"Il welfare che verrà. La nuova frontiera dei diritti nel tempo della globalizzazione" 4º convegno nazionale di studio delle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) (presso il centro polivalente, 6 - 8 settembre 2002)

Bene siamo
Pronti a partire
Pensiamo solo Sacconi che è già qui non so se è stato bloccato
Mai se gli diciamo che si sblocchi
Partendo
Conclusa
Vasari
Sì sì
Emesso
Però
Vincenzo
Cioè
Gongola il filo
Settore
Va bene siamo proprio pronte
Era ora
Intanto vorrei veramente che diamo un caloroso benvenuto a ai nostri interlocutori che vedete
Eletti questo sottosegretario al lavoro Sacconi
Reinventare il Welfare nell'Italia che cambia è questo il filo conduttore del confronto di questa mattina
Un confronto che come sapete
Ha subito qualche scossone
Per l'assenza di Guglielmo Epifani
Che si ieri ci ha rivolto un saluto
Ma certo non è la stessa cosa
Innanzitutto un grazie a chi
Angeletti e Pezzotta ha tenuto fede alla parola data
Mantenere la parola ci ha detto
Michel Camdessus ex parlando dei grandi vertici internazionali
La prima regola per evitare che questi vertici siano solo un esercizio vuoto di solenni promesse
è un grazie anche a chi ha preso il testimone in corsa parlo dell'onorevole Sacconi sottosegretario al lavoro che prende il posto del ministro Maroni
Mi rendo ben conto che da quando questo confronto è stato pensato eravamo a metà maggio
Parecchia acqua è passata sotto i ponti
E il confronto tra le parti sociali e il governo ha conosciuto una stagione difficile e carica di tensioni
Forse il nostro intento di creare un appuntamento in cui tutte e tre le grandi organizzazioni sindacali si confrontassero su un tema decisivo per il Paese Lowell far peccato ha di un ottimismo della volontà
Messo a dura prova dalla mutevolezza delle situazioni dall'acuto scontro sociale
Nel Paese
Ci muoveva e ci muove ancora un duplice intento favorire un clima di civile confronto spero che sia anche questo
Come dire il clima di questo confronto per fare emergere dei nodi cruciali del welfare che verrà
Mettendo in luce le diverse scelte che gli interlocutori si apprestano a compiere
Secondo
Fare emergere senza reticenze ma anche senza clamori la imprescindibile necessità
Che per reinventare il Welfare non basta solo difendere quello esistente
Ma cercare faticosamente il consenso su quelle soluzioni che consentono di offrire risposte nuove a un numero crescente di soggetti che si trova fuori dalla porta della cittadinanza
Insomma per usare i termini del primo della prima giornata meno esclusi e meno precari ma anche meno privilegiati
In modo che tutti possono essere integrati nel circuito del benessere e della coesione sociale
Non mancava nel nostro intento la segreta speranza
Che fuori dal clamore della città
Il confronto anche all'interno delle organizzazioni sindacali trovasse il modo di misurarsi su temi carichi di potenziale novità per il Paese
E così indirizzarsi verso tonalità
Meno aspre
E anche con possibili esiti comuni
Una speranza che continui continuiamo testardamente a coltivare
Anche se registriamo forse non una battuta di arresto
Ma neppure e la composizione del tavolo di oggi ne è la riprova un passo avanti
Nondimeno il confronto il dialogo continua
E chiudo cercando di riassumere per i nostri tre interlocutori qual è stato il senso la direzione di marcia dei nostri lavori di questi giorni
Ci siamo domandati come sarà il welfare che verrà abbiamo risposto con tre aggettivi
Municipale comunitario e portatile
Unici vale perché affidato prioritariamente ai municipi ovvero i soggetti più vicini ai cittadini
Comunitario perché capace di riconoscere e valorizzare le reti nomi istituzionali appunto comunitarie presenti sul territorio
Portatile perché capace di rispondere in modo flessibile
E personalizzato
Alla mutevolezza delle condizioni e dei bisogni delle persone
In un tempo in cui le vecchie risposte non riescono più in molti casi ad essere efficaci
Abbiamo poi attraversato quattro territori critici l'immigrazione la previdenza
La formazione e la famiglia
Emblematici questi territori del mutamento sociale che abbiamo sotto gli occhi
Ma anche possibile luogo generativo di nuova e qua equità cittadinanza e promozione sociale
Ci siamo anche avvalsi non per dare troppa peso ai sondaggi
Di che cosa pensano dicono di quello si attendono gli italiani
Da un lato abbiamo un gruppo consistente quello di maggioranza relativa se possiamo dire così
Che vogliono un Welfare come dire selettivo cioè dicono gli italiani in questo gruppo di italiani le risorse sono scarse occorre dire con chiarezza quali coperture possibile dare ai bisogni sociali
Un altro gruppo invece una visione meno difensiva meno pragmatica
E chiede a gran voce un Welfare universalistico
Capace di coprire l'intera gamma dei bisogni quelli vecchi e quelli nuovi
Infine due gruppi minoritari
Quelli che potremmo definire gli individualisti quelli che vogliono un welfare minimo ovvero meno tasse e poi ognuno troverà la risposta ai suoi bisogni di istruzione e salute assistenza
E infine un gruppo di innovatori che si ispirano al Welfare attivo e promozionale
Senza come ho detto voler attribuire al sondaggio un valore eccessivo certo c'è qualcosa che dice a noi tutti delle attese degli italiani non perché lì ci sia la ricetta per il nuovo welfare
Ma perché tutti siamo chiamati a elaborare proposte e soluzioni capaci di non deludere le attese e ugualmente ispirate al criterio del bene comune
Se questo è un tracciato sufficiente per i nostri interlocutori per potersi inserire nei lavori di questo nostro convegno comincerei
Dando la parola a Savino Pezzotta
E vorrei ripetere qui le parole che ho detto in abbazia
Apprendo questo convegno
Non per una questione di circostanza
Ma perché credo che i continui attacchi
E l'ultimo quello alla sede della CISL di Pisa
A persone e a strutture dell'organizzazione segnano un clima sociale degli eventi che non possono lasciarci né tranquilli
Ne inerti
Occorre a questo clima sociale e a chi pensa che il confronto possa servirsi della violenza
Rispondere con una capacità e con una unità di azione e con una volontà di riportare invece le scelte e i problemi alla loro possibile soluzione ragionevole
è un segno
MIT amicizia personale ma è anche è un segno politico
Il tutto alla nostra organizzazione Comano fatto tanti altri soggetti istituzionali e non del Paese
è un segno che le organizzazioni che stanno sul territorio i corpi intermedi le organizzazioni dei lavoratori sono un bene fondamentale per la democrazia
Un bene che non ci lasceremo non lasceremo che sia attaccato che sia colpito da chi pensa che la violenza possa essere risolutrice dei problemi
La parola
Ho capito che
Grazie
Grazie dall'invito
Nonostante tutta la non sarei mancato gli appuntamenti vallombrosano
Trattengono
Anche la mia storia personale
Io credo che la prima cosa che vorrei dire perché la cosa che più mi inquieta anche sul piano personale
Non lo dico
Lo dico con timore e tremore
Io credo che le nuove la vera novità di questa stagione
La vera novità di questa stagione
Di questa stagione politica e sindacale
Esatta
Dal riapparire
Chi forme terroristiche
Dall'aggressione
Ecco le sedi dei simboli della mia organizzazione non solo sono sottoposti quasi quotidianamente
Noi abbiamo tutti cominciando da me
In parte sottovalutato il fenomeno
Abbiamo anche con tutta la drammaticità la problematicità anche la sofferenza per molti riversi sia sul piano generale che individuale
Un potentato di circoscrivere la vicenda di Marco Biagi
Ma più andiamo avanti
Più ci rendiamo conto che quello forse non era un caso isolato
Che era una continuità
Con l'assassinio di Massimo D'Antona
Sembra quasi che il mostro che abbiamo sconfitto negli anni ottanta abbia lasciato delle uova strane e che ogni tanto si schiudono
E si rischiosa in una situazione che non sottovaluterei in
Dove il terrorismo opera anche a livello internazionale attenzione
E mi fermo qui
Perché non ho elementi
Ne altre cose da dire su questo problema però dico che ha una grande grande preoccupazione
E mi sembra che questa preoccupazione non sia ancora
Oggettivamente diffusa come dovrebbe essere
Pecchia
I ripetuti attacchi alle nostre sedi
Le iscritte che appaiono qua e là
Stanno a mio parere dimostrando
Che in quell'area qualcosa si sta muovendo
Io sarei proprio per non sottovalutare
Credo che sia un elemento che dobbiamo riassumere come forze sociali come forze politiche come uno degli elementi centrale di questa stagione
Credo che noi non possiamo dichiararsi tranquille
Ma dobbiamo fare aumentare il livello che vigilanza
Perché ero natura di questo terrorismo di queste aggressioni non è chiara
Ed è proprio per questo che ci inquieta
Anche perché non si riescono ancora a individuare con molta chiarezza
Il Clini e i movimenti che ci stanno dietro
Ecco l'impressione che io dopo aver parlato a lungo con il i miei militanti qua della mia organizzazione
Che sia in atto un processo di rigenerazione del fenomeno
Sequestro prima si diffonde
Io non so
Se possiamo parlare con tranquillità di riforme perché le riforme quando sono tali richiedono ogni tanto delle scelte
Di un certo tipo
E dove ricorsi per me
Difesa la vera questione è la vera novità è queste sulla quali io credo bisognerebbe essere tutti molto molto molto più attese
Però io non so se il titolo del quel rientra un po'nel merito
Della tavola rotonda reinventare ora il TAR si è appropriato
A definire l'approccio culturalmente più valido e politicamente efficace per affrontare questa questione
Dal mio punto di vista
Mi appare più congeniale il termine rimodulare il welfare
Perché usare il re inventare
A me che ha problemi io non sono per ribaltare io sono una evoluzionista
No né cose camminano per stratificazioni si toglie quello che non funziona più si mette qualcosa di nuovo ma ero lì inventare quasi lascia trasparire l'idea di un nuovo inizio io sui nuovi inizio sempre avuto timori
Io credo che usare forse il termine rimodulare sottolinea meglio la necessità di rispondere
All'attualizzazione storica
Della questione della sicurezza sociale dei cittadini mantenendo la consapevolezza
Che lo stato sociale è nato e sviluppato attorno alla questione sociale che ha segnato
Alla quale io guardo con preoccupazione
Guarda con preoccupazione probabilmente bisogna arrivo inventare anche qui in modi
Perché se è la politica come sembra
Sta diventando quello nemico nemico
Sia dall'una che dall'altra parte
Per rimodulare Vuelta ce ne vuole
Allora se ragioniamo del welfare significa ragionare sui modi e le forme della politica sulle regole che si danno all'interno di un sistema bipolare
Dove bisogna contenere
La forza dalla maggioranza
E dove bisogna dare gli spazi e regolare Luo il ruolo delle opposizioni quello che manca in questo sistema e se noi troviamo una normalizzazione è una regola
Che pazzo della dialettica maggioranza opposizione una dialettica normale non siamo nella dialettica normale
Ma lo dico perché se vogliamo riformare ugual parte bisogna fare i conti con questa cosa fanno allora informiamo
Ed è una cosa che chiama in causa i modi con cui tante volte la maggioranza esercita
Il fatto di aver avuto il consenso
E lo stesso chiama in causa anche qual è lo Statuto il riconoscimento rigenerare alle opposizioni in un sistema bipolare non era cambiato IMO delle modalità della rappresentanza non abbiamo cambiato le regole dei rapporti tra gli schieramenti
E questo rende difficile la democrazia
E non si cambia e non si modifica l'UE del fare
Se la democrazia non torna a essere il luogo normale della dialettica pratica difficile discutere
è difficile esprimere il proprio parere
Perché quando uno fa un accordo esprime un parere
Tante volte si trova a essere nemico no colui che ha un'idea
Ho un parere diverso
E che pertanto proprio perché ha un'idea è un parere diverso e deve essere rispettato e non criminalizzate
E allora penso sia un elemento quando ragiona di quel parco io devo mettere in campo
Poi vado avanti sette vada avanti
La domanda che pongo e che mi pongo
Quando parlo di Uefa
E quello di mettere in campo una un'idea sia sul piano culturale che sociale
Che è sbagliato ed è un'altra delle cose che troviamo costantemente contrapporre pubblico e privato tante volte
Occorre anche che determinare una nuova modalità dirà di relazione
Occorre capire quanto il il il privato può esercitare di pubblico ma no creare questa separazione cosine io sono perché lo vuol fare sia garantito dal pubblico
Io non ho la visione antistatalista rispetto
Perché fino a oggi in ugual farà le tutele e le garanzie sono state date e garantite dal pubblico
E questo ruolo il pubblico non lo può assolutamente abbandonare verrebbe meno la sua funzione
Ma detto questo però bisogna anche
Che incominciano a ragionare con attenzione
Su come sostiene
La responsabilizzazione dalla società
E di come si va sulla strada di un'effettiva integrazione tra pubblico e privato tra privato e privato sociale
Che produce
Un rinnovato modo di intendere
Ciò che è pubblico
Ora si tratta di coniugare la capacità dello stato di garantire l'equità
Con la vocazione io parlo in modo particolare
Di una cosa che sta a cuore
A chi ha un'idea partecipativa
Del sindacato una vocazione danno proprio da pare di collettore
Delle istanze sociale di fornire servizi anche personalizzati terrà emette qualche elemento di sburocratizzazione noi lo dobbiamo incominciare a
Ai trovo che questa comporta
In una visione di tipo partecipativo avere a cuore
Il protagonismo delle persone
Delle loro rappresentanze che è un problema che abbiamo tutti
