Presentazione del secondo rapporto sull'attuazione del federalismo - organizzato dall'Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) - (presso la Sde dell'Isae, piazza Indipendenza 4)

Per innanzitutto il ritardo con cui iniziamo questo nostro incontro ma ci sono stati un po'di problemi organizzativi si sono presentati il primo lo vedete dai dal tavolo a assente il ministro Maroni che stava io dissi era c'aveva confermato la sua presenza
E stamattina vista dell'incontro di oggi pomeriggio
è stato assorbito da altri incontri si scusa molto di questa sua assenza non è assente il professor Bordignon che
Fermo
No che è in viaggio da Fiumicino qui ma insomma il clima prima è stato bloccato per un'ora a Milano per la neve e adesso dal traffico romano ma è in arrivo
A detto questo io saluto tutti voi vi ringrazio la vostra presenza e vorrei ringraziare in modo particolare l'assessore Colozzi Tierra Brenta qui la conferenza dei presidenti delle Regioni come coordinatore degli aspetti finanziari
Regioni e le province autonome anche credo e il dottor Franco che è direttore del direzione finanza pubblica del servizio studi la Banca d'Italia professor Bordignon USA fra noi fra qualche minuto quindi parteciperà alla discussione
E io darei la parola a Efisio Espada
Che è direttore della nostra unità operativa economia e diritto alla pubblica amministrazione che si prepara il secondo rapporto ISAE sull'attuazione del federalismo
Grazie presidente
Un ringraziamento non formale
Tutte le persone ricercatori e non dell'istituto che hanno contribuito a
Redigere approntare questo voluminoso Rapporto sul sul federalismo e il secondo accennava il presidente al pari del precedente
Questo rapporto si fonda su o una
Riflessione attenta e dettagliata sulle sulle norme sulle regole costituzionali e non che
Sono alla base della
Del graduale passaggio del nostro sistema istituzionale verso forme di più vicina al federalismo
è un po'la nostra
Caratteristica se vogliamo nel nostro istituto quella lì provare quanto meno a per così dire impastare l'analisi economica con una maggiore ricchezza rispetto alla normale lavoro degli economisti di elementi istituzionali normative in esercizio assai Complesso difficile
Spesso si risolve in in una in un in un eccesso di dettagli
Ma è anche un esercizio che consente una
Come dire aggiungere spesso un maggior grado di realismo è anche una definizione delle policy meno a meno astratta
Ora il nostro o rapporto è strutturato come vedete in
Dall'indice in nove capitoli in realtà e può essere dici diciamo descritto o tramite tre ampie aree di indagine
La prima che copre i capitoli dall'uno al terzo
Costituisce un po'un tentativo di a monitoraggio vedi verificata in itinere
Ex-post dell'esperienze avviate da diversi anni sia in tema di federalismo amministrativo di decentramento amministrativo
Sia in tema di autonomia tributaria o quanto meno del tentativo di autonomia tributaria a livello regionale locale rappresentato dalla decreto legislativo cinquantasei del due mila
E sia di se volete di gestione diretta a da parte di verifica in itinere ma oramai anche ex post di verificare la gestione diretta da parte della Regione di una funzione pubblica di una missione pubblica
Così delicata complessa e coinvolgente anche risorse quale quella della della sanità della tutela della salute
La secondaria di indagine si riferisce alla dà un po'conto di quello che è successo negli ultimi dodici mesi sul piano delle iniziative legislative alcune come sapete chiuse in particolare la la legge centotrentuno la legge la Loggia di attuazione
Dell'articolo centodiciassette l'articolo relativo alla distribuzione delle competenze del
Titolo quinto riformato dalla Costituzione
E è un capitolo e un un insieme di capitoli senza al menti il quarto il quinto che danno anche
Conto sia delle nuove proposte di modifica costituzionale all'attenzione del Parlamento comunque
Presenti nel dibattito politico istituzionale e sia le prime importantissime pronunce più importanti si pareti della corte costituzionale
Riguardanti proprio il titolo quindi il nuovo Titolo quinto c'è la terza rete indagine invece e quella se volete tra virgolette
Più analitica nel senso che comprende due capitoli specifici relativi a quantificazioni sia di quella che noi abbiamo definito già l'anno scorso la dimensione finanziaria del decentramento
Cioè l'ammontare di risorse che il Titolo quinto in qualche misura sposta in maniera permanente dal bilancio statale ai bilanci
Delle regioni e delle Autonomie locali in generale
E
Sia secondo luogo una quantificazione dire inedita
Un tentativo ardito del del collega Raffaele Malizia di
Quantificare i livelli essenziali delle delle prestazioni
E in quest'area sono presenti anche i due approfondimenti di natura più istituzionale che riguardano uno un esame della ripartizione delle competenze legislative
Così come definito dal Titolo quinto alla luce del parallelo travaso di competenze verso l'alto diciamo così
Che la il progetto di Costituzione europea prefigura ma che già i trattati in realtà
Contengono e poi una una seconda Secondo approfondimento sulla a
Così sulle possibili conseguenze che
Il titolo quinto può comportare
Sulla ripartizione delle funzioni amministrativi quindi con le trecce
Un sacco di carne al fuoco forse troppa manca come potete immediatamente notare una riflessione specifica in questo rapporto sulla finanza locale sul sistema tributario
Che verosimilmente sulla base dei primi quattro commi dell'articolo centodiciannove del Titolo quinto riformato dovrà servire da base prefinanziamento delle vecchie e nuove funzioni pubbliche a livello di autonomie locali
Era presente questo approfondimento lo scorso anno loro ci è sembrato più utile aspettare una migliore definizione anche della per le riforme tributarie in corso prima di esercitarci nuovamente sulla su possibili ipotesi e scenari di
Appunto di disegno di un sistema di finanziamento o decentrato
Ora la prima parte ripeto è un po'tentativo di monitoraggio o del cosiddetto federalismo amministrativo e sanitario
Da quello che non effettuano innanzitutto una verifica del trasferimento del personale in attuazione delle leggi Bassanini
A riflettiamo sulla effettiva o meno come vedremo implementazione del decreto legislativo cinquantasei
Su una esperienza tutto sommato chiusa chiusa anche in modo relativamente positivo che quella del decentramento dei servizi per l'impiego
E per cui riservarci a un'analisi più specifica sul settore della sanità che come vedremo andrà ovviamente letto in connessione con le vicende del decreto legislativo cinquantasette
Proprio al finanziamento delle spese sanitarie era diciamo stato indirizzato
Ho perché
Cioè
Perché è utile andare a guardare queste queste esperienze
A nostro avviso poco questo insieme di riflessioni
Consente un vero e proprio
Esperimento una vera e propria terrificante in vista di
Assai più impegnative
Attuazione del Titolo quinto consente una
Diciamo la ci dà l'opportunità di avere dati informazioni spunti analisi sui comportamenti istituzionali
Le cui ricadute ripeto possono essere assai preziose e anche in alcuni casi preoccupanti al in lunga diciamo in vista del
Future misure di attuazione dell'intero Titolo quinto
Ora le indicazioni che abbiamo appunto queste lezioni da questo monitoraggio sono con riferimento al federalismo amministrativo che a distanza ormai di cinque sei anni dalle leggi Bassanini
A noi risulta soltanto la metà del personale potenzialmente coinvolto ha completato il proprio trasferimento verso le Regioni e gli enti locali
I motivi ovviamente sono tanti ci sono complessità e rigidità insite nella pubblica amministrazione
La gestione del personale
Va aggiunta a nostro avviso una visibile difficoltà su tanti temi si pensi solo al trasferimento delle funzioni che riguardano il catasto ai comuni
Una difficoltà spesso a raggiungere punti di equilibrio tra stato regioni senza i quali poi i processi decisionali che oggi esistono e che implicano ovviamente una condivisione sia da parte dello stato delle autonomie locali
Degli obiettivi da raggiungere dei modi delle relativi al raggiungimento di tali obiettivi ecco la manca la difficoltà a raggiungere questi punti di equilibrio comporta poi un ritardo a generali un rinvio della
Dei quell'insieme di provvedimenti che o comunque dell'attuazione di provvedimenti magari tre mesi che possono consentire l'effettivo trasferimento di funzioni e e personale a livello o a livello locale areazione che ne traiamo ovviamente che decentrare
Anche quantità di personale non clamorosamente elevate come quelle che erano in diciamo connesse alle leggi Bassanini è un processo lungo difficile
E quindi ciò bisogna tener conto nel momento in cui si
Come dire si pensa come il Titolo quinto inevitabilmente implica di trasferire nuove competenze anche di carattere amministrativo verso le Autonomie locali
Nel contesto delle leggi Bassanini l'esperienza dei servizi pubblici per l'impiego o ci sembra comunque un'esperienza nell'insieme positiva
Va tenuto conto che di alcuni punti di partenza favorevoli dal punto di vista organizzativo foto la numerosità del personale la molto contenuta
A e soprattutto la distribuzione di questo personale era diciamo così già effettuata se volete a livello a livello territoriale quindi problemi
Diciamo così grossi dal punto di vista logistico di trasferimento di questo personale sostanzialmente non esistevano lo scorso anno la presentazione del primo rapporto
Il vicepresidente del Senato pure Fisichella riportava
La alla la le difficoltà addirittura alla a trasferimento addirittura del personale delle delle forze armate in particolare l'esito dell'fece dei del personale l'arma dei carabinieri figuriamoci
Le difficoltà che pratiche concrete che possono esistere nel decentramento diciamo così di risorse umane dalla capitale essenzialmente altre regioni del Paese
Dicevo un'esperienza nell'insieme positiva intanto perché la funzione pubblica servizi per l'impiego oggi esercitate effettivamente a livello locale essenzialmente a livello provinciale ormai anche in una difficile ovviamente complessa dialettica concorrenziale con un settore privato che nel settore del Collocamento in rapida espansione
C'è sembrato esperienza positiva anche
Per il motivo che
Il passaggio di competenze non è stato una banale trasferimento di armi e bagagli del personale dalla da uffici statali a uffici regionali e provinciali si è trattato di un processo in cui le innovazioni organizzative di carattere istituzionale sono state presenti è questo come dire a può dimostrare che anche una
Diciamo così anche una un atto apparentemente
Solo formale in realtà potenzialmente ha delle così delle ricadute a di innova innovative nella nei servizi che la pubblica amministrazione ce la terza caratteristica importante parte si riallacciano alla discussione nel capitolo nono e che
Nella
Così nel decentramento Servizi per l'impiego ha giocato un ruolo importante l'Unione
Con la quei finanziamenti del fondo sociale europeo e si è creata quindi una sorta di felice verticalità tra se volete competenze comunitarie esercizio anche di una sorta e di funzione amministrativa da parte dell'Unione una delle poche che l'Unione possiede
Un ruolo di se volete il coordinamento dello Stato nella fase di decentramento del personale e poi la come dire il
Il ruolo ovviamente di
Quella fine di erogazione del servizio da parte delle delle autonomie locali
Passando alla
Al decreto legislativo cinquantasei col professor Bordignon
Invitiamo ad accomodarsi
Ampi professor Bordignon per capire a proposito essendo uno degli autori da uno dei responsabili della a suo tempo di almeno parte della scrittura del del decreto legislativo cinquantasei
Ora è un provvedimento non lo dico perché appena entrato Massimo ma era un provvedimento a forte carica innovativa il decreto legislativo cinquantasei perché creava una
Un embrione se volete di federalismo fiscale si sceglieva una funzione pubblica molto ampia come quella sanitaria e si decideva di finanziarla con un muovo sistema di
Autonomia tributaria a livello regionale
E locale
Ovviamente in considerazione della ben nota divenuti squilibri di carattere fiscale
Tra regione Regione il anche quel provvedimento qui non solo il nuovo Titolo quinto prevedeva uno un fondo di perequazione che consentisse seppure in maniera molto graduale il
Come dire il il lei il distacco nel corso del tempo delle regioni dal criterio che la spesa storica e quindi la conquista se volete di veri veri margini di autonomia tributaria
Ora
Come accennavo prima il decreto questo decreto legislativo che sostanzialmente non è attuato
Questo decreto legislativo ma ovviamente letto per capirne anche l'esito con la l'evoluzione della
Funzione pubblica tutela della salute
Quel decreto sostanzialmente aveva possedeva delle assunzioni implicite relative alla dinamica la spesa sanitario sulla base di questa assunzioni implicite
E costruiva ripeto un meccanismo di finanziamento a livello regionale
E locale
Queste assunzioni
E questo ben documentato nel Capitolo terzo o del del rapporto sono sostanzialmente state sconvolte poi dall'andamento effettivo della spesa sanitaria così come condizionato dagli accordi Stato-Regioni
Dall'agosto due mila dell'agosto due mila uno
E nell'insieme
Mostrato con chiarezza ripeto al terzo capitolo il classico e consolidato modello di ripiano Postiglione dei disavanzi da parte delle regioni
E di attribuzione delle risorse integrative dopo la la chiusura dell'esegesi del differimento a
Non ha risolto il come dire i problemi di finanziamento del settore ansia comportato sensibili problemi nell'altra copertura la spesa complessiva
A si pensa ad esempio che il sistema di anticipazioni utilizzato dalle regioni al fine di sostenere ritmi di spesa si è rivelato tanto costoso per ovvie questioni di pagamento di interessi e e incapace anche di fronteggiare forti carenze di liquidità che credo foto il settore regionale continui a riscontrate come scadenze di fornitori poi nel rapporto tra sanità poi il mercato privato scadenze i fornitori sono allungate
Con forti ricadute negative sul sul mercato
Questi andamenti dalla spesa sanitaria mettono ovviamente in crisi il meccanismo di finanziamento e perequazione del
Del cinquantasei
In buona sostanza i fabbisogni da finanziare appaiono tali da far rinviare colpo l'approva questo primo come l'ho definito prima embrione di federalismo fiscale che era stato prefigurato dal decreto legislativo cinquantasei
E questa se volete
