"Il valore del lavoro. Un nuovo progetto per la politica dei redditi e la partecipazione" organizzato dalla UILnazionale (Jolly Hotel Ambasciatori, Corso Vittorio Emanuele n. 104, 14 - 15 febbraio 2001)

Lavori di questa seconda la nostra giornata di lavoro prego amici e compagni
Di affluire numerosi e silenziosi in sala prima dirà la parola quattro amici che sono rimasti
Per chiudere la giornata di lavoro gli e di intervento alle dieci e trenta daremo la parola
A segretario generale aggiunto Adriano Musi che presiederà la tavola rotonda
E poi al termine della quale avremo le conclusioni del segretario generale
Angeletti
Quindi pregherei
Gli addetti al servizio di fare entrare amici e compagni che stanno
Nella hall
Come primo iscritto per iniziare i lavori della mattinata avrei Merloni che qui non vedo ma invece vero Luca Visentini segretario generale a cui cedo volentieri la parola
Prego Longo
Toccano sopra lì c'è un pulsantino sancendo il verde funzione sì
Col sommo e con poca gente dove al massimo ma insomma sempre con lo stesso Dio
Dirty colare qualche ragionamento
Di seguito si risveglierà o tutti gli animi addormentate boh insomma
Ma io credo che
L'idea l'iniziativa di organizzare questo convegno sia stata grandemente positiva perché era molto tempo che la UIL confederale insieme alle sue categorie non discuteva del tema della contrattazione credo anche che le cose che Franco ha detto e scritto nella sua relazione costituiscano gli spunti molto interessanti ma soprattutto un tentativo di analisi strategica
Che è la cosa che in questo momento ci mancava rispetto ad un minimo di coordinamento della contrattazione le categoria fino ad oggi hanno sviluppato la loro attività su questo punto
In maniera assolutamente efficace ma sicuramente non molto coordinata non abbiamo credo negli ultimi anni ha avuto sulla politica confederale intellegibile rispetta la materia alla contrattazione quindi fare il punto tentare di trovare degli elementi comuni che possono guidare la nostra azione credo che sia cosa fondamentale da questo punto di vista anche l'idea di costituire una consulta nazionale in cui si possa discutere del tema della contrattazione con continuità credo che debba essere un'idea che non rimanga sulla carta della relazione di Franco ma diventi effettivamente la decisione
Politica che abbia poi delle conseguenze concrete
Detto questo
Credo che tutti gli interventi di ieri sia quelli degli ospiti che dei dirigenti della UIL aveva evidenziato come il problema in questo momento fondamentale che noi abbiamo è che la politica dei redditi messa in atto con l'accordo del luglio del novantatré era una politica che è servita e serviva
A portare l'Italia nell'Unione economica e monetaria a ridurre il debito pubblico a impostare una dinamica dei salari che fosse in qualche maniera funzionale a questa grande operazione di rinnovamento del nostro Paese
è però stata ed è una politica dei redditi oggi inadeguata a rispondere ad esigenze nuove che noi ci troviamo dopo l'ingresso dell'Italia dell'unione economica e monetaria perché la dinamica dei salari si è invertita l'inflazione calata al livelli minimi rispetto alla storia del nostro Paese c'è sicuramente la necessità di affrontare una nuova questione salariale inserita all'interno di un contesto generale di reimpostazione delle politiche contrattuale del nostro sindacato del movimento sindacale
In generale
Per fare questo non è sufficiente l'avventurismo evidentemente abbiamo bisogno di una strategia della contrattazione precisa puntuale coerente al proprio interno ed impostata in maniera adeguata
Per fare questo evidentemente
Necessaria una visione di scenario in cui quadrare la nostra politica contrattuale
Ma è necessario soprattutto distinguere con grande attenzione tra le competenze che devono essere assegnate ai vari livelli contrattuali integrandole fra di loro ed evitando inutili contrapposizioni
Anche perché io sono convinto che noi riusciamo a dare un effettivo reale ed esigibile contenuto ad ogni livello contrattuale
E riusciamo a contrastare le tesi di Confindustria delle altre associazioni imprenditoriali che sostengono la reductio ad unum
Dei livelli contrattuali soltanto se siamo in grado di argomentare le specificità di ciascun livello contrattuale inserendole in una visione di scenario europeo consapevole e nuova se non siamo in grado di fare questo offriamo il fianco a chi dice che livello contrattuale deve essere uno perché in Europa e uno la stragrande maggioranza dei Paesi europei il livello contrattuale alternativo e o aziendale o nazionale ho di lender nel caso della Germania ma comunque è un livello prevalentemente unico almeno dal punto di vista salariale
Riusciamo quindi a mantenere la specificità della contrattazione italiana e i due livelli di contrattazione soltanto se siamo in grado di darvi dei contenuti specifici differenziati e articolabile di in maniera convincente dal punto di vista anche delle motivazioni
Se è così dobbiamo fare credo uno sforzo per riempire di contenuto i due livelli contrattuali rispetto ai quali noi esercitiamo il nostro diritto di contrattazione sul livello nazionale
Io sono profondamente convinto che in prospettiva il contratto nazionale avrà caratteristiche diverse
Ma sono altrettanto convinto che non sia questa la fase in cui si può immaginare un processo di De Ponte di di depotenziamento del livello contrattuale nazionale
Non si può oggi depotenziare il livello contrattuale nazionale perché non abbiamo ancora un livello reale di contrattazione europea e perché non è ancora completamente esigibile il secondo livello di contrattazione
Finché non vi saranno queste due condizioni fondamentali andare ad un deposto ad un depotenziamento del livello contrattuale nazionale significa evidentemente perdere
La possibilità di contrattare il potere d'acquisto dei salari
Così come sarei molto perplesso per fortuna queste tesi che un tempo erano più accreditate stanno perdendo terreno sarei molto perplesso ad un'ipotesi di
Come dire inquadramento legislativo della contrattazione nazionale che porti come è successo per esempio in Francia ad un salario minimo di legge che dei potenti ulteriormente la contrattazione a livello nazionale con questi sono due pericoli secondo me che in questo momento fanno assolutamente scongiurati
Nella politica contrattuale che noi dobbiamo impostare
Viceversa credo che la proposta della UIL di articolare la contrattazione di nuovo su tre anni
Sia la vera proposta che consenta poi di rendere esigibile della nel periodo intermedio la contrattazione di secondo livello evitando la sovrapposizione tra il secondo livello e il secondo biennio che avviene oggi nella
Contrattazione quadriennale credo quindi che questa proposta della ritorno alla contrattazione triennale con la contrattazione di secondo livello inserita in mezzo sia una proposta sulla quale la UIL delle insistere con forza con le altre organizzazioni sindacali e con le controparti
Penso anche evidentemente ma questo l'hanno detto già tutti che si debba andare ad un recupero salariale significativo all'interno della contrattazione nazionale a accompagnato da alcuni strumenti di sostegno che sono le cose che diceva Franco Lotito nella sua relazione ovvero il controllo dei prezzi e delle tariffe da un lato e dall'altra parte la necessità di impostare una politica reale di abbattimento del costo del lavoro
Ma il vero nodo che noi abbiamo per impostare una contrattazione efficace
Che ci consenta di recuperare un rapporto con i lavoratori che purtroppo sul versante negoziale in molti settori e fortemente indebolito e il secondo livello di contrattazione e quindi la sfida è se noi saremo capaci di riempire il secondo livello di contrattazione di contenuti e di renderlo effettivamente esigibile
Allora io sono profondamente convinto che noi dobbiamo puntare seriamente
Sull'alternativa piena tra contrattazione aziendale e contrattazione territoriale
Che significa che laddove non riusciamo a realizzare la contrattazione aziendale che rimane comunque il punto di riferimento del nostro sistema contrattuale
Dobbiamo assolutamente fare tutti gli sforzi necessari perché la contrattazione territoriale sia effettivamente realizzata in tutti i settori contrattuale che noi
Che noi seguiamo con i nostri sindacati di categoria non credo che la contrattazione territoriale come diceva qualcuno si adatti a qualche settore e non si adatti a qualche altro socio io sono convinto che siccome la presenza delle piccole e medie imprese non è solo un problema del terziario ma è anche un problema del settore industriale
Esista la necessità laddove non si faccia la contrattazione aziendale di fare la contrattazione territoriale in tutti i settori compreso i poli industriali
è chiaro che il vero problema che noi abbiamo
Rispetto alla contrattazione territoriale è che non riusciamo con le controparti ad impostare un percorso efficace per raggiungere questo risultato
Ecco che allora è necessario secondo me se siamo convinti di questa scelta
Che va realizzato veramente il secondo livello di contrattazione aziendale o territoriale
è necessario che i livelli nazionali delle categorie accompagnino seriamente nei territori la possibilità reale di esercitare il diritto di contrattazione così come necessario contemporaneamente
Che nei contratti nazionali vengano individuati strumenti di recupero a posteriori
Del potere salariale nel caso in cui la produttività non sia stata effettivamente conseguita nella contrattazione di secondo livello
Attraverso sistemi di consolidamento passa attraverso sistemi di salvaguardia però questo problema esiste ed è l'unico elemento insieme agli sgravi fiscali o contributi di che ci può reali consentire effettivamente
Di realizzare la contrattazione di secondo livello aziendale o territoriale dappertutto
Perché se noi non riusciamo a fare questo non riusciremo assolutamente a vincere la sfida di un recupero di rapporto dal punto di vista negoziale sul potere d'acquisto dei salari con i lavoratori e lavoratrici dei vari settori nei quali noi operiamo tradizionalmente perché è vero che abbiamo il problema dei nuovi lavori ma prima di tutto abbiamo il problema che oggi attraverso lo strumento contrattuale non riusciamo più a dare le risposte che in passato davamo ai lavoratori lavoratrici tradizionali che noi organizziamo
Perché il contratto nazionale butta poco
Che non si realizza la contrattazione di secondo livello quindi il sindacato rischia di essere un esercente contrattuale dalle armi spuntate se non risolviamo questo problema rischiamo di diventare residuali anche nel nostro mondo tradizionale del lavoro dipendente
A questo evidentemente si aggiunge poi il problema di come il sindacato può riuscire a intercettare il lavoro precario e i nuovi lavori
Da questo punto di vista anche
è sicuramente uno strumento fondamentale
Quello della contrattazione territoriale di secondo livello perché attraverso la contrattazione territoriale si possono individuare anche strumenti di sostegno e di servizio
Ai lavoratori e alle lavoratrici che vivono nel precariato e nei nuovi lavori che vengono chiamati flessibilità con un termine un po'vago onnicomprensivo che molto spesso non significa niente
Ora però accanto alla contrattazione di non cercare anche di capire fra Dinoi quali possono essere le cose che noi possiamo concrete che noi possiamo dare ai lavoratori e lavoratrici precari perché effettivamente si avvicinino al sindacato ecco che allora dovremo tentare di stabilire alcune priorità fondamentali sulle quali esercitare una parte appassita di elaborazione di proposte
I diritti previdenziali innanzitutto le cose che sino ad oggi si sono fatte nelle varie finanziarie leggi dello Stato non sono sufficienti a dare una risposta previdenziale a questi lavoratori ma soprattutto io credo il tema fondamentale e che noi facciamo un ragionamento serio sulla indennità di disoccupazione sulla indennità di disoccupazione siamo uno dei pochi Paesi d'Europa in cui le indennità di disoccupazione non vale l'ottanta per cento delle ultime retribuzioni come accade nel nord Europa poniamoci questa questione
Perché questa questione e l'unico elemento insieme a un mercato del lavoro che funzioni e che realizzi l'incontro tra domanda e offerta
è l'unica risposta che noi possiamo realmente dare al precariato e ai lavori flessibili che vengono avanti nel nostro Paese in tutti i Paesi del Nord Europa l'indennità di disoccupazione vale l'ottanta per cento dell'ultima retribuzione
E consente quindi fermo restando la precarietà della della prestazione di lavoro di dare un minimo di sicurezza nell'arco dell'anno ai lavoratori che operano nei settori più flessibili
Accanto a questo c'è il problema per il sindacato di capire come riusciamo ad impostare alcuni servizi che ci consentano di risolvere i problemi quotidiani di questa gente ora sentivo da questo palco ieri parlare delle questioni psicologiche
Che riguardano i lavoratori flessibili importantissime
Però il primo problema che ha un lavoratore flessibile o precario e che sarà in banca a chiedere un prestito o tenta di affittare una casa non gliela affittarlo
Allora lasciamo perdere i problemi di psicologici vediamo se il sindacato in grado di mettere in piedi dei fondi di garanzia
Che consentano a questi lavoratori di andare presso le banche e ottenere prestiti e ottenere mutui e avere la possibilità di affittarsi una casa queste sono cose concrete sulle quali noi dovremo tentare di esercitare la nostra capacità di proposta
Quindi diritti previdenziali quindi capacità di inserimento della contrattazione territoriale possibilità di creare fondi di garanzia l'indennità di disoccupazione queste sono le cose io credo insieme ad altre prove mentre si potrebbero immaginare sulle quali ne potremmo tentare di investire per raggiungere questi lavoratori quali molto spesso parliamo ma senza sapere esattamente di chi si tratta e cosa facciano la loro vita quotidiana e sui posti di lavoro c'è un altro problema poi che nell'ambito della contrattazione noi dovremo tentare di ottenere che laddove questi lavoratori operano fianco a fianco con lavoratori dipendenti in aziende dei vari settori
Vi sia la possibilità di estendere a questi lavoratori la contrattazione integrativa di quelle aziende si realizza
Non solo le aziende private questo vale anche per gli Enti pubblici perché guardate che sempre di più negli Enti pubblici si estende il sistema del lavoro interinale delle collaborazioni coordinate e continuative delle prestazioni saltuarie e così via
è necessario che questi lavoratori nel pubblico e nel privato abbiano la possibilità di essere inseriti nella contrattazione aziendale che in quelle realtà si realizza all'interno per l'impresa
Anche perché diventa altrimenti assolutamente insostenibile per il sindacato se vuole fare una politica di proselitismo nei confronti di queste persone
Che vi siano i lavoratori dipendenti che hanno certi trattamenti e accanto a loro lavoratori che molto spesso svolgono le stesse mansioni sullo stesso posto di lavoro magari sullo stesso compiuto sulla stessa macchina che hanno trattamenti contrattuali e di altro genere completamente differenziati
è chiaro però che questo sforzo che noi dovremmo tentare di fare di impostare una contrattazione nazionale che recuperi un reale potere d'acquisto per i lavoratori ed impostare accanto a questa una contrattazione di secondo livello che riesca effettivamente a essere esigibile a riempirsi di contenuti a raggiungere le nuove fasce del mondo del lavoro tutto questo funziona nella misura in cui riusciamo ad impostare anche una politica europea della contrattazione il sindacato italiano si è speso non solo al congresso di Helsinki dell'accesso ma anche in tutte le occasioni e sessioni di discussione a livello comunitario
Si è speso all'interno della Confederazione europea dei sindacati per portare avanti un modello sempre più intenso di negoziazione almeno di alcune materie a livello comunitario io credo che noi dovremo insistere su questo piano
Insistere perché la clausola sociale cosiddetta venga effettivamente salvaguardata all'interno degli accordi che vengono realizzati nell'ambito di un'europea insistere perché su alcune materie si prosegua nella negoziazione comunitaria ma soprattutto dobbiamo puntare
Sulla clausola sociale collegata all'allargamento ai nuovi Paesi che aderiscono all'Unione Europea perché questo è il vero problema
Il vero problema è che in quei Paesi i paesi in via di adesione ancora oggi ci sono salari che vanno dal trenta al sessanta per cento rispetto ai salari comunitari
E sono ed è in quei Paesi che si è realizzato le cose allucinanti che Guidalberto Guidi ci ha spiegato da questo palco
Il sindacato deve assolutamente interessarsi del processo di allargamento dell'Unione verso i Paesi dell'Est perché lì si vince la sfida contro il dumping sociale
Lì si vince la sfida rispetto alla possibilità che non vi siano condizioni di sfruttamento nei confronti di quei lavoratori a danno dei lavoratori comunitari che hanno delle condizioni di lavoro e previdenziale di assistenza sociale superiori
La sfida è quella di estendere le nostre condizioni a quei Paesi e non di farci importare nei nostri Paesi condizioni peggiorative quindi è importantissimo che la nostra politica dire impostazione della contrattazione venga accompagnata da una grande consapevolezza europea e dalla capacità di fare proposte a livello comunitario a questo proposito dico un ultima cosa
E spero di essere stato nei tempi e cioè che io continuo ad essere affezionato al fatto
Che se noi scegliamo il modello tedesco
Per il federalismo dovremo interrogarci sul modello tedesco anche per quanto riguarda la contrattazione non dimentichiamo che in Germania nei primi sei mesi un anno i risultati della contrattazione si applica non solo agli scritti al sindacato
E poi vengono estesi alla totalità dei lavoratori questo è un tema sul quale io continuo a ripetere dobbiamo assolutamente riflettere grazie
Grazie
Lunga credo che la sottolineatura Prato che facevi rispetto ai fondi Garanzia per i giovani o i non occupati possono rappresentare in termini di territorio un altro momento di concertazione
Da gestire quindi esigibile io ho prima la parola avvenisse Merloni segretario delle mia Romagna pregherei la sala che ha un rapporto ostico con l'acustica
Di limitare i commenti eccetera perché chi parla poi si trova in grande difficoltà e chi presiede dovrebbe interrompere chi parla
E provocherebbe una reazione negativa quindi mi appello al posto buon rapporto con il vicino
Do la parola avvenisse Merloni e per rimanere sempre nell'ambito di un questa me ne assumo la responsabilità io di un rapporto importante che c'è sempre la nostra organizzazione
Quello dell'umanità vorrei fare a nome di tutti un buon compleanno Raffaele Vanni che oggi tra l'altro a rappresenta un momento importante
Venezia prego trentun anni sì sì
No
Prego Dennis è
Per portare avanti anche la teoria che in quella Blair dei sessantacinque anni sia una frontiera visibile
Prevalenza se grazie
Va dunque dire questo Franco nella sua nella sua relazione ci ha offerto una una quantità di analisi
E di proposte e richiederanno come anche lo diceva nella sua relazione i necessari approfondimenti oggi è un primo passaggio di questi approfondimenti poi
Poi saranno gli organismi dalla Confederazione definire in termini diciamo più strutturati la nostra proposta su questi argomenti è fuori discussione che lo sforzo che Franco ha fatto uno sforzo di straordinario valore e che
Ovviamente noi dovremmo cercare poi di di di di discutere all'interno delle nostre strutture
Per socializzare come si dice in sindacalese questa fase di grande l'importanza che la nostra organizzazione sta vivendo
Di rielaborazione ma rispetto le cose che l'edizione la relazione io desidero in premessa molto brevemente inserire una una variabile che sarà e anche enti interessati insomma di valutare se ancorché peso specifico o meno la variabile questo il titolo di questo convegno il valore del lavoro
Noi fino a questo momento abbiamo in parlato del valore diciamo dal punto di vista economico nel suo rapporto con l'organizzazione del lavoro del mercato del lavoro eccetera
A me interesserebbe anche verificare se a un qualche fondamento considerare il termine valore anche dal punto di vista sociale o sociologico e via dicendo
E cioè inteso diciamo come lo intendiamo anche noi nel momento in cui in qualche modo svolgiamo la nostra funzione sindacale
E cioè come il lavoro nell'ambito della gerarchia dei nuovi valori che i modelli di comportamento che si stanno affermando nel nostro Paese nelle realtà nelle società accidentale stanno ricollocando
Io credo che queste modifiche dei modelli di comportamento il prevalere di valori diverso dal lavoro come punti di riferimento come come dire aspirazione in modo particolare delle giovani generazioni se ci pensiamo bene se ci pensiamo bene condizionano di più di quello che noi stessi possiamo immaginare
Le nostre stesse valutazioni sul come organizzare il lavoro su come fare diventare lavoro un valore
Un valore
Quando noi affrontiamo le discussioni profondamente vera anche laceranti di come facciamo riempire di contenuti diversi livelli della contrattazione di come si lega la funzione del sindacato suo alla sua rappresentanza credo
Che nello sfondo di questa nostra riflessione di questa nostra ricerca esista un problema che non troppo spesso abbiamo sottovalutato
E che affrontiamo in modo troppo arrendevole come sindacato
Di questa modifica della gerarchia dei valori che stanno cambiando i connotati della nostra società che stanno minando la stessa coesione sociale della nostra della nostra società
Ora questo mi rendo conto non è un tema contrattuale non è un tema per potenziale è un tema però che credo dovrebbe rientrare in qualche modo nella nostra riflessione
Per verificare se ci sono le condizioni per fare del sindacato
Un elemento riconoscibile riconoscibile
Nel dialogo politiche sociale del nostro Paese dell'Italia da parte di coloro che ritengono che una società non si è fatto soltanto di rapporti di forze di aspetti esteriori ma di tessuto connettivo fatto di valori e nell'ambito di questi valori il lavoro rappresenta
Come sicuramente rappresentava di più nel passato un punto di riferimento fondamentale
Credo che questo ci aiuterebbe non soltanto in termini di rappresentanza
Ma anche come come dire come opportunità per acquisire ulteriore capacità di azione rispetto alle questioni che affrontiamo
Questa è la piccola variabile che io volevo introdurre che in qualche modo si collega poi acqua da alcune considerazioni ovviamente molto schematica e perché Franco ciao dicevamo
Offerto molti elementi di discussione né Sellero pochissimi di questo di questi tenuti si propone anche perché vedete se uno delle nostre giuste preoccupazioni maggiore di come rappresentare al meglio
I giovani le forme flessibili del mercato del lavoro
Credo che ognuno di noi porti poi rispetto questo tipo di analisi e questo tipo di valutazione le esperienze
Più dirette che viva
