"Come cambia il Ministero per la scuola che cambia" - organizzato nell'ambito della 12ª Edizione del Forum P.A. "Pubbliche Amministrazioni e competitività in Italia ed in Europa" (presso la Fiera di Roma)

Essa giornata di riflessione sul sistema educativo del nostro Paese ringraziando insieme a tutti i presenti qui nell'auditorium della Fiera coloro che interverranno per relazioni introduttive e nella tavola rotonda la parola chiave per afferrare il filo logico che lega i vari momenti della riflessione di oggi è cambiamento
Non a caso il titolo di questa parte convegnistica della nostra presenza qui al Forum della Pubblica amministrazione due mila uno
Per costruito intorno a un gioco di parole sulla scuola sul ministero che stanno cambiando il sistema educativo di istruzione e di formazione è cambiato per la piena entrata in vigore dell'autonomia scolastica sta cambiando per le nuove modalità di progettazione di costruzione dei curricoli
Il ministero a sua volta sta adeguando la sua struttura interna alle sue articolazioni territoriali e il suo modo di comunicare questa nuova realtà
Chi parla appartiene appunto al nuovo servizio per la comunicazione che si sta sforzando di rendere visibili gli aspetti più significativi del cambiamento in una logica nella quale si superano i vecchi rapporti piramidali di un vertice necessariamente lontano dalla periferia
E si instaurano rapporti diritti in cui ciascun nodo e funzionale al raggiungimento degli obiettivi strategici
La stessa immagine del ministero che presentiamo nel nostro stende è cambiata rispetto a quella degli anni precedenti abbiamo voluto da una parte aprire qui un vero e proprio sportello
Urge Ufficio relazioni con il pubblico per sottolineare la disponibilità al servizio del cittadino da un'altra due postazioni telematiche
Dalle quali si può intervenire in diretta due forum telematici che abbiamo aperto sul primo anno dell'autonomia scolastica per infine altre due postazioni nei quali i ragazzi delle scuole che visiteranno il forum possono simulare una terza prova dei nuovi esami di Stato
Intanto apriamo nei prossimi giorni ed è già visibile nostro stende un nuovo sotto sito dedicato al sistema scolastico innovato al mosaico ormai compiuto della riforma
Per lavori saranno coordinati da Marco Ludovico de il Sole ventiquattro Ore che ci accompagnerà durante tutta questa mattinata e al quale passo la parola grazie
Grazie
Devo dire che quanto giornalista che segue la scuola questi ultimi messi o forse anni no non ci possono consentire di stare
Così tranquilli decisamente avrei dovuto lavorare a purtroppo capita anche questo
Però non sta capitando soltanto Annoni
Tutto sommato poi ieri il giornalista una grandissima responsabilità che è quella di cercare di spiegare dei cambiamenti Complessi perché questi decisamente sono dei cambiamenti complesse
Che spesso ha finiscono anche nelle polemiche io credo che oggi non si faranno polemiche massicce si cercherà di dare delle spiegazioni degli approfondimenti perché effettivamente il cambiamento talmente complessivo
Che può esserci mancanza di chiarezza adesso non è importante stabilire per colpe
Per colpa di chi ma probabilmente questa è l'occasione per farlo
è intanto occasione per fornire chiarezza per dare una chiave di lettura questi cambiamenti vorrei Dharma allora sottosegretario Silvia Barbieri che
Il titolo del suo intervento da credo anche una chiave di lettura abbastanza particolare
Il diritto dal prendere è un credo tema basta che appassionò innanzitutto i pedagogisti no si passa dalla dall'insegnamento come centralità all'apprendimento come centralità desidererei che il sottosegretario spieghi questo passaggio non soltanto in termini di slogan ma anche di sviluppi effettivi e concreti di questo disegno prego
Grazie grazie dottor Ludovico grazie a voi che siete qui grazie a quella tanta parte della platea che vedo di fronte a me e che protagonista di retta di questo cambiamento protagonista dirette un modo di definire un lavoro difficile perché è il lavoro che si fa quando si mette in discussione una serie di certezze che risiedono nella a ripetizione e nel proseguimento di abitudini consolidate
Nel caso che noi abbiamo di fronte si tratta di abitudini consolidate potrei dire secolari
Che è stato ed è sicuramente molto faticoso e difficile modificare e io credo che in un sede come questa delle al Forum della pubblica amministrazione che giustamente a lo scopo di mostrare a comunità i cittadini al Paese
Che cosa la pubblica amministrazione fa per essere e quindi come modifica la sua organizzazione per essere in sintonia con un mondo che cambia e con esigenze che cambiano lo spaccato
Che esce dal cambiamento in atto cui anche il dottor Catel direttore catalano faceva prima riferimento che riguarda l'amministrazione della pubblica istruzione
A una sua specificità assolutamente forte e in netta
E che raccolta ecco perché questo titolo il diritto ad apprendere una nuova dimensione cittadinanza dice ma come questo è un titolo che sia adatterebbe ad un forum con i docenti
No è il titolo che sta alla base del mutamento in atto cioè a differenza io credo che questo vada debba essere sottolineato e percepito a differenza del cambiamento che è in atto in tutta la pubblica amministrazione che è un cambiamento
Anche quando profondo e radicale
Tuttavia risponde ad esigenze di carattere organizzativo di efficienza e di produttività dirà per identità di servizio di migliori rapporti con i cittadini con il pubblico
Quindi tutte cose importantissime che valgono anche per noi in questo caso però il cambiamento a un Codice
Di lettura una barriera e un fondamento
Che pur contenendo tutte queste esigenze a cui non ci possiamo sottrarre e che riguardano tutte le pubbliche amministrazioni e non solo io credo che riguardi anche un pezzo di privato che non è sempre tanto meglio di Novoli
In questo caso il cambiamento risponde anche alla
A un mutamento della missione di fondo della di tutto il sistema dell'educazione e dell'istruzione che lei sinteticamente raccoglieva in quello che può sembrare uno slogan ma non lo è
Dello spostamento dall'insegnamento all'intera l'apprendimento quindi da quello che un diverso approccio di carattere sul piano pedagogico discende necessariamente la modifica dell'architettura istituzionale e delle modalità di lavoro
Che si adottarono all'interno di quell'architettura istituzionale questi qui siamo proprio a qualche cosa che molto più Complesso la si mette in discussione molto di più delle modalità operative e dell'organizzazione che deve renderle fluide
Si mette in discussione proprio il principio di fondo e lo si deve fare
Perché si parte dalla edificata soluzione constatazione
Del fatto che chi opera nel settore della educazione e della formazione incide in maniera diretta
E durevole sulla fisionomia sulle caratteristiche sulla struttura stessa del Paese incidete in maniera diretta e durevole e quindi ha una responsabilità un tantino più grande rispetto a chi si occupa di altre cose è una responsabilità che contribuisce a definire il profilo la struttura la maturità la consapevolezza la capacità di partecipazione in definitiva la cittadinanza per gli italiani e non è cosa da poco e mentre si fa questo beh deve tener conto del fatto che la definizione di questa struttura questa cittadinanza di questa personalità di questa formazione
è deve avvenire in un contesto che non è un contesto isolato che non sta sotto una campana di vetro ma che è un contesto di continuare l'azione competizione perché così con i cittadini che si formano in altri Paesi dell'Unione europea e in altri Paesi del mondo e quindi le nostre coordinate devono essere coordinate molto ad ampio raggio perché è verissimo che il livello di civiltà e di progresso di un Paese si misura dal livello culturale della sua popolazione e quindi dal sistema non solo intendiamoci ma certamente molto dal sistema scolastico per questo Paese adottarlo ora l'Italia lo sappiamo
è una delle nazioni più industrializzate del mondo ha un alto grado di sviluppo economico tecnico tecnologico di consumi di tradizioni storico-culturale pure
Però la necessità di affrontare una serie di problemi particolarissimi che rappresentano in qualche modo in questo quadro pur molto importante da lei puntini di debolezza se si vuole che lo sviluppo diventi davvero vada tutto uno Nevada insieme con il progresso e se il quadro di sviluppo sia un quadro sempre più connotato da un benessere diffuso da uno stare bene
Che non è solo questione di salute fisica ma è anche questione
Di come dire una condizione che supera gli elementi di disagio che attengono anche a come stiamo dentro a come ci rapportiamo agli altri
A come costruiamo il nostro futuro ha come colmiamo nel corso della nostra vita le lacune in cui via via ci andiamo ad imbattere e allora dall'insegnamento all'apprendimento
Ha già una prima connotazione
Quello che facciamo non ha non ha mai non incontra mai un momento non deve incontrare un momento terminare la prima cosa che a un bambino che frequenta la scuola dell'infanzia bisogna cominciare a Cacciari in testa
è che il suo percorso di formazione avrà sì delle scadenze delle tappe
E tuttavia non finisce mai non finisce mai perché deve rimanere in questa costruzione
La voglia la curiosità la disponibilità e l'attitudine ad apprendere nel corso di tutta la vita e questo già
Dimostra che appunto lo spostamento dall'insediamento l'apprendimento doveva essere operato tutto questo lo dobbiamo fare per rispondere a una serie di elementi di fatti di cose
Ha un quadro dei saperi che è mutato
E che sempre più e sempre più ampiamente include conoscenze nuove che si evolvono rapidamente e allora ecco che l'insegnamento non basterebbe occorre avere le condizioni per apprendere
Più facilmente queste conoscenze nuove a richieste del mondo del lavoro che sono sempre variegate sono nuove invecchiano in fretta pure quelle
E quindi non possiamo pensare di formare persone adatte al mondo del lavoro come ora dobbiamo pensare di formare persone capaci di dominare i cambiamenti del mondo del lavoro di starci dentro
A una realtà demografica che è immutata perché vede fortissimi flussi migratori e quindi una società multietnica multirazziale che dobbiamo valorizzare anche per la ricchezza che può contenere e mi sembra che su questo la scuola sia lavorando e lavorando molto bene
è
Ma un punto di reinserimento che dobbiamo tenere a mente per vendere questo cambiamento è che le cose che io ho rinunciato difficilmente possono essere compatibili
Con la sostanziale in mobilità
Che caratterizzava il nostro sistema di istruzione nonostante si siano in questi decenni sicuramente introdotte modifiche riforme e nonostante all'interno di questo quadro di sostanziale immobilità le pressioni e le spinte per il cambiamento ci fossero fossero molto importanti
Ma queste spinte trovavano sicuramente una un ostacolo una difficoltà di fronte a sé
Chi era quell'impianto a tipico dello stesso Ministero della Pubblica Istruzione io mutuo con questo termine una espressione del ministro De Mauro
Che ci ricorda sempre che il ministero la pubblica istruzione
Non era organizzato per l'istruzione pubblica ma per la gestione del personale ha detto era un enorme ufficio del personale qualcosa di assolutamente inadeguato alle finalità cui prima
Facevo riferimento finalità che possiamo riassumere nella necessità di formazione delle nuove generazioni alle quali insieme a conoscenze e ha competenze occorre fornire e questo non forse un termine nato occorre creare le condizioni per la formazione di una coscienza critica di una coscienza democratica
E quindi ecco la grande infatti circa di ridisegnare
L'il mondo della scuola
Sia negli apparati amministrativi centrali e periferici negli Amina apparati gestionali e nei contenuti disciplinari e quindi l'autonomia e quindi la riforma del ministero della Pubblica istruzione nella sua parte centrale e periferica e quindi tutta questa farsesca
Che solo apparentemente di carattere organizzativo ma che in realtà ha via via che la state facendo via via che la stiamo facendo dimostra che non la il risultato si può raggiungere solo se insieme al cambiamento delle modalità e delle procedure e delle responsabilità e delle competenze
Ed è il fine degli obiettivi riusciamo ad introdurre un cambiamento dell'operare un cambiamento delle modalità di approccio una soluzione di questo universo fine di questa diversa missione io credo
Per quel poco che ho potuto vedere in questo periodi in cui ha avuto responsabilità nella governo della pubblica istruzione
Che questo cambiamento è in atto certamente la dimensione e la profondità del cambiamento e la come dire
La staticità
Che ci sta alle spalle rende questa operazione estremamente difficile ma questo operazione è in atto non solo sulla carta
Non solo nei decreti che via via andiamo sfornando ma è in atto nella cambiamento delle mostre modalità operative
