"Secondo me" - presentazione del libro di Achille Occhetto (Ed. Piemme) - (presso l'Osteria del Caffè Italiano, via Isola delle Stinche 11/r)

Non abbiamo l'abitudine
Di fare cose diversa dalla cucina
Però abbiamo sentito come locale importante per la città un pochino anche il dovere di farci dei call attori di un momento culturale poi così importante e così prestigioso per noi siamo onoratissimo i talmente tanto che ci sembra quasi incredibile grazie soprattutto al loro per essere qui
Al dottor Iozzelli a Pierandrea Vanni Paolo Cocchi Jon ovviamente all'onorevole Occhetto per il quale vi prego facciamo un applauso scartiamo gli animi
E iniziamo con Ottavia Fusco che legge un brano del libro poi tutti i giochi sono aperti buona sera
C'era una volta il Torino un bambino nato senza respirare
Quel bambino ero io non volevo nascere qualcosa doveva avermi insospettito
Penso a lanuvio Lazio con la testa allungata perché è stata con il forte CIPE non aveva lanciato alcun gemito al CUP Burlo stavo lì immobile apparentemente senza vita
Mio zio si era precipitato con una velocità da centometrista verso la più vicina stante via per prendere una bombola d'ossigeno così mi è stata data la vita nella casa della nonna materna in via Santa Chiara
Però una giornata tersa di tramontana di quelle giornate impareggiabili che solo Torino ci regala mostrando due passi la corona delle Alpi luccicanti di venire
Io ero stato depositato ai piedi di quei monti che mi sorridevano in tutto il loro splendore
Ma a dispetto di una simile accoglienza io mi ero in punta atto e quasi come in un attonito momento di decisione mi ero soffermato sul limite non volevo subito fare parte della comune
Quell'attimo del quale mi fermai sulla soglia di questo conto quasi d'attesa fu per me il fatale decisivo credo che quella mancanza di respiro quella chiusura quell'angustia siano state alla base dell'angoscia che mi avrebbe accompagnato nel corso di tutta la mia vita
Mancavano ancora quattro anni allo scoppio della seconda guerra mondiale e poi tutto avrebbe ampiamente giustificato quell'atteggiamento di sospettosa tesa quel fermarsi attonito quella paura di respirare
Sta di fatto che quell'ansia quel senso di chiusura produssero ebbe una sensazione della quale parlerò molte altre volte
E che si manifestava anche nella curiosa circostanza che mentre il passato mi si è sempre presentato con un sorriso dolce attratti mesto sempre sognante
Il futuro è invece stato spesso motivo di apprensione
Una pressione che a volte amplificarla in modo ossessivo il male che sarebbe venuto facendo apparire poi la realtà una benevola mica rispetto ai fantasmi che precedentemente erano stati evocati
Ma che altre volte si sarebbe manifestata solo come un'ottimistica previsione rispetto agli eventi funesti ai quali sarebbe andato incontro
La gusti a del respiro e l'angoscia hanno una comune origine meccanica e unità indicare dice tipologica
In ogni caso dopo l'orribile pausa iniziale
Non avrei più avuto traccia di quella sensazione nel corso dei primi quattro anni della mia vita
Dei quali tra l'altro ricordo assolutamente nulla se non qualche profumo sapore che appena possibile
Avrei cercato di seguire come un cane che fiuta le tracce d'animali nascosti per potere così arrivare alle prime emanazione della memoria sotto forma di ricordi o anche solo di vaghe sensazioni
Pesci il mio primo ingresso in società come tutti all'anagrafe direi nel modo più arduo ostico e controcorrente rispetto a un modesto e normale ingresso in punta di piedi
Se mi fossi chiamato Marco Antonio che ne so tutto sarebbe stato più semplice fin dall'asilo e dalle elementari ma no mi chiamarono a chi lei evidentemente Achille sembro forse un appellativo troppo delicato quasi effeminato perché come secondo nome mi chiamarono Leone
Buonasera a tutti
è abbastanza straordinario che un politico italiano
Verrà presentato
Momento addirittura rivoluzionario nella storia politica del nostro Paese
Mi riferisco evidentemente alla trasformazione del ci nel DS con tutto quello che questo ha significato
Scriva un'autobiografia che non sia soltanto anzi non sia sopra
Nel senso che questo libro
Come avete sentito comincia appunto dal momento in cui Achille Occhetto e una e in un certo senso termina con una chiusa a Peck
Termina con una riflessione su dove sta andando la sinistra in particolare sulla difficoltà che questa sinistra particolare la sinistra diessina partito che da quegli eventi è nato possa in un certo senso tradire il presule
Che dall'ottantanove in poi furono posti ma che in un certo senso
Ho sentito ma che in un certo senso affondano fin dalle origini nel dopoguerra del Partito Comunista Italiano
La curiosità importante a giudizio mio di questo libro sta proprio in questa di Edison in questo connubio tra avvenimenti personali
Elementi della storia politica e della storia generale del Paese non solo del nostro Paese e contrappunti le varie pagine
Non si tratta di una storia politica del nostro tempo si tratta invece di una sorta di percorso attraverso ricordi esperienze vicende personali vicende politiche il modo di trovare nelle radici della storia personale di Achille Occhetto
Come dire il senso del suo passaggio nella sua storia personale nella storia di questo club ci sono alcuni momenti nel libro in cui lui si dilunga
Sugli incontri sentimentali della sua vita
C'è una pagina in cui lui definisce il suo rapporto con le donne
Dando la parola sentimentale un'accezione talmente ampia da potermi permettere di dire che nella sua vita ci sono state tantissime fidanzati
Intendendo con questo non ciò che si potrebbe intendere osservando un una banale televisione berlusconiana
Ma intendendo invece quella rapporto che si viene a creare talvolta nell'esistenza con una persona nella fattispecie con le donne
Mi giudica che il rapporto con le donne sia stato un rapporto fondamentale nella sua esperienza
E che è fatto di
Ammirazione attrazioni sintonia culturale sensibilità che entrano in contatto quindi un'accezione di questa parola nel senso direi più bello dell'amicizia amorosa come avrebbero detto i francesi tra un uomo e una donna
Accanto a questo c'è l'incredibile raccoglie
Di quando prima dell'inizio della guerra del Vietnam
Occhetto Pajetta furono ricevuti dal segretario del partito comunista cinese
Gli fu spiegato come i cinesi avrebbero inteso secondo loro la nascita e l'evoluzione della guerra del Vietnam USA degli aggettivi assoluti Occhetto nel descrivere questa situazione di fronte al modo
Direi quasi al cinismo politico lo diremmo noi con una logica occidentale con cui Deng Xiao Ping descriveva alla rappresentanza dei Comunisti italiani l'evoluzione che avrebbe portato di americane impegnarsi progressivamente nel Vietnam fino al momento in cui sarebbe dovuta intervenire la Cina e questo avrebbe in qualche misura determinato la sconfitta degli stati
Ad ogni dichiarazione successiva
Seguiva una specie di risata
Gruppo dei mandarini cinesi che in stava intrattenendo
A questo discorso
Che rivelò al loro una specie di visione drammatica della vita e delle vicende del Vietnam se qui quella che Occhetto definisce forse la più bella cinema
In stile cinese che lui abbia mai potuto assaggia
Naturalmente non solo di Vietnam ma non solo di vicende internazionali si parla anche se Occhetto
A parer mio con una prova di sincerità di cui gli va reso atto definisce nella incapacità del partito comunista fino in fondo tutte le conseguenze dagli avvenimenti del cinquantasei in Ungheria in fondo
La nascita di questa specie di contraddizioni che risolta del partito e che forse nell'ottantanove novantuno negli anni della svolta negli anni che poi porterà nelle colonnine ha trovato un primo elemento di compimento o è meglio forse dire di passaggio
E forse con una coraggio diverso
Posto forse anche aggiungere con una situazione internazionale
Che potesse in quel momento presentare dei dati quali forse in realtà non ci furono avrebbe potuto determinare per la stessa vita del partito e quindi per lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese
Ma non è soltanto un libro di politiche non è soltanto un libro di ricordi personali
Anzi voglio solo aggiungere questa cosa e poi dare la parola ai miei colleghi per dire questo che a me sembra
Fondamentalmente un libro
No revisionista
Nel senso che per circa un paio d'anni tre
è in corso nel nostro Paese per motivi forse sono ben chiare e quindi non ho necessità
La tendenza all'insistenza all'uso politico di una ricostruzione della storia italiana fatta per motivazioni politiche immediate ora chiunque sa che la storia non può mai essere scritta soltanto da una persona
La storia deve essere sempre rischia di ma tuttavia
Esistono dei dati culturali prima ancora che politici che fanno delle vicende successe nel nostro Paese dallo scoppio della Seconda guerra mondiale dalla guerra di liberazione agli avvenimenti i seguenti
Un elemento sostanziale di continuità con quello che è stato il nostro
C'è in questo libro il richiamo al rapporto tra il secondo Risorgimento cioè la guerra di liberazione e i fatti precedenti cioè lo sviluppo nella stessa formazione politica di Occhetto di una concezione di una fede cristiana nell'esistenza e al tempo stesso di una formazione politica che non a caso privilegia gli elementi di chiamare e anzi Occhetto addirittura prima che definirli d'impostazione marxista
I definisce appartenenti alla grande tradizione liberale della cultura italiana e quindi mi riferisco alla lezione di Gramsci alla dizione dico bene
A momenti di articolazione politica quali furono quelli di Giustizia e Libertà al questa specie di intrecciarsi di continuo modificarsi nella sua non solo formazione politica ma anche nell'azione politica che lo ha portato a passare dall'essere un giovane comunista rivoluzionario che buttava il materiale propagandistico contro
Gli autobus e tram di Milano
Sentendo per qualche volta quell'ebbrezza è quella perdere che appunto faceva rivoluzionari ad essere l'autore e il protagonista di una delle fondamentali rivoluzione liberale nel nostro Paese per me questo è un dato sostanzialmente culturale perché permette di trovare un elemento di continuità e non di rottura tra vari momenti della storia del nostro Paese naturalmente all'interno di questo mille opinioni sono possibili mille contraddizioni ci sono giusto e possibile tuttavia trovo in questo elemento uno dei degli aspetti culturalmente politicamente più interessante di questo tipo
Penso che ora Pierandrea Vanni e poi Paolo copie avranno da dire la
Grazie per l'invito e mi è stato rivolto
è stata un'occasione un'esperienza molto interessante leggere questo libro
Credo che non sorprenderà se dico che sono d'accordo con molte delle cose che Orselli ha detto le faccio totalmente mia per quanto riguarda questo libro intanto per questo elemento che lui citava escono molti libri di politici qualche volta mi pensare forse un po'troppi
Però per carità cioè accrebbe altro
Sì dicevo è forse escono forse anche troppi libri di politici però niente niente di male ecco questo mi sembra rispetta i tanti di libri scritti da esponenti politici usciti in questi anni
Qualcuno ne scrive talmente tanti che spero che poi trovi anche il tempo per dedicarsi un po'l'impegno politico e questo qui mi sembrava sopra questo di Occhetto mi sembra molto diverso un assegno un modo anche
Molto più profondo molto più stimolante molto più interessante
Perché questo libro un intreccio insieme di vicende personale della prima esperienza
Ricca di eventi impegnativa sul piano personale sentimentale tutte le cose che fanno parte del bagaglio umano e insieme l'intreccio con un periodo straordinario della storia di questo Paese e insieme tutto ciò a questo che è già molto vissuto dentro
Un partito politico è stato fra i grandi protagonisti ed è ancora misura diversa fra i grandi previste la storia di questo Paese
E oltretutto scritto da chi è stato grande protagonista di questo partito e quindi di questa stagione politica ecco tutte queste cose insieme ne fanno a mio avviso un libro diverso e un libro estremamente stimolante è un libro lo diceva beh io cioè di ricordi personali
Ed è un libro di vicende politiche è un libro non revisionista questo sono d'accordo anch'io su questo giudizio dire anche in un libro assolutamente non retorico
Molto asciutto molto
Scarno se vogliamo anche se al tempo stesso abbraccia un'esperienza e una Pacino importante della storia del nostro Paese
Piano cult colpito molte cose di questo libro ne cito solo alcune per motivi di di spazio e di sintesi
Mi ha colpito molto il riferimento forti impegnativo a Enrico Berlinguer
E mi ha colpito in particolare un una un episodio che Occhetto raccontando a Milano centosettantaquattro campagna elettorale per il divorzio al Occhetto allora
Segretario dalla federazione di Palermo
Danno offerto la possibilità di andare o in Abruzzo in Sicilia se non ricordo male allora il partito mista aveva un po'questo un sistema insomma di usare un po'i suoi funzionari di smuove dicono ha grande facilità offrirvi
Appositamente andare a dirigere fra l'altro la Sicilia in quel momento era un particolare anche in quel momento era un incarico molto impegnativo Occhetto fra l'Abruzzo e la Sicilia sceglie la Sicilia
Mi sembra scelta significativa va a Berlinguer campagna del settantaquattro per il referendum si incontra in un albergo
Berlinguer deve fare un comizio chiede a Occhetto alcune note sulla sincero situazione siciliana
E improvvisamente mentre delitti sono lì che parlano per ribadisce Occhetto
Penso che dovremmo cambiare il nome al partito al Partito Comunista Italiano mille novecentosettantaquattro Occhetto racconta che rimane quasi senza fiato rimane sorpreso da questa dichiarazione poi Berlinguer gli dice tu come lo chiama i resti
Io Occhetto risponde Partito comunista democratico
Replica
Berlinguer mi sembra troppo poco rispetto alla rottura che dovremmo determinare nei confronti evidentemente dell'esperienza sovietica del partito comunista sovietico
E al tempo stesso mi sembra troppo
Perché da una definizione Gene sembrerebbe che fino a oggi non siamo stati o siamo stato poco democratici non sono rocchetto se ho ricordato bene questo passaggio ma mi ha colpito molto credo che l'ho trovato di straordinario interesse non so confesso che non l'avevo letto in altre occasioni e quindi non so se è una cosa che era stata ma l'ho trovato
Interessante e stimolante e a parte questo ho pensato
Da non comunista consentite la pioggia della cosa grande franchezza una cosa che penso da un po'di tempo da molto tempo che Enrico Berlinguer non solo per questi aspetti per carità per molti altri è stato forse dimenticato un gran fretta molto come è vero che è un vizio del complessivo del nostro Paese non solo dalla sinistra per carità in generale di dimenticare spesso e in fretta ecco mi sembra che Enrico Berlinguer per una serie di cose importanti significative e ripeto lo dico da non comunista
Carte che ha fatto e costruito e portata avanti nella sua esperienza mi sembra sia stato dimenticato molto troppo rapidamente
Penso non solo a questo episodio che ho citato per tutto quello che significa ma penso per esempio a tutto l'impegno di Berlinguer il discorso è la questione morale e altre cose che restano sempre di purtroppo di straordinaria attualità
Un libro quindi stimolante un'occasione di riflettere di valutare di capire di percorrere anche pagine che restano di straordinaria attualità
E mi ha colpito altro elemento e voglio sottolineare quella sottolineatura forte che fa Occhetto riferendo sia vicende più recenti la svolta della Bolognina
Tutto quello che ha determinato i cambiamenti profondi ma anche penso di poterlo dire le contraddizioni profonde
La spinta ad andare avanti a cambiare ma anche la spinta opposta a non dico a non cambiare ma cambiare il minimo possibile possibile e Occhetto fa riferimento proprio mi ha colpito questo ribadire da parte sua questo contrasto che c'è stato fra chi come Luigi fondo dalla Bolt con la Bolognina non dalla Polonia con la Polonia
