X Forum delle economie locali - (presso la sede del CENSIS, in Piazza di Novella 2)

Perché poi
Le relazioni saranno i benevoli di Roma
L'introduzione semplice
Quello che avevo da dire sull'argomento lo scrittoio risolutiva
Ventiquattro ore di non l'ha letto troverà una fotocopia
All'uscita
La logica che ci porta a fare
Questo ulteriore decennale appuntamento sui distretti è una logica antica c'è tanta storia all'interno del Censis su questo problema del localismo e c'è anche tanta sorpresa Santa gusto per l'innovazione
C'è tanta storia perché come molti di voi sanno noi ci occupiamo di localismo dal sessantasette sessantotto scoprimmo sia economia sommersa sia i distretti quali sono le tue cose che ci hanno caratterizzato per anni il ricerche nostre sul prato e dintorni nel sessantasette sessantotto
Scrivemmo per la prima volta la farò economia sommersa in un
In un rapporto Censis del settantuno sui giornali a parole economia sommersa arrivo nel settantacinque con un articolo di Alberto Mucci
Scrivemmo la prima volta parola localismo nel settantadue settantatré una parola di stretti è poi arrivata formalizzata
In testi Becattini dell'ottantasei ottantasette tutta la letteratura sui distretti se andate a vedere
Dall'ottantasei al novantasei novantasette voi va declinando
Quindi c'è una storia nostra su quest'argomento che sta attenzione costante ristrette questa scoperta che il Paese vive più nelle periferie che nelle grandi metropoli questa continua capacità di andare a scavare la la realtà di un sistema
Che è quello localistico italiano che alla fine dal sessanta al settanta per cento la produzione industriale italiana in San tanto per dirne per dare un e che in alcuni settori resta sostanzialmente un Paese localistico
Da lei Lupinetti ieri al testine darle
Dai gioielli al ai mobili quindi per voi ha una lunga storia lunga storia una storia che ci ha dato grandi soddisfazioni che ci ha dato anche grandi legittimazione a parlare del sistema economico italiano cosa e per dei ricercatori sociale non era facile
Potervi ragionare di economia pur venendo da un da ricercatori di campo da ricercatori di di realtà sociali quindi una storia
E al tempo stesso una innovazione continuando a voi benevolo vi dirà quello che abbiamo visto in quest'ultimo anno
Anche io che ho ripreso a viaggiare nei distretti italiani mi ritrovo in questi ultimi mesi ogni volta che arriva in un distretto
A a ad essere sorprese ad avere il senso che le cose nello spazio di uno due anni sono cambiate dall'ultima mia visita a Rimini o da ultima via visita a Sassuolo dall'ultima analisi da Massa Carrara dall'ultima mia visita in in casa mia al Natisone le cose sono cambiate
Il che significa che questo tipo di realtà economica che il localismo italiano non è soltanto una forza una una solida base che viene dalla storia Nastari questi trentacinque anni ma anche dalla storia antica di queste medie città italiane che hanno fatto quella storia italiana ma è soltanto storia ma è continua capacità innovativa
Continua capacità innovativa dicevo l'altro giorno che se uno gira per questi realtà industriale in realtà industriali si ritrova che
Il Rimini non è più un distretto turistico al distretto turistico industriale metà dalla popolazione attiva di Rimini ormai è nell'industria integrata col Polo
Mobili ero dipese ore integrato col Polo dalla moda di Cesena quindi totalmente diverso dall'ultima dialisi da Rimini
Di un anno e mezzo fa quando il problema vero era l'arrivo dei russi che compravano negozi e alberghi in sulla riviera quindi totalmente diverso così come se voi andate oggi ad in alcuni distretti industriali ritrovate un costo di fare industria ma di fare industria anche nuova penso all'ultima nostra visita
A Ivrea dell'altro ieri in cui a Ivrea oggi non c'è più l'Olivetti o la crisi dell'Olivetti dice la capacità di fare piccola impresa tecnologicamente molto avanzata ormai e piena di piccolissime aziende venerdì nuove economie maltempo sesso si fa per le città cioè la più grande
Azienda di di di produzione di fiction o si fa il parco a tema sul Millennium su c'è di tutto sostanzialmente una capacità innovativa straordinarie che permette anche di ritornare in zone che avevamo visto negli ultimi anni un po'tristi pensai crea degli ultimi dieci anni e che invece sono oggi totalmente che significa e che in nel localismo italiano circola un sangue non soltanto molto antico ma circola un sangue ancora vitale questa questa combinazione di storia e di gusto del futuro questa è veramente una delle cose che personalmente mi colpisce moltissimo sia guardando di persona queste realtà locali sia guardando il testo che adesso benevola umbri illustra benevolo a lei la parola
Grazie
Somme spetta il compito di riassumere di introdurvi brevemente
A questo testo preparato quello che in occasione del decimo Forum delle compagnie locali anche quest'anno abbiamo effettuato il nostro monitoraggio annuale sulle realtà dei distretti industriali in generale dei localismi
Italiani in particolare quest'anno ne abbiamo monitorati ottantasette come potete vedere rappresentativi più o meno rappresentativi di tutta la realtà territoriale Italia veniamo o in sintesi dei risultati che abbiamo ho conseguito con questa indagine
Due mila sicuramente una congiuntura favorevole
è stato detto più volte certamente non è che ci attendevamo anche la nostra indagine di trovare risultati negativi per il Duemila comunque si è confermata per il anche per l'anno scorso una conduttura economica molto favorevole su tutti i versanti
Nel contempo però all'ombra di questa congiuntura favorevole di questo andamento molto favorevole degli indicatori abbiamo anche potuto verificare
Il continuare di questa di questa meraviglia di questo stupefacente percorso di torsione strutturale che sta investendo le economie locali distretti industriali italiani quindi non soltanto un'attività produttiva esportazioni nuovi ordini e quant'altro ma anche un percorso di trasformazione strutturale che sta continuando e che anzi nel due mila proprio all'ombra di questi buoni successi ha continuato a lievitare positivamente
A siamo poi entrati un poco più nel dettaglio per quanto riguarda i percorsi di internazionalizzazione di globalizzazione continuando
A ragionare di questa globalizzazione non intenzionale non intenzionati a sua di percorso spontaneo un po'prima di strategie
Che accompagna i nostri distretti e qui abbiamo affiancato anche all'analisi della nostra indagine una una verifica di tutte le risultanze statistiche le ultime risultante statistica dell'Istat sulle esportazioni per cercare di capire meglio cosa c'era di vero o di metodi meno diciamo attendibile rispetto a queste queste notizie che filtravano di grandi esportazioni questo cioè se esportazioni per capire veramente i livelli di competitività che ci sono dietro per i distretti industrie
Siamo poi andati a focalizzare un po'l'attenzione sul Mezzogiorno un atto dovuto
Nella nostra indagine attenzione che abbiamo sempre ogni anno e abbiamo verificato come anche il Mezzogiorno in realtà stia compiendo questo percorso di torsione strutturale
E come il futuro del Mezzogiorno delle aree più dinamiche
A da quanto abbiamo rilevato non si giochi più tanto sulle reti corte quindi sulle sua dimensione locale sulla capacità di fare impresa locale ma quanto al traino delle reti lunghe questo Mezzogiorno domanda
Reti lunghe di internazionalizzazione reti lunghe di credito reti lunghe di logistica per riuscire ad agganciarsi a realmente allusivo
Infine vorrei chiudere con una un'annotazione lasciando con la parola tutto Roma per le sue considerazioni più ampio riguardo al decennale a alla mappa dello sviluppo locale ma con alcuni con alcuni flash che ci hanno accompagnato alcune provocazioni che ne stiamo verificando come diceva prima di Rita sul territorio di nuove aree di scommessa di sviluppo locale nel Paese
Mandiamo con ordine due mila congiuntura favorevole
I dati restituiscono certamente valori positivi abbia evidenziato qui in azzurro i valori per il due mila produzione occupazione export questi tre principali indicatori
Al danno proprio l'immagine immediata di come si stia tornando di come si sia tornati nel due mila vicini e valori
Propri dei periodi svaluta azione competitiva della lira che avevamo abbandonato dal novantasei in poi con un periodo di crisi e di stagnazione
Produzione in aumento nel sessanta virgola otto per cento delle aree occupazione non mento in circa trentacinque per cento export in aumento nel sessantadue e tre per cento delle aree valori in diminuzione evidentemente altrettanto simili a quelli del novantacinque e altrettanto bassi
Un anno che è stato complessivamente positivo anche se abbiamo registrato anche noi comunque un rallentamento nell'ultimo trimestre
Nelle colonnine più scure avete le percentuali di aumento delle variabili per i primi tre in media dei primi tre trimestri gennaio settembre
Nelle colline più chiare la media per l'ultimo dei messo top dicembre si vede a colpo d'occhio immediatamente con gli sia stato un calo generalizzato di circa il venti per cento del potenziale competitivo del Paese quindi una battuta d'arresto di circa il venti per cento per il nostro paese primo semestre del due mila uno le previsioni dei nostri distretti erano molto ottimistiche sono state molto ottimistiche bisogna dire che alla luce
Io ho guardato recentemente tutti i dati per esempio dei consumi d'energia elettrica per la produzione industriale e quant'altro effettivamente al di là di una generica confusione sulle stime di di PIL revisione del PIL comunque i consumi di energia elettrica che sono una variabile attendibile di proxy tra produzione confermano dei buoni trend di crescita non siamo più al quattro e otto per cento dello scorso anno ma siamo intorno a un due otto e non intorno allo zero sei o uno per cento
Degli anni precedenti quindi comunque un trend di crescita che si si si è un pochino
Stanze che si è stabilizzato in crescita anche se su livelli certamente inferiori al due mila
Al di là dei dati più scontati su questa congiuntura del due mila abbiamo detto torsione strutturale quindi una modificazione strutturale che accompagna questi distretti produttivi nei loro paesaggi anche poco fisici e geografici e che sta Piano piano portando a qualcosa di nuovo i nostri distretti industriali tradizionalmente conosciuti non sono più e non sono ancora sono un po'in mezzo a un periodo di grande trasformazione che nel due mila avuto una grande grandissima accelerazione
Una torsione che ha molte facce senza il sensato Empoli etica quindi abbiamo volute descrivere soltanto alcune ma è una è una trasformazione è veramente dei moltissimi voti e da territorio a territorio anche con molti cambiamenti
Innanzitutto alcuni tratti descrittivi che si modificano la successione aziendale che era un periodo molto scottante intorno alla metà degli anni novanta era un problema molto scottante
Adesso sembra piano piano attenuarsi come se esistessero cominciano a trovare delle vie di soluzione per il problema di successione aziendale
Nel contempo si stanno consolidando e le nostre rilevazioni lo confermano le tendenze di intreccio di rapporti con altri Paesi rispetto alle aree locale quindi
I Paesi dell'Europa orientale ma anche i Paesi del Mediterraneo quindi i nostri distretti consolidano le loro reti di internazionalizzazione
Nel contempo ancora ultimi due aspetti che abbiamo in questa tabella
Si sta recuperando il sapore artigiano del made in Italy e si sta ricompattando un pochino la relazionalità tra i soggetti protagonisti dello sviluppo locale come a dire che se prima c'era stato con un momento di grande
Stupore di grande disorganizzazione di fronte percorsi di internazione dazione adesso ci si sta un pochino di organizzando per far convergere le risorse locali verso percorsi comuni di sviluppo
C'è inoltre e questo l'abbiamo anche recentemente presentato in un rapporto con la fede come in insieme al Censis alla Ruhr c'è inoltre tutto un un ragionamento di di nuove tecnologie digitali di nuove tecnologie informatiche sta accompagnando che è un'altra delle facce di questa di questa torsione strutturale dei distretti industriali nel testo trovate diverse tabelle relativamente a questo aspetto qui ne abbiamo preso soltanto una le applicazioni tecnologiche ha avviato il progetto nell'aria sono fortemente aumentate ci sono siti web ci sono portali internet ci sono reti di comunicazione telefonica tra imprese
C'è molta innovazione che conta comincia a dare degli effetti anche sull'attuazione strutturale e organizzativa complessiva delle aree locali
Cambiano anche le esigenze aziendali che abbiamo confrontato le graduatorie delle esigenze aziendali dello scorso anno e del due mila del novantanove come vedete
Nonostante si mantenga nei primi tre posti ovviamente le infrastrutture la burocrazia la fiscalità cambiano comunque nell'ultimo anno alcune esigenze
Cresce l'esigenza di per di accompagnamento nei processi di internazionalizzazione e nelle reti lunghe di credito è strumento finanziario diminuisce invece l'esigenza per esempio di strumenti di flessibilità del lavoro come dire che si sta cominciando a metabolizzare quello che se che è stato un po'cambiato la un minimo di gli sportelli unici un minimo di snellimento incoraggi comunque Sensi ha da fare la flessibilità e lavoro non è più un miraggio ma comincia a essere anche uno strumento applicabile si comincia a guardare alle reti lunghe decreti dritte nazioni d'azione coi problemi questo in e indici anche questo di un volto di questa porzione di questo cambiamento
C'è un clima anche di ultima anche diverso che ispirarsi ispirata all'impresa mentre nel
Abbiamo letto consolati che già raggiunto
In questo momento
C'è anche un clima diverso
Dal punto di vista dell'impresa e mentre lo scorso anno abbiamo registrato un attendismo maggiore come se si volesse vedere un po'al mercato dove buttava prima di fare scelte di investimento
Quest'anno la percentuale di imprese che hanno assunto atteggiamenti di sfida e reattività è cresciuta di oltre dieci punti percentuali quindi abbiamo un clima maggiormente reattivo e attivo sul territorio
Infine e non da trascurare nell'altra non l'avevamo un po'intuito hanno fatto l'analisi delle della crescita dei settori pezzetto i distretti dell'ultimo Forum delle medie imprese quest'anno l'abbiamo toccato con mano anche attraverso l'indagine
La dinamicità nei nei distretti industriali comincia a toccare più le medie imprese che le piccole imprese quindi c'è anche un un percorso di crescita dimensionale che sta
Modificando ancora una volta la struttura stessa dei percorsi produttivi dell'economia locale
Allora abbiamo detto congiuntura favorevole all'ombra di questa congiuntura favorevole un percorso riduzione di cui quelle che adesso sono solo alcune delle facce una globalizzazione anche non intenzionale
Un percorso di internazionalizzazione certamente confermato dall'andamento dell'export tutti settori distrettuali sono fortemente export oriented dal novantotto al due mila abbiamo incrementi per il totale dei distretti
Della percentuale di export sul fatturato e dottor Roma coi ci farà vedere come questo andamento sia stato nell'ultimo decennale quindi con una visione di molto più ampio respiro comunque certamente uno un orientamento all'export
Ma un orientamento all'export che ancora nasconde una grande disorganizzazione strategica le percentuali delle colonnine in mezzo tra la la base l'altezza quindi le aree più grandi sono le aree corrispondenti alla dichiarazione di di come l'apertura nei confronti dell'estero c'è un processo ancora spontanee non organizzato vedete che per il totale dei distretti siamo al sessantaquattro per cento Nordeste settantaquattro per cento e quant'altro ancora quindi
Abbiamo un percorso di globalizzazione senza organizzazione molto spontanea quindi ancora un po'fragile
Rispetto alle nel testo poi trovate un'analisi statistica come di accennavo sulle sui dati Istat delle esportazioni in valore e quantità tra il novantanove e il due mila
In testa alla questa tabella abbiamo la graduatoria dei primi dieci settori