Di chi nella scuola a responsabilità di carattere amministrativo e di chi nella scuola a responsabilità di carattere didattico e pedagogico e questo cambiamento comincia a essere percepito
Sempre di più io dico proprio di giorno in giorno sempre di più anche da chi non sta nel mondo della scuola da chi sta fuori e prima incredulo
Poi perplesso spesso scettico Viadeo ha potuto constatare e mi riferisco alle altro al mondo delle istituzioni pubbliche degli enti locali delle forze sociali ed economiche ha potuto constatare che non stavamo scherzando
Ha potuto constatare da un lato l'esigenza che noi andavamo cercando di raccoglierei cui cercavamo di rispondere e dall'altro il fatto che il cambiamento c'era davvero
Io credo che la l'avvio a regime dal settembre scorso dell'autonomia scolastica sia stato un punto
Centrale in tante parti d'Italia dappertutto di questa constatazione di questa verifica è avvenuto è avvenuto così e quello che sta avvenendo a in sei gli elementi per
Costituire una vera e propria rivoluzione in una rivoluzione copernicana
è cambiato veramente
Tutto è cambiato il funzionamento è cambiato il governo
Abbiamo smesso di subordinare
Il ruolo e lei necessità le esigenze degli studenti
All'architettura generale
E abbiamo cominciato una inversione che invece determina una su una finalizzazione dell'architettura generale e delle sue modalità di azione
Al ruolo alle necessità alle esigenze della persona che è al centro dell'azione educativa
E cioè dello studente io credo che la prima ricaduta positiva e stiamo anche molto come dire ansiosi di verificare nei numeri i risultati di questo ci sono già alcuni segnali sia una contrasto immediato e un recupero forte di quelli al elementi di abbandono e di dispersione scolastica che pure sono uno dei problemi direttore tra il mito sa bene
Quanto si sia fatto in questi anni per cercare però questa chiave diversa che
Determina un cambiamento di tutti i nostri comportamenti sicuramente con questa riversa focalizzazione può costituire più di mille progetti mirati
Che pure ci vogliono che pure occorre continuare a portare avanti un elemento di lotta alla dispersione
E di lotta all'abbandono perché è per l'appunto poniamo al centro del processo educativo la persona che apprende e il diritto di apprendere quindi siamo costretti a verificare quotidianamente se lo manteniamo questo centro e questa verifica quotidiana è credo la migliore garanzia per
Una superamento dei rischi cui prima facevo riferimento
Naturalmente muoversi in questa direzione significa muoversi anche nella direzione di un allineamento positivo
A quelli che sono Stendhal parametri caratteristiche che vi sono nel resto d'Europa anche a attraverso una modifica profonda dell'organizzazione dei costi degli studi e qui mi riferisco al a quella che è
Attualmente la grande
Il grande impegno che abbiamo di fronte che questo del del riordino dei cicli attraverso però una operazione che non è la rincorsa di modelli altrui ma è la valorizzazione di tradizioni
E di modalità che sono nostre e che però devono contaminarsi
Nel confronto con i modelli alture portando una specificità
Che non sia ingabbiata e mortificata dare rigidità il da tempistiche anche che finiscono per costituire finirebbero per costituire un handicap un rallentamento per i nostri
Per i nostri giovani sempre ricordando che i saperi cambiano non sono un mondo quieto e rassicurante come erano nel passato ma hanno bisogno che noi introduciamo nella scuola elementi di grande dinamismo si tratta quindi di una debito che abbiamo con le generazioni che abbiamo di fronte
Che risponde a elementi e indicazioni che sono all'interno dei principali documenti che noi abbiamo contribuito a scrivere come membri dell'Unione europea
Dalle cose che sono emerse dal vertice di Lisbona ai diversi libri bianchi che sottolineano come le risorse umane debbano costituire il bagaglio principale per questa
Opzione così importante che è quella dello sviluppo dei paesi che partecipano all'Unione Europea
Credo che questo sia il motivo principale per cui abbiamo cercato di investire nella pubblica istruzione il massimo di Energia
All'interno di una situazione che in questi anni è stata un'area situazione
Di che ha visto come punto di riferimento principale le esigenze di risanamento del bilancio
Vi è stata nella direzione della pubblica distruzione della scuola in particolare del suo rinnovamento una fortissima tensione per introdurre risorse io credo
Che per esempio e in questa stessa sede in altri luoghi e in tanti convegni che abbiamo fatto questo è stato sottolineato ciò che si è fatto nella scuola
In questi anni per l'introduzione e la diffusione delle nuove tecnologie e delle conoscenze e della dimestichezza con questi nuovi strumenti
Sia un fatto di estrema importanza di estremo interesse sappiamo una cosa che un cambiamento di questo genere
Non si realizza o non si realizza appieno o non riesce a dare illa meglio delle potenzialità e i dei risultati che ci vogliamo che ci prefiggiamo
Se non è accompagnato da un grandissimo sforzo di formazione
Di tutti coloro che sono chiamati a parteciparvi e questo credo che sia un percorso è un percorso sicuramente già iniziato che però deve vedere anche la capacità di individuare forme nuove strumenti innovativi una formazione che consente di continuare a lavorare nella difficoltà di questo cambiamento
Deve traendo da queste stesse difficoltà gli strumenti per crescere anche nel confronto
Sulle difficoltà teso una seconda formazione che abbia
Un suo carattere interattivo in cui non c'è nessuno in grado di insegnare a tutti quanti come si deve fare ma in cui la ricerca comune del percorso utile nasce
Nasce per l'appunto dal confronto un ultimo riferimento e poi con questo che volesse un intervento puramente introduttivo io mi fermo
Ed è un riferimento che a me particolarmente caro forse anche per la mia formazione io credo che il percorso che stiamo facendo questo puntare sull'apprendimento che tanto risponde a esigenze che ci vendono dal mondo che cambiato e che nuovo e che chiede ai nostri giovani cose diverse e nuove beh ci consente però di recuperare un debito mai completamente assolto con qualche cosa che il nuovo none
E cioè con la Costituzione italiana cioè di allinearci pienamente a quelle che sono principi trascritti e per quanto riguarda la scuola mai pienamente realizzati
E perché non dobbiamo dimenticare che la scuola era modellata su leggi e architetture molto più vecchie della Costituzione italiana allora io credo che questi tacchi alti dell'apprendimento e della formazione di una cittadinanza responsabile e democratica sia tutta nella chiave delle opportunità
Perché curare l'apprendimento significa scoprire e aprire a tutti pari opportunità e quindi valorizzare una risorsa umana nell'interesse generale e l'interesse di ciascuno beh sia il modo migliore di dare corso a quel secondo comma dell'articolo tre della Costituzione che ci richiama come compito a rimuovere quei famosi ostacoli che di fatto vengano la vera uguaglianza e le delle pari opportunità
Allora io credo che questa come elemento di riferimento sia a mio avviso di grande importanza ci consente di vivere un cambiamento
Che realizzano
Missioni compiti che stanno nell'elemento
Fondativo della nostra Repubblica e insieme di proiettarci verso compiti nuovi
Che stanno scritti nel futuro positivo dello sviluppo del nostro Paese io chiudo con un ringraziamento per quello che già
Di così importante è stato fatto
Da chi lavora in questa pubblica amministrazione tutti
A partire dai nostri capi di potervi dipartimento i direttori riunire eccetera il mito da tutti i direttori regionali da queste figure nuove
Che nella nelle regioni italiane devono inventare molto inventare anche all'interno di linee guida di momenti di coordinamento ma molto inventare il modo per
Riuscire a far vivere le energie che sono nella scuola dell'autonomia
Senza disperdere nulla senza comprimere nulla facendo in modo che ogni percorso sia valorizzato e allora un ringraziamento per quello che già è stato fatto in questa direzione
Un ringraziamento per il collaborazioni utilissima preziosa
Anche affettuosa che io personalmente ho sentito in questo beve Periodo di permanenza al Ministero della Pubblica Istruzione l'occasione è utile anche a questo a me personalmente
è un augurio proprio molto grande di buon lavoro perché un lavoro buono vostro è un lavoro buono della scuola
è un lavoro buono per il Paese crac
Grazie sottosegretario Barbieri io vorrei rapidamente sintetizzare tutto il suo intervento nel senso che mi pare abbia chiarito bene qual è la filosofia che c'è dietro alla riforma vorrei dare soltanto un paio di indicazioni concrete di questa filosofia quando Sottosegretario richiamava due anche quelli potrebbero essere slogan no ma invece lei li ha definiti impegni concreti l'apprendimento per tutta la vita la formazione del personale sono questioni direi anche la seconda forse più della prima su cui si si discute molto avvolta est
Forse persino ci si annoia oppure ci si scontra il personale è un elemento chiave della riforma e probabilmente il lavoro da questo punto di vista anche molto più impegnativo anche perché il personale direttamente in prima persona coinvolta dalla riforma e quindi il sottosegretario riferiva dei dubbi che progressivamente vengono meno delle resistenze perché comunque le riforme creano scontento per il fatto stesso che il cambiamento
Modifica punti di riferimento
Ma vorrei dire per fare l'avvocato del diavolo che è anche sbagliato considerare ma questo sottosegretario l'ha detto il cambiamento
Valido in quanto cambiamento la riforma credo sia valida nel momento in cui risponde a certe esigenze accetti obiettivi e questo però insomma non credo che se lo si possa verificare adesso
Lo vedremo fra qualche hanno probabilmente io adesso darò la parola pregando di ridurre se possibile il tempo previsto che era di mezzo la testa se post fosse possibile ridurre almeno venti minuti
Sarebbe positivo per tutti darò la parola ai due capi di dipartimento del ministero a popoli soluzione che come voi tutti sapete questa struttura mastodontica perché rimane mastodontica me non aspetto architettonico viene è stata riorganizzata è a me viene in mente il mito di Atlanta no ci sono due atlantica penso che devono sostenere rispettivamente
Il mondo
Dei servizi al territorio al mondo dello sviluppo per l'istruzione è è una responsabilità dirette molto pesante
Ma e anche in qualche modo come dire
La scelta l'organizzazione la gestione operativa di questo cambiamento
Dò per primo la parola ad Alfonso Rovinacci che direttore dipartimento dei servizi del territorio che in questo momento a esattamente come il dottor Tanini totalmente al suo ben da fare è in particolare mi pare che stia seguendo tra le altre cose il questo processo
Di amministrazione
Dell'istruzione che va anche sulle regioni abbiamo nuovi direttori regionali è una modifica di non poco conto e chiedo al dottore non minacci di spiegarci le linee di questo cambiamento prego
Grazie dottor Ludovico
Onorevoli sottosegretari colleghi signore e signori buongiorno
Nel mio intervento
Cercherò di svolgere un ragionamento intorno agli elementi costitutivi del processo di riorganizzazione amministrativo Etò però alcuni punti particolari quali il la nuova architettura del sistema del sistema scolastico gli attori del cambiamento
La metodologia di lavoro la metodologia di lavoro
La rete di servizi che deve essere attivato sul territorio per realizzare effettivamente un miglioramento qualitativi degli esiti del nostro sistema scolastico
Il ministero della pubblica istruzione
Ma
Per meglio dire la intera amministrazione scolastica
Ha promosso un cambiamento organizzativo di notevole portata
E ciò e perfettamente in linea
Con quanto è stato richiesto in questi ultimi anni
Alla pubblica amministrazione
Alla quale è stata
Da più parte rappresentata l'esigenza di riorganizzare le pubbliche amministrazioni per rispondere alle richieste di ammodernamento del sistema Paese
Di trasformare gli apparati burocratici in servizi
Caratterizzato da una gestione più dinamica nella equa della cosa pubblica volta sui bisogni dei cittadini per verso l'esterno
Di adottare modelli organizzativi
Secondo criteri di efficienza e di efficacia
Di qualità dei servizi di decentramento e di responsabilità
Prima di delineare brevemente
Le linee dal cambiamento mi preme evidenziare un problema
Che è quello della gestione del cambiamento che occupò e assume un aspetto rilevante
Nella fase di trasformazione di una qualsiasi struttura
Può accadere infatti c'è un Progetto quantunque non ben delineato
Produca risultati positivi grazie alle persone che hanno tradotto in fatti operativi il progetto
Così o accademica
Che ha un progetto ben definito
