"Etica e politica" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa dell'Unità (presso l'Isolotto)

Stasera tutt'
Due parole brevissime eseguire il carattere di questa l'incontro
Svolge all'interno di questa festa dell'Unità dell'isolotto
Ecco io con piacere usato piccolo aiuto che forse localizzare
Il taglio di questo l'ho fatto molto volentieri perché
Nata su
Il pubblico noto dalle sezioni ma poi soprattutto da un gruppo di giovani che si sono messi seriamente a lavorare per la riuscita dell'iniziativa
E soprattutto hanno portato all'interno del dibattito quelle che erano le loro esigenze
La loro voglia di capire di discutere su tutta una serie di temi
Da questo incontro con loro è nato questo programma che voi avete visto che si è aperto ieri con certezza continua domani con Bisio
In cui l'elemento politico non è direttamente presente in prima persona
Ma rientra attraverso una serie di argomenti che stanno particolarmente a cuore alle giovani generazioni
L'incontro più politico più direttamente politico è quello di stasera e anche questo ha una particolarità
Mettere a confronto
L'etica con la politica
Quindi il sistema dei valori
Degli ideali
Che spingono poi una scendere in politica impegnarsi in una società civile
C'è la difficoltà poi nella pratica
Giorno per giorno di costruzione di questa politica soprattutto quando si ha la responsabilità di governo
Le difficoltà che si incontrano e momenti in cui sembrano cerchio ideale certi valori appannarsi dietro scelte tattiche quotidiani
Credo le persone che sono stasera a parlare di questo sono particolarmente adatte proprio per il ruolo che hanno il filosofo Sergio Givone
Il politico presidente ex presidente consigliere e presidente DS Massimo D'Alema
Non non non penso a gruppetto abbiamo una una coppia splendida da questo punto di vista vorrei che il dibattito si incanalarsi in queste discussioni vorrei dico cioè qui Saverio che uno dei ragazzi che hanno contribuito alla costruzione di questa festa
C'è anche Alice
Poi più parte
Che poi condurrà
Il microfono del dibattito chiedo a questi ragazzi di essere tranquilli
Sereni e di riportare quelle esigenze che hanno espresso a me il giorno che ci siamo visti a a casa mia per discutere questo programma è questa iniziativa di riportarlo tranquillamente è un loro diritto avere delle risposte
è un dovere per quelli che sono qui di darle credo sia un impegno da tutti noi perché il dibattito si sviluppi nel migliore dei modi più costruttivo Errico possibile
Prego salire qui Sergio Givone
Cioè
Professore sono due carissimi amici oltre grazie perché io ringrazio tanto più che che hanno accettato questo invito Massimo D'Alema
Pronti a saltare situazioni
Applauso
Vi lascio vi lascio nelle mani di Saverio
Di Alicia
E di questo pubblico che mi sembra particolarmente caloroso e voglioso di discutere grazie
Sì no
Allora innanzitutto buona sera a tutti saluto anche dal gruppo dei giovani c'era contribuito a questa festa dell'unità dell'isolotto nel due mila uno
Ecco politica ha un rapporto difficile questo è il titolo della serata di questa sera
E diciamo che in qualche modo rappresenta forse il più delle altre il senso ultimo per cui nata questa Fari sto il modo in cui è nata
Diciamo che nel rapporto difficile è una domanda almeno per chi ha contribuito a rendere possibile tutto questo ha un po'retorica la nostra risposta
E che non ha un rapporto difficile e che la politica come la vogliamo intendere nuovi nel senso io anch'io più forte impegno civile l'impegno morale della lotta alle ingiustizie
E va be'
Diciamo che necessariamente deve avere uno sfondo di eticità non potrebbe essere altrimenti la nostra risposta per l'appunto e questa festa dell'Unità in cui abbiamo cercato di riunire un po'tutti i termini che c'è sono cari sia nelle serate sia nell'organizzazione
Però le il abbiamo voluto porre questo problema perché pur essendo scontata per le nuove la risposta in questo caso ci è sembrato che negli ultimi anni insomma politica non fosse così scontata come è apparso nuovi per l'appunto
Abbiamo come dire abbiamo unito un gruppo perché era che sta festa molto eterogeneo che veniva data esperienze diverse tesserati o meno diverse e proprio perché abbiamo sentito in qualche modo dottor soprattutto diciamo la tredici maggio che è stata un po'la goccia che ha fatto traboccare il vaso in questo caso di abbiamo sentito il dovere di fare qualcosa ci siamo sentiti male potenti abbiamo pensato che fosse il momento di reagire abbiamo sentito come direbbe il presidente Berlusconi il dovere morale di ad esempio insomma
E in questo caso appunto
Abbiamo
Ci siamo sentiti come dire ci siamo avvicinati alla politica nel senso più alto in cui lo sentiamo noi ma perché da un altro punto di vista ci sentivamo lontani da quella che era la politica con la p minuscola insomma per differenziarla
Non non vedevamo quel sacro fuoco che secondo noi dovrebbe animare ogni agire politico insomma ci sente Obama distanti non non capivamo quello che era la politica s'se vogliamo definirla così partitica insomma fatta
Dappertutto ci sentivamo forse più vicini alle istanze e e forse ci siamo ci sentiamo vicini forse perché ci siamo come dire
L'abbiamo avuto una spinta che ci allontanava da le forme naturale dei partiti ci siamo sentiti forse più vicino a quelle che sono le istanze dei fallimenti che si sono visti a Genova di quello che viene definito forse un po'impropriamente il popolo di Seattle noi abbiamo come dire sentiamo e noi quelle che sono le istanze di uguaglianza di giustizia di solidarietà noi pensiamo che siano un elemento che dovrebbero essere neanche dei cortili cattolico un partito occuparsene seriamente dovrebbe essere semplicemente naturale
Consimili e non è neanche probabilmente così non è
Ebbe
Su questo punto uno vorrei sentire il perché quindi direi di cominciare da discussioni
Non lo so tessere comandi per
Diciamo cominciamo col politico
Purtroppo vorrei parlare
Qualcuno oppure no sembrò per favore volevano convincere va bene andiamo in viaggio ricevono
Ma innanzitutto vorrei dire questo
Cioè una
Una cosa che tu hai detto che mi ha colpito
Ed è
Il riferimento agli ultimi anni
Ora io in realtà non credo affatto che questa che questa attenzione questo rapporto sofferto fra etica e politica sia un problema di questi ultimi
Un problema drammatico che attraversa tutta l'esperienza politica culturale
Della nostra società delle nostre società
Certamente in modo drammatico attraverso tutto il Novecento
E
Non dobbiamo farci fuorviare diciamo di fare un'operazione culturalmente politicamente sbagliata
E cioè sostituire involontariamente la parola
Ideologia alla parola etica
Non è vero
Che
Negli ultimi anni non abbiamo sofferto di una separazione drammatica fra l'ideologia e la politica
Che pone dei problemi penso che sia giusto discuterne
Ma il conflitto fra etica e politica
Il potenziale conflitto fra etica e politica è qualcosa che attraversa la nostra storia militanti della sinistra
In forme nel passato assai più laceranti e drammatica
Dopo vorrei partire come è giusto fare in una discussione di questo tipo da una dalla storia personale
Ognuno di noi ha vissuto la la politica come storia di una generazione ma anche come storia personale
Io la mattina del quel giorno d'agosto del mille novecentosessantotto in cui i carri armati sovietici entrarono a Praga
Ero a Praga
Era un anno straordinario sessantotto
Fu un vissuto
Dalla nostra generazione come un anno straordinario
Partecipai alle lotte studentesche nella mia università con l'attenzione l'emozione
Ci si sentiva voi partecipi di una grande vicenda mondiale perché non era soltanto quello che si viveva giorno per giorno
Ma era le immagini televisive della offensiva vietnamita del tempo
Erano le immagini delle università americane del maggio francese
E dopo
Una stagione straordinaria diciamo nel fumo sospesi da una sessione di esami
La Scuola Normale di Pisa per evitare che noi fossimo tutti cacciati dalla scuola perché questo sarebbe stato l'effetto del procedimento
Ottenne dal Senato accademico che noi potessimo optare
Se saltare la sessione estiva o la sessione autunnale
E così noi optando per saltare la sessione autunnale ma ci trovammo con l'obbligo per mantenere il posto nella scuola di fare tutti gli esami a giugno
Dopo un intero anno avevamo passato a fare assemblee contro corsi manifestazione botte con la polizia tutto meno che studiare decente
Quindi fu un finale
Drammatico mi ricordo che io e Fabio Mussi che eravamo tra i quelli puniti diciamo
Finimmo questi esami a luglio con la complicità di qualche professore ma in una condizione di drammatico esaurimento ma non banchi di tutto questo c'era la primavera di Praga io partii per andare a vedere che cos'era diciamo mosso dalla curiosità era un turismo povero animato da passioni politiche
E mi trovai lì la mattina in cui
Arrivarono i carri armati
Eravamo in un albergo vicino a sé ma otterrà slovacco
Bergodi quarto ordine vicino alla vecchia stazione ferroviaria
Con degli amici e la mattina all'alba si comincia a sentire dei rumori
Come se fossero i martelli pneumatici no me non era mai capitato di sentire le mitragliatrici sinceramente diciotto di voltaggio novanta
La mia generazione aveva conosciuto le mitragliatrici
E ci speriamo io che ero dato allora mi spacciavo come l'esperto di politica
Dissi no ormai impossibile non è possibile perché si sono messi d'accordo c'era stato un incontro ho fatto l'incontro e sovietici
Certamente saranno dei lavori stradali
Ci affacciamo Cerqua dei carri armati passavano e dietro l'albergo c'era la stazione televisiva sparavano contro la stazione radio fu uno dei pochi punti della città dove ci fu un combattimento
Io ricordo che la giornata proprio come
Una cosa che ti rimane impressa tutta la vita
Mi ritrovai Estrada gridare con l'agitare le bandiere cecoslovacche a c'era la gente che saliva sui carri armati con i volantini scritti in russo
Per protestare contro il chiedeva questi militari questi militari molti erano asiatici non sapevano dov'erano e a un certo punto
L'Armata Rossa per non perdere il controllo della situazione dette ordine che tutti questi convogli si muovessero in continuazione per terrorizzare la popolazione mentre gli aerei volavano a bassa quota sulla città insomma
Io sono torna sono quando siamo tornati c'hanno espulso dopo un po'hanno espulso tutti gli stranieri cancellato i visti
Io ero
Iscritto al Partito comunista
E debbo dire che quando arrivò la notizia che il Partito comunista italiano aveva espresso il suo dissenso
E la notizia arrivo paga arrivo per strada i manifestanti io mi sentivo orgoglioso e commosso
Però poi io ho continuato a vivere in un partito
Che mi mandava ai congressi di quelli che avevano invaso quel Paese e li chiamavo compagni
E questo mi sembra poco drammatico dal punto di vista del rapporto fra etica e politica
Un conflitto di questo tipo vi sembra poco drammatico dal punto di vista del rapporto etica e politica
Mi sembra una condizione
Soltanto una dimensione alta dell'ideologia può consentire di governare un conflitto così drammatica
E di accettare una un arco una doppiezza diciamo come in quei come la vere vissuto a fianco di di quel popolo la tragedia di un'invasione ma
Poi dopo
Continuare a discutere collaborare sia pure da una posizione critica con quelli che avevano guidato i carri armati attraverso quelle città
Ora e questo non è accaduto in questi anni
Ha avuto tanti anni fa
E direi che almeno da questa drammatica contraddizione in questi anni ci siamo liberati
Sì
Dico questo perché
Perché appunto credo che non
Noi non possiamo affrontare seriamente questo problema sulla base di uno schema che poi antichissimo no
Cioè c'era una mitica età dell'oro
Il tempo delle utopie delle speranze poi tutto questo è caduto e adesso siamo nel tempo del cinismo e del pragmatismo
Questa è una rappresentazione sbagliata
E sbaglieremmo noi noi quando dico la mia generazione parla ormai di una generazione anziana
Una compagna mi ha ricordato poco fa diciamo che io ho portato il saluto dei pionieri al nono congresso del Pdci ero piccolo però avevo già cominciato diciamo
Sbagli eremo noi
A dire alle alle nuove generazioni che il passato è stato una mitica età dell'Oro
E poi adesso abbiamo perduto l'innocenza abbiamo siamo caduti nel cinismo del pragmatismo non è così
Questo conflitto fra etica e politica è un conflitto che attraversa tutta la nostra storia in modo drammatico
E
Vedete
Io credo che