Di export in Italia che hanno avuto la maggior variazione percentuale nel tasso di crescita del valore delle esportazioni quindi i valori sono cresciuti di più in questi dieci
In questi settori sono lucidi moltissimo nei prodotti petroliferi raffinati conosciamo tutti le vicende del prezzo del petrolio quelli evidenziati in blu sono i settori più direttamente rapportabili distretti industriali sono un pochino in coda non sono tra i primi quattro
La graduatoria sotto invece è quella per variazione percentuale delle quantità esportate non già dei valori qui settori distrettuali sono invece tra le prime posizioni tra le primissime posizioni
Ci viene quindi un interrogativo che viene ben sviscerato nel testo che quello se questa competitività internazionale i nostri distretti sia una competitività basata sul valore aggiunto quindi su prodotti elevato valore aggiunto su prodotti
A basso valore aggiunto e questo è un interrogativo
Da approfondire anche anche in seguito in quanto appunto abbiamo un'ottima dinamica delle quantità una minor dinamica dei valori
In questo land Solone per attui dati leggibile che troverete nel testo ma se poi avrete la pazienza di soffermarmi ci troverete le frazioni molto preziosa abbiamo voluto compiere anche un confronto abbiamo voluto vedere per tutti questi settori che sono all'inizio di ogni di Nicola prodotti delle mie delle cave prodotti alimentari pronti tessile e quant'altro la prima Regione nella graduatoria dei valori esportati quindi l'atto Scanzo per i prodotti tessili la Lombardia è la prima regione Trefoloni esportati e della nona
Nella graduatoria regionale del rapporto tra valore e quantità quindi out in esporta beni di elevato valore aggiunto la più competitiva e la Liguria la più dinamica che la prima invece per dinamica tra il novantanove e il due mila sempre sulla stessa riga
Che però sedicesima nella graduatoria tra valore ed quantità come dire che è molto competitiva ma su e prodotti di basso valore aggiunto di basso valore
Questo che poi potete vedere meglio nel testo è
Un ragionamento secondo me da fare
Per verificare effettivamente dove la competitività e la dinamicità del nostro esportazione si gioca su prodotti di basso costo e dove invece si gioca su Protti di alto costo laddove sappiamo che i prodotti di basso costo rischiano di essere fortemente prevaricati da produzioni internazionali globalizzate
Molto più forti di noi per il contenimento dei costi invece laddove c'è l'elevato valore aggiunto sicuramente c'è più scommessa per il futuro anche le nostre economie locale
Veniamo al penultimo punto e rapidamente alla chiusura il Mezzogiorno un Mezzogiorno che si gioca il suo futuro al traino delle reti lunghe
Abbiamo voluto qui fare una comparazione tra la graduatoria degli obiettivi delle imprese totali del Mezzogiorno vedete che il Sud ha una sua graduatoria peculiare
Le prime cose che vengono chiesti dei distretti industriali del Mezzogiorno dall'economia locale del Mezzogiorno sono la rete lunga dell'internazionalizzazione la rete lunga del credito degli strumenti finanziari la rete lunga della logistica dell'infrastrutturazione sul territorio
Questo è un dato di fatto quindi le aziende nel Mezzogiorno non chiedono snellimento la burocrazia non chiedono tanto flessibile al lavoro non chiedono tanto riduzione la fiscalità quanto di essere innestate di grandi processi della globalizzazione
Per poter essere competitivi
E non è una sorpresa
Noi ci siamo divertiti a a dare un volto quelle che sono affermazioni di uso comune il Mezzogiorno non c'ha la borsa si va be'vediamo effettivamente quanto non alla Borsa questo mezzogiorno
Siamo andati a vedere il mercato azionario italiano l'ultima rilevazione ufficiale della Borsa datata trenta novembre due mila ci dice che nel mercato azionario italiano su duecentotrentotto aziende quotate quattro sono nel Mezzogiorno
Hanno nomi e cognomi sono il Banco di Napoli il Banco di Sardegna limitatamente all'azione risparmio la Doria della Campania e liti holding del Molise che fa terzi
Quattro in prese che fanno l'uno il sette per cento del totale delle imprese del Mezzogiorno e lo zero cinque per cento del totale della capitalizzazione
E ci siamo divertiti anche a vederlo nel nome accanto
Su quarantadue aziende quotate nella nostra Noverca l'italiano sempre alla l'acquistavo dall'otto marzo due mila uno c'è una sola azienda del Mezzogiorno che Tiscali che però fa il diciotto per cento della capitalizzazione complessivo
Il quindi abbiamo un mezzogiorno che è fuori realmente l'abbiamo anche misurato dal mercato del grande crisi del mercato dalla Borsa
Abbiamo anche una differente penetrazione sui mercati esteri qui abbiamo calcolato l'indice di penetrazione sui mercati esteri come rapporto tra export e import
Vedete che sono la Basilicata e la Puglia sono esportatori netti mentre invece tutte le altre Regioni la campagna in saldo le altre sono importatrice inetti peraltro con dinamiche
Quasi tutte negative di questa penetrazione sui mercati internazionali
Anche se per la Basilicata già dire che la riduzione del di de la preda cioè sui mercati esteri corrisponde a una diversa destinazione del mercato di Melfi non tanto una riduzione dell'export quanto che una parte da produzione
è cambiata destinazione più sul mercato italiano sul mercato essere quindi necessariamente Cam esportazioni comunque c'è una dinamica molto particolare
Infine trovate nel testo per ogni regione meridionale le lo stesso esercizio sul le dinamiche di valore di quantità che amo fatto per tutte le regioni italiane ma più approfondito per tutti i settori quindi
Ma abbiamo voluto anche verificare il come ci sono diverse strategie competitive per le aree industriali locali e più generalmente regionali né i Verdi e i vari discorsi della quantità ed erba
Chiudo e lascio la parola Europa allora tutto questo congiuntura favorevole globalizzazione non intenzionale e quant'altro ci ci porta insieme all'osservazione del territorio
A proporre a verificare come si stia Mammano registrando sul territorio una nuova mappa dello sviluppo locale ci sono nuove aree di scommessa produttiva che appartengono a questa torsione questa torsione innovativa dalle molti facce
Abbiamo aree di nuova scommessa come il distretto del piacere nel quadrilatero del Nord Est quindi Carda landa Rimini Venezia Bologna quindi tutta l'industria per piacere
Abbiamo aree di nuova integrazione dice abbiate Rita canali il Canavese Ivrea Parco del Millennium prese Massa Carrara
La P dio e Parco delle cave quindi parco a tema Parma culturismo all'arte con ogni abbiamo di macro distretti Cesena Rimini Pesaro la Capitanata
Ascoli Fermo Macerata quindi non tanto più singoli distretti ma macro distretti produttivi abbiamo aree che sono oramai vere e proprie porte della globalizzazione
Per il Paese per le macro aree in cui si trovano abbiamo aree locali che nella risacca globale generato dalle filiere produttive trovano una nuovo confine
Treviso
Fanno l'assemblea annuale degli unendo striati in Romania quindi nuovi confini nuove dinamiche Comp complessive chi potrebbe più disegnare
I distretti del sei Treviso con un circa intonare di Treviso nessuno potrebbe più farlo bisognerebbe immaginare una nuova geografia differente dal dal passato
Ci sono aree ottimali di micro comuni in Emilia Romagna se ne contano moltissime micro comuni che si aggrega lettura delle funzioni differenti
Ci sono nel Mezzogiorno aree trainanti Bari Matera
Il distretto di Catania ci sono delle aree del Sud a baricentro basso insomma questi non volessero lì stesa ostica ma sono un esempio di come si stia ridisegnando lo sviluppo locale dei nostri siti industriali come lo stesso concetto distretto industriale si è una cosa diversa perché Trieste potrebbe essere un distretto industriale o produttivo una nuova porta della globalizzazione per il Paese per tutto il Nord Est
Insieme anche a Venezia
Ci sono aree locali che hanno dei confini completamente diversi ci sono aree di nuova integrazione che scommettono su settori opportunità completamente differenti da prima c'è una nuova una vera e propria nuova geografia dello sviluppo locale che travalica lo stesso concetto
Di rispetto industriale che ridisegna complessivamente il nostro Paese
Secondo noi su questo si può scommettere per il futuro in queste nuove aree di sviluppo locale in queste nuove ridefinizione anche di sviluppo industriale si gioca il valore aggiunto potenziale della crescita di questo Paese
Su queste nuove aggregazioni bisogna concentrare l'attenzione a affinché la fenomenologia di torsione che comunque si verifica sul territorio che spontanea non divenga non gestita dispersione moltiplicazione di opportunità che si accavallano e diventano conflitto
Massa Carrara sì sempre per citare ad esempio
Entrano in conflitto il turismo il distretto si non si integrano con adeguate politiche di Intek appunto di integrazione e quindi su questo valore aggiunto potenziale secondo me si giocherà la scommessa io sono convinto che se tra dieci anni come Speroni sarà ancora
Il Forum delle economie locali del Censis con ogni probabilità non sarà più soltanto un monitoraggio delle i distretti industriali ma sarà un monitoraggio di questa nuova mappatura dei diversi andamenti
Riguardo alle del paese
Sì tanto vediamo
L'ansia passiamo all'altro
Ma io volevo fare semplicemente una o prestare anche qui volevo fare semplicemente una riflessione non tanto perché siamo al decimo foro ma ma per richiamarmi un po'alla alla logica che dieci anni fa cioè nel giugno del novantuno c porto a
Individuare nella
Di battimani dialogo fra le varie realtà
Distrettuale del Paese una ulteriore modalità attraverso cui il Censis non solo faceva analisi della realtà del localismo dopo averla sostanzialmente scoperta intentata realizzato un'identità a partire dagli anni settanta ma la scommessa che allora facemmo le ricordo che la il primo fondo localismi fu fatto nella sede dell'Acri perché allora c'erano tante casse di risparmio locali e quindi c'era un tavolo abbastanza grande da sessanta posti per mettere attorno a un tavolo tutti
O quasi tutti i principali localismi localismi italiani
E
Partimmo proprio con l'idea di dare alla alla alla localismi italiano
Una logica di Rete una logica di Cleto poi è stato inventato successivamente il club dei distretti cioè dare a queste nostre realtà produttive qualcosa di più di una rappresentazione episodica abbiamo sempre abbiamo la vittima di Prato di Lumezzane singolarmente c'è una forte identità dopo dieci anni o credo che prima di passare
Prova discutere ancora una volta di congiuntura forse dieci minuti
Di seguire il filo deroga disillusi negli ultimi dieci anni ci può essere forse utile per arricchire quanto emerso dal rapporto due mila di ulteriori elementi che deriva un po'dalla storia Rutilio già perché perché anche l'abbia un difetto ne facciamo ogni anno un rapporto congiunturale
Da cui ogni anno emerge come quest'anno tante cose interessanti ma avete sentito tante novità
Però io credo che ci sia un problema che dobbiamo porre vorrei porre proprio oggi nel decimo forum che in realtà noi abbiamo la realtà distrettuale che l'industria italiana
Che non conta quanto deve contare
Certo che conta il distretto di San Mauro Pascoli che dice alla fine fattura due mila miglia
Certo che conta il settore del made in Italy sta andando bene sta andando male eccetera eccetera certo che Contra che conta Ivrea perché andiamo a dire a e emerge una realtà completamente rinnovata crisi dello Yeti lì è nato un distretto industriale
Negli anni alla fine degli anni ottanta
Cioè una il in una in un'area che è stata industrializzata nel secolo scorso sovietici sono questi fenomeni ma quello che io mi chiedo
Ma se la realtà dei distretti industriali è la realtà industriale italiana
Conta nella nostra percezione dell'opinione pubblica nella percezione dei politici nel percezione delle politiche pubbliche nella nella a livello europeo conta quanto conta
Nel produrre ed esportare nel nel nel realizzare né fare anche occupazione io credo che non conti e che forse la questione di fondo che dobbiamo capire più di tutti
Proprio lì come farla contare di più ma questo io credo non sia neanche un discorso lobbistico vogliamo contare di più perché vogliamo più riconoscimento vogliamo più risorse vogliamo più infrastruttura no non è questa la io credo che debba contare di più perché così capiremo meglio questo blitz questo Paese che un grande paese industriale invece poi ci si ci dimentichiamo sempre diciamo no penso sia ma di piccole imprese quindi non contiamo nulla un Paese industria sì e export però non siamo all'estero ciò tutti questi vero
Ma i vogliamo rovesciare perché voi il piccolo imprenditore il distretto all'estero c'è e non trova nessuno
E poi il piccolo imprenditore infrastrutture non ce la e spessi fa una logistica per conto suo e così via forse oggi e lo dico oggetti non solo perché sono dieci anni perché Ristetti vanno benissimo siamo in un'altra fase in cui i distretti vanno molto bene
Scusate voglio dire solo un'altra cosa guardate che quello che ha detto di delizie fondamentale cioè noi siamo siamo parliamo distretti industriali di manifattura di prodotti che ovviamente del coniuge
Ciò ci soffrono le scarpe stiamo dicendo disc però c'è anche tecnologia c'è anche cose nuove celle retrò cioè il il io biotech il re abbiamo scoperto che c'è un parco tecnologico sulle biotecnologie ci sono aziende che fanno ricerca nelle biotecnologico quelle di cui voi
Diciamo leggiamo sui giornali solo per dire siamo noi siamo contrari Biotecnologia le Vibrio tutto questo macello lì si fa allora quello che voglio dire
Perché oggi si c'è anche gli stretti come me industria italiana vanno bene e in più il territorio va bene
Perché quando si dice che la mettiamo insieme un po'di turismo il parco a tema l'andatura tecnologia Larice cioè che scaffe nome di l'ultima slide che ha fatto vedere benevolo noi stiamo dicendo che il territorio è il modo motore dell'innovazione e in Italia la diciamo un fatto banale allora io mi voglio solo riferì di un altra cosa parliamo della Francia
La datare per il governo francese ha fatto Francia al due mila venti
La Francia al due mila e venti si disegna con sfondamento a mente con due scenari il primo scenario lo hanno chiamato uno scenario neo giacobino lo scenario nero giacobino
In particolare uno scenario verticistico temperato cioè è sempre l'Île de France che funziona però voi dobbiamo fare un po'più liberi rapporti con la periferia praticamente la Francia centralista
Trenta per cento della popolazione della produzione su Parigi eccetera
Ormai abbandona quel modello chiaramente perché lo si dà come scenari ma qual è lo scenario che neanche essendo abituato ormai da da diversi anni al al linguaggio la filosofia al alla linea di ricerche di Derrida mi invia molto ho molto apprezzato anche molto stupito ma lo scenario su cui punto lottano scenario del mercato di tale cioè lo scenario policentrico
In cui in fin dei conti loro vedono in Europa la fine
Scusate laccio questo riferimento generale però penso che può essere utile perché talvolta noi ci immaginiamo sempre a alla a rimorchio in questo caso si arriva per esempio la da dare quella che inventò la famosa banana blu quella che andava da Londra fino alla Padania non d'Italia nell'Europa fatta così Vito la concentrazione attorno oggi lo scenario che fanno sono cinque europei
Sono cinque aree territoriali cinque macroaree dei doriani come rete presenti cerchi delle Olimpiadi grosso modo è disegnato proprio così in cui si vede che il policentrismo francese un policentrismo che che deve essere realizzato perché policentrismo policentrismo europea
Allora premessa e poi rapidamente
Ma dovesse sono due i distretti industriali sono realtà industriali italiane il territorio la parte più vitale che stai guidando molte cose siamo in un momento alto Force dobbiamo capire se questo modello alto ce lo giochiamo come sempre
Come ex Treviso va a Timisoara Lumezzane fa lume perciò ognuno fa un po'tutto oppure se c'è e ci può essere una logica allora da questo punto di vista io faccio vedere