Quando parlo delle rappresentanze
Io dico che c'era a fare una battaglia all'interno del sistema bipolare per l'autonomia del sociale
No possiamo Ghilardi polarizzare Sozzani sociale ha una funzione che è il suo che non può essere costantemente bipolarità
E allora se noi non la bipolari siamo bisogna dire come il sociale viene coinvolto nelle forme e nei suoi modi possibili
Ecco che allora il tema della sussidiarietà della solidarietà
Di una sussidiarietà che anche i clienti è tale se al fondo se no non è così
Che al fondo l'elemento dalla solidarietà
Io sono convinto che senza la solidarietà non esiste sussidiarietà esiste un'altra cosa
Perché no si esaurisse il tema della sussidiarietà nel decentramento peraltro positivo
Se valorizzato istituzione vicino ai cittadini ma anche se si quello che è il principio di adeguatezza di differenziazione
Non si è lei dosi identifica la sussidiarietà con l'esaltazione acritica dell'efficienza
Del privato rispetto al pubblico
Si preoccupa invece che ciascun soggetto possono avere le risorse necessarie per vivere la propria autonomia come funzione sociale come funzione solidale come capacità di costruire reti
Potremo allora affermare che lo Stato sociale diventa sostenibile se è consapevole di tutte queste cose
Cioè lo Stato forte del valore delle conquiste sociali
Realizzate senza pretese auto centri che ed onnicomprensiva si pone al servizio dalla società civile per emancipare lei liberarla dalle sue molteplice dipendenza
Si fa garante in ultima istanza del suo sviluppo regolato ed equilibrato piuttosto che tante volte artefice in prima persona
E si qualifica sempre di più nella sua capacità di programmare definire standard accreditare istruttore a garanzia dei cittadini e integrare i servizi
Nella capacità cioè di attivare nel territorio una competizione regolata che consente al cittadino molto più che all'utente cliente di operare scelte responsabili
Perché noi siamo in questa condizione
Questa sia una battaglia che il sociale le organizzazioni le rappresentanze devono mettere in conto
Per questo noi continuiamo a pensare
Che universalità e natura solidaristico lo stato sociale siano delle conquiste irrinunciabili
Salvaguardare l'universalità e la natura solidaristica la sicurezza sociale vuole anche dire
Anche alla luce delle modifiche al Titolo quinto dalla Costituzione
Che qualche problema sta creando
E che fosse aprire una riflessione attorno anche qui a che senso ha il federalismo e quali sono gli elementi compensativi che bisogna introdurre probabilmente oggi più di ieri arriva
Al dunque
Garantire diritti sociali su tutto il territorio nazionale
Esercitando proprio da parte dello Stato in compito di definire i livelli essenziali di dotarli di adeguato finanziamento garantito alla fiscalità generale
E perciò non esplode a nostro parere anch'io credo che sia una sfida anche per la mia organizzazione un'apertura nuove modalità di responsabilità la società attraverso ed erede di compartecipazione finanziaria
Dirette in base alla situazione economica e finanziaria dipende dal tipo di servizio
Nuove diffuse forme integrative mutualistiche
Già avviato
Almeno in linea di principio con la previdenza complementare collettiva
Attivando fondi sociali defiscalizzato l'accumulazione
Valorizzazione dei corpi intermedi a partire dalla famiglia
Dall'autorganizzazione sociale del volontariato del no profit secondo il principio da su Silvia vieta solidale eccetto
Io non sono convinto che queste cose si fanno perché non sarà ce la si fa più
Questo deve essere il valore aggiunto che aggiungiamo ad alcuni elementi cioè una solidarietà autentica espansiva non disgiunta dall'assunzione di responsabilità
Regola che ereditava non vogliamo il bonus per la sanità
Non vogliamo che l'assistenza si esauriscano i voli servizi
Perché è un sistema universale solidale si regge solo se che ne dentro tutti ricchi e poveri sia per quanto riguarda il finanziamento sia per quanto riguarda l'accesso alle prestazioni no lo stato sociale
Presto
Non significa neanche
Non significa neanche garantire tutto a tutti gratuitamente ma assicurare a tutti prestazione ritenuti essenziali ed appropriate per la tutela della salute e del benessere
Però è che riteniamo allora opportuno ridefinire riadeguare
Secondo criteri di equità di giustizia sociale di salvaguardia di risorse pubbliche che non sono illimitate un sistema di partecipazione
Che sia anche necessario ragionare
Di realizzare i fondi sanitari integrativi come previsti dalla riforma spesso
E che in materia previdenziale occorre smettere di continuare a dire vi forniamo le pensioni
Perché la vera urgenza non è tanto quella delle pensioni di anzianità
La vera esigenza che abbiamo
E quella dalla previdenza integrativa
Perché sono molti ormai troppi coloro che attraverso la riforma che noi abbiamo fatto si trovano ad avere un futuro previdenziale incerto
O perlomeno non adeguate
E che pertanto bisogna attuare la previdenza integrativa anche con un progressivo utilizzo del TFR
Cioè quello che noi vogliamo è un secondo pilastro
Basato sull'adesione volontaria
Che deve anche essere incentivati
Privilegiando i fondi chiusi su quelli aperti
Perché questo sono un altro dagli strumenti di partecipazione al tetto paese succede come è successo negli Stati Uniti
Sulla RAI qualche problema c'è ma non è che possiamo scappare si tratterà di vedere come si regola e come si controlla meglio la partita della finanza vedo che anche il sindacato americano si sta muovendo con molta chiarezza e con molta determinazione su questo terreno
Ma io continuo a pensare che proprio perché succedono queste cose
Che è meglio avere fondi chiusi che quelli aperti perché lei fondi chiusi c'è un ruolo una funzione delle rappresentanze sociali
Voleva che questa sia un ragionamento che noi possiamo fare attorno alla questione
Alla questione del welfare
Cioè si tratta in pratica a nostro parere di riequilibrare le prestazioni dello Stato sociale facendo i conti con tamponamenti con i cambiamenti dal lavoro
Io credo che siano una priorità le politiche attive
Mirate particolare all'inserimento dei giovani delle forze svantaggiate
La riforma degli ammortizzatori sociali
Una tutela previdenziale sia dovere oratorio credo che alcune di queste cose
Nel patto che noi abbiamo fatto col Governo ci sia
Quando parlo del no nel caso del lavoro di come devo intervenire alcune Lovelli le abbiamo messe mi hanno accusato di aver fatto un accordicchio
Perché risorse messe agli ammortizzatori sociali erano poche
Adesso gli stessi mi chiedono se il governo tentò di per pagargli ho sbagliato privato si sbaglia adesso me non è che regole stanno insieme
Io sono convinto che sugli ammortizzatori sociali servivano più risorse
E che questo è solo l'inizio di un processo
Per realizzare anche nel nostro Paese non più politiche diciamo di tutela passive ma attive trottola e quanto riguarda il mercato del lavoro e che non potevamo in questa situazione particolare economica
Voltare la pagina degli ammortizzatori sociali
E che dovevamo comunque tenere in essere i vecchi ammortizzatori sociali per i problemi che abbiamo
E perché non è che lo stiamo mettendo in cassa integrazione persone e non è che se la situazione economica resta così qualche problema non se ne avremo
Ora bisogna calibrare la possibilità di aprire una strada nuova mantenendo in piedi quello che c'era
Sapendo che le risorse sono quelle che sono
Come Totti stanno dicendo in questi giorni no Pegaso la preoccupazione se ci sono i soldi per realizzare il patto il patto va realizzata
E credo che filare ha fatto un'operazione getto difficile Dolan sicuramente
E se anche abbiam fatto qualche mediazione del patto perché ne abbiamo fatte e non abbiamo tolto i diritti a chi li aveva ce la si raccontano pugile
E abbiamo utilizzato uno strumento che abbiamo utilizzato altre volte
Parla dall'articolo diciotto senza andare tanto per le lunghe
è vero che abbiamo fatto una modificazione un compromesso
E non è una cosa brutta io sfido qualsiasi sindacalista
Che ha fatto qualsiasi accordo c'è un piccolo compromesso note lo fa
Qualsiasi ente
Perché sono interesse diverse che sono in gioco e quando gli interessi diversi sono in gioco alla fine si cercava il mio punto di vista di trovare un un compromesso una mediazione per usare la parola più pulita
Che consenta di trovare una soluzione ai problemi sull'articolo diciotto non abbia fatto una mediazione che non tocca l'articolo diciotto per coloro che che ce l'hanno
Che utilizza uno strumento già utilizzato altre volte dal movimento sindacale Hendon computo per quanto riguarda i lavoratori socialmente utile
Perché l'abbiamo fatto ma qui non valgono una cosa in più che quando l'abbiamo fatto per i lavoratori socialmente inutili
Abbiamo tolto tutto lo Statuto
No solo e la reintegra
Quando l'avevamo fatto prego tra deformazione anche quelli a tempo anche lui non voleva tutto lo Statuto
Cioè io so che è un è una mediazione
Dentro un accordo più complessivo
Restiamo a nato sulla strada di questo genere
Tentare di realizzare dei processi dei cambiamenti delle mutazioni
Che creano tensioni che creano problemi
Ma quando parlo della DDA delle questioni sempre delle preso sei stato sociale non dimentico neanche la partita fiscale io non sono d'accordo sui condoni l'ho detto l'ho ripetuto perché i condoni ingenerano comportamenti non virtuosi
è una posizione
Una posizione questa che storica fermati anche anche nel passato anche nel passato noi avevamo sempre detto dei condoni non avrebbero mai fatto
Che in Italia c'è una bolla questo sì una bolla una Bullona di evasione fiscale nella quale bisogna rimetterci le mani e forse riusciamo a trarne fuori alcune risorse però c'era l'esigenza
C'era l'esigenza
Intervenire sulla partita fiscale per vedere com'era possibile ridurne la pressione
Abbiamo letto anche che con molta chiarezza
Che il progetto di riforma fiscale che che sta nella delega non era da noi apprezzato
Che però se si voleva ricominciare a ragionare bisogna partire dalle fasce più deboli
Da quelle che hanno un reddito più basso da quello che si sta facendo
E non è che cambia molto e adesso invece avranno di più intanto si comincia a ridurre per coloro che hanno di meno rimangono in vigore le attuali aliquote Paesi verrà il sindacato non è che va in pensione resta lì anche sulla partita fiscale
Abbiamo introdotto la pistola Mezzogiorno perché parla di welfare ma qual è il problema che a questo Paese
Guardare al vero problema occupazionale altissima non solo come il dirà poi il sottosegretario che siccome lo dice sempre l'anticipo che abbiamo voleva che l'Italia si lavora in pochi
Ma il problema è che lì non in tutta l'Italia si lavora in pochi
C'è un pezzo d'Italia che lavorano in pochi ancora di più che nel Mezzogiorno
E se voi al Presidente della Repubblica delle al Mezzogiorno non se ne parla io credo che il sindacato avendo ottenuto che nel Patto per l'Italia si parlasse di mezzogiorno abbia fatto fare un passo avanti
Adesso incalzeremo il governo perché tutti quegli impegni vengano attuati determinati declinate
Poi dobbiamo fare i conti quando parliamo di queste cose di un nuovo Elephant con la femminilizzazione del mercato del lavoro che muta
Tutta la questione
Della Porta che fino ad oggi c'è stato fra famiglia-lavoro società un processo che cambia cioè non è che abbiamo tutti più di quanto non appaia anche dentro le modalità di di esercizio del lavoro
E quando parliamo di Uefa dobbiamo parlare e ragionare sull'invecchiamento della popolazione
E dico che quando parlo di invecchiamento io ho presente quanto l'auto la non autosufficienza stia aumentando
E la non autosufficienza è un problema drammatico non solo per la persona che non soffre
Che forse la demodé non se ne rende conto ma per le famiglie
Che è la vera cioè visti Spada con la famiglia una cosa del genere provate a pensare a una famiglia di operai
Che magari lo riprendo un milione e otto elesse riesce a lavorare un milione cinque
Che hanno non a un non autosufficiente in casa che cosa gli succede
Ecco perché
Ecco perché abbiamo chiesto un tavolo sul sociale che si aprirà mercoledì dove uno dei temi sarà quello che la non autosufficienza
Questo significa fare il nostro mestiere
Sapere quali sono i problemi veri e sui quali tentare di intervenire
E poi dobbiamo imparare anche qui a fare
Quando parliamo di Uefa a fare a ragionare con uno sviluppo molti enti Dino alla nostra società la nostra contrarietà alla Bossi-Fini abbastanza chiaro abbiamo espresso in molte maniere
Ma non mi basta esprimere la contrarietà
Perché io mi sto chiedendo se il modello di UE lo fa costruito sulla nostra mentalità sulla nostra cultura tutta euro rocce implica è in grado di rispondere a coloro che hanno bisogni e modalità diverse per cultura e tradizione
Quando l'esempio banale
Badate che discutere di una mensa oggi
In un'azienda dove ci sono
Immigrati il di altre religioni
Non è facile come un tempo e
Ed è un servizio sociale
Ed è un servizio sociale che chiedere al mutamento di cultura perché se faccio bene sindacato devo tener conto dell'utente certe abitudini alimentari nove Anna che hanno certe negatività
Ma questo non vale solo secondo me sulla questione dalla messa male anche su altri servizi sociali cioè Mammano cresce la molte è transitata una sua società noi la riteniamo un valore anche lo stato sociale deve adeguarsi a questa condizione
E queste sono le questioni che noi abbiamo abbiamo in campo ecco allora perché dico occorre fare uno sforzo per riprogettare lo stacco tale tenendo conto di queste cose
