La richiesta di ritiro delle truppe italiane dall'Iraq - organizzata dai Verdi e dall'Unac (Unione Nazionale dell'Arma dei Carabinieri) - (presso la Camera dei Deputati, Sala Stampa, via della Missione 4)

Allora
Innanzitutto buongiorno
E
Tanto Fossa
Abbiamo ritenuto l'importante urgente come verbi dare qualche elemento
Nuovo
Ma anche abbastanza grave
Alla vigilia del voto domani al Senato sul sulla richiesta
Di approvare un decreto legge che ha prolungato il rinnovato l'ammissione
Militare italiana in Iraq
Lo facciamo
Anche con
Con qualche elemento di preoccupazione difficoltà
Insieme all'Unione nazionale arma carabinieri poi il
Rappresentante nazionale
Dirà esattamente anche cos'è questa organizzazione che raduna quanti vicini Ventimila
Iscritti tra i carabinieri italiani
E proprio ieri il comunicato stampa lo vedete all'inizio della cartellina con alcune notizie che poi commenterà lo stesso rappresentante dei carabinieri nazionale ma carabinieri chiede il ritiro
Delle truppe dall'Iraq
Come sapete i Verdi hanno votato contro
L'invio di quella missione umanitaria in una terra dove c'era la guerra
Noi pensiamo che il Parlamento debba rinnovare con molta durezza un voto decisamente contrario dopo quello che è avvenuto io spero che le notizie che abbiamo oggi e che io manderò a tutti i capigruppo
Di Camera e Senato
Con una particolare attenzione ai capigruppo ai segretari dei partiti delle opposizioni
Che vedo molto come dire discutere di astensioni ritiri dall'aulo altre amenità
Di fronte a una vera e propria tragedie anche in corso in Iraq e devo aggiungere che a seguito di queste notizie
Ne presenteremo alla Camera al Senato ha proposto di una commissione di inchiesta sulla missione umanitaria in Iraq da parte del Parlamento
Per le bugie del governo dato al Parlamento per le notizie che continua a essere nascosta
Per la pazzia dell'uranio impoverito che denunciato
In grande quantità ira che e che mette a rischio la vita
Anche oltre le lavorazioni civile cosa abbiamo detto più volte iniziative abbiamo fatto e ne interrogazione da un fatto anche dei militari italiani e la vergogna
Di avere inviato tanti ragazzi
Senza dirgli la verità
In un teatro di guerra
Prendendo perfino da persone che erano un'esperienza Nina se c'è
La verifica del cibo e mandati a in una guerra
Senza dirli nulla
E spesso ancora avendo sottovalutato da parte delle autorità italiane prima di tutto il ministro del della difesa il Presidente del Consiglio il fatto che pensando
Di dover accorrere sul carro del vincitore perché pensavano che la guerra finita e bisogna andare solo a raccogliere gli onori
E magari qualche contratto per la ricostruzione in Iraq da parte
Di aziende realtà amica del nostro governo se mandato
Centinaia di giovani
In modo irresponsabile a rischiare la vita parlando di missioni umanitarie mente creatasi andare in guerra questo il dato e che lo diciamo noi può sembrare come dire una
Ripete sì perché a poche eravamo contare la guerra ovviamente siamo contrari anche ad andarci dopo che la guerra e nella seconda fase diciamo così che lo dicano anche
I rappresentanti diretti di quei carabinieri che vengono come dire usati per una propaganda stucchevole
Mentre il dato reale che sono persone in carne ed ossa che sono andate senza adeguate
Neanche elementi di preparazione in quella guerra io dare direttamente sempre una parola stesso accorda anche Paolo e Stefano al muro e poi
Possiamo dare
Allora presidente nazionale dell'una cruna che sta per Unione Nazionale arma carabinieri è un'associazione di tipo assistenziale per mai esisterà un bel po'di tempo come sapete i carabinieri non possono avere un un vero e proprio sindacato ci si sta discutendo anche in questo periodo di questo problema
Noi sin dall'inizio da quando ci sono stati morti in Iraq abbiamo inviato dei comunicati stampa e abbiamo cercato di sollevare il vero problema dei nostri colleghi che riteniamo così come ha detto onorevole poco prima
Sin dall'inizio sono stati presi in giro quindi mandati allo sbaraglio ci associamo appieno alle polemiche eh in questi giorni sono scoppiate da parte di alcuni familiari dei nostri carabinieri caduti per cui ci stiamo costituendo in un comitato perché vogliamo che emerga la verità
