"La Repubblica tra governabilità e compimento della democrazia. Riflessioni sulla strategia e sugli impatti del primo centro sinistra" - organizzato dalla Accademia di Studi Storici Aldo Moro, dalla Fondazione Italianieuropei e dalla fondazione Luigi Einaudi per Studi di Politica ed Economia (presso l'Istituto della Enciclopedia Italiana,Palazzo Mattei di Paganica, Piazza della Enciclopedia Italiana, 4)

Allora cominciamo signor Presidente della Camera onorevoli presenti cari colleghi signor Rossi come presidente dell'Accademia di studi storici Aldo Moro prima di cedere la parola al presidente Casini che
Oltre alle nostre iniziative
Vorrei brevemente nel fornire alcuni elementi per introdurre le finalità il senso del nostro seminario che s'intitola la Repubblica tra governabilità e compimento nella democrazia
Riflessioni sulla strategia e sugli impatti del primo centrosinistra questo seminario offre l'occasione di presentare e discutere secondo un approccio pluralistico e multidisciplinare
Le prime provvisoria acquisizioni dell'itinerario di ricerca che abbiamo chiamato legare Democrazia società sul primo centrosinistra che abbiamo promosso come Accademia Aldo Moro insieme alla Fondazione in ausilio alla Fondazione Italianieuropei a questo seminario ne seguiranno altri nel corso dell'anno
Con queste iniziative l'Accademia secondo lo spirito che ha sempre caratterizzato il suo modo di operare in sintonia con i suoi partner
Promuovere uno spazio aperto d'incontro di riflessione e di dibattito in cui affrontare tematiche che ci appaiono di una qualche importanza
Ma che la concitazione del dibattito politico culturale corrente può indurre a trascurare
Desidero anche ricordare che questa iniziativa non sarebbe possibile senza il con il sostegno finanziario che offrono all'Accademia enti quali la Regione Puglia il Comune di Bari le provincia di Foggia di legge
A questi si aggiungono naturalmente le energie messi a disposizione dei nostri partner la Fondazione Einaudi la Fondazione Italianieuropei nel sostegno volontario sia intellettuale sia organizzativo dato dal gruppo certe a cui l'Accademia definisce e grazie anche all'Istituto dell'Enciclopedia Italiana per averci offerto questa bella sala perché l'apporto fondamentale al nostro lavoro tuttavia viene proprio da tutte quelle persone studiosi intellettuali politici uomini dell'istituzione della società civile che hanno risposto prontamente alle nostre sollecitazioni e stanno contribuendo in vario modo a questa iniziativa
Ne sono testimonianza i partecipanti all'incontro di oggi rappresentative di una significativa pluralità di competenze famiglie culturali orientamenti politici ma ci sembra accomunati dalla passione per il libero confronto delle idee in una prospettiva di scoperta
Da loro cioè attendiamo un dibattito ricco di umori e di sollecitazioni intellettuali e colgo questa occasione per ringraziare
Ho parlato di uno spazio Franco di riflessione e di confronto libero da compro contrapposizioni preconcette o da polemiche strumentali aperto
Creare questo tipo di opportunità è ormai una delle ragion d'essere l'Accademia
E tra ispirazione anche in questo dalla capacità propria di Aldo Moro di capire interpretare spesso in avanti le ragioni dei suoi interlocutori e anche dei suoi avversari
Uno spazio così ci sembra utile nel contrastato
Certamente il tema che abbiamo proposto quello delle interpretazioni del primo centrosinistra e il loro significato nel contesto attuale non solo italiano richiede questa apertura mentale scevra di pregiudizi che data infatti in una stagione della nostra storia
Che forse è stata a volte troppo affrettatamente archiviata nella riflessione storica nel giudizio politico con caratterizzazioni spesso sommarie che attratti liquidatoria
Al contrario
A quarant'anni di distanza dal primo governo di centrosinistra organico
Ne vorremmo sollecitare i nostri interlocutori ad escludere con passione il rigore non certo in modo acritico celebrativo su di un'esperienza complessa e controversa che però può forse offrire spunti di inaspettata attualità
Questa riflessione voglio sottolinearlo può interessare tutte le attuali famiglie politiche non solo quelle che possono apparire più prossimi alle forze che storicamente sostenne no
L'esperienza del primo centrosinistra intanto l'orizzonte attuale deve in qualche modo una scomposizione e ricomposizione di tradizioni politiche ideali così che rintracciare ascendenze indicare discontinuità meriterebbe di per sé una ricerca da un punto di vista più sostanziale le questioni affrontate le soluzioni prospettate all'ora toccando il vivo dei processi di integrazione e sviluppo democratico del Paese
Possono favorire nuove elaborazioni anche rispetto alle problematiche odierne cerca il complesso rapporto tra istituzioni democratiche esigenze di governo il mutamento sociale infine va ricordato anche ed alcuni degli oppositori storici del primo centrosinistra i suoi fautori si stabilirono allora forme di confronto e di dialogo che possono sollecitare interessanti considerazioni anche per la cena attuale
Dunque per avviare la nostra indagine abbiamo provato a rivisitare la vicenda del primo centrosinistra alla luce di due differenti istanze che a nostro parere hanno caratterizzato il cammino nell'Italia postbellica la prima e quella della governabilità esigenza cioè di identificare interpretare affrontare tempestivamente i problemi che si pongono alla collettività nazionale
Sia nella quotidianità dell'azione di governo sì attraverso interventi più strutturali e articolata
La seconda istanza e quella del compimento della democrazia
Vale a dire la necessità di promuovere le condizioni per una matura convivenza democratica non solo sotto il profilo istituzionale ma anche sul versante degli strumenti politici
Amministrativi e culturali che a diversi livelli di prossimità i cittadini consentono alla democrazia di prendere corpo una società si tratta di due istanze che si sono modificate quanti intensità e contenuti con il mutare la Società italiana e pertanto si sono riproposti modi ogni volta diversi ma sempre di conoscere esse potrebbero informare anche una parte del dibattito politico attuale
In cui ci si sta interrogando sull'adeguatezza dell'assetto istituzionale dello Stato rispetto alla società che ancora oggi in rapido mutamento e che attraversa da dinamiche globali nella prospettiva dell'integrazione europea
Nell'ambito mentre parte l'interpretazione storiografica c'è spesso tesa utilizzare queste due categorie come distinte
Talvolta contrapposto tra l'allo stesso tempo però oltre che sullo strumento per accostarsi alla storia politica l'Italia post-bellica
Le nozioni di governabilità e allargamento alla democrazia hanno anche rappresentato un fattore attivo all'interno della nostra storia si tratta di un fattorino pura prevalentemente cognitiva
In quanto a che vedere con il modo in cui le differenti leadership che si sono succeduti alla guida del Paese hanno interpretato se stesse hanno stabilito le priorità sulle quali intervenire e hanno definito il proprio mandato
Possiamo anche notare che sul versante degli impatti dell'azione politica lambito la governabilità è quello del compimento alla democrazia
Si presentano strettamente legati tra loro non di rado un allargamento degli spazi democrazia reso possibile il raggiungimento di più alti livelli governabilità
Così con un'attività di governo efficace aperto la strada a forme più avanzate di vita democratica
Allo stesso tempo crisi di governabilità possono riflettersi sulla vita democratica e viceversa
Con questo seminario ci proponiamo dunque di approfondire da una parte l'esplicito sforzo compiuto dal primo centrosinistra per dare un nuovo slancio al processo di espansione del sistema democratico
Il quale avviatosi con la Costituente sembrava aver subito un certo rallentamento e dall'altra
Il tentativo di rispondere alla domanda di governabilità del Paese in un momento caratterizzato da rapide e profonde trasformazioni in cui larghi strati sociali premevano per essere forse più rappresentati riconosce
Si tratta in questo contesto anche di comprendere se la sintesi tra la dimensione della governabilità quella del compimento e la democrazia espressi allora sia stato una sintesi efficace un meno e se abbia in qualche modo indirizzato senso in un altro le vicende politiche successive
I tre soggetti che hanno promosso questo itinerario di studio riflessione stanno attivando in questi mesi propri specifici percorsi ricerca su differenti aspetti di quella stagione politica
Come Accademia alto moro abbiamo avviato una ricerca sulle dimensioni cognitive dell'azione politica nel contesto del primo centrosinistra
Utilizzando gli approcci propri della sociologia della conoscenza
La ricerca non si focalizza sugli eventi che caratterizzano quella vicenda politica bensì sulle interpretazioni che ne sono state date su come tali interpretazioni
Si sono modificate nel tempo sulla memoria collettiva che ne deriva e quindi alla fine sulla pluralità di significati e sul senso generale della vicenda
Per avviare tale indagine è stata realizzata una prima tornata di interviste su questi temi in cui Luciano Andrea nostro direttore ci presenterà tra poco i primi risultati
Alcuni gli intervistati sono anche presenti a questo seminario e potranno quindi ulteriormente approfondire le loro riflessioni con l'occasione li ringrazio per l'interesse dimostrato e la qualità dei contributi che ci hanno offerto la Fondazione Luigi Einaudi si sta impegnando differenti fronti di ricerca storiografica uno di questi è rappresentato dai rapporti tra il mondo liberale e l'esperienza del centrosinistra
Come credo dia il professor Giovanni Orsina una chiave di accesso a questo tema e costituito allo studio dei rapporti tra Giovanni Malagodi Aldo Moro anche come emergono dalle carte di Malagodi recentemente riordinati dalla fondazione
La ricerca che intende avviare invece l'altro partner dell'itinerario la Fondazione Italianieuropei ha un carattere più politologi o di cultura politica
E riguarderà il tema del massimalismo nel contesto della vicenda del primo centrosinistra in rapporto alle leadership politica
Queste ricerche
In generale l'itinerario di studio di riflessione nel suo complesso rappresento dunque un tentativo di contribuire a recuperare all'analisi critica un'esperienza politica che come dicevo all'inizio
Appare essere stata in qualche modo rimossa dall'orizzonte della riflessione contemporanea
Lo sforzo che stiamo conducendo parte invece dal punto di vista
Di vedere il centrosinistra quale che ne sia il giudizio sulle sue premesse politiche culturali o sulla sua efficacia in termini di governi com'è un'esperienza fondamentale della storia al nostro Paese in un in un momento cruciale nel suo sviluppo in quel momento una classe dirigente si è trovata ad affrontare i complessi problemi posti da profonde trasformazioni nel Paese a livello internazionale
Nel farlo ha cercato con un certo respiro strategico di proporre una nuova sintesi politica che riflettesse in qualche modo prefigurarsi una maggiore integrazione nella società italiana e un'ulteriore crescita nella sua vita democratica
Un'operazione insomma che deve essere analizzata criticamente e su cui è possibile formulare giudizi assai riversi anche molto severi ma che non dovrebbe essere accantonata affrettatamente come irrilevante
Noi pensiamo che se condotto con rigore immaginazione questo sforzo interpretativo possa avere qualche utilità anche per il presente in cui questioni di integrazione sociale riforme istituzionali nuove sintesi politiche si pongono con tutti altri accenti naturalmente in un contesto completamente diverso ma nondimeno si pongono e chiedono risposte creative e di alto profilo
Con queste iniziative volevo offrire per quanto è nelle nostre capacità un contributo a costruire le basi per un dialogo franco e sereno in questo senso grazie
Do la parola al presidente Casini
Grazie anzitutto dottor Alfonsi
Presidente Accademia gli studi storici Aldo Moro
Cui dobbiamo l'organizzazione
Di questo vero e proprio itinerario di ricerca che costituisce anche l'asse importante del seminario di oggi naturalmente un saluto a tutti
In questo luogo così prestigioso e così fortemente evocativo delle grandi tradizioni della cultura italiana un saluto particolare ad Agnese Moro e tanti amici che oggi incontro qui in questa sede
E naturalmente esprimo la mia soddisfazione per aprire i lavori di questo seminario che segna
Una nuova tappa nel cammino di studio e di ricerca intrapresa con il consueto rigore dall'Accademia di studi storici Aldo Moro
Come voi sapete molti di voi almeno questo cammino è stato condiviso dalla Camera dei deputati e personalmente da me in alcune delle sue più qualificanti espressione
Non è semplice trovare in questi tempi convulsi
Un luogo in cui le opinioni anche le più diverse tra loro contrapposte
Possono misurarsi serenamente e crescere nel reciproco confronto grazie in particolare al contributo di personalità di altissimo livello
E proprio questa cifra questo metodo esistenziale direi
Che fatte le iniziative dell'Accademia un'occasione di scambio sempre vivace proficuo e che rende a tanti di noi assai gradito contribuirvi personalmente
Molti gli ospiti a far partire dal professor Orsina svilupperanno nel dettaglio i numerosi aspetti in cui il tema del convegno si articola
Io vorrei limitare il mio intervento ad alcune brevissime considerazioni di carattere generale
I due termini di riferimento entro cui si sviluppa il percorso di studio promosso dall'Accademia
Costituiscono una presenza costante delle diverse fasi di trasformazione che hanno caratterizzato la storia politica repubblicana nel nostro Paese
Governabilità e compimento della democrazia
Questi sono sempre stati indicati come il traguardo delle diverse stagioni riformatrici anche negli anni più recenti
è chiaro che i processi di riforma hanno successo quanto più ampiamente i due termini riescono ad esplicare le loro potenzialità positive
Una democrazia compiuta
I cui valori fondanti siano condivisi dal più ampio numero di cittadini e i cui meccanismi siano realmente accessibili a tutti
Può senza dubbio rendere più efficace il governo della società dell'economia e della cultura
Ma può anche accadere che un ampliamento dei protagonisti dell'agone politico renda le stesse decisioni più complesse
Farraginoso e in definitiva meno funzionali alle esigenze della società civile
Gli uomini della stagione del primo centro sinistra avevano ben presente questo rischio
Ma decisero di accettarne le conseguenze e di giocare la partita poiché erano fermamente convinti che la scelta di non scegliere sarebbe stato un danno per il nostro Paese
A quindici anni circa dalla Costituzione era infatti matura la consapevolezza che i benefici derivanti dalle libere istituzioni e dalle libertà economica dovessero essere condotti ad una frontiera più avanzata
Occorreva coinvolgere nella loro ricchezza nuova
E più ampi strati popolari
Attraverso una formula politica nuova che accompagnasse guidasse l'allargamento delle basi della democrazia
A mio avviso proprio in questo sta uno dei maggiori meriti della classe dirigente protagonista di quell'esperienza
Nella decisione coraggiosa cioè di affrontare seriamente quel problema
Senza illudersi di poterlo risolvere ignorando lo eludendo lo come pure sarebbe stato possibile
Di quella difficile stagione così come di tutte le fasi di trasformazione vissuto nel corso della sua vita pubblica Aldo Moro fu protagonista indiscusso
Ponendo al servizio del Paese la sua straordinaria lucidità nell'interpretare i bisogni di adeguamento della vita politica e istituzionale
Ai mutamenti in atto nella società civile basta pensare alla sua interpretazione alla sua analisi
Anche alla sua terapia manifestata in molti discorsi dopo la contestazione del Sessantotto contestazione che aveva trovato in gran parte
Solo dalla classe dirigente dell'epoca o disinteressata capirne in profondità
I meccanismi fenomeni gli elementi motivazionali
Anche in quel tempo ormai lontano quindi se tu onorare uno dei compiti fondamentali della politica
La capacità di leggere i segni dei tempi
Costruendo le condizioni per equilibri nuovi attraverso una tessitura paziente
Animata dalla costante preoccupazione che le trasformazioni maturassero in un clima di consenso
Questo privilegio
Accordato alla mediazione al confronto civile
Questa fiducia paziente e operosa implica ovviamente anche la consapevolezza degli inevitabili limiti dell'azione riformatrice delle sue difficoltà e delle sue lentezza
Negli anni del primo centro sinistra
Tra compimento della democrazia e governabilità fu forse quest'ultimo il termine debole del rapporto un complesso di fattori condizionanti e il progressivo diffondersi d'un senso di insoddisfazione
Avrebbero finito per influire sull'esito complessivo di quell'esperienza senza peraltro pregiudicarne il valore resta infatti integra la testimonianza della difficile arte in cui si esercitarono gli uomini come Fanfani Nenni Saragat la Malfa che se ne fecero interno
E attendo con molto interesse la ricerca anche di questo dialogo mai venuto meno tra Malagodi leader del partito liberale Aldo Moro
La ricerca sistematica dei fattori di convergenza che consentissero di disinnescare le potenzialità centrifughe distruttive del conflitto ideologico
Ai nostri occhi ai miei almeno questa intuizione rappresenta la prova di una grande professione di fedeltà alla misura più alta ed esigente della vita politica una misura che si esprime nel quotidiano farsi carico delle fatiche della complessità degli scacchi e delle incomprensioni
Che non si affida mai alle suggestioni delle soluzioni improvvisate ma si sviluppa nella paziente ricerca delle soluzioni possibili
L'esempio di quella generazione a prescindere dalle diverse appartenenze politiche e per questo ancor più significativo nel tempo presente
In cui il cammino dell'adeguamento istituzionale procede non senza difficoltà
E i vorticosi mutamenti dello scenario internazionale chiedono alla politica nuove categorie di interpretazione e una nuova capacità di sintesi e di progetto
Spesso emerge un giudizio
Un giudizio sostanzialmente ondeggiante
Tra
Liquidare questa pagina della nostra storia come una pagina di una politica rinunciataria
La politica del passato una cosiddetta vecchia politica
Io suggerirei più prudenza
Non credo che questa sia stata una politica rinunciataria
Credo proprio l'opposto che sia stata una politica alta che sia stato una politica che ha cercato di rilanciare la sfida che è più difficile dialogare con gli altri per arrivare a un compromesso e che non sempre questo compromesso è segno di una vecchia politica o di una politica rinunciataria volte il compromesso è più difficile farlo che rifiutarlo
Ma il compromesso soprattutto per i punti unifica anche i minimi comuni denominatori
Delle grandi visioni condivise delle società è assolutamente inevitabile
Penso ad esempio al tema degli assetti costituzionali
Che non possono essere disegnati come se gli altri non esistessero
E debbo dire che questa
Purtroppo questa
Modo di ragionare sulla costituzione
Che è iniziato nella scorsa legislatura per responsabilità del centro sinistra gravissima responsabilità e che rischia di continuare oggi per responsabilità analoga del centro destra è una visione assai miope
Perché
Noi dobbiamo sa per distinguere tra le inevitabili contese della politica quotidiana dove anche
Fisiologicamente rassegnarsi al fatto che nella vita democratica la Fisiologia il confronto anche duro per quanto riguarda la gestione dei problemi della giornata rispetto ai grandi temi che riguardano il nostro modo di essere nella società e la Carta costituzionale
Il minimo comune denominatore di una visione condivisa che anche in un'epoca di possibile bipolarismo o di bipolarismo come quella di oggi deve accomunare gli uni e gli altri questo distingue i grandi paesi
Dai piccoli paesi e poi che l'Italia è un grande Paese ha una grande responsabilità
E ha una grande storia alle spalle deve rispondere alla sfida del cambiamento come un grande Paese deve fare ieri sera al pranzo di Stato al Quirinale
Mi sono emozionato quando il Presidente della Repubblica di Malta ha ricordato il messaggio televisivo di Aldo Moro
Nel mille novecentosessantaquattro alla vigilia
Della indipendenza di Malta
Un messaggio in cui l'Italia assumeva l'impegno di essere a fianco di questo Paese e di condurlo assieme a noi nel cammino della storia e il Presidente
De Marco ha ricordato che l'Italia quell'impegno ha saputo assolvere a quell'impegno non è mai venuto meno proprio oggi
Simbolicamente lo ha ricordato che Malta entra assieme a noi nell'Unione Europea
Direi che questa è la sfida oggi anche di questa riflessione che si fa in questa sede
Non è una riflessione reduci Istica o nostalgica dovrebbe essere una riflessione proiettata verso il futuro
Per riunire personalità che hanno anche le più diverse collocazione nella vita politica italiana ma che avvertono come da questa lezione ci sia qualcosa da attingere
è proprio questo tempo che cinque chiede di vivere quella misura alta dell'impegno politico nel mille novecentoquarantacinque Aldo Moro scriveva
Dobbiamo avere il coraggio di essere in un tempo fatalmente politico più che politici cioè pienamente e veramente uomini è questa la strada perché compimento della democrazia e governabilità possono diventare momenti indissolubili di un unico traguardo di crescita quella di una democrazia partecipata
Condivisa funzionante cioè di tutti
Ringrazio il presidente Casini della attestazione di stima nei confronti dell'Accademia e soprattutto per il contributo che ci ha dato che è un vero e proprio contributo alla alla riflessione in qualche modo anticipato la l'inizio della sessione di lavoro che comincia ora io cedo per questo la però al professore Orsina direttore della Fondazione Luigi Einaudi e che ci guida in questa prima mattina di lavoro e non mi sottraggo altro tempo alla discussione che
No anche io non non sottrarrò altro tempo conto visto che peraltro appunto il l'intervento così gentilmente Alfonso Fonzie anticipato poi il mio sarà oggi pomeriggio
Ringrazio solamente moltissimo presidente dell'Accademia Aldo Moro e l'Accademia Aldo Moro per essersi fatta traino di questa ricerca alla quale la Fondazione Inaudi partecipa ma partecipasse attivamente come partner partner trainato
Diciamo sotto l'aspetto organizzativo ringrazio molto il Presidente della Camera per questo saluto tutt'altro che formale punto anziché appunto
A ben avviato venne inserito i nostri lavori in medias res mi prendo soltanto un istante appunto per dire questa ricerca per ribadire ancora una volta è questa ricerca vuole essere una ricerca assolutamente appunto non riuscì Istica una ricerca seria una riflessione vera su quella che è stata una stagione essenziale della nostra storia repubblicana e che vuole inserirsi in una tradizione di riflessione sulla storia repubblicana che non vuole in alcun modo essere volessero appunto di guida
Per il nostro futuro ma che non vuole in alcun modo essere politicizzata o che non vuole in alcun modo essere
Di sostegno per i ragionamenti di legittimazione delegittimazione attuali
Vermont avviso di questo gruppo di lavoro a mio avviso personale che il problema essenziale
Sia quello di chiudere la stagione repubblicana consegnarlo alla storia di una storia che naturalmente deve essere sostegno del nostro presente del nostro futuro ma che però non può continuare a essere semplicemente uno strumento appunto per sostenere che un questa o quell'ipotesi politica contemporanea siano legittime o non legittime è una fase storica chiusa sulla quale si può ragionare appunto
A mente fredda era soltanto appunto per ribadire a fare quello che è stato anche detto allergica parlato prima di me
E a questo punto dopo direttamente la parola a Luciano D'Andrea che direttore dell'Accademia di studi storici Aldo Moro e che appunto illustrerà il percorso che l'Accademia sta sviluppando in questi mesi
Grazie come ha detto al Fonzie nel quadro di questo itinerario l'Accademia Aldo Moro ha avviato e sta quindi nelle sue prime fasi nelle sue fasi esplorative potremmo dire
Una ricerca sulle dimensioni cognitive dell'azione politica nel contesto del primo centrosinistra né di una cosa importante la mette in rilievo questa ricerca non si interessa degli eventi dei fatti storici ma piuttosto degli elementi cognitivi che hanno accompagnato e accompagnano oggi quegli eventi quindi le rappresentazioni le interpretazioni sul primo centrosinistra come queste interpretazioni ci sono modificare nel tempo e che cosa rimane nella memoria collettiva di tutto di questa di questa vicenda anche per rivalorizzare aprì considerarla
Nella sua prima fase nella fase esplorativa per capire come poterci muovere utilizzando quindi come scienza di riferimento nuova storiografia ma la sociologia della conoscenza i suoi strumenti abbiamo avviato a una prima serie di interviste abbiamo Rizzato rimase interviste con personalità della cultura della politica alcuni dei quali sono quei e ringrazio personalmente per la il pelo contributo sono stati l'onorevole Giorgio Benvenuto il sociologo della politica Umberto Cerroni
La storiografia Simona Colarizi il senatore Francesco D'Onofrio i giornalisti Paolo Franchi e Miriam Mafai l'onorevole Valerio Zanone
Le interviste sono stati ovviamente guidate attraverso una griglia di di intervista Kenya si è poi articolata grosso modo impreparati una prima parte si chiedeva una valutazione generale alcune valutazioni specifiche sospetti
Determinati della vicenda del del primo Seicento sinistra per esempio il tema della produttività il tema della validità della formula politica la questione della laicità e poi una terza parte dedicata invece alla questione della memoria cosa ne è rimasto come è cambiata la interpretazione del centrosinistra il primo centrosinistra nel tempo si data negli materiale cognitivo
Che emerge dalle interviste che io ho trattato prima prima primissima fase quindi chiedo scusa tenendo presente però che si tratta di un lavoro ai primi passi chiedo scusa per i possibili travisamenti o misunderstanding e posso aver compiuto nella nell'interpretare queste interviste e me ne scuso al pc davanti anticipatamente cointeressati che poi avranno anche modo e l'intendente di replicare per coloro che sono presenti esami e Ottavia spetti fondamentali
La prima il primo aspetto su quello dei temi cioè di che cosa si
Parla quando si parla di primo centrosinistra
Ho cercato poi di vedere dei primi quali interpretativi quelli che in nell'analisi del riscosso vengono identificati come Friends cioè il nucleo delle narrazioni sul primo centrosinistra cioè è una narrazione che in fondo c'è viene data da queste interviste capire quale poi lo schema di base infine la memoria sulla primo centrosinistra cosa ne è rimasto
Parliamo quindi inizialmente dei temi e dei sottotetti mi trattati che emergono il primo è certamente quello del contesto all'interno del quale il primo centrosinistra si è mosso quali problemi doveva affrontare
Mi pare che un primo aspetto del contesto è la vita Rezza dell'Italia dell'epoca una complessa situazione di arretratezza che politica e culturale insieme
E il centrosinistra si è dovuto confrontare con questa situazione che mi pare emerga da interviste come particolarmente grave benvenuto parlava di un'Italia bigotta molto provinciale chiusa immobile Cerroni parlava di una Italia spaccata storicamente e politicamente addirittura psicologicamente che si doveva quasi a un punto zero della ripresa democratica evocati dal la Colarizi invettiva in rilievo Nerino sua intervista il carattere debole della democrazia che è ancora molto giovane dipendeva anche un pensiero moderno Zanchi sottolineava il carattere illiberale della borghesia dell'epoca che aveva questo karate anche le espressioni più intelligenti avanzare infine Zanone rilevava come centrosinistra si trova di fronte ancora
Quell'antica questione del Risorgimento elitario dell'unità nazionale compiuta da pochi ottimati che si proponeva continuamente e all'epoca in modo particolarmente rilevanti
A fianco al tema dell'arretratezza politica però c'è anche il tema delle trasformazioni in atto proprio negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta profonde trasformazioni che intervista riso Torino come elemento di eccezionalità
Si parla come per esempio affermava la Colarizi con una soluzione di continuità ancora più forte rispetto a quella della del primo della seconda guerra mondiale
Benvenuto rilevava i differenti aspetti e processi come l'aumento dell'occupazione il trasferimento massiccio di forza lavoro solo dal Sud verso il Nord ma anche dall'agricoltura industria
E franchi parla di un vecchio telaio
Che non è solo politico ma anche un un telaio di tessuto sociale
Tradizionale che tendeva a essere spaccato dalle trasformazioni in atto
Nel momento poi in cui il primo centrosinistra entra effettivamente all'opera c'è anche il segnale di un rallentamento dell'economia lariana quindi la percezione che l'epoca del boom sta finendo
Questo viene ovviamente tematizzato asseconda intervistati in termini positivi ma anche in termini di rischio il rischio per esempio di nuovi conflitti di squilibri socioeconomici la complessità del processo
Nel contesto emerge anche la questione della della rapporto appunto nel rapporto fra arretratezze trasformazioni idea che sta cambiando quello che o il sociologo sono doping finirebbe lo Zeitgeist lo spirito del tempo un'idea complessiva ma dimensioni
Un contesto cognitivo dominante che sta cambiando poco in quegli anni
Donofrio per esempio ricorda come se avesse la sensazione che l'intero mondo Cisco l'asse di dosso il passato incomincia a Saccà Milan oppure franchi ricordava cui ci si protrasse di fronte a una la rivoluzione delle aspettative crescenti Ila percezione che ci fossero immensi possibilità la possibilità di di un benessere di un paradiso a portata di mano
Al previsto anche gli atti intervistati mettevano in rilievo
Questo aspetto rilevando anche come stesse cambiando il mondo intellettuale la cultura l'arte in qualche misura questo grande netto
Otto uova poi la propria sponda anche in Egitto non solo puntuali ma anche politiche particolarmente avvertite intelligenti questo sfidava voi partitiche ricordava Azzano durante l'intervista
Tendo a a rafforzare la propria egemonia in qualche modo anche sulla società civile essendo le strutture più organizzate qui capillarmente presente l'ingenuo da Società questa sì quest'ambito questa diciamo dialettica parità Pezza e cambiamento poi trovava in ultimo elemento di questo contesto anche nella dimensione internazionale effettivamente l'arretratezza e la data e percepita nel paradigma di Yalta niente il cambiamento e ha recepito in figure simboliche mo'potevano essere che è medico Lucio Papa Giovanni
E in qualche modo erano espresse il nostro Mazzini più profonde la percezione cioè che era possibile superare certe rigidità del paradigma Riata o che fosse addirittura possibile andare al di là di questo paradigma
Se questi sono gli elementi di contesto certamente un altro aspetto tematico particolarmente rilevante
Il pago la definizione dell'oggetto trattato cioè di che cosa si balla quando si parla di centro sinistra e a pettinare interviste mi sembra che emerga come quando si parla di centrosinistra il primo centrosinistra si tratta di oggetti più vasti articolati di una semplice formula
Politica di governo mi va in questo allargamento semantico se mi permette permettere ai di fine così del dell'idea stessa dell'espressione primo centro sinistra venga su due direzioni una sicuramente l'asse temporale cioè il primo centrosinistra si presenta agli occhi degli intervistati ma pose anche agli occhi stessi di chi lo pensava all'epoca come un Progetto Strategico di lunga durata
Come un passaggio di un processo politico più ampia ancora che oggi si potrebbe definire di apertura a sinistra che poi ha avuto evoluzioni successive anche più più marcate
E il riferimento principale indubbiamente è la figura di Aldo Moro che arriva effettivamente un'attitudine come ricordano IVA intervistati
Un'attitudine a pensare sui tempi lunghi avere una aveva una visione strategica non orientata ad affrontare i problemi dell'immediato questo presente lo sottolineava benvenuto
Tendesse ad arrivare a realtà che superasse preclusioni che faceva al nostro Paese un sistema bloccato quindi c'è una percezione di avere a che fare con problemi più ampi
