"Futuro ai diritti" - XVI Congresso nazionale della CGIL - (org. presso Palacongressi Via della Fiera, dal 6 al 9 febbraio 2002)

Sapendo che ci tocca anche questa volta a dire la classica coda di qualunque congresso
Se non si iniziano le sessioni allora prevista diminuiscono i numeri e le possibilità di intervento perché si è costretti
A diminuire il numero degli interventi e la durata dei medesimi
Approfittò della fase di
Ingresso dei delegati per cominciare
Per dirvi
Che gli interventi dureranno al massimo dodici minuti
E due minuti prima della loro conclusione verrete avvisati
Dalle apposite lucine
Al tempo massimo di dodici minuti bisogna effettivamente chiudere gli interventi che per chi vuole intervenire le richieste d'intervento devono pervenire all'ufficio di presidenza
Entro mezzogiorno di oggi dopo mezzogiorno di oggi non si raccoglieranno più iscrizioni a parlare
Per richiedere l'intervento bisogna consegnare la richiesta ai dati del palco
Così come ricordo che ci sono delle regole rispetta le iscrizioni a parlare alla presenza in sala
Diremo adesso la ripeteremo poi successivamente
Compagne e compagni che hanno chiesto di intervenire sono stati pre avvertite del loro ordine d'intervento
è evidente che se compagnia compagni stanno nelle Commissioni
Si tiene conto del loro in dava loro impossibilità a partecipare quindi verranno rimessi in Elenco invece risulta assente senza che vi siano delle commissioni andrà in coda all'insieme delle richieste di intervento
E non ha come dire garanzie poi di intervenire nuovamente
Ultima cosa che riprendo
E quella che se si inizia alle sezioni molto ritardo necessariamente interverranno al congresso
Meno delegati e delegate di quello che sarebbe possibile
Così come sarebbe è cortese da parte della platea che si pose puntuale ha vinto tre sessioni in modo che non ci siano delle delegato dei delegati che sono costretti a parlare
Alla sala vuota che non è mai un'esperienza positiva
Rispetto al programma dei lavori cadente
Abbiamo una necessità di anticipare l'intervento di cui RAI dal segretario generale della CISL Internazionale perché ha dei problemi di partenza quindi interverrà nella mattinata
Io ricordando che gli interventi sono al massimo di dodici minuti comincia a dare la parola a Puglia calamità delegata
Piomba della FIAT di Melfi regione Basilicata Puglia calamità
Ai lati
Mentre arriva Giulia calamità delegata della FIAT di Melfi il prossimo intervento sarà intravedo successivo sarà Paolo Pupulin segretario generale del Friuli Venezia Giulia si prepari quindi perdono
Io sono Giorgia che alla nuca
Compagne e compagni questo congresso Titan volgendo in un contesto storico molto delicato
Sia per l'Italia sia per l'Europa
Il governo Berlusconi dopo dopo tutte le promesse illusorie fatte in campagna elettorale oggi tanto aprendo la sua vera natura
Quella di fare una politica tutta rivolta a tutelare unicamente di interessi del premier e di pochi intimi
Ecco spiegata la sua politica antieuropeista messa in atto
Dal Governo la politica diffamatoria contro la giustizia per pretendere l'impunità del premier la politica contro la scuola pubblica con l'obiettivo di renderla un contenitore vuoto perché il diritto allo studio sia un privilegio per pochi è per riempire le casse delle scuole private
La politica contro il lavoro che per essere più competitivi si devono abbassare i diritti ai lavoratori la politica italiana del governo di centrodestra è in controtendenza con quella degli Stati europei e il nostro Paese sta così perdendo la tua posizione di prestigio avuto figli avuta finora
Con ripercussioni anche sulla stabilità economica
A tutto questo ci vogliamo ci vogliono risposte forti per bloccare questo governo che sta andando avanti come un rullo spianando il Giugliano tutto quello che trova Aranti non è possibile che di fronte alle iniziative che ha messo in campo il sindacato e che ha visto impegnati i lavoratori in più mesi di lotti articolati in tutto il Paese Maroni fa sapere che non ci sono aperture
è che Cofferati faccia pure quello che vuole di sicuro il tempo del dialogo è finito il governo deve andare avanti
Il governo Berlusconi continua a sostenerne i fatti il tuo libro bianco sul mercato del lavoro fiaccola finanziaria sia con il patteggiamento i provvedimenti che rispecchiano peraltro quelli espressi dagli industriali e da Confindustria il governo Berlusconi rappresenta infatti gli interessi del capitalismo italiano e dei nuovi centri di potere la politica economica fiscale e distributiva ventata fortemente agli interessi dell'impresa e del profitto di conseguenza pensa alla distribuzione
Alla distruzione dati dei diritti individuali e collettivi
Va infatti smantellato tutto il sistema di regole per valorizzare la contrattazione individuale il governo inoltre prosegue nel drastico attacco al sistema pensionistico
Anche il ruolo della donna nella società cambia con il governo Berlusconi un ruolo subalterno solo all'interno della famiglia nel libro bianco viene esplicitato il modello sociale per cui lavoro della donna a un valore inferiore
A quello del marito quindi si propongono lavori con contratti sempre più atipici per le donne
La Commissione delle Pari opportunità non si è ancora riunita ma il governo ha pensato bene da di decurtare fondi con la manovra finanziaria che sarebbero andati per intraprendere le cinquantatré barra due mila i congedi parentali è evidente che anche qui ai governi garante della Confindustria a cui non è mai andata giù la legge cinquantatré fatta dal governo di centrosinistra
Confindustria a braccetto con il governo quindi intende deregolamentare il mondo del lavoro come maggiori flessibilità per partita naturalmente il sindacato non può esistere un sindacato come la CGIL che dice no alla proposta del governo sui contratti a termine
Perché si allunghi dei tempi in cui lavoratori vivono in condizioni di assoluta incertezza per il loro futuro in assenza di ogni diritto
Ha detto non solo la CGIL a tutto l'impianto del libro bianco e al sistema previdenziale di Maroni così come ha detto no ai licenziamenti liberi con eliminazione dell'articolo diciotto
I metalmeccanici della CGIL la FIOM ma non ha citato ormai da tempo l'impostazione del governo e di Confindustria
Che è per indebolire i lavoratori e il sindacato vogliono eliminare il contratto nazionale di lavoro il contratto è l'unico strumento che assicura i lavoratori italiani gli stessi diritti al di sopra del quale non si può andare senta il contratto nazionale di categoria neanche la contrattazione aziendale avrebbe il futuro la FIOM non ha firmato l'accordo truppa sia per questioni di merito
Non c'è il totale recupero dell'inflazione non c'è la quota dell'andamento del settore presenti nella piattaforma sia per questioni di metodo l'accordo è stato firmato da Confindustria e dalle altre organizzazioni sindacali senta che lavoratori fossero interpellati
La democrazia quindi è stata negata e se passa questo principio parte del principio di Confindustria parli accordi sente lavoratori ed parli con chi li vuole fare
Ma oggi i lavoratori tutto chiaro ecco perché all'iniziativa della FIOM di richiedere referendum è la legge sulla rappresentanza sindacale al governo
Allora firmata trecentocinquantuno metalmeccanici e duecentocinquanta trecentocinquanta e perciò duecentocinquanta mila metalmeccanici hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla FIOM il sedici novembre a Roma
Contro le strategie di Confindustria
L'ampio ma aperto da sola la stagione calda e ormai ogni giorno ci sono manifestazioni e scioperi contro iniziative di questo governo in tutte le categorie le iniziative di tutte le categorie
Le altre organizzazioni non hanno potuto fare altro che accodarsi dopo aver fatto vari tentativi col Governo
L'isolamento tanto sperato quindi dal governo di una parte del sindacato quella più consistente la CGIL è ormai lontana
I lavoratori tanti lavoratori studenti sono con noi
Il governo confidava nelle altre organizzazioni sindacali perché non riferimento è sempre stato Confindustria mentre per noi lavoratori
Anche impigliata mezzi è sempre stato così le altre organizzazioni sindacali dove il braccio destro dell'azienda e Maurizio notati gli accordi separati
Per agevolare il Turati unicamente l'azienda rivolti quindi ad eliminare azzerare i diritti dei lavoratori
Nello stabilimento della FIAT di Melfi si vede il vero volto della Confindustria
E quindi dal governo
è riuscita ad attuare le gabbie salariali a parità di prestazioni con altri stabilimenti FIAT noi siamo meno retribuiti
I tempi ciclo sono disumani più veloci di altri stabilimenti
Ha introdotto turnazioni difficili vedi la doppia battuta ora state tali dando tutto lo stabilimento vendendo parte della produzione dei lavoratori a ditte del Nord
Sta introducendo inoltre tutti i vari contratti atipici lavoro interinale contratta a termine
è in questa settimana hanno assunto trecentocinquanta lavoratori interinali ma raggio Partinico la maggior parte di questi lavoratori avevano già precedentemente lavorato nello stabilimento con i contratti a termine
Ma superati tre mandati platinata ha pensato bene di ricominciare da capo è utilizzando le agenzie interinali del gruppo ha richiamato a cui elaboratori
Che hanno già la formazione ma che possono essere sfruttati perché ricattabili per altri versi ben cinque mandati le assunzioni a tempo indeterminato in FIAT non si fanno più ormai da anni mentre si utilizzano invece i contratti atipici concepiti invece solo per picchi di produzione ma l'arrogante il piatto tutto ciò non basta
Non si è non si è per non si ferma qui e con l'aiuto delle organizzazioni hanno fatto fare accordi separati che penalizzano però i lavoratori
La dimostrazione che la nostra linea è vincente che la maggioranza dei lavoratori è con noi eh i ricci
E con noi sono i risultati delle ultime elezioni delle RSU lo dimostrano
L'Aprilia Honda è il primo sindacato nello stabilimento FIAT e nell'indotto
Noi di questo non dobbiamo certo cullarci però dobbiamo continuare a difendere i diritti continuare ad essere un punto di riferimento nelle padre che è la società in questo modo le adesioni all'organizzazione all'organizzazione verranno di conseguenza
Per tutto questo ritengo che dal documento finale del core di questo congresso devono uscire tutte queste problematiche e devo uscire a gran voce è arrivato il momento di proclamare a livello nazionale la giornata di lotta e di mobilitazione perché per noi lavoratori è l'unico strumento che abbiamo per far avverare per fare arretrare la posizione di Confindustria e del Governo tira
Grazie
Grazie a Giulia calamitato
Il interviene ora Paolo Pupulin segretario regionale del Friuli-Venezia Giulia si prepari Luciana paesani delegata e nel di Torino
Cari compagni cara compagna solo qualche mese fa la vittoria perché in prove tra
Si preannunciava tempi difficili
Per una confederazione che prima del voto
Aveva avanzato un progetto alternativo a quello sulla base della quale la destra ha vinto
D'altra parte in un sistema bipolare per quanto incompiuto
Nella nostra confederazione proprio per marcare la propria autonomia
Non si poneva altre alternative a quella dichiarare preventivamente i valori a cui ancorare la sua azione
E i contenuti del proprio programma
Si trattava per cerco di un atteggiamento nuovo nella storia politica e sindacale del nostro Paese ma questa scelta non poteva essere considerata
Come dimostra l'attuale situazione un'invasione di campo
Quanto piuttosto una risposta conseguente alla convergenza che si veniva delineando sul piano dei contenuti
Ancor più su quello per i comportamenti fra Alleanza del centrodestra e dirigenza della Confindustria
Il fatto che i contenuti dell'opposizione sociale
E contenuti di quella politica
Coincidessero è stato vissuto come una diminuzione della funzione della politica rispetto a quella nelle grandi organizzazioni confederali
Se si vuole da destra come da sinistra
Chi è contestata la legittimità di una iniziativa
Che pretendeva l'impedire nel governo espresso dagli elettori potesse realizzare quanto promesso in campagna elettorale e che la stessa opposizione potesse esercitare il suo ruolo sulla base del mandato politico che aveva ricevuto non ci vuole molto a compagni e compagne per comprendere quale riduttiva concezione della democrazia sia dietro Attali posizioni
Guardi che le confederazioni sindacali nel caso che non condividessero come stanno i fatti un'importazione di governo non poté essere una rapina che prenderne atto senza colpo ferire della supremazia dell'attività della politica
Non è forse su questa accusa di opposizione pregiudiziale
Che si è manifestata in tutta la sua virulenza la propaganda governativa non è per lo stesso motivo che in tutti questi mesi con un assalto senza precedenti ci sono tentate tutte le strade possibili per indorare la nostra confederazione
Perché era se vi scriveva affetta da deficit di autonomia o nel verso contrario perché è tutta tesa al puro Obiettivo rideterminare la crisi di un potere appena riconosciuto dei cittadini
Fortunatamente una tale operazione non è risultata convincente
Prima di tutto nel mondo del lavoro anche quello penso dalle mie parti che in parte aveva votato parla Leanza del centrodestra
Il tentativo di dividere il sindacato di violare la CGIL quali
La linea di opposizione intransigente a vedere che si è rivelata quella giusta nei principi e ancor più sul piano strategico
Ma va da sé che questo non è di per sé è un risultato
Stanno io ora capitalizzare questa ritrovata compattezza
La grande forza che siamo stati capaci di mettere in campo
L'unità d'azione riconquistata con circa è unico
Lo scontro compagni e compagne frontale perché oppone due modelli di società
Da una parte quello dei nuovi epigoni della siepe
Che vogliono smantellare lo Stato sociale a uso e consumo dell'impresa dall'altro il nostro che punta sul nuovo welfare che intacca e non intacchi diritti garantire conquista
Lo scenario dunque sul quale ci muoviamo Nunes Giono quello nazionale
E un'Europa
Una volta raggiunta all'Euro sono in molti a pensare che il futuro dell'Unione sui giochi sulla deregolamentazione in via in chiave competitiva dal costo del lavoro fra i singoli paesi europei
Noi siamo convinti al contrario che per questa strada si contributi si costruirebbe non il futuro ma la disgregazione dell'Europa
Ed è per questo motivo che abbiamo dato una prima risposta a dicembre e poi una serie di iniziative regionali che sono state accolte dai lavoratori con grande adesione e grande partecipazione
C'hai compreso infatti con chiarezza che dietro gli attacchi all'articolo diciotto anatemi del libro bianco
Si delinea un progetto organico di demolizione del diritto del lavoro e di destabilizzazione dei rapporti sindacali
Ripetere che oggi occorre garantire più tutele ai lavoratori che ne sono privi
E che questi non hanno alcuna tutela perché ce ne sono altri troppo tutelati è una rappresentazione strumentale di una realtà purtroppo molto diverso
E preoccupa parecchio e queste argomentazioni attecchiscono a volte anche a sinistra
Bene le mosse si ricollegano
Le riforme della destra si ricollega no ad una visione di una certa età che può essere per certo sgradevole e affaristica ma che a suo modo è coerente e non priva di un'ampia base di consenso
Ho invece l'impressione ma continua a sperare di sbagliarmi che l'opposizione di centrosinistra non abbia ancora espresso un convincente il progetto riformista so che non si tratta di un lavoro facile
Dopo la sconfitta elettorale dell'anno scorso ma tiene una forte necessità c'è bisogno di una proposta seria e circostanziata incentrata su un'idea guida se questa idea per la destra si chiama privato ed è regolare liceo quella della sinistra dovrebbe essere la coesione sociale e la solidarietà in tutte le sue forme dalla lotta alla povertà alla difesa dell'ambiente
Dallo sviluppo equilibrato della tutela sociale agli investimenti sulla scuola salute e sicurezza
Alla promozione della cultura alla modernizzazione delle amministrazioni dei servizi pubblici all'espansione dell'economia associativa ed è l'auto di azione sociale
Se il governo è stato costretto sotto la minaccia di uno sciopero generale dei lavoratori pubblici a recuperare le risorse necessarie Risoluzione di merito
Per garantire il rinnovo contrattuale del pubblico impiego è il segno evidente che prima di tutto teme l'amplia mento per la dimensione del conflitto sociale che noi abbiamo aperti adesso il risultato conseguito deve venir realizzato utilizzato per apportare proprio quel modello contrattuale che si pensava di mettere in crisi un modello contrattuale nel quale la dimensione nazionale costituisce un elemento di garanzia economica e solidale e per tutti i lavoratori
