"Fucilate Montanelli" - presentazione del libro di Federico Orlando (Ed. Editori Riuniti), organizzato dalla Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) - (presso la Sede della Fnsi, corso Vittorio Emanuele II 349)

Colleghi giornalisti ma
Anche giornalistici più vuole
Benvenuti a questa
Finestra che noi apriamo
è sceso
Legato da un vincolo di amicizia e con Diego Novelli altro grande amico
Di presentare qui Federazione della stampa il libro di Federico fucilate Montanelli
Un libero che riguarda un pezzo della vita di Libero
Per noi tutti un grande maestro
Poi qualche giorno fa
Indole venuto a mancare
Ad onorando tutti quanti noi la famiglia del giornalismo italiano
Abbiamo pensato di confermare questo puntualmente
Per parlare del libro naturalmente sì ma soprattutto
E dello stesso
Io con i miei colleghi della Federazione della stampa qui è presente la Giunta della Federazione della stampa la segreteria praticamente abbiamo interrotto i lavori della giunta stessa proprio per essere qui e a me spetta il compito
Di ricordare Indro montagna
Noi abbiamo anche avuto tramite Antonio Velluto e la delegazione che è stata Milano alla camera ardente abbiamo assunto un impegno con la famiglia di
Che ci ha chiesto espressamente di evitare ogni forma di commemorazione ufficiale
Non faremo non facciamo quindi una commemorazione ufficiale
Ma io
Ritengo di dover dire delle cose in maniera come di rappresentanza del sindacato dei giornalisti italiani
Nel sottolineare quindi l'importanza di questo volume l'importanza di questo pezzo di vicenda personale di Indro Montanelli
Ma guardate molto è stato detto e scritto nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Montanelli per noi per la Federazione della stampa questa Petter noi siamo l'organizzazione rappresentativa unica è unitaria dei giornalisti italiani
L'angolo di visuale non può che essere l'insieme dei principi e delle virtù professionali di Indro
E che rappresentano un punto di riferimento per tutti noi per tutti i giornalisti per siamo una grande famiglia un po'rissosa talvolta il nostro grande maestro come giustamente sta per finire definito Montanelli
Ha rappresentato una figura politicamente e culturalmente atipica difficilmente riconducibile a schemi precostituiti
Guardate collocarlo a destra o a sinistra di uno schieramento politico rischia oggi di essere un'operazione semplicistica a dir poco pensare a lui come un avversario un sodale rispetto a canoni tradizionali della dialettica ideale avrebbe suscitato i commenti ironici essa lasci dello stesso Montanelli
Indro Montanelli è stato in realtà un giornalista un cronista del suo tempo
Ma un tempo tanto lungo da collocarlo tra i più importanti commentatori della storia del nostro paese del mondo
Del secolo che ci siamo lasciati da poco alle spalle
Anche se i veri e propri scritti di storia quello del nostro Paese fino ai nostri giorni sono racconti di cronaca vicende semplici e complesse di uomini e di epoca
Un grande cronista quindi a cui è però possibile attribuire una forte autonomia di giudizio una onestà intellettuale come poche e tra i suoi contemporanei
Ci ha insegnato a noi giornalisti giovani e anziani
C'è chi racconta e commenta il diritto e il dovere di sentirsi libero
Anche di dire no
Quando non condivide il modo di fare informazione della testata per la quale lavora del proprio direttore o dell'editore
Ci ha insegnato a dire sempre quello che si pensa
Senza preoccuparsi delle conseguenze
Raccontare ai cittadini ciò che si vede anche Siciliotti non sono mai stati l'obiettivo di una telecamera o di una macchina fotografica
E lo dimostra anche il libro di Federico Orlando il racconto di questa fase importante talvolta drammatiche per la vita di Indro
Ha sempre raccontato ciò che vedeva interpretando la realtà o o facendo il giornalista filtrando la attraverso i suoi convincimenti le sue opinioni radicate
E da buon toscano non si è mai trattato di idee banali o facilmente modificabili dalle logica del compromesso
Ciò sia quando si è contrapposto con grande dignità alla sinistra in una fase storica del nostro Paese
In un dibattito che è sempre stato leale con la sinistra
Sia quando ha deciso di uscire dal suo storico giornale il Corriere della Sera dove rientrerà molti anni dopo come commentatore rispondendo alle lettere
Allo stesso modo è uscito sbattendo la porta leggiamolo servirebbero
Sul retro di Federico dottor attendo la porta dal Giornale Nuovo dal giornale che aveva creato con le sue mani e con l'aiuto di alcuni né di alcuni eroi e che Giornale Nuovo un gruppo editoriale il suo gruppo editoriale voleva snaturare
Ne è nato quindi un conflitto che qui leggiamo interpretiamo con alcune espressioni politiche che negli anni Novanta si sono sostituite alle forze politiche di governo della Prima Repubblica
Un conflitto che aveva al centro il diritto alla libertà di pensiero
All'indipendenza all'autonomia
Un diritto che deve sempre essere esercitato con determinazione da chi fa informazione è un diritto costituzionale mi hanno ricordato alcuni colleghi proprio in questi giorni
E lui ha sempre difeso tutti i diritti costituzionali
Naturalmente con maggiore attenzione quello all'informazione
E ci aveva espresso anche personalmente in tempi recenti le sue preoccupazioni
Chissà che avrebbe detto in questi giorni così difficili per il mondo della comunicazione e dell'informazione dire per la società italiana
Indro affrontato difficoltà a viso aperto a testa alta pagato di persona
Nei giornali in cui ha lavorato e che ha diretto quando ha detto quello che pensava del terrorismo e della violenza
Quando fu ferito dalle Brigate Rosse
Ma il grande borghese consentitemi ormai molto anziano ma sempre lucidissimo
Ha incontrato e dialogato con chi si oppone all'arroganza e all'invasività del potere economico del potere politico
Lo scontro con Berlusconi non è stato solo un problema di rapporti editoriali
Ma l'espressione di un'idea di liberalismo
Come dire anche questo eroico vero Federico
Fondata sulla democrazia e sulle sue regole le regole della democrazia in uno Stato liberale
Infine Indro ha insegnato l'ironia
Ad una Italia un po'muso una ad una categoria quella dei giornalisti che si prende forse un po'troppo sul serio
Che talvolta non concepisce l'umiltà tra le sue virtù cardinali
Lo dice un giornalista il segretario del sindacato dei giornalisti naturalmente questa ironia non gli ha mai impedito di manifestare un orgoglio smisurato
Per la sua professione per essere giornalista al servizio dell'esclusivo interesse dei suoi lettori dei cittadini
Questa le rigidità che Montanelli ci lascia e che ci porteremo dentro nella nostra vita nel nostro lavoro e ringrazio
Io dal nome della Federazione stampa vi pregherei di osservare un minuto di silenzio ricordo di Indro Montanelli
Grazie