E e quindi una idea che il primo centrosinistra fosse nato comunque di fatto si fosse poi sviluppato con un'esperienza che non era
Legata a una situazione contingente ma che avesse una una dimensione nel tempo più più bassa tant'è che alcuni intervistati rilevano come poi di fatto per strade diverse non previste
Il primo centrosinistra avuto degli impatti nelle epoche successive anche in termini di riforme o di interventi legislativi che avverranno dopo sì vale questo testo è una specie di onda lunga del primo centrosinistra che durerà
Fino a tutti gli anni settanta ma se questo è il primo a se ce n'è anche un secondo quello della profondità non solo nel tempo ma anche in profondità la percezione cioè che primo centrosinistra non sia stato solamente una espressione che definisce una formula di governo bensì una qualche cosa di più profondo nella vita sociale ed economica del Paese franchi ricordava ad esempio come il primo centrosinistra era legata all'idea di allargamento della libertà della tutela dei diritti di un mutamento di costume
La mappa idrico ricorda come primo centro sinistra fosse uscito fuori fosse emerso anche da un movimento
Di
Un movimento diciamo sociale profondo anche legato nato immediatamente dopo
La vicenda di Tambroni Donofrio ricorda come il centrosinistra abbia toccato l'intera complessiva cultura del Paese
Ed è fosse effettivamente se ci fosse la percezione che io vi prendesse elementi interrotti di un compimento da democrazia della ancora attuale del quale otto benvenuto rileva come il centrosinistra
Il primo centrosinistra avesse fosse riuscito a mette in qualche modo la politica appare intende la politica l'intero mondo del lavoro
Nel gioco democratico quindi qualche cosa che ha a che vedere non con una formula politica come vedete ma con soggetti sociali concreti
Con con elementi di cultura più ampia
Quindi al di là di queste differenti accentuazioni mi pare di primo centrosinistra non si fosse percepito non sia stato percepito come qualcosa che dovesse risolvere piccoli problemi ma fosse invece un tentativo di cambiare un intero quadro
Politico di fronte a un quadro sociale inedito
Queste erano le intenzioni dunque del primo centrosinistra effettivamente intervista vivai adesso posso sbagliare riconoscono al primo centrosinistra chi lo ha promosso una coerenza una
Trasparenza fa obiettivi esplicitati e quelli effettivamente perseguiti affettivamente il tentativo fu quello che era stato annunciato cioè allargare le basi democratiche del Paese la base democratica del Paese
E modernizzare il Paese attraverso una serie di riforme poi vedremo che le opinioni si dividono sugli esiti di questa di questa di questi dei di questi della Giunta di questi obiettivi
Però mi pare che siano state un po'messe accantonati o comunque messe un po'lavate alcune tesi relative a obiettivi di piccolo cabotaggio che ho trovato anche in in letteratura ed anche di alto livello per esempio l'idea che fosse un'operazione trasformista quindi orientata al mantenimento di un potere da parte la democrazia che stiano in particolare viene tendenzialmente scattata se non elementi di da suo primo possono essere trovati ma dove azione a troppo strategica per essere tattica
Anche l'illegalità l'apporto di esclusione con il Partito comunista in qualche modo viene messo in discussione
Per esempio D'Onofrio
E anche mi pare Zanone riconosceva al primo centrosinistra un'idea di apertura che non si riferiva solamente alla al Partito Socialista in qualche modo avesse a che vedere anche con il né il Partito Comunista soprattutto nella sua dimensione le politiche regionali quindi la direzione regionale che in quell'epoca si stava aprendo data Card altro canto
Sia Franchi che ma fa niente rilievo come da parte del Partito comunista non si avesse una percezione di preclusione globale nei confronti del primo centrosinistra che vi è un'attenzione all'Impero all'intero processo particolari franchi rilevava come fosse il problema dell'esclusione del Partito comunista ma non la ipotesi in quanto tale ad essere messo sotto in discussione quindi
Sotto discussione quindi mi pare che in qualche misura sugli obiettivi
Non ci sia poi una grande diversificazione di opinioni ovviamente di nessuno su Jesi
Certamente sui esiti le opinioni cambiano e qui poi anche andando a visitare la letteratura scopriamo come le opinioni
Degli studiosi dei ricercatori sia molto diversificata
Un primo elemento da mettere in rilievo parlando di esiti e certamente il tema degli impatti diretti cioè quelli legati proprio l'azione legislativa i riformisti a della del primo centrosinistra e gli impatti diretti cioè ciò che il primo centrosinistra
Ha consentito di fare ha favorito in qualche modo influito a realizzare attraverso una come si dice come dire un cambiamento di contesto culturale di cultura politica di cultura giuridica
Secondo alcuni per vistati ad esempio ed è difficile mi riferisco a Colarizi mi pare anche benvenute fra chi siamo questa stessa linea è difficile valutare il primo centrosinistra sono dal punto di vista degli atti di governo
Sarebbe linea limitante fosse fuorviante addirittura ed ebbe invece un impatto diretto i ogni parte indiretto molto forte
Come abbiamo visto anche nella stessa dire se si posizioni che assumo interista riparando del che cos'è il centrosinistra è qualcosa che va al di là dell'azione mediamente legislativa
Quindi impatti diretti ma impatti indiretti di tipo culturale sulla magistratura sulla cultura sul rapporto fra uomini e donne ad esempio e quindi su questo viene messo viene messo i particolari di Alpi intervistati ovviamente
Sostengono che impatti indiretti ci sono stati ma puntano il dito soprattutto sulla difficoltà poi che ha avuto il primo centrosinistra realizzare le riforme
E questo penso che sia la posizione di Cerroni e anche di Zanone una scarsa quindi capacità poi di incidere in modo decisivo sul percorso della storia
Repubblicana da questo punto di vista quanto meno
Su questo tema degli esiti alto canto pensare il problema del rapporto fra Gafa dell'apporto la la questione del Biafra pari come commesse e quelle realizzate questo è un tema ricorrente
Molti sottolinea come effettivamente ci sia stato questo K il proprio le promesse che erano state fatte limitano più ampie di quelle che poi sono state realizzate in termini di cui forme
La Colarizi per esempio prima mette in rilievo come questo caparbia in qualche modo in cui da nasconde quello che poi è stato realizzato dal primo centro sinistra chi ha compiuto delle riforme che lei giudica particolarmente innovative ma anche in senso relativo pare che sia particolarmente rilevante Mafai franchi rilevano come le poche riforme che sono state fatte sono state particolarmente efficace in particolare quello della scuola
Veniva citata come un una pietra miliare in un certo senso nel cambiamento della modo con cui si è trattata la questione
Ma Faye Cevoli ancora puntano la l'attenzione sull'enorme difficoltà che sì avuto sempre in Italia nel realizzare riforme Danone ricordava addirittura come gli strumenti istituzionali disposizione più centrosinistra possono talmente inadeguati rispetto agli obiettivi del primo centrosinistra se ha dato c'è anche il tema poi delle resistenze
Resistenze che vengono colte come di straordinaria forza resistente al primo centrosinistra che vengono addirittura definite con espressioni come
Muraglie resistenze vere resistenze sorde o potenti nel corso delle interviste resistente che porrà in una diversi settori all'interno della Democrazia Cristiana all'interno del partito socialista nel mondo imprenditoriale nella chiesa nella dimensione internazionale
A livello della in particolare nel nell'ambito della della politica statunitense quindi siamo di fronte ha una situazione molto difficile perché intelligente
E ammette fortemente in difficoltà il primo centrosinistra che in parte viene richiamato
Come elemento di giustificazione di lettura di questa difficoltà poi nella realizzazione del delle riforme c'è poi altri temi sugli esiti
Riguardano in particolare il tema della laicità cioè sì chiesto e si è discusso sulla lettura del primo centrosinistra con un passo in avanti o no rispetto a una
Ha un contenuto della laicità della politica in particolare la questione di cui abbiamo evidentemente la democrazia cristiana mi pare che vi fosse una tendenza non riconosce particolari avanzamenti il problema fu tamponato ricorda
Ceroni la Colarizi se c'è stata lì la citazione sapere l'afferma
Perché la la citazione a in atto nel Paese il problema della della della laicità della politica viene poi riproposta come come Dambra molti intervistati una questione ancora aperta quindi in un certo senso semmai si può ricorrere evidentemente a figure come De Gasperi che anno fosse scelte
Altro tema oltre a quella degli esiti quello della fine del primo centrosinistra pezzi e poi finito questo questa esperienza questa vicenda politica
Latianesi mi pare che sia su quali tendono a ruotare di varie posizioni ecco richiamava cosa riferimenti sociali che animano gli anni sessanta che poi culminano nella vicenda del sessantotto questa interpretazione questa centralità dei fermenti sociali viene richiamata in vari modi
La Colarizi per esempio parla di come questi fermenti sociali incrementarono la forbice fra società politica e società civile e chiarissimo poi sostenibile la stessa esperienza del primo centrosinistra
Caccia ai comuni afferma che tra le forze politiche si mostrano puntute praticamente incapace di interpretare il fermento sociale che si stava manifestando in con cui nel corso degli anni sessanta usando quindi anche la limitatezza della stessa forma pari partito
Zanone ricorda come si cercò di sostenere durante tutti gli anni sessanta la partecipazione a livelli sociali di base si creano nuove strutture organismi rappresentativi scolastici comunità parrocchiali assemblea di Fabi che vi fosse un fermento che però non riuscì poi evitare
Ha il fatto che queste questo movimento di conti di di di cambiamento queste questo fermento sociale si trasformasse poi in un'azione di contestazione che poi toccò anche al primo centrosinistra
Cambiano le tesi rispetto alla al significato da dare a questi fermenti sociali tuttavia
Perché si è evidentemente il cento le vicende del primo centrosinistra idolo poi affrontare questi fermenti con enorme difficoltà perché indebolito internamente indebolito dalla vicenda del Partito socialista dalla sconfitta elettorale
E la mancanza di un ricambio delle leadership politico me sottolineava
La Colarizi oppure già non ebbe un motivo strutturali interno cioè una lettura della questione dei diritti letta in chiave collettivistica piuttosto che libri legata a una visione libertaria e liberista
Del di questi stessi fermenti sociali ecco se il parte il primo centrosinistra titolo in difficoltà certamente però alcuni rilevano come la vicenda del sessantotto in qualche modo fu possibile fu resa possibile fu qualche modo sostenuta dallo stessa vicenda del primo centrosinistra fai in qualche modo la tesi che il il questi fermenti sociali in qualche modo sono il frutto dell'apertura della società
Il primo centrosinistra
Sostenne
E quindi sessantotto come il figlio del primo centrosinistra e anche lo stesso terrorismo in qualche modo che Negrini
Successivamente degli anni settanta letto ricordo quanto affermava D'Onofrio è come un figlio di un allargamento malato della democrazia che quel primo centrosinistra aveva voluto la seconda resi è opposta cioè il sessantotto il tutto non di un insuccesso in qualche modo del primo centrosinistra fare esser riuscito
Ad aprire la società italiana ma sembra semmai invece il segno di un fallimento del primo centrosinistra mi pare che sia la tesi sostenuta da cioè unità Zanone
Quanto alla memoria
Quindi vai che ci sia una tendenza molto forte dal ovviamente sono solo sette intervistati quindi tutto ciò andrà poi Baiatu perimetrali mai che ci sia una tendenza molto forte da a riconoscere una scarsa tendenza nella storia successiva penultimo centrosinistra e ancora oggi a ricordare quella vicenda
Benvenuto parla per esempio di una del centrosinistra come una una esperienza che è stata addirittura criminalizzata
E quella Aldo Moro come una figura che è stata sostanzialmente dimostra Colarizi parla di damnatio memoriae che ha fatto passare il centrosinistra nell'immaginario collettivo come memoria di un esperimento fallito D'Onofrio ricorda un doppio effetto di cancellazione che ha riguardato Alice nel primo centrosinistra che avvenuto sia all'interno della Democrazia cristiana sia all'interno della componente comunista questa questo processo nebbia venuto quasi subito quasi immediatamente immediatamente dopo la la sessantotto ricorda la Colarizi questo è stato anche sostenuto è stato favorito dalla stessa da te sapientemente dei protagonisti da moda nemiche
Immediatamente dopo la piedi questa esperienza mi riportavano diciamo l'idea stavano e la presentazione
Tendenzialmente fallimentare secondo alcuni questo oblio sul primo centrosinistra non è stato voluto Marco anni pari Cerroni Donofrio
Ma il frutto di una generale tendenza
è una generale tendenza della cultura politica renana a come dire dimenticarsi del passato a distruggere il passato a dare scarsa considerazione del passato
Questo è dipeso anche secondo alcuni per gli stati di fare i filoni Colarizi a una scarso voi inadeguato lavoro della storiografia italiana che non ha saputo interpretare questa questa vicenda non è poi ricorda che l'intero Novecento in qualche modo è stato è diventata oggetto di Mou di pura analisi storiografica partirà il muro di Berlino in poi quanto meno e quindi è un esperienza per così dire storicizzato solo pochi sono gli elementi del primo centrosinistra che richiamano che si chiamano oggi a Adami
Quanto alla memoria di delle sul centrosinistra quanto la memoria su Moro abbia punito su e la vicenda di Moro abbia influito su questo mi pare anche su questo c'è una tendenziale
Accordo nel nella pensare come la vicenda di Moro abbia influito negativamente la morte di Moro assemblato chiudere quasi una un ciclo della storia italiana di in qualche modo ha impacchettato al passato una vicenda politica senza neanche realizzarla troppo addirittura stessa moto di Moro è stata vista come il suggello una specie di simbolico suggello di un'esperienza fallimentare
E mi fai che qui si siano poi gli elementi fondamentali tematici cosa e ne emerge da questi elementi tematici dal punto di vista delle della struttura narrativa mi pare che esistano Toni grosse strutture narrative che emergono che io qui presenterà brevemente quella del successo occultato quella de il tentativo nobile ma fallito in piedi un peso positivo
Ma non straordinario della Prima Repubblica il l'idea del successo occultato insuccesso nascosto mi pare forse si trovasse in alcune posizioni Colarizi fa che Benvenuto
Tengono sostanzialmente a dire che il primo centrosinistra si trovò di fronte a profonde trasformazioni
Il bene un impatto il primo centrosinistra nel gestire le nel controllarle
E addirittura nel poco le canalizzare verso soluzioni democratiche allargando effettivamente quel gli spazi di libertà che lo quell'esperienza si proponeva quindi è un'esperienza che ebbe un successo addirittura anche dal punto di vista degli elementi di governabilità quindi come Puno fatte
Il uno realizzate si è stato occulta restano occultato
Perché a causa della di una sproporzione fra ciò che era stato promesso che ciò che poi effettivamente si eredita dal punto di vista della dibattere ma che ci fu poi anche una vera e propria tendenza alla rimozione di quella vicenda da parte di coloro che ne furono esclusi
E che poi in qualche misura anni successivi
Portarono a ulteriormente cancellare con la vicenda Moro e come una sorta di rimozione dell'intera vicenda dalla Prima Repubblica quindi oggi ci troviamo di fronte a un successo che e non è riconosciuto la seconda seconda struttura narrativa il secondo frame
Quella della tentativo nobile come dicevo cioè sostanzialmente mi pare che sia la posizione di Zanone dice l'unica hanno posizioni molto diverse ma come struttura narrativa penso che spendono in qualche modo a con Point coincidere su questo punto
E cioè compensativo per risolvere problemi storici del nostro Paese un tentativo anche aperto sincero motivato
Però che non è stato coronato da successo per difetti interni per i difetti progettuali potremmo dire perché difetti divisione o per forti resistenze stende OPEC primari che volevano combattevano troppo fuori infine e la terza posizione e quella che coglie invece in pieno centro sinistra come un un periodo importante della storia postbellica
Tempo ha ottenuto a fuoriuscire ottenere importanti risultati molto specifici
Che e che poi è stato oggetto di un tentativo di cancellazione oggi è un'esperienza che in qualche modo andrebbe rivalutata chiudo con alcuni considerazioni finali mi pare che questa è una siamo nella fase esplorativa quindi quanto ho detto deve passare al vaglio di quante altre analisi noi abbiamo intenzione di realizzare altre interviste di vedere quanto potrà emergere di nuovo da queste ma mi pare che ci sono almeno brevissimamente cinque elementi importanti ero io e che in qualche modo c'è una tendenza Korine più nel centrosinistra una vicenda straordinaria cioè non ordinaria quindi in senso tecnico differente da quelle che l'hanno precedute che le alte che ne seguiranno Paolo perché si è dovuta confrontare con un contesto difficile Complesso e che arriva un un progetto riformatore di grande visione secondo elemento è che esso viene eletto in diversi modi e c'è una pluralità di significati del primo centrosinistra
Che è ancora in qualche modo deve essere acquisito e analizzato
Che i sensi vi sono stati ambigui perché non se ne può parlare totalmente bene poiché effettivamente ha avuto dei problemi realizzativi ma non se ne può parlare neanche male totalmente perché avuta degli impatti culturali di grande rilevanza per questo
C'è un clima che il successo culto
E oppure un frame appunto di un nobile fallimento cioè qualche cosa che ancora dobbiamo valutare nei suoi esiti complessivi
Un quarto elemento che credo sia importante sia possibile ottenere nuove informazioni o comunque con gli elementi di novità nel leggere
Il primo centrosinistra con una buona e fattiva collaborazione fra un intervento diciamo come questo
Basato sul sulla sulla disciplina della sociologia alla conoscenza e quella storiografica
Quindi qua credo che sarebbe molto importante un lavoro congiunto un altro elemento mi pare che sia quella della validità della categorie della governabilità del compimento e la democrazia che effettivamente sono due chiavi ho visti che e abbiamo ritrovato nelle interviste che effettivamente si ritrovano poi come chiavi di lettura in molte analisi e quindi a mio avviso a Bebbio
Particolarmente raffinate infine il tema della memoria cancellata anche su questo mi pare ci siano stati elementi importanti di conforto e cioè il fatto che sia il primo centrosinistra una vicenda che è stata a precocemente cancellato ogni mossa o poco analizzata e che poi sarebbe ancora molte cose da dirci
Oggi se viene analizzata con consapevolezza maggiore con un certo distacco ringrazio per l'attenzione
Sapeva di avere anche otto comporta
Salutiamo il presidente Casini che ci deve purtroppo abbandonare
Ringrazio moltissimo Luciano D'Andrea per questa interessante relazione
Rapidamente sottolineo soltanto la questione del centrosinistra come momento di mutamento del sai Geist nello spirito del tempo che mi sembra un approccio particolarmente proficuo alla svolta storica degli anni sessanta e soltanto una battuta sul rapporto fra centrosinistra e mille novecentosessantotto semplicemente per dire che la Fondazione Einaudi appena concluso una ricerca di storia orale sulle origini del sessantotto dalla quale emerge come il rapporto fra il movimento i partiti politici sia un pochino più articolato di quanto non si possa pensare che i partiti soprattutto i partiti i giovani non opposero voi quella diciamo quell'incomprensione della quale molto spesso si dice Adriano adesso il gli interventi prego punto le persone che interverranno ritenersi possibilmente entro i quindici minuti perché ovviamente abbiamo i tempi abbastanza stretti e do immediatamente la parola professor Agostino Giovagnoli dell'Università Cattolica di Milano
Socio
Ma mi pare che proprio i risultati diciamo di queste prime interviste faccio emerge l'interesse del iniziativa che è stata avviata dall'Accademia Aldo Moro nel nel senso che per esempio come abbiamo appena ascoltato
Cioè una sorta di damnatio memoriae nei confronti del centrosinistra quindi già questa iniziativa che richiama la per zione su questa vicenda della storia italiana certamente va incontro a un problema reale è un'esigenza diffusa naturalmente ci sono molte ragioni di questa damnatio memoriae
Non ultima il fatto che il centrosinistra si è sviluppato si realizzato in un contesto che è per certi versi lontano dal nostro
Questo non significa che la dice
Il centrosinistra si è inattuale o non interessante tutt'altro ma significa che per capirla occorre in qualche modo fa riferimento agli eventi al contesto storico in cui esso si colloca allora qui io vorrei dire anzitutto un punto che non mi trova del tutto d'accordo con alcune cose che se ho capito bene solamente dare interviste cioè il centrosinistra non è un fungo cioè non è un esperienza che nasca dal vuoto dal deserto
In una in Italia arretrati sì ma che comunque non era cambiato niente eccetera eccetera questo non ha senso storicamente non risponde alla realtà
Invece è vero il contrario cioè che il centro sinistra si colloca all'Inter alla fine in continuazione con un quindicennio trasformazioni enormi cioè l'Italia dal quarantacinque all'inizio degli anni Sessanta è cambiata enormemente
L'Italia è uscita dal fascismo perde come dire ha percorso un cammino democratico con tutti i suoi limiti ma comunque notevole l'Italia era nel cinquantuno ancora un paese prevalentemente agricolo nel sessantuno un paese prevalentemente industriale questo vuol dire una pure un insieme di trasformazioni assolutamente enormi urbanizzazione industrializzazione emigrazioni interne lotte sociali
Eccetera eccetera quindi centrosinistra attualmente va collocato rispetto a questo naturalmente non vuol dire che chiedo che sia un prodotto automatico e naturale tant'è vero che sappiamo con molto difficoltosa l'affermazione di questa alleanza politica e c'erano alternative il già evocato caso Tambroni è indicativo del fatto che nel Paese si muovevano
Tendenze e che prospettavano ipotesi di altro genere non so quanto destinata al successo ma certamente esistevano questo tipo di tendenza
Che cosa è ha fatto poi la la forza del centro sinistra secondo me
La parte del centrosinistra è nella capacità di proporre con chiarezza un patto sociale che era al tempo stesso anche un patto nazionale cioè il centrosinistra Hans ha saputo interpretare una certa stagione storica che ha saputo interpretare le attese di quella stagione storie questo non vuol dire che poi le realizzazioni centrosinistra siano come dire del tutto
Positive questo per un'altra questione ma dal punto di vista del successo della formula secondo me va capita rispetto alle attese del momento e le attese del momento erano attese che come dire volevano collegare secondo me due parole
Uguaglianza e sviluppo
Cioè il le l'Italia è un Paese in una grandissima crescita una rincorsa incredibile dalla fine della guerra i primi anni sessanta il boom economico eccetera eccetera quindi un Paese che è proiettato verso il suo sviluppo e direttore a fare il suo sviluppo dello sviluppo
Quasi la chiave anche della sua collocazione internazionale ma poi su questo proverò tornare più tardi
E contemperamenti e l'uguaglianza cioè il fatto che lo sviluppo e l'utilizzazione cita non dovesse favorire alcuni pochi élite minoritaria eccetera eccetera ma in qualche modo potesse favorire tutto
Faccio un esempio il grande tema del dualismo allora molto sentito il dualismo nord-sud che così grave il problema di una di un dualismo geografico territoriale maltempo senso economico sociale
Affrontare Aldo Moro ha parlato tantissimo nel suo discorso dicendo con tantissimi riferimenti a questo tema all'idea che li cito esistere il compimento dell'unità nazionale
Oggi si parla tantissimo dilazioni unità nazionale meno spesso l'impressione che queste parole siano piuttosto vacue
Nel nell'esperienza di allora invece avevano un significato preciso avevo il significato di compiere quello che non si era compiuto in cento e cioè per e tassa sta anni di storia sessantuno potranno del centenario l'unità d'Italia quindi c'era questo sogno forse ma insomma diciamo anche questa spinta che è anche una spinta reale a ripeto collegare uguaglianza e sviluppo e quindi in questo senso come dire c'è una pensa che di varie Chesil sociali di varie classi sociali che davvero unifica un po'tutto il Paese
E da questo punto di vista io credo che il centrosinistra è stato importante perché non tanto per quello che ha realizzato ma anzitutto perché c'è stato e perché ha interpretato o ha rappresentato un certo clima si parla di spirito del tempo e via dicendo questo
Io vedo ecco come dire come la caratteristica faccio un esempio la Commissione antimafia e la nascita Commissione antimafia sappiamo che può anche qui il bilancio della sta di questa Commissione può prestarsi a diversi giudizi ma nell'Italia di allora la costituzione di una commissione nazionale antimafia è stato un evento dire di enorme importanza
Come fatto simbolico era l'Italia nel suo complesso che si prenderà carico
Di un di un problema ha sempre considerato lo specifico la Sicilia eccetera eccetera vincere un progetto nazionale su cui si è creato quella convergenza di tutte le forze politiche
Sul varo della commissione antimafia
Questo è è un un elemento secondo me è molto importante perché e riprendeva appunto quella ispirazione se vogliamo del periodo costituzionale cioè il momento alto della convergenza delle forze politiche
E questo ha detto io non credo al trasformismo qui c'è il secondo me l'equivoco di dire che dove c'è collaborazione compromesso c'è trasformismo questa è una sciocchezza
Cioè il trasformismo c'è può esserci benissimo anche in una falsa conflittualità che lascia tutto uguale
Mentre invece non c'è trasformismo laddove una convergenza ampia di forze politiche ideali culturali eccetera riesce a creare dei fatti de de de quanto meno dei simboli di novità dei significa unità diciamo almeno almeno questo
Tutto ciò lo accennavo prima ha avuto un riflesso importante anche sotto il profilo internazionale
Una
Osservatore dire non sospetto
Come Sergio Romano ha affermato che il centrosinistra è stato il più grande successo internazionale dell'Italia non quello che ha fatto il centrosinistra ma il fatto che il centrosinistra si sia realizzato cioè il fatto che in Italia in quel momento si realizza una convergenza tra socialisti che non avevano compiuto la revisione ideologica perlomeno come dire dal punto di vista formale compiuta che erano ancora molto legati al partito comunista che erano legati attraverso il sindacato al mondo operaio eccetera eccetera
Facessero quella scelta tu percepito da poco sul piano internazionale con un evento di grande importanza sappiamo la discussione che ci fu nel Dipartimento di Stato pro e contro
E quindi questo dà l'idea della rilevanza internazionale di questo piano il quale ha permesso poi all'Italia di avere una funzione internazionale che in altri momenti non ha avuto e qui in questo senso penso all'azione del centrosinistra sul per la distensione ma anche penso a una certa azione nord-sud
Sulle sul piano come dire il problema dell'Africa dell'indipendenza africane prime si ricordava Malta questo un capitolo poco noto però è un capitolo importante
Perché non si considera che questa come dire convergenza di forze diverse ha creato una sinergia che ha avuto un suo riflesso ripeto anche sotto il e il profilo internazionale quindi debbo faremo tutto un grandissimo discorso su Aldo Moro
Le cui carte sono da questo punto di vista veramente eloquenti cioè gran parte delle carte di Moro solo i fascicoli riguardanti questioni internazionali che hanno evidentemente si portano a casa oggi accanto nello studio
E che come dire affronta affrontare in modo molto dettagliato faccio non solo esempio pesantissimi che si possono fare più grande fascicolo dedicato alla mediazione La Pira va be'nam del Nord Vietnam del Sud cioè o meglio evitando il nord e Stati Uniti per risolvere nel nel sessantacinque quindi molto presto
Una vicenda che poi si sarebbe conclusa i medici anni dopo più o meno nel modo in cui aveva già anticipato la Pira dietro cui però c'era il governo italiano questo importante cioè non c'è non solo Fanfani Togliatti ma allo stesso modo presidente del Consiglio
Per concludere dunque tutte luci
No oggi credo di aver già detto che in qualche modo il senso politico di questa operazione è qualche cosa che ha una grande importanza qui non ha corrisposto un'azione di governo altrettanto validità
Perché ma naturalmente qui le cause sono sono tante
Io vorrei dire una cosa un po'un po'scomoda
Egitto smista nasce sconfessato dagli elettori cioè nel mille novecentosessantatré gli elettori sostanzialmente votano contro il centrosinistra
Ora gli elettori si sa hanno sempre ragione nessun politico come a dire che gli elettori hanno torto
Però questo elettorato italiano nel cinquantatré vota un progetto uffa e va be avrà avuto le sue ragioni nel sessanta il revolver contro il centrosinistra nel sessantotto vota contro l'immigrazione socialista
Nel settantasei butta sostanzialmente per la DC ma in funzione di fermare l'avanzata comuni
Nel settantanove vota contro la solida e nazionale isoletta dato che vota contro forte c'è anche una saggezza in questa scelta però questo significa anche mettere sempre in estrema difficoltà chi poi deve governare
E poi naturalmente ci sono anche responsabilità io non direi che per esempio responsabilità il Partito socialista non vanno sottovalutate
Anche qui i documenti sono abbastanza impressionante il povero Nenni era sempre minoranza nel suo partito lastrico Moro sempre molto difficile poi mora aveva i suoi guai anche perché la segreteria Rumor non era finirà nei suoi confronti quindi è un è stato un governo difficile o forse anche scarto dal punto di vista della sua azione della sua efficacia
Però però
Ce sta ecco io qui alla fine penso che mettendo tutto sul piano sul palco della bilancia dall'altra parte c'era la soluzione Tambroni
Cioè non c'era una soluzione come dire come dire ai liberali il problema ed è stato ricordato giustamente che poi Moro avevo un rapporto intenso con Malagodi ma perché c'era un'intesa di fondo sul quadro non era non era invece l'alternativa vera era Tambroni era in fondo
Oggi anche qui non si può più parlare di antifascismo non va di moda però allora era un'altra questione allora le forze che si richiamavano ad elezione del fascismo era ancora forti non tanto non c'era il pericolo è tornato il fascismo questa sarebbe una sciocchezza però una certa idea di un Paese che si conservasse
Secondo dei gli equilibri antichi diviso al suo interno e quella cena era ancora forte per questo dico la forza del centrosinistra quelle del coniugato un ma un patto di sviluppo
E un patto di uguaglianza un patto nazionale un patto sociale era qualche cosa che teneva insieme l'Italia
Se dovessi dire c'era che sono cose che fanno riflettere dica una storia io insisto su questo lontana da noi perché circostanza molto cambiato però se pensiamo a queste cose forse qualche vuol dire luce sul presente potrebbe anche accentuarsi ringrazia
Ringrazio molto professor Giovagnoli non soltanto per essersi tenuto sempre i tempi in maniera perfetta ma per un intervento estremamente interessante segnare in particolare l'apertura internazionale di questo intervento è segnano anche questa annotazione molto interessante anche sui flussi elettorali e sul rapporto fra flussi elettorali e formule di governo adesso do la parola all'onorevole Giuseppe Gargani parlamentare europeo
Le faccio una riflessione brevemente
Come secondo la raccomandazione del verbale che ho sentito entrare e particolare storici
Secondo me sono ricordati
Nostalgicamente non c'è una damnatio memoriae in astratto cioè in concreto noi ricordiamo questo Prima Repubblica sul piano della Nostalgia ma non approfondiamo la forza la grandezza e la compiutezza di un la fase storica