Cerca di accelerare questo discorso il processo del nuovo inizio cioè morire per risorgere
E chi invece al anche all'interno del vecchio PC PDS
E forse in parte ancora oggi nei DS
E si adegua in nome di una sorta di dura necessità cambiare cambiare camma o tutto sommato cambiare il meno possibile cambiare
Quanto proprietà quello che è indispensabile ma tutto sommato non per risorgere ma per tutto per proseguire pur con qualche novità ecco mi sembra che questo nodo
Che frutto di quel processo al quale certamente Occhetto ha dato un contributo straordinario all'interno del suo partito della sinistra italiana questo nodo credo che sia ancora ben presente e forte all'interno anche della sinistra oggi dei Democratici di sinistra anche se rispetto alla Polonia sono cambiati non uno ma dieci mondi ci sono processi di trasformazione politica sociale e culturale enormi evidentemente con i quali ci confrontiamo tutti i giorni però io credo sono ripeto
Annotazioni bando di un osservatore esterno sì credo che quel nodo che ora al quale Occhetto si è sforzato di dare una risposta
Forse fin troppo drastica per i tempi e per le modalità ma che era indispensabile credo che quel nodo oggi si ponga ancora con forza alla sinistra e ai Democratici di sinistra in particolare
E mi sembra che questo elemento che è di straordinaria attualità che rende libero che di e comunque attualissimo ulteriormente di attualità e lo sintetizza bene Occhetto propone nelle righe conclusive
Io vorrei citare perché mi sembra molto importante significativo Ando
Ho Stocchetta ricorda che la svolta è stata più che stavolta e poi da sul la svolta ha avuto uno sbocco minimalista è stata ingessata nelle tecniche della mera cover l'abilità ma è ancora possibile credere sperare in una fiori uscita da sinistra
Una sinistra nuova diversa fatta di cattolici democratici avanzati della socialisti libera socialisti che sappiamo segnare l'orizzonte di un nuovo modello questa sinistra dice Occhetto non è una chimera
Ecco questi sono notazione di straordinaria attualità ora poi carità entriamo in una cioè pensiamo siamo già dentro abbondantemente una campagna elettorale che e centrata ben su ben altri temi ma credo che questo nodo
Che Occhetto ha posto con grande intuizione
E credo di poter dirlo nel solco evidentemente di una tradizione di un insegnamento di una strategia politica che nasce anche da qui il la domanda quella di Luigi di Enrico Berlinguer due mila centosettantaquattro in Sicilia credo che tutto questo resti di straordinaria attualità e che sciogliere questo nodo è un un un imperativo che si pone per i DS per la sinistra se non in questo bel campanile Thrale certamente subito dopo nel periodo seguente alle elezioni
Quindi ho letto questo libro con con grande interesse l'ho trovato una testimonianza viva
Se mi è consentito non di un reduce
Se posso cioè cioè non di una persona che ricorda nella sua vita personale della sua esperienza politica come un qualcosa di passato ma e ancora carica di credo credo che sia una una le caratteristiche di Occhetto che tutti forse magari più fuori del suo partito che tentò di riconoscono una passione un impegno un'idealità un desiderio di contribuire ancora questa fase impegnativa della sinistra che lo vede protagonista anche se con veste diversa come lo è stato
Negli anni della svolta quindi una testimonianza che vale evidentemente per il passato ma credo abbia una straordinarie Var Valore anche per la l'attualità non i ricordi ma la testimonianza il contributo di un protagonista che chiede ancora sollecita la sinistra ad essere ancora protagonista ma in maniera credo ben diversa da come lo si è oggi grazie
Non c'è dubbio che in questo libro abbia una sua spiccava Alitalia il panorama della memorialistica politica italiana che è peraltro
Tra i contemporanei abbastanza vale asili più interessanti per lo più si indulge al tono giustifica storia insomma quando non auto auto lavorativo
Però non sono d'accordo a dire che in questo libro non ci sia tanta politica anziani mi sembra che sia ci sia soprattutto politica
In qualche modo ci sia anche un uso politico del personale uso questa espressione senso naturalmente non critico io vorrei dare se le suggestioni
Appunto politiche perché tra l'altro penso che questo sia un po'il mio compito in classe sembra a parte l'autore
L'unico politico presente
Partirei da un parallelo che non può non essere proposto secondo me anche perché Dipro stesso ci insiste in maniera molto esplicita
Tra le due personalità della sinistra che negli ultimi dieci anni hanno l'anno più caratterizza
Achille Occhetto e Massimo D'Alema
E vorrei suggerire questo confronto
Perché se noi giudichiamo oggi l'operato di questi due leader della sinistra
L'operato di Achille Occhetto da una distanza un po'maggiore ma ormai diciamo possiamo cominciare a giudicare anche l'operato di Massimo D'Alema
C'è in qualche modo un tratto che io vorrei sottolineare
Entrambi hanno fatto molto hanno fatto cose importanti
Il blocchetto con la svolta naturalmente il fatto storico epocale
D'Alema come leader di una sinistra che per la prima volta arriva al governo del paese
Vince riparte dopo una sconfitta
Diventa presidente del Consiglio
Entrambi hanno fatto cose importanti hanno fatto errori hanno avuto un picco e poi una fase più o meno discendente
La prima cosa che tra che che diciamo colpisce quanto
Il partito a cui appartengono sia stato diciamo diverso giudizio perché
Forse Occhetto sono stati
Rimproverarsi oltre misura i suoi errori
E forse a D'Alema sono stati perdonarsi molti suoi da questo partito
è una cosa che mi pare Occhetto senta molto
Non a caso ha parlato esplicitamente di ingiustizia
Forse anche di riconoscenza però a un certo punto non rifugge nemmeno l'accusa che gli è stata rivolta anzi riporta fuori quella di un rancore
Però dice di un rancore emotiva
No rancore razionale
Non sono mai stato fuori di festa mi spiego perché
Io penso che Occhetto ve lo dice dirigente attuale di questo partito
Qualche ragione c'era
Cerco di dire quale secondo me
Credo che la disparità di trattamento oltre anche a naturalmente alla vicenda riversa che i due dirigenti sia da ricercare nel fatto che quello che è Occhetto aveva tentato cioè di costruire un nuovo partito
Non è riuscito completamente non è non è nato effettivamente a dieci anni di distanza questo mi sembra sia il dato di fondo
Che in qualche modo ancora
Costituisce il terreno di coltura di questi rancori più o meno motivati o più o meno giustificati
Che la questione non è tanto secondo me relativa al al comunismo la questione del comunismo c'è il problema del nuovo partito che non ha ancora preso corpo non è ormai più una questione ideologica
Perché il modello ideologico il modello del Partito Chiesa con tutto il suo correlato diritti di speranze di fede di cose belle cose meno belle fuori dalla scena semmai può può rimanere con una Nostalgia lontana da parte di alcuni il punto è che il il nuovo partito non sia completamente manifestato nonostante che nella svolta di Occhetto ce ne fossero ci ci fosse molto di quello che si doveva fare
E la questione non è ideologica ma molto più concreta cioè il partito di cui noi noi oggi disponiamo è un partito che non a caso Berlusconi ad opera questa espressione Picci PDS DS coglie un elemento di verità
Non è un partito che ha saputo aprirsi al nuovo e anche a persone nuove perché poi il rinnovamento come ogni cosa non ama serialità si incarna in nuove persone in un nuovo personale politico
Questo non è stato ed è questo ancora questo il nodo attorno al quale noi ci diamo
Occhetto da una versione molto netta di questi ultimi una ricostruzione molto netta di questi ultimi quattro anni
Molto negativa naturalmente vocata alla gestione di Massimo D'Alema da una una un giudizio molto negativo
Di come D'Alema di come i DS guidati da D'Alema hanno sostanzialmente affossato il nuovo che era contenuto
Nella stagione dell'Ulivo
Non condivido completamente quello che lui dice ma non è questo il punto naturalmente volevo dire un'altra cosa che su un punto sbaglia