Ray per la per ora Diego Novelli che
Sister Editori Riuniti ha pubblicato il libro di Federico Orlando
Esprimere le sue valutazioni racconta nel libro raccontare Federico per
Grazie Flaminia socio alle parole di cordoglio
Paolo Serventi Longhi
Per la scomparsa di Indro Montanelli che io ho conosciuto
Sia come giornalista tanti anni fa e anche come sindaco di Torino nei dieci anni che ho avuto questa responsabilità
Nella mia città quando eravamo
Combinato questo incontro Congo serventi con Federico per presentare
Questo libro speravamo anzi eravamo convinti di poter fare una bella presentazione a Cortina
Quest'estate nella pieno delle vacanze ad agosto dove Montanelli
Era solito recarsi
Ad ossigenarsi un po'tra le amate montagne
Delle Dolomiti
Ma
Poi è successo quello che è successo io credo che abbiamo fatto bene a confermare la presentazione di questo libro perché credo che sia il miglior omaggio che possiamo fare ad una personalità
Come quella di Indro Montanelli
Stasera siamo qui
Convenuti per parlare del libro di Orlando
Io ho conosciuto da vicino per usare un'espressione cara a Giulio Andreotti
Ho conosciuto da vicino Federico Orlando
Nei cinque anni trascorsi nella passata legislatura nella prima Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati
E posso
Certificare direi più che testimoniare
Che Orlando non è un uomo di sinistra
Tanto meno per dirla con il linguaggio usato ai tempi della mia giovinezza politica
Tanto meno un utile idiota dice il piano a memoria
Non sta a me etiche tarlo
Definirlo sul piano politico con un aggettivo piuttosto che un altro anche perché avvertire lei un certo imbarazzo temendo di usare termini che non mi corrispondono appieno al suo profilo alla sua personalità politica
Il più facile il più immediato forse quello Daloui più gradito potrebbe essere liberale anzi lui prezzi sarebbe subito liberale crociano
Potrebbe ho detto
Ho usato il condizionale non a caso perché liberale è una parola nobile
Ma a volte molto spesso equivoca
Non solo da oggi per le diverse interpretazioni diversi usi che ne sono stati fatti e che ancora oggi ne vengono fatti potrei indicare un lungo elenco di uomini di nomi di uomini che hanno calcato il palcoscenico della politica italiana
In questo secondo dopoguerra nel periodo che va a casa dalla nascita della Repubblica ai giorni nostri tutti considerati liberali ma con connotazioni politiche profondamente diverse tra di loro
Ad esempio io ho avuto la fortuna
Come il giovane cronista torinese
Di conoscere l'avvocato Bruno villa Bruna
Allora segretario nazionale del Partito liberale e di seguirlo dalla metà degli anni Cinquanta quindi vedete siamo abbastanza lontani parlo di quarantacinque e più anni fa
Dalla
Diciamo dalla metà degli anni Cinquanta dal cinquantacinque ecco in poi nell'ultima sua evolutiva fase politica e più volte mi sono domandato
Sì in quegli anni e negli anni successivi cosa poteva esserci stato in comune
Tra uomini che si differivano liberali come Bruno villa Bruna e Malagodi
Eppure entrambi si consideravano liberali ecco perché avendo visto all'opera nel quotidiano lavoro parlamentare Federico Orlando
Non mi sento di definirlo sbrighi sbrigativamente liberale
Un uomo libero sì
Se vuoi da ogni condizionamento di appartenenza
Persona da grande equilibrio armato di spirito critico non astioso
Disponibile al confronto delle idee senza pregiudizi
Rigoroso soprattutto sui temi che hanno profondamente scosso le coscienze degli italiani nell'ultimo decennio
Troppo per una non lunga stagione politica come quella della questione morale
Su questo tema Orlando è sempre stato intransigente scevro da ogni forma di moralismo
Ma fermo custode del principio caro a Montesquieu della separazione dei poteri
Difensore senza partigianeria
Dell'indipendenza della magistratura e soprattutto sempre pronto a respingere con vigore ogni interferenza ogni prevaricazione ogni campagna diffamatoria messe in atto dal potere politico nei confronti di quello giudiziario
Miele
Capitato più di una volta di sentire in commissione da Orlando frasi come questa io non ho sposato i giudici
Risentito magari per un maldestro attacco di un interessato forza italiota
E ad aggiungere come tutti gli esseri umani possono sbagliare commettere atti che non condividiamo
Ma respingo con sdegno ogni tentativo di delegittimare l'operato della magistratura questo e Orlando
Orlando che come il suo amico e maestro Montanelli l'ho sentito dire in più di una occasione questa destra mi fa paura
Questa destra
Perché nel panorama politico europeo la destra italiana si presenta con peculiarità che non hanno riscontro in altre realtà del nostro continente
E non mi riferisco badate bene non vorrei che qualcuno si scandalizza S di questa mia valutazione al fatto che oggi alla vicepresidenza del consiglio cioè al vertice del potere esecutivo ci sia il leader di un partito che sino a pochi anni fa
Rivendicava ufficialmente le proprie radici fasciste
Ma mi riferisco non tanto alla partecipazione
Di Alleanza Nazionale alla maggioranza e al governo perché poi tutto sommato anche l'esperienza di questi anni in Parlamento mi ha fatto votare in un certo modo questa presenza Rispetto
Ad un'altra presenza che io ho definito in diverse occasioni ad una fa una abbastanza preoccupante ad una fa una che non aveva né nessun'e che in una nessun rispetto delle regole nessun rispetto delle istituzioni
Chi vive la vita politica
Con uno spirito primitivo direi primordiale
Che risponde agli istinti più più lontani più biechi più più primordiali ecco
Ma mi riferisco invece a questa destra nel suo insieme
Quale coacervo di forze di idee di uomini e di donne e di cultura politica
Che l'attuale maggioranza governativa esprime la sintesi di tutto questo è rappresentata se vogliamo usare un neologismo oggi vanno di moda
Il berlusconismo
Che nello stesso tempo è un modo di essere
Di atteggiarsi di concepire e praticare la politica di vivere in società il rapporto con gli altri un misto di populismo di paternalismo di arroganza di protervia di spregiudicatezza
Che Sutera
Non sfiora supera l'impudenza
Basti pensare ai fatti di questi ultimi giorni non mi riferisco al Ageno ai fatti di Genova ma Eastpak ciò che sta accadendo in Parlamento
Vale la pena fare una riflessione su nove delle prime proposte di legge di questa quattordicesima legislatura pensate di figura all'ordine del giorno la depenalizzazione del reato di falso in bilancio
Proposta avanzata attraverso formali emendamenti ad un testo di legge già depositato nella precedente legislatura emendamenti predisposti da due parlamentari
Che appartengono al gruppo politico
Forza Italia e che nella fattispecie sono i difensori i legali di Berlusconi nei tre processi che lo vedono imputato per questi reati
Ebbene
Orlando fa parte di quella categorie di persone di cittadini
