"Federalismo e sussidiarietà in sanità" - organizzato nell'ambito della 12ª Edizione del Forum P.A. "Pubbliche Amministrazioni e competitività in Italia ed in Europa" (presso la Fiera di Roma)

Uno e benvenuti
A questa primo appuntamento di sei appuntamenti con sette appuntamenti e quest'anno Bompiani dedica al mondo la sanità
Che ci accompagneranno da adesso fino a venerdì
Oggi cominciamo il primo con un tema squisitamente squisitamente politico come il federalismo il
L'incontro sarà diretto coordinato da Roberto Turno Il Sole ventiquattro e sanità io sono Carlo Mochi Sismondi sono il direttore del Forum
E quindi il mio compito in questo questo convegno di oggi è solo quello di darvi il benvenuto e di raccontarvi brevemente come funziona questa giornata ragionata in cui succedono tante cose come vedrete
La prima cosa che è successa che la gente arriva in ritardo ma purtroppo mi dispiace per per per qui per i puntuali
A vedrete abbiamo il piazzale le biglietterie piene di gente resta che evitando e purtroppo ridanno mano mano è un vizio che non riusciamo a togliere e la seconda cosa che succederà alla giornata si svolge in questo modo il dopo l'incontro che diciamo quindi l'integrare interventi coordinati da Roberto Turno
Alle ore dodici e trenta alla fine di questi interventi è previsto l'occasione del premio fonti al salute
E quindi ci sarà una breve presentazione fatta dal professor Rea della Valdani vicari di che cosa è stata vedere oltre trecento progetti di best practice ottocento Bertacche senza vita che sono venute per tutte le aziende sanitarie
Da tutte le regioni italiane da moltissime aziende sanitarie quasi duecento aziende sanitarie che hanno mandato progetti di eccellenza
C'è stato un lavoro molto complesso difficile per mettiamo in fila insomma i premi hanno il vantaggio di essere sempre graditi per lo svantaggio di dover dire una cosa sa prima di un'altra cosa che non è vero volte non è facile in questo caso non è stato facile affatto perché come Roberto Turno che nella giuria con nuovi potrà testimonia qui poiché in realtà i premier
E la qualità del media di Progetti era tutto molto alta
Dice questo prima un'analisi fatta da Valdani vicari poi ci sarà il premio vero e proprio che è diviso in tre parti un premio che né assegna fonti a salute alle aziende sanitarie
E ai progetti le aziende sanitarie c'è un vincitore assoluto cinque Ricci cinque progetti vincitori e cinque progetti segnalati a cui saranno attribuite le targhe dei diplomi e soprattutto San saranno in quei CD che spero vi abbiano distribuito che se non vi era il suo branco li vedo in mano qualcuno per cui se evidentemente sono stati distribuiti e che comunque chi non ha preso metà da comprendere all'uscita che sono riusciti che abbiano e vi ho fatto con tutti i trecento Progetti
Abbiamo messo in evidenza tutti i trecento progetti
La secondo la seconda occasione di premio è un premio particolare che da una che viene dato da un'azienda che è la tre M che ha voluto diciamo in un qualche modo sostenere questo nostro sforzo di questo nostro premio e che attribuito un premio particolare all'innovazione adesso ce lo spiegherà poi il suo direttore generale per la salute derisione salute che avesse Arcandor
Un terzo premio un vero ritornerò io perché è un premio specifico che da Pompiano a un poi lo racconteremo meglio ma a un'iniziativa che ci è sembrata particolarmente interessante
Dal punto di vista della divulgazione di una nuova cultura anzianità diciamo sempre questo è un po'un filorusso di tutto il fuoco ma che le leggi non bastano che incanto le leggi ci volevano le capacità di attuale la capacità di attuarle fatta dico di nuova cultura ecco abbiamo voluto dare un riconoscimento a un una rivista poi ve la racconteremo meglio questo premio che in questa che a noi è sembrato abbia dato un nostro abbia fatto uno sforzo notevole in questo senso di papà passare nuova cultura anzianità
Dopo questa lunga mattinata abbiamo lancia che è qui vicino quindi al vettore avete visto indicato nella nella vostra cartellina e al padiglione trentadue che immediatamente qui alla mia sinistra
E quindi c'è un lancio di lavoro che ci aspetta
E poi immediatamente dopo il lancio ci rivediamo qui tra una cosa che penso sia molto interessante
Visto che disgraziatamente scusatemi ma come organizzato ve lo posso dire siamo capitati una settimana preelettorale cosa che ha portato ha fatto sì che noi non dobbiamo almeno tre mesi sfasciando rimproveri facendo poniamo almeno due tre volte
Il però uno dei lati positivi e quello di fa potevo fare dei confronti diretti allora questa quei andare immediatamente dopo pranzo abbiamo previsto un confronto tra due assessori uno dell'Ulivo e uno del Polo
Su quelli che possono essere i programmi della casa libertà dell'Ulivo per la nuova sanità sono l'assessore Micossi eversore Bissoni
Che saranno in un'iniziativa che è stata promossa direttamente dalla Fiaso e quindi questa penso sarà un'occasione scusa sarà un'occasione interessante
Immediatamente dopo
Quindi questa dura circa un'oretta immediatamente dopo e siamo intorno alle quindici e trenta
Comincia il solito quello ma il quarto appuntamento annuale dei direttori e dei vertici delle aziende sanitarie in quest'anno dedicato all'accreditamento degli le strutture e dei professionisti come vedete è una giornata intensa di lavoro
Io credo che sarà una giornata sta spero da almeno sul sul come l'abbiamo prevista sarà una gioia interessante utile per tutti voi e quindi nel cominciarla vi auguro buon lavoro grazie
Grazie a tutti quanti di essere qui grazie a Carlo che voi non lo sapete ma svolge un'opera incredibile nell'organizzazione di questa manifestazione
La legislatura si apre come sappiamo tutti con un tema dominante il federalismo
Così come si è chiusa con un tema dominante i cui esiti però non conosciamo il federalismo che avrà un impatto decisivo proprio in fatto di assistenza sanitaria
A seconda delle forme che che potranno essere sei quelle indicate
Dalla legge approvata dal Parlamento
O se quelle che portano a forme ben più spinta e si potrebbe dire detriti federalismo per via della devolution
Sono i temi con cui tutti ci dovremo confrontare se le istituzioni che le aziende pubbliche per private che noi cittadini
Siamo qui a parlarne proprio sotto elezioni Molky ci diceva
è stato un problema proprio sotto elezioni io penso che sia bello che invece non ne parliamo proprio solo cinque giorni prima
E nel non ne parliamo con un tavolo importante
Proprio perché qui accanto a noi ci sono molti rappresentanti di quanti questo federalismo dovranno gestire
è sicuramente hanno delle idee diverse
Dunque
Vado senza un ordine preciso rappresentare illustri relatori la dottoressa Carla Corricelli vice direttore del Censis
Fabio Gava assessore alla sanità della Regione Veneto nonché coordinatore degli assessori alla sanità
Della Conferenza delle Regioni
Il dottor Gian Pietro leoni presidente di Farmindustria
Il dottor Angelo Carenzi vice presidente di Federsanità il dottor Stefano Rosso Attini vicepresidente della Fiaso
E accanto a me dice l'assessore idrato scala Rossi
Ci raggiungeranno più tardi credo intorno alle undici e mezza
Gli assessori all'Emilia-Romagna Bissoni alla Liguria Micossi concluderà consegna anche il premio
Il presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni nonché presidente
Regione Piemonte Ghigo
Per stare fuori dalle parti non tediarvi oltre darei la parola sicuramente alla dottoressa al il college Celli
Domandando è il Censis nel suo recentissimo rapporto
Sul federalismo Sanità non ha esitato a mettere in guardia dal rischio di creare neocentralismi regionali
Dottoressa calcoli Celli ci può meglio spiegare quali rischi e quali le vie d'uscita prevede il Censis
Non so se devo ripetere tutto spero di no Carla
Votiamo
Che significa che
Entrambi
Riportare i problemi vicini alle
Donare concretamente
Motivo di grande
Sul fianco di grande speranza
Dall'altra però hanno erano le preoccupazioni non mancano pericoli per cominciare citando qualche
Raccolto motore ce
Nell'ambito del
Che si chiama monitorio medico
All'interno di questo di questa vicenda abbiamo chiesto anche bellicoso sul federalismo proprio per l'importanza del tema che che vi dicevo all'è indubbio che c'è una sorta di virgola un grande al secondo rigo Chiesa spaccatura nel Paese tra nord e sud rispetto a questa tematica
Perché per esempio rispetto agli esiti
Eventuale futuro possibile federalismo in sanità noi abbiamo delle differenze sostanziali nelle opinioni al nord viaggiano attorno al sessanta per cento di valutazioni positive
Nel Sud le valutazioni positive sia si attestano attorno al venticinque ventisei per cento nel centro sono addirittura più bassa e ventitré per cento quindi non è demagogica non è retorica parlare di differenze tra Nord e Sud in Italia anche rispetto a questa importante tematica
Le la gente sa che in qualche maniera dove deve pagare già paga molto dovrà continuare a contribuire per rassicurarsi delle prestazioni adeguate in campo sanitario
Però questa sensazione più accentuata di nuovo nel centro e nel sud del Paese e soprattutto gli
Che più del trenta per cento della gente dice bisogna pagare per assicurarsi delle prestazioni sanitarie adeguate mentre nel Nord questa sensazione decisamente più bassa viaggio attorno al venti per cento
è indubbio che c'è una domanda fortissima di universalismo e di uguaglianza delle prestazioni chiedendo alle persone se appunto i diversi territori le diverse regioni debbano fornire prestazioni analoghe prestazioni uguali
Le risposte sono tutte molto ampia in senso positivo oltre il novanta per cento però anche qui qualche differenza c'è per esempio non il Nord Est tende a collocarsi un tantino più basso cioè a rivendicare delle differenze e vende particolarità che invece per esempio nel sud e nel Mezzogiorno in modo particolare vengono quasi esclusa quasi il cento per cento delle persone che dice di pretendere prestazioni tutte uguali e quindi forte richiesta di universalismo ma con alcune differenze di carattere territoriale
Quindi questo semplicemente per introdurre dicendo che la questione non è una questione di poco conto se la gente oggi si rende conto che c'è sono squilibri che ci sono differenze che c'è la necessità di riequilibrare che c'è una necessità di riportare i problemi vicino alle persone
Ma si rende anche conto di quanto questo possa diventare un una sorta di banco di prova per i tanti problemi che la salute e il benessere pongono alle società moderne avanzate perché se queste questi dati che vi ho citato esprimono gli orientamenti degli italiani nei confronti della questione specifica del federalismo non posso non dirmi non posso non ricordare che le preoccupazioni principali delle persone rispetto alla tematica di cui stiamo trattando oggi non sono tanto per gli aspetti istituzionali degli aspetti istituzionali per la gente debbono essere uno strumento una un metodo una modalità attraverso cui raggiungere gli obiettivi veri a cui tutti tendere quali sono gli obiettivi veri a cui tutti dentro sono quelli di portare sempre più in alto le soglie e le frontiere dell'avanzamento della propria condizione di salute della propria condizione di benessere su questo non ci piove federalismo o no pagare o non pagare quello che la gente desidera stare meglio tutti noi credo siamo prova vivente di questo
E questo lo si vuole sia dal punto di vista delle patologie più serie che richiedono interventi quindi estremamente costosi sofisticati sia da un punto di vista organizzativo istituzionale che da un punto di vista scientifico e clinico
Sia rispetto alla promozione del benessere allargato cioè dello star bene nel nel senso più comune dell'espressione quindi anche prevenire le malattie quindi anche migliorare il proprio rapporto interattivo con l'ambiente intorno a noi e quindi anche collaborare partecipare alle scelte
Alle decisioni sul sulle proprie cure soprattutto laddove appunto non si tratta di malattie e di cure altamente diciamo specialistiche altamente tecnologica
Perché dico tutto questo dico questo perché avvolte nel discutere di federalismo la mia sensazione è che si perda un po'di vista quali sono gli obiettivi principali e quindi vorrei una seconda considerazione
Dire qualcosa appunto sui pericoli
Dell'attuale situazione particolare del dibattito attuale sulla questione del federalismo così com'è sotto i nostri occhi e come li abbiamo evidenziati noi dal Censis in un apposito documento che abbiamo presentato nel gennaio di questo anno e che appunto era dedicato alle tematiche del federalismo qualcuno ha criticato il documento perché a un certo punto per esempio si metteva in evidenza come i disavanzi dispensa nel corso degli ultimi due anni fa secondo i dati disponibili quindi parliamo del periodo dal novantasette novantanove si fossero ridotti e naturalmente tutti sappiamo che non sappiamo bene quanti fattori incidono su questi metodi di calcolo sui quali poi facciamo dei ragionamenti rispetto ai disavanzi dispensa sappiano che tutti che disavanzi tenderanno a crescere soprattutto viste alcune recenti disposizioni di finanziaria che tutti ben conosciamo
Però ecco quello che ci premeva sottolineare anche con questo tipo di fornitura di dati di tipo di di carattere economico è proprio una una questione fondamentale il rischio di una
Riconduzione dei ragionamenti e quindi anche delle scelte in tema di Ferrara federalismo esclusivamente all'ambito economico quindi il un rischio l'abbiamo chiamato economicismo cioè di ragionare ogni volta che si parla di salute non solo bisogno di grandi obiettivi del del progresso e della salute collettiva e individuale quanto piuttosto sugli aspetti economici per gli aspetti di spesa e così
Aziendalizzazione significa far tornare i conti così federalismo deve significare cercare in qualche modo di risolvere il problema dei disavanzi certamente il banco di prova sanitario rispetto all'economia e le finanze delle regioni è un banco di prova fondamentale perché si tratta della maggior parte delle risorse delle Regioni
Però ecco questo non deve essere a nostro avviso credo di poter dire che questa posizione non è appunto solo la posizione del Censis ma la posizione degli istituti di ricerca è la posizione di chi studia la società nel suo complesso
Gli aspetti economici e finanziari non debbono essere fattore principale su cui si discute si tratta il dibattito quindi le proposte la contrattazione tra il centro e la periferia e all'interno delle regioni stesse tra i diversi livelli di gestione della sanità
Non debbono limitarsi alla questione chi paga in disavanzi dove vanno a finire i disavanzi
Chi copre l'estesa perché
