70° anniversario della morte di Filippo Turati. Il socialismo riformista - organizzato dalla Fondazione Nenni e dalla Fondazione Modigliani (presso la Sala del Refettorio, via del Seminario 76)

Tutti io direi e cominciamo perché anche se manca uno dei due manca però ora per qualche minuto uno dei due
Relatori della mattina della prima parte della mattinata
Non è il caso di fare attendere
Gli amici che sono
Tenuti così puntuali
Superando evidentemente altri impegni disastri
Quella che si tiene qui oggi
Per iniziativa della fondazione Pietro Nenni e del suo presidente in particolare Giuseppe Tamburrano
Nonché della Fondazione Modigliani della quale presidente Gaetano Arfè che appunto l'aspettiamo da un momento all'altro è una delle prime celebrazioni commemorative della morte di Filippo Turati
Avvenuta in Parigi il ventinove marzo mille novecentotrentadue
Nella casa della famiglia Buozzi dove egli era ospitato da alcuni anni
In boulevard tornano
Morte avvenuta all'età di settantaquattro anni dopo sei anni di esilio
Una di queste cerimonie devo riconoscere ha già avuto luogo in Milano proprio il ventinove marzo scorso al cimitero monumentale dove le spoglie di Filippo Turati riposava e presso la sede della rivista la critica sociale
Da lui fondata nel mille ottocentonovantuno l'anno precedente
La nascita di quel Partito Socialista che pure vide Turati tra i suoi fondatori anzi possiamo dire il più deciso ed autorevole dei suoi fondatori
E allora egli non aveva che trentaquattro anni
Altre cerimonie si svolgeranno prossimamente
Per iniziativa della Fondazione di Studi storici che all'UDC intitola che sempre l'avvocato
Producendo stampando segnatamente con l'editore Lacaita di Manduria che anche editore di alcuni libri della Fondazione Nenni
Una serie di opere su di lui
Ed anche di lui
E ciò in particolare a partire dagli anni novanta quando di studi sull'argomento si intensificarono
E segnatamente ha pubblicato la Fondazione Turati una completa nel due mila uno quindi alla vigilia di questo anniversario
Una completa e analitica biografia di tutti gli iscritti
Con analisi dei contenuti Brevi analisi ovviamente dei contenuti di ciascuno intendendosi prescritti anche gli articoli i minori di più ristretto e anche modesto contenuto
E compresi in ogni caso tutti quelli pubblicati sino al mille novecentoventisei su critica Sociale
Si tratta di un migliaio gli iscritti
è impressionante percorre percorrendo questa bibliografia
La presenza constatare la presenza quotidiana di Filippo Turati sui giornali in Parlamento e in altre circostanze
Su ogni avvenimento di rilievo della vita nazionale della vita internazionale
Hanno parando mese per mese
Seguiva tutto e promuoveva adottava può proponeva iniziative nell'interesse nel nome del suo partito del quale certamente rimase sia pure attraverso le varie vicende anche decisioni che ad attraversare a nuoto un esponente più sì uno degli esponenti più significativi forse il più significativo
In quella circostanza del commemorazione fatta presso critica sociale in un nobile discorso Carlo Tognoli rievocò soprattutto l'attività milanese di Turati
Che è stata fatta rivivere con il ricordo dell'elaborazione di programmi municipali
In particolare di programmi per la edilizia popolare e per l'educazione delle masse che fu quel Turati come una specie di di parametro permanente come la luce che guidava il suo insegnamento della sua opera per tutta la vita
E sulla cui via si veniva appunto sviluppando il suo riformismo
Lotta contro l'analfabetismo
Scuole prime Bibliotechina di quartiere partecipazione alla Società Umanitaria alle consorzio delle biblioteche popolari
Socialismo cosiddetto municipale
Che per sua natura riformista e dunque prodromico della posizione assunta in via generale nera da Turati nella politica italiana e nei dibattiti programmatici ed ideologici
Ma come tutti sanno Turati fu anche scrittore di opere di maggior mole
Oltre che poeta anche perché ben otto volume delle delle prose del mille ottocento delle sì le come le chiama il titolo adesso mi sfugge insomma non del non Rewind secondo il Petrarca comunque
Strofe
Del volume strofe del mille ottocentottantatré
E tra queste opere dell'opera giovanile il delitto era questione sociale scritta quando egli non aveva che venticinque anni anche quest'opera pubblicata per una prima volta appuntate sul giornalino la plebe
La plebe se non esisteva ancora e critica sociale né altri
è stata pubblicata dallo stesso editore Lacaita di Manduria a cura della Fondazione Turati in un'edizione curata da Mario Proto che illustra la formazione filosofico giuridica e sociologica del giovane Turati
Alla stregua delle scuole in auge nel tempo
E la sua adesione al positivismo imperante ma con molta cautela molto cauta e condizionata
In realtà come risulta dagli scritta quegli scritti giovanili di Turati e di non credeva molto non credeva affatto al cosiddetto socialismo giuridico che si era che era nato e si era sviluppato in Germania e in Austria
E aveva piuttosto aveva scelto come principali dei punti di riferimento delle sue tendenze due autori di cui qualche volta potrebbe sembrare difficile il collegamento e che invece gli collego nel suo ideale Giandomenico Romagnosi collagene ci del diritto penale
Ed Enrico Ferri con la sua sociologia criminale che è particolarmente lo conforto nella sua opera di rivendicazione della Genesi sociale o perlomeno al novanta per cento sociale
Bene arrivato Gaetano parlato ditte ceppo dopo confermata da un partner e con la sua viene dei sociale o per il novanta per cento sociale del delitto erano quelli i tempi memorabili sono in quelle opere giovanili le invettive incontri contro la borghesia e soprattutto contro la corruzione dei politici ed insiste molto in questo concetto ecco nel
Sul quale Turati appunto molto insisteva la pubblicazione che ora ricordato reca il titolo lo Stato delinquente che invece il titolo dato da Turati a una pubblicazione indipendente sempre sulla plebe
Della prestazione dell'opera principale la questione sociale
Ma su tutto questo sentiremo forse qualcosa dagli insigni relatori della mattinata particolare dei due primi Gaetano Arfè
Zani Renato Zangheri anche se penso che era loro rilevo che le loro rivendicazioni evocazioni verteranno
Su Turati socialista alla maturità e sulla sua intera vicenda politica a me premeva ricordare anche perché sono solo un penalista
E quindi avevo particolarmente questa curiosità questo Periodo di Turati imperialista sociologo
Penale
E anche per avvicinarlo idealmente a un altro autentico penalista dirigente socialista
Di Luís assai più giovane che fu veramente giurista autentico
E che indubbiamente avrebbe raggiunto la cattedra universitaria nella materia se l'impegno politico e l'atroce morte poi non ne avessero non lo avessero distolto quasi del tutto da quegli studi Giacomo Matteotti anziché la Fondazione Turati si propone al più presto un'edizione completa delle opere numerosi molte vini Giacomo Matteotti in materia giuridica nei primi anni della sua gioventù
Ecco un'ultima parola
Vorrei dire ancora dal lato sentimentale
Turati abbiamo visto morto settanta anni fa
In casa dei coniugi Buozzi dove si era trasferito in una grande e luminosa stanza tutta per lui si era trasferito sin dai primi di maggio del mille novecentoventinove
Quando Morini quando venne a morte erano vicino a Luís oltre che i vuoti
Pietre Bruno veline
Pietro Nenni e Giuseppe Emanuele Modigliani che sono vedi proprio i due dei grandi protagonisti del socialismo al cui si intitolano le due fondazioni le quali hanno dato vita a questa celebrazione odierna
C'erano i Treves c'erano altri amici
La bara fu portata a spalla da Treves Modigliani Buozzi e Rosselli
Gli amici i compagni gli allievi
Quelli che aveva sempre trovato pronti sul suo cammino
Con alcuni dei quali lo avevano aiutato onere espatrio avvenuto nel mille novecentoventisei tra questi tutti ricorderanno che vi era Sandro Pertini
Il quale pago il quale ritornò poi in Italia Fargo anche con il processo e con il carcere l'aiuto dato alla fuga di Turati che si svolse partendo appunto da Savona da un punto presso Savona prescelto da Pertini
E atterrò con arrivo
Tempestoso a Calvi in Corsica
C'era anche Parri c'era Bauer come mi pare da vere
Da avere diritto ora questa sua proverbiale bontà questo suo idealismo questa sua fiducia nella nuova nell'uomo furono sempre lì per premiarlo per attenuare di le sofferenze
Nata Rosselli
E questo ricordo è riportato in vari libri sulla vita di Turati
Che quest'ultimo indù Java a lasciare Milano
Da cui
Tra virgolette non si sarebbe mosso neppure con le cannonate
E che quando il ventuno dicembre mille novecentoventisei
Lo si indusse
A saldi facendogli dolce violenza a partire Rosselli lo vide
Girare uno sguardo come disperato su tutti gli oggetti i mobili libri con i quali aveva vissuto sino allora
E lo vide così straziato cappero momento pensò dubitò che non reggesse la dura prova cosicché a leggere queste memorie
Vengono in mente i versi di Dante
Thuram Shirai ogni cosa diletta più caramente
E questo è quello stradale che l'arco dell'esilio pria Saetta
Sono i versi del paradiso del allocuzione chiamiamola così che Cacciaguida rivolge a Dante preannunciando che il corso della sua vita futura
Bene sono parole che figurano sul frontespizio del volume esilio della indimenticabile vera Modigliani un libro la cui ristampa fu curata ad Arese Mojo oggi presieduta da perse nell'ottantacinque e nell'ottantasei un libro veramente drammatico perché comincia con il ricordo della visita di Velia Matteotti Modigliani Roma
Per annunciare che oramai da quarantotto ore il marito non era tornato a casa
E tuttavia
Superati questi momenti difficili televisivi otturati trovo subito a Parigi e in generale in Europa accoglienze
E compagnie e con il loro affetto giovarono più di una volta ha rincuorato anche dopo la scomparsa
Moria di Turati rimase sempre affettuosamente viva tra i compagni
Anche tra quelli non d'accordo con lui e anche in vicende politiche notevolmente mutate
Tutti sapevano che si trattava in due di un socialismo autentico di un uomo rispettoso della democrazia nel partito
Riflesso questa è garanzia a sua volta della posizione democratica da lui assunta nel Paese nel Parlamento oppure con uno straordinario vigore di oppositore
Turati amava l'Italia e molti anche non socialisti ne hanno rispettato e rimpianto il percorso politico fu qualche volta com'è noto assunto come interprete tipico
Di una delle posizioni socialiste sempre tra loro in contrasto ma è oggi da tutti ricordato con grande rispetto non sempre la fortuna
Seguenti a maggior ragione e su questo su tutto questo siamo ansiosi di sentire questa mattina gli oratori che seguiranno
I quali entrambi parla dei primi perché a me compete questa parte di presidenza della mattinata
I quali sono associano all'altissima competenza di studiosi storico filosofico
Associano una
Un forte comportamento
Politico
Una fede politica e sociale mai venuta meno credo che per primo volete seguire l'ordine che ha preannunciato nel programma
Chi preferisce parlare prima deserta diamo la parola che ha fare secondo il programma
Va bene allora la parola a Gaetano Arfè
Scusa
Innanzitutto vi chiedo scusa del lungo ritardo ho cominciato alle otto e mezzo la ricerca di un taxi non l'ho trovato ho passato un autobus a un altro per di più per un equivoco sono andato alla sacrestia dove ritenevo che proprio che no no no no non avevo ricevuto l'invito per cui sono la Polydor mi son trovato con altri colleghi siamo convenuti in seno continua capacità Zavoli
E mi chiedo scusa ma non è stata soccombente colmi
E
Il
Il mio intervento
Oppure avete per tema il riformismo di Turati che cosa significa copertura il riformismo
Ora nel congresso socialista dimorasse mille novecento due che durante la fase di Renato Zangheri
Dove scoppiò in forme aperte lo scontro tra i ricorrenti
Filippo Turati visse noi trascuriamo per una quantità di equivoci verbali
Il nostro non è riformismo perché questa parola indica la ricerca filantropica della riforma per la riforma non la riforma conquistata attraverso nono ricca sento più forte oppure Fiumicino
Più basso forse
Va bene
Anche a trovarlo
E anche la riforma conquistata attraverso alla lotta di classe non è fine a se stesso fino
Problemi
è tappa verso la costituzione di una società fondata sui principi del socialismo
E anche conquistata per via della lotta egli si arriva non era fine a se stessa comunque bisognava puntare sciocco un ordine nuovo verso una società nuova
Nel suo ultimo scritto di vasto respiro
Composto interno l'esilio del mille novecentoventotto imitando le democrazie europee ad aprirsi alle istanze del socialismo per fronteggiare insieme il fascismo i la nuova guerra che sopportava in seno Turati distinguevano il gradualismo socialista dal riformismo rinunciatario di Mincione
Nell'ultimo suo discorso tenuto al congresso dell'Internazionale socialista un anno prima di morire
Allora egli ha un'accorata nota polemica nei confronti dei partiti socialisti che mostrano indulgenza nei confronti del fascismo
In vista di interessi particolari e transitori governo o per malinteso mille iscritti l'amore di pace dimenticando che il fascismo e il nemico istituzionale sono sue parole più insidiose più malefico della pace
Inequivoca e in ininterrotta per tutta la sua vita e la condanna del sindacalismo agnostico blusa gli OLO Comedy lo definiva corporativo il cui fu orizzonte non fuoriesce dalla circa degli interessi economici
A questa concezione del socialismo Turati in pronto a tutta la sua azione ed è rimase fedele fino alla morte
Ora gli equivoci verbali che gli annunciava un secolo fa intorno al significato della parola riformismo da parecchi anni a questa parte si sono accumulati più miti sempre più in fittizi al punto che essa personificato qualificante e credo perciò che il miglior omaggio alla sua memoria che alle sue memorie si possa rendere e quello di chiarire quale fu la sua concezione del socialismo
Socialismo riformista di Turati discende storicamente dalla sinistra risorgimentale
Hai realmente l'impronta di una cultura di stampo positivisti Coco
Di quel filone del positivismo che che è profondamente intriso di rivalità un puma ricariche e che largamente assorbe dà lezione di Marx e più ancora quello del più vicino Engels
Col quale trovata quindi retta corrispondenza
Assorbendone più di quanto gli scolastici non ammettano il nerbo dialettico vale a dire fuori le formule la capacità di interpretare la realtà sociale e politica nella complessità e anche nella contraddittorietà dei suini sì
L'originalità di Turati rispetto anche ad altri grandi esponenti del socialismo europeo
Sta nel fatto che gli riesce secondo una regola ma infranta affondare le ragioni della dottrina quelle della idealità e quelle della politica senza mai concedere che una prevarica i su un'altra
è così che gli alimenti esalta la sua naturale straordinaria capacità di previsione
Non volle e forse non seppe essere un capo volle sette essere un maestro di vita e di socialismo fu profeta insuperato dei di fronte ai grandi eventi Bers del sud del suo secolo
La dottrina ci fornisce gli strumenti per capire la realtà nei suoi movimenti e nelle sue tendenziali linee di sviluppo
Lei li Alitalia ed hanno regole per giudicarle intervenire nel soccorso
Con la radicata e comprovata certezza che esse non sono espressioni retoriche
Ma illuminanti fari che consentono riguardare assai più lontano di quanto non riescono a fare i maestri di realismo politico tanto più mio qui quanto più sono cinici
Il suo riformismo si qualifica su tre principi e socialista entra dualista è democratico
Il fine non mai rinnegato e neanche che neanche scalfito dal dubbio
Superare l'ordinamento della Società fondato sul potere super potere del capitale è la condizione necessaria per sanare per ingiustizie sociali
Per assicurare stabilmente la libertà e la pace rilevare l'umanità intera ha un più alto livello di civiltà il socialismo non può essere però costruito per decreti dall'alto e neanche per rivolte dal basso
La marcia verso richiesto coprirà un'intera era storica
Che conoscerà momenti di collaborazione di conflitto che potrà nella fase finale comprendere anche l'uso della forza ma solo come risposta alla violenza illegale della classe avversa
E sarà caratterizzata questa fase dallo sviluppo crescente nella legalità
Delle istituzioni dell'autonomia proletaria sindacati cooperative Case del popolo circoli di cultura amministrazioni comunali
Dopo il proletariato si abilita all'esercizio del potere e dà vita allestendo de dell'Ordine Nuovo
Il rispetto del metodo democratico non è una concessione opportunistica alla legge dalla borghesia ma dà il segno della maturazione delle classi popolari senza il cui consenso attive cosciente il socialismo non può esistere
A questi dei Turati ispira la sua condotta che la conferma la danno i fatti
Turati dà mano alla costruzione del Partito socialista congelamenti che egli ha perché la storia d'Italia mette a disposizione a dispetto dei dottrinari i più autorevoli maggior teorico del marxismo italiano del tempo è tra questi Antonio Labriola
I quali ritengono che l'opera Crotta che l'operaio italiano non è ancora uscito dalla condizione di fa muro dei suoi padroni e che la cultura socialista è ancora lontana dall'ex impadronita di una teoria in grado di guidarla nella pratica
Nella con musiche di convulsa crisi che percorre percuote l'Italia nell'ultimo decennio del diciannovesimo secolo Turati non si dichiara estraneo al conflitto
La dottrina e lei all'età convergono nell'indicare della politica il conflitto divide la classe dirigente ed egli si schiera con coloro i quali avvertono i bisogni nuovi dei tempi rompe il cerchio dell'isolamento intorno al suo partito
Ne fa la fa dalla pattuglia di punta dello Shri Ram stiramento che sconfigge variazioni e apre la via a un'era nuova minaccia una svolta nella storia d'Italia
Nell'età giolittiana nonostante le tempestose vicende interne del suo partito
A corrente riformista non riesce mai a detenere a lungo il potere nel partito è continuamente messa in discussione messa in minoranza e l'ultimo suo arriva la maggioranza sarà poi infranto dalla guerra replica
E gli dà un apporto critico e non subalterno al consolidarsi di quell'indirizzo di governo che rispetti le della libertà
E che consente lo sviluppo che avviene ed è rapido intenso della organizzazione della crescita e della maturazione del movimento le classi
Nascono la CGIL e la Federtennis
Ma quando l'impresa libica prende corpo nessuna tanto tentazione capito Lardaro scappi lo scherzo
Egli è all'opposizione perché è una guerra perché è una guerra coloniale perché scuote pericolosamente il precario equilibrio internazionale
Perché in barba risse il costume perché contro gli interessi della nazione che non coincidono con quelli dei gruppi dei ceti che hanno voluto la guerra
Una guerra contro Italia e girare finisse sfidando frontalmente Ignazio di nazionalità il nazionalismo
Emerso già aggressivo sulla scena che lo gratifica delle Peter pur di tour con uranio
Quello che ci si divida poiché il ribrezzo indirizzi alla Camera a commento delle fotografie degli arabi impiccati e dei ragazzi italiani degradate abulia
La prima guerra mondiale per lui un trauma che rimarrà in San Marco
Il suo socialismo ha bisogno come dell'aria e dell'acqua della libertà e della pace e la guerra uccide la pace e insidia la libertà
Le sue simpatie vanno alla Francia repubblicani all'Inghilterra liberale
Ma non crede che la guerra sia scoppiata per sottrarre all'Europa all'egemonia dell'autocrate dell'autoritarismo tedesco e per liberare i popoli dalla prigione dell'Impero austroungarico
E comunque il compito di dovere dei socialisti quello di non scegliere tra i fronti militari avversi e ribatte si unanimi secondo i solenni impegni presi nei congressi della loro internazionale per una pace immediata
Senza visite vincitori né vinti ma l'Internazionale in realtà si è dissolta al primo colpo di cannone il suo amico di Sora S è stato assassinato in Francia
All'inizio della guerra partiti socialisti tranne quello italiano che registra una sola diserzione di rilievo quella di Mussolini hanno fatto tutti atto di adesione ai loro rispettivi governi hanno accettato l'unico un sacre
In Italia
A differenza degli altri paesi la battaglia politica proprie contro l'intervento si trascinerà per mesi
E Turati intravede e su di essa cala l'ombra della della minaccia alla libertà
L'intervento dell'Italia in guerra è infatti imposto a una camera fin lì riluttante interrotta e tendenzialmente neutralista
Da una minoranza facinorosi la che per mesi ha tenuto la piazza minacciando l'insurrezione protetto dall'esercito e dalla polizia la guerra per la democrazia commenterà infatti trovati si apre in Italia con un colpo inferto alla libera sovranità del tracciamento è una tesi che sarà ripresa in sede storiografica
Anche da uno sullo zero aveva furori Salvatorelli il quale vedrà nelle giornate del radioso maggio l'origine prima della nazional fascista
Di aderire né sabotare che è la parola d'ordine sulla quale il partito socialista si appresta Turati la interpreta come un impegno a battersi perché la pace non segue al collasso portale di una delle due parti in lotta perché non sia una pace rivendette e di sopraffazione dei vinti ripone le sue speranze in cui San
Ma in realtà la rivolta contro la guerra
Per raccolta non dall'Europa democratica ma dall'Emilia e sarà una fase nuova che la storia d'Europa
La guerra in realtà infligge al socialismo delle riforme una ferita che non ha rimedio
L'Internazionale socialista è crollata senza onore in Russia scoppia la rivoluzione bolscevica
Nasce la terza internazionale che azzeri sui biglietti compiti primari l'eliminazione di partiti socialisti che dovunque in Europa subiscono scissioni e restano amputati delle loro avanguardie
Il mito del Soviet conquista larghe masse proletarie in Italia nasce e divampa lo squadrismo fascista
In questa situazione disperata il pessimista Turati si fa un dovere di non disperare
Sui il tentativo di tenere in piedi l'ipotesi del socialismo riformista
Il documento è costituito da un mirabile discorso pronunciato alla Camera e diffuso poi col titolo rifare l'Italia sulle rovine di quella fatta nel Risorgimento
Si è arrivati al punto e gli dice in cui la borghesia non è più in grado di esercitare da solo il proprio potere e il proletariato non lo è ancora
Turati propone una sorta di compromesso storico ante-litteram
Unirsi spirito di solidarietà nazionale
Su un programma che coalizzi forze sociali e politiche diverse e si proponga ricostruire unitaria desolata dai lutti e con un'economia disastrata dalle norme dispersioni di ricchezze Ida speculazioni crimini criminali
Facendo largo posta in questo processo di ricostruzione
Alle scrosciante rivendicazioni del movimento operaio e conta di la risposta del suo partito e quella del massimalismo quella delle classi dominanti che la risposta del fascino
Su Turati ormai vecchio cadono l'assassinio di Matteotti l'Aventino e cioè che la sua crisi la morte di Anna Kuliscioff
L'evasione di Yui vecchio Franco un atto che Giuseppe Saragat definirà sublimi organizzato da tre giovani eroi dell'antifascismo Carlo Rosselli Ferruccio Parri e Sandro Pertini
I valori del socialismo si compendiano ora per Lugli tutti nell'antifascisti egli se ne fa il predicatore l'agitatore in tutte le sedi e da tutte le tribune alle quali ha accesso dal circolo socialista della banlieue parigina ai consessi della internazionale redige un bollettino di notizie per la stampa europea che si chiama Italia
Il motivo dominante martellante dottrina al menti e politicamente al ricovero argomentate uno solo
Il fascismo non è una manifestazione di deteriore brutale col colore politico di un popolo arretrato ecco fenomeno europeo affonda le sue radici nel capitalismo puro frutto Crati Coop
Ma gode
Anche della capacità ricitare fanatiche revisioni di massa per le quali lo sbocco naturale inevitabile e la guerra
Il compito il regime dei socialisti questa volta è quella di rifare d'Europa
Sulla sul deserto creato una crisi creata dalla parte di Bersani inoperante collaborazione con le democrazie l'alternativa e la catastrofe di quanto par di quanto resta della sinistra europea
Come profezie ritornati si potrebbe scrivere una immaginaria storia vitali d'Europa quale sarebbe stata Simoni ci mise i suoi moniti non fossero caduti nel buco
L'ipotesi originaria di Turati della marcia nella graduale della gradualità verso il socialismo nella pace e nella libertà appartiene a questo punto ho passato irrevocabile
Il congresso della unificazione che si svolge a Parigi nel mille novecentotrenta unificazione tra massimalisti e Rocco riformisti sotto i suoi ospiti e che a protagonisti due uomini nuovi Pietro Nenni e Giuseppe Saragat
Non può che prenderne atto e dichiarare storicamente superate ricco lettera tensioni da cui rispettivamente essi hanno preso a morsi
La costituzione del socialismo non può non essere condotta secondo i criteri della gradualità ma la riconquista della democrazia non può essere che il frutto di una iniziativa rivoluzionaria
L'ispirazione Turati another rifare l'Italia
Accanto accanto un amento della precipitazione della pregiudiziale repubblicana allora nell'all'interno la stessa corrente riformista Modigliani ma era stato il maggior rappresentante c'era parlato il costituente di Repubblica
Unità nazionale contro il fascismo solidarietà tra i partiti di massa per la ricostruzione del Paese del padre devastato ritornerà nel discorso col quale Togliatti
Nel quarantaquattro motiva la svolta di Salerno sottacendo peraltro il fatto
Che essa si collocava nell'ambito di una strategia internazionale che lo vedeva fedele Perrin de accada avverrà l'URSS e al suo capo che sulla tomba di Turati morto udinesi dico
Egli aveva deposto
Un indegno il Maramaldo ISC concerto d'insulti del quale non fece mai avuto critica neanche quando si inchino alla memoria di Giovanni Giolitti
La parola riformista non ebbe maggior fortuna sulla sponda opposta
Nel mille novecentoquarantasette al momento della scissione di Palazzo Barberini Saragat Giuliano Vassalli lo ricorderà
Si rifiuterà di qualificare come riformista
I letti nome di partito socialista dei lavoratori italiani richiamandosi al programma marxiste classista di Genova del mille ottocentonovantadue
Considerando immutati immetto ricchi e i fini della lotta al nel partito e affermando integralmente delirio terminali erano quelle del marxismo accurati hanno che tu batti spesso incontrando ancora una fortuna non del tutto spenta proprio posto immersi nel libro dei lavoratori
Mette conto di ricordare che lo stesso Saragat nel mille novecentosessantasei
Quando siano diversi realizzò non nuovo ai precaria riunificazione socialista protagonisti ancora una volta lui e Nenni fare istanza di molti troppi anni rispetto ad allora
Fece arrivare con la riscrizione necessaria un presidente della Repubblica quale egli era il suggerimento che nella carta della unificazione
Non mancasse un richiamo al marxismo
Non quale dottrina ufficiale ma quale esperienza fondamentale nella storia del movimento operaio socialista e quale espressione della volontà di riformare lo sprofondo le strutture della società
Dopo i dieci gelidi inverni dalla guerra fredda e in una fase ripetevo pericolosa crisi dalla politica italiana il disegno di una sprawl svolta democratica in spirito di leale collaborazione tra sul tra forze diverse fu ripreso da Nenni e più Rizzato da Lombardi nella lunga e laboriosa marcia verso il centrosinistra esso si scontrò presto con le resistenze interne del maggior alleato di governo con l'opposizione formalmente blanda ma fortemente corrosiva dei comunisti con una incomprensione dei sindacati con l'avversione tendenzialmente eversiva i centri di potere occulto interni internazionali
