"L'Europa del lavoro" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso la Sala della Fontana, Zona Aeroporto)

Ma siamo arrivati a un po'in ritardo avrà
Ciascuno da costi diversi
Come avete visto rispetto all'ipotesi iniziale siamo a ranghi ridotti su questo palco ma credo che questo forse ci permetterà di avere più tempo di dialogo con voi e di darvi la parola
Io mi presento sono a Fiorella Ghilardotti sono una deputata dei Democratici di sinistra al Parlamento europeo
E i nostri ospiti non hanno bisogno di presentazioni ma comunque le farò lo stesso alla mia sinistra c'è Bruno Trentin che tutti conoscete benissimo e che io
Che ho l'onore di avere come collega al Parlamento europeo
Alla mia destra Luigi Angeletti anche lui molto
Anche lui molto noto che non ha preso il bisogno di presentazioni e il segretario generale della UIL che insieme agli altri segretari del sindacato CGIL CISL UIL
Ha davanti a sé in questi mesi in questi giorni in queste prossime settimane direi un compito difficilissimo
Credo non si possa iniziare un dibattito importante come quello sul lavoro senza
Ricordare senza rivolgere un pensiero ai tragici fatti che sono successi ieri negli Stati Uniti
Fatti che oltre che lasciarci attoniti
Credo non ci possono far altro che esprimere la più grande solidarietà al popolo americano
Dichiarare che l'Europa come un fatto oggi i ministri degli esteri il Presidente del Consiglio Verhofstadt
Il Presidente Prodi
Dichiarare non solo la la solidarietà leader agli Stati Uniti al popolo americano ma anche tutta la disponibilità dell'Europa
A mettere a disposizione le risorse umane e finanziarie che fossero necessarie che sono necessarie
A terrestre per dimostrare la vicinanza al popolo americano in questo in questo tragico momento
A livello europeo questa mattina adesso dovevo riuniti ministri degli Esteri dei quindici Paesi
Oggi pomeriggio il presidente Verhofstadt ha comunicato al Parlamento la decisione assunta dal consiglio di
Dedicare venerdì prossimo dopodomani venerdì quattordici
Ha come giornata di lutto in tutta Europa e invitare tutti gli stati membri
Ad osservare contemporaneamente a mezzogiorno tre minuti di silenzio per dimostrare anche visivamente tutto il cordoglio e tutto l'orrore di fronte a questa tragedia
Io credo che non ci siano molte altre parole se no non
Sperare lavorare perché
A questa violenza tragica non faccia seguito una spirale di violenza e che soprattutto la fermezza nei confronti del terrorismo che deve vedere le istituzioni internazionale compatte in questa direzione non significhi però violenza contro la popolazione
Di qualsiasi religione di qualsiasi colore essa sia e quindi che non si inneschi una spirale di violenza che vada come quella di ieri contro delle vite umane contro dei civili inermi
Credo che la la politica debba assumere in queste circostanze è ancora più tutta la sua responsabilità e farci riflettere perché di fronte alla globalizzazione della violenza si sia davvero un governo globale che governa i processi perché il mondo intero diventi un mondo di pace un mondo di in cui ciascuno possa vivere e circolare in liberamente
Dicevo la politica non può non può abbandonare le proprie responsabilità anzi direi che proprio in momenti come questi
Ed è anche il senso per cui abbiamo deciso di mantenere questo dibattito e gli altri dibattiti che ci sono in queste nello stesso momento in Italia
Su un tema così importante come quello del lavoro
Proprio perché dicevo in momenti come questi momenti difficili
Ancora dico io credo si debba cercare di mettere in campo
Tutta la palla la responsabilità necessaria per governare i processi e per cominciare per cercare di dare delle risposte positive ai problemi dei cittadini dei problemi
Del lavoro
E proprio sul lavoro l'Europa da qualche anno sta facendo credo degli sforzi straordinari
Tenendo conto che non non è una competenza primaria dell'Unione Europea ma la responsabilità primaria degli stati membri
Però c'è la consapevolezza da parte non solo delle istituzioni europee ma di tutti i governanti di tutti gli Stati
Delle parti sociali che il un processo come quello di creare occupazione di creare buona occupazione possa essere governato solo attraverso un coordinamento europeo
In Europa esiste il mercato io il mercato unico
A tra qualche mese avremo una moneta unica
è necessario che ha problemi politici di questa natura a problemi che hanno a che fare con la vita delle persone si possa sempre di più dare delle risposte uniche si metta in atto una politica europea
Per questo dicevo l'Europa in questi anni ha cercato di fare molto ma direi che la svolta alla il punto focale di della messa in campo di una strategia è avvenuto lo scorso anno nel vertice di Lisbona quando l'Europa appunto si è data una strategia europea per l'occupazione e si è posta l'obiettivo di diventare nei prossimi dieci anni
L'economia competitiva dinamica basata sulla conoscenza sulla buona e piena occupazione in un contesto di coesione sociale tra le più importanti del mondo
Un strategia che si fonda appunto sulla conoscenza sull'innovazione su un livello elevato di occupazione sull'occupazione di qualità e sulla coesione sociale
Per fare questo l'Europa ha indicato la strada
Di investimenti pubblici e privati nella ricerca nelle infrastrutture nelle nuove tecnologie nella formazione continua
Si è consapevoli e lo hanno deciso i capi di Stato e di governo del versi di Lisbona
Che non è più sufficiente combattere la disoccupazione
Ma che l'obiettivo che l'Europa che ciascun paese che ciascuno stato che ciascuna istituzione si deve porre
è quella di aumentare il livello dell'occupazione in particolare
Di aumentare l'occupazione perché ai gruppi che sono più penalizzati sono stati i più penalizzati dal nostro modello economico e sociale
Proprio da decenni di ristrutturazione selvaggia penso ai lavoratori cosiddetti anziani che hanno superato i cinquant'anni alle donne ai giovani che non trovano occupazione
E quindi che è necessario mettere l'accento sulla creazione di nuovo lavoro e soprattutto sulla qualità del lavoro è necessario coniugare quantità e qualità
Lo dimostrano anche gli esempi
Di alcuni Paesi europei dove necessariamente la quantità del lavoro non corrisponde
A una riduzione della povertà a un livello di inclusione sociale soddisfacente
Pensate ad esempio al al Regno Unito che sicuramente uno dei Paesi europei che ha il tasso più basso di disoccupazione
Ma che ha il tasso più tra i più elevati in Europa appunto di povertà di analfabetismo di esclusione sociale mentre ci sono altri per e quindi in questo caso proprio quali quantità e qualità non si collocano come invece ci sono altri Paesi come ad esempio il Belgio che ha un tasso di disoccupazione elevato quasi come quello italiano male fra i Paesi europei che ha un livello di povertà fra i più bassi un livello di esclusione sociale fra i più bassi quindi vuol dire che è necessario coniugare
Occupazione ma anche protezione sociale ma anche intervento sul sociale per garantire dicevo non solo l'occupazione ma anche una qualità della vita dignitosa
Il modello sociale il modello europeo ha sempre avuto al centro il lavoro come diritto dei cittadini
E io credo che sia necessario proprio ricordarlo oggi ricordarlo nel nostro Paese quando le le dichiarazioni le intenzioni che i programmi che sembra mettere in campo il governo Berlusconi
Vogliono proprio toccare questo punto nodale che quello dei diritti allora io credo che sia proprio importante ricordarlo il lavoro come diritto come diritto di ciascun cittadino
Noi sappiamo però che oggi
L'economia e il mondo il mercato del lavoro sta profondamente modificando sì