Abbiamo anche costituito da un bel po'di tempo una nostra causa intero a disposizione dove ci chiamano sia i familiari sia i nostri colleghi dall'Iraq dove sono profondamente preoccupati
Perché noi sin dall'inizio abbiamo detto che questa missione era tra virgolette scellerata perché non c'è stata alcuna preparazione all'invio di nostri i carabinieri in zona di guerra
Sono stati scelti dei carabinieri qua e là prima si accennava al massimo ma anche da piccoli comandi stazione quindi senza alcun tipo di preparazione a una vera e propria guerriglia urbana una quella guerra che si invece si verifica in Iraq e sono stati mandati allo sbaraglio da lì coi lasciati alla in sicurezza del posto per cui poi è successo quello che è successo
Io ho qui la circolari a dimostrazione di quello che sto dicendo
Che all'epoca di Roma di Rameau il comando generale dell'arma a tutti i nostri comandi Regione in cui credo dei dati si parlava per esempio di un limite di età a parte altri requisiti di lingua bisognava conoscere un po'l'inglese la lingua araba eccetera ma soprattutto limiti di età non superiore ai quarantacinque anni
Noi sappiamo che fra i morti purtroppo ci sono i nostri colleghi veneravano molto di più c'era uno dei più di cinquantasei anni e altri di quarantasette quarantotto
Qui non si è neanche rispettato quello che inizialmente era il dato quanto meno per mantenersi nei parametri delle nostre missioni all'estero ma c'è di più è scoppiata nei giorni scorsi una diatriba perché è come tutti sanno l'arma
Da qualche anno a questa parte è stata trasformata in quarta forza armata
Quindi c'è una diatriba attualmente all'interno le forze armate tra l'Arma dei carabinieri che ancora non si capisce come la si deve definire
E alle forze armate vere e proprie per cui in Iraq che c'è questo dualismo tra i militari dell'esercito è i nostri militari nostri carabinieri penetrati giornali qualche giorno fa noi riteniamo che anche l'onorevole Fini si è andato lì un po'per fare da paciere a questa a questa vera e propria diatriba che c'è fra le le varie le varie armi in una zona ricordiamo particolare e bellica io qui altra documentazione perché non escono fuori documenti finché i nostri colleghi non rientra in Italia
Ciò la documentazione di un capitano della Brigata Sassari che si è rivolta a noi che sta denunciando il colonnello Mura credo al suo comandante ed è uno dei responsabili del nostro contingente in Iraq serve una vicenda che si è verificata lì perché è stato sollevato dall'incarico e si legge nel documento che una delle motivazioni eh
Per dovuta al fatto che secondo come Nomura doveva far fare esperienza in Iraq a un sottoposto quindi anche questo dimostra che c'è proprio una sottovalutazione quella che invece è la realtà finirà noi per rispetto dei nostri colleghi per rispetto dei familiari dei nostri colleghi
Cui siamo i vicini ripeto siamo costituiti in comitato ribadiamo che in queste condizioni non si può stare ancora in Iraq perché manca la professionalità e ma anche e soprattutto in questo momento lo stato d'animo
Per affrontare una situazione del genere molti per esempio ci chiedono
Ma in Iraq c'è anche il problema dell'uranio radioattivo perché noi continuiamo ancora a mietere a registrare delle vittime tra i militari e tra i carabinieri ricordo gli ho fatto una piccola ricerca sono settantadue i carabinieri che risultano deceduti per cause ancora non chiarite per cui molti ci chiedono anche se c'è questo tipo di problemi in Iraq perché ci sono state bombardamenti e quindi hanno paura che nel rientro in Italia viste non sono attrezzati neanche
Sopperire a questo tipo di problema quindi noi ribadiamo come associazione nazionale
Come una che il il ritiro dei nostri soldati nostri carabinieri per queste situazioni Totti
Se io prendere di aggiungere un attimo una cosa per una chiave di lettura loro segnalano voi vedete anche un ordine del il servizio del cinque dicembre forse ancora da dire che c'è una prefettura spieghi un attimo