Rimane ancora in piedi infatti un chiaro collegamento dal programma tracciato dal libro bianco dove si ventila la possibilità di accordi individuali che possano superare i vincoli concordate nei contratti nazionale di settore
E l'importazione di buona parte del mondo industriale
Che da lungo tempo sta cercando fortunatamente senza risultati di condurre in porto risultati analoghi
I pericoli per noi rimangono compagne e compagni grandi ma anche il governo lo abbiamo dimostrato in questi giorni rischia grosso
Specie se saremo capaci di sostenere continuare una battaglia che leghi in modo convincente principi di garanzia ed un'attività contrattuale coerente e sostenuta da una grande partecipazione dei lavoratori
Dobbiamo valorizzare al meglio i punti qualificanti di un modello alternativo a quello che ci propone il binomio governo Confindustria
Deve essere chiaro a tutti che siamo i primi a sostenere l'esigenza d'una efficace politica di sostegno alle imprese un sostegno mirato però che favorisca l'innovazione quantitativi qualitativa gli investimenti in ricerca i progetti di formazione
Non è infatti allentando in modo di indifferenziato la pressione fiscale che si favorisce la competitività
Lo sappiamo bene in Friuli-Venezia Giulia
Dove le imprese smaltita la sbornia dall'export facile trainato dalla lira debole e dal boom della micro impresa stanno mettendo a nudo tutti i limiti strutturali nel moderno nel Nord Est
La locomotiva a guardare i numeri sembra correre ancora tanto che il tasso di disoccupazione è vicino ai suoi valori fisiologici Eccher industriali continuano a reclamare e protestare quote aggiuntive di lavoro immigrato ma un'analisi più attenta denota anche una capacità competitiva in calo costante chiaro il petto di un modello industriale tuttora incentrato su prodotti a basso valore aggiunto su limiti dimensionali e di messa in rete che impediscono il salto di qualità di molte piccole e medie aziende
Convivendo da quasi tre anni con la Giunta di centrodestra sperimentazione anticipata di quell'alleanza Polo lega premiata dall'elezione politica del due mila uno
La nostra Tremonti bis l'abbiamo già avuta
Attraverso la restituzione parziale dell'Iraq passata anche quest'anno con la finanziaria regionale che tra gli stessi industriali dal Friuli Venezia Giulia è stata giudicata un contributo a pioggia senza alcun effetto sui veri fattori dello sviluppo
Non si tratta dell'unica esperienza che abbiamo vissuto in anteprima lo statuto speciale della nostra regione ulteriormente rafforzato da una legge costituzionale
Che le affida piena autonomia legislativa nell'organizzazione del sistema delle autonomie locali apposto con diversi anni in anticipo la grande questione del federalismo su questo versante abbiamo sempre sollecitato una riforma che ridefinisca il ruolo delle regioni e affidi agli enti locali responsabilità dirette nella gestione di attività e servizi di pubblica utilità
Questo perché siamo convinti che in presenza di un'articolazione federale dello Stato e di una crescita economica adeguata esistono le condizioni per allargare la rete delle garanzie per il mondo del lavoro
E nello stesso tempo far governare una riorganizzazione dello stato sociale che ampli e non ridimensioni tutele e opportunità a favore dei cittadini
Invece proprio tra coloro che hanno cavalcato questi temi nei loro programmi elettorali sta maturando un atteggiamento che torna ad assegnare allo Stato e alle regioni un carattere nero centralista
Un'alternativa ad un necessario decentramento funzionale al sistema delle Autonomie
La nostra regione avrebbe potuto essere da tempo un laboratorio di federalismo serio
Sarebbe stato possibile rispondere alle richieste di partecipazione di controllo e di maggiore efficienza avanzate dai cittadini
Ridefinendo il quadro dei poteri e riorganizzando il sistema delle Autonomie in un rapporto di pari dignità tra tutti i soggetti istituzionale
Sarebbe stato possibile avviare un riassetto della macchina pubblica capace di conseguire innanzitutto due obiettivi
Mettere in rete per la molteplicità delle attività amministrative sulla base dei bisogni dei cittadini e garantire un livello omogeneo di prestazioni inerenti e diritti civili e sociali
Il nostro modello di per poter di federalismo risulta comunque radicalmente alternativo pulendo i pedoni per
Più regioni arroccate e non comunicanti
La questione quindi va molto più in là della discussione sull'efficienza della pubblica amministrazione chiama in causa anche scelte chiare sul tipo di società che vogliamo vivere e che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni solo promuovendo la l'idea la pratica di un'amministrazione più vicina ai cittadini
Non soltanto nel suo apparato burocratico ma anche nelle sue politiche sanitari assistenziali riusciremo a sconfiggere ideologia di chi sta là col nascondendoci
Dietro al culto del privato la sua incapacità di gestire uno stato sociale può dietro c'è un'idea di stato sociale minimo si basa sulla visione rispetta e angusta del rapporto tra società e individuo
E quindi è importante da questo punto di vista
Pensare ecco di rappresentare un'alternativa anche sui terreni di carattere generale e concludo
Noi pensiamo su scala planetaria sia possibile che la globalizzazione non sia solo quella delle multinazionali ma anche quella dei diritti
Che la vera alternativa al terrorismo non è la guerra ma la vera politica di sostegno ai Paesi poveri è una politica internazionale che non sia affidata all'arbitrio difformi poche nazioni quando come avvenuto in questi giorni anche in Israele
Nella parte più alta della repressione militare dalla Palestina
Si manifesta un dissenso appassionato dentro allo stesso esercito
Con oltre cinquecento soldati riservisti
Che dichiarano di non essere più disponibili a combattere per domare espellere affamare umiliare un piano popolo comprendiamo che il sogno di una pacchia per quella terra martoriata non è Benito lo è svanito nei definitivamente tramontato
Così come non può considerarsi un destino di radar sibila la condizione di tanti Paesi dell'Africa dove povertà e malattie dilagano senza limiti
Qui non si tratta di varie Utopia di fratellanza ma di temi e di impegni specifici e concreti che ci riguardano
Direttore Paul Hindemith conclude oggi e concludo le frontiere dalla nuova solidarietà per ognuno di noi e per la nostra confederazione stanno a dimostrare
Il nesso possibile tra battaglie ideali e coinvolgimento diretto di milioni di persone giovani e anziani
Donne e uomini e guardano con speranza disponibilità la CGIL in azioni di aiuto umanitario e ancor più io non iniziative solide continuative di sostegno alla sviluppo
Per i Paesi le aree più povere del mondo grazie
Abbiamo presidenza l'invito di Antonio per piano della delegazione Liguria
E la delega di Marisa Loi della Filcams
Se qualcuno responsabili delegazione dell'isola ritirarle forse coi compagni e compagne posso partecipare ai lavori
Do la parola Luciana palese anni dell'ENEL di Torino
Care compagne e compagni abbiamo vista fallire miseramente ciò che con tanta prosopopea al G otto di Genova veniva spazzato come un Progetto capace di dare i processi di globalizzazione l'imperativo di globalizzare prioritariamente diritti e tutele
La risposta della politica ad un progetto per un mondo più equo e solidale capace di ridurre i divari differente ha prodotto un nulla di fatto anzi accentrato ancora di più tali differenze
Ed è una politica suicida perché la povertà la miseria la libertà la giustizia negata sono appunto quel brodo di cultura in cui facilmente ogni forma di terrorismo può alimentarsi ovviamente non si può che condannare il terrorismo che non ha nessuna giustificazione ma non possiamo non considerare
Che queste differenze questi squilibri sono il terreno fertile perché questo cresca e si rafforzi
Per i disperati del mondo il terrorismo rimane l'unica terribile risposta i fatti dell'undici settembre purtroppo ne sono una prova
Nessuno di noi credo potrà mai dimenticare ciò che è avvenuto
Quando la furia omicida si abbatte su persone inermi dobbiamo quel punto domandarci fino a dove l'odio verso i Paesi considerati ricchi può spingersi
O invece pensiamo davvero che la risposta al terrorismo debba essere la guerra con tutte le sue terribili e devastanti conseguenze
Abbiamo già dimenticato la guerra nei Balcani o forse l'abbiamo solo rimossa perché scomoda difficile quella guerra allora considerata giusta non ha prodotto altro che miseria e sofferenza
Anche in quel caso non si è stati capaci di rispondere politicamente ma ancora una volta la risposta è stata lasciata la forza oggi di questo fatto non se ne parla quasi più come CGIL di Torino abbiamo messo in piedi dopo quei tragici avvenimenti un'iniziativa volta a sostenere i figli di lavoratori di una fabbrica bombardata di Belgrado la Zastava
Con queste famiglie si è creato un rapporto di affetto e solidarietà
E le lettere di ringraziamento che periodicamente c'è arrivata da questi bambini sono a dir poco commoventi evidenziano comunque
Tutta la difficoltà nella quale continuano a dividere
L'uomo che si doveva colpire Milosevic fortunatamente è stato allontanato ma gli aiuti promessi dalla comunità internazionale e tanto attesi dalla popolazione non sono mai arrivati e le condizione economica peggiora ogni giorno
La guerra di pulizia di quell'area è stata fatta
E ora si è passati a governare sempre solo con la forza altre aree del mondo
Dobbiamo imparare a colloquiare con i movimenti ed assegnato l'apporto allegre portano avanti giuste istanze e giusti valori e non confondere questi movimenti con coloro che volutamente e scientemente
Si infiltra no proprio per creare tensioni e squilibri
In modo da giustificare poi l'intervento della polizia come unico rimedio ma tutto questo architettato in modo tale da alimentare i disordini di piazza
E fare in modo che l'opinione pubblica confonda le giuste e sacrosante rivendicazioni con le azioni di violenza pilotate da burattinai che agiscono nell'ombra
La drammatica crisi in Medio Oriente con il popolo palestinese sempre più emarginato con il mancato riconoscimento di Arafat come legittimo presidente del suo popolo servirà solo ad accrescere il terrore violenza ed odio ora noi in casa nostra dobbiamo confrontarci con questo governo di centro destra arrogante e spregiudicato
Che è riuscita in poco tempo a mettere mano allo strumento della delega nata per semplificare e sveltire provvedimenti Complessi
Per usarlo in modo indiscriminato per portare avanti soluzioni che stravolgono l'assetto economico sociale del nostro Paese
Sono intollerabili gli attacchi al mondo del lavoro si mira al cuore del diritto del lavoro bypassando il vincolo del licenziamento per giusta causa e che dire degli interventi sulla scuola sui Visco sulla sanità sulla previdenza
Dobbiamo pretendere un confronto di merito sua ogni singolo tema sarà una strada difficile e tortuosa perché le intenzioni del governo sono purtroppo drammaticamente chiare
Nulla viene fatto per l'occupazione e lo sviluppo del Sud investire nel Mezzogiorno utilizzando politiche di riduzione del costo del lavoro agendo su sgravi fiscali e contributivi non ha prodotto risultati positivi
Serve invece una politica atta al recupero del mezzogiorno attraverso un intervento pubblico in infrastrutture per risanare ambiente e territorio lotta alla criminalità e all'usura
Interventi sul sistema di credito per favorire processi di trasferimento di imprese del nord è un compito difficile che dobbiamo portare avanti ed è anche per questo che al di là della soddisfazione per l'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro per i dipendenti pubblici
Non dobbiamo pensare di sospendere lo sciopero previsto per il quindici
Credo anzi che mai come ora sia indispensabile dare una risposta precisa agli attacchi di questo governo proclamando lo sciopero generale
è una risposta a tutti quei lavoratori e cittadini che credono nel sindacato nella sua forza e nei suoi valori grazie
Con la parola
A Beppe Casadio della comunicazione sulla Commissione politica e si prepara Marigia Maolucci dal Centro nazionale CGIL
Dunque come sapete tra i compiti della Commissione politiche oltre che dirigere discutere un documento politico conclusivo da sottoporre al congresso riferimento unitario oltre a questo chi sta compito di esaminare valutare ora proposte di emendamenti ai documenti congressuali o di ordini del giorno
Ora per quanto riguarda il materiale che chi giunge dai congressi sottostanti cioè dalle dai congressi di TPL regionali e dei congressi nazionali di categoria noi ne siamo già in possesso siamo in possesso cioè degli emendamenti e le proposte gli emendamenti delle proposte di emendamento
Approvati o che abbiano acquisito almeno il venticinque per cento di consenso in quei livelli congressuali
Resta fermo il fatto che questa Assemblea può proporre ulteriori emendamenti
Deve raccolsi deve raccogliere per fare ciò eventualmente tuttavia il quorum statutariamente previsti quindi da questa Assemblea possono essere proposti ulteriori emendamenti ai documenti originari a condizione che siano sottoscritti da trentacinque delegati e delegate
Trentacinque corrisponde esattamente al tre per cento di questa Assemblea congressuale
Mentre invece possono oltre questo essere proposti ordini del giorno
Gli ordini del giorno anche approvati nei livelli sottostanti non giungono a questo congresso perché ciascun ordine del giorno vive e vale nel congresso in cui è stato presentato quindi di all'ordine del giorno devono essere ripresentati a questo congresso se si chiede
Che siano esaminati eventualmente approva
Noi proponiamo che il termine ultimo scusate per quanto riguarda gli ordini del giorno non si richiede il quorum anche un solo componente l'assemblea congressuale può presentare ordini del giorno naturalmente
Noi proponiamo per facilitare i lavori della commissione del Congresso che la ora di entro cui sia possibile presentare eventuali ulteriori emendamenti e proposta di ordine del giorno
Sia fissata al termine dei lavori della giornata di oggi quindi al termine dei lavori entro la giornata di oggi
Possono essere presentati ulteriori proposte di emendamenti e ordini del giorno i primi corredati di almeno trentacinque firme i secondi anche da un solo presentati anche da un suo delegato
Per quanto riguarda le procedure per l'esame e la discussione e il voto poi di tutti questi atti il regolamento congressuale che voi conoscete prevede già in sé tutte le modalità nella discuteremo a suo tempo per il momento è necessario che il congresso si pronunci su questa proposta cioè sulla proposta di considerare le la fine dei lavori della giornata di oggi come termine ultimo per la presentazione di proposte di emendamento ulteriore o di ordine del giorno se non ci sono osservazioni credo che Ciments Fran qualcuno anche della parola
Non vedo nessuno sottoponiamo al voto questa decisione
Chi è d'accordo con internet la presentazione delle emendamenti ordine del giorno entro la seduta di questo pomeriggio alzi la delega
Giù contrari
Astenuti
Non vedo né contrari gli astenuti quindi la decisione che comunque colà omerico seduto nel pomeriggio di oggi chiude la possibilità di presentare emendamenti e ordini del giorno la parola Marigia Maulucci del Centro Nazionale confederale
C'erano una volta in un bosco due serpenti uno dei quali aveva quaranta teste una coda mentre l'altro aveva una testa e quaranta con
Gioca un brutto scherzo
Di nuovo c'erano o no
Allora erano in un bosco due serpenti una patente quaranta coltellate con quaranta coltellate
Un giorno quel bosco comincio a bruciare e il serpente con una testa e quaranta code cominciò a scappare via per mettersi in salvo per la strada incontrò l'altro serpente quello con quaranta teste
Il primo disse amico perché intere stai lì fermo come se fossi caduto dal cielo scappiamo salviamo ci dà vita altrimenti finiremo bruciati
Il serpente con quaranta teste cominciano a lamentarsi dicendo se fosse per me sarei già scappato
Sono alle mie teste che non si mettono d'accordo alcune di loro vogliono andare verso Occidente altre verso Oriente alcun al Sud altra nord ognuno tira dalla sua parte sette otto di loro dicono che non è il caso di andare da nessuna parte brucia qua Busalla ma alla fine si impegnerà a queste parole l'altro serpente disse se è così io me ne vado in questo modo si salvò la vita
Il serpente con quaranta teste una coda invece non potendo arrivare ad una decisione unanime Fini bruciato
Dalla morte di questo serpente è rimasto il detto popolare che dice un gregge con tanti padroni va a finire male
Questa è una favola