Per fortuna non ancora si tratta di una spezie in via di totale estinzione
Che ancora si indigna di fronte ad una cultura politica come quella che oggi viene praticata da questa singolare e brutta destra
Anche perché ha provato di persona e ha pagato sulla propria pelle gli affetti
Moralmente devastanti di questa arrogante pratica politica quando Federico Orlando mi alzo il no
Al lavoro che andava predisponendo sulla storia la vera storia de il Giornale di Montanelli i dimostrai subito il mio interesse
La mia inveterata curiosità di cronista
Di vecchio giornalista
Prima ancora che come editore editore alle prime armi ecco
Affascinante mestiere
Come quello del fabbricante di libri
Non vi parlerò quindi stasera
Tanto del libro anzi
Evito di parlare del libro perché potrei essere accusato di conflitto di interessi
L'acido Cerbaia Beppe
Giulietti via Serventi Longhi sicuramente vorrà dire qualcosa anche l'uso libero il compito di richiamare in un momento come quello che stiamo vivendo l'importanza politica e morale
Di un lavoro impegnativo come quello compiuto da Federico Orlando
La vicenda del giornale e apparentemente a tutti nota soprattutto a noi giornalisti crediamo di conoscerla invece non è vero
Crediamo di conoscerla
Nel suo dipanarsi storico così come la puntigliosamente ricostruita Federico Orlando in questo suo fucilate Montanelli
Si tratta
Di non molte pagine
Ma di un libro illuminanti istruttivo
Si tratta di fatti accaduti non decenni fa pochi anni fa
Che hanno anticipato nella forma e nella sostanza ciò che si è verificato
Puntualmente nel mille novecentonovantaquattro
E direi in modo più clamoroso in modo più sfacciato a partire dall'estate e lo scorso anno due mila sino al fatidico tredici maggio scorso
La vicenda del giornale
Il defenestrato mento di fatto di Montanelli perché un uomo con il suo carattere col suo temperamento non poteva accettare che l'editore andasse in relazione a redarguire e ad impartire direttive ai giornalisti come dovevano fare il giornale
Quindi si tratta di un the face finestra mento dalla direzione del quotidiano di proprietà di Berlusconi questa vicenda avrebbe dovuto mettere in guardia tutti coloro che hanno a cuore la libertà di stampa nel nostro Paese
E oggi alla luce di ciò che sta accadendo in queste prime settimane di governo della cosiddetta casa delle libertà possiamo ben dire che le preoccupazioni espresse da uomini come Bobbio Galante Garrone Sylos Labini alla vigilia del voto erano più che fondati
Federico Orlando il mite come io l'ho definito in un'occasione di dibattito in Commissione si offre con il suo libro un contributo importante per leggere e capire la realtà in cui siamo immersi
Al giornalista di razza si accoppia una raffinata cultura
Che alle frastornati invettive propagandistiche preferisce una lucida e razionale analisi dei fatti
Per questo sono grato ad Orlando nel modo più disinteressato
Anche se tra parentesi
Non mi fa disturbo il fatto che fucilate Montanelli la scorsa settimana
Figurava al secondo posto
Della saggistica nella classifica dei libri più venduti pubblicata domenica scorsa dal Corriere della Sera
La mia gratitudine
Non è quindi soltanto quella dell'editore che ha imbroccato con libro che va un libro che Marzia
Ma è prima di tutto quella di un anziano cronista pensate ho quarantadue anni di iscrizione all'ordine dei giornalisti
E oltre cinquant'anni perché allora non era
Così semplice caro
Serventi Longhi iscriversi all'ordine fare i giornalisti ho fatto ben nove anni di appesa per riuscire a diventare praticate dal mille novecentocinquanta al mille novecentocinquantanove eravamo la metà della redazione dell'Unità erano allora abusivi e devo dire che riuscimmo in una in Ford data del mille novecentocinquantanove c'è poi sfogliate l'album del del il libro che pubblica
L'Associazione Stampa
Dell'iscrizione all'ordine regionale del Piemonte del mille novecentocinquantanove c'era stato rinforzato un po'di tutti i giornali cittadini in modo particolare
Dei giornali politici e ciò l'avevamo dovuto ed eravamo stati molto grati a lui perché si era dato molto da fare
Ad un amico e collega anche se avversario politico come Carlo Donat Cattin
Ma la mia gratitudine e prima di tutto quella di un anziano cronista
Di un appassionato e instancabile consumatore di carta stampata sia libri che i giornali ma molto più semplicemente la gratitudine di un cittadino
Un cittadino preoccupato
Senza drammatizzare senza enfatizzare senza fare del vittimismo
Perché non ci troviamo in una situazione di normale avvicendamento come può avvenire in Francia e in Germania in Inghilterra c'è qualcosa di strano c'è qualcosa
Nell'aria ma non soltanto nell'aria anche nei primi passi compiuti in questo inizio di legislatura
Che nuove non solo al sospetto ecco perché come cittadino sono grato perché il libro di Federico come ho detto
Getta un fascio di luce su un episodio che avrebbe dovuto indignare molto di più di quanto non lo abbia fatto
I cittadini italiani in modo particolare quei cittadini che si richiamano ai valori legittimi costituzionali di una destra politica
Perché come cittadino vorrei vivere in un Paese diverso per dirla con una vecchia battuta di Cesare Zavattini che in un paese che quando al mattino ci si incontra buongiorno significasse veramente Bongiorno oggi ho l'impressione che non sia così vorrei sbagliarmi ma
Questo non mi impedisce di ringraziare Federico per il lavoro svolto per questo contributo alla chiarezza e soprattutto per questo contributo alla libertà di stampa che lui ci ha offerto grazie
Sì simile senza casco
No chiedo scusa io sono un po'
Imbarazzato ho chiesto anche a Federico Orlando e Diego se fosse opportuno che io venissi proprio perché
La progettazione nate tutt'altro contesto poi morto dopo
Quindi voglio chiarire non ci sarebbe bisogno che non sono qui per un partito solo che a titolo personale
Perché io ho orrore di ogni operazione ne ho viste in queste ore di adesione postuma la figura di Montanelli da chiunque sia fatta di destra di centro destra
Le grandi personalità non possono essere catturate una cosa strumentale sbagliato le grandi personalità
Non si possono spaccare io ho visto dei servizi televisivi non tutti ho visto negra delle cose molto belle
Degli articoli molto belli e poi ho visto un tentativo anche qui sbaglia
Rappresentazioni unilaterali visto rappresentare il secondo una tendenza giornale non di tutto del telegiornale Montanelli solo in camicia nera un Montanelli che partecipa alla guerra del Duce
L'uomo della maggioranza silenziosa in mille
O dall'altra parte solo l'ultimo Montanelli allora Montanelli antiberlusconiane Montanelli critico addirittura un Montanelli in camicia rossa io penso che sia offensivo non seguirà questa strada
Contro l'uomo di partito su un uomo di sinistra non pentito