C'erano ben altre tematiche copre dose quelli che parleranno dopo di me entreranno nel merito di come si può fare un salto di qualità nel dibattito sul federalismo sarebbe molto positivo
Un altro pericolo un altro luogo comune che questo nostro documento ha cercato di evidenziare è quello della polarizzazione politica della discussione parlarne oggi poi
Paradossale visto che stiamo proprio nel clou della campagna elettorale quindi ci sono degli affetti di rimbalzo ovviamente dalla politica nazionale alle politiche locali di ogni tipo ma anche nei mesi passati e a partire dai documenti che abbiamo analizzato appunto
Negli ultimi sei mesi sul sulla questione sanitaria e sulle posizioni delle regioni la sensazione che non abbia avuto e l'abbiamo dimostrato delle tavole che mettono a confronto
Le politiche delle diverse regioni e che si fa davvero denier con fasce si tende a dire che ci siano due modelli prevalenti se non esclusivi nel Paese modello delle regioni di centrosinistra il modello delle regioni di centrodestra mette poi se andiamo a vedere
Nel dettaglio le differenze sono molto forti all'interno dei due schieramenti per cui c'è ben altro anche qui su cui ragionare che non una contrapposizione spesso sterile tra appunto due pur Simoni che vorrebbero vedere da un lato quasi esclusivamente l'obiettivo della rottura del motore monopolio pubblico e quindi la valorizzazione dell'offerta privata e dall'altra parte invece vorrebbero vedere un modello centrato quasi esclusivamente sulla gestione efficiente dell'offerta e sul governo forte pubblico del sistema
Non è così le differenze sono ben altre quali sono le differenze se no va a vedere per quello che i dati ci permettono di vedere perché è un'altra questione su cui magari solo per un attimo dopo è proprio questa che ci mancano degli indicatori adeguati per valutare le pressioni nel merito
Ma anche attraverso gli indicatori che abbiamo le vediamo che ci sono ancora differenze che sono legate alla collocazione territoriale delle regioni non c'è niente da fare sono ancora differenze macroscopiche tra nord centro e sud
Quindi
Più di carattere storico culturale se vogliamo uno storico politico ci sono differenze che attengono a una sorta di portarsi appresso la spesa storica e
Le caratteristiche organizzative e strutturali storiche del del della sanità delle diverse regioni che non si riesce a scalfire cioè se non è una guerra nel dettaglio i dati si parla tanto dei disavanzi di alcune regioni una grossa regioni centromeridionali
Spesso queste regioni partono con un finanziamento inadeguato partono con una dotazione di personale che non è simile a quella di altre regioni
Le ragioni di tutto ciò sono tante non stiamo qui ad analizzarle però certamente questo portato questo retaggio della spesa storica
è un retaggio che non siamo riusciti ancora assolutamente scalfire
Le differenze a volte attengono alla densità della popolazione incredibile a dirsi ma anche questo sembra avere un qualche peso per esempio una delle cose che siamo andati a vedere perché secondo noi molto importante molto molto più importante di dati
Gli altri dati che circolano di più è la presenza di centri di alta specialità
Nelle diverse regioni nel campo sanitario in Italia è bene ci sono delle regioni che da questo punto di vista fanno la parte del leone non abbiamo quarantasei centri Lombardia diciannove nel Lazio poi accendere ci sono regioni che non ne hanno alcuno pur avendo problemi sanitari notevole
Problemi determinanti quindi diciamo la gente vuole universalismo si teme che il federalismo rompa o danneggi l'universalismo ma quale universalismo vogliamo perché a giudicare da quello che dato se vedere
L'universalismo in Italia in sanità non esiste affatto quindi dovremmo forse cercare di ribaltare il ragionamento come utilizzare la leva federalista la leva del decentramento per conquistare non riconquistarono perdere qualcosa che in realtà esiste ben poco
Un'altra cosa che ci ha che ci preoccupa molto e che abbiamo messo nell'elenco dei pericoli nel dibattito attuale e neanche nell'andamento delle cose rispetto a questa tematica è quella di un centralismo sempre più forte
C'è sembra anche rispetto alle presunte differenze tra schieramenti di destra e sinistra che valga di più oggigiorno la contrapposizione tra il Centro nazionale e le regioni
Piuttosto che quella tra le diverse regioni tra loro e poi soprattutto la cosa forse che hanno in più sta a cuore e credo che alla gente stia più a cuore c'è un rischio quello che accennava anche a turno nella produzione
Che non abbiamo chiamato di neocentralismo regionalista cioè che la Regione
In qualche maniera scimmie notti faccia gli stessi errori che sono stati compiuti a livello centrale nel passato ci attenda concentrare su un territorio che comunque un territorio ancora troppo vasto per essere vicino ai problemi della gente le decisioni strategiche generali e arte centrare verso il basso quasi esclusivamente la gestione amministrativa
Delle strutture quindi di nuovo diciamo evitando di cavalcare invece però che dovrebbe essere il cavallo di battaglia più importante di un ragionamento federalistico cioè quello del riportare di portare per la prima volta forse il livello decisionale importante livello strategico sul territorio sufficientemente limitati delimitati tanto da fare in modo che i problemi importanti della salute siano significative al proprio interno
Tanto che nell'ambito di questi territori perché ha una riconoscibilità dei problemi reali delle persone e lì dentro fare in modo che ci sia uno scambio una una dialettica tra domanda e offerta che abbia un qualche significato strategico appunto e non esclusivamente di carattere amministrativo e gestionale
Quindi questi ed altri cani pericoli che noi abbiamo visto abbiamo voluto sottolineare in questo importante passaggio che pure appunto ritmi come dicevo all'inizio tutti guardiamo con con fortissimi aspettativa
Allora diceva turno allora che bisognerebbe fare ecco certo nessuno ha ovviamente le ricette pronte però qualche indicazione forse si può si può provare a dare
Soprattutto vorrei quindi concludere dicendo un paio di cose una riguarda gli ambiti territoriali di riferimento e l'altra rispetto ai contenuti e agli obiettivi di un'assistenza sanitaria che voglia appunto ribaltare le logiche tradizionali
Portando i problemi vicino alle persone che dovrebbe essere a mio avviso il punto fondamentale di una logica federalista allora gli ambiti
Noi crediamo abbiamo anche scritto proprio nero su bianco questo nostro documento che bisogna individuare ambiti territoriali nei quali problemi siano non solo rilevanti da un punto di vista statistico amministrativo ma anche pertinenti
Nei loro rapporti di causa-effetto Cerri territori nei quali si possono individuare anche le cause delle malattie si possono trovare le strategie di correzione del delle cause di intervento adeguato sulle malattie
Quindi i territori ristretti e quindi in poche parole sostanzialmente scendere anche al distinti sotto anzi decisamente al di sotto del livello delle ASL per
Lavorare su i distretti socio sanitari per lavorare su un'analisi dei bisogni all'interno di questi distretti
Per tentare di realizzare forme più avanzate di garanzia di accesso alle prestazioni nell'ambito di questi territori e nelle volare in questi territori e con modalità adeguate alle caratteristiche socio economiche sociali specifiche rimessi dei buoni rapporti tra i produttori di prestazione per la salute che tutti gli altri soggetti che operano su questi territori questi ragionamenti che pure oggi hanno preso piede vengono molto spesso fatte a livello teorico non sono realizzabili se non in una dimensione micro decisamente micro della realtà
Locale ci sono poi degli ambiti intermedi per esempio l'ambito della perché deve lavorare soprattutto secondo noi in un'ottica di produzione di prestazioni direte ed integrazione delle capacità prestazionali dei distretti
Ci sono poi gli anni di superiori soprattutto l'ambito regionale che debbono a nostro avviso occuparsi principalmente di garantire i livelli essenziali delle prestazioni quindi di nuovo diciamo con un'ottica più induttiva che deduttiva
Ragionare confrontare l'offerta e la domanda di territorio sottostanti ed eventualmente intervenire nella definizione degli standard e nella integrazione laddove le cose non funzionino a dovere e così via anche gli ambiti sovraregionali per esempio una sorta di macroregioni cui si potrebbe pensare quell'ambito nazionale innanzitutto debbono operare in questa logica ottica anche rispetto a quello che dicevo prima sui centri di eccellenza e di alta specialità i centri di eccellenza di alta specialità noi riteniamo non debbano essere distribuiti a pioggia su tutto il territorio nazionale le differenze di cui dicevo sono eccessive sono macroscopiche ma non è neanche pensabile che ogni regione del parere centri di alta specialità in tutti i settori questo sarebbe un assurdo
La mobilità interregionale su cui spesso si si spara a zero oggi ha sicuramente degli aspetti negativi ma è anche un portato delle società moderne nelle quali i trasporti moderni collegamenti telematici ci permettono in qualche caso di risolvere problemi anche a distanza con trasporto delle persone non sempre giusto ed economico né sempre le la gente vuole più ormai essere curata sotto casa
Però questo richiede un ragionamento strategico ragionamento davvero approfondito sulla base di indicatori e dati che non abbiamo però oggi sulle caratteristiche della domanda sull'incidenza
Della domanda di alta specialità sulle condizioni di regolazione dell'offerta di alta specialità in ambiti appunto anche sovraregionali
In sostanza quello che noi chiamiamo la devolution della devolution o che qualcun altro che ama la centratura periferica dovrebbe essere la chiave di volta per ragionare
In termini di federalismo in maniera adeguata cioè davvero partire dal basso cioè davvero riportare al centro i problemi delle persone nei territori limitati ristretti di cui dicevo nei quali è possibile fare questo tipo di ragionamento
Cosa mettere dentro come contenuti e come obiettivi poi rispetto a una sorta di di organigrammi di schema organizzativo di questo tipo
Sono tantissime ovviamente le cose da fare alcune sulle quali credo valga la pena di soffermarsi in modo particolare su cui sarebbe interessante sentire anche il parere
Più di quelli che interverranno dopo di me in questa tavola rotonda allora lo dicevo già prima la razionalizzazione dei termini della mobilità sanitaria non demonizzando l'Ama neanche sul Vendola e cercando di riscontrare
E di ridefinire le logiche di questa mobilità invece dall'altro lato suo pendant il rafforzamento di tutto ciò che è ma anche moltissimi territori dove però vorrei dire questo rafforzamento queste lacune dicevamo anche prima le differenze la spesa storica
Il nord centro e sud le strutture e così via andrebbero fatti soprattutto nella direzione del rafforzamento degli interventi di tipo preventivo e riabilitativo cioè di quelle a carattere più territoriale invece spesso che tutto si fa un errore molto molto banale che è quello di di ragionare più sull'alta specialità che sulla medicina del territorio in termini di compensazione
Un terzo elemento in cui noi crediamo molto è quello del degli strumenti della telecomunicazione lo dicevo già offrono delle possibilità decisamente nuove oggi
La le cure per
La definizione anche degli standard dei protocolli comuni vanno sfruttati fino in fondo il momento buono per sfruttarne proprio questo nel momento in cui
Si procede a una differenziazione distinzione dei ruoli dei compiti nei diversi territori e quindi al momento proprio di pensare alla rete di collegamento
Volete di collegamento che dovrebbe aiutarci anche risolvere un altro problema e questa è l'ultima cosa che vorrei dire cioè ancora le differenze importanti che sussistono tra le aree urbane le aree rurali all'interno del nostro Paese moltissime parti del nostro Paese
Rispetto alla fornitura di servizi sanitari adeguati ecco anche questo si è fatta molta demagogia sull'assistenza domiciliare integrata pensando che possa essere una panacea per tutto ciò lo è in alcuni contesti
Più urbani soprattutto nei contesti più organizzati dove più semplice gestire servizi di questo tipo lo è meno in altri contesti quindi credo che questo tipo di di approfondimento vada anche portata avanti in un'ottica federalista però ottenendo se mi alcuni principi che sono appunto riepilogo
Profondamente conclusione con questa ultima frase l'anti economicismo e la Rizzo la centratura periferica cioè la centratura sulle persone e sui territori significativi per la vita delle persone
Per quanto ci ha offerto parecchi spunti mi sembrano evitabile dar la parola ancora ai due assessori due
E quei Ministri chi sul territorio si potrebbe dire Gafa pensa lei che la devolution totale proposta dalla casa delle libertà
Promossa evitare davvero a creare questi rischi di un federalismo zoppo di cui c'ha parlato il tipo Censis
Occhio egli
Formula
Va allora avvocato
Quindi
A
E
No
Gino
Ma
A
A
Ma
Un po'
No
Però
Ma sì in termini
Di il
Mi viene
Il contorno
Quindi mentre dietro
Presentazione no
Proprio
Allora
Fa
Niente
Va bene siccome
Quello
Uno ma
No no
Udienza i lungo
Ogni
Diciamo
Sono spinte contrapposte c'è chi vorrebbe molto più robusti di quelli che sono apparsi nell'ossatura attuale c'è chi invece li vorrebbe limitare al questo riguardo e d'altra parte questa del mancata nell'individuazione del intervento di fondi negativi non è l'unica delle importanti questioni che sono rimaste aperte
Diciamo dopo la riforma Bindi nella sua attuazione giustamente noto moderatore un recente articolo sul Sole ventiquattro Ore
Faccio un elenco di tutte le importanti questioni che sono rimaste appunto aperte e che non sono state e sviluppate probabilmente perché non c'è stato il tempo o più probabilmente perché ampia tormento le valutazioni politiche si erano magari leggermente modificate almeno su alcuni punti
Quindi diciamo questa è l'impostazione su cui grosso modo tutte le Regioni decisamente dal dal segno politico che contraddistingue loro governo sono disposti a ragionare ovviamente poi su questo ci saranno immagino delle eventuali differenze ma mi pare che già un buona un buon piano generale su cui operare a questo riguardo debbo anche segnalo una iniziativa che gli assessori hanno unanimemente assunto recentemente cioè quella di incontrarsi
A Verona la fine del mese di maggio per preparare una sorta di
Piattaforma uso un termine sindacale
Anche se non sarebbe giustamente adeguato a questo riguardo di problematiche di criticità e di richieste che gli assessori vorranno rivolge al prossimo vista la sanità chiunque esso sia appunto e questa iniziativa è stata volutamente assunta prima elezioni affinché su di essa non potesse calare un speculazione speculazione politica di alcun tipo ma fosse invece rimanesse invece all'interno di una iniziativa
