"Allargare i confini. Sulle rotte della fraternità nella società globale" - 22º Congresso Nazionale dell'Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli) (presso il Centro Congressi del Lingotto di Torino dal 1 al 4 aprile 2004)

Dopo
Ma
Grande giornata
Di ieri
Chi anche
No come sala ha dimostrato la grande occasione anche una grande festa
E il cui risultato e il risultato di un lavoro quotidiano che è sempre facciamo nelle nostre realtà ecco ritorniamo ritornando in questa Sala e ci sembra anche di ritornare un po'tra virgolette a un lavoro più quotidiano
E ritornando permettete che ringrazi don Luigi Ciotti
Lo ringrazio per la sua testimonianza
Ma lo ringrazio anche
Lo ringrazio anche per quanto sta facendo in modo particolare per il lavoro che fa libera
Associazione alla quale le ACLI nelle diverse realtà collaborano
E permettete che anche per la responsabilità che mi è stata affidata nel seguire in questo periodo anche una regione importante come la regione Sicilia permettete che
Anche perché sono stato un po'sollecitato nei diversi incontri in questi giorni dove mi si chiedeva
Cosa sta succedendo cosa si fa quali sono i problemi
E guardando più i problemi magari interni
Qualche con l'abbiamo avuto anche qui in Congresso
Ebbene Cerrito i problemi ce li abbiamo
Se abbiamo dovuto fare un intervento straordinario e perché
C'erano Problemi interni nostri di organizzazione però io vi devo dire che in questi mesi
In questi mesi lavorando con le diverse realtà provinciali dalla Sicilia
Ecco io ho visto una realtà molto viva delle ACLI in tutte le province dalla Sicilia ai congressi congressi che sono stati fatti nelle diverse province tranne Palermo notoriamente ai Caltanissetta ma tutto il resto guardate che c'è un'associazione molto viva molto con un gruppo dirigente
Credo in grado di rispondere a un'esigenza forte che c'è in quella situazione sociale economica politica
In quella situazione l'esigenza forte di una presenza di un associazione come la nostra che insieme a da altre realtà e quindi anche a Libera può contribuire a una crescita della società civile indispensabile per promuovere nuove opportunità per quei territori quindi va il nostro e secondo me riconoscimento e plauso per questi nostri dirigenti che stando nelle diverse realtà dalla Sicilia
E prima di iniziare i nostri lavori permettete anche che ringrazio per la loro presenza
Innanzitutto
Savino Pezzotta
Segretario
Generale della CISL una
Avrà modo di intervenire nel dibattito per noi è importante la sua presenza così pure per noi è importante la presenza di dall'onorevole Luca Volonté presidente del gruppo parlamentare dalla Camera dell'UDC
è importante la presenza di
Anche di lindo la canina chi è qui con noi che pressi e che presidente dall'AGESCI e che interverrà nella
C'è pure Marco Franchin dirigente di Azione Cattolica chiede interverrà nel dibattito
Il
Un saluto in particolare lo dobbiamo rivolgere al professor Campiglio prorettore dell'Università Cattolica di Mila no un saluto particolare perché professor Campiglio come sapete collabora
Ha cessato di aiuto alla riflessione sul Welfare ritagliando e soprattutto sui temi relativi alla famiglia di cui poi questo congresso è stato anche occasione di proposte
Ringrazio anche l'assessore l'onorevole Renzo patria di Forza Italia
E l'assessore alla cultura Giampiero Leo assessore alla cultura della Regione Piemonte Giampiero Leo
Senta
Ora entriamo un po'devo informare per la verità l'informazione è stata data alle ventiquattro
Di ieri sera a termine per la presentazione delle liste però mi han detto che al momento non non erano presenti molti delegati alle ventiquattro e e quindi e quindi do sono state presentate e due liste come richiesto almeno la commissione elettorale così ci informa come richiesto dai regolamenti due liste da ventiquattro candidati ciascuna e che sono state già riunite in un'unica lista eccidi dunque d'do lettura dei nomi
Solo dei cognomi così perché credo che la maggior parte sono conosciuti così facciamo più veloce che sono in ordine alfabetico allorché i candidati sono Armelloni Barbot
Benanti Bernardini Causin Cavallo Cecere Celeghini Colombo Colzani consiglio Cuciniello De Luca
Fabbri Fasoli Giordano già ieri
Lanzani Marchese Marini Marras ma seri Mastrovito Monti Murro Napolitano norcini pala Oliva Olivero Petracca
Pina Monti Piron pro Tassoni Raineri Rametta Banchelli Repo lei Rizzi Rossini sai lì Sanna stringimi Taricco Tassinari Torchio
Tortora mattina Zanetti quarantotto sono state pure presentate i candidati per il il Collegio nazionale dei probiviri e sono stanzone De Matteo Cano Volpini Andreis Formenti
Per il collegio nazionale di garanzia Anconitana ni Ascani Bertani Bitto Pozzato
Ecco quindi queste sono i candidati
La commissione elettorale sta predisponendo le schede e su questi candidati sarete chiamati ad esprimermi
Il
Non abbiamo tantissimo tempo e invece abbiamo molte richieste di intervento dovremo organizzarci in modo da Potter comunque concludere il dibattito per le ore dodici
Per poi procedere mozioni i la chiusura no la la la conclusione del presidente nazionale della approvazione delle delle mozioni e quindi procedere per l'elezione del consiglio e dei collegi
Prima di di è poi andando a limitando al dibattito permettete che
Proprio per ragioni di tempo faccio anch'io
Una qualche considerazione
Brevissima schematica di argomenti su cui è dibattere mi pare che ce ne siano tantissimi perché
Queste giornate hanno dimostrato la densità
E mi può però a me sembra così anche per le responsabilità che finora ho avuto
Di sottolineare alcuni aspetti pochissimi aspetti
Questo congresso
Penso meno io la penso così gli enti
Rappresenta la volontà
Dal presidente del gruppo dirigente
Di saper leggere
Quanto costa
Nel Paese
Rispetto ai temi alle nostre anche fedeltà alla democrazia al lavoro alla Chiesa
Leggere le urgenze
E avvenire una consapevolezza
Che noi
Insieme tutto il punto al movimento ma guardate nelle diverse nostre realtà
Abbiamo dei tesori
In termini associativi
Che dobbiamo saper far fruttare
Nel Paese
Ossia questo congresso
è cosciente guardate ed è cogente di
Di un lavoro che abbiamo fatto in questi quattro anni
Da Bruxelles ad oggi noi abbiamo posto al centro della nostra attenzione
Prima di tutto l'associazione
Sapendo che dovevamo spenderci
In termini servizio in termini di opere dentro nella riorganizzazione dallo stato sociale noi abbiamo posto al centro come preoccupazione nostra
L'associazione
Sapendo che pone al centro l'associazione significava fare attenzione
Ai nostri valori
Fare attenzione
All'elaborazione anche culturale del nostro pensiero
Avere particolare attenzione alla formazione
Avere particolare cura dell'organizzazione nostra dei nostri servizi delle nostre imprese sociali
Io penso che risultati
Ne abbiamo avuti
E ne abbiamo avuti in modo significativo c'è innanzitutto una consapevolezza sì abbiamo delle potenzialità e delle possibilità ai diversi livelli poi ci sono i dati anche che dimostrano
Come stiamo andando anche in termini organizzativi la nostra
Espansione anche anche anche idee e la capacità delle nostri servizi dalle nostre impresa sociale di essere di essere presenti ecco abbiamo la consapevolezza oggi c'è un percorso l'abbiamo fatto
L'abbiamo fatto e che ci mette oggi in termini
Con una responsabilità maggiore di spendere tutto questo nostro patrimonio di spenderlo al servizio delle persone dalla gente dai lavoratori del Paese dalla democrazia
Mi pare che questa sia una consapevolezza evidente e dalla relazione del presidente l'avete notato la capacità di fare proposte
Fare proposte farà poi proposte quindi anche assumendosi delle responsabilità
E sono proposte non improvvisate sono proposte di un lavoro fatto e chi vi ricordate no
Il Progetto lavoro il Progetto sviluppo sociale
Ecco questo questi lavori fatti insieme ci consentono oggi di scenderà in campo con delle proposte e poterci in questo modo
Direi e ha avere matrice amento e quindi anche una scelta di autonomamente schierati ossia su una nostra proposta saperci schierare dentro nel contesto sociale e politico del Paese
Ecco
Questo
Dico nuova consapevolezza che emerge in questo congresso
Le sottolineature che io farei sono dunque
Una prima
Una prima sottolineature questa guardate in questa nostra proiezione dentro nelle vicende del Paese dobbiamo proseguire il lavoro che abbiamo iniziato a Bruxelles
Ma con un'attenzione che per necessità e io devo abbreviare devo sintetizzare con una tensione che io la definisco così
L'attenzione alla dualità
Vedete
Noi siamo un'associazione
Dentro in un contesto in un Paese ricco di esperienze associative
Abbiamo una nostra caratterizzazione che storica
Ebbene dentro in questo contesto quando uso questa espressione qualità
E perché dobbiamo saper continuare quello che abbiamo già iniziato coltivare una qualità della vita associativa dentro la nostra esperienza
Una qualità dei nostri rapporti una qualità della nostra ricerca una qualità della nostra esperienza dalla nostra esperienza di fede la nostra esperienza di vita cristiana dalla nostra esperienza di crescita
Dobbiamo avere un'attenzione alla qualità del lavoro che facciamo attraverso i nostre servizi e le nostre imprese sociali
Una qualità che deve riguardare l'attualità sociale dei nostri interventi ma anche la qualità dal rapporto che noi abbiamo rispetto alle persone che noi avviciniamo
Su questo tema mi rendo conto che servirebbe molto più tempo però io credo che debba esser posta una attenzione particolare
La differenza dentro in un lavoro sociale oggi guardate la si misura anche in quel senso e la ricerca e la costruzione dalla qualità
Richiede percorsi rigorosi
Alle quali noi dobbiamo quotidianamente quotidianamente
Attaccarci
Verificato
Una seconda osservazione che farà il qui e che a me sembra importante
Dicevo
Questo congresso ci spinge ad essere protagonisti nella vita sociale del Paese
Nell'attività del con nostre comunità ecclesiali
Nella vita dell'esperienza anche dalla presenza
Sociale
Anche dei cattolici nel nostro Paese
Ebbene io precarietà che
Un aspetto che dobbiamo tener presente in questo e che di questo impegno
Deve essere sì un impegno di tutta l'associazione
Ma oggi l'esigenza è chiedere nostre realtà dai circoli nelle nostre province deve essere un fatto un impegno di tutti
Di tutti
Ossia deve essere un fatto è un impegno corale di tutte i nostri momenti associativi
Io penso che
Con queste due attenzioni
Con questo anche lavoro costante quotidiano
Sapremo far fruttare un tesoro
Associativo che a noi è stato affidato e ti di cui noi abbiamo la responsabilità
Iniziamo il dibattito io devo essere necessariamente più nel rispetto a chi mi ha preceduto nella quindi sono rigoroso nei cinque al massimo sforano i sei minuti
La parola a
Michele Rizzi
Vediamo se
Allora
E vedo però che c'è Mimmo Lucà
Allora do la parola al consigliere nazionale Mimmo Lucà e invito Michele Rizzi ha
Prepararsi se non è qui in sala chiamarlo
è un colpo basso
Farò praticamente quasi solo un saluto ma
Queste circostanze
Sono sempre condizionato da una grande emozione
Voi mi perdonerete
Sono un parlamentare
Da qualche anno
Vivo l'avventura di una responsabilità di partito
Nella squadra di Piero Fassino nei Democratici di sinistra come sapete
Sono coordinatore dei cristiano sociali
Ma le api sono e restano la mia casa
Gli altri sono un marchio
Il segno di una identità
Che sa di affidamento di garanzia di serietà
Sono una grande risorsa le attrici
Per la politica per la democrazia per la Chiesa
Un'esperienza che si alimenta nella luce della profezia e che si riconosce nella fedeltà alle ragioni del lavoro della giustizia della pace
Sono le ACLI di questi anni
Anche le anche di Luigi di baobab
Il coraggio della visione e della radicalità
La responsabilità dell'azione sociale
Il servizio della politica la concretezza delle opere e lo voglio dire a Luigi Ciotti
L'umiltà delle mediazioni l'umiltà delle mediazioni
Polarizzare la titolarità del coraggio dell'audacia della radicalità da un lato
Rispetto a quelli che invece avrebbero solo la responsabilità della mediazione non aiuta
Non aiuta al compito
Soprattutto al compito della politica
Un'associazione a cui si guarda con rispetto e considerazione crescenti
Questi giorni stiamo misurando lo voglio dire a Luigi lo voglio dire agli amici nel gruppo dirigente stiamo isolando la portata di un cambio di passo delle
La costruzione di una nuova frontiera
L'emersione di una identità delle ACLI nuovamente esposte al vento della politica
Ed io credo della buona politica
Della politica nella sua duplice dimensione una politica che fa i conti con la dimensione globale
E quella che è naturalmente si fa carico della soluzione delle questioni di carattere locale
Quindi una politica che fa i conti con la realtà
Con il tema dell'efficacia non serve a nulla avere le proposte indicare alla responsabilità del Parlamento dei partiti
Della mediazione
Le proposte gli indirizzi
Se poi
Non si cura di farle passare di costruire le condizioni perché quelle proposte possono diventare dei fatti delle norme di legge possono modificare orientare l'ordinamento una politica esigente per la quale rischiare e mettersi in gioco
Una politica capace di non smarrire il suo fondamento etico la sua capacità di innovazione di cambiamento di riforma
Tutti ricordiamo l'otto genesi ma Denis
Al numero quarantasei lo diceva Luigi Ciotti la politica è una maniera esigente di Peter e l'impegno cristiano al servizio degli anni
Al servizio degli anni
Pur in mezzo ad un legittimo pluralismo
Continua
Una testimonianza personale
Ma anche collettivo
Un servizio efficiente disinteressato agli uomini
Ecco le testimonianze di questi giorni quelle di ieri pomeriggio splendide
Ci parlano di questa nuova più efficace e più il mio Terna e dipendenza politica della esperienza Christie
Che non tradisce la vocazione al servizio e alle opere e che non comprime che anzi esalta la vita cristiana la dimensione spirituale religiosa le ACLI sono cresciuti sono più credibili hanno esteso le proprie radici in Europa e nel mondo stanno cambiando pelle
Tutto questo rende ve la posso garantire meno difficile il nostro compito il mio compito
Compito di chi come me ha scelto di far vivere nella sinistra
E nell'Olimpo
Le proposte e i valori che si alimentano in una dimensione religiosa
Alleggeriscono il peso di una responsabilità
La fatica di un cammino
Per questo voglio esprimere quei anche in questa circostanza io credo che un congresso sia il momento più giusto per farlo tutta la gratitudine di cui sono capace alleati
A Gigi Bobba
A tutto il gruppo dirigente per il sostegno
Che non è mai venuto meno nel corso di questi anni lungo le strade della responsabilità politica nell'attività parlamentare abbiamo fatto cose importanti e non lo voglio dire in un diciamo in termini manichei
Abbiamo fatto cose importanti quando eravamo al governo
Centro sinistra abbiamo prodotto delle buone leggi abbiamo scritte alcune le abbiamo scritte insieme pensa alla legge sull'associazionismo di proposte di promozione sociale penso alla riforma di patronato penso
Alle norme sulle Onlus penso alla trecentoventotto la riforma che selettivi la cosiddetta legge Turco
Abbiamo fatto delle buone cose poi stando all'opposizione come sapete abbiamo una maggioranza un governo che fa fatica eccepire ad ascoltare a discutere insomma
Non si è fatto più molto almeno per quanto ci riguarda insomma non abbiamo non siamo riusciti a dare contributo concreto consuma siamo stati all'opposizione abbiamo svolto una funzione democratica di contrasto
Ma non sono venuto qui a fare solo i ringraziamenti io chiedo scusa se prendo qualche minuto insomma voglio tornare rapidamente
Alla coda dell'intervento di Giovanni Bianchi
Il quale si si è posto l'interrogativo su quali debbano essere possono essere le responsabilità per i cattolici in politica in questa fase
