"Riforme, Statuti e legge elettorale regionale" - Congresso delle Regioni promosso dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle province autonome (presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, Piazza Montecitorio)

Ho subito il Paese mentre
Essendoci numero legale in aula cominciano i lavori la parola al Presidente vinci
Buongiorno Benvenuti
Ringrazio lo faremo fra pochissimo con il presidente Fontana il presidente della Camera dei deputati che ci ospita di nuovo che ospita di nuovo il Congresso delle Regioni
E saluto volentieri anche due cari e vecchi amici di quest'anno compresse della conferenza il presidente Nicola Mancino il presidente Carlo Vizzini che spesso ci hanno accompagnato
Nella loro storia istituzionale in una serie di passaggi particolarmente degli delicati affrontati nel corso di questi anni
Questo appuntamento
E il primo
Viene naturalmente dopo una serie di riunioni di conferenza che sono state convocate per discutere delle questioni che sono oggi all'ordine del giorno statuti riforme
E legge elettorale stiamo parlando naturalmente di Regione
Ma è il primo plenum avendo stabilito con il presidente Fontana di associare al Congresso delle delle regioni anche i presidenti delle Commissioni Statuto oltre ai presidenti dei gruppi consiliari di moltissime regioni italiane che sono presenti nell'incontro di oggi e vi saluto volentieri
Primo incontro in preparazione di un'assemblea generale che si terrà tra la fine di giugno e i primi di luglio dove saranno invitati a Roma tutti i consiglieri regionali italiani si tratta di una seconda edizione dopo una prima che si entri si tenne alla presenza del Capo dello Stato a Roma al Teatro Argentina nel due mila due
E dove prendemmo impegno di riconvocarci per discutere e il mese di giugno
Prima settimana di luglio probabilmente il periodo più propizio per fare il punto sullo stato di avanzamento degli statuti delle regioni italiana
L'incontro di oggi e quindi non è neon incontro formale né un incontro qualsiasi non lo è per i relatori e quali abbiamo chiesto non di portare un saluto ma di esprimere la loro opinione su parti
E questioni rilevanti per la vita di questo nostro straordinario Paese ma anche per esprimere decisamente il nostro punto di vista sullo stato delle riforme sulla questione statuti che terzo punto lo lascerò naturalmente al presidente Fontana e poi nel pomeriggio verrà verrà declinato molto meglio
Con il presidente Minardi una serie di relatori la questione appunto della legge elettorale
Noi siamo sempre stati convinti e consapevoli
Che quando
Si mette mano alle costituzioni così come al cambiamento al rinnovamento degli statuti
Dovesse esservi una sorta di convincimento corale nel mettere mano
A documenti fondamentali per la vita di un Paese
E quindi che fosse assolutamente necessaria anzi vorrei dire indispensabile per molti passaggi di modifica una convinzione che prescinde disse da rapporti parlamentari di maggioranza e di minoranza
Secondo l'antico detto chiudere con le del gioco si scrivono si modificano e si emenda hanno non con separatezza ma decisamente lavorando per ricostruire un tavolato comune
è esattamente questo il discorso d'investitura fatto dal nuovo capo del governo spagnolo pochi giorni fa
Quando ha sostenuto che anche quella Costituzione quella spagnola va modificata ma si modifica nel consenso generale dell'intero
Parlamento spagnolo
Noi siamo oggi a lavorare su le nostre carte fondamentali gli statuti regionali
E di diamo ancora senza avere la certezza di un Portolano da manipolare
E quindi la richiamo per certi versi ancora archistar questo navigare a vista è stato messo bene in evidenza anche con un loro documento dalla Conferenza dei presidenti delle giunte regionali
Hanno espresso opinioni
Aggiungo ora la mia opinione in parte condivisibili immagino intatti condivisibili anche per nome
Condivisibile laddove si parla ad esempio di formazioni delle leggi che può essere ritenuta eccessivamente macchinosa nella complessità della tripartizione
Delle varie fonti delle varie competenze
Quando hanno manifestato il rischio del quale anche noi spesso abbiamo discusso che la riserva dell'interesse nazionale potesse diventare alla fine invasione di campo e quindi censura politica il rischio di una censura politica
E laddove e questa è un'opinione che esprimo a voce alta
Nel passaggio integrale di competenze e rilevanti nel campo della sanità della polizia locale della programmazione scolastica
Al di fuori di un punto di equilibrio condiviso condiviso nello Stato e condiviso dallo Stato
Alcuni mesi fa presentammo no una proposta generica mono articolato per il proprio relativo al senato federale
Fu un documento discusso non soltanto al nostro interno ma verificato in tutta una serie di passaggi istituzionali nei quali trovammo non soltanto discussione generica ma condivisione sul percorso che avevamo tracciato
Immagino che si debba rimanere legati a quella prospettiva quella di un Senato federale che debba essere inteso come luogo della rappresentanza centrale delle autonomia
E le sue leggi il frutto di una mediazione tra esigenze territoriali esigenze unitaria
Non sono convinto che il rigido riparto delle competenze legislative basato su filiere di materia possa dimostrare fino in fondo la sua validità quello che sappiamo fino ad oggi e che ha dimostrato la presenza di conflitti
Che si generano con una certa costanza e che spesso applicano la Corte a svolgerle un ruolo politico istituzionale di supplenza che non è decisamente per intero il suo ruolo e non è la sua funzione
La mia opinione è che serve maggiore flessibilità nella divisione
Una flessibilità che consente alla legge statale di intervenire su quelle questioni per provarne una composizione preventiva
Diversamente vi sarebbe il rischio che il parlamento statale da ossa in divenire occupare arbitrariamente anche spazi di competenza regionali
Dissento invece su un'altra preoccupazione che hanno manifestato con il loro documento presentato al presidente del Senato senatore Marcello Pera i presidenti sulla cosiddetta contestualità affievolita
Presidente lei su un piano più volte
Manifestato il timore per la stabilità dei governi regionali allora il presidente Pera ha risposto che la stabilità e garantita dall'elezione diretta sto citando testualmente
è garantita l'elezione diretta e dalla clausola del simul simbolo
Per la prima delle questioni
Consiglierei di rinviare gli statuti regionali
Saranno i consigli regionali a stabilire se i presidenti debbano o non debbano essere eletti direttamente è competenza che riguarda concretamente la nostra materia e non altro materia stretta di competenza e non altro
Sulla seconda questione
Che è quella della clausola del
Simul simul ai passi in avanti che si sono raggiunti mi permetto
Di aggiungere la completezza di questa riforma di questa modifica esattamente nei termini
Che venne manifestata e allora mi parte sufficientemente condivisa
Di fronte al presidente Vizzini nella commissione che presiede durante un'audizione Dino moltissimi mesi fa e allora ricevette un consenso quello di modificare questo dettato addirittura superiore anche a molte delle nostre aspettative
L'ultima questione riguarda gli statuti
Riguarda cioè quello che per noi dovrebbe essere una sorta di pane quotidiano
Su questo punto non dobbiamo tacere nemmeno le nostre responsabilità
Sappiamo di essere alla fine anzi sappiamo di essere entrati nell'ultimo anno della legislatura
Di fatto
C'è un ritardo nella discussione nel dibattito da una e quindi nell'approvazione successiva dei nuovi statuti regionali il numero delle regioni che stanno affrontando il dibattito tavola
Si conta sulle dita di una mano e le regioni italiane invece si occupano qualcosa più di una mano soltanto quello che possiamo fare oggi e provare a dare una spinta più decisiva e più efficace la più efficace possibile perché questo percorso non venga abbandonato
Oggi stesso siamo sul crinale tra ciò che possiamo fare e ciò che da domani non saremo più nella condizione di fare
Perché gli statuti come sapete abbisognano di una doppia lettura
Di tempi di discussione che non sono quelli di una semplice legge ordinaria
Molte commissioni sono ancora oggi riunite utilizziamo lo spazio di questa fine primavera diversamente
Siamo già nella condizione di poter dire che non saremo più nella condizione di varare i nuovi statuti regionali nel corso della Presidente legislatura concludo volentieri ricordando che la conferenza che su questo punto il presidente Fontana ha fatto un ottimo lavoro ha consegnato una sorta di tavolato comune
A tutti i presidenti dei Consigli regionali e presidente le Commissioni Statuto
In modo tale da armonizzare le diversità poi naturalmente ci saranno statuti soprattutto al loro titolo primo che definiranno il tema dei diritti in maniera diversa e così dovrà essere ma l'obiettivo consegnato è quello di avere una sorta di tavolati armonici dove nelle differenze si respiri il senso dell'unità
Ricordo quali fossero i dieci punti su quale non so se convenga filo da stamani soffermarsi in me che hanno rappresentato il punto di equilibrio anche del nostro lavoro interno
La certezza che potere legislativo potere di controllo di Indirizzo politico e di programmazione Stigliano
Nelle mani delle assemblee legislative regionali legislativo controllo indirizzo politico programmazione Secondo tutta la parte che riguarda il rafforzamento degli organi di controllo terzo la previsione dei nuovi statuti di ciò che viene definito statuto dell'opposizione o statuto delle opposizioni
Quarto la previsione del Titolo primo dei nuovi statuti di una declinazione di diritti di terza generazione
Vedendo ciò che maturato nella Carta di Nizza approvata nel dicembre due mila Quinto previsione dell'autonomia organizzativa e di bilancio dei consigli regionali
Tutta la parte che riguarda i regolamenti intatto ai consigli
Settimo per la parte che riguarda le nomine partire dalle attribuzione corsa ai consigli alle assemblee fatte salve le eccezioni
Quindi non dalla Giunta e Consiglio ma dai consigli alla Giunta
Ottavo protestati Indirizzo per tutto quello che riguarda le relazioni estere nove istituzione delle commissioni per le affari europea in maniera permanente e l'impegno che ci viene richiesto dei presidenti che si sono riuniti in ultimo anche ieri pomeriggio ed infine l'istituzione dei Consigli regionali per le autonomie locali
Costruiti visto che andranno costruiti ex novo in quasi tutte le regioni italiane salvo pochissime eccezioni in modo tale che siano veramente rappresentativi degli enti territoriali di esperimenti che abbiamo oggi non sempre rispondono a questo criterio spesso sono organismi autoreferente non abbiamo bisogno invece di organismi che siamo in grado di allocare strettamente con l'istituzione regionale né possono farlo meglio naturalmente se sono rappresentativi delle varie realtà territoriale più piccole la cioè la parte la legge elettorale naturalmente al Presidente Fontana e poi alle relazioni di questo pomeriggio prima di dare la parola al presidente Fontana per la sua relazione ricordo che fra poco ci raggiungerà il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini benvenuto anche al senatore Bassani
Prego attiviamo
Sì grazie Riccardo anch'io voglio ringraziare tutti gli intervenuti e voglio ringraziare illustri ospiti che oggi interverranno al nostro congresso e che alcuni dei quali sono già presenti ma io dalla relazione vorrei rivolgere alcune semplici considerazioni partendo da quello che era stata un po'l'introduzione di Nencini il significato di questa riunione di questo congresso è proprio quello di cercare di dare un ulteriore definitivo stimolo affinché in altri Consigli regionali riescano a superare le ultime difficoltà che ancora esistono nella stesura dei nostri statuti e fuori di dubbio che non possiamo assolutamente perdere questa opportunità non possiamo assolutamente rinunciare alla possibilità di realizzare gli statuti perché altrimenti dichiarerei mo'una sorta di torte l'incapacità che non è sicuramente indirizzata nel senso di quel federalismo al quale noi tutti vogliamo auspichiamo di indirizzarci oggi quindi dovrebbe essere una sorta di riunione nella quale evidenziamo ancora quali sono le problematiche esistenti
Nella quale cerchiamo per esempio di affrontare il problema della legge elettorale che fino ad oggi è stato tenuto abbastanza in secondo piano ma che evidentemente essenziale e fondamentale Potter arrivare alle al nuovo Statuto per poter arrivare soprattutto alle nuove alle alle elezioni con il nuovo sistema
Ecco vorrei quindi ecco mentre la io nella il congresso degli eletti che dovrebbe ottenere a luglio dovrebbe rappresentare la chiusura di questi ultimi sforzi che stiamo cercando di portare avanti
Io vorrei soltanto ricordare alcuni appunti alcuni impegni alcuni dei quali sono già stati ricordati da Riccardo Nencini
La nostra conferenza realizzato in questi anni penso di direi che il primo documento importante al quale noi dobbiamo fare riferimento e che crediamo essere stato abbastanza
L'importante sia stato quello approvato in occasione del Congresso delle Regioni del nove luglio dello scorso anno in questo noi rappresentavamo quella che avrebbe secondo il nostro punto di vista ho potuto essere una una nuova formulazione del Senato delle del senato federale e credo di poter dire che il punto fondamentale sul quale noi siamo assolutamente d'accordo
Sostanzialmente d'accordo con quello previsto dalla odierna formulazione in una discussione
Approvata dal Senato in discussione presso presto alla camera è quello della contestualità noi crediamo che il senato federale debba essere sì la rappresentanza dei territori ma debba essere anche soprattutto la rappresentanza delle istituzioni locali quindi per fare questo
Noi avevamo proposto addirittura una duplice formale di elezione una parte dei senatori in modo fisso per tutte le Regioni eletti direttamente dal consiglio e una parte in rappresentanza
Del territorio invece eletti in modo proporzionale sulla base del del del numero degli abitanti comunque riteniamo che il concetto estremamente positivo che è stato presi in considerazione dalla riforma ed è stato approvato sia proprio quello della contestualità delle elezioni trae lezioni nazionali elezione del Senato federale elezione del Consiglio regionali dei consigli regionali
Per quanto riguarda le competenze legislative chiara che la principale competenza legislativa deve essere quella che attiene alle materie che incidono direttamente sui poteri regionali e su questo non ci sono dubbi
Noi chiedevamo in questo documento anche di poter avere una sorta di possibilità di richiamo su certe paccheri e avere la possibilità per il Senato federale di poter intervenire come seconda camera in questo caso su determinate materie che il Senato federale pur non essendo la mattina in questioni specificamente le ha segnate potevano però lui che potesse ritenere di sua competenza lasciando comunque ed in ogni caso la competenza definitiva finale alla camera dei deputati per prendere ogni tipo di decisione
Quindi credo che vedevamo nella nel Senato federale la funzione sicuramente legislativa consultiva e di controllo ecco poi il secondo punto su quale credo che questa Assemblea questa conferenza si sia estremamente battuta sia quella del benissimo il stavolta simul cadent noi crediamo e pensiamo che si questo principio sia estremamente difficile da accettare perché è un principio sul quale si incentra uno squilibrio impossibile poi da superare foglio fare soltanto un richiamo banale sia questo fatto noi giungiamo per esempio la considerazione che il Presidente della Giunta fanno in qualunque momento
Modificare la propria maggioranza e penso senza entrare nel merito la questione sta succedendo qualcosa
Di questo genere per esempio proprio in questi giorni in alcune regioni regione Lombardia se il Presidente della Giunta può cambiare la maggioranza la maggioranza non può cambiare il Presidente della Giunta
E questa è una situazione alla quale noi crediamo si debba porre un rimedio un documento è stato approvato nel settembre dello scorso anno da questa conferenza e noi speriamo che la proposta di legge del presidente Vizzini la proposta di modifica costituzionale del presidente Vizzini possa possano trovare compimento ne avevamo richiesto nel documentario
L'avevamo richiesto nel documento che
Non ci fosse lo scioglimento automatico nel caso di morte impedimento permanente o incompatibilità sopravvenuta da parte del presidente della Giunta
Ecco questo credo che sia un passaggio sul quale noi abbiamo sicuramente battuto in maniera decisa perché riteniamo che sia il principale punto sul quale attraverso il quale si possa arrivare a un riequilibrio tra alle competenze e poteri del consiglio ai consigli
E degli esecutivi
Per quanto riguarda la situazione attuale è chiaro che non voglio ricordare quale l'odierna posizione ma sappiamo di fatto che soltanto Abruzzo Calabria e Puglia hanno approvato i loro statuti nel caso della Calabria va be'è stato rimesso in discussione il punto che la Corte costituzionale ha ritenuto illegittimo
E anche l'Abruzzo mi sembra che abbia rimesso in discussione alcune parti che avrebbero con Luca colliso con le decisioni della corte della corte costituzionale ultima considerazione che volevo svolgere relativa alla norma elettorale come dicevo prima un punto fondamentali l'abbiamo ritenuto di dare un incarico tecnico al professor Agosta proprio perché ci presentasse una situazione oggettiva di tutte quelle che possono essere le condizioni che si verificano nel nel caso di una scelte piuttosto che di un'altra scelta una sorta di prontuario che ne vogliamo mette a disposizione di tutti i consigli regionali in modo che i Consigli regionali
In assoluta e completa autonomia
Possano fare delle scelte che siano però coerenti con un modello che è stato previsto che siano però logiche e che non vadano a creare delle poi delle problematiche o che non creino poi delle difficoltà
Sostanzialmente dai vari incontri vari dibattiti che abbiamo svolto tutti quanti abbiamo dato una valutazione abbastanza positiva sul sistema elettorale che attualmente in vigore tutti quanti abbiamo ritenuto che si debbano fare belle modifiche la politica principale alla quale direi che tutti i presidenti dei consigli e lo ha fatto riferimento la eliminazione del cosiddetto listino che riteniamo che sia un elemento abbastanza anche questo o da un certo punto di vista
Anomalo e a favore del rafforzamento del Presidente della Giunta perché non solo Presidente della Giunta non trova la sua legittimazione del più
Dalla Dalmine consigliare ma addirittura una parte del consiglio trae la sua legittimazione diretta dal riferimento al presidente e non dall'elezione da parte dei cittadini
Quindi
Va be'su questo argomento e ci sono varie ipotesi varie soluzioni oggi penso che la la relazione che il professor Agosta farà potrà essere re utile ai fini della della predisposizione poi ripeto nella nella più ampia autonomia da parte dei consigli dei singoli consigli regionali delle delle norme delle delle leggi elettorali
Ecco io spero veramente che oggi si possano raccogliere le le ultime negli ultimi suggerimenti gli ultimi stimoli per arrivare a realizzare queste riforme nelle quali tutti quanti noi chiediamo crediamo nelle quali confidiamo che crediamo siamo veramente fondamentali per il futuro del nostro paese e per il futuro dei nostri consigli regionali
Credo che siano necessari viste tutti anche perché credo che così come attualmente sono divisi i poteri e le competenze
Fra le giunte e consigli la situazione non sia più molto sostenibile vediamo all'interno dei consigli che si sta creando il giorno dopo giorno
Una disaffezione un abbandono uno scarso senso anche istituzionale proprio determinato sostanzialmente e fondamentalmente da renderci conto che in questa situazione in altri Consigli hanno una competenza nello spazio sempre inferiore sempre più limitato
Credo che un individuazione di nuovi specifici e chiari compiti che dovranno essere assegnati
Ai consigli non potrà che dare loro rigore spazio e ricreare quella democrazia che è fondamentale un equilibrio fra i poteri è fondamentale io credo che l'esempio americano sia quello
Quale noi dobbiamo fare riferimento lì esistere veramente un equilibrio tra i poteri
Un equilibrio che non è più soltanto l'equilibrio fra i poteri esecutivo e legislativo ma qui coinvolge anche poteri giudiziaria che coinvolge anche soprattutto potere dei cittadini
Ne esce un ritratto presidente Casini un certo endurance che operano
Naturalmente presidente frontale presente Nencini accolgano un presidente
Casini io ho segnato solo che in riferimento a quanto detto trovate nella cartella di documentazione la stazione dell'elaborazione degli Statuti allo Stato lo stato dell'arte al trentun marzo
Ringraziamo il Consiglio regionale delle Marche che ha messo a disposizione questo questo lavoro che permette di fare un aggiornamento quasi diciamo al atto dette sulla sulla situazione delle lavorazione mentre il fascicolo i Parlamenti regionali
Da la situazione nelle opinioni interne al sistema delle assemblee regionali a tutto il due mila e tre quindi in cartella ci sono i documenti essenziali fanno rifà cui fanno riferimento le relazioni di apertura
Sospendiamo per un minuto due in attesa del presidente Casini
I nostri lavori
Puntualissimo è arrivato anche il presidente della Camera deputati siamo assolutamente felice onorati
è una giornata questa particolarmente ricca di impegni per ciascuno di noi verrà il presidente Casini in modo particolare peraltro per una cosa delicata e importante Franz pochissime ore in tarda mattinata
Io gli darei immediatamente
La parola so che non sarà soltanto l'intervento di saluto a qualcosa di più prego presidente
Grazie naturalmente si consolida come questa mia partecipazione questa mattina anche una tradizione di rapporti che esiste
Tra di noi tra la Camera dei deputati e
L'organizzazione delle regioni
E io sono contento che il vostro congresso delle regioni si riunisca ancora una volta proprio qui nel cuore di Montecitorio in questo nostro palazzo colgo l'occasione per salutare
Un po'a tutti voi singolarmente abbiamo avuto tanti momenti d'incontro in particolare anche i colleghi senatori che in proposito ma ho fatto una parte del lavoro saluto particolare presidente Mancino perché voi sapete che ci accomuna non solo un mese un impegno di carattere istituzionale ma anche dei trascorsi no che
Questa ospita Lita da parte da parte nostra non è solo evidentemente espressione formale di cortesia
Essa vuole testimoniare tangibilmente il forte impegno della nostra istituzione nella cooperazione con le assemblee regionali
E l'importanza che il Parlamento attribuisce al loro lavoro
In questi anni
Siamo insieme riusciti a consolidare iniziative stabili proficue di raccordo tra Stato regioni e Unione europea
Soprattutto sui metodi della legislazione grazie all'impegno delle commissioni inclusa la commissione parlamentare per le questioni regionali di cui saluto il presidente
Vizzini e del comitato per la legislazione della Camera
Questi rapporti solidi e continui c'hanno consentito di superare con lo spirito giusto anche momenti critici
Penso alle questioni sorte intorno al tema della fino ad ora mancata integrazione della commissione parlamentare con i rappresentanti dell'autonomia su cui vorrei dire le mie idee chiare
Per evitare fraintendimenti
Una questione assai complessa anche dal punto di vista giuridico
Come sapete le Camere si sono impegnati a lungo e a fondo sul tema mettendo appunto soluzioni brillanti sul piano tecnico e ricercando il maggiore equilibrio istituzionale sul punto più Complesso
Cioè il rapporto tra assemblee e presidenti delle Regioni
Non si è giunti a una decisione sul punto per ragioni e contingenze di ordine esclusivamente politico
Per un verso si è rivelato non semplice trovare un'intesa tra la molteplicità dei soggetti politici e istituzionali
Chiamati a pronunciarsi in una situazione ancora aperta al cambiamento e peraltro verso il dibattito politico si è concentrato sulla realizzazione di una Camera delle Autonomie
Ciò ha determinato un'inversione naturale dell'ordine delle questioni la soluzione transitoria può essere individuata solo dopo l'impostazione di quella definitiva
Direi però che proprio le difficoltà incontrate sulla soluzione transitoria
Hanno concorso a spostare il confronto sulla questione principale quella di una nuova riforma della Costituzione in ambito nazionali e degli statuti in ambito regionale
Oggi siamo nel mezzo d'un passaggio cruciale
Alla Camera si apre la discussione sulla più impegnativa fa le riforme costituzionali che si sono succeduti in questi anni mentre nelle assemblee regionali definitivamente sembra sbloccarsi l'approvazione dei nuovi statuti per questo abbiamo il dovere di concentrare la nostra Energia sullo scioglimento dei nodi più rilevante
Si tratta di processi strettamente collegate
Nella piena autonomia dei rispettivi ambiti di responsabilità e essi debbono convergere su un obiettivo unitario
Un sistema di governo nazionale che funzioni nell'interesse dei cittadini ed in parte politica a prescindere dalle diverse maggioranze che certamente concorreranno ai diversi livelli di governo tra parentesi se mi consentite ad aprire una parentesi
Io sono
Sono molto sorpreso quando sì questi problemi e soprattutto teme la riforma costituzionale viene vista sotto un il fuoco delle lenti di ingrandimento dei propri interessi particolari o di settore politico c'è una lunghissima tradizione alla Camera i deputati al Senato
Quasi sempre le riforme costruite da una maggioranza per degli obiettivi realizzano esattamente l'obiettivo opposto
Oppure sono destinate ad essere usufruite tra virgolette da maggioranze di segno opposto per cui
Tra parentesi se si vuole essere un po'scaramantici non porta nemmeno bene tutta questa antitesi
Voi voi conoscete quella cosa dei puffi no quando Gargamella cerca sempre di ideare ecco mi sembra che molti siano apprendisti stregoni proprio di questo tipo
Per me invece è indispensabile che si giunga a una riforma di questa straordinaria portata tanto in ambito nazionale quanto in quello regionale
Con uno sforzo comune tra le forze politiche del Paese
Potrei dire
è impensabile che si giunga a questo obiettivo senza una cornice generale di accordo politico per questo sarebbe in realtà anche il frutto di una serietà istituzionale le regole si definiscono assieme e poi è naturale che ci si una Figino elogia di rapporti politici che porta una contrapposizione anche asta sulla politica quotidiana
Ma io mi limito a lire uno sforzo comune
Perché nessuno tuo averi un diritto di imposizione di una non c'è un diritto secondo me di imposizione di riforme costituzionali da parte di una maggioranza
Sapete tante volte qual è stato il giudizio chiodato sulle riforme che il centrosinistra ha fatto nella scorsa legislatura
Rompendo proprio questo principio della riforma costituzionale
Fatta con un più ampio consenso possibile sapete anche
Da un altro punto di vista che non ci può essere nemmeno un diritto di veto se una minoranza si ostina quello che penso sia giusto auspicare e uno sforzo comune al di là dell'esito del voto finale
Nessuno può tirarsi fuori nessuno può ritenere
E
Che le proprie carte vadano giocati in una fase successiva
La Camera dei deputati non può buttare se mi consentite calcisticamente la palla in tribuna
Come forse sarebbe anche la tentazione diffusa e perché qua ci sono maggioranze e minoranze trasversali agli schieramenti politici su questa riforma
Quello che appare una cosa ma quello che è la sostanza ci sono perplessità
Diffuse e trasversali ci sono consensi
Di diciamo anch'essi abbastanza trasversale io credo che la Camera deputati da fare un lavoro serio
Prendendo atto anche che
L'impostazione che esce dal Senato è un'impostazione sicuramente per alcuni aspetti positiva peraltro è certamente
Non soddisfacente che rischia di creare anche una confusione di carattere istituzionale esempio si è fatto tutta questa riforma
Molti l'hanno costruita sulla necessità
Peraltro da tutti abbastanza condivisa di dare più forza al premier Presidente Consiglio perché non c'è su questo un'opposizione di principio tutti riconoscono che il Presidente del Consiglio deve avere un maggiore peso che c'è una disparità anche tra i presidenti di Regioni Presidente Consiglio
Dopo di che abbiamo un presidente del Consiglio per alcuni aspetti onnipotente che diventa impotente davanti al Senato perché adesso non è legato da un vincolo di fiducia e di
Per molti versi e in moltissime materie di cui nel governo si occupa istituzionalmente il Senato ha una competenza per cui ci sono questi squilibri che rischiano se non sono
Diciamo così rivisti in un quadro di funzionamento generale di
Creare a mio parere una confusione assai pericoloso
Bisogna riconoscere
Un in
Che c'è stato un merito generale
Di aver dato un impulso forte ha un'impostazione complessiva di riforma
Legando metodo e contenuti e chiarendo che lo sviluppo del sistema delle autonomie in senso federale può procedere parallelamente alla riforma del Parlamento del sistema di governo nazionale
Fissati questi punti oggi è giunto il momento di decidere secondo un metodo che corrisponda la portata di questa riforma
Da un lato non si può lasciare ancora aperta lungo questa interminabile transizione costituzionale
Senza rischiare confusione e caos con gravi ripercussioni per l'intero Paese dall'altro lato occorre trovare la via di un'intesa che non sia paralizza
Al Senato sia pure nel contrasto il dibattito è stato profondo e maturo grazie al notevole contributo offerto da tutte le componenti dello schieramento politico
Su questa base credo che la missione della Camera stia oggi proprio nell'affermare il metodo del dialogo a tutto campo