Una favola islamica del Turkmenistan probabilmente se Berlusconi la conosceste non direbbe che la cultura islamica inferiore alla sua questa è una favola di destra
Pia
Questa è una favola di destra perché gerarchica e autoritaria
Io vorrei provare a costruire qui un'altra conclusione a questa favola una possibile via di salvezza a quel serpente con tante teste un corpo solo che si rifiuta di muovere solo le gambe dietro a un unico campo
Perché inutile dirlo quel serpente lì ci sta molto simpatico esattamente come l'altro credo ci fa un po'paura
Per mi amo tutti e facciamo bene l'idea e gli appelli alla libertà che sentiamo da anni in bocca al Cavaliere e vediamo sulle sue bandiere la bella discussione di ieri sera ha fatto giustizia
Quella parola nostra dobbiamo riprenderci nella prima che faccia e ci faccia pare
A tutti una brutta fine
Sappiamo
Perché la storia dell'Europa ce l'ha insegnato che la libertà l'uguaglianza sono diritti inalienabili ma anche formalmente esistenti Ivass sostanzialmente il esigibili se non accompagnati da politiche mirate che ne rendano percorribili le condizioni di esercizio
Pensavamo di essere fuori da questa discussione di essere oltre al punto da aver cominciato a ragionare non più solo sulle pari opportunità di tutti ma persino sulla verifiche è risultato il successo di queste politiche
Non è sufficiente che ci mette in condizione di correre devo anche saperti garantire che arriverà ai al traguardo
L'abbiamo denunciato con forza e rigore che siamo tornati indietro perché siamo tornati indietro e su questo raccogliamo un consenso sempre più ampio delle persone che rappresentiamo
è incredibile come migliaia di persone aderiscano ad iniziative collettive siano essi scioperi assemblee o manifestazione
Mentre il governo che così larga maggioranza in Parlamento fa appello in nome della modernità
Al valore del singolo dell'individuo pensando così o suggerendo di così i sondaggi di riflettere la convinzione diffusa nel Paese
Anche questa è una brutta storia
La solidarietà per noi è valore etico fondante
Ma a parte questo la solidarietà e valore riconosciuto nelle democrazie come mantenimento vera coesione sociale regolatore di conflitti strumento di distribuzione delle risorse
Il ruolo dello Stato è fondamentale per esercitare questo equilibrio e questa acquisizione è fortemente radicata nella società capitaliste basti pensare alla risposta americana all'undici settembre qui no
Qui si spiega le persone che ora possono finalmente fare da sé che ci pensa al mercato che così finalmente possono essere più liberi
Così aumenta non solo la sfera dei privilegi di quelli che si salvano ma soprattutto la solitudine impotente alle difficoltà dei tanti cui vengono sottratti diritti
è una falsa idea della valorizzazione del singolo e come il nostro serpente della favola che ha solo gambe per correre dietro al capo credendo così di mettersi in salvo
Certo il fuoco è pericoloso e bisogna salvarsi
Ma il problema è
Scappare o cercare di spegnere il fuoco
Io credo che la sinistra abbiamo proprio voglia di scappare ma è come il nostro serpente e dunque rimane lì paralizzata non immaginando da che parte andare
Che però un gruppo di teste
E quelle siamo noi
Perché noi siamo parte integrante a sinistra di questo Paese perché siamo assolutamente protagonisti dell'opposizione a questo governo che sta indicando anche la possibilità di spegnere l'incendio
Respingendo il libro bianco le modifiche all'articolo diciotto respingendo le proposte sulla previdenza volendo fare i contratti per restituire ai lavoratori almeno parte di quanto si è trasformato in profitto per l'impresa
Estendendo i diritti dei lavoratori difendendo lo Stato sociale
Volendo attuare
Un progetto di società nel quale il lavoro la sua dignità e qualità che tanta parte hanno e la definizione di identità delle persone venga finalmente assunto come valore fondante
Progetto nel quale le donne possano realizzarsi non solo assumendo modelli maschili o peggio riflettendo lì volendo finalmente pensare
E della UIL c'era entusiasmo per la ritrovata unità negli occhi
Dei nostri lavoratori nelle piazze ma anche a Palermo quando abbiamo tutti insieme detto che ci fermeremo solo a risultato ottenuto
Un gruppo di quelle teste però ci dice che noi dobbiamo fare il nostro mestiere Lia e ce lo dice di mentre stiamo andando tutti a fuoco
Va bene ma quale il mestiere del sindacato vertenze salari orari inquadramenti occupazioni politiche di sviluppo politica cioè interessi bisogni delle persone interessi bisogni saperi Progetti desideri aspirazione un secondo
Il mestiere della CGIL è contattare l'utopia
è Center è stato così dalla sua nascita
Al punto tale che tutti noi possiamo dire
Che se succede non è successo qualcosa di buono in questo Paese cioè sicuramente di mezzo la CGIL in quel buono c'è anche il tentativo di convincere tutti a non scappare e a spegnere l'incendio grazie
Do la parola a Gaeta raid segretario generale della CISL internazionale
Per rata controsterzo paparazzi
Grazie collegi
E per i suoi fra i quali c'era però è un grande piacere che riporto un saluto di solidarietà raccogliere critiche sono saluto di solidarietà
Per la fase di servizi da parte dei centocinquantasei milioni di iscritti al sindacato di centoquarantotto Paesi affiliate
Alla Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi
Sono allineamento divenuto cioè segretario generale della CISL Internazionale sono meno di un mese fa sono quindi molto lieto di avere questa opportunità così presto
Nella mia nuova posizione per esprimere il mio impegno personale a lavorare in stretta collaborazione con la CGIL e con le altre organizzazioni affiliata in Italia la CISL e la UIL per costruire insieme una partnership più stretta per costruire insieme una solidarietà mondiale
A fronte dell'enorme sfide che abbiamo di fronte a all'olimpico i mezzi di sostentamento alla sicurezza dei molti lavoratori e lavoratrici e delle loro famiglie in tutto il mondo sono oggi minacciati Ida uomo rientri esistono oggi circa un miliardo di persone al mondo che sono disoccupati o sottoccupati o che vivono con salari da fame venti per cento l'ottanta per cento della popolazione attiva nel mondo
Non ha nessuna forma di tutela sociale penso a pagare il prezzo dei terribili eventi dell'undici settembre
Saranno proprio coloro che possono permetterselo di meno
L'Organizzazione internazionale per il lavoro ha già fatto delle stime prevede che saranno altri ventiquattro milioni di persone che potrebbero trovarsi a vivere in condizioni di miseria per la maggior parte nel mondo in via di sviluppo intorno vero perché queste non sono aride statistiche
Questa è la realtà dei lavoratori e delle lavoratrici in tutto il mondo
Deve essere questo il vero metro di misura in base al quale noi misuriamo il nostro lavoro quotidiano come sindacati perché anche la libertà e i diritti sono oggi minacciati poi all'ambiente in Colombia cento sessantatré sindacalisti sono stati assassinati nel due mila uno
Quindi in Corea del Sud seicentocinquanta sindacalisti sono stati incarcerati negli ultimi quattro anni molti di loro sono ancora in carcere giusto il tempo
E ora che parlo lui nel congresso di un'organizzazione che è sempre stata in prima linea nel lavoro per la pace e la giustizia in materia vorrei anche ricordare il popolo di Palestina cosa siete voi
In Palestina la situazione è peggiorata in modo drammatico metà della popolazione attiva e disoccupata da più di un anno
La miseria
La mancanza di speranza la disperazione per il popolano un ciclo allarmante di viola correttezza interno compagni e compagne queste non sono sintomi non sono aberrazioni in un mondo che per il resto risulta ordinato
Questi sono sintomi della globalizzazione liberi tanto nella quale le disuguaglianze aumentano
Nella quale la capacità di governo a livello nazionale sempre più ridotta mentre non si è ancora costruita una capacità di governo internazionale una globalizzazione in cui regna in capitale globale che non è stato eletto è al di fuori di ogni mandato e di ogni traspare anche terminologie
Il vertice dei G otto l'anno scorso a Genova ha messo in luce l'incapacità di governare la globalizzazione poi perché nonostante l'impegno di Berlusconi che signor Berlusconi aveva preso nei confronti dei dirigenti sindacali prima del vertice del G otto
Con in quel vertice non è stata presa alcuna decisione che avesse un peso sull'economia globale e e allora come possiamo garantire che la voce dei lavoratori e delle lavoratrici venga ascoltata nel mondo
Come pensiamo qua con di costruire questo altro mondo che noi diciamo è possibile
Vedo tre percorsi di lavoro
Il primo diverse un serio ripensamento su come noi nel movimento sindacale internazionale lavoriamo una riflessione su come massimizzare l'impatto della nostra azione
è quella che è nella CISL Internazionale abbiamo definito alla Millennium Review la riflessione sul millennio proprio questo tentativo
Non si tratta di un esercizio di retorica poi ma di un percorso aperto tali costa di revisione continua di noi stessi del nostro strutture delle nostre politica del nostro azioni per trovare un modo di migliorarle
La CISL Internazionale nel gruppo lavora in collaborazione sempre più stretta con le federazioni sindacali di categoria a livello globale con il tuo accanto e con la Confederazione europea dei sindacati per garantire che il movimento sindacale internazionale si meriti al meglio le quote che morì Cheever fate
E per rafforzare in movimento sindacale internazionale dobbiamo sviluppare un'idea di inclusività
E dobbiamo portare alla dimensione internazionale sembra più vicina a quella nazionale attriti questa significa coinvolgere tutti all'interno della nostra organizzazione nel modo più efficace prodotto ma significa anche per questo il secondo percorso da seguire coinvolgere quelli che sono al di fuori della città internazionale che siano i sindacati o altri soggetti che condividono i nostri obiettivi ai nostri valori la settimana scorsa l'agenda internazionale ha partecipato attivamente al Forum sociale globale di Porto Alegre proprio e in quella sede abbiamo organizzato un forum mondiale sul lavoro il sindacalismo Rocco gotico chiamata di pesante anche al Forum economico mondiale a New York
Il nostro messaggio anche grande queste fedi è stato molto chiaro movente da abbiamo illustrato è una dichiarazione comune che abbiamo rivolto a entrambi forum proprio il messaggio è globalizzazione della giustizia sociale
Rivolgo il terzo percorso di lavoro è quello e nei confronti delle istituzioni internazionali
Il mese prossimo contro la conferenza delle Nazioni Unite sul finanziamento dello sviluppo continuerà un'opportunità di rilanciare lo sviluppo a livello mondiale e di rilanciare la lotta contro la povertà nel mondo
Troppo ma finora verso la preparazione di questa conferenza regala solo una cosa la mancanza di decisione politica e di impegno da parte del governo
Questo va mutato
Il vertice sulla terra terra numero due che se Caravaggio Anna e svolga la prossima estate sarà una sede in cui l'agenda internazionale si batterà per una dimensione sociale dello sviluppo sostenibile stesso i tuoi compagni e compagne ci siamo impegnati molto in questi ultimi anni perché per sostenere le nostre rivendicazioni nei confronti dell'Organizzazione mondiale per il commercio del Fondo monetario internazionale della Banca mondiale
E in generale nei confronti delle istituzioni delle Nazioni Unite qualifica i nostri obiettivi hanno sono condivise da moltissimi indolore
E gli ultimi avvenimenti nel mondo sottolineano l'importanza dei nostri obiettori
Il più grave crollo di un'impresa privata mai vista nella storia quello dalla Enron è il più grave crollo di un soggetto pubblico quello dell'Argentina dimostrano quanto siano giuste le nostre posizioni
I responsabili di questi crolli improvvisi si arricchiscono se la cavano senza pagare nessun prezzo mentre milioni di lavoratori ne pagano il prezzo qui Cam ci siamo battuti da molto tempo e con grande impegno perché il rispetto per i diritti fondamentali dei lavoratori fosse posto al centro delle politiche con sul commercio e sugli investimenti due otto da poco la conferenza del da Bietti Odero cantate manga per commercio a Doha bisogna fare un bilancio a che punto siamo giunti ci sono delle cose che dobbiamo fare in un modo diverso
Vorrei dire è che le idee ed opinioni sono anche molto differenti all'interno della città internazionale su cui questo fra due settimane
Chiederemo insieme attorno a un tavolo per elaborare le prospettive per il futuro riferita e so che potremo contare sulla CGIL che darà il suo contributo farà sentire la sua voce
E infine compagni e compagne vorrei dire che la famiglia della CISL Internazionale segue votate dai con ammirazione con solidarietà
Proprio alla lotta del movimento sindacale italiano intervento per voi a difesa dei diritti e delle condizioni dei lavoratori qui in Italia la capacità dei sindacati italiani proveniente di rinnovare la loro unità d'azione di mobilitare migliaia di lavoratori e di lavoratrici nelle piazze in difesa della norma contro i licenziamenti senza giusta causa in difesa di un sistema giusto di guerra però questa notte un'ispirazione per i sindacati di tutto il mondo
I sindacati italiani hanno dimostrato la loro disponibilità di sedersi al tavolo del negoziato pulito
Ma hanno dimostrato con la stessa forza l'allora che non sono disponibile ad accettare una versione del cosiddetto dialogo sociale in cui il governo si limita a informare i sindacati
Sui propri i piani futuri di smantellare la struttura sociale del Paese
La concertazione è stata molto utile per questo Paese in passato contro centinaia di migliaia di donne e di uomini che hanno manifestato nelle piazze d'Italia hanno hanno affermato che Zac dovrà continuare ad essere così anche in futuro care compagne e cari compagni
Difficile estratto Fornoni nei mesi scorsi comprendere le politiche italiane
Vitali ecco come c'eravamo avessero
Non è ritardi ed era xenofobia del razzismo
Per risentire ambienti separati delle politiche passate sull'interesse privato
Ma è sempre stata verità arriva della solidarietà
Per a Corrientes i della tolleranza
Nel senso che la giustizia sociale Ideal convivere civile
Queste elitaria de qui abbiamo bisogno per costruire col nostro mondo
Grande le speranze
Che citava vedere il Movimiento ci indicarle capace di cose grande reazione
Capace di mostrare a chi crede di risolvere i problemi di leadership php dizione
Che il vecchio e la gente la gente e che chissà a tornare nelle piazze
Sappiate che questo e messaggio valido non solo per il vostro Paese
Le per tutti i lavoratori e lavoratrici
E credono che la difesa di loro i periti sia ancora possibile grazie a nome di tutti loro e molti cari autori
Noi ringraziamo moltissimo
Sky RAI del segretario generale della CISL Internazionale
Per il contributo che ha voluto dare al nostro congresso un intervento sicuramente non formale un vero contributo alla discussione anche un grande riconoscimento al nostro Paese alla CGIL
A Gaeta e per noi facciamo gli auguri per il nuovo incarico di Segretario generale la CISL Internazionale
Lo ringraziamo anche per aver scelto di prendere per la prima volta la parola come segretario generale della CISL proprio nel congresso della CGIL
Noi crediamo che sia questo riconoscimento per noi forte impegniamo alla nostra organizzazione la CGIL a stare
Nella discussione che dove spesso ci indicava nella conclusione del suo intervento la battaglia per un mondo più giusto per un mondo di diritti
Che siano quelli sì globali è battaglia che appartiene nella quale abbiamo visto e vogliamo vedere impegnata la CISL Internazionale più forte e più efficace ma proprio perché lo sia ci dovrà essere tutto l'impegno della CGIL
Grazie ancora Kailai perché lascerà i nostri lavori perché deve partire ma credo che sia giusto che sappia che lo ringraziamo e non è un ringraziamento formale per il suo intervento e per gli impegni che l'aspettano i nuovi incarichi
La parola Giuseppe Marras segretario generale della Sardegna della CGIL della Sardegna e si prepari Maria Antonietta Coppola delegata Pitea della Puglia Di Nardo
Compagni e compagne
La partenza che stiamo conducendo contro le iniziative del governo in materia di mercato del lavoro di previdenza
Non è una lotta di carattere meramente difensivo di specifici diritti acquisiti come taluno ha detto
Certo la differenza la difesa dei diritti fondamentali ha un peso rilevante
Perché questi sono effettivamente e arrogantemente attaccati
E questo ha prodotto una straordinaria reazione e mobilitazione dei lavoratori ma la posta in gioco è ben più alta di questi