Che quella che noi vogliamo che sia cioè l'iniziativa di superamento delle attuali punto di difficoltà che non sono assolutamente pochi
Detto questo però occorre anche dire che federalismo vero si attua attraverso alcune funzioni ai alcune delle quali sono forse già presenti nell'attuale sistema altre dovranno arrivare allora intanto c'è un aspetto che quello di carattere organizzativo
Non ci può essere una federalismo di sanità se non si lasciano le ragioni libere
Di adottare i modelli organizzativi che ritengono più utili più utile adottare ovviamente nell'ambito del rispetto di quei livelli essenziali di assistenza a cui facevo riferimento prima
Attualmente il sistema è a mio avviso eccessivamente rigido eccessivamente vicoli distico proprio dal punto di vista organizzativo questo può introduce in qualche misura anche il tema la nostra tavolo troppo onda quando si parla di sussidiarietà in maggio non si riferisca solamente a una sussidiarietà verticale cioè rapporto con lo Stato la Regione regioni enti locali ma niente in questo possa rientrare anche qualche collaborazione con il privato che per esempio in alcuni settori certamente può essere utilmente utilizzato
Per
Interventi che in un momento di difficoltà finanziarie come quello attuale appaiono a mio avviso molto utile
Ma il problema del federalismo e giustamente anche un problema di risorse è vero che noi non dobbiamo immaginare che il tema centrale sia solo quello delle risorse ma quelle risorse è assolutamente imprescindibile se vogliamo parlare di politiche federaliste in sanità come così in qualsiasi altro settore e le difficoltà che recentemente si sono verificate all'interno delle regioni ad esempio nella suddivisione del riparto dicono lunga del riparto del fondo sanitario nazionale dicono lunga del punto di tensione a cui si è giunti su questo su questo tema
E della necessità di liberarlo da vincoli che non siano solamente quelli della trattativa politica e del misurazione del miliardo in più un miliardo in meno che può essere attribuito a la Regione X con la Regione il psico
E allora io credo che il passaggio obbligato non possa che essere quello ovviamente
Della compartecipazione a qualche grande tributo erariale ma anche della possibilità di un minimo di manovra evidentemente se non ci sarà una riduzione della pressione fiscale a livello nazionale difficilmente le Regioni potranno avere
Un
Parziale possibilità di manovra al loro interno perché a dire altrimenti diciamo questa manovra abbia rimane solamente sul piano teorico e non svilupperebbe alcuna possibilità di applicazione pratica occorsero sviluppare delle opere in maniera assolutamente limitata
Ma l'altro aspetto che è fondamentale
Secondo me è quello della responsabilità è questo è il tema vero su cui vorrei fare qualche riflessione approfondite non abbiamo tentato nell'accordo del tre agosto scorso di inserire il concetto di responsabilità
Abbiamo però verificato che in parte questo è stato disatteso dalle stesse iniziative che sono state assunte attraverso la finanziaria due mila e uno
Tant'è che adesso si sono recentemente finalmente attivati i tavoli di monitoraggio della spesa e quelli che dovrebbero in qualche minuto misura determinare i livelli essenziali di assistenza correlati ai finanziamenti appunto de che sono stati determinati con la finanziaria ma il punto vero è che non ci può essere federalismo autentico se non c'è completa assunzione di responsabilità se non c'è da parte dello Stato la garanzia che questa responsabilità
Possa essere concretamente applicate
Voglio dire lo il Governo centrale non potrà mai fare una vera riforma federale c'era una la certezza che ovviamente i i livelli di governo che vengono individuati per effettuare diciamo queste politiche sono di livelli di governo che non solo hanno le capacità tecniche per vi pare politica sanitaria
Che quel diamo per scontato che vi siano ma hanno anche le capacità finanziarie per far fronte alle esigenze che derivano da questa politica se ne fa sanitarie altrimenti il problema non si risolve nel senso che rischieremmo di assistere a delle situazioni per cui il qualche ragione che non ce la fa dichiara
Diciamo la propria dopo il proprio stato di insolvenza amministrativo a quel punto chi interviene dovrà nuovamente intervenire lo Stato quindi questo è il punto centrale capire al di là di qual è il livello più adatto per svolgere interventi di politica sanitaria dal punto di vista organizzativo anche capire qual è il livello ottimale per sviluppare evidentemente
Una politica sanitaria che abbia una tua un'autonomia finanziaria in grado di resistere alle pressanti numerose e sempre maggiori esigenze che provengono dal versante dei fabbisogni in salita che come sappiamo sono in aumento esponenziale in tutti i Paesi occidentali mettendo ovviamente duetto nel suo complesso ma quattro sanitario di fronte alla necessità di essere ha ripensato ma a maggior ragione in questo Paese dove la diciamo il finanziamento in sanità è sempre stato assolutamente al di sotto della media europea degli altri Paesi simili all'Italia
Io ho fatto un conto ad esempio dalla mia
Regione ugualmente un conto assolutamente così a spanne che certamente da una la precisione ma io calcolando che se si applicasse nel nostro paese una spesa sanitaria pari a quella media europea che mi pare del sei per cento
Sul prodotto interno lordo calcolando la quota di accesso che adesso la Regione Veneto ha già attuale senza ovviamente modifiche io già nel bilancio due mila e uno avrei una chiusura pareggio e forse alcune Gero surplus rispetto alle alle visite e quindi preso la dice lunga secondo me delle grande sforzo di recupero che lo dobbiamo fare perché in realtà quello che è accaduto e che anche in pratica deresponsabilizzato regioni e stato
Quello che ha visto periodicamente ogni anno le due hanno in tre anni le regioni lo Stato ricontrattare i disavanzi la sanità pregresse riconoscere che questi c'erano e in qualche misura intervenire per loro copertura
è evidente che questo meccanismo è un meccanismo che se non hai se non è assimilabile ai piedi vista comunque si avvicina molto ed è un meccanismo che deresponsabilizza a qualsiasi livello che noi vogliamo individuale dal punto di vista organizzativo dal punto di vista finanziario
Questo mi pare il punto focale io voglio vorrei essere anche un po'provocatorio per dire che se non individuiamo
Per questo meccanismo di responsabilità io penso che è molto meglio che la sanità sarà riprende governo la faccia
Venga fatta a livello nazionale dico per provocazione pur riconoscendo che evidentemente c'è un punto di vista organizzativo molto meglio scendere
A livelli più più basse però se non si individua questo passaggio rischiamo veramente di continuare non comprenderci
Perché anche nel momento in cui si stabiliscono i principi di responsabilità
E si stabiliscono le funzioni che sono collegate questi plichi di stabilità l'incomprensione dove scatta scatta nell'individuazione del costo necessario per fare certe cose il governo dice dieci la Regione dicono quindici e lì si innesca un meccanismo
Di
Torre di Babele nera dalla quale si diva mete difficile uscire quindi io credo che occorra se si vuole fare questo salto diciamo verso la
Devolution chiamiamola così io verso diciamo un sistema federale più pieno di quello attuale più completo occorra evidentemente individuare gli elementi del finanziamento che devono essere legati alla ricchezza che si produce in quel livello che si dedichi individua come livello ottimale e
Comunque responsabile dei costi che va a sopportare al di fuori di questi due diciamo pilastri a me pare difficile continuiamo a parlare di una cosa che non è poi quella che nella pratica si attua
Allora tanto me tanto vale insomma riconoscere che non si può fare che si può fare magari in altri settori tanto importante ritornare sui propri passi io volevo con fare un tale ulteriore battuta che
Insomma
Che ogni tanto mi viene ultimamente di fare e non per prendere a prestito una frase famosa di polizia ovviamente molto famose ma io veramente ho un sogno in questi in questo in questa legislatura diciamo che è iniziato da poco per le regioni che per noi se tutto va bene si concluderà tra quattro anni
E ho il sogno che almeno nell'ultimo anno di questa legislatura io posso occuparmi una volta per tutte solamente di problemi di politica sanitaria e non occuparmi come purtroppo avviene da quando ho iniziato a fare l'assessore Sanità qui da circa un anno
Quasi esclusivamente di problemi di politica finanziaria
Io questa speranza ce l'ho è un sogno probabilmente rimasta rimarrà tale ma spero che invece tale non sia io mi fermerei qui perché eventualmente vediamo se c'è il caso di fare qualche ulteriore precisazione dopo grazie
Evocava raccomanda permette di fargliela perché ha un pubblicizzato dal mio primo intervento era su una sola direzione devolution poi significherà anche contratti regionali come mi sembra che ha ripetuto ieri sul sito via internet la Casa delle Libertà significherà anch'
Sì sicuro diciamo che da posizione attuale delle regioni è per una maggiore decentramento per tutti i contratti sappiamo che su questo ci sono molte Riserve soprattutto da parte con le forze sindacali ma riteniamo che questa sia una strada per consentire anche di raggiungere obiettivi più importanti faccio solamente un esempio che quello forse più eclatante che riguarda la medicina convenzionata e credo che mai forse come nella milizia convenzionata è opportuno lasciare una contrattazione un regionale molto ampia perché evidentemente lì si possono veramente trovare gli accordi per intervenire sul territorio in maniera più adeguati quell'attuale non è attualmente assistiamo a un sistema per il quale quasi sempre accade che la contrattazione regionale una contrattazione integrativa leggermente interattiva gli aspetti economici ci limitiamo a questo e a poco di più occorrerebbe invece che forse molto di più anche sull'aspetto economico se vogliamo ma soprattutto sugli aspetti di contenuto quindi per noi ma io direi che su questo sono d'accordo tutte le Regioni nettamente le posizioni politiche potrà credo confermarlo questo anche io vigoroso lamponi farmaceutici locali
Sui prontuari farmaceutici è un po'più delicata la questione però credo che si possa che possa essere affrontata oggi la la spesa farmaceutica rappresenta una delle nodi più cruciali certamente in cui siamo
In cui chiede che ci troviamo di fronte in parte secondo me per la leggerezza diciamo assunta nella Finanziaria deviazione del ticket ma in parte in generale perché insomma rappresenta un settore molto strategico su cui sono coinvolte ovviamente tanti aspetti i tanti interessi contrapposti della ricerca l'interesse del malato di avere la cura migliore l'interesse del del dell'amministrazione di non avere una spesa
Eccessiva quindi somma questi tre fattori sono fattori che non facilmente sempre attuò una conciliazione quindi credo che probabilmente anche per le esigenze che possono essere diverse
Sul piano epidemiologico probabilmente alcuni protocolli o sotto protocolli magari carattere regionale possono essere assunti in modo positivo
Molte grazie
Darei la parola subito l'assessore Rossi che poco fa mi diceva ma posso dire una parolaccia
Mezzo vuole parlare del due due nuove
Sì ma io volevo dire questo cioè credo
Che molte delle domande delle proposte anche che sono state sollevate dalla relazione della dottoressa Colli Shelley trovano una risposta nel duecentoventinove
Sia in termini di organizzazione
Della sanità a livello nazionale che a livello territoriale sfuggano ogni dubbio di centralismo regionale attribuiscono alle comunità locali attraverso i distretti un ruolo di grande importanza così come
L'assemblea dei sindaci l'esecutivo dei sindaci è un elemento fondamentale di programmazione di flessibilità del sistema tutto questo deve essere realizzato
Ci sono regioni dove la realizzazione degli obiettivi del duecentoventinove andata più avanti perché hanno creduto nel duecentoventinove altri che sono rimaste indietro
E oggi ormai come dire è difficile sfuggire anche da un'altra battuta insomma
Io quando discuto con Gava spesso ci troviamo d'accordo sia per l'Assi somiglianza dei sistemi sanitari e poi per la ragionevolezza
Ma parliamo di federalismo sussidiarietà e devolution cioè se si sfoglia i giornali di oggi siamo al programma massimo perché il massimo della devolution e l'abolizione dello Stato il bonus sanitario con il conferimento al cittadino della quota capitaria
Di due milioni e duecento mila lire e poi il libero mercato a cui rivolgersi
A questo punto bisognerebbe discutere d'altro insomma si fa un salto qualitativo
Ora tutti i programmi massimi è vero che poi non si realizzano come la storia come la storia dimostra e credo che anche questo troverà delle difficoltà
Certo mi sia consentito una battuta perché si parla anche di indigenti
Chi troverà per un per un pensionato dializzati a un milione e duecento mila lire la differenza tra i due milioni e duecento un pensionato idealizzata due milioni a un milione duecento mila lire il mese che riceve il bonus sanitario di due milioni e duecento mila lire circa chi gliela dalla differenza per arrivare a settanta milioni qua tanto quanto costa la dialisi
Sarebbe interessante avere qualche risposta insomma magari anche in tempi rapidi possibilmente prima di domenica in modo che i cittadini possono orientarsi e capire di che si parla perché se questa se questa è la se questa è la devolution cominciamo a capire e la Toscana è contraria dovrà giudicare e la Toscana e con no no la Toscana è contrario allora abbiamo detto fin dall'inizio anche nel pericolo di un federalismo spinto in sanità noi vediamo il pericolo di uno smantellamento del sistema sanitario nazionale
Che pensiamo invece sia una delle riforme più importanti applicate peraltro complessivamente sul territorio nazionale
E che pensiamo vada ulteriormente migliorata ma non certo ma non certo smantellata al programma massimo mi sembra appartenere anche l'indiretta ma insomma si di questo si discute no
Altrimenti c'è il duecentoventinove da applicare le queste sono le le le due alternative a me pare o il bonus sanitarie l'indiretta o altrimenti il duecentoventinove quello che nel duecentoventinove sta scritto in termini di funzione dello stato di funzioni delle Regioni di funzioni delle comunità locali dei distretti di ruolo dei sindaci la posizione nostra è questa come credo anche che chi sfonda i bilanci prelude ad una soluzione