Grande prudenza da parte regionale questa esitazione a entrare un po'se volete nel mare aperto della a della maggiore autonomia tributaria ovviamente diciamo così come indicazione di fondo induce a una una certa preoccupazione nel momento in cui e si dovrebbe diciamo nuove funzioni pubbliche vengono attribuite a livello regionale locale e quindi le quantità finanziarie in gioco sono significa ancora superiori di quelle peraltro consistenti
Connesse alla spesa sanitaria e al tempo stesso come il
Si evince dal torno a dire primi quattro come dall'articolo centodiciannove con meccanismi di autofinanziamento a livello regionale locale senz'altro più severi di quelli a previsti dalla cinquantasei quando dico severi intendo severi
Nei confronti della capacità delle regioni di generare al proprio interno le risorse e autonome necessari al finanziamento delle vecchie e delle nuove funzioni pubbliche
Questa era in dettaglio la primaria di
Di interventi analisi di cui si occupa il nostro rapporto la seconda come accennavo si riferisce più all'attuazione del Titolo quinto alle nuove proposte di modifica costituzionale gli ho già accennato dalla importanza della legge la Loggia
E un'importanza non è una come dire osservazione da economista ma come dire l'economista registrarla se volete la credibilità forse anche le possibilità di attuazione di un provvedimento anche da alcuni dati di carattere extra economico
Il fatto che questa legge sia stata approvata in maniera by partisan in Parlamento e qui perdonate vasto pessima espressione Bail Institutes ora cioè col concorso sia dello Stato delle Regioni
E qualcosa che probabilmente rende questo provvedimento una così una qualcosa che noi crediamo potrebbe anche reggere alla a all'impatto di eventuali nuove modifica del testo del testo costituzionale
Centodiciassette importante perché perdonate la legge La Loggia importante perché l'attuazione della dell'articolo centodiciassette ripeto quello relativo alla distribuzione di competenze che prefigura
Basata su uno schema condiviso di procedure ripeto anche tra diversi livelli istituzionali che potrebbe in in prospettiva futura da consentire una un percorso
Più rapido di quello che forse oggi siamo inclini a a ritenere sia sia possibile insomma
Come è noto la legge la Loggia così come questo rapporto funzioni cupa di
Di finanza di finanza locale e rinvia come sapete al all'Alta Commissione di studio sul federalismo fiscale da le riflessioni le determinazioni le prime determinazione sulla a
Sulla sul sistema tributario locale che dovrà appunto finanziare nuove funzioni
A try provvedimenti di modifica costituzionale ovviamente quello più importante il cosiddetto Atto Senato venticinque quarantaquattro che poi la la legge di riforma delle istituzioni attualmente in discussione al Senato le le novità sono sono tante di questo provvedimento sul piano delle competenze l'atto se della del provvedimento assorbe la il disegno di legge Bossi sulla devolution quindi prevede competenza esclusiva attribuita a livello regionale su istruzione sanità e polizia locale
Sul piano strettamente tecnico giuridico poi la nostra impressione che le modifiche le gli emendamenti all'articolo centodiciassette lascino ancora dei margini di ambiguità poi sulla effettiva esclusività della competenza istruzione che si per ad esempio che si verrebbe a realizzare rimarrebbero se il testo venisse approvato nell'attuale forma ad esempio le competenze esclusive statali intero ma di norme generali sull'istruzione quindi a quel punto non non si capisce poi la esattamente poi quale sarebbe quale dovrebbe essere il destino di questa di questa funzione pubblica così come anche polizia locale è una confluire una strana vicenda perché già all'articolo centodiciassette in vigore
Prevede che la polizia amministrativa locale sia competenza esclusiva delle Regioni competenza residuale
Articolo centodiciassette prevede i compiti di polizia spetti non lo Stato centrale ad esclusione della polizia amministrativa locale che quindi se volete automaticamente rientra nell'universo delle competenze regionale
Innovazione comunque forse più importante quella del l'introduzione del senato federale
Come sapete la discussione ancora molto vivace e non assestata sul tema due sono le grandi aree
Che riguarda appunto il Senato federale i compiti e la sua composizione
La nostra sensazione e che o meglio la nostra vostra opinione
Ancorché come dire illustrato in maniera molto prudente nel rapporto e che se di Senato federale si vuole parlare tua ottimista bisogna avere il coraggio anche di che a al all'espressione corrispondano corrisponda poi anche una realtà di di compiti di anche di composizione se volete
Prima cosa ci sembra importante e questo è un aspetto che ancora è poco chiaro dalla dal testo in discussione al Senato importante che il Senato fare la Camera delle Regioni debba essere coinvolta all'interno del più generale processo di bilancio va evitato che insomma va evitata la riproposizione del meccanismo attuale in base al quale lo Stato centrale responsabile in sede europea dei risultati dell'intera pubblica amministrazione ma non ha il se volete il potere di coordinamento vero della sui ormai anche alla luce del Titolo quinto sui bilanci delle e sui risultati di bilancio delle autonomia locale
Sulla composizione
E anche qui bisogna se come dire
La scelta probabilmente deve essere più chiara di quella che è apparsa fino al momento cioè se si parla di Camera delle Regioni in qualche misura il Senato deve poter e assorbire non soltanto se volete il parere del territorio in senso generale anche il parere dell'amministrazione e altrimenti questa capacità di coordinamento del Senato federale rispetto alla dal mondo delle autonomie locali rischia a nostro avviso di essere indebolita insufficiente come sapete questa
Questo
Per questi due aspetti nuove competenze esclusive regionale istituzione del Senato federale vengono in parte bilanciati nel
Nel venticinque quarantaquattro da un sensibile rafforzamento dei poteri del premier e da una nuova esplicitazione del principio dell'interesse internazionale
A un altro aspetto
Diciamo di valutazione di ciò che è occorso lo scorso anno riguarda le sentenze dalla Corte costituzionale
Anche qui la valutazione delle sentenze ancora in fase di assestamento
L'invito che se volete è arrivato in maniera autorevole ovviamente dalla corte
In relazione soprattutto alla divisione di competenze tra Stato e regioni e quello a non isolare in maniera eccessiva
Aree di intervento che per loro natura sono dipendenti non lo definiamo qui da un policentrismo diffuso
Oppure che sono se volete tagliate trasversalmente da competenze statali generali pensate alla perequazione ai livelli essenziali delle prestazioni e al modo in cui queste tagliano assistenza sociale la sanità l'istruzione tante altre tanti altri divi diritti
Civili e sociali se non ricordo male come li definisce la lettera M della del comma due dell'articolo centodiciassette
Altre competenze trasversali come la tutela e la concorrenza che ovviamente vanno a impattare su come competenze regionali pensate soltanto i servizi pubblici locali ai meccanismi di affidamento
Di concessione di servizi pubblici appunto a livello locale che verosimilmente comunque dovranno essere dovranno provare un quadro di riferimento unitario a livello della
Della disciplina della concorrenza nazionale probabilmente anche europei
Terza e ultima parte
Diciamo una questo il capitolo nono c'è una strana analisi che riguarda questo fenomeno della doppia devoluzione
Da una parte noi abbiamo la la così il
Un accento molto forte sui poteri esclusivi concorrenti delle regioni dal del titolo quinto al tempo stesso abbiamo però una
Parallela se volete conquista di poteri da parte del
Per l'Unione europea leader del livello sovranazionale di governo che più ci che più ci riguarda il capitolo svolge un'analisi per singole materie per gruppi omogenei di competenze ne vengono fuori
Spesso e volentieri incroci almeno in linea di principio abbastanza strani
Campo nell'agricoltura abbiamo una politica agricola comune quindi con un potere molto forte della dell'Unione ma al tempo stesso abbiamo una competenza esclusiva regionale
è presumibile che come dire si possa creare il principio già esistenti parte un legame diretto regioni unione si tratta di capire in questi casi cosa resta dopo questa doppia erosione di poteri delle competenze dello Stato centrale
Se
Dobbiamo come dire
Assistere a una scomparsa e non solo in campo agricolo della presenza fisica tra virgolette della dello Stato centrale oppure se di possano essere e altre altre soluzioni
La nostra impressione forse un po'paradossale e che proprio la doppia devoluzione proprio questa cessione di poteri verso l'alto e verso il basso ricche rei una sorta di necessità di un filtro istituzionale di un finto di coordinamento
A sia nei confronti della definizione delle politiche nazionali in sede europea sia della definizione della diciamo delle regole di recepimento delle regole comunitarie
A livello o a livello regionale
Un altro approfondimento o diciamo di questa terza questo terzo gruppo di di materie riguarda leale funzioni amministrative ovviamente rivolgo il mio sguardo alla dottoressa cittadino che si occupa
Che a questa brutta responsabilità
Di gestire il anche col nuovo ufficio del federalismo amministrativo
O queste questa complicata devoluzione di di compiti gestionali alla la nostra impressione ma credo così abbastanza in linea con altre analisi e quella che il Titolo quinto accentua ulteriormente il passaggio di competenze amministrative nei confronti del
Del che le regioni degli enti locali
L'impressione che naturalmente maggiore la capacità decisionale di un di un ente e inevitabilmente anche maggiori sono le giustificazioni che riconducono anche le funzioni amministrative nell'orbita istituzionale di quell'ente di quell'ente stesso
Questo questo osservazione tutto sommato banale importante però perché essa costituisce e qui né mi avvio non solo la conclusione ma anche alla alla illustrazione di alcune cifre
Di base del nostro o rapporto
Ecco questa osservazione e se volete al cuore del perché noi a assegniamo boh poi a livello regionale locale una serie di di risorse oggi presenti nel bilancio statale
In passato anche se volete con l'applicazione delle leggi Bassanini
Noi abbiamo un sistema per cui lo Stato centrale un tv ma a finanziare queste missioni che poi vengono gestite direttamente a livello a livello regionale
A o locale col nuovo Titolo quinto scomparendo nella sostanza
Il principio dei trasferimenti intergovernativi recuperati in altra forma ma per motivi diciamo così abbastanza specifici
Ma a nostro avviso scomparendo come strumento di relazione ordinaria sul piano finanziario tra stato e autonomie locali ma anche tra Regioni ed enti locali
Attenzione
Scomparendo questo strumento è chiaro che nel momento in cui noi assegniamo funzioni distesa
A livello locale e inevitabile che queste funzioni di spesa debbano essere finanziate anche a livello locale e questo e il motivo per cui non alla fine ci troviamo con e cifre molto consistenti sulla sul piano della devoluzione finanziaria queste cifre che trovate in grande dettaglio anche perfusione e per regione nel nel sesto capitolo dove è presente anche una lunga appendice metodologica che
Illustrati in maniera rigorosa il così ma la base nostre quantificazioni che a sua volta discende da un lavoro Pioneer di di Massimo Bordignon
E ha questa dimensione finanziaria il decentramento o può essere diciamo riassunta in queste cifre fondamentali
Un ammontare della a dati due mila uno
Gli ultimi sui quali si è esercitata la regionalizzazione delle spese statali della Ragioneria generale dello Stato un ammontare della spesa decentrata aggiuntiva
Pari a sessantuno miliardi di euro vale dire queste sono in relazione alle nuove funzioni pubbliche che Regioni enti locali dovranno gestire questa diciamo la contropartita finanziaria di tali risorse che dovranno quindi transitare permanentemente sui bilanci regionali e locali
Prima primo primo Delta diciamo così finanziario seconda a modifica che riguardava la punto direttamente bilanci locali un aumento delle risorse autonome
Cioè tributi locali o compartecipazione al gettito di tributi erariali che
Sì diciamo piedritto la la la questione del devoluzione regolazione imposta alle regioni a statuto speciale che pari a centoquarantuno miliardi di euro cos'è questa cifra questa cifra e la l'insieme
Del diciamo insieme e la somma del valore delle nuove funzioni pubbliche che dovranno essere gestite a livello regionale locale
E delle funzioni pubbliche già gestite a livello regionale locale ma attualmente finanziate tramite trasferimenti statali
Nel momento in cui il meccanismo dei trasferimenti statali viene sostituito da forme di finanziamento autonomo cieco voi avete queste due grandezze
Vecchie funzioni pubbliche
Da finanziare con risorse autonome in precedenza finanziate con trasferimenti statali nuove funzioni pubbliche da finanziare ex novo con risorse autonome totale centoquarantuno miliardi di euro
Queste grandezze si traducono poi considerando appunto e la l'ammontare delle complessivo delle entrate tributarie che saranno necessari a livello locale in una a percentuale intorno al sessanta per cento no entrate tributarie locali sul totale delle entrate tributarie quindi con una accentuazione rispetto alla situazione attuale molto forte del se volete del livello di otto Lumia tributaria anche se ovviamente
Come dire molto dipende in questa valutazione dal peso che avranno le compartecipazioni ai tributi erariali
Primo indicatore secondo indicatore un'incidenza delle entrate tributarie locali su un totale delle entrate fiscali pari al quarantatré per cento dall'attuale quindici per cento e poi ovviamente se volete una una misura un po'pleonastica cioè alla luce del centro articolo centodiciannove della Costituzione che prevede il finanziamento integrale
Delle funzioni pubbliche vecchie nuove attribuita alle Regioni con risorse proprie ovviamente l'indice l'autofinanziamento sfiora il cento il cento per cento
Vorrei precisare visto che queste nozze cifre l'anno scorso hanno creato un po'di rumore che questo se volete un po'il tetto massimo relativo all'insieme delle spese in capo alle Autonomie locali
E si decidesse di utilizzare criteri diversi se ad esempio si pensasse che la funzione pubblica istruzione
In qualche misura Fatah calda resti nell'orbita delle dei grandi diritti statali che quindi anche a livello finanziario rimanga in capo al bilancio dello Stato è ovvio che questa cifra
A si ridimensiona la nostra impressione e che comunque laddove le funzioni amministrative