Che c'è bisogno di flessibilità quindi del mercato del lavoro una flessibilità che però non può trasformarsi in precarietà del lavoro
Che non può trasformarsi in arbitrio delle imprese sui sui dei suoi lavoratori
Occorre coniugare flessibilità e sicurezza del lavoro
Lo ha ripetuto stamattina anche la commissaria Diamantopoulou che in commissione lavoro al Parlamento europeo ha presentato il pacchetto occupazione che la commissione sta si sta apprestando a a pubblicare per il due mila e due
Proprio perché sul tema della cognome della necessità di un po'di coniugare
Flessibilità occupazione e sicurezza del lavoro e qualità del lavoro la Commissione ha pubblicato una comunicazione proprio sulla qualità del lavoro
E insiste sulla necessità di combinare politiche per l'occupazione politiche di inclusione sociale politiche di protezione sociale pensate
A tutto il dibattito che non c'è solo in Italia ma c'è anche in Europa sul sistema pensionistico
Facendo proprio leva sulla qualità del modello complessivo
Che è su questo che dobbiamo misurarci
Diceva la commissione per questo ha pubblicato un piano d'azione per aumentare la qualità del lavoro
Mettendo in atto una strategia che si basa su standard di eccellenza da misurarsi sulla base di indicatori
E la commissione ha definito due grandi gruppi di indicatori
Uno riguarda le caratteristiche del lavoro
Cioè quando si parla di lavoro non si può parlare dico di lavoro qualunque esso sia ma si deve tenere conto anche del salario dell'orario della formazione del contenuto del lavoro
Della incontro coerente fra domanda e offerta di lavoro questo è il primo gruppo di indicatori che verranno inseriti nei piani nazionali il secondo riguarda le caratteristiche legate all'ambiente
Di lavoro e al mercato del lavoro
Le pari opportunità la salute e la sicurezza l'accesso all'o comunque alla alla all'occupazione il dialogo sociale la non discriminazione
E lo strumento dell'indicatore dicevo dovrà essere utilizzato anche nella definizione dei piani nazionali
Con l'indicazione di obiettivi per i singoli stati membri di quantitativi cioè quanto occupazione ogni Stato membro
Intende aumentare e con quali strumenti con quali Investimenti ma anche di quale qualità
Oltre che deve essere tenute in considerazione dai ministri economici e nella definizione appunto degli Grandi orientamenti di politica economica
Questa è una strategia dicevo ambiziosa che è stata tra l'altro definita nel marzo due mila quando eravamo in una situazione di crescita economica più favorevole della situazione attuale oggi siamo di fronte a una recessione negli Stati Uniti una recessione anche in Europa questo però non ci deve fermare anzi proprio di fronte né ai momenti difficili dobbiamo fare ancora più sforzi e gli sforzi della politica devono moltiplicarsi
Devono moltiplicarsi anche perché sui problemi della qualità e noi abbiamo in Italia un primato un primato negativo
Credo che poi Angeletti su questo potrà essere più preciso di me che quello del primato sugli infortuni del lavoro il primo atto della non sicurezza del lavoro
E deve ed è un problema che sta allarmando tutta l'Europa la Fondazione euro europea di Dublino sulla condizioni di lavoro e di vita ha pubblicato il terzo la rapporto terzo rapporto molto allarmante da questi davvero da questo punto di vista perché c'è
Aumenta da in tutta Europa i problemi legati alla salute alla sicurezza alle condizioni di lavoro e il peggioramento delle condizioni di lavoro prevalentemente legato all'aumento dell'intensità del lavoro che è a sua volta legata all'aumento della precarietà del lavoro quelli quando si deve parlare di lavoro si deve parlare di lavoro di lavoro sicuro di lavoro qualitativamente
Importante
Finisco
Su un su un aspetto che mi sta particolarmente a cuore
Questo questo diciamo questo problema questo Progetto questa strategia legata alla quantità ma soprattutto alla qualità è particolarmente importante per le donne
Questa mattina alla commissariamenti Diamantopoulou presentandoci appunto il rapporto per il rapporto sull'occupazione in Europa e gli orientamenti per il due mila
Metteva in luce come in quasi tutti i Paesi europei non in tutti in quasi tutti i Paesi europei i programmi presentati dagli Stati membri proprio sull'aspetto
Occupazione femminile siano carenti
Siano carenti perché non ci sono indicazioni e soprattutto Successo particolare su questo su questo tema e per quanto riguarda il nostro Paese e questo è particolarmente grave perché in Italia il tasso di occupazione femminile è di gran lunga inferiore alla media
E ed è in questa direzione soprattutto sulle donne e sui lavoratori disoccupati di lunga durata che l'Italia deve mettere in campo strategie più più significative e il per le donne dicevo la qualità così come è stata descritta
Diventa una condizione necessaria per la loro partecipazione effettiva al mercato del lavoro perché non c'è dubbio che per metri
Per mettere in campo un accesso paritario delle donne al mercato del lavoro è necessario fare investimenti definire un contesto interno all'i luoghi di lavoro ed esterno sul territorio
Favorevole quando dico questo penso a al l'organizzazione del lavoro agli orari di lavoro ma penso anche a un contesto di servizi territoriali che rendano possibile conciliabile il lavoro professionale con la vita familiare
Che rendano che si mette in atto una politica favorevole al lavoro per le donne per gli uomini
E da questo punto di vista ci sono esperienze in Europa molto interessanti di interventi
Di defiscalizzazione per esempio in Danimarca ci sono esperienze interessanti per quelle aziende che fanno appunto delle politiche che vengono chiamate family friendly cioè amiche della famiglia
Rispetto agli orari rispetto alle condizioni di lavoro e rispetto soprattutto al Salario c'è un punto che è un punto di debole per tutti i Paesi in alcuni più in altri di meno e che riguarda il differenziale salariale fra donne e uomini è una discriminazione che non è più tollerabile su questo terreno l'Europa si sta accingendo a definire una legislazione una direttiva ma non è necessario non è sufficiente una normativa è necessario che si mettono in atto nell'i singoli strati quindi interventi di politica
E responsabilità degli stati membri delle aziende perché questa odiosa discriminazione di retribuzioni delle donne inferiori a parità di lavoro o di lavoro di uguale valore nei confronti delle donne
Che sfiorano in alcuni casi anche il trenta e il quaranta per cento
Questa mattina alla commissariati a Mantova polo riferendosi alle
Alle tragiche vicende e anche la situazione economica più difficile esortava tutti noi parlamentari ma era un'indicazione che ci sarà anche nel documento come dicevo all'inizio a
A fare in modo che ancora di più dove politica ci si assuma la responsabilità di governare i processi di governare in senso positivo
E indicava fra gli attori che devono giocare un ruolo ancora più forte di quanto non l'abbiamo fatto fino ad ora
Le parti sociali
Noi questa sera abbiamo qui segretario generale della UIL
Io ricordo che quando ho cominciato il mio il mio lavoro al Parlamento europeo sei anni fa
Sia tra la nella Commissione ma anche tra i miei colleghi
Tra i miei colleghi progressisti del gruppo socialista ma non solo
Diciamo che ero tra virgolette invidiata perché in Italia era noto a tutti c'era un forte sindacato unitario era uno dei sindacati che più di altri paesi riusciva a giocare un ruolo fondamentale
Io vorrei avere ancora l'invidia dei miei colleghi anche per i prossimi mese che per i prossimi anni per fare queste operò
Occorre che il dialogo sociale sia valorizzato