Mi è parso di cogliere diciamo un profilo di pessimismo un po'eccessivo nell'intervento di Giovanni non è più il tempo del Progetto ha detto si è chiusa una fase
C'è una difficoltà crescente dei laici rispetto alla politica
E come se non riuscissero ad esprimere una vocazione matura
Il rischio di un esaurimento di una dissipazione il rischio della inefficacia della irrilevanza politica
E allora la domanda
Io anche qui torno sottolinearlo l'ho già fatto in altre occasioni c'è questo interessante dibattito sul quotidiano Europa sul prospettive sul futuro del cattolicesimo democratico la domanda non è che cosa ne facciamo che cosa ne sarà del cattolicesimo democratico
O come riconoscerà nel passato il futuro
Del cattolicesimo democratico ma come riconoscerà nel futuro
Il proprio passato le nostre radici le ragioni delle origini
Isaia quarantatré diciotto
Non ricordate di delle cose passate
Non riflettente più alle cose antiche ecco io faccio una cosa nuova
Essa già si produce nove riconoscente
Ecco la domanda
I grandi valori che costituiscono il patrimonio storico e culturale del cattolicesimo politico sono ancora vivi e capaci di ispirare i riforme progresso civile
E come si misurano con le novità dei tempi con la società globale con la sfida della fraternità lanciato da questo congresso
E più concretamente per quelli come me
Come altri sono maggiormente proiettati sulla responsabilità politica di partito
Che spazio avranno nel programma dell'Ulivo nella coalizione a cui partendo i temi che ci stanno più a cuore
L'impegno per la pace che nasce dalla conversione
L'equità distributiva che non può non tener conto del carico familiare
Il principio di legalità che non deve fare sconti ai potenti
La dignità alla persona l'accoglienza dello straniero il diritto al lavoro che comincia dai giovani
La libertà dei corpi intermedi che è fonte di ricchezza per la società e misura del rinnovamento del welfare
Resta il fatto che queste insieme a molte altre verità appaiono troppo spesso contraddetto misconosciuto dalle scelte della politica
Ed è questo questo pur questo punto che molti credenti sentono emergere dalla propria coscienza il bisogno di domanda alla politica un impegno di coerenza di fedeltà
Di fedeltà alla democrazia di difesa della Costituzione
Come è possibile si chiedono
Ad esempio molte comunità cristiane conciliare fedeltà al Vangelo e rispetto delle norme di una legge come la Bossi Fini in cui il volto delle immigrate visto solo come una minaccia come fa piccante per il nostro benessere come è possibile si chiedono che la cultura giuridica del nostro ordinamento venga sostituita da percorsi legislativi molto più attenti alle ragioni dei potenti che non a quella dei poveri cristi e su quali valori può costituirsi un monopolio informativo che opera ventiquattro ore su ventiquattro
Sulla manipolazione delle coscienze
Sulla promozione pubblicitaria che invade ogni spazio sulla Balasso amento della qualità dei programmi per adulti e bambini sulla negazione sistematica della verità della notizia dell'obiettività ho visto i telegiornali della prima sera del congresso
Sia quello della terza rete locale sia gli altri
Del congresso delle ACLI non si diceva una parola
Della relazione del presidente non si faceva cenno
C'è soltanto parlato del ministro Maroni e del suo intervento al congresso credo che sia una indecenza
L'obiettività non è né di destra né di sinistra anche da questo punto di vista le risorse a sostegno di misure per le persone non autosufficienti per i disabili per le famiglie indigenti sono state tagliate o sono state incrementate
Fatemi fare una battuta
Ministro Maroni ha detto qui che mancano le risorse
Per fare le riforme che Gigi Bobba proposto per quanto riguarda a proposito di Guelfa
Molto concreti
Si trovano trenta mila miliardi di euro per abbassare le tasse ai ricchi
Quando
Si modifica una aliquota dal quarantacinque per cento al trentatré per cento per i redditi al di sopra dei centoquaranta milioni che cosa si fa secondo
Ecco io credo
Che ci sia sono domande scomode ma che guardano in faccia alla realtà
E allora voglio concludere
Facendo un ultimo
Riferimento a questo tema
Questione sociale
Si è deciso di liquidare la sperimentazione del reddito minimo di inserimento
è sparita la riforma degli ammortizzatori sociali pure prevista nel Patto per l'Italia sottoscritto dalle organizzazioni sindacali
Si avvia una riforma delle pensioni per fare cassa e che rischia di condannare i giovani una prospettiva di insicurezza di precarietà
Che la stessa prospettiva della riforma del mercato del lavoro che esaspera le ricadute negative
Altro che flessibilità compatibile come abbiamo parlato quel far portatile familiare comunitario e così via
Si parla di una prospettiva dei giovani che fanno sempre più fatica a costruirsi una famiglia mettere al mondo dei figli
Ecco qui il tema della natalità le politiche di sostegno che responsabilità familiari ben venga la proposta di Bobo a questa provocazione sul voto i bambini se serve ad aprire una discussione seria per una politica di sostegno della famiglia nel nostro Paese ma io credo che l'accento la messa sulle politiche
E allora lanciamo una campagna una grande iniziativa una grande mobilitazione facciamola durare un patto con le organizzazioni sindacali mettiamoci in gioco sul welfare che vogliamo a misura di bambino un welfare capace di investire in misura crescente sui diritti sulle responsabilità delle persone
Capace di rafforzare le reti sociali e familiare di garantire la buona occupazione
Un welfare misto fondato sulla persistenza della sfera pubblica che abbia il suo baricentro nelle dimensioni comunitarie municipale
Un Guelfa e chiudo dalla parte della gente come ho imparato nelle atti come ho imparato in particolare nel patronato un Guelfa la misura di tutti ma che eserciti una particolare responsabilità
Nei confronti degli ultimi dei più svantaggiati evitando di fare parti uguali tra disuguali secondo il monito di don Milani
Ecco mettiamo al centro della nostra iniziativa la questione sociale
Nel mille novecentonovantasei la grande indicazione di Prodi del coalizione di centro sinistra
La grande sfida lanciata agli elettori agli italiani fu quella dell'Europa
Io credo che
Il futuro per una coalizione di centro sinistra che voglia guardare all'Italia con responsabilità e voglia restituire fiducia agli italiani al Paese
Debba scommettere di investire di più appunto sulla questione sociale lo debba fare anche nella prospettiva europea grazie buon lavoro
Grazie grazie
Mimmo Lucà all'onorevole Luca
La parola a Michele Rizzi responsabile funzione sviluppo associativo dopo mi chiede Rizzi inviterei l'assessore portare l'assessore Leo portare il suo saluto grazie
Se come credo
Ogni storia la sua luce il pin delle il più indagati lo immagino come un western di Sergio leone
Con fin dove il bene e il male non si confondono e sono facili da distinguersi
Un film con poche parole e tanti fatti
Un film dove ogni volto racconta una storia
Un finché dopo che lo hai visto
Ci restano nel cuore il colore della terra
E la sete del deserto colore e sette il colore mi fa venire in mente la ricchezza delle ACLI dalla loro storia delle loro proposte delle loro opere siamo diversamente belli in tutti questi anni mi sono reso conto che le differenze insormontabili del mondo nelle ACLI diventano ricchezze la nostra associazione capace di raddrizzare i sentieri riempire i burroni e spianare i luoghi impervi con una naturalezza fuori dal comune
Da noi non si corre certo il rischio di annoiarsi di appiattirsi siamo veramente una tavolozza con tanti colori tanti colori
La sette invece è e deve essere il nostro stimolo in questo senso l'icona del nostro congresso l'immagine della Samaritana al pozzo emblema ante calzante come avete detto in questi giorni più volte gli acquisti in fondo sono degli assetati che per rendere questa nostra società un po'più vivibile è un po'più umana si fanno servi portatori d'acqua
Assettati che si fanno acqua per dissetare ora immaginate di essere tornati indietro di quattro anni chiudete gli occhi e siamo a Bruxelles nel due mila
Bene all'epoca dicevamo che i nostri principali punti di forza che erano il marchio atti che nonostante tutto teneva bene la capillarità
Con cui eravamo diffusi su tutto il territorio nazionale innesti competenze d'accoglienza che riusciva ad essere esaustivo nei confronti di chi si rivolgeva a noi
Riguardo le debolezze e qui sta il punto diciamo che queste erano soprattutto quattro la prima una scarsa capacità di mobilitazione sociale
Dalla fine degli anni Settanta eravamo diventati o sembravamo diventati troppo lenti rispetto ad altre realtà associative e sembravamo incapace di occupare le piazze
Una certa difficoltà secondo a generare una classe dirigente motivata competente e soprattutto giovane terza difficoltà la complessità del nostro sistema ci rendeva poco comunicativi incapaci di indicare raggiungere obiettivi semplici e comprensibili a tutti
Ora chiudete gli occhi siamo di nuovo qui a Torino nel due mila e quattro credo che possa essere utile paragonare quello che è stato con quello che ora adesso negli atti del due mila quattro
Allora a che punto siamo oggi dove sono arrivate le ACLI
Io credo che oggi grazie alla guida vera ma coraggiosa ed autorevole del presidente nazionale e dalla caparbietà e a dall'intelligenza
Del nostro gruppo dirigente diffuso sul territorio dopo tanto lavoro siamo riusciti a trasformare quelle debolezze registrate poc'anzi in altrettanti punti di forza
Primo
Siamo tornati nelle piazze italiane a stringere mani e a offrire il nostro contributo alla costruzione di un mondo più giusto
Partendo dal basso dal territorio come ricordiamolo brevemente grazie all'organizzazione alla partecipazione al Giubileo dei lavoratori a Tor Vergata nell'ormai lontano primo maggio del due mila
Grazie alla alla raccolta di firme sulla flessibilità sostenibile che ha toccato tutto il territorio nazionale e che si è conclusa con la consegna di firme al Presidente della Camera dei deputati
Grazie alla festosa udienza dal Santo Padre nell'aprile del due mila e due che ci ha ricordato sì la nostra mission al servizio dei lavoratori nella chiesa ma anche la nostra natura di associazione popolare di massa
E ancora grazie a Civitas grazie alla colata i giovani lo scorso anno grazie alla marcia organizzata dalle ACLI di Brescia che partita dal capoluogo lombardo si è conclusa trecento chilometri dopo a Barbiana sulla tomba di don Milani
Grazie all'impegno per la pace che ha visto le accrescendo in piazza marce Perugia-Assisi acque del quindici febbraio dello scorso anno politico qualche settimana fa
Dicevo oltre essere tornati nelle piazze abbiamo secondo punto oggettivamente generato una classe dirigente più motivate competente nonché in buona parte rinnovata
Ne sono un chiaro esempio sia la qualità dei congressi provinciali e regionali appena conclusi in gran parte molto migliorata rispetto a quattro anni fa sia agli oltre sessanta nuovi dirigenti noi presidenti citatissimo in questi giorni fra provinciali e regionali
Abbiamo fatto dei passi in avanti per rinnovare infine una metodologia di azione sociale che sul territorio ossessioni più vincente e più convincente anche esaltando le potenzialità di una nuova integrazione tra associazione più vitale
E servizi imprese sociali più solidi e competenti
è vero infatti che il nostro resta e rimarrà un sistema complesso
Ma questo non ci ha impedito di migliorare le condizioni dei nostri associati sul territorio grazie a servizi a servizi efficienti e specifici
E di trovare nuove strade cercando di educare le coscienze alla criticità e alla cittadinanza attiva senza dimenticare l'impegno politico
I punti di forza registrati a Bruxelles grazie al cielo erano e restano gli stessi il nostro marchio il pene siamo diffusi in modo capillare su tutto il territorio nazionale e anche oltre
E forniamo nei servizi un bel mix di accoglienza e competenza che fanno a chi si rivolge a noi
Guardate
Che cos'è questa
Questa una tessera delle ACLI tutti voi la conoscete bene e la nostra tesi sarà però no Michele
Vecchia resti alla destra del due mila e tre corso la base dalla quale tutti voi siete stati eletti delegati e sempre meno equiparare al due mila e quattro devo stringere mi pare del due mila e quattro c'abbiamo in tasca ovviamente
Questa non è un semplice pezzettino di carta
Questo un cuore con un po'di fantasia qui dentro ci vediamo una donna o un uomo
Prima di tutto una persona una storia due occhi due narici da cui prendere aria due mani e due braccia che lavorano un cuore
Una testa capace e consapevole delle proprie possibilità
Anche se qui c'è un numero questo non è un numero questa la persona libera che ha liberamente deciso di stabilire un patto con noi con questa tessera ci è stato detto sì sì è stato detto mi fido c'è stato detto mi riconosco
Questa è una persona che ha compiuto un atto di volontà e di fiducia nei nostri confronti
Questa è una storia come ce ne sono tante ma unica originale irripetibile
Si fa presto a dire tessere tessere sono quelle di un mosaico un minuto solo me lo consente presidente omino
Tessere sono quelle di un mosaico tanti pezzetti colorate che fanno parte di un unico grande quadro che è quello dell'umanità
Tessere che vanno completarsi l'un l'altra per diventare a poco poco più comprensibili fra loro
Le tessere in un primo momento ignorano il senso del dovere essere lì non sanno che ciascuno deve fare la sua parte ma poi quando scoprono il valore e l'importanza di quello che sono rinunciano alla loro specificità per perdersi e riconoscersi nel tutto
Ma dev'essere è anche un verbo è un verbo che ha che fare con l'imbastire relazioni che si tengono per tenere insieme la gente tessere cucire cucire un tessuto nel nostro caso associativo che possa riconoscersi in determinati valori
Tessere non è solo rattoppare ristabilire le relazioni interrotte ma anche e soprattutto generale dal nulla qualcosa di omogeneo
E allora ci rendiamo conto perché in questi anni la presidenza nazionale delle ACLI avvalendosi della formidabile strumento della segretaria generale e dalla neonata funzione sviluppo socio attivo ha cercato di trasformare il tesseramento da una deriva procedurale ad uno strumento di sviluppo da una formalità burocratica ad una scelta
Di futuro
In questo senso allora l'aumento dei tesserati che stando ai numeri in quattro anni sono cresciuti di ben cento tredici mila seicentoquarantatré unità vale a dire il trentacinque per cento in più rispetto al due mila
Non è da considerarsi solo con un importante traguardo di crescita del sistema punti sicuramente lo è quanto una vittoria dei valori che proponiamo
Ogni tre attivisti oggi ce n'è un altro
Prima attorno a un tavolo saranno in tre oggi siamo in quattro file Michele abbiamo un amico in più
E con questo invito con queste delitto ringraziamo Michele
La forza la parola all'assessore rilevante ringrazio arrivederci a presto assessore
Giampiero Leo all'assessore alla cultura della Regione Piemonte lo ringraziamo nuovamente per la presenza si prepari il vicepresidente nazionale nata dei nostri Intini
Insieme a tanti interventi molto più importanti e famosi mi permetto però di portare questo mio che in qualche modo si lega ha una storia del movimento cattolico democratico e delle ACLI
Spero non si veda ma solo così vecchio che c'era al convegno del sessantanove al congresso del sessantanove
Io vengo dalla Calabria ero allora delegato in Calabria
Trovavo trovò spazio e lo dico adesso con immensa riconoscenza uno dei pochi spazi
Che a Giovanni che allora volevo d'impegnarsi in politica e nel sociale Carlo quel gusto e quella malattia
Non so quanti amici del Sud ci siano qui certo le cose sono cambiate ma ricorderanno come erano allora uno dei pochi sbattendo le ali uno spazio di accoglienza di intelligenza di dibattito io che ero presidente del Movimento studentesco oggi
Questo qua in storia ma lo dico non a caso con diverse perplessità