E anche buona parte delle indicazioni legislative permettetemi di ripeterlo ancora viene trasferita a livello regionale e locale annui sembra che anche l'autonomia di gestione delle risorse debba in qualche misura essere la discrezionalità perdonate nell'uso delle risorse debba essere in qualche misura trasferita a livello o a livello locale ed ecco il perché di queste cifre
E così così elevate così consistenti
L'ultima a ultima cosa anche perché del passato più di mezzo da quando ho cominciato a parlare
Che un capitolo specifico ai livelli delicato i livelli essenziali delle prestazioni è un tema di enorme complessità e delicatezza non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo sottovalutato dal rapporto che presentammo o lo scorso anno
Non soltanto non erano presenti approfondimenti specifici ma credo che noi stessi non fossimo pienamente coscienti della portata del del tema anche a livello finanziario
A
Un primo problema
Per il modo in cui il Titolo quinto e costruito c'è un forte trade-off tra potestà legislativa regionale e competenze esclusive statali in materia di livelli essenziali delle prestazioni
In buona sostanza noi abbiamo competenze come la sanità l'istruzione
Soprattutto l'assistenza sociale che in linea di principio Visco musiva a livello regionale
E sulle quali
A tutti i livelli decentrati di governo quelli che una volta chiamavamo i livelli decentrati di governo hanno forti potestà legislative e normative
Queste potestà legislative normativi inevitabilmente hanno o devono avere un risvolto anche di come accennavo poc'anzi discrezionalità nell'uso delle risorse
Al tempo stesso non abbiamo
Una specifica previsione dell'articolo centodiciassette relativa alla competenza esclusiva statale in materia di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni afferenti a una non ben specificata pluralità di diritti civili e sociali
Ora il problema qual è che se prendiamo la prima definizione dei livelli essenziali che è stata fatta pochi mesi fa dal dal ministero della salute della quale si dà tra parentesi ampio risalto nella sempre nel capitolo terzo dedicato al federalismo sanitario beh noi alla fine vien fuori che praticamente la quasi totalità delle spese sanitarie intercettata se volete dalle da livelli essenziali
Se quindi come dire
Lo Stato che ha perso la potestà legislativa esclusiva in campo sanitario è però in grado di condizionare gran parte della torta finanziaria con lo strumento di definizione dei LEA e voi capite bene che a quel punto non si capisce non non è chiaro quale sia l'effettiva poi competenza regionale in tale tale materia vieni c'è un problema molto delicato di equilibrio tra ripeto
Nuovi poteri normative attribuita a livello regionale dal Titolo quinto e la garanzia che comunque la Costituzione vorrebbe dare che una pluralità di diritti viene garantita in misura uniforme sull'intero territorio nazionale
Quindi essere materia di riflessione di approfondimento
Una seconda caratteristica della quantificazione che l'effettuata nel nel capitolo sette riguarda
Come dire lana i divari regionali
E la
Una un'attuazione piena del dettato costituzionale sui livelli essenziali delle prestazioni sembra che sembrerebbe comportare una un ulteriore divaricazione tra tra Regioni nel se sul piano ovviamente Della gestione dei loro bilanci nel senso che
Il
Il rispetto di questi livelli essenziali comporta tali uscite finanziarie da come dire da rendere ulteriormente
Ardua diciamo così la capacità soprattutto di alcune regioni e non solo del Sud di finanziare la garanzia di questi livelli essenziali delle prestazioni
Un'ultima battuta
Riferita ai letta ma forse più generale
Che era se volete presente anche nella nel rapporto dello scorso anno
In generale hanno mi sembra che il modello rifinanziamento prefigurato dall'articolo centodiciannove sia troppo rigido
Lo diciamo anche alla luce di una serie di esperienze di federalismo con le quali ci confrontiamo
Quotidianamente che studiamo continuamente confrontandole alla alla nuova esperienza italiana
Ci sembra che reintrodurre uno una qualche forma magari limitata negli scopi e anche nel dimensioni ma rintrodurre qualche forma dei trasferimenti statali come strumento ordinario
Di finanziamento dei di alcune funzioni regionali e locali non sia un'idea totalmente campata in aria
A nostro avviso lungi dall'essere uno così un passo indietro sul piano della autonomia tributaria
Forse ecco avere a disposizione anche questo strumento di finanziamento potrebbe consentire una una maggiore flessibilità di rapporti ripeto non soltanto tra stato e Autonomie locali ma anche nella nelle relazioni intergovernative tra regioni gli enti locali io mi fermerei qua presidente sì
Sì grazie a questa rappresenta presentazione del e i punti essenziali del rapporto quindi del saluto anch'io Massimo Bordignon
Che arrivato fra Dinoi a e da inizierei appunto la discussione sul rapporto dando la parola Daniele Franco che è direttore della direzione finanza pubblica del servizio studi a Banca d'Italia
Grazie a Roberto fra tutte perché il rapporto dell'ISAE esamina molto approfonditamente il processo di decentramento che è nato in Italia
Ed è credono strumento di lavoro o molto utile per tutti coloro che seguono questo processo ne sono in qualche modo coinvolte quindi vorrei ringraziare Alberto Majocchi fisico resta ma anche gli altri colleghi dell'ISAE per questo lavoro che hanno effettuato un lavoro tanto intenso che hanno continuato a lavorare fino all'ultimo giorno viene così che non abbiamo avuto il rapporto sono solo alcuni pezzi solo qualche ora fa ieri sera
Il che riduce un po'la nostra credo possibilità di terne conto in modo compiuto allora come diceva Efisio il rapporto esamina gli aspetti istituzionali economici e statistici del decentramento io mi limiterò ad alcuni aspetti di carattere economico
Cominciare col parlare del capitolo riguardante la sanità noi sappiamo che il decentramento nel settore sanitario ha una storia in Italia che almeno ventennale ed è forse il caso più significativo di decentramento in Italia e quindi l'esperienza del settore sanitario nel bene o nel male potersi indicazioni per il decentramento che ha stiamo affrontando in altri settori
Sappiamo che nel settore sanitario molto lungo
Il decentramento delle decisioni è stato in affetti relativa al
Mentre limitato nel senso che lo Stato ha gestito direttamente molti aspetti del settore sanitario il finanziamento le prestazioni contratti di lavoro i tickets
E a questo coinvolgimento dello Stato ha corrisposto una difficoltà nell'individuare le responsabilità ultime degli sconfinamenti della spesa a dispetto di stanziamenti
Il rapporto dell'ISAE ricorda come dal mille novecentonovantadue al due mila la Spesal abbia sistematicamente superato di stanziamenti di circa un terzo di punto di PIL all'anno
E questo processo come ricorda il rapporto dell'ISAE ha dato luogo a un ma perenne contenzioso tra Stato e Regioni a ripetuti interventi di ripiano dei debiti pregressi
Ha comportato ritardi nei pagamenti incertezza nella gestione delle aziende sanitarie disavanzi sommersi un incentivo anche implicito a spendere di più nell'attesa di ripiani futuri
Quindi il rapporto poi mette in luce come negli ultimi anni siano stati fatti passi in avanti soprattutto con l'accordo dell'agosto due mila uno ma mostra come vari problemi restino ancora non pienamente risolti
Rapporto mostra per esempio come nel periodo due mila uno due mila quattro restino degli sì dei significativi sconfinamenti della Spesal rispetto agli stanziamenti di bilancio
Che restano come nel decennio precedente ancora OPA pari a circa un terzo di un punto di PIL
E questo nonostante gli stanziamenti siano stati negli ultimi anni ha cresciuti
Il rapporto mette in luce come l'accordo dell'agosto due mila uno abbia cercato di porre fine a questa situazione elevando i finanziamenti
Per la spesa sanitaria sei per cento del PIL
E da un lato e dall'altro rendendo le regioni responsabili per la correzione di eventuali sconfinamenti rileva poi però anche che la situazione non è ancora soddisfacente
L'apporto mostra come il tasso di crescita della spesa sanitaria sia negli ultimi anni diminuito ma come la spesa
Conti ecceda il sei per cento del prodotto
Qui ci si può domandare se sia opportuno avere una regola basata su una percentuale predeterminata del prodotto interno lordo il sei per cento nel caso nel nostro caso una regola di questo tipo a il pregio ovviamente della semplicità ma non tiene conto degli effetti del ciclo economico
In genere nell'arco del ciclo economico l'incidenza della spesa pubblica sul PIL oscilla sale nella recessione
Scende nelle fasi espansive questo perché una volta determinati programmi distesa l'incidenza della spesa sul PIL dipende ovviamente dal denominata
Tende a incentivare a spendere di più quando il PIL cresce molto quindi se si desidera vincolare la crescita dello Spisal sarebbe forse più opportuno avere una regola che definisca un tasso di crescita della spesa di medio termine tale da tenerla costante
Nell'arco del ciclo alla fine del ciclo sul livello titolato questa del resto è una soluzione sperimentate in altri Paesi
Un altro aspetto ha messo in luce da Lisa è riguarda la difficoltà che le Regioni incontrano tuttora nel far fronte ad eventuali debordi della spesa rispetto agli stanziamenti
Il rapporto rileva che vi è un sostanziale blocco alla possibilità di accrescere le le entrate dirette delle regioni
E in questa situazione l'autonomia gestionale delle Regioni viene ovviamente
Ridotta che può essere difficile per le regioni compensare gli sconfinamenti e ciò può ovviamente riaprire la richiesta di ripiani e posteriori quindi si torna alla situazione degli anni ottanta e novanta
Ma più in generale occorre riflettere circa le grandezze di finanza pubblica le variabili di finanza pubblica cui sia opportuno fare riferimento nel definire regole per gli enti decentrati in Italia
A in Italia spesso i governi
Hanno nei decenni passati posto vincoli alla crescita della spesa degli enti decentrati hanno bloccato le assunzioni hanno ridotto i posti letto ospedalieri hanno gestito i contratti di lavoro sono intervenuti sulla tesoreria
Hanno fatto mille altre sono intervenuti in mille altri modi che questa probabilmente era una scelta ragionevole in una situazione di scarsa autonomia degli enti decentrati in cui i fondi provenivano dal governo centrale
Ed era ancora la soluzione probabilmente come affetti più rapidi negli anni del risanamento finanziario
Se guardate la storia del patto di stabilità interno anche il patto di stabilità interno ha oscillato fra controllo della stesa al controllo dei saldi
Detto questo questo approccio che tende che fa sì che il governo centrale tenda a controllare la Spesal degli livelli inferiore di governo può non essere il più opportuno in un assetto che diventa maggiormente decentrato
A sei si vincola la crescita della spesa ovviamente si può tenere sotto controllo la pressione fiscale complessiva
Tuttavia i vincoli alla Spesal non sono coerenti con all'esigenza di dare responsabilità agli enti decentrati nella gestione delle risorse e nel reperimento
Dei dei fondi per finanziare la forte spesa c'è un forte decentramento delle scelte di finanza pubblica non poche fondarsi su regole che si riferiscono al saldo dei conti pubblici degli enti non alla loro speciale
Quindi se si pensa che un collegamento stretto fra le decisioni di spesa di prelievo porti un settore pubblico più efficiente e questo è uno dei motivi per il decentramento
Occorre lasciare agli enti la possibilità di decidere quanto vogliono spendere e quanto vogliono tassare i propri cittadini
Non a caso a livello europeo il Trattato di Maastricht del Patto di stabilità e crescita fanno riferimento al disavanzo non fanno riferimento alla spesa dei singoli governi
Ora questa della questo problema dell'analisi di bilancio è un aspetto che resta un po'ai margini dell'analisi svolta nel rapporto a me sembra invece che sia forse uno degli aspetti essenziali del processo di decentramento in atto in Italia essenziale assicura essenziale pensare alle regole per assicurare il buon funzionamento insuccesso del processo di decentramento ovviamente le regole di bilancio dovrebbero essere definite assieme alle funzioni attribuite agli enti decentrati e alle modalità di finanziamento degli enti
In altri termini il passaggio da una finanza dei decentrata cosiddetta derivata com'era quella
Che caratterizzava l'Italia negli scorsi decenni ha una finanza decentrata autonoma richiede un ripensamento delle regole di bilancio per Regioni Province e Comuni ovviamente alcune linee guida in questo ripensamento vengono sono state
Definita indicate nel nuovo testo della Costituzione
Che per esempio menzione della prima volta in Italia alla golden rule cioè
Consente l'indebitamento per effettuare investimenti e questa è la prima volta che credo questo la golden rule vende venga esplicitamente formulata nella Costituzione italiana
Vari aspetti restano tuttavia ancora non precisati
C'è innanzitutto il problema del coordinamento tra i diversi livelli di governo idealmente l'obiettivo per il saldo delle amministrazioni pubbliche indicato tutti gli anni nel documento della di programmazione economica e finanziaria
Dovrebbe essere ripartito nei saldi dell'amministrazione centrale da un lato e delle amministrazioni decentrate dall'altro
Occorre poi considerare che se si prevede che Regioni enti locali possono finanziare con debito tutte le spese per investimento
E quindi riferendomi ai dati citati nel capitolo circa il due per cento del PIL uno dovrebbe fugaci dovrebbe forse considerare che lo Stato debba avvenire
Un surplus di bilancio per compensare questo indebitamento per effettuare investimenti
Un'altra questione quella sede debba essere un limite massimo la spesa in conto capitale finanziabile con Investimenti
Voi sapete che la golden rule è stata spesso criticata perché può incentivare forme di contabilità diciamo creativa nel senso di classificare come speso in conto capitale specie che in realtà sono correnti
Ma inoltre
In questo contesto ci si avvia una situazione in cui il debito pubblico italiano diventa progressivamente sempre meno debito del Tesoro Quintet e invito il Governo centrale e sempre più debito delle regioni e degli enti locali
Da occorre quindi in questo caso riflettere su quali saranno i premi al rischio su questo debito verosimilmente i tassi medi potrebbero essere più alti perché si tratterà di titoli meno liquidi di quelli emessi dal Tesoro nazionale
Visto che non si prevede una forma di garanzia statali ci si deve domandare quali debbano essere le procedure per agli enti eventualmente insolventi