Ma torno a dire guardate che per riprogettare lo stato sociale occorrono elementi di coesione sociale occorre che la politica si dia delle regole nuove
Quando una delle cose che fanno alla mia organizzazione
è stata quella di una dell'inaffidabilità del Governo per carità
Vede se noi dovessimo ragionare sull'affidabilità dei governi voi risponderà Sacconi e per
Beh non dovrete fare accordi
Perché sappiamo bene
Io qui stavo leggendo stamattina venendo qui per mia curiosità
L'accordo dal novantotto del Natale novantotto sono cinquanta pagine
Ma io non ho mai detto che quel governo era inaffidabile quella Canaletto agli italiani
E mi confronto con tutti i governi che era che non gli italiani perché è il mio modo e che io ho fatto sindacato non faccio un altro mestiere fatta solo a far destinare qui allora quando a un governo di fronte
Quando ancora adesso teme il confronto
Chi dice che la situazione economica
Oggi sia abbastanza delicato io sono convinto
E molto più delicata di quanto non appaia dalle dichiarazioni
Noi siamo arrivati a un punto molto delicato
Occorre avere ormai chiarezza su quella che è la situazione
Non credo morto che serva dire c'erano punti abbiamo trovato pubblico all'hotel non serve più
Dopo un anno serve sapere quale la situazione
Ma serve anche a noi a collocare questa situazione in una dimensione internazionale che profondamente cambiato
Perché dall'undici settembre venendo avanti le cose della rete nazionale sono cambiate
L'economia americana non è partita come pensavamo
L'europa ed è un'arma di pressione che dobbiamo fare non è diventata come noi pensavamo il secondo motore dell'economia mondiale in grado di sostituirsi a quella americana
L'Europa soffre enormemente il tasso di crescita all'un per cento che ci han detto ieri vuol dire che lavoravano sta andando gran bene ci sono problemi Germania e in Francia ci sono problemi d'Italia il Portogallo non sta dentro i parametri ora dobbiamo riflettere dentro qui
Allora per chiudere la situazione economica e quest'anno dobbiamo aver chiarezza su quale su quali sono i problemi veri che abbiamo di fronte
Ma proprio per questo io continuo a essere convinto che l'accordo che abbiamo fatto col governo diventa oggi l'unica politica anticiclica che è in campo
E chiede staremo lì sul pezzo nei confronti del Governo per attuare la riduzione dei tassi i soldi per gli ammortizzatori sociali e gli interventi per il Mezzogiorno per vedere se questi non servano per stimolare la crescita grazie
Bene grazie
Grazie a Savino parla chiarezza anche la passione con cui ha
Esposto il suo punto di vista sulla
Sul tema del convegno e anche sul quadro di insieme entro cui si colloca il tema del convegno darei la parola adesso ad Angeletti
Ho partecipato così alla prima giornata del suo congresso che non si è tenuto non molto tempo fa a Torino
Di recente anche appunto le relazioni rapporti
Tra le ACLI e la UIL si sono come dire rinvigorito ieri vitalizzare attenti e spero che questa sua presenza qui sia un modo di stringere una relazione elaborare pensieri e proposte comunque mantenere
Grazie
Grazie dell'invito
Ad affrontare il non un tema secondo me il tema delle società europea
E quindi anche della nostra società
Lo stato sociale
Con tutti i limiti le imperfezioni tipiche dei prodotti umani
E stata la risposta fondamentale il principale
Del ma dei Paesi industrializzati europei a quello che appariva essere uno scontro in conciliabile
Tra il concetto tra due fondamentalismi quello della il concetto della libertà
Il concetto della giustizia sociale
Il loro pay
Si sono dovuti confrontare con questi due fondamentalismi
E la risposta che i nomi abbiamo dato
E per questo fa parte della nostra Costituzione
Un tratto caratteristico della nostra civiltà
L'idea che la giustizia sociale la libertà sono due valori che vivono solo se sono insieme se sono Cogliati
La libertà senza giustizia sociale
Un a valore quasi un privilegio per pochi perché la maggioranza non poco dire la libertà essendo oppressa dal bisogno
E laddove si è tentata l'esperimento di
Ricercare la giustizia sociale
Rinunciando un po'e via via sempre un po'di più
Alla libertà i risultati sono stati disastrosi non solo hanno perso la libertà ma poi hanno perso pure la giustizia sociale
In Europa
Soprattutto nel dopoguerra cioè società industrializzate in via di industrializzazione
Questo problema è stato il problema che ha assillato la parte migliore delle classi dirigenti europee e come riuscire a coniugare in un paese a Economia di mercato
L'idea che la libertà e la giustizia sociale dovessero dovessero marciare insieme essi realizzati insieme operazione ovviamente non facile complessa che occhi occorre per serializzata una profondissima fede
In questi due valori perché sono due valori presenti nelle persone
Nei sentimenti più profondi di ognuno di noi c'è l'anelito ad essere ad avere se una persona libera
Ma anche il rifiuto di vivere una società nella quale la differenza sociale ci non come dire ci crea uno stato d'animo soggettivo e collettivo insopportabile
Noi siamo delle persone che quando vedono
Un proprio simile a un proprio concittadino Lodi compare in tema proprio un essere umano buon cittadino chiedere l'elemosina
Nelle strade non riescono ad essere felici
Non riescono ad essere felici a godere magari dei vantaggi materiali
Di cui pur possono usufruire e noi siamo fatti così in Europa gli altri Paesi possono tranquillamente godere dei vantaggi senza avere noi abbiamo questi sentimenti e la parte migliore della classe politica del nostro Paese e del nostro continenti ha sempre cercato di venire incontro a questi due profondi stati d'animo sentimenti personali e e collettivi questo è stato il riformismo in Europa
La politica riformista è stato in questo tentativo sistematicamente faticosamente giorno per giorno di coniugare la libertà e la giustizia sociale
Ecco perché è importante che cosa quindi non si tratta io sono d'accordo e la vera sfida cioè non esca una variabile economica
Fa parte della nostra Costituzione del no della nostro sintetizzi cittadini
Del nostro senso di identità
Vedete vaiolo Paesi americani ci sono molte differenze e moltissime cose in comune
Ma c'è una cosa differente dal punto di vista della dell'identità gli americani hanno quella forma di patriottismo di nazionalismo a che gli fa superare tutte le sfide tutte le difficoltà
No la bandiera strilla citata a stelle a strisce per ogni americano racchiude un insieme di valori nella quale a stragrande maggioranza dalla popolazione si riconosce
In Italia e in Europa
Che cos'è che ci fa riconoscere
Quali sono i valori fondamentali per il quali numeri siamo disposti a batterci
Il senso della giustizia della libertà
L'idea che le che il la giustizia sociale in ombra abbandonare nessuno e e nello stesso tempo garantire a ognuno la libertà e la società per la quale vale la pena di battersi
Io credo quindi che s'noi dobbiamo affrontare una sfida che è quella di garantire uno stato sociale che poi la forma giuridica economica
Statuale con la quale si è cercato di rappresentare questi valori di fronte a dei cambiamenti che sono intervenuti e sono dei cambiamenti importanti
Ma non così straordinari da farci immaginare che ci sarà un futuro in Europa
Senza uno stato sociale
Cioè senza una funzione pubblica
Che garantisca
A tutti i cittadini
Delle forme di aiuto di protezione di garanzia di opportunità che questa micidiale macchina
Di produzione della ricchezza che cos'è il capitalismo non è di per sé in grado di realizzare
Quali sono stati i cambiamenti fondamentali il primo è stato un cambiamento politico economico cioè il fatto che le società europee
Non hanno hanno superato la fase della
Della lotta di classe
E della competizione con il comunismo
Lo stato sociale è servito
A ridurre
Gli effetti negativi
Della lotta di classe
Tipica di una società industrializzata di stampo fordista
E a vincere la competizione sui modelli sociali che per trent'anni si è fatta tra l'Europa occidentale
L'Europa comunista
Questi due fenomeni storici queste due condizioni o fare superate
E le
Il tutti quegli aspetti dello stato sociale che hanno che sono serviti
A ridurre gli Effetti negativi o percepiti come tali della lotta di classe
E della Società fordista solo oggettivamente superati
E bisogna porsi un altro problema
La percentuale di persone
Che
Viene occupata in forme organizzate di produzione di stampo forti istanze e sostanzialmente diminuita
Noi abbiamo con lunghi anni riuscito a dare una dignità dignitosa forma di protezione ai lavoratori delle grandi imprese
E proteggerli dalle alterne vicende dell'economia ed agli aspetti nefasti della della produzione capitalistica
La cassa integrazione
A posto dell'indennità di disoccupazione i prepensionamenti i contratti lo Statuto dei lavoratori
La il la il tipo di riforma
E il tipo di struttura previdenziale
Che c'è stata almeno fino alla riforma Dini
Erano tutti forme di protezione
Tipiche del una società fordista
Nel frattempo ci suono si sono creati milioni
Milioni di nostri concittadini che
Che producono praticamente privi i significati protezione sociale
Questo è il principale problema
Che una società che non voglia perdere il valore dell'inclusione
E il valore della coesione si deve porre
Se ci sono milioni di di le persone che che lavorano in Italia
A cui raramente si applicano i contratti sicuramente non si applica lo Statuto dei lavoratori
Non hanno forme di garanzia se vengono se la propria azienda viene su perde
Produzione e quindi non hanno cassa integrazione
L'indennità di disoccupazione noi non l'abbiamo mai
Aumentata perché ciò che è prevalso è stata l'idea e la rappresentanza di quella parte di lavoratori di stampo fordista quindi la grande impresa i sindacati e la Confindustria
Questo ha prodotto due diversi diritti di cittadinanza
Una parte
Dei cittadini italiani e dei lavoratori a decenti forme di protezione un'altra parte non c'è via
Questa è la vera sfida che noi dobbiamo affrontare i veri cambiamenti alle forme e ai modi con i quali si costruisce lo Stato sociale in Italia se vogliamo sul serio dire che esistono delle forme di diritti e di tutele che devono essere universali
Altrimenti non è vero
Seconda secondo cambiamento e quello che il il nuovo tipo il turbo capitalismo
E la rivoluzione tecnologica che ci che è avvenuta negli ultimi quindici anni hanno creato giustamente delle nuove
Differenze e quindi delle nuove richieste le differenze derivanti dalla conoscenza
Il in una società della quale si dice e si ripete
Basata sulla conoscenza il cui vero la cui vera ricchezza della conoscenza
Una delle prime fondamentali quindi differenze
E quindi ingiustizie da ridurre è il livello delle conoscenze
Uno Stato sociale degno di tale nome deve tendere progressivamente e deve porsi come obiettivo quello di ridurre questa differenza la differenza della conoscenza
Il problema dell'educazione e della scuola della formazione della diffusione delle conoscenze del sapere è il tema principale sulla base sicura sulla base del quale rischi si basa il principio dell'uguaglianza della cittadinanza
Tutto questo e tutte le risorse necessarie
Non sono dei costi
Questo è la vera battaglia culturale politica che noi dobbiamo poter fare non si tratta di costi non stiamo discutendo
Di come lo Stato la collettività la società distribuisce un po'dico risorse
Acqui più fortunati
In una sorte di elargizione più o meno compassionevole fatta in pubblicamente
No stiamo discutendo di un altra cosa del valore sociale
Della coesione e dell'uguaglianza delle o uguaglianza di opportunità e di diritti delle persone
Del valore sociale e politico ed economico
Ecco perché la il io credo che il primo scontro nella il primo la vera prima
Questione che noi abbiamo nel disegnare un nuovo Guelfa sta proprio in questo la battaglia culturale etica e politica
Sull'idea del fatto che l'Europa non è meno competitiva degli Stati Uniti d'America perché si deve sobbarcare
Una quota eccessiva dei bilanci dello Stato destinata alla allo stato sociale e siccome Jorge americani hanno una spesa sociale tra virgolette
Più bassa ma solo quella pubblica
Per dura privata non è per nulla più bassa
Ha
Quindi sono meno competitivi no la vera differenza
Il vero gap competitivo tra le europei e gli americani sono le conoscenze
Il fatto che il loro agnello una quantità di investimenti sulla ricerca sulla scuola eccezionale eccezionalmente superiore a quella che c'è in Europa
E la cosa che deve essere risolta
E questa in americana
Degli Stati americani la ricerca e anche molta parte della scuola privata
In Europa questo non c'è e noi non possiamo correre illusione di pensare che in fondo una scuola più efficiente una ricerca più efficiente la si potrà avere solo se privatizziamo
E la scuola e la ricerca e privatizziamo tutte queste funzioni pubbliche
Io credo che questo sarebbe un clamoroso errore c'ho usato nell'una cosa drammatica e sa noi dobbiamo fare fare esattamente il contrario noi dobbiamo fare una politica perché la società e ciò che è pubblico che non significa statale
Perché non c'è neanche questo sillogismo ma tutto ciò che sociale che è pubblico deve essere invece finalizzato a documentare
Gli investimenti nella conoscenza nella diffusione delle delle conoscenze nella ricerca nella scuola nel far sì che si creino centinaia di milioni di cittadini europei con un grado di conoscenze che li renderebbe questo sì assolutamente competitivi e in grado di essere di produrre la ricchezza come siamo capaci di fare
Questo è il problema vero che noi abbiamo dal punto di vista della dello stato sociale quindi rifuggire questa cultura