E recentemente una delle esperienze più dirette che ho vissuto del rapporto con con i giovani è quello relativo al corso per gli apprendisti che
Nella mia regione stiamo facendo con migliaia di di persone rapportando mi con questi ragazzi vedo che c'è una vera e propria disillusione rispetto alla loro funzione alloro alloro ruolo il lavoro non è più visto come una vera e propria realizzazione un'ambizione fondamentale parlo di una realtà
Come dire con una cupa quasi piena occupazione con un'annata scolarità ma questi ragazzi sono credetemi molto propensi a licenziare il loro datore di lavoro
Considerano questa fase una fase di approda di apprendimento di acquisizione di conoscenze e di relazioni di rapporti ma sicuramente non pensa non è il modo tradizionale con con i cannoni abbiamo pensato fino adesso
Anche rispetto al mondo al mondo del del lavoro e si pone quindi il problema nella discussione che noi facciamo di rivalutare anche il ruolo della scuola e del rapporto che la scuola deve avere con il mondo del lavoro
A proprio per creare quelle precondizioni quelle basi fondamentali per affrontare in maniera come dire più solida anche dal punto di vista culturale concettuale il mondo il mondo del del lavoro
Anche perché
E questo è un altro elemento che credo richiede un minimo di attenzione se la competizione vera
Alla quale noi dobbiamo tendere rispetto alla quale noi dobbiamo posizionare l'Italia intera non soltanto il Nord Italia ma l'Italia intera dicevo se la vera competizione in avvenire sarà sulla qualità sulla qualità della nostra capacità produttiva di produrre come dire beni e servizi come si dice in questi casi
è evidente è fuori discussione che il lavoro in quanto tale è la parte essenziale di questa frontiera nuova della competizione
Nuova della competenza in questa frontiera della competizione le stesse questioni organizzative le stesse questioni finanziarie assumono un valore come dire nella gerarchia appunto
Secondaria rispetto alla nostra capacità di valorizzare di valorizzare il lavoro di ridare un senso di appartenenza non soltanto nell'ambito del lavoro ma nella società in Olanda si stanno diffondendo le offerte di lavoro che invitano il giorno andava vola a lavorare nelle aziende perché dicono qui non ci sono capi
Qui non ci sono carte
E questo quindi anche una nuova una nuova gerarchia anche della discussione che lo dobbiamo saper affermare nei confronti di imprenditori anche brillanti nel momento in cui ci vengono di illustrare cogliere le grandi opportunità che che ci sono
Guidalberto Guidi lo conosco bene è stato preside da Confindustria dalla mia regione insomma
Ha già dovuto pressato il sole prove del rapporto nord-sud facendo una convenzione con le Ferrovie dello Stato sulle non lo vedo dando uno sconto ai biglietto del treno e ragazzi che dovevano venire a lavorare a Modena Bologna regime singhiozza
Il pesarese il problema è quello di rispolverare trenta mila lire quando pagano no un milione due o un milione di affitto insieme las la cosa un pochettino più complessa se vogliamo stare in questa via dimensione della
Della con della competizione quindi ci vuole più contrattazione questo credo siamo tutti tutte assolutamente
D'accordo perché nella contrattazione che si realizzi il rapporto più diretto
Con i lavoratori con i lavoratori sia per quanto riguarda contrattazione nazionale che quella locale
Penso che il contratto nazionale in questa fase c'è ancora un elemento insostituibile delega e delle tante considerazioni che sono state fatte uno credo sia più valida di altre se ci pensiamo bene con ogni probabilità il contratto nazionale è il più importante non l'unico ma il più importante elemento di coesione sociale che c'è nel nostro Paese
Se c'è un momento di identificazione di una parte fondamentale del Paese nel contratto nazionale se c'è un momento in cui si dicono le stesse cose da Torino a Palermo e nel momento in cui si discute la piattaforma di una categoria credo che questo sia un un valore in sé è che debba essere salvaguardato anche se indubbiamente esistono problemi di raccordo con quello che avviene in ambito europeo che però dovrà accompagnare questa fase di Grady Fini sezione delle competenze da affidare ai vari livelli devo dire che ho apprezzato il coraggio con cui condivido anche la sostanza delle cose che diceva Mantegazza ieri nel suo intervento quando fa lui segretario di categoria una scelta netta per quanto riguarda il privilegio della contrattazione di secondo livello rispetto a quella nazionale
Perché vedete se noi guardiamo bene la situazione ad oggi è che questo rapporto
Contrattazione di primo e di secondo livello crea nella sostanza due debolezze due debolezza
Credo che dovremo vere che il come dire la forza anche il coraggio di fare di fare delle scelte di di centrare al secondo livello il maggior numero possibile di competenze
Ma qui si pone un problema che come dire non possiamo soltanto affidare al ai desiderata di come rendere esigibile questo secondo livello di contrattazione via e via dicendo insomma
Ora
Fino ad un certo punto abbiamo lanciato può non abbia approfondito questo tema del sostegno legislativo che mi dà mi rendo conto è un terreno molto delicato molto scivoloso come dire molto molto difficile
Però d'altra parte
Io credo che
Non possiamo non possiamo accettare una condizione che gli pare di esperienza personale in una regione come la nostra non sono ormai due anni che non riusciamo a chiudere il contratto integrativo regionale dei metalmeccanici due anni due anni e l'affidamento di queste esigibilità soltanto i rapporti di forza è assolutamente insufficiente assolutamente inadeguato si pone quindi un'esigenza di supplemento di indagine diciamo così per rendere davvero davvero
Effettiva questa questa possibilità uno degli ostacoli maggiori per quanto riguarda in modo particolare la contrattazione territoriale che diventa sicuramente un terreno importante per sperimentare questo nostro moderno è quello che mancano riferimenti effettivi condivisi diciamo così per quanto riguarda la produttività di ambito territoriale la produttività di ambito o di sistema o di sistema
è un aspetto sul quale ci si sta cimentando rispetto al quale stiamo cercando di fare degli approfondimenti delle delle valutazione ma ancora siamo molto lontani dal definire in concreto un modello condivisibile che ci possa aiutare a risolvere questo questo problema
Rifatto quello dalla contrattazione territoriale è uno degli elementi più importanti per darà la possibilità ai lavoratori di riconoscerci sempre di più e in termini complessivi nell'azione nell'azione del sindacato esiste affrontando il tema della contrattazione una questione fondamentale che è quella salariale che emerge con sempre maggiore evidenza
Lo stesso presidente della Confcommercio Billé dice che insomma qui bisogna affrontare questo problema perché l'esigenza di De di aumentare il potere d'acquisto perché sopra mucca pazza o meno
Esiste questo problema che va affrontato e
Risolte
Anche perché si sta diffondendo
Nonostante nel nostro puntualizzazione i nostri che anni un parallelismo molto delicato molto anche molto pericoloso
E ciò alla contratta la concertazione e la politica dei redditi è stata buona per una certa fase della nostra storia per risanare e via dicendo
è indubbio che i lavoratori pensionati hanno fatto un grande sforzo ha dato un grande contributo il rapporto diretto è fra concertazione politica dei redditi o uguale diminuzione del potere d'acquisto delle retribuzioni
Se dovesse prevalere nel mondo del lavoro questo tipo di indicazione non non possiamo pensare di sviluppare la politica dei redditi alla concertazione a prescindere dal consenso del lavoratore non esiste questo schema
Non esiste una concertazione ed una politica dei redditi affidata agli anni agli acume dirà le Aule buone salotti buoni in cui si realizza nei rapporti fra le forze sociali e le forze produttive del Paese noi dobbiamo riconquistare
E per poterlo fare è quello di una di recupero della questione salariale un tema fondamentale il rapporto con i lavoratori c'è un ultimo tema ed ho finito
Che è quello legato alla democrazia economica o se vogliamo come
Fino a qualche tempo fa si diceva alla democratizzazione dell'economia che mi pare dia un senso più dinamico della questione che noi stiamo affrontando un'altra grande opportunità che noi dobbiamo dobbiamo sapere cogliere in modo particolare quella Offerta dall'azionariato ai lavoratori
Qui c'è un terreno straordinario che si sta aprendo quello della liberalizzazione dei servizi pubblici locali
Rispetto ai quali dobbiamo saperci misurare rispetto ai quali sappiamo bene di dovere continuare a fare i conti con delle resistenze molto forte
Pur essendoci accordo interconfederale pur essendoci contratti nazionali che definiscono e chiariscono il privilegio per l'Offerta è vantaggiosa il lavoratore di azione in queste fasi di liberalizzazione dei servizi pubblici locali
Ci sono ancora delle resistenze forti che non so come ha in che altro modo chiamare se non invio logiche da parte della CGIL per rendere operative queste queste possibilità
I temi come dire di discussione non ci mancano i problemi non mancano le trasformazioni insomma sappiamo bene che assieme dei problemi offrono delle grandi opportunità io credo credo sono davvero convinto che non sapremo cogliere al meglio questa opportunità
Grazie Dennis è credo la riflessione che hai fatto sul valore del lavoro rappresenti un tema tra l'altro oltre che al tema centrale del clan del nostro momento di confronto anche un tema che dovrà essere gestito soprattutto con i giovani ma anche i meno giovani io credo e credo che la segreteria sia su questo coinvolta che il picco più basso l'abbiamo superata il valore lavoro sta ritornando al centro della realtà
Occupazionali ma anche sociali del nostro paese e dei valori centrali che questo Paese aveva e io ritengo continua Vieri quindi da parte nostra come sindacato in particolare come UIL questo punto riferimento questo ago della bussola deve rimanere centrale e bianche ebbene puntato incentrato d'ora la parola a Carmelo prescrivevo
Che è il penultimo intervento la mattinata
Sì io voglio fare alcune riflessioni sulla su quelli che ormai vengono chiamati i nuovi lavori che si stanno comunque ormai attestando in maniera molto forte all'interno della nostra economia del nostro apparato quindi produttivo e che secondo me proprio per la loro quindi particolarità
Mettono in evidenza proprio le difficoltà che in questo momento si evidenzio nella come dire nella costruzione proprio di un progetto contrattuale da rivolgere a questi a questi soggetti
Io ieri Franco ci ha raccontato un po'questo esperienza del vissuto dell'imprenditore rumeno che come dire diceva a un certo punto chi non ce la fa dopo lavoro duro e sottopagato più offrire ai propri lavoratori che non ce la fa a quel punto Obadiah
Non c'è bisogno nemmeno di licenziarlo perché ad essere a far decadere la sua condizione la non la mancanza quindi di resistenza ecco per quanto questo ci posso sembrare uno spaccato di vissuto estraneo al alla nostra comunque economia la nostra società su un piano comunque diverso in realtà le cose da noi non sono molto molto diverso
Primo punto abbiamo scoperto poi quando che tutti i primi licenziamenti avuti nel corso degli anni novanta hanno penalizzato le persone
Più deboli sul mercato quindi del lavoro quelle con una bassa scolarità e una bassa quindi professionalità e oggi guardiamo che questa duplicità e proprio fortemente quindi evidente proprio nel settore che viene chiamato il settore nuovo quindi dell'economia quello della cosiddetta net economico
Cioè là dove noi abbiamo proprio questa diversità i soggetti forti con alcune professionalità che mancano quindi sul mercato e che sono veramente molto quindi ricercati hanno un grande quindi potere negoziale nei confronti comunque dei datori quindi di lavoro e questo gli adempimenti di garantisce come dire una certa quindi posizione
All'interno quindi del mercato
Pensate voglio dire che verrà alla mancanza di queste figure quindi professionali che è stata più rappresentata
Nel nostro quindi paese parliamo della net economy sentiamo di nuove figure professionali che non risultano estremamente nuovi anche nella terminologia perché fatta tra l'altro di Barbarisi mimava il Community man ager
Il verde master programmatori comunque informatici sono tutte figure professionali che in questo momento mancano sul nostro quindi mercato il Censis per esempio ha detto che sono mancati nel corso degli anni novantanove quindi due mila settanta mila
Due di queste quindi figure che sarebbero state necessarie per il mercato produttivo di questa economia del nostro nel nostro Paese quindi pensate urla mancanza di figure quindi professionali
Che tra l'altro viene ricercata all'interno di questa economia anche attraverso quello che viene definito l'acquisto
Di cervelli no
Ecco perché alcune quindi queste figure vengono vengono ricercate perfino perfino oltre confine ecco però mentre da una parte ecco perché dicevo abbiamo queste figure stranamente forti che mancano e che quindi nel momento in cui si inseriscono all'interno del mercato trovano comunque una forza anche voglio dire negoziale però individuale
Nello stesso tempo esistono all'interno di questo nuovo settore nel nostro Paese come nei paesi maggiormente sviluppati quelli che vengono definiti gli schiavi del vento nel senso che sono prove invece quelle figure che lavorano all'interno di questa nuova di questo nuovo quindi settore che però hanno una bassissima quindi professore una bassa professionalità una media professionalità e che lavorano su orari e disponibile modalità completamente diverse da quelle che come dire tradizionalmente noi abbiamo immaginato e pensiamo pensiamo ai call center e all'esperienza che si sta quindi realizzando anche nel nostro Paese dove si stanno comunque aprendo moltissimo moltissimo e quindi consente e vediamo che là dentro si lavora in maniera quindi completamente diversa con modalità quindi diverse con incroci anche legati quindi con un'incidenza sulla contrattazione molto molto forte
I lavoratori che vengono quindi coinvolti
Spesso lavorano moltissime ore addirittura in alcune quindi circostanze poi l'esperienza chiaramente questa che noi come dire in partiamo in questo momento ma che in America ha già vissuto una una storia no
Sedici ore al giorno lavoratori che lavorano su posizioni quindi telefoniche per sedici ore al giorno
Lavoratori che vengono quindi legati alla produttività di questi diciamo di questi servizi
Attraverso una partecipazione quindi azionaria per cui con una marmotta motivazione a lavorare quindi molto in ragione della raggiungimento di obiettivi imprenditoriali per cui se le cose vanno molto bene per un'azienda per un call center
Questi lavoratori vengono retribuzioni altissime
Se le cose vanno male questi lavoratori invece voglio dire non hanno assolutamente alcuno spazio di
Di mercato
Ecco nel nostro Paese questa situazione che comincia comunque determinarsi è fatta anche quindi grossissime quindi contraddizione i lavoratori che lavorano nel call center oggi a hanno addirittura alcuni ha dovuto superare perfino una una difficoltà cioè gli veniva data e lì viene dato una postazione quindi Telefonica per offrire vendere quindi servizi
E nello stesso tempo gli veniva chiesto gli viene chiesto da alcune di queste di pagare la postazione quindi Telefonica cioè ancor prima in pratica di lavorare gli viene chiesto di pagare per l'affitto di una postazione quindi per la forte le foto
Al di là che poi voglio dire aggiungi mento comunque di un corrispettivo di retribuzioni e legato alla capacità dei soggetti di come dire
Raggiungere quindi gli obiettivi di vendere di piazzare quindi prodotti che attraverso questi questi centri vengono in pratica realizzati
Crea a livello diciamo poi contrattuale una non chiarezza rispetto a quello che può essere una una capacità reddituale dei di questi di questi lavoratori
è chiaro che poi qui ci muoviamo in un quadro legislativo completamente vuoto perché proprio questa situazione li fai sarà in qualche modo per alcuni versi imprenditori di se stesso e per alcuni versi quindi lavoratori subordinati nel quadro legislativo oggi sappiamo soltanto che non sono né lavoratori subordinati non sono lavoratori autonomi non sappiamo che cosa sono e spesso questi vivono in una condizione estremamente quindi confusa che li indebolisce quindi ulteriormente sul mercato del lavoro
Per che cosa succede
Poiché entro questi consente fasce di orari voglio dire di lavoro che sembra in come dire dare la possibilità a questi lavoratori di scegliere autonomamente la propria organizzazione quotidiana quindi del lavoro
E poi delle figure di un'organizzazione estremamente strana ieri Franco
Ricordava sempre questo quindi vissuto è mia colpito facendomi sorridere un po'la la la menzione del capo oppure che tu facevi quindi riferimento ecco se noi diamo in questi call center poi scopriamo
Che esistono delle figure che non sono qui da noi capo ma che chiamano tutto e che nulla hanno a che vedere con il tutor della formazione quindi professionale che gira attraverso queste postazioni quindi telefoniche mentre tutti questi ragazzi sono all'interno di queste postazioni per controllare sostanzialmente quindi per controllare se questi lavora ma deve e lavorano efficacemente
E se pensate a quanto questo impatta con il nostro quindi sistema ed anche di diritti pensato allo Statuto dei lavoratori pensato che cosa significa in questo caso un controllo quindi continuo
Su queste quindi attività e ci rendiamo conto di quanto il quadro è disarticolate rispetto a quindi a sistema che tradizionalmente abbiamo a a che fare
Ecco crea finora su questa partita come sindacato c'è come dire essendo proprio completamente nuova si sta tentando di dare una risposta attraverso in soltanto la predisposizione e quindi di alcuni corpi accordi quadro come dire però e tutto quanto in divenire
E la situazione anche come sindacato ci chiama soprattutto a realizzare qui un progetto quindi contrattuale proprio da destinare da comprendere
Per destinarlo a queste nuove figurazioni che si stanno avendo nel nel lavoro
Un'altra cosa chiaramente legata un po'alle novità della dei nuovi quindi lavoro sui quali voglio dire qualcosa è quella del lavoro interinale del lavoro quindi temporali
E su questo chiaramente voi abbiamo sentito più volte quindi richiamato la centralità della contrattazione europea
E l'incisività le preponderanza di ciò che succede quindi in Europa all'interno dei contesti nazionali ecco io voglio a questo punto in qualche modo raccontarvi un po'quella che un'esperienza che spegne Enza di questa contrattazione quindi europea perché io sono il delegato unico del sindacato italiano ad una contrattazione europea che oggi è in atto tra la Confederazione europea dei sindacati
Lumini ce europea quindi dei datori di lavoro e Lopez sul lavoro quindi interinale l'abbiamo sentito molto spesso richiamare in questi in questi giorni quello la direttiva sul lavoro a termine che veniva fuori da un accordo quadro è quello che quello che sta venendo fuori oggi sul lavoro quindi temporanee su questa contrattazione è bene che ci rendiamo conto di quale sia visto che tutti abbiamo capito l'incisività vorrei dirvi quello che comunque sta succedendo perché per alcuni versi estremamente significativo ed emblematico di quello che può riguardarci nel prossimo quindi futuro
Ecco questa contrattazione europea viene fuori da un quadro abbiamo detto l'abbiamo sentito dire anche a ieri quindi a Trevor Accornero da un quadro di dialogo quindi sociale fortemente stimolato dalla quindi Commissione e chiaramente ci muoviamo in un quadro completamente diverso è una contrattazione diversa da quella che noi immaginiamo
Do limita la possibilità delle parti di contrattare dispiego di lavoro la oggi la commissione su questa trattativa ci impedisce per questioni tecniche che riguardano la capacità dio mi appello alla luna vive sia la nostra nei confronti di chi parla non dico altro
Di una direttiva voi sapete che gli accordi quadro diventano coi direttive quindi comunitarie le direttive hanno dei limiti perché nei trattati abbiamo stabilito che alcune cose non possono essere trattate stabilite per direttiva una di queste fa riferimento alla retribuzione dei lavoratori
Questo vi dico che cosa significa oggi che all'interno di una trattativa tra parti quindi sociali noi non possiamo discutere di un principio che riguarda la retribuzione dei lavoratori interinali
Per una questione quindi legata ha sempre a questa particolarità delle trattative e noi non possiamo parlare di diritti di sciopero dei lavoratori e questo sapete che cosa sta implicando oggi
Che noi non possiamo più garantire in qualche modo quello che è un principio che oggi noi abbiamo nel nostro sistema quello che prima veniva richiamato anche degli interventi che mi hanno preceduto cioè che a parità di lavoro i soggetti prendono la stessa quindi retribuzione
Noi non siamo riusciti non riusciamo quindi come Jess a rappresentare questo principio a livello europeo per i lavoratori interinali voi sapete che anche da noi oggi lavoratori interinali prendono spesso stipendio la stessa retribuzione del lavoratore di pari mansioni dall'interno quindi delle aziende
Ecco quando noi come sindacato europeo abbiamo detto che è una omogeneizzazione di questi normative quindi europee dovessero contenere questo principio di equità sociale ci siamo sentiti rispondere dalla controparte che questo non è possibile
Confortata la loro posizione dal fatto che in base all'articolo
Dal centotrentasette del trattato noi non possiamo parlare di livelli quindi retributivi e questo indirettamente implica questo
Quando abbiamo scritto di confermare che i lavoratori in sciopero non possono essere sostituiti dai lavoratori interinali c'è stato detto che noi non possiamo parlare di questo perché anche questo quadro quindi diritti non è trattabile
Da parte delle direttive comunitarie in tutto questo che è poi quello che volevo sostanzialmente dirvi vedete quanto la contrattazione
Come dire diventa in qualche modo anche fonte normativa io nella di questa mia attività mi sono come dire chiesto stiamo come dire trattando ma con una consapevolezza di scrivere comunque sostanzialmente una direttiva comunitaria cioè le parti siedono ad un tavolo si confrontano consapevoli che ciò che loro stabiliscono diventa una normativa per gli stati membri una direttiva quindi comunitarie
E la loro libertà contrattuale la nostra libertà contrattuale viene limitata da quello che non è un nostro compito vale a dire il potere legislativo ecco adesso io non voglio assolutamente andare oltre volevo soprattutto però dire
Questo in questo momento quando io vi ho detto cioè in discussione a livello di gruppo è un principio di non discriminazione cioè quello che è un principio fondamentale sul telo sul valore quindi del lavoro quale quello che due lavoratori
Che fanno quindi lo stesso quindi lavoro hanno la stessa quindi retribuzione oggi a causa di questa complessità contrattuale a causa anche di questo livello europeo è un principio che viene in qualche modo messo in discussione