Ed è nella eccessiva personalizzazione di questa di questa crisi campi
Occhetto D'Alema D'Alema Occhetto
Un atteggiamento aperto progettuale contro un atteggiamento più cinico il togliattiano
Io vorrei concludere questa prima suggestione con un giudizio per tutti e due se mi è consentito e
Stimolare un pochetto che delle tutti e due sono un po'Licari
Personalizzato molto
Tutte e due sono molto dirigenti di un partito
Che era il Partito comunista italiano in cui la circolazione del gruppo dirigente era molto scarsa in cui sì arrivava MM ai massimi livelli per cooptazione in cui si apparteneva fin dall'inizio una sorta di aristocrazia
In questa personalizzazione io trovo molto di questa di questo retaggio è qualcosa che grava nel dibattito anche attuale lo stop
Quando Pecchioli lo chiama è un tratto che è capitato a centinaia di militanti comunisti voglio ricordare questo Pecchioli a un certo punto negli anni Settanta lo chiama
E i gli propone la soluzione Abruzzo Palermo segretario regionale in Abruzzo si deve a lui c'era il padre
Questo è un tratto molto bello del Partito comunista italiano perché favoriva la circolazione dei dirigenti naturalmente la circolazione in Italia dei dirigenti lo scambio di esperienze però è un chiaro segno di quanto fosse un partito modellata su una specie di monarchia molto accentrato di un'aristocrazia molta centrali
Ecco questo lo dico perché credo che uno degli ingredienti del nuovo partito che Occhetto ha contribuito a costruire che ancora non è nato ma che nel suo lascito diciamo può trovare fonti continue ispirazioni
è un partito che si nervi di più dal basso che faccia diciamo che si compendi di più di questa Italia
Che hanno il localismo nel federalismo davvero un suo tratto specifico
A sentirli polemizzare diciamo così Occhetto e D'Alema anche se a distanza
Tutte e due diciamo marcano questo tratto che era un tratto del vecchio PCI
L'altro elemento che volevo sottolineare questo intreccio fra personale e politico che dicevo e l'uso quasi l'uso politico del personale
Il libro si apre con l'angoscia che è un tema quanti diciamo il perché per il politico non si può
Occhetto la confessa confessa con un tratto forte della sua personalità della sua esperienza di vita come qualcosa che lo ha accompagnato sempre
E la e lo accosta naturalmente subito a un altro tema che è quello dell'impegno cioè si sente in tutto il libro che l'angoscia e l'impegno sono i due grandi poli attorno a cui i giorni e le notti di Occhetto spesso si sono svolti
è un tratto anche molto bello del libro l'hanno già detto chi mi ha preceduto e a un tratto anche vero interessante e originale rispetto alla memorialistica politica
Io vorrei dire in un tratto anche molto novecentesco
Non a caso Occhetto si dice un uomo del Novecento profondamente dentro questo questo secolo
E anche questa polarità in qualche modo denuncia questo tratto novecentesco insiste diciamo esibisce questa esibisce da un termine non non positivo rappresenta questa polarità come appunto un tratto
Vero della sua personalità ma anche un tratto nobile della sua personalità Poli
Cioè io sono uno che essa è sempre stata in politica perché ci ha creduto e ha cercato nella politica risposte importanti ha domande importanti dell'esistenza non sono un politico da strapazzo uno
Che abbia solo il cinismo del potere forse ho qualche difetto dice Occhetto perché sono un po'vanitoso come tutti i politici ma semmai io questo di limite non sono il politico cattivo
Politici cattivi sono altri
I politici cinici oppure quelli che ormai sono supinamente piegarsi al pensiero unico a quello del successo ad ogni posto c'è se c'è lui rilancia diciamo molto anche un essere di sinistra
Anche se la dizione ammette di sinistra sul piano proprio di questo intreccio profondo fra valori feto eccetera
C'è una religiosità nel suo essere di sinistra c'è una religiosità che per è la religiosità che tiene insieme questi due poli d'angoscia l'impegno anche perché tra l'abisso dell'angoscia il Progetto la razionalità dell'impegno non può che esserci una religione
L'unico c'è un grande sforzo di volontà per tenere insieme questi due poli
Ecco io trovo che questo presentarsi sia un tratto novecentesco cioè Rin proprie cosa rimprovera che sempre molto amichevolmente con molta simpatia
Si può fare politica in maniera meno cara meno pesante meno meno impegnativa e si può fare politica in maniera molto seria
Cioè credo che al di là degli abissi si possa praticare la politica in maniera realistica composta impegnata se vogliamo anche religiosa penso che la religione carica
E che fosse questo il tratto che dovremmo che dovremmo un po'cercare nell'impegno di oggi una concretezza
Una laicità vera che rifuggo un po'da questa drammaticità che peraltro è il Novecento che ci ha presentato ogni volta no perché la politica non ci presenterà annunci presenti anche oggi drammi
Di fronte ai quali occorre prendere posizione
Però diciamo mi consenta questa notazione anche da una persona che ha qualche anno di meno
Forse è stato molto del Partito comunista italiano questo
Questo darsi tutto alla politica
Che appunto si ripete in questo grande innovatore è stata che gli occhi si ripete in questo grande innovatore testata Achille Occhetto che però per un nuovo esce l'ultima suggestione
Russo Diana
Io quando comincia la legge levarmi sonoro che subito in mente non fece immediatamente Pozzelle per proprio l'inizio
Non so se anche l'uso inizia con la sua nascita non mi ricordo però insomma il tono mi ha richiamato a quelli però e poi nel corso del libro lo stesso Pietro cita un paio di volte quindi reminescenze era reale
Ho trovato un punto di contatto come tutti voi sapete se non legge estremamente diversi
Per mille motivi c'è un punto di contatto sono tutti e due pervasi da un grande senso di colpa
Senso di colpa di lusso nasceva da motivi che suoi biografi poi hanno messo spesso di luce
Confessione di lusso sono tutt'altro che morbido sincero sanno tutti gli storici illuminismo
Credo che le confessioni di Occhetto non siano molto di più
Lo saranno sicuramente però sono pervase anche se da un forte senso di colpa
Quasi un bisogno di giustificarsi e e questo è un tratto secondo me molto umano molto vero molto che a me piace molto in questo libro forse il tratto che piace di più
Perché davvero Occhetto l'ha fatta grossa bisogna essere stati comunisti bisogna essere stati in quel partito per capire quanto Occhetto l'abbia fatta grossa
E quindi alla fine quanto davvero chi dobbiamo al di là dei presunti errori o degli errori veri
Che questo è un dato che non può uscire dalla insomma dalla valutazione di quello che ha fatto che cioè un dato storico ma è anche un dato che interessa al partito di oggi
Io non per diciamo verbalizzavo forse sì ma insomma lei in qualche modo lenire questo senso di colpa leggendo una lettera che Achille Occhetto mi scrisse nel novanta io giovane militante del Partito comunista da diversi anni ed ha smesso di fare attività politica perché ero stanco di questo partito sembrava appartato declino io gli scrissi probabilmente non ho la copia della mia lettera mi iscrissi una una lettera d'incitamento di incoraggiamento no che probabilmente gli scrissi anche che grazie alla svolta la svolta nell'UE aveva fatto a quella locandina mi apparve il lunedì mattina in modo un po'anche rocambolesco
I giornalisti ci mettono sentendo funzionanti determinare i grandi fatti della storia come sempre
Altrimenti non sarebbe e fu quella locandina che in qualche modo mi determino a ritornare in politica poi insomma fece il sindaco del mio paese Achille mi scrisse caro Paolo con piacere ho letto la tua rinata voglia di impegno politico militare
Costruiamo insieme il nuovo partito democratico eccetera eccetera della sinistra
Insomma la svolta è stata anche questa credo siano stati molte centinaia migliaia di persone l'anno così accolta e forse quel se ne poteva essere coltivata un po'ma
Il momento cruciale del viaggio in Cina fu quello che io chiamai l'Ultima cena