C'è un altro punto che è importante o punto detto non vi è una confondere l'etica con l'ideologia
Il tramonto dell'ideologia e non soltanto non è la fine di un rapporto fra etica e politica
Ma forse consente di dare un nuovo fondamento a questo rapporto
Perché le ideologie sono state una forma di giustificazione di ciò che non era moralmente giustificato
Nel momento in cui non c'è più questa giustificazione io credo che c'è la possibilità di rifondare un rapporto fra etica e politica
Un secondo una seconda confusione che non bisogna fare non bisogna confondere l'etica con la retorica
Con la chiacchiera con la cattiva letteratura con
Diciamo di questo genere fiumi diciamo ecco appunto un dovere morale ecco
Non bisogna confondere l'etica con la retorica
Lei Chicca non è melensa
Io quando sento parlare dei valori se si parla troppo dei valori diciamo mi insospettiscono
I valori
Non possono essere in un Chucky come Caci cavalli appesi diceva un grande filosofo
Tra quelli da cui noi veniamo diciamo
I valori vanno vissuti vanno calati nella pratica
La politica è un mestiere sobrio che richiede sobrietà
La sobrietà non è cinismo
E molto spesso è intessuta di valori e di tensione vera
La tensione morale non è qualcosa che deve essere esibito
E qualcosa che deve rimanere sotteso
Altrimenti non è vera molte volte non è vera
Allora il mio primo intervento è questo
Non confondiamo l'etica con l'ideologia non parliamo di noi come se noi venissimo da una mitica età dell'Oro ecco il prossimo caduti nel tempo di cinismo non confondiamo lettiga con la retorica
Diffidiamo delle esibizioni etico valoriali
E cerchiamo di capire il valore morale delle scelte politiche
Nella loro asciuttezza
Nelle motivazioni che ne sostengono nel senso che assumono ecco
La politica è
Un grande teorico della politica grande teorico democratico dalla politica diciamo
Al legato l'agire politico al concetto di un'etica della responsabilità
L'etica della responsabilità consiste nel valutare ciò che si fa alla luce di un interesse collettivo di un interesse generale
E non soltanto di una strada dà coerenza individuale
Chi ritiene la propria biografia più importante dell'interesse collettivo è un esteta non è un uomo politico
Allora
No come dire ho cominciato
Facendo con come fanno gli intellettuali in questo caso non non
Io sono un dilettante in questo campo
E cioè si comincia sempre da spiegare ciò che non è diciamo che poi è un modo di approssimarsi al concetto mi fermo qui passo la parola professore mi riservo di
Affrontare in poi più nel merito ciò che diciamo secondo me la sostanza di questo rapporto sì grazie scusate
Mi se mi vengono ma prima di passare la parola al professore mi vengono PS due precisazioni
Una ho parlato di questi anni perché la mia attività pulite economicamente gomitata questi anni quindi non ne ho potuti vedere altri e più Enzo a me d'accordo che la tensione morale forse non è una cosa che va come messa sui manifesti insomma ovviamente neanch'io credo a queste cose però la tensione morale d'accordo che deve essere sottesa ma a noi è parsa troppo sottesa a questo era il problema del fondo
Ma Massimo D'Alema poteva andare voce militare espressione con maggiore efficacia quello che lui stesso ha definito
Il conflitto drammatico di etica più politica
Ecco questo è il punto da cui partire questa è la domanda che voi ci avete
Ci avete fatto perché etica e politica
Queste due realtà che sembrano destinate che sono destinate a convivere
Che non possono essere sciolte immaginate
Una politica senza ittica che cosa povera miserabile immaginando un'etica senza politica c'è un'etica che non esca da se stessa
Che non apra il proprio sguardo
Al rapporto con gli altri
Ebbene dicevo queste due realtà destinate a convivere che non possono essere sciolte tuttavia danno luogo e non soltanto da oggi move questo l'avete capitolo avete presenti do danno luogo a un conflitto drammatico la storia del Novecento ha ricordato D'Alema l'ha ricordato anche con
Riferimenti a fatti che molti di noi ricordano stavo per dire tutti ma almeno molti di noi ricordano la storia del Novecento testimone
Di questa tragedia
Perché
Questa tragedia se sembrerebbe ovvio
Che la politica
Sia debba essere
Carica di e tossico
Se sembrerebbe ovvio
Che ne indica che la morale non può essere qualche cosa di narcisistico di veramente rivolto a un'interiorità che finisce con l'essere insussistente
Se odio perché questo vieta si trasforma inevitabilmente in tragedia
Questo appartiene non soltanto all'ordine dei fatti si potrebbe dire perché l'uomo l'uomo perché l'uomo è portato a fare naturalmente il male
No
Questa tragedia appartiene prima ancora che all'ordine dei fatti all'ordine dei concetti
Nel concetto di politica nel concetto di etica c'è questa vocazione al conflitto
L'etica
E qualche cosa ce l'ha insegnato canta una volta aperto tutte credo no
Che ho ha valore di universalità
O non non ha ragion d'essere
Se io chiedo a qualcuno che agisca in un certo modo beh intanto io devo impegnarmi ad agire in quel modo la massima della morale diceva per l'appunto canta è non fare agli altri quello che
Non puoi sia fatto fatte
E viceversa in positivo pari agli altri quello che vuoi sia fatto a te
La politica no
La politica
La politica
A che fare
Con il particolare
Con una presa di posizione
Che sempre comunque passa attraverso scelte dolorose
Qualche cosa come una passione
Prepara e anticipa queste queste scelte e per questo sono d'accordo con con D'Alema quando la politica si appella all'etica in in una forma puramente retorica
La politica tradisce sia l'etica sia se stessa
Quando un ministro dell'attuale governo
Chiede che la storia sia riscritta bene d'accordo
La storia sempre di nuovo deve essere riscritta se così non fosse la la facoltà di lettere la potremmo ma potremmo chiudere
Ma questa scelta di riscrivere la storia
Parte per l'appunto da una scelta da una passioni dà un giudizio morale
Quando un altro ministro dell'attuale governo
Definisce
Gaglioffi in tuta bianca i manifestanti di Genova
Ha il diritto di farlo segreto ma questa è una scelta e qualche cosa che per l'appunto pesa come un giudizio di cui lui è chiamato a farsi responsabile di cui deve risponde quando il Presidente del Consiglio si appella alla libertà e fa bene benissimo ad appellarsi alla libertà ma sembra confondere libertà e impunità e allora
Allora io mi chiedo
Se
Si gioca sul conflitto genetica espositive
Conflitto
Che non può non esserci anche quando anche quando decidessimo di chiarire di definire meglio i termini
Del di quello che ha da essere l'etica e di quello che ha da essere la politica
Perché conflitto necessario ma perché detto nel modo più semplice
L'etica a che fare con il dover essere col mondo che non è e che vorrei che fosse
Anche la politica naturalmente a che fare non solo quel mondo così come ma anche col mondo che io vorrei che fosse ma deve confrontarsi con il mondo così com'è
Deve confrontarsi con con la realtà
Per alta e dura
La realtà ha bisogno spesso di mediazioni dolorose
La realtà non voglio dire che
Debba sempre e comunque valere come un paradigma oggettivo
Per cui si dice le cose stanno così non posso fare diversamente
I numeri sono quelli i rapporti di forza sono sono quelli
Questo è compito dell'etica leggi che cosa che non riguarda il politico perché il politico deve fare i conti con con la realtà ma se le cose stanno stessero così non ci sarebbe nessun conflitto
C'è il conflitto perché la politica deve nello stesso tempo fare i conti con la realtà e farli duramente
Farli come a volte si dice cinicamente ma attenti a non confondere il cinismo con quello che è
La sobrietà di cui si parlava prima
L'attenzione alle cose di cui si parlava prima
Non ci sarebbe conflitto se la politica fosse semplicemente questa gestione della realtà così com'è identica invece cosa delle anime belle che la realtà invece se la prospettano come non è e come vorrebbero che fosse e invece no
La politica nello stesso tempo deve fare i conti con la realtà e non può non lasciarsi investire da qualche cosa come una passione avete detto giustamente passione e senso del partire
Perché non c'è niente che via più patimento più dolore che questo fare i conti con la realtà e nello stesso tempo saperi che questo fare i conti non avrebbe senso se non è la prospettiva di un progetto ideale
A sua volta l'etica
L'etica non ha a che fare di per sé con la politica
Quand'anche la politica decidesse stabilisse
Che
Certi valori mi Benedetti valori su cui è giusto esprimere tutto il nostro sospetto
I valori che dobbiamo condividere a cui dobbiamo tenerci non vogliamo chiamarli valori chiamiamoli le norme sono quelle e non altre guai se l'etica si riducesse a all'la forma dell'assenso a ciò che è politicamente magari anche democraticamente si è stabilito
Guai
Buona politica in quella che riserva all'etica il diritto di dire no di dire no anche a ciò che si è democraticamente stabilito
Perché la democrazia può sbagliare
E lo spazio dell'etica e qualche cosa che la buona politica vede sempre e comunque salvaguardare
Il diritto di dire no anche a qualche cosa che è stato deciso
Democraticamente ma
Se le cose stanno così li voi capite come la difficoltà a cui si fa riferimento nella vostra domanda è più che una difficoltà
E qualche cosa di conflittuale e di tragico
Ecco io chiedo che io credo che siamo chiamati a sopportare attivare lo so che una parola grossa si dirama come siamo tutti i personaggi da commedia
La libertà cosa la la la la la tragedia
Non non non cioè non non fa parte di noi
E invece no
E invece nel conflitto dietetica in politica noi personaggi comici ridicoli quel niente che siamo
Siamo chiamati a decidere e ad assumerci tragicamente la responsabilità delle nostre delle nostre decisioni
Diceva D'Alema io non sopporto
O meglio ho il sospetto che ci sia qualche cosa di retorico
Nel rinvio ai valori alla libertà ha ragione
Quando questo rinvio viene fatto in modo strumentale ecco l'ideologia l'ideologia non è nient'altro che l'idea ridotto a strumento
Questa è l'ideologia
E quando appunto l'idea
La grande idea della libertà
I valori vengono ridotti a strumento Censi si riferisce ad essi c'è un partito che si riferisce ai valori
C'è uno schieramento politico che si riferisce alla libertà
Ma quando questo riferimento a carattere ideologico e che cosa vuol dire caratteri logico che non c'è la consapevolezza di questo di questo conflitto
E allora è giusto sospettare bisogna sospettare
Perché vedete e qui chiudo la la prima parte del mio del mio chiuso questo primo intervento
La libertà
Non è un valore
Diretti ma cosa sta dicendo queste impazzito no
La libertà e molto più che un valore e molto meno che un valore tanto è vero che in nome della libertà si possono commettere
Gli atti più più sciagurati delitti peggiori
O comunque è solo il nome della libertà che io posso
Togliere la libertà d'altri e solo se io sono libero cioè il potere di farlo e dunque sono libero che posso togliere la libertà d'altri
Se la libertà e capace di questo
Di fare quanto di peggio si posso fare se nel nome della libertà che questo avviene
Non vedo come io posso dire che la libertà è un valore il tutta mia
è molto più d'un valore perché togliete la libertà immaginate il valore più alto più nobile un valore che tutti siamo disposti a condividere
Che so io la la solidarietà
Il sacrificio per l'altro
Pesante al valore più nobile che potete pensare prendete l'otto oggetto
Di un
Imperativo
Di un obbligo
Tu adesso ti comporterà il così e non altrimenti
Bene immediatamente quel valore cessa di essere tale
La tragedia del totalitarismo è questo
Un valore
Diventato oggetto di obbligazione morale
Il totalitarismo esempio da questo punto di vista più alto di
L'altro nel senso non valutativo di ideologia
Ora
C'è questa consapevolezza della
Del conflitto
In coloro che si appella no con tanta io credo faciloneria
Furbizia se volete o astuzia
Ai valori
Alla libertà
Se non c'è questa consapevolezza non c'è niente bisogna diffida
Il conflitto fa male
è una passione dicevo nel senso non soltanto di qualche cosa che ci appassiona
Per gli enti della nostra vita di dissenso
Ma prima ancora la passione qualcosa
Ci fa soffrire
Bene laddove non ci fosse questo senso dolente che fa soffrire del conflitto
E allora non ci sarebbe altro spazio che per per il sospetto e per il dubbio quindi anche se vorremmo sentivo dire da te prima delle risposte vorremmo sapere come stanno effettivamente le cose con uscire da questo da questo impasse