Oggi ho letto e riletto la relazione del presidente Bobba
E la trovo assolutamente preziosa centrale e e come mi permetto di dire importantissima importantissima per la nostra società
E per e di dico perché quindi sia il primo passo
L'ho fatto come come dire con un po'di Nostalgia ringraziandovi tanto ma tanto ma pensate che gioia essere qui fra gli invitati vedere gli ho nuove messe in questo grande congresso veramente grande congresso
Il secondo passo lo faccio come amministratore il secondo aspetto è il terzo come politico l'amministratore
Ho da dire una cosa e da fargli alcuna proposta anche da fare una proposta
La prima considerazione e che io sono appunto assessore alla cultura della Regione Piemonte cultura istruzione gioventù università eccetera ma anche presidente degli assessori alla cultura delle regioni italiane
E lo sono perché c'è stato quello che Bobo auspicato una convergenza trasversale di posizioni riformiste cioè sono stato eletto pressoché all'unanimità dalle condotta e le varie componenti politiche degli schieramenti
E mi rifaccio lo dico facendo anche un esempio proprio con fermezza con tra pranzi con gioia a questi passaggi interruzione di Bobba
Uno dove parla del principio di sussidiarietà ora che la società civile si trova per vari questa lenta riparare ad utilizzarla facendola diventare una via istituzionale
Ebbene quindi permetto di lanciare una proposta
Fra le varie iniziative
Basate perché in Piemonte rossa
Non in Piemonte posso solo chiedere o di fidarsi degli amici che conoscono le cose o se ne ha voglia pazienza generosità di documentarsi ho cercato proprio dichiarare questo principio della realtà amministrativa
Da questo punto di vista c'è un fervente rapporto con le attività associative e in Piemonte abbiamo dato vita a una legge sui centri giovanili
O centri studentesche autogestiti questo vuol dire cosa vuol dire in concreto e perché lo dico qua
Che corpi sociali organizzazioni producono un un lavoro di sussidiarietà secondo lo spirito di sussidiarietà un lavoro utile per la collettività buono per tutti
L'ho fatto al meglio delle istituzioni pubbliche sovente con carisma e volontà cosa farà amministrazione pubblica di fronte a questo
Certo verifica controlla ma riconosce la libertà la capacità creativa la capacità organizzativa
Detto in termini concreti cari amici degli attenti a Torino nasceranno due centri pilota due centri studenteschi pilota completamente gestiti dalle associazioni finanziati dalla Regione Piemonte con convenzioni con rapporti
Pur modi di democrazia e di educazione alla legalità alla democrazia alla creatività
Io sono felice che questi nascono da diverse esperienze
Non sarei felice lo dico qui pubblicamente anche perché tra il numero perfetto
Che il terzo che il terzo lavorando insieme programmando riprendendo sogni di una volta nascesse ad alleati mi permetta di lasciare questo invito a Gioventù alcolista Galliani generica
Sarebbe per me è un sogno di gioventù realizzato cari amici
Poi un altro passaggio l'altro passaggio sulla finanza virtuosa tra cittadini e istituzioni anche in questo crediamo fermamente
Sappiate che in Piemonte c'è un forum delle associazioni culturali centocinquanta associazioni culturali un fondo autonomo col quale come assessorato collaboriamo totalmente e mi permetto di dire che ci sono altre realtà politiche che hanno più difficoltà a collaborare un ultimo passaggio lo devo fare ci tengo tanto un ultimo passaggio il passaggio del costruire un catodico pianista moltissimo a cuore
Leggo questo passaggio di Bobba quipu coloro che non vogliono farsi travolgere dalla deriva di fibre danza dall'insignificanza della subalternità
Non possono eludere la domanda di costruire un catodico
Spingere chi sta dentro in polizia trasversalmente sia trasversalmente sia libera proprio area politica non rassegnarsi ad una presenza in epica aggiunge Alba prima della forza fondativa devo proprio sociale cattolica sono a chiudere
Per dire che su questa vita ritrovate totalmente disponibile in questa non nascondo certo già collocazioni io porto il saluto di Guido Crosetto coordinatore regionale di Forza Italia
Ma devo dire che in Regione Piemonte la legge sulla cultura la legge sui giovani la legge
Sulla libertà educativa l'abbiamo fatta trasversalmente ai polmoni e con unità di tutti i cattolici e si sono viste le posizioni lo dico brutalmente anticattolica quelle che voleva misurarsi allora dico due cose chiudo uno vi prego riconoscete evangelica dente
Caldoro dà i frutti che da non dall'etichetta che mente
E secondo letta questa relazione io sono più che mai grato alleati è convinto che proprio in questo scenario di confusione politica barriera aggregazione dei spinta ideale di concretezza di vitalità
Le api possano giocare un ruolo importantissimo sappiate che se me lo consentirete io sarò un interlocutore attento disponibile e anche se posso permettermi grato e affettuoso grazie a volte per questo congresso
Clienti grazie all'assessore crea la parola al vicepresidente
Nazionale Natalino trentini si prepari Ravone Mosconi
Cari congressisti
Questo nostro congresso sta dimostrando che è possibile essere un soggetto della società civile
Capace di tessere rapporti significativi tra le persone le forze sociali le istanze culturali e religiose
La pace può essere costruita dal basso
Con l'impegno di ciascuno di noi e il coinvolgimento delle forze più vive di un territorio di questa nazione
Lo abbiamo sperimentato nelle grandi manifestazioni pubbliche a favore della pace
Lo abbiamo custodito come bene prezioso nei giorni tremendi delle guerre che pensavamo non avessero più cittadinanza nell'inizio di questo nuovo millennio
Andiamo avanti su questo impegno con la chiarezza che ha caratterizzato le nostre posizioni
Diciamo no alla guerra e no ad ogni forma di terrorismo
Ricordando che dobbiamo entrare in una logica simile a quella che non dobbiamo entrare in una logica simile a quella che ispira il terrorismo
Rinunciando alla radice della nostra civiltà e ai principi di un autentico umanesimo
Siamo venuti qui a Torino per mettere a tema come diceva il presidente ormai eletto Luigi Bobba le nostre capacità di essere un'associazione capace di investire ancora alla politica delle sue responsabilità
E ci siamo riconfermati nella convinzione che c'è una buona politica
Una politica che fa del bene dalla persone della comunità il centro del suo costituirsi è una cattiva politica che fa della forza ed è il dispregio dei valori fondativi della vita e della sua ragione
Noi non siamo mai stati per una politica che riducesse ad essere salvaguardia dagli interessi più forti
Ne ad una politica sottomessa solo ai principi dell'economia
Ma per costruire una buona politica è necessario come sosteneva l'ardore come contenuto nella relazione del presidente
Avere la capacità di comprendere che i valori dell'uomo della giustizia dell'uguaglianza della libertà e della fraternità non sono oppure affermazioni astratte
O un semplice orpello che in ogni momento si può strappare
In una società molto diversa da quella in cui la nostra associazione ha trovato la sua ragione di inizio
In una società globale o della conoscenza
In una società che ha fatto di questo luogo del lavoro dicevano diversi in tre interventi una cittadella dei servizi
Noi abbiamo avvertito come la fedeltà al lavoro e alla democrazia possono essere ancora ragioni significative per il nostro impegno che per la nostra dedizione
Anzi queste stesse ragioni possono diventare il seme che nasce e cresce anche in altri continenti
E in altre parti del mondo
Generando fraternità di sviluppo e solidarietà
Chi aveva creduto che fosse possibile che la nostra esperienza associativa fosse archiviabile negli scaffali dalla storia
O all'opposto chi pensava che fosse assorbibile in una semplice holding disservizi
Oggi misura tutta l'inconsistenza dalla sua proposta
Siamo qui come esperienza associativa viva
Capace di annodare i fili di una solidarietà lunga tra le persone Soggetti sociale forse dei vari continenti siamo quindi con la forza delle nostre idee con la portata dei nostri progetti con la ricchezza di un popolo attivista che non si in trincea rincasa
Ne in un atteggiamento autarchico Massa intraprendere strade nuove come abbiamo visto anche ieri per essere fermento di umanità e di fraternità
Per mantenere però questa vivacità questa vitalità questo servizio alla società dobbiamo portare avanti quello sforzo formativo che tanto ha impegnato la nostra associazione in tutta la sua storia
E che ha avuto nel quadriennio passato
Un investimento eccezionale
Fare formazione
E se la scuola di formazione popolare
Essere movimento educativo e sociale
E prima di tutto capacità di stare con le persone
Promuoverne dignità consapevolezza capacità di essere soggetti attivi e responsabilmente della cittadinanza e della democrazia
Una formazione popolare diffusa controcorrente
Che sa promuovere azioni sociali e capacità di risultato
Riprendiamo dalle radici dei nostri padri associativi la fiducia necessaria per essere uomini e donne impieghi
Con la spina dorsale dritta con la consapevolezza di essere attori della storia e non come vorrebbe farci credere qualcuno solo semplici fruitori
O perfino
Succubi buoni di idee progetti di altri
Cari congressisti
Non dobbiamo avere paura dei fantasmi
La nostra laicità cristiana è stata maturata in difficili passaggi
Nel corpo vivo dell'associazione dentro Travaglini che ci hanno lasciato la ricchezza di una fedeltà
Nessuno si venderà la nostra laicità
Noi sappiamo che essa vive e ci spinge verso la necessità di un recupero più Lu limpido della nostra ecclesia Litta
Dell'essere tessitori nei nostri gesti quotidiani
Di un annuncio profetico sul mondo e sul destino dell'umanità
Ci spinge verso l'assunzione piena di quell'indicazione solo il Vangelo fa nuove le ACLI
Che abbiamo avuto nell'itinerario congressuale
Lo spirito del Concilio la responsabilità laicale
Una spiritualità incarna
Nata dentro la situazione dalla storia l'apertura ecumenica e interreligiosa
Una ecclesiali tali invita questi sono i tratti fondamentali del nostro carisma
E accanto quindi al pozzo della storia come la samaritana che tanto abbiamo meditato in questi nostri itinerari congressuale
Che intendiamo una parola nuova
E come ci dice il Papa
è tempo questo dei fedeli laici che sappiano riconoscere nella realtà sociale del lavoro le speranze e le angosce dalle persone del nostro tempo
Laici capaci di testimoniare con la vita il valore del Regno
Anche quando ciò comporti l'andare controcorrente rispetto alle logiche del mondo
è la nostra chiesa che ci chiede questo
Una sensazione più robusta delle nostre responsabilità laicale
Ed è per questo che noi vogliamo assumerle fino in fondo anche laddove a volte queste responsabilità ci vengono richieste solo a parole
Come per esempio nella preparazione delle Settimane sociali o quando cosa più grave si preferisce intervenire direttamente come Chiesa su questioni e giudizi che spettano alla libera e autonoma iniziativa dei lavori dai bilanci
Ma vogliamo anche partecipare alla costruzione della chiesa locale
Ed è per questo che partirà da questo congresso la valorizzazione del progetto parrocchie
Cari congressisti vengo alla conclusione perché sono stato chiamato
E perché il tempo è tiranno
Ma forse valgono più le parole
Che
Abbiamo detto che tanti discorsi
Mi preme qui sottolineare a slogan quattro spetti tra il nostro programma
Eravamo stati chiamati a verificare nel nel processo di avvicinamento al nostro congresso
Quattro notti sui quali si articola la criticità della globalizzazione
La prima mi sembra importante che come associazione continuiamo a lavorare nella frattura che forse si fa più insistente tra persona e comunità
Non cediamo sui territori a integrazioni poco umane
Secondo il territorio e la nostra risorsa
E quindi è necessario rafforzare le società locale
Non cediamo a territoriali e comunità perimetrate
Da ultimo la sfida del lavoro che ci vede impegnati con progetti nuovi quali la caso del lavoro
Ma soprattutto ci vede impegnati insieme alle forze sindacali
Per non lasciare i lavoratori sono e per creare nel Paese
Una società più giusta e più aperta alle nuove esigenti da ultimo lasciate che saluti i delegati
Italiani
Che sono
Qui presenti e che prende provengono da diverse parti della nostra
Società globale
Sono
L'esempio più vivo
Della nostra radicamento nella globalizzazione
E sono anche l'esempio di come il superamento dei confini può portare a una società più giusto
Grazie grazie al vice presidente Natalino stringimi la parola paura Mosconi
Ecco presidente provinciale attinenti
Poi chiederei a di Forlì-Cesena e ordina ho sentito la mancanza e questa sarà in questi già drammatica la pace e quindi se non dispiace esame
Poi
Tre cose la prima viene proprio dalla nostra regione dalla Provincia di Forlì-Cesena è stata citata tante volte qui Annalena Tonelli Annalena Tonelli era un'amica delle ACLI perché trent'anni fa
Lei a Forlì girava per i circoli anche lì e fermava le persone che giocavano a carte saliva sulle sedie diceva l'Africa muore voi dovete fare qualcosa per le ACLI lei insieme all'allora presidente Lamberto Valli
Promuoveva e promosse l'iniziativa che poi la portata in Somaliland e chieda purtroppo la morte ero amica delle Acri
E credo che l'iniziativa del diciassette aprile prossimo sull'Africa sia un momento importante e lei sarebbe stata sicuramente con noi
Il secondo punto credo sia molto importante questo congresso soprattutto anche la relazione del presidente nazionale
Relativa al tema
Dei degli stili di vita dei comportamenti
Credo che noi con la nostra diffusione territoriale anche con questa espansione che c'è stata nel tesseramento oggi abbiamo un ruolo molto importante nel promuovere e diffondere
Gli stili che vanno appunto dal consumo critico da come c'è questo vitale i nostri circoli sono luoghi di grande potenzialità grande sviluppo
Noi nel nostro territorio già Daniela almeno sei anni vendiamo i prodotti promuoviamo iniziative in questo senso a questo punto credo che la nostra sotto ne sia matura anche per un passo ulteriore
Dobbiamo iniziare a chiedere a chi collabora con noi a chi lavora con noi coerenza
Proprio l'elettricità nel rispetto dei lavoratori nel rispetto dei diritti allora io chiedo una cosa l'ho chiesta al congresso provinciale l'ho chiesta al congresso regionale lo chiedo al nostro congresso nazionale Algida con cui noi tradizionalmente abbiamo una convenzione
è di proprietà di Unilever che è una multinazionale che ha come abitudine quella di non rispettare i diritti dei lavoratori
Allora credo che non sia il caso di fare rivoluzioni avete letto su vita sta facendo questa campagna per il detersivo svelto per sostenere una mensa dei poveri però noi come anche abbiamo il dovere di chiedere a Unilever il rispetto dei diritti dei lavoratori il rispetto dei sindacati
Come multinazionale
Questo perché
Non è che non ci piacciono i gelati Algida ma credo che sia necessario che come associazione richiamo a una coerenza fino in fondo delle cose che diciamo l'ultima cosa è l'ultimo punto è il tema importante quindi ancora il presidente ha citato le parole di labor
Le robuste l'essere robusti autonomie sociali ecco l'essere una robusta autonomia sociali per le ACLI
è ha un significato di grande responsabilità allora abbiamo sentito quel parlare dopo altri Arca e altri amici del nostro cammino in questi anni col Forum del terzo settore beh il tema della cittadinanza attiva il tema della partecipazione non è un tema acquisito è un tema che dobbiamo difendere ogni giorno guardate la democrazia di mandato oggi è una tendenza che non piace solamente a chi governa attualmente ma piace un pochino a tutti quelli che detengono il potere allora per una democrazia deliberativa per una democrazia che passa per il confronto per il dibattito noi veramente abbiamo un ruolo di grande responsabilità è la nostra storia che c'è una sfida ma è il futuro anche della nostra associazione che deve fidarsi in questi
