"Parmalat, un progetto industriale per il lavoro e per lo sviluppo" - organizzato da Cgil, Cisl e Uil (presso Palazzo Marini, Sala delle Conferenze, via del Pozzetto 158)

Allora
Invito ancora una volta a prendere posto perché tra pochi minuti anzi direi secondi cominciamo i nostri lavori
Direi proprio che possediamo cominciare buongiorno a tutti
Grazie di essere arrivati
Direi con puntualità a questa iniziativa che RAI fai e UILA a livello nazionale hanno voluto lo può promuovere
In merito alla vertenza noi la definiamo in questi termini
Sulla che riguarda la Parmalat e i lavori di questa mattina vedranno la relazione svolta dal segretario generale della Flai CGIL Franco in via Po
Molti e importanti gli interventi che seguiranno a questa relazione
Ci sono sono previsti gli interventi la partecipazione
Dei tre segretari generali di CGIL CISL e UIL a sottolineare l'importanza
Che mentre confederazioni danno per al futuro nella Parmalat qui con noi già il segretario generale della UIL Luigi Angeletti e lo ringraziamo
Essere appunto qui con noi
Molto attesi sono gli interventi dei
Due presidenti della Commissione agricoltura del senato della commissione attività produttive della Camera dei deputati molto attesi perché il parlamento a sta concludendo
L'audizione
Di tutte le parti interessate a questa vicenda anche le organizzazioni sindacali sono state ascoltate nei giorni passate abbiamo sottolineato
Con grande forza ma poi lo diremo o meglio
Tra poco l'importanza
Che
Venga fuori con determinazione con chiarezza il progetto industriale la proposta di rilancio con la quale appunto disegnare il futuro di questa azienda quindi un dei due presidenti di queste commissioni sentiremo appunto le opinioni le decisioni speriamo che in merito
Il Parlamento farà determinando sono già qui con noi li ringrazio per questo l'onorevole Bruno Tabacci presidente della commissione Attività produttive della Camera grazie per essere qui
E il senatore Maurizio Ronconi presidente della Commissione agricoltura del Senato grazie
Con noi
Prima di dare la parola a Chiriaco ecco volevo sulla determinare spiegando che sono attesi anche gli interventi dei due ministeri competenti su questa vicenda su questa vertenza ci raggiungeranno fra poco
Il ministro Marzano e il ministro Alemanno appunto ci hanno assicurato la loro partecipazione le conclusioni
Di questa in nostra importante iniziativa verranno svolte dal segretario generale della FAI CISL Albino Albino Gori
Noi abbiamo deciso di convocare qui a Roma
Tutte le RSU della Parmalat tutti i delegati quindi dei di tutti gli stabilimenti italiani di questa vicenda tutti i quadri e tutti i dirigenti
Mi fai Fly lui la che sono impegnati in questa vertenza abbiamo deciso di convocarli qui perché riteniamo appunto che i prossimi giorni saranno decisivi
Per il piano di industriale di rilancio della Parmalat e quindi questo è il momento noi pensiamo per formulare da parte nostra le proposte necessarie le nostre opinioni e contemporaneamente chiedere
Alle istituzioni quindi come dicevo al Parlamento e al Governo di scioglierle
La riserva di spiegare anche si
La linea di marcia la rotta lungo la quale Progetto industriale della Parmalat si deve
In camminare
Quindi la data non è casuale siamo secondo noi a un momento di svolta ne parleremo appunto con le istituzioni così come non è casuale la scelta di collocare questa iniziativa in una sala del Parlamento in una sala istituzionale perché l'abbiamo fatto
Noi riteniamo che la vertenza Parmalat non sia una vertenza qualunque un problema semplicemente industriale o un problema semplicemente metto fra virgolette
Di lavoro noi crediamo che la Parmalat sia strategica per questo Paese per quello che rappresenta per la filiera agroalimentare italiana per quello che rappresenta per il made in Italy nel mondo quindi la Scelta
Di una sala in qualche modo istituzionale
Serve a sottolineare proprio questo aspetto è un problema del Paese deve esserci in primo luogo una risposta delle delle istituzioni anche per questo perché la Parmalat per noi è un'azienda strategica per il Paese abbiamo chiesto ai tre segretari generali di CGIL CISL e UIL di essere con noi in questa vertenza di farla propria
Di assumerla come impegno davanti a tutti i delegati i quadri
Di dirigenti ecco io mi fermo qui ho voluto semplicemente spiegare il motivo la data il luogo della
Di questa riunione
Presentare i nostri interlocutori e ora con grande piacere do la parola al segretario generale la Placidia e le Franco Chiriaco che a nome di tutte e tre le segreterie illustrerà le nostre riflessioni nostre proposte su questa vertenza grazie
Tre questioni si pongono in modo cruciale sui mercati internazionali nel rapporto fra aree geopolitiche ed influenza economica
Le telecomunicazioni le regole per il mercato finanziario l'alimentazione le conferenze interministeriali le sessioni del da beauty io nonché le riunioni del G7 del G otto testimoniano che queste tre questioni sono al centro di un aspro confronto
Che ha due indiscussi protagonisti
Gli Stati Uniti l'Europa
Questo protagonismo non è senza conseguenze per gli altri Paesi del mondo ad esempio la crisi del molti latte realismo coinvolge tutte le istituzioni di regolazione di intervento internazionale dall'ONU al Fondo monetario alla banca mondiale
Alla base di un quadro internazionale velocemente profondamente mutato troviamo due diverse concezioni delle politiche globali
Due approcci etici culturali sociali ed economici alla concezione del capitalismo e del mercato all'idea stessa del convivere sociale nel terzo millennio
Da un lato l'Europa impegnata non senza contraddizioni a ridisegnare il suo modello di società e di voler fare senza devastare negli aspetti solidali
E concertativi a confrontarsi con il mercato globale
Dall'altra gli Stati Uniti con la loro politica economica interna che porta il deficit di bilancio a livelli stratosferici ed ad una concezione fortemente liberisti Cardella globalizzazione
In questo quadro quello che ci interessa mettere in evidenza sono le conseguenze per il ruolo della regolazione dei mercati finanziari da un lato e per il sistema agroalimentare dall'altro gli Stati Uniti hanno operato negli ultimi vent'anni per uno sviluppo impetuoso dei mercati finanziari sostenuto dalla loro leadership indiscussa nel campo delle tecnologie informatica l'incremento dei finanziamenti diretti e indiretti agli investimenti esteri alimentati fin dagli anni Settanta degli Stati Uniti ha fatto sì che nel novantanove questi avessero raggiunto un valore cumulato di mille e cento miliardi di dollari
Questi incrementa è stato fortemente determinato dalla deregolamentazione dei mercati finanziari dando vita ad un sistema internazionali di campi privo di controlli il dollaro sganciato da qualsiasi parità diventa lo standard su quali l'intera si integrano a livello mondiale i mercati dei capitali
Le banche americane in questo contesto hanno raddoppiato negli ultimi vent'anni la loro quota del mercato mondiale dei servizi finanziari
La finanza e le assicurazioni costituiscono un terzo degli investimenti americani all'estero
Deregolamentazione strategie commerciali fortemente sostenute contribuiscono ad una condizione di a Malta ed etilismo contabile
Che non è riuscita a dirmi duale a tutt'oggi di strumenti adeguati ad una informazione trasparente attendibile
In un recente lavoro prodotti in Francia nell'ambito del Consiglio d'analisi economica le norme contabili e il mondo posta Herron il confronto fra le due sponde dell'Atlantico per quel che riguarda i mercati finanziari viene così riassunto
La contabilità costituisce un'infrastruttura vitale per lo sviluppo di un'economia capitalistica e non è sorprendente che i principi adottati
Nelle diverse economie riflettano gli larga misura al l'opposizione tradizionale fra capitalismo renano
Dove la normalizzazione impostata dallo Stato e capitalismo anglosassone che lascia maggiore spazio all'autoregolazione
In questo contesto di desertificazione regole regolativa globale messo ampiamente induce dal caso Enron
Si inserisce la situazione italiana il crac Parmalat di cui oggi ci occupiamo e quello parallelo ma non estraneo della circa il quadro strutturale di riferimento della filiera latte nazionale ci rimanda ad un mercato protette in pari misura dalla concorrenza internazionale fortemente concentrato tanto da dare vita in pratica un duopolio
Un mercato occupato da aziende la cui caratteristica più evidente appare il forte flusso di cassa che le contraddistingue e un mercato le cui impresse
Sia dal lato della produzione della materia prima sia dal lato della trasformazione della distribuzione operano in una condizione protetta controllata da pochi soggetti si si pensi per esempio la distribuzione del latte della Centrale di Roma Eurolat
E porte mente sostenuta dagli interventi dell'Unione Europea
Come è noto particolarmente generosi per lato perché l'India e il latte questa situazione privilegiata non ha tuttavia evitato come per la carne che in asset denuncino Perigeo che mente il rinvenimento di significative partite di latte in nero
Che è lecito supporre che rientrino regolarmente nel consumo alimentare
Del resto la persistente impossibilità di dare attuazione in Italia all'anagrafe bovina e testimonianza lampante di un certo grado di opacità del comparto lattiero-caseario
Ed è truppe ai danni dell'Unione Europea sono un parziale sensore di opacità
Che caratterizza molto del sistema anche l'industriale nazionale
La storia del resto attraverso Federconsorzi Ferruzzi Ital grande
Cirio e oggi Parmalat e dopo le recenti denunce avanzate delle stesse impresa e confermate dal procuratore vigna del ruolo della criminalità organizzata sul territorio e sulle aziende agricole italiane ci consegna
Un settore economico che si sottrae capillarmente in Compart in vasti territori alle regole
Da quelle sul lavoro a quelle sulla qualità da quelle sul riciclaggio dei rifiuti a quelle sulla trasparenza dell'intermediazione commerciale
Quando parliamo di sistema agro alimentari ci riferiamo ad una realtà che in Europa occupa il secondo posto nel sistema industriale
Continentale in Italia da soli industria alimentare fattura centotré miliardi di euro di cui quindici miliardi destinati alle esportazioni
Questi risultati sono tuttavia il frutto di un sistema produttivo forte mi
The parcellizzato
Con una debole strategia industriale e privo di spinte significativa la ricerca l'innovazione che spende per la pubblicità molto di più di quanto impegni sostanzialmente sul fronte della qualificazione del lavoro e bella qualità
Un sistema in cui poche imprese italiane per dimensione produttive di mercato hanno le caratteristiche competitiva adeguate al mercato globale sono in questo protagoniste sono in questo prologo liste multinazionali nonostante i sostegni europea e nazionale di cui godono le aziende alimentari italiani stentano
Anche in mancanza di politiche industriali pubbliche ad assumere il salto di qualità strategico sotto l'aspetto societario produttivo commerciale e logistico in grado di proiettare le sui mercati mondiali
Nate sotto forma di capitalismo familiare
Tali restano anche quando si espandono nel mondo acquisendo aziende e marchi e diversificazioni produttive spesso senza una precisa una precisa strategia industriale ed all'unico scopo di accrescere il proprio fatturato in queste condizioni ricorso continuo al mercato finanziario per i prende per reperire risorse diventa obbligatorio e la proliferazione di società nei paradisi fiscali inevitabile
Con il cessare il corollario di compromissioni col compromissioni col sistema bancario e con le protezioni politiche finanziarie
Ne deriva
Un malinteso senso di onnipotenza e di impunità che spinge a costruire sistemi societarie finanziario panchine ed audaci nonché a commettere truffe clamorose
Scandali finanziari si sono verificate negli ultimi anni anche in altri Paesi del Vecchio Continente
Ma quello che colpisce in Italia è il livello basso di consapevolezza del sistema dei controlli e l'impressione diffusa
Su cui spetta alla magistratura di fare luce che vi sia un altro un alto grado di compromissione fra diversi poteri competenti e diversi ruoli coinvolti
Il prese servizi finanziari banche sistema politico amministrativo controlli di borsa
Insomma che il conflitto di interessi piuttosto che essere una eclatante eccezione alla norma venga assunto dagli attori sul mercato finanziario industriale come un'opportunità
Raccogliere e non come un errore da evitare e denunciare una opportunità chiamata associazione a delinquere
E sarebbe giusto che il governo in carica li identificasse come veri ladri imprenditori e banchieri che hanno rubato la fiducia e i soldi ai lavoratori e ai cittadini
E questa circostanza che ci spinge oggi a sottolineare il silenzio assordante del sistema delle imprese
E in primis della Confindustria sulle vicende Parmalat
Il ruolo del sistema agroalimentare nel quadro nazionale di declino industriale e duplice
Trattandosi di consumi relativamente in elastici il settore ha realizzato un fatturato che si è voluto in controtendenza rispetto all'insieme dell'industria in secondo luogo al pari del sistema della moda de de Seine il sistema alimentare nazionale costituisce una vetrina del sistema Italia sui mercati mondiali
Vicende che compromettano il delicato equilibrio tra un sistema rischio competitività le sue immagini di eccellenza rischiano di trascinare in una spirale negativa l'intera immagine del paese
A fronte di questo ruolo va in primo luogo sottolineata l'inadeguatezza e l'insufficienza di una rappresentanza quella della Federalimentare ancora frantumate corporativa articolata per comparti merceologici che non esprimono una sintesi strategica di settore
Il silenzio di Confindustria e deprecabile e pericoloso sotto diversi aspetti
Perché nonostante retorica affermazioni di facciate il problema del rapporto fra etica e impresa non è stato terreno d'iniziativa riguarda neanche in uno dei comparti recentemente coinvolti indicente grave i dati per la sicurezza alimentare vicende che hanno minacciato la salute dei cittadini e rispetta le quali la mancanza di regole chiare e condivise e assolutamente esiziale
Piuttosto abbiamo assistito in questi anni ha tentativo costante da parte dal presenta Anzio industriale di importare nel contesto italiano spinte alla deregolamentazione senza valenze progettuali
Spinte che si sono sostanzialmente ridotta al tentativo di svilire le politiche di concertazione e di accollare al costo del lavoro l'incapacità dell'impresa di fare sistema
Dino alzare la qualità delle produzioni di ritrovare la via dello sviluppo economico in un quadro equo di distribuzione del reddito
Si sono privilegiati gli investimenti finanziari della loro gestione
E sia così indotta dalla strana propensione al risparmio dei cittadini a privilegiare dopo la stagione dei botti in piedi rischiosi che compromettesse però che promette il sito alti rendimenti
Parmalat e la sua vicenda non è figlia di nessuno non possiamo accontentarci di considerarla la mela marcia in un cestino di frutti eccellenti
Si tratta di una delle poche aziende multinazionali nel sistema agro industriale italiano che fallisce non solo sul piano morale ma su quello di un equilibrato rapporto tra finanza cassetto industriale
E questo perché ha privilegiato il guadagno facile avvalendosi in più del prendi una deprecabile convinzione di impunità
Di una totale carenza di senso etico dell'impresa urtata il da un contesto ideologico insofferente alle regole la sua di diversificazione sia inquinata man mano che procedeva il suo processo di internazionalizzazione
Invece di accumulare una solida cultura d'impresa nella ricerca di nuovi mercati adottato la singolare tattica già da noi denunciata
Di acquisizioni rocambolesche in mercati inadatti assemblando un insieme spesso contraddittorio Dias
Parmalat e figlia di una cultura industriale declinante elemento che dovrebbe essere fisso nell'ordine del giorno di Confindustria del Governo e piglia al preside la mancanza di una cultura industriale degna di questo nome
Si tratta di una delle poche aziende multinazionali nel sistema di industriale italiano che sebbene dotato di marchi prestigiosi di prodotti di alta qualità e di tecnologie avanzate perde nel confronto globale a causa di una inadeguata cultura industriale per mancanza come ho detto dissenso pentito dell'impresa
Se si vuole superare il trauma
Sì fare tesoro dell'esperienza Parmalat il suo futuro produttivo deve diventare il banco di prova della fiducia nel sistema Italia
E nella sua capacità di uscire dal trend declinante che rischia ormai essere il suo carattere strutturale
Non si tratta solo dalla fiducia dei piccoli risparmiatori italiani ma soprattutto della ridotta capacità del mercato italiano ad attirare capitali all'estero
Dall'estero
Il piano industriale dovrà in primo luogo valutare il ruolo della filiera Parmalat in termini di sistema questo non è solo un elemento pur dovuto al lavoro e l'occupazione diretta indotto che Parmalat coinvolti
Vorrei ricordare che sono leciti cinque mila le aziende zootecniche alle quali vanno aggiunti i distributori per una cifra complessiva di cinquanta mila
Unità lavorative oltre le quattro mila unità direttamente impiegati il che significa trecentocinquanta mila unità lavorative a livello internazionale
A questi numeri occorre aggiungere gli ottocento lavoratori di Parmatour il terzo operatore in Italia nel settore
Turistico
Lo spezzettamento dell'azienda
Magari pilotato dagli interessi dello super sponsorizzato comitato dei creditori voluto dal governo Berlusconi non darebbe alcuna risposta alle esigenze del Paese
Di difendersi di dotarsi di un sistema di impresa industriali efficienti e competitive
Quindi a nostro avviso è necessario che il piano industriale tenga conto del ruolo delle imprese e dei lavoratori
E che a monte e a valle del core business e concorrono al risultato un risultato che deve traguardare obiettivi di modernizzazione e sviluppo e non di mantenimento dello status quo
A partire dalla massima linearità nell'uso dei sostegni pubblici nella loro finalizzazione che non può sottrarsi ai parametri dell'occupazione della qualità sicurezza degli alimenti del rispetto di leggi e di Contra
Insomma il colore latte non può appannare l'assoluta trasparenza della nuova Parmalat
Quindi anche la parte agricola del sistema produttivo che ruota intorno a Parmalat deve dimostrare l'utilità dei sostegni che continuano a gravare sui cittadini europei e sulla fiscalità generale
Senza garanzie nel rispetto di leggi né quello di contratti dei lavoratori né un abbassamento dei prezzi dei generi inventari Neuro intorno significativo sulla qualità degli alimenti sulla sostenibilità territoriale e sulla qualità ambientale
La concertazione e ruolo dei lavoratori non sono mere rivendicazioni ma garanzie funzionali e la trasparenza dei processi di risanamento dell'esistente e alla creazione della nuova realtà Parmalat
Su questo aspetto
Non siamo disponibili né a trattamenti differenziati
Che privilegino i creditori finanziari mia comportamenti politici e del management aziendale che esasperano i conti i criteri già proprio ampi della discrezionalità contenuti nel decreto Marzano
La costituzione del comitato dei creditori formato da quattro banche estere e quattro banche italiane
Le più esposte nel crac Parmalat anche dal punto di vista giudiziario fortemente voluta dal commissario straordinario Bondi dal ministro delle Attività Produttive Marzano non può essere un éscamotage
Per superare la questione del comitato di sorveglianza previsto dalla Protti bis
Quest'operazione non rispetterebbe nella Lettera nello spirito della legge e trasferirebbe poteri dall'autorità
Giudiziaria al governo
Raccoglieremo perciò le tele che dei lavoratori della Parmalat per dare vita ad un gruppo di creditori chirografari che posso operare nel comitato di sorveglianza
Ho ove questo non venga costituito nelle sedi preposte per salvaguardare gli interessi di chi si trova suo malgrado nella condizione di poter perdere tutto ciò che possiede il lavoro e il salario a partire dal salario differito per trattamento di fine rapporto
Apprezziamo senza riserve le priorità indicate dal Presidente Ciampi prima di tutto il lavoro il risanamento della realtà produttiva
Declinare queste priorità non si vuol significare da parte nostra non dare il giusto rilievo ai diritti dei risparmiatori alla fiducia che rischia di venir meno nel Paese