Io prima di lei restiamo ci dentro sopportiamo vale la pena patti dirlo e appassionarci adesso
Tu hai dato aggiungo
Domandare
No non sto
No non so francamente se
Perché erano previste anche interventi che ci fosse anche la partecipazione di chi sta ascoltando
Quindi cioè lei Alice
Sotto il sole israeliana a seconda rispettare Alice non avevo niente
Alice
Si sente sì
Da
No io amo aiuto scappo
No volevo sapere se qualcuno voleva intervenire io volevo fare una domanda a Massimo no alla quale senza risposta in parte all'inizio
Ti volevo chiedere appunto se
Vivere quotidiano
A contatto con tutte le beghe della politica i meccanismi le
Le cose pratiche de giornaliere
Per tanto tempo è comunque la questa politica alta voglio dire voi poliziesca per
Sapute poter applicare un livello alto non come noi ne siamo vive per quartieri
E sezioni così
Voglio sapere se questo percorse basiliche via in sé Dian parte allontanato da quello che respirata inizialmente cioè tu hai parlato aderire a primavera Italia vuole sapere se tutti questi anni di
Politica alta si hanno allontanato in qualche modo di tre vite cioè se il tuo obiettivo finale ancora quello che tu sentì rispondere a Praga
Beh inquilini ti assicuro che dal punto di vista dell'obiettivo finale quelli sono stati i momenti di massima confusione
Perché quando tu Cresci con l'idea che il tuo obiettivo finale sia una società che poi scopri che manda i carri armati ad esprimermi a un'altra
Diciamo lo sbandamento è notevole nel senso che
Noi
Vedi
Noi quali sono le ragioni che ci hanno portato alla politica
Queste ragioni sono venute prima della ideologia no
Le ragioni sono io credo che la le ragioni della sinistra dello dello stare a sinistra
Sono un bisogno di libertà
Di autonomia senso di rivolta nei confronti di di di regole di edizioni
Un senso di rivolta nei confronti di ingiustizia
Sia delle ingiustizie cui assistiti da vicino sia di quelle ingiustizie di cui tu prendi coscienza perché vivi in un mondo dove la comunicazione delle porta in casa per le fa vivere
Direttamente questo senso di rivolta contro le ingiustizie contro le convenzioni questo bisogno di libertà
E la molla che ti porta ad impegnare
Ad organizzarsi e a fare qualcosa metterti con gli altri
Dopo
Viene l'ideologia cioè viene la convinzione che a questo bisogno che tu esprimi c'è una risposta che sta in un movimento storico che sta in una prospettiva
E io direi che il valore positivo che hanno avuto l'ideologia Song un paese come l'Italia nel quale la democrazia si è costruita Attraverso il rapporto conflittuale dialettico fra due grandi partiti
Uno dei quali aveva il suo fondamento nei valori cattolici
Cioè in una dimensione trascendente
E l'altro aveva il suo fondamento nell'auto via comunista
In qualche modo questi due partiti hanno costruito la democrazia determinando un'attenzione un rapporto fra utopia è storia c'è
Tra una dimensione che era tutta era fuori dalla storia menziona religiosa è fuori dalla storia
L'idea di una società altra
Va fuori dalla storia ma in questo modo la politica
Ha determinato una tensione tra utopia e storia che ha dato un senso ad agire politico
Qui c'è un problema fondamentale perché se la politica deve avere una tensione morale in sé bisogna che sia vissuta come un'attività dotata di un senso
Il cui fine non si esaurisce nell'agire politico
Macché punta a qualcos'altro punto ad un obiettivo che trascende l'agire politico quotidiano puramente questo è un discorso molto pericoloso
Anche perché
Questa idea di un obiettivo alto spesso ha giustificato anche le nefandezze no
Diceva Brecht appunto che il comunismo delle origini era accettare che si potessero fare anche delle piccole porcherie per dei grandi obiettivi dice e poi invece il comunismo della burocrazia staliniana era fare delle grandi porcherie per dei piccoli obiettivi diciamo
Ma la
L'idea di un fine altro
A contenuto in sé anche un elemento di inganno e tuttavia io resto convinto che l'agire politico
è tale da determinare una tensione etica in chi lo vive se non si esaurisce nella sua quotidianità cioè cioè se c'è un Progetto io non parlerei di un rapporto fra utopia e storia forse più modestamente tra realtà e Progetto ma se non c'è questa attenzione se non c'è un infine allora inevitabilmente secondo me la politica diventando fine a se stessa perde di tensione morale allora io penso che qui c'è invece il grande problema dei nostri giorni fittissima
Perché non c'è dubbio che noi siamo di fronte alla necessità di ricostruire un senso
All'agire politico
Uscendo anche dalle disillusioni nel passaggio dalla caduta limiti di ideologia diciamo di cui io stesso ho detto anche il valore positivo anche della caduta
E tuttavia e tuttavia la fine di questa tensione tra utopia e storia può determinare una separazione tra pragmatismo letteratura qualche volta anche cattiva letteratura
Noi dobbiamo ricostruire una tensione fra l'agire quotidiano e le finalità elevati importanti significative dell'agire politico perché questa è la condizione perché la politica romani il senso e quindi eticità
Ora è stato evocato il movimento di Genova
Questo questo grande fenomeno con il quale ci siamo scontrati nel corso di questa estate nel senso che siamo trovati di fronte a un fenomeno in parte nuovo per le sue dimensioni per il suo significato
Adesso non voglio parlare chi degli aspetti
Più
Politici di questa vicenda cioè da una parte e la violenza che noi dobbiamo combattere perché la violenza è innanzitutto nemica della partecipazione della democrazia
Ed è un pericolo innanzitutto per tutti quei giovani che vogliono vivere il movimento e che difficilmente possono riempirlo a fianco di quelli che sono professionisti della guerriglia urbana
E non voglio neanche parlare di quell'altra violenza che abbiamo denunciato cioè di una violenza repressiva con la quale forse si è voluto dire adesso comandiamo noi possiamo picchiare i russi diciamo e questo doveva essere denunciato lo abbiamo fatto abbiamo tenuto l'inchiesta parlamentare
Insomma questo è la cronaca politica
E adesso varare nel senso di quel movimento
Dei problemi che ci pone
Cioè di un movimento che
Segna abbia
Sì o di una nuova epoca politici
Lei ragioni positive di quella protesta sono secondo me innanzitutto un bisogno forte di democrazia
E cioè la percezione che la globalizzazione economica
Distruggere le forme tradizionali della democrazia lo Stato nazionale il Parlamento i partiti
E impone un dominio dell'economia del mercato sulla politica
La politica perde di senso e diventa semplicemente una tecnica cioè in fondo la politica deve svolgere un compito prefissato
Adeguare le società nazionali alla logica di una competizione globale regolata dominata dalle leggi del mercato mondiale
Questo è il pensiero unico di una visione liberista della globalizzazione
E di fronte a questa perdita di senso della politica che si capisce diciamo la scelta di un movimento che dice
Siccome i partiti i sindacati i Parlamenti non contano più il giorno che si riuniscono i potenti della terra voglio esserci anch'io
Perché è il momento in cui fare sentire la mia voce nel momento in cui proporre una visione alternativa e quindi nasce questo movimento che se non a caso diventa il filo rosso di che gli appuntamenti di questo movimento sono tutti i vertici internazionali cioè in qualche modo è un movimento che fa da contraltare a tutti i momenti in cui la politica si pone un livello globale
Allora in quei momenti voglio esserci voglio dire la mia voglio dire c'è una globalizzazione del movimento della protesta c'è una globalizzazione dei cittadini e si contrappone a quella dei dei potenti
Ora io credo che questo è un fenomeno di grandissima portata
I ma io non credo che il compito nostro sia quello di accodarsi ai cortei dico sinceramente perché è una risposta debole
Ma sicuramente questo propone alla sinistra una sfida enorme ed è probabilmente la più forte indicazione su cui lavorare per ricostruire un senso dell'agire politico
Fondo che cosa abbiamo fatto noi nel secolo che abbiamo alle spalle noi di fronte allo sviluppo del capitalismo
E abbiamo
Dapprima la sinistra primitiva pensò che questo sviluppo si doveva arrestare se il luddismo la distruzione delle macchine ma superata questa fase che io metto sullo stesso piano dell'idea che si possa arrestare alla globalizzazione c'è una sorta di luddismo contemporaneo
La sinistra si è posto il grande problema di come conciliare
Lo sviluppo con la democrazia e con i diritti delle persone
Il capitalismo per sua natura non è vero che porta alla democrazia
Non è vero anzi ha un contenuto autoritario la grande fabbrica un contenuto autoritario
Noi siamo riusciti a fare il punto quello che Dahrendorf ha chiamato la quadratura del cerchio lo sviluppo capitalistico sia accompagnato allargamento dei diritti
L'istruzione la salute la pensione le ferie i diritti civili i diritti di libertà una democrazia che si organizza la partecipazione dei cittadini cioè in qualche modo la sinistra il movimento operaio parlo soprattutto dell'Europa
A e l'uscita a imbrigliare questo sviluppo a governarlo avvolgevano verso obiettivi di miglioramento della qualità della vita e di allargamento delle possibilità degli individui ora io credo che il grande problema di questo secolo diciamo è governare lo sviluppo globale
Ed è una sfida molto complessa
Perché nessuno degli strumenti tradizionali di cui disponiamo
Lo Stato il Parlamento i partiti
Appaiono in grado di fronteggiare questa sfida no perché non non incidono io raccontavo oggi con Sergio Staino diciamo la mia
La mia percezione della globalizzazione l'ho avuta nel modo più vivo quando qualche anno fa
Ero negli Stati Uniti mi hanno portato a visitare la sala operativa di una grande società finanziaria americana Merrill INCE
Dove c'erano trecento ragazze e ragazzi molto giovani ognuno dei quali lavorava terminale del computer e ognuno di questi trattava determinanti Investimenti e a un certo punto mi han detto vede quei tre due ragazzi neri americani uno asiatico
Quelli trattano i titoli pubblici italiani cioè questi tre ragazzi passavano tutta la giornata comprare o vendere Botto e CCT
Ora naturalmente
Questi ragazzi avevano un potere enorme
Sulla sulla vostra sulla nostra vita perché se loro vendevano
Saliva il tasso di interesse e siccome l'Italia due milioni di miliardi di debito pubblico se sali di un punto il tasso di interesse
Noi abbiamo alcune molte migliaia di miliardi in meno per fare le scuole strade ospedali se invece loro compravano Botto CCT il tasso d'interesse scendeva cioè in qualche modo quei tre giovanotti seduti lì ai terminali
Senza nessun Parlamento che li controllasse senza nessun sindacato che potesse organizzare uno sciopero contro di loro
Avevano un potere enormi
Ed era uno mossi da una sola logica quella del profitto del profitto a breve del guadagno da non avevano ovviamente nessuna remora sociale non si potevano porre il problema dice ma come qui se noi vendiamo in botte mettiamo nei guai l'Italia loro non gliene frega nulla loro amministrano fondi
E devono realizzare c'è una certa remunerazione di quei fondi allora io sono andato a salutarli diciamo anche per dire compra
E la cosa bella e cosa bella di che cos'è questo mondo globale che un mondo virtuale perché io ero un personaggio del loro gioco correrà con videogioco mio figlio quando gioca con SuperMario no
Perché loro avevano la Reuters
E se la Reuters batteva la notizia D'Alema che in quel momento ero capo di un partito che sosteneva il governo Dini
D'Alema due punti non voteremo la Finanziaria loro dicevano ora dobbiamo vendere cioè per loro era un automatismo era un gioco ecco
E quindi in qualche modo mi conoscevano ma non come persona per lo potevo anche non esistere era un personaggio del loro videogioco USA infatti Franco guarda atto con cioè ecco
Questo è abbastanza impressionante
Questo è se volete un racconto racconto una testimonianza empirica ma che fa capire che cosa significa un mondo nel quale le ragioni delle persone vengono totalmente sussunte inglobate dentro una logica del mercato del profitto
Ora io credo che noi dobbiamo costruire una nuova grande utopia concreta
Di Coco utopia concreta e cioè una cosa che è difficile da fare ma che si può fare
Il testo sta traduco così questa espressione
La grande utopia concreta della sinistra di oggi è quello di cercare di governare questo mondo