La seconda parte della riunione fu dominata da un'impressionante monologo di pensi al ping
Era davanti a noi al centro del tavolo un uomo piccolo tarchiato con la giacca militare ancor più abbottonata fino al collo i capelli a spazzola che formavano sulla fronte molto bassa una specie di corta aiuola ispida
E due occhi a mandorla direte voi no invece erano come due sottili feritoie per le quali sprigionano raggi laser che muovevano inquieti e micidiali in tutte le direzioni
Il tema nella posizione cinese nei confronti del Vietnam
Comincia a parlare come in un adagio da umbertina quasi sussurrando come per farci una rivelazione segreta dicendoci che gli americani avevano inviato dei reparti di esponenti nel sud del Vietnam
Per debellare i focolai della lotta di liberazione
Poi una pausa
A cui seguiti questo verbale vale anche un bene
Si ferma un attimo per vedere l'effetto di questa sua affermazione sui nostri volti poi proseguì con l'aria di un maestro che deve spiegare proprio tutto a degli allievi un po'Zucconi dicendo che così facendo Kennedy aveva compiuto un passo falso perché i Vietcong avrebbero rafforzato intensificato la loro iniziativa di guerriglia su larga scala
E qui si apre il primo sorriso soddisfatto di tutto il lato cinese per il tavolo
A questo punto gli americani continuo dovranno fare un altro passo della loro escalation e inviare come è avvenuto qualche mese fa e loro marines questo è un male
Ma e anche va bene perché tutto il popolo del Sud scenderà lotta al fianco dei guerriglieri che si muoveranno in mezzo a loro popolo con i pesci nell'acqua
Il sorriso dei cinesi si fece più grasso mentre lui diceva
A questo punto i marines intensificheranno come hanno incominciato a fare alcune settimane fa la loro lotta del territorio questa tombale ma anche un bene infatti rimarranno impantanati in un territorio nemico pertanto dovranno aprire un vero e proprio fronte di lotta che li spingerà fino al confine del Vietnam ma per uscire dal pantano della guerriglia banche questo male
è un bene infatti il nord del Vietnam come sta avvenendo in queste ore sarà costretto a entrare direttamente in guerra
Alla descrizione di ogni tappa sempre più sanguinosa della escalation i cinesi scoppiarono in una risata più forte mentre noi eravamo sempre più una celati lui invece approfittava della risata per alzarsi lievemente dalla sedia voltarsi alle sue spalle dov'era situata una preziosa sputa chi era e dopo averla centrata con un gettito da pitone si rimetteva al suo posto per riprendere la sua macabra cavalcata attraverso le varie tappe della escalation
Così rischiarata sì la gola disse che i marines non ce l'avrebbero fatta perché nel Vietnam non c'era un fronte solo e quindi si sarebbero stati circondati da o di parte allora aggiunse compare profetico
Dovranno spingersi avanti nella loro offensiva e incominceranno a bombardare il Nord
Questo sarebbe stato male ma naturalmente anche un bene infatti sarebbe cresciuta la solidarietà internazionale
E gli USA sarebbero stati isolati per rompere l'isolamento sarebbero quindi intervenuti direttamente nel Nord per chiudere così la guerra ma anche questo era un male che si trasformava in un bene
Infatti a questo punto i vietnamiti avrebbero avuto alle loro spalle la immensa riserva di tot milioni di cinesi che sarebbero entrati direttamente in guerra e la spunta chi era fuori nuovo fulminata
E la risata divenne ancora più sonora
Noi stavamo sulle nostre sede come se ci fossimo allacciati le cinture di sicurezza durante un vuoto d'aria
Il silenzio si fece un po'più lungo e poi due riprese dicendo
Con l'intervento dei cinesi i marines verranno ricacciati verso il mare allora gli USA ricorreranno all'ultima estrema tappa dell'allora escalation getteranno la bomba atomica sono a noi
Questo è un male ma è anche va bene perché a questo punto i revisionisti sovietici saranno costretti a scendere in campo al nostro fianco scoppierà così la terza guerra mondiale che distruggerà l'imperialismo queste parole furono coperte da una risata satanica
Dov'era papà esterrefatti lo scenario catastrofico che era stato evocato come se emergesse da una demoniaca seduta spiritica superava ogni immaginazione facevamo fatica a credere a quanto avevamo appena ascoltato
Dopo pochi minuti il bellissimo tendaggio che si stendeva dietro le nostre spalle si aprì come un sipario rivelando una lunga pensa regalmente addobbata che scorreva parallela al tavolo dove eravamo ancora seduti
I nostri ospiti sapevano apprestato una cena che non aveva eguali non avevo ancora provato e forse non proverò by più una cucina cinese a quel livello
Fu così consumata la cena
Ma anche la definitiva rottura politica
Telefonai a Repubblica per dire a Scalfari o al vicedirettore questo non lo ricordo bene di non puntare sulla notizia del cambiamento del nome ma su un ragionamento politico
Naturalmente non servì a niente perché era naturale per la logica che guida inesorabilmente i grandi giornali che si andasse subito all'aspetto clamoroso della vicenda la stessa unità si cautela o aggiungendo solo un timido punto interrogativo
Rimane il fatto che la domenica mattina ero alla Bolognina il pomeriggio partirà a Bologna per Roma e la sera in cominciai a scrivere la relazione per la riunione della segreteria della mattina successiva
Ci sono dei momenti magici in cui le energie sembrano moltiplicarsi a dismisura mi trovavo in uno di quei momenti
Aureliana mi stava accanto mano a mano che finivo di scrivere un foglio gliela passato alquanto foglio non volle più andare avanti aveva capito tutto ed era troppo emozionata forse intuiva anche il calvario che ci avrebbe atteso il giorno dopo infatti entrammo in un tunnel dal quale sembrava non si dovesse più uscire
Seguiranno due ambiti riunione decisioni collettive senza prezzo
Un po'più ci fu un minuto di silenzio intenso in molti erano gravi l'atmosfera quella delle grandi decisioni poi tutti abolire o no
E incomincia così la grande avventura
Ora bisogna ritornare sui nostri passi fino al punto in cui si è imboccata un'altra strada e riprendere il cammino nella situazione più ardua che si è creata
La svolta è stata più che stravolta
La svolta avuto uno sbocco minimalista è stata ingessata nelle tecniche della mera governabilità
Ma è ancora possibile credere e sperare in una fuoriuscita da sinistra una sinistra nuova Livenza fatta di cattolici democratici avanzati di liberal socialisti che sappiano segnare l'orizzonte di un nuovo modello
Questa sinistra non è una chimera
Io l'ho vista me la ricordo l'ho conosciuta fin da bambino
Erano quei cattolici della sinistra cristiana quei kuwaitiani gramsciani partigiani comunisti
In quel momento al di sopra delle diversità erano tutti in quella città da cui ho iniziato il mio viaggio e di fronte alla medesima sollecitazione inseguivano la stessa bandiera ideale la stessa idea di rivoluzione democratica
Cercavano sopra ogni altra cosa la libertà quella vera reale quella che reca con sé una liberazione infettività
Non è solo una chimera quelle che inseguono sono mobili donne persone volti che riaffiorano sono sofferenze e speranze illusione che hanno solcato una parte del Novecento
Io li ho conosciuti quegli uomini e quelle donne ricorda i loro volti mi sono sfilati davanti in questo viaggio nella memoria dire vedo nei momenti di abbattimento e di speranza visitare hanno di fronte nelle notti insonni
E allora mi dico si dovranno pur essere Pozzi i Loren reti
Cerchiamo
Considerare
La vostra presenza ma per le cose che sono state dette in questa presentazione
Diciamo che sono state dette cose tali per cui a questo punto potrei anche stare zitto
Non c'è molto da aggiungere
Soprattutto perché è stato dato dall'insieme
Del quadro che differimento
Stato un po'un filo conduttore fu argomenti diverso
Intervenuti un quadro mi sembra a tutto tondo delle caratteristiche originali peculiari
Di un libro che è difficile da definire o da mettere in una precisa collana dodici storie
Io però vorrei dire qualche cosa che forse può essere più interessante che io dica in questo momento
