché hanno una grande conoscenza delle dall'informatica va be'sente mia quel
Nel mondo dei capi deismo globale quel del goriziano palle inglese se è analfabeta al fine di questa
Cioè cento cento sì sì come no che sono inglese non è una lode l'irlandese era per vedere qual era nelle condizioni di contesto
E e per noi lo hanno alta hanno vent'anni di patti sociali forti basate su una redistribuzione più blanda di quello che vorremmo nota che non vanno in prima in prima linea rispetto quello magari vorremmo avere noi tasso di disuguaglianza accettato in Irlanda è maggiore di quello che accettiamo noi anche presso partiti faceva la fame noi facevamo la fame ma cinquant'anni fa ce ne siamo scordati
Loro facevano quindici anni fa quindi accettano ancora per un po'non so quanto
Io credo che qui dovremmo dovremo fare un discorso serio su su come rafforzare questa politica era dei redditi che
Versione anche qui più aggressiva
In questo momento abbiamo da riparare dei danni perché ne sono state demolite le basi quando c'è un'inflazione programmata da da burla quando abbiamo ora non non rispetto delle regole elementari anche qui son quarant'anni io non vedo un disprezzo così fondamentale delle regole e sono quelle della rinnovo dei contratti il fiscal drag Prato mi ha fatto i conti nel canto ambiamo depositato
Un Progetto di legge Senato usure recupero facendo conti simile a quello che avete fatto voi
Beh scherzando in due anni e rotti ci han fregato due miliardi e passa di euro non sono bruscolini allora capisco che poi possiamo fare anche delle cose più ma intanto cominciamo
A
A mettere in in in riga
Gli strumenti fonti elementare di di una di un meccanismo distributivo cioè il rispetto dei contratti nazionali poi parliamo anche della contrattazione di secondo livello ma non qui perché troppo tardi se mi invitate vengono un'altra
Ha un'altra sessione me però puntuale in quella casa
No come le benevole ma non a quelle che riteniamo schiantata e che avvenga per e dei valori gradevoli
E
Anche bisogna i evidentemente fare un discorso di di fiducia e di e di visione a medio perché non si può continuare con l'inflazione programmata così data batte non sono d'accordo con lo dice il mio amico
Foggiani che vietava che vuole riprodurre una specie di scala mobile
Ex post
Le tariffe sono le tariffe sono un altro aspetto dolente devo anche quelle noi non le abbiamo prese secondo me sul serio perché il oltre a denunciare che nel quadro delle
Dei controlli del e della moderazione ci sono anche le serate letta riferì servizi pubblici locali e questo è vero ci han fregato pure lì
Sì ma chi ci ha fregato avvisiamo Prodi ci siamo fregati da soli
Cioè è appunto perché sui servizi pubblici c'è una dose di ipocrisia e di reticenza tra di noi no pratico non qui insomma la io non dimentico alla fine della legislazione legislatura scorsa eravamo tutti insomma uno qualche ipotesi di riforma Dini non vuol dire sbattere via privatizzare tutto vuol dire
Però rendere provare un modello più moderno di funzionamento della F servizi pubblici locali
Dite quello che volete accorpamenti liberalizzazioni non non non con svendita ma con regole migliori un rapporto diverso con il pubblico privato del pubblico muffe non si faccia prendere
Per i fondelli regolarmente sì ma questo sta è stato tutto sepolto
Da una trasversale ipocrisia e voglie lascia tutto come dopo di che cosa volete che le tariffe servizi pubblici locali aiutino e la redistribuzione neanche pace aiutano sposa a favore di quelli che ci stanno collocati dentro giù un po'di lavoratori che
Qualche altro cliente sul fisco io sul fisco credo che alcune cose che ho letto di va bene bisogna certamente tamponare queste ipotesi di futura riforma assurda che legge Tremonti che peraltro non credo
Non vedo come possa portarla avanti
Però bisogna che un'altra cosa assolutamente vera se crediamo che il
Il nuovo modello produttivo sia quello delle della conoscenza è chiaro che noi dovremmo avere il coraggio di dire tutti i sistemi di incentivazione all'impresa dove settaria tattili e basta pochi soldi solo sull'innovazione e se volete sul versante dell'occupazione io lo dico ormai da