Le conseguenze sia in caso di sconfitta che in caso di successo dalle lotte in corso
Saranno ben più rilevante dalla sola conservazione o cancellazione dei diritti messi in discussione
Ciò è del tutto evidente per l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Infatti cancellare la tutela costituita dal reintegro a Effetto non solo sulla possibilità di licenziamento senza giusta causa
Ma anche sulla capacità diverrebbe indicazione e di difesa di tutti gli altri diritti individuali e collettivi nei luoghi di lavoro e quindi sulla possibilità di iniziativa sindacale
E in definitiva sul potere contrattuale
L'articolo diciotto insomma un diritto che Arpe
Dal quale finiscono per dipendere in parte importante
La possibilità di tutela dei singoli e gli spazi di esistenza della rappresentanza collettiva degli interessi dei lavoratori
Rimuovere questa chiave di volta può quindi mettere in crisi tutto il sistema dei diritti e della rappresentanza modificando radicalmente il modello di relazioni industriali
Tutto l'impianto della legge delega sul mercato del lavoro molte delle norme che contiene sono ispirate orientate alla stessa finalità allargare l'ambito di discrezionalità dell'impresa
Ridurre la capacità di rappresentanza e di tutela individuale e collettiva
In discussione dunque e tutto ciò non solo
Un pure importantissimo diritto ma la l'esigibilità di tutti i diritti e la capacità complessiva di tutela ed il rappresentante
La questione previdenziale del tutto diversa ma anche essa presenta spetti valenza di ordine generale che vanno molto al di là dell'effetto diretto della riduzione del livello di contribuzione per i nuovi assunti
Anche questo effetto diretto comunque non è da sottovalutare si tratta di una riduzione del costo del lavoro
Realizzata a danno dell'equilibrio del sistema previdenziale si tratta di un trasferimento dai lavoratori alle imprese
Dov'è finita l'esigibile di un'esigenza peraltro inesistente come si è dimostrato di migliorare il rapporto apra contribuzione spesa pensionistica
Non convince nemmeno l'ipotesi di copertura dell'operazione a carico della fiscalità generale perché se questa fosse la vera volontà non avrebbe senso coinvolgere in una partita di giro il sistema previdenziale
Ciò che si vuole realizzare è in realtà una riduzione della spesa pensionistica motivata dalla insufficienza dell'entrata e che nel tempo si verificherà in conseguenza della riduzione della contribuzione
Già questo rende inaccettabile il disegno del governo ma non è accettabile neanche l'introduzione di un nuovo elemento del doppio regime fra chi ha già un lavoro e chi lo avrà successivamente
Doppio regime una pratica pericolosa che discrimina fra chi ha un lavoro e chi no tra anziani e giovani
è una politica che scava un solco anche generazionale discriminando sui diritti e ad cessano di essere eguali per tutti e di unificare tutti
è facile accedere a questa logica perché i diritti lesi non hanno voce
E quelle che hanno Boccea non sono almeno immediatamente inglese ma è una politica iniqua Emilio per perché il solco che scava e difficile da governare nelle contraddizioni che genera è ancor più difficile da colmare quando diverrà insostenibile mantenerne le conseguenze della legge delega proposta dal governo quindi non produrrebbero solo rilevanti problemi all'equilibrio del sistema previdenziale
Ma anche esiti sociale gravissimi in termini di differenziazione dei diritti tra vecchie e nuove generazioni che il sindacalismo confederale non può accettare
Se non a costo della rinuncia alla rappresentanza dei giovani e della progressiva riduzione del suo insediamento ebbe la sua legittimazione due profili e lega hanno dunque la vertenza sul mercato del lavoro e sulla previdenza il filo dei diritti e il filo della rappresentanza
Governo e Confindustria vogliono spezzarli per affermare maggior potere discrezionale età delle imprese
Il sindacato per rafforzarli perché costituiscono il presupposto è l'essenza degli interessi individuali e collettivi dei lavoratori
Per questo la partenza è nata un'importanza capitale vanno messe in campo tutte le lotte necessarie compreso lo sciopero generale
Per questo decisivo che nell'impegno comune si siano creati elementi importanti di unità tra le tre confederazioni va detto incidentalmente
Che si è concede mostrata giusta la scelta della CGIL di legare in modo stretto alla ricerca dell'unità al merito delle scelte politica del sindacato
Un quadro unitario certo
Di diritti per tutti i lavoratori è condizione essenziale anche per proseguire nell'iniziativa per lo sviluppo e l'occupazione nel Mezzogiorno
Che negli ultimi anni ha registrato primi importanti risultati è che non deve interrompersi
è questo l'altro grande terreno di confronto col Governo alla Confindustria si contrappongono concezioni e strategie d'intervento diverse l'esecutivo di centrodestra in sintonia con le associazioni padronali maggiori esalta la capacità spontanea del mercato di portare ovunque lo sviluppo
Persegue però conta Nacci all'ipotesi di sostenere questa incerta spontaneità con interventi di politica economica oltre che ha per lavoro volti pressoché esclusivamente a ridurre i costi
Prefigurando un'economia meridionale che ricerche spazio di mercato competendo su questo solo fattore piuttosto che sul terreno della qualità delle produzioni
Da cui la volontà di disarticolare la contrattazione nazionale è di abbassare il livello dei diritti e delle tutele
Per favorire una forte differenziazione territoriale nel costo del lavoro che sarebbe secondo loro la chiave la molla delle politiche di incentivazione e di attuazione degli investimenti Esterne
Noi contrapponiamo a questa un'altra idea è un'altra strategia di sviluppo
Siamo ad uno sviluppo costruito sulla ricerca della qualità delle produzioni e sulla valorizzazione delle potenzialità locali oggi inadeguatamente espresse
è una prospettiva che aveva costruita con politiche economiche
Capace di mobilitare le risorse umane e il saper fare dalle aree meridionale queste politiche devono coniugare interventi e risorse dei poteri centrale dello Stato con la maturazione di una nuova cultura e assunzione di responsabilità delle classi dirigenti meridionali
Il metodo dalla programmazione negoziata il partenariato economico sociale
Ma anche alla riforma delle istituzioni incoerenza al modello di impronta federalista prospettato dalla riforma del titolo quinto della Costituzione sono quindi elementi importanti di questa strategia
Obiettivo principale dell'iniziativa del sindacato per il Mezzogiorno
E quindi ottenere buone politiche di sviluppo dallo Stato dalle regioni è importante che il tema del Mezzogiorno
Nel confronto sulla Finanziaria ma anche con la conferenza di Palermo sia tornato in primo piano tra le priorità del sindacato occorre però dare seguito e continuità a questa scena
Sia nell'iniziativa del sindacato nazionale sia in quella dei sindacati e regionali locali è necessario aprire delle vere e proprie vertenze per lo sviluppo in ciascuna regione su piattaforme puntuali che definiscano obiettivi e controparti centrali e locali
Su questo dobbiamo creare percorsi di mobilitazione di ampio respiro Capra vedano moment settoriali e territoriali ma anche iniziative generale regionali
Opportunamente definite collocate anche azioni di lotta comune di tutte le regioni meridionali
Il congresso della CGIL sarda assunto per la parte che ci compete questa decisione e questo impegno
è necessario credo che anche il congresso nazionale della CGIL assuma in merito decisioni impegnative e che a me tutto il corpo dell'organizzazione ad un impegno straordinario
Per costruire una stagione di mobilitazione cassate imporre una svolta positiva nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno tra
Grazie Giuseppe
Anche per i tempi molto precisi con cui al folto il tuo intervento do la parola alla compagna Maria Antonietta Coppola delegata della Filt spiega
Si prepari Franco Chiriaco
Cari compagni care delegate cari delegati prima di intervenire mi sono chiesta quale contributo al dibattito congressuale può dare una delegata che viene dalla produzione
Cosa dire di concreto non sembri solo banalità o poi riflettuto ho deciso che valeva la pena esprimere nel congresso alla presenza delle rappresentanze nazionali di categoria e di tutti i settori privati e pubblici
Le riflessioni e le aspettative di tante tante lavoratrici del
Tutta la mia decennale esperienza nel sindacato l'ho fatta nella zona di Nardo un grosso ed importante centro della provincia di lettere con una realtà produttiva molto estesa soprattutto nel settore tessile e dell'abbigliamento
Con la presenza di decine e decine di aziende di competizioni Mardy Fish ricamifici dove lavorano centinaia e centinaia di donne
Tutta la mia attività di lavoratrice di rappresentante sindacale e svolta in questa zona come dipendente di un'azienda tessile situata nella zona industriale
Accanto a questa mia attività lavorativa tutto il mio tempo libero l'ho dedicato nella Camera del lavoro di Nardo o in giro per le aziende in qualità di componente della segreteria territoriale della FIPE tutto questo popolo nel per gli altri volontarietà e senza oneri per il sindacato ed è superfluo sostenere che la mia esperienza lavorativa è uguale a quella di tante altre lavorare in azienda insieme al sindacato abbiamo affrontato tante lotte per far rispettare i nostri diritti sindacali e di donne
Abbiamo lottato affinché il contratto di lavoro porte riconosciuto non solo formalmente ma nella sua sostanza abbiamo scioperato affinché fossero rispettate le scadenze contrattuali e riconosciuti i nostri diritti economici
Abbiamo dovuto difendere quanto conquistato con il lavoro rimanendo un'azienda giorno e notte
Tutte le mie con tutte le conquiste che le lavoratrici e lavoratori hanno ottenuto in questi anni sono costate lo apprezza critici alle lavoratrici e lavoratori i padroni non regalano mai niente queste conquiste vengono oggi messa in discussione dal provvedimenti del governo Berlusconi e dal libro bianco del ministro leghista Maroni
Si vuole abolire la contrattazione nazionale e la concertazione sindacale
Eliminare la possibilità di ricorrere al giudice quando il licenziamento non è giustificato introdurre maggiore flessibilità nel rapporto di lavoro si vuole insomma dare piena libertà all'azienda di disporre come vuole di una lavoratrice
Tenta rispettare alcuna regola concordata tra le parti con gli attuali strumenti contrattuali e legislativi ed era difficile difendere il proprio posto di lavoro e pazzi riconoscere quanto stabilito dai contratti una volta eliminati anche questi vincoli tutto diventerà più tutti il sindacato dei pezzi del della provincia di Lecce non è stato mai un sindacato tutto eccetto di fronte a problemi alle difficoltà aziendali ha usato la contrattazione come strumento di crescita sia dei lavoratori che dell'azienda
Perfino è sterile essere ambientato attuato con risultati positivi contratti di gradualità
Il contratto collettivo nazionale di lavoro e l'unico strumento capace di tutelare tutti i lavoratori e nel contempo evitare che si alternino regimi e concorrenza tra l'impresa la funzione del contratto nazionale e decisiva per il suo carattere universale e solidaristico
E rappresenta lo strumento fondamentale in grado di produrre il nome e tutele generali e quindi coerenti e non non procede sto e federalismo solidale
Contro la logica di chi propone contratti regionali con l'idea di penna di depennare la contrattazione nazionale dare vita nuove più pericolose gabbie salariali
Nella provincia di Lecce solo nel settore tessile sono stati sottoscritti oltre quattrocento contratti di riallineamento che hanno interessato oltre sedici mila lavoratrici e lavoratori
Abbiamo respinto con forza la richiesta dell'associazioni di bloccare le retribuzione all'ottanta per cento con lo scopo di pervenire ad un contratto territoriale
Le lavoratrici e lavoratori del Salento hanno retto rinunciato ad anni per una parte del proprio salario ora tocca alle aziende a fare la parte riconoscendo quanto liberamente accettato sottoscritto care compagne e cari compagni il segretario generale della CGIL Sergio Cofferati nella sua relazione che condivido in tutte le sue parti ha messo in risalto alle questioni che le organizzazioni sindacali e le lavoratrici e i lavoratori stanno affrontando in questo inizio dell'anno due mila due
La mobilitazione che si è sviluppata negli ultimi tempi nel Paese e che ha visto con
Convinta partecipazione di lavoratrici e lavoratori agli scioperi e alle manifestazioni e il segno tangibile dell'adesione alle posizioni della CGIL
Ma anche la CISL e la UIL dei migliaia e migliaia di persone rinunzia ad una fetta di salario scendendo in piazza per protestare vuol dire che che le cose non vanno bene significa che forte della volontà Hello pena con le iniziative della politica sociale del governo che poi sono quelle volute dalle porte padronali
Anche nella provincia di Lecce la mobilizzazione ha avuto successo sia in occasione dello sciopero nazionale del sette dicembre sia in quello regionale dal quattordici gennaio con la manifestazione presso la sede della Confindustria
Nel settore tessile l'adesione è stata totale
Il tentativo dichiarato dal governo e quello di cancellare il confronto tra le parti interrompere il dialogo sociale riconoscere al sindacato una rappresentanza residuale
Con la legge attinente finanziaria e le deleghe al governo Istat tentando di riscrivere il diritto al lavoro del lavoro con il rischio di modificare in peggio le condizioni di vita di milioni di lavoratrici e lavoratori
Limitare i diritti di tutti
Salvaguardare i diritti di cuochi a scapito dell'atto stragrande maggioranza dei cittadini italiani
Per quanto riguarda il Mezzogiorno nessun aiuto viene destinato ai provvedimenti del governo il sindacato ha fatto bene ed ha avuto grande coraggio ad organizzare a Palermo l'assemblea nazionale delle strutture dei quadri meridionali
Ed è stato un grande forte come è stato un segnale forte e chiaro
Il mezzogiorno del governo Berlusconi e completamente dimenticato neppure le briciole sono dei destinate ad interventi per le aree meridionali ed è depressa gli interventi sul sommerso previsti dalla legge Tremonti bis
Nel Salento non hanno prodotto alcun risultato dalle poche notizie che filtrano degli enti proposte dall'effetto assoluta associazioni datoriali fino ad oggi nessuna azienda ha dichiarato la propria disponibilità a venire fuori ad una situazione di nero e di legalità
Per il Sud occorre invece incentivi certi e concreti finalizzati all'innovazione e alla ricerca Tremonti vuole portando a premiare i furbi e gli arrivi
Facendo pagare il peso maggiore alle stesse lavoratrici e lavoratori chiedevano da soli pagare i contributi per gli anni tenuti a nero
Anche per l'occupazione non si punta a consolidare questa esistente ma creare occupazione fittizia con la promessa di di gravi gli incentivi per le nuove assunzioni chi acquista chiusura le aziende all'apertura di nuove con operazioni di comodo al sol fine di accedere a benefici nelle iniziative organizzate dal talento l'unità sindacale è stata forme formalmente pentita le lavoratrici e lavoratori sono convinti che solo attraverso di essa possono dipendere quanto conquistato con la lotta la ritrovata unità sindacale CGIL CISL e UIL contro l'abolizione dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori e le vele che per la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro ci fa ben sperare per il futuro
Anche lo sciopero generale cui ha fatto riferimento al compagno Cofferati deve Estella un'arma di lotta unitaria CGIL CISL e UIL per contrastare con atti di casa le politiche hanno con nomi che sociali del governo per marciare uniti nella difesa dal per l'oggi
Come sottolinea il tema del nostro congresso per il futuro dei diritti di milioni e milioni di lavoratrici e lavoratori
Grazie varie proprietà
La parola Franco Chiriaco segretario generale della Flai
Si prepari Morena Piccinini segretario generale la cambiare lavoro di Modena prego Franco compagni compagni
I simboli e l'ideologia sono segnali importanti in una società come quella italiana portata ad esaltare l'individualismo il qualunquismo
I simbolici riportano le nostre radici
E la Flai CGIL ricordando i suoi cento anni di storia riconfermato la falce come simbolo oggi dei lavoratori della terra
Il singolo richiami padri che hanno costruito la CGIL e la categoria
Andrea Costa Filippo Turati Argentina Altobelli Giuseppe Di Vittorio Luciano Romagnoli
Donatella tuttora
Simboli forma primi aria di ideologia intesa come un insieme di idee utili per interpretare la realtà guidare l'azione trasformare la società oggi andare senza ideologia come andare nel deserto senza mappa e senza bussola