Soprattutto per ciò che riguarda la motivazione
Ho sentito l'esigenza di scriverlo e come vorrei che fosse letto e poi aggiungerò anche alcune cose legate alla polemica politica che
Giustamente a perbacco il sui
Ma per ciò che riguarda la motivazione
Io mi sono detto a un certo punto che la mia esperienza
Era un paradiso
Di storia del Novecento
è chiaro che c'è una grande nostalgia del nove
Quindi è un libro anzi certo comunque gli avevo utilmente si intitolarlo Addio Novecento dando anche un ponte verso il futuro ma con questo grande senso di cosa è stato
Questo secolo
In cui si ritrovano credo molte generazioni
La generazione della Resistenza la generazione del sessantotto quella del Vietnam e poi della grande trasformazione
Ed era caduta
E quindi nella importante dare un esempio vivo concreto
Non solo astratto teorico di una metamorfosi far vedere i passaggi complessi del secolo
E delle trasformazioni spirituali che hanno attraversato questo secolo delle vere e proprie conversione e ci sono state sapendo che non era più sufficiente raccontare la svolta alla fine del comunismo la caduta dell'Unione Sovietica Soltan in termini storici
E allora eccetera
E anche
Diciamo con obiettivo siccome io non ho l'abitudine di dire che non sono stato comunista perché non ha nessun senso fare
Affermazioni di questo genere invece di cercare di capire
Perché dalle diverse esperienze anche sentimentali accusasse di vita
Si può arrivare ad essa alla pronto liberale dirà direi nel senso di un liberal sociali
E quindi mi sono detto come sono passato dal comunismo alla Socialismo liberale ecco perché è importante il figlio che conduce questo libero e che passa dall'esperienza di Torino
Della casa editrice Einaudi l'incontro con Pavese che mi correggeva i compiti di latino con Calvino amico di famiglia la sinistra cristiana che aveva la propria sede clandestina nell'appartamento dove revoca un ragazzo
E poi la Casa della cultura della Rossana Rossanda Milano e poi l'Unione goliardica l'intesa tra gli altri non solo la tradizione comunista in senso classico
E tutto ciò dentro profonde crisi di coscienza dare conto di questi passaggi non solo in termini astratti
E in questo senso io credo che non si tratti solo di una o più bel grafia ma di un vero e proprio viaggio nella memoria
E quindi ho sentito improvvisamente il dovere di raccontare
No no un'autobiografia che fa i conti con questo o con quello io credo che la l'elemento fondamentale c'è anche poi la questione D'Alema ci ritorno ma la motivazione fondamentale del libro e io racconto di me stesso
Sarebbe stato poi strano se in questo racconto di me stesso non si incontrava anche mi sarei aspettato un po'sarebbe diventato il centro del dibattito diceva perché non ne ha parlato io racconto di me stesso
Ora i kit vada a considerazioni teoriche e culturali e politiche anche da fatti politici io son d'accordo che detto tutto questo cioè io tendo a valorizzare questo elemento diciamo autobiografico
E letterario anche perché devo dire che io tra i primi che hanno mandato l'ha mandata presenta Repubblica
E Amato e Amato dopo qualche giorno quindi apprezza la velocità mi ha richiamato e mi ha detto ma Occhetto non sapevo che tu fosse uno scrittore quindi hai anche un altro mestiere
Non so se era un complimento un invito a cambiare quello che ho sempre avuto fino adesso ma in un momento in cui come si vede tutti era una grande tentazione a cambiare mestiere e lo vediamo nella formazione delle liste credo che fosse comunque vada preso un importante complimento ma ci sono patti politici alcuni sono stati Recordati io credo interessante il nodo che anche sulla base della mia esperienza di giovane di vent'anni colloco nel cinquantasei
Cioè in cui dico questo era il momento in cui si poteva fare il primo grande partito socialdemocratico in Italia con Partito socialista di Nenni che era dieci mila volte più a sinistra di tutti quelli che abbiamo conosciuto dopo
Che si distingueva da noi per un'unica cosa che era quello su cui aveva ragione
Tra i temi della libertà mentre i comunisti avevano nettamente torto su questi temi allora noi non sapemmo
Proporre una grande politica unitaria che si dovrà fare evidentemente nel distacco dalla Unione Sovietica o nel settantasei come il congresso di Torino
Dove il partito di Craxi era per l'alternativa e noi nel nome dell'incipiente alleanza con la Democrazia Cristiana
Ci battemmo contro l'ipotesi alternativa e lasciamo a Craxi come unica via con la politica corsara che poi condanna a morte successivamente ma ci sono tante altre cose il libro che riguardano anche appunto i fatti i fatti politici
Ecco quindi il libro è stato scritto anche con questa idea di un addensamento dell'animo e della memoria ma al di là di tutte queste questioni
Non c'è dubbio che il tema centrale e il tema della svolta
Appunto da Torino a quel cerchiamo li finale cioè il legame si cerca di capire come poteva nascere l'idea della svolta il filo rosso di una metamorfosi
Di una metamorfosi che voglio sottolinearlo ma è una metamorfosi che vuole essere tutta dentro la sinistra che vuole un'uscita da sinistra dallo stalinismo
Per realizzare un'altra sinistri la destra non è la svolta
Ma il comunismo staliniano che ha rovinato legalità della sinistra a livello mondiale
E Stalin a distruggere le speranze della sinistra credo per tanti per fare un periodo ancora molto grave
Non a caso io parlo di un Marx che il primo comunista ucciso dai comunisti
Nel modo come è stato trasformato nella vulgata ideologia marxista leninista
Ma la svolta e anche la fine dell'illusione del cambiamento nella continuità che arriva nel suo momento più alto al Gorbaciov divismo si rende conto anche della diversità del Partito comunista
Ricordo alcune pietre miliari di questa diversità
Però se dico anche che queste pietre miliardi avvennero senza mettere in discussione il carattere socialista di quei paesi e la solidarietà di fondo che ce le cava ad essere solo con l'ottantanove
Noi abbiamo una rottura globale
E il tema è la conversione del movimento operaio al liberalismo attenzione non come esigenza di entrare
Nel salotto bene dalla borghesia italiana attraverso diciamo una ripetizione delle teorie neoliberiste ma in senso molto più radicale liberali di una priorità della libertà io propongo un capovolgimento anche del tema già molto avanzato di Giustizia e Libertà nel tema libertà e giustizia in sostanza collocando questo novecento in un quadro storico complessivo dico che le due grandi idealità
Della Rivoluzione francese libertà e uguaglianza sono state separate nel corso di questo secolo il problema era ricongiungermi attraverso una libertà reale
Ecco di qui parto perché arrivo quelle questioni più concrete che sono state sollevate per dire una cosa che e molto importante a mio avviso è voglio ripeterla
Il problema della svolta non era almeno per alcuni di noi solo quello del cambiamento del nome
Ma era quello della riforma della politica
Dei partiti del sistema politico non a caso è strettamente collegato all'idea poi referendaria che mi ha congiunto con il movimento di Segni
Al passaggio dalla democrazia dei partiti alla democrazia dei cittadini di cui l'elezione diretta dei sindaci è stato un primo importanti
Fatto che ha cambiato sicuramente il volto democratico del nostro Paese
E quindi si trattava di collocare la svolta dentro la crisi morale e intellettuale
Che io ritengo continua nel nostro paese
Bobbio allora interpreto bene e in un elogio della svolta che credo sia dal punto di vista politico il più interessante ha messo in evidenza come si era rotta appunto una dica con quella proposta e soprattutto con la dichiarazioni di interi
E io tengo quindi sotto questo profilo a far vedere come non ci fu un'improvvisazione dell'ultimo momento non solo ricorda i fatti da mozzafiato dell'ottantanove l'intervista all'Espresso
Che pone al centro la rivoluzione francese non più quella sovietica il viaggio in USA dove io vado dai massimi dirigenti politici di quel Paese a parlare del nostro partito comunista nuovo pc come un partito del socialismo