Quindi non dirò che Montale se la cosa più sciocca che potrei fare e dire è stato per me è un maestro lo seguirò è stato un maestro politico non lo è stato non lo considero tale lo rispetto per la sua libertà ma penso che le grandi personalità appunto si giudicano per quello che sono
E che sia una melassa disgustosa il tentativo da parte di chiunque di noi lo faccia di dire al nove stava con me nonostante stava con se stesso restano dove debbano gettato per quello che sono perché questa è la loro grandezza va irriducibilità
Io ne sento la mancanza perché vedo una scarsa presenza di persone irriducibili intellettualmente cosa diversa dalla dialettica delle armi che tipica di violente di cretini e la irriducibilità di chi è fiero di sé stesso e delle proprie convinzioni qualunque esso sia
E chi è fiero di sé stesso e meno pericoloso dizionari cerca ogni giorno nota in dieta russo perché vice più pericolose
C'è una incapacità dalla paternità
Ecco perché non seguirò questo questo tipo di di te la presentazione che ho visto
No anche il tentativo di fanno senatore a vita post mortem attorno
Io invece accettato questo invito intanto perché è venuto da due
Siamo amici nel senso vero io siamo stati assieme occuparci di quelle cose non interessano più a nessuno diciamo io Novelli Orlando potremmo essere portati responsabilità diverse l'orologio molto più capace di match in un museo senso abbiamo passato i nostri cinque anni occuparci del libro della carta stampata della lettura
A dire cose ormai per molti inutili cioè l'importanza di valorizzare il libro la carta l'articolo la scrittura di ragionare su forme a mio giudizio non morte di espressione
Non so se sia da conservatorio da innovatori penso che sia importante avere gli alfabeti
Poi si possono usare a livello più alto come Montanelli o ad anello più basso ma se tu non ti poni il problema degli alfabeti crei una società musica
E quindi mi ha appassionato molto questa idea di Diego Novelli che offrono un editore straordinario sensibile capace ma adesso è chiaro che quel che dico
Sempre sospetto dall'amicizia ma lo penso e coraggioso perché oggi molti libri non escono più
E poi perché mi ha tirato le orecchie per tutta la legislatura sulle questioni ci accomunano con tanti amici o vi saluto tutti assieme da Messina venduto tanti giornalisti Pirlo Mazzarino tanti
Chiedo scusa
Qui abbiamo lavorato assieme
Ma il merito più grande di me di questo libro se posso dirlo con uno slogan forse non sarà efficace Federico Orlando
Ci descrive Mutarelli per come
Come ho capito io ciò Montanelli vivo anarchico un rompiscatole Bosio motivo alla descrizione di terricola Diodoro prestato un'eccezione positiva
Poche scatole vuol dire che non mi convinsi oggi disperso te D'Alema per la Bicamerale domani sterzo te Berlusconi perché non mi hai convinto che lunedì ha proprietà catodica
So che soffre anche a me non piace vanno viste né quando faceva Montanelli nel quando lo fa Biagini e quando lo fa a bocca né quando fatica Ottone ne quando lo fa Scalfari modo bando è meglio avere un'assenza di frusta attori purtroppo arrivano sulle nostre cardine è una grande massa di adulatori o è meglio correre il rischio di una sferzata dato da chi ha personalità e io penso che sia molto meglio la sterzata perché la sterzata rende più il
E quindi io mi permetto di segnalare questo libro punto senza nessuno spirito di parte perché non è un libro di propaganda io potrei parlare di ciò che mi fa più piace di più
Che più dello scrittore di ciò che io penso cioè Montanelli che pone il tema del conflitto di interessi la chiusura del giornale le bugie sulla chiusura del giornale i confronti televisivi degli ultimi mesi
La voce storia ma io mi affido alla lettura del testo
Perché vedete
Il testo di Federico Orlando è un libro di un cronista va detto molto bene chiedono le nel senso più alto
Cioè del cronista inteso come colui che racconta da memoria costruisce un archivio non aggiungeva tolte non mette aggettivi Marilena
C'è un libro che va letto secondo me perché non è un libro di propaganda è un libro che descrivo Montanelli tipo anarchico
A novant'anni luce o non come qualcuno purtroppo il precedente ha detto ma non lo citerò perché non c'è il proponente
Quando qualcuno disse non ascoltato lo più sente l'ombra della morte io spero che chiedo scusa a quell'uomo che oggi non è il Presidente del Consiglio si aggira nel governo spero che lo capisca che chiedo scusa perché ancora oggi usare per un importo
Un signore chiuso troppo spesso le parole in libertà
E credo che invece bisogna stare attenti quando si parla perché le parole fanno marchio Pretorius
Una volta vari poteri e non mi piace
No non lo rilasciarono motivo era un uomo che ragionano era un uomo come dire che di grande passione
E Federico Orlando questa in senso ovvio che dell'idrovia me ha colpito racconta nel dettaglio le vicende non è un romanzo
Non è neanche un'invettiva ideologica
Perché non gli appartiene
è un insieme di fatti
Cioè la vicenda del giornale sulla quale io non torno c'è la vicenda della voce sulla quale forse un giorno dovremo tornare
Perché la vicenda della voce dello tanti amici frappose dei problemi anche al sindacato dei giornalisti
Come affrontare il tema di una cooperativa di una cooperativa che vuole restare tale che vuole restare libera che vuole continuare a vivere che non vuole morire
Deve avere per forza un imprenditore o ci possono essere delle altre forme di organizzazione premiate finora lo Stato purtroppo lo dico a critica di me stesso non di altri
Riconosce che se c'è un imprenditore vidi e se non ce la fa e questo è molto rischioso perché in una fase in cui potrebbero esserci poche comprese con un solo pensiero non riuscirà a consentire uno sviluppo di nuove forme di comunicazione la voce sull'avventura sicuramente questo
è un elemento rischioso la voce è un capitolo a leggere con attenzione non solo sotto l'aspetto politico per quello che ci dice
Fucilate Montanelli nel libro descritto con molta attenzione l'indica un clima di odio che ha spesso pervaso la figura del notaio come tutte le figure scopo ma olio di vario segno e natura
Lo dico perché quando si ricostruisce un personaggio non si può dico dimenticare che fucilate Aulin purtroppo in questo caso ebbe anche un'espressione materiale
La fucilazione colpi di proiettile alle gambe
Così quel consentono invece una fucilazione cc ma nel Medioevo in effigie di tipo morale
E sbaglia prevede la pubblicazione
Io invece penso che
Il libro abbia questa caratteristica Tosio dovessi descrivere
Una caratteristica del libro una caratteristica se volete paradossale perché Montanelli ha potuto Scano forte era un uomo no
Dalla battuta pronta anche io ricordo le battaglie quando abitavo a Venezia modo anche irruente di affrontarle questo e dopodiché ha sempre ragione