Allora nei piccoli Comuni dove abbiamo i circoli dobbiamo esigere un coinvolgimento dove non c'è il Forum del terzo settore dobbiamo essere promotori per costituirlo
Chiudo
Sul tema della pace
Giovanni Paolo secondo ha indicato in questi anni un cammino un cammino formidabile di impegno per i cristiani
E nell'ultimo messaggio del primo gennaio di quest'anno della Sonata mondiale la pace ci ha dato un compito che poi era il titolo del suo primo messaggio educare alla pace un impegno permanente ecco allora questa bandiera
Non può essere solo un simbolo l'abbiamo proprio un compito anche di portarci dietro chi forse anche troppo ingenuamente radicalizza forse chi come ceto don Ciotti oggi a volte magari sbaglia e fa sembrare il mondo dei pacifisti il mondo che promuove la pace diviso allora non abbiamo una responsabilità di educare la pace costruita la pace anche per quelli che ancora su questo cammino devono crescere grazie
A di fa minacce
Presidente della Genesi lo ringraziamo per la presenza ma soprattutto per il lavoro facciamo insieme
Grazie
Grazie ai TG per questa opportunità
Cari amici e compero piacere che veniva portarvi il saluto dell'AGESCI un'associazione Sorella le ACLI
Fatta di bambini ragazzi giovani adulti
Che risentono molto vicini perché molte sono le cose che ci uniscono e ci vedono insieme fianco a fianco a camminare in percorsi comuni animati dalla medesima passione per la verità la giustizia la pace l'amore
Mi ponevo due obiettivi ma cercherò di realizzare lo stesso nonostante il tempo uno è di riuscire a in questo caso né a conoscersi un po'di più a dare anche qualche ripeto riferimento in più dell'associazione e l'altra soprattutto la più importante individuare i punti su cui lavorare
Grande infatti il lavoro che ci ha visti soprattutto negli ultimi anni operare insieme
Per dare vita al Forum del terzo settore alla Tavola della pace a sentinelle del mattino a Banca Etica e infine l'ultima fatica piene di speranze il Forum dei giovani per citare per esempio le collaborazioni più recenti
Il titolo del nostro del vostro congresso allargare i confini e molto evocativo per noi scout perché come è noto gli scout sono uomini e donne di frontiera
Ci esortava così il Papa infatti qualche qualche anno fa
Estorte apparati e il vostro motto come una sentinella sappiate a scrutare l'orizzonte per discernere tempestivamente alle frontiere sempre nuove verso cui lo spirito del Signore mi chiama
Ecco vediamole insieme queste frontiere la sfida che abbiamo davanti e prima di tutto quella di superare i confini che sono dentro di noi
Bisogna che i nostri associati sia quelli delle ACLI quelli dell'AGESCI abbiano bisogna che abbiano la consapevolezza che a far parte delle nostre associazioni e prima di tutto un impegno a crescere come cristiani e come cittadini
Solo così saremo preparati ad abitare con Fini
Ad abitare le Terre di mezzo dove nessuno si sente straniero e dove il sogno di un mondo più giusto e più fraterno come ha scritto Gigi nella sua relazione introduttiva o di lasciare il mondo migliore di come l'abbiamo trovata e come siamo dire noi solitamente può diventare con il nostro impegno una vera realtà
Si parla poi di rotte di fraternità e di società globale e come altro tanto noto lo scoutismo è il più grande movimento mondiale di giovani che riunisce in un'unica fratellanza intorno alla stessa promessa è la stessa legge ben trentacinque milioni di ragazzi di lingua cultura religioni diverse immaginate che impatto trentacinque milioni
Davanti a un congresso che ha aperto i suoi lavori con questo grande respiro la vicinanza si fa ancora più forte un'unica fede
Una con una consonanza di linguaggi ideali obiettivi comuni che stimolano a immaginare quale altre sfide potremmo affrontare insieme
Quindi vorrei entrare nel merito di di ciò che più ci avvicina nel nella relazione si parla di formazione di promozione culturale di azione sociale sul territorio il tempo non lo consente quindi opererò per slogan voleva entrare nel merito di molti di questi aspetti
Molte delle cose contenute nelle relazioni di Gigi sono nei documenti fondanti della nostra associazione per esempio
E in questo obiettivo che mi ponevo della conoscenza volevo citarne qualche passaggio
Lo lascio agli atti è tutto agli atti quindi chi vuole può andare all'eccesso lo produca spetti della nostra Carta costitutiva più importante per i capi dell'AGESCI il patto associativo li voglio citare
Perché li ritrovo con un'assonanza incredibile dentro la relazione di Gigi dentro la storia il cammino delle ACLI
Due passaggi tra i tanti in cinque indigniamo che questa carta contiene ci impegniamo pertanto dice il nostro patto associativo nella scelta politica a qualificare la nostra ricerca educativa in senso alternativo a quei modelli di comportamento della società attuale
Che avviliscono e strumentalizzano la persona
Come il prevalere dell'immagine sulla sostanza
Le spinte al consumismo il mito del successo ad ogni costo che si traduce spesso in competitività esagera esasperata
Ci impegniamo a rifiutare decisamente nel rispetto delle radici storiche delle scelte democratiche e antifasciste espresse nella costituzione del nostro Paese tutte le forme di violenza palesi ed occulte che hanno lo scopo di uccidere la libertà ed instaurare l'autoritarismo e di totalitarismo a tutti i livelli di imporre il diritto del forte sul debole di dare spazio alle discriminazioni razziale
Ci impegniamo a promuovere la cultura le politiche di comportamenti volti a tutelare i diritti dell'infanzia e molti altri ci impegnamo credo che rispondano benissimo tutte le istanze che ispirano alleati
Dicevo che volevo anche entrare nel merito del convegno oltre che farsi conoscere di più perché credo che
Sia importante conoscersi di più per collaborare insieme di più
Avevo preparato un approfondimento su tre incroci dove poter lavorare insieme dove incontrarsi vi accennerò ripeto solamente per slogan il primo incrocio è l'incrocio della formazione la necessità di risiedere presso quelle condizioni sociali più bisognose di arricchimento educativo è un'urgenza che abbiamo insieme
Abbiamo quindi bisogno in questo senso di fare delle esperienze pilota di prassi educative in queste realtà che più hanno bisogno sacrificando magari per questa impresa i più agevoli percorsi delle eccellenze
E il tempo che ci misuriamo con la nostra reale capacità di penetrazione capillare in nuove realtà così come in quelle che il tempo
Allontanato da noi
Un altro incrocio l'incrocio tra nuova scuola informazione
La necessità di vigilare su quanto va accadendo nel Paese circa una riforma della scuola sta si preoccupa un disinvestimento per quella fascia di studenti socialmente segnati
Non ci preoccupano le proposte di riforma le riforme servono eccome ci pare però invece dividere oggi una stagione ripiegata all'indietro
E allora
Le nostre associazioni devono presidiare di fatto alcuni momenti importanti della loro vita la formazione professionale il tempo extrascolastico anche questo comporta la necessità di lavorare per istaurare cose nuove
E lavorare insieme
Nelle rispetto delle reciproche identità enfasi che il tempo della formazione non sia il tempo del mercato ma il tempo della cultura
Senza mercato si dice non c'è futuro ma senza cultura diventeremo presto un paese senza futuro
Il terzo incrocio dell'ultimo che fuoco e l'incrocio di generazioni adulte e generazioni giovani di nuove generazioni
Vi è sempre più dei giovani una visione negativi Zarate da parte del mondo degli adulti gli adulti sempre più si preoccupano dei giovani e non si occupano di loro lasciandoli sempre di più in balia di se stessi
è necessario aprire una riflessione forte sul ruolo educativo e questa siamo disponibile a farla insieme con le altre Tom abbia già fatto altre volte insieme l'Azione cattolica insieme a Kiko noi compare questo pezzo di strada
Comprendere il fenomeno non basta occorrono sporto quanto mai congiunto unitario affinché pratiche minime di continuità educativa possano pian piano affrancarsi
Ecco su questi tre profili su questi tre incroci vediamo gli eventuali momenti di collaborazione pratica e concludo velocemente
Occorre riscoprire il popolarismo una informazione capillare e dunque popolare
La tradizione il cammino fatto testimoniano una scelta comune è un impegno fattivo per la tradizione per portare le nostre proposte formative laddove maggiormente era avvertita la necessità di emancipazione sociale
ACLI AGESCI anni
Hanno
In generale i forti alleanze sui tavoli delle istituzioni hanno generato in questi anni oggi però non bastano più le alleanze bisogna rimboccarsi le maniche ripartire dal basso
Occorre rigenerare una cittadinanza attiva
Lo sforzo relativa alla partecipazione e oggi essenziali
E in crisi particolarmente la qualità della partecipazione questo lo avvertiamo anche dentro le nostre associazioni la spina ci impone di avviare sperimentazioni abbiamo bisogno di riaffrontare la realtà associativa in altri termini diversi da quelli che siamo abituati a pensare
Non possiamo vivere di rendita non possiamo più vivere di rendita per questo motivo sarebbe auspicabile una collaborazione ancora più forte tra di noi
Concludo
Una competenza occorre rifondare in conclusione una competenza educativa
Le sfide che abbiamo dunque dinnanzi riguardano il cuore della nostra storia riguardano l'identità comune
Abbiamo bisogno di lanciarci in una dimensione avventura
La quale tornando appresso alla nostra cultura di riferimento lancia ancora una volta oltre il vissuto oltre il dato la propria sfida di volontari di educatori di associati questo interpella sensatamente la tradizione entro la quale siamo cresciuti non è certo il momento dei facili sogni ma chi si ripiega sul proprio ombelico non è dato di vedere oltre l'orizzonte grazie
Grazie grazie
La parola a Vidia borsite
Voto vicepresidente dice presidente
Dalla Regione Lazio
Buongiorno a tutti complessa che sono un po'emozionata perché impegnativo prendere parola in questo congresso e poi prenderla dopo quattro giorni vi lavori intensi siamo venuti a Torino per allargare i confini sulle rotte della fraternità come ci ha invitato a fare il Santo Padre
E molto emerso durante le sessioni congressuali sulle tante modalità per allargare i confini della nostra associazione
Sia dal prezioso contributo che hanno portato i delegati sia da prezioso contributo che hanno portato i numerosi ospiti anche internazionali che si sono avvicendati in questi giorni sia su questo palco e su quello dell'Auditorium in particolare ieri sera un applauditissimo Prodi ha evidenziato a chiare lettere cosa significa allargare i confini dell'Europa
Per un'Europa unita non solo geograficamente o economicamente
Emergono chiaramente le piste di lavoro attuali e stimolanti che questo congresso ci offrirà per i prossimi quattro anni
Piste capaci di dare ulteriore slancio e vitalità alla nostra associazione che quest'anno compie sessant'anni e non li dimostra minimamente
A giudicare anche dalla vivacità del dibattito e dal e della dialettica che c'è ne sta proprio in questa sala
La mia è una brevissima e frammentaria riflessione i tempi sono stretti e poi si deve fare ho deciso di affrontare sono un'angolatura piuttosto in Terna
Con gli occhi di donna delle ACLI che da pochi giorni sono anche presidente regionale delle ACLI del Lazio
Ed è sull'importanza di proseguire per il prossimo quadriennio la stagione di rigenerazione associativa e di sviluppo associativo avviata Pro sette quattro anni orsono
In tal senso scelto di sottolineare solo due a spetti quello di valorizzare ulteriormente le differenze di genere e donne e di generazioni giovani
Per quello di visite di disegnare rivitalizzare i luoghi di governo dell'associazione appartiene a livello regionale
In questo congresso abbiamo visto
Sono emersi segnali importanti incoraggianti che indicano un aumento del numero delle donne e dei giovani che assumono responsabilità nelle armi
Ma questo processo a e necessario dare un'ulteriore accelerazione capace di incidere positivamente sullo sviluppo dell'associazione e importante anche e anche tempo credo che dalle ACLI arrivino a rapporti stimoli anche verso l'esterno per promuovere le donne sulla scena politica
Vorrei sottolineare qualora ve ne fosse bisogno che siamo agli ultimi posti in Europa la proposta abbiamo solo la Grecia percentuale di donne ministro e donne parlamentari
La Spagna con la decisione di Zapatero di nominare otto ministri donne su sedici la Spagna che sembrava anni luce dietro noi ci ha dato un segnale forte che speriamo venga capito perché valorizzare le differenze
Cioè prima passò
Presso una fraternità associativa reale e non solo dichiarata vivere incarnare la fraternità dentro l'associazione comporta scelte a volte coraggiose
Fare spazio che valorizzano le differenze in primo luogo quelle delle donne e dei giovani abbiamo visto anche quelle di chi è diverso da noi per cultura per religione per del colore della pelle che ci consentono di costruire relazioni nuove e proiettate verso l'esterno
La mia la seconda direzione
Molto in Terna ed è orientata sulla necessità di rivitalizzare ridisegnare i luoghi di governo dell'associazione a partire dal livello regionale
Segni incoraggianti in tal senso sono arrivati dal progetto governance approvato dalla direzione nazionale nel dicembre scorso quasi a fine mandato che credo dovrà essere ripreso con vigore
è una sfida che sento in prima persona e che comporta una forte richiesta iniziavano organizzativa in termini di Ronie processi Risorse umane capacità progettuali e di innovazione sociale tanto caro al nostro presidente Boffa
Solo per questa via il regionali saranno capaci di essere soggetti importanti sul piano politico
Sia all'interno che all'esterno dell'associazione e in particolare lo diceva vittoria Boni nel suo intervento con la riforma del Titolo quinta della Costituzione che attribuisce competenze alle Regioni per quanto riguarda politiche sociali e politiche formative ancora tante altre apre nuove opportunità ai nostri regionali Rino che i nostri Jarret giornali potrebbero accogliere i livelli regionali devono diventare capaci di creare sinergie non di sottrarre potere
Connessioni di coordinare a coordinare e soprattutto di fare cooperare le diverse realtà delle ACLI e le diverse province in questo senso alleati possono dare vita a un federalismo cooperativo e solidale
La funzione del regionale quindi tutta da scoprire ed a sviluppare nell'ottica di una logica di rafforzamento e miglioramento nella governance dell'intero sistema favorendo l'integrazione di ogni sua parte
Individuando e scegliendo le priorità strategiche e articolandolo in obiettivi definiti concreti adeguate al contesto
Questo congresso acquistato mete ambiziose sia sul versante esterno che sul versante interno per la costruzione di un futuro sostenibile una solidarietà globale
Tali mette per essere raggiunte richiedono un impegno corale di tutto il sistema associativo e quindi vorrei concludere utilizzando alcune parole che mi piace utilizzare utilizzato anche al mio congresso regionale di padre Bartolomeo Sorge
Ogni persona da sola il fragile come un fiocco di neve un sacco di ne avessero schiacciano le dita si scioglie se troppi si sposta facilmente
Ma se tanti fiocchi di neve si depositano sul pendio di una montagna iniziano a rotolare insieme originano una valanga che è una straordinaria forza della natura capace di evadere anche la roccia
Così dobbiamo essere noi a Christie insieme con la nostra forza possiamo agire concretamente per contribuire a rendere un mondo migliore Piliego per tutti nel locale e nel globale grazie
La parola a Fabio pro Tassoni
Della presidenza nazionale dopo essa abbia prodotto Ostuni vorrei invitare il segretario dalla CISL Savino Pezzotta