E questo lo si sta facendo in Europa dando un ruolo formale importante alle parti sociali al sindacato ecco io credo che anche in questo non solo nelle scelte
E ci torneremo su questo ci torneranno sia Angeletti che trentini ma anche nel
Nel dare al sindacato il ruolo che gli spetta il governo Berlusconi sta andando in una direzione contraria alle indicazioni e ai principi che sono importanti in Europa
Ecco io vorrei che proprio su questo suo ruolo che deve giocare il sindacato in questo un turno e anche nel futuro e sul ruolo che può giocare anche del costringere il governo ha
A continuare nella strada di essere allineato con le indicazioni a livello europeo credo che sia uno dei lavori più grossi che aspetta il sindacato dei nelle prossime settimane Angeletti
Noi stiamo
Vivendo un momento particolarmente difficile come movimento sindacale
Non solo come può
Apparire
Perché siamo alla vigilia di un confronto con lui un Governo che puntare inviterei discussione molte cose importanti della nostra politica della nostra stessa forza
Ma perché
Ciò avviene dopo un lungo periodo durante il quale
Il sindacato non in quanto organizzazione
Ma in quanto interessi
Valori politiche
Che sostanziano
La parola al sindacato
Solo state
Attaccante
Combattute
Con idee opinioni
Una vera politica
Che per quanto non possa aver suscitato entusiasmi
A suscitato consensi
Dentro basta parte della opinione pubblica italiana
Ed era il nove sono
Parole molto opinioni del politiche è molto semplice apparentemente di buon senso
Apparentemente vincenti
Del tipo
Vogliamo lo sviluppo
Per avere sviluppo lavoro bisogna cambiare
Il modello sociale
Perché questo modello sociale che abbiamo in Italia non genera sviluppo
Bisogna a vero un modello sociale che accentui le differenze
Bisogna mettere nel conto e anche se spiacevole accettare l'idea che ci sono in una società coloro che vincono e coloro che perdono poi troveremo il modo per
Aiutare quelli che perdono però non possiamo che non mette conto che ci sono quelli che perdono
Il sindacato
è un sindacato a
Che
Fa una politica contraria agli interessi dei giovani
Alla fauna politica che ostile o
Quanto meno ingombrante o non
Funzionale allo sviluppo dell'economia l'accrescimento della ricchezza l'aumento dell'occupazione
Il sindacato
Difende i propri iscritti che sono mediamente anzi a notti difende i pensionati perché sono tutti iscritti ai sindacati e ovviamente si non difende i giovani non fa delle politiche
Anzi a favore dei giovani anzi continuando con questa politica si pone oggettivamente contro i giovani
Questo è stato il messaggio
Che quella che viene definito in politichese neo liberismo o i neo liberisti o il turbo capitalismo
A propinato
Per anni e secondo me una grande efficace
Nel nostro Paese
Ci è stato spiegato e ha ripetuto che fatto l'esempio vedete in America la disoccupazione diluita
L'America crea occupazione crea ricchezza il modello sociale europeo peggio quello italiano perché
Ovviamente veniva preso a riferimento come il più solidaristico quindi i più fu
Ovviamente lontano da un modello
Antagonista
è lei questo bisogna cambiare i sindacati sono dei conservatori
Solo dei conservatori perché non sono capaci di capire
Quanto è cambiata l'economia quanto è cambiato il mondo del lavoro quanto è cambiato
L'Express condizioni lei può dei lavoratori e quindi del tipo di politiche bisogna fare per affrontare i problemi di lavoratori
Il sindacato è uno Stato
La politica che farsi indagato ostacolo non organizzazioni sindacali in quanto tale
Questo è il messaggio
Il messaggio
Che ha convinto milioni di nostri concittadini
A votare in un certo modo
Vedete noi dobbiamo combattere
Contro questa politica conto questi autentici modelli culturali sociali e politici
Di come
Che ci vengono proposti dal punto di vista di come vorrebbero essere rimodellata la società però
Io credo che noi non è chi dobbiamo combattere
Perché ci sono ostili
E quindi per difenderci o perché da un punto di vista
Sociale lì consideriamo iniqui ingiusti ci propongono un modello di società che non ci piace
Che di per sé sarebbe una giusta motivazione una addirittura motivazione sufficiente per combattere
Però io credo che noi dobbiamo combattere perché questo modello di società
Non è non funziona
Non è vero
Chi è il modello di società più competitivi
Non è essa non è scusi
Noi dobbiamo combattere perché
Abbiamo la presunzione
Di a vere
Delle idee e delle proposte
Che sono in grado di affrontare una nuova società
Di affrontare una società che ha bisogno di sviluppo di creazione di ricchezza
E che anche bisogno di creare lavoro e buoni posti di lavoro
Perché siamo convinti
Di a vere ragioni e di non fare una battaglia
Difensiva
Io non accetto l'idea che stiamo facendo una battaglia difensiva non perché la parola conservatore mal si addice
A un'organizzazione sindacale
Ma perché non è vero e adesso cercherò di spiegare il perché abbiamo ragione noi
Vedete faccio due esempi per
Esprimere questo concetto la questioni della previdenza
E l'altro tema che a un dietro di sé una grande un grande significato
Che è il tema dell'articolo diciotto
E della libertà di vicende l'abolizione della giusta causa
Per i licenziamenti individuali
Noi
Siamo stati accusati per molto tempo e ancora oggi adesso con minore da veemenza perché di fronte alla realtà e
Difficile soft continuare a sostenere degli editori però vogliamo siamo stati accusati di avere un sistema ha assi previdenziale
Figlio di un mondo che non c'è più
Insopportabile
Da un punto di vista finanziario addirittura dannoso nei confronti delle nuove generazioni vi ricordate gli slogan i Parioli dipende dei padri contro i figli
Noi in realtà invece abbiamo un sistema previdenziale una una legge una riforma che abbiamo fatto anche noi
Che è assolutamente
Equilibrata
Compatibile finanziariamente
Con le risorse disponibili in questo Paese
Addirittura
Meno costosa
Di quantità di quante costosa il sistema previdenziale in altri paesi europei
E non c'è nessun motivo
Nessuno motivo per cambiarlo
Infatti a un adesso come avete potuto constatare hanno cominciato a cambiare la motivazione
Fino a poco tempo fa ci spiegavano che era insostenibile ci saranno le Kobe il siano stati due pensionati per ogni lavoratore facevano le proiezioni ancora qualcuno si azzarda a fare proiezioni che ci amassi tra cinquant'anni ci saranno tanti di quei pensionati pochi lavoratori quindi non avremo adesso dobbiamo adesso cambiare del sistema previdenziale
Tutte argomentazioni del tutto speciose de tutto sbagliati perché in realtà
Che cosa vogliono
Perché cosa c'è di dietro oltre che siccome non si può presumere che non siano ignoranti hanno fatto loro la verificarlo già fatta sanno benissimo quali sono i conti della verifica e sanno benissimo che quando saranno costretti a dire
Quali sono islandese ha verificato l'ha da dire la riforma ha funzionato anzi abbiamo ancorché sparpagliato più soldi di quanti erano previsti nel mille novecento novantacinque novantasei
Loro perse un altro obiettivo
Che voglio togliere
Un po'di risorse finanziarie
Dal sistema previdenziale
E attraverso la riduzione dei contributi trasferirle alle imprese
Questo è il problema siccome non possono siccome non possono chiedere allo Stato di ridurre i contributi perché è chiaro che c'è un problema di equilibrio
Finanziario
La riduzione delle tasse l'hanno già ottenuta
Come dire al limite dell'azzardo perché poi prima o poi bisogna sai Gottardo sarà costretto a fare una legge finanziaria a vedere sì c'è l'equilibrio se siamo dentro i parametri e quindi sui tagli alle tasse sono promessi sono sostenibili comunque tutto ciò che hanno potuto fare lo hanno già fatto anziani quindi adesso cercano una cosa molto semplice ricerca di vedere se è possibile ancora