Che è un po'quella dell'Illy dell'abbassamento dei livelli di assistenza io non credo che il programma massimo dell'abolizione dello Stato si realizzerà insomma il bonus sanitario è un po'difficile da da farlo passare così come credo sia difficile da far passare l'indiretta quando noi andiamo con una ricetta i in farmacia spendiamo da cinquanta a due milioni due milioni soprattutto i cronici o cinquecento mila lire
Di nuovo mi chiedo che dalla differenza
A chi magari non ha la disponibilità del milione del milione e mezzo per recarsi in farmacia ora non è che queste sono proposte che fa l'assessore
All'attività sociale o alla sanità della provincia di non di non so dove sono le proposte con cui ci stiamo confrontando su un tema che oggi è all'ordine del giorno federalismo e sussidiarietà per l'appunto
La nostra opinione e che occorre tenere i bilanci sotto controllo io credo che chiunque governerà
Non potrà fare a meno di raggiungere un obiettivo su cui il centro sinistra che chiude la legislatura con responsabilità del di governo ha mancato ed è quello di spendere in sanità tanto quanto viene attribuito
Io credo che si spenda ancora poco che il cinque virgola sei per cento del prodotto interno lordo è poco
Quello e qui sono invece d'accordo con Gava quello che deve cessare è l'idea che ogni anno si parte da una sottostima dell'attribuzione alla sanità
Del fondo sanitario e poi ogni anno ci ritroviamo a discutere se lo sfondamento è di due mila tre mila cinque mila o o quant'altri o quant'altri miliardi
Credo che così facendo non si stabilizza ma il sistema e si rischia di aprire pericolosamente delle crepe delle porte
Al passaggio dai livelli garantiti di assistenza dalla copertura universalistica
A forme di mutualità integrativa che poi diventano forme di mutualità sostitutiva
Allora il mantenimento di un sistema universalistico in un regime che vede l'Italia parteciperà parametri europei
Si sposa ed è tutto uno con l'obiettivo del pareggio di bilancio con spendere in sanità quanto lo Stato decide di spendere in sanità ed è una responsabilità che hanno firmato regioni e Governo
E che purtroppo oggi vi siamo nuovamente a discutere anche con il governo viene stata scardinata è stata rimessa in discussione
A me pare che questa è una strada sbagliata
Possiamo discutere di quanto si spende di come si spende quello che anche la sanità che è un comparto in fondo della pubblica amministrazione come altre penso non potrà più permettersi
è di spendere di più di quanto viene attribuito spendere di più di quanto viene attribuito noi in Toscana abbiamo fatto una battaglia su questo che ci è costata perché abbiamo chiuso ospedali organizzato la Rete abbiamo speso di più sul territorio
A volte è costata anche politicamente questa battaglia ha consentito tutto questo io credo di curare anche meglio i cittadini ma è una sfida che penso dobbiamo darci così come penso che anche le regioni meridionali io credo hanno più bisogno di un programma straordinario mi pare la dottoressa Colli Shelley a questo faceva riferimento pesi sviluppare laddove è necessaria l'alta specialità
Noi in Toscana svolgiamo una funzione di attrazione per alcune specialità come assessore alla Regione Toscana posso sentirmi anche contento orgoglioso non credo nemmeno che si debba fare tutto in Toscana
Penso che ci possano essere ambiti interregionali appunto
Beh io credo però che il dibattito più che sull'attribuzione della quota capitaria
Tra le Regioni dovrebbe spostarsi in un dialogo con il Governo e questo appunto riconferma la necessità di un ruolo del governo centrale nella gestione della sanità
Sugli obiettivi di sviluppo dell'alta specialità laddove l'alta specialità è assente sugli obiettivi di investimento utilizzando intanto tutti i fondi disponibili che ancora ci sono
Su sull'articolo venti che mi risultano essere diverse decine di migliaia
A me pare che noi facciamo un passo indietro quando discutiamo in termini di attribuzione di risorse e poi dopo si conferma una situazione nella quale esiste un fenomeno di migrazione sanitaria che certa il cittadino ha diritto a fare
Ma che insomma a volte a me sembra corrispondere un po'ad altre forme di migrazione
Cittadini si spostano perché anche non trovano in un ambito sufficientemente vicino la possibilità di potersi curare così come ritengono opportuno eccome ormai livelli di benessere in qualche modo impongono
Quindi noi siamo assolutamente favorevoli
All'idea dei fondi integrativi ad una revisione
Dei livelli di assistenza ad una ridefinizione dei livelli di assistenza pensiamo che possa essere fatta pulizia nei livelli di assistenza garantiti dal sistema sanitario nazionale
Pensiamo che possono esserci sviluppi importanti per quanto riguarda i fondi integrativi e credo che
Il governo abbia mancato
E anche le regioni siano mancate nel non fare l'atto di indirizzo i conseguenti decreti per dare il sviluppo ai fondi ai fondi ai fondi integrativi
Penso che come dimostra ormai tanta letteratura il mantenimento di un assicuratore generale che si basa sul principio della solidarietà sulla fiscalità generale
Pagata da tutti i cittadini sia un grande fatto da cui è bene non recede prima di tutto perché questi sono sistemi che garantiscono più salute di altri sistemi sono sistemi che oltretutto complessivamente costano anche meno
Perché questo perché questo risulta e sono sistemi anche che consentono a tutti noi di sentirci più sicuri di sapere che indipendentemente dalla propria condizione sociale oggi può essere in un modo domani in un altro
Posso essere un'altra cosa posso trovarmi in condizioni economiche di difficoltà o comunque un sistema e un assicuratore che mi garantisce almeno tendenzialmente di essere curato fino ai massimi livelli
Io vorrei che da questo non non si tornasse indietro ecco siccome vorrei che questo principio di solidarietà che è un principio di solidarietà nazionale avesse e mantenesse anche con il federalismo una sua validità una sua interezza
Cioè vorrei appunto che come in Toscana come in Emilia come in Lombardia esiste l'alta specialità esiste una rete di servizi che criticabili migliorabili quanto si vuole
Ma sicuramente adeguata anche le regioni che sono più in ritardo potessero trovare condizioni per poter per potersi sviluppare se poi per devolution addirittura intendiamo che ciascuno trattiene la quota parte del proprio prodotto riferito della quota la quota parte del prodotto interno lordo riferito alla partita sanitaria per a questo punto sembra davvero che il sistema sanitario nazionale vada vada a morire venga venga smantellato
Noi pensiamo ad esempio e finisco su questo che sia necessario rispondere di più ad alcune questioni che che che anche la la il rapporto del Censis la relazione della dottoressa ponevano
Il nostro è un sistema molto pubblico
Non ha nessuna preclusione all'integrazione con il privato
Pensiamo però che si debba basare sul principio della programmazione
Che la risposta non si trovano un aumento indefinito dell'offerta
Che il benessere psicofisico non significa e non corrisponde ad un consumerismo ad un aumento di consumi di farmaci e di prestazioni sanitarie non è questo
Che spesso anzi questo corrisponde più che ai bisogni di tutela della salute del cittadino a interessi legittimi ma pur sempre interessi interessi di parte
Pensiamo che un sistema come il nostro almeno fortemente pubblico debba trovare molti elementi di flessibilità a tante caratteristiche del sistema rigido
Che è tipico dei sistemi pubblici
E del governo pubblico dei sistemi pensiamo che un ruolo importante possono svolgerlo all'interno di una programmazione all'interno di una verifica della qualità istituti privati
Pensiamo che un ruolo straordinario posso svolgerlo laddove esiste laddove forte in regioni come le nostre ad esempio il volontariato noi
Mi chiedo perché non abbiamo ancora riconosciuto quello che effettivamente sono tanti presidi del volontariato
Almeno una regione come la nostra veri e propri presidi sanitari nei Paesi e nei quartieri veri e propri presidi sanitari Mimma acino che questo potrebbe introdurre partecipazione alla programmazione del sistema
Immagino che questo potrebbe valorizzare le realtà locali e le istituzioni locali immagino anche che potrebbe garantire un'offerta di servizi sanitari una flessibilizzazione di un sistema che è troppo rigido e una loro è una decisione di questo sistema a bisogni
Territoriali a bisogni che stanno in una dimensione di carattere di carattere comunale ecco su questo credo che certe caratteristiche di autoreferenzialità che spesso hanno tutti i sistemi pubblici dovrebbero essere superate dovrebbero essere superate un sistema anzi quanto più in difficoltà deve avere il coraggio di allargarsi di far partecipare i cittadini
Così come credo che una partita ancora rischi irrisolta rimane quella del ruolo dei medici di medicina generale
Che che continuano a restare anche per responsabilità nostre anche per responsabilità delle nostre aziende
E a sentirsi qualcosa che sta al di fuori anche del distretto che sta al di fuori della programmazione io credo che occorre occorre fare uno sforzo perché partecipino invece effettivamente alla programmazione del distretto perché quel principio di responsabilità a cui Gava prima faceva riferimento
Sia non solo nei termini di una richiesta di appropriatezza
Che il sistema fa ai medici che il sistema fa gli specialisti ma nei termini veri e propri di auto-governo di autoregolazione di partecipazione alla programmazione della spesa la programmazione delle iniziative
Insomma concludo finisco come avevo detto fin dall'inizio io credo che tanti interrogativi che ci poniamo abbiano trovato risposta nel decreto legislativo duecentoventinove e che si contrappongono ahimè poi dopo ci sono tutte le mediazioni appunto il decreto si sta attuando con mediazioni però si contrappongono visioni e posizioni diverse e poi dal risultato elettorale evidentemente vedremo come da programmi massimi
I media e le hanno le le le le le vicende ma accetto può dipendere io credo il rafforzamento il proseguimento di un sistema sanitario nazionale a cui noi teniamo anche in ambito di federalismo ma come federalismo solidaristico oppure l'inizio di un graduale smantellamento insomma l'inizio di una graduale riduzione questo mi pare che sia un po'la partita e la posta in gioco
Grazie Rossi ha parlato della necessità di conservare un ruolo importante comunque al governo centrale Ross non posso non notare le chiedo di rispondermi che tuttavia il centrosinistra poi ha deciso di sopprimere il ministero dalla sanità
Ecco
L'assenza del ministero in uno stato federale non è un pericolo in più
Io credo che ho occorra mantenere si chiami ministero sia inserita all'interno di un ministero più ampio perché questo di questo si tratta si parla di un ministero
Sulla base di una riforma della pubblica amministrazione
In cui non solo per la sanità ma anche per altri ministeri si procede ad accorpamenti se mi ricordo bene un po'sul modello della pubblica amministrazione francese quindi non è proprio una bestemmia in assoluto e lo Stato francese uno Stato fortemente centralista per quanto mi ricordo per quanto si legge quindi non è che il centrosinistra ha deciso di abolire il ministero della del della sanità ha deciso di collegare spie la l'auspicio è che chiunque governi ci riesca le politiche sanitarie le politiche della protezione sociale
Alle politiche del lavoro alle politiche del sociale e questo mi pare che è un principio moderno mi pare che è un principio che anche nelle nostre discussioni affermiamo sempre di più
La sanità non può farsi carico
Da sola dei problemi del benessere dei cittadini e della salute dei cittadini la salute dei cittadini Sissi si si si dice che quando se funziona un sistema sanitario o in condizioni buone
Può dipendere dal fu dal sistema sanitario per il trenta trentatré per cento quando le condizioni sono ottime dipende da tanti altri fattori collegato alle condizioni delle città è collegata al fatto di avere un lavoro oppure di non averlo collegata all'equilibrio sociale complessivo insomma tutti fattori che fra l'altro a punta contando i ministeri mi sembra consentirebbero di fare non più soltanto come mi sembra si orienti anche il ministro Veronesi piani sanitari ma veri e propri piani della salute piani dove si integrano
Tante variabili che sono le variabili che condizionano lo stato di salute della cittadinanza
C'è da dire che il centrodestra sembra che semmai vincerà
Queste elezioni pare che pensi di rimettere il ministero
In
Forma piena come adesso quindi penso proprio che come garanzia davanti a un federalismo più o meno spinto
Dottor Leonetti e finalmente siamo alla voce delle imprese ma questi prontuari regionali vi spaventano oppure federalismo anche delle chance per l'impresa
Grazie buongiorno a tutti innanzitutto vorrei fare un un augurio di cuore all'assessore Gava
Che il suo sogno si avveri
Perché se noi se il finanziamento fosse sufficiente a coprire i fabbisogni è la domanda che cresce da nove che cresce in tutto il nostro territorio
Probabilmente alcuni problemi sui quali si troviamo discutere sarebbero se non automaticamente ma risolti con estrema facilità
Un'altra questione è che
Le spiego sanitaria pubblica in Italia è al di sotto largamente al di sotto di tutti i nostri paesi di riferimento europei sta e forse tra un anno o due sarà superato anche dalla Spagna
Come
E dal Portogallo
Federalismo e sussidiarietà in sanità il tema importante importante anche alla luce
Del del del cambiamenti dei cambiamenti che si profilano nel sistema salute in senso generale
Farmindustria ha seguito e segue con attenzione l'evolversi dello scenario politico istituzionale in particolare il percorso che ha visto le regioni assumere ruoli e responsabilità sempre più importanti nella definizione delle politiche di carattere sanitario e di farmaceutica in particolare
Non sentore come il nostro dove le risorse sono limitati sono sono sono finite nel senso che sono limitate
Identificare i sistemi di lavoro e di cooperazione che inducano d'un utilizzo ottimale ed efficiente delle risorse a disposizione
Può costituire una comunanza di interessi e di intenti che travalica ogni altra considerazione o contrapposizione di interessi là dove il fino comune sia di garantire il livello di assistenza sanitaria o più alto possibile i cittadini italiani
E nel contempo garantire lo sviluppo in termini di ricerca
Di produzione ed occupazione di un settore industriale che contribuisce a nostro buone a nostro avviso alla crescita economica scientifica
E sociale del nostro Paese
Il tema del dibattito dicevo è molto interessante ed attuale noi aderiamo senz'altro il progetto generale di federalismo in sanità
Che riporta la politica ad assumere come propri bisogni espressi dalla comunità
Laddove essi si esprimano
Così come nel concetto di sussidiarietà che oggi è centrale nella discussione riguardo il federalismo e al di là di interpretazioni varie
