"Eutanasia"

Dei nostri lavori
Prima
Di
Dare la parola
Alle primo dei relatori della mattinata desidero a non ripetere che appunto arriverà senz'altro Pluto ha preso impegni sono molteplici e le vicepresidente del Consiglio Superiore Magistratura professor Cesare Mirabelli
Quindi iniziamo i lavori Veron doveroso riguardo alla all'insigne rappresentante di una delle più prestigiose cariche dello Stato senza la presidenza che lui assumerà appena arriverà
Ci sono
C'è un piccolo cambiamento nel programma
Il relatore Mauro Barroso Mario Barni per sopraggiunti improvvisi impegni non può essere presente
Prenderà la parola svolgendo la relazione sullo stesso tema problemi deontologici dell'opera sia l'aiuto dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Siena diretta dal professor Mauro Barni
Professore dall'OCSE del Dal Dosso dello dal basso
I lavori quindi proseguiranno
Quando arriverà Pozzetto e società capelli naturalmente saranno sospese per un saluto particolare a tanta prestigiosa carica dello Stato carica dello Stato
La tavola rotonda di domani vede
Sicura della sicuramente presenti i seguenti numeri monsignor Francesco Amadio vescovo di biglietti
Senatore Adriano Bompiani primo firmatario della proposta di legge del luglio ottantasei che noi non abbiamo indicato nel dépliant perché confessiamo la nostra ignoranza non lo sapeva
La posta di mia iniziativa nel sentiva di legge di ispirazione cattolica che quindi sarà discussa insieme all'altra proposta di legge di ispirazione laica del non fortuna
E per re quest'altra proposta di legge sarà presente l'onorevole che andrò occhi del gruppo socialista
Saranno altresì presenti l'onorevole Carlo Casini Casini eurodeputato
L'avvocato Benito Perrone l'onorevole professor Stefano Rodotà del gruppo comunista
Il dottor Giorgio Santacroce magistrato l'avvocato Andrea Starace l'avvocato Giuseppe sbarra genuini il senatore Giuliano Vassalli e il senatore Ferdinando Signorelli
Non debbo aggiungere altro
Quindi prego il professor Dell'Osso di voler prendere la parola
Io ringrazio l'avvocato Belloni per avermi dato
La Palomba invitandomi
A tenere la mia relazione io voglio scusarmi con voi se restano qui seduto o
Al tavolo anziché andare
Al Virgilio ma ho necessità di conservare alcuni appunti alcuni documenti che ho con me anche perché non ho potuto predisporre anche di questo mi scuso
Un testo scritto organico
Abbiamo avuto un preavviso molto bene molto limitati ad intervenire nonché contrattualmente dietro organizzazioni avrebbe dovuto essere qui al mio posto il mio maestro il professor Mauro Barni che è stato purtroppo impedito
Da non o viabili impegni
Ufficiali collegati alla sua funzione di presidente della Società italiana di medicina legale
E che comunque testimonia era del suo interesse
Questo convegno intervenendo domani raggiungendo Citerna a portare il suo contributo
Alla tavola rotonda su questi progetti di legge
A me quindi il compito di per sé gravoso di sostituirlo
Reso ancor più tale poi dalla delicatezza della materia
Che qui ci occupa e
Che Enrica siti implicazioni mediche ma prima ancora di più ancora forse di implicazioni etiche deontologiche filosofiche religioso e giuridico
Io vorrei muovere anzitutto il mio intervento
Facendo con voi una rapida e breve disamina degli attuali orientamenti etico deontologici in materia quali si delineano in ambito nazionale internazionale
Questo beninteso non perché io affidi
Attribuisca particolare validità ed efficacia
A direttive risoluzioni raccomandazioni regole di carattere deontologico
Tese ad indicare per così dire la via da percorrere attraverso il richiamo a valori etici e ad interattivi morale e appena il caso di ricordare come
Gli stessi codici deontologici approntati per i vari dai vari ordini dei medici
Un po'in tutti i Paesi del mondo
Assai dalla mente
Riescono provvisti
Di
Quella
Efficacia vincolante cogente
Stringente
Che può riuscire poi idonea a fornire sufficienti garanzie di un adeguato controllo
Comportamentali
Credo piuttosto che Possa riuscire utile
Un tentativo di confrontare criticamente gli schemi di intorno deontologica quali emergono dalla specifica produzione nazionale e sovranazionale associazione medica mondiale consiglio di Europa eccetera
Che per massima parte ispirata ad una etica medica intesa come continuazione della classica deontologia ippocratica
Dicevo confrontare questi schemi con la nuova realtà anche
Conflittuale del rapporto fra medicina società
Dei vantaggi ma anche dei rischi
Del progredire del divenire della biologia e della a medicina
Quindi è importante secondo me fare questo primo sforzo
Anche critico
Non è certamente revocabile in dubbio la nobiltà comunque la libertà di una a di un riferimento etico a quale ispirare consacrare la alla professione medica
Esistono dei principi generali fondamentali
Che rappresentano un po'ormai un patrimonio essenziale irrinunciabile la dignità della vicina e di chi la esserci
Quindi non sarebbe opportuno soprattutto in un intervento come il mio che tende ad enucleare gli aspetti deontologici del problema che qui ci occupa
E ignorare o non tenere meno Ponente dà conto la gran massa di contributi e di richiami che in materia sono stati affrontati
Ma e tuttavia del pari indubitabile che le conquiste anche rivoluzionari
Che la biotecnologia e la farmacologia nel campo della diagnosi e della terapia
Hanno indotto attraverso le fasi spesso drammatiche della sperimentazione sull'uomo
Il dominio dei recessi più intimi dell'umano che la manipolazione delle matrici stesse della vita
E delle sue fasi finali consente
Rischiano di tradursi in un potere ma confinato
E peraltro oggettivamente anche ma confinanti del biologo e del medico
Costituendo materia per riflessioni che la deontologia medico-legale deve sviluppare
Nella piena consapevolezza e del contesto sociale in cui si esprime ed anche dei criteri giuridici che rimangono irrinunciabili
Per la individuazione del comportamento medico estraneo alla libertà ed alla dignità umana
Rapidamente noi vediamo
Il codice di deontologia medica italiana
Riformato nel settantotto ma già superato vide al tassista già lavorando c'è una commissione che è stata attivata dalla Federazione nazionale dell'ordine dei medici per riporre normalmente nuovamente ma
Codice deontologico pure così recente
E comunque quello al quale io faccio riferimento è del settantotto che l'articolo quaranta in maniera estremamente netta e precisa
Esclude che in alcun caso il medico anche richiesto ne possano dal paziente formidabile possa in alcun modo attuale atti porre in essere atti finalizzato ad abbreviare la vita del paziente la vita di un
C'è la precisazione che nel caso di malattia prognosi sicuramente infausta a breve scadenza e ad onta delle cure
Il medico possa limitare la propria opera all'assistenza morale e dalla prescrizione d'esecuzione la terapia attacca ad alleviare alibi a sollevare il malato da inutili sofferenze
C'è poi la questione se la decisione di porre termine ai mezzi di sopravvivenza artificiale per i casi di coma irreversibile che ammessa
Ovviamente per in furti in funzione purché venga assunta in funzione delle conoscenze mediche del momento
Del nostro codice deontologico
Può interessarci anche l'articolo trenta
Che prevede che una prognosi infausta grave può essere tenuta nascosta
Al malato ma non alla famiglia
Si sancisce il principio secondo cui in ogni caso la volontà del paziente
Liberamente espressa deve rappresentare per il medico un elemento al quale ispirare il proprio comportamento
Ed ancora il medico non può abbandonare il malato perché ritenuto inguaribile ma deve continuare ad assisterlo anche al solo fine di lenire la sofferenza fisica e psichica vietarlo e di conformità queste sono le previsioni
Che fa il nostro codice deontologico
Io ho guardato in questi giorni anche vi dicevo altri codici deontologici
Vedi più vicini a nostro modo di essere
Il codice belga codice francese
Codice spagnolo
è in realtà questi concetti vengono ripresi
Il codice spagnolo
Obbliga in me il medico ad usare tutti i mezzi preventivi e terapeutici utili a continuare la vita
Prodigando sì nel contempo per alleviare le sofferenze
E non riconoscendo il diritto al medico neanche nel caso che gli sembrano i più disperati di affrettare deliberatamente l'amo
Prevede che occorra evitare di intraprendere interventi terapeutici quando questi siano produttivi disturbi fisici e psichici di sofferenze per l'infermo non giustificate
Ribadisce il rispetto profondo che per il diritto che l'ammalato a di una a morte Serena nel rispetto della dignità dell'uomo
Anche il codice spagnolo
Si occupa della questione dei del coma irreversibile dei casi sopravvivenza artificiale e anche qui si riafferma il concetto che la decisione deve essere presa esponendo esclusivo riguardo alle conoscenza medica del momento
Assicurandosi delle garanzie che la irreversibilità del comma sia opportunamente accertata e documentata
Si sottolinea l'importanza che il medico ha il dovere del medico di informare di ogni provvedimento diagnostico e terapeutico paziente avendo comunque cura che ciò non risulti pregiudizievole tradizione
La possibilità di chiedere il consenso se il paziente non è in grado di consentire ai familiari o in caso di minore chi esercita la potestà genitoriale o la la tutela
Si dice che in linea di principio la diagnosi deve essere rivelata al paziente tuttavia può essere legittimo non comunicare all'inferno una prognosi grave fatale
Agire con prudenza sensibilità attenzione e senso di responsabilità
Il codice belga li affermano se gli stessi concetti sostanzialmente il carattere criminoso e delittuoso di ogni tipo di atto finalizzato a provocare la morte di un malato quale che ne sia la liquidazione
Neppure quando è esplicitamente sollecitato dal malato
Il dovere per il medico di astenersi dall'accanimento terapeutico privo di speranze di successo
La decisione di porre termine alla sopravvivenza artificiale in caso di comma dettasse anch'essa anche qui da prendere sulla scorta delle conoscenze mediche del momento
Si riafferma il concetto che il medico deve dare ogni tipo di informazione al paziente ogni chiarimento circa i procedimenti diagnostici e terapeutici che si pongono in essere che s'intende adottare
Quindi la prognosi deve in linea di principio essere rivelata
Può essere tuttavia nascosta o dissimulata una prognosi grave
E si afferma che una prognosi di morte
Può essere rivelata al malato solo eccezionalmente
E con grande
Ancorché poi debba essere comunicata ai pazienti ce
Il codice francese non si discosta sensibilmente anche qui viene riaffermato questo concetto che l'ultimo che vi ho espresso quello cioè secondo cui una prognosi di morte
Quel codice francese ancora più deciso dice non deve essere desiderato se non con la più grande cautela
Ovviamente avvertendo i i familiari anche qui poi ribadito il concetto che non si deve in alcun modo deliberatamente provocare la morte accelerare la morte di un paziente
Io poi ho anche visto gli orientamenti deontologici di codici
Un po'lontana fra cultura
Va per esempio il codice islamico che dedica molta attenzione a questi problemi
E non si discosta sostanzialmente da quello che abbiamo visto per i nostri codici europee il medico non dovrà mai permettersi di togliere la vita anche se lo fa per pietà
Tuttavia egli deve sapere e di conoscere e rispettare il limite oltre il quale non vale più la pena di lottare
Se è scientificamente sicuro che una persona non potrà continuare a vivere inutile
Che si sforzi di mantenerla viva in uno stato vegetativo
Il medico ha il dovere di far continuare la vita e non di allungare la morte non dovrà mai ricorrere a quelle misure che interrompono volontariamente la vita di un suo paziente
Riaffermato il concetto comunque
Che non si è dispensati
Dall'assicurare tutta l'assistenza per dare per alleviare il dolore dare sostegno morale rispettare il diritto del malato a sapere quale sia la sua malattia ma
Testualmente dice il Codice nel rispondere al paziente dovrà esprimersi in modo tale da non sconvolge considerando ogni malato un caso
Il codice brasiliano molto vicino a quello spagnolo in genere un po'tutti i codici sudamericani si sentono fortemente di questa impostazione
Il Codice canadese riafferma il diritto a morire con dignità assicurando tutto il benessere possibile comunicando al malato le affermazioni che il medico affatto e rendendolo partecipe delle proprie valutazioni
Fornendo al malato se questi lo richiede tutte le informazioni che potrebbero essere più
Questa da inoltrate invece è stata approvata una legge nell'ottantatré
Istruzioni contro il prolungamento artificiale della vita
Che precisa cosa deve intendersi per mezzi straordinari
Cioè le cure mediche o chirurgiche che conta che prolungano sono destinate a prolungare la vita sostituendo mantenendo le funzioni che hanno perduto in modo definitivo temporaneo la loro autonomia definisce qualifica malattia terminale qualunque malattia o lesione o degenerazione fisico o mentale tale che la morte imminente in assenza dell'impiego di mezzi straordinari
E tale che non si può ragionevolmente sperare in una guarigione temporanea o permanente in assenza di mezzi straordinari
In questa legge australiana
Per il soggetto ultra diciottenne sanno di mente
è prevista la possibilità ove si trova in uno stato terminale di una malattia di rifiutare di essere quindi sottoposto alle cure straordinarie come sopra definì
Dichiarazioni da dare in presenza di testimone
E qui naturalmente poi si
Prevedono le possibilità per il medico di astenersi
Quindi nei casi sopravvive
Oltre ai codici deontologici quindi che costituiscono l'emanazione a livello nazionale delle singole nazioni
Voi delle posizioni degli ordini dei medici
Vi è una produzione ricchissima
Di carattere sopranazionale
Da Helsinki a Tokyo a Ginevra eccetera delle dichiarazioni ufficiali
L'ultima delle quali la più recente e quello dell'Assemblea medica mondiale di Venezia del mille novecento ottantatré
è stata una dichiarazione sulla fase terminale della malattia
Secondo cui il medico può risparmiare al paziente le sofferenze di una affezione terminale
Astenendosi dalle cure con il consenso del paziente o dei parenti se questi è nell'incapacità di esprimere la sua volontà
Questa astensione dal trattamento non solleva il medico dall'obbligo di assistere il moribondo e di dargli i calmanti e di farmaci adatti ad addolcire la fase terminale del suo stato
Il medico si asterrà da ogni accanimento terapeutico
Vale a dire da ogni trattamento straordinario da cui nessuno può sperare un qualche beneficio per il paziente
Io non voglio dilungarmi molto su questi lineamenti
Quali emergono in ambito nazionale e ed internazionale
E comunque chiaro subito
La ricorrenza di questo concetto della straordinarietà
Dei mezzi
E comunque è chiaro quindi che all'espressione
Accanimento terapeutico
Viene strettamente ancorata
Alla possibilità di prescindere da questi mezzi straordinari
E i punti certamente sui quali vi è concordanza piena assoluta
Un po'da parte di tutti i codici
E vi è un Indirizzo piuttosto univoco da parte anche di tutte le
Dichiarazioni
A livello sopranazionale
Esistono dei punti fermi
Primo fra tutti quello secondo cui deve ritenersi improponibile per il medico qualunque atto finalizzato ad anticipare deliberatamente
La morte
Deve ritenersi
Legittimato il medico ad astenersi dall'accanimento terapeutico e pienamente sussistente il diritto del paziente a morire con dignità
Altro punto fermo importante che è un po'unifica orizzontalmente questo panorama internazionale
E quello secondo cui la sospensione eventuale o l'attenzione delle cure
Specifiche non liberare il medico
Dall'obbligo di assistere il malato terminale
Alleviarne subito
E altro punto sul quale un po'tutti
Tutti questo gli strumenti epico deontologici approntati
Del quale si occupano e quello del coma irreversibile
Per il quale è ammessa la sospensione delle pratiche rianimatorie
Naturalmente solo dopo aver espletato tutte le dagli accertamenti che le conoscenze mediche del momento suggerisco
Vi sono dei punti un po'discutibili invece un po'in tutti questi codici
Questo
Potere confidato ai familiari di sostituirsi molto spesso questa possibilità di tacere addirittura in qualche codice soprattutto francese belga
Quasi in forma di divieto
Per il medico di partecipare una prognosi infausta
In cui quindi la comunicazione della natura della entità del male viene posta in una prospettiva
Quasi di eccezionalità
Con il Consiglio per contro che sembra emergere
Oltre che alla cautela e alla prudenza
Oggi io credo anche di insomma evitare ecco in buona sostanza
E quindi fin qui i lineamenti etico deontologici quali emergono da questo excursus rapidissimo che vi ho fatto ma che spero sufficientemente esemplificativo
Di questa specifica produzione immagino
Ora però io a questo punto credo che non possa farsi a meno di sottolineare
Il medico legale ha questo compito non si sottrae che la proclamazione in sedi anche molto autorevoli rappresentative in forme anche molto altamente solenni
I principi etici e deontologici pur validi ed illuminati
Fatica in realtà non poco a tradursi come vi avevo anticipato all'inizio in stringenti norme di guida comportamentale casistica
E diverse
Non appare pienamente idonea a fornire adeguate garanzie di effettivo controllo di effettiva salvaguardia della dignità e della libertà dell'uno
In altri termini io credo che il problema che ci occupa pure così fortemente sotteso da una matrice etica
Gli otto logica religiosa
E filosofica
A bisogni in via primaria di punti di riferimento di stretta pertinenza giuridica
Io proprio in questi giorni per il
Prima preparandomi prevenire a parlare
Questo convegno leggevo un articolo del professor Stella penalistica penalista tra Università Cattolica di Milano
Che
E il suo contributo che fornì due anni fa la nostra rivista di medicina legale su queste problematiche e
Che io trovo assai interessante e che secondo me può anche fornisce anche per gli strumenti abbastanza importanti per analizzare
Il problema a dell'eutanasia
In quest'articolo l'autore dopo avere negato all'eutanasia la collocazione
All'interno di uno spazio per così dire libero dal diritto
Come pure
Da taluno si tende ad invocare
Ribadisce preliminarmente l'assoluta illiceità di qualunque forma di eutanasia
E questo è un punto sul quale possiamo subito dire che vi è piena concordanza fra Etica deontologia diritto e religio
E ed è un punto sul quale io non voglio soffermarmi oggi pomeriggio avremo privilegio di avere con noi professor Mantovani
Che
Si è occupato anche molto di queste problematiche e sicuramente con la chiarezza magistrale che gli è propria ci tratte Gela il modo compiuto gli aspetti giuste analitici di questa mattina
Il medico legale non può che limitarsi a rifiutare nettamente ogni atto diretto deliberatamente ad interrompere la vita o ad accelerare la morte di un paziente quale che ne sia la motivazione stato agonizzante
E finanche l'implorazione di retta della morte da parte del paziente
Ma il lavoro del professor Stella dicevo individua un momento
Che certamente chiama in causa il medico legale che voglia fornire il proprio contributo alla definizione
Di un percorso deontologico
Che posso riuscire professionalmente fruibile in materia di eutanasia passiva
Espressioni a mio avviso abbastanza infelice che più spesso di quanto non si creda innesta elementi anche di sostanziale
Confusione dialettica
E dalla quale e forse è preferibile quella di sospensione delle cure di astensione dalle cure nella
Fase idealmente terminale della malattia non curabile
Ferma restando la utilizzazione delle risorse della terapia del dolore e di quanto altro occorra per assicurare al morente un trapasso sede in proposito dice Stella una irrinunciabile in netta separazione deve essere fatta
Fra casi in cui è il paziente e cosciente
E casi in cui è sopraggiunta perdita di coscienza
Per questi ultimi valutando anche la irreversibilità della
Io credo che questa distinzione sia fondamentale
Nella misura in cui consente al nuovo medici legali ma credo consente un po'a tutti
Di vincolare buona parte della casistica
Quindi
Alla volontà del paziente
Di indirizzare le scelte del medico
Al intendimenti espressi dal paziente
In altri termini io credo che per questa via noi possiamo affrontare
Il problema del interruzione delle cure dell'astensione delle cure
Ponendo specifico riguardo
A quello che è stato definito il sistema delle garanzie effettive
Vale a dire quel sistema che ci consente di capovolgere
Radicalmente i termini tradizionali anche dell'approccio deontologico secondo il quale poi alla fine si finisce con la vede
Riguardo pressoché esclusivo ai doveri del medico e ci consente invece di spostare
La nostra attenzione sui diritti del paziente
Ci consente di restituire al paziente in buona sostanza una posizione centrale all'interno delle vicende sanitarie che lo vedono come protagonista
Amburgo capace di fare valere
I propri intendimenti e la propria volontà
Ed è un un un discorso questo sul quale io voglio richiamare particolarmente la vostra attenzione
Perché comincia a diventare un discorso abbastanza stringenti
Se consideriamo
Ed è a tutti noto
Questa questo forte allertamento anche in termini legislativi soprattutto regionali voglio dire ma come diceva l'avvocato Belloni nella sua introduzione
Già si profilano possibilità prospettive di intervento legislativo centrale
Sul discorso della tutela dei diritti del malato
Il tribunale dei diritti del malato la carta dei diritti del malato molte regioni hanno già deliberato con leggi quindi regionali in questo senso vi è una fortissima richiesta
Che promana dalla società
Di spostare questa ottica di inquadramento dei problemi che comunque attengono ai rapporti fra medicine e Società e io credo che questi siano dei segnali che non possono essere scopo Nizzar non possono essere allontanati
Ecco perché
A me piace particolarmente
E riguardo a questa materia ma riguarda molte altre problematiche non meno importanti la sperimentazione sull'uomo ed altre ancora
Riaffermare l'importanza l'utilità e e a questo punto anche lui l'irrinunciabilità mi è consentito
Di porre specifico con riguardo al sistema delle garanzie effettive al sistema de reali diritti del paziente
Fra questi naturalmente
Nel quadro della libertà personale e della dignità non può non essere pienamente riconosciuto il diritto di accettare o di rifiutare la cura tutto
Che impone dunque il doveroso rispetto da parte del medico della libera determinazione del soggetto
In un contesto
E chiaramente sostenuto dalla Carta costituzionale l'articolo trentadue che vieta trattamenti sanitari
Prescindono da consenso del soggetto limitando nella esperibili età casi affatto particolare nel quale entrano in gioco questioni collegate a ragioni di difesa sicurezza sociale sanitaria poi soprattutto
Qui il discorso un po'si allarga perché evidentemente il problema del consenso del paziente ci collega chiaramente al problema del diritto ad una informazione piena
Ad una informazione utilmente fruibile poi in termini di
Manifestazione della propria volontà
Però il problema della del
Diritto del paziente di essere informato ci riavvicina al nostro al nostro tema perché
Propone a sua volta la questione del diritto alla vita
Fitto alla abilità sul quale come abbiamo visto i codici deontologici sono un po'in realtà ambigui
Non offrono poi
Strumenti particolarmente chiari
Introducono a questa
Possibilità di paciere prognosi gravi
In qualche caso addirittura introducono una sorta di doverosità
Del Silenzio di fronte alle prognosi realmente infauste quindi voglio dire non mi sembra
Non mi sembra che
La affermazione di questo diritto troni
Nelle prese di posizione di posizione etica deontologica ambito anche in ambito internazionale una così netta e precisa affermazione
E io anche a rischio di essere accusato di
Garantismo oltranzista
Non tenere
Nel giusto conto particolare con un po'esigenze pure nobilissimi importantissime
Di pietas
Di umano pietas io ritengo che comunque sia pericoloso relativizzare questo diritto
Come pure anche molto autorevolmente si sostiene e questo perché per questa via ove non si fa si finisce per ricondurre il paziente ad un pro ad un ruolo fortemente subordinato rispetto dico
In un ruolo di soggezione anche molto psicologica
Soprattutto sì rischia
Relativi dando il diritto alla verità diritto alla informazione diritto a fornire il proprio consenso
Si rischia di
Ripeto di riproporre delle dinamiche comportamentali da parte del medico
Che per la verità né alla tendenza
Io sono medico ma queste cose bisogna le dica
Di
In qualche modo rifugiarsi in un atteggiamento
Un po'paternalistico secondo cui comunque il medico dei convinto in ma il medico ritiene di sapere sempre e comunque meglio del paziente quello che è bene quello che mantenuti
E quindi la norma e quella oggi
Che l'informazione
Quasi quasi mai la Cida
Il consenso quasi mai viene vissuto
Nei termini secondo me giuridicamente assai stringenti
Che dovrebbero competenti secondo cui paziente dell'esatto quello che a breve partecipare responsabilmente alle scelte che riguardano la sua salute
Accettando rifiutando modulando la propria
Volontà asseconda
Delle sue convinzioni delle sue aspirazioni delle sue esigenze del mondo
Se
Questo diritto viene pienamente rispettato voi capite che anche per la materia di cui ci occupiamo il medico potrà trovare una strada da percorrere
Nelle sue scelte terapeutiche con la consapevolezza di avere il malato chiaramente compiutamente orientale
Tanto nel senso della manifestazione di un interesse reale alla prosecuzione della cura anche straordinaria della prosecuzione della pura
Che comunque il paziente chiede di fronte alla quale il medico deve dare una risposta che sia conforme avvenuto intenzione di volontà del paziente
Di voler sopravvivere di voler accettare
Una fase esistenziale anche di grande sofferenza anche di grande disagio
Pienamente consapevole responsabilmente vi è una manifestazione
Significativa in questa direzione il medico deve attenersi adesso
E vincolato
Ad attenersi ad essa
Da quanto anche nell'opposta direzione
Della richiesta consapevolmente assunta e maturato l'interruzione delle cure ovvero di attenzione dalle stesse ove le stesse si prefigura una Benizio inutili dal forieri di ulteriori
Su questo punto De vita manifestazione di volontà da parte del paziente
Io volevo aprire una piccolissima parentesi
Sui sul living will il cosiddetto testamento di vita che è un documento che taluni legislazione stanno proponendo
Sotto rigidi schemi formali e che il cittadino potrebbe
Nelle intenzioni liberamente predisporre quando e pienamente consapevole e con il quale manifesterebbe la propria volontà in ordine al prolungamento forzato della vita nelle dolorose fasi terminali
Io ho qui con me un facsimile di questo testamento e quello che ma poi sono tutti uguali quelli che io ho avuto occasione di vedere
Quello che è stato pubblicato sulla rivista pratiche del sindacato dei medici generici in Francia
Nell'ottantuno nei quarti in cui tenore
E questo
Il soggetto lo indirizza lo lascia la sua alla mia famiglia al mio medico al mio prete al mio notaio
Se dovessi trovarmi in condizione di non poter decidere sull'an pure che mi vengono prestati desidero che la presente dichiarazione sia considerata come precise manifestazione della mia volontà e sia rispettata come un vero e proprio testamento
Io sottoscritto chiedo di essere lasciato morire di non essere mantenuto a tutti i costi in vita ricorrendo a mezzi artificiali o a trattamenti esasperata la morte una realtà umana come la nascita e la crescita la maternità la vecchia io temo la morte meno della invalidità grave della dipendenza assoluta ad altri della sofferenza continua
Chiedo che in fase terminale mi mi siano somministrati tutti i farmaci analgesici del caso anche se possono anticipare l'amo
Questa mia richiesta viene formulata dopo matura riflessione denti è questo l'unico documento non abbia valore vincolante legale io spero che voi seriamente impegnati a prendervi cura di me vi sentiate anche moralmente impegnati a rispettare questa mia volontà
Mi rendo conto che queste mie volontà coinvolgono la responsabilità e compilo questo documento proprio nella speranza di sollevarli almeno in parte da sentimenti di contro
Vi dicevo gli altri testamenti di vita sostanzialmente si equivalgono ripropongono tutti questo tipo di dichiarazione
Cioè il paziente
Predispone in una prospettiva
Di doversi trovare a versare nelle condizioni che il testamento di vita antichi
Un argomento anche questo molto delicato sul quale si è discusso lungamente lo scorso anno a Roma nel marzo e nell'aprile dello scorso anno partecipato a questo convegno
E vi devo dire che l'orientamento dominante che è emerso è che io mi sento peraltro di condividere in pieno
E quello di non poter accettare
Che il medico sia condizionato paralizzato da pregresse manifestazioni di volontà espresse in epoca cronologicamente distante
Dovendo piuttosto confronta come vi dicevo prima ecco proprio Indirizzo
Operativo
Con l'espressione immediata ed inequivoco
Il responsabile volontà del paziente
Il quale magari intende porre al di sopra di tutto la sua limitare la sua libertà
Però ecco la tendenza è di escludere
Valore vincolante alla sotto sottoscrizione di un documento odierna Scelta del rifiuto
Non trovi cosciente libera conferma nel momento delle decisioni anche estrema io ho voluto aprire questa breve parentesi su questo punto perché secondo me certamente attiene la commenti di questo convegno e
è stato oggetto di specifica
Di specifico approfondimento dottrinario
E
Certamente è una strada che in molte nazioni si sta cominciando a percorrere
Se
Quello che vi ho detto può essere utilmente più fruibile in termini deontologici
Per quanto riguarda il paziente cosciente
Occorre dunque riconoscere piena legittimità in ordine
Alla
Facoltà che ha di manifesta il proprio orientamento
Nella direzione che ritiene più consona
Rimane da da da vedere la questione del paziente per contro in stato di incoscienza in sopravvivenza artificiale con come irreversibile
Su questo punto
Esistono certamente già le disposizioni relative al al prelievo di parti di cadavere a scopo di trapianto terapeutico che precisano i parametri
Che debbono essere verificati
Poter giungere ad una diagnosi di Monti
Quindi perché si possa parlare di cadavere e procedere utilmente all'esperanto Dio
Sospendendo evidentemente il mantenimento artificiale di funzioni esclusivamente vegetative
In un progetto da considerarsi ormai morto
Ora la domanda io pongo
E da chiedersi se analogamente possa procedersi in tutti i casi in cui si impone la decisione medica di considerare ormai spenta la vita ed è inutile ogni ostinazione terapie
E ritengo che posta lecitamente
Dichiara la morte di un soggetto che si trovi in condizioni sovrapponibili
A quelle ritenute sufficienti dalla legge sui trapianti
Per procedere all'esclamò
Peraltro questa legge è anch'essa in fase di rivisitazione legislativa vi è un disegno di legge è già stato approvato al Senato
Lei è ormai un anno fa un anno fa più di un anno fa
E che tende ulteriormente arrivederci le problematiche tecniche dei trapianti accorcia il tempo di osservazione da dodici a sei ore elimina la verifica di alcuni riflessi di alcune situazioni che ormai la scienza medica ha ritenuto non più significative
Di residuo vitale importante e ed altri modifiche che servono poi anche per snellire per rendere più agile
Tutte le procedure ma allora
Occorre intendersi su un punto che la realtà della morte e unica la morte o non è
Non può essere o non essere a seconda delle finalità per le quali la stessa viene accertata
E d'altro canto io vi invito a riflettere e a questo proposito anche sul fatto che sarebbe assai difficile in un momento come questo nel quale
Molti di noi molti di voi
Sono sicuramente impegnati
Persuade
A partecipare alla pubblica opinione per Fini nobilissimi quali quelli dei trapianto che il concetto di morte cerebrale sta a significare la morte vera e propria
Che in presenza di essa si è realmente morti anche se il cuore continua a battere per artificio meramente tecnico
Di difficile sostenere questo tipo di posizione e poi inibire la prova la possibilità di procedere analogamente
Nei casi consimili sono perché magari in essi non vi è una precisa finalità ritratti
Ecco io ho utilizzato
Quasi tutto il tempo che mi è stato concesso
Purtroppo mi affretto a concludere perché non voglio anche evitare di sottrarre
Magari spazio prezioso interventi successivi relatore che mi seguita
Certamente il mio intervento ha finito col privilegiare
Alcuni aspetti piuttosto che a questo era fatale le cose da dire
Erano sono tante
E non tutte possono essere adeguatamente trattati
In conclusione io vorrei riprendere in estrema sintesi alcuni punti secondo me
Che sono abbastanza fondamentale
Questo soprattutto perché sono convinto che poi
Argomentando di queste cose in termini di autoironici in termini giuridici
Come vedremo l'importante riuscire
Ad identificare dei percorsi deontologici che siano
Professionalmente fruibili
Cioè rispetto ai quali non si lascino margini eccessivi di discrezionalità non si aprano
O
Delle
Delle aree in cui l'Ale a voi rischio in cui
La il timore da parte dell'operatore sanitario o
Finisce col
Creare anche delle passi finisce col caricare
Di drammaticità e di tensione dei momenti che invece secondo me possono e devono essere
Massimamente
Sdrammatizza nati nella serenità
Del fatto che comunque
Al medico compete
In ogni caso in ogni atto che si accinge a fare avere esclusivo riguardo
La
Salute per la vita del paziente questo deve essere
Voglio dire l'orientamento guida
Dal quale poi tutto il resto si fa discendere
Quali sono allora dei punti fermi che io mi mi permetto di di di individua
Anche collegandomi
A suggerimenti sono pervenuti dal mondo giuridico anche molto autorevoli
Beh eccetto il primo è quello sul quale abbiamo visto non c'è assolutamente possibilità di equivoco o possibilità di contingenza
Sul piano interpretativo sia che noi voi inquadriamo Buonuomo lo affrontiamo dal punto di vista etico deontologico morale religioso filosofico e giuridico e quello cioè che il medico non può mai nessun caso compiere atti deliberatamente indirizzati a a accorciare la vita di Natuzzi queste completamente estraneo
All'attività medica non è proponibile
All'attenzione del medico
Un modello comportamentale di questo tipo ripeto quale che ne sia la motivazione
Richiesta
Più o meno implorante da parte del paziente contrattazione diretta di uno Stato agonizzante eccetera
E questo credo sia un punto fermo assolutamente irrinunciabile
Per la deontologia medico legale ma non solo per essa
Nenni nel ledere
Che naturalmente deve
Questo primo punto fermo
Sposarsi con l'altro aforisma del primum non non cede
Di qui allora
La piena legittimità per il medico
Di prestare
Anche le terapie analgesiche atte a risparmiare
Il dolore all'ammalato terminale e anche su questo sull'uso della analgesia