Sia tra gli schieramenti sia con l'intero sistema degli autonomi come fattore di unità nazionale e di equilibrio istituzionale
A queste condizioni credo che sarà concretamente possibile ricercare i presupposti per un confronto sui singoli aspetti
Orientato soprattutto ad assicurare il migliore funzionamento del nuovo sistema quali che siano le maggioranze che si avvicenderanno nei diversi livelli di governo per questa ragione cari amici e colleghi non mi sembra saggio la posizione di coloro che da entrambe le parti affidano le loro speranze ad un drammatico referendum sulla Costituzione
Dopo referendum bisognerà comunque governare e chiunque vincerà dovrà governare sulla base di una Costituzione su cui il Paese si è diviso
Credo che questo sia invece il momento decisivo per far uscire il tema della Costituzione dal terreno del massimo contrasto politico tra maggioranza e opposizione
Non possiamo permetterci il lusso di perdere un'opportunità straordinaria per ricercare un in un accordo sull'impianto fondamentale della riforma riducendo e circoscrivendo i punti di dissenso
Proprio sistema delle Autonomie
Potrà essere determinante per una svolta verso un metodo di questo tipo
Un suo coinvolgimento forte diretto nel processo di riforma costituzionale potrà spingere verso soluzioni di maggiore equilibrio e innovatività sul piano dell'articolazione dei poteri
L'esperienza fin qui svolta ci insegna che sono un sistema fortemente integrato può funzionare
Questa vostra stessa Assemblea dimostra proprio che le Autonomie quando fanno sistema sono un fattore potentissimo a favore di soluzioni convergenti tra i diversi schieramenti politici e che vanno nell'interesse dell'intero paese
Non possiamo dimenticare che il fine ultimo del processo di riforme in atto e quello di avvicinare le politiche pubbliche alle effettive esigenze dei cittadini
Oggi più che mai la politica detestava loro attenta a non rinchiudersi in se stessa in dibattiti inconcludenti
Da sua funzione più alta la richiamo al compito di far funzionare il complesso sistema che si sta costruendo
E soprattutto a non deludere le aspettative dei cittadini che sono stati fino ad ora la principale forza trainante a favore delle autonomie grazie
La ringrazio presidente Casini per le sue parole
Che non solo suonano come riconfermati un rapporto in qualche modo privilegiato che la Lega anche per la sua esperienza istituzionale alle assemblee legislative regionali italiane
Ma per l'appunto è stato ripreso un tema che a noi era particolarmente care che è stato il più svolte sviluppato in conferenze ed incontri pubblici ma anche nel nostro lavoro interno e la ringrazio anche per questa so che potrà rimanere ancora per pochi minuti
Ancora una mezz'oretta
Bene possiamo allora procedere con il nostro dibattito io darei volentieri la parola al senatore Franco Bassanini
Dopodiché abbiamo già fra i relatori il presidente Nicola Mancino il presidente Carlo Vizzini siamo una chiesa che arrivi
La Silvana Amati responsabile coordinatrice
Delle varie Commissioni Statuto italiana non appena arriverà le darò volentieri la parola senatore Bassanini prego
Delle molte cose importanti e convincenti che ci ha detto il presidente della Camera Casini
Vorrei cominciare
Quindi ripetendo nei due
Ripetendo nel due non ci possiamo permettere di prolungare troppo lungo di prolungare all'infinito questa già lunga transizione costituzionale
Dobbiamo dobbiamo arrivare a definire una riforma che verrebbe nel tempo ma non ci possiamo permettere
Di avere una riforma costituzionale ad ogni legislatura poi rimessa in discussione ad ogni agli USA Touré ad ogni cambio di maggioranza
Il che significa che dobbiamo effettivamente lavorare per arrivare ad una riforma che possibilmente abbia
Una largo incontri un largo consenso altrimenti c'è il rischio di costruire un castello sulla sabbia che viene appunto rimesso in discussione ad ogni cambio di maggioranza politicamente le costituzioni sono fatte per durare
Anche se naturalmente vanno aggiornate quando è necessario modificate quando è necessario
Su questa base io vorrei fare alcune rapide considerazioni siccome il tempo è limitato a mi scuseranno tutti si sono un po'tranchant ma
Gli atti del Senato stanno poi a a a a riprodurre le argomentazioni più di dettaglio
Allora innanzitutto partiamo da riconobbe Susanna fine farò qualche breve constatazione sugli statuti sulla base di quello che ha detto il presidente Fontana
In questa riforma che adesso all'esame della Camera noi abbiamo molti punti deboli e giustamente presidente Casini ha detto che la Camera dovrà lavorarci
Primo punto debole uno di quelli che qui più interessa è che il Senato federale mi spiace ma non è un Senato federale
La riprogettato uscito dal Senato non ha costruito un vero se ne
ATO federale la contestualità beh guardate in nessuno Stato federale viene utilizzato il meccanismo della contestualità
Per avere un Senato federale in nessuno già questo qualcosa vorrà dire
Non è questo il meccanismo che garantisce che al Senato sia realmente un senato federale che rappresenta il sistema territoriale e che è in grado di garantire nella formazione di quelle leggi almeno di quelle leggi che incidono sul sistema regionale e locale che non vengano impropriamente
Espropriati dei loro potere dell'ora autonomia di istituzioni regionali e locali
Aggiungo che in base alle norme transitorie questa contestualità almeno in partenza e potrebbe restarlo a lungo una contestualità corre lezione non solo dei Consigli regionali ma delle elezioni della Camera e del premio
E quindi sarà dominante la scelta politica sul premier non una scelta politica
Sulle istituzioni regionali sul presidente ed è giunta i consigli regionali e quindi non avrà la contestualità non avrà un effetto di attrazione verso il territorio ma caso mai un aspetto di insomma si è partiti per regionalizzare il Senato e si arriva a nazionalizzare e a premier rizzare anche l'elezione dei consigli regionali e delle assemblee regionali questo è il rischio di questo meccanismo
Sappiamo che ci sono varie e altre soluzioni
Una soluzione limpida e il Bundesrat un'altra soluzione limpida anche se così come difficilmente riproducibile in Italia il Senato americano
Una terza soluzione possibile che tra l'altro ha un'antica storia
Perché fu quella proposta dalla Commissione dei settantacinque alla Costituente
è una soluzione in cui ci sia un senato in parte a iniezione diretta nel territorio poi discuteremo ce l'ha con la contestualità o nodo e in parte ma consistente
Di rappresentanza delle istituzioni regionali e locali
Alla costituente la commissione distante cinque disse due terzi e un terzo un terzo si può discutere se un terzo c'è un quarto se metà e metà ma un terzo di rappresentanti eletti
Da magari qualcuno di diritto come il presidente regioni ma poi eletti dai Consigli regionali dai Consigli regionali delle Autonomie
Può effettivamente condurre ad una ramo del Parlamento nel quale le esigenze delle Autonomie e quelle nazionali si confrontano e trovano un punto d'incontro e di mediazione
Questa proposta poi ci tornerà credo presidente Mancino
Noi l'abbiamo fatta
L'abbiamo sostenuta non è stata condivisa io continuo a ritenere che sia la la proposta che punto effettivamente condurre nelle condizioni italiane in cui probabilmente è vero che il Bundesrat pure se io avevo proposto il Bundesrat in passato com'è noto ma e in cui il Bundesrat difficilmente riesce ad ottenere
Io penso che lasciati liberi forse un certo numero anche degli altri lasciati liberi di esprimersi avrebbero potuto confluire su questi qua
Insisto nel dire che è un Senato realmente federale è una chiave di tutto il sistema
Seconda cosa che non va
Dico solo che consacrò
E cari amici
La clausola dell'interesse nazionale scritta così e devastante
Per una riforma federale in nessuno Stato federale c'è un meccanismo di controllo
Delle istituzioni nazionali sulla legislazione regionale
Su tutte le leggi regionali anche su quelle che riguardano interessi più strettamente locali
Questioni ma terrier più strettamente locale in che su quelle che riguardano l'artigianato anche su quelle che riguardano il turismo locale
Che consente ad organi centrali di bocciare delle leggi regionali in base ad una clausola generi
Genere
Io so qual è la ragione per cui è stata istituita questa disposizione che rende recarmi tutte le leggi approvate dai Consigli regionali
E che rischia di rendere anche lungo
Il processo che arriva dall'approvazione del Consiglio regionale all'entrata in vigore di una legge regionale
Mentre lo si era voluto accorciare
La ragione che si è voluto trovare un contrappeso alla devolution cioè l'attribuzione di poter esclusi
Scusi a regioni nelle tre materie che sappia ora anche qui vedete e questo è un altro punto critico
Perché nell'esperienza degli Stati federali
La assoluta esclusività di poteri
Non c'è neanche negli Stati Uniti
C'è sempre come ha ricordato da ultimo la
A mezzanotte la trecentotré sentenza
Può essere discutibile anche può essere anche discutibile io su alcuni punti non la condivido però ma costruzione di grande di grande importanza
E mi fa piacere che venga da un giudice costituzionale come dire che non è espressione della mia parte politica mi fa piacere
C'è sempre una suprema si promosso
C'è sempre
Negli Stati federali gente negli Stati Uniti
Cioè c'è sempre una clausola che consente in casi eccezionali e per finalità
Ben determinate
Alle GIS l'attore federale di intervenire ma di intervenire preventivamente con legge no successivamente
Mettendo in discussione le scelte legislative che legittimamente i Consigli regionali o le assemblee regionali hanno fatto nell'ambito delle competenze costituzionalmente attribuite questa è la suprema sui cross
Noi abbiamo proposto al Senato una formula diciamo di tipo tedesco
Cioè abbiamo proposto che le competenze dei giornali siano piene
E se volete virgolette esclusive
In tutte le materie
Del terzo ed è il quarto comma del centodiciassette Salvo discutere se quelle del terzo comma restano tutte quelle anche l'Energia Abbot discutere
Ma che però in quelle materie come nella costituzione tedesca ai fini quando è necessario
è strettamente necessario per garantire l'universalità dei legge dell'esercizio dei diritti costituzionali
E l'unità dell'ordinamento giuridico ed economico del paese della federazione
Il legislatore possa intervenire con legge a questo punto si può cancellare il controllo a posteriori subì interesse nazionale che ha tutti quei rischi e che è ignoto negli Stati federali
E si chiamano federale
Naturalmente la soluzione cari amici che presuppone che ci sia un Senato federale sia ben chiaro
E che nell'approvazione di queste leggi la Camera abbia una parola decisiva ma trovando ma nel confronto con un Senato federale
Per esempio come quello che ho detto prima se non c'è il Senato federale il sistema il sistema alla tedesca non riesce a funzionare perché nel sistema del tedesco c'è
Il Bundesrat a mio avviso potrebbe essere anche sostituito da un sasso Senato misto vero nel senso detto ma se non c'è niente di federale dalla parte del Senato all'ora
Anche questo meccanismo non ha più possibilità di funzionari
Competenze del Senato
Il presidente Casini
E ha ragione nel dire che
Si è partiti per avere un premier onnipotente e sia un premier che è onnipotente
Nei confronti della Camera dei deputati
Tanto che per la Camera dei Deputati bisogna dire quello che il presidente Fontana detto per i Consigli regionali
E così come la Camera dei deputati rischia di diventare una assemblea per la quale
Per la quale si registrerà la disaffezione del parlamentare perché rischia di non contare nulla di fronte a un premio che nuovo articolo novantaquattro
Può su qualunque legge dire questo è il perché il disegno di legge
Vi chiedo l'approvazione in blocco in blocco non c'è neanche il voto perché o nel giro di del periodo previsto presso sempre ultima formulazione forse dieci giorni ma non giuro
O nel giro di quei dieci giorni
Trecentosedici deputati tutti eletti in collegamento col premier tutti appartenenti alla maggioranza a firma una mozione di
Della la mozione che dichiara di sostituire il premier con un altro esponente della maggioranza oppure quella legge approvata senza discussione e senza votazione questo lo può fare su tutte le leggi
E a questo punto
E a questo punto
è chiaro che
Un organo di questo genere ha una competenza legislativa
Molto limita
Viceversa nei confronti del Senato in Premiere per così dire impotenti
Ora io vorrei dire subito che il capo del governo debba fare i conti
Con una o addirittura con due
Assemblee parlamentare come negli Stati Uniti questo è
Spesso nella regola delle democrazie soprattutto dove c'è una forma di elezione diretta del capo del governo
Il Presidente degli Stati Uniti deve fare i conti con le due Camere spesso non ha la maggioranza e anche quando ce l'ha come il presidente Bush si trova leggi importanti l'ultima sul a possesso di armi da guerra da parte dei privati che vi vengono bocciati nonostante il suo impegno
Che questa è la regola nei sistemi dei quali c'è un capo del Governo direttamente eletto e anche in altri casi basta pensare alle difficoltà il cancelliere Schroeder a quel punto il dove
In questi in questo in questo in questo periodo ha dovuto cambiare molte cose di fronte all'opposizione del Bundesrat quindi non è strano come
Non è strano che se si dice in Senato realmente federale deve avere voce in capitolo sub e leggi che incidono sulla competenza delle regioni la voce in capitolo ce l'abbia sul serio però c'è vero ha ragione presidente Casini qui c'è
Un elemento di squilibrio nel testo che avveniva perché a fronte di una Camera del tutto impotente di fronte al premier onnipotente
Sì a un premier nei confronti del Senato non ha nessuno lo strumento o quasi
E allora però anche qui bisogna un momento ragionare su come vanno le cose questo è probabilmente la conseguenza del fatto che in questo sistema il Senato è l'unico contro potenziale contro e siccome un sistema democratico sia quelli
Parlamentari e la britannica
Sia quelli all'americana hanno bisogno di conto non solo di poteri forti ma più sono forti poteri anche di contropoteri alla fine non è rimasto che affidare questo comporta contropotere al Senato vogliamo di ragionare su tutto il modello come
E i giudici della Corte costituzionale anche quelli legati a sé allora
Vogliamo ragionare su un modello io credo che il presidente Casini abbia ragione ma all'ora bisogna rimettere in discussione un modello che da un lato ha fortemente rafforzato i poteri
Concentrandoli tutti in un uomo solo
Fino a far parlare a torto o ragione di dittatura
Di un uomo solo ancorché eletto
E dall'altro a questo punto ha visto l'unico possibile contropotere Messina
Rivediamo questo modello e possiamo rivedere anche giustamente dobbiamo rivedere anche i poteri del Senato
Una battuta perché ho già parlato troppo Musco ma come vedete abbastanza rapidamente sugli statuti regionali
Beh io penso che
Sia importante cresca di qui una forte impegno a chiudere l'approvazione degli statuti prima che si chiuda questa legislatura delle regioni
Sarebbe stato bene approvarli
Molto prima comunque comunque è chiaro che se si dovesse andare oltre le prossime elezioni regionali poi si ricomincia tutto daccapo come noto quindi sarebbe sarebbe gravissima però ha ragione il presidente Fontana abbiamo discusso anche altre volte
Il problema nasce dal fatto che ci sono dei nodi irrisolti
Soprattutto in materia di forma di governo poi forse anche nel rapporto con le Autonomie locali e ruolo del Consiglio delle Autonomie locali
Io penso per dirla con una battuta che la stessa giusta legittima richiesta che le Regioni hanno di
Vere un senato nel quale ci sia voce in capitolo per le regioni debba portare a riconoscere un ruolo in Consiglio regionale delle autonomie che non sia un ruolo di pura di pura facciata
Nella formazione delle decisioni regionali può essere quello di un parere che ha degli effetti rilevanti nel senso che può essere superato solo con un voto a maggioranza qualificata del Consiglio re ma insomma
E la stessa logica se ci pensate no che porta al Senato perché dovrebbe portare al Senato federale finora
A mio avviso non ha portato che dovrebbe dare
Ma qui qual è il problema anche qui è lo stesso problema che ci ritroviamo davanti in fondo a livello a livello nazionale un problema ricchi se abbiamo un presidente della Regione eletto direttamente che può determinare lo scioglimento del Consiglio regionale quando vuole simul stabunt aut cadent
Che può mettere la fiducia sulle leggi quando vuole e la fiducia sulla legge questo punto vuol dire o mele votate così come stanno andate a casa vanno a casa io mandate
In questa situazione i Consigli regionali spariscono
E in nessun sistema democratico al mondo c'è una concentrazione dei poteri esclusivamente in un modo
Quindi è lo stesso problema che si presenta a livello nazionale
L'equilibrio dei poteri cento in un sistema che deve funzionare io sono mille volte d'accordo con l'affermazione anche qui di fondo del presidente Casillo stima che deve funzionare ma come
Funzione in modo diverso negli Stati Uniti a cui si è richiamato Fontana come funziona in Inghilterra
Come funziona allora Antiqui
Qualcosa va modificato la proposta che di cui pizzini e il primo firmatario io sono secondo comincia a modificare alcune rigidità eccessive
Ma forse anche qui c'è da riflettere un po'di più su questo ponte un po'di più su come vediamo un ruolo i Consigli regionali
Io devo essere chiaro io sono contrario contrarissimo a soluzioni che ci riportino all'assemblearismo della storia Italia degli anni del dei decenni passati
Cioè il ruolo dei consigli regionali così come quello dei consigli diciamo comunali e provinciali non può essere quello di cogestire
L'amministrazione con il Presidente con la Giunta la congestione proprio della direzione degli uffici non può essere da congestione
E non può essere neanche quello che una volta veniva i drasticamente scolpito nella frase i consigli regionali o i consigli comunali o provinciali
Pensano che il loro il loro maggiore successo e nel far cadere le giunte sindaci o le Giunte il presidente
Non può essere questo la stabilità
Degli esecutivi possibilmente per tutta la legislatura è un valore
E la distinzione dei Poteri per cui l'amministrazione diretta dal Presidente della Giunta è un altro valore
Ma posto questo quindi non torniamo all'assemblearismo del passato per il ruolo legislativo di Indirizzo e di controllo dei consigli è fondamentale e per far questo bisogna che gli Statuti diano degli strumenti reali
E bisogna che nell'esercizio di questi poteri non ci sia una posizione
Di condizionamento eccessivo di ricatto
Del governatore su in Consiglio regionale
In altri termini
Può esserci un meccanismo che impedisce crisi di governo di Giunta frequenti e garantisce stabilita
Ma allora deve essere compensato con un ruolo reale nella legislazione nell'indirizzo di controllo in cui il consiglio non possa essere condizionato ricattato dicendo
Non rinuncia a svolgerlo oppure rischi di andare a casa questo il punto
E questo guardate
Vale per le regioni come vale per i rapporti tra governo e parlamento nazionale questo è il punto debbo di una riforma che abbiamo fatto nella nostra legislatura la legge uno del novantanove
E di una riforma che si rischia di fare adesso in questa legislatura con una maggioranza diversa affrontiamo questo problema
Affrontare questo problema non vuol dire voler esecutivi deboli insisto voglio esecutivi forti non voglio tornare all'assemblearismo del passato
Ma in un sistema democratico deve essere forte diverso anche il ruolo dell'Assemblea legislativa elettiva il ruolo proprio sempre questo è il grande
Vedete
Non mi sorprese non mi preoccupa il fatto dice ama nei Comuni e nelle Province
Secondo me c'è un problema anche di ruolo dei consigli comunali e provinciali per oggi la cosa è diversa perché non fanno leggi
Non fanno leggi i sindaci e presidenti di provincia amministrano dando esecuzione a leggi che hanno sta che hanno deliberato
Le i consigli regionali e il Parlamento quindi il fatto di dare ai sindaci ai presidenti delle Province un potere di condizionamento brutti una brutta parola di ricatto
Sui consigli comunali e provinciali non significa dare a un uomo solo il potere di applicare le leggi e anche di decidere come vengono fatte per le regioni e per la livello nazionale o federale non è così e quindi qui è necessario avere una distinzione di ruoli Edipo
Mi scuso parlato troppo ma cioè altre
Grazie senatore Bassanini
Presidente Vizzini segretari quel presidente Mancino chi e lo volesse intanto può iniziare iscriversi
Ringrazio innanzitutto
Dico partecipare al vostro congresso abitudine che ormai si va consolidando e credo
Che sia le relazioni che l'intervento del presidente della Camera dei deputati
Debbano metterci nella condizione di non fare un saluto formale congresso
Ma di affrontare con con senso di grande realismo le questioni che abbiamo di fronte che seppure sempre sono state complicate
Nella storia dalla vita istituzionale del paese mai come in questo momento lo diventano rispetto al lavoro c'è da compiere che è in corso
Dirò quindi alcune mie opinioni atteso assumendomi la responsabilità di essere uno di quelli che hanno partecipato più attivamente nell'ambito della maggioranza di governo
Alla formazione del procedimento legislativo che adesso si trova alla Camera dei deputati
Ma non senza sottolineare prima di entrare nel merito che rivendico a me stesso di avere svolto con assoluto equilibrio
Con un ruolo di apertura al dibattito politico la funzione di presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali
Al punto che mi piace ricordarlo fermo restando la prima fase del parere
Che diceva che la commissione esprime parere favorevole che fu votata dalla sola maggioranza tutte dico tutte le osservazioni della Commissione parlamentare per le questioni regionali fornite
Dal Senato della Repubblica in occasione dell'inizio del dibattito sulla riforma della Costituzione furono espresse all'unanimità di tutti i gruppi da tutta parte tutti i gruppi politici presenti in Commissione
Era lo spirito con cui si voleva pensavo si dovesse portare avanti il dibattito e lo spirito che credo anch'io bisogna tentare di recuperarla nel momento in cui
Sì se si riscrivono regole che riguardano ma la vita delle istituzioni un patrimonio che si appartiene
A a al parlamento e quindi a tutti i gruppi politici presenti in Parlamento fermo restando che poi ridisegnate vero pericolo ognuno ha il diritto di stare dalla parte del campo dove pensa di potere meglio portare avanti il proprio progetto per lo sviluppo della società che è cosa diversa dalla scrittura della prego
Siamo partiti da questo osservazione per fare un atto di onestà intellettuale che non vorrei fosse scambiato per imbecillità politiche quando abbiamo iniziato il tragitto delle riforme della Costituzione abbiamo voluto dare all'attuale opposizione maggioranza nella scorsa legislatura
Un segnale chiaro che era quello che pur non avendo votato la modifica del titolo quinto il Titolo quinto così come era stato approvato
E nei modi in cui era stato approvato ha visto un atteggiamento di grande lealtà istituzionale da parte del Governo e della maggioranza in Parlamento voglio ricordare che è una delle prime leggi approvate rapidamente è stato un disegno di legge presentato dal governo prima firma del ministro La Loggia che era quello applicativo ma leggi ordinarie
Applicativa della del titolo quinto e che l'impalcatura della riforma dalla dalla seconda parte dalla Costituzione presentata al Parlamento parte dall'idea che non si tocca l'impostazione del Titolo quinto sino agli imbarchi
Che oggettivamente anche ad avviso degli stessi proponenti di allora andavano modificate siamo partiti da lì proprio perché volevamo altra questo attraverso questo dare quel tipo di segnale alla carta costituzionale
Non può essere un qualcosa che una maggioranza che vince le elezioni si cambia da solo a proprio piacimento diversamente questo nostro Paese nel tempo non avrebbe non avrà ma una carta costituzionale venga di questioni di questo nome
E cioè destinata a durare nel tempo tutto sommato dal mille novecentoquarantotto questo Paese vive con una carta che tutti spesso hanno dichiarato superata che però ha garantito il corretto svolgimento del dibattito democratico e che semmai
Lo dico proprio nel senso del regionalismo
Se colpe ci sono state non sono di chi ha scritto la carta ma di chi
In modo centralistica ha preferito non applicare ciò
Che era scritto nella Carta costituzionale l'idea di vivere in un Paese che nel quale la previsione del mille novecentoquarantotto che ci devono essere le regioni a concreta attuazione del mille novecentosettanta la dice lunga su quello che è lo scontro tra
Federalisti e centralisti nel nostro Paese la dice ancora più lunga se ricordiamo ancora per una volta che nello stesso momento in cui nascevano le regioni a statuto ordinario nella stessa stagione in cui nazi dava il via libera dopo ventitré anni a tutto questo
Con la riforma tributaria contemporaneamente si toglieva l'autonomia impositiva agli enti locali e si centralizzata
La programmazione nazionale con legge che istituiva la programmazione triennale e questa è proprio la fotografia di un Paese dove lo scontro tra centralisti e federalisti
è stato come dire l'anima portante
Dello scontro all'interno del Paese e nessuno si illuda che questo scontro sia finita perché non c'è un partito che rappresenti il centralismo ci sono i centralisti che vivono nei palazzi della burocrazia in quello che si dovrà sbaraccare nel momento in cui parte il processo di Ferrari la nostra linea è stata quella di fare quindi di realizzare in primo luogo completare il processo di federalismo
Aggiungendo alla modifica del Titolo quinto quello che viene detto chiamata devoluzione su cui troppo al mio
Sì urlate a sproposito chi vi parla vive in una regione italiana che quelle e prerogative ce le ha da ancora prima che ci fosse la Costituzione della Repubblica sono un siciliano che non si sente ben italiano di tutti gli altri non si è spaccata all'unità nazionale per lo statuto speciale della Regione Siciliana quindi mi viene da sorridere quando penso che quelle tre materie che sono scritte in una devoluzione dovrebbero essere la bomba ad orologeria che fa esplodere l'unità del Paese
Francamente non riesco a capire
Come perché questo dovrebbe è avvenuto
Si è cercato di
Disciplinare
La l'indirizzo dell'interesse nazionale e qui
Riprendendo un'osservazione del senatore Bassanini e credo anche
Un'osservazione fatta nell'intervento dal presidente della Camera deputati io dico che se su questo vogliamo alla Camera dei deputati aprire un ragionamento per capire come meglio si puro articolare il ragionamento sulla tutela dell'interesse nazionale
Questo è un ragionamento politico che credo si possa fare
Dicendo però le cose come stanno e inutile gridare all'aumento dei conflitti e della sede giurisdizionale come sede che assume le funzioni della politica perché nessuno può dimenticare che tutto questo non avveniva non solo per il Titolo quinto perché prima c'era una diversa legislazione nazionale
Che consentiva la possibilità al Governo di rinviare le leggi perché venissero modificate da parte delle regioni e perché questa legge è stata abolita e non è stata mai fatto una norma transitoria che poteva graduare nel tempo la nuova disciplina e quindi essendo
Caduto immediato
In una volta sola il PIL pro che consentiva al Governo e alle regioni di avere comunque un dialogo per cui dal Consiglio dei ministri non arrivava necessariamente una bocciatura ma un rinvio su determinate norme che potevano essere riscritta per
Inviata al Consiglio dei ministri è chiaro che questa portata a un aumento della conflittualità
Che manca una sede di compensazione politica Bermejo perché la il confronto si svolga nella sede della politica questo lo sappiamo tutti doveva essere la Commissione io presiedo non è stata per i motivi che il presidente della Camera dei deputati ha illustrato ma debbo dirvi adesso con molta franchezza non è stata pure perché di fronte a un Regolamento che poi prevedeva un'articolazione delle maggioranze
Multiple in assenza del quale il la folla commissione non funzionava in un periodo di grande scontro politico io stesso ho pensato che se il mio compito
Doveva ridursi a far mancare il numero legale dalla componente parlamentare per non essere sconfitto sulle proposte del governo alla terza volta qualche giornale avrebbe scritte falliti il compito dalla Commissione francamente ad assumere funzioni fallimentare
Non sono un avvocato nella vita ho sempre fatto le cose nelle quali credo di poterlo raggiungere un qualche successo in qualche obiettivo
Quindi se questo come dice il presidente e Casini può essere riconsiderata alla luce che il percorso imboccato ormai ci porta a dire che verso le riforme andiamo
Vediamo anche come deve avvenire perché non abbiamo bisogno di dimostrazioni e cartolari di cose che potrebbero essere abbiamo bisogno di strumenti istituzionali
E che funzione sulla vicenda
Del senato federale
E badate questa è stata la parte più difficile complessa e dolorosa per
Per tutti non lo dico anche dolorosa perché
I costituenti normalmente sono protetti dal velo d'ignoranza che non consentono di vedere cosa avverrà concretamente con le decisioni che assumono qui ci siamo trovati non in un laboratorio politico
Ci siamo trovati dentro un Senato della Repubblica che opera da oltre cinquant'anni della storia del Paese che oggi più che prima eletto con lo stesso meccanismo con cui eletto all'altro ramo del Parlamento con l'aggravante se vi piace