Tuttavia vogliamo sottolineare che il consenso del comitato dei creditori molte dei quali grandi investitori istituzionali internazionali sono centocinquanta soggetti rappresentati datato e partners impegnati per due virgola ottantacinque miliardi di dollari sui bond
Parmalat e rischia di non dare alcuna risposta privilegiata chi a differenza di banche e fondi pensione e altri soggetti finanziari ha investito seppure incautamente i propri risparmi
E soprattutto rischia di inserire nella scelta di Risanamento del gruppo interessi non sempre lineari sui quali indagano le magistrature di mezzo mondo e difficilmente convergenti con quelli dei piccoli risparmiatori dei lavoratori e del sistema Italia
Dobbiamo avere presente cinque mila seicento lavoratori licenziati dopo il fallimento della Herron
E lo spezzatino che il Governo ha cucinato per Cirio senza che né i lavoratori nei sindacati nei piccoli risparmiatori siano stati in alcun modo consultati me informati
Fai RAI e UILA insieme a CGIL CISL e UIL stanno ancora aspettando di essere convocati al intorno a un tavolo di crisi Parmalat per pur doveroso confronto
Per evitare altre brutte sorprese in materia e assolutamente urgente che il sindacato sia messo in condizione di leggere le cifre del dissesto Parmalat
E di concorrere alla valutazione del piano di rientro del debito del piano industriale prima che azioni irrecuperabili vengano compiute
Il sindacato unitariamente con l'appoggio di tutti i sindacati europei ha quindi deciso
Di a dire alla Corte di giustizia europea per far valere il diritto all'informazione tempestiva dei lavoratori sancito dalla Carta di Nizza e ribadito nella bozza di Costituzione
L'incontro che abbiamo ottenuto il tredici febbraio scorso col commissario Fischler a Bruxelles ha contribuito a farci dubitare su una strategia chiara del Governo di utilizzare strade possibili nel rispetto delle normative comunitarie per rilanciare almeno in Italia il gruppo nella sua integrità industriale produttiva a fronte delle nostre valutazioni proposte e proposte viscere ci ha detto che se il governo dovesse richiedere un intervento di Bruxelles apporre del risanamento Parmalat
E non solo terranno lattiero da parte della Commissione ci potrebbe essere la disponibilità ad intervenire
Sappiamo che in situazioni simili al sole Bull in Francia ad esempio si sono individuati interventi su questi industriali di dimensioni ragguardevoli mentre anche secondo una recente lettera che Sviluppo Italia inviato al Governo in materia
Nel nostro Paese dal novantanove si sono contati meno di una decina di casi di dimensioni molto contenute
Sviluppo Italia inoltre si è dichiarata disponibile nei confronti del governo parte testualmente un incontro con le Signorie vostre
Per esaminare le condizioni connesse ad un'applicazione più incisiva della normativa europea di intervento sulle crisi industriale
A Sviluppo Italia nessuno ha risposto
L'inerzia del governo sulla politica industriale sulla crisi dell'industria nazionale tanto più sorprendente di fronte ai dati sull'andamento della cassa integrazione in particolare quella straordinaria commentata dal due mila uno del sessantadue per cento
Accanto all'aumento dei prezzi all'obiezione del potere di acquisto dei redditi da lavoro questo dato dovrebbe far tremare le vene ai polsi di chi responsabili della tenuta del sistema paese
Ipotesi alternative allo smembramento della realtà industriale di Parma Italia non passano solo per una più attivazione all'Europeo ma anche per un'attenta valutazione del folto gruppo di imprese dalla cooperazione a grandi gruppi industriali privati nazionali e stranieri che si sono dichiarate disponibili all'acquisto
Se una forma confusa di assemblea permanente come qualcuno ha rivendicato non è un metodo adeguato per il comitato dei creditori riteniamo che non lo sia neanche per l'insieme dei pretendenti
Rilevare un gruppo industriale come Parmalat è questione che deve vedere in primo piano i parametri gli impegni per il futuro del gruppo e non per singole unità produttive o marchi estrapolati da una realtà aziendale organica
Va in questa direzione la proposta avanzata recentemente da un gruppo di economisti della visita di Parma di puntare sui soggetti interessati allo sviluppo di Parmalat Italia che sono i lavoratori
I fornitori i creditori gli azionisti e gli obbligazionisti che insieme al management guardi al futuro assumano la responsabilità del risanamento
E una delle ipotesi che vogliamo discutere
Col governo e col commissario straordinario prima che si adottino all'interno dei margini di discrezionalità che abbiamo evidenziato decisioni di cessioni di aziende o rami di impresa
Eventualmente a capitale straniero e prima ancora di aver opportunamente valutato le possibilità che sono dei verticalmente sul tappeto di fare del rilancio compatto di Parmalat un esempio di buona pratica
Industriale in grado di ristabilire fiducia in Italia come all'estero nelle capacità del nostro sistema produttivo e amministrativo
La seconda decisione che abbiamo preso travalica la realtà Parmalat ma sarà operativa anche in questo gruppo
Il sindacato dei lavoratori attraverso l'acquisto di azioni e la delega tecnici di loro fiducia saranno presenti in futuro nell'assemblea degli azionisti delle grandi imprese agroalimentari
Per tutelare gli interessi dei lavoratori e vigilare sul futuro economico delle impresse
Le nostre denunce non sono ipotesi astratte
Per Cirio al governo non ci convoca mentre tutto il mondo conosce più o meno ufficialmente il piano spezzatino adottato pur avendo finora responsabilmente garantito la continuità della produzione la vita dell'impresa
In mancanza di segnali concreti saremo costretti nelle prossime settimane a chiedere ai lavoratori della Parmalat di Tyche operare con tutta la determinazione necessaria
Fino a quando il loro buon diritto ad essere informati ed ascoltati sul futuro dell'azienda non sarà totalmente riconosciuto
Governo e commissario straordinario non possono sottrarsi al confronto che ha come priorità al futuro proprio dalla Parmalat e dei suoi lavoratori diretti e dell'indotto
Crediamo che sarebbe altrimenti difficile presentare al Paese da un lato un conto salato pagato a chi ha speculato sul ponte e dall'altro un'altra tappa della del desertificazione industriale e certamente non aiuta
Leggere sui quotidiani in questi giorni le dichiarazioni di banchieri coinvolti nel crack che stanno preparando testualmente hanno dichiarato con il commissario Bondi il piano industriale c'è da chiedersi se alla fine e si tratterà come che indicano di un piano solo finanziario per ripianare l'indebitamento col sistema bancario invece che di un piano industriale per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione
Ma c'è infine un'altra priorità da rispettare
Ed è la cancellazione del vulnus che la vicenda caricato al sistema agroindustriale italiano e all'immagine stessa del Maggi del made in Italy
Su questo riteniamo che il governo debba aprire un tavolo di valutazione di intervento
Che a partire dalla richiesto in sede europea dello stato di crisi per il nostro settore lattiero caseario disegni finalmente una politica di sistema adeguata a salvaguardare sviluppare e difendere il modello alimentare mediterraneo
E la sua capacità di farsi industrie grazie
Allora con la relazione di Franco Chiriaco che ringrazio a nome di voi tutti
Credo siano ci siano tutte le condizioni per aprire questa discussione per aprire questo confronto le nostre proposte sono sul tavolo così come le nostre riflessioni e le nostre critiche come vi dicevo in questi giorni noi siamo stati ascoltati insieme ad altri e soggetti dal Parlamento nell'ambito della indagine che appunto il Parlamento ha voluto fare su sulla vicenda Parmalat e crediamo quindi sia utile aprire questa nostra discussione questo nostro confronto confronto dando la parola al presidente della commissione Attività produttive della Camera l'onorevole Tabacci grazie
Ringrazio per l'invito
Ho avuto occasione di leggere nei giorni scorsi la relazione
è stata presentata stamane
Ma credo che sia comunque un'occasione importante
Quella di discutere
Cercando di fare un quadro generale di inserire poi le iniziative di ognuno nel contesto delle cose che abbiamo appurato
Giustamente la relazione introduttiva fa riferimento anche a questioni più vaste che sarebbe bene non ricordare il recente fallimento di Cancun
Equilibri mondiali che sono assai precarie io spesso ricordo che
Un capo di bestiame in Europa goda di due euro al giorno
Di sostegno non mentre un cittadino dell'Africa subsahariana dovrebbe vivere con zero ottanta euro
Il che dà conto di problemi consistenti che ha il mondo occidentale
E quindi anche noi
E quindi anche il contadino bombe
Che spesso protesta contro
La globalizzazione in nome di interessi molto particolare
Un altro elemento sul quale conviene soffermarci ma il tema della cultura industriale
Giustamente si lamenta che c'è una cultura industriale da ritrovare però vi sarebbe anche tenere a mente che è cambiato tutto nell'arco degli ultimi dieci anni
Se lo Stato è uscito dalla logica dello Stato imprenditore non si può immaginare oggi un interventismo diretto
Qui dovremmo fare tutto una riflessione critica sul modo con il quale noi apriamo
Diciamo
Liquidato il sistema delle partecipazioni statali tra l'altro con una eccesso di critiche che non tenevano conto come è stato dimostrato che quel poco quel tanto di valore che si è creato negli ultimi vent'anni in Italia e all'interno di questi settori ex monopolisti
Non certo in quelli privati non ho bisogno di ricordare
Che di fronte alla alla massiccia creazione di valori in alcuni settori
Alle telecomunicazione
Al sistema autostradale c'è stata la vicenda della FIAT che pure una bionda fortemente incentivata
Dallo Stato
Questo non significa che si deve tornare indietro anzi io sono percorsi rettilinei non
Non con con ritorni che rischia di creare solo grande confusione però bisogna avere consapevolezza di ciò di cui si parla
Quando leggo ad esempio che nel settore
Della Della informatica dall'informazione tecnologica si voleva puntare oggi ad un ad un po'l'italiano e sarebbe giusto farlo per evitare di dare tutto in appalto all'IBM
E si scopre l'uso della domanda pubblica
Si dimentica che la domanda pubblica non può essere oggi una leva di manovra perché è come è noto essa deve rispondere logiche sono proprie del mercato se vale per i servizi e per i materiali che acquista la pubblica amministrazione vale in generale per tutti questi compare
E certo quale politica industriale una domanda importante alla quale dovremmo tentare tutte di dare una risposta io penso che oggi la risposta
Sia quella di una serie di profonde riforme strutturali di cui il Paese ha bisogno ai trasporti e la logistica ai sistemi finanziari alla struttura dello Stato e della burocrazia
Al problema delle competenze delle confusioni che esse determinano i rapporti tra Stato e regioni noi non possiamo più svalutare la moneta dobbiamo stare in Europa con la forza dalla nostra capacità produttivi e sconti non ce ne farà più nessuno
Poiché la svalutazione competitiva è stato una tecnica con la quale siamo sopravvissuti lungo un arco piuttosto lungo si deve sapere che questo problema non si può più affrontare così da qui anche diciamo le pressioni evidenti che
Toccano
Anche le polemiche di questi giorni sul sul problema della percezione dell'inflazione alla quale tra l'altro non avevamo dedicato come Commissione attività produttive anche in questo caso un una lunga indagine circa un anno e mezzo fa quando c'era il silenziatore su tutte queste cose e credo che avevamo individuato elementi di grande profondità c'era capitato di farlo anche per la FIAT anche per l'energia
Diciamo che spesso ci siamo messi a costruire delle ipotesi di lavoro sulla quale poi bisogna essere coerenti e conseguenti
Perché non è che noi non sappiamo cosa c'è da fare lo sappiamo probabilmente tutti
E che abbiamo una grande difficoltà poi a fare le cose che dovremmo fare con la coerenza che queste cose richiedono e questo tocca la responsabilità di tutti e di e di ed emerge da un dato sul quale è bene che che tutti teniamo sempre presente quando un quarto dell'economia italiana in nero perfino le statistiche sono destituite di fondamento per cui parlare di cose come siamo più ricchi siamo più poveri senza tener conto del fatto che un quarto dell'economia in nero e sfiora il ridicolo e noi su questo siamo sicuramente a Recco
Il Paese al record in Europa
è difficile fare qualsiasi ragionamento
E qui lo sapete benissimo perché ognuno di voi lo perché è stato il lavoratore e cittadino incappa tutti i giorni all'interno di vicende che lo riguardano toccano personalmente quindi si tratta di fare emergere quello che sta sotto il tavolo
Da una politica complessa difficile
Perché negli ultimi dieci quindici anni purtroppo anziché ridursi questo dato tende a crescere forse bisognava rovesciano davvero il sistema fiscale immaginare di introdurre dei meccanismi in base ai quali ogni cittadino si è interessato a controllare il suo vicino non c'è un'altra un'altra possibilità diversamente ci si trova di fronte al fatto che nell'arco della giornata
C'è senso di sempre doppiopetto il prezzo con l'Ulivo al prezzo senza Iva i facciamo la fattura oppure paghi direttamente è ovvio che se io non ho interesse a scaricarlo nulla
Prendo atto di questo rapporto di forza ingiusto che si determina è un problema sul quale sarebbe bene avviare davvero una riflessione
Ora torniamo o ridiamo i punti che sono oggetto della vostra iniziativa
Sullo sfondo c'è indubbiamente la crisi e la credibilità dei mercati finanziari
E ci sono in particolare per la situazione italiana
Una serie di intrecci che guarda caso tocca
Il settore dell'arte
Il ruolo delle banche il ruolo di alcuni riprese
Nonché tutto il resto posso chiamarsi fuori però è un fatto che la crisi si è scatenata
Lungo questa direttrice
Tra l'altro anche incrociando avvenimenti dove Del Nero ce n'è tanto penso
Al al gioco nazionale del calcio io invitato per diversi mesi a riflettere su questo punto palmo a qualche volta proprio dei sorrisi è bene che la si smetta di sorridere perché lì
E in quell'incrocio dove por mente qualche imprenditore ha pensato di poter essere anche impunito visto che aveva a che fare con i i tifosi
Che
Sono determinate delle connessioni tra alcune banche il gioco del calcio i tifosi al punto che si sono occupate delle società
Credo all'atto di quell'operazione
Hanno comunque colpito delle vittime erano i tifosi sottoscrittori ancora non se ne sono resi conto ma è così
E quindi il sistema bancario eliche si sono diramate alcune connessioni che via via hanno portato anche ad operazioni industriali alquanto dubbie
Una sorta di rilancio continuo
Ora
Abbiamo compiuto una
Una indagine parlamentare molto approfondita
Le cose sono complesse ma abbiamo cominciato a capirne qualche cosa di più
E intanto le banche hanno cambiato totalmente atteggiamento
Se voi andate a vedere quel che dicevo nell'arco del novanta dal del due mila e tre
E quel che dicono oggi le posizioni sono del tutto diverso
Andiamo
Al rifiuto di parlarne nel caso Cirio io ricordo di averlo denunciato nel dicembre del due mila e due
In Parlamento di fronte al commissario Monti quindi segreto di qualche chiacchierata
E però
C'era la indisponibilità discuterne
Lo diceva passati attraverso una serie di valutazioni l'ultima della quale ricordo per capir bene
E quella della giornata del ringraziamento del trentuno di ottobre quando il governatore Fazio ha detto che il problema riguardava alcuni sportelli mistico numero scarsa attitudine etica
Cioè
Il tentativo sembra di circoscrivere a qualche mela marcia mentre invece era accaduto qualcosa di molto più evidente coi prima di Natale Unicredito ha cominciato ad aprire una commissione per vedere come gli acquistarsi quei titoli mi riferisco in particolare alla Cirio perché sul punto non c'è più discussione sono stati collocati in Italia presso i risparmiatori dei titoli che non potevano essere collocati erano senza reti
Abbiamo preso la via del Lussemburgo per aggirare la normativa italiana e quelli le banche si vedevano ricomprare
E cosa molto diversa la vicenda Cirio sul piano finanziario dalla vicenda Parmalat
Che ha fatto un discorso importante beh io sono soddisfatto di questo
Perché se guardo la solitudine di qualche mese fa riconosco che qualche passo in avanti se fa non nessuno può chiamarsi fuori questo è il punto tantomeno le banche che non sono vittime
E quindi è da lì che bisogna cominciare a girare pagina perché davvero se questo non si fa c'è il rischio che se ne ripresenti lo di nuove di vicende di questa natura
E allora
Che cosa cosa che è saltato è saltato la connessione tra controlli interni ed esterni all'accorperò alla Copra Doran il ruolo sito di revisione non parliamo di quelle di rating
Per la dimensione internazionale il problema è la connessione banca industria nella tentare di porvi rimedio
Per quel che riguarda le cose italiane che devono essere fatte in Italia io penso delle questioni molto semplici
Penso che abita a intervenire intanto sui controlli interni dando un ruolo ovvero i consiglieri indipendenti e finora tale ruolo non hanno avuto sobri finché i consiglieri indipendenti nella maggior parte dei casi attribuendo un potere penetrante ai collegi dei revisori che però devono essere nominati in maniera diversa questo è un primo punto non possono più essere nominati dall'imprenditore di riferire entro perché potrebbero capitare o accadere delle compiacenze non possono più gestire trenta collegi sindacali in un esercizio ognuno ne può gestire uno due tre non di più devono fare i revisori a tempo pieno devono essere nominati per le sulla quotate io penso il presidente del collegio dalla con soltanto le quotate in Italia non è che solo tre milioni
Sono poche centinaia e quindi costruire un albo di autorevoli i revisori non mi sembra una cosa poi così difficile
Può essere nominato dall'azionista di riferimento e l'altro deve essere dominato dalle minoranze in questo caso l'azionista non ha più un collegio compiute compiacente
Anzi diventa controparte del collegio in più io penso il collegio dei revisori deve essere messo il dottore di nominare la società di revisione
Quella che fa il controllo dall'esterno
E che secondo quello che ho potuto diciamo
Valutare dovrebbe poter stare nello stesso posto per non più di sei anni sei anni e un tempo non sufficientemente
Breve per non prendere conoscenza delle procedure di controllo e non troppo lungo per evitare il si sia un eccesso di assuefazione
E quindi queste sono cose sulle quali è possibile intervenire in materia di controlli interni alla società
Sul piano dei rapporti banca impresa bisogna affrontare il nodo degli azionisti imprenditori che entro le banche non per remunerare il capitale ma per farsi dar dei soldi
Non è il caso di fare lenti è così lo avrebbe probabilmente mettere una clausola per cui chi rispetto al proprio indebitamento lordo si fa dare dalla banca nel nella quale si vede nel Consiglio
Una quantità di finanziamenti che supera il quindici per cento decade dal consiglio e se nel patto di sindacato decade dal patto di sindacato
La storia di immobiliaristi che si sono scoperti banchieri immerso citato qualche sospetto dico la verità e mi pare che l'evolversi delle cose ha dimostrato che essi erano funzionali alla difesa o del management
O del diciamo degli azionisti che insieme facevano a patto di sindacato non erano funzionali ad un intervento nelle banche d'investimento che è legittimo per un imprenditore basta che non prendo soldi
Nel senso che non che non è più di fuori il fatto che le metta e che scommettono su una banca nel senso di immaginare che alla fine dell'anno si prenderà qualche
Qualche
Qualche quattrino a remunerazione capitale investito trovo questo del tutto naturale questo che è impensabile
è che ci sia dei signori che operano in un campo del tutto diverso che entrò non per paragonare i capitali in banche che non possono dare utili
E lo fanno in maniera strumentale magari si scopre erano messo neppure i quattrini per entrare nel capitale spesso quindi questo è un altro capitolo che va scisso
Qui c'è tutto il discorso sulla banconi dal sale ad esempio è ovvio che nella banca convivono evidenti conflitti di interesse chi si occupa del finanziamento dato alle imprese
Diciamo fa un'operazione diversa da chi ad esempio
Aiuta
