"Lessico dell'economia" (La competitività in Italia)

Buongiorno ad Arco in provincia di ascoltatori tutti quotidiane che martedì scorso hanno riportato nelle loro prime pagine con grande evidenza il resoconto delle considerazioni finali ed governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio in occasione dell'assemblea generale ordinaria dei partecipanti dell'istituto tenute Romario il trentuno maggio due mila quattro
Molti i temi trattati dal governatore ed economia che di finanza pubblica
Tra questi secondi particolare rilievo appare la denuncia della Banca d'Italia sul fatto che nel due mila quattro e qui leggo testualmente in assenza di correzioni l'indebitamento netto della pubblica amministrazione eccetera altre per c'entro potrebbe portarci fino al tre virgola cinque per cento del prodotto ben al di sopra dunque aggiungo io di quel due virgola nove per cento previsto per l'indebitamento netto sul PIL dal governo ed
Il centro di ricerca sparito controllati tra le diagnosi più drammatiche del governatore riguarda anche l'economia italiana quella su cui esiste sicuramente di più e il declino della competitività infanzia ferma e leggo testualmente da pagina quindici delle sue considerazioni finali la perdita di competitività nei confronti dei prego riluttanti e ancor più delle economie emergenti riconferma l'elemento di maggiore debolezza del nostro sistema economico ha la parola chiave competitività e dunque dedicata la puntata odierna dell'epico dell'economia in prepotente debbo ricordare che la maggior parte degli ossari e dei dizionari dell'economia italiani non menziona nemmeno questo termine
Internet spiega il motivo il Dictionary o economica delle corna miste giustamente afferma tale dizionario inglese che la parola competitività e e leggo popolarmente usata per indicare la capacità di una l'azione di mantenere la propria quota di commercio mondiale e di crescere in modo soddisfacente ma non è altrettanto creatività agli economisti accademici anche perché manca una sua definizione chiara una sua netta di tensione dossier quelli più nell'economia del settimanale L'Economist dal concetto di tasso di cambio reale attinente il livello dei prezzi relativi dei beni destinati al commercio internazionale espressi in valutazioni e qui finisce la citazione dell'economista
Né in questa accezione si parla di competitività di prezzo volendo indicare che l'attrattiva di un nostro bene o servizio commerciabile con il resto del mondo in inglese lei double
Come distinto dai nonni credo Paul o servizi destinati alla folla di domanda interna quali quelli di un ristorantino o di un cinemino di periferia in un contesto internazionale e tanto maggiore quanto più alto è il rapporto
Tocca il prezzo del prodotto estero diciamo in dollari e il controvalore in dollari del Pretto del prodotto italiano a sua volta uguale al Pretto nostrane in euro moltiplicato per il tasso di cambio nominale euro-dollaro
Ricordo che quest'ultimo il tasso di cambio nominale euro tonno e pari al numero di dollari necessari per avere un euro come ho già avuto modo di spiegare in una precedente pompata del fico dell'economia
Più esattamente l'indice di competitività per l'Italia in lui scelse il prete relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri tale certe
Cresce il tasso di cambio reale a sua volta pari al rapporto tra i tetti italiani in euro e preti stranieri in dollari moltiplicato per il tasso di cambio nominale euro-dollaro Puff infatti nel caso del commercio bilaterale fra i due Paesi quando il tasso di cambio reale del nostro Paese aumenta il volume di domanda Annoni rivolto dall'altro parente diminuisce e dunque calano le nostre quantità
Esportate verso di esso o come alternativamente che dice diminuiscono le nostre esportazioni a prezzi costanti mentre cresce la nostra domanda di importazioni in quantità o a prezzi costanti da quel Paese
Tuttavia in termini di valori e quindi di saldi di bilancia dei pagamenti del nostro Paese va osservato che l'incremento del tasso di cambio reale implica che aumenti in termini di valuta straniera il prezzo unitario a cui sia portano alle quantità o diminuisca il prezzo unitario dei volumi importanti dunque la perdita di competitività Depretto comporta per noi che che portino minori quantità netta a prezzi più alti
Dunque importino maggiori quantità prezzi più bassi con un segno sul caldo il valore della bilancia dei pagamenti delle esportazioni meno importazioni implica che amente dipendente dalla cosiddetta elasticità delle quantità rispetto ai prezzi
Dove la parola elasticità sta ad indicare la variazione percentuale delle quantità importate ed esportata rispetto ad una variazione percentuale del tasso di cambio reale
Di fatto però gli scambi commerciali che un Paese intrattiene non si limitano a quelle riguardanti un solo altro Paese non sono dunque scambi bilaterali bensì in molti laterali il tasso di cambio reale che viene allora calcolato detto tasso di cambio reale effettivo e il tasso di cambio tra un Paese e tutti i suoi partner commerciali ed è calcolato come media ponderata dei tassi di cambio reale bilaterali attento si riferisce l'indice di competitività calcolato dalla Banca d'Italia per gli ultimi dieci anni e per dieci fra i più
Tanti Paesi del mondo riportato dall'appendice della relazione annuale del Governatore illustrata il trentuno maggio scorso
Fermo restando che per le ragioni anzidette un aumento dell'indice segnala una perdita di competitività
La tabella della Banca d'Italia evidenzia che in base al ai prezzi alla produzione del settore manifatturiero l'Italia continuativa mentre sempre perso in competitività dal mille novecentonovantacinque a oggi con le sole eccezioni del biennio mille novecentonovantanove due mila anche Francia e Germania come noi hanno visto contrarre la loro competitività nell'ultimo biennio due mila due due mila tre ma la loro performances nella seconda metà degli anni novanta Istat così tanto di successo e quindi costi decisamente superiore alla nostra che il loro indice di competitività nel due mila tre e migliore che dieci anni fa diversamente da quanto accade all'Italia
Concludendo con le parole usate dal fatto nelle considerazioni finali leggiamo testualmente a pagina quindici di queste considerazioni che la quota dei prodotti italiani sul commercio mondiale a prezzi costanti dal quattro virgola cinque per cento nel mille novecentonovantacinque e discesa
Al tre virgola nove nel mille novecentonovantotto e al tre per cento nel due mila tre la riduzione della quota a prezzi correnti e minore lei in preda in relazione anche al rafforzamento del cambio
Hanno mantenuto costanti il prete di vendita ma a scapito delle quantità vendute all'estero così dice il governatore buona settimana tutti da Fiorella Kostoris Padoa Schioppa