Ma anche i socialisti di questo centro sinistra volle può definirsi riformatori e non riformisti
Gravavano ancora sulla parola
I cinesi minati residui della polemica anti positivistica ritenuti della polemica meridionalistica di Salvemini della polemica settarie dei comunisti
Che avevano fatto scendere in campo finanche il defunto ancor Antonio Labriola delle lettere a Engels fortemente polemica nei confronti di Turati della sua dottrina e avevano poi inondato di calunnia anti formanti riformiste tutta la loro pubblicisti intimidazioni ideologiche era stata tale che nel mille novecentocinquantadue celebrando il sessantesimo anniversario della fondazione del Partito socialista
La direzione del partito cancellò dal manifesto ideato dal non pura ti amo Gianni Bosio l'effige di Turati per lasciarmi solo la testa leonina via Andrea Costa bisognerà aspettare Craxi perché il termine riformista si è riscattato e rimesso a lustro in circolo
Quando egli mi parlo ripeto il suo proposito
Io gli obietta vetri rotti gli opportuni vola aveva una sua collocazione nella storia e che in essa andava riportato come io stesso avevo cercato ripetutamente Rita mi sembrava opportuno che in quella sede si identifica si intensifica se lo sporco
Anche con opportune iniziative culturali editoria editoriali ma che la sua corrente conservasse la qualifica
Originaria di autonomia sta
La sua replica che ebbi qualche giorno dopo fu che gli attribuiva alla misurazione del riformismo un duplice valore
Uno quella di aperta sfida i comunisti che lo vivono di negra denigrato e vilipeso fin dai loro primi vagiti l'altro di messaggi all'opinione pubblica democratica secondo cui si apriva la stagione delle riforme
I fatti hanno dato ragione a luglio e il riformismo ha incontrato approvato una fortuna che non aveva mai avuto nel corso di tutta la sua storia
Direi che la fortuna del riformismo del termine e andata anche al di là di quanto egli preferisce che pulisce
Il suo riformismo ci richiamava formalmente appurati anche se in parte coperto dall'ombra di Garibaldi in io riformisti mi hanno conti della cancellato ogni fanno connotato fortemente qualificante
Gli hanno dato idem per quel maestro di di satira politica che pur Fortebraccio i tratti di un identikit incompiuto
Il crollo fatidico del muro di Berlino che l'onda fangosa di Tangentopoli hanno avuto sulla sinistra italiana gli effetti di un terremoto seguito da mondovisione
Il restauro della cultura politica il no della intera sinistra è finito io di più in nelle mani di politici
Che hanno rinnegato la storia di politologi ignoranti di storia di pubblicisti giornalisti time caricamenti ignoranti ignoranti
Al congresso di Imola che ho ricordato in principio ci disse con una di quelle forme passepartout ricorrenti nel gergo politico in particolare quello socialista che il socialismo era riformista perché ricopre rivoluzionario
Il rivoluzionario perché riformista
Ebbene io credo che da questo punto di vista il riformismo della sinistra io oggi senza aggettivi hai già un rito la sua funzione
Insiste invece di contro adesso un riformismo non socialista ma rivoluzionario che è quello di Berlusconi
Non sembri un paradosso non è un paradosso Berlusconi ha in mente e lo ha dichiarato un disegno coerentemente rivoluzionario
Che intende perseguire senza Manganelli che non siano quelli legali e legalitario della polizia attraverso riforme graduali ma concatenate e incisivi
A riforma compiuta
La Repubblica che italiana ossia rivoluzionata uscirà trasformata abbini sfondamenti share lo Stato risulterà interamente modellato sull'azienda da essa avrà mutuato l'etica le regole e il costume
Le leggi sono piegate nell'interesse del padrone
Da qualche parte c'è un certo Ruggero licenziato su due piedi per scarso cattivo rendimento e non protetto dall'articolo diciotto il controllo della informazione della formazione dopo e dell'opinione pubblica e quasi tutti nelle mani della della sua proprietà
La cultura dell'opposizione opposizione annaspa viene nella reti di una ideologia
Ski subisce il la i diritti che subisce l'egemonia del berlusconismo sintetizzabile a mio avviso nell'antico detto napoletano secondo cui dove un cavallo pazzo accenti accento passeri mangiano
A questo punto il riformismo dalla sinistra o riuscirà a radicarsi una propria utero autonomia ideale dottrinale
Hardy scopre a riscoprire potrei dire curati o perderà la sua ragion d'essere toccherà ai cosiddetti movimenti ma consumazione di un intero ciclo storico esprimere una nuova classe dirigente di si è salva rianima Megan così riformista Giuseppe Emanuele Modigliani Dell'Acqua minorile gli amici mi hanno voluto modesto questore concluso il suo testamento politico il così lo concludo anch'io
Ringraziava regolarmente Gaetano Arfè per questa sua relazione
Prego atto Zangheri devo prendere la parola
Quando si vuole qualificare il più maturo riformismo di Filippo Turati
Si è soliti ricorrere al grande discorso pronunciato alla Camera il ventisei giugno mille novecentoventi
E poi ristampato è largamente diffuso nell'opuscolo col titolo di fare l'Italia cui anche Nicola
E già il titolo segnalava il disegno di una ricostruzione del Paese dalle fondamenta di una riforma radicale
è un testo leggerlo nel quale i temi economici e di impronta fortemente produttivistica
Predominano su quelli politici
Il rifacimento progettato sembrava non dover investire se non marginalmente lo Stato
Era infatti anche in figurati la difficoltà di elaborare una linea di riforme politiche di ordinamento dello Stato proprie di tutti il socialismo primo e dopo la guerra mondiale di questo limite messo induce a quota mentre da Salvemini
Risente quale ne sia la causa lo stesso discorso rifare l'Italia
Anche Carlo Rosselli
Nel suo saggio strutturati
Scritto
Pochi mesi dalla morte
Di Turati impose quella della riforma dello Stato come una delle questioni primarie problematiche della geografia politica e intellettuale del leader socialista ma di questo avrò modo di discorrere più avanti quale nell'estate del mille novecentoventi allorché Turati avanza la sua proposta programmatica la situazione politica e parlamentare era caduto il Governo Nitti l'incarico di formare la nuova compagine ministeriale era stata affidata dal re ancora una volta Giovanni Cerri
Fra i socialisti prevalevano le tendenze massimalista e rivoluzionaria
Altre forze cattoliche di Democrazia laica spingevano per un rinnovamento del Paese sull'onda dei vasti e combattivi i movimenti delle masse non ancora sessantenni
Dalla fine della guerra
Turati presenta un'ampia serie di misure positive per la rinascita del Paese
Lo fa a titolo personale perché sa che il gruppo parlamentare e diviso e nella sua maggioranza
In questo momento non gli è favorevole
Ma non lo fa in dissenso con il gruppo e col partito anzi afferma di credere nella fondamentale necessità sono sue parole dell'unità del partito socialista
Respinge l'accusa che si rivolge ai socialisti di eccessiva chiusura per la ricusata collaborazione ai governi
Città usa l'argomento non inedito che ha una collaborazione diretta non sarebbe possibile
Senza che il partito sono sue parole abbandonasse le masse a se stesse facendo inconsciamente operandi vero anarchismo
Era probabilmente un errore come è stato detto e ridetto con il senno del poi
Ai socialisti e delusi
Che ne era l'uomo più autorevole spettava se si è sostenuto di rompere infine quelle incertezze quel pregiudizio contro una collaborazione più aperta di governo che aveva frenato il partito per tutto il periodo giolittiano
Ma ora i tempi erano più maturi e più urgente necessità di dare uno sbocco adeguato alla crisi italiana
Al di là però di una collaborazione vera e propria di partiti e di classe
Pericolosa in dati momenti che sono ancora sulla parola
Tornati ravvisava una coincidenza o comunione inevitabile di interessi vitali insuperabile in qualunque convivenza sociale
Parlava in nome di questi interessi giudicare
Cioè di gestire
E il proletariato non ancora pronto a farlo
Riteneva necessaria una forza un potere di transizione un partito socialista cito reso dalla necessità delle cose più plastico
E forzato ad allearsi non dirò con partiti borghesi
Ma ha forse borghese ad elementi di borghesi a tecnici esperti
Disposti a servire con lealtà il proletariato il socialismo era un'apertura
Fin troppo vorreste e certo non bastava a fornire la base di una larga è solida alleanza riformatrice
Si può cercare di comprendere il limite di questa posizione se la collochiamo nel clima di quell'anno rivoluzionario
La critica sociale l'organo principe del riformismo Ski scriveva proprio in quei giorni drasticamente oggi la proprietà privata appare ostacolo all'interesse pubblico e al progresso della civiltà
E affermava il socialismo si espande nel mondo con rapida Potenza e conquistatrice
Come a dire che il socialismo non aveva bisogno di dare pegni Ada alleati eterogenei
Mi socialismo italiano in tutte le sue correnti anche nei momenti più difficili mai aveva mancato in realtà di riferirsi ha un fine più alto trascendente nelle lotte quotidiana Turati spesso fino all'inizio del Novecento aveva rifiutato di chiamarsi riformiste
Negli anni ottanta e novanta dell'ottocento aveva combattuto su due fronti quello dell'anarchismo e l'altro contrapposto della democrazia se c'è la via era segnata Daendels punta alla socialdemocrazia tedesca da Antonio Labriola il Partito socialista che anche in Italia doveva sorgere avrebbe tratto la sua linfa vitale
Da uno stretto rapporto con il nascente movimento operaio
Rifiutando l'isolamento della visione catastrofica delle lotte sociali alla maniera degli anarchici e al tempo stesso respingendo ogni filo antropici mo'e subordinazione
Ad un riformismo liberale democrat
Era necessario un partito politico di classe distinto da qualunque altro partito
Interprete fedele coscienti avanguardia del movimento del proletariato militante così suonava il programma della lega socialista milanese compirà tombinatura
Il giornale che accompagnano nel mille ottocentonovantadue la nascita di questo partito e fu diretto di fatto catturate dalla Kuliscioff la lotta di classe poggiava la propria linea su questi punti
Cito la meta finale la socializzazione dei mezzi di produzione che si può realizzare solo con la conquista dei poteri pubblici
D'immenso per giungere a tanto lotta organizzato dei lavoratori consapevoli dello scopo finale
Lo scopo finale il socialismo non oscurava le lotte economiche rivendicativa dei lavoratori anzi si riteneva che le illuminasse dando alle masse coscienza della necessità del loro movimento se non erano chiari tutti i passaggi era però fermo il punto che le moderne lotte di classe variamente combattute portavano fatalmente alla costruzione di una società socialista
Il socialismo reale per Turati
E per il fondatore del partito anche per gli apostoli
Che erano spinti piuttosto da un motto vivo dell'anima anche anche per Prampolini
Una commissione in primo luogo scientifica
La previsione di un di un avvenimento si scriveva fattale come il destino il suo avverrà mento scaturiva dalle condizioni fa tali della produzione moda
La versione deterministica del marxismo
Che circolava allora in tutta Europa
Era in parte corretta però se non contraddetta dalla signora
Uno strano determinismo
Più invocato riaffermato
Che ha attuato Neffa
Il corso sarà fatale si diceva però non scontato
Credo ci volesse dire gli uomini sono costretti a percorrere la via del cambiamento ma al tempo stesso è una loro scelta indirizzarlo portarlo a maturazione
Affrettarono
Affrettare è un verbo usato molto spesso latente socialiste
In quell'epoca in che modo qui si inserisce l'atto di volontà e la contraddizione che accompagna questo determinismo sebbene l'idea di una iniziativa di una scelta sembri temperare la rigidezza della teoria
E quello di Turati possa essere considerato come suggerisce Rosselli
Un positivismo idealistico piuttosto che un positivismo piatta mente naturalistico
La definizione che in mancanza di un'analisi più precisa può dare un'idea del pensiero di Turati Rosselli la prende da Rodolfo Mondolfo che l'avevo usata nel mille novecentoventi
Per designare il pensiero di Ardito
Che anche Turati ventenne permane sto come si eserciterà dunque l'iniziativa il proletariato risponde otturati ha capito che chi detiene le ricchezze del mondo industriale moderno detiene indirettamente ogni altro potere ha visto che la classe espropria Trichet la borghesia capitalista ha organizzato il suo potere nelle leggi e nelle istituzioni amministrative o politiche si è accampata nei comuni nello Stato dalla scuola nel tribunale
E di questi istituti si è servita per tagliare le gambe al movimento operaio
Bisognava seguire la medesima di non quella della violenza improvvisa che argomento Turati se può riuscire a un mutamento semplicemente politico
A detronizzare un principe né da sbaragliare momentaneamente un esercito non riusciva però mai da sola a mutare profondamente la struttura economica di una società bensì la via che porta ad impossessarsi e servirsi dei poteri pubblici facendo del voto la più sicura delle armi per acquistare un ascendente sempre maggiore della vita
Il cammino sarà lento ma sicuro
La lotta di classe porterà all'abolizione delle classi ad una umanità laboriosa e redenta
Analoghe professioni di fede Turati compirà lungo tutto il trentennio che segue e apertamente senza equivoci nel discorso del giugno mille novecentoventi dal quale ho preso le mosse nello spiegare il suo punto di vista che non era quello al momento per la direzione del suo partito aveva detto
Parlo dunque soprattutto per la mia coscienza
Per il mio Paese
E per quello che è fermamente credo essere essenzialmente immutabile mente il socialismo
E a una volta ancora aveva approvato il dare conto della razionalità del suo credo
Quindi socialismo affermava nel suo primo e grande assertore e l'espressione ideale dell'evoluzione dello strumento tecnico
è lo sforzo di adeguare le condizioni politiche della vita sociale alle necessità materialistica del momento storico
In questo senso il socialismo e scientifico e sempre con accenti
Più l'Oriani forse che marxisti in socialismo e nella macchina a vapore più che negli ordini del giorno
E nell'elettricità
Più che i morti cari compagni dei nostri comprese
Ma non Loriano si dichiarava o in qualche modo revisionista o critico della dottrina bensì sono sue parole marxista impenitente
E informava che i libri dei suoi maestri non erano stati messi in soffitta come un giorno abbiamo supposto Giolitti
Noi abbiamo ancora e sempre sul tavolino
E dopo aver lungamente trattato delle riforme necessarie alcune con approfondimenti tecnici specifici terminerà sostenendo queste sollevazioni e aspirazioni pratiche del socialismo
è un programma intendendo dire che rientra nelle nostre convinzioni non è una concessione a nessun'altra non è come possono pensare e dicono
I nostri massimalisti rivoluzionari un cedimento
Ma in esso questa me sembra uno dei punti cruciali al discorso è dice Turati anche la salvezza del paese
Qui si ritrova mi pare la peculiarità del riformismo di Turati che pur non distaccandosi chiede ai principi
Non deduce da essi in astratto le riforme
Non compila un'astratta graduatoria delle grandi e delle piccole misure da prendere secondo i dettami di una dottrina ma si collega direttamente ai bisogni del Paese
Non è senza una ragione profonda mi sembra che in questo discorso Turati affronti con tutto l'impegno e il problema del Mezzogiorno
Della sua agricoltura da modernizzare
Della sua industrializzazione come un problema decisivo della rinascita dell'Italia
Lo dico voglio dirlo anche per smentire se fosse necessario le semplicistiche ripetute accuse rivolte a Turati dica antimeridionalismo
Le pagine dedicate nel Mezzogiorno nel discorso di fare l'Italia contraddicono apertamente questa affermazione
E non sono le sole
Altra cosa
E invece sostenere come credente sia possibile che questi l'argomento incerto
Nella tradizione socialista italiano e punto debole nella pratica del riformismo
E causa di critica e divisioni aspri SIM da Salvemini a Gramsci
A torto o a ragione
Turati
In passato ne ha fatto le spese ma aveva replicato orgogliosamente ai suoi critici
Che lui stesso e Antonio Labriola erano stati fra i pochi socialisti a comprendere a difendere il movimento di fasce Sicilia
Ora può della questione del Mezzogiorno
In tutta la sua ampiezza e in generale si sforza di inserire le sue proposte in un tessuto unitario
Quello che conta soprattutto in questura del mille novecentoventi e in effetti lo sforzo di coerenza e il coordinamento delle iniziative Despina spiegazioni
Di singole riforme e misure sono esempi a sostegno del ragionamento non elenchi
Ciò che è sempre mancato denuncia con brandelli lucidità è il coordinamento e la contemporaneità la solidarietà insieme di questi provvedimenti
Mancanza che ha reso inefficaci le iniziative i provvedimenti presi isolatamente
Si è agito proprietaria mente dice cioè mi sembra di dover interpretare Secondo non solo le convenienze ma i motivi privati invece dice il coordinamento suppone l'organo a coordinatore suppone constatazione
Lo Stato come esecutivo la critica di Turati alla burocrazia e durissima e lo Stato come legislatore e qui si apre uno spiraglio
Su cui vorremmo che fosse andato più avanti ma nessuno andava più avanti in quell'epoca e soltanto dopo ammesso che si è andato più avanti lo chef
Verso una delineazione di una riforma politica
Delle istituzioni
Ogni progresso civile poi afferma con molta sicurezza è opera di un attacco al diritto di proprietà
Turati qui può sorprendere
Può sembrare di essersi risvegliato giacobino
Parla delle campagne meridionali che asserisce che la il proprietario e naturalmente nemico della sinistra
Esso vive del malanno del prossimo e del malanno del Paese
Bisogna mandar via dunque i proprietari
Disinteressato
Compensiamo lì pure con indennità commisurate all'imposta fondiaria propone e con altri mezzi ma bisogna levare di mezzo
E chiamare allora poste laboratori organizzati i soliti il cui interesse coincide esattamente con interesse collettivo del Paese
Sarebbero necessarie dice
Le cooperative
Che in Emilia hanno fatto miracoli da me miliardi con piacere questa affermazione così
E non chiederebbero la proprietà
Ma concessioni di esercizio affittanze collettive
La terra
Rimanendo allo stato
A questo riguardo la proposta
Ritornati fedelmente collettivista resta azionista è oggi probabilmente voglio accettare
Ma è quasi passato un secolo molte credenze del socialismo troppo novecentesco
Sulle virtù taumaturgiche
Del trasferimento dell'abolizione della proprietà privata
Sono tramontati
Però allora privi non solo i socialisti delle categorie economiche necessarie non c'erano prove elementi altri modi di porre il problema dell'indirizzo della produzione e della coerenza dei progetti
Turati auspicava
Un vero piano regolatore distratto così lo chiamava
Decentrato ragionevolmente
Dovremo pensarci e né i socialisti poi dicevo con un pizzico di autoironia
Se per forza dovessimo accollarci la gestione dello Stato
E per farsi intendere
Città l'economia nuova tirate a mano
E per sorridere una volta di più del suo e col suo interlocutore avversario Giovanni Giolitti
Per incitarli no modernizzare le sue idee ricordo lo scritto di Cavour sulle Ferrovie
E osserva che quello che nel mille ottocentoquarantasette arrivo a cuore
Nel mille novecentoventi l'elettricità
E infine tira la botta
Almeno presidente rinnovato Presidente del Consiglio con tutte le benemerenze di Giolitti se il conte di Cavour fosse vissuto forse ce ne saremmo trovati assai meglio che sembra quasi specie di epitaffi
Nell'esperienza giolittiana
è una borghesia questo io credo pensi Turati
Quello del dopoguerra che non riesce a portarsi all'altezza dei suoi migliori espone del passato
Rivolgersi ad essa è ormai un tentativo infondato
Il riformismo si misura anche sulla taglia del rivale
Turati continua a pensare che c'è borghesia borghesia c'è una parte sana da richiamare i suoi compiti queste è stata sempre una delle essenziali premesse del suo riformismo ma la sua convinzione a me sembra che sia indebolita
La borghesia italiana
Riconosce aggiunge qui presto degli argomenti agli amici massimalisti
è sempre stata ignare
Ebbe salvo poche cessioni visioni limitati limitate ciecamente pedissequo dell'estero
Con una pronunciata tendenza farsi parassitaria dallo Stato
Ad abbarbicarsi sì anziché cercare della creazione dello studio nel miglioramento progressivo dell'industria e dell'agricoltura la propria floridezza e quella che sarebbe verso la sua ragione d'essere
La guerra portando a galla gli elementi più sporche disonesti a qualche arresto
Altra eroga borghesie che nel mille novecentouno seppure riluttante in alcune sue parti aveva lasciato il passo all'esperienza liberale disarmo dei dei revisori
Era una classe in ascesa
Così pensavano i socialisti Turati con era interessata non estremizzare di conflitto con lavoro
Ordinamenti indivisi democratici sembravano più idonei alla sua parte avanzata ad accogliere gli sviluppi del mercato il nuovo ritmo dell'industrializzazione il bisogno di modernità
In mille novecentouno era stato il punto di svolta dell'intesa riformista
Da una pratica di collaborazione straordinaria e temporanea
Attuata non senza successo a fin e secolo per respingere l'ondata reazionaria
Dalla missione teorica del ruolo progressivo spettante ad una borghesia produttiva si era passati all'appoggio al governo liberale che si era scesi su un terreno di riforme ad accordi decisivi dei socialisti dell'estrema sinistra radicale repubblicani con la maggioranza
Aveva spinto fra l'altro il discorso schiettamente innovativo pronunciato da Giolitti alla Camera il quattro febbraio mille novecentouno in materia di politica interna
Nel quale si offre una visione nuova di rapporti dello Stato con i lavoratori
Del diritto a scioperare ad organizzarsi
A vincere condizioni penose di miseria ed di arretratezza da parte di Turati e dei suoi amici c'era stata la decisione di cogliere la novità per creare uno spazio politico sicuro per le lotte delle classi lavoratrici
Per la loro ascesa per le loro conquiste per giungere ad una democrazia progressiva anche queste due espressioni Turati ed io mi chiedo se priva usata poi nel secondo dopoguerra sapesse
Che c'era un illustre precedente
Almeno letterario
Erano stati utili quegli accordi dei primi del secolo avevano giovato ai lavoratori al Paese
Credo che questo sia un problema di storia
E credo che si debba rispondere affermativamente la conferma da odierna ricerca storica sulla mobilitazione sociale di quell'epoca
Sui grandi risultati economici conseguiti
Solo sbocciare di una cultura di popolo nei circoli nelle biblioteche dell'Università popolari la lotta all'analfabetismo il nuovo costume nella nuova dignità delle persone
Tutto in poco più di un decennio
Questo fiorire di idee e di passioni si rivestiva spesso di miti di rituali
Che portavano nell'irrazionale
Si sa che amasse arretrate difficilmente passano a forme nuove di civiltà senza recare consente una parte del loro patrimonio atavico
E anche si deve dire che Turati fu fare i più diffidenti verso concessioni e pratiche fideistica che Milena visti che a cui erano dediti altri Company
Fu dunque utile
Così a me pare la sconfitta che riformismo Patti poi fra il mille novecentododici nel mille novecentoquattordici
E il crollo del mille novecentoquattordici mila novecentoquindici fu in realtà di tutti i partiti operai
E i socialisti
Devo Europa sebbene
Con differenze
E con trasmissibile cessione
Sarebbe
Non vanno esercizio di indagare se le fortune del socialismo e del riformismo declinarono allora per proprie incapacità di intendere le nuove realtà economiche e politiche
E da questo punto di vista anche Giolitti fu uno sconfitto
O se l'ondata nazionalista bellicista che tutto travolse era per sua natura ed estensione irresistibile
E infatti ad essa nessuna formazione socialista e pacifista seppe opporsi validamente
E il sacrificio del capo del riformismo francese diciamo sorprese doveva apparire ai contemporanei e sembra ancora noi come il simbolo della tragedia
Ma la resistenza ebbe a carattere diverso
Senza dire dei socialisti che si che schierarono per la guerra
Dei riformisti come Bonomi e Bissolati
Ai sindacalisti rivoluzionari
E lasciamo da parte di Mussolini
L'opposizione invece ritrovate
Raffaello sottolineato molto bene fu assai ferma
Il venti maggio mille novecentoquindici a pochi giorni a poche ore dallo scoppio del conflitto mo'motivo alla Camera il rifiuto dei pieni poteri
Con un forte appassionato discorso che Veneto talmente censurato e neppure alla critica sociale fu permesso di pubblicare
Non sarebbe più un partito socialista disse
Quello che non sentisse avversione profonda fondamentale alla guerra e agli armamenti
Quello che non provasse a cercare sempre più in altri mezzi che non siano alla violenza collettiva Croce criminosa nefanda la soluzione dei conflitti internazionali e qui riecheggiano alcuni temi della nostra Costituzione
E se ne adonti Arena proprio in Italia
Il Partito socialista italiano pensa di fronte a questa guerra che nessun Paese sia meno costretto consigliato Rizzato dell'Italia a mescolare benissimo
Per ragioni storiche geografiche e demografiche per ragioni finanziarie ed economiche Italia ha tutto l'interesse di restare
Di diversa di diventare la grande mediatrice pacificatrice dei popoli
La guerra imminente non riguardava l'Italia
Ogni guerra dell'Italia che non sia di difesa necessaria nel senso più rigoroso del vocabolo appare a non è realtà una guerra contro l'Italia
E infine lancia l'ultima sfida ma è ormai a me pare la debole voce di una sconfitta
Se fosse davvero la bancarotta dell'Internazionale sarebbe anche
E peggio allora per tutti la bancarotta
Della civiltà
Lo fu in realtà
E per una durata oggi sappiamo che oltrepassa gli anni della guerra
E del primo dopoguerra
Nei mesi e negli anni del conflitto non si discosterà da questa linea sarà consapevole degli errori delle internazionale che non è stata capace scrive di arrestare quella fatalità immane selvaggio
Paventa la creazione di nuovi imperialismo non confondere l'assistenza ai civili e militari sia doverosa con una visione alla logica della guerra
Il riformismo di forati per concludere è stato invariabilmente democratico e liberale
Teso al progresso graduale e pacifico delle classi deboli lavoratrici
E al loro inserimento attivo nella vita del Paese
Ebbe così l'aspirazione ad assumere compiti non sono collaterali o subalterni ma di guida
Degli affari nazionale info forse incerto
Ottimi Donelli scrivere iniziative di grande portata e per la spiegazione
Convinto del buon diritto delle masse ma più ancora forse dell'immaturità dei tempi
è stato scritto che la sua incertezza e timidezza circa la riforma dello Stato derivavano da un eccesso di economicismo
Ma è una spiegazione a sua volta ideologica
è verosimile piuttosto che Turati pensasse che il quadro istituzionale la monarchia liberale forse accettabile almeno in una fase determinata perché sollevare un problema inesistente non sentito
Da le Mans
Era chiaramente una valutazione non corretta
Specie se estesa agli anni dell'intervento e gli allievi eventi successivi
E fu pagata a caro prezzo
Ma non era una valutazione casuale
Respingere un mutamento semplicemente politico sono parole di Turati che saranno citati