Norme numero i militari che si mettono in in malattia perché c'è una modo indiretto perché qui si stanno cercando di non partecipare sostanzialmente quindi sottrarsi almeno a quelle che sono
Le attività giornaliere perché anche a loro arrivano queste notizie per cui ogni giorno ci sono dei morti i ragazzi sono spaventati quindi cercano se non so se è stata distribuita una copia di questa cosa qui se vedete
Questo è il primo documento che ci hanno dato appena celebrati dagli sono molti sui militari che ogni giorno sono riposo medico il che è strano perché può avvenire
In situazioni particolari che un militare si senta poco bene ma in una zona bellica che quindici mila era giorno venti trenta voli che sono si danno per
Malati è un sintomo secondo noi importante due sono le cose o veramente la situazione pericolosi se per cui la percentuale di malati talmente alta che è pericolosissimo il luogo da un punto di vista delle malattie
Oppure c'è una vera e propria
Come dire ribellione a un meccanismo
A dir poco perverso che sta avvenendo in quell'azione
Poi e proseguiamo dicevano i rappresentanti dell'associazione carabinieri su un ulteriore elemento di
Gravità
In particolare le chiediamo al governo di sapere quanti sono i militari che stanno facendo direttamente o indirettamente richiesta di ritorno in Italia
Perché questo è un elemento importante chi sta direttamente nei campi operativi della missioni militari italiani in Iraq vuole tornare in Italia e lo sa manifestando in forma diretta e indiretta anche a rischio di sanzioni disciplinare non su questo chiediamo l'immediata attivazione di procedure di garanzia affinché i militari possono liberamente scegliere se tornare in Italia che il Governo tenga costantemente informato
Il Parlamento così come chiediamo che sulla vicenda dell'uranio impoverito e anche nei giorni scorsi purtroppo ha determinato la vittima nel Melis in Sardegna finalmente si venga a dire una parola di verità
A chi è in operazioni di guerra perché sappiamo che anche in Iraq sono state scaricate
Migliaia di proiettili a uranio impoverito così come sappiamo che nelle basi militari in Italia basi USA e basi NATO vi è la dotazione
Di militari di i proiettili a uranio impoverito quindi vi è una questione specifica anche questa su cui non possiamo più tergiversare il terzo punto di riflessione politica
C'è una parte dell'Ulivo che vuole disertare la battaglia pacifista in Parlamento e nel Paese io mi auguro che alla luce anche delle cose che oggi ci vengono detti dall'associazione
Dei carabinieri che certo non sono o tracciabili di essere di parte ma sono un elemento di vitalità democratica anche all'interno dell'Arma dei carabinieri che il chi nell'Ulivo pensa furbescamente
Di astenersi o peggio di uscire dall'aula abbia un sussulto di coerenza
Con
Le posizioni espresse in passato il riveda la propria collocazione nel merito del dibattito parlamentare che ci sarà alla camera al Senato i Verdi l'hanno già detto ieri non usciranno dall'aula butteranno no
In modo netto e chiaro alla rinnovo della missione militare in Iraq e ritengono questo voto una discriminante politica anche rispetto alla manifestazione contro la guerra del venti marzo
Manifestazione planetaria che avrà un su un momento importante come nelle altre capitali europeista pubbliche americane anche a Roma come già sapete
Per troppo appassionato romane avranno
Anche dopo molto importante
Molto tragica i dati che sono stati portati periscono perché siamo a ventiquattro ore dal primo agosto che poi sancire una decisione sua definizione
Sappiamo che il governo
Su questo coeso non vedo spiragli ad oggi perché ci sia un'interruzione del governo italiano sulle presenze
Ma tragica per molti motivi mi soffermo su quattro perché fra ventiquattro ore poi questi motivi dovranno purtroppo se saranno tutti
Ripercorse segneranno un passaggio che considero lacerante
Per il Paese per il paese in cui
Il primo motivo è che da quando abbiamo votato male poco meno di un anno fa
La la sera Iraq si estrae sformato sempre di più l'intero scegliere
