La conferenza intergovernativa regionale su democrazia, diritti umani e ruolo della Corte penale internazionale che si è svolta dal 10 al 12 gennaio 2004 a Sana'a nello Yemen

Si è conclusa la conferenza di sana
Questa conferenza questa tenuta nella capitale dello Yemen si è parlato a anche di pena di morte liberiana con Elisabetta Zamparutti di Nessuno tocchi Caino che salutiamo Elisabetta buongiorno giornate agli ascoltatori dunque Sabetta tu sei intervenuta nell'ambito di queste dei lavori
Di questa conferenza al secondo giorno sente volute nona sezione tematica particolare vero
Qui sono intervenuta nella conto comitato quello relativo al lo tra va be'ma il Pini per la democrazia dei diritti umani e dello stato di diritto che è una questione
Particolarmente importante
Soprattutto per i connotati della campagna di Nessuno tocchi Caino
Che da tempo ormai viene che la a campagna per l'abolizione della pena di morte nel mondo AN anche Toro per di più una campagna un'iniziativa per lo sviluppo della democrazia
E età della campagna che è riuscita a fare anche considerare la pena di morte come una questione i diritti umani attraverso la risoluzione che è stata approvata dal mille novecentonovanta affetti poi dalla Commissione
Diritti umani delle Nazioni Unite
Ed è questo anche è stato il terzo del mio intervento cioè cercare di spiegare appunto come la pena di morte dopo i pronunciamenti della commissione diritti umani sia diventata una questione di diritti umani equo ed è stata con l'occasione per ricordare come i tribunali internazionali la corte permanente manca ai tribunali sul crimini commessi nell'ex Jugoslavia e in Ruanda abbiano contribuito a cancellare la pena di morte dal diritto internazionale
E e i in questo contesto o vietato pur ridere in questa comparente davvero straordinaria spiegare il senso della campagna per la moratoria delle esecuzioni
Capitalizzare appunto un una proposta sostanzialmente di compromesso tra gli obblighi internazionali che
Tendono ormai appunto ad escludere la pena di morte
E e quelle che mettono in rete le necessità e e le realtà interni ai singoli Stati
E quindi è stato possibile chiedere a rappresentanti di Paesi arabi di Paesi musulmani
In virtù di quel per ragioni di cercare di non sostenere più quelle posizioni tendono a considerare la pena di morte come una questione Domestica quindi tipi sovranità Interna
Su cui la comunità internazionale nulla può né deve dire
E di invitare quindi questi Paesi hanno non c'è prontamente firmare più la famosa dichiarazione di dissociazione che ogni anno a Ginevra l'Arabia Saudita presenta proprio per cercare di contrastare
La considerazione della pena di morte come una questione di diritti umani ecco tra l'altro
Tu hai anche parlato di religioni hai parlato del Corano hai sottolineato come non ci sia necessariamente un diretto collegamento tra
Ciò che il Corano dice e l'effettiva situazione di di tutti i Paesi islamici che hanno per esempio la pena di morte assolutamente pur pur ricordando che numero abbastanza elevato diete questioni
Si parla di almeno settecentosettantatré esecuzioni nel due mila e due compiute in diciotto paesi a maggioranza musulmana
è stato importante far presente che e il problema non è il Corano interni
Il problema l'uso politico che
Dei tacchetti coranici se ne fa e e il che avviene in regime appunto fondamentalisti o o autoritari e questo è stato punto
Intanto anche colto che che è stato apprezzato difficile invece è stato
Da parte delle
I rappresentanti di Paesi arabi in Rete considerare la pena di morte come una scriminante tra democrazia viari paese invece non democratici questo ovviamente perché il riferimento immediate l'atto ad esempio degli Stati Uniti che pur prevedendo la pena di morte
Che sono comunque un esempio riconosciuto DTP sistema democratico
Ciò non toglie che è vero che novantasette più del novantasette per cento delle esecuzioni compiute ogni anno nel mondo in un Paese illiberali
I totalitari
Sentito hai avuto anche a margine di questa conferenza dei diciamo degli incontri informali hai parlato con rappresentanti dei vari Paesi che che erano lì presenti che impressione ha avuto secondo te
S'
Dopo aver fatto un pub breccia questa conferenza rispetto al problema della pena di morte nei Paesi arabi più quarta io dagli incontri che ho avuto ho parlato con molte delegazioni pertanto
Sono riuscita a a a a spiegare ma ho anche
Ha avuto modo di verificare anche la preparazione di alcuni delegati su questo tema come appunto a livello internazionale la pena di morte sia da considerare una questione di diritti umani
Tant'è che molti erano al corrente dei pronunciamenti avvenuti agilità
E mi è stato quindi anche facile
Iniziare a chiedere a questi Paesi di non sostenere più posizioni appunto tese a considerare la pena di morte come una questione interna è vero che questi Paesi ancora la pena di morte di esclusiva pertinenza dei ministeri degli Interni dei ministeri della Giustizia per cui non esiste ancora a mio avviso una politica dei diritti umani all'interno dei vari ministeri degli Esteri