Di cui una parte delle società europee italiana rimasta prigioniera degli ultimi dieci anni
Ma l'idea che il fondo il modello americano era più efficace del nostro e prima o poi sarebbe avrebbe vinto anche loro
Questo oltre ad essere una sciocchezza
Una cosa ingiusta si è rivelata anche una sciocchezza
Non vera
Le nostre società sono molto più solide
Sono molto più solide di quanto sia le società anglosassoni
E quindi il nostro modello di società anche dal punto di vista economico è assolutamente competitivo noi dobbiamo toglierci titoli l'illusione che il liberalismo
Un il liberismo
Sfrenato che il capitalismo e il mercato senza regole siano il nostro futuro
Non sono il nostro futuro
Il nostro futuro è una società anche se continui a vincere la sfida che sinora l'ha fatta l'ha fatta grande
Cioè a coniugare la libertà e la giustizia sociale
Questo è il vero è la vera sfida che dobbiamo vince non dobbiamo rinnegare nulla dobbiamo semplicemente anzi allargare
Allargare a quella parte di società che negli ultimi dieci quindici anni abbiamo tenuto esclusa perché pensavamo essere del tutto marginale
E che invece sta diventando assolutamente maggioritaria e che è priva
E prima
Di forme adeguate di stato sociale di tutele perché lo Stato sociale era stato disegnato su una modello di società diverso da quella che dice oggi
E il posto prima modelli rivoluzione posso fordista impongono anche alle organizzazioni sindacali
Un nuovo modo di fare sindacato
Prima Savino spiega una cosa molto elementare
Se ci sono milioni di lavoratori
Ai quali non possiamo estendere nella cassa integrazione dei prepensionamenti
Ma ci dobbiamo porre o no è un problema morale ancor prima di politica sociale quello di dire cosa cominciamo a fare
Cosa concretamente si farà per tutte quelle poco per tutta quella parte di lavoratori che non da più
Un questo tipo di rapporto a cui non si possono applicare quelle regole
E allora
La domanda
Ma può un sindacato
Far finta di non vedere
Far finta di non accorgerci che c'è bisogno di nuove risposte
E mettersi nella comoda posizione
Di coloro che dicono ma non ci sono le condizioni
Non ci sono le condizioni politiche
Il governo non è molto affidabile
Ammesso che i cinquanta Governi perché quelli tanti che abbiamo avuto in cinquant'anni fossero di per sé stadi affidabili
Sì perlomeno siccome non faceva in tempo a realizzare un minimo di di di promessa o dire o di programma lo erano per questo
Può avere un'idea consegue un'organizzazione sindacale sulla base di queste motivazioni squisitamente politiche
Attendere
Attendere non so quattro cinque anni ammesso che
Ammesso e non concesso
Che il treno delle situazioni politiche più più per noi favorevole o apparentemente per noi favorevole io credo che l'atteggiamento di questo genere
Sarebbe ipocrita ipocrita e anche un tantino immorale
Il dovere di coloro che dicono di rappresentare delle persone e degli interessi
E soprattutto quando rappresentano il le persone degli interessi dei più deboli
Hanno il dovere di trovare delle soluzioni di difenderli di difenderli sempre i sia quando questo è facile sia quando anzi soprattutto quando questo è meno facile
Noi abbiamo fatto una scelta che sicuramente dal punto di vista personale penso e dal punto di vista politico
è stata questa sì costosa
Perché ovviamente immagino io no mai credo che anche Savino non abbia provato grandi emozioni nel dover litigare
Con i dirigenti della CGIL e creare delle pensioni degli scontri
Diffusi nel Paese
Non è stato sicuramente una
Cosa piacevole alla quale ci siamo come dire
Predisposti con
Soddisfazione ma io e credo anche Savino abbiamo alla fine fatto questa valutazione
Che se ci fossimo ritratti
Se avessimo fatto
Come dire
Una scelta di convenienza
Molte di quelle soluzioni
Che sono state individuate nel Patto per l'Italia
Un patto per il lavoro
Non ci sarebbero state
E le condizioni concrete
Delle persone che noi
Cerchiamo più o meno degnamente di rappresentare sarebbero state peggiori
Sarebbero state peggiori
E questo non era
Una cosa che si poteva
Tranquillamente decidere era nostro dovere fare
Tutto ciò che ritenevamo possibile
Per affrontare tentare di dare delle soluzioni a una serie di problemi che andavano dal mercato del lavoro al Mezzogiorno al sistema fiscale vedete
Ieri ieri si viene alla festa dell'Unità euro mi ha chiesto ma sì dei pentiti
Cioè aveva fatto l'accordo ma vi siete pentiti
Io devo essere sincero così che rispondo non solo lì in quell'occasione ma anche qua che ogni giorno che passa ogni giorno che passa io mi accorgo mi convinco
Che quel patto che in splendida solitudine
Lasciatemi fare questo sporco
La CISL e la UIL hanno fatto
Con il Governo e con le altre contro pare ecco qui con tutte le altri colpi
Che c'erano in questo Paese
Sono stato il fatto più importante
Di questa stagione economica e politica il fatto più importante di che cosa si discute
In Italia
Di un'unica cosa
Se quel patto verrà onorato o meno
Tutti anche coloro che fino a ieri hanno lo hanno dipinto con tutti gli insulti che venivano in mente
Adesso pongono questa domanda
Magari danno pure la risposta cioè dicono tanto nullo ONU verranno però si pongono questa domanda
Quel patto verrà onorato o meno
Io credo che ha banale considerazione del di che cosa
Oggi si chiede sulla quale c'è la tutta l'attenzione del dal punto di vista dell'opinione pubblica e anche dal punto di vista
Politico se quel patto vennero verrà onorato e meno significa esattamente quello quella è stata una cosa importante
Non decisiva ma in una fase di
Stagnazione se non proprio
O di scarsa crescita
Quella quelle scelte sono stati le uniche scelte che hanno tentato e che se venissero realizzati rappresenterebbero una politica che tende ad invertire la tendenza negativa
Questo è il valore di questa di questa nostra iniziativa che rappresenta anche un'altra un altro valore che ovviamente hanno e meno interessante per la collettività ma credo che sia abbastanza interessante per milioni di persone e che riguarda il ruolo
Delle cosiddette
Organizzazione di interessi
Vedete noi siamo un Paese
Che è stato attraversato da moltissimi ideologiche ivi compresa quella
Che ha pensato di fare dello Stato
Una ideologia
Cioè che in fondo la cosa più importante era l'idea dello stato e per lo Stato tutto era legittimo
E ai cittadini
Ho in questo caso a dei sudditi
Tutto si poteva chiedere per la gloria e la potenza dello Stato
Abbiamo fatto tutte le esperienze possibili
E anche ideologia apparentemente contra contrapposte
Venivano avevano questa esistesse idea dello stato non ha portato fortuna
Anzi si è rivelata disastrosa
Ogni qual volta si pensa che i lavori il compito dello Stato sia quello di fare
Dei cittadini
Devi fare degli uomini buoni di esaltare le virtù che il compito dello Stato sia quello di salvare gli uomini si finisce sempre in un campo di concentramento
Sempre
Perché purtroppo gli uomini sono esseri liberi
E che quindi l'idea che si possono usare lo Stato
Per renderli buoni
E lui è un'idea che cozza contro la religione cattolica precristiana per definizione
Visto che il peccato originale
Derivato da un lato sbagliato ma un esercizio di libertà
Questo ritornando a cose molto più terrene molto più modeste molto più semplici come quello della funzione dello Stato
E la funzione delle corpi intermedi
Nella società aperta del ventiduesimo secolo in Italia
Quest'accordo
è stato importanti anche per una cosa molto semplice e molto più banale dire le cose importanti che ho accettato prima
Al fatto che una società aperta e democratica
Si fonda sull'esistenza di associazioni di cittadini liberi e autonomi in grado di portare il loro contributo
Alla crescita e alla società
Non sotto la regia
Sempre e sistematicamente della strategia di una politica
Per cui le cose sono buone se sono funzionali ad una strategia politica lo diventano molto di meno
Se non sono funzionanti e che tutti quanti noi
Qualunque sia la funzione che svolgiamo in questa società siamo costretti a seguirle
Quell'accordo
Fatto da organizzazioni autonome come la CISL della UIL organizzazioni che come è noto non rappresentano
Ne iscritti né dirigenti Menni di tanti di uno schieramento ma di tutte gli schieramenti
Quello questo Scelta anche sul piano politico a
Salvaguardato questa idea di società nella quale le organizzazioni di interessi le organizzazioni sociali sono e devono estere dell'organizzazione autonomi
In grado di pensare e di agire sulla base di ciò che il loro i loro associati pensano non sulla base delle convenienze dei partiti o degli schieramenti
Questa è stata anche un'altra sforzo un'altra operazione difficile ma anche essa indispensabile utile noi crediamo per l'intera società
Bene grazie Angeletti adesso la parola al l'interlocutore istituzionale il sottosegretario Sacconi sapete che alle deleghe proprio e hanno a che fare con il mercato del lavoro ma si è preparato anche sul welfare
Diamo a lui la parola per capire anche qualcosa abbiamo già come dire visto ieri da quanto ci ha risposto l'altro l'altra sottosegretario al lavoro l'onorevole se spiega la Lower fa l'onorevole Sestini
Adesso cedo volentieri la parola l'onorevole Sacconi
Io vi ringrazio sono lieto di essere qui a Vallombrosa
Partecipe il partecipare direttamente ad un evento che ho seguito per così tanti anni
Da lontano
Ad un evento che costituisce una sorta di appuntamento ormai di di inizio vi pregherei di stare quieti viene quasi un appuntamento che costituisce un inaugurazione dell'anno sociale
E alla vigilia
Di un autunno carico di incognite incertezze incertezze che peraltro c'erano ben presenti quando comincia abbiamo il dialogo sociale con il confronto con le grandi organizzazioni
Rappresentative degli imprenditori e dei lavoratori sulla base
Di quel libro bianco di cui Marco Biagi è stato fondamentale Autore
Ricordo in quel periodo il confronto con il vostro documento sulla flessibilità sostenibile
Al quale abbiamo guardato con interesse
E di cui molti contenuti ritroverete nel libro bianco dedicato alle politiche sociali in senso più lato che presto presenteremo alla nuova fase di confronto con le parti sociali che si apre proprio nel corso di questa settimana il il giorno dieci mercoledì
E quindi la il dialogo con le ACLI poi in particolare
Anche a Verona abbiamo avuto modo di parlarne
Si era sepolto nei mesi scorsi con con interesse ad un concetto fondamentale che poi ritrovata nelle premesse seppur sinteticamente del Patto per l'Italia
Ed è quella quell'idea che i Paesi dell'Unione hanno ribadito nei vertici di Lisbona e poi di Barcellona
Quella per cui l'ingresso della dell'Europa nell'economia della conoscenza
In bocca uno straordinario investimento sulle risorse umane
In bocca cioè la consapevolezza che della centralità della persona
E quindi di un ripensamento delle politiche che sono rivolte
All'arricchimento contino della persona allo sviluppo delle persone
Nella con una con un ottimismo
Qualcuno dice un ottimismo militante o della volontà
Che
Dovrebbe correlarsi al fatto che nella società della conoscenza nell'economia della conoscenza fortunatamente le ragioni della competitività e le ragioni della giustizia sociale
Le ragioni dell'impresa e le ragioni del lavoro le ragioni dello sviluppo economico e le ragioni dello sviluppo sociale fortunatamente tendono a convergere tendono a convergere proprio nello sviluppo dalla persona proprio nella necessità di produrre quanta più inclusione sociale
Quanta più valorizzazione del proprio patrimonio umano tanto per ragioni quindi di competitività che per ragioni di giustizia sociale
Questa tendenziale convergenza non era proprio della dimensione industriale ove il conflitto non è stato solo distributivo
E
Se pensiamo a come sta cambiando il lavoro al fatto che le caratteristiche che oggi sono richieste al lavoro
Le caratteristiche di abilità di creatività di intraprendenza
Non sono riconducibili soltanto all'impresa e non si determinano soltanto all'interno dell'impresa
Io non sono in carrabili soltanto nelle istruzioni del datore di lavoro del manager
Ma imboccano una forte aria di autonomia della persona
Di responsabilità
Che quindi deve evoca una ripensamento di tante delle nostre politiche che alla persona sono rivolte
In primo luogo delle politiche del lavoro perché non lo diciamo noi qui e ora lo dice la comunità internazionale rispetto ai problemi della povertà la prima risposta alla alla miseria la prima risposta la povertà è il lavoro
La prima il primo strumento il primario strumento di inclusione sociale e il lavoro
Ed è un'Europa che in nome di tutto ciò si è data l'obiettivo di una settanta per cento di tasso di occupazione tra i quindici e i sessantaquattro anni entro il due mila e dieci
L'Italia si trova nella condizione di essere fanalino di coda come chi ha ben noto con il suo modestissimo cinquantaquattro virgola sei per cento registrato nel corso del due mila uno
Il più basso tasso di occupazione ma accompagnato da un più basso tasso di occupazione femminile ora con la Grecia
Sembra che il fanalino di coda posizione la maglia nera
Venga siccome
In qualche modo contesa
Con il più grande differenziale territoriale in termini di distribuzione dalla forza lavoro
Con il più alto tasso di disoccupazione di lungo periodo cioè siamo il paese che più di altri lasciasse stessi coloro che sono nella condizione di disoccupazione involontaria
Perché abbiamo il più alto numero di coloro che per oltre dodici mesi non ricevono né una proposta di lavoro né una proposta di formazione nemmeno un colloquio di orientamento professionale