Quel io ho ricostruito un ciclo su sul ultimi dieci anni anche difficoltosa mente proprio chi la nostra logica dieci anni è stato G. congiuntura quindi anche riconnettere il tutto quindi non sono molto sono poche cose come vedete qui presente vedete l'andamento dei distretti industriali che naturalmente sono universi diversi siamo partiti a trenta distretti oggi abbiamo tanta quindi non lo prendetela come però funziona allora se voi vedete qui c'è una naturale visto che abbiamo detto sono esportatori però c'è una paradossale come dire coincidenza dei cicli il giallo è la produzione la percentuale di stretti che dicono è aumentata la produzione c'è va bene c'è un più e il blu è quella dell'export e voi vedete che proprio il il ciclo dei distretti forse se mettessimo Boy su questa alcuni dati macroeconomici vedremo come anche l'andamento del PIL a livello nazionale poi sarà ma comunque vedere il giallo e il blu che export e produzione soltanto nel novantotto hanno avuto una certa discrepanza se no vanno praticamente coincidono cioè questa grande capacità di essere e vedete anche una cosa per me interessante di come l'occupazione che la parte nera che ha avuto una particolare flessione fra il novantasei novantanove cioè non ha seguito l'andamento mentre prima e ancora oggi nel Duemila vedete che anche l'occupazione per quanto e possibile segue questo tipo di andamento allora se noi vediamo rapidamente
Se partiamo dal novantuno e noi abbiamo una realtà per cui gli anni novantuno novantatré ricordiamoci sono quelli della grande crisi sono quelli che hanno portato poi nel novantadue la svalutazione
E i distretti hanno avuto dei fattori critici molto rilevanti innanzitutto si è completamente allentata quella quel grande patto che c'era stato a partire dagli anni settanta tra l'impresa e le istituzioni locali anche l'atmosfera l'ambiente e la coesione sociale si diceva
Allentamento perché perché la la domanda era in contrazione c'è una grave una crisi abbastanza fonte di domanda e allora in quel periodo in realtà c'è stata una ristrutturazione del mondo dei distretti che ha fatto selezione nei distretti ma soprattutto infine continua cosa forse più importante di questo periodo
E che in stretto ha incominciato a non essere più omogeneo fenomenico dice la verità di ibridazione forse a quelle radici cioè non è più specializzati solo nel calzaturiero ma si incominci incomincia a esserci una fase fortemente competitiva anche all'interno del distretto e quindi una riarticolazione complessiva cioè agli inizi degli anni Novanta era già assistiamo a in induce a quello che voi oggi abbiamo verificato è chiaro che i novantadue l'anno della del del svalutazione competitiva agli anni novantaquattro novantacinque
E sono quelli in cui i distretti torno attirare avete visto il grafico che andava su tirano fortemente con due principali fenomeni
La
Il protagonismo della nell'impresa
Che diventa visibile già c'era stato il vizio gli anni Novanta ma soprattutto la logica dell'impresa Rete che qualifica non solo la testa della filiera ma anche il corpo della filiera cioè i subfornitori impresa rete è stata la grande uscita dalla crisi degli anni Ottanta distretti industriali impresa Rete vuol dire
Protocolli di intesa vuol dire contratto a vita fra impresa capofila imprese e imprese di subfornitura
Vuol dire rapporti proprietari vuol dire acquisizioni vuol dire fornitura di servizi questo è un fatto fondamentale distretto sì salvato negli anni ottanta con questi processi qui grazie al al fatto che il tirano fortemente le le le esportazioni e come abbiamo visto prima anche da la produzione produce questo effetto di riqualificazione di tutto il tessuto cioè anche la piccola impresa
Minuta che realizza parti di produzione aumenta la sua capacità la sua capacità qualitativa novantasei novantanove avete visto sono usciti molti sono micro cicli gruppo un po'su un po'giù
E e nascono alcuni problemi certamente diventa anche qui è evidente la questione settentrionale sulle tensioni nel nord ma in positivo emerge una forte spinta imprenditoriale del Mezzogiorno io qui ho ammesso novantatré novantasette novantotto novantanove però per capire questa forte frammentazione che c'è nelle tendenze i distretti che ogni anno sono stati segnalati come i primi tre distretti dell'incremento della produzione come nel novantasei siamo Lumezzane Montebelluna siamo al distretto tradizionale e incomincia ha incominciare che e fortemente materia cioè tutta l'area Mongiana del dell'imbottito e sta in testa nel novantasette si conferma Matera con altri due distretti Valenza Po ora folla inchinano alimentare sui distretti tradizione novantotto novantanove incomincia a esserci una una logica diciamo di rimescolamento all'interno del mondo dei distretti un po'perché naturalmente questo bisognerebbe farlo su un piano di quante lotte valore della produzione e quante le variazioni ma se lo guardiamo solo nella dinamica delle novantotto il primo e il florovivaismo
Poi continua a essere ma Madera indiano
Nel secondo torna a essere ancora Matera però Caggiano sì il sughero quindi probabilmente un fattore veramente di nicchia Alda che tornare a essere invece uno di quegli stretti ad alta concentrazione quello che voglio dire
E che se noi consideriamo in questi termini soprattutto l'ultimo periodo
La variabilità
Quasi di microchip lo voi vedete anche una grandissima congruenza con la madre economica oggi nell'economia di microchip non abbiamo avuto un fine Duemila splendida incomincia ad avere qualche problema
Per il due mila uno ormai cicli economici non so se qualcuno ha rifatto i tredici virgola undici ormai si aggiornano vent'cioè vengono debbano essere considerati mesi insomma non sono più qui cicli triennali settennale eccetera eccetera
Se noi guardiamo al Duemila anche qui dove voglio portare che ci sono dei fenomeni che agli inizi del novanta hanno riguardato l'interno del distretto oggi noi perché parliamo di mappa perché l'avete la la vera diversificazione di estinzione di performances quello fatto delle prima ma anche ormai una diversificazione di comportamenti direi quasi soggettivi del distretto come se fosse un soggetto unico
Come punto io considero le multinazionali italiane sono multinazionali periferia si comportò da multinazionali con delle strategie per come vedete sono i dati del del del rapporto rappresentano benevola messi un'altra fase se avete del Duemila che siamo al massimo della mendicità su tutti i valori di Expo diminuzione anche di occupazione querele che però il Nordest è chiaramente caratterizzato per espansione all'estero
Resta di miscelare eccetera ma anche la capacità di attrarre investimenti stranieri più degli altri in nord-ovest abbiamo richiamato il canadese per esempio
A tutta una serie di aree penso soprattutto al Piemonte in parte all'aria che sta a cavallo fra Lombardia Liguria e Piemonte in cui ci sono iniziative nuove iniziative in settori tradizionali
Penso alla meccanica pensare alimentari e poi ci sono anche però molte iniziative di tipo innovativo penso invece all'informatica e alla telematica e così via
Nel centro Italia i distretti eccetera sono quelli che di più
Favoriscono interventi e attività legate alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione mentre il Mezzogiorno
A si trovi in una fase direi anche di grazia da questo punto di vista
Per un incremento di impegni diffuse nel settore enzimatici avremo pure di storie però in realtà non c'abbiamo l'Ittierre che poiché avvicinamento abbiamo l'orafo settore Orford del del terriccio abbiamo l'agroalimentare del Salento cioè grande diffusione ma in settori tradizionali come vedete questa mappa che forse si vede poco ma insomma è una prima mappa ricostruita fra distretti consolidati distretti emergenti
E ciò ci ha messo anche la le reti le reti infrastrutturali per perché è uno dei connotati precisi e che oggi la dimensione dei distretti fare come ci viene della tradizione per come poi è stata gestita sempre in maniera molto marginale nelle politiche
Vede una grande discrepanza fra quelle che sono le direttrici grandi direttrici di flusso di infrastrutturare la presenza dei distretti di altissimo profilo altissimo livello monsieur non voglio dire che dobbiamo riprofilare infrastrutture perché vuol qualcuno vorrebbe dire a me è stato uno sviluppo spontaneo sommessi dove volevano infrastrutture stavano altolà
Certo che oggi però noi abbiamo una mappa completamente diverso e pensate se non ci fossero degli i distretti industriali dove poi avremo una forte concentrazione urbana e anche le attività lungo certe direttrice che è un vuoto da altre parti decide dell'esempio
Consideriamo proprio il Nordest o consideriamo anche in Piemonte dove ci sono alcuni verdi che si vedono male
Chiudo sostanzialmente per dire questo che no c'è anche un'altra un altro aspetto
E questo rapporto con il territorio e quindi con i soggetti del territorio un altro elemento che sta cambiando
Gli ho detto all'inizio del periodo si allentano le relazioni con le istituzioni locali e anche con la società civile con l'ambiente e la Irina la coesione sociale lo vede molto bene qui perché per esempio se guardiamo solo gli ultimi tre anni
I testimoni dei distretti ci dicono che fondamentalmente le istituzioni decentrate a partire dal Comune dalla Provincia sa che c'è il Presidente della Provincia qui presente
Ma e l'opinione degli imprenditori e anche la regione che è stabile ma effettivamente in questo periodo ha avuto molti nuovi poteri cioè le istituzioni locali non sembrano più in grado di fornire linfa aiuto Enza la questione delle aree industriali che è una dei punti di crisi fondamentale di chiunque voglia fare nuove imprese mentre quanto lo abbiamo detto in passato e cioè il ruolo delle Autonomie funzionali e quindi ammesse solo due legame dico messo e in particolare l'università che è diventata autonoma proprio in questi anni sono nuovi soggetti
Che io non vorrei dire magari son delusi perché non ce la industriale quindi dicono non al Comune e poi invece hanno sono speranzosi perché la Camera di Commercio
Ha fatto un programma di Garda può darsi pure sono opinioni quindi non li vediamo però a me ma molto colpito presente quest'incremento dell'università anche perché io vedo in alcuni distretti che il rapporto con l'università è diventato un rapporto non non e risolti un rapporto abbastanza struttura e chiudo con
Con gli elementi che adesso dal nostro coordinatore anche della tavola rotonda cioè cioè in sostanza io quello che vedo come indìco bilancio come avete visto una una alcuni elementi molto sintetici di questi ultimi dieci anni e lo stanziamento e tre tre tre questioni che emergono al di là di tutte le logiche interne fenomenologica e di realismo
Cioè mi pare che da un certo punto di vista bisogna che i distretti contino di più con chi ha di più ripeto in generale ma non tanto per avere di più io sono per esempio contrario al fatto di considerare i distretti
Siamo andati da nessuna parte preferisco fare come abbiamo fatti in questi dieci anni con rifare in maniera più sistematica una mappa realistica basata cioè e vale molto più una mappa dal satellite che va una mappa
Su su fatta con l'Istat o con la Gazzetta Ufficiale però questo vuol dire che per contare di più bisogna che ci sia una mappa delle quali sono le le cento molto multinazionali dell'isola bisogna che qualcuno lo dica senza senza che
Questo anzi bisogna far arrivare una tassa così nessuno dice non ci sono anch'io voglio esserci anch'io mettetemi ragazzetto prima si paga cento milioni
Dico per dire un'idea all'amico consolati al Club dei distretti ma sono certo che da un certo punto di vista qualcuno deve avere da qualche parte una una come dire una
Mappa ma soprattutto una
Sanzione di quello quelle che sono per caratteristiche oggettive le multinazionale dell'Italia
Secondo punto fare un monitoraggio delle fenomenologie non per congiuntura come l'abbiamo fatta noi ogni anno vi chiediamo di più o di meno c'era ma fare un monitoraggio per delle fenomenologie che sono fondamentali proprio per qualificare le multinazionali territoriale
E terza questione secondo me contare di più per rappresentarsi come insieme arretrati una mappa rete sul territorio
Rappresentarsi per le cronologie che emergono dai distretti non quelle generali proiettare dispetti terza cosa signor mai contare di più per rimuovere le varie dimensioni che vuol dire no abbiamo oggi enormi barriere a far crescere le nostre imprese
Abbiamo delle barriere che ne forse proprio per questa manca
Bassa cultura e conoscenza diffusa oggi problema del dell'industria italiana è che siamo ridusse di piccole e medie imprese perché ne ho detto industrie piccole imprese che fa Rete quindi e alloggi che aveva multinazionale territoriale
Oggi il problema è che appena provi a fare un passettino avanti
E Chai il doppio di problemi cioè il doppio di obblighi Chai anche i di il doppio di verifica dei controlli di delle varie insomma schietto che c'è un problema
Essenziale cioè trasformare alloggi e dire il nanismo italiano no il problema non è che l'italiana Marin muove gli ostacoli che lo fanno crescere questo è una cosa io ritengo molto importante
Secondo punto
Abbiamo un contesto fortemente competitivo e quindi bisogna che nell'insieme dei distretti una volta di sono dati una forte identità
Come parte costitutiva dell'industria italiana forse devono ragionare in maniera più definita su due cose
Di carattere generale la prima
E che il distretto è il distretto delle che l'impresa l'impresa dell'imprenditore e oggi invece l'organizzazione imprenditoriale meriterebbe un'evoluzione
E l'evoluzione io che ho messo tre cose ma se ne possono dire quante ne vuole primo problema raggio che ha io per internazionalizzare mi per fare delle per usare nuove tecnologie dico due cose
Il competenza dell'imprenditore che è bravissimo
Nel produrre nell'inventare prodotti che è bravissimo ed esporta però internazionalizzarsi è un'altra cosa sua logistica cioè accordi Giada sapere le lingue non solo il rumeno che una lingua latina anche qualche lingua slava nonché l'India di altro tipo accedere c'è già nel avere tante altre cose
Quindi a questo punto c'è un problema di management all'interno dell'impresa perché è chiaro che noi abbiamo un sistema di impresa tutte centrate sull'imprenditore che ammazzato il sistema di imprese entrate sommati qualche qualche bilanciamento andrà fatta secondo punto c'è un problema di risorse umane la domanda cresce se non ci sono le persone
Come fanno a crescere le aree di stretti detti o stamattina l'ennesima cosa Riviera del Brenta non ci servono domani cinque mila persone se no qui non si fanno
Allora c'è un problema di orientare risorse umane verso l'industria perché è vero c'abbiamo meno giovani c'abbiamo però è anche vero che l'azienda non è che si è vista oggi come l'azienda è sempre quella
Di Tempi moderni insomma no giovani diplomati cioè io per andarsi Porcari Grass Francesco canzoni Grasso ma è grasso non esiste più Grasso disteso la Pasqua l'altro discorso cioè voglio dire il punto essenziale e che noi sulle risorse umane non solo abbiamo
Abbiamo da fare delle politiche
Verso i giovani che abbiamo verso quelli che non abbiamo lo risolviamo porre il problema
Mi diceva una cosa molto intelligente dico il Canavese perché abbiamo recepito però lui dice a sto punto immigrati d'accordo ma no ma io immigrati Merivale a qualificare sul posto Melli provo e Poli Bortone Ivrea
Per dire
Che Jeeves razzisti non lo so secondo me se è una cosa che giusta per tutti no
Però certamente non si può solo lamentarci non c'abbiamo dei giovani sono tutti degli Stati-chiave giovani sono quelli che sono
E bisogna presentare la realtà come perché sono dice io non so se ha verificato fatto l'azienda tutti sacrificati come perno sedeva nel distretto del piacere giustamente no
Se noi belgi guardato musei un diplomato io di riqualifica o c'è un mestiere c'è una professione poi ci vuole tempo pareri messaggio da io non lo vedo terza questione la finanza noi siamo per l'economia reale a finanza
E certamente una bolla
E che togliere qualsiasi capacità di gestione all'economia reale problema della finanza abbiamo visto nel Mezzogiorno problema gravissima in generale
Un nuovo rapporto anche col sistema finanziario che sta ricreando queste concepì accenno le casse punto dal primo abbiamo fatta lacrime anche perché le casse risparmio la realtà territoriale oggi abbiamo questi Mega
