"In difesa della cooperazione e la riforma del diritto societario" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso il Palacoop, Zona Aeroporto)

Rione e riforma del diritto societario
Sono ospiti con noi Lanfranco Turci deputato dei Democratici di sinistra Ivano Barberini presidente nazionale della lega delle cooperative
Stefano cappella giornalista economico per molti di voi conosco
Giulio Santagata portato dalla Margherita
E devo scusate l'assenza
Di Nicola Tognana che
E
Potrebbe arrivare come da da un quarto d'ora tra un quarto d'ora come fra mezz'ora non lo sappiamo è trattenuto avuto dei ritardi con l'aereo ma comunque l'aspettiamo nel corso della serata
Il tre di agosto la quando era stato provato un disegno di legge delegato
Il disegni di legge da lega e
Conteneva al suo interno un articolo l'articolo cinque e
Pone le basi
Delegare il governo molto una modifica del legislazione sulle comparati
Contro questo approvazioni sono insorte l'opposizione politica
E il movimento cooperativo considerandolo un vero e proprio attacco alla libertà di esistere di questa forma di impresa
Parlare di cooperazione a Reggio
Lo si fa con uno spirito particolare
Questo è una provincia di poco più di quattrocento mila abitanti
Che conta oltre duecento mila soci di cooperative
Di sistema comparative di imprese cooperative dà lavoro a venti mila persone sono presenti in tutti i settori di attività ignari ed iniziative sociali
Arezzo parliamo di difesa della corporazione con uno spirito diverso qua non stiamo difendendo sistema di imprese siamo consapevoli che qua stiamo difendendo il lavoro di tante generazioni della nostra gente
Ed è con questo spirito che abbiamo fortemente voluto questo dibattito
All'interno della festa nazionale dell'Unità
Io do do subito la parola Stefano Catellani per cominciare la serata grazie
Buona serata ha io da cronista di economia e finanza in mare una cartolina perché insomma è bene a partire dai fatti questa la cartolina che qui come in tutta Italia vuole mandare un messaggio un messaggio preciso al presidente del Senato
Chiacchierando prima col presidente nazionale della lega si pensava a quante cartoline al presidente del Senato potrebbe arrivare Barberini che obiettivo ci diamo su questa raccolta di messaggi
Senza limiti
No abbiamo
Abbiamo un Paese abbiamo stampato trecento mila cartoline che contengono ognuna tre firme
Questa come
Ecco come ne avevamo anticipato Tognana è già arrivato per cui l'accogliamo
Al nostro tavolo
Dicevo per rispondere alla domanda quante firme ci aspettiamo noi siam partiti con l'obiettivo di un milione di firme
Più o meno trecento mila cartoline
Che abbiamo stampato ramo previsto di stampare
In prima battuta questo numero corrispondevano a questo richieste che sono venute nel territorio hanno portato a stampa nel seicento mila di Cattolica
Ecco perché appunto c'è una un impegno è un fatto io credo molto rilevante questo
L'ottavo prima la quando abbiamo inaugurato la mostra tra l'altro che non l'ha vista inviterei vederla perché veramente sintetica essenziale ma molto chiaro credo che sia pochi pannelli da un'idea di che cosa stiamo parlando quando parliamo di cooperazione della sua storia tra davo dicendo che appunto se c'è un risvolto positivo di questa vicenda quel tanto di passione che si è ripreso
C'è un'organizzazione un movimento persone sorci che trovano l'occasione per discutere della cooperazione per affrontare il nodo dei problemi il perché
Dell'esistenza della cooperazione dei suoi obiettivi quindi che ha chi ha posto le premesse sia inteso portare un attacco pesante della cooperazione beh ha suscitato anche questo risvolto che io credo molto positivo
Quello di avere una risposta una una risposta corale da parte di persone che del dicono tempo a discutere disse della cooperazione le sue ragioni
Nei suoi obiettivi non ci proponiamo di sollevare con questo tipo di iniziativa il problema prima di tutto del riconoscimento costituzionale della cooperazione questo è il vero nodo che noi abbiamo oggi il vero problema invero correttivo che ci aspettiamo il Senato ponga rispetto al testo della canzone l'operazione fatta alla Camera
Ponente viene da lontano
Dire e improvvisata una constatazione guardando il testo
è confusa nella sua formulazione apparentemente molto confusa
Si presta a interpretazioni varie non è una legge di principi ma che in sé contiene Jardin delle delle basi mette insieme aspetti fiscali con aspetti civilistici cosa che nella Milone non non non c'erano
Anche se dicevo questa ha il senso di essere una posizione che si è prodotta in questo modo in questa forma ma veri che viene da da più lontano
Ci sono ci sono anni dietro
Che danno il senso del perché del come si è arrivati a questa formula sei
Credo che molti qui sappiano la vicenda il governo ha ereditato il nuovo governo ereditato dalla precedente legislatura il testo del diritto societario
La cosiddetta legge Mirone la commissione Mirone aveva lavorato anni
Per arrivare una formulazione
Poi la legislatura si è conclusa senza che fosse approvata il tempo non è stato dovuto certo qualcuno l'ha anche pensato detto il tempo non è stato dovuto a problemi relativi alla cooperativa la cooperazione il tempo è stato dedicato alla complessità della materia all'insieme della no perché la Milone
Sì venti è una legge una una legge delega una proposta che è venuta dopo la Draghi
Quando la Draghi aveva inteso disciplinare
Le le coppe le società quotate in borsa
Dopo di quella la commissione Mirone ha avuto il compito di disciplinare l'insieme dell'impresa
Disciplinare il senso di stabilire modalità nuove di controllo
Dell'impresa perché la democrazia diciamo il controllo da qui il controllo sociale contro da parte dei soci la la responsabilità verso il terzo la possibilità trasparenza
Tutti questi presupposti insieme alla a creare nuovi strumenti perché le impresa e tutte le imprese siano più in grado di competere
Più in grado di crescere piegato in due fasi questo è l'obiettivo originale della Milone e quindi ci sono voluti anni di di gestazione che hanno visto anche confronti con tutte le organizzazioni sociali
Il mondo cooperativo come quelli confindustriali dell'insieme si è chi più chi meno con la specificità del proprio settore ma diciamo una discussione lunga questi sono stati i tempi le richieste
E il governo nuovo preso quel testo la mandato alle commissioni finanze e giustizia della Camera perché lo esaminarla mandato così come esattamente la Milone
Voi nel giro di un tempo limitatissimo la Commissione e la presidenza della commissione non solo in Commissione la cambiato completamente
Non cambiando le parole non cambiando le tanto il conto del tutto il condono descrivendolo ma in parte descrivendolo e in buona parte mettendolo in forma differente bastano pochi ingredienti per cambiare per cambiare un prodotto e bastato fare una separazione tra un comma il comma uno il comma due stabilire già definire nella legge delega cosa che la legge Milella proposta Mirone aleggia il disegno di legge Mirone non conteneva
Già nella stessa legge delega definire quelle che sono le cooperative Kostelic caratteri delle cooperative costituzionalmente riconosciute
Per poi concludere
Che le cooperative costituzionalmente riconosciute hanno una serie di di vantaggi agevola queste vanno date le agevolazioni un ghetto dorato
Poi però si dice che tutto una serie di strumenti
Necessarie per crescere ma anche per sviluppare il rapporto con i soci la la partecipazione dei soci il l'organizzazione proprio dalla vita sociale amministrativa dalla cooperativa
Queste valgono per le cooperative non costituzionalmente riconosciute che cosa significa questo
Ecco qui comincia con poco confusione qual è il l'interpretazione che si può dare di questo fatto interpretazione che si può dare anche che sia l'idea delle cooperative costituzionalmente riconosciute come qualche cosa che che tale che non ha bisogno di crescere che non abbisogna di tutti quegli strumenti che sono previste per l'impresa in generale e che sono messi solo per le cooperative non costituzionalmente riconosciuto
E allora nel corso della discussione prima in Commissione sono stati nella Commissione stessa due emendamenti di fondo
Uno migliorativo sicuramente e uno che non consigliamo molto peggiorativo
Quello migliorativo è che quella formulazione che prevedeva la l'agevolazione la semplificazione delle procedure e l'agevolazione a trasformare le cooperative in società per azioni scritta lucrative
Questa è stata mitigata notevolmente con un deterrente importante quello di dire come giusto che sia
Non l'abbiamo considerato ma come era già nelle come già nella legislazione che c'è una cooperativa vuole trasformarsi in società lucrativa cosa ad oggi impedita dalla legge
Comunque deve devolvere al fondo per la promozione cooperativa il fondo mutualistico pre conservati da tutte le risorse accumulate in modo indivisibile questo un buon deterrente ha lasciato però che minacciati i procedimenti semplificati per trasformarsi in S.p.A. scelta ordina questo è comunque un deterrente importante l'altro elemento molto negativo è la discriminazione che si è operata per settori
Si è posto nell'ambito della della norma ci ha fatto un comma tre che prevede l'esclusione a livello di Commissione ha previsto l'esclusione delle banche di credito cooperativo in modo proprio ecco c'è stata anche una cosa un po'singolare qui
Il preside dell'uso la Malfa che due giorni prima in un'intervista aveva sparato contro le banche di credito cooperativo banche cooperative dicendo che appunto non è un e dei principi mutualistici che hanno come altri poi quello che ha presentato l'emendamento
Perché sembra che sia stato voluto da Bossi presentato l'emendamento per dire che queste vengono escluse e automaticamente quindi vengono ritenute
Già già diciamo dello Stato statuale quindi riconosciute costituzionalmente fuori discussione i passaggi poi successivi
Alla all'aula hanno portato altri cambiamenti io credo anche altri miglioramenti
Portando amica precisare un po'meglio cosa intende per prevalenza alcune cose insomma sono migliorati quello che non non è cambiato comunque la filosofia di fondo
Questa separazione per settori peggioramento che c'è stato
Nell'aula l'esclusione anche dei Consorzi agrari perché non funziona
Quindi e il taglio di presento proposti in fondo questa separazione questa consideri questo metterle cooperativo personalmente riconosciuto da una parte e gli strumenti per s all'impresa perplessità dall'alto ecco questo è inaccettabile soprattutto è inaccettabile il fatto di