Di imporre delle regole per esempio di imporre la regola che se uno muove i capitali e li lascia quindici giorni in un Paese li porta in un altro cioè in una logica puramente speculativa deve pagare una tassa
Perché siccome i capitali sono oramai una realtà immateriali che si sposta schiacciando un tasto sul computer
Mentre il lavoro e il lavoro umano è una realtà materiale che si sposta in treno in aereo e quindi il lavoro è l'unico fattore che viene tassato perché è localizzabile
Mentre i capitali WLAN no da un paese all'altro sono c'è una bellissima parte l'ultima parte del capitale di Carlo Marx che un libro meraviglioso Acquario consigli offerti a tutti la lettura
Parla dell'effetto magico del capitale e cioè del denaro che produce denaro come è una magia diventa e questa magia del denaro che produce denaro diventa una una magia globale nel mondo della globalizzazione e questo denaro che produce denaro sfugge
Ad ogni possibilità di essere regolato di essere governato di essere tassato
Ora questo produce una nuova ingiustizia sociale che rispetto a quelle del passato è enorme ora riusciremo noi affrontare questa sfida cioè imporre delle regole a a imporre un principio di giustizia sociale avvolgere questa globalizzazione che nello stesso tempo però è anche una grande opportunità
Perché è vero è vero che con la globalizzazione nei Paesi più poveri ce lo sfruttamento dei fanciulli ce lo sviluppo selvaggio vero tutto questo ma non è che prima stessero meglio nella stavano peggio
Ecco previste cioè non è vero è vero che c'è un maggior impoverimento relativo cioè che aumenta la distanza tra ricchi e poveri
Ma non c'è un maggior impoverimento assoluto cioè la globalizzazione economica ha determinato nel complesso un miglioramento delle condizioni di vita media nel pianeta
Quindi questa globalizzazione anche in sé una grande possibilità di progresso
Allora il problema vero non è
Impedire il progresso
Non è rinchiudersi nella dimensione nazionale
Ma è quello di riuscire a governarlo secondo valori diseguaglianza secondo principi di giustizia
E quello di costruire nuove grandi battaglie pur contro il debito la cancellazione del debito
Controlla i DS e contro la pretesa delle grandi multinazionali master esempio
Io per in Italia si è parlato pochissimo di questa cosa che sto per dire ma per esempio è stata l'apertura di le Monde Francia un Paese fortunato dove c'è almeno un grande giornale vero
Che un giorno apre in prima pagina con la notizia che il governo del Sudafrica
Ha vinto la sua battaglia legale con le grandi multinazionali dei farmaci
Affermando il diritto dei Paesi africani a produrre i farmi ci anti AIDS senza pagare le royalties alle grandi multinazionali questa è una grande battaglia dell'epoca della globalizzazione ecco
Allora io penso che il compito della sinistra di fronte a Genova e quello di tradurre quel bisogno reale legittimo di presenza di democrazia
In una prospettiva percorribile difficile ma percorribile di regolazione della globalizzazione secondo obiettivi di equità di eguaglianza di giustizia di maggior benessere per tutti di maggiori opportunità per tutti
Io credo che ne sentono indiano a un congresso no e lo lo dico questo non perché penso che voglio distogliere il dibattito da un necessario approfondimento si sushi tutto sbagliato fare la Bicamerale
Per me quel dibattito concluso nel senso io mensch mi sono ritirato
Ho già scontato la pena quindi posso affrontare serenamente anche il dibattimento non c'è problema ma ma
Io spero che per esempio questa risposta
Sta risposta positiva ecco
Della sinistra all'evento Gela che ripeto la risposta positiva non è ne accodarsi
Nel dire che ci fanno questi ragazzi in piazza sia la risposta positiva è capire il senso di quella proposta che costruire un orizzonte politico che dia
Un una risposta
In fondo la politica deve costruire delle risposte possibili non può soltanto accodarsi alle istanze della società civile
Perché dico questo vedo sembra che non c'entra con l'etica no cento
Perché soltanto una politica animata da motivazioni alte cioè sorretta da convinzioni forti
è una politica chi mantiene viva una tensione etica
Cioè se l'agire politico non ha più una motivazione forte
Allora inevitabilmente scissi volge al potere per il potere
E inevitabile anche perché il potere ha un fascino
Guai e in ipocrita negare il fascino del potere
Il problema è che il fascino del potere deve essere può essere dominato se uno lo concepisce come un mezzo
Verso finalità verso aspirazioni profondamente vissute condivise allora uno domina il potere e non ne dominato
Ma se cadono le motivazioni inevitabilmente il potere diventa un fine e il fascino del potere
Chi chi ha giocato
E lì cade ogni tensione etica
Allora io dico il rapporto tra etica e politica comporta il fatto che la politica abbia motivazioni forti non retoriche
Utopie concrete cioè appunto cose difficili cose che si colloca in una prospettiva storica nella prospettiva di una generazione perché porsi obiettivi per la prossima generazione sarebbe anche eccessivo
Però possibili cose difficili ma possibili che ti motivano che danno un senso al duo agire quotidiano
Secondo grande problema finisco invece
Svolge il tema del rapporto tra etica e politica
Questo per questa prima risposta è molto interno alla sinistra cioè qualcosa che ha a che fare con la ricostruzione di un quadro di ripeto
A me interessano relativamente ai valori perché i valori vengono dopo
I valori sono dei a me interessano le motivazioni e le finalità la prospettiva storica in cui si pone l'agire politico
E se l'agire politico si pone in una prospettiva storica di trasformazione allora è carico di valori nell'elenco dei valori
E letteratura
Poi però c'è un altro senso del rapporto tra etica e politica
Che e di grande valore ed è molto importante per l'Italia
E cioè l'agire politico tese essere il conflitto politico deve avvenire nel quadro di un'etica pubblica condivisa
Noi questo non ce l'abbiamo
Questa è la debolezza più drammatica del
Del nostro Paese
Del nostro conversare comunque semplici chiaro del nostro del nostro essere nazione
Ci sono grandi paesi in cui esistente più che in Italia diciamo un'etica pubblica condivisa
Da noi non esiste un'etica pubblica condivisa
E
Questo è all'origine
Della drammaticità del conflitto politico nel nostro Paese
Della sua
Difficile governabilità
Del suo carattere drammatico e ultimativo se vuole c'è il paese al mondo in quelle campagne elettorali siano come da noi una sorta di ultima spiaggia del ovunque sono battaglie sono conflitti
Ora non c'è il minimo dubbio che questo a che fa
Con
Proprio con la Società italiana con la cultura dominante in questo Paese con il prevalere dell'interesse particolare sulla visione generale della società con una diffusa mancanza di senso dello Stato cioè con qualcosa che
Ha radici profonde nella storia italiana
E da questo punto di vista io credo che Berlusconi sia appunto non personaggio singolare ha uno straordinario interprete di questa caratteristica
Della cultura Italia lui è in sintonia con una parte del Paese norme
Noi dobbiamo capire la sua forza la sua forza consiste nel fatto che non è in sintonia con una parte dell'
E che ritiene che la furbizia l'essersi arricchito sia un valore positivo
E che in definitiva non ce l'abbiamo con lui perché siamo invidiosi di questo
Cioè c'è in questo lui è ripeto uno straordinario in territorio
Di
Sentimenti culture che appartengono a questo Paese e che la democrazia cristiana aveva imbriglia attorno io adesso abbiamo scoperto la funzione storica positiva ha svolto la democrazia cristiana perché in qualche modo
Aveva imbrigliato questi questi umori
Primitivi diciamo di un certo ceto medio italiano dentro una visione democratica dentro un quadro di valori
Una volta che questa capacità di questo partito appunto di imbrigliare
Quest'di creare anche in quel caso una tensione fra utopia Historia che dava un senso a cui l'agire politico
Questi umori primitivi si sono manifestati nella loro forma più libera dice abbiamo ci siamo trovati di fronte qualcosa che ci ha persino impressionato no
Che è apparso come una rottura invece evidentemente covava nelle viscere di questa società
Allora io credo che noi ci dobbiamo porre il problema di costruire di definire di di fare avanzare un'etica pubblica condivisa
Cioè qualcosa che in qualche modo costituisca anche un limite della politica
Io quando l'agire politico avviene nel quadro di un di un sistema di valori condivisi
I valori condivisi
Allora la politica conosce un limite
La politica corre il rischio di di quando la politiche ignora il limite del e si ritiene onnipotente e diventa pericolosissima diventa distruttiva
Ora e questa è un'operazione molto complicato
E vedete qui
Entro io dico la mia opinione io non credo per esempio che
La radicalizzazione del conflitto cioè in fondo riproporre un'idea del rapporto tra etica e politica come idea un'idea di diversità della sinistra di alterità della sinistra no
E quindi alterità nel senso della non comunicazione dell'anno ricerca dell'intesa con gli altri io non credo che una via di questo tipo
Ci aiuta ad affrontare il grande problema italiano della definizione di un etica pubblica condivisa
Vedete
Quella Pasolini disse una volta un'isola che invitano Pablo parlava del Partito Comunista tanti anni fa cioè quella che poi nella politica fu la diversità berlingueriana tutto questo aveva un senso nel passato
Ma io non credo che
Quello aveva un senso alto poiché ci sono certe forme di moralismo nostrano che sono un cascame radicale diciamo di di questa che sta lì c'è stato qualcosa di molto alto
Però io non credo che oggi noi possiamo riproporre
Che in fondo era una visione
Non sono pessimista della società italiana ma minoritaria
Perché inevitabilmente diciamo l'idea era quella insomma noi dobbiamo preservare una diversità etica della sinistra in una società irredimibile
Io credo che noi dobbiamo avere un'ambizione più alta anche se io stesso ne vedo tutta la difficoltà quando dico Berlusconi appunto non è un fenomeno isolato ma è uno che è in sintonia con una parte del Paese
Però non credo che noi dobbiamo rinunciare all'ambizione di definire un'etica pubblica condivise cioè
All'ambizione di tenere aperto un dialogo con l'altra metà del paese siamo stati Berlusconi piacere o non piacere ma il problema vero dell'Italia dice è che queste due metà in fondo anche l'ultime elezioni sì la loro meta era purtroppo un po'più grande ma in definitiva il paese si è spaccato in due metà ecco
Ma queste due metà non debbono
A vere un'etica pubblica
Che comunemente accettata
E noi non dobbiamo pensare che lavorare a costruire questo quadro sia un compito della sinistra e che rinunciare a questo in definitiva è la rinuncia ad una nostra responsabilità nazionale questo è un problema molto serio
Ed è se volete il problema più diffondendo che è sotteso di fronte a certe a certe dissensi politici no
Banalizzo si doveva fare non si va a fare la Bicamerale si doveva discutere non si doveva discutere ma siccome questo non può essere ridotto
Diciamo almeno tra di noi diciamo alla stupidità moralistica suo pensare che ci sia qualcuno che è un traditore che vuole fare gli inciuci per forza perché mai insomma tutto sommato
Io credo di averlo cacciato Berlusconi al governo di averlo sconfitto quindi tutto sommato gli ho fatto più male io per Flores d'Arcais ha forse fatto
Quindi non è la cosa non può essere ridotta a questo fare evidentemente questa discussione sottende qualcosa di più importante non può essere ridotta punta Diba
Attrito tra il Vitra di i buoni intransigenti e i traditori qui non ci sono traditori non ci sono intransigenti
C'è una discussione tra di noi
E ripeto il fondo di questa discussione è questo
Cioè tra chi pensa che noi dobbiamo riproporre una nostra diversità una nostra alterità
E chi pensa che noi ci dobbiamo porre il problema di costruire attraverso un processo non semplici diciamo i fondamenti di una di un'etica condivisa per il Paese perché questa è la condizione per dare un fondamento generale al rapporto tra etica e politica
E non soltanto a viverlo come una scelta individuale
Ora queste sono
Secondo me i due grandi problemi uno è tutto interno a noi
Cioè la tensione etica ha bisogno di obiettivi e di finalità
Dell'agire politico che non risolvano il senso della politica della sua quotidianità bisogno di una prospettiva storica
E io vedo questa prospettiva storica nel senso di affrontare la grande sfida del capitalismo globale delle regole e delle finalità