Che questo istituto fa e quindi questo mattina
è un'oasi che non troviamo tutti i giorni anzi che non troviamo mai per riflettere seriamente adeguatamente perché la polemica politica attuale
Ci sospinge in maniera effimera con stereotipi e credo non abbia niente a che vedere con questa cosiddetto Prima Repubblica
Io le parole riflessione non sul centrosinistra ma in generale
Sul tema comprimendo la democrazia è la governabilità
Sono due temi che dovrebbero essere
Contemplare con dovrebbero essere
Bruno complementare all'altro
In tutta la fase che voi avete studiato che offrite all'attenzione oggi lo riflessione il compimento della democrazia
Ammesso in qualche modo in difficoltà alla governate Bracco sì
Oppure quello che ci viene spiegato che ci viene tramandato o quello che noi abbiamo vissuto in quella fase evidentemente pone in alternativa a questo problema
E Moro errata l'espressione critica di questo dissidio perché noi abbiamo vissuto questo dissidio con una precisazione che io faccio sul piano personale
Si dice che oggi ci dovrebbe essere la governabilità oppure che la governabilità con un sistema elettorale non proporzionale garantita e quindi deve avere la prevalente
Noi nel compire la democrazia nel assecondare un processo
Di forza della democrazia che Moro più di tutti a seguito io credo che abbiamo governato questo Paese
Ma è una espressione del solo politica che verrebbero svolto solo sul piano politico nono con un approfondimento culturale sta di fatto che tutta la fase che va solo come costruzione del primo del secondo centrosinistra dei vari centrosinistra credo siano apparse in cui
La democrazia difficile perché c'è un felice che io al quale mi attengo in qualche modo per fare le stime Preverin pressione che la democrazia difficile a quella che
Faceva esplicare a Morro una linea politica che era di compimento del Risorgimento di unificazione di una cultura di un valore e della acquisizione allo Stato democratico delle masse popolari era una frase che si usava in quel territorio non si usa più perché quella fase terminale
Si è dovuto costruire dice De Felice con una espressione molto interessante e in uno stato e la nazione che Moro aveva la consapevolezza precise che si dovesse fare quest'operazione
Questa operazione che risultato che è stata fatta
Lo Stato allora io sono difficoltà non aver loro ordinamento aveva leggi
In qualche modo vecchie superate desueti alcune volte e la crisi del diritto era presente in tutta la sua forza del Moro gli iscritti lo dimostrano
Quando l'unicità volte Capotosti e o quando noi attraverso questa espressione di questo giurista Volley approfondimento di questo giudizio e capiamo
Che non c'è più il diritto al centro di una evoluzione sociale governata da processi reali ordinamentali
Notiamo fino in fondo come la legge non sia adeguata alla realtà
E la legge sia in ritardo rispetto a processi che avvengono più celermente cioè la legge la norma non foto proprio più la realtà e quindi è una norma che nasce già vecchia
Nasce su un compromesso non di alto livello
La nazione la cittadinanza alla partecipazione la ragione sociale di uno Stato che trova dell'espressione sociale una sua concretezza ora questa cultura contrapposto e questa crisi del diritto
Ha portato avanti
Certo un processo che in quella fase doveva attenere come principale attenzione alla costruzione dello Stato democratico quindi la democrazia anche a scapito della governabilità
Ma siccome poi noi sulla governabilità faccio una piccola chiosa la colleghiamo ai governi ieri Brevi ai governi a volte deboli secondo me questo non è vero
Anzi la garanzia di governabilità per il complesso delle forze sociali per la mancanza di una unità di valori di contenuti e di espressioni politiche perché le colture erano forti e contrastanti
E la governabilità è stata attuata nel migliore dei modi possibili Alitalia a fatti progressi che ha fatto
Ma io pongo all'attenzione di questa di queste espressioni che sono apparentemente in contraddizione il punto nevralgico sul quale poi Moro ha giocato purtroppo la sua vita ma ha giocato la democrazia il discorso che ha fatto nel settantasei ai gruppi parlamentari
Tanti di noi avemmo in quell'occasione ascoltandolo il segno di una
Edizione di una profezia
Moro riteneva che la funzione che la democrazia cristiana diciamocelo fino in fondo è un pensiero su quali ho fatto tanti approfondimenti che mi ha accompagnato lungo la vita politica ha una funzione
Per le cose che ho detto per il tema del convegno che trattiamo
Ora poggiolo del tutto particolare la funzione di partito ma la funzione di unificazione del Paese perché non c'era l'alternanza la democrazia era difficile perché l'alternanza non c'ero non ci poteva essere ed era nei fatti e per questa ragione che ho qualche perplessità nel dire che non c'è stato il consenso professore nel politica di centro sinistra o nelle riforme fatte
C'era una delega la in qualche modo la democrazia rischiare perché poi il sistema proporzionale robusto criticando sto chiosando le sue espressioni
Credo che la Lelli il sistema proporzionale affidava ai maggiori partiti e in particolare la democrazia desiano che aveva la funzione di partito ma la funzione di unificazione del Paese
Le riforme oppure alla costruzione di questo processo perché noi le campagne elettorali più che le formule politiche spiegavamo qual era il processo per la Democrazia Cristiana doveva adeguare contenere nel nostro Paese per costruire la democrazia
Quando nel settantasei Moro ed è questa la conclusione alla riflessione vera che vorrei affidare a voi a chi approfondisce poi sul piano culturale e vestiti
Secondo me ha avuto la sensazione ma la consapevolezza precisa
Che la Democrazia Cristiana non poteva più attende da questo ruolo a questo funzioni
Perché lui diceva una cosa con un'espressione che era importante anno abbiamo vinto in due ha vinto la democrazia cristiana ma ha vinto anche il Partito Comunista la funzione della Democrazia Cristiana
Non poteva più esser quella che aveva esplica esplicitato esplicato portato avanti per tanti anni e quindi si poneva una seconda fase
è finita la la Prima Repubblica e finita con una funzione diversa della democrazia cristiana se Moro ci fosse stato secondo me avrebbe portato avanti
Invece il le forze politiche successivamente secondo me hanno fatto soltanto una cosa negativa hanno cambiato il sistema elettorale
Che doveva garantire la governabilità ma hanno creato il dissesto attuale sul piano della coesione o dalla dialettica delle forze politiche perché io credo che siamo in tema di queste questioni
In tema di una difficoltà nel paragone tra una politica che ha costruito la democrazia e che semmai appena appena non tenuto conto della governabilità la governabilità dei problemi ma la governabilità dei processi
Processi democratici dei processi politici è stata al massimo in quel periodo è un periodo in cui la prevalenza della governabilità
Finisce per essere solo un fatto effimero manufatto denso di contenuti è finita la la riflessione di Moro
E quella tradizione quel messaggio che ci ha dato io credo che le generazioni successive noi compresi non siamo riusciti ad accettarli applica Greenpeace
Grazie molto nelle Gargani per questa intervento che mi pare abbia sottolinea soprattutto un aspetto che troppo spesso è dimenticato quando ce la prendiamo con questo nostro povero paese continua governato
E cioè che era un paese che si muoveva all'interno di difficoltà enormi e che quindi nel momento in cui dobbiamo valutare anche quelli che sono stati gli insuccessi nel momento in cui valutiamo gli insuccessi ovviamente presente panico quali siano state le difficoltà che poi quegli insuccessi hanno cercato di di gestire do che mi hanno detto dall'organizzazione che anticipiamo adesso il Coffey Bray
Riprendiamo quindi fra quindici minuti con l'intervento del dottor Paolo Franchi al pari della sera grazie
Metto il richiamarli all'ordine per cortesia visto che come sempre la pausa caffè
Ha debordato ben oltre i tempi necessari assorbire la tazzina
E quindi da per cortesia a prendere posto
Vi comunico il
Il saluto cordiale del ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu che era stato invitato e chiesi scusa di non poter essere presente per impegni precedenti ma ringrazia il ministro Pisanu ma ringrazio appunto caldamente e rivolge il saluto e l'augurio di buon lavoro alla a tutti noi dunque a questo punto do la parola alla dottor Paolo Franchi al Corriere della Sera e ricordo una volta per tutte a tutti quanti quelli interverranno successivamente per cortesia di non superare il quarto d'ora
Ma
Innanzitutto vi ringrazio Dio
Avermi invitato a partecipare cosa che ho fatto molto volentieri
A questo vostro seminario a questa vostra giornata di riflessione io
Chiedo scusa se andrò abbastanza rapsodica mentre per
Per punti non ho poi cose di eccezionale
Rilievo da aprire in in materia quel poco di cose che pensavano dette ad Andrea che neanche riferito nel
Nel suo intervento in una delle interviste che sono state fatte
Questo seminario allora andando per punti e molto rapidamente
Fase storica chiusa di cui dobbiamo riflettere su cui noi dobbiamo rifletterei a distanza come si conviene alla storia ben può essere anzi del probabilmente sì però insomma credo che una qualche urgenza
Di tirare delle somme
Su questo periodo in generale sulla
Vicenda della Prima Repubblica
Dichiararle il più possibile in modo condiviso se non in modo non condiviso insomma come si conviene alla alla riflessione storica nei paesi civilizzati
Credo che questa è l'urgenza ci sia anche perché se queste somme all'infinito non si tirano
Il rischio ma qualcosa più del rischio insomma la certezza ex sempreché questo questa su quell'aspetto questo o quel passaggio irrisolto questa o quella personalità politica del passato vengano come dire usate a mo'di clava sempre alla all'infinito in questo in questa discussione permanente R. Solter risolvibile sulla legittimazione cure faceva discussione in questa rissa permanente sulla legittimazione che in proporzione eredità
Posseggo questa sia un'eredità le negativa pessima della Prima Repubblica di una fase in cui l'aria di maggioranza dell'aria di legittimazione di fatto di fatto coincidevano oggi non è o non dovrebbe essere più vero ma insomma questa cosa ce la portiamo negativamente appresso allora per serrare rispettando l'indicazione sui tempi
Sulla questione di oggi rispetto a questo tipo di riflessione sì insomma è evidente che l'eredità politica di Moro e cruciale io credo che sia cruciale anche la vicenda del primo centro sinistra damnatio memoriae non damnatio memoriae io questo
Non lo so la categoria della damnatio memoriae è stata molto utilizzata negli ultimi tempi devo dire che
è lo stesso Moro voglio dire che all'indomani delle elezioni del Sessantotto considera di fatto chiusa quella fase discendente se ne apre un'altra riflette sulla nuova fare questo non vuol dire logicamente che mai sul primo centro sinistra non dobbiamo riflettere io così proprio vado per titoli
Cos'è che noi dobbiamo Recoba intanto qualcuno l'ha già ha sottolineato la grandissima
Appesa alla grandissima speranza che circonda cose diventa queste sito talmente dimenticate la grandissima tesa in una grandissima speranza che circondano il centrosinistra prima della sua
Della sua già prima della sua nascita
E contemporaneamente la durezza e la ferocia delle reazioni che il centrosinistra suoi non parlo delle opposizioni
Politiche dichiarate questo è normale ma c'è qualcosa di molto più profondo di molto più radicato lì si mostra e parlo delle reazioni conservatrici pace ad aprire una discussione sulla sinistra sul partito comunista è un'altra discussione
Che ci mostra una faccia voglio dire della che poi permane non la destra è norma una faccia della destra la faccia feroce diciamo della della destra della destra
Italiana e questo è un passaggio che poi abbiamo prima abbiamo al momento dalla formazione avremo una discussione tutta aperta non ci voglio riaperta anche in questi giorni più o meno seriamente su quell'estate del sessantaquattro diciamo in cui si condensa no
Larga parte di questo di questo sconto è che segna poi il successivo centrosinistra mille novecentosessantaquattro mille novecentosessantotto li do come titoli ma come questioni ma non solo per la fretta della discussione ma come questione
Come questione da non dimenticare l'idea che ci sta dietro segnatamente in Moro
Perché qui vorrei ricordare è stato già detto anche questo che il tema dell'apertura a sinistra è un tema che e dal cinquantatré che perlomeno dal cinquantatré per lo meno dalla sconfitta della legge truffa già prima
In in realtà ma comunque da abbiamo frettolosamente così e qui c'è già un grande problema dieci anni no i tempi inauditi
Della del o dieci anni due di sconto voi non dieci anni di dire Mola dieci anni di scontro anche duro si passa per Tambroni voglio dire insomma si passa per il luglio sessanta cioè parliamo di resistenza è vera e non è che parliamo solo di de fasci ma Molina
Della politica della politica italiana con questa idea cioè da dieci anni però all'inizio degli anni Sessanta prende un altro segno perché l'idea è che sta
Insomma che proprio non regge più il vecchio telaio della società italiana che è poi quello che ha sorretto
La ricostruzione che ha sorretto il boom che ha sorretto il miracolo ma il vecchio telaio della Società italiana di suo accetti di potere dei rapporti di forza e c'è una non tiene più c'è qualcosa
No di più
Di più forte di più profondo che perché preme che cambia quindi segno anche qualcuno citava prima lo spirito dei tempi giustamente che cambia segno anche alla discussione sull'apertura a sinistra le toglie
Insomma non è più soltanto una discussione di gruppi dirigenti politici e o di forze
Intellettuali al qualcosa
Che è più profondo è il vero grande interrogativo comincia a diventare da subito non sia troppo presto ma se non è per caso troppo tardi
Se
No
Se mentre la discusso scontro politico sul tema si è troppo presto
Se ci sono le condizioni se non ci sono le condizioni se giornalisti ho fatto tutti i passi se non ho fatto tutti i passi e via discorrendo ma tra la questione reale forse all'altra se per caso non è già troppo tardi perché insomma o
Cambia il segno si va in qualche modo e sia in grado di governare domanda
Le forze che sono in campo e si va quindi a una larga quella Cosimo all'allargamento delle basi
Sociali e politiche dello Stato in tempi e modi che sono largamente da vedere da prevede ieri da verificare sul campo secondo l'idea che a me pare la cosa più forte poiché ci lascia
Forse datata ma comunque che ci lascia in eredità Moro questa idea che la politica finanche lo Stato sono una frontiera mobile diciamo nei confronti di una no di una domande o si riesce a integrare parlamentari Zare in qualche forma quindi ad allargare nelle forme possibili oppure questa roba e ti si rovesciano contro che poi quello che succede già nell'anno di Dio mille novecento
Bene nell'anno di Dio mille novecentosessantotto dove sicuramente i rapporti tra partiti insorgenza sono più complicati di quanto e però che insomma ecco quello che è è è e mille novecentosessantotto non solo il dato elettorale che chiude e quel voto quel quel con quello che è il sessantotto nel suo complesso il voto del mille novecento
Sessantotto che chiude quella fase ne apre una nuova ma anche su tanti hanno dei rapporti politici cioè non è solo la crisi del elettorale del Psi SDI unificato e insomma e
A torto o a ragione Moro si formano l'idea che i socialisti sono impari alla bisogna diciamo insomma che se la questione si pone e se è ancora lì sarà possibile vedremo si pone nei confronti del Partito comunista sono è solo una questione su cui tanto si è dibattuto anti socialismo non anti socialismo di Moro che vedremo più tardi la crisi
Del suo Governo ma insomma questa è cronaca politica ma il problema diciamo mi pare si pone già
Simboleggia nel mille novecentosessantotto quindi questa datazione sessantatré sessantotto il fatto che stiamo qui a discutere del primo centrosinistra è
E anche perché il Sessantotto ci lascia in eredità al centrosinistra come formula
Ma
Con una formula che sopravvive sempre più sempre più a con Ytzhak ante senza che ciò i contraenti neanche ci creda non più davvero né né per parte democristiana né in realtà per parte
In realtà in realtà per parte socialista quindi a me pare che questo tema questi dubbi questi interrogativi
Moro poi se li porti appresso che sono propri del primo centrosinistra se li porti appresso sino alla fine verrà menzionato al sempre parso molto significativo lo cito solo rapidamente continua a chiedere scusa per l'allaccio di Città del ragionamento che l'ultimo articolo quello che lui ha nella borsa diciamo il il sedici di marzo
è questo articolo per il giorno in cui interviene nella polemica una polemica Inter comunista diciamo tra Amendola e Petruccioli se la
Rottura vera insomma usciva
Centootto Amendola e per il sessanta
Petruccioli e per il sessantotto Moro stesso dirà che e il Sessantotto comunque ecco già solo questa discussione questo rovello si porta appresso fino alla fine se ha un senso dirlo
Non libero dal senso alla nostra vostra discussione di oggi su quegli anni no su quegli anni su quello
Su quel tentativo sul primo sul primo centro sinistra non entro quindi a me pare che la discussione si che sentivo arieggiare se il sessantotto è stato come dire prodotto
Al primo centrosinistra o ne è stato la contestazione è stato
In realtà ambedue le cose molto curiosamente lo colse Pasolini in uno scritto del tutto dimenticato che ho ritrovato uno dei suoi scritti su viene nuova in cui rivolgendosi dagli studenti a dando loro ragione per la contestazione degli esortava a ricordare che niente di quello che stavano facendo sarebbe comunque stato possibile
Senza che ci fossero stati diciamo gli odiosi riformisti diciamo che avevano che avevano creato creato quelle condizioni ultima questione e chiudo tutto la produttività del centro del primo centrosinistra che era uno dei temi della
Perché delle domande che c'erano state che c'erano state risolte è una grande questione siamo stati tutti abituati a dire così anche come
Servo meccanismo mentale no che il secondo centro sinistra se sa che l'ambizione riformatrice muoiono nel sessantaquattro che era secondo sessantaquattro sessantotto si trascina non produce non produce nulla in parte in parte credo che sia perché sia abbastanza vero però io credo anche che alcune delle riforme non a caso più nel senso che qui hanno più cambiato io penso penso al periodo penso per esempio alla scuola media unica cioè sono cose che hanno cambiato
La faccia di questo Paese io continuo a credere nel bene ma comunque si può anche si può anche si può anche ritenere nel male pensa in negativo alla ventitré quattordici contro cui Giovanetti insorge in modo e
Ma insomma
Ripensarci oggi era probabilmente una grande riforma dell'università ma insomma su questo bisognerebbe è andata come suol dirsi come è andata
E però resta quel grande dato sì o debbo giudicare in quel periodo lo giudico a partire questa volta non è una cosa che storia
Democristiana ma da una cosa di storia socialista dal titolo di giornale più sfottuto nella storia d'Italia e invece nel più vero che era quello dell'Avanti il primo giorno di governo di centrosinistra dicono dovuto alla invenzione giornalistica di un bravo giornalista Franco Gerardi e di quei tanti poi si sono illegittimamente appropriati che era da oggi ognuno è più libera e così io debbo riassumere il senso degli anni di cui andiamo parlando credo che possano essere riassunti in quel titolo e onestamente non mi sentirei di dire che questa è poca cosa grazie
Ringrazio il dottor Paolo Franchi punto mi permetto di evidenziare in questo discorso questo ragionamento sulle speranze suscitate dal centrosinistra ed ha come in fondo queste speranze si colleghino poi la stagione del Sessantotto insomma questa ricerca sul sessantotto della fondazione della quale ho già accennato a voi
Fa emergere questo molti degli intervistati hanno sottolineato come la le speranze suscitate dal centrosinistra e poi la riduzione di quelle speranze
Siano stati una delle spinte dietro la contestazione insomma un pochino poi come le speranze suscitate dalla stagione resistenziale costituente sono state poi recuperate dal centrosinistra con una sorta di diciamo amplificazione successive il recupero di virgolette tradimenti poi naturalmente su quale ci sarebbe ancora molto da discutere
Dopo questo punto la parola a Gaetano Quagliariello che insegna storia dei partiti politici all'università Luiss di Roma
Sì anch'io ringrazio
Di gli organizzatori per l'opportunità che ci viene data in realtà mi sembra che i lavori come si stanno svolgendo
Sono estremamente profitti perché quasi una riflessione informale
Sua spetti particolari che poi possono appunto essere sedimentati e ordinati all'interno di un quadro più coerente ecco io almeno dopo inteso partecipare con questo spirito quindi il mio non è un intervento
Sul
Centrosinistra nemmeno sul primo centrosinistra bensì su un aspetto particolare che riguarda appunto i prodromi di quell'esperimento è una sua insufficienza da cogliere sul dal punto di vista programmatico nella carenza di una elaborazione che riguardava il necessario ammodernamento delle istituzioni dico anche in premesse
Essendo così particolare l'intervento non ritengo che quello che dirò
Sia in qualche modo in grado di
Concludere il discorso sul primo centrosinistra medie essere un giudizio definitivo è un giudizio che mette in evidenza quella che è una premessa diciamo mancata di quell'esperimento
Per questo lo diceva Paolo Franchi
Bisognerebbe partire bisogna partire in realtà dal mille novecentocinquantatré mille novecentocinquantatré insieme il fallimento della formula centrista e il fallimento del tentativo diciamo di ammodernamento istituzionale sul quale si può dare il giudizio che si crede non è questa la sede perseguito attraverso la riforma elettorale del premio di maggioranza
In quella data si consumano insieme queste due cose si apre una parte di
Ricerca che da una parte la ripeterla false e di ricerca di una nuova formula politica dall'altra di una soluzione fra virgolette istituzionale che fallite nel cinquantatré partirò in questo intervento da tre citazioni perché riguardano appunto la concezione della democrazia ed il ruolo che i partiti devono avere all'interno della democrazia
La prima e queste
Bisogna nell'ambito di un reggimento democratico
Che la maggioranza possono rientrare dirigere prendere iniziative e decisioni
E che la minoranza posta con forza e sicurezza operare secondo la sua funzione di controllo proporre delle alternative permetterà eventuali mutamenti nell'orientamento del Paese
La seconda citazione che discende da questa riguarda il tema della governabilità ed è proposta in polemica con un intervento parlamentare dell'onorevole
Nel Lelio Basso
Esigenza di democrazia
Per l'onorevole Bazzo questa che sia richiesto il più possibile difficile il costituirsi di una maggioranza e di una maggioranza omogenea
Necessità del realizzati di compromessi politici quali facciano sì che le decisioni inerenti alla politica nazionale siano prese mediante accordo di forze diverse e qualche volta me lo consente onorevole basso non siano prese affatto in conseguenza di una neutralizzazione delle diverse volontà
Che potrebbero concorrere a costituire la maggioranza
La terza citazione che discende da queste è il ruolo dei che i partiti devono occupare all'interno di una democrazia tra virgolette della decisione
Ora tutti i partiti nel rispetto del metodo democratico concorrono a costituire la vita politica del Paese
In quanto tutti hanno la libertà garantita di raggiungere la maggioranza
E quando siano compiute le elezioni e la vita politica abbia avuto la sua articolazione in maggioranza e minoranza
Con la garanzia del metodo democratico tutti i partiti concorrono a costituire la vita politica del Paese a dare direttive alla nazione attraverso la funzione della maggioranza o attraverso la funzione di controllo democratico della minoranza
Partiti dunque assorbiti all'interno di queste due categorie ora pensare che queste tre citazioni tutte e tre
Appartengono ad Aldo Moro
E sono state pronunziate da lui nel mille novecentocinquantatré per quella che è l'immagine che di questo statista ci è stata tramandata come il nome del consociativismo fa un certo fa un certo effetto Achille legge Achille scopre fa un patto un certo effetto
Atti a chi le ascolta
Questo è dunque erano le esigenze del l'idea di confronto democratico dal quale Moro
Parti nel
Sua ricerca
E questo fu il modo col quale è l'Inter per troppo il cinquantatré come momento sulla via di un possibile sblocco della democrazia italiana
Ora per
Rintracciare le le le tappe che da questa esigenza è costante di queste esigenze
Sì trasfusa nel primo centrosinistra è necessario anche qui Paolo Franchi l'ha già detto e prendere in considerazione il decennio di transizione che ci separa dal cinquantatré al sessantadue
Non mi ripeterò dicendo che quello Stato appunto non un
Decennio nelle quali le cose si sono svolte normalmente basato un decennio di profonda marcato da crisi profondissime che si aprano già all'indomani del sette giugno del cinquantatré chi si ricorda la prima per le prime fasi con la difficoltà di formare un il Governo e poi l'incarico dato appella e la crisi di gennaio il primo fallimento Fanfani si potrebbe andare avanti
Si ricorda appunto come quelle furono delle parti più convulse dello spoglio Repubblica
Sia per quello che accadeva all'interno del gioco politico esterno sia per quello che accadeva all'interno del partito di maggioranza relativa
Le memorie di Rumor che sono interessantissime per
Lo sguardo introspettivo nella vita del partito appunto
Ricordano che non c'è stato mai un periodo più convulso nella pittura Ricci
Credo che all'interno di questo periodo un
Attenzione particolare
La storiografia la dovrebbe prestare
In particolare a quel periodo che va dal sette giugno del cinquantatré all'agosto del cinquantaquattro
Dalla sconfitta di De Gasperi alla sua morte
Quel periodo che è cancellato dalla storiografia perché si ritiene che De Gasperi con il sette giugno esce fuori dai giochi
Esce fuori da tutti i giochi politici non è così
In realtà appunto
In quel per quel un periodo di attività intensa da parte dello statista trentino
Non solo quel protagonista di un tentativo di Governo che non andò in porto ma fu colui il quale gestiti la transizione i generazionale all'interno del suo partito
Apportando iniziativa democratica alla segreteria del partito fu colui che a livello di politica estera continua a tenere in mano da una parte Trieste dall'altra la Cei
Con il Periodo mette in chiaro che De Gasperi aveva chiarissima che la fase del cinquantatré con con cinquantatré si era chiuso una parte del centrismo
E intendeva promuove la transizione
Che a mio modo di vedere lui immaginava come una apertura a sinistra perché sennò il rapporto con iniziativa democratica non si sa spiega
Alla luce di tre capisaldi
Il primo
E non fare sconti sul terreno della politica internazionale
Sulla evoluzione del partito socialista
è evidente
Le cose erano cambiate dopo la morte di Stalin che aveva liberato Minnie di un ipoteca che fino a che Stalin era in vita era assolutamente assolutamente impossibile da superare
Oltre non vedo nel trattamento esattamente questo cioè merce la morte di Stalin verrà il giorno un primissimo segno di evoluzione va assolutamente insufficiente assolutamente insufficiente
Memmi dice nel luglio del cinquantatré a De Gasperi il patto di unità si può superare ma a livello di politica estera la sua concezione rimane ancora una concezione di fedeltà assoluta rispetto al al blocco orientale
Il secondo aspetto e quello di promuovere all'interno della Democrazia Cristiana una nuova generazione
Di farlo nel rispetto però garantendosi che questa nuova generazione rispetti il
I vincoli di politica internazionale su questo le lettere che lui manda Fanfani sull'affare della CEE sono inequivocabili il terzo aspetto della politica di De Gasperi e che questa questo passaggio generazionale all'interno del partito che implica un'apertura a sinistra va di pari passo con la ricerca di un dialogo a destra e di un allargamento delle bacche statuali anche in quella direzione
Tutti i suoi discorsi parlamentari e in particolare il discorso pronunziato
Al momento della sua del tentativo del suo governo
è il discorso fatto in difesa di Fanfani quando si consumò l'esperimento del gennaio del cinquantaquattro sono dei ponti lanciati verso i monarchici e comunque verso il tentativo di distinguere una destra costituzionale da una destra
Incostituzionale
Sono il tentativo di aprire a sinistra e nello stesso tempo di consentire un allargamento anche verso destra del delle basi del sistema politico
Questo tentativo in realtà che si conclude con l'agosto del cinquantaquattro la vita terrena di De Gasperi evidentemente
Da i suoi frutti definitivi solamente dopo il cinquantasei dopo evidentemente la caduta del l'ultimo vincolo internazionale che costringe il PC
Ma ha sulla sua strada incontra sulla sua strada luglio mille novecentosessanta anche questo è stato detto dal famoso
Ma sulla sua strada la fissazione di una pregiudiziale antifascista che comprende tutta quanta la destra
La identificazione fra legittimità perché attenzione legittimità costituzionale
è quello il momento che queste due categorie si saldano definitivamente queste due categorie che nel pensiero originario di De Gasperi e della sua ricerca non erano affatto falda
Perché evidentemente il tentativo di allargare le dati statuali di creare anche la possibilità di una destra legittima tra virgolette
Monno consentivano
Di restringere la legittimità costituzionale alla sola legittimità resistenziale
E quindi anche in questo momento
E in questa identificazione sì chissà definitivamente una cosa che era già nata nel cinquantatré ma che si consolida solo ora e cioè la centralità istituzionale del Paese dei partiti come il fulcro del funzionamento della costituzione materiale
Questa è una cosa che già il fallimento della riforma elettorale del cinquantatré aveva posto
Come premesse ma che mi nel luglio del mille novecentosessanta e cioè quando viene meno
La possibilità di una ricerca di un allargamento anche dall'altra parte si fissa come condizione indispensabile
è questo che e uno dei presupposti del centrosinistra che fanno sì che il centro sinistra non preveda un ammodernamento istituzionale
Il centro sinistra nasce come una fine trio nel suo progetto riformista
Bilanciato sorride sul versante delle riforme economico sociali che in realtà iniziano già prima della costituzione del governo alle quali non risponde assolutamente
Un progetto di ammodernamento del sistema politico istituzionale perché il sistema politico istituzionale rimane diciamo quello interpellato dalla Costituzione repubblicana letto all'annuncio del
Preesistente legittimità resistenziale
Dunque il centrosinistra e concludo
Non è un momento di progressiva emancipazione del sistema
Ma è la premessa per diventa già me dei suoi esordi come la premessa per la realizzazione di un modello di democrazia tra virgolette resistenziale e cioè
Come l'associazione delle grandi forze popolari al potere
In vista di una gestione di una congestione consociativa dello Stato
Quella che diventa che sarebbe diventata
Una formula della sua crisi e cioè il centro sinistra come ricerca degli equilibri più avanzati ma in realtà
E presente già nella fase di gestazione
Già nella parte il dj set di gestazione ci sputa un ci sono le premesse perché il centrosinistra possono essere
Dovessi con una formula giornalistica assai poco storica ma per dare uno stimolo appunto una provocazione dire che cosa è mancato
A questo centrosinistra è mancata la continuità del tentativo degasperiana che si chiude nel cinquantaquattro anni non arriva fino agli anni Sessanta
Grazie
Ringrazio molto Gaetano Quagliariello per questa esposizione
Interessante e ricca di spunti
Due sole rapidissime annotazioni la prima è che interpretato in questa maniera Alcide De Gasperi il suo vero erede per molti aspetti finisce per essere Giovanni Malagodi tanto per anticipare un discorso che farò
Nel pomeriggio che non era assolutamente contrariamente a quel che si pensa pregiudizialmente ostile all'apertura al PSI ma era favorevole all'apertura PSI accenti molto chiari e molto specificati i patti