Ho chiesto Camillo di battermi in sessanta secondi perché ho tantissime cose da dire profitto senza io non ho dubbi ho tantissime cose da dire perché sui temi della pace su questo dibattito di questo congresso sul web far sul terzo settore sulla paternità sul nostro rapporto con la Chiesa italiana però scrivo se vorrete leggerete
Una sola cosa ringraziarvi e perché ce l'ho nel cuore la voglio dire
La democrazia quella che noi pratichiamo da cinquant'anni e più
è senza dubbio fatta di regole diritti di tempi di metodi di uno stile a cui attenersi di partecipazione di passione
La democrazia e anche fatica cinque mesi di congressi non sono pochi
E a volte addirittura noia replica ripetitività e anche errori certo possiamo migliorare in qualità in quantità però mi è capitato presiedendo un congresso di sedermi prima
Dell'inizio del congresso in prima fila come sapete per l'apertura e di essere seduto vicino a un deputato
E ha un amministratore locale di un più lo stesso partito
Ed erano stupiti
Erano stupiti perché i nostri artisti erano tutti in Darfur da parati a fare la commissione verifica Poteri approvare il Regolamento a discutere e dicevano anche noi facevamo questo un tema la democrazia oggi in Italia è una cosa che va curata è testimoniata con forza e le ACLI lo fanno lo fanno seriamente lo fanno con errori ma con la grande qualità ecco io vi ringrazio di questo non avevo dubbi ovviamente però penso che io mettere insieme rimettere insistere
Sulla fraternità come categoria politica e tradurla in prassi e tradurla in esperienza viva di democrazia è il poi il vero cuore delle ACLI la cosa che ci fa grande
Anzi è stato avete visto che è stato bravissimo alla mantenuto proprio l'impegno perché se l'assunto
A Savino Pezzotta Zaffaroni
Calorico
Equipaggiata particolarmente caloroso
Particolarmente caloroso perché Savino Pezzotta e il segretario generale dalla CISL organizzazione
Sindacale alle quali noi siamo particolarmente legati come storia per condivisione in di battaglie ma siamo anche legati a Savino Pezzotta in quanto persone poi la Polo magari ci dirà anche del del del suo legame anche umana
No con con noi un legame umano che consente di allargare anche in questo senso i confini della collaborazione
In sfide e più ampia anche magari per i nostri recinti di organizzazione grazie Sabino grazie a noi
Ma guardando
Chi la al tabellone il cartello
Perché mi è venuto il dubbio dico a me avrei dovuto iniziare tra essi chiamare il PD amici o fratelli
Ebbene la porta optano per tutte e due per quei complice proprio così care amiche cari amici care sorelle e cari fratelli
Che è anche un modo che si usano il sindacato internazionale Petit che altre per fratelli tre sorelle
Ma grazie per l'invito grazie per essere tra voi o forse
Per quanto mi riguarda tra di noi
Non dimentico mai
Ma il di essermi formato nelle ACLI
E che la mia militanza sindacale nasce da qui
Nasce da qui che ho imparato a essere un cristiano laico
Oggi il mio saluto
Saluto di tutta la Cina
Corre anche la mia organizzazione lo ricordava prima Monti
Abbiamo una relazione speciale
Che viene dalle comuni origini della
Certo nel corso del tempo abbiamo avuto momenti di dialettica
Di incontro
A volte differenziazioni
Ma non ci siamo mai persi di vista
E credo che anche nel futuro continueremo a guardarsi a dialogare arrivate e soprattutto a volersi bene perché non ne possiamo fare almeno certo
Che a volte volersi bene significa anche soffrire per l'altro per le cose che a volte non si capiscono
Unico che è quella che ci lega sul piano umano sul piano affettivo sul piano delle battaglie che tante volte abbiamo condotto insieme ecco allora io mi scuso se il mio intervento
Non sarà solo ed esclusivamente da segretario del Lazio
Nel mio dire si intrecceranno molti aspetti personali e quelli di un'appartenenza com'
Sono contento di essere ritornato a Torino con Learco
Hai fatto bene Luigi a ricordare l'undicesimo congresso delle ACLI
Certo
Da allora
Ad oggi la realtà è mutata lo testimonia questo ambiente
Ma allora si fece una scelta una scelta parallela a quella che in quei tempi aveva stava maturando Lazio prescelto dell'autonomia
E non fu una scelta facile oggi è facile dirlo ma allora non lo fu
Non lo fu sicuramente fu una scelta profetica
E molti di noi erano come John non volevamo andarci
Cioè resiste il ramo perché sapevamo a quello che avevamo perché elevati trattenevano molte cose una visione del mondo le modalità dell'impegno la Golia de incidere attraverso forme che erano ormai vecchie sulla dimensione della politica
Ma io sono convinto che quella fu una scelta decisiva
Per il mondo cattolico
Ma non solo per il mondo cattolico
Per la democrazia italiana
Parlare di autonomia sociale in un tempo come quello del sessantanove
In cui la politica sembrava anche a noi
L'unica vera centralità non fu facile come non lo è oggi
E pure su questo terreno io credo non possiamo del MOSE
L'idea che tutta la politicità
Si esaurisca nella rappresentanza politica
Nelle istituzioni
è una semplificazione
Che non tiene conto che le persone perseguono sempre spontaneamente
La voglia di associarsi e di rappresentanza
Perché l'autonomia è il senso profondo della partecipazione
Noi non possiamo rassegnarci ha un'idea di società costituita da monadi individuali perché anche perché sappiamo
Che le persone quando sono sole
Sono sicuramente più deboli
Fanno meno hanno meno possibilità di rappresentarsi hanno meno possibilità di consegnare a sé e ai loro figli dei diritti e delle situazioni nuove
La nostra contrarietà
Contrarietà del razzismo alle riforme istituzionali che si stanno discutendo in Parlamento in questi giorni è sicuramente concentrata sulla devolution che rischia di indebolire l'universalità di alcuni diritti come quelli socio sanitari dalla scuola e dalla sicurezza
Ma ciò che più ci inquieta
E la realizzazione di un primariato forte
Che ha posto al centro una sorta di sovrani di sumo elettorale una modalità di interpretare di pensare la politica che avrà ricadute negative sulle forme della rappresentanza e della partecipazione bisogna impedire che questo modello che questa forma di governo si realizzi nel nostro Paese
La battaglia per l'autonomia
Sociale è e deve essere
Per noi una battaglia che ci accomuna giorno dopo giorno
E credo che l'autonomia un'autonomia e corretta intesa veramente nel senso profondo che gli abbiamo dato sia utile anche per ricostruire
Le convergenze unitario all'interno del sindacato
Se il sindacato
Come è stato purtroppo sostenuto
Che non si sta in un sistema elettorale deve scegliere il punto programma elettorale esservi coerente
Bisogna allora sapere che se questa è la prospettiva il nostro ruolo finire
La battaglia che noi abbiamo condotto in questi ultimi anni
Magari anche attraverso molte incomprensioni
Tendeva a Sassuolo a questo obiettivo
Voleva salvaguardare e valorizzare la nostra autonomia
E assegnare solo acque
La nostra capacità di darci un progetto autonomo dei programmi sindacali condivisi allarmati
Il nostro modo di rapportarsi ed interpellare la politica
E allora noi diciamo con molta chiarezza
Che non si tratta per un sindacato di scegliere un programma elettorale
Ma di continuare a rappresentare con coerenza con determinazione quelli che sono gli interessi i valori delle persone che rappresenta
Tocca alla politica
Essere in grado di raccogliere di interpretare quelle esigenze che noi mettiamo in campo e chi meglio le interpreterà avrà più successo all'interno del mondo del lavoro non viceversa
Noi non portiamo nessuno la libertà dei nostri iscritti varia tra l'avanguardia nata il problema non è più il nostro cioè di coloro che stanno di fronte che devono essere capaci interpretare
Ecco se in questi ultimi tempi
Abbiamo iniziato
A ritrovare delle convergenze questo è il dato con me lo ha dimostrato l'Assemblea del dieci di marzo dei delegati CGIL CISL e UIL dalla nostra autonoma capacità di elaborare un progetto e lì
Che nasce la possibilità
Di nuove convergenze unitario no se stiamo da una parte o dall'altra perché noi stiamo naturalmente da una parte sola dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori e dei pensionati
Ed è l'unica parte che ci interessa che sta a cuore
Ecco perché è importante
Quanto lui sia detto ricordando il congresso di Torino e anche le nostre inquietudini di allora
E credo che su questo terreno abbiamo ancora molte battaglie racconti
Tutti devono sapere che noi abbiamo un'unica casacca che vogliamo portare solo i colori del sindacato dell'associazione delle nostre proposte
Ed è proprio sulla base di questa autonomia che sollecitiamo costantemente la politica a non rinunciare al suo ruolo che siamo ai dirigenti io non ci si può limitare al resistenze ma che deve essere in grado di governare incerte
Intercettare le esigenze vere delle persone dal paese questo Paese ha bisogno di futuro e tutti i giorni ci danno presente Noemi voglia poi il popolo questa è la realtà
Credo che il dato o
In una situazione che è molto difficile e delicata
Dal punto di vista economico dal punto di vista istituzionale
Una situazione che in molte parte condividiamo con il resto dell'Europa
Certo che avremo bisogno di una nuova politica economica a livello europeo
Io non si può restare ancorati solo rigide politiche monetarie serve una politica di crescita se non gli obiettivi di Lisbona saranno parole vuote
Serve anche però uno scatto
Politico
E noi crediamo che il Trattato costituzionale deve essere approvato il fretta subito
Perché è la base per poter fare la politica economica se non c'è una dimensione politica il resto diventa un'illusione diventa un rischio costante
Ecco perché la poi il Trattato costituzionale per noi e per i sindacati europei che ieri hanno manifestato in tutta Europa diventa un'esigenza immediata perché quella e l'esigenza che ci consentirà di cambiare
Beh Europa allora come futuro
E se diciamo all'Europa come futuro vuol dire essere attenti all'istituzione che sono interni al nostro Paese
E la situazione più grave di quanto terrà descrivo
Il prodotto interno lordo non cresce
Divertimenti Carlo
La competitività ci sta perdendo il Mezzogiorno sta affermandosi
Cresce il malessere sociale
La gente non ce la fa più perché questa è la realtà se ieri a Roma c'erano un milione un milione e due di pensionati era lì per dire che fanno fatica a reggere con il loro reddito le condizioni di vita che hanno di fronte
Ecco perché noi
Insieme abbiamo sotto i problemi li abbiamo trasformati in una proposta
In una piattaforma articolata su tre grandi blocchi vogliamo nuove politiche economiche
C'entrate su innovazione Mezzogiorno risorsa umana vogliamo una nuova politica dei redditi capace di rivalutare i salari stipendi e pensioni
Vogliamo politiche sociali che salvaguardino l'Uefa presto che stiamo chiedendo
Non abbiamo ancora risposte
Oppure le risposte non ci convincono
Ti negano che bisogna ridurre le tasse
Ci dicono che la nostra piattaforma costa un tre per cento del prodotto interno lordo
Ma non si dicono
Quanto costa la riduzione fiscale non si dicono quanto costa questo modello di federalismo
Ma poi
Ma come
Si tagliano le pensioni
E si fanno tanti discorsi sul riformismo sul conservatorismo del sindacato
E poi
Si abbassano le tasse per i ricchi
Dove riformismo dove resta tra lo chiediamo però chiediamo a tutti i
Ecco resta la politica economica del governo
Sì questa devono sapere che noi non ci stiamo
Non siamo disponibili noi siamo pronti come sempre al dialogo al confronto alla negoziazione ma non possono pensare di soddisfare il sindacato con qualche sostegni ai Consonni
Noi abbiamo bisogno d'altro
Perché quando chiesi prese la cassa integrazione
Quando si chiudono le piccole fabbriche
Quando abbiamo grandi non più in difficoltà
Quando settore in ieri proviamo a pensare al settore tessile stanno soffrendo l'ira di Dio non si può parlare solo di sostegno ai consumi
Bisogna parlare di Investimenti bisogna parlare di futuro bisogna ridefinire qual è la missione produttiva economica di questo Paese questa è la sfida che il sindacato ha messo in campo
Bisogna dire che cosa si fa per la famiglia
Ecologia affrontato questo tema nella sua relazione
E sulla vostra proposta di conteggiare i minori nel voto io non sono molto in grado di esprimermi
O anche qualche dubbio
Credo però che sia stata un'utile provocazione
Per richiamarsi più
Al fatto che manca un'attenzione alla dimensione delle politiche per la famiglia
E che la famiglia non è molto rappresentata nello scenario politico ecco io la interpreto così questa interpretazione la Cuerda questa provocazione e da questo punto di vista
Noi assumiamo poi ho qualche dubbio sullo strumento ma su quello possiamo continuare a discutere
Io credo che noi siamo dicevo in una situazione molto difficile
Oggi il sindacato deve affrontare nuove sfide
Come la frantumazione la parte dell'esazione dei luoghi del lavoro
Deve confrontarsi con nuove colture che stanno dentro il mondo del lavoro non è indifferente
L'aumento della femminilizzazione del mercato del lavoro rispetto al rapporto tra un uomo
La persona il lavoro cambia butta e tante volte noi non siamo in grado di coglierlo di comprenderlo di dare risposte negoziale contrattuali adeguati non è uguale il rapporto che avevo io giovane che entrava in fabbrica rapporto che oggi ha un giovane con il lavoro ci sono modalità interpretazione diverso noi abbiamo sicuramente di fronte al tema dalla nostra rappresentanza grossi problemi da affrontare
Perché il lavoro diventa più difficile diventa più precario occorre ritrovare alcuni schermi per rimetterlo in circolo per ridargli quel senso di sicurezza bisogna fare un grande lavoro che non può fare solo il sindaco io credo che per capire questi mutamenti
Il sindacato abbia bisogno
Di un rapporto forte con le associazioni del sociale con quelle associazioni che stanno dentro la dimensione delle persone che stanno lì dove ci sono i giovani che interpretano quello che si muove all'interno di questa realtà frammentata
Noi dobbiamo probabilmente come sindacato cambiare modelli organizzativi dobbiamo riarticolare i nostri modelli contrattuali dobbiamo probabilmente lasciarsi sfidare di più
Ma non lasciamoci però anche qui lo dico suggestionare
Da quelle
Teorie che sono circolate di un sindacato che perde rappresentanza
Noi tutti e tre aumentiamo gli scritti
Gli omettiamo negli atti
Noi abbiamo fatto uno sciopero generale al quale ha partecipato un milione e mezzo di persone abbiamo fatto ieri una manifestazione dei pensionati con quasi oltre un milione di persone veniamo da una capacità di mobilitazione alta il che vuol dire che bene o male con le sue contraddizioni
Con le sue debolezze il sindacato continua a rappresentare una forza viva di questo Paese a rappresentare bisogni e interessi che sono quelli della gente che lavoro affetto questo è
Altro che fare girare il rappresentante
Evitiamo anche inoltre devono legge per rappresentare per regolare la rappresentanza serve questo sì
Che tra le tre organizzazioni simpatiche maggiormente un pluralismo dinamico e una capacità di mediazione politica che qualche volta abbiamo perso ma sono convinto che l'autonomia del sociale
La sua politicità
Sono meglio difesi se gli organismi le forze del sociale riescono de il pieno rispetto delle loro autonomia
A mettersi in Rete
Ad avere una reazione costanti noi abbiamo fatto insieme
Una buona battaglia sul terreno dalla parte del dimostrando che si può essere rigorosi sugli obiettivi ma anche attento attenti alle dinamiche del pluralismo
Nel movimento per la pace
Assieme con le acque di con la forza
Siamo stati un punto di riferimento precisi
Di chiarezza in molte volte in molte case
Abbiamo svolto un ruolo politico ed educativo
Su questa strada io credo a mezzi dobbiamo continuare insieme perché insieme siamo legati da una modalità
Dalla voglia di far crescere perché sappiamo che si siamo contro la guerra vogliamo che finiscano ne vogliamo sempre di meno vorremmo che scomparisse ma sappiamo che non si vince solo sul terreno politico