Il rapporto ricorda
Poi credo nel capitolo riguardante la sanità che negli ultimi anni alcune amministrazioni locali alcune regioni in particolare hanno effettuato
Operazioni finanziare sei Senlis Becker cartolarizzazioni operazioni su derivati
Che potrebbero comportare maggiori oneri per esercizi futuri questo è un altro aspetto importante forse sarebbe utile che rapporti futuri i prossimi Rapporti e tornassero più sistematicamente su questo aspetto che tra l'altro
Ha ha fatto sì che il governo recentemente abbia predisposto procedure per controllare questi sviluppi
Passerei ora brevemente al capitolo che riguarda il rapporto tra decentramenti italiano e l'Unione europea il rapporto mette in luce come gli Stati nazionali possono trovarsi in qualche modo stretti da un lato tra le maggiori responsabilità assunte dalle regioni delle maggiori responsabilità gradualmente attribuita alle istituzioni europee lo Stato nazionale gli Stati nazionali divengono pertanto una sorta di snodo tra l'Unione europea e le regioni
Uno snodo che è una situazione che come il rapporto sottolinea presente alcuni aspetti problematici
La innanzitutto sappiamo che a dispetto della disciplina e europea del trattato del patto viene valutato con riferimento ai conti delle amministrazioni pubbliche che includono ossia il governo centrale e gli enti di previdenza e i governi decentrati
Ma le norme di unione europea non assegnano alcuna ruolo specifico agli enti decentrati alle regioni e agli enti locali
Quindi di fatto il governo locale nazionale a rispondere in sede europea e a sopportare gli eventuali oneri connesse con una violazione delle regole europee
Oneri in termini di reputazione ma anche eventualmente di sanzioni e di spesa per interessi sei dato che il debito pubblico attualmente primariamente debito del governo nazionale
No il patto di stabilità interno mirava a risolvere questo problema ma come sapete presentava una serie di problemi innanzitutto si riferiva a un saldo di bilancio diverso da quello rilevante in sede europea
Le sanzioni poi non erano particolarmente rilevanti e inoltre si chiedeva un miglioramento del saldo a tutti gli enti indifferentemente dal livello del saldo stesso
Quindi daccapo il patto di stabilità interno in realtà attendeva più a controllare la spessa che a riportare i bilanci dei singoli enti verso il pareggio
E quindi in questo contesto folle sarebbe opportuno rivedere in qualche modo il patto di stabilità interno
Credo che l'esperienza degli altri Paesi mostra come in parallelo allo sviluppo di regole di bilancio per gli enti decentrati si essenziale sviluppare anche forme di cooperazione
Tra i diversi livelli di governo quanto meno le regole del gioco dovrebbero essere definite congiuntamente dai diversi livelli di governo
Passerei adesso alla questione del gli capitoli dedicati alla dei sedici agli esercizi di stima
Che Efisio commentava precedentemente quindi il rapporto presenta come diceva Efisio
Un esercizio in cui si stimano le implicazioni finanziarie della riforma del Titolo quinto della costituzione credo che su alcune ipotesi su specifiche effettuate nel capitolo si può forse discutere ma credo che l'indicazione siano estremamente chiare come diceva Efisio prima
Se vogliamo dare alle Regioni l'istruzione e l'assistenza e alcuni servizi la loro spessa crescerebbe di circa cinque punti percentuale del prodotto interno lordo
L'aspetto interessante è messo in luce dal rapporto è che l'aumento è molto maggiore
Nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord ed è molto maggiore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord perché i tre quarti della maggior Spesal allocata alle regioni riguardano l'istruzione
E data la composizione della popolazione nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord questo comporta maggiori oneri nel Mezzogiorno
O il rapporto quindi solleva la questione di come comporre questa
Come risolvere questo problema
Dice trenta ter divario di reddito e dato il divario nelle basi imponibili tra centro nord a mezzogiorno il problema
Può essere risolto solo o innanzitutto applicando nel Mezzogiorno aliquote di imposizione più elevate
Però oppure riducendo i servizi forniti nel Mezzogiorno o in terzo luogo con ingenti fondi perequativi in favore delle regioni del Mezzogiorno
Il rapporto propende abbastanza fortemente per quest'ultima soluzione
Ovviamente la come comporre questo problema è una scelta del tutto politica quindi
Credo che i tecnici ed economisti possono soltanto denunciare il problema e le varie soluzioni ma chiaramente ogni la scelta su quale debba essere la soluzione assolutamente politica però si potrebbe aggiungere che nel caso i fondi perequativi non fossero sufficienti c'è anche un'altra soluzione che non è menzionata nel rapporto per evitare il taglio dei servizi
Che è quella di differenziare il costo di produzione dei servizi stessi
Ossia differenziare il costo dei lavori del lavoro nelle varie regioni
Nel momento in cui la sanità e l'istruzione e le altre settori fossero allocati alle regioni
Potrebbe venir meno la l'attuale assetto che prevede contratti nazionali questo potrebbe ridurre a essere uno dei fattori la differenziazione del retribuzioni
Nelle diverse aree del Paese uno delle soluzioni che potrebbe limitare i tagli
Alla alla quantità dei servizi erogati posto che
I fondi perequativi non siano adeguate
Il rapporto nel capitolo sette presenta anche un altro esercizio che valuta gli affetti vive che valuta i livelli attuali della spesa per sanità istruzione assistenza nelle Regioni ordinarie speciali
Anche qui credo ci sarebbe fosse bisogno di qualche informazione metodologica in più per esempio sono rimasto incuriosito dalla dall'utilizzo di de fattori regionali delle diversi livelli tipi dispensa e forse
Sa di utile
Non non son citati quindi non forse non
L'altra questione voi effettuate delle correzioni della spesa pro capite per tener conto della struttura della popolazione che esse certissimo però potrebbe essere utile avere lo so delle tavole sul costo medio per alunno
Non tanto la spesa prestazione pro-capite ma la spesa per l'istruzione dell'alunno questo darebbe forse un'indicazione più chiara colga il quadro che ne esce estremamente interessante
E si nota l'esistenza di fortissimi divari di spesa la uno degli aspetti che più colpisce è quello delle Regioni a statuto speciale che in Italia erano state finora
Un po'in un angolo con una certa Clemente opacità nell'informazione disponibili allora riguardo
Nel vedere questi dati uno si può chiedere se nel momento in cui i flussi distributivi tra le varie Regioni ordinarie speciali diventassero più trasparenti
Il rapporto dell'ISAE va esattamente in questa direzione se
I cittadini delle quindici regioni a statuto ordinario saranno ancora contenti di sussidiare implicitamente i concittadini delle cinque regioni a statuto speciale
Il Ras rapporto sottolinea l'esistenza di amplissimi divari nel comparto assistenziale
è evidente che in alcune regioni del Centro Nord attendono da vere un Guelfa di tipo centro nord europeo mentre il Mezzogiorno sta su un'altra dimensione
A il rapporto propone anche un esercizio che ipotizzava l'introduzione di livelli essenziali di prestazione nel settore della sanità ma anche dell'istruzione dell'assistenza
E confrontarla spesa attuale con quella che sarebbe coerente con questi livelli essenziali
Del ipotizzata e definiti da Lisa
Ne esce un quadro in cui secondo il rapporto si dovrebbero accrescere ulteriormente la redistribuzione si dovrebbe accrescere ulteriormente fortemente la redistribuzione in favore del nel Mezzogiorno
Di qui l'invito a Lisa delle risaie a procedere molto gradualmente nella nel processo di decentramento e di potenziare come accennava Efisio prima di potenziale fortemente le forme di perequazione
Ora il richiamo alla cautela ovviamente è molto ragionevole però mi sembra che è un'opinione del tutto personale che il rapporto quindi qualche pagina sia un po'troppo negativo sul decentramento
Per esempio il rapporto nota che lo Stato potrebbe in futuro trovarsi con limitate possibilità di attuare politiche di stabilizzazione questo perché Allo stato resterebbero essenzialmente gli interessi sul debito pubblico e la spesa per pensioni
Oltre che la difesa e la giustizia quindi poste difficilmente gestibili per politiche discrezionali dal lato delle entrate allo Stato resterebbero alcune imposte ma soprattutto i contributi sociale
Ora è vero che però questo che dite vero però occorre considerare che larga parte della stabilizzazione in genere attuata con i stabilizzatori automatici
Che operano soprattutto dal lato delle imposte e che queste stabilizzatori potrebbero operare anche se una parte rilevante delle imposte fosse attribuita alle regioni e agli enti locali
Quindi non è detto che in un regime maggiormente decentrato la stabilizzazione sia nel cielo a meno alla parte che riguarda gli stabilizzatori automatici non verrà ridotta
Potrebbe essere ridotta in parte la parte che riguarda
La politica discrezionale tuttavia l'esperienza americana mostra che anche un Paese federale che ha delle responsabilità resta mente limitate può gestire una politica discrezionale espansiva occorre ovviamente nel caso in cui si attribuiscono alle Regioni
Una parte importante delle imposte rendere in qualche modo compatibili gli affetti del ciclo sui bilanci degli enti addetti decentrati renderli compatibili con il rispetto delle regole fiscali europee
Un'altra cautela forse eccessiva sul decentramento riguarda quanto dite
Nella parte finale del capitolo sulla sanità si rileva che la scarsa informazione le simmetrie informative nel settore sanitario fanno cadere una delle giustificazioni addotte per il decentramento cioè quella di meglio adeguare il servizio alle richieste della popolazione di consentire un maggior controllo della popolazione sui servizi
Ora mi sembra che da un lato si può dire che i cittadini non abbiano grande difficoltà a valutare alcuni aspetti del settore sanitario
Per esempio i tempi d'attesa la pulizia tipo delle strutture impasti tutto questo tipo dispetti può essere valutato comunque dei cittadini
E comunque ovviamente i cittadini hanno difficoltà a valutare l'efficacia delle cure e la scelta delle terapie ma questa difficoltà resta sia che sia la Regione sia che sia il governo centrale a gestire
Alla sanità quindi quest'argomento non non credo possa essere utilizzato come argomento per la frenare o attenuare il decentramento nel settore sanitario
Quello che forse comma anche nel settore sanitario è una struttura che valuti i costi e l'efficacia delle prestazioni nelle diverse aree del Paese
E che provveda ad aggiornare i livelli essenziali di assistenza uno dei punti importante che viene fatto nel rapporto è che i livelli essenziali di assistenza in particolare nel settore sanitario
Non possono essere definiti una tanto devono essere definiti in continuazione
Perché settore sanitario è un settore in cui ella il tipo di prodotto il tipo di cure si evolve in continuazione
Pure per concludere a me sembra che il rapporto indichi chiaramente che per realizzare
Con Successo concretamente il decentramento in Italia occorre procedere su vari fronti innanzitutto quello delle regole di bilancio poi quello della definizione dei settori di responsabilità
Degli ambiti di autonomia tributaria dei meccanismi perequativi così la difficoltà che abbiamo in Italia è quella di introdurre in tempi brevi soluzioni che in altri Paesi sono state introdotte sperimentate in in tempi molto più lunghi nell'arco di decenni
Detto questo sono sicuro che l'ISAE tutti gli anni provvederà tenersi informati circa questi sviluppi credo che visto che la storia del decentramento italiano non non sarà una storia breve
Sono sicuro che la serie di rapporti dell'ISAE
Coprirà mezza di quella libreria fra alcuni anni grazie
Grazie Daniele a punto sia per le indicazioni pesa il dato sulle sviluppi anche futuri della nostra in data analisi sia per l'osservazione di fatto sul rapporto dare adesso la parola a Massimo Bordignon che professore di scienza delle finanze l'onestà Cattolica Sacro Cuore di Milano
Ora funzione allora grazie mille ai figli signor Alberto per l'invito è quando uno si trova a parlare di queste cose non sa esattamente bene come comportarsi perché non ero sicuro se dovevo fare il disc cassa
Può dire quello che penso io sul federalismo fiscale e più in generale su questo pasticciata pasti certissimo percorso di recentemente abbiamo cominciato in questo Paese allora siccome sono voi pagato per fare paga senso spero mi rimborsano le spese
Che il disc affare il disc ARSAN farò soprattutto di scarsa ma non potrò evitare di dire un po'di cose di quelle penso io perdonatemi garantisce allora il rapporto che è tutto la valutazione generale sull'apporto questo rapporto è un po'diverso da quello l'anno scorso io c'è diciamo così una modifica del cento interessante perché l'anno scorso era molto propositivo vera molto basato sull'idea di andiamo a vedere cosa succede
Quanto sarà la spesa dieci entreremo una volta dovremo decentrata facciamo il confronto internazionale e quant'altro questa anche visto probabilmente le vicende sono avvenuti ultimando è più riflessivo e più e io trovo come dire condivido questo tipo d'approccio e più un tentativo anche si rifanno naturalmente le stime si fa qualche riflessione nuova interessante però sostanzialmente si cerca di fare come si dice
Tutti stop prendere guardare qual è lo status quo della del del federalismo fiscale dell'attuazione del federalismo in generale in questo Paese e cercare di imparare qualcosa rispetto a quello che può succedere nel futuro io trovo questo un approccio interessante qualche anno fa per risaliamo scritto un rapporto che avevo centrata soprattutto sulla sanità ma lì era il tentativo di analizzare un problema avendo cosa sarebbe potuto succedere in futuro è così nel rapporto la non vi racconto esattamente di nuovo tutti i contenuti perché li avete già sentiti però si fa un tentativo di confrontare pezzi per pezzi
Come sta andando sostanzialmente il processo di decentramento unitaria quindi si guarda Bassanini come un esempio di un fenomeno di evoluzione della specie polemici sono stati si discute cinquantasei del due mila cioè mancata attuazione del come il Processo di federalismo fiscale stoppa
Si guarda e processi di federalismo sanitario si discute delle discipline quel delle sentenze della Corte costituzionale si parla della legge
La logica si discutono devozione codifiche riposi modifica