Dei quali la politica estera era ovviamente il pilastro portante la seconda votazione molto rapida per mettere in comunicazione due relazioni di questa mattina cioè quella altro due relazioni
Di due storici caccole professor Giovagnoli per adesso di di depresso e Quagliariello
Mi pare che ci sia un discorso e poi emersa in realtà poi anche da altri interventi ma in questi due in maniera abbastanza contratto non contrapposta ma insomma da tale da aprire un dibattito il problema del governo Tambroni
Cioè se l'ipotesi dello spostamento della della diciamo del rafforzamento della gamba destra
Gli equilibri politici italiani fosse un pericolo reale come stamattina ha detto appunto Agostino Giovagnoli oppure in qualche misura se l'opposizione a Tambroni fosse un'operazione in buona misura strumentale e destinata a rafforzare invece l'ipotesi resistenziale delle interpretazioni non sono assolutamente necessariamente in contrapposizione
Per molti aspetti è stata entrambe le cose erano veramente qui si apre la prospettiva interpretativa su uno snodo che per il nostro ragionamento è assolutamente centrale
Come quello del conto del gol luglio sessanta del governo Tambroni
Do la parola a questo punto amica Mapai del quotidiano la Repubblica
Diciamo presa alla sprovvista perché stava ancora prendendo qualche appunto su quello che avvenne il professor Quagliariello comunque ci tornerò alla fine sarò brevissimo
Qualcuno ha parlato di una damnatio avvenne metterà a memoria nei confronti del centrosinistra
Io ritengo che una sorta di dannati delle memorie Cinzia oggi a proposito di tutta la vicenda che ha prima repubblica che è stata in qualche modo mi scuserete naturalmente le affermazioni un po'ruggente e affrettate
Che è stata liquidata
Con me una una epoca di Riccardi compromissioni
Che capacità a governare il il Paese
Chi ha vissuto quell'epoca ricorda senza dubbio le lentezze di cui del resto un maestro l'onorevole Moro no
I rinvii a fatica per raggiungere ad alcune soluzioni politiche e tuttavia
Alle volte mi fa rimpiangere
E i contenuti i passaggi gli approfondimenti ecco di fronte ad alcune veri e propri errori grezze della politica quotidiana di oggi
Io lo dico male ma insomma mi sembrava che anche presidente Calvini dicesse qualcosa di questo genere certo con più eleganza essendo cresciuto ha ben altra scuola
Per quello che riguarda il centro sinistra il primo centro io penso che quel Centrosinistra
Giunse in qualche modo troppo tardi
Cioè nel senso già ancien avuta una straordinaria evoluzione del Paese sul piano diciamo pure economico-sociali inutile che qui ricordiamo i dati non ricordo che il Paese ha già un altro io ho l'ho vissuto quel Paese
Ricordo quel Paese del mille novecentoquarantatré del mille novecentoquarantotto è del mille novecentosessantatré
Il Paese l'Italia del mille novecentosessantatré era profondamente profonda era un altro paese
Il centrosinistra
In questo senso arriva troppo tardi quanto non solo quando una certa evoluzione sia del costume sia degli assetti economici
Per mano degli equilibri insomma economici è già avvenuta
Ma quando non ci siamo hanno il dorso
Di una ripresa delle lotte sindacali del sessantadue sessantatré perché in fondo fino al mille novecentosessanta grandi lotte sindacali non c'erano state dopo la famosa sconfitta grazie d'accordo
A sinistra l'accento di sinistra Piero non il dibattito prima invece qua abbiamo quella già su piena
E si stanno preparando le giravolte sindacali del sessantadue settantatré con le quali la classe operaia giustamente intende recuperare dei una capacità come dire
Di retribuzione che era stata perduta
E quindi il centrosinistra milioni la possibilità di operare quello scambio politico con il sindacato che è la base in qualsiasi Paese
Di tutto gli a riforme del riformismo possibile capo o riformismo percosse taglia possibilità di operare uno scambio politico tra chi è al governo rettili gestisce ma è detta male ma insomma
E chi gestisce e poi gestire le battaglie sindacali
Quindi arriva da questo punto di vista in ritardo irritata e infatti non ci riesce la famosa nota aggiuntiva dell'onorevole la Malfa rimane come dire erano offertogli da e nella nostra memoria però è assolutamente senza conseguenze nella vita
La vita politica sociale
Ritengo tuttavia che nonostante questo il quel centro sinistra sia stata una delle fasi di come dire più U felici
Degli otto per
Giolitti allora Pinto antichi Inoki era comunista Loredana
Aguirre ISO allo slogan la
I miei Mino diritti del proposta RAI terzo
Secondo il quale da oggi ognuno è più libero però in realtà da quel giorno ognuno di noi futuri
Io ricordo non solo la legge
Sulla scuola media unica che
In buona sostanza l'unica vera riforma che ancora media in strada Battaglia no dall'ora dopodiché chiunque arriva
Ma ricordo anche una serie di norme
Tra le quali un anno mi piace ricordare
Quella che dava la possibilità alle donne di accedere ai concorsi della magistratura fino al mille novecentosessantatré le donne erano esclude dal concorso non potevano fare il magistrato
Questo Quagliariello vedo che dice con l'aria di dire ben poco no non è ben poco
E quanta dal punto di vista ci vive voglio dire io non ho fatto
è
Ma ma
E però era perché no il sei io di o un cambiamento di come vi insomma di quello che è a questo Paese l'esclusione delle donne da una serie di diritti civili era comunque il segno
Del regime precedente e con il governo di centrosinistra questo cambia questo secondo me è molto importante
Il giudizio a Quagliariello sul mille novecentosessanta mi volevo correre anche a qualcosa che avete Giovagnoli ma imperversa
Non c'ho capito bene devo dire all'intervento di Pavia doppie
Io non ho capito
Se la
Mi permetta di concludere con matrici dibattuto
E vedo che con il centro sinistra
Dopo il mille novecentosessanta che fu una cosa importante
Io ora penso che sia un periodo utile un fenomeno che vanno ancora studiato quello proprio del luglio giugno luglio Milano centosessanta
Io non lo conosco per quello che in quanto giornalista insomma non va affidato a ogni tanto leggo da qualche parte che andrebbe approfondito approfondiamo approfondita con insomma ecco
Io lo ricordo e ricordo che vuol dire perfino con qualche emozione
Gli assiduità la Camera dei deputati nella quale la DC il fatto ritirò la fiducia Tambroni lo costrinse ad Avellino
E vero ha ragione Quagliariello che da quel momento la nostra Repubblica
Esclude
Sbaglia tanti anni fa
Dalla partecipazione al governo
La destra estrema
è anche in atti
E si apre un periodo per cui le legittime ma per governare dinastici naturalmente
I suoi alleati di volta in volta
Quasi come dire quali una Farrell annuncia una premonizione
Bella dell'arco costituzionale che venne teorizzato credo molti anni dopo dall'onorevole De Mita
Ma io vorrei che in questa interpretazione Quagliariello
E in questa sorta di come dire Nostalgia
O critica
Del fatto che legata perché avrebbe voluto includere le destre dentro la possibilità di governare
Vuoi finissimo colonnelli immaginarie
Come è legittimo erede dell'onorevole De Gasperi quell'onorevole Berlusconi che al governo poco Alleanza Nazionale no era battuta Quagliariello la Black certi è una battuta valida di è
Meazza Palombo ecco
Mi pareva che il discorso di De Gasperi come la interpreto Quagliariello potere scorso bilaterale di apertura a destra e a sinistra che cosa un pochino differente anche se naturalmente questo si presterebbe infinite battute sulla contemporaneità
E sulla sulla diaspora socialista naturalmente una
Al PRA
Veramente brevissima annotazione sul discorso di Miriam Mafai questo discorso diciamo sulle basi sindacali del riformismo che al discorso di grande interesse per capire tutto quanto il problema ovviamente rapporti fra il centrosinistra e il Partito comunista
Perché naturalmente uno una delle questioni cardine di tutto quanto il discorso è il fatto che fra CGIL si trova divisa fra governo e opposizione in quella fase perché l'unità sindacale a sinistra tiene però i due partiti
Il riferimento alla CGIL stanno uno al governo e uno all'opposizione il che rende ovviamente particolarmente difficile qualsiasi politica concertata e una delle diciamo migliori ricostruzioni storiche di questo periodo è quella di Piero Craveri punta molto per nel descrivere fallimento del centrosinistra sul problema dell'impossibilità di una politica concertata quei sindacati legata appunto a questa frattura
Politica che rende difficile una
Un ragionamento col sindacato più importante della Sea
Ultimo intervento l'onorevole Valerio Zanone presidente dalla Fondazione Einaudi
Interpretare un giudizio immagino condiviso
I i lavori di questa prima parte del nostro convegno sono stati veramente eccellenti
Confido che gli amici nella
Accademia Moro avevano provveduto ad una registrazione perché penso che
Non gli interventi che abbiamo ascoltato la riserva ed è stata intrapresa vincere veramente un grande positivo contributo
Io concordo con la avvertenza che faceva inizialmente di nove anni possibile
Perché interpretato anche come un
Monito
A noi
Uomini dalle moto novecento
Sia dobbiamo levarci dalla testa l'attitudine a pensare come problemi politici quelli che ormai sono problemi storici
Tutto il Novecento storicizzato
A maggior ragione lo
Una fase lontana nel tempo sideralmente lontana nello spazio politico
Come l'esordio del centrosinistra
Si potrebbe fare un lavoretto aggiuntivo alla ricerca dell'Accademia Moro per esempio l'esercizio lessicale sul Messico politico del centrosinistra ricavarne Ulla vocabolario di traduzione dal Messico agli allora quello di oggi perché i termini in cui si parla di politica allora risulterebbero oggi pressoché indecifrabile
Non compito mio fortunatamente tentare di riassumere interventi che abbiamo ascoltato immagino che questo si si farà
Allorché la giornata ma certo ormai in pochi minuti
Tentare di raccogliere qualcuna delle molte suggestioni che abbiamo appena ascoltato soltanto una parte
La prima che riguarda proprio il nostro argomento cioè l'esordio del centrosinistra
Pervenuta con gli interventi ultimi di Franchini Quagliariello
E riguarda la datazione dell'epoca
Ossia
Non commettiamo l'errore di pensare che la storia centrosinistra cominci con il primo governo di Moro del mille centosessantatré
Perché in realtà le sue premesse sono in una fase di lunga incubazione
Che per esempio il professor Quagliariello fa risalire
Penso io giustamente allora luglio mille novecentocinquantatré al grande dibattito
Parlamentare successivo
A quella fallimento della legge elettorale con premio di maggioranza
Che era stata da parte di De Gasperi e l'ultimo tentativo
Qui rinnovare
Il sistema istituzionale
In una funzione che cogliesse
Una pluralità di obiettivi quello di isolare la destra estrema quella di consolidare l'accordo di governo fra laici e cattolici quella in questo modo anche di ottenere che un contenimento delle spinte
Delle spinte confessionale che erano allora particolarmente virulenta nei sacri palazzi che si erano manifestate l'anno precedente
In occasione delle elezioni comunali di Roma il tentativo fallì
Ed io come Quagliariello considero fra i più grandi discorsi di De Gasperi quello che egli fece alla Camera nel luglio
Aprendo anche una linea di credito piuttosto dubitativa nei confronti dei monarchici che
Un po'
Io razionalmente e non gli ho non gli concede attraverso un credito per darlo subito dopo il Governo successivo in forma di astensione tanto l'origine
Fa un fantino
Stella Pella Pella mille novecentocinquantatré però l'incubazione preoccupazione si si si legge più chiaramente a cominciare dal cinquantasette cinquantasei
E qui entra anche in campo Giovanni Malagodi di cui ci parla la giovane ma fino a oggi pomeriggio
Perché abituati a riconoscere che divenuto nel cinquantacinque segretario Partito liberale
Volano Dillon diede volto molto fino alla continuazione dei governi di centro la sua posizione fu sin dall'inizio molto vicine e divenne progressivamente da ridire sospettoso perché Malagodi intuiva non a torto credo
Della dell'ultima fase dei governi di centro la contemporanea incubazione dall'apertura a sinistra
La quale qui entrano in campo la durezza della reazione richiamata da Paolo Franchi
Fu fu con combattuta con molto diverso non tanto sul piano
Parlamentare ma negli ambienti economici quasi tutto il mondo industriale
Italiano del tempo era ostile all'apertura a sinistra con cura eccezione
No marginale che era la FIAT rileva letta ma il mondo economico era in gran parte contrario quella apertura
Malagodi ferrarese interprete a ciò si deve anche il fatto va ricordato non ora non ricordo bene se da giovani o nelle altre che quando si arrivò alla prima prova elettorale di quell'esperienza di quella strategia almeno cento sessantatré la risposta elettorale fu negativa cioè alla Democrazia Cristiana però dette per il governo di centrosinistra Cointreau quattro punti e mezzo qualche milione di voti che andarono in gran parte a beneficio
Appunto del partito liberale ma di questo dirò una parola fra poco allora questa lunga incubazione portano in strada dove un'altra all'inizio non all'organico centrosinistra quadri partito
Per la compilazione di una serie di fattori alcuni arcinoti è di tutta evidenza anzitutto come è già stato ricordato sta male
Il mutamento della scenario internazionale tra la via dalla distensione
Il Governo Moro si farà settantatré settantatré nell'anno in cui si istituisce il telefono rosso fra Kennedy e Krusciov
Quindi incomincia allentarsi quella a quella simmetria nella politica interna italiana con me rispecchiamento direttore della della guerra fredda che è stata per tanti decenni l'applauso una direttiva della politica italiana
Il secondo fattore
Ancora nel mercato vanta tra alla parte in interminabili Giovanni De rimo terzo
Che però era stata preceduta due anni prima dall'amata del magistrato cioè da una fate apertura nella dottrina sociale della Chiesa
Nei confronti del mondo del lavoro dei teatri popolare
Ai tempi del Veneto è preferita richiamavano le masse invece De Gasperi più cattolica mentre chiamava io umili
Gli umili l'apertura della della Chiesa verso verso is i settori più larghi della popolazione
Su anche su questo ritorno fra un minuto se non la faccio proprio locali però io volevo qui invece richiamare un terzo Fattore che credo genetico nella primo governo di centrosinistra
E che mi sembra proprio che non è solo Giovagnoli abbia richiamato stamattina regola ma ossia il centrosinistra in qualche modo
Una
Conseguenza
Di quello che era stato in maggior risultato il governo di centro
Prima del boom economico
Quel per il buco economico
Da una da un lato
Da un lato mise a disposizione le risorse necessarie per un forte incremento della spesa sociale
Ma dall'altro magari Acquaviva parlerà oggi chiederà qualcosa di preciso non vesto conoscere ora un cataclisma nella sociologia letto la nel paese per effetto della grande emigrazione dal Sud
I contadini i loro baratti Fisichella Calizzano
Dare del mezzogiorno che incominciarono votare senza ascoltare quello che gli diceva il parroco del paese quindi un grande spostamento che è fra i propri i fattori genetici del del primo del primo centro sinistra
Semmai da queste premesse dovessimo poi saltare andare a vedere ma questo è il punto finale forse della questione i risultati
E allora forse anche senza voler appunto a lui politicizzare quello che era stato appena storicizzato bisognerebbe riconoscere che nella la strumentazione messa in opera al governo e centrosinistra in quegli anni anche se aveva le sue ragioni oggettive in quel momento però Nova retto alla prova del tempo il profeta se consideriamo le tre grandi strategie economiche dei Governi di centrosinistra non sia il finanziamento nel
Del bilancio pubblico ha detto
La
La la folla fortissima diffusione dell'industria di Stato
La nazionalizzazione
Elettrica
E vediamo che tutto ciò non ha retto alla prova del tempo ma fermiamoci qui per ora vi era invece una parola in più
Su quello che dirà l'obiettivo strategico ecco quello che professor Claudio Baglioni ricordo che è stato molto indicativa nel senso che
Segnalare come in fondo nella strategia del centrosinistra
Si presentasse il problema storico per la maturazione democratica italiana ossia l'accesso dei ceti larghi
I teatri popolari alle responsabilità della vita pubblica in modo da allargare il consenso intorno alle istituzioni un tema tipicamente giolittiano
E su questo non c'era quindi lavoro e Malagodi alcuna
Alcuno al contrasto di principino perché Malagodi
Anche se nessuno lo dice
Ed era un giolittiano però un fervente giolittiano
E condivideva questo obiettivo senonché poneva
La decide il suo tempo di fronte al problema della praticabilità dei contrappesi sostanza la vecchia Italia giolittiana poteva offrire ai socialisti quell'apertura che poi parla la realtà fra la verità e i socialisti del vero nemmeno colsero se non molto marginalmente perché disponeva
Di una serie di contrappesi certi fondamentale dei quali era l'assetto delle potenze internazionali da un lato dall'altro il Lisboa della pubblica amministrazione su cui poteva far contare poteva contare
L'Italia giolittiana concedendosi anche un uso piuttosto come si può dire spregiudicato delle leve prefettizia
Tutto questo non non succedeva nell'all'inizio degli anni sessanta
E quindi vanno di vedeva nella
Del centrosinistra un'operazione il cui rischio doveva proporzionato alle
Al al alle intenzioni di principio di per sé apprezzabili
Nel ritenere che va verso il cielo ancora alla Camera e al Senato la fiducia al governo Craxi
E desse un discorso io aspettavo dal mille novecentoquattro agli stenografi chiedono se è vero però è datata con regolarità valore proprio la data giusta velocità io tornata in verranno quella ragione Lippi aveva offerto ai socialisti alla collaborazione
Che si attua soltanto un'ottantina di
Negli anni dopo quel detto il punto quale rispetto a questo problema del compito voleva compiutezza della democrazia
Ricorda poi avvenuto
La questione si fa molto difficile ma certamente D'Andrea ha avuto la gentilezza di ricordare stamattina gli ho fatto abbiamo parlato chimica molti tentativi che si fecero negli anni del centrosinistra allargare la partecipazione ora andava molto di moda adesso per niente ma la partecipazione democratica di base
Io avevo appena allora costituito il tetto era Audi prima lavoro vero amore che feci puro studiolo di carattere comparativo con esperienze svedesi inglese
Sui con quelli che dei al galoppo i consigli di quartiere cioè i comitati di quartiere come decentramento urbano e lei come mi avevano appena messo non senso molte resistenze essendo io considerato come anche adesso un sovversivo all'otto amico è morto e allora fra la primavera nella conferenza proprio ricordi Torino fu proprio che i Consigli di quartiere che abbiamo enormemente la mia da scarsa reputazione perché cui interpretato come un tentativo di sedizione rotola via ora i consigli di quartiere le le le comunità di parrocchia il mandarino l'Isolotto di Firenze nord
Il gli organismi rappresentativi delle scuole alle assemblee di fabbrica naturalmente ci ci fu questo tentativo di partecipazione di moda del democratica però
Forse quello che che si può addebitare a tutto ciò che tutte queste cose porremo erano eccessivamente l'enfasi sul collettivo erano tutte segnate da un'enfasi sul collettivo che alla fine non invise le istituzioni al riparo dalla contestazione che stava
Stava ferma entrando questo mi sembra importante a dirsi perché se andiamo a vedere qual era la strategia del centrosinistra nella testa di Aldo Moro
Molto visibile come questo suo disegno di allargare il consenso democratico intorno alle istituzioni avesse come tramite indiscutibile i partiti cioè Buono pensava che pensava di arrivarci assumendo i socialisti nel governo centrale
E aprendo i comunisti che nel governo centrale non potevano entrarci per fattori molto evidenti una maggiore ampiezza nell'autonomia locale quindi Moro era favorevole all'allargamento autonomie incominciava già allora a porre il problema della riforma regionale vende solo di legno
Vedeva all'allargamento della del sistema democratico come riferito ai partiti perché negli anni Cinquanta cioè nel primo decennio allora pubblica l'egemonia dei partiti sulla società civile era stata indiscussa
Il primato dei partiti era un dato di fatto da cui nessuno nessuno fuggiva ma in quel momento Lapresa il controllo sociale i partiti incominciato a declinare
Si arrivò il Sessantotto
Negli ultimi anni della riflessione di Moro furono dominati proprio da questo mutamento e se si vede il colossale dossier che la la veniva Moro a Pirlo stivato in virtù di questo convegno sfogliandolo mi pare si trovi
Urla una una citazione rinnovarli Moro non ricorda una frase terribile di suo padre del milioni centosettantacinque dove parlando di questa avvenuta e crescente distinzione fra fra i partiti
In movimenti sociali buono diceva l'avvenire non è più nelle nostre maledizione perché avvertiva che questo sistema del controllo dell'abitato di Velletri partiti sta venendo meno
Un'ultima parola veramente mi scuso con voi ossidanti vedi credo sottrarre proprio tempo il la la posizione del dei delle minoranze liberaldemocratiche questo e poi quello che a noi sta più a cuore così perché un ruolo ha sempre affetto per avere agli sfortunati quindi io ho molto affetto per le minoranze liberaldemocratiche colleghi sul centro sinistra
Va misurato in due in due sul sul buco il mio referente il primo è quello già citato tra l'opposizione parlamentare del partito liberale di Malagodi debba del sessantatré questo grande successo
Ma progressivamente appena l'allarmismo iniziale comincio a a stemperare sì
La borghesia dall'impresa grandi organizzazioni economiche che avevano sostenuto con forza l'opposizione ma nella del sessantatré comincio Parri ritornare sotto le ali della chioccia democristiana
E Malagodi ha finito la sua lunga carriera politica da liberal del con pochissimi voti Roma però cercano altra un'altra corrente liberaldemocratica che erano invece illiberali
Promotori sollecitatoria del centrosinistra anche nel gruppo rivelando al mondo
E anche questo è interessante perché il mondo più due nel mille novecentosessantasei
E allo stesso anno in cui Giorgio Galli e pubblica il bipartitismo imperfetto
Se si va a vedere l'ultimo articolo dal mondo c'è questa rassegnata insomma concludiamo veline male anche il centrosinistra non ha funzionato perché il sistema è rimasto bloccato povera e noi siamo di scriveva Pannunzio nel suo ultimo articolo in un paese dove
Contano solo due partiti
In America e Inghilterra intende l'aria neppure ci sono altri due partiti dal ripartiti i suoi perfetto
Ringrazio molto Valerio Zanone punto anche qui sottolineo
Paio di passaggi insomma recuperarlo discorsi che erano già stati fatti precedentemente negata
Terrore ha sottolineato come ci sia un altro problema che è alla radice di quello che noi stiamo discutendo ma che problema di Enzo
E che quello della crisi barra successo del centrismo
E il suo successo come promotore di modernizzazione e sviluppo ed è la sua crisi invece come formula politica che cosa ovviamente differente dal centrosinistra
Perché naturalmente in chiave storica non possiamo proiettare sul passato quello che noi abbiamo saputo del suo futuro cioè del futuro di quel passato
E questo secondo tema che impormi che invece in in contrapposizione Giannoni Quagliariello sul problema dei partiti partitiche per Quagliariello negli anni Sessanta diventano
Domini incontrastabile il sistema politica che mi certezza non entrano in crisi e anche qui commenta soffriva
Dice contrapponendo
Quali
Bisogna che il governo Tambroni data non sono assolutamente d'entrambi due interpretazioni contrapposte sono due interpretazioni che si possano
Integrare appunto constatando da un lato la la rafforzamento dalla presa di partiti sul sistema politico dall'altro però la loro progressiva perdita di controllo sulla società solamente due ambiti piuttosto che dunque io non posso che esprimere tutta la mia insoddisfazione nei confronti di chi ha parlato questa mattina vi spiego perché perché quando sono arrivato qui nel mezzo tenuto una filiera di Amici dell'Accademia Moro
E tutti dicevano la stessa cosa Fini pieni i tempi stretti controllo appaia eccetera nero presenteremo erano due bellissimi bigliettini uno con su scritto cinque minuti l'uno con su scritto chiudere prego e non li ho potuti utilizzare
Perché sono stati tutti quanti i bravissimi e ne approfitta per attribuire la Palma la signora Mafai che con undici minuti è stata la più sintetica di tutti io siccome assegnate ai tempi possano fare
A questo punto c'è rimasto qualche minuto se c'è qualche intervento mi raccomando non non mi costringe ad utilizzarli adesso se c'è qualche intervento dal pubblico naturalmente faremmo
Allora si alzano tre mani io chiudo qui quindi questi sono gli unici tre interventi
Partiamo dal centro quella sinistra poi la destra mi pare giusto prego
Se poi sebbene che venerdì perché c'è
Azioni che lo
Ma aggiornata scusate ma
Ma
Sessanta
Prima no
Otto
Mormorò
Voi
Un
Ci sono una nuova
Sessanta
Grazie alla nostra
Questa voto duro
Molto molto contro
Attività
Allora
Ho avuto la fortuna di aver il muro
Parlando
Perché gli americani producevano analisi valutazioni stock di no
Ingiustamente Elisa incisiva e insiste significa tra
Tra questi aspetti
Niente molti fatto pubblicazione dispiace porta sarebbero state utile ma però prometto inviarne eventuali infatti ancora
E le cose e io sono stato un po'colpito da perché effettivamente Aldo Moro all'indomani del sessantotto quando giubilato dal Presidente del Consiglio da
In Italia consente Infamous
Più avanzato sì un uomo sarà altri o meno portando avanti monocromo su Ricci
Che centrosinistra presieduto non è forse opportuno parlarne mura accanto
Scottante
Ma io sì no un giudizio storico è nata non si trovano competizione trattare parole
E io altrimenti tanto non va sopra sì convinto parte
Ritengo che l'Italia ma passi avanti le difficoltà quando si partiti come Governo erano tante e allora una piccola
Sensata stavolta a bisogna gennaio sessantaquattro giugno sessantotto e intervenendo determina un Presidente del Consiglio
Ma è diciamo un'altra selettivo
Abbiamo sempre
Mauro Segretario nazionale civile mille novecento
Dal succede a far in un momento di Camusso nazionale forte la democrazia scartava spacca un fenomeno che non l'ho visto citato e qui Mussi pettorina nel senso puliti più prevedono forme è chiaro che ne abbia accettato quello che poi è stata la causa di tutto un'altra lingua ritiene di uno sviluppo che ha portato anche a una coppia di mura
Il fenomeno dei bilanci
L'ordine dichiaro aperta la competitività nella
Stiamo
Il Partito comunista grandissimo partiti di opposizione erano questi
Vengono che cosa fa quando divenne in seguito
Ci si trova quindi nazismo
Quindi l'attivismo viene preso pattuglia e l'elevato a sistema politico penale
Il leader mobili in stile Movimento Sociale Partito Comunista
Bonati
I socialisti dissidenti grazie un altro
Non noi andare in quell'occasione
Di ogni razzismo strisciante perché ha bene amministrato
Presieduta da un sindaco socialista come il beneplacito
Apre
Sociale e laici con la sua grande forza centrale
Buonasera
E in quell'occasione si può attraverso Padrin mortificare la politica che nuotava portando avanti a livello nazionale che nacque raccomanda
Di una vanno preparazione perché
E certamente il sessanta
Il governo tanto
Determinata venti sistematiche il governo Riccardi se
Ironia della sorte dopo il governo Tambroni
Il mio aziendine sconfitto
Delle cose che morto affrontare si impegnò a fondo
Fabio lo vediamo risultati che sono sotto gli occhi di tutti Sicilia Moro cosa fece subito dopo il Milan governo delle cosiddette
Il tuo migliora tutti i partiti di centro tornano a collaborare democratica e andremo tre anni di equilibrio voli costante
Quindi e solo cinque anni diciamo echeggiano un no detenuti diciamo è una rivoluzione nel senso diciamo illustrati ma il problema e parte Mogol cinquantanove diventa segretario del CIPE veniva ritenuto un professorino incapace di incidere probabilmente a certi soloni del Narducci morì in quel momento veniva visto come una persona che potrebbe essere ultimamente ha rimosso ambiguità proclamò raffigurante il vostro prossimo detta la sua grande capacità politica
Perché vuoi cominci subito appagante stante l'inserimento delle masse popolari
Attraverso il partito questo è assente il filo conduttore laddove
Sì
Noi vediamo il tentativo e da un altro punto di vista diretta Partito Comunista Italiano continuamente osteggiata
Non dimentichiamo il sessantatré situazioni parentale previsto l'intervento violentissimo dell'unione
Violentissimo
Assente anche l'ambizione personale
Pochissime insomma la strategia di nuove energie le masse popolari cominciato nel centro abitato bene
Certamente mi scusi perché se no perdiamo no quattro secoli interloquire fermo sono tra questa per cui chiamate in posizione
Probabilmente diciamo
Sì mi spiace tronco troncare la perché padre altro riferimento al mio CISL è particolarmente interessante anche le difficoltà politiche dovete affrontare Moro ma insomma ovviamente tempi sono quelli che sono l'ultimo intervento
Nord monumento
Fino diciamo coreografi
La prima osservato fatta su una cattiva letteratura rilevanza nella significa finestra come in una fase profonda invasività
Da parte della del settore nel senso che il centrosinistra abbia e prodotto spesso
Diciamo una fase politica una gran
In realtà senza andare a scomodare
Diciamo
Veniva bisogna ricordare cinquanta
I sia uno nuovo farsi
Cinquant'nasce
Nel mille novecentosei
Il ministero
In diversi campi si associazione sindacale tutta
Il centrosinistra ha assistito
Come noto attraverso la
La Napoli la cosiddetta politica riprogrammazione
Sono
No nota blu
L'ultima valutazione io adesso
L'impatto è stato fatto a alcuni una profonda analisi sulle garantismo Gottardi dibattito atto
Visto incontra allora sì
Al momento nel momento in cui senza dubbio primo
No
Tale con infatti
Morì
De
Così sollecita
Difeso
Se
Ma
No sono di bisogna
Forse Padova sostituto ma partiti
Lombardia
Nel
Sto
Propongo
Grazie mi prendo soltanto due minuti approfittando del l'occupare presidenze poi veramente ci liberiamo soltanto una battuta all'ambasciatore della Repubblica slovacca che ha posto un quesito
Sull'impatto dei fatti di Cecoslovacchia del mille novecentosessantotto su questa situazione politica naturalmente non c'è tempo di sviscerare seriamente una questione di grande rilevanza in linea generale però sia i fatti di paragonarsi anche come era stato nel cinquantasei paccheri Budapest
Hanno l'impatto soprattutto poi per quel che riguarda gli eventi in termini al mondo comunista e per quel che riguarda il diciamo il tema centrale della tra virgolette affidabilità democratica
Del PC che come tutti quanti ricorderete prende una posizione diversa da nel cinquantasei nel sessantotto naturalmente
E soltanto per dire che poi questo problema della affidabilità democratica del partito comunista eh
In realtà il nodo interpretativo centrale di tutta la storia repubblicana cioè alla fine più più leggo di questi temi personalmente più mi accorgo che poi tutto quanto il problema
Rimane quello cioè se quanto il partito comunista fosse demo affidabili in termini democratici e quindi se e quanto fosse giustificato una strategia invece di tipo anticomunista altri trenta secondi per ricordare semplicemente interventi di questo pomeriggio sotto la presidenza di Alfonso Alfonsi
Però appunto io questa relazione è stata peraltro già annunciata poi ci saranno interventi
Del senatore Francesco D'Onofrio dell'onorevole Goffredo Bettini dell'onorevole Marco Follini del senatore Giorgio Tonini dell'ONU dell'onorevole Giorgio Benvenuto del senatore leopoldo Elia del professor Sabino Acquaviva e dell'onorevole Massimo D'Alema
Forse ci saranno interventi
Degli onorevoli Luciano Violante e Arturo Parisi e concluderà poi i lavori Agnese Moro
Questo appunto come diciamo a sbotta anticipa in di scippatori dei lavori al pomeriggio semovente ringrazio tutti quanti e vi auguro buon appetito
Buonasera a tutti
La riprendiamo
La
Le nostre attività di questo seminario la Repubblica tra governabilità e compimento della democrazia
Riflessioni sulla strategia e sugli impatti nel primo centro sinistra che l'Accademia Aldo Moro promuove insieme alla Fondazione Luigi Einaudi della Fondazione Italianieuropei anzi colgo l'occasione per dare il benvenuto al presidente