Anche delle tecniche piuttosto invasive
E la terapia analgesica
Attuale
Anche su questo punto io credo che non vi sia una particolare discordanza
Negli orientamenti che
A seconda delle varie ispirazioni o delle varie aspirazioni noi consideriamo
Terapia analgesica da utilizzare e qui dico credo sia stato anche molto importante e molto
E costituisce per noi per tutti sia che rispetto a questo problema vogliamo avere un approccio laico un approccio
Invece
Meno male
E dove
La importante presa di posizione della Chiesa cattolica anche già dai tempi di Pio dodicesimo
Composizioni poetiche affermata in documenti ufficiali la dichiarazione della sa se l'interruzione della fede un altro documento che io ho visto e che mi sembra estremamente illuminato
Del consiglio pontificio con rum che risale ormai cinque anni fa
Nel quale evidentemente
Si riafferma io credo con piena legittimità alla alla alla alla significato della sofferenza dei valori cristiani della sofferenza
Eccetera ripeto con piena legittimità e tuttavia si tiene nella giusta e doverosa considerazione il problema del fatto che
La terapia analgesica anche quando deve essere usata Busini sua a dosi abbastanza importante a dosi che in qualche modo
Si sa che possono incidere
Nella fase terminale
Può essere
In qualche modo o io aggiungo anche delle
In pratica ovviamente modulando l'intervento e questo è un problema se mi consentite di stretta pertinenza medica
Come urlando anche l'intervento farmacologico
A seconda delle situazioni del caso per caso non è possibile qui
Procedere
Esemplificazioni è un problema squisitamente tecnico così come è un problema squisitamente tecnico Hatchet accettare la eventuale ricorrenza di una condizione di morte cerebrale
E quindi questo secondo punto fermo sulla terapia analgesica io credo che o se debba essere afferma
E possa trovare anche
Nel nostro convegno un un
Una uniformità libero
C'è poi un altro punto fermo che attiene ai mezzi straordinari
Che poi oggi si tende a dire ho visto anche in questo documento
Forum
è stato ripreso questo concetto parlare piuttosto di mezzi proporzionati NT sproporzionati piuttosto che ordina l'arresto di ma sono questioni semantiche voglio dire poi l'importante e che ci intendiamo sulle finalità alle al alle quali poi la nostra concettualità intenzionalmente aspira il resto sono semplicemente per questioni di nero carattere il sano
E qui naturalmente il tutto subordinandolo alla manifestazione di volontà del paziente previa acquisizione del consenso del paziente non c'è dubbio e questo è il quarto punto che io volevo sottoporre alla vostra attenzione che comunque ove richiesto il medico dell'applicazione di questi mezzi è stato già non dimentichiamoci anche un altro aspetto
Della applicazione di trattamenti spie sperimentali
Altro punto molto importante
Perché è proprio queste fasi terminali di malattia prognosi infauste atterrito della coppia di quali di medico artica mente intesa della i bagagli
La lamentare della crisi dei quali si dispone hanno ormai mostrato tutta la propria inefficacia sono casi riguardo evidentemente
Vi è la possibilità di procedere anche al trattamento sperimentale inteso nell'accezione di un trattamento io con un completamente noto nelle sue conseguenze
Chiaramente da subordinare anche qui
Alla previa verifica dell'intendimento del paziente
Sei d'accordo sindaco in questo caso evidentemente il paziente che
Esprime liberamente e consapevolmente in modo adulto la propria ferma intenzione dichiarata
Egli sottoporsi a mezzi straordinari continuava ad usare questa terminologia classico per intendersene
E
Di poter
Costruire di trattamenti sperimentali in fase di verifica clinica evidentemente non c'è dubbio che il medico edicola
A dispetto di questa precisa richieste da parte del paziente
Altro punto fermo e concludo e quello anche del la la questione dei dei dei parenti insomma voglio dire se il paziente non è cosciente io credo che non si possa attribuire un valore vincolante
Al parere dei dei dei va be tranne che per il caso dei minori degli incapaci dove vi è una dico una necessità stringente dal punto di vista la rappresentanza legale che deve essere osservate ma anche per questi per questi casi sempre che voi la la la la la volontà dei parenti non sia pregiudizievole credo di poter dire i giuristi qui presenti mi perdoneranno per queste incursioni ma sempre che non sia pregiudizievole
Per la salute per la vita stessa del Mino
Pensate per esempio al caso dei testimoni di Geova che hanno il figlio minore rispetto al quale non vogliono non voglio mentalmente e illuminanti sono stato mio malgrado cioè voglio dire consulente dicendo così drammatica
E voglio è ecco è chiaro che in quel caso in cui c'è un minore che ha unanimi amica emorragica acuta ha necessità di trasfusione necessita di sangue o che addirittura è affetto da malattie per le quali necessariamente la pratica emotrasfusionale si impone evidentemente è chiaro che in questi casi il parere dei genitori che significativo della volontà di non procedere questi trattamenti mutuo minimamente rilevare non può essere tenuto in nessun conto quindi è la volontà del medico che si sostituisce io credo tra l'altro che ove ricorrano ove ricorrano urgenze non ci sia neppure bisogno di di di di chiedere autorizzazione di alcun tipo ma al magistrato o ad altro
Ecco e e l'ultimo punto è quello e sul quale forse penso vi possano essere anche una diversità di vedute che io rispetto ma è il punto del coma irreversibile
Espressivo di una morte cerebrale autenticamente accertato e documentato rispetto al quale io non credo ve lo dico molto francamente non credo che
Si possano continuare a finalizzare l'accertamento
La la dichiarazione di morte pur con tutte le conseguenze tecniche che ne deriva l'interruzione di sospensione della trattamento
Artifici della della delle procedure artificiale del mantenimento in vita
Noi non possiamo a partire dal presupposto che se vi è la finalità del trapianto quel soggetto e sicuramente morto se non viene insomma aspettiamo e vediamo perché sennò questo ingenera puri
Confusione ingenera perplessità nella pubblica opinione che diventa tanto più sconvolgente io credo e quanto più poi dopo noi vogliamo sensibilizzare questa stessa opinione pubblica affatto che realmente la morte celebrare multe degli effetti è un soggetto più ormai se n'è andato lo teniamo in vita così per mero artificio
Questi erano i concetti che io mi premeva sottolineare molte volte l'ho trascurata e forse le potremo riprendere nella discussione e vi ringrazio per la vostra attenzione
Ringraziamo il professor Dell'Orso c'è per la sua lucida ed esauriente disposizione
Cos'è che mi permetto di sottolineare sedici che il professor dell'osso con il professor Vari eccitato nel piccolo dossier sull'eutanasia
Che è stato inserito nell'ultimo numero del territorio dossier curato
Dalle dottor Canzio
E dalle dottoresse Carlo Sella e Leonardo
Dossier prezioso
Perché il ricco e hanno vagamente documentato
Per il quale dobbiamo cuori porgere un ringraziamento particolare al professor Gianfranco Formichetti direttore della rivista che ci ha cortesemente ospita
Nel dossier sono riportate altresì citati il professor Giusto Giusti illustre
L'unico
Che ha presieduto la commissione che ha giudicato le tesi di laurea per le quali per la migliore del quale era stato indetto il concorso come saprete chi è stato presente che ha letto i giornali comunque penso di doverlo ordito nuovamente il concorso è stato vinto dalla dottoressa Maria Chiara alla Chini che è presente in sarà
E che questa sera svolgerà un intervento che noi riteniamo debba essere quello l'ultimo degli interventi quello che precederà la relazione di sintesi che sarà svolta batteristi un professore Marino Petrone titolare della carta di diritto penale commerciale nell'Università di Perugia
Riteniamo di dovere questo omaggio a questo riguardo
Dico qualche azione ragione insomma quello sbagliato di Roma mi servo credo che si debba proprio questo omaggio
Alle alla dottoressa palla Chini
Seduto perché una graziosa dottoressa signorina e poi perché effettivamente il suo lavoro merita questa sottolineatura
Proseguiamo i lavori sempre nell'attesa che arrivi anche il professor Mirabelli
E la parola va Alletto professor Ezio vizio membro della Società psicoanalitica italiana dei primari dell'ospedale di Guidonia che svolgerà una relazione sulla vita morte e libertà alcune riflessioni tra psichiatria e psicoanalisi
Anche per ragioni tecniche
Seguiranno naturalmente il dibattito
Sento di dover fare una premessa necessaria
Perché sono profondamente convinto che il contributo che la psichiatria o la psicoanalisi possono dare ad un convegno come questo
Su un tema così fortemente agganciato a considerazioni di natura etica giuridica sociale medica sia veramente minimo
E sono stato confortato questa mia opinione da quanto detto precedentemente dal professor Dell'Osso
Personalmente ritengo che la religione la legge la Sociologia
E anche la medicina
Appartengano a quelli cosiddetti pensieri forti che danno risposte precise categoriche e quindi certamente normative anche se sono consapevole che questa affermazione da molti non condivisa io vedo vedo invece il pensiero psicanalitico
Come un pensiero debole
Nel senso dell'ambivalenza e del dubbio
Un pensiero cioè che certo aiuta poco
Il legislatore di fronte al compito di dettare norme sull'eutanasia
Ciò nonostante credo che una legge per essere veramente una buona legge
Non Possa non esprimere il massimo grado possibile di integrazione fa tutte le varie molteplici visioni di un problema
Allora mi auguro che possano risultare utili anche queste brevi riflessioni sui concetti di libertà di vita e morte in Psichiatria e psicoanalisi
Toglierò alcune parti dal mio intervento per consentire di riprendere al più presto l'interessante serie di osservazioni da voi tutti portate e interrotta ieri per limiti di tempo
Spero anzi di fornirvi altri spunti
Dunque credo che sia cosa da tutti risaputa che il tema del rapporto Psichiatria e libertà pur essendo molto vecchio
Ha costituito il cavallo di battaglia di una certa psichiatria nell'ultimo decennio
Da quando le scienze sociali e politiche hanno inserito nel loro territorio conoscitivo la psichiatria il concetto di libertà e come sapete finanche quello di malattia mentale è stato messo costantemente in discussione
E alla psichiatria è stata lanciata l'accusa di essere essenzialmente un mezzo di controllo e di limitazione della libertà
Della libertà di essere al mondo nel modo più incondizionatamente scelto della libertà di pensare senza l'assedio della socio spera nella quale si è inseriti
Della libertà di scegliere i diritti e di doveri della propria esistenza ed il dovere ed il diritto spesso della vita o della morte
Ma mi chiedo
Esiste veramente e assolutamente per l'uomo la possibilità di essere libero senza alcuna limitazione senza alcun condizionamento
è indubbio che esiste sia una realtà esterna e sia una realtà interna dei limitanti ma anche significanti per ogni singolo individuo
Una dimensione sociale e una dimensione psichica entrambi affatto estranea all'individuo nella sua totalità nella sua storicità nel suo essere dimensioni cioè senza le quali sarebbero impensabili gli stessi concetti di identità e di individualità
Cosa sarebbe infatti l'uomo
Un uomo completamente avulso dalla socio sfera cui appartiene o con una completa a me ne sia sulla sua storia personale se vogliamo quindi possiamo anche dire che l'uomo gode di una libertà vigilata
Ma è proprio questa limitatezza che da significati al nostro essere al mondo
Una credenza indù racconta che l'uomo e come un cane
Legato con il guinzaglio ad un filo teso fra due alberi
Quel cane crede di essere libero perché può scorrere lungo il filo fra i due alberi
è certamente vero che le limitazioni interni dell'individuo e quelle poste dall'ambiente
Formano una gamma svariata di condizioni in cui si alternano libertà e limitazioni della libertà fino alla sua perdita totale
Ma credo che bisogna dire subito che una cosa è la perdita endogena della libertà e ben altra cosa e quella esogena
Per i diversi margini di lotta e di scelta che essa lascia che se lasciano all'individuo
Alcune considerazioni su queste condizioni possono servire da premesse ad ogni discorso sulla vita dell'uomo sul dovere o sul diritto all'esistenza stessa poi che i doveri sono anche una nostra libera scelta
E di diritti sono anche nostri liberi desideri
E conosciuta credo da tutti un'alterazione mentale che più di ogni altra mostra un vero e proprio imprigionamento dell'individuo
Una impossibilità quasi assoluta ad essere se stessi
Le sei la nevrosi ossessiva con le sue idee fisse con i suoi comportamenti coatti
Idee ed impulsi si affacciano improvvisamente senza nessi
Collegabili a stimoli esterni e si ripropongono all'infinito in modo iterativo
Automatico parassitario incoerente quindi del tutto estraneo e addirittura in contrasto con la volontà e con le norme etiche del soggetto
Per esempio nell'ossessivo sta
Un pensiero blasfemo in un credente l'impulso ad uccidere il figlio per una madre o più semplicemente il non poter rinunciare a lavarsi continuamente le mani
L'ossessivo e dunque l'esempio più paradigmatico di perdita indotti della della libertà
Ma in ogni altro disturbo mentale esiste sempre una condizione in qualche modo limitante la persona e la sua libertà di scelta
Lo psichiatra dunque
Dovrebbe essere proprio il medico che si occupa della patologia della libertà
Della libertà dell'uomo e che dovrebbe conoscere i mezzi terapeutici per fargliela riavere o almeno i modi per rendere meno grave la schiavitù della malattia
Dovrebbe cioè essere quel medico capace di aiutare l'uomo a porsi nel modo migliore di fronte al problema del diritto dovere della propria vita e della propria morte
Le cose però non stanno affatto così
La Psichiatria a mio parere non è mai riuscita essa stessa a fondarsi liberamente come scienza
E da di volta in volta aderito ai modelli dominanti nelle nella visione del mondo e dell'uomo nelle varie epoche
Psichiatria biologica modello medico Psichiatria Sociale modello sociologico psichiatria fenomenologica modello filosofico
Devo dire però che personalmente credo che purtroppo sia l'inquadramento del fenomeno nell'ambito sociale cioè la psichiatria sociale o la pura descrizione del fenomeno nell'ambito
Della psichiatria
Fenomenologica una stessa visione medica del problema non ci avvicinano
All'uomo che soffre e non ci consentono di dirgli qualcosa rispetto al problema del posto che spetta alla sua morte nello schema della sua vita
La questione che più di tutte ci può far capire come stanno le cose e ovviamente la questione del suicidio
Come si pongono gli psichiatri rispetto al paziente che manifesta propositi suicidi
La psichiatria sociale addebita esclusivamente alla società all'atmosfera culturale che domina in quel momento la responsabilità del gesto contro la vita
E non si può negare che in certi casi che certi condizionamenti storico filosofici e sociali abbiano indotto a volte anche costretto il soggetto verso la scelta del suicidio basti pensare a certi suicidi eroici o a certi sui cd filosofici
Anche i suicidi a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi dei giovani in servizio di leva hanno fatto porre domande sull'atmosfera culturale nella quale viviamo
è giusto senz'altro sostenere che siamo immersi in un mondo permeato di dissacrazione di perdita di valori e di certezze
Di perdita di quei punti fermi sui quali la generazione dei padri aveva costruito i suoi pilastri morali un mondo dominato da un unico valore che sembra essere quello della ricerca del massimo benessere ad ogni costo
Che riduce tutto ad oggetto di consumo e che toglie ogni significato positivo alle privazioni alle rinunce
Fatte in nome di esperienze che non trovano giustificazioni in questa cultura del benessere e del narcisismo
Ma a tali condizioni non credo che si risponda necessariamente con la scelta del rifiuto della vita
Pur essendo consapevoli di essere in una condizione di libertà vigilata come ho detto
Sono anche consapevole che esistono alternative che possono mostrarci la strada di una vita che abbia senso motivazioni significati e soprattutto eventualmente uno spazio per la lotta contro le imposizioni esterne credo che dipenda appunto dalla possibilità del soggetto di scegliere le alternative
Dà la possibilità di scegliere fra l'accettazione ed il rifiuto del clima culturale nel quale egli e immerso
La socio sfera alla quale apparteniamo non può costituire un vincolo insuperabile alla libertà di pensare di agire
Alla libertà di scegliere quando non vi siano nel mondo interno catene endogene preesistenti ben più importanti mai conosciute con chiarezza apporre le condizioni del carcere della mente
è di questo mondo interno che la psichiatria sociale ha deciso di non occuparsi ma così facendo non credo che lo psichiatra sociale Possa sapere granché della morte e della sofferenza mentale in genere
Con questo modello
Si rischia addirittura di cadere nel rifiuto della condizione stessa di malattia
Rifiuto che può diventare omissione del dovere di prestare aiuto
Il che significa spesso un modo per sottrarsi all'impegno certo molto arduo di sentirsi coinvolti nella sofferenza mentale dell'altro
L'ultimo grave episodio di omicidio-suicidio occorso il cinque settembre scorso a Roma ripropone tragicamente il problema
In quel caso
La latitanza degli addetti ai lavori apparve talmente evidente da ispirare il titolo storia di una tragedia annunciata con il quale un importante quotidiano riportò la notizia
Una vera un Issione di aiuto compiuta in nome di una falsa ideologia di libertà
Credo di poter dire che indubbiamente misti ficcante lasciare lo psicotico illusoriamente libero di vivere psicotico soggetto come
L'oggetto che non può dare consenso
Alla terapia
Il lusso realmente libero quindi di vivere la sua vita e la sua morte senza un adeguato appoggio senza un'adeguata guida spingendolo verso una libertà Esterna che non può e non sa utilizzare
Il punto di vista della psichiatria sociale come vedremo ora anche quello della psichiatria medica pongono quindi lo psichiatra o nella condizione di ignorare o nella condizione di reprimere il comportamento suicida
E non sono in grado di affrontare insieme al paziente il problema della sua morte
Vediamo dunque da quale ottica si muove quindi la psichiatria medica
Di fronte al problema della morte essa ha sempre condiviso appieno la posizione del modello medico
La scienza medica certo
Non ignora il problema della morte
Ma vede però la morte soltanto come una sconfitta della vita
Di fronte al suicida o anche al paziente che chiede di parlare della sua morte lo psichiatra allora non altri strumenti che quello della rimozione anche violenta del problema
Ma lo psichiatra così facendo si comporta allora proprio allo stesso modo sia di fronte al raptus psicotico sia di fronte al problema della morte in genere e io ci terrei invece a sottolineare subito che senza dubbio è importante distinguere la morte ricercata in condizioni di psicosi
E quella ricercata in condizioni almeno di relativa possibilità di scelta
L'atteggiamento verso questi due differenti mondi dovrebbe essere profondamente diverso ed è questa purtroppo la confusione che credo abbia fatto la cosiddetta antipsichiatria
Per la medicina che spinge però all'eccesso il suo accanimento terapeutico
L'assunto di base e quello di sconfiggere il dolore e la malattia
Per allungare il più possibile la curva della vita
E
E ressa
La cosa da tenere quindi essenzialmente in conto
E la lunghezza della vita
Più che i suoi contenuti
Come sapete nell'ultimo decennio sono sorte in tutto il mondo negli Stati Uniti
In prevalenza numerose associazioni mediche per lo studio della vecchiaia e tutte inquadrano la vecchiaia come una malattia da combattere come un nemico da sconfiggere
Un recente articolo giornalistico molto interessante Mincio un inserto speciale della Repubblica che contiene un'intervista al premio Nobel per la medicina Renato Dulbecco comincia con queste parole di speranza
C'è un continente microscopico dentro il guscio delle nostre cellule
Dove comincia e finisce tutta la nostra storia biologica dove si formano e si sviluppano le tempeste della malattia e si scandisce il conto alla rovescia dell'invecchiamento e della morte
Il suo territorio ci è sconosciuto per il novantanove per cento come lo erano le Americhe per i navigatori del quindicesimo e del sedicesimo secolo
Ma siamo certi che esiste
E che la sua influenza sul pianeta un uomo corte in mente e cruciale
I ricercatori sospettano conclude
Quest'articolo
Che se riusciranno a conoscerlo e a colonizzare uno
L'uomo potrebbe finalmente possedere il segreto ineffabile dell'eterna giovinezza
Questa speranza di una medicina fantascientifica che ci liberi dalla malattia della vecchiaia porta con sé e dunque l'illusione del vivere in eterno
Illusione che l'esempio del rifiuto a voler considerare la morte nella sua dimensione relativa alla vita
Collocandola invece al posto di nemica della ditta
Prolungare la vita per la medicina vuol dire allora spesso circoscrivere il proprio interesse soltanto all'aspetto fisico aspetto biologico della vita
Qualunque cosa che esca fuori da questo ambito non interessa
Il più delle volte il medico che promuove soprattutto la vita organica la vita del comma l'influenza che i trattamenti somatici hanno sulla psiche occupa certo gli ultimi posti nella scala dei fini da perseguire
E la stessa valutazione considerazione della psiche nella sua totalità non è certamente un compito medico
Con questo modello che lega ad un'opera certo altamente nobile
Ma che mostra però dei limiti di fronte al significato della morte per la psiche
Come può la psichiatria medica avvicinarsi a considerare pienamente il problema della morte
Fu da queste considerazioni che mossero le parole che Sigmund Freud scriveva nel mille novecentoquindici in una Breve serie di pensieri sul nostro modo di considerare la morte
Non faremmo meglio a riconoscere egli scriveva che con un modo nostro di trattare la morte abbiamo vissuto al di là delle nostre possibilità psicologiche
E che perciò ci conviene abbandonarlo e piegarsi alla verità
Non sarebbe preferibile restituire alla morte nella realtà e nel nostro pensiero il posto che le compete
Dando un rilievo un po'maggiore a quel nostro atteggiamento inconscio di fronte alla morte che ci siamo fino ad ora sforzati di reprimere con cura
Per certi aspetti questo all'aria di un passo indietro continua a Freud all'aria di una regressione
Si offre tuttavia e ci offre tuttavia il vantaggio di consentire una maggiore sincerità e di rendere nuovamente la vita più sopportabile
Più tardi nel mille novecentoventi Freud introdurrà il concetto di pulsione di morte per spiegare questo atteggiamento inconscio di fronte alla morte che come aveva detto ci siamo fino ad ora sforzati di reprimere con cura
Indicando esplicitamente nella morte la meta finale della ditta
Sembrerebbe la psicoanalisi una cultura della morte ma mi rendo conto che delle brevi note possono trarre in inganno
In ogni essere vivente nella materia vivente in genere era questo col pensiero di Freud del mille centoventi ci sarebbe
Una tendenza fondamentale era una sua speculazione filosofica l'unica che si è concessa lui che era profondamente avverso la filosofia
Quasi diceva un'aspirazione al ritorno allo stato originario una specie di entropia
E la vita così come noi lo osserviamo nelle sue molteplici forme non sarebbe altro che una serie di deviazioni di svolte occasionali nel corso dell'evoluzione
Gli organismi viventi cioè semplicemente vogliono tornare allo stato in organico vogliono cioè morire
Non è il caso comunque di addentrarci in questa seducente concettualizzazione che provocò la stessa psicoanalisi non pochi traumi e non pochi tipi di difesa dal rifiuto all'accettazione puramente scolastica e alle numerose modifiche ad essa porta
Questo accenno
Mi è servito soltanto per mostrare come fin dall'inizio la visione psicoanalitica della morte si sia collocata in un'area completamente indipendente dalla visione sociologica
Da quella religiosa da quella legale e anche da quella della medicina
Essa è in un'area che definirei assolutamente laica
Cioè non medica non
Poiché la psiche
Credo che Rivelli continuamente lo sforzo di mantenersi il più possibile indipendente dalla società dalla religione dalla legge e in un certo senso anche dal corpo
Il che significa anche il mantenersi in un'area assolutamente privata
I sociologi i giuristi hanno all'opposto l'esigenza di rendere pubblico il privato
Di fare il processo ma l'esperienza delle cose importanti della vita e così l'esperienza della morte saranno sempre un fatto privato
Di fronte al quale l'uomo è veramente solo
Ciò che accade ad una figlia che aiuta la madre a morire
è stata molto emotiva
Gli ha provocato emozioni la testimonianza di una persona che ieri
A
Raccontato la sua esperienza di fronte alla madre morente
Dicevo ciò che accade ad una figlia che aiuta la madre a morire
è un'esperienza soltanto di quelle due persone
Così è per l'analista di fronte al suo paziente che gli parla della sua vita e della sua morte
Gli altri modelli dunque non sono di nessuno aiuto allo psicoanalista di fronte al paziente e al problema della vita e della morte
Voglio però di nuovo precisare che il rispetto per questa realtà indipendente della psiche
Che credo in quanto molti di voi
Susciterà perplessità
Non significa comunque che l'analista sia dalla parte della morte
Ribadisco che il problema per l'analista non è quello di stare per o contro la morte
Bensì quello della ricerca per l'individuo del significato della sua vita e quindi del significato della sua morte
Ogni uomo mostra di non volere soltanto vivere a suo modo
La mostra anche di voler morire a suo modo
L'individuazione è un concetto relativo non solo alla vita ma anche alla morte
E lo sforzo della psiche è pertanto quello di evitare la massificazione tanto della vita quanto della purtroppo oggi invece sempre di più si muore in un anonimo letto di ospedale lontani dal luogo della propria vita e dagli oggetti e a volte dalle persone significative della propria esistenza
Ecco una morte personificata dovrebbe essere dunque il naturale compimento della vittima
E mi rendo anche conto che per quanto dica della psicoanalisi essere la teoria estremamente laica poi si riavvicina invece a molti moltissimo a certe concezioni religiose
Salto alcune altre considerazioni
Vi rammento una cosa che sono andato a ricercare sono nato a vedermi la voce lontana sia dal Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia
Si legge
Messo
Morte bella Serena accettata tranquillamente senza ribellione
Come sapete come compimento naturale della vita terrena e aggiunge anche come personificazione
Direi quindi che proprio verso questa personificazione che tende il lavoro dell'analista
Sempre nel succitato dizionario più avanti nello spiegare cosa la medicina intenda per eutanasia si legge
Morte procurata come sapete o affrettata somministrando un malato inguaribile dosi letali di farmaci per sottrarlo alla sofferenza della colonia
Si vede come in queste definizioni risultino chiaramente due differenti aree di intervento
E alla prima ovviamente che si avvicina lo psicoanalista poiché l'esperienza di un analisi come processo di individuazione non è solo un'esperienza di vita ma è anche una preparazione alla morte
Agli ottantacinque anni
Scriveva alla madre badessa di un ordine religioso che si era mostrata molto preoccupata per un suo amico affetto da una grave malattia queste parole
Cerco di accettare sia la vita sia la morte
Se scoprissi di non essere pronto ad accettare l'una o l'altra
Mi interrogare sui miei motivi personali
Nelle situazioni estreme della vita e della morte continua Young una comprensione è un discernimento globali sono della massima importanza
Sono i fattori rinunciabili della nostra decisione di andare di morire o di rimanere di lasciare andare lasciar morire o di lasciare
O di lasciarmi
Un invito quindi come vedete prima di tutto a non lasciarsi dominare dai nostri motivi personali nell'avvicinarci
A chi ci chiede aiuto sia che lo chieda per vivere meglio sia che lo chieda per morire mentre in secondo luogo un invito a non separare la vita dalla morte ma tentare di coglierne una comprensione globale
Nella quale entrambe siano esperienze di completezza e di individuazione
Ad un'altra donna disperata che si dibatteva nel dubbio del suicidio e che gli aveva chiesto consiglio Young
Il dieci luglio del quarantasei rispose
Viviamo per raggiungere il maggiore sviluppo spirituale possibile e per ampliare quanto più possiamo la nostra coscienza
Finché la vita è possibile finché essa lascia intravedere un senso sia pur minimo sottolineo io questo
Quest'ultima frase finché essa lascia intravedere un senso sia pur minimo
Bisognerebbe sfruttarla fino in fondo per raggiungere l'obiettivo della presa di coscienza
Anche se con profondissime differenze teoriche la concezione della vita come processo di massima coscienze comune a Freud e Jung e in tal senso sono state veramente esemplari nel loro storie di vita e la loro morte
Max sciur
Il medico personale di Freud divenuto poi il sesso analista fu anche biografo di frodi nell'ultimo capitolo della sua biografia biografia racconta quanto fosse per lui penoso non poter alleviare più di tanto la sofferenza del paziente ammalato di cancro che non voleva prendere sedativi per conservare la lucidità e la possibilità di leggere
La fase finale racconta sciur cominciò quando di diventò difficile legge
Cosicché il ventuno settembre dice sciur mentre sedevo al suo capezzale Freud mito con la mano e mi disse caro sciur lei si ricorda certo del nostro primo colloquio
Allora mi promise che non mi sarebbe venuto meno quando fosse stato il momento
Ormai è solo tormento e non ha più senso
Ha conosciuto nella sua biografia dice di somministrare una iniezione di morfina
E degli si addormentò senza più svegliarsi
Dunque mi sembra di poter dire che avendo ultimata ormai tutta la sua opera
Essendo la vita giunta al compimento
Freud aveva chiesto un suo amico e collega
Di essere di nuovo dalla parte del corpo
La parte la vita del corpo non può però avere un senso senza la vita della psiche
Negli ultimi anni sono stati pubblicati anche numerosi lavori gli analisti che hanno preso in analisi persone affette da malattie fisiche inguaribili quasi sempre si trattava ovviamente di malattie di neoplasie Di Magno prassi e maligne
è forte il desiderio in queste persone di compiere insieme ad un altro l'ultima tappa della loro vita
Per essere aiutati a completare il senso della loro esistenza
Non vogliono morire privi dell'esperienza della morte
E la loro psiche lotta per affermare il suo predominio sui tempi e su gli stadi della malattia previsti dalla medicina per affermare in ultima analisi una propria morte
E si ha sempre l'impressione che questi uomini muoiano effettivamente solo dopo averlo deciso a loro solo dopo aver raggiunto un ultimo obiettivo
Dopo aver completato un'ultima azione sia pur minima ci si erano opposti come scopo finale
Insieme a queste persone l'analista finché la vita ripeto le parole di Young lascia intravedere un senso sia pur minimo si pone dalla parte della psiche
Che può ancora
Tentare e più ancora che in altre circostanze di rivendicare la sua priorità sulla vita del corpo e la priorità di ciò che è per lei la sola unica vera vita cioè l'esperienza la cura in questi casi consiste proprio nell'esperienza della malattia e della morte senza rinunciare negare o allontanarsi dall'esperienza
D'altronde l'analista il suo paziente sono sempre insieme alleati contro ciò che si oppone alla vita psichica contro ciò che si oppone allo scorrere della vita psichica al nascere della vita psichica dalla non vita
Contro ciò che si oppone all'esperienza
E la stessa cosa
è quando nel corso di un'analisi dopo un lutto drammatico della personalizzata pone l'approssimarsi di una separazione impensabile o angosciosa in ultima analisi di fronte ad un cambiamento
Una persona si ammala di una grave malattia che non lascia dubbi sulla sua origine psicosomatica
Oppure fa un sogno in cui vede la sua morte
L'analista non può scegliere di ignorare o di soffocare quel messaggio
Deve invece entrare con il paziente nel problema
Tentare di svelarne l'intima realtà per una totale presa di coscienza e rischiando purtroppo ogni volta che durante questo percorso la metafora il sogno possa diventare realtà
Concludo dicendo che dunque alla domanda se il vivere sia piuttosto un diritto un dovere
Come psicoanalista sento di poter rispondere soltanto dicendo che il primo dovere di ogni uomo e quello di andare alla ricerca del senso della propria vita e della propria morte
Di lottare finché è possibile per affermare la vita psichica su quella del corpo ed il predominio del figlio sull'ex
Pur non avendo parlato specificamente di eutanasia
Mi rendo però conto benissimo di aver assunto certo una posizione rispetto al problema
Prendetela per quella che con tutte le riserve possibili e lasciate che i diaconi buon lavoro
Dopo l'apprezzatissima relazione del professor Rizzo ritengo che si possano continuare i lavori anche perché ci sono a Bari ed interessanti interventi
Che dovranno essere esauriti parte questa mattina e parte nel pomeriggio
La parola adesso a professori via via direttore dell'Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma membro della Società di psichiatria forense e di psicoanalisi
Che è stato già direttore dell'ospedale psichiatrico di Rieti prego
Forse
Il mio intervento è più determinato dalla
Il piacere di ritrovarmi mezza amicizia che da quello che dirò perché sono soltanto osservazioni che mi hanno destato lì nella interessante relazione del professor Rizzo
Al quale
Per la sua relazione sono legato non soltanto un'attività professionale
Ma Miai mai interessato specialmente il
Sottofondo
Umano
Intorno al quale la ricerca mi sembra verteva
Sono d'accordo con lui che il pensiero psicoanalitico
Forse in questa vicenda dell'autonomia sia
Non ha molto da dire
Proprio in termini pratici
Ma se noi pensiamo che e Ettore effettivamente si tratta proprio di questa differenza fra pensiero forte del pensiero debole e non ci collochiamo senz'altro
Nel pensiero debole con tutte le gli ambiguità ambivalenze incertezze contraddizione che noi tendiamo e vogliamo mantenere anche sempre come fonte di conoscenza
E di acquisizione di nuovi spazi
Io credo che appunto questo posizione ci permette di porci
Un po'fuori tema
Così un po'fuori tema
E quindi forse un po'all'atto un po'prima un po'dietro è un po'al di sotto del problema stesso
Ma invero l'argomento che ci affascina
Nello stesso tempo ci terrorizza che è quello della morte
A non si sente
Spero che arriveremo dicevo che l'argomento si sente
Argomento che ci affascina ci terrorizza nello stesso tempo che quella morte forse pone una serie di