Il cittadino che va allo sportello e chiede come deve investire i soldi i banchieri assicurano che non c'è travaso di informazione a quale livello di effettiva
Diciamo e autorevole controllo su un fatto di questa natura
E poi ne capite la delicatezza perché portate sulle società di revisione
E questo si è rivolta polivalente a nazionale è un fatto che chi faceva consulenze faceva revisione magari teneva basso il costo d'acqua della della revisione perché così faceva anche la consulenza magari poteva pure una religione compiacente quindici qui ci sono dei nodi che devono essere messi
Sotto la lente d'ingrandimento non significa che si debba tornare indietro ma ci sono sicuramente dei punti di contrasto che vanno approfonditi
Sul piano poi internazionale c'è il il ruolo delle storie rating
E sa di rating per quel che abbiamo capito Siri si limitano a fare i controlli cartolare ora siccome abbiamo attribuito all'estro di reti
Un ruolo praticamente oracolare l'ha detta la sua e l'ha detto la Standa del Kursk quindi c'è la tripla quindi non si discute ma che tipo a parte che sono possedute da editori
Le tre grande esperta direttamente al mondo che sono americane quindi già questo porta ad un elemento di non totale affidabilità perché all'editore dovrebbe investire lì e quali sono le garanzie che da forse lo si può fare anche in Italia voglio di abbiamo editori che sarebbero in grado di organizzare da questo punto di cose da dire e quindi voglio dire cioè che è il punto di responsabilità che va accresciuto
Se noi pensiamo soprattutto al dopo Basilea al patto che il rating diventa la norma con la quale si dagli dal credito per cui io ti do dei quattrini questi corto di meno se il tuo voto più alto vuol dire che chi dà il rating
Diciamo caricato di un'enorme responsabilità
Allora forse bisogna immaginare ad una funzione pubblica delle città di reti la quale nelle quali anche l'Europa abbia da dire la sua l'attuale assetto al di là delle percentuali che perché il rating è un voto che determina la diciamo il rischio di default
Dice ma nel mondo in cui in questi anni dica ho capito ma noi dobbiamo creare delle condizioni prima che le cose avvengono e quindi creare dei meccanismi che siano in grado di dare assoluta sicurezza anche su questo comparto questo non è avvenuto
In più sulla vicenda Parmalat
Il ruolo e le banche straniere è un ruolo assolutamente delicato io capisco anche le polemiche di questi giorni del commissario Bondi il settanta per cento dei bond è stato convocato da banche straniere dalle più importanti banche straniere non per le banche italiane qui
Cioè una ridotto alle spose dall'Istria bancari italiano mentre invece assoluta nella vicenda della Cirio
Ora
In particolare questa banca americana e ha fatto la banca fa America che ha fatto partire dallo stesso fax la notizia dell'esistenza di un fondo di tra vedono nove miliardi di euro e la e la notizia di questo fondo non c'era più che cos'è accaduto nel frattempo
Poteva essere che poteva essere poteva esterno del stupore credo che qualcuno dovrà appurare
Che forse i quattrini era una garanzia di un finanziamento che nel momento in cui è scattato il default intanto l'ha portato a casa per per per correre un rischio inferiore a quel che c'era
Ecco perché ciò che il sistema bancario deve alzare il livello della sua credibilità
Ed io non mi riferisco all'etica perché l'etica è una cosa che non senta lasciato sullo sfondo ausili il rispetto di un sistema di regole che siano in grado di lettere tranquilli i mercati finanziari perché oggi i mercati finanziari non sono pronti tornando all'Italia c'è poi il nodo dall'autorità indipendente io noto che deve essere affrontato
Nessuno può chiamarsi fuori anche qui
Se la uno dice ma allora che cosa che cosa che ruolo hanno che cosa c'entrano se dicono che non c'entro la che significato ha che noi abbiamo un sistema di controllo così paludato e così importante e prestigioso e questo non funziona
E da qui il tentativo di Three partire tra Banca d'Italia e Antitrust
E e Kosovo ma tenendo anche conto che ci sono dei problemi molto delicati riguarda non solo al governo dall'autorità indipendenti ma che riguarda il il tema delle risorse umane
Oggi in Banca d'Italia lavorano otto mila quattrocento persone alla console lavoro trecentottanta all'architrave lavorano centottanta voi pensate che possono essere tenute sullo stesso livello
Cioè voglio dire
Lasciamo da da parte un attimo l'Antitrust che ha funzioni più di sistema ma se noi immaginiamo con la consorte faccia davvero il conto di trasparenza lo può fare contro centottanta persone pensabile
Quindi si tratta allora di spostare quantità rilevanti anche di personale affrontando nuove un nuovo che ha degli aspetti anche sindacali molto delicati così come c'è il tema dalla governance
E io più volte segnalate perché rafforzare dipendono istituzione non significa mantenere una governance che diciamo autoreferenziale risoluto nel cargo al governatore non a termine questo non accade se non in pochissimi paghi paesi al mondo e non certo in Europa
E non certo il negli Stati Uniti d'America non certo nella realtà dei mercati finanziari dove dobbiamo confrontarci caccia di Ryanair un avviso di carattere generale
Se noi vogliamo davvero affrontare il problema se non ne prendiamo solo un pezzo
è chiaro che gioco rischia di sfuggirci di mano da ultimo c'è il problema bella riforma del diritto societario che va revisionata nei punti
In cui si è data l'impressione di andare in direzione opposta e se ci e si si deve andare su una su una maggiore durezza nelle censura questo deve essere fatto deve essere fatta però sapendo che funzionò a monte e tutti gli altri controlli perché diversamente sembra un operazione abbastanza da grida manzoniana
Ora queste cose non le vorremmo fare le volevo fare se riusciamo a trovare una grande convergenza parlamentare
Questo è l'altro aspetto è un tema sul quale le distinzioni maggioranza e opposizione starebbe bene che fossero messi in un angolo perché perché è difficile pensare di attribuire responsabilità
Insomma la storia un po'lunga
Dieci anni quindici è una storia che abbraccia responsabilità diverso
Allora è vero che prima sembrano essere il più adatto perché tutto il giorno i mercati paura
è vero che siamo in campagna elettorale però non potrebbe non si può pensare che i cittadini i risparmiatori aspetti del comodino per l'attività di un lavoro parlamentare assai determinato che deve essere il modo con il concorso di tutti
Se questo non si fa prevedo che le cose invece di
Diciamo di semplificarsi si complicheranno
Sulla vicenda Parmalat e la storia dalla propria terra
Vedete
Intanto vi dovrebbe fare un'analisi abbastanza
Spinta della esperienza dalla proprio in Italia
Io ho avuto la sensazione spesso
Che si sia segnalata per la durata dei commissariamenti
E per la efficacia della rimessa in bonis delle aziende
Commissariamenti che sono durati l'urto il furto
Ora non può essere questa la funzione la tutela del lavoro è in funzione della capacità di produrre ricchezza non di mantenere come è stato il suo posto
In questo senso ostili
Giustifica nel caso specifico non c'è dubbio che questo decreto è stato fatto
A misura sulla vicenda Parmalat
è vero che si legifera avendo di fronte
I casi generali ma queste modifiche sul prodotto sul caso specifico
Perché il caso specifico porta delle caratteristiche molto particolare il fatto che i creditori siano prevalentemente fondi
Avete fatto cenno anche voi fondi stranieri
E il fatto quindi che il commissario ha bisogno secondo me non solo di autorevolezza di forza ma anche di celerità di decisione
Perché diversamente
Si va verso il fallimento non non si riesce a trattenere in una gestione che punta alla ripresa produttiva da qui la possibilità di un concordato che è stata introdotto all'interno del testo legislativo
E mi sembra che sia una buona strada
Io credo che noi siamo molto guardati sul piano internazionale anche per questi risvolti non c'è dubbio poiché che Bondi ha dato comunque buona prova di sé come risanatore nel passato quando c'è da risanare vuol dire che c'è da dire che con durezza
Non è che tutto è scontato
Però credo che sia una buona base di partenza che voi abbiate il diritto di avere tutte le informazioni e mi sembra giusto però l'impegno io penso che voterà per porvi all'interno
Di quest'ottica io direi dall'eccezionalità della vicenda Parmalat che entri potrebbe essere un esempio su come anche modificare la legge Prodi e metterla a regime la cosiddetta legge proprio che cosa penso e concludo che si debba fare io penso che il futuro del del gruppo Parmalat debba passare attraverso una migliore definizione dalla missione perché è chiaro che è avvenuto di tutto una diversificazione
Diciamo alquanto superficiale
Una Giunta di marchi tra di loro spesso non non rilevanti una presenza sui mercati internazionali talvolta un po'raffazzonata terminando quindi secondo la mia opinione di concentrarsi su poche categorie di prodotto che rappresentano il cuore
Della Parma né che siano coerenti con quella missione dell'alimentare quel patto primo accenno
Di concentrarsi su poche grandi marche distinguendo e con diciamo quelle che sono globali da quelle che sono internazionali e da quelli che sono i gioielli locali
La miriade di marchi su quali opera l'amare oggi da Parma la è così vasta che ha bisogno di essere arringa assestata
Quindi concentrarsi su pochi marchi marchi sul piano globale sul piano internazionale e sul piano dei giornali locali
Poi sognare pochi grandi paesi nel mondo c'è un effetti oggi un'eccessiva presente dispersiva è necessario anche di concentrare le pacchetto c'è bisogna non dello spezzatino ma di un forte coordinamento centrale altri bisogna dire che la esperienza la governance di Parmalat in questi anni ha dimostrato che tutto ruotava attorno all'azionista di riferimento dice che lì davvero vanno ricostruite le governance interne via bisogna riprendere una una una grande autorevolezza nella gestione centralizzato di politiche di innovazione di marketing di approvvigionamento di tecnologie ed i siti produttivi quindi operare in maniera da riuscire a dare uno strumento di grande
Efficiente
Il commissariamento secondo la mia opinione ce la può fare le banche io ho messo in evidenza e non ha certo fatto mancare le critiche però oggi le banche sono di fatto i padroni della quella qual è il punto vero tra banche e fondi il punto vero eh tentare l'unico operatore Pussy
Quella che quando va a Miami
Si potrà riaprire perché c'avevo di fronte ad un aumento di capitale e quelli convertano i loro titoli azionari
I loro crediti in titoli azionari questa è l'unica soluzione possibile non ve ne sono altre le altre sono tutte velleitarie libri discorso di Sviluppo Italia ma insomma parliamo di cose che non anche in termini di vorrei dire dei di quantità non sono commisurati dei non solo con misurabili
No è interna è pensabile un rientro dello Stato era gli stessi discorsi che son fatte i tempi della figlia
Non sono praticabili Allo stato operato di questa natura mentre invece sul caso specifico il controllo sulla maggioranza dei creditori può portare io credo e credo che sia un obiettivo dalla dal commissario a trasferire i crediti in azioni
Immaginare una rilevante aumento di capitale e poi pensare nel tempo di e arrivare ad una public company cioè ad una diffusione l'azionariato nel quale possono come dite voi giustamente entrare anche i lavoratori
Queste sono le le mie opinioni sono le cose sulle quali credo ci troveremo a fare i conti delle prossime
Settimane per quel che riguarda l'indagine conoscitiva l'abbiamo concluso l'uno e il due di marzo andremo ai dibattiti conclusivi e poi cominceremo discutere via di legge sul risparmio nel frattempo ovviamente la procedura Parmalat seguirà la la sua strada ci sono due ministeri di riferimento C all'inattesa che presentino il piano di ristrutturazione industriale su quello ci concentreremo certa e decisiva dopo lungo la vostra funzione
Io credo che il commissario abbia bisogno di un confronto franco schietto aperto al collo del per i sindacali
E che esse abbiano secondo me è la recita di ristabilire un rapporto più costruttivo rispetto le preoccupazione che sono inserite in questo documento se si riesce a fare questo io sono convinto
E non solo il commissariamento potrà andare a buon fine ma in questa nota potrà tornare in bonis credo nell'interesse non solo i produttori italiani ma in questo caso dei lavoratori della Parmalat direi del sistema agroalimentare italiano
Che non può fare a meno di una struttura di questa dimensione era una delle poche aziende multinazionale che facevano riferimento al nostro Paese credo però che non siano sui impossibile dipenderà molto dall'impegno di tutti grazie
Noi ringraziamo l'onorevole Tabacci
Gli consegniamo anche
Una nostra una nostra riflessione una nostra un nostro auspicio
Come sindacato dei lavoratori agro alimentaristi dei lavoratori della Parmalat noi siamo impegnati in un obiettivo fondamentale che è quello che certamente si parli
Delle riforme necessarie per mettere a riparo i risparmiatori da nuove Lupi da nuovi scandali finanziari ma che si parli anche e soprattutto della Parmalat come impresa come industria in grado di produrre sviluppo e garantire occupazione questore il tentativo lo sforzo che noi stiamo facendo e che quindi quello che ci auguriamo le istituzioni il parlamento così attento così impegnato sul versante delle norme per una migliore trasparenza
Ripeto sul versante finanziario
Sia altrettanto impegnato nel costruire insieme a noi insieme al governo delle soluzioni utili positive per la vicenda per un'azienda che per noi deve rimanere integrati edere continuare a essere l'alfiere del made in Italy in tutto il mondo grazie ancora
Questo intervento ci hanno raggiunto nel frattempo e li ringraziamo per essere qui con noi il segretario generale della CISL e Savino Pezzotta grazie
Grazie a Savino per essere qui con noi e con noi il ministero
Per le politiche agricole e forestali Alemanno grazie grazie
A questo nostro incontro è presente il direttore generale dell'ENPAIA il dottor morì lo ringraziamo per essere qui con noi abbiamo la parola al senatore Maurizio Ronconi Presidente della Commissione agricoltura ventennale grazie
Io debbo ringraziare per quest'invito
Perché ci permette di approfondire un tema che obiettivamente all'ordine del giorno
Anche del Parlamento visto che le Commissione agricoltura della Camera e del Senato
Stanno svolgendo una indagine sul sistema agroalimentare italiano
Noi siamo partiti evidentemente dalla vicenda Parmalat ma non solo dalla vicenda Parmalat
Per aprire una riflessione approfondita a livello parlamentare nella consapevolezza che questo settore che in questo settore
Nel settore dell'agroalimentare il nostro paese è pur sempre la seconda potenza comunitaria e dunque è un settore assolutamente determinante invitare innanzitutto per
La nostra bilancia commerciale
Ma per l'immagine dell'MD in Italia anche io prendendo atto della presenza del ministro Alemanno vorrei proprio sottolineare questo aspetto che è uno di quegli aspetti che più a cuore sono al ministro quello di
Sottolineare l'importanza del made in Italy ed è evidente che sia la Cirio sia la Parmalat rappresentavano e rappresentano tuttora
Un caposaldo importante per il made in Italy
Nel mondo
Ma il settore dell'agroalimentare è fondamentale anche per il nostro sistema agricolo per l'agricoltura italiana che già di per sé
E assistita
Come tutte le agricolture continentali europee
E assistita e non può evidentemente fare a meno almeno per quanto riguarda il nostro Paese l'Italia
Ad di una a struttura ramificata complessa funzionante positiva del settore e agroalimentare
Dunque una questione e un settore agroalimentare importante anche per l'indotto non dimentichiamo che intorno a Parmalat ed intorno a Cirio
Ma intorno a tante altre attività agricola agroalimentari vi è un corrispondente indotto fondamentale ed importante
Per tantissime economiche locali e infine ma non ultimo certamente la questione dei dipendenti Cirio Parmalat evitante industrie dell'agro alimentare italiano noi prendiamo atto che c'è una sofferenza profonda per nella agro alimentare una sofferenza che io nel non mi sento di incasellare tutta su con motivi e cause comuni
Le questioni della Cirio sono nate vere motivazioni diverse da quella della Parmalat la storia della Federconsorzi è tutt'altra cosa rispetta quello della Parmalat e ancor più rispetta quella della Cirio e così via tuttavia possiamo
Possiamo sintetizzare dei riferimenti intorno al sistema bancario e al sistemi complessivi di controllo
Questo non è che lo denuncio io è già stato affermato è confermato in numerose occasioni vi è vi è stato sia per quanto riguarda la Cirio sia per quanto riguarda la Parmalat Matera anche tante altre attività anche agroindustriali una interferenza
Motivi di interferenza seria con il sistema politico con il sistema politico e infine evidentemente una classe imprenditoriale il larga parte
Assolutamente inadeguato
In tutta questa vicenda dell'agroalimentare si inserisce la questione Parmalat che per dimensioni evidentemente ha sintetizzato tutta la questione dell'agroalimentare
Italiano ma che evidentemente rappresenta una questione strategica per il nostro agroalimentare
Se non ci fosse se domani non ci fosse più la Parmalat per noi ci dovremmo inventare una cosa simile
Almeno a livello nazionale
Altrimenti noi andremmo incontro al rischio di una desertificazione di un comparto importante nel nostro nella nostra agricoltura
In un momento in cui rientra nella comunità entrano nella Comunità europea alcuni Paesi come la Polonia grandissimi produttori di latte se vogliamo difendere la no
Per amicizia pure importante evidentemente dobbiamo immaginare una sopravvivenza e salvare la Parmalat
La Parmalat è importante ed è strategica anche per la difesa della qualità del prodotto delle medi i militari evidentemente fondamentale per la difesa dei posti di lavoro dei dipendenti e di tutto l'ambiente e di tutto o l'indotto
Noi ci muoviamo in un ambiente quello del latte dei latticini che diverse è molto difficile il ministro lo sa bene noi ci dibattiamo e ci muoviamo intorno alla questione delle quote latte
Intorno al cosiddetto latte in nero ci scontriamo con la questione ancora non risolta dell'anagrafe bovina
Dunque la Parmalat è per così dire il terminale di tutta una situazione di per sé in un grande sofferenze ci muoviamo intorno alla grande questione che ha interessato noi parlamentari in modo particolare ma anche le organizzazioni sindacali e di settore la questione dell'Artemidoro compravo per il fresco
A questo proposito visto che c'è anche il ministro probabilmente noi potremmo prendendo come diciamo punto di riferimento la crisi e la questione della Parmalat
Potremmo riflettere nuovamente sulla questione dell'arte mi micro filtrato fresco io sono d'accordo con il ministro
Quando dice che oggi più di ieri bisogna difendere una tecnologia che italiane che della Parmalat non so se difendere questa tecnologia
Di produzione significa anche continuare ad associare la dizione e la tecnica meglio ancora di Milo filtrato con la dizione di latte di latte fresco
Dunque noi dobbiamo andare ad immaginare una semplificazione
Per per salvare questa azienda d'una semplificazione aziendale
Per garantire innanzitutto la vocazione l'ammissione come diceva Tabacci della Parmalat innanzitutto la missione la vocazione della Parmalat in Italia se è vero come è vero il rappresenta comunque un presidio
Insostituibile per all'agroindustria e per all'agricoltura italiana
Dunque una grande azienda perché no una grande azienda prevalentemente nazionale
Prevalentemente nazionale che non potrà prescindere dall'apporto dei creditori e dei dipendenti
E dei dipendenti
Illusorio pensare di poter salvare in modo autonomo dalla questione finanziaria la Parmalat è evidente che la questione è connessa Edain tritata evidentemente non potremo che riferirci
Ai creditori insieme ai dipendenti l'ultima cosa che vorrei sottolineare questo è il momento della operatività del lavoro insieme e dell'impegno comune io credo che manifestare oggi
La possibilità di uno sciopero all'interno della Parmalat
Potrebbe as essere assimilato più ad una ad un annuncio funebre che non avevo una determinazione comune a salvare insieme questa grande azienda ed è evidente che i dipendenti e le forze sindacali non potranno che assolvere ad un compito primario a questo scopo