Della fondazione il presidente D'Alema
E lei dibattito di questa mattina che non non mi provo a riassumere vista anche che il pubblico nella grandissima parte era presente anche la mattina e tutti i relatori intervenuti sono stati in qualche modo preparati ci conforta nella ipotesi di di indagare il primo centro sinistra dal punto di vista di due fondamentali per noi categorie quella della governabilità e del compimento nella democrazia
E secondo diverse prospettive disciplinare insieme a quella storiografica dove vai abbiamo avuto i contributi importanti di cui adesso la prima relazione quella del Professore Orsina della forza della Fondazione Luigi Nava deciderà un altro esempio
Stiamo affiancando al diversi punti di vista da quelli delle e gli opinionisti né i giornalisti a quelli che è proprio anche nella nostra Accademia
E la sociologia in particolare la sociologia e la conoscenza in cui abbiamo dato un primo esempio di questo tentativo di studiare
Non gli eventi storici o i loro documenti ma la memoria di questi eventi storici con la relazione che ha condotto questa mattina il direttore della dell'Accademia Luciano D'Andrea e che proietta
Una vicenda di di quarant'anni fa nell'oggi non tanto nei termini il giudizio perché la memoria è un fatto del proprio la memoria il passato un fatto contemporanea un fatto della società d'oggi e che orientali in qualche modo i comportamenti
Informa giudizi ed è significativa sia per quel che viene ricordato sia per quel che viene omesso quei dal nostro punto di vista diciamo e stiamo raccogliendo non solo contributi specifici e importanti ma anche un materiale empirico sul pubblico impiego continuare questo lavoro e non me ne vogliano i presenti di essere interpretati anche in questi in questo senso
E io non come dicevo non non faccio una introduzione alla sessione la continuiamo i lavori appunto come ho ricordato l'accademia conducendo e cerca di dare il suo contributo da questo punto di vista e la memoria il ricordo come questa memoria ricordo il centrodestra si è trasformata nel tempo come si è evoluta alla fonda
La Fondazione Einaudi dà un contributo diverso storiografico al partire dai rapporti tra Maurel Malagodi comunque della componente confronta con panche liberale il centrosinistra
Con la Fondazione Italianieuropei abbiamo avviato con il direttore romano dal c'ha dato i primi esempi di una riflessione sul tema del massimalismo il suo confronto questa riflessione si sta dipanando pronti io do senz'altro la parola
Maurizio
Grazie massima aspirazione degli storici e diventare oggetto essi stessi di studio il cui per carità siamo felicissimi per questo che molti hanno il vezzo di mettersi a far politica primo pone a loro nella loro vita favore studiato tanto gli altri hanno la gioia di poter essere loro stessi oggetto di studio
Dunque il mio ragionamento qui è un ragionamento che appartiene a una riflessione più ampia che sta conducendo la Fondazione Einaudi
Che non è soltanto una riflessione su Malagodi ma una riflessione attraverso Malagodi ed è da questo punto di vista che una riflessione e qui può essere interessante cioè il discorso
Visto dagli occhi di un oppositore del centrosinistra e da uno sconfitto del centrosinistra pone un problema storico che è un problema che vale la pena affrontare ossia se ci fossero delle alternative alla formula governativa di centrosinistra quali fossero queste alternative
E se queste alternative non potessero rappresentare un modo diverso di gestire la modernizzazione del Paese
Un modo forse migliore
Dico forse perché io non lo so naturalmente fare storia controfattuale non è mia abitudine quindi non possiamo mai sapere come sarebbero funzionate le alternative però possiamo ragionare almeno lasciando un punto interrogativo
Su questa opzione che è l'opzione sconfitta nel mille novecentosessanta mila centosessantatré
Che non è a mio avviso tanto l'opzione liberale quanto piuttosto l'opzione moderata
Un'Italia moderata una linea moderata o se preferite una linea centrista che viene sconfitta in quegli anni
Che viene sconfitta perché cambia lo spirito dei tempi diciamo stamattina lo Zeitgeist perché cambia il clima culturale del Paese
E che appunto rappresenta però un'ipotesi storica non espressa sulla quale vale la pena ragionare sia perché interessante
Essa stessa sia per quello che questi ipotesi non realizzata ci può dire su quella che effettivamente si realizzò sia sul centrosinistra visto appunto da una prospettiva diversa
Un'ipotesi che non è presente nella storiografia io insomma mi sono divertito si fa per dire perché ha mestiere a vedere un po'di opere storiografiche sulla Prima Repubblica italiana Malagodi virtualmente non è citato eccitato pochissimo
Come se l'opposizione al centrosinistra non ci fosse stata dove è citata da storici tra virgolette amici realtà eccitato molto molto in maniera molto negativa
Il che appunto in termini Brogeda la conoscenza e di clima culturale di un Paese molto indicativo anche la storiografia amica vede molto di cattivo occhio l'opposizione malato diano al centrosinistra
Perché appunto quell'opposizione oltre che essere sconfitta politicamente è stata sconfitta culturalmente ed è stata quindi poi reinterpretata anche negli anni successivi in realtà da coloro che avevano vinto quanto meno verso avversari tanto per non fare nome e cognome uno storico fra tutti
Peraltro mio carissimo amico che ha fatto un'opera eccellente sulla Prima Repubblica come Piero Craveri cono storico indubbiamente di scuola liberale
Però appunto eh nettamente avverso a queste ipotesi ma la Guyana ed è a mio avviso estremamente significativo a tal punto da parte di uno storico come Piero Craveri
Mentre ovviamente del tutto scontato da parte di storici come lepre lo scopo insomma che sempre hanno gravitato nell'aria del centrosinistra o addirittura nell'area dell'opposizione di sinistra al centrosinistra
Entrando un po'in media stress
Che cos'è questo posizione moderata al centrosinistra
Partiamo appunto da Malagodi perché questo è il punto di osservazione secondo me più interessante su questo ma Lodi era un uomo molto ideologico era un uomo che credeva nel nel pensare la politica
Nella lentezza né politico né chiave anche storica e filosofica generale che credere in quello che diceva molto fortemente interpretava la politica in termini ideologici
Questa suo approccio sostanzialmente fa sì che l'opzione centrista per Malagodi fosse molto di più di una mera formula di governo il centrismo per Malagodi cito da una lettera che scrive corrispondente non pubblico
Rappresenta per lui un'atmosfera etico politica
Cioè non è semplicemente appunto una formula di governo ma è un blocco ideologico da salvaguardare
Che è fatto tanto per esser chiari di atlantismo quindi assoluta prospettiva hanno diciamo americano occidentale europeismo non disgiunto anzi collegato all'atlantismo
Anti sul pietismo in politica estera assolutamente privo di compromessi
Rifiuto di qualsiasi compromesso con le forze che lui ritiene antidemocratica in politica interna destra così come a sinistra messi da un lato Piccini dall'altro il PSI intanto in quanto è collegato al pc
E un liberismo non selvaggio in politica economica ci tengo a sottolinearlo perché Malagodi non è affatto un sostenitore
A così radicale dell'economia di mercato come si è pensato ma in termini diciamo di liberalismo moderno è sicuramente una persona che crede nelle che credeva nell'economia di mercato
E che credeva nell'intervento statale laddove fosse necessarie comunque a patti molto chiaramente stabilito ecco questo
è il centrismo
Per Malagodi che appunto è un'atmosfera etico politica il Centro democratico
L'unica sull'avviso che può conservare vitale sulla via della democrazia della libertà del progresso economico e civile ossia che potesse cito mandare avanti il Paese tenere lontano il comunismo le due cose coincidono la citazione è integralmente di Malagodi
Coincidono perché appunto questo centrismo etico-politico quasi una religione Malagodi lo concepisce in termini religiosi
Ossia Malagodi seguendo la lezione crociana degli anni del fascismo ritiene che il Novecento sia un'epoca di scontro fra vere e proprie religioni contrapposte
La religione liberaldemocratica la religione della libertà crociana la religione fascista della religione marxista
Questo vuol dire che difendere la democrazia difendere il Centro democratico per Malagodi significa non scendere a patti perché nel momento in cui lo scontro lo scontro religioso non si può scendere a patti perché la saldezza della religione la sua verità cioè nel suo ex conservarsi pura nel momento in cui si dovesse aprire un dialogo scendere a patti significherebbe rinunciare
Alla propria verità e quindi perciò spesso a fare il gioco del nemico
Per questo appunto
La posizione rigidamente Cook anticomunista
Di Malagodi che è una posizione che acquista prati dei toni apocalittici
Per Malagodi qualsiasi cedimento al Partito comunista rischia di avviare una reazione a catena che farà precipitare l'Italia all'interno del blocco sovietico quindi è una appunto la posizione di tipo apocalittico
Non è un pensiero a mio avviso così concepito di destra tra virgolette non è certamente un pensiero non liberale anche qui appunto cito a contrario Craveri ma proposito firmo e angosciato perché appunto c'è un elemento personale anche in questa sua fede per il proposito film angosciato difendere fino in fondo e senza compromessi le forme economiche e politiche dell'Occidente in un'Italia che si è divincolato dal fascismo soltanto per cadere a capofitto nella guerra fredda
Questo ovviamente in una prospettiva broker tutt'altro che una prospettiva conservatrice o immobili istiga alla prospettiva di progresso un progresso che però deve avvenire all'interno di questo quadro e tenendo fermo questo quadro
Per questo motivo naturalmente Malagodi è rigidamente chiuso altrettanto a destra come a sinistra perché di nuovo avviare un dialogo col Movimento Sociale significherebbe inquinare la verità religiosa del centrismo democratico
Tra l'altro significherebbe amplificare determinate tendenze presenti nella nella democrazia cristiana in un periodo storico nel quale lo ricordiamo Spagna e Portogallo sono governate da regimi di tipo autoritario e quindi c'è anche un'ipotesi storica forte comunque di ricaduta italiane in qualche forma
Di autoritarismo
Questo ragionamento di Malagodi però è senz'altro a mio avviso un regime una ragionamento di tipo moderato che emerge in cui moderatismo emerge molto anche in espressioni tipo caratteriale in espressioni quasi prepolitica di Giovanni Malagodi
Che era sicuramente convinto che questo progresso questa modernizzazione nell'ambito comunque di un forte ancoraggio all'Occidente
Dovessero comunque conservare quanto di buono l'Italia aveva prodotto sono punto presenti
Nelle nelle carte di Malagodi riferimenti alle tradizioni agli istituti dei padri
Al passato il rapporto che Malagodi a con la Chiesa cattolica è sicuramente un rapporto certamente laico ma comunque anche di concessione a quanto di tradizionale la Chiesa cattolica riesce a esprimere insomma è una prospettiva appunto di tipo di tipo moderato seppure integralmente incluso nell'Occidente sicuramente si è tutt'altro che chiusa a una prospettiva di progresso economico sociale anche politico
Il problema appunto di Malagodi il problema di questa posizione che è una posizione che oggettivamente si trova infine a destra nel Paese non perché Malagodi cambi posizione ma perché il Paese scivola sinistra e Malagodi tenendo fermo il Paese su una posizione centrista si ritrova tra virgolette oggettivamente oggettivamente a destra c'è si ritrova in ritardo rispetto all'azione allo Zeitgeist appunto cessi tale ritardo rispetto a un centrosinistra che non è solo formula politica ma formula di governo ma anche essere un'atmosfera etico politica
Un'atmosfera che recupera appunto che diventa un'atmosfera
Progressista aperta alle suggestioni sociali aperta a un determinato clima culturale è anche aperta un'idea di rompere col passato dell'Italia pre fascista soprattutto che a Malagodi non va in un bar come ho detto spesso per motivi addirittura tre politici piuttosto che politici
L'interpretazione appunto del centrosinistra come momento in cui l'Italia repubblicana rompe col passato pre fascista
è un'interpretazione di Augusto Del Noce che a mio avviso per molti aspetti è condivisibile ecco se noi recuperiamo questa interpretazione vediamo l'atmosfera del centrosinistra con un'atmosfera di modernizzazione che interrompe certi legami con la tradizione del Paese
Malagodi sicuramente era lo diceva stamattina Valerio Zanone è un giolittiano è uno che crede invece in questa linea di continuità anche nei confronti della monarchia a delle parole in privato
Di di grande rispetto e appunto questa frattura
è una frattura che Malagodi apre rimanendo fermo su posizioni centriste laddove il Paese appunto scivola a sinistra
Da questo punto di vista in questa chiave SIT si capisce soprattutto per quale motivo Malagodi si fosse opposto in maniera così rigida così a tratti violenta all'operazione di apertura Partito Socialista Italiano Malagodi non era assolutamente insensibile all'esigenza di allargare e consolidare il il regime democratico
Scrive ad Aldo Moro il ventiquattro maggio del mille novecentosessantatré e badate ovviamente anche la data il guadagna la democrazia delle masse se possibile anche dei quadri di sinistra è un'operazione fondamentale
E chissà aggiunge tuttavia ha un suo limite preciso va fatta in condizioni tali che non si converta nel suo contrario non bisogna che correndo dietro ai socialisti siano i partiti democratici a trovarsi prigionieri dei socialisti e dei comunisti
La condizione che Malagodi pone per l'apertura di centrosinistra insomma è questa il PSI deve essere accolto nell'area di governo perché ha sposato senza alcuna riserva i principi della democrazia liberale occidentale distaccandosi integralmente dal partito comunista
Se così non è aprire al Partito Socialista significa legittimare implicitamente l'ideologia socialista e minare al contempo l'integrità spirituale del campo democratico-liberale indebolendo la fatalmente nel suo scontro col comunismo
Questo tipo di centro sinistra scrive sempre Malagodi avrebbe genererà un'ondata emozionale tale che ne saranno senza dubbio travolte quelle frontiere ideali e morali che sono alla base delle frontiere politiche
Di nuovo scriva Fanfani a Moro nel febbraio del sessantadue quand'è ancora convinto in realtà che il Partito Comunista sosterranno operazione di centrosinistra magari dall'esterno
Nessuna dichiarazione avrà l'effetto di impedire che l'appoggio comunista al nuovo governo si traduca immediatamente in una tremenda disfatta psicologica e politica per la democrazia italiana
Nel marasma chi mi seguirà i comunisti inseriranno richieste sempre più pericolose in Parlamento e citazioni sempre più violente nelle piazze
Attraverso le organizzazioni di massa porteranno i socialisti ad associarsi è una tecnica ben nota la tecnica di Praga un governo appoggiato dal PSI aveva già scritto metterebbe in moto una reazione a catena in senso neutre listino che ci porterebbe fuori dal mondo libero in braccio di Soria
Il tema insomma rimane sempre quello si apre e si può aprire bisogna aprire ma mantenendo integro il quadro etico-politico del centrismo i socialisti dimagrire da noi e non siamo in alcun modo che dobbiamo andare dai socialisti
Che ovviamente vuol dire che socialisti devono rompere
A livello delle amministrazioni locali in politica internazionale nello nel nel sul piano sindacale completamente col Partito comunista
Leggo in gran parte perché mi sembra di particolare interesse l'ultima missiva che Malagodi scrive a Moro in quello che lui stesso chiama il soliloquio mad Modugno
Malagodi scrivesse a Moro quattro cinque lettere tra il sessantadue e il sessantaquattro morti naturalmente non risponde perché ora per motivi di politici risponde una sola volta
Ma Malagodi insiste dimostrando appunto quanto profondamente poi sentisse questo tipo di preoccupazione
Scrive a Moro credo di essere i non moltissimi che si rendono conto delle forze positive oltre che negative che ti hanno portato dove sei giunto
Ma al punto dove ora sei otto riesce a fare accettare da socialisti una politica molto più simile alla nostra che alla loro una politica che si regoli sulla realtà e sull'interesse di tutti su e non sull'astrazione sul classismo o rompi con loro seconda ipotesi o scivoli in qualche modo in braccio i comunisti e Conte in uno stato e la Chiesa
Non è più gran margine di tempo e di manovra non è sufficiente confidare in prese di posizione misure che sono obiettivamente insufficienti
Eccetera eccetera e poi dice le cose che ti dico le sto dicendo in pubblico da tempo non per cercare voti ma effettivamente perché credo che il Paese è in serio pericolo e noi tutti connesso
Tutto quanto questo tipo di posizione come noto porte del partito liberale ad a vere ad avere Truman massimo successo elettorale della sua storia mila duecentosessantatré arrivare al sette per cento addirittura l'otto per cento
Nelle elezioni amministrative mille duecentosessantaquattro la porta anche in una posizione di isolamento quindi ha degli aspetti benefici maleficio allo stesso tempo per il partito
Ma su questo non posso dilungarmi rimando al testo scritto che ero
Che otto diffuso
Malagodi per l'appunto su questo tiene fermo e tiene fermo perché è convinto che l'opposizione di nuovo debba essere fatta sul piano ideologico e culturale cito soltanto un'altra lettera che scrive a un esponente del partito liberale stoloni
Perché mi pare particolarmente significativa da questo punto di vista l'essenziale scrive
Respingere dall'animo nostro ogni complesso di inferiorità
Ogni Nostalgia verso di loro che oggi sono più forti la cui forza potrà ancora crescere ogni illusione che siano diversi da quello che sono ogni pietire di quei loro riconoscimenti che non mancano i la Malfa lei Saragat
Notate macellai del benessere e domani della reale libertà popolare non c'andava particolarmente per il sottile anche se la lettera privata naturalmente
Non vinceremo
Mimetizzano riuscì pregando che non ci trattino male ma solo vincendo nell'animo di un numero sufficiente di italiani sono se la nostra idea troverà le forze sufficienti in altri termini il discorso di nuove molto chiaro Italia sta culturalmente andando in un'altra direzione
Noi dobbiamo fare una battaglia culturale che è la battaglia appunto
Del centro liberaldemocratico solo così potremo riuscire ad arrivare da qualche parte potremo riuscire a vincere questa nostra battaglia
Naturalmente la battaglia come noto Malagodi
Malagodi la perde
Perché in realtà il partito liberale non avrà certamente spalle sufficientemente larghe da opporsi alla corrente
Perché poi in realtà la corrente non è certamente soltanto una corrente italiana diciamo la corrente dello scivolamento anche culturale a sinistra una corrente
Occidentale euro americana rispetto alla quale poi Malagodi poteva fare ben poco
Rimane una scelta a mio avviso ideologicamente conseguente politicamente coraggiosa ma rimane lo si vede realtà abbastanza presto una scelta in realtà perdente
In realtà tra l'altro anche le previsioni di male a parti più apocalittica delle previsioni
Di Malagodi si rivela erroneamente senza che poi l'Italia come noto rimane saldamente ancorata al blocco occidentale
Però di nuovo che tipo di che tipo di di giudizio possiamo dare fermo restando che si tratta di un'operazione appunto perdente che vado a stringere naturalmente le conclusioni
A mio avviso valutare le scelte di Malagodi significa poi imboccare uno o l'altro sentiero di un bivio ossia punto primo o riteniamo che la mutazione la cultura politica di quegli anni sia stata soprattutto nelle cose sia stato un effetto inevitabile della modernizzazione sociale ed economica del Paese
E che quindi alla politica non fosse in alcun modo dato di guidarla ma fosse dato soltanto di adeguarsi ad essa
E allora il segretario liberare apparirà semplicemente una persona eccessivamente rigida da un punto di vista ideologico incapace di comprendere evoluzione del paese di adeguarvisi paese andava a sinistra e quindi lui era un anacronistico un immobile è uno che non capiva i suoi tempi oppure crediamo che almeno in parte la politica fosse in grado di condizionare l'evoluzione ideologica del Paese ossia di formulare una proposta esplicitamente consapevolmente anche orgogliosamente moderata di gestione dei processi di modernizzazione
In questo caso Malagodi diverrà insostenibile sostenitore politicamente sconfitta di una strategia che non era nemmeno mistica necessariamente destinata al fallimento era possibile per la politica e nere ferma una posizione culturale differente
Oltre che gestire moderatamente nei fatti concretamente poi la trasformazione del Paese il primo bivio quello del seguire la corrente del gestire nel governare la corrente ma sostanzialmente di seguirla
A me sembra
Il video imboccata da Aldo Moro per molti specchi
Ch'
Branca della sofferenza con la quale devono la politica
Malagodi scrive io non ho mai dubitato e non dubito che la tua sofferenza
Anche io non può dubitare voglio costruire una democrazia italiana più larga più libera e più giusta
Ma appunto la posizione da questo punto di vista sicuramente divaricate Moro scrive in quest'ultima unica lettera con la quale risponde a questo sull'occhio ma Moron di Malagodi dice e fondamentale inserire i socialisti oggi al governo quando si registra un preoccupante aumento del voto comunista
Che è frutto amaro dell'inquietudine dell'impazienza di uno sviluppo economico sociale che è merito dei Democratici Havel promosso ma che essi non riescono pienamente a dominare
C'è un incrinare progressivo verso l'opposizione anche se l'opposizione comunista c'è una crescente minaccia di collegamento tra comunisti e socialisti ragione delle polemiche interne del mondo comunista e della distensione internazionale
Sostanzialmente insomma lo sviluppo economico e politico porta il Paese a sinistra la democrazia cristiana deve governare questo processo e cercare di sottrarre il più possibile forse al campo dell'opposizione rafforzare il campo democratico
E alla fine dice dobbiamo affrontare anche se le difficoltà sono grandi questo dato
Speriamo lavoriamo in questa direzione diciamolo sperando che il senso di responsabilità finisca per prevalere
Malagodi gli risponde chi vive sperando muore disperato non è certo il mio augurio ma il tema sostanzialmente quello qui veramente la linea diventa cioè Malagodi dice non è cedendo non è convincente ci che abbiamo già perso
Ma è tenendo fermo il nostro ambito spirituale che noi potremo affrontare
Questo tipo di crisi
Ora a me sembra che
In realtà personalmente io mi schiero sulla seconda sul secondo percorso del bivio cioè io credo tutto sommato che la politica potesse potesse in qualche modo gestire diversamente questo processo di modernizzazione Malagodi sbaglio nella parte più apocalittica della sua profezia
Non sbaglio nel prevedere con con l'apertura a sinistra le fortune elettorali epici sarebbero migliorate non peggiorate
Non mi mi sbaglio la predizione secondo la quale col centrosinistra il peso politico del Partito comunista sarebbe aumentato
Nomi paio destino mi paiono destituita di fondamento sia chiaro che io sto lavorando all'interno del suo pensiero ovviamente
Non mi paiono destituite di fondamento le sue perplessità
Su quanto l'ingresso al governo di socialisti come poi anche più tardi la l'ingresso nella maggioranza dei comunisti compiuti in quelle forme a quelle condizioni
Rappresentasse davvero un allargamento e rafforzamento dell'Area democratica nel senso che se noi ragioniamo a partire dalle domande che ci siamo posti in questa sede cioè governabilità allargamento la democrazia
In fondo ha ragione Malagodi nel dire che introdurre la latitudine ideologica dell'Italia all'interno del governo significa rendere più difficile l'opera del governo indubbiamente soprattutto nel momento in cui questo allargamento non avveniva su un terreno però che fosse ideologicamente comunque
Capace fino in fondo di dialogare
Insomma mi sembra che in quel far in questi termini l'allargamento a sinistra del significato indebolire o in quanto meno rendere più difficile la governabilità
Veramente in conclusione se questa sconfitta dalla cultura politica moderata sia stata un fenomeno storico positivo o negativo è una cosa che diciamo dipende da preferenze politiche di ciascuno di noi
A me sembra invece che in sede storiografica si possa constatare come l'avvento del centrosinistra abbia avviato in Italia un processo di divaricazione tra politica e cultura politica
Ossia da un lato da un punto di vista culturale assistiamo alla del dalla delegittimazione sostanziale
Del moderatismo sia pure graduale mai complete tutt'altro che incontrastata rilancio delle aspirazioni di rinnovamento che erano già state era stagionali esistenziale
Alla diffusione di un pregiudizio negativo nei confronti dell'economia privata alla promessa di una democrazia migliori e più compiuta questo da un punto di vista culturale
Laddove sul versante della vita politica in realtà è il moderatismo e continua a prevalere moderato del Paese nella sua grande maggioranza ultra moderata la democrazia cristiana dei loro paesi moderati gli equilibri parlamentari governativi
Di un moderatismo tuttavia che osa sempre meno pronunciare il proprio nome o difendersi aprirà mi apertamente e si maschera invece spesso dietro parole d'ordine genericamente progressista
A me sembra che questa divaricazione fra politica e cultura politica non abbia giovato né all'una né all'altra né al Paese
Non ha giovato alla politica che si è trovata indebolito nelle sue radici ideologiche e nella sua legittimità
Non ha giovato la cultura politica frustrate quindi permanentemente tentata dalle accelerazioni radicali e anche rivoluzionarie
Basti pensare a quanto le speranze suscitate non realizzate dal centrosinistra abbiano pesato sulla genesi della contestazione studentesca questa mattina è stato richiamato da molti e non ha giovato al Paese schizofrenica mente scisso tra la promessa del rinnovamento sociale nella realtà di una politica spesso anche troppo caute pragmatica
E tenendo presenti queste considerazioni che diviene difficile liquidare troppo in fretta il polpi percorso politico alternativo immaginato da Giovanni Malagodi esplicitamente orgogliosamente addirittura moderato davvero se fosse prevalsa una strategia centriste esplicitamente chiaramente moderata all'Italia sarebbe andata tanto peggio che con il centrosinistra
Lo lascio con un punto interrogativo perché deve essere un punto interrogativo io naturalmente non ho assolutamente una risposta
Ritengo che però a tenere aperto l'interrogativo giovi a capire un po'meglio la storia di questo Paese grazie
Ringrazio il professor Orsina per il contributo dato a vari livelli intanto perché questo ricostruire i rapporti che ci sono stati tra chi ha il centrosinistra la fatti chi c'è il centrosinistra si è opposto anche con questa densità di pensiero diciamo che è stata così bene resa anche con questa ok
Pochi tratti è una è una delle tante percorsi che che vogliamo fare al di là della evidente opposizione di posizioni espressa ci sono motivazioni ci sono dialoghi che sono confronti che è importante ricostruire e e anche perché è un'altra indicazione del metodo che intendiamo seguire con l'itinerario che abbiamo promosso e le i soggetti che abbiamo riunito intorno a questo che appunto quello che non in non importa
Il giudizio o il voto da dare al centrosinistra importa ricostruire con serietà dei dei percorsi interpretativi
Storiografici e non e da questi capire che cosa possiamo poi domandarci anche anche per loro
Continuiamo innanzi a sé entriamo nel nel devo quindi dei contributi di questo pomeriggio
Con il primo intervento questa mattina abbiamo avuto un comportamento ammirevole da parte di tutti i relatori per quel che riguarda la capacità di contenere il proprio intervento nei tempi assegnati intorno al quarto d'ora che ha favorito molto se la le imprese di un dialogo questa è una un'esortazione ma anche una
Minacciate in qualche modo non assolutamente ma possiamo ecco spenderci immagina che questo venga inaugurato abbiamo appunto l'intervento del senatore Francesco D'Onofrio presidente del gruppo UDC al Senato
Sono anzitutto costretto rimane tempi perché purtroppo
Il mercoledì il giorno nel quale normalmente si vota in Parlamento e quindi alle quattro e mezza deve essere lì per le votazione già preannunciato in corso sul luogo ordinamento giudiziario
Quindi ringrazio molto di questa cortesia di consentirmi di parlare all'inizio del pomeriggio e chiedo scusa se dovrò andare via subito dopo
Come voi sapete ho parlato
Con l'Accademia Aldo Moro in vista di questo convegno e io ho detto tutte le cose che in quel momento mi sembravano utili rispetto alle domande che sono state fatte oggi vorrei soffermarmi su alcuni punti soltanto del del quinquennio intanto dell'apertura a sinistra per il discorso del Moro del sessantadue ma dei cinque anni del Governo Moro le due questioni che tra l'altro del convegno vengono indicate come Repubblica tra governabilità compimento della democrazia
Le questioni che realizzando il governo del centrosinistra
Promosso da Moro nell'autunno del sessantatré vedono nei cinque anni successivi
La legislatura caratterizzante dal centro sinistra politicamente e programmaticamente parlando ce lo stilista del momento
Le questioni forno sostanzialmente due la politica interna entrambe molto importanti
La prima consiste nell'avvio dei della programmazione su base regionale
Non so se è stato oggetto di altri interventi direi che questa è una questione sulla quale avrebbe una fatto una riflessione molto approfondita i comitati regionali per la programmazione economica diventano per la prima volta nel periodo post bellico italiano organismi e che tendono a considerare dello sviluppo economico su base regionale e in quanto parti essenziali dello sviluppo economico nazionale
Quei comitati regionali per la programmazione economica sono organismi molto Frangilli sostanzialmente privi di grande capacità di decisione ma molto rilevanti per il messaggio che contengono lo sviluppo economico del Paese deve potersi basare su letture e che partono in qualche misura dalle diverse realtà territoriali mettano ad oggetto mettono al centro della propria proposta le diverse esigenze di sviluppo che le diverse parti del Paese indicano non casualmente termina questo quinquennio con l'avvio della legge elettorale regionale
Si decide di dar vita all'esperimento che la Costituzione aveva previsto di articolazione regionale dell'Italia
Se l'elezione dei Consigli regionali dovesse essere un'elezione popolare diretta o che secondo che larga parte dei consigli provinciali
La scelta dell'elezione diretta da parte dei corpi del corpo elettorale diverse regioni fu una scelta politica programma antiche istituzioni allo stesso tempo
Rappresento l'inizio di una svolta per così dire di di modello istituzionale diverso
Perché se fosse prevalsa l'ipotesi di una lesione di secondo grado come pure si era detto in realtà noi non avremmo mai visto le Regioni assumerà un ruolo istituzionale significativo le regioni come enti come base territoriale
E le regioni come ente diventando importanti per la legge elettorale del sessantotto contro la quale Malagodi fece una durissima polemica ecco perché si salvano le due questioni l'alternativa
Delibera nel centrosinistra diventa anche un'alternativa come normale economica contro comitati regionali programmazione e politica contro l'elezione diretta i Consigli regionali
Il nome di un diverso modello di sviluppo
Il quinquennio quindi del centrosinistra al governo rappresenta
Un insieme di risultanti ragionevolmente modesti dal punto di vista delle cose che si ottenne però potenzialmente molto significativa dal punto di vista delle cose che sarebbero avvenute
La legge elettorale regionale del del mille novecentosessantotto che poi così compatti al settanta diventano che il prezzo del giornale per la prima volta se al settanta diventa importante
E diventa non meno importante la decisione dello spostamento verso la base sociale del Paese
Che è il vero punto di saldatura tra il centrosinistra e il Partito comunista che era all'esterno dalla maggioranza dando vita a quel punto di intesa istituzionale delicatissimo che è rappresentato dallo Statuto dei lavoratori del mille novecentosettanta