Un po'di tempo di dovevo diceva che la metà del novantotto ma poi ma è andata male tutti i soldi che abbiamo per sostenere l'occupazione solo sull'occupazione stabilizzata
Perché ma la flessibilità c'è
Ce n'è anche troppa persino per me molto dettagliato
E e ora di fare una scelta di politica del lavoro che incentivi la sta
Ho siamo ogni cosa al suo tempo c'è però una cosa una poi due questioni aperte che una l'avete ricordata la tua non credo
Il federalismo fiscale quadrate e comunque li andiamo
Sta già
Slitta ambito
E o Litta malamente o noi la prendiamo in carico era il come dire il punto di chiusura
Di quel disegno del titolo quinto che io continuo a ritenere che era un po'pasticciato guarda però eh comunque
Una pista e tutti stanno andando in quella seguente la Francia e l'uso come salute rimasto colpito dal punto nove dei francesi che sono da sei secoli con uno Stato centralizzato negata
Quattro giorni con loro e altri stanno facendo delle operazioni di decentramento di una radicalità
Appunto non omeopatica quindici Danilo fiscale bisogna decidersi come lo vogliamo cupi bilanciamenti quale grado divisi diseguaglianza s'tolleriamo in questo sistema altrimenti slitta per conto suo
E non c'è di peggio trecentotrenta c'è poi il problema del fedele del del fisco familiare io l'ho l'ho titolo su su solo perché è un titolo che ogni tanto viene fuori nuovi anche come Margherita abbiamo fatto recentemente delle riflessioni su questo io credo che non capisco che non consideri la famiglia
Da non non va non è completo forse non è anche giusto però è solo un titolo non sono in grado di approfondire l'ultima cosa che voglio dire riguardarli
I cosiddetti ammortizzatori ma in sostanza il tutto quella serie di sistemi di intervento nel bisogno nei bisogni tradizionali e nei bisogni nuovi che ci su cui abbiamo già umano anche una una serie di posizioni ticinese non comune quadrate questo è fondamentale in un
Mondo con produzioni altamente innovative e quindi mutevoli con mercati del lavoro domestico come quelli che sono potete abrogare tutte le leggi trenta che volete possiamo fare gol ma ci sarà un grado di flessibilità o comunque instabilità nelle condizioni di vita della gente che se non un rafforziamo il welfare di base e non lo diffondiamo non nel io sono per il modello nordico
Mobilità flessibilità ma tanta sicurezza fatta in modo intelligente per chi lavorativi incerte certe cose ovviamente anche per la cittadinanza non arrivo a dire molto sul reddito minimo inserimento che perché anche quello è un punto
Però già se facessimo l'operazione che abbiamo messo in cantiere con la Carta dei diritti con le a nostro lei legge dell'Ulivo guardate che abbiamo una rete una intervento di carattere redistributivo ridica rassicurazione della gente perché sono spaventati di dimensioni eccezionali veramente miliardi di ECU questo della rassicurazione è fondamentale perché se un no eh
Se una società è impaurita come sta diventando persino la nostra hai voglia a tutti di lì che deve consumare di più e che deve investire di più si chiude in casa io continua a essere il impressionato dal Veneto Nordeste che è stato fino all'altro ieri una Regione addirittura scriteriata in questo se sembro sembravamo un po'dei bambini no avanti con fiducia eccezionale pur avendo istituzione un po'bislacche
Quindi una enorme voglia e adesso tutti i propri adesso noto di impoveriti di questi De Martis della regione più ricca l'Europa o che il Veneto come Raito pro-capite
Quindi non ha un problema solo di RAI due puru con un aiuto può capire tra i più alti d'Europa sono tutte Correzzana ecco De che c'è qualcosa
Ove concusso che vogliono fare intanto voglio ringraziare i nostri ospiti per i contributi che ci hanno portato
E mi pare di poter dire che abbiamo fatto una discussione
è un ascolto per noi particolarmente importante
Voglio fare solo qualche osservazione sulle cose ascoltate
Anche perché una parte di queste aiutano anche il nostro lavoro