Tranciare con un corpo secco
Senza un minimo di confronto senza un minimo di di verifiche senso minimo di valutazione di analisi della situazione di valutazione delle conseguenze di questa di queste degli di queste decisioni queste molti di queste
Modo di legiferare questi contenuti di dei bimbi già di legge senza porsi questo Cinzia se non una storia e si conclude che le cooperative che sono cresciute nell'ambito della Costituzione con la spinta che è venuta ideale
Gli strumenti dalla Costituzione
Che hanno prodotto dei risultati importanti in cinquant'anni
Perché l'Istat
Intanto ci dice che dal mille novecentosettantuno al mille novecentonovantasei l'occupazione in Italia di tutto il mondo dell'impresa è cresciuta dello zero virgola tre volte
Nell'identità con l'occupazione le cooperative è un ventata di tre volte l'accento centotrenta
Come indici nelle nelle nel mondo dell'impresa in generale da cento a trecento nel mondo delle cooperative quindi un risultato c'è stato insieme a questo ci sono anche i risultati che non ho tempo adesso di stare in caserma al fondo insomma voglio dire la battaglia che stiamo conducendo è una battaglia che tende prima di tutto a dire che se in Italia
La cooperazione a il riconoscimento costituzionale
Di un articolo che non è tra le transitoria della Costituzione è un articolo stabile tale stabilmente coerente con i all'insieme della Costituzione e con i principi di fondo della Costituzione perché appunto
Pone la quest'pone le condizioni di associazionismo sono imprese di persone pongo ora le persone in condizione di partecipare attivamente da protagonisti
Alla vita economica e sociale esattamente quello che voglio gli articoli due e tre dalla Costituzione che sono i pilastri i pilastri della della Costituzione
Questo è il punto non dobbiamo sì queste il riconoscimento che è dato alla cooperazione bisogna che questo riconoscimento sia mantenuto nona senso colpendo questo si colpisce in effetti un presupposto che più generale si tende a colpire un'idea di società si tende a colpire un'espressione nella del modo di essere delle dell'organizzazione sociale delle cooperative che primi tutto non meritano non me non è giustificata e non le giustifiche non e non si può risolvere attraverso una una promiscuità una confusione tra gli aspetti fiscali che appartengono a legislazione fiscale con quelli che sono la licitazione civilista come questa legge di principio la nostra opposizione il senso della iniziative che stiamo conducendo va oltre però la lettura e la valutazione diciamo
Pignola dare lettura non va oltre la chiosa che facciamo al testo dalla legge delega perché pur sempre di legge delega si tratta e quindi molto al di là dei pilastri molta discrezionalità sarà dei decreti delegati
Quello che conta è il senso della di iniziative che non abbiamo assunto un milione di cartoline assemblee nelle cooperative e una petizione degli intellettuali al Presidente della Repubblica
L'assemblea dei presidenti delle cooperative a Roma il ventuno questo insieme di cose attiene a una risposta alle posizioni politiche che sono state espresse ai commenti alle motivazioni politiche
Che in tanta parte sono state espresse per legittimare per giustificare lo stravolgimento che è stato portato
Infine voglio dire l'attacco è pesante dicevo che ci sono due due considerazioni che possiamo averne uno che il movimento cooperativo e comunque
Robusto
Ha capacità è abituato
A contrastare delle difficoltà ha una storia più che centennale e ne ha viste tante gli attacchi pesanti questo è il più grave più pesante dal dopoguerra
Così come è stato porte tuttavia hai imparato a reagire bene e quindi devo dire che nonostante tutto la la capacità del mondo cooperativo di di affrontati continuare sul proprio sviluppo non verrà meno sulla base di questa questo oggi abbiamo questo obiettivo intanto di far cambiare al Senato la legge ripristinando il riconoscimento costituzionale ma poi la questione continuava la seconda cosa credo che sia il riflesso positivo
E che stiamo discutendo Dinoi stiamo discutendo
Della cooperazione stiamo sentendo voci anche oltre il mondo cooperativo
Molto tenente e anche molto preoccupate ma anche molto incoraggiante proprio sul fatto di affrontare la questione e credo diciamo che questo sia un risvolto non trascurabile della vicenda che si aperti
Prima prima di sentire il parere del vicepresidente di Confindustria che che salutiamo io volevo ancora da cronista oggi il comitato in direzione di Legacoop di Reggio Emilia approvato un documento che è titolato in un modo che tutto sommato la dice lunga perché le cooperative possano competere e Lanfranco Turci vorrei leggere un passo
Uno dei passi che la ecco da più direzioni delega Coppa messo al centro delle riflessioni e questo le dimensioni d'impresa non possono essere una misura della mutualità ancora meno possono essere una misura della funzione sociale di una cooperativa
Turci è la grande cooperazione quella più dinamica quella che magari con l'accesso al mercato dei capitali potrebbe essere competitivi in Italia e fuori nel mirino di questo modello di riforma che è uscito dalla Camera
Sì io penso di sì anche se
Non è detto che poi l'obiettivo sarà completamente centrato
Perché
In modo più chiaro in cui questa intenzione del centrodestra
Era nella mente dei proponenti fu nella occasione del primo governo Berlusconi la vedevano Berlusconi Tremonti già allora ministro delle Finanze oggi ministro più generale dell'economia quindi anche tesoro non oppose una legge in una delle leggi passato propose un emendamento che sostanzialmente distingueva le cooperative diciamo dal ricordo da riconoscere ai fini della costituzione all'ONU si parava in modo così alti diciamo del Consiglio i fini dei benefici fiscali
In confronto a quello cui toglie i benefici fiscali proponeva come unico criterio distintivo la massa del fatturato quindi voglio dire almeno è un esplicito nel nell'intendimento c'è il concerto io dalle piccole cooperative sono cooperative dell'OSCE cooperative sono imprese a tutti gli effetti quindi devono andare alla pari con tutte le imprese
Devo dire che la sua grossolanità faceva meno confusione di questo testo perché questo testo parlando della prevalenza adotta un criterio prevalenza da riferirci son cooperative di lavoro al fatto che la maggioranza di coloro che lavora cooperativa siano soci non sono Cherson cooperative di servizi al fatto che la maggioranza degli utenti quei servizi siano società cooperativa
Adotta un criterio che assolutizzato così come con lei rischia di far perdere di vista gli altri elementi costitutivi di quello che mi ha chiamato in principio mutualistico o la mutualità del movimento cooperativo Chiavola primo qualità vedo cooperativo glielo ricordo il suo stato lento per cinque anni sempre in tema
Periodicamente di aggiornamento di discussione ma complessivamente per palati mutualità è nato cooperativo si è pensato prima di tutto al fatto che le cooperative a apporto la maggioranza dei loro utili in riserve indivisibili quindi non c'è un vantaggio di capitale del socio come individua socio come individuo lavori nella cooperativa quando e ci ha portato a casa il suo saranno fosse più o meno alto
In relazione andamento della cooperativa i contratti quello che vogliamo e si riporta fuori quando va in pensione al suo apporto sociale valorizzata per lo meno non c'hai capito guadagno di capitali per il socio
Tutto ciò che la cooperativa accumula storicamente diventa un patrimonio indivisibile che passa hanno nuove generazioni di lavoratori soci di subentro queste principio più forte che caratterizza la mutualità poi c'è il principio sicuramente di prestare le attenzioni particolari soci a vario titolo e la cooperativa
Poi c'era solidarietà esterna nei cinque lei legge del novantadue è stato approvato il principio che il tre per cento degli utili cooperativi vadano alimentare annualmente un fondo nazionale per finanziare la nascita di nuove cooperative di giovani e non giovani di oggi occupato di persone che vogliono dar vita una nuova attività imprenditoriale
Poi ci sono anche i principi di valenza sociale che caratterizza il marito cooperativo ridurre tutta la prevalenza è un impoverimento forte del principio cooperativo
Anche se secondo me quando è stato pensato è stato pensato proprio pensando che per questa via le grosse cooperative
Sono quelle che potrebbero essere colpite perché si deve pensare che notano superati da abbiamo ritmo di crescita per cui il numero dei lavoratori soci non tiene il passo con il numero dei lavoratori complessivamente coinvolti nel nel www punto relativo oppure il numero degli utenti e dei clienti se pensiamo alle coop di consumo non tenga il passo con i clienti soci finalità
Poi come si vedrà quindi all'applicazione non è detto che questo sarà il risultato ma l'intenzione sicuramente sicuramente di costruzione
Però ecco il punto è che questo atteggiamento di pittura esprime una posizione preconcetta metodo manco godimento cooperativo che da parte del centrodestra ed ha più volte stata manifestata
Con l'idea che il movimento cooperativo sia una sorta di braccio secolare dei partiti politici in particolare della sinistra e che quindi vada colpito in quanto tale
Su questo terreno poi si usa l'alma del fisco come l'arma discriminanti allori buoni ai buoni lasciamo l'agevolazione fiscale ai cattivi togliamo le agevolazioni fiscali
Io devo dire che anche da questo punto di vista
C'è il rischio di una sottovalutazione dell'aspetto fiscale anche questo storicamente nel dibattito tra cooperative Confindustria così introduco un tema per l'amico Tognana perché periodicamente voglio dire tra Confindustria e centrali cooperative c'è stato questo dibattito sui benefici fiscali si corre il rischio di dare un peso alle differenziazioni fiscale assolutamente sproporzionato infatti ideali intanto occorre ricordare che molte cooperative proprio per come nascono proprio per il terreno in cui vivono sviluppano una massa di profittabilità sul poche le cooperative che hanno alti tassi di profitti ma a parte questo
Occorre ricordarlo soprattutto che con le riforme fatte guarda caso dal centrosinistra
Negli ultimi cinque anni
Il famoso scalino fiscale che differenzia d'impresa tout-court di presa di capitani d'impresa personali dalle cooperative sia fortemente ridotto lei la da sopra