Cioè vi è un completamento legislativo programma anticostituzionale che tende per così dire a dar corpo ad una svolta che non erano soltanto un fatto di tipo parlamentare
Ma che era un fatto per così dire di evoluzione all'interno dalla Costituzione repubblicana nella quale erano compresenti
Aspetti di cultura liberale di fondo aperto le libertà fondamentali che sono presenti una cosa è la Costituzione aspetti e di cultura socio al cristiana dal punto di vista della primato della persona del valore della economia sociale di mercato per così dire e dal punto di vista della costituzione elementi di provenienza più strettamente marxista che erano quelli che sono della Costituzione
L'idea che non è l'impresa il valore alla quale tendere ma è il limite sociale d'impresa se è contraria agli interessi sociali certo senza diventa per così dire l'attuazione della Costituzione in chiave di centrosinistra
La formula politica è una formula di adeguamento della lettura della Costituzione che poteva essere liberale come migliore italiane cattolico sociale come ideale o o marxista di Vendola una interpretazione complessivamente c'è Ligier resa questa credo che sia l'importanza della scelta politica fatta da Moro a Vizzolo sessanta stessa difesa scorso riapre il sessantadue
E non so se sono saldi legati molto in questo convegno dovrebbero essere illegale se lo sono stati
E così come poco fa ho sentito con molto interesse l'alternativa per così dire liberarla centosei Sante ben legato il senso dell'alternativa di sinistra al centrodestra per capire se vi era la percezione del senso in un certo senso della del del tentativo di sfondamento a sinistra da parte del centrosinistra come possibilità che tendeva a a ad evolvere nel senso può di un'alternativa alla democrazia cristiana cosa che diventa alla fine del quinquennio di governo Moro il punto che dà vita al al Sessantotto italiano
La possibile alternativa di sinistra alla democrazia che se alla loro centrodestra ma al partito della Democrazia Cristiana
In questo senso il centrosinistra h ha tutte le caratteristiche di formula politica transitoria
Importante ma transitoria
Di radicamento dell'esperienza sociale italiano di un modello democratico non soltanto di vertice ma ha partecipato decentrato quindi su base territoriale decentrate comitati regionali legge elettorale regionale
E dal punto di vista sociale la evoluzione in senso favorevole allo statuto del lavoro non dei lavori del lavoro rispetto lo statuto dell'impresa non è per niente casuale
Che le due questioni vengono poste e vengono Schouten un senso anziché l'altro
Ecco mi interesserebbe oggi capire se il condizionamento molto forte che la politica estera rappresentò sul centro sinistra sì all'aumento della nascita sia al momento dello sviluppo condizionamento che per qualche aspetto fu tale da favorire l'evoluzione cioè l'udienza si pensa a tutto ciò che è stato riferito ha proposto dalla presidenza che ne diede i suoi consiglieri particolari
Sia nel contesto del mantenimento dell'Italia parliamo di un periodo durissimo di guerra fredda lo stiamo parlando di un periodo banale
Periodo di guerra fredda nel quale lo scontro prevista per legge l'Unione Sovietica e uno scontro molto serio pensiamo a quello che fu il tentativo dall'invasione di Cuba da parte dei servizi del sessantadue pensiamo a quello che rappresentano il tetto inizio della guerra del Vietnam sentendo dire non è un periodo di normale vita internazionale così riguarda aprendo un periodo di tumultuosi eventi internazionali
Occorre che abbina il sette il favorire la svolta il centrosinistra che viene acquisito come fatto positivo all'inizio dell'esperienza stessa
Diventò in un certo senso il modo con il quale quell'esperimento dovrà essere dentro il contesto della politica estera
E della guerra fredda cioè non poteva consentirsi una evoluzione in senso neutralista non poteva consentire sull'evoluzione del senso di paesi non valide anche ricordo con quanta attenzione si guardava l'esperimento jugoslavo di Tito in quegli anni
Quanto si va quanto interesse vero rispetto la politica del petrolio del condotta verità di quegli anni ed era in un certo senso la necessità che la politica estera italiana fosse comunque dentro
Non tanto ai generici confini della guerra fredda estroversi l'Europa quando dentro il contesto dalla politica internazionale alle quale l'Italia diciamo partecipava
Questo forse uno dei punti sui quali il l'esperimento del centrodestra
Deve essere ancora per quello che mi riguarda sufficientemente indagato
Ma deve essere in un certo senso capito per quanto mi riguarda la cosa più importante appartengo alla generazione che vide quel se esperimento il centrodestra come ho fatto importante in sé penso agli anni Sessanta come fatto di attuazione politico istituzionale culturale economico
Non era soltanto un un aggregante o parlamentare al posto peraltro aggregato gli anni del centrismo furono in qualche misura gli anni dello ristabilirsi dei principi liberali della convivenza con limiti che questo aveva nei confronti del dell'uso dei poteri di Governo dell'epoca il centrosinistra a fuoco lo stabilirsi dalla interpretazione della Costituzione possibile
Non necessaria non imposta possibile sia nel senso della democrazia economica senza entro davvero così istituzionale
E in entrambi i casi il il contesto della politica internazionale risulta dominante sia nel momento dell'inizio se al momento lo svolgimento se al momento della conclusione
E questo collegamento tra politiche estere politica interna rappresenta credo anche oggi ma lascia da parte le considerazioni di oggi un punto fondamentale di esame della situazione perché continua a richiedere molto difficile brutte pretendeva allora ritengo che fino adesso stabilire contesti di politica interna che prescindano in qualche misura dal contesto complessivo della politica internazionale
Il merito in qualche misura politico di Moro dell'epoca
O quello non tanto come ho sentito poco fa di seguire un contesto di evoluzione della società italiana quasi che si seguisse
Provo un moto dalla società penale ma di intuire che in quel voto vi era una parte non ancora realizzanda del disegno costituzionale e quarantasette
Non dico delle norme di diritto costituzionale della evoluzione possibile della Costituzione italiana che era contemporaneamente una costituzione antifascista democratiche sviluppo la parte anti processa se risorse nella Costituzione
Scrivendo la quella democratico fu prevalentemente merito degli anni di centro e quella di evoluzione sociale fu prevalentemente quello degli anni del centrosinistra dimora in questo senso vi è continuità
Tra Costituzione gentile quel centrosinistra lo vedi e e vi è discontinuità nel senso che non le le l'una cosa era già contenuto nel precedente
Luna poteva velina quando si fosse conclusa l'esperienza precedente
In questo senso ricordo una frase molto celebre di Malagodi e in una delle prime tribuna politica del sessanta Santu
Ha proposto il centrosinistra se ricordo bene fu detta quando vi era il Governo Fanfani delle cosiddette convergenze parallele tra il sessanta e sessantadue
Quando di fronte al al un giornalista Grecia ma lei si rende conto che quest'argomento e le parole possono terminare
Così il centrosinistra Bettelli Partito Liberale fuori dal governo la risposta o in quel golfo ci provino che dava fino in fondo la sensazione della consapevolezza della impossibilità
E questa cosa venisse dentro il modello costituzionale politico previsto che poi quello che avvenne né in questo senso si può dire che avevo una sorta di di vecchiezza del modo con il quale ma la corda si oppose al centrosinistra di vecchie sa anche rispetto alla cultura liberale che dovrà essere della fondamentali in quel momento e fu la ragione per la quale una parte dell'amicizia proprio fino in fondo della cultura liberale
E non aveva senso immaginare una svolta di centrodestra perché il grosso della cultura liberale era stato travasano fatto proprio da un dalla democrazia che siamo nel momento in cui apre la sinistra e come si è partito
Diventasse in un certo senso prevalentemente il garante della continuità liberale del centrismo bento sostengo si dava l'apertura a sinistra per questo vedo quell'esperimento come continuità del centrismo e come discontinuità di valori fondamentali
Grazie al senatore D'Onofrio ecco il tema della
Del compimento della democrazia con questo aggancio costituzionale acquisisce un ulteriore elemento interessante di riflessione come pure naturalmente abbiamo cominciato a raccogliere anche documento e testimonianza rappresentazioni della di come è stata vissuta l'opposizione di sinistra
Al centro sinistra e di quali canali sono stati al momento presenti hanno consentito diversi modi di interloquire e di interagire
Con e anche il contesto internazionale torna varie volte certa al di là del con testo diciamo così
Che attiene alle questioni carattere geopolitico ci sono altre componenti di questo contatto internazionale una cultura che sta cambiando una nuove dinamiche sociali che anche queste in qualche modo si raccordano al alla vicenda del centro-sud
E il secondo intervento e quello dell'onorevole Goffredo Bellini che Bettini per presidente di musica per Roma e Parlamento
Poi Aldo Moro per la possibilità di questo confronto
E anche dico subito che nella relazione di Alfonso I Colletto non ci sono riferimenti diciamo ad una interessante richiamo andare alla realtà di oggi ne riferimento alla storia dei soggetti politici che sono stati protagonisti del centrosinistra e proprio su questo io vorrei fare alcune considerazioni
Non vi è dubbio secondo me che nelle sue intenzioni
Il centrosinistra fu un innovativo ed importante tentativo di realizzare una società italiana un tipo di governabilità moderna ed adeguata
Ai tempi più adeguate ai tempi democraticamente più ampia
Fu lungamente preparato come è stato ricordato da un fermento programmatico culturale ideale e politico
Che debbo dire raramente in Italia si ripresenterà in quelle dimensioni
Fu se così si può dire la primavera ore cani cassettini mente azione
Di un comando più autonomo e razionale della politica e delle classi dirigenti italiane
Sulla spontaneità dello sviluppo sociale su una certa nere Kia della crescita capitalistica su una suggestione troppo rigida alle lealtà internazionali di cui parlava adesso proprio dono
Insomma l'ambizione di rispondere governare i mutamenti giganteschi rapidissimi sconvolgenti il cosiddetto boom economico
Che attraversarono l'Italia dal cinquantasette cinquantotto fino al sessantatré l'anno della manovra economico restrittiva di cardi e Colombo
Da un'ambizione che nel suo nucleo secondo me è più profondo
Si era mossa dalla convinzione che con la rottura del vecchio assetto sociale statico culturalmente arcaico ancora fortemente contadino
E l'irrompere della modernità
Sarebbero entrate in crisi contemporaneamente
L'involucro politico centrista e pesantemente clericale e l'involucro politico comunista inutilizzabili per ragioni ideologiche e per fortissime ipoteche internazionale
Anzi l'egemonia nell'impostazione riformista seppure leggendo oggi i testi in verità assai diversificata Pezzino nella testa dei protagonisti dell'avvio del centrosinistra
Avrebbero via via piegato le resistenze conservatrici svuotato il serbatoio elettorale del PC e questo era una diciamo un obiettivo per certi aspetti anche abbastanza apertamente dichiarato dal gruppo dirigente socialista
Questo fu soprattutto infatti la speranza e l'illusione poi si verificano vinto di verifico di molti esponenti socialisti
Le cose come sappiamo non andarono così già alla partenza del primo centrosinistra organico nel sessantatré guidato da Moro molta carica riformista si era spenta
Perduta nelle attese nelle lunghe attese in questa lunga preparazione delle incertezze nei conflitti
Il centro sinistra si trasforma in uno stato di necessità piuttosto che essere una speranza una strategia per il futuro dell'Italia un modo democratico del Paese
Eppure insisto non partiti così cioè non partitico che uno Stato di necessità
Fu ideato contenzione con coraggio o ricordo anche personale avuto bello su questo che mio padre è stato un avvocato era un avvocato repubblicano e grande amico personale di Ugo la Malfa
Che invitava molto spesso a casa sua a parlare eccetera io bambino piccolo ieri Fanny ma curiosissimo ricordo discussioni in quegli anni entusiastiche cariche di passione civile io non è più naturalmente il senso
Ma sentivo anche emotivamente che ero discussioni punite e onesta
Pulite e onesta
Infatti la priorità non era il gioco politico che che pure ci fu un una mera lotta di potere più una naturalmente anche quella la priorità
Era per quella classe dirigente dopo aver dato la libertà e la Repubblica l'Italia insieme naturalmente ad altre forze evitare un ritorno indietro al contrario per fare un passo in avanti civile politico al Paese
Guidando e correggendo nove dove necessario il capitalismo italiano
Questo impeto riformista non ci fu solo persino con qualche ingenuità dei socialisti in per tutti e in particolare l'uomo con Riccardo Lombardi
Suo animo la nota aggiuntiva di Ugo la Malfa ministro del bilancio
Illustrati in Parlamento il ventidue maggio del sessantadue animò la riflessione della DC si ispirandosi discussione che si è dispiegata e pienamente nel convegno di San Pellegrino nel nel settembre del sessantuno con gli interventi saracene Ardigò
Se ne sentirono le tracce di questo di questo di questo clima
Persino né i cambiamenti che scossero la Chiesa cattolica a partire dalla pubblicazione dell'enciclica ma per et magister del quattordici luglio del sessantuno
Il file
Fu decisivo questo questo animo questa spinta fu decisiva per approvare il mio governo Fanfani del sessantadue sessantatré
E per la prima volta quello delle convergenze parallele per la prima volta ebbe l'appoggio esterno dei socialisti le sole difforme che significa analizzare veramente
Vale a dire l'istituzione della scuola media unica obbligatoria fatto importantissimo la nazione creazione genetica con tutto quello che suscita o di dibattito l'istituzione della cedola dà conto che una primo tentativo d'imposta sui titoli azionario
Sappiamo che questo impeto riformista presto come ho detto sì Arino
Il centro sinistra si trasformò nel volgere di qualche mese in una formula di governo statica considerando considerata la soluzione meno peggio in una situazione politica di fatto bloccata
C'è un'ampia storiografia che spiegano ovviamente anche da punti di vista differenti la complessità degli elementi che portarono a questo esito di blocco abbastanza precoce di questa spinte riformiste
Tuttavia io è questo il senso del mio intervento mi vorrei sottolineare uno
Che secondo me è come un filo rosso porta ad oggi a noi
Alle domande ancora in parte irrisolte sul futuro nostro e del nostro sistema politico
Mi riferisco al fatto che appare e le debolezze interne al progetto riformista
Che pure ci furono
Quel progetto non addenta oggettivamente oggettivamente alcuna possibilità di successo in quel sistema politico e dei partiti
Al di là dunque nelle responsabilità dei singoli leader qui leader e la loro ambizione riformista qui Ricky ce l'avrebbe
Si scontrò Corvino superabili ostacolo costituito dall'involucri politici attraverso i quali si era organizzata alla politica dell'Italia repubblicana insomma è davvero interessante secondo me ripercorrere la storia di un riformismo che in forme diverse attraversato tutti i partiti italiani democratici
Senza mai conquistarli fino in fondo ognuno e restando prigioniero di una setola fine bloccato da fattori e lealtà Esterne o da retaggi e paradigmi ideologici ormai dei suoi
La guerra fredda aveva decretato l'impossibilità del PC di governare
La fedeltà dei pc all'URSS aveva confermato e rafforzato questa impossibilità
Dunque le energie riformiste le pratiche riformiste che pure si sono cercati
Che hanno dialogato hanno tentato approcci concreti con la realtà del Paese sono state costrette ad ad uscire queste energie riformiste separati
Dentro steccati sovraordinati fino a spegnersi che ad essere sconfitti
E la storia di un sistema politico bloccato e senza dedica
Per cui rifornirlo democristiano nell'impossibilità perfino di pensare
Per le ragioni dette una scomposizione della DC
E un'unità con il riformismo di sinistra ha convissuto con il Conserva con il conservatorismo più chiuso senza sponde forti isterie adesso ha introiettato alzi la paura che costante nella Democrazia cristiana di lasciare in libertà verso destra o sinistra settori decisivi della società gettando così nel caos e nell'avventura la Repubblica italiana
Come si rischio nel sessanta con l'esperimento Tampa col Governo Tambroni nel sessantaquattro con De Lorenzo il Piano Solo tollerato dal presidente si la DC conservatrice quindi è riformista tutte e due le cose insieme alla fine non riuscì mai e per il piacere ci spetti non potei secondo me farine devi strappi alla sua rete composita
E a mettere in discussione la sua centralità vissuta come la sola e vera garanzia di stabilità democratica a me pare persino struggente la sofferenza di Moro così coscienza della contraddizione di polvere da un appare per interpretare i mutamenti della società
E così intimamente Moro ammetteva e dall'altra parte di portare i vinti di dover portare l'insieme del suo partito su confini avanzati che egli stesso considerata impegni
Moro democratico e riformatore positive in tutta la parabola degli anni Settanta sente tutto il peso di questa difficile impresa
E la correttezza la complessità delle sue forme politiche Nuzzo un omaggio al bizantinismo prova di poca trasparenza e lucidità ma all'opposto fu testimonianza lucidissima
Di quanto fosse difficile dover passare per un week con tutto il suo esercito incerte strettoia
Ma anche le pene ma anche nei pc il travaglio non fu poco ed anche il pitch il pargolo questa situazione bloccata
La sua esclusione pregiudiziale dal governo indebolì l'affermarsi al suo interno di una visione riformista pure ampiamente presente incoraggiando il permanere anche di una cultura massimalista ebbene e lo stesso Rapino epilogo dello slancio innovatore del centrosinistra a Tivoli in esso ogni propensione a cercare terreni disfida unitari che al principio furono ampiamente praticati da Togliatti che la posizione di Togliatti rispetto alla prima parte del centrosinistra e soprattutto rispetto rispetto alla al Governo Fanfani fu di grandi interlocuzione
Dunque anche Togliatti si trovò di fronte al dramma di un sistema politica senza poi politico senza possibilità di ricambio
E se il mio motori di flessioni lo scopo ultima parte della sua vita
E intuire a mio avviso tipici al di fuori di una prova di governo rischiano alla lunga di indebolire i suoi legami con la società italiana
E che comunque senza l'apporto del PC e l'unità della sinistra purtroppo in quel momento impossibile
Nessuna vera svolta poteva esserci in Italia proprio per il prevalere all'interno degli altri partiti delle componenti più moderate e conservatrice alla fine maggioritaria
E vado alla conclusione
Pure in questa strettoia Togliatti evitò uno sbandamento settario del PC che fu per uno per lungo tempo anch'esso un partito contraddittorio
Il PC come la DC per certi aspetti fu riformista e politicamente lì a vista ma anche massimalista
Pragmatico ed efficace nell'azione di governo locale nel mondo produttivo della cooperazione nella manovra parlamentare e al tempo stesso anche legato a formula astratte e alla fedeltà al campo sovietico in questo quadro d'insieme in questa situazione contraddittoria delle due grandi forze politiche si infranse l'ambizione illusione dei socialisti di essere protagonisti
Di un processo che avrebbe dovuto secondo le loro speranze spostare la DC supposizioni convintamente riformiste e svuotare di PC collocandola sulla posizione marginale e minoritaria
I socialisti non ebbero la forza e forse l'opportunità di rompere il blocco della situazione politica italiana
Nel morosi poi c'è trascinare sulla posizione netta che avrebbe probabilmente pagato con la perdita di pezzi del suo partito letto gli atti imbocco la strada della testimonianza protestatari
Questa impotenza di egemonia politica dovuta ripete in gran parte ad una situazione bloccata di ricambio politico portò i socialisti purtroppo a ripiegare presto
Le bandiere di un rigoroso cambiamento portando questo partito ripeto purtroppo dentro un'altra illusione
Che attraverso il potere maggiore potere un controllo più ampio della stanza dei bottoni
Avrebbe nel tempo riequilibrato i rapporti di forza e ciò che la politica e gli aveva tolto in voti consensi influenzo D'Alema
In conclusione come sappiamo voglio fare questo primo richiamo piccolo richiama alloggi come sappiamo l'esaurirsi della stagione delle riforme del centrosinistra
Per le ragioni che ho detto secondo me anche per le ragioni che ho detto portò il sistema politico italiano assai impreparato alle rotture del sessantotto e del sessantanove
Negli anni settanta quei riformismi che si erano cercati negli anni Sessanta
Si cercarono di nuovo per rispondere alle esigenze nove emersi della società italiana dopo quelle rotture del sessantotto sessantanove
Ma ancora una volta la situazione era sostanzialmente bloccati
Persino la sinistra i piccini avevano introiettato quel blocco e Berlinguer negli anni Settanta dichiarò che era impossibile in Italia a governare con il cinquantun per cento
Allora si praticò proprio con Moro e Berlinguer la speranza un po'giacobina di unire i riformismi con l'unità di tutti i partiti democratici nacque la stagione dell'unità nazionale speranze anch'esso disillusa
Perché alla fine di fronte alle alle difficoltà del cambiamento in ogni partito ancora ancora così compositore ancora contraddittorio perché ancora la DC conservava conservatorismo riformismo e il PC conservava massimalismo e riformismo prevalsero le forze della conservazione della paura delle ritorna indietro
Per la seconda volta i vecchi involucri politici dei vecchi partiti avevo soffocato lo slancio e la generosità delle energie riformista
Tant'è che solo oggi e qui parlo per la mia parte Pauline mio campo politico si può serenamente parlare di una possibile unità dei riformisti
Oggi dopo che è caduto il Muro di Berlino dei più temo il vincolo esterno oggi dopo che sono scomparsi la DC il PC il vecchio che si naturalmente anche oggi non è facile perché se un tempo erano le condizioni oggettive impedivano ad una classe dirigente tutto sommato lungimirante di trovare le vie de L'Unità
Ora rischiamo di essere di essere a un ora rischiano di essere i vizi soggettivi frutto di una lunga stagnazione di una discutibile pratica politica
A rendere più difficile diciamo e non farci raccogliere gli obiettivi che sono storicamente più alla portata di mano
Ringrazio l'onorevole Bettini anche per queste suggestioni sia sulla sulla storia al centrosinistra che sul sul momento presente dare la parola a Paolo Pirani segretario confederale della UIL
Discutendo con gli amici nell'Accademia Aldo Moro
In preparazione di questa iniziativa
Ho fatto un po'un excursus di come in effetti
Si sia un po'sottovalutato la portata e
Per molti versi il significato
Di quello che hanno rappresentato per il nostro Paese quegli anni che qui vengono illustrati e discussi
Qualche mese fa partecipando a un convegno della Confindustria il presidente
D'Amato
Individuò proprio nel primo centrosinistra l'origine dei mali della società italiana proprio con queste parole
La l'origine dei nostri guai sta nella nota aggiuntiva di la Malfa e nel sistema di programmazione economico voluto dal primo Centrosinistra
Debbo dire che alla luce dell'esperienza di queste ultime settimane ma non solo che lei di questi ultimi tre anni noi vediamo che le cose non stanno proprio così
In qualche modo un capitalismo italiano lasciato libero libero da vincoli politici libero da tanti altri vincoli sociali
Ha mostrato fino in fondo la propria fragilità strutturale
E stiamo vivendo la situazione che attualmente è presente sotto gli occhi di tutti al di là del caso Parmalat o delle ultimo delle ultime vicende una situazione del nostro Paese
Che ormai conosce un una condizione di stagnazione economica ormai da quasi da quasi tre anni e non si vede luce per molti per molti versi
Io ritengo che quegli anni in quei primi anni del centrosinistra ma non solo in realtà dando da questo punto di vista una risposta anche al professor sino alla domanda dice era possibile un'altra un'altra strada
Forse sarebbe stata possibile anche un'altra strada
Più legata all'idea liberale alla libertà di mercato eccetera se l'Italia non fosse stata l'Italia cioè se fossimo stati in presenza di una borghesia forte motivata di una solida struttura imprenditoriale privata in realtà il nostro Paese questo non aveva e come si vede purtroppo anche nelle ultime vicende questo tuttora nona se invece riusciti a fare un'operazione molto importante che io la giudico lo dal punto di vista sociale e politico con quella operazione che chiamiamo del centrosinistra e che bene è stata riassunta in una precede trasmissione televisiva che lire raccoglieva le vecchie le prime tribune politiche
Riproposte dalla Rai e c'era una tribuna politica
Di Fanfani era all'epoca diciamo del governo Fanfani quello immediatamente prima del centrosinistra quello con l'astensione dei socialiste c'era una domanda di Gorrieri
Che poneva Fanfani egli disse beh abbiamo avuto la ricostruzione l'industria il sistema economico italiano si è rimesso in moto siamo nell'epoca del boom
Economico
E però la gente sta male non ci sono le pensioni ci sono bassi salari quand'è che viene il boom sociale chiedeva corrieri a Fanfani
E Fanfani gli rispose esattamente siamo qui per questo questo è il senso dell'operazione che vogliamo fare unire il boom economico album sociale
Detto in altri termini
è stato un tentativo importante e io credo largamente riuscito
Di far partecipare la gente i lavoratori la il popolo italiano ad condividere i benefici dello sviluppo senza per questo mettere in crisi lo sviluppo spesso io vorrei ricordare che in quegli anni nella FIAT passò da cinquanta mila auto al due milioni di auto prodotte l'Olivetti aveva il controllo del trenta per cento del mercato mondiale delle macchine da scrivere la Montecatini inventò la plastica il mo'Play MS vorrebbe nel vi ricordate gli antitumorali
è le aziende elettriche poi nazionalizzate poi la toga diedero poi elettricità ai cittadini italiani
E liriche riuscì ad assicurare la mobilità al Paese le autostrade le le telecomunicazioni cioè fu fatto un grande sforzo di modernizzazione della nostra economia
Coniugando le qui il dato politico importante questo luogo politico il centrosinistra tentando di evitare la rottura sociale tentando di correggere le problematiche derivanti da questo da questo sviluppo in termini anche di coesione anche tutta una serie di forme che poi furono fatte dalla scuola media
L'unico la veniva ricordata prima la nazionalizzazione dell'energia elettrica veniva ricordata prima dal senatore Donofrio la la creazione delle Regioni che altra stagione rispetto allo Pseudo federalismo secessionista
Sì per me primi anni
Primi anni del centro sinistra ma anche dal punto di vista sociale lo Statuto dei lavoratori non è stato fatto da soggetti politici che stanno su Marte le stesse
Giri e che hanno ha portato dei grandi risultati in termini
Di pari opportunità di libertà eccetera nel nostro Paese e portano poi quel tipo di mare credo di impronta ovvero sia alchilanti tutti i limiti e di tutte
Le resistenze che ci sono state su cui le riflessioni vanno sviluppa delle desistenze a destra ma anche le resistenze a sinistra perché poi certamente eravamo in un sistema
Per così dire per molti versi bloccato dalla situazione internazionale ma la scissione del PSD è stata col PSIUP non è che di per sé nasce da questo nasce anche tra nasce tutta una volontà politica di rompere di chiamarsi fuori rispetto a questo a questa operazione che esisteva all'interno all'interno
Della della sinistra
No io credo nel momento in cui oggi per così dire vogliamo evitare
Nel riproporre concludono il dibattito sul riformismo nel nostro paese ripassare per così dire dalla crisi dell'auto allo sviluppo del triciclo che francamente è un immiserire
Il dibattito noi dobbiamo recuperare fino in fondo quel dato che io credo sia caratterizzante di quegli anni cioè la creazione di un luogo politico che si chiama riformismo
In cui
Non si deve riformare la gente a favore del capitalismo ma occorre riformare il capitalismo a favore della gente riappropriandosi come dire della capacità di essere gestori del nostro destino attraverso l'agire e l'azione politica questa io credo sia una delle Lezzi le elezioni di quel centrosinistra di questo primato della della politica che va fino in fondo recuperato grazie
Io ringrazio Paolo Pirani
Invito a parlare il senatore Giorgio Tonini
Anch'io ringrazio dell'invito
Sono venuto per la verità più per ascoltare che per dire mi limito quindi a due a due chiose a quello che ho ascoltato quello che ho letto
Mercoledì è stato già detto dal senatore D'Onofrio una giornataccia per i lavori parlamentari e quindi stamattina non non non ha potuto essere presente
Io condivido e trovo un suggestiva interessante utile
La l'utilizzo nel tema di questa riflessione del binomio
Governabilità compimento della democrazia
A nel centro sinistra indubbiamente una stagione di
Messa alla prova
Di questo binomio
E tuttavia è un binomio che più generalmente può racchiudere in sé
Può essere utilizzato come la cifra dell'intera evoluzione del sistema politico italiano dal dopoguerra
Fino al passaggio
A quella che viene detta la Seconda Repubblica o forse più
Più giustamente più correttamente la transizione nella quale siamo ancora siamo ancora immersi diciamo comunque fino all'ottantanove fino alla caduta del muro di Berlino e quindi all'aprirsi di una fase nuova nella politica italiana
Dentro questa storia questa questa lunga vicenda
Segnata da questa dialettica tra governabilità e allargamento della democrazia
E c'è stato un grande protagonista che appunto è e Aldo Moro
Che ha condiviso con altri nella difficile
Costruzione di ipotesi politiche di ipotesi di governo all'interno di una via che appariva Allo stesso tempo obbligata e difficile
In fondo il carattere anche drammatico e poi perfino tragico della figura di Moro una figura storica di Aldo Moro è segnata da questa
Da questa compresenza cioè per un verso la via da seguire era in larga parte obbligata lui del resto ripeteva sempre penso a il suo testamento politico e non solo politico che è stato il discorso ai gruppi parlamentari
Per convincere i gruppi parlamentari della vigilia sostenere il governo appoggiato dalla Partito Comunista nel settantotto
Quindi la via obbligata nello stesso tempo la consapevolezza che si trattava di una via difficile
Nei giorni scorsi è stato nel giorno il mese scorso è stato pubblicato un piccolo libretto che io trovo Splendido via Andrea Riccardi
Che pubblica dei documenti inediti del rapporto tra De Gasperi e Pio dodicesimo
Documenti che in qualche modo ripeto dei ricostruiscono le vicende attorno alla famosa questione della operazione Sturzo a Roma
E il
I verbali questi verbali pubblicati in particolare verbali a cura del di monsignor Pavan che era un po'il messo di Pio dodicesimo presso De Gasperi per convincerlo a sostenere l'operazione Sturzo e cioè il cartello di tutte le forze anticomuniste
In quel caso anche anti socialiste a Roma per scongiurare il pericolo di un sindaco rosso a Roma
è in è indicativo della di questa vicenda cioè del del segno poi successivo di questa strada insieme obbligata è difficile
Perché la risposta di De Gasperi
Eloquente
Molto interessante e racchiude in poche parole tutta la vicenda a mio avviso della della storia politica italiana successiva
E cioè De Gasperi in modo molto piano spiega questo suo autorevole interlocutore ecclesiastico
Che la proposta del Papa era un errore politico
è vita di impantanarsi in discussioni di tipo ideologico mi c'è un errore politico
Perché se noi spostiamo la democrazia cristiana dalla sua posizione di aperture di dialogo a sinistra
Ne facciamo l'asse di un cartello anti comunista noi otteniamo il risultato opposto a quello che vogliamo ottenere cioè spostiamo di là
Dei consensi
Che finiranno per aggiungersi a quelli del blocco social comunista e quindi faranno vincere proprio quella posizione che invece noi vogliamo sconfiggere