Significa pare spingere l'avventura che avrebbe interrotto è sconvolto il lento e graduale passo del riformismo
Non necessariamente seguire
In quegli anni tuttavia per l'influenza gli anarchici e repubblicani socialisti rivoluzionari
E d'altro lato per il peso che l'esercito della corte
Le vicende nazionali
Non si poteva facilmente immaginare un mutamento istituzionale anche se minore senza un corso di forse al di fuori delle procedure parlamentari
Sì e doveva avere il suo peso
La previsione di Engels che il partito socialdemocratico
Sarebbe giunto a conquistare la maggioranza nel Parlamento tedesco
Senza il ricorso a mezzi che non fossero pacifici e legare quindi nel rispetto
Per la struttura costituzionale
Del Paese non giustifico
Ne
Condanno non sarebbe il caso mi limito a mettere in luce circostanza effettuale
Altre questioni politiche come è noto sono state sollevate da commentatori
E da studiosi avrebbe cambiato il corso delle cose se avesse accolto l'invito di Giolitti ad entrare nel suo governo ai primi del Novecento
O se nel dopoguerra avesse aperto al partito cattolico per bloccare il fascismo
Vani interrogativi se vogliono dimostrare che gli avvenimenti possano essere diversi da quello che sono non sono stati ma servono a cogliere la portata dei dipinti
Della storia
Riformismo democratico dunque quello di Turati e sempre ostinatamente socialiste
Fedeltà come ideale di giustizia al fine ultimo come veniva chiamato
Quella fedeltà sarebbe stata sterile e malinconica se non si fosse tradotto nelle opere
In accorta duttilità nel rifiuto del dogma in legame in ogni circostanza con la realtà del movimento reale aveva scritto nel mille ottocentonovantasette del pericolo Massimo decorre qualora il partito
Gli scioglimenti che ci colpirono sono solo parole ci hanno separati violentemente e sapientemente dalle organizzazioni lavoratrici
Crediamo di vedere il pericolo che ci attende in capo a questa via diventare cioè se già non lo siamo un tantino un partito di politicanti
Sul fare mutato credo della vecchia
Democrazia
Egli è che la questione operaia e proprio e deve essere l'anima del non sopporti
Passione politica bensì necessarie ma in quanto dal modo di affermare risolvere quel e quella non si afferma e si risolve con il costo dire in archivio un programma minimo e massimo che parli di leggi sociali nel Purgatorio presente e di proprietà collettiva nel paradiso futuro
E l'azione la propaganda continua fra le menti interessato quello che sarebbe necessario
Richiamare le masse e cooperazione viva con noi
E tutto un lavoro paziente assillo da farsi a seconda dei bisogni e delle emergenze lavoro non di uno di pochi ma di quanti siamo nel partito
E insomma il bisogno di un legame vitale che può perdersi Chiavari cercato di trovare in questo legame per Turati in definitiva la forza del socialismo
Non è la via le Fiorenza materiale o morale che sia
Ma violenza non costruisce la violenza non è il fatto di un istante tira a Livorno
Ma il frutto la rivoluzione mi scuso non è il fatto che l'istante granivori ma il frutto di una lenta e faticosa conquista
Il suo discorso di Livorno è un'amara profezia
E anche una promessa noi saremo sempre col porre del proletariato che combatte la sua lotta di classe
Così egli pensava di tenere fede all'anima socialista del riformismo ma l'aveva chiamato
Senza la quale per lunghi riformismo era una pratica disordinata casuale privo di un filo conduttore di una prospettiva
Lenta e graduale che forse
Ma non priva di ideali
Quegli ideali ai quali si attende
Con serietà con fiducia fino all'esilio e alla morte
Grazie a Renato Zangheri per questa bella profondità e documentata relazione adesso al termine la prima ascensione fa inizia la seconda sessione della mattinata per la quale assume la Presidenza della seduta
Mauro
Poiché Umberto Ranieri c'era presente soltanto nel pomeriggio
Diamo ora la parola all'altro relatore sul tema riformismo oggi
Giuseppe Tamburrano dopo la sua relazione
In cominceremo la discussione chiaramente inteso che la discussione abbraccia tutti e due i temi cioè si può intervenire sia sull'uno e sull'altro su tutte e due
Del resto sono due temi l'abbiamo sentito
Anche dalle considerazioni svolte dai due primi relatori strettamente concatenati in uno con l'altro che è una divisione puramente di comodo questa che è stata formulata do la parola quindi a Giuseppe Tamburrano
Grazie io non farò una relazione
Perché voglio lasciare spazio al dibattito ma soprattutto benedire le cose come stanno che sul riformismo
Nella storia è possibile fare una relazione
è stato qualcosa sul riformismo oggi non è facile perché non è qualcosa di ben definito e noi dobbiamo cercare appunto
Questo è il mio compito di far venire alla luce tutto ciò che Cetti equivoco insufficiente e ma questa parola che se lo ha ricordato avuto scarsa fortuna in passato ma oggi conosce una grande epocale
Sono riformisti tutti sinistra al centro e finanche a destra
Io ricordo qualche tempo fa quanto tutti si dichiarano liberali ricordate ricordo
Che Zenone una volta esclamò adesso adesso tutti si dichiarano liberali ma io dico liberali veri ne vedo pochi in giro
E mi tornano a proprio a questo proposito in mente le parole di Wittgenstein e che è stato citato da Popper
Nella Società aperta e i suoi nemici ha detto asperità scritto spiritosamente
Se i politici fossero costretti per legge a definire ogni termine che intendono usare perderebbero gran parte della loro attrazione popolare
Mi pare che la citazione fa proprio al caso nostro con la Giunta che una legge del genere non la vuole nessuno
Se il riformismo significa riforme senza specificare quali a favore di chi è contro di chi tutti coloro che vogliono cambiare qualcosa scattati Novaro di restaurare possono ragione dirsi riformisti
Norberto Bobbio qualche anno fa
Quando si discuteva si polemizza va tra i riformisti e i riformatori perché allora la parola riformista era ancora un'offesa ideologica
Esclamò qui si parla di riforme di riformisti di riformatori però in realtà
Chi fa dei riforme realmente e la signora Thatcher
Per riformare a martellate lo stato sociale
Noi siamo stati i riformisti e riformatori quando abbiamo fatto la grande riforma dello Statuto dei lavoratori
Maroni e soci che vogliono riformare lo Statuto sono anche se i riformisti
Badate che non si tratta di una battuta
Al commento dalla Confindustria del dodici aprile Nicola Tognana
Ha detto tra gli applausi virgolette ogni volta che sento parlare l'onorevole Fini mi convinco che la spinta riformista c'è
Noi diciamo che quelle contro riformismo
Ma perché
Per poterlo dire dobbiamo qualificare la parola in base ai contenuti ai fini a favore di chi e contro di chi e non basta dire che siamo riformisti perché rifiutiamo la violenza perché anche Maroni e Fini dicono di un rifiutare la violenza
La verità è che la parola riformismo in sé e neutra
Questo aggettivo ha distinto in passato e ce l'hanno ricordato autorevolmente
F ed Zampieri ha distinto in passato il socialista fautore delle riforme graduali democratiche legalitaria
Dal socialista e poi dal comunista che sostenevano che il capitalismo poteva essere abolito unicamente con la violenza
Ma se le cose stessero solo così
Il termine non avrebbe per noi significato politico e culturale perché oggi è difficile trovare qualcuno che propone la violenza come metodo di lotta politica o come metodo di gestione della nuova società
La dittatura del proletariato
Però le cose
Sono un po'più complicate perché alle origini riformisti e rivoluzionari erano divisi sul metodo
Tanto divisi che vi hanno fatto la scissione di Livorno con la coda del ventidue ventitré
Ma erano ha detto benissimo Zangheri uniti sul fine l'abolizione del capitalismo e la realizzazione di una società di uomini e donne tutti liberi ed uguale
Oggi gli antichi avversari
Riformisti e rivoluzionari non più divisi sul metodo riforma o rivoluzione
Stranamente sono ancora uniti sul fine
Ma per la ragione opposta
Nel senso che non credono più
A quel fine
E hanno buttato alle ortiche lo statalismo sia nella versione integralista del comunismo che in quella temperata del Welfare State
E non mi si può certo fare un rimprovero perché l'esperienza totalitaria del socialismo reale e i problemi posti
Nella società moderna dal corporativismo dello stato assistenziale hanno reso improponibile il comunismo
Ma reso superato anche il verso
Però complicare ancora la questione bisogna osservare che il collettivi il collettivismo allora per Turati
E tu
Non era il fine
Era lo strumento
è uno strumento e di per sé soggetto a verifiche ed è mutevole
Invece il suo fallimento il fallimento dello strumento del collettivismo dello statalismo
Ha trascinato a mio parere impropriamente anche i finti il Progetto
Che era appunto la trasformazione graduale rivoluzionaria della società a trasformato atto portato con sé anche ha trascinato con sé anche questo progetto
Che a mio parere da discutere perché non e può essere ancora vivo se anche sono cambiate debbono essere cambiati i mezzi per realizzare cioè per fare il nostro mondo
Più giusto e più lì
Se non ci sono più idee e forze che vogliono un mondo diverso
Il futuro non è non è più opera nostra non è più nelle vostre mani la storia sarebbe finito nel nostro e ministero Occidente possiamo immaginare e questo regime Chianti capitalismo liberista e la conclusione della storia
Se siamo pervenuti alla convinzione che il mercato e di individualismo cioè il modello americano
Sono le colonne d'Ercole della nostra civiltà perché continuiamo a dichiararci socialisti non sarebbe più onesto dire che il socialismo è morto e che il compito residuale dei suoi eredi né quello
Di rendere meno ingiusto questo mondo conservatori compassionevoli dicono gli americani
Non già di cambiarlo
Che il nostro orizzonte si esaurisce nella lotta al berlusconismo nel cercare di rendere più sociale l'Europa dell'euro di influire peraltro disuniti a livello europeo sugli Stati Uniti perché siano un po'più aperti alle esigenze
Dei palestinesi
O ai bisogni dei poveri del mondo
Però vedete lo ha ricordato al fare la sinistra nel senso più ampio globale non è tutto TAR rassegna
Ci sono e crescono proteste spinte fuori
E anche dentro e contro di noi della sinistra riformista
Storica
Un'altra sinistra che si muove cresce potrebbe re legarci ai margini
E io lo temo perché in queste nuove sinistri vedo confusione violenza e non intravedo un progetto
Queste però sono ipotesi il fatto è che le sinistre sono in ritirata in Europa perché
Perché i loro governi sono stati troppo o troppo poco Cassinis
Dopo l'esperienza francese il dibattito iniziato vi consiglio di leggere l'intervista di Martine Aubry
Sulla sul Corriere della Sera di oggi
Il caso francese
A mio parere un test importantissimo
Perché è vero che la frammentazione hanno sfruttato Jospin
Ma hanno ceduto Jospin un altro fattore
Forse anche più importante
Più grave della stessa frammentazione
L'astensionismo degli elettori di sinistra
E perché c'è stata questa astensionismo
Voi ricordate che durante la campagna elettorale i mass media francesi stranieri hanno scritto senza sosta che quella campagna elettorale vedeva i francesi annoiati indifferente
Per una competizione senza significative differenze tra Chirac e Jospin
E quindi povera di scelte dei
Sospende dopo aver fatto col suo governo riforme molto importanti
Diciamo cose di sinistra ha operato prima del voto una inopinata convergenza al centro
E tanti elettori di sinistra sono andati al mare o hanno protestato all'estremo
Delusi
Ma non perse
E infatti sono tornati a votare
Quando
Una scelta vera
Si è imposta fermare le tende a costo di votare turandosi il naso per l'odiato Chirac
E a proposito di astensione e voto nullo mio
Dico facciamo attenzione all'Italia alle ultime elezioni politiche tra astensione voto nullo siamo al settantotto per cento
è un fenomeno di larga misura di sinistra ed è in Crash
E veniamo ai temi del dibattito
Le critiche alla sinistra riformista
O moderata sono spesso pertinenti
Ma non sempre si accompagna ad un progetto alternativo di socialismo moderno anzi spesso si limitano a difendere modelli del passato e questo viene rimproverato da tante parti ad esempio Cofferati
Ora ovviamente chi difende i modelli del passato fa bene se per modelli si intende come è giusto fare
Le conquiste ottenute con grandi lotte l'articolo diciotto dello statuto solo per fare un esempio
Però ecco a coloro che difendono le conquiste del passato bisogna chiedere anche di indicare quali sono i loro obiettivi e come si persegue
Io credo che una prova importante e significativa sarà quella della evoluzione dello Statuto dei lavoratori lo statuto dei lavori
Chi auspica cose più di sinistra deve fare i conti con la realtà
Questo è il giusto rimprovero che viene fatto
Dalla parte della sinistra cosiddetta moderata
Si devono fare i conti con la realtà con vincoli interdipendenze limiti obiettivi
Al centro del progetto riformista
Fare le riforme le grandi riforme di strutture di spostare i rapporti di forze tra i lavoratori e poteri dominanti
Oggi soprattutto per effetto dell'Unione europea da una parte della globalizzazione della liberalizzazione dall'altra lo Stato nazione la sua sovranità hanno perso potere
Sono sovrastati da poteri extra non controllabili quale l'ampiezza del potere dello Stato
Il soggetto collettivo
Allora i dati identificato nella classe operaia nei suoi alleati
Le trasformazioni della società occidentale hanno dissolto questo soggetto ed è difficile intravedere una qualunque altra ricomposizione in una diversa identità collettiva anche pluralista
Ancora lo strumento dalla costruzione della nuova società era il collettivismo
Nelle diverse e contrastanti formulazione dall'autogestione al piano centralizzato
I fatti hanno dimostrato la superiorità indiscutibile del mercato nella sfera economica
E io potrei continuare nella nostra società la mano pubblica provvidenze non ha i mezzi per soddisfare la crescente platea di aventi diritto
L'aumento
Del benessere in
E la parcellizzazione del mondo che lavora affievoliscono oggettivamente le spinte alla partecipazione sociale prova cono disimpegno
E incentivano l'individualismo e l'egoismo mentre cresce autonomamente fuori dei partiti e dei sindacati la solidarietà a livello dell'impegno volontario
I problemi dei Paesi poveri non si risolvono solo con un maggiore intervento dei Paesi ricchi
Queste le rose dei no global l'arretratezza delle strutture dei servizi di quei Paesi rendono obiettivamente difficili o inutili gli aiuti
E gli investimenti
Occidentali che sovente si traducono in arricchimenti delle oligarchie corrotte dominanti ogni un un asservimento del potere burocratico e politico locale al ricco e non disinteressato donatori
Questi sono alcuni dei dati reali che ci invitano a non attardarci su vecchie idee
Ma certamente non anche a rinunciare alla ricerca di nuove
Perché il mondo in cui viviamo non è sicuramente il migliore dei mondi possibili e perché un mondo più giusto e pur e più libero è sicuramente possibile
Apriamo gli occhi è sembrato che il mercato capitalistico alla globalizzazione liberista avessero celebrato il loro definitivo trionfo
I fatti hanno smentito questa ideologia del le crisi dal Messico all'Argentina passando per il Sud-Est asiatico la Russia la Turchia e non faccio l'elenco è lungo
La recessione i Paesi più avanzati a partire dagli Stati Uniti le nuove forme di intervento statale non certo keynesiana protezionistico a cominciare dagli Stati Uniti l'aumento della disoccupazione
La flessibilità che è spesso sinonimo di precarietà di puro Walters lavoratori poveri
Ricordo in proposito le parole dette recentemente dal cardinal Martini in una intervista al Corriere della Sera
E di insufficiente protezione per i più deboli avete letto sul Corriere il caso drammatico di quella bambina americana che si è Pittis dappertutto perduta persa
Dai servizi sociali perché perché sono servizi sui quali si è abbattuta la scure dei tagli voluti dal presidente Bush
L'aggravamento drammatico dei problemi sociali ambientali civili del sud del mondo che sono denunciati quotidianamente non solo dei no global ma danno dall'ONU per la Banca mondiale dall'Ufficio internazionale del lavoro
Dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e da tante organizzazioni non governative ad hoc fama ad Amnesty internazionale per citarne solo due
Tutto ciò ci deve indurre non già a negare il mercato la globalizzazione la flessibilità Marx non ha negato il capitalismo quando ha scritto il capitale anzi lo ha esaltato comun sistema
Il sistema che nella storia ha dimostrato la maggiore capacità di sviluppo
Ma
Non lo ha negato
Lo ha capito
E si è proposto di cambiare di trasformare
Quindi per noi non si tratta di negare fenomeni che sono reali e nessuno li può cancellare il mercato la globalizzazione alla flessibilità si tratta per noi di alzare il tiro
Per governare corregge integrare sulla base di un progetto riformista
Che deve far leva sulla politica
Sulle istituzioni pubbliche nazionali
Europee internazionale per avviare a soluzione i problemi sulla base degli antichi valori di giustizia e libertà
E deve puntare
Nella prospettiva d'un impiego delle enormi crescenti risorse economiche e tecnologiche culturali
Per rendere vivibile il nostro pianeta e liberare progressivamente i suoi abitanti dalla servitù del lavoro dei poteri dominanti della politica della burocrazia e della te le creazioni
Perché divengano tutti gli abitanti del nostro pianeta padroni del loro destino
Questo secondo me e il messaggio attuale del socialismo che cito le parole che Turati rivolse ai comunisti che lasciarono il partito a Livorno
Che i soli mortale il solo nucleo vitale che rimane dopo queste nostre di Atri
Sì ci sono ispirati dall'OLAF sì
Cominciamo allora gli interventi
Antonio Casanova il raccordo diamo la parola lui come primo
E chitarra
Vendite intorno
Antonio Casanova autore fra l'altro di un pregevole raccolta da Consales già descritte su Filippo Turati e quindi
è un esperto aveva materia della nostra discussione di oggi
Ringrazio presidente l'amico Mauro Ferri per questa interruzione che va molto al di là neri
Fino a che
Mia intervento non si inserisce perché poi
Si poteva aspettare c'è un dibattito vero e proprio sul figura di utilizzo Forattini men che meno sulla bellissima sintetica e chiara relazione
Che ha fatto Tamburrano sul riformismo oggi
Il mio intervento è appartiene al genere della comunicazione
Che di solito nei convegni di è un po'alate di quello che l'argomento fondamentale
Il tema donne cento che calcano
Per sommi capi
Dato il tempo
In poco tempo di cui dispongo
è quello del rapporto tra la cultura italiana ed europea e l'opera politica di Filippo Turati
La tesi è questa l'anticipo
Turati fu accerchiato e isolato dalla cultura del suo tempo
Le nuove correnti di pensiero prevalenti nella cultura europea ed italiana aggredirli
Quindi sul sionismo europeo italiano e non soltanto quindi tu ora
Ma un'offensiva colpi
Egli solo otturati in modo particolare fu quello che è l'esatta dall'idealismo trionfante
Di gentile e di Croce
Intendo contro suggerire alcune considerazioni per spiegare
Le difficoltà oggettive
Che impediremo a Filippo Turati di ottenere risultati pratici che invece gli mancava
Alle condizioni di minoranza nel partito alle quali fu costretto per lunghi periodi
Come
Ha scritto più volte D'Amico Gaetano Alfieri
Via via dalle correnti integraliste dai sindacalisti rivoluzionari poi dai dalle correnti massimaliste ci sono da aggiungere
Quelle dell'assedio delle correnti cosiddette vitalistica e spiritualista sicché che nel primo ventennio del secolo occupavano la scena
Europea della cultura
Anche adesso per loro porta di non stancarsi mai di non staccarsi mai dal contesto del socialismo europeo non gli risparmiò la polemica che ebbe maggiore esponente in Italia né Antonio Labriola
Negli anni delle cioè importanti battaglie indifeso del metodo capolista
Quanti intorno a lui intorno a Filippo Turati erano rimasti di quella schiera di intellettuali che all'atto della fondazione del partito avevano data aperta pensione all'evento andato confine proprio per merito suo dir lunghi Turati
Ricordiamo
Loro nomi prestigiosi Edmondo De Amicis ha ottenuto grazie
Angelo Silvio Novaro Giuseppe Giacosa ad Haneke commediografo Enrico Butti i giovani giornalisti e saggisti Olindo Malagodi Ugo Ojetti
Il musicista Ruggero Leoncavallo per non dire di Giovanni Pascoli e del D'Annunzio del motto vado verso la vita
Presto ritirate sia pagati tutti da altre scelte di vita e Diana
Quasi tutti sono persi per la strada come sappiamo mentre nelle aule universitarie dominavano in sanamente di Vilfredo Pareto e di Gaetano Mosca del tutto estranei al socialismo
I giornalisti apparivano i nuovi moderni continuatori
Di una precedente letteratura politica di Indirizzo antidemocratico e antiparlamentare che abbia vinsi visto Nino il suo referente politico istituzionale
Di quella letteratura di fin e secolo diciannovesimo bastano a fare due nomi
Giorgio Arcoleo
Che agita lo spauracchio della Tirrenia del numero
Ossia del metodo della conta dei voti nelle elezioni politiche amministrative come nelle votazioni al Parlamento
De Pasquale Ettore Riello nemico di ogni forma di dialettica o di incontro-scontro fra partiti organizzati la nonna
Chi ha recentemente ricordato quanto profonde siano in Italia
Ma anche
In altri Paesi d'Europa le radici della nostra destra probabilmente aveva nella sua memoria questi origini antiche
Un dato questo che Turati con Anna Kuliscioff Claudio Treves tener sempre presente Nidasio valutazioni politiche come pochissimi altri della dirigenza socialisti
L'offensiva più diretta e continuate nel tempo
Danny conditio stalinismo come ho accennato prima dagli insorgenti idealismo degli anni a cavallo dei due secoli fino al dopoguerra quindici diciotto
Questo offensiva non colpiva soltanto il socialismo rivoluzionario
Ma nella sua interezza la concezione socialista allora tutta di marca marxista compresa quindi quella calda o lista di Filippo Turati
Anzi
Di di Arrigo ci sentiva forse meno lontano dal socialismo rivoluzionario
In quanto questo fiducioso nello spirito di sacrificio delle masse operaie nella volontà innovatrice dell'individuo socialista un non socialista ma anche socialista quindi nella sua tensione morale
C'erano almeno lontana ma che non dal socialismo che ad ogni lista e umanitario intriso tuttora di positivismo e di determinismo anche se poi come è stato qui ricordato alcune correzioni verranno in seguito
Sorelle
Sorelle prima di lui perché sono aveva aperto la strada al vitalismo e al volontarismo
Che vedevano nello slancio vitale e nell'atto rivoluzionario violento la sublimità e la superiorità della capacità creatrice dell'uomo
L'offensiva
Anche i positivisti dell'idealismo specie in Italia guadagniamo in breve tempo il popolo delle nuove leve della cultura
Il fondamento del pensiero di Gentile secondo cui la realtà unica il pensiero in atto pensiero creativo anzi creatore
Ivi incollato persino dalla temporalità della storia appariva al giudizio dei nostri socialisti
Una stravaganza da non prendere in considerazione un pensiero avulso dalla realtà sociale di cui il filosofo non riuscivo a percepire la drammaticità come se la classe operaia non esistesse
Quanto a Benedetto Croce la sua sentenza di morte proclamata al socialismo nella famosa intervista del febbraio del mille novecentoundici suscitò irritazione interrati ma nulla di più
Si fonda risposto polemiche di Claudio Treves e basta
Su critica Sociale soltanto in seguito un collaboratore di secondaria importanza Tullio Colucci dedicò qualche articolo al tempo di un incontro possibile fra idealismo e maschi marxista
Ma senza alcun seguito né sul piano teorico sì tanto meno su quello politico
Croce rimase indifferente fuori campo per tutto il tempo durante il quale Turati conduce la sua battaglia contro le tendenze estremistiche all'interno del suo partito
Fra le riviste culturali disperazione idealistica
Da Leonardo alla Voce di Prezzolini
Nemmeno quest'ultima che pure era molto attenta ai problemi concreti della realtà italiana avvertita possibilità di offrirsi da sponda alle posizioni difese Dattola
Per una strategia politica
Che il Credit volgesse insieme alla sua visione prospettica di undici nel futuro sia la classe lavoratrice sia le correnti liberali più disposte farsi carico dei problemi dell'ampliamento delle basi democratiche di una monarchia costituzionale
Leggendo Giolitti e Turati
Se mai c'è stato
Fu interrotto dalla guerra di Libia e soltanto nel mille novecentoventi
Nel febbraio marzo del mille novecentoventi da quella parte meno retriva del variegato schieramento liberale
Sì prospetto un possibili invito da indirizzare a Turati per una comune assunzione di responsabilità a livello governativo
Ma troppo tardi
Per comprendere prima le perplessità e poi il rifiuto opposto Toffolatti all'invito occorre quindi tenere in considerazione nasce la consapevolezza dei bisogni vendere isolamento nel quale venuto a trovarci
A nostro Anna
Che d'accordo con Claudio Treves lo consigliava di accettare la responsabilità di governo
Forattini come sappiamo tutti obiettò che egli non aveva dietro di sé nelle masse nel partito
Ma soprattutto obiettò che l'alleanza con forze politiche liberal democratiche non avrebbe tenuto di fronte all'assalto concentrico della grossa borghesia intimorita River volete perché sono le parole di Turati
Il
Diario nel epistolario con suo anno e delle masse che ci chiederebbero la luna nel pozzo anche questa perdita di regole TAR perché sono le parole ritrovate in una lettera ad Anna Kuliscioff
Li conosceva bene i guasti apportate dalla guerra nel mondo borghese
Dove il militarismo aveva fatto breccia e dannunziane esimo da Scelta estetico artistica o di costume era diventato con l'impresa di Fiume del settembre dell'anno prima un disegno politico
E il rischio di fare
Come non so che in Germania anche queste ed a ricavare il proprio dalla lettera hanno Anna Kuliscioff
Non schizzare per noi nel in Italia masse operaie come aveva fatto nostri in Germania
Che sta Pasini del carteggio parata versione
Adesso i due reti
Che
Quattro decenni dopo
Certamente quarantaquattro anni dopo si troveranno insieme in corsa per l'aggressione alla Presidente dalla Repubblica
Giuseppe Sala gli attriti e tormenti
Nel diario né mi hanno curato da Tamburrano è riportato un colloquio avvenuto fra i due alla fine del mille novecentosessantaquattro
I termini del colloquio e che c'erano le polo Venturati scritti alle lascerà hanno su Anna il primo marzo del mille nove centoventi sono quella che mi sono riferito prima
Sale da tè Nenni convennero in un colloquia due
Nel sentirsi ambedue uomini che
Chiamati al vertice dello Stato
Di fronte ad un'insurrezione reazionaria avevano dato l'ordine di sparare
Invece di fronte ad una situazione popolare si sarebbero sparate
Cedo stessa trama che cita se vogliamo fare un omaggio postumo a Togliatti dice
Un pizzico di nello drammaticità in questo no c'erano un punto molto vero che accomuna il maestro con i due l'eredità di Turati
Se Nenni assale Gal
In queste sintetiche parole appare quindi modesto avviso
Diretta e chiarisce
Grazie ad Antonio Casanova per la sua
Quanto mai interessante comunicazione do ora la parola Venerio Cattani
All'inizio di luogo
Un ricordo affettuoso
Che quando feci
Un discorso che il fuoco mista al congresso di Milano di tanti anni fa
Che suscitò qualcuno lo ricorderà un putiferio
Oggi inimmaginabile
Chiedere alla Centro sessantuno esatto
Pietro Nanni mi si avvicinò alla fine mi disse
Ma sei stato bravo
Però non hai detto niente del fatto che anch'io sono stato massimalista fino a ieri
E aveva ragione dei governi
Aveva ragione d'epoca reale