E questo credo che richieda da parte del sindacato quindi tutto italiano principalmente a una grande reazione
Una forte quindi reazione rispetto a questo quadro perché se oggi penso di poter dire questo sembra essere limitato solo al lavoro temporaneo al lavoro interinale cominciamo a chiederci se questo non sia invece la strada che si vuol proseguire
E allora forse domani potremmo scoprire che in ragione di altre diversità possono giustificare la diversità di trattamento spero domani di non dover assolutamente prendere in considerazione
Che ha a queste diversità di trattamento debbano concorrere ragioni quale quelli del genere della salute fisica o non si è mai perfino quelli magari della razza grazie
Grazie che Carmelo
Do la parola al rossetto della UIL Piemonte rispetto a rapporto direzioni aziende e lavoratori dei call center
E rispetta la tutela dei diritti al di là della pubblicità patinata delle barche che solcano i nostri mari c'è una realtà difficile che oltre a impedire l'accesso per certi versi al sindacato c'è il contino spariglia amento dei gruppi di lavoro
Per impedire anche quel minimo di solidarietà e di rapporto che poi crea il gruppo e quindi la rivendicazione questo è anche materia io ringrazio di Lucio e parti oli della CGIL nazionale che partecipano ai nostri lavori
Pino Spinelli ospitiamo siamo contenti di questo loro partecipazione prego
Cercherò disperatamente di essere breve verde tenendo conto che parlando adesso tra un po'inizia la la tavola rotonda cercherò di essere sintetico il più possibile io considero questo un convegno si dice così però no no non trovò altre parole di alto profilo
Credo che segna anche una svolta la UIL mio parere a nostro parere dire perché come meccanico si
Abbiamo da tempo cercato di smuovere lo stagno
Cercando di indicare sul piano del modello contrattuale soprattutto la strada del decentramento no
Sono credo almeno quattro cinque anni che a livello categoriale si cerca di provocare una discussione anche all'interno della UIL
Che in questa direzione secondo me prima di adesso è stato abbastanza pigra ecco pigra non solo nell'anticipare qualche volta addirittura nel seguire i processi che accompagnano una stagione del decentramento sul piano istituzionale sul piano industriale sul piano degli dei servizi io credo come del resto ha detto la la relazione
Che occorra ridefinire questa mappa contrattuale sia nel merito
E sia soprattutto nel metodo cioè noi ci troviamo oggi di fronte a una una cosiddetta mappa un genoma no per usare parole nuove che sostanzialmente non riusciamo più ad applicare questo è secondo me il problema
Non è che il vecchio metodo non non sia quello giusto lo era probabilmente in tempi non più adeguati rispetto alla bisogna quindi noi abbiamo questa necessità di cambiare perché diversamente non abbiamo più strumenti e neanche un percorso idoneo sul piano contrattuale
Prima di entrare brevemente nel merito vorrei per esempio dire con quale difficoltà noi i seguiamo anche gli avvenimenti gli accadimenti sul piano industriale sul piano più generale non ha l'accezione più ampia
Di sindacato in questo Paese per esempio noi abbiamo consentito
E spero che recuperiamo in questa direzione che il tema del rapporto Nord e Sud sul piano occupazionale
Venisse affrontato in termini naturalmente diciamo corporativi in termini di interesse più diretto da parte della Confindustria Attraverso addirittura una esposizione del Governo non so penso al ministro letta che si è messo a fare accordi o qualcosa del genere con aziende che hanno fame di mano d'opera al nord no
Ecco io credo che anche in questa direzione noi dobbiamo far valere la nostra capacità innovativa cioè noi non possiamo liberarci di questo problema e cioè che al sud non c'è lavoro e al nord il lavoro cresce semplicemente dicendo che e meglio che gli industriali vadano al Sud Giustiniani non ci sono andati
Coralmente no strutturalmente in un secolo probabilmente non ci andranno nelle prossime settimane
Ecco quindi occorre che secondo me sindacato porte siamo alla Will in particolare
Sia nelle condizioni non di immaginare un nuovo processo di migrazione biblica per cui i problemi del Nord si risolvono con le valigie di cartone oggi le valigie di cartone non ci sono più
Oggi il Sud almeno così si legge
Per quanto riguarda una buona parte della manodopera fruibile ha un'alta scolarità quindi io credo che almeno in in questa direzione il sindacato ha il dovere di accompagnare di fare incontrare nord sud attraverso degli interventi che vadano oltre la provvisorietà sennò non possiamo né dire
Industriali andate al sud e risolvete un problema nel dire
Prendete la valigia magari quella di no di pelle o di finta pelle andate a lavorare nel Nord resto nel Nord Ovest quindi bisogna a mio parere che a livello generale
E cioè sul piano nazionale e poi a livello di ogni regione no
Ma applicando davvero alcune regole le prime regole fondamentali del federalismo il sindacato sia chiamato ad un patto con gli industriali trovando le ragioni le ragioni reciproche di una opportunità non saranno milioni di persone che vengono al suo ma al nord ma liberamente forse migliaia di persone che scelgono di poterlo fare attraverso un appoggio sul piano economico sul piano sociale sul piano dei servizi che consenta
Che consenta che si trovi questo punto d'incontro ecco in questo io trovo che la nostra organizzazione potrebbe fare qualcosa di più ecco non limitarsi a dire è inutile che prediche no al vento vadano giù a fare investimenti credo che dicendo queste cose che sono sacrosante ma secondo me oggi riduttiva no mentre il contesto più generale e pieno di questioni che attengono alla flessibilità al nuovo modello
Del lavoro no ai lavori atipici alla globalizzazione al decentramento alle terziarizzazione con cui facciamo i conti a Torino per esempio da parte dei grandi gruppi economici possiamo fare finta
Che sia un problema che non ci riguarda
La questione poiché voglio brevemente trattare quello appunto di questa ridefinizione della mappa
Del modello contrattuale nel merito e nel metodo allora noi dobbiamo se vogliamo salvaguardare i due livelli a mio parere io sono con i miei compagni torinesi un vecchio ripeto sostenitore del decentramento ma proprio da molti anni da cinque sei anni
Mi chiedo se no la nostra piccola voce periferica se fosse stata ascoltata probabilmente ci troveremo forse un po'più in vantaggio oggi comunque parlare
Della del mantenimento dei due livelli significa modificare profondamente la natura il significato le finalità dei due livelli cioè noi non ce la caviamo anche qui dicendo sono due livelli li manteniamo
è evidente che dobbiamo modificare fino a ieri e questo era un terreno Bellinato no mi ricordo anche mille rapporti allora com'non solo con Lotito poi come Angeletti ragazzi etc cioè se tu parlavi di modificare i due livelli di riproporzionamento facevi conti con il ruolo della struttura nazionale
Le funzioni e quant'altro di direzione generale di peso specifico e quant'altro quindi noi dobbiamo non tacere il fatto che per mantenere i due livelli dobbiamo avvero una suddivisione più netta più chiara
Meno confusa tra i due livelli e riproporsi ornare le e come una clessidra passate Milla novella il paragone banale per cui se si alza il livello territoriale bisogna in qualche modo brutta la parola ma arriva abbassare quello nazionale abbiamo detto tante volte che il modello avrebbe potuto e potrà essere io mi auguro quello che sei in altri grandi paesi evoluti del mondo no per cui il contratto nazionale ha la funzione di garante
Del salario minimo garantito di tutti i diritti che non possono essere alienati e tutte le grandi questioni confederali che riguardano il potere d'acquisto le tariffe il fisco e quant'altro mentre sul piano periferico diciamo
Provinciale regionale occorre abituare noi e gli stessi industriali a ragionare su come davvero premiare il merito premiare la qualità preme a premiare la produttività in un momento dove concordo con chi l'ha detto prima di me non è facile stabilire determinati parametri anche perché c'è la tendenza da parte del dalle nostre controparti a ad abbandonare nono diciamo
I parametri nel loro complesso così come siamo abituati
A a gestire a lei e quindi la qualità la produttività la redditività la FIAT ad esempio oramai cerca di allenarci a fare i conti soltanto più con uno di quei tre parametri sulla redditività
Quindi voi vedete che a questo punto diventa aria fritta parlare di contrattazione territoriale perché la redditività
è un valore è un parametro che non attiene molto spesso a quello che quotidianamente sulla linea di montaggio noi
Non dimentichiamolo mai abbiamo a Torino un modello di organizzazione del lavoro che non ha più per fortuna pari forse nel resto d'Italia però noi facciamo ancora i conti con il sudore e la fatica c'è ancora l'operaio colori da imbottigliare come no le bottiglie appunto di Barolo da mettere e negli altri posti non c'è più noi abbiamo avuto per incontrato problemi
Come posso dire anche di parametrazione no le centotrentacinque mila lire adesso vorrei entra nei dettagli
Qui a Torino suonano
Difficili no da tradurre perché abbiamo la stragrande maggioranza di operai anche iscritti al sindacato del terzo e quarto livello a Milano questo problema inesistente a Bologna esiste e via di questo passo quindi occorre comunque brevemente sapere che noi dobbiamo combattere una battaglia quindi non solo definire questo nuovo modello ma io credo questa è un'altra considerazione
Non volevo farmi sfuggire
Implicare coinvolgere in questo discorso anche le istituzioni il Governo io credo che una riforma vera del modello contrattuale non si può che fare
Assieme a una forte iniziativa una grande propulsione nella direzione di una legislazione di sostegno cioè io credo che se non andiamo avanti sul doppio binario
Il sindacato farà una fatica enorme non riusciremmo in tempi rapidi a definire unitariamente coi tempi che corrono coi tempi che corrono a definire unitariamente una una strategia io credo che un altro dei temi su cui noi dobbiamo ragionare la flessibilità no qualcuno dice la flessibilità buona no ecco allora parliamo di flessibilità buona però parliamone oggi nel sindacato anche qui torinese in particolare
Questa è una parola direi sconcia no oggi non è possibile parlare qui di flessibilità non è possibile accompagnare la flessibilità ai diritti alla garanzia no che sia se vogliamo nell'accezione più perfetta una scelta individuale una scelta collettiva però una certa qui viene ancora considerato considerata la parola flessibilità come una parola inaccettabile
Non fruibile no contro cui bisogna combattere così come il lavoro interinale lavoro atipico lavora a tempo indeterminato noi
In questo caso come meccanici abbiamo fatto a Torino un convegno sulla sul lavoro interinale
Dopo una ricerca assieme al cipriota la Will assieme
All'ufficio studi della UIL l'abbiamo condotto una ricerca che ha dato dei risultati che io non ritengo sorprendenti non è dico solo uno di questi risultati
Risultato è che le persone che hanno una media scolarità non hanno nessuna voglia di lavorare per sempre a una catena di montaggio Mirafiori
è evidente che se una del terzo livello
No la propria aspirazione è quella di non fare il lavoro interinale o il lavoro a termine ma di essere assunto a tempo indeterminato quindi anche qui dobbiamo affrontare come posso dire con un atteggiamento laico questo problema
Non possiamo negare tout-court e pensare di avere risolto il problema
Qui la CGIL cosa dice al di là dei convegni spiega che alla fine bisogna cambiare la legge
Bisogna impedire che le aziende possano assumere a tempo determinato io credo che una concezione di questo genere non ci permette alto che di cambiare modello contrattuale non ci permette di a vere delle normali relazioni
Detto questo è evidente che concludo e Franco detto questo errore
Tu hai fatto male a farlo detto questo mi pare evidente che le colpe che hanno le grande impresa le Unioni industriali la Confindustria sono altrettanto pesante io credo che oggi la FIAT non abbia partendo da questi pretesti
Dalla indisponibilità del sindacato non abbia nessuna voglia di riproporre un modello di relazioni moderno normali no con cui ci si possa confrontare quindi mi pare evidente che o noi riusciamo a proporre promuovere una iniziativa di CGIL CISL e UIL di tutto il sindacato nella direzione no di potere svolgere il mestiere per cui noi esistiamo
Che altrimenti non si capisce perché esistiamo perché le strutture perché le camere sindacali esistiamo per contrattare
E quindi anche il tema della concertazione secondo me deve essere un punto più generale di riferimento uno entro il quale però poi incanalare la contrattazione negoziato che secondo me e inalienabile non ci sarà mai un modello concertativo che va a sostituire che va a sostituire il negoziato l'ultima cosa che volevo dire proprio perché sono troppi anni che sono all'interno dalla categoria è che il cattivo esempio sul piano della confusione
Delle relazioni
Dei modelli dei tempi lo diamo proprio noi come meccanismo non per colpa della UIL ma ma sicuramente noi siamo oggi l'emblema di come non può funzionare questo modello
Noi abbiamo aggrovigliato tutti i temi del mondo assieme quindi abbiamo il contratto nazionale che è iniziato male dopo mesi di risse tra di noi FIM FIOM UIL ma con richieste che sono basse eppure contengono un tasso politico no pensiamo alla FIOM che dice no io voglio anche a recuperare sul piano nazionale in contraddizione con quello che noi detto nella relazione
Devo anche esatto recuperare la produttività è chiaro che a quel punto no non abbiamo soltanto un contratto basso sul piano economico abbiamo anche una richiesta politica che gli imprenditori si apprestano a respingere al mittente in più abbiamo la vertenza FIAT ormai smaccata no non trovo un termine più brutto no
è sbarcata e non riusciamo neanche a realizzare un tavolo realizzare un tavolo quindi la possibilità di dire andiamo a trattare non c'è più
Abbiamo tre posizioni diverse che sono governo
Da parte di CGIL CISL la FIM e FIOM e CGIL CISL UIL
E noi che vogliamo fare il nostro mestiere e chiediamo un tavolo da soli e quindi è evidente che quando tu assieme ai contratto nazionale vertenza FIAT che pur ahimè non è più il faro
Che politicamente dava il via alla contrattazione sul contrario noi speriamo che vada bene la contrattazione in Piemonte per poter fare un accordo sulla vertenza FIAT e abbiamo poi i grandi processi di ristrutturazione concludo che francamente sono ingovernabili quindi la FIAT ormai del centra gli stabilimenti che avevamo quattro cinque sono diventati trenta quaranta cinquanta aziende ogni giorno
C'è un nuovo decentramento una nuova terziarizzazione e noi proprio perché non se ne un tasso minimo di unità che consente una strategia unitaria ma una battaglia una guerra io avevo letto la tua sintesi
E poi non so mi dicono che non ho sentito quella parte che non hai concluso con la parte che riguardava l'unità d'azione
E la speranza la voglia che tutti abbiamo di ricomporre
Questo mosaico no però il fatto bene oggi le relazioni tra di noi sono praticamente inesistenti quindi non esiste a Torino spero che non sia così a Roma
E più in generale non esiste a Torino la possibilità di discutere neanche di discutere cioè di dire fissiamo un appuntamento per parlare del contratto della FIAT e la FIOM ha trovato questo éscamotage dei centoquarantasette lavoratori lasciati a casa perché con contratto a termine quindi non si parla delle ristrutturazioni torinesi non si parla dei modelli FIAT che non arrivano non si parla della redditività
Delle condizioni di vita di lavoro degli invalidi che la FIAT ha prodotto in tutti questi anni di storia sindacale si parla di sento trentasette ragazzi che dopo due chiamate sono rimasti a casa
Naturalmente figli di dipendenti
E questo spiega ampiamente l'affollata che si è sviluppato in fabbriche io credo che questo non sia assolutamente sufficiente andare giorno per giorno alla ricerca di far crescere il malcontento per riuscire ad incanalare lo contro le aziende gli imprenditori occorre una strategia che io credo la relazione di ieri e il il dibattito contro durerà a sviluppare grazie Rossetto
Credo che in tempo e in tempi di mucca pazza una vertenza sbarcata sì anche il flusso tutte dei tempi Dora la parola Carmelo Cetrone che all'ultimo intervento e pregherei per un equilibrio anche statico e ora armonico dalla sala Michiel piedi accomodarsi sulla nostra sinistra perché ci sono posti disponibili
Grazie prego Carmelo grazie Santin io abilità ho chiesto di parlare così brevemente
Può per le ragioni che sono stati evocati in parte Nora sono di Franco e poi riprese da prescrivere o poco fa
E vorrei cioè i potrei limitare a fare una grande raccomandazione a tutti noto nel senso che giustamente stiamo parlando entrando nel merito delle questioni contrattuale fino a entrambi nei dettagli ed è una cosa necessari perché rappresentiamo interessi
E dobbiamo però fare attenzione che fra un po'probabilmente nonostante le cose che noi facciamo qui ci proveranno
Delle decisioni prese a un altro livello e forse ce ne accorgiamo troppo tardi perché già questo stabilimento e prima o poi succederà anche la questione dei salari cioè della parte prodotti U pregnante che ci riguarda cioè che riguarda il nostro mestiere di sindacalista
E allora noi siamo impegnati in verità in questa fase da una decina di anni non di più prove a costruire anche un modello sindacale europea questa è la prima riflessione che io volevo fare insieme a voi
Nel senso che oggi voi ASP abbiamo tanti modelli sindacale più o meno corrispondente ai Paesi dell'Unione europea
Quindi anche se poi li possiamo raggruppare ma grosso modo Chan ogni paese ha una sua specificità e quindi già questo è una cosa che ci crea grandi difficoltà che le le le difficoltà che abbiamo a costruire un'unione politica e con tutte e due le le indicazioni che che ci sono le troviamo lo stesso all'interno del sindacato dei beni che lo sappiamo Jona che sindacare un'altra cosa al di fuori di questo mondo e quindi questa la prima defezione
Un'altra riflessione che in parte richiama le preoccupazioni espresse da alcuni interventi cioè noi oggi abbiamo a disposizione uno strumento in più
Rispetto a quelli che non c'era fino a qualche mese fa anche se non è ancora non ha valore cogente mi riferisco alla Carta dei diritti europea che è stata una grandissima conquista ancora da concretizzare in maniera più pregnante però
Vi posso già già fare un riferimento che già la Corte di giustizia europea ha preso a pretesto già preso come riferimento la Carta dei diritti questo l'altro giorno è una notizia c'è amore c'è notissima
Per risolvono a vertenza sindacale in una categoria inglese nel tv sia in Inghilterra quindi proprio che c'era già un provvedimento contro alcuni lavoratori la corte di giustizia prese riferimento questa Carta approvata a Nizza anche se non ha valore cogente per contrastare la decisione degli imprenditori intende inedite ripetibili
E questa carta dei diritti contiene il diritto di sciopero che è una cosa importantissima livello europeo
Che è una cosa un valore importantissimo che noi abbiamo rivendicato
Da tantissimo tempo
Per quanto riguarda più le questioni che stiamo discutendo qui io faccio due o tre riferimenti e basta per una questione di tempo cioè noi oggi abbiamo già da una decina di anni abbiamo aperto a livello di europea due tavoli di negoziato
Un tavolo che va sotto il nome di dialogo sociale ed Europa ci insegna anche che la cortesia è uno dei diritti fondamentali quindi beh quel gran parlare per essere libero
Carmelo quindi è un tavolo c'è che va sotto il nome di questo dialogo sociale che adesso io lo spiego ma questo il tempo poi c'è un altro tavolo che abbiamo conquistato nel frattempo quella di un negoziato vere e proprie quella cui faceva riferimento Presti Rao poco fa che l'abbiamo conquistato
Dopo il novantuno cioè dopo il cambiamento del Trattato di Maastricht
E qual è la vera questione che si pone all'interno di queste negoziando le prove di cui una in corso poco fa
Cioè non ci sono soltanto questione di merito che sono importantissime
Perché chiari in base all'accordo che poi faremo a Bruxelles e ce lo ritroviamo pari pari l'Italia quindi la discussione che c'è anche in questi giorni tali per recepimento della direttiva precedente che riguarda il lavoro temporaneo ce lo sappiamo già
Che a scatenare addirittura un contrasto all'interno stesso del sindacato quindi non è una questione da poco
Ma c'è una questione dirimente fondamentale che è da lì che tutti tengano presente a mio avviso non solo noi che lavoriamo di più a livello europeo a livello confederale manca l'ira di categorie cioè la questione del metodo
Cioè non solo il tavolo dove ci si diano eccetera ma del recepimento degli eventuali accordi che vengono fatte a livello europeo
Perché c'è stato un errore iniziale in questo senso cioè che la che l'accordo europeo è stato trasformato in direttiva cioè in legge perché la direttiva corrisponde la legge italiana diciamo
Pari pari a diretti europee e questo è stato un errore madornale che non bisogna ripetere perché gli accordi cioè per quanto riguarda gli accordi c'è una questione di come poi si trasforma le danno valore erga omnes quindi questa era questo importantissimo
Però il metodo non è quel della direttiva perché questo cinici trasporta dentro un processo difficilissimo perché c'è dietro il Parlamento europeo
Il Consiglio europeo ci rientra fra i Parlamenti nazionali per il recepimento eccetera quindi è una questione molto complessa e pericolose per il sindacato
Noi dobbiamo dovrà altri strumenti che la decisione adesso lo spiego la differenza eccetera che ci abitano almeno di incorre in queste condizionamenti a cui faceva riferimento prima
L'altra l'altro problema che abbiamo è il terzo Taldo dicevo che abbiamo due tavoli c'è una questione del terzo Paolo che è poi l'argomento che maggiormente stiamo discutendo qui cioè che è un tavolo di negoziato vere e proprie che riguarda le questioni del salario cioè che la materia prima di cui si occupa il sindacato
Mi io non so quanti di voi lo sanno se ne vede io non ricordo nemmeno se l'ho detto in a consenso del genere la UIL e la CISL fecero un comunicato nel cinquantasette dopo l'approvazione del Trattato di Roma
La prima il primo nucleo della costituzione della Comunità europea
Che dicevo una volta fatta la comunità europea bisognava farla battaglie per fare sindacato europea per fare un contratto dei lavoratori europee questi del mille novecento cinquantasette per dire come siamo stati antesignani in maniera molto decisa
Ha quindi abbiamo la necessità di di vedere che significa oggi un contratto che riguarda il salario
Anche qui c'è un gruppo che sta lavorando a livello europeo però entriamo
In rotta di collisione con una serie di modelle che esistono già da Lord contratto nazionale mo'parliamo i duelli vermi taglia si facciano contatto Rope aggiungiamo terzo livello presente questa è una questione che deriva fondamentale quale sono gli elementi di riferimento