Per non dire di altri indicatori di quegli altri indicatori che troviamo nei quattro rapporti consecutivi dell'Unione Europea da quando è nata la strategia europea per l'occupazione fondata sul metodo dei coordinamento aperto che quindi
Sì realizzata la verso un sistema di benchmarking periodicamente applicato e che ci ha fatto giudicare dall'Unione Europea in sede politica non solo in sede tecnica ripeto come il mercato del lavoro più arretrato
Di fronte a questa condizione
Era giusto è giusto un atteggiamento conservatore è giusto ritenere che questo sia il migliore dei mondi possibili
E soprattutto è giusto questo assetto istituzionale per governare i grandi cambiamenti che poco fa Angeletti ha richiamato molto bene il superamento della Società fordista con tutte le le conseguenze
E ha evocato
E di fronte alle incertezze dello sviluppo
Non era forse necessario pensare anche a politiche insieme economiche e insieme sociali che avessero una funzione anticiclica nella direzione della coniugazione appunto
Di parametri di competitività con parametri di giustizia sociale di inclusione sociale
Attorno a ciò sia svolto il confronto fra il governo e le parti sociali
Conclusosi con la firma di trentasei su trentasette organizzazioni cioè trentasei organizzazioni che hanno compreso la logica del bipolarismo e hanno praticato quell'autonomia del sociale che prima così bene a mio avviso Pezzotta indicava
A partire dalla lega delle cooperative per dire di un soggetto così esplicitamente dichiaratamente schierato che pur scontando un po'di problemi quali gli si sono subito manifestati
Ha avuto il coraggio se mi consentite di svolgere la funzione di rappresentanza ritenendo ape interesse che sono la ragione della sua funzione
Avessero una sufficiente
Un riscontro in quel patto per per sottoscriverlo
Non solo trentasei organizzazioni sottoposta a una sorta di ipnosi collettiva o di corruzione collettiva da parte del governo sono il dialogo è stato intenso maturo
E si è concluso con un accordo che
Dirò perché ha un carattere strategico non contingente
In sesto nasce nella consapevolezza delle incertezze delle insicurezze
Nasce nel contesto già di una convenzione delle precarietà e proprio per queste precarietà vengano individuati strumenti di riforma
Se quelle sono le condizioni del mercato del lavoro
Non vi sembra sia stato opportuno pensare insieme a come organizzare finalmente un vero e proprio mercato del lavoro in questo Paese perché questo è il primo contenuto di quel patto
Il primo contenuto di quel patto consista nella infrastrutturazione per la prima volta di un mercato del lavoro dopo gli anni del monopolio pubblico del collocamento frutto peraltro non delle vostre conquiste
Semmai di un disegno che qualcuno ha definito da bolscevismo bianco di controllo sociale
Che che forse una retino aveva concepito a suo tempo intelligente ma che non ha generato servizi che soprattutto nel momento in cui più complessa è apparsa la società e l'economia meno si sono avvertiti
Questi
Più si è avvertito il bisogno di servizi che non c'erano un monopolio pubblico
Che solo ora stiamo trasformando attraverso il decreto legislativo collegato a questo patto che consegni abbiamo consegnato al Parlamento
Che riforma il collocamento ordinario istituisce l'anagrafe del lavoratore istituisce i diritti doveri del lavoratore disoccupato il disoccupato involontario che crea gli standard saper costruire la Rete il sistema da informativo del lavoro
Una conquista che essere inviato sette così faticosamente dovrebbe in molti Paesi già così acquisita quella quindi di disporre di una rete di servizi autenticamente tali
Capace cioè di accompagnare non lasciato a se stesso colui che si trova in uno stato di disoccupazione involontaria come oggi ancora cade
E soprattutto anche se mi consentite l'attivazione di servizi privati all'impiego quei servizi privati o privato sociali all'impiego di cui parlate nel vostro documento sulla flessibilità sostenibile arrivando coraggiosamente devo dire perfino ipotizzare che il fruitore paghi una paghi una pipa che una un ticket per la loro posizione mi dispiace non è consentito da una convenzione internazionale una carta fa scherza salvo per alcune fasce diciamo più qualificato del mercato del lavoro la pagano però le aziende per cui per i lavoratori questo è soltanto un ampliamento che la gamma dei servizi
E un ampliamento utile anche ai rinnovati servizi pubblici all'impiego perché potranno compensare hanno stimolati a competere con servizi privati polifunzionali
Affinché insomma l'incontro tra domanda e offerta in primo luogo possano essere quanto più agevoli
E non è una novità di poco conto se è vero quello che ha scritto Ichino in un bel libro di piante di qualche anno fa che la migliore tutela del contraente debole un mercato efficiente trasparente che consenta questo contraente debole
Di conoscere tutte le opportunità che in questo mercato avrebbe per poter negoziare al meglio la propria prestazione tra più prestato fra più
Datore di lavoro
Questa sembra non novità e uno così ripeto così ovvia così scontate pure nei prossimi giorni il contenuto di riforma
Che proprio dovrebbe consentire l'avvio di operatori privati polifunzionali posto che nel nostro mercato oggi per i vincoli che hanno caratterizzato e timida apertura al privato questo mercato è fatto solo delle società di lavoro interinale
Sarà contestato questo ingresso da una conta una ostruzionismo dell'opposizione mi riferisco a un disegno di legge che oggi non ha più l'articolo diciotto
Al disegno di legge alla prima parte del disegno di legge proprio a quella che consente contiene la riforma del mercato del lavoro e mi dispiace di vedere anche l'amico Tiziano Treu sottoscrivere con cui abbiamo dichiarato di voler con il cui pacchetto abbiamo dichiarato
Di governo lavorare certa misura in continuità
Vederlo sottoscrivere emendamento ci del tipo per cui dati ventiquattro mesi per l'esercizio delle deleghe vedo che c'è un emendamento che riceventi tre un altro ventidue un altro ventuno un altro venti però conosciamo questo tipo di appello
è stato alleghi sono emendamenti ostruzionistici che non aiutano a una rapida approvazione di un provvedimento che serve a costruire a costruire il mercato del lavoro
A infrastrutturare il mercato e a fornire servizi a coloro che oggi oggi che si commuove indossi nel mercato del lavoro devono brancolare nel buio affidarsi a reti amicali sapete che solo il tre per cento dei rapporti di lavoro conclusi passano attraverso i servizi all'impiego
Perché questa è la loro condizione ereditata dalla collocamento burocratico e attento soltanto a funzioni a funzioni formali ma più in generale la protezione che gli viene prevista in questo patto
Riguarda coloro che sono in una condizione di disoccupazione involontaria affinché si passi da una tutela tradizionalmente passiva come quella delle forme di integrazione al reddito che abbiamo sin qui avuto ad una forma di tutela diciamo attiva collegando strettamente la prestazione
Ai colloqui di orientamento professionale e alla formazione
In modo tale che vi sia un atteggiamento anche responsabile da parte di colui che sono si trova in uno stato di disoccupazione che potrebbe perdere quei benefici se non aderisce
Alla ai servizi che vengono che gli vengono garantiti che gli dovranno essere garantiti
Sulla base peraltro di prestazioni che sono state incrementate personalmente non ritengo sulla base di risorse limitate
Perché credo che avessero ragione D'Alema e Blair qua
No
Quanto le protezioni devono essere tali da stimolare la responsabilità e i servizi verso il mercato e non tali da indurre il cittadino in una trappola che lo allontana
Dalla ritorno nel mercato del lavoro dall'inclusione sociale vera e propria
E noi abbiamo esteso come sapete con il patto da sei a dodici mesi la protezione
In termini di integrazione al reddito portandola dal quaranta al sessanta per cento per i primi per i primi sei mesi e poi a scalare quaranta e trenta dei due trimestri successivi
Qualcuno ha detto appunto poca cosa io so che nella scorsa legislatura era stato fatto vedere legali governo a zero lire per la riforma degli ammortizzatori sociali e neanche in termini di riordino e sarà stato utilizzata
Questa ma soprattutto si incrementano insisto i servizi che costituiscono protezione non più passiva ma attiva dicono i consiglieri Lodi Toni Blair welfare to work
Un welfare un sistema di protezione proattivo verso il lavoro nella direzione del lavoro
E ancora la stesse identificazione gli indù di nuove o rinnovate tipologie contrattuali si scrive non solo nel cosiddetto pilastro dell'adattabilità che è uno dei quattro che compongono la strategia europea per l'occupazione
E che contabile che intende intendersi adattabilità non solo del lavoratore all'impresa ma anche dell'impresa lavoratore
Ma corrispondono la possibilità di alla Maggioni poi maggiori possibilità di inclusione sociale e di cui vorrei considerare come strumento tipico il lavoro a tempo parziale
In un Paese in cui esso è praticato soltanto dall'otto per cento
Dei lavoratori contro il diciotto per cento della media europea e contro le alte percentuali di part-time se che ritrovate dei paesi ad alto tasso di occupazione come l'Olanda come la Danimarca come il Regno Unito
L'Olanda tra parentesi è un Paese che aveva un tasso trent'anni fa un tasso di occupazione inferiore al nostro oggi ha un tasso di occupazione di venti punti superiore al nostro
Cioè tra quindici e sessantaquattro gli anni in quel Paese senza il settantaquattro per cento delle persone sono regolarmente presenti nel mercato del lavoro
E molto spesso in contratto a tempo parziale corrisponde a un bisogno del lavoratore o della lavoratrice e spesso l'assenza dei fatti di uno strumento appetibile come un contratto di tempo parziale ricco accettato dal sistema delle imprese
Determina quell'incredibile dato sull'occupazione femminile che non trovato soltanto nel Mezzogiorno ma provate perfino nel ricco Nord Est ove lavora regolarmente soltanto una donna su due
A dimostrazione che non esistono anche tipologie contrattuali compatibili con i tempi di famiglia
Perché la compatibilità con i tenta tra tempo di lavoro e tempo di famiglia in bocca rapporto contratti di lavoro a tempo modulato
Come anche il job sharing la condivisione tra due persone magari della stessa famiglia di un stessa prestazione lavorativa
E ancora li trovate l'emersione del lavoro occasionale che per definizione oggi è un lavoro nero attraverso la formula semplice del bonus sembrano quasi le vecchie
Come le vecchie Markette di che si versavano un tempo di un bonus che messo nelle mani del lavoratore egli ha tutto l'interesse a versare che corrisponde alla protezione INAIL e a quella INPS per lo spezzone di ora lavorata
Ma per non dire ancora dello stesso staff leasing e dello stesso affitto di manodopera che è stato discusse sono Arce dall'esigenza di dare tutela
Secondo il modello del lavoro interinale che è una forma di staff leasing di affitto di impresa già introdotto negli anni scorsi lodevolmente dai governi dell'Ulivo
Al fine di dare regolazione a forme di interposizione di manodopera che sono sotto gli occhi di tutti palo in forma cooperativa in altre soluzioni non fatemi fare esempi più specifici e concreti
Questo questo pacchetto di modernizzazione costituisce un primo fondamentale contenuto di quel patto il cui il cui scopo è quello di dare protezione protezione attiva ai tanti che sono escluse dal mercato del lavoro o ai per che ne sono totalmente estranei o perché lavorano in quel secondo mercato del lavoro che nel nostro Paese ha una dimensione abnorme e che si chiama
Economia sommersa
Consentite che la vera in questi mesi lavorato per esaltare il disvalore del lavoro sommerso non sia
Non sia stata un'azione sbagliata
Perché in questo Paese per tanto tempo per varie ragioni lo dico in termini anche autocritici il lavoro sommerso non ha non ha goduto di altrettanta come dire di altrettanto riconoscimento in termini di disvalore
Ed è comprensibile che ciò sia stato soprattutto in una certa fase dello sviluppo di questo Paese ma oggi oggi nel momento in cui affermiamo
Il bisogno oltretutto dello sviluppo della persona che l'arricchimento delle risorse umane sappiamo che in quel contesto non non esiste spazio l'arricchimento della della persona lo sviluppo da perciò in mattinata e quale formazione
Ma oggi quanto siano più cocenti di diritti elementari riconoscibile a tutti ma non ma non dei fatti praticati in quella dimensione quali i diritti alla sicurezza all'igiene nel luogo di lavoro
E non è un caso che questo sesso documento il patto si sia rioccupato delle politiche del sommerso rinviando ad un avviso comune tra le parti che recepiremo presto con un atto di cui il Consiglio dei ministri ha iniziato la discussione
E credo che anche nelle nove centoventisette mila assunzioni che avete visto il contatore Irina Ila ha registrato dal primo gennaio di quest'anno voi possiate assunzioni Nuvoletto posti di lavoro
Voi possiate dico nonostante il basso tasso di crescita che abbiamo registrato quest'anno in parte possiate ritrovare anche forme di emersione che non si dichiarò come tali perché uno dei primi effetti
Dell'iniziativa di bastone e carota che abbiamo avviato è quello di fare emergere senza che qualcuno si autodenuncia come tale
Perché comunque
Noi dobbiamo ricondurre il mercato regolare
Quelli quei milioni di lavoratori che sapete corrispondono a tre milioni e mezzo di unità di lavoro equivalenti