Che un senatore a un collegio territorialmente doppio rispetto a quello del deputato e che non è più quello del Senato quello ciò che in passato era considerato una sorta di notabilato questo c'è un personale politico con una sua storia una sua tradizione una sua professionalità
Che certo dovendo riformare se stesso esiste crea difficoltà
E intendono ente non siamo mai stati nel laboratorio dove si doveva fare
Abbiamo ritenuto che il Senato dovesse mantenere funzioni legislative le abbiamo agganciate alla struttura dell'articolo centodiciassette Bossi come novellato nella riforma del Titolo quinto dalla Costituzione
Competenza esclusiva dello Stato
Competenza primaria dalla Camera dei deputati competenza concorrente competenza del Senato primaria del Senato con possibilità di richiamo da parte della Camera competenza paritarie che addirittura nell'ultima stesura si estende
Provvisoriamente con norma transitoria addirittura albi alla legge di bilancio io di e alla finanziaria tra virgolette secondo me la finanziaria norma da cancellare nel senso che non possiamo considerare né in costituzione nella prospettiva del Paese
Che una legge del mille novecentosettantotto possa disciplinare alla contabilità pubblica di un Paese che nel frattempo ha ceduto all'Unione Europea tutta una serie di poteri e alle Regioni attraverso del del federalismo una serie di altri bisognerà navigare verso una legge di stabilità che riguarda l'assetto della finanza pubblica statale
E un altro strumento che in attuazione del centodiciannove serba disciplinare i rapporti dell'autonomia finanziaria dell'autonomia tributaria del
Dei fondi perequativi questo credo sia il futuro questo rimarrà bicamerale intanto come norma transitoria il che diciamo diciamo con grande chiarezza porta comunque da luglio a dicembre di ogni anno camere frenata di essere perfettamente
Paritarie BT intenso bicamerale perfetto perché se il se il Senato resta competente per la legge finanziaria per il bilancio suppongo che voterà anche il documento di programmazione economica e finanziaria e quindi dal mese di luglio al mese di dicembre
Ci sarà questa bella sessione di Bilancio che nel cosiddetto bicameralismo asimmetrico comprenderà Camera e Senato con gli stessi ecco il governo in balia del Senato
A noi è sembrato di trovare nel rapporto tra governo e e Senato federale e poi di lotte federale a mio avviso un momento di confronto tra gli interessi politico partitici che sono presenti alla Camera dei deputati che verrà eletta con un premio di governabilità
Così come previsto eh
Il Senato delle Regioni che invece viene letto e questo a mio avviso
Un dato importante opinabile se si vuole però l'idea
Che il Senato delle Regioni oltre ad essere federale per funzione
Sia federale perché eletto su base regionale
Senza nessun premio di maggioranza nel momento stesso in cui si svolgono le competizioni elettorali regionali significa che il Lombardia quando avverrà
Questo tipo di elezione io suppongo che il dibattito politico non sarà caratterizzato né labbra la questione irachena le dalle questioni del Fondo monetario internazionale
Ma sarà un dibattito di campagna elettorale sulle questioni della Lombardia del territorio dalla Lombardia dello sforzo dell'impegno delle forze politiche nel governo della Regione sui progetti per la Regione
Quindi il gruppo di senatori che dalla Lombardia dalla Sicilia dal Piemonte verrà fuori da quella campagna elettorale sarà fortemente caratterizzato dal risultato politico che le forze politiche che non debbono essere necessariamente quelle nazionali
Conseguiranno in ogni singola regione e proprio per questo gli eletti saranno portatori di quegli interessi questo è il motivo a questo si può obiettare e così non è così ma è una scelta che è fatta con chiarezza non è subdola non è
Non nasconde secondi fini vuole ha voluto agganciare la rappresentanza al un problema bella dei temi della campagna elettorale e non ci si dica
Che l'ingresso dei governatori nel senatore questione risolutiva per essere il Senato delle Regioni federale perché i casi sono due
Venti soggetti che avvengono in Senato più o meno divisi tra maggioranza e opposizione non credo facciano differenza numerica
Se il tema allora in è quello che invece i venti governatori possono condizionare il voto degli eletti dal popolo perché poi tornando in Regione se gli eletti dal popolo non si mettono al servizio dei governatori
Essi si comporteranno in modo ritorsivo nei loro confronti allora questo è un buon motivo per non portare i governatori nel Senato federale perché gli eletti dal popolo debbono essere liberi di rispondere al popolo che gli eletti e no maggiordomi dei governatori regionale su questo
Si è svolto il dibattito da qui nasce la scienza
C'è un tema che viene posto e che per noi è stato difficile da risolvere che quello che questo confronto tra gli interessi espressi dal territorio
E gli interessi politico partitici che si dovrebbe svolgere al Senato si svolge senza arredi per il Senato rischia di diventare se non c'è senso istituzionale una sorta di mercato delle vacche perché pure l'accordo con il governo dovrà venire a negoziare
Gli accordi finanziari è se non trovi un accordo le leggi vengono bocciati
A queste abbiamo ovviato con tre
Tipi di procedura
Quella di consentire al Governo
Il richiamo paritario di competenza tra Camera e Senato per tutte le questioni di competenza del Senato che in si intrecciano con l'attuazione del programma di governo
Il secondo quello di un emendamento approvata all'articolo centodiciotto che disciplina le funzioni amministrative il terzo quello di un emendamento al centoventi
Scritto debbo dire un po'in sanscrito perché io stesso quando lo rileggo non riesca a capirlo il cui la cui funzione era quella di dare al Parlamento con tutte e due i rami insieme la possibilità di disciplinare
Per legge una serie di questioni che riguardano l'unità giuridica ed economica del Paese e il
Le i diritti i diritti essenziali e le prestazioni sui diritti essenziali
Scritto come scritto sembra che resti un potere sostitutivo del Governo nei confronti delle inadempienze degli Algyo degli altri organi la volontà era quella
Invece di dare questo potere alla Camera e al Senato anche come fu come leggi di cornice e preventiva anche di questo si potrà discutere in sede di
Dibattito alla prima Commissione della Camera dei deputati per vedere di modifica
Faccio un'ultima osservazione su sulla storia del del premierato e poi
Concludo
Per non togliere tempo ad altri che vengono dire sicuramente cose e importante
Io credo che sulla storia del premierato bisogna intenderci
E il premier cosiddetto forte sarebbe forte
Intanto spogliamo circa dal complesso del dittatore nello mi dispiace questo complesso lo porto in avanti eminenti personaggi politici anche giuristi di fama che negli anni ottanta quando doveva niente difendere
Le tesi politiche del leader con il quale lavoravano hanno parlato esattamente il linguaggio
Opposto a quello che leggiamo adesso se il problema è la centralità del parlamento allora con la struttura che noi abbiamo fatto
Il premier re che manda a casa il parlamento voi il Parlamento che può mandare a casa
Noi abbiamo fatto tutto una serie di modifiche per cui su tutti i tentativi del primo ministro
Di chiedere lo scioglimento o di ordire manovre per mandare a casa il Parlamento la maggioranza che è uscita dalle elezioni
Anche se perde qualche pezzo ma purché non abbiamo ti determinanti
Da
Eletti in altra coalizione al momento delle elezioni e purché ma anche mantenga la la la metà più uno dei parlamentari può
Entro dieci quindici giorni sono dei termini previsti dalla Costituzione sostituire il primo ministro quindi questo è un caso in cui nel momento in cui
Ce la fa il tentativo di forzatura da parte del primo ministro e la maggioranza parlamentare
Che può dire
Noi cambiamo primo ministro il capo dello Stato nomi un altro Primo
Se il tema è quello di legittimare quello che è successo nella scorsa legislatura debbo dire che non ci stiamo e cioè se l'idea è che invece bastano i due terzi o i tre quarti dalla maggioranza perché poi sul terreno marginale l'operazione può essere fatta
Sostituendo un pezzo della maggioranza eletta dalle elezioni con un pezzo dell'opposizione che entra a far parte dalla maggioranza io credo che in questo caso sia giusto ridare la parola a chi ha votato le maggioranze ridare la parola al corpo elettorale rivotare perché si si veda
Qual è l'opinione degli degli italiani che vedono tradita con un'operazione di questo genere e poco importa il numero il tema di fondo è se il cittadino sceglie con il voto
Un programma una coalizione un Premiere e il deputato del proprio collegio avrà ben diritto se cambia questo una di queste condizioni a
Ritornare alle urne e che questo sia nelle mani della maggioranza e non del primo ministro credo che sia una garanzia di carattere
Parlamentare io
Dibattiti di questo genere
Ne ho fatti molti in questo periodo cioè una cosa che sta diventando francamente difficile da sopportare perché poi ognuno la propria storia personale quella di sentire mi è successo ancora ieri a Genova la parte un rappresentante della lega delle Autonomie che la vittoria di una parte politica e il consenso della massa e la vittoria del consenso democratico che porta una maggioranza nel Paese alla vittoria dell'altra parte si chiama invece con un altro nome che deriva plebiscitaria mi dovete scusare io vengo da una storia personale politico fatto delle battaglie in un partito molto piccolo per un partito dalla sinistra democratica italiana
O sono il segretario del partito socialdemocratico che accompagnò l'onorevole Achille Occhetto a Berlino per consentire l'ingresso del partito democratico nell'Internazionale socialista sta diventando intollerabile pensare che partiti in cui militano persone come me possono essere quelli dalla deriva plebiscitario del dittatore illo che vuole condizionare la vita del Paese dobbiamo tornare a un linguaggio che è quello della legittimazione sono questa transizione italiana durerà altri vent'anni e non ne verremo mai fuori
Senza la legittimazione reciproca e difficile fare le grandi riforme ma è difficile superare la transizione allora il tema conclusivo
Secondo me resta questo
Se c'è una volontà di riaprire il dibattito ponendo il documento o unitario delle forse che rappresentano l'opposizione e dico unitario perché si è visto di tutto nella storia di questo do io alcune cose per esempio dette dal senatore Bassanini sono in grado di apprezzarle dubito che li apprezzino più di me
Alcuni suoi colleghi di di cordata di coalizione di maggioranza così
Come questo è avvenuto anche al nostro interno ma è arrivato il momento di ridurre alla sintesi le posizioni per vedere dove è possibile migliorare per vedere come arrivare davvero ad avere una modifica della
Nostra costituzione
Il gioco è nelle mani della Camera debiti se dalla Camera viene fuori un testo che le forze politiche riterranno comunque accettabile come testo definitivo siamo in pista per un'approvazione definitiva che ci porta
In Procura questo risultato storico
è evidente non c'è bisogno di essere scienziati dalla politica basta guardare il calendario che se il testo della Camera dovesse dovesse subire una modifica anche di poche virgole al Senato nel momento in cui si riparte
A una ulteriore modifica probabilmente il tempo sarebbe scaduto per arrivare entro la leghista
E cosa posso offrire
Per il lavoro che svolgo io a tutto questo intanto quello che ho fatto sempre alle conclusioni di questo congresso su questi temi offro la sede della mia Commissione sei
I presidenti dei Consigli regionali lo vorranno per un'audizione
Per fornire ausilio anche al lavoro che sta svolgendo la prima commissione dalla Camera dei deputati e portare la posizione del Congresso delle Regioni nella sede delle istituzioni ovviamente sempre che questo sia ritenuto utile dalla Camera e dal presidente Bruno che già fortemente impegnato in e questo tipo di lavoro
Sulla lista tutti su cui nei prossimi giorni renderemo pubblico uno studio che abbiamo fatto sentendo tutti i presidenti delle commissioni statuti anche qui io non so se per molte regioni l'ultimo autobus non sia già transitare
Sarebbe un vero peccato pensare se si cambia la Costituzione ci sono regioni che non hanno neanche gli strumenti previsti dai cambiamenti già in atto nelle costituzioni nella costituzione rispondere penso al Consiglio delle autonomie
Senza il quale oggettivamente credo che sarebbe difficile sostenere il confronto con Comuni Province e tutti gli altri
Enti locali penso alla necessità
Di superare questo disagio dei consigli che sono passati come dire a in uno stato quasi di cattività avendo perduto quello che tutti ritenevano la cosa più importante il potere di crisi no
E però poi provocato instabilità che però poi provocava le fibrillazioni per cui chi non era fatta assessore in un governo sapeva che entro dodici mesi l'opportunità ci sarebbe stata questi poteri di crisi per passare dal potere di Krizia una centralità nel ruolo di controllo e di raccordo con le altre Autonomie locali ma anche con le forze dell'economia del lavoro con le parti sociali perché attenzione a Democrazia diretta non può diventare il massimo di partecipazione di giorno dell'elezione del Presidente il minimo di partecipazione
Alla vita democratica delle dovremmo provare dentro i consigli regionali delle sedi istituzionali in cui sì attua questo tipo di confronto non in modo consociativo ma in modo proprio istituzionale e questo è lo sforzo che secondo me
Bisogna parte bisogna fare entro il due mila e cinque
Quindi io ho detto con franchezza le cose e che pensavo vi auguro buon lavoro e mi auguro che possiamo arrivederci nel corso del di questo percorso non breve della riforma della nostra costituzione perché attraverso la Commissione bicamerale per le questioni regionale ancora una volta la vostra voce entri nel Palazzo delle istituzioni e diventi oggetto delle riflessioni di deputati e senatori grazie
Presidente Carlo Vizzini la parola al presidente Nicola Mancino
Il presidente Grandinetti può prepararsi per l'intervento successivo
Ma io credo che questa sia più un'Assemblea vostra
Che un'Assemblea nostra per
Il tempo che ci prendiamo
Cercherò di sintetizzarli alcune questioni
Beh che sono al centro del confronto
Politico istituzionale
Personalmente io sono sempre partito dalla considerazione che non basti una definizione dare un assetto al sistema
Quindi aver detto in una norma costituzionale ne abbiamo dato vita al Senato federale
Io dubito che
Abbiamo dato un assetto federale al sistema
Perché avrebbe bisogno di una serie
Gli ulteriori mutamenti
Soprattutto a partire dalla fornite dei sistemi fiscali fino a quando il sistema fiscale
Resta parzialmente ma in maniera righe rilevante centralizzato
è difficile poter parlare di Fergus
In
In basso per poi arrivare ad una sintesi all'interno di una delle due istituzioni parlamentari in Senato
Senato della Repubblica
Provenendo da esperienze regionali
Io mi sforzo di
Il saltare un traguardo raggiunto dalle regioni in termini di rafforzamento
Rispetto alla previsione costituzionale del centodiciassette
Diciamo del mille novecentoquarantasette
Il testo attuale mettervi in regioni in una posizione di rovesciamento degli di posizioni
Prima c'era un dettaglio nei a favore delle Regioni
Oggi c'è un dettaglio che e quasi un vincolo ma non sempre un vincolo
Con la introduzione
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del del per l'interesse nazionale
Comunque c'è un vincolo nei confronti del
Dal Parlamento nazionale nessuno nel suo insieme
Io ho avuto il sentore che noi non potessimo arrivare come sostenevamo
Alla composizione mista del Senato nel momento in cui non non si è data attuazione all'articolo undici nella riforma
Del due mila euro
Perché quella era il primo valido esperimento per confrontare all'interno delle istituzioni nazionali urne
Coinvolgimento interior non soltanto di rappresentanza delle Regioni ma anche del degli enti locali
Non si è voluto
Peraltro si è anche escluso la possibilità di dare vita alla composizione mista del Senato che essi non fa il Senato federale
Tuttavia ammette
Sullo stesso piano
Sia gli eletti rappresentative
Del territorio sia gli status presidenti di giunte regionali oppure e preside o e presidenti di Consiglio regionale ho di simulacri
Erettili
Con all'interno dei consigli regionali ma escludendo lì si possa arrivare al traguardo dei pareri Ficini
Non si è mai con pareri magari contrari a
Maggioranze qualificate così come peraltro doveva avvenire
In applicazione dell'articolo undici
All'interno della Commissione bicamerale integrata per le questioni per le questioni regionali problema
Noi oggi
Ci troviamo di fronte ad una dottrina robusto
Che
Parzialmente
Diciamo
Accetta la soluzione finale approvata da
Nato
E sostanzialmente si pone e in questa duplice direzione
O non se ne fa niente o si va al referendum
Naturalmente questo
Ci spinge a valutare con animo sereno ma anche con mente sgombra da pregiudizi e dagli interessi
Il lavoro che è stato fatto io ho l'impressione che quando parliamo spesso risentiamo
Degli avvenimenti politici accaduti negli anni novanta
Perché
Per la dittatura del primo ministro
è un'espressione chi
Dal punto di vista culturale trae origine
Dal congresso di Filadelfia non è un problema che abbiano inventato in Italia per la prima volta cioè quando c'è una robusta maggioranza
A favore dell'esecutivo la domanda e ma quali sono i bilanciamenti necessari perché questa robusta maggioranza non si imponga rispetto a una dialettica che fa parte della vita democratica di di ciascun paese
Io personalmente a stento a definire questo questa modifica
Avevamo un sistema parlamentare che dopo la modifica non è più il sistema parlamentare
Non abbiamo un sistema presidenziale ma non l'abbiamo neppure un sistema semipresidenziale abbiamo un sistema all'italiana
In cui chi ha proposto per le vie referendaria di arrivare ad alcune modifiche soprattutto di leggi elettorali ci ha portato non soltanto al sindaco vennero quello che e contesta i comuni ma anche al cosiddetto sindaco d'Italia perché con lo stesso sistema elettorale lui e leggi hanno il eleggiamo il primo ministro avesse il primo ministro
Direttamente o indirettamente eletto
Deve aprire una sua spiegazione la sia nel rapporto soprattutto con la sua maggioranza
Perché di che abbiamo introdotto la sfiducia costruttiva
è significa dire una cosa non pena
Perché i Rush fiducia costruttiva
Sita lasci forma in un risultato negativo solo ok il primo ministro eventualmente sfiduciato dica ai propri annunci ai propri diciamo ai rappresentanti della propria parte politica che la sfiducia non ci votano
Questo è il limite
Comprendo anche che se si allargasse la platea degli interventori nella produzione del risultato della sfiducia costruttiva si crederebbe ecco perché io dico anni novanta
Sì ricrei avrebbe la situazione dei cosiddetti cosiddetti ribaltoni allora
Il signor Muller stabunt simul Carpenter
è diciamo un'espressione invece vorrei spingere in una istituzione ma se si respinge in una istituzione si deve respingere anche in tutte le altre istituzioni questo dei rapporti fra Assemblea e governi
Dico assemblee comunali provinciali regionali e nazionali e governo è un problema vero big Democrazia non lo possiamo ridurre ad una ad un solo interesse che è quello della governabilità che è un'esigenza che esiste
Cioè bisogna creare le condizioni per la stabilità dei governi ma bisogna mettere qualcuno nella condizione di controllare il governo ha altrimenti il governo esce una sola volta
A il giorno delle elezioni
E torna nel momento in cui io o il capo del Governo scioglie la Camera in questo caso oppure per scadenza naturale si va
Si va alle elezioni ma ogni cinque anni io non credo che abbiamo rafforzato la democrazia parliamo del ruolo delle forze politiche parliamo di partecipazione
Parla parliamo di bilanciamenti parliamo di controlli però poi di fatto tutte queste diciamo esigenze che sono la premessa di un sistema politico democratico scampano cioè non esistono
E allora io vorrei guardare al due mila dieci piuttosto che alle agli anni Novanta
Vorrei parlare a dieci anni di esperienza diversa che si fa sul piano istituzionale
Per poi tracciare
Diciamo una sintesi ma noi non possiamo vivere sempre col complesso del ribaltone in Germania in cinquant'anni il ribaltone se vogliamo è stato realizzato due volte una volta a favore dei democristiani un'altra volta a favore dei socialdemocratici però in una arco di tempo brevissimo si è tornati al corpo elettorale per verificare se quello che era avvenuto sul piano parlamentare
Era giusto
Si ricollegava all'opinione pubblica prevalente del Paese oppure non si non si ricollegava eccome eccome ciascuno di voi potrà rilevare in Germania anche i ribaltoni ci vogliamo seri vogliamo chiamare ribaltoni sono stati confermati successivamente dal giudizio del dar corpo elettorale e io sono essendo stato sempre contrario a quello che è avvenuto nella nella passata legislatura e anche alla ragione per la quale poi si arrivo alla elezione diretta del Presidente della Giunta regionale
Perché si parte da un disegno di legge ordinaria
Voglio soltanto ricordarlo per dire che c'era il divieto del ribaltone e poi ci si accorse che con legge ordinaria non si potesse stabilire questo principio che anche un divieto
E alla fine si passò alla elezioni unica risposta possibile l'elezione diretta se qualcuno vuole minare diciamo la solidità del rapporto maggioritaria o si va a casa tutti quanti insieme il presidente della della Giunta regionale e il Consiglio
E il Consigliere il Consiglio regionale
Ora
Quello del
Del sistema politico è un punto e un punto rilevante
Perché
Noi abbiamo proposto il cancellierato
Ci sono stati solo sette cancellieri
Nella storia della Germania federale sette
In cinquant'anni
E soltanto in Francia dopo la riforma di De Gaulle
C'è stato l'avvicendamento di ben dice sette presidenti del Consiglio
In un sistema semi presidenziale che come tutti possono rilevare molto più stabile di quanto uno possa né immaginare comporterei anche più forti del sistema presidenziale americana
Ora
La scelta di sistema non è una scelta di una scelta di convenienza
Noi forse
Abbiamo una camera indebolita perché sotto diciamo la spada
Del dello scioglimento della minaccia di scioglimento e io mi meraviglio guardate lo dico con franchezza
Che costituzionalisti rispettabile che per le loro opinioni
E abbiano introdotto la discussione ma se qualcuno della maggioranza desse fastidio il premier e minaccia lo scioglimento e riconduce a miti consigli qualcuno della maggioranza ma la la democrazia non vive di minacce
La democrazia vive di un corretto rapporto fatto di dialogo e alla fine del dialogo si trova il punto di sintesi e di mediazione se non è possibile sì ma Boy alle alle conseguenze inevitabili anche al dissolvimento delle ma delle maggioranze in quella ipotesi il sistema proporzionale
Di nostra esperienza non ha mai escluso che si andasse al corpo elettorale tutte le volte che i siti
Dissolve Iva una maggioranza quella della diciamo del prelievo ad altra area politica è un'esperienza anomala nella vicenda politica di sistema vissuta all'interno all'interno del del nostro Paese
Vorrei però e qua arrivare ad un'altra considerazione io
Sento sempre con grande attenzione
Il senatore Vizzini
Però io vorrei evitare che noi ci limitassimo a ritenere che la maggioranza abbia posto in essere un atto di lealtà nei confronti di quello che è avvenuto nella passata legislatura e qui la constatazione
Della riforma del Titolo quinto accettato affaticante dalla maggioranza di oggi
è la diciamo l'accettazione
E figlia della consapevolezza che diversamente non si sarebbe potuto fare
Si poteva ripetere
E qualcuno di noi avevamo anche proposto di rivedete per esempio tutta la materia dell'Energia faccio un esempio soltanto si è detto non tocchiamo allora
Bene sia avvenuto a questa posizione convergente del non ritocco anche se il ritocco era necessario per alcune materie alcune trasferendo a me a favore dello Stato
E altre togliendole dalla concorrente portando portandola
Direttamente alla competenza
Diciamo residuale regionale ma questo non è avvenuto alla Camera potrà certamente se accetta il taglio potrà certamente arrivare all'Air risultato di una di una modifica di una modifica anche anche profondo cioè
Il Senato esce sia pure nelle materie ad esse attribuite in una condizione diciamo di
Leggi Busse soluto perché disse il Senato non va la fiducia non toglie la fiducia la che il PAC i i il governo è costretto ad aprire un rapporto difficile con con il senatore io sono dell'avviso che laddove prevale un interesse politico nazionale dico politico nazionale è chiaro che il Governo abbia il titolo di porre la fiducia
E allora bisogna vedere come guardare diversamente noi avevamo proposto il cancellierato come ho detto ma avevamo proposto anche una diciamo rottura rispetto ad una tendenza che si è verificata all'interno del nostro Paese andiamo all'elezione diretta del del capo del governo andiamo al sistema americano però cerchiamo di eleggere un Parlamento nella sua autonomia in condizione di poter dire sì o no
Quello che è avvenuto da noi è diciamo un po'anomalo da questo punto di vista perché in nessun sistema politico il capo del governo sciogliere camere dei inutile
Fare riferimento alla all'Inghilterra perché l'Inghilterra in Inghilterra senza il consenso del partito di maggioranza il primo ministro non è in grado di andare dalla regina di proporre scioglierlo scioglimento delle Camere
Sono stati fatti esempio sono si possono dare esempi di quello che è avvenuto negli ultimi cinquant'anni vigneti in Inghilterra e questo è un problema è è un problema fondamentale che noi
Che noi dobbiamo affrontare
Io vorrei
Diciamo sull'interesse nazionale
Dare da una parte conto
Di una posizione forse troppo formalmente rigida
Della passata legislatura va l'interesse nazionale
Più volte è stata l'occasione per il legislatore nazionale per espropriare il legislatore regionale anche in questioni che sono strettamente riconducibili alla competenza delle Regioni
Io ieri da questo io non intervengo nei dibattiti della Camera io ieri e ascoltando la televisione mi sono chiesto ma quella tormentata responsabilità che fu annulli
Affidata nel mille novecento settantadue
In materia di orari
Degli esercizi pubblici ma davvero noi riteniamo che quelle diciamo stabilire quando si apre quando si chiude sia materia nazionale
O non è materia diciamo a metà strada darà un indirizzo regionale e una
Competenza delle amministrazioni locali dei sindaci ecco come io vedo che a volte noi ragioniamo senza tener conto che proprio questa diciamo attribuzione di competenze esclusive anche se residuali alle regioni è uno spartiacque al piano del quale non si può andare
Salvo l'interesse nazionale che i come avviene in Germania nella Germania federale
E L'Unità giuridica ed economica del Paese e l'unità giuridica economica del paese
Viene valutata dal legislatore nazionale a prescindere da quello che fa la Regione precedendo la Regione o semmai intervenendo ad integrazione o in in una fase di diciamo di aggiustamenti da parte del legislatore nazionale ma ritenere che il Senato debba essere l'organo di accertamento se sia stato violato non violato un interesse nazionale e attribuire al capo dello Stato alpini addirittura il potere di annullamento
Facendolo diventare organo diciamo paragiurisdizionale non dico giurisdizionale paragiurisdizionale a mio avviso è un errore perché è un eccesso di attribuzioni di potere rispetto ad una diminuzione finiva di polveri anche in testa al capo al Capo dello Stato
E poi che voi discutete vista dubbi
Ecco io vorrei soltanto
Diciamo esprimere una una esigenza
So quanta sofferenza c'è
Soprattutto da parte di chi detiene il potere
Un quinto dei consiglieri regionali non eletti ma nominati
Perché sono nominati come sono nominati il venticinque per cento dei deputati messi in una lista in ordine diciamo in un ordine preciso dalle forze per politiche quel quinto finisce con l'influenzare sia l'approvazione degli statuti sia diciamo la modifica del sistema elettorale
E noi dobbiamo uscire perché con l'incremento delle competenze alle Regioni è chiaro che ci sono esigenze anche di incremento della rappresentanza regionale
E ci sono regioni piccole e e non potrebbero neppure distribuire all'interno delle commissioni le varie competenze che sono state attribuite alle alle regioni però se da una parte sì diciamo sì conviene sull'opportunità della dell'aumento del numero dei parchi dei consiglieri regionali
Che fa da pendant rispetto alla diminuzione sia del numero dei senatori sia del numero dei deputati ma quel quinto deve scomparire
E perché si si darebbe il caso
Nella ipotesi di incompatibilità tra consigliere regionale e assessore
Che un quinto
Seguono la sorte del presidente che Big Luciano
Che un'altra parte consistente dall'esterno può essere può svolgere il ruolo di assessori e a quel punto noi avremmo un nel consiglio regionale che dominato prevalentemente da scelte del suo presidente è stata è questo del rapporto fra Consiglio e giunta è il problema vero che voi avete mai il problema vero che abbiamo anche noi a livello nazionale
Noi abbiamo bisogno di non addormentare
Il parlamentare a non farlo ritenere inutile come a livello di Consiglio regionale io dico anche a che livello di consigli comunali ma lì gli statuti avrebbero potuto anche correggere alcune distorsioni il problema che abbiamo oggi
è non solo di sistema ma è anche una esigenza di bilanciamento fra o pigri perché aver dato al Senato la nomina dissente
Componenti della Corte costituzionale
Con un Senato che deve seguire le sorti del governo centrale perché questo è l'indirizzo di oggi si potrà cambiare domani Venezia Ondei porta diciamo da una parte arrendere negli non rilevante