Che ha abbassato l'io il perché e contemporaneamente viene applicata anche le cooperative ha ha ha fatto scomparire sedici punti già di differenza di differenza di gradino fiscali e non solo ma le riforme per esempio sua dura incantarsi approvate nel centro sinistra cioè quelle che riducono la mano la pressione fiscale sulle imprese di capitali in relazione alla loro aumento di capitalizzazione
E sa bene Tognana che c'è un meccanismo che soprattutto per imprese nuove che nascono avendo noi tolto con l'ultima finanziaria di come perché paranco dell'ultima pagina del centrosinistra anche il plafond minimo di di pressione fiscale poco botanico l'impresa di capitali nuove perché fanno quindi un forte aumento di conforto e dotazioni capitale iniziale una pressione fiscale limitatissimo allora anche da questo punto di vista il famoso elemento di contenzioso ha perso molto del proprio pc ma io penso anche che se si fosse affrontato da un altro punto di vista il tema della riforma cooperativa
L'idea di graduale il beneficio fiscale per le cooperative in relazione presente alcuni parametri si poteva anche discute fosse non c'era l'intesa di tutto il marito cooperativo ma affrontato in modo costruttivo e non con l'ottica di voler da una bastonata si poteva discutere invece siamo di fronte a una legge e finisco che se passa così è francamente lasciatemi dire una parolaccia incassi
è un casino perché le cooperative che vengono fra virgolette salvate infine benefici fiscali che quindi vengono per usare termini aulici del disegno di legge riconosciute costituzionalmente vengono chiusi in un otto dal quale praticamente non possono svilupparsi perché gli viene tolto la possibilità di accedere al mercato dei capitali cosa che dal novantadue cioè con certe caratteristiche perché è chiaro che non è l'accesso tramite la Borsa marcia su un mercato molto di capitali molto limitate particolare e Lamberto
Non solo ma questo cooperative non si capisce proprio perché la mancanza contesto finale ha tolto anche quegli obblighi
Direi forma della governance cioè di democratizzazione interna che la stessa proposta e centrosinistra e gesto milioni proponeva perché vengo su questo piccolo particolare poi magari ci togliamo il secondo civico
E la preoccupazione e anche di riformatore del centrosinistra rattoppo le nuove regole di trasparenza e di controllo gestionale delle cooperative
Perché è un fatto qui siamo a regime ricorda denunciarne a patto di cooperazione Patrick Ramponi
Qui sono nate anche son piaciute quelle più grosse cooperative attuali oltre che storiche del movimento cooperativo italiano biancorosso che sia se vogliamo usare deve che tre Minucci è pur vero che anche qui nel corso degli anni certo con problemi
Di chiarezza gestionale di alcolico per di non sufficiente capacità di controllo della Centrale cooperativo sulle imprese cooperative
Di non sufficiente dialettica fra il vertice cooperativo i soci livelli intermedi e questa legge mira stabilire regole più vincolanti su tutto delle cooperative più grosso
Non si sa perché le cooperative che vengono iscritte nel primo cerchio
Tengo anche esentate da questo esigenza di obblighi statutari più puntuali in cambio quelle io spero poche quando si andrà ammesso che era gesti tale quando sembra davvero applicata ma comunque quelle che vengono escluse da questo cerchio però come se nel limbo perché sono comunque resto cooperative perché è chiaro che sono deve dare indietro tutto il patrimonio ai fondi mutualistici più dell'impresa non esiste che possa trasformarsi neanche per altre vie che pure ci discuti avuto cooperativo ai margini di qualche via di trasformazione mantengono gli obblighi cooperativi
Contemporaneamente contempo ammettono più benefici fiscali francamente mi divengono ISO condizioni possibile cioè si dimostra proprio perché ho detto che quella parolaccia Cusato certo non capite bene fuori ma cosa che in cui l'obiettivo intenzionali di coppia in movimento cooperativo produce dei mostri
E non si capisce neanche bene dove ponti devoluzione monito cooperativa
L'azionista di presidente di Confindustria sono sono già arrivati al popolo il tema della pressione fiscale per Confindustria complessivamente per l'impresa italiana è un tassello di un quadro che però a onor del vero sembra più complessa in questo momento voi come la verità riforma diritto societario era appesa su questo magari sono siamo anche in ritardo come su molti altri aspetti della vita dell'impresa voi come l'avete
Sì rispondo volentieri però poi mi piacerebbe che mi lasciasse fare
Qualche battuta dal nostro punto di vista cioè su questo versante di questo
Questo provvedimento approvato in un ramo del Parlamento ma sulla riforma
Sulla Nirone pur con inserimenti noi avevamo spinto anche con il precedente governo perché andasse avanti perché la logica della trasparenza e di strumenti di governance di governo delle imprese
è assolutamente fondamentale per cercare di superare il limite che noi abbiamo che è quello del legato alla piccola dimensione dell'impresa che rende
Difficile nel contesto italiano competere poi con agli altri paesi e quindi questo provvedimento pur con tutte le
Cose che cercherò di dirvi un attimo
Molto rapidamente
Trova un riscontro in quello che noi avevamo bisogno c'è lo accenno semplicemente perché eventualmente se volete ne parliamo dopo questo contesto della depenalizzazione del del falso in bilancio che
Ha creato parecchia contrapposizione
Sulla quale se da una parte assolutamente
Giusto Arminio a nostro avviso di permette alle imprese di non correre continuamente a rischio che il giudice metta le mani sul loro strumento sullo stato patrimoniale e sul conto economico evidentemente se eravamo troppo sbilanciate da una parte dobbiamo essere anche attenti danno sbilanciarsi dall'altro se mi consentite rapidissimamente come hanno fatto quelli prima di me
Parlando della cooperazione ma io dico mi ritrovo molto in quello che dice il presidente Barberini e anche Lanfranco Turci quando dicono dobbiamo assolutamente tenere presente quello che recita e l'articolo quarantacinque primo comma della Costituzione
Ve lo leggo perché è bene che cerchiamo di capirci diversamente facciamo dei ragionamenti che non hanno dei contorni precisi e alla fine tutti crediamo di avere ragione questo recita la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata
La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei Enea assicura con gli opportuni controlli il carattere e la finalità allora
A noi pare ma questo voi vuol dire leggendo giurisprudenza sapete che in Italia noi siamo dei maestri descrivere volumi suoni cosa e questo è successo anche ovviamente
Nel documento base della nostra Repubblica
E lo scopo mutualistico
Consiste nell'intento di fornire beni e servizi direttamente ai membri dell'organizzazione a condizioni più vantaggiose di quelle che potrebbero temere andando sul mercato quindi questo secondo me spiega bene credo in maniera semplice anche per ognuno di voi che cosa si intende per cooperativa riconosciuta dalla Costituzione allora quale il problema che in qualche maniera magari sommessamente ma ha detto anche Lanfranco Turci noi abbiamo un confine molto molto labile tra quello che viene riconosciuto dalla Costituzione invece la moltitudine la positiva situazione del mondo cooperativo che in tantissime volte trasbordati da questo tipo di limite messo dalla Costituzione
Allora questo provvedimento di legge questo disegno di legge perché come è stato ricordato manca l'approvazione al Senato che cosa fa cerca di mettere un punto fermo dei punti fermi per distinguere quella che la cooperazione costituzionalmente riconosciuta
E invece quella che non lo è perché a degli scopi di diversi da quelli che gli ho detto che sono degli scopi di far guadagnare la cooperativa e di farla crescere e quindi non di rendere accessibile un servizio a costi più bassi
E perché facciamo questo tipo di ragionamento perché questa confusione
Capisco che possano più acerbi ma credo che sia giusto che l'affrontiamo poi magari posso sbagliare ma guardandola da tutte le angolature che cosa fa distorce la concorrenza noi viviamo in un mercato competitivo dove a bere
Delle regole che non sono uguali per tutti gli attori sul mercato distorce la concorrenza e rende la vita o più facile o più difficile dal punto di vista secondo dal punto di vista in cui si qua
Noi abbiamo delle perplessità su questa normativa che portate pazienza ma sono completamente rovescia rispetto a quelle preoccupazioni che ha il presidente Barberini
Secondo noi dal disegno di legge prego in Commissione a quello che è passato in aula c'è stato un fortissimo avvicinamento di quello che era il disegno di legge Mirone
Che in buona sostanza il passaggio ha fatto sì che all'interno del nella normativa siano state inserite anche delle previsioni di una vecchia legge del mille novecento e settantatré chiamata base da chi l'ha portato avanti che allargato quello che il ragionamento previsto dalla Costituzione ma anche detto che vengono in qualche maniera riconosciute o assimilate a quelle anche quelle
Cooperative che nella quale i soci non percepiscono utili e che abbiano un patrimonio indivisibile e quindi da una parte il disegno di legge tenta di fare chiarezza allargando poi subito dopo inserendo questo tipo di ragionamento ricrea questa situazione di confusione poi l'hanno già detto i due interlocutori prima di me hanno pensato bene
Per qualche meccanismo
Io non sono in grado di capire perché di inserire i Consorzi agrari gli istituti di credito cooperativo e le banche popolari che a mio modesto parere non hanno nulla a che fare con il mondo della cooperazione e io dicevo abbiamo delle perplessità uno per l'ho detto quello legato alla distorsione della concorrenza il secondo è che la estensione la possibilità di estendere alle cooperative le norme relative alle società per azioni
O alle societarie instabilità limitata secondo noi aumenta ancora di più la confusione perché non si capisce più se è un'operazione a scopo mutualistico ex articolo quarantacinque
Della costituzione oppure è un'altra cosa e quindi per questo può anche utilizzare questo tipo di normativo Laterza perplessità e quella legata al fatto che nel disegno di legge di cui parliamo non sono previsti adeguati controlli
E quindi non c'è nulla che va a vedere se una cooperativa è dalla parte dell'articolo quarantacinque oppure non lo è e quindi di fatto a nostro avviso vanificando il tutto perché se si ci sono delle regole ma poi non c'è nessuno non sono previsti dei controlli alla fine abbiamo fatto tanto rumore per nulla