Già oggi c'è un c'è un orientamento cioè riferimento dovrebbe essere il il la l'inflazione e la produttività però già qui sta l'epoca della polizia quale produttività ci sono anche qui differenti modi e modelli di calcolata politico da nei diversi paesi quindi abbiamo diciamo una una questione di fondo noi come italiani abbiamo già messi in piedi un tavolo con gli undici Paesi dell'Unione Europea via della del dell'Europ che riguardano Euro un tavolo diretto con i tedeschi perché i due Paesi più per più forti in questo senso che hanno modelli che si possono Attala con l'Europeo siamo noi tedeschi quindi stiamo già lavorando l'importante
E che occorre un forte impegno a livello confederali questo senza e credo che la UIL insieme Agazzi della Italian può essere un esempio di spinta in in una certa direzione decide un'altra
E magari importante anche quello che fanno le categorie quindi è un appello che io rivolgo anche al nostro rigore qui ma su questo primo lavorare ancora meglio insieme nei prossimi mesi grazie che almeno cinque minuti europee sono terminati se è stato nei tempi allora io
Ringrazio intervenuti e preparando
La tavola rotonda ieri abbiamo avuto interventi che sulla la nostra proposta Aris Accornero Luciano galline Gallino Paolo Garonna
Tiziano Treu Anna Paolo Reboani hanno analizzato e hanno supportato le proposte della UIL
Adesso coordinata dal segretario generale aggiunto Adriano Musi
Iniziamo la tavola rotonda le forze sociali a confronto sulla proposta della UIL
Chiamo alla presidenza
La dottoressa Ida Vana e rappresentanza della Confapi
Dottor Basilio Mussolini rappresentanza della Confcommercio
Dottor Francesco Giacomin in rappresentanza della Confartigianato e il dottor Guido Fantoni rappresentanza della rampa li ringrazia a nome di tutta la UIL della loro presenza e gli auguro buon lavoro grazie
Ringrazio
Gli ospiti intervenuti
In particolare consentite vano di ringraziare Fantoni perché ha chiuso questa mattina alle quattro il
Rinnovo del contratto dalla scuola e comunque ha voluto raggiungerci è presente presenzierà questa nostra inserire quindi lo ringrazio
Di cuore
E nell'aprire questo tavolo da consentire alcune considerazioni a parte la la soddisfazione di essere a Torino e di aver appreso due verità
La prima è che ebbe è meglio andare Moldavia e le sedute che Caprino cent'anni fa dalle soccorse cose importanti così serie che ritraggano il il cuore però credo che proprio bastevole a queste due battute cioè quella della Moldavia c'ha cenato io da Guidi e questa proposta di lavorare fino a cent'anni credo che ponga un problema vero reale
E che è un po'un approccio culturale con cui affrontiamo i problemi io credo che non si possa prescindere da quale modello di società vogliamo realizzare da quale modello di Stato vogliamo realizzare da quale modello di Stato sociale
E lo dico anche perché ieri ho sentito più volte ripetuto
Da ultimo da da Treu
Questa faccenda che il sindacato rappresenta gliel'delle insider quindi rappresenta coloro che sono garantiti coloro che sono che sono dentro
E questo tema degli anziani del suo ci pensate si aggiunge a un altro tema che per un certo periodo di tempo ci ha accompagnato e cioè quella della la guerra tra generazioni la lite tra generazioni
Avete la peggior cosa e affrontare i problemi su il modello che gli altri ci vogliono imporre sul modello che gli altri ci vogliono per forza
Mettere in bocca in termine di discussione in termini di affrontare problemi tenete di titoli con cui dobbiamo fronte problemi
E lo dico soprattutto perché vedete e io dico che sia ingeneroso dire a questi lavoratori italiani e a questo sindacato italiano che abbiamo garantito gli alzare se è vero quello che dice avrà anche un'altra relazione che abbiamo in questi sette anni perso comunque otto punti di potere d'acquisto delle retribuzioni alla se è vero questo e se è vero che abbiamo fatto tante politiche concertative se abbiamo realizzato un ingresso in Europa pagando la stragrande maggioranza in un lavoro dove credete pensionata lasciava Europa
Beh credo che sia ingeneroso dire che tutto questo è stato fatto per garantirci forse se avessimo dovuto fare questo per garantirci avremmo avuto amorini una politica salariale più liberale
Una politica rivendicativa più liberal avremmo avuto una guerra magari try garantiti cioè quelli che hanno potere contrattuale vero quello che hanno potere e forse potrà togliere magari le categorie deboli
Avremmo avuto corso ritorno agli anni Sessanta ad un modello contrattuale non la politica e l'accettazione Napoli che eredita ecco perché credo che sia ingeneroso fare alcune considerazioni dobbiamo abituarci a discutere con il nostro approccio culturale con il nostro modello culturale con la nostra convinzione di modello di società e di Stato se vogliamo in qualche maniera essere vincenti non farci imporre i problemi dagli altri non farci imporre l'ordine del giorno dei problemi dagli altri quindi credo che già la stessa discussione avanzata anche sul modello pensionistico cent'anni ce è un po'come modello contrattuale così entriamo dentro degli scusi devo dire che che oggi ci affronti affronti amiche è stata rotonda
Alla fine accetta ne comprerò tatuare c'è un approccio sistemico che va Ina qualche mente capito perché c'è lavoro e lavoro
C'è Manzione Manzione c'è qualità dei lavori e qualità del lavoro è più facile fare il professore magari universitarie non elementare non medio fare pressioni tali universitari magari sta fino a cent'anni
E magari più difficile fare una vera meccaniche sta fino a cent'anni più difficile
Fare un operatore ai servizi e sta fino a cent'anni credo che alcune considerazione dobbiamo farlo re modello contrattuale modello contrattuale lo diciamo due livelli di contrattazione
Un Lovell un livello nazionale che al suo interno
Una politica necessaria di riequilibrio una ci si dica una politica necessaria dal punto di vista della perequazione la difesa dei diritti minimi
Un secondo livello che parte la redditività parte a produttività parte anche dalla flessibilità quindi la capacità di affrontare temi a quando vogliamo di flessibilità c'è flessibilità flessibilità perché c'è un comparto industriale che indubbiamente deve ancora approfondire il tema flessibilità c'è un comparto dei servizi d'area recepita regolarla la flessibilità e quindi c'è una diversità di di fattispecie ecco perché oggi è un primo approccio che non è pronta affrontiamo con i nostri interlocutori a una ma un'occasione è un primo accostamento di un modello che proponiamo sapendo che di modelli non sono necessariamente nell'affermazione dei principi pone la sua attuazione tutti uguali non sono esattamente tutti
Univoci ecco perché credo che sia più importante capire cominciando
Da Mussolini visto diciamo Daloui per il fatto che è da ieri che ci fa compagnia da ieri chi ha avuto modo di ascoltare anche molti di noi
E quindi cominciamo Daloui per per sentire anche i nostri ospiti c'ha aggiunto questa mattina di poter entrare in sintonia in atmosfera rispetta nostra proposta
E quindi iniziamo dalla rappresentante della Confcommercio a chiedere il parere sul nostro modello contrattuale chiedergli il paniere sulla nostra proposta chiedergli come i due contenuti si tengono dentro il settore del commercio
La relazione di Lotito che io ho avuto modo di di leggere
Credo che ponga molto correttamente il problema
Che è un problema centrale in questo momento perché evidentemente stiamo attraversando una fase di transizione che lo riguarda esclusivamente l'italiano riguarda esclusivamente l'Europa dell'euro ma una transizione molto più complessiva
E credo che questa relazione questa proposta che fa la UIL meriti un approfondimento notevole anche al di là di questa occasione di convegno io vorrei fare un un minimo di discorso di carattere generale prima di entrare nello specifico semplicemente ricordando quasi come se fossero degli slogan alcune condizioni nelle quali ci troviamo a vivere in questo momento
Complice la globalizzazione il diffondersi della cultura e delle tecnologie informatiche
Si può
Stabilire una produzione anche di livello notevolmente avanzato in economia fino a ieri era grave quindi le attività ad alto contenuto di energie intellettuali non hanno più una sede pre determinata i confini dell'economia sono sempre più evanescenti
Ma quello che importante secondo me per noi che gestiamo gli aspetti politici del mercato del lavoro
Cresce sempre di più la divaricazione tra le strategie delle grandi imprese multinazionali che ci hanno una visione ormai globale
Del mondo e dell'economia
E le politiche dei governi nazionali che sono tendenzialmente portate come facciamo anche noi quando ci occupiamo dei problemi che riguardano i nostri iscritti a privilegiare il benessere dei propri elettori iscritti
E quindi vediamo che è sempre più difficile per la politica gestire l'economia c'è un progressivo deteriorarsi se mai c'è stato del primato della democrazia sull'economia
E quindi
Come ci possiamo trovare in questo futuro
E questo è un primo aspetto secondo il lavoro assorbe sempre meno
La quantità di vita
Di un soggetto a metà dell'Ottocento
Sì lavorava per metà circa delle ore di vita
Un ventenni di oggi lavorerà
Il quindici per cento circa del suo tempo di vita allora il problema è questa il secondo è quello di distribuire la ricchezza prescindendo dal parametro del lavoro
Che diminuisce la ricchezza aumenta perché così ma il lavoro diminuisce
Ci sono sempre nuove imprese
E a fronte di queste nuove imprese ci sono nuovi lavoratori nuove imprese perché cambia il modello operativo dell'impresa
Bisogna ripensare a come fare impresa perché il nuovo approccio al business è tutto basato su scambi di informazione estremamente veloci
E che non si limita soltanto l'applicazione della tecnologia
E quindi è necessario un continuo adattamento della struttura aziendale nella struttura organizzativa in un processo che favorisca l'attribuzione di autonomia e assunzione di responsabilità dei singoli soggetti
Importante a questo proposito vedere come sempre di più
I temi all'interno dell'azienda sono quelli legati alla collaborazione si parla sempre di più dimissione si parla di sempre di più di visione
E quindi il lavoratore che noi avremo di fronte è sempre di più un lavoratore che è partner a questo punto credo che per entrare in uno dei primi punti relativi alla relazione di Lotito il tema della formazione diventa un tema estremamente importante non possiamo continuare a vedere la formazione come una fabbrica di corsi come corsi Fici ma dobbiamo veramente comincerà a gestire gli aspetti della formazione partendo dalla realtà produttiva diventando veramente
Interpreti di quelle che sono i fenomeni di sviluppo questo significa una prossimità alle aziende che forse non è mai esistita fino ad oggi
Anche correndo il rischio se volete di lasciare alle aziende una parte forte nello sviluppo nell'indicazione della formazione che è necessaria
Ecco allora le relazioni secondo me debbono cambiare in questo in questo quadro dovremmo cercare anche se mi sembra quasi anacronistico dirlo in questo momento dovremmo cercare proprio di superare le contrapposizioni tra rigidità e flessibilità
Però mi rendo conto anche che viviamo nel in questo momento storico allora mi sembra che sia importante a questo proposito dire alcune cose proprio più specifiche sul sulla relazione di Lotito
La tenuta dei contratti
Questo secondo me è un aspetto fondamentale la pubbliche la piccola e media impresa
Sempre estremamente presente nel nostro nel nostro settore ma anche in tutta l'economia italiana
E sono sempre più attivi i cosiddetti consiglieri all'evasione cioè tutto quel mondo di professionisti che gira intorno alle aziende che spiegano come non applicando il contratto si può risparmiare al limite soltanto sui contributi alle organizzazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali
E poi anche su alcuni aspetti
Pensare esattamente ai alla necessità di sviluppare un sistema di estensione da omnes dei contratti
Con le necessarie regole di adattamento con le necessarie regole di mantenimento della democrazia della rappresentanza però questo è un aspetto fondamentale due la bilateralità abbiamo scoperto gli enti bilaterali li abbiamo
Fatti lavorare ne abbiamo costituiti secondo me
Se debbono essere un momento forte di gestione del rapporto tra imprenditori organizzazioni imprenditoriali lavoratori organizzazioni sindacali dobbiamo far sviluppare come servizio alcune esperienze che noi abbiamo con riferimento al mondo dei quali in particolare per l'assistenza sanitaria per la formazione professionale ci dicono che questa è una linea sulla quale si può lavorare
E credo che sia uno degli aspetti più importanti non credo più al contratto nazionale che gestisce
Le cose che attengono al rapporto di lavoro non non credo che ci saranno scioperi per un giorno di ferie in più per mezz'ora di di lavoro in meno
E quindi se dobbiamo continuare a costruire un tessuto connettivo sindacale lo dobbiamo fare proprio sviluppando questi temi della della bilateralità corollario di questo è il terzo punto secondo me
La scelta decisa da fare insieme per la previdenza complementare
La volontà la volontarietà mi chiedevo stamattina dico ma un diritto o sta diventando un vincolo soprattutto nei contesti di settori in cui è fortemente presente la piccola impresa non possiamo pensare che decolli un discorso di previdenza complementare senza meccanismi che inducano fortemente i lavoratori e i datori di lavoro a scegliere questa strada
La contrattazione
Boco ed io ci vediamo troppo spesso secondo me non perché Boco non sia un carissimo amico e non sia simpatico ma perché il biennio non regge più con un'inflazione bassa il meccanismo della cordonata tre ha retto assai bene soprattutto per consentire la una dinamica a frenare
Dell'inflazione in questo momento il rischio è che corre che corriamo soprattutto quello di vederci di riproporci
Quegli aspetti che non sono stati chiusi dei precedenti contratti si accavallano
Ho sentito il rappresentante
Della della UILM mi pare di Torino
Si accavallano momenti sindacali che non si riescono a gestire se quasi si finisce la stesura che si deve ricominciare a fare il contratto del secondo biennio le cose che magari non si erano definite nel nel contratto rimangono appese ma non si riescono a chiudere ecco c'è la contrattazione integrativa aziendale ci dovrebbe essere la contrattazione territoriale
Che per lui va un po'inventata e va inventata negli ambiti nei limiti che abbiamo messo nel contratto i primi esempi sono
Terribili uso anch'io il termine sbarcati perché poi a livello territoriale si fanno accordi che se farli facessimo noi a livello nazionale ci metterebbero
Alla berlina
Ecco tutto questo secondo me dall'indicazione che le relazioni debbono riacquisire una tempistica meno accelerata meno accelerata
Così come ho visto recentemente alcuni che pensano che la contrattazione articolata sia il momento della della contrattazione forse è vero così dove ci sono dei
Dei dipartimenti dei dei luoghi della della produzione molto molto similari da noi non è così quindi la contrattazione decentrata non può essere secondo me il luogo della fissazione delle delle regole del gioco deve essere esclusivamente il luogo della gestione
Ancora una volta delle norme delle indicazioni del contratto nazionale
Un ultimo aspetto
Io credo che sia un po'in tutti noi la
Consapevolezza di una crisi delle rappresentanze questi nuovi lavoratori che si affacciano al mercato non guardano più io dei figli abbastanza grande da vedo non guardano più al sindacato come a un punto di riferimento così come le nuove imprese dove i lavoratori sono più collaboratori più imprenditori di se stessi che che non dei lavoratori dipendenti non guardano alle organizzazioni imprenditoriali con gli occhi con cui guardavano le stesse organizzazioni le imprese di trent'anni fa quando ho cominciato a lavorare con il commercio
Allora
Io credo che noi dobbiamo veramente anche sulla base di questi lavori e poi dei lavori che succederanno a questo convegno cercare di capire che cosa si può fare per migliorare il sistema della rappresentanza
Non credo assoluzioni di tipo dirigistico
Verticali Steve-O né credo che riusciamo a fare qualche cosa Di Serio se cinge siamo sul meccanismo delle rappresentanze
E per me ingessarci significa che correre il rischio di dover fare a volte lo le scelte se fare i contratti con due o con tre sigle sindacali
Dobbiamo veramente aprirci ad un confronto Franco senza pregiudiziali mi sembra che in settori come i nostri questo sia a volte avvenuto anche a dispetto poi degli interventi che il legislatore ha fatto in materie tanto importanti quanto il part-time il tempo determinato
Ecco su questo credo che dovremmo veramente far sviluppare sempre di più il confronto confronto alto
Per cercare di trovare le soluzioni che ci consentì no di che ci consentano di governare il mercato del lavoro
Io ringrazio Mussolini poi ci torno sopra facciamo un altro giro perché mi è venuta una domanda
Mentre ascoltavo le esposizioni Mussolini e quindi credo che sia corretto che prima finiamo
Il giro di tavolo rispetto al modello contrattuale rispetto a questo circondo Rivello esigibile rispetto a questo secondo livello che anche i contenuti redistributivi
E anche quindi i contenuti i valutazione di partecipazione rispetto all'utilità o rispettare ed evitare un'impresa vini
Credo che alcune considerazioni lo sciopero poi faccio la domanda io per lo shopping passerei alla dottoressa Mona delle piccole e medie imprese rappresentanza banale rappresentanza del a Salò e rappresentanza
Della Coffa aprì al quale do la parola per sapere anche da lei il suo pensiero nano rispetto al nostro modello al nostro posto sul restano contrattuale
Allora grazie intanto ringrazio
La UIL Franco Lotito per l'invito rivolto alla mia organizzazione ma credo che sia un momento c'è un momento importante una una serie un documento su cui ci sono delle ampie condivisioni altri altri passaggi che secondo me meritano
Una riflessione per il tipo di messaggio che occorre poi dare alla società civile
Allora io stamattina ho sentito qualche intervento e devo dire che la valenza l'importanza di che davano tutti gli intervenuti era al valore del lavoro
E al valore sociale del lavoro l'ora io leggendo la relazione di di Franco non sono non condivido il passaggio laddove si dice che la rendita finanziaria ha preso il sopravvento al capitale
Dico anche perché perché questo fa riferimento a un modello di economia dei new economy
Ma noi rappresentiamo ancora la old economy e tutto mi si può dire tranne che imprenditori manufatturiero non riconosco e non dia
Un giusto valore al lavoro che fa
Poi è chiaro che nessuno di noi vuole che l'Italia diventi la Romania ma è altrettanto vero che quando assicurando si parla di lavorazioni a basso valore aggiunto non è più pensabile tenere queste lavorazioni per parlarci in modo molto molto chiaro
In Italia questo perché noi abbiamo costo di sistema sistema UE il fare
Che è molto caro e che può essere pagato solo Attraverso l'esistenza in Italia di lavorazione ad alto valore aggiunto
Allora quando si parla di investimenti fatti al Sud già imprenditori non è che non li vogliono fare
Però occorre anche ragionare su due elementi che secondo me sono il punto di partenza per qualsiasi tipo di investitore sia esso italiano straniero
E mi riferisco intanto al governo del territorio che al Sud non c'è e mi riferisco anche alla presenza di infrastrutture che al Sud non ci sono
Quindi nell'ottica di lavorare a un progetto di crescita del Mezzogiorno occorre capire che infrastrutture governo del territorio sono le prime condizioni che imprenditori
Italiani o stranieri che siano pongono sul piatto
Queste occorre capire il se in una fase di concertazione e fattibile porre il Governo a richiamare il governo alle sue responsabilità noi pensavamo di poterlo fare con il patto sociale del novantotto ci accorgiamo che dopo due anni questo patto ha evidenziato tutta una serie di limiti
Su cui e necessario probabilmente ragionare insieme
Quando si io poi ritengo per entrare anche in un argomento che attuale di questi giorni la concertazione un passaggio sempre valido
Importantissimo e ritengo anche che nell'ottica dell'agenda delle riforme strutturali delle grandi riforme che il nostro sistema Italia dovrà fare della concertazione non si possa fare a meno
Credo che però all'interno dell'osso della concertazione ogni parte debba richiamarsi a una doverosa responsabilità del ruolo che esercita cioè la concertazione non può essere l'alibi per non prenda delle decisioni
Quindi è chiaro che il consenso deve essere più ampio il più ampio condiviso ma è chiaro che poi qualcuno deve decidere che cosa fa che cosa fare
Allora avvenendo alla riforma della del sistema contrattuale che la UIL propone io credo che l'allentamento della cadenza del rinnovo del contratto collettivo sicuramente ha una valenza positiva rallenta e conflitti ma soprattutto permette alle aziende di
Programmare meglio i propri costi
E altrettanto vero che noi già nel momento in cui dovevamo firmare il patto del novantotto con fatti avanzò una proposta di riforma degli assetti contrattuali che faceva riferimento la proposta faceva riferimento a un livello
Di recupero del potere di acquisto sulla base di un'inflazione media europea e a un secondo livello decentrato che poteva essere o territoriale o aziendale laddove esso esistesse già
E chiaro che oggi come oggi a mio giudizio non esistono sufficienti condizioni per cambiare il modello e anche qua mi spiego
Intanto quel sistema doveva essere opportunamente incentivato e così non lo è stato
Non solo ma condividiamo in pieno una vostra proposta che secondo noi che prioritaria rispetto a una riforma di sistema del dell'impianto attuale che quello di la diminuzione del costo lavoro del lavoro allora o noi ragioniamo veramente su una ricomposizione
Della busta paga non perché abbiamo un peso di oneri contributivi
Diretti indiretti che aumentano il nostro costo e quindi ed il primo turno tra le altre cose il valore del salario netto reale lato al dipendente o parlare oggi di un secondo livello esigibile
Pone il problema di appesantire ulteriormente la struttura dei costi aziendali in un momento in cui le imprese già oggi denunciano una crisi di competitività del sistema
Allora la proposta che mi sento di fare ragioniamo insieme sulla diminuzione del costo del lavoro
Vi dico anche che nello quando il governo ci chiamò per preparare la manovra finanziaria la Confapi
Dette al Governo una ricerca dove era scientifica certi scientificamente provato che la riduzione dell'un per cento dell'onere contributivo
A carico delle aziende avrebbe prodotto effetti reali positivi per tutto il sistema economico in quella sede noi ci schiera AMMO
Nettamente a a a sfavore della riduzione dell'IRPEG perché se nel mondo noi non era era una misura che il cui valore non era percettibile da parte soprattutto del della società civili e in primis dall'imprenditore