Se devo dire apprezzare lo stile
Poi ciascuno di noi tirar su questo punto non mi ha convinto perché questo è il modo per affrontare le grandi personalità
No senti dire corregge vorrei capire questo mi ha colpito su questo no
Però c'era un elemento c'è un impianto che nel libro energia che tu fai emerge che emergeva negli ultimi articoli
Che qualcuno defilata conservatore che in questo caso mi scrivo in questo caso sì al partito dei conservatori un rimpianto per un tempo nel quale c'era comunque una valorizzazione dello stile per eleganza
Non solo stile di scrittura non solo stilano ha scelto di vocaboli
Ma stile come idea regalo si nasconde moderne che io ti posso sfidare oppure opere che ha reso la mia onorabilità duello all'ultimo sangue ma io so che apparteniamo alla stessa famiglia dobbiamo darci delle regole non solo sono già
Che nell'ambito della più dura contrapposizione dialettica poi cerco anche di capire qual è il tessuto comune di una comunità che quando si mette in discussione diventa pericoloso questo forse l'elemento che proprio dello stile di Federico Orlando dello stile di Montanelli
Io termino con una proposta che doppio di svelare un segreto una chiacchiera camuffato con Diego tante volte soprattutto con Federico
So che Federico ne aveva parlato retta ad una una conversazione con con Indro Montanelli su queste cose
A me piacerebbe subito parlare in questi giorni che diciamo delle sale diciamo delle piazze di diciamo delle borse di studio tutto questo va benissimo
A me piacerebbe Federico se si potesse portare avanti quell'idea quel sogno non da parti oggi sono un uomo di parte e di partito e come tale mi sono uno di quelli che si applica il conflitto di interessi io avrei solo ad ascoltare i nostri dibattiti perché penso sia data non vestire per volta non si può
Non se ne possono fare tutto però mi piacerebbe che in Italia nascesse un osservatorio sui temi che la libertà della comunicazione
C'è un sindacato e un ordine molto forti
Che oggi non Serventi Longhi consigli e tanti amici a un forte Marina cose consenso tra libertà alto e che io li invidio che non sempre è stato così che lavorano con grande dignità e spina dorsale però mi piacerebbe che ci fosse un luogo in cui gli anziani tra virgolette della professione
Come dire diventa altro non sorgano anziani spiego cosa voglio dire lo dico facendo perché c'è una mia battuta nel libro che fosse ben felice ho detto oltre gli ottant'anni oggi è leader in Italia
Ma spiego devo dire quel paradosso mi riferivo a Montanelli a bocca Biaggi ha scalpore ad altri che dimentico intendevo dire che è paradossale vedere come oltre gli ottant'anni
Ci si dichiara apertamente e liberamente si scrive si sferza chiunque di noi ha invece sotto parlo di me stesso anche da un pub non glielo punto partito rivolgo alla politica ladrone
Mentre talvolta prevale un'idea di melassa di disattenzione di girarsi dall'altra parte del PD scarse passioni perché vediamo forse la generazione che ha avuto scarse passione e qui l'intermediazione spesso prevalente sull'affermazione dei valori e questo è un punto ora a me piacerebbe che uomini come tale come Biagi come Scalfari come Piero Ottone come tu
Con Federico Orlando e tanti altri si riaprisse un osservatorio ma su cose molto concrete mi piacerebbe ricordare Montanelli non soltanto una borsa di studio
Ma discutendo liberamente questa professione
Discutendo liberamente dell'accesso a questa professione discutendo dei limiti del diritto di cronaca discutendo dei limiti dei segreti discutendo di ciò che impedisce ancora un'estensione espansione piene
Mi piacerebbe che venisse organizzata da queste persone e che lavorano insieme a tante altre donne e uomini che hanno voglio su questi temi dirimenti
Cioè su come comiche ciascuno restando se stesso garantisce la più ampia libertà io però che sia il modo migliore per onorarlo
Non vuol dire mettere i vecchi contro i giovani vuol dire sapere che questo mestiere che si fonda sull'artigianato anche se cambiano le reti si fonda sulla memoria ha bisogno di altri morti accertate la memoria di chi è stato un protagonista non lo può eliminare è un errore
E che ci consente di capire da quale storia a me piacerebbe che ogni anno questo osservatorio Federico lo dico davvero vistosi terribili in Graziotti papà Pietro
Invece di premiare gli stessi facciamo dei grandi premi giornalistici in cui ciascuno premia il suo amico ci si incontro ognuno dice complimenti l'altro dice complimenti ti ringrazio noti ringrazio prescrive un pezzo di uno sull'altro è meraviglioso favorisce il turismo sociale però mi piacerebbe un gran premio
Nel segno proprio di Indro Montanelli di questo suo essere toscano anarchico rompiscatole anti ma solo su pura non avendomi convinto su almeno tre quarti dell'ente le sue posizioni punto di vista politico ma questo non ha importanza
Mi piacerebbe che prendevo si desse finalmente a quella realtà che sono emersa ecco dove si coniugano Marina i vecchi e giovani oggi è nato un mondo di giornalisti fuori dai giornali i giornalisti autonomi i ragazzi che lavorano con la rete di persone che spesso fanno lavoro nero che questa mattina avete ricordato
Sono ragazzi che hanno un grande gusto della libertà spesso noi consideriamo mi piacerebbe che ogni anno venisse riconosciuto il premio un rompiscatole il premio a uno che affatto la più bella inchiesta che ha fatto l'antico mestiere di camminare che ha fatto l'antico qua questo qua lo dico vale per tutti
Perché avete i problemi tra libertà dell'informazione non ci sono solo con un certo tipo di governo io vorrei che questa cosa restasse anche ad un'aria governi cambiati perché alcuni governi mi fossi ci fossi io poteva avere tentazioni perché è un gioco delle parti e la libertà come dire non è mai delegabile in questo senso io ti ringrazio dell'invito hai sbagliato una sola cosa Federico faccio una sola critica per all'editore
Se non verrà va be'ragazzi
In questo caso una figura retorica
Hai sbagliato il titolo
Perché il titolo provocatoria e fucilate Montanelli per fortuna terminò se volete avevano sberleffo ma in linea con il carattere della persona di cui ho parlato alla persona anche questi straordinari colloqui diciamo a Telemontecarlo avrei voluto avere io alla sua età dice
Dove con un colpo d'occhio uno sdegno un occhiale elevato uno sguardo improvviso non occorreva neanche parlare tu vedevi dentro quel lampo
Ora escluso l'approvazione o disapprovazione è un elemento di stile cioè dell'ENEL come a novantadue anni ne può avere quattordici alla mia età né quelle vere centottantacinque
Perché stava dentro l'occhio al movimento all'intelligenza lampo a collo di vita nella penna ma in quel momento stava dentro l'ottimismo quanti televisivo