La dialettica per il governo della Regione
Ma porta ad attrarre dentro la maggioranza che si va formando sul piano nazionale sia la composizione dei consigli regionali sia la composizione del Senato e quando un giudice costituzionale
Con un sistema diverso da quello che abbiamo avuto perché noi abbiamo un sistema maggioritario oggi
Rispetto al sistema proporzionale il proprio il proporzionale poneva in
Notevole dialettica rapporti anche all'interno della maggioranza quando si dice maggioranza assoluta la maggioranza assoluta ha portato alla maggioranza filogovernativa filogovernativa del momento questo non è il migliore sistema perché nessuno può immaginare
Di subordinare all'interesse del governo anche quegli equilibri costituzionali e istituzionali che sono necessari per dare forza alla democrazia dei giorni che stiamo vivendo grazie
La ringrazio presidente Mancino
Ha chiesto la parola il presidente Donato Bruno prima Commissione affari costituzionali del
Della Camera prego
Ringrazio ringrazio tutti anche perché ho notato nonostante la Camera saluti di cortesia Presidente del SISMI io sono stato invitato e sono l'unico è imputato questa manifestazione quindi ringraziamento e doppio capisco anche il motivo per cui sono stato invitato sono il relatore che presiedo la Commissione affari costituzionali del provvedimento e ci pervenuto dal Senato
Io avevo preparato un una relazione scritta di consegna chiaramente e mi dividerò un intervento molto breve anche perché la mia una funzione più notarile che stare questa mattina a rappresentare quali eventuali eventualmente i punti critici che in qualche modo possono sottolinearsi dalla lavoro serio svolto dai colleghi della del Siena
Qualche considerazione e la va a fare il presidente Mancino quando fa riferimento e parla del modello tedesco del modello inglese del modello americano io credo che il nostro è un modello
Italiane prettamente italiana
Anche perché abbiamo grazie anche al senatore Bassanini insomma la legge del novantasette
In qualche modo introdotto in Italia
No questo principio federale federalismo di autonomia e quindi credo che il tutto poi marcia
Andando passo passo per cercare di razionalizzare il sistema
Sì è arrivato a una riforma della scorsa legislatura non sta a me commentare come e quando ma parlo di contenuto che certamente non soddisfa
Non soddisfava all'allora opposizione ma credo che non soddisfi l'odierna opposizione per intero perché è un sistema che comunque deve andare avanti perché lasciarlo così com'è credo che non serva a nessuno non solo potrebbe produrre solo danni
Quindi di qui l'esigenza di mettere mano a un sistema che va in qualche modo a razionalizzare
Il il comparto della parte seconda del titolo quinto io credo che lo sforzo che è stato fatto da parte dei colleghi del Senato uno sforzo notevole forse avremmo dovuto interloquire anche in sede informale
Con i colleghi della della Camera dei
Perché questo che cosa ci porta oggi
Ci porta sicuramente
A
Così il considerare sottolineare forse con penna rossa con la penna blu
Talune vicende taluni aspetti ha citato per esempio la rappresentanza alla Corte costituzionale eletta dai soli senatori i bilanciamenti che devono sussistere che in qualche modo a noi sembra che non siano esattamente individuati e descritti
E quindi io credo che noi abbiamo necessità
Di rivedere e mi auguro che lo possiamo rivedere insieme ripeto anche se in via informale perché stiamo scrivendo una parte sostanziale più di quaranta articoli della Costituzione e credo che sia necessario
La voce della opposizione di io non considero tale proprio nella
Riscrittura di questa di questa parte notevole niente io onestamente ho iniziato la relazione ripeto la mia è stata una relazione notarile
E ho sempre fatto in questo modo anche perché rispetto il lavoro del Senato
Ed è già iniziata la discussione generale
Noi di sicuramente già abbiamo stabilito anche se non abbiamo fatto il calendario faremo una serie di audizioni
Che andranno soprattutto
A identificare i soggetti che possono a portarci in questa fase una ulteriore momento di considerazione gli analisti di approfondimento e chi ci ospita oggi sicuramente sarà un nostro interlocutore valido
Dove chiedo sin d'ora che ci vengono rappresentati non tanto gli interessi di categoria ma quanto gli interessi di sistema che sicuramente anche da questo dibattito credo emergere perché
Mi rifaccio per esempio alla televisione che vedeva ieri il presidente Mancino dico perché e della mia Commissione quel provvedimento
Dire che una legge nazionale non può occuparsi dell'orario
Di chiusura di apertura di locali
Il precedente ce ne sono
Esempio è vietata la vendita di alcolici in tutti i nostri locali da un'ora alla ormai certa ora una legge nazionale
C'è che stiamo parlando di un problema di sicurezza di un problema che riguarda non l'orario di chiusura di apertura delle sale da ballo ma che rientra in un quadro molto più generale e più armonico più concreto il fatto di dire che lo Stato la legge statale non può e non deve interessarsi di questo dicembre un attimo cauto
Credo che la questione è stata anche approfondita dalla prima Commissione onestamente rilievi sotto il profilo della violazione del titolo quinto non mi sono dati non ho riscontri in questo senso
E ripeto può fare sospetto l'idea di dire non lo Stato non si deve occupare di questo perché il sindaco che si devo compra l'emendamento che è passato e che il governo in quell'occasione è andato sotto enorme andamento che prevede che saranno le Regioni
Che i Comuni e stabiliva anche qui regioni che stabiliscono l'orario
I comuni la ratio della norma era quello in un comune non è giusto che si può tenero luogo all'aperto fino alle due nell'altro l'esempio che si rischi esattamente di fare quello che la legge si propone di non fare di far sì che questi ragazzi giovani a coloro che sono così vogliono divertirsi la sera loro giusto diritto non abbiano a fare questo turismo notturno da una cittadina un altro e poi dopo
Senta
Finito il tempo no
Va bene in base al quale
Ripeto
Si era ritenuto di intervenire poi Parlamento è sovrano la gamma del sovrano e quindi adesso vedremo è stato rimesso in commissione come sarà possibile andare avanti su quel provvedimento che ripeto aveva finalità diverse e credo che e il Parlamento aveva tutto il diritto di stabilire anche ripeto la chiusura l'apertura degli orari
Che io ripeto io nono in questo momento argomenti da rappresentare in riferimento all'oggetto vostro io mi auguro il proprio lavoro che la commissione farà espulso
In via di ipotesi ma solo in via di ipotesi stabilire per il luglio
Di quest'anno noi possiamo dare a voi appunto la possibilità interloquendo prima di risolvere qualche problema mi auguro tutti ma insomma qualche problema che possa meglio
Rendere l'aragosta all'Assemblea il lavoro dell'Assemblea dei Consigli regionali e delle province autonome con quei desiderata che certamente già anche nel tempo ci avete rappresentato e che se la cura della commissione di valutare in maniera approfondita quindi la disponibilità da parte della commissione
Il della Camera dei deputati e totale ecco già posso anticipare che al di là dell'audizione ma anche una rappresentazione scritta
Di quelle che sono le eventuali esigenze che devono essere in qualche modo affrontate e discusse nel
E in seno alla commissione io vi sarei grato sin d'ora per la collaborazione per l'attenzione che sempre avete dimostrato in queste materie all'interesse credo di tutti grazie
Grazie presidente Bruno prima di dare la parola al
Al senatore Francesco D'Onofrio che ringrazio traversie raggiunto
Ha fatto richiesta e parlare consigliere Grandinetti Marche che però non vedo passerei a Francesco D'Ercole presidente la commissione Statuto della Regione Campania
Non passò ad Angelo Di Sanza che non vedo
Ma c'è ecco prego
Sì grazie presidente io credo di doveva essere molto sintetico in questo intervento per dire
Due cose soffermarmi un attimo sul rapporto Giunta Consiglio che investe l'attività
Della della Commissione che presiedo la Commissione Statuto della Regione Campania
E parlare di un tema che è stato solamente di sfuggita toccato dal presidente Mancino che quella legge elettorale
Noi siamo in grave ritardo
Nella discussi
Ore già definitivo perché i tempi per approvare tempestivamente gli statuti
Mi sembra che ormai si siano ridotti quasi a zero
In questo ritardo ci sono due motivazioni una appartiene anche a responsabilità del Parlamento diciamocelo anche se indirettamente il fatto che una riforma perché era sempre pronta ad arrivare che ci doveva dare una spinta che doveva così indirizzare anche i lavori delle Commissioni Statuto non è arrivata finora presidente Vizzini dorsali abbiamo già parlato
Era quella riforma che poi doveva risolvere un nodo importante questa ormai annosa vicenda del simul stabunt simul cadent non è arrivata e io temo che non ci sarà anche questa in tempo intanto noi
Consapevoli della lentezza con cui il Parlamento avrebbe approvato questa norma siamo andati avanti ma siamo bloccati nel Consiglio regionale io parlo della esperienza del Consiglio regionale della Campania ma ho fatto un monitoraggio sugli altri Consigli non è che siano molto più avanti ci sta chi è leggermente più avanti chi è anche più indietro il nodo elettorale
è fondamentale non abbiamo risolto il problema della elezione del presidente attraverso una votazione in Consiglio regionale che ha stabilito il principio dell'elezione diretta del presidente questo lo abbiamo fatto
Per accedere a richieste che venivano dai partiti dell'estrema sinistra Rifondazione Comunista Comunisti Italiani
Che avevano voluto che prima il consiglio si pronunciasse su questo tema
E purtroppo questa pronuncia ha determinato anche i successivi ritardi sulla questione elettorale sullo svolgimento ulteriore della approvazione dello statuto perché questi partiti e glielo debbo dire con molta ora Mariko con ha scarso senso della responsabilità che investe ciascuno dei rappresentanti in consiglio regionale hanno ritenuto di attuare un una forma di ostruzionismo nel Consiglio regionale
Per impedire che uno Statuto che avesse previsto l'elezione diretta del presidente potesse arrivare ad approvazione dall'altra parte c'è all'interno delle maggioranza io non so se anche nelle maggioranze di altre regioni quelle di centrodestra al contrario di quella della Campania che di centrosinistra io sono Presidente della della commissione Statuto ma appartengo all'opposizione in Regione Campania una scelta istituzionale che è stata fatta all'inizio di questa legislatura
C'è il problema della legge elettorale
Che una legge che deve camminare parallelamente alla formazione dello Statuto
Una legge che non può essere approvata dalla Consiglio regionale se prima non è approvato almeno lo schema fondamentale delle scelte statutarie e purtroppo anche su questo siamo in grave ritardo e allora un la legge elettorale presente il problema che diceva il senatore Mancino
E noi abbiamo la necessità di aumentare i consiglieri a ottanta nella regione Campania le motivazioni Lea egregiamente espresse il presidente Mancino e credo di poterle condividere devo anzi rassegnate al Consiglio regionale della Campania noi abbiamo maggiori competenze proprio quelle che in corrispondenza
Vengono meno al Parlamento nazionali quindi dobbiamo avere la possibilità di discutere in maniera adeguata all'interno di un Consiglio regionale
Adeguatamente rappresentativo soprattutto abbiamo previsto che nel nostro statuto nei che nostro padre ci siano le commissioni deliberanti
E queste debbono avere una rappresentanza complessiva del Consiglio capace appunto di intercettare tutte le presenze all'interno del Consiglio quindi c'è una esigenza oggettiva da questo punto di vista dall'altra parte c'è la necessità di fare una legge elettorale che non mandi in Consiglio poi una quantità enorme di soggetti che non hanno il
Diciamo il consenso popolare
Perché il listino famoso e famigerato è una questione è un è un problema se che in Campania si ripropone perché c'è chi attraverso un alibi anche qui quello di consentire la rappresentanza femminile all'interno del Consiglio regionale
E si serve del listino per dire nove soltanto attraverso il listino possiamo garantire le donne in Consiglio regionale non mi sembra davvero un ragionamento sul quale si possa accedere perché evidentemente strumentale l'utilizzazione di questo sistema per portare in Consiglio regionale le donne ci possono essere altri sistemi perché questo possa avvenire
E dunque su questo nodo
Purtroppo e i Consigli regionali sono bloccati noi ci auguriamo
Che anche da questa Assemblea
Possa venire una spinta a tutti e a tutte le parti in causa e quindi anche ai partiti che sono più riottosi in questo momento
Nel dare il proprio consenso a che si svolga in maniera adeguata uno avvenne adeguato un dibattito all'interno dei consigli regionali
Ci possa essere questa spinta per arrivare tempestivamente all'approvazione degli statuti perché se perdiamo altro tempo ormai la campagna elettorale
è in fase di decollo credo che dopo la campagna età non paiono più in tempo ad approvare nulla dell'intera
Grazie Francesco D'Ercole senatore Francesco D'Onofrio prego
Intanto chiedo scusa del ritardo con il quale son venuto ma purtroppo Giusto così siano lì abitudine dei consigli regionali
Senato il mercoledì giorno di votazioni continue quindi un giorno
Naturalmente difficile per svolgere altre attività stamattina per circostanze fortunate avendo il governo ritenuto di far ricorso alla fiducia sul decreto legge quello della vendita degli immobili
Per ragioni di tempo
E ha consentito qualche ora di vacanza da lavori diavolo adesso mattina se no se riuscite a venire cose che mi avrebbe creato molta preoccupazione il nove mila perché ritengo
Doveroso intanto far conoscere
Cosa che immagino sia conosciuta da voi ma far conoscere il senso complessivo della riforma varata dal Senato
Noi avevamo
E riteniamo di aver creduto
Di fronte tre richieste
Se la Camera dei deputati come immagino si sentirà porre queste tre richieste
Il modo serio e non scherzoso
Dovrà dare risposte a queste tre questioni
Il presidente ha come sussurra la campagna del Comune per gestire poco fa ci ha fatto capire
Più di quanto probabilmente non si fosse capito prima la connessione drammaticamente forte
Tra gli statuti regionali ancora non completi e la riforma costituzionale che è stata varata in prima lettura dal Senato
Questa connessione purtroppo e parte
Di un contesto che dell'opinione pubblica italiana non viene e la mancanza della consapevolezza dell'opinione pubblica su questo problema concorre non poco alle difficoltà che abbiamo davanti voi dei consigli regionali e noi in Parlamento
Mi auguro che l'incontro di oggi
Possa servire a far compere un piccolo passo avanti nella consapevolezza complessiva della nostra opinione pubblica che le questioni sono complicate e serie
Che siano complicate lo abbiamo detto più volte
Che siano serie mi auguro che lo percepiamo tutti
Quali erano le tre questioni e perché c'è questa connessione con gli statuti regionali
Che dossier sciolta la connessione il problema rimane davanti a voi rimane davanti a noi
Le questioni sono queste
Per molti anni è stato affermato in molte occasioni di studio o di convegni parlamentari e politici e di partito
Che il sistema italiano parlamentare basato su due camere che fanno le stesse cose era un'anomalia da mettere da parte e che occorreva passare anche in Italia come dovunque in Europa ad un sistema nel quale vi sia una camera collegante al governo l'altra Camera di raccordo territoriale
Vogliamo farlo o no il Senato ha detto sì
Quindi non è questione di dire come ho sentito poco fa che anche al Senato si deve porre la questione di fiducia da parte del governo ovviamente non è possibile
Se si vuole mantenere il sistema bicamerale perfetto non si lascia come non occorre cambiare niente
Abbiamo ci siamo nel quale il Governo proporrà questo di fiducia alla Camera e al Senato da questo punto di vista non vedo la ragione per la quale dovremmo cambia la Costituzione che prevede questa cosa
Credevamo e crediamo e abbiamo creduto al Senato che si volesse passare ad un sistema nel quale una camera
Sventurata mente chiamata la camera dei Bot chiamata Camera dei Deputati io la chiamerei assemblea politica e l'altra sventurata nel richiamato senato federale chiamerei assemblea federale per far capire che non stiamo parlando dei deputati e dei senatori che conosciamo
Rispetto ai quali si può porre il problema chi fa più ti fa meno che cosa succede stiamo parlando di un'altra cosa
Alcuni soggetti eletti per poter concorrere a formare il governo del Paese sulla base del voto popolare assemblea politica detta Camera deputati Big dispiace
Lo dico perché Gustavo della comunicazione un problema delicatissimo l'altra
Competente complessivamente questioni che riguardano il sistema territoriale assemblea federale territoriale proprio su questo punto quindi questa è una questione molto importante
Dove abbiamo noi non abbiamo deliberato cosa fa il Senato della Repubblica incaricato ma cosa riteniamo che in futuro possa fare una assemblea non più legata al Governo
Chiamando senato federale per esigenze lessicali sbagliate
Ovviamente se vogliamo due Camere con funzione distinte una avrà un raccordo con il governo
E riteniamo sia quello del rapporto di fiducia l'alta non può a vere rapporti politici tali che il governo possa dire o fai questo o io me ne vado tutte le varie
Vogliamo che questo sia o no
Non abbiamo ritenuto sì
Ovviamente si possono scrivere in modo diverso le cose che fa l'assemblea politica
Si possono scrivere di liberare in modo diverso le cose che fa l'Assemblea territoriale
Non si può però far finta di non capire che stiamo cambiando radicalmente il sistema che esiste
Quello della Costituzione della seconda parte
Non è che questo cambiamento è oggetto di un esame asse
Io sono molto sorpreso un po'anche scherzosamente ho sorpreso nel vedere che il testo del Senato è stato violentemente contrastanti da taluni qual è l'affermato che c'è un governo che fa tutto
Età dall'altra un governo che non fa niente perché al Senato è troppo forte beh una delle due critiche non si legge evidentemente
è difficile che si sia potuto configurare un sistema nel quale il Governo e onnipotente e contemporaneamente non può far niente perché se non lo fa però voi capite che se queste le critiche sono entrambe venne sarebbe la prova che l'Assemblea del Senato ha dato vita a una cosa pazzesca
Credetemi possiamo aver commesso errori ma cose pazzesche non ne sono state fatte
Quindi la prima domanda è le due Camere che per quarantacinque anni hanno svolto la stessa funzione che abbiamo ritenuto un'anomalia italiana nel panorama europeo dove ciò non esiste vogliamo che continui o no
Lo abbiamo detto non vogliamo che continua credo che voi l'avete ripetutamente fatto capire sei Consigli regionali si espandono come numero ed è stato criticatissimo questo fatto nel Parlamento nazionale
E io lo ritengo giustifica dessimo in conseguenza del fatto delle funzioni dello in conseguenza del fatto che voi pretendete che si chiamino Parlamenti regionali
Perché ovviamente è una funzione legislativa radicalmente diversa da quella che avevamo nel quarantasette la vogliamo o no questa funzione legislativa sostanzialmente regionale
Con il mantenimento della funzione legislativa nazionale
Di poche fondamentali essenziale mettere che spingono
Il governo nazionale la figura politica a guardare all'Europa dove si deve tutelare l'interesse nazionale
La questione delle due Camere quindi va vista contestualmente come sistema alla questione del Governo
Le parti sono connesse politicamente culturalmente istituzionalmente connesse non per una un Bear che si è avuta se è nato per caso
Quelli di voi che hanno seguito i lavori della cosiddetta Bicamerale presieduta da D'Alema ricordano che allora si riteneva
Di dover fare una spinta fortissima in senso le giornalistico si chiamava
Forma di Stato una modifica radicale del sistema parlamentare una sola camera politica d'alto rango una radicale forma di governo garantendo che cosa
Per molti anni e ci sentiamo sentiti dire
Che occorreva passare dall'abitudine di cambiare i governi molto frequentemente
Ad un momento un sistema nel quale governi non cambiassero istituzionalmente se non per le circostanze eccezionali cioè la spinta alla stabilità degli esecutivi la vogliamo garantire o no
Se non vogliamo garantiva perché ritenevo che sia preferibile un sistema che adegua di volta in volta le situazioni politiche agli avvenimenti non dobbiamo cambiare
La Costituzione che abbiamo ha consentito di avere cinquanta governi in quarantacinque anni
E io non ritengo che sia un fatto negativo di per sé però per decenni ci siamo sentiti dire concorreva passare alla stabilità dei governi tant'è vero che questa stabilità
Che il Parlamento nazionale non riusciva a riporre al proprio governo ha finito col imporla governi comunali provinciali e regionali
Con un sistema che è stato contemporaneamente di modifica legislativa e istituzionale
Elezione diretta del sindaco incompatibilità tra assessore e consigliere elezioni dette presenterà provincia elezione diretta del presidente della Regione
Vogliamo proseguire lungo questa strada o no
Non ce lo impone nessuno
Però se vogliamo proseguire possiamo corregge modificare integrale ma proseguì
Cioè dobbiamo avere un sistema nel quale il Governo una volta formato si all'indomani delle elezioni o a causa delle lesioni si può ovviamente discutere ragionevolmente non cambia nel corso di una legislatura
è un principio che vogliamo scrivere in Costituzione quei soldi mi a cambiare la Costituzione che cioè perché la Costituzione che c'è non garantisce questa cosa
Per una scelta politica fatta del quarantasei che qua alle nove impari costituenti ritenevano ragionevolmente di preferire
Ed è funzionale a questa discontinuità dei governi in corso di legislatura che funzionare il potere del capo dello Stato di sciogliere le carte
Io non capisco la critica della riduzione dei poteri del capo tono Santo che viene fatta al testo approvato dal Senato a sé
è ovvio che se il potere di formare il governo passa dalla maggioranza parlamentare
Ribaltoni compresi alla maggioranza popolare ribaltoni non compresi e ovvio che il ruolo del capo dello Stato uno dei più rilevante ai fini della formazione del governo
Si vuole che il capo dello Stato sia decisivo dalla formazione
Occorre passare a un sistema di governo stabile nel quale corpo elettorale conta di più se così abbiamo dato una risposta
Può essere invalidata ma abbiamo dato una risposta a una domanda che ritenevamo seria
Terza questione la connessione
Tra la forma di governo stabilizzante in termini elettorali e la forma parlamentare nella quale le due Camere hanno funzioni diverse mette in evidenza questo problema
Questo proprio
Ecco perché va visto nel contesto di un sistema non nel contesto delle singole parti
Pone in questione il ruolo della corte costituzionale
La Corte costituzionale è stata vista dal quarantasette al novantadue come organo nazionale in fondo di garanzia sulla legislazione nazionale
Che doveva essere riscontrata in termini di conformità o meno la Costituzione di qui la logica di formazione della corte in quel modo
Magistrati cinque Capo dello Stato il ciclo parlamento in seduta comune con totale estraneità del
E il sistema legislativo regionale
Vogliamo che questo sistema rimanga totalmente estraneo
Vogliamo cioè che le Regioni non abbiano alcuna voce nella formazione della corte costituzionale lo si può dire passano c'è la Costituzione come vogliamo prevedere che le Regioni entrino e occorre capire o che si va oltre il Numero di quindici attualmente previsto prevedendo concerto gruppo ricco del consigli giudici costituzionali venga eletto dalle regioni o se manteniamo il quindici occorre in qualche modo delle regioni che cercano qualcuno
Questa era la questione che avevamo di fronte in Parlamento era stato detto fino a che abbiamo votato l'articolo centotrentacinque che vi consiglierei di leggere
Che rimane il numero di quindici
Non è che il Senato per ingordigia ne vota sette di quei sette quattro sono immaginati di competenza regionale
Non della Camera
Ed era scritto del testo che veniva dal governo che quattro li eleggevano i consigli regionali forme che non sappiamo ancora quali dovranno essere vogliamo che questo riemerga che c'è una parte del giudice costituzionale siano eletti dalle Regioni non Camera e Senato insieme ed è un discorso che riguarda anche voi
O vogliamo che questi siano impatto indifferente per cui è soltanto di Camera e Senato ed è un'altra cosa
Questo è il problema della corte costituzionale a me sembra ragionevole che un sistema nel quale si dice che i consigli regionali diventano più importanti perché hanno funzione più forte diventano più numerosi e anche per questa ragione
Mi sembra ragionevole che abbiano una qualche voce nel dire anche il giudice costituzionale una quota possa essere determinata dallo
Direttamente o attraverso l'assemblea federale questo il problema
Se è direttamente all'assemblea federale non c'entra occorre scrivere che un certo numero di giudici
Si era pensato che fossero quattro dei magistrati quattro del capo dello Stato e quattro delle regioni
E tre del Senato federale tolta
Poi siccome si è ritenuto e può essere che punto centrale che se non federale non è sufficientemente rappresentativo delle regioni
Non posso assorbire esso anche la rappresentanza regionale questo il punto
Non c'è un problema di numero di rapporto Camera Senato
Ciò proprio dal porto Camera Senato regioni occorre capire cosa si vuole
Questi problemi quei si è detto una parte solo di competenza regionale rappresentati dal Senato federale se questo non va bene si torna l'ipotesi dei giudici costituzionali eletti nelle regioni tendo a ritenere che un po'più complicato e
Tendo a ritenere che sia un tantino più complicato prevede una cosa del genere dal punto di vista istituzionale e costituzionale insieme
In questo contesto
Il rapporto tra l'assemblea federale
E il mondo territoriale comunque va organizza
Non ci siamo trovati di fronte ad una ripetuta richiesta
Certamente dei presidenti delle giunte regionali
Credo anche dei presidenti dei consigli nei documenti che ho letto credo anche delle Associazioni Comuni e Province
Che chiedevano che l'Assemblea federale fosse di fatto modello tedesco Bundesrat
Noi non abbiamo scelto questa strada e
Non soltanto perché i senatori non erano lieti di sopprimere il Senato dando vita ad un'altra carriera
C'è ovviamente anche un problema delle persone che votano ma vi assicuro che le persone che votano se l'argomento è complessivamente deciso in un modo diverso molto molto diverso
Lo dico a tutela della dignità dei miei colleghi senatori
Abbiamo preferito un'altra strana perché abbiamo ritenuto che l'assemblea federale non faccia soltanto
Attività di coordinamento in materia finanziaria regionale e locale il Bundesrat non fa nessuna legge diversa da queste si vuole quindi un'assemblea federale che non abbia messo una funzione di garanzia generale del sistema
Come non abbiamo ritenuto perché si ha una funzione di garanzia generale del sistema non può essere il Bundesrat
Il quale per definizione soltanto organo di coordinamento finanziario Correggio
Non la potestà legislativa definitive niente
Quindi è normale che non si è letto il Bundesrat con senatori eletti da qualcuno e normale che si è formato poi si vuol dire solo dalle maggioranze di ogni regione modello Bundesrat o anche maggioranze e minoranze nove agosto Diego lo leggono i Consigli regionali ma sia chiaro che cosa che se si sceglie questa strada non ci può essere nessuna potestà legislativa che non sia quella relativa alla finanza locale
Per cui si possono chiedere le cose contraddittorie
Se il Senato ha scelto la strada che si può contestare ma questa strada ha scelto che se come è scritto nelle funzioni del Senato che fa anche a leggi che non sono di rilevanza regionale
Perché organo di garanzia generale del sistema se fa anche questo è ovvio che non può essere il Bundesrat
Lo dico perché l'esigenza di sistema a orientando tutto il lavoro che al Senato ha fatto in queste materie
E ed non è possibile che ci siano singole critiche che non abbia di contesto del sistema generale
Il raccordo con il territorio
è stato immaginando in più modi
C'è un motivo
E io mi permetto di invitarvi a leggere questo splendido lavoro del servizio studi del Senato credo dalla Camera faccio sesso in cui vedete tra la Costituzione che c'è la proposta originaria del Governo
Dove non c'era la contestualità
La proposta della Commissione affari costituzionali del Senato dove non c'era la contestualità
E il voto finale del Senato dove c'è la contestualità
Vedete che ci sono modifiche radicali
Classe politica negli anni sono la prova che non esisteva un testo blindato
Era blindato nella serietà delle tre questioni di fondo
E rimane blindato per questo
Passare due camere confusione diverse
Prevedere un ruolo regionale della corte costituzionale rendere governo prosa
Queste sono le blindature politiche costituzione nato soprattutto Pina
Ovvio che secondo quanto è scritto in modo diverso
E quindi vendita con leggere anche i mutamenti intervenuti
In raccordo con il territorio è stato motivo di tormento continuo
Dalla proposta del governo voto finale
Perché la proposta originaria del Governo abbiamo un raccordo col territorio molto blando
Quella eleggibilità senatore legata al territorio che è una cosa molto blanda prevedeva anche un rilievo dello origine regionale dei senatori in ordine al funzionamento del Senato
E non è una cosa per niente banale
Perché introdurrebbe una modifica radicale nel sistema dall'assemblea chiamata al senato federale la provenienza regionale