Non produca i risultati attesi perché qualcosa non ha funzionato nella gestione
Delle diverse fasi del processo
Occorre allora saper gestire il cambiamento
Avendo ben chiaro l'obiettivo di fondo
Il cambiamento deve produrre
Un vantaggio per i cittadini per la scuola per l'intero Paese
La prima preoccupazione dovrà essere quella di adoperarsi per il superamento delle vecchie logiche
Mentre infatti di un sistema rigido
I compiti i migliori tendono ad essere prescritti e le funzioni sono definite a priori
In un sistema decentrato
E fatto di autonomia come quelle che stiamo costruendo
I margini dei flessibilità sono ampi i campi di intervento e di applicazione sono certamente stessi
Nel settore dell'istruzione
Probabilmente il percorso di formazione di di riorganizzazione incontrerà maggiori difficoltà
Per una serie di motivi che ho oserei dire oggettivi
La presenza di una grande quantità e varietà di soggetti
Mi condizioni
Di contesti cultura organizzativi gestionali e relazionale
La dimensione di una struttura fatto sì certamente di grandi numeri ma distribuite in istituzioni amministrative di dimensione prendo
E per di più disseminate su tutto il territorio nazionale
La gestione
Di un servizio che produce un valore
Un valore che è difficile da quantificare ma che comunque è alla base del progetto politico culturale in quanto l'istruzione
La formazione delle persone
Lo sviluppo e il miglioramento delle competenze rappresenta normali il principale fattore strategico della ricchezza di un Paese e di competizione tra le nazioni
Ci troviamo di fronte certamente a una nuova architettura del sistema dell'istruzione
Cioè investe non solo gli aspetti organizzativi e didattici
Ma anche i rapporti tra lo Stato e le realtà di governo di livello territoriale
Il decreto legislativo numero trecento
E il successivo decreto del Presidente della Repubblica numero trecentoquarantasette del novembre due mila hanno delineato la struttura una struttura che prevede a livello centrale un ministero che opera su due dipartimenti
Articolati allora avvolta in direzione generali
Che hanno compiti specifici e settoriali di gestione
Il Tiberti metto per lo sviluppo dell'istruzione il Dipartimento per i servizi nel territorio
A livello nazionale
Operano anche tre servizi declinati rispettivamente sull'automazione informatica e innovazione tecnologica gli affari economici e finanziari
La comunicazione
La logica è stata quella di creare strutture snelle più coerenti tra loro
E soprattutto più unitaria nell'esercizio del funzione di indirizzo strategico e di governo del sistema
Ma anche più essenziali ed efficaci nella informazione e nella comunicazione verso le scuole e verso l'esterno
A livello territoriale l'amministrazione si articola in uffici scolastici regionali ciascuno dei quali costituisce un autonomo centro di responsabilità che si articola per funzioni
A questi nuovi uffici scolastici regionali e ai servizi territoriali
Si richiede un forte ruolo di regia delle politiche formative
Non che è una funzione di assistenza alle singole istituzioni scolastiche
Sia in termini di organizzazione chiedi l'offerta di servizi a supporto dell'autonomia della scuola
Di ogni singola scuola
Un ruolo quindi di forte orientamento al servizio che per sua natura
Richiede strutture sufficientemente flessibili e reattivi strutture in grado certamente de interpretare le esigenze della scuola che vanno dalla consulenza soprattutto in ordine alle questioni contrattuali e legali organizzative ed economico funziona
Finanziaria
Alla elaborazione
Di strumenti per la valutazione degli ex degli apprendimenti e l'autorizzazione d'istituto
Alla piena realizzazione dell'innovazione tecnologica a supporto della didattica e delle attività gestionale
La riconfigurazione
Delle attività e dei servizi
Dei ruoli lavorativi e delle competenze professionali devono in una parola rendere chiara e visibile la scelta di snellezza flessibilità e di vicinanza all'utenza
è importante però anche sottolineare due elementi
Che sono di metodo
Ma che mostrano proprio nel merito delle questioni che sono state affrontate una prima indicazione di come il ministero intende esercitare le nuove funzioni strategiche
L'esame degli importanti provvedimenti legislativi testé citati nonché il decreto legislativo numero centododici
Fanno emergere la missione dell'Ufficio scolastico regionale
La direzione regionale nel rispetto delle competenze attribuite dallo Stato alle regioni e agli enti locali
Ha il compito principale
Di pianificare di pianificazione delle politiche educative che devono integrarsi con la pianificazione dell'offerta formativa delle regioni e devono sostenere i rapporti delle scuole con gli enti locali e dunque e proprio per raccogliere un'esigenza che è certamente di sistema
Ma e nello stesso tempo anche di ciascuna realtà territoriale territoriale che abbiamo raccolto intorno allo stesso tavolo
Il livello nazionale e il livello regionale
Per un esame dei contributi teorici
Ed è quanto già realizzato in via sperimentale per la individuazione delle nuove esigenze
E dei bisogni emergenti dai contesti locali
Gli esiti
Di questo lavoro sono stati raccolti in un documento di orientamento organizzativo le linee di articolazione degli uffici scolastici regionali il documento è stato oggetto di un ampio confronto confronto istituzionale
E la sinergia che abbiamo realizzato con la conferenza stato regioni e città Autonomie ha portato all'approvazione del documento di organizzazione
E alla stesura di un accordo che assume come fondamento il concetto che tutti gli organi della pubblica amministrazione nel loro insieme costituiscono il sistema integrato di erogazione
Del servizio formativo e che l'ottimale perseguimento degli obiettivi
Può essere garantito sono da una efficacia interazione tra i vari soggetti tra i diversi attori
E va ricordato qui
Perché coerente con la stessa logica
Che verrà istituito presso il mio ufficio scolastico regionale
Un organo costituita rappresentanza composizione mista un organo collegiale a composizione mista che vede presenti
Rappresentanti dello Stato delle regioni e delle autonomie territoriali interessante anche con le organizzazioni sindacali
A livello confederale di comparto ministero e scuola abbiamo sviluppato un altro positivo e proficuo confronto
Le rappresentanze sindacali
Sono state coinvolte fin dall'inizio
Nel processo di riforma nel duplice obiettivo di un apporto e di una partecipazione attiva dei lavoratori e di un riconoscimento dell'orologio
Il confronto
Si è concluso con un protocollo d'intesa orientato in particolare ai riflessi di nuovi modelli organizzativi e funzionali sull'organizzazione e sul rapporto di lavoro
No
Al di là delle affermazioni di principio occorreva concretizzare il discorso metodologico con l'individuazione anche di strumenti operativi
E per questo che è sempre il in sede di conferenza unificata è stato raggiunto un altro e importanti d'accordo
Che vede riaffermata la validità del metodo delle intese e accordi e di convenzioni quadro per raccordare l'esercizio delle rispettive competenze e creare così le condizione di fatto per un'efficace interazione fra le Autonomie che agiscono sul territorio comuni province istituzione più scolastiche auto l'impostazione adottata per l'organizzazione dell'amministrazione scolastica si sta ora confrontando con nelle realtà locali
La situazione sul territorio si sta sviluppando in questo Periodo con esiti e prospettive soddisfacente
Già numerosi direttori regionali hanno infatti presentato il loro piano organizzativo per il confronto e la condivisione con le regioni e gli enti locali e con le parti sociali
Le linee
Costituiscono dunque una prima dimostrazione
Di come si possa dare il necessario senso e organizzativa Dobrugia etto culturale che non contempla nel rigide prescrizioni
Né facili scorciatoie
Non si trattava infatti di individuare rimedi veloci o presunti tali che dessero solo l'illusione di formule organizzative efficiente
In questa direzione la scelta che si è fatta strada è quella dell'organizzazione carrette
Che prevede lo sviluppo di unità organizzative scolastiche autonome
E unità di servizio amministrativo didattiche che interagiscono ecco operano tra di loro
Anche con son
In questa nuova rete di rapporti
Di rapporti il singolo istituto scolastico diventato centro autonomo di gestione del servizio è chiamato a un nuovo modo di essere presente sul territorio insomma
Si tratta di essere consapevoli che come diceva Gardner che l'atmosfera delle scuole
è influenzato da quella che si respirerà nella realtà e nel paese in cui le oscure impersonando è collocato in cui le scuole sono
E così il piano dall'offerta formativa cioè la carta d'identità dell'istituto della scuola
Acquisterà più forza e visibilità per effetto del metodo delle intese
Potrà presentare così un piano alto livello di coerenza con le esigenze culturali sociali e professionali del territorio
E avrà in chiaro le scelte ma anche gli impegni che gli enti locali dovranno assumere nelle materie di propria competenza il senso
Della nuova organizzazione dell'amministrazione scolastica e proprio questo a riaffermare consolidare la centralità delle istituzioni scolastiche autonome
Favorire in parallelo una crescita a livello locale di riferimenti istituzionali interattivi
In un sistema formativo nazionale
In cui i principali attori sono le Regioni i Comuni le Province gli uffici scolastici regionali nelle istituzioni scolastiche
Concretizzare
O il metadone articolando la direzione generale con funzioni e concentri presenti sul territorio
Occorre creare un sistema che posso che erogare servizi amministrativi che di consulenza a supporto delle istituzioni scolastiche che tenga conto delle specificità locali e della richiesta di un'utenza numerosa che diversifica
A livello regionale la direzione generale si articola in due strutture chiamate a garantire la realizzazione dalla missione della direzione generale nelle diverse aree funzionali la programmazione e di integrazione delle politiche formative
Il supporto nell'ambito tecnologico didattico legale alle scuole autonome
La gestione delle risorse professionali e strumentali
E comunicativa della direzione generale
Le unità operative possono essere ulteriormente dislocate articolate sul territorio in centri di servizi amministrativi
E in centri servizi per lo sviluppo delle istituzioni autonome
Senta re e comunque avendo ben presente l'esigenza di integrazione dei diversi ambiti nonché l'obiettivo principale di favorire comunità professionali che facilitano i processi che non contribuiscono a frazionare meglio o peggio ancora moltiplicate
E dunque una trasformazione organizzativa che cerca di dare impulso ad innovazioni gestionali che hanno nel tempo dato buona prova anche nel pubblico
Modelli
Di organizzazione del lavoro che consentono lo sviluppo di progettualità ed innovazione rendendo vantaggioso l'abbandono del tradizionale orientamenti al compito
E delle tradizionali interrelazione Inge gerarchico amministrative
Accendo One
E facendo emergere le competenze reali dei vari campi di intervento
Occorre comunque tener presente
Che non si può pensare di realizzare il cambiamento soltanto attraverso la definizione di un quadro normativo
Norme e decreti non sono sufficienti
A indurre cambiamenti nella cultura amministrativa della cultura organizzativa e nei comportamenti professionali
D'altra parte onorevoli sottosegretari il cambiamento che si richiede al personale
Certamente non è di poco conto
A tutti i livelli e settori se il piede di passare dalla funzione prevalentemente di garanti delle norme
A quelle di facilitatore di processi
Consulente nella pianificazione e la progettazione e realizzazione dei progetti
Ciò vale certamente per l'amministrazione
Ma vale anche per la scuola
E così risulta evidente allora
Che l'estensione della persona giuridica tutti gli istituti
L'autonomia amministrativa non sono il vero cuore del problema viceversa nessuna soltanto gli strumenti perché il significato più profondo
La novità reale del cambiamento
Cioè meglio interpreteremo realizza la nuova missione dell'istruzione è certamente costituita dall'autonomia didattica di ricerca e di sviluppo
Ed è proprio
Nel riconoscimento
Attribuito all'assicurato in merito alla scuola e in modo particolare i suoi professioniste
Per la capacità di generare ha percorso
Al fine di garantire lo sviluppo educativo e formativo dei giovani
All'interno di quello speciale rapporto che lega la scuola al suo territorio è in questo descrittiva mentre la principale interno ditta
E l'aspetto più significativo dei processi di innovazione che non abbiamo il Sync
Ma
Nella avviarmi alla conclusione del mio intervento
Vorrei richiamare l'obiettivo che avevo indicato all'inizio
Ogni cambiamento deve tradursi in un vantaggio
E i beneficiari
Principali del vantaggio devono essere gli studenti e i giovani