Europeo la manifestazione fatta con Ingrao davanti la Tienanmen parto da Santa Croce perché lì mi arriva la notizia proprio questa piazza lo ricordo pesato momento agghiacciante un foglietto che mi viene dalle spalle che dice hanno ammazzato top studenti mi interrompo un secondo poi do l'annuncio e dico
Abbandona il comizio evade immediatamente a Roma fare una manifestazione avviso tutti gli si trova anche Ingrao e davanti alla ambasciata dopo avere parlato è detto con durezza queste cose all'ambasciatore dichiaro il comunismo per noi è morto
C'era in grado applaudiva in quel momento
E poi arriviamo
Al congresso dove gli succede un fatto estremamente gustoso
Che io ho una frase completa ma
Che con quell'arte oratoria che abbia un po'noi facciamo politica
La faccio in due tempi dico di fronte alla pressione allora c'era la pressione viva di Craxi e ci ha cambiato il nome cambiate nomi e dico di fronte alle pressioni esterne noi non cambieremo mai nome il Congresso scoppia un'ovazione
E norme che non finisce mai
E io del gelo perché sapevo che dovevo aggiungere quello che doveva giungere salvo che non si creino le condizioni politiche per il cambiamento del nome
Che passò sotto silenzio in modo localmente soffocato dagli applausi
E arriva il muro ma io questo lo voglio raccontare perché il tempo in politica importante
Il muro di Berlino e la metafora dell'idea centrale
Perché c'era un muro di pietra
Ma c'era anche un muro che attraversava le coscienze e aveva separato i diversi riformismi
Che pure si erano trovati insieme nella lotta antifascista
Quando e e quindi è vero che io uso la biografia anche per spiegare dei fatti politici che sono stati vivi
Quando c'è la scomunica e siamo nell'inizio dalla guerra fredda
Mio padre che era della sinistra cristiana si iscrive al Partito Comunista diceva beh peggio per voi mi scrivo per il dopo
Cicinho Baldo che Congo Rodano era il segretario della sinistra cristiana va nella Democrazia cristiana
Ma come dimenticare il fatto che ci Cino Balbo con tutti coloro che venivano armati di mitra di notte in clandestinità perché era un centro
Gatta vedevano le stesse cose che vedeva mio padre e tutti gli altri rappresentavano una stessa coscienza morale e ideale quel muro
Aveva separato
Non la destra e la sinistra in Italia aveva separato ivi pormi dormi diverso
Della nostra tradizione e che andavano ricongiunti in qualche modo
E anche quando io parlo della necessità di non fare un astratto partito socialdemocratico non lo dico
Perché sono contrario al partito socialdemocratico ma come io ho fatto una battaglia durissima per fare entrare il Partito comunista e poi per il PDS nella socialdemocrazie ma perché ritengo che anche la costruzione di una forza simile alle grandi esperienze socialiste e democratiche in Italia deve navigare dentro un connettore
Morale e ideale che è diverso da quello dalla Germania o dell'Inghilterra perché in Italia la sinistra non coincide con l'idea di socialdemocrazia o meno coincide molto di meno di quanto lo coincida
In Inghilterra perché c'è una tradizione non solo cattolica ma c'è una tradizione democratica risorgimentale che poi ha fatto le proprie esperienze ne
Gobetti Isma'le proprie esperienze Ninth tutta la tradizione anche diciamo non di massa ma noi non possiamo fare come il Papa che diceva
Ma quante divisioni a come Starlette diceva quante divisioni ha il Papa i questo laicismo di tradizione democratica risorgimentale il sale della terra della sinistra italiana dei fratelli Rosselli Gobetti a tutto il per
Innovazione a giustizia e libertà appunto a quell'intellettuale che allora conobbi che non a caso lasciarono il partito comunista ben presto da Cal
Vino a Pavese a Vittorini e che rappresentavano la forza e la potenzialità della sinistra del nostro paese tutto questo non rientra
I uno schema
Puramente burocratico in cui tu aggiungi a spezzoni di ex comunisti di apparato spezzoni di ex socialisti li benedice
è il fatto un nuovo partito socialdemocratico i partiti nascono nel vivo dalla storia attraverso esperienze culturali reali morali profonde e l'idea di costruire in questo contesto
Più ampio quindi l'idea centrale della svolta e la fusione dei diversi
è riformismi
E qui arriviamo alla questione
Della diversità di posizioni con D'Alema
Ci sono fin dall'inizio a mio avviso due visioni diverse della svolta
Una che è incarnata forse con l'errore del libro di non avere detto con più chiarezza che e incarnata ma non espresso data
Anzi direi delle volte da ne me trascinato da questa tendenza inerme perché c'è nel partito
Dall'idea di considerare la svolta una dura necessità una risposta furba
Alle difficoltà del momento in Europa c'erano le bandiere bucate pensiamo ai drammi della Romania di quel Natale
Io ero contento di avere proposto da un mese solo la svolta è potermi guardare la televisione non so come l'avrei guardato se mi consideravo ancora segretario di un partito comunista tradizionale con tutti gli avvenimenti drammatici che ci avrebbero costretto a fare una svolta al ribasso sul ricatto dei morti che provavano nelle fosse comuni della della della della Romagna
Quindi una risposta furba
Per poi riprendere la tradizionale politica la politica con la P maiuscola con la tradizionale visione dei partiti per una restaurazione per la vecchia politica si tratta solo di D'Alema no per carità di D'Alema
Di gran parte dei socialisti che la pensano così gran parte dei democristiani dei popolari
D'Alema ha avuto una grandissima forza perché le forze politiche italiane erano molto più vicine a quella visione
A quella specie di leninismo italiano di superiorità del partito per il partito
Cioè di quel partito del Novecento che è crollato
Perché il partito del Novecento non esiste più perché non esistono più i referenti strutturali quindi sia esso Partito comunista un partito socialdemocratico che erano la
Situazione strutturale fordista
L'ambito dello Stato nazionale
E l'esistenza delle classe tradizionale con al centro la classe operando tutto questo non esiste più e quando io ho detto che bisognava andare oltre
Alla socialdemocrazia oltre sia la società democrazia che al comunismo
Lo dicevo nei termini appunto che ormai erano morte del due esperienze non che non si doveva riconoscere che in questa lotta secolare
La socialdemocrazia aveva avuto ragione certo che ha avuto ragione se non riconoscevo quello non proponeva la svolta la chiusura del più grande Partito Comunista dell'Occidente però bisogna vedere
E mentre noi mettiamo ancora questo in realtà le più vivaci socialdemocrazie europee l'hanno capito e hanno cercato di muoversi anche su
Registri che non sono più i registi tradizionali del partito socialdemocratico Rena hanno della concezione che ha poi la sua matrice fondamentale la tradizione
Della socialdemocrazia della socialdemocrazia tedesca
Ho detto e la storia della svolta ma è anche la storia di una svolta per la vita certa è la storia di una svolta tradita
Perché
Perché io penso che poi in questi anni è prevalsa in Italia una vecchia tradizione quella della rivoluzione passiva
Per cambiare tutto per non cambiare niente delle riforme del
Ora per impedire tutto questo non c'è dubbio che bisogna dare più forza alla sinistra a mio avviso tuttavia voglio dire anche molto mestamente che una sinistra più forte non vuol dire
Non dare fiducia approdi
Perché viene dalla Democrazia cristiana e quindi di per sé non sarebbe un uomo di sinistra
O non dare piena fiducia a Rutelli perché non viene dalla tradizione ex comunista e toglierla magari nel momento stesso in cui incomincia una propria lotta che una lotta a mio avviso estremamente difficile
Più forza alla sinistra vuol dire avere molta più generosità coerenza spirito di servizio Lai concerto non drammatico
Il dramma che io ho voluto esprimere qui copia colto un fatto molto importante e nient'altro che la descrizione
Di un'esperienza che non abbiamo fatto