E purtroppo riconosceva la realtà che più o meno tutti siamo stati almeno all'inizio anche io anche Mao
Massimalisti
Non siamo stati addirittura convintamente marxisti
D'altra parte era logico perché
Il marxismo diede una risposta
Che era perfettamente incardinata nella realtà
Politica economica
Dei suoi tempi
Non è che il marxismo
Sia stato superato
Ecco non esistono più le condizioni di quel tempo
è che oggi il mondo completamente diverso
Quando alla fede dice
La sinistra arranca
E il punto è che la sinistra non quotare una risposta
Ai problemi d'oggi
Perché non c'è una risposta di sinistra così come secondo me non c'è neanche una risposta di destra
La mia che noia per la quale oggi esistono risposte giuste o risposte sbagliata
Ma o non risposte
E
Ero venuto qua
Inizialmente
Mi era stato detto che con convegno appunto di di di
Discussione soprattutto storica sul riformismo
E io mi aveva avvisato malato un intervento sul riformismo Emiliano sul riformismo leggiamo so che von Mirmo Prampolini ano
Che indubbiamente una variante importante del riformismo perché il riformismo Emiliano o meglio Prampolini hanno
A agli stessi fini del riformismo milanese
Ma è strutturalmente diverso
Anche perché il riformismo milanese favorevoli Turati
E il riformismo delle masse operaie e delle città operaia
Riformismo leggiamo vi Prampolini riformismo Emiliano prevalentemente riformismo delle masse contadine
è un socialismo come si diceva allora quindi evangelizzare ante
Il che non toglie che Fossa però un socialismo
è un riformismo
Socialista
Nel senso che sia Prampolini che tu batti erano e rimase eco intimamente e convintamente Manchester sempre con il fine sia pure graduale evoluzionista
Della conquista della società socialista
Se aveva Lover cioè una visione della società
Cosa che oggi può molto difficilmente esserci perché siamo in una fase di transizione
Devo dire che in una fase di transizione che ci riporta in un certo senso la normalità politica
Prima della rivoluzione francese prima del sette ottocento novecento
La politica era la conquista del potere e l'amministrazione del potere
Dopo è diventata sinistra e destra e ha avuto dei figli e sociali che prima non aveva prima c'era la battaglia di un principe contro un largo principe e mi pare che
Oggi
Il mondo così come stia notevolmente ritornando in questo senso veramente ha ragione Tamburrano quando dice controriforma oggi chi parla di riforma e Berlusconi
Intendendo naturalmente per riforma quella che non intendiamo la controriforma cioè si sta disfacendo
Tutto quello che alla fine dell'Ottocento e del e nel Novecento si era fatto oggi si chiama di fuoco ma liquidare prendere la nazionalizzazione dell'energia elettrica odio si chiama riforma liquidare lo Statuto dei lavoratori
Io non dico che probabilmente queste cose non siano necessarie fatali e imposte dalla realtà della situazione però è così certamente oggi in questo senso la riforma controriforma
Assai assai meno capisco
Quando i riformisti Pammolli difforme
E
Perché non Sama indicarle
Io
Rileggevo ultimamente le interviste di Amato sul Corriere della Sera diamo atto prima
Evita Lema dopo
Nobel belle interviste
Che aveva letto avuto di non affrontare nessuno dei grossi problemi che ci sono oggi davanti a noi
Lo stiamo parlando del riformismo mentre
Il solo Stato riformista che se al mondo cioè Israele
Sta per essere demolito pezzo dopo pezzo
Dal terrorismo islamico
C'è da dare una qualche risposta dei problemi d'oggi
Per esempio
Li prendiamo non li prendiamo in casa
I tredici terroristi
Ma le stime
è una risposta di destra o di sinistra
Io ho sentito Fassino parlare nella televisione
Dicendo ma dobbiamo prenderli
Naturalmente però con molta garanzie di sicurezza c'è traccia naturalmente
Logico
Io spero che
Non si prendano
Spero cioè che l'Italia sia netta nel dare la risposta
E mi auguro che Berlusconi mantenga questa risposta
E non si faccia
A Ciro cui né d'abuso né tanto meno dal Vaticano
Devo dire anzi anche tra l'altro che sarebbe ora di finirla con queste interferenze religiose ma la realtà però è quella che siamo Lo scontro delle civiltà e delle religioni
Ho quando queste cose le dice il primo Foppa un no o come diavolo si chiamava
Il poveretto ma ha fatto l'altro giorno
Da una specie di no-global
A ai verso un
Tutti gridano allo scandalo e dicono questo è razzismo
Non è razzismo e non credo che questo che è un uomo colto raffinato raffinato fino al punto di essere gay cioè addica troppo raffinato
Non credo che fosse un razzista nel senso stretto della parola
Diceva l'Olanda è piena cioè più di sedici milioni di abitanti in Olanda non ci stanno
E mi pare che questo valga anche per l'Italia
E sono problemi da affrontare per quello che sono non per quello che vorremmo che fossero o ai quali dare antiche risposte d'asilo politico serio benissimo c'è ma valutiamo la situazione per quello che è e la situazione oggi non ci permette discendere da soli in Italia tredici Capri del terrorismo islamico
Questo è un punto
Dico per dire
Così come
è stata
Tragica
La posizione della stampa italiana su due italiana ed europea su due problemi primo il problema le pene
E adesso questo dell'assassinio del Pim Fortuyn
I titoli della stampa italiana nei giorni scorsi facevano nei ieri ieri l'altro facevano spavento
Ucciso in sostanza perché era gay e di estrema destra over giurista come dire se lei ha cercato
Quanto
Alla situazione francese
Lei la sinistra è caduta nel tranello nel trabocchetto teso da Chirac
E si è fatta almeno per il momento eliminare Tonello accerta mentre le prossime elezioni legislative non so sotto volerà in maggioranza e minoranza più probabile alla seconda cosa però ritornerà certamente
Ma anche lì
Evidentemente non sono state date le risposte così come non sono state date in Italia dopo la sconfitta del governo D'Alema
Perché è accaduto perché è caduto
D'Alema prima Amato poi perché Berlusconi ha vinto in Italia perché non sono state date le risposte ad alcuni problemi
L'immigrazione uno la sicurezza dura
Jospin aveva dato aveva dato delle risposte coraggiose e aveva governato bene
Ha fatto le trentacinque ove aveva promosso per esempio l'uguaglianza delle famiglie di fatto
Ma evidentemente non era questo che la gente voleva la gente voleva delle altre risposte
Io credo allora che riformismo d'oggi
Così sta nel sapere ascoltare la gente e non nel volere imporre delle idee non più possibile
Così come i partiti oggi non sono non possono essere più
Il partito
Il partito di famiglia o o religioso per il quale si deve comunque votare non è vero la gente ha avuto come gli pare
E se gli pare è uno che pare staccata un palmare o si astiene dal votare
Ho un volta per volta vuota per chi dà delle risposte a suoi problemi
Attuali e contingenti
E ha bisogno di leaders riconosciuti
E per esempio una dà risposte anche sul piano istituzionale che facciamo in Italia
Andiamo verso una repubblica presidenziale e anche in Francia
Due paia e si è già morta anche la quinta Repubblica che pure con un'ancora di salvezza rispetto alla quarta ma oggi il problema è quello della sesta Repubblica
Si passa una repubblica presidenziale
E si passa un bipolarismo perfetto in Francia o in Italia
E o invece al contrario si torna all'indietro al sistema proporzionale sono poche risposte che vanno definitivamente da e secondo me non c'è dubbio che anche in Italia bisogna arrivare a un sistema presidenziale più o meno di tipo America
Io credo che siano
Se
Il mio amico
Gaetano
Chiude un po'tristemente la sua relazione affidando le sue speranze ai cosiddetti movimenti
Sì aspettiamo quelli ragazzi abbiamo un bel d'aspettare
è roba che non esiste sono mode oppure solo dei poveri disgraziati che vanno in giro a spaccare le vetrine per diventare deputati questo suono
E nient'altro che questo una forma di di violenza o di teppismo così com'è applicato alla politica per passare in televisione
Comunque per quello che mi riguarda io non voglio avviene assolutamente niente a che fare con questa gente non non non mi interessa
Anche perché non non dicono assolutamente niente sono disposte di carattere Medioevale quelle che danno che non possono essere
Accettate
Da da da una politica moderna a mio avviso
E allora non vuole conclude tristemente come concluse
Camillo Prampolini
Un assumo
Con non l'ultimo congresso ma uno degli ultimi
Quando arrivò Bombacci a Reggio Emilia
Per il conto del dei massimalisti
E quella volta vinse l'unica volta vinse il Congresso massima dei massimalisti contro i riformisti a Reggio Emilia
E
E Prampolini disse quello che mi dispiace
E diventa
Che noi stiamo portando le masse al disastro non ce ne accorgiamo
Successivamente tentò ebbe almeno la soddisfazione di raccogliere ancora una volta nel mille novecentoventiquattro a Reggio
Più voti Lori che i fascisti comunisti e tutti gli altri messi insieme
Ma era l'ultimo canto
E in verità e di forme insomma in Italia ma del resto anche tutte le idee laiche
Sono sempre state opera di una di una di una minoranza
Il foco Mesima esistito fu nel mille ottocentonovantadue
E il mille novecentododici
Poi venne ammazzato da Mussolini devo dire anche con il concorso degli stessi ahimè di una grossa parte degli stessi riformisti
Con l'espulsione di Bonomi e di Bissolati comincio da lì la tragedia dopo della quale il riformismo italiano
Ha tentato degli sorgere
Consacrata
è stato un tentativo coraggioso giusto
Ma minoritario
Ha tentato di risolvere con Craxi
Al quale va dato il grande merito
Di essere stati solo
Che è riuscito a tenere insieme a questa tragedia permanente che è stato il socialismo
Italiano
E poi anche lui è stato come sappiamo
Travolto
Adesso ottant'anni dopo ritenuti a mo'di parlare di riformismo
Probabilmente siamo fuori tempo massimo
Probabilmente le risposte da dare sono tutt'affatto nuovo
E perché i problemi sono nuove come si può ci poniamo davanti
Che so al problema della delle delle turnazioni o davanti alla problema della corsa verso altri pianeti che una volta o l'altra comincerà come ci poniamo davanti grandi problemi
Ambientalisti che certamente non si dissolvono con le idee di Agnoletto di catari
Beh
Questo è il compito che ci sta davanti che sta davanti alla politica d'oggi è estremamente difficile
L'importante ripeto però adesso tentare di costruire giorno per giorno le risposte da dare
Il punto nodale secondo me il difficile oggi è questa contrapposizione
Fra la massa tecnologica che è travolgente e velocissima
E la politica che invece lenta tardiva e spesso anche congelando
Ecco tentare di fare in modo che la sinistra non sia una sinistra congelata su vecchissime inattuali e superati Issime idee e cercare di moda con la invece a dare delle risposte ai procedimenti che giorno per giorno si pongono questo è un compito alla quale speriamo
Anche la Fondazione Nenni anche la Fondazione modelli a con lo studio
Corretto e leale che esse gli hanno fatto finora
E che faranno ancora della storia speriamo che si accingano a dare una risposta
Grazie a Venerio Cattani per il suo intervento
Stimolerà certamente
Molte risposte o tentativi di risposta
Abbiamo previsto altri due interventi prima di interrompere sarebbero quelle di Antonio Landolfi ebbi Manin Carabba
C'è Antonio Landolfi
Allora la parola ad Antonio Landolfi
Si può stare in piedi preferisce Gebreselassie al massimo livello i passivi e stanno male restassero seria per seduto poi abbassare questi novanta dopo verso la sedie basse
L'acqua sarebbe la fine dunque non rispondere la Venere io anche perché discutiamo tutti i giorni di queste cose
Estremamente stimolanti
E anche per molti versi giuste
Che lui dice soprattutto per lo spirito che lo anima di lanciare ogni tanto un grido nel Museo della sinistra italiana
Che io considero composizioni e soluzioni diverse dalle sue
Un grido importanza perché di un vecchiume
Che siete a cui assistiamo nei dibattiti questa sinistra voi sempre questa atmosfera di cordoglio
Sì che c'è sempre qui tutto è finito e ci salveranno i no global eccetera meno Gobbato ricordo non sempre
Che
Quel legge dell'economia il ministro dello Scacchiere inglese del Seicento elisabettiano Gresham
Per cui nella sinistra italiana e non soltanto italiana
C'è sempre una sorte una sorta di legge di Gresham
La tendenza per la quale la moneta cattiva scaccia la munita buona la tendenza che Turati intuì quando porre come atto di nascita del socialismo in Italia la separazione ognuno a casa sua fra chi la pensa in un modo e chi la pensa nel modo opposto
E invece quando poi questa il miscuglio c'era stato e poi la vittima è stato il riformismo è stato Turati è stata la democrazia italiana è stata l'Italia penso al fascismo pensami novecentoquarantotto e stato Jospin la diciamocelo chiaramente non cerchiamo scuse e la follia di un Paese che dal dodici per cento nel due mila e due ai trotskisti
Là dove stanno
Ma
Almeno Bertinotti dice che non è più stalinista insomma dire almeno pesarese dico sorti se fosse andato a posto design avrebbe fatto peggio di Stalin lo sappiamo frena persona
Estremamente simpatica un avventuriero della politica la letteratura eccetera sono io per le attese
Spezia si sa questo punto evidentemente non si è capito niente
Di quello che è cambiato nel mondo e questa de Venegas ragione leggo da questi dobbiamo partire
Dalle analisi con cui e di qui parte con cui partivano i riformisti
Appunto
Già prima della fondazione Partito Socialista persino il Partito operaio italiano che era un partito che presenta ammette il servizio militare che per l'epoca era una bestemmia la sinistra insomma no
Che che che che ammetteva il nome astensionismo c'è la partecipazione alla lotta elettorale per entrare nelle istituzioni quindi questa radice già c'è sempre stata e prestava varie volte sconfitta appunto da quello che io definisco legge di Gresham
E dico solo una cosa
A mio giudizio che va come dire in direzione opposta a quella divenendo
Poco tempo fa che Rosa un uomo che che uno studioso un sociologo uno studioso francese Valtur uno degli autori di principio l'autogestione se ben ricordate negli anni settanta
In un libro un suo libro sullo stato sociale ha fatto una costatazione talmente ovvia da essere stravolgente
Lo sa ma non sostiene questo
Parlando del parlando del secolo ventesimo come il secolo della socialdemocrazia così lo definiscono gli storici oggi secolo socialdemocratico
Giudice c'è stata un'autentica l'unica autentica rivoluzione
Nella struttura politiche non struttura sociale ed economica
Dei Paesi più evoluti del mondo a cominciare dall'euro
E qual era
La rivoluzione si sintetizza non so nulla
All'epoca di Turati alla fine del diciannovesimo secolo all'inizio del ventesimo secolo
Nei paesi dell'Europa e non soltanto il il trasferimento di risorse dai cittadini
Alla collettività non superava il cinque per cento
Nel mille novecentoventicinque Keynes quando scrisse la fino del soffre cioè e c'è stata la fino alle sette c'è stata nonostante tutto l'ideologia del liberismo che vediamo riscontrare delle disse che questo trasferimento era un fatto positivo non avrebbe mai potuto superare il ventiquattro il venticinque per cento
Nel mille nel due mila e uno secondo gli ultimi dati l'Unione europea
Questo trasferimento di risorse dai cittadini senza contare ovviamente per tutta l'aria del lavoro nero dell'impresa mira cioè cerca sale soltanto vedendo i parametri del fisco e non considerando i parametri della parafiscali tata di tutto quello che poi incide sulla vita
Economica e sociale di tutti i cittadini è salito a quarantuno virgola sei per cento anzi è sceso perché nel pantano ridotto quindi c'è c'è stato queste la rivoluzione socialdemocratica
Un enorme spostamento nel senso della socializzazione
Della ricchezza dei paesi per cui ha ragione anche Berlusconi quando dice della sua propaganda di certo mentalmente ovviamente dice noi lavoriamo se
L'evasione fiscale
E questo significa che si è cambiato talmente la realtà del mondo se cambia totalmente alla realtà dell'Europa e ha ragione lo samba van quando dice che noi socialisti
Siamo come quel signore che cercava gli occhiali e che poi alla fine si accorge di aver Cioli sul naso
C'è un processo di sociale democratizzazione di socializzazione della società e normale
Squassante
C'è stato nel corso degli ultimi cento anni in cui oggi viviamo non più di una società liberista non più una società neo capitalistica Viviana società apposte capitalistica
E di questo ne dobbiamo prendere atto se vogliamo fare un discorso concreto e serio sul riformismo di oggi
L'ondata di liberismo dato nasce nasce da questo
Se non ci fosse stato oggi questa muraglia di trasferimento sociale
Della ricchezza di cittadini non ci sarebbe stata la reazione violenta della pace variazioni legalismo la reazione di Berlusconi di oggi la reazione anche della destra francese esterno a destra da destra francese che cercano di intaccare
Ma dove dobbiamo o di rovesciare questa situazione di fatto che ha cambiato il volto all'organizzazione una società che associa il stilizzato la società in cui viviamo
Attraverso lo Stato sociale attraverso i consumi attraverso che anche sul consumismo si dicono le cose oscene consoni ma è la diffusione dei beni reali
Materiali e immateriali pensiamo alla musica pensiamo oggi all'informatica e alla telematica
A livello di massa c'è dai pochi ai tutti come al livello di massa c'è stato il trasferimento la probità proprietà immobiliare all'inizio Novecento i posti letto i proprietari di case in Italia erano il sei per cento alla fine del Novecento di proprietà di casi in Italia sono il settantacinque per cento c'è stato quindi una socializzazione di beni immobili come oggi Blair insiste per la socializzazione dei beni mobili cioè per la proprietà delle imprese attraverso l'azionariato diffuso
Lo slogan di Blair tutti i cittadini azionisti della propria impresa significa questo significa che nella proprietà mobiliare deve intervenire un processo
Di diffusione e di socializzazione uguale a quello che c'è stato per la proprietà immobiliare che c'è per esempio per le televisioni per i computer e per tutto le altre diavolerie
La tecnologia ha messo in campo e ha messo sul mercato in cui oggi fruiscono non più i pochi non più la borghesia di strette di cent'anni orsono ma la stragrande maggioranza dei cittadini a cominciare dai no-global
I quali hanno sicuramente buone risorse perché li vediamo girare per tutte le parti del mondo quindi qualcuno gli paga ingaggi non statali Gaggini farsi folli viaggi e a Davos ingaggi eccetera eccetera
Questa è la realtà in cui noi dobbiamo parlare del riformismo di oggi non possiamo parlare della realtà riformismo all'epoca di papa Gong insomma no
Turate importantissimo e il patriarca del riformismo anche se i compagni del PSE si continua a rifiutare di riconoscerlo perché quando nei loro congressi
A Torino
E di recente ha perso lo hanno parlato il riformismo hanno trovato tanti Penati del riformismo
E si sono diretti Calvin parlare di Turati Bissolati di Treves eccetera eccetera perché hanno detto cacche Bissolati e non riformista esso non facciamo ridere dicendo che tu l'aria che Bissolati ha tradito Bersani ha fatto una scelta ha portato il riformismo del campo democratico interverrà che ero combattuto dei fascisti
E mica diventato fascista Bissolati l'arrestato in grande riformista anche quando è uscito fuori dal partito
E a Pechino sull'azione di governo e la sua azione politica come Bonomi che sa di capo di un governo antifascista
Dopo la Resistenza come è stato sono stati i riformisti seri Democratici PPI di Follini ma non è solo quello socialista
Ho qui il go o o qui il nuovo boss qualche cosa o post comunista di Follini magari restano anche quello di Turati ancora di Bissolati Caprini è quello di e Cluj Bono
E io concludo
Questo mio questa mia
Tentativo di togliermi qualche tabù ai nostri discorsi abbiano stia analisi
Dicendo da cross
Ma possibile che non si parla di tutto quando si parla di Turati non si parla di un fatto importantissimo i Turati
Il garantismo pittura
Il garantismo
Che è stata una qualità della sua cultura altro che economicismo perché il garantismo è una cultura giuridica ed etica
Quindi non è non appartiene ad economicismo o al socialismo pragmatico
E travi è stato quello che ha separato il socialismo italiano dall'anarchismo però poi dopo è corso a difendere gli anarchici
è uscito di recente una una biografia di Gaetano Bresci
Di mille pagine di cui cento sono dedicate a Turati all'opera che fece Turati
Per assicurare la legalità di un processo fatto ad un regicidio colto in flagrante fin qui non c'erano dubbi sulla colpevolezza
Eppure Turati prima poi con la con l'accordo di Francesco Saverio Merlino ha difeso il Ghana
Ha difeso ovviamente i socialisti
Ha difeso i lavoratori perseguitati dalla polizia e dai giudice la propria epoca catturati è stato un al di là di al vero a Bologna come è stato già con Matteo l'arrivo di allerta come è stato del Leonida Bissolati devo dirle
Erano tutti impregnati del lavoro concezione della vocazione politica dei principi di quel socialismo giuridico che portò nel mille novecentotredici
Una delle grandi conquiste del riformismo italiano dell'epoca al nuovo Codice Penale
In cui era contenuto in modo esemplare
Qui il principio d'una presunzione di innocenza che è stata annacquato dalla nostra Costituzione
Perché la nostra Costituzione non amici Vito ha fatto il principio almeno duecentotredici
La prima sottocommissione del Lario ha votato
Poi nell'opera di coordinamento è stata annacquate per cui oggi non si capisce se l'imputato e ha dove la presunzione di innocenza come in tutti i Paesi democratici quei Sistel giusto processo
E invece gode invece soltanto come di una specie
Di limbo in cui si dice sia imputato è presunto colpevole però non possiamo dichiara la sua colpevolezza finché non è intervenuta sentenza passata in giudicato eccetera eccetera eccetera
E l'Italia andiamoci a rileggere i libri di Amleto è rimasta quella di allora dove c'è una situazione in cui non si garantisce effettivamente la libertà personale
E dove i processi sono quelle che sono e dove la giustizia non è giusta come dovrebbe essere sul piano civile calmi sia sul piano penale
Ecco perché è importante ricordare il garantismo di Turati
Che probabilmente non fa piacere a qualcuno che altri idoli altri errori quelli che sono diffuse negli anni Novanta sono gli orrori oggi dalla sinistra
E invece noi socialisti i riformisti su questo debbono insistere sottolinea non c'è socialismo non c'è il riformismo non c'è socialismo democratico non c'è socialismo europeo senza il garantismo
Perché il modello socialista si si basa su due pilastri
Lo stato sociale
E lo Stato di diritto e lo Stato di diritto e il garantismo Omodei ecco questo io volevo ricordare più complesso Seedorf fra fra di voi e mi scuso se sullo stato forse un po'troppo provocatorie grazie
Grazie ad Antonio Landolfi per il suo appassionato intervento e allora concludiamo i nostri lavori come nell'ultimo intervento della mattinata che di Manin Carabba
Mi fa venire in mente lontani i tempi della programmazione economica ma infatti io d'accordo con mio contributo che sarà rapido anche data l'ora è una prenotazione per poter scrivere cioè scrivere una comunicazione più compiuta nel negli atti
Io vorrei fare qualche riflessione sul significato dell'esperienza riformista del primo centro si per sessanta di cui ci sono qui
Testimoni tanto più protagonisti e testimoni
Tanto più presenti conto consolidato vede sì no io credo che intanto bisogna riflettere serenamente
è legato ai nomi di di Nenni
E per l'esperienza che io ho fatto anche se certamente non voglio incorrere nell'errore della storia fatta al buco della serratura Crompton minore di giovane esperto allora però ho lavorato sul ritmo
Quando è finita l'esperienza negli anni Settanta sugli archivi di Antonio Giolitti Riccardo Lombardi
Eterno di Giorgio Ruffolo e di alcuni di noi che hanno lavorato con loro
E ho delle sono in grado quindi di lavorare su ho lavorato per lavoro su materiale di prima mano
Ma in primo luogo ecco cerchiamo di in questa sede di vedere quali furono i punti fondamentali di un contributo del riformismo socialista in quel momento
E poi qualche riflessione su risultati infine qualche riflessione sull'oggi
Ma in primo luogo vi fu una riflessione ideologica che oggi può apparire arcaica superata ma era importante nel contesto della sinistra di allora
Furono gli uomini che discussero in quel periodo che superarono la concezione dogmatica di una programmazione collettivistica legata alla proprietà pubblica dei mezzi di produzione e dal punto di vista ideologico in senso proprio una rilettura del marxismo nel quale rapporto sotto la sovrastruttura
Mutava e si cominciarono a rileggere le opere giovanili marxiste e il primo le prime grandi pagine del Capitale di Marx sul rame legislazione operaia ed economica in Inghilterra
Il superamento insomma della concezione dogmatica Della concertazione dopo ma che cattolica piana della distinzione fra riformatori riformisti
Una discussione a cui contribuirono eresie allora di destra che di sinistra del nostro riformismo tra l'altro ben raccolte di chi studia negli anni gli han nelle annate e in volumi antologica Shigella Mondoperaio dell'epoca in cui fu direttore il nostro amico Federico
Dal punto di vista politico-programmatico una sciocchezze
è liquidare una storia complessa importanti come quella diciamo prendo l'arco temporale sessanta settantadue settantatré
Del primo centrosinistra dalla caduta di Tambroni
Alla fine della leadership di Moro M
Con le formule fallimento queste sono sciocchezze bisogna entrare nel merito di una vicenda storiografica e politica complessa ripercorre nei contenuti
Un altro dei luoghi comuni e che la prima programmazione del centrosinistra forse dominata da una ideologia ancora giacobina che dal collegamento concezioni programmatorie Lisippo
Ortodossia marxista se non sono di fiducia e questa è proprio assolutamente no
Sciocchezze storiografica
La riflessione sulle riviste le allora il ponte Tempi moderni ma anche allora nel socialismo di legno sotto il è quella di come si inserisce una direzione pubblica dell'economia
In un'economia aperta
Per quanto riguarda il rapporto state impressi studiavamo per le mense l'esperienza dell'inno dello svelti hanno e e non certamente e ed eravamo può Elvia all'esperienza kennediano agli che era di
Negli stessi anni
E quindi guardavamo sia qua che da da che dall'altra parte dell'oceano alla all'esperienza professionale
Sì forni per la prima volta una riflessione al congresso di Roma ci fu una comunicazione noiosa congresso al mente marca rileggerla di oggi è di grande interesse di Antonio Giolitti
Sul messo al congresso di Roma quello del sessantatré dove potrebbe forma scissione di quel che il PSIUP Antonio fece una cosa preparata con con Sylos foie sui rapporti congiuntura strutturare un'altra eresia pareva che parlare di compatibilità di politica economica nel breve periodo forse cedere alla carne Colombo così allora si demonizzata quel quel binomio e noi affrontammo il problema dicendo che esisteva un problema di compatibilità dell'economia di breve periodo da mettere insieme con ci fu fu affrontato il problema della politica dei redditi in un dialogo
Che si sviluppò durante il primo governo Moro un memorandum di Giolitti al sindacato
Al quale si contrapporsi
Un no imbarazzato ed ideologico
Di una CGIL di Novella
Sulla quale non non vi fu un'influenza sufficiente dalla componente socialista e io però una cinghia di trasmissione colpirci di allora
Ci fu la nascita concreta della battaglia per il regionalismo
Noi costruimmo
Dei comitati regionali per la programmazione economica sbarcando iniziative burocratiche che erano concentrate sul ministero dei lavori pubblici