Come tale rilevanti ai fini della regolarità della votazione del Senato il numero legale quindi paletto anche da questo punto di vista
E poi era previsto un potere del senato federale di fare tutte le leggi che sulla base del Titolo quinta rossa dell'infinito di competenza concorrente fra Stato Regioni barriera di principio di questa legislazione quindi un senato con facoltà legislativa piena
Definitiva non occasionale e non di puro ripensamento come principio debba avere come deve essere il giornale
Anche qui
Si vuole questo o no
Cioè si vuole che ci sia un'assemblea legislativa nazionale che determini principi della legislazione
Anche regionale o no comunque c'è un dottore
Ho capito dire
Se lo si vuole si dica chi lo fa
Se non si vuole si dica non lo voglia
Ah lo diventò potestà legislativa di fatto regionale esclusiva
Va bene
Su quali sono le questioni capendo qual è il testo che è venuto fuori e vengo al punto da la contestualità perché ci si rendeva conto che era troppo blando il collegamento col territorio della proposta del governo
Lo si è rafforzato in commissione Affari costituzionali ritenendo che le Assemblee di coordinamento territoriale definiti i parlamentini della Padania
Viviamo un sistema ma speleologico che inventa la cosa e come tale diventa definitivo ben ventiquattro ore è stato approvato ha tolto il ventiquattro perché una volta che era apparsa una cosa di questo libro sala Gange non era così
Veniva percepito così pazienza sia cancellata si riteneva in altri termini
Che la potestà legislativa del Senato di fare dorme di principio Regione dovesse nascere come proposta dell'assemblea di terre rare di coordinamento
Un sistema interregionale avrebbe accentuato enormemente il valore dei Consigli regionali dopo un po'di terra non soltanto quelli del Nord
I quali avrebbero potuto dire questo è il principio che ti interessa
E Carlo quello era un raccordo che io ritenevo ritengo molto serio con il territorio caduto quello se andate alla ricerca di un collegamento serio per qualche tempo si è ritenuto che la presenza dei presidenti delle giunte regionali nella assemblea federale Senato diventasse il collegamento serio
Io non ho difficoltà a dire non perché un'assemblea di persone vivono più la vita dei consigli regionali e non delle giunte sono stato sono contrario
Alla presenza dei presidenti delle Giunte regionale del secondo Pera ma non perché sia assai contare Presidente Regione ci mancherebbe altro
Perché se qualcuno ha eletto per fare il presidente della Regione mi chiede per quale ragione deve ex officio essere anche membro del Senato che fa molte cose che riguardano la Regione o non fa niente allora lo capisco un fatto puramente onorifico
Ma se fa tutto se cosa mi mi mi chiedo come possano fare le due cose insieme
C'è un problema di contestualità
Noi abbiamo stabilito la contestualità in altro modo
Prevedendo che presidenti di giunte presidenti di Consiglio vengano ascoltati dal Senato quando chiedono e che se da dove vengano ascoltate consigliere già quando chiedo e poco è molto è un tentativo di stabilire un collegamento dell'idraulica non cioè si chiedeva
Collegamento il grana Bevadoro ma anche questo è stato ritenuto insufficiente nasce la contestualità
Tenete la contestualità è nata come una proposta fatta da me come relatore ai primi del febbraio di quest'anno
Non era precedente è una conseguenza dalla cancellazione dell'Assemblea territoriale di coordinamento è una conseguenza del non accoglimento dalla presenza di presidente del Giunta regionale e consigliere regionale quegli occorre capire perché si giungeva al libro del genere
Tutte le vostre deputazione ci avevano detto o il Bundesrat o in alternativa la contestualità
Devo dire la verità che non si può prendere l'una con l'altra sono due cose molto diverse tra di loro
Scartato il bond esatte perché si è detto l'Assemblea federale deve fare leggi anche di interesse generale non soltanto quelle locali la contestualità è apparsa coerente con il principio che abbia l'assemblea federale chiamata userà operare facciano parte senatori eletti indirettamente pensa di questa Assemblea fanno parte di esecutivo regionale che precede di contesto rintraccia non c'è
Sì come si ritiene che sia preferibile eleggere i componenti di questa Assemblea chiamata senato federale quando li eleggiamo contestualmente ai consigli regionali che succede
Se il consiglio regionale viene sciolto e siamo al problema del voto del centoventisei della Costituzione che voi conoscete quando può essere sciolto il Consiglio regionale cosa che non è mai avvenuto fino ad ora ma che in Costituzione si può sempre e al dovere di prevedere
Cioè in caso di morte dimissioni rimozione impedimento permanente del presidente aggiunto e principio simul stabunt simul cadent rigidissimo Costituzione vigente
Rigidissimo
Abbiamo finito col dire
In caso di morte o impedimento permanente non c'è lo scioglimento automatico l'abbiamo scritto centoventisei abbiamo cambiato in questo modo
Abbiamo molto discusso l'ipotesi delle dimissioni della rimozione
Abbiamo detto dei lavori diavola che sarà la Commissione affari costituzionali e che a questo argomento l'oggetto a dirci cosa fare mi auguro che la Camera delle volanti su questo dica cose diverse da quelle che abbiamo letto dal SerT su questo punto specifico
Perché se non si scioglie la Camera
Se decide di andare avanti sulla riforma come mi auguro che faccia se non scioglie questo nodo in concorre ad impedire a voi di fare lì seduti lo sventolio momento fa no perché scaricati alla responsabilità del Parlamento ma non c'è dubbio
Che la forma di governo regionale e sistema elettorale regionale e deve tener conto del fatto della durata del consiglio regionale
Quand'è che si si scioglie perché c'è la sfiducia alla giunta regionale è un'ipotesi di autonomia del Consiglio
Ciò rivolgersi cui presidente muore è un'ipotesi dovuta
Dal Messico Celeborn fin qui si dimette è un atto volontario suo si ripete perché
Non ha più la maggioranza boh guarda caso il consiglio che succede è un ma ma materia opinabile ma se noi non cambiamo il centoventisei noi non stabiliamo il raccordo politico
Tra l'Abi e dare consigli regionali che fanno i loro statuti e la riforma costituzionale noi rischiamo di fare una riforma costituzionale monca
Perché i consiglieri regionali saranno costretti a fare statuti nei quali la scelta dalle elezioni dirette presidente che è una scelta politica io personalmente condivido
Viene colorata anche alla luce delle conseguenze sul Consiglio regionale oggi come oggi una volta eletto direttamente se si è al governo c'è una conseguenza catastrofica
Ogni volta ebbe nemmeno col Presidente vogliamo mantenerlo no questo principio io credo che sia opportuno che questa questione si sciolga con molta rapidità politicamente l'occasione che alla Camera davanti a sé un'occasione storica deve decidere se il testo che va
Che vada lo cambia da questo punto di vista umano cambia non è una madre positive vi farò non fa deve deciderlo
Ma lo dico la Camera perché ne sia perché sarebbe l'insieme
Deputati e senatori consigliere dovrebbe nel ricordo questo nodo politico istituzionale come viene sciolto prevedendo lo scioglimento automatico del consiglio ogni volta che il presidente della Regione si dimette
Ogni volta che viene rimosso può essere mosso primo devi giudiziario normalmente per sentenza ogni volta che pone la verrebbe luce ve ne porterà che succede
Il nodo forma di governo regionale e essenziale per il tipo di rapporto cambiarla la contestualità nazionale tutte le polemiche Zola così detta contestualità affievolita nascono da questo punto
Non abbiamo subordinando i Consigli regionali e il senatore abbiamo lettera se lo scioglimento del Consiglio regionale viene per cose che non hanno nulla a che fare con la vede senatore ma perché dovrebbero cadere i senatori pari ma una difesa dei senatori è un fatto di coerenza istituzionale
Se i due sistemi si incrociano sei senatori vengono eletti intendo il contesto del consiglio regionale
Senza c'è una lista di elezioni i senatori insieme considera già è una cosa diversa
Ma verso le venti di separatamente non c'è nessuna automatica consequenzialità
Lo dico per dire che a questo punto è il punto di collegamento più stretto
Tra la vicenda degli statuti regionali la vicenda delle riforme costituzionali ed è il punto di snodo totale della vicenda io mi auguro mi impegnerò perché il lavoro dalla Camera dei deputati su questo punto sciolga definitivamente il nodo noi l'abbiamo sciolta in parte abbiamo ritenuto che in caso di morte impedimento permanente non ce lo scioglimento automatico
Abbiamo lasciato le dimissioni alla rimozione capiamo che questa cosa può comportare
Una soluzione che in fondo va contro la stabilità dei governi ho tiene conto della stabilità dei governi ma non anche dalla volontà di chiamiamola di ricatto del Presidente del Consiglio regionale è un equilibrio molto complicando avrebbe agente secondo fosse oggetto della discussione non di dettaglio mano che su questa è la questione centrale
Di tutta la vicenda
Detto questo
Le singole questioni chiedo ringrazio dell'ascoltando per tutto questo intervento ritenevo doveroso anche perché molte volte ci siamo in coda con con un'assemblea così no iniziato possibili botanico
Diciamo rappresentante più esigue dei Consigli regionali come dire giunte regionali
C'è un problema complessivo
Culturale e informativo istituzionale cioè il nostro Paese decide di scommettere sul contesto regionale gran parte del proprio futuro
E poi può condizionare su questo contesto tante cose l'eguaglianza nazionale la questo dell'interesse nazionale sono tutte cose veramente discutibile opinabile ma vuole scommettere su una spinta fortissima in senso
Io non direi federale perché federale una cosa diversa
Il Codice Penale per sua natura non è nazionale dei sistemi federali quindi avere paura di usare il termine federale questo ruolo
Fortemente regionale se vuol far testo le conseguenze che ne abbiamo dato al Senato sono tutte accettabili salvo vedere i contenuti di ciascuna soluzione
Se invece così non è
Passa convincersi
Smetterla di dire basta col bicameralismo perfetto basta coi governi che cambiano ogni dieci mesi base con la corte costituzionale tessile diciamo abbiamo scherzato io non credo che abbiamo scherzato per la verità
Ritengo che abbiamo seriamente detto cose in cui crediamo
è complicato andare avanti l'orientamento politico istituzionale è il seguente
Il testo approvato dalla Camera dei deputati perché in questa legislatura divenga legge costituzionale questa grande politica deve essere definitivo
Se definitivo deve essere concordato
Sia con i senatori sia così regionali sia con gli ambienti esterni per capire che il testo finale si capisce se non c'è non c'è soltanto il rapporto maggioranza opposizione
Che era tipica della prima cosiddette repubblicana dove le leggi costituzionali erano a garantire la convivenza dei grandi schieramenti politici nazionali
Qui stiamo discutendo le cose sono Camera Senato maggioranza opposizione mondo regionale delle autonomie progetti sono quattro quelli per i quali si deve discutere
E nessuno ha l'esclusiva della rappresentanza dei quattro soggetti
è molto complicato stabilire dove dove si finisce il rapporto maggioranza opposizione in Parlamento o governo enti locali o Regioni Comuni Province materia molto molto complicata io mi auguro che il collega Bruno che volutamente usa il basso profilo del Montale deve essere il notaio e persone di grandissima sensibilità istituzionale io mi auguro che si trovino le forme per poter capire
Se questo incontro Ettore cinque soggettiva presidente dei Comuni delle Province i due modi di rappresentanza delle regioni e Camera e Senato quella nazionale trovino un punto conclusivo non dico d'accordo generale
In un mondo conclusione col sessanta che cosa è successo una cosa volevo dirle
Ciò che è capitato al Senato che è oggetto di moltissime critiche le varie parti al quale dono mai ritenuto di dover replicare
Molte volte le critiche si si elidono tra di loro non mi basta questo vorrei soltanto capire
Vogliamo andare avanti in questo senso o no se vogliamo andare avanti il testo della Camera e definitivo
Il bordo del Senato approvato dalla Camera seconda lettura identico a quanti va se necessario al referendum io ride questo è opportuno andare comunque a referendum
Una riforma di queste gigantesche dimensioni è bene che abbia un voto popolare significativo da questo punto di vista non lo considero né una sfida né una minaccia né una promessa una necessità di di coerenza costituzionale correggere
Se mi consentite V un minuto
Sulla questione Della contestuali del del dell'election day ecco anche qui vorrei capire non pretendo che lo si pensi allo stesso modo in alcun modo però vorrei dire quanto segue
Anche qui abbiamo il dovere della della della onestà intellettuale
Io credo che da quarantotto al novantadue in Italia ogni significativa elezione regionali tutte significative ogni comune importante Milano Torino Roma Napoli Bologna Firenze e altri Comuni importanti il risultato elettorale
Ha avuto un grande significato nazionale
Raramente su questa vicenda si è giocato una politica totalmente locale
Nei comuni piccoli e così fisico di Consiglio regionale anche il più piccolo d'Italia Castro io quello del Trentino-Alto antico o quello del Molise ha un valore nazionale e dello comprensibile allora
L'election day non è che di per sé impedisce la differenziazione del voto da parte dei cittadini per cui votando consiste con un sistema elettorale che favorisce la formazione della maggioranza in una camera l'altro c'è la contestualità regionale l'altro c'è il presidente della regione l'altro c'è il Sindaco il Phantom perché lo stesso giorno non è che di per sé e antiautonomistico
Un Paese di straordinaria abitudini tradizioni federaliste come gli Stati Uniti vota lo stesso giorno tutto
E non ha mai impedito di votare i governatori delle Regioni in modo diverso dal presidente lo stesso voto cioè cerchiamo di ragione grazie a Matera sgomberi
Da reciproche accuse di slealtà istituzionale perché è chiaro che metterli insieme o separarmi non è detto che di per sé comporta il tutta da vivere ci sono vantaggi e svantaggi lo capisco per le diverse parti politiche ma di questo bel discuterlo non del fatto che autonomista un sistema non autonomista altro
Non è così
La storia del dal mondo civile così nove
Può darsi così non si era anche evitare
Perché dico questo perché siamo pertanto che si prevede l'elezioni insieme alla Camera dei deputati la prossima volta o addirittura oltre non voglio parlarvi slittamenti deve servire contrattuale
Nicola Conte l'election day valutiamo dal punto di vista dei significati complessi riga
Ma cerchiamo di evitare derive che se c'è l'election day non c'è l'autonomismo se non c'è l'elezione Giordano che non è così
Poche riterrebbero che il risultato delle elezioni del Comune di Bologna abbia un valore puramente felsineo
Condividendo l'aggressione delle aree della regionale del Lazio un fatto puramente Nicolazzi avete tolto e provato tutto che succede un fatto puramente territoriale ovviamente sono fatti nazionali ed è giusto che siano fatte nazionale ma se si vota lo stesso giorno ti votano sottotono perdono la natura nazionale credo di no
Questo è assodato un consiglio per fare in modo che su questa vicenda di enorme rilievo costituzionale nella quale mancanza la saldatura tra il lavoro costituente fatto in sé Dante lavoro costituente Patto dei consigli regionali ed è mancata la saldatura non per cattiva volontà delle due parti perché il nodo della forma di governo riguarda i Consigli regionali con riforma costituzionale è un nodo non risolto nove abbiamo cominciato a scioglierlo sono consapevole che è insufficiente abbiamo cominciato a cantare il cento per sé ventisei costituzione intermedi che sono insufficienti però occorre capire che cosa devo fare
Perché altrimenti noi rischiamo non di perdere un'occasione importante la prenotazione da Repubblica in un testo di riforma di queste dimensioni viene varato in una delle due Camere Parlamento
E e evitiamo di di vedere andare a furbo perché io non so quanti recuperi siano possibili dopo il mi sembra che circostanze fortunate in questa legislatura spingono del senso di fare questo tipo di riforma generale e negozianti è utile per il Paese
Poiché il decreto del federalismo fiscale
Lo dico perché
Viveri rivendicato da molti che Davigo fischio centodiciannove della Costituzione vigente rimane lì non è cambiato
E legge Orbit un insieme di leggi ordinarie politicamente deve entrare in vigore quell'insieme di regia nella quella legge fondamentale
Contemporaneamente alla riforma costituzionale proprio non se lo terrebbe vivo nel due mila sei
Non prima di allora quindi abbiamo ancora due finanziarie e non entro quella data dobbiamo fame che cosa succede non possiamo fare soltanto l'assetto istituzionale serva per dal punto di vista del sonno che coproduce
L'avevo detto e ripetuto è opportuno che non c'è una contestualità giuridica quello solito avverrebbe costituzionale ma politico temporale sì
Quindi l'inizio dell'altra legge
La dura nazionale il due mila sei e piangono con l'elezione del presidente La Repubblica uno col sistema non sottovalutate il cambiamento radicale
Oggi come oggi il capo dello stato di fatto è il capo del Parlamento nazionale
Questa spolverato in altri delle grandi per regione un po'meno nelle regioni più pigro cinquantotto persone e su novecentocinquanta parlamentare nazionale e quasi vicino allo zero
Qui prevediamo che su seicento parlamentari nazionali sono più di centocinquanta gli esponenti delle autonomie locali che verrebbero a far parte dall'assemblea che leggi per rendere pubblica un cambiamento radicale
Il capo dello Stato passa da uomo di equilibrio dei rapporti tra maggioranza e opposizione nazionali
Unità nazionale centro-periferia lo si voglia o no un capo dello Stato sensibile per il modo di elezione al mondo delle Autonomie e non soltanto per le cose che vede che viene Petrini nove una norma che io non considero per Linda banale forse ce ne vogliono ancora di più si può discutere quel numero di persone è sufficiente certo centocinquanta rispetto cinquantotto non è poco
Si può anche arrivare a duecento non non è questo il problema è capire chi si dette che roba c'è alcuni ex Officio alcuni degli eletti nei consigli regionali alcuni dalle consulte l'autonomia locale cerchiamo di capire cosa abbiamo in mente i Comuni grandi Comuni piccole Province e le Regioni però deve essere chiaro che è un mutamento radicale di sistema elettorale del Presidente della Repubblica e mutamento radicale che comporta un mutamento radicale a distanza
Alcune conseguenze
Mutamento del capo dello Stato vanno capite alla luce della Bhutto avendo complessivo un ordinamento deve il capo dello Stato non è elemento che concorre alla governabilità del sistema inteso come governo del paese questo vile spostando sul versante popolare
Sì ce l'ho ma non ho questo lo vogliamo vogliamo che rimane mosche sia chiaro che si può non cambiare la si purché si dica che non si può cambiare a costi se la si può cambiare in quei tre obiettivi abbiamo ritenuto che così era da fare
Ripeto ritengo che abbiamo fatto bene a fare gol l'abbiamo fatto sono certo che i colleghi le mutande avranno giustamente il diritto e il dovere di rivedere tutto il sistema non soltanto aggiustamenti ma non credo che potranno sfuggire di fronte alla domanda di fondo è serio o no l'impedimento del cambiamento radicale
Se è fermo intendimento di persone che potranno modificare certamente alcune parti ma non ci davamo del venti sconvolgente del sistema provata sembra
Grazie mille il senatore D'Onofrio ci hanno nel frattempo raggiunto la coordinatrice nazionale delle commissioni per tutti l'onorevole armati che ringrazio ed il senatore Francesco Speroni
Il deputato Francesco Speroni
Che saluto che ringrazio per essere intervenuti
Della subito la parola
La presidente Amati per la sua relazione
Un sarò molto breve mi scuso del ritardo
Penso che vernici settanta comunque una riflessione sullo stato dell'arte dei nostri lavori complessivamente
è chiaro che difficile sfuggire prima di parlare di questo anche se molto brevemente ad alcune alcuni suggerimenti alcune considerazioni proprio minimali soggettive e personali
Dopo aver ascoltato importante presentazione del senatore D'Onofrio
Lo dico perché l'ex presidente del consiglio regionale della donna della politica ma anche delle istituzioni
Un appello al di là dell'appartenenza penso che comunque sarebbe utile indirizzarlo tutti ed è quella l'attenzione di costruire riforme costituzionali che non abbiano il percorso gli altri anche fatte da altri
Mi riferisco alla questione molto importante della riforma costituzionale a maggioranza voglio ricordare che sabato scorso a Bologna nella città del presidente la Forgia più assoluto
C'è stata una importante manifestazione di
Memoria rispetto ai dieci anni della attività dei Comitati per la costituzione di Dossetti comitati che hanno avuto dimensioni italiane che stanno riprendendo il loro percorso e aldilà dei contenuti che quindi non sta a me certo qui adesso affrontare né discutere
Un'attenzione a non ripetere gli errori che il centrosinistra
Io la mia parte di appartenenza ha fatto secondo me quando abbiamo votato il Titolo quinto così come l'abbiamo votato sì come vieni qui abbiamo svolto il volgiamo anche funzioni istituzionali dobbiamo essere in grado di fare valutazioni che tengano conto di queste difficoltà Dino ripercorre quell'errore con altri errori secondo alcuni secondo anche me più pesanti
Di costruzioni di sistemi così significativi senza che non ci sia una confonda condivisione perché credo che questo possa essere elemento di preoccupazione di stabilità anche perché la rincorsa a referendum costituzionali come problematica anche rispetto alla stabilità del Paese io penso però ripeto mi scuso di questa diciamo variante dalle sul tema siccome sono al tavolo quella sono consentite
Qual è lo stato dell'arte penso anche il presidente non avrà parlato io credo che noi abbiamo anche detto in giro per l'Italia siamo in grande difficoltà
Il fatto che oggi ci sia solo la Puglia vedo qui il mio amico presidente tedesco che saluto con affetto
Che ha votato in tutti e due passaggi non so se ancora avuto conferma che sia tutto a posto si è in attesa di ecco però ecco diciamo solo la Puglia in queste condizioni che la Calabria come voi sapete stia ridiscutendo in Commissione sul testo e che altre regioni come l'Abruzzo che pure era andato una prima lettura sia in realtà ferma parlato non so se qui ci sono adesso non vedo colleghi dell'Abruzzo ma parlato con quelle dell'Abruzzo molto recentemente e non abbiamo la sensazione che si vada una veloce seconda lettura siamo la così diciamo che la sentenza della Corte sulla Calabria a evidentemente for fermato
Per il suo contenuto per quanto emerso si è voluto leggere siccome qui siamo gente competente in materia so che voi avete le risposte
Affermato quelle situazioni che noi pure avevamo messi in campo vero attenuare
Quello presidenzialismo definito con elezione diretta così come data dalla norma transitoria dell'A uno del novantanove che io credo a buon diritto poter dire essere una delle cause del ritardo attuale della discussione di statuti e quindi del voto
Comunque o perché effettivamente quella sentenza è stata inserita una stiva o perché a questo ci si è riferiti ho la sensazione che dalla Calabria all'Abruzzo ci siano momenti di riflessione quindi difficoltà di approfondimento e di approvazione
L'Umbria so che ha votato in prima lettura molto recentemente più che in aprile quindi probabilmente lunga invece come la Puglia potrà chiudere il suo percorso
Altre due regioni Basilicata e Campania hanno ormai licenziato il testo in commissione però sappiamo colleghi che questo in sé non è nato questo risultano negli atti poi seguaci di terreno ci corrisponde ancora di più
Lorenzin a garanzia le Marche la mia regione aveva fissato l'ultima riunione della Commissione il primo aprile data emblematica per chiudere il percorso
Avendo diciamo sciolto i nodi che non avevamo ancora aperti che erano quelli della forma di governo che avevamo tenuto aperto fino in fondo proprio per capire come non si costruiva il percorso
No della sentenza della Corte
E altre cose però meno rilevanti
Noi non abbiamo però chiuso in quel momento il testo abbiamo rinviato di poco ama già fissato Laura per la prima lettura perché in realtà è avanzato un problema che non credo fosse nuovo e quindi io vedo una diciamo o rallentamento di tipo politico nel problema posto
Di una maggior contestualità rispetto alla legge elettorale che oggi non è contrastato contestuale da nessuna parte perché per quello che mi risulta rispetto le leggi elettorali regionali non c'è nessun testo definito ci sono alcuni lavori alcune considerazioni vuole poi ne parlerete nel pomeriggio con il mio Presidente anche con un nostro consulente però tra la discussione elaborazione e principi e un testo definito costruito in grado di dare garanzia ho la sensazione che sono anche rispetto alle leggi elettorali ritardi siano fortissimi
Quindi per il resto
Basilicata e Campania ripeto dovrebbero essere abbastanza avanti ma il quadro è sconvolgente mente
Diciamo incerto rispetto ai risultati io non so se la riforma costituzionale di cui ci parlava l'onorevole Donofrio alla fine porterà a uno slittamento dei consigli al due mila sei
Pur se in quel caso
Può darsi che la stagione statutaria si concluda
Se il la scadenza nostra legislatura sarà come io penso già stata tra un anno di questi giorni come dovrebbe essere rispetto alle regole fin qui date io ho proprio la sensazione che dovremmo dire decaduta
Malamente perduta questa stagione e siccome noi non siamo stati in operosi ad attendere che il tempo passasse l'abbiamo lavorato molto discusso molto e ha avuto molti problemi e non molto aiuto a risolverli
Neanche da chi a questo funzionerà deputato
Ecco io credo che di questa responsabilità politica collettiva e qualcuno si dovrà far carico perché è vero che ormai
Siamo abituati che non c'è mai la resa dei conti no delle cose che funzionano e di che cosa non funziona e del perché però se alla fine di questa legislatura che ripeto rispetto alle cose date dovrebbe avvenire tra meno di un anno
Due o tre regioni avranno chiuso il suo percorso tra l'altro voi sapete meglio di me e poi c'è il problema del referendum costi
Regionale che si potrebbe indire quindi i tempi sono ormai siamo fuori tempo massimo sappiamo per alcune regioni non è stata nemmeno
Percorsa la discussione in commissione quindi almeno di accelerazioni rapidissime Piemonte veneto altro Nordio somma
E vero ripeto che non conosciamo i percorsi complessi delle aule tutto è possibile ma certo oggi è sicuro che sono pochissimi quelli che potrebbero arrivare in fondo allora quando la politica
Con l'Api decidete voi di che tipo se maiuscola o minuscola si farà carico del fatto che le riforme fin qui date
Di cui tutti portiamo notevole responsabilità perché tutti qui abbiamo contribuito con l'appartenenza da cui deriviamo a costruirle
Il mio queste riforme non hanno di fatto consentito che ci fosse quel punto fermo costituzionale a cui riferirsi e che la famosa questione
Nel riequilibrio che non c'è stato nel momento in cui c'è stata l'uva del novantanove
E che non si è voluto recuperare perché diceva giustamente il senatore D'Onofrio che dei tentativi di attenuazione di ammorbidimento di soluzione no del centoventisei ci sono stati non abbiamo fatto attendiamo proposto leggi no insieme su suggerimento vostro
Ecco io sono convinta che se questa problematica che noi ormai da quattro anni
Segnaliamo con tanta forza per il disagio che crea
Sì forse voluta risolvere evidentemente in qualche modo sarebbe risolta quindi se non si è risolta al di là delle dichiarazioni probabilmente romano si è ritenuto che fosse così essenziale ossia scelto
Scientificamente non scientificamente anche qui siamo tutti purtroppo Grandini che in fondo a mantenere l'erezione la situazione attuale della transitorietà era meno grave che risolvere il problema
Penso che anche di questo ci dovremo fare carico anche negli oppositori stregoni della forma presidenziale io diciamo segno questa discontinuità perché anche chi ha detto
Più strenuamente Dinoi che era sbagliata l'elezione diretta non ha fatto poi nulla in concreto perché ci fossero soluzioni intermedie o attenuazione almeno della questione del simul stabunt simul cadent quindi quella che non ricordiamo più obiettivamente pesante al di là di quella culturale che resta dell'equilibrio dei poteri che comunque per chi ha vissuto questi quattro anni io penso che quando si vive nell'istituzione da tempo non c'è bisogno di essere come San Tommaso con la piena consapevolezza che si poteva dire
Che lo sapevamo per la situazione sarebbe stata quella data ma questi quattro anni di attività nei consigli regionali svuotati i portieri
Con poco controllo con una confusione obiettiva la maggioranza e minoranza rispetto a quelli carnivori passati
Li abbiamo vissuti e se non si vuol cogliere in qualche modo che disagio l'onere di difesa delle proprie posizioni del proprio ruolo mai più generale
Di una problema di democrazia delle istituzioni del nostro Paese io credo che sia questo un problema grave sul quale comunque riflettere dal punto di vista politico
E chiaro colleghi che con potrei completare qui la mia relazione perché cos'altro dire potremo parlare di quanto abbiamo comunque valutato all'interno dei testi dei sono testi comunque quelli che ci sono quelli che sono stati elaborati in parte che comunque hanno rappresentato elaborazioni innovative
Voglio così tanto per raccontare una varia
