Sono intervenuti: Paolo Pietrosanti (rad), Roberto Dati (LOC), Giannuzzi (rad).
Tra gli argomenti discussi: Antimilitarismo, Giustizia.
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Beh non possiamo che essere enormemente soddisfatti per questa sentenza e senza dubbio la prima volta che non militanti radicali non violenti antiliberisti hanno una ottengono una assoluzione per una manifestazione
Nella quale sono state fermate trentacinque persone variazioni duecento militanti non violenti vietata da un provvedimento dalla questura assolutamente illegittimo questa sentenza è a sicuramente senza precedenti ed ha poi grosso valore di duramente stigmatizzare l'atteggiamento dell'ordine delle delle forze dell'ordine nella città di Roma del commissario Stella ma della politica dell'ordine pubblico e la città di Roma duramente appunto stigmatizzata da questa sentenza proprio dal merito di questa sentenza che non potrà non valere nel futuro da parte nostra siamo assolutamente soddisfatti del fatto che è stata che ci è stata resa giustizia che avevamo quindi ragione nel non ottemperare a quel divieto illegittimo della questura e avevamo quindi il diritto di celebrare in maniera totalmente diverso opposte antagonista alla parata militare il
L'anniversario della Repubblica lamine novecentottantatré
Dopo Paolo Pietro Santi consigliere federale del partito radicale ascoltiamo Roberto dati della Loch di Roma la sentenza è stata molto positiva la sentenza di assoluzione in quanto reggono
Implicitamente non potevano farlo il diritto a manifestare contro il militarismo contro a manifestare contro le manifestazioni di militarismo
Che appunto non in quanto obiettori di coscienza in quanto non violenti Ribot udiamo proprio in quanto sono manifestazioni di apologia della guerra e il pretore non ha potuto non tener conto anche del dell'arringa difensiva dell'avvocato la motori il quale ha evidenziato quelli che erano gli scopi vuole quelli che erano i motivi fondanti della nostra iniziativa appunto quelli la manifestazione contro il militarismo di manifestazione contro l'esposizione grottesca offensiva versione della pace che sale che viene fatta da tre anni a questa parte in occasione del due giugno per la celebrazione militarista festa delle
Le dopo Roberto dati della l'occhio di Roma Massimo Giannuzzi militante radicale si questa sentenza che ha sono sotto con formula piena gli antimilitaristi che nel giugno dell'ottantatré hanno fatto
Una manifestazione contro contro questa questa scena manifestazione espressione di militarismo che da un po'di anni a questa parte la sfilata militare nelle vie di Roma
Costituisce indubbiamente un un motivo di speranza rispetto alla praticabilità dell'antimilitarismo in Italia rispetto alla possibilità dei cittadini di manifestare con più forza la loro posizione
Rispetto a scelte a a manifestazioni a comportamenti che sono assolutamente ingiustificati sia dal nostro punto di vista di antimilitaristi sia oggettivamente non essendo non non non non non riuscendosi a capire perché mai la celebrazione della Repubblica Repubblica democratica a una repubblicana ispirata Ascierto appunto oggi dovrebbe essere ispirato certo a valori ben diversi debba essere affidata appunto al ai ludica Pace e delle forze armate che
Che percorrono ricordando altri tempi ricordando i tempi in cui vive via dei Fori Imperiali era attraversata dalle parate del regime fra gli imputati del processo
Pone agli antimilitaristi per la anti parata del cinque giugno mille centottantatré un altro consigliere federale del partito radicale Ivan Novelli anche lui chiediamo un giudizio sul significato della sentenza di assoluzione perché il fatto non costituisce reato per aver mai c'è stato contro il divieto ingiustamente frapposto dall'autorità di polizia a quella manifestazione che nel intendeva protestare controllare introduzione della sfilata militare per la festa della Repubblica del due giugno del Milano cento o tanta tre Ivan Novelli si è soffermato soprattutto sul significato di questa sentenza come precedente per il futuro del le manifestazioni della libertà di pensiero di ogni cittadino e in particolare per quanto riguarda il mondo non violento
Io credo che oggi sia una aggiornata molto importante per noi radicali noi antimilitaristi perché questa sentenza di assoluzione con formula piena rappresenta io credo un un primo passo molto importante per la conquista dei diritti civili dei cittadini non è la prima volta che ci troviamo di fronte ad altre questo tipo ma le altre volte eravamo sempre molto pochi a manifestare quindi c'era se vogliamo una tra virgolette situazione particolare per cui tre cinque sette cittadini non potevano costituire manifestazione