No voi ringraziamo il senatore Ronconi che in come è sua consuetudine con alcune alcuni rapidissimi Cenni a sottolineato una serie di crisi e difficoltà in cui il nostro settore si dibatte
Noi siamo veramente in un settore che è stata vietando momenti difficili
Difficile il momento sul versante della filiera del tabacco si annuncia difficile quello sul versante dello zucchero il pomodoro fra Cirio e Parmalat si commenta da solo per quanto riguarda il latte le indicazioni che venivano date
CD appunto confermano questa difficoltà
Proprio perché la Parmalat è strategica proprio perché se non ci fosse come diceva il senatore Ronconi bisognerebbe inventarne un'altra e necessario questo è lo scopo
Principale di questa nostra iniziativa è necessario un impegno straordinario da parte del governo e da parte delle istituzioni un'iniziativa diverso da un impegno diverso per salvare la Parmalat
Che come dicevo anche prima noi vediamo integra a livello nazionale certamente ma anche a livello a livello mondiale
Centoquarantasei stabilimenti sparsi in cinque continenti diceva Chiriaco trecentocinquanta forse quattrocento mila lavoratori fra diretti e indotto questo rappresenta la Parmalat nel mondo non possiamo trattarla come un'azienda qualsiasi
è necessario appunto che da parte del governo ci sia un iniziativa consapevole di quanto vale la Parmalat
Per il nostro paese
Sono arrivati nel frattempo li ringraziamo di partecipare ai nostri lavori segretario confederale della CGIL Nicoletta Rocchi il segretario confederale della UIL Paolo Pirani grazie di essere qui con noi
Abbiamo la parola
Al segretario generale della UIL Luigi Angeletti per il primo dei tre interventi molto attesi dei tre segretari generali delle nostre confederazione
Nella tutti i Paesi ci sono crisi aziendali
Crack finanziari
La cui responsabilità è spesso determinata e attribuita managed violando il codice penale
Ma il caso Parmalat
Eppure potrebbe essere ascritto ad uno dei tanti
Troppi episodi di malcostume ho vera e propria violazione del Codice penale da parte di esponenti del capitalismo
Secondo me
Non è ascrivibile ha solamente a questo
Fenomeno
Nel nostro sistema economico ma
Rischia di essere esemplare dei vizi del nostro sistema economico almeno per tre questioni
La prima riguarda
Il cosiddetto capitalismo familiare
Sinora
Siamo stati
Tutti quanti
Consapevoli che la connotazione familiare troppo spesso se non quasi sempre
Sì legame rappresentava una forma di capitalismo bonsai
Il cui
La cui caratteristica fondamentale era quella di essere piccoli
Al limite delle loro delle capacità finanziarie e gestionali della famiglia
Del fondatore dei parenti molto stretti
Io l'avevamo ancora ha preso in seria con considerazione anche un altro aspetto
Non positivo
Di questa
Tipologia del capitalismo
Cioè il fatto che
La scarsa trasparenza
Non dipende solo dal tentativo del proprietario
Di mantenere il controllo pressoché
Totale e assoluto della propria impresa societaria ma dall'assimilazione della di un'impresa
Produttiva industriale commerciale dei servizi
Con la stessa collocazione della villa di famiglia
Cioè cui l'idea che lei la società
Non la società la l'impresa
Sia in qualche modo assimilabile ha un gran bene
Personale
E come tale
Non controllabile se non dai diretto possessore
In realtà noi io ogni tanto ci dobbiamo purtroppo ricordare ricordare che
La proprietà privata di dei mezzi di cui vittime di produzione di impresa a un grande valore sociale per un motivo molto semplice perché lo strumento principale di produzione di ricchezza
Se non dire l'unico
Elemento che garantisce lo sviluppo economico la qualità della vita redditi per milioni di persone mantenimento dello Stato sociale e così via
E che quindi questo tratto Feudale nobili interpretare la proprietà proprio come una cosa personale credo che sia una delle questioni fondamentali che rischia di essere appunto
Il
Un elemento sul quale è bene che tutti quanti della classe politica cominci a riflettere
Perché occorre sicuramente
Delle regole che garantiscano la trasparenza
Della gestione di una società
Anche quando Issa
Non è una società per azioni
Tanto più in una società per azioni quando gli azionisti di me di minoranza sono quasi sistematicamente esclusi da ogni quanto qualunque non dico forma di gestione ma anche guarda qualunque elemento di controllo
Realistico del concreto della gestione dell'impresa
Secondo punto
Il rapporto tra le banche e le imprese
Io credo che sia sotto gli occhi di tutti che non esiste solo
L'aspetto relativo al rapporto
Tra banche imprese
Sulle
Modalità con cui le le banche finanziano le imprese
I costi la trasparenza la
Il il finanziare dei progetti di sviluppo credibili e realistici e non
Finanziare o
Solide garanzie a fronte di solide garanzie immobiliari o a fronte di amicizie
E questa è una questione assolutamente irrisolta
Cioè noi abbiamo ancora una rapporto tra sistema bancario e sistema delle imprese che viene definito giustamente opaco
Non sufficientemente chiaro e trasparente
E forse io qui ho un qualche dubbio che la presenza di molti imprenditori
Nei consigli di amministrazione delle banche sia riconducibile a un puro e semplice investimento finanziario del tutto normale per cui uno cerca di mettere di investitori soldi laddove pensa di poterne ricavare degli utili
Forse non è esattamente questa la esclusiva o l'unica molla che spinge molti imprenditori ad investire propri risparmi non so se tanti o pochi
Né le banche né avere in cambio una presenza nella nel Codice amministrazione forse c'è anche lui
Se non dico la tentazione ma l'idea che
A appunto questo rapporto così opaco possa essere soggettivamente risolto con rapporti anch'essi a strumentali o poco chiari
Terza questione che era più importante
Di quanto noi rischiamo di a fare di questo un caso assolutamente esemplare per i suoi aspetti negativi
Riguarda l'approccio
Del
La classe dirigente politica ed economica alla soluzione
Dei Problemi drammatici emersi dalla crack finanziario della Parmalat
Ora sono ovviamente in gioco e sono stati colpiti molteplici interessi
Gli interessi degli azionisti
Gli interessi dei sottoscrittori dei bond gli interessi delle banche creditrici
Gli interessi dei lavoratori dipendenti della Parmalat e interessi generali della società italiana che vede ovviamente che si vede far fronte essere costretta a far fronte ad un buco
Ad una sparizione a una sottrazione di ricchezza significativa di
Quasi un punto del nostro PIL
Tutti questi interessi sono legittimi e hanno legittimamente
La pretesa di essere tutelati
Cioè che il potere pubblico
Faccia una politica per tutelare questi interessi nei limiti in cui
Si
Viene possibile stante all'enorme
Giuridiche ai vincoli che abbiamo e alla realtà economica del paese
Ecco io credo che ciò che manca e che rischia di essere esemplare dal punto di vista dei né che negativo
La discriminazione tra questi interessi
E la valutazione di quali sogno gli interessi
Principali della comunità
Quelli pubblici cioè quelli che riguardano l'interesse collettivo
L'industria alimentare
E la seconda industria del nostro Paese dopo l'industria meccanica
Noi siamo uno dei paesi non Paesi industrializzati
Ma uno dei paesi che ha la più alta percentuale di occupazione di industria tra i Paesi industrializzati
Abbiamo superato la Germania e il Giappone e finanche la Korea nel rapporto tra
A popolazione attiva e percentuali di impiego nella nell'industria
Siamo tutti consapevoli che assistiamo ad una difficoltà
Del nostro apparato industriale
Il siccome tutti quanti siamo anche consapevoli
Di quanta parte della nostra ricchezza derivi dalle attività imprenditoriali
Ma di fatto lieve e dalla capacità del nostro sistema economico di esportare quote significative del proprio lavoro
Indubbiamente quando si dice che l'industria alimentare
è un'industria strategica
Si dice per l'Italia una doppia verità non è strategica solo perché è l'industria limitare che la fa strategia per definizione in qualunque Paese del mondo
Ma nel nostro apparato industriale strategica anche per questa connotazione specifica
Per il peso che essa a nell'insieme del nostro apparato industriale e per quanto e l'altro apparato industriale e significativo nella sviluppo e nella crescita del PIL
Allora io pongo alcune domande
Per gli italiani quindi i cittadini italiani per i loro redditi
Per il sistema fiscale
Per l'economia del Paese che cosa è più importante
Tra tutti questi legittimi interessi che sono in gioco
E solo tutti legittimi
Il fatto che decine di migliaia di persone abbiano perso una parte consistente dei loro risparmi
è sicuramente un problema
Che l'autorità pubblica e nostra comunità non può non tener conto
è importante che ci siano anche purtroppo Hitler o Stalin migliaia di
Azionisti che hanno investito in azioni capitale di rischio ma ovviamente non pensavano di rischiare tutto e invece hanno perso tutto
è sicuramente importante il fatto che il sistema bancario italiano
Esca come dire da questa vicenda con molte ferite
Con molti problemi finanziarie e non so quanto potranno pesare
Quanti anni ci metteranno a ripianare le perdite e a far sì che i loro bilanci tornino ad essere fiorenti come lo sono stati quanto potevano scrivere che avevano investito da una Parmalat è quindi quello era un grosso patrimonio
Ci metterà ed prodotte ferite ma io ne voglio porre una che non è solo quanti il il migliaia di persone rischiano di perdere
Tutto cioè il proprio reddito perdendo il posto di lavoro che mi sembrerebbe un'argomentazione dal punto di vista di per sé decisiva nello stabilire la graduatorie le priorità di quali interessi difendere
Io credo che un Paese che ha quelle caratteristiche che ho noiosamente ricordato prima
Dal punto di vista della sua la struttura produttiva non possa accettare Perina
La perdita di ogni capacità di governo
Accettare tranquillamente il il la scomparsa di un assetto industriale come la Parma
La ha rappresentato e rappresenta
Questa è la vera priorità
E io ne sono così convinto che queste la vera priorità per la quale credo che noi abbiamo il diritto di chiedere come rappresentanti sindacali che l'obiettivo dell'iniziativa del governo sia soprattutto questo
Ciò è come garantire la permanenza di alle attività industriali e ovviamente dell'occupazione della Parmalat
Come obiettivo al quale condizionare tutte le altre tutte le iniziative
E non credo che si possa semplicemente
Porre come una legge Divina
Ottenere
Le imprese
Il fatto che adesso ci ricordiamo tutti e non trovo più nessuno che ha dei dubbi che forse quando abbiamo privi privatizzato
Molte ingiustamente
Molte attività sotto controllo pubblico ci siamo dimenticati di fare una valutazione che non riguardava semplicemente le categorie anzi dovevamo no privatizzare
Ma quali sarebbero state le conseguenze
Per queste in paese
Una volta privatizzate
E cioè se effettivamente i privati erano in grado di fare ciò che faceva il pubblico meglio
Si sottrae e liberando lo Stato da Investimenti che dovevano fare giustamente i privati impiegare risorse pubbliche in altre cose
Adesso ci ci siamo accorti che forse non esiste in economia non esistono
Delle leggi divine
Che sono di per sé buone e perfette in eterno e in qualunque contesto in qualunque fase storica
Esistono delle leggi buone intelligenti cioè delle politiche utili che migliora la situazione non la peggiore
Allora
Io credo che noi dobbiamo riconsiderare in maniera pratica
E concreta il fatto che lo Stato italiano nella nostra comunità non può permettersi di farlo
Una vittima
Cioè quella del l'attività industriale della Parmalat
L'intervento pubblico dello Stato
Adesso abbiamo anche il ministro così
Può ascoltare in diretta l'intervento pubblico dello Stato
Non è un peccato mortale
Non è una cosa che in contrasto
Con
Le regole comunitarie
In altri Paesi
Si fanno politiche industriali
Sì sostengono ovviamente entro certi termini
Il concerto e modalità e a certe condizioni lei in paese perché possano ristrutturarsi
Superare fase critiche quindi noi stiamo nelle possibilità di valutare cosa si può fare per salvaguardare l'apparato industriale con la Parmalat
Ed è questo che dobbiamo far perché se noi accettiamo a braccia conserte
I illudendo scio prendendo come alibi l'idea che non possiamo far nulla se non assistere alle vicende mutevoli del mercato e compiangere coloro che hanno investito compiangere i lavoratori della Parmalat prendersela con il Meg leggermente oppone il destino infame che ha colpito queste persone e stare a braccia conserte con l'idea che in fondo non possiamo far molto
Io credo che invece non è così
Che parlare in questo paese di politica industriale non è un'esercitazione scolastica
Parlare in questo paese della necessità di una classe dirigente che sappia gestire governare e indirizzare
La politica economica non sia una questione da campagna elettorale
Ma sia una questione con Carlo queste richieste da parte del sindacato solo richieste legittimate non semplicemente dei problemi sociali che derivano ok deriverebbero dalla
Crisi della Parmalat
Queste richieste sono determinato dal fatto che sono delle idee pratica in Europa nei Paesi che tengono che ci tengono
Al loro status alla loro economia la la condizione concreta della loro economia delle persone che vivono in quel Paese e in quei Paesi dove ci sono delle classi dirigenti
Che sanno assumersi delle responsabilità e deve prendere decisioni questo e quello di cui noi abbiamo bisogno e siamo qui a chiedere anche in questa occasione che si appunto grazie
Grazie
Grazie a Luigi Angeletti Ikea riproposto con forza da quelle che sono le tesi del sindacato sulla vertenza vertenza Parmalat nel frattempo arrivato e lo ringraziamo di essere qui con noi l'onorevole Marzano il ministro delle Attività Produttive grazie di essere qui
Bene
Me lo ringrazieremo ancora e diamo adesso la parola
A al ministero Alemanno al quale appunto in quale è uno dei primi interlocutori su questa partita e dal quale quindi attendiamo molte importanti risposta
Dunque credo
Di dover dividere il mio intervento in due parti vivono in termini diciamo così generali come peraltro è stato fatto anche nella relazione
Il segretario Ciriaco
Nel senso di non esimermi dalla da qualche valutazione di carattere generale del caso Parma dell'insegnamento che il caso Parmalat ha dato complessivamente lo so sistema economico industriale e propriamente però cercherò di entrare nel merito per quello che ad oggi è possibile della questione della piano industriale Parma
Innanzitutto io credo che di condividere la l'opinione per cui non si può pensare
Il il caso Parmalat o semplicemente come un caso isolato o come un caso diciamo da separare rispetto a quello che è il tessuto industriale complessivo del nostro Paese
Non perché questo me lo auguro ci siano alle viste altre truffe o altre scandali di questo di questa portata ma perché sicuramente il la crescita malata dalla Parmalat
E indice
Nel corso di diversi decenni di una grande difficoltà del nostro sistema industriale accrescere a superare il livello familiare a farlo in una maniera trasparente con dei rapporti corretti e virtuosi
Se noi seguiamo la vicenda Parmalat nel suo crescere vediamo che proprio nei momenti in cui gli questa realtà evolveva e anche presso anche significative innovazioni di carattere industriale pensiamo al Petra pacca latte Uht
Proprio in quei momenti in cui sostanzialmente si trattava di esporsi dal punto di vista finanziario per fare gli investimenti e per crescere sul mercato nazionale e internazionale
Invece di un rapporto chiaro trasparente virtuoso al mondo finanziario sostanzialmente sono intervenute una serie di collusioni di sistema una serie di scambi
Opachi che hanno sostanzialmente avviato la parlata progressivamente sul piano inclinato
Di una sorta di rilancio progressivo dal punto di vista finanziario più la Parmalat e più più i proprietari si trovavano esposti trovavano in qualche modo legati e compromessi all'intreccio
Di rapporti al cui erano centro più rilanciavano più facevano nuove acquisizioni pure in qualche modo spostavo in avanti il punto di equilibrio possibile di questa realtà e così che a mio avviso è nata alla paurose esposizione Parmalat e approntino selezione di questo gene noi dobbiamo sapere dobbiamo comprendere che il cuore centrale della sfida per dare una vera modernizzazione grosso di stemma industriale alla capacità di crescere e tutta legata al allo rapporto fra realtà industriale progetto industriale e il sistema del credito al sistema dell'approvvigionamento finanziario
Su questo
Molte cose devono essere chiarificate deve essere portato avanti la strategia per rendere più forti e pervasivi controlli
Credo che sia giusta la rivendicazione dei lavoratori nel avere un ruolo specifico nel potere vedere leggere conoscere i dati su cui si regge un'impresa credo che l'iniziativa avviata dal nel comparto agroalimentare di acquisire azioni le principali realtà industriale sia un segnale di carattere partecipativo importante
E credo che si debba riflettere sul modo con cui si possa realizzare ma era stabile non semplicemente generica
E astratta all'idea contenuta nella società europea dell'informazione la partecipazione dei lavoratori nelle scelte fondamentale e strategico d'impresa
C'è bisogno di qualcosa di più delle generiche informative c'è qualcosa in più di una generica indicazione
Di direttiva europea che però vediamo e continua a essere sostanzialmente disattese
Quindi si tratta innanzitutto di lavorare da questo punto di vista sul versante dei controlli
La il disegno di legge abbiamo varato è una base l'inizio bisognerà lavorare col Parlamento per fare in modo che sia a livello di Authority sia a livello interno all'impresa ci sia effettivamente una situazione diversa
E controlli siano effettivamente efficace per i prezzi
Ma ci vuole soprattutto una logica per cui lo stato e le realtà pubbliche riescono a tornare intervenire sulla realtà delle erogazioni finanziarie avendo un effetto di volano un effetto di incentivazioni presso le scelte reali
è una capacità effettiva di andare a intervenire sul sistema industriale in termini positivi
Ecco io
Voglio sottolineare anche quello che noi abbiamo fatto metropoliti agricole rispetto alla realtà
Di Sviluppo Italia l'ultima legge finanziaria e come sapete è stata scorporata la parte agro industriale di Sviluppo Italia che è stata portata sotto un ente vigilato al ministro le politiche agricole
L'ISMEA
Noi da questa realtà contiamo sostanzialmente di creare una SGR che tramite i fondi mobiliari e immobiliari posta sostanzialmente andare intervenire sul sistema finanziario
Dovremmo della realtà agro industriale italiana e posso sostanzialmente la presentare un volano per finanziamenti trasparenti per accrescimento i capitali che possono essere virtuosi cioè per sostenere progetti industriali che siano chiari definiti che avevo degli obiettivi effettivi nella crescita del sistema
Nel caso Parmalat in particolare
Noi abbiamo come governo
Due interventi intervento dal decreto Marzano e il mio collega qua presentano spiegherà maggiormente anche nelle necessità di evoluzione di questa di questo decreto di ulteriori aggiustamenti
Ed è totalmente in discussione in Parlamento il progetto del decreto salva allevatori
Che sostanzialmente ha cercato di dare una risposta
Immediata a quella che la necessità di esposizione sul circolante per tutti i gli allevatori che sono creditori del gruppo Parmalat la sostanzialmente abbiamo esteso la possibilità di usufruire del credito agrario abbiamo fatto utilizzando a proprio il Fondo interbancario di garanzia quindi questo è già di per sé una dimostrazione di come questi fondi e queste realtà
Di tutela e di reti e possono garantire anche quelli che sono i finanziamenti necessari per permettere impedì ai sopravvivere in momenti di crisi e di difficoltà
Contemporaneamente con il commissario Bondi abbiamo imparato e tutela regge il sistema di pagamento cash settimanale degli allevatori
E questa realtà è molto importante che sostanzialmente dà una risposta immediata al mondo allevatoriale al sistema produttivo agricolo
Perché sostanzialmente permette l'approvvigionamento che poi è la base io tutta la realtà industriale della Parmalat se non ci fosse stata questa accordo il Sega allevatori non avessero avuto la certezza di poter continuare a conferire appannata senza dover veder crescere