Non bisogna confondere l'ideologia con il dogma
Che nega la realtà più evidenti in nome di una convinzione elitaria
Che da una parte volle dissenso all'interno dell'Ulivo
Come moralismo qualunquista
E dall'altro identifica la vera opposizione sola in quella di Porto Alegre in Brasile dimenticandosi entrambi che l'opposizione è il consenso sarebbe più giusto costruirli Italia forse necessario ingerire una dose salutare di relativismo intellettuale
Per tornare a quelle lotte che hanno così modificato la società italiana
Aggiungo che occorrerà discutere in questo congresso del predominio dello Stato sul mercato e del predominio del movimento sindacale sulla Comit dazione della rappresentanza e con ciò proporre un nuovo concetto di democrazia basato sulla difesa dei diritti e sulla centralità del lavoro
Una democrazia di frontiera che prevalga sui processi distorti di globalizzazione che si stanno sviluppando soprattutto nel settore agroalimentare
Una globalizzazione imposta che permette a quattro imprese multinazionali di controllare l'ottanta per cento di tutta la catena alimentare dalla coltivazione alla trasformazione alla vendita con profitti di migliaia di miliardi
Queste quattro sorelle sorelle sono aziende chimiche farmaceutiche
Che producono anche sementi geneticamente modificate dopo aver acquistato tutte le sementi naturali costringono i contadini locali a comprarle
Sappiamo
Che dopo averle utilizzate il terreno diventa sterile molte volte tossico riattivo alla possibilità di impiantare nuove culture
Dicono che servono per produrre grandi quantità di cibo ma il problema dei cittadini del Terzo Mondo non è quello di avere una disponibilità di cibo ma di poterlo acquistare si vive con un dollaro al giorno esattamente quanto spende mediamente un cittadino europeo per il suo cane
Inoltre globalizzazione non significa mercato in quanto il mercato cresce solo se controllato dagli Stati nota da beauty ordine dal Fondo monetario internazionale
In quel mercato incontrollato il cittadino si trasforma in un conservatore una nullità tele dipendente
In USA lo chiamano Washington Consensus e chi non si è piegato come il Cile in Nicaragua il Salvatore e Guatemala ne ha pagato le tragiche conseguenze
La globalizzazione è un neo che liberismo dove la democrazia è sopportabile a condizione che il mondo dell'economia sia sottratto alle decisioni dei cittadini
Vale a dire a condizione di non essere democrazia
In Italia i miopi che della Confindustria esaltano l'ideologia neoliberista che si riduce semplicemente a chiedere al governo di destinare all'impresa e parte del prelievo fiscale e di ridurre le imposte
Il ricavato non dovrà essere investito in termini produttivi e sociali per una crescita civile ed economica del Paese ma destinato alle imprese e alla costruzione di una società fatta di individui non di cittadini
Dove i vincoli e la responsabilità inerente alla partecipazione democratica della casa collettività non dovranno interferire con l'interesse individuale
E ognuno di noi dovrà recuperarsi nella sanità nella previdenza nella scuola quando quanto perderà collettivamente
Inoltre come il capitalismo la globalizzazione non si può governare e contro la sua natura è un principio darwiniano
E se il capitalismo sarà costretto a trattare chiederà alla destra di riprendersi quello che con la sinistra a concesso globalizzazione infine significa destrutturare il mondo del lavoro e il valore etico del lavoro
Si è già aperta la campagna acquisti tra i neofiti di sinistra come dimenticare che tutti i partiti della sinistra in quel caso felicemente uniti
Si sono battuti contro di noi e non ci sono riusciti nella finanziaria del due mila uno per definire il lavoro in agricoltura un non lavoro ai lavoratori numeri e non persone ma come dimenticare che il Social Forum ha portato a Porto Alegre un proprio documento sulla globalizzazione agricoltura passato essenzialmente sulla remunerazione del reddito agli agricoltori e sul benessere animale
Abbiamo cercato disperatamente nel documento gli ottocento mila lavoratori agricoli italiani e li abbiamo trovati al capitolo prezzi e ricavi per le imprese agricole utilizzati i lavoratori come numero moltiplicatore per fare aumentare il profitto del impresse
E quindi per quanto ci riguarda il lavoro dovrà essere al centro del mondo e non il mercato
Se una società sceglie l'economia il mercato ai reperimento se una società sceglie l'uomo allora il lavoro sarà la centralità il valore del lavoro e la difesa della dignità dei lavoratori partendo senza più indugi dai lavoratori extra comunitari che gli Illuminati padroni italiani trattano il più delle volte peggio dei loro animali una vergogna per l'Italia e per l'Europa
E ancora
Nella contrattazione collettiva dobbiamo difendere e consolidare l'accordo del ventitré luglio novantatré sulla politica dei redditi
Basta con questa discussione al nostro interno sulle modifiche sulla cancellazione che se effettuata colpirebbe tutti i lavoratori
E in particolare quelli della piccola e media impresa un sistema contrattuale senza regole libero da vincoli senza contratto nazionale e che superi la soglia dello scambio esattamente quanto voglia Confindustria non la CGIL
In questo quadro non è secondaria la scelta fatta dal governo in data quindici novembre scorso di passare direttamente alla delega suo riconoscimento delle organizzazioni sindacali dichiarate come organizzazioni di tutela una rappresentanza non più misurata sul numero effettivo di iscritti ma sul numero di enti bilaterali occupati
Venti dove le abitazioni sindacali potranno bilateralmente assumere e licenziare e lavoratori
Io chiamo alla massima vigilanza alle nostre strutture confederali territoriali ricordando che il parco ha provato sindacale è fuori dallo Statuto della CGIL
In questo quadro la Flai CGIL si sta battendo per cooperare nel merito il rapporto con i lavoratori abbiamo siglato accordi con imprese alimentari con meno di quindici dipendenti e abbiamo con loro sottoscritto il riconoscimento pieno della legge trecento e l'applicazione dell'articolo diciotto sui licenziamenti
Un esempio credo concreto per estendere l'articolo diciotto all'impresa e con meno di quindici dipendenti
Concludendo non posso non ricordare che si è formata una nuova figura geometrica nel Paese
Il triangolo della reazione
Governo Confindustria Chiesa
Con risultati nefasti per la tutela dei diritti delle persone
Colgo una forte ritrosia ad affrontare questo argomento io vorrei sottolineare care compagne e cari compagni che non sono in discussione le libertà di culto e direzione
Il credere o non credere qui sono in discussione le nostre libertà di cittadini e quelle dello Stato laico
La Chiesa ritiene il divorzio una piaga l'embrione è un essere umano rendendo di fatto il legale la PAC contazione l'apporto l'insegnamento ai giovani da assoggettare ed etiche confessionali
I malati incurabili Soggetti obbligati a soffrire sino alla morte
Posizioni clericali e oscurantiste
Dove il cittadino non viene giudicato dalla legge degli uomini bada quella divina
Già nel quattrocento avanti Cristo Democrito scriveva che tutto ciò che esiste nell'universo è frutto del caso della necessità ma vede inutilmente le risposte della sinistra come si usa dire in questi giorni sono state penose
Se su tutte quella che ha suggerito agli avvocati cattolici anti di forzisti di utilizzare lo schema etico che si usa nei confronti dei mafiosi possono rifiutarsi
Paragonare un cittadino che vuole divorziare a un mafioso e atto coraggioso e sicuramente porterà nuovi e ulteriori consensi alle forze di sinistra
Termino
Rivivendo il dibattito precongressuale e ricordando gli attacchi che la segreteria nazionale della CGIL ha ricevuto dopo aver dichiarato di scioperi unitari contro il Governo
Scioperi definì voti definiti scioperi e
Altri compagni più moderati si sono chiesti preoccupati in questi mesi e in questi giorni
Dove ci stava portando la segreteria nazionale della CGIL con le posizioni di funzionari espresse nei rapporti con CISL e UIL sulla guerra la globalizzazione lo stato sociale il libro bianco la contrattazione i rapporti
Rappresentiamo i diritti universali nulle parzialità marginali più qualcuno in questi giorni ha ricordato come non capire più chatta con Opel più siamo questo la l'uditorio lama recupera
Allora intanto
Il farlo anche a lei dati alle ore dodici cade nel tempo a farla presentazione dalla richiesta di intervento va bene
Realizzare farà l'amore una leggo il messaggio entrambi rinviato il Presidente dalla Repubblica alla presidenza dal quattordicesimo congresso nazionale dalla CGIL ringrazio i delegati al quattordicesimo Congresso nazionale dalla Confederazione generale italiana del lavoro per il messaggio
Che mi hanno inviato in apertura dei lavori un saluto che ha particolarmente apprezzato per il riferimento al mio impegno a garantire la dall'unità nazionale per la promozione dalla coesione sociale
La funzione di un grande sindacato come la CGIL è essenziale nello sviluppo della vita democratica del Paese ne costituisce un fattore fondamentale per l'edificazione la conservazione di uno Stato
Che nello spirito dei principi aveva costretto dalle norme dalla nostra Costituzione
Pone in cima ai suoi valori la tutela del lavoro la promozione di effettiva e concreta solidarietà anche territoriale la crescita culturale
è stata sempre via ferma convinzione che l'azione dalle parti sociali
Pur nella salvaguardia di forme di contrapposizioni che provavano piena cittadinanza la l'ordinamento repubblicano possano trarre grande giovamento da una pratica assidua del dialogo
La linea programmatica che la CGIL essi da affermando di non essere animata da alcuna pregiudiziale volontari produrre artatamente tensioni sociali
E richiamo alla funzione dell'Europa nel mondo esprimono un'altra concezione del ruolo del sindacato in una democrazia moderna
A tutti i delegati presenti a Rimini il mio cordiale saluto con un serve da un pugno di buon lavoro Carlo Azeglio Ciampi
Adesso vada a parare da Morena Piccinini segretario generale dalla Camera e dal lavoro di Madera subito andato interverrà Giampaolo Patta
Alcuni mesi
Stiamo registrando un fenomeno insolito anche per un'organizzazione come nella nostra che negli ultimi anni ha aumentato le iscrizioni in modo consistente quello di parecchie persone per lo più giovani che vengono nelle camere del lavoro non una consulenza a una richiesta di tutela
Ma semplicemente appositamente per iscriversi adesso per la prima volta alla CGIL
Ancora
Nella recente ricerca dell'Isfol ai lavoratori dell'artigianato alla domanda sul perché essi sono iscritti alla CGIL la risposta prevalente soprattutto tra i più giovani e oltre a uppercut tutela i diritti perché comunica valori sono due segnali importanti nella nostra organizzazione
Ma lo devono essere anche per tutte le indagini e ricerche che vengono condotte
Circa la crescente disaffezione alla politica alla militanza all'adesione alle forme di rappresentanza
Di fronte ad una politica sempre più mediatica veicolata dai salotti televisivi appare sempre più in controtendenza un'organizzazione sindacale che guarda negli occhi le persone
Ed esse percepisce quotidianamente problemi e consenso quelle stesse costruisce valori e strategie
Anche per questo la CGIL noi oggi siamo un grande enorme ostacolo a questa politica di governo per molti aspetti
è un ostacolo perché la coerenza espressa tra le analisi sulle vere finalità della destra e della Confindustria
E le posizioni di fermezza da noi assunte e sostenute da migliaia di lavoratori con una crescente partecipazione apportatori costruire un quadro unitario che molti davano per definitivamente rotto
E che grazie anche alle imponenti manifestazioni delle settimane scorse sta producendo risultati importanti come il contratto del pubblico impiego
è un ostacolo perché sotto molti aspetti la mobilitazione sociale appare l'unica credibile condivisa di fronte alla persistente difficoltà dell'opposizione politica
è un ostacolo perché la nostra perenne ricerca di strumenti di partecipazione reale di ogni singolo lavoratore o pensionato che contribuisce anche la crescita della coscienza critica è un modello talmente alternativo
Sì al populismo demagogico della destra che al leaderismo che tanti guasti ha prodotto anche a sinistra è talmente alternativo che crea preoccupazioni sia a destra che a sinistra
E sicuramente saremo ancora di più percepiti come un ostacolo e ne supremo essere ancora più orgogliosi
Se riusciremo come auspico anche in questo congresso nazionale a produrre quella sintesi unitaria per già abbiamo costruito in tanti congressi confederali e di categoria
Aprendo una fase nuova che dobbiamo capitalizzare per l'oggi e per il domani
Capitalizzare questa credibilità della CGIL secondo me significa darci un compito ancora più alto di quello che in tempi normali viene attribuito al sindacato
L'attacco così radicale ai diritti al lavoro e sul lavoro a praticamente tutti i diritti di cittadinanza rientra in un quadro molto organico di modello di società che si dispiega in tutti i campi
Dalla politica internazionale ed europea
All'uso della globalizzazione come esclusivo grande mercato dove lei accettò ogni processo di selezione darwiniana
In un'idea degenerata e di libertà i rapporti di forza di attacco quotidiano alla costituzione formale e anche a quella materiale
E in questo quadro che si ridisegna il nostro ruolo perché il mestiere del sindacato oggi come nella nostra storia è costruire un argine all'attacco ai fondamenti di uno Stato democratico
Non è un caso che è una delle prime esplicitazioni della politica di questo governo sia stata proprio sul sistema scolastico e formativo
Perché con la formazione si gioca il profilo moderno di valori decisivi della nostra società
I valori dell'autonomia della cultura dal sistema delle imprese della libertà di insegnamento e nel pluralismo culturale
è su questo terreno che si misura la moderna libertà perché non c'è libertà senza sapere sia per connettere un lavoro qualificato
Sia perché può assicurare una diversa qualità della vita e coscienza critica per giovani e meno giovani
E se c'è un tale attentato ad una delle più importanti libertà
Allora è pienamente coerente a questo disegno anche ahimè l'attentato alle forme di autonomia e alla stessa divisione di potere del no il primo Stato democratico e quindi l'attacco alla magistratura
L'attacco all'autonomia del Parlamento con l'esempio delle belle niente l'attacco all'autonomia dell'informazione
Dove ad una pericolosa estere vile autocensura di tanti giornalisti e testate si aggiunge la censura esplicita di governo che nega pure il senso della satira
La pericolosità dei provvedimenti economici e sociali è ancora più grave se inserite in questo disegno profondo di ristrutturazione di tutta la costituzione materiale
E si spiega anche la fretta nel mettere in cantiere tutto in pochi mesi per tentare e per rendere questo processo irreversibile
Per questo il nostro mestiere di sindacato oggi è molto più ampio
E a difesa ancora una volta degli elementi più profondi della nostra democrazia e in questo dobbiamo contestualizzare anche le iniziative di mobilitazione di queste settimane e nei prossimi mesi
Lo stesso riaffermare i valori della democrazia sindacale della validazione degli accordi da parte dei lavoratori oggi ha un significato ancora più alto di pochi mesi fa seppure appena pochissimi mesi fa imponente manifestazione dei meccanici qua la partecipazione di tutti rilanciata pesantemente questo tema ed essere un tema sempre più un valore costituente dell'azione sindacale
Per questo lo sciopero generale che pensiamo necessario sarà anche su una tappa di questo percorso molto più lungo e più profondo
Dicevo all'inizio come sia chiaramente percepibile un il rinnovato rapporto positivo con i lavoratori soprattutto i giovani eppure corda lenta ASI credo che questo la dica lunga anche su quanto dobbiamo ancora lavorare
Per non troppo onda mente sulla rappresentanza per superare realmente le difficoltà di questi ultimi anni
Che sia chiaro non attribuisco né alla concertazione né alla riduzione del conflitto
Quanto piuttosto ad una difficoltà ad adeguare le nostre politiche anche contrattuali a un mutamento profondissimo nel mercato del lavoro e nella prestazione di lavoro
Dobbiamo chiederci
Se tutto l'impianto sul lavoro sul rapporto lavoratore impresa del libro bianco nasce oggi solo perché c'è la destra che governa su dettatura di Confindustria o se c'è qualcosa di più profondo che lo agevolato
Anche noi dobbiamo riflettere sui guasti prodotti da una cultura serpeggiante da tempo che ha sempre di più valorizzato il lavoro dipendente ed entra questi il lavoro manuale