Non autorizzata
Oggi siamo stati giudicati in trentaquattro o sebbene anche funzionari di polizia sapessero che poi in piazza eravamo molti di più e quindi e arrivare a definire trentaquattro persone al minimo boh
Un gruppo di persone che comunque e non costituiscono manifestazione non autorizzata io credo che questo sia il dado o principale è più importante dall'altra parte ricordando che il primo giugno scorso c'è stata un'altra mai un'altra contro parata simile e i manifestanti anche lì parecchie decine non sono stati nemmeno denunciato io credo che come si sa prefigurando una situazione completamente diversa da quella degli anni passati e quindi apre nuove strade d'iniziativa politica al cittadino comune che aveva giustamente dimore di scendere in piazza anche in pochi anche in maniera non violenta per manifestare proprio opinione
Concludiamo questo giro di opinioni di dichiarazioni da parte degli imputati di questo processo negli antimilitaristi con Bruno Petriccio né all'epoca segretario nazionale della lega pre disarmata
Invero dell'associazione Roma
Violenti italiani ecco Bruno Petriccio è stato uno l'animatore di questa manifestazione addirittura nel corso del processo lo ha messo quindi in caso di sentenza negativa di una condanna avrebbe dovuto sopportare ne carico maggiore di conseguenze legali
O ottusa è stato anche un po'quello che ha raccolto l'idea di questa manifestazione dopo che che era stata proposta
Dal sottoscritto ora tre anni di distanza
Come valutiamo questa sentenza e si è questo può significare uno spiraglio per le prossime manifestazioni per gli anni Venturi
Relazione alla ultima anti parata quella del due giugno di quest'anno dell'ottantasei che si è conclusa senza nessun arresto
Ma non c'è dubbio che
O almeno tentare di disobbedire i assolutamente illegittime
Sì della questura a questo genere di manifestazioni come poi altre perché si tratta di un precedente teso al diritto spesso di poter manifestare contro i divieti illegittimi faccio dico che da oggi questo diritto il diritto di disobbedire
E in qualche modo protetto dalla legge protetto da una sentenza della magistratura che fa onore alla magistratura evidentemente restituisce una credibilità
In questo senso
Celebrazioni civili democratica anti militariste
Evidentemente le ha in non violente immane agli atti vitalissima tutti coloro poi che tengono al diritto
Chiunque voglia celebrare questa festa in modo diverso da quello ufficiale in modo diverso da quello armatore omicidi
Ogni due giugno dallo Stato
Vi dico
A Roma in più da questo punto di vista evidentemente la questura
E ha ragione perché come sempre fa agisce al di fuori dal è bene che questo si sappia chi è al ed è la legge della questura di Roma non è certo
A tua la Costituzione manifesta democraticamente rispetto idee per applicare i dettati della Costituzione chi è illegale questura non gli antimilitaristi da disobbediente
Attività in questo senso da questa sentenza e quindi mi pare veramente una grossa vittoria
Della disobbedienza civile del perché io non violento e dell'azione non violenta
Con Bruno c'è stato anche un comportamento preciso in questo senso da parte degli imputati come imputati abbiamo sostenuto il fatto di essere a conoscenza del divieto ma che in coscienza abbiamo ritenuto di dover manifestare lo stesso ciò nonostante il pretore forse anche in considerazione quest'atteggiamento che voleva assumere le proprie responsabilità
Di disobbedienza civile quindi vera e propria in quanto si contestava la legittimità
Della gestione dell'ordine pubblico a Rho a voluto riconoscere che quindi il fatto non costituisce reato credi che questo sia significativo
Certamente non c'è dubbio che l'atteggiamento coerente fermo nella difesa dei propri diritti e nell'affermazione con il
Il lieto quindi legalità altrui e legittimità
Non c'è dubbio che questo atteggiamento ha pagato perché ci siamo trovati di fronte un pretore come poche volte ci siamo trovati di fronte un pretore che effettivamente applicava anche negativi limite alla legge ma ritenuto che la legge imponesse questa sentenza ha ritenuto che le innumerevoli volte che le forze di polizia hanno voluto impedire il tentativo di manifestare nell'ambito dei diritti così
Fermando le persone portandole via abusando cui dei loro poteri questi queste volte sono occasioni evidentemente da cancellare cose sbaglia mentre invece chiunque ha il diritto di poter manifestare i propri diritti in questo modo senza subire
Che nella parte autorità di polizia
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