Costituzionale e così via fino a questo approccio interessante sto ultimo capitolo in cui si confrontano queste davo devolution la doppia devoluzione persone interne verso destra quindi è un'analisi dello stato scosso stanza al mente è una posizione di quali sono le problematiche relative a un proseguimento del decentramento che cosa possiamo dire su questo rapporto a questo punto di vista io devo dire che è un rapporto estremamente utile molto aggiornato come diceva giustamente Daniele prima probabilmente l'ultima pagina e se è stata scritta stamattina alle cinque
Del mattino e quindi è un rapporto aggiornato anche per uno come me che tendenzialmente queste cose un po'avessi egregi sono molte cose che mi hanno perso e mi ha fatto piacere leggere quindi se perché se siete entrate per sbaglio evidente volevate andare a vedere una mostra d'arte precolombiana
Volete sapeva cosa sul federalismo se vi leggete questo il punto generale su qual è la situazione italiana lo potete fare
è un rapporto completo come trattare tra letteratura si si io direi sostanzialmente sì ci sono soltanto alcuni punti più un altro su cui venga avanti dopo in termini di presentazione generale dei problemi
Palco i punti ma non posto Pito per esempio nella nelle capitolo quattro si discute molto delle sentenze la Corte costituzionale un bellissimo artistica pittura secondo me molto interessante
In questo sostanzialmente le sta succedendo succedendo in questo momento è nella latitanza del Parlamento l'interpretazione e l'attuazione del Titolo quinto sta venendo a colpi di sentenze della Corte costituzionale
Non una cosa che ci rende felice ma questa è la realtà
Allora lì c'è un'analisi molto dettagliata delle varie sentenze si capisce qual è il punto di vista del della costa della corte costituzionale quindi che processo si sta andando che ci piaccia o meno piace poco ma insomma
Sostanzialmente si capisce bene il percorso
Una delle sentenze principale però della Corte Costituzionale recente almeno per quanto riguarda tutto il tema dell'articolo centodiciannove il federalismo fiscale quella sui tributi propri non viene neanche menzionate discusso in questo articolo mentre quella secondo me doveva essere un po'fondamenta
Ancora nel capitolo otto si discute dei rapporti tra Regioni enti locali in maniera dettagliata l'articolo il famoso articolo centodiciotto della Costituzione
Sulla devoluzione delle funzioni amministrative comuni
Ma anche in questo caso si fa un discorso puramente di carattere giuridico astratto non si guardano le esperienze concrete che si stanno in qualche modo tentando di fare nelle varie regioni
Mi presento i i fenomeni in modi diversi in cui decentramento amministrativo alla Bassanini è stato applicato le diverse regioni presente la legge e la recente legge della Regione Toscana ha cercato di aprire uno spazio per i tributi propri di scopo aida comuni Milano presente tentativi sto cercando di fare io con la Regione Lombardia con Bertozzi perciò
Gare di modificare trascuro trasformare i sistemi di trasferimento agli enti locali ai Comuni sostanzialmente in forme in cui viene attribuito tributi proprio compartecipazione a tributi erariali sia uno spazio di manovra ai comuni quindi avrei preferito un pochino più di discussione su questi punti ma a parte questi
Il lavoro è sicuramente completo
Ci sono punti critici sì secondo me c'è qualche punto critico forse inevitabile per il fatto di essere un rapporto scritto appunto da un'organizzazione non da un singolo otto ore e affatto S. scritto tante persone un po'disomogeneo è un po'disomogeneo non so se si può migliorare imponente in termini anche di qualità se sono tutti i capitoli sono altrettanto buoni secondo me alcuni son piaciuti altre meno
Di linguaggio perché in alcuni casi l'approccio economica Tricase giuridico non ci sono moltissime connessione tra i due
Andiamocene anche nel senso che non sono sicuro che venga fuori un chiaro messaggio da questo poi lo illustrerò al mare più preciso decreto cinquantasei se una volta letto questo rapporto uno capisce tutto di vittime difficoltà ma un messaggio diciamo una storia del perché ci sono istituita come le andiamo fuori ma parte un po'appunto tendenze sulla Cote de non viene fuori in maniera molto chiara
O più esattamente secondo me emergono anche idee diverse leggendo il che il capito chiaramente ci sono anche posizioni diverse da diversi Autori quindi o dal sequestro sia evitabile ma è una cosa che dispiace
Tre punti su cui parlo di più non posso parlare tutto il rapporto tre puntini di cui interesso vuole parlare brevemente il decreto cinquantasei per forza Mamet invitato per questo percorso
Poi vorrei parlare e dire qualcosa sulle stime decentramento infine sul capitolo degli standard già preda di Remo su moltissime altre cose ma preferisco far questo ecco per esempio a proposito di quella il decreto cinquanta la discussione ce ne capita uno sul decreto cinquantasei è molto rappresenta quello che dicevo prima un po'sul fatto manco una storia leggere quel capitolo è come sostanzialmente legge un thriller un giallo interrotta a metà lì c'è un chiaro delitto la mancata attuazione del decreto di cinquantasei decreto cinquantasei è morto e sepolto possiamo dircelo fra cui la mente
Si introducono sì discutono si accendono alcune cause possibili l'illuminismo del della forma perequativa sul giacobinismo qualche modo della formula la resistenza delle regioni penalizzati la crisi economica la farraginosità delle procedure
Eccetera eccetera però fondamentalmente una risposta fondamentale di chi è l'assassino non viene fuori ma non si capisce bene esattamente perché il decreto cinquantasei è finito come è finito
E e questo naturalmente vale anche per il titolo quinta cioè più in generale qual è l'origine di fondo tutti questi problemi di attuazione del federalismo se sia stato un problema naturalmente dell'impostazione ossia un problema della transizione sia un problema che è fondamentale
Un messaggio così forte
Non viene fuori
Allora proviamo a vedere essere scatenato fuori prima di tutto mi dispiace se sono poco un'autodifesa non farmi fare un paio di puntualizzazioni sul modello del decreto cinquantasei due mila perché ci sono dei riferimenti insomma hai capito comune capitolo sette che non mi sembrano molto corrette a modello cinquantasei forse non è colpa dei relatori per conto delle cattive letture che fanno ora io non voglio polemizzare con con i riferimenti ma voglio dire no per i non presenti Max ma forse bisognerebbe invece legge la letteratura derivata leggere direttamente la forma perequativa allora e cos'è il modello cinquanta sindaci parzialità molto semplice
Si definisce sostanzialmente un sistema delle entrate per regione complessivo basato sui tributi proprio da lì protestante più una certa compartecipazione all'Iva poi con un percorso molto lungo questa compartecipazione viene redistribuita tra le diverse regioni quei tributi erano stati scelti le complesse tributi perché la crescita delle risorse delle Regioni faticose Standa
Doveva essere all'incirca intorno all'un per cento del prodotto interno lordo con ipotesi la spesa regionale doveva essere più o meno stabilizzata nei confronti del PIL cioè non erano stati scelti a caso retribuzione avevano questa funzione
La formula
La formula del più del del del cinquantasei redistribuisce per la capacità fiscale in primo luogo c'è riduce sostanzialmente la distanza
Al novanta per cento voti in una regione dopo l'applicazione del del cinquantasei non può vivere per la parte capirà fiscale più del novanta per cento
Più scusate di una riff di una più del dieci per cento in più o in meno rispetto alla media del tredici ad aliquote stante poi però ci sono delle correzioni per quanto riguarda la sanità e la compartecipazione menzione per esempio li si calcola nel cinquantasei una spesa standard per la sanità
E si attribuisce alle Regioni enti che in termini pro capite devono avere di più nella spesa stanno esattamente le risorse per finanziare questa spesa standard sulla sanità
Quindi la spesa standard la l'attenzione ai bisogni sanitari eh nell'articolo cinquantasei e potrebbe essere così come promesso dentro la sanità potevano esserci mi Sorrenti futuro l'istruzione o qualunque altra cosa voi volete
C'è poi ancora correzione quella componente dimensionale perché con la correzione proponente di menzionare però quella correzione non riguarda accipiens alle sedici da qualche parte rapporto alla sanità riguarda esclusivamente le spese
Amministrative perché perché fondamentalmente non abbiamo questo problema c'è il Molise che c'ha trecento mila abitanti c'era Regione Lombardia che ha nove milioni di abitanti
Naturalmente le spese amministra i problemi specie per l'amministrazione di carattere generale fosse solo per pagare il presidente gli assessori eccetera eccetera è un multiplo nel Molise rispetto a quello della Lombardia allora quella veda solamente da un punto di Stiffi scienza si dovrebbe fare abolire Molise perché è troppo piccolo
Siccome nome al balletto né quando si faceva cinquantasei che non si poteva abolire il Molise non me l'hanno lasciato fare allora si doveva introdurre qualche forma di correzione che non palizzata eccessivamente Molise e questa è la componente dimensionale
Ma questa componente menzionare nulla a che vedere
Con la spesa standard per la sanità altra non entra dentro in nessun modo la definizione sono un parametro che si calcola ancora una spesa Standa si dà un percentuale lo zero virgola sette da un pochino più di soldi
Alle regioni che sono un pochino più piccole
Questa cosa significa spiegato in questo modo a differenza di quello che si dice no a quel punto il rapporto che il cinquantasei in realtà perfettamente compatibile con l'articolo con il fondo perequativo previsto all'articolo centodiciannove anzi si potrebbe dire di più il fondo perequativo del del cinquantasei a fortiori
Perfettamente capitolo all'articolo centodiciannove e anzi il quel fondo perequativo eh il decreto cinquantasei per la semplicissima ragione e quando questi hanno scritto
I legislatori nazionali hanno scritto la norma relativa al alla perequazione centodiciannove hanno preso come modello l'articolo cinquanta il nel decreto legislativo cinquantasei quindi potrebbe essere tranquillamente applicato
Alla mente non c'è la formula del cinquantasei nella Costituzione viva Dio
Quindi si può interpretare in maniera diversa ma non c'è dubbio che quel fondo perequativo così come previsto nella costituzione la prima implementazione naturale è per l'appunto il modello del cinquantasei
Allora cosa è che non va nel nel nel cinquantasei cos'è che non ha funzionato allora
Una c'erano due ipotesi implicite nella nella nel nel cinquantasei uno che il sostanzialmente il sottofinanziamento della sanità fatta dallo Stato per una serie di ragioni sarebbe troppo lungo discutere qui nei confronti dei visoni sarebbe stata eliminata quindi quelle risorse non esatta dovevano essere risorse esattamente ut sufficienti per le regioni per finanziare la spesa sanitaria
Quella cifra infatti mi ricordo era stata decisa la cifra precisa il finanziamento era stato deciso in una discussione con il predecessore del dottor Colozzi cioè il dottor Giorgio il quale aveva detto con questa cifra le regioni ci stanno perché esattamente la cifra ci serve finanziare
La sanità poi si sono formati disavanzi realtà abbiamo lega la spesa è stata subito superiore a quanto preventivato significava forse si poteva si doveva necessariamente buttar via cinquantasette
No perché quello che si poteva fare si poteva fare c'era una mano c'è una immagine di a flessibilità che rappresentato la compartecipazione all'Iva se voi percepite che la spesa sanitaria deve cresce più di quanto preventivato potete sempre aumentare la compartecipazione all'Iva e dal flusso delle regioni non solo ma anche trasferimenti discrezionale potevano essere messi dentro nel cinquantasei sotto fu nella quella parte cosiddetta di spesa storica che è successo invece successo semplicemente che lo Stato ha scelto un'altra via
Con l'accordo dell'otto agosto due mila uno firmato al sottosegretario Vegas si è scelto un sistema parallelo di finanziamento per la sanità che nulla a che vedere con i cinquantasei e si sono ministri messi dentro dei meccanismi di incentivazione
E di controllo gli Elfi sanitari secolo il creato c'è un sistema parallelo
Giusto o sbagliato che sia qui non è il caso di scusi eh ma il punto è che sostanzialmente il il governo ha scelto un'altra strada e siccome il governo ha scelto un'altra strada i cinquantasei è finito nelle secche che noi sappiamo scegliere un'altra strada significò specifica l'impostazione che ha per modello cinquantasei che doveva essere un modello automatico che eliminasse la discrezionalità politica
Invece si è preferito con l'accordo dell'otto agosto ritornare indietro verso la forma più accesa discrezionalità politica di Bargnani tra lo Stato e le Regioni
Questo secondo me è l'assassino principale no cioè una cosa è pudicamente rapporto non si dice mai ma va è un dato di fatto non credo che possiamo ignorano nel due mila uno è cambiato la maggioranza di governo
E siccome in questo Paese tre volte recando la maggioranza di governo c'è quest'idea messianica per cui bisogna ricominciare tutto daccapo si è ricominciato tutto h ogni volta c'è un nuovo governo bisogna riformare le pensioni lo sta la sanità l'istruzione
La Costituzione e quant'altro e quindi sarei partito questa è la ragione fondamentale per cui siamo bloccati con il titolo quinto che come come decreto cinquantasei che ha moltissimi problemi ma che naturalmente avrei dovuto risolvere chiare però se c'è una forza politica nel titolo quinto non crede perché deve fare un'altra super devolution
è chiaro che queste cose non si portano a quindi è fondamentalmente questo il punto lascia come Governo e non ci crede pure cinquantasei
Non ci credo che non ce l'ha nessuno non ci hanno creduto più alcune regioni perché semplicemente non penalizzate non c'erano più note alte perché c'è sempre questa idea un po'furbesca
Vedi Albertini Berlusconi si fonde di Milano che se un po'di discrezionalità politica ogni apporti riesco a te e portare a casa più soldi che affidarmi a una formula
Formula automatica
Va bene queste quanto volevo dire su cinquantasei
Su cinquantasei tutto bene cioè non c'era nessun problema no secondo me c'era un problema di fondo nel cinquantasette lo dico solo rapidissimamente
Ma non era un problema che riguardava non era una carenza della formulo valenza del modello e una carenza del istituzioni
Perché il cinquantasei comunque comporta una sorta di conflitto distributivo tra Regione ora per mediare un conflitto distributivo voi avete bisogno di una sede politica