Intanto accanto con
Dobbiamo tenere presente anche in Italia il Dipartimento per i diritti umani è stato istituito all'interno del ministero della la direzione generale sui diritti mai per fare istituite da da pochi da pochi anni
Quindi pertanto tema su cui loro possono essere ricettivi
E su cui bisogna lavorare e io credo che PA
Ordinariamente importante chiaro perché è stata adottata la dichiarazione di Dana
E tu questo sarà sicuramente un documento che faremo valere anche al principio della prossima Commissione diritti umani e perché quello spirito questo sostegno all'idea di una del sviluppo democratico che sicuramente farà uno strumento utile anche per far crescere appunto di sostegno a alla nostra iniziativa per una moratoria universale delle esecuzioni capitali e comunque io credo che appunto questa conferenza è stata importantissima perché
Ha dato modo di iniziare a
Conoscere a parlare con questi paesi che in fondo ci sono anche da noi come dire in un certo senso ottenuti al margine anche delle iniziative sulla sulla pena di morte nel senso che tendono ad essere considerati come in Emilia Calini nemici della di questa iniziativa e credo che nessuno mai fino ad ora abbia invece trovato a parlargli e a chiedere e di considerare quello che sta accadendo sullo scenario internazionale
Una critica che penso possa essere fatta anche alle varie organizzazioni non governative che lavorano su questo tema Chianti usano chicche le posizioni fondamentaliste di questi Paesi fanno qualche portavoci delle posizioni fondamentaliste che questi Paesi hanno sulla pena di morte per scongiurare un'iniziativa abolizionista
Credo che l'approccio debba essere un altro quello appunto del dialogo
Una ricerca di PPP spiegazione anche a loro di quello che sta accadendo sullo scenario internazionale vedrà sto lo stesso Yemen è un è un Paese dove la pena di morte esiste comunque
è praticata certo non in maniera come dire i numeri non sono altissimi
Eppure noi almeno per uno che sta cercando di uscire da questo isolamento per quanto riguarda appunto la democrazia e diritti umani Emma Bonino sotto c'ha sottolineato più volte come questo ingorghi governo yemenita stampa puntando a queste a questi risultati per ottenere proprio un'uscita dall'isolamento in quel quell'insieme di Paesi del Golfo che invece sono abbastanza arroccati sulle loro posizioni
Il pm ne è un esempio il ventun assolutamente una guerra ma non solo lo Yemen parlando anche con delegati dell'Oman delegati del Qatar
Quando ricorda così penso che l'idea della proposta di una moratoria loro ricevono abbastanza alto ma noi la pena di morte ormai non la pratichiamo più è solo questione di tempo
Quindi erano perfettamente recepiti e a questa proposta
E il dubbio che viene è quello poi che sia mai stato spiegato loro ci siano mai stati tenuti nella dovuta considerazione ma proprio
Da parte nostra anche da parte europea nel condurre la campagna per la moratoria
Delle esecuzioni capitali in assemblea generale
Senta Elisabetta ci possiamo spostare anche se non di moltissimo parliamo un attimo dell'Africa possiamo fare un po'il punto della situazione sulle vostre iniziative nella continente nero
Ma proprio perché vediamo che dall'Africa continuano giungere segnali importanti soprattutto da quei Paesi che si stanno avviando a tutti ad una nuova nuove conquiste di democrazia cambiamenti interni il rivolto in questa direzione penso ad esempio al Kenya penso ad esempio alla Repubblica democratica del Congo dove l'attuale presidente certa Kabila ci aveva rassicurati
Durante la missione che avevamo compiuto entro il ventotto giugno anche con Emma Bonino sul fatto che non avrebbe giustiziato gli assassini del proprio padre per assicurare un futuro diverso alla al proprio Paese che esce da anni dipinge in un cd terribili che hanno causato milioni di morti
Ecco proprio perché dall'Africa vediamo continuamente giungere segnali concreti in in quella direzione noi intendiamo impegnarci
Per il prossimo anno per i prossimi anni proprio a sostenere questi sforzi di cambiamento usando anche la la campagna per la moratoria come un banco di prova
Che non esclude neppure che questa iniziativa che l'Unione europea non ha non ha voluto compiere o non ha voluto portare alla dovuta a conclusione poste in realtà essere portata a conclusione da dei Paesi africani che in questo modo anche si riscatterà impero
Rispetto a una considerazione sempre come dire subordinata anche nello sviluppo di queste iniziative sui diritti umani come se dovessero fare per apprendere da noi
Il non essere mai in grado in prima persona di liberarsi in fondo anche da quelli che sono dei retaggi di chi
Culturali
Ettore l'Europa apportato nel continente africano come ad esempio la pena di morte che sicuramente una flessione che è stata apportata da inglesi e da francese nelle varie colonie e che assolutamente non apparteneva alla cultura a africana
Elisabetta grazie eravamo in collegamento con Elisabetta Zamparutti Nessuno tocchi Caino e grazie a voi