Non descriverla sarebbe stata una missione veramente drammatica basta pensare a tutte le membra Azzi intellettuali ai sacrifici morale che nella storia dei comunisti che sono fatte di cui rendo solo in parte
Ma direi che il dramma della mia
Generazione nella concezione della politica è già tutta rose e fiori rispetto alla generazione di soglia per la generazione che ha vissuto
Quello che ha vissuto tra l'esigenza democratica in Italia la compartecipazione ai delitti dello stalinismo
In Russia quindi la storia del Novecento è stata una storia dove la politica e il dramma come le grandi dittature i grandi movimenti collettivi il senso
Di tragedie imminenti che erano presenti sia nelle visioni escatologica della destra che nelle visioni escatologica è della sinistra erano un fatto che è stata la diciamolo l'anima
Del motivo per cui noi giovani entravamo in politica anzi oggi non so se la scelta che fece allora sotto il ricatto morale di paillettes quando voleva andare a in Germania per finire gli studi di filosofia che mi disse ma io non le ho potute finire perché ero in galera miss maglietta
è la mia storia politica incomincia da un dramma
Da questo ricatto morale lo dico in senso positivo perché ridiedi subito ragione ma un giovane oggi che vuole fare la professione intanto non c'è un Pajetta che ha la forza morale
Di dirgli quel testo in secondo luogo non ha più senso quindi io sono completamente d'accordo compete e la politica dovrà vere dimensioni serie morali ma certe o in un contesto anche perché bene o male
Questo Novecento ha liberato delle forze ha fatto fare un passo avanti alla storia della libertà con tutti i drammi che pure ci sono ci sono ancora però detto questo
E una sinistra deve dare più forza
Anche diciamo simbolica al proprio valore
Ed è a dare più senso di servizio rispetto a tutte le forze che sono in campo e non rivendicare più potere per il potere magari soltanto sul terreno degli organigrammi
Ma dobbiamo avere una sinistra più coerente
E sono una sinistra più coerente con più idee dà forza al complesso della coalizione
Più forza alla sinistra naturalmente non vuol dire
Dividere distinguere fra i diversi riformismi
Nel senso che più di destra che non viene dalla tradizione del partito comunista ma pare di chi si ritiene rappresentante del riformismo più forte la forza motrice morale e ideale di una fusione più alta
Io una capacità di radicale convinzione nella trasformazione da introdurre una forza trainante
E non una componente castrante che nel nome della superiorità astratta della sinistra tradizionale distrugge L'Unità
Della coalizione
E quindi che cosa si è fatto di più di sinistra indebolendo Prodi e l'Ulivo questa è la domanda che io pongo certo questo avrebbe chiesto prima di tutto a Bach a Bertinotti
Ma la verità è che non bisognava fare da sponda Bertinotti
Uscirsene con l'aiuto di Cossiga e con l'illusione che
Ormai non ci fosse altra via che quella del governo dall'alto
Come unica strada dalla sinistra per costruire dall'alto usando l'esecutivo i propri processi di formazione
E di aggregazione nella società capovolgendo il rapporto classico della formazione della consenso tutto questo è stato teorizzato
Bisognava invece Rin serrare i ranghi nel Paese a ritornare all'unica fonte della legittimità della sinistra ritornare a chiedere il sostegno del popolo italiano se un Ulivo che aveva vinto la battaglia fondamentale era entrato in Europa non aveva più la maggioranza parlamentare una sinistra
Che non ha la drammaticità del Novecento ma la dignità dei per gli Anna del senso di responsabilità qui sono d'accordo con te e quindi cambiamo pure regista dal romanticismo Das Thurman del Novecento andiamo al senso di responsabilità weberiana anche ad una visione nuova intellettuale e politica bene una sinistra che si rispetta nel due mila
E non nel Novecento se non ha più i propri voti in Parlamento non fa a comprarli in Parlamento IVA a riprendere nel Paese anche col rischio di per
Bere perché questo è l'unico modo di vincere davanti alla storia e anche davanti alla dignità dei propri figli cosa che invece abbiamo rischiato i perdere
Facendo la politica della furbizia
E del potere per il potere
Quindi per sete di potere ci siamo divisi
E ci siamo indeboliti davanti al Paese
Questo è il frutto di una politica sbagliata
E badate non già della incapacità del governo di centrosinistra come pretende Berlusconi governi che hanno funzionato naturalmente con difficoltà
Ma il governo in queste condizioni non poteva fare di più il problema è politico ideale ritrovare una nuova unità nuovi soggetti diversi da quelli del passato
Diversi da quelli della società industriale
Per scrivere il nuovo libro che credo tutti insieme dovremo cercare di scrivere
Per dar vita a un nuovo contenitore della sinistra qui è il senso di quel cerchiamo né col quale finisco la mia mio viaggio una memoria
Cerchiamo di naturalmente nei giovani di oggi dando il senso che non stiamo cercando una via d'uscita dalla disfatta dividendoci poco potere che ci rimane
Perché badate io ritengo che non è un disonore perdere le lezioni siamo veramente convinti che esiste l'alternanza
Si vincono o si perdono e ci mancherebbe che le si vincono sempre
Vuol dire che non c'è alternanza di sì perché siamo bravi vinciamo sempre su via questo non esiste e non esisterà finché esiste la democrazia sul serio
Il problema di capire quando si perde davvero ora sì per davvero non quando per una certa percentuale avendo fatto fino in fondo il proprio dovere perdi relezione sì per davvero
Quando perdiamo noi stessi quando perdiamo la nostra dignità quando perdiamo la nostra ragione d'essere soprattutto quando perdiamo ricevo i nostri figli e i nostri giovani allora cerchiamo lì
Ma badate che per cercarli dobbiamo dire anche ed è un altro capitolo che io aggiungerei al libro ritroviamo accesi nel senso che temo che in questi ultimi tempi ci siamo per
Ci siamo persi nel senso che abbiamo voluto riprodurre e questo e l'elemento di restaurazione che io critico profondamente
Nell'impostazione di Massimo D'Alema ma che è stata seguita da gran parte del partito e delle forze politiche
Io l'altro giorno giorno fatto la presentazione del libro con Mattarella che ha perduto che vuole discuterlo medio badate che va be'io parlo non parlo so parlo anche di voi
I voi popolari perché avete combattuto il cosiddetto nuovismo
Ve la siete presa consegni perché proponeva il referendum è adesso ritenendo di riproporre al centro la questione della vanagloria dei partiti abbiamo tanti piccoli partiti che non sono i grandi partiti del quarantacinque perché erano certo pezzi fondamentali dell'organizzazione della democrazia del paese ma che sono nient'altro che dei comitati elettorale che portano alla disgregazione di quel tessuto unitario che era l'Ulivo nella prima fase
O noi ricostruiamo quel tessuto unitario
E cioè portiamo veramente pagina
Rispetto all'idea che l'Italia ma pensate che è ridicolo poi chi chi ci chiediamo perché i giovani non piace la politica che l'Italia continui ancora per tanto tempo ad essere l'Italia di ex comunisti ex socialisti ex democristiani
Non essendoci più nel partito comunista né Palidoro chitarrista stradale imitazioni piccole né il partito
Democristiano noi non possiamo presentare nell'area del centro sinistra una novità
Per cui anche una persona che probabilmente mediocre come tutti dicono come Berlusconi rischia di apparire appunto una novità rispetto però a qualche cosa che non è Berlusconi
Allora usciamo dall'idea
Che la nostra forza la debolezza di Berlusconi la nostra forza dobbiamo trovarla dentro noi stessi la troveremo dentro noi stessi se ci facciamo un serio esame di coscienza e sappiamo reimpostare idea
Di una nuova coalizione che sia una che abbia la capacità di rimettere insieme naturalmente nel Duemila quelle forze morale e ideale che sono state il pool pro della rivoluzione democratica grazie
Oggi
La rivalità seduti cautela
Io intanto firma viaggiavo svendita valgono le abbiam
Della vela ma mi pare che il mare il mare
Grazie chiaramente non era