Di questo sviluppo delle sue potenzialità è una sfida che secondo me deve essere interpretata
In senso positivo ma certo di una lotta perché affidata a se stesso questo processo produce anche ingiustizie e diseguaglianze che dall'altra parte
Il grande problema che invece ha un carattere più generale e non riguarda la sinistra del rapporto tra politica etica pur che ripeto è un grande problema italiano irrisolto
E i caratteri della lotta politica del Paese ci mostrano che questo problema irrisolto
Ma a cui io credo dare una soluzione non nel senso della riproposizione di una nostra diversità ma nel senso di della costruzione di un processo che interessi tutti gli italiani
Io è corretto siccome appunto
è stato detto in modo simpatico diciamo che forse qualche volta queste motivazioni sono apparse troppo sottese
Mi chiedo scusa della
La complessità del discorso ma cercato di renderle più esplicite
Anche perché credo che appunto se poi questa discussione la liberiamo dall'invettiva reciproca no
E cerchiamo anche di leggere questi anni alla luce di questi problemi
Io credo che la riflessione critica possa essere molto serio io non non è vero io non voglio sottrarmi ad una riflessione sulle mie responsabilità penso
Ed è del tutto legittimo che mi si critichi anche perché indubbiamente sono stato nel bene e nel male uno dei principali protagonisti di questi sette anni che abbiamo alle spalle
Solo che penso che spesso mi si fanno le critiche sbagliate
E temo il momento in cui comincerà comincerete a farmi le critiche ingiuste perché a quel momento non so proprio come difende spacco perché invece ci sono molte critiche giuste da fare molte critiche giuste calzante diciamo
Invece troppo spesso ritengo io almeno che mi si facciano delle critiche sbagliate cioè delle critiche ci spingerebbero nella direzione sbagliata
Noi non abbiamo sbagliato perché abbiamo cercato di fare le riforme costituzionali era giusto non vagliato perché non siamo riusciti a fare e di questo credo che mi si dovrebbe chiedere foto
è chiaro non abbiamo sbagliato perché abbiamo fatto la svolta abbiamo sbagliato perché l'abbiamo lasciata a metà e non abbiamo costruito un grande partito il tipo d'uomo
Invece pensando che governare il Paese fosse una scorciatoia per costruire in Italia una prospettiva riformista ed era sbagliato perché invece senza un grande partito riformista non può esserci un Governo riformista
E li ho sbagliato perché invece il mio compito era ricostruire questo partito certo è stato un errore ecco io vorrei adesso non voglio esagerare nel dargli la dritta diciamo ma io vorrei che mi si facessero le critiche giuste che ce ne sono diverse e non quelle sbagliate che finirebbero per portarci fuori strada grazie
Un'altra interruzione da parte fisica Squizzato diventato un po'invadente
Mi sembra che la domanda che sto per fare direi che in buona parte ha già risposto lei però volevo anche una risposta
Diciamo filosofica da un punto di vista teorico oltre che pratico cioè Lettica persona definizione accetta compromessi anche da un punto di vista filosofico
E poi non so se vogliamo fare anche già l'altra domandina così magari si risponde insieme
Sì buona sera mi chiamo sarda sono dell'associazione Italia Kurdistan
Ascoltando il professore quello che diceva sul
Confine fra etica politica sul sembra una cosa delle destino su quelle cose mitologiche greche dove decide tutto chissà chi non si sa chi invece io penso purtroppo sono gli uomini sono momenti che decidono lo storico influiscono sulla storia
La mia domanda
E il confine
Fra etica fra etica e politica ma perché è così diverso da un paese all'altro se noi pensiamo un po'alla politica estera italiana
Ritorniamo e Dini soprattutto appena arrivo a insidiare
La sua carica con ministro delle Esteri disse
La politica estera italiana sarà nel segno della continuità il segno della continuità quale continuità di quale politica estera dopo la guerra dopo la seconda guerra mondiale o politica estera era stata fatta
D'Alema dei cani
Soprattutto da stata fa a stata fatta da Andreotti
Sulla stessa linea di delinquenti criminali come Kissinger
Praticamente a questa politica continuata a continua fino a oggi anche Ruggeri dice lo politica italiana continuerà nel segno del continuerà come prima segna una continuità
Sono del Kurdistan nere che no che è stato riempito sta mine antiuomo prodotti della Valsella di Brescia
Quando si diceva perché non non chiude questa questa fabbriche cui perché non viene chiusa dicevano ama ci sono dei lavoratori c'è sindacato che difende questi lavoratori poi quando abbiamo capito quanti lavoratori erano lì era poco deridere o quaranta
Quaranta lavoratori che hanno riempito tutto il mondo i di centinaia di microfoni vicine di milioni di miglia solo un Kurdistan era che non ce ne sono venti milioni
Onorevole D'Alema i Paesi scandinavi sta perfino l'osteria ha negato
Permesso perfino di attraversare questi Paesi guida criminali come politici come i gerarchi dove governo iracheno
Nemmeno il visto di transito le è stato dato mentre lei a Bertinotti incontravate
Pare casi se il ministro degli Esteri stavamo sente a lì davanti alla mano
Pare che Asi sono dei quaranta criminalità e guerre chiesti dei curdi
Abbiamo chiesto chiesti come criminale da guerra da presentare davanti uno corse internazionali
Io dico perché è la l'Italia un Paese
E
Santi dite di per artis di poeti perché deve essere sempre ai fanalino di coda perché la Norvegia la Scandinavia deve essere sempre più avanti dal punto di vista dell'aspetto dei diritti umani dall'Italia
Grazie
Ma prima di rispondere alla sua domanda asse
L'etica
Accetta o non accetta di compromessi come chi accetta
La politica
Vorrei rispondere alla domanda
Di chi è intervenuto ora
Ma Cusani tomi in modo molto amichevole naturalmente di aver fatto riferimento a qualche cosa come il mito greco mitigati destino
Che non è più la nostra di cui non sapremo più che cosa che cosa farcene
Guardi non non la prenda come una provocazione ma sono tentato di dirle
Che prima di liberarci di questa idea di destino elaborata dai greci insomma del modello greco che ancora ci appartiene né ci penserei ci penserà il perché è vero e l'uomo che fa la storia ma fino a un certo punto
L'uomo deve fare i conti con qualche cosa che lo trascende che è più forte di lui che i greci chiamavano destino che noi non chiameremo più certamente destino a chi magari chiamiamo globalizzazione
La globalizzazione in definitiva norme nient'altro che questo è il nostro destino siamo destinati a vivere in un mondo do e non possiamo tornare indietro la possiamo fermare dove le merci circoleranno sempre di più dove circoleranno sempre di più i capitali e coloro che li producono
Ora se tutto questo avviene per così dire indipendentemente dalla volontà di ciascuno ma neppure l'uomo più potente di questa terra può fermare un processo del genere
Neppure il Presidente degli Stati Uniti può fermare l'insieme dei processi che stanno tutti nel segno della tecnica e dello sviluppo tecnico del mondo
La tecnica è il nostro destino la globalizzazione non è nient'altro che un epifenomeno che un riflesso
Di questo nostro destino e insisto sulla parola
Tuttavia di questo destino siamo responsabili
Ne dobbiamo rendere conto
Ecco il paradosso
Ecco ancora una volta un conflitto tragico con cui dobbiamo fare i conti noi
Chiamati a rispondere di qualche cosa che si impone a noi e di fronte a cui non possiamo fare niente o quasi niente ma tutto sta in questo quasi
E gli che l'etica fa sentire tragicamente la sua voce
E vero ottuse tu uomo sei sottoposto a processi storici che ti trascendono sì impongono attenti schiacciano
Ma tu nei porti la responsabilità il modello greco i greci hanno inventato la tragedia per dire questo
Io sono responsabili di qualche cosa che mi si impone di Bo deve rendere conto
Ai suoi concittadini della peste di Atene e cosa ne della della peste di Tebe e cosa ne può Luís niente la peste la peste la peste un fenomeno che lo trascende eppure lui sa che deve rendere conto
Deve rendere conto perché c'è una sua responsabilità in quel fatto è un modello mitologico dice lei ben venga la mitologia se la mitologia ci spiega qualche cosa
Che non sappiamo spiegare e che cosa non sappiamo spiegare o che cosa è difficile da spiegare questo lo ripeto ancora una volta la responsabilità per il destino
La responsabilità per quei processi che si impongono a noi ora la globalizzazione
E cosa molto più antica di quello che che crediamo ho citato prima canta lodevoli citare un'altra volta abbiate pazienza non non sono venuto qui a fare il professore ma tante il primo a giudicare positivamente quello che mai avremmo chiamato poi la globalizzazione e cioè la circolazione delle merci e dei capitali è stato proprio Carlo mancanti in quello stesso saggi in cui si è reso conto che questo è il nostro destino ha detto attenzione che lo dobbiamo governare questo processo
E per governare questo processo occorre istituire qualche cosa che allora era impensabile
Il governo delle nazioni
Mancante aveva capito qualche cosa che
Coloro che oggi tentano di di di di di fare un governo delle nazioni sembrano aver capito i rappresentanti del governo delle nazioni non devono essere portatori di interessi di parte perché se lo sono decadono immediatamente sono immediatamente delegittimati nella loro funzione di rappresentanti del governo delle nazioni cos'è successo a Genova
A Genova insuccesso che qualcuno nel nome della globalizzazione che è un fenomeno positivo ha pensato altresì di governare la globalizzazione e di inventare il governo questo processo da parte degli otto Grandi
Ma chi sono questi otto grammi
Sono legittimati
A governare per conto dei popoli in questo processo che gli si impone questa è la domanda bene a questa domanda hanno dato una risposta negativa cioè no non sono legittimati i ragazzi di Genova
AN
Spiacerà ma non c'eravamo accorti prima
Abbiamo creduto a lungo che il Processo che quelle dinamiche il primato del dell'economia anzi l'economia come lo ripeto ancora una volta destino abbiamo creduto che questo fosse qualche cosa di
Di cui si poteva semplicemente prendere atto e arrivato qualcun in modo scomposto
In modo per certi aspetti per aspetti anche gravissimi inaccettabile
Ma questo qualcuno già detto no non siete legittimati a governare questo processo
Ed è qui che una scelta etica si impone
Chi sono
Una certa che nello stesso tempo giudizio storico e scelta etica chi sono quei ragazzi dei gaglioffi in tuta bianca benissimo so da che parte stai
è qualcuno che invece ci ha detto qualcosa
Di cui non possiamo non prendere atto e cioè che per quanto il mondo vada verso un certo
Esito
Tuttavia di questo esito noi dobbiamo rendere conto
Questo ce l'hanno detto
L'avevamo dimenticato ce l'hanno ricordato
Stop dalla loro parte
Ha ragione D'Alema nonché ci si debba accodare
Non che ci si debba accodare ma si deve prestare ascolto perché quando si dice che sono caduti
Sono cadute le le ideologie e ci hanno lasciato nel disincanto nel mondo disincantato nessuno più crede a niente non si deve dimenticare che questo è una grande occasione
Questa è stata la vera grande occasione
Degli ultimi anni
Perché enti e nel mondo disincantato che noi ci troviamo esposti a quella a quel nostro dovere decidere nonostante tutto dopotutto a fronte di processi che si impongono a noi in modo destina le se volete in modo necessario
E tuttavia assumendocene la responsabilità
Il disincanto è una grande occasione le ideologie che sono cadute sono qualche cosa sono un fenomeno positivo ma perché davvero questo perché altrimenti sarebbe una pura e semplice caduta nel nel nello scetticismo nel cinismo chiamato lo come volete si converta
In un e tosse
Vogliamo chiamare questo ethos un valore condiviso
Un'etica pubblica condivisa perché questo si converta dobbiamo prestare ascolto alle voci che ci ricordano qualche cosa intendiamo a dimenticare
Sono alcuni interventi brevissimi interventi allora
Ma va bene così
Cristiani
Battendo
Io sono qui per portare il saluto dell'Associazione partigiani del quartiere quattro un vecchio referto della Resistenza li faceva ricordare all'onorevole D'Alema le mitragliere
Che ha sentito lui a me non mi facevano impressione perché l'avevo già sentiti a diciott'anni Ravenna questo è il punto ora io volevo dire questo io nel mille preferirei sì io no m'hanno detto di stare in via io non mi muovo sono una persona ordinanza va bene l'avviso siamo stati docente ordinario