L'un per cento di riduzione dell'onere contributivo avrebbe avuto immediatamente un effetto positivo sulla diminuzione chiaramente del costo del lavoro
Sull'aumento della domanda sull'aumento del PIL sull'aumento di base occupazionale che chiaramente perché chiaramente l'imprenditore sarebbe invogliato di investire
Il capitale umano anziché in capitali quindi in macchinari
E avrebbe avuto anche esiti dato esiti positivi ai fini dell'imponibile fiscale perché chiaramente maggior Pinilla maggior domanda interna avrebbe permesso di aumentare la
La l'input la base imponibile fiscale fini IRPEG IRPEF
Allora il problema è se vogliamo ragionamento aprire un ragionamento serio sulla composizione e la busta paga dove si finanzia l'operazione
Purtroppo dobbiamo dircelo a nostro parere questa operazione si finanzia mettendo mano alla riforma dell'UE e il far e quando dico mettere mano alla riforma del welfare non intendo dire diminuire le risorse a disposizione del Welfare dico semplicemente a redistribuire in modo diverso
Quanto ha il capitolo Wealth fornelli nei diversi capitoli che che lo compongono
Per quanto riguarda poiché ori tornando un attimo alla con agli assetti contrattuali e quindi alla soluzione e dell'esigibilità
Io credo che noi abbiamo anche un problema e lo accennava prima il il collega un problema di erga omnes cioè vale a dire nel momento in cui io ho una contrattazione di secondo livello esigibile
Vorrei capire chi lo applica come lo applica come lo stendo perché diversamente si crea all'interno del sistema industriale
Una nuova concorrenza e quindi anche se vogliamo dircelo in modo molto chiaro una fuga dalle associazioni che hanno questo tipo di contrattazione aggiuntiva verso chi non ce la abbiamo poi anche un problema di lavoro nero con tutta una serie di problemi legato all'elusione e all'evasione su cui effettivamente abbiamo iniziato un percorso ma è un percorso tutt'altro che concluso
E i ragionamenti di riforma degli assetti non possono non tener conto anche di questo capitolo continua a essere un ammasso scura
Del bilancio sociale inteso come qualità di vita sociale e dei bilanci finanziari del nostro nel nostro Stato
Un ultimo ultimi due passaggi collegherei intanto a un'altra citazione che Lotito un'altra affermazione contenuta nella relazione di Franco
Laddove si dice che la liberalizzazione del mercato del lavoro ha dato modo ha fatto crescere la Pavana parte di precarizzazione di sottopagati e chiaramente di mancanza di tutele
Ecco io voglio chiarire in questa sede la posizione nuovamente la posizione della mia Confederazione non si confonda flessibilità con precarizzazione
Perché le nuove flessibilità oggi nascono e sono tutte regolamentate veda sì il lavoro interinale poi con le riforme
E chiaramente gli aggiustamenti che si potrebbero ancora fare
Lei azienda la domanda delle aziende oggi non è di precarizzato la domanda delle aziende oggi di specializzati sia ben chiaro che noi come confederazione non intendiamo difendere chi fa precarizzazione suo interno
Perché porta anche un a una messaggio di concorrenza sleale quindi di distorsione ulteriore della competitività su questo io voglio essere molto chiara
L'ultima riflessione mi sia consentita di farla sulla questione del Tfr
Perché anche qua ah no ritorno ancora un attimo chiedo allo spiedo scusa sulla ristrutturazione delle aree contrattuali che un altro passaggio contenuto nella dichiarazione nella relazione di Franco
Allora perché non ragionare insieme questa è una proposta che mi sento di lanciare su accordi interconfederali che abbiano come
Capisaldi la regolamentazione di istituti che sono hanno normative omogenee all'interno di una legislazione nazionale quindi hanno normativi omogenea all'interno dei contratti di settore
Il fatto di sfilare queste partite quindi di comprendi fare un a un accordo interconfederale su questi diversi istituti farebbe sì che intanto si risolverebbero i conflitti si darebbe anche una risposta alla a al lavoratore che ammorbidita da un settore all'altro
Ma soprattutto si è ridarebbe una forte ruolo alla contrattazione nazionale
Per la definizione di alcune materie che a mio giudizio oramai sono obsolete forse andrebbero riviste e in primis mi riferisco di nuovo alla definizione dei profili e delle mansioni ci sono capitoli
Nonostante ci diciamo tutti che il lavoro della il mondo del lavoro cambiato l'organizzazione della dell'azienda è cambiato sono capitoli che non abbiamo mai il coraggio di affrontare nelle tornate contrattuali perché vengono compresse
Da a altre questioni che in quei momenti sono rese
Più urgenti
Beh io questo me lo pongo sul tavolo perché in realtà è un problema su cui a ci ragioniamo e le nostre imprese si confrontano nel momento in cui abbiamo cause e vertenze in corso probabilmente una maggior responsabilità data alle categorie per una ridefinizioni di mansioni profili forse occorrerebbe farla
Ultimo capitolo PSR UL farà anche qua la nostra la nostra confederazione aveva circa un anno e mezzo fa presentato una ricerca scientifica redatta dal CNEL e un sondaggio fatto
Ai lavoratori in cui il sondaggio citava questa cosa vale a dire l'ottanta per cento dei lavoratori quindi le persone che vogliono rappresentate ritengono il Tfr una risorsa finanziaria personale
E parallelamente l'impresa è chiaramente soprattutto quelle piccole ritengo non sia una forma di autofinanziamento
Che se viene toccata perché la disponibilità della nostra confederazione a ragionare comunque su questa partita c'era
Doveva in qualche modo rientrare in un circuito finanziario a cui le imprese potessero fare riferimento per non essere del tutto private di questa risorsa finanziaria
Qui il problema è di capire se si fa questa riforma dove vanno a finire i soldi e a far sì che non sempre i soliti noti possono acquisire queste risorse nel circuito finanziario normale che abbiamo oggi
Il problema è un altro se vogliamo fare un ragionamento serio sulla previdenza integrativa e che il TFR non risolve il problema
Perché sei già oggi il trentadue il settanta per cento dei contributi sommato a un sei per cento di prelievo di TFR garantisce il massimo al massimo il sessanta sessantacinque per cento dell'ultimo stipendio voi capite che non abbiamo risolto il problema allora non è il Tfr
Messo al di là del fatto che i contratti oggi prevedono già una quota di TFR versato i fondi il problema è capire quali sono le risorse necessarie per dare una copertura di previdenza che sia compatibile con le aspettative e la qualità di vita che la persona ha per il futuro
Allora una proposta anche qua della ve la butto sul tavolo chiaramente una proposta che mi viene in questo momento è non è pensabile di gestire una parte un rinnovo contrattuale esclusivamente dedicato invece alla previdenza
Grazie
Ringrazio la dottoressa Mara delle mi facevo prima domanda a Giacomini mentre lei faceva questa Ricci riferiva di questa ricerca avanzata in forma scientifica al CNEL
Che c'è l'ottanta per cento dei lavoratori che pensava che il TFR erano espulsa propria
Ecco ci voleva veramente mi che hanno tata certe quell'altro venti per cento che pensava che fosse il TFR questa questa e occasione però nella messa data di carne al fuoco rispetto anche ad altri temi aggiuntivi oltre modello contrattuale però io voglio rimanere
Ancora strettamente legato alla tema voi nel secondo giro che lo facciamo qualche domanda il più però ecco le in questo primo giro continuerei a chiedere a ogni interlocutore cosa pensa di questa proposta come pensa che questa proposta sia da bandire al suo settore come per altri versi pensa che questa possa essere una base su cui cominciare a discutere e adesso tocca Giacomini in rappresentanza dalla Confartigianato di lavori per la parola
Grazie
Per l'invito le cose che ho letto sentito stamattina al netto da relazioni di Lotito
Mi fanno sentire a mio agio rispetto al disagio che magari in qualche altra sede anche negli ultimi tempi proviamo provo rappresento quella comprese nato che ha particolarmente apprezzato le tesi di Angeletti poco prima che diventasse segretario generale quando se c'è un convegno destinato un altro mondo che ha apprezzato e che apprezza la relazione a Lotito
è quella stessa copre Donato che ha disdettato unico organizzazione imprenditoriale italiana
Gli accordi novantadue novantatré
Non siamo riusciti in quel momento a spiegare le ragioni positive e propositive e di quella di stretta devo dire che non solo gli argomenti e le tesi che anche qui ho sentito ci danno ragione ma siamo preoccupati per non essere scavalcati
Nel senso che da titolari del primato di aver posto pure in maniera anomala questo argomento adesso finiamo che arriviamo secondi rispetto a un traguardo di chi si pone il problema del cambiamento delle de de de della contrattazione dei livelli contrattuali
Ed è per questo che il prossimo nove marzo ampi Modena abbiamo evitato il vostro segretario generale che viene in rappresentanza delle organizzazioni verrà uniti in modo particolare però perché detentore di una proposta
A misurarsi sulla nostra proposta che in quella sede faremo con
Vari altri soggetti Confindustria perché evidentemente ci sono ragioni un po'più forti di qualche anno fa perché immaginiamo sia una Ulla soluzione del futuro
Il convegno del nove lotti togliamo dal centralismo al federalismo contrattuale so che più di qualcuno viene mal di pancia quando sente parlare di SMI ma grazie a Dio il centralismo letto nella relazione di Lotito
Lo condivido in quella cessione il centralismo non è una vicenda romana io vengo come si sente non da quelle zone il centralismo è una contagi italiano che tocca dal quartiere a Roma una malattia da cui starsene lontani ma non riusciamo a debellarlo è quindi è quel centralismo che noi mettiamo sotto accusa al federalismo perché che noi vogliamo o non vogliamo si è aperta una partita in questo Paese di federalismo che noi approcci affrontiamo in un certo modo io in qualche modo mi sento anche federalista madrelingua quindi non ho bisogno di interpreti
Su questa materia spiegherà poi quelle la nostra visione sottotitolo però di quel convegno è le relazioni per lo sviluppo e la competizione territoriale
Dando per scontato che la tutela e la salvaguardia del potere d'acquisto si è in qualche modo un dato già acquisito è scontato e che si apra questa seconda fase diversa dall'epoca in cui firmammo gli accordi del novantadue non ho nel novantatré qui le emergenze erano altre
Poi quando andiamo a vedere ci rendiamo conto che si la priorità dei prossimi mesi sarà lo sviluppo ma la questione della tutela dei poteri solo guardi delle retribuzioni delle tutta l'in Generali non è ancora superata
Perché la contrattazione che conosciamo oggi dei due livelli con i nostri è riuscita a fare molte cose più della contrattazione industriali in termini di copertura
Perché il nostro secondo livello sia esteso molto di più quando di quanto non si è esteso il il livello di contrattazione aziendale di Confindustria però non è riuscito a recuperare divario nord-sud anzi la ulteriormente aggravato quindi va fatta una riflessione da questo punto di vista perché non siete Recup riuscite a recuperare i salari nel Mezzogiorno grazie la vostra azione ma soprattutto non siete riusciti ad essere i titolari del merito dei maggiori salari al nord e a nord est
Cioè i salari che oggi corrispondono perché governa mercato loro non sono merito vostro quindi avete fatto abbiamo fatto tutti assieme un mezzo capolavoro ci siamo resi e praticamente colpevoli di due negatività contemporaneamente e non mi pare che sia un dato il risultato per organizzazione di rappresentanza
E non c'è stata quindi esigibilità del mezzogiorno e ci siamo tirati in casa un terzo soggetto di rappresentanza che si chiama mercato
Che noi vogliamo è che non vogliamo il mercato che evidentemente si vendica il fai da te la realtà che percepisce la rappresentanza sempre più lontana è inutile alle imprese e quindi a rischio di delegittimazione noi un tempo abbiamo detto atto forte sì di stretta perché vogliamo riportare come urgenza sul tavolo la questione della relazione delle relazioni della contrattazione perché almeno noi compresa nato
Non siamo intenzionati a fare cara Chiri in termini di soggetto di rappresentanza
E di essere percepiti come i burocrati rispetto alle imprese note su certe e in qualche modo hanno della delle parti Cine in vecchie commedie che pur che fu sfornano quei testi contrattuali che noi tutti sappiamo quindi quando si parla di di di di sviluppo ci sia vicina per forza di cose l'impresa poi dicendo che la piccola impresa non potrà mai darci un contratto aziendale lo sappiamo tutti gran parte delle imprese la Confindustria non ha raccontato di avere certamente non nostra ma nell'ottantotto abbiamo fatto una egregia CELTA da diffondere sempre più a livello comunitario con le nuove relazioni sindacali gli enti bilaterali io dico che e mi pare che il livello dove discutere di sviluppo sia quello regionale
Quello territoriale per comodità quello regionale anche perché le regioni non sono un fatto che scegliamo noi su cui si può discutere
Sono un fatto che oggi al novantanove per cento delle competenze in materia di impresa di piccola impresa che noi vogliamo o che non vogliamo
E allora mi pare che ebbene che dico i gli altri suoi colleghi più o meno governatori abbiano una relazione con noi piuttosto che l'abbiano con soggetti terzi con professori universitari con simboli
Di vario genere scientifico e culturale se la vogliamo avere lì si discute delle ragioni dello sviluppo
Quindi per noi quello è il territorio in cui discutere tutto ciò che fattore di sviluppo evidentemente il contratto quello che intendiamo noi è centrale come fattore
Di sviluppo qualità del lavoro è il nostro obiettivo perché è un problema che riguarda gli stessi imprenditori titolari dell'impresa non è che stia divano una realtà distinta rispetti i lavoratori
E quindi si discuterà di retribuzione dirette sottratte alla congiuntura del mercato il più possibile perché quando la congiuntura del mercato impone non siamo noi il mediatore di quella risoluzione
E si discuterà di benefici indiretti certamente di formazione di welfare di mercato lavoro cose di cui si discute pochissimo
In questi anni si terranno retribuzioni dove c'era l'esiguità e non si terranno retribuzioni dove non c'è aumenti parlo dove non c'era Civita dove si recuperano questi eventi da tre partite la prima partita è una ciclopica azione di cui ho siamo protagonisti tutti non ce la facciamo per
Combattere l'inefficienza italiana l'Italia è uno dei Paesi in Europa che i più alti tassi inefficienza complessiva pubblico in parte privato la seconda partita è quella dell'evasione
Uso questa parola da noi si chiama allargamento della base imponibile noi abbiamo sottoscritto i patti con Visco abbiamo fatto
Gli studi di settore da fra due cose volendoci credere perché l'impresa che rappresento io paga le tasse altre imprese forse un po'meno c'è una sofisticazione ancora in corso dell'evasione
E ci sono indagini ricchissime fatte dal ministero della su cui mi pare che si è calato
Il PD un po'troppo di silenzio e sono margini e di erosione talvolta significativi risorse sottratte alla allo sviluppo del Paese da qualsiasi parte esse si annidino
Un terzo aspetto ha il vantaggio
E il il il guadagno lutti del valore aggiunto che deriva dalla competizione italiana se parliamo di logistica che farà una buona parte del PIL prossimo se c'è una torta maggiore da dividere la dividiamo assieme si tratta di costruire nuove torte da dividere da dividere assieme
Quindi contrattazione nuova concertazione
A livello regionale parliamo eri parliamo di modelli di sviluppo nord-sud delocalizzazione noi non siamo per subire e diceva prima Musi continuando a denunciare il fatto che altri cinquantuno modelli di sviluppo ebbene ci impongono modelli di sviluppo che ciascuno fa il suo gioco usa meglio di me facciamo il nostro gioco parliamo noi imponiamo le ma che modelli di sviluppo state proponendo voi a livelli regionali
Che modello di sviluppo state proponendo sulla delocalizzazione è bello che scriviamo a te
Le cose che ho letto qui sulla delocalizzazione
A in Romania io sono in Romania il ventisei prossimo inaugurare l'anno produttivo dico fiducia Treviso con il collega Parisi
Direttore di Confindustria relatore perché le imprese Romania sono industriali artigiane sono dal italiane anche venete anche trevigiane che per coincidenza la terra da cui io provengo e non guardo la Romania degli affreschi belli anche quelli come quelli dei fatti da Gian Antonio Stella
Affreschi al limite della superficialità e della banalità cerco di darmi una risposta sui perché della Romania è come la storia delle Vandoni scolastici nel Veneto tutti a dirle Italia il Veneto anche Bassolino pensasse a Napoli che forse ha qualche problema di più
E nessuno a chiedersi perché ci sono gli abbandoni scolastici e quindi riflettere sulla mancata formazione e su una scuola che non è stato certo organizzata per dialogare con i giovani e poi ci si meraviglia dei suicidi
Di tutte le cose che vediamo perché la scuola è fuori dalla dimensione dei giovani bisogna riportarla dentro gli insegnanti è la prima cosa su cui investire
Ma non vado oltre quindi io certo certo certo io parlo da scuola ma in in una stagione in cui c'è la grande crisi della famiglia la scuola grande responsabilità perché il secondo punto di riferimento
E allora è più facile recuperare la scuola che recupera la famiglia in questo Paese quindi da questo punto di vista noi abbiamo già tirato le nostre purtroppo provvisoria conclusione
Vogliamo parlare di modelli di sviluppo vogliamo parlare di mercato lavoro di extracomunitari di delocalizzazioni all'Est come al Sud di delocalizzazione che non si fanno sul perché non ci sono le aree pressati e le altre condizioni
E non dipende da noi vogliamo parlare assieme di cosa facciamo con Sviluppo Italia
Perché io se se se parlo di concertazione vorrei parlare di fatti che hanno la loro concretezza non di poesie da troppo tempo noi facciamo poesia oppure non facciamo neanche quella perché non ci troviamo ai tavoli
Io sono per ridiscutere i modelli di sviluppo a livello nazionale a livello regionale perché le regioni ci sono fanno Lecce a prescindere da noi poi quando andiamo a guardare quella legge io a me vengono talvolta anche dei brividi
Però mi chiedo che nella misura in cui mi vengono i brividi c'è una nostra responsabilità perché non siamo stati sul pezzo
Quindi e parla c'è sarebbe da dire mi rendo conto che ci può essere un imbarazzo di Confindustria su questi temi perché evidentemente si trova rappresentare dimensione di natura diversa rispetto a noi che siamo un po'più facilitati però non
Osservando che il novantacinque per cento dei soci di Confindustria e piccola impresa circa
Ciò che per quella parte Cile avesse fatto un discorso fortemente analogo al nostro assieme pagano Coppa quante gabbie quante situazioni di modalità relazionale crediamo in questo Paese ecco no è possibile quindi io capitoli imbarazzi la difficoltà di Guidalberto Guidi in tutti i nostri conti che abbiamo fatto però auspico che quanto prima ci sia una articolazione anche a all'interno di di di di quale importante componente di rappresentanti italiane perché e ci sono diverse taglie l'impresa diversi obiettivi
Diversa situazione che vanno rispettate nella loro diversità anche a partire dalle riforma
Dei livelli di contrattazione
Qualche altro punto le categorie non tengono più mercato noi siamo ancora articolati meccanici chimici epigrafici non voglio assolutamente distruggere niente o ciò ha avuto un effetto l'ha tuttora una però il mercato
Non più questo rapporto come come si parla di logistica di turismo di global service del resto non la vogliamo creare un trait d'union tra le categorie erano Old economiche per con tutte le loro utilità e questo nuovo modo di fare economia chi sta sul pezzo del turismo chi sta sul testo della logistica
Qual è la mobilità e la vecchia categorie dei trasporti abbiamo fatto un contratto i trasporti anzi noi non l'abbiamo fatto la stima la prossima vi annuncio lo faremo con una Sheva diverso da CGIL CISL UIL per impossibilità di farlo con CGIL CISL UIL mi dispiace abbiamo tentate tutte ma anche la prostrazione orizzontale ma non è servita e quindi la stima la prossima
La facciamo con la sigla diversa la prima volta che in trent'anni si firma un contratto con una sega diversa da quelle eccezioni ma può essere anche una provocazione utile in questo sistema ecco le categorie non tengono mercato noi siamo però la discussione sulla corrispondenza della schema vecchio delle categorie che tanta parte ha nelle organizzazioni talvolta nella rigidità dello relazioni sindacali e il mercato nuovo perché i quando si va all'impresa si va al mercato
Secondo aspetto le declaratorie che ci sono dei contratti e quindi anche dei nostri contratti c'è voluto un tecnico non certo di nostra emanazione che si chiama Mac Nagy che con noi per nostro incarico
Vero fragola aveva fatto tutto con lavoro sulla domanda dei fabbisogni formativi per dire che abbiamo gli ultimi anni sbagliato tutto cioè non esistono quei cinque sei sette livelli contrattuali le nostre imprese al massimo ci sono due livelli il jolly bravo il jolly quello bravo punto
Allora come facciamo la contrattazione continuano con i sette livelli e diamo l'impresa un gol problema di navigazione all'interno di quella complessità che se sbaglia un livello giorno dopo c'è una vertenza c'è un giudice ma come pensate che le imprese percepiscono l'utilità della negoziazione andandoli a dare uno strumento che non ha nulla a che vedere con ciò che succede al proprio interno
E allora visto che non l'abbiamo fatta noi questa riflessione l'abbiamo fatta tutti assieme e addirittura un tecnico di emanazione sindacale e di quale organizzazione sindacale
Allora dico bene da quella partiamo per fare una riflessione terzo aspetto la rappresentanza io sono preoccupato per il livello di tenuta della nostra presentata perché le imprese
Non ci credono più dicendo voi fate quei contratti fatte quella concertazione state perdendo il contatto con la realtà
Di invito alla riflessione sulla vostra presentante
Quando i salari che si o mentono al nord non sono da voi immediati evidentemente voi in qualche modo siete delegittimati
Non ci siete diminuite io sono per aria apre una partita in cui li acquisiamo la centralità della presidenza vedete tu prima queste riflessioni perché o siamo noi parte dei processi lo sviluppo lo è il mercato gli altri noi inevitabilmente siamo condannati alla marginalità
Io come segretario della Copra Donato e la mia relazione non ha scelto un futuro di marginalità non è detto che basti dire questo per stare al centro ma comunque ce la metteremo tutta da questo punto di vista e quindi vogliamo essere parti
Lei e progetti e con questa logica anche una rilancio della responsabilità delle parti territoriali
è troppo comodo per certe Regione io sono per un federalismo attivo attendere il contratto nazionale e poi applicarlo no vanno ai tavoli regionalmente altro che gabbie salariali