Anche a loro
Devono trarre
E trovare il senso del cambiamento e le condizioni in te per essere per farsi coprotagoniste
Allora assenso interrogarsi
Sulle architetture istituzionali
Recepire critiche sui provvedimenti e sulle decisioni adottate
Ragionare approfondire e discutere
Sul deficit di organizzazione e di comunicazione solo se questo si traduce effettivamente e una maggiore assunzione di responsabilità rispetto alle nuove generazioni
Io una più vigile attenzione alle nuove urgenze e alle nuove marginalità
E un maggior impegno a fornire quelle competenze che consentano a ciascuno a ciascuno
La partecipazione consapevole alla vita sociale
E l'esercizio dei diritti di cittadinanza
Questa è la sfida che ci dobbiamo dare e che dobbiamo vincere grazie
Grazie dottor Dinacci se dovessi dare un titolo al suo intervento direi che e l'autonomia tra le Autonomie interno tra l'autonomia scolastica mi pare che l'alzo la sua rappresentazione molto dettagliata della nuova articolazione l'amministrazione abbia chiarito non soltanto qual è la previsione dalla norma ma soprattutto ha cercato di a farla chiarire quali sono i ruoli e la funzione dei dei soggetti che adesso interagiscono
è effettivamente una situazione molto più complessa di una volta soprattutto a livello locale mi pare di capire che
C'è un nuovo lavoro da fare ci sono ruoli e funzioni e
Direi un'altra cosa
Dichiara che emerge dal suo intervento che in fondo è una chiamata a responsabilità
Ciascuno ha un ruolo che diventa più importante e contemporaneamente che non può prescindere da quello degli altri attori quindi sul territorio non soltanto l'amministrazione scolastica non soltanto la singola scuola
Manca l'ente locale che passa il Comune la Provincia e la Regione
Il sistema equilibrato e funzionante di queste relazioni può produrre un risultato quindi resta di via da vedere se poi l'equilibrio progettato è l'attuazione di questo equilibrio sarà funzionale rispetto all'obiettivo
Per cui il nuovo equilibrio è stato progettato
Io adesso passo la parola al dottor treni Into
è una banda il titolo nuovi scenari al sistema educativo da questo punto di vista a tutti i giornali e giornalisti e quindi sono lavorando comincia Sottosegretario Barbieri ecco ogni giorno danno conto per esempio della riforma dei cicli nuovo sistema educativa innanzitutto rappresentato dalla riforma dei cicli
Vorrei che è il dottor treni intorno ci facesse il punto su questo anche perché credo che noi possa fornirci anche dei dati interessanti su alcuni risultati che provengono da una delle riforme che sono state attuate ultimamente che non è la riforma dei cicli ma non voglio anticipare altro pre
Grazie buongiorno a tutti
Registrazione sì
Bene un ringraziamento per la parte situazione doveroso da parte mia un ringraziamento anche particolare per il sottosegretario barbiere sottosegretari Manzini che hanno voluto onorare questa manifestazione
L'incontro odierno ormai mi dice
Una tradizione né il Forum della pubblica amministrazione noi siamo stati presenti sin dal novantasei
Di volta in volta abbiamo tenuto un seminario per fare il punto della situazione e anche oggi ecco siamo presente a questo appuntamento per fare il punto della situazione
Parlando per terzo in un seminario c'è sempre un problema di vedere le cose che uno intendeva dire anche perché devo dire esprimere apprezzamento sia per la relazione del sottosegretario Barbieri ricche di indicazioni di riflessioni sottolineature sia alla redazione del collega
Bilanci che ha dato un quadro completo di quello che cambia nell'amministrazione scuola
Pertanto io nel rivedere al cercherò di dare un'impostazione per sottolineare le cose che secondo me andrebbero ulteriormente sottolineate
Dunque dal novantasei Salviato questo processo di riforma adesso siamo a un momento di completamento degli aspetti normativi della riforma e siamo in una fase inoltrata dell'attuazione
Sono due aspetti diversi importante dedicati
Ma ecco che e qui che si vede poi la concretezza dei risultati nella fase dell'attuazione
Solo per capire dove andiamo bisogna un po'cercare di ricordare ecco con le la scuola che vogliamo creare da quali scuola vigna moda quale scuola quale scuola vogliamo arrivare
Noi partiamo da una scuola basata sul modello centralistico
Una scuola che ha avuto un ruolo importantissimo nel secolo passato per costruire l'identità della nazione
Ma una scuola che non più risponde alle esigenze dei giovani
E se un passatista o cercando di passare scusate l'espressione perché ci vuole del tempo per arrivare a questo risultato
Alla scuola basata sul modello autonomistico
Insegno in sintesi una scuola che cerca di rispondere alle esigenze formative Di Giovine del terzo millennio
Questo è il punto centrale perché se noi teniamo presente questo dove ci siamo a spiegare tutti diversi aspetti del processo innovativo
Una scuola che come ha detto il sottosegretario per Vieri vuole essere più democratica una scuola che risponde di più ai valori della nostra carta costituzionale
In realtà non ce l'avevamo questa scuola
Perché diversi tentativi sono stati fatti negli anni dalla riforma dalla scuola media il motivo dello Sco elementare ai diversi aspetti di volta in volta introdotta di sperimentazioni
Però la scuola che noi cercavamo di innovare era non così
Per sua sponte refrattaria ma perché
Non poteva recepire queste riforme in quanto si richiedeva l'intera modifica dell'assetto perché modificare un tassello non significa determinare la rivoluzione
Allora ecco che la necessità di esaminare questo processo di riforma nei diversi aspetti fortemente concatenati fra di loro ecco io vorrei dire ci va perché avete fatto questo e avete fatto quest'altro non potevate fermarvi a questa no
Non ci si poteva fermare perché una cosa chiama l'altra necessariamente inevitabilmente che questa inesorabilità della consequenzialità e dovunque
Ecco che se noi andiamo a vedere questo processi innovativi che abbiamo posti in essere in quest'anno si possono raggruppare a mio avviso in tre grandi passi la prima che ha il suo punto centrale sull'autonomia
Un'altra cattiva i contenuti ecco e degli ordinamenti scolastici
Un'altra che attiene al nuovo diritto allo studio
Il tutto però centrato su una nuova professionalità dei docenti cercano un po'di delineare questi aspetti
Ecco
L'autonomia scolastica è stata il punto di partenza è il punto di rottura direi rispetto al sistema precedente un nuovo modo di fare scuola un nuovo modo di rapportarsi con gli studenti
Nuovo modo di mi piace approntarsi con il territorio una scuola aperta aperta le esigenze dei giovani aperta la Società aperta il alla collaborazione con il mondo esterno
E dunque un'offerta formativa che risponda alle esigenze di ciascuno dei ragazzi perché il problema non è quello di creare un punto un percorso ideale in un problema di creare dei percorsi specifici per ciascuno studente in maniera ognuno ottenga una risposta alle sue esigenze formative in relazione alle sue vocazioni in relazione alle sue
Attitudini in relazione ai suoi capacità perché non è che detto che tutti devono essere bravissimi tutti devono però trovare una risposta dopo vicenza in maniera adeguata e dunque anche l'esigenza dell'eccellenza che va rispettata e rafforzata perché noi non vogliamo creare una scuola che abbassi il livello dell'eccellenza sarebbero una grave perdita per il Paese sarebbe deleterio
Effetto di questo genere
Dunque l'autonomia e il punto centrale il punto di rottura che dice alla scuola rapportate mi rispetto ai risultati più che rispetto ai programmi rispetto a un formalismo giuridico che ha in così regnato nella nostra scuola in tutti questi anni
E allora
Questa autonomia con i suoi strumenti che libera la scuola da un decisionismo Esterno richiede un'amministrazione diversa
E benché con la riforma l'amministrazione non si poteva non si può realizzare l'autonomia scolastica se non si riforma l'amministrazione scolastica
Perché perché detto poco fa che sempre a Satie da un modello centralistico nel senso che gli input le decisioni d'indicazioni provenivano cento forma di programmi o forma di circolare o a forme tanti aspetti a una modello o modelli in cui la scuola ottenuto dall'amministrazione i suoi strumenti ottenuto dalla scuola quello che sono elementi finanziari e gli elementi il personale e top posso operare nel rispetto di alcune regole nazionali evitando spazi di autonomia e questo è quello che stiamo cercando
Di creare
E dunque la riforma dell'amministrazione significa bisogna interpellare altamente non un rafforzamento l'amministrazione come alcuni hanno voluto leggere nella creazione dei direttore regionale abbiamo creato dei soggetti fortissime il territorio abbiamo creato dei soggetti forti
Per interloquire per interloquire in maniera forte rispetto al centro rispetto al ministero sì
Perché il ministero tendeva a essere diciamo pervasivo e dunque e quella struttura periferie edere tutelare le autonomia dalla scuola rispetto al centro rispetto le amministrazioni locali per far sì che la scuola possa esplicare che manifestare realizzare tutto quello che la sua potenzialità attraverso lo strumento dell'autonomia
E dunque solo se letto così assenso la riforma dell'amministrazione scolastica nella periferia altrimenti se venisse inteso come un rafforzamento per undici sembra più sporte sarebbe una grave arrivare una grave diciamo perdita per il Paese
Intorno couturier forte anche rispetto alla Regione perché alcuni poteri sono stati trasferiti anche all'amministrazioni regionali ad amministrazioni locali
L'idea decisione sulla offerta formativa nel territorio spetta alla Regione un'interlocuzione col direttore regionale al fine anche di concordare però il potere di decidere se allocarla scuola
Media una scuola secondaria un mio liceo tecnico tecnologico undici euro classico io ordinato territorio spetta alla regione perché la Regione che ha la responsabilità dello sviluppo del territorio
Noi abbiamo la responsabilità di utilizzare al meglio le risorse che lo Stato eroga in questo campo però la decisione ultima spetta a quel soggetto ed è giusto che sia così a mio avviso
E così anche la partecipazione dell'amministrazione locale nel diritto allo studio nella determinazione delle allocazioni le scuole nella vie nel finanziamento dell'edilizia in tutti questi aspetti ma c'è un maggiore coinvolgimento delle istituzioni
In ordine al seno al servizio scolastico
E poi detto chiaramente che la riforma dell'amministrazione e la via audio l'autonomia scolastica risponde a un principio di sussidiarietà
Nel senso che la decisione in ordine agli interventi viene adottata dal soggetto che ne percepisce le esigenze e dunque dalla stessa scuola donde principio di sussidiarietà attuate in pieno in questo complesso di riforma
Dunque detto l'autonomia ho detto la riforma l'amministrazione ma adesso c'è un altro aspetto importantissimo che si collega fortemente con l'autonomia della valutazione abbiamo creato l'Istituto per la valutazione denominati in taxi ma io preferisco chiamarlo e più efficiente
Che ha il compito di valutare gli apprendimenti di dare al Paese le indicazioni sullo sviluppo del sistema scolastico di diffondere le esperienze migliori di favorire l'autovalutazione delle scuole perché da lì dobbiamo partire
Vi sono molte scuole collegati in rete fra di loro e riaudizione interessanti iniziative di auto-valutazione dobbiamo farle crescere
Dobbiamo Davide indicazioni in maniera che si sia ma certo uniformità dobbiamo creare un sistema nazionale di valutazione attraverso questo il Paese ha consapevolezza della dà vita dell'efficacia del sistema scolastico
Per completare il quadro torno momento indietro dico che anche le istituzioni locali l'amministrazione regionale l'amministrazione comunale provinciale hanno un ruolo importantissimo a parte questo indicazione che ho dato poco fa in ordine alla
Formulazione del programma
L'offerta formativa integrata nel territorio sì quello di creare un sistema integrato di istruzione e formazione perché questo offre ai giovani un nuove opportunità
Non esistenti nel sistema precedente
Che consentono ai giovani di completare la sua formazione in attuazione dell'obbligo formativo questa è una grande rivoluzione non è il fondi se mente il rimanere dentro il sistema scolastico
Qui la riforma ha avuto il suo pregio di allargarsi di coinvolgerà anche il sistema formativo perché l'uomo si forma
Anche in vista dell'attività di lavorativa non si forma solo come persona è bene che questo sia nella consapevolezza di tutti non vogliamo prenderci al mondo delle imprese però è bene che il giovane sappia deve il giovane acquisisca quegli strumenti necessari perché possa entrare nel mondo lavorativo dove si completa la sua personalità e dunque anche su questo i percorsi integrati gli effetti S l'educazione degli adulti tutt'chi fanno parte di un progetto unitario tant'è che la legge numero trenta li elenca tutti nel suo sia pure di con riferimenti ad altre disposizioni di leggi di contempla tutti perché il Tiziana