Il loro credito nei confronti di questo gruppo tutta la realtà industriale ci sarebbe inevitabilmente fermata perché avrebbe avuto carenza e impossibilità di accesso e materie prime fra l'altro noi sappiamo che proprio da parte di quei conferitogli di latte che vengono dall'Est a proprio da queste c'è stato il blocco delle forniture mentre sul piano del mercato nazionale siamo usciti andare avanti appunto perché siamo riusciti a offrire questa garanzia
Su questo versante attendiamo due ulteriori interventi uno un nuovo incontro con il commissario Bondi per prorogare questo sistema di pagamento che all'inizio è stato fatto per quarantacinque giorni
E quindi deve essere ulteriormente prorogato e anche la definitiva conferma
Che i fornitori di latte gli allevatori siano considerati nell'ambito di un contratto di somministrazione e quindi abbiano un canale diciamo così agevolato un canale più diretto rispetto al pagamento del credito del permesso questa è un dato importante perché quando si parla di livelli occupazionali in un caso a
L'industriale bisogna pensare a livelli occupazionali interni al sistema industriale è a livello occupazionale che sono legate al mondo agricolo
Ci sono cinque mila in prese allevatoriale che dipendono dal Parmatour con un indotto lavorativo di circa cinquanta mila lavoratori
Nel nel loro complesso quindi si tratta sostanzialmente di garantire tutto questo la data
Ma ovviamente il l'attenzione diventa sempre più rivolta al problema di quale sia il piano industriale del gruppo nel quale siano le scelte che dobbiamo andare a compiere bene io adesso sicuramente Almost locande no allo spezzatino
Ma credo che oltre a queste indicazioni di carattere generale
Che sostanze ente vorrei dire
Evitiamo di fare un piano di ristrutturazione industriale ispirato soltanto la logica di ripianamento dei debiti e alla risposta rispetto alla realtà dei creditori e quindi sostanzialmente faccia un piano industriale che pace che salvaguardi
Il meglio il meccanismo occupazionale e il meccanismo industriale di questo gruppo
Che continua a vendere quello che sorprendente confortante tutta questa fase che nel me nel due mila quattro i consumi spalmato sul mercato nazionale siamo cresciuti nonostante tutto è l'album parlamento mediatico c'è stato su questo caso la reazione del consumatore è stata positiva quindi c'è un apprezzamento del prodotto
Quelli sostanzialmente noi diciamo no allo spezzatino proprio in quest'ottica nel senso che è un piano industriale deve essere tale deve ragionare su quelli che sono gli assetti di ragionare su quelle che sono risultati di carattere occupazionale il decreto Marzano sul piano industriale garantisce un forte una forte responsabilizzazione pubblica col consenso del principio di due ministeri con l'attività produttiva politiche agricole
è evidente che da questo punto di vista il ministero concentrano l'attenzione su questa garanzia arrivate le intenzioni che ci paiono commissario e necessario
Che ci sia da parte
Ribelle del del del governo ai ministeri competenti una grande attenzione rispetto a quella che tagli studiati
Aggiungo ovviamente che in risposta a quello che è contenuta una relazione che sicuramente
Bisogna fare uno sforzo molto netto di coinvolgimento del mondo sindacale in tutta questa tutta questa fase noi l'abbiamo già fatto perché negli incontri un unico incontro abbiamo avuto ufficiale col commissario Bondi abbiamo attivato un tavolo che vedeva gli allevatori sindacati ed è necessario che in tutto questo percorso appena ormai siamo alle settimane stringenti potere emergono posso essere più preciso da questo punto di vista appena ci saranno i dati di fondo i dati di base
Su cui lavorare si sia completata l'indagine ricognitiva che è stata del primo assillo
Della dell'inizio la fase commissariale vengono convocati i sindacati e vengono messe le carte sul tavolo gli ha sollecitato un confronto molto poco e molto attento perché è vero
Questo lo dico con un riconoscimento non non di maniera che è vero che
E gli allevatori hanno fatto un atto di responsabilità e di impegno nel continuare a mandare avanti la fornitura ma altrettanto vero che i lavoratori come già successo nel caso Cirio hanno fatto un atto di grande responsabilità nei conti a mandare avanti gli impianti non incrociare le braccia inattesa
Di un chiarimento e quindi si tratta sostanzialmente di uno sforzo volontaristico e non riguarda solo il commissario ma riguarda il tessuto produttivo e il tessuto del lavoro
Che c'è dietro questa realtà l'intesa in questi casi si vede
Quella che la responsabilità e la cavalieri coinvolgimento a questo bisogna dare le risposte chiare in termini formativi in termini coinvolgimento in termini di partecipazione effettiva all'incisione estratti
In più c'è però da fare un ragionamento e il per farlo è concentrata sull'aspetto più sensibile di questa struttura industriale la società più sensibile quella del latte fresco
Perché quando parliamo di altri prodotti sono ragionamenti che possono essere sicuramente seguiti nel mantenimento dei marchi e il mantenimento e la storia industriale l'aspetto più delicato è quello dell'arte fresco perché
Perché sinceramente c'è da porsi la domanda il dubbio se il meccanismo unitario il meccanismo di forte concentrazione che è stata attivata dalla gruppo Parmalat in particolare dalla dalla controllata Eurolat sia effettivamente il meccanismo migliore per garantire la produzione distribuzione latte fresco sul territorio nazionale
Io su questo non voglio presentarmi con atteggiamenti con idee precostituite abbiamo proprio per questo ha fatto un'indagine stava conducendo un'indagine di mercato sulle ISMEA proprio per valutare quale il sistema
Industriale sia il più adatto all'affresco se sia più adatto a questo sistema centrato o se sia più adatto un sistema fondato sul fatto di ridare autonomia alle centrali del latte che operano con marchio proprio in da questo punto di vista devo dire che ci sono alcuni segnali contraddittori rispetto alla produzione palmate perché
Perché Tabacci prima sottolineava la molteplicità dei marchi di produzione del latte fresco
Però questo è un segnale che va compreso noi oggi abbiamo molti marchi locali molti marchi legati a produzioni di aree di province vere e proprie che in realtà sono puri e semplici marchi e sono rimasti con un elemento di fidelizzazione del consumatore ma che non corrispondono a una produzione specifiche specialisti o radicata al territorio stesso
La Centrale del Latte produce due tre marchi per il Lazio dalla Centrale del latte che sono in realtà poi marchi che operano nel frusinate vengono venduti nel frusinate un'altra realtà questo cosa vuol dire
Vuol dire che sicuramente i marchi specifici del latte fresco rappresenta un rapporto diretto fra consumatore e territorio e questa realtà
Pub bisogna domandarci se una realtà in Incedit accentrata come quella di Eurolat che spesso compie questi scambi al pretore sia veramente il meccanismo migliore per mantenere questa finalizzazione
Allora
Io credo che sostanzialmente ci siano da un lato la necessità di fare condurre una
Una indagine attenta da questo punto di vista in maniera tale che il settore latte fresco le scelte di fondo sulla tedesco non avvengono soltanto in termini istintivi motivi ma vengono su dati di fatto
Secondo dato che bisogna fare in modo che le cordate ai piedi spontaneamente gli stanno creando sul territorio non vengano smantellate voi mandate a casa bisogna in qualche volte nella situazione aperta fino a quando
Con il confronto con le parti sociali e con le varie realtà questo piano industriale sarà pronto sarà pronto l'indagini mercato
Proprio per fare scelte di questo genere ripeto con l'unico dubbio rispetto al no allo spezzatino relativo alla Centrale del latte che gestiscono marchi collegati al Califfo
Molto sotto la natura vampata
Questo è un tema che ha sollevato Roncoroni va fatta sulle regolamentazione che noi abbiamo dato sulla tettoia io ritengo la scelta di fondo che sono state fatte e dipende perché sono state una risposta non ma alle esigenze di Parmalat in termini particolari ma sono stati una risposta alle tendenze del mercato europeo
Il mercato europeo ha dimostrato sempre più uno spostamento del consumo dal latte fresco allatta lunga conservazione e questo è legato al comportamento dei consumatori che te non andare al mercato sempre in con tappe sempre più il prolungamento della durata e della che alla fine è stato sottoscritto da tutta quanta la realtà la filiera produttiva e un rafforzamento del sistema produttivo italiano non è un indebolimento
Noi oggi abbiamo una durata il latte fresco imitare latte fresco pastorizzato normale Cap lunga di quella che originariamente avvistare duecentosessantanove questo non porterà questo è uno dei dati che si stanno rilevando una maggiore importazione di latte da Oltralpe non lo porterà perché latte fresco è un meccanismo che per fortuna non si espone
Ha grandi trasferimenti di merci da una parte all'altra delle altre latte fresco rimane una realtà legata al territorio e se il prodotto latte presto continua a essere scelte preferito
Dai consumatori italiani sarà un forte garanzia per il territorio tra l'altro a questa nelle normative al cui noi abbiamo aumentato la durata latte fresco abbiamo anche introdotto la logica dell'origine
Nel dare il mese prossimo tutti le confezioni latte fresco dovranno indicare il luogo di origine
Per la mungitura del latte e quindi dovranno confermare se siamo di fronte alla più italiano all'Aprilia una certa provincia non viene quindi una garanzia ulteriore difesa del territorio
In più voglio sottolineare come la grande questione latte micro filtrato fresco si sia dimostrata una questione tutto sommato abbastanza ridotta oggi la tv Pintado fresco tutto prodotto in Italia oggi Latini contrada presto Della Palma pepato tutto a Roma
E in Emilia Romagna oggi tocca solo il due per cento del mercato e si presenta come un ulteriore problema storia industriale ultrà del prodotto significativo rispetto a quella che sono la capacità di Offerta industriale della palma quindi
Sinceramente tornare indietro rivede riaprire una lunga
Contenzioso rispetto a questa realtà quando questa ha approvato la da Bruxelles quando sostanzialmente trova un consenso significativo anche all'interno alla filiera mi sembrerebbe una mostra rigidamente sbagliata che aggiungerebbe un altro elemento di incertezza rispetto a quello che il destino la fanno
Insomma concludo dicendo che cosa
Io credo al piede
Il sistema agroalimentare italiano abbia delle delle debolezze di fondo su questo non si può non sottoscrivere quello che è stato detto una relazione introduttiva abbia brezze di fondo e bisogna ragionare
Nelle filiere agroalimentari non più nella logica per cui c'è la parte debole agricola e la parte forte industriale
Il problema di fondo è che c'è una debolezza complessiva nelle filiere agroalimentari e questa debolezza complessiva va appurata insieme vadano a fare un grande sforzo
Per lavorare nelle logiche di filiera per fare in modo che siano accordi interprofessionali forti
Perché dal campo fino al consumatore ci siano dei legami e dei delle e degli accordi che siano del può lì rispetto all'interesse pubblico su questo lo dico con estrema chiarezza il ruolo del sindacato è fondamentale
Non possiamo fare accordi interprofessionali solo tra impresa e siano esse agricole
Commerciali o industriali senza coinvolti direttamente il mondo dei lavoratori dei lavoratori dipendenti quindi logica di filiera coinvolgendo le parti sociali
Tutte le parti sociali filiera per il PdL per rafforzarne
La capacità di proposta industriale qualitativa per fare in modo che la grande immagine made in Italy agroalimentare abbia una corrispondenza effettiva vigorosa rispetto a quelle che sono le proposte noi dobbiamo fare quindi ragionare rispetto a realtà di filiera
Secondo discorso e specifico preparata dalla Parmalat
Stringere i tempi chiedere rapidamente al commissario di cominciare a mettere le carte sul tavolo le prime bozze del sul tavolo per fare in modo che insieme non solo ai creditori ma anche lavoratori dipendenti
Per me si permetta di dare una prospettiva questa realtà se il in questa fase in questi mesi consumatore hanno detto sì al Polo o Parmalat significa che il lavoro
Le tecnologie e le idee che sono presenti dentro la realtà della parola vanno
Difese e preservata rispetto a questa incredibile truffa di carattere esclusivamente finanziario grazie
Grazie al ministero al ministro Alemanno
E noi lo prendiamo in parola per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori intorno ad un tavolo di confronto su questa tematica
E io lo voglio sottolineare ancora prima di dare la parola al ministro Marzano noi siamo molto molto preoccupati
Perché leggiamo tutti i giorni sulla stampa notizie contraddittorie
Una volta queste notizie ci anticipano una Parmalat solo nazionale
E quindi tutte le attività estere vendute
Un'altra volta queste notizie ci dicono che invece saranno mantenute tutte le attività che producono reddito
E e quindi una Parmalat multinazionale più piccola ma multinazionale vorremmo capire e crediamo che l'unico modo per capire sia quello di un tavolo di confronto
Dove decisamente si discutono si affrontano tutti i problemi si pongono sul tavolo le opzioni estivi scelgo siamo anche molto preoccupati
E lo sottolineo questo aspetto
Del fatto che per decidere
E per ragionare
Si debba aspettare
Le linee guida di un piano di un commissario
Il quale certamente si è in questi giorni e in queste settimane comportato molto bene
Ma al quale noi non crediamo competa
L'obbligo e l'impegno di decidere quanto strategica la Parmalat sia per questo Paese e quindi quanto strategica e quanto importante sia l'attività Parmalat in Italia e nel mondo questo è il tema centrale e rispetto al quale noi abbiamo ovviamente preso buona nota di quello che il ministro Alemanno ci ha detto e però con queste domande con queste preoccupazioni diamo la parola per il suo intervento al ministro Marzano righe ringraziandolo ancora per la sua partecipazione
Grazie io chiederei di poter parlo qui dal tavolo proprio dalle suore sud tenere sottocchio molto democratica
Apre il fatto di aver consentito
Forse solo ieri sono arrivate le ruspe hanno abbattuto
Atavico allora
De vorrei così presentare alcune mie riflessioni sul caso Parmalat intanto dal punto di vista del metodo
Io credo che a questo punto
Sarà bene tenere presente quando noi riflettiamo su questo tipo dei fenomeni una distinzione
Che riguarda soprattutto l'aspetto finanziario dalla questione
Io credo che si possa distinguere tra sana finanza
Finanza allegra ma la finanza
La sala finanza sia ogni volta che la redditività dell'impresa superiore al costo medio del capitale
Questo è un concetto semplice che si presta anche a una verifica
Rapida dei dati di bilancio ed ai dati patrimoniali e ogni volta che la redditività dell'impresa supera il costo medio
Del capitale siamo in presenza di una finanza sana
Che fa oltretutto la
Il presupposto di una crescita anche della attività dell'impresa
Finanze allegre l'opposto
Ogni volta che cioè
Tu hai un costo del capitale che supera la redditività dell'impresa
Questo punto c'è una finanza allegra chi si sta indebitando in una misura che non è giustificata
Dal rendimento industriale
L'effetto di tutto ciò è che l'indebitamento continua crescita perché se la redditività dell'impresa non è adeguata appagare almeno il costo medio del capitale l'unico modo che ha l'impresa di continuare sopravvivere
Può essere quello di un indebitamento continuo
Per per far fronte a quel delta negativo
Dalla finanza allegra si può anche per uscire
E ne escono tutte le imprese
Che fanno una seria politica di ristrutturazione industriale per accrescere la redditività
E al tempo stesso una politica di ristrutturazione finanziaria per ridurre il costo medio del capitale
Quindi se in presenza di Narni finanza che si rivela la allegra si ricorre a queste due politiche non se ne può tranquillamente uscire
Purtroppo c'è una terza diciamo tentazione
Elevatezza tentazione l'arma la mala finanza
Cioè debito crescente per coprire le perdite
E siccome quando c'è una mala finanza poteri che il valore dell'azienda
Va scemando c'è la tentazione di disco averne ricchezza dall'azienda per far recuperare agli azionisti la perdita di valore della vi è una e c'è anche alla fine dei conti la tentazione
O ci può essere la tentazione di falsificare i conti
è chiaro che il caso Parmalat non è il caso di una finanza fanno sana non è nemmeno soltanto un caso di finanza allegra è un calcio di malattie
Questo
Semplice schema
Data sa finanza allegra ma la finanza va inquadrato oggi
In coordinate che sono diverse da quelle di una volta
E cioè fondamentalmente sono cambiate tante cose ma diciamo c'è la globalizzazione finanziaria
La globalizzazione finanziaria a un aspetto positivo cioè cresce il volume dei finanziamenti che possono essere fatti ai vari paesi anche i paesi in via di sviluppo e comunque all'impresa
E tuttavia il problema è
Che le regole della globalizzazione finanziaria sono non regolare carenti
Per cui voi avete
Il che diventa grave quando c'è la mala finanza fenomeni di off-shore
Fenomeni di paradisi fiscali
Che aiutano la malattia
Quindi dobbiamo sempre lei per esempio questi due aspetti la globalizzazione può essere vantaggiosa perché per esempio in tutte le aree in cui i limiti allo sviluppo e la carenza di capitale e ladroni aziona può aiutare a trovare finanziamenti
Però si presta anche ma per mancanza di regole
A fenomeni di degrado e di dissipazione
Problema dunque delle regole
E il governo è intervenuto con un disegno di legge
Che introduce delle regole
Vigilanza più accurata
Monitoraggi sanzioni questo disegno di legge allo studio del Parlamento è stato sottoposto al Parlamento
E su questo il governo ha dichiarato fin dall'inizio che ha appena fatto a modifiche che siano migliorative rispetto al quadro iniziale anche quando avremo questo il problema non sarà interamente risolto
Perché avremmo quel punto per secondo il mio punto di vista una buona governante nazionale
Ma noi possiamo fare la governante per il nostro Paese
Se rimangono differenze fra la governance del Paese
E la domanda di altri paesi anche europei
Per non parlare dei casi limiti
Delle caimani e cose del genere ma il problema pur sussiste
Sì è per una missione obbligazionaria vi sono Paesi in cui le condizioni richieste sono più Lasker per capirci rispetto a quelle nazionali il problema rimane quindi c'è a questo punto anche uno sforzo importante da fare in sede internazionale per armonizzare le regole e per far sì che la globalizzazione sia soltanto un fattore di vantaggio sotto il profilo del volume dei finanziamenti che ne possono derivare e non anche un'occasione
Di cattiva finanza
Dicevo all'open è intervenuto con un disegno di legge attualmente allo studio del Parlamento è intervenuto il ministro Alemanno con un decreto molto molto efficace per assicurare la posizione dei fornitori come sapete
Che sono una condizione fondamentale per la continuità della produzione e poi c'è stato un una mio decretò un decreto che governo ha approvato e che è stato convertito in legge sulla mia proposta
Che devo dire non è bello forse dire ma ha avuto un buon apprezzamento diciamo così dagli esperti
Intanto per la rapidità e l'intervento
Ne abbiamo già avuto il diciannove dicembre che quella liquidità che sembrava esserci non c'era in realtà
Ventiquattro di dicembre cioè in quattro cinque giorni il governo ha varato il decreto che io ho presentato e ho avuto anche il piacere di constatare che perfino in fila Financial Times più che
Cosa rara
Ha mostrato di apprezzare questo decreto
Che si proponeva due scopi
Credo importanti
Primo la velocità
Che in questi casi se non c'è veloce
Si insinuano altri creditori e vengono sempre più complicata la situazione
Penale perché il decreto pur punta alla ristrutturazione produttiva
Piuttosto che la liquidazione
La normativa preesistente la volta prevalentemente alla l'irritazione piuttosto che alla restituzione produttiva
E naturalmente anche alla costituzione finanziaria perché le due cose non è che siano così facilmente
Separabili quindi io sento le volte vagheggiare il timore a questo riguardo l'obiettivo principale la ristrutturazione produttiva
Del gruppo
Ci sono marchi prestigiosi
La tecnologia e avanzata
Quando un'impresa ormai decotta
Niente può salvarlo
Ma questa è un'impresa che ha
Presente dei presupposti e interessanti per assicura una continuità e anche in prospettiva perché no
Una maggiore redditività quindi produttività