Ma sono molto di più in termini di persone fisiche che sono coinvolti nel lavoro sommerso in questa dimensione abnorme che il Fondo monetario giudica doppia
Rispetto a quella degli altri Paesi industrializzati attorno al ventotto per cento noi contro un quattordici per cento di medio degli altri sulla base della stessa metodologia di rilevazione
Quindi ventotto o meno che sia il nostro ciò che vale e il relativo e mi interessa a parità di metodologia il rilievo per cui noi avremmo una dimensione doppia quindi straordinariamente abnorme rispetto agli altri e purtroppo ci sono spinte a ci sono state in questi anni spinte alla
Alla come dire al rilancio del del fenomeno anziché il contrario nei fatti voglio dire per per pulsioni della società e dell'economia di vario di vario genere
E ancora la riduzione della pressione fiscale
Si colloca in una logica di protezione dei salari più bassi introdotta sollecitata dal vertice di Barcellona ove era stata introdotta dalla delegazione italiana
E la riduzione della pressione fiscale sui redditi più bassi e tra l'altro uno delle ricette internazionali più riconosciute solito io vengo dall'Organizzazione internazionale del lavoro per stimolare l'occupazione
E per una funzione però più generalmente anticiclica come ha detto prima Pezzotta perché si riferisce anche ai consumi in una fascia
Della popolazione che traduce inevitabilmente in consumi questo incremento questo incremento di ricchezza che ha il valore di un contratto
Circa per la dimensione che ragionevolmente potrà avere questa riduzione di pressione fiscale
Non di meno sull'impresa anche significativo per Locatelli Rapp per parte dell'IRAP si parta dalla quota lavoro cioè dalla incidenza del lavoro sulla su questa formati imposizione
Non è un caso che nello stesso fatto peraltro troviamo idem comuni convenzioni comuni contenuti di riforma del sistema educativo perché non a caso anche questo se colloca in una moderna politica di welfare to work
Vorrei ricordare che l'inglese che più hanno per primi praticato questa politica di welfare nella direzione dell'economia della conoscenza hanno fatto una scelta molto diverso da Bassanini per accorpamento di ministeri e hanno realizzato il grande ministero di
Lei Boland giù cresce al questa è la grande unità come dire are a a istituzionale cui hanno ritenuto di dare unicità di guida politica mentre qui si era fatta questa scelta
Che può avere qualche spiegazione ma qui e ora mi sembrava meno attuale di mettere assieme sanità e lavoro
E non a caso abbiamo lavorato con la Moratti ha presentare progetti sinergici saranno discutibile ma però sottolineo che il patto
Ha rivitalizzato anche in quella sede il confronto tra il governo e le parti sociali se è vero che nei giorni scorsi anche in ordine alla sperimentazione governo conciso e quella trovato
Ragione di contrazioni di convergenza per aggiustare il percorso che può portare alla riforma del sistema un sistema educativo funzionale
Anche quella a dare più ricchezza più sviluppo le nostre risorse umane in questo patto
Vi è un importante rinvio poi alle politiche sociali ho detto prima il dieci ci incontreremo ho ricordato della libro bianco
Del libro bianco sulle politiche sociali troverete la centralità della famiglia
Controverte solo quello ma troverete la centralità della famiglia
Come unità sociale come unità economica
Come scusate strumento fondamentale per il riequilibrio demografico
Come
Fattore di di welfare community cioè di
Sistemi di sistemi di protezione che siano insieme strumento di forte coi di ancor più forte coesione sociale
Ho qui una tabellina che non ho il tempo di
Di descrivervi che nelle bozze del libro bianco che mette a confronto servizi di protezione sociale oggi in capo alle istituzioni
Che vorremmo integrare e non sostituire con servizi a forte conduzione famiglie Inter familiare o familiare
Dal baby sitting alla
Al servizio consultoriale
Ad altri ad altri servizi ancora
Ma concludo con una considerazione su un aspetto non secondario del patto che attiene
Alla cultura di relazioni industriali che ne emerge al modello se volete di relazioni industriali che ne emerge nel patto ricorre l'idea della bilateralità
L'idea cioè per cui i corpi intermedi le parti sociali ma i corpi intermedi in Generali in generale quindi organizzazioni come la vostra
In nome di una sussidiarietà che non significa scarico di responsabilità ma riconoscimento di quanto talora i corpi sociali possono fare di più e meglio
Da soli o in competizione o voi no
O o con le funzioni istituzionali trovate l'idea di come
Soprattutto attraverso lo strumento della bilateralità organizzazione degli imprenditori e dei lavoratori
Possano soprattutto nei territori governare insieme i mercati del lavoro governare insieme talora anche l'incontro tra domanda e offerta
Governare insieme la formazione continua come già in qualche modo si avviano appare sulla base dello zero trenta per cento del monte salari ad essi affidato
Chi meglio delle dell'incontro virtuoso tra parti sociali può individuare i percorsi della formazione continua
Non per gestirla direttamente ma per svolgere meglio da altre la funzione di brokeraggio cioè di confronto fra la domanda e l'offerta
Per riservare piuttosto la funzione
E visti da una fonte diretta funzione istituzionale altri compiti nella formazione come quello delicatissimo dell'incrocio tra i sussidi alla disoccupazione involontaria e la necessaria formazione che abbiamo detto esserne complemento per una tutela attiva o la formazione in alternanza o la formazione comunque che accompagna il giovane al primo impiego
Bilateralità che viene evocata anche per la certificazione delle tipologie contrattuali
Voi fate la vostra proposta di voi fate nel voler anche quella di
Certificare i percorsi e le competenze acquisite
Ed è una certificazione che non possiamo che pensare soprattutto su base volontaria
Ma tale da essere apprezzata dal mercato
E quanto meglio potrebbe essere realizzata questa da organismi di questo tipo cui riconoscere in termini di sussidiarietà mirata
Non di fugare i insisto dalle responsabilità primaria il pubblico deve conservare soprattutto in termini di anche di indirizzo e controllo
Tutto ciò è stato definito prefigurare una forma di statalizzazione dei corpi sociali o dei corpi intermedi
è incredibile che ciò venga detto
E che ciò venga detto trascurando che se mai c'è qualche altra funzione che potrebbe essere definita parastatale come quella dei capo quello dei patronati che però hanno una loro giustificazione lo dico a voce alta
Da rivedere forse ma mano che i servizi pubblici migliorano se mi è consentito giusto per non fare resterà comunque
Ma se mi consentite
Senta abbiamo riconosciuto ai corpi intermedi vi svolge le queste funzioni funzioni che sono intestate in qualche modo sostitutiva dell'inefficienza delle funzioni pubbliche possiamo riconoscere i corpi intermedi invece funzioni su per le quali i soggetti pubblici ancora non si sono cimentati o comunque sono per definizione a mio avviso meno efficienti o possono essere meno efficienti
O comunque possono trarre dalla competizione con i corpi intermedi ragioni di efficienza
Allora questa filosofia cosa significa una sorta di statalizzazione del sindacato
A me sembra esattamente il contrario l'esaltazione della primato se volete della società civile o comunque delle funzioni che la società civile può realizzare attraverso quelle rappresentanze cui il patto assegna una determinante rilevanza
Il patto quindi perché ha significato strategico perché a questo punto è un modo di procedere è un modo di procedere attraverso le incertezze con le quali dovremo fare i conti ed è un modo di procedere non soltanto per appuntamento istituzionale che abbiamo confermato come il confronto con le parti sociali ora a settembre per discutere la manovra di finanza pubblica sulla base degli accordi di politica dei redditi del mille novecentonovantatré
E anzi a questo riguardo a quegli accordi sono stati rafforzati perché allora non nei giorni scorsi
Abbiamo deciso insieme di riproporre un controllo su prezzi e tariffe di cui non si parlava da circa dieci anni nelle sedi del dialogo sociale
Proprio nella consapevolezza che potevamo avere una bolla inflazionistica e questa avrebbe dovuto essere assorbita per evitare che diventasse strutturale come possiamo tranquillamente fare dato che i prezzi all'ingrosso i prezzi alla produzione
Come perfino i prezzi della grande distribuzione non hanno dimostrato andamenti inflazionistici oltre le previsioni
Ai miei amici voglio soltanto dire una cosa a proposito dell'uno e quattro per cento ho detto ho detto una cosa verifica bellissima che l'andamento dei perché l'andamento inflazionistico non è spalmato su tutti gli attori dell'inflazione ma si concentra pericolosamente sulla distribuzione al dettaglio
Sì con su alcuni segmenti di essa in modo particolare sui pubblici esercizi
O su altri o su altre forme di inefficienza distribuzione al dettaglio come si concentra su alcune più che su altre tariffe come per esempio quello nel trasporto locale e quindi non aiuta la lettura generalizzata dell'andamento dell'infanzia ma bisogna andare a vedere entro Issa ove si determinano le bolle in piazza dove si è determinata la bolla inflazionistica
E se guardate i prezzi alla produzione
Lasciate concludere so che i prezzi Bolloré quindi queste collette abbiano
Comunque fatto ed io no no negato che vi sia una bolla inflazionistica ho solo voluto utilizzare la testa e la statistica
Per dire ove si concentra la ragione di questa bolla inflazionistica e per sostenere che fortunatamente non essendo generalizzata
Essa possiamo sperare che sia congiunturale possiamo sperare di non rendere strutturale con azioni appropriate
Una delle quali se non altro per la rilevanza che ha assunto il governo ha voluto proporre per stressare il problema
Vorrei ricordare che nel biennio precedente i contratti del pubblico impiego vorrei ricordare che nel biennio precedente prima dei contratti del pubblico impiego il biennio due mila due mila uno
Lo scostamento tra i tassi d'inflazione programmati ai tassi d'inflazione verificati è stato di oltre due punti nel due mila e due mila uno
Oggi noi stiamo discutendo e ha ragione di uno spostamento che sarebbe tra l'uno e sette e il due e tre che cioè sarebbe di uno zero sei mentre per ciascuno dei due anni precedenti abbiamo disgraziatamente ha registrato uno spostamento di almeno un per cento all'anno
Lo dico per lo dico a proposito della eccezionalità o meno di un tasso d'inflazione programmato rispetto ha un tasso di inflazione atteso che si potrebbe verificare ma è un conclusa davvero
Io voglio dire una cosa
Si è evidenziato come ormai quel modello contrattuale quel modello contrattuale che comunque o in termini di anticipo in termini prima di scala mobile faceva i conti solo con l'inflazione
Superato il può e deve essere superato da un modello contrattuale che abbia riferimento alla distribuzione della ricchezza laddove si produce cioè la distribuzione più efficiente degli incrementi di produttività
Questo modello contrattuale che CISL e UIL hanno proposto voi sapete che vede il Governo dichiaratamente favorevole
Non tocca a noi rivedere il modello contrattuale tocca alle parti sociali ma non possiamo noi essere spettatori passivi o e disinteressati
Perché ciò che dà efficienza al sistema come ho detto in termini di competitività e di giustizia sociale
è interesse anche ovviamente del governo che alzi Complesso del sistema guarda
E l'idea quindi CISL e quella di guardare sempre di più agli incrementi di produttività e di ritenere che quel modello contrattuale centralizzato
Non abbia favorito la distribuzione efficiente della produttività e la della produttività spessa
Non abbia consentito al lavoro cui si chiede sempre maggiore coinvolgimento di essere anche coinvolto nelle negli incrementi di questa produttività nella produzione della ricchezza in misura maggiore questo modello ci sembra il complemento necessario di quel modello di relazioni industriali che nel patto è descritto
Se tutto ciò vi sembra poco io invece penso che sia un importante passaggio che costituisce vincolo per tutti certamente vincolo per noi che attorno al patto costruiremo la manovra di bilancio
Corona Mezzala di pazienza
Un grazie a tutti i nostri interlocutori un grazie al sottosegretario per averci esposto in modo chiaro
Il punto di vista del Governo
Vorrei a questo punto trarre il sedere pur sintetiche
E brevi conclusioni
Non solo di questo ultimo momento del nostro convegno ma un po'di tutti i nostri lavori non sono conclusioni diciamo sono appunti di lavoro per il tempo che ci attende
Una decina di giorni fa rispondendo
Ad una domanda del settimanale vita dicevo qualcosa che in questi giorni credo tutti abbiamo toccato con mano
Così virgolette naturalmente Vallombrosa non sarà un convegno sotto una campana di vetro
Ma sono certo che tutti gli interlocutori salva guarderanno la necessità di un angolo di pensiero e di riflessione
Capace di rispetto per l'altro
E di senso della prospettiva
Credo che non siamo stati sotto una campana di vetro
Credo che tutti i nostri interlocutori dal primo giorno fino ad oggi
Abbiano tenuto fede a questo duplice principio
Di rispetto per l'altro pur nella diversità delle giudizi delle intenzioni
E anche di un minimo di senso della prospettiva
è vero che i convegni Vallombrosa non sono mai stati sotto una campana di vetro
Però è anche vero che il clima del Paese di questi Nesi e anche le parole preoccupate di Savino Pezzotta nella sua prima parte dell'intervento