Che capitato all'autonomia delle collaborazioni come la possibilità di decidere di se stessi su un piano di parità con il committente salvo poi vedere sacche di speculazione di sfruttamento enormi
La sola pur necessaria azione di contrasto al libro bianco non basta per arginare questa cultura
Occorre cominciare a definire con maggiore precisione con una lettura nostra i caratteri veri della subordinazione quelli veri dell'autonomia nella gestione di un rapporto di lavoro
Non demandando lo certamente alla volontà delle parti come previsto il come chiede il padronato ma neppure prendendo criticamente una legislazione ormai vecchie su questi aspetti e ancora abbiamo rischiato io credo a tutti i livelli
Di attribuire al Progetto Smuraglia se fosse stato approvato un valore improprio del quale ora paghiamo il prezzo quasi che riconosce le tutele che ora non hanno e che dobbiamo continuare a chiedere anche attraverso la legge
Fosse tuttavia sufficiente non ci imponesse di affrontare fino in fondo il problema contrattuale
La disarticolazione interno ai luoghi di lavoro ci vede ancora spesso alla fase di analisi a volte di critica poco ancora nella contrattazione integrata l'unitarietà della strategia aziendale è chiara sempre anche in presenza di tanti rapporti di lavoro delle esternalizzazioni degli appalti interni
La unitarietà di strategia contrattuale e la ricomposizione dei diversi di sogni e opportunità
Nell'impresa per noi non è ancora prassi generalizzate diffusa
Spesso il tema delle titolarità contrattuali che è del tutto interno rischia di rallentare questo processo di ricomposizione
Ecco nei congressi di molte strutture è uscita forte la riflessione e l'impegno sull'esigenza di contribuire a determinare modelli organizzativi nell'impresa in cui prevalga un'estesa qualità del lavoro
è un altrettanto estesa responsabilità e autonomia nel lavoro
Sull'esigenza di contrastare un'organizzazione aziendale basato esclusivamente sulla valorizzazione e magari fidelizzazione anche con forti incentivi ma sempre di un ristretto nucleo di lavoratori
Considerando il resto dei lavoratori e lavoratrici manovalanza pura e precaria totalmente intercambiabile l'una con l'altra
Ecco significa questo
Che il luogo di lavoro deve assumere una nuova centralità con una contrattazione di secondo livello che sappia realmente ricomporre il ciclo ridando dignità sia nei trattamenti economici e negli aspetti normativi di diritti e delle condizioni di lavoro alle diverse professionalità anche se rientranti in diversi con una fionda contratti nazionali di riferimento
E anche su questo terreno che occorre riprendere una più forte relazioni unitaria quindi ripartire anche dal luogo di lavoro anche dal territorio una scommessa unitaria molto più alta
E naturalmente questo comporta anche una forte azione integrata tra le diverse strutture nostre per quanto ci riguarda a partire dai livelli locali
Per questi motivi
La confederali sta deve sempre essere aggiornata ed evolversi è un processo dinamico sapendo che non ha un punto finale di arrivo ma appunto è una evoluzione
Una confederali tacche non basta essere la rappresentazione di un'idea unitaria della politica dell'organizzazione anche quando suddivisa per settori ma sempre più appunto ricerca di azioni integrata la contrattazione tra politica confederale politica sette territoriale
Tra centro territorio nei diversi settori e quindi una fase nuova quella che andiamo ad aprire con questa con questo congresso sempre
Dovremmo avere l'indissolubile connubio tra l'attaccamento ai valori fino ad essere tacciati di conservatorismo sapendo che in questo è un complimento che ci fanno e non un'offesa
E grande grande capacità di innovare anche di sperimentare sui contenuti nella nostra azione quotidiana cogliendo l'evolversi dei bisogni per dare davvero un futuro di diritti per tutti
Allora intanto vi ricordo che gli ordini del giorno devono essere presentati entro le ore diciannove in questa giornata quindi di questa sera
La prima dalla conclusione dei lavori insomma fra io direi di mettere onorarli e quindi alle diciannove
Adesso abbiamo la farà la Giampaolo tagliata
File prenderà la parola Emilio Barbaglia al segretario generale
Nel decennio trascorso una quota del reddito dei lavoratori dipendenti
Si è trasferito alle altre classi sociali o allo Stato
I profitti sono cresciuti
Per via di una distribuzione degli incrementi di produttività sfavorevole ai lavoratori
La crescita del carico fiscale diretto e indiretto sulle retribuzioni e sulle pensioni
Ha contribuito a quel calo del potere d'acquisto reale di cui parlano le statistiche soprattutto la vita quotidiana
Ingenti inoltre sono stati i tagli alle spese sociali e agli investimenti pubblici
L'adesione dell'Italia alla moneta unica si è basata quasi esclusivamente su questo sforzo enorme dei lavoratori e dei pensionati
Non abbiamo sviluppato una iniziativa sufficientemente autonoma è adeguata
Per contrastare questa mancanza di equità
Non si sono superate le contraddizioni tipiche dell'Italia
Il divario tra il Nord e il Sud non sia ridotto
La struttura produttiva resta caratterizzata da micro impresa e molto lavoro nero
Le spese in ricerca già esigue sono persino diminuite
Sì è così indebolita la presenza nei settori tecnologicamente più avanzati e siamo più esposti alla competizione sui costi con Paesi molto più arretrato
La struttura dell'occupazione ha registrato un aumento del lavoro irregolare e precario
è una riduzione significativa del lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno
E nonostante l'Italia sia in Europa il quarto Paese per popolazione
Sopra la media europea per PIL pro capite è uno dei più importanti Paesi esportatori
Conferma la propria arretratezza quanto a tasso di occupazione femminile e giovanile retribuzione dei lavoratori spesa per lo Stato sociale
Occupiamo ancora agli ultimi posti in quanto a spesa sociale per i giovani e servizi sociali
E per la spesa sanitaria e l'istruzione
Siamo proprio ultimi invece nella speso a favore dei disoccupati e per l'abitazione e contro l'esclusione sociale
Siamo di conseguenza ai primi posti in Europa per numero di cittadini che vivono sotto la linea di povertà
E abbandoniamo alla famiglia e quindi in realtà alle donne servizi che in Europa sono assunti dallo Stato
Come ben sapete sulla base di queste considerazioni
è stato costruito il documento lavoro Società cambiare rotta
Che ha proposto dalla CGIL un mutamento di linea rivendicativa
Con il proprio voto i nostri iscritti hanno deciso
è prevalsa la mozione diritti e lavoro in Italia in Europa
Mentre con gli oltre duecento mila voti a lavoro Società cambiare rotta gli iscritti affermano in CGIL
Un'area programmatica significativa e non residuale
Gli scritti hanno così deciso la linea e il pluralismo programmatico della CGIL e dei prossimi anni
Pluralismo creare programmatiche che non intendono però convivere come separati in casa
Che intendono confrontarsi apertamente e nello stesso tempo garantire un governo unitario dell'organizzazione e l'efficacia dell'iniziativa dei lavoratori che rappresentiamo
Con questo spirito abbiamo preso atto che durante il lunghissimo iter congressuale
Si è prodotto un nuovo quadro internazionale e nazionale
Che ha inciso e in qualche caso profondamente sull'oggetto stesso della nostra discussione
L'undici settembre e gli avvenimenti di guerra che ne sono seguiti confermano l'esistenza nel mondo di un'unica superpotenza
E decide in solitudine su problemi che riguardano tutta l'umanità
Dall'inquinamento alla proliferazione degli armamenti alla guerra
Lordo in profonda crisi
Svolge un ruolo subordinato
Come subordinato e aggressivo su scala planetaria appare il ruolo della NATO
Il ruolo aggressivo che la prima potenza mondiale è ancora più pericoloso perché fondato sulla pretesa di asportare imporre i propri valori e il proprio modello politico e sociale al mondo
è inaccettabile
Che sei miliardi di persone siano in attesa di sapere da Bush in quali Paesi gli Stati Uniti proseguiranno la loro guerra la Somalia le Filippine la Corea del nord dell'Iraq
La CGIL
Non ha condiviso l'invio delle truppe italiane in Afghanistan
I bombardamenti hanno provocato come prevedibile grandi distruzioni in un Paese già martoriato a Bin Laden non è stato trovato
E la rete terroristica sparsa in decine di Paesi non è stata intaccata e continua a rappresentare un grave pericolo
Il terrorismo troverà sempre acqua i cui lottare
Se non si troveranno soluzioni ai grandi squilibri presenti nel mondo che condannano alla miseria miliardi di persone
Dobbiamo esigere a maggior ragione il ritiro immediato delle truppe italiane da un'avventura che proseguirà chissà dove e per quanto tempo
I Paesi occidentali Europa compresa
S'erano tutta la loro ipocrisia davanti alla tragedia e all'orrore del conflitto scatenato lasciano i ragazzi e le ragazze di un popolo umiliato combattono con i sassi contro i carri armati o piuttosto che accettare una condizione insopportabile scelgono di anni e intarsi
Dov'è finito lo spirito umanitario delle potenze occidentali
Perché queste potenze altre volte sollecita e sono sordi alle richieste angosciate di Arafat per l'invio di truppe l'interposizione
Il libero mercato globale non ha prodotto un tasso di sviluppo superiore a quello degli anni ottanta
La globalizzazione aumentar Tolle diseguaglianze tra Paesi ricchi e Paesi poveri e tra le classi sociali negli stessi Paesi ricchi come negli Stati Uniti dove l'un per cento più ricco della popolazione allo stesso reddito netto complessivo del quaranta per cento più povero
Il libero marca mercato mondiale ha provocato gravi squilibri pensiamo alla Russia
All'Estremo Oriente asiatico all'America latina con l'Argentina all'Aprica che sprofonda in una situazione sempre più drammatica
Enorme massa finanziaria in circolazione priva di alcun rapporto col valore reale della produzione e totalmente libera nei movimenti sta provocando
Una crisi che potrebbe rivelarsi grave
Mentre si annuncia un duro confronto economico tra Europa e USA e che nell'attuale quadro liberista rischia di essere pericoloso
Particolare preoccupazione desta il fatto che segnali di ripresa economica americane avvengano per l'aumento delle spese militari mentre si taglia il prelievo fiscale sui diritti e si riducono le spese sociali
Le organizzazioni sindacali internazionali
Che hanno alle proprie spalle una storia antica di mobilitazioni che sono stati alla base del progresso dei lavoratori in tutto il mondo
Devono rilanciare un movimento mondiale dei lavoratori con al centro la pace e la critica l'attuale modello di sviluppo economico e per la conquista i nuovi diritti dei popoli e dei lavoratori
Dobbiamo ritrovare lo spirito le grandi lotte per la conquista delle otto ore del suffragio universale
Dobbiamo batterci perché la sorte del mondo venga deciso da tutte le nazioni era tutti i popoli sulla base di condiviso i principi di coesistenza pacifica internazionale
Abbiamo dato come CGIL alcuni segnali importanti in questa direzione
La nostra presenza a Porto Alegre
E il nostro impegno a sostegno della raccolta e la firme delle firme per la Tobin tax
E dobbiamo iniziare il nostro nuovo impegno internazionale dall'Europa
Il cui modello sociale frutto di oltre un secolo di lotte dei lavoratori rischia di essere travolto nella globalizzazione liberista
Il rafforzamento di questo modello sociale potrebbe consolidarsi quale riferimento mondiale alternativo al liberismo dominante
Dobbiamo cogliere l'occasione della scrittura della Costituzione europea
Per consolidare e andare oltre la Carta di Nizza affermando il peso del lavoro e di diritti essenziali ed universali di cittadinanza europea
E conquistare un governo democratico di quella parte crescente di poteri già trasferiti o da trasferire dai singoli Stati all'Unione Europea
Il governo italiano
E visto a livello internazionale con diffidenza
Soprattutto per l'evidente conflitto d'interessi
Tra il Berlusconi presidente del Consiglio Berlusconi presidente della Fininvest
Ripeto rilevante nel governo di Gianfranco Fini di un partito razzista quale quello guidato da Bossi
I provvedimenti del Governo
Tesi a modificare la legislazione vigente per intralciare un processo in corso
E potrebbe concludersi con la condanna di Berlusconi e di altri esponenti di rilievo di Forza Italia hanno causato scandalo a livello internazionale
Come ripulsa genera
La decisione di comandare le navi della Marina Militare contro quei poveri immigrati la cui unica colpa è quella affrontando anche drammatiche peripezie ricercare da mangiare un futuro per sei per la propria famiglia
è preoccupante la nostra assuefazione
Ci siamo trasformati un po'gli spettatori allibiti
Ma un po'passivi
Pur sapendo che nello scontro tra magistrati e governo sono in ballo principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale
Quali la separazione dei poteri e l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge
Pur sapendo che coloro che arrivano a usare nei confronti dei più poveri tra i lavoratori quali gli emigranti hanno una visione dei diritti della democrazia e della civiltà che ci riguarda ci riguarda tutti
Non riusciamo a indignarci e a manifestare apertamente la nostra indignazione
Manifestazione aperta che dobbiamo prima che al resto del mondo alla nostra dignità dei cittadini
Confindustria Berlusconi hanno sottoscritto a Parma un patto strategico di grande respiro
Portato avanti da un governo che usa la legittimazione elettorale
Per ridurre altri elementi essenziali e costitutivi di una democrazia quale la dialettica il conflitto fra gli interessi complessi e diversi la nostra società
Elementi essenziali del patto costituzionale di questo Paese
Confindustria governo vorrebbero la nuova costituzione
Fondata sulla proprietà privata sulla libera impresa ai diritti individuali subordinando a questi i diritti fondamentali di cittadinanza la centralità è il valore sociale del lavoro
L'uguaglianza e la solidarietà avrebbero nella migliore delle ipotesi uno spazio marginale subordina
Uno Stato quindi leggero garante del pieno dispiegarsi dell'iniziativa individuale e per di più frammentato da un federalismo che sconfina nel secessionismo
Fondato sull'iniziativa privata anche per la gestione di rilevanti servizi pubblici e sociali
Berlusconi ha garantito che realizzerà il proprio programma senza fretta col passo del maratoneta di cellulite usando il tempo di tutta la legislatura
Il libro bianco e l'intervento sull'articolo diciotto unitamente alla devolution sono coerenti con lo svuotamento sostanziale della prima parte della Costituzione
Il nuovo modello di relazioni sindacali qualora passasse l'impostazione di Maroni ridisegna profondamente il rapporto fra legislazione sociale contrattazione collettiva il contratto individuale
Assegnando al contratto individuale un ruolo tanto importante da provocarne un mutamento della natura dello stesso sindacato italiano
Avremo se passassero gli interventi avanzati dal Governo lavoratori con pochi diritti e tutele collettive
Lasciati alla mercé di un padronato che accresce il proprio potere discrezionale
Per ottenere questi risultati storici Confindustria a Parma e il governo dopo hanno operato per rompere le confederazioni sindacali
Abitando nella CGIL l'ostacolo da rimuovere
La Confindustria in particolare non potendo più agire sulla svalutazione della moneta sceglie di accrescere i propri profitti valutando le retribuzioni dei lavoratori le pensioni e la spesa per il diritto alla salute all'istruzione
Di qui la ripresa dell'attacco al sistema pensionistico italiano e dell'interesse confindustriali allo sviluppo del welfare locale visto soprattutto come occasione per consegnare al mercato e quindi alle imprese segmenti importanti dei servizi pubblici
L'universalità dei diritti non può essere messa in discussione
La differenziazione territoriale riguarda le politiche gli strumenti modelli organizzativi no i fondamentali costituzionali dei diritti di cittadinanza
Sbagliata una confusa potestà legislativa concorrente su temi fondamentali quali il lavoro la previdenza e l'istruzione
A seguito di un'errata concezione del federalismo rischiamo il dumping su fisco lavoro
Istruzione sanità fra regioni italiane che potrebbe portare a una inaccettabile differenziazione dei diritti di cittadinanza delle leggi a tutela del lavoro e allo svuotamento che la contrattazione nazionale
Mentre l'introduzione dei bonus soprattutto in campo sanitario assistenziale della istruzione aggiungerebbe alle differenziazioni territoriali anche quelle sociali con un accesso ai servizi fondamentali differenziato in base al reddito