Sistema educativo di istruzione e formazione non è soltanto istruzione questa la grande novità noi stiamo creando un sistema che abbraccia in sé l'istruzione e la formazione nell'interesse dei giovani
E dunque questo completa il quadro istituzionale dunque il il primo raggruppamento dei le innovazioni contenuti nel nostro in quinquies realizzati in questi anni
Questo grande mosaico di cui settanta volte parlato però vedevo che visto Musa che c'aveva diverse diverse figure come abbiamo delineato una di queste figure un'altra figura importante sono i contenuti perché bisogna dare quindi è sostanza a questa innovazione dunque
L'autonomia non si sposterebbe realizzare se non ci fossero contenuti nuovi e dunque il riordino dei cicli la definizione di nuovi curricoli che devono dare il la materia diciamo la materia prima perché l'autonomia
Possa consentire ai docenti di trasmettere nuove nuovi messaggi nuovi indicazioni nuovi contenuti nuove competenze ai giovani
E qui è la novità
Dei programmi sempre assalti alle competenze un nuovo modo diciamo di
Di rapportarsi
E questa novità
E coerente con l'autonomia perché non si potrebbe ragionare in termini di programmi in presenza di un'autonomia che deve esplicarsi nel campo della didattica deve necessariamente muoversi invece sul campo delle competenze perché le competenze sono un obiettivo e l'obiettivo si può raggiungere in tanti modi e dunque i contenuti possono essere liberamente scelti era docente è questa la grande rivoluzione il docente che diventa progettista del suo cuore del suo della sua attività fa un programma in docente stabilisce quali contenuti dare ai giovani per raggiungere quel determinato obiettivo di Conte e cioè quelle determinate competenze
Le competenze a largo raggio delle competenze che non ne finiscono in tempi brevi relazioni nuovo di o no le competenze non muoiono le competenze permangono si trovano sempre e la competenza principale Ettore di imparare ad apprendere quelle punto fondamentale attraverso un merito del ragazzo
Anche si acquisisce meno nozioni sa dove andare ad acquisire quell'emozione che gli mancano e questo glielo dobbiamo
Cercare di spingere perché si possa realizzare
Ma i curricoli della scuola di base e della scuola è secondaria i primi già definiti Marini in vista di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
E dunque vivo questa buona notizia
Mentre i Corico della scuola secondaria sono nella fase ecco di a di esame di di di discussione sono stati fatti tanti lavori specialmente con i docenti nelle scuole nell'istruzione tecnica per quanto concerne l'area tecnica
Tecnologica dunque sia l'istruzione tecnica istruzione professionale abbiamo seguito un percorso che inizia per Verona e che si è completato di recente e che ha consentito di elaborare un documento che con diritto di centrali di come l'aria tecniche tecnologica si possa articolare importantissime perché contiene i settori industriali settori dei trasporti dell'agrario del commerciale tutto un mondo che con braccia in quasi sessanta per cento dei ragazzi e dunque la maggior parte dei nostri giovani
Perché la nostra scuola non è soltanto liceo classico
E questo ed è questo il nerbo centrale della formazione delle del nostro sistema scolastico che in buona sostanza poi ha fatto anche l'Italia di questi anni l'Italia così ricca e così via apprezzata nel mondo
Dunque i curricoli
E sui curriculi dobbiamo lavorare in maniera che Simone coerenti con l'autonomia che l'autonomia trova in quei corridori lo strumento per potersi realizzare ma accanto a questo coro in cui dobbiamo dobbiamo menzionare
I curricula degli effetti esse abbiamo creato una cosa nuova non esisteva nel passato abbiamo creato un nuovo segmento formativo che posso secondario ma che ha una sua conformazione un segmento che nasce da una collaborazione stretta con il mondo
Delle università con le regioni col mondo delle imprese ma risponde a De esigenze nuove della della dell'attività lavorativa
Sono professionalità non note professore da che non si acquisiscono in alla scuola è nelle università ma di cui la società ha bisogno continuamente che le richiede
E i nostri giovani non sanno dove acquisirli se non glieli facciamo acquisire ecco che hanno la possibilità di entrare a pieno titolo il mondo lavoro dando un contributo notevole alla crescita del Paese
E questo
A giallo
Mi sento al terzo anno secondo anno però già corsi sono stati Rizzardi numero elevatissimo già siamo a conoscenza e l'ottanta per cento ragazzi usciti da questi corsi ha trovato lavoro è una grande soddisfazione perché il lavoro è la scuola
Perché sa che i risultati ci sono
Ancora
Noi ci preoccupiamo di quei giovani che non proseguono gli studi e dunque stiamo attivando attuando l'obbligo formativo attraverso dei percorsi integrati una collaborazione stretta con il mondo del lavoro per far sì che questi giovani che non acquisiscono il diploma finale
Per la scuola secondaria possono acquisire invece un diploma di qualifica una professionalità da spendere nel mercato e questo è un altro aspetto positivo
Un'attenzione il mondo dell'istruzione il mondo dell'asso della del della formazione prestano a questo ai giovani dunque tutto questo determina un nuovo diritto allo studio quello che chiamerà che tutti chiamano come diritto di ciascuno al successo formativo
E un'espressione che ormai va di moda sentiamo ripeto tutte le parti ma che ricche di senso democratico di come dire di di senso di solidarietà di attenzione ai giovani cosa che nella società odierna e importantissima
Ecco che tutto questo per realizzarlo occorre una nuova professionalità dei docenti che si va costruendo a poco a poco che alcuni hanno già acquisito come mentalità ma che non è generalizzata e dunque questo bisogna far sì che il si realizzi
Ma per far questo occorre avere un'attenzione alla formazione dei docenti la formazione iniziale chi sia universitaria ma che non solo sia di carattere disciplinare ma che abbia un'attenzione anche a quelle che sono gli aspetti psicologici Pelago di pedagogici della formazione e dunque la riforma delle scuole di specializzazione distanza di trazione una riforma che si è già messa in cantiere in questi giorni
E che va
Accompagnata dalla formazione
Dei docenti per la scuola di base è un provvedimento che è stato già predisposto inviato al Consiglio di Stato per il parere e nei prossimi giorni sarà inviata al Consiglio di Stato anche l'altro provvedimento per la formazione dei docenti della scuola secondaria i modelli credo che siano noti la vedete sui giornali il tre più due quelli della scuola di base il tre più uno più due quello dalla scuola secondaria
Non c'è tempo per soffermarsi diciamo mi sarebbe fare un seminare appositamente per questi io adesso
Mi avvio alla conclusione anche perché
Credo che ci sia necessità di dare la parola ad altri e specialmente alla tavola rotonda vorrei dire semplicemente chi con Cusani con quanto detto anche dal collega du bilanci
Questi processi non si realizzano diciamo così soltanto perché stanno nel decreto stanno negli atti stanno nella nei deliberati si realizzano attraverso l'la continua pratica entrando nel mondo da scuola a scuola bisogno di metabolizzare questi processi di farli stuoie e di tradurli in atti in azioni
E a questo nei tre anni di sperimentazione dell'autonomia nelle cose che vediamo nelle cose che veniamo a sapere ecco ci dà fiducia
Perché veniva ecco non sappiamo che nella scuola si sono liberate delle intelligenze delle capacità delle fantasie
Veramente mirabolanti io dico sinceramente quando mi raccontò le cose che si fanno io rimango sorpreso non marginale che la fantasia potesse arrivare a questo
Ma è una fantasia legata al risultato non alla forma perché se fosse legata alla forma saremo al punto di partenza
E questo si dà fiducia
Ebbene stiamo creando la scuola per il domani una scuola di cui effettivamente non sappiamo quali potranno essere i saperi del domani io evitando lego con iprite da me stesso quella frase vivi dell'antropologa Mary statunitense Margaret Mead che dice sempre siamo siamo al punto che insegniamo ciò che non sapevamo ieri
E ci stiamo preparando a insegnare delle cose che nessuno sa ancora e che qualcuno sarà saprà domani effettivamente ecco bisogna creare delle strutture che si adattino
Alle esigenze di formazione non delle strutture rigide e l'autonomia lo consente
Noi abbiamo creato un modello che non ha bisogno di essere adattato in continuazione può durare
Perché un modello che si auto determina e questo è un grande vantaggio da più serenità di crea un'impronta nuova della scuola italiana
Io non ho altro da aggiungere io credo che tutti quelli che stanno qui sono interessate per la scuola sarebbe bello che voi potesse portare questi messaggi all'esterno
Perché molti non sanno
E sapere importantissimo per poter valutare e dunque io vi ringrazio per la partecipazione e auguro a tutti buon lavoro grazie
Grazie dottor fallimento
Ubu sfuggiva aggiungo una cosa io ho fatto fare un monitoraggio sull'obbligo sopruso dimenticato né di parlarne
Però ecco può raggiungere questo particolare sono perché questo monitoraggio ha dato dei risultati interessantissimi
Nell'anno novantanove due mila che l'anno di prima attuazione della legge si sono iscritti a scuola sulla base del monitoraggio che abbiamo fatto sull'ottanta per cento delle scuole quello che risulta a noi cinquanta mila ragazzi in più
Ebbene
Questi cinquanta mila ragazzi che non volevano andare a scuola che avevano deciso andar via
Perché si sono siti dopo il venticinque gennaio come voi sapete la data di scadenza descrizione era il venticinque gennaio poi venne pubblicata la legge sulla gazzetta ufficiale d'uno e avvia primi termini si scrissero diciamo in data successiva al venticinque gennaio
Cinquanta mila ragazzi in più
Ed è di crisi cinquanta mila
Quasi quaranta mila sono rimasti nel sistema scolastico
Quasi l'otto novanta per cento promossi passa dalla successiva pochi bocciati ma ripetenti
Abbiamo guadagnato al sistema scolastico quaranta mila ragazzi ma questo non per potrei farlo a riformare le classi abbiamo recuperato alla cultura quaranta mila ragazzi grazie
Grazie dottor Steiner francamente l'ultimo suo passaggio io chiedo scusa il dicendo sul tavolo avvia un abstract che viene consegnato a colori qua lo chiedono questo arrestati
E infatti mi pare che sia un aspetto come dire concreto no
Di del funzionamento possibile di una di queste riforme quella dalla informa dell'obbligo scolastico Fo informativo che altri aspetti per sempre un po'più complicati come tutto il ruolo che devono svolgere sul territorio gli uffici dell'amministrazione della del lavoro che davano svolge l'orientamento appunto per i ragazzi che escono fuori però mi pare di capire che questo dato possa dare un'indicazione concreta di un possibile funzionamento di questa era riforma
Allora molto velocemente è anche molto più concretamente non che si assume mancata concretezza nelle relazioni precedenti io chiamo per la tavola rotonda
Cosa cambia nella scuola che cambia quindi un contenuto ancora più specifico ancora più diretto ancora più operativo chiamo per la discussione Paola Tinagli ispettore al ministero da Pubblica istruzione Bruno Forte
Direttore generale dell'ufficio del regionale del Friuli-Venezia Giulia
Franco fra buoni presidente dell'ironia Emilia Romagna e Giancarlo Mori preside del liceo Ariosto di Ferrara
Che ha
Cioè
Grazie a lei
No
L'ultima grigliati dunque introdurre
Allora fino adesso dalle volete sono forti dubbi
E quindi finali che la nascita
è una scelta dallo storico
Poi Fassino
Sorpresa siccome sull'amministrazione ha già parlato messe eccessive in territorio francese meglio allora se il seconda fila
Il primo anno
Gli ho
Non ricordo
E la sera
Però sulle successioni
Prego signori si possono prendere posto grazie
Io
Occorrono nuove strutture
Firma
Non molto preziose
Ce l'abbiamo appunto
Sì
Le sentenze si repetita
Sale sale sale sale
Allora io apro i migliori della tavola rotonda in cui entriamo nei contenuti più concreti e diretti della riforma del riordino che come ci ha detto il direttore tra il mito per un provvedimento assolutamente fondamentale che è quello della e nuovi curricolo a ormai praticamente raggiunto il traguardo vorrei precisare che formalmente manca ancora almeno a me non risulta questa informazione la registrazione della Corte dei Conti
Avvenuta registrazione la Corte dei Conti a quel punto il provvedimento può essere finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale a quel punto la scuola di basse possono potrebbero
Tranne cambiamenti che in questo momento non sono in grado di prevedere e partire effettivamente da settembre con il nuovo sistema delineato dal riordino dei cicli scolastici allora su questo cerchiamo di capire qualcosa di più
