"Censura ed autocensure nella Francia di oggi"

Radio radicale dice bene Adriano Sofri un leader della nuova destra xenofoba che trova che la cultura islamica minacci diritti delle donne e degli omosessuali complica molto le cose e infatti non ci sono più raccapezzarsi neppure le grandi firme del Corriere della Sera Velasco campa e della Repubblica anche dal porta a porta di Vespa non su avvenuti molti più lumi il telespettatore pur avendo a disposizione un pezzo da novanta come D'Alema è rimasto quella sera a bocca asciutta troppo presto dichiarato lesse per capire di che cosa sì tratti
La notizia del delitto ricordiamolo era appena arrivata poteva immaginare il popolo D'Alema che dall'altra parte delle Alpi il rappresentante del connazionale di le Pen certo Dominique sciabola stava dichiarando in quegli stessi minuti e sullo stesso argomento e molto triste però non sappiamo ancora se si tratti di un assassinio politico o di un delitto dovuto i suoi costumi sessuali inutile dire che tanto perché anch're è andata meglio agli ascoltatori di radio radicale i quali hanno potuto ascoltare a caldo un giovanotto di ventisette anni mi di nome Daniele e di cognome Capezzone per il quale era già tutto chiarissimo un minuto dopo l'assassinio di Pim porta in
Apriamo le virgolette i leader politico olandese è stato vittima di una campagna che ha diffuso quello stesso seme dell'odio che pretenderebbe di estirpare chiuse le virgolette ed è sempre ascoltando di cali nei giorni successivi che è stato chiaro a molti che per orientarsi un po'nel caso forte in mai non faceva comprare il foglio o libero tanto già visto compra Aldo si sarà detto più d'uno di questi ascoltatori che aveva trovato banalotta è dir poco i commenti che le grandi firme dei grandi quotidiani nazionali stavano ancora propina Aldo su un'altra vicenda in apparenza limpida quella vale a dire la mobilitazione pro Chirac che da questi microfoni venire l'ha denunciata come una vera e propria crociata come un vero e proprio linciaggio ai danni del candidato le penne e che sul suo giornale Giuliano fare RAI arrivato l'altro giorno a bollare oltre che come una bastonata una mediatica ricorderete Bel Paese la Francia dove un cittadino su cinque vota per Jean Marie le Pen e gli altri quattro gli saltano addosso e lo bastonano e come un girotondo violento dell'establishment francese trasformato in una parodia di resistenza e fa piacere anche ricordare l'avvenire per la presa di posizione di Sergio Soave che ha scritto l'assassinio di Pin forte in ma anche lo stesso carattere assolutamente una anime dei poteri e dei media francesi nell'osteggiare la candidatura presidenziale di le Pen interrogano la coscienza democratica insomma sul il fascismo degli antifascisti europea sì continentali in queste due occasioni tutto sommato il dibattito non è mancato che dibattito che sebbene marginalmente e inconsapevolmente ha coinvolto pure i grandi giornali dove qualche voce controcorrente governativa o del vero c'è finita lo stesso e ci riferiamo naturalmente ad Antonio Martino e non ad Umberto Bossi piuttosto qual è il contributo francese ad un dibattito come questo che riguarda certo tutta l'Europa ma che interpella in modo particolare la coscienza e il ruolo della Francia che cosa si dice e che cosa si scrive in Francia di queste cose purtroppo niente assolutamente niente