C'è un organismo che abbia criteri di legittimazione politica di rappresentante decisione mente terminati noi abbiamo solo la Conferenza Stato Regioni e questo meccanismo chiaramente lei non può funzionare perché non ha nessuna di queste caratteristiche
Il Senato naturalmente ci vorrebbe il Senato io non credo che il Senato stiamo proponendo adesso servirà reso questi problemi ma questa è un'altra storia mi fermo qui
Stime del decentramento sono molto rapido scusa
Solo per dire due cose sulle stime il decentramento
Allora
Io sono molto contento che le stime vengono effettuate al di là quanto siano resistibile pochi se certe c'era perché mettono sul tappeto sono contento anche perché poi perseguono approfondiscono metodologia aveva cominciato io con la Cerniglia qualche anno fa in un articolo del due mila uno ma insomma
Voi vi proponete molto più raffinata in quest'ultimo lavoro
E e quindi sono sono cose complementi utili e sono utili direi soprattutto per quanto riguarda il controllo sui politici cioè io spero la questa sì una posizione illuministica
E facendo vedere questi numeri ai politici e la speranza e questi riflette i no prima di fare certe cose
Poi forse non lo sapete che l'ho letto malizia se lo vedrà senz'altro
Ma l'articolo avevamo scritto noire a suo tempo sul sulle stime decentramento veniva fuori come reazione alle cose in quel periodo il presidente della mia Regione Formigoni andava dicendo in televisione pubblicamente tra le parti
Che diceva Formigoni in quel periodo diceva
Tutte note veniva intervistato diceva settanta quindici quindici settanta quindici quindici e non sono le misure di un concorso di bellezza marziane
Ma sono la devolution secondo Formigoni cioè settanta per cento dei tributi dovevano andare esclusivamente ai territori regione rimanere nei territori regioni enti locali quanta quindici per le funzioni dello Stato quindici per quindici invece per la previ perequazione ora in un Paese che spende quasi il trenta per cento dei tributi solo per pagare interessi del debito pubblico
Questa è un'affermazione lasciamo post concertati e quindi lo sforzo che abbiamo fatto in quell'occasione calcoliamo il decentramento massimo possibile ammesse affidare serviva questo cioè sostanzialmente guardate i numeri pensiamo e io spero se insomma questi numeri fossero stati guardati in sanscrito Titolo quinto e si guardassero adesso io spero che ci sarebbe qualche
Vantaggio
Detto ciò quindi i numeri sono sono conteso alcuni punti rapidissimi cose sono già state rimbalzate qua e là nel tavolo ma mi di minimi le ripeto rapidamente
Se voi andate a vedere i dati per esempio per il due mila uno dei famosi sessanta miliardi di euro che completerebbe il vero decentramento uccel ulteriori cioè le risorse in più queste fanno riferimento per l'ottanta per cento a due titoli l'istruzione
Cioè sostanzialmente per quarantatré miliardi quaranta miliardi sono gli stipendi fondamentalmente dei professori no
E l'assistenza
Ora questo va detto cioè anch'io quando ho fatto le stime decentramento sulla base della stessa ipotesi negativa attività amministrative legislative devono andare insieme ho sempre assegnato l'istruzione ho interpretato il Titolo quinto come se dicesse l'istruzione rassegnata di bocca le diciamo
Però bisognerebbe dirla no l'aveva detto anche Bassanini qui l'anno scorso
Che questa è una interpretazione ce ne sono altri c'è anche chi ritiene sostanzialmente che anche le in caso si fondessero competenza legislativa alle Regioni per il principio di sussidiarietà in realtà if rifinanziamento dovrebbe rafforzare l'autonomia delle delle sadico
Colas ma finanziamento restare in mano la società alla allo stato per quanto riguarda l'assistenza cioè l'assistenza è finita tra le maree me la materia dei signori si duali le materie affidate alle Regioni siamo commette un errore cioè senza l'assenso
I legislatori sono semplicemente dimenticati di scriverlo nel nel tra le materie devono restare ma lo Stato non credo ci fosse una scelta veramente devoluzione se ne sono dimenticati allora a causa del meccanismo funzione tutte le residuali vanno alle Regioni Sophie alle regioni però questa insomma diciamo così l'ha notato Giarda sono meramente stava zitto cioè il tensore
Questo questo si potrebbe in fase di revisione si potrebbe ripensare io non credo non capisco bene perché le pensioni sociali dell'INPS devono passare realmente delle sue ok
Due cose e se levate queste due aspetti vedete che questo decentramento così spaventoso lì per lì non è molta cosa cioè la le sette un presente se non ci fosse l'istruzione voi settanta per cento su decentramento
Sostanzialmente non esiste più in termini finanziari
Due punti e sollevò non di critica ma insomma di riflessione su questo su questa parte una altri due punti uno non capisco perché non ci sono i tributi
C'è non se non si fa nessun sforzo eppure strafatto la letteratura c'è anche sta pubblicazione recente CNR per decentrare anche i tributi cioè vedere quali tributi potrebbero servire a rafforzare il trecento metri si parlavano a mente della reddito procapite delle diverse regioni come base imponibile differimento ma sarebbe stato interessante visto esistono 'ste cose in una fossimo alla versione introdurre anche un perché i medici entra mento
E dei dei dei tributi
Un altro punto che però ecco poi un altro punto e forse ci dice nel rapporto forse il caso dello che ce lo diciamo ormai più chiara e quando si fanno le stime della devolution come devolution massimi centoquaranta miliardi di euro quella lì l'ipotesi cioè dietro lasciando perdere le regioni a statuto speciale che noi facendo queste eliminiamo tutto quello che viene considerato trasferimento da parte dello Stato compreso presento la compartecipazione all'Iva c'è anche quella vediamo tutti i trasferimenti alle ai le ai comuni eccetera eccetera deve attribuiamo in campo alla finanza comunque locale
Dopodiché si fa i confronti e esce quella quella quella preoccupazione qui ho confrontato quello che succede
Diciamo così quello il carico e dovrebbe sopportare non solo il Molise o la campagna rispetta la Lombardia se in termini di PIL dovesse finanziare questa spesa quello è quello che si fa
Dopo di che si esprime cautela come diceva giustamente prima il
Daniele benissimo
Però riteniamo venti da una cosa il questi conti quello che vi dicono è che già adesso già adesso in maniera implicita attraverso il bilancio dello Stato un'enorme quantità di risorse viene trasferito dal nord al sud del Paese
Il famoso modello perequativo fondo perequativo offrire non farebbe altro che rendere questa cosa trasparente
è ovvio sono d'accordo che possiamo riflettere ragionare
Se non se il modello non si dovrebbe un po'aggiustare mettiamoci magari trattiamo meno diverso alle concorrenti dalle dalle esclusive trattiamo maniera diversa quelli sotto da Jibril la lettera m del centodiciassette tutto serata però il punto politico fondamentale che se anche voi le rendeste sensualità rendeste palesi non fareste vedere che un trasferimento che già esiste
No quindi io personalmente di nuovo nell'Illuminismo
Preferisco delle cose trasparente delle cose oscure no per con tutte le difficoltà politica e questo può comportare quindi riteniamo premi trasmesso questo
Fatto discussione ma quella roba lì esattamente quello per quelle grosso trasferimento e quello che già implicitamente sostenere in maniera nascosta attraverso il bilancio costa ultimo punto sugli standard e poi veramente chiudo alcune delle perplessità per esempio sui prezzi ce l'avevo anch'io mi ha tolto la parola da Daniele quindi non lo ripeto
Sugli standard a me quegli esercizi vengono fatti anche altri vanno benissimo tutti gli esercizi sono utili sento aiutano però c'è un punto fondamentale bisogna ricordarsi bisogna ricordarselo sempre
Confrontare la spesa a pro capite standard cioè tra le diverse regioni per trovare indicazione di rispetto degli standard eh insensate non è la spesa che vogliamo eguaglia
Non vogliamo eguaglia questa un sempre l'errore è sempre stato uno e non vogliamo eguagliare gli input no la spesa avere una spesa pro capite uguale non significa solamente servizio di stenti
Quello che noi vogliamo eguagliare sono gli output ok
Quindi a me interessa fondamentalmente che se c'è una forma di se ce la devozione alla sera a me interessa sapere qual è la coda quanti qual è la durata delle code per grosso
Avere un attacca ai non Bardia o dalla Regione Toscana poi come questo come poi la Regione Lombardia la Regione Toscana me come Stato all'emersione si sta
Scelli dal locale proprio risorse preziose non mi importa niente se la Regione Lombardia vuole dare peso dei medici mentre c'è la Toscana importano i freni Brembo dal Cristo dell'infermeria ai gli infermieri cosa ce ne importa non è su quello che dobbiamo intervenire dobbiamo intervenire intermediato vanno benissimo stime in maniera da garantire comunque le Regioni possono abbiamo comunque risorse minime per certi Bank guastata per garantire queste risorse però poi una volta definiti gli atti sono gli output che contano queste queste cose quanto se assegniamo distruzione qual è il livello di conoscenza e a un bambinone fallimentari al sud come fanno queste sono le cose anch'sono gli output
E quindi bisogna resistere alla tentazione di eguagliare in termini di spesa perché è un errore e tenete presente abbiate pazienza a questo lo già detto altre volte lo ripeto con
Per garantire il rispetto del sistema altrove trasferimenti vincolati va bene una volta decisi distante se e garantito dalla Regione Lombardia deve ai soldi sufficiente potreste andasse non produce di Standa emana Evo devi idillio lei se non vali non sono fortemente furbi da mandare a casa la Giunta lombarda vorrà dire che lo Stato interviene manda a casa la Giunta questi ha potere ce la se poi non mollarlo è un altro discorso da un punti saporite questi deficit usano ma certamente questo potere è previsto qualche vi dico queste cose insisto perché sono molto preoccupato e due cose guardate sono molto preoccupato anche per la famosa interpretazione trasversale della lettera m servizio essenziale dell'articolo centodiciassette
Sono sono preoccupato attraverso questi meccanismi la definizione delle spesi e quant'altro si introduca realtà un sistema di centralizzazione molto più forti e quella precedente
Tenete presente ci sono interpretazione autorevole da Pati infezioni se dicono il centodiciassette il titolo quinto è stata la riforma più centralista
Della storia italiana esattamente perché ci sono dei servizi essenziale se voi cominciate definì servizio essenziale come una spesa deve essere garantita come input come per ben precisi meccanismi di evoluzione sta spesa voi sostanzialmente stati tornando indietro allora a questo punto eliminiamo direttamente le regioni perché perdiamo meno tempo e facciamo anche cose perché ha grazie
Grazie a Massimo anche appunto questo intervento è entrato nel merito della dibattito vero sta sotto alle tesi lavorati questo rapporto
Nella parte quando abbiamo presentato il programma di questo incontro l'idea era poi di vedere i due interlocutori istituzionali sul tema del federalismo cioè lo Stato e le regioni oggi è venuto a mancare il rappresentante dello Stato penso che eventualmente potremo sentire delle voci al dibattito che seguirà abbiamo però almeno il piacere di avere con noi Colozzi che assessore alla Regione Lombardia ma e qui soprattutto come fuori
Coordinatore per le materie fiscali della conferenza dei presidenti delle Regioni per io le qual è il punto di vista diciamo del sistema delle Autonomie
Su questo processo di attuazione del federalismo nel nostro paese grazie
Grazie presidente
Proprio su quest'ultima
Frase questa presentazione mi corre l'obbligo di fare una precisazione
Io son qui come rappresentante della conferenza voi sapete che su molti dei temi ritoccati
Così puntualmente
Dal rapporto la conferenza a delle posizioni univoche
Ma su altri non secondari ci sono anche delle articolazioni significativo all'interno dalla conferenza quindi io non potendo nel mio intervento come dire separare con una con una riga
Che sarebbe
Molto astratta no ciò che penso io da quello che invece sono tutte le regioni faccio solo questa precisazione iniziale perché ovviamente di quello che dirò sono responsabile io
In quanto assessore della della mia regione
Pur essendo convinto che gran parte delle cose che io dirò sono il portato di un dibattito che a arrivato qui il collega Vandelli che quindi che saluto
E che quindi può essere anche testimone di di eventuali prese di posizione che non vedono l'univocità della posizione all'interno dalla conferenza anche perché l'amico Vandelli
Come dire assessori in una regione che ha una maggioranza politica diversa dalla mia quindi il suo arrivo in questo momento è particolarmente
Felice
Io come prima osservazione
A parte la costatazione senza polemiche ma con leader rincrescimento che manchi l'interlocutore statale perché
Parlando di federalismo sarebbe stato apprezzabile che ci fosse anche la rappresentanza dello Stato e quindi
Il venir meno questa di questa voce non è un elemento insignificante perché voi sapete che una delle grandi questioni che abbiamo sul tappeto e proprio
Il confronto
Col Governo ma anche qui non solo col Governo con il Parlamento e su questo dirò qualche cosa sulla volontà effettivo sulla capacità effettiva di far fare dei passi avanti a questo
Federalismo stavo per dire a questo cosiddetto federalismo anzi io proporrei quasi di aggiungere l'aggettivo anche nel titolo del rapporto perché forse potrebbe già questo dare un po'il taglio
Più realistico sulla stagione che stiamo vivendo
è interessante e anche qui non c'è nessuno appunto che nell'intervento del dottor Franco che peraltro o molto apprezzato e non vorrei che sfuggisse che c'è un'alleanza fra Banca d'Italia e regione perché potrebbe essersi qualche
Prepara un
Nel suo intervento dicevo non c'è quasi mai stati il termine federalismo ha sempre decentramento
è significativo no
Sappiamo tutti che i due termini non sono sinonimi
Ma credo che
Abbia abbia fatto bene Luís ad usare questo termine perché descrive più esattamente
Quello che forse fino ad oggi abbiamo messo messo in campo
Dicevo
La situazione che noi stiamo vivendo io credo sia non abbiamo tempo di fare un panorama molto articolato
Però sia una situazione
Che io vedo anche molto rischiosa per il Paese non voglio creare allarmismi però
Darei questa questa valutazione fosse questo è uno dei punti su cui non c'è univocità di giudizi all'interno dalla conferenza il fertili