Innanzitutto la prima considerazione volevo farla sulla tesi di fondo dell'introduzione di Laura
Cioè quella in base a cui negli anni Novanta è sostanzialmente cresciuta la diseguaglianza
Tra i Paesi all'interno del Paese tra le famiglie
In ragione di due questioni ragioni di mercato e politiche redistributive che non sono state
Coerenti con un disegno di coesione sociale
Questa tesi non la troviamo confermate in quello che abbiamo visto e verificato sul nostro terreno
E credo che vada detto con forza perché troppa faciloneria io ascolto rispetto ad alcuni discorsi anche l'impostazione contrattuale
Noi abbiamo avuto negli ultimi anni non soltanto la caduta del valore reale delle retribuzione da lavoro dipendente
Non abbiamo avuto solo uno spostamento in favore di profitti e tasse del reddito che si era generale ma noi abbiamo avuto un tendenziale crescente divisione all'interno della stessa fascia di percettori di reddito del lavoratore dipendente
E l'abbiamo avuto in tre direzioni
Nord sud
Non c'è niente da fare retribuzione del Sud sono cresciute percentualmente meno di quelle del Nord
Uomo donna
Le condizioni di crescita delle retribuzioni del lavoro femminile son cresciute percentualmente meno di quella degli uomini
Tra lavoratori a tempo indeterminato e la fascia ovviamente dei lavoratori diciamo instabili atipici od oggetto di processi di ristrutturazione che ne hanno ridotto i diritti e le tutte
Se a questo si aggiunge che le politiche fiscali del governo hanno il segno che qui è stato detto con chiarezza da Marigia e poi di nuovo da Laura
E che solo negli ultimi due anni il combinato disposto tra non restituzione del drenaggio fiscale il nuovo intervento fiscale sul TFR
Ha vuol dire al ha voluto dire sostanzialmente oltre tre miliardi di euro in meno
Per il lavoro dipendente noi abbiamo abbastanza chiaro il segno e la qualità dei processi sociali e di redistribuzione che sono stati portati avanti
Perché è importante questa questa tesi è questa affermazione e importante per tante ragioni ma permettere una in particolare
Che siccome come avete visto ancora questa mattina
La ricchezza del Paese cresciuta dello zero tre nel due mila tre
Cioè sostanzialmente di nulla
Siccome il nostro è il Paese che oggi
I costi unitari del lavoro tra i più bassi in Europa
Il sistema di flessibilità tra i più alti in Europa
E comincia ad aprire fenomeni di diseguaglianza sociale
E di dispersione retributiva tra i più rilevanti in Europa
E non si sviluppa questa dal mio punto di vista è la tesi definitiva che dovrebbe non solo noi che ne siamo convinti
Ma portare ad esempio la nuova presidenza di Confindustria a ragionare in termini diversi sui veri fattori di assenza di competitività e sviluppo del nostro sistema prodotti
Perché se è un Paese che ha questi costi unitari più bassi questa flessibilità così alta il comincia da vere fenomeni diseguaglianza e non si sviluppa vuol dire che altre sono le ragioni in altre questioni in altri campi vanno ricercato
Gli strumenti e terreni sui quali intervenire e voglio dire Tiziano
Ovviamente dobbiamo farlo chiaramente tra di noi che la flessibilità che noi abbiamo oggi che è quella che ci porta con sé ero tre di sviluppo a un amento del tasso d'occupazione rilevante anche nel due mila e tre non è la flessibilità della nuova legge trenta
Perché la nuova legge trenta dobbiamo anche questo ammetterlo con chiarezza ancora non è esatta ancora non è in campo per tante ragioni compreso il fatto che questo governo nel regolarla
Nella maniera così come ha fatto ha creato un mostro giuridico in cui per la nostra opposizione e per l'assenza di certezza sul versante delle imprese oggi praticamente
In quasi nessuna parte del mondo del sistema produttivo viene utilizzata i singoli istituti
Questa flessibilità in parte e figlia dalla vecchia stazione
Seconda considerazione
Seconda considerazione
Se non si sviluppa il Paese malgrado questi fattori è evidente
Che i problemi che noi abbiamo da affrontare sono di tutt'altro segno
Totalmente di tutt'altro segno
E hanno a che fare con la questione della nostra specializzazione produttiva dei nostri ritardi e contraddizioni nel nostro sistema di impresa