Problemi che influiscono poi in modo anche se indiretto sulle conseguenze pratiche
Deontologiche etiche giuridiche
Legislative di quanto concerne la morte stessa l'argomento in discussione in questo nel dibattito
Io credo che lo psicanalista può dire qualche cosa anche per l'esercizio continuo di stare assieme e di stare di fronte abbiamo dei motivi fondamentali umani che in fondo in fondo questa sotto a quella morte è quello della separazione
Il lo psicanalista vive con il paziente
Spesso o quasi sempre questo situazione
Di separazione io credo che una insegnamento una apprendimento una acquisizione della capacità di tolleranza della separazione prende poi ancora più facile
Addio affrontare questo angoscioso problema che è quello della morte
Il lutto la depressione che ognuno di noi
Prova di fronte a certe situazioni della vita
Io credo che possano costituire un punto fondamentale della nostra azione e della nostra riflessione
Tanto più che poi a questa situazione a questa situazione esperienziale motivo affettiva si può anche
Dal fondamento a quella capacità di sublimare e di spostare le energie i nostri istintivo motivo affettive in acquisizioni e in problemi di vita di fronte a questi della morte
Allora dicevo che di fronte allora a questo problema dove psicanalista siti altra specialmente ha il dovere
Di porsi
Evidenziando i noti che poi forse sì
Districarsi
Ci pongono di fronte al problema del decidere sulle tutta una sia in modo più sereno più tranquillo
Il primo no tu mi pare sull'isola messo bene in evidenza e quello della tendenza io insisto un pochino più sul problema culturale non sociologico e della situazione perché io credo che sono legati estremamente con il problema individuale interno di un individuo
La tendenza alla cultura attuale arrendere il problema della morte in tabù
Con i relativi totalmente non so culturalmente alla morte
E al contempo però si ciba in modo insaziabile delle più variegate versioni intelletto l'esatta della morte
Invece c'è una tendenza mi pare che fosse Rizzo la messo bene in evidenza a mitizzare e aprono mettere con chiari intenti consumistici il benessere la giovinezza perenne la morte pulita indolore come il parto indolore
Tutto questo credo che fa parte di una certa ideologia medica che indumenti possiedi ferisce alla cultura stessa
Che considera la morte come una sorta di fallimento di frustrazione
Non cercando di studi Ficarra morte stessa
Come epilogo di una vita
Quindi tutti in città atteggiamenti chiaramente di difesa per chi Seat sì se ci si trova di fronte a queste persone sofferenti
Io credo che sia necessario richiamare
Ogni persona e specialmente i medici che di fronte a questi problemi
Affrontino e si confrontino prima con la propria concezione della morte con la propria concezione della vita
Non ritenendo che questi siano solo problemi filosofici
E che e me e specialmente non ritenendo che poi questo non influisca sul proprio agire medico
è indubbio che oltre ad una concezione individuale della morte della vita hanno importanza la concezione familiare la concezione culturale infatti non li diamo e qui non sto a ricordarlo perché la si canale se l'accidia viltà strutturale hanno messo in evidenza quanto sono diverse le concezioni della della vita e della morte
Di fronte in certe popolazioni quanto erano diverse già da noi e quanto forse sono già diverse in una Paul popolazione
Di una provincia di fronte a un una grossa città e quindi tutte queste cose hanno un'importanza notevolissimo
L'altro nodo e vengo un po'indietro sempre non mi pare che suo giudizio ne ha parlato e quello della vecchiaia o della quarta età come si chiama orci
Anche su questo problema si riflettono tutte le strutture interne già azioni culturale di cui ho parlato prima anche di fronte a questo problema nessuno mamma parla chiaramente tutti quanti oggi promettono
Un'eterna giovinezza
E via di seguito io vado rapidamente perché credo che fino intervento volesse soltanto uno una specie di riflessione di meditazione su questi problemi fatto anche abbastanza alla svelta perché io non ho potuto seguire tutto il il convegno legato ancora a quello della morte è un altro nodo quello dalla malattia
Anche su questo concetto dalla malattia che viene Scotto Mezzato dall'individuo di nascosto Mezzato dalla storia dividono la sua della sua famiglia della sua città e si riflettono gli stessi problemi
Quindi io credo che l'atteggiamento della società della cultura di questa nostra cultura del progresso
Hanno un'importanza notevolissima
Tanto più che poi mi pare che spesso il
L'appello a risolvere questi mali viene chiesto proprio viene chiesto in maniera allarmante proprio lo psicanalista
E lo psicanalista e qualche volta purtroppo accedere a questa strumentalizzazione
In modo da parlare addirittura oggi di psicanalisi ma che ha
Compromesso molte delle nostre possibile azioni che sono invece quelle del mette in evidenza le contraddizioni incertezze dubbi e non dare certezze di cui però il diritto ha bisogno però io credo che il diritto la legislatura possa arrivare a queste certezze
Quando noi avremmo potuto evidenziare ancora più
Chiaramente illuminare queste incertezze che stanno al di sotto
Si rechi perché altrimenti il discorso se si allunga troppo grazie
Riteniamo di proseguire e concludere i lavori della mattinata con un ulteriore ultimo intervento per riprendere anche vedere una organicità ai lavori stessi questa mattina il problema viene trattato come avete visto dal punto di vista medico psichiatrico psicologi e via dicendo nel pomeriggio sarà trattato dal punto di vista giuridico che avremmo la relazione del professore Mantovani e poi una serie di interventi senta di taglio prevalentemente giuridico o filosofico per poi conclude i lavori con la relazione di sintesi del professor Pietro ne ora dovrebbe prendere la parola laddove il dottor re scorretti che svolgeranno ha redatto un intervento sul rilievi rilievi sulle definizioni dell'eutanasia
Relazione che lì presente quindi anche a nome dei colleghi il dottor Zivago il dottor Pasquale bene
Si tratta d'intervento
Un po'particolare perché non è tanto interno al problema giuridico o al problema etico filosofico
Ma è se vogliamo una scorciatoia per affrontare il problema dell'ultrà nausea cioè ci siamo chiesti
Attraverso quali termini attraverso quali definizioni normalmente si parla di questo problema e ce lo siamo posti anche in relazione a certi cambiamenti che sono sotto gli occhi di tutti hanno determinato delle modificazioni abbastanza rapide
In molti settori tra l'attuale progresso scientifico e le capacità psicologica relazionali degli operatori della salute che di fatto di poco o nulla si sono modificate rispetto al passato
Così l'antico precetto di considerare il paziente prima di tutto con un essere umano sofferente è stato via vi ha scalzato e alla fine è stato reso un po'un enunciato
Dalla necessità di settorializzare di approfondire tante nuove discipline sempre più complessa ed estese
Le quali impongono sia nella fase di formazione che nell'attività professionale medica uno studio molto approfondito e molto
Interno a certi settori tecnici
Chi è addentro per esempio alle facoltà mediche conosce benissimo il travaglio sta verificando in questi giorni per l'applicazione della disposizione ministeriale relativa la tabella diciottesima
Vale a dire quali tempi e quali modi organizzare per l'apprendimento della medicina del domani problema difficilissima perché pone il medico di fronte a un bagaglio di nozioni che francamente rischia di essere eccessivo e rischia di restringere sempre più degli spazi importantissimi nell'educazione del medico a interagire con la persona sofferente
Di fatto in questi anni molti l'hanno già osservato se privilegiata la ricerca scientifica di base a scapito dell'esperienza clinica e si è ridotto l'aspetto formativo del rapporto medico-paziente
Il discorso che si faceva sulla crisi del consenso e sulla crisi dell'informazione rientra a nostro avviso anche in questo settore cioè chiaramente è molto più facile osservare
Un referto di un'analisi oppure non so una provetta controluce piuttosto che guardare negli occhi una persona che sta morendo
Si è formata così anche perché funzionale ad un certo tipo di progresso medico una mentalità è un modo di essere medici di tutto a sette quel freddo di fronte a certi per turbamenti emotivi prodotti dello spettacolo della malattia della morte
E in questo il medico attuale oggi è del tutto coerente con una cultura che ha sviluppato il tabù della morte così come nel secolo scorso aveva creato riformulo tabù del sesso dell'epoca vittoriana
Ci giunge oggi così a situazioni paradossali ma ben presenti a chi ha dimestichezza con certi ambienti clinici per cui rifiuto più o meno inconscio di subire l'emozione provocata dalla vista dall'idea della morte determinate da parte dei sanitari un maggior apprezzamento per il paziente che in un certo modo finge di non morire rispetto al paziente disturbante che ridesta né i presenti l'incontrollabile emozione della morte
D'altra parte non si può condannare o rifiutare in modo apodittico la situazione presente e il diverso atteggiamento che oggi medico a come del resto gli altri componenti della società nei confronti di tale problema
Vi sono anche delle ragioni oggettive che impongono un approccio non nichilista di fronte alla morte e il problema più sotto gli occhi di tutti le prove trapianti d'organo
E che la conseguente necessità di definire la morte cerebrale
Secondo una lucida suddivisione proposta da uno studioso del costume della riesce il medico oggi affronta il problema della morte in funzione di quattro parametri fondamentali rispetto della vita umana che istintivamente lo spinge a prolungarla in definitivamente l'umanità che lo spingerebbero abbreviarne la sofferenza la considerazione dell'utilità sociale dell'individuo è chiaro che si interagisce diversamente di fronte a un giovane a un'anziana
E l'interesse anche scientifico del caso la decisione sul cosa fare scaturisce secondo ARIES conflitto fra queste quattro motivazioni
Come si vede il problema è molto più complesso di un semplice approccio di tipo umanitario indubbiamente una componente importante desiderio di evitare delle sofferenze inutili al malato
Ma non vanno sottovalutate anche ragioni meno confessabili meno nobili ma altrettanto presente nella realtà quotidiana quali quelle di tipo economico o addirittura l'egoistico ma comprensibile rifiuto dell'esperienza del contatto con il moribondo e con la sua morte evoca trincee della morte stessa
Dell'operatore sanitario non ci sembra quindi è sufficiente la chiave interpretativa proposto ad alcuni autori così però trovata
Nel Pappalardo che riconduce all'umanità all'umanità nel senso più caldo la motivazione per comprendere l'eutanasia
E quanto sia difficile comprende la complessità di queste motivazioni appare ben evidente se si affronta il problema dalla sola definizione terminologica
è un termine apparentemente semplice eutanasia buona morte però è molto più complesso l'insieme di aggettivazioni e sono state riattribuite a questa parola
Appare nell'epoca moderna contorno a scuola quando nell'utopia nel libro secondo capitolo quinto
Riprende il concetto platonica anno della morte liberatrice descrivendone assoggettato che magistrati e sacerdoti si fanno carico di rammentare agli incurabili insofferenti i loro e obbligo di lasciare il mondo di utopia
Ho lasciandosi morire di fame
O accettando di farsi eliminare nel sonno Francesco Bacone nel seicentoventuno affermava
Io reputo che l'ufficio del medico sia di rendere la salute o di alleviare le sofferenze e dolori non solo quando questo sollievo può condurre alla guarigione ma anche quando può servire a procurare una morte dolce e calma
Al contrario i medici diceva sempre balcone si fanno una specie di scrupolo di religione a tormentare ancora il malato allorquando la malattia e senza speranza
A mio avviso invece essi dovrebbero possedere tanta abilitata docile come loro mani la sofferenza e l'agonia e la morte appare evidente che i principali temi connessi con l'eutanasia anche dispose che abbiamo trattato oggi
Erano già presenti già delineati tre secoli fa in tempi più recenti tredici proprio di America italiana nel mille novecentocinquantatré l'eutanasia viene definita come rapida conclusione con qualsiasi atto
A promuovere la morte in modo non doloroso di un processo patologico a prognosi certamente infausta ed accompagnato da sofferenze ritenute intollerabile
In medicina e morale che lei parlati eliminazione indolore di malati gravi senza alcuna speranza di guarigione addirittura prossimi a morire immersi indolori spesso insopportabili
Nel mille novecentosessantasei Williams affermato che Perrotta Nasir si può intendere sia un suicidio assistito sia l'uccisione di un'altra persona per ragioni umanitarie Putin con mezzi pietosi generalmente con il consenso della persona uccisa
Ho tutta una serie di definizione che riguardano però solo la parola tutta nel sia senza aggettivazioni che in parte mi risparmio ma più interessante può essere quella del settantanove di Boscia che in un suo articolo sul significato di eutanasia molto specifico
Riporta tutto una serie di termini impiegati nel mondo anglosassone per esempio la messa a morte intenzionale con mezzi artificiali
Di persone con malattie dolorose incurabili questa dello Steadman Medical decisionali oppure il favorire intenzionalmente la morte di un paziente sofferente di una malattia dolorose totale di John Fletcher
Il mettere fine alla vita umana attraverso mezzi indolore allo scopo di far finire una gravissima definita come se via sapere sofferenza fisica è questa delle fanno sesso sai a te formali
Importante ci è sembrata anche la definizione di Strong del mille novecentottanta rileva come il concetto di eutanasia contengono elemento di valutazione morale non appropriato come termine
Quando si voglia indicare la provocazione della morte in un soggetto in coma irreversibile secondo lo stesso autore anche il provocare la morte del feto può essere un esempio di eutanasia
La Congregazione della Fede ha definito l'eutanasia nei seguenti termini azione od omissione che il suo notturno nelle intenzioni procura la morte lo scopo di eliminare indolore classica in ambito medico legale la definizione fornita da Vanni colleghi nel mille novecentottantuno i quali intendono per eutanasia la non esecuzione o la sospensione di cure dirette a prolungare la vita quando queste sia inesorabilmente compromessa distinguendo tra omissione di cure soggetti per i quali sia prefigurabile ha quindi inizio l'inutilità delle stesse
E l'intenzione di cure i soggetti irrimediabilmente compromessi per lo più sotto trattamento rianimatorio giuste parla nell'ottantadue ha scritto una famosa monografia in tema di eutanasia
Di morte buona dolce senza dolore
Data chi sia affetto da malattia inguaribile e dolorosa prossimo alla fine per abbreviare le sofferenze il movente secondo lo stesso dottore ispirato al solo sentimento altruistico di compassione e di umana solidarietà
Tuttavia accanto a questo grande gruppo di definizione Molteno tralasciate attraverso le quali si cerca di delineare in forma diciamo tecnico etimologica termini di eutanasia
Molti autori hanno sentito anche l'insorgenza di sottolineare con temporalmente le motivazioni e gli scopi che si sottendono in questo atto perché le copie
Morselli presente nel mille novecentoventitré già parlava di eutanasia propriamente detta o eutanasia misericordioso intendendo quella che altri procurato una persona sofferente di infermità ormai incurabile molto penose per stroncare le agonie troppo prolungate dolorose anche il villa parla di eutanasia pietosa vale a dire su pressione pietosa che esprime l'atto di determinare la morte anzitempo di altra persona la cui estrema sofferenza sia giustificazione dell'atto per chi la compie
Mantovani nel sessantanove sempre riferendoci all'eutanasia pietosa la definisce come uccisione indolore per un sentimento di compassione nei confronti del particolare stato in cui versa la vittima
E i lega parla di morte pietosa contrapponendo la alle pratiche mediche miranti al prolungamento della vita di un malato per i quali non vi sono più possibilità di sopravvivenza
Interessante ci passa in particolare però in questo senso un la definizione di Bari nel mille novecentottantacinque
Di eutanasia pietosa come significato travisato e questo ci ha molto colpito perché coincideva un poco la nostra sensazione
Di morte rapida e facile che evidenzia una condizione di dipendenza ansiosa in chi agisce di pietà e in qualche modo e il termine molte molto interessante di Patten malissimo cioè Hippo quasi di paura della del patente per ultimo Iadecola nell'ottantacinque definisce tutta ne sia pietosa uccisione pietoso e liberatrice morte arrecata allo scopo di far cessare una condizione umana angosciante particolarmente dolorosa
Accanto a questo concetto di morte liberatrice eutanasia pietosa
Ci sono poi altre aggettivazioni impiegate per esempio si parla di Ottana sia solidaristica ovvero uccisione indolore di essere umani a scopo terapeutico di salvare la salute altrui ne parla Mantovani Puccini giusti
Di dista in Asia ovvero uccisione indolore di esseri umani allo scopo terapeutico di salvare con espianto da essi gli organi da trapiantare la salute altrui oppure anche accentuazione della finalità e però non ha rispetto al paziente
Opera appunto questo tipo di eutanasia movente al turistico verso destinatario dell'organo ma non di inquieta verso de celebrato ci sta parlando ovviamente dell'eutanasia nei confronti del soggetto da espiantati
Con dista in Asia invece con una valenza negativa si intende l'accanimento terapeutico ovvero il continuare ogni terapia che dia luogo a morte dolorosa crudele e questa è Lattes nel mille novecentocinquantuno
Come Ottana sia sperimentale Mantovani Iadecola giusti intendono l'uccisione indolore dei soggetti a fine di sperimentazione per il progresso della scienza
Infine ci sono altri termini che sono corre più interessanti per esempio eutanasia eugenetica o pseudonimi tane sia cioè il Pseudo chiaramente fa capire che si parla di eutanasia ma e travisato completamente il display il problema di partenza si intende con eutanasia eugenetica la soppressione dei malati incurabili esempio malati di mente come mezzo risanare migliorare la specie
L'eliminazione indolore individui deformi o tarati allo scopo di migliorare la razza
Oppure la morte di individui inadatti a vivere nella comunità per condizioni fisiche o psichiche oppure eliminazione di individui deformi tarati allo scopo di migliorare la razza
Oppure eliminazione dei soggetti tarati con chiare finalità eugenetiche e di risparmio della serie comunque il concetto è sempre legato a questo tipo di approccio proprio eugenetica
Un termine ancora più incisivo viene adottato dal simili cioè Pseudo eutanasia per definire l'eliminazione dei rifiuti della società
Dice l'autore pesi morti e pesi spirituali allo scopo di selezionare la razza e di devolvere le ingenti spese passivi ad opere più proficue più salutari per il perfezionamento della società
E questa definizione non è tanto recente del mille novecentocinquantuno
Anche l'aggettivazione economica è stata attribuita al termine opta nel sia intendendo con ciò l'eliminazione indolore dei malati incurabili
La morte di individui inadatti a vivere ha consultato il condizioni di contegno sociale oppure quando cessa ogni vantaggioso rendimento e diventano troppo pesanti le cure risultati inutili e troppo costosa
Esiste anche una definizione di eutanasia criminale con la quale si intende l'uccisione indolore degli individui socialmente pericolosi pena di morte per i delinquenti determinati tipi di delinquenti a definizione del Mantovani oppure l'uccisione indolore individui socialmente pericolosi cioè si tratta di della pena di morte
Per quanto concerne poi le modalità dell'azione nota la classica distinzione tra aiuta né si attiva eutanasia passiva
La forma più criticabile moralmente sul per vari autori alla forma inteso ovviamente come Uta nasce per commissione che si verifica con l'impiego
E qui la definizione del Puccini mediante il fanno utilizzazione diretto fine di sopprimere una vita di mezzi disponibili per quanto propri dell'attività medica la forma più comune rimane tuttavia l'eutanasia passiva o per commissione condizione in cui la morte tutta Nasica non è ottenuta mediante atto positivo del medico ma dalla volontà e l'astensione dei provvedimenti terapeutici
Atti a dilazionare il decesso conseguenza necessaria dell'infermità che Travaglio è candidato alla buonanotte
Vi sono poi molte altre definizioni ma credo che non sia interessante approfondire più di tanto comunque mi interessa che voi H che voi abbiate recepito la complessità l'articolazione di questi temi veramente numerosa e perché così vi si è accorta
Con un po'di spirito di ricerca diventa veramente notevole
Il numero la complessità la problematicità insite in questa definizione manifestano a nostro avviso anche la preoccupazione di fornire una definizione giustificativa se non assolutoria avvenuta nel sia cioè di dare comunque una motivazione una spiegazione ad un'interferenza in qualche modo sentita come naturale nel dramma biologico finale
Parimenti è lecito chiedersi fino a che punto sia necessaria una definizione normativa dal momento che l'eventuale decisione di un sanitario di non proseguire un'esasperata azione terapeutica
In un caso di patologie reversibile ad evoluzione certamente infausta non sembra comportare alcun illecito neppure di ordine morale
Infatti in caso di pazienti ancora in grado di fornire un valido consenso l'articolo trentadue della nostra Costituzione giustifica la scelta dell'astensione dall'accanimento terapeutico nel malato terminale
Stabilendo il principio che il malato deve comunque essere non solo oggetto ma anche il soggetto di ogni trattamento sanitario
I fatti malato può essere costretto al trattamento con una speciale decisione tipo il trattamento sanitario obbligatorio
Per quanto concerne le altre forme di lotta ne sia delle quali abbiamo cercato di offrire una schematica panoramica si deve ribadire che in essa l'interesse reale del paziente appare subordinato in modo più o meno palese ad altri scopi
Si tratterà via via degli interessi della razza nel caso che l'otto mesi eugenetica
Oppure di motivazioni economiche nel caso di Ottone si economica oppure di interesse scientifico alta ne sia sperimentale oppure allo scopo di salvare con la morte di un nuovo la vita di un altro eutanasia solidaristica comunque in tutti questi casi la finalità dell'atto non è esclusivamente rivolta alla tutela della salute e ad alleviare le sofferenze del paziente
E infine per quanto ci riguarda la più problematica definizione di ottenere sia cioè quella che si ricollega gli aspetti più nobili della natura umana vale a dire l'eutanasia pietosa
Non possiamo non condividere il monito sottinteso da Barney nella sua definizione di morte rapida e facile che evidenzia una condizione di dipendenza si osa di pietà e di paternalismo
In questa prospettiva l'eutanasia pietosa appare chiaramente funzionale non già la salvaguardia della dignità umana del malato
Quanto piuttosto il tentativo di esorcizzare la paura della propria morte del proprio dolore in sostanza condividiamo l'impostazione più generale di chi ritiene che proprio nella piena responsabilità della scelta del medico di fronte alla morte alla sofferenza risieda forse la più sicura tutela della persona del malato
La travagliata applicazione delle normative che hanno definito alcuni limiti della professione medica
E cito la legge centottanta del settantotto la legge centonovantaquattro
Sempre del mille novecentosettantotto la stessa legge sui trapianti
è sotto gli occhi di tutti e ci induce la più attenta cautela nei confronti di proposte di legge protese a definire l'estremo limite della professionalità medica l'incontro con il malato morente però d'altra parte saremmo forse Cecchi se non apertissimo l'esigenza di una normativa come una soluzione a volte di contraddizioni assai gravi che il medico deve affrontare la drammaticità per esempio dei problemi di tipo socio sanitaria ai quali si deve inevitabilmente fare fronte nei Paesi avanzati trasformati
A causa del significativo aumento della vita media in società composte prevalentemente di anziani affetti da tipiche patologie degenerative incapace di svolgere un ruolo produttivo e spesso anche di essere parte attiva della società ci sembra un problema che decisamente deve anche essere affrontato con strumenti che non siano
Del tutto generici ma anche specifici anche strumenti normativi
Comunque l'assoluzione fosse di queste te necessità ad una definizione normativa può anche essere vista nella rivalutazione del rapporto fra pazienti e operatori
Permanente pone dei limiti ben precisi alla libertà dell'individuo di consentire adatti che incidano sulla propria integrità personale
Infine il codice penale pur prevedendo all'articolo cinquanta
La non punibilità di chi legge oppone in pericolo un diritto col consenso di chi può validamente disporne specifica espressamente con la norma dell'articolo cinquecentosettantanove
Che di cui abbiamo parlato prima omicidio del consenziente come il diritto alla vita non sia disponibile e quindi non rientri in tale generale esimente infatti il consenso in questo caso non è un'esimente ma costituisce un elemento tipico del reato in esame
Quindi dall'esame delle norme crimine attrici che poi verrà penso ampiamente svolto dal professor Mantovani oggi pomeriggio perché comunque già è stato è stato toccato da varie varie relazioni
Emerge come il carattere la caratteristica condotta del omicidio spietati scout USA che è appunto quello eutanasia
Forma caratteristica dell'eutanasia terapeutica non trovi regolamentazioni espresse anche se all'atto della sua codificazione fu ben tenuta presente dal legislatore
Il quale anzi ve ne fu spinto proprio dall'esigenza di regolamentarla se vediamo gli atti preliminari gli atti di preliminari alla Codice Penale vediamo come proprio il problema dell'eutanasia di una regolamentazione delle Attanasio fu posto all'attenzione dei dei dei codificatore
La rilevanza che il motivo di pietà quindi oggi non essendo stato vari sussunto in una norma specifica l'omicidio eutanasia ecco la rilevanza che il motivo di pietà può assumere alla ha lo scopo di ottenere un trattamento più mite per il colpevole rimane confinata tra il riconoscimento dell'attenuante di cui al numero uno dell'articolo sessantadue del codice penale
Che sarebbero i motivi di particolare valore morale o sociale
Le attenuanti generiche e la valutazione della minore gravità del reato e capacità delinquere consentita al giudice in base all'articolo centotrentatré del del codice penale nella graduazione della pena da applicare alla persona del reo
In proposito il professor Stella che è stato così autorevolmente citato anche dal professor all'osso
In una sua sua
In un suo scritto in argomento dice che dell'umanità empirica del reo del suo mondo individuale dei moventi e degli scopi dell'azione si deve sicuramente tener conto atteso oltre tutto l'espressa disposizione dell'articolo centotrentatré del codice penale
Quel che importa però dice il professor Stella e di non sopravvalutare questa esigenza
Risolvendo le azioni giuridicamente rilevante su di un piano esclusivamente etico individuale e trascurando di distinguere ciò che nella situazione concreta è attuazione della fattispecie legale
Da ciò che può interessare ai fini della valutazione di cui invece all'articolo centotrentatré Codice Penale
Ma per poter essere valutato come circostanza positiva in favore ferreo il motivo di pietà deve essere analizzato nei suoi reali significa
Innanzitutto deve essere escluso il movente in presenza di scopi egoistici
La pietà deve realizzarsi nel condividere e nel preoccuparsi per la situazione di intollerabile sofferenza a cui è sottoposto all'altro
Che da tale situazione derivino poi anche delle sofferenze e disagi eccetera per l'autore del del reato non deve rilevare anche se non può disconoscere sicché nei casi di infermi di mente handicappati eccetera e difficile stabilire con esattezza se dice panna in e altri nella sua opera sull'argomento sì alla base dell'azione omicida ci fosse il desiderio di liberare l'altro da una vita divenuta
Soltanto un peso o quello piuttosto di liberare se stessi da una presenza divenuta soltanto un peso questo è un grosso equivoco sul quale anche negli interventi della della della scorsa giornata si è un po'
è un argomento che si è toccata
Questo è il primo equivoco dal quale è opportuno sgombrare la problematica dell'eutanasia che era il motivo di pietà deve essere altruistico si deve essere spinti all'azione dallo scopo di arrecare un sollievo alla vittima norme a se stessi o ad altri
Quindi alla base di tale convinzione
Deve sussistere obiettivamente uno stato di sofferenza ineliminabile altrimenti e non sopportabile dalla vittima stessa
L'aspetto obiettivo dell'esistenza del dolore insopportabile e quello soggettivo della motivazione pietista dica da della gente sono a mio parere inscindibilmente connessi ed inseparabili
In un rapporto di causa e tetto se non c'è il primo non può riconoscersi il secondo
Ma ulteriore considerazione si impone la scelta della tragica alternativa l'insopportabilità del dolore deve essere frutto di una valutazione proveniente dalla vittima e non solo uccisore
E unicamente il titolare del diritto alla vita che può essere portato a porre su di una macabra bilancia i dolori e le sofferenze ai quali è sottoposto e la fine di questi unitamente però la vita stessa o alla porzione restante
La gradualità della reazione individuale al dolore e soprattutto le varie componenti dello stesso sono sempre più oggetto di approfonditi studi da parte di scienziati che ne hanno fatto una vera e propria nuova materia di ricerca e di studio l'alcologia
Ma sugli aspetti tipici della terapia del dolore torneremo magari se sarà possibile più avanti per ora ci interessa puntualizzare come il tipo di reazione al dolore risenta di una notevole componente squisitamente soggettiva
E difficilmente obiettivi già abile o standardizzabile
Per cui la valutazione delle stalle sterno del raggiungimento del limite critico estremamente problematica che da parte di chi agisce
Anche perché c'è dolore e dolore e soprattutto nel corso del complesso iter del dolore vi sono fasi acute e meno acute superate le quali si ha una visione meno traumatica della propria situazione e delle connesse prospettiva
Oltre che escludere pertanto la possibilità di valutazione dei motivi pietista ICI fatta da chi nel determinarsi all'omicidio Tanase ecco non si basa sull'esplicito consenso della vittima
E necessario affrontare con altrettanta attenzione la problematica del consenso e anche delle esplicita richiesta di morte sollecitata dalla vittima sotto il profilo della libertà di formazione della volontà spessa
A parte i casi già visti in cui e la legge penale che presume invalido un consenso si sia manifestato da chi per immaturità o per incapacità e presuntivamente dichiarato inidoneo a rendersi conto del valore degli atti che compie
Oltre ai casi anche previsti dalla legge nell'articolo cinquecentosettantanove terzo comma codice penale numero tre in cui si usi violenza minaccia suggestione o inganno per ottenere il consenso della vittima
Ora bisogna vedere anche se chi chi sia per età matura e per condizioni psichiche capace e non sia sottoposto ad alcuna attività illecita da parte degli altri possa liberamente decidere di rinunciare alla propria vita in condizioni di sofferenza intollerabile dobbiamo quindi esaminare i vari tipi di sofferenza e le reazioni che possono provocare nonché il processo di formazione del giudizio che il paziente compie circa la prognosi infausta della propria malattia e le componenti esterne di tale giudizio il medico curante i familiari eccetera cercherò di riassumere però perché
Il tempo non c'è
In sostanza la conoscenza della natura delle cause e dei meccanismi di trasmissione del dolore e oggetto di notevoli specialmente negli ultimi anni grazie a studi specialistici e al progresso delle tecniche offerte dagli scienziati per addentrarsi nell'indagine sul funzionamento del cervello umano questo sconosciuto
Di tutti gli organi del corpo umano quella che ancora riserva i maggiori misteri alla scienza è senza dubbio il cervello e lo abbiamo sentito anche da parte degli psichiatri degli studiosi tipici anche del cervello nelle sue non soltanto conformazioni fisiologiche ma anche nel suo meccanismo di di lavorativo
Di tutti gli organi del corpo umano quello che riserva maggiori ministeri quindi e il cervello sul processo di formazione di sviluppo dei sentimenti delle emozioni degli istinti umani ancora poco si sa
Anche perché in tali indagine scientifica devono procedere di pari passo e di comune accordo specialisti divaricati
Chimico biologico psicologico chirurgico neurologico
Nei quali il progresso della scienza medica non procede allo stesso modo nel fornire nuovi strumenti di ricerca
Il dolore fisico e costituito da stimoli che giungono al nostro cervello dalle cellule sensitive dislocate alla periferia del nostro corpo
Lo stimolo costituisce un avvertimento positivo del fatto gli agenti dannosi o pericolosi hanno colpito il nostro corpo ed è indispensabile per attivare una immediata risposta di difesa dell'organismo
Non mi addentrerò nel nell'esame dei Dari tipi di dolore e di come questi vengano recepiti dai vari organi la del nostro accordo in sostanza vi sono dolori anche cronici che sono quelli tipici dei malati terminali dei malati
Colpiti da da da cani
Sempre più frequenti in quanto appunto connaturati a malattie incurabili diede di derivazione tumorale
Tipico in questi casi e quello che è stato ricreato da una studiosa americana che ha anche caratterizzato le varie fasi della della sofferenza e del dolore del malato terminale la cui più Blair rosso
Si parla appunto di di dolore totale
Questa
Questa
Questa termini questo termine di dolore totale usato dalla crisi più Bilel rosso
In sostanza quello che oltre alla alla parte è fisiologica e composto anche di una notevole parte psicologica si è visto che il sofferente il malato terminale oltre ad avere una
Prassi
Dolori che possono essere evincibili tramite il ricorso ad analgesici tramite tramite ricorso a vari tipi di cure ha però anche dei dolori di carattere psicologico
Che non possano essere curabili con la medicina ma che necessitano di cure di altro genere
In Italia ultimamente è tutto un fiorire di convegni di studi sul dolore e sulle possibili terapie in special modo sospinti dalla molteplicità di casi di dolori tumorali proprio del cosiddetto male del secolo
In un recente convegno bolognese del novembre dello scorso anno organizzato dal Centro di Cultura San Domenico il professor Vittorio Ventafridda direttore del servizio della terapia del dolore dell'Istituto Nazionale centri tumori di Milano