Delle date dalle forze politiche il concetto di sussidiarietà quale abbandono della posizione monopolistica del pubblico nella produzione di servizi e di prestazione per la salute oppure qualificazione di un ruolo più alto più ampio di governo e di programmazione regionale nei processi di tutela
E della qualità della vita
Noi dicevo nel concetto di sussidiarietà ci troviamo un senso d'ad un nostro responsabile impegno
Che è quello soggetto quale soggetto privato che dialoga si confronta e l'intera dice con il pubblico in una idea comune di modernizzazione solidale del nostro Paese
Quindi mentre troviamo naturale che nell'evoluzione di un sistema federalista
Emerga non necessariamente modelli regionali di sviluppo
In quanto tali più rispondenti alle diverse forme di aggregazione sociale che si realizza nel territorio
Esprimiamo una forte preoccupazione laddove una visione solo economicistica della salita
Che a nostro avviso abbastanza mio primo forte in questo momento sembra prendere il provando e il il sopravvento
Sull'ampio respiro che è proprio della politica che che che crea e traccia un percorso di par parallele parcellizzazione del mercato e conseguenze delle opportunità di di di di salute del Paese
Nel contesto di un processo di federalismo io ritengo che la farmaceutica conservi le sue proprie particolarità
Essa fa parte di quelle materie che stanno nei livelli universali ed uguali per tutti
Soggetti e quindi a misure nazionali
Veicolate se vogliamo a mezzo di istituzioni competenti a trattare le questioni dei prezzi ma nell'ambito di politiche industriali e mantenendo prezzi e rimborsabilità dentro un unico contesto
Farmindustria da tempo impegnato a ridefinire il ruolo del farmaco entro una corretta politica sanitaria
Tale politica associativo ha prodotto risultati anche in termini formali ne sono testimonianza un numero elevato di accordi e di protocolli siglati con le istituzioni regionali
Mi sembra però è importante rilevare che in tali accordi sia innanzitutto condiviso di assumere la sanità non come mera voce distesa
Ma come terreno di investimento e motore di sviluppo del Paese
Attualmente il confronto e che si sta proponendo alle Regioni riguarda il tema della qualificazione della spesa
Ed in paesi in considerazione anche delle misure previste nell'ultima legge finanziaria ed in vista dei problemi che si apriranno con la prossima legislatura
Vorrei qui però lanciare un grido di allarme e di attenzione in quanto politiche esclusivamente mirate al contenimento di costi possono soffocare lo sviluppo
Meccanismi occulti di razionamento colpiscono direttamente il sistema industriale alterando le regole del mercato
Mini prontuari
A livello locale e differenziazione di sistemi di acquisto dei medicinali rappresentano a nostro avviso un rischio concreto di frammentazione regionale del mercato farmaceutico se due regioni limitrofe assumono decisioni diverse riguardo rimborso di un prodotto con riguardo alle indicazioni rimborsate voglio vedere poi cosa succede
Frammentazione che è tanto più brava grave se si pensa che in Europa si sta ragionando in termini di mercato unico
Per poter competere con gli impressionanti tassi di crescita e di innovatività degli Stati Uniti
Ma queste sono le visure le distorsione nelle quali incorre un approccio riduttivo verso il comparto farmaceutico
Che abbiamo già visto in altri anni i danni che ha fatto e quello sanitario in in in generale focalizzando l'attenzione esclusivamente sul fattore dispensa anziché sullo sviluppo economico oltre che sociale
Se è un problema economico esiste come esiste drammatizzare lo per riproporre una politica di tagli significa imboccare la strada pericolosa del razionamento dei diritti delle persone
E per quanto riguarda il nostro settore del disinvestimento in occupazione e ricerca scientifica in altri termini
Significa rompere quel rapporto di circolarità che nel far ma collega lo sviluppo economico a quello etico e sociale
E proprio dal valore di questo rapporto che poi invece ripartire la ricerca di soluzioni che consentono di garantire a tutti l'innovazione terapeutica di remunerare la ricerca e di governare la spesa
Noi quadratura del cerchio che richiede il ripensamento del sistema di finanziamento ponendo mano all'autonomia impositiva delle Regioni e pensando per i cittadini con redditi più elevati a forme nuove di coppe in mente
In cambio di un'offerta sanitaria più efficiente ed al passo con l'innovazione scientifica
Un patto economicamente sostenibile vantaggioso per tutti i cittadini abbienti e no
Nelle quasi quotidiane girandole di numeri sulla spesa sanitaria e farmaceutica una cosa giusta a mio avviso la detta il Presidente del Consiglio onorevole Amato
Ha detto responsabilizzare ASL e Regione non basta occorre avviare la terza via del Welfare immettendo più capitali privati nel sistema pubblico
D'altra parte la domanda di salute è in forte crescita in tutti i Paesi del mondo
Nuovi bisogni si affacciano basti pensare all'andamento demografico nel nostro Paese e alla maggiore consapevolezza e quindi la consapevolezza dei diritti propri dei cittadini e sono molto più informati di di un po'di tempo fa
Nuovo opportunità ci sono con riferimento alle nuove tecnologie alloro vasta applicazione nel nostro settore in particolare la pubblica amministrazione
Potrà a nostro avviso determinare modifiche organizzative di processo tali da indurre un recupero di efficienza e di rapidità di esecuzione
Capaci di generare riduzione e contenimento di costo di elevato di elevato grado
Ma anche con riferimento alle conoscenze genetiche che le dighe delineano già la medicina del futuro prossimo venturo
E che pongono la necessità di prendere coscienza delle questioni etiche sociali ad esse connesse la nuova medicina predittiva
Aiuterà a scoprire i fattori interni individuali che per una specifica persona in un dato contesto ambientale possono favorire le Sirti l'insorgenza di malattia
Ed elaborare dunque diagnosi del tutto inedite consentendo di investire di più a livello preventivo e mirare la terapia sulla base delle caratteristiche del malato
Ma una medicina costruita a misura della singola persona
Che cerca di capire le caratteristiche individuali del paziente
Comporta costi economici ed organizzativi ben superiori ad una medicina costruita a misura di un'intera classe di persone che cerca di capire quali sono le caratteristiche medie dei pazienti
Chi e come pagherà questi costi
La medicina predittiva sarà accessibile a tutti a prescindere dal reddito insomma avrà una dimensione privatistica o dovrà essere assunto dal sistema sanitario nazionale
A queste trasformazioni il nostro sistema sanitario deve dare risposte concrete
Risposte che devono essere confrontate con tutti gli operatori del settore
Per questo gli industriali farmaceutici va farmaceutici propongono alle regioni alla conferenza dei presidenti un confronto per un patto per l'equità e lo sviluppo
Che consenta alla medicina di offrire pari opportunità terapeutiche
A tutti e di remunerare l'innovazione e di non Riggio e di non rinunciare al governo dalla spesa
Una politica nuova che ripieni che richiede dicendo di ripensare un sistema di finanziamento dando maggiore autolinee in positiva alle Regioni ma anche di definire un nuovo modello di coppe in meno
Questo patto che lanciamo a gran voce nel Paese significa sostanzialmente tre cose
Garantire ai cittadini una parità di accesso alle prestazioni terapeutiche specialmente se innovative
Remunerare i valori industriali attraverso una ridefinizione di un sistema articolato in più forme di prezzo compresa quella
Della loro liberazione di liberalizzazione in circostanze innovative garantire un sistema plurimo di finanziamento che garantisca i primi e secondi
Il patto che proponiamo anche come slogan
Tenta di conciliare i valori della giustizia con qualità lo sviluppo il suo scopo principale evidentemente politico
In ragione di questo patto alle istituzioni nazionali e regionali e a tutti i protagonisti del settore salute chiediamo di non soffocare lo sviluppo
Che nel nostro Paese ha cominciato riprendere forma
I fatti infatti infatti infatti incominciano a delinearsi
Nel due mila il fatturato interno per specialità medicinale devo aumentato del nove e cinquanta per cento ma molto di più
Sono aumentati gli investimenti fissi lordi mille seicentottantacinque miliardi il quattordici e il venti per cento di crescita rispetto al novantanove il terzo anno di crescita in doppia cifra negli ultimi quattro anni
La spesa per la ricerca mille settecentottantaquattro miliardi di lire più dodici e trentuno per cento rispetto al novantanove è il quarto anno consecutivo di crescite in doppia cifra
Le esportazioni farmaceutiche complessive
Che sono quasi di quindici mila miliardi sono cresciuto del ventotto e cinque per cento rispetto all'anno precedente
E in particolare le esportazioni di medicinali confezionati e Balco indi dalle specialità sono aumentato del trentasei per cento il che significa che un buon mercato interno
Determina le condizioni per un certo per un rafforzamento del settore quindi cresce la sua competitità a livello internazionale
La bilancia farmaceutica e queste è importante Abilante farmaceutico complessiva è passata da un disavanzo
Di novecento novantasette miliardi di lire nel novantanove ad un avanzo di novecentonovanta miliardi nel due mila e la prima volta che abbiamo una bilancia positiva negli ultimi vent'anni
E si è rafforzato anche il processo di crescita dell'occupazione con un incremento del tre virgola sette per cento
Che è il più forte dell'ultimo quadriennio due mila seicento persone e sono quattro anni che si cresce l'occupazione nel settore farmaceutico siamo passati da sessantasette mila unità settantadue mila cinquecento
Facciamo quindi una sfida per la sostenibilità finanziaria proponendo di non valutare più la spesa pubblica come autoreferenziale
Ma come un valore di sviluppo che produce tanti altri valori di sviluppo economico scientifico industriale e di occupazione elevata grazie
Cavalcato torrioni ha parlato a lungo dispensa i bilanci
Ieri nel dibattito in corso sulla spesa sanitaria allargamento della farmaceutica sembra essere
Un po'in cima alle preoccupazioni che manifestano soprattutto per regioni tanto che
Circolano in libertà più o meno ma vengono discusse più più ipotesi di intervento già
Qualcuno ha parlato dei tetti di spesa chiariti prezzi di riferimento chi di interventi di di di contenimento delle pluri prescrizioni
Chissà perché non si parla mai in quel modo di prescrivere dei medici poi è ecco ma vanno a queste voci di preoccupano
Oppure sono ipotesi che in qualche modo vi piacciono
Ma se vuole una risposta gliela dovevo dare un po'articolate mi deve dare un paio di minuti a braccetto poche
Non Queen anzitutto io vorrei
Fare una prima distinzione che la distinzione tra l'andamento del mercato e l'andamento della spesa pubblica perché altrimenti si commettono alcuni errori di valutazione
Allora
Se noi guardiamo il mercato cresce nel è cresciuto in gennaio e febbraio di circa il quattordici per cento perché abbiamo l'anomalia di gennaio
I dati
Preliminari di marzo dice dieci virgola due cioè stiamo andando verso una crescita fisiologica
Chi è in media rispetto alla alla alla al contesto europeo ed è largamente inferiore agli americani per esempio dove c'è una crescita del sedici diciassette per cento
è chiaro che la il mercato comprende prodotti rimborsati e non rimborsati
La spesa farmaceutica in gennaio è cresciuta di circa il trenta per cento in febbraio è cresciuto del diciotto mi pare o del sedici il totale alla fine di genti febbraio e circa il ventuno venti ventidue o ventitré per cento del suo miglia a a memoria vediamo quali sono i dati di marzo perché io non li conosco
Però bisogna osservare due o tre cose innanzitutto in quella spesa farmaceutica e in quella spesa pubblica ci sono i minori introiti delle asole delle regioni per l'eliminazione dei ticket
Oramai si la stima è del dieci e mezzo undici per cento di crescita cioè di valori che ora sono a carico e che prima non c'erano
Un altro aspetto importante o da prendere in considerazione è il diverso comportamento dei pazienti rispetto i prodotti
Di basso di basso prezzo otto la nostra valutazione è che mentre fino al trentuno dodici del due mila
I prodotti al di sotto con un prezzo al di sotto delle dieci mila lire erano praticamente acquistati dal paziente che non andava dal medico non faceva la fila non pagava il ticket per due o tre mila lire di differenza
La nostra indagine nostre osservazioni dicono che anche nelle nelle regioni nelle nelle zone residenziali delle delle città dove c'è gente con un reddito elevato
Oramai si va dal medico e si acquistano questi si fanno trovare la la ricetta e si acquistano i prodotti a carico del a carico del sistema sanitario nazionale
La valutazione che stiamo parlando di ricette di una perché il tetto del sette otto per cento forse del dieci con una crescita di spesa sanitaria pubblica del cinque per cento non è un maggior consumo attenzione
è uno spostamento dalle tasche dei privati alle tasche del pubblico ma il mercato è ancora non non non riceve nessuna cioè la la la il produttore non vende di più si tratta di diversa allocazione del costo tra i due sistemi
Inoltre a questo noi notiamo che si erano alcune come dire alcune misure
Indicate dalla finanziaria che o stanno per entrare oppure nelle quali non c'è l'attenzione politica forse le le le
Le elezioni hanno trasferito l'attenzione al prova altrove
Abbiamo chiesto in Commissione abbiamo chiesto dalla attraverso la Commissione spesa di limitare le prescrizioni a due a due mesi anziché alla molti prescrizione
Aspettiamo che esca il il decreto la la la la la la la l'istruzione
Dovevamo depurare dovevamo depurare la spesa che viene definita farmaceutica da una serie di elementi che farmaceutici non sono per esempio doveva uscire un decreto per la rilevazione a parte da parte in farmacia
Delle l'ossigeno terapeutico dei presidi medici dei pannolini dei pannoloni che vengono distribuiti a carico del sistema però questo decreto noi non l'abbiamo ancora visto quindi ragioniamo sempre su valori che sono spuri non sono chiarissimi nel loro contenuto
Un uno un decreto che doveva uscire per il controllo delle ricette delle prescrizioni da parte del del delle delle delle regioni che non abbiamo ancora visto eccetera eccetera l'unica cosa che
Sta andando avanti a quella relativa alla rimborso di riferimento dei prodotti of patente
E la riduzione di prezzi sui prodotti ho patente
Senza generici in circolazione cede la riduzione dello zero del cinque per cento che seconda tranche del cinque per cento che era stata prevista l'anno scorso noi riteniamo che