Quindi è giustificato fare quello che stiamo cercando di fare non è un'impresa Deco
Impresa che comprovata schiacciata
Soprattutto da fenomeni come dicevo
Sono
Ma la finanza
La quale era la finanza è stata neanche usata per acquisire aziende dappertutto nel mondo
Aziende che non c'entravano avuto col core business dalla Parmalat
E aziende
E anche per questo motivo non era redditizie perché quando un imprenditore o un gruppo si specializza in un settore poi si mette a fare cose che non c'entra ovunque il settore
Il più delle volte dico sempre il più delle volte i risultati sono non positivi
Un'auto un certa contro i tagli contraddizione
Fra queste due frasi in un apparente contravvenzione su cui bisogna chiarirsi
Da una parte
Si dice ci sono state le acquisizioni di aziende senza strategia industriale e quello che stavo appunto dicendo provando a vivere
Con un unico scopo di acquisire fatturato ed Ambrosini cenno allo specchio
Ma se ci sono aziende che sono state acquisite senza una strategia e non con risultati positivi
Perché dire imprese aziende non debbano essere cedute se si intende con questo nuovo spezzatino cenone è un errore
Se si intende questo
Io credo che ci si dovrà rientrare
Verso la cessione di programmi no corre bene
E non necessariamente alla cessione di tutte le imprese stereo
Bisognerà accedere delle imprese estere quelle che non sono core business è quello in cui i risultati industriale sono negativi
Quindi la Parmalat pur rimanere deve rimanere multinazionale
Pur cedendo liberandosi di aziende estere non Corbin e di aziende estere che comunque non danno risultati positivi e che quindi gravano
Sulla gestione finanziaria e industriale del gruppo
Qualcosa del genere si sta facendo con la Cirio
Si tiene necessariamente inevitabilmente la Cirio De Rica
Il russo come si usa dire i pomodori chiamate ma la Del Monte funds che inglese
E la Del Monte Pacific Singapore non vedo perché
Dovrebbero essere comunque tenuto
Terzo passaggio io auspico la costituzione di un comitato dei creditori
E perché
Vorrei che questo comitato che comunque avrebbe natura volontaria perché non è previsto dalla legge
Perché sono passato per esperienza Cirio
Dove non si riuscì a mettere d'accordo le banche sulla possibilità di rifinanziare l'eccidio
Se quella possibilità si fosse realizzata forse la Cirio si sarebbe anche potuto evitare il commissariamento
Però quindi è importante raggiungere un concordato con le banche creditrici naturalmente anche con una rappresentanza delle famiglie
Che hanno sottoscritto i bonds i cosiddetti BOC
Quindi credo che sia importante comitato dei creditori
Per arrivare a un concordato e arrivarci presto
Il tempo è molto importante in queste situazioni grazie
Vedo che c'è stata qualche confusione con grande creditore è una cosa è quello che sto dicendo
Il comitato di vigilanza è un'altra cosa queste previsto dalla legge
E vigila sull'attività dal commissario straordinario
Non so se vi interessa saperlo ho firmato oggi il comitato di vigilanza sulla Parmalat
Bisogna proseguire lungo queste linee organizzative che sono le uniche
E non bisogna in qualche modo turbare questo procedimento
Abbiamo iniziato la discontinuità pro della produzione cosa molto importante perché il passo successivo in presenza di una verso la produzione sarebbe stato il fallimento
Abbiamo un atteggiamento collaborativo di cui sono grato da parte dei lavoratori della fama molto positivo
No no ritengo che neanche l'ipotesi di sciopero
Sia veramente con i professori condivisibile arresterebbe la produzione mentre tutti hanno detto sempre che bisognava assicurare la continuità
Nei gestioni di tipo assembleare
Badate che il problema è di una grande delicatezza
Bisogna trattarlo condannarle flessibilità
E la tempistica
Evitare che si insinui no di volta in volta nuovi creditori
Il che naturalmente renderebbe più difficile la gestione della Sipra
Queste le coordinate generali
Ora questo è una sala molto bella mai piena di colonne ci sarebbero delle
C'è qualcuno che è preparato a questo ma
Dove sta
Naturalmente io non ne vedo speriamo bene
Tra colonna da tutte le parti
Passiamo un attimo a considerazioni operative c'è una prima tavola che il titolo di quello che io volevo dire spero cosa diceva
Un progetto industriale per il lavoro
Agricoltura agro alimentare lo sviluppo e quella
Allora questo il titolo di quello che mi accingo a dire
Che cosa intendo con un progetto
Industriale per il lavoro dipendente dello sviluppo è un tema complessivo che si articola in una serie di sotto Penny diciamo che dovrebbero essere l'ormai due è apparsa spero di sì
Il sistema industriale Parmalat nel comparto dell'arte alimentare ed i suoi derivati
Indicatori di sintesi dello sviluppo del sistema agroalimentare nel mercato italiano dell'arte terreni sui derivati
Vantaggi dei progetti industriale
Per lo sviluppo del sistema agroalimentare
E alla fine i propositi e le linee guida per il futuro del gruppo questo saluto l'avvento su
Va bene
A bisogna analizzare il contributo vi è un grande gruppo
Allo sviluppo del settore agroalimentare in Italia questa era una preoccupazione che era stata formulata noi consideriamo che questo sia un grande gruppo industriale che da un gruppo un contributo fondamentale
A volte gruppo del settore
Delineando prima il sistema industriale Parmalat nel comparto dell'arte ad uso alimentare ed i suoi principali derivati come yogurt per esempio e quindi indicando lo scenario di evoluzione del sistema agricolo agroalimentare in Italia grazie al contributo virtuoso dei progetti industriali
Ecco dividere alcune iniziali linee-guida del piano industriale del futuro gruppo Parmalat io avrò alla fine del mese di questo mese
Un primo una prima sintesi delle linee del progetto industriale vi ricordo che però la scadenza prevista dalla legge centottanta giorni dalla mio detenuta dal decreto da me proposto governo
Per cui credo che il il tempo finale scade a giugno mi pare a più o meno insomma
E andiamo dunque sul contributo di un grande gruppo industriale allo sviluppo del settore riaumentare e cioè andiamo per favore alla tavola tre
C'è la tavola tre
Si intitola i contributi e divertente questo patto che dovrebbe vedere un voi per mia delega diciamo
Il corretti titoli più che il contributo di un grande gruppo industriale allo sviluppo del sistema gravemente alla Renault in questa tavola possiamo vedere
Una sintesi del sistema industriale Parmalat
Nel mercato dell'arte
Ad uso alimentare e dei suoi derivati
Ci sono tre settori li vedete
In verticale
Il primo settore agricoltura e allevamenti l'avete trovato
Poi c'è il rifiuto
Tuttora industriale e non
Il dottore gli addetti nei tre settori ottocentocinquanta addetti
Tre mila due nel primo agricoltura e allevamenti mille seicentocinquantadue industriale e logistico
Due mila nel settore dei
Distribuzione
Guardate gli indicatori di sintesi che stanno alla destra della vostra tavola
Buona produttività del sistema in cui vengono trasformati
Ogni giorno duecentottanta venete la quarta cifre numero litri giorno per addetto
Duecentottanta litri di latte per l'ho detto
Con un fatturato per addetto viene subito dopo
Di centosessantadue mila euro per ha detto
In base a tutto ciò Parmalat rappresenta il trenta trentacinque per cento del mercato del latte alimentare e dei suoi principali
Derivati tipo yogurt questo è Edu
Come è organizzato inizio del settore
Con quale risultati finali diciamo che l'altra colonna
Possiamo passare alla tavola quattro tavola quattro persone
Avevamo visto grosso modo che c'è una buona efficienza produttiva
Ma non basta considerare questo bisogna considerare che negli anni il gruppo Parmalat è stato un punto di riferimento importante per il miglioramento del valore finale per il consumatore
Sino agli anni cinquanta illa in Italia era una categoria cosiddetta Commodity come dicono industrializzati
Basso contenuto di servizio in termini di offerta
Poca garanzia nei processi di torba di trasformazione e praticamente prezzo imposto
Con l'avvento di Parmalat
All'inizio degli anni sessanta
Il settore si è evoluto verso altri contenuti per il sistema Green agroalimentare nel suo assieme
L'evolversi da materia prima ha prodotto questo è accaduto
Con contenuti che vedete lì di sicurezza
Qualità
Servizio soprattutto tecnologie di confezionamento confezionamento
Il mio numero Bevacqua asettico eccetera attenzione al benessere e al miglioramento della salute
Questa è la storia
Delle la storia e l'evoluzione delle attività industriali e imprenditoriali parlato aldilà dei risultati di efficienza e di produttività che citavo nella precedente
La
Oggi la catena del valore aggiunto
Parmalat è importante per lo sviluppo dell'intero sistema agroalimentare
L'asse portante è sempre alla ricerca di valore per il consumatore finale in termini di sicurezza dalla materia prima di qualità gustativa e contenuti nutrizione nutrizionali
Servizio nella conservazione
Benessere possiamo dire attraverso l'integrazione di elementi funzionale
Bari come il calcio non nel senso della squadra di calcio
Fibre
Omega tre ed altri
Ricerca e sviluppo
Vivi prodotti cosiddetti nutra c'è UDC
Integratori dell'assoluto e come lo yogurt con cinque punture di fermenti probiotici e l'incrocio e integrazione di vitamina E sostanze antiossidanti e sono tutti aspetti che contano
I processi
A volte esclusivi e tutti ad altissima tecnologia
Sono al servizio del valore e dei consumatori ecco perché io dico che questo è un gruppo di fondamentale importanza per l'intero settore agroalimentare
E che non è affatto un gruppo del decotto è un gruppo che offre valore sia economici sia industriali sia diciamo di benessere generale appunto la sicurezza la salute eccetera
Possiamo andare alla tavola cinque per favore
Un po'di pazienza
Questa tavola spero si intitola lì indicatori di sintesi dello sviluppo
Nel settore agroalimentare nel mercato dell'arte ad uso alimentare e dei suoi derivati in Italia
Do la vecchia e buona mungitura di materia prima
Circa venti litri di latte al giorno al giorno per mucca
Distribuiti nella stalla negli anni cinquanta
I progetti industriali hanno fortemente contribuito allo sviluppo del settore agroalimentare
Guardate un po'guidati
Che sto commentando su secondo stime basate su dati storici del sistema industriale Parmalat
Integrati con altri dati sui e stime sui mercati
Vedete come gli addetti totali
Del sistema che il primo dato spero
Solo divieti drasticamente
Dante
Cinquantacinque mila a ventotto mila
Però il sistema industriale ha fortemente contribuito sviluppo del mercato che passato seconda cifra
Da uno virgola due miliardi di litri
A due virgola sette uno virgola due miliardi che le negli anni Cinquanta
Agli attuali due virgola sette miliardi di litri
Ed ha contribuito anche a un grande sviluppo dell'efficienza produttiva che è passata da circa sessanta litri per ha detto sessanta libri Benedetto anni cinquanta
Oppure diciamo inizio della azione Parmalat
Sessanta litri per addetto agli attuali
Duecento sessantaquattro litri per addetto
I vantaggi
Dei progetti industriali
Si vedono qui
Per lo sviluppo del sistema elementare sono evidenti
Crescita attraverso lo sviluppo del mercato e valore per il consumatore
Efficienza produttività
E andiamo
Alla tavola sei
Tavola sei
Si sa svolgendo
In questo in questi giorni grazie molto lavoro nell'azienda per capire delineare il futuro assetto industriale del gruppo Parmalat
Alcune linee guida non mi sto presentando quindi progetto industriale che non ce l'ho
Alcune linee guide sono state finalizzate credo che sia l'occasione giusta per anticipare alcuni contenuti
Una selezione importante delle attività strategiche
In atto
Interi quindi categorie
Di prodotto
Marketing
Paesi
Le linee guida sono le linee-guida sono io credo chiare
Pesano linee una tavola
Quindi i tre punti
In terminati focus su poche categorie di prodotto nel core business
Supportate da e le vite arrivate capacità tecnologiche
E da morto da marche forti
Perché notte e stimate
Il fatto che veniva citato adesso mi pare dal collega Alemanno che i consumatori continuano
Il Bertelli ad acquistare significa che le Marche sono forti e sono sì ma
Focus su pochi grandi paesi del mondo
La focalizzazione in corso sui Paesi o mercati grandi a potenziale di crescita profittevole
Dove Parmalat già oggi a posizioni forti
Nelle categorie di prodotto chiave per la missione del gruppo quindi i criteri non sono nazionali attività nazionali horror nazionale no anche fuori
Ce ne sono
E criteri o comunque sia per il nazionale che per il fuori diciamo per l'estero eh
Corpo di attività centrale
Per possiamo andare alla tavola sette mi sto avvicinando la conclusione ho abusato un po'la vostra pazienza
Ma credo che queste cose
Le le dico voi per la prima volta su
Continuano le linee guida del futuro del gruppo no ma c'è un due dopo lunghe ho detto appena drastico recupero dell'efficienza e della redditività
Attraverso la definizione di un piano aggressivo
Di miglioramento della redditività
Con una profonda rivisitazione di tutti gli aspetti del sistema
Il mix di prodotti
Eliminazione di sprechi nella filiera produttiva
Tavola otto
Come ottenere queste questi risultati
A tavola otto parla di forte coordinamento centrale corporale per l'efficienza del gruppo nel mondo
Nella prima colonna sotto oggi ci sono i limiti attuali
Nella seconda due mila quattro due mila sei ci sono le cose che si devono realizzare
è una sfida ma anche una grande opportunità
Organizzazione oggi significa coordinamento
Coordinamento orchestrazione delle attività
Per creare il viluppo valore ed efficienza
La capogruppo dei davvero un uomo
Che non è quello di acquisire aziende quadra
Né tantomeno indebitarsi comunque ma questo il ruolo
E questo ruolo c'è stato in linea uno e in alcune direzioni precise
Marketing e ricerca e sviluppo
Si stanno sviluppando il ruolo di coordinamento del centro di ricerca e sviluppo italiano
Coordinando l'immagine delle Marche nel mondo in termini di confezione
Marche quindi confezione pubblicità
Prezzi
Poi
Approvvigionamenti con accordi regionali e globali su materie prime ed in balle
Tecnologie e siti produttivi
Deleghe per ognuno dei questo nella prima colonna si dice non c'è non abbastanza non è adeguato
Tecnologia e siti produttivi delineando il migliore assetto per lo sviluppo e l'efficienza sotto ai ceceni
Catena dell'offerta chiarendo i sistemi di distribuzione
Trasporti
Logistica più efficienti e qui anche se molto da lavorare
E poi Risorse umane
Lui rubando linee guida strette di Corporate Governance in termini di valore
Percorsi di sviluppo delle competenze professionali
Migliore efficienza delle mansioni
Fedeltà e sta anche come me ma siamo arrivati all'ultima la la tavola numero nove
Il coordinamento centrale su cui ha insistito deve portare un valore preciso alle attività del gruppo
Altri gruppi multinazionali leader nel settore dei beni di largo consumo
Hanno già intrapreso un percorso di crescita del redditività
Grazie al lavoro della capogruppo
Ci sono delle stime che qui vengono presentate
L'obiettivo dei gruppi leader Unilever Danone Nestlé
è di un contributo della capogruppo capogruppo ed ancora qualcun e ancora
Laddove
Grazie per
è di un contributo della capogruppo
Alla crescita della redditività
E questo avviene qui misurata
In un modo tecnico adesso cercano per quelli che non sono addentro 'ste cose
Misurata come percentuale di è di dai sul fatturato
L'Ebitda
Significa letteralmente
E Winx
Quindi
Ricavi diciamo
Bifo di prima
Degli interessi
Delle tasse
Devo del deprezzamento e dell'ammortamento di di pensiero Sean una amortization e questo verrà calcolato e quindi praticamente è il risultato aziendale il risultato industriale
Bene rapportato al fatturato questo è il l'uso comune che si fa di queste cose
Voi vedete che ci sono livelli del cinque quattro per cento per del due e cinque da due due nove per Mestre
Dobbiamo arrivare
Ha un target crea ambizione
Si richiede tutte le cose che vi ho detto
Classifica
All'incirca del tre virgola cinque per cento nel due mila sei
Che è un obiettivo che se si realizza vedete sarebbe superiore a Danone Nestlé verrebbe subito dopo Unilever
Allora
Il gruppo Parmalat
Un ruolo fondamentale nel progetto industriale italiano per il lavoro agroalimentare lo sviluppo
Ha dei punti di forza
Ha dei punti deboli soprattutto di carattere finanziario com'è ovvio ma anche organizzativo
Alla fine dovrebbe essere un gruppo alimentare italiano a strategia multinazionale più snello veloce e competitivo
Più efficiente
Al servizio cerco dell'industria
Ma anche le bellezze del consumatore perché quegli aspetti di benessere non sono secondari
A beneficio quindi dell'occupazione
A beneficio anche perché quando i processi siano ancora confuso da lì dipenderà cosa si può fare
Per
Le famiglie che hanno sottoscritto bonus
Dunque dice uno dei lavoratori e delle famiglie
Che ripeto ancora una volta non mi stancherò mai di dire
Sono sempre
Le vittime
Incolpevoli della mala finanza e dalla malagestione
Grazie
Ringraziamo amministrano
Penso che mi sia concessa una battuta
Chiedevamo da questa Presidenza la possibilità di un confronto con il governo su questi temi su questa vertenza non pensavamo di aprirlo quei però detto questo e auspicando sul serio che ci siano momenti di confronto poi sul merito
Alcune alcune sottolineature alcune riflessioni vanno poste intanto in primo luogo chiedo scusa
Perché
Questa sala
Formata essenzialmente da delegati
Sindacali
Che rappresentano tutti gli stabilimenti italiani
Fanno allora da Parma Piacenza
Allora
Ci sono almeno tre
Grandi assenti signor ministro nella sua indicazione questi tre grandi assenti si chiamano succhi di frutta
Pomodoro prodotti da forno
Ci auguriamo che sia una dimenticanza
Perché se così non fosse
Evidentemente l'invito qua alla all'attenzione alla delicatezza la responsabilità del momento verrebbe immediatamente a cadere
Quindi questo è il primo aspetto rispetto al quale noi le chiediamo immediatamente una risposta
Ma a secco il secondo aspetto
Non vorrei poi entrare nel confronto di merito non è questo vivamente mentre il mio ruolo soprattutto in questo momento
Però
Anche sull'indicazione
Del fatto che aziende oggi in deficit
In quanto hanno questo tipo di condizione debbano essere
Per questo motivo cedute noi saremo dell'idea di andarci un pochino più cauti nel senso che ci possono benissimo essere aziende del gruppo in difficoltà ma che in un contesto di sinergie diverso invece possano essere di grande rilievo chiudo poi di sottolineature ovviamente di merito ce ne sarebbero tante
Però noi sottolineiamo con forza torniamo a sottolineare con forza
E credo che il suo intervento e le sue indicazioni ne siano la dimostrazione l'esigenza di un confronto con il sindacato su questi temi a monte
Di decisioni da assumere noi lo ripeto ancora siamo molto preoccupati
Della piega che sta prendendo la situazione delle indiscrezioni che leggiamo sui giornali
Di come queste linee guida
Del piano si stiano elaborando ecco quindi rinviando ad un momento successivo ovviamente un confronto tutto di merito sugli sui dati sulle indicazioni che lei ci ha voluto fornire però le sollecitiamo almeno una risposta per quanto riguarda il futuro di questi tre settori tutti e tre importanti molto importanti dell'azienda
Favorendo il consolidamento
Meglio nel
è una questi dati che vi ho dato che riguardano naturalmente l'attività principale d'affari
Su quello che noi stiamo studiando in modo particolare perché è ovvio che se non si parla dell'attività principale si parla delle cose invece
Secondarie per imponenza ripeto non cita il quadro esatto sono state fornite a voi per la prima volta non ho mai dato queste indicazioni non prima di oggi questo primarie no e lo facciamo patto perché ciò che ci sono qui le rappresentanze dei lavoratori
A queste rappresentanze bah la mia rassicurazione non ci sono preoccupazioni ingiustificate
Relativi al lavoro che sta facendo anzi io spero che da questa volta l'assemblea venga un segnale
Di incoraggiamento per le persone in primo bonghi che si stanno impegnando a fondo purtroppo non preoccupazione ma semmai incoraggiamento
è ovvio che quando le cose via via simulatore dallo ci si incontrerà
E si vedranno City informerà assi si suggerì danni no
La mia raccomandazione è teniamo tutti ma proprio tutti i piedi bene a terra
Perché questo questo che ci è arrivato
Era inatteso di dimensioni incredibili di dimensioni incredibili
E quindi l'obiettivo principale salvare salvare
Gruppo