E sul ministero dell'industria affidando a un questi comitati la maggioranza e rappresentanti degli enti locali
Tant'è vero che di lì da questi comitati apparentemente corsa minore CRP
I presidenti furono Guido Fanti Dario Lagorio Trisorio Liuzzi uomini Bassetti uomini che poi ne sette anni dopo nel settanta
Avrebbero guidato reprime giunte
Regionali quindi
Noi
Ma soprattutto soprattutto
Ponemmo all'ordine del giorno dopo gli anni del miracolo economico italiano che c'era stata
E integrando la diagnosi di Ugo la Malfa subì squilibri che la nota aggiuntiva
Ponemmo il tema per l'UE
Cioè degli impieghi sociali verrà dedicato per aver lavoro io sono influenzata in questa questione dell'articolo diciotto d'aver lavorato allora giovanissimo congediamo sogni che lui molto meno veramente
Al non prima dello Statuto la legge per la giusta causa
Che fu voluta fortemente da un n ancora vicepresidente del Consiglio nella legislatura sessantatré sessantotto ma anzi senza la tenacia di Nenni vicepresidente del consiglio la giunta la la la giusta causa non sarebbe passata
Trasferta a causa si collega davvero ai nomi di Turati Prampolini alla tradizione del riformismo insomma per dirla allora con un rapidissimo slogan che struttura graficamente
Dopo gli anni del miracolo economico
Gli anni sessantatré sessantotto sono gli anni quindi gli anni della legislatura Morone del centrosinistra legate ai nomi di Aldo Moro di Pietro Nenni
Sono gli anni del miracolo sociale sono gli anni in cui si edifica no le istituzioni dell'welfare in Italia che non c'era
Ne
Gli esiti futuri era anche un cattivo
Criterio storiografico poi di andare a imputare a chi ha introdotto i principi del welfare in quegli anni
Esiti futuri che dipendono da altri governi io e popolate Corea crociana della distinzione bisogna vedere lavorare a chi ha chi ha fatto cosa
In quegli anni nascono gli istituti della sanità della previdenza e dell'istruzione dell'edilizia economica e popolare di uno Stato moderno nasce welfare italiano che non c'è
E questa non è poca cosa
Passando con un salto di quarant'anni ad oggi
è vero
Che dobbiamo pensare forse a due illusioni a un'illusione è un'eresia
Che ci furono
Stavamo almeno secondo la mia mio ricordo
Parte la mia testimonianza nella nostra cultura di allora
Una era
Diciamo l'illusione giacobina c'è una sopravvalutazione del primato della politica
L'opinione che in definitiva mentendo Amsa sui fra che
Le riforme temo degli amministrativi del strutture di intervento pubblico fossero secondarie rispetto a un primato della politica che volevamo
E questo dalle versioni in in una versione che era più vicina en politique d'abord Di Pietro Nenni che ha una versione arroganti
Di tipo
Diciamo della cultura col proprio dalla cultura comunista perché sotto questo profilo come ho detto l'opera eretica rispetto alle dottrine tradizionali del marxismo del nostro pensiero socialista era stata già ampiamente
Da tutti che mi sono riguardata ancora degli iscritti pensando a a momenti in cui allora
Agaricus evocate nero Cattaneo Paolo Ferri Riccardo Lombardi le polemiche erano verbali vedendo oggi iscritti di Riccardo Lombardi non è vero
Che la sua concezione anche quando con alcune frasi choccanti che ancora oggi vengono rimproverate il bastone fra i piedi
Ma se si guarda cosa diceva sulla pianificazione sulla fine del mito della che era
Fatta per superare il mito della proprietà collettiva perfino al momento la razionalizzazione indusse rette da Riccardo dice nacque discorsi bellissimi guardate che questa è una scelta che facciamo oggi domani questa
è una
Scelta che spot tornare indietro non è affatto essenziale all'edificazione del riformismo la proprietà collettiva dei mezzi di produzione l'accento e sugli istituti di pianificazione demografica sull'apertura verso il resto del mondo sull'articolazione
Della pianificazione in una pluralismo
Certamente però permaneva un'illusione giacobina
E
Una insieme alla alla bisogna giacobina diciamo un'eresia tecnocratica noi questo lo posso dire proprio per il gruppetto dei programmatori che avrà
Che trovo sempre Antonio Giolitti il proprio punto di riferimento anche quando Antonio lascio al ministero
Noi
Trascurando i temi della riforma dell'amministrazione
Che della partita con le grandi burocrazie pensando che la partita forse con i rilievi Cassa per il Mezzogiorno forse una parte e con lei attraverso una riforma che prepara ampia che poi sfociò nella Consob all'inizio degli anni settanta
Una riforma spessore delle società per azioni
Che abbiamo pensato
E
E che quindi
Da una parte la politica con la sua nobiltà
Dall'altra le tecniche le le le grandi poteri tecnocratici giocassero una partita che era quell'essenziale trascurando molti altri canali e principalmente
Il l'importanza del sistema istituzionale e dell'amministrazione
Ma oggi
Non resta niente ecco questo io naturalmente quando si fanno questi interventi molto brevi si saltano troppi passaggi sì
Io non credo che quell'esperienza sia priva di raccordo con una realtà così immutata come quella di oggi oggi irrompono
E diciamo
I sulla scena primi in primo luogo il ma canto alle tecniche di direzione del governo dell'economia attraverso indirizzi e programmi di scopo
Cioè il mondo delle regolazioni delle regole e delle autorità indipendenti
Questo tema cambia lo scenario ci costringe a rivedere in diciamo il giacobinismo che un po'ci siamo abbiamo dentro di noi nell'affermazione del primato di una politica riformista perché esistono diciamo dobbiamo avvicinarci di due modelli
Della riflessione qualche d'accatto qui il
A Madison
A Hamilton di una democrazia fatta di contrappesi e non solo perché strumentalmente oggi il pericolo della dittatura della maggioranza proviene dall'attuale maggioranza
Ma perché e questo è stato sostanzialmente rispettato anche nella legislatura novantadue novantasei e non merita
Certamente diciamo oggi
Trionfalistici ma che non merita neppure di essere cancellata comune esperienza negativa secondo la mia
Il una fioritura delle autorità indipendenti è un fenomeno che va vicina
La concezione della democrazia in questo Paese a quelle anglosassoni ci sono delle sfere del potere che non rispondono
Al Continuum maggioranza parlamentare come
E questo nelle democrazie dei contrappesi e bilanciamenti
è giusto
E va tutelato
Così come ha ragione Landolfi quando noi dobbiamo credo come riflessione
Merita naturalmente ben altre
Approfondimenti sapere
Come giuristi anch'
Giuristi democratici si diceva una volta ma la parola assunse poi significative per evitare
La distinzione fra il mondo
Del rispetto delle regole che evoca la necessità di tenerci ben stretti ai principi garantisti
In primo luogo nel terribile
Campo per la giustizia penale ma in tutti i campi
Giurisdizione dell'amministrazione
Dal mondo
Della misurazione dei risultati mondo delle regole una cosa il mondo dei risultati è un'altra insomma non possiamo parodiare come ha fatto fare una fanno taluni riflessione taluni indirizzi penso a un libro inquietante anche se è bello
Che è il diritto mite di esche che a me pare un diritto feroce cioè il
Insomma portando all'estremo il significato di
Far corrispondere a Camilla canoni giuridici la valutazione dei risultati anche in termini di eguaglianza e di benessere
Significa riportarsi ai principi del costo considerare illegittima il comportamento del direttore dell'acciaieria di no possibile che sia fatto cento tonnellate anziché
Centoventi di acciaio
Bisogna riflettere sulla sulla distinzione che informai che in Bobbio fra
Norme di condotta regole del gioco e norme
Di organizzazione o programmi di scopo che orientano verso il risultato quindi c'è un primo profilo oggi di difesa della democrazia dei contrappesi e delle regole che potrebbe consentire sia una revisione senza bisogno di autocritiche feroce che sono l'istituto dello stalinismo
Certamente di errori
Compiute negli anni novanta
Nel sottovalutare il fondamento garantista della posizione della sinistra sui problemi della giustizia
Sia nel terreno che a me più familiare del diritto dell'economia l'importanza della
Esistenza di una serie di poteri autonomi fuori del circuito della democrazia politica tradizionale che tutelano
La sfera dei dell'impresa dei cittadini degli utenti
Un profilo dove io ho un'idea
Che sarà forse retrò e che io collego appunto il giudizio sull'esperienza del centro sinistra
è che
Una forza riformista
Non posso non porre sul tappeto con tutte le difficoltà
Che sappiamo essere presenti nella globalizzazione Europa
La propria concezione il proprio statuto dell'welfare in rapporto al mercato e in un'economia aperta
Insomma non si può io senta borse alcuni discorsi anche di economisti oggi parlamentari
Che hanno avuto fecero la loro esperienza con il presidente D'Alema
Che
Francamente
Anche diciamo impeti comitati sono tutti destra di quanto io sia stato abituato mai
A immaginare possibile in una discussione fra socialdemocratici
Insomma se
Non si dice nemmeno come vogliamo le case le scuole gli ospedali per usare lo slogan dei
Di Saragat
Il Berlusconi ha
Messo sul tappeto
Misure che io reputo di controriforma che sono in Parlamento
Cosa che non fecero i governi Amato e D'Alema
Sulla scuola sulle pensioni sulla sanità sul fisco sulla
Una risposta comprensibile della sinistra a questi disegni non c'è
E bisogna farlo subito
Io non riesco in vari come evolvono questa
Con tutte le distinzioni io faccio il magistrato però insomma mantengo l'impegno politico politico-culturale nelle forme e mi sono consentito quindi
Non riesca a far passare un'idea molto semplice rende approfitto anche di quelli
C'è nella legge sui nella nuova Costituzione sull'ordinamento federale una cosa molto importante che neppure Bossi contesta è materia di legislazione esclusiva statale quella che così sì formula
I livelli essenziali delle prestazioni legati ai diritti civili e sociali io sto cercando
Credo che lo farò comunque col mio amico e maestro Giorgio
Di dire ma facciamo questo statuto dell'welfare ordinamento federale
Perché certo che è difficile perché lo nel fare nell'epoca della globalizzazione e il welfare
In uno Stato federale el ma una forza di riformismo socialista
Che non è capace neppure di porre sul tappeto i confini ci limiti le novità e la configurazione del modo con cui intende costruire un welfare nel prossimo
Ventennio non non merita di stare sulla scena politica
E perché sulla scena politica resterebbe soltanto
Il disegno controriformista che in maniera fra l'altro molto più contraddittori ma questo sarebbe un altro discorso molto più inquinato rispetto al fondo limpido
Che diciamo
Conserve turismo legata alla stagione dire camme Thatcher ora vi sono integrazioni populiste Luca viste e assai più complesse assai
Diverso insomma non si può identificare Berlusconi ne corregga né con la faccia ma
Sul tappeto la sua visione di del di controriforma del welfare la messa
In maniera democratica con disegni di legge strutturali che sono dinanzi al Parlamento la sinistra non fornisce
Grazie radar
Versate perfetto allora sospendiamo dei nostri lavori per riprenderli alle ore quindici
Sono previsti come sapete ulteriori interventi della relazione di Umberto Ranieri
Verso le diciassette credo che parlerà Silvio
E Boselli voi quando verrà
Grazie
E adesso
Sul tema
Del nostro incontro
Ho conosciuto
Attraverso gli scritti
Filippo Turati quando ero ancora giovane
Dirigente poi deputato socialista
E credo di aver letto prima di tutto
I volumi curati dal schiavi che uscirono
Nell'edizione Einaudi dell'epistolario Turati Kuliscioff
Ed esattamente erano il primo che si riferiva agli anni del novantotto con Turati detenuto il quinto è il sesto cioè il quinto si riferiva al ventuno ventidue il sesto
Era l'ultimo periodo già dopo l'avvento del fascismo
Fino alla morte Dell'Anna
Questo mio approccio di allora
Mi porta oggi ad una considerazione
Che forze
Linea nessun leader politico del passato
Conosciamo tutto
Nel senso dei suoi più reconditi pensieri
Delle sue debolezze delle sue esitazioni dei suoi momenti di scoraggiamento
Accanto a quelli di grande passione di grande partecipazione come di Filippo Turati
Basta pensare
A quell'unicum credo
Come fonte storica
Che è l'epistolario condanna
Quelle lettere che Filippo Turati scriveva la sera
Non appena terminata la seduta e poi andava impostare personalmente nemmeno alle poste centrali a San Silvestro mandava alla stazione a consegnarle
Al servizio postale del treno coi Postelegrafonici egli aveva un rapporto speciale perché nega in realtà rappresentante quasi sindacale in Parlamento
E dove c'era il fedele resoconto della giornata delle vicende politiche
Con lettere attese con ansia dall'Anna come con altrettanta ansia Filippo
Attendeva quelle della sua compagna ed è patetico leggere oggi i loro lamenti sul disservizio delle Poste
Perché la Lettera
Del giorno prima non era arrivata il giorno dopo ma ed è arrivata
Il dopo due giorni e allora c'erano le lamentazioni nessun ritardo incredibile del servizio costa ma lasciando stare questa parentesi dicevo che di nessuno quindi si conosce tutto
Come dire lui perché oltre i suoi numerosi scritti discorsi parlamentari discorsi congressuali pubblicati corrispondenze vastissime c'è veramente questo epistolario con l'Anna Kuliscioff che è un monumento unico per la conoscenza del personaggio
C'è solo da rammaricarsi che dopo questi tre volumi curati da schiavi
La
L'edizione sia poi stata completata da inaudito dopo molti anni in testi e tipografiche assai ridotta e curate in modo che ahimè lascia molto a desiderare per quanto riguarda
L'assoluta disinformazione gli errori grossolani che si trovano alle volte delle note
Ma lasciando da parte questo
E richiamandomi per quanto riguarda l'analisi del riformismo di Turati a quanto hanno detto stamani Gaetano F. Renato Zangheri
E portando la riflessione invece alle riformismo oggi
Dove penso che sia molto giusto quello che è stato affermato
E riformismo è una parola di cui oggi tutti abusano e che perché esso abbia un significato deve essere accompagnata quantomeno da un aggettivo per me specifichi le caratteristiche
E noi parliamo di riformismo socialista in questo convegno anche se c'è chi ritiene come Venerio Cattani che sia ormai un nome obsoleto lontano dalla realtà addio
Nel rigo Venerio al quale mi lega una lunga
E fraterna amicizia uno di quelli che si ricordano del suo intervento al congresso del sessantuno tutto richiamato la citazione dei Turati di allora destavano
Non più lo scandalo ma comunque una certa meraviglia perché in fondo il partito già aveva visto nelle edizioni semi ufficiali dell'avanti la biografia di Filippo Turati scritta da Franco catalana
E nei discorsi di Nenni le citazioni di Turati c'erano anche in quegli anni
Magari limitate a qualche slogan e come quello come diceva Turati quando la borghesia ammirò da allora sono certa di avere sbagliato
Oppure come diceva Turati preferisco sbagliare col partita Oviesse che trovarmi
Contro il partito dico a parte questo
Impartito cominciava già era nella sua fase di approdi di riscoperta dell'autonomia
E di approdo alle alla riscoperta delle sue radici cui aveva contribuito in maniera determinante con la il grande successo del primo volume a cui poi Seguin secondo della storia dell'Avanti di Gaetano F.
Cui va il merito che non può mai essere dimenticato di averci fatto riscoprire la nostra storia le nostre radici a una nostra una generazione qual era la nostra che nulla o quasi sapeva del passato quello esaminava e lo valutava soltanto
O prevalentemente secondo il metro della storiografia comunista che come è noto liquidava l'esperienza socialista
Tracciando i riformisti da traditori e i massimalisti da parolaio imbelli
Dico riscoperta quel quel filone quella traccia
Del socialismo che dobbiamo poi oggi domandarci che cosa c'è ancora divario certo il mondo è cambiato
Il quadro in cui si opera è completamente cambiato però secondo me certe esigenze ci sono ancora
Anche con la globalizzazione anche voi problemi nuovi con le tematiche nuove che allora non c'ero
Un'esigenza di difesa delle categorie
Più deboli più esposte
Meno protetti ma addirittura di essere date un'esigenza di progresso per queste in senso della giustizia ed eguaglianza a me pare che assolutamente ci sia ancora
Come ci dovrebbe essere ancora e qui sta a alla Sinistra democratica
Riuscire a trovare una prospettiva che vada al di là dei singoli problemi e delle singole riforme quella prospettiva che come è stato detto stamani Turati non aveva mai abbandonato perché per lui le riforme
Erano passi a cui dovevano succedere altri passi perché ogni esigenza soddisfatta de provocava delle nuove e poi c'era sempre per noi l'obiettivo finale
Per raggiungerci sia pure gradualmente anche se non escludeva allo stesso Turati
Nella fase finale necessario il ricorso alla violenza quanto meno per rispondere ad un'altra violenza di classe l'obiettivo della società socialista
E in questo mondo tutto fondato sull'economia di mercato
In cui il mercato
Che poi forse
è un è un termine un po'il mistico per non dire profittiamo
Sembra essere il nuovo voi esclusivo punto di riferimento il nuovo vivo a cui tutto bisogna semplificare e credo che una una ricerca per ricentrare il pesce
L'attività umana in tutti i campi
Sull'uomo
Per cui il centro motore l'obiettivo da da difendere da salvaguardare nella sua dignità e nelle sue prospettive sia l'uomo e questo che vada al di sopra delle leggi del mercato che possono sempre essere ricorre che mi migliorate euro portate a a ubbidire a determinati fini dall'azione dell'uomo questo a me pare che dovrebbe essere ancora possibile
Non solo possibile ma necessario perché io credo che ancora una volta a bisogna dare all'elettorato non soltanto una risposta a quelli che sono bisogni immediati che possono essere anche bisogni che ubbidiscono a Grete considerazioni egoistiche e sulle quali quindi il il partito impavidi i partiti politici e per quanto ci riguarda i socialisti la Sinistra democratica devono sapere effettuare con la necessaria capacità di persuasione
Le necessarie correzioni bisogna saper dare anche una prospettiva ulteriore che non si fermi e quindi alle singole risposte
Ma che prospetta il sia pure in una situazione cambiata una società in cui ritornino a emergere essere al primo posto queste esigenze che io ritengo tuttora valide della difesa
Delle Craxi più deboli e più abbandonate a se stesse più oggetto e quindi anche se in forme apparentemente edulcorata e ma non meno spietate dell'oppressione altrui
Una prospettiva di una società più uguale più giusta e questo credo che sia ancora valido ancora necessario e su questo finora è mancato il necessario sforzo di fantasia
E di elaborazione da parte dei socialisti oggi dei socialdemocratici oggi dalla Sinistra democratica chiamiamo così come vogliamo e su questo io credo se riprendiamo l'insegnamento di quelli che sono stati i grandi maestri
Del socialismo come Filippo Turati
E non per nulla lui ci si rivolgevano i giovani con l'appellativo di maestro per Sandro Pertini come per Rosselli peraltro di Turati era mai era il maestro
Dico bisogna saper fare uno sforzo di fantasia e di elaborazione per cercare di riportare necessariamente rinnovate rispetto all'esigenza dei tempi questi ideali
Che io ritengo tuttora validi
Vi ringrazio di aver ascoltato questo mio breve intervento
In parte straordinarie ma è privilegio del presidente di sedute a poter prendere la parola quando ritiene opportuno e riprendiamo quindi alla discussione
Degli
Per gli interventi previsti mi pare che ci sia Beatrice
Le opere Nieri e mi ha detto che attende ancora
Aspetta
Umberto Ranieri ancora
Dove
Poi vuoi parlare ora o altro
Voi aspettate voi parlare
Si vorrebbe
Segua il pensare facciamo fare intanto l'intervento Beatrice Rangoni Machiavelli
Prego
Ma io
Io sono molto commossa che mi si dia l'onore di parlare
Così presto davanti ai tanti interventi importate che avete la mia vuole essere solo una testimonianza
Di una liberale
Mi permetta di aggiungere un aggettivo che secondo me non dovrebbe Majesty ha raggiunto la parola liberale ma questa volta son costretta a farla perché sono una liberale vieta
In un paese dove questa parola
è stata attirata da tutte le parti è stata a mio avviso è addirittura chissà calata è stata messa in bocca a coloro che rappresentano le che partiti peggiori
Contro il vero liberalismo in un momento nel quale abbiamo un bisogno estremo
Di rivisitati ci tutti e perché questo perché tanti anni fa
Ho anzi rischiando una sanzione nei provini ritenga ostili rispettivi Pertini con l'amico Tamburrano
Con l'amico Baslini ma gli intoppi tanti che purtroppo non ci sono più molti ci sono ancora abbiamo avuto il coraggio e ce ne voleva tanto perché era nel mille novecentosettantanove
Di organizzare
Un convegno
Su
Socialismo liberale liberalismo sociale in quel momento parlo del settantanove
C'erano tutti gli impicci governi europei in cui esisteva una collaborazione al governo di queste due forze
E fatto un convegno entusiasmante
Anzi io mi rivolgo non potremo ripubblicare tutto ma dobbiamo fare una specie di sintesi di quello che abbiamo detto cioè pubblicato
Sì la deve non possiamo ripubblicato
Quelli dei segretari dei partiti erano con noi
Norberto Bobbio ha presieduto
C'era
Anche Calogero c'erano tutti coloro che dell'esperienza socialista liberale erano stati protagonisti e quello che era commovente che a un certo momento alla locali diffide all'edificio delle stelline non c'era più posto c'era una sala più lunga di questo e c'erano circa trecento ragazzi
Senta messi per terra non c'erano più serie che ascoltavano incantati questi dei grandi personaggi del passato che prospettavano proprio questa questo futuro
Che poi è sempre stato nel fondo di tutte le aspirazioni umane
E cioè quello di dare il massimo della libertà senza mai tralasciare la giustizia sociale
Noi pensavamo che questi valori fossero stati acquisiti mentre oggi ci troviamo in un mondo dove da un lato cioè solo il progresso economico
Senza neanche rendersi conto
Di quello che sta succedendo nel mondo
Io continuo e me ne occupo molto di tutto
In nell'Unione europea di tutto quello che sta succedendo
Ma ci vogliamo render conto
Che quando è caduto il muro di Berlino e cambiata concretamente la situazione geopolitica del mondo
Per dieci anni quelli che hanno le responsabilità vere il Governo non si sono minimamente curati dell'unico vero grande problema che ha sempre afflitto l'umanità
E divario fra il Nord e il Sud
Ne ha parlato più nessuno
Dieci anni per tutti
E se voi leggete le cifre di quelle che sono veramente
Le
Ingiustizia dice gli squilibri paurosi vi rendete conto che è già un miracolo che noi oggi qui siamo in questa stupenda
Biblioteca parlare tranquillamente perché se voi vi rendete conto di che cos'è veramente la situazione del mondo
In mondovisione ventiquattro ore su ventiquattro è un miracolo
Che non succeda quello che come gli enti aveva previsto nel mille novecentosettantaquattro se il Nord ricco non riuscirà a occuparsi a darsi soluzione ai problemi del Sud povero un giorno milioni milioni verranno da voi in cerca della loro sopravvivenza e non verranno in spirito di pace
A me sembra dire queste cose oggi
Terribile perché son passati troppi anni nei quali non si sono affrontati i veri problemi ma quando nuovi a Milano
La città di Turati le città dove si respira Turatti in ogni angolo dove lo si ricorda e dove come potrei dire io sono per metà proprio milanese
La pendenza il pensiero di Turati ha formato il cittadini negli anni Milano è la città più generosa di tali Milano è una città difficile se vogliamo ma che anche tanti lati che sono rimasti
Dall'eredità di Tura
E allora mi ricordo che in questo nostro convegno che ha avuto tanto successo e desidero dirlo perché forse il mio amico Tamburrano non lo sa
Che siamo stati veramente molto duramente rimproverati dei nostri capi di Al Lura dicendo microfono che era un'assurdità cosa voleva dire queste eccetera eccetera
E noi effettivamente nel settantanove non era facilissimo fare discorso e alla fine Malagodi qualche anno prima di morire mi disse io ho sostato tanto duro fonte
E oggi riconosco che io avevo torto e tu avevi ragione e solo nella libertà individuale coniugata alla giustizia sociale che poste in mo'costruire un futuro migliore per il mondo
Turati è un simbolo di tutto questa e oggi siamo più che mai ad avere bisogno di resta
Si pensa
Ai pericoli che incombono
Mi amico Tamburrano sa che ho sempre cercato di specializzare Minelli e ricadute positive degli eventi negativi
Quando è successo l'undici settembre ha detto qui ci deve essere qualche cosa perché non possono mai morire
Degli esseri umani se questo poi non porta a comprendere qualche cosa e a comportarsi di conseguenza
Quello che è successo in Francia c'ha sconvolto tutti
Il che dimostra una volta di più come l'Europa intera
Un fatto vero perché una volta il l'interdipendenza europea non sarebbe stata così forte bene
Io Odetta varie Miccichè
Subito i primi risultati ci sarà una fortissima ondata di antifascismo in Europa li conosco lo so offro vivo lì più che in Italia da venticinque anni guai a noi
A voi eredi di Turati
A me erede di tanti liberali che hanno capito come la giustizia sociale non poteva mai essere disgiunta dal liberalismo se non saremo in grado di dare le risposte a questa ondata di antifascismo
Che in questo momento l'happening ha scatenato ma sarà la nostra la responsabilità se le risposte non saranno da di rincari
Grazie Trichet Rangoni Machiavelli
Per la sua preziosa testimonianza
Vediamo adesso la parola al quarto dell'autore del oltre tre relazioni sono state svolte stamani a Umberto Ranieri
Pulito
Allora inseriamo un altro intervento
Luciano Pellicani però
La parola Luciano Pellicani
Conclusione
Hamas al massimo dieci minuti
Be prima di tutto
Ripeto bisogna ringraziare Tamburrano e comunque per la
Tutti coloro che hanno
Ha avuto l'idea di organizzare questo incontro
Perché
è accaduto era cosa del resto non deve sorprendere
Che in occasione del settantesimo anniversario della morte di Turati il nome di Turati che era stato quasi pressoché dimenticato qualche settimana fa sono stato quanto non Andolfi
A Genova dove nella sala Sivori appunto c'era un piccolo convegno gli astanti erano dai venti A ventidue
Questo come dire molto triste molto tristi anche perché se dovessimo prendere un nome simbolo
Per indicare
Il personaggio diciamo che cui la storia ha dato ragione ecco o o la tendenza politica etico politica cui la storia dato ragione dovremmo sceglie il nome Filippo Turati
Autostrada giorno su tutta la linea
E ha lasciato un messaggio lucidissimo
Soprattutto il lo straordinario il discorso tenuto a Livorno
In occasione appunto della scissione in cui appunto previde con lungimiranza che dopo un lungo percorso coloro che avevano deciso di imboccare la via leninista la via di Mosca sarebbero ritornati indietro perché voi siete onesti disse appunto Turati in quell'occasione quando capirete l'errore che state commettendo un ritorno in rete indietro
E allora ci sarà la unificazione diciamo delle forze socialisti sapeva Turati che i tempi non erano certo propizi al suo discorso
Sapeva che la violenza l'estremismo da destra e da sinistra
Cospira vano per così dire contro il socialismo riformista e cionondimeno tenne alta questa bandiera nella
Quasi totale solitudine perché ben pochi lo seguiva
Basti pensare che nel diario di Gaetano Salvemini Gaetano Salvemini quando Mussolini prende il potere e cioè a dire fra la fine del ventidue le inizio del ventitré Salvemini si trova in Inghilterra tiene un diario Diario blu