Consulente per il canto dell'Organizzazione mondiale della sanità
Ha tracciato un quadro delle sue esperienze in materia ponendo in luce comunque la possibilità di lenire questa una cosa molto interessante e importante la possibilità di venire almeno per il venti per cento i dolori dei malati terminali
Di cancro mediante interventi organizzato nel campo dell'assistenza morale
L'esperienza degli hospice
Le istituzioni sorte in Inghilterra ad opera della dottoressa sessili Sandoz fondatrice del Santo Christopher hospice di Londra
E sviluppati sia ormai sia di qua che al di là dell'Atlantico ha dimostrato come oltre alle notevoli componenti di dolore fisico esistano si manifestino soprattutto nei malati terminali affetti di cancro
Altre forme di dolore di tipo psicologico affettivo emozionale che non possono essere assolutamente curate a sulla base di farmaci ma che necessitano di un'assistenza e una dedizione tutta particolare
Dell'équipe del professor Ventafridda fornisce a titolo sperimentale per ora in Italia ma che ma che normalmente può essere prestata sono dalla famiglia unitamente a una figura di assistente medico del tutto nuova e ancora sconosciuta dalle nostre istituzioni ospedaliere
Un misto di amico medico psicologo l'ho definito io che per la difficoltà di concentrarsi in un'unica persone viene realizzato ad esempio dall'équipe Ventafridda tramite il ricorso a volontari laici che si affiancano al medico
All'infermiere allo psicologo
Negli oltre tre mila casi assistiti dall'équipe all'epoca della conferenza quindi adesso speriamo che siamo stati anche molti di più
Si è potuto notare come accanto al controllo dei dolori fisici reso possibile con ricorso a farmaci analgesici narcotici eccetera
Tale complessa attività di assistenza abbia potuto raggiungere lo scopo di ridurre i dolori psicologici ottenendo il raggiungimento di quella serenità del paziente
E costituisce in sostanza
Il vero unico atteggiamento eutanasia purché si deve cercare di procurare a
Questo e molto importante mi dispiace che non sia presente l'attrice Sandra Milo perché probabilmente quello che avrebbe potuto fornire alla propria madre malata è un qualche cosa di diverso da ciò che piatti ha invece
In sostanza concludendo circa le possibilità di intervento sul dolore a parte quello appunto psicologico
Vorrei citare le confortanti parole del professor Tiengo titolare della Cattedra di fisiopatologia e terapia del dolore nell'Università di Milano
Nella sua lotta contro il dolore e l'uomo sta avvicinandosi afferma il professor Tiengo sempre di più agli analgesici ideali per noi al collo ci sarebbe ideale avere a disposizione un analgesico in grado di spegnere il segnale in partenza dimodoché lo stimolo dolori Chicco non arrivi a livello centrale potremmo suddividere gli analgesici in due grandi categorie operative quelli che agiscono interferendo sulla formazione sulla trasmissione del segnale e che potremmo chiamare analgesici periferici
E quelli che agiscono interferendo sulla sua modulazioni ai quali si potrebbe riconoscere il ruolo di analgesici centrali in entrambi i casi la tendenza del farmaco è quella di abolire il segnale
E l'informazione che esso contiene prima penso giunga al riconoscimento dei centri superiori siamo quindi vicini veramente alla possibilità di non far più percepire il segnale turistico
In molti casi anche ultimamente ho letto sui sui quotidiani intervento di un altro terapeuta del dolore
Il quale afferma che in effetti siamo arrivati a poterlo vincere quasi totalmente
Per noi clinici e molto importante riuscire a fare in modo che il segnale arrivi al midollo il più spento possibile
In modo che la percentuale residua possa essere neutralizzata o da minime dosi di analgesici centrali o addirittura dall'organismo stesso con i suoi mezzi analgesici o azionati dalla volontà dell'individuo
è molto importante la consapevolezza che la scienza Aldo logica e giunta a controllare il dolore fisico perché tale considerazione getta una luce ben diversa e più attuale sull'intera problema dell'eutanasia cosiddetta terapeuti se accanto alla soppressione dell'intollerabilità del dolore fisico consideriamo la possibilità di lenire grandemente le sofferenze umane e psicologiche del malato terminale così come lo dimostrano quotidianamente le benemerite esperienze degli hospice
Giungiamo alla conclusione che l'intera problematica dell'eutanasia e oggi insuperabile sia sotto il profilo giuridico che sotto quello etico sociale con il ricorso a un impegno dei singoli e dei pubblici poteri atto ad aiutare il malato terminale a vivere serenamente anche l'ultima fase della sua vita
Il falso problema quello che io chiamo un falso problema dell'eutanasia diviene quindi un convinto impegno in favore della e ubbidiente
Intesa come vita Serena anche degli ultimi giorni alla quale tutti dovrebbero questo sì avere diritto
Fin dal mille novecentosettantatré
Il professor Anderson professore di medicina geriatrica all'università di Lesko comunicare ad un convegno medico londinese che noi non abbiamo mai disposto di tanti mezzi per alleviare le sofferenze sedare l'inquietudine
Anche se prima fossero esistiti motivi per difendere l'eutanasia essi non esistono più
Dato lo stato attuale della medicina geriatrica voi siamo in grado di aiutare tutte le persone anziane ammalate molte possono essere guarito mentre quelle che soffrono di malattie incurabili possono essere preparati a una morte tranquilla senza dolore
Concludendo
Prendo alcune conseguente se il malato terminale non soffre o comunque se si riesce a rendere insopportabile il dolore con ricorso agli ultimi pregressi dell'alcologia vengono a cadere
Le sia le ragioni di una sua richiesta di morte anticipata
Sia soprattutto le motivazioni che abbiamo visto essere alla base dell'omicidio PHT Scouts
La valutazione del comportamento dell'omicida per pietà cui il non dovrà più necessariamente essere incentrata sulla validità o meno del consenso espresso dalla vittima sulla quale problematica si è lungamente soffermata la dottrina in argomento e chi ha influenzato varie pronunzie giurisprudenziali
Perché anche in presenza di un valido consenso e questo è il problema
Non possono ravvisare
I miei motivi che sostengono l'omicida quelle istanze di alto valore morale e sociale atte a farli qualificare meritevoli di un trattamento più favorevole da parte dell'ordinamento giuridico
La problematica del consenso può così essere ridimensionata e ridotta
Per quanto concerne l'argomento in esame all'incidenza del consenso nei casi di rifiuto di cure di responsabilità penale del medico e di trattamento di stanare Sico ovverosia accanimento che era se mi consentite questi tre punti di toccare altrimenti posso procedere fitte dell'uditorio non si stanca
Sull'efficacia scriminante del trattamento medico chirurgico vie sostanziale uniformità di posizioni in dottrina
Nel senso che l'attività del medico intesa perseguire gli scopi tipici della medicina non solo è consentita ma è esplicitamente incoraggiata e favorita dall'ordinamento articolo nove e trentadue della Costituzione
Non è necessario quindi ricorrere ad alcuna analogia Bonham parte delle disposizioni scriminanti degli articoli cinquanta e cinquantaquattro del Codice penale stato di necessità esercizio di un diritto
Conosce anche il consenso della gente di testate ingiusta in quanto tale attività rientra appieno nella previsione dell'articolo cinquantuno del codice penale esercizio di un diritto un adempimento di un dovere
Pertanto poiché il medico a oltre che il diritto generico di impedire il suicidio e sui fondamenti di tale diritto ne abbiamo trattato in precedenza anche un dovere specifico di prestare la sua attività in favore del paziente
Il caso di rifiuto di cure allora può essere agevolmente risolto riconducendo sì l'attività del medico al suo accennato quadro normativo
Ciò quanto meno nei casi nel caso più tipico in cui dal rifiuto di cure Possa conseguire un pericolo di vita per il paziente
Infatti la giurisprudenza ha senza esitazioni applicato tali principi anche i recenti casi giudiziari che hanno suscitato interesse clamore nell'opinione pubblica e qui mi riporto a quella sentenza citarla nel caso citato dal professore dall'osso
Del dieci marzo ottantadue con il quale la corte d'assise di Cagliari ha giudicato colpevoli di omicidio volontario aggravato due genitori Testimoni di Geova che avevano rifiutato necessarie trasfusioni di sangue per la loro bimba di due anni cagionandole in tal modo la morte
Mentre l'autorità amministrativa comunale ha considerato suo dovere in applicazione dell'articolo trentatré della legge ventitré dicembre settantotto numero
Ottocentotrentatré sul servizio sanitario nazionale ordinare
L'esecuzione coatta di emotrasfusioni su di una bimba di tre anni e mezzo affetta da familismo malattia curabile solo con ricorso a siffatta terapia qui c'è stato addirittura un attivarsi dell'organo amministrativo che ha disposto
Procedere alle trasfusioni anche se effettivamente io sono perfettamente d'accordo concluso dalla su che in caso di necessità non c'è neanche bisogno non c'è neanche bisogno che il medico ricorre acquisti acquisti autorizzazione
Evidente pertanto come in presenza della necessità di salvare una vita l'attività del medico sia considerata dall'ordinamento perfettamente lecita e anzi dovuta
A prescindere finanche in contrasto con la volontà del paziente o di chi ne abbia la rappresentanza
Il dettato della norma costituzionale dell'articolo trentadue secondo comma nessuno può essere obbligato a un trattamento determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge la legge non può in nessun caso violare i diritti imposti dal rispetto della persona umana
Evidentemente limitato a quel trattamenti sanitari che non costituiscono obbligo per il medico
In ottemperanza di doveri scaturenti parimenti da norme costituzionali fornite di maggiore durezza articolo due e trentadue prima comma della Costituzione
E il paziente non ha un diritto di morire ma soltanto un diritto di rifiutare un determinato trattamento e pertanto non può sfociare nel primo più complessa si fa la problematica nel caso in cui rifiuto di cure non generi un pericolo di vita per i pazienti ma soltanto un'abbreviazione della stessa in quanto il malato e condannato da una malattia incurabile a prognosi infausta
Quindi un rischio in tal caso il dovere del medico è solo quello di guarire o anche quello di mantenere in vita il più a lungo possibile questo che ci sia il dilemma che oggi medici sentono
Più vivo
Poi il malato rifiutare il trattamento e ne procrastina e la morte senza con ciò acconsentire alla notte stessa e di conseguenza il medico rispondere di omicidio del consenziente
Come si vede strettamente connessa alla soluzione di tali interrogativi sono i problemi della responsabilità del medico del distano Asia dell'accanimento terapeutico
La per valutare la responsabilità del medico è necessario avere ben chiari quali sono gli scopi della medicina
Se si ritiene che il sabbia lo scopo esclusivo di guarire e anche questo è necessario dirlo a a alla gente perché si si ritiene che essa la medicina abbia lo scopo esclusivo di guarire ossia di eliminare la malattia facendo ricostituire il normale funzionamento del corpo umano
Allora certamente il medico che si trovi di fronte all'impossibilità di ottenere tale risultato e questo ormai oggi avviene in tantissimi casi dovrebbe considerarsi non più obbligato a fornire la propria attività lasciando libero il paziente di richiede gliela o meno
A tali conclusioni giungono soprattutto i medici legali che si sono occupati dell'argomento
E qui infatti cito anche quello che noi chiamiamo il Barney dallo assommanti Martini che che ci sono tre testimoni ma anche lecita più intimi perché a tutte no era
E qui la parte di giuristi più al più sensibile all'atteggiamento assunto dalle legislazioni anglosassoni nel regolare il rapporto medico-paziente
Cito lo studio i terreni che le diarree diritto di vivere diritto di morire mi rifiuto di trattamento medico negli USA molto interessante perché fa un quadro appunto su tutte le le pronunce giurisprudenziali e i casi di cui si è già occupata la magistratura di quel Paese
In quelle legislazioni vi è un rispetto per la volontà del paziente è una tutela prioritaria dei diritti di libertà del cittadino
Che porta a volte a compulsare l'intervento del sanitario anche quando si è evidente la dannosità della scelta del paziente
Non prevedendosi che in via eccezionale la possibilità di intervenire contro la sua volontà
Vedasi il caso appunto Carena quindi dove c'è stata bisogno di una di una autorizzazione di una sentenza dell'iter giudice dell'autorità giudiziaria altrimenti la regola e le rispetto valuta sai Crotti suprema lex rispetto della volontà del medico da parte del paziente da parte del medico
Al contrario le legislazioni invece i nostri dei Paesi europei Belgio Francia e in particolare l'Italia e quindi di fatto proprio all'escussione aveva qui aveva accennato anche professor dall'osso
Tendono invece a far prevalere una tutela pubblica dei diritti fondamentali dell'individuo assumendo a proprio carico lo Stato il compito di valutare il maggiore interesse nei casi di possibile conflitto
E qui non dobbiamo dimenticare dico anzi le norme italiane un tema di autorizzazione al trapianto di rene da donatore vivo
Nonché in materia di transessuali Isma'
Per le quali non è sufficiente la decisione anche se certa e consapevole dell'individuo dell'interessato occorrendo l'autorizzazione dell'autorità per essere sottoposti a tale trattamento
E allora se non si può decidere di Dio fare una operazione transessuale o di essere trapiantati di un organo come il rene perché vogliamo dire che cittadino alla possibilità di decidere addirittura sulla propria vita
Vuol dire che la normativa italiana è diversa da quella americana questo dobbiamo tenerlo presente nell'ottica del del nostro ordinamento giuridico
E quindi in sostanza
Riassumendo in quelle legislazioni dunque dicevo
Ecco per il trapianto entrasse solismo non è sufficiente quindi consenso dell'interessato quindi non c'è un diritto da tali norme si si ricava la riprova esplicita dell'esistenza di un diritto di disponibilità assoluto sul proprio corpo
A parte quindi l'atteggiamento assunto da certa dottrina soprattutto medico legale e il dubbio che tra i contenuti Ippocrate ci della scienza medica sia ricompreso non solamente quello di guarire
Ma anche ogni altra attività in Pisa far sopravvivere il malato nelle migliori condizioni anche in presenza di una malattia inguaribile
La discussione all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ventisei gennaio settantasei riportata appunto dall'ENEL dice appunto che oltre allo scopo di guarire c'è anche quello di curare e di mantenere in vita secondo il giuramento di Ippocrate quello di Ginevra e quello di Oslo
Dato che tra l'altro il concetto d'inguaribilità e certamente l'indefinibile in assoluto
E per di più è sottoposto a continui ridimensionamenti in virtù dei progressi compiuti quotidianamente dalla ricerca medica in campo mondiale
E certo che il medico ha tra gli altri il dovere di far sopravvivere il più possibile il malato procrastinando né quanto più o alla morte anche se non altro per consentirgli di avvalerci di nuove scoperte terapie o farmaci
A questo punto però sorge lo specchio del malato intubato con cammelli che spuntano da ogni orifizio sottoposto alla rianimazione perché ama le funzioni principali di tali non si esplicano più autonomamente tengo appunto ultimo punto Asso ecco si pone il problema soprattutto dal punto di vista giuridico della ammissibilità del cosiddetto stacco delle macchine che lo tengono in vita e della Corea correlata liceità o meno del cosiddetto accanimento terapeutico
Anche su questo argomento si trovano posizioni tipiche del settore medico ma anche avvalorate da alcune pronunce della chiesa cattolica sul punto quella che appunto citava anche il professor Dall'Osso circa ordinarietà o straordinarietà i metodi
Che paiono ancorare il giudizio di ricerca a una difficile valutazione di normalità e di anormalità di ordinarietà e di straordinarietà dei mezzi terapeutici usati che
In sostanza è una problematica dal punto di vista scientifico difficilmente risolutiva
Oltre che comportare preoccupanti accenni a valutazioni economiche del costo dei mezzi terapeutici usati che condurrebbe era una inammissibile quantificazione della vita del malato
Per valutare quindi se il medico che stacchi la macchina io metta di prestare terapie rianimati dal malato inguaribile commetta o meno un reato
Occorre rifarsi ai principi penalistici in materia di causalità che purtroppo vengono spesso dimenticati dai anche dai dati da coloro che si sono occupati dell'argomento
I principi penalistici in materia
Di causalità dicono che se tale comportamento potrà essere qualificato come causa della morte del paziente ricorrerà il disposto dell'articolo cinquecentosettantacinque Codice Penale chiunque cagiona la morte di uno
Ho cinquecentosettantanove se c'è il consenso
Ogni altra soluzione rimarrebbe nel campo dell'opinabilità e dell'incertezza mentre l'opinione pubblica e soprattutto la classe medica hanno bisogno di chiarezza su di un argomento tanto scottante
E di qui Mantovani i quali dice in tutti i casi in cui la omissioni
Non possa considerarsi giuridicamente causa o concausa né della morte né nella sua rilevante anticipazione versiamo al di fuori dell'eutanasia mancato del presupposto dell'uccisione
E sentiremo oggi preso Mantovani che pose chiarirà Cecchi civile auguriamo a questo punto
I principi quindi generali in materia di nesso di causalità dettati dagli articoli quaranta e quarantuno del codice penale permettono di affermare con tutta sicurezza che causare l'anticipata Morte di un uomo
Anche un moribondo equivale a cagionare la morte di un uomo
E pertanto integra gli estremi della condotta omicida commissiva od omissiva che sia
In particolare la preesistenza di una condizione già di per sé sola sufficiente a provocare la morte non esclude il rapporto di causalità fra l'azione od omissione e l'evento articolo quarantuno del codice penale
Del resto per convincersene basterà richiamarsi all'esempio chiarificatore contenuto in Antolisei Venosta manuale di diritto penale che la base la preparazione dei degli studenti del diritto penale
Quale esemplifica il caso del condannato a morte Antolisei dice giustamente la vita umana finisce con la morte
Finché non si verifica questo evento sino a tanto cioè che l'individuo non esala l'ultimo respiro l'uccisione non è consentito
Risponde perciò di omicidio colui che uccide un condannato alla pena capitale pochi istanti prima che abbia luogo l'esecuzione oppure una persona affetta da malattia inguaribile che è prossima morire
Interessante questa equiparazione perché un conto è parlare del malato non conto per la del del condannato a morte che dopo poco deve essere giustiziato
Allora se legittimiamo l'eutanasia dobbiamo legittimare anche forse l'omicidio anticipato da parte di magari della vittima che voglia vendicarsi pochi minuti prima dell'esecuzione
L'esattezza della soluzione giuridica necessità tuttavia dovesse integrato da una precisa individuazione del momento della morte e qui il grosso problema
La difficile individuazione ha dato la scienza medica contraddittorie metodiche un ampio quadro delle quali è riportato nella voce morte appunto ad opera del professor Mantovani l'enciclopedia del diritto alle quali si rimanda
E pacifico comunque che le tecniche di rianimazione hanno fatto abbandonare il concetto dell'esalare l'ultimo respiro cui si rifacevano Antolisei oggi ogni dubbio sul momento della morte e sulle metodiche per il suo accertamento e superato poiché esiste una legge la numero seicentoquarantaquattro del settantacinque
Che agli articoli tre e quattro definisce chiaramente certo insomma no sui metodi
Di accertamento della morte e la durata degli stessi al fine di consentire il prelievo di praticamente tutti gli organi del cadavere escluso l'encefalo ancora e gli organi genitali anche essere abbiamo sentito il
Nostro e altri Trione della Texas Instrument anche accennato addirittura la possibilità di applicare cellule cerebrali ai ai calcolatori quindi forse gli studi anche sul trapianto di parti del cervello stanno procedendo però per ora il limite al cervello e agli organi genitali proprio per qualificare la soggettività tipica dell'individuo che enucleata da queste parti
Del nostro
Pertanto ci sembra che al di là delle prese di posizione delle varie associazioni per il diritto a una morte dignitosa alle quali aderiscono anche i vari premi Nobel che tuttavia non hanno certo peritato il premio per questo
Il problema della criminalizzazione del cosiddetto accanimento terapeutico in realtà non sussista è un falso problema anche questo in termini giuridici se il paziente non può considerarsi ancora morto ai sensi di legge è dovere del medico continuare a mantenerlo in vita qualunque essa sia senza aggettivi perché così dispone tra l'altro la legge all'articolo tre la legge numero seicentoquarantaquattro dice
Fermo l'obbligo dei medici curanti in caso di cessazione del battito cardiaco di compiere tutti gli interventi suggeriti dalla scienza e dalla tecnica per salvaguardare la vita del paziente
E queste codificato per cui i medici un obbligo al quale in un po'd'acqua molto difficile
Se invece il paziente è da considerarsi morto
In quanto è sopravvenuta la cosiddetta morte cerebrale e viene mantenuto unicamente la vitalità vegetativa di alcune parti del corpo anche tutti tranne il cervello allora che male può a recarsi al al defunto
Si può verificare in questo caso la necessità di mantenere in vita antichi mantenere semplicemente un cadavere altri scopi scientifici di trapianti eccetera
Non si tratta certo di accanimento terapeutico non può più gentilmente perché ci preoccupiamo di questo falso problema
E opportuno subito sgombrare il campo da tanti equivoci sollevati da chi evidentemente non sa o non vuole capire e purtroppo sostenuti autorevolmente come abbiamo visto a livello di Conferenza mediche internazionale
Viene quasi da supporre che siano proprio i medici a dubitare per primi della loro scienza e dell'esattezza dei metodi di accertamento della morte che la legge italiana ha raccolto in una delle normative più scrupolose di tutti gli altri Paesi
Ma allora ce lo dicano chiaramente
Se non sia certissimi che con la cessazione della vita del cervello sì alla morte e dovere della classe medica dirlo a chiare lettere senza avallare con questo silenzio i quotidiani omicidi compiuti a scopo trapianti distico
Quello che io definisco eutanasia trapianti istruttiva
Che si verificherebbe ogniqualvolta si acceleri o si provochi la morte del donatore allo scopo di trapianta negli organi sul ricevente siete che attacca la Sandra Milo su quella su quella criticati lei ha definito cattolica ma bisogna dirlo a Sandra Milo che oggi
Tutti coloro che non vogliono il proprio letto in base al regolamento di polizia mortuaria e possono benissimo essere sottoposti ad accertamento diagnostico autoptico
E un po'nessuno può opporsi per cui non è un fatto di Cattolica non cattolica e di consenso in un processo oggi tutti corriamo il rischio che non moriamo nel nostro letto incidente stradale con cui ci nel se sottoposti ad accertamento diagnostico cioè allegramente e Autopsy
Bene con concludendo al di là di tali supposizioni
Che solo la scienza può chiarire resta l'assoluta mancanza di giustificazioni di quegli atteggiamenti di chi sostiene la propria opposizione all'accanimento terapeutico con la scusa di non provocare inutili sofferenze al al moribondo
Perché non si vuole ammettere che è morto morte cerebrale
E se anche per ipotesi non fosse morto e quindi fosse in grado di sentire di soffrire ancora allora perché staccare ciò significherebbe farlo veramente morire affrettare anche solo di qualche istante la sua morte e ciò equivarrebbe a domicilio
Del resto sono gli stessi presentatori della proposta di legge
Fortune ad essere convinti che l'attuale normativa imponga al medico di non staccare le macchine quando all'articolo uno prevede un'apposita dispensa del medico dall'obbligo di sottoporre a terapie di sostenimento vitale qualsiasi persone che versa in condizioni terminali
Ci pare di poter concludere quindi con la considerazione che il cosiddetto accanimento terapeutico non è problema da ricollegarsi con l'eutanasia ma si ma semmai alla responsabilità del medico
Il quale non potrà esimersi all'opposto dal porre in essere tutte quelle attività dovute per mantenere in vita la vita o la possibilità di rianimazione del paziente
Mi scuso
Lavori riprenderanno alle ore sedici saranno presenti il giudice dottor a Nino Abbate membro del Consiglio Superiore Magistratura il dottor
Dunque Giachino Izzo dell'ufficio studi del consiglio sulla magistratura presenterà certissimamente il professor Mirabelli
Questa seconda parte della nostra giornata congressuale
La presidenza delle convegno viene assunta dal dottor Nino Abbate componente del Consiglio superiore della magistratura
Cui va il nostro saluto e la nostra deferenza
Vorrei chiamare al tavolo della presidenza il presidente della Commissione sanità al Senato senatore Bompiani
Atti fino a pochi minuti fa allontanato
E la i lavori quindi non c'è ancora Bompiani
A sta parlando con un giornalista di c'è un'intervista in corso bene
Io pregherei a questo punto professor Mantovani di prendere la parola per svolgere la sua relazione
Per cercare di impostare se non correttamente quanto meno
Quindi la Siria
Occorre tener conto innanzitutto come attorno a questo concetto
Sono andate raggruppando sì dei fenomeni che son profondamente diverse ed opposte
Al punto tale che ne possiamo parlare Dino eutanasia collettiva utilitaristica
Che in genere coatta non consensuale e direi vien praticato su larga scala ricordiamo l'eutanasia ugelli che per migliorare la razza l'eutanasia economica per liberare
L'umanità la società da Bocchino utile a sfamare
L'eutanasia è criminale per liberare la società da soggetti socialmente pericolosi le otto anni l'eutanasia sperimentale per sperimentare i ritrovati della scienza l'eutanasia sulla solidaristica per prelevare organi trapiantati su altri è così
Però abbiamo anche un altro tipo di otto l'Asia
Opposto in un certo senso che l'auto l'Asia individualistica così detta pietosa
Che si fonda su un sentimento civici di compassione di pietà per il soggetto che soffre di una malattia inguaribile
è che Ankara per individuale
Che spesso i consensi e consensuale
Anche se queste un tono Asia l'esperienza insegna e che è andata allargandosi noto per mente perché dal concetto originario di eutanasia come morti nato uguale addolcita
Dal trattamento antidolorifico sia passato l'autore Asia
Passiva la non cura
Di soggetti su cui grava la morte incombente
Può eravate Masia
Attiva attraverso la quale si uccidano i soggetti che sono nel momento terminale della morti moribondi
Poi si è steso un po'il concetto ai soggetti malati improbabile mano moribondi
Fino arrivare a pensare all'eutanasia di soggetti rispetto ai quali si ritiene con un giudizio soggetti mistico anche che non siano
I doni Anna Rita integrale socialmente e abbiamo loro gli handicappati abbiamo i vecchi possiamo avere i malati di mente
E così via
Sembrerebbe un fuori luogo anche soltanto accennare all'eutanasia collettiva
Perché ricorda
E ieri passate
O patologie sociali più recenti che vorremo tutti dimenticare è che pare che sono e che son palesemente contrarie ai principi costituzionali di civiltà le la realtà quale però anche sotto il profilo dell'eutanasia
Collettiva non è del tutto tranquillizzante perché se è vero che non si tratti di una più l'eutanasia e collettive grossolanamente utilitaristica è anche vero però che qua e là trapela una visione utilitaristica e collettivistica della
è un tono Asia
Si parla di Oncologia sperimentale
Di eutanasia e solidaristica
Dio Tamasi economica
Perché come vedremo sotto certi consensi presunti che son contenuti incerti notti progetti di legge
Non v'è dubbio che passa come vedremo uno per l'Asia che con la pietà poco che fare ma molto a che fare con l'economia
Ebbene tutte le volte in cui
Noi affrontiamo un problema che attiene all'intervento sull'essere umano
Le soluzioni possibili
Sono fondamentalmente due
Eh direi
Proprio l'eutanasia e non solo per l'Asia ma tutto ciò che di preoccupante licenze moderni ci prospetta no e a livello spende la sperimentazione e a livello per esempio le manipolazioni genetiche
Inducono a rimeditare riscoprire certi principi di fondo che possano essere come la bussola che ci guida in queste mare magnum di novità
E che ci posso mi permetterei tutti cautelarci compì crescenti pericoli dell'era moderna per garantire che la si si svolga con l'uomo non contro l'uomo non senza l'uomo
Ma appena ci si pone da questo angolo visuale ci sono un accordo generalizzato nella programmazione i diritti dell'uomo non c'è costituzione anche quella degli Stati più terroristici
Che non riconoscono
I diritti fondamentali del cittadino
E c'è questo accordo generalizzato finché non si scende a circa la diversi concezioni ideologico ideologica antropologiche
Che sottostanno
A tanta magica equivoco parola dei diritti dell'uomo
Tant'è vero che talvolta si dice che in nome dei diritti dell'uomo cui si stavano leva del disprezzo dell'uomo
Che è stata sempre una costante della storia umana però tempo mi sembrava che
Il disprezzo veniva praticato però con la consapevolezza che fossi disprezzo
Talvolta oggi noi avvertiamo come il disprezzo avviene attraverso le raffinatissime tecniche giustificazioni Stich prospettato anche come progresso come conquista addirittura fatta in nome della dignità dell'uomo premesso questo
Mi pare
Che ripeto
Tutta
Tutti problemi
Che riguardano interventi sul luogo possono ridursi
A delle costanti risolto di soluzione
Che bene secondo me cerca di porre in luce per a vere
La chiara consapevolezza
Fuori da ogni ambiguità
Di guarda quale premesso ideologico noi partiamo tutte le volte in cui optiamo per uno o per l'altra poi sarà nostra coscienza decidere ma intanto abbiamo aveva questa consapevolezza dell'assente di piombo che noi operiamo
Anche per evitare che le stesse persone propongono talvolta proposte di legge che sono antitetiche perché perché promette non nuova i punti di riferimento fondamentali siamo di fronte una visione settoriale dei problemi non ha una visione più integrale dei meriti
E va bene le concessioni che si scontra fatalmente sono due fondamentalmente a mio modesto avviso la concessione utilitaristica dell'uomo come uomo coso uno e mezzo uomo massa
Che prevede la strumentalizzazione per finalità superiori assorbenti e comunque esca personale dell'uomo
Sia che si tratti dell'utilitarismo statuale collettivistiche o proprio gli stati totalitari
Sia dell'utilitarismo maggioritario di tipo anglosassone ventenni hanno della maggior felicità per il maggior numero anche a scapito dei pochi
E forse noi dovremmo guardare talvolta con più smaliziato affluenza a tutto quel che ci vien propinato da quella parte del mondo sia che si tratti dire utilitarismo edonistico individualistico
Che in base a un soggettivismo normativo assoluto dell'uomo legislatore di se stesso
Non ammette nessun limite autorizzazione all'altro a favore della Polonia felicità
Alla concezione personalistica utilitaristica si contrappone la concezione personalistica che ammette il privato il primato dell'uomo
Come valore TT in sé l'uomo valore l'uomo persona l'uomo fine col categorico divieto di strumentalizzarlo per qualunque fine che sia extra personale
Se non che a questo punto poi si pone subito il problema che non certamente residuale che certamente io non sono in gravi risolveva però a posto
Concezione personalistica
Ma di quale persone
E di quale Antropologia
Mi pare
Che forse su questo problema
Sì posso trovare un punto d'incontro di un umanesimo metafisico non metafisico o laico
Che pur sempre riconosca nell'uomo un'intrinseca dignità che ne fa bolognese
E si potrà trattare delle concezioni religiose monoteistiche e in particolare presentano in comune la radice vetero testamentario e apra mitico cristianesimo ebraismo islamismo che considero l'uomo personale materie materiale e spirituale buttate diniani locatori e quindi come a suo intrinseche di vita
Ma anche le concessioni cosiddette laiche
Che respingono la premessa metafisica ma su un sempre pur sempre d'accordo secondo per esempio la razionalità nota kantiano o nella concezione dell'uomo come animale simbolico nel riconoscere il medesimo unanimità che ne fa dell'uomo un essere fine a se stesso e mai come me
Ed è un punto d'incontro credo fondamentale che va scoperto perché credo che l'avvenire dell'umanità
Ponga dei grossi problemi di garanzia
Dell'Atti dell'uno e questi incontro sono umanesimo comunque di matrice metafisico non metafisica può essere importante anche per affrontare ha più orribile meno stabile dei problemi legislativi ebbene quali sono i corollari di queste impostazioni il primo comma il corollario della concezione utilitaristica è il principio della disponibilità del benessere umana
C'è un limite logico se noi molliamo dalla concezione utilitaristico letti mistica
L'unico limite è logico è l'utilità sociale collettivo si può sacrificare il singolo finché il sacrificio inutile fino a quando il tredici utile
Per la collettività
Da un lato quindi massima disponibilità pubblica
Del nuovo dall'altro dove il re giuridico del ruolo di curarsi per poter assolvere ai propri problemi sociali
La pericolosità a mio avviso di tale concezione trova tragiche confermo nella storia umana
Dai primordiale sacrifici umani quella vincita del bene collettivo collettivo alla rupi Sparta dalle sperimentazioni effettuate l'antichità e nel Rinascimento anche nella forma e l'ha visto di sezione
Dalla sperimentazione dei tempi moderni effettuata per esempio in certi Paesi
Sui così detti soggetti esposti condannate a morte i detenuti i moribondi vecchi deboli di mente i bambini paziente non paganti di basso livello culturale per sul piccolo di colore DC metà reca e così via
Che qualche imbarazzo hanno creato agli stessi accusatore del processo
Di Norimberga fino alle allucinanti e spie esperienze e generazioni dell'ultimo conflitto mondiale d'una pseudoscienza al servizio della più crudele ragion di Stato ha praticato l'eutanasia economiche un gemito affaticato
La sperimentazione praticato aspetta rifrazione e così
Se vogliamo invece dall'utilitarismo col individualistiche edonistico
Sulla base del principio del consenso
Sì legittima ogni disponibilità
Siamo nella politica dalla liberalizzazione si leverà Lizza
La Botto senza limiti la droga
La sterilizzazione anche reversibile i transessuali ritmo l'inseminazione artificiale in un tiro in vitro anche extra matrimoniali privando innato del diritto del due genitori