Di un disegno effettivamente Complesso non so se qualcuno di voi ha visto regolamento sicuri con dopo che ha presentato il ministro De Mauro parliamo di tomi decisamente pesanti dal punto di vista fisico non dico della vettura che forse può appassionare non lo so
E e allora subito entriamo nella vivo della del contenuto è do la parola a Paola Tinagli che ci dà come dire intanto la nascita di questo percorso nuovo della scuola di base pre
La legge del riordino dei cicli che è stata approvata nel febbraio del due mila conclude il percorso di innovazione
Iniziato nel marzo ottantasette con l'attribuzione dell'autonomia funzionale alle istituzioni scolastiche minuti quadro più generale di riforma dell'amministrazione di cui stamani abbiamo sentito ampiamente e trattare
Le procedure attuative della legge trenta Duemila precisamente l'articolo sei hanno attribuito al governo il compito di predisporre un piano un programma quinquennale di progressiva attuazione della legge
Seguito da un piano di fattibilità subordinando lì ad una duplice deliberazione di indirizzo del Parlamento
Che con due risoluzioni nel dicembre due mila approvato sia il programma quinquennale sia il piano di fattibilità
Per il primo ciclo di studi il settembre o di cui poi sentirete parleremo in seguito le indicazioni del Parlamento sono diventate contenuto normativo nello schema di Regolamento
Recante norme in materia di curricoli della scuola di base ai sensi dell'articolo otto del DPR otto marzo novantanove
Il regolamento sull'autonomia
Il documento allegato corposo come diceva il dottor Lodovico è stato elaborato dalla commissione di esperti di cui si è avvalso il ministro nella fase di passaggio
Dal Progetto normativo l'applicazione concreta
Questo documento costituisce parte integrante del Regolamento
Il documento contiene nella premessa e prese scesa mente nel capitolo il senso della riforma il nuovo profilo educativo di tutto il modello complessivo dell'intero corso di studi però specificatamente riguarda le indicazioni curricolari e gli obiettivi specifici di apprendimento relative alle competenze degli alunni
Riferite all'articolazione interna della nuova scuola di base settennale che come sapete è stata individuata nel modello due più tre
Più due
A questo punto non so se Signum vorrei fare velocemente con una illustrazione del modello di cui poi qualcuno su cui qualcuno ritornerà comunque il sette Ennio che vede fondersi scuola
Elementare e scuola media
è scandito inizio Dublin due nei primi due anni un triennio intermedio e negli altri due anni nei primi due anni c'è il passaggio
Dagli ambiti discipline da lì campi di esperienza scusate della scuola materna agli ambiti disciplinari
E in questo primo biennio dovrebbero insegnano non dovrebbero insegnano ancora gli insegnanti di scuola elementare docente di scuola elementare
Nel biennio nel triennio intermedio e che vede integrarsi insegnanti ex scuola elementare ed ex scuola media
E ci sono quattro ambiti per poi passare nell'ultimo biennio alle discipline che sono dodici questo diciamo è la struttura molto veloce molto sintetica del nuovo settennio
Però a me appunto pareva opportuno a questo punto vedere da dove viene la scuola di base dal punto anche di vista storico
Si può dire che la storia delle istituzioni scolastiche può essere ripartita in tre grandi tappe il passato remoto gli anni cinquanta sessanta il passato prossimo
Settanta ottanta primi novanta e la contemporaneità gli ultimi anni novanta
Nel primo Periodo la scuola nella scuola elementare insegnavano un maestro e una maestra che seguivano le indicazioni di una metodica che si è articolato la sui principi della concretezza muovere dal mondo concreto del fanciullo
Della gradualità dello sviluppo dell'autorizzazione
Queste istanze acquistarono un accento di particolare rilevanza nel contesto di due criteri Oriente attori il globali ISMU nell'apprendere
Per cui l'intuizione del tutto anteriore alla ricognizione delle parti dell'aderenza all'ambiente la continuità con quanto dura l'uno ha già imparato inteso e sentito
Queste grate queste regole della scuola elementare assunsero dignità e senso nell'accezione spirituali spiega dei Programmi Ermini tempo e del cinquantacinque
Che implicava un concetto speculativa mente definito delle finalità e dei valori dell'educazione
Da questo assunto derivarono l'idea il progetto di una scuola educativa cui ineriva anche una Pondrelli in linea didattica
Il Secondo Periodo il periodo degli anni sessanta settanta sette settanta ottanta e i primi Novanta
Ha visto un grosso cambiamento cioè il processo della ricerca psicopedagogica la verifica delle procedure di produzione di trasmissione
Circa i processi cognitivi in scuri si escludeva la componente essenziale della razionalità della logica
Per cui del resto spazi nuovi di natura educativa di assetto organizzativo e di operatività metodologica furono aperti hanno che da una legge e rilegge legislazione che definirei illuminata specialmente negli anni Settanta basta ricordare l'ottocentoventi del settantuno
E la cinquecentodiciassette del settantasette quindi e tra l'altro c'è anche da considerare che il raccordo più stringente che la scuola aveva stabili i tuoi stabiliva con la società la realtà sociale che era di Minardi venuta indubbiamente più complessa forse anche il Pan pragmatica individualistica secolarizzata modernizzata
L'ha costretta a un ripensamento del suo compito anche della sua funzione della sua impostazione della sua strumentazione
E questo direi non per una condiscendenza verso il nuovo ma proprio per una lite con concezione rigorosa dello stesso
Quindi analizzando velocemente perché mi sembra che non ci sia troppo il tempo comunque la riforma della scuola elementare con i programmi dell'ottantacinque e l'accento do quarantotto del novanta si perviene a una alla percezione di un'altra centralità cioè la centralità dell'alunno e dell'alunna nella sequenza degli atti educativi
Questa scuola a quindi con segna un primato alla procedura dell'insegnamento apprendimento il cui referente principale era la programmazione educativa all'interno della quale poi si ritaglia aveva la programmazione la programmazione didattica
Quindi e si può dire che la scuola le quattro grandi opzioni della scuola riforma della scuola riformata degli sto parlando non talmente degli anni della riforma ottantacinque novanta erano la programmazione educativa la quindi l'insegnamento per moduli che addirittura diventò uno slogan segnare per moduli il tempo scuola ventisette ore settimanali per il primo ciclo e trenta per il secondo e la fattibilità che la diciamo che poteva essere realizzata proprio per il la formazione dei docenti e per la verifica dei programmi d'la programmazione quindi queste sono le grandi c'è questa la scuola fino agli anni fino agli anni primi anni novanta
Con la legge due mila come abbiamo visto si arriva al settennio
Al sette Ennio nella legge e poi nel documento che dove i quali vengono esplicitate campeggiano le esigenze di sviluppo viste come termine di riferimento cos'è un'esigenza gli dice l'esigenza e da in rendersi come un nucleo di bisogni di attese verso un oggetto valoriale che la scuola si incarica non solo di prospettare ma anche di trasmettere in modo che l'alunno lo possegga
Christié quindi
Di risposta a queste esigenze che sono ripeto già affermati direi campeggiano anche nella legge
Trenta si è individuato un percorso in educativo contrassegnato da due qualità l'unitarietà e l'articolazione
Sette Ennio unitario unitarietà unitarietà non è sinonimo di unicità oggi uniformità mani nude a un ordinamento e a un curricolo conformi ai canoni della organicità e della coesione
Quale che sono aperti a ipotesi equivalenti oppure simili quindi l'unitarietà esige un denominatore culturale comune al riparo dalla tentazione di imporre una formula uccelli omogenea e appiattita
Sette Ennio articolato il verbo articolare comporta la differenziazione e la distinzione di un processo di una questione di un'azione nelle sue parti
L'insegnamento apprendimento quindi nel settennio si può snodare e disporre adeguandolo alle esigenze dello sviluppo dell'alunno
Abbiamo visto poi prima appunto velocemente la la struttura del settennio nel modello due e più tre più due e io a questo punto per concludere vero vorrei velocemente raffrontare e le determinazioni e le innovazioni ordinati mentali dei Tre cuori pietre periodi della storia della scuola italiana con attenzione naturalmente al ciclo primario e quindi secondo me si impongono due riflessioni la prima riflessione nel Primo Periodo sembra valere l'aspetto emotivo affettivo creativo nel Secondo Periodo l'aspetto intellettivo cognitivo sociale
Nel Terzo Periodo con i curricoli si intende si si si tende ad operare una sintesi tra le due componenti che hanno caratterizzato i periodi precedenti
Questa è la prima riflessione la seconda riflessione che nei primi due periodi lo sviluppo progressivo F più infondato prevalentemente sulla centralità sul dell'alunno e su un nucleo dei suoi bisogni e delle sue attese educative nel Terzo Periodo si intende anche a recuperare il valore della organizzazione strutturata e istituzionalizzata del sistema distruzione di formazione
Grazie a Paolo Romani perché perché mi mi pare che abbia fatto un pochissimo tempo fa in così affinché si poi è sempre molto apprezzata da chi la fa per mestiere però mi pare che il percorso sia stato molto chiaro no
Dell'evoluzione di questo processo insistiamo sul processo nuovo solo con particolare riferimento al nuovo processo quindi ha riordinato Bruno Forte
Buongiorno a tutti
Buongiorno
Buongiorno a tutti e io parlerò in particolare delle riordino meglio del senso del riordino
Prima di tutto dobbiamo avere una consapevolezza Chiara che la legge trenta due mila realizza il dettato del secondo comma dell'articolo trentatré della Costituzione
Per la prima volta la Repubblica detta le norme generali sull'istruzione
La legge trenta assieme alla sessantadue dello stesso anno due mila sul sistema pubblico integrato sostanzialmente sono due norme quadro che forniscono lo sfondo di riferimento generatore a sua volta di soggetti su di successivi sviluppi
Allora siamo dentro un processo
Il riordino è un processo la stessa legge all'articolo sei prevede chiesto ci sia una costruzione nel percorso di riforma una costruzione che ha già avuto alcune ska tappe scandite
E che troverà poi nella realizzazione dei curricoli e nella rivedibilità degli stessi un'esperienza ulteriore significativa rispetto vorrei proprio per cogliere il senso partire dall'articolo uno primo comma della legge
Ci sono due parole chiave con cui la legge inizia e compensi conclude il primo acconto le parole sono sistema e territorio
La parola sistema il sistema educativo di istruzione e formazione l'idea di sistema già imposta diciamo così un disegno sul l'intero percorso parliamo di sistema scolastico ma non solo parliamo di un sistema scolastico iscritto all'interno di un più ampio sistema formativo
Tant'è vero che all'articolo cinque la legge parla anche di educazione degli adulti di formazione integrata superiore eccetera quindi un iscrizione precisa del percorso scolastico dentro il disegno complessivo della formazione
L'idea di sistema stronca decisamente c'è segna una discontinuità fortissima per quanto riguarda l'approccio che s'
Sin qui sino ad ora avevamo avuto con l'assetto scolastico la struttura per ordini e per gravi che implicava una concezione una visioni non ce altro senso gerarchizzati la concezione il sistema si basa sulle relazioni quindi sulle potenzialità e opportunità di interazione di scambio
Sistema dentro un contesto territoriale il tema del territorio va colta in senso Dina dico è ampio certamente in primis il contesto territoriale nel quale la scuola opera de da cui il soggetto proviene
Ma poi via via da questa prima apertura ci si apre al territorio nazionale al territorio europeo al territorio planetario cioè le Acconci
Tra il territorio va vista in modo non localistico chiuso ghettizzare ante ma in visione dinamica processuale
All'interno abbiamo alcuni snodi che la stessa legge indica la centralità del soggetto che apprende un soggetto che va rispettato e promosso nelle sue identità plurale si insiste su questo partendo prima di tutto dalla pluralità di genere chela pluralità di aiuti in Cina poi via via si declino queste pluralità nelle pluralità sociale nelle opportunità diverse di cui gli alunni sono portatori allora questa questa identità plurali vanno riconosciute e valorizzate stimolare sì integrante compensate laddove ci siano problemi i riequilibrio di opportunità poi si colloca il problema della cooperare leone scuola famiglia