Salvare il gruppo quindi non vedo le preoccupazioni almeno avrebbe riferito a indiscrezioni di stampa io ormai non le reggo più quindi non so di di pecora meglio noleggio
Ma insomma le informazioni che dà il ministro spero che abbiano
Ma non so come dire perché può essere fra uno un qualche interesse maggiore rispetto all'edilizia azionista o non ancora diciamo questo spero di sì
State tranquilli si sta lavorando al momento opportuno oggi era cosa ultima cui siamo arrivata questa che vi ho riferito
Al momento opportuno via via che si delineano via via che si delineano le cose sarete Colossus
Piedi atterra però non facciamo sogni
Ieri arte grazie
Noi ringraziamo il ministero per queste ulteriori precisazioni chiediamo ulteriormente
Questo momento di confronto diamo la parola al segretario generale e della Cisl UIL Savino Pezzotta ringraziandolo per il suo intervento
E ancora
Prego onorevole
Paolo parliamo sottotrame interrogano il tabacco
Ancora
Momento è un momento che
Esaminiamo
Un momento un momento di pazienza per favore
Si riprende bene posto perché ovviamente dobbiamo proseguire i nostri lavori ovviamente le indicazioni date dal governo saranno esaminate saranno approfondite dalle nostre pressioni diamo quindi prego ancora tutti di prendere posto per favore
Diamo la parola al segretario generale della CISL Savino Pezzotta
Abbiamo
Ma io credo che la l'incontro di questa mattina
Sì
Alquanto opportuno per tentare di
Approfondire di ragionare attorno nel coro delle
Che in parte già sappiamo che fanno visto impegnato in una che probabilmente richiedono
Una svolta rispetto alla situazione
Ora se noi guardiamo con attenzione le vicende della Parmalat in primo luogo e quelle però Silvio
Perdiamo
Così proprio in filigrana
L'emergere molti dei problemi questa attraversando il mostro settore produttivo e finanziario
Le acque anche qui qualche riflessione che vada un po'oltre
Diventa estremamente utile
La prima cosa che viene in che viene alla mente il fatto che dopo aver predicato
Per anni
L'indebolimento delle regole
Che ci han detto in tutte le salse togliamo lacci e laccioli
Questo era tensione a voler deve regolare
Alla fine ha introdotto nel nostro sistema produttivo e non solo dal mostro purtroppo
Una cultura che ritiene sia utile
E tante volte giustificato andare oltre regole
E credo che questo è un elemento di con il quale la dovevo fare i conti non solo sulla vicenda Parmalat
Ma sull'insieme delle vicende che si possono determinare perché questo è un tratto culturale che ha attraversato tutti gli anni Novanta e ci ha insegnato che meno regole e ci sono meglio è bendato vero pietanza regole succedono quelle cose e succedevano
Va inoltre le cose succedono anche con le regole
Perché si ritiene e le regole non siano vincolanti se gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono di un determinato ecco perché bisogna essere molto attenti anche al tipo di cultura che si diffonde e alle modalità e a questa visione Strama che si è voluto affermare nel nostro Paese
Noi rileggendo le vicende Parmalat
E le vicende Cirio
Chi si rende conto che l'indebolimento delle regole dei controlli
Del
Norme
Non innesca come si è voluto dire
Tensioni virtuose
Lasciar spazio invece
A interventi
Non virtuose
Speculativi
Distorsivi
Che ci fanno andare dal mercato alla magistratura
Dico questo perché a me sembra importante siccome manca nella rifrazione
Come bisogna ritornare invece ad aprire un aspetto regolatorio serio
E anche una sanzionatorio perché se no veramente noi entriamo dentro una giustificazione perenne
Che
Non c'è aiuta
è chiaro che quando parliamo poi di regola è anche bisogna osservare
E quello che serve non è il controllo ex post
Sul quale si continua ad insistere
Che serve per punire i colpevoli
Non c'erano convinti che il controllo
Anche sull'attività d'impresa
Per essere più efficace deve essere preventivo
E per essere preventivo
Non può essere fatto solo al di là e al di fuori dall'azienda ma deve essere dentro al fine
Cioè
Va distinto con molta chiarezza oppure bisogna distinguere compiere cioè i poteri
Tra chi deve amministrare
E chi
Controlla
Ma intanto il consiglio d'amministrazione chi controlla chi amministra
E chi controlla chi amministra dovrebbe essere anche detto il consiglio d'amministrazione
Autonomi dall'amministratore dall'amministrazione ed è l'azionista di maggioranza
Però casi di questo genere capiteranno con Monti
Però bisogna introdurre può prima non dopo ex post quello che può essere elemento di controllo
Io credo che serva aggiorniamo con attenzione sulla vicenda Parmalat
Inoltre io credo ci faccia capire che è venuto il tempo
Che sia ampli la riflessione
Anche su quale presenza
Dare negli organismi decisori o di controllo
Dei lavoratori dipendenti
I quali non possono ad esempio trovarsi dopo
A dover affrontare le questioni io credo che la vicenda Parmalat metta in luce con molta chiarezza la debolezza
Non solo italiana ma in una nuova fase di finanziarizzazione in una nuova fase di globalizzazione di competizione that's tra
Mettere in luce una debolezza di democrazia economica di questo Paese
Che non è solo la partecipazione dei lavoratori ma è quell'insieme di regole che consentono un buon fare senza che questo sia stravolto
Prego perché
Occorre che su questa vicenda si ragioni contro quel costantemente con molta attenzione inoltre noi continuiamo a pensare che il collegio dei sindaci dei revisori proprio alla luce di quanto è avvenuto
Dovrebbe essere indicato da autorità esterne indipendenti
Con l'obbligo della rotazione perché io credo dovrebbero essere delle cose che noi dovremmo rintracciare all'interno
Delle situazioni
L'altra vicenda che pone in in luce la questione Parmalat è il rapporto tra banche e l'impresa
Di cui si è discusso molto anche questa mattina
è chiaro che per noi deve essere posizionato in modo diverso
Ora non si tratta di mettere
E mi sono sempre avere con la prudenza necessaria sotto accusa il sistema bancario italiano
O gli organismi di controllo voglia elementi di gestione che pure qualche problema hanno creato
Io credo che bisogna fare in modo che ci sia una maggiore attenzione
Da parte del sistema bancario l'economia reale cioè all'attività produttiva non solo all'aspetto finanziario e pertanto all'accrescimento di valore delle azioni
Perché si è l'attenzione dalle varie diventa sono l'accrescimento di valore episodi come quello della Parmalat relativi ai miei proveremo ancora perché l'essere distanti e non avere attenzione alla dimensione reale dalla produzione delle attività produttive e porta inevitabilmente a una situazione di questo genere ecco allora che alle dalle banche bisogna rivendicare
Che certamente devono tutelare
I risparmiatori ma devono essere sempre di più soggetti e di sviluppo
Per questo io credo sia la sfida vera che sta di fronte al sistema bancario italiano e che la vicenda Parmalat e Cirio mette chiaramente nozze
Il che vuol dire anche guardare alla realtà del Paese un attimino cono che con occhi dire
Inoltre va rilevato che la ricerche la vicenda di cui stiamo discutendo
Non è che la manifestazione di alcune patologie
Che sono presenti all'interno del nostro capitalismo
No no no ogni tanto ci può scappare si parla di mele marce ma ci sono dentro il sistema produttivo del capitalismo italiano delle patologie sulle quali andrebbe aperta una grande riflessione
Che sono quelle degli elementi di irregolarità di Capurso
Un Paese che ha un terzo
Di sommerso sul PIL vuol dire che vive molto di irregolarità
E il nostro sistema produttivo dentro disse delle irregolarità che devono essere superate
Questo è un problema
Che bisognerebbe mettere all'ordine del giorno
Perché con un problema di questo genere non è che il no alle nostre capacità competitive siano in grado di aumentare e credo che sia in parte anche lo sforzo che il sindacato sta facendo
Io non vorrei soffermarmi molto sulla questione dei risparmiatori che è sempre questione molto importante
E che bisogna sicuramente dare delle garanzie risparmiatori perché il risparmio indispensabili alle attività produttive
Però non bisogna neanche enfatizzare molto più di tanto questo problema
Sì ma anche qui perdiamo il senso la dimensione reale
Perché il risparmiatore sa benissimo che c'è di spari né in un certo settore in un certo modo in un certo luogo qualche rischio lo corrono
E allora anche qui tutte le regole tutte però
Probabilmente al risparmiatore volata più informazione
Che non altro
Sapendo che se uno investe i piccoli risparmi in alcune situazione qualche ritiro cuor
Soprattutto all'interno di un sistema di tipo finanziario
E come mai questi sono tutti i problemi veri ma il problema centrale per il sindacato
Resta quello dell'occupazione
E della struttura produttiva del gruppo sul quale si è discusso purtroppo poco
Se noi dovessimo fare la rassegna stampa di tutta la vicenda Parmalat il tema di cui poco si è discusso è stato quello dell'occupazione del lavoro della produzione dovrà fare uno sforzo perché quest'oggi evidenti
Il problema centrale
Perché mentre le altre cose si aggiustano guardando al passato
Questa è una questione che riguarda il futuro riguarda il futuro del lavoratore riguarda il futuro di questa azienda riguarda il futuro del settore agroalimentare al nostro Paese
Non è che noi vogliamo negare il no le responsabilità precari
O non curarsi di quanto è avvenuto
Il problema nostra che se vogliamo guardare in avanti
Fare in modo che questo Paese non perda mostra che mento così importante della sua attività produttiva della propria partita di stare nei mercati internazionali e noi dobbiamo riportare al tempio
La questione dell'occupazione era questione di Teramo produttivo e pertanto di quale può essere come si consolidati i rapporti tra si rilancia questo gruppo
Noi sentiamo parlare di dismissioni in parte l'ha detto anche il ministro prima
Di alcuni sta che mente di questa azienda
Anche qui mi sembra un ragionamento che voglia mettere i tarli davanti ai buoi
Per come si può parlare oggi di dismissioni
Quando non abbiamo ancora chiaro qual è il tipo di intervento che si vuol fare
Se mi sembra una contraddizione mi sembra di voler assegnare in anticipo
Un elemento che non è dato
Allora la priorità che abbiamo non è direi di Smith dismissioni sì o dismissioni no
E mi sembra un falso problema posto così
La priorità che noi abbiamo è quella di dire quale il piano industriale della Parmalat e di tutto ciò che gli sta attorno completo la parte turistica
Perché se no no chiarezza di codesto non posso dare un sì o un no
Non serve indotti dei
E pregiudizievole oltretutto e anche sbagliato
Abbado che noi dobbiamo rivendicare proprio avere un piano l'industriale
Per definire il ruolo dalla parabola del suo futuro dei vari comparti che al suo interno come si collegano come si salvaguardano
E soprattutto un piano che sia in grado di salvaguardare l'occupazione
Avendo anche un minimo di responsabilità per quella occupazione che non è direttamente la nostra
Perché l'occupazione occupazionali in altri Paesi proprio domani sono quelli più deboli del nord se voi avete un disegno un pochino più complessivo e più generale da parte
Da parte nostra
Per quello spezzettamento dell'azienda
Non può
Aprirsi così a priori perché
Noi abbiamo le da ragionare invece su quali sono le esigenze
Che il Paese ha rispetto al tipo di aziende rispetto al tipo di settore
E la necessità di avere proprio un sistema
Di impresa e agroalimentari efficienti e competitive sappiate dobbiamo passare da qui
Non da un'altra parte
Per questo
Occorre ne io credo necessaria l'avvenimento quanto ha detto il ministro questa
Realizzazione questa implementazione del comitato di sorveglianza previsto io Balla Prodi-bis
Perché noi eravamo convinti restiamo convinti che non basta
Un comitato di creditori per guardare al futuro serve invece questo comitato di salvaguardie sorveglianza proprio per avere quell'attenzione che riguarda la salvaguardia della
Se è così
C'è la necessità l'urgenza
Oserei dire l'immediatezza
Di un tavolo di crisi per un confronto ad ampio raggio
E per approfondire con molta chiarezza tutti gli aspetti in campo
Io non sto a fare la polemica sciopero sinistro però non mi sembra sempre una un'altra di quelle cose che non io non riesco a capire
Non è che le possiamo stare lì solo a guardare e non sapere quello che succede
Oppongo che era un tavolo si apre un confronto si ragiona si vedono le clausole allora si deve chiedere se sciopero sì sì signor però no
Ma se nessuno ti spiega quello che avviene quello che si sta battendo o quello che ci viene spiegato un può diciamo così a seconda dei tempi siamo stati penso a un sindacato riguardoso dei ruoli e delle competenze del commissario italiano abbia adesso sia venuto il tempo
Di sederci a un tavolo e capire in che direzione si standard
Che sia proprio oggi in tempo è il momento più opportuno
Sapendo che l'obiettivo del sindacato è quello di aprire un confronto vero
Approfondito colleghi governa con il commissario
Avendo come obiettivo primario quello di salvaguardare l'occupazione l'attività produttiva
E il ruolo di queste aziende
E di questo settore
Nel nostro Paese teorie perché siano gli elementi
Sulle quali noi dobbiamo attestarsi come sindacato proprio la disponibilità al confronto a ragionare al tener conto si è sempre contraddistinto il nostro modo di su
Però guardate che
Le vicende di cui stiamo discutendo che hanno
Una drammaticità visse ecco per quello che mettono in luce per e perché colpiscono però anche una evidenziazione io non la vorrei dimenticare
Delle difficoltà
E stanno attraversando il nostro sistema produttivo
Io credo che la situazione economica del nostro Paese
Sì pesante
Che non servono gli ottimismi
E che bisognerebbe discutere di queste
Noi siamo assaliti no comunque andiamo la prima domanda è le pensioni
Per carità è un problema grave
Abbiamo espresso le nostre contrarietà
Ma credo che oggi bisogna chiedersi dove stai andando economicamente questo Paese perché questo è un dovere che abbiamo
Perché
Stanno crescendo le crisi aziendali
Altro che ottimismo quante ne sono presenti al ministero così una cinquantina
E quelle che non si vanno
Non è che siano di meno
Crescono le richieste di cassa integrazione
Quante piccole aziende che sfuggono anche al controllo sindacale si sono chiusi
Calano i livelli di competitività del nostro Paese questa è la situazione che abbiamo di fronte
Allora il vero tema
Che abbiamo come sindacato
E proprio questo
Chiedere e di insistere per sapere quale
L'orientamento di politica economica per il futuro del nostro Paese
Altro che togliere ai padri per dare ai figli
Bisogna decidere quello che diamo ai figli in termini di occupazione in termini di benessere in termini di prospettiva
Questa è una discussione vera perché vuole affrontare la questione dei giovani non quanto pensione taglio
Io credo che noi abbiamo fatto bene
A dire dei nostri contrarietà ma non ha parti marginalizzare
Sulla vicenda dell'innalzamento dell'età
Non aveva bisogna veramente mettere in campo e stiamo lavorando come sindacato per cambiare l'azienda del dibattito politico di questo Paese
Ma no ma li leggiamo no il dibattito politico che si sviluppa
Quante volte si parla dei problemi veri
Di quelli che lavorano delle famiglie che fanno fatica arrivare a fine mese
Dei pensionati che vedono le loro pensioni da contatti per carità si parla sempre i problemi grandi io vorrei che si parlasse anche di questi
Perché riguardano la carne e il sangue delle persone che noi rappresentiamo
Perché riguardano quel senso di fiducia e rischi per anni fra che le persone possono mettere ancora nel loro Paese nelle proprie istituzioni nella democrazia
Altro che discutere di televisioni e altre cose di questo genere
Che serve a poco riporterà nullo
Ora lo Stato il nostro sforzo ora partendo dai casi Parmalat dei casi Cirio da tutto quello che sta avvenendo è proprio quello di Wim tentare di rimettere al centro l'avvio del dibattito politico alle questione dell'economia di questo Paese del suo sviluppo di come si tutelano i verdetti di quale ugual parte vogliamo avere perno e per i nostri figli
Ecco perché chiediamo nuove politiche industriali
Alla fine bisogna invece ideologica che ci sono settori maturi
Parola di e inaccettabili
Senta verdi sono sette
Io sono più insidiati di altri ma anche in quei settori ci sono delle punte
Dalle qualità che sono propri che dipendono dagli elementi di una cultura industriale quello del nostro Paese che noi abbiamo il dovere
Devi
Dobbiamo capire il peccato adottava su alcuni settori compreso questo Limentani
Bisogna capire qual è la prospettiva di sviluppo che noi diamo a questo Paese e pertanto su quali settori competitivi se investe per fare per andare avanti e pertanto direte sita quale politica davanti
L'opera a venire entro qui
Possiamo noi da assegnare che al fatto che dopo decennio di uno sguardo di crescita il Mezzogiorno vada in una fase di rallentamento come sta andando il rallentare per il Mezzogiorno significa andare indietro
Sarai carinziano Italia come queste di far da evidenziare che il tema vero
La gente davvero che vogliamo porre come sindacato alla politica le nostre controparti e l'altra di quella che si propongono
Perché è proprio la politica vera riformista nel senso proprio della parola perché affronta le questioni dal futuro di questo Paese
Io credo che questo sia con elementi porta ma che riguardano politiche economiche proposti
Per non essere costretti a difendere azienda per azienda perché questo difendere azienda per ordine del sia da parte dell'altra sia da parte della politica alla fine è perdente
Alla fine perdente perché si riusciremo a salvarne alcune ma se non c'è un impianto complessivo se non c'è una visione vera di dove si vuole condurre questo Paese diventa tutto difficile ecco perché bisogna fare uno sforzo vero in questa direzione
Uno sforzo chiaro
Credo che proprio partendo da queste situazioni da queste condizioni noi riusciamo a mettere in campo perché queste evidenziano quali sono i problemi veri che abbiamo di fronte perché la vicenda dicevo che la Parmalat Chiti stupenda
Sulle questioni che dicevo prima come la sua centralità all'occupazione la centralità del modello può del suo modello produttivo come salvaguardarne la sua capacità di stare dentro il mercato diventa quasi un paradigma
Dell'azione che noi dobbiamo fare nei confronti dal nostro Paese della sua economia per dare più sviluppo e più crescita per il futuro grazie
Grazie al segretario generale della CISL diamo ora la parola al segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani grazie
Sì i tempi ci impongono di parlare l'uno dietro l'altro e
E però questo mi consente di fare solo due o tre osservazioni
Alle cose che ci dobbiamo mettere in mente di fare e alla linea che dobbiamo seguire
Ora non c'è dubbio che siamo in presenza di un di un fatto molto molto grave
Per per l'immagine del Paese per il nostro sistema imprenditoriale per il sistema del credito con conseguenze importanti sui sui consumatori sui risparmiatori tutte le cose che sappiamo
Di questo io confermo una un'opinione che mi sto facendo che se tutto questo è vero c'è una responsabilità primaria che varia fermata
Della responsabilità primaria di questo imprenditore di questa famiglia che hanno responsabilità straordinarie loro innanzitutto poi c'è una responsabilità derivata che riguarda una parte del sistema delle banche eccetera ma a un certo punto mi è parso il contrario che la colpa fosse solo delle banche chissà come la responsabilità primaria era scomparsa io penso che bisogna ricondurla responsabilità primaria
Perché se no non riflettiamo sulla responsabilità che ha una parte dell'imprenditoria italiana
Di debolezza di fragilità di esposizione a a mille tentazioni che purtroppo talvolta sono messe in pratica noi non capiamo bene quello che è successo e perché è successo
E la seconda cosa che di cui pure mi sono formato un'opinione molto ferma
E che nano possiamo parlare di tutto tranne che di quello che attiene ai lavoratori al piano industriale a quello che si produce a quella che è una realtà produttiva con tutto rispetto per i problemi drammatici dei risparmiatori però purtuttavia bisogna pure rimettere anche qui le cose dal verso giusto
Ripartire da dove bisogna ripartire
Perché poi anche risparmiatori e la finanza noi la governiamo in un modo o nell'altro si se riparte o meno
Se quello che produce questo Paese cresce o si riduce non è la stessa cosa non è la stessa cosa