Concentrazioni bancarie saprò dare la finanza io me la porre diceva riprese guadagnano tanto c'hanno i soldi in contanti adesso ci sono solo il problema di come cambiare linea euro Enzo quest'altra questione io queste tre cose credo che siano delle cose e la l'altra questione parallela a quella risorse umane e che competizione oggi vuol dire decentrare
Tutto quello che ha una comprò un'alta componente di costo del lavoro è un basso valore aggiunto questo problema decentramento è un problema che si pone non soltanto in termini come dire puramente evocativi
Andiamo a Timisoara perché il problema è questo lo dico brutalmente per me bisogna decentrate
Però il decentramento è una cosa che se fa se viene fatta in maniera sistematica sia una cosa traumatica
Ma non per l'impresa media che dice entrava arterà Orazio avrei subfornitori che non si può muovere che era certamente non ha nessuna possibilità di andare cioè l'impresa di cinquanta addetti che fare domai afferma
Quando i fermani credo mai le fanno fare in Albania che fa
Questo è un problema digestione perché se no ci sarà la rivolta non solo del sindacato Marisa Rivolta del territorio se no tu ammazzi distretto quindi secondo me il decentramento è una cosa su cui e inevitabile andare come si sta andando a ma va gestita
Finisco perché critico due cavolate basta chiuso
Le nuove tecnologie non sono né un miraggio perché dice dopo aver tanto
Sudato i rubinetti adesso facciamo le primarie Howard possiamo pure di ravvivare azzardata mi sembra che oggi su tutti i giornali facciamo prima Caporale si deve avere per la mente avrei atteso al di là c'erano economia oggi è lume del dico qui perché sui consolati vuole saperne di più le sue poco ha certamente e la possibilità di esaltare la funzione di impresa rete come come oggi
La larga banda i software condivisi stesse via del Brenta Cia un portale con cinquecento aziende certo ai cioè c'è un Fo versante esterno
Ciò versante di business to business c'è un versante strettamente funzionale al di alla produzione di impresa vede quello che abbiamo messo e se voi non è Südwest che in Italia sarebbe la Calabria no ma software e condivise cioè condividere alcune strumentazioni avanzate un problema non tecnologica è un problema
Ancora una volta di
Contrattualizzata fra le aziende e quindi pensare al Distretto digitale no come quello in cui che che abbiamo già cambiata la lo sarebbe comunque un fatto importante che ci siamo abbastanza in ritardo
Ma anche moltiplicare la forza ma questo lo metto qui
Col consolati denso ci posso dire su questo tante cose aumentare molto la forza della logica della Rete
Il decentramento lo fai ma come lo fai a controllare cioè i sistemi decentrati oggi funzionano sono quelli fondamentalmente basati su una logistica informatica
Merloni Chartis informare se non potrebbe avere dodici stabilimenti nel mondo e vendere su cento mercati e quindi questa questa logica è una logica una sfida su cui io ritengo oggi non siamo avanti sì nonostante che poi perché abbiamo alcuni fatti episodici abbiamo oggi troppo Balestra plurimi l'abbiamo un passato non curiosissimo come progetto di Prato fu fatto in maniera forse troppo anticipate a ciò ecco io dico contare di più
Competere
Realizzando delle strategie molto concrete che però possono aiutare tutti i distretti produttivi poi ognuno se delle fatti suoi e utilizzare le nuove tecnologie nella logica del distretto industriale che una logica fondamentalmente
Ma mi fattoria da produttiva di rapporto col mercato
Ecco benissimo grazie per questo intervento appassionato io mi chiamo Franco Vergnano sono un giornalista del Sole ventiquattro Ore e devo dire che ho accolto con molto entusiasmo questo invito
Anche perché noi ci occupiamo molto di distretti prima
Verità ha citato Alberto Mucci come primo giornalista che aveva portato sulla grande stampa il concetto di economia sommersa
Alberto Bucci è stato punto se mi consentite questo aneddoto personale la persona che mi ha assunto
Il numero e da cui che mi ha insegnato il mestiere adesso è andato in pensione di tanto la vado a trovare ma bisogna ancora sempre delle cose
Io qualcosa credo d'aver imparato comunque i semi che aveva messo venti qua a ventiquattro ore Mucci hanno hanno dato dei buoni risultati perché e dieci anni fa proprio ventiquattro ore ha pubblicato la prima grande inchiesta giornalistica sui distretti industriali da cui era stato tratto un libro che si chiamava appunto gioielli bambole e coltelli
Ecco dove si cercava di fare una prima mappatura del made in Italy
E prima Roma ha detto se non ci fossero i distretti che cosa sarebbe l'Italia
è molto semplice semmai i distretti con il loro export sono quelli che pagano la bolletta alimentare
E la bolletta energetica dell'Italia quindi ecco sono due dati che però ci danno esattamente il peso di che cosa di che cosa sono i distretti
I distretti sono anche in continua evoluzione come giustamente ci ha detto prima verità alcuni muoiono quelli tra tra quelli morti c'è proprio uno del nostro titolo del nostro libro perché il distretto delle bambole di Canneto sull'Oglio è morto altri nascono altri cambiano pelle altri si reinventano completamente che so io gli esempi sono infiniti tra a Ragusa che ha are inventato le lavorazioni del marmo
Oppure a vigevano che è passata dalla dal dal maxi distretto delle calzature
E si è riconvertito nella produzione di macchine per calzature ed è diventato il il leader mondiale
Quindi queste analisi del del Censis che sono arrivato ormai alla alla decima edizione quindi hanno comunque anche un loro valore celebrativo sono sempre più importanti anche perché la realtà diventa veramente sempre più difficile sempre più difficile da leggere no prima si diceva i distretti industriali nel terzo trimestre sono andati meno bene
Però temiamo e della Pro all'indice della produzione industriale ha toccato il picco a proprio al mese di dicembre e quindi ecco che riprendiamo anche il concetto di micro micro ciclo no
Adesso la produzione industriale è crollata però le imprese ci dicono che stanno raccogliendo ordini a livelli storici ancora ancora soprattutto anche anche sull'estero quindi abbiamo queste e continua contraddizione questa difficoltà di leggere
Di leggere l'economia in particolare di leggere l'economia locale ecco tra l'altro proprio in questi giorni gli economisti ricorrono sempre più spesso
A delle metafore da entomologi oppure a contatto con la natura proprio una settimana fa a a Milano si è è stato un grossissimo convegno è stato rispolverato la metafora di Gai Brett
Sulla calabrone che secondo le leggi dell'aerodinamica non potrebbe volare e mentre invece vola così è stato detto le piccole e medie aziende italiane teoricamente secondo i cannoni del del movimento anglosassone per dire
O i distretti anche non potrebbero però esistere invece Isis
Sono e e si fa valore si fanno onore in tutto il mondo
Proprio qualche settimana prima l'autorevole Banca d'Italia proprio in un saggio sui distretti in un grosso volume sui distretti aveva parlato dello sciame organizzato in proprio per organizzare per descrive la situazione
Di questi di questi micro microaziende organizzate in macro di stretti poi proprio De Vita nell'articolo che ho citato prima ha fatto riferimento ai ai sistemi biologici per per descrivere appunto i mutamenti che sono in atto questo per dire che ci dà la difficoltà a leggere a interpretare i fenomeni di fortissimo mutamento
Che sono sotto gli occhi di tutti noi che però non riusciamo probabilmente nemmeno nemmeno a percepire un'ultima cosa per dire che la globalizzazione nel bene e nel male e anche l'avvento di internet andò dopo un primo periodo diciotto hanno messo in evidenza una grande capacità di reazione dei distretti italiani
Ma grandissima capacità di reazione che si stanno stanno appunto cambiando pelle stanno reinventando si stanno punto era inventandosi
La prima testimonianza per discutere la molta carne al fuoco che abbiamo messo non viene da un distretto ma viene da così tanto per semplificare le cose va be'abbiamo un nuovo contributo no viene da Giordano fratello che è direttore dell'associazione degli artigiani di vicenza
E loro un'esperienza molto interessante perché hanno messo in rete le PMI comunque ci racconterà lui stesso la loro esperienza presso
Allora sì infatti io non rappresento distretti
Dirigo un'associazione di categoria la Sonatina né di vicenza
Che se volete quando si parla di PMI proprio la parte più piccolina la definizione di impresa artigiana lo sapete definita per legge sono ci sono dei criteri di missionari che definiscono un'impresa artigiana anche se adesso ci sono delle evoluzioni
Quindi il fatto di essere qui a me far piacere perché sono in qualche modo anche l'impresa artigiana viene considerata protagonista io cercherò di farlo
Vedere anche della vitalità dei distretti e la cosa altra che cercherò di testimonial gli oggi è che le associazioni di categoria non solo quelle nostre
Io le ho meno le considero protagoniste dello sviluppo
Cioè capaci di produrre in inventare il futuro
Allora qualche piccola considerazione su cosa io parlo di vicenza Veneto nord est indifferentemente cercando di farmi capire ogni volta che faccio riferimento qualche dato
Allora io parlo di del cosiddetto capitalismo molecolare
Quel che quella
Sussiste area di piccole o piccolissime imprese
Dove il capitale e lavoro eh lascia eh consolidato in un'unica in un'unica entità la distinzione tra capitale e lavoro non c'è di un imprenditore artigiano voi sapete vive della sua capacità di fare
Il capitalismo molecolare per quello che sono riuscito a capire gli Ossi è
Evoluto che si è affermato anche grazie alle cosiddette appartenenze economiche ad esempio i distretti sono stati sicuramente
Sistemi che hanno favorito la lo sviluppo la nascita e lo sviluppo la piccola piccolissima impresa le catene di fornitura di subfornitura ma anche le appartenenze associative ecco qua dove io rivendico un ruolo per le associazioni di categoria
Nel senso che soprattutto nel Veneto nel Nord Est la presenza formidabile di associazione di categoria voi forse non saprete che le associazioni di categoria più grosso e più grandi sono nel Veneto o nel nel Triveneto
La società nazionali centrale più grande socio sono in Italia abbiamo venti mila e novanta associati quindi ma poi anche le associazioni industriali anche le associazioni commercianti c'è questo fortissimo e qua ci sarebbe da recuperare anche storicamente perché c'è stata tutta questa evoluzione
C'è un bellissimo libro di Gabriele De Rosa che palanchino del fattore religioso che ha in qualche maniera contribuito questa nascita di insomma discorsi anche molto molto molto interessante
Quindi però siamo io sono Costanza convinto che le organizzazioni di categoria compresa la mia è un'organizzazione che viene definita dice Zanda e chi ha il professor Santini quindi bisogna re inventarsi ripensare al proprio ruolo
Se è vero che sta cambiando
Il mondo sta cambiando il contesto dove opera la piccola impresa sta cambiando la piccola e quando io parlo di piccola impresa capite sto parlando d'impresa artigiana quella con due vediamo una Mary quattro virgola otto dipendenti per impresa e quindi se volano proprio della piccolissima impresa
Però queste piccole imprese io mi farò cerco di farmi capire sono capace di cose straordinarie
Allora i fattori strutturali del del del del modello Veneto non illecito velocissimamente perché riconosciuta ampiamente la prevalenza della piccola piccolissima impresa qui c'è qui la commistione tra famiglia e impresa non si riesce mai a capire qual è il confine tra l'impresa la famiglia anche dal punto di vista ve lo dico contabile amministrativo è molto spesso è risulta complesso complicato
Le reti ecco qua il discorso come piaciuto molto le reti di dimensione cumulata che sono maggiori della grande impresa il concetto di multibrand multinazionale territoriale
Cioè sono capaci questa impresa e questi queste are sistema di piccole imprese di essere protagonisti Vittorio faccio l'esempio del loro
Quando si pensa a vicenza solamente ci pensavo a vicenza ci sono seicentottanta unità produttive del settore orafo cinquecento se novantacinque sono artigiane quindi l'artigianato e il loro a Vicenza
è produzione di a e dell'artigianato
Altro concetto l'imprenditoria l'esazione del lavoro e la personalizzazione dell'impresa qui è imprenditore che forza e debolezza insieme della piccola impresa
E poi la ridotto organizzazione caratteristiche punto del sistema del modello veneto del Nord Est la ridotta organizzazione e l'elevata flessibilità pavido qualche dato a proposito di flessibilità
Il part-time è presente nel Nord Est per il novantatré nove virgola scusa nove virgola tre per cento rispetto al sette virgola nove dell'Italia
Quindi è un fenomeno in costante crescita
Veniva concepito il il il lavoro tempo fa
I contratti a tempo determinato sono passati dal ventidue per cento del novantuno al quarantadue per cento attualmente e l'incidenza del lavoro a tempo indeterminato è passata al trentotto per cento contro il cinquantacinque del novantuno
Quindi ci stanno nascendo forme straordinarie nuove io ho citato solo quelle più classiche ma ce ne sono anche altre forme compreso il telelavoro che si stanno anche affermandone se stiamo alle piccole imprese
Qualche dato anche per capire appunto il fenomeno del nord est che aggiungo a quelle che già possedete tenete conto che il Veneto rappresenta il sette virgola otto per cento del totale della pole della popolazione esporta però il quindici per cento
Del totale delle esportazioni italiana
Solo vicenza vicenza esporta ventuno mila miliardi sapete questo anche questo ci scrive sulle pagine dei giornali esporta tanto quanto la Grecia o il Portogallo
Da solo
Beh sul tasso di occupazione non mi dilungo perché lo Cossu conoscete ampiamente vicenza un tasso disoccupazione del due virgola sette per cento i fatti problema grave grosso che noi abbiamo e quello che non si riesce più a trovare gente e quindi si stanno stanno arrivando problemi nuovi come quello consistente dell'immigrazione io vi do qualche dato sulla immigrazione
Ci sono fenomeni anche abbastanza originali sull'immigrazione non ci sono solo dipendenti tenete conto che il tutto fatto cento il totale dei dipendenti dell'impresa artigiane di vicenza in questo caso visto che noi lo monitoriamo costantemente questo fenomeno
L'undici virgola quattro per cento sono lavoratori extra comunitari
Fatto cento il totale ne abbiamo nell'area di distretto della concia disegnano Chiampo ogni cento assunti cinquanta sono extracomunitari
Con tutta una serie di problemi che nessuno
Io lo dico molto
Nessuno è nelle condizioni affrontare perché Dash Folon da soli né il Comune né la Provincia si riesce ad affrontare il problema occorre qui ecco quello che è un un aspetto metterci assieme per poter fare in maniera tale che questo bene
Che sono le il lavoratore strumentali possono essere non solamente a vivere in condizioni di normalità essere utili per loro stessi e anche per l'economia che lì accoglierà
Ma il secondo dato fondamentale che di solito non non non non si vede poco e che a vicenza
Iscritte al registro delle imprese artigiane
Quindi noi lo consideriamo anche questo non lo neghiamo
Ci sono quattrocento quarantasei imprese
La maggioranza dei quali sono associate nostre il cui titolare è un extra comunitari
Quindi guarda che tu quattrocentoquarantasei imprese su venticinque mila
Comincia e sono e sono tassi di crescita straordinari
Il tasso di peso intorno al venticinque per cento Bing prese artigiane il cui titolare è un extracomunitario è particolarmente consistente e questi almeno nel nostro caso sono soci a tutti gli effetti e fanno domande diverso rispetto a quelle domande che l'impresa associate fanno la propria associazione pensate secondo la prova problema più grosso e lo stiamo cercando di affrontare insieme
E il problema ovviamente dell'abitazione
Della caccia e noi stiamo inventando cooperative sociali agenzia immobiliare vi assicuro che è una in fermento notevole anche associativo per poter dare risposta a questa gente che ha ovviamente gli stessi identici diritti perché come si dice pagano le tasse non quindi in qualche maniera e in ogni caso insomma è gente che sta e tra l'altro c'è anche il fenomeno del