Non parliamo più soltanto di una dimensione partecipativa ma cooperativa una logica di partenariato scuola e famiglia da costruire
E infine si sviluppa il tema centrale del lavoro cioè il tema del lavoro recuperato nella sua dimensione valenza culturale e quindi formative
Non visto come momento a latere accessorio aggiuntivo ma verso una prospettiva forte di integrazione tra il fa are you dire tra l'esperienza formativa dell'azione della riflessione e della sistematizzazione delle aziende
Ma è una riforma questa che ai connotati europee
Ai connotati europei perché l'idea stessa dicitura lungo che costituisce l'opzione di fondo
Della riforma del riordino dei cicli viene sostanzialmente dal mondo del Nord tutto la Svezia Norvegia Danimarca e anche Portogallo che non è paesi del Nord
Ecco in realtà
Hanno il loro organizzato il loro sistema scolastico accentrato su periodi lunghi
Che prevedono cioè un forte accompagnamento del soggetto in apprendimento il tema dell'accompagnamento è un tema di particolare rilevanza di particolare significato
E da questa grande tradizione proprio noi abbiamo ripreso il tema di due cicli lunghi poi parlerò dell'infanzia di due cicli lunghi
Un ciclo settennale e un ciclo quinquennale per la seconda abbiamo recuperato dal mondo tedesco tutto il contributo significativo intorno al lavoro e all'orientamento questo appartiene a una grande tradizione anche pedagogica tedesco e infine recuperiamo tutta l'elaborazione mediterranea sul tema dei saperi delle discipline delle competenze ecco tradizione questa che è entrata in Star la ripresa né all'interno degli stessi più in una logica quindi integrata di questi diversi contributi di diversi are Mundi europee
La scuola dell'infanzia finalmente
Liberata da ogni divisione custodiali spicca o da ogni divisione re scolastica la scuola dell'infanzia tutto tondo entra come scuola
Anzi il la base stessa del sistema scolastico italiano
Questo è un punto importante certo avremmo forse voluto alcuni di noi che l'obbligatorietà del quinto anno avesse in un certo senso rafforzato
L'aggancio forte sostanziale dell'infanzia all'interno dell'intero disegno ma in realtà si parla di generalizzazione dell'infanzia
G generalizzazione dell'infanzia
Generalizzazioni non tanto quantitativa perché tutto sommato questo livello è quasi raggiunto anche se esistono ancora delle disparità le zone del Paese ma direi complessivamente questo è un è un obiettivo raggiunto il problema grosso è quello della generalizzato Diana generalizzazione qualitativi cioè tutto un lavoro di implementa mento di sviluppo
Qui negli orientamenti novantuno troviamo una miniera a tal punto che le indicazioni curricolari recuperano quelli a riferimento forte tra l'altro documento checca il più prossimi alla logica l'impianto curricolare
Per la scuola di base scuola di base pensata in logica di continuità in una visione di sistema tredici otto anni
Quindi la scuola dell'infanzia e agganciata intimamente alla scuola di base così come Guastalla raccordata con il sistema secondarie scuola di base ricordava già l'ispettrice Tinamidi
E una settennio
Unitario è articolato
L'idea del sette indica l'idea di una nuova scuola una nuova scuola che riprende recuperare i contestualizza diremmo tutto il patrimonio di lavorazione pedagogia organizzativo didattica della scuola elementare della scuola mentre malori contestualizza in un disegno di insieme una visione unitaria appunto
E l'articolazione indica una processualità indica cioè modalità didattiche che partono organizzative che partono dalla concezione dei campi di esperienza della scuola dell'infanzia per articolarsi via via in ambiti è per approdare a discipline questo processo percorso va visto appunto nella sua unitarietà
E allora anche per quanto riguarda le professionalità
Si pone un problema puoi di formazione iniziale ma voi anche le informazioni in servizio a voi anche di assetto organizzativo la condizione essenziale perché sia praticabile in pienezza
L'idea guida della scuola di base che ci sia un organico funzionale unitario di questa scuola in cui ci siano le integrazioni delle professionalità ex
Docenti di scuola elementare densi docenti scoramento
So che da questo punto di vista ci sono concezione di tutto in circolazione in questo momento credo che questo vada elaborato non solo per ragioni di sanità ma per ragioni anche di investimento e di arricchimento
Sono due professionalità che dallo raccontarcelo preferisco dire personalmente meticcia amento proprio mescolamento profondo ecco si possa costruire la mente un nuovo profilo identitario dei docenti di questa scuola dico dei docenti nel senso che dovranno operare in logica di gruppo illogica di squadre illogica liti
Questo è il nuovo modo di stare nella scuola di base
Sarà realizzabile a questo a partire dal settembre due mila uno parla parlavo inizialmente di processo anche qui siamo in una logica di processo e andranno anche qui ricercate le condizioni di accompagnamento di questo processo
Prime fra tutti la formazione
Credo che sarebbe grave se pensassimo alla scuola come a un contesto soltanto per la formazione dei bambini e bambine dei ragazzi e dei giovani la scuola deve diventare contesto di formazione adulta
Contesto di formazione di ultrà e per i professionisti questo significa processo di professionalizzazione attraverso una riflessione sistematica in équipe in comunità professionale all'interno delle esperienze e dei processi matura grazie
Grazie una forte ho notato un risveglio della platea quando ha parlato di lutto perché effettivamente le vicende legate questa comunione usiamo un altro termine non del linguaggio
Ecclesiale è una comunione che non sapremo quanto sarà facile è però è un tema è una questione che dovrà essere affrontato Franco Peraboni nuovi curriculum
Ma io mi muoverò in questo
Così intervento in appena perché di fatto in apnea dieci minuti di Super Sprint
Cochi maniera anche un po'scapigliato a nel senso che dire che molte cose state già dette forse quasi tutti io vorrei da un lato con un primo punto di sgombero
Di fronte a un confronto che c'è stato in questi anni serrato a volte anche l'aspro
Perché come diceva anche Ludovico come il cambio non solo diciamo in confronto a su per la gioia che siamo ideologico politiche ma proprio anche l'interno della scuola perché il cambio da insicurezza il cambio
Può anche provocare ricevimenti difensivi ismi eccetera
E allora peraltro considero il
Il contenzioso sempre sanno su questi temi processuali come sono quelli della scuola o di qualsiasi altro sistema confronto e le posizioni divergenti sono il sale il pepe credo la cultura di sistemi in qualche modo
Ma vi sono volevo accende un attimo i riflettori su due aspetti uno richiamerei sincronismo diacronico cioè il sincro amico
Due aspetti sono rimasti nella penombra in questo lustro di costruzione della riforme anche diciamo di dibattito acceso
Nel senso che se ne è parlato poco di loro si qua e là ma relativamente e credo invece che potevano essere elementi di confronto anche culturali ideologiche o di precisione
Il primo di Proto definisco sin cronico cioè il raggio l'unico che ha la stagione della riforma la riforma europea si diceva eccetto ricordiamoci che il nostro modello di riforma e un modello che largamente lo dico sia fotocopia ma comunque un modello che ha molti su morfismi
Con gli altri uno degli altri cantieri della riforma europei perché l'Europa da Maastricht in poi dal novantadue in poi ha inteso lanciare alcune sfide
Attraverso la formazione la sfida attraverso la formazione alle globalizzazioni a quella dei mercati cioè la candidatura dell'Europa essere competitiva
Era conquistare almeno la medaglia di bronzo rispetto agli Stati Uniti al Giappone per quanto riguarda le superpotenze economiche in atto totalmente nel nostro pianeta
La sfiderà la formazione per far sì che il processo di diciamo un modellamento omologazione e massificazione culto orale potesse invece in qualche modo riproporre una soggettività non più un soggetto Massa ma il soggetto persona ha difeso le soggetto persona in testa
E dissi oppure globalizzazione complessiva dei dei meccanismi culturali caratterizzano
Appunto oggi il il pianeta Terra
Questo è un aspetto chiamiamolo sincronia il raggio europeo la riforma non va vista in maniera miope soltanto all'interno del nostro per sì sì ma complessivamente se lo dobbiamo denunciare denunciamo anche Bruxelles voglio dire non soltanto le posizioni condotto in questi anni nel nostro Paese
L'altro elemento diacronico ecco il cambio sempre di cui si parla perché a volte può essere così paradigma di terremoto però non è in realtà un cambio violento io credo credo che una riforma la nostra che tiene largamente conto della patrimonio della scuola del nostro Paese della modellistica del nostro Paese peraltro di grande esportazione ne abbiamo modelli sperimentati per la scuola italiana che sono considerati da Oscar e io sono fotocopiati spero non riusciamo ad avere un copiava il nostro sogno faremo fortune enormi
Perché quando andiamo all'estero modelli come quelli del tempo pieno come quelli sperimentali come quello Scola comprensive eccetera ci sono richiesti vero loro configurazioni pedagogica e didattica eccetera
Perché sono elementi molto attrattivi per gli altri paesi quindi abbiamo questo patrimonio e mi sembra che sia un patrimonio largamente presente all'interno dei percorsi culturali nuovi o di modellistica nuovo della scuola
Per parcheggiare un attimo sul invece sul curricolo o sui curricoli io vorrei tocca solo tre punto dei curricoli primo chiamiamo l'identità teorica azzardo pedagogica ma non è di moda oggi la pedagogia impallinata continuamente anche dai quotidiani Libero primo porre voli diciamo identità teoriche è stato già detto però vorrei riprenderlo è uno vero il curricolo prende il posto del programma qui c'è un altro lutto un'altra morte che quello che il programma il curricolo evidentemente vero intende mettere al centro un soggetto ma non metafisico o comunque uso di atto concreto reale antropologico il curricolo fa i conti con il bagaglio di cultura di linguaggi di aspirazioni di fedi di valori che caratterizza una un gruppo di allievi voglio dire
Centralità quindi reale concreta dell'allievo i programmi non non potevano e hanno sempre disegnato e costruito in qualche modo avere un allievo inesistente che non c'è sono avere un programma per forza di cose
Si muove sul piano metafisico per quanto riguarda l'altro aspetto teorico diciamo del curricolo è il meccanismo metto messo penalizza a fuoco anche da forte
Cioè che io chiamo del vero del curricolo e dato in consegna la scuola ed è una sorta midriasi questa metafora di Meccano gigante dato agli insegnanti il Meccano con intuito e i tanti testi in questo caso alcuni sono prescritti altri sono facoltativi quindi nazionale e locale la scuola configura il così mi sono pure il modello curricolare il disegno curricolare sull'abrasivi proprio Fioroni fermo restando che gli aspetti prescrittive vincolanti della quota nazionale è chiaro che devono essere presenti
Non si progredita del curricolo è quello della continuità o della progressività
Quindi riordino dei cicli io non rientro su questo dico solo che lo scopo vero dell'articolazione nuova dei cicli deve che tutti coloro che mi hanno preceduto non sono in tavola rotonda ma anche precedentemente
Intende vero colpire una delle grandi patologie del nostro paese ma di anche gli altri Paesi europei che la dispersione diciamo materiale cioè il numero vero inaccettabile di allievi che si perdono nei percorsi della scuola si perdono nel bosco dell'ascolano riescono ripeto a scollinare vero
Fuori da un percorso formale della scuola stesse quindi la molteplicità di percorsi quindi delitto in qualche modo all'istruzione e attraverso percorsi multipli
La dispersione materiale che è uno dei punti della progressività
E l'altra evidentemente una progressività più di di natura interna culturale l'esempio dato dalla scuola di base degli unici curricolo di abbiamo a disposizione si sempre eccellente cioè il passaggio
Dai campi di esperienza della scuola dell'infanzia agli ambiti della della prima fase della scuola del settembre proprio alle discipline
Pare vero un esempio di come si possa costruire un percorso di progressività all'interno della scuola il terzo punto e chiudo e sulle competenze
La competenza è stata al centro di analisi confronti denominazioni un po'come la costruzione della nazionale di calcio ognuna in testa improprie concetto di competenza
Ora io credo comunque vero che competenza procura detto ma viene dal Confindustria norma ma ha competenza è un'accezione più ampia e più larga del concetto di conoscenza