E le tensioni sociali che si sono riverberato in modo diretto senza mediazioni a filtri anche in questo angolo di montagna toscana
Eppure all'ombra lunga dell'antica abbazia benedettina
Non ci hanno posto e credo che sia un bene al riparo di ciò che viviamo quotidianamente
Tutti i giorni
Meglio così
Segno che i temi e gli interlocutori che avevamo scelto non erano addomesticati
Addomesticato i nostri buoni sentimenti
Ma interpreti veri
Delle dinamiche delle tensioni che il paese sta vivendo
Meglio così anche per le ACLI
Obbligate a misurarsi non con i propri rituali interni ma come gli eventi e i protagonisti della vita sociale del Paese
Costrette non a fare il Grillo parlante
Ma a formulare giudizi
E a mettere in campo proposte
Ad essere insomma a pieno titolo
Senza presunzioni ma anche senza complessi
Un soggetto della società civile organizzata
Un modo
Di espandere la solidarietà non facendo le prediche agli altri
Innanzitutto perché le prediche non costano nulla
Ma lasciano il tempo che trovano
E allora quale filo trovare di sintesi dei nostri lavori
Forse potremmo utilizzare questa metafora la metafora di una stella
Stella polare o la stella del mattino con la stella di Davide o altre vocazioni che potete fare voi
Donna monsignor Nervo nella sua prima riflessione nella sua prima meditazione vorrei intanto anche qui coglie l'occasione per ringraziarlo per essere stato insieme con noi tutti e tre i giorni di questo nostro lavoro comune
La prima riflessione ci ha detto che abbiamo bisogno di una lucerna che guidi i nostri passi
Potremmo aggiungere anche di una stella che possa orientare il nostro cammino
Qual è questa stella
E che abbiamo capito tutti insieme che la costruzione o ricostruzione ore molle della rimodulazione o riforma del Welfare non ci verrà dall'alto
Non ci sarà regalata da nessuno
Ma sarà una nostra faticosa conquista
Non ci piace lo diciamo a chiare lettere una visione di un Welfare compassionevole
O consolatorio
Voliamo proviamo ad immaginare a costruire insieme con gli altri soggetti comunque al parco promozionale
Ed inclusivo
Non è una distinzione
Superficiale
Sottende due concezioni antropologiche diverso e due concezioni etiche diverso sottende una visione della persona della società e dunque anche delle scelte politiche che ne conseguono
Abbiamo già detto tre aggettivi che abbiamo accompagnato quelli che ho ricordato stamattina introducendo i nostri interlocutori welfare municipale comunitario portatile
Ne aggiungerei altri due
Un guelfo fare che sia intergenerazionale
C'è aiutato in questa riflessione il professor Campiglio dicendo bisogna passare da una concezione semplicemente di misure per la famiglia ad una concezione di misure che tengano presente l'intera catena generazionale
C'è stato anche un confronto anche qualche scambio di battute fra diversi interlocutori che abbiamo avuto qui in questi giorni attorno allo slogan
Meno ai padri più ai figli
Mettiamo da parte lo slogan che a volte gli slogan sono fuorvianti rimane però un punto chiave quello che ci ha detto il professor Onofri
Attenzione
Il sistema sta del lavoro del mercato del lavoro dell'impresa è cambiato rapidamente
E a scaricato gran parte dei costi della flessibilità sul generazioni più giovani
Possiamo anche non aderire allo slogan Meno ai padri più ai figli rimane comunque la durezza la persistenza
L'ostinazione di un problema che dice che gran parte della flessibilità
Stata scaricata il peso viene portato dalle generazioni più giovani
E forse questo punto dovrà essere un punto generativo anche delle nostre riflessioni delle nostre proposte se vogliamo costruire un vero welfare intergenerazionale
Professor Treu ci ha ricordato la bella metafora del Castello e dello zainetto
Non ugual fare Castello dove ad un certo punto si tirano su i ponti levatoi chi c'è dentro di sé dentro chi è fuori è fuori
Ma un Guelfa razza inetto uno zainetto portatile appunto che ciascuna persona possa portarsi appresso nella mutevolezza dell'età delle condizioni dei problemi e dei bisogni
Per far sì che questi bisogni non siano vissuti all'insegna dell'individualismo e della solitudine ma siano vissuti da una soggettività matura dentro un contesto di espansione
Della solidarietà
E l'ultimo aggettivo e quello che potremmo chiamare un guelfo all'on line guerra fare lungo tutta la vita un Guelfa longitudinale
Cioè la capacità di spalmare i diversi interventi e di
Utilizzare il principio di equità avendo presente appunto questa diversa dislocazione del welfare durante una vita di una persone di una famiglia
Se questo è un po'il filo dei delle riflessioni e dei ragionamenti che abbiamo fatto in questi giorni
Vorrei introdurmi ora
Ha una qualche linea propositiva e sono state fatte tante di proposte
Ne selezione alcuna che guideranno l'azione delle ACLI nei prossimi mesi a cominciare dalla stessa legge finanziaria
Naturalmente non sono la riforma del mondo forse neanche la riforma del welfare sono solo alcune
Modeste proposte
Nell'intento di essere allo stesso tempo
Un pungolo per il governo
è una spinta critica anche per l'opposizione
Le riforme sono tutte costose e difficili
Gli ostacoli sono sempre tanti
E del difficile procedere senza consenso
Perché non esiste un riformismo senza popolo
Ma ugualmente ci si rende conto che in molti campi stiamo procedendo troppo lentamente
E che le soluzioni rischiano di arrivare troppo tardi
Chi guida un paese un sindacato un'associazione un partito
E chiamato
è chiamato a trovare un punto di equilibrio tra visione e fatica quotidiana
Tra anticipazione del futuro e necessità di trovare il consenso necessario
Occorre forse questo potrebbe essere un compito di un'associazione che non ha
Il vincolo né di fare contratti né di esercitare l'azione di governo né di presentarsi alle elezioni occorre forse generare delle coalizioni argomentativa
Sapendo che la forza delle idee
Può smuovere anche le cristallizzazione in più consolidata
E allora quali idee nuove mettere in campo la prima vorrei che prendessimo veramente sul serio la guardassimo consegnerò anche agli interlocutori di questa tavola rotonda
La riflessione acuta argomentata
Che il professor Campiglio ci ha qui portato
Una
Riflessione che ci dice come oggi
L'attuale sistema fiscale
Con il suo modello di detrazioni e deduzioni
Ingenera un effetto perverso
Nei confronti dei soggetti che sono più deboli nella vita sociale e ce li ha indicati con delle cifre che adesso qui non ricordo
Innanzitutto le famiglie con figli i più giovani i disoccupati
Le famiglie monoparentali
Un sistema di detrazioni e deduzioni che di fatto perde per strada sei sette mila miliardi per i cosiddetti incapienti cioè a coloro che non hanno un reddito dal quale operare nelle detrazioni nelle deduzioni
Sei sette mila miliardi non sono una cifre
Credo che con la sua riflessione così a quota forse bisognosa anche di una lettura più accurata e questo suo proporci sostanzialmente il modello francese nella
Per anche per il nostro Paese come l'introduzione del cosiddetto quoziente familiare cioè della
Pesare diciamo il reddito non solo in base ai valori assoluti dello stesso ma in base ai componenti delle famiglie potrebbe avere e ce ne ha dimostrato anche qui con i conti degli effetti redistributivi significativi proprio in direzione di quei soggetti che oggi sono più penalizzate
Quoziente familiare credito di imposta e anche rimessa a punto di un vecchio strumento quello degli assegni familiari
Perché in molte situazioni l'assenza di una consistente significativo intervento monetario non produce alcunché
Come fuoriuscita e dalla povertà dalla precarietà e dall'esclusione
Assegni familiari
Che andrebbero per lo meno aggiornati al tasso di inflazione non sul si aggiorna tutto al tasso di inflazione stranamente gli assegni familiari non si aggiornano commesse i figli costassero sempre uguale come era nella
Valore assoluto
Indicato nella legge originaria
Nel mille novecento ottantotto
O forse basterebbe far sì che quello che i lavoratori versano nella cassa appunto degli assegni familiari mi pare siano circa dieci mila miliardi se non sbaglio sottosegretario
Siano interamente riversati alle famiglie
Oggi solo il quaranta per cento è riversato effettivamente alle famiglie
Ebbene credo che questi semplici provvedimenti potrebbero essere di un qualche aiuto
Per rompere quella cristallizzazione del figlio unico che ricordava il professor Livi Bacci nella prima giornata del nostro convegno
Anch'io non sono molto d'accordo come diceva lui non servono i soldi
Ditelo alle famiglie che hanno redditi bassi se non servono dei soldi anche non servono solo i soldi certo per crescere i propri figli
C'è un secondo punto sul quale esercitare la nostra capacità di proposta
è venuto fuori in diversi interventi di questi giorni il tema degli anziani ultrasessantacinquenni e ancor di più di quelli ultra senta settantacinquenne
Aumenta l'età e aumenta in modo esponenziale il rischio di nome autosufficienza
Negli ultimi anni è aumentato del quindici per cento per cento
E come se avessimo in casa un problema ma non vi avessimo dedicato l'attenzione necessaria
Un'attenzione lo ricordava prima Pezzotta che diventa doverosa per non squassare la vita di molte molte famiglie sia in casa magari un anziano con Alzheimer ne sa qualcosa sulla propria pelle
Ebbene perché nome ispirarsi a quanto fatto nel sistema tedesco
Che già dal mille novecento novantacinque ha introdotto una forma diciamo così di assicurazione obbligatoria per il rischio i nomi autosufficiente
L'Italia spende mediamente per i non autosufficienti lo zero cinque zero cinquantotto del PIL contro una media dei Paesi OCSE che va dall'uno al tre per cento
Evidente questo vuol dire mettere a carico come hanno fatto i tedeschi parte dei lavoratori in parte delle imprese e in parte anche dei pensionati questo rischio che è diventato molto più rilevante di alcuni rischi del passato
Ma che non è ancora considerato oggi come un rischio assicurabile con una funzione di carattere pubblico
Credo che la creazione di un fondo per non autosufficienti che avrebbe un costo consistente sono stati fatti dei calcoli potrebbe costare intorno a ventiquattro mila miliardi delle vecchie lire
Potrebbe offrire una prospettiva dignitosa e soprattutto di sostegno vero e reale a tante tantissime famiglie che sidro si trovano a dover affrontare spesso in completa solitudine
Una questione che sta diventando una vera e propria emergenza per il Paese
Il terzo punto
è un punto già tradizionale della nostra azione ma avete visto anche fuori sul piazzale che da qui da Vallombrosa partiranno
Cinque camper che toccheranno quaranta città italiane per concludere la raccolta di firme che attiene alla nostra petizione popolare sulla flessibilità sostenibile
Sapete anche che il punto chiave non non non l'unico ma il punto chiave di questa petizione
Il riconoscimento dei diritti individuali di formazione
E a tal proposito è già quasi pronta una proposta di disegno di legge
Che sottoporremo ad alcuni deputati per presentarla perché diventi una proposta che entri nel dibattito politico che possa essere la strada
Per far sì che quel quei primi spiragli
Che sono contenuti anche nel Patto per l'Italia
Le settecento mila non le ha ricordate Savino separando così ho condiviso tutto il suo intervento ma ha fatto questa piccola dimenticanza mi permetto questa sottolineatura
Le settecento mila occasioni di formazione permanente come un primo strumento per far sì che la formazione se come ci ha detto Passerini sarà il baricentro della nuova protezione sociale del lavoro
Sia effettivamente riconosciuta non come una funzione aziendale
Ma come un diritto della persona
Ecco allora che se come ricordava qui Angeletti la sfida dell'eguaglianza ha a che fare con il crinale della conoscenza
Non possiamo
Lasciare dentro questo tema un tema nella marginalità
Occorre che ciascuno possa essere dotato di una proprio conto individuale di formazione di una propria dote di formazione
Da spendere concluso l'iter scolastico
Durante la vita lavorativa quando si cambia lavoro quando si perde una volta quando si vuole migliorare euro modificare la propria condizione
Una dote da mettere in quello zainetto per far sì che il cambiamento la mobilità non si trasformino in precarietà in incertezza in penalizzazione proprio delle risorse persone della risorsa lavoro
Quarto ed ultimo punto qui condivido quanto è stato detto dagli da alcuni degli interlocutori e che ce lo diceva già ieri la professoressa Fornero
Questa previdenza integrativa basata sui fondi chiusi o aperti insomma finalmente si faccia mi sembra insomma decina d'anni che se ne parla come sempre in questo nostro Paese si va avanti molto a parlare
E d'altra parte abbiamo visto anche dal sondaggio che abbiamo fatto che gli italiani non sono per niente per una privatizzazione del sistema pensionistico
Ma sono molto favorevoli anche nella maggioranza proprio in un sistema misto che mantenga il pilastro pubblico e a questo pilastro pubblico si accompagni
Un pilastro integrativo quindi non possiamo che incalzare
Le parti sociali e il governo perché le molte discussioni e le molte ipotesi anche già alcuni strumenti diventi un elemento normale ordinario con tutte le regole e i controlli
Le certezza e lei ha necessità di certezze che uno strumento nuovo ha bisogno di
Mettere in campo
Infine alcune annotazioni più di attualità
La prima è rispetto al patto
Io dico
Ce l'ha detto Michel Camdessus primo mantenere la parola quindi primo rispettarlo lo dico per il governo ovviamente