Della locazione nel grembo materno perfino in paramenti propria fine interessa il cui
Del suicidio e così via ma anche innanzitutto dell'eutanasia pietosa
Cioè
Piero Pasini in tutte le sue forme sia attiva sia passivo
Se non lo abbiano invece una concezione
Personalistica
Il principio che ci riguarda è quello nella indisponibilità dell'essere umano
Si dice che la nostra Costituzione è una Costituzione personalistica salvo poi vedere ripeto il problema del concetto diverso
Perché tutte le forti componenti di socialità
E sul li ha visti che son poche funzionali alla persona e al suo completo
Sviluppo
E mi pare che il rapporto questo principio personalistico giuridico costituzionale
Dell'indie spuntare l'essere umano
Va affrontato il problema dell'eutanasia non solo degli un recondito perché Pacino che oggi l'eutanasia è un delitto salvo l'alternativo tra omicidio comune
Ho omicidio del consentire
Ma anche nei numeri condendo
A me pare che
Sulla base del principio personalistico dell'indisponibilità come distinguere
La disponibilità dell'essere umano ma non proprio
Lesto comunque tollerato
Giuridicamente e la disponibilità dell'essere umano mano all'ictus
Per la mano di un altro soggetto sia esso soggetto privato o soggetto pubblico è invece
è giuridicamente illecito e sulla base di questa distinzione noi sappiamo che dalla rivoluzione francese in poi
Il suicidio
Pur essendo valutato negativamente dal diritto il tentato suicidio ripeto non è punibile mentre punito
Tutta l'attività agevolata dice olistica tredici è fatta per mano di un terzo
Sempre sulla base di quel distinzione
è consentito talvolta prestato socialmente lauto sacrificio per salvare altre persone lauto sperimentazione che certi medici coraggiosi eroi c'è un patto sul proprio corpo
Mentre e non è consentito Lettera sacrificio imposto per amare di un altro la sperimentazione medita sul paziente oltre certi limiti
Ho il prelievo per esempi di ordine per fini di trapianto
è sempre sulla base di questa impostazione
Noi crediamo
Il dovere giuridico sparsi
E affermiamo il diritto soggettivo o un cosiddetto diritto soggettivo perché altri discorso può essere sul piano morale dita scusarsi di non curarsi o di lasciarsi morire perché se noi affermiamo
Il dovere giuridico di tua siccome molti anche l'Italia affermano
Dimenticando l'articolo tredici della Costituzione dimenticando anche legge settantotto Chiappa spaesamento previsti il consenso per intervenire sul soggette sul paziente se noi ripeto
Neghiamo questo diritto di trasformarsi non curarsi e affermiamo il dovere di Barsi Nori cadiamo impossessamento totalitario addirittura fisico del soggetto
è creiamo un sistema di imposizioni divieti e controlli
Che possono coinvolgere l'intero sistema di vita di un soggetto
Dall'alimentazione all'Ospol al sesso al fumo al vestiario e così via
Il soggetto posso consentire
A un altro interviene sul proprio corpo opera Teresa interesserà aperti con e quindi c'è il rapporto di proporzione tra beneficio
Danni
O perché siamo nell'ambito del limite segnato per esempio l'articolo cinque del Codice civile
Che vieta ogni intervento per comporti
La menomazione permanente dell'altro integrità tanto più cioè si tratta di pericolo
O dita giovamento di pericolo per la vita o di causa di morte
Il principio personalistico della indisponibilità dell'essere umano si articola mio avviso in quattro principi fondamentali
Il principio della salvaguardia
Della vita integrità fisica salute
Intesa la vita
Come un bene in sé che sia ottimistica che non ammette segmentazioni misurazioni
O no ma notturna noto vibrazioni
è che vale in ogni sì Orson mento iniziale intermedio o terminale
Il principio della salvo che il diritto Savona della vita e affermato la nostra Costituzione
Quanto meno indirettamente perché non c'è neanche di affermarlo perché ogni diritto costituzionale intanto ha un senso in quanto ci dicono cose il sottostante principio
Il titolo assoluta tipo trentadue e così via
Se noi
Volessimo vedere le implicazioni che derivano questo principio sul piano scientifico potremo indicare tutta una serie di implicazioni che accennano brevissimamente perché sono importanti per capire
I ad dovessero prima se si accetta un principio
O dove si arriva se se ne respinge un altro
Quando mi affermiamo il diritto in grado a vita alla vita dell'attività fisica eccetera noi mettiamo l'attività terapeutica
In quanto esiste la Potì proporzione tra benefici tanto
Ammettiamo in questi termini la sperimentazione
Terapeutico
Ammettiamo la sperimentazione scientifico pura nei limiti in cui non comporta pericolo per l'alito per l'integrità fisica del soggetto
Diciamo che il soggetto è morto quando è certamente morto non quando è sufficientemente morto o abbastanza morto come vedremo fra
Un attimo
Se I secondo principio e quello della dignità della persona ma che trova anti consacrazione in due articoli quanto meno della Costituzione
è che illumina ampie secondo me per risolvere una serie enorme di problemi
Perché sulla base del principio di vita e ritengo che sia illecito l'auspicato tra campi Cermelli
Per dare a
Genio Cervellin genio un corpo giovane creando un mostro che non è più non si identifica né più né né con l'uno decollato soggette
Il principio della dignità
Rende illecito la clonazione la riproduzione in serie di soggetti e sul ma mentre mi pare che si dice già a clonale cumuli
Con calchi
Prendi l'Egitto
La
I per nazione inattesa di so di ritornare a vivere in un'epoca
Migliore o quando la madre medicina avrà scoperto i rimedi contro il male il di un soggetto il quale non vedrà più nel suo tempo e nella sua ecco
Si oppone alla
Creazione di esseri viventi nuovi col mestolo mescolando i generi del essere umano dell'anima
E gli esempi potrebbero continuare poi c'è il terzo principio è quello della validità degli uomini
Che si oppone
A che
Si effettuano interventi discriminatori su quei soggetti cosiddetti predisposti cui parlavo prima
Si afferma
Che
In caso di scelte tragiche perché rimedio terapeutico è inferiore richieste lo sappiamo specialmente quando Stati mezzi terapeutici d'avanguardia La sette non è quella dei migliori riguardi più ricchi
Come è stato deciso certi comitati americani che guardavano se soggetto che ha riportato condanne
Penali o meno o guardavano si offriva o meno ampio Poli alla chiesa cui era apparteneva e il problema è quello della paternità il problema perdere urgenza e quella dell'idoneità
A ricevere quell'organo o quella mattina e in caso di parità unità primari in tempo le porzioni di Juve sono questi criteri e poi gentile criterio consensi poniamo l'eutanasia
Il pieno consenso è un criterio fondamentale perché pone al centro delle strutture sanitarie del rapporto medico-paziente il paziente come portatori sua intangibili diritti
Senza
Con il consenso del paziente
In una concezione personalistica non tutti gli interventi sono leciti laddove comportano pericoli per l'abito per l'intesa fisica
Ma senza il consenso l'intervento è illecito
Il medico il Davos il dovere del medico di intervenire sul paziente non si fonda su un'investitura umano divino
Si fonda sul consenso del soggetto
Senta il consenso finché c'è consenso il medico ha il potere-dovere di intervenire laddove eccessi il consenso il medico deve rispettare la volontà sei libera se responsabile del soggetto
La storia è piena di misfatti alta di commessi sulla base
Del mero consenso poi di Pseudo del mero pseudo consenso di cento
Volontà
Alla base alla luce di questi principi mi pare che si possano individuare i criteri
Intrappolata in quali tenta di risolvere secondo la concezione personalistica i problemi dell'eutanasia e partiamo dall'eutanasia attiva sia essa coattiva sia essa consensuale
L'eutanasia attiva coattivo cioè non consensuale
Sia essa collettivistica sia essa individualistica pietoso
Mi pare che debba essere illecita
Perché lì il principio della tutela la vita e conti prevede che il principio del consenso
L'eutanasia attiva
Consensuale
Via del principio della tutela della vita e supera i limiti della disputa del consenso
Contro
Da lei citate l'eutanasia attiva mi vietano tre opposti ordini di argomenti
Considerato di principio
Circa la irrinunciabilità
Dell'intensive nella vita umana come valore in sé in ogni suo attimo
Perché a me pare che il male
Che all'umanità può derivare all'abbandono del principe del senso intangibile la vita è incommensurabile mente superiore sui tempi lunghi
Ai vantaggi contingenti che possono derivare per esempio attraverso la missione dopo l'ausilio attraverso un aborto indiscriminato Oliver
Perché quando si abbandona il principio della intangibilità è lo stesso divieto generale di uccidere che viene scosso la sua basi nella tabù in stazione che lo circondano devi circondare tant'è che è stato detto che se si perde Rispetto per una sola particella della vita
L'umanità perde rispetto per l'intera ditta
Il secondo ordine di considerazione a carattere pratico
E son note poi sono state dette purtroppo mi scusi ieri per motivi di forza maggiore una potesse presente ritiro molto brevemente sonno
La fatale in continuità del Concilio pervasiva perché abbiamo visto che dall'autonomia progetto originario si è esteso via via la passiva l'attiva fino arrivare un'attiva teoricamente
Dei malati diventa
Poi vi è
La reattivo obiettività della gli angeli dell'includeva il male ed è la prognosi è la morte imminente
Ed è l'umana possibilità di errori che trasforma né leggine guarigioni miracolose quelli che sono a volte gli errori della scienza medica
La possibile sopravvivenza si dice poi
Di
Nuove terapie o nuove rimedi contro il dolore specialmente in un'epoca di grande sviluppo
Scientifico che può trasformare l'estrema disperazione in una speranza flebile o consistente di vita o di sopportazione o di sopravvivenza
L'estrema soggettivismo poi del limite e l'accetta lo giro insegna dell'insopportabile il dolore
L'estrema difficoltà non solo
Di accertare definitività o temporalità della volontà della morte il soggetto è la serietà del medesimo del voglio morire della siatene morire ma anche la stessa libertà e validità del consenso prostata resterà post prestato che lavora Rocca figlio della morte dolce non è in grado nonostante certi auspici a mio avviso sempre di terminare
L'estrema difficoltà poi li distingue l'autentico movente della pietà
Cioè altruistico
Dal sottostante movente
E poi ostico del tornaconto
A favore dell'eutanasia pietoso merita il noto argomenti della pietà
Verso il morente incurabile o sofferente o verso il soggetto che per certe sue handicap
Non è in grado di vivere una vinte socialmente integrale però è vero che la psicologia del profondo ma anche la psicosi più elementare che sa distinguere tra il motivo apparente è il motivo reale
Ci mette in guardia
Si rende particolarmente sospetti
Su tanta improvviso scoppio
Di pietà nella nostra epoca perché ormai si parla di eutanasia pietosa a livello mondiale poi vedremo se questo tono e Ancona sia e pietosi individuale o è collettive economica e il discorso loro cambio
Perché a me sembra che sia un po'anacronistica tanto esplosione di
Pietà in un'epoca dove si dice pessimistica mente o non lo so
Di un'umanità visualizzata mono dimensionale che è più sensibile al diritto libertà propria che alla vita come servizio e come dove
E perché
In fondo a me pare che certo cultura favorevole alla è ottava si è piatto USA
Affondi le radici ultime
Nella dominanti concezione materialistica edonisti dell'abito come piacere
L'uomo piacere è un uomo
Che ha perso il senso profondo
Del dolore umano
Che non lascia molto posto all'uomo dolore
Perché è una presenza disturbante e disfunzionale che può rimuovere perché degradazione
Per l'uomo moderno che costruisce di se stesso un'immagine incontaminata sempre giovane scattante longilineo profumato di odorato e così via è della morte era il momento in cui giace in morte perché evidentemente essendo senza luce e senza speranza è un fatto un tema
Lontana allontanando anche le persone decollano presenza sono testimonianze di questa continua realtà poi mi sono infine considerazione pratica di opportunità che non è bene sotto dimenticare e la profonda alterazione a mio avviso delle identità morale professionale del medico
Al quale di naturalmente tribù ito non più il solo potere di curare ma il potere di uccidere o di lasciar morire facendo saltare il Lippi Asti poca attico del primo non nuocere
Con conseguente aumento di sfiducia verso la classe medica e la struttura ospedaliera che non è certamente aumentato dei fasti dell'introduzione del servizio sanitario nazionale
Perché mi pare che
I pazienti
Che alla consapevolezza che il medico può infliggere anche il colpo di grazia o addirittura può prelevare gli organi dopo la morte beh è un medico è un paziente che potuta del medico e allora si può verificare la tendenza della fuga dall'ospedale pubblico
Dei pazienti che temono questi e venti & eventuale spostamento
Verso l'ospedale privato che poi creerebbe verosimilmente delle abominevole discreti discriminazioni tramandate poveri è tutta nel schiavi nell'ospedale pubblico
è malati reti non è eutanasia abili nell'ospedale privato
Poi mi è l'alterazione anche di tutte le conseguenze giuridiche non giuridiche che possono derivare
Dall'anticipazione la morte naturale specie quando quest'anticipazione
Può essere consistenti apprezzabile come l'età del soggetto gravemente handicappato ma non destinato a morte prossima
E veniamo eutanasia passiva
L'eutanasia passiva consiste in una missione delle cure
E come tale va inquadrato il problema giuridico l'omissione che nel nostro codice risolto come sappiamo l'articolo quaranta secondo comma in base al quale
Non impedire la morte equivale a cagionarlo sempre che il medico abbia il dovere giuridico di evitare la morte e allora si pone il problema
Quand'è che il dovere e il medico il dovere cui giuridico di impedire la morte e fino a che limite a questo dovere a me pare che forse sia fondamentale questo punto una distinzione
Tra l'eutanasia
Passi passivo consensuale
O più correttamente per rifiuto della cultura da parte del paziente
La quale deve considerarsi lecita
Per animali in base
Ha un potere del medico dirà sì a Lucifero di lasciar morire
Ma in base al principio fondamentale del cosiddetto diritto il soggetto di non curarsi trascurasse lasciarsi morire
Perché alla base ripeto del dovere del medico guarda c'è il previo consenso del soggetto laddove il consenso non esiste
O laddove il consenso vi è ritirato il medico deve fermarsi ma allora ed è importante
Risolvere secondo me anche gli equivoci terminologia paramenti o un problema di eutanasia
Perché il merito non uccide ai sensi dell'articolo quaranta il medico non ha cagionato la morte
Il sola siamo lire non è più l'equivalente cagiona la morte per il semplice motivo che non ha posto in essere una missione giuridicamente rilevante in quanto manca il dovere di attivarsi
Diciamo però anche subito che l'eutanasia lo vedremo fra un po'colite consensuale è un'ipotesi se non teorica estremamente rara
Sia perché l'uovo pretende dal medico muovono comune pretendere un medico
Non la bando
Ma il massimo spazio aperto fino al miracolo se fosse necessario
Sia perché
Per poter dire che il soggetto validamente consentito secondo me occorre una serie di requisiti che non sempre sono facilmente identificabili
Anche quando un consenso viene formalmente questa il consenso desse al personale perché non c'è parente rappresentante legale ti posso sostituire in questo atto di
Volontà
Il consenso deve essere reale
E non può mai essere presunto sulla base della situazione patologico in cui versa il soggetto
Deve essere informato consapevole cioè il soggetto della situazione in cui versa deve essere autentico fuori la pressione coartazione
Del medico di terzi deve essere valido sul piano giuridico
Deve essere attuale non va stando un consenso dato anticipa altamente prima del verificarsi una situazione estrema occorre e non voglio tediare con questa elencazione
I requisiti una serie di dati che non sempre il giudice può riscontrare
Invece la luce il principio personalistico mi pare che debba esser considerate
Illecita
L'eutanasia passiva non consensuale
Nel caso in cui il soggetto
Non consento o addirittura abbia espresso una volontà contraria perché in questo caso all'obbligo del medico
Permane fino a quando permanente
Un segmento di vita del soggetto il medico a in via primaria il dovere di guarire
Di problemi alla Vito il più possibile e in via subordinata il dovere tipo ostinare il più possibile l'eventualità senonché per ridimensionare il problema è l'eutanasia perché secondo me è un problema che va anche ridimensionato nella sua concretezza
Occorre
Fare alcune precisazioni e cominciare intenderci anche sulle parole
Cominciare intenderci anche su quella affermazione
Talvolta ricorrente che dice che ha il dovere di curare il medico trova il proprio limite logico umano nella inutilità della
A me pare che quando si afferma questo
O si afferma una cosa ovvia
Che non ha bisogno di essere codificata perché esprime una verità che antica quanto quella medicina se non intendiamo in questo caso riferirci a soggetti quale è moribondo e non si vede perché è un medico debba continuare
Una cura su un soggetto
Quando la cura è inutile è la morte è incombe
Oppure si dice si vuol dire con questa affermazione
Che
Si può sospendere la cura
Anche quando la cura potrebbe prolungare in modo sufficientemente apprezzabile la vita e lo ritengo che in questo caso la cosa sì
Analogo discorso e vorrei fare sproposito del cosiddetto accanimento terapeutico
A me personalmente non piacciono mai
L'espressione che hanno un profondo contenuto emozionale
E non concettuale razionale che richiamano per la loro emotività
Abominevoli immagini è questo un espressione tanto suggestiva quanto un bimbo è fuorviante
E può essere utilizzati in modo pericoloso
E lui direi di abbandonare il concetto
Di
Accanimento terapeutico per affrontare il problema in termini analitici e in termini razionali
E sotto questo profilo io credo che sia importanti intenderci propria infine anche le con Asia sul concetto di morte perché non vi è dubbio che il problema dell'auto in Asia passiva sia venuto a imporre
Con l'avvento delle tecniche della rilevazione chiamò il portato al moltiplicarsi i casi di soggetti che restano a tempo indeterminato sottoposti a questa mattina
E allora mi pare che sempre in base al principio personalistico si possa arrivare questa chiarificazione
Che il concetto di morte
Va inteso in senso
Di morte cerebrale irreversibile
Non di mera morte corticale
è un concetto che non ha nulla di rivoluzionario
Perché non fa altro che
Prenderà atto Dino realtà intuitiva
Che l'umanità ha sempre
A
Secondo dato la morte cerebrale EPA cominci problema deve esser certa
Secondo i parametri la miglior senza esperienza il momento storico perché la morte è una diagnosi
La morte non è una prognosi il soggetto deve essere morto e non sufficiente morto o abbastanza forte
Il terzo dato
Finché non viene accertata
Finché non viene accertata sulla base del miglior Scienza esperienze momento storico
La irreversibilità della morte cerebrale quindi è possibile una reviviscenza integrale
E ci son dei fatti che la sono estremamente sconcertati
Della reviviscenza di si verificò tempi notevolmente prolungati allora in questo caso ce l'ho perché la curva e non c'è nessun accanimento terapeutico perché finché è possibile
Una rilievi senza integrale l'accanimento terapeutico né accanimento terapeutico è un giro doveroso accanimento
Quando invece la morte cerebrale si accertato come reversibile
Il soggetto è morto come morto deve seguire la sua destinazione biblica ritorna la polvere c'è l'obbligo di smettere le cure no e il dovere di continuare
Il l'ordinamento di polizia mortuaria prevede una sanzione da dove il soggetto morto non ceo sepolte in concerto periti
Qua non c'è più il problema dell'accanimento terapeutico perché il merito deve smettere di fumare perché non ha più senso chiedere un consenso ai parenti
Per continuare una cura
O per smetto una cura che per legge deve smettere perché praticata su un soggetto morto due considerazioni su un nostro diritto penale
Fermo il principio
Dell'iniziativa mi dica dell'auto Allasia attiva o passiva saggio l'ipotesi come abbiamo visto del rifiuto delle cure
Mi pare che anche in base al principio del diritto penale come estrema ratio
Le ugole direbbe se penalmente perseguita
Sia per la
Primarie TAC del pene eviti in gioco sia perché ormai le scienze criminali
Hanno avvertito
La funzione general preventiva è dissuasiva della sanzione penale non più sulla base è soltanto sulla soltanto sulla base della vecchia idea dell'intimidazione contenuta una mina braccio ma ancor prima sulla base
Della funzione pedagogica che la sanzione in quanto tale applicata o meno a in quanto contiene in sé quella profonda disapprovazione sociale il comportamento che è il migliore
Sistema di controllo se noi avessimo rispetto a certe fenomeni la capacità come per esempio il terrorismo inizialmente
Di esprimere una disapprovazione sociale ferma senza ambiguità noi avremmo molto meno bisogno di ricorrere all'applicazione della sanzione penale discorso porterebbe
Lontana
Ciò non toglie però che l'eutanasia
Una volta che il CIPE per perseguibile non debba sempre essere perseguita nella stessa misura
Certi casi possono anche beneficiare di un trattamento privilegiato o addirittura di favore
All'omicidio all'eutanasia non pietoso
Mi pare che debba è spiccata omicidio
Comunque
Perché è un atto di autentico beltà è un atto di utenti criminalità
Diverso il discorso per quanto riguarda invece l'Haute nasi autenticamente pietosa cioè l'eutanasia che citiamo pura
Ed è pure in quanto presenta certi caratteri cioè di avere un motivo determinante di utenti e pietà per quanto riguarda il movente sul piano dei presupposti oggettivi deve
Guardare soggetti
Che vivono una malattia
Incurabile tomentosa insopportabile da loro
Nell'imminenza o comunque nell'anonima invece da oppure all'inevitabile alla morte col consenso espresso o quanto meno col non dissenso del soggetto
Che il soggetto abbia dato i mezzi per la morte indolore Serena rapido perché se la morti violente dolorosa o lenta evidentemente siamo do fuori del concetto tutti
Pietà
De iure condito noi sappiamo che l'alternativa del magistrato e tra l'omicidio
Comune
Che con tutta la benevolenza di tutte le possibile circostanze attenuanti
Può scendere al massimo se ho fatto bene i conti a nove anni e quattro mesi oppure l'omicidio del consenziente che se ho sempre fatto bene i conti può scendere con tutte le possibile circostanze a due anni e automezzi per cui
Al giudice i popoli dilemma che trapela in certe sentenze italiane e straniere
Ogni infligge una pena che può anche essere eccessivo ho sentito comincio Cousteau o altrimenti disapplicare in tutto in parte la legge
Ravvisando un consenso valido dove non c'è
Ignorando garanti creando situazioni attenuanti
Immaginando situazioni infermità parziale o totale affermando difetti di colpevolezza o addirittura arrivando a delle assoluzioni che sono giuridicamente difficilmente
Giustificate
Risponde
Delage Ferente mi pare
Che la via legislativa possa essere duplice
Prevedere
Per l'eutanasia pietosa in senso stretto
Una circostanza attenuante che abbassi
Notevolmente la pena oltre un terzo di quel che prevista oggi per le comuni circostanze attenuanti
Opere vere
Un'ipotesi
Di autonoma di reato che colpì si dette l'asino con dei minimi di tali notevolmente mass
Sulla base di questa soluzione noi salviamo il principio dell'intangibile della vita con tutta la funzione pedagogica che abbiam visto questo principio a
E possiamo evitare di pervenire assoluzioni
O assoluzioni giustificate o a condanne eccessive o ingiuste
Qualche parola e mi avvio a conclusione
Suma noto proposta di legge numero due mila quattrocentocinque presentata la cava di deputati
Il punto qualificante di questa proposta di legge
è la presunzione del consenso del paziente alla rinuncia
Terapeutica
A condizione che
Sì tanti terapia
Di sostentamento vitale come le tecniche meramente rianimatorie
E allora che si tratti
De
Persone in condizione terminale
Io non so sì ho afferrato chiaramente
La logica
Di questa legge
Ma esprimendo modesto giudizio
A metà che questa legge o è inutile
Per il fine che si propone
O se non è inutile
è particolarmente pericolosa sulla base di una concezione torbida che sottostà alla Davis
è inutile a mio avviso sette condizione terminali si intende soggetto irreversibilmente decerebrati
Su cui le terapie di sostentamento vitale come la rivelazione serve soltanto amanti nell'artificio di un respiro di una circolazione
Sabrina non spontanea siamo di fronte a un soggetto che non è un uomo perché non ha più senso sulla base dello stesso principio personalistico considerare un essere umano
Un soggetto dove il circo respiro è un mero artificioso
Se si traduce il morto
Non siamo di fronte a un nipote di otto nasi allora è inutile prevedere questa ipotesi il soggetto ripete deve esser sepolto il medico il dovere non il potere di interrompe le pratiche rematori
Non ha senso chiedere a parte ogni altra considerazione vedremo
Il parere legge dei parenti per sospendere la cura su un soggetto che è morto
E tutto questo l'ha comprato in un certo senso la legge sui trapianti perché dice che è possibile trapiantare elevato un organo da un soggetto quando in definitiva attraverso certi parametri siam certi che la morte cerebrale irreversibile
E allora evidentemente la morte è un concetto unico che vale tutti Fini non è che il soggetto è morto o i meno morto più morto abbastanza morto secondo i fini asseconda cioè che debba destinato alla sepoltura o il tavolo anatomico oltre a piante di organi
Il concetto di morte è unico diversi possono essere a seconda delle necessità
I metodi di accertamento meno precoci o precoci
E se è vero questo allora il vero problema che la legge fortunosa vuole affrontare un altro
è quello di consentire di accertare la morte su quei soggetti che sono sottoposti alla nazione sulla base di tecniche di accertamento più precoci senza aspettare che il cuore e respiro si arresti nonostante l'artificio dalla macchina
A condizione però
Televisione senza esperienza del momento storico
Sì detenute quei criteri son criteri certi perché ripeto la morte una diagnosi non è una prognosi se criteri sono certi noi possiamo arrestare immediatamente la macchina
Se i criteri sono incerti noi dobbiamo continuare invece il trattamento perché la reviviscenza e ancora possibile
O è inutile a mio modesto avviso o è sconcertanti pericoloso
Se per la malattia terminale intendiamo il soggetto di cui non è ancora accertato non è accertabile l'INAIL reversibilità della morte cerebrale perché e pericoloso perché è un cataclisma
Un terremoto di principi infamanti e capopopolo
Perché
Viene obiettivo è intollerabile rischio ripeto
Che vi si arrivi licenzia ancora
Perché si presume un consenso sulla base di una fissi e uns
Che è priva di basi logiche reale perché ogni manuale di diritto insegna che la presunzione si fonde soli può plerumque attivi sulla comune esperienza mentre la comune esperienza medica è umana in segno ripeto che la pressoché totalità degli uomini
Anche se ammalati gravemente
Voglio non essere abbandonati ma fermamente trovati fino al miracolo al massimo sforzo terapeutico
Perché si dimentica l'istinto di autoconservazione che circolino i cellule che opta per la sinistra
è perché la presunzione prima di base etico giuridica perché anche quando si fosse dimostrato che tutti i Moratti incurabili
Desidero morire tranne uno magari sottoscritto ebbene rispetto a questi unito un soggetto la presunzione della volontà di morire non potrebbe mai valere costituendo tutto ciò
Che attiene alla vita e morte un diritto inalienabile del soggetto
La proposta di legge poi crea una finzione
Di Rispetto della volontà dei diritti deleteri del l'interesse addirittura prevedendo delle garanzie giurisdizionali
Perché ammette la prossima di opposizione e del malato
è di Mattia di soggetti che vedremo
Mentre questa possibilità poi a ben guardare è meramente teorica e di per sé è impossibile attuazione
Deficit mente il paziente può
Di sentire
In condizione di malattie terminali perché non sta lì di Como l'incoscienza
E perché per noti meccanismi di rimozione di un soggetto che sperasse di nel miracolo o Hammill unirsi il soggetto normalmente non da il consenso a distanza di tempo
Perché dissenso dev'essere consapevole e quindi informato
Quindi se adesso informato sulla diagnosi
Infausti
E da parte di un medico
Informare il paziente della diagnosi infausto perché posso consentire può essere una tremenda
Crudeltà perché noi sappiamo che il dovere del medico di non dir la verità
Prevale ecceda solo quando vi sia il precisa la precisa volontà del soggetto
Dicono così una volontà chiara manifesta razionalmente data del soggetto come può programma la propria vita può programmare la propria morte o quel che resta da di altrimenti vale il principio della pietà
Ma non appare anche
Cosa fattibile Puy l'informazione
Perché se la situazione terminano si è verificato il medico non può informale sul
E si è verificata praticamente impossibile poi
Informa a me pare poi che ci sia qualcosa di sconcertante
In una serie di progetti di legge compreso questo il Guarini pongono al povero cittadino lilla onere di predisporre la difesa contro le aggressioni che la medicina che è chiamata a privati
Dovrebbe opera perché soggetta devi girare con la carta d'identità o il medaglione in cui c'è scritto no voi non vi prelevare gli organi nel mia ma state quando sono in punto terminale
E guai se sorge sedimenta casa dimentica a casa negli altri pantaloni la solita carte d'identità in cui c'è espresso questa volontà ma è mai possibile che noi possiamo pretendere che è un soggetto passa addossarsi
Un onere di questo tipo
La supporta la posizione poi mi pare che sia scarsamente fattibile anche da parte
Dei
Parenti
Perché si è creata una specie di burocrazia la morte defaticante disinvolta briantei
Nei confronti di soggetti parenti che da un dimentichiamo poi possano avere una cara persona che sta morendo e possono essere prese tutti altri problemi perché in questa può capire la morte così richiesto
Che debbono essere informati parenti se si maggiormente reperibili un concetto estremamente vago e in interpretabile sulla base di tutti i soggetti di Smith
E poi
Che debbono comunicare entro dodici ore la punizione al medico dell'USL che accertato le condizioni terminali al presidente il Tribunale chiede e poi debbono esser sentiti
E poi la decisione ultima spetta al tono povero Presidente del Tribunale il quale non solo sulla base di quale mai folgorazione i de
E stabilire se è opportuno o meno troncare una cosa ma sontuose cioè sulla base del Comune concetti di giurisdizione non trova nessuna giustificazione razionale ma la cosa non finisce lì
Perché sita una legittimazione ha la rappresentanza legale a dei parenti che secondo la tradizione giuridica romanistica non hanno mai avuto come tali la rappresentanza legale parente
Neanche se i beni patrimoniali senza dire poi che i parenti congiunti sono un concetti determinato
Si possono creare conflitti pro e contro e poi dove sta scritto che il parente sempre il miglior tutore del malato ma basta pensare alla vecchia via che versa in condizioni terminali
Ma è particolarmente ricca e al netto al nipote squattrinato oppure il nipote che anni viaggi d'estate e anziché portare i gatti casa mia come sempre succede
Preferisce liberarsi dal peso della non perché secondo i mormorii che circolano l'eutanasia opportunistica in Italia in qualche misura viene praticata essendo che venga praticata
Che l'opera sia al nero sembrerebbe praticate ripeto
Almeno quindici da questa
Rappresentanza ma addirittura si dà una rappresentanza e poi la folgorazione
Al ministro del culto di appartenenza o di presunta appartenenza di quel soggetto io mi chiedono che cosa occorre basta essere battezzati
Eh sì è soggetta poi come spesso capita cambi idea
Diventati il principio aveva di coscienza
Dove
Va a Fini
Solo Dio può Issa su quale base razionale e logica
Un ministro del culto di presunta appartenenza del soggetto
Ha il potere di decidere sulla vita e sulla morte
Di quel certo passi
Viene investito di un potere in materie secolare che io credo che tutte le confessioni religiose i singoli ministri dovranno energicamente rifiutare perché erano ingiustificabile interferenza dello Stato
Impone dei doveri a persone
Che è per ammissione o funzione
Debbo pensare alla cura delle anime e non alla cura
Dei corpi
Addirittura mi chiedo
Se le confessioni religiose
Richiedesse non lo Stato un tale potere
Verrebbero accusate collana tema
Di il più scuro integralista
Dobbiamo avere il coraggio volte anche di a fare dir la verità
Un'affermazione del genere
Un'implicazione del ministro di culto ha soltanto una funzione meramente imbonitori
La proposta di legge poi
Trasforma l'eutanasia individualistiche pietoso del caso singolo individuale in una pianificata e collettivistica Ottone Asia passiva Divas
Che non ha più nulla a che fare ne ecco il diritto soggettivo del soggetto di lasciarsi morire né con la pietà in verità sine mitizzato sotto l'eutanasia passiva pietoso una è ottano Asia utilitaristica economica edonistica la cui finalità primaria è quella di alleggerire le strutture sanitarie di una crescente popolazioni persone inutile e ingombrante
Per una specie di pena del contrappasso si sia il titolo all'espediente per annullare i prodotti della
Senti PC delle tecniche rianimato
O liberare i parenti di un soggetto il quale ostinatamente si rifiuta o non
Con l'espediente il consenso presunto
Sì è arrivato poi
Alla nazionalizzazione
Dei moribondi o dei malati di mente così come come legge settantacinque sì arrivato alla nazione storica da perché quando si presente
Dal consenso e si ammette un consenso presunto siamo di fronte a una finzione cioè
Si presume un consenso là dove può essere
Non esistente
Inoltre e ho finito
In ultima analisi
Sì tra cui se il tremendo potere di vita e di morte
Tolto a libertà del soggetto
Ed è legato
Ai tecnici ai così detti Esperti
In un momento in cui l'umanità
Con crescente perplessità
è sempre più preoccupata
Nel constatare
Che le sciocchezze dei cosiddetti esperti molte volte non sono inferiori alle verità
Affermate e soprattutto
Sì ed è allegata al legislatore
Il potere di stabilire con questa proposta di leggi qual è la vita dignitosa e qual è la visione dignitoso è un potere che il sottoscritto non delega nessuno al punto di rompere il patto sociale perché nel patto sociale che tempo firmammo sicuramente non c'era la delega al potere statale
Di questa possibilità e non importa se la legge poi proposti leggi inizia con l'affermazione norme a tutela della della vita
Chi fa una legge quel che fanno leggi non è la rubrica
E il contenuto
Ho concluso signori l'eutanasia sta bussando
La porta e la nostra civiltà
Non è che uno e le tante forme delle presso le persone ma