Con il quale praticamente commenta commenta i fatti che si svolgono in Italia e addirittura Gaetano Salvemini che era Gaetano Salvemini cioè un liberale liberaldemocratico molte simpatie confronti la tradizione socialista anti bolsceviche dichiara
Arriva a scrivere che sul metodo ci sarebbe molto da dire al metro di Mussolini ma certo comunque che il risultato non è stato male perché così Mussolini eliminato dalla scena i togati Giolitti
Ed era a salve
Possiamo dire allora che la stampa la stragrande maggioranza delle liti italiano in quel periodo erano veramente accettate pochissimi Bardaro videro con lucidità la realtà e previdero
Quello che poi sarebbe accaduto una serie di disastri imboccando la via fascista o bolscevica per poi arrivare a un ring sarà il mento
Bene non fosse altro che per questo Turati va ricordato ma va ricordato anche per un'altra ragione o meglio per due ragioni la prima è una lezione di metodo perché è evidente che i giurati non potremo mai trovare la risposta ai problemi del ventunesimo secolo addirittura chi pensa di fare un'operazione di questo genere beh non può che essere semplicemente un
Homo molto giovane quindi molto ingenuo oppure molto rimbambito
Ma non qui non ci sono né né rimbambiti né persone tanto giovanile essere così ingenti c'è una lezione di metodo
A lezione di mezzo consisteva appunto
In una procedura testa sostanzialmente per il tutto a individuare i problemi quelli trust come come trattare i problemi come studiare i problemi stessi costituire delle commissioni di studio preparare un dossier
Un dossier che conteneva una diagnosi è una possibile terapia del male da curare
E quindi procedere nella fase Procopio propriamente politica questa era una lezione di metodo che AN spesso e volentieri è stata smarrita
Perché sappiamo anche che vecchia abitudine dei partiti italiani soprattutto i partiti a sinistra di improvvisate all'ultimo momento dei programmi che hanno la funzione di sventolare dei degli slogan che vuoti spesso e volentieri di contenuto la seconda lezione che si trova in Turati qualche naturalmente alla grande lezione morale
E che il socialismo riformista non è solo un metodo è un sistema di valori
E in particolare
Un tentativo di tenere insieme come ha già ricordato Beatrici di tenere insieme quelli che sono i due valori fondamentali da Civita moderne della civiltà occidentale sono le nostre due bus la libertà e la giustizia che non vuol dire uguaglianza nel senso che tutti devono diventare uguali questa è una sciocchezza nessuna ma era pensata in questa maniera se non certe forme di estremismo russo Iano o se volete anche cambogiano cioè l'idea che bisogna come dire
Passare gli all'are tutto per così pensate che in Cambogia in lei comunisti cambogiani avevano deciso per realizzare pienamente l'uguaglianza Onut umilia straordinarie geniale agghiacciante
Lo stato popolare dar distribuito Harris ma per impedire l'accumulazione del riso perché il riso in quelle parti del mondo è una moneta anche per impedire l'accumulazione di avviso quindi l'accumulazione la rinascita proprietà privata e quindi del capitalismo e quindi di quello ripidissima cose che doveva essere distrutto
Quale è stata l'idea geniale di Pol Pot
Si distribuiva riso cotto
Che arrivati a questo serviva dovesse siamo all'idea delirante per cosa però i due valori e le nostre due Bussero comunque i nostri tre due due due stelle diciamo polari sono libertà eguaglianza
E dorati volle tenere insieme questi due valori e da questo ponesse si trovava in perfetta sintonia con combatto non a caso l'Avanti anche ospito un articoli Martos dopo la catastrofe bolscevica cioè dopo la seconda rivoluzione la riduzione totalitaria organizzata e AN realizzata dall'ENEL
Marco spiegò anche sulle pagine de L'Avanti
Quasi con parole quasi Turati Haneke dove stava l'opposizione fra il socialismo di Marco suo socialismo appunto è il socialismo di beni che alleni concepiva il socialismo come distruzione la libertà borghese e invece Martos
Concepiva esattamente come Thuram il socialismo come universalizzazione disse la libertà che era un privilegio su questo non c'è duca libertà liberale nasce complici leggi Gosala cos'è chiara e dieta con una franchezza brutale
Coloro che non hanno la proprietà privata non devono aver diritti politici perché se diamo i diritti politici a quelli che non hanno proprietà privata distruggeranno la civiltà questa è la tesi di Costa che pure era un è stato un grandissimo Di Bella
Quindi
Socialismo è stato e liberalsocialismo l'incontro stato sostanzialmente questo tentativo di tenere insieme in una sintesi che sempre imperfette sempre da ridefinire a seconda delle Società delle prove storiche lo sviluppo tecnologico
Ed è significativo anche che cosa del famoso stato sociale che poi la grande da grande realizzazione della socialdemocrazia europea che se noi andiamo a come dire fare un bilancio alla fine che cos'è che arresta la cosa più solida ero stato socio
E come nasce lo Stato sociale in tilt dall'incontro di un liberale Beveridge con un con il Partito laburista atto più precisamente con Arnold Greenwood che era ministro del lavoro è che quando si insediò nel quarantacinque il governo laburista appunto brevi non si rivolse a ah Beveridge che aveva nel frattempo preparato un un un piano appunto poveri lettiano belgi famoso e quindi dello Stato sociale nasce dalla collaborazione fra vivi fra i liberali di sinistra unicamente o comunque quelli più aperti alla alla questione sociale e i i socialisti di bere
O i socialisti che
Non non non accettavano l'idea che si arriva appunto al socialismo
Eliminando le cosiddette libertà formali le libertà borghesi l'ideologia borghese non è che una maschera dietro la quale si nascondono interessi della borghesia e cose di questo genere risultato lo stato impedito
Distrutto fatto a pezzi laddove appunto è prevalsa queste di
Turati
Ci lascia questo questo questo insegnamento ancora attuale mai perdere di vista che questi due valori libertà e giustizia sono collegati e come diceva Pertini bellissimo
Bellissimo comizio fatto da Pertini poli perché mi disse io prego datemi la la la legge più avanzata la legge sociale più avanzata la riforma sociale la più ardita quella che più gli si deragliato però ditemi che questa riforma intascherà appena appena un poco il principio di libertà rifiuterò la riforma disse Pertini Turati avrebbe detto la stessa cosa grazie
Allora la parola adesso Umberto Ranieri per la quarta relazione prevista nel nostro calendario
Molti fogli in mano la frode io
Mi dispiace non aver potuto prendere parte ai lavori questa mattina perché ero impegnato
D'altra parte l'Italia diciamo sul
In una discussione su sul Medioriente ma io penso diciamo che la sinistra è per sua natura
Portata ad incorrere nell'errore di guardare al passato
Per ritrovarvi le ricette per imprese
Quasi fosse una maledizione
Insomma la pretesa di trovare in qualche archivio della memoria o nelle biografie di ieri risposte ai dilemmi di oggi
O magari l'esempio di una sinistra che poteva essere e e non è stata
E certo la vicenda politica umana e intellettuale di tutti
Straordinaria personalità come quella di Filippo Turati potrebbe
Prestarsi a questo rischio io credo che nessuno di nuovo in tenda
Come
E quindi perché questo incontro
Io penso
Abbia Tamburrano i gli altri promotori di questo incontro l'abbiamo fatto l'abbiano promosso convinti che una sinistra che
Non voglia ridursi al politicantismo debba proporsi
Superando i confini correntizio originari
Di promuovere un ripensamento di tutte le esperienze maturate all'interno della tradizione socia
E debba farlo sapendo bene queste la mia convinzione che il riconoscimento della superiorità del riformismo socialista
E avvenuto nella sinistra italiana con un colpevole ritardo
Certamente nel PC
Per alcuni versi anche nel PSI
Metto a prima nel PSI poi
Per noi che venivamo per noi veniamo da al pc
Rivale
Loro ci hanno messo che
Allora per chi viene dal pc che pure non era il Partito comunista italiano una una una versione nazionale dello stalinismo era un partito radicato nella nella nella cultura nella vicenda politica intellettuale italiana
E pure per lui è avvenuto quando la storia si era incaricata di dimostrare con prove incontrovertibili dove fosse la ragione nel duello che ha opposto in questo secolo
Le due anime della sinistra
Certi
Proprio per questo ho concluso il duello di essendo chiaro come stanno le cose
Qualcuno può ritenere che non
Non metterebbe conto insistere oggi su su su su
Su questo aspetto della storia della sinistra unita
è passata tanta acqua sotto i ponti perché attardarsi in questa puntata dei torti e della ragione
è un esercizio che interessa a pochi
Può anche darsi che ci sia molto poco delle dispute del passato che possa servire a chiarire i dilemmi del presente per esempio i dilemmi che ci siamo posti dopo la sconfitta elettorale a conclusione di un decennio
E tuttavia io credo che per la sinistra italiana le cose stiano in maniera un po'diversa e più complessa
Può darsi che sbagli ma la mia convinzione
E che se andiamo al soldo della discussione
Sui nostri problemi
Ancora oggi
Io penso che la parola d'origine vale a dire il peso minoritario del riformismo nella storia secolare
Finirà per riproporsi anche nel bilancio della vicenda politica italiana di questo decennio
Come uno dei nodi critici che spiegano le difficoltà della CBS
Ed è per questo che non possiamo sbarazzarci dello sguardo sulla della memoria
Ed è per questo che vale la pena pensare a Turati credo che per questo la Fondazione Nenni abbia promosso questo incontro pensare a Turati al suo tempo sapendo bene ma insomma nessuno di noi intende incorrere in qualche azzardata attualizzazione
In realtà la vicenda politica intellettuale di Turati
Ci dice della difficoltà che ha incontrato incontrata dal riformismo socialista in Italia certo di riformismo come scrive avesse
Ce ne era stata un più duro c'era il riformismo di di di critica sociale ancorato ad una concezione forse ingenuamente evoluzionistica
C'era il riformismo di Bissolati Bonomi dichiaratamente revisionisti c'è il riformismo di cui Salvemini aveva denunziato le involuzioni corporative settoriali
La mia convinzione che su questa aggrovigliata problematica Cossiga
Finisce per fare
La storiografia di sinistra fino a non molto tempo fa abbia lavorato
In realtà
Studi importanti sono stati dedicati alle correnti radicali del movimento operaio Italia
L'ossessione costante del movimento operai italiani è stata quella delle occasioni mancate
Che Costello ed ebbero la storia del movimento operaio
Ad esse si sono dedicati quelli che Paolo Spriano chiamava i cacciatori di rivoluzioni mancate
Socialismo di sinistra ha goduto in Italia di un favore particolare nella ricerca storiografica
La ricerca storiografica che ha mostrato disinteresse con le correnti che per comodità Pozzi amo definire riformiste
Occorrerebbe per esempio riflettere sulla cortina d'oblio o sulla inappellabile sentenza spregiativo e di condanna verso la tradizione del revisionismo socialisti
Turato
Bissolati Bonomi Cabrini
O verso gli episodi di revisionismo come li definisce al fine che costellano la storia del PC
Quindi la storiografia di sinistra non si è cimentata fino
Un po'di tempo fa con nobili eccezioni
Con una storia del revisionismo perché se avesse fatto corsia avrebbe messo a fuoco il vero limite della sinistra italiana che non sono non è nelle occasioni mancate mani la carenza del Riformista
E avrebbe illuminato il mistero italiano del riformismo mancato l'hanno fatto
Tamburrano Sabbatucci affetto
E adesso diciamo ascoltato l'intervento di Pellicani
Al seno in un intervento molto bello su una rivista
Clandestina napoletana diretta da Galasso ha scritto che
Il dibattito storiografico purché si lavori al RIS nel rispetto delle regole e dell'etica del mestiere di storico
Vede riaprirsi
E da esso risulterà quello che ed vive quello che caduco del nostro patrimonio comune
Di forze che ormai entrambe
Si considerano diciamo
Collocati nel campo del socialismo democratico dei diritti e delle libertà io poi sono convinto che un recupero della tradizione del
Vedete migliore del socialismo italiano sia una condizione per riconquistare anche un'autonomia culturale e politica della sinistra
Oggi possiamo farlo insieme
Amendola replicò alla alla osservazione di affetti il PC
In Emilia e altrove si era appropriato della eredità socialista di centravanti perché non lo fate anche voi
Scavate nelle nostre radici origini ma Amendola considerò sempre il suo partito un ramo di un grande tronco che era stato il socialismo italiano
Ora
La sinistra italiana è stata portatrice diciamo di un riformismo pratico cui non ha corrisposto una riflessione culturale coerente
E credo che di questo abbia pagato il prezzo il più nostro paese perché il nostro Paese non ha potuto contare sull'esperienza di modernizzazione
Analoga a quella orientata e guidata dalla socialdemocrazia in altri Paesi io
Vorrei la responsabilità certo sono state dei gruppi dirigenti politici ma c'è una grande responsabilità anche periti ritardi
Degli intellettuali di sinistra
Può darsi che questa sia una mia fissazione intendiamoci molti mi rimproverano di questo diciamo
Perché no ma ma sino argomentare il contrario perché io lo dico con una certa crudezza ma una una parte grande dell'intellettualità di sinistra contrabbandato l'ignoranza di ciò che avveniva in Europa
Con la pretesa di coltivare un caso italiano più avanzato Satomi dei video di autarchica teorica di presuntuosa autosufficienze
Ci siamo balocca ATI persi sono avvocati per decenni con con con con dei sofismi con dei giochi di formule come diceva Turati
Astuzia intellettuali tutto pur di evitare di fare i conti con la socialdemocrazia si è discettato per tiranni tra riformismo e riformatori tra riformismo deboli riformismo forte insomma
Il sesso degli angeli
Intellettuali tesi unicamente a fornire argomenti per evitare di definirsi socialdemocratica
Riformisti
Poi quando questo non è stato più possibile perché
Era evidente alcuni si sono rifugiati nella furbizia del doppio fallimento
Anche su questo diciamo F scrive delle parole
Molto molto bene quando ricorda che
L'ottantanove
Non comportò come sarebbe stato giusto il compimento del Bilancio critico e autocritico che già era stato avviato cito ad esempio ma comportò spesso una accantonamento di quel bilancio la valutazione dell'idea stessa di socialdemocrazia
Ora
Certo è difficile insomma la svalutazione del riformismo socialismo democratico nella sinistra italiana radici antiche e profonde
E anche la sottovalutazione di Turati il Partito Comunista che pure giunse conto gli atti
Ad una rivalutazione di Giolitti
A una rivalutazione di Giovanni Giolitti nella storia italiana non seppe mai dire una parola
Di autocritica per le incomprensioni e per gli insulti a Turati
Credo che scortato la relazione di affermarsi sia stato uno dei primi
Studiosi italiani di tutti i tipi
Adoro argomentare una rivalutazione critica di Turati in una fase
In il del resto lo stesso Partito socialista non vorrei sbagliare ma quando celebrò il cinquantenario nel mille novecentocinquanta o comunque il sessanta ragazzi sessant'anni scelse come punto di riferimento Andrea Costa
E Turati fu badate bene per essere cinquantadue perché insomma Turati fu
Considerato una figura minore
Scomoda diciamo che insomma aveva posto ben altri problemi certo la interpretazione che mi aveva dato la storiografia comunista era centrata sulla salto azione ha criticato scapito di Turati della figura di Labriola
Ed era rivolta a fare di Turati il simbolo dell'empirismo dell'opportunismo politico
Fu Terracini che rivide il giudizio strutturati credo
Ricordo il ricorda
Per aver risolvere Terracini che aveva combattuto Turati nei suoi anni giovanili
E io lo ricordo allora eravamo PC e si guadagnò critiche non venire fuori
Fu un grande l'ascolto
La verità e che il socialismo riformista in Italia che si raccolse intorno a Turati al gruppo di critica sociale alla fine attraverso opportune scissionista battuto questo
Eppure l'opera di Turati resta
Io credo cruciale nella storia tra gli inizi del Novecento la storia d'Italia alla fine dell'Ottocento
L'avvento del fascismo non solo perché tentò di dare al socialismo italiano quei caratteri cui lui aveva sempre creduto riformatore legalitario aperto alle alleanze
Finalizzato agli obiettivi della democrazia
Turati
Fu sempre preoccupato di evitare che ritornasse un Pellew che si ripetesse un novantotto nella vicenda italiana
Egli scrive il nostro dovere non è osteggiare la democrazia
Ridurla alla impotenza ma aiutarla compiere la sua missione
Per poterne poi fare un gioco per poterne poi un giorno raccoglierne l'eredità di fondo si avverte l'impianto
Socialismo evoluzionistiche riusciamo ma c'è anche l'idea come scriverà una idea moderna insomma che la borghesia non era più un'unica massa reazionaria che occorreva distinguere
E degli poi l'accusa che gli è stata rivolta ed egli puntò sempre bollette nasce mente che maturasse un partito
Prettamente borghese ma progressivo e civile come egli esattamente scritta
Un partito Borghi progressivo ICI
Certo egli cercò un interlocutore nel campo avverso un interlocutore che capisse che era il momento di un diverso rapporto tra movimento socialista e operaio e borghesia
Fu Treves in un articolo famoso a riassumere questa volontà quando scrisse scende dall'altra riva un uomo che ci ha capito e che era Giolitti
Religioni sì all'inizio del secolo
Ma la la il io penso l'intelligenza politica di tentare di capire movimenti interni alla borghesia e al capitalismo italiano e soprattutto a come aprire un corso che non consentisse più una tragedia della fine
Del novantotto insomma
Giolitti quest'uomo questo interlocutore poteva farlo finito con la contrapposizione frontale
Ci si poteva intendere per modernizzare il Paese in una fase in cui il processo economico stava producendo mutamenti sociali notevole
Turati fu attaccato brutalmente
Per per queste posizioni
E del resto poi fu il blocco anti giolittiana indifferenziato
Fu la polemica alle aperture verso Giolitti il grande errore che porteranno alla rovina socialista
E
Credo che nel PC sia stato solo Giorgio Amendola nell'Intervista sull'antifascismo
Portante a parlare in proprio dell'intelligenza politica di Turati che aveva avvertito la necessità del dialogo con Giolitti del resto Amendola come Turati era preoccupato del novantotto Amendola era preoccupato e lo sa in che segnò tutta la sua vita del ventidue
Capì che insomma solo dall'incontro tra socialisti e popolari se ne sarebbe potuto venire fuori pro capite
Nell'Intervista sull'antifascismo che del mille novecento
Settantacinque
Turati mi subiti critiche Salvemini parlò di fanatismo delle alleanze future
Labriola che era sospettoso del Giolitti Isma'parlò di Kojo naturale un italiano
E la Kuliscioff con una punta di malizia lo definì definì Turati amorevolmente il futuro
Miller anti italiani
Socialista entrato nel governo Borghesi
La verità è che quella di Turati io credo a riflettere sia stato un disegno audaci ambizioso
Cioè la modernizzazione del Paese da un lato contribuire alla modernizzazione del Paese e la legittimazione del movimento operaio come soggetto protagonista di questa modernizzazione
E dissero che il suo era il socialismo della digestione
In realtà per Turati la iniziativa socialista certo doveva corrispondere alla vita dei fatti
E proprio intorno ai fatti egli scrive quelle quelle
Una pagina bellissima dei fiocchi sui fiocchi di neve quando scrive ogni scuola che sia
Ogni in mente che si smettiamo ogni spina dorsale che studi che si drizza ogni abuso incancrenito che si sradicato ogni allevamento del tenore di vita dei ministeri ogni legge di protezione del lavoro
è un atto modi rivoluzione che verrà e verrà un giorno che i fiocchi di neve formeranno una pala
Lavorare a ciò e fare opera rivoluzionaria assai più che sbraitare sui tetti la immancabile rivoluzione che non si decide a scoppiare
E con la sua idea di avanzata di avanzata sul socialismo la sua cultura la sua grandezza i suoi limiti
E fu anche audaci in alcune sue posizioni
Non vorrei sbagliare ci sono studiosi ma insomma
Fu diffidente verso forme di lotta estremi gli scioperi generali gli scrisse
Anche siepi sostenne comprese le ragioni disse nel ma attenzione nel movimento soffiano dentro anarchici preti spie proprietari
Che lavorano alla routine nati lavora
E capi anche che se la tesi negativa né un uomo né un soldo
Era sostenibile per le avventure coloniali
Non lo era più per la difesa del paese cose difficili ancora opporci
Certo non ci sfuggono i limiti Turati non comprese stento a comprendere la questione meridionale non conosceva il sotto
Ci fu in Luís quello che esso fu definito una rissa un aristocratico settentrionali ISMU che lo portò alla rottura con Salvemini
Forse la sua sospettosa confidenza con Giolitti
Che definì
Probabilmente con qualche eccesso messo ma comunque la personalità entrata in Parlamento più autorevole dai tempi di Cavour
Lo condusse a sottovalutare la natura
Bifronte di Giolitti
Certo c'è da chiedersi secondo se non nasca con Turati questo è un punto lo dirà lo scriverà Bobbio che è stato a mio giudizio eccessivamente ingiusto il severo con Turati
Quella sorta di
Doppiezza teorica che il socialismo italiano si trascinerà per tutto il secolo cioè quella pratica riformista
Ammantata nella retorica della fedeltà ai principi della retorica rivoluzionaria
Ci fu un Tura integrati Ferri prima lo ricordava una una una un asso una sorta di reticente la prudenza la reticenza noi riformisti del PC
Definiti
Come non so
Ramo
Sotterranei insomma sappiamo una sorta di reticenza un'esitazione insomma lo scriverà proprio a Bernstein quando dirà
Vedi c'è molta ignoranza
C'è un per Renon meraviglioso per gettar via del germe del bacillo anarchico
Ci sono ambiziosi che si dedicano a questo mestiere per arrivare più lontano
Occorre essere attenti qui
E poi scriverà il meglio del mio lavoro si riassume
Nella lotta passa
Poco aiutato dai saldi contro i ciarlatani
E se crepo aggiungerà
Se crepo voglio questa epigrafe
Sud o moltissime camicie a combattere i ciarlatani
E ci rimise le spese nel book
Il vero problema teorico da studiare da approfondire e secondo me riflettendo sul Turati e che il socialismo italiano restò estraneo alla revisione di Bernstein questo io credo sia
Ne Naminé Turati né Labriola né Gramsci cento diciamo Latteria dei più importante trattato tra tra le figure maggiore spicco del socialismo italiano
Furono all'altezza della straordinaria profondità modernità della riflessione revisionista di di
Chi diverso
Forse solo Carlo Rosselli si di staccherà dalla Mitologia
Anti riformista antirevisionista forse il suo il nel suo libro Socialismo liberale probabilmente il libro
Più moderno anche più attuale meno provinciale scritto da socialista era un antifascista italiano nella
Nella prima metà del secolo e tornando agli intellettuali se gli intellettuali marxisti italiani avessero letto più Rosselli stagni probabilmente la sinistra italiana sarebbe stata più attrezzata io comunque penso che ho concluso
Che
Dinnanzi alle sfide del nostro tempo vi sia un'attualità del socialismo riformista del socialismo dei diritti e delle libertà del socialismo non statalista e rispettoso dell'autonomia individuale
Io non credo
Proprio per giungere al soldo della discussione di queste settimane di questi mesi di chiudere che la società italiana chieda più il radicalismo
Questo
Da questo punto di vista per esempio da un dubbio anche sul ragionamento fatto da
Giuliano Amato al congresso dello SDI
Quando ha detto cioè non credo al discorso illuministico di un massimalismo
Che sarebbe il sensore
E di un riformismo che funzionerebbe da Agenzia che trasforma in proposte di governo quello che il massimalismo scopre nella società
Cioè io continuo a credere che il massimalismo di ciò che realmente si muove nella società
Distorte nasconda più di quando dissidenti
Che incerto massimalismo e riformismo hanno convissuto nella sinistra italiana
Su questo ha ragione Amato
Ma questo io gli direi non ha fatto la sulla fortuna della sinistra italiana
Anzi
E in ogni caso io penso che una sinistra massimalista c'è
Una sinistra massimalista c'è indiscutibile palpabile e concreta la sua esistenza nella vicenda Pavia
E se non vogliamo ripetere la tragedia di un socialismo eternamente perdente il problema
Il problema è costruire un soggetto riformista
Le cose che abbiamo detto come DS Rini lo sforzo in cui siamo impegnati tra mille difficoltà
Costruire un soggetto riformiste se i riformisti non si dedicano a questo compito
Io credo che non ci sarà ripresa rivincita
Il futuro per la sinistra ma credo che in questa direzione un po'ci stiamo sforzando
Di lavorare un po'tutti
Ringrazio Umberto Ranieri per la sua il appassionata
La relazione
Che mi permetto soltanto degli non me ne vorrà ma siccome lui stesso si è scusato di non essere stato presente stamani invece c'è stato lo ricorderà che a proposito della mancato impegno meridionalista di Turati
Stamani Renato Zangheri analizzando il famoso discorso di Turati del mille novecentoventi quello noto sotto il titolo o il tema di rifare l'Italia
Ha dimostrato come in quel discorso che ci sia una presa di coscienza è una proposta di soluzioni avanzatissime anche dei problemi del Sud visti proprio
Non come problemi regionali ma come problemi essenziali per la ricostituzione per il progresso dell'Italia
La parola è adesso Cesare Salvi
Ma anch'io non ho potuto assistere alla sessione di questa mattina ma differenze di Umberto non ho compiti rivelatore che mi mi perdonerete un intervento con un taglio diciamo più
Meno meno approfondito diedero bisogna dare atto a Tamburrano riavere
Assunto iniziative alle fondazioni che hanno organizzato il convegno una iniziativa utile importante perché io credo che la storia riflettere sulla storia per le forze politiche importanti
Come importante avere persone ogni tanto non sembra perché se no ci si attarda ragionare sul proprio passato sul proprio percorso
Personale precedente naturalmente Volturno strumentale non polemico ma come mi pare si stia facendo oggi in modo serio
Morì e della storia della per quanto ci riguarda le della storia della sinistra italiana
Da un giorno all'altro
Illusione dice di poter cominciare qualcosa di nuovo senza tener conto rimuovendo del proprio passato sia una delle cause non secondarie delle difficoltà e delle e santi anche sconfitte
In termini di consenso che la sinistra italiana degli ultimi anni
L'errore non secondario quindi abbandonare c'è scritto anche un librettino su questo argomento un la memoria dei Socialisti italiani ne parlo al plurale perché ormai Mario degli anni passano abbiamo una prospettiva più ampia
Possiamo renderci conto di come questa articolazione di personalità di forze politiche di partiti politici facciano parte di una stessa storia che la storia del socialismo italiano come un pezzo della storia del socialismo mondiale del socialismo internazionale con percorsi e passaggi differenziate il che non toglie che non si debba misurare anche in questo sono più come dire vado un po'oltre quello che sentivo dire Umberto se non ho inteso bene venti
I torti e le ragioni non c'è dubbio ha ragione Pellicani
In un bilancio storico aveva ragione Turati l'avvelenamento della sua Profezia è una conferma
Il rientro dello scisma comunista in Occidente degli questa prospettiva storica è evidente che il comunismo è stato uno scisma dentro il movimento socialista che voi che poi è rientrato nel una conferma
Non perché nel merito della politica del Novecento avessero ci fosse la ragione non abbatte il torto farla dall'altra la storia del socialismo europeo dello stesso socialismo italiano