Adesso questo è questo il punto sul fatto di riscrivere la storia la storia si può anche di scrivere
Però non si può cancellare
Cioè questo
Noi abbiamo vinto eravamo dei ragazzi
Io una volta ho buttato giù qualche riga e ho detto in qualche scuola in qualche liceo non eravamo dei Rambo non eravamo del grandissimo uomini eravamo dei piccolissimi granelli di sabbia
Però capaci di inceppare gli ingranaggi della potente macchina nazifascista eravamo dei piccolissimi granelli di sabbia non so se ho sbagliato grazie
Terapia ero
Massimo D'Alema diciottenne a Praga
Che subisce pensa a un grande partito socialista europeo
Che possa difendersi contro l'oppressione
Massimo D'Alema presidente del Consiglio
Che all'interno della NATO decide una guerra
Quale stato d'animo
All'interno della persona
Di fronte a due fatti completamente diversi
Di fronte al fatto
Che una sinistra forse dovrebbe privilegiare
L'intervento di un'istituzione internazionale come l'ONU che non dare spazio Oddo ad un organismo come la NATO
Dove prevalentemente gli americani gestiscono il potere decisionale
Sul G otto solo una battuta
Io credo che di fronte a questi fenomeni come sinistra dobbiamo in qualche modo ascoltare come ci diceva il professore ma anche partecipare
Stare fuori ed esprimere giudizi il secondo me non rientra in quelli che sono i connotati della sinistra i giovani ci danno questo messaggio questo segnale noi dobbiamo essere presenti per elaborare
Per contribuire per indirizzare in un percorso che non possano essere assolutamente strumentalizzato come violenza ma Foglia di cambiare questo mondo
Voglia di cambiare il potere dei potenti grazie
Prima di dare la parola a Massimo D'Alema un attimo una risposta del professor Di Vona rappresentante dell'ampia
Per dire che non vorrei essere stato frainteso quando fatto con riferimento alla riscrittura al fatto che qualcuno intende riscrivere la storia avendo detto sì bene io fossi d'accordo col il mio pensiero era era questo lo voglio Car chiarire in due parole
La storia
Riscrittura la storia va sempre di nuovo riscritta ripensate se volete anche
Essere oggetto deve essere oggetto di revisione ma questa scritturò riscrittura della storia a alla base sempre una scelta etica
Se io riscrivo la storia
Scegliendo di cancellare lei ha detto molto bene
Quello che è l'atto fondativo
Del della del della nostra società civile
Faccio una scelta
Se io invece la riscrivo
Vado a studiarmi documento chi la ripenso nella la rivedo ma scegliendo inizialmente di non cancellare anzi di fondare questa scrittura questa riscrittura sulla memoria di quell'atto compiono un diverso
Una diversa scelta etica totalmente diverso
Questo è il e ciò che volevo e ciò che volevo dire carattere etico della riscrittura della storia
Ma io credo che
Penso a ragione evolvente modo abbastanza rapido di fare un ultimo intervento del tempo e credo non sia sì è moralmente giusto trascorrere qui la notte dato che c'è anche una certa umane militanti Richards ma siccome sono stati posti due interrogativi due interrogativi che mi toccano personalmente che credo consentono come dire di
Chi
Mettere il tema della serata diciamo al confronto con la con le situazioni reali punto con la drammaticità delle scene
Si è rimproverato alla politica estera italiana e anche personalmente a me
Di avere avuto un rapporto con il regime di Saddam Hussein sì io ho incontrato Tareq Aziz però poi su questo
Povero del tutto simile a quello che qualche volta mi hanno rivolto gli amici americani diceva
Dall'altra parte mi è stato rivolto un rimprovero totalmente speculare diciamo di avere
Scelto
Di
Anziché appellarci all'ONU di fronte alla tragedia del Kosovo di avere aderito all'intervento della NATO e cioè di avere fatto una cosa che nel senso dell'accettazione di una guida di un'egemonia americana dice
Intanto
Siccome tutte e due le cose sono vere diciamo
Tuttavia il primo rimprovero almeno dimostra che non è vero che la nostra politica è stata sempre acquiescente verso gli americani
Che gli americani miracolo bombardano
Io credo io io potrà notare Casini per una ragione molto precise
L'Italia ha sostenuto il grande programma oil for food e cioè programmati
Delle Nazioni Unite
Per cominciare a rompere l'embargo che l'Iraq ha subito per tanti anni
E
Promuovere uno scambio fra petrolio e cibo l'embargo è a mio giudizio una punizione Barbara
Che ha prodotto fame la tragedia per il popolo iracheno e che non ha indebolito il regime di Saddam
Ora vedete
è evidente che non c'è altro modo di organizzare un programma internazionale
Di questo tipo se non negoziarlo con i governanti dell'Iraq
Non c'è nessun altro
Allora io mi domando sì io so benissimo che che cosa sono i governanti dell'Iraq dittatura e anche una dittatura feroce in modo particolare una dittatura che nei confronti del popolo curdo ha esercitato una repressione feroci
Allora eticamente giusto
Incontrare
Il rappresentante di una dittatura
Se questo è inevitabile per concordare con quel governo un programma che può salvare la vita a migliaia di persone di bambini un grande interrogativo dice
La politica comporta queste scelte
E l'assunzione di queste responsabilità
Io ritengo che non è giusto incontra età recatisi per fare affari con lui la per promuovere un programma di questo genere è ragionevole fare
E penso vedete ma vedete qui c'è qualcosa che appartiene alla responsabilità della politica io invidio chi può non prendersi queste responsabile
è una condizione invidiabile eccome
Però naturalmente chi può non prendersi queste responsabilità a mio giudizio non può fare la politica
La guerra è stata una delle scelte più drammatiche della mia vita politica vi assicuro che io penso per chiunque ma
Parlo di me della mia formazione persona
Io ho vissuto quei giorni in modo drammatico
E che condividere la responsabilità di dell'uso della forza dei bombardamenti
è stato qualcosa di angoscioso
Si poteva fare altrimenti
C'è incerto potevamo ritrarre ci fare un appello all'ONU questo è molto c'è un modo farisaico di essere di sinistra dice
L'homo non era nelle condizioni di intervenire evidente bloccata da un sistema di viti
Che impedivano all'ONU di intervenire anche se l'intervento della NATO è indubbiamente avvenuto sulla base di una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che imponeva a Milosevic il ritiro immediato dal Kosovo
E siccome lui non lo ha fatto
Si è ritenuto che fosse legittima un'azione militare volta a fare ottemperare ad una richiesta della comunità internazionale perché
Ne erano gli americani che avevano detto a Milosevic diffidente il coso era la comunità internazionale ma certamente questo il tema molto complesso
Ed è indubbio che è uno dei grandi problemi della globalizzazione quello del rapporto tra la legittimazione e la forza ce ne permisero di istituzioni internazionali legittimate
E io sono d'accordo non può essere né una sola potenza nella la NATO non è un'istituzione mondiale legittima un'alleanza militare
E neppure il G otto è un'istituzione mondiale legittima un incontro tra capi di Stato e di governo legittimi sono eletti dai cittadini
Ma tuttavia non può essere un organo di governo del mondo io quando ho visto recentemente il Primo Ministro della Cina il quale mi ha detto il G otto non può essere il consiglio d'amministrazione del mondo pressione felice
Anche perché loro ne fanno parte e siccome sono un miliardo e trecento milioni di persone legittimamente vogliono dire la loro anche loro Licia papà non meno dei manifestanti di Genova e tanti altri quindi è vero esiste un grande problema di costruzione di regole
E di istituzioni legittime in grado di imporre il rispetto di quelle regole credo che appunto questa è la sfida punto gli Stati nazionali sono state le istituzioni legittime per governare i processi di sviluppo a livello nazionale
Noi abbiamo una povertà di istituzioni legittime globali in grado di funzionare
E una crisi delle Nazioni Unite
Ma
Detto questo
Si poteva accettare l'idea che la comunità internazionale restava ferma impotente di fronte a quello che accadeva lo dico anche proprio come interrogativo etico
Io sono andato perché ho sentito il peso della responsabilità di questa vicenda
Io sono andato nei giorni della Pasqua del novantanove AQ cresce
Comunque c'è un paese del nord dell'Albania che si trova immediatamente sotto il valico di Morini da cui arrivavano i profughi dal Kosovo
Beh debbo dire che
Una cosa parlare diciamo di queste cose no
Altra cosa è la
L'impatto con la tragedia di un po'
L'impatto
Emotivamente devastante
Bene capito che cosa è la pulizia etnica
Perché se ne vedevano gli assenti dice si vedeva questa colonna di persone di gli anziani di donne e di bambini perché gli uomini non c'è
Adesso mi stanno trovando nelle fosse comuni che scendevano dalle montagne
Di
Vedere che io ho incontrato l'ospedale di Cook esce qui c'era un bellissima ospedale italiano edito anche l'orgoglio nazionale di vedere che poi in fondo a quella valle il primo aiuto era un i volontari italiani
Laici cattolici l'associazione dei degli degli alpini gli anziani
L'ospedale da campo
La generosità dell'Italia diciamo che è qualcosa di importante diciamo che noi non so la Norvegia slalom Jersey certamente anche la Norvegia diciamo ma anche in Italia paese generoso prima fila da questo punto di vista
Ma
Ecco mi vi prego di immaginare che cosa stelline che che cosa è umanamente vedere nel corridoio di questo ospedale dico Gasquet non è precisamente diciamo in ospedale come Novecento
Vedere le persone anziane con le gambe trafitti dalle baionette vedere i bambini che erano stati caricati sui carretti buttati fuori dagli ospedali e che erano arrivati morti attraverso le montagne messi in fila con le madri di fronte
E capire che forse che per fermare una tragedia di questo genere si poteva anche accettare l'uso della forza
Sono scelte eticamente e politicamente drammatiche
Non sono scelte semplici e molto più semplice dire no non si può perché manca il timbro dell'ONU e quindi lo possiamo fare e più semplice
Ma non sempre le risposte più semplici sono quelle moralmente più significativo
Io ritengo che abbiamo fatto bene
Io ritengo che abbiamo fatto bene ritengo che alla fine fine
Da questa tragedia
Grazie alla comunità internazionale i Balcani stanno uscendo che c'è la democrazia in Croazia dove c'era il nazionalismo di destra di Tudjman
Che comincia a esserci la democrazia in Serbia
Che i criminali che hanno riempito le fosse comuni cominciano a rispondere delle loro responsabilità
E che lentamente da questa spaventosa tragedia si sta uscendo
E che forse se la comunità internazionale fosse intervenuta prima invece di nascondersi dietro le auto giustificazioni poche righe del fatto che non eravamo d'accordo
Ne saremmo usciti prima senza dover pagare il prezzo di quattrocento mila morti che queste sono state
Il prezzo pagato dalle guerre civili balcaniche però ripeto
Qui davvero la politica e decisioni
E assunzione di responsabilità l'assunzione di responsabilità è sempre un fatto drammatico
Perché è chiaro che e non è mai semplice se no sarebbe semplice
Punto sono valori che si bilanciano sono sono scelte in cui appunto questo conflitto tra etica e politica nona chiavi di lettura
Unidirezionale allora
Appunto
Ripeto
Se io non c'ho dormito la notte ma ero convinto di agire senso giusto
E badate dall'altra parte noi lo abbiamo fatto
Mantenendo aperto il
Il capo del generale che ha americano che comandato l'azione militare della NATO in una lunga intervista New York Times
Dopo avere dato atto al all'Italia della della serietà del suo impegno della lealtà del suo impegno ha detto che però
L'azione del governo italiano del governo tedesco aveva ritardato e reso molto più complessa l'azione militari perché noi abbiamo costantemente contestato
Diciamo la e ci siamo anche sottratti per quanto ci riguarda avrà nei confronti di determinate scelte particolare la scelta di una espansa di una estensione indiscriminata dei bombardamenti verso le città della Serbia e abbiamo proibito alla nostra aviazione di partecipare a quei bombardamenti nella misura in cui si sono fatti il che ha impegnato l'Aeronautica italiana esclusivamente in azioni contro le forze armate serbe sul terreno che sono stante anche tra le missioni più difficili più rischiose perché per andare a colpire i carri armati bisogna scendere molto vicino diciamo vestirà le bombe sulle città sentirono anche dal migliaia di metri e non comporta nessun rischio