Ma dove si dimostra che poi non è vero che è sempre la televisione che domina tesa e personalità ai tua capacità e la tua storia a sé tutte riesce una volta ogni tanto a dominare certo lo possono fare in pochi
è vuoti o che domina l'occhio elettronico dove avete sbagliato del titolo perché i titoli cioè fucilate Montanelli
Per fortuna ancora una volta ci ha fregato lui prima che qualcuno ci riuscisse se ne è andato e se ho visto un al di là in questo momento ci guarda probabilmente sta anche divertendosi nel mio stupidaggini sta dicendo ma guardate
Di anche questa volta sono io che ho vinto su di loro perché gli costò costringendo talvolta a dire anche delle cose che offre e io me la rido d'acqua per quindi nessuno lo ha fucilato io ti ringrazio per questo
Buonasera a tutti e grazie per essere venuti con questo caldo questa Roma infuocata da questo incontro che voleva essere
Un normale incontro quasi letterario ed è invece anche un messe ricordo di una persona che tutti abbiamo ciascuno a modo proprio amato ammirato contrastato ho seguito io ringrazio in particolare
La Federazione nazionale della stampa che ci ospita in questa sua splendida sede e in particolare il segretario Paolo Serventi Longhi
E ringrazio l'editore in particolare Diego Novelli che avuto fiducia nel mio libro
Ringrazio i gli amici parlamentari scusate mi stavo dicendo ai colleghi sarebbe stato un lapsus Naccarà presto perdonato
Visto che non ero fino a tre mesi fa
Ringrazio i colleghi parlamentari l'onorevole Ricciotti Alleanza Nazionale
Vincenzo vita di dei democratici di sinistra che tanto si è adoperato nella scorsa legislatura
Sui temi dell'informazione della libertà di stampa il senatore D'Amico della Margherita l'onorevole Duilio
Li cito e li ringrazio in particolare perché forse a quest'ora dovrebbero essere nelle Aule per delle votazioni
E importanti e la loro presenza qui e quindi una particolare testimonianza oserei dire di affetto di simpatia
Soprattutto per Montanelli
Che sì e spero che non perdano molte votazioni nell'interesse della istituzione che degnamente rappresenta una e poi ringrazio tutti i colleghi giornalisti qui presenti dal decano credo
Che l'amico coetanei
Giornale credo che sia stata la tua prima esperienza di giornalista in un quotidiano nazionale e quindi come vedete ci si ritrova con Lello cominciamo in anni remoti quasi come i i chierichetti di Benedetto Croce nella tipografia di San Biagio dei librai al giornale di a Napoli si chiamava giornale anche quello ed erano gli anni dell'immediato dopoguerra
Fino alle esperienze più giovanili poiché o ricordato
Benedetto Croce
Desidero subito dare una risposta
Una naturalmente in positivo ad una affermazione e ad una Forte esortazione di Beppe Giulietti a tutti quanti
Di non approfittare del fatto che Montanelli non può più mandarci al diavolo per tentare di appropriarci
Da questa o da quella parte politica o culturale di Montanelli perché Montanelli appartiene esclusivamente a se stesso
Perciò debbo dire con franchezza
Che via particolarmente turbato il titolo di un giornale di stamattina un giornale di Bologna
Forse un po'troppo zelante
Che ha intitolato Indro l'ultima revisione l'ultima revisione sarebbe niente meno che la conversione alla fede cattolica fede che tutti noi credenti o non credenti rispettiamo altamente ma che non è obbligatoria né per volontà del di Nostro Signore ne per disposizione della nostra Costituzione
E questo fatto mia ricordato ecco perché parlavo di Croce della morte di Benedetto Croce che è stato indirettamente il mio primo grandissimo maestro
Così come Montanelli è stato direttamente il maestro il maestro come i miei genitori
Con il bastone e con la cinghia in mano oltre che con i libri e poi ti dirò qualcosa
Quando morì Benedetto Croce
Qualcuno contestò ad un filosofo padre barnabita che era grande frequentatore della casa di Benedetto Croce
Contesto che gli stessi vicino mentre ma ora moriva anzi mentre osava morire senza fare atto di pentimento per i suoi peccati e chiedere l'estrema unzione cioè la riconciliazione con la fede cattolica
Il grande padre barnabita rispose a questi suoi colleghi di tonaca i grandi spiriti sono in colloquio diretto con Dio
Una risposta esemplare
Questo vale anche per Montanelli non c'era affatto bisogno lo dico ai miei ai nostri colleghi di fare quei titoli
Quanta quand'anche fosse stato vero che per l'iniziativa probabilmente improvvida di qualcuno
Fosse arrivato un prete
A dare una benedizione in extremis alla salma di Indro Montanelli
Questo dico perché
Anche adesso che Montanelli non c'è più noi abbiamo il dovere se lo o no riarmo
Di essere coerenti con la sua lezione che è stata lezione di intransigenza per me anche di coerenza nonostante le accuse di incoerenza e poi dirò perché
Parlò di coerenza politica
Ma
Soprattutto è stato un maestro di coerenza il metodo della professione
Giustamente
Il collega Novelli
E anche e colleghi Giulietti
E Serventi Longhi hanno ricordato il carattere di corro lista
Di Montanelli
Montale i giornalisti hanno molte qualifiche c'è chi ama qualificarsi opinionista che ci che richiama qualificarsi fondista chi ama qualificarsi analista Montanelli pretendeva
Di essere chiamato il considerate giudicato soltanto cronista
Perché la funzione del giornalismo è la cronaca è l'informazione che può essere altissima e può essere pedagogica se fatta come deve essere fatte per esempio come la signora proprietaria del Washington post recentemente scomparsa due giorni prima di Montanelli è morta
Lascio fare a quei suoi cronisti che portarono all'impeachment del Paris o quasi alle comunque le dimissioni del Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon questo significa essere cronisti
Noi giovani giornalisti parlo di quando eravamo giovani giornalisti si ribellava amo acquisterà a questa concezione
Soprattutto quelli che come me per esempio avevamo esordito non per colpa propria ma per colpa debbo dire poi vedendo le cose a posteriori
I patti e generosissimo direttore di giornale come Santi Savarino avevano esordito direttamente come fonti del Giornale d'Italia
Quando il giornale Italia era il grande quotidiano del pomeriggio a Roma io a ventisei anni mi trovai col mio primo articolo pubblicato in edizione nazionale come articolo di fondo del giornale Italia e allora ho sempre pensato che ci fosse una categoria stampa romana che si chiamasse appunto dei fondisti
E che io naturalmente non potessi dedicarmi ad altro che a questi impegni
Quando mi capitò di incontrare sulla mia strada Indro Montanelli tutto cambio e cambio con grande durezza
E con grande fatica con grande amore severità da parte sua con grande sofferenza e spirito direi quasi alla fine li hanno da parte mia per diventare su quello che lui voleva che io fossi
E non quello e non restare quello che io volevo invece restare e fu così che dopo dieci anni di questa scuola decise un bel momento quando le cose del giornale andavano già molto ma molto ma