Si vince se noi siamo in grado di cambiare il modo di pensare
Il nostro quello dell'opinione pubblica e quelle delle persone se cresce la dimensione di una coscienza di pace
Sono convinto che nel mantenere le nostre specificità le nostre autonomie che sono care preziose
Possiamo ricercare linguaggi obiettivi comuni sulle grandi questioni dalla parte dell'Europa degli immigrati degli immigrati e ho visto un manifesto per mi fa paura
Perché mi dice quanti ne ho trattenuti no quanti neo accolti non può non essere così noi dobbiamo avere il coraggio di una idea nuova diverso da
E dobbiamo diventare ma lo dico
Sommessamente
Insieme
Un polo del sociale
Capace di interagire di stimolare la politica
Un po'del sociale libero leggero
Basato sulle Autonomie sul pluralismo sulla valorizzazione delle specificità che la società mette in campo laiche e cattoliche
Dobbiamo essere una provocazione per questo bipolarismo della politica che non riesce ancora a vivere la dimensione dall'alternanza come misura culturale del nuovo modo di fare politica
Per questo
Difendere l'autonomia del sociale
Rafforzare le nostre organizzazioni definire delle reti stare insieme significa contribuire a definire una democrazia pluralista e personalista all'interno del nostro Paese anche in un sistema bipolare
Sono proprio d'accordo non da soli
E sulle proposte che vengono dobbiamo veramente rafforzarsi e andare avanti
Abbiamo un tema un tema comune
Quella della solidarietà internazionale
Viene alla relazione di Luigi una proposta che mi sollecita quello di un fondo unico da alimentare con un contributo di ognuno
Per D'realizzare i progetti io dico va bene ma attenzione anche noi
Perché bisogna avere anche un'attenzione a non assommare tutto ciò che creativo è plurale che si muove in questo mondo
Dobbiamo andare in una direzione certamente anche dopo la grande iniziativa che faremo sull'Africa dovremo dire con chiarezza che serve in questo Paese un comitato leggero per l'Africa per mantenere viva questa tensione ma leggero
Lasciando che la creatività e le possibilità che tutto quello che si è mosso in questo Paese continua a vivere e ad alimentare la possibilità del nostro incontro
Io credo che l'iniziativa sull'Africa che partirà il quindici aprile che si chiuderà con la grande manifestazione del diciassette pomeriggio sia un avvenimento
è la prima volta che avviene in Europa che le grandi organizzazioni del movimento sindacale
Che le organizzazioni del volontariato
Che il comune della capitale d'Italia mettono in campo l'iniziativa di questo genere bisogna esserci in tanti con le nostre bandiere con i nostri frizioni dimostrare che veramente crediamo perché resta
Una battaglia politica
Per carità e a far crescere la coscienza che noi confiniamo con questo continente
Che era questo continente non è che solo noi dobbiamo avere questo atteggiamento compassionevole che ogni tanto sentiamo anche nei nostri ambienti Magon questo a a
Contenente noi dobbiamo avere un rapporto politico
Perché da lì possono venire per noi ricchezze non solo quale materiale
Ma quelle umane
Quello di una capacità nuova rivelazione di una modalità diversa di fare economia di stare insieme
Possiamo trarre dalle colture dalla musica dei colori che che non possiamo perdere che l'umanità e non può perdere questa è la nostra battaglia queste nel dire che noi siamo per l'Africa non perché abbiamo altri desideri
E cose di questo genere
Ecco perché dobbiamo essere lì in tanti ma credo che insieme possiamo giocare un altro ruolo importante
Io credo che appartenendo noi
A due centrali internazionali diverso noi alla Chiesa internazionale voli razzi anti
Dobbiamo operare per fare in modo che si vada in modo deciso alla realizzazione di un Oni Cangrande Confederazione internazionale pluralista e democratica
E tocca a noi voi toccare la CISL italiana toccare anche le italiane lavorare in questa direzione
Becker la vocalizzazione
La società civile a livello globale si realizzasse nella misura in cui noi saremo in grado di rifondare il sindacalismo internazionale
è un compito che le nostre due organizzazioni devono assumersi proprio perché appartengono a due considerazioni diverse che devono diventare o una a livello internazionale
Vado a concludere
Con questo io chiudo la parte diciamo sindacale di ruolo
Ma anche di cuore di amicizia di di affetto
Vorrei prendere una provocazione che ha detto Luigi me la prendo sul piano visto che io sono di ciò che io credo
E la faccio all'interno
Di quella forte laicità che io ho preso dentro razzismo
Una laicità che è servita a purificare molto da via fede
Del resto nelle acque mi avevano insegnato che dovevo da Cristiano stare nel movimento operaio lo slogan famoso
Che non abbiamo dimenticati
Ecco perché sono sollecitato
Da questa idea dal noi cattolico
Non so se siamo di fronte a una nuova stagione
E certo però
Che la fede cristiana
Non può essere intimidita
Essa
Di perse
è un fatto sociale
è un fatto pubblico è un fatto politico
Non lo deve dimenticare nessuno non è una questione di una identità contro ma è la questione di ciò che siamo naturalmente siamo e non possiamo dimenticarlo
Punto e cattolico
Non può mai essere fatto e in contrapposizione a qualcuno
Noi ebrei sappiamo benissimo
Che le si dobbiamo mettere in campo
Un'idea nuova da raccogliere della cogliere il mondo
Di questo
Su con tutto ciò che contiene non c'è un'esplosione
Noi sappiamo che accogliere
Significa anche essere accolto
Non abbiamo solo quello di accogliere sappiamo che ogni accoglienza un incontro tra diversi che si condizionano che si siedono insieme che vivono insieme
Ma occorre che qualcuno abbia la sua dimensione dobbiamo avere io credo il coraggio di vivere da cristiani dentro la secolarizzazione senza averne paura
Senza timori
Per quello che siamo per quello che siamo stati chiamati ad essere per quello che non per quello che vogliamo essere noi sappiamo che l'essere cristiani non è altro che un dono che ci è stato dato di cui dovremo rendere conto
Non è un voleva essere
è un dono che si è stato
Quante i sogni abbiamo perso per strada in questi ultimi tempi
Ma ora noi non possiamo più vivere senza sogni anche dopo l'undici settembre dopo le stragi di Madrid
Dopo la guerra e il terrorismo
Dobbiamo continuare a tener vivo il segno il sogno del regno del Regno che verrà perché noi sappiamo che verrà e sarà un regno di pace lo sappiamo ne abbiamo la certezza sono chiamati siamo chiamati forse indegnamente
A questo
La nostra identità il nostro noi
Nasce dall'aveva detto un giorno sì
Un se che sia cambiata certo che restiamo parlo di me pieni di peccati di debolezze di indirizzi e ne abbiamo di tutti i colori ma su anche sul che sono cambiato
E su questo essere cambiati non c'è dubbio e allora sono obbligato ad andare ad accogliere a essere a essere presente non posso nascondere questo tesoro e mi è stato donato
Lo devo fare conoscere sapendo
Che non siamo noi che lo doniamo perché chi lo dona il suo turno non siamo sempre
Mendicanti in tutte le cose in tutti gli incontri
Non ho nulla da portare ma molto da ricevere molto da accogliere
Ecco noi cattolici abbiamo tante volte
Pensato e potevamo usare gli strumenti del potere per affermare i nostri valori
Le nostre prospettive oggi invece dobbiamo essere capaci di rendere visibile un altro potere quello che riceverà il significato di quello che facciamo e di quello che sia
Il nostro fare politica e nell'essere vite che parlano essere segni questo lo si può fare con un mio no c'è un bisogno di condoni
Cioè di un incontrarsi di un mettersi insieme di un camminare appoggiate gli uni agli altri o noi che si pone
Ma che si estiva che sia
Occorre e che si offre per cambiare e nel cambiare cambia se stesso noi dobbiamo sicuramente io credo in questa nuova stagione
Tendere a un cristianesimo nudo essenziale libero dal sacchiano
Ma sacramentale
Cioè proprio come segno del vivere la libertà del liberaci dal male
Del resto dalla dal diventare adulti
Dalla comunione dall'amore dal perdono dalla curva verso le nostre e le altrui infermità che siano esse economiche sociali e morale
Ecco in questo io credo stia il noi cattolico a cui si riferiva
Luigi ed è su questo che noi tentiamo di mettere insieme queste reti di fare questi percorsi senza le pretese di un tempo ma con l'umiltà di quello che ci è stato dato e che non possiamo tacere metterlo in campo con le forme gli strumenti adeguati alla situazione senza escludere nessuno ma sapendo che abbiamo da imparare molto da quelli che incontriamo perché ogni persona che incontriamo ogni gruppo che accogliamo ogni dimensione di relazione che esercitiamo muta non solo quello che incontra ma muta soprattutto noi stessi e io credo che questo sia il segno che noi dobbiamo dare grazie e buon lavoro al reato
L'applauso la dice lunga sulla condivisione
E sull'apprezzamento dall'intervento di Savino Pezzotta
Penso che dalla conclusione del presidente
L'interlocuzione con lui continua sui temi io vorrei far presente però a tutti voi
Che dopo questo intervento mi sembra che ecco deve esserci da parte un po'di tutti i livelli dirigenti di tutti i livelli
Una capacità da parte nostra di avere un'interlocuzione
Di questo livello
Con i dirigenti e gli amici dalla CISL
La parola ora a Michele consiglio
E si prepara Andrea Olivero mi chiede consiglio al vicepresidente nazionale dal patronato
Beh dopo Savino Pezzotta
Non è semplice
Riprendere un po'i fili dei nostri ragionamenti anche perché credo che il suo contributo sia stato veramente all'altezza del nostro congresso e tuttavia dobbiamo riprendere anche un po'i nostri lavori
E noi ci troviamo l'abbiamo già ricordato tante volte a trentacinque anni il nuovo Congresso qui a Torino trentacinque anni fa abbiamo detto diciamo di un congresso storico che si è svolta una straordinaria fase della vita del nostro Paese che ha coinvolto è acceso le passioni politiche non dimentichiamolo vidi Ione di persone operai lavoratori giovani studenti in una straordinaria fase dentro alla di una straordinaria fase segnata dai processi vip
Di fermenti conciliari nella chiesa del mondo cattolico dei processi di emancipazione regate lotte operaie
Dai processi ai fermenti dentro la scuola ebbene dentro a quei percorsi anche la nostra svolta con la svolta storica dell'autonomia dai partiti dalla fine del collateralismo del buonismo del mondo cattolico certo
Un'autonomia come ci ha ricordato Gigi Bobba un'autonomia che non è solo dei partiti dai partiti dalla di cinema un'anticipazione di più ampio respiro del ruolo dell'autonomie sociali
Dell'autonomia sociale del ruolo delle forze associative del terzo settore mi pare che su questo il contributo di Pezzotta sia stato alquanto significativo e tuttavia
Quella fase quel pezzo di storia contro con quel congresso portava a compimento a maturazione una esplicita richiesta di autonomia che era politica
Perché accanto alla richiesta e dell'affermazione formale e sostanziale dell'aprile del collateralismo e quindi di una dipendenza culturale si sottolineava una richiesta più strategico
Che diceva di più ampio respiro essi che riguarda da riguardato il nostro ruolo nella società civile nei processi di trasformazione politica del paese
E che ci riguarda anche oggi non è solo perlomeno di ieri
Oggi e che riguarda oggi percorsi della democrazia della partecipazione della rappresentanza degli interessi
Che non si esauriscono ed è bene che ce lo ricordiamo e non lo dimentichiamo non sono ormai esauriti né potranno mai esaurirsi dentro i canali oggi veramente molto spesso intasati
E non per fornirvi lì dei partiti e della e delle istituzioni
Ma dentro a quel processo vi era una linea i fermenti conciliare anche l'affermazione dell'autonomia dai cani
Della responsabilità dei laici singoli certamente ma nel nostro caso questa era il grande significato dei laici associati dentro ad una organizzazione dei cristiani
La responsabilità dunque di assumere decisioni da prendere posizioni come cristiani in politica e nel sociale
Ne abbiamo
Ne abbiamo vista la grande attualità di questo nell'incontro dell'altra sera svolga Baglio monsignor serie
Acquaviva e Kasuga ora quelle anche lì
Stanno dentro a quella storia hanno vissuto quel clima
Cercavano di interpretarlo alla luce della propria esperienza originale dei credenti impegnati nel sociale
Cercavano di trasmetterlo il bene dire che svolgemmo un grande ruolo per rendere quei messaggi quelle tensioni quelle passioni
Popolare
Possiamo dire alla portata di tutti alla portata di tante persone che frequento la e hanno frequenti frequentavano i nostri cinque
è così anche oggi
Siamo cerchiamo ci sforziamo di essere di stare di giocare da protagonisti un ruolo dentro alla storia che attraversa questa fase e di farlo io credo con grande equilibrio
Senso di responsabilità e incidendo sui problemi sociali che attraverso le toccano la vita delle persone del nostro mondo
Ora giudizi sia abituato in questi anni
Al slogan che lasciano a leggerli e a settembre subito un po'e interdetti è lo slogan dell'autonomia ente schierati allo slogan ripreso poco fa da Pezzotta sul noi cattolici ebbene io credo che oggi noi dobbiamo essere in virtù rispetto a quel passato e della nostra storia sale sono già alla fine
Ecco perché richiamo via da grandi frutti non ce la farò mai
Dicevo che dobbiamo dobbiamo esserne orgogliosi
Usate uno si prepara ovviamente penso che sia un senso di responsabilità per tutti prepararsi e in questi appuntamenti coi veneti i tempi sono quelle che sono ma dicevo di questa nostra autonomia che dettare
Che non è oggi in pericolo
C'è un DNA dentro la nostra organizzazione ci sono fatti storici che non ci fanno andare andare andare oltre ma io sto punto vorrei saltare alcune cose che riguardano anche i temi della pace le cose siamo ha detto siamo ha detto Casini per se sono veramente alla fine per dire che questo aspetto dell'autonomia
Io credo che noi lo manifestiamo nella misura in cui riusciamo a prendere posizioni sui diversi temi sociali
Penso a nostro manifesto sul lavoro
Penso al Manifesto sul sul web far penso a questi perché credo che ci sia un ruolo che oggi sto girando di foglie
Che oggi abbiamo dobbiamo svolge io credo che ci sia un abbassamento dei diritti del nostro Paese
E delle tutele
Per via di fenomeni che vanno dalla globalizzazione ma vanno anche
Da leggi che ci sono in questo Paese anche chicche e che riguardano il lavoro che hanno inserito elementi di flessibilizzazione ma non supinamente
Non sufficienti elementi e di di tutela occorre tenere alta la guardia su questo occorre io credo servirsi
Dei nostri servizi occorre servirsi delle capacità e delle sensibilità delle antenne io immagino penso Alpa del patronato nel capire cosa accade in questo nostro
E in questo nostro
Quindi perché a me interessa
E dico questi di questa abbassamento delle tutele che vanno proprio sociale lui oppure via della della sanità tanto è stato detto ma volevo citare che mi ha colpito particolarmente questo nel settimanale vita di circa un mese fa
Faceva una pagelle Ina per il governo
Sulle politiche sociali Chi l'ha visto si è reso conto che non ha salvato molto ha salvato solo una cosa il i mille euro per il secondo figlio
Per tutte le famiglie e mi pare veramente cosa di poco conto allora non c'è tempo per affrontare presto
Io credo che abbiamo fatto questi devi del Manifesto nel manifesto sul web farm nel lavoro che abbiamo svolto con il progetto il progetto lo sviluppo sviluppo sociale
Ora io credo che dobbiamo nel lavoro che stiamo svolgendo mettere ancor di più
Questi temi al centro ed infine l'ultima considerazione è più di carattere interno noi siamo usciti da Brussel con un con all'ordine del giorno l'integrazione e in particolare dei nostri servizi io credo che siamo stati infinito Camillo scusami ho dovuto cambiare in corso un po'tutto siamo stati abbiamo svolto brodo in questi quattro anni un grande lavoro all'interno del cose esso ma abbiamo svolto e credo anche un grande lavoro