Per quanto non allineati del ricongiungimenti familiari con tutta una serie di problematiche che adesso qui non non poco
Allora questi sono alcuni dati della situazione attuale qualche evoluzione possibile del modello e quindi anche qualche punta qualche qualche segnale di debolezza allora segnali debolezza riguardano la possibilità di trasmettere quello che era un punto di forza dell'economia delle Pd piccole dimensioni che era la conoscenza TAC cita l'imprenditore conosceva sapeva produrre e lo trasferiva il proprio o figlio o i propri apprendisti
Una conoscenza non codificata gli faceva vedere come si fa ecco il problema delle reti del del della crescita e poter
Trasferire trasmettere queste conoscenze che sono diventate erano il punto di forza dell'economia di di piccole piccolissime dimensioni ma evidentemente sta diventando un limite
La difficoltà di fare sistema ecco una sfida per il mondo associazioni delle delle associazioni si diceva prima che RAI protagonisti dello sviluppo stanno perdendo
Capacità proattiva Comuni Regione provincia stanno crescendo a me fa piacere perché lo ne stiamo anche in qualche maniera sfruttando le le cambi com'è sull'università confermo anch'io che l'università è scesa dai grandi castelli
Stiamo lavorando insieme nessuno anch'io protagonista insieme con qualche iniziativa ma anche le associazioni di categoria
Sono protagoniste di questo sono nelle condizioni di produrre ambienti favorevoli allo sviluppo la piccola impresa
Poi noi nel Veneto diamo un'altra delle debolezze che è ormai storica che il deficit infrastrutturale se venite dalle nostre parti vedrete quanta difficoltà ci si riesce a asportare noi abbiamo un sistema di abili di viabilità costruito negli anni cinquanta sessanta se volevo moltiplicate in incrementate quanto aumentata la produzione dagli anni Sessanta al due mila
Rendete conto qual è l'intasamento che abbiamo è quello che stiamo in questo momento
Ultime piccole considerazioni sul ruolo delle associazioni di categoria
Questo prete che le associazioni categoria si occupano di tre grandi in sistemi la la rappresentanza di interessi la produzione erogazione di servizi e la promozione di iniziative economiche così dice Richard Norman e così anche racconta il professor Zhang
Bene rispetto a queste tre attività stiamo cercando di Ri ripensandole le le le le le attività delle associazioni
E immaginando che proprio in un sistema di piccole e piccolissime imprese ecco il concetto è la piccola impresa da sola non ce la fa a competere nei mercati internazionali ce la fa solo se fa parte di un sistema le associazioni sono offrono tessuto connettivo alle piccole imprese
E io dico mi sento di poter testimoniare che la capacità che hanno avuto le piccole le piccole e piccolissime imprese venete vicentine di arrivare sui mercati internazionali loro e per certi aspetti l'esempio più eclatante sapete che loro viene asportato al novantacinque per cento della produzione vicentina
è stato anche il fatto che le associazioni di categoria hanno prodotto questa sistema di relazioni dirette
E forse questa la testimonianza che pro mente c'è si aspettava da me Stas oggi e il fatto che siamo qua e che abbiamo sovrapposto a questo sistema di relazioni di reti fiduciarie la tecnologia
Io testimonio del fatto che abbiamo costituito un portale
Dove ci sono quattro grandi aree sia l'area del procuro man dove le aziende artigiane sono nelle condizioni di acquistare on line e lo stanno già facendo
La possibilità l'area degli commercio dove aziende possono vendere i propri prodotti e lo stanno già facendo un'aziendina di Recoaro forse sapete dove che produce scio vicine
Ha cominciato ha fatto il prima è stato il primo caso a settembre l'osso impartiti il sedici settembre quel portale il diciannove settembre un venti non mi ricordo ha venduto il primo lotto di sciorina in Germania
Ha aperto una bottiglia di champagne e vi assicuro che sommando costruirsi imprenditore vendeva CIO linea sì alare insomma è quel territorio l'area sia quella del del Vitous sì del Business to Consumer questa che però e lo verifico io costantemente Suma è molto lenta mentre si sta fermando quella della di tubi quella della possibilità di interagire tra impresa
Poi abbiamo l'area dei servizi e quella delle Community cioè la possibilità della creazione di comunità verticali reali o virtuali nei confronti delle quali in comunità offrire informazioni persone personalizzate consulenza formazione on line cito solo qualche esempio noi ho lanciato una primo esperimento di formazione on line
E avevamo immaginato un gruppetto di una quindicina di aziende abbiamo ricevuto centottanta risposte stiamo facendo formazione all'Aja centottantasei aziende artigiane
Il dato è questo non l'ho immaginato questo portale dedicato a vicenza s'immaginate che noi diamo Cucciari lasciato Ventimila password
Quindi le aziende artigiane vicentine hanno già la possibilità di poter interagire attraverso questo che è uno strumento è un un qualcosa che viene offerto è un'opportunità che viene data ma la cosa forse un pochettino più rese into interessante è che a questo progetto immaginato in casa vicentina hanno aderito
Tutte le organizzazioni di Confartigianato del Nord Est
Quindi il bacino di di di utenza potenziale delle venti mila imprese associate vicentine è diventato di colpo duecento dieci mila imprese
L'idea è quella di poter offrire e adesso naturalmente questi orizzonte ci impegnano anche con una responsabilità elevatissima però il bacino due hanno aderito anzi sono diventate Sorce di questa società che abbiamo costituito tutte le associazioni di Confartigianato del Nord Est
Quindi un'otite voi immaginate che potenzialità può avere un sistema del genere se fatto bene può davvero aiutare la piccola impresa a vincere la sfida della net economy questa è l'obiettivo che ci siamo posti
Ma secondo dato abbastanza interessante se volete
E ripeto forse lacrime testimonianza senso anche su quest'altra comunicazione che Vito è che lo stesso bacino potenziale di utenza per l'utilizzo delle delle delle delle delle di della della net economy noi lo stiamo immaginando per la costruzione ad e lo lo faremo nel giro di una quindicina ventina di giorni di un consorzio collettivo di acquisto di energia elettrica
Ci sono già associazioni industriali soprattutto che stanno hanno già costituito consorzio collettivi però pensate averlo immaginato e costruito per le realtà dimensionale di piccolissime dimensioni
è una pratica vasta sorrisi originale pensando che l'abbia fatto delle proiezioni di consumo
Per le imprese artigiane i numeri vi assicuro sono estremamente interessante anche per i potenziali fornitori tant'è che stanno venendo tutti quanti uno uno a chiedere notizie su questo consorzio
Quindi io volevo solo dirvi che e testimoniano il fatto che la la la piccola impresa epica impresa delle delle dei distretti industriali
Ha bisogno chiede oltreché legittimazione in qualche maniera c'è anche stata dal punto di vista anche riconoscibilità non tanto politica secondo me ma economica
Chiede qualcuno che l'accompagni in questi processi di sviluppo per evitare di perdere il treno o insomma perdere qualche opportunità nella competizione internazionale
A questo proposito un altro degli esempi che secondo me può Estrada stanza utile interessanti è che
Stiamo andando a cercare opportunità di collaborazione a vari livelli
Vi assicuro in giro per il mondo insomma ci son due miei collaboratori che sono in Vietnam in questi giorni
Immaginando di iniziare a parte che ci sono già aziendine nell'area aziendine artigiane nell'area del Nord Est ma abbiamo intrattenuto una sorta di ecco i protocolli d'intesa di cui si parlava prima no
Nulla di di ieri di concreto definitivo ma cominciamo mettere su qualche traccia qualche piccolo percorso
Che metterà in riferimento costante stabile e quindi creazioni di reti di relazioni perché l'obiettivo è quello con la realtà assolutamente immaginabile gettano annullato io spesso sono a Vilnius fra due mesi siamo stati in Argentina in Sudafrica in Tunisia
Cioè laddove ci sono piccole imprese che da sole provano a sperimentare forme di cooperazione internazionale secondo l'idea che abbiamo che noi ci deve essere anche l'associazione che l'accompagna
Quello che in sintesi estremo abbiamo stiamo pensando è che
Le associazioni di categoria sono interna dita del sistema di competizione se è vero come si dice che la competizione è sempre più tra sistemi più che piuttosto che tra imprese
Bene e il sistema dentro il quale ci sono le istituzioni locali ma ci sono anche le organizzazioni di rappresentanza che producono vantaggi competitivi per l'impresa
E noi ci siamo pro e ci sentiamo o vorremmo essere protagonisti di questo tasso di competizione e la sfida che punto ci stiamo dando è quello di mantenere elevato il tasso di competitività anch'io sono dell'avviso che la legittimazione Ulla riconoscimento dei distretti per legge sia la morte
Dei distretti
Per cui anche se in Veneto ci sia stato una una legge che ha in qualche maniera ha tentato di definirli non so che fine farà perché in realtà non è stata ancora
Approvata definita ma a mio modo di vedere sarebbe la fine perché in realtà ecco quello che si diceva prima e la energia vitale che c'è dentro il sistema di piccola impresa o delle aree sistema che produce ricchezza e anche capacità innovativa grazie
Grazie ma lei dottor fra Aldo il senso di questa o di questo intervento pure il segno di pure dei distretti era appunto quello di dare un esempio sul versante di una delle grosse sfide che dicevamo prima quello dell'applicazione della tecnologia
Intesa appunto non come ricerche in assoluto ma come applicazione delle tecnologie in cui noi italiani siamo maestri è dell'innovazione adesso la parola a Luciano Consolati che e e qua come e il segretario del club dei distretti industriali italiani però è anche direttore di un'agenzia che come dicevamo prima un'agenzia di servizi all'impresa che si chiama Lumet
E quindi credo che avrà parecchie cose interessanti parecchi esempi interessanti da dirci prego
Dei testi
Innanzitutto volevo ringraziare il Censis sempre di questa opportunità che che dal Club dei distretti di far sentire la propria voce in un momento diciamo così così importante e che con questa periodicità diventa e praticamente un riferimento per quanto accade nel mondo degli stretti e delle e dello sviluppo locale in generale
E il mio intervento sarà articolato su due parti la prima cercherà di entrare un po'nel merito delle cose dette che mi scuso per il ritardo però preziosa di masse di problemi
Con la quindi ho sentito magari ho perso le parti più interessante del professor De Rita e così via però cercherò di intervenire diciamo su quello che sono riuscito a sentire
Soprattutto partendo da alcune considerazioni dalle considerazioni conclusive del dottor Roma
Che riguardano i tre punti perché dei distretti del contare di più delle strategie per competere vedono sfidarsi con le nuove tecnologie collegando poi questi tre punti gli esempi sui quali che noi stiamo vivendo
Nel nostro territorio o dall'osservatorio del Club dei distretti
Spendo due parole sul club magari tutti presenti conoscono il Club dei distretti però è doveroso che lo dica di cosa si tratta è un'associazione di secondo livello che raccoglie il ventotto oggi tra i principali distretti italiani
Ha il compito di come si può dire scambiare esperienze tra gli operatori che direttamente operano all'interno del delle dei singoli distretti siano essi rappresentati da associazioni di categoria da agenzie dare eccetera eccetera cioè degli interlocutori che si propongono diciamo così in rappresentanza
Del distretto
Inizialmente era nato anche e aveva tra l'altro ha tra le sue missioni anche quello di fare un minimo di azioni di lobby per quanto riguarda il potere centrale quindi il riconoscimento dei distretti dal punto di vista anche delle politiche e poi diremo anche qualcosa sul fatto che la legge o l'individuazione c'è la morte o la vita i distretti mi sembra un termine un po'pesanti però al di là di questo entreremo poi nel merito
E dicevo questa azione di lobby oggi si è si è spostata ovviamente con lo spostamento del decentramento delle funzioni in particolare per quanto riguarda le politiche industriali a livello territoriale a livello regionale e quindi gli interlocutori
Non sono più soltanto il ministero che so dell'industria eccetera eccetera ma diventano i singoli assessorati tre sicura nei giorni dei quali e rispetto ai quali i rappresentanti del club poi fanno le loro azioni di come si può dire di sensibilizzazione e di stimolo per quanto riguarda le politiche distrettuali
Allora fatto questa breve presentazione del club io partirei proprio da tutta una serie di considerazioni che sento ripetere sempre sempre sempre di più in tutti i convegni ai quali partecipò sui distretti industriali
Ci partecipavo prima ci partecipo ancora di più adesso che sono segretario del club ma la musica non è cambiata
E ci stupiamo ancora che i distretti sopravvivano ci stupiamo ancora di di tutta una serie di considerazioni parlo del dibattito in generale non certamente in casa Tel sei si sa al cui va dato il merito di avere portato alla ribalta con la solita serietà anche il fenomeno dei distretti
Però partendo dal presupposto del cioè dalla metà froda il calabrone che per amico Franco sarà che ogni tanto
Cito anch'io ma la cito in senso contrario il problema non è perché il calabrone vola ma pro in mente perché i canoni del management anglosassone non sono adatti per leggere la nostra realtà allora il problema di fondo e con quali le intendiamo reggere alla realtà
E qui mi collego anche alla classificazione che è stata fatta delle diverse aree dello sviluppo locale penso altrettanto interessante dal punto di vista della mappatura io ho l'impressione che questo termine distretti sia un poco usato oggi non voglio fare il sacerdote del distretto marcia alianti
Però in qualche modo è un conto parlare di sviluppo locale in termini allargati in cui si collocano anche i distretti è un conto parlare di distretti che diventa sviluppo locale solo due cose secondo me due prospettive diverse
Parlare di sviluppo locale in cui si collocano anche i distretti e diciamo è la via corretta che mi sembra sia stata presentata oggi in cui poi si individuano diverse tipologie di altre aree
A volte sono le aree in crescita le aree di sviluppo cioè con tutte le denominazioni che vogliamo dare e così via ma che sono una una parte una sfaccettatura di come lo sviluppo locale poi trovi dei percorsi che sono a volte di tipo distrettuale altre volte di tutt'altro tipo
Rispetto alla domanda che ci si faceva l'inizio
Se in Italia non ci fossero stati ristretti cosa sarebbe accaduto io penso che ci sarebbe stato qualcos'altro scusate la banalità
Ma siccome ho grande fiducia nella proprio girando un po'il nostro Paese e sulle nostre persone note imprenditori non penso che voglio dire questo sarebbe stato ha certamente il fenomeno distrettuale è un fenomeno tipico caratteristico delle modalità di sviluppo del nostro Paese ci sono anche in altri in altri Paesi però abbiamo visto anche dall'articolo ieri
Ed erano i governi hanno sono realtà diverse quando io leggo che la data vuol far nascere novantasei distretti in Francia con quattro mila seicento imprese io mi giro torno nel mio distretto ne abbiamo tre mila e cinquecento imprese
Soltanto le nostre ristretto cioè e non abbiamo fatto niente per farle nascere anzi qualche anno fa dovevamo fare qualcosa per evitare che nascesse