E io devo dire che in questa complessa vicenda
Ho anche potuto apprezzare la lealtà e la professionalità delle nostre forze armate
Il modo in cui esse hanno tenuto fede ad una consegna difficile che il Governo affidata a loro in una vicenda che sta tutt'altro che semplice non è affatto vero che noi nel corso
Io poi quando sarò vecchia diciamo né avremmo meno progressi da fare queste cose le scriverò e le racconterò ma non è vero che in quei che in quei giorni noi siamo stati agli ordini degli americani abbia avuto
Un proprio profilo autonomo della nostra politica
Quando noi abbiamo deciso di negoziare con Milosevic l'altro che Tareq Aziz diciamo la liberazione di Rugova e lo abbiamo accolto in Italia abbiamo fatto un'operazione che era molto rischiosa del tutto autonoma del nostro Paese
E quando abbiamo continuato a tenere aperto un dialogo con la Russia per
Cercare la via di una soluzione politica per potere tornare alle Nazioni Unite perché alla fine la soluzione si è trovato nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Lo abbiamo fatto in un rapporto leale con gli americani ma con un'assoluta autonomia della nostra iniziativa io
Cernomyrdin la prima di andare a Belgrado è stato a Roma abbiamo passato una parte della notte a Palazzo Chigi che a un certo punto non abbiamo fatto da mediatori chiamando la Casa Bianca e mettendo in contatto
Il negoziatore russo con gli americani perché certe
Chiaro si voleva costruire la pace non si poteva fare una manifestazione contro gli americani bisognava coinvolgere gli americani nella costruzione della pace
Quindi come vedete la politica è anche questo City si devono fare i compromessi politica cento
Uno pagine straordinarie di Gramsci sul
Sul fatto che chi non ha il coraggio del compromesso diciamo è una persona moralmente IMI tra non solo politicamente
Il problema
Problemi di capire problema è di capire se il compromesso
Compromette i principi per cui ti batte si batte oppure se delinea un terreno più avanzato per la tua lotta cioè del compromesso non è mai l'obiettivo finale è sempre un passaggio sempre un momento
Ma io credo che compromesso parte della lotta parte della lotta e Gramsci dice quando si scontrano due forze popolari e vi è il rischio di una distruzione reciproca il compromesso non è soltanto possibile obbligatorio
Voi ricorderete che questa fu la citazione da cui partì Enrico Berlinguer quando propose la politica del compromesso storico comunque indipendentemente dalla lettura che ne fece Berlinguer quelle pagine sono note su Machiavelli sono secondo me
Uno straordinario testo sul rapporto tra etica e politica
Poi cento ci sono le anime belle ma accidenti e
Ogni ogni lavoro ogni scelta parliamoci chiaro e ho parlato della politica ma
Ogni professione comporta un'assunzione di responsabilità no
Sì io prendessi in mano un un bisturi per tagliare la pancia di un rosa sarei considerato giustamente un assassino un chirurgo non è un assassino Sacco lo si fa sì ma sa come volgere verso un fine di bene anche questo io da questo punto di vista vedete credo che la politica
Resti
Abbia bisogno
Di una
Di una capacità specialistica di è di di essere organizzata vedete non perché la politica non deve essere un attività separate sono attività di tutti
Ma perché tutti ivi possano partecipare è utile che ci siano alcuni che sappiano organizzarla in modo che tutti vi possono partecipare
E penso che questa ondata di antipolitica di cui cui l'Italia è stata travolta è chiara colpito anche noi
Anche noi siamo attraversati da una ideologia antipolitica no
In definitiva però
L'antipolitica
Dove è approdata chi è il campione dell'antipolitica chi è anche riuscito a incarnare l'antipolitica nel modo più straordinari diciamo onorevole Silvio Berlusconi
Ed era difficile diciamo che noi lo battesse ricorda questo potere
Attenzione che l'antipolitica l'antipolitica che si presenta anche nelle forme più seducenti appunto come rifiuto del compromesso rifiuto del del grigiore quotidiano della politica come anche un contenuto seducente l'antipolitica con una carica di qualunquismo contro i politici contro i politici di professione per l'amor del
L'esaltazione della società civile come se la società civile non fosse carica di corporativismi di particolarismi di immoralità anche essa diciamo non è
Perché la società questa rassicurazione di una società civile pulita diciamo contrapposta ad una politica compromissoria dell'inciucio eccetera
Tutta questa ideologia
è a mio giudizio direbbe Bobbio naturaliter di destra nel senso che l'esito di queste ideologia è la destra
Anche quando essa nasce a sinistra mi scuserete diciamo la crudezza di questa affermazione a quest'ora tarda diciamo meriterebbe di essere dimostrata molto a lungo ma
Mi consentirete di lasciarla così diciamo come una testimonianza CAP
Europeo
Niente altre vie insieme agli altri di asili pazienza se naturalmente io vorrei che operano nella mia pazienza diciamo alla pazienza di chi chi è qui io so
No l'uomo assolutamente grazie
Buona sera relativo pazientemente aspettato al mio turno e nulla volevo sapere Boffa lei ha detto che molte critiche mosse nei suoi confronti lei per lo meno ritiene siano ingiuste e quindi volevo sapere se ritiene giusta la critica le sto per fare ritornando anche al discorso di politica etica quindi la moralità in politica se non non a sentire il dovere morale per ecco diciamo far diventare l'Italia un Paese più democratica e civile fatto di aver risolto il conflitto di interessi
Semplicissime ha governato per cinquecento io quando lei con la SIM abbiamo vinto io ormai di sinistra quando mente sonnolento
E contenta perché ha detto cosa succederà in Italia Cannone cose finalmente no dopo tutto quello che c'è stato in questi casi analoghi a scandalo USA sì però fattori che prima ha vinto Berlusconi pausa è caduto grazie a Bossi
Poi noi no sì abbiamo no io non metto in dubbio cioè non è che non abbiamo governato abbiamo fatto cose apprezzabilissimo
No diciamo meglio pensato così forse ingenuamente perché non sono un politico ma il pensavo che fosse la cosa veramente importante impresa prendere un Paese veramente molto lontano da quelli sudamericani ecco non lo stampo
Cileno come ormai si viene detto anche ultimamente
E quindi perché perché in ballo non c'è stato prima e al prima dei delle elezioni a tutto scandaloso ordinate televisioni ha un potere impressionante sulla gente non bisogna impedirlo perché la democrazia in qualche modo il perito
Giusto no era più o meno era sì va bene Schütz mi scusi se sono nomino io
E no vedo nelle
E quindi però se le cose mai perché in in cinque anni
Non è stato fatto assolutamente niente in questo senso hanno non è vero che non è stato è stato approvato una legge alla Camera con una legge al Senato è una storia cresce Quai
Quello che lei pone un problema assolutamente reale cioè ma mi può dare del tu meglio tu pone un problema assolutamente reale
Ma il grave comunque molti se però quello che non è vero che non è stato fatto niente ma storia come ma si può sembrare l'assenza di qualsiasi natura immagino però e secondo e non
Quello che manca il io sono d'accordo sono per affrontare tutti insieme una riflessione critica sul perché alla fine noi non abbiamo sciolto questo nodo quello che non accetto è che
Senza nessun argomento si attribuisca a me la responsabilità di non averlo fatto
Perché
Non è vero non è vero neanche dal punto di vista specifico
Perché non è il governo perché non dipendeva dal governo dipendeva dalla maggioranza parlamentare che non è il governo che
Nel alla fine è il Parlamento che deve fare una legge non è il governo
Ma
Noi abbiamo abbiamo fatto abbiamo fatto una legge approvata dalla Camera
Poi abbiamo cambiato idea perché ci è parso che quella legge forse troppo blanda
Abbiamo cercato di farne una più severa l'abbiamo discussa al Senato l'abbiamo approvata al Senato che alla fine non abbiamo fatto in tempo ad approvarla anche alla Camera perché c'è stato tre quindi la storia una storia lunga complicata non è che non è che non ce ne siamo occupati diciamo ce ne siamo occupati anche compiendo degli errori e ripeto abbiamo approvato parzialmente ben due leggi su quest'argomento
E in più aggiungo abbiamo cercato di fare una riforma costituzionale
Che era nel famoso progetto della Bicamerale tanto vituperato
Che avrebbe dato a questo problema una una soluzione in termini di garanzie ancora più forte perché dove sta la delicatezza del problema Berlusconi
Che Berlusconi non è soltanto un imprenditore ma è un imprenditore che agisce in un settore regolato da concessioni dello Stato ora in realtà in realtà la sua situazione e già regolata dalla legge perché la il Codice civile legge cinquantasette stabilisce che chi è nelle condizioni di Berlusconi è ineleggibile
Quindi non ci sarebbe da fare nessuna legge senonché però dove sta l'inganno diciamo
E che mentre questo principio di ineleggibilità per quanto riguarda gli amministratori pubblici per esempio i sindaci presidenti delle Regioni presente le Province
è garantito dalla magistratura per cui la Corte di Cassazione ha dichiarato non so decaduto il sindaco di Rimini perché primario
In un'asta del ecco e si è detto come no lui non può essere primario nello stesso tempo sindaco dato che il Comune partecipa all'amministrazione nella con una sentenza secondo me persino esagerata
Per quanto riguarda i deputati in materia di ineleggibilità
Giudica il Parlamento stesso il che è chiaramente un'aberrazione
Non so io c'ho provato a farla questa riforma costituzionale sono quello che la proposta
Li firmato in Parlamento
E
Con con era scritta così questo è nel testo della riforma Berlusconi infatti non l'ha voluta la boicottata
Il vero problema e perché il resto del centrosinistra anche diciamo ha preferito non farle le riforme costituzionali allora
Noi abbiamo proposto nella Bicamerale che questa funzione fosse data non più al Parlamento stesso ma la Corte costituzionale
Quindi non è lei non è che abbiamo fatto nulla abbiamo fatto una battaglia per cercare di dare una soluzione a questo problema
Non ci siamo riusciti perché eravamo divisi perché l'abbiamo affrontato in modo confuso ma resterà verità ha detto questo diciamo ecco quello che io non considero accettabile perché non è vero
è
Utilizzare questo argomento non come tema di una riflessione autocritica del centrosinistra quello sarebbe giusto
Ma come tema di lotta politica e personale per dire colpa tua mie perché
Vorrei le prove diciamo a chi questa affermazione io ti mando gli atti parlamentari modo che tuteli studi e giovedì in Parlamento
Chi si è battuto per una riforma efficace e chi invece ha preferito misure bla anche nel centrosinistra così dopo avere un'idea più chiara sulle responsabilità di ciascuno di tutti e di ciascuno
Sarebbero altri due interventi
Non
Va bene
Buona sera
Stasera si è sentito parlare di poteri forti di magia del denaro di orizzonti alti
Io preferisco volare un po'basso
Vorrei ricordare a tutti noi che esiste in questo Paese per esempio faccio un esempio una legge nella legge centottantacinque del novanta sull'export delle armi
Che consente di monitorare questo fenomeno che poi ha conseguenze nel mondo e quindi penso che con il tema di stasera etica e politica ci stia molto bene
Questa legge consente anche di monitorare il coinvolgimento degli istituti di credito nel finanziamento del commercio degli armamenti
Lei è stato il primo presidente del Consiglio dei ministri di un governo democratico di questo Paese che si è presentata in Parlamento e ha letto una relazione su queste su dando i dati appunto sia dell'import export di armi
Sia a del coinvolgimento delle banche in questo fenomeno
Le chiedo è stato un mero adempimento formale
Un rito celebrato in una cattedrale semivuota oppure era qualcosa di più le rimasto qualcosa dentro e se oggi questa legge fosse messa in pericolo da
O l'attuale governo comunque dall'attuale maggioranza cosa farebbe la sinistra
Io aggiungo che noi ci siamo battuti ci siamo adoperati
Perché l'Italia Bossi in prima fila nella definizione di una convenzione internazionale per mettere al bando le mine anti uomo perché questo è un tema che è stato sollevato qui
E anche sapendo pur sapendo naturalmente che un acque che questa decisione avrebbe colpito determinate attività produttive abbia avrebbe richiesto alcuna riconversione determinate attività produttive nel nostro Paese