Mettiti tu dalla Sicilia o dalla Calabria o dalla Piemonte a negoziare con l'altra parte e cerca di interpretare la soluzione dei tuoi lavoratori dei proiettori comincia a sgambettare dimostra quanto sei bravo rappresentare questa è la contrattazione democratica che ne vogliamo no l'attesa salvifica dal contratto nazionale che poi magari si critica fatto nelle solite fumose stanze con tutte le cerimonie che noi ben conosciamo Dani no è finita con la storia le parti si però e sporcano le mani entrano sul piatto e a livello territoriale a livello regionale e intorno alle tematiche per larga parte sconosciuto io Mussolini ha detto è terribile qualche aspetto dell'organismo lo lo so che è terribile ma inevitabile e irreversibile al discorso e quindi io per perché tratto sono madrelingua regionalista preferisco quel terribile che altri terribili cioè ci dobbiamo misurare e dobbiamo far sì che i nostri piloti i miei colleghi piemontesi e stia non sui problemi
E noi da loro impariamo molto perché da chi testimonia la relazione quotidiana del contatto con i presa con l'economia i livelli nazionali hanno solo da imparare
E noi restituiamo la nostra capacità le reti le nuove nostre funzioni nazionali ma vogliamo allegano nazionale apriva qualche riflessione su dove va il mercato
Io passo l'Italia direi signori artigiani e piccole imprese state attenti che vi fregano perché siete sempre più subfornitori sempre più subappaltatori della ricostruzione post privatizzazione post liberalizzazione post globalizzazione
E allora quando un'impresa è sempre più De Conto terzi è sempre più subappaltatrice tra poco nascerà una terza spetti di sindacato che deve tutelare il proletariato imprenditoriale
Altro che tutti i bei discorsi che noi facciamo sul futuro del lavoro che cambia
Era vogliamo ragionati assieme questi temi di come la economia della competizione delle privatizzate della liberazione dalle grandi familiare nel Telecom Seat affronta le questioni e governa le questioni del lavoro assieme
E noi non alla margine fuori della portata osservare quello che succede e apprenderà attore conto firmare poi una situazione finale io non sono per questa tesi
E qui ripeto da questo punto di vista torniamo in materia di economia a davvero un ruolo nostro attivo di protagonisti
Vado a chiudere dicendo che la nostra proposta la faremo meglio nove marzo e di due livelli sostanzialmente di un livello c'è una funzione del tutto diversa dal secondo livello il primo quello nazionale unico
Che unico per tutto l'azionariato quindi non per settore ABCD interconfederale in cui si governano le questioni e che devono essere unite per tutto territorio nazionali per riprovare le sanzioni le ferie
La gravidanza malattia di Previti a fare il salario minimo
Ecco quello è un grande fatto di civiltà si pongono le basi per la civiltà del lavoro in un unico accordo intesa tra Totti e la nazionale temperato sempre più si dovrà poi uniformare a quello che sta succedendo sul diavolo sul dialogo
Europeo comunitaria di cui è che noi siamo parte che per esempio si dovrebbe Lou interessare di delocalizzazione
Perché quello che succede in Romania non è un problema da lasciare agli affreschi Gian Antonio Stella
è un problema che le vostre e le nostre delegazione di quello comunitario forse non fanno a sufficienza in questa materia anche loro fanno gli europei a Tivoli euroburocrati ma non mettono mica il piede sul piatto dei problemi che ci sono lì e non bastano le vostre belle relazioni per dire cosa succede dentro in un'aziendina le donne il lavoro ci si sente menomato se non raggiunge il target quotidiano
Lì c'è una responsabilità perché l'allargamento europeo è un allagamento fatto di dopo lo uniche mettiamo tutti noi Italia compresa
E che quando uno mentito Broni può anche condizionare alcuni aspetti delle relazioni sindacali e se non lo si fa vuol dire che noi siamo con i venti come il signor Prodi e dintorni con quella situazione oppure l'abbiamo stesa come una modalità per recupero quanto prima l'Occidente alita
Di quella territorialità un secondo livello quello territoriale categoriale per la nostra proposta che si interessa di formazione pari opportunità orari permessi abbiente salario ridistribuito con le modalità il vero salario che sono quelle di proporzionalità alla produttività del sistema dei territori tutto da costruire anche se abbiamo delle cose
E e a questo secondo livello si apre una sfida che la sfida del welfare road Nicolo quel file
Che la sfida poi della bilateralità la nostra bilateralità che è stato un percorso notevole però è ferma signori
Allora io dico perché la Billari e per non si interessa di asili nido perché il lavoratore della piccola impresa che sta nel distretto di Montebelluna o di Lumezzane o di Montecchio dove l'Asia o la lavoratrice il suo bambino
E perché noi avendo i contributi comunitari e le regioni che paiono non ne vogliamo faccio un esempio gli enti bilaterali con poche lire a governare fattore di questa natura forse non sono elementi che danno competizione all'imprese
E che danno qua attrattività delle piccole imprese nel mercato della manodopera reso sempre più difficile
Io sono per aprire una nuova stagione della bilateralità lo dobbiamo fare altrimenti abbiamo fatto una bellissima cosa che sta morendo e Steel trasforma in un ente burocratico in un momento burocratico regionale
E siccome la nostra idea di federalismo non è la sussidiarietà verticale sola
è la sussidiarietà orizzontale non faccia il pubblico ciò che può fare il privato specie se associato vogliamo candidare la bilateralità affare sussidiarietà
Pezzi di Welfare testi di governo di cose che è bene che non facciano le regioni altrimenti ci mandiamo di dandismo burocratico non abbiamo più soldi per pagare le tasse perché sappiamo già come va a finire
Quel Zenit così recitato dal federalismo
E io sono per questo rilancio della bilateralità così come all'interno per recupero veloce della previdenza pur sapendo che novanta su cento voli una soluzione individuale non quella collettiva
Qui ci dobbiamo parlare inutile che fingiamo non bastano gli editti la Roma o d'altra parte per portare a casa dalle e così ci prepariamo al nuovo governo signori
Perché il nuovo governo non è che sia su queste materie così deciso così solido così pronto a conviene a noi recuperare un nostro protagonismo perché anche come nuovo governo noi questo protagonismo richiamo davvero di perderlo grazie
Dice che fa il casino che in finisce più anche perché li faceva alcune considerazioni sul Veneto
Vero rispetta però era a scuola ma io mi ponevo qualche talché riflessione perché ho qualche riflessione tenendo conto quello che è stato l'aspetto dei sondaggi sanità dobbiamo retta ai sondaggi
E siamo sicuri che i giovani in Veneto abbandonano la scuola perché la scuola non è grato rispondere o perché dice dipinto una società con il guadagno facile e con i guadagni immediati
Allora forse abbiamo far correggere e quando dice che se avete un approccio culturale
Tu hai fatto un approccio culturale che dovete dentro a vice di Stevie società anche tua è chiara eredità quella del regionalismo esasperato quella della Sicilia Reda orizzontale quella dell'individualismo
Ecco chiediamo allo scontro di anche un confronto di culture perché non c'abbiamo tutta un'altra uscita in cui alcuni valori vecchi valori sì ne è stata una nuova società Aniano economia ecco perché alcune discussione o farne ma divento lontano rispetto al modello contrattuale
Mi fermo qui e do la parola a fattori il quale ci porta l'esperienza il contributo del suo pensiero tenendo conto che ha una specificità una responsabilità che quella rappresentanza della rana che fa riferimento a tutta l'area del pubblico e quindi anche qui come questo modello era qualche mina cala rispetto a Roma e nel pubblico impiego
Graziosi proviamo a mettere un altro po'di carne al fuoco perché devo dire che gli interventi che ho sentito sono stati tutti particolarmente stimolanti
E tra l'altro
Devo dire io ho fatto un sacrificio per essere presente cui ma l'ho fatto molto volentieri
Perché tra l'altro
Io sono
Con l'uso di un vecchio frequentatore che questa confederazione da tanto tempo perché ho sempre avuto come posso dire qualche punto di contatto relativamente soprattutto alla capacità della UIL di inventarci di precorrere sempre
I tempi di vedere di ragionare sulle cose pratiche invece che sul ritocco
Cavour
Siccome siamo alla vigilia probabilmente cambiamenti molto importanti
Ma voi versione data carico di organizzare questo convegno di cominciare a mettere sul tavolo una serie di te io credo che così fa dal fatto e per rispondere fa altrettanto chiaramente ha detto dove sia d'accordo dove non sia d'accordo
Io credo che ci sia vorrei dire proprio pochissime cose sui grandi concetti
Politica dei redditi concertazione più volevo solo dire la politica dei redditi è una politica non è la sola politica esistente
C'è un tipo di politica che in questo Paese abbiamo adottato in un certo momento traumatico per uscire fuori da una certa situazione ma non è un must potremmo anche pensare che in una certa fase non si faccia più politico degli enti
Con un quel collegamento che per noi la politica dei redditi a con il tema della concertazione ma anche qui questo questo collegamento non è assolutamente indispensabile perché la concertazione nasce indipendentemente prima la politica dei veti
Cioè quelli in giro il mio amico Walter Galbusera quale potrà testimoniare che per larga parte
Almeno a livello micro ce la siamo inventata tanti anni fa la concertazione quando avevamo drammatici problemi nelle grandi aziende industriali e per risolverli
Hanno bisogno di incontrarci vederci e aldilà
The last del momento contrattuale perché non esisteva momento contrattuale dovevamo decidere le grandi opzioni e allora prima di decidere come AT&T
Di Teano indispensabile
Assumere
La proprio la conoscenza da parte del sindacato di quali era compatibilità rispetto a certe azioni
Dopodiché a quel tempo non si chiamava concertazione macro presidiavano Accolti neo corporativi Teri ricordate a San Valentino in poi cioè voglio dire che in realtà si tratta di concetti che stiamo adottando da tanto tempo
E mi meraviglia che ci sia poi adesso tutta questa diatriba
Sulla
Obbligatorietà della concertazione perché è concertazione non è contrattazione alla contrattazione scambia la concertazione sono sentire
Ciò che ognuno pensa di un determinato problema che poi è bene che ognuno come è già stato detto si assuma le proprie responsabilità
Adesso però vediamo un attimo
Di entrare nell'altra metà del cielo
Io mi trovo a rappresentare
Perché vedete
Io credo che si parli ancora troppo poco
Della del lavoro del sistema pubblico questo non lo dico solo perché adesso ne faccio parte certo
Lo conosco meglio più di dieci anni fa
Però mi sembra che
Una cosa che sposta centotrentatré mila miliardi all'anno pari al sei per cento del PIL queste sono le intenzioni
Sì è una cosa
Oppure dobbiamo riflettere un po'
Ma non soltanto riflettere in termini di principio per cui tutti dicono che abbiamo fatto la grande rivoluzione nel lavoro pubblico la privatizzazione la contrattualizzazione non vi basta
Perché qui il problema visto che le masse sono di questo tipo
Non è tanto discutere
Come lo possiamo sempre fare a cominciare da dalla scuola su cui bisognerebbe aprire un dibattito ad hoc
Se quei soliti che ho detto sono tanti o sono pochi che possiamo discutere Martins Teresa soprattutto capire se li diamo bene o ridiamo male se servono se sono dati in una prospettiva ci opportunità di crescita ti uscita dal sistema della pubblica amministrazione da un capro che tutti denunciamo oppure stiamo puntando nella fornace
E da questo punto di vista
Franco Lotito io
Per il futuro di chiederei pochino più di attenzione su questi problemi perché sono molto importanti
Tanto più
Tempo dirlo
Che questa confederazione
Nel pubblico impiego è presente con grande autorevolezza sia a livello di federazioni di categoria sia a livello di considerazione
E non passa al momento in cui non nel si rivolga con spirito unitario ma con grande anche autonomia
Tanto sempre prova che avere forte spirito innovativo quindi credo che sia importante
Che su questa questione del pubblico impiego certo siccome sono rosse ricevuti fino non sarà porno contrappesi
Ed è
Bisogna che ci intratteniamo un pochino di più perché vedete
Le partivamo da una situazione di drammatico ritardo è chiaro
Il sistema pubblico era quello che era fino a qualche tempo fa
Ha poi abbiamo preso lo slancio ricordati per esempio che devono inventato a livello nazionale a livello confederale qualcosina come il part-time a tempo determinato il telelavoro l'interinale l'arbitrato abbiamo fatto un sistema di classificazione nuove mode e diverso per tutte i comparti di tutto il pubblico impiego
Allora
Dico
Non c'è soltanto come posso dire ricordare a tutti noi che abbiamo faticato
Ma ce la consapevolezza che c'è un cantiere aperto
Che è un cantiere Nord premi
La l'esito dei quali lavori
Non è secondario rispetto a tutte le cose che ci stiamo dicendo
Perché questa volta io non ho nessuna intenzione di fare da spettatore
Perché l'altra volta sull'accordo del ventitré luglio
Ci avete fatto fare da spettatori
Ma lì le condizioni credo di un certo tipo adesso siamo cresciuti ci vogliamo stare
Vogliamo dire la nostra perché abbiamo così importanti gratis
E per esempio allora entriamo club degli assetti contrattuali
Mi fa piacere
Sentito alcune cose tra cui il caloroso intervento del tutto circoli
Ma noi pensiamo veramente
Di essere in grado oggi ti ripensare di nuovo un sistema centralizzato uguale per tutti ti tipo scusate un po'sovietico
Ma noi pensiamo che veramente di essere in grado di proporci adesso
Un sistema in cui ci sia i due livelli di contrattazione magari una cadenza diverse dove ci sia chiarissimo rigido quello che si fa a livello nazionale quello che si fa a livello di contrattazione integrativa
Io credo che se pensiamo
Di tornare un po'dello di questo genere
Facciamo una battaglia titolo Guarcino tutti
E lo dico
Non solo sentendo eroici che chi settori tutt'altro che secondari
E la nostra economia
Partendo anche dalla visione degli interessi specifici
Del Pubblico impiego
Dei tre milioni di dipendenti che nel bene e nel male convergere
Ma scusate
Vediamo facciamo qualche esempio
Ma come si può pensare
Ti regolare nello stesso modo
Il lavoro dipendente
Take it easy ministeriale
Il lavoro dipendente
Ti chi lavora
Nelle regioni e gli enti pubblici nella sanità
Ma scusate ma non ci siamo riempiendo la bocca di federalismo di necessità di spostamento
Capacità di andare a cogliere la realtà dei territori si crea
Che cosa pensiamo a questo punto
Che sia possibili riproporre un modello in cui dettiamo non è già più così per fortuna ma tentiamo a livello centrale le regole per tutti e a tutti diciamo non soltanto quale deve essere e giustamente le ferie
La malattia eccetera eccetera a diciamo fino all'ultimo su molto quello che deve essere preso
E poi tutta la materia
Te la contrattazione integrativa vera cioè la materia dell'elasticità a materia della creare risorse Tel tali risorse per liberare le altre lo scambio vero effettivo che si deve realizzare di aziende perché queste cose io debbo dire io le dicevo quando ero rappresentante garante attento seriale e sostenevo
Che bisognava la prevalenza alla contrattazione integrativa perché le mie grandi aziende avevano tutto l'interesse a fare lo scambio titoli si che dava sì che è un altro problema e quindi c'era da fare lo scambio reale
è chiaro adesso in una visione diversa dico
Non potremmo mai fare a meno più un contratto nazionale
Ma il contratto nazionale in qualche caso deve essere per così dire però se la realtà pensante perché non possiamo prevedere che lo stato lo Stato centralista quello di cui stiamo parlando
Che per avere strutture
Gente
Finalmente centralizzate e uguali ossa del del tessile non più di fare una contro una contrattazione integrativa leggera ti scambiare alcune cose matite nere
Il nucleo centrale dello scambio a livello centrale ma questo non può essere per esempio per il sistema sanitario
Dove per esempio emerge chiarissimamente
E questo è una cosa che io metterò sul tappeto
Che il devo dire i tuoi livelli stanno dimostrando
La loro incapacità di gestire la realtà
Perché come posso
Demonizzare il livello regionale su un argomento e su un tema come quello della sanità che vede proprio le regioni responsabilizzate e adesso fare riforme che si sono fatte nel massimo
Livello possibile allora dico
Io sono
Per una serie di cose ma un po'anche per i cento fiori cioè dobbiamo pensare a un sistema
Che abbia largo Maciletti flessibilità perché sì andiamo alla ricostruzione di un sistema allineato e coperto in tutte le sue fasi non sappiamo più niente
Ed è forse strano ma significativo che le conclusioni a cui arrivo io si è rappresentanti sì un mastodonte siano le stesse a cui arriva rappresentante
Artigianato che per fortuna quanto di più classico moderno mobili si possa concepire
Però questo che credo che sia un elemento di cui su cui bisogna riflettere quando si andrà a riscrivere queste figure
Voglio spendere poche cose ancora
Su qualche argomento importante
Rappresentanza
E democrazia entro il sistema
Perché vedete pure qui
Noi
è un sistema ce l'abbiamo
Ed è un sistema
Che sta funzionando
Allora per favore
Ma perché
Non lo dico non lo dico a voi ottico a qualcun altro ma perché dobbiamo sempre andare ad esentare
Le cose il cavallo
Il cavallo è stato costruito e ce l'hanno dato da gestire in termini sperimentali
Che è stato azionando e qualità detesta pozione Antonio Portobello di quanto non si presuma e il fatto è che non abbiamo avuto tempo ti per così dire pubblicizzarlo
Ma vi annuncio io che farò un convegno su questa materia perché è necessario portare a conoscenza di tutti che cosa ha significato
Un nuovo sistema atti rappresentatività serio importante
Fatto
Sulla base di una commistione diciamo dei filoni culturali che si da tempo si agitano in questo Paese
E certo ci hanno portato a creare un sistema misto ma c'è allora per favore prima di andare in Parlamento a infettarsi cose nuove Erika certo mancare come ha funzionato che sia funzionale e se ha funzionato come ha funzionato
Allora prendere a modello quello
Certo rosso che ci sono dei problemi perché quello è un modello che funziona per le grandi aziende perché noi rappresentiamo grandi aziende
E quindi poi fa calato realtà ma non si può pensare sì rivederlo tutto certo se poi attraverso un sistema di questo genere si vuole fare ingoiare
A una serie di rappresentanza di interessi importanti
Il fatto che devono essere fatte la RSV pure nelle aziende o nelle cose venticinque dipendenti
Signori non ci arriverete vari
Ed è uno sbaglio imporlo per legge allora vediamo che cosa si può fare invece per far funzionare un sistema in cui democraticamente si conti si contino le cose
E allora ricordiamo
E consigliano i voti
Vi invito
A riflettere su questo perché se si riesce a portare avanti un discorso di questo tipo
Poi
Forse si è risolta pure il problema sfera maledetto extra antico del cosiddetto erga omnes
Perché insomma poi sostanza insomma non ce lo possiamo dire perché non è non è alla pace
Ma nel pubblico noi siamo applicando l'articolo trentanove della Costituzione
E tutti lo dobbiamo sapere allora voglio dire se lo stiamo facendo noi forse ci sono forti proprio al cominciava a pensare che si può e non leggeva Enzo è sempre vero che quando si ritorna all'antico si spacca potremmo trovare invece
Che c'è una grande innovazione da questo punto di vista e ho finito io credo che si risolverebbe anche un problema che agita organizzazioni sindacali
Che è quello della democrazia interna del ricorso al cosiddetto decreto Manzione aggettivo quando c'è una rappresentanza che è fatta proprio attraverso punto ricongiungimento delle due esigenze quella atti contrari gli associati è quella di contare i voti che sono stati dati
Ma che ci vogliamo mettere pure referendum e adesso stiamo esagerando a mio avviso in termini di assemblearistico
Allora
Ti annunciano che
Poi come il sistema pubblico da oggi vogliamo uscire la minore età Rocchetto ci siamo anche noi quindi vi vogliamo può portare idee programmi e vogliamo sfidare il sistema ha costruito uno il cui ci sia tutto
Nei limiti in cui vada fatto un sistema che nella sua complessità sia in grado atti governare le aziende te che fanno capo alla volta Confartigianato
Quel mostro che ancora è dal punto di vista dimensione di complessità di pubblico impiego grazie
Ringrazio
Fantoni zero si facciamo rapido così rimaniamo nei tempi facciamo un rapido Giro prima nono posto
I vincoli temporale nostri ospiti adesso vi chiedo di cinque minuti per uno di di di rispondere cerca di fare domande semplici che non rispondono che non provengono grandi risposte complicate
Allora prima una prima domanda facciamo solo in cento auto e sono contento di questo rilancio fra previdenza complementare prove che forse nel settore con più ritardo
Però aveva un modo per discutere anche di questo però volevo chiedere un attimo a Mussolini il significato esattamente inesatto della contrattazione decentrata che e quindi qual è il compito che gli insegna poi che ho visto una qualche riflessione critica rispetto nel suo intervento la volevo sapere un attimo come pensano che la contrattazione di secondo livello possono essere a qualche maniera anche l'esperienza abbia la verità utilizzata per difendere lavoratori sul territorio
Non vorrei essere ha scritto al
Poi partito dei sovietici perché non lo so non sono mai stato quindi io non sono dell'idea che la contrattazione territoriale alla contrattazione articolata non debba avere un ruolo anche importante forte
Io mettevo risalto soprattutto che nel contesto di relazioni che noi abbiamo definito con il contratto nazionale
Ci troviamo ad aver delegato alcune materie alla contrattazione territoriale e scopriamo che quando si fanno gli accordi molto spesso non si fanno su quelle macerie ma si vanno a recuperare le richieste
Che erano state presentate in occasione dei Novi precedenti del contratto nazionale ovvero richieste di tutt'altro tipo
Questo mi sembra un modo adesso non vorrei usare un termine troppo pesante scorretto di proporre direi di procedere tratto la scorrettezza per certi versi riguarda anche le nostre associazioni che poi i contratti di sottoscrivo
E per esempio il discorso della produttività e il discorso della regionalizzazione così come ha fatto Giacomin
Io non so se sia applicabile a tutti i settori
Forse per per quello che poco conosco l'artigianato
Sicuramente così d'altro canto non l'avrebbero se no ipotizzato è presentato ma nel nostro settore la produttività purtroppo sì misura esclusivamente a livello aziendale anche della piccola azienda in qualunque occasione se noi torniamo con la mente e i nostri ricordi banalissime i in una piazza un negozio va benissimo e l'altro va malissimo allora perché perché ci sono dei fattori proprio di di concorrenza che che si sviluppano in un certo modo