Per esempio sottoporre all'attenzione dei colleghi che in qualche modo mi riferisco al preambolo delle Marche
Dove governa il centrosinistra ma dove abbiamo cercato di costruire comunque uno statuto che fosse ove possibile condiviso con l'ottica che le regole si scrivono insieme almeno ci si prova
Noi abbiamo per esempio recuperato una di quelle che eravamo che oggi comunque resta penso alla carta con
Riduzione europea allora grande questione posta la questione della tradizione della matrice religiosa
Noi abbiamo per esempio ho riconosciuto ritenuto di sostenere che poteva essere utile ancorarsi a quelle che erano le tradizioni laiche e le matrici religiose che hanno costruito la storia della nostra regione quindi non ci sono stati percorsi rispetto a un'ora dalla famiglia rispetto ad atti concreti di elaborazione comune che tenessero
Conto delle novità queste sono chiaramente di principio poi ce ne sono state altre e queste ciascuno di voi nel suo territorio sa
Anche di sostanza riversa la questione del riconoscimento che gli organi di garanzia la tendenza a dare più spazio e qui dovrei dire anche qui consentitemi una varia legata al fatto di genere io sono poi insieme alla collega dell'Umbria l'unica siamo due donne che piace con Commissioni Statuto pochissime sono le donne dei consigli regionali
Ecco anche qui comunque rispetto ai vecchi statuti ci sono state attenzioni ma e qui e sta la questione sulla quale abbiamo discusso lavorato quattro anni no
No
Sì è chiaro noi abbiamo fatto il nostro percorso lo vediamo non finire positivamente
Credo che sarà molto difficile oggi poter dire ma io non penso che più tre poco più di tre o quattro tre o quattro già sarei ottimista
Regioni avranno completato del tutto il loro percorso perché non basta la votazione in prima o in seconda lettura punto ci vuole che siano dati anche gli altri passaggi
E quindi ecco io forse alla Conferenza dei Consigli regionali a questa importante assemblea
Questo Congresso delle Regioni a cui sono affezionata per tradizione per amicizie per rapporti per storia mia
Per cose fatte insieme ecco chiederei una valutazione sul che fare dopo perché aldilà di numeri che interlocuzione si potrà esercitare con le forze politiche che sono in campo con quelle attualmente al governo che anche non c'è
Perché non si continui a destrutturare e comunque perché non si consideri del tutto persa la stagione regionalista o federalista come vogliamo come oggi se siamo onesti dovremmo dire
Sulle leggi elettorali anche qui molte marce avanti indietro ripeto nessun testo scritto
Vedo sempre di più
L'ipotesi che si vada poi con le leggi che c'erano anche qui credo sia un altro fallimento così come la questione del numero dei consiglieri la demagogia prevale e quindi prevalendo la demagogia un primo momento ipotetico aumento tutti stiamo ritornando indietro
Per paura che il costo della politica prevalga sul valore democratico del ruolo delle istituzioni
Anche qui è una riflessione che credo vada fatta
Però è anche vero che cambiare le leggi elettorali con i numeri dati e con richieste che da molte parti avvengono per l'abolizione del listino non è poi così facile perché hai tutti conosciamo la complessità del Paese la complessità della pluralità
Delle liste che pur in una semplificazione teorica ancora ci sono la pluralità dei gruppi
Quindi con queste grandi incertezze anche con un po'd'amarezza perché in dieci anni in quindici di Consiglio regionale ormai quattordici ai dieci anni di di insomma visione primaria rispetto alla questione delle riforme dal novantacinque da Caprarola via via fino ad oggi qui in questa bella sala noi abbiamo visto che il governo centrale il Parlamento i partiti tutti
Dispetto a questa questione del ruolo delle assemblee della riequilibrio dei poteri del valore della riorganizzazione hanno fatto proposte contraddittoria parziali
Spesso deboli e comunque non ancorate a quello che poteva essere il giusto valore da dare anche riferendosi alla Carta costituzionale originaria alle assemblee regionali comanda inquinamenti io termine forse un po'pesante dove e quando
Diciamo un peso molto forte lasciato a quelle che sono considerate da alcuni le
Diciamo in poteva diciamo ANCI UPI e Uncem nella il sindacalismo istituzionale di fare gli occhiali il nostro valente consulente e chi anche qui forse hanno tenuto più conto dei ruoli dei singoli che non di un quadro complessivo no del Paese inteso in senso unitario che pure per me è un valore ma di una macchina dove una sussidiarietà verticale doveva essere garantita e io oggi non vedo credo sia vi ringrazio
Grazie la presidente Amati
Onorevole Speroni prego se vuole intervenire
Buon pomeriggio io ringrazio dell'invito di partecipare a questa questo consesso mi ricordo anche il mio passato dal consigliere regionale proprio di presidente da
Alla vita dei consigli regionali non voglio toccare l'argomento forse l'importante è quello che ha provocato il senatore D'Onofrio
Vale a dire la grande riforma istituzionale ma mi limito a un settore altrettanto importante anche se magari meno corposo che è quello della legge elettorale regionale
Legge elettorale regionale ha subito a varie traversie ricordo quando ero ministro che bocciata quella proposta che se vogliamo è quello oggi contenuta in Costituzione quello che consente alle regioni di farsi la legge elettorale come meglio credono
Rispettando alcuni principi e proprio sui principi ci siamo attivati come dipartimento per le riforme istituzionali e la devoluzione
Con un disegno di legge
Ha per titolo disposizioni di attuazione dell'articolo centoventidue primo comma della Costituzione
è un fatto abbastanza significativo e direi anche innovativo perché per la prima volta vengono stabiliti con un provvedimento legislativo i principi sappiamo che più volte c'è stato il conflitto fra lo Stato e le Regioni laddove soprattutto in tema di competenze concorrenti non sempre è ed è stato chiaro quali siano i principi entro fissati dallo Stato entro cui si deve poi muovere la legislazione regionale
Con questo provvedimento abbiamo inteso disciplinare per quanto riguarda questa materia appunto i principi stabilendo tra l'altro in un punto che questi principi sono gli unici che regolano la materia senza che i giuristi gli e Sperti
Debbano andare a ricercare all'interno dell'ordinamento altre norme a cui attenersi altre norme
A cui eventualmente fare riferimento altre norme che potrebbero anche costituire dei vincoli
Per cui
Si è stabilito che una volta che le regioni rispettino i principi indicati in questo provvedimento legislativo poi nel rispetto che mente dalla Costituzione possono legiferare come meglio ritengono tenuto conto che aggiungo sempre di quella che la presunta volontà degli elettori perché
Il principio cui ci speriamo sempre è quello di avere da un lato il rispetto della Costituzione dall'altro quello dalla volontà degli elettori dopodiché le Regioni le loro assemblee possono legiferare come meglio ritengono il provvedimento
Già passato in prima lettura al Senato è stato modificato alla Camera
Proprio in questa settimana si è conclusa la discussione generale sulla seconda e ci auguriamo definitiva lettura al Senato della Repubblica quindi penso che entro non so se pochi giorni ma quanto meno entro poche settimane questo proponimento possano essere operativo
E quindi dare quell'indirizzo necessario alle regioni
Per poter normare se lo ritengono anche questa materia der materia essenziale perché la materia elettorale insieme con lo statuto è il nucleo il fulcro in cui ruota poi tutto il seguito
Dell'attività della regione
Non esistono abbiamo cercato di evitare il più possibile dei vincoli all'attività legislativo della Regione su questo argomento ci sono delle indicazioni di massima come quello che la legge elettorale deve agevolare la formazione di maggioranze non abbiamo prefigurato nessun sistema elettorale che sia mono turno che sia al doppio turno che sia un sistema maggioritario occorsi stemma
Proporzionale eventualmente accessoriato di un premio di maggioranza questo più o meno l'indicazione di una agevolazione dalla costituzione di una maggioranza
Se debba essere con liste se debba essere con collegi uninominali se debba essere un sistema misto questo lo decideranno le singole regioni nella loro completa
Autonomia
Rimane un punto controverso direi su cui proprio le regioni hanno attirato l'attenzione del legislatore la riforma introdotta dalla Camera dei deputati e quindi non per scaricarsi responsabilità ma che non era originaria
Nel provvedimento predisposto dal ministro Bossi e dal governo che e quello
Della previsione della non immediato di eleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo
Del presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale diretto sulla base della normativa regionale adottata in materia
E una norma che indubbiamente può prestarsi all'accusa di ingerenza nell'autonomia regionale
è una norma che è già attenuata in sé dal fatto che questo principio si riferisce unicamente al presidente della Giunta eletto a suffragio universale e diretto quindi qualunque altro modo di elezione non deve soggiacere a questo principio
Che però appunto ha suscitato anche sospetti di incostituzionalità
Direi che questo può essere superato come è stato esposto proprio in corso di discussione generale al Senato dal sottosegretario branche era col fatto che comunque è sulla base della normativa regionale adottata in materia
Quindi è questa previsione di riferimento alla normativa regionale secondo il nostro giudizio salda il provvedimento dal pericolo della incostituzionalità perché ovviamente la normativa regionale può essere tale da superare anche questa previsione apparentemente vincolante
Ripeto
Come idea anche personale avrei preferito che questa norma non fosse stata introdotta ma ovviamente anche il Governo deve essere estremamente rispettoso della sovranità delle assemblee legislative
In questo caso la Camera dei deputati e probabilmente la norma
Verrà confermata anche dal Senato dalla Repubblica perché
La tendenza la previsione è quello di approvare il testo così come modificato dalla Camera dei deputati anche per evitare di trascinare per troppo tempo una riforma che come ho detto all'inizio e importantissima ma dal punto di vista anche della consistenza del numero di parole è un provvedimento abbastanza snello è un provvedimento di pochi articoli solo
Cinque articoli è stato presentato
Il è stato presentato già c'era già stato approvato la prima volta nel gennaio del due mila tre quindi a una gestazione ormai superiore a quella normale delle registrazioni degli esseri umani e quindi si potrebbe davvero auspicare che entro poco tempo il Senato lo licenzi dette definitivamente
Voglio aggiungere in conclusione che il nostro dipartimento
è a completa disposizione delle assemblee regionali ovviamente senza voler interferire la loro amplissima autonomia che anche personalmente anche come parte politica ovviamente sostengo per qualunque
Previsione di consulenza di assistenza
Sappiamo che naturalmente avete le vostre capacità individuali i vostri consulenti che conosco alcuni anche personalmente se però pensate di aggiungere a questo contributo anche da parte del nostro dipartimento saremmo ben lieti di offrire farlo e ringrazio per nuovamente per l'invito
Grazie all'onorevole Speroni risultavano iscritti per intervenire anche Grandinetti delle Marche e di senso della Basilicata che però non vedo più presenti quindi
Acerbis allora scusami di senza dico operava presidente dei servizi scudo scusa
Io cercherò di essere rapidissimo avrei preferito stamattina avere le interlocuzioni parlamentari
Perché credo che tutti stamattina hanno ripetuto le teorie e le cose che sappiamo cioè in fondo i nodi sì abbiamo davanti alla nostra vicenda cosiddetta costituente
Però nessuno ha parlato di strumenti
Cioè come superiamo
Questi nudi
E fondamentalmente come ci muoviamo con questa Costituzione
Il tema fondamentale è questo
E e se però definiamo che con questa strumentazione generale non possiamo produrre uno statuto degno di questo nome dovremmo anche stemperare sul tema della enfatizzazione del valore degli statuti
Perché come vale per i parlamentari sottolineare questo valore come dire a tempo tra virgolette indeterminato di una Costituzione vale allo stesso modo per uno Statuto
Quindi noi rischiamo ove mai riusciremo a farli ma temo che le considerazioni dalla collega Amati siano tutte condivise
Nella negatività purtroppo credo che noi andremo ad approvare se li approviamo degli statuti che saranno revisionati nella prossima legislatura
Quindi anche questo tema della infatti Zazie ore secondo me di questa stagione costituente va ridimensionata
Allora o ci accontentiamo di produrre un documento se mai saremo capaci di farlo ma Costituzione vigente
Oppure temo che neppure questo spazio ci sarà consentito allora fondamentalmente in questa giornata importante che il Congresso civici concede di confronto confrontiamoci se possibile sulle strumentazioni minime
Pensavamo per esempio per quanto mi riguarda che
Riflettendo anche sulla forma di governo per esempio
Dice seppure Courier accedessimo alla logica della nomina in Consiglio dal Presidente della Giunta regionale
E abbiamo il limite che poi in capo a quel Presidente la Giunta regionale la Costituzione assegna delle funzioni
E fanno ritornare in capo a quel Presidente della Giunta regionale gli stessi limiti che si otterrebbero con l'elezione diretta
Cioè in fondo noi andremmo nominare in consiglio regionale un presidente che in base alla Costituzione avrebbe delle prerogative e quelle prerogative ci vorrebbero ritornare indietro allo stesso modo con l'elezione diretta del Presidente stesso quindi come vedete sono svincoli così stringenti altro autonomia
E non siamo neppure in grado di chiamarci Assemblea regionale
Perché c'è anche un limite di questo video notato in qualche Statuto per esempio con le Marche la segnalazione anche nominalistica no di una modifica c'è non è l'ambizione di chiamarsi parlamenti mandano Assemblea è uno e il onorevole il senatore D'Onofrio voglio diceva poc'anzi
Ho Chi Nikita adesso insomma ma neppure questo siamo in grado oggi di definire nominalistica mentre non possiamo neppure chiamarci Assemblea regionale caro senatore D'Onofrio
Perché il limite costituzionale individuando ci come consigli in fondo ci pone anche una limitazione di questo tipo ma ma per fortuna rotoli la la la vicenda speciale gli consente questo questo spazio quindi di fronte a questo limite fondamentale
Previsto dalla Costituzione promette lei è stato l'unico stamattina questo dato una spiegazione su uno strumento possibile novecentoventisei modificato
E però anche questo del modificarsi allora al di là delle pigrizie che possono anche aver come dire coinvolto i consigli regionali e però le novità in questa in questo senso ci hanno ulteriormente distratti
Perché immaginate che cosa accade in questo momento nei consigli regionali al pensiero del due mila sei come scadenza
Qui non solo come dire c'eravamo assopiti sulla possibilità di verificare una riforma costituzionale nei tempi adeguati per approdare entro la fine della legislatura ad una modificazione all'approvazione degli statuti ma con una scadenza rinviata ed evitasse
Addirittura voglio dire questo spazio si allunga sulle compatibilità delle possibilità e anche su questo avremmo preferito che questo tema dell'allineamento
Affievolito profilo rito
Ma anche su questa tematica qualche notizia ulteriore atteso che avrò parlato in questa prima parte della giornata soltanto di riforma dello Stato con qualche minimo
Accenno a quelle che ci riguardano chiaro su questo tema si potesse avere anche una considerazione un passaggio perché tranquillizzasse in positivo o in negativo le ambizioni o gli spiriti di qualche Consiglio regionale o dei consiglieri regionali e più in generale di avere certezze su questa tematica ecco allora fondamentalmente io credo che questa giornata ove mai ce ne sarà spazio ma credo che la la seconda parte sicuramente importante sulla questione della legge elettorale
Ci consentirà spero ci consentirà di avere come io lei ed è un po'più chiare perché per esempio sul bilanciamento dei poteri l'idea che così rifletteva metteva a disposizione il mio consiglio era quello di dare un bilanciamento attraverso l'attribuzione di poteri specifici in capo alle opposizioni sul tema della controllo
Perché se per esempio si definissero intorno allo Statuto una griglia precisa di competenze in capo alle opposizioni presidenza del consiglio presidenza di commissioni di garanzia uno statuto d'opposizione che dia all'opposizione strumentazioni precise chiare proprio nel dubbio han cemento in questo senso potrebbe anche ottenersi
Ma e questo è un percorso che immagino come dire da tecnico spurio dalla materia
Se ha il difetto di questo ma di quale bilanciamento vogliamo parlare
Se di fatto oggi subiamo già oggi immaginata per il futuro questa condizioni debolezza dei consigli che oggi non rappresentano più un neppure l'ambizione di poter esprimere come dire quel sistema
Legislativo che in qualche misura attenzioni il consigliere al lavoro che va svolgendo io io son tutte tematiche questo dell'equilibrio del rapporto la forma di governo che credo che se non si risolvono non potrà definirsi la materia statutaria
Sì è impossibilitato ad agire se non
Accedendo a quella mia precedente riflessione volatilità nella sua opera in un documento provvisorio che dobbiamo approvare perché è necessario approvarlo e probabilmente perché la legge elettorale cui indurci come dire come motivazione ad approvarlo
Perché in questo caso l'interesse dei singoli al sentirsi trascinati rispetto ad un nuovo sistema elettorale nella vicenda probabilmente indurrà anche all'approvazione di non sa tutto
Ecco io mi auguro davvero che questa giornata e ringrazio
L'onorevole Speroni per la disponibilità e io ne farò sicuramente uso di questa disponibilità perché di consulenze ne abbiamo per un anno e un bisogno sempre di più di consulenza organico è sorto un confronto a più voci e soprattutto anche dal livello
Governativo credo sia utile quindi personalmente ma d'esubero
Raccogliere assolutamente immediatamente questa sua disponibilità grazie
Grazie ad Angelo Di Sanza Presidente Tesini aveva chiesto di intervenire
Ma anch'io una considerazione molto veloce solo per dire che
A me pare che la giornata
Di oggi
Almeno per il punto in cui siamo arrivati
Sia una giornata positiva importante perché c'ha consentito vi svolgerà una ricognizione credo Chiarante condivisa soprattutto nell'individuazione degli aspetti problematici
E anche di capire come si stanno muovendo le cose
Sul piano parlamentare a questo riguardo io non vorrei enfatizzare troppo le cose che ci ha detto il presidente Casini però bile vorrei considerare
Una inversione di tendenza che farebbero bene hanno non acquisire banalmente superficialmente penso che ci dovremmo attivare tutti da subito perché a questa dichiarate inversione di tendenza per quanto attiene
Al coinvolgimento delle Regioni nel prossimo sviluppo del dibattito in una prossima evoluzione dibattito parlamentare seguano poi dei fatti concreti
Nella accelerazione insomma di una
Intesa tra maggioranza e opposizione e di una dialogo vero con le regioni perché la riforma prenda una accelerazione almeno per quanto riguarda il consentire a nuovi diventare la nostra parte
E qui interviene il punto più problematico io credo che il realismo con il quale oggi al abbiamo evidenziato
In particolare la la la la collega Amati ma anche il presidente Fontana e anche il presidente Bencini sono stati tutto tranne che reticenti a questo riguardo
Pare va bene però
Hanno considerarlo un limite pregiudiziale per lo svolgimento del nostro mestiere del nostro compito e l'assolvimento dei nostri adempimenti
Ebbene che abbiamo detto in maniera chiara quanto le incertezze oggi dal dibattito costituzionale pregiudicano
La possibilità condizionano la possibilità della approvazione di sta tutti che non solo abbiano le necessarie coerenze
E quindi stiano in piedi ma che anche non siano pochi soggetti ad una precarietà e condizionati da una precarietà che sia eccessiva ma credo che le ultime parole
Di chi mi ha preceduto ossia hanno assolutamente
Realistica e non fino al punto di dover dire che dobbiamo considerare il nostro un cantiere permanentemente appena rotto mai fuori discussione che
Se avrà successo questa stagione degli statuti per le Regioni ordinarie politico perché di questa sottolineatura sicuramente
Questo sarà un risultato provvisorio nel senso che la riforma costituzionale fatalmente costringerà a ritornare sudista tutti
Sulla forma di governo e forse anche sul sistema elettorale quindi credo che dobbiamo era anche l'onestà tra di noi di riconoscere che ci sono dei vizi in origine per le Regioni ordinarie la legge costituzionale uno novantanove per noi la due del due mila e uno
Ci hanno avverto un sistema transitorio che sicuramente contiene al suo interno alcuni vizi di origine per la il tempo di sistema che aperto ma anche per lo spettro enormemente ampio di diverse possibili soluzioni a cui poi rimanda quindi per quanto è possibile per le regioni speciali si aggiunge ovviamente una
Ulteriore complessità che data ovviamente dal rango costituzionale
Del nostro Statuto a questo riguardo voglio solo fare una sottolineatura su questa chiudo
Noi abbiamo tutto l'interesse a che si sviluppi un dibattito sul regionalismo nel nostro Paese
Che sia non condizionato da pregiudizi equivoci noi condividiamo fino in fondo la possibile spinta verso un regionalismo pronunciato e accentuato che non so parlare possibilità
A nessuno da questo punto di vista per quanto mi riguarda io non l'avevo visto e non continua a non vedere negativamente
Quella parte del centosedici che consente alle anche alle Regioni ordinarie l'acquisizione di ulteriori competenze e forme di autonomia quindi non sono fra i sostenitori della a dell'abrogazione di quella possibilità
Dico che si apre
Un regionalismo competitivo che sicuramente ha necessità di se in qualche modo regolato deve trovare poi dei sub dei suoi bilanciamenti un quadro di sintesi all'interno dell'unitarietà del Paese però vogliamo partecipare a questa base di riforme e di riscrittura degli statuti anche potendo contare sulla un'altrettanta attenzione da parte delle regioni ordinarie della complessità della nostra procedura di riscrittura
Noi abbiamo bisogno fino in fondo dell'attenzione
E della solidarietà fra virgolette del Paese che ci dobbiamo conquistare meritare fino in fondo
Ma perché voi è il paese che ci concede attraverso un suo parlamento questa specialità e così come voi siete le regioni ordinarie sono preoccupate di non bruciare questa questa stagione di riforme ma possibilmente di acquisire o comunque un risultato un concreto precario instabile anche le regioni speciali non possono perdere questo appuntamento ne abbiamo parlato anche in altre sedi stiamo lavorando con tutta la determinazione necessaria
Ma noi chiediamo a questo Parlamento prima del Supermen nella legislatura di avere il tempo l'attenzione per valutare la proposta di riscrittura dei nostri statuti
Sì Presidente Tesini procuratore siamo sospendere i lavori che riprenderanno alle quattordici e trenta ricordo tredici sarà tutta alla parte dedica alle leggi elettorali i lavori si concluderanno con l'intervento del ministro La Loggia grazie
Qui con noi
Lascio la parola al presidente Minardi che vice coordinatore della colf prego se
Sì grazie Presidente la Conferenza dei presidenti
Ha istituito un gruppo di lavoro sulla rappresentanza
E mi ha assegnato la responsabilità e l'onore di organizzarlo di coordinarlo che ovviamente affrontato le questioni connesse alla legge elettorale
Anche se mi pare evidente che le questioni della rappresentanza non si limitano la legge elettorale
Del gruppo di lavoro
Fanno parte oltre a me il presidente Attilio Fontana
Il presidente Angiolina Fusco Perrella
Delle Molise
Il vicepresidente dell'Assemblea siciliana Salvo Fleres che ringrazio ovviamente per la collaborazione la conferenza incaricato il professor Agosta
Di assisterla in questa fase conclusiva di elaborazione degli Statuti della legge elettorale
La questione della rappresentanza dicevo ovviamente non si limita alla legge elettorale negli anni novanta si è affermata una cultura politica che ha enfatizzato l'importanza dell'immagine
Nella relazione diretta con il popolo e da minimizzato il ruolo della rappresentanza e della mediazione
Il mio punto di vista che esprimo in questa relazione che ovviamente non rappresenta e non riporta il punto di vista della Commissione e mio personale punto di vista che offrono discussione
è che il mito del leader carismatico si sia già appannato
E lo dico dopo avere preso in considerazione alcuni elementi che ripropongo la discussione il primo elemento è la questione dei sindaci che all'inizio degli anni Novanta se ricordate volevano perfino farsi un partito hanno verificato i sindaci lo scarto tra le attese suscitate dalla loro elezione diretta e dei risultati raggiunti
Inoltre alla fine della loro esperienza al doppio mandato hanno mostrato una grande difficoltà ad individuare a chi lasciare il testimone
Elezione diretta non ha prodotto continuità perché il carattere monocratico non ha facilitato la collegialità e la valorizzazione dei migliori
è saltato invece il processo di formazione e di selezione dei dirigenti politici sono queste alcune osservazioni che mi va di sottoporre alla discussione
Il termine più evocati in questi ultimi mesi ha finito così per essere discontinuità e di questi giorni che si stanno facendo ovviamente coalizioni di liste di vinti l'individuazione dei candidati
Che il dibattito fa emergere questo termine discontinuità pur
A mio parere anche i governatori si stanno affannando non soltanto i sindaci anche i governatori c'era chi credeva che poiché eletti direttamente fossero più autorevoli dello stesso presidente del Consiglio
Invece sono oggi costretti a subire una riforma federalista
Approvati in Senato che prevede
Perfino la loro esclusione dal Senato federale e che li vede in gran parte contrari
Si è realizzato il paradosso di trasferire funzioni e poteri alle Regioni con il loro dissenso
A ben vedere lo stesso Berlusconi
Chiede il cinquantacinque per il cinquantun per cento dei consensi per poter governare perché in questa situazione non riesce a farlo
Con me come vorrebbe
La fiducia personale si è dimostrata dunque insufficiente a riempire il vuoto lasciato dalla crisi dei partiti di massa
Il mito del leader carismatico si è appannato anche se credo impossibile rinunciare all'elezione diretta nei comuni nelle province e nelle regioni la sua necessità deriva dalla frammentazione e dallo stato dei partiti che oggi riescono ad esprimere un potere di veto più che di proposta
L'elezione di reti insieme al premio di maggioranza ha stabilizzato le istituzioni
E questo garantisce all'eletto spazi di innovazione di progettualità di medio periodo impensabili prima e di cui la pubblica amministrazione ha assoluto bisogno
L'elezione diretta però necessita di vari correttivi che rafforzino il legame tra le istituzioni e la società e che valorizzino nuove forme di partecipazione
In realtà il binomio presidenzialismo il parlamentarismo con Ubi Polaris il bipartitismo sono polarità che fine ore sono state al centro della discussione ma che non riescono ad andare alla radice del problema
Di fatto e ancora insoddisfatta la necessità di trovare il nuovo assetto politico istituzionale
La periferia oggi appare indebolita
L'enfasi che è stata apposta sul ruolo delle città negli anni novanta
Ha fatto emergere nella tematica più generale del federalismo quella del federalismo delle città che in realtà a me pare non esistere
Si è ingenerato così un pericoloso equivoco
Sei Comuni Province Regioni sono soggetti che agiscono in ordine sparso ed alimentano il sindacalismo istituzionale
Il centro è in grado di indebolire che un grande facilita la periferia giocando un soggetto contro l'altro volta a volta a seconda della convenienza
Ad esempio
Un conto è il Senato delle Regioni un altro il Senato delle autonomie un altro ancora il Senato federale
A me pare che i governatori leader politici regionali degli schieramenti in campo
Non hanno costruito a partire dalle loro regioni quell'alleanza delle autonomie necessaria a stabilizzare la periferia riformata
E condizioni indispensabile per un serio regionalismo senza il quale non può esserci neanche il federalismo
Per questi governatori sono oggi i più deboli la costruzione dell'alleanza delle autonomie e la condizione indispensabile per rafforzare la periferia
è indubbio infatti che siamo di fronte a un ritorno del centralismo
Basti pensare al percorso del federalismo fiscale che procede lento e contrastato
Alla manca al mancato avvio della bicameralina o al fatto che l'odierna riforma della riforma si configura più come una proposta volta a neutralizzare il dissenso nella coalizione di governo
Che a costruire un progetto in campo organico in campo a me pare che le parole del presidente Casini pronunciate questa mattina di consapevolezza della necessità il miglioramento della proposta di apertura vadano apprezzato
Questi elementi mi fanno ritenere che assieme al mito del leader carismatico si stanno appannando i tratti distintivi del ciclo che si è aperto nella prima metà degli anni novanta
E in questo quadro che stiamo affrontando la riscrittura degli statuti e la riforma elettorale
La Conferenza dei presidenti a in questo quadro appunto la necessità di definire le sue principali funzioni che sono essenzialmente politiche e chi mi a mio modo di vedere ruotano attorno alle seguenti questioni la prima
è giunto il momento di proporre una lettura più matura del da farsi nel processo di riforma istituzionale finalmente svincolata dalla discussione sull'elezione diretta