Volevo fare ancora una battuta se lei me lo consente cioè sul perché c'è questa distorsione della concorrenza anche se è vero io do atto come ho già fatto
Ad altri tavoli che il governo troppo lungo nominarli tutti i presidenti del Consiglio purtroppo
Ma hanno fatto un qualche passo avanti sul versante della riduzione della pressione fiscale
Però è ancora insufficiente non voglio tediarvi con i confronti con gli altri competitori europei ma il fatto che l'IRAP pesi su tutti
Gli acquisti sugli oneri finanziari falsi che l'impatto che ha sul al mondo delle imprese anche se a sostituito l'imposta locale sui redditi
Essendo su una Monte molto più alto ha un impatto importante ma dicevo perché c'è questa voglia di dividere e poi non non vado al non vado più avanti
Perché la il mondo della cooperazione come sicuramente sapete usano sapete ve lo dico io
Nel momento in cui non divide questi profitti di Mende li mette a fondo non è assolutamente passato in nessuna maniera e quindi questo consente di aumentare in maniera non piccola tenete conto che la pressione fiscale anche dopo le riduzioni
è intorno al cinquanta per cento punto più punto meno quindi c'è una bella differenza rispetto alle imprese
Competono sul mercato ma ci sono anche delle altre piccole agevolazioni per esempio nelle cooperative di produzione e lavoro è possibile dedurre dal reddito imponibile
Non quelli che sono i salari pagati insieme contributi ma una cifra forfettaria aumentata del venti per cento in maniera tale da poter dare maggiori Bardini
Non ci sono imposizioni indirette non ci sono polli non ci sono nessun tipo di spesa per qualunque
Modifica statutaria o di attinenza ai soci e poi ci sono delle agevolazioni previdenziali
Che anche queste possono fare la differenza perché consentono di valutare il monte contributivo non su quello effettivamente pagato ma su dei conti assicurativi su medie su altre cose
E quindi queste sono le ragioni perché il mondo della Confindustria ma non solo questo nella logica di evitare le distorsioni della concorrenza vorrebbe che si facesse chiarezza si proteggesse ero in maniera assoluta quelle che sono le cooperative previste dall'articolo quarantacinque ma dall'altra parte magari con gradualità come ha detto Tucci però si andasse verso una maggiore chiarezza
Grazie per la vostra attenzione
Giulio Santagata deputato della Margherita questo tema Santagata come si vede lascia aperti molti interrogativi
Se c'è una cosa che in questo momento da una parte e dall'altra ma comunque insomma viene in qualche modo vista come possibilità è questi cambiamenti a questo dispositivo a questo impianto sono possibili sono la maggioranza di centrodestra e disponibile a rivedere alcune parti o comunque a cambiare questo dispositivo secondo voi
Ma innanzitutto io credo di dover dissentire la dottor Tognana nella sua definizione di mutualità
E perché e questo poi punto chiave nella un fiume
Attorno al movimento
Non credo che la nostra Costituzione avesse intenzione di tutelare e promuovere l'autoproduzione
Di servizio di beni
Dicendo che l'autoproduzione di servizi e di beni e più efficiente di quanto non sia capace di fare l'impresa capita
Quello che li la Costituzione vuole tutelare è il fatto che il lavoro si mette insieme e produce un modello d'impresa e la mutualità che sta dentro la cooperativa sta tutto
La tutta nel concetto di non divisione degli utili di non divisione del patrimonio
E quindi di valorizzazione non del capitale
Se fosse vero che le cooperative costituiscono questo enorme distorsione alla nostra concorrenza
Mi chiedo perché nel mondo industriale
I tagliando le uniche cooperative nate in questi anni sono quelle nate grazie alla legge Marcora dalla dalla crisi
Delle aziende capitalistiche quando i lavoratori si sono messi a punto in cooperativa gestire aziende in crisi e non ad esempio i vari soggetti che sono entrati nella new economy non hanno pensato di darci una forma cooperativa
Che avrebbe garantito loro tanti vantaggi fiscali ma evidentemente anche tanti svantaggi
La cui la Costituzione altro non fa e altro non dice che bisogna in un qualche modo ripianare gli svantaggi dei gatti alla forma mutualistica con benefici fiscali
Ciò premesso
C'è la possibilità di cambiare la proprietà di cambiare c'è sempre mi auguro del Parlamento voglio però ricordare Tognana continua a chiamare questa legge Mirone io credo che non sia più possibile chiamarla legge nero
Questa è una legge che è stata presentata come legge Mirone il ministro Castelli ha presentato il testo identico elaborato dal centrosinistra
E poi questo testo è stato cambiato in due riunioni di Commissione
Un testo che era stato elaborato in anni di lavoro sentendo tutte le forze economiche sociale del Paese cambiato grosso modo in dieci ore di lavoro di due complici
Io ci vedo dietro delle grosse discrepanze rispetto alla logica del Mirone non solo per quanto riguarda le cooperazioni
L'idea è nata durante il governo di centrosinistra di aggiornare i modelli di governance delle nostre imprese e di aggiornare
La batteria di impresa che abbiamo a disposizione è un'idea che come ricordava il dottor Tognana era fortemente
Promossa anche dagli imprenditori
Abbiamo e aveva un diritto societario arretrato rispetto alle dinamiche c'era bisogno di riconoscere che l'impresa appunto si approccia al mercato dei capitali in maniera diverso di un tempo che l'impresa
Non è più definibile nella sua capacità di competere dalle sole dimensioni tant'è vero che si è fatto di tutto per evitare di tenera e diviso la S.r.l. la S.p.A. come si faceva invece nella vecchia legislazione sulle dimensioni del capitale ad esempio va dicendo invece utilizziamo la S.r.l. quando questa impresa lavora fondamentalmente in un rapporto con soci e quindi la sua governa sulla gestita nel rapporto con i soci
Usiamo la spacco andò in questo rapporto entrano in misura determinante invece i capitali che possono essere capitati in questo caso non di borsa
Cioè non saremmo andati dentro la Draghi ma che possono essere capitali di investitori istituzionali possono essere raccolta di risparmio eccetera eccetera
è curioso notare come in un disegno di legge che mi era a aumentare la pluralità delle imprese delle forme imprenditoriali possibili
A definirne
A lasciare un ampio margine agli statuti perché definiscono i loro strumenti di governance a definire che le imprese sono competitive indipendentemente dalle loro dimensioni
E poi quando si arriva alla cooperazione ci nega tutto questo ci fa esattamente il contrario rientrano i settori rientrano le dimensioni
Spariscono le forme di controllo della governance a tutela dei soci eccetera ora io ci vedo una volontà punitiva che mi fa dire che non sono così ottimista
Che si possa recuperare
Un disegno di questo
Perché ci punisce la cooperazione
Io posso condividere un problema di Tognana
Non non non dell'analisi ma capisco che il rappresentante di un associazione di imprenditori di
Il furto discutere di questo problema
Non mi sembra però questo supplizio per
Un'architettura così complessa come quella che si è messo in piedi e riconoscimenti dimensioni
Un un cambiamento del concetto di mutualità che muta la stessa costituzione mi sembra che su questo ci sia nuovo una volontà più difendere il punitiva della coppia
Mi verrebbe da dire punitiva per il passato già Cursi ricordava
Questa identificazione
Per me non non certamente più vera fra movimento cooperativo e determinati movimenti politici
Ma mi verrebbe da dire anche punitiva per un futuro nel senso che probabilmente la cooperazione e di questo credo che andrebbe discusso nel Paese
Che ha avuto la sua storia alla sua la sua genesi della capacità di organizzare il lavoro ci trova di nuovo al centro di una grande opportunità del momento in cui andiamo
A dire ad esempio che a fianco del welfare pubblico deve esserci un welfare di terzo settore
Andiamo a dire che sull'organizzazione del lavoro che sta dietro ai servizi
Ci sta un grande mercato potenziale e che la forma cooperativa è guarda caso questo sì una forma competitiva nell'aggredire quel tipo di settore quel tipo di Cato e che forse è bene fare pulizia prima di andare a fare determinate privatizzazioni o determinati a fare
Questa mi sembra una chiave di lettura che non trascorrere
E dare la parola Ivano Barberini perché nelle riflessioni del vicepresidente di Confindustria la Merini c'erano una parte dei argomentazioni che vale la pena di ironizzare fino in fondo insomma è un nodo a questo che sembra impossibile scioglierlo la dietrologia non aiuta mai l'economia cioè in effetti però anche nei nei governi durante i governi di centrosinistra questo nodo non sia riuscita scioglie sono di non è rimasta lì è anche questo forse potrebbe essere oggetto di qualche analisi però è cos'è che in fondo in fondo non condivide in quell'impostazione
Ma io alcune cose sicuramente le condivido credo che noi il punto di partenza è che dobbiamo avere di avere un mercato libero dove ci sia veramente una libera concorrenza una possibilità per l'impresa di giocare il meglio di se stesse competere ad armi pari questo deve essere è la logica di un buon funzionamento di mercato quindi bisogna eliminare tutti gli elementi distorsivi
Cioè non è che le società off-shore che sono elementi distorsivi ci sono c'è il lavoro nero Celli sul lavoro sommerso c'è un insieme di cose c'è il modo di comunque l'evasione fiscale ci sono tante procedure che concorrono lavorò sotto l'uno errato ci sono tante cose che vanno messi in fila ma io credo che il principio sia del tutto condivisibile
Dobbiamo avere un principio di equità nei trattamenti quando parliamo di trattamento fiscale l'equità deve essere rispettata
L'equità non si raggiunge io credo partendo solo da un punto
Tra a soggetti uguali trattamenti uguali a soggetti diversi trattamenti DiVersi questo è il principio che porta all'equità
Altrimenti molto in diamo un punto solo e troviamo una diseguaglianza una iniquità non un'equità allora
Il ventisette maggio dell'anno scorso in un'intervista al giornale
L'attuale ministro Tremonti giudicò e lì io pregherei chi chi non si fida di quello che sta dicendo andarsi a rileggere ha criticato la legge Mirone con un titolo sovradimensionato il titolo era è un regalo le cose
è solo un regalo un regalo le coppe sono un regalo che qua questo è il titolo dell'intervista nell'ambito di quell'intervista e nel giudicare criticamente i nuovi strumenti previsti per le cooperative il ministro l'attuale ministro Tremonti