Lo Stato dovrebbe al contrario garantire la perequazione fra i territori forti e quelli deboli
Soprattutto in un Paese come il nostro dove coesistono alcune tra le regioni più ricche d'Europa con alcune tra quelle più povere
Dove le regioni più povere concentrano gran parte delle contraddizioni
A cominciare dalla disoccupazione femminile e giovanile intellettuale
Dalla carenza di investimenti e di moderne infrastrutture e dove per queste ragioni le famiglie detengono redditi che equivalgono alla metà di quelli posseduti dalle famiglie che vivono nel nord del Paese
Abbiamo discusso a lungo in questi anni e in questo congresso
Dal valore della concertazione dell'accordo del ventitré luglio
Il governo Berlusconi ha dichiarato chiusa la concertazione
Sostituendo la con un voto dialogo sociale
Al di là delle nostre diverse opinioni sulla concertazione che permangono credo si debba prendere atto che senza la concertazione e l'accordo del ventitré luglio cambia di natura
Pensiamo all'inflazione programmata
Che rischia di diventare in questo quadro una imposizione del Governo alle parti sociali
Diventando esplicitamente uno strumento per programmare la riduzione delle retribuzioni
Ricordo a tutti noi che ogni punto di differenza con l'inflazione reale equivale a una riduzione di otto mila cinquecento miliardi
Del reddito dei lavoratori dipendenti
Questo potere del governo sulla contrattazione non ha riscontro in nessun Paese europeo
Dobbiamo quindi decidere di impostare autonomamente
Fatti salvi i due livelli di contrattazione la nostra politica contrattuale prescindendo dalle scelte del governo
Sulla base del principio di difendere il potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni e distribuire equamente la ricchezza prodotta dal Paese
Abbiamo in Italia una spesa sociale più bassa della media europea
Non è vero che spendiamo più degli altri Paesi europei
Per le pensioni se consideriamo questa spesa al netto del TFR ed è significativo prelievo fiscale sui pensionati quasi inesistente in Paesi come la Germania
Dobbiamo puntare a un'estensione qualificazione della spesa sociale verso i giovani come avviene in Europa per istruzione abitazione di l'occupazione
Non dobbiamo aver timore di perseguire l'aumento delle entrate sequestro si realizza attraverso una riduzione delle differenze contributive una lotta all'evasione contributiva e lavoro nero
Dobbiamo correggere le differenze che sono state introdotte tra i giovani e gli altri lavoratori in maniera particolare l'eccessiva precarietà che caratterizza l'accesso dei giovani al lavoro attraverso il quale sta sviluppandosi un doppio regime tra generazioni
E rende incerta la prospettiva di vita autonoma dei giovani e che non è motivata da valide ragioni produttive
Ma come dimostrano le pretese modifiche del Governo all'articolo diciotto dalla ricerca di disporre nelle impresa e di una massa crescente di lavoratori con minori diritti si vorrebbe che coloro i quali hanno la sfortuna di accedere al lavoro attraverso forme precarie resti non ricattabili per tutta la vita
L'Italia è tra l'altro tra i Paesi dell'OCSE è quella nella quale capitali rendite utili sono meno tassata
L'unica tassa progressiva rimasta all'IRPEF e il governo si appresta a ridurne sensibilmente la progressione
La già avviata riduzione dell'IRAP mette in discussione prestazioni sanitarie e viene accompagnata dalla reintroduzione dei ticket
Il servizio sanitario per continuare a garantire le tradizionali prestazioni rischia di dover essere sostenuto dalla mutualità integrativa introducendo differenze significative fra lavoratori e lavoratori e tra questi e i pensionati e disoccupati
Attività dei governatori delle regioni si esercita troppo liberamente
Lasciamo dei varchi attraverso i quali troppi di questi usano risorse pubbliche per dividere il blocco dei nostri rappresentati
Nonché per cambiare la natura dei servizi pubblici
E per rendere più individuale e quindi meno protetto e garantito l'accesso ai servizi fondamentali
Il prossimo realismo dirigente della CGIL dovrà organizzare sulla base dei principi e degli orientamenti generali che questo congresso stabilita
Avere piattaforme su fisco e welfare locale capaci di partito far tornare nelle nostre mani l'iniziativa per garantire Pica cementa i principi di eguaglianza che sono alla base della cultura della CGIL non possiamo più agire di rimessa
La crisi della rappresentanza dei lavoratori nei partiti
E nelle istituzioni non è tema da affrontare in un solo partito e da una sola parte della CGIL
Tema che ci riguarda tutti perché riguarda tutta la sinistra
D'altra parte la CGIL la cui natura programmatica non è in discussione
Sette anzi è stata consolidata anche da questo congresso
Per i valori che la contraddistinguono e per gli interessi sociali che rappresenta non può certamente assistere alla crisi generale dei partiti della sinistra indifferente
Presi di cui rischia di pagarne le ricadute
Nessuno è la CGIL può ritenere positivo o addirittura per seguire l'isolamento la nostra organizzazione
Soprattutto quando sono in discussione diritti fondamentali conquistati nell'arco di un secolo
Ogni sforzo non è sprecato per conquistare con CISL e UIL L'Unità e allargare il fronte di lotta
Gli elementi di rottura che abbiamo registrato in questi mesi sono stati sofferti
E immediato è stato l'impegno per valorizzare anche i minimi elementi di unità con le altre organizzazioni
L'isolamento dall'altra CGIL è un obiettivo dei padroni e del Governo e non sarà mai il nostro
Ma se CISL e UIL ritengono
Non un vincolo l'unità sindacale
E arrivare alla sottoscrizione di accordi separati
La CGIL può legittimamente a ricorrere alla lotta
E anche allo sciopero compreso quello generale quando vengono messi in discussione diritti fondamentali dei lavoratori
E tanto più quando per ridurre questi diritti
La Confindustria si propone di emarginare la prima organizzazione sindacale di questo Paese
L'orizzonte del sindacato unitario è nella nostra storia
In nessun caso però esso può essere contrapposto alla dei pesata IVA dei valori e dei diritti fondamentali dei lavoratori
Noi abbiamo scelto liberamente di sottostare al merito sindacale nel costruire le nostre iniziative
Costringendoci a volte appatta cedere anche le ragioni del cuore
Tutti avremmo voluto tornare al Circo Massimo con la più grande manifestazione di lavoratori del pubblico impiego della storia di questo Paese
Ma ci siamo costretti una volta raggiunti i risultati soddisfacenti a sottoscrivere un accordo con questo governo che non amiamo e certamente non ci ama
Per tutte queste ragioni abbiamo sostenuto la FIOM
E sosteniamo la necessità di un'intensa stagione di confronto con CISL e UIL per arrivare a regole condivise e soprattutto per la validazione dei contratti
Che si applicano a tutti i lavoratori italiani che siano essi iscritti o no alle confederazioni sindacali
Queste regole non possono prescindere da una legge sulla rappresentanza sindacale delle RSU
Partendo da quella che il governo di centro sinistra abbandonato per strada ed a quella vigente per i lavoratori del pubblico impiego
Ma qualora il governo dovesse insistere nella lesione dei diritti fondamentali sapremo tornare a Roma e sono convinto che sia Iñaki de un rito e qualora possano in gioco diritti dei lavoratori comunque dovremo continuare a lottare e dimostreremo a questo governo che le televisioni non sono tutto perché i sondaggi non dicono tutto una grande organizzazione di massa come la nostra
A uomini e donne dappertutto e parliamo con tutti
E non sappiamo solo commentare sappiamo anche proporre e organizzare lo
Terminare
Il congresso questa lunghissima fase congressuale si avvia le sue conclusioni
Auspico
Che è il quattordicesimo congresso non si concluda come il precedente
E cioè con la riproposizione dei documenti iniziali per restano base programmata strategica del pluralismo e della Confederazione
I congressi che abbiamo alle spalle e soprattutto quelli regionali confederali e nazionali di categoria ci hanno consegnato conclusioni unitarie
L'invito che rivolgo a tutti noi
è quello di provare a concludere
Senza mettere in discussione le nostre opinioni di fondo e le nostre identità
Come l'attuale fase ci richiede con quella capacità di mediazione e di unità della quale i lavoratori sperano
Conclusioni unitarie non formali
Che ci permettano di costruire una nuova stagione della contrattazione e contro i provvedimenti del governo e per la pace
Proviamoci con serenità
Sapendo che comunque non è e non sarà in discussione l'unità e l'efficacia dell'azione della CGIL
Proviamoci per la nostra gente è per noi stessi abbiamo bisogno di segnali positivi
Allora la farà la Emilio Caballero segretario generale dalla scienza dopodiché parlerà Luigi Angeletti fan Savino Pezzotta in ordine
Compagne e cari compagni della CGIL
Due questioni scioglie oggi al centro del dibattito europeo
Il destino del nostro modello sociale
Il futuro della costruzione europea
Due questioni intimamente legate
E che entrambe assumono una particolare pregnanza e urgenza nel momento in cui l'Unione europea si accinge a realizzare una nuova tappa di portata storica
La riunificazione
Del continente
Attraverso l'allargamento dell'unione a numerosi Paesi e all'Europa centrale del resto e anche nel Mediterraneo
Tappa che obbliga a una ridefinizione delle politiche non meno che delle istituzioni in un tempo assai breve praticamente da qui al due mila e quattro
Il dibattito sul modello sociale europeo non è uniti esercizio intellettuale
Investe e determina i comportamenti e le scelte del governo nei governi e del padronato
Ridefinisce gli schieramenti politici e sociale dei in Europa al di là delle divisioni tradizionali
Mi pare anche cash o fornisca una chiave di lettura del confronto che vi oppone oggi al governo e alla Confindustria
I termini di questo dibattito sono chiari
Da un lato ci sono coloro
Chi nome in una
Ma l'intesa modernizzazione
Considerano che il compresso o delle garanzie sociali dei diritti delle politiche al Welfare
Che sia pure declinata in modi diversi
Costituiscono
Il tessuto comune di questo modello europeo
Io norma ai obsoleti superati
Vadano drasticamente
Limitati se non abbandonare
Dall'altro c'è chi come noi come la Confederazione europea dei sindacati sostiene che questo modello rappresenta non solo una e CPC Italia e l'Europa rispetto ad altre realtà dei Paesi avanzati ma anche un valore in sé da difendere ed a promuovere certo noi non neghiamo l'evidenza nella necessità di riforme e di nuove regole
Siamo troppo immersi nella realtà per non sapere
Sono necessarie visti i mutamenti profondi
Chi hanno investito è ancori investiranno radicalmente la con nomi l'economia e i nostri affetti sociali ma pretendiamo che queste riforme
Vengano introdotte
Nuove regole se necessario scritte tenendo ben presente la centralità per la salvaguardia dei diritti e della loro estensione a chi e sono molti i milioni in Italia e l'Europa ancora non è protetta e che queste riforme queste nuove regole siano il risultato dell'accorcerà stazione sociale e della contrattazione collettiva
In questo senso gli esiti del vostro confronto con il Governo e la coppia
Londra
I campi di Stato e di governo per i Paesi europei si riuniranno in quello che si chiama ormai il Consiglio europeo di primavera
Per determinare gli orientamenti di fondo delle politiche economiche del lavoro e sociali nell'Unione
Per gli anni a venire
Due anni fa di un analogo consiglio
Questa volta ha riunito a Lisbona
I capi di Stato e di Governo con ben
Allo stesso tempo
Le innovazioni necessarie nell'economia europea per renderla più contenuti vestiva in un mancato globale
E allo stesso tempo l'obiettivo della piena occupazione e di una più forte coesione sociale
Noi sottoscrivemmo a quella strategia basata appunto su un equilibrio ma le ragioni dell'innovazione e del cambiamento e quelle per lavoro e dei diritti
Alla vigilia di Barcellona c'è il rischio che questo equilibrio venga ho rotto
E che si veda di questa strategia
Solo la parte che si riferisce ad a liberalizzazioni ulteriori e del mercato alle riforme strutturali e alla deregolamentazione e non quella invece
Destinata a confortare le ragioni che le esigenze dello sviluppo e dell'occupazione
A maggior ragione dico io oggi proprio quando
La caduta della congiuntura economica internazionale
Apre rende più che mai urgente la necessità di politiche volontaristiche per il rilancio della crescita dello sviluppo e quindi delle condizioni necessarie per l'occupazione
In questo senso
Più che sorprende preoccupa l'iniziativa annunciata
Dal governo italiano da quello inglese da quello spagnolo
Per la presentazione di un documento comune a Barcellona che per quanto è dato capire dalle prime indiscrezioni si colloca proprio
Nella logica di una rottura di quell'equilibrio che noi abbiamo sostenuto e vogliamo continuare a dipende una risposta è necessaria quella che dare e qui in Italia quella che sfiderà in altri Paesi quella che tutte insieme intendiamo dare proprio a Barcellona
Il quattordici di marzo convocando grazie alla generosa l'iniziativa dei sindacati e spagnoli una grande manifestazione di massa per lo sviluppo per il lavoro e per i diritti a quel Tavani prestazione che fa seguito alla grande che abbiamo realizzato Brusca di dicembre solo cento CGIL CISL UIL non faranno mancare il loro contributo e la loro partecipazione
Cari compagni e cari compagni da qui al due mila e quattro
Un'altra importante scadenza
Si materializzerà come voi sapete nel dicembre scorso all'Häcken
Si è deciso di dare vita a una convenzione si dovrà preparare
Gli ultimi partito ampio e offerto le modifiche da introdurre nella Unione Europea nelle sue politiche nelle sue istituzioni
Noi abbiamo fortemente voluto questa convenzione
E abbiamo anche ottenuto di potervi prendere parte sia pure a titolo di osservatori
Il momento è quindi venuto
Di far valere le nostre idee le nostre rivendicazioni e di sostenere questi queste rivendicazioni
Con la più vasta partecipazione possibile dell'insieme del movimento sindacale di tutti i nostri paesi
Le nostre proposte si possono riassumere nelle seguenti innanzitutto c'è un bisogno di riequilibrio
Riequilibrio tra il governo della moneta
Oggi il solo potere pienamente federale in Europa e l'esigenza di un governo comune di un coordinamento delle politiche economiche e di sviluppo divertimento al pari lavoro
In questo senso sono state avanzate recentemente anche delle proposte interessanti da parte dal presidente della Commissione Romano Prodi
Noi esprimiamo l'esigenza che a Franco del governo della moneta ci sia anche un contropotere
Capace di indicare le strategie di sviluppo della politica economica dell'occupazione e sociale in Europa
Un secondo punto forte per noi e lo voglio ricordare proprio oggi quando succedeva Roy i dieci anni della firma del Trattato di Maastricht
L'Unione europea non può esaurirsi nel mercato e nella bolletta
L'Unione Europea per noi è un progetto di società
E quindi l'integrazione della Carta dei diritti fondamentali di Nizza nel nuovo testo costituzionale dell'Unione europea e per noi un'esigenza irrinunciabile
Occorre che i lavoratori e i cittadini che riconoscano pienamente nella costruzione europea a partire dal riconoscimento di questi diritti
Carta peraltro che noi vogliamo non solo inserita nel documento fondamentale dell'Unione ma anche migliorata e approfondita in alcune sue parti
Che attengono ai diritti sociali
E perché non ricordarlo anche all'esercizio dei diritti sindacali
Che oggi non sono agibili pienamente nella dimensione transnazionale europea laddove si sviluppano ormai sempre di più i conflitti sociali
E ancora
Noi pensiamo
Che un'Europa sociale non potrà mai pienamente materializzarsi senza un'Europa pienamente democratico
Fondata su istituzioni certo più efficaci nella presa di decisioni e per noi occorre che la maggioranza qualificata divenga la regola nelle decisioni del consiglio dei ministri
E ancora
Una costruzione istituzionale dove la Commissione e il Parlamento mantengono un ruolo centrale contro ogni rischio di deriva in una è pura e semplice cooperazione intergovernativa
E ancora
Un'Europa che sia capace di darsi un profilo politica
E che quindi si proponga con le scelte e gli strumenti necessari come Urso oggetto sulla scena internazionale
Si è parlato molto nel vostro congresso di globalizzazione
Ora la questione che si pone mi pare è quella di come introdurre a livello mondiale e una capacità di governo di questo processo
Come abbiamo sostenuto a Porto Alegre a New York per globalizzare la giustizia sociale e i diritti
Un'europa un'unione europea
Che comporti il suo modello sociale