La produttività di tutte quelle in prese anche della delle nuove forme di economia che si stanno affacciando sul mercato veramente è misurabile esclusivamente nel luogo di di lavoro allora secondo me noi dovremmo cercare di
Lasciare alla contrattazione territoriale un ruolo forte per il Governo del mercato del lavoro tutto quello che quello che una volta si chiamava incontro tra offerta e domanda di lavoro dovrebbe certamente vedere nell'Ente bilaterale un punto di riferimento molto forte
Ci sono degli aspetti legati alla formazione che possono essere sviluppati questi sì esclusivamente a livello territoriale
Dicevo prima che sarebbero opportuno che le aziende cominciassero ad essere molto più corresponsabili nel formazione rispetto ai corsi che abbiamo fatto tutti quanti per scoprire che poi i quei duecento lavoratori che erano stati formali non servivano a nessuno
Quindi diciamo governo nel mercato del lavoro formazione professionale perché hanno il tema forte del del welfare qualcuno la la posto nel nostro rinnovo del del contratto abbiamo ipotizzato di far sviluppare a livello territoriale intese relative alla assistenza integrativa sanitaria
Perché evidentemente lì veramente il localismo ha ha un senso è un ruolo ecco su queste materie secondo me si può lavorare in modo decisamente forte sul salario o le ho delle grosse difficoltà e ve lo dico subito
Nel nostro settore non c'è soltanto la dimensione della grande impresa che è presente su tutto il territorio nazionale si fa la sua contrattazione aziendale e di fatto proprio di principio riconfermato peraltro anche da Lotito nella sua relazione del de bis in idem
Non non non vede i contratti territoriali nel nostro settore sono presenti aziende anche non grandissime
Aziende vede che si trovano presenti in territori diffusi
Ce l'abbiamo poi anche qui insomma se uno ci va pensato un attimo e se le ricorda certe insegne che si inseguono in diverse province che magari nuovi frequentiamo e siccome il nostro livello organizzativo nostro come Conf commercio ma anche come organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL del del settore è il livello provinciale noi corriamo il rischio decisamente brutto di avere delle aziende che dovranno cominciare attenere i libri paga con un pezzettino che guarda alla provincia di Padova un pezzettino quello che guarda la provincia di Treviso e così via
Se questo avviene nessun meccanismi che posso dire tipici del della produttività allora il salario di produttività quello che è variabile quello che viene erogato magari una sola volta all'anno ma forse forse però praticabile ma se avviene invece su temi come
La maggiorazione per il lavoro straordinario della domenica dove io c'ho il centotrenta i centoquarantacinque il centonovanta da qualche altra parte allora a quel punto veramente noi corriamo il rischio di essere interpellati dalle imprese che ci chiedono che cosa ci stiamo a fare ecco il discorso relativo al recupero no di tenuta del del contratto nazionale che avevo fatto
L'altro aspetto che mi piace sottolineare chiudo immediatamente
Le categorie sono superate che io sono di questa idea nel senso che alcune questioni credo che l'abbia detto anche nel mio precedente intervento
Se non espressamente acque questione ormai sono definite o comunque possono essere definite soltanto ad un certo ad un certo livello però guardate c'è bisogno anche di grande identificazione noi stiamo vedendo che ci sono categorie di impresa è che si presentano perché vogliono contratti
Che specifichino il loro inquadramento Lella loro quindi classificazione che specificano le loro flessibilità queste due realtà sono in gioco è proprio estivi o della globalizzazione tanto più io posso parlare
Con il
Il lontano dello strani ha dato più debbo trovare poi però meccanismi di vicinanza sul sull'immediato quindi ecco noi dovremmo cercare sempre di più di fare emergere da una parte questo
Un tentativo questa esigenza di rettificazione nello stesso tempo punto senza rischiare una macchia di leopardo che poi una pelle a macchia di leopardo che sarebbe decisamente inagibile
Io ringrazio Mussolini l'unica cosa che volevo rassicurato rispetto all'occupazione che aveva proposto di Franco la vostra che la guida avanzava c'era grande
Distinzione rispetto anche alla richiesta da gravi secondo livello e c'era anche la nonna sovrapposizione la non cumulabilità ed ecco perché credo che in qualche maniera questo chiarimento lega aiutato meglio di più anche a a capire e a chiarirci ispettore attuali chiusura ciò lo chiedo anche alla dottore savana questa o se c'era anche perché lei è stata e questa avanzava con una una valutazione rispetta la compri vita del settore quindi pone con in competizione ciondoli nelle completa alla chiedo anche a lei
Come pensa che un secondo livello che era Quartiani era fa carico di un territorio che comunque anche la certificazione tutto quello che diciamo solo in alla fine
Quindi ha necessità anche di ripartire ricchezza laddove la quarta che avviene ottenuta con la lavoro dei lavoratori all'appena qualche maniera forse no discussione anche di questa natura
Ma io io credo che occorre intendersi su cosa e il territorio perché io non sono così convinta che il secondo livello posso avere una quantificazione fatta a livello regionale
E vi spiego se definiamo anche perché all'interno di una regione possono essere presenti più territori con specificità diverse
Poi noi siamo abituati a ragionare per macrosettori vale a dire diciamo che su quel territorio la prevenire alla prevalenza e delle aziende metalmeccaniche
Io mi chiedo e vi lancio questa riflessione proprio in un'ottica di costruzioni al limite di un nuovo modello
Che cosa vuol dire aziende metalmeccaniche nelle aziende metalmeccaniche ci stanno aziende che stampano lamiera e aziende che hanno che fanno Elettronica quindi con gradi di redditività e di produttività completamente differenziati
Allora stabilire una contrattazione di secondo livello secondo un valore medio vorrei capire a quale valore medio facciamo riferimento se quelle aziende che hanno alto valore aggiunto o basso
Perché se facciamo riferimento a un secondo livello calcolato su aziende ad alto valore aggiunto significa penalizzare le aziende lavori intensi va diversamente se il punto di partenza è diverso significa che i lavoratori delle aziende ad alto lavoro a valore aggiunto non si accontenteranno di un valore che non ritengono congruo ed equo rispetto al all'azienda in cui lavorano
E su questo si scatenerà un conflitto aziendale che noi vorremmo evitare
Allora sempre nell'ottica della costruzione voglio dire del del confronto
Quello che io inviterei cogliendo anche il forte Ruocco ruolo bilaterale che la forte presenza bilaterale
Che abbiamo anche come Confapi sul territorio
E a far lavorare le nostre reciproca rispettive bilateralità sul territorio per capire per avere una mappatura di settori ma quando io dico settore non intendo settore metalmeccanico intendo capire che cosa ci sta dentro cioè capire se ci sono dei dati acquisibili a livello di PIL di settore a livello di redditività di settore mandando nello specifico perché diversamente sic c'era sì rischia di creare un modello che non accontenta nessuno
Che scatena conflitto in un momento in cui il conflitto non serve né ai lavoratori né alle aziende
Proprio ringrazio dottoressa avara sapendo che uno dei problemi che solo la franca esattamente questo cioè il livello dimensionale lì dove si attua la contrattazione perché può essere territoriale sottopagate versione ma certamente aziendale quindi anche rispetto alla General meccanica si tratta del livello dimensionale perché oltre a ricevere potatura aziendale per cui la Toro aggiunto distribuisce la produttività dall'alto valore roba sono giunte tra qualche giorno paracarri a Franco quindi per utilità
Giacomini
Il io ti chiedo una cosa fai un'autocritica perché siccome abbiamo fatti coi centottanta negozi annuite fare autocritica perché perché la bilateralità e ferma così dice una cosa così tanto tra cosa sua così a vede hanno cioè detenute e queste schede credo Ceglie tradisce il più accrescersi serate a Cosa due
Sì l'autocritica
Nel faccia molte quotidianamente non tanto per me quelle private nove del porto certo a conoscenza
Quanto per la mia organizzazione perché è arretrata quanto voi scusate il parallelo
Cioè non è che noi siamo in un gradino diverso da il quale possiamo permetterci o permette di impartirgli indicazioni
E però dovete a pressare che il disagio che noi esprimiamo e i limiti che noi incontriamo e i risultati che non incassiamo non sono su un problema nostro sono problema anche vostro
E allora io so molta parte dei limiti della bilateralità con cui fra Colagrossi ha girato l'Italia potremo parlare ti bilateralità nel Mezzogiorno e c'è suicidarsi no
Però non perdo la speranza perché so che nel Mezzogiorno guardiamo le regioni e i fondi strutturali in corso di distribuzioni per evitare una nuova tornata che non definisco in questa sede la bilateralità anche supportata affiancata da noi con con meccanismi di
Gemellaggi e tante altre modalità che sono in corso potare delle chance notevoli quindi da questo punto di vista noi non abbiamo ricette quello che vi chiediamo di tornare ai tavoli
E a discutere di questi problemi perché se non ci torniamo noi tavoli sono occupati da altri in testa il soggetto nuovo competitore che si chiama mercato io capisco i problemi del presidente dell'Api da Confapi
Sulla difficoltà
Dice processi no ma io dico sembra Presidente quando cioè vice presidente perché è abituato che un tenente colonnello era colonnello quando facevo la guerra e e quindi per me vice sindaco il sindaco è un un atto dovuto Nap Crédit automatico
Quindi son d'accordo con lei che il vera de de de intervento contrattuale dovrà essere aziendale
Ma se lei mi dice che già alla difficoltà di comporre le cinque diversità venete che avevo corso ma figurati contratto nazionale cosa comporta
Allora tra se di mediazione si deve trattare perché la contrattazione rappresenta comunque la mediazione ma è meglio la mediazione più vicina
Allora dall'impresa capito Mussolini che rappresenta un settore per molti aspetti diverso dal nostro anche se noi ovviamente abbiamo Pessi terziario la logistica tocca a noi perché abbiamo una rivoluzione da fare sul trasporto come la faremo lì non c'è forte territorialità lì ci son problemi
Che hanno magari nella portualità qualche altro aspetto ecco e e e e difatti noi non abbiamo la certezza su tutto abbiamo dei fronti aperti a un ulteriore approfondimento
Però vogliamo che da una standardizzazione che ci allontana la taglia unica in Italia che non s'investe più nessuno
Né quella non è quel cento almeno facciamo una taglia di buona visibilità
Poi io penso che la modalità finale sarà quella di trovare uno strumento flessibile applicabile non giungo allo shopping contrattuale di tale Renato Brunetta nostro amico
Che pure e affascinante come modalità però dovremmo consentire una maggior coscienza delle relazioni sindacali impresa per impresa e se non diamo alle imprese un strumento di riferimento contrattazione semplice
In cui anche loro possono manovrare quei due-tre elementi lo svedese le terremo sempre fuori
E allora anche l'impresa fortemente lavori intensi oppure fortemente innovativa eccetera eccetera farà da sé perché guardate che l'alternativa a noi il nostro amico è il faidate che ampiamente diffuso al nord come al centro e al sud
Allora se il fai da te cresce e tre diminuisce la nostra capacità di rappresentanza ecco viene il messaggio dell'autocritica M. mettermi prima di voi nei limiti prima
Abbiamo più limiti noi di voi ma proprio perché abbiamo più limiti noi di voi cerchiamo una mano da voi la riprenderemo il nove a Modena con Enzo vittima con voi non non attendendo sei cioè o sono anni che non ci troviamo più o discutere di queste cose colpa nostra colpo di qua con ma come si può sono anni che non ci troviamo più
E guardate che le cose ci sono proverbio egli osa si sistemano casse con o senza di noi punto
Insieme io ringrazio Giacomini nella cose viste ma il problema è che coloro che sono moderni e cioè al mercato ciò sfasciano ci sfasciò tutto prodighi riformatori con molta calma con molta pazienza permette insieme il palazzo della che viene una qualche maniera smontato da riformatori del mercato ecco perché noi ci assumiamo Lettieri
La responsabile l'appello e vediamo con lo sfascio troppo e che voglia fa più complesso e molto più difficile realizzare il sistema Paese
Affranto uniche che per altri versi ha fatto un intervento che io condivido ecco di Jesolo tutto in una valuta in una valutazione che lui faceva che a volte parlando della lega ombra se no che dice che a volte nel vecchio che è anche un grande presidente grande
Grande futuro la chiedo lui quale starà principio l'esperienza della bilateralità e l'esperienza soprattutto del contratto di secondo livello nel pubblico impiego
Ancora un oggetto abbastanza misterioso tra l'altro stiamo facendo proprio ci siamo puntando sulla rilevazione
è un pochino più precisa perché voi capite
Parliamo dovremmo parlare ti trenta quaranta mila corti quindi voglio dire per tirarne fuori il succo per più uscire a capire l'indirizzo non è facile dobbiamo lavorare per campioni e quindi lo stiamo facendo tra l'altro una cosa che io credo sarà molto interessante la verità è che
A perlomeno per l'esperienza
Credo frattura io anche siamo in una dimensione che fa
Da dieci a cento sul piano con lontani sorti sia per chiaro ma della capacità anche culturale che governare il fenomeno perché voglio dire sei paia comune di Milano
E poi allora raccordo integrativo
Con forti e notevoli scambi lo fai
Se vai alla adesso fatemi dire una battuta ma alla provveditorato agli studi caricati l'ordinanza più pochino più difficile più compreso fare con
Ma questi tutti scrive secondo me proprio
Quello che a mio avviso un po'il succo di questa discussione
Quei ci sono rappresentanti ti interessi assolutamente legittimo
Come ieri altrettanto legittimo è stato interpreto da prestante di Confindustria più cui ognuno a
Una visione
Porto chiara su questo tema degli assetti contrattuali allora che vogliamo fare poteva andare verso un sistema in cui alla fine qualcuno sarà sconfitto e qualcuno sarà Pingitore
Non scherziamo perché su queste cose voi alla fine perché il sistema
Allora io credo che se non politica voi sindacati soprattutto notevole deve far sfuggire di mano la realtà bisogna che disporsi ad di pensare a un modello come dicevo più complesso
Perché sennò si andiamo di nuovo verso un sistema fortemente unitario e prescrittivo
Alla fine trentuno reti lo sapete chi ci resterà soltanto le grandi aziende e il sistema pubblico
Tutti gli altri troveranno gli éscamotage per uscirne allora voglio dire io ho inciso su questa questione bisogna trovare
Modo per cui per esempio ma perché non è possibile pensare a un sistema per l'artigianato uno le piccole imprese lì c'è un problema piuttosto delicato
Grazie riguarda la rappresentanza lo capisco bene e uno per il pubblico impiego
Perché senno ha forse vuole ridurre tutta unita ad aprile che scappa tutto
Ringrazio ringrazio Fantoni rassicurandolo che è proprio l'organizzazione dice per la sua storia personale per la sua cultura pece convincimenti che non sicuramente non ridurrà o d'uno e non a caso ha voluto questa tavola rotonda può per dimostrare che non vogliamo ridurre a uno vogliamo vedere come insieme costruiamo un sistema che tenga nel pluralismo nella pluralità anche dei soggetti imprenditoriali ai soggetti sociali
Io mi fermo qui credo che a questo punto rinvia mi sento ringraziare ancora di di cuore sia rotture savana sia moscioli nazionale Giacomino sia Fantoni nel loro intervento del loro contributo il e ci hanno dato un grosso anche contributo di esperienza per vedere come anche attualizzare la nostra rosa tener conto anche loro osservazioni
Per costruire meglio nostra vostra ora siamo realmente dunque uscivo vedova parola volentieri a Luigi Angeletti non sia dal generale per le conclusioni del di questo cereale il viaggio
Prima di passare l'autocritica come stiamo dire se buone intatto il primo incredibilmente siano riusciti a rispettare i tempi
Io penso che abbiamo
Fatto un'iniziativa chiesti rivelata utile
Anche al di là del nostre aspettative o dei nostri timori
Abbiamo offerto una discussione
A noi stessi io ovviamente ma soprattutto ai nostri ospiti
Sia di oggi che ieri su un tema che per il sindacato
è un tema centrale
Franco diceva nella relazione un sindacato gol che non contrattare un un sindacato che non esiste
Quindi una riflessione sul modello contrattuale una riflessione
Essenziale direi esistenziale per il movimento sindacale
In questa discussione in queste riflessioni
Emersa sicuramente un dato che ha accomunato tutti
Da qualunque punto di vista siano stati espresse le opinioni tutti quanti hanno convenuto
Sulla necessità di cambiare di adeguare più o meno profondamente il nostro modello contrattuale perché tutti quanti abbiamo avvertito in questi ultimi periodi
Forse due o tre anni un la questa necessità il fatto che il modello perché era un modello ed è un modello quello che abbiamo in qualche modo più o meno praticato negli anni novanta ha mostrato tutti i suoi limiti e soprattutto dal nostro punto di vista
Ha mostrato il pericolo di una riduzione
Della sua efficacia nella rappresentare e nel tutelare il lavoro i lavori i lavoratori
Perché questo è il nostro vero problema
L'impresa e probabilmente hanno un altro anzi credo sicuramente hanno manifestato un altro problema
Non opposto
Ma simmetrico ciò è la contrattazione che ovviamente per loro non è la tutela dei lavoratori come fine ma la ripartizione eventualmente della ricchezza prodotta in modo tale che sia efficace ai fini della creazione di un ulteriore
Quanti ai ricchezza questo modello
Si pongono giustamente la domanda se questo modello raggiunge ottimale ai fini di questo raggiungimento di questo obiettivo cioè di avere un sistema che faccia sì che le all'impresa l'azienda
Nella ripartire i vantaggi che pronto cura fa lo fa anche in modo tale da investire
In sul lavoro sui lavoratori sul sistema che gli consentirà poi di incrementare ulteriormente la propria capacità di creare valore
Che noi alla fine degli anni novanta e l'inizio del
Duemila
Registriamo o questa crisi queste difficoltà di questo modello che oggettivamente da un punto di vista squisitamente teorico in fondo appare
Solido fondato su alcune argomentazioni appunto solide e chiesto probabilmente avrei bisogno solo di una migliore adattabilità di una migliore gestibilità
Ma io penso che il la crisi sia derivata anche da un'altra considerazione che spesso noi sottovalutiamo
Questo modello contrattuale e figlio
Della politica di concertazione
La concertazione non è
Uno strumento o un metodo per dirla come lo direbbe la CGIL
Che sostituisce la contrattazione assolutamente non è stato mai pensato così anche se all'inizio abbiamo dovuto al lungo spiegare che non era così
Ma non è indifferente
Alla politica di concertazione se c'è o non c'è
Noi abbiamo fatto una politica di concertazione che ha individuato degli obiettivi
Il risanamento abbattere l'inflazione entrare Oropa eccetera eccetera
E abbiamo comunemente convenuto su quegli obiettivi e comunemente convenuto sul gli strumenti che ci davamo perché questi obiettivi fossero perseguibili raggiungibili cioè che i comportamenti fossero coerenti agli atti agli obiettivi che ci eravamo posti
E lo strumento contrattuale era appunto lo strumento attraverso il quale la politica salariale per esempio doveva essere coerente raggiungimento di questo obiettivo
Non a caso abbiamo a lungo di squisito litigato discusso per dire la che cosa deve fare il contratto nazionale che cosa deve fare la contrattazione di secondo livello
Che cosa qual è il problema aggiuntivo che abbiamo oggi
E che non possiamo tra
Come dire
Il rudere perché non se no non li diamo una risposta efficace
E che
Siamo entrati in una fase diversa non è solo del modo ecologia e la competizione la globalizzazione siamo entrati una fase diversa perché il Paese ha raggiunto il suo obiettivo
Del decennio passato siamo una fase di crescita quindi bisognerebbe
Convenire
Su un modello di concertazione che individui degli obiettivi di crescita non di risanamento di crescita
E bisognerebbe discutere e convenire su che tipo di crescita noi pensiamo qual è il modello
Economico che bisogna favorire non costruire perché siamo in economia libera Italia rimarrà per i prossimi secoli
Al favorire per far sì che che gli obiettivi di crescita il modello di sviluppo sia il più o meno condiviso dalla società civile oltre che dalla politica e quindi alla direzione politica quindi rileverebbe diretti qual è cosa noi vogliamo
Fare
Chi chi quali sono le leve che dobbiamo muovere perché ci sia lo sviluppo e quanto pensiamo che sia giusto che su di sviluppo venga distribuito
Il modello contrattuale né inesatta conseguenze
Noi discutiamo molto dentro il sindacato del fatto che la contrattazione di secondo livello cioè che c'è troppa gente che ci sfuggano
E poi questo è il problema come diceva già allora
Però Toppi lavoratori che
Hanno una retribuzione
Non mediata
Da le organizzazioni sindacali
E noi avvertiamo con
Con una certa preoccupazione oggi questo aspetto o da poco tempo perché perché Avati di sviluppo è recente e quindi è chiaro che si è innescato un processo economico che non e più governabile con gli stessi modelli Renon tanto belli con gli stessi modi di applicare quel modello con cui noi abbiamo qua abbiamo fatto negli anni in cui questo non c'è
Questo ci comporta una riflessione
Sul fatto che non ci dobbiamo illudere
Non esiste secondo me un nuovo accordo di cui comunque abbiamo bisogno e per il quale lavoriamo sul modello contrattuale limitato a se stesso
Esiste la possibilità di fare un accordo
Che se non volete chiamare concertativo chiamiamolo come ci pare però un nuovo patto
Un nuovo convenire sugli obiettivi e questa società si dovrebbe dare e e un patto che comprenda anche gli strumenti le regole rapporti dalle parti quindi il modello contrattuale che sia coerente al raggiungimento di questo obiettivo
Se no noi non adatteremo nulla
E difficilmente penso che ci metteremo mai d'accordo su un qualche modello potremmo metterci d'accordo su questo su quella vertenza su questo su quell'aspetto ma non faremo
Un lavoro diciamo così che abbia un qualche logica
Perché è necessario
Che cambiamo sul serio
Il modo di percepire la politica contrattuali in una fase in cui non ci dobbiamo più difendere
Perché la lo sviluppo non sarà
Omogeneo
Non è omogeneo e non lo sarà non lo sarà a me per settori né per territori né per fattori sui quali si può manovrare per facilitare incentivare e sviluppare
Questo ci ci come dire ci deve convincere
Il conto il modello contrattuale decidere adattare deve essere fatto in modo tale da essere adattabile
Non sarà mai un modello perfetto non mettere non saremo mai rappresentativi del cento per cento dei lavoratori perché non viviamo in un mondo perfetto e quindi non c'è nulla di d'affetto in un mondo che non è perfetto neanche un modello contrattuale