Non solo sul versante dell'integrazione dei servizi ma anche sul versante dell'integrazione progettuale tra imprese associazioni voglio solo fare un piccolo evento e vedere veramente
Anche ancora molto molto tempo dei progetti che abbiamo attivato nel patronato
Sul progetto immigrati sul progetto salute sull'indagine sul mobbing il fumetto con gioventù leghista il lavoro che stiamo conducendo
Con l'ha fatto e l'Unione Sportiva sul tema degli anziani
Voglio dire di un percorso di integrazione progettuale perché ci sia tra i servizi che l'associazione una più elevata integrazione in grado di far diventare anche lei prese luogo di rigenerazione associativa
Luogo da cui fare rinascerà e far ripartire la nostra associazione e di festa dei
Grazie grazie
Come interessi preparerà Andrea Olivero dico che
Diversi hanno già rinunciato spontaneamente all'intervento
C'ha rinunciato a meno me pervenuto Rossini o bandito Sebastiano Arcidiacono Vincenzo Menna
Il presidente del Veneto Pier Matteo par Pacciolla Russo Antonio e altri hanno rinunciato e hanno assicurato
Vero anche Carla Dell'Orto che rinunci hanno rise hanno esatto hanno assicurato coloro che hanno rinunciato non si curato di mandare al testo scritto il testo scritto vorrei invitare anche a coloro che per necessità dei tempi abbiamo dovuto tardare immagino mi chiede che le cose che dovevi dire mi chiede consiglio erano e stava a me le importanti è bene che siano raccolte in un testo e perché poi rientra nella documentazione ed è opportuno che poi ognuno conosca allora la alla Andrea Olivero
La parola poi chiederemmo chiediamo a Franchini di intervenire per l'Azione Cattolica e
Poi il tempo non non ce l'abbiamo più
Spero che la stessa spontaneità nella rinuncia e del predisposizione del testo scritto sia anche per gli altri che hanno chiesto l'intervento grazie Andreas
Cari amici si care amiche credo che durante il bel dibattito che si è sviluppato in questi giorni sulla ricchissima e meditata ove l'azione di Gigi Bobba si siano messe con chiarezza in luce le rotte da seguire nei prossimi anni e gli approdi verso i quali la nostra associazione deve tentava
Dopo aver parlato tanto di mare
Di viaggi nel nostro percorso congressuale la vela se lo sta a indicare ancora voglio quindi fare qualche brevissima considerazione in merito alla barca che lanciamo verso le sfide di nuovi orizzonti
Cioè le nostre ACLI sono delle fasi di zattere oppure dei pesanti galeoni o sono delle velocità va be'il è giusto interrogarsi oltre che sulle mette anche sugli strumenti che abbiamo a disposizione
Per valorizzarli presi a correggerne i difetti
Se non parliamo d'se non partiamo da questo richiamo
Noi rischiamo di fare dei voli pindarici lontani dal sentire della nostra base e di non essere utili alla crescita della nostra società civile e della nostra Chiesa
In questa analisi mi viene in aiuto in particolare uno strumento nuovo il Censimento sapete l'ho seguito un poco a livello nazionale
Che ha visto coinvolte quasi tutte le province d'Italia un numero elevatissimo di circoli si sta completando avremo nei prossimi nelle prossime settimane i dati ufficiali abbiamo per adesso solo i dati parziali ma qualche segnale du giunge con chiarezza in primo luogo la nostra associazione
Il viva e capace di rinnovarsi
Non dappertutto nella stessa misura ma la nostra realtà di base sta seguendo i passi che nelle province e a livello nazionale si stanno compiendo in sostanza ci paiono tre situazione associative pressappoco identiche dal punto di vista percentuale in primo luogo le caravelle
Cioè i circoli attivi capaci di relazioni portico col territorio e di aprirsi ai grandi temi globali che fanno socializzazione ma anche formazione animazione sociale e spirituale promuovono servizi imprese sociali
Poi vi sono i galeoni
Circoli capace di coinvolgere i soci e di essere un luogo importante per la vita e la comunità ma che sono un po'lenti ad aprirsi abili nel promuovere socializzazione ma non in grado di rinnovare modalità di azione sociale e di ampliare i servizi offerti vi sono infine alle Zattere anche se che maggiormente creano preoccupazioni hanno i dirigenti i circoli in affanno che faticano a mantenere partecipazione associativa
Che non organizzano iniziative di qualche conto che non hanno rapporti se non sporadici con la comunità in cui sono presenti
Dobbiamo quindi domandarsi qual è oggi il nostro compito quali le priorità della nostra azione
Per portare tutta l'associazione a navigare nelle acque inquiete fortunatamente inquiete dell'impegno sulle rotte della fraternità
Credo che gli orientamenti congressuali e la relazione del presidente abbiano colto nel segno dobbiamo continuare a guardare all'associazione per accrescerne la forza rinnovarle le energie potenziare la visibilità e la capacità di comunicare
Mai come ora è necessario creare cultura potenziare gli spazi di incontro e discussione democratica accrescerà le appartenenze locali permette la salvezza della società globale
L'urgenza nell'ambito della formazione e più in generale nei rapporti tra gli individui non è mai foriera di buoni risultati
Abbiamo bisogno di tempo per operare cambiamenti nelle nostre abilità sociali
Eppure il tempo è poco e non paiono abbondanti le risorse che abbiamo
Vive con lei nostri nuclei elaborazione del pensiero delle nostre sedi provinciali regionali e nazionale
E allo stesso tempo noi dirigenti dobbiamo pazientemente Metozzi all'ascolto delle comunità locali il paradigma della fraternità che diviene il mandato di questo congresso vede incarnarsi proprio a partire dai territori
Norberto Bobbio che mi piace ricordare qui nella sua Torino
Diceva
Diceva che solo nel Paese esista il prossimo tu non puoi amare tutti se non in modo molto astratto lui amava e solo il prossimo la fraternità globale verso la quale come cristiani e come cittadini del mondo vogliamo camminare passa attraverso le azioni buone che sappiamo costruire qui ed ora ecco perché dobbiamo proseguire sulla rotta
Dei piccoli delle piccole iniziative dei gemellaggi
Per sviluppare fraternità nei nostri servizi
Dobbiamo operare sempre con più forza perché la nostra associazione ha una caratteristica una caratteristica che ha portato dentro gente diverso dagli operai e professore universitario
Cioè uniamo la riflessione la profondità dell'ispirazione cristiana con l'impegno e la voglia di sporcarsi le mani nell'azione su politica e sociale
Il nostro agire localmente come nei confronti del mondo globale passa attraverso azioni semplici ma efficaci come abbiamo visto ieri
Oggi in una società in cui tutto sembra perdersi dietro opportunismi e vuota immagine credo che il nostro compito sia ancora più gravoso eppure lo sappiamo proprio questo è il nostro mestiere sarà
Grazie grazie Andrea immani
Sono pervenuti cenni e di rinuncia
E invece non mi è pervenuto nessun protesta finora quindi io da intendere che anche chi non ha dato cenno di rinuncia rinuncia all'intervento io voglio ringraziare fra tutti coloro poi
Che la anche anche Matilde Matilde forti anche
Anche Mariano a Miccoli voglio ringraziare in modo particolare perché poi stanno lavorando con me a Palermo e quindi rinunciano pure loro però manderanno pure loro un testo scritto grazie
La parola ora a
Marcos Franchi infatuazione cattolica e poi l'intervento conclusivo del presidente nazionale
è ovviamente prima di tutto porto i saluti dell'intera presidenza dall'Azione cattolica in particolare della presidente Paola Bignardi
Credo che la mia presenza qui dica oggi proprio la stima la stima e la fiducia che accompagnano da sempre i nostri rapporti credo che l'Azione cattolica le ACLI siano legate veramente da una storia di presenza nel territorio molto forte
Da quel lavorare veramente gomito a mo'al gomito nei quartieri e nelle parrocchie e sono contento che si riprenda questo progetto parrocchie perché li possiamo veramente trovarci insieme
Ci lega anche una forte vicinanza in quel periodo difficile che accompagna la nascita delle ACLI
E gli anni che la ricostruzione parlo di quel periodo perché vorrei ricordare all'inizio di questo intervento una persona un giovane laico assessore politico delle antiche dell'Azione cattolica Alberto Marvelli
Al un uomo
E Michele
è una di quelle persone che concretamente ha testimoniato nella sua vita i valori di cui tutt'oggi abbiamo parlato che ha saputo interpretare le questioni sociali del suo tempo la guerra la questione operaia la ricostruzione
Le ha interpretate alla luce dal bar del Vangelo
E poi ha compiuto gesti personali forti ma anche dato vita a progetti comunitari il circolo delle ACLI fondato a Forlì
Da Alberto Marvelli era una mensa era una mensa per i lavoratori ma era anche una mensa per i poveri
E credo che questi esempi ci uniscano veramente al Alberto Marvelli diventerà beato il cinque settembre di quest'anno a Loreto con la presente in una celebrazione con la presenza del Santo Padre che è la festa incontro nazionale dell'Azione Cattolica qui ovviamente vi invito credo che ci sia voi l'avete detto e l'avete detto con chiarezza ed è effettivamente forse la novità vera ripartire dal Vangelo è il Vangelo che promuove le altri ed è il Vangelo che può fondare questo progetto educativo integrale
Che richiamo solamente perché ne ha già parlato Lino Lacagnina e mi associo anche ai suoi pensieri
Credo che
Lo sforzo che possiamo fare insieme è proprio questo cercare crediamo che sia questo il nuovo nome dell'educazione oggi davanti al pensiero unico dalla mercificazione strisciante della vita che incombono occorre saper offrire spazi di confronto e di ascolto
Luoghi dove il valore della persona emerga in tutta la sua inviolabilità il sacralità dobbiamo tornare a pensare e dobbiamo tornare a pensare insieme a pensare tra le generazioni
Giovani adulti insieme ed è questa l'esperienza della nostra associazione l'esperienza di un associazione democratica che ci vede da da sempre appunto nel valorizzare questi percorsi percorsi di crescita non la democrazia
Per fondare questa cultura della democrazia
Di cui l'Italia ha veramente tanto bisogno oggi ci siamo trovati insieme in tante occasioni più di tutti
Ci siamo trovati più di tutto ci siamo trovati attorno a quel tavolo delle sentinelle del mattino
A quel
Uno di quei luoghi del voi cattolico che può effettivamente mettere in atto delle prassi e nelle prassi nei progetti nelle campagne
Nelle campagne possiamo ridefinire la nostra identità proprio come lui cattolico
Allora anche perché credo che così che possiamo continuare a scrivere insieme la dottrina sociale della Chiesa perché la dottrina sociale della Chiesa bisogna continuare a scriverla anche oggi allora
Al modo di di Marvelli dirlo di Dossetti di Lazzati di carretto di baci e di tanti altri e in questo senso vorrei e chiudo
Invitarvi ad un incontro ad un incontro che faremo sempre a settembre siamo a cento anni dalla nascita di Giorgio la Pira di quel profeta di di pace di speranza ma anche di politica dico la politica alta
Proprio da profeta La Pira diceva che la politica deve essere nuova
E diceva che
Quella politica furba
Priva di vera capacità creativa vince un istante ma poi perisce poi perisce mentre la politica nuova
E la sua la metodologia teorica e pratica capaci di edificare nell'unità e nella pace una nuova società proporzionata a quest'epoca
Allora attorno alla pira
E a quest'incontro che vorremmo fare con tutti gli amministratori politici sindaci che si riconoscono nel in questo noi cattolico
E attorno a questo incontro che possiamo secondo me trovare una sinergia nuove quindi faccio quest'invito e vi lascio con questa sua citazione con questa frase che latino amava tantissimo
Parla della notte appunto le sentinelle siamo nella notte e la notte notte l'ha già detto Gigi all'inizio
Però di notte è bello credere nella luce dobbiamo forzare l'Aurora e a nascere credendoci e con l'Aurora sveglieremo abiteremo anche il futuro grazie
Grazie
A Marco Franchini
Parola al per l'intervento conclusivo al presidente nazionale Luigi Bobba
Al pensiamo giunti
Una folla di pensieri
Dalla quale riesco difficilmente a districarmi da questo giornate di congresso
Ma
Avendo già parlato a lungo in altri momenti
Voglio solo dire che alcune cose
Che siano un po'di sintesi soprattutto che parlino al vostro cuore
Credo che ci siano di queste giornate tre caratteri
Il primo
è quello che
Siamo riusciti
A comunicare la capacità di tenere insieme
Visione radicalità
Ma anche concretezza
Il prossimo passo da fare
Un cristiano deve tener sempre insieme queste due cose visione radicalità
Ma anche capacità di offrire
Il prossimo passo
Forse in questo siamo stati aiutati sicuramente perché crediamo nella comunione dei santi
Da quei santi sociali piemontesi
Don Bosco Cafasso Murialdo Frassati
Tutte persone che non scherzavano con la radicalità e non erano certo particolarmente corteggiati nel loro tempo
Ma anche tutte persone che se l'andavano un po'a cercare
Dobbiamo scorsi andava a cercare in una Torino che cominciava industrializzare se c'erano tutti questi apprendisti questi non erano ancora prendeste il primo contratto di apprendistato lo fa proprio Don Bosco
E se lei andava a cercarmi stregati che venivano alla campagna erano totalmente disorientati il mondo la città il lavoro erano qualche cosa che li poteva travolgere
O il beato Cafasso
Sarete forse passati in una crocicchio di Torino che in piemontese si chiama il rondò da forca
Perché ricorda che in quel luogo
C'erano venivano impiccati i delinquenti
E questi tutti abbandonati da tutti erano invece accompagnati in quell'ultimo momento
Dal Beato Cafasso
Ecco credo che in questa capacità di tenere insieme
Radicalità visione concretezza proposta prossimo passo sia forse uno dei caratteri di questa nostra organizzazione
La secondo carattere
è la coralità
Vedete la coralità non è uniformità
La coralità è
Suonare ciascuno
Il proprio strumento
Ma suonare la stessa musica lo stesso spartito
Io più che una squadra di calcio credo che un'organizzazione possa essere paragonata meglio ad un'orchestra
E non che estratti sono tante diversità
La coralità si ottiene
Quando si è capaci di suonare lo stesso spartito senza per nulla rinunciare
Alle differenze ai talenti alle idee alle risorse all'intelligenza alla passione di ciascuno
E credo che questo congresso ne sia stata una prova
Non solo al nostro interno
Anche con i tanti interlocutori che sono venuti in questi giorni
E credo che questa anche nostra capacità
Di essere un luogo di relazione di rapporto di incontro di dialogo di collaborazione
Sia
Non il frutto la nostra capacità ma il portato della nostra storia
La terza cose credo che in questo congresso
Si è parlato della nostra agenda dell'agenda che abbiamo approvato a scrivere per suonare la sveglia a questo Paese e per suonare la sveglia in particolare alla classe politica al governo
Gli interlocutori che sono venuti qui non sono venuti a parlare d'altro
Sono venuti a misurarsi con questa proposta esigente
Forse anche con qualche provocazione
Forse abbiamo messo insieme una una sequenza di elettroshock
Abbiamo cercato di aprire dei varchi degli sconfinamenti
Almeno dei lampi di futuro
Per cercare di animare un dibattito
Di risvegliare
Una falsa qui è
Ecco allora che questo nostro
Convenire in questo congresso a
Come direi cifra chiave ancora quella cifra e quella chiave
Che era stato del congresso del sessantanove del congresso di Livio Labor
Gennaro Acquaviva l'altra sera nella presentazione
Del
Libero degli scritti e i discorsi di Livio Labor
A lui rievocato un'espressione che non avevo annotato sempre di trentacinque anni fa quando labor diceva bisogna spartiti guidare il sistema politico
Per valorizzare l'autonomia delle persone dei gruppi associati sul territorio
E proprio questo carattere di legare insieme
Il principio di autonomia
Con la l'idea di sperimentazione sociale
Forse l'elemento più innovativo più duraturo più moderno
Della intuizione di quel congresso