Per cui uso questo termine perché voglio essere ottimista il federalismo che abbiamo attivato
è stato un federalismo improvvisato
Io che pure sono uno di quelli che ha sostenuto l'approvazione del Titolo quinta la riforma del titolo quinto
Sebbene portata avanti da una maggioranza politica diversa da quella cui appartengo
Però sono consapevole che questo questa riforma
è una riforma che è stata dettata dal punto di vista della tempistica da delle esigenze politiche più che da delle esigenze istituzionali
Se non ci fossero state le scadenze elettorali
Immediate non credo che sarebbe stata approvata una riforma in quei termini in cui è stata approvata anche
Uno del del delle ultime affermazioni fatte dal professor Bordignon sul fatto che scrivendo la Costituzione c'è una piccola svista
Sulle sulla materia riguardante le politiche sociali la dice lunga del livello di approssimazione lasciatemi dire di superficialità con cui il legislatore
Affrontato questo tema ci sarebbero tanti altri aspetti
Ma non siamo qui per fare
Come dire
Le critiche al al Titolo quinto a me pare che una sia la vera mi uno sia il vero punto di difficoltà che oggi stiamo sperimentando e che mi ha appunto fatto usare quel termine di una situazione pericolosa perché
Perché sostanzialmente
Lasciatemi usare una un'immagine molto semplice perché
Io sento anche un politico bisogni di farmi comprendere dai cittadini e quindi
Sebbene questo sia un uditorio particolare voglio usare un termine facile comunque un'immagine facilmente comprensibile
E come se qualcuno avesse deciso di acquistare la casa
Ha già fatto gli atti ha già firmato e non si è posto un piccolo problema con che cosa la pago
Perché voi capite che non è una in avvertenza da poco un problemino piuttosto consistente
Io credo che noi stiamo vivendo esattamente questa situazione con un'aggravante che la casa di cui stiamo parlando non è una casa appare acquistata per fare speculazione è rimasta vuota ma è una casa abitata
Dentro ci sono dei cittadini
Che si curano che hanno bisogno di prestazioni hanno bisogno dalla casa hanno bisogno di avere delle strade funzionanti eccetera eccetera qui possiamo aggiungere tutte le competenze tutti i servizi
E tutte le potestà che col titolo quinto sono state attribuite
Alla alle regioni
E allora adesso
Non possiamo dire semplicemente
Torniamo indietro
Ma non possiamo neanche stare fermi perché la casa va pagata
Allora si sta prolungando secondo me in modo preoccupante questa fase
Che io definire appunto di un passaggio no siamo in mezzo al guado e dobbiamo uscire rapidamente dal guado per questo le Regioni hanno contestato ripetutamente
Gli slittamenti che sono stati decisi di cui dà puntualmente conto il vostro rapporto dell'Alta Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale eccetera eccetera
Proprio per questo
Io vorrei né in questo mio breve intervento
Cercare di documentare contrariamente all'immagine che forse appare dalla stampa che il problema fra regioni e è stato non è semplicemente
Riducibile alla questione del battere cassa perché è diventato perfino imbarazzante
Io ho dato che sono il coordinatore a finanziare su quello che deve sempre parlare in occasione dell'IVA anche ieri no in occasione degli incontri con il presente del consiglio con Tremonti eccetera e fare la Geremia de di tutto ciò che che manca nell'Elenco potremmo ma usa anche su questo il rapporto molto documentato è stato già notato da chi mi ha preceduto
Noi non vogliamo passare per quelli che vogliono ridurre la questione del federalismo italiano ad una questione del battere cassa di qualcuno che cerca di risparmiare qualcuno che lì col cappelli in mano per per chiedere delle risorse aggiuntive io credo che la questione sia sostanziale del tipo del tipo di
Società che vogliamo che vogliamo avere su questo io credo che quando prima parlavo di un federalismo improvvisato
Volevo intendere non solo delle modalità con cui è stato votato no a livello di tempistica anche de di una maggioranza così Rancik risicata che il Parlamento è riuscita a coinvolgere nell'approvazione di una riforma così importante
Ma improvvisato perché da cui da come si sta evolvendo la situazione si sta dimostrando che non solo i i cittadini ma
Quelli che poi contribuiscono notevolmente a formare l'opinione
Dei cittadini
Stanno continuamente guarda hanno il capo continuamente voltati indietro cioè una una sensazione che si percepisce chiaramente
è di una volontà e non sto parlando qui del Governo e la situazione è molto più articolata e complessa di molti molti come dire molte componenti di questa società
Che sembrano avere una Nostalgia del sistema precedente
è per questo che mi preoccupa
La situazione di di ha avuto apparente stallo in cui siamo ci siamo fermati
Volevo documentare questo con alcuni semplici esempi il professor Bordignon anche se in alcuni passaggi ha ha fatto affermazioni che io non non condivido ma a ha già documentato come ad esempio lo strumento che è l'unico per adesso ancora esistente ancorché defunto per il l'attuazione del federalismo fiscale è il decreto ci
Quanta sei del due mila ecco la vicenda del cinquantasei due mila emblematica no qualcuno ha voluto uccidere questo strumento
Per cui ancora oggi non siamo neppure riusciti a come dire ad attivare quella i inversione o quel recupero della così tra spesa storica per la prima quota il primo cinque per cento previsto dal dal decreto perché già questo è stato definito da alcune regioni come insopportabile
Per il sistema sociale di di queste regioni no perché il vero il vero punto su cui tutto si è sia bloccato è stata una battaglia portata avanti da alcune regioni su questa su questo punto
Dall'altra parte ci sono delle regioni fra cui quella che io rappresento cioè la Regione Lombardia che contesta il cinquantasei due mila per altri motivi o comunque il sistema di perequazione attualmente vigente
Che lo ritiene sostanzialmente ingiusto
Voi sapete che ad esempio
La l'attuale fondo di perequazione
Perché è di sette miliardi e duecento milioni per il cinquantacinque per cento pagato in questo momento dalla Regione Lombardia
E poi da altre cinque regioni ma con delle percentuali assolutamente insignificanti e senza un nesso ad esempio con la ricchezza reale
Perché non c'è rapporto fra la contribuzione al fondo di perequazione delle singole regioni rispetto al proprio figlio
Allora questo come dire
Non sta creando uno come dire tensioni sociali che potrebbero essere anche rischiose perché ancora questi sono problemi per addetti ai lavori perché di questo non c'è ancora la percezione diffusa a livello sociale
Ma il dibattito in corso sta facendo crescere anche questa questa percezione anche quello che sta accadendo
Nelle varie regioni il professor Bordignon diceva che alcune regioni stanno cercando di attuare ad esempio dei meccanismi di federalismo fiscale al proprio interno inattesa che nasca quello a livello statale
Come dire sta creando inevitabilmente una coscienti trazione su questi punti e allora dobbiamo arrivare assolutamente ad un meccanismo condiviso
No
Che
Non impedisca ovviamente anzi favorisca lo sviluppo di tutte le aree del nostro Paese dobbiamo sempre parlato di un federalismo solidale nessuno
Che
Il nelle regioni è convinto che una parte del Paese deve essere lasciata a se stessa no ma un federalismo solidale però che si appoggiato su dei meccanismi giusti ed è qui quello che sta accadendo però è che ci sono continuamente delle da una parte una richiesta di attuare il federalismo dall'altra ogni volta che ci sono i minimi accenni di attuazione del federalismo e di esercizio del del potere
Che i i vari livelli istituzionali si sono visti riconosciuti dalla riforma del titolo quinto c'è subito un urlare allo scandalo
Io vi posso documentare che praticamente nessuna regione ha quasi messo mano alla propria potestà legislativa e né esclusiva né concorrente
In in interi comparti commercio lo sviluppo riempio tutta l'area dello sviluppo economico è competenza esclusiva delle Regioni
Io sfido chiunque a dirmi cosa è intervenuto di significativo cambiamento e cioè di differenziazione perché il federalismo e differenziazione perché se no non è federalismo
Perché è un federalismo in cui tutto è omogeneo
Secondo me vuol dire che aggiunge solo probabilmente dei costi a quello che si poteva fare con un sistema più più centralistico
Quasi nessuno ha usato questi poteri perché perché in una situazione
E di incertezza come l'attuale
Tutti abbiamo ritenuto che non si possa continuare in assenza di un quadro condiviso
A emanare
A promulgare leggi puntualmente impugnate o dalle Regioni quelle del dello Stato o dallo Stato quelle delle ragioni per poi chiamare
La Corte costituzionale a fare da arbitro in questo che invece di essere un nuovo assetto istituzionale rischia di essere una sorta di merce
Che non che ha bisogno continuamente di un arbitro e dato che siamo tutti amanti del nostro Paese abbiamo ritenuto equestre di cui è nato anche il centotrentuno
L'abbiamo ritenuto di individuare delle regole almeno per disegnare il confine del del campo di gioco ecco allora
Su questo tema del federalismo dobbiamo tutti aiutare a far nascere una cultura federale cioè una cultura della diversità
Di cui mi voleva agganciare proprio sul tema dei famosi
Letto da come vengono chiamati nel vostro rapporto noi usiamo spesso il termine Lea Holley ASS no a seconda comunque i livelli essenziali di assistenza
Perché questo è uno dei temi che ha creato e sta creando secondo me
Maggior allarme e soprattutto è uno dei temi che non adeguatamente chiarito avrà come esito esattamente quello che diceva il professor Bordignon cioè di mettere in atto il sistema più centralistico che abbiamo checché si sia mai stato nel nostro Paese
Perché quando all'indomani della riforma del Titolo quinto qualcuno ha cominciato a gridare al federalismo a due velocità come il rischio da evitare cioè o è uno che è vissuto su un altro pianeta
Oppure
No no non so di che cosa stiamo parlando quando i sistemi sanitari di questa Regione altro che a due velocità somatici velocità
E questo è accaduto tranquillamente in un sistema che non aveva nulla di federale
Quindi questo continuo
Come dire
Gridare al lupo al lupo ogni volta che si constato una diversità nel nostro Paese è esattamente quello che io prima cercavo di descrivere come
Una sorta di effetto elastico per cui appena
Sì sì tirare l'elastico del federalismo c'è una spinta uguale
E contraria ma a volte non uguale ma ancora più forte che fa tornare indietro le lancette faccio un esempio per farmi capire perché non voglio portar via troppo tempo un esempio un po'provocatorio se volete
E e sto all'attualità pochi giorni fa il sottosegretario Vegas quindi rappresentante autorevole
Quello che è uno degli interlocutori sistematici delle regioni
Dice per motivare il fatto che non non c'è intenzione di aumentare cui sulla sanità di Rho
Qualcosa anche sulle cifre di aumentare il fondo il cosiddetto fondo sanitario nazionale
Ha detto che le Regioni devono tagliare le spese eccetera eccetera oppure devono attivare delle forme di compartecipazione
No che da questo punto di vista non fa una grinza voi sapete che il decreto legislativo quindi il duecentoventinove articolo tre dice chiaramente che il livello essenziale di assistenza non significa gratuità della prestazione ma di garantire la prestazione
Ecco voi allora
Proviamo a immaginare oggi se una Regione in una legittima in un legittimo esercizio delle delle potestà che gli sono attribuite dicesse che non so niente li interruzione volontaria di gravidanza che ad esempio in Lombardia
Ce ne sono circa ventisei mila l'anno e costano circa venticinque milioni di euro no
Una regione dicesse benissimo garantendo questo servizio gratuito fino a un reddito no in modo da non escludere nessuno chi se lo può permettere lo paga
Partecipa al pagamento al novanta per cento per un avere delle risorse da utilizzare ad esempio in un piano di prevenzione oncologica
Che non ci sarebbe nulla di scandaloso sarebbe perfettamente in linea con la Costituzione e perfettamente in linea con le leggi vigenti compresi il decreto Bindi
Io immagino che dopo dodici secondi ci sarebbe
Il Parlamento
Presidente dalla Repubblica immagino tutti che griderà ebbero a al fatto che si vuole dividere l'Italia che
Non so prova a immaginare anzi
Perché è questo perché ancora si continua a voler coniugare da una parte il federalismo a livello istituzionale
Fomentando invece una cultura in parte assistenzialista per cui tutto deve essere gratuito sempre
Perché non dimentichiamo che c'è questo spesso nella no nella mentalità corrente il servizio pubblico
è un diritto che al cittadino ma non inteso come un diritto a ad avere una prestazione erogata ma ad averla erogata gratuitamente perché di qui poi nascono tanti dei problemi che abbiamo e su cui non c'è adeguata comprensione anche con il il il livello centrale ecco quindi io credo che
Ci sia tutto un lavoro molto molto da fare a livello istituzionale e su questo forse l'interlocutore più il Parlamento ancora prima ancora che il Governo perché il Parlamento nella nella sua attività legislativa spesso dimostrato di non ha vere come dire
Adeguatamente
Posto sotto la propria attenzione quello che sta accadendo anzi io l'auspicio è che il questo rapporto
Si è rinviato ai presidenti di Camera e Senato con lo spiccio che sia fatto oggetto di un'attenta lettura al di là del fatto che ci possono essere parti
Più o meno Conte però dato che è una documentazione molto centrata secondo me di quello che è accaduto in questi anni
A me sembra che potrebbe essere utile per far nascere un dibattito vero sul federalismo
All'interno del quale poi potrebbero trovare composizione anche quelle scelte attuative che continuamente vengono
Come dire richieste agli organi anche legislativi del nostro Paese che se no rischiano di muoversi con una certa approssimazione faccio un esempio anche qui per rimanere di attualità poi mi avvio a chiudere
La questione che è stata toccata anche
Dal dottor Franco secondo me molto bene
Degli Investimenti no il centodiciannove ha avuto la per la prima volta è stato è stato riconosciuto
Il come dire
Il valore di agganciare il concetto di investimento omerico certo di indebitamento al concerto di investimento
Soltanto che questo comma dell'articolo centodiciannove come ho avuto modo di discutere ieri con il governo
E all'interno di un quadro complessivo che dice anche che ogni livello istituzionale deve avere le risorse necessario svolge le proprie funzioni ad esempio cosa sta succedendo che con un emendamento presentato all'ultimo momento in in sede di approvazione della Finanziaria