Salvare o aumentare
I Bilanci riprese attraverso una operazione di puro trasferimento finanziario e se ne apre l'iniziale alle imprese perché lo fanno
Perché il nostro sistema imprenditoriale
Quello non è abbastanza competitivo non è sufficientemente competitivo per un Paese importante come l'Italia
Per la settima o sesta potenza industriale del mondo
Che ovviamente si deve competere
Ineluttabilmente
Non solo
Con i paesi europei per i quali non ci sono più via barriere né possibilità di protezione su quella moneta unica ha già risolto il problema delle svalutazioni competitive che sono stato il vero strumento di politica economica
Usato per molti per molti anni
Quindi devono poter competere che cosa si sono resi conto
Questi si fanno delle battute sul fatto a Confindustria fosse o contro l'Europa nonché esponenti qua erano contro l'Europa contro la moneta unica Giraglia va be'di che cosa si sono resi conto una cosa molto semplice che in nel ventunesimo secolo
Non essendoci più protezioni in undici il dovendo competere
Non si può competere sul piano dei costi un Paese come il nostro non può competere sul piano dei costi
La l'errore perché noi pensiamo di avere ragione
Perché è assolutamente illusorio l'idea dei nostri imprenditori che in fondo riducendo un po'lo stato sociale quindi destinando meno risorse allo Stato cioè riducendo un po'il costo del lavoro si possa in qualche modo continuare a produrre a esportare quantità come dicono loro creare sviluppo chiederemo i posti di lavoro
è una cosa che purtroppo vogliamo metterla così non è credibile non è realizzabile
Nessun noi non abbiamo un futuro se pensiamo di vendere prodotti merci che vengono acquistate semplicemente perché costano un po'di meno
Di quelle francesi di quelli tedesco di quelle inglesi
Per un motivo molto semplice perché abbiamo davanti
Una prospettiva di a vere decine di milioni di lavoratori
Abbastanza scolarizzati
Con una sufficiente cultura industriale
Che possano oggi
Un quinto di quanto costano i lavoratori italiani
Certo questo divario si ridurrà ma ci vorranno molto tempo
Siri ci vorrà molti anni prima che questo divario questo gap diciamo così questa competizione so dumping sociale si risolva e in tutti questi anni noi non possiamo sperare di competere con loro sul piano dei conti
Dobbiamo compete solo e non abbiamo alternativo
Dobbiamo competere sul piano della qualità
Cioè dobbiamo fare un salto i nostri imprenditori devono fare un salto devono rimettere un po'di soldi e mi hanno un molti soldi che hanno accantonato
E sparsi in giro per il mondo nelle attività
Perché allora possono fare degli gli investimenti che non hanno fatto perché qua anche quando il nelle epoche l'hanno fatta lo fate per risparmiare lavoro adesso bisogna fare investimenti per far sì che i prodotti che vengono
Fatti dai nostri in presi siano qualitativamente competitive bisogna metterci i soldi bisogna fare la dice
Non bisogna bisogna puntare a fare una cosa meglio di un altro
Purtroppo questo è davvero siccome loro invece sono
Molto convinti
Della loro incapacità barre della impossibilità di percorrere questa strada cercano tutte altre strade quelle più semplici più comode che è quella appunto di fare di raffigurare un modello di società un po'meno
Costoso
Riducendo una serie di prestazioni cioè e dentro questa logica
Si scrive anche la richiesta
Dedico della Confindustria
Perché quello quando Dean quando io alcuni ministri dell'attuale governo avanzano certe proposte
La avanzano perché gli vengono suggerite
Come medico usiamo un eufemismo
Gli vengono suggerite che cosa c'è dietro vedete che cosa loro hanno come è stato presentato
E stato depredato Maria molto curiosa no mistifica anche come molte delle cose che che siamo costretti a combattere
In Italia sia adesso abbiamo fatto un po'di più le come dire un po'di flessibilità nell'ingresso si entra conventi contratti Diversi quindi credo che non ci sia più neanche la fantasia e in grado la più sfrenata fantasia in grado di individuare modalità di ingresso al lavoro più flessibili di quante ce ne sia possibile oggi in Italia però rimane un problema sostengono che non esiste la flessibilità in uscita e che quindi il nostro sistema è ingessato non è competitivo non possiamo assumere perché non possiamo licenziare
Ha la gli imprenditori sostengono la tesi che più facile separarsi dalla moglie che da un proprio dipendente quindi questa è una cosa che non sta né in cielo né in terra
Un un un mondo assurdo che sociale solidali a perché non ci apprestiamo a come fare un'economia di mercato al non essere flessibile anche sul piano della quantità di occupazione
E questo che cosa c'entra con l'articolo diciotto in Italia
Non solo possibile
Ma si può licenziare per motivi economici
Cioè con una motivazione che l'abbia andava male si deve ristrutturare chiude a costi più bassi di quanto avviene in Germania in Francia e in Inghilterra e negli Stati Uniti d'America
Dichiaro negli Stati in materia di che essere venti quando si legge dieci mila persone in meno no viveva una grande forza le vicenza venti mila persone
Quella società deve fare tutto un piano finanziario per dare i soldi per pagare ma Hans come sempre le pensioni sotto pagare due accantonare i soldi per tutti gli anni che mancano a cui lavoratore che vorrebbe mandare via fino alla pensione poi se ne può e lo paga l'azienda in Italia quando va malissimo per lei impresa cioè gli costa
Massi pagano la mobilità
Mi interi integrano come facciamo con un qualche accordo sindacale brucia se no paga tutto lo Stato cioè pagamenti in ogni e licenziano tranquillamente e meno costose e guardare questa non è un'opinione di un sindacalista
Che ovviamente potrebbe essere sì anzi è sicuramente di parte
Questa è l'opinione di degli imprenditori
Che dicono sì in effetti in Italia meno costoso e molto più costoso licenziare in Francia o in Germania ed in Italia e in Italia sì abbiamo queste apparenti come dire procedure Bonafini però facciamo come ci pare
E alla fine ci possiamo liberare delle persone apposti modesti
Non c'entra nulla con lui il licenziamento senza un motivo perché l'articolo diciotto dice
Un lavoratore
Che viene licenziato senza un motivo è un giudice della Repubblica non un sindacalista riconosce che è stato un licenziamento illegittimo lo rende nullo
Che cosa fa rende nullo un atto illegittimo
Nulla di travolgente domanda perché lo fanno
Non è che non lo fanno cioè forse milioni di di di persone di di non non conoscono esattamente che cosa succede esiste una parte di anche dei giornalisti non lo sa una parte lo sa i fa finta di non conoscerlo
Ma sicuramente gli imprenditori egli esponente avuti due sanno perfettamente di che cosa stanno parlando e allora la domanda è perché perché lo fa
Per un motivo molto semplice
Per un motivo molto semplice è una questione di potere
Di potere
L'idea che se il loro hanno ancora più potere di quanto ne hanno oggi sui lavoratori
E sono in grado di esercitare non materialmente
Ma potenzialmente la minaccia e la paura
Sul singolo lavoratore
La forza di questo lavoratore o dei suoi compagni
Uno delle organizzazioni sindacali per chiedere per rivendicare condizioni di lavoro aumenti salariali scende in maniera precipitosa
Scende in maniera precipitosa
Il e perché Noè dovremmo accedere
A consegnare tutto questo potere agli imprenditori non ne hanno secondo me mi hanno già abbastanza ecco perché noi diciamo di no all'articolo diciotto
Non c'entro nulla con la questione della flessibilità
E dobbiamo fare questa battaglia per spiegare che non c'entra nulla con la flessibilità proprio perché noi non siamo un sindacato o dei sindacati
Perché vale pure per il altre organizzazioni conservatori
Ma vogliamo avere un modello di rapporti sociali che sia veramente moderno e perché noi crediamo gli va dicono affermazione per ovviamente non annoiare
Una società coesa socialmente è una società competitiva
Non è vero
Che una società disarticolata
Frantumata divisa e più competitiva di una società coesa sapete per me per un perché io invece nel ventunesimo secolo
Una società coesa e una società competitiva
Per le cose che diceva prima la compagna
Qual è la possibilità concreta che noi abbiamo come cittadini europei e quindi anche come Citi degli italiani di garantire
Standard di vita
Crescenti
Diritti ai lavoratori
La democrazia
Tutti la libertà tutt'tutta la nostra civiltà che è stata
Con il sangue
Con due guerre civili abbiamo combattuto in Europa
Realizzata il fatto di poter
Essere all'avanguardia nelle l'uso nella produzione nell'uso della tecnologia
E a differenza di quello che è accaduto nel ventesimo secolo nel ventunesimo secolo la la cosa più importante
Non sono le quantità di impianti siderurgici
Che a un paese è la con noi scienziati
La quantità e la qualità della conoscenza determinerà la competizione
Anche sul piano economico
Dove risiede la conosce
Sindacalisti prevarrà o o perché ci sarà uno come dire il prevalere di o di forze politiche più vicina al lavoro
Perché l'Est la struttura economica è fatta in questo modo e sarà sempre più in questo modo dove è il più importante
La conoscenza e la professionalità dei del lavoratore rispetto all'impianto o alla velocità con l'inquadri sia moderna rimpianti
E se questo è vero detto in maniera
Ovviamente però voce ovviamente un po'Rodgers che varia se il futuro è una società nella quale la conoscenza è importante la cosa più importante che c'è
E la professionalità del lavoro sono importanti una società che valorizza il lavoro
è competitiva
Maggiormente competitiva di una società nella quale cui lavora ad ore
Si sente un'estranea
Si sente che
Un un miliardo
Si sente non integrato pensa e quella società non è esattamente la sua in quel mondo lì quella società non sarà mai competitiva
Non riuscirà ad accrescere la propria ricchezza proprio sviluppo materiale e morale
Questo modello sociale che noi abbiamo conquistato
è un modello sociale vincente
Un modello sociale vincente
E non prevarranno in Europa
Modelli sociali DiVersi perché non sono vincenti
Se fossero stati vincenti
La Thatcher che è andata al governo venti anni Franco
Sarebbe avrebbe esportato e avremmo il suo modello in tutto loro
E il dibattito RAI gli americani tra i modelli sociali americane il modello sociale europeo
Sarebbe stato un dibattito già terminato
E invece così non è successo imbianchini e offrì di della Thatcher
Neanche il mio il mio figlio la Thatcher riusciranno in questa impresa
Non ci noi dobbiamo essere fiduciosi
Dobbiamo essere fiduciosi perché pensiamo di avere il faccione con perché siamo dalla parte giusta nove rappresentiamo certi valori tuteliamo le certa parte della società e e quando lo diciamo
Spesse volte diamo delle armi all'avversario
Perché lo diciamo in un modo che eccome se ci colpevoli Dassin eccome se cercassimo di allibiti le scuse perché facciamo certa politica
Noi ci battiamo per lo sviluppo dello stato sociale
Non solo perché dobbiamo difendere la parte più debole
Della società
Che come dico sarebbe una motivazione sufficiente
Ma perché siamo profondamente convinti che la Società nel ventunesimo secolo sarà una società nella quale la coesione sociale è una risorsa non un costo come sistematicamente da destra e da sinistra sinistra dicono come con un po'di rammarico cioè come per dire va be'però ha un costo che bisogna pagare perché l'ingiustizia di ingiustizia
No
Esattamente il contrario è un fatto positivo la coesione sociale è una risorsa
Il nostro è uno stato che faccia della coesione una cosa fondamentale non sopporta un costo non detrae la produzione la cui entità delle risorse anzi fa un investimento importante fa l'investimento sulle persone
Chiedo scusa
Allora direi che prima additarla parola Bruno Trentin che conclude questo nostro incontro
Sarebbe interessante se ci fossero degli interventi o delle domande del pubblico
Così e poi
Possiamo
Interloquire su questi temi che
Sono proprio il punto centrale dal
Della nostra vita insomma
Forse il freddo si fa a dire che meglio no
Ascoltare Bruno e poi e poi magari chiacchierare da otto allora Bruno Trentin
Io riparto
Dopo un importante intervento di Angeletti sulle questioni che aveva sollevato nell'introduzione Fiorella che
Anche a proposito
Degli eventi drammatici che
Si sono succeduti dalla giornata di ieri fino ad oggi
Perché hanno davvero insanguinato il mondo intero
Non solo
Le migliaia di persone
Intrappolate nel Fuoco nella polvere nelle macerie
La miglior cuoco asciutta
Ecco la prima sensazione che credo dobbiamo muovere in questo momento e che c'è forte il bisogno di Europa
Per fare fronte anche a una situazione come quella che dovremo fronteggiare nelle prossime settimane
C'è un forte bisogno d'Europa
Anche per le tradizione che ha avuto l'Europa nel ricercare nel costruire soluzione di pace
Nelle varie aree del mondo in modo particolare
Nell'area del Medioriente che costituisce da decenni un focolaio di crisi
Di sofferenze
Di tragedie
C'è bisogno d'Europa perché abbiamo bisogno
Di fronte ai fatti di ieri
Davvero
Disse radicare di combattere
Di reprimere
Le radici del terrorismo
Di un terrorismo che dimostra quella selvaggia
E quell'assenza totale dovranno
Discutono
Abbiamo bisogno di loro perché
Non possiamo immaginare la rivalsa
Contro gli attacchi di ieri
Attraverso la criminalizzazione indiscriminata di interi popoli che soffrono da decenni una situazione disumana di estrarne azione
Di vita nei campi di concentramento
Di negazione della propria identità
I popoli guai a noi sei
Scoprissimo lasciassimo che altri scoprire no
Il grande nemico
Che so nella religione islamica
Nella massa
Dei profughi degli esuli
Degli abitanti delle dei campi della Palestina
Guai a noi se ricevere Sereni agilissimo
Ad un atto così cinico e barbaro con come il terrorismo
Di questi giorni
Con una criminalizzazione altrettanto Barbara
Una criminalizzazione di un popolo e cerca una via d'uscita
Al proprio destino
Compito cioè l'Europa nella misura in cui potrà effettivamente esercitarsi sarà quello appunto di isolare il terrorismo
Non di fare di tutto un popolo il colpevole
Delle disastri creati da un gruppo di persone isolare il terrorismo
Individuare i responsabili colpire i responsabili
E apprendo con ciò la strada anche ad un processo
Certo più difficile oggi di ieri
Ma ineluttabile
Di ricerca di una soluzione pacifica
Delle situazioni del Medioriente
Di ricerca di una soluzione che garantisca tutti
I soggetti il diritto all'Out terminazione alla sicurezza
Alla pace
Una pace che è stata negata
Per più di trent'anni a questa zona nel nostro Paese
Ed è proprio qui
La matrice di una situazione che produce anche il terrorismo
E non abbiamo bisogno di aspettare gli avvenimenti di ieri per potercelo costata e in questa piaga che non può lasciare indifferenti nessuno
E non può lasciare indifferente l'Europa
Esiste che matura sempre nuovi pericoli
Per la pace nel mondo per la salvezza anche di una civiltà
E c'è bisogno di un governo europeo
Anche per fare fronte in questa fase difficile
Ancora più difficile dopo gli avvenimenti di ieri che avranno le loro ripercussioni
Non solo sulle Borse probabilmente ma anche sui tassi di crescita dell'economia nei vari Paesi
C'è ancora più bisogno di un governo europeo
Capace di creare occupazione
Di favorire una crescita basata sull'innovazione sulla competizione ad alto livelli con gli altri
Interlocutore nel mondo
Proprio perché oggi partiamo in questa realtà europee
Da un fatto
Indubbiamente nuovo
Con l'entrata
Undici Paesi e poi dodici
Nell'Unione monetaria europea
Con l'entrata dell'Italia
Tra i Paesi di testa
Nell'Unione europea abbiamo conseguito
Un primo risultato
Che era impensabile negli ultimi dieci vent'anni della storia del nostro Paese
La ripresa crescita economica
Senza ricadere immediatamente nell'inflazione
Senza ricadere nei drammi
E abbiamo conosciuto di un'inflazione che determina un abbassamento del costo del salario del salario reale
Senza un'inflazione che poi successivamente diventa nuovamente stagnazione depressione
Con l'euro
Non abbiamo posto fine almeno fra i Paesi che hanno partecipato a questa grande sfida
Abbiamo posto fine alla guerra dei cambi
Abbiamo posto fine a una battaglia che si è svolto negli ultimi vent'anni fra i diversi Paesi dell'Europa
Quella che si è chiamata con un eufemismo
L'inflazione competitiva la svalutazione competitiva
E sappiamo bene quale attaccamento hanno avuto l'imprenditore nel nostro Paese
Per questo modo di
Campare senza innovare
Ne parlava Angeletti poco fa
Facendo contribuendo alla svalutazione della lira
Per poter vendere a prezzi
Più a vantaggio così minori
E importare inflazione che in questo modo contribuiva anche a logorare il potere d'acquisto delle retribuzioni
Bene questo è finito
Che si è creato in questi ultimi anni per la prima volta la possibilità di attivare una crescita dell'economia e anche una crescita dell'occupazione
Senza incorrere nello scontro dell'inflazione
Senza vedere la svaluta azione della moneta nazionali
E dire che in questo c'è già la spiegazione dell'ostilità
Con la quale una parte della classe imprenditoriale
Una parte dell'establishment del nostro Paese fino al governatore della Banca d'Italia hanno osteggiato
Il traguardo dell'unione monetaria
Hanno osteggiato la conquista della moneta unica che diventerà una cosa materiale
Fra pochi mesi
Anche nel nostro Paese
Da questo dato è partite la possibilità
Per la prima volta dopo tanti anni
Di registrare anche in un'economia così debole come quelle italiana
Un aumento dell'occupazione abbastanza consistente
E per la prima volta una riduzione del tasso di disoccupazione
Certo questo è avvenuto secondo dei risultati
Che variano da paese a paese in Europa
E variano a seconda del tipo di crescita economica che si è realizzata nei diversi paesi
Nei Paesi dove gli investimenti nelle alte tecnologie nuove tecnologie sono stati importanti la crescita è stata maggiore
E maggiore nel nostro tempo è stata la qualità dell'occupazione
Come diversi sono i problemi
Che hanno dovuto affrontare diversi Paesi a secondo del grado di innovazione
Per quanto riguarda l'aumento dell'occupazione per quanto riguarda la qualità dell'occupazione
è questa la ragione la quale una parte degli sforzi e delle istituzioni europee in questo ultimi anni
Sotto la spinta dei sindacati ed è la sinistra europea
Una parte di questi sforzi si è concentrato nella promozione
Non solo della quantità dell'occupazione ma dalla qualità del lavoro della qualità dello sviluppo
Si è ricordato che a Lisbona un anno fa
Le varie nazioni che compongono l'Unione europea
La commissione esecutiva dell'Unione Europea
I governi
Hanno concordato su l'obiettivo di una società della conoscenza
Che consentisse all'Europa come tale di competere al più alto livello
Con i grandi soggetti dell'economia internazionale gli Stati Uniti
E il Giappone
Una società della conoscenza che implicava
Una svolta radicale nelle politiche di investimenti di ogni singolo governo e di ogni singola nazione
In due direzioni
Non in trentasei in due direzioni
Gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo
E finalmente consentissero ad un Paese come l'Italia per esempio di uscire da una fase lunga di dipendenza totale
Dall'estero in materia di innovazione in materia di conoscenze in materia di ricerca noi importiamo brevetti non ne importi ai nonni esportiamo nessuno
La maggior parte dei nostri ricercatori cerca all'estero una soluzione e una via di fuga
Abbiamo
Il tasso di investimento nella ricerca e lo sviluppo sia da parte dello Stato che da parte dell'impresa
Che è il più basso fra tutti i Paesi dell'Unione europea ed è il più basso fra tutti i Paesi industrializzati
La società aveva conoscenza vuol dire battersi quindi per conquistare
No l'indipendenza dell'autarchia
Ma un'indipendenza di conoscenza un'autonomia di è una ricchezza
Di conoscenze e di invenzione
Che consenta al nostro Paese appunto
Di confrontarsi con gli altri su scala mondiale non con i paesi del terzo mondo ma con i Paesi più avanzati
Fra le nazioni industrializzate
Promuovendo nuove tecnologie
Nuove forme di organizzazione del lavoro
Nuove forme di valorizzazione dell'apporto creativo che il lavoro può dare
Secondo terreno sul quale questa battaglia può essere vinta
Secondo terreno sul quale è possibile costruire anche in Italia una società della conoscenza
Quello della formazione
La formazione per i giovani
Per gli adulti per il loro aggiornamento professionale
Per i lavoratori anziani
Piano spesso bisogno di riqualificarsi per potere continuare a restare sul mercato del lavoro
Per i lavoratori immigrati e per
In primo luogo
Una grande massa dell'occupazione femminile che ancora stenta a entrare in questo mercato del lavoro
E anche questo è una grande battaglia
Conquistare un sistema che garantisca la formazione lungo tutto l'arco della vita per milioni di soggetti
E non per un piccolo gruppo di tecnici o di direttori delle aziende
Vuol dire investire grandi risorse della collettività in questo caso
Vuol dire porre questo obiettivo in testa a tutti gli altri
Vuol dire per essere chiaro che dovremmo riflettere in futuro
Se ridurre le imposte per distribuire qualche decina di migliaia di lire
Ai contribuenti ossei concentrare molte più risorse in campi decisivi come questi che sono vitali in molti casi per il destino ad una persona
Per la possibilità di reimpiegare assi in un'attività produttiva senza dover scendere la scala delle qualificazione finire poi espulso marginalizzato
Nel mercato del lavoro
Effettivamente questa è la strada
La sola con la quale nel possiamo affrontare
Credibilmente
Le trasformazioni che sono in corso e la nostra economia erano società
Gli imprenditori in questi ultimi anni
Si riempiono la bocca di slogan e di come la flessibilità del lavoro
La mobilità del lavoro
Prendendoli spunti da fenomeni che indubbiamente sono oggettivi
Io non cercherò altri per gli aggettivi per definire la flessibilità del lavoro o la mobilità sono dati di una realtà che vede con le nuove tecnologie
Invecchiare molto rapidamente le qualificazione professionalità
Che vedono mutare i rapporti fra produzione e mercato
Nel senso che le variazioni del mercato possono incidere molto più rapidamente
Sulla vita e l'attività dell'impresa e quindi certamente esiste un problema di flessibilità dell'impresa di capacità di adattamento alle trasformazioni una scelta del mercato come esista un problema quindi
Il flessibilità del lavoro
Di adattamento del lavoro nella sua qualità
Nelle capacità professionale dei lavoratori
Ha dei mutamenti incessanti come sono incessanti
Il mutamento di nuove tecnologie oramai una tecnologia non dura
Più di due tre anni al massimo ed è già invecchiata
E richiede già degli operatori che sia un aggiornati nel loro capacità di operare di utilizzare le tecnologie più recenti
Questo è un dato di fatto che non ignoriamo
Questa è una realtà non è
Non è ideologia non è il complotto del capitale
è una realtà con la quale dobbiamo misurarci
Un'altra cosa
L'ideologia
E il grande padronato
Agitato in questi anni
E che purtroppo in molti casi ha fatto strada anche nelle file della sinistra italiana
E ha pesato in larga misura
Come lo slogan che la flessibilità del lavoro
Crearsi il nuovo occupazione
E attraverso i contratti a tempo determinato e meglio ancora attraverso la libertà di licenziamento individuale sì cresceva l'occupazione in questo Paese
Questo è un dato che non è mai stato dimostra e si è rivelata nei fatti in molti casi anche nella nostra storia con una grossa bugia
La realtà è che la flessibilità del lavoro la possibilità cioè
Non Attraverso neanche un sopruso verso il singolo individuo ma attraverso i licenziamenti per ristrutturazione attraverso i contratti a tempo determinato
E quindi l'interruzione frequente dei rapporti di lavoro
Se non è
Se non si svolge in un quadro in cui questa flessibilità viene governata
Determina progressivamente
Una precarietà del lavoro
Determina una dequalificazione del lavoro
Si è licenziata e si perde un'occupazione non c'è la possibilità di riaprire via riavere un altro occupazione almeno dello stesso livello professionale
E così in questo modo si stanno bruciando in Italia in modo particolare centinaia di migliaia di professionalità che hanno devono completato il mandavano distrutte
In questo modo si vanifica anche uno sforzo immenso che la collettività allo stato affatto per formare per quindici per quindici anni
Una persona attraverso la scuola la scuola dell'obbligo eccetera e poi
Di fronte al primo mutamento delle tecnologie questo sforzo viene identificato gettando via gettando via
Un patrimonio di conoscenza
O queste la strada
Oppure la strada è quella di garantire a tutti i cittadini che lavorano
La possibilità di aggiornarsi di formarsi di riqualificarsi lungo tutto l'arco della vita
Ed è una cosa che costa è una cosa che comporta una straordinaria mobilitazione di risorse pubbliche
Dell'impresa
Io aggiungo anche dei lavoratori che devono in questo modo conquistarsi un'assicurazione per il futuro
La certezza che a questo punto
Un lavoro accumulato una conoscenza accumulata non vada dispersa e non vada distrutta
Formazione per i giovani dicevo
Si devono poter completare nell'impresa in
Periodi adeguati la formazione iniziale che ricevo nella scuola anche nella scuola professionale ma che non basta ancora garantire loro una competenza
Una formazione per i lavoratori adulto che dopo due tre anni deve potersi riaggiornare
E non essere mandato via
Con una scarpa rotta
Formazione per il lavoratore anziano
Quelli di oltre quarantacinque anni che le imprese tendono ad espellere puramente e semplicemente dal mercato del lavoro
Addossando allo Stato la collettività il costo del loro mantenimento attraverso un'assistenza molte volte miserabili
La formazione degli immigrati
La formazione dei giovani la possibilità cioè di valorizzare questa grande risorsa che diventa i valori umani di lavoro umano soprattutto in una fase di trasformazione di evoluzione come questo
Ecco non esistono
Altre ricette
Per conquistare una buona essa e si e instabile occupazione
Lo dimostrano tutte le esperienze mi sono accomunati in Europa
Lo dimostra il fatto che in Germania almeno
Per quanto riguarda l'esperienza dell'apprendistato che è stata realizzata con i sindacati in quel Paese non esiste praticamente la disoccupazione giovanile
è dimostrato dal fatto che in un Paese come la Svezia dove esiste un programma di educazione degli adulti che tocca anche i lavoratori anziani
Beh il settantadue per cento della popolazione attive occupata
Ivi compreso molte donne e uomini che hanno più di sessanta anni
In Italia siamo ancora al cinquanta per cento
Della popolazione
Per quanto riguarda le donne i trentasei per quanto riguarda gli ultra cinquantacinque enni e il trenta
Contro il sessanta il settanta per cento e negli altri Paesi
E questo perché manca appunto questa scelta di fondo che si chiama innovazione tecnologica ricerca e che si chiama formazione permanente
E qui emerge in un ritardo generale dell'Europa un ritardo
Terrificante
Dell'Italia
Nel nostro Paese
Per una lunga latitanza dei governi
Anche nei governi del centrosinistra noi abbiamo avuto delle pure delle esperienze importanti io penso alla riforma della scuola
Dell'università
Nella ricerca sono riforme importanti anche se non sono diventate io credo per colpa
Nostre
Delle grandi battaglie nella società
Che consentissero di mobilitare davvero grandi forse
Il consentissero di fare superare anche alcuni segmenti della società dell'esistenza di tipo corporativo
Ma queste riforme sono rimaste senza risorse
E allora
Può essere bello ambizioso dichiarare che c'è l'obbligo di formazione fino a diciotto anni anche attraverso forme di forma di formazione nell'impresa
Può essere importante arrivare a formulare del masterplan per dei lavoratori che non possono arrivare fino alla laurea universitaria
Ma se mancano le risorse per sperimentare concretamente questo modo di formazione lavoro se l'Italia rimane malgrado queste riforme sulla carta all'ultimo posto
Nella formazione dei giovani e degli adulti
Noi resteremo sempre all'ultimo posto fra i Paesi industrializzati nella capacità di utilizzare
Le capacità creative era forza lavoro
E abbiamo dall'altro lato una resistenza ottusa dell'impresa che la maggioranza degli interessi almeno
Che punta una pure appunto all'espulsione senza formazione non vogliono caricarsi dell'obbligo di questo obbligo verso la collettività
Di formare di aggiornare gli adeguare
I lavoratori ad assumere sempre nuovi compiti a dire a trasformare il loro lavoro in un fatto sempre più creativo
Lo diceva Angeletti la ricerca è quella della riduzione
Affannosa del costo del lavoro
E quella di competere a questo punto con i paesi del terzo mondo non con i Paesi industrialmente avanzati équipe perdere quella competizione
Il perdere quella competizione quando ci accorgiamo che fra l'altro anche dei Paesi un tempo del terzo mondo come
Le nuove potenze asiatiche per esempio il tasso di formazione di educazione di scolarità
è più alto è più alto di quello che noi realizziamo nel nostro Paese
Si capisce allora
Perché improvvisamente
Questa scoperta
Dell'articolo diciotto sui licenziamenti individuali come quello che dovrebbe diventare l'elemento liberatore
Delle iniziative dell'imprenditorialità nel nostro Paese
Si comprende bene
Perché molte imprese italiane sono oramai prese in questa contraddizione profonda da un lato stanno caricando ai lavoratori delle più diverse responsabilità che le diverse professionalità sempre nuove responsabilità subito sul patto del lavoro
Si chiede al lavoratore questa volta non di non pensare ma di pensare di intervenire
Di rendere conto su quello che ha fatto
E su come l'ha fatto
Si parla di qualità totale
E nello stesso tempo visita
La sicurezza di un contratto a tempo determinato
Di sei mesi
Dopodiché grava l'incertezza assoluto su quello che capiterà dopo
E anche qui ci sono due strade
O questo lavoratore anche con contratto a tempo determinato
è in grado appunto
Di contattare le sue condizioni di lavoro
E di essere garantito di poter acquisire una maggiore qualificazione attraverso questa esperienza
Di uscire quindi a questo lavoro più formato
Più competente di prima
O questo lavoratore certe destinata alla precarietà
Ma nel frattempo non farà un gran bel lavoro
Non sentirà la responsabilità del risultato dato che è trattato come trattato in molti casi come una forza assolutamente quasi supera
Ecco perché hanno il licenziamento individuale
Ecco perché allora
Si tratta di fare ingranare sulla testa di tutti i lavoratori e voglio sottolinearlo in particolare dei lavoratori con dei contratti a tempo determinato in particolare per loro
La minaccia quotidiana
Colti di Anna de il licenziamento individuale
E la soluzione autoritaria
Quella di reggere una contraddizione sempre più pesante attraverso la legge del bastone
Ecco perché la battaglia sull'articolo diciotto diventa una grande battaglia di diritti e di libertà
Vorrei rassicurare
Quanti fanno delle proposte come
Il ministro Marzano
Si propone di lasciare le cose come stanno per i lavoratori attualmente occupati
Ma di intervenire soltanto per i nuovi occupati
Quindi si pensa per i giovani
E per loro di garantire il look contratto a tempo indeterminato
Con la possibilità però di licenziare il giorno dopo
Ad un cenno dell'imprenditore
No noi non ci poniamo il problema di difendere l'articolo diciotto o almeno non ce lo dovremmo porre chiudiamo porre il problema di estendere l'articolo diciotto alla tutela dei lavoratori delle piccole imprese
Alla tutela dei lavoratori
Con contratto a tempo determinato che sono i più colpiti da questa misura
E costruire su questo tema di di libertà
Di diritti
Un'unità nuova fra le varie categorie di lavoratori
Ecco io ho già detto quali sono i primi passi avanti che sono stati compiuti
In Europa
Ma dietro a questi passi avanti dietro alla realtà dell'unione monetaria vi sono stati degli atti politici
Su cui la sinistra e sindacati hanno potuto pesare
E ricordo ancora i risultati del vertice di Lisbona l'anno scorso
La prima volta che si è posto come obiettivo all'Europa la piena occupazione è un'occupazione informata formata qualificata
Si potrebbe ricordare
Fiorella l'agenda europea agenda sociale europea
Si deve ricordare
La Carta dei diritti fondamentali
Che stabilisce anche per il nostro Paese
Dei diritti fortemente innovativi diritto dall'associazione sul luogo di lavoro
Il diritto guarda caso al licenziamento senza giusta causa
Difendersi contro il licenziamento
Senza giusta causa
Il diritto all'informazione alla consultazione al confronto nel caso dei licenziamenti collettivi
Il diritto alla formazione permanente alla formazione lungo tutto l'arco della vite
E si potrebbe aggiungere ancora lo statuto la scelta europea che è stato approvato recentemente dal Parlamento che riconosce un diritto all'informazione alla consultazione
Dei lavoratori dei loro rappresentanti
Le norme stabilite il perito comitati europei
Dei gruppi industriali principali
Dove sono stati ribaditi il diritto all'informazione preventiva e la consultazione dei lavoratori le proposte persino per una riforma dello Stato sociale
Che consenta di fare fronte alla grande sfida di questi prossimi anni quello d'un invecchiamento della popolazione
A cui non corrisponde
Un aumento che la popolazione attiva
La partecipazione delle donne e dei lavoratori più anziani dei lavoratori immigrati
Ora di fronte a questo programma da questo progetto
L'Italia rischia soprattutto con la nuova condizione che si è venuta a creare dopo le elezioni
Di essere di nuovo
E imposizione questa volta apertamente reazionaria
Alla coda di tutti i Paesi dell'Unione europea
L'Italia che ha avuto un ruolo nel passato anche con i governi più diverso
Anche nei momenti in cui il centro destra
Dimostrava un forte impegno nella costruzione dell'Europa rischia oggi di essere davvero
L'arbitro azzoppa
Di questa Europa che si cerca e tenaci
Non si tratta per noi soltanto in questa fase
In questa grande battaglia che ci attende
Di chiuderci in difesa
Questo è semmai la vera preoccupazione che io
In questo modo andremmo abbracciati noi
è una parte del padronato verso l'abisso
Io sono convinto delle ragioni fino in fondo e il movimento sindacale italiano ha manifestato in questo periodo di fronte a questi attacchi allo stato sociale al
Al via i diritti conquistati con lo Statuto dei lavoratori
Sono profondamente convinto della giustezza
Di questa posizione e non c'è niente di conservatori messe
Ma quello che è necessario
Anche per parlare al Paese anche per parlare ad altre forze
E quello di associare qui no ha una forte proposta politica
Ad una proposta di svolta nella politica economica e sociale che metta appunto l'innovazione la formazione e la ricerca al centro di un grande programma di sviluppo
La proposta di una svolta nelle relazioni industriali
E Ardengo gli appunti la relazione industriali e rapporti
Tra i sindacati e il sistema dell'impresa
Alle e i nuovi imperativi di questa fase di trasformazione comporta
Allora si tratta nel contratto di lavoro di scambiare davvero la flessibilità del lavoro con la in un programma di formazione permanente
Con l'impiegabili vita dei lavoratori
Con la sicurezza che si devono avvenire che dovunque vanno troveranno un'occupazione professionalmente più gratificanti
Si tratta di scambiare
Uso questo termine brutale
La maggiore responsabilità che si chiede ai lavoratori nelle esercizio la loro attività nel risultato del lavoro
Con il diritto al controllo sul lavoro e sul tempo di lavoro
Si tratta
Di riconquistare la primazia della contrazione collettiva nel definire le condizioni con le quali si possono fare dei contratti temporanei dei contratti a tempo determinato
Si tratta di garantire la certezza del contratto
Attraverso l'articolo diciotto
La certezza del contratto anche e soprattutto per chi ha un contratto a tempo determinato
In questo modo la battaglia per l'occupazione
Diventa una grande battaglia per i diritti
Diventa e offre la possibilità poi in un mondo del lavoro così diversificata
Fra lavoratori dipendenti di tipo tradizionale lavoratori se gli autonomi lavoratori parasubordinati la possibilità di costruire una grande solidarietà fra tutte queste categorie questi diversi modi di avvicinarsi al mercato del lavoro intorno ad una grande battaglia dei diritti
E offre un'alternativa radicale
All'autoritarismo strisciante che sta venendo avanti in questo periodo
In questo modo forse troveremo anche la strada
Per dare un contributo non soltanto un verboso
La lotta per governare i processi di globalizzazione
Ha la possibilità cioè
Di dare a partire dall'Europa un governo questi processi
Alla possibilità di democratizzare le istituzioni che dovrebbero garantire
Una pari opportunità alle varie nazioni che partecipano al Governo l'economia globale
La possibilità di combattere insieme
Quel grande
Quella grande minaccia che pesa
Nel mondo di oggi
E che non è soltanto
Una minaccia di disuguaglianza di reddito anche se si fa sempre più grande
E la minaccia che stiamo vivendo anche in Italia
Quella della divisione fra chissà fino sa tra chi è in possesso di alcuni strumenti di conoscenza e può per questo non solo sopravvivere ma cresce
Avanzare in una società che cambia
E quello che è escluso dagli strumenti di conoscenza
Quello che ancora vive sono un miliardo di persone in un alfabetismo
Di primo di secondo grado fa Bettis Maurice presto agli strumenti moderni che oggi consente una conoscenza il Governo ed economia
In questo senso in questo modo allora
E non come appellativo retorico
Di lavoro
Il lavoro creativo che vogliamo promuovere può diventare un punto di riferimento centrale per una forza di sinistra
Come quella che si presenta in questa festa de L'Unità
Non si tratta di guardare al passato
Di guardare al lavoro come un'eredità del passato con la quale dalla quale non possiamo
Non possiamo scollegati ci ma di guardare al lavoro che che diviene al lavoro creativo e questa è una grande risorsa
Di un'economia di una società
E la garanzia delle sue potenzialità democratiche ma è la garanzia per una forza di sinistra
è la differenza
Questo ruolo del lavoro creativo
Fra l'essere o non essere una forza di sinistra in questo momento in Italia e nel mondo
Bene grazie Angeletti a Bruno Trentin e grazie a tutti voi