Perché c'era un problema di Hale si era un problema di saturazione eccetera eccetera quindi e vorrei ribadire l'originalità del del fenomeno distrettuale italiano poi è stato mutuato è stato inventato cluster non club cioè tante cose la letteratura poi ovviamente deve anche nutrirsi di tutta una serie di di di dibattiti ulteriore così però questo mis mi pare sia doveroso ribadire il fatto che i distretti oggi sono ormai un fenomeno come si può dire strutturale un fenomeno consolidato del nostro del nostro sistema solo un fenomeno che ovviamente prova monitorate va guardato perché sono in profonda evoluzione come giustamente qualsiasi anch'io amo questa questa metafora solo un organismo biologico cioè qualsiasi cosa che ha a che vedere con i centri sociali in qualche modo è un organismo biologico anche se più o meno complesso che però mette in campo delle reazioni delle azioni delle risposte eccetera eccetera come sommatoria magari dei comportamenti dei singoli e così via quindi
è chiaro che da questo punto di vista anche nell'ambito dell'ampio fenomeno dei distretti
E potremmo individuare tutta una serie di come si può dire cicli di vita di pezzi di questi organismi di questi organismi biologici che si stanno muovendo
Ci sono distretti che stanno emergendo magari c'erano anche prima ma in questo caso abbiamo cambiato le lenti a loro abbiamo scoperto i distretti del sud
Che probabilmente sono anche più vecchi di quanto potessimo immaginare anche prima dei libri di alcuni amici che hanno scritto eccetera eccetera
Te distretti che stanno che stanno emergendo che al di là di tutte le viene del demonizzazione sul fatto che siano distratti dal sommerso non sommerso comunque io penso c'è una via allo sviluppo che sempre meglio che niente e quindi questo è comunque un percorso che poi da valutare anche perché se vado indietro alla memoria negli anni cinquanta i distretti di cui oggi stiamo parlando come distretti consolidate che stanno affrontando
Per esempio il passaggio la digitalizzazione si era sono distretti che gli anni Cinquanta lavoravano ancora così come stanno lavorando oggi gli Stati del Sud nel sommerso
Vi faccio soltanto un esempio voglio dire che è una battuta però negli anni Cinquanta
Per chi minima conoscenza delle realtà bresciane che sono voglio dire distretti fondovalle medievale ci sono questi tornanti per salire ai nostri stretti del c'era una persona che era quasi di vedetta Hunter perse nel segnalare quando arrivavano
Guardia di finanza altri soggetti quindi e da lì però è nata una realtà che oggi è una realtà di primo piano
Senza quindi nulla togliere dal punto di vista di questi sentieri particolari dello sviluppo dello sviluppo locale
Quindi questo mi pare che forse in qualche modo doveroso
Per quanto attiene agli aspetti segnalati dalla dal dottor Roma io penso che
Il contare di più si è si è parlato di multinazionali per i distretti e così via il problema è che sul quale io mi sto interrogando ci stiamo interrogando anche all'interno del club operando e così via multinazionali si vero
Ma sono multinazionali compiute estero sono multinazionale acefale questo è un problema non indifferente per il distretto
Io propendo ovviamente o faranno ritorno distretto per definire il distretto come una multinazionale a più teste e quindi diciamo pone già un problema di coordinamento podere strategica il passaggio successivo
Altri invece stanno prendendo per una valutazione richiamando a gran voce un problema di governance del distretto come il distretto con una multinazionale si fa c'è una una testa e questo è un problema
Ovviamente per quanto riguarda poi gli aspetti legati all'internazionalizzazione sia detto
Siamo a trent'anni che sentiamo da trent'anni che l'Expo delle piccole imprese dei distretti è un export episodico eccetera eccetera ma sono trent'anni che sono sul mercato che sono lì tutti i giorni sistematicamente magari cambiano gli interlocutori o cambiano gli analisti ma le imprese sono lì tutti i giorni con la loro come si può dire spontaneità questo non significa che non abbiamo bisogno di interventi di sistema eccetera eccetera però significa anche che quando andiamo analizzare questi fenomeni anche noi non dobbiamo cadere nell'errore
Di utilizzare dei cannoni o delle lenti che non sono specifiche per letture di questi fenomeni cioè voglio dire non possiamo pensare di leggere il fenomeno dell'internazionalizzazione delle piccole medie imprese allo stesso modo con cui si legge il fenomeno per la media impresa o per la grande impresa
Chiaramente ci sono percorsi diversi magari anche in questo caso informali eccetera eccetera e poi di colpo ci accorgiamo che a fianco del distretto di Montebelluna c'è il distretto di Timisoara per un'appendice che è stata creata dalle piccole e piccolissime aziende perché ci sono aziende di cinque dieci persone che producono a Timisoara
E che quindi in qualche misura attraverso il passaparola senza nessun tipo di assistenza né da parte del vigile da parte di altri soggetti sono riuscite a creare uno spezzone gente internazionalizzare il distretto perché questa è una forma di internazionalizzazione il cimitero di stress
Ora quando si parla di politiche di a supporto dell'internazionalizzazione presente nel distretto di Montebelluna bisogna fare del politicante Timisoara
Cioè questa è la visione che noi tutti sto cercando di portare all'interno della logica del Club dei distretti e quindi questo non vuol dire demonizzare questi processi ensi vuol dire in qualche misura accompagnarli in un'ottica di come si può dire scalata verso l'alto dei nostri stretti
E questa la la la visione con la quale noi cerchiamo di affrontare anche altri temi che sono stati posti posti sul tappeto
Il tema per esempio della del ménage mentre della delle risorse umane anche in questo caso tante volte io ricordo sono abbastanza vecchia insomma per aver fatto un po'di attività di ricerca quando si analizzava come devo dire al grado di innovatività di mi di un'azienda sulla base del terziario interno
E quindi si sono fatti si sono scritti libri eccetera eccetera poi si entra nelle aziende e la risposta agli imprenditori e che queste sopravvivono perché hanno poco terziario interno cioè queste sono i paradossi o di quando ci si misura tra la teoria e la realtà ovviamente
Anche questo tipo di risposta non è una risposta
Come si può dire esaustiva però quando parliamo di management dobbiamo anche porci un problema di fondo la qualità del ménage in questo è un primo problema che non è detto che si è migliorata la qualità degli imprenditori
Secondo aspetto le risorse per poter avere questo tipo di di di figure
Cioè noi abbiamo aziende di piccole e medie dimensioni che hanno risorse ridondanti scarsissima
Sono all'osso cioè non c'è niente di superfluo all'interno di queste aziende allora il ponte il dover mettere che sono sul tappeto duecento milioni per pagarsi un qualsiasi tipo di direttore per francamente hanno difficoltà a poterlo fare ora questo non significa che non ne abbiamo bisogno per certi aspetti e che non possono trovare e questi bisogni
Magari spazio in attività di associazioni agenzie eccetera eccetera cioè quello che diceva chi mi ha preceduto come interna di tale sistema su cui son d'accordo problema e che chiaramente un manager un ménage a tutto campo una piccola impresa non può permetterselo di sicuro l'altro l'altra questione riguarda la formazione anche da questo punto di vista io penso che si tratti di distinguere tra la gestione dell'emergenza invece una visione un po'più in prospettiva
Abbiamo passato gli ultimi vent'anni a dire che i giovani dovevano studiare eccetera eccetera e quindi dovevano continuare a fare
Passi i passi in avanti che io penso sia la via corretta la via giusta
Oggi vogliamo addirittura andare a dire a questi giovani dei distretti che dovrebbero quasi interrompere gli studi perché le aziende all'episodio mano d'opera perché questo è quasi paradossalmente il messaggio che sta arrivando l'ora io penso di non essere assolutamente d'accordo sull'importanza di questo tipo
No niente qui trovare una via una via intermedia in cui sono le aziende che si devono orientare anche a queste figure certamente che devono essere compatibili con il tipo d'azienda e così via ma se io faccio l'esempio di Lumezzane dove siamo specializzati una produzione di metalli non nobili come loro ma metalli non ferrosi c'è una pulitura metalli non trova più personale a Lumezzane
Anche il fatto di far venire gli immigrati è un problema che Polo dei costi sociali non indifferente allora questo pulitura metalli probabilmente non deve più stare a Lumezzane
Probabilmente in questa scalata verso verso l'alto in questo fenomeno di Feel The Ring da uno Attilio muto che so dall'urbanistica dal dal mercato edilizio a questo punto potrà avvenire anche all'interno del deterrente
Cioè devono fare un percorso che vada anche nella nell'indirizzarsi verso quelle figure che oggi sono particolarmente disponibili perché non abbiamo figure strategiche figure rilevanti dal punto di vista la formazione professionale che non trovano poi posti in questi tempi allora
Problema dove cioè non è che possiamo passando da un Paese che ha ventidue mila abitanti avviene trentacinque mila di cui quindici mila immigrati e questo non perché siamo razzisti ma perché questo ovviamente penso sia alla luce sotto gli occhi di tutti i quali problemi può comportare allora in qualche modo ci deve essere un filtro da questo punto di vista l'altro problema importante sulle risorse invece quello sulle risorse umane sulla formazione invece con le risorse imprenditoriali
Ormai abbiamo oggi un problema che è un problema della della successione di impresa eccetera eccetera che è un problema di come si può dire
Rallentamento del del distretto nella suo che nel suo turnover aziendale di nuove imprese cioè non c'è più la stessa capacità creare nuova imprenditoria e questo per era uno dei fattori di forza
Del distretto che si sposava l'elasticità produttiva al fenomeno diciamo sociale che diventa un problema non indifferente per il distretto
Però anche da questo punto di vista è chiaro che dipende da da un tutta una serie di attività di orientamento sia rivolte a diciamo ai giovani in generale che soprattutto i figli dell'imprenditore speriamo imprenditori che collocano i figli a vent'anni nella loro azienda dal nostro punto di vista è un errore madornale questi figli dovrebbero proseguire il loro studio dovrà andare a fare esperienze fuori per potere in qualche misura come si può dire cambiare un po'anche la cultura cambiare il sangue all'interno dell'azienda altrimenti non possiamo pensare di gestire le aziende del due mila del terzo millennio con la mentalità del padre per quanto bravo eccetera eccetera c'è qualcosa di nuovo dobbiamo mettere in queste aziende
E questo è l'altro problema che oggi hanno i distretti
Sono vent'anni trent'anni che facciamo le stesse cose sempre meglio ma sempre le stesse cose
Ed è un problema di diversificazione
Ora questo problema di diversificazione pone non pochi interrogativi a tutta una serie di altri soggetti che potrebbero aiutare i distretti in questa direzione che sono vuol dire sto parlando di innovazione strategica da questo punto di vista e non è tanto l'innovazione incrementale servizio se devi fare la prova meccanica guarda che se lavoratori su queste cose dei penosi ristretti ci arrivano da sole
Non c'è disordine su un tipo di servizio l'impresa minimamente capace alza il telefono Sato per andare quindi tutte le politiche destinata a questo suo politiche che servono più a chi le fa e non a chi deve ricevere
Problemi invece capire con il patrimonio che i distretti hanno con le correlazioni di mercato che i distretti hanno dove questi distretti possono andare e quindi i produttori dei distretti possono come si può dire ricco influire dal punto di vista della loro capacità produttiva
C'è l'all'imprenditorialità dei distretti va indirizzata in un altro tipo di di sentiero sono i sentieri diciamo dell'innovazione
Sul sui quali la singola azienda da sola non ci arriva proprio perché solo diciamo così i livelli d'innovazione di tipo strategico
Quindi questi sono alcuni degli aspetti che così mi venivano da da da sottolineare rispetto le cose le cose che ho sentito
Per quanto riguarda poi magari più in dettaglio e qui anche come Club noi potremmo essere molto interessante questa ridefinizione della mappa dei distretti
A una rilettura o e quindi come in qualche misura definire anche però una tipologia di questi distretti perché non possiamo avere una mappa
In forma in cui individuiamo e colori diamo soltanto delle aree perché magari una venti aziende che sono specializzate nei con la produzione e l'altra invece ne ha due mila e qui apro un altro versante in questa mappa in queste tipologie dobbiamo riprendere un dato importante che è quello del peso
Cioè alla fine tante volte non ci siamo trovati anche in Regione Lombardia a misurarci con dei distretti che io chiamo dei distretti condominiale
Cioè uno dei noti imprenditori allora è un distretto perché a diciotto imprese e non può essere chiamato distretto da questo punto di vista ora il distretto deve avvenire
Secondo quanto insegnavano anche gli i vecchi maestri qualche peso sul fronte dell'export la produzione a livello nazionale viceversa è un altro tipo di definizione che vogliamo dare questo non significa che non debba essere inserito però ci aiuta anche poi a definire delle politiche in questa direzione
Quindi questo penso sia uno degli aspetti importanti tant'è che noi abbiamo fatto come club all'Assemblea la settimana scorsa è una delle cose che io mi son sentito dire proprio questa necessità noi quando parliamo dei distretti parla soprattutto come club va abbiamo tre quattro dati che sono quelli del peso dalle spalle così via ma in realtà non abbiamo un supporto
Di dati di informazioni statisticamente significative eccetera eccetera su quanto sta accadendo oggi nel distretto
Sia dal punto di vista dell'innovazione quindi delle nuove tecnologie c'è qualche studio di quindi alla e così via sia dal punto di vista dei processi di internazionalizzazione quante sono le aziende che hanno delle filiali per esempio all'estero
Dei distretti rispetto a anche perché in qualche modo se il distretto ha una sua specificità allora anche dal punto di vista del patrimonio statistico delle analisi dobbiamo conservare questa specificità altrimenti parliamo in termini differenziati di piccole imprese
I termini perché va benissimo però allora è un'altra cosa son due cose leggermente diverso
E questo anche per quanto attiene all'aspetto relativo alle barriere dimensionale si dice l'impresa non crescono per tutta una serie di barriere che hanno è vero dal punto di vista e come si può dire normativo c'è una soglia che non sta a me dirlo però insomma che era presentata dal dalla soglia dello Statuto dei lavoratori
Ma al di là di questo del le le piccole e medie imprese alle piccole imprese in particolare non crescono anche perché c'è un deficit di cultura organizzativa dal punto di vista imprenditoriale cioè per un imprenditore è molto più facile gestire cinque piccole aziende che era un'azienda che la somma di queste cinque
Perché i problemi organizzativi sono diversi
Ora il nostro piccolo imprenditore che è un imprenditore artigiano di solito cresciuto e quindi con tutte le capacità il grande valore che mette in campo dal punto di vista la produzione certamente non gli si può chiedere anche di essere un grande ok un capace organizzatore già lo è organizzando il fatto della produzione che riesce a gestire direttamente
Ma laddove deve intervenire con come si può dire capacità gestionali di tipo più alto è chiaro che questo non ce la fa allora vediamo casi in cui abbiamo gruppi di piccole aziende artigiane fatte anche da sette otto dieci aziende che fanno capo lo stesso imprenditore ma che non vengono mai assommata da un punto di vista per un problema ovviamente di tipo come dicevo prima normativo fiscale ma anche per un problema di carenza di cultura di cultura zen diciamo così gestionale da questo punto di vista ecco io penso che questi siano alcuni dei problemi per quanto riguarda poi i la questione riguardante le nuove tecnologie allora
Questo tema così affascinante il tema delle nuove tecnologie in particolare della Rete di internet è un tema che pone seri interrogativi destruttura Oronte struttura al distretto
Come si colloca diciamo distretto rispetto alla rete delle reti eccetera eccetera tanto per citare soltanto alcuni dei temi sui quali così spesse volte si entra ora io penso che diciamo parte da questo presupposto che ora il distretto già di per sé una rete abbiamo detto prima ancor prima che venisse formalizzata anche perché anche qui apro un altro versante al di là di tutti i tentativi di formalizzazione contratti tra piccole-medie aziende e e medie aziende medio-grandi