Quindi non c'è non è questo il nostro problema però noi dobbiamo avvicinarsi cioè a fare delle cose che tendano a migliorare la situazione che che certi abbiano
Quando noi diciamo questa discussione incredibile
Patologia un coesiva Italia che bisogna rivedere un equilibrio tra contratto nazionale il contratto di secondo livello scatta subito il meccanismo c'è qualcuno che vuole abolire contratti nazionali
O c'ha il retro pensiero dell'abolizione dei contratti nazionali no Perti perché i contratti nazionali hanno una funzione essenziale
Anche ai fini dello sviluppo economico
Perché lo sviluppo economico e soprattutto quello che sarà fortemente condizionato dalla coesione dal senso di appartenenza
Delle persone perché se no non lavorano per usare come lo direbbe un capo del personale voli necessario entusiasmo
E quindi la produttività la redditività andrebbe se uno pensa di vivere in un mondo ingiusto nel quale i suoi diritti vengono calpestati sistematicamente ai quali va il vincolo sui rapporti di forza e così via in un mondo così la gente non si trova bene
Il non trovandosi bene la non lavora bene giustamente non lavora bene sopporta
Subisce e basta
Quindi questo è una questione che interessa anche le imprese e le imprese più sono lungimiranti
Più sono capaci di analizzare il mondo il la loro situazione la loro prospetti al mondo più si rendono conto di questo fattore quindi è importante pure per loro
E i contratti nazionali che sono un una forma non l'unico ovviamente ma una forma di
Di identità
Lo di il sapere che ci sono dei diritti minimi che vengono tutelati che sono riconosciuti che ci sono poteri che li sostengono i poteri che li fanno rispettare
è una cosa importante
Salva guarderà quel minimo che tutte le persone normali in un Paese civile pensano che debba essere salvaguardato in termini di salari di diritti d'orari e così via e tutto quello che in tv perché adesso cioè a differenza di quello che abbiamo vissuto
Tutto ciò che in più deve essere negoziato
Il più vicino possibile al luogo dove si crea ricchezza
Proprio per non per una solo per un astratto principio di diciamo così di carattere politico ma per una questione sostanziale perché noi abbiamo un mondo verso il quale dobbiamo avere un atteggiamento realistico
Il mondo crescerà in media differente creerà nuovi lavori molti pure professionale sta già creando
Ha già si sta cambiando sotto sotto gli occhi sotto i nostri piedi quindi noi dobbiamo avere modelli contrattuali che si adagiano
Che si adattano
A questo mondo per poterlo per poterlo in qualche misura governare influire modificare
Non semplicemente subire
Ecco perché noi pensiamo che il futuro sia un futuro nel quale la contrattazione di di secondo livello a questa grande importanza come fare la contrattazione di secondo livello color spesso intelligenza non pragmatismo perché io penso che il l'aggettivo giusto sia quello di dire intelligenza con la stessa intelligenza con la quale si valuta le differenze realtà
Se uno vuole cambiare una realtà
Deve avere l'intelligenza di capire qual è quella realtà che è diversa da un'altra e usare terapie diverse perché se non è intelligente e uno schematico che l'esatto opposto
Un dogmatico
è uno che ha paura
Chi diede dominato dal senso della paura dei cambiamenti
Quindi noi vogliamo fare un conto è un un po'la contrattazione di secondo livello che abbia queste caratteristiche e quindi sarà sicuramente una contrattazione di secondo livello le cui forme formali solo diverso
La contrattazione le aziende perché non si potrà non fare la contrattazione aziende medio-grandi solo a Contrada già dentale in grado di
Dio rispondere alle domande che vengono di trovare le soluzioni specifiche in quella realtà
Noi dovremo imparare a fare una cosa che non siamo capaci di fare
Perché non abbiamo mai fatta
Che è quella di capire che esistono oggi forme
Di economia la cui i cui elementi fondanti solo il territorio
E quindi dobbiamo fare duecento molto semplici o su CND si interessiamo salvo nei convegni
Oppure vediamo se siamo capaci di trovare delle forme di intervento di contrattazione di iniziative
Indi come i avendo la capacità di inventare qua e di sviluppare delle delle cose che qualche volta riusciamo pure a dire
E a fare
Esisteva esempio faccio degli esempi la questione della
Della formazione
O del mercato del lavoro cioè della possibilità di far avvicinare il più possibile la domanda e l'offerta di lavoro e quali strumenti si usano perché questo obiettivo si realizzi quindi che tipo di formazione
Se nel distretto di vicenza del dove fanno dove c'è uno dei più grandi distretti gli orafi
Esiste la
Una quantità di impresa e che hanno bisogno di lavoratori di ovviamente DiVersi da quelli che possono da esatti o da coloro che possono fare un'altra attività
è immaginabile pensare
Di fare una politica della formazione che non sia studiata prodotta in quella specificità e che non sia gestita dai soggetti che li
A che servirebbe
Sarebbe soldi sprecati
Ecco perché quando parliamo per esempio degli noi che ci siamo battuti non abbiamo perso le speranze ovviamente di veder vincere su quel sulla questione degli enti bilaterali
Perché gli antivirali sono un potentissimo strumento per affrontare questi problemi che hanno congiuntamente di noi perché se no senza questi e come se non esistesse IMO per quei lavoratori
E le imprese perché attraverso questi strumenti le imprese possono vedere di come si può organizzare una risposta però come vedete sono tutte questioni che si adattano a diverse realtà
E anche il modello contrattuale a non può che avere queste
Queste caratteristiche
Non è che si deve passare da una da una regia l'altra per cui adesso i cinque in chiamo il fatto che la contrattazione a parte che la relazione invece diceva una cosa molto più preciso e molto più articolata quando parlava la contrattazione territoriale che è uno dei dei dei tabù
Di una parte cospicua dell'organizzazione degli imprenditori
La contrattazione territoriale non è una cosa che bisogno schematica
Non è che bisogna decidere che si va a livello regionale piuttosto che provinciale
No bisogna avere l'intelligenza di convenire
Su qual è per certi settori che sono diversi da altri qual è la dimensione territoriale sufficientemente omogenea perché ciò che si discute abbia un senso
Abbia un corrispettivo con la concreta realtà allora noi con questa logica dobbiamo approcciarci a discutere a formulare un nuovo sistema contrattuale
Che essendo un nuovo modello deve essere concordato
Cioè deve essere concordato tra organizzazioni sindacali imprenditori che associa degli imprenditori di essere concordato e possibilmente per quanto riguarda quella grande settore
Pubblico deve essere un corale anche o governo pone il governo bisogna beh si concordi non perché è un datore di lavoro ma perché è un qualunque governo decente chi si fa storia che vogliamo governare
De si porrà si deve porre il problema di come concretamente si sviluppano i rapporti delle relazioni industriali in un paese
Che vuole appunto governare quindi che tipo di dinamica sia sul i rapporti all'impresa dei lavoratori ecco perché io penso che questa debbono essere i filoni con i quali noi approcciamo questa discussione
Diamo per scontato
Che il nuovo ma si sommeranno le nostre difficoltà perché noi ci dobbiamo anche noi comitato costruire una cultura politica che si adatti a questa nuova realtà e non è semplice perché anche i modelli organizzativi al sindacato sono costruiti oggettivamente e naturalmente su un un sistema di attrazioni
Industriali Chievo ovviamente è stato coerente fino a che c'è stata la la rivoluzione industriale fino che non si è completata la rivoluzione industriale del ventesimo secolo
Ma che oggi sono diversi e questo ci pone dei problemi
Uno dei problemi che angoscia giustamente noi sindacalisti è quello di dover ogni volta decidere chi è che se si crea come si sta creando del mobili e aziende con i settori dei nuovi settori merceologici chiede quale categoria segue questo settore
Quell'agenda quale categoria la facciamo seguire
Questo questo fatto di per te testimonia
La necessità di una discussione di una rivisitazione intelligente della realtà e degli strumenti e quindi degli strumenti come noi vogliamo noi avremo questi problemi
Sicuramente già se non dovessimo discutere con nessuno ma avremo anche dei seri problemi
Nei confronti di quella parte del sindacato
Che sia illude
Silone di poter conservare per molto tempo
Un potere
Politico organizzativo sindacale
Non modificandosi
Praticamente cercando di impedire qualunque cambiamento perché i cambiamenti provano tensioni i cambiamenti che non provano tensioni non ne conosco e se non li provocano non sono cambiamenti
E siccome ovviamente a nessuno piace
Aprire discussioni riflessioni deduzioni che non cita mai se come vanno a finire se sono più se sia ska amministratrice eccetera c'è la tentazione di evitarle
No devi dare i cambiamenti
Una noi dobbiamo fare i conti anche con il fatto che all'interno del movimento sindacale più o meno trasversalmente anche se grandemente concentrato in un posto questa idea quest'illusione che meno si discute meno si è costretti a scegliere e più viviamo tranquilli
è un'illusione e noi con questi ci dovremo scontrare perché non abbiamo alternative
E arrivo alla cosa più difficile
Al vero ostacolo che io per esempio e il suo era presentato alle nostre controparti
Perché perché le controparti
Sanno benissimo
Una cosa che più
Si pratica o si praticasse un modello contrattuale
Che consente una maggiore rappresentanza
E una maggiore tutela più l'influenza del sindacato aumento
E ovviamente stare tranquilli che al di là delle buone del belle parole vere e sincere personalmente detti di predisposizioni alla concertazione alla partecipazione gli imprenditori hanno naturalmente
La tendenza a fare almeno del sindacato
Quindi
Noi ci troveremo assorbire seri ostacoli
Io una conversazione con una più al caffè amichevolmente con espone da Confindustria
Quando gli ho detto altro
C'è una cosa bisogna fare l'ago una contrattazione territoriale
No così risolviamo con tutti questi problema e l'ha risposto sì c'è un piccolo problema che a voi aumentano gli iscritti hanno diminuiscono
Quindi questo è un problema
E per questo la Confindustria come dire al di là delle belle parole bla bla bla quando si tratta di convenire sul fatto che si stabiliscono delle contee a una contrattazione territoriale e difficilmente quindi evitabile come oggi fanno una gran parte degli associati a Confindustria ha qualche problema ma questo è normale
Noi dobbiamo sapere che questo non è scontato che non è un fatto che
Facile da risolvere
E che solo un accordo solo un accordo serio profondo sulla sul fatto che le parti sociali vogliono non vogliono essere go coinvolti nel governo da società può risolvere
Quindi noi dobbiamo
Scontare queste difficoltà però riteniamo di aver a lungo di aver fatto e di a vere delle proposte intelligenti ragionevoli efficaci
Perché questa è una necessità noi dobbiamo avere senso dimore fare una discussione sul ruolo che assegniamo al contratto nazionale
Fare una discussione molto più
Tecnicamente e politicamente impegnativa su che tipo di contrattazione di secondo livello vogliamo fare quali contenuti gli vogliamo affidargli villain modalità con le quali la vogliamo svolge a seconda delle differenze che esistono
Per settori per categorie
E sapere che non abbiamo alternative
Non abbiamo alternative cioè non c'è l'alternativa di stare a guardare perché più stiamo a guardare più il fenomeno che Franco rivelava nella relazione di un aumento di coloro che non sono rappresentati dal sindacato
Aumenta
E qui dobbiamo essere confortarli da una valutazione
Quando non sorride ai nostri interlocutori diceva
Mio figlio
Non venti del sindacato nel senso non è un soggetto che non gli interessa che di cui non è nel che non conosce che non che non va neanche cercare pur probabilmente essendo una lavoratore dipendente e quindi come tale in qualche modo dovrebbe sentire questo bisogno
Ecco in Italia c'è una struttura specie di sociologia d'accatto che cerca di dipingere la nostra società con una società che tendenzialmente
Diventassi indagare
In tutti i giorni dalla presentazione tutti i giovani sono indifferenti al sindacato non sono ostili ma sono semplici quindi indifferenti innocente non gli interessa pensano che la loro vita lavorativa
Sì venga risolta affrontata cambiata da altri fattori ma non dal dal sindacato
E cerca di rappresentare una società nella quale
In fondo saremo tutti piccoli imprenditori noi stessi perché dietro questo ragionamento c'è questa concezione no ci danno ventisette cioè quanti siamo adesso ventuno milioni trecento mila tutti imprenditori di se stessi quindi che bisogno c'è di sindacato
A parte che bisogna a parte la battuta che invece gli imprenditori
Piccole o grandi che siano capisco perfettamente che c'è un grande bisogno di sindacato e continua a pagare vuote alle loro associazioni
Quindi se non si capisce perché questo del verbale tele per i lavoratori a maggior ragione ma questa è una caricatura della realtà
è una stupidaggini analoga a quella che sosteneva che adesso vedo che accantonata l'idea che i giovani sono a favore della flessibilità della precarietà e così via
Uno su cento
Uno su cento pensa
Di fare l'imprenditore di avere successo e non pensa che tutti i suoi problemi Gigli risolverà qualcun altro si risolveranno da loro no tutti gli altri subiscono
Se trovano lavoro a tempo parziale o lavoro a tempo coi contratti interinali non lo fanno per scelta lo fanno per necessità
Che è una cosa molto molto diversa
Se non c'è il piano il sindacato e perché gli è difficile trovarlo
Perché nelle grandi aziende o pensano che se iscriversi essi si fidarsi indagato forse il contratto non gli verrà riconfermato che non avrà a tutti quelle possibilità di fare carriera per questi seri motivi
I giovani
Non si scrivono ancora in massa al sindacato
Ma malgrado ciò easy giovani si scrivono al sindacato e ogni qual volta gli si crea la visita l'opportunità di dare una sua parola per dire che il sindacato di fare questo non fare quell'altro che che deve essere questo il delegato tutto suo io partecipano vanno a votare
Più di quanto votano per i partiti
Perché è noi siamo molto più rappresentativi
Di quanto lo sono le forze politiche
Perché è giusto criticare il sindacato
Perché deve fare una scelta piuttosto che un'altra perché deve difendere queste non quell'altro perché deve chiede il mio momento salariale non accetta la casa integrazione
O perché non deve o può deve modificare il sistema previdenziale ma tutte i lavoratori dipendenti hanno bisogno di un sindacato
Spesso non lo trovano ma questo dipende da noi
Spesso non ci capiscono ma dipende sempre da noi
Spesso non siamo capaci di dargli risposte alle loro domande ma è sempre un problema nostro
Non è vero che vivremo in un mondo dove tutti fanno gli imprenditori di se stessi e non avranno
Ha bisogno di sindacato questo dobbiamo avere questa consapevolezza e l'altra consapevolezza che dobbiamo a vere e chi è il vero
Ispiratore della di quello slogan che dobbiamo conservare per i prossimi decenni
Perché la nostra politica
è l'idea del valore del lavoro
Noi abbiamo ancora fresche
Perché non sono terminate molto
Le idee che sostenevano in fondo che per creare ricchezza la cosa vi importa in un sistema economico nota più importante creare ricchezza lo si fa per questo
Che la cosa più importante nel per la creazione della ricchezza erano i soldi e le tecnologie i capitali gli impianti
E la maggior parte degli investimenti dei nostri imprenditori come in molte parti del mondo i nostri hanno un po'più tardi in una casa ne paghiamo le conseguenze si sono illusi che quello era che in fondo bisognava investire più fino a chinare che sulle persone
Anzi investire sui macchinari pennoni investire sulle persone perché questo era il modo il modello economico attraverso il quale si sarebbe creata la ricchezza
Noi veniamo da una storia
Tutti noi la nostra società quella del ventesimo secolo che era basata su questo tipo di tecnologia
La cosa importante era degli impianti efficienti grandi questo garantiva il successo la qualità e la quantità dei le persone era un un fatto sua mente secondari escluso il cinque dieci per cento deve
Degli addetti
Quello che c'è di rivoluzionario
Nelle nuove tecnologie
Questa sì che è un'autentica rivoluzione
E chi si è rovesciando si stava rovesciando questo rapporto
La cosa più importante
Sono i cervelli delle persone
Non la qualità degli impianti
Tutti civica rari alla ad esempio gli americani
Gli americani hanno creato Ulloa loro più lunga espansione economica
Basandosi sulla possibilità di sfruttare di utilizzare le conoscenze delle persone e quando non ne hanno avute abbastanza le hanno importante
Perché queste sul serio
L'economia della conoscenza e la conoscenza risiede nelle persone
Quindi il lavoro
Che ovviamente sarà sempre meno manovale almeno i Paesi occidentali
Perché Trasforini Remo inevitabilmente sempre vuote di maggior lavoro manuale e negli altri paesi in via di sviluppo ma il lavoro no anche se non manuale di sarà la cosa più importante per creare valore
E noi noi dobbiamo averne la coscienza
Perché questo è il veramente il sei con il quale il lavoro a differenza di quello che possiamo immaginare che sia accaduto nel passato sarà la cosa più importante
La maggior parte delle imprese
Lo ha compreso
Ieri c'è stata una
Evoluzione positiva e il fatto che cercano sempre
Anche quando
Cercano di fare una politica che noi consideriamo
Non giusta
Di evitare di prendersela con le persone cercano di magari di pensare un sindacato di chiedere al sindacato di fare delle politiche scarsamente popolari
Perché le imprese capiscono perfettamente che i lavori i loro lavoratori
Il più le imprese sono evolute più le imprese hanno margini enormi di ereditato più tutto ciò dipende dalla qualità dei lavoratori
Quindi noi abbiamo una grande
Stra
Davanti a noi
C'è sarà sempre più bisogno di un sindacato capace di farlo valorizzare il lavoro
Che abbia questa intelligenza questa capacità e questa
Scelta politica di fondo
Ecco perché noi abbiamo voluto
Fare queste queste scelte perché vogliamo fare in modo che il sindacato sia sempre di più capace di rappresentare e di valorizzare questo lavoro nelle sue più molteplici aspetto
Per dirla e guardate che anche quando parleremo perché ovviamente stiamo cercando di parlare di vari argomenti quando parleremo anche dello stato sociale
Al di là delle battute
Di cronaca giornalistica anche questo concetto
Noi cercheremo di portare avanti
Quando si discuterà della riforma previdenziale
Noi non staremo lì a discutere se siccome ci chiederanno di riportare un'altra volta lei da l'età da cinquantasette a cinquantotto cinquantanove sessantuno e così via che ci sembra francamente una stupidaggine
Noi cercheremo di spiegare una cosa molto semplice che
Bisogna consentire alle persone ai lavoratori di decidere autonomamente
Quando è il momento
In cui decidono che forse non possono non vogliono più lavorare
Certo ci sarà una soglia minima
Al di sotto della quale non sarà conveniente neanche per i lavoratori andare in pensione
Ma noi dovremo trovare un meccanismo che incentivi il lavoratore fino che lui vuole
A restare al lavoro
Perché le imprese
Fu si comportano in maniera certe volte al di là di pura controluce del loro interesse in Italia si discute dei paesi del fatto che si va in pensione troppo presto
E questo viene addebitato ovviamente si indagati ma noi sappiamo benissimo che il novanta per cento dei per pensionamenti sono il frutto di decisioni aziendali
Cioè sono le aziende che cercano di spingere fuori di incentivare i lavoratori ad andare in pensione e mettono in cassa integrazione e mobilità quelli che stanno a un anno due anni dalla dal raggiungimento dell'età minima di di pensione
Facendo un errore o perlomeno facendo una politica di aveva un senso in una fase di ristrutturazione di crisi eccetera ma è una politica sbagliata e sciocca in una fase di crescita perché facendo così
Da una parte ci si illude di risparmiare soldi magari compì sostituendo un lavoratore
Con un occhio a part-time a tempo determinato con contratti di formazione a costi quindi più bassi
Ma non si valuta quanto si perde in termini di capacità professionale
E quando bisogna crescere e quando bisogna competere
E siccome hanno i non c'è data di competere con la Romania non vi fate illusioni
Non c'è il dado
Una parte è vero delle imposte Investimenti andrà nei paesi in via di sviluppo una parte delle attività più basso costo andavano la ma noi non compete Remo se non possiamo competere con i Paesi più evoluti
Impossibile è una illusione un'altra strada e per comprendere su un quei Paesi bisogna essere coerenti su con la cosa più importante che sono la conoscenza il valore del lavoro
è lì che bisogna investire allora sia coerenti sopra la formazione la flessibilità eccetera eccetera perché si ha un'idea chiara su che tipo di sviluppo un paese come il nostro può realizzare e questa è una grande opportunità per un Paese come il nostro
Che probabilmente non può competere con quante materie prime altre proprio sotto il suolo
Ancora neanche può competere con l'efficienza da Pubblica amministrazione che però bisogna prima o poi competere anche su questo terreno
Ma sicuramente può competere sul lavoro degli nostri concittadini e questa la sfida che noi vogliamo porre con questa con questa
Riflessione e con questa proposta anche sul modello contrattuale
Noi faremo questo per i nostri
Amici e compagni noi faremo una riunione della direzione che avrà il compito di sintetizzare di razionalizzare tutte le riflessioni che stiamo andando facendo dalla lavoro sommerso al federalismo fiscale fiscale al sistema contrattuale
Perché vogliamo essere in grado
Di a affrontare la vera sfida che abbiamo di fronte
Nel prossimi mesi probabilmente sicuramente dopo le elezioni politiche
Il movimento sindacale il sistema il Paese sarà chiamato
A decidere a quale strada vuole incamminando
Noi non apparteniamo alla categoria di quelli che pensano che tutte queste decisioni devono essere prese da altre anche perché temiamo che
D'ora in poi molte di queste decisioni vengono prese da persone che non hanno neanche il nostro passaporto
Quindi a maggior ragione
Noi apparteniamo alla categoria delle persone che vuole continuare a decidere il proprio futuro
Gli averi la possibilità che questo futuro sia ancora le nostre mani ecco perché stiamo facendo questo grande sforzo per proporre un modello di società un modello di economia un modello di relazioni sociali e anche un modello di rappresentanza lo dico al al nostro amico dell'Aran che noi condividiamo ti faremo di tutto per esportare perché tu hai ragione
Un modello complessivo da proporre a le forze politiche agli imprenditori e anche i nostri
Amici della CISL e della c'è la CGIL con i quali al di là delle polemiche ovviamente non disperiamo mai di riprendere un dialogo
Delle grazie al seminario finisce qui buon lavoro buon lavoro