E quindi l'unico modo per evitare il sindaco comunista Roma è quello di temere la Democrazia Cristiana in una posizione di centro che muove verso sinistra
Io credo che ci sia una continuità fortissima tra questa visione di De Gasperi e tutto il cammino l'elaborazione di Moro e quindi anche del centro sinistra negli anni successivi
Perché questi restano a lungo i termini della questione politica italiana della questione democristiana ancora in Italia
Tutte evidente che la via obbligata
Come ricordava prima Bettini scongiurare il pericolo che il Partito Comunista che all'ora nella nello scenario internazionale di allora
Era collocato nell'alleanza strategica con l'Unione Sovietica e che quindi non poteva entrare per ragioni internazionali e storiche nell'area di governo ecco per contenere la crescita del Partito comunista l'unica strada era quella di collocare la democrazia cristiana in una posizione di centrosinistra per l'appunto di centro che muove verso sinistra diceva De Gasperi in qualche modo già anticipando la parola stessa l'espressione stessa di centro sinistra
Cuesta collocazione della democrazia cristiana per un verso spiega
L'egemonia per così dire usando una parola non democristiana nella Democrazia cristiana della componente cattolico democratica
Perché è evidente che questo tipo di di dialogo di confronto con
I partiti della sinistra non poteva che essere condotte innanzitutto da chi aveva le categorie culturali
Per poter costruire questo dialogo e cioè in particolare la componente
La componente della sinistra democristiana e quindi innanzitutto in modo assolutamente grande da parte di Aldo Moro e nello stesso tempo questo spiega però anche i limiti di quell'egemonia
Che è del tutto evidente che come ricordava prima Bettini è chiaro che si trattava di un riformismo dentro un partito molto più complesse dentro il quale da un punto di vista quantitativo
E anche se i confini erano sempre di diciamo così difficili da stabilire tuttavia da un punto di vista quantitativo prevalevano di gran lunga e poi via via in modo crescente le posizioni moderate deposizioni anche perché a un certo punto si chiameranno Dorotea
Ecco a me pare che questa è la
Dilemma è il problema dentro il quale si colloca si colloca la vicenda della del centrosinistra italiano
Una vicenda di modernizzazione è stato già detto che cerca di mettere insieme la modernizzazione con la democratizzazione
Ponendo anche tra l'altro per la prima volta a tema
In modo credo assolutamente lungimirante
La questione di come la crescita non possa essere solo quantitativa ma avesse bisogno di una dimensione di qualità
Di qualità sociale di qualità culturale
E anche una dimensione forte di tipo locale di tipo territoriale il centrosinistra italiano dette origine a grandi esperienze di governi locali
In comuni città in
Tutto quel filone che poi più tardi verrà chiamato la terza Italia per così dire io penso a una piccola esperienza molto periferica ma importante che conosco abbastanza da vicino quella del Trentino e penso a un personaggio come Bruno Kessler
L'importanza che ha avuto persona molto vicina Moro
L'importanza che ebbe nello sviluppo di quella piccola provincia di che viveva insomma di emigrazione in gran parte quindi lo sviluppo e la battaglia che lui fece per l'università diversità che poi
Sappiamo il Sessantotto essere stata anche madre di tragiche esperienze italiane contro la componente più conservatrice della Democrazia cristiana del mondo cattolico che consideravano l'università una pericolosa avventura
E invece l'università come elemento trainante di uno sviluppo non solo quantitativo c'è pure in un contesto in cui bisognava uscire dalla miseria e da un destino di emigrazione si ponevano già i i termini di uno sviluppo non solo non solo quantitativo
Seconda brevissima chiosa più più breve di quella precedente nel nel documento di D'Andrea
Che raccoglie una serie di autorevoli opinioni
Ho letto una passaggio che che non condivido tra i tanti invece che nei quali mi riconoscono dico per questo anche appunto per
Per favorire il dibattito viene minimizzato l'aspetto della crescita della laicità dello Stato e della politica in quel periodo cioè si dice in fondo non fu un periodo di grandi svolte da questo punto di vista io non non mi sento di condividere questa questa questa opinione credo invece che gli anni Sessanta siano stati anni decisivi per la costruzione sia pur provvisoria e precaria sappiamo che ancora siamo lontani da un approdo definitivo su questo nel nostro Paese già a quarant'anni di distanza
Via fu una formano invece di svolta non a caso furono gli anni del Concilio per un verso
Che è vero che il Concilio ha radici anche che affondano molto nel passato tuttavia è stato il momento un momento di svolta decisiva nel rapporto tra i cattolici italiani lo Stato la politica la società
E per altri versi su un altro terreno sono gli anni nei quali la democrazia cristiana tenta un la costruzione di un modello organizzativo diverso
Da quello degasperiana o in questo campanile il protagonista più di Moro assai più di Moro che è quello di un partito che tenta di rendersi autonomo rispetto all'organizzazione del mondo cattolico
Questo naturalmente poi nel tempo si verificherà come una diciamo così una vicenda che ha luci e ombre e tuttavia la luce la la consapevolezza della necessità di costruire un modello di partito autonomo rispetto al tradizionale collateralismo con le organizzazioni cattoliche e quindi è un elemento di a di contributo di contributo forte alla alla laicità
Terzo elemento la la grande straordinaria straordinario apporto della meditazione di Moro
Nel rapporto tra spiritualità e politica
Perché alla base poi della sua grande cultura politica e della sua grande consapevolezza storica
C'è un modello di spiritualità
è un modello di spiritualità
Che vede nella fede un elemento di alimentazione della coscienza come elemento decisivo
Del fare politica quindi non come dire l'appartenenza ad una dottrina una ideologia cattolica ma l'ispirazione cristiana come alimentazione di una coscienza libera
Per ciò stesso consapevole del suo tempo
Grazie abbiamo fra l'altro ricevuto
Dal presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravallotti un un augurio di buon lavoro
Ringraziarlo io dico parlare ora l'onorevole Giorgio Gaber
Prevale il benvenuto è stato una le persone che abbiamo intervistato insieme al senatore D'Onofrio e gli altri e di questo anche colgo l'occasione per lettera
Ma io in raccolgo alcuni degli spunti della delle sintesi che sono state fatte di questo imponente lavoro di ricerca
E dico subito che mi ha colpito e condivido
Una affermazione che viene fatta centro sinistra successo nascosto
E penso che
L'occasione almeno dando un un un contributo
Articolare ero oggi possibile perché si può veramente e si deve dare un giudizio più distaccato e consapevole di quello che è avvenuto perché e io sono convinto che era riferito a quel periodo storico il centro sinistra non solo ha dato una risposta in termini di governabilità
Ma aperto bene gli spazi importanti
Che poi sono rimasti di rafforzamento dell'Ade democrazia
Mi riferisco ad alcune considerazioni certo tutto è stato possibile perché quelle una stagione straordinaria
Che vede la presenza a livello internazionale di grandi personaggi li vede anche sul terreno della chiesa
Lo vede anche sulla statura di quelli che erano i dirigenti del centro sinistra non solo boh interlocutori che lui aveva e non li vede in una condizione che è diversa da quella di oggi
Un Paese giovane
Un Paese povero che voleva migliorare che voleva conquistare un Paese che non voleva essere più boh bigotto
Un paese dove i giovani erano di più
Quindi c'è da questa grande voglia di crescere questo grande desiderio i maggiori spazi di libertà e di democrazia
Di maggiore eguaglianza giovani e donne ragazzi ragazze
Realtà diversa di oggi perché allora sì combatteva per avere di più per aprire una migliore giustizia per avere maggiori spazi di democrazia
Oggi un centro sinistra o dei partiti riformatori hanno un paese invecchiato un Paese che sensibile ai messaggi delle paure
Un Paese che ha paura di perdere quello che ha e dove i valori della solidarietà sono fortemente intaccati dove il pensiero di risolvere i problemi da soli e più forte di come era allora
Ecco io penso che Moro capiti quella stagione
E a differenza di altri giudizi Lord oggi più meditato perché allora naturalmente io vero dalla parte degli incontri degli occhi di quelli che non erano contenti poté venire degli insaziabili
Forse quello è stata l'unica stagione che ha fatto delle vere riforme non condivido questo giudizio così severo perché le vere riforme ricordiamo lei sono non solo quelle sul terreno delle leggi ma sono anche quello sul costume sulla cultura bensì e riformisti non solo se si fanno delle buone leggi questa visione ma sì sì di pomice se si cambia la società e si è cambiata società io dico un Paese bigotto
è diventato un Paese aperto paese che faceva politica dove si discuteva dove c'era una grande tensione
Un Paese che supera le discriminazioni tra uomini e donne io ricordo il superamento delle differenze delle paghe salariali apre alle donne apre alle donne
La possibilità di avere accesso a carriere che erano precluse e che è la premessa poi del divorzio e io quando parlo qui dei cristiani per il no perché la battaglia per il divorzio sì di inserire ma fu una battaglia che superò gli schemi Bentley ricade chiederci e dei laici e poi il grande impegno all'allargamento della democrazia sul terreno della il sindacato
E c'era il problema dei rapporti col Partito comunista ma questo problema venne risolto venne attenuato perché per la prima volta si parlò
Di unità sindacale non più di sindacato democratico non più di sindacato socialista io ricordo ricordo la
Il contributo delle ACLI quindi in quella fase che ci fu e si parlò di un sindacato che per la prima volta trattava con il Governo lama era comunista era il segretario della CGIL e le conseguenze ci furono
Perché sulla politica di programmazione per la prima volta i dirigenti sindacali allora non esisteva la incompatibilità che erano nella CGIL che erano nel Partito Comunista votarono diversamente si astennero sulla politica di programmazione
Quindi per andare rapidamente una realtà che dobbiamo guardare con maggiore attenzione
Ha ragione Pasolini non con benevolenza ma con riconoscenza come dice Pasolini quando dice bisogna essere riconoscenti al vecchio Nenni
Perché se gli spazi di libertà di democrazia dice Pasolini si sono allargati
Lo dobbiamo all'unica quello che è venuto anche con il centrosinistra e quindi il giudizio io penso che quegli spazi di libertari di democrazia ci furono arrivo rapidamente alla conclusione
Centrosinistra cadde nel sessantotto
Perché ci fu la sconfitta elettorale guarda caso ci fu una scissione del Partito socialista forte che ebbe un grande successo e cade sulle pensioni perché l'accordo sulle pensioni
Ebbe la reazione che ebbe era un'ottima riforma ma in quella padre
Cadde su questo però in quei valori e e arrivo alla conclusione ecco perché io dico l'importanza di quella esperienza quei valori
Quel patto della cambiamento della struttura nel sindacato nella politica ci fu un cambio straordinario la Confindustria dal vecchio costa la Confindustria cambio si articolò
Quello del cambiamento che si determinò quella maggiore eguaglianza consentirono poi lo statuto dei lavoratori
E ultime due osservazioni consentirono anche di affrontare la stagione del sessantotto e dell'autunno caldo io ricordo che Donat Cattin
Che faceva le trattative noi passammo quella palle più condona Cappelli che con i nostri familiari non telefonava a Rumor
Ma era in continuo contatto con Aldo Moro
Con Aldo Moro perché quando si dice quel contratto e ricordate allora la contestazione non era contro la DC
Ma la contestazione durante l'autunno caldo di quella lotta sindacale forte e unitaria era contro il mondo imprenditoriale il cartello che c'era nelle piazze non era contro la DC
Era contro Pirelli e Agnelli che c'era il cartello glabri gemelli
E ho voluto ricordare questo perché si allargò Carla De Palma me ne sono convinto di più con il passare del tempo e di fronte alla modestia delle altre scelte che si sono fatte
E sulla le Borlezza che noi abbiamo di una vera proposta riformista in questo momento
Ecco le difficoltà che ho prima ricordato che gli interlocutori sono diversi la società è cambiata paura di perdere e portata a essere conservatrice però bisogna guardare diciamo con attenzione a quella esperienza con un giudizio più distaccato più sereno
E con quel coraggio che c'era di cambiare e di mantenere la unità e la solidarietà ho veramente finito
Perché penso che non sia una questione che non sia fallita e che alcuni valori sono forti che esistono e resistono questi valori di democrazia questi va valori profondi che hanno si sono costruiti si sono rafforzati
Il terrorismo non sarebbe stato sconfitto
Se non ci fosse stata quella politica di centrosinistra se non ci fosse stata quell'attenzione quella necessità di allargare gli spazi della governabilità ma allargarli arricchendo la democrazia
Muovendosi sul terreno della unità sul terreno della solidarietà
Ringrazio l'onorevole rende noto per il contributo che ci han già dato nella lunga intervista abbia avuto con lo e per questo contributo il lo snodo dei del sindacato l'interlocuzione Caputo al governo USA il turista ma anche per come terreno canale di dialogo tra tra le diverse forze come forma anche con cui certe istanze di chi era invece all'opposizione politica si sono presentati uno snodo importantissimo come pure cantato un esempio di come la memoria sia effettivamente un un fatto sociale poi che si articola nel tempo i e il tempo ora ho il piacere di dare la parola al professor al senatore Leopoldo Elia
Sentir parlare che ringrazio per
Vicende del lodo Schifani della sentenza dalla Corte mi hanno impegnato in un dibattito radiofonico e quindi non posso correre il rischio di ripetere delle cose che non ho sentito ma volevo partire dal giudizio generalmente negativo che e esprimono gli storici anche quelli venuti dopo Tamburrano eccetera esprimono sulla sul quinquennio del Governo di Moro che comincia Moro Nenni che comincia nel dicembre del sessantatré e arriva alle elezioni del sessantotto da cadaveri a Scoppola
E anche nella critica approfondite
Leadership Franco De Felice che
Risale alle ai condizionamenti internazionali il mutamento della politica poi di Nixon etc in materia dollaro cambi e così via ecco e tutto però un coro che certifica in qualche misura un fallimento ecco un un venir meno alle grandi promesse e effettivamente le promesse del discorso del più che del discorso di Moro proprio del alla presentazione del governo nel dicembre sessantatré dopo il governo balneare Leone e e proprio il programma
Del centro sinistra di allora un un fascicolo di promesse e di e che può spiegare il poi la delusione per il dopo come pure la posta piegare il paragone col Governo fan tanica affatto
Quelle realizzazioni del centrosinistra in organico
E poi anche con lo stesso Governo Rumor che
In camera la Albaro delle Regioni la lo Statuto dei lavoratori e così via
Ecco in realtà bisogna secondo me oramai
Prendere meglio com'è stato detto anche poco fa anche da Benvenuto bisogna
Non solo tentare un giudizio storico o meno a caldo ma anche tener conto di molti elementi che allora forse sono stati un po'
In questo giudizio negativo che persiste sono stati un po'sottovalutato Moro non ha bisogno di essere
Riabilitato ma certamente una rivalutazione pone di quel di quella vicenda
E quella vicenda fa centro si accentra soprattutto
In una manovra di tipo di politica finanziaria
Cioè come
Come erano state al centro del dell'avvento del centrismo la manovra dei Gasperina più così qui la manovra sul da cui parte Moro perché c'è un diciamo una situazione economica più che riscaldata dopo gli aumenti
Del governo Fanfani del ministro medici della funzione pubblica ai funzionari degli aumenti eccetera c'è una economia surriscaldata e allora Moro
Diciamo accetta la proposta Carli c'è una manovra
Moro Colombo Carli che in qualche misura e parallela
Assomiglia profondamente anche se hanno avuto parecchi molto diversi assomiglia a quella del quarantasette quarantotto
Ed è il punto di partenza per un periodo di ripresa di notevole ripresa dell'economia
Questa vicenda e particolarmente
Testimoniata in un libero completamente ignorato
Nel mille novecentottantaquattro ci fu a San Pellegrino un colloquio un incontro per ricordare ed è per ricordare il primo convegno di San Pellegrino con la famosa relazione Saraceno che era stata alla base poi documento politico di partenza del centrosinistra
E Illy in quella occasione soprattutto le testimonianze
Beniamino Andreatta
I
Scalia
Di Colombo e che gli altri
Detto ero diciamo la sensazione anche la dimensione di quella che era stata quella mano
Questo libro è completamente sconosciuto perché non è edito da un editore e cioè non è nemmeno le Cinque Lune insomma che era la casa editrice della DC era spesso il dipartimento dalla propaganda della DC
Che pubblica questo libro generalmente sconosciuti
E e diciamo questa a questa manovra fa una impressione profonda Andreatta parte proprio da una constatazione impressionante
Cioè che
La crescita
Del Paese era stata assolutamente
Straordinaria in quei primi dieci anni loro calcolavano dal sessantuno all'ottantaquattro perché il sessantuno appunto era il periodo del convegno quindi tornando a San Pellegrino nell'ottantaquattro erano circa
Più di venti anni ma grande balzo era avvenuto prima era avvenuto dice Andreatta questo balzo
Strepitoso perché prodotto per lavoratore al sessantuno all'ottantaquattro era aumentato seicento dieci otto per cento e nello stesso periodo il salario è aumentato del duecento quaranta
Con un ritmo pressoché doppio di quello del prodotto per lavoratore eravamo secondi dietro il Giappone in quel periodo di grande crescita di grande
I diceva Andreatta quando poi si è arrivati alla manovra restrittiva che è costata alcune centinaia di posti di migliaia di posti di lavoro indubbiamente suggerita da Carli
E accettata dal Moro lui dice credo che sia importante ricordare Lassie vinta una serenità di cui posso portare testimonianza personale
Con cui diretto il primo centrosinistra durante la difficile fase gli aggiustamenti
Fuori del Governo molti di noi erano sconvolti
Dalla perplessità e credo che questa perplessità emergano anche in ciò che ho scritto in quel periodo quel libro sull'economia bloccata sempre dal Mulino tecniche fu la prima
Il primo lavoro di Andreatta
Diffuso che aveva delle riserve su quel su quella mano Riserve che invece poi supera soprattutto ripensando una specie di autobiografia doloroso su questo punto Moro diresse quell'operazione con grande consapevolezza
Dei termini politici e con il senso della dimensione temporale con cui tutti i processi sociali ed economici devono essere misurati senza qui la preoccupazione dell'indice dei prezzi del mese successivo o dell'indice dell'occupazione del trimestre in corso ma con il senso dei processi naturali ecco Moro non subisce
Un ricatto con una pressione Dorotea
Facendo la manovra restrittiva questo è il senso di questa testimonianza di questa manovra assicurò all'Italia un periodo fino al settantuno un periodo della crescita di quel tipo che ho ricordato prima
Naturalmente questa manovra ha avuto meno buona fama
Che non la manovra De Gasperi Einaudi non solo per l'autorevolezza
Dei primi due personaggi che non è pareggiata da quella degli altri due perché l'autorevolezza di Moro
Nel partito della DC per quanto forte era certamente inferiore a quella degasperiana ma anche la figura di Einaudi era certamente nel opinione pubblica
Una figura superiore a quel
Riccardi perché Carli
Diciamo si era trovato in situazioni come quella della nazionalizzazione dell'energia elettrica in cui sembrava che avesse fatto un favore troppo grande
Ai al capitalismo italiano non facendo rinunciare alla ionizzazione per nazionalizzare l'industria elettrica e invece dando dunque il cospicuo indennizzo che era stato negato al tempo della Riforma agraria il proprietario agrari per zuppe quindi una una vicenda diciamo
In cui non tanto Carli come tale ma il capitalismo italiano che non seppe servirsi di quell'assist
E che spero ecco in occasione degli indennizzi dell'energia della nazionalizzazione dell'energia elettrica come ci ricorda salvati le occasioni mancate quella una delle maggiori occasioni mancate
Allora tutto questo certamente
Non per colpa sempre evitarli ma insomma ha dato alla sua figura
Data anche poi la
Presidenza dalla Confindustria ad attaccarli una figura di rilievo carismatico diciamo inferiore a quella certamente alla personalità dinamo di allora un po'per il paragone con il
Col programma un poco col Governo Fanfani un po'con alcune cose e poi del Governo Rumor ecco si è stati portati a sottovalutare
Il diciamo il valore di quella di quel modo di governare che certamente comportò anche delle rinunce nella crisi del novantaquattro
Al di là della leggenda dell'incontro in casa Mollino in cui non avvenne poi niente di trascendentale l'assolo si cercò di rassicurare
A quattro anni dalle vicende Tambroni si cercò di rassicurare
Segni da una parte e i vertici democristiani dall'altra che l'ordine pubblico non sarebbe stato turbato e tutte cose del genere e si sottovalutò il fatto che i
La ripresa dopo questa vicenda
E dopo questa manovra dura avvenne evitando pericoli d'inflazione
I avvenne
Incerto con un atteggiamento intransigente di Moro spesso che costo politicamente il rifiuto di aumentare le pensioni alla vigilia delle elezioni del sessantotto che invece vennero concesse poi dai governi
Successivi tuttavia
C'è un parallelismo tra l'atteggiamento di Moro che quello di la Malfa entrambi si diressero ai sindacati
Proponendo una politica dei redditi entrambi ebbero una risposta sostanzialmente
I e
Quindi le cose
Andarono poi una volta finito il Governo Moro Nenni comincia un periodo che ci ha portato alla grande inflazione ci ha portato alla inflazione
Che si prolunga fino a a al molto avanti
Nel tempo quella inflazione il Moro trovo quando tornò al governo nel settantaquattro settantacinque una condizione disastrosa che col governatore Baffi cercò di
Di riparare ora dicevo ma bisogna che acceleri che diciamo questa questo Governo Moro poi si segnalò per altre cose come è stato detto
Sono le specie nel sessantasei la prima legge sulla giusta causa
Fece la prima legge sui licenziamenti che non potevano avvenire senza giusta causa
Prego vendo al allo Statuto dei lavoratori non sono ma qui le condizioni di cui si dice il maggior libertà civile
Gli orientamenti giurisprudenziali
Sia della Corte costituzionale era stata contraria per esempio alla parità uomo-donna in materia di di incarichi pubblici della magistratura in altre professioni e cioè e che cambino atteggiamento si estrinseca soprattutto in un fatto positivo che è stato adottato da Enzo Santarelli nella sua storia critica dalla Repubblica è certamente non è molto favorevole alla Democrazia Cristiana però riconosce che nel periodo Moro sono c'est Mon romeni sono cessati cosiddetti Sheva
Le morti dei lavoratori negli scontri con la polizia e con i carabinieri ecco tatto
Trascurato di solito
Ma che credo non privo di rilievo come pure in nei rapporti con la Chiesa il principio di laicità è cominciata ad affermarsi non solo con la mozione del mille novecentosessantasette che
Faceva partire la revisione del Concordato ma anche con quell'aspetto che è rimasto un po'misterioso per la verità è che meriterebbe di essere
In qualche modo chiarito tra il mondo e nonché nel cassetto e non risponde sottovaluta completamente le due note del Vaticano e protestano della Santa Sede che protestano contro
Il fatto che il Parlamento italiano nella Commissione affari costituzionali e a parlasse
La legge sul divorzio come non contrari al concordato non contraria agli impegni con la Santa Sede rumor andando al Governo provo questi documenti primi
Dichiara risposta
Tra Moro e il Vaticano che lasciarono profondamente
Perplessi e che forse spiegano anche che
A Moro non fu consentito nel mille novecentosettanta di risolvere il problema del divorzio come poi fu risolto da Rumor con un disimpegno del governo e un il varo della legge sulle fiere
Ora tutto questo a diciamo
Non prelude a un arretramento certamente specialmente in materia urbanistica
In materia proprio di politica economica come testimoniano le lettere a Marta Antonio Giolitti che il ministro del bilancio sacrificato nella crisi
Che segue al per alla caduta del primo governo nel sessantaquattro e diciamo che questa
Questa caduta
Questa impossibilità di compiere avviene un po'per colpa di Moro che riconosce nel in una intervista nel settantatré all'Espresso errori compiuti il più grave forse quello di non aver portato in porto la riforma universitaria
Che dopo le turbolenze del sessantatré sessantotto invece fu portata in porto in Francia da del collegio epica Foro con quella velocità che sappiamo altro regime altro ordinamento ma però forse anche da noi quando si vuole l'accelerazione anche allora si poteva raggiungere e invece non fu raggiunta quindi ci furono degli errori ma l'errore principale con il calcolo di Moro
Riavere a disposizione ancora una legislatura
Di governo che invece non è
Non ebbe Perkins
Nel partito socialista deluso dei risultati per il Partito socialista unificato deluso dai risultati delle elezioni del sessantotto si incominciò a spargere la voce che veniva attribuita De Martino che Moro avesse plagiato ora il reato di plagio come sapete è stato fatto cadere dalla Corte Costituzionale qualche anno dopo ma è la formula rispecchia questa sensazione di un legame troppo ristretto dal punto di vista del partito socialista e acquisto si aggiungano lei
La non volontà Dorotea di dare al nuovo altri cinque altri anni di governo
Si aggiunga la delusione del presidente fare cassa per il risultato negativo del Partito socialista unificato ecco tutto questo toglie a Moro diciamo la possibilità
Di
Portare avanti questa
Questa vicenda non insisterei su quei historique chiudo
Perché se non fosse il preludio a te ad altri eventi successivi
Cioè mentre Moroni andato d'accordo a fondo comunque inni invece di tanto non andava d'accordo con De Martino e la rottura Pera di De Martino nel mille novecentosettantacinque favorita dalla lettera dell'ultimo dell'anno
è il culmine del dissenso cominciato tra norme De Martino Oggiaro Università di Bari nei primi anni del dopoguerra quando tra l'azionista tra l'azionista De Martino e
E molto importante per chi e dal dissidio con De Martino nasce
La strategia anche dell'attenzione di Moro verso il Partito comunista nasce diciamo una Presa d'atto del fallimento del centro sinistra su cui insiste molto
Cioè Franco De Felice nella sua comunicazione quindi all'Accademia Moro con un tentativo di geografia politica di Moro e nasce diciamo un dissenso
Che
Porterà voi
Dagli equilibri più avanzati
Proposti da De Martino prospera al all'arrivo di taxi all'avvento di Craxi
Nel partito socialista per concludere ecco gli elementi di incertezza ancora ecco sul valore della manovra
Carlin Moro
Sul sui rapporti col Partito socialista e col Partito comunista la famosa delimitazione della maggioranza ed il dialogo Moro Ingrao
Nella discussione alla Camera sopra ultimo Governo Moro della legislatura quello del mille novecentosessantasei
Meritano forse il primo illustrati e più studiati e quello che non sia avvenuto finora e forse un po'più i rilievi un po'di revisionismo è necessario anche nei confronti dei giudizi così negativi dati sulla esperienza governativa del Governo Moro Nenni grazie
Grazie al senatore Livia
Per in questo problema ricco il contributo che ha mostrato anche come c'è effettivamente io credo un vero cognitivo che impronta certi giudizi anche per avere indicato o alcune volte a aggiungendo semplicemente ma anche ripeto in collegamento con altri hanno interventi che abbiamo avuto dei tante quelle linee in cui nella società
In quello che avviene all'altro delle leggi e dell'opera di governo nella nella magistratura è stato ricordato nel ma nei comportamenti delle forze dell'ordine che mi pare
Un elemento di per primo che quel clima del centrosinistra che non può essere espunto dal giudizio perché adesso la parola un altro punto di vista dal professor Sabino Acquaviva docente di Sociologia all'università vita
Altro un maratoneta di questo incontro qui dal dalle nove e mezza
Va be'comincerò
Dicendo che ho l'idea e confusi
Io ho sentito esporre volti veri con chiarezza devo dire anche bene
Però dei miei sono confuse riso conclude per una regola fondamentale
Io ho l'impressione di vivere in una società radicalmente diversa da quella
Non io non ho avuto esperienze politiche non sono discuta nel non sono mai scritto nulla possono vissuto nomi che mi esperienza politica è stata l'Università di Padova
I viola i dialoghi a volte burrascosi contorni ieri i dialoghi con la polizia con gli studenti era una maniera di fare politiche anche in quella un po'turbolenta e devo dire che mi hanno fatto fare prediche perché io potevo dialogare eccetera eccetera e dico anche che io ricordo con simpatia quell'espediente
A prescindere dagli sensibilità alle cose che non prende in considerazione in questa sede
Per loro c'era una maniera che si è sviluppata poi nel tempo vive e vere il sociale il politico in maniera diversa
Moro diceva ed unica eccitazione che faccio permettete diceva
Guai a non muoversi con le cose che si muovono ma guai a decidere
E l'attualità di Moro
Beh
Voglio essere paradossale l'attuale sull'attualità
E nella sua inattualità che nel fatto che Gianduia allora ci spingeva andare oltre
E questo intere
Da cui noi partiamo lì per cui io mi auguro che soprattutto nel futuro
Parte dall'analisi la presenza di Volare società italiana
è questa attività attualità è una cosa secondo me epocale fantastiche entusiasmante il fatto che noi stiamo vivendo la nascita di un'altra attività
Semplicemente ti dico poco succede ogni cinquecento mille anni abbiamo la fortuna di vivere uno di questi momenti
Io quando agli studenti mi ricordo che i tempi più burrascosi dicevo sempre
Rendetevi conto
Che voi vivi che questa fase nella storia umana
Ed è una parte per cui alla fine non vorrei che passasse passaste Viterbo e dei bauli
Per essere entrati nella ricchezza del vissuti come Bauli essendoci allora quando
Sento parlare
Il Moro di quel periodo politico eccetera io sono combattuto perché da una parte e cerco di capire
E dall'altro vi confesso non riesco a capire
Vi faccio un esempio non c'entra niente per spiegare il mio stato d'animo quando era un ragazzo come tutti i ragazzi ventenni un po'
Vivaci diciamo ho letto Marx Pareto russo e quando il ritiro russo capivano quel giorno il suo vinceva quando diceva la parola libertà
Poi l'ho ripreso dopo venti trent'anni
Non capivo più allora mi sono detto che solo due ho mangiato troppo Burgo e mi sto rincretinito oppure Houston diverso parli lentamente a ragionandoci missino Mario condotto per me la parola libertà
Riguardava l'Antropologia riguardava la psicologia sperimentale della genetica pedofili non sia una serie di scienze che messi insieme alla polizia dipende mi dava la possibilità di capire così intendevo io per libertà
E era qualche cosa di diverso ma questa diversità culturale che non sono sono io con molti che la vivono vissuto mi ricordo la prima volta nel mille novecentottantanove
Quando è caduta l'ingresso di che noi giornalisti intervistarmi di servizio professore interi lei che ne pensa di questa fase di riflusso inizio banco
Il mondo non è mai cambiato in dieci mila anni precedenti che come come negli ultimi dieci anni lei mi pare di riflusso secondo me stiamo vivendo una grande rivoluzione
Che però non passa attraverso i modelli culturali tradizionali
E questo
Mi fa sempre vedere con una certa perplessità le analisi che vengono fatte proprio il periodo Morolo del al marxismo dico agli atti e il pensiero di Togliatti depressione di Moro e quella di De Gasperi cioè io sono combattuto fra una visione moderna dentro la mia cultura per giudicare un fatto di allora e non è divisione che va dentro
Allora io vi ho sentito delle relazioni bellissima interessanti però l'impressione che molte di queste aggressioni salvo eccezioni siano dentro quella cultura