Un po'più complicato di queste e anche un po'più complicato rispetto a certi etichettature
Per esempio Turati fu in quella parte minoritaria del socialismo europeo che nel quattordici quindici votò contro la guerra
Pure essendo pur avendo posizioni di Poliform messa e probabilmente non è un caso che anche Bernstein citato prima da Umberto Ranieri
Non all'inizio del quattordici degli all'inizio ci fu solo un voto dalla Spd contro i crediti di guerra ma durante la prima guerra mondiale prese posizione contro la guerra e partecipò alla scissione a sinistra
Della Spd pur avendo invece sul terreno teorico sul terreno politico maturato per prima e con più coerenza probabilmente di tutti i protagonisti di quella fase la scelta revisionista riformisti una storia più complicate di come viene presentato
Così come è vero sempre per restare in quegli anni che il bolscevismo e leninismo fu larga misura anche una reazione a quella scelta sulla guerra e Puglia anche nel primo dopoguerra per esempio in Germania
C'era da sotto il versante insurrezionale no del posto Sparta chimismo c'era anche quella parte della Spd che sbaglio a sua volta deve appoggiarsi ai corpi franchi settori principali dell'esercito per reprimere le insurrezioni no
Ma una storia più complicate di come si voglia presentare ma sul punto fondamentale che la questione della libertà
Che la questione della della del non voto dovere scindere la democrazia politica le libertà borghesi le forme borghese di libertà le conquiste sociali non c'è dubbio che il Bilancio del secolo ci consente di dire che la ragione sarà da quella parte no
Dalla parte di chi rimase società sta dalla parte del versante riformista
Perché è importante ricordare che poi fatta questa giusto questa a mio avviso giusta premessa nel senso che va detta con chiarezza ove la storia del socialismo europeo oscilla dei socialisti mi ci metto anche i partiti comunisti dell'Occidente
Oscilla fra momenti alti e momenti meno alti non si potrebbero contraffare tanti esempi voglio far perdere tempo la grande stagione dei fronti popolari e poi però l'impresa di suo ex a cui partecipa anche il il governo socialista francese voglia ancora
Un altro momento alto adesso si parla di globalizzazione Palma branda quel tipo di si potrebbe contenere perché c'è una struttura lei chiede ed è giusto che sia tensione nel campo socialista
Fra una radicalità
Idea e di valori senza la quale il progetto socialista e Monte Corona consenso e poi la concretezza l'empia dell'agire politico questa gli eletti che io credo che sia connaturata
Io come dirò fra un momento io penso che ci sia un'attualità dell'essere socialisti contro una certa teoria che circola anche nel campo politico nostro versata riporta nostro dell'opposizione che è stata riproposta
Riproposta riproposta di recente leghe inevitabile dieci sia questa tensione e perché senza questa allora avrebbero ragione quelli che dicono che non c'è più ragion d'essere di un campo socialista ma anche inevitabile di una forza politica si confronti voi con la
Il concreto governare come sappiamo anche fare opposizione far parte del concreto governare però il punto di equilibrio dentro questo campo tra queste fra queste due fra questi due punti di tensione etniche compito difficile da da trovare nella nell'agire politico ed è sempre stato difficile da trovare in tutta la storia del socialismo politico
Europeo per l'Italia ora dicevo c'è questa tesi che vorrebbe riproporre un nuovo caso italiano parlava Umberto prima giustamente della entusiasmo che c'era quando eravamo ragazzi ormai Umberto devo dire così sul caso italiano costituito dal fatto che in Italia fortunatamente il maggior partito della sinistra era un partito comunista era considerata una originalità positiva dal Campodonico arrivo
Appartenevo adesso non vorrei che ci fosse un altro caso italiano che dovremmo essere l'unico paese
Dell'Europa nel quale non ci deve essere proprio un partito socialista su un partito di sinistra no queste teorizzazioni del superamento della soggettività politica socialista che da una parte recano presentate come segno di novità mentre
La la morte Mammano del marxismo del socialismo della sinistra come si sa nel corso del Novecento è stato ventotto anni periodicamente ripresentata
Ed è anche un progetto che al di là di quel che si dice non ha più alcuna credibilità e dimensione internazionale dopo il fallimento della terza via la sconfitta del clintonismo possibile ma soprattutto urta contro un ostacolo di fondo che la progettualità politica tavolino non può sostituire diciamo la concreta storia del vissuto
Delle persone
Ora questo non vuol dire che non ci sia una difficoltà oggettiva oggi nel campo del socialismo Roberto
Difficoltà di possiamo constatare anche succedersi di risultati elettorali anche se ha ragione Napolitano visto che ha scritto qualche giorno fa non affidiamoci a questi cicli elettorali come se fosse una sorta di di fatalismo insuperabile
Io credo la mia opinione e che queste difficoltà derivano da un'interpretazione non giusta del volto che ha riportato le forze socialiste al Governo in tanti Paesi dell'Europa negli anni negli anni precedenti
Credo cioè che si sia sottovalutato come fin dall'ora quel voto esprimeva una richiesta di sicurezza anzitutto sociale
Non solo una richiesta di cambiamento che pure c'era anche se c'era probabilmente più come alternanza rispetto alla destra che come etichettatura del luogo con una a volte l'ho sentito ma una richiesta di sicurezza
Anzi alla mondializzazione dei mercati e davanti alla crisi del tipo fordista di lavoro davanti alle difficoltà dello stato sociale davanti all'offensiva politica ideale del neoliberismo della destra e in Europa ci si è rivolti a chi e a quelli che per un secolo sono stati come dire il marchio dall'altra cosa dall'altra strada dall'altra via
Socialdemocrazia Labour unitaria la sinistra i socialisti francesi può certo ammodernati con programmi nuovi capaci di superare il vecchio ma il senso di quel voto era una richiesta di protezione
Mondo che cambia si mettono in crisi così in cui abbiamo creduto che abbiamo avuto per certi la pensione il posto fisso una certa equità di distribuzione del reddito un certo tessuto l'identità B voi che avete concorso
A costruire in modo decisivo queste cose ridateci adesso queste cose in termini nuovi Marie darcele
Mentre purtroppo è stato interpretato a mio avviso voi nell'esperienza di governo invece questo ruolo come un mandato a una generica innovazione un'efficienza non generico buon cuore
E da lì vengono le sconfitte viene anche il nuovo peso del populismo se è vero come è vero che nelle sue diverse varianti buona parte di quel volto viene da un elettorato tradizionalmente di sinistra o perché aveva votato sinistra in passato perché collocato in un insediamento sociale insieme
Suo vedremo se come le cose vanno abbiamo letto oggi sui giornali programma il Partito socialista francese ha fatto la scelta compri definisce espressamente di svolta a sinistra no anche Strauss-Kahn argomentato un'impostazione di questo tipo che dovrebbe fare un po'giustizia di qualcuno che in modo un po'leggero in Italia ritenuto che un'analisi che era stata formulata sulle ragioni della sconfitta con una campagna elettorale troppo sposa dal centro fosse infondata e l'analisi la nell'analisi che hanno fatto i compagni francesi e su questo hanno costruito loro programma elettorale poi conosciamo le di deleghe
Che reazioni questo avrà sull'elettorato italiano non sappiano sulle Prato francese non sappiamo però evidentemente non era una sciocchezza fare quell'analisi se loro voi diciamo l'hanno fatta e l'hanno riproposto un programma coraggioso interessante
Contro corrente
Una scelta vediamo anche qui che viviamo
Però una cosa è certa si può ritenere giusta quella strada si può ritenere che ne vada percorsa invece un'altra più moderata e brevità per intenderci ma il punto di vista del socialismo non può essere difeso se non rimane quella tensione ideale quel punto di vista critico rispetto alla società stesse perché il socialismo è nato con Turati e con gli altri non a caso si chiamava la critica sociale il suo quotidiano
Non si chiamava Viva la libertà cioè c'era la difesa della libertà ma il nome era critica sociale la sua rivista e nato da un punto di vista critico rispetto a quello che si sa e da un punto di vista autonomo
Con la classe operaia
Che adesso si dice che non esiste più esiste meno giusto ma comunque che si considera una soggettività e che si considerava un pronome critica rispetto allo stato delle cose esistenti
Se non si riesce se non sia queste mentre e non si riesce a trasmettere un po'di possono fare politiche più moderate di questo mondo ma se non sia questo il mente come c'è la fila ben chiaro Filippo Turati e non lo si riesce a trasmettere Sisi
Si perde diciamo la senso spesso del proprio essere socialista o del proprio essere a sinistra
Quindi poi ripeto dentro questo ci possono essere le ricette più diverse da proporre come scelte politiche come scelte sociali come Alleanza entro certi limiti naturalmente ma se si rinuncia
A questa attenzione critica rispetto all'esistente
Non vuol dire immaginare una società alternativa e tanto meno che con una presa del potere da un giorno all'altro la si possa realizzare diciamo ma certamente un punto di vista giuridico autonomo al effettivamente c'è un un cedimento dica io credo che su queste basi significa può anche concludo l'ultima corsa e De Rigo affrontare il problema politico che abbiamo davanti residente della ristrutturazione del sistema politico italiano nel centrosinistra
Perché è il momento in cui si riconosca che cioè
Dato che la storia e anche una prospettiva rispetto al futuro che da una identità questa altezza questo livello all'essere socialisti Po dentro questo ci può ci deve essere un ricchezza una pluralità di posizione di proposte certamente una prospettiva politica nel quale si rinunci a questo punto di vista da questo ha un per sarebbe a mio avviso sbagliata sarebbe deleterie verde grazie
Grazie al
Cesare Salvi del suo intervento dobbiamo adesso per ragioni d'orario ed impegna anticipare
Le conclusioni
Informo che Rico Boselli non sarà presente per ragioni di salute di facciamo tutti gli auguri di pronta guarigione al suo posto parlerà Ugo Intini che del resto era già previste negli interventi
E Doria per la prima delle conclusioni la parola Piero Fassino
Io più che nelle conclusioni farò anche un intervento naturalmente sottoposto come tutti gli altri a
La critica della riflessione
Ringrazio naturalmente era Fondazione Nenni per avermi invitato qua
Questo convegno e penso che
Sì è importante ancorché faticoso perché poi la contingenza dell'attualità politica prende l'attenzione più che la riflessione storica naturalmente
Sì è importante
Cogliere l'occasione dei settant'anni dalla morte di
Turati per una riflessione sul riformismo
Tra l'altro
Sono anche settanta della morte di Bernstein
E quindi diciamo le tue cose
In qualche modo si si connettono
Ora nella mia veste non farò naturalmente riflessione di natura storico-politica che sono state fatte abbondantemente nelle relazioni anzi prego
Che le relazioni abbiano dato un inquadramento molto forte del pensiero di Turati della funzione di Turati nella nella storia
Del primo Novecento italiano
Tenga
Dell'elemento dinamico e innovativo rappresentato dal socialismo dal riformismo in quella in quella storia in quella storia politica
Io vorrei sviluppare invece un altro tipo di ragionamento ed è settant'anni dopo la morte di di
Turati
Che cosa significa oggi riproporre il riformismo
Tema che in qualche modo legga la storia l'attualità
E parto dalle vicende francesi perché le vicende francesi sono state lette
In Italia e non solo in Italia
Come in qualche modo l'epilogo
E l'approdo terminale finale
Di una storia
Io non condivido con la lettura
Credo che le cose siano più complicate
Certamente la crisi francese non è un incidente di percorso
Il risultato elettorale che ci ha consegnato la Francia in realtà
E qualche cosa che va letto al di là della Francia e mi pare evidenzia noi questioni nodali
Che tutte sfidano il riformismo
Intanto la crisi francese ci propone la crisi di un assetto istituzionale in particolare la crisi dell'assetto istituzionale di quel Paese che per definizione più di altri in Europa ha incarnato lo Stato nazione se c'è un Paese che ha incarnato lo Stato-nazione
Non è un caso che in questi giorni sulla stampa francese si sia aperta una riflessione sul dopo-voto all'insegna dell'aprire la fase della sesta Repubblica
Non è cosa di poco conto
Le Monde ha pubblicato un intero dossier su questo tema
Se la quinta Repubblica avesse esaurito la sua funzione dunque quel voto segnasse necessita di una ridefinizione degli assetti politico-istituzionali o no
Crisi di un assetto istituzionale che da un lato
La metafora
Dei limiti
Diciamo non correggibile i e non più modificabili della dimensione dello Stato nazione in una fase in cui globalizzazione apertura dei mercati integrazione europea tutto colloca
In un'altra dimensione
Crisi di un assetto istituzionale che evidenzia una crisi di rappresentanza
Perché quando un terzo degli elettori non va a votare come accaduto nel primo turno lì c'è una crisi di rappresentanza molto forte
Che tra l'altro taglia la testa al toro se mi è permesso
Su una certa enfasi che in Italia c'è sempre stata nel dibattito politico sulla
Sui temi istituzionali e non che non siano importanti ma
Risolvere diciamo i problemi della rappresentanza politica del rapporto tra politica e società solo come dire investendo sulle regole voi regola elettorale cui regole di altro tipo rischia di essere illusorio
La Francia con un sistema elettorale che pure ha garantito stabilità per un lungo periodo con un sistema di rapporti poteri Forte che pure ha garantito stabilità di lungo periodo non ha eluso a un certo punto una crisi di rappresentanza dimostrazione che la crisi rappresentanza non sta nelle regole
Le regole sono funzione
Sta nel rapporto tra politica e società tra la capacità di un sistema politico di rappresentare deve essere in sintonia con l'evoluzione la mutazione sociale
E soprattutto il voto francese mi pare ci consegna un punto e cioè
Nel momento in cui si determina la crisi dello Stato nazione in modo più compiuto più evidente
E più che la crisi la consunzione della dimensione dello Stato nazione come la dimensione sufficiente
A governare le dinamiche economiche sociali e culturali di un Paese
E nel momento in cui questa crisi della dimensione nazionale si coniuga e si collega ad una crisi di rappresentanza sociale
Il voto francese si dice che la risposta non è necessariamente soltanto una risposta sul terreno più avanzato del riformismo può anche essere sul terreno più arretrato del populismo
E oggi io credo che il grande tema che sta di fronte a noi esattamente questo sta di fronte alla sinistra sta di fronte al riformismo sta di fronte anche alle altre culture politiche
Di questo continente
Che fare i conti con un populismo che
Non si è manifestato sono il voto francese che ma da che che da almeno tre anni a questa parte
Dal voto in Austria di Haider in poi via via si segnala come un fenomeno politico che
Prende piede riesce a intercettare opinione e riesce a raccogliere consensi e voti in cui anche in quella parte di opinione pubblica che storicamente e tradizionalmente ha guardato a sinistra
E quindi da questo punto di vista io di Corrado la sfida che il populismo pone al riformismo socialista e più forte perché
Se il populismo forse semplicemente una diversa variante della destra i cui consensi sociali ed elettorali
Fossero diciamo
La risultante di una redistribuzione dei consensi della destra il fenomeno sarebbe lo stesso inquietante ma avrebbe un altro significato no noi qui siamo di fronte a fenomeni populistici che dall'Austria
A alle Tempa stando per Bossi
Mettono radici interni consenso elettorale in quei settori di società che diciamo storicamente hanno guardato a sinistra e che sono stati come dire bacino di consenso elettorale di sudicia del riformismo socialista e della sinistra
E c'è un punto
Nodar se non ci si interroga su questo diventa difficile capire come
Rilanciare il riformismo ozio
Beh perché mi pare che
La diciamo le parole d'ordine di ville attendi di Haider eccetera sono
Una forma di populismo estremo di Futurismo molto rozzo antisemita xenofobo razzista ci mettiamo tutti gli aggettivi che vuoi ma sono fenomeni diciamo che affondano dal punto di vista dell'identità né i caratteri del populismo almeno secondo me poi competente per la verità
Io di il padre di lei tenga chiusa
Usate diciamo certo fenomeno
No anzi noi per anni in Europa per dire populismo dicevamo il pluralismo è quindi mi pare ma che me lo invento io disporre San l'analisi dei processi dei processi reali
Ora perché avviene questo
Perché oggi si produce una situazione di questo genere in questo momento in Europa
Da io credo perché
Noi probabilmente scontiamo una insufficiente
Riflessione su come
Il processo di integrazione europea sia ad un passaggio davvero cruciale
Perché non è alle spalle abbiamo quarant'anni di processo di integrazione che con la moneta unica e il mercato unico
Ha portato a compimento un processo di integrazione dei principali fattori strutturali dello sviluppo
Senza che a quel processo di integrazione dei fattori strutturali dello sviluppo conseguisse un analogo processo di integrazione dei fattori politici e istituzionale
Noi siamo in una sorta di Mar Rosso in cui ci siamo lasciati alle spalle l'Egitto e l'Egitto lo Stato-nazione
Ma alla terra promessa non ci siamo ancora
Che è l'unità europea
E questa traversata una traversata piena di insidie piena di pericoli
Come bene ricordiamo la traversata del Mar Rosso non fu una passeggiata
E prima di arrivare alla Terra Promessa furono molte le tentazioni di non arrivarci
Per il popolo alle
No
Siamo diciamo in un passaggio non dissimile
In cui sta alle nostre spalle in modo ormai mi pare abbastanza chiaro
Un assetto europeo fondato sugli Stati nazionali e sul sistema delle loro relazioni che non significa che non esistano gli Stati nazionali ma uno spot un assetto dell'Europa che negli Stati nazionali aveva la dimensione auto sufficiente a garantire per ciascuno sviluppo progresso redistribuzione di redditi di o di lavoro di opportunità eccetera eccetera
E non siamo però ancora giunti a quel processo di integrazione che costituisca la nuova dimensione entro cui ciascuno possa collocare con sicurezza e certezza la propria vita
E in questo diciamo passaggio
Se mi passate un'espressione che in Italia in altra fase è già stata utilizzata in questo guado siamo nuovamente in mezzo al guado seppure diverso da quello che è stato diciamo che evoca la la la la la similitudine
In questo passaggio di guado è chiaro che non c'è soltanto
Una strategia riformista per guidare questo processo ci possono essere altre Strategy
E segnatamente che cosa emerge emerge che in questo passaggio in questa statua trasformazione il cambiamenti generano inquietudine Gennaro paura generano insicurezza
La globalizzazione fa sentire ciascuno infinitamente più piccolo di quello che si sentiva e si percepiva nel momento in cui il suo mondo la soltanto lo stato in cui era nato a livello
E quella globalizzazione che ti fa sentire infinitamente piccolo rispetto le dimensioni del mondo ti appare ancora più pericoloso nel momento in cui i i soli effetti di globalizzazione che tu conosci sono quelli più rischiosi per esempio l'immigrazione
L'integrazione europea ha reso vani e scavalcato
Gli ombrelli protezionistici al cui riparo si era costruito quel compromesso capitale lavoro che è stata diciamo la culla dello sviluppo
Industriale sociale produttivo tecnologico dei Paesi europei e della redistribuzione in termini sociali
Dei suoi benefici
I cambiamenti e mettono in discussione tutte le variabili intorno a cui si è costruita l'identità della sinistra
Insomma la sinistra è
Nata e cresciuta nel corso del Novecento dentro i confini nazionali
Sulla base di un patto sociale capitale e lavoro
Fortificato da ombrelli protezioniste sì
E dentro la società del lavoro e dell'organizzazione sociale rigida
Giusto queste sono le tre variabili fondamentali intorno cui nel corso del Novecento si è costruito sono costruite le società in Europa e la sinistra lì dentro
Nessuna di queste tre condizioni c'è diciamo e più
Solidale
Che appunto
La dimensione dello Stato nazionale messa in discussione ogni giorno dalla dimensione sovranazionale della globalizzazione per un verso dell'integrazione europea in modo più ravvicinato
Vediamo in una condizione di mercati aperti in cui quel patto capitale lavoro deve fare i conti tutti i giorni con un quadro di compatibilità e di vincoli che non sono compatibilità i vincoli che però se è in grado di controllare tu
Sono compatibilità i vincoli esterni
Stiamo passando dalla Società del lavoro rigido del ciclo meccanico alla società flessibile del sito informatico con tutto quello che questo determina nel mutamento di tutti i fattori
Sia della produzione dei consumi e delle variabili fondamentali intorno al rapporto ciclo mercato che si costruiscono partirà dalla variabile lavoro forzato uso della forza lavoro
Quindi è chiaro che di fronte a tutto questo la sinistra e il riformismo e è spiazzato tanto è vero che in questi anni non abbiamo visto la sì la crisi della sinistra in tutta Europa e non sono state al riparo da questa crisi neanche quei grandissimi partiti socialdemocratici quali non hanno la storia tormentata travagliata della sinistra italiana
No
Penso alle difficoltà che si sono manifestate anche in passaggi elettorali critici del partito laburista norvegese del partito socialdemocratico svedese del partito socialdemocratico danese
Di grandi partiti che hanno segnato e segnano la storia della socialdemocrazia che sono lì stipati ti che hanno costruito il Welfare nella sua accezione migliore come espressione più compiuta del modello socialdemocratico
E che però diciamo anche si fanno i conti con una crisi che spiazza i fattori su cui quell'esperienza l'ha costruita quindi
In realtà il tema del ripensamento del riformismo va molto al di là di una riflessione sull'Italia e sulla sua storia poi l'Italia ha la sua specificità e tutti i suoi problemi che sono dati dalla lunga storia di un socialismo italiano segnato dalla dal dal dall'esistenza di più partiti dalle loro contrapposizioni dallo divisioni dalla prevalenza per lungo periodo di un partito comunista su un partito socialista Ute le cose che conosciamo che qui figuriamoci
Sì possiamo raccontare riflettere però attenzione che il tema non è un tema che deriva tanto dalla storia italiana il tema di che cos'è oggi una politica riformista in Europa deriva dal dal fatto che sono venuti meno i cardini in cui in ogni Paese la sinistra sia dove ho avuto la storia travagliata aiuto in Italia sia dove non ho avuto quella storia
Allora qui c'è il punto vero
Punto vero di una sinistri un riformismo che ha bisogno non solo di essere corretto integrato no qui c'è il problema di un nuovo pensiero
C'è un nuovo riformismo e chiedere a misurarsi con diciamo frontiere
E temi a cui non si dà risposta semplicemente attingendo al bagaglio del riformismo sto
Penso tutto il tema della globalizzazione
Il tema della globalizzazione ci consegna un gigantesco tema che il tema della sovranità su scala mondiale
Chi decide
Perché
Perché cosa e soprattutto con quale grado di validazione democratica ha ragione tale che con le decisioni siano riconoscibili
Teme la globalizzazione è un tema di sovranità io penso che la cosa più interessante
Lei continua a scrivere Bauman tra i tanti che se voglio validazione che pone questa questione se non la si può discutere tutto il debito la Phantom povero ma poi alla fine qualsiasi tema di globalizzazione che si affronti pone un problema
Chi decide dove per chi e come c'è un tema di sovranità
Perché lo Stato nazionale
è stato forte per tre secoli almeno nella storia dell'euro
Ed è stata ha segnato la storia moderna dalla pace di Westfalia ad oggi
Perché era sovranità
E oggi il grande tema della globalizzazione è la sovranità dove chi la esercita tema nomi solo astratto
Dopo l'undici settembre però molto concreto
L'undici settembre ci ha consegnato un gigantesco tema di governo del mondo
E siamo prese in presenza di una risposta che per adesso tende più all'unilateralismo del Paese più forte nel mondo che alla costruzione di un nuovo assetto di relazioni
E alla costruzione di soggetti sovranazionali in grado di governare il mondo
Ma
C'è tutto il tema dell'integrazione europea che a questo punto pone e si pone come tema politico lo è sempre stato ma se c'è un momento nel quale
Il riformismo è chiamato ad assumere la questione dell'Europa politica con la questione centrale è questa perché in qualche modo il processo europeo come i padri costituenti l'hanno Cusco uno concepito all'indomani della seconda guerra mondiale
E cioè mettere insieme progressivamente gradualmente interessi comuni perché gli interessi comuni determina il superamento delle lacerazioni delle ferite delle contrapposizione della storia
E la messa insieme degli interessi comuni fa maturare un destino comune che poi porta alla può alla necessita anche della politica comune perché così il processo di integrazione europea
Nasce con l'accetta nasce come Euratom Nas no col mercato copre e via di questo passo
Quel processo in qualche in qualche modo che affidava ai meccanismi economico strutturali l'essere il motore di un processo
Che via via innesca ma anche l'integrazione politica in qualche modo forse arrivato alte
Ha prodotto tantissimo ma arrivato al capolinea
Perché oggi il problema è nel momento in cui ai la moneta
Hai un mercato unico monete mercato unificano tendenzialmente o sollecito l'unificazione tendenzialmente degli altri fattori ha per esempio per a a partire per esempio dal fattore lavoro ed ha le sue regole
Si pone in modo gigantesco il problema del del governo politico
Tel chi
è in grado di determinare le scelte politiche
Che appunto consentano quel processo di unificazione non essere solo economico monetario quindi non monco e quindi non rifluire perché se è monco rifluisce del pool
E e il populismo di le Pen e Bossi ce lo dice c'è un'Europa che non appartiene non comporti a compimento sul processo di integrazione esposta
A l'offensiva di chi
Riesce a far passare nella testa dei cittadini l'idea che l'Europa si è a rischio che l'Europa si è un anno che l'Europa sia espropriazione della tua capacità di controllo e via di questo passo
E tutto il tema della flessibilità inteso non solo come la flessibilità del mercato del lavoro ma della flessibilità di una società l'organizzazione sociale che noi siamo tutti figli Quickly che sono qui
Siamo tutti figli di un'organizzazione sociale rigide sta e abbiamo pensato la società nell'organizzazione stabile
Siamo abituati a pensarla così
E quindi organizzarla così
E la sinistra ha costruito
Nel nel Welfare uno straordinario modello sociale che redistribuire opportunità occasioni reddito lavoro servizi dentro una società stabilizzata Rizzi
Anzi il welfare spesso era a sua volta fattore di rigidità per come è organizzato
Struttura
Ma stiamo vivendo una società nella quale appunto la variabile di organizzazione della struttura produttiva del rapporto tra produzione e mercato delle variabili sulla produzione quindi il lavoro dei consumi delle forme di organizzazione del tempo
Di lavoro e di vita
E quindi perfino delle gerarchie nelle forme di organizzazione sociale
Sono caratterizzate dal massimo di elasticità di flessibilità dinamicità