Queste cose possono essere utili da un certo punto di vista e propone il potere contrattuale reale sul territorio che conta quindi il distretto è la la il regno dall'informalità
Che diventa un problema mano mano che si formalizza una serie di di linguaggi eccetera eccetera i quali però le aziende del distretto sono state in grado di adeguarsi
Quindi anche da questo punto di vista digitalizzazione
E linguaggi informatici telematiche distretto io penso che il distretto lo possiamo distinguere in due parti una parte come suo dire ormai aperta che è la parte economica del distretto sulle imprese del distretto le imprese leader e così via e tutto quello che si trascinano le imprese leader dal punto di vista della loro rete della loro dei loro rapporti di sudiciume forniture
Ora questa parte economica il distretto è già pronta per come si poteva entrare nel mondo della del del digitale
E qui e quindi Prodi il mondo in generale il dell'impresa
La parte l'altra componente del distretto che così diciamo per un una serie di di di modelli della letteratura è composto da tre componenti no a questa parte economica la parte del tessuto sociale la parte degli attori istituzionali associazioni altri altri enti che si muovono
Nel distretto
L'altra parte del distretto che quella diciamo del tessuto sociale della e questa è più difficile riuscire a trasferire il come si può dire sulla Rete ma questa diventa fondamentale perché a un un valore aggiunto che è quello dei rapporti fiduciari che questa consente dei rapporti anche di tipo economico quindi questo è uno dei problemi che ma stiamo verificando affrontando presente un progetto che in qualche misura ricalca e quello già detto per quanto riguarda l'associazione artigiani di vicenza noi siamo partiti da due valutazioni la prima probabilmente attraverso la Rete
Il distretto eventi le piccole e medie imprese del distretto riescono a recuperare uno dei fattori come si può dire competitivi che prima non riuscivo ad avere che sull'economia di scala
Questo soprattutto dal punto di vista degli acquisti dal punto di vista gli acquisti questo ci sembra uno dei punti su cui e diciamo così focalizzare l'intervento dall'altro lato nel percorso di internazionalizzazione e di allargamento del distretto perché oggi parliamo di distretti che spesse volte non hanno più un territorio di riferimento come Lupi un territorio alto referenziato ma sono allargati dicevo prima l'esempio Montebelluna Timisoara per fare l'esempio più più esasperate
Quindi diciamo una parte del distretto che è riuscita ad allargarsi a internazionalizzarsi c'è un'altra parte non le teniamo il ventre molle
Distretto che fatto dalla subfornitura che pur operando anch'essa sul mercato della subfornitura perché sia nel nel nel caso del del Triveneto che nel caso Lombardia
E così via non sono aziende che operano d'un raggio di tre chilometri di distanza fanno sì sono subfornitori per la Mercedes proprie per la BMW quindi opera in un ampio mercato dalla subfornitura può chiaramente hanno strumenti e risorse diverso da mettere in campo
Allora da un lato aggregatore d'acquisti gli stiamo lavorando per creare una società è già la faremo a a giugno
Un e questa sarà l'evoluzione di Lumet che fornisce servizi all'impresa di fornirà anche attraverso questa questa nuova strutture fisiche Manal mettere on line districa adesso vedremo come chiameremo
E che però è partito con un progetto piuttosto significativo con dei partner molto importanti Telecom Coffa ASS per la l'assicurazione della delle transazioni finanziare eccetera eccetera banche locali e così via e altri soggetti fornitori di servizi
Noi siamo partiti con una convinzione però rispetto come si può dire il marketplace tradizionale che è quella che ad oggi e necessario ancora un ruolo di un soggetto attivo all'interno di queste transazioni anche se avvengono sulla Rete
E quindi sostanzialmente in termini molto banali non vogliamo creare una struttura che faccia gioco sulle possibilità che dalla Rete facendo sostanzialmente il grossista del distretto
Lo vogliamo fare degli acquisti per le aziende del distretto avendone già nuovi un certo numero e così via partendo dai dai prodotti non direttamente strategici non come tradizione ma inserendo anche all'interno di questo anche imprevisti fornitori già di questi prodotti
Quindi non vogliamo DC intermediare nessuno vogliamo cominciare a creare un nuovo soggetto che possa lavorando sulla Rete
Fare queste transazioni senza per i costi di magazzino e quindi voglio dire noi non vediamo nelle trame però facciamo i facilitatori per questa tipologia di acquisti dall'altro lato c'è l'altra parte che è quella di favorire come si può dire l'inserimento del ventre molle del distretto sulle reti diciamo così lunghe del del mercato e quindi una maggiore accessibilità di questi di queste realtà anche attraverso podere politica dopo perché poi questo apre un altro versante che come per esempio del brand territoriale del marchio di distretto e così via
Quindi questo è per dare l'esempio di come stiamo cercando di affrontare da un lato a livello di club il dibattito che si sta che sta ruotando
Sul tema dei distretti dall'altro livello più di strutture operative sul territorio uno dei temi centrali che questo della digitalizzazione del distretto per cavalcarla non sappiamo se avremo successo
Non non siamo certamente neanche i neofiti ed entusiasti della della new economy sappiamo però che certamente dobbiamo esserci
Questo è il il motivo che ci ha spinto a fare questo tipo di cosa poi pensiamo di aver acquisito come si può dire una modalità tipica di che del distretto che il quello delle urne by doing cioè in fare facendo sì siamo bravi impareremo se non siamo bravi chiuderemo e questo rientra comunque nella logica del distretto grazie
Devo dire che mi sembra che ha avete imparato bene Bini quella piccola vedetta bresciana che guardava la vedetta fiscale deve avermi reso bene perché oggi credo che nel Bresciano e ci sia una delle più grosse capacità finanziarie che me che probabilmente non si possono immaginare mi hanno le possiamo neanche immaginare quindi i i distretti al contrario di quello che succede nel Mezzogiorno forse un'eccezione della Sicilia ma per altre cose i distretti del Nord in particolare
Quelli quel quelli della della Lombardia e dell'area bresciana comasca eccetera
Hanno veramente delle capacità finanziarie incredibili basta saper leggere un po'tra le righe dei bilancino capire un po'che cosa che cosa succede che attraverso attraverso questi flussi
Ecco io credo che i consolati abbia posto anche lui abbia giunta altra carne al fuoco probabilmente nel corso del dibattito gli verranno anche diverranno anche probabilmente fornite fornite delle delle risposte qua anche quest'ultimo intervento secondo me
Ci dà l'idea di anche alcune Cugnana idioti no che ha fatto luce la teorizzazione interno eccetera ci dà la difficoltà di come sia veramente sempre più difficile
Io uscire a a capire a capire la realtà no
E non lo so per fare un esempio mentre parlava mi veniva in mente la la Brembo di Curno che comunque a un tiro di schioppo da da Lumezzane che fa i freni per per la Ferrari
E piccolo dettaglio i componenti chiave di quei freni sono prodotti in una piccola officina meccanica di revolving guarda caso che lavora anche poi per per la General Motors per dire no
Ecco adesso tocca a Paolo Petrini che il Presidente del comitato industrie in delle industrie calzaturiere IReF chiamato fermano ma c'era il mese no
Maceratese ed è anche sindaco di Sant'Elpidio
Ecco prima lei è stato chiamato in causa perché si chiama si è parlato di macro di stretti no
Quindi ecco se vuole darci il suo intervento poi so che in sala credo ci siano anche parecchi esperte o comunque signori che si occupano del localismo eccetera tra l'altro devo dire che mi sembra il proprio rapporto già divide tra distretti localismo no
Ecco che si occupano di questi argomenti quindi se ci sono poi delle domande o dei dei piccoli interventi magari se qualcuno comincia a pensare delle domande prego
Sì
Ma io come diceva
Chi mi ha preceduto sono il presidente del Comitato indirizzo e coordinamento del distretto calzaturiero fermano maceratese un distretto giusto per ricordare le differenze tra quelli veri e quelli falsi che sono d'accordo anch'io andrebbero fatti sulla base di una ero fotogrammetria piuttosto che sulle lavorazioni dati statistici o addirittura in relazione a volte abbastanza ispezioni fatte dalla legge
Fattura circa sei mila miliardi all'anno a trentatré mila addetti con circa quattro mila aziende quindi devo dire un distretto come lo stesso rapporto del Censis
Indicava consolidato
Un distretto che però ha avuto problemi di maturità cominciano avuti molti in Italia e che attraverso questa volontà Regione Marche di interpretare lavorare e quindi tradurre il famoso decreto Guarino del novantuno
Ha voluto dare una testa leggiamo Cosima von lo spiegheremo meglio a un distretto che mancava assolutamente in linea guida mancava di queste linee guida sia per la polverizzazione territoriale
Sia per il fatto che all'interno del distretto non c'erano forti tensioni
Tra i calzaturieri puri cioè quelli che producono la scarpa così come tutti ce l'abbiamo in mente
E quelli che invece fanno componenti delle calzature sembri fondi le aziende tra l'altro più strutturato di questo distretto le aziende che tra l'altro sono leader nel mondo in questo parti che ti colare settore produttivo
Attraverso questa legge attraverso quindi questo organismo la Regione Marche ha voluto dare diciamo questa testa che però è un organismo che sia un possibile governo strategico del distretto che non vada lì sul territorio ad inventarsi
Dei provvedimenti o ci sa che cosa ma che semplicemente riesca a fare sintesi tra i protagonisti dello sviluppo in modo tale da assecondare accelerare o se nel caso
Non assecondare non accelerare determinate tendenze che stanno già sul territorio con la finalità all'interno di quel concetto assolutamente condiviso
Il territorio come motore dell'integrazione dello sviluppo dell'innovazione
Che le relazioni tra i protagonisti dello sviluppo siano sempre più significative e quindi possano in qualche modo ispessito il si per far sì che il territorio poiché nel suo insieme sia il più competitivo
Da noi le difficoltà derivano come dicevo al fatto di essere su due placca vanno tra le Province quindi doppie associazione di categoria doppie istituzioni prima fra tutte le Province doppie camere di commercio
Nessun servizio comune se non un centro servizi che già nasce già negli anni ottanta con l'intento
Soprattutto di fare quelle prove a cui si riferiva prima consolati e che comunque se non nel territorio già esisteva in altri luoghi già sarebbero state come dire in qualche modo realizzando degli stessi
Privati ma con un modo di fare che poi è stato portato avanti avanti anche nei processi di internazionalizzazione molto spontaneo assolutamente non organizzato
è stata devo dire un'impresa abbastanza difficile già mettere insieme tutti questi protagonisti dello sviluppo immaginate cosa significa avere più l'associazione di categoria cioè più rappresentante tra Confindustria più rappresentanti delle stesse organizzazioni sindacali o di categoria
Perché la divisione su base provinciale aveva generato questo
Su un distretto che tra l'altro oltre eleganza dura i fondi produce anche un buon livello di in termini quantitativi di pelletteria Nazareno Gabrielli adesso giusto per darvi un'indicazione che posso darvi l'idea e quindi
Della Valle all'interno del distretto calzaturiero Tolentino Tolentino sì stalle interno lo stesso Mauro ristretto adesso definiamolo così calzaturiero anche Tolentino con il suo sistema di pelletterie anche se per quel che riguarda poi le grandi industrie di questo territorio prima fra tutte la quella di Diego Della Valle
Qui si agisce su livelli assolutamente sfalsati rispetto alle dinamiche interne al distretto ovviamente delle reti dove ci si è un'impresa strutturata grande come quella quotata
Come quella della valle sono assolutamente diverse dalle reti attraverso le quali sulle quali agiscono la quasi totalità delle altre piccole e medie imprese del territorio
Un territorio che dicevo attraverso questo possibile operano strategico soprattutto
Cerca di trovare quelle che sono le migliori come si diceva una volta a Roma credo si dica ancora adesso economie esterne per far sì che diventi più competitivo
Ma più forse uno dei primi problemi proprio quello del rigenerazione dell'imprenditorialità già adocchiato precedentemente
Nel senso che quella che è stata la forza del territorio cioè la la forza imprenditoriale la generazione continua di nuove imprese si era fermata
Si è fermata perché oramai anche per quello che deve andare al mercato del lavoro non esistono più processi spin-off interni
Una volta gli operai e gli artigiani o gli operai delle industrie erano molto stimolati prima proprio impresa oggi non lo sono più perché sono così contesi all'interno delle stesse da non trovare più molto intrigante il fatto di mettersi per conto loro ma anche la stessa cultura imprenditoriale non c'ho avuto una evoluzione per lo più anche quello che è stato un fenomeno che è quello del di shopping tour dei russi che abbiano è stato molto forte e che in un certo periodo diciamo ha salvato anche gran parte del distretto da una fase molto precaria di sviluppo
Poiché è stato utilizzato da troppi imprenditori più per far crescere il mercato di Tizio che non per quello calzaturiero più per far cresce il mercato azionario perché non la propria impresa e quindi ritornano anche i problemi culturali legati proprio alla alla dimensione imprenditoriale puericultura lei che difatti non hanno portato a una opportuna crescita delle nostre imprese
Crescita e nostre imprese che invece rappresenta uno degli obiettivi maggiormente perseguiti da questo organismo di coordinamento attraverso l'attivazione dei nuovi marchi no Marche territoriali perché crediamo è questo
Di lui ska il fatto ne siamo già forti nel made in Italy e quindi è su questa scelta dobbiamo metterci Marche comuni che mettano insieme le forze dei più imprenditori per farsi essere più forti come il potere per l'appunto di mercato ma poi anche la formazione lavoro qualificato alla ma scarseggia gli immigrati come dicevano a Brema anche diciotto è anche rappresentante degli artigiani vicenza anche da noi sono diventati una risorsa senza la quale non si riesce ad andare avanti ma con un numero tale della quale forse ci si blocca del tutto perché non si riusciva più ad integrarle oggi non riusciamo più a trovare né e operai qualificati né operai non qualificati
Perché da noi il mercato del lavoro una maestà a questo livello di di problema e quasi di crisi devo dire
E il fatto di aver deroga Rizzato ha risolto solo parzialmente una serie di questi problemi perché la delocalizzazione è stata fatta solo in seguito alla mancanza di lavoro nel territorio le famose ormai greci di una volta delle tomaie delle domande fatte a mano oggi non esistono quasi più
E si è andati quelle poche che sistemano costavano ovviamente troppo e si è andati in Romania o nel nell'Est europeo più per un'esigenza convincente che non certamente per una scelta strategiche
Non si è ancora passati alla delocalizzazione di secondo livello cioè quella in cui ci si porta l'impresa intesa nella sua totalità anche se senza la parte di progettazione ancora è forte la il traffico di perfezionamento passivo cioè ci si portano solo particolari parti della produzione
Su tutto questo la il dovere diciamo di questo organismo che non è assolutamente burocratico che è assolutamente informale ma rappresenta semplicemente una sintesi un modo per concertare semplificare anche i rapporti tra i vari protagonisti di questo sviluppo
Dicevo attraverso questa sintesi si cerca di far fronte a questi problemi confrontandosi anche con l'esterno