Le anche azione rapidissime che prima ho fatto
Suscitano un senso per me divertiti forse perché non sono ancora abituato alle novità
Però
Bastano per richiama l'attenzione sul fatto che l'uomo oggi più che mai si trova di fronte a scelte di fondo che sono scelte di civiltà e sapienziale
Tra il restare saldamente ancorato
Senza incertezze al principio personalistico comporti corollari o cedere sotto la suggestione di Tarantino vittimismi e dubbio Fallaci progressi
All'utilitarismo collettivistiche o
O individuali
Sì volando sulla china del quale emergono in via via realtà che suscitò un senso di repulsione
L'abisso si dice chiama l'abisso
Fino al dissolvimento della stessa idea dell'uomo
Senza purtroppo vince tutto
Difeso
Sì
Mi permetto di pregare professore Cesare Mirabelli di accomodarsi al tavolo della Presidenza
E mi permetto di progetti il saluto affettuoso e deferente degli avvocati dei magistrati e della Città di Rieti
Desidero io
Ringraziarvi per questa opportunità che mi data di essere ancora una volta un momento insieme a voi
Ringraziare
I relatori credo più al tavolo alcuni amici da tempo altri dei quali il noto alla competenza ed ai quali ho appreso altre volte elementi interessantissimi di riflessione in ordine a tematiche attuali
Riferibili a
I problemi agli spunti di riflessione che pone il progresso della conoscenza scientifica
E poi un ringraziamento persona se mi consentite a Nino Abate che vedo qui ne ha sostituito e il lavoro quotidiano che facciamo forze d'acconto di come non si possano sempre preventivare presenze e ritardi e vale allora a scusarmi farmi sposare anche l'avvocato Belloni che con tanta maggioritaria voluto chiamare adesso qui
Proseguiamo probabilmente nei lavori sistema siamo intervenuti
Sì
Programma interventi
Grazie si di Marino
Vedo che sono iscritti a intervenire per primo l'avvocato condoni che pregherei di venire qui al microfono
Fatto anzitutto
Al convegno Izzo addotti dell'ordine degli avvocati e del sindacato autonomo avvocati e il procuratore di Reggio Emilia e mi compiaccio ritualmente con i colleghi cani col ieri di Rieti per questa importante manifestazione
Un salotto e anche particolare al professor Mirabella
Noi abbiamo avuto il piacere di avere al nostro al nostro Tribunale
Naturalmente il mio intervento non è non rappresenta l'opinione della nel nell'ordine del greggio né del Sindacato avvocati
è un intervento personale che esprimere la mia opinione piuttosto estemporanee
Che vi leggo così brevemente
Come no dettata di getto ieri mattina arrivando arrivando al convegno alla dattilografa
Il problema dell'eutanasia si è posta da sempre
Ma si ripropone con maggiore intensità
Ed in una nuova ottica ai tempi nostri intendo dire da quanto è castrista la famiglia tradizionale
Quando si poteva morire nel proprio letto assistito dalla moglie figlio muore cognate eccetera
Il punto chiave e chi ha
E il lavoro della donna giustissimo
Sacrosanto è stato un passo fondamentale nell'evoluzione della nostra società ma tutto ha un prezzo
Se la donna lavora fuori casa
Non ha più il tempo le energie e nemmeno alla serenità per svolgere le mansioni di un
Sono stati superati antichi tabù siamo nell'era del benessere o almeno nella fasce del mondo che fluisce del benessere
Un terzo come sappiamo muore di fame
Abbiamo raggiunto il top la macchina il frigo la lavapiatti il televisore la scopa elettrica e via dicendo dovremmo essere felici
Ma non lo siamo e veniamo al punto non vi è più spazio per gli anziani
Per i vecchi che si ammalano io una corsia di ospedale e quando si cronicizza in uno o peggio siano colpiti da arteriosclerosi
Pascolo fatti et similia anche precoci
Quando si affievoliscono le facoltà mentali e non sono più autosufficienti via la tristissima degradante e umiliante soluzione della casa di riposo dove da persone si diventa dei numeri e non si è fatto con testo che vi viene spontanea la domanda è ancora vita
E umano farle vivere ad ogni costo accanirsi né alle cure o non sarebbe più umano lasciarli morire in pace
Eutanasia titolo o tutta mia zia passivo
Personalmente ritengo che quando l'ammalato lo chieda in piena coscienza il medico dovrebbe aiutarlo a morire dolcemente tenta
La dolce morte
Penso che dovremmo avere per gli uomini la stessa pietà che abbiamo per gli animali vedi Capaldo irrimediabilmente menomanti per incidente ma da ciò temo siamo ancora molto smontare
Oggi come oggi in cui il disegno di legge numero due mila quattrocentocinque del diciannove dicembre ottantaquattro
E ancora solo un disegno di legge
L'unico mezzo legale di cui disponiamo e l'articolo trentadue della Costituzione che conferisce al paziente il diritto di rifiutare una cura anche tutte le cure
Conosco un atto preventivo
Siamo al bilingui va imparato qui
Redatto sulla base di detto articolo in cui indisponente ha indicato con precisione la procedura di accertamento ora però non loro irrevocabilmente
E con carico i familiari di denunciare per violenza privata il medico che non si attenesse anche se con i migliori intenti alle sue volontà
Il disegno di legge in esame e a mio parere e nonostante ciò che è stato detto
Che mi riserbo anche di riesaminare eventualmente un primo timido tra virgolette
Timido passo per una morte più umana per una vita migliore
A mio parere dovrebbero esservi inseriti alcuni emendamenti già portati a conoscenza dei proponenti che tengano conto della facoltà del singolo di disporre ex articolo trentadue della Costituzione Pozzo
Ma bisognerebbe non fermarsi continuare la battaglia umanitario illegale ferma restando l'esigenza primaria di salvaguardare l'individuo d'ogni possibile abusi
Tutto ciò nell'ottica già finito dell'ordinamento statale e senza porre minimamente in discussione i cannoni eventualmente dirò una parola su questo eventualmente discordanti dalle diverse confessioni religiose ai quali credente se è veramente tale sia per indipendentemente dalle facoltà che può conferirgli la legge dello Stato
In definitiva mi sembra che il problema appartenga alla coscienza del singolo le due sfere non interferiscono
O non dovrebbero interferire in una corretta impostazione dei rapporti civili e religioso
Questo eventualmente forse eventualmente discordanti forse è stato un pochino ottimistico dopo quello che ho sentito tuttavia il mio ottimismo rimane
Riferendomi al così detto
Tempo ciclico religioso nostro spiegarlo perché altrimenti farei una relazione Marche ideologico nascono molto bene
E quel concetto per cui con riserva direi all'ebraismo vi è una costante in in tutte le religioni
E cioè che la vera vita non è questa non è queste che noi viviamo in h la crema rubarle ma e quell'altra e la vita eterna
E allora sotto questo ottica io credo che ci sia spazio per un avvicinamento delle confessioni religiose all'eutanasia
Che peraltro mi sembra già abbia avuto delle aperture non soltanto da parte della chiesa valdese che ha riconosciuto l'eutanasia passiva
Ma anche da parte della Chiesa cattolica nel bene disposizioni
Date dalla congregazione della sete
Nelle quali direi che si è già una prima apertura e forse ai limiti della vittima
è la mia opinione ho ritenuto giusto esprimeva francamente vi ringrazio per avermi ascoltato
Credo perfettamente
Il secondo intervento
Previsto è quello dell'avvocato Sbaraini
Pregherei di venire
Al microfono
Signor presidente
Signori professori signore
La voce
Sono
Favorevole ad oltranza
Mi avvicino
Esterna con paura ecco spaventa
Davanti a me mi sono due missioni
Una visione
Di carattere scientifico religioso politico ed una missione a che è stata esternata ieri dalla signora
Sono confuso
In quanto in queste due visioni
Non si conciliano ma sono l'opposto
Ho ascoltato con molta attenzione
La relazione del professor Mantovani
Ho ascoltato con molta attenzione
Le relazioni degli occhi
Mi scuso di non essere stato presente a tutte quante le altre relazioni
Ed ecco il motivo per cui mio dovere
Dichiararmi che mi avvicino a questo tema compone schools spavento
Paura
Perché non sono se quello questo per dirvi potrà essere da voi recepito
Nella sua interezza o nella sua chiarezza
Spavento perché non so
Si è posto di fronte alla tragicità del caso
Io mi trovi in condizioni di abiurare a questa mia convinzione
E quindi fuggire terroristica atto di fronte al fatto reale un mettere in attuazione quindi materializzare il mio pensiero
Fra queste due poi nonostante che questo tema mi assilli da tanti tanti anni perché sono stato sfortunatamente o fortunatamente non so difensore in due casi di omicidio del consenziente
Quindi ho vissuto la tragicità
E la tragedia spirituale
Il materiale di coloro i quali prendono di questo delitto imputati
Questa notte mi sono permesso discreto alcuni appunti vi chiedo scusa se io li trattano
Perché è un tema così delicato
E così profondo non può essere affrontato il braccio
Senza una riflessione intima
Nell'interno del proprio silenzio e nell'interno dalla propria coscienza
Il problema è diviso in due parti del vostro congresso
La prima parte la tralascio perché il tempo messo a disposizione del premier ma certo che il primo tema richiede la distinzione fra uomo e cittadino
Richiederebbe una valutazione dell'Etruria di Opel sul vittoria di Marx di lusso non so se ho tempo vittoria anche professate Dabo oppio e trasfuse nella Dichiarazione universale sui diritti dell'uomo per me il diritto di vivere è un diritto diventa dovere nel momento in cui l'uomo fa parto entra a far parte di un'associazione di una comunità dimostrato in quel determinato momento però non si applica questa è la mia convinzione al diritto alimentare
La seconda parte invece la più importante
Ne è un quando sia problematica permessi
Ebbene questo tema investe un problema non solo etico e morale filosofico e religioso ma anche giuridico
Che coinvolge la coscienza e la responsabilità di tutti intesa come conseguenza dell'accettazione o meno
Dell'imperativo morale e sociale di vivere ed agire come uomo e per l'uomo e quindi quale ripudio o meno a tollerare imporre può accettare la sofferenza
So di affrontare con la premessa che ho fatto
Un tema scottante sconvolgente che investì il sentimento di pietà patrimonio di ogni coscienza
So di affrontare
Un tema hanno recepito dal nostro legislatore
Né suoi reali termini ripudiato e condannato dalla Chiesa cattolica
Condanna ribadita duecentocinquantasei da papa Pio dodicesimo e riconfermata il ventisei giugno centottanta dalla sua collocazione per la dottrina della fede
Il tempo messo a disposizione non mi consente
Intrattenermi sulla profonde considerazioni che per questi testi mi posso Michel
Confutabile accettabile
Superarle o affrontarle nel comune interesse e le interessa dare unità sociale con il restare alla realtà che domina la nostra esistenza in un periodo signori in cui lo spettro della distruzione atomica non è che preoccupa ognuno di noi
Ma c'è niente ci sconfigge al punto tale che da ogni parte del mondo
Non si può
Massimo prora accoratamente che sia scongiurato
Trattando questo problema io corre il rischio di essere frainteso ed apparire quale potenziale e ti intenzionale criminale freddo cinico e dare atto di professare una fede materialista che ripudia sentimenti più nobili patrimonio umano
Che pone Nelli nel nulla lì io
E l'essere e l'insegnamento cristiana
Corro il rischio di essere considerato blasfemo e legature assolutista dell'influenza che il cristianesimo e
A partire altre centottanta dopo Cristo quando l'imperatore Teodosio riconobbe il cristianesimo come religione di Stato con il nome di Chiesa cattolica
Ossia universalmente aperto a tutti ove l'insegnamento di Gesù si passava sotto grandi fondamento
Ama il Signore tuo
Dio
Con tutto il tuo cuore con tutta la tua anima con tutto al Ponente e ama il prossimo tuo come The Streets
Ciò eminenza mi creda none
Lei ha la mia coscienza forse figlio di quella terra
Che dette i natali
A Francesco
Ove fra quarantotto ore
Si celebrerà il fatto più importante l'immunità
L'incontro storico fra tutti quanti carati delle varie fedi
Io non sono
Quello che probabilmente può apparire nel sostenere
Ma importantissimo
Se lo Stato italiano ha introdurre nel nostro sistema legislativo l'eutanasia
Non è né alla mia coscienza può essere segue accetta e difendo il principio perché la vita umana
Il fondamento di i beni la sorgente la condizione necessaria di ogni attività umana ed ogni convivenza sociale non sono portato
Signori professori universitari non sono portato
Ad accettare il principio che ispirò il legislatore duecentotrentuno ove l'individuo venne ritenuto un elemento infinitesimale e transeunte dell'organismo sociale
Ai confini dove a subordinare l'appropriazione la propria esistenza
Ne posso accettare
Il principio che l'uomo alle signore e proprietario del corpo ed alla sua esistenza
Ma solo sul futuro
Perché questi principi da angoli opposti etico sociale uno religioso e morale e l'altro
Partono dal presupposto della indisponibilità
E quindi il consenso che ha questa disponibilità sui collega ora questo principio discende non è fonti che lei cita vuoti legittimità mai fonte di legittimità illecita e come tale sanzionabile e penalmente e moralmente
Tenuto però forse sente
Il concetto che l'opera sia assunte morte buona morti dodici
Senza valore
E tralasciando in questo convegno il concetto l'approfondimento sull'eutanasia urgente
Economica sperimentale criminale
E mi porterebbe alla trattazione che la concezione dello Stato
Alla potestà o meno dalla difesa della collettività a discutere se coloro che tali principi professano sono ispirate dall'atrocità che in periodi storici si sono verificate come conseguenza dell'espresso dalla vita umana problemi e argomenti trattati descritti da balcone nell'uomo organo e da Tommaso Moro nell'opinione io intendo riferirmi signori al chiasso
Di quegli individui
Colpito da un male inguaribile
Le più nocive
Ma reggente nell'atrocità della sofferenza e del dolore e rispondere al pesce
In tale accertata e conclamata situazione
Sia il diritto alla morte
Il manifestato consenso va colto
E l'atto richiesto va e seguito
L'eutanasia volontaria attiva o passiva
Suddetto soggetto che altro non è se non un'agonizzante
è moralmente lecito
E se è lecito va codificate
Sono signori che l'argomento principale che si oppone a questa impostazione non aste quello quello che abbiamo trattato di ordine morale collegio
Ma è soprattutto è il richiamo che si fa alla ragione
Sul piano giuridico rispondo mi certamente non a coloro i quali
Sul piano giuridico sono nostri maestri ma secondo soltanto a me
Semplice avvocato di provincia
Che è vivo le tragedie umane che vicino alle tragedie di ogni giorno
Che i miei clienti pongono sopra il mio tavolo e che io sono quindi portato discuti domande sulle orme di stile
Sul piano giuridico nonostante che l'articolo cinque del codice civile
Prevede divieti di atti di disposizione del proprio corpo quando qua John una diminuzione di Angelica fisica il consenso al prelievo ad un organo essere strozzato codificato
Trovo la sua ragion d'essere del disposto dal tipo cinquanta del Codice penale
In quanto se sostenute e ribadito che non solo non si verifica una menomazione della propria integrità fisica ma serve per ridare Zito attive verrebbe prima di conseguenza
Il principio della indisponibilità della propria vita rimaner salvaguardato e titola
Sì io signori
Richiamo alla prigione
Gli scritti però di Persico e di Marco Rossi eminenza ci siano di guide d'insegnamento
Ma non si dimentica neppure l'appello
Lanciata nel duecentosettantaquattro dai tre premi no
Ma no Poli e Thompson
I quali con altre trentasette personalità
Della cultura mondiale affermarono sì il diritto a vivere con dignità ma anche il diritto a morire con dignità al quale appello proprio Marcozzi su Civiltà cattolica del mio centosettantacinque ammoniva
Quando il morente chiede di esser lasciato morire in pace senza ulteriormente essere tormentato nell'inutile tentativo di procurargli la vita deve essere ascoltati e si tenga altresì presente signore e signori quanto a papa Pio dodicesimo
Disse di una centocinquantasei se tra al malcostume e l'avviamento della vittima nel caso di cancri scopre attenti non per rapine di malattie inguaribili
Non esiste alcun nesso causale diretto e se al contrario la somministrazione di narcotici cagiona presse stesso Buffetti distinti da un lato l'allenamento agli dolori dall'altro veramente la vita questa il PCI e gli enzimi non si dimentichi
Quanto leggi se nel contesto della dichiarazione la saga collocazione per la dottrina della fede
Il dolore fisico certamente un elemento inevitabile della condizione umana
Nel piano e biologi costituisce un avvertimento la cui utilità è incontestabile ma poi che tocca la vita psicologica buone spesso supera la sua utilità biologica e pertanto può assumere una dimensione tale da suscitare il desiderio di eliminarlo a qualunque costo
Richiamo alla Regione
Acquario più
A quella che dovrebbe regolare la vita consociativa di tutta l'umanità che non esiste
E che in questo periodo storico pare essere stata bandita
Ho una ragione filosofico culturale che nulla perché né con il pensiero e la consapevolezza che discende dal sentimento umano
Sì io penso che il Codice Zanardelli signori professori universitari
Non prevedevo l'omicidio del consenziente e che le giurie popolari dell'epoca pervenivano alla soluzione ponendosi in contrasto con il dettame legislativo
E che tale figura fu introdotta dal codice Rocco proprio per porre rimedio a quanto avveniva in sede di giudizio se io penso che l'un per l'Asia non fu presa in esame
Ma venne inquadrata la lite e disposizione una raccomandazione da parte dell'allora amministratore di valutare i motivi di pietà
Con la massima circospezione e con intelligente diffidenza al fine di poterli apprezzare da parte del giudice e al solo effetto dell'eventuale applicazione dell'attenuante di cui al sessantadue numero uno se io penso signori
Che in questi casi
Ai quali questi legami e posti sui collego ONU i giudici
Chiamate a giudicarlo fattispecie penale superato l'ostacolo della validità del consenso
Perché altrimenti si dovrebbe parlare di omicidio volontario aggravato sono portati come recentemente avvenuto ad applicare l'attenuante che sta tornando centotrentuno venne procedura tiratore venne prospettata
Ed applicare la
Allora debbo ritenere niente non il richiamo alla ragione va fatto ma richiamo all'esigenza di carattere umano rettifico logico che la fattispecie prospettata e in tale situazione presente nel presente e valutare le seguenti proposizioni
Che cosa hai fatto
Perché lo faccio
Sei tu pericoloso
Ti sei posto fuori del sentimento umano
Che regola e governa la nostra società
E gli disse
Fu il primo a sostenere con non è il fatto bensì è la ulteriore che deve essere giudicato e punito
I metodi psicologici
Adottate dal nostro sistema penale
Non curano la conoscenza della personalità individuale
Bensì si mettono a contatto con esperienze psicologiche di ordine generale e conti olivastro
Si applica una psicologia del volere dei sentimenti della memoria della percezione no non sia o almeno fa finta di non avere alcuna conoscenza le reali motivi dei veri sentimenti e ciò è perché la psicologia recepiti
Dal nostro sistema penale articolo centotrentatré codice penale rimandata al campo antifrodi che non era in grado di affermare la vera personalità dell'individuo
Ma non va dimenticato che l'io cosciente è soltanto una parte del mio psichico questo dato scoperto dalla scienza aziendalistica sotto il profilo di ecologia esige pertanto che il diritto positivo riconosca il perché l'individuo insomma fa ed ecco lo sconvolgimento dell'amico mio ed ecco la proposizione che mi sono posto sentendo ieri la signora Mino
Ora se ciò è esatto una volta che sente angosciosamente dirottano sia la risposta trova corrispondenza Obiettivo nel fatto che l'azione provoco
Io che ha agito viene Toninato signori dal fatto nella sua tragicità
Ed il soggetto passivo non è vittima designata contro la quale si volta un'azione criminosa unidimensionale ma rappresenta l'unico con il soggetto e questa amalgama
Prego posso regale
Se suo figlio Orsino Orsini
Sì signor Grasso invece ho finito o finire deciderà
Grazie a lei signor presidente ma rappresenta l'unione con il soggetto e questa Madama provoca il fatto stesso in questo sì
Senso e in questo caso io ritengo che siamo fuori se non dell'antigiuridicità e della illecita della punitivi
Vedete io signori
Io morivo alla conclusione
Ma quando
Mi accorgo
E profondi studi portano a ritenere ancora valida la impostazioni quel concetto della indisponibilità della per cui si imbocca
Combattendo sì la proposta di legge di Loris Fortuna
Non solo nella sua esecutività nella sua impostazione e si invoca da parte del legislatore una legge la quale posso in certo qual senso mitigare la pena di colui il quale in queste determinate situazioni
Si comporta in questo determinato modo ed allora con tutta tranquillità e con tutta sincerità e serietà gli dico Signori il problema non è risolto
Non si risolve il problema con l'articolo sessanta punto uno uno
Attenuanti di particolare ora un sociale non si risolve il problema
Con
La concessione qualche altra attenuante non si risolve il problema con
La grazia così come viene invocata da alcuni autori compreso il professor giusti non si risolve il problema
Con il chiedere la infermità totale di mente nel soggetto attivo di quel determinato fatto in quanto la sua consapevolezza la sua coscienza e volontà in quel determinato fatto
Sono stati talmente con il picchio nati al punto di non comprende l'atto stesso non si possono il problema
Con i palliativi il problema va affrontato in un'esigenza storica attuale perché se il pericolo atomico
Dovesse disgraziatamente tradursi in realtà ed allora il principe dal quale io parto troverebbe inesorabilmente tragicamente la sua soluzione in quanto in quel determinato momento
L'eutanasia
Verrete in essere e si scopre le reti allora che quello che noi siamo chiamati sul campo Deva succinto e sul campo della regione ad attuare in questo momento verrebbe attuato ineluttabilmente
Dai criminali di guerra o dai criminali di quelle spot insiste le quali non possono considerare in questo momento quale potrebbe essere
Il futuro e umanità grazie
Prima di passare al prossimo intervento Pernod partiti desiderasse corte dei convegnisti l'organizzazione mette a disposizione alcuni biglietti pr l'opera lirica la forza del destino in programmazione questa sera alterato Flavio Vespasiano
Gli interessati possono rivolgersi alla segreteria del convegno chiedendo del collega avvocato apparisse prego il professor Faraoni di prender la parola
Con un cortese invito a contenere inviti ristretti intervento grazie
Il mio intervento
Consiste in una breve riflessione sull'eutanasia una riflessione connessa alla filosofia
La quale in questo convegno sia ieri che oggi ha fatto capolino in ogni discorso
Sono stati citati Socrate Platone Aristotele Moro Bacone canti
Ma quest'ultimo pensatore ieri sera non estero non est certi costato citato appropriatamente dal padre gesuita
Per sostenere la sua tesi
A mio modesto avviso
Anche la Filosofia
Deputata da sempre a risolvere i massimi problemi
Può a buon diritto dire la sua sul problema dell'eutanasia portando qualche chiarezza
Ora per risolvere questo problema come si è detto in lungo e in largo si deve in sostanza rispondere alla seguente domanda la vita è un diritto ho un dovere
Una facoltà o un obbligo morale come si sa e come i relatori hanno fin qui più o meno esplicitamente messo in chiaro la vita diventa un obbligo morale se si è religiosi e credente
Solo
La vita se la vita mi è stata data non me la posso certo togliere anche se devo viverla in condizioni drammatiche e di non dignità
La vita invece diventa un diritto se sia un non credente è un laico
Vengo dal nulla ritorno nel nulla posso quindi disporne legittimamente
E se mi dovessi trovare nella condizione di subire un processo patologico di risentirlo reversibile nulla vieta io ne possa uscire
Ma rispondere alla domanda se la vita sia un diritto e un dovere significa aver risposto in precedenza a questi due problemi
Esistenza di Dio
Immortalità dal ed eccoci alla filosofia
Canta ci dice quando il pensiero concettuale affronta questi due problemi come preso da una malattia mortale
Che è quella della contraddizione
E insomma finisce per dire e disdire per formulare tesi e antitesi le cosiddette Antinori
Con il pensiero infatti il materialista dell'alveo negano l'esistenza di Dio l'immortalità dell'anima mentre ero spiritualista interista afferma non sia l'una che andando
Ma perché il secondo che anche il pensiero cade in contraddizione
Perché gli risponde gli manca il riscontro della realtà esterna riscontro invece che si trova pienamente delle scienze naturali e matematica
Un evento verifica una mia ipotesi falsificando tutte le altre
E all'inverso una mia ipotesi produce un evento in grado di fare il di verificarla falsificando le altre
E su questa corrispondenza tra ipotesi ed evento pensiero e realtà esterna che poggia la per la verità relativa delle scienze
Al riprendendo il discorso di canti afferma invece che la contraddizione non è una malattia del pensiero ma il suo stesso Croce che mediante tesi chiede antitesi giungeva la sintesi cogliendo razionalmente tutta la realtà
Secondo è che lei mediante la dialettica ci giunge infine alla verità assoluta valida per tutti ma come nodo con la dialettica
Alla fine si afferma insieme infatti il materialismo dialettico
La sinistra hegeliana arriva a negare l'esistenza di Dio l'immortalità dell'anima mentre leaderismo la destra che che li ama afferma sia l'una che la in altre parole la dialettica non supera la contraddizione e allora occorre tornare nuovamente accanto ovvero sia riconoscere che il pensiero discorsivo e concettuale non arriva a cogliere la verità assoluta valida per tutti ma solo quella relativa delle scienze
Se ritorniamo al problema dell'eutanasia partendo da questo punto fermo messo in luce dalla filosofia di canti possiamo concludere che non esiste una soluzione valida per tutti la contraddizione tra diritto e dovere non si può mediare che conciliare fino alla sintesi
Se solo l'individuo può sciogliere la contraddizione
Mediante le sue convinzioni che operi attivamente attua dando riscontro e verità
A una concezione o all'altra del pensiero ovvero sia alla vita come diritto o come dove
E allora
Se anche la Filosofia verifica che sui massimi problemi impossibile raggiungere la verità
Per tutti con il pensiero concettuale
Insisto su questo punto
Ne consegue che per l'eutanasia le leggi dello Stato non devono ispirarsi ad alcuni reale
Che ipostatiche Zi un ordine definitivo ma devono nel mirare ad evitare ogni possibile contesa e discordia tra i cittadini solo questo proprio quello che sosteneva Marsilio da Padova il teorico dello Stato laico nel Piacenza pacis un'opera questa che ha visto la luce nel mille trecentoventiquattro me a ma che e quanto mai attuale a questo riguardo per il principio che sostiene con tutte le cautele del caso dunque credo che la legge dovrebbe rispettare le convinzioni dell'individuo e della persona rimettendo alla sua coscienza nei soli casi di processo biologico irreversibile la decisione di a variazione non
Che l'eutanasia attiva ma forse i tempi non sono ancora maturi per una proposta di legge di questo tipo grazie
A parlare
Signor presidente
Io compito alla fine di queste due così intense giornate
Ringraziare
Con vero calore tutti i relatori gli interventori che sono venuti a questo così alto dibattito che era stato veramente eccellente qualificante
Ringraziare anche il pubblico che così numeroso e attento ha seguito con estremo interesse questi lavori
Ma è mio particolare dove ringraziare lei che ha avuto la bontà e ci ha fatto l'onore di venire a presiedere la seduta conclusiva di questo nostro convegno
Il foro di Rieti estremamente orgoglioso di questo fatto
E la saluta con calore
E ricorda
Quanto lei ha profuso nella Città di Rieti quando anni or sono svolgeva con passione e competenza non sua apprezzatissima attività di sostituto procuratore della Repubblica
Noi
Lo abbiamo seguito nella sua carriera di magistrato
Lo abbiamo visto attraverso le varie tappe che ha passato nell'ascesa della carriera universitaria che lo vedono docente all'università di Roma di Tor Vergata
E abbiamo accolto con piacere il fatto che da magistrato è passato ad onorare con la sua scienza e con la sua attività la nostra categoria iscrivendosi all'albo degli avvocati
Nessuno meglio di lei può ora capire quale mirabile sintesi ci può essere in queste due attività degli avvocati e di magistrati che fra loro possono sembrare in contraddizione dialettica ma che sono profondamente convinta
Il foro nella Città di Rieti sono cambiati da quando lei è stato qui in mezzo al nulla
Ma Rieti mi pare che sia una città gradita ed ambito da molti magistrati
E lo dimostra il fatto che qui abbiamo avuto una scuola numeroso di tutti coloro che sono passati attraverso
L'ufficio con gli uffici giudiziari della Città di Rieti la città dei rilievi accresciuta siamo cresciuti anche noi forse ci siamo maturati con i capelli bianchi
Ma lei non può non notare un fatto estremamente positivo
Che in questo convegno c'è una notevole simbiosi tra le false e degli avvocati e quelle dei magistrati che hanno organizzato insieme con il patrocinio della terza questo mirabile lasciatemelo dire convegno sull'eutanasia
Quindi caro Presidente al lei tutto il nostro apprezzamento e tutto il nostro augurio
E noi siamo stati veramente ieri quando abbiamo appreso della sua elezione a vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura perché a tale carica così alta e così delicata
Era chiamato una persona che prima magistrato e poi avvocato poteva meglio condurre compassione con competenza
I palpiti altissimi che nell'ottantanove
E soprattutto noi notiamo che lei dirige il Consiglio superiore della magistratura con tanta sicurezza con tanta competenza e anche con tanta umanità che arriva dopo e per la contraddistingue e lo fa apprezzare da tutti uniti all'altezza della sua dottrina e della sua scienza
Ringrazio l'avvocato le Spaziani che ha voluto inserire una nota personale e direi quasi privata in un un convegno che tocca problemi fondamentali vicini al cuore dell'uomo ma il corre lungo il fatto forse anche per la storia personale di ciascuno di noi
E un pezzo per la mia storia personale e qui a Rieti
Una sola battuta se me lo consentite
L'avvocato le Spaziani che ora presidente sull'ordine degli avvocati era dialetticamente il mio avversario in un verdi anni perché io svolgevo funzioni di accusa e le funzioni di difesa
Ma questa dialettica non era mai antagonismo e il rapporto di cordialità
Nell'ambito della magistratura dell'avvocatura reatina che vedo continue si sviluppa su un piano culturale
Era il segno positivo di quanto siano vicini debbano essere vicini il mondo forense il mondo della magistratura
Per una unità fondamentale di funzioni al di là della differenziazione le dure professione nelle scelte negli orientamenti professionali io son particolarmente grato di questo nota che per la verità
Mi tocca da vicino e più privata che non pubblica non voglio rubare altro spazio avuta dibattito che prosegue e vestendo i prossimi interventori il il saluto e il ringraziamento dell'avvocato che spaziano me ne dà facoltà
Pregherei il dottor Davide gli ori di
Prender la parola aveva fatto
Richiesta di intervento
Approfitto per dire che la nota personale è quella sulla quale abbiamo fatto ho fatto leva per avere la presenza del professor Mirabelli che a Rieti
Bennett il complesso
Ma ringrazio la cortesia innanzitutto del collega Canzio il quale per amicizia e per cortesia forse anche per solidarietà partenza
Alla categoria e particolare
Al gruppo dei magistrati inquirenti in quanto anch'io mi occupo
Di attività soprattutto inquirente lavorando la Procura Repubblica di Roma
Mi ha consentito di prendere brevemente la parola per alcune osservazioni
Dei quali sono nate
Da quanto oggi ho sentito e da quanto ho preso soprattutto leggendo il lavoro preparatorio preparato dal collega Canzio con il ferimento
Aver la dottrina alla normativa vigente negli altri paesi ringrazio Boy soprattutto il presidente Mirabelli il quale ora se il nostro presidente come Presidente Consiglio sulla magistratura così come il consigliere Abate sono e rimangono nella loro altissime cariche
Dei magistrati quindi sono
Dei nostri nel senso
Che intendono qual è forse anche la riluttanza con la guarda un magistrato interviene ad un convegno il quale un convegno che indubbiamente prego
Prego è un convegno al quale indubbiamente il quale forse magistrato ed in tanti a parlare in quanto sicuramente la problematica che vi è sottesa è una problematica precipuamente di natura filosofica morale religiosa così come abbiamo preso ieri
E quindi se è vero che il magistrato così come anni molti Comuni altro operatore culturale e intellettuale
Alla filosofia nella testa vorrei dire la morale nel cuore riavere però unicamente il codice in mano
E quindi se quelle che sono le sue valutazioni quello che è il suo retroterra culturale e morale può influire nelle sue decisioni indubbiamente la sua guida deve essere formato essenzialmente dal Codice e dalla legge
E ritengo che i tempi siano maturi contrariamente a quanto è stato detto prima in precedenza da un autorevole esponente mi sembra del foro di Rieti in realtà perché una legge sulle donne sia sia una legge la quale sia varata dal nostro potere legislativo in quanto già ora questa problematica filosofica morale e religiosa sociale
Questo di battersi tra i due principi tra il principio del valore della persona i tre principio personalistico e il principio di solidarietà sociale
Il problema del consenso che avrete diritto i valori della persona il diritto d'informazione del malato
Il penso che l'accanimento terapeutico e una certa potere medico sul paziente e quindi sul cittadino sull'individuo sono Demme
Sono delle circostanze dei quali sono attualmente già presenti
Sono presenti nell'altare a ridere magistrato soprattutto del magistrato che si occupa di lavoro inquirente nelle procure della Repubblica in quanto il suo lavoro lo porta con assiduità frequentare così come il medico così come religioso
Casini di vita e di morte a frequentare gli obitori a vedere i delitti quindi a vedere anche l'omicidio di consenziente a vedere dal punto di vista giudiziario quindi che sono casi drammatici e non soltanto casi di cronaca così come un caso drammatico ieri è venuto spore personale con coraggio l'attrice Sandra Milo
Quando il caso di Sandra Milo diventa un caso giudiziario quando il caso concreto caso concreto in quel caso perché di una persona alla quale nota
Ed è un caso il quale ampliare e ampliato dai mass media viene il lotto del potere giudiziario che nell'otto dell'attività giurisdizionale ecco che tutta la problematica discusso in questi giorni
Ecco che il consenso della Rete diritto i limiti del consenso