Disse esattamente questo
Il trattamento fiscale le cooperative è una compensazione dello svantaggio che le cooperative hanno ha detto Tremonti credo che sia una fonte meno
Affidabile per quella per questa tesi qual è il punto Monti conosce perché è stato consulente o è stato consulente anche di cooperative
Il problema è che noi abbiamo non possiamo prendere solo l'aspetto finale dobbiamo partire dal fatto che una cooperativa oggi quello di maggiore successo e un'impresa di successo bene
è un'impresa che accumulato magari in cento anni di storia ottanta anni di storia un certo certo qui
Devi serve indivisibili e sono lì non sono state distribuite fra i soci o non sono state distolte dall'impresa comprando magari altre cose che non c'entra niente proattività impeto raso rimaste le hanno portato una crescita quell'impresa con i meccanismi previsti dalla legislazione attuale vigente ha risparmiato un quid di tasse
Ma quel patrimonio se fosse un'impresa quotata in Borsa quel patrimonio il valore reale dell'impresa è tre volte magari due tre volte il capitale e ma qui patrimonio accumulato vuol dire in termini di capitalizzazione
La cooperativa che non può quotarsi in Borsa perché è una impresa che si legge su una testa un voto
E come tale non c'è un'azione un voto e quindi non ha attraente non è attraente per i capitali
Per il concorso di capitali
Rinuncia alla valorizzazione alla capite da solo il suo dovere questo l'ha difeso mettano in conto poi si può valutare un moderato ma questo un dato bisogna partire dalle differenti siamo in presenza di una cooperativa che ha una testa un voto
Che ha come finalità non il lucro ma il servizio poi vediamo in che cosa consiste se volete e quindi a in termini di capitalizzazione
Degli svantaggi notevoli che la legislazione non tanto e solo così insomma la misura sono attese a compensare attraverso appunto fino a logiche di questo tipo il socio il patto il patto istitutivo
è il socio della cooperativa che rinuncia per sempre
Alla proprietà della ricchezza prodotta dalla cooperativa lo Stato rinuncia alla tassazione in questo modo si risponde alla promozione alla crestata cooperative alla compensazione
Della impossibilità per i meccanismi che alla cooperativa di ricorre al mercato dei capitali
Quindi aveva una capitalizzazione che non in questo momento la Borsa sta andando male ma in generale ha creato grandi possibilità di sviluppo di disinvestimento per l'imprevista la su questo allora questo è un dato imprescindibile poi si tratta di ragionare e quindi siamo aperti un ragionamento su questo per vedere se effettivamente se e come questi casi e questa situazione
Mantiene in questo equilibrio ma bisogna però partire da da un da un punto da un punto di questa natura cioè dalle nel considerare dove sono le analogie e le differenze loro arriviamo con trattamenti
Dosate secondo questo principio troviamo quell'equità ecco la competitività
Le cooperative anche qui bisogna che noi sappiamo le cooperative laddove hanno raggiunto il successo l'hanno fatto e non per privilegi questo bisogna che che sia chiaro le cooperative di consumatori che sono tra quelle nel centro del mirino hanno fatto quello che la distribuzione italiana non ha fatto non ha fatto non ha mai fatto
Hanno chiuso l'avevano nel mille novecentocinquantasei restare a dieci anni dopo la ricostruzione avevano sette mila piccoli punti di vendita e avevano tre mila e trecento cooperative piccole chi ha vissuto e qui siamo in una realtà che l'ha vissuto apparecchio questa situazione
Che ha vissuto il processo di ristrutturazione di questa realtà sa quali quali sofferenze ha prodotto perché non tutti i negozi nei centri nel centro rurale nel in hanno facce di turbamento bisognava chiudere quei negozi e per fare dei negozi moderno processi difficili cooperative che non erano abituati in Italia non esisteva una cultura neppure regge è stato fatto il primo supermercato il primo supermercato grande magazzino grandi perdite
Mezzo disastro non è mai lineare lo sviluppo sette mila punti di vendita chiusi
Con sofferenze con discussioni infinite che hanno coinvolto alla fine centinaia di migliaia di persone in questo processo tre mila cooperative concentrate perché è stato fatto questo
Per la vocazione diventare in prese tout-court
Per diventare imprese lucrative a vantaggio di chi quando la Costituzione dice senza speculazione privata anche qui se ci rifacciamo la giurisprudenza
Si parla di di vantaggio soggettivo di speculazione privata soggettiva il socio della società che beneficia del della ricchezza prodotta
Nel caso della cooperativa l'indivisibilità delle Riserve prevista a interpretazione data per la legge Basevi e del quarantasette approvato una settimana prima della Costituzione nate insieme
E Lacoste la mutualità prevista dalla dalla basilica interpretazione segue della Costituzione
La indivisibilità dell'INSEAD cioè quella non speculazioni private che il socio non si non diventa diretto proprietario di un alla proprietà indivisa del socio queste la mutualità della base
Allora il il punto è che quel i processi di creste del successo è avvenuto attraverso questi processi in altri casi le cooperative di lavoro sono cresciuto Traverso disoccupati licenziate dalle fabbriche son messi insieme
E magari in decenni hanno costruito dell'impresa
Capaci valide competitive
Ma sempre con questo scarto di con di di capitalizzazione che antere hanno e comunque sia non solo non è questo non è stato questo il fattore in ogni modo quest'aspetto bisogna discuterlo con calma e si vede quali sono le ragioni partendo da questo gruppo
Averne per le cooperative un trattamento combinato in modo tale che le metta condizioni e strumenti che la metà in grado di competere ad armi pari questo un interesse di carattere generale punto la mutualità in effetti la mutualità è uno dei punti difficili
La definizione è complicata il legislatore italiano l'ha definita non l'ha definita non solo perché è difficile definire la specificamente tanti settori cooperativi Diversi si articola in modo diverso
Ma perché si è lasciato al comperata al al di al contatore
La interpretazione perché i bisogni cambia non ce la mutualità è una risposta è un servisse a una risposta dei bisogni
Questi cambia nel tempo e quindi la capacità di Eboli delle questi questi bisogna avevo la mutualità
Definita in Italia ed definita nel mondo
La cooperazione al fenomeno puramente italiano evidentemente nel mondo ci sono ottocento milioni di persone associati in cooperative
Ottocento milioni di persone in cui in duecentoquarantacinque organizzazione che sono in tutto il mondo in tutti i continenti
E il principio generale fissato dall'alleanza copertine internazionale appunto quella di essere la cooperativa una società che ha finalità di servizio
E non e non di lucro
In altri Paesi in molti altri Paesi le Riserve sono divisibili alla fine il socio ha dei limiti di di di dividendo
Di degli ultimi però alla fine della storia quando la cooperativa chiude il socio si divide le Riserve qualche Paese ha tentato di arrivare all'indivisibilità perché poi l'invecchiamento della popolazione diciotto meno spinto a chiuderla la vicenda ecco per la relazione dell'impresa però in Italia questo dato invece grande stabilità ha dato in continuità intergenerazionale questa rinuncia che però nato in molti casi hanno per la sofferenza persone
Il la mutualità quindi è un concetto evolutivo allora il problema originario quello di dire la cooperativa deve dare né deve darmi più degli altri ecco
Dato di fatto io convengo su questo la cooperativa se vuole dare un vantaggio mutualistico al socio deve essere capace di fare meglio dei concorrenti deve fare di più in un mercato competitivo
Va be Ro che ne troviamo le conseguenze però da questo discorso perché sia la cooperativa per dare un vantaggio mutualistico deve fare meglio deve essere competitiva nel mercato con l'impresa eccellenti quindi deve essere eccellente nel mercato
Deve essere un'impresa eccellente
E per adesso imprese eccellente del potere a dotarsi degli strumenti delle tecnologie delle condizioni per poter reagire al mercato in tutto campo allorché coerenza c'è tra il dirama questo un'impresa grande è un'impresa eccellente un'impresa e quindi che che che cooperative non è più una cooperativa come abbiamo sentito dire anche in questa vicenda della legge sul diritto societario esattamente il contrario
La cooperativa ha imparato perché i processi che dicevo prima consumo e analogamente altri settori la cooperativa ha imparato a proprie spese e dove non l'ha imparato è fallita
Che bisognava avere una capacità di essere imprese eccellente competitiva per poter dare quel servizio per poter rispondere quelle finalità non pare averne altre
Ma proprio per dare quel bando è tanto più in questa situazione del mercato sempre più competitivo e loro hanno bisogno che ragioniamo sul fatto che l'impresa cooperativa non è altro da sé se un'impresa eccellente
Lo deve essere per realizzare quella finalità punto o c'è così bisogno che nulla inquadriamo in questo modo
E inquadrandolo in questo modo non ci dobbiamo rifare al fatto che queste esiste in tutto il mondo che in tutto il mondo la cooperazione a questi tratti che noi condividiamo principi e valori della cooperazione di tutto il mondo sono pubblicati sono c'è un quadretto anche nella mostra qui
Principi rivisti della cooperazione e quindi questa finalità non di lucro
Ma che negli altri paesi non arriva alla alla intasa indivisibilità come noi se non in pochi altri casi ecco che cosa c'è di diverso in Italia c'è che la cooperazione a questo riconoscimento costituzionale
Che non è pura nulla pura letteratura una pura forma è una bella spinta ideale ed è un'interprete esperta che crea contribuisce a creare un'identità e non è che l'articolo quarantacinque sia tutto lì e solo lì ebbe io e quello va considerato fino in fondo che cosa significa quell'articolo
Valori riconosce la funzione sociale non funzione sociale che esisteva prima la riconosce perché era preesistente alla funzione sociale evidentemente e la riconosce la funzione sociale
La a della cooperazione a base mutualistica senza finalità di speculazione privata che poi la caratteristica generale della cooperazione col fatto che nel nostro caso ma questo è un riflesso fiscale se volete c'è l'indivisibilità delle Riserve quella non finalità di lucro che in altri Paesi si traduce nella limitazione dividendo in Italia si traduce nella indisponibilità assoluta delle delle discese