Se ci fosse e e poi per esempio si era parlato di la la la la la la finanziaria aveva indicato che ogni Regione facesse in via sperimentale implica il per scegliersi Masper farle il Budget per il controllo del Budget del medico per distretto
Di cui
Non si sa bene quale sarà la la la la la la la la la fine diciamo la la la la conclusione insomma noi vediamo che
Non basta non basta approvare le leggi poi bisogna fare anche le azioni che quelle leggi indicano ma ne abbiam viste alcune fatte quelle che competevano a noi sono state fatte
Stiamo ragionando anche sul bollino pre numerato per la tracciabilità dei prodotti in distribuzione e così via di seguito
Noi riteniamo che dopo l'anomalia di gennaio di mercato si assesterà e si assesterà su una crescita che M che potrebbe essere una mela una crescita europea
Se poi Lalla il trasferimento dal privato al pubblico e il minori introiti da te da i minori introiti da
Da da da da non incasso dei dei ticket dovesse far crescere questo Spesal del quindici per cento io credo che bisognerà Chechi ha preso le decisione se ne faccia anche carico livello di copertura finanziaria
Grazie leoni la voce di chi governa sul territorio adesso
Dottor Carenzi
Federsanità Anci
Col federalismo quale ruolo potranno recitare dai Comuni ma teme davvero questo rischio di un centralismo regionale
Come ha messo in guardia Censis
Io raccogliere o alla sfida anche
La dottoressa Colli Celli ha lanciato
Si sente sei Andersson sei c'è però che raccolgo una sfida che in alcuni passaggi del
Cioè il tam molto felice quella fatta dagli organizzatori nel coniugare i due termini federalismo dei sussidiarietà
Perché coniugare queste due tematiche insieme significa dare un respiro molto più ampio a tutta la problematica evitare che il problema si riduca come spesso viene sentito il federalismo
Ad un rapporto dialettico in termini di quantità di pelle che tra stato regioni
Perché la sussidiarietà arriva pone in primo piano tutti i soggetti non solo di tipo istituzionale come i Comuni le autonomie locali in genere
Ma anche i cittadini singoli e aggregati con
La loro capacità sei titolati a dare una risposta ai bisogni e quindi in sostanza ripone in primo piano la società come una risorsa significativa ed importante nel dare la risposta al bisogno
Allora
Una tematica impostato in questo modo è di particolare interesse per Federsanità Anci che ha come compito istituzionale quello di rappresentare le aziende sanitarie
E nel loro legame stretto con le Autonomie locali comuni in particolare devo dire che nel negli ultimi dieci anni
La delega da parte dello Stato
Per la responsabilità gestire il servizio sanitario è passata in maniera molto chiara e decisa dai Comuni alle regioni
Noi abbiamo preso atto di questo tant'è vero che Anci sanità che era il settore dell'ente locale che si occupava di sanità nel novantacinque si è trasformato in Federsanità
Dando un significato di primo piano alla realtà delle aziende sanitarie e alle federazioni regionali
Proprio anche a seguito di quanto era avvenuto a livello normativo a cominciare con il Processo avviato con la cinquecento due
Nel novantadue e con tutto quanto poi e seguito successivamente
Devo dire che questa presa d'atto non è soltanto in termini di aver modificato la nostra struttura ma siamo convinti che questo processo
Di attribuzione di responsabilità e di tele che alle regioni debba continuare
E debba continuare
Associando alla delega di responsabilità
Anche la delega o la disponibilità di strumenti adeguati
Perché davvero questa responsabilità da parte delle regioni possano essere vissuta in maniera compiuta in altre parole che Sicignano degli interventi efficaci per rendere le regioni in grado effettivamente di gestire questa responsabilità
Quello che temiamo
Quanto è già emerso precedentemente in alcuni interventi
E cioè che il processo di federalismo diventi sostanzialmente una
Un passaggio dal centralismo dello Stato al centralismo delle regioni
Io credo che ragionando in termini di una sussidiarietà orizzontale come elemento culturale
Portante il processo di federalismo questo pericolo dovrebbe essere decisamente limitato
Ho ribaltato
Allora il problema è cosa significa tutto questo per le tue realtà che Federsanità in qualche modo rappresenta se è vero che i Comuni non hanno più una responsabilità di retta nella gestione della sanità
è anche vero che il sindaco rimane il punto di riferimento per tutta una serie di problemi e di tematiche che riguardano il bisogno di salute dei cittadini
E anche a mio avviso difficile pensare che processi di riorganizzazione significativi
Nell'ambito del sistema sanitario faccio l'esempio della riorganizzazione della rete ospedaliera
Possano avvenire
In maniera significative ed incisiva senza il coinvolgimento e in qualche modo il consenso dei comuni che sono sede di questa riorganizzazione
Allora un primo punto importante nella visione di delega e di utilizzo di tutte le risorse disponibili per dare una risposta adeguata ai bisogni credo che il primo punto importante che i comuni siano interessati e possano effettivamente partecipare
Attraverso direttamente o attraverso il proprio organismo e rappresentativi che sono la Conferenza delle Autonomie la l'ancella Federsanità siano coinvolti nei momenti di pianificazione strategica
Della organizzazione del servizio sanitario
E
Siano coinvolti in maniera responsabile aperte
Questo poi porterà a doversi assumere delle responsabilità nei confronti del dei cittadini residenti ai propri comuni
Dei cambiamenti che saranno attuati anche con il loro consenso
In secondo luogo io credo che debbano essere aperti degli spazi normativi perché laddove ci sia l'opportunità la capacità la voglia il bisogno l'ente locale possa partecipare in maniera più diretta a costruire una risposta più adeguata al bisogno di salute
Con questo nuovo ripropongo un ritorno all'auto centotrentatré in quel caso il Comune
Ho i comuni gestivano la sanità ma senza una responsabilità Diretta era comunque lo Stato che comunque ha ripianato in ogni caso i disavanzi quello che potrebbe essere interessante prendere in considerazione
La partecipazione dell'ente locale alla costruzione dalla risposta al bisogno assumendosi anche gli oneri relativi a questa a questa scelta
In Lombardia lascio un momento il cappello della Federsanità io prendo quello del direttore dell'ospedale San Gerardo di Monza
Devo dire che in Lombardia alcune iniziative di questo tipo sono state avviate ne cito una piccola ma significativa
A Monza con anche i comuni che circondano Monza abbiamo firmato una convenzione tra i comuni l'azienda ospedaliera San Gerardo e la sul numero tre della Brianza
Per
Garantire l'erogazione di servizi integrati per tutto ciò che riguarda la problematica della salute mentale in quel territorio
Nella convenzione sono previsti non soltanto ciò che ciascuno degli attori farà ma anche le responsabilità e gli oneri derivanti fra ciascuno dei tre delle tre componenti che hanno firmato questa convenzione
è un esempio piccolo io credo che si possa fare molto di più e ci sono delle proposte delle iniziative in programma che addirittura vedrai però alcuni enti locali
Come attori nella rilevare e nella trasformare la realtà di piccoli ospedali della regione Lombardia ora se ci fossero delle condizioni normativi facili tanti e permissivi di una
Come dire di una mobilitazione di questo tipo io credo che potremmo andare a ritrovare risorse locali di estremo interesse per risolvere i pro alcuni dei problemi che la sanità l'ultima considerazione riguarda le aziende io credo che nessuno oggi metta più in discussione il processo di aziendalizzazione
Nella sanità almeno inteso come il mezzo o un mezzo per utilizzare al meglio le risorse
E dare con risorse limitate maggiori e migliori servizi
O perlomeno credo che nessuno in questo momento abbia idea di un meccanismo alternativo al processo di aziendalizzazione per cercare di introdurre efficienza ed efficacia nel mondo sanitario
Però se questo è vero
Io credo che occorre
Che ci sia per le aziende sanitarie una possibilità di maggior coerenza con questo indirizzo
Di fatto
Noi siamo noi aziende siamo in una situazione che è un po'una via di mezzo
Trama
Una azienda pubblica con tutti i legami del diritto pubblico e un tentativo di introduzione nella gestione di questa azienda
Di strumenti gestionali tipici del privato che però di fatto vengono limitati e cozzano con le caratteristiche e la natura giuridica di un ente pubblico
In realtà alla fine non siamo né carne né pesce
E probabilmente non sarà sufficiente neppure l'atto di indirizzo privato previsto dalla duecentoventinove per dare una svolta significativa da questo punto di vista allora un problema serio per utilizzare al meglio torno a dire delle risorse per i ferri che nel pro cesso di delega di responsabilità e di contributi nel risolvere i problemi
è che si arrivi alla definizione di una della natura giuridica delle aziende sanitarie tale per cui effettivamente possano muoversi con maggiore flessibilità e con maggiore autonomia
In maniera coerente comunque a due cose fondamentali uno la strategia della regione
Due la missione che rimane prioritaria quella di dare in maniera solidale un servizio pubblico
Però se davvero vogliamo recuperare le risorse in maniera veramente sussidiaria
Stato citato il volontariato è stato citato il privato è stato citato
La capacità della Società di intervenire in alcuni casi io credo che davvero davvero dobbiamo pensare a delle forme di sperimentazione gestionale e a creare delle condizioni per cui attraverso una flessibilità maggiore si possano costituire dei Soggetti tali per cui queste aziende possono davvero rispondere in maniera adeguata
Alla alla ragione per cui sono stati costituiti
In altre parole
Noi dovremmo arrivare a far coincidere e il la cultura che il servizio pubblico è quello definito dalla qualità dei servizi ancora prima che dalla natura giuridica dell'ente che lo eroga
Grazie Renzi infine l'intervento di Rosa attivi
Cui vorrei domandare da tempo una parte almeno Menaggio sanitari reclama un ruolo attivo nella contrattazione nelle trattative per il contratto ecco pensa che in questa chance
Possa essere data la loro col federalismo forse questa risposta che spetterebbe anche agli assessori
Beh per arrivare a dare una risposta la domanda credo che
Rapina sottolineare intanto un aspetto fondamentale
Credo ci sia una linea di coerenza tra federalismo
Sussidiarietà decentramento i livelli di responsabilità e ogni decisione
E che tutto questo non contrasti con il principio da là solidarietà
Chiaro io
Sono direttore generale azienda sanitaria sanitaria Provinciale di Bergamo
E quindi porto l'esperienza
L'attuazione del modello lombardo
Dalla legge trentuno quindi tre anni e mezzo di esperienza
Devo dire che
In Lombardia non abbiamo aspettato il duecentoventinove
Per sviluppare questo processo bis che dicevo
Dar vita ai distretti socio sanitari
Dar vita alle presidenze alle assemblee
Dei sindaci ristretto
Si parla un direttore che ha una qualche complessità duecentoquarantaquattro comuni
Non sono piccola cosa
Io non dico che
Abbiamo trovato soluzioni semplici
Ma questo processo che si è sviluppata in questi tre anni e mezzo
E che ha portato a un rapporto un confronto dialettico
A livello provinciale con il Consiglio dei rappresentanti dei sindaci
E a livello distrettuale con le assemblee distrettuali dei sindaci
Con un coinvolgimento
Non solo diciamo
Del management sanitario dall'azienda
Ma anche dei medici di medicina generale attraverso un loro rappresentante che partecipa ai momenti di analisi
A momenti di monitoraggio della spesa
Faccio un esempio
Nel due mila abbiamo costantemente monitorato la spesa farmaceutica di ogni medico
In medicina generale
Questo solo monitoraggio io richiamo ai medici che erano sopra media di distretto Superman e provinciale
C'ha permesso un forte contenimento della spesa farmaceutica
Forte contenimento della dei consumi e consumi
E anche la spesa nel due mila che si è mantenuto nel primo trimestre
Nel due mila uno
Che vuol dire che
Azioni virtuose che servono a attuare le leggi
Permettono come dire di e responsabilizzare
A tutti i livelli certi livello dei cittadini ed associazioni e cittadini è molto più difficile
Però nel momento in cui
Cito col appunto gli esempi dalla mia dalla mia azienda
A livello provinciale e a livello distrettuale
Con i sindaci
Si fanno degli accordi gli atti di intesa dei protocolli
Perché
Ci sia un'azione
Di corresponsabilità da parte dei Comuni
Nell'informazione
E nel condizionamento rispetto ai medici di medicina generale
Che trovandosi solo di fronte ai cittadini ovviamente hanno certi tipi di comportamento
Beh ad esempio non le hanno permesso di anticipare quello che per l'aspetto
Delle attività sociali
Recenti
Provvedimenti
Che poi daranno tua cioè ci siamo fatto fatti carico
Di una maggior parte della spesa per gli handicappati gli handicappati gravi
E quindi centri soci le cartine i centri per handicappati
Ecco perché ho citato questi
Perché ovviamente il
Tema il problema
E quello
Del rapporto all'interno del modello lombardo tra
La Spesal che va alle aziende ospedaliere
Per le aziende ospedaliere
La spesa che va per la farmaceutica spiccava per la moratoria la spesa che invece va per la medicina territoriale
La regione Lombardia ha istituito dal novantanove una conferenza provinciale
Dei direttori generali dei legali rappresentanti le cliniche private accreditate conferenza che viene
Coordinata dal direttore dell'asilo
Nell'altro provinciale o delle ASL del comune di Milano e Vetrella e su questo vorrei aprire una parentesi perché nella realtà italiana abbiamo a.d. quaranta mila abitanti abbiamo agli un milione un milione due dagli abitanti questo credo che sia un tema che si raccorda con i livelli responsabilità i livelli decisionali cioè abbiamo delle ASL che sono molto più piccole dei nostri distretti
Quindi questo non credo che sia indifferente
Dicevo questa conferenza mensile a che cosa serve
Serve a monitorare l'andamento
Della produzione tra virgolette da parte degli ospedali da parte cliniche private
Serve a a stabilire una serie di accordi che poi vengono
Sviluppati affrontati
Nella i gruppi di lavoro
In genere coordinati dei direttori sanitari che vanno a ad approfondire le varie tematiche vari i vari elementi
A me dispiace non ci sia il ministro oggi
Mi dispiace perché vorrei chiedere se
La mancata approvazione del decreto che riguarda i direttori generali direttori sanitari ritorni selettivi
è frutto di una scarsa considerazione
Rispetto all'attività che le aziende hanno fatto che i direttori hanno fatto