Possibile niente niente e si niente di niente è una storiaccia di censura e autocensura censura perché niente nel senso di niente di niente e arrivare do ai lettori dei principali quotidiani francesi e lo stesso dicasi per i telespettatori di come tante voci qualificati della società italiana sia politicamente che giornalisticamente o più generali culturali ente Judi però la risposta che si sta dando dalla Francia l'Olanda al politicamente scorretto compreso il politicamente obbrobrioso colpa dei corrispondenti in Italia colpa dello o direttori B e se è per questo allora a anche colpa dei discendenti di coloro che fino alla Rivoluzione del mille settecentottantanove dovevano chiedere il permesso al re prima di scrivere qualsiasi cosa cioè i cosiddetti intellettuali nemici giurati della censura qui però più della censura centra probabilmente l'autocensura e quindi le cose si complicano gli intellettuali francesi tra i quali è vero sì che continuano ad annidarsi tanti traditori ma fra i quali c'è pur sempre stato nel passato qualcuno disposto a da Uto denunciarci per denunciare i riflessi corporativi della categoria intellettuali francesi dicevamo che si uniscono allegramente quando hanno non sono loro stessi a dirigerlo al coro di banalità retorica e luoghi comuni che hanno portato al plebiscito per Chirac complicano molto le cose per parafrasare soffre perché così è stato nei quindici giorni Della bastona Tura mediatica ma non solo e così e adesso che è stata ormai lavata L'Unità del ventuno aprile
Ma prima di venire agli intellettuali puri sentiamo i politici giornalisti io opinionisti ce ne fosse uno che a caldo prima e a freddo dopo abbia ritenuto di esprimere a altro che un una grande senso di sollievo e di soddisfazione per il plebiscito neppure quelli che qualche dubbio lo avevano avanzato sull'opportunità della criminalizzazione di le Pen sull'opportunità per l'appunto non sulla le intimità
Sono tutte variazioni sul tema alcune delle quali ospitate sui giornali italiani da Bernardi età sulla Repubblica a Michèle Cotta sul Corriere della Sera conta direttrice generale di France due servizio pubblico e sottolineiamo pubblico fino adelante Benoit sul berlusconiano il Giornale che si limita a revocare lo psicodramma il diluvio mediatico contro le Pen sulla stampa francese i toni il maggior autocompiacimento ma in sostanza la stessa solfa due esempi fra tutti slogan Berno direttore Dio tua e Jean Daniel direttore onorario Bello Conservatoire Savater grande vecchio del giornalismo francese rallegriamo cerchiamo di virgolette rallegriamo cd aver così brillantemente allontanato l'incubo di le Pen esca
Come
Se li ottenne avesse mai rappresentato naturalmente un serio pericolo per la democrazia e questo è dicevamo no
Andrea quanto Santaniello è contento come una Pasqua per la rivincita contro le Pen si compiace dei Meravigli così i risultati prodotti dalla mobilitazione degli enormi progressi compiuti dal senso civico sono tutte parole virgolettate naturalmente insomma della risposta travolgente che ha saputo dare la nazione francese un popolo così nobile
Del quale solo un imbecille dice citando PD e Bernard Lasa può dubitare con la differenza
Che Pd e Lazar ce l'avevano con altri francesi nella fattispecie per il caso Dreyfus mentre Jean Daniel il ce l'ha con Bush e Sharon più il Washington post e il New York Times il soprassalto nazionali dei quindici giorni che sono intercorsi tra i due turni elettorali ha cancellato in un colpo solo tutti i dubbi sul presunto declino del senso democratico francese ecco questo che oggi già Daniele il vecchio amico di Albert Camus
La vicenda fosse in dicevamo e la Trovo gomito sul quale in Francia censura ed autocensura hanno fatto muro con l'eccezione di Bruno Megret il dissidente del il connazionali che si è messo in proprio nessuno ancor una volta meno che mai le penne come avevamo prima di fronte a Pin fosse in giustiziato da un militante ecologista ha ritenuto anche prendendola alla lontana di interrogarsi sulla legittimità della fattura che la ma i più black ha scagliato contro la bestia in Montale Penna per dirla con uno dei tanti cartelli inquadrato dalle telecamere durante una dei tante manifestazioni dei giorni scorsi in un quadro tanto desolante i lettori di Libération s'sono forse stati un po'privilegiati grazie ai tratti antropomorfi ci con cui è stato rappresentato fosse in nelle corrispondenze di Natali di un PUA non vostro ma uno strano incrocio tra Silvio Berlusconi e Rudolph Giuliani un nemico della potente partitocrazia olandese e gioverà ricordare che in Olanda non viene eletto direttamente né il primo ministro