Ma noi abbiamo ritenuto e riteniamo che le mine anti uomo siano una delle forme più barbariche e più inaccettabili diciamo di
Di di di mezzo di offesa diciamo tra quelli che
Vengono utilizzati purtroppo nella produzione di questo tipo di armi l'Italia era largamente coinvolto
Sì io penso che noi in questi anni abbiamo fatto dei passi
Verso
Una politica di controllo e di lotta alla circolazione degli armamenti alla vendita indiscriminata degli armamenti
Abbiamo fa non so se la domanda se era un adempimento formale o se era una cosa che è stata fatta con convinzione con queste leggi sono il frutto di battaglie che abbiamo condotto non è che sono nati a caccia queste leggi
Più civili diciamo sono il frutto di battaglie che abbiamo condotto io rivendico cioè molti
Noi abbiamo fatto delle cose importanti lei ha citato appunto la legge sul controllo del commercio delle armi ma non abbiamo anche collocato l'Italia in prima fila nel nella battaglia per l'abbattimento del debito dei Paesi poveri
E abbiamo due abbiamo fatto andando ben oltre le decisioni concordate nel G otto
E con una decisione del Parlamento di di grandissima portata senso che ci colloca tra i Paesi più avanzati da questo punto di vista nel senso che abbiamo cancellato
I debiti di dei quaranta Paesi più poveri del mondo diciamo cento lì la grande problema sono i debiti con gli organismi internazionali c'è un problema delicato complesso ma nella preparazione del G otto
Noi abbiamo ha tenuto aperto un dialogo con le organizzazioni non governative di grande portata
Io ricordo d'avere partecipato a Firenze ad un convegno promosso dal Governo dalla Fondazione Italianieuropei
Con trecento organizzazioni non governative di tutto il mondo forse qualcuno di voi se ne ricorderà diamo ed con i con i rappresentanti della Banca mondiale del Fondo monetario cella proprio per discutere delle politiche del
Lotta al debito e oltre cioè le politiche attive di lotta alla povertà di formazione di sostegno allo sviluppo
Di lotta alle malattie e alla fame cioè non è vero che noi su questi temi negli anni di governo e parlo di un Paese che era alle prese con risanamento finanziario con l'emergenza e tutto ma non è vero che siamo rimasti inerti
Abbiamo ricollocato in Italia e in prima fila
E lo abbiamo fatto con il nostro impegno personale insomma io già carissimi compagni diciamo io non pretendo nulla non pretendo che gli iscritti al mio partito
Mi diano i riconoscimenti che avevano dato Bono e Jovanotti che non sono iscritti al mio partito ma quelli sono venuti a Palazzo Chigi a dire grazie al governo occidentale che era il più determinato e il più impegnato nella lotta contro la fame contro la miseria e per l'abbattimento dei debiti nel mondo lo dico perché se noi vogliamo risalire la china
E non può dobbiamo partire dall'orgoglio di ciò che abbiamo fatto non solo dalla ricerca degli errori che abbiamo compiuto non sono dalla ricerca degli errori ed abbiamo fonti
Perché altrimenti io ho letto un simpatico appello di un intellettuale un amico uno che conosco da tanti anni voglio anche bene che il sul che ha lanciato la seguente parola d'ordine
Bisogna togliere di mezzo D'Alema perché suo Governo è stato rovinoso
E mi è venuto in mente che è esattamente quello che disse Berlusconi quando venne Gallipoli con l'elicottero ora se quello che dice Berlusconi ce lo diciamo noi da soli e
Signori miei la prossima volta rivince Lori c'è poco da fare diciamo è quasi inevitabile radicale anche questo ha a che fare con rapporto tra etica e politica
Non è un discorso fuori tema detto questo io credo che noi dobbiamo batterci per difendere appunto
Se noi vogliamo difendere le leggi che abbiamo fatto idee dobbiamo partire dal una rivendicazione orgogliosa anche di ciò che abbiamo fatto
Oltre che da una ricerca sebbene degli errori e delle responsabilità cui credo francamente nessuno vuole sottrarsi certamente non chi ripartiva
Primo intervento o no parte da un incoraggiamento io sono tra quelli che ha sostenuto i governi di centrosinistra
Magari l'unica il facciamo tutti credo il popolo in una vera essa appunto valorizzare le cose che sono state fatte risanamento economico
E tante altre cose quaestor la vostra mancante
Perché ancora alla sinistra già da tempi
Belli di Berlinguer non ha mai capito secondo me
O almeno non riesce a utilizzare il bene quelli che sono i mass media come si dice ora cioè o e quindi si diventa si ritorna il discorso del conflitto ad a discorso di tante cose
Però c'è un punto ecco questo è il discorso perciò io non non sono né prevenuto nei io sono anzi ho sostenuto nella pane abbiamo fatto elettorale anticrisi in maniera piena
Però c'è due o tre cose che anche da quello che lei stasera Vito mi lasciano un po'perplesso per
Ecco da parte il tema enti politica secondo me giri stringe molto
Ha stasera
Ma ci siamo alla regia la ringraziamo ce l'aveva bene no però di ora no Annie verrebbe mi fa una battuta perché vede onorevole D'Alema
Lei una volta lei gruppo dirigente le Rule l'avete fatto quando avete diviso L'uomo a metà
L'uomo politico l'uomo
Come persona fisica il si parla naturalmente il figlio quello è stato
L'uomo è tutto intero non ne voleva quando vai governo quando va alla Fininvest quanto quello è lo stesso non cambia s'no io glielo guardino con lei c'ho creduto è perché io l'ho sempre stimata e ho detto aspetto ogni circa ritegno militare no l'intervento
Io l'ho sempre stimata entro pensato premetto premetto voi io sono un cristiano credo in Gesù il nostro Signore io credo che si figuri a pièce lo sa quando gli dice di perdonarmi dicevo signore quante volte avevo capito
Settantasette volte sette
Va bene allora distacco allora io dico focoso Semeraro forse no no no forse l'onorevole D'Alema ha conosciuto molte persone i Berlusconi tutti
è forse sciacquate ispirata io col fine ultimo creduto impeto voi
Lei stasera c'è un pochino detto e nella sinistra io ascoltavo veneta
Quel passaggio cioè nella sinistra c'era divisione fino ad ora io avevo creduto costretta o Berlusconi che l'ha tradita perché la il giorno dopo la sera è stato detto e con lei o con la nella Commissione
C'era l'accordo il giorno dopo se non erro venuto qui si appunto voltafaccia clamoroso non cioè dove sotto premettono i allora andiamo però alla questione al dunque della questione attenzione
Due cose no io secondo me che un
Un leader politico de tener presente
Se il discorso evidentemente di una servizio a livello di vertice evidente che lo porta in una situazione diverta reale però non mai
Mancare non deve mai lasciare il rapporto con la gente
Cioè comunque ok poco e qui si entra nella Democrazia il partito io spero il congresso Fortugno venga fatto ovvero interiori ripreso quello era un po'prima con tutte le sue insomma penso che ai tempi di Enrico Berlinguer io sono uno di quelli è arrivata l'ora premi dopo però mi piaceva molto di più è corretto sono affiderei estere chiederei opere no ci interesserebbe con grazia noi sinistra noi di sinistra non abbia c'abbiamo bisogno anche deve dei bravi leader ma abbiamo bisogno di discutere di è la nostra arma gli altri i ci hanno tutte le le le le le le figure intere ricorda le tv e le pietre tante la massoneria noi dobbiamo essere chiari però lei deve tener presente questo lei forse per carattere ognuno ci sale su un mobile io già dato ognuno però lei deve cercare non si scordi mai qui con doppia comprende tocchiamo avvenne questi canali noi al nostro eletto Giovanni Bellini Rosselli lo sappiate
Noi gli abbiamo detto l'impegno e questo ogni lunedì Manzi modenesi deve venire via al comitato dell'Ulivo perché tutto era presente
Perché c'è un molto invasiva azione e ci ci deve essere un rapporto con Dini lo stesso
Però questo ai ecco e un'ultima cosa davvero
Attenzione sulla modernità sulla modernità ecco sulla su quello io sarò essendo che io non sono un pochino più diverso sul attenzione perché non tutto è oro colato onorevole anche lei guardi ora il le crisi delle Borse e la questione proprio dell'anno della nuova economia lì non è che tutto
Perché tutto il resto molto virtuale il viso
Ecco perciò contabili
Eh no non lo so comunque
Posso dirle io la l'invito a mantenere un rapporto con i cittadini con invito sacrosanto
Presto discuteremo non è vero io nessuno più di me quando si dice Enrico Berlinguer diciamo io ero il segretario della FGCI la segretaria del partito diciamo
E se c'era una cosa che lo appassionava era questo tema del rapporto con i giovani ho avuto con lui un rapporto che rimane incancellabile nella mia formazione della mia esperienza umana
Era un uomo straordinario ma non è che c'era più democrazia ma questo mi consenta diciamo come dire avrebbero la spesso o o o o o
No ed è generato da questa democrazia diciamo c'era una grande tensione ideale che giustificava il gruppo di rito
Democrazia genera porterà io mi ricordo che io ero ero segretario cittadino del PC a Pisa
Il consigliere comunale Carlo Cracco
E ci stavo anche ve avevo sarei diventato un notabile del comunismo Toscana perché mio obiettivo era fare il segretario della federazione di sa un giorno decisero che io facessi segretaria FIGC
E mi chiamarono
Io non ero mai entrato nell'ufficio di Enrico Berlinguer e all'epoca era sicuro proprio un'emozione enorme
Entrai nell'ufficio di c'erano Berlinguer Pecchioli chiaro
Ebbene emblemi disse
Abbiamo deciso che sarà il segretario della FGCI
Non avere la FIGC erano organizzazioni agosto sentito nessuno niente
Disse cosa intendi fare allora io mi ero preparato un discorso per dire che volevo restare appesa Dino Risi veramente io Pisa un'esperienza va
Allora lui sorrise Serviço simpatico che aveva e disse no no non ti abbiamo chiesto
Sì
Cosa intendi fare come segretario della FGCI del questa era la democrazia tra per il resto e come dice il poeta il pensiero di giovinezza e rimpianto diciamo però la democrazia era questa che le ho descritto arrivederci
Convenuto solo
Io ringrazio gli intervenuti ringrazio tutti e spero che una parte almeno dei dei dei dubbi e delle cose sono impostati non saranno risolti tutti ma abbiamo davanti
Un lavoro lungo da da portare ci sono i ragazzi che vogliono ringraziarvi
Con un piccolo omaggio sia per il golpe sia per D'Alema uno potevate dello tirarlo fuori farlo vedere è un vassoio è una lettera soprattutto molto bella che hanno voluto scrivere ai partecipanti grazie
Caro Massimo
Come sezione DS Valducci
Ti ringraziamo per l'aiuto prezioso che c'è voluto fornire in questa nostra avventura un po'particolare questa festa dell'Unità è nata grazie alla passione dei volontari che ci sono dedicati nel modo più completo
Credendo nella possibilità di sviluppare una festa diversa dal solito ma che nello stesso tempo ritrovasse il suo significato più autentico e sincero
Dell'originaria voglia di politica quella con la P maiuscola che a noi era parsa offuscare la si perde si allontanarsi divenire oramai irraggiungibile
Noi abbiamo voluto dare un segnale che fosse ben visibile in chiaro a chiunque passasse dalle nostre parti è guardate che noi siamo di sinistra e non ci siamo scordati cosa voglia dire la solidarietà
La capacità di credere in un mondo migliore la voglia di lottare contro le ingiustizie perché no quel pizzico di orgoglio che ci fa sentire Company
Non sono per noi valori obsoleti o forse forse il rosso ci dona ancora
La politica non è solo l'iscrizione a un partito
Giusto però anche o il momento delle votazioni politica e la voglia di comunicare con gli altri e la capacità di affrontare argomenti scomodi parlando di esperienze personali
Tu e gli altri amici e compagni che hanno accettato il nostro invito che ci piace poter dire che tutti lo avete fatto immediatamente
Siete stati l'importantissimo ingranaggio questo me l'aveva detto nessuno aveva senza il quale anche lei professore senza il quale la nostra ma c'erano si sarebbe mai potuto ma non sarebbe mai potuta partire accettare di mettersi in gioco di parlare in pubblico affrontando una situazione diversa dal solito e non è cosa facile
E ancora di più lo apprezziamo dato che l'argomento di cui ha deciso di parlare sono le passioni vero motore di ogni agire politico
Noi tutti che abbiamo contribuito a rinnovare la tradizione di questa festa vogliamo ancora ringraziarti sperando che la nostra collaborazione possa continuare anche in futuro il gruppo della festa dell'Unità Chisola
Del giudice vuole guarda non fatta come grazie di nuovo tutti
Comunicazione di servizio mi raccomando riportavate serio indietro