Perché c'era una crisi politica che si rifletteva anche energia Inditex richiamo poi alla condirezione
Del giornale io ho pensato questa sera che invece di parlarvi del libro su quale dirò soltanto un flash finale per dirvi della coerenza anche politica di Montanelli o Pons ho pensato di riprendere dalla così dalle lettere che ci si scriveva un paio delle più severo nei grintoso e che lui in meno Indirizzo
A distanza di meno di un anno l'una dall'altra all'inizio degli anni Ottanta che stiamo parlando di circa vent'anni fa
E spero che ci sia tra voi che mi ascoltate qualche giovane collega
In quale possa attrarre ancora utilità da lettere come questi
State a sentire
La prima e del ventidue luglio ottantadue
Dici caro Federico ti confesso che non ho capito nulla del fondo che mi propone io eravamo alla vigilia delle vacanze estive e io naturalmente sentivo il dovere siccome sono stato fatto educato così
Prima di partire per le vacanze lasciato impacco di articoli al giornale cosa che ho fatto tutti gli anni quindi anche nel mille novecento nel luglio del novantadue scrissi al direttore una lettera con la quale dicevo Caro direttore di direttore perché mi vanto sull'unica cosa di cui mi vanto nei rapporti con Montanelli che solo credo l'unico giorno o uno dei pochi giornalisti Italia che non lo ha mai chiamato Indro lo ha sempre chiamato direttore va bene questo può significare qualcosa è un piccolo è un piccolo particolare
E gli fece un elenco di proposte lei mi rispose ti confesso che non ho capito nulla del fondo che mi proponi cioè gli hanno proposto anche altre cose riguardava i giovani tra riforme scolastiche strade musicali insicurezza morale del lavoro eccetera
Ho capito soltanto che tu insisti su una strada che secondo me non conduce annulla o conduce a poco
Scusa se te lo dico con una certa brutalità ma sento il dovere di farlo non in forza della mia avuto ritardi direttore che ti prego di dimenticare ma della mia esperienza di veterano con qualche decennio di mestiere sulle spalle più giuste
Tu sei irresistibilmente affascinato dai temi astratti
E non ti sei accorto che ha invece in corpo delle capacità di osservazione tali da far ditte in se lo volessi il miglior cronista d'Italia superiore anche a omissis convinto spero che la parola brumista non ti offenda perché se ti offendesse ma anche resti di rispetto a McCain mi vanto di essere soltanto un cronista
E di dover tutto il mio successo al fatto che ho saputo essere sempre un cronista
Vorrei che tu riflettessimo un po'su queste mie parole che non vogliono essere un rimprovero ma solo un aiuto a farti capire chi è Federico Orlando visto che da solo non ci riesce
Buone ferie è un abbraccio dal Tour
Passano sei mesi e aveva una seconda missiva
è vero due gennaio dell'ottantatré avevamo appena finito di passare le feste natalizi qui a Roma perché lui veniva qui nel periodo tra Natale e Capodanno e poi fuggiva subito dopo appena finezze chiuse l'anno fuggiva subito dopo a Milano perché a Roma non piaceva stare
Io ricevo questa lettera da Luigi lascio Roma Caro Federico lascia Roma prima di averti potuto avvertire che l'articolo che mi proponi sull'autostrada di Livorno arriva in ritardo arriva in ritardo su Repubblica di cui non possiamo metterci a rimorchio spero che Biasio Azzolini riescono ad avvertiti in tempo per evitarsi una fatica inutile ma visto che ci siamo voglio di di qualcosa di più generale
I tuoi articoli sono sempre come scrittura eccellenti purtroppo non lo sono altrettanto come documentazione ne scrivi troppi io voglio che tu mi scriva almeno ma che ognuno di essi costituisca una storia anche di una pagina se voi ma piena di fatti di personaggi di episodi dialetto
Le fughe nell'astratto non le sopporto
Voglio cronaca cronaca e Crotone la riflessione sulla cronaca la farai negli articoli di fondo che io stesso ti chiederò o che tu mi proporrà ma non voglio commistioni fra l'articolo di fondo e la cronaca mi dispiace fare quei fatti questo richiamo fare questo richiamo a un giornalista della tovaglia che di altissimo livello
Ma devo farlo non soltanto per il bene del giornale ma anche per il tuo sei un grosso giornalista resta un abbraccio tanto questo era il direttore padre maestro
Questo era
E e bisognava naturalmente a bere anche un po'le spalle la forza di avere un rapporto simile
Che a me e faceva ricordare un po'il rapporto dell'infanzia
Quando mia madre maestra mi costringeva fino a mezzanotte a stare sui libri senza c'era se prima non ha mandato a memoria tutti i cento centocinquanta versi di Aleardo Aleardi su Corradino di Svevia Enzo
Che è una cosa mi rompeva terribilmente ancorché piccolo ma mangiando irrompe
Tuttavia dovevo fare
E perché e questa è la vita
La vita è dove ed è metodo Montanelli ci ha insegnato il metodo come primo dovere nel dovere con la D maiuscola che è quello di servire i propri ideali e vengo alla conclusione a quali erano gli ideali di Montanelli
Visto che viene
L'accusato
Di essere stato ondeggiante conviva Godina verrà cambiato no Montanelli non è stato né ondeggiante né un tema d'onore ne ha cambiato Montanelli è uno che per tutta la vita
Hanno votato non solo controcorrente come si dice che è una banalità
Hanno votato nella sua corrente che era una piccola sottilissima corrente della storia e della civiltà italiana che andava contro l'enorme fiume le norme corrente
Del nostro Paese che un Paese che non piaceva Montanelli perché aveva nel in mente
Come io credo molte anime nobili abbiano in mente un modello di stato di società e quindi di popolo e quindi di paese che era rispondente appunto a questo ideale suo non riscontrabile nella realtà mediocre dello
Sul paese del resto insomma c'è stato sono stata intere biblioteche scritte sulla passaggio dalla polizia la prosa per usare termini Spadolini anni dal Risorgimento al post Risorgimento
E l'Italia insomma l'Italia è stata un Paese ben modesto e in parte lo è lo è ancora nonostante i suoi sviluppi economici bene Montanelli aveva un un punto fermo quello di essere un in liberale ma Eugenio Scalfari dice più più anarchico che liberale Scalfari ha scritto un sintetico ma splendido articolo ricordo di Montanelli
L'altro ieri era un liberale è convinto che nel nostro Paese ci fossero stati soltanto tre momenti magici i momenti nei quali il la politica la cultura liberale il filone liberale si era liberato dall'