Noi conosciamo oramai abbastanza bene devo dire il dottor consolati perché attraverso una politica di confronto su i progetti che sono già stati messi in atto sono stati elaborati
Dal Club dei distretti e che hanno avuto successo o insuccesso cerchiamo di fare come tanti giapponesi che copiano cercando di migliorare perché tra l'altro la problematica ristretti in tanti macrosettori devo dire che molto molto ma molto comune in tutti d'aria indulti bene al di là delle rubinetterie o con delle dei fondi per calzature
Quindi anche attraverso questo rapporto del Censis che abbiamo avuto solo modo discorrere
Velocemente crediamo d'aver trovato quelle linee quegli indirizzi che già in qualche modo cercavamo di intraprendere che attraverso queste linee cercheremo di rafforzare ancor di più grazie
Ecco grazie per quest'ultima testimonianza adesso
Vediamo se riusciamo a a fare un minimo di interazione
Tra tutti noi presenti ci sono delle domande
Gli interventi
Prego
Se c'è un microfono può usare una di questi
Li chiamo consueto lavoro sono tra le sue prime prese il Mediocredito centrale confluito nella Banca di Roma
Ma io volevo tornare sul discorso dei soggetti istituzionali si è parlato appunto del poco se c'è l'istruzione appunto per favorire lo sviluppo del polo di locali
Il ruolo diciamo meno forte che avrebbero avuto negli ultimi due tre anni comuni
Province e regioni rispetto fama di commercio in università
Ci sono poi i soggetti istituzionali per così dire trasversali che ha creato il governo uscente
Dico io ci ha parlato oggi che magari piacerebbe sentire l'opinione sia del Censis sia dei gli altri relatori mi riferisco ai patti territoriali contratti dare contratti programma per sentire la vostra opinione in mezzo a questi soggetti come promotori che lo sviluppo delle economie locali grazie
Oggi esistono
Assessore prego
Volevo fare la stessa domanda ruolo vede alcuni soggetti che comunque hanno influenzato
Sicuramente lo studiolo che ci è stato presentato questa mattina dal Censis anzi ringrazio l'istituto per questa per questo momento importante io volevo collegare a un suo intervento sorde ribadì ho sentito qualche settimana fa qualche mese fa ad Assisi
Questa mancanza di fare sistema soprattutto sul nostro territorio del centro Italia inserito all'interno di questo discorso degli stretti
è una grossa
In via mancata opportunità quella dei patti territoriali che dovevano essere un grande stimolo non voglio usare altri termini un grande una grande occasione per lo sviluppo che credo il ministero del Tesoro in questa in questo momento invece sta rallentando fortemente forse avuto la commi Bottesini come provocazione credo che anche all'interno di queste valutazioni è ora che si faccia anche un po'il punto anche su questa valutazione se è opportuno o meno nuove strategie
Nuovi soggetti che debbono comunque creare nuovi tipi di opportunità ovviamente gravidanze valutando se me lo permette ringrazia
Dunque io il mio giornale abbiano una pessima opinione di queste quando è stato evocato questi patti territoriali patti dare eccetera insomma per me lo sono stati un fallimento totale
Forse il professor De Rita può illuminarci su questo tema o spiegarci i motivi per cui non sono andati da un anno a diciamo che non hanno rispettato le aspettative
Ma
Non si può parlar male proprie creature dibattere ritirare l'ho inventata io
Però me li hanno fregati subito dopo nove mesi venne ne ne hanno fatto carne di porco quindi non è che se però utili per rispondere ma in maniera meno
La volgare di quanto abbia risposto in questa piccola frase in studio ritornerei a una cosa che ha detto consolati prima
Parliamo di sviluppo locale
Io credo di essere perché il vero problema di questo Paese non a caso non abbiamo sempre parlato i localismi finché non molti perché non era ormai in questo Paese è il problema dello sviluppo locale che poi si organizzi indiscreti tradizionale in piccoli nuclei impatti territoriali più o meno abortiti in immaturo distretti nuovi eccetera eccetera un aspetto secondario il vero problema è lo sviluppo locale
Lo sviluppo locale a o un doppio modo di essere concepito il primo è legato al processo spontaneo che in qualche modo si attua del secondo è legato a quello che fa caldo chiamava l'accompagnamento
Allora come si fa punti uno sviluppo locale lo sviluppo locale né infatti è sempre con lo sviluppo spontaneo è una qualche realtà che si va a creare alcune volte per crisi di grande impresa Prato se è scoppiato quando andato in in crisi il il fabbrica oneri che era una grande azienda da quattrocento abitanti quelli licenziati hanno fatto dei corazzieri
San Pietro al Natisone il Manzano sono scoppiati quando è fallita l'azienda di sedie tutti quelli sono mezzi o fare rete
Matera e minaccia una leggenda metropolitana di c'è anche il Censis è nata più o meno a un licenziamento collettivo ce no no davvero il sette novembre del sessantatré il professor Saraceno ci licenzio dalla Svimez tutti e quattordici noi
Tre giorni dopo andammo al notaio facemmo centri schede Censis nasce da un licenziamento collettivo è la sua e chiedo se lo stigma di di di di li nobilita per gestire
Ma il meccanismo il meccanismo è di tipo diverso è di tipo diverso il Valenza Po nasce perché una serie di i orafi e gioiellieri e onorato moltissimi un'azienda francese finita con l'azienda francese tornarono in sfacelo e fecero Valenza Po cioè il meccanismo un meccanismo assolutamente diversificata Matera è arrivato Natuzzi e Natuzzi ha fatto una cosa che non viene certo da un licenziamento viene dovunque si vada specie una storia diversa
Ed è una storia prevalentemente sconta
Nel Mezzogiorno abbiamo avuto di fronte due possibilità effettive la prima è di rispettare la sconta dall'altra parte invece di accentuare la concentrazione territoriale potenzialmente di distretto il patto territoriale nasce in questa maniera
Nasce dicendo nel Mezzogiorno ci sono quelle dieci quindici realtà dove si può fare potenzialmente sviluppo locale potenziale di stretta facciamoci un patto
Facciamoci un pranzo dove dove è finito male l'idea che in effetti avevamo aveva avuto io ma confesso con l'appoggio totale di un ministro leghista cioè Pagliarini e quello che ha contrattato con Van Miert
Il patto delle gli incentivi al Palazzo Venezia
Poi la legge la fece Masera nel governo Pini e poi nel novantasei si comincia alla spalle esperienza
In questa esperienza di condensare la spontaneità che già c'è ha avuto due nemici fondamentale i primi meridionali che appena vedono uno strumento nuovo lo moltiplica uno per cento quindi patto doveva essere uno strumento non buono per venti aree ma doveva essere uno strumento buono per cento venti anni
In Sicilia credo che siamo ormai a trenta patti territoriali truce e ciascun Paese ciascun Comune ciascuna provincia ciascun comprensorio voleva il suo patto territoriale addirittura in alcune cose usate fatti due
Ricordo a Taranto due parti delicate di negozi perché uno era dava vola cioè questa è una cosa che nel Mezzogiorno riconosciamo io sono Mannino Lista di antiche
Storia ma nel Mezzogiorno scatta questo meccanismo imitativo dall'altra parte invece il nemico del patto italiano è stato il ministero preso non per che certamente dopo dal novantasei quando io ho smesso di occuparmi questa cosa qui
Ad oggi novantasei novantasette quindi in quattro anni e mezzo la lentezza è stata sovrumana ma perché a un certo punto
Il meccanismo del della politica era quella di non fare il Sipri spettro della dimensione biologica ma quella di farne una sorta di elemento di una piramide di potere quindi il pm lo europeo il piano nazionale dei piani regionali di accordo di programma via via Brera fine c'era un patto territoriale che dovrei essere inquadrato in queste cose qui bisognava quindi che rispettasse le formule matematiche di di cosa Benefit Kennel Mezzogiorno appena vedevano la formula matematica dicevano qui ci vogliono frega perché nessuno
Immagina di aver di dover rispettare una formula matematica e così è finito
Caso è successo che nel Mezzogiorno avviene quello che diceva consolati prima che ha avviene nelle zone i distretti distretti lo sviluppo locale sa nascendo nelle zone grande sommerso tutti si strappano i capelli dicendo ma o nel sommerso
Consolati attento giustamente che nel bresciano gli anni Cinquanta era tutto sommerso io l'ho visto Prato nel sessantasei sessantasette era tutto illegale
Tutto tutto tutto dal contributo alla sicurezza sul lavoro e in vere alla previdenza gli stipendi tutto
All'evasione fiscale quindi non scandalizziamo CIR vero problema è all'interno del mezzogiorno e il problema della rispetto lo dico con quasi con con pudore perché poi lo stesso D'Amato fa la lotta alla alla al sommerso e il rispetto del processo attuale che è un processo di somme
E quello vada salvaguardata
Altri avendo fallito il meccanismo di di di su trenta venti trenta reale del Mezzogiorno facciamo patto per fare il click
Del distretto non ce l'abbiamo fatta leggo per io non ne ho riporterebbe Franco convinto di non avere colpe le colpe sono al top dia e rispettiamo questo processo di crescita
Che noi vediamo già dico vediamo già alcuni fare nel Mezzogiorno certo non abbiamo ancora negli anni al Nord napoletano dove c'è il casino infernale del sommerso per ci arriveremo
Perché lì dove c'è maggiore vitalità arriverà lo sviluppo arriverà al distretto arriverà anche la finanza ricca forse più ricca che non bresciani qua fra qualche anno già oggi secondo me mi uno va a vedere sono più ricchi di quanto pensiamo
Questo è il primo punto cioè il processo di crescita dello sviluppo locale e un processo correndo tra
Ed è un processo che va rispettata
Nelle sue diverse forme io rispetto il magro distretto Macerata Ascoli Piceno dispetto Cesena riminese e pesa lo come rispetto il sommerso e Mezzogiorno
Perché non ho tentato con i battiti fare alcun meccanismo
Di di processo accelerati Ivo e e di emersione di quella vitalità non ci siamo riusciti dobbiamo ritornare alla alla storia la storia e che il processo di di crescita del del dello sviluppo locale passa tra sono stati sommerso e non ci sono santi quello secondo punto pedice offre al problema l'accompagnamento una volta che il non sviluppo locale cioè come si accompagna
Il fallimento dell'accompagnamento della crescita e lo sviluppo locale patti territoriali non deve far pensare che ci sia un fallimento anche degli atti accompagnamento perché se no specialmente Italia centra i dalle centrali noi abbiamo oggi dei di il dello sviluppo locale è stanco per il come dico sempre io lì dove nasce un fenomeno e destinato prima invecchia per primo
Siccome lo sviluppo locale è nata in Italia centrale nato fra Prato bisticci efficaci da Pontedera Pistoia eccetera Arezzo e ben in questo e e le Marche ebbe oggi si Six
Soffre di più quindi c'è un problema di accompagnamento mentre nel Nord Est non c'è la stanchezza che c'è oggi in Italia centrale
Non c'è nella vitalità sommerse quasi per sfida e io adolescenziale del Mezzogiorno non è ormai la maturità del del Nordeste c'è una situazione in ognuna di queste situazioni locali va fatto accompagnamento
E devo dire che più che di accompagnamento politico e di accompagnamento funziona
Di accompagnamento funziona io non credo in una sorta di potere politico dei distretti o dello sviluppo locale o di potere politico che guida i distretti questa questo sposalizio fra potere politico e potere
Dei distretti non funziona
Io ricordo un giorno come battuta che arriva qui nell'ottantanove
Allora senatore Bossi mi disse lei astuta scoperto di localismo economico scoperto il localismo politico mettiamoci insieme faremo grandi cose io lo guardai sconvolto il mio orgoglio intellettuale ebbe qualche vacilla mento e l'ottimismo non è non è un problema non era un problema di non non lo è stato ma anche se in quel momento sembra un problema di rigetto personale è stato proprio una convinzione che io da da dal sessantasette in poi che il matrimonio fra politica e sviluppo locale non esista non devi esiste
Perché diceva giustamente consona dei ribadiva il fatto che lo sviluppo locale e biologico mentre invece la il di me
Insomma
E naturalmente l'accompagnamento funziona richiede due
Due cose prima quale funzione e quali soggetti
Quali funzioni
L'esternalizzazione
Cioè oggi le consoni so prendere quello che c'è di terziario nelle aziende e portarlo fuori
Del resto le associazioni industriali associazioni artigiane sono nate come esterno abitazione delle banche vi ricordate quanti le associazioni industriali facevano le paghe che era un modo Fichera il terziario gongola dell'impresa che costava troppo all'interno coltivava pomodori oggi nel terziario vestita forme da questi è l'innovazione
E europee e l'informatica e tutto quello che le aziende vinse non possono fare le aziende hanno fatto dieta magra oggigiorno scheletri ma non perché morta di fame ma con diventare veri che comandi e non possiamo Ri ritardi spazio terziario all'Inter esternalizzare Inter e internazionalizzate comunque stazionario i distretti questi sono i due punti per con illazioni senza industriale che farla fu
L'assemblea di misurare ammessi soltanto fatto emblematico guardate che stiamo alla no è un fatto che stiamo riempiendo diamo a stabili sì prendiamo noi un carico di sì non solo di esternalizzazione non più le banche ma degli acquisti ma anche di internazionalizzazione
Di tipo nuovo quindi l'accompagnamento e funziona
Scommetto
Scommetto che è difficile per un presidente di Regione per un presidente di provincia per una settore provinciale e regionale mettersi in questa condizione di accompagno funzionale perché c'è sempre un senso della politica che e c'è magari l'accompagnamento funzionale vale più un progetto industriale che sopra questore perché l'accompagnamento funzionano è fatto quindi l'apporto diretto con il viso
E qui viene il problema dei progetti poi finisco romane dei soggetti è un problema che ritorna
Non è romano ha detto abbastanza chiaramente ritorna alla Dreams
I distretti molto spesso nascono da una funzione associativa combinata con una funzione fuori
La pranzo Fabriano del mille novecentosessanta l'Associazione industriali e sembra Carla rapporto fra di loro sindaco comunista presidente adesso industria
E niente affatto comunista prendevano gli accordi contano oggi non più oggi se è vero che le in funzione di accompagnamento sono le fonti d'accompagnamento
I rapporti con
Nel distretto fuori del distretto ritorno ma Vincenzo
Ritorno al punto
Che non è più di rappresentanti e neppure di concertazione
Ma è un problema di accompagnamento dirette
Se non vado a fare il patto con il sindacato per fare l'accompagnamento per l'esternalizzazione del Cartier se ci son problemi contrattuali problemi lo faccio per non però una responsabilità e dell'associazione direi per certi versi
C'è uno slittamento verso la Camera cambi gomme su
Che in qualche modo è legato al fatto che la gamma di commercio permette alcuni alcune terziarizzazione di sulle fiere sui porti sugli interporti che sono importanti però il grande saranno in mano questo
Con una debolezza anche della concertazione perché nel Mezzogiorno non c'è patto territoriale Dante interni concertativi andava bene
Perché nel Mezzogiorno c'era bisogno di tutti qui c'è bisogno invece di delle singole singole fonti fanno e poi alcune volte si fanno anche pagare perché no
E di quindi soggetti il soggetto lo funzionale l'autonomia funzionale delle fiere del della camera di commercio delle ingenti mentre porto tenente interporto diventano più importanti dell'autonomia locale di tipo istituzionale Comune Provincia e Regione
Questo è un cambiamento tendenziale per ora a cui io
Né autonomia locali quelle di tipo politico specialmente le regionali o provinciali che sono quelle più ormai attente a questo problema comunale si svuota docet
Una volta fatta la zona industriale artigiane si svuota devono capire che il loro processo la loro responsabilità
Stare insieme agli accompagnatori
Risucchiare un potere di
Benissimo io ringrazio aveva perso abilità perché così ma tolto dall'imbarazzo di fare le conclusioni perché dopo il suo intervento non potrei fare l'ex anni sembra che ha assunto benissimo ENI e c'è data anche delle indicazioni da par suo per il futuro grazie a tutti arrivederci