Nella scarsa propensione all'investimento sui prodotti
In innovazione tecnologica e io aggiungo in maniera sempre crescente con una politica nei confronti dei servizi sempre più dal mio punto di vista dedicata e a rischio
Noi siamo sostanzialmente un paese in cui siamo contemporaneità aggrediti dal basso dalla competizione sui costi dei nuovi Paesi emergenti e dall'alto dal punto di vista della qualità dei Paesi più forti
Questa duplice spinta tende a diventare più forte e a ridurre quello che c'è in cento ma quello che c'è in mezzo e l'Italia
E la nostra impresa il nostro lavoro questa pressione a noi siamo in condizione di all'evitarla oppure tenderà inevitabilmente a stringere
Le nostre basi produttive di beni e di servizi ed esattamente la questione di fondo che noi abbia per questo non ha senso
Andare a ricercare una competizione ancora una volta fondando la su una riduzione di diritti e una compressione dei costi
Perché su quel versante noi siamo più esposti e non c'è niente da fare non ci sono dazi non ci sono le regolazione del mercato globale non c'è modo
Di difenderci su quel terreno
Possiamo tentare un'altra operazione
Quella di lavorare sulla qualità dei settori più esposti alla concorrenza internazionale
Possiamo lavorare come stiamo richiedendo una tracciabilità e riconoscibilità di tutti i percorsi e le filiere di componenti dei nostri prodotti
A condizione però che il governo e l'Unione europea accettino quello che diciamo noi non quelle clausole generica
Made in UE che non cita Servono per definire difendere i nostri marchi le nostre delle nostre produzioni ma la vera battaglia la facciamo sull'alto
Se riusciamo a competere sui settoriale
I dati impressionanti del disavanzo
Del nostro commercio con lesto negli ultimi mesi ci dice non soltanto che noi stiamo perdendo nei confronti del mercato americano cosa evidente con un dollaro è un euro che hanno quei rapporti di forza ma noi stiamo perdendo nei confronti di Francia e Germania
L'export nostro nei confronti di Francia e Germania si va riducendo
In moneta diseguale abbiamo esattamente la stessa mole
Solo che la qualità fa la differenza
Una moneta straordinariamente forte o incorpora una qualità straordinariamente forte un espone il Paese che non ha questa risorsa ad andare in via
Ed è esattamente la fotografia che sta capitando all'Italia
Perché poi Sisto sui servizi ma perché era componenti di reddito prodotta dei servizi è quella che tende a crescere sempre di più della componente manifatturiero industriale
E allora si gioca con il futuro del posizionamento produttivo e della creazione di valore del Paese
Ed è qui che io avverto gli scricchiolii per il futuro un po'più delicato
Io la voglio dire in esplicito l'ho detto anche a Giuliano questa mattina no no non è un problema di una liberalizzazione ceo del mantenimento di una presenza pubblica è evidente che ci sono mercati che vanno liberalizzati
Ma c'è una verità alla quale non possiamo non riconoscerlo
Che i processi di liberalizzazione esigono un accompagnamento di politiche di sistema più complesse più difficili
Sto seguendo la vicenda del trasporto in tutti i suoi aspetti trasporto pubblico locale trasporto aereo trasporto ferroviario liberalizzare senza dare il governo di sistema ai processi di liberalizzazione ci crea problemi a non finire
E liberalizzare i mercati senza reciprocità con gli altri Paesi è una sciocchezza voglio più mercato regolato per voi e per gli altri
Ma un'idea una sbornia di liberalizzazione solo nostra a cui non si accompagna la liberalizzazione degli altri e cioè un principio di reciprocità o una liberalizzazione che si lascia a se stessa sta creando guasti a non finire
La stessa cosa l'abbiamo sulle municipalizzate
Vuol dire essere contro liberalizzazioni no vuol dire che la liberalizzazione è molto più difficile da governare di un monopolio pubblico monopolio pubblico se va lo lasci andare
Una liberalizzazione implica
Controlli di politica finanziaria fiscale di standard di qualità di soggetti istituzionali di evitare conflitti interistituzionali