L'equiparazione tra le persone la decisione dell'attrice o della persona colta non è diversa dal dramma che divide il familiare del paziente il quale muore di cancro e come tutti questi problemi vengono vissuti nel concreto dal magistrato al quale si trova ahimè a dover dare un'autorizzazione a un trapianto qua dove secondo quello che sarà uno dei punti da noleggio che presso Mantovani sottolineava il presidente del tribunale a dovere mettere una decisione una ultima parola
Personalmente temo le situazioni nelle quali il magistrato è chiamato a dire l'ultima parola
Temo le situazioni nelle quali magistrato purtroppo così come avvenuto negli ultimi tempi la realtà sociale italiana è costretto a supplire ad altri poteri ma temo anche le situazioni nelle quali magistrato
Deve dire l'ultima parola e quindi su drogarsi o far tesoro di tutta una serie di decisioni in base a quella con esperienza che non gli appartiene spesso che appunto l'esperienza medica e quindi a diventare in quel momento
Autorizzando la vita o la morte decidendo meno se la persona che in terapie intensive clinicamente morto meno diventa arbitro più di quanto speso succeda nelle fattispecie normali della vita e della morte temo queste situazioni
Però ritengo contrariamente a quello che
Pensai professor Mantovani che in realtà la legge abbia potuto fare una riconoscimento o la bozza di legge ha dovuto fare un riconoscimento abbia voluto investire un'altra volta il magistrato
Di questo potere o di questo l'ultima parola non perché al magistrato piace anzi appunto il magistrato teme il momento nel quale la sua parola desse decisiva
Ecco perché il magistrato deve essere particolarmente professionalmente preparato quindi ritenere nel suo cuore la morale detenere nel suo cervello la filosofia deve essere un uomo quale non maneggia lentamente il codice
Temo questo momento però ritengo che appunto nell'attuale momento nell'attuale realtà la scelta del legislatore non possono ricadere professor Mantovani ancora una volta sul magistrato non so se presidente di tribunale un'altra figura così come adesso avviene avviene già in altre fattispecie nelle quali chiamato il procuratore della Repubblica per legge
In determinati casi relativi appunto alla decesso della della persona o relazione l'autorizzazione ai trapianti i quanto il magistrato forse l'unico il quale può mediare questi baroni opposti presenti in una società può mediare il principio in base alla legge può mediare il principio della persona col principio della socialità può vivere concretamente nella sua esperienza nella sua decisione in modo conflittuale può vivere mediare secondo una norma secondo la legge applicando le norme la legge
Mediare tra queste diverse sezioni tra queste diverse concezioni quindi in una società pluralistica come l'attuale
Anche l'eutanasia e un tema sia che non è mai dolce ed un'area separata da sola
Un titolo di un celebre romanzo eutanasia di un amore è una parola che strappa uretano sia perché è una legge la quale andrebbe a indicare una eutanasia alcun amore età ne sia uno muore un termine che è già stata in
E che tutti sentiamo questo problema di il pronunciare l'ultima parola in materia di vita
E di morte il quale al nuovo non appartengono appartiene pure al magistrato
I tengo però appunto che nell'attuale società conflittuale pura Dissidia forse la legge il progetto di legge per questo abbia dato questa indicazione indicando il magistrato in quanto forse l'unico
Sperando che ne sia degno di poter ancora che di mediare secondo la norma della legge aderendo alla testo della legge quello che il il dibattito quello che sono
Il più principi morali religiosi filosofici che sono sottesi in questa decisione come in tante altre decisione grazie
Ha chiesto di intervenire il senatore Signorelli
Autorità gentili signore signori relatori tutti coloro che mi hanno preceduto sarò veramente breve perché penso che dobbiamo cominciare a stringere dato che poi domani la sintesi interverrà con la tavola rotonda
Ma soprattutto vorrei ringraziare sentitamente a parte quello che hanno voluto provocare
Gli avvocati magistrati quindi Rieti è una civilissima maniera d'intendere la vita della comunità quella di poter interpretare e dibattere soprattutto certe tematiche che sono di me eccezionale importanza e di un'eccezionale anche oggettività
E direi anche di una tempestività
La quale dovrà precedere con quelle precedere quello che l'intervento del politico
Voglio ringrazia gli organizzatori ecco due parole perché mi sembra che tutto questo se non si cali in una qualche ente che fatta da uomini quali siano in condizione di poter poi tradurre in quello tipo di organizzazione di metterci in condizione di battere questi argomenti chiaramente non si potrebbero fare
Qualche considerazione che è importante al di là del tema stesso e appunto questo recupero da parte di una comunità più ristretta
Quando si mette tra virgolette provinciale province nel senso più bello questo recupero del dell'umano nell'umanesimo come etica dell'uomo
Come pratica dell'uomo come dibattito di quello che è la coscienza dell'uomo a cui dobbiamo richiamarci quindi un grazie sentito per loro
Perché quando noi ci troviamo come politici a dibattere dei grossi temi politicamente con un'interpretazione
Con quella decrittare certe volte in maniera arbitraria quelle che sono le tematiche dell'uomo della Società neppure Giuditta
Molte volte ci troviamo veramente in contrasto con la nostra coscienza
Io sono un medico e quindi sono abituato ad un rigore scientifico ad una moralità che non etichettabile né nelle ideologismi ed energie pura a cui io appartengo e posso donare me stesso in altri ambiti
Nel ci vogliono rafforzativi nel medico per altre etiche desumere proprie quella che l'assoluto
Dell'uomo il quale assume la responsabilità sulla responsabilità di dedicarsi
A un altro uomo quando esso è sofferente
D'altra parte mi trovo a essere politico e quindi nel dover interpretare in maniera molte volte arbitraria
Quindi interventi propositivi che calano addosso ad una società la quale certe volte non ha proprio diciamo di questi interventi che cadono come un'accetta addosso ad una società la quale è già sofferente si parla eutanasia
Ma quando una società pratica quella anestesia morale cioè uccide l'anima la mente
Nel tentativo di poter interpretare portare benefici
Nella collettività nel singolo in tutto quello che la somma sia il sindaco del sindaco del singolo poi diventa evidentemente qualche preoccupazione deve colpire ciascuno di noi e non possiamo nasconderci dietro all'atto politico
Voglio dire appunto questo che quando si dibattono questi temi qui è giusto che sia calati con una profondità veramente eccezionale con la doccia con dottrine le quali a un certo punto ora confluire a certe sintesi che non sono decisionali io mi provocò quando ci sono dei disegni di legge che hanno preceduto tutto questo
Perché è una intendimento culturale umano quello di acquisire determinati concetti su cui quali poter poi costruire una normativa la quale poi cade sull'uomo
Qualità della morte
E lei si è precipitata qualità della vita e abbiamo come politici come medici e come uomini così in questo che è il mosaico della responsabilità di ciascuno per tutti
Abbiamo la coscienza pulita di aver dato e di dare una qualità della vita l'individuale collettività
Direi appunto di no
Io non mi voglio porre come come individuo che per la sua posizione impostazione etica di credente pose un certo punto trovarsi in difficoltà perché potrebbe essere una scelta quella che da questo convegno di uscire non è una scelta siamo sereni e tranquilli non è una scelta noto biometano sua coscienza successivamente al di sotto di certi intendimenti di certe proposte siamo disegni di legge
Io direi che e finisco quasi subito
Che una collettività la quale è chiamata a dibattere questi temi e risolverli deve avere prima
Tutte quante le strutture normative che possono precedere quello che è l'atto a cui si avvia l'uomo il quale biologicamente sane scontato che dovrà scomparire in commento tra l'essere e non essere in quel tremendo momento che soltanto la solitudine del medico di fronte al suo simile
Sa conosce e per interpretare ed è chiamato poi a decidere per una normativa quindi mi pare che quando noi abbiamo veramente sono disfatto quella che l'esigenza della vita stessa diritto dovere è diritto e dovere reciproco e la collettività deve provvedere prima tutto questo perché non soltanto è un atto morale
è un atto quindi sociale
Ma un atto attraverso il quale cercando di rendere sempre più più piccolo spessore verso la malattia tragica verso lo Stato tragico dell'individuo cioè verso quella quella quella difficoltà quella patologia per la sofferenza
Che poi chiama la Società stessi intervenire deve fare in maniera di far vivere meglio infermiere meglio dell'individuo
Quando noi vediamo un'Italia che purtroppo non tutto quindi soddisfatto
Due punti ma quando noi vediamo intorno a noi le sofferenze inaudite
Di numerose persone quindi non siamo al caso drammatico dell'individuo il quale soffre oppure una più la coscienza di se stesso ma ormai illustrazione cliniche reversibile ma quando le vediamo gli psicotici espulsi attraverso la centottanta e allora parliamo in questa maniera interveniamo anche per una critica la quale dovete farvi vedere quella che la posizione dello Stato attraverso sono attive su quelle che sono i danni che si prova però ecco quindi la iatrogena essi dello stato della collettività quando si pone queste condizioni in queste situazioni
E non è vanifica completamente quello che lo studio attento il soccorso Cosmai
Facciamo risalire a un'entità sprecona per lo Stato quello tremo venne interventi moderni vediamo quello che veramente la sofferenza provvediamo noi all'anziano
Alle macinato alle sofferenze incredibile prima di esser figli sono morali e psicologiche emotive
Noi provvediamo in qualche maniera sottrarre nel patto se non lo stress della sofferenza che induce come come altro motivo di rischio intanto una depressione del sistema umorale peggiorando di conseguenza anche una parte una qualsiasi patologia
Qui sono anche temi di cui bisogna tener conto quando noi nella Commissione sanità c'è Quilmes presidente lo saluta affettuosamente anche se se partiamo da concezioni politiche diverse ma siamo sempre pronti su certi temi e penso posso anche riconoscevano come lo riconosco al professor Sartori Bompiani col senatore Boso montiani c'è questa identificazione
Perché noi ci possiamo scontrare su quelle che sono le intermediazioni degli strumenti politici e qualche volta e forse anche a ragione come in questi giorni abbiamo visto insieme fino all'altro giorno su come si può si intende un'assistenza sanitaria nei propositi
Il che hanno semplicemente una fondazione di utilitarismo
Non si può mercificare tutto non si può monetizzare tutto quindi recuperiamo quella che la spirituale della vita ripeto Cometto vere e come diritto reciproco perché dobbiamo anche imporre introdurre il concetto che ciascuno deve pensare la propria salvaguardia perché la vita venuto è un dovere
Sono piccoli messaggio sono considerazioni cosa l'azione che chiaramente sono state dibattute ma sono problematiche anche per un pubblico il quale e più preoccupato di essere entrato in questa sala e lo e ringrazio questo stupendo pubblico
La riuscita di un convegno
Sì negata ai nomi autorevoli che molte volte rimangono piuttosto isolati
Al di là di una barriera fatta dei silenzio dall'assenza del pubblico
A un pubblico stupendo meraviglioso ci conferma che ha anche se in generale nemmeno preparati per carità non è meno intelligenti
Ad un problema che mette qualche paura che ingenera qualche preoccupazione il fatto stesso che siete qui vuol dire che sono temi i quali non sono conclusi ma devono essere dibattuti
Affinché sia una crescita morale di tutti quanti insieme affinché quello che esito naturale
Quindi omini starà Tanci te ad hoc Omnibus rubare idee dette
Grazie
Prima della relazione di sintesi che sarà fatta da Marino Petrone quale pure cumula le esperienze della magistratura ora dell'avvocatura
Dell'insegnamento universitario
Un ultimo intervento ha una caratteristica particolare intervento e la dottoressa dalla
La quale è stata premiata una borsa di studio per un lavoro specificamente dedicato la sua tesi a queste tematiche pregherei riguardo prestato alla fine rendere la parola
Dunque io vorrei fare due
Bellissimi
Brevissimi rilievi teorici
Su argomenti non prettamente giuridici direi più di epistemologia e di filosofia della medicina anche perché io credo a questo punto di aver analizzato a tal punto questi questi aspetti da potermi considerare quasi un ex laureata in legge
Però teorici anche perché ricreduto credo che benché gli aspetti umani non vadano sottovalutati perché le esperienze che per esempio ieri abbiamo ascoltato indubbiamente hanno il valore di mettere di fronte soprattutto alla propria morte cioè sono esperienze che ci consentono di confrontarci direttamente con la nostra morte
Credo però che dal punto di vista del di quello del loro inquadramento come principio d'induzione siano particolarmente nocivi in un ambito così fortemente carico di tinte emotive come
Insieme
Quello relativo ai problemi dell'eutanasia
E cioè quella tesi che è che è fatta propria dalla prevalente filosofia della scienza per cui in fondo ogni teoria si ritaglia poi nella realtà
Quei fatti che servono a corroborare la e quindi i fatti di per sé sono muti insomma davanti a un'esperienza come quella che è stata raccontata ieri dalla signora Miglio si può arrivare a a conclusioni teoriche completamente differenti quindi in questo senso forse bisogna cercare di trattare gli aspetti teorici in modo dominante rispetto alle questioni emotive
I due rilievi teorici sono uno prettamente terminologico e vorrei richiamarmi a una sorta di principio di economia nell'uso del termine eutanasia perché se probabilmente tutti voi avete
Potuto inquadrare correttamente di volta in volta le affermazioni dei relatori in un tipo di eutanasia piuttosto che un'altra io credo che molti problemi relativi all'eutanasia derivino da una ambiguità semantica iniziale che andrebbe eliminata non introducendo una pluralità di di termini per alludere a questa morte dolce quindi stamattina abbiamo sentito eutanasia Distant Asia orto eutanasia
Perché questa pluralità terminologica non elimina le ambiguità di fondo quindi e più corretto come già fatto il professor Mantovani
Analizzare quali sono i presupposti cioè le situazioni di fatto a cui di volta in volta sì dal nome di eutanasia e secondo me si possono facilmente ricondurre a tre domande e cioè quali
Cosa giustifica l'intervento eutanasia col e quindi discriminare per esempio
Tra e le situazioni in cui la morte sia un evento imminente ed inevitabile da tutti gli altri casi in cui si parla di tutta l'Asia di fronte a situazioni in cui la morte non è né imminente né inevitabile
Altro altra domanda di chi è la sofferenza e cioè quando la sofferenza realmente riguardi l'interessato e quando riguarda invece chi lo assiste questo
Con questo non intendo riferirmi alla rilievo che può essere banale dei motivi egoistici ma a quella intollerabile sofferenza nel veder soffrire qualcun altro ecco che spesso può essere confusa con la sofferenza dell'interessato e infine l'esistenza del presupposto della sofferenza quindi evitare di parlare di eutanasia quando si ha morto e cerebrale e quindi per definizione il malato non soffre più queste questi brevissimi rilievi ci consentono così di vedere come l'eutanasia e un genica e tutti quei casi che il professor Mantovani ha definito di eutanasia collettive utilitaristica in realtà solo per ipocrisia o forse per un precedente storico e mi riferisco all'età nasi programma
Hitleriano
Sono stati denominati accomunati alle altre situazioni di eutanasia perché in fondo qui il presupposto
Non è di dare una morte dolce cioè di opporre una morte dolce ad una mala morte
Ma semplicemente l'intento principale è di eliminare un soggetto scomodo per la Società quindi diventa il fondo molto scarsamente rilevante quali siano i mezzi attraverso cui questo soggetto viene eliminato quindi se lo si fa con una morte dolce o con una morte atroce
Attratto come spesso in realtà e i motivi Pittis PC si traducano in verità se non i motivi egoistici in un giudizio di inadeguatezza che come alcuni psicologi hanno messo in rilievo Illy individuo sano da della vita dell'individuo malato
Sulla base di una presunzione la di un'esperienza che in realtà non può fare perché non ci si può calare nella realtà di un handicap patto per esempio per valutare dall'interno che cosa sia un giudizio di vivibilità vivibilità di quella vita
E per esempio tutta la dottrina tedesca ormai non usa quasi più il il termine eutanasia riferendosi all'eutanasia terapeutica preferendo il termine di chi fece resterebbe Kiefer cioè l'aiuto nel morire
L'altro rilievo teorico riguarda le implicazioni logiche che secondo me esistono tra i presupposti che sono sottesi ai diversi atteggiamenti nei confronti dell'eutanasia e qui mi riferisco all'eutanasia volontari attiva e d'altro canto al così detto accanimento terapeutico distinguendolo che vogliamo fare uso di questo termine data quello che alcuni medici hanno chiamato accanimento per la vita e quindi quell'accanimento
Realmente legittimato dalla convinzione di poter recuperare alla vita intera cioè alla all'insieme e all'integrazione di tutte le funzioni
Si confidi che dell'individuo non a quella accanimento
In una situazione per esempio di malattia terminale e l'implicazione che può sembrare strana dal momento che si è spesso affermato che il la nuova le nuove esigenze di parlare tanto di eutanasia sono state dettate proprio dalle situazioni di accanimento terapeutico
Sono queste e cioè che un certo tipo di opposizione all'eutanasia quella fatta in nome del personalismo della
Di concezioni che appunto tengano conto della persona come valore e non che non partano da un punto di vista utilitaristico implichi necessariamente anche l'opposizione all'accanimento terapeutico
Così come l'abbiamo inteso e viceversa chi è favorevole all'eutanasia non necessariamente e anche contro le l'accanimento terapeutico
Per quale motivo
Dell'accanimento terapeutico secondo me si possono dire brevemente alcune cose cioè che è la conseguenza di una crescita tecnologica nella medicina che non è stata sorretta però da un'adeguata riflessione filosofica
Non solo su quali sono diventati gli scopi della medicina ma anche sul significato di quelle tecnologie quindi una vera e propria filosofia della tecnologia
E sei non si è arrivati ad una posizione di giustificazione di tutto quello che il dato tecnologico quindi ad una mentalità uscenti Istat tecnologica
Per cui la tecnologia
Assume una valenza normativa e cioè che il medico ritenga di poter fare dove questo potere ha un significato etico quindi di dover fare tutto ciò che può materialmente fare
L'accanimento terapeutico d'altro canto espressione di una mentalità riduzioni Istica
Nel senso delle scienze di base cioè ritiene di poter esaurire un discorso sull'uomo attraverso l'analisi e riducendo l'analisi ad un solo libello
Per esempio il livello biologico
E quindi riducendo la vita della persona al perdurare di una o di qualche funzione biologica
Accanimento terapeutico infine espressione della rimozione della morte di quella tabù di cui anche stamattina abbia sentito parlare che caratterizzerebbe la Società del secondo le società occidentali del secondo Novecento
Poi che riducendo la morte a malattia molti autori hanno parlato di medicalizzazione della morte
Nega uno spazio proprio alla morte ingaggiando una lotta non più per il malato ma contro la malattia
E secondo me questo dipende dalla non tenere in conto quello che il peculiare statuto epistemologico della medicina io ho sentito affermare in più di un'occasione qui che la medicina una scienza io non credo che questa sia un'affermazione corretta perché in realtà i dati in vitro non coincidono e non esauriscono mai i dati in vivo perché il medico nell'applicazione delle terapie di tutto quello che sono i i dati delle ricerche di base
Non può non tenere conto di una serie di dati che oggi non sono statisticamente quantificabili come è la cosiddetta risposta di pura o il l'effetto placebo il rapporto medico-paziente
E quindi questo
Questo
Salto da colmare questo vuoto che esiste tra la quello che la medicina oggi può materialmente fare e il significato stesso della medicina cioè se certi atteggiamenti e il rifiuto di riflettere su certe conquiste non abbiano portato ad un capovolgimento di quel nonno celere ippocratica
Dunque ecco quindi chi è e contro all'eutanasia in nome di una riunioni d'azione della morte
Che non rende il malato una povera cosa che è fatta di tubi come si è detto ma ne rispetti la dignità non può che essere anche contro le l'accanimento terapeutico a favore di quelle terapie palliative
Che non sono semplicemente l'uso di farmaci analgesici che di solito vengono citati in proposito ma e questa è la mia piccolissima esperienza nell'ambito di quell'équipe di volontari del professor Ventafridda all'Istituto dei tumori di Milano
Che appunto fa assistenza a malati terminali
E ha modo quindi di vedere come l'intervento a favore della qualità di vita non si risolva semplicemente nella tanto discussa somministrazione di morfina ma coinvolga il controllo di tutti quei sintomi dolorosi fastidiosi che possono andare dalle difficoltà respiratorie alla somministrazione di di antiemetici a una serie di interventi che migliorino globalmente la qualità di vita del malato terminale ma che indubbiamente non hanno più una capacità aggressiva nei confronti della malattia però mi sembra che in questo senso
Ci sia una certa contraddizione nel modo in cui i medici considerano le terapie che aggrediscono una malattia rispetta le terapie cosiddette palliative cioè quelle che semplicemente possono recare sollievo all'ammalato e quindi come nello stesso codice di deontologia medica sia nettamente predominante la figura del medico che guarisce rispetto alla figura del medico che cura
La questa contraddizione evidente nel fatto che rispetta determinata l'impiego di determinate terapie
Penso alle chemioterapia le cobalto terapie che sono fortemente dannose per l'organismo poiché lo scopo principale è quello ancora di combattere la malattia non ci sia alcuno scrupolo
Per quelli che sono gli effetti secondari effetti secondari che invece diventano il motivo di contrasto principale nell'uso di quei farmaci e non hanno più una la volontà la capacità di aggredire la malattia perché allora in questi casi opposto assistito a Milano
Nel corso di un di Milano medicina un durissimo attacco proprio il professor Ventafridda da parte di medici che contestavano l'uso della morfina nel per il malato terminale
Adducendo il dubbio la scusa ma come creiamo un tossicodipendente nel malato terminale come se questa fosse una considerazione pertinente in una situazione del genere
Ecco e si parla sempre di sospensione delle terapie mentre molte volte sia semplicemente un passaggio cioè il passaggio da certe terapie dirette ad aggredire il male ad altre terapie
Che appunto hanno finalità differenti
Questo tipo di posizione significa ritrovare
Un luogo per la morte nella nostra cultura il che non può che essere positivo per una vita che si sappia finita e con questo si sappia finita vorrei fare riferimento a quelle concezioni delle l'esistenzialismo in Filosofia che hanno dato rilievo all'importanza della morte e della consapevolezza accettazione della morte per un'esistenza autentica e un'esistenza valida dal punto di vista progettuale
D'altro canto la posizione a favore dell'eutanasia è totalmente centrata appunto come diritto di morire sul concetto di autodeterminazione sono io a stabilire se la mia vita e degna di essere vissuta oppure no
Ma questo infondo svaluta il problema dell'eutanasia da un lato non implica una riflessione e una valutazione negativa dell'accanimento terapeutico o non implica tout-court una riflessione della medicina sui limiti che sarà aggiunto
D'altro canto non implica sono talmente la presenza della malattia in fase terminale perché il giudizio di non vivibilità della propria esistenza
Se il punto di riferimento del giudizio inteso dal punto di vista volontaristico individualistico allora una vita può non esser più degna di essere vissuta in una quantità
Di altre circostanze
E così come l'accanimento terapeutico riduce la morte a malattia negandone uno spazio proprio filosoficamente la posizione a favore delle
Allasia porta a considerare la vita stamattina si diceva la vecchiaia è una patologia
Io credo che questa posizione porti a considerare l'intera vita come patologia una malattia da a cui è sempre possibile porre termine da cui è sempre possibile guarire quindi si finisce per affermare l'eutanasia come una terapia
E io credo che contro queste due posizioni si possa invece affermare un diritto alla propria morte e stamattina e professori solo accennato questo dove l'accento cade sulla propria
Cioè che la medicina si sforzi di di umanizzare e rinato una realizzare la morte e quindi la morte non debba essere sempre legata a interventi fortemente invasivi d'altro canto io credo che questo non risolve il problema in linea di principio cioè no la medicina si può spruzzare attraverso i contributi della psicologia del morire eccetera eccetera rendere invivibile la morte però e questo è un argomento logico
Non si dà il passaggio dall'essere al dover essere quello che gli anglosassoni chiamano l'argomento ISO otto per cui dal piano dei fatti non possiamo passare al piano normativo
E cioè il rendere vivibile la morte comunque non sarà mai un buon motivo un sufficiente motivo per nessuno per viverla effettivamente per dare un senso a questa morte
Quindi le giustificazioni alla fine vengono da un ambito
Etico religioso e trattenendo diciamo la discussione sul piano etico vengono da giustificazioni metta ittiche
Il professor Mantovani faceva prima riferimento alcun accettazione personalistica o utilitaristica dell'individuo e il il problema può diventare ancora più generale parlando del problema a proposito del problema del valore e quindi se il valore cioè noi attuiamo semplicemente un riconoscimento del valore e cioè i diritti dell'uomo sono quindi un'espressione del riconoscimento di valori oggettivi oggettivamente esistenti auto evidenti per la ragione o se il valore dipenda dall'attribuzione di valore e questa è una posizione molto pericolosa perché se noi riconosciamo valore alla vita perché glielo ripuliamo allora possiamo Modular le frantumarla lo
In modo molto rischioso
Ho finito
Ci dà Barocco ricostruzione anche le sporco conflitto ma il premio per il miglior suo
Lavoro espresso Paul misura prese il suo diritto moglie
Del resto se mi consentite una battuto il corvo parla scuola Lombardi Vallauri non può più vivere del
Materialmente attuabile
Rilievo delle personalità indubbiamente da seguire con attenzione pregherei adesso il professore l'amico Marino Petrone di prendere la parola per la relazione di sintesi che chiude questa giornata di lavoro
Non ho
Carissimi amici
Che che ne possiate pensare
Dopo questo succedersi forse un po'affannoso
Di interventi di relazioni sugli aspetti più vari del problema che qui si è dibattuto
Il problema che qui si è dibattuto non è né un problema religioso non è un problema reti come un problema medico legale né un problema sociale
Ma è un problema giuridico
E questo dunque
è un convegno giuridico
Si potrà sembrare strana
Forzata forse questa mia conclusione
E se non serve soltanto a quasi giustificare che la relazione di sintesi pazzia fatta da un turista
La scelta dei promotori e organizzatori di questa di questo convegno non poteva essere
Più precisa
No e che lo stesso titolo del convegno gli ha dato il taglio perché qui ci si è chiesti se esista o meno
Un dovere
Divina
Ogni convegno a una tematica che ne costituisce i contenuti
E il titolo per essere ed è normalmente si è felicemente scelto e questa volta è stato certamente felicemente scelto la sintesi di questi conti
Vivere
Ci si è chiesti ci siamo chiesti e dobbiamo dare una risposta a questa domanda
Un diritto o è anche un dovere
Si usano due espressioni squisitamente giuridiche dunque bisogna dare una risposta giuridica
E se questo è vero evidente che tutte le premesse
Che si sono svolte non possono essere altro che il presupposto per una risposta di una risposta in termini appunto giuridici
Ma una risposta giuridica a questo problema
Non può nascere improvvisamente perché
Il diritto non è altro che come si suol dire un epifenomeno
Cioè
Una realtà che si innesta su altre realtà
Anzi le vere realtà sono quelle che ne costituiscono il presupposto perché il diritto è soltanto lo schema che su quella realtà si adagia
Era inevitabile dunque che si scandaglia sarò tutti gli aspetti di questo presupposto
Quelli religiosi ed etici
Quelli medici
Quelli finalmente giuridici
Se non che
Abbiamo assistito in questo convegno a una sorta di
Passaggio
Da un settore all'altro
Gli studiosi di etica dei religiosi spesso hanno chiamato in causa i giuristi dicendo che in fin dei conti
è molto importante quello che stabilisce il diritto
Anche i medici legali questa mattina l'abbiamo sentito dal professor dall'osso
Hanno quasi finito per concludere che il loro compito è molto relativo perché in realtà il problema e giuridico
E i giuristi d'altra parte di rimbalzo si riferiscono alle valutazioni etiche
E medico-legali e religiosa
Qual è il centro di tutti questi aspetti qual è il fulcro di tutti questi aspetti
E la verità e che finché vi sarà il diritto a regolare le relazioni umane è evidente che ogni problema non potrà che concludersi con la sua disciplina giuridica
Ma la disciplina giuridica dove da dovrà tenerne tra tener conto di quelle che sono le sue caratteristiche reali
E quindi è evidente che per per poter dare una risposta a questa domanda nuovi dovremo passare attraverso quei presupposti
Che non hanno nulla però di definitivo
Perché la parola definitiva spetta semplicemente al giurista
Ed in particolare al giurista calato nel sistema nel quale Nouri da tempo siamo calati
Cioè un sistema che conosce una Costituzione rigida
Alla quale
Tutto deve risalire e alla quale tutto deve uniformarsi
Vedremo che non è molto difficile trovare una risposta nella Costituzione
Una volta che avremo però esattamente delimitato quale la problematica di questo convegno
Perché il titolo dopo aver chiarito e mi pare che quanto finora detto ne costituisca l'ulteriore puntualizzazione
Che ci si pone qui un problema di esistenza o meno di un dovere di vivere tuttavia aggiunge problematiche della eutanasia
E le problematiche dell'eutanasia sembrerebbero non soltanto collegate a questa domanda cioè se esiste oltre che un diritto anche un dovere addirittura di vivere
Perché essa si è arricchita soprattutto negli ultimi tempi di una serie di implicazioni più ampi e più vaste che portano ad allargarla direi quasi in definitamente
Finendo per confondere problemi che sono sì vicini ma sono nettamente diverso
Tutto questo seppure in maniera non del tutto distinta ma a me pare che tocca proprio a relatori di sintesi creare questa distinzione e certamente emerso in questo compito
Ed allora io che ho il compito di raccogliere le fila prima di doverle raccogliere devo necessariamente puntualizzare qual è questa tematica
Qual è la vera tematica giuridica e quindi guardata nei suoi presupposti etici religiosi
E medico-legali cioè fenomeno logici soprattutto
La tematica giuridica dell'eutanasia
Vi dico subito che mi è molto piaciuta
La relazione perché di una relazione si trattava che lo dico anticipando un giudizio che e mio personale ma penso sarà condiviso da molti di voi
Quella quell'intervento relazione
Del laureato che ha partecipato a questo mobilissimo concorso che si è concluso con la
Vittoria che sappiamo con la prima azione capitalistica tanto ci sarà c'è già stata
Quando ha puntualizzato
Sì quando ha puntualizzato
Gli aspetti anche terminologiche della
Del fenomeno dell'eutanasia
E non è stato l'unico perché mi pare di ricordare che la stessa cosa è stata fatta dal dottor scorretti il quale anzi ha dedicato a questo una apposito intervento
Qui abbiamo dei problemi termino logici perché è arrivato finalmente il momento di chiarire che cosa vogliamo intendere con l'espressione eutanasia e ciò che Uta Mattia non è e dunque va lasciato fuori dalle trattazioni che a questo tema si devono riferire
Non è soltanto un problema terminologico
O come anche si è detto un problema semantico
Perché la semantica non è che la manifestazione esterna del pensiero umano
Il pensiero umano finché l'uomo sarà dotato della
Superiore ragione che lo caratterizza
è un pensiero che si esprime per concetti
E il nostro conoscere la nostra conoscenza è un sistema ordinato di concetti
E quando questi concetti sono disordinati perché disordinate sono le espressioni che nei contrassegni hanno
La conoscenza ne soffre particolarmente
E questo mi pare proprio uno dei casi
Ed allora prospettiamo davanti a noi quali erano le tematiche del convegno
Vediamo poi quali sono state le risposte date ai problemi che a quelle tematiche si riferiscono
E cerchiamo anche di fare uscire da questo convegno una linea ideale
Che ne costituisce poi la finalità perché altrimenti si risolverebbe soltanto in pure esercitazioni di volta in volta verbali o logiche vediamo di stabilire se uscita una linea unitaria da questo convegno che possa costituire
Una
Prospettiva un suggerimento per un legislatore che da tempo ha mostrato interesse a questa materia e al quale ci piaccia o non ci piaccia spetta l'ultima parola
In questa ricognizione naturalmente il dato fenomenologico e quello più importante
Perché ciò che viene prima di tutto è la Fenomenologia
Cioè il fatto umano il fatto sociale quello di cui dobbiamo occuparci che cosa e come si presenta quali sono le sue reali caratteristiche qual è il suo materiale di venire questo il primo problema che la conoscenza si pone
Poi
Questo fenomeno passa attraverso le valutazioni
I giudizi di valore
Che sono eclettici che sono religiosi e che sono finalmente e definitivamente giuridici
Qual è questo fenomeno qual è il fenomeno delle Tana sia nel senso vero tipico della parola
Onde tutto il resto espurgo va eliminato in questa sede
Salvo ritornarci in altre sedi
Il problema dell'eutanasia riguarda
La morte direi intatta o non impedita
Per eliminare sofferenze o per eliminare offese alla dignità
E quella che Mantovani ha chiamato l'eutanasia pura ma devo dire che Mantovani si è riferito
Con l'espressione eutanasia pura soprattutto all'aspetto della vietate la misericordia
E forse in questo convegno è rimasto seppure alcuni accenni siano stati fatti
In secondo piano l'aspetto dell'attività
Non dobbiamo sottolinearlo con grande energia questo aspetto della dignità