La seconda cogliere i segnali di cambiamento delle culture politiche ed assumere il compito di rafforzare il legame tra le istituzioni e la società
C'è da riorganizzare per esempio il rapporto tra consigli rappresentanza economica sociale
La terza operare sui punti deboli del rapporto esistente tra Regione e sistema delle Autonomie locali dobbiamo qualificare il cane procedere nel secondo punto il terzo punto anche indipendentemente dagli statuti la quarta accompagnare i consigli nella sperimentazione della funzione di indirizzo e di controllo
Le regioni oggi territori di distretti o di sistemi economici locali
Debbono organizzare la Società delle Autonomie che risponde alle sfide della globalizzazione cercando al loro esterno a differenza della prima fase di vita della regione
I fattori della competitività è chiaro che l'assetto politico istituzionale non può essere quello della prima fase della vita e delle regioni
Durante le durante la quale i fattori della competitività erano tutti interni al sistema serve un altro organizzazione
Si tratta di gestire condizioni economiche sociali culturali completamente nuove
Che richiedono il superamento delle frammentazioni originatesi nel sistema della rappresentanza sia a livello di impresa e di sindacati ma soprattutto della politica per questo servono nuove regioni e nuove sta e nuovi statuti servono regioni i cui Poteri interni abbiano la capacità di rappresentare valorizzare il policentrismo
E di ricomporre quella rappresentanza frammentata condizione indispensabile per accompagnare il cambiamento economico
Solo così sarà possibile conferire nuova responsabilità ed autorevolezza e consigli
L'ambito istituzionale regionale e il primo dunque chiamato a prendere atto della incompiutezza delle riforme degli anni Novanta
Ed è la necessità di spostare l'attenzione dalla comunicazione alla relazione io credo che il sistema politico si attrezzerà nei prossimi anni
Verso questo passaggio a ragionare su che cosa vuol dire fare il sistema
Quando abbiamo affrontato questa discussione nella commissione nel gruppo di lavoro questo termine fare sistema ha fatto rizzare un po'le antenne a diversi componenti
Ebbene io credo che con il termine fare il sistema non si intende certamente recuperare elementi di dirigismo
Ma orientare le istituzioni in primo luogo l'assemblea elettiva ad esercitare assieme al policentrismo localista e dal sistema della rappresentanza in generale
La sua funzione essenziale di produzione della visione di futuro
Credo che le istituzioni e in particolare la Regione abbia e in e nel caso specifico l'Assemblea elettiva regionale abbia il compito di produrre visione di futuro
Dentro il quale ovviamente tutti gli attori del tessuto istituzionale economico e sociale possono giocare creativamente e liberamente la loro partita
La produzione della visione di futuro e di monitoraggio dei risultati concreti delle politiche pratiche entrambe poco conosciute dalle assemblee elettive regionali
Possono permettere alle assemblee elettive di organizzare la partecipazione del sistema della rappresentanza a due fasi significative del processo decisionale
Ed affrontare correttamente la questione della programmazione in modo processuale e non dogmatico
Il modo con il quale le istituzioni moderni possano governare una società mobile in continua trasformazione
E da accompagnare con successo il cambiamento non esclude le assemblee elettive come si è pensato in questi anni assegnando in capo una persona la decisione ma ne valorizza
Si aprono opportunità nei prossimi tempi se vogliamo e sappiamo cogliere
La possibilità di rafforzare le relazioni tra il Consiglio e viene Autonomie presenti nella società
La giornata di oggi ci permetterà anche oltre a questo ricco dibattito che c'è stato questa mattina che con questa mia introduzione può pomeridiana voglio anche collegare le due sessioni
Ci permetterà anche di affrontare e di confrontare punti di vista scientifici senz'altro utili alla redazione della legge elettorale
Prima di dare la parola professor Agosta voglio riassumere molto sinteticamente le linee essenziali del documento licenziato dalla Conferenza dei Presidenti il primo punto che abbiamo messo l'ordine del nostro ragionamento e
Elaborati in un documento approvato e distribuito riguarda il principio da cui partire è quello di nonne
Stravolgere la legge elettorale me di apportare lì opportune correzioni per superare i punti deboli mostrati dalla legge esistente senza stravolgere il suo impianto
Il secondo punto la nuova legge dovrebbe perseguire i seguenti obiettivi
Ad ogni Provincia secondo la sua popolazione ad ogni rivista secondo i suoi voti tradotto eliminiamo
Lo slittamento di consiglieri da una provincia all'altra provincia ed eliminiamo o scoraggiano la frammentazione
Delle coalizioni in una sopra abbondante presenza di liste elettorali
E tutto questo da raggiungere attraverso un sistema di elezione su base proporzionale con garanzia della stabilità di governo che della rappresentanza delle minoranze
La terza prevedere un incremento del numero di consiglieri che si basi su due principi essenziali il primo
Sicuramente funzionale sottrarre alla maggioranza che ha il compito di governare la disponibilità degli assessori e anche del Presidente del Consiglio
Ai lavori delle commissioni non deve lasciare un numero di consiglieri insufficienti a gestirle
Nel migliore dei modi
In un momento in cui addirittura crescono le competenze decentrate
La seconda ovviamente riguarda la questione della rappresentanza che più complessiva ma che ha evidente colleganza con il numero con questo mandato il professore Costa si è messo al lavoro per elaborare una proposta oggi è il giorno di una prima verifica del lavoro fin qui sforato fatto
Mi pare necessario ribadire però prima di concludere che la Conferenza dei Presidenti non ha mai pensato di lavorare una proposta e di sostituirsi alle varie regioni
Ha compreso invece che molte regioni specie le più piccole
Non dispongono delle competenze tecniche necessarie ed ha così deciso di dotarsi di una competenza di primissimo ordine rispettando la loro libertà di decidere se avvalersene o meno
Credo che questo Rispetto dell'autonomia delle singole regioni e nello stesso tempo di assunzione di responsabilità per imprimere un impulso sia meritorio e vada dato atto alla conferenza dei presidenti e suo presidente di avere appoggiato e portato avanti la proposta
In particolare perché appare sempre più evidenti e oggi lo stretto legame tra statuti e legge elettorale e poi che c'è una visione molto ampia e diffusa e condivisa che la stagione degli statuti non debba fallire
Dobbiamo
Accompagnare alla discussione sugli statuti una adeguata discussione c'è tipicamente istruita anche sulla legge elettorale
Grazie presidente Minardi
Penso che di poter subito Passarella la parola professor Agosta perché ci illustri il risultato del suo lavoro
Ringrazio
Ovviamente non si tratta per il momento di un risultato ma di un risultato parziale di un lavoro che sicuramente e molto complesso
Io sto affrontando il lavoro come dire al da un punto di vista neutrale
E e soprattutto guardando un po'astrattamente all'insieme di quelli che io immagino da lontano diciamo essere i problemi
Delle singole realtà regionali bisogna però ecco avere presente io per l'home
No cioè non sicuramente presente che questo lavoro può funzionare solo se fatto effettivamente in raccordo con con chi il territorio le esigenze politiche
Le conosce direttamente altrimenti il il rischio è quello di fare un un discorso astratto ovviamente l'astrattezza alcuni vantaggi
Appunto quelle di non dover come dire confezionare vestiti su misura non non è questa ovviamente la l'esigenza mentre questo è un rischio
Della autonomia l'autonomia assegnato l'autonomia legislativa in questo ter Reno oltre che l'autonomia statutaria chiaramente segna davvero in maniera forse decisiva un cambiamento della forma di Stato in senso più autonomistico
Però certamente c'è un rischio in tutto questo perché quella che era una legge uniforme immaginata come dire indifferentemente per tutti e che poteva di volta in volta avvantaggiare alcuni soggetti veniva come dire imposta dall'alto nel momento in cui viene adattata dalle maggioranze dai singoli consiglieri dalle singole forze politiche a esigenze locali esigenze del ceto politico locale è chiaro che poi si muove in maniera diverso
L'autonomia aldilà quindi di tutti i valori come dire simbolici anche alcuni effetti pratici che si possono sicuramente a raggiungere e gli effetti pratici riguardano la correzione di
Come dire alcuni limiti che sono emersi nella legislazione vigente alcuni limiti che erano presenti già nella legislazione del sessantotto e che poi sono stati probabilmente accentuati dalla riforma del novantacinque complessivamente credo che in questo i giudizi concordino largamente
La riforma del novantacinque è stata una buona riforma anche se fatta come dire con strumenti di emergenza
Si è fatta
Riutilizzando in gran parte per l'ottanta per cento addirittura nella distribuzione dei seggi si è mantenuta una legge proporzionalista Sima quale era stata concepita nel sessantotto
Dal legislatore parlamentare ricalcata sul modello della Camera dei deputati ma molto più proporzionale rispetto alla Camera dei deputati perché per esempio non prevedeva alcuna limitazione
Per la partecipazione delle liste più piccole al collegio di recupero dei resti
Mentre la legge nazionale della Camera lo ricordo richiedeva un quoziente intero e poi un certo numero di voti sul piano nazionale e questo le leggi ordinarie le leggi regioni a statuto ordinario non lo prevedono qualche legge invece di quelle a tutto speciale per esempio la Sardegna ha previsto formula di sbarramento ma si è utilizzato quindi un meccanismo che era proporzionalisti non lo si è mantenuto per l'ottanta per cento e però si è realizzato un sistema elettorale con effetto sicuramente maggioritaria
C'è sempre una coalizione che vince e noi abbiamo provato a fare con il dottor D'Amelio che qui con me che ha collaborato
Questa prima fase collaborerà ancora questa in fase di elaborazione dei dati in realtà soprattutto nel mille novecentonovantacinque ben poche Regioni avrebbero avuto una maggioranza emersa dal voto
E soprattutto non necessariamente questa maggioranza sarebbe stata quella che si era
Diciamo una innovazione importante cioè quella di sottoporre al giudizio del corpo elettorale Ruffini Roberto Ruffilli avrebbe detto al cittadino come arbitro il giudizio sul governo la regionale
E dicevo quindi si son formate delle maggioranze Masson formate soprattutto delle coalizioni
E questo è un elemento che non va come dire trascurato
Anche nelle elezioni del due mila questo stesso meccanismo assicurato in tutte
Le Regioni la formazione di una maggioranza e tra l'altro di una coalizione preventivamente
Sottoposta al giudizio degli elettori
Ovviamente il il meccanismo adottato io questo scritto Keo urtato ma una sintesi di di di di di alcuni problemi
Uso una metafora e la metafora è quella dell'edificio
La legge del mille novecentonovantacinque che è stata che è stato realizzato per sopraelevazioni cioè noi abbiamo utilizzato il corpo della legge del mille novecentosessantotto
Con ripartizioni circoscrizionali con recupero dei seggi a livello del cuore del collegio unico regionale e su questo edificio abbiamo sovrapposto e il cosiddetto listino la lista regionale unitaria
Della coalizione ed eventualmente una serie di piani aggiuntivi di seggi addizionali
Il listino
Che e mi pare di capire uno dei punti attualmente controversi una discussione all'interno dei consigli e stato nasce diciamo da una necessità la necessità cioè di non collegare le liste a un presidente eletto direttamente nel novantacinque questo non era possibile ma di assegnare un premio collegato appunto a una lista unitaria il cui capolista era come dire la persona designata individuata dai partiti della coalizione che si impegnavano poi a votarla in consiglio e a eleggere la alla presidenza
Quindi il listino nasce come dire da da un'esigenza
Particolare da un'esigenza
Immediata
Il listino è rimasto è rimasto nel
Anche nelle elezioni del due mila e attualmente parte appunto della legge che la la legge costituzionale del mille novecentonovantanove ha assunto come legge di riferimento
Nel mille novecentonovantanove con la legge costituzionale uno del novantanove
Tra l'altro diciamo sì leggermente allargato il listino cioè oltre al venti per cento dei seggi assegnati alla coalizione di maggioranza
Cioè come dire un listino minimo formato da un unico seggio che appunto il seggio assegnato al candidato della coalizione
Principale sconfitti
E e in tutti e due seggi tanto tempo le quote tanto la quota del listino il venti per cento quanto la quota
Del candidato sconfitto
Candidato alla presidenza sconfitto sono sottratte alle circoscrizioni provinciale questo ha avuto una serie di conseguenze diciamo sulle circoscrizioni provinciali a quindi reso più difficile il
Ha reso più difficile
La conquista dei seggi al quoziente intero e ha fatto sì che una quota maggiore
Di seggi fosse trasferita ai al Collegio dei resti
Siamo
No prego si
Dicevo questa
La necessità di prevedere una quota di maggioranza che si andava a inserire su un un corpo
De dell'ottanta per cento dei seggi assegnato proporzionalmente a aggravato alcune difficoltà che già nella legge originaria si avevano la legge originaria
E in questo le Regioni possono davvero innovare molto la legge originaria individuava un criterio per la determinazione delle circoscrizioni il criterio era un criterio fisso e uniforme la Provincia
Il punto b perché la Provincia però e difforme realmente per dimensioni quindi in una serie di regioni noi abbiamo sproporzioni tra Province
E questo meccanismo della sproporzione tra Province incide fortemente sulla poi sull'assegnazione dei seggi e incide doppiamente perché incide e
Io direi che possiamo forse vedere
Qualcosa prendiamo la numero dieci
Mi faccio vedere per esempio in questa tabelle maniera molto riassuntiva
Qual è la situazione attuale del della distribuzione delle province per numero di seggi spettanti
Ecco vedere ci sono una serie di province per esempio ci sono tre circoscrizioni provinciali che hanno diritto a un unico Sergio sulla base della popolazione e così via ci sono poi circoscrizioni come dire
Progressivamente più grandi fino ad arrivare a una circoscrizione che quella di Roma sulla base della popolazione del due mila in cui vengono distribuiti trentacinque seggi ora questo questa riversa entità di seggi distribuiti incide doppiamente sulla sull'assegnazione dei seggi innanzitutto incide e qui sono i dati della terza colonna sul costo del quoziente intero
Il quoziente attualmente come si calcola si calcola dividendo il numero e la terza colonna di questo schema
Si calcola dividendo il numero dei seggi assegnati
E scusate il numero dei voti espressi nella provincia diviso il numero dei seggi spettanti aumentato di una unità
Facciamo per comodità anche per esprimerci in termini percentuali uguali accento il numero voti espressi in una provincia io una provincia piccola con un solo seggio da assegnare
Il costo del quoziente intero sarà pari al cinquanta per cento cioè si dividono cento voti diviso il numero dei seggi assegnati uno aumentato di uno cioè cento diviso due ci dà
Cinquanta
Ecco presenti nella provincia di Rieti per fare un esempio di una provincia territorialmente vicina al luogo in cui siamo per la provincia di Rieti appunto bisogna ottenere il cinquanta per cento per trattenere
Immediatamente il seggio nella provincia
E allo stesso modo vedete ci sono tutta una serie di costi assai differenziati trentatré e ventiquattro venti eccetera
Fino ad arrivare al costo minimo che quello che sopporta attualmente la provincia di Roma cioè il due virgola otto
Ma questa e la prima parte del problema cioè questa parte per esempio passi
Prendiamo ti dispiace prendiamola numero dodici
Fa sempre l'esempio che noi attribuiamo
Ecco vedete nella numero dodici la numero dodici questa tabellina voi trovate regione per regione ma possiamo concentrarci sulla riga finale nazionale
Il numero di seggi che sono rimasti immediatamente nelle circoscrizioni il numero di seggi trasferiti al collegio per l'assegnazione dei resti
E infine appunto i seggi complessivamente spettanti nelle regioni nelle regionali del due mila in termini percentuali sono rimasti nelle regioni mediamente il cinquantacinque virgola sette per cento complessivamente il cinquantacinque virgola sette per cento dei seggi il quarantaquattro per cento e andato al Collegio dei resti
Se per esempio
Noi avessimo assegna Antony non solo l'ottanta per cento dei seggi mai il cento per cento
La tabellina numero dice per esempio se andiamo a confrontare
Con i dati delle ultime elezioni che si erano fatte
Col precedente sistema quello in cui il cento per cento dei seggi venivano assegnati venivano tutti attribuiti al territorio quindi senza listino
Vedete nel minor
Centonovanta furono immediatamente trattenuti nelle circoscrizioni del settantadue virgola otto per cento dei seggi quindi già questo aspetto la creazione del listino a come dire comportato questa questa prima come dire questa prima fuga di una percentuale quindi non solo di un numero in valore assoluto ma di una percentuale interna
Che in misura maggiore si è trasferita verso il cuore ora voi sapete il cuore il collegio unico per l'assegnazione dei resti
è stato immaginato proprio per assicurare per correggere
Proporzionali Zandonà
Come dire i difetti che circoscrizioni eventualmente piccole avrebbero avuto a danno dei più piccoli partiti tra i più piccoli partiti non riuscendo a raggiungere il quoziente nella circoscrizione avevano la possibilità di come dire a sommare tutti i loro resti e farli valere unitariamente a livello di
Regione
Quindi dal punto di vista dei partiti il curato il collegio per l'assegnazione dei resti
In teoria non non danneggia nessuno non danneggia nessun piccolo partito in realtà danneggia
Le singole circoscrizioni perché
Dicevo circoli pensionati sono possiamo magari far vedere
Ma possiamo facciamo vedere direttamente questa la numero
Provo a fare altari un un esempio concreto questo è l'esempio reale
L'anno dei seggi spettanti alla Regione Lazio nelle regionali del due mila
Ritroviamo i dati che abbiamo prima citato Roma trentacinque
Seggi Frosinone cinque latina quattro Viterbo tre Rieti uno solo abbiamo poi calcolato quello che abbiamo già visto riassuntivamente in quella lunga tabella con tutta la sequenza
Delle Province dimensioni
Ecco abbiamo un costo seggi diverso due virgola otto sedici virgola sette eccetera
Questo pazzi per esempio se possiamo vedere un attimo la quattro e poi ritorniamo su questa questo per esempio ha fatto così
Sì ha fatto sì concretamente che nelle regionali del due mila vedete sul trentacinque seggi comunque costo interno di due virgola otto nella provincia di Roma e stato immediatamente assegnato all'ottanta
Per cento dei seggi ventotto ventotto seggi non so se riuscite a regolare dei mentre ovviamente un numero minore di seggi è stato assegnato nelle altre Province che dovevano raggiungere un costo del quoziente molto più elevato
Dopodiché appunto dicevo i seggi vengono trasferiti al CUR ma alcune ritorniamo un attimo sulla tabella
Sull'A tre
Alcun reato i seggi vengono assegnati complessivamente per lista
E una volta stabilito che a una legge a una lista per esempio a una piccola lista
Spetti un seggio di resto
Sulla base di tutti i suoi testi
Dove ritorna questo resto ritorna
Nella provincia in cui il resto si era avvicinato maggiormente si era maggiormente approssimato altare il quoziente richiesto
Ma appunto abbiamo detto il quoziente richiesto e diverso da Provincia in provincia
Allora
Vedete un attimo qui io ho indicato una ipotetica lista X
Vedete la lista X è una lista
è un realista che per esempio ha mediamente poco più del tre per cento dei voti regionali due e mezzo cioè e ha diritto a un seggio
Quindi questa lista X fate conto che debba dividere un seggio
Bene il solo il resto che sarebbe l'equivalente in questo caso di tutti i suoi voti perché non è mai riuscita affare quoziente da nessuna parte
I suoi voti erano del due per cento a Roma è progressivamente abbiamo fatto qui un esempio
Come dire
Crescente cioè la sempre più forte e via via che la Provincia era più piccola no
Per esempio nella provincia di Rieti questa lista ipotetica avrebbe avuto la sua massima forza il cinque per cento rispetto a un due e mezzo per cento medio regionale
Che succede
Che nella provincia dove il costo richiesto era basso
Non soltanto sono stati trattenuti il maggior numero di seggi subito
Ma nel momento in cui si fa la riassegnazione dei quozienti dei resti scusate è probabile career questi delle varie liste di quella provincia vadano in posizione utile in graduatoria utile molte più volte ecco vedete
In questo caso l'ultima riga che ci dà la percentuale di approssimazione al quoziente circoscrizionale che
E il dato sulla base del quale viene poi fatta all'assegnazione del resto del seggio residuo o dei seggi residui lista per lista prevede in questo caso nettamente
Al primo posto questa lista nella provincia più grande nella provincia di Roma perché con un due per cento dei voti che è meno della metà di quanto non ottiene in termini diciamo proporzionali a Rieti
In realtà si avvicina per oltre il settanta per cento al quoziente circoscrizionale richiesto quindi diciamo la deformità di misura
Tra le varie
Province in realtà gli incidenti sul sul funzionamento del sistema
Proporzionale
E tra l'altro incide su questo indebolimento delle piccole province se prendiamo per esempio andiamo un attimo il numero undici per esempio se proviamo a riassumere in un grafico
Ecco in questo grafico abbiamo rimesso alcuni dati reali
E vedete come ecco sulla sulla riga verticale abbiamo il numero dei seggi spettanti alle singole
Provincia
Più e basso il numero dei seggi spettanti alle province più Sacile che si abbia uno slittamento negativo cioè che alla fine dei conti si perdano
Seggi mentre invece più è alto il numero dei seggi assegnati e non soltanto si trattengono dei seggi Massironi riconquistano dei seggi da alcune quindi il meccanismo va perlomeno leggiamo corretto da questo punto di vista considerate che la riforma del novantacinque ha in un certo senso aggravato
La situazione per le piccole province primo perché ha messo a disposizione non il cento per cento ma l'ottanta per cento dei seggi
Secondo perché nel frattempo sono aumentate le Province
Questo è un dato che va considerato sono aumentate le Province
Ed è aumentata anche una certa sproporzione Interna tra Province più popolose provincia almeno popolose e terzo elemento frattanto ma questo è un elemento solo politico è aumentata la frammentazione del voto
Quindi sono vari elementi che incidono in questo momento su questa su questa ripartizione
Territoriale
Ovviamente il risultato è e questo io credo che discutendo di autonomismo regionalismo territorio del federalismo
In realtà è un risultato paradossale
Noi abbiamo alcune Province nel novantacinque furono Lodi e Rieti nel due mila sono stati
Massa Carrara Benevento e ancora una volta a Rieti che alla fine hanno
Ha avuto cittadini convocati per la rielezione dei rappresentanti in Consiglio regionale ma non hanno inviato alcun rappresentante al Consiglio
Regionale quindi questo e un aspetto che da un punto di vista come dire generale sistemico
Io credo che si debba porre considerate peraltro che nel nostro ordinamento non c'è alcuna norma di salvaguardia
Delle piccole Province rispetto al il minimo di seggi loro attribuito
Nel nostro ordinamento si dice
La dimensione circoscrizionale e nella provincia e a ciascuna Provincia spetta una quota della rappresentanza consiliare generale il rapporto proporzionale alla popolazione
Potrebbe avvenire per una distribuzione diversa della popolazione o per come dire
Fenomeni Diversi creazione di nuove province che qualche provincia Possa eventualmente in questa distribuzione risultare a zero seggi in partenza
Ecco non esiste in questo momento una norma di salvaguardia che per esempio a Segni fate conto un seggio a tutte le Province poi distribuisca la quota proporzionalmente ma abbandoniamo un attimo
Il questo discorso soprattutto relativo ai dati anche perché
Mi interessava richiamare solo il perché diciamo qual è la meccanica che produce
Che produce questo effetto
Se noi volessimo attribuire tutte i seggi alle porzioni di territorio ecco dovremmo porci un problema di come definire le porzioni di territorio che hanno diritto alla rappresentanza
Noi abbiamo varie soluzioni possibili nella nota scritta in maniera succinta ma più ordinata ho messo in evidenza alcune di queste va varianti
Una certamente e la variante di considerare come dire
Singole parti di territorio
Come l'uomo di competizione elettorale
Per esempio se noi considerassimo
Piccoli collegi uninominali ecco potremmo distribuire la competizione elettorale in molti territorio queste unità delle soluzioni che più spesso viene richiamata nel dibattito e spesso viene richiamato una soluzione
Nei confronti della quale io esprimo grande perplessità la soluzione che viene richiamata è quella attualmente in vigore per l'elezione dei consigli provinciali
I consigli provinciali voi saprete sono divisi in un numero di collegi uninominali tanti quanti i consiglieri da eleggere
L'unico problema che i consigli i collegi uninominali non sono ambiti di assegnazione immediata dei seggi ma sono soltanto collettori
Dei voti sono ambiti di raccolta dei voti
I voti vengono poi conteggiati a livello provinciale complessivo vengono come dire restituiti lista per lista con quella sorta di approssimazione in questo caso
Ha ha un quoziente fisso
Cioè vengono premiati i collegi e che hanno avuto
Come dire le percentuali di volta in volta più alte
E questo fa sì che normalmente un terzo o un quarto dei collegi dei territori nelle elezioni provinciali resti privo di eletti
E quando ampia un eletto non è detto che questo eletto sia il più votato del collegio potrebbe essere risultare eletto paradossalmente anche
In assoluto il meno votato nel collegio ma che anche l'attivamente al suo gruppo politico
Quello che ha avuto ora performances migliore il risultato migliore se quel gruppo ha diritto proporzionalmente alla Provincia a un seggio quindi la Tunisia dei collegi uninominali soprattutto la via attualmente seguita
Dal sistema delle
Elezioni
Provinciali per i consigli provinciali anni miglior modo di vedere e una pessima via è una via che spesso viene ripresa in considerazione perché consente ai partiti di non scegliere un unico candidato
Coalizione ma di presentare molti candidati ciascuno per i partiti che fanno parte della coalizione ma complessivamente è un sistema poco efficace a maggior ragione è poco efficace se si vuole garantire rappresentanza ai territori come garantire rappresentanza ai territori allora se di collegi uninominali si deve trattare
Io richiamo sempre
Una vecchia esperienza legislativa che quella dei collegi uninominali per l'elezione dei primi Consigli provinciali del dopoguerra
E la legge che è stata in vigore dal cinquantuno al sessanta in quel caso il territorio veniva diviso
In un numero di collegi pari ai due terzi dei consiglieri da eleggere il più votato veniva immediatamente eletto per questo garantiva come dire la rappresentanza
Del territorio
Dopodiché l'ultimo terzo veniva eletto proporzionalmente su base complessiva regionale sulla base dei voti dei perdenti quindi era un meccanismo di riequilibrio proporzionale ovviamente questo sistema che è molto efficace dal punto di vista della rappresentanza dei territori
Torino alcuni problemi un problema di carattere politico cioè ritorneremmo in una situazione di sistema politico frammentato quale l'attuale nostro
Torneremmo come dire a una negoziazione a una contrattazione per la spartizione dei collegi
Con un candidato unico che rappresenti una coalizione composita
Con tutti i problemi dunque che sono stati evidenziati nelle elezioni parlamentari Camera e e senato quindi la spartizione dei Colletti
Poi c'è un altro problema che invece di carattere pratico
Dei collegi uninominali o sono rappresentativi effettivamente
Di comunità naturali di comunità
Storiche economico sociali come dire ben definite ma in questo caso avranno dimensioni molto diverse avremmo collegi molto piccoli dove si elegge una persona e collegi molto grandi
Avremmo rispettato come dire l'identità culturale il bacino ma non avremmo una equipollenza dimensionale questo poi ai referti come dire imprevedibili sulla ripartizione
Dei sei
E in ogni caso se invece dovessimo assicurare l'equipollenza
Dimensionale ci troveremmo con un problema di costante al risarcimento
Dei collegi e comunque con con leggi che a questo punto privilegerei ebbero l'aspetto demografico
E dimensionale ma salterebbero assolutamente tutte le questioni di di storia di cultura di di identità socio economica
Eccetera
Quindi la via del collegio uninominale secondo me e fattibile realizzabile se creiamo collegi uninominali veri non fittizi come quelli come dire delle elezioni dei consigli provinciali ma al contempo avremmo una serie di problemi come dire gestionali
E identificativi dei territori non più
Dicevo quindi le in menzione da seguire e certamente complessa da da D'Agata da definire
Potremmo a vere una dimensione unica regionale con una serie di vantaggi e svantaggi che nella nota scritta ho cercato di mettere in evidenza certo dovremmo sapere
Che più noi privilegiamo il territorio e meno facilmente possiamo garantire e la rappresentatività complessiva
Della dei seggi spettanti alle varie formazioni politiche e dall'altro lato