Non voglio provocare però voglio richiamare e come nei direttori generali direttori sanitari c'è il forte dubbio che la parte i livelli di governo venire ci sia una sottovalutazione dell'importanza del lavoro che hanno fatto
Il direttore generale in questi anni
In tema di assunzione di responsabilità
In tema di
Con l'operazione
Di una
Responsabilità dell'attuazione di una gestione che certo parte dei vincoli della spesa
Io
Sono lombardo possono ricordare che se lombardi avesse speso il cinque cinque del PIL avrebbe avuto disponibili venticinque mila cinquecento miliardi cioè cinque cento cinque mila miliardi in più rispetto al quattro quarantuno che ha speso né è è solo una notizia
Però noi abbiamo gestito in questa condizione
E ora ci vediamo approvato anche l'ultimo contratto
Quello infermieri speriamo che ci aiuti a risolvere il problema delle agenzie infermieristica
Però quanto abbiamo potuto fare come direttori generali ma credo anche poco abbia voluto fare le regioni rispetto a questi contratti almeno nell'ordine la successione
Ora io ritengo che per risponde alla domanda sì noi anche come fiato ci siamo espressi espressi riteniamo di essere soggetti titolari
Della contrattazione
Ma se permettete prima di tutto dalla contrattazione
Dal nostro contratto direttore generale
Perché credo che e voglio dire avere la consapevolezza dell'importanza del nostro ruolo
Scusate vino perché me ne avvisavano che arrivava il presidente Ghigo
Io farei due interventi era peritati di prima di chiudere
E mi rivolgerei all'assessore Gava e all'assessore Rossi si è parlato a lungo dispersa si è parlato adesso pubblico rivendicato dai direttori generali di di partecipare alla contrattazione
Assessore cavalli che sta partecipando agli incontri sul monitoraggio della spesa quali voci francamente pensa che peseranno di più sul bilancio finale
Credo dottor Leonetti che dice ma sempre di farmaci si può farla mentre qui ci sono i contratti beni e servizi ci sono tante voci no
Guardi la partecipazione mia al tavoli del monitorato dalla Spesal praticamente non è ancora iniziata perché i tavoli sono insediate la settimana scorsa Baglio e io a quella riunione non c'ero perché ero impegnato in Commissione sanità del nostro Consiglio regionale per un'importante votazione
Che era in corso quindi
Su questa domanda mi dimetterei ovviamente a fare una previsione che peraltro è anche abbastanza
Legata a quello che il nostro moderato anticipava certamente cioè la farmaceutica rappresenta un settori importanti della Spesal a questa è collegata anche sono questo collegato sono collegate anche le decisioni che sono state recentemente assunte dalla finanziaria però certamente non è l'unico fattore di spesa
E i contratti rappresentano una ormai il settanta per cento credo
Della spera sanitarie le nostre aziende e quindi è evidente che ogni decisione contrattuale che vi si assume a una rilevanza che è pari al punto settanta per cento quindi mi pare che questa possa essere a questa volta alla parte contrattualistica il costo del personale delle risorse umane Possa riferirsi le dita più importante però se mi consente nostro moderatore vorrei anche fare una battuta rispetto a quanto detto nel suo primo intervento l'amico Rossi che qui in poi avrà l'intero la possibilità di direi di rispondermi nuovamente ma io vorrei precisare che ho partecipato
Come sta sua Sanità alla officina per il programma la sanità voi sapete che la Casa delle Libertà diciamo creato questi gruppi di lavoro per le singole materie
Allora io escludo che nei programmi che sono stati elaborati consegnati da quella particolare gruppo di lavoro a cui ho partecipato che appunto da quello sociosanitario escludo che vi sia categoricamente che vi sia l'intenzione di smantellare il principio universalistico su cui poggia il sistema sanitario nazionale quando si fa riferimento alla al buono sanità che evidentemente è un gergo come dire propagandistico elettorale insomma molto semplificato non s'intende quello che
Si è detto ma evidentemente si fa riferimento a dei criteri di maggiore flessibilità nella possibilità di scelta da parte del cittadino ma non c'è nessuna intenzione di consegnare ai cittadini due-tre milioni dire adesso vi aranciata che sarebbe assolutamente i è in contrasto voglio dire con tutte le valutazione che su questo sono state effettuate però un altro punto che il collega Rossi ha citato che mi pare opportuno approfondire è quello del rapporto con il PIL lo ricordava prima anche Rossettini cioè noi attualmente abbiamo un al di là del rapporto nazionale abbiamo un sistema regionale in cui l'intervento del pm è inversamente proporzionale alla sua crescita cioè in pratica oggi l'unico criterio che viene applicato per la ripartizione del fondo che abbia riferimento al PIL è un criterio in cui si riconosce
Che maggiore povertà determina maggiore bisogno di salute
Ora questo è un principio sicuramente incontrovertibile ma però credo non si possa non negare che esiste anche un'altra ottica di visuale e che cioè in rapporto alla crescita del PIL c'è un fabbisogno di salute che aumenta e parlo di fabbisogno perché sicuramente interventi interni di prevenzione sono maggiori
Gli interventi interni ed esempio di infortunistica sul lavoro infortunistica stradale sono maggiori
E c'è un aspettativa maggiore di fabbisogno sanitario per una popolazione in rapporto alla ricchezza di quella popolazione credo sia innegabile guardiamo gli Stati Uniti guardiamo i Paesi più ricchi eguaglia un Paese meno ricchi c'è una voglio dire un'attenzione alla salute che è legata al benessere allora non si può non tener conto anche di questo se non altro per non diciamo come dire venire meno a una riconoscimento che basilare ovviamente in qualsiasi principio federalistico questo non significa che non ci debba essere una forte quota di solidarietà
Ma la quota di solidarietà deve essere chiara e precisa deve essere in qualche misura predeterminata non può essere determinata Comi viene oggi a contrari sino una volta riprende ripartito il fondo una volta applicate tutti gli elementi
Diciamo di graduazione rispetto alla suddivisione fra le varie regioni si va a calcolare a cosa corrisponde quel cifra rispetto al prodotto interno lordo in una regione questo sicuramente poco trasparente e aiuta poco diciamo
Rispetto all'assunzione di responsabilità cui facevo riferimento all'inizio
è evidente che peraltro ogni attività programmatoria deve essere come dire collegata a a chi ha anche la responsabilità della Spesal quindi benissimo che vi siano ovviamente livelli più decentrati noi abbiamo inserito io non ho parlato ovviamente del nostro sistema dando per scontato che parlano probabilmente detti lavori oltre correrò note quindi dal distretto socio sanitario che abbiamo che non è applicato da molto tempo da altre questioni però recentemente lo abbiamo inserito nel recepimento la Bassanini la possibilità per i Comuni attraverso la conferenza dei sindaci di chiedere anche l'applicazione di livelli di assistenza superiori a quelli riconosciuti ovviamente a carico dei comuni stessi
Problema una volta ancora è quello di termine di determinare questi livelli perché fintanto che non riconosciamo le loro processione sarà difficile poter dire al comune x o con uno Y questo
Non è previsto dal nostro sistema sanitario nazionale regionale per cui tu lo devi pagare grazie
Ancora calma la parola sua Rossi non so se
O ho ascoltato e rapidamente
Rispondo con con franchezza e amicizia gravano mi sento rassicurato
Perché anche io dico che quello è un programma di massima è uno slogan elettorale
E lo ritengo francamente anche poco realizzabile perché sarebbe tale da suscitare
Conflitti tensioni
Persino scontri forse quello che a me pare però
Preoccupante è il fatto che in politica come spesso accade ci diamo come obiettivo cento
Ma poi magari riusciamo a percorrere venti trenta ecco quelle venti o che o quel trenta
Che sta dentro le cose che la Casa delle Libertà dice sulla sanità sono tali da mettere in discussione il carattere universalistico del sistema questo è il punto questa a me pare il pool come ampi già il fatto di ragionarne il fatto di iniziare a fare confronti sulla quota di sanità che si attribuisce alla re alla regione piuttosto all'altra
Io
Credo che occorrerà mantenere comunque un meccanismo di carattere nazionale
In cui anziché dire ai nostri cittadini guardate noi avremmo potuto fare di più perché siamo più ricchi
Bisogna brutto e quindi questa è la quota di solidarietà io credo forse più opportuno dire ai cittadini che facciamo parte di un consesso di una nazione
Che vuole che tutti i nostri cittadini
Attraverso la fiscalità generale compartecipi non sistema sanitario nazionale che realizza servizi su tutto il sistema
Nazionale in Calabria come in Toscana in Lombardia come nelle Puglie
Io sento un terreno scivoloso un bonus sanitario farà farmaci i Pharma farmaci indiretti
Ed e poi un quadro che tende a non tenere più noi siamo su un'altra posizione per quanto convinti che si può fare meglio che la sfida è riformare un sistema che ha un governo pubblico che questa sfida non è facile ma insomma le differenze ci sono e poi si si discuteranno e poi come spesso accade nelle conferenze degli assessori
Ha ragione quello che le diceva signora alla fine di fronte all'amministrazione abbiamo anche tanti punti di di convergenza ma queste di opinione Hammer resta a queste due opzioni secondo me comincia a risultare sempre più chiare
Io voglio dire una cosa riguardo alla spessa
Che la spessa il fondo sanitario è passato da centoventiquattro mila miliardi del due mila accento trentun mila miliardi del due mila uno così Gava sì
Secondo le previsioni nostre e del ministero del Tesoro l'incremento dell'incremento di sette mila miliardi cinque mila finiscono
I farmaci
Quindi noi abbiamo tolto
Veda i centotrentuno mila miliardi cinque mila miliardi di incremento dei farmaci un incremento di due mila miliardi
Se dal fondo sanitario togliamo tutte le altre voci di spesa risulta che il fondo sanitario non è incrementato del cinque e quant'altro
Ma è incrementato del due per cento per tutte le altre spese che non sono sanitarie che non sono quelle della farmaceutica ora è evidente che così non si può andare avanti
E questo è un altro elemento forte di preoccupazione perché al di là di tutti le i giuramenti sul mantenimento della giustizia del mantenimento dell'equità io temo che i meccanismi di carattere nazionale per cui il nostro Paese compartecipa all'Europa e per cui è obbligato come diceva anche prima comunque a controllare le voci di bilancio
Di fronte allo sfondamento della spesa sanitaria
Faccia prendere piede opzioni che sono opzioni di smantellamento dei livelli uniforme garanti di assistenza a livello nazionale questa è la mia opinione
Da qui l'assoluta necessità di un patto io sono d'accordo Presidente
Con cui le regioni il governo le le le le le associazioni di di di di tutela dei consumatori le rappresentanze dell'industria
Individuino la forma più corretta per mettere sotto controllo questa questa spessa
Del bilancio sanitario e lo si faccia se possibile in tempi in tempi non rapidi i nostri conti sono i seguenti
Cioè noi abbiamo un incremento del dieci undici per cento legato alla alla all'abolizione del ticket
Un prevedibile aumento del cinque sei per cento con cui andiamo al diciassette per cento mi si deve spiegare da dove viene fuori quello che ci porta dal diciassette per cento al trentuno e forse anche di più per cento
Questo è un punto che noi non riusciamo ancora a capire e su cui poniamo un interrogativo a Farmindustria e su cui poniamo un interrogativo anche al governo nazionale
Noi faremo la nostra parte lo facciamo anche noi non solo a Bergamo anche in Toscana abbiamo il controllo della della spesa sanitaria e discutiamo con i medici
C'è un'esplosione della spesa che va oltre la capacità del sistema di sostenerla finanziariamente
E poi io francamente credo che queste accuse di economicismo a chi si preoccupa dei bilanci in sanità siano come dire un po'sospetti o comunque non mi convincono qualcuno mi deve spiegare ancora
Perché i bilanci della sanità non devono stare in pareggio io sono il primo a dire che il cinque sei per cento
è una spessa insufficiente che dobbiamo avvicinarci di più alle democrazie europee che hanno una consolidata tradizione di stato sociale più forte della nostra e che tendono a mantenerla
Ma il fatto che si producono meccanismo di sfondamento che fa saltare i bilanci dello Stato è la strada che ci porta gradualmente a mettere in discussione il carattere universalistico del sistema
Questo a me pare il punto
Allora noi dobbiamo e voi secondo me anche dal versante di Farmindustria essere sì come dice lei siete preoccupati dei principi di giustizia e sviluppo per primi
Per primi insieme alle regioni a stare preoccupati che ci sia una capacità di controllo
Dei bilanci dei bilanci sanitari nel nostro Paese senza il quale io penso che rischiamo danni non solo sul versante delle Regione sul versante l'assistenza ai cittadini ma forse finiscono anche per subirne danni e per subire contraccolpi posi negativi anche gli stessi comparti industriali
Della farmaceutica del nostro Paese
Grazie Rossi salutiamo il presidente Kiko che appena arrivato
Da lei veramente per un brevissimo intervento di replica dottor leoni a lei conclude nella docenza Torricelli grazie
Se la se i fondi messi a disposizioni non sono non sono adeguati e sufficienti non si può dire che poi si spende troppo rispetto un fondo sottoscrive sotto sottostima
è stato detto anche in questo in questa sessione cioè a quanto ci risulta nella tabella F mi pare otto bella N il fondo per lo ha spedito sale dell'ASP il per farmacie lo di sedici mila e cinquecento miliardi in finanziaria di cinque mila
Come aumenta di cinque mila in una no aspetti un attimo sedici mila e cinquecento miliardi è esatto quattro esattamente quattrocento quarantuno miliardi in meno
Di quel del del conto consuntivo che è stato dichiarato dalle dalle dalle dalle dalle regioni
Se lei mi deve Carmi deve spiegare come posso io farmi carico di una sottovalutazione di qualche migliaio di miliardi secondo i ticket son valgono mille ottocento miliardi è una decisione politica e non si può imporre poi una riduzione di di consumi
E o o altri interventi a a sforbiciata per far fronte al fatto che qualcuno deciso che il ticket adesso li paga lo Stato
Terzo punto le ho spiegato che i circa il cinque per cento dei farmaci sono stati trasferiti dal consumo privato alla carico dello Stato
I farmaci in i farmaci in classe B sono completamente a carico dello Stato per effetto della della della cancellazione dei ticket dal primo di gennaio del due mila uno
E sono circa trecento settecento miliardi trecentocinquanta prima li pagavo lo Stato adesso li pagano tutti cioè voglio dire se decisioni politiche portano d'incremento di oltre due mila metri di di due mila cinquecento tre mila miliardi di spesa