In molti sono miliardi
E sto parlando di morti che stanno in sanguinando
Soprattutto il terreno iracheno dopo la cosiddetta fine del conflitto perché
In molti non hanno passaporto io vorrei ricordare che i morti iracheni sono centinaia di alto profilo fritto cosiddetto è annunciata per fine al conflitto
Da parte di Bush e dei suoi viaggi
Ma ci sono i morti internazionale
L'arma dei carabinieri è stata
E a pagamento
Cara la presenza italiana inutile
Non si deve né fare demagogia su queste cose ma nemmeno fare sconti c'è oggi una vera e propria occupazione di un Paese
La legalità internazionale non è stata ricostruite
Mi permetto di dire che insieme a me unità militari dei paesi che hanno mandato i loro soldati la tragedia è stata ancora aggravata dal fatto che in migliaia di terroristi sono arrivati inizia
Questo è il risultato di un voto
Che alcuni Paesi hanno deciso che l'Italia è uno di quei Paesi che ha mandato i militari quindi il primo punto è che ormai si sta parlando di tragedia irachena
Di una tragedia che sta portando complicazioni suonasse anche geopolitico Rocca
Tragedia secondo punto
è che affiancata da quella che io considero una tragedia dei nostri rappresentanti militari
Ci sono due modi per contribuire alla tragedia uno con i morti diretti e uno lo ricordava Paolo
Poco la tragedia riguarda anche chi muore dopo
Melis è un militare italiana che ha pagato con la propria vita mesi dopo
E messi dopo il contatto con queste terribili sostanza che sono legate all'uranio impoverito
Non possiamo fare finta di non vedere quello che sta avvenendo
La terza sottolineatura che la tragedia coinvolge la politica internazionale e mi permetto di dire la lesione di un diritto in trattazione noi stiamo continuando questa strada folle dove in realtà si rimanda
La possibilità del suo Governo iracheno ma dove si continua per completare l'interesse geopolitico ed economico sul teatro di perché
Continua il petrolio a sovrastare il diritto il petrolio continua a pagare
Quelle che sono poi le vittime che prendono parte
Ultima tragedie la considero una tragedia anche se il provincialismo italiano spesso ci fa ragionare solo in termini Inter
Considero tragico dopo queste centinaia di morti che si discuta poco più di ventiquattro ore dal voto senza ancora aprire un'unità su un no netto alla guerra di tutte le opposizioni
Questa è una tragedia politica nazionale
Io credo che tutti i dati conferma i dati di stamattina in questo sono sconvolgenti perché vita dentro la presenza militare italiana si chiede perché questo è il fatto si chiede antiurto
Si dice che non si può continuare con questo passaggio ci sono ragazzi che sono stati mandati
Per fare un'azione umanitaria così è stato detto visto dentro un teatro di guerra pagano col sangue circa no tutte le strade per ritornare a casa questo questo è il fatto
Vedere quell'elenco delle persone che si mettono in malattia io credo che sia la fotografia giornalistica di cosa è oggi la richiesta di chi si trova in quel
Non richiamo ovviamente l'articolo undici non richiama
Le grandi pagine della Costituzione italiana dico solo che la tragedia nazionale della politica italiana in questo momento è attraversata da questo passaggio autore del chiamato io su questo conclude
Io credo che qui debba partire l'ennesimo appello poche ore che ci sia una riflessione almeno nelle opposizioni
Non si può dire che fare
E lavarsi le mani in modo pilatesco davanti a quello che sta avvenendo in lire
Io credo che se esiste ancora una speranza democratica la democrazia in Italia si misura attraverso la capacità di coesione sui grandi valori
Oggi che siamo all'opposizione per costruire i valori di quando saremo al governo
Non può esistere secondo noi una coalizione che oggi non sappia dire con nettezza no alla guerra
Credo che questo passaggio passaggio più duro per quanto riguarda la nostra attività parlamentare
Più duro per quanto riguardano le prospettive di un'Italia che poi si dovrà confrontare con le elezioni e con mi permetto di dire la giusta e necessaria sfida perplesso misurarsi a governare in modo diverso nel nostro Paese