E siccome quella fase di liberalizzazione è stata lasciata a se stessa perché questo governo non c'è nessun interesse di governare i processi guasti sono punti in capo nuovo
E questo vale anche dove si è privatizzato non liberalizzammo
Perché è evidente la vicenda delle autostrade ma per il bene pubblico conviene più un monopolio privato monopolio pubblico
Dove c'è il monopolio
Perché le autostrade che sono monopolio naturale vanno privatizzate in questo modo dà il vantaggio per la collettività
Dove sulle tariffe no sugli investimenti no e allora
E allora ragionare così vuol dire ragionare perché cosa cercando di porsi problemi non ideologici
Ma cercando di capire quali sono le convenienze per il sistema Paese
Con una sola avvertenza e io sono d'accordo che bisogna puntare ha un grande piano di investimenti e ricerca formazione su Lisbona però con una piccola avvertenza che si oggi per caso l'acciaio semplici
Diventa produttivo e utile da fare per noi che siamo il terzo Paese che produce acciaio in Europa per cortesia non lo chiudiamo solo perché considerato vecchio
Perché ci sono produzioni considerate vecchie che in realtà in funzione delle dinamiche che si stanno determinando per altre modalità di sviluppo che ritorna competitivo fare in Italia non dobbiamo ridurre quello che produciamo
Dobbiamo temere allargare e da questo punto di vista una politica di governo delle crisi aziendali intelligenti come fu fatta nel passato ci può aiutare perché non è detto che quello che oggi ha problemi di mercato di costo ce lo debba avere sempre se la Cina punta sul suo sviluppo su due fattori
Grandi opere di comunicazione grande costruzione gli ha bisogno di acciaio
E consuma da solo più della metà del fabbisogno d'acciaio al mondo un paese come il nostro è in condizione di produrre acciaio anche di bassa qualità pensato un po'il contrario di quello che abbiamo sempre sostenuto e di essere assolutamente redditività
Una domanda che cresce ed è anche redditi Iva
E potrei continuare quindi va bene l'investimento massiccio in conoscenza però attenzione a la difesa di quei presidi che poi alla lunga fanno anche l'articolazione di una ricchezza di un di un po'
Il terzo punto su cui la nostra discussione si è soffermata lo ha fatto parzialmente però questo è un tema particolarmente interessante
E quello relativo alla nostra dinamica di produttività
Noi abbiamo avuto negli ultimi anni una discesa della crescita della produttività che avevamo negli anni precedenti e questa è una delle cause non loro
Perché naturalmente anche il fatto che la produttività non cresce molto e funzione di scelte e di cause che vanno ovviamente spiegate
I danari Zatti io credo che qui dovremmo noi valutare per le ragioni degli argomenti che portavo prima ai differenziali di produttività c'è sicuramente in tutte le aree esposto alla concorrenza internazionale processi di produttività che non possono scendere oltre un certo livello
E ci sono aree servizi protetti ma anche imprese protette nelle quali la produttività non sa non credo e genera ovviamente costi differenziati bento lo stesso mondo dei beni e dei servizi
In fondo la vicenda più assurda sì la si riflette bene del conflitto redistributivo tra impresa e lavoro esattamente questo
Il lavoro viene penalizzato in virtù anche di politiche pubbliche che hanno il segno regressivo della non coesione l'industria italiana non genera inflazione
Essa quella esposta concorrenza internazionale e l'industria e lavoro invece di pensare di potere determinare almeno un punto di vista
Sul quale essere d'accordo e cioè di chiedere politiche pubbliche di politica dei redditi di politica fiscale ed intervento su prezzi e tariffe che riguardano le anomalie fuori da questo rapporto non solo non lo fanno
Ma in pronto ma ingloba nel conflitto redistributivo tra di loro
Come se questo non fosse diciamo il cuore e il fulcro di un processo di politica redistributiva la vera responsabilità che secondo me a questa gestione di Confindustria tra le altre e anche questo