Che difenda la sua diversità che il fondo e sulla sua storia sulla sua cultura il suo ruolo internazionale
Può essere
Una elemento fondamentale di riferimento per questa strategia di democratizzazione della globalizzazione e per introdurre le regole indispensabili sociali
Sul piano internazionale
L'Unione europea non è quindi un'appendice secondaria di un processo di globalizzazione
è una realtà che in sé almeno potenzialmente contiene le risposte
Le risposte democratiche e sociali necessarie
Per fare dalla globalizzazione una realtà al servizio non di pochi ma di tutti dello sviluppo non di pochi Paesi materie assieme di tutti i Paesi questo è un punto credo che dovremo discutere e chiarire anche col movimento no-global
In Young dialogo necessario è indispensabile che intendiamo promuovere anche a livello europeo
Compagnie e compagni sono molto d'accordo con quanto ha detto Sergio Cofferati nella sua relazione a proposito del nostro movimento
E della necessità di dare maggior forza alla Confederazione europea dei sindacati comprese
Le sue federazioni di categoria
E sono ancora
Più volentieri raccordo col Sergio perché sono che le sue idee le sue proposte sono condivise dal CIS web
Abbiamo del resto già cominciato
A lavorare in questa direzione
Una prima delega di sovranità è già stata data la Confederazione europea e le sue federazioni di categoria
è quella di avere a che ci ha permesso di negoziare i primi accordi quadro con il padronato a livello europeo
Solo di tempo parziale sui contratti a durata determinata sui congedi parentali
E che ci vede oggi a Brussel al tavolo della trattativa per la regolazione del telelavoro e per garantire l'accesso di tutti i lavoratori e lavoratrici alla formazione permanente
O che ancora ci vedrà nelle prossime settimane e discutere
Sulla base di un documento proposto dalla Commissione come affrontare e gestire i processi di ristrutturazione di cambiamento industriale in Europa
Questa delega di sovranità questi primi sport l'iniziativa europea del sindacato
Piano anche permesso di analizzare un primo coordinamento delle politiche contrattuali
Questione che sarà sempre più d'importanza vitale soprattutto in presenza dell'unione monetaria
E ancora ci ha permesso di costruire nuovi spazi di iniziativa e di intervento del sindacato nelle imprese cominciando dalle grandi imprese transnazionali attraverso la costruzione dai comitati aziendali europei e ora che questa direttiva è stata trasposta anche nella legislazione italiana
è legittimo attendersi che il sindacato italiano la sfrutterà fino in fondo insieme agli altri sindacati europei per completare il reticolo dei comitati aziendali europei che rappresentò però un elemento di forza della costruzione del nostro movimento
Fare compagnia cari compagni non c'è quindi discontinuità tra le azioni a livello nazionale quella a livello europeo ma intreccio e interdipendenza
Il potere contrattuale del sindacato
La sua grande influenza sociale che malgrado tutti i colpi ricevuto resta alta e forte nei singoli Paesi sarà ancora più forte se sapremo Prodi
Darla nella dimensione europeo sono così faremo un passo decisivo verso quell'Europa sociale del lavoro e dei diritti che è da sempre il nostro obiettivo può congresso
Allora
Informa il congresso che alle ore quattordici presso la Sala Blu ci sarà una iniziativa dall'Unione degli studenti e dall'Unione degli universitari l'iniziativa il titolo partecipazione
Bel movimento studentesco ovviamente
Siete invitati a partecipare qua Fabrizio Sala Blu
Bene diamo adesso la parola a Luigi Angeletti segretario generale dalla Williams
Creare compagna cari compagni vi ringrazio di questa opportunità di quest'invito
Al vostro congresso
Al quale ovviamente porto il saluto della UIL
E soprattutto vorrei portare dei
Pareri delle nostre opinioni su alcune questioni
Che noi consideriamo importanti essenziali non solo del nostro compito del nostro lavoro di sindacalisti ma anche della possibilità concreta di aprire un rapporto veramente unitario tra CGIL CISL e UIL
Noi crediamo che occorra dire con grande chiarezza
Hanno gli stessi ma soprattutto ai lavoratori che cerchiamo di rappresentare
Quale deve essere il rapporto tra le organizzazioni sindacali e le istituzioni politiche
Noi riteniamo che questo rapporto
Questo
Difficile
Confronto fra le organizzazioni sociali
Il potere politico
Sia già
Cambiato
Pensiamo che cambierà
In maniera molto più significativa nel prossimo futuro
Il nostro sistema politico
è cambiato
Noi abbiamo un sistema politico fondato soprattutto sul confronto tra due schieramenti
Quindi un sistema politico bipolare
Il sistema elettorale ha dato stabilità ai governi
Quindi noi ci dobbiamo misurare
Con un sistema politico fondato sul bipolarismo e sulla stabilità
Stiamo diventando un paese normale
Non abbiamo più solo una moneta
Unica
Che unifica
Economicamente
I lavoratori i cittadini d'Europa
Noi siamo all'inizio di un percorso che unificherà
Le istituzioni politiche europee
Il nostro sistema politico sì adeguerà
Nel modello ai sistemi politici prevalenti in Europa
Quindi un Paese
Normale nell'accezione che comunemente si dà a questo termine
In un Paese normale noi riteniamo che finirà anche quella leggenda
Ci ha molto
In seguito in tanti decenni
Che prevedeva che in un sistema politico basato su coalizioni risorse fragili su governi assolutamente instabili tant'è che sono sono cambiati una cinquantina
La politica del sindacato le iniziative del sindacato fossero
Alquanto decisive per la stessa sopravvivenza dei governi quindi per lo stesso equilibrio politico del Paese
Questa leggenda alla quale io francamente non ho mai creduto ma
Ho percepito estere invece molto creduta nell'opinione pubblica e anche tra i lavoratori sicuramente finirà
E in un paese normale
I governi non cadono nelle piazze
Neanche quando le manifestazioni vengono programmate da grandissime organizzazioni sindacali che rappresentano la maggioranza dei lavoratori dipendenti
Nei Paesi normali i governi vengono decisi dai cittadini
Secondo la regola ogni testa un voto
Aggiungo questa però è una mia riflessione personale
Io penso che anche i partiti
I singoli schieramenti politici
Che dovessero cambiare i gruppi dirigenti nelle piazze
Non hanno un grande destino non hanno un grande futuro
E tutte queste e tutti questi cambiamenti
Cinture con a riflettere su come il movimento sindacale deve confrontarsi e scontrarsi con i governi come questo quando perseguono degli obiettivi
Che sono chiaramente lesivi degli interessi dei lavoratori che noi rappresentiamo
Io ritengo che
La vittoria o la sconfitta
Delle nostre battaglie
Nei confronti delle dei governi
Dipenda dalla quantità di consenso
Di consenso
Non puramente dei rapporti di forza
Che invece possono essere legittimamente esercitati contro le naturali controparti
Ma il consenso dei lavoratori dei pensionati dei cittadini
Il vero
Obiettivo
Della nostra iniziativa così come lo è dell'iniziativa del governo
E chi
Ottiene più consenso vince
Questo credo che il governo
Lo sa perfettamente
Noi abbiamo un Presidente del Consiglio che su questo tema
Si è Nora dimostrato imbattibile
Non a caso l'unico commento che ha fatto
Riguardo alle nostre lotte
Che come è noto e come noi sappiamo benissimo riescono molto bene
Alle a definire l'incerto contenuto sociale ma chiaramente connotate
Politicamente
Non lo ha fatto per ingenuità
E non lo ha fatto nemmeno come uno sfogo
Il motivo
Lo ha fatto con un chiaro calcolo
Quello di cercare di convincere l'opinione pubblica che noi non ci stiamo battendo per difendere la dignità e gli interessi e i diritti di milioni di persone
Ma noi ci stiamo battendo perché siamo stati a questo governo
E se
Questa divenisse l'opinione prevalente nel Paese
Noi avremmo già appena
E non ci saranno scioperi generali in grado di rovesciare questa situazione
Vedete noi abbiamo ragione
Perché il governo
Ha fatto un provvedimento
Non contro i sindacati
Ma contro i lavoratori
Non ha attaccato CGIL CISL UIL attacca Aldo milioni di persone
E cerca di spiegare tutto questo non è vero
Balbetta quando
Deve trovare le motivazioni che giustificano quel provvedimento sull'articolo diciotto
Ma noi sappiamo benissimo una cosa
Che sicuramente non ci saranno centinaia di migliaia di licenziamenti questo lo sappiamo pure noi
Ma dal momento in cui quel provvedimento dovesse diventare esecutivo è legge dello Stato
Milioni Dinoi
Si sentirebbero indifesi
Milioni di noi percepirebbero che dentro i posti di lavoro
L'impresa degli imprenditori esercitano possono esercitare un dominio
Un dominio sulle persone
Perché vogliono Petter ci paura
E la e la paura il pentimento che precede la sconfitta
Non basta non è necessario licenziare le persone
Basta fargli capire che lo si può fare impunemente e senza giustificato motivo perché quelle persone siano escluso pochi errori
Nel fine le condizioni di chinare la testa e di non poter difendere neanche ciò che è giusto
Questo è ciò che a noi non piace
Ed è il vero motivo della battaglia che stiamo facendo
Questo significa democrazia
La democrazia equilibrio di poteri il fatto che in un paese non esiste nessuno che possa esercitare un potere in maniera insindacabile incontrollabile
E questo deve avvenire anche dei posti di lavoro perché sui posti di lavoro ci sono dei cittadini non dei sudditi
Questo è il senso della nostra battaglia
Siccome noi abbiamo ragioni
I noi abbiamo la profonda convinzione che questa ragione la stessa gang percepiscono la stragrande maggioranza dei lavoratori dei pensionati dei cittadini degli elettori di questo Paese
E noi dobbiamo conquistare questa convinzione
Non è difficile basta farli riflettere
Basta avere la capacità di fare di spiegare quante mistificatorio le motivazioni che il Governo e la Confindustria adducono per cancellare quest'articolo
E quando questa convinzione sarà diffusa noi avremmo vinto
Perché il governo si può illudere di governare contro i sindacati
Non può governare contro l'opinione della maggioranza degli elettori e dei cittadini
Ed è questa la vera partita in gioco
Vedete per questa è una lavoro difficile molto più difficile molto faticoso perché abbiamo di fronte un Governo forte
Molto più forte di tutti quelli che abbiamo conosciuto molto più forti di noi
E certe volte all'ansia di dimostrare questa porta
E quindi
Bisogna avere anche una sufficiente intelligenza per capire quando come si può vincere soprattutto in un caso come questo dove le nostre ragioni sono al di sopra come si dice veramente di ogni sospetto
Vedete io un compagno
Della UIL che dal mese di ottobre ogni volta che mi incontrai siccome incontra frequentemente mi dice scusa ma quando facciamo questo sciopero generale
No non applaudite perché non c'era motivo
Allora a un certo punto
A un certo punto gli otto raccontato
La non la leggenda la storia di come il la Repubblica Romana perse la più sua più grande battaglia contro Annibale
C'era un console Quinto Fabio Massimo che stava logorando l'esercito gli Annibale con continue scaramucce e indi riduceva ogni giorno
La sua potenza militare
Il Senato invece era frettoloso era ansioso di sbaragliare Annibale e di liberarsi di questo incubo di questo pericolo
Cambiamo il console mise un certo Terenzio Varrone
Il quale raduno un esercito che era il doppio di quello di Annibale
Numericamente il doppio
Ma tale era la sua ansia di fare questo scontro frontale
Che ovviamente cadde nel disegno di Annibale e accettò uno scontro frontale sul terreno che Annibale aveva scelto quando Annibale aveva deciso i risultati si sanno
Un esercito che era la meta
Di quello di Romani
Distrusse letteralmente l'esercito romano
E la Repubblica dovette aspettare molti anni per prendersi una rivincita in una vicino alla alla Rebuffa alla
A acclama
Ecco io credo che noi
Non dobbiamo
Non dobbiamo
Fare delle battaglie nei quali gli altri scelgono il luogo l'ora e le modalità
Io ritengo che l'obiettivo fondamentale del nostro confronto con il governo
Sia quello di dimostrare
Che questo governo ha fatto un errore
Ha fatto uno sbaglio
Accettato chiamiamolo benevolmente un suggerimento da parte della Confindustria
Ed è questa la vera motivazione del provvedimenti che noi cerchiamo di contrastare
E di fronte a questa situazione
Noi abbiamo il dovere di cercare tutte le sparate per vincere
Non per dimostrare che stiamo disaccordo questo lo sanno già tutti
Noi abbiamo il dovere di usare la nostra forza le nostre risorse la nostra intelligenza per vincere usando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione ivi compresi gli scioperi generali le manifestazioni inventando anche a qualcuno di nuovo
Se fosse necessario
E personalmente penso che non ci dobbiamo rassegnare mai
Io non ci credo che il governo avrà la forza la fine di varare una legge ma se questo dovesse avvenire
Personalmente non intendo rassegnarmi il credo che sarebbe utile prepararsi a quel punto anche ad organizzare un referendum per dimostrare che la maggioranza dei cittadini ha un'opinione diversa da quella del Governo
Vedete
Io credo che
Noi
Abbiamo bisogno
Noi abbiamo bisogno
Di discutere
Ciò che
Un sindacato
Confederale
Che non voglia perdere questa sua colluttazione
Debba poter fare nei prossimi anni
Perché il rischio più forte l'avversario che io considero più pericoloso
Quello rappresentato da quel modello culturale economico sociale
Propagandato dalla Confindustria
In base alla quale
Noi abbiamo un solo futuro
Per diventare competitivi
Che è quello di poveri
Di fare una competizione folle non solo ingiusta socialmente ma folle dal punto di vista della sua prospettiva economica
Riducendo tutti i costi sociali i salari le condizioni di vita è ovviamente anche i diritti
Inevitabilmente anche i diritti
Perché
La scelta che ha fatto una parte
Del nostro mondo imprenditoriale e quella di non poter più competere
Con lui i suoi competitori europei
E vuole competere con quelli che stanno molto peggio di noi
E siccome hanno questa visione regressiva del Paese dell'economia delle condizioni sociali di questo Paese ovviamente cercano tutte le strade per travolgere CE condizionarci e soprattutto alla fine
Farci tornare sul serio indietro
Noi abbiamo bisogno di un sindacato che sia all'altezza di questa sfida
Io non faccio francamente grande affidamento
Ah dalle agli esterni a CGIL CISL UIL
E non credo non so se ha ragione Sergio a dire che non abbiamo bisogno di una grande di una forte rappresentanza politica
Trascuro la mia opinione sulla questa sulla parola necessità
Penso che il mio comunque non c'è
E non vedo francamente nulla
Nel nostro Paese se non questa porta che noi rappresentiamo questa cultura questa milioni di persone di aspettative disperante di desideri di forza
Per battere questo disegno
Noi dobbiamo essere uniti non perché veniamo attaccati
L'unità fatta per difenderci
è indispensabile tante
Ma è come una relazione occasionale
Non si sa se avrà un futuro
Noi abbiamo bisogno di unità
Perché questo Paese e tutti i lavoratori che ci sono
Hanno bisogno di un progetto politico sociale ed economico
Che si fondi sul valore del lavoro
Sulla considerazione chiara che non c'è futuro non c'è modernizzare questo Paese farlo crescere aumentare la sua ricchezza la sua possibilità di competere e di restare tra Paesi più ricchi e più influenti del mondo
Senza sai i lavoratori e senza il lavoro contro i lavoratori e con la valutazione lavoro questo Paese non può che regredire
E diventerebbero Vanni tutte le nostre battaglie
Perché perderemmo e faremo perdere dal teschio opportuni gli alterati
Noi abbiamo bisogno di un sindacato che sappia trasmettere questa cultura che sappiano trasmettere questo compensi mento che in Italia la vera risorsa è il lavoro
Che bisogna puntare alla qualità del lavoro ha la sua importanza la sua abitazione non perché lo dicono i sindacalisti
Che come nodo francamente
Partito ricadute poi non frega molta nessuno
Ma perché Cuesta e la vera condizione in cui si trova un Paese come il nostro
E nel ventunesimo secolo se è vero che l'economia immateriale prenderà il sopravvento sull'economia materiale se è vero che la diffusione di rito Benedet to GE cambia il lavoro
è vero anche un'altra cosa che cambia il rapporto tra il capitale e lavoro a vantaggio di quest'ultimo
Ieri la nuova economia la cosa più importante la conoscenza e la conoscenza risiede non nelle macchine e neanche nelle banche risiede dentro la testa di milioni di persone e se un Paese vuole crescere
C'è un Paese vuole svilupparsi non può che puntare sulle persone che è quel testo è il vero futuro abbia un paese come l'Italia ma se non lo diciamo noi chi lo dice
Se noi scisma arriviamo in questo compito storico in questo secolo chi
Da dove nascerà questa questa porta questa richiesta
Ho speriamo solo che l'Europa