Io credo che l'appello che viene oggi dall'Associazione nazionale l'arma dei carabinieri
E l'appello che viene da quei ragazzi italiani che sono stati mandati via contro il nostro voto contro il nostro parere ma che raccontano quale esattamente la cosa
Chiariamo che su questo non possono ovviamente racconta tutto perché
Sono ovviamente bloccati da giorni sono e stanno semplicemente cercando di costruire un'informazione democratica sta poi al Paese di essere democratico noi ti faremo questa battaglia in Parlamento
Ma è una battaglia che si scontra con cui quattro capisaldi della tragedia irachena che ho richiamato e che spero che su questi si riesca almeno a vincere dentro il Paese
Va bene quindi abbastanza
Il tema oggi noi
Oggi l'abbiamo
Dato alcuni nuovi elementi e da per la prima volta c'è
Un'iniziativa che viene direttamente da esponenti di Ventimiglia carabinieri italiani c'è un'associazione l'associazione più rappresentativa tra l'altro dentro l'Arma dei carabinieri
Che chiede il ritiro delle truppe
Aggiungo che il guardate l'equivalente italiano di quello che sta avvenendo in Stati Uniti e in Gran Bretagna dove Blair e bus sono costretti a fare commissioni d'inchiesta perché le all'istruzione di massa non sono mai state trovate l'equivalente italiano e la grande truffa della missione umanitaria
Perché in Italia quello che si scoprirà
E che questa missione è partita quando già nostro Tomita sapevano che purtroppo c'era la guerra che la guerra non era finita ecco perché la commissione in chiese di fare il nostro Parlamento e sull'ammissione cosiddetto manica
E sul perché dei ragazzi rimandati
A mettere a repentaglio la vita in una situazione in cui si sapida oppure si poteva facilmente sapere
Diciamo così che la guerra era in corso quindi mandare dei giovani che in genere stavano a fare sul caso dei Nas è più evidente che andavano a fare i controlli sulla qualità dei cibi
In guerra e la dimostrazione evidente di un pressappochismo e di un giocare sulla vita della gente inaccettabili di cui qualcuno dovrà risponde
Noi chiediamo che le autorità del governo le autorità militari che hanno sottovalutato nel migliore dei casi o peggio ancora che sapendo hanno mandato delle persone in una guerra non attrezzate appare una guerra
Rispondano di fronte al Parlamento
A maggior ragione come già si diceva prima oggi è noto che c'è una guerra in atto
è noto che la missione non è più umanitaria ma rischia diventava missioni di guerra non attrezzata tarato per far la guerra anche se adesso dopo il primo choc
La selezione dei nuovi carabinieri avviene più in alcuni settori e quanto meno non vanno a chiamare più quel dei Nas Thuram questo convalida la tesi che loro irresponsabilmente hanno inviato all'inizio delle persone totalmente non esperte di guerra
Bene tutto questo oggi deve imporre alla coscienza dei nostri parlamentari
Innanzitutto quelle l'opposizione c'è quello che sarebbe il normale in Italia sarebbe oggi il voto no netto di tutte le opposizioni qualche voto di coscienza anche nel centrodestra questo sarebbe una condizione di paese normale
Da noi che siamo in un Paese dove pare che tutto è propaganda si fa una rincorsa addirittura con le opposizioni
O pezzi peggio delle opposizioni che come si diceva non hanno nemmeno il coraggio di stare in parlamento
Rischia di avere nemmeno il coraggio di stare in parlamento a votare contro
Una vergogna del governo italiano ecco non è questo che
Fonda una nuova coalizione questo rischia di affondare
La coalizione di centro sinistra quindi non si facciano scelte di rotture responsabile noi non le opposizioni Italia sono state unite dire di no a una missione che si capiva all'inizio che non era umanitaria ma era un coinvolgimento nella guerra oggi che si scopre che avevamo ragione e che quindi davvero incubo gente una guerra che è stato a cosa irresponsabile
Bisognerebbe aver ragione per dire due volte no non per dirne per non dire
C'è qualche domanda
Oppure qualche aggiunta da parte nostra altri responsabile
Va be'allora sì evidentemente è stato abbastanza chiaro quello che abbiamo grazie
Qui
Quest'