Non aver colto che su questo terreno non faceva gli interessi dell'impresa
Oltre a non aver puntato e scommesso naturalmente anche sul valore del lavoro sul riconoscimento
Dei diritti dei lavoro
Per questo c'è bisogno quindi di una nuova politica dei redditi così come come abbiamo detto che parta naturalmente dal nuovo patto dal nuovo patto fiscale
Ora io qui temo
Che
Ovviamente non solo questo governo non è in condizione di farla ma quando dovessimo avere un nuovo quadro di maggioranza politica e di governo bisognerà ricominciare
Cioè i guasti prodotti in questi anni non si governo lo dico risposto all'intervento di Pier Paolo Baretta pure interessante congelando
Non è che se congeliamo la seconda tranche d'della delega fiscale nove risolviamo i problemi bisogna fare politiche di altro segno da subito dall'inizio
Perché se non facciamo politiche di altro segno e ci limitiamo solo a congelare quella riduzione noi non abbiamo né gli strumenti finanziari per fare politiche positive di intervento nei campi in cui si ritiene prioritario
Ma non riusciamo neanche nato in alcun modo a ridurre quel differenziale tra la condizione di ineguaglianza
Nella parte relativa alle politiche fiscali al patto di cittadinanza
Qui c'è davvero qualcosa che va ricostruito smontato per ricostruire
Così come finisce per avere ovviamente ragione Adriano quando dice attenzione che ricostruire vuol dire anche ritrovare la possibilità di determinare un livello di imponibile per una fascia del lavoro autonomo del quale oggi si sono smontate le possibilità di definizione e di determinazione
Se tu vuoi accettare il principio secondo me è sacrosanto che si paga in ragione non del reddito presunto abbiamo spedito effettivamente
Realizzato è chiaro che tube che Vieri smontare quello che è stato determinato deve creare le condizioni per poter avere questa politica ma vuol dire una politica fiscale di altro segno
Non soltanto un processo di congelamento delle determinazioni che si di che si vogliono definire
E infine
Il rapporto tra il patto fiscale il nostro sistema nel nostro sistema di welfare qui abbiamo per fortuna elaborazione molto importante
Molto forte
Anche a me convince l'idea che nel intermedi in prospettiva penso al lavoro della
è stato che è stato letto di Mariella ovviamente conviene di più puntare a una politica dall'offerta pubblica pur piuttosto che a quella di un di un disponibilità di reddito da parte della domanda poi anche integrarla in determinati casi
Ma devi sapere che non c'è equivalenza tra le due scelte
Perché mantenere un'Offerta pubblica vuol dire misurarsi con la complessità di questo processo con i nodi della qualità
Rovesciare il ragionamento solo sulla possibilità la libertà di scelta del consumatore di beni e titoli pubblici non è sufficiente non ti garantisce
Non ti garantisce in ultima istanza che cosa quel principio fondamentale di uguaglianza e dubita che deve avere uno Stato sociale
Cioè quello di essere in condizione di rispondere almeno a un determinato livello di prestazione allo stesso modo a chi è un po'più ricco tiene nuovi se tu fai cadere questo principio di eguaglianza fondamentale io credo che poi non si giustifica neanche un patto fiscale che abbia quel senso e quel e quel e quel significato e secondo me questo dovrebbe accompagnare anche le politiche sociali di inserimenti
Adesso riprenderemo questa discussione sul sui giovani la formazione ma voglio dire che la Regione campana ci offre due modelli entrambi interessanti di lavoro
Uno è quello del reddito di inserimento di cui abbiamo già parlato ma l'altro è un una una legge regionale
Di particolare importanza che stanzia delle risorse per le imprese e consorzi d'impresa
Perché possano formare dei giovani e dopo due anni di formazione trasformare questa formazione in rapporti di lavoro a tempo indeterminato
Per l'anno prossimo si parla di dieci mila giovani
è il segno di un processo che lega un bisogno formativo ha un rapporto di lavoro di qualità e a tempo indeterminato