La competenza grosso modo rispetto ai curricoli qui abbiamo a disposizione significa da un lato padroneggiare le discipline ma gli statuti le patologie delle discipline non soltanto i contenuti e al massimo i linguaggi che l'aspetto conoscitivo della disciplina ma che quegli aspetti chiamiamoli metà della disciplina aspetti chiamiamoli anche in grado di formare come si può dire il pensiero endogeno quel lo vedo dimora in un della testa ben fatta in qualche modo fermo restando che le dissi prima aspetto esogeno un uso sociale Luna spendibilità della disciplina sta spesso questo è diciamo vero la disciplina come struttura complessa di conoscenza e la competenza vero intende rappresentare questa struttura complessa
Ma anche l'aspetto trasversale
E outing se data la complessità dall'umani in poi voglio dire è chiaro che non solo con i saperi disciplinari riesco a padroneggiare
Una complessità è un cambiamento che caratterizza la società ma anche la cultura i saperi occorre padroneggiare paradigmi chiamiamoli così di natura trasversale
E allora le competenze da osterie qui sono propri italiani tricolori per certi aspetti
E vanno ben al di là del rapporto della società della conoscenza la Cresson io sono molto polemico dopo ulivista mio nazionalistico l'unica aspetti un attimo gli sbocchi chiodi a Pieve e proprio sul fatto che in impianto curricolare che in qualche modo caratterizza squali Palio spero anche la scuola secondaria
Vero a questo elemento che va al di là dell'elemento meramente cognitivo nel senso di primo filtro dell'informazione delle conoscenze
E senza tener conto dei processi di interiorizzazione quindi anche olistici insomma delle conoscenze spesso dieci secondi per dare credo già di essere vero rimarco Esperti ringrazio dieci secondi invece per una breve pazzi Lina ai
A quelli che sono i più ricco della scuola di base perché abbiamo né preparati in generale sono curricoli Gordon Brown voto sette abbondante se vogliamo
Perché sono curricoli evidentemente che rispecchiano il punto teorico uno di cui ho detto rispecchiano pienamente la progressività di cui si è detto il passaggio anche campi abili eccetera
Sulla parte delle competenze promettono molto però quando si va ai cocktail in concreto ad analizzare tradiscono vero un'accentuazione disciplinari sta e quindi poi vero una marginalizzazione se non esclusione della più esclusiva della parte trasversali interdisciplinare terminerei classico dei programmi della scuola del nostro Paese forse i programmi in generale ma qui eravamo oltre i programmi ama il curricolo e quindi vero una attenzione che non c'è stata
Su un dodici discipline come diceva prima lattina di solo tre
Dichiaro in una vocazione verso la trasversalità al fidanzamento diciamo in qualche modo con altre discipline e quindi questo io credo che debba essere oggetto di revisione
Spero di modificazione
E quando adesso questi curricoli in terranno ovvero concretamente le percorsi dello squalo dovrebbero avere un un triennio di sperimentazione all'altra speranza da appunto sul fatto che ci sia questo Ricupero della dell'elemento trasversale interdisciplinare
Che è nelle finalità delle discipline esplicitato ma quando si va agli obiettivi cognitivi delle discipline lì il discorso vero e fondamentalmente a canne d'organo e senza nessuna attenzione ripeto per momenti invece di costruzione
Di un approccio diciamo in qualche modo anche trasmessi penale che potrebbe essere possibile attraverso pratiche di natura multidisciplinare e interdisciplinare grazie
Grazie a Franco frapponeva poi siamo bravissimi perché vi convincono insieme anche con molta gente a rimanere ma riescono a tenere a Prati a questa RAI cosa molto difficile quindi l'ultimo presta
Di capacità di convincimento per Giancarlo Mori che ci parla di un aspetto che è stato o meno affrontato finora cioè quello della secondaria prego
Spero che nei tempi si mettono a me tesa che possa rispettare no entrato credo che siamo di fronte a persone che come ne sanno quelli che non ne conoscono forse non sono venuti e quindi possiamo anche sintetizzare abbastanza
Ma rapidamente io credo che un dato sia e minimi ineliminabile la consapevolezza che tutti noi che lavora nella scuola siamo di fronte a processi di innovazione
Che ci riguardano tutti
Come dicono i pedagogisti il problema adesso è quello di trasformare il tasso di invenzione tutto il patrimonio di leggi anche di buone leggi finora approvate in tasso di innovazione cioè in comportamenti dalle norme e comportamenti situazioni gestite quelle che a noi gente di scuola richiamano il famoso rumore dell'aura
Ed è il momento più delicato anche perché è chiaro che siamo di fronte a una transizione ed è il momento in cui più difficile è il problema di come trattare
Nuove norme
E spettano dei comportamenti tra l'altro e facile anche individuare questo tipo di riflessione la maggior parte delle norme di per sé come dato di conoscenza cosa dice questa norma rispetto al passato come dire
Minimo o comunque abbastanza ridotto il grande problema è che quella norma
Induce a nuovi comportamenti e sappiamo che l'informazione possiamo anche raggiunge l'accompagna col tempo cambiare i comportamenti qualcosa di molto più complesso da questo punto di vista comunque io credo che ci voglia determinazione
Siamo nello scenario dell'innovazione
Io mi immagino che potranno potrebbero cambiare dei tempi
Potranno potrebbero cambiare degli stili potranno potrebbero cambiare delle architetture ma la sostanza dei processi d'innovazione
E quella che abbiamo noi perché sono cose che vengono da lontano e che ci saranno davanti a noi anche dei prossimi anni per cui di fatto immagino unico un impegno verso il che fare il ragionare su sulla sulla leader sul produrre comportamenti coerenti con questo tasso d'invenzione
Come sì come reagiscono le scuole rispetto questo grande tasso di invenzione cioè di tante norme e se uno li elenca sono effettivamente tante alcune di queste sono veramente di di grande spessore l'autonomia scolastica l'obbligo formativo scolastico l'esame di Stato lo Statuto degli studenti e studentesse da non dimenticarci o troppo spesso sino riordino dei cicli sono veramente qualcosa che fa tremare i polsi abbiamo concentrato in quattro cinque anni quello che un Paese dovrebbe fare fossi un tempo più disteso e quindi hanno il teste come centri di scuole trovare delle formule che realizzino queste cose come reagiscono le scuole beh qui lo sappiamo tutti il mondo delle scuole della scuola e mondo variegato sono tante situazioni io credo che ci possono essere scuole e nelle immagini un buon numero comunque che si possono sentire da questi processi in atto confermate
Confermati rispetto a cose che prima di oggi prima di questo che norma è stato pensato e realizzato e trovano anche nelle norme una loro storia
E a questo punto oltre essere confermate queste scuole trovano delle garanzie nelle norme perché prima lavorare in termini sperimentazione innovazione
Poteva anche essere controcorrente poteva anche essere difficile tutti sanno parlando di un ministero che sta cambiando e diventa friendly come si usa dire quel tormento ma non è stato sempre così perché evidentemente in un contesto di innovazione tutti si muovono in questa direzione in un contesto di come dire staticità chi fa innovazione a ostacoli o trovo ostacoli oppure rischia in termini anche di proprio tipo di di di di di così di attività e di ruolo
Altre scuole forse rispondono in maniera meno convinta forse sono più perplessa sono più incerte
Qualche volta anche i più ostili però anche qui e mi piacerebbe uscire un po'da quello che spesso nel dibattito sulla stampa se mi perdonerai nostro giornalista
Io si parla molto di scuola e questo va bene ma non sempre se ne parla secondo me in modo poi corretto
Qui veramente a volte sembra che come per il calcio ognuno di noi ha dato un calcio al pallone in parrocchia quand'era bambino ognuno di noi è stato studente quindi Pappalardi scuola per e la scuola h a questioni molto complesse ha bisogno di gente che si avvicini questi problemi ci pensi sue ci ragioni su magari con dei tempi diversi da quelli concitati anche che noi abbiamo allora ad esempio piuttosto che il passaparola il quello dice io ho fatto questa esperienza ognuno fa la sua autobiografia
Io proprio pensare a qualche indagine che un po'più seriamente un po'più ore non più come dire non dico scientificamente ma in modo meno
Come dire incerto e meno improvvisato da delle indicazioni e ho in mente in qualche modo in questo momento la seconda indagine IARD che di qualche mese fa
Il Cocer cavalli sociologo come sapete che ha curato questo tipo d'indagine ha fatto un'indagine sul quindi sul sentire degli docenti in questo momento di trasformazione del loro ruolo e della scuola in cui loro lavorano
E vengono fuori delle cose interessanti ad esempio su due grandi momenti forti di di grande e setto
Particolarmente per la secondaria che il e qui la scuola in qualche modo un po'meno vicino a certi processi anche di sperimentazione quando gli si chiede cosa pensate dell'obbligo formativo e l'obbligo scolastico cioè ad aver tecnica di una logica inclusiva della scuola che molte emersi gli allievi e prova cerca di capire come risolvere il problema ritenersi Alipour così diversificate i calcoli tutti a scuola di tante motivazioni le più alte nemmeno altrettanti capaci tale più altri ma ecco la risposta è con un settantacinque per cento ci sembrano cose giuste
Quando si chiede in quell'indagine cosa ne pensate dell'autonomia delle scuole anche lì a percentuali alte settanta e più per cento dicono le risposte vediamo questa autonomia non come un rischio ma come un'occasione son cose importanti queste allora il problema è ecco fare capire meglio le cose accompagnare i processi fare una lista di cose che sappiamo fare e quelle cominciare a fare le e vedere quali altre possiamo in un tempo più ragionevole affrontare e risolvere
Certo il problema è di quelli che fanno tremare i polsi perché credo che il parlare di qual è il fuoco di questo tipo di riordino di riforma di cambiamento di cambiamenti al plurale è
Riuscire a dare qualità al nostro sistema formativo
Noi siamo stati capaci di mandare a scuola molte più gente in questi ultimi vent'anni però forse il livello della qualità non è pari alla quantità di persone che abbiamo tenuto nelle scuole nelle Aule
Ma io mi ricordo anche che tutti noi eravamo nelle scuole a fare i professori quando c'è il lavoro tutti molti più studenti avevamo due dovevamo rivedere molte cose in alto insegnamento è nostro fare scuola
E non c'erano riforme che ci dessero una mano che facilita sarò io mi immagino invece che le forme di cui stiamo discutendo sono proprio quelle con così vent'anni dopo probabilmente ma che oggi possono facilitare quegli aspetti di affrontare il problema di una qualità
Difficile da realizzare ma che dobbiamo dare a tutti
Quali sarebbero gli elementi forti su cui intervenire B un po'le banche reti e in questi interventi precedenti
Certamente c'è da lavorare sulla lavoro come dire del del devi vedere oltre i contenuti il proprio lavoro insegnamento si diceva prima conoscenze e competenze ecco io in men perché se se penso alle conoscenze e competenze sto pensando agli esiti finali di un processo formativo
Se io do senso all'esito finale do senso tutto il percorso che lo prepara
Sì sì sì sì fistole esito finale posso essere libero di operare come topologie le più variegate in funzione di quel tipo di esito con la massima liberalità professionale
Occorrono stili collaborativi anche il bravo insegnante carismatico che ancora forse vent'anni fa faceva lei buoni lavori non ce la fa più sono troppo compressi problemi ecco allora quello stile collaborativo che vuol dire cominciamo a ragionare insieme immaginiamoci molti livelli trasversale rispetto ad obiettivi e a procedure
E ovviamente mentre si lavora insieme si fanno procedure comuni proviamo anche ad integrare i saperi ha ragione fra Bonino trasversalità ma rischia di essere una cosa che appare e scompare invece deve essere molto visibile perché uno degli elementi forte di questa nuova impostazione
Siamo adeguati e tutte queste cose
Io credo che se noi siamo determinati nello scenario possiamo poi chiedere
Giustificata messi insieme
Gradualità dei processi di realizzazione io ricordo comunque al di là della sono adeguato sono adeguato che nessuno la riforma al mondo
Lo stravolgimento rispetto esistente una buona riforma è il punto alto di mediazione tra la tradizione Emily ore che va conservata e le risposte nuove alle nuove esigenze questo credo che stiano facendo le leggi che abbiamo di fronte grazie
Grazie via Caldera Soverato io ringrazio soprattutto voi che avete avuto pazienza
Di alla stare finora qui in bocca al lupo per il lavoro molto che avrete sicuramente da fare voi purtroppo anch'io ma insomma c'è capitato grazie
Ricco
Sei ossia da
Oggi pianissimo modo abbiamo dall'altra stabile malato
Questo questo nostro giornalista in realtà una lettera personale
Sull'asfalto
Quindi si è stati abbastanza altro ritratti lo sappiamo concentrano i suoi