A questo punto il fondo debba essere deve essere adeguato cioè i sedici mila miliardi sedici mila e cinque dovevano essere portati a diciannove mila i cinque la stima la stima della Commissione di specie di venti mila e duecento miliardi di spesa compresi i ticket
Questo come
Sedici mila e cinque e originariamente in in in coso per cui noi siamo disponibili a discutere ma se non troviamo un sistema di finanziamento alternativo
Se non troviamo un sistema di finanziamento alternativo non è possibile far fronte non è possibile far fronte a una spesa che determinata da decisioni politiche le ho detto che il mercato cresce del dieci per cento in me in in marzo
E non ci aspettiamo con con l'intervento delle misure che sono state che che che che sono stati previsti in Finanziaria che questo sia la crescita fisiologica nei prossimi mesi
è chiaro che se poi il quindici o il sedici per cento della maggior peso spesa deriva da da considerazioni assolutamente diverse
Da quelle di mercato e da quello di del vero consumo questo un problema politico la copertura finanziaria deve essere tenuto deve essere deve essere fatta da chi ha preso queste decisioni non dico le regioni dico che chi ha preso il Parlamento che ha preso le decisione di eliminare i ticket di generare questa maggiore spesa do avrebbe dovuto trovare la copertura finanziaria
Ma solo qualche breve considerazione visto che avendo parlato all'inizio avendo ascoltato tutti mi sono venuti in mente delle cose credo valga la pena di dire allora la prima siccome ho tirato io fuori per prima il concetto di anti economicismo di rischio dell'economicismo vorrei sottolineare che non si intende
Citazione delle risorse dovrebbero essere a nostro avviso Diversi cioè dovrebbero puntare sulla qualità sull'efficienza e l'efficacia cosa che purtroppo non succede quasi mai quindi non demonizzazione dei discorsi di carattere economico finanziario
Ma loro ricentrare John sulla qualità dell'intervento sanitario la seconda cosa io credo che la via di governo di questo settore come peraltro di molti altri settori sia ormai stretta non credo assolutamente che nessuna parte politica sia tanto Tusa da pensare di smantellare il servizio sanitario nazionale o di azzerare l'universalismo anche per i dati che ho detto all'inizio quasi il cento per cento della popolazione reclama questi principi chi sarebbe così stupido andare contro questi principi
E credo quindi che sono importanti in questa fase altri valori e ragionamenti di carattere più trasversale da vorrei sottolineare almeno due uno l'avevo anticipato avevo detto
Che avrei speso qualche parola e poi non l'ho fatto sul problema dei dati che abbiamo a disposizione è un fatto un po'professionale perché di questo mi occupo ma credetemi anche porta antichissimo
Quando abbiamo presentato il nostro documento a Roma con l'assessore Bissoni si è detto mancano dati a indicatori su cui montare un osservatorio realistico sulla sanità regionale e locale quindi io vorrei qui spezzare una lancia di fronte questo pubblico così qualificato da questo punto di vista per vedere se si riesce a mettere in piedi un progetto di osservatorio sugli indicatori che come dicevo prima siano centrati su qualità efficienza ed efficacia non solo sul numero di posti letto o su aggregati di spesa che spesso lasciano il tempo che trovano non ci dicono niente su come il sistema funziona
La seconda cosa di merito e di carattere trasversale che vorrei dire visto che è stata citata riguarda l'unificazione dei ministeri
Vorrei dire che me ne sono occupata perché abbiamo lavorato a un gruppo di lavoro specifico su mandato di tutti mine i ministri interessati su questo argomento della unificazione dei ministeri
Per quanto riguarda la sanità da due ministri fa che c'è stato una lotta furibonda contro questa unificazione quindi non è neanche qui è una questione di parte politica come dicevo anche l'inizio questo questa dimensione secondo me andrebbe un tantino superata
Piuttosto cosa abbiamo potuto verificare nel vedere perché la sanitaria tanto contrario una rotta arroccamento burocratico sulle posizioni istituzionali acquisite cioè c'è siamo all'interno del Forum della piaccia un certo tipo di pubblica amministrazione che a volte non vuole mollare alcune posizioni ha paura di rivedere i propri ruoli si ha paura di ripensare il sistema in un'ottica diversa
Come Censis abbiamo avuto sempre l'atteggiamento positivo rispetto al coordinamento delle politiche sociali sotto un unico cappello reputiamo che sarebbe importante avere una politica del welfare integrata e coordinata certo non la si può fare se mettiamo insieme spezzoni di diverse politica e con tutto il loro portati storici con tutto quello che si portano appresso della tradizione e li aggreghiamo e poi addirittura se dall'interno
Tentiamo di boicottare questo tipo di riforma e questo serve da modello per tutti i gradi gerarchici del della gestione delle politiche cioè credo che anche a livello locale sia importante evitare che ci sia questa
Guardiamo i problemi agente guardiamo la qualità delle cure solo così otterremo anche un federalismo più solidale
Molte grazie
E
Do la parola senz'altro accadono che Sismondi invitiamo sul palco presidente grazie
Approfitto di questo allora sui quindi del valore
Chiederei al presidente Ghigo di accomodarsi sul palco
Al dottor accanto
Professione
Giù
Allora
Dopo questo primo
Parte così intensa di mattinata dedicata a un tema così importante come il federalismo il senso di questa parte che comincia adesso che a cui noi teniamo moltissimo è quella un po'il senso generale di Fo compia quella dell'occasione che viene data a forma di
Premiare ma soprattutto individuare e valorizzare le best practice nella nei vari campi della pubblica amministrazione cosa abbiamo fatto noi vi racconto brevemente qual è stato il l'atteggiamento di Forum PA nei riguardi di questo di questo premio e abbia fatto con lo facciamo sempre cioè praticamente abbiamo mandato a tutte le pubbliche amministrazioni in tutte le aziende sanitarie tutti gli assessorati e la sanità delle Regioni per un totale di circa un trecentocinquanta quattrocento referenti l'indicazione che esisteva un un bando in pratica per raccogliere le migliori esempi di servizi sanitari all'interno delle pubbliche delle ad della sanità pubblica in qualche modo questo bando ha avuto un riscontro che partito nel corso del mese di la fine del mese di gennaio ha avuto un riscontro molto molto alto sono arrivati e noi oltre trecentocinquanta progetti che dopo una prima diciamo che ed ero di ammissibilità dato solo dal fatto di vedere se erano effettivamente dei progetti innovativi o erano alcuni hanno mandato i progetti che erano ad esempio adempimenti di legge per cui in qualche modo lodevoli ma certamente non un esempio di best practice si sono ridotti a meno un duecentosettanta se non vado errato progetti che sono stati esaminati da una giuria che trovate poi sul sul tutto sul cd sul nostro catalogo insomma dovevate sicuramente autorevole che ne ha Rivière ridotti a una quarantina su questa quarantina è stato molto duro mi ha fatto una riunione molto insomma intensa perché è stato un sicuramente difficile individuare un una graduatoria comunque l'abbiamo fatto ce le prendiamo la responsabilità vorrei dire sicuramente che nessuno si senta sminuito se proprio l'oggetto è dietro a quello di un altro in quanto i progetti sono stati come s'senta e valutati soprattutto sulla base della loro trasferibilità che consigliare qui nessuno di noi sente così Padreterno da poter dire questo progetto è migliore di un altro oggetti sono molto diversi vanno dal piccola diciamo innovazione all'interno di un settore di un distretto di un settore molto specifico di un ospedale al un po'a un discorso epidemiologico regionale quindi ovviamente sono difficilmente anche confrontabili
Quello che abbiamo voluto fare mettere in maggiore evidenza quelli che per secondo noi fossero potessero essere dei prototipi quindi potessero essere degli esteri delle esempi da imitare nel resto della della sanità pubblica e questo è il senso anche della della graduatoria che abbiamo fatto
Il
Questo proprio sezione dedicata al premio si svolgerà come vi dicevo stamattina in questo modo avremmo prima la presentazione del professor Rea che ci racconta
Come a cui abbiamo affidato come Valdani appiccare il compito di leggere tutti i Progetti e di capire che Ovest dove sta andando la sanità capite che un osservatore straordinariamente utile a mio parere duecentosettanta progetti che arrivano da da tutto da tutta Italia tutte le regioni e aziende piccole aziende norme ospedali meno importanti ospedali giganteschi che comunque si propongono come occasione di eccellenza è una è uno straordinario strumento per capire dove la sanità sta andando quindi abbiamo chiesto a una società di consulenza importante di dirci sostanzialmente cosa vede da questa da questa lettura di questi casi immediatamente dopo passeremo alla premiazione il presidente Ghigo ci dirà anche che il senso la presi nella Conferenza dei presidenti delle Regioni ha voluto e essere parte di questa attività
E poi passeremo alla premiazione vera e propria
Il che si svolgerà appunto come dicevo in tre fasi e premiazione del Premio
La premiazione sul dello il premio speciale perenne tecnologia organizzazione e gestione innovare per vivere meglio
E temi o speciale fonti a cultura anzianità
Questo è lo svolgimento il ministro Veronesi come che era atteso è io non perdo ha perso completamente la speranza d'averlo però in cui questa situazione questo fondo vi giuro che dodici Fondo che faccio informo politicamente così complicato non l'avevo mai mai visto io non credo ci sia nessuna volontà però siamo sicuramente in un momento molto delicato quindi vedremo se ce la farà a raggiungerci comunque per l'indicazione che ci ha dato di andare avanti con il programma
Quindi lascio la parola professore
Io ringrazio il il dottor mutismo ogni che Forum PA e tutti i partner del del del primo sanità perché sono ad un'occasione oltre che ovviamente i presenti
Perché no ad un'occasione estremamente interessante per per per analizzare il tutto sommato delle delle punte di eccellenza
Nel mondo se la la sanità dovendo rispettare i tempi di un programma molto serrato noi abbiamo ciò quello che vi presento qua è solamente un estratto dell'elaborazione che abbiamo fatto sui duecentosettanta casi e su circa duecento aziende sanitarie che l'hanno che l'hanno presentato poi successivamente d'accordo con con Forum PA troveremo il modo di pubblicare l'intero
L'intero studio com'è ovvio che se non professore sicuramente lo faremo appena al disponibile lo troverete sul nostro sul vostro sito insomma questo ci impegniamo a far solamente un impegno che già prendiamo
Devo dire che appunto cui su quei questa questo studio
D'accordo con Forum PA l'abbiamo fatto anche in collaborazione con progenie anche un'altra Società di di di consulenza come noi gli estrazione
Bocconi ma con cui collaboriamo nella nel proprio nel nel nel mondo dato in sanità passo rapidissimamente a a a a parlare un po'di di di di di cosa di cosa è venuto fuori innanzitutto facendo una una precisazione la precisazione che noi abbiamo scelto un'angolazione di osservazione dei Progetti allora innanzitutto si tratta di progetti promossi e implementati da aziende sanitarie no quindi passiamo da antologica macro
La discussione di questa mattina una logica invece micro no che riguarda le singole le singole azioni sanitari a questo punto anche per la nostra vocazione abbiamo scelto una prospettiva di analisi che è un po'quella ricorrentemente richiamata anche la discussione di questa mattina che ha ascoltato con grande con grande interesse cioè quella prospettiva ad di aziendalizzazione latino sanitaria che veniva indicata dal dottor Carenzi come forse l'unica strada in questo momento percorribile o a cui non c'era un'alternativa che in qualche maniera cerca anche di coniugare quelle due esigenze contrapposte ognuno in parte contrapposte c'è la soddisfazione di bisogni
Della utenze bisogni di salute della utenza e dall'altra parte il controllo della spesa no e una visione azienda di sia pur con tutti i limiti di applicabilità all'interno di un contesto di aziende sanitarie hanno un fortissimo sistema di vincoli
Sembra appunto una strada percorribile per coniugare appunto queste esigenze contrapposte per queste l'angolazione oppure abbiamo osserva osservato osservato i progetti da questo punto di vista in termini generali non può che venire fuori un fortissimo apprezzamento per per i motivi specifico successivamente per tutti i progetti francamente considero abbastanza arduo lo sforzo di premiare alcuni progetti
Proprio perché si tratta di azioni spesso sviluppare con risorse assolutamente scarse
In un contesto di di vincoli estremamente rigido ma che invece hanno molto spesso un carattere di innovatività e di di modernità
Anche dal punto di vista aziendale assolutamente assolutamente interessante ora a questo punto del passiamo un attimo alla alla prima chart io vi di
Ecco diciamo che queste sulle quattro tendenze
Appunto gestionali perché abbiamo osservato i progetti in un'ottica di azienda le quattro niente gestionali prevalenti all'interno dei duecentosettanta progetti
C'è una
Diciamo una prova Project la concentrazione progetti rivolti all'assistenza il proveremo essere assistenza sociale qua assistenza integrata progetti rivolti invece la comunicazione progetti rivolti processi interni quindi alla ristrutturazione dei processi per i dentro l'azienda sanitaria e progetti invece specifica che non caratteri specificità questa una categoria un proprio residuale
Se passiamo alla successiva
Ecco
Questa è la distribuzione la distribuzione dei progetti dove si vede che insomma e preponderante la il numero di progetti rivolti alla ristrutturazione di processi interni
Seguiti dei processi da da progetti relativi all'assistenza e progetti relativi alla comunicazione infine appunto la categoria residuale andiamo ancora avanti
Ecco una piccola precisazione di cosa abbiamo inteso per progetti relativi all'assistenza
Sono progetti che mirano analisi la soddisfazione di bisogni socio assistenziali specificità diffidenza e sotto vede indicati i target prevalenti
Cioè i i pubblici prevalenti a cui sono state indirizzate queste azioni soggetti solidi pensò sanitaria immigrati ex tossicodipendenti eccetera oppure pazienti qua parliamo assenza integrata pazienti cronici in terapia domiciliare
Ancora molto frequente
Molto frequenti azioni rivolte invece ai minori
Un forte coinvolgimento anche della della famiglia abbiamo ancora avanti ecco la altri progetti abbiamo