è stato inserito quella quel quell'articolo tre dalla finanziaria in cui si dettagliano mi pare in diciannove commi dal diciotto commi i conti il concetto di investimento da cui scompare
Ogni forma ogni possibilità per le Regioni ad esempio perché non sono considerati Investimenti tutto ciò che lo si si fa e stiamo parlando di due miliardi e mezzo di euro nelle insieme di bilanci regionali per la ricerca per il sostegno all'impresa
Per la promozione
Di la modernizzazione di strutture familiari abitative
Più ecocompatibili
Perché il concetto di investimento che ci è stato ieri richiamato dal governo è che
Si può considerare investimento solo ciò che ha una Effetto immediato nella parte attiva del bilancio patrimoniale dell'ente erogatore voi capite che
Con un'accezione simile di investimento io non potrei Finazzer neppure una strada comunale
No perché
Non non rientra in questa
Definizione di investimento ecco allora questo è un altro esempio lo richiamato perché sarà oggetto di un di un confronto con il Governo la prossima settimana
Di come il non avendo il coraggio di definire una visione unitaria dei costi del federalismo sta rischiando di temere continuamente sotto stress il sistema e e con una serie di interventi spot
Che mancando di equilibrio si riverberano negativamente su tutto su tutto il nostro sistema chiudo l'ultima affermazione ce ne sono altri ma ho già Busato la vostra pazienza
Sulla questione della sanità
Vorrei solo fare un appunto io credo che la ricostruzione che è fatta nel capitolo tre se non sbaglio del del vostro rapporto molto puntuale molto aggiornata a me pare che non sia adeguatamente sottolineato
Il la la svolta
Il portato che è da attribuire ad un accordo che è sempre di agosto ma che non è dell'otto agosto ma è del tre agosto ed è dell'anno precedente del due mila uno ma è quello del due mila
Perché io son convinto che lì ci sia un vero snodo
E forse in cui il più grosso snodo a livello culturale e politico
Che riguarda le regioni perché in quello che normalmente conosciuto come accordo Giarda per la prima volta almeno da quello che a me risulta sia passato si è fatto questa questa rivoluzione io ho di nuovo in un articolo recente lo definito una rivoluzione copernicana
Che non è stato oggetto di un significativo dibattito anche politico ad esempio e cioè che mentre la sanità come è stato detto
Era sempre stata fino a quel momento sostanzialmente finanziata a consuntivo
Anche se con delle modalità diverso e ci sono le quattro stagioni però sostanzialmente a consuntivo da quel momento per la prima volta si è detto noi non possiamo erogare le prestazioni e poi vedere quanto ci sono costate
Io ricordo l'incontro in cui il professor Giarda teorizzò questo principio
Ma dobbiamo concordare e stabilire prima delle risorse
Per poi adeguare i livelli di prestazioni
Alle risorse stesse
Perché questo è il vero lo snodo poi adesso qualcuno grida allo scandalo dell'aziendalizzazione della sanità eccetera ma quando si fa questa rivoluzione in cui si dice che prima si stabiliscono le risorse e poi si stabiliscono le prestazioni
è inevitabile
Che ne scaturisca una aziendalizzazione o o comunque una sottolineature estremamente forte dalla sanità e note io lo sto dicendo che è giusto io dico quello che è successo
E nessuno ha gridato allo scandalo in quel momento
Da l'accordo dell'otto agosto è la conseguenza di quella impostazione a cui hanno già ha aggiunto
Una serie di meccanismi di controllo e di penalizzazioni ma senza mettere in discussione il principio io su questo che credo vada fatta una attenta riflessione
Perché e di lì che poi nascono tutto una serie di conflitti anche attuali perché dell'ultima frase che dico
Noi non possiamo continuare a
A dire che da una parte vanno garantiti i livelli essenziali di assistenza no
Dall'altra che però le risorse devono essere predeterminate
E nel momento in cui si definiscono i livelli essenziali di assistenza lì si definisce solo in termini qualitativi e non quantitativi ad perché voi capite che questa è un'equazione
Con tutto incognite io non sono un grande matematico ma mi insegnavano che le equazioni con tutte incognite alla fine non le risolve nessuno
Non so se mi sono spiegato perché oggi stiamo vivendo Urrutia abbastanza tranquillamente senza che il Parlamento ad esempio discuta di questo stiamo esattamente vedo questa queste situazioni in cui c'è da una parte le regioni che continuare a dire
Ho bisogno di più risorse
Qualcuno dice che però i LEA vanno garantiti e normalmente tutti
Dalle più alte cariche dello Stato in giù dicono che i tempi d'attesa sono ancora troppo lunghi in Italia
Ma voi sapete che i tempi d'appello sono lunghi perché per accorciare Bionet alle prestazioni ed essendo per definizione prestazioni sanitarie un costo aumenta le prestazioni siti comunitari disavanzi ecco però e in questo contesto tutti continuano a far finta
Di di di ritenere che non c'è un corto circuito concettuale prima ancora che finanziario
Perché basterebbe dire che ed è quella richiesta che noi come Regione abbiamo chiede abbiamo fatto allo Stato dal momento che il Titolo quinto dice che la definizione dei LEA è competenza dello Stato
Che li definisca questi Lea in termini qualitativi e quantitativi
E poi e sarà semplicissimo concordare ad un tavolo il costo di queste prestazioni ellissi che può scattare la responsabilità delle Regioni ma solo a quel punto e noi infatti a dovendo aprire un un dialogo con il Governo per ridefinire i costi della sanità qui sarebbe interessante interloquire anche col dottor Franco che ha fatto dei passaggi molto molto significativi
Ci siamo permessi di quantificare in circa cinque miliardi di euro il disavanzo strutturale della la sottostima strutturale della sanità
Che non è idi non è coincidente con i disavanzi attuali delle regioni perché abbiamo già fatto dei calcoli al netto
Delle come dire
Disfunzioni o delle diseconomie che all'interno del sistema ci sono perché ne siamo disponibili nei confronti del governo ad accettare un confronto a questo livello
Non a chieda a battere cassa per ritornare al pagamento a piè di lista delle prestazioni
Ormai questo punto l'hanno accettato tutte le regioni anche quelle che saranno più penalizzate da una responsabilizzazione di questo tipo ecco quindi io direi che le regioni per quel che ci riguarda
Siamo assolutamente disponibile ad un federalismo solidale e responsabile
No purché non sia virtuale ecco l'unico federalismo che non ci sta bene è il federalismo virtuale
Sì grazie assessore anche per questo suo intervento io direi che abbiamo qualche spazio breve per qualche domanda da parte della savana prima di chiudere
Azioni
Sì prego
Insomma
Grazie sono Raffaele Malizia autore dei capitoli sei e sette del rapporto volevo soltanto sulla scia di quanto affermato da ultimo l'assessore Colozzi ribadire
Affermare il senso del
Esercizio fatto nella capitolo sette quello relativo ai livelli essenziali delle prestazioni
Che va proprio nella direzione ricordata da Colozzi cioè quello di avere chiaramente
Quello che è il quadro lo scenario vent'e di risorse finanziarie che debbono essere decise come necessarie per via e poi
Produzione dei servizi e delle prestazioni a fronte delle delle essenziali quindi sicuramente l'esercizio
Non tiene in considerazione il problema detto del resto
Interazioni problemi della definizione di quello che l'output fittili di quello che il contenuto qualitativo o i livelli differenziali di efficienza che naturalmente contraddistinguono gran parte dei servizi sul territorio
Ma non è tiene conto volutamente sia per diciamo inadeguatezza delle informazioni statistiche disponibile allo scopo sia perché comunque
Non si può non convenire sul fatto che una dotazione diversa ha una dotazione diversa di risorse da impiegare nell'erogazione dei servizi alla fine corrisponde comunque secondo un entrato di correlazione tutto da misurare ma sicuramente positivo non corrisponde comunque
Una diversa entità dei servizi che le amministrazioni con quelle risorse sono messe in grado di effettivamente produrre
Sonorità Arrigoni consigliere della Corte dei Conti e mi sono tre volte occupata anni passati anni della redazione del referto annuale sulla finanza regionale
In questi referti un ecco grosso capitolo è sempre stato dedicato proprio alla sanità per le preoccupazioni che nell'istituto sempre riservato finalmente all'impatto che la spesa sanitaria le difficoltà diciamo di sostenere un equilibrio finanziario in sanità poi avesse come affetto quello di rimbalzare sugli equilibri
Dei bilanci regionali io vorrei ricordare a questo proposito che raccolte più volte ha rammentato l'esigenza forse di andare oltre quella che è stata la preoccupazione ecco importante del ministro Sirchia che ha cominciato ecco a parlare
Di appropriatezza delle prestazioni nell'appropriatezza delle prestazioni già ce l'ha presa di coscienza che non tutto e non in ogni modo può essere garantito
Ai cittadini la corte più volte infatti Eco ha rappresentato anche una riflessione sull'opportunità nel parlare di livelli essenziali
Di non portare Santer e con me riferimento i livelli massimi ma cominciare a considerare anche un plafond di livelli minimi da garantire oltre ai quali allargare uno spazio alla possibilità per le Regioni con una differenziazione che quindi si riferisca anche a possibilità finanziarie scelte discrezionalità
Più difficile mi sembra il discorso forse cui accennava l'assessore Colozzi molto interessante certamente ma quello e di differenziare le fasce di reddito questo in un discorso quindi di esportazione di pazienti da una regione a un'altra che credo potrebbe creare delle difficoltà riguardo e
Sentite io credo che possiamo chiudere l'incontro io volevo soltanto in conclusione dire due cose la prima a Massimo che non era più all'inizio c'è stato un disclaimer da parte nostra
Certamente non ci siamo occupati questo rapporto dei temi del federalismo fiscale
In parte perché ce ne siamo occupati nel rapporto precedente in parte perché c'è questa giustificazione formale che speriamo che essendo stato rinviato il periodo di in cui l'Alta Commissione debba esprimersi nel prossimo rapporto si abbia qualcosa di nuovo su cui riflettere
E la terza considerazione è che comunque l'attuazione del federalismo fiscale dovrebbe andare in parallelo con la realizzazione di questi parti di riforma del sistema tributario generale di cui
Dovremo certamente occuparci questo diciamo in parte per giustificare
Alcune cose che non ci sono nel nostro rapporto la seconda osservazione molto breve che vorrei fare partendo da una considerazione faceva l'assessore Colozzi che parla di federalismo
Improvvisa improvvisato oppure il cosiddetto federalismo io vorrei collegarla a una punto centrale del nostro rapporto
Che questi idea che sia il capitolo nono in cui ci occupiamo della devoluzione di competenze della doppia devoluzione cioè l'idea di fondo è che
L'Italia si trova in questo momento come altri paesi ma in modo particolare l'Italia al centro di un doppio ore sistema di riforma costituzionale da un lato riforma verso il basso l'alto riforma verso l'alto
Da questo punto di vista la prima osservazione va nel fare di tipo semantico qui non c'è federalismo né verso il basso né verso l'alto tre verso il basso abbiamo decentramento verso l'alto abbiamo con federalismo
E non è un caso che i problemi che si pongono i
Italia sono molto simili ai problemi che si pongono in Europa ne vorrei fare soltanto un rapidissimo elenco senza entrare nei nettamente all'una e mezza su questi punti nella discussione il federalismo fiscale beh certamente c'è un problema di idioti
Definizioni quali sono le risorse proprie dei diversi livelli di governo nel quadro di una riforma fiscale il sistema italiano a livello europeo Lezzi prospettive finanziarie il documento della Commissione recentemente presenta
Dato al Parlamento al Consiglio dice che turni ai livelli limitati del bilancio federale del bilancio della comunità si pone problemi definire quali sono le imposte che non massetto globale devono essere seguiti a questo livello di governo
Certamente bisogna tener presente che oggi il bilancio del se darà e il bilancio comunitario l'uno per cento e poco più del PIL se alcune competenze come la difesa vanno a livello europeo e certo che il problema del finanziamento il bilancio federale si pone anche da questo punto di vista il patto di stabilità il patto di stabilità deve esservi visto il patto di stabilità livello europeo ma in un'ottica di Patto di stabilità e certo che va visto insieme ai patti di stabilità in
Per e questo implica evidentemente un problema a cui accennava Franco nel suo intervento cioè il problema dei la coordinamento delle politiche fiscali c'è un problema a livello europeo di coordinamento delle politiche fiscali nazionali mass se gran parte della spesa e gran parte della spesa per investimenti viene fatta a livello regionale c'è un problema di coordinamento delle politiche fiscali a livello nazionale cioè in diversi livelli di governo devono l'ambito nazionale
Stabilire una politica economica comune
Dal punto di vista istituzionale il problema centrale uno intorno cui si discute oggi diciamo a a livello parlamentare in Italia e il problema del senato federale che è centro della soluzione federale perché non a caso è mito ha trovato l'equazione fra l'esigenza della Confederazione residenze gli stati membri attraverso la creazione se dal Senato federale degli Stati Uniti si discute al Senato federale Italia
Si discute la riforma del Consiglio dei ministri a livello europeo che ha la stessa cosa perché definire delle regole in maggioranza per prendere decisioni è decidere qual è il ruolo del senato federale giù last but not least al nel nostro rapporto mettiamo in luce qual è ruolo della corte costituzionale oggi nell'attuazione che il cosiddetto federalismo in Italia in Europa di avanzamenti che siano stati fatti in questi anni sono Traverso
Cioè la corte di giustizia senza alcune pronunce percorsi di
Sì se non ci sarebbe stato il mercato interno perché certamente se avessimo pensato realizzare il mercato interno presso l'armonizzazione non ci sarebbe mai non si sarebbe mai arrivati ci si è arrivati polacca Cassis de Dijon cioè con il mutuo riconoscimento e anche questo è un elemento perché avvicina
A processo di riforma costituzionale italiano processi
Hanno già la riforma costituzionale in Italia ma credo sia giusto anche indicare che esiste questa prospettiva con questo chiudo ringrazio a nome ente Daniele Franco l'assessore Colozzi e Massimo Bordignon per la loro partecipazione e tutti voi per essere intervenuti questo incontro Dellisanti grazie