Quindi voglio dire anche su questo terreno del sostegno alle condizioni di reddito di formazione di occupazione si possono essere avere strumenti che non entrano in contraddizione con altre esigenze
Di equità e di impostazione solidaristico
Infine l'ultima considerazione che tutto quello che abbiamo detto fino a oggi
Sostanzialmente conferma quello che noi abbiamo in mente di fare
A partire dall'assemblea unitaria della del dieci di marzo
Con l'assemblea dei lavoratori lo sciopero cioè tutta la costruzione di questo percorso nel cambiare agenda nel rovesciare agenda ripartire dai problemi della competitività dello sviluppo del Mezzogiorno
Arrivare grandi problemi del nuovo patto fiscale la nuova politica dei redditi una diversa politica di welfare cioè in modo da dare il segno delle priorità che il Paese oggi effettivamente attraversa in modo tale non solo dai non inseguire le priorità un po'scombinata e per la verità che il Governo ci propone in questa in questa stagione ma per tener fermo un punto di merito
Che oggi forse e l'unico che in condizione di parlare al Paese con qualche fiducia perché effettivamente c'è un grande problema di fiducia e di insicurezza
Riguarda le famiglie riguarda gli anziani riguarda i giovani riguarda in maniera crescente paradossale dirlo le imprese di imprenditori quello che diceva Tiziano qui per il Veneto è assolutamente vero ci possono essere molte spiegazioni
Così come il Veneto una parte del Veneto si è scordata che di essere figlia di nonni che andavano ed emigrare e chiedevano perse quello che oggi e giusto che chiedono i lavoratori immigrati c'è una generazione di imprenditori veneti che non sa che cos'è la parola ricezione
Che non sa che cos'è la parola crisi perché da quindici anni vent'anni non ha fatto altro che costruire capannoni produrre avere servizi esportare crescere investire e quindi lo smarrimento di fronte a questo uno smarrimento che appartiene anche al caso in cui di fronte alle novità una classe dirigente si ferma a a riflette però siccome il Veneto rappresenta oggi la parte più ricca del Paese
Noi dobbiamo sapere che la relazione tra come la parte più ricca del Paese a risolvere questo problema di trasformazione e quello che avviene nel resto del Paese sarà la questione fondamentale
Perché è un veneto che si ferma non li abbiamo ricevuti dal Mezzogiorno
In cui i livelli di investimento i livelli di produzione industriale il livello dei servizi effettivamente in questi anni molto diminuito la diseguaglianza
E più sostenibile quando si genera valore c'è la crescita
Perché hai una diseguaglianza relativa che si afferma in una fase in cui però il reddito in fondo può essere ridistribuito
Quando non c'è la crescita e ai diseguaglianza l'igiene era il germe di quella che ho chiamato l'insorgenza sociale cioè il fatto che c'è una parte che è sempre più povera i non ha elementi a cui a cui attaccarsi per dare un segno di speranza e di prospettiva a se stessi ed è questo esattamente il crinale in cui noi sia tenete presente da cui ero su questo termino che dei dati di cui
Stamattina il più delicato e quello relativo agli investimenti certo lo zero tre è un dato negativo certo l'inflazione più alta è un dato assolutamente negativo ma il fatto che nel due mila e tre gli investimenti FIS
Sì lordi sono diminuiti del due per cento da esatta mente la misura di come non si scommette sul futuro del Paese dell'impresa dell'occupazione italiana e quando tu non fai investimenti poi evidente che non riesce a crescere per cui o rimettiamo in moto questa spirale virtuoso così come abbiamo detto nella nostra premessa oppure corriamo un rischio per qualche mese ancora di avere una stagnazione dalla quale non si esce ed
Dopo due anni di crescita uguale alla zero un terzo anno in cui tu cresci solo in virtù del giorno lavorativo in più che ti danno
Zero quattro per cento di crescita del PIL questo ventinove di di febbraio e non dovesse aggiungere a quello praticamente nulla di più di quella che è stata la crescita
Nel due mila e tre dice andiamo vicini vuol dire che per il terzo anno consecutivo questo Paese non riesce a generare né ricchezza né quindi Aris
I due relatori