Per sempre allora il punto che abbiamo è che la costituì la cooperazione deve essere dentro questo castello dentro quest'impianto perché dico che ha in sé contiene una spinta ideale è una spinta anche a far di più perché i fondi mutualistici e il tre per cento da promozione rispondono
A questa vocazione questa volontà della Costituzione questo impegno dello Stato a promuovere lo sviluppo cooperativo
Ecco i fondi nascono da qui nascono per la promozione cooperativa perché rispondono in un impegno solenne della Costituzione
Ma l'articolo quarantacinque si combina con adesso vado a memoria non posso sbagliare ridicolo trentadue che prevede la tutela della salute
L'articolo mi pare quarantadue che prevede la comunità di utenti
L'articolo cinquantatré che prevede che la tassazione deve esser graduata secondo secondo le le le disponibilità e così via
Allora il problema sta in un intreccio in una in un'idea di cooperazione per la quale non si vede perché oggi tout-court in modo tranciante solo perché si dice quelle son cooperative sono in prese l'impresa mille ottocentoquarantaquattro la cooperativa è nata con l'impresa
Anzi nel mille ottocentotrenta le cooperative Lonate senza essere impresa no a vocazione altruistica
Tant'è che facevano credito popolazione che non poteva pagare e sono regolarmente fallite tutte
E nel mille ottocentoquarantaquattro la prima cooperativa che ha dettato le base per per ricreare questo movimento di ottocento milioni di persone nel mondo di soci nel mondo ha messo tra i principi fondamentali pagamento per contanti
Allora capito in quella realtà che bisognava essere impresa in quel momento significa a pagamento per contanti quindi essere impresa è uno dei presupposti della stabilità del ruolo cooperativo che la Costituzione ha voluto quindi oggi come oggi la discussione bisogna che la cooperazione sia riconosciuto dalla Costituzione tutta togliere quella separazione che è stata fatta
Nella legge nella legge delega no non è che non c'entrino niente le banche cooperative le banche di credito cooperativo sono e e con le banche di credito cooperativo sono dentro
La legge dentro la legge Basevi come tutti gli altri settori hanno certamente loro specificità ma non disgiunte non diverso dagli atti alle specificità degli altri settori
è una posizione puramente politica quella che ha dettato questa separazione
Quella di mettere addirittura i consorzi aggravi esclusi da una normativa per cui non lo matita un disegno di legge che tende a disciplinare l'insieme della della dell'imprenditorialità esclude comunque da queste normative Consorzi agrari cioè sono operazioni puramente politiche che non hanno non hanno nessun altro senso
Quindi bisogna in sostanza Corriere una discussione pacata su questa questione che recuperi conoscenza che parte da alcuni presupposti che possono permettere anche il dialogo fra organizzazioni diverse che trovano il comun denominatore nella ricerca di una equità e di un mercato realmente competitivo Fano bisogna appunto partire con tutte le basi infine la questione della vigilanza vedere io condivido c'è bisogno che le cooperative
Le cooperative hanno questo presupposti il nome cooperativa lega una non forma d'impresa all'altro vediamo anche sui giornali no anche condanne notevole
Detto il termine ecco sia un l'idea che sia una multinazionale una coppola uno non con un accordo forense un come si dice una conglomerata cioè che sia un corpo un invece sono migliaia di imprese che hanno loro autonomia però questo termine cooperativa le compro tutto bene bisogna vigilare sul requisiti e io son d'accordo su questo c'è la legge sul socio lavoratore che comprende la vigilanza
Quindi la vigilanza dentro la legge sotto lo toglie in questa confusione che si è creata in questo modo bisogna capire come si riordina la materia in Mali il socio rotore prevede già la vigilanza in ogni caso sì come si fa a volte polemiche sulla vigilanza data la vigilanza legata semplicemente a verificare il rispetto
Dei requisiti mutualistici le cooperative sono soggette a tutti gli altri controlli ispettivi e no però da una cooperativa che avuto nel corso degli anni degli anni degli anni passati cinquantatré ispezioni dove di della della finanza cinquantatré ispezione
Poi qualcun altro si lamenta della dell'essere tartassato come si dice
E poi le fiere si va ecco voglio sono sono situazioni ecco l'ora intendiamoci ma bisogna che noi riportiamo le questioni nel canta nel sentirlo giusto oggi bisogno che raddrizza siamo una volontà politica recuperiamo assenso non confondiamo le cose
Non usiamo la leva fiscale l'idea che tutti devono pagare le tasse che le cooperative da un non te pago le tasse non paga le tasse che a una semplificazione
Assunta risorse per far passare uno stravolgimento legislativo
Anticostituzionale
Diciamo che se paghiamo le cose inquadriamo bene le cooperative per come sono e si discute del trattamento fiscale verificammo che sia ecco con tutte le cose che prima ricordarlo
Io darei la parola al Liffe
Farei la parola Nicola Tognana per una ragione molto semplice teneva nelle parole di Barberini c'era anche un po'di Turci una disponibilità al confronto al dialogo su alcuni punti su alcuni aspetti ma se venisse avanti l'ennesimo rinvio per riparlarne voi come l'avete processo ma c'è necessità di mettere un punto fermo e di stabilire che è necessario dare dei segnali chiari o siete disponibili voi a un ulteriore rinvio
Ma intanto due siamo sempre disponibili al dialogo perché è solo dialogando che si risolvono i problemi Netcomm diktat né con altre cose quindi il dialogo fa parte del nostro DNA poi deve essere un dialogo che non è il dialogo per il dialogo ma deve essere un dialogo che alla fine deve portare un risultato diversamente viviamo per fare diavolerie ma non per fare risultato quindi con questo credo di aver chiarito la mia posizione
Io credo che se ci fosse stata se ci fosse la disponibilità che peraltro l'onorevole Turci io lo conosco da tempo abbiamo lavorato insieme quindi posso dire ha sempre avuto nella logica del riequilibrio del fattore distorcente della concorrenza
Mi fa piacere che anche il presidente e la lega Coop sia allineato su questo ragionamento probabilmente oggi non ci troveremmo in questa situazione
Io credo che ci sia lo spazio all'interno del Senato per trovare una gradualità e per andare con un certo percorso versa questa direzione è vero ci vuole da tutte e due le parti però bisogna provarci
Credo che un attimo di introspezione la dobbiate fare anche voi
Ma ma non lo dico io leggendo oggi è un intervista del capogruppo vostro il
Violante notiamo al presidente Violante perché non mi sono ancora inserito ecco quindi va sempre bene da
Un presidente da noi c'è sempre
Dice in buona sostanza
Non lasciamo soltanto a quelli che sono seduti in Parlamento ma datevi una mossa anche voi e quindi mi pare che il presidente abbia colto questo ragionamento perché io se lei mi consente quaranta secondi
Volevo dire all'onorevole Santagata ma quando lei dice sono nate le cooperative sulla legge Marcora per le imprese che hanno chiuso ben d'altronde il mondo delle imprese è così in ogni paese ci sono imprese che nascono imprese che muoiono e di conseguenza non lo vedo una negatività
Lo vedo come un cambiamento continuo
E anche quando mi fa mi perdoni la provocazione di dire perché le imprese della new economy non usano lo strumento della cooperazione be'perché queste imprese che sono con grande fatica produttrici di intelligenza e di proposte nuove se non potessero attingere ai capitali per poter avere uno start-up che vediamo che dura anche ventiquattro trentasei quarantotto mesi evidentemente
Nel nostro Paese non potremo avere neanche quello che abbiamo quindi credo che come mi avete richiamato ad una lettura attualizzata della Costituzione la stessa cosa dobbiamo farla per gli strumenti per le imprese nuove che nascono grazie
Dicevo prima la dietrologia in economia non risolve però insomma forse davvero un qualcosa che è mancato cioè anche forse all'interno del centrosinistra Dragone
Ma non so io
Ci arrivo a questa domanda volevo dire una cosa voce perché prima ci ha capiti con il dottor Tognana quando parlavo dell'IVA non mi riferivo alla natura in sé del tipo di imposta no no ma che acqua anche quelle diciamo quelle obiezioni che aveva decorato io ricordavo che l'introduzione dell'Iva a automaticamente
Ridotto di sedici punti lo scalino della tassazione dei profitti fra imprese tout-court imprese cooperative
Poi con la attuali cartacce eccetera io penso che oggi se prendessimo il caso limite
Di un'impresa di capitali di recente costituzione
Quindi che ha portato recentemente dopo l'adozione della dite i suoi capitali nell'impresa e è un'impresa cooperativa storica con la tassazione che sappiamo siamo attorno ai venti punti
Non inciampati per cinquantuno accennata terapie queste dall'IRPEG che non pagano in questo operative quindi questo problema della grande distorsione della concorrenza che deriva dal regime fiscale quando andiamo a vedere da vicino
E assai più contenuta ma detto questo Barberini ha detto appunto si discute perché non ci possono anche capire cioè discutere storicamente nell'evoluzione no quando guai se gli scalini sono troppo passi troppo alti e così via
Io penso questo io vedo in questa legge
Quello che ho detto all'inizio cioè da un lato un obiettivo Jago
Che è stato espresso anche pubblicamente voglio dire del centrodestra nel corso degli anni anche dei cinque anni di ricerche cucce presto e l'opposizione
Teso a colpire nelle cooperative soprattutto un certo tipo di umido cooperative che appunto non c'è ragione allora se si fanno normativo nuove normative sulle copertine di escludere a priori le casse rurali
I Consorzi agrari perché esclude chiaro che qui c'è stata una particolare attenzione insensibilità politica a certi ambienti che forse sono più vicini a questa maggioranza di quello che non si è ritenuta cooperative
Ma
C'è un obiettivo politico chiaro la legge secondo me fa più danni
In generale di quello che non realizzi gli obiettivi specifici che sono in testa al diciamo una parte almeno del centrodestra e quindi se riusciamo a o afferma occorre agire anche vuol mente dobbiamo lavorarci fino in fondo e dovremo soprattutto stare attenti che poi nella delega non vadano anche oltre
Perché dico la prevalenza
Statisticamente deve significare il cinquantun per cento qualcuno potrebbe dire che preconizzava del settanta per cento ottanta per cento cioè quando cipiglio certo di risolverlo per colpire c'è anche qualcuno che usa USA il cannone invece di usare la carabina Comi