La nostra insistenza non solo perché rappresentiamo dei lavoratori e delle lavoratrici cioè degli interessi in questo caso ben precisi ma nostro interesse coincide con quello del Paese
Se no non salviamo la prospettiva di importanti insediamenti produttivi professionali di ricerca di innovazione di presenza sui mercati di occupazione Diretta e indiretta il nostro Paese declina
Mi hanno accusato più volte di aver usato questo termine oggi faccio fatica
A districarmi tra tutto questa
Straordinaria demagogia del declino che mi arriva da destra da sinistra da sotto da sopra dagli industriali da tutti tutti ormai detiene a tutto declinava cultura definiva gli intellettuali declinano le banche
Declino la finanza un anno e mezzo fa mi accusarono che parlando di declino dice qualcosa che lo stavano nel vero allora siccome
Icona una certa esperienze rivendico un primato
Voglio anche dire del modo con il quale si evita il declino perché questa è la questione perché anche con questo modo raffazzonato di parlare di non fare il declino lo si accende
Perché sono e resto ovviamente convinto che bisogna evitarlo questo perché bisogna fare le cose giuste per evitare
Il caso Parmalat esattamente uno di questi
E siccome parliamo del terzo gruppo alimentare in Europa del settimo gruppo italiano in assoluto di una grande multinazionale se si sbaglia
Noi corriamo il rischio di accentuare i problemi invece di risolverli
E vedo una sola strada per evitare di accentuare i problemi ritenere sì come diceva il ministro i nervi saldi di avere pazienza di a vere misura riavere il rigore ma avendo però una bussola una almeno e la bussola deriva dal fatto che il settore alimentare non è un settore maturo
Non è un settore che cala nei consumi è un settore strategico del futuro che per fortuna è molto in elastico quando i consumi calano ma è molto elastico quando i consumi sale e quindi è un settore del futuro sul quale bisogna scommettere
Non a caso è diventato il secondo settore industriale anche in Italia dopo settore metalmeccanico non è un settore così è un settore importante
E per di più un settore sul quale la competizione internazionale sia agguerrita
Ma fondamenti di identità legati al territorio alla cultura la storia di marchi importanti è in condizione se si lavora bene di opporre una diga a una globalizzazione senza regole
Ora se questo è il punto di fronte al commissario di fronte al Governo s'impone una scelta una se si vuole salvaguardare questa prospettiva o meno
Per salvaguardare questa prospettiva con tutta l'attenzione e la cautela necessaria
Penso qualcuno può dire temo che bisogna salvaguardare l'integrità del gruppo perché se non si fa così secondo me non si esce bene da questa situazione perché ho ascoltato il ragionamento sul core business ma se non capisco male il core business di Marzano vuol dire che l'arte poco più vuol dire il latte e poco più ciò è qualcosa che ha molto importante per i produttori non ho dubbi non ho dubbi ma è anche l'attività che ha meno valore aggiunto di quelle che fa questo gruppo
Allora dobbiamo decidere sempre da salvare il core business che quello che fa meno valore aggiunto che è più importante per i produttori sacrifichiamo quello che ha più maggior valore aggiunto e cioè riguarda il futuro c'è qualcosa che non mi quadra
Non mi quadra
Ora capisco che mi si dica guarda in queste condizioni difficile
Sul piano della solvibilità della ricerca dei capitali degli investimenti non riusciamo ante nel tutto perché c'è un problema di questioni finanziarie io questo ragionamento lo capisco ma lo capisco nel senso di discutere come fare
No nel senso di abbandonare questo quella parte del gruppo
Perché se io comincio così faccio due operazioni sbagliate vendo qualcosa a costi bassi perché in queste condizioni non sei in grado tu di dettare i prezzi con i quali denti
Favorisce quelle multinazionali che poi entreranno a farvi concorrenza domani anche sul tuo Corbino chi tiene una parte per cortesia importante ma non è quella sulla quale poi salvare una prospettiva di un grande gruppo industriale
C'è da fare sacrifici su questa strada si faccia
C'è da fare politiche di sostegno su questa strada si assuma si può fare non spetta di due o tre anni assunta questa strade dopo Venere eventualmente cosa diversificare cosa vendere ma se tu parti così la mia impressione è che ti crei più problemi per il futuro di quanto tu non pensi di risolverlo
So bene che c'è un conflitto tra le ragioni di chi ha dei crediti e le ragioni di chi lavora e vuole scommettere sul suo futuro questa è una classica distinzione di contraddizioni lo dico all'amico Sabino
Tra l'azionista e lavoratore
Però lo shareholder e lo stakeholder questa è una classica situazione nella quale meglio rappresentare il lavoro che stare anche nell'azionariato di un'impresa tanto più quando l'azionariato poi coinvolto in operazioni di mala finanza come questa
Ma non c'è dubbio che per quello che ci riguarda dobbiamo stare dalla parte dei lavoratori e della prospettiva industriale del gruppo bisogna che questo governo lo sappia con chiarezza lui lo sappia anche il commissario
Dopodiché io capisco la cautela dei tempi ma arriverà un giorno in cui queste cose ci sarà la possibilità di dirle in un tavolo di confronto sindacale non una tavola rotonda come questa
Quando il ministro Marzano il ministro Alemanno chiamano le organizzazioni sindacali e le confederazioni era aggiornano
Noi non presupponiamo di aver la verità mala nostro punto di vista che crediamo vero per quello che era presenziano abbiamo il dovere e il diritto di poterlo dire in un rapporto diretto tra le parti
Perché anche così non si aiuta la costruzione di quei percorsi di democrazia e di coinvolgimento del mondo del lavoro verso le scelte che bisogna che siano assunti
Ho voluto dire queste cose con la chiarezza la forza necessaria perché arriva un momento nel quale se non si dicano si creano confusione e se si creano confusioni delle confusioni altri problemi si possono ingenerare poi diventa difficile gestione
E visto che non abbiamo la possibilità di farlo direttamente almeno per ora almeno indirettamente queste cose arrivino con la chiarezza e la forza necessaria a chi ha la responsabilità della scelta
Poi so bene anch'io che per il commissario lavoro è straordinariamente difficile e non potrà che avvenire il sostegno e l'appoggio se fa bene da parte del sindacato ma bisogna anche di di quello che il sindacato pensa che sia giusto
E il lavoro per la prospettiva dell'impresa e per il suo futuro
Perché se così non facciamo corriamo poiché il rischio delle ragioni del credito Mancino le ragioni del lavoro
E noi non possiamo permette perché non abbiamo in casa altri che sono in condizioni di rimpiazzare nei mercati queste attività e questi settori non abbiamo la presenza di così tanti investitori nel settore in grado di rivelare o rilevare quello che eventualmente Parmalat non può fare
Corriamo il rischio di sostanza che chi è più in difficoltà finisca per mangiarsi anche quello che può essere salvato ha determinato condizione l'altra parte del problema che al Paese
Non c'era soltanto sia pure in un caso così particolare così unico così estremo come questa vicenda ma ce l'abbiamo in tutti i settori
Ce l'abbiamo in queste ore sulla vicenda Alitalia ma cosa volete che si possa ragionare ristampare un'azienda vendendo la pezzettini agli amici degli amici
Un'azienda che perde due tre mila miliardi di vecchie lire l'anno la si salva vendendo la Kia una cordati di perfetti sconosciuti
Questo è il futuro che può aspettare alla compagnia di bandiera è questo così andiamo avanti così cresciamo in questo modo
Nessun parlata si vuole tagliare diversificare ridurre su Alitalia non si capisce che cosa succede e delle cinquanta aziende di cui parlava Pezzotta facciamo l'elenco che ogni giorno aumenta nonché ogni giorno si riduce questo è il senso poi della battaglia che vogliamo fare assieme a rimettere al centro le priorità questo quei lavoro la politica industriale la crisi industriale del Mezzogiorno l'assenza di investimenti che per dura come sostenere questo sforzo se non si sostiene questo
Possiamo parlare di Welch farà di previdenti tutto quello che vogliamo ma se non si crea di nuovo valore se non si crea reddito e non si crea valore reddito attraverso il lavoro
Perché questo è il punto fondamentale per un grande Paese come il nostro e non creare reddito in altro modo se non si fa questo non si esce dalla situazione in cui siamo
Davvero com'è stato detto da questo punto di vista questa vicenda per quante estrema diventa uno del paradigma del modo di uscire dalla crisi
Si procede in modo si può uscire
Noi indichiamo un mondo lo indichiamo in maniera res
Con Sacchi
Come è stato fatto da lavoratrici e lavoratori in tutti questi mesi bufere giudiziarie bufere penali di tutto i lavoratori seri coscienziosi al lavoro
La stessa idea dello sciopero è funzione della ricerca di un tavolo non è funzione di chissà che e solo funzione di una rivendicazione minima e come tale appartiene ha un diritto se non può essere elimina
Io credo che in questo modo dobbiamo provare a gestire questa situazione tenendo un ritmo unitarietà del lavoro della categoria lavorando come confederazione per sostenere i passaggi decisivi incalzando
Governo e commissario e lanciando lì già da oggi un messaggio secondo me che sia insieme chiaro ed altri
Grazie
Grazie ad Epifani
Per il tuo intervento io sottolineo soltanto questo aspetto l'importanza della partecipazione a questa nostra iniziativa dei tre segretari generali di CGIL CISL e UIL e la certezza del loro impegno Contino pressante su questa vertenza
Per la conclusione di questa importantissima mattinata di lavori diamo ora la parola al segretario generale della Fai Cisl Albino Gorini avvertendo tutti i delegati che al termine dei lavori sarà messo ai voti un ordine del giorno importante quindi di rimanere tutti fino alla fine grazie la parola ad Albino Gorini
I tempi compongono se una soluzione su una conclusione veloce
In questo sono aiutato in qualche modo anche ad avere riflessioni che i nostri segretario generale confederali
Ci hanno fatto
Negli ultimi anni siamo stati molto informati da
Dai cosiddetti i giornalisti d'inchiesta il giornale che saranno molte volte impegnati nelle loro informazione nelle loro inchieste c'hanno detto tutto
Ci hanno detto come si lavavano i sindacalisti e come vestivano dei sindacalisti ma non ci hanno detto che cosa succedeva nel mondo del lavoro
Se c'era qualcosa che non andava nel nostro Paese la colpa era del sindacato che rovinava il Paese
E poi e qui il sindacato in qualche modo aveva messo al centro della della discussione
E poi i il nostro sistema di informazione anche aziendali
In qualche modo è stato messo in discussione nelle
Del gruppo Parmalat
Non sono state in qualche modo assecondate i diritti di informazione che e sono sentiti contrattualmente anche con riferimenti così
Politico legislativo che si stanno fermando in tutta Europa e anche qui l'obiettivo era quello di non riconoscere al sindacato un ruolo che gli è proprio
Come fattore di produzione sì partecipavano
Le informazione agli altri fattori di produzione e non al lavoro e poi all'ultimo questa modo di affrontare la vicenda di Parmalat con un tam tam quasi esclusivo sul sui risparmiatori anche qui ancora una volta il grande escluso è il sindacato
Ebbene
Abbiamo voluto questa iniziativa proprio per cercare di rimettere al centro dell'attenzione il sindacato il lavoro perché il grande assente in tutta questa
Crisi di Parmalat è appunto il lavoro per il sindacato se n'è parlato molto sporadicamente
Da parte anche di interlocutori i nomi il più autorevole insomma i nomi più interessati il Governo abbiamo sito stamattina
Dall'intervento di danni sull'agricoltura ha riconosciuto oggi in qualche modo un un ruolo alla al lavoro però diciamo che è la prima volta da quando è aperta questa vertenza che il governo riconosce al mondo del lavoro
Un un proprio ruolo allora un grande assente è il sindacato il grande assente lavoro e nel con questa iniziativa abbiamo voluto rimettere al centro di questa attenzione
Il lavoro e il sindacato
Secondo problema
E quale tipo di di sindacato
Non lo sto qui a dirlo perché le presenze governativi stamattina hanno dato atto al al sindacato dei lavoratori di fare tutto quello che devono fare quindi anziché a passare ad una azione di contrapposizione di fronte a ha delle difficoltà di prospettiva hanno invece scelto una collaborazione quindi potevamo scegliere di fare altre cose invece continuiamo in qualche modo ad assecondare le esigenze aziendale direi che è un caso veramente interessante perché qui libertà quindi libertà desidera anche diversamente si colloca con la responsabilità e quindi responsabilmente siamo partecipe del della vita dell'azienda
Allora se regoliamo a rimettere al centro il lavoro in questa vertenza
L'obiettivo di questa riunione è quello di metterlo tutto il lavoro al sentono dalla dall'attenzione tutto il lavoro significa tutti i settori che compongono il gruppo
E quindi la nostra il nostro desiderio è proprio quello di unificare questa vicenda Parmalat in un'unica visione quindi non c'è una Parmalat di Collecchio una Parmalat in Sicilia c'è una Parmalat italiana di tutto il nostro Paese
In questo momento il momento ha bisogno di essere affrontata assieme e per la quale bisogna
Per trovare degli interlocutori
Gli interlocutori adatti quindi non c'è una una Parmalat distribuite sul territorio ma c'è un'unica azienda che ha bisogno del peso unitario delle organizzazioni sindacali questo certo lo abbiamo tenuto a quando
Questo per il momento oggi non è una serie di trattativa
Avevamo degli invitati degli invitati istituzionali come abbiamo sentito hanno detto
I loro pareri se hanno parlato anche dalle prospettive qualcuno l'ha fatto diciamo in maniera più politica altri quaranta
Il il tono che egli appartiene di di docente di professore di economia
Hanno voi questa queste informazioni oggi in qualche modo sono anche utili nel senso che sapere che cosa si vuol fare
Può essere per noi in qualche modo illuminante non è che hanno gli sono mancate in questo periodo
Le occasione di approfondimento dalla materia anche altri diciamo meno interessati potremmo dire che il governo in qualche modo è coinvolto probabilmente in disegni prospettiva ma anche altri economisti parlano di ipotesi di questo tipo
Certamente quando noi parliamo di core business dalla Parmalat parliamo non soltanto dalla filiera latte
Che è vero che offre degli scarsi spazi degli scarsi degli scarsi margini ma sappiamo che la filiera latte presuppone un'organizzazione industriale che può essere
Anche utile alla lavorazione dei liquidi intenderei quindi
Non parliamo soltanto per core business il la filiera del latte ma parliamo di tutti i liquidi che in qualche modo utilizzano la stessa organizzazione industriale quindi diciamo che cominciamo ad avere una visione un pochino più ampia rispetto a quanto potremmo essere stati indotti a pensare
Che il core business è soltanto quella dalla dalla tanti lattaio il core business è qualche cosa di più e vivaddio che va che va difeso
Quale futuro quindi per Parmalat
Noi difendiamo l'insieme del gruppo
Ma lo difendiamo come
Lo difendiamo se se verrà offerta un'occasione di interlocuzione vera
Una un'occasione di confronto vero
Prima Epifani diceva definendo questo incontro una tavola rotonda giustamente dice questo è un primo un provento inattesa di un tavolo
Di confronto che vedo venire e qui devo dire che il confronto deve venire sicuramente con il governo ma anche con l'azienda teniamo presente che voi questo Sant'uomo di Bondi che non abbiamo
Non vogliamo pensare diversamente sicuramente Bondi sarà uno che ne capisce ad uno strato di capirne abbiamo visto come è stata gestita la il decreto
I il e la il suo riconosce doti commissario quindi vuol dire che sa conosce la materia sa quello che vuole ma potrebbe anche avere obiettivi di verso i nostri l'abbiamo sentito questa mattina potrebbe essere anche indotto a realizzare
Esclusivamente torna conto per coloro che in qualche modo sono stati appesi a questa vicenda finanziaria
E allora noi da Bondi vogliamo trattare soltanto Monte come trattiamo un datore di lavoro un un capo d'impresa nuove band abbiamo avanzato una nostra richiesta di incontro
E il commissario Bondi fino a questo momento non ci ha risposto non ci ha degnato in di una risposta quindi la prima cosa che noi dobbiamo pretendere uscendo di qui è quella di aver la consapevolezza dei di aver messo oggi al centro della pensione dalla dalla dalla collettività di media per visto che erano anche numerosi una l'esigenza che il sindacato ad interloquire comma l'impresa quindi con il commissario Bondi il secondo
Di avere delle idee lo abbiamo buttato lì alcune idee nella nella relazione
Avere delle idee per quanto riguarda la prospettiva di Parmalat
Non sappiamo se queste idee incontreranno il consenso generalizzato evidente che per salvare un gruppo di queste dimensioni occorrono molte cose occorre sicuramente intanto una una adeguata copertura finanziaria ma occorre anche sapere il disegno di prospettiva ebbene noi non siamo in grado evidentemente di di fornire ulteriori sforzi e per quanto riguarda la prima ma sicuramente sulla seconda la prospettiva di del gruppo siamo in grado di dire di dire la nostra
Dopodiché vedremo gli strumenti gli strumenti possono essere quelle di utilizzare come abbiamo suggerito noi
Una una finanziaria pubblica oppure possono anche essere
Altri diciamo che siamo aperti se il tavolo di confronto ci sarà sicuramente si vedrà vedrà il sindacato in posizione attiva e costruttiva insomma
Oggi noi usciamo di qui mobilitando c'è di tutto insieme
Tutto il gruppo tutti i settori del gruppo
Per in qualche modo invocare attenzione perché il sindacato vuole essere sicuramente collaborativo ma nello stesso momento è collaborativo sei informato
In qualche modo coinvolto grazie
Commenta
Grazie ad Albino Gorini
Per le sue conclusioni
Io do lettura non tanto di un comunicato quanto di chiamiamolo una sorta di programma quindi la sintesi delle iniziative proposte nella relazione
Di Chiriaco che secondo noi sono i punti sui quali ovviamente dobbiamo impegnati tutti rispetto ai quali dobbiamo ovviamente puntare ad una realizzazione i punti sono sei ve li reggo rapidamente
Primo mantenimento dell'integrità industriale del gruppo Parmalat in Italia e nel mondo per salvaguardare l'occupazione e di redditi in tutta la filiera nonché le potenzialità di espansione del made in Italy alimentare sul mercato internazionale secondo la definizione da parte del governo di un progetto strategico di salvataggio di rilancio della Parmalat
Tra guardata l'obiettivo di cui al precedente punto uno e negoziato anche con l'Unione europea nell'ambito della direttiva del nove ottobre novantanove che va nel dal titolo
Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di un prese in difficoltà
Nella definizione del Progetto vanno coinvolte forze economiche imprenditori Cooperazione e Sviluppo Italia banche creditori amministratori Parmalat sindacati
Attraverso l'istituzione immediata di un tavolo di concertazione presso il ministero delle Attività produttive in raccordo con quello per le risorse agricole
L'acquisto di azioni delle imprese agroalimentari quotate in Borsa da parte di Firefly Huila
E la delega ad esperti di fiducia per la partecipazione alle assemblee degli azionisti per potere se per poter esercitare il ruolo di controllo e di informazione
Surreale è stato dell'impresa è questo il punto tre punto quattro
Il corso da parte di FAI FLAI guida alla corte di giustizia euro
Beha rispetto dei diritti di informazione di consultazione in tempo utile dei sindacati dei lavoratori sancito dalla Carta di Nizza e dalla bozza di Costituzione europea quinto rilascio di delega a Firefly UILA da parte di
Tutti i lavoratori italiani del gruppo Parmalat per essere rappresentati nel comitato dei creditori o nel comitato di sorveglianza sei ultimo punto ricorso alla mobilitazione dei lavoratori per garantire l'integrità industriale del gruppo
Ove ce ne fosse bisogno evidentemente a fronte dei silenzi del commissario Bondi di quelli del Governo sul piano di rilancio e per opporsi ad ogni eventuale cessione
Riassetto aziendale queste sono le proposte che la segreteria nazionale ovviamente ha fatto proprie con
La relazione e che io può penso possano essere condivise da tutta l'Assemblea possiamo chiudere con
Qui
Pubblico
Onorevole
Torna
Intorno
Che
Che
Il Pubblico
Che
Oggi
Che