Non soltanto perché i suoi vero e reale sta assumendo proprio per questo no nostro dico nostro perché e degli altri ma è anche fu duramente nostro
Morire ma significato
Non nelle nostre abitazioni e con la cura ed il pianto dei nostri familiari
Maya in ospedali spesso squallidi
Con la tolleranza
Malcelata
Qualche volta neanche mal celata ma manifestata in termini di insofferenza di coloro i quali dovrebbero condurre per mano l'agonizzante
E questa è un'offesa alla dignità
Non soltanto per questo l'aspetto della dignità dei venire in rilievo
Ed è parzialmente venuto ma spetta a me sottolinearlo in questo momento ma perché noi abbiamo un unità proposta di legge sull'eutanasia e questa proposta di legge
Parte proprio da una tutela della dignità della vita
E Mantovani nel criticarla
Ah con molto alcune rilevato che tante volte si baratto no attraverso Pseudo etichette
Delle finalità parliate nascoste surrettizie
E molto probabilmente attraverso la tutela della dignità della vita qui si voleva raggiungere altri risultati
Egli ha ben messo in luce quando al termine della sua relazione ha invitato tutti i punti critici
Di fronte ai quali cade miseramente quella proposta e questo sia detto senza naturalmente alcuna nota di biasimo operativa formulata che tra l'altro ha vissuto momenti
Nei quali il problema è diventato suo lo abbiamo sentito dire da una testimonianza di ieri quale è stata la sofferenza e la fine dell'onorevole fortuna al quale come a tutti gli uomini del mondo
Va ovviamente nostro riverente ricordo
Ma le proposte si staccano dagli uomini
E spesso non sono neanche il prodotto individuale degli uomini
Sono prodotto di idee collettive sono prodotto di partiti sono prodotto di movimenti sul prodotto di speculazioni
E questa proposta
Ha dimostrato attraverso i vari punti in cui essa
Cede
Che forse più che la dignità della vita si voleva tutelare qualcosa
Ecco ma la dignità della vita dunque un aspetto accanto a quello de la sofferenza che va tenuto strettamente presente perché senza considerarlo Mui
Correremo il rischio di non valutare sufficientemente gli interessi che in questa tematica sono in gioco
Che cosa resta invece fuori
E questo è emerso ma ci tornerò su questo punto mi serve semplicemente
Per delimitare il tema come si è soliti dire nei processi decidendo come probandum
Il tema del nostro dibattito resta certamente fuori l'accanimento terapeutico quando presso inteso come tale nel senso stretto della parola
E resta anche fuori la individuazione del momento Della Morte che anch'essa è legata all'accanimento terapeutico ma è soprattutto legata a quell'altro problema che finisce
Per in una assurda commistione peduncoli mescolarsi con quello che l'eutanasia e cioè il problema degli espiantati o esploranti al fine ai fini dei trapianti
Se noi non terremo distinti questi aspetti correremo il rischio di fare un'immensa confusione
Allora dovremo occuparci soltanto del primo problema
Quanto agli altri estremamente importanti
Vanno lasciati ad appositi convegno ad apposite discussioni perché
Coinvolgono problematiche collegate ma certamente diverse dunque da distinguersi
Ed allora dunque la domanda che si poneva questo convegno e questa
Tutte le volte in cui una persona
E sofferente ed ha in stato di agonia
Che sofferente sofferente in maniera intollerabile
Ovvero si è ridotta in uno stato terminale tale che la sua dignità
E ormai
Fortemente provata è compromessa
E giusto e in definitiva deve essere autorizzato dall'ordinamento giuridico
E questa persona
Attraverso una manifestazione reale o presunta di consenso
Authority altri
A togliere la vita
Quali sono state le risposte che sono state date in questo compito
Io chiedo scusa se la mia analisi delle relazioni degli interventi non sarà del tutto approfondita ma sapete che ho sostituito altri
Che per questa ragione sono anche intervenuto quando il convegno era già iniziato
O come degli appunti che spero corrispondano alla realtà che della cui eventuale imprecisione gli autori delle relazioni degli interventi mi faranno certamente venia
Per la parte religiosa quali risposte sono arrivate
Diciamo che è stato estremamente opportuno e ancora una volta ne ha fatto plauso agli organizzatori di questo convegno per interpellato le varie parti
Allo scopo
Di non ottenere una risposta monocorde
Ed ha funzionato il sistema perché abbiamo visto che la risposta non è monocorde la risposta e variegata
Da parte dei protestanti il professor di umana
Ha sostenuto che
Bisogna aiutare a vivere l'uomo ma bisogna aiutarlo anche molto
Dunque una risposta in chiave di evidente apertura
Da parte del rappresentante della religione ebraica
Il rabbino Toaff anche se a quanto ho saputo il suo intervento è venuto soltanto tramite meccanismi tecnici di lei corpo ormai abbastanza consolidati ma che una volta avrebbero fatto pensare al miracolo
Ha risposto che e proibito affrettare la morte
Tutto va lasciato alla natura col che dunque c'è una risposta di netta chiusura
Nessun consenso nessuna richiesta netta un poco nessuna iniziativa altrui potrebbero
Giustificare questo questa anticipazione del momento Della Morte
Anche se il moribondo soffre atrocemente
Anche se il suo stato di uomo si è ridotto a qualcosa di estremamente indecoroso
E la natura che deve decidere
Nessun intervento statale
La risposta dei cattolici
Non poteva certamente essere diversa
Qui abbiamo avuto duetti su due relazioni da parte del monsignor Carinelli e di monsignor Faggioni
Per la verità
Delle due quella che maggiormente significativa è la prima non certo perché la seconda sia meno pregevole ma perché è quella che maggiormente si avvicina al problema che si poneva in quanto è tutta in chiave religiosa
La risposta e nettamente e decisamente no delle ragioni penso che siano
Non non ti chiedono alcun commento sul sono chiare di per se stesse
Monsignor fagiolo con una relazione che tu invadendo terreni altrui è una reazione estremamente puntuale precisa
Ha ricordato che la vita è un bene
Indisponibile supremo secondo la nostra Costituzione
Puntino a fagiolo ha svolto una relazione da costituzionalista perché tale è stata la tematica che gli è stata affidata
Onde qualsiasi apertura nei confronti della tutta l'Asia sarebbe del tutto incostituzionale
Che cosa c'è venuto dalla parte medica
Due splendide relazioni entrambe interessantissime che hanno arricchito la tematica di questo convegno di quei contenuti sostanziali denuncia aspettavamo
E che ovviamente non erano definitivi perché definitivo non potevano essere mi volevano del
Ma la Fenomenologia è stata ben chiarita
Professor Dell'Osso ha indicato quali sono i momenti deontologici raggiunti dalla classe medica con una
Precisione e puntualità che maggiore non poteva essere
Perché lì non c'ha parlato soltanto del nostro Codice medico deontologico già riformato nel settantotto ed ancora in via di riforma
Perché ogni deontologia vorrei aggiungere io ai tempi che trascorre che percorre e con essi Mutai fluisce
Ma in quel codice l'articolo quaranta ed altri articoli dimostrano che profondamente sentita dalla classe medica la condizione del malato
Che si possono addirittura individuare alcuni punti fermi che io ho contato in sei molto probabilmente per il professor Dell'Osso sono ancora di più forse ancora di meno ma quello che conta e che si passò la procura attraverso alcuni punti ineludibili come
Il non
Abbreviare la vita neanche a richiesta
Come il realizzare invece una terapia analgesica
Come il non ricorrere a mezzi straordinari di artificioso mantenimento in vita e qui però questo punto dovrà essere naturalmente chiarito perché altrimenti ci resterebbe di poter dire troppo
Che la volontà del paziente che importante
Che i vecchi deve essere una sola definizione di morte
E lo abbiamo puntualmente sentito ribadire dal professor Mantovani
E qui viene il punto la fenomenologia
Che il comma dei passi è irreversibile
Ecco mentre tutta questa prima parte che appartiene alla deontologia
E che ci riempie di gioia
Perché allora finalmente sappiamo che quando il medico si apposta noi sia costa così
E francamente qualche volta ne dubitiamo
Ma il professor Dell'Osso ci ha rassicurati
Quando saremo in fase terminale qualsiasi medico ci accosterà a noi con questa deontologico
E noi duriamo garba Magistri
A quando si passa la parte strettamente fenomenologica che forse il professor Dell'Osso ha invaso malgrado non gli fosse stata attribuita perché la sua relazione era sulla deontologia del medico nei confronti della eutanasia
Ma mancava ecco qui non voglio farle un torto Agliano agli organizzatori ma forse sarebbe stata necessaria una relazione che descrivesse i fenomeni li classifica se sul piano naturale umano e medico
Quando si è trattato di stabilire se il coma dei passi sia o meno reversibile il professor Dell'Orto ha giurato che i suoi
E io qui naturalmente manifesto le mie perplessità che anche altri hanno manifestato
Perché in altre sedi o ha preso
Da illustri medici
Che questa verità non è ancora una verità assoluta e insuperabile definitiva ed archiviata
Ma è una verità di cui possiamo percentuali Zare il valore come vogliamo ma che ma alla quale manca per lo meno uno per cento
E ci ha detto Mantovan
Molto giustamente umanamente che mi basta un uomo che possa sopravvivere perché la regola non vale
è un punto che non deve sfuggire alla nostra attenzione perché su questo forse si colloca uno dei presidi fondamentali delle soluzioni che dovranno essere ricavate
Quanto al professore Izzo aperto uno scenario
Che più interessante non poteva essere
Non soltanto in quel suo presentare
Il valore della Psichiatria e della psicoanalisi
Quel valore debole
Le nostre motivazioni sono deboli ha detto il professor Rizzo perché
Quasi raramente sono sentite da chi poi deve decidere
Nella stanza dei bottoni la voce dello psichiatra e qua e ancor meno quello psicanalista non arriva
Dunque diceva il professor Vittorio di prospetto qualcosa che penso che sento che noi del nostro ambiente pensiamo e sentiamo fate nell'uso che volete
E questo qualcosa si concludeva per quanto io ho potuto ricavarne
Che vi è un profondo desiderio di morire in uno Dinoi quando la vita non ha più un senso
è una importantissima enunciazione fenomenologica
Che e Hill ubicati avrei colto in questo convegno accanto a quella peraltro discutibile come avete visto della irreversibilità del coma di passi
Perché cita
Severa
Io penso che lo sia
Perché certamente quando la vita non ha più senso nessuno di noi vorrebbe continuarla
Perché cita le motivazioni che stanno alla base di quei possibili consensi o di quelle possibili richieste
Che integrano nella maggior parte dei casi reali o presunte il presupposto dell'intervento di Tanassi
Paolini la vita perché la vita per me non ha più senso
Freud era diventato cieco e chiese al suo amico collega
Per tanto tempo abbiamo lavorato insieme
Tu sai quali sono
Le mie volontà
Ora la vita per me non ha più un senso
E l'altro i prati con un'iniezione
E so voi non si svegli o più
Sono dei dati umani che appartengono alla premessa dell'intervento il fanatico e che devono certamente essere tenuti presenti in questo nostro paludati
Si è poi passati alla parte giuridica
E sarebbe impossibile riassumere la magistrale relazione del amico professor Mantovani
Nei confronti della quale io manifesto se questo potesse interessare ma voi scuserete al relatore di sintesi anche un momento individuale anche perché non è possibile parlar delle tesi altrui senza utilizzare i parametri propri
Che io condivido in larghissima parte
E chi vi conosce mi dispiace che non sia presente il senatore Compiani sacche io questi principi
Più affermati in altre sedi dove sono stato anziché relatore di sintesi
Compito per una certa parte ingrato anche se esaltante sotto altri punti di vista relatore individuale o manifestato
Spesso con il senatore Bompiani
Spesso forse più spesso nei problemi della manipolazione della vita che non i problemi della manipolazione della morte
Ma e questa è un'annotazione che avevo avrei voluto suggerirvi all'inizio ma che ora mi ritorna in mente onde
Non vela nascondo
Qui parliamo quasi della stessa
Perché il problema è sorto per l'eutanasia
Perché vi sono state le manipolazioni della morte
In quanto il problema della CNA sia un problema antico lo si è detto non potremo che ripeterlo e in qualsiasi scritto sull'eutanasia voi troverete se lo scrittore sette appena appena un po'culto
Necessario riferimento a come questo problema si poneva presso gli antichi I casi celebri di interventi di o di auto eutanasia o diete Rota ne sia nel mondo greco nel mondo romano
Dei problemi che si ponevano che si sono sempre posti perché è un dilemma che ha sempre afflitto l'umanità angosciato l'umanità
è un problema antichissimo e nato con l'uomo
E Sorgi enfatizzato solo perché sono intervenute le manipolazioni della dunque non è che il risvolto della manipolazione della vita
Vi dicevo spesso con il senatore Bompiani ci siamo trovati a parlare di questi problemi ed io ho espresso su questo problema delle UTAP sia opinioni larghissima parte coincidenti con quelle che
Questa sera che esposto ma
Già in precedenza il professor Mantovani indicato alcune alcuni punti di queste sue tesi
Salvo alcuni momenti che
Conclusione di questa Medea relazione dovrò fatalmente indicare
Alcune piccole riserve sulla sua opinione
è inutile che io la riassuma i sarebbe ripeto anche impossibile forse ci terrebbe ancora qui un tempo che non ci possiamo concedere
Ma bipartizione fondamentale che è la premessa il quadro nel quale il problema dell'auto ne sia Singh si inserisce e cioè quella di sistemi di tipo utilitaristico e quello di sistemi di tipo personalistico è una classificazione ineludibile
Nella quale non soltanto questo tema si inserisce ma si inserisce il tema dei trapianti si inserisce tutto il tema delle manipolazioni anche il tema delle manipolazioni della vita
E il professor Mantovani sa bene di aver utilizzato lo stesso sistema quando sull'altro versante abbiamo dovuto occuparci perché versi
Delle manipolazioni genetiche
Conclude il professor Mantovani che la eutanasia nel nostro ordinamento e da considerare illecita salvo la eutanasia passiva consensuale
E questo il primo punto sul quale o una piccola riserva ma si tratta soltanto di un punto che può essere aperto la discussione che naturalmente faremo in altri convegni mi limiterò a esprimere una possibile diversa soluzione del problema
Senza togliere ovviamente alcuna merito qualche pregio o o forza di convinzione alla tesi opposta
Che ogni altra forma da considerare vietata
E che queste sono le conclusioni sul piano del diritto positivo
Che sul piano del diritto d'affondare che è poi quello per il quale ci troviamo qui perché come ancora voglio ripetere non avrebbe senso questo convegno se non ne uscissero delle indicazioni del legislatore forse è opportuno prevedere proprio quello che anch'io in altro
Poco
Ha rivendicato questo
E invito di autodeterminazione che viene un po'dalle bocche di tutti cioè che l'ammalato che dovrebbe decidere di se stesso la verità è che questo non è sempre possibile e tu dunque i problemi rimane
Se fosse possibile risolvere o così facilmente dire che la malato che deve decidere di se stesso
Tanti problemi non ci sarebbero ma non sempre così anzi nella maggior parte dei casi non è così
L'avvocatessa Starace ha già aperto la discussione a alla rischio che il trattamento eutanasia così ha finalizzato all'espianto
Una provocazione ben precisa in questo convegno che è stata raccolta si fa per dire in senso sicuramente dialettico dal professor Dell'Osso che invece da par suo ha ricordato che
Se non si sta attenti a individuare un unico concetto di morte si finisce per relativizzare la morte la morte per l'espianto trapianto e la morte di tutti gli altri magari quelli che hanno gli organi vecchi inutilizzabili
E sono i tagli a dell'eutanasia
Ecco
E di una tale evidenza l'assurdità di questa discriminazione che non posso che
Apprezzare chi l'ha fatta emergere chi l'ha sviluppata naturalmente
L'intervento brillante polemico di padre della vedova sì commenta da sì comunque dal nulla sue parole
Agitate concitate o come altro volete definirle emerso però un segnale che anch'esso
E meritevole de la massima attenzione il valore del dolore o se preferite il dolore come valore
In un momento nel quale
L'edonismo imperante
Americano un
Porta tutti a respingere la sofferenza forse un richiamo al valore catartico del dolore non era inopportuno
Anche perché molto probabilmente la soluzione giusta sta proprio su questa strada nel senso che bisogna aiutare
Alle mire il dolore ma bisogna pur sempre concludere che il dolore forse e non soltanto il passaggio obbligato dalla nostra vita ma il punto terminale né il quale noi riscatti diamo compiutamente voi stessi nati dal dolore vissuti nel dolore morti nel piccolo
è un segnale che al di là delle interventi polemici di padre Della Vedova si impone a tutti noi
L'avvocato Perrone ha ricordato gli aspetti sociali della eutanasia
E questa mattina il professor diari Iazzi chiatte via psichiatra ha fatto da contrappunto alle alla relazione
Del Professore il terzo
E ha ricordato sempre sul piano delle valutazioni psicologiche e psichiatriche psicoanalitiche o se volete psico sociali che la morte viene considerata un tabù viene sentita come un tabù
E questo il male direi che la morte come dolore e la critica della morte come tabù sono due dotazioni che si avvicinano molto
Perché l'
Si può esorcizzare la morte ignorando lau eliminando la pena si presenta
La morte il dolore che la compagna vanno sentiti come condizione umana una delle condizioni umane
Dunque non tabù da rimuovere
Del dottor scorretti ho già parlato suo
Forse un po'
Minuzioso rincorrere la terminologia ha però una finalità ben precisa
Perché le terminologie errate come dicevo all'inizio comporta un errore di concetti
E lei ha ricordato e un po'tutte le varie terminologie a cominciare da quella tradizionale a passare poi alla seguito tutta la sia all'apparato manca eutanasia e così via ecco sei critiche gli si possono fare forse di non aver ricordato l'l'altra distinzione tra auto eutanasia ed è Uto ed etero il Paola sia che pure una distinzione importante perché collegata al nostro problema in quanto l'autorità alla sedia e il suicidio e anche di cui sto in questo argomento bisogna parlare quanto poi alle aggettivazioni che l'accompagnano anche qui la ricchezza degli aggettivi azioni Siempre senta in maniera imponente a tutti noi e spesso il fronte fonte di equivoci
Così come fonte di equivoci forse la distinzione tra una cautela si attiva e passiva eccome mi pare
Anche Mantova in un certo senso adombrava soprattutto quella dell'Haute alla sia passiva meglio forse definibile come eutanasia per omissione
E del tuo dottor Carpigiani o appoggia parlato e soprattutto mi è parso significativo il resto non posso ricordarlo e d'altra parte che era l'oggetto della sua tesi di laurea significativo questo coniare un termine nuovo perché tale mi pare
Che dovrebbe indicare la riduzione della sofferenza nella fase terminale
La riduzione del dolore cioè non la eutanasia mal la è utopia è una prospettiva che al di là dell'accettabilità o meno della terminologia estremamente significativa perché vuol dire
Non aiutiamo il che potrebbe significare anche affrettiamo o lo scivolamento verso l'aspetto negativo del problema il malato a morire ma aiutiamolo a soffrire di meno ad una vita terminale più dolce e meno sofferta e umiliata
Bene da tutte da tutti questi interventi quale linea si può dire che sia emersa
E anzitutto sono emersi tutti i problemi che riguardano l'eutanasia nel senso stretto della parola
Direi che sono emersi quasi tutti e ne sono emersi anche di ulteriori
Perché fa
Talmente proprio per quella contaminazione di aspetti la discussione ha finito per scivolare su argomenti collegati ma diverso
Sì
Come quello dell'accanimento terapeutico e lo ripeto ancora una volta ma già più volte lo si è detto quello della nozione unitaria di morte
E tra l'altro è emerso un aspetto che non sempre ricordato in questi temi e cioè quello del valore del testamento di vita abbiamo sentito ricordare dal professor De
Dall'osso il quale addirittura con la sua
Documentazione così valida così preziosa ci ha letto un esemplare di un testamento di vita tratto dalla
Vita sociale francese
Un testamento nel quale il Murri turo si rivolge al suo medico al suo notaio al suo sacerdote a coloro che saranno le persone destinate fatale
Enti ad essergli vicine nel momento del trapasso e gli raccomanda talune cose leggere di raccomanda per esempio di non accanirsi per mantenerlo ancora in vita
Estremamente interessante questa notazione perché questa pratica potrebbe cominciare a ad essere invasa anche da Nuria diffondersi anche da noi ma estremamente interessante anche quando il peso dell'osso ci ha detto
Questo testamento non ha alcun valore giuridico edite la sua invalidità giuridica il test ante per farmi perfettamente consapevole tanto vero
Che lo porge con una raccomandazione una pura preghiera
A scanso però di vostre responsabilità mi pare di ricordare che nel testamento si dice non vorrei che imporre EastEnders Fonsai milita ma finché potete regolatevi così
Ecco la sua limitazione indica che e sono un effetto giuridico non lo ha in Francia in me lo potrà dire presso di noi
Quanto alla indicazione di un desiderio certamente molto significativo perché indica ancora una volta lo stato d'animo di colui che e vicino a a morire la vita non ha più senso per lui egli chiede di essere liberato da questo peso che non ci si accanisca a conservarlo a conservarlo in quello che invece non è stato sufficientemente sottolineato ecco e questo aspetto che già all'inizio io vi sottolineavo invece cioè quello della esigenza di morire con dignità
Necessario in tutti i discorsi che ancora si faranno sul problema dell'eutanasia non soltanto occuparsi dell'aspetto della sofferenza Manzi anche occuparsi dell'aspetto
Della dignità e perché
E qui consentitemi
Di esprimere alcune mie idee personale una volta che abbiamo fatto la ricognizione di questo fenomeno
Una volta che lo abbiamo delimitato dai fenomeni vicini ed affini
Quali quello dell'accanimento terapeutico o quello della individuazione del momento Della Morte
Per risolverlo in termini giuridici voi perdonerete questo tipo di impostazione ma noi giuristi non siamo capaci di averne una diversa
Per risolvere un termini giuridici dobbiamo passare attraverso quelli che sono i filtri della giuridicità in Italia e cioè lo ripeto e lo ripeterò come l'ha ripetuto tante volte anche Mantovani
La nostra Costituzione repubblicana qui noi ci chiediamo se il consenso di un paziente perché solo questo ci chiediamo nessuno potrà mai dubitare che l'uccisione di una persona
Amata ma sofferente senza il suo consenso costituisca un delitto anche se da guardare con compassione e con una pena più mite di quella oggi prevista
E lo stesso convegno con il suo titolo se lo chiede quando si pone il problema se esista un dovere di vivere che sia significherebbe non esiste un diritto di disporre della propria vita ebbene quando noi ci chiediamo questo
Cioè se la vita sia un diritto disponibile o meno e se la vita il bene della vita sia considerato come disponibile un disponibile dalla nostra costituzione che quello che conta o ancora se esso possa accedere di fronte a interessi contrapposti in quello immancabile giudizio di bilanciamento The legislatore deve fare a queste domande a mio parere il problema certamente aperto e per questo siamo qui
Non possiamo per rispondere negativamente
Il bene della vita indisponibile e questo lo si lo si ricava da una serie di indicazioni costituzionali che sono state già più volte ripetuto in questo convegno a cominciare dall'articolo due a passare all'articolo trentadue
E qui quando mi riferisco all'articolo due non voglio soltanto mettere in rilievo che la vita e un bene fondamentale e un diritto fondamentale dell'individuo perché vi sono anche altri diritti fondamentali
Meno importanti della vita ma soprattutto per quella seconda parte dell'articolo due che va valorizzata
In tutto il suo significato non mi pare che la posizione di Mantovani si acquista ma io mi permetto di aggiungere questa notazione
Noi siamo vincolati da doveri di solidarietà non è soltanto la serietà degli altri verso di noi e la nostra sudori solidarietà nei confronti della vita collettiva e qui naturalmente non è la solidarietà tanto economica o politica quella che conta e la solidarietà sociale sino a che l'individuo può venire un valore sociale
L'individuo oserei quasi dire che ha il dovere di vivere qui ed approfondire questo punto sul piano tecnico se veramente di un dovere dividere si può parlare
Ma certamente ne deriva la indisponibilità del diritto alla vita che non ci è stato dato soltanto per noi stessi ma per la funzione sociale che noi svolgiamo
Questo è incontestabile quando mi si dice ma quale funzione sociale può avere un vecchio una persona gravemente ammalata ebbene noi non dobbiamo guardare soltanto a quello che egli può valere di per se stesso ma dobbiamo qua pensare anche a quello che vale per gli altri
La presenza e la vita di un padre infermo è sempre la vita di un padre infermo che pur sempre vivo
E che vale per i figli per i nipoti come testimonianza colto come testimonianza viva è parlante anche se
Muta
Di un esempio di vita di uno stile di vita
Di un messaggio che manda gli altri
Nel dolore
Ma vi dicevo che il dolore momento ineludibile del nostro trapasso
Ed allora se questo è vero dalla Costituzione il messaggio che si ricava e nel termine netto della indisponibilità del diritto alla vita
Le conseguenze sono ottime non starò a tediarvi di nuovo su quello che deriva dalla indisponibilità dell'interesse alla vita in termini penalistici la inapplicabilità dell'articolo cinquanta all'inserimento nell'articolo cinque del Codice civile eccetera eccetera eccetera
Ma il problema diventa più delicato lì dove non si tratta di stabilire se sia o meno disponibile il bene della vita che e problema risolto a mio avviso in quel tema
Mine ma quando si tratta di stabilire se vi sono altri interessi costituzionalmente rilevanti che adesso si possono contrapporre neutralizzare
Indolore
E rispetto ai quali esso interesse alla vita debba cedere
Ed è con il Pd interessa che stanno alla base dell'eutanasia nel senso stretto nella parola la non sofferenza la dignità della vita ed allora è questo che noi dobbiamo chiederci
Il diritto a non soffrire il diritto ad una vita dignitosa hanno una rilevanza costituzionale
E Sensi lo ha l'anno
Uno
Nell'ambito il primo
Dell'articolo trentadue dalla Costituzione nell'ambito il secondo ancor
Una volta dell'articolo due che tali diritti insopprimibili dalla persona umana certamente annovera la dignità
E tanto lo annovera che il disegno di legge mille novecentodiciassette
Del quale non possiamo non parlare in questa sede ne parlerete ancora domani ma a mio avviso e il punto conclusivo di questo convegno ed è l'inizio di quella tavola rotonda
Ricorda che al malato devono essere garantiti i diritti inalienabili
Della persona cubana la salute la di libertà la riservatezza nella quale
Rientra certamente anche la dignità
E questa la domanda il diritto alla dignità il diritto a non soffrire hanno un peso tale da neutralizzare il diritto alla sopravvivenza questo diritto indisponibile del quale soggetto non può disporre
Il problema tecnicamente si presenta in una maniera francamente anomala perché sarebbero degli interessi che fanno capo allo stesso soggetto
Che titolare dell'interesse contrapposto mentre normalmente il giudizio di bilanciamento si pone tra interessi facenti capo a soggetti diversi
Il che ne indica già di per sé tecnicamente l'anomalia
Ma se una siffatta Numa Lia nuit giuristi un po'pedanti volessimo superarla che si potrebbe dire è un aspetto puramente formale del problema e quanto siete formalistico giuristi
Ecco che invece sostanziali ISMU giuridico di tutto noi di questa epoca e lo dico con orgoglio sono orgoglioso di vivere come giurista un'epoca nella quale il formalismo l'abbiamo cacciato fuori dalla porta
E chi mi conosce non solo Mema Mantovani e gli altri sa che tutte le volte che affrontiamo problemi giuridici non li affrontiamo in chiave formale la chiave formale soltanto lo strumento metodi come Totò logico per raggiungere la verità ma mai perlomeno quelli di noi che hanno rispetto dalla loro professione arriviamo a delle conclusioni senza essere passati attraverso l'aspetto sostanziale del problema
Ebbene quando abbandoniamo questo ha difficoltà tecnica e scendiamo sul piano sostanziale non troviamo
Altro che la impossibilità di ritenere prevalente l'interesse
A non soffrire
L'interesse alla propria dignità rispetto all'interesse alla fine
E allora se questo è vero a me pare che dalla Costituzione deriva una indicazione esemplare sostanzialmente oltre che formalmente vincolante nel senso che non si può dare alcuna apertura alla eutanasia
Ne ha quell'attiva né a quella passi
E a quella passiva non soltanto senza consenso e qui quello che anticipavo quanto al pensiero di Mantovani
Ma anche a quella con senso
E io forse non ho inteso bene il pensiero di Mantovani e
Son pronto subito a ricredermi
Ma
Vi rendete conto di quale pericolo si annida ed è un pericolo che provenendo da un Mantovani che ci ha valorizzato al massimo il criterio personalistico contro quell'utilitaristico
Mi lascia preoccupato
Dell'ammissibilità di un'eutanasia passiva col consenso del paziente perché dice Mantovani se il malato in fase terminale autorizza ah non impedire la morte il medico non ha più l'obbligo giuridico
Io su questo manifesto il mio aperto dissenso l'obbligo giuridico del medico di mantenere in vita il paziente è un obbligo giuridico un dovere giuridico
Che gli proviene dall'ordinamento oggettivo e suoi rimovibile soltanto attraverso cause di giustificazione che hanno che abbiano pallore oggettivi potrà per esempio un vocali lo stato di necessità se non ha fatto in tempo ad andare a salvarlo potrà invocare l'adempimento di un dovere se di un dovere prevalente si tratta
Ed altre scriminanti di questo genere potrà invocare la legittima difesa o quello che volete ma non potrà certamente invocare il consenso dell'avente diritto non appena abbiamo finito di dire che quell'interesse è un interesse indi
Punibile quindi
L'articolo quaranta del nostro codice penale ha piena libertà di operatività in quanto non impedire un evento che siamo
Rigo giuridico di impedire equivale a cagionarlo ed equivale a cagionarlo finché quell'obbligo sussiste né alla sua insussistenza può concorrere il consenso dell'offeso per le ragioni
E più volte ho indicato ma questo certamente è un problema sul quale si potrà ritorna
Che cosa rimane fuori da questo convegno Onde non devono certo emerge una delle indicazioni su quale sia
Ma il problema dell'accanimento terapeutico e come debba essere risolto qui magistralmente ha detto Mantovani è un falso problema ed anche prima lecco del falso problema era si era avvertita in quest'aula
Perché qui i casi sono due o la persona è morta clinicamente e allora si si tratta di un accanimento terapeutico ed è fatto in violazione con le norme del nostro ordinamento che impongono addirittura l'intervento dei delle misure
Previste dalla polizia mortuaria ovvero la persona non ancora morta e allora non di accanimento terapeutico si tratta Mandel
Doveroso salvataggio di una vita umana che affidato nelle mani del medico e del medico soltanto
E questo ovviamente richiama il terzo falso problema qui cioè quello della
Individuazione del momento Della Morte
Noi possiamo parlare di eutanasia sempre che la morte non si sia verificata il presupposto è quello della morte non avvenuta dunque si tratta di stabilire qual è il momento che la morte e qui legislatore faccia quello che vuole
Faccia quello che vuole dica pure che siamo morti se siamo caduti a terra e abbiamo battuto la testa perché gli interessa prelevare i nostri organi ma lo dica in una legge salvi dalla incostituzionalità questa legge
Ma è un problema diverso il legislatore dovrà dire altrove qual è il momento Della Morte una volta che lo abbia detto tutto ciò che accade prima della morte
E anticipazione della morte e dunque se morte dolce è problema di eutanasia tutto ciò che accade dopo la morte in questa sede non ci interessa
E lì possiamo soltanto egli suggerimenti sono emersi suggerire al legislatore di essere coerente e di individuare una morte sola
E forse anticipa la al momento della morte cerebrale dico forse perché vi rimangono dei dubbi ma qui in quell'altro convegno che se vorrete faremo sulla individuazione della porte sui trapianti che sull'accanimento terapeutico discuteremo quale sarà suggerimento da dare al legislatore sulla individuazione del momento della morte se quello che la morte cerebrale o un altro
Diverso
E cosa allora possiamo ritenere di concludere da questo convegno la domanda era vivere è un diritto un dovere
Se si potesse rispondere in termini di dovere vi può essere qualche dubbio io direi è un diritto indisponibile ma se si potesse rispondere in termini di dovere metà are che la voce quasi unanime che è emersa da questo convegno e quella che esso è un dovere
Ma sembrerebbe una conclusione quasi malinconica
Perché molti ammalati implorano di essere liberati dalle sofferenze molti ammalati implorano di non morire senza dignità
E allora noi avremmo concluso questo convegno senza risposta perché dire che la morte e da eliminare da ritardare perché è un dovere vivere significa accettare anche la morte
Dolorosa insopportabile ed indecorosa e questa risposta civile che noi daremo questa sera e non credo amici non credo perché pur per fortuna il pensiero giuridico italiano
Si muove
Mi dispiace ancora una volta che non sia presente il senatore Bompiani la risposta al nostro convegno e nel disegno di legge numero mille novecentodiciassette
Perché l'alternativa L'Unità alternativa
Al problema della tana sia e la tutela dei diritti del malato
E di questo voi discuterete il promana essa riguarda questa volta non più la qualità della vita ma potremmo dire la qualità della morte ma io non voglio dire neanche questo
Perché parlare di qualità della morte forse ci potrebbe far scivolare di nuovo nella proposta fortunate in quella chiave costruita
Vorrei dire
La qualità della vita terminale di ognuno di noi che ancora vita è sempre vita
E questa a mio avviso
L'Unità risposta possibile pensabile auspicabile grazie
Ma
Così ricche articolata relazione di sintesi
Ha dato la possibilità anche a chi non ha ascoltato lo sviluppo dei lavori di rendersi conto di quanto de Henze siano state le riflessioni offerti alla nostra attenzione di quali problemi si pongano di quante sfaccettature dobbiamo tener conto non appesantiamo ulteriormente questa giornata e esprimiamo un ringraziamento a tutti i relatori
Al professor Bompiani che in questo momento non è presente al professor Mantovani al professor Petrone
E e ci rivediamo domattina alle ore dieci per la tavola rotonda che chiuderà queste giornate di studio
Grazie