Garantire meno il gioco di maggioranza e opposizione
Quindi di premio di maggioranza e di raccordo tra maggioranza e forse per mia moglie questo sì sì
A quale soluzione stiamo pensando la soluzione a cui pensiamo è una soluzione che mantenga
Non tanto le circoscrizioni provinciali per quei problemi che disponevano ma mantenga la Provincia come limite massimo della distribuzione territoriale
Quindi l'idea verso cui credo ci si debba orientare e quella di mantenere la Provincia come limite e semmai suddividere le province più grandi o le Province per esempio di regioni piccole ma con Province grandi diciamo valorizzare meglio porzioni di territorio interno ma probabilmente la Provincia che è uno degli elementi identificativi del nostro territorio più costante tra le quelle amministrative preesistenti e probabilmente quella che va al momento conservata
Noi
Immaginiamo
Che per raccordare il massimo di effetto politico maggioranze assicurate
Ed eventualmente assicurabili al presidente eletto e dall'altro lato effettiva rappresentanza alle Province al momento l'unica soluzione che ci viene in mente e una soluzione
Che preveda e nella nota viene meglio specificato che preveda una attribuzione dei seggi sul piano regionale tra coalizioni
Che preveda sempre sul piano regionale una ripartizione tra le liste quindi proporzionalmente ai voti all'interno delle coalizioni quindi scontando un diverso quorum di maggioranza
E di minoranza
E poi una successiva
Restituzione alle province o alle circoscrizioni come meglio eventualmente definite circoscrizioni plurinominali noi abbiamo immaginato un sistema che dal punto di vista della meccanica
Funziona ma che deve essere come dire studiato poi sui dettagli che di fatto riprendere un sistema che esista nella legislazione positiva ed è il sistema delle elezioni provinciali per i Consigli provinciali della Sicilia
Questo sistema che vige in Sicilia è che consente come dire la restituzione di tutti i seggi alle circoscrizioni provinciali seppure con alcune piccole discrasie interne alle varie liste
Questo sistema tra l'altro esatto un sistema in cui in Sicilia a partire dal mille novecentonovantacinque se anche innestata l'elezione diretta del presidente e il premio di maggioranza
Quindi volendo come dire
Sinteticamente lanciare un un una soluzione questa ci pare la soluzione possibile ovviamente
C'è una gamma di sperimentazioni amplissima e se dovessimo ritornare su singoli aspetti avremo bisogno vedi molto più tempo il per fortuna
Il presidente Fontana la conferenza del dei presidenti ha organizzato per maggio un seminario tecnico in cui potremo come dire discutere di questi aspetti con molti più dettagli
Tecnici io dicevo mi fermerei a questo punto ovviamente possiamo immaginare soluzioni diverse
La soluzione che vi ho descritto e
La soluzione che cerca di contemperare al massimo grado le varie esigenze e semplificando
Il meccanismo procedurale ovviamente si potrebbe operare in questo edificio a più piani su vari piani per esempio si potrebbe solo operare sulla correzione del cuore o si potrebbe solo operare sulla problema del listino eventualmente distribuendo e il listino su le liste circoscrizionali cioè ci possono essere modi diversi e parziali di operare sui vari piani delle il tentativo che a livello ovviamente in questo momento puramente di studio puramente teorico stiamo immaginando invece un tentativo che provi a tenere tutto assieme
Invertendo la procedura cioè partendo dalla distribuzione regionale
E ritornando alle Province evitando assolutamente lo slittamento ma su questo poi avremo modo in altre occasioni di ritorna
Grazie professor Agosta per la precisissime relazione ai giunto lo saluto lo strutto come di tutti del ministro La Loggia che ringrazio di essere intervenuto e al quale davo subito la possibilità di intervenire
Grazie
Grazie presidente per la verità
Io ho avuto un aggiornato piuttosto complicata vengono da fuori
Sto per andare al Senato dove tra poco si vota la fiducia
Su un decreto legge del governo però non volevo mancare
Questo vostro appuntamento come peraltro
è mia abitudine vengo sempre lo stile incontri
Almeno tentato anche più volte in passato di costruire qualche percorso
Forse in qualche misura
Compatibile
Con le diverse posizioni assunte
Da presidenti e giunte rispetto al presidente del consiglio regionale
Vorrei fare soltanto due o tre brevissime riflessioni mi auguro un con qualche elemento di concretezza così come
L'abitudine
E parto proprio da questa bozza di documento che voi state per approvare
Non è che io voglia neo nessun potere per suggerire modifiche dicono perché non è mia
L'invito più che i soggetti istituzionali andrebbe formulato una
Forze politiche
Non me credo una frase recente né ignota quella che dice che le istituzioni così come le idee camminano sulle gambe degli uomini gli uomini fanno parte di forze politiche se vi fosse come io sostengo debba essere da tanto tempo
Una chiara determinazione politica
Su come debba essere definitivamente affrontato risolto è impresa
Il problema della composizione degli Statuti regionali
Potremmo dire che da qui a quindici giorni o meglio
Dal momento nel quale forze politiche si fossero pronunciati
Da lì a quindici giorni
Molto probabilmente il lavoro potrebbe essere concluso
Ebbene allora non è un problema di istituzioni anzi
Ora non è che io voglia mettere in gara su chi è più federalista e meno aveva visto
No non mi metto in gara son federalista
Quanto basta per essere
Do un riformista convinto dal nostro sistema costituzionale un riformista convinto nel senso di dare maggiori poteri al sistema delle Autonomie
Ma guai se fosse il governo della repubblica questa è la mia opinione
A dare un indirizzo
Su come debbano essere fatti gli statuti
Ma guai se fosse il Parlamento nazionale
Perché noi andremo esattamente in rotta di collisione rispetto alla cosa che stiamo affermando il cioè il più assoluto rispetto delle autonomie regionali
Cosa diversa è da parte delle forze politiche
Che potrebbero tra virgolette dovrebbero potersi esprimere su argomenti di questa rilevanza alla stessa maniera a Roma Milano non produsse maggiolino ad Alghero a Pordenone
Questa è la mia opinione non è nuova come ho già detto a tante volte mi piace ribadire nulla perché altrimenti noi continuiamo a giocare
Nel senso buono del termine uso questa espressione in senso negativo ma
A non concludere a non concludere su argomenti che hanno una rilevantissima importanza
Il problema non è del dosaggio di ponte via al fine di equilibrare
Il presidente della Regione con il Consiglio regionale
Non è un problema di alchimia un po'più di questo un po'più di quello così prossimo dei farmacisti che compongono May così come componevano sino a qualche tempo fa
In medicinali nei loro rispettivi laboratori non è quello non è una formula chimica che dobbiamo trovare
è una scelta politica che dobbiamo trovare
E la scelta politica non è solo della maggioranza
Scelta politica e
Di tutte le forze politiche rappresentate
Allora l'invito mi permetto di dire non va rivolto alle istituzioni
Va rivolto alle forze politiche
In maniera tale che nel pieno rispetto dell'autonomia di ogni regione si possono costruire degli Statuti regionali che pur nel rispetto a Veba disco di quell'autonomia
E abbiano
Delle linee del come dire dei principi dei valori di riferimento
Che possono essere riconoscibili
Attraverso l'indirizzo politico e questo sì ma nella piena direzione del pieno rispetto dell'autonomia delle regioni questa era la prima riflessione che volevo fare insieme con voi
La seconda
Non ci siamo avviati su un difficile percorso di riforma costituzionale
Dopo la riforma costituzionale della scorsa legislatura
è già stato detto troppe volte non vale più la pena neanche di ribadirlo
Però questo è
Ci siamo trovati a fare due cose assieme
Dare attuazione ad una riforma non certamente perfetta come peraltro riconoscono oramai tutti compresi quelli che hanno negato la loro parte è unita rispetto alla riforma perché è difficilissimo trovare i papà e le mamme di quella riforma oggi in Italia
Comunque tutti hanno detto P non è una riforma perfetta che forse bisognava fare di meglio che certamente mancava di alcune cose e bisognava completarla attraverso una serie di corsi
E non ci siamo trovati a dare attuazione a quella riforma costituzionale nel pieno rispetto istituzionale scusi
Newton la Costituzione e allo stesso tempo comincerà a studiare come fare una nuova riforma più completa riforma che non fosse soltanto il titolo quinto ma anche
Il bicameralismo ma è anche il premierato ma anche il presidente La Repubblica ma anche alla Corte costituzionale
E così via
Ma nel frattempo
Abbiamo il dovere di dare attuazione quella riforma anche perché
Nella nostra previsione
Siamo molto determinati a dare corpo a questa provvisione attraverso un impegno sembra svolto senza indugio
Da qui e per i mesi in avanti
Vogliamo fare in modo che la prossima legislatura parta
Beh non vendo di già alle spalle
La riforma costituzionale
Ma questo significa che oggi già parlare da oggi a quando questo potrà accadere ci sono due anni davanti
E allora
La legge di attuazione la centotrentuno
Qui si esce un valore per questo periodo intermezzi
Ma allora anche la delega che il Parlamento ha dato al governo acquisisce un valore nella costruzione di decreti legislativi
Io so che parlare con tecnici addetti ai lavori
Ma non posso dirvi quante volte mi sono dovuto trovare a cimentarmi a spiegare una cosa che di per se stesse chiare
Se la delega del Parlamento governo a quella di fare la ricognizione ha detto con chiarezza dei principi esistenti
Principi generali esistenti
è cosa diversa descrivere nuovi principi
Meno credo che bisogna speriamo ulteriormente
E come sei la Camera avesse detto al governo da che lei camere avessero detto al governo fammi una fotografia una istantanea
Dell'esistente
Si può discutere se è venuta bene la fotografia se ha un'alta definizione sei colori dal punto di vista dei contrasti cromatici son venuti bene ma sempre di fotografia si tratta
Altra cosa è
Ma credo che non occorra veramente spegnerlo spiegare cos'è la differenza con la fotografia è un film beh io credo che se avrà mai
Da qualche tempo e tempi dei fratelli Lumière credo che lo sanno tutti
Altra cosa è nuovi principi nuovi disegni di legge a nuove impostazioni
I decreti legislativi sono istantanei
Che servono servono per guidare rispettivamente lo Stato le Regioni in questo periodo intermedio perché cerchino di litigare almeno possibile nelle materie situazione concorrente
Poi io ho la mia personale opinione non lo rinnego che se riuscissimo a trovare una buona formula
Per una migliore definizione delle competenze dallo Stato dalle Regioni
Credo che faremmo una cosa
Ben fatta
Ma senza neanche lontanamente dare la sensazione di voler restituire allo Stato e togliere alle regioni in parte da loro competenza
Perché lei è l'equivoco
Un conto è la razionalizzazione un altro conto è passi indietro rispetto al federalismo già realizzato e chiaro questo concetto preso certe volte continua di interrogarmi se sono io che non riesco ad essere chiaro
Non trovando le parole giuste per spiegarmi non sono altri che si rifiutano di comprendere
Allora è chiaro un conto è la razionalizzazione cosa è più utile al cittadino bevanda risposta quella è
Altra cosa è togliere potere alle Regioni per dallo Stato cosa che peraltro non è nell'intenzione di alcuno certamente non è nell'intenzione del mio partito certamente non è intenzione del governo certamente non è la mia personale intenzione
Ma siccome dovevo questo contributo ulteriore di chiarezza colgo questa occasione
Per farlo
Ma allo stesso tempo regioni statuti indirizzo politico
E già la Corte Costituzionale qualcosa ha detto
E l'ha detto sul mostra su mia sollecitazione
è una traccia che va seguita
Credo che sia esercizio di buonsenso seguire quella treccia
è una traccia che va ignorata
Sarebbe secondo me un po'meno di buonsenso ma nel pieno rispetto delle autonomie regionali ci sto
è possibile fare
Magari costruendo la meglio
Le come purtroppo è accaduto in qualche regione
Costruendo la meglio anche dal punto di vista della letteratura costituzionale lasciatemi dire o della grammatica costituzionale o nel modo di costruire le regole costituzionali
Io credo che sono bravissimi tutti coloro i quali sono stati eletti per fare questo lavoro
Taluni per carità dal punto di vista della dignità personale e professionale siamo tutti eguali
Ma un conto è essere scienziato di fisica nucleare un altro conto è essere studioso o studente di diritto costituzionale sono cose diverse
Ed essendo cose diverse bisogna che ciascuno faccia quello che sa far meglio
Pur dando equipollenti ed equilibrati i contributi di saggezza e di buon senso no alla costruzione delle regole
Terza riflessione
Ma tutto questo può avvenire con un braccio di ferro
Duplice
Consigli contro presidenti
è maggioranza contro opposizione
Non è un po'troppo
No faccia me stesso una domanda non è un po'troppo
Due bracci di ferro l'insieme
Allora vedete nella riforma costituzionale che uscito fuori dal Senato non è stato detto da tanti non credo che faccia scandaloso lo dico anch'io ci sono alcune cose va
Follini tutto il suo dibattito vostri dopo
Obelisco per competenza dal Senato e alla composizione sono
Vi è un'idea completamente diverso
Poi pubblicamente
Il dibattito all'interno la maggioranza il dibattito con una maggioranza e un'opposizione
La ricerca spasmodica di trovare dei punti d'incontro può portare anche assoluzioni diverse tutte apprezzabili
Ma l'idea che del Senato della Repubblica facciano parte rappresentanti non necessariamente presidenti
Rappresentanti delle regioni
Ma io lo trovo assolutamente corretto giusto
Staremo poi a discutere anche qui incredibili proporzioni quanti conche Poteri su quali argomenti su tutto su una parte ci sono Milla le soluzioni possibili
Ma che certamente sia logico e giusto che vi facciano parte dei rappresentanti della Regione io contro
Assolutamente plausibile
Meglio auspica
Solo competenza
E sulle competenze
è stato detto anche qui da altri
Pur di far digerire
Ai Capponi l'anticipo del Natale
Si è forse dato ai Capponi
Qualche cosa in più di quello che nell'ambito di un ordine costituzionale armonico si sarebbe potuto dare
Potuto non dovuto potuto che tutto è opinabile
Ovviamente qui bisogna stare attenti e qui mi riferisco e mi riferivo alla grammatica costituzionale
Se gli dà i cui poteri e non gli dà il voto di fiducia
Hai fatto una cosa
Che difficilmente
Poi restare esattamente così
Qualcosa deve essere corretto
Però siccome noi siamo portarono in camera federale in senato federale e quindi per definizione non deve dare la fiducia al governo e io sono per questa posizione
Beh allora bisogna calibrare in maniera diversa i poteri del Senato
Non perché diventino minori
Ma perché diventino diversi
Perché noi siamo partiti dal principio della diversificazione del bicameralismo da perfetto
Ah imperfetto ma un imperfetto in cui le Camere siano e qui parla in ti dal punto di vista della loro forza e del loro peso nell'ordine democratico repubblicano dalla nostra Costituzione
Si può fare sono messi
Vi sono soluzioni possibili certamente ce ne sono diverse non è questo il momento naturalmente per intrattenervi su questo
Ma diverso soluzioni si possono trovare che raggiungano quel risultato non equilibrio fondamentale ed essenziale che rispetti la grammatica costituzionale io credo che questo debba e possa esser fatto
E allora concludo caro Presidente Fontana
Compiacendosi molto per il vostro ulteriore sforzo
Quindi
Proposizione di impegno nei sollecitazione
Io sono molto colpito allo stesso tempo come dire molto consapevole dell'importanza
Che voi date
A questo mandato che ci volete affidare
Io la prendo ma come ha spiegato prima lo prendo come rappresentante di forza politica mi viene difficile per essere coerente con i principi di federalista
Prendere questo incarico con responsabile di un settore che sull'argomento ha qualche responsabilità come componente del governo
Perché lo troverei contraddizione rispetto ciò che di cui ci stiamo occupando
E credo che
Bisogna trovare un modo per dialogare tutti insieme
Perché almeno
Cerchiamo di eliminare le occasioni per il secondo braccio di tre
Che ve ne sia uno tra maggioranza e opposizione che si possa tentare di allargare la maggioranza
Su argomenti di questo genere è assolutamente naturale
Ma che accanto a questo vi sia anche il braccio di ferro consigli presidenti è francamente
Qualcosa di troppo
Troppo storpia in percorsi costituzionale di questo di questa delicatezza di questa imponenza
Io per quello che mi riguarda sono disposizione a fare
Tutta per intero la mia parte
L'ho già dichiarato altre volte uno confermo anche in questa circostanza
Grazie per l'attenzione
Grazie al ministro alloggio per questo intervento sempre estremamente importante e e grazie anche di tutta la disponibilità che ha sempre dimostrato fin dall'inizio nei confronti della nostra assemblea alla quale ha voluto sempre essere presente cosa di cui siamo veramente molto grati
A questo punto la saluto certe arrivederci lascio la parola per l'ultimo intervento al consigliere Claudio Tucciarelli capo dipartimento del ministero per le riforme
Sì
Grazie
Vorrei innanzitutto esprimere un ringraziamento non formale nei confronti del presidente della conferenza e del presidente del Congresso delle Regioni per l'onore che mi hanno fatto nell'invitarmi ad intervenire all'incontro di oggi
Passando subito all'argomento della legge elettorale regionale pure ricordare in primo luogo come la legge costituzionale del novantanove abbia dato avvio ad un processo di riforma dell'ordinamento regionale nel suo complesso
E di utilizzo il termine pro cesso in primo luogo perché la riforma è giunta al termine di un lungo cammino risalente nel tempo
Infatti venne discussa in Parlamento una proposta su questo argomento a partire dalla decima legislatura e già allora veniva affacciato quel metodo peculiare della normazione costituzionale
Definita normazione di carattere dispositivo in cui legislatore regionale autorizzato dalla norma costituzionale a discostarsi dalla regola generale fissata dalla stessa Costituzione
E diversi progetti tra l'altro già all'epoca e merci emergeva l'intreccio di competenze Stato regioni espressione di sintesi di due poli dialettici autonomia regionale da un lato e coordinamento statale dall'altro
In secondo luogo il processo trova origine nel medesimo testo costituzionale in cui è presente tutta una serie di rinvii ad altre fonti normative
Cui è demandato il compito di dare sostanza e contenuto specifico ai principi costituzionali
Le fonti coinvolte fanno capo a soggetti diversi lo stato e le regioni per cui diversi sono i tempi e le modalità attuative
Per le regioni innanzitutto si è trattato di dare vita ad numero ad una nuova stagione di riforme a circa un trentennio dalla loro istituzione ma si può parlare anche di processo consequenziale Esterno alla riforma del novantanove
In quanto essa ha costituito solamente il primo passo in un quadro complessivo di valorizzazione del ruolo delle Autonomie nel nostro ordinamento
La riforma del novantanove ha infatti riorganizzato i meccanismi rappresentativi delle regioni ordinarie ad essa hanno fatto seguito in ordine cronologico
L'analoga legge costituzionale numero due del due mila uno concernente l'ordinamento delle regioni a statuto speciale
Poi con la legge costituzionale numero tre del due mila uno è stato profondamente modificato il titolo quinto della parte seconda della Costituzione in particolare con una revisione radicale nelle competenze legislative ed amministrative
In sintesi con la prima e la seconda riforma si è data autonomia e forza alla rappresentanza delle Regioni con la terza riforma è stata data consistenza alle competenze alle funzioni delle Regioni medesime
I legami tra le due riforme emerge non solamente dal contesto temporale entro cui esse sono state poste in essere ma dei contenuti stessi
A completamento ma non solo di quelle riforme in questa legislatura il governo ha predisposto un disegno di legge costituzionale si tratta adesso dell'atto camera quattro mila ottocento sessantadue già approvato dal Senato
Con cui tra l'altro sono modificati funzionamento e struttura degli organi costituzionali nazionali in particolare Senato e corte costituzionale
Unitamente alla modificazione del ruolo e delle funzioni dell'esecutivo e dall'ampliamento delle competenze legislative regionali
La vicenda italiana sembra dunque confermare la tesi di Asahara uno dei massimi studiosi del federalismo secondo cui il federalismo deve combinare e la struttura ed il processo
Parità quindi soffermarsi per un momento sugli aspetti relativi all'attuazione delle riforma del novantanove in cui la legislazione regionale quella statale
Direttamente collegata a quella tua azione si intrecciano in un sistema di limiti e vincoli reciproci e complessa
Sono infatti almeno quattro le fonti normative in cui affonda le proprie radici la riforma dell'ordinamento regionale
La Costituzione la legge statale limitatamente alle materie di cui all'articolo centoventidue primo comma per la fissazione dei principi fondamentali ed ancora lo statuto regionale che deve porsi necessariamente in armonia con la Costituzione e la legge regionale da ultimo la legge elettorale regionale si colloca all'interno di questo sistema rete ponendo si cronologicamente ma non logicamente al termine del percorso di riforma statutaria
Il primo elemento di interazione del legislatore statale nei confronti di quello regionale è dato dalla legislazione di principio come dicevo in attuazione dell'articolo centoventidue primo comma
Incompatibilità ineleggibilità e sistema di elezione del presidente e degli altri componenti della Giunta e dei consigli regionali
Occorre ricordare che la Corte costituzionale già nel due mila due ha stabilito in via generale che in assenza di un'espressa indicazione da parte della legge statale
Le regioni possono comunque esercitare le proprie competenze desumendo i principi dall'insieme della legislazione vigente
Nel due mila tre ha poi precisato che tale affermazione vale anche con specifico riferimento alla materia elettorale regionale fino alla statuizione esplicita di nuovi principi
Tuttavia sono ben noti i potenziali rischi derivanti dalla cosiddetta desumibili ITA dei principi
Infatti l'aleatorietà insita nella individuazione in via per così dire desunti Iva dei principi può produrre un aumento del contenzioso costituzionale il rimettere ogni decisione alla discrezionalità dell'interprete
Anche per questa ragione il Governo su iniziativa del ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione ha presentato nel febbraio due mila due un disegno di legge di attuazione dell'articolo centoventidue primo comma della Costituzione
Allo Stato il Progetto all'esame in seconda lettura da parte del Senato dopo che il Senato l'ha approvato in prima lettura ed il testo stesso è stato modificato dalla Camera
Quali le caratteristiche di questo disegno di legge
Disegno di legge sia innanzitutto fatto carico di adottare un nuovo metodo della legislazione suggerito se non imposto dal nuovo riparto delle competenze normative determinato dalla riforma del titolo quinto
Una prima peculiarità del disegno di legge è costituita dall'affermazione del carattere esclusivo dei principi che vi sono enucleati
In sostanza se così cercato di svolgere un'attività che non poche di critiche definirsi disservizio nei confronti dell'operatore e dell'interprete quindi dell'interprete regionale in primo luogo al fine di evitare la dispersione della normativa e di concentrare i principi in un unico testo normativo sì da rimuovere i rischi prima accennati
Il carattere esclusivo dei principi stai Dini dice sta ad indicare che solo in quella legge e non una anche in altre disposizioni vigenti l'interprete sarà chiamato di di individuare i principi per la legislazione regionale
Si paventava infatti un sia pure eventuale meccanismo di erosione progressiva dell'autonomia regionale attraverso l'opera estrattiva di principi da altre disposizioni legislative non necessariamente qualificabili ad una prima lettura come norme di principio
Il criterio della esclusività e quindi funzionale ad un'esigenza di certezza del diritto e di chiarezza nei confronti dei primi destinatari della legislazione di principio quindi le regioni
Un ulteriore peculiarità del disegno di legge governativo è costituita dallo sforzo di connotare il Progetto per l'effettivo contenuto di principio si tratta insomma di una legge per così dire leggera per le regioni
Sono note le vicende relative alla legislazione statale di principio
Per lungo tempo il legislatore ha qualificato espressamente le proprie disposizioni come norme di principio anche laddove il carattere di principio era carente e le norme che si caratterizzavano per la minuzia di dettagli
Sì da non lasciare alcuno spazio discrezionale per l'intervento di dirette a regolazione da parte del legislatore regionale
La stessa Corte costituzionale a in più occasioni stabilito che non è sufficiente l'auto qualificazione delle disposizioni quali principi fondamentali per assicurarne la conformità costituzionale nelle materie con correnti i principi fondamentali debbono avere un contenuto sostanziale tale da non comprimere qualsiasi possibilità di normazione regionale e ciò vale a maggior ragione dopo la riforma del titolo quinto il disegno di legge risulta pienamente coerente con un'impostazione secondo Costituzione dei principi fondamentali in quanto le disposizioni risulterebbero non immediatamente applicabili se non con la specificazione richiesta a legislatura regionale
Che si trattasse di una specifica preoccupazione del governo è testimoniato anche dalla stessa relazione introduttiva del disegno di legge cui corrisponde pienamente la metodologia per così dire redazionale del Progetto sotto questo che figlio il Progetto rappresenta anche una sfida perché riflette sul piano del metodo della legislazione quel diverso atteggiarsi del rapporto tra competenze e funzioni dello Stato e delle autonomie regionali espresso dalla riforma del due mila uno
Non sfugge ovviamente
Che questo metodo determina in primo luogo una conseguenza la responsabilizzazione delle Regioni innanzitutto dei consigli regionali chiamate ad un'opera impegnativa nella fissazione della legislazione elettorale sulla base di principi che sono pienamente rispettosi della loro autonomia ma che anche richiedono un esercizio di responsabilità politica piena nella individuazione delle disposizioni di tiretto a regolazione
E poi da sottolineare che il metodo della legislazione che ho definito leggera trova una sua ulteriore spiegazione nella specificità della materia trattata
La materia elettorale presenta legami diretti strettissimi con la forma di governo in prima primus approssimazione si potrebbe addirittura sostenere che il sistema elettorale sia ricompreso in modo pressoché completo nella forma di gol no quasi fosse un suo sotto insieme
E dunque evidente che il diverso regime delle fonti giuridiche che regolano la forma di governo da un lato Statuti regionali ed il sistema elettorale legge statale di principi e legge regionale dire da regolazione richiede un'attenta delimitazione del campo rispettivo di azione individuazione di principi che richiedano necessariamente un ampio intervento regolatorio da parte delle regioni si rafforza con questo il perché ora elemento in altri termini il limite che incontra il legislatore statale risulta essere duplice il limite proprio dei principi fondamentali per qui valgono le considerazioni che ho appena svolto ed il limite della forma di governo regionale riservata agli Statuti dall'articolo centoventitré della Costituzione
Ed è altrettanto evidente che il limite della forma di governo opera in una duplice direzione
Opera nei confronti del legislatore statale come limite esterno ma anche nei confronti del legislatore sia esso statutario ordinario regionale come limite interno
Non sorprende che la Corte costituzionale nella sentenza concernente lo Statuto Calabria abbia sottolineato che sono inammissibili norme statutarie che determinino direttamente almeno in parte il sistema di elezione che dovrà invece essere disciplinato dalla legge regionale sulla base dei principi fondamentali stabiliti dalla legge statale
Risulta evidente che la forma di governo si collega direttamente non solo al sistema elettorale in senso stretto ma anche alla disciplina più complessiva dell'incompatibilità oltre che dell'ineleggibilità
Tant'è che lo stesso legislatore costituzionale ha fissato alcuni casi specifici di incompatibilità oltre a rinviare alla legge statale per i principi a quella regionale per la diretta regolazione in materia di incompatibilità
Legislatore statale sembra quindi avviarsi verso l'attuazione dell'articolo centoventidue della Costituzione attenendosi ad una lettura circoscritta delle proprie competenze e limitandosi con una sorta di senza restraint normativo a fissare disposizioni che richiedono comunque un intervento ulteriore di dirette a regolazione regionale e soprattutto per quanto attiene al sistema di elezione nonni con prima l'autonomia in tema di fu ma di governo l'auspicio e che l'approvazione definitiva del disegno di legge possa costituire un contributo utile nel complesso quadro delle riforme in corso all'interno di ciascuna regione grazie per la
Grazie al consigliere Tucciarelli
Credo di poter dire che i lavori si considerino conclusi ringrazio professore io l'approvo ringrazio ringrazio tutti gli intervenuti e spero che ci si possa ritrovare come avevamo detto prima nel mese di luglio all'assemblea degli eletti con qualche risultato più concreto che ci provenga dalle non serve giorni grazie buongiorno a tutti