Questo comporta un modo di guardare radicalmente diverso insomma alla a tutti questi temi
Il grande tema di di un'Europa che deve fare i conti con processi che la investono venendo da fuori a partire dal tema dell'immigrazione
E abbiamo un bel dire ma la costruzione di una società multietnica multiculturale multireligiosa
è un gigantesco fatto culturale prima che un fatto organizzativo e normativo sì certo ci vogliono le leggi
Ma il problema è che il passaggio da un asso di una società dall'essere per secoli mono etnica molto con uno culturale molto religiosa essere mono religiosa essere molti
è un processo complicatissimo
E badate io credo che bisogna riflettere sul fatto che uno degli elementi che ha pesato nella crisi francese
è la crisi di quello che era stato dalla rivoluzione francese ad oggi forse il modello di integrazione più completo in Francia
Dal punto di vista multiculturale multireligiosa e multietnica o no
E invece quel modello in crisi
E
C'era tutto un dibattito che anche in questi siti ma ne si è riproposto
Su
Come
Perché questo modello non ha retto più e e che cosa significa la sua esplosione
Cosa significa abbiamo già visto significa agli episodi di insubordinazione di massa che coinvolgono tutti i giovani Blast deleterie le ferie di Marsiglia di Tolone o di Parigi
Il voto alle tende che ha in questo tema un tema cruciale avanti l'Olanda
Cui epilogo drammatico lì evidenziati come anche nel Paese più fortunato d'Europa oltre ai più fortunati d'Europa le questioni si pongono con la stessa intensità drammaticità
Quindi
Io penso che tutto questo imponga al riformismo come dire
Di affrontare tutti questi modi qui
Nodi che ruotano poi intorno un punto
E permettetemi una come dire un riferimento politico più più più propriamente riferito all'esperienza del del mio partito di questi mesi
A me ha colpito
Che nelle analisi che ho letto in questi giorni un'intervista di Dell'Oro
Una intervista di Strauss-Kahn un'altra di Hollande
Sì sì ha usato esattamente la stessa espressione che io ho messo come il cuore
Della riflessione del congresso dei DS di peso quando detto badate che la frontiera nuove del riformismo e tenere insieme modernità e diritti
C'è un'intervista di delle orche dice noi abbiamo perso in Francia perché non siamo riusciti a tenere insieme modernizzazione progresso sono sinonimi
C'è un'intervista di Strauss-Kahn non so se la Repubblica la Repubblica mi pare di questo qualche giorno fa che dice lo stessa questione anche lì pone lo stesso problema sul parla di innovazione rassicurazione abbia Totti la copia sempre quella così può declinare con molte terminino modernità diritti innovazione rassicurazione modernizzazione progresso il problema è sempre quello
E oggi è questo il grande tema del riformismo di fronte e ce l'ha di fronte in tutta Europa
E la vicenda francese ce l'ha con sé non è solo un problema italiano è un problema è il problema nuovo la grande sfida che abbiamo di fronte
Come si è in grado di garantire tutela e sicurezza e garanzie protezioni io una chiave che non sia semplicemente però conservativa perché in una chiave conservativa rischia di essere questa un sistema di garanzie di tutte le travolto dei processi
E quindi come dentro una società che muove
E dentro una società che muove tu sei in grado di garantire tutte le certezze quella
Finalità redistributiva per cui la sinistra ma
Sinistra è nata per affermare uguaglianza e cioè una finalità redistributiva che garantisca appunto
Che nella dinamicità sociale quello che si provvisti produce accumula
E qualche cosa di cui beneficiano tutti o comunque si bene se ne beneficia tutti in modo più equo e più giusta
Tre pare questa sia la la la questione
Che tra l'altro è una questione che
Pone un altro problema e cioè questi temi non solo sono i temi del riformismo socialista
Anche gli altri riformismi di altra matrice sono di fronte a questi problemi
E quindi qui si apre un campo enorme di di discussione di riflessione in qualche modo
Le grandi forze le grandi correnti di pensiero
Europee sono tutte sollecitate a misurarsi con queste contraddizioni e si ripropone
La necessità di una fase di di discussione di riflessione di confronto che sia capace di sviluppare in qualche modo una forma di competizione positiva tra i diversi riformismi intorno a che tipo di Europa si costruisce e che Europa e quell'Europa che svolge il ruolo svolge nel mondo di oggi queste Sarri
La frontiera nuova del riformismo è questa
Tutto questo è finito davvero
Pone il problema del soggetto politico
Vittorio Foa usa un'espressione sempre molto bella
Dice conta quel nella storia conta quel che muove
Ma soprattutto conta chi promuove
Giusto
Conta quel che muove sta nella dinamicità
Il motore della storia Marx
Ma il problema è che poi il movimento non è univoco nella sua nella sua direzione di marcia non è neutro nei suoi esiti
E quindi conta chi muove oltre che le cose nuove
E che il problema del soggetto politico che è in grado di muovere
Nella direzione oggi di fare i conti Como
Questo nuova frontiera nuova si riformismo è la queste rate
E aperte in Italia è aperta in Europa
è aperta in Italia perché in Italia la condizione del centrosinistra una condizione di frammentazione politica
Per superare la quale io credo dobbiamo dire onestamente tra di noi che non abbiamo ancora trovato la chiave
Che non significa che il problema non sia risolubile dobbiamo lavorare Mattia
Ed è aperto in Europa perché
In Europa si sono prodotti processi fenomeni in questi anni
Segnatamente uno è cambiato
è cambiata diciamo il panorama della destra
Però intanto ci sono due destre in modo sempre più evidente
La destra rimettendo a destra di Haider la destra di questo povero Andrea è stato ucciso accetta desta diciamo populista trentuno reazionari
E poi c'è una destra conservatrice ma democratica sull'impianto al punto che spacca con quella
Questa destra conservatrice moderata ha subito un'evoluzione che noi in qualche modo per una ragione che adesso dirò
In Italia non abbiamo compiutamente analizza
E cioè il Partito popolare europeo si è trasformato come sappiamo tutti da partito
Dei cristiani europea in politica partito dei conservatori europea in politica
Perché in Italia non lo abbiamo sempre sottostimato per una ragione che attiene alla politica interna italiana
L'Unione europea nei suoi cinquant'anni di vita
Ogni sul quarantacinque anni di
Si è fondata su due pilastri
Uno
Noto visibile riconosciuto l'asse istituzionale franco tedesco
L'alleanza
Adenauer devo
Benissimo
Ma un asse non meno importante che in Italia si è cercato di non vedere abbiamo responsabilità noi nel non averlo fatto vedere per ragioni di politica interna e che c'era un asse altrettanto importante per tenere in piedi l'Europa e dell'assetto alla DC italiane la DC tedesca
Senza quella se l'Europa solo sull'asse franco-tedesco non avrebbe prego
Siccome però non lo potranno dicono e dico chi viene dalla tradizione
Propriamente del PC eccetera un po'posizionavamo tutti interesse a con mia ma anche chi ha collaborato la vizi come produce stava interessando ha come dire a ridimensionare questa funzione ma e era come dire uno strumentalismo della dialettica interna non corrispondeva alla realtà corrispondeva così poco alla realtà che quando si è determinata in Italia la crisi della DC
La crisi dell'unità politica dei cattolici in Italia ha determinato la crisi dell'unità politica dei cristiani in Europa
Perché col trasforma al Partito popolare europeo da partito dei cristiani al partito conservatore quando dopo la crisi radici italiane si trova in Europa da solo
Perché non ha partiti corrispettivi in Germania in Francia non ha partiti corrispettivi in Inghilterra non a partito corrispettivo in Spagna una partito corrispettivo in Italia cioè nei quattro Paesi decisi avere poi un partito corrispettivo in il Belgio e Lussemburgo non non cambiava la situazione ovviamente no per ovvie ragioni
E mai abbia sottovalutato lungo questo aspetto perché questo problema a ridefinito il campo delle forze e in qualche modo siccome relativa Sunseri morì e tutto si tiene in politica
Una riorganizzazione del campo
Delle forze che in qualche modo si sono ricondotte all'altra grande filone di pensiero uno degli altri grandi filoni di pensiero europee che il popolarissimo
Apporre un problema riformismo socialista o no
Pone un problema riformismo socialista di non essere soltanto capace di
I pone il problema di fare i conti anche con tutto ciò che per esempio nelle culture liberaldemocratiche nella cultura popolare
Non è oggi rappresentata non è oggi assorbito da un partito popolare che è diventato un partito conservatore questo è un tema perché il problema dello strumento di come riformismo signor si riorganizza si pone in Italia si pone in Europa e si pone in tutti e due le dimensioni come problema aperto e io tra l'altro penso che difficilmente non lo risolveremo in Italia senza perché amo come lo vogliamo risolvere in Europa
Perché l'Europa è sempre di più
Lo spazio luogo la dimensione dentro cui noi collochiamo la nostra scelta
Quindi io mi fermo qui per dire che dunque a settanta dalla morte durate non solo riformismo non è morto non è morto il socialismo europeo
Non sono venute meno diciamo assolutamente la funzione storica di cosa il riformismo la sinistra riformista del socialismo europeo ha rappresentato il problema è che è radicalmente cambiato ciò il mondo dentro cui quel riformismo era stato pensato e vissuto
Nel momento in cui noi vogliamo che il riformismo
Continua a essere una bussola di orientamento è una strategia di guida e di organizzazione della società e di affermazione
Gli obiettivi di di uguaglianza di libertà di rispetto della persona umana di dignità come nel pensiamo si pone il problema di fare i conti con
L'urgenza di mettere in campo un nuovo pensiero e insieme un nuovo pensiero anche di affrontare il problema di come si riorganizza il soggetto politico del riformismo grazie
Grazie a
Piero Fassino per la suo intervento conclusivo
Estremamente
Affascinante nella sua concretezza nella sua logica di ragionamento la parola adesso a Ugo Intini
Ma il dibattiti parlamentari mi hanno abituato a usare un tempo lo proporzionato le dimensioni del mio partito e quindi sarò brevissimo no consigliere di Ugo no preferisce ma sono ugualmente bravissimo
Io credo che Turati sì suggerisca innanzitutto una riflessione sul fatto che la definizione di ciò che è moderno e di ciò che è vecchio e molto opinabile
Perché all'inizio degli anni Venti
Sembravano moderni il futurismo e il fascismo sembrava moderno il leninismo il comunismo e sembrava che il socialismo di Turati fosse il socialismo come si diceva allora delle vecchie barbe
E così è stato per decenni
Invece si è dimostrato che Turati non era una vecchia barba ma oggi la sua lezione appare carica di modernità mentre invece appaiono vecchissime
E degna neanche di essere molto discusse le teorie che allora sembravano moderne
Turati dunque e moderno
E ci dà delle lezioni straordinariamente attuali
La prima lezione riguarda L'Unità socialista
Del ventuno all'atto della scissione di Livorno Turati non manifestava odio rancore verso i Terracini Gramsci Togliatti che se ne andavano
Diceva semplicemente con serenità a sbagliate e tuttavia riconoscendo intelligenza e onestà a chi se ne andava
Prevedeva che ci sarebbe stata una ricongiunzione delle famiglie socialisti risorse e divise
Con molto ritardo con catastrofico ritardo
Che è durato tutto il secolo quasi siamo in questa fase
Turati ci dà una lezione che riguarda l'europeismo
Perché quasi ottant'anni fa aveva già capito assolutamente tutto nel mille novecentoventinove
Turati scrisse una lettera Henderson leader laburista inglese
Dicendo chiaro noi abbiamo bisogno degli Stati Uniti d'Europa gli Stati Uniti d'Europa per i vantaggi che sono oggi sotto gli occhi di tutti ma anche per una ragione
Molto moderna straordinariamente attuale che appassiona me ma dovrebbe appassionare anche i compagni della sinistra estremista rifondazione no global giovani idealisti Turati aggiungeva abbiamo bisogno degli Stati Uniti Demuro fa perché altrimenti gli Stati Uniti d'America
Questa ex colonia europea trasformeranno l'Europa in una sua propria coloniale
E a questo siamo
Se oggi a noi e ai giovani dell'estrema sinistra
Non piace il liberismo all'americana dobbiamo sapere che l'unica speranza per costruire un modello diverso da quello del liberismo all'americana
Sta nell'Europa lambito un minimo possibile dove si possa costruire
Un modello diverso più ispirato a principi di solidarietà
E l'Europa
E di fatti
Tanto lo sapevano questi socialisti sin dai tempi di Turati che probabilmente ricordando la lezione di Turati nel quarantasei al congresso socialista di Firenze
C'era un grande striscione lo slogan del congresso e lo slogan diceva non c'è socialismo senza Europa non c'è Europa senza socialismo esattamente lì siamo quando vogliamo costruire l'unità politica dell'Europa e sappiamo che questa è l'unica carta
Che la sinistra possa giocarsi
E infine Turati dava una lezione di riformismo
Un riformismo socialista libertario moderato dimesso che si muoveva passo dopo passo secondo l'immagine evocata da Ranieri dei fiocchi di neve
O secondo l'immagine ancora evocata da venire di chi suda sette camicie per combattere i ciarlatani i ciarlatani dei tempi di Turate li conosciamo
Molti di quelli dei nostri tempi che dovremmo non seguire ma combattere sono i ciarlatani mediatici
Questo approccio riformista e naturale per la nostra storia
Ma è suggerito anche dalla convenienza dalla necessità politica siamo in un sistema maggioritario
A me non piace al sistema maggioritario
Tra l'altro si potrebbe ricordare che Turati da una parte e don Sturzo dall'altra fecero lotte di fuoco contro il sistema maggioritario ricordando le ragioni del proporzionale e ricordando che il sistema maggioritario si adatta piuttosto alla destra che alla sinistra
E così ce ne siamo accorti molto malamente anche in Italia
Non mi piace il sistema maggioritario non mi piace l'idea che le riforme istituzionali possono cambiare la politica alla enfatizzazione delle riforme istituzionali
Sì è passato vent'anni a spiegarci che sistema istituzionale francese è una meraviglia
L'abbiamo visto adesso quanto sia bello
Altri vent'anni se la passate spiegarci quanto è bello sistema maggioritario americano e abbiamo scoperto poi che ha fatto vincere lezione Boucher senza che avesse la maggioranza dei voti
Tuttavia c'è il sistema maggioritario e quindi noi sappiamo che le campagne elettorali si vincono o si perdono conquistando i voti il centro
Però c'è un argomento in più che oggi conduce a pensare che
Necessariamente una sinistra
Che vuole essere vincente
Deve essere una sinistra riformista prudente moderata
Ed è l'Europa si ragiona poco su questo punto
L'Europa farà delle scelte comuni sempre più su tutti gli argomenti difesa politica estera politica del lavoro dell'emigrazione politica monetaria fiscale e queste scelte saranno decise da governi europei contestualmente di sinistra e di destra perché sempre avremo contestualmente governi di sinistra di destra in Europa e allora quale sarà il minimo comune denominatore
Dovranno incontrarsi su un terreno
Medio
Avremo governi di destra costretti a essere moderatamente di destra e governi di sinistra costretti ad essere moderatamente di sinistra per potersi incontrare
Su quel minimo comune denominatore che in qualche modo gli unici che sul quale ci si può trovare con un compromesso tutti d'accordo quindi questa sarà inevitabilmente la politica delle grandi scelte
E allora se i nostri amici ad esempio di Rifondazione avessero il cento per cento dei voti e del potere in Italia ciò non di meno
Potrebbero fare solo ed esclusivamente quello che si fa in Europa altrimenti sarebbero fuori e l'Italia farebbe una fine alla argentina
Questo non significa
Che non si debbano fare degli sforzi dopo avere visto con realismo come stanno le cose
Per spingere il minimo comune denominatore europeo il più possibile a sinistra
Non significa che non si debbano fare degli sforzi per spingere i partiti socialdemocratici europei a essere meno prudenti meno partiti di ragionieri della politiche più partiti di idealisti come giusto se si vuole parlare all'opinione pubblica
Voglio concludere con una riflessione ancora sull'Unità socialista
Turati ottanta anni fa sognava e giustamente
Di Stati Uniti d'Europa io credo che oggi dovremmo cominciare a sognare e a parlare di Stati Uniti del mondo
La politica globale deve accompagnarsi alla finanza globale altrimenti il mondo sarà governato anzi si governa atto dal denaro in un disordine
E nella politica globale che si prepara
Ci saranno soltanto due schieramenti ci sarà una grande semplificazione
Da una parte lo schieramento liberista
Alla Bush la Berlusconi di quelli che pensano che il mercato sia l'unico metro per le grandi scelte i liberisti
Dall'altra tutti quelli che pensano che il mercato sia sì dispensati le ma che
Deve avere dei freni dei limiti posti da principi di solidarietà e di libertà tipici nella nostra tradizione è anche tradizione europea e in questo secondo campo di coloro che non sono liberisti
In questo secondo schieramento semplificato ci stanno certamente quelli che hanno la tradizione socialista
Tutti noi ma ci stanno anche i cattolici cristiani i religiosi nazionali di tante sedi diverse anticomunisti pragmatici
Dove stanno i comunisti non pragmatici nemici del mercato nel mondo in Cina non credo
Il primo ministro cinese dice certo che sono comunista ci mancherebbe altro però comunismo è un obiettivo filosofico che può essere raggiunto tra molte molte generazioni nel frattempo vogliamo costruire un'economia di mercato
E allora se questo è l'orizzonte se queste la semplificazione penso che sia così in prospettiva i socialismo tradizionale da solo non basta più occorre una Internazionale socialista
Che non sia superata ho messo da parte io non la penso così ma che si apra ad altre esperienze e le altre forze che quindi si trasformi in questo senso non sono per un'orgia di autarchica come diceva prima
Umberto Ranieri ma per l'idea che la politica globale ci conduca in questa direzione
Abbiamo bisogno di ricostruire la unità della sinistra L'Unità socialista
E Turati nel ventuno ancora nel famoso discorso di Livorno al momento della scissione dei comunisti già vedeva chiaro diceva ciò che divide noi qui oggi e Mosca
E Mosca che ci sta addosso e che divide la sinistra italiana il socialismo italiano
Lui parlava a proposito di Mosca
Di dispotismo asiatico diceva quando i comunisti si accorgeranno che hanno inseguito una forma di dispotismo asiatico e non la società migliore ritroveremo L'Unità beh Mosca non c'è più
Sarebbe ragionevole che fossero superate le ragioni di divisione anche perché non è un caso
Se nonostante la presenza di Mosca i socialisti e i comunisti in Italia hanno passato decenni a dialogare a collaborare nell'amministrazione locale sindacati eccetera non è un caso
Perché alla fine i comunisti e i socialisti in questi decenni in Italia hanno difeso interessi e cause comuni
Cause della povera gente
E allora che cos'è che impedisce ancora oggi di riuscire a fare il passo finale quello decisivo verso l'unità di cui abbiamo bisogno qui siamo in una sede
Dove non ci sono del numero di giornalisti anzi non c'è proprio siamo tra compagni tre mitici dobbiamo dire le cose con franchezza
C'è qualcosa che allontana quel quindici diciotto per cento di voti socialisti non recuperati che allontana la sinistra libertaria che allontana tanti elettori ex democristiano
C'è qualcosa che non ci piace che non ci convince primo non ci piace la antipolitica
Non ci piace la retorica contro i partiti l'idea che
Secondo la retoriche il mito della società civile qualcuno perché non è iscritto a un partito valga di più di chi è iscritto non si capisce perché non ci piace che mille girotondisti possano rimettere in discussione una linea politica scelta pesa lo con il volto di centinaia di migliaia di militanti
Non ci piace l'estremismo
Ma bisogna distinguere dagli estremismi
Perché l'estremismo che nasce da una tradizione anarco libertaria da una tradizione di opposizione sociale da passione politica da idealismo quello dei giovani come ci piace
L'onorevole servilismo che non ci piace l'estremismo con il quale siamo abituati ad allargare
Può avere ragione Amato quando dice che quel massimalismo e comunque un traino può aver ragione Ranieri quando non è affatto convinto se ne può discutere di questo ma siamo abituati a discuterne da un secco di tutto questo
Abbiamo discusso con i giovani del sessantotto
Criticato il fatto la pace quei giovani son diventati dirigenti dei nostri partiti del mio del vostro non c'è problema l'estremismo che non ci piace e quello che nasce da un giacobinismo psicologico quello dei salotti quello dei moralisti
E soprattutto non ci piace questo estremismo perché ostacola un cammino che dobbiamo in qualche modo fare nell'interesse dell'Italia
Ciampi insiste continuamente bisogna pure ascoltarlo noi abbiamo bisogno di un'Italia con una destra normale e una sinistra normale Trenitalia europea di un'Italia dove la destra e la sinistra smettano di delegittimare sia vicenda e comincino a legittimarsi a vicenda
Abbiamo bisogno di una destra normale e non ce l'abbiamo è vero
E però facciamo
Una bella foto di gruppo guardiamoci dallo specchio noi anche noi non siamo una sinistra normale e dobbiamo sapere che la anormalità della destra e della sinistra sono due facce della stessa medaglia che si tengono a vicenda
Non ci piace infine la via giudiziaria alla conquista del potere una politica con un volto autoritario e arcigno
E purtroppo nel momento in cui la sinistra ha ripescato Di Pietro o il Di Pietro Isma'mostra esattamente questo volto diciamo la verità
Di Pietro non ha un radicamento sociale
E anzi un franchising della politica al suo partito nel senso che qualunque notabile di paese che si vuol mette in politica comprava l'immagine lo stemma
E apre una bottega di politica ma recano in questo modo recuperiamo una divisione della sinistra noi inventiamo un partito che non c'è perché consentiamo il franchising
Non ha storia non la cultura non ha programmi anzi la personalizzazione della politica il solo fatto che si possa chiamare una lista col nome di una persona fisica estraneo alla tradizione della sinistra e della sinistra democratica
E soltanto un simbolo il simbolo appunto di un giustizialismo col quale la sinistra dovrebbe tagliare i ponti
è un formidabile strumento per Berlusconi perché Berlusconi Grazia Di Pietro può dire che c'è una giustizia politicizzata e che lui è stato vittima di una giustizia politicizzata
Ed è un formidabile repellente nei confronti di una parte del nostro elettorato potenziale rischiamo lungo questa strada di questo tipo di estremismo di andare indietro di dieci anni
Io tuttavia e concludo veramente
Penso che se dobbiamo dirci queste cose che a mio avviso sono a mare con franchezza
Due ma anche dire che ci sono tante ragioni di un moderato ottimismo perché nonostante queste difficoltà e nonostante che il Mar Rosso sia difficile attraversare come diceva prima Fassino
Se battiamo moneta europea alla fine saremo costretti inevitabilmente con grande nostra soddisfazione a battere politica europea
E battendo politica europea
Costruiremo in Italia una sinistra simile alle altre sinistre europee
Una sinistra che come ha detto Fassino molto efficacemente in un recente convegno innanzitutto faccia propria la bandiera della libertà
Perché è una delle ragioni per cui Berlusconi ha vinto nel due mila e uno è stata che con un artificio ha dato l'impressione di essere l'unico il campione della libertà
Invece noi dobbiamo spiegare all'opinione pubblica e soprattutto ai giovani che c'è una differenza una differenza
Essenziale è semplicissima alta alla libertà della sinistra e la libertà della destra
La libertà della destra e la libertà dei pochi la libertà della sinistra
E la libertà dei monti
Dobbiamo lavorare per costruire un nucleo riformista forte perché
Noi possiamo allearci con chiunque
Possiamo allearci con le forze più estreme
Dobbiamo allearci naturalmente con Rifondazione
Ma tutto questo è possibile
Se c'è un nucleo riformista forte e si può chiamare Ulivo che si può chiamare come si vuole ma che è indispensabile perché se l'opinione pubblica sa
Che nell'opposizione c'è una barra tenuta con forza da mani salde in modo credibile verso una credibile politica di governo
L'opinione pubblica ci vota e poi le alleanze che abbiamo non impressionano più di tanto
Ma se l'opinione pubblica l'impressione che non ci sia una barra tenuti in mano da qualcuno
Si ha l'impressione che la sinistra si un'arca di Noè dove tutti salgono alla rinfusa e dove non si sa quale sia la direzione di chi comanda allora noi andiamo incontro a una sconfitta sicura
Ecco un attimo
Ringrazio Ugo Intini per la sua conclusione Bossi nella passo va pacatezza così saggia
E stimolante che essa e e dovrei dichiarare quindi chiuse i nostri lavori
Se voi mi permettete però vorrei fare una rapidissima osservazione siccome il tema del del convegno finiva per essere partendo dal ricordo dei settant'anni della morte di Filippo Turati e quindi della sua opera ed è la sua azione di riformista qual è il compito oggi di un riformismo socialista in Italia
A me pare una risposta potrebbe venire proprio dalle ultime analisi che sono state fatte se accettiamo del tesi di Fassino che mi sembrava largamente condivisibili
E cioè oggi il problema che si pone e quello di conciliare
In Italia come negli altri Paesi d'Europa la modernizzazione della struttura delle società e delle processo economico con la difesa dei diritti
E evidentemente in questo sforzo di conciliazione a seconda dei punti di vista ai ciechi tenderà a sacrificare gli uni a difendere gli altri e viceversa
Ora a me sembra e quindi se c'è un ruolo per il riformismo socialista
E quello scelto non di ostacolare il necessario cambiamento era necessaria e modernizzazione ma di non accettare che è questo possano essere sacrificati diritti già conquistati
Il problema sarà semmai di conquistarne altri
E qui secondo me si può vedere un nettissima differenziazioni e quindi un ruolo e un compito specifico del resto ne abbiamo avuto un esempio in Italia
Sulla questione dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori abbiamo tutti viste uguale larghissimo consenso si è creato nel Paese
E si trattava da una parte sotto la specie essa della flessibilità delle necessarie diverse formazioni del processo dello sviluppo economico di sacrificare sia pure in minima parte mai idee
Il il fine era quello perlomeno di non
Di non concede Rea nuove forze di lavoro è un diritto conquistato dalle vecchie e quindi è stato giustissimo che non solo il sindacato ma direi proprio del riformismo socialista se si è abbattuto perché questo non avvenga ci riusciremo non ci riusciremmo questo non lo sappiamo ora questo problema si moltiplica e si pone anche in Europa
Con quali prospettive però
Stando alla alla situazione dei rapporti di forza
Si ha l'impressione che a livello europeo diventi ancor più difficile questa difesa che non a livello italiano speriamo che questo non sia
Io vorrei in questo quindi farmi consolare le l'ottimismo delle conclusioni ultime di Ugo Intini ma a me sembra che ci siano anche veramente motivi di grossa preoccupazione
Che esigono quindi tutto l'impegno e tutta la voglia di battersi chi si sente ancora
Seppure riformiste ma si sente sempre riformista in senso socialista no nel senso degli altri riformatori o riformisti che per il nostro punto di vista sono portati a tentare di fare lo hanno già fatto delle controriforme scusatemi questa postilla ringrazia e dichiaro chiuso grazie hanno