Due Pardi non c'è all'interno senza avere alcuna capacità una strumentazione critica per fare questa Armani
Questa è la mia impressione
Ma io non sono un politico concentrato politico
Mio con modestamente di problemi sociali quindi non c'è un'altra considerazione
Se noi applichiamo di categorie di Moro a questa nuova civiltà che nasce beh facciamo fatica a capire
Io mi sono fatto una breve Scarlett
Per esempio
Questa nella storia dell'umanità la prima la prima Civita anche al primo
Ma quando è nata questa nuova civiltà femminili
Io ho cominciato a lavorare in televisione perché sui giornali e mi trovavo di fronte tutti un po'
Col passare del tempo visto che in televisione la cultura femminile la presidenza della donna per esempio cresceva come crescita
Nei giornali ma come cresce nei bar
Nelle boutique quindi c'è una cultura femminile che diventa parte di queste città Danzica diverse
Perché per forza io non posso dire Marlboro ha pensato ha detto Corrado ha detto cose sulla donna appagante Latona concernono poniamo nuovi o completamente diverso
E poi non so io Gragnano Carella ho messo poi Giovanni diverse maniere di essere religiosi e tempi di Moro alla Regione un fatto prevalentemente istituzionali per qualcuno lo è ancora ma in effetti regionale diventato un problema di esperienza individuale
Mentre prima era un fatto istituzionale e sociale e anche politico direi no apertamente politico
In realtà c'è stato uno scollamento fra l'esperienza religiosa e la politica quando mettiamo in inchieste su questo tema molti anni fa chiedevamo alla gente lei che rinvia che rispondevano sì o no tranquilli poi ho cominciato a dire ma come
Cioè aggiornare perplessa
E allora abbiamo cambiato le domande intensificare lo sfruttamento infine probabili dispersi forse esiste non so se esiste eccetera
Tanti otto punto non basta ma neanche questo perché era in corso una grande rivoluzione dito cambiando le domande sì dicendo tema vissuto l'esperienza di una potente attira prescindere chiami io no
E scoperto e non fare il quadro di una religiosità non istituzionali trasversali a quella di cui si parla di cui giustamente parlava a Nuoro parlavano i comunisti in quel periodo
Per cui ci sono delle persone che aveva risposto no alla domanda sull'esistenza di Dio
Che hanno risposto sì alla nuova domanda
E persone che hanno risposto no
Che hanno risposto sì la domanda si devono nell'incidente
Che è una nuova domanda
Pur dichiarandosi cattolica molto studio
Questo per quanto riguarda la religione fare più antica
Per esempio
Secondo me questo non società che ha una caratteristica che nessun'altra tutto
Che c'è una forte libertà individuale
E c'è una relativa modesta perché un giudizio politico io non faccio libertà nella struttura portante del Paese
Queste anche questa è una rivoluzione Moro non si è trovato il fondamento
Ma dove troviamo sì è vero religione in un certo senso diventa psicologiche diciamo così va nelle catacombe che fuori si vede sempre meno
è anche vero che la maniera dirigisti
I gesti vive della vita politica è cambiata
Ma voglio essere banale l'atteggiamento verso la morte
Poi c'abbiamo i vari passaggi dall'istituto in francese un pacco di libri meravigliosi sono state dell'amore sappiamo che adesso alla morte viene negata che radica dura più a lungo che atteggiamento verso eventuali al di là è cambiata eccetera eccetera
Questi che erano problemi che ma ormai si poneva si poneva nei credenti di allora si potevano i comunisti
Sono ingestibili
Sono un'altra cosa aveva come ne parliamo noi e poi e poi ce ne sono altri
La morale sappiamo che per l'informazione ha subito che queste Uran pre-evoluzione
Pongo la società dei consumi trasforma progressivamente uomo un semplice consumatore
Cioè deve essere un indirizzo che si gestisce su consuma tre punti e questo schiacciasassi che cammina avanti indietro sistematicamente sulle società
Mi ricordo di un amico comunista quando entrata punti operativi cattolicesimo negli anni sessanta e settanta
Pratica degli ordigni ricerca mi diceva abbia inizio adesso perché siamo in crisi e vinceremo noi ed ho detto no
Perché il meccanismo che stritola la Chiesa con strutture istituzionali sparita ma anche la struttura del partito comunista
Cioè sono le figliolo indietro ma anche di e allora quando noi parliamo di quello che vedeva Moro io mi domandavo sentendo ma lui cosa pensa cosa pensa pensava che la Chiesa sarebbe entrata in crisi o meno pensava che indizi ci sarebbe stato il collasso nel marxismo o meno
Cioè come ragionava su una società futura di cui lui viveva
Ma ha vissuto il però dorme in tutto questo alla grande rivoluzione è arrivata dopo
è arrivata negli anni novanta
Che è un
Un famoso studioso americano che ha usato una frase io città pronti tempo fa lui diceva dice non ci comportiamo
Come se fossimo sul Titanic ne pochissime in ordine nel sedile Terragno mentre arriva alla perché lì il futuro
Noi siamo in una certa in cui dobbiamo inventare il futuro inventarlo politicamente inventarlo socialmente come che me economicamente e culturalmente
E dell'accordo Filt FIT quello che io provo avrei
Anche se i criteri per la B molto in considerazione da fare credo che proporrei di riprendere a questo punto conclude il convegno il discorso facendo il ponte fra la cultura i progetti
Possibili io torno a progetti per il futuro ma qualche idea
Da culture in cui in modo è nato ed è cresciuto
Sempre senza dimenticare mai che questa è un anno circa
Tra
Molte grazie
Una come dicevo un'altra prospettiva punto si tratterebbe di aprire forse anche un altro un altro convegno su questo uno una solo una battuta
Rispetta i mutamenti sociali e mutamenti anche Porcari nell'accademia
E abbiamo una frequentazione molti che flavonoidi scritti di Morlupo percepisce il proprio questa nuova umanità che si avanza e e i cui
In vede prefigura la autodeterminazione quindi il fatto che ancora nel momento in cui si fa
Parzialmente mamma questo come dicevo aprile
Un un altro discorso certe una componente
Siamo arrivati
Fa parte avanzata fanno del nostro del nostro seminario
Invito a parlare il presidente Massimo D'Alema che e qui anche come presidente della Fondazione Italianieuropei che come ricordava parte
Sì pranzato s'intendeva attardati
Non era un giudizio giudizio verrà dopo
Credo che
La riflessione io ho seguito i lavori del pomeriggio non ho potuto purtroppo
Seguire io per impegni politici parlamentari i lavori della mattinata
Credo che la discussione
Abbia
Giustamente messo a fuoco
Il tema di un giudizio storico
Sul periodo primo
Anche mi sembra nel completa
Rivalutando né ma questo non è la prima volta che avviene nel dibattito pubblico tu culturale
Rivalutando nella portata
Come momento effettivo di di voltati cambiamento della storia del nella storia del club
Anche naturalmente con una discussione aperta sul
Il rilievo di questo
Quanto questo mutamento fu un mutamento politico e quanto effettivamente sul terreno delle trasformazioni sociali istituzionali la portata riformista spiega del primo centrosinistra abbia effettivamente segnato
Una trasformazione del tre
Io tornerò su questo punto il giudizio merita di essere approfondito in modo effettivamente problematico
Ma credo che si debba partire dalla considerazione che il primo centro sinistra io penso che la valutazione non possa essere diciamo delimitata all'opera Bello Morone
Ma deve necessariamente partire da prima
Perché non c'è dubbio come è stato ricordato che alcune delle innovazioni più significative sono avvenute prima nel periodo del governo sostenuto dall'estero del partito socialista e deve necessariamente andare tu
Nel senso che anche qui il processo di cambiamento del Paese
Parte con più ha fatto il suo
Con riforme che hanno inciso sistema politico
E sul sistema delle libertà e dei diritti in modo Orsini
Ma ecco sì questo questa fase della vita del Paese fu uno dei momenti di cambiamento positivo del
Tuttavia io credo che
La svolta il primo centrosinistra
Affondi le sue radici nell'esperienza antifasciste costituì
Primo punto
Starei quasi per dire che il centro sinistra chiude una lunga appare
Che a partire dalla rottura mille novecentoquarantotto dell'unità delle forze anti
Giunge fino culmina nell'esperienza del governo
Ne abbiamo parlato poco
Qui sentito ragionare della critica liberale che al centrosinistra ma effettivamente il governo Tambroni rappresentò intenta ad
Di affrontare il tema della governabili
Una
Non si può cioè negare che il tentativo di percorrere una
E che è quella dell'apertura Bess
E della scontro frontale con il movimento operaio e con la SIM questo tentativo
Episodio culminante
Degli anni Cinquanta
Della rottura dell'unità antifascista questo tentativo era stato
Fallito tragicamente
Di fronte alla rivolta del Paese di fronte anche alla rivolta di tanta parte della coscienza cattolica e liberale
Il centrosinistra chiude questa lunga fare
E io riaprire il la stagione del dialogo tra le grandi forze
Democratiche del paese che nonostante il protagonista
Della dell'antifascismo e della cultura
Questo avviene
Sia perché
Il nuovo contesto internazionale fa io sono
Sempre stato convinto sulla scia di Franco della centralità di questo nesso nazionale per azionari della storia dell'
D'altro canto nessuno dei grandi momenti di cambiamento sono e guardiamo al secolo che abbiamo alle spalle la storia italiana conosciuto io credo quattro momenti di grande innovazione politica
I grandi cambiamenti e del nostro Paese sono sempre stati grandi cambiamenti politici
Il riformismo italiano sconosciuto le sue stagioni più significativi sul terreno della Puglia
E dell'allargamento delle basi democratiche dello Stato
La prima fase riformista e per la pulizia
Che non a caso culmina con il suffragio universale ma s'con un grande cambiamento politico
Con una prima rottura del ristrettezze dello Stato liberale in corso
E avviene non a caso nel quadro di un nuovo scenario internazionale tre
E quindi impetuoso Periodo della prima globalizzazione come fu
Mutamento che legislazione internazionale
Secondo grande cambiamento politico
Soluzione
Nel quadro di una vicenda internazionale venti
Ma noi evidente
E anche qui l'acquisizione più importanti
La fase di cambiamento appunto un'acquisizione sul piano politico democratico e la Costituzione il suffragio universale il voto alle donne cioè l'allargamento della democrazia
Il centrosinistra il primo centrosinistra avviene nel quadro dei
Della fine del periodo più oscuro della guerra fredda e la testa all'iniziazione
Del mutamento nella chiesa cattolica di
Conciliare insomma dentro un quadro internazionale che
Senza alcuni dubbi
Rappresentava per l'insieme di segni dei tempi che accompagnarono e incoraggiano ma alcuna nuova struttura politica l'altro grande periodi cambiamento nell'ultimo decennio
Potremmo chiamare il secondo centrosinistra ma questo non è ancora oggetto di riflessione storica ma che io credo sia stato un grande momento di cambiamento
Un'azione e che avvenuto anch'esso nel segno di una grande svolta l'ottanta no
Svolta nelle relazioni internazionali
E chi ha dato all'Italia l'alternanza
Sistema di ricambio la
Piccolo passo in avanti
Con tutti i limiti diciamo
Lo dico perché quando si parla del passato c'è sempre un Marina di Nostalgia diciamo ci sono sarebbero tanti motivi per essere nostalgici e Sparks di una politica con la P maiuscola e tuttavia non c'è il minimo dubbio che anche questa stagione confusa che stiamo vivendo ci andai
Avviamento una rottura democratica
Un sistema di alternanza delle classi dirigenti che il nostro
Conosciuto ora
Il centrosinistra fu uno dei momenti
I cambiamenti e innovazione politica della storia del
E io credo che verso questo esito Moro insiste tante volte anche sul concetto di nemici si
Necessità che qui è tradotto un po'banalmente secondo me con l'espressione governabilità
In realtà diciamo il concetto di necessità a una orchestra diciamo ha uno spessore interpretativo dei processi storici
Tante volte insiste nel condurre la democrazia cristiana anche una democrazia che stava recalcitrante diciamo per le tante resistenze conservatrici all'incontro qualcuno con il mondo socialista con la Sinistra Democratica con come si esprime che con quella sinistra con cui si poteva collabora nel quadro delle relazioni internazionali e delle alleanze del paese tante volte egli insiste sul fatto che questa politica non alternative è necessaria
Per dare una base forte ampia
Al processo democratico più che alla governano il concetto di governabilità è un concetto più tardo e per molti aspetti ambiguo ce per dare una base ampia al processo democratico questa politica necessaria e tante volte e gli dice i nostri critici non propongono un'alternativa
Avanzano tante perplessità tanti dubita ma non non hanno un'alternativa non c'è un'altra politica in grado di garantire il rafforzamento e lo sviluppo della democrazia italiana però è anche evidente che questo richiamarsi alla necessità del rapporto con i socialisti c'è anche il ritorno ad una propensione alla protezione più profonda della democrazia cristiana Pittoni mi ha ricordato quel quel bel libricino di Andrea Riccardi che è veramente una testimonianza straordinaria diciamo del conflitto tra De Gasperi e la Chiesa
E di un di un vero e proprio conflitto ideale non soltanto di una valutazione naturalmente nell'argomentare De Gasperi torna anche il tema tattico come dire a voi ci indicati una politica sbagliata
Noi dobbiamo contendere una base popolare i comunisti ma non c'è dubbio che nella scelta degasperiana c'erano anche profonde motivazioni di natura idea
Mi ha colpito di quel libro un un frammento che che non riguarda riguarda il colloquio tra la moglie di Degas
E questo ecclesiastici quando in modo con la libertà e con la franchezza femminile diciamo nella sua replica non c'è la motivazione tattica cioè il fatto ma poi ci vuole che spinge l'alleanza con i fascisti
E noi siamo antifascisti
E quando e quando dall'altra parte si dice beh sì ma insomma però c'è il pericolo del comunismo risposta si dica mai gli americani i nostri alleati hanno scelto nel momento della guerra
E si sono alleati con i comunisti contro i fascisti
Colpisce diciamo perché in questo frammento familiare diciamo se volete meno paludato insomma c'è anche la forza di un'ispirazione ideale
La chiusura destra non è soltanto un fatto tattico diciamo ma ma risponde anche alla formazione di una classe dirigente che il ticket chi si è formata nell'esperienza antifascista e che senza dubbio rimane ad essa fedele pure nelle asprezze dello dello scontro con il comunismo della guerra fredda
E in questo modo riprende l'ispirazione degasperiana
Dopo la lunga parentesi degli anni cinquanta e non non sa non punto in questo senso il centrosinistra è svolta accerto ormai anche ripresa di un'ispirazione
A una premessa che era della Costituzione
Io credo che in questa idea Moro di Moro dell'allargamento delle basi della democrazia si riflette uno
Una delle chiavi interpretative della storia italiana che sono in realtà comuni alle grandi correnti popolari della nostra vita
L'idea di una democrazia fragile
Di una democrazia che ha basi ristretti
Di una democrazia che ha bisogno di essere sostenuta dal rapporto tra le grandi forze politiche democratiche è un'idea che ha comunale dei tre grandi componenti popolari diciamo del della storia dell'Italia repubblicana
I comunisti socialisti e canto
Per ragioni e anche incomprensibili perché queste forze Puglia vivono in comune diciamo il fatto di dell'essere state di essere l'eredità storica di movimenti che furono esclusi dalla formazione dell'Italia liberale
Che avevano in comune questa critica verso le basi ristrette socialmente culturalmente ristretto
Dell'Italia post-unitaria
E indubbiamente diciamo sia movimento socialista operaio per un verso c'è movimento cattolico per ragioni anche in parte diverse che sono note diciamo devono essere richiamati acquista platea che c'avevano in comune questa critica
Della limitatezza e quindi della fragilità della ristrettezza delle basi di consenso dello Stato liberale
Io credo che anche per questo il il centrosinistra il primo centrosinistra ebbe una grande influenza positiva supplici
Questo tema ha fatto cenno qualcuno particolari Bettini ma io credo che questo tema meriterebbe di essere approfondito
In realtà la Profezia di Malagodi e cioè alla fine il centrosinistra ci porterà al neutralismo ci porterà in realtà l'esito fu posto alla fine del lungo periodo del centrosinistra e il Partito Comunista che riconoscere l'importanza della validità della NATO
Lei è sito è totalmente opposto con rispetto a quello che era stato profetizzato
E dove semmai la critica liberale è più penetrante e anticipatrice io avrei voluto stimolo positivo diciamo
E la critica al ai limiti del consociativismo ce l'ha il volto oscuro del consociativismo cioè alle pratiche clientelari al alla pervasività di una democrazia dei partiti qui davvero Malagodi e anticipatore
Di fenomeni che poi si vi spiegheranno negli anni settanta e gli anni Ottanta nel modo più devastante perché cui vede diciamo il limite di questa democrazia che per allargare le sue basi si fonda sul rapporto tra i partiti diciamo e di questa di pervasività dei partiti anche che nei termini di una mancanza o di un insufficiente diffusione del senso dello Stato
E lì che la critica liberale al centro sinistra e più penetrante del mio giudizio che non invece nel timore dello slittamento sovietico diciamo che appare sbaglia o propagandistico
Ora io credo che la la reazione
Pagina dedicato un bel libro di molti anni fa questo
Sul modo in cui Togliatti affrontò la sfida del centrosinistra io credo che quello è un passaggio fondamentale della storia del PC cioè
Come
Un terreno più avanzato
Un terreno più avanzato per una sfida riformista certo con tutte le ambiguità che vi erano nella posizione comunista e tuttavia e in questo c'è un grande elemento di di modernità
Togliatti era contrario alla scissione socialista ecco e testimonianze sono univoche da questo punto
E non fu contrario acché il Partito socialista si avviarsi in un'esperienza di governo
E non predicò la rottura dell'unità a sinistra per questo ma anzi si sforzò di mantenere tutti i legami possibili con il Partito socialista pure
Scontando una diversa collocazione certamente anche sulla base di una visione tattica era la convinzione in questo modo di potere meglio come dire
A avvantaggiarsi elettoralmente ma tuttavia anche sulla base di una visione strategica
E cioè di una sostanziale condivisione di quella necessità di allargare le basi di massa e di consenso del sistema democratico e Italia questa visione era una visione condivisa
Ma Moro nel governo dai comunisti all'opposizione
Ma comunque questo ci porterebbe abbastanza lontano forse non è precisamente il nostro tempo
Il che io voglio tornare sulla questione più controversa concludo cioè di questa contraddizione che cioè tra e che in definitiva riguarda in modi diversi tutte le grandi stagioni del Cantelli del cambiamento del nostro le grandi stagioni di innovazione sono state sempre assai di più momenti di innovazione politica
Che non di trasformazione strutturale il riformismo italiano è diciamo
Un un riformismo della sovrastruttura se vogliamo riprendere questa vecchia partizione del tutto superata
I grandi cambiamenti sono cambiamenti politici sono allargamenti della partecipazione della democrazia del costume
Incidono poco
Sulle strutture economiche
E non c'è dubbio che questo ha riguardato anche l'opera del primo centro
E io credo che sia calzante anche la la l'espressione che usa mosse a proposito di Moro grande innovatore e del contesto politico più che riformatore delle strutture
E in questo c'era anche se volete il fascino e il limite di una concezione della politica che fu proprio di no questa idea che la politica deve accompagnare e assecondare le trasformazioni sociali più che determina sia in polemica con un certo statalismo della sinistra ma anche con un certo dirigismo cattolico penso Fanfani
Questa idea della pur di una funzione maieutica della politica più che non diciamo di una politica che determinati più dell'ingegneria sociale diciamo una politica che accompagna i processi di trasformazione che che cerca di interpretare di accompagnare la società e anche di intuire grandi cambiamenti ovvero dice quali c'è stato una grande rivoluzione a Moro sicuramente tra gli statisti italiani uno di quelli che hanno intuito almeno i germi di quella rivoluzione basta andarsi a rileggere le cose sul sessantotto crescita della persona individuo diciamo
Come questo avrebbe agito anche sulle sulle sulle grandi formazioni collettive prego
Però ecco io dico E proprio vero Bettini ha proposto una sua chiavi interpretative e ha detto va be'in definitiva riformismo italiano è stato ingabbiato dalla
Da un sistema politico nel quale la pregiudiziale la la divisione la guerra fredda le ambiguità del Partito Comunista diciamo
Hanno finito per far sì che i riformisti sono stati sparsi in tutti i partiti e i nessuno diciamo hanno poi avuto un peso determinante dice ecco questo in parte è vero
E questo resta un grande problema è risolto non c'è dubbio che per la sinistra italiana non è riuscita a dare al Paese un grande partito riformista rimasta lo era morfologicamente ma non ideologicamente il piccino era ideologicamente il Partito socialista ma non lo era nei fatti perché non somigliava in nulla diciamo a quelle grandi formazioni
E che hanno che sono state diciamo le protagoniste del riformismo europeo
Questo è vero ma secondo me è soltanto un pezzo l'altro pezzo evitare riguarda invece la società
Cioè la forza delle resistenze conservatrici degli interessi egoistici delle chiusure corporative che sono così radicate in questa società
E che sul versante della sinistra si esprimono anche in un non massimalismo diciamo scuri Gramsci ha scritto pagine indimenticabili diciamo tutti e per certi aspetti diciamo non non ha cessato dei diritti di esistere ecco sia pure successi modernizzare questo sono la penso un po'diversamente da quelli ci sono delle cose che continuano diciamo ecco quindi la forza degli interessi egoistici da una parte
Che oggi e secondo me se si incarna noi abbiamo come spesso avviene in periodi cambiamento poi sono seguiti da un date reazionarie diciamo
All'insegna del del degli interessi egoistici oggi noi sappiamo diciamo una fase politica che diciamo e questo diciamo è la rappresentazione diretta degli interessi egoistici governa il Paese
E dall'altra parte specularmente diciamo il massimalismo
Come in Mali non sradicato diciamo di una parte della sinistra
Cioè in cui il dalle il dire cose di sinistra e considerato molto più affascinante farle diciamo con per una per una è una malattia antichissima diciamo che
è stata analizzata
Ripeto in modo non non
Che nessuno potrebbe fare meglio non riusciamo ad Antonio Gramsci sugli intellettuali di sinistra io credo che diciamo da questo punto di vista ecco riprendere il filo
Dei grandi momenti di cambiamento debba di cui che ripeto hanno avuto questo forte segno di innovazione politica di allargamento della democrazia che io non sottovaluto
Ma cercare di riprendere il filo di quella ispirazione riformista per guardare oggi ad un più complessivo Progetto di di modernizzazione del Paese c'è il compito di chi senza nascondersi diciamo le differenze
Quando si indaga il passato si indaga passato diciamo però lo lo si fa sempre crociana mentre diciamo con quella con quella tensione verso il futuro sversa senza la quale diciamo la la la sarebbe una discussione di di di di di di soltanto gli archeologi ecco noi non siamo archeologi
E guardando a questo passato credo possiamo trarne ispirazione per rilanciare una prospettiva di rinnovamento nostro
Ringrazio il presidente D'Alema per il suo intervento come e così in inserito nei nostri batte vorrei chiarire che il tema nella categoria la governabilità non non traduce quella di necessità che appunto è uno strumento e un criterio analisi che Moro
Per utilizza nel nella sua proposta politica non so fare politico
Sui due versanti a mio avviso sia del dell'estensione la democrazia che della governabilità o del ma il problema del Governo velleitario e ne è stato una delle grandi questioni che si sono poste nelle valutazioni del del centrosinistra noi come pure certamente noi non facciamo archeologica non ha detto molto bene ma uno degli scopi di questo di questo sforzo proprio quello come si diceva questa mattina di vedere come si in quelle situazioni
Si sono prodotte certe Citizen politica certe interpretazioni e quali sintesi politica quale interpretazione quali prospettive si aprono oggi così sono necessità non uguali un'analoga
Una necessità muoversi
Io vorrei prima di dare la parola ad Agnese Moro per l'ultimo intervento perché se c'è qualche intervento a vaso solo a condizione che sia veramente telegrafico
Ecco abbiamo
E che se apriamo una
Una battuta
Con
Una battuta
Non ho capito perché sostiene sì prima si politico e poi si c'è ieri la seri panni sporchi e
Due gestioni comunicherà Andrea non sa Vizzini Chiappini non aveva
Però la preparazione sociali economiche culturale
Tradotto in allora si sinistra il governo eccetera eccetera poneva
Tra cui l'universo in anni e anni e anni non sono stati prodotti
La politica viene governa media orientata però tra l'informatica insieme astrofisica in sette l'estate né grande rivoluzione Donadoni difficile attribuire queste grandi rivoluzioni a Napoli o forse ho capito male io
Sembrava non sa lo sguardo ma comunque in sì
Voler affermare il primato della politica ma io ho ripensato a
Vediamo se lo
Se lo posso
E e
Anche perché in qualche modo questo primato nono che interpreta ma la vediamo se riesco a dire io
Con una battuta indubbiamente c'è stato questo tema che è stato al centro
Non solo di questo intervento ma di altri dei profondi mutamenti sociali e della capacità un meno di classi dirigenti di dargli un'interpretazione e di governarli certo
Sabino Acquaviva ci ha posto un bel repertorio di cose da governare
Oggi Naldi mutamenti in corso è in atto le cui premesse però abbiamo trovato anche nella società di prime che chiamano guida politica interpretazione e se non ci sono altre che ha richiesto l'intervento di usare la parola d'Agnese Moro vicepresidente del gruppo certe accade
Che ci avviamo alla conclusione
Non vi spaventate perché sarò telegrafica
Allora e mi piacerebbe essere al falso me lo permette di guardare a queste conclusioni soprattutto dal punto di vista dei promotori di questa iniziativa
Cioè vedrei yankee che hanno pensato di iniziare questo processo di riflessione questa ricerca sul primo centro sì
O no
Grock l'Aic accumulano ma suoni di passione lo studio sul centro sinistra o no poco fa vedere chi ha potuto consultare punto significherà anche all'ingresso piuttosto voluminoso
Lui la maggior parte tratta proprio da iniziative che l'Academy ha fatto non parlo degli altri enti perché è ovvio il loro impegno su questo versante però l'impressione che l'incontro di oggi abbia segnato un po'un momento di svolta in un certo senso
Credo che da questa giornata noi traiamo una forte elemento di conforto nell'ipotesi che abbiamo poi murato di lavorare su un primo centrosinistra tutto sommato ne abbiamo lavorato litri enti diciamo in questi me sì in maniera del tutto sperimentale e e credo che possiamo appunto da questa giornata a sentirci come dire incoraggiati fortemente ad andare avanti per alcuni motivi che di quote graficamente il primo è comunque la rilevanza che viene attribuito arrestata in questa giornata tribù vita all'esperienza del primo centrosinistra come tutti voi sanno non è affatto una questione scontata che questo momento della vita della nostra del nostro Paese potesse aver essere interpretato in maniera rilevante ma mi sa noi lo credevamo e ne abbiamo avuto una conferma un secondo punto mi sembra che sia che ci incoraggia e quello dell'interesse a parlarne e a lavorarci in maniera qualificata e prendo per questo sia gli interventi che si sono succeduti da questo palco ma anche se me lo permettete la platea che c'ha seguito una platea e estremamente qualificata da diversi punti di vista e quindi diciamo l'interesse che ha seguito questa giornata e cd civili propizi diciamo ci aiuta a pensare di andare avanti un altro tema mi sembra quello della in c'certezza comunque sul centrosinistra quindi questo ci fa piacere naturalmente perché noi siamo ricercatori e quindi l'idea che non sia tutto chiaro ciò che è avvenuto ma che quindi proprio per questo motivo possa essere utile una attività di ricerca si vedeva nelle diverse interpretazioni gli aspetti anche importanti di questa esperienza
Come per esempio dal tema che è ritornato diverse volte sulla necessità di contestualizzare
Addirittura certe parole che allora significavano una cosa oggi nel significano un'altra ne prendo solo una per tutte pensate alla parola partito
Cosa significava il partito cos'era un partito allora cosa è un partito onesto quindi c'è diciamo del lavoro interessante da nel portare avanti
Un altro conforto che mi sembra possiamo trarre da questa giornata è quello sul metodo di lavoro e sui contenuti sul metodo di lavoro noi abbiamo scelto di lavorare in maniera interdisciplinare no tutto sommato storici più sociologi più politologi di tra l'altro tradizioni culturali anche molto diverse tra di loro così come di tradizioni culturali molto diverso sono state le persone che si sono succedute
A parlare su questo
Palco diciamo e anche il taglio questa alternativa venne abbiamo canuti Amato governabilità compimento della democrazia con tutte le precisioni precisazione possono essere fatte in questo su questi temi ci sembra che comunque favoriscano il fatto di vedere quale anche la posta in gioco qual è stato il diciamo il cuore un po'del problema che il primo centrosinistra ti ho trovato ad affrontare credo che almeno come accademia ma credo vita naturale anche per gli altri enti dobbiamo una riconoscenza per quest'per la messa a punto di questo metodo di lavoro sia i nostri amici e colleghi del gruppo certe ma anche in particolare al contributo che Giancarlo quaranta che è presidente del comitato scientifico dell'Accademia voluto dare in questo senso
Una parola vorrei spendere su che cosa
C'è in gioco in questo lavoro
Non siamo archeologi
E credo anche per una recente serie di esperienze che ho fatto che effettivamente si senta molto
A livello diffuso la mancanza di una la mancanza di un pezzo delle nostre radici e come lo diceva credo Miriam Mafai questa mattina
è come se la nostra vita democratica si fosse interrotta
Ah ci fosse stata la resistenza poi quel brutto bubbone della Prima Repubblica e poi faticosamente da questo bubbone adesso sì riesce le nostre radici sono invece anche la DC
Buone radici soprattutto che dimostrano
La necessità di guardare alla democrazia come una storia e così come la cosa più grave se mancassero dei pezzi di questa nostra storia il centrosinistra
Quella parte di vita repubblicana è certamente uno dei momenti che manca io ho girato diverse scuole superiori in questo periodo per per altre questioni io ho trovato un enorme interesse non soltanto da parte dei ragazzi ma anche da parte dei professori nella possibilità di ripercorrere questo
Pezzo di storia che rischia di restare fuori non solamente per problemi burocratici di dire i programmi sono troppo lunghi c'è una difficoltà a parlare di quello che è avvenuto dopo perché non c'è come abbiamo visto oggi anche un terreno condiviso
Che la democrazia sia un cammino penso che sia poi un elemento importante da trasmettere ai giovani perché dove non c'è cammino non c'è neanche necessita di un impegno se la vita della nostra Repubblica sono delle diapositive che vanno una dietro l'altra così basse che io mi inserisco in quella via positiva per un attimo costruire un firmò una storia è una questione completamente diverso
Niente per il futuro credo che quindi noi siamo incoraggiati a proseguire in questo lavoro
Forse anche a coinvolgere ulteriori Soggetti anche diversi penso al mondo dell'economia dell'impresa della finanza alziamo anche credo forse interessati a ripetere incontri come questi no forse non solamente a livello di Roma ma anche forse nelle nelle regioni io credo che il si possa ringraziare con molto calore i nostri partner dei nostri relatori e tutti voi che siete
Stati qui fino a quest'ora del pomeriggio e augurare buona sera tutt'
A questo punto non mi resta che conclude precludere questa giornata di lavoro ringraziare tutti non preoccupatevi non brilli benedetto il Dinoi perché continueremo no coinvolgervi in questo