Come dire dal peso della alleanza con i conservatori che in Italia poi erano quelli del Trotter l'altare per dirla insomma i Solaro della Margherita eccetera e serale atto invece con la sinistra democratica per fare cose importanti e questa era caduto tre volte diceva Montanelli e accaduto con Cavour quando fece il primo ribaltone de la storia d'Italia perché in definitiva il connubio fu un ribaltone si sganciò dalla parte preponderante del suo partito l'idea tale che era un po'conservatrice e si alleò con la sinistra democratica e mi disse in moto il process esso che porto al seconda guerra di indipendenza alla nascita dell'Italia o lettere il secondo momento magico e quello di Giolitti il quale a parte la malavita di cui parla Salvemini a parte i metodi da a pre per il controllo dei collegi elettorali fu l'uomo che ha prima una liberaldemocrazia qua e là quale c'era in Italia estremamente elitari estremamente chassis pare estremamente ristretta
Sto Paese NATO commenti cinque ventisei milioni di abitanti trecento mila elettori nel mille ottocentosessantuno Giolitti che invece appare ai sindacati apre ai socialisti apre al movimento politico De Katt dici e avvia il processo di nazionalizzazione delle masse il terzo MoMA anche lui rompendo ovviamente con dalle parti più conservatrici del mondo italiano incerta politica italiana in genere e dello stesso movimento di Vera il terzo momento magico e quello che la ricostruzione quando De Gasperi che fu giudicato un grande liberale di fede cattolica a apre alla socialdemocrazia di Saragat apre ai liberali progressisti di Einaudi per avviare una politica di centro che guarda a sinistra secondo la nota definizione che diede Saragat della che diede Degasperi del suo partito e dell'intero centrismo ora questa
Cultura a che cosa spingeva Montanelli lo spingeva a orientare
Il suo la sua forza di persuasione nei confronti del mondo con moderato del mondo conservatore a seconda delle esigenze fino a quando il pericolo dominante per la democrazia incombente una democrazia italiana era rappresentato dalle divisioni del Patto di Varsavia
Come si diceva allora lui e diceva stiamo con i conservatori moderati fino ad un certo punto non fino in fondo stiamo con i conservatori moderati e facciamo fronte nei per verso il Partito Comunista che in Italia rappresenta
E gli alleata la legalità e la forza alleata del mondo dell'est del mondo sul sovietico caduto il muro di Berlino e diventare ma è emerso il nuovo pericolo quello di un capitalismo selvaggio senza più freni pronto a
A alla rivincita sul mondo sindacale pronto a pretendere di affermarsi senza regole in un far west liberista ecco Montanelli che dice torniamo alla tradizione dei liberali moderati che collaborano con la sinistra democratica e fanno avanzare
Sì di qui la sua scelta per il centrosinistra di qui l'affermazione voterò Ulivo fatta ancora alle nella campagna elettorale del tredici del tredici maggio questa affermazione voterò L'Ulivo ha scatenato contro Montanelli le stesse forze che sei anni prima sette anni prima
Al momento della crisi dei rapporti con Berlusconi erano insorti contro insorte contro di lui in nome di una coerenza che invece era assolutamente gratuito invocare anche perché Montanelli da buon
Direttore maestro era stato sempre un passo avanti ai suoi lettori e non a rimorchio dei lettori
Ed abbiamo assistito al linciaggio telematico di Montanelli da parte di molte persone importanti o non importanti capipopolo o capi manipolo
Io allora o ricco
Dato quello che scrisse il Lambert con Lamberto Sechi quando dirigeva l'Europeo con riferimento alle terribili dice ai ente del novembre novembre dicembre del novantatré quando Montanelli fu accusato da certe televisioni di essere plagiare io
Bigamo immorale comunista tutto quello che si poteva immaginare e fece fa un titolo
Sull'Europeo fucilate Montanelli per cui caro dette fucilate Montanelli e un prestito che io debbo al buon Lamberto Sechi il quale avrebbe presieduto a Cortina l'incontro che ci sarebbe stato con Montanelli se Montanelli fosse stato ancora questa di nove io credo di aver parlato troppo la verità e debbo assolutamente fermarmi anche per rispetto a voi soprattutto segreto voi vorrete fare
Qualche domanda fare delle considerazioni meglio perché io non sono a livello all'altezza di rispondere a domande non sono tipo da intervistare se vorrete fare delle considerazioni ci farà un enorme piacere dobbiamo interrompere perché altrimenti parlare di Montanelli porterebbe via ben più che una serata occorreranno anni interi e concludo dicendo a Beppe Giulietti che sono pienamente d'accordo
Con la sua proposta che anche con dopo ora che Montanelli non c'è più l'Osservatorio sulla libertà della comunicazione in Italia dobbiamo costituirlo dobbiamo costituirlo dobbiamo se volete intestare
Allora proprio a Indro Montanelli il quale desidero ricordarlo a quelli che c'erano getto proprio il sei me di questo osservatorio nei convegno nazionale che tenemmo al Teatro Nuovo di Milano il dodici luglio del novantacinque novanta quattro quando sotto la pressione dei poteri forti non solo la voce a cominciava ad andare in crisi mandavo in crisi la verrai la cosiddetta RAI dei professori andarono in crisi altri organi d'informazione
Di estrema de di destra e di sinistra dal settimanale di Marcello Veneziani ai al Manifesto vi ricordate bene allora ci fu una rivolta di tutto il mondo giornalistico italiano non conformi sabato i giornalisti si a un si autocensura hanno subito molto facilmente bene in quell'occasione invece centinaia di giornalisti vennero a Milano si riempì il Teatro Nuovo e Montanelli c'era rimasto impauriti un po'impressionato da qualche preoccupazione espressa legittimamente da persone autorevolissime come l'amico Giulio Anselmi il quale diceva fate bene però attenzione non vorrete mica costituire il partito antiberlusconiano dei giornalisti potessi se no no per carità non vogliamo costituire partiti regionali a vogliamo semplicemente creare un coordinamento fra i giornalisti per poter controllare che la libertà come i sismografi controllare che la libertà di stampa la libertà di ecco della comunicazione non corra eccessivi pericoli ora purtroppo abbiamo cominciato
Non voglio dire criticare il Governo perché non è mio compito né questo e il
è la sede però io non posso non concludere ricordando che il primo provvedimento preso dal secondo governo da questo Governo Berlusconi il dodici giugno è stato il disegno di legge sulla Ri ristrutturazione del governo che elevando il numero dei mi misteri da dodici a quattordici costi ricevuti costituisce il ministero della Comunicazione affidandolo a persona che forse avrebbe potuto fare benissimo il mini
Però di altre cose ma soprattutto dandogli Dei contenuti che poi qualche volta avremo occasione di esaminare e discutere che sono estremamente preoccupanti grazie
Novelli per quanto ci riguarda noi come Giunta della Federazione riprendiamo lui Gionta non so se qualcuno vuole intervenire
Sarebbe bene ricordarsi no
Va bene alla lettura di quelle due lettere diciamo allora ringraziamo tutti gli intervenuti ha mai ora alla prima riunione dell'associazione