Per dire che in sostanza limite potrebbe anche non esserci peggio e che quindi potranno azione
Nel Parlamento e nel Paese riguarda io invece esprimo
Una armonizza che che che anche vi è pericolo che sul siamo usciti non siamo usciti a fare non solo sul terreno delizie della vocazione di coperture delle centrali cooperative in qualche modo sostato dentro quindi mi consideri in parte ancora anche un ex operatore ma anche come la vocazione politica della politica della cultura già cultura giuridica della cultura economica e sociale
Io Barberini prima ci ha ricordato i diversi modelli di cooperazione esistenti nel mondo
Ci ha detto che il principio della riserva indivisibile un principio fortemente italiani mo'e con qualche altra per la o che altri Paesi ci ha detto che ci sono cooperative che prevedono invece la divisione degli utili sia pure su cui paga collettivi di lavoro soprattutto se può anche dei consumi sia pure entro certi limiti definiti
E io mi domando perché noi non siamo riusciti ancora a elaborare una formula che risponda alla domanda che ha posto Santagata prima che non è un'obiezione
Se l'impresa che di capitali diceva
Si dice che le cooperative fanno concorrenza sleale messo abbiamo questo nasce di nuovo quando nasce qualcosa di nuovo nella new economy nascono società di capitali Vasco società cooperative se fosse vero che le cooperative a tutti questi vantaggi perché non nascono cooperative a bizzeffe eccetera perché aggiungo io le cooperative oggi
Che nascono nuove sono o da aziende in crisi in cui i lavoratori tenta la carta disperata vuote sapendo che poi ci mettono anche i loro il loro trattamento di di scarichi essercene del trattamento di quiescenza perché
Così nascono dalle aziende in crisi le cooperative con un aiuto pubblico che privato è stato ridimensionato
Recentemente in forza di una direttiva della Comunità che non consente più di triplicare il capitali di risparmio servono torna credo solo di vita raddoppiano
Perché nascono nuove cooperative sono in settori in a volte intensità di lavoro ma a bassa produttività
Questa è una domanda che ci dobbiamo pur e a questa domanda che se per un verso conferma
Sempre il valore sociale della forma cooperativa perché alla fine dei laboratori stellati in cui richiesto all'azienda non avendo la via d'uscita appunto dimostra che la cooperativa
Non sempre ci riescono ma è è una formula sociale che consentirà salvare la vuol salvare attività economica
Perché comunque dei lavoratori disoccupati che si mette insieme non li cooperative fasulle ma in cooperative venete
Per fare dei servizi trovò nella cooperativa ma cari per servizi a basso a basso valore aggiunto a bassa intensità di capitale intona cooperativa uno strumento che risponde all'esigenza di tentare di fare qualcosa di guadagnarsi
Un modo di vivere
Sì sì
A te che sulla new economy ciò che vediamo qual è stato veramente il fenomeno perché le imprese sono nate
Sapendo che in poco tempo meno sperando in poco tempo moltiplicavano il capitale
E questo sistema male un'impresa che aveva finalità di profitto da una cooperativa che è stata nata così e si è mantenuto cooperativa ma rinunciando avevo duecento mila o di capitale sociale denunciando a trasformarsi in qualcosa
Che lo portava ad abbattere dieci miliardi cioè teniamo conto della fare nella fase dato osservazione esattamente
Mi in giro con la mia considerazione cioè io mi domando perché non troviamo
Una formula copertina
Che adesso nel Como edifico difficoltà adesso si ristruttura quelle che ci sono si riducono opere di ieri al dieci per cento le imprese nate ma questo dopo la bolla di partenza in quasi inevitabile
Ma io mi domando alla prossima esplosione di ondate imprenditoriale
Che sia condominio con lo chiameremo in altro modo
Perché non è possibile trovare una formula cooperativa
Che possa incrociare una nuova ondata di questi tempi editoriale al di fuori del settore che ho ricordato zio di crisi
In cui si fa il salto molte salti mortali per salvare un posto di lavoro con la legge Marcora o aziende cooperative a bassissimo redditività e a Battisti intensità di capitali
Forse questo comporta che dobbiamo pensare di aggiungere al modello cooperativo consolidato nella tradizione italiana
Che il modello a riserva indivisibile in cui diciamo il convento ricco tra virgolette
Per modo di dire i frati sono poveri perché questo è il modello cooperativo di lavoro
Del solo dico molto estremo perché poi ricco molto il convento Maremma limite insomma c'è un patrimonio indivisibile intergenerazionale accumulato i lavoratori al massimo si potrà calci d'un salario e quando operativo avvenne ci posso portare a casa un quid in più che comunque non mi fa certo
Dei privilegiati mettete i capitalisti
Io vorrei che potessimo pensare qui sento l'amarezza di dover giocare oggi in difensiva di fronte all'attacco del centrodestra e non invece si è stati capaci di pensare altre formule cooperative
Da aggiungere non da sostituire a quelle storiche perché le cooperative chiamo cento anni o anche trent'anni o anche a vent'anni che ha già un patrimonio intergenerazionale accumulato
Ma è assurdo dagli e dire che andiamo la divisione del patrimonio perché quel patrimonio non è di quelli che sono i soci in questo momento è almeno di quelle che ci ha lavorato gli ultimi vent'anni o cento anni in alcuni casi sondati in pensione quindi sono generazioni già scomparsa
Ma Arnold accanto al modello della cooperazione storica se fossimo in grado di pensato modello che magari al diverso trattamento fiscale dalla cooperativa storica
Che magari in Spagna hanno inventato le società la vorace che sono società cooperative di lavoratori in cui non c'è il patrimonio divisi i pensionati i meccanismi di altro genere
Sostanziò vorrei che fossimo in grado di elaborare reputo per socio che armi difensive non cerchiamo
E chi era volare qualche via cooperativa perché unisca il principio classico della democrazia partecipativa dai lavoratori presso cooperative di lavoro sodo tutto del lavoratore come protagoniste non dei lavoratori come subordinato come inevitabile che sia pur con tutto il suo motorino imprese di capitali con la possibilità anche di valorizzarsi come come e inventori di nuovo cioè il giovane oggi chiamo spruzzo che all'idea buona sulla new economy prendiamo gol cinque anni fa perché adesso si è fermato
è chiaro che lo faccia cooperativo da un lato perché pensavo questo padrini di triplicare il capitale in dieci anni o forse decuplicato in tre anni
Ma non quel giovane che hanno espulso buono escluso approdino e dal modo corporativo
Oppure se cento Cenerentola o solo in un'ottica di sacrificio che non potrà mai tale in Capitalia indaga sui delitti vita della sua professionalità da sua capacità di inventare nuovi progetti imprenditoriali
Questo il punto forse non c'è risposta in termini cooperative questo domanda ma se non c'è risposta cari amici e compagni di Reggio che siamo nella terra storiche molto operativo
Vuole dire che quando abbiamo finito questa generazione di cooperative abbia chiuso il capitolo Tremonti un ottimo di più sia ci resteranno alcune grandi fondazioni cooperative
Che saranno verosimilmente Cuneo si piacevole rete oggi dire Gioffrè potevate simile ma non voglio fare le ma poi dopodiché avremo solo prese o alti Gianni of Spades S.r.l. società quotate in borsa ma solo di modello classico di capita
Qui c'è qualcosa su cui non siamo usciti tanto avuta secondo me
Di compromettere lo storico esistente che va difeso nel suo moderno che non si può cambiare
Non abbiamo avuto il coraggio si voglia dice la verità di pensare a qualche innovazione e oggi siamo difensiva con tutti da Monti e Berlusconi che ci spara che non rosso ben trent'anni intanto con la normativa sul sul sul falso in bilancio credevo che non andava difeso energia formula anche noi
Con centosei grandi cambiata ma hanno fatto una bella forzato di sogno posto erano calibrati in modo tale che tutti i processi Berlusconi vanno in prescrizione qui non è la polemica con la Confindustria la polemica con Berlusconi e centrodestra
Con la nuova normativa tutti i processi dell'azienda di Berlusconi vanno in prescrizione di questo è il senso della riforma sul falso in bilancio fatta con la versione la Malfa nella vecchia del cimitero
Dopo magari sul falso in bilancio torniamo un attimo
Darei la parola
Ancora a San pagata per
Impropri diceva Turci non abbiamo avuto il coraggio di innovare abbastanza forse c'è un sentire che all'Inter al momento cooperativo c'è e forse e questo lo aggiungo io se il movimento cooperativo avesse trovato una maggiore unità
Rispetto a questi temi magari il vostro lavoro sarebbe stato più facile
Ma sì io credo che Lanfranco abbia ragione nel dire che di una legge sulla cooperazione abbiamo parlato
Era anni forse per decenni
Probabilmente
Se avessimo fatto la legge sulla cooperazione non avremmo coro sui rischi che abbiamo corso adesso
Io mi auguro che questa crisi serva davvero a mettere di nuovo in pista un dibattito franco
Con tutte le organizzazioni economiche ma prima di tutto con l'euro fra le organizzazioni comperati perché se questa è l'occasione qualcuno la pensa magari senza dirlo
Per lui pare usare dei conti
Per dire che io ho più cooperative vere ditte
O cose di questo tipo non solo non laggiù stiamo al Senato avete avvertito l'avete avvertito questo
Ma faccio l'esempio più chiaro perché è stato già citato se io Bossi c'è nelle mie valli ci sono le banche cooperative le banche cooperative vengono escluse
Abbiamo già risolto il problema
Ma se della mia organizzazione o più sociale di quanto hai tu o o o aziende più piccole di quelle che hai tu Old vantaggio di a vere imprese di trasformazione agricola che lavoro ma il settantacinque per cento di prodotto conferito da soci
Allora mi sento di dire che alla fine io sono più cooperativo ditte
Cioè andiamo su questa strada credo che non solo non ci sarà una prossima generazione di cooperatori ma penso che anche questa generazione i cooperatori avrà delle belle difficoltà
Questa crisi può essere una crisi salutare da questo punto di vista invece cioè mi sembra di poter dire che confcooperative non ha aperto tavoli paralleli
Non mi risultano tavoli paralleli in Commissione Finanze non abbiamo avuto sentore di tavoli pare mi mi sembra che Confcooperative sia altrettanto preoccupato di questo attacco alla forma cooperanti porsi il problema più vero quello che diceva Franco ci siamo davvero disposti a prendere questa occasione per parlare di futuro