Corriere della Sera di questa riduzione di pressione fiscale sui redditi medio-bassi ha calcolato sette mila cinquecento miliardi parliamo sempre delle vecchie lire Pezzotta calcolato dieci mila cinquecento miliardi non è una differenza di poco conto comunque sono cifre importanti
E credo che
Se il governo non rispetterà questo patto saremo noi stessi a incalzare
Le organizzazioni sindacali in particolare quelle che l'hanno firmato a fare tutto quello che bisogna fare anche a andare in piazza perché questo patto sia rispettato
Secondo il sottosegretario
Ci ha qui detto che c'è un intento vedremo poi
Ieri la sottosegretaria Sestini ha detto che sarà dopo i sindacati convocato anche il Forum del terzo settore
Che c'è in mente da parte del governo di riarticolare l'offerta di servizi diciamo così materno infantili
I servizi di cura per i bambini
Benissimo perché oggi voi sapete che
Su cinquecento mila bambini che nascono ogni anno solo per cento mila c'è un'offerta pubblica di servizi pubblica inteso in senso lato non statale
Quindi vuol dire che quattrocento mila cioè l'ottanta per cento non ha non incontra una domanda pubblica un'offerta pubblica di servizi
E si rivolge o al mercato privato o al molto lavoro nero o laddove ci sono alla grande istituzione dei nomi
è un punto chiave anche qui per consentire quella conciliabilità di lavoro e cura della famiglia
E soprattutto vorrei dire per consentire soprattutto alle donne una possibilità di esercitare pienamente la loro libertà
La libertà di seguire i propri bambini ma anche la libertà di cui
Hertha chiaramente una tendenza non qualche palliativo
Perché questo è uno degli elementi chiave ramo scritto anche nel nostro manifesto per la flessibilità sostenibile
Uno dei punti chiave per consentire per non predicare una impossibile conciliabilità
Tra lavoro e cura della famiglia
Io ci aggiungerei anche che su questo piano varrebbe la pena anche utilizzare non so se è previsto nel libro bianco in modo un po'consistente anche la stessa leva fiscale
Sono
Deducibili
Le specie veterinarie non ce l'ho con gli animali che mi piacciono non capisco perché non siano detraibili le spese per la cura ai nostri bambini
Infine un'ultima annotazione un po'fuori fuori quadro rispetto a quello che hanno detto sia i sindacalisti che il Governo
Io penso che nel campo delle nuove competenze dei servizi di orientamento formazione inserimenti e quant'altro
Forse bisognerebbe introdurre il principio non solo della bilateralità ma della multilateralità
E ciò è oggi la possibilità che questi servizi conseguano risultati efficace soprattutto nei casi più difficili
Perché collocare una persona con un'alta formazione con una buona specializzazione in età giovane
Come dire non c'è bisogno di servizi pubblici si colloca da solo questo
Ma collocare le persone che hanno meno meno avuto meno possibilità di formazione meno capacità meno reddito non è un'operazione semplice
E allora uso questo termine parafrasando lo diciamo da linguaggio internazionale va benissimo che ci siano le parti sociali cosiddette tradizionali
Ma ci vogliono anche le parti sociali in qualche modo che si sono evidenziati in questi anni parlo delle organizzazioni del mondo
Associativo e su sono determinanti anche i soggetti locali municipi nella riforma dei servizi per l'impiego ahimè i municipi non hanno alcuna competenza a quelli che sono lì più vicino al cittadino
E quindi una linea di multilateralità come elemento ancora un'ultima annotazione di attualità sull'immigrazione ho già detto tutto all'inizio non ripeto per non tediarvi
Mi sembra che la sortita di Maroni
Non sia stata per un verso confermata grazie a Dio e che quindi si sia trovato una soluzione realistica quella del l'anno di contratto di lavoro
Ma sottoscrivo pienamente interamente e saremo da quella parte la dichiarazione che ha fatto oggi l'onorevole Tabacci
Del l'UDC
Quando ha detto non è giusto escludere persone che lavoro in Italia da anni
E non hanno commesso reati solo perché sono state trovate senza permesso di soggiorno
Incalzeremo pongo l'eremo il Governo perché il testo di questo decreto consenta anche a tutti coloro che hanno lavorato onestamente in Italia sono stati trovati fortunati loro senza permesso di soggiorno
Di poter accedere a questa regolarizzazione come uno strumento
Cittadinanza
E di visibilità e di possibilità di vita per il futuro ma in tutto questo cosa c'entriamo noi cosa c'entrano le organizzazioni del terzo settore
Vorrei dire dare qui una risposta pacata
Assolutamente non polemica ma per quel non per questo meno chiara
A Guglielmo Epifani
E se possibile anche convincere coloro che su questo punto mi sembravano avergli dato ragione
Caro Epifani
Lo diciamo senza alzare i toni
Non siamo qualcosa di residuale
Di interstiziale che sta tra lo stato e l'individuo
Siamo e vogliamo essere sempre di più uno dei soggetti uno dei soggetti della partecipazione e dell'impegno civico
E in molti casi anche una parte originale e distintiva
Dell'economia del Paese
Abbiamo compiuto insieme non da soli
Insieme con tanti altri soggetti del terzo settore passi importanti negli ultimi sei sette anni
Sono apparsi creano costato fatica
Siamo arrivati ad una forma comune di rappresentanza
Il Forum del terzo settore abbiamo creato una rete di strumenti di iniziativa e sociale imprenditoriale non come singole organizzazioni ma come insieme diretto
Non ultima anche la Banca Etica in cui le ACLI hanno speso profuso un impegno importante
C'è perfino un giornale ecco pronto così l'occasione per salutare l'amico Riccardo Bonacina che interpreta dà voce esprime in qualche modo offre e rappresentanze servizi e visibilità e linguaggio a tutto questo mondo non in contrapposizione con gli altri
Ma vere cultura identità e linguaggio è fondamentale per candidarsi ad essere un soggetto non meramente strumentale della delle welfare che verrà un soggetto capace di incidere anche nella programmazione anche nelle scelte
Di dire di parlare anche laddove si devono determinare a chi vanno destinati gli interventi e le risorse di portare lì la voce la rappresentanza di tante tante persone
Con
Che insieme condividono con noi un'esperienza che e associativa in molti casi di promozione di opere di servizio
E anche caro sottosegretario Sacconi
I caffè i patronati non sono strumenti residuali
Dell'inefficienza dello Stato
Lo dico non per un istinto corporativo
O per una tutela di qualche interesse
Lo dico perché l'ho detto in tutte le situazioni anche interlocutori diversi di altre parti politiche che avevano fatto un'osservazione simile
Dicendo venite in qualsiasi delle nostre città dei nostri uffici
Guardate in faccia vedete le domande i bisogni delle persone che si rivolgono a noi per una consulenza per una capacità di poter scegliere meglio di poter utilizzare meglio
Ciò che lo Stato e le leggi danno di poter far valere i propri diritti
C'è sarà più bisogno di queste soggettività orientate da valori solidaristici in grado di interpretare una domanda che è crescente perché crescente la complessità dell'azione istituzionale pubblica
Non è un residuato del passato
Ecco allora che forse questo ci spinge anche a
Formulare lo dico solo qui in una quasi in una battuta
Ma vorrò formularla in modo più puntuale
Al Forum del terzo settore
Forse c'è bisogno della costruzione di questo nuovo welfare di mettere in campo uno strumento nuovo potrebbe sembrare un'idea un po'laterale
Ma non lo è
Sapete che dal due mila è stata riformata la leva introdotto il servizio civile volontario
E progressivamente a regime si andrà verso un esercito professionale
Mi domando se oggi non sarebbe il caso
Per servire il Paese per imparare a servire il Paese e soprattutto a servire le persone più deboli del Paese in luoghi più deboli territori più deboli del Paese se non sarebbe necessario
Lanciare una vera e propria Corvette civica nazionale
Un proprio vero servizio civile obbligatorio
Qualcosa che abbiamo prima di tutto una funzione l'educativa d'identificazione con il proprio Paese
Perché in questo tempo di globalizzazione non è che devono averne meno le identità non come qualcosa di contrapposto ma senza identità ci sono più paura più disorientamento
E certo il vecchio strumento del servizio militare obbligatorio è inservibile o forse anche inutile rispetto a ciò che si è cambiato nella geopolitica ma qualcosa di questo genere capace allo stesso tempo di essere un grande strumento educativo
E anche un luogo per imparare per esercitarsi per misurarsi per diventare adulti
E forse anche un luogo concreto per scoprire il valore per rendersi utili del fare un servizio la stupenda lezione
Di monsignor Nervo della prima giornata ci dice che questa cultura non nasce sotto gli alberi
Forse un tempo le culture popolari le erano in grado di contenerla e di trasmetterla da una generazione all'altra
Oggi dobbiamo sapere che tutti soprattutto noi le organizzazioni associative questo problema decisivo per il futuro
Investire trovare i luoghi le forme gli strumenti che siano in grado di preimmaginali motivazioni spinta entusiasmo perché l'azione volontaria
è una risorsa formidabile per la coesione sociale del Paese non entra nel Bilancio
Non è calcolabile ma ugualmente rappresenta un punto chiave per un Paese che voglia essere insieme coeso e competitivo
Infine o veramente concluso piccole come dire per le che forse possiamo portarci a casa
Da Vallombrosa
La prima la riprendo da monsignor Betori chi c'era nella prima giornata in abbazia
Monsignor Betori ci ha offerto una riflessione
Alquanto impegnativa
Ne traggo solo una brevissima frase
Diceva
Il pensiero oggi vincente vorrebbe che ogni identità forse sacrificata nell'anonimato della marmellata del pensiero un di un pensiero unico
Oppure ci viene chiesto di percorrere la strada della convivenza delle diversità nella tollerante amalgama di un'insalata di opinioni in cui ogni pretesa di verità e annegata
Nel relativismo
Questa globalizzazione del pensiero sta alla radice di una globalizzazione sociale che non rispetta i diritti dei popoli sia a livello di sviluppo economico che il riconoscimento delle identità culturali
Senza identità non si va da nessuna parte
Senza identità che siano capaci però di dialogare di incontrare di confrontarsi
Insomma dar vita a dare forma a quel disegno di convivialità delle differenze presuppone un riconoscimento della propria identità culturale
La seconda la traggo dalla stupenda riflessione che ci ha offerto Michel Camdessus IRES
Citando André Malraux diceva la risposta al male assoluto la fraternità
Questa bella lezione c'è anche ricordato un punto a me forse a molti sconosciuto
Che l'unico dovere presente
Nella Carta dei diritti fondamentali dell'uomo è la fraternità
Insomma il terzo termine della Rivoluzione francese e del tutto pubbliche dimenticato
Ma ci ha anche ricordato Michel Camdessus
Che nella lingua francese
Ci sono due termini per dire speranza
Sellers quarta la speranza le speranze degli uomini
E cioè le speranze la speranza virtù te o locale
Non speranze contrapposte sia detto concludendo il suo ragionamento
Sapendo che la il fine della speranza come virtù teologali
E la costruzione del re
Ennio
Ma senza scordarsi mai che le speranze concrete quotidiane limitate che ciascuno di noi né il proprio impegno dalla propria lotta e la propria cultura quotidianità
Rappresento no l'unica via pesco per scoprire per riscoprire il senso fondamentale del vivere sociale
E infine
Vorrei veramente chiudere questa riflessione con una brevissima non proprio brevissima citazione
Ringrazio qui anche saluto l'amico onorevole non stop soprattutto presidente di Legambiente Ermete Realacci con la quale colui il quale molte
Per
Intanto mi ad un incontro aveva allegato per questo incontro una frase
Di bocche né di che mi sembra rappresenta sinteticamente
Lo spirito il punto di vista la prospettiva con cui cercare di fare la nostra parte
Per il welfare che verrà
Siamo chiari fin dall'inizio
Non troveremo né un fine per la nazione nella nostra personale soddisfazione alla mera continuazione del progresso economico
Nell'ammassare
Senza fine Benin
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow Jones
Ne i successi nazionali sulla base del prodotto interno lordo
Perché il prodotto nazionale lordo comprende l'inquinamento dell'aria la pubblicità delle sigarette e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine
The nel conto le serrature speciali con cui chiudiamo le nostre porte e le prigioni per coloro che le scardinano
Comprende il fucile Whitman il conte lo dispetti e la trasmissione di programmi televisivi che celebrano la violenza per vendere
Merci ai nostri bambini e se il prodotto nazionale
Lordo comprende tutto questo molte cose non sono state però calcolate non tiene conto dello stato di salute delle nostre famiglie della qualità
Loro educazione o della gioia dei loro giochi è indifferente alla decenza delle nostre fabbriche e insieme alla sicurezza delle nostre strade
Non comprendo
Le la bellezza della nostra polizia o la solidità dei nostri matrimoni l'intelligenza delle nostre discussioni o l'onestà dei nostri dipendenti pubblici non tiene conto
Né della giustizia dei nostri tribunali ne della giustezza
Dei rapporti tra noi il prodotto nazionale lordo non misura
Nella nostra arguzia
è il nostro coraggio
Né la nostra saggezza
Nelle nostre conoscenze
La nostra compassione nella nostra devozione al nostro Paese
Misura tutto in
Eccetto ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta
Lo sport
Lo sport Lina
Bushista de
No
Collegate rebus gesti o buonisti
Andate a comprare