Un'autonomia che non si esprime solo negativamente nella contestazione nel dissenso ma si esprime proprio e principalmente e positivamente nell'immaginazione sociale
Nella capacità di tradurla in pratiche di sperimentazione sociale
Siamo convinti ancora come labor trentacinque anni fa che la sperimentazione e più creativa della contestazione perché solo essere capace di futuro
E non è puramente antagonistica e oppositiva
Non inseguiamo un radicalismo antagonistico che forse può soddisfare
Il nostro narcisismo
Mettere a posto le nostre coscienze
Ma cerchiamo la via stretta della sperimentazione creativa
Più faticosa
Va più capace di conseguire di conseguire un cambiamento
Reale delle nostre comunità nel nostro Paese e in un oscuro e in un dimensione più larga
Perché quello che ci inquieta
è quella divaricazione che nella cultura del movimento cattolico dei movimenti sociali cattolici era
Tra Paese reale e Paese legale
E che forse in modo più efficace
Il nostro amico Ilvo Diamanti
La dice attraverso l'Italia media e l'Italia dei media
Non ci rassegniamo a pensare che sia vera solo l'Italia che rappresentata e invece l'Italia che incontriamo ogni giorno sono quei milioni di cittadini di lavoratori che anche qui Savino Pezzotta ricordava che ritornano continuano a scendere in piazza a dire la loro a non rinunciare a di essere protagonisti
Della loro esistenza del loro destino e del destino di questo Paese
E lo fanno non come individui
Ma facendo leva sulla forza sulla capacità sulla durata
Di queste reti associative e sindacali che costituiscono una straordinaria risorsa di questo nostro Paese
In terzo luogo
Credo che
La riflessione che abbiamo fatto ieri
Insieme con Romano Prodi ma soprattutto insieme con molte realtà che vengono da altre parti del pianeta ci consegni un duplice messaggio
Il primo
L'allargamento dell'Unione Europea e il processo di revisione delle istituzioni non è qualche cosa che avviene dalla sera alla mattina
è un processo lento Complesso difficile
Ma che se è sorretto da una visione a capacità di conseguire gli obiettivi
Prodi ci ha fatto capire che le istituzioni non sono delle realtà statiche cristallizzate
Ma se ci sono uomini e donne che le guidano che hanno una visione sono capaci di imprimere di un dinamismo
Ecco credo partecipare a questo dinamismo significa anche per noi costruire l'Europa dei cittadini
Un quarto pensiero seconda cosa ci viene da quel video che abbiamo visto ieri
Era un viaggio in alcuni nostri circoli
I nostri cari e vecchi circoli
Ma non sono solo cari e vecchi circolino presenza così che fa parte quasi della storia della Geografia del paese
Una volta andando a un incontro al ministero del lavoro con Camillo Monti
C'era un consulente
Del ministro
E c'era anche il capogabinetto del ministro
Quando questo asse dottoressa non aveva ben chiaro che lo sono le ACLI questo signore dice ma cova non sai che non sono le Achille ha chiuso un po'come i carabinieri non c'è Paese dove non ci sia un circolo delle ACLI
Però insieme a questa solidità è questa lunga
Fedeltà alla storia del Paese alle nostre comunità c'è anche qualcosa di nuovo
E quel qualcosa di nuovo l'abbiamo intuito da quei circoli
E proprio i circoli che hanno lanciato da soli cominciando dei ponti hanno superato muri hanno allargato i confini hanno fatto già quello che abbiamo scritto nel titolo di questo congresso
Sono già in qualche modo un crocevia di incontro di popoli di culture in alcuni casi anche di itinerari religiosi
Ma ieri abbiamo anche imparato
Che la dimensione internazionale delle ACLI
Può essere
Una delle rotte essenziali del nostro futuro
Mi è capitato tra le mani nelle nei giorni nelle settimane scorse partecipando a uno dei vostri congressi è venuto un una cresta che mi ha fatto vedere una tessera del mille novecentosettanta vale la presidente Emilio Carvalho
E in quella testa adesso non ricordo più ma c'era alle ACLI con le lotte del movimento operaio in Europa nell'arte e nell'Africa in tutto il mondo insomma
Dove si sentiva forte dietro quello slogan
Questa carica internazionale questa dimensione internazionale che proprio la borsa e per sviluppare
In modo straordinario ce l'ha ricordato anche Carlo scorso per quando disse nel sessantotto sessantanove si riunì una primo incontro di gruppi di lavoratori cristiani un po'da tutto il mondo
Ecco credo che questi anni ci abbiano in qualche modo riconciliato con questa nostra dimensione internazionale di quell'antica le nostre appartenente anche qui hanno preso parola
Di quell'antica delle nostre presente tra i tanti lavoratori che sono migrati nei paesi europei e in America latina
Diciamo che adesso siamo anche un po'ad un nuovo tornante
Il tornante che insieme a questa presenza antica riprendere tra le mani questo questa rotta
Abbiamo anche invece lavorato fatto crescere opere di cooperazione e di solidarietà e di sviluppo e abbiamo capito che questa non sarà più l'eccezione nei prossimi anni
Sarà la regola di tutti i giorni sarà ordinario
Sarà il compito normale di un circolo di una realtà delle a ed è per questo che l'invito che qui ci ha raccolto ci ha invitati ci ha fatto Savino Pezzotta ad essere insieme a luglio insieme a tutti gli altri che hanno promosso la manifestazione
Del diciassette aprile sarà un invito che non solo non possiamo non raccogliere ma un invito che raccogliamo con grande entusiasmo perché ci sentiamo parte di questo processo per cui il sentire il destino di quelle nazioni dei quei popoli come parte del nostro destino ce l'ha detto anche cambiassi non possiamo pensare che questo destino è separato dal nostro è il nostro stesso destino
E forse in questo cielo sconfinamento più difficile
Quello di provare non solo
Realizzare opere di solidarietà e di sviluppo ma anche quello di provare insieme
A costruire reti associative simile a quelle che abbiamo impiantato costruito mantenuto
Qui nel nostro Paese come ha fatto il presidente mondiale dei lavoratori cristiani l'amico Enrico t. neo
Che ha avviato un circolo ACLI a Lima come proveremo a fare a Nairobi in Kenya come ci sta provando in alcuni Paesi dell'area balcanica
Non solo un intervento segnato dalle emergenze
Ma da qualcosa che possa durare
Infine
Due ultimi punti il cardinale Poletto
Cioè invitati
Ad assumere fino in fondo la dimensione missionaria del cristiano
Una dimensione missionaria che forse
Può essere
Scritta nello nell'invito semplice che ci ha fatto Mario chiaro nella meditazione di sabato mattina
Ce l'avete il Vangelo in Borsa in questo congresso
Può sembrare una domanda
Banale ma va al cuore
Va al cuore della nostra capacità di coerenza e di radicalità cristiana
Va al cuore anche di quella
Confronto
In parte anche teso
Che abbiamo avuto nella sessione statutaria
Va al cuore della possibilità e della capacità di essere dentro la nostra chiesa
Una presenza
Che sa vivere fino in fondo questa laicità matura non come contrapposizione ai pastori
Ma come capacità di far vivere
La testimonianza nella quotidianità nella vita
Savino Pezzotta
Ha fatto qui un intervento
Direi fuori dal comune
Mettendo insieme non solo tutta la sua passione di sindacalista
Ma anche il suo cuore antico
Via Christa
Allora io vorrei dire tre cose la prima ha detto
La proposta un bimbo un vuoto una buona provocazione
Vorrei Vieri e che
Mi sono convinto che sia qualcosa di più di una provocazione
C'è qui tra noia il professor Luigi Campiglio
Ho passato una giornata con lui anch'io ero affascinato dalla proposta ma leggeva appunto come una una proposta anche un po'sovversiva vorrei dire
Dopo queste giornate questa discussione con quest'uomo così limpido trasparente e anche così capace di farti suscitare pensieri
Di far sì che le idee abbiano ancora una loro forza trasforma attiva della realtà
E l'invito che gli faccio a costruire insieme a riflettere insieme ad approfondire a capire
A far sì che non rimanga diciamo una provocazione isolata un gesto esemplare anche questo
Ma invece qualche cosa che suscita che cambia che lascia traccia che incide che modifica che obbliga
La classe politica a modificare i propri comportamenti
Allora è un invito proprio a costruire insieme un percorso non so se la rotta sarà esattamente queste
Ma certamente la provocazione ha qualcosa di semplice di lineare di incisivo
E se non cede decidiamo soprattutto nel nostro Paese
Rischiamo grosso il primo grande rischio di quel rischio declino dentro la questione demografica
Ecco allora perché
Se capisco che la provocazione può suscitare anche reazioni e perplessità nonché lascerò non lasceremo spero che questa sia solo una provocazione
Ma ci costruiremo una campagna un'iniziativa di sensibilizzazione di mobilitazione
E sono sicuro che qualcosa ne
Ne verrà da questa iniziativa
Così come voglio raccogliere
La proposta di trovare un itinerario comune di vedere ACLI CISL e unite
Nel cercare un processo unificante delle due grandi centrali dei lavoratori la Confederazione mondiale dei lavoratori la CIA metti a cui noi aderiamo
E la CISL Internazionale
Credo che in un mondo che si è fatto globalizzato avere dei soggetti globali globalizzati organizzati sia l'unica strada per a bere una solidarietà globale per non avere le armi spuntate
Per non essere sempre sotto scacco per non giocare la partita in difesa ma anzi per assumere
Sono stato Nairobi nelle
Un mese ad un mese fa esattamente
E devo dirvi che sentire parlare quei lavoratori delle loro condizioni dei loro diritti negati di uno sfruttamento da bestie
Di una impossibilità di veder riconosciuto qualsiasi diritto di una veramente difficoltà a capire a vedere quale strada intraprendere
C'era da pensare che anche quello non poteva non essere un compito che ci riguarda
Eppure in quella condizione ho visto una luce di speranza una voglia di crescere
Una tentativo di sortire una immaginazione una creatività e anche una tenacia
Che forse tante volte abbiamo un poco smarrito nelle nostre comunità nei nostri circoli né i nostri gruppi
Allora forse attingere a quel pozzo
A quel secchio al secchio dei poveri come ci ha detto stamattina don Luigi Ciotti è forse l'unico o il vero cambiamento di metodo che dobbiamo fare per ricomprendere ancora anche le nostre stesse origini anche le nostre stesse radici
E non timo sempre
A Savino Pezzotta vorrei ringraziarlo
E non è un ringraziamento
Di formalità coi lui non è proprio Cuomo di formalità
Le parole che ha detto sul noi cattolico
Mi hanno sinceramente commosso
Commosso perché ho visto prima di tutto
La testimonianza di un cristiano
Di un cristiano con la schiena diritta viene in mente il nostro fondatore Achille Grandi
Che era un cristiano con la schiena diritta non era certo un baciapile
E se ebbe l'intuizione e la forza di dar vita a questo l'organizzazione
Certamente gli ha impresso questo carattere
Un carattere che sentiamo come una parte che non si può strappare dal nostro DNA
E lui ce la ricordato evocato
Ma soprattutto voglio ringraziarlo per le parole che ha detto non ne aggiungo altre
Perché mi ha fatto capire forse quanto erano
Fragili
E non limpide le mie stesse parole
Tale da suscitare anche qualche incomprensione o pregiudizi
Ma quando si lavora insieme si costruisce insieme il bello è che quando qualcuno inciampa altri la sostengono gli fanno riprendere la corsa
E credo che le sue parole le faccio biglie non ne aggiungo altre
Perché siano il modo migliore per dire quello che avrei voluto dirvi che forse
Non vi ho detto nel modo più appropriato
Un grazie davvero Sabino per questa sua capacità di entrare in percorsi che abbiamo
Anche costruito insieme in questi anni
E che oggi qui ci ha rappresentato facendoci sentire che cerca in qualche modo una al via un percorso comune che viene da lontano ma che allo stesso tempo
Guarda anche lontano
Non è un orizzonte ristretto
Non è un ritorno indietro
Non è un nuovo partito politico
E piuttosto questa inquietudine
A non vedere la nostra fede la nostra appartenenza non come separazione non come un noi contro un voi
A non vedere questa fede resa sterile sul piano culturale rilevante sul piano sociale insignificante sul piano politico subalterna a questa o quella parte né
E questo nient'altro quello che ci muove
Non so quale strada intraprenderemo non so se c'è di fronte a noi un terzo stagione del movimento cattolico vedo qualche segnale seppur debole
Abbiamo avuto qui con noi Michel Camdessus non a caso questo centenario
Delle settimane
Sociali dei cattolici di Francia e anche un tentativo di anche qui riconnettere fili storie esperienze e memorie ma anche presenza nell'oggi
I tanti credenti dentro questa nostra questa nostra Europa
E poi vorrei ricordare che il termine cattolico significa universale è sinonimo di apertura mai di chiusura mai di steccato Mai dire cento mai di esclusione
E solo in questo senso noi vogliamo costruire uno e cattolico per aprire per includere per attraversare confini
Per cercare nuove relazioni
Un ultimo pensiero questo veramente l'ultimo
Ho cominciato la mia relazione dicendo che sempre difficile trovare un incipit così come anche difficile trovare
Una parola di congedo
Ma prima di questa parola di Cannes Gedo vorrei fare tre ringraziamenti
Il primo ringraziamento agli amici delle acque di Torino che ci hanno ospitato se hanno accompagnato hanno aiutato
Grazie col cuore al Presidente delle ACLI pittori non Stefano Tassinari allora il conto tutti gli altri
E poi secondo a ai tanti che hanno lavorato nell'ombra invisibile e che hanno reso possibile che questa nostra macchina congressuale somma non inciampa se non si fermasse non producesse dei guasti
è un nome noto il suo nome e sono tanti hanno fatto il lavoro oltre l'ordinaria dedizione competenza
Queste anche un po'di quella coralità di cui ho parlato all'inizio
Infine vorrei anche fare un ringraziamento
Al mio segretario al nostro segretario generale Vincenzo Menna
Per competenza di ruolo si è ovviamente ha assunto
Insieme a tutti gli altri a tutti gli altri della presidenza i vicepresidenti a tutti
Ovviamente hanno lavorato insieme per preparare realizzare condurre in porto le vele la questa barca con queste vele che qui vede
Ebbene dove vanno queste belle anche qui vorrei fare un riferimento una donna
A una donna che sulla fraternità creato nello stesso tempo una una spiritualità
Un'esperienza di economia
E anche una proposta anche una proposta per gli uomini e le donne impegnate in politica
E Chiara Lubich la fondatrice del movimento dei Focolari
Un itinerario del tutto diverso dal nostro ma questo dà l'idea appunto come pensieri
Storie creando l'unica radice nella fede possono incontrarsi e sarà proprio con con Legambiente con il movimento dei focolare con Sant'Egidio che il prossimo dodici settembre a Roma insieme con il sindaco verrà
Realizzata la prima giornata in Italia dall'interdipendenza un'idea del nostro amico studioso americano Benjamin Barber un po'per rendere concreto visibile nell'immaginario che questa interdipendenza e parte ormai delle nostre vite dunque
Occorre anche celebrarla renderla pesca perché diventi costume quotidiano
Le
Dichiara
La Lubich ci accompagnino in questo allargare i confini dice Chiara Lubich la nostra esperienza ci insegna che c'è bisogno della paternità lungamente dimenticata nel pensiero e nella prassi politica senza la fraternità nessun uomo e nessun popolo sono veramente in fondo liberi ed è uguali eguagliare
Le libertà saranno sempre incomplete e precaria finché la fraternità non sarà parte integrante dei pro
Anni e dei processi politici in ogni regione del mondo
è la fraternità che può far fiorire Progetti ed azioni nel complesso tessuto politico economico culturale e s'
Sociale del nostro mondo e la fraternità che fa uscire dall'isolamento che apre la porta dello sviluppo ai popoli che ne sono ancora esclusi
Il profondo bisogno di pace che l'umanità oggi esprime
Dice che la fraternità non è solo un valore non è solo un metodo
Ma è un paradigma globale dello sviluppo politico e così si è un grazie auguri arrivederci buona Pasqua