E i sindaci né i deputati
E va bene direte vada per i giornalisti vada per i politici ma i filosofi i famosi me tra non si quelli che vanno controcorrente anche solo per il gusto di andare controcorrente o quelli che controcorrente ci vanno perché la passione per la verità per la giustizia per la libertà lì da tutto il coraggio né ci Mario come hanno dimostrato in più occasioni nel passato insomma gente tipo Cohn Bendit André Glucksmann
Finché al Crotta spiacente ma alla delusione continua
Con una riserva forse Sufyān Calcutta Autore ricorderete forse di un libro memorabile con il quale durante la guerra in Jugoslavia si schierò con la Croazia aggredita proprio mentre Marco la andava in trincea indossando la divisa croata finché al color perché si era spinto un po'più in là reagendo ai risultati del primo turno
Senza tuttavia andare a fondo nel suo ragionamento aveva detto le tende si iscrive nella tradizione del fascismo certo bastino a ricordarcelo le durate il culto del capo per il fascismo pensiero totalità Mario afferma che la storia ufficiale è una farsa e che la realtà si nasconde dietro le apparenze questo pensiero ragiona costantemente in termini di complotto oggi invece per quel che ASP vinto la gente a passare il guado e a votare le Pen e al contrario la rivolta contro il disprezzo dei fatti della realtà allude al problema della sicurezza e continua le penne una avuto bisogno di fare campagna elettorale la realtà l'ha fatta per l'Ulivo che la sinistra che cosa fa denuncia l'isteria sul tema della sicurezza che la guerra contro i giovani alla finché al collo e levi Bernard rilevi confidenzialmente be'ascella che solo pochi mesi fa non aveva esitato a denunciare l'antiamericanismo delle élites francesi Kennedy due accecato come tutti dal pericolo le Pen e come tutti soddisfatto delle riscatto della Francia ragione ormai più come un militare che come un libero pensatore L'Abate egli ha dice non è ancora finita adesso bisogna vincere le elezioni legislative
A proposito di giovanilismo esaltato in modo irritante in quest'occasione dai mass-media oltre che dalla sinistra la rivolta civica
Della gioventù titolava in apertura le monta a proposito dei grandi cortei che sono sfilati fra i due turni elettorali almeno da uno come Bernardo Levi ci saremmo aspettati un po'di diffidenza di fastidio lui che aveva messo così lucidamente in guardia dai pericoli dalle aberrazioni del giovanilismo un tema BA
Arborio che ha affascinato tutti i totalitarismi del secolo scorso e tanti scrittori in Francia Gabriella Roche
I due da Brasile Accardo la d'assalto da Celine e tutta la sfilza di quelli che lei richiama il pedone il filosofi in un suo libro di una decina di anni fa che abbiamo già avuto modo di citare in un'altra occasione le avventure
E la libertà nel capitolo che porta come sottotitolo per farla finita col giovanilismo così Van
Francia ultimamente che piaccia o no e tuttavia in questo contesto di grande conformismo che speriamo non contagi il resto d'Europa fa irruzione a sorpresa mercoledì per fossimo nientemeno che Oriana Fallaci annunciata in un programma culturale che dovrebbe andare in onda alle ventitré e trenta sul terzo canale televisivo televisione pubblica per parlare di Islam incredibile ma vero tanto più incredibile in quanto il popolo pubblico francese è stato finora tenuto perfettamente all'oscuro dell'io
Dio scatenata qui da noi dalla signora Fallaci con la rabbia e l'orgoglio prima e l'articolo pro Israele su Panorama di qualche settimana fa almeno in Italia nell'Italia di donne
Il Coni di uno scrittore come Houellebecq un poco si è sentito parlare allora ci risentiamo sabato prossimo per vedere Francia dell'ottantadue all'ottantadue per cento chiracchiana e al diciotto per cento leninista avrà retto allo choc fallaci grazie per l'attenzione questa naturalmente e radio radicale