E non a difendere tout-court
La cooperazione come l'abbiamo ereditata
Magari discutendo con Confindustria questo sì
Del del ruolo che può aprire un'impresa cooperativa nel rendere più competitivo l'intero sistema
Perché io non nego che ci siano aree di organizzazione d'impresa dove il sapere organizzare il lavoro comunque un lavoro con un basso contenuto di capitale rappresenta un elemento distintivo e di competitività essenziale che la cooperativa questo ruolo può fare meglio di altri e può darsi che questo sia un interesse comune a farle sviluppare impresa di questo tipo di e di questo e via discorrendo
Ci siamo capaci di passare al futuro credo che riusciamo probabilmente a risolvere le cose
Se invece ci attardiamo ad a dire chi è più mutualistico chi è meno mutualistico questo credo sia stato anche uno degli elementi di zavorra che ci siamo portati dietro in questi anni
In questa strettoia credo che portava su una zavorra di questo tipo di venti molto rischioso per tutt'
Io ho qui
Il documento di Confcooperative che ma insomma non è proprio quello che diceva adesso rispetto alla
Quello di Marino va be adesso io Varenna rapidamente chiudere a Barberini e Antoniana Barberini magari proprio su questo tema se siete tutti uniti e con
Dica tempi
Si sente male
Sì sì abbiamo per
Sì
Come si è formata
Nella
Nella la Coop Nordest agisce opera in un'area del Triveneto
Due regioni del Triveneto Friuli Venezia Giulia Trentino Alto Adige sono regioni a statuto speciale
Le leggi a statuto speciale per il Trentino Trento e Bolzano sono del mille novecento e quarantotto del Friuli-Venezia Giulia sono nel mille novecentosessantotto lasciò le altre tre regioni a statuto speciale in Val d'Aosta Sardegna Sicilia che però vanno vanno viste ora io mi chiedo
Questa legge come vien fuori come pone i propri beni
Della rappresentanza cooperativa e della natura cooperativa
Come ripropone rispetto ai problemi del fedele del federalismo e delle regioni nel senso che queste regioni a statuto speciali gestiscono evidentemente sotto la forma del controllo senza annullare lo Stato
Secondo me questo è un problema essenziale e fondamentale altrimenti la legge come la conosco io è diventa una legge settoriale che elimina le questioni territoriali e le questioni territoriali
Sono le donde artigianali zone industriali asserito che la cui industria interventi settoriali hanno un'importanza determinante nello sviluppo di determinati settori ora io chiedo mi scuso
Per aver preso la parola ma ritengo che questo quesito vada posto perché arricchisce o stimola ordita indica un nuovo rapporto del sistema cooperativo conto
Lo Stato e al dottor Tognana io vorrei ricordare io ho presente l'onorevole Bergamo l'onorevole esatto i movimenti della cooperazione repubblicana del mille novecentoventi e dell'H movimento cattolico del mille novecentoventuno per primo dopoguerra
Che hanno una rilevanza nella storia dello sviluppo socio industriale economico del Veneto di particolare rilievo ora ecco
Mi scuso ma ho ritenuto di porre questo manifesto appunto se c'è spazio per una brevissima conclusione sfigati di Tognana Carey Barberini Ferreri magari accoglieva professionista se però partendo anche da questo discorso se c'è unità di intenti o c'è a loro
Direi che Scola Confcooperative anche con la Compagnia delle opere oggi con la Circe il cognato centrali cooperative
C'è una sostanziale unità di intenti c'è un procedere parallelo direi che ci sono valutazioni parallelo nel senso che più che fare iniziative comuni si tende ad agire di concerto più che tuttavia non c'è una differenza sostanziale al contratto Marino anche oggi sul fatto di porre la questione nei termini inizio prima ricomporre può puntare che il Senato riprende hanno abolisca questi commi uno due tre riporti a unità la legge quindi tolga questa esclusione delle banche cooperative e degli dei Consorzi agrari che ponga la questione di avere un'unica normativa quindi non non comma due cose su questo questo obiettivo quindi riconoscimento questionario esteso tutti credo che sia un elemento convergente
Ora e il problema evidentemente il problema che viene apposto adesso il problema che veniva posto prima io credo che innovare sia la parola d'ordine è sempre e credo anch'io che questo sì una bella occasione per entrare nel merito e discutere
Dico solo che la cooperazione per come la vedo io
E tra i soggetti che hanno saputo innovare di più
Poi non basta mai quando poi si alla complessità della forma cooperativa per cui la democrazia la partecipazione le aspettative sociali che suscita la mutualità che verso i soci ma verso l'esterno ammutolita Esterna
Sono obiettivi che hanno sempre che hanno sempre in avanti
Prego e direi che la forma cooperativa in Italia anche in altri paesi vale ancor di più però se sviluppati in moltissimi settori entrate che non c'è settore anche nel mio economici qualche cosa
Però condivido c'è una difficoltà a far nascere impresa e ci sono tanti elementi che giocano
Che che vanno recuperati ma insomma diciamo bene l'obiettivo dell'innovazione e anche del rafforzamento dei caratteri mutualistici socia della cooperativa ecco
Sette dico presidente e vice presidente delle Regioni
Dico Errani rappresentanza di tutte le regioni perché le alle regioni passa comunque la legislazione cooperative l'intervento nella promozione cooperativa c'è un compito delle Regioni non solo quelle a statuto speciale ma più in alle che vengono proprio col decentramento dello Stato in chiave federalista vengono investite dal del problema e abbiamo chiamato vediamo chiamati in causa perché anche loro hanno qualcosa devono avere qualcosa da dire sulla legislazione che si fa
Perché poi si troveranno doveva gestire quindi è indubbio che questo è un problema
Che ha un un rilievo che dobbiamo valutare concludo dicendo che noi abbiamo sicuramente tempi lunghi
Problemi che dureranno andranno avanti nel tempo che dobbiamo Prada c'abbiamo venti giorni abbiamo un mese davanti dobbiamo misurata nostri istruttiva in questi venti metri in questi venti giorni questo mese dobbiamo definire gli obiettivi per questo periodo
E adesso l'obiettivo è quello di far venire fuori forte la voce dei cooperatore dei cittadini che sono per una legislazione positiva che incentivi laico per lo sviluppo delle imprese dell'imprenditorialità e di quella cooperativa nel caso specifico io che sia forte che però che noi puntiamo il tutto per tutto perché cambia il segno politico sia Espresso fin qui dei confronti nel Parlamento di confondere cooperazione che al Senato si riporti a una considera sonda la cooperazione più più più giusta che appunto di che riprenda questo riconoscimento della costituzione dobbiamo muoversi nelle forme e nelle mi appoggia le iniziative che abbiamo programmato poi perché questo avvenga Coco
L'obiettivo immediato per e partiremo da qui in poi per continuare in tutti gli approfondimenti tutte le discussioni che sa che si richiedano ma intanto concentriamoci su questa fase segnasse se vuole chiudere su
Doroteo no l'ambizione di chiudere nel senso che non non spetta a me io volevo riprendere quello che diceva il senatore Turci io credo così è il mio punto di vista magari sbagliato ma a me pare che vada così che la sinistra deve avuto poco coraggio nell'ultima legislatura deve avrebbe dovuto osare di più di faccio due esempi uno la CIA
Dato prima Turci parlando della Dual income tax forse lo sapete forse no ma noi Veneto siamo riusciti a portare molte impresa nell'area di Manfredonia che sta crescendo mo'sto bene e abbiamo cercato di portare anche in prese che dall'estero anziché insediarsi nel nord Italia andassero lì e io personalmente ho cercato per intere giornate di spiegare a questi imprenditori i benefici che avrebbe potuto dare la Dual income tax però non entrava nella testa era troppo complicata troppa troppo San passatemela Cardia sovrana Rova perversa e quindi questi non si convincevano che è
La strada giusta secondo ragionamento non si è stati capaci dare nessun tipo di risposta sul versante delle infrastrutture e le infrastrutture le tocco io ma toccate anche voi tutti i giorni quando andate in cooperativa o fate quello che dovete fare e quindi secondo me quando lui dice dobbiamo avere più coraggio dobbiamo sapere avere più capacità di giocare in attacco che non in difesa beh io sono preoccupato so che da un'altra parte si parla del futuro si è parlato perché magari è tardi di quella che la sinistra io credo che sia importante di sapere essere propositivi secondo me non soltanto nel mondo della cooperazione ma anche nell'azione politica che anzi contrasti guerra nei nei prossimi anni credo che questa sia la vera sfida non arroccarsi ma invece cercare di essere propositivi e credo che Margherita onorevole Santagata abbia una grande responsabilità in questo ragionamento di bilanciamento e di spinta in avanti del centro sinistra addio conterraneo del nord est dico che io mi ritrovo assolutamente sulle differenze territoriali e sulla necessità di adattarle confindustriale è fortemente orientata è un'area che seguo io al ragionamento di una diversa organizzazione dello Stato
Che sposti dal centro alla periferia per una ragione molto semplice perché la gestione centralistica di questi cinquant'anni c'è ripeto dentro tutti non è stata capace di dare le risposte avvicinando di cittadini a chi prenderebbe ciceroni e ci sono dei risultati interessanti da questo punto di vista e la Regione che ci ospita secondo me è un risultato concreto da questo punto di vista fa sì che si possa fare in maniera diversa e chiaro che anche il mondo della Coop l'azione dovrà valorizzare le sue peculiarità territorio dopo territorio in maniera diversa perché anche voi siete molto forte nel Nord ma sul Mezzogiorno per esempio avete un lavoro né da fare e ce ne sarebbe tanto bisogno quindi credo che anche su questo bisogna ragionare ma bisogna saper avere una forte componente innovazione d'altronde se vogliamo vincere vogliamo mantenere il nostro livello di ricchezza o dobbiamo a dire dura migliorarlo credo e dobbiamo far studiare i nostri giovani e dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni che non siano soltanto lavorare tanto con grande intensità ma invece saper fare del valore aggiunto grazie
L'interlocutore che erano sul palco ma ringrazio anche c'avete seguito non c'era una pretesa di avere conclusione questo a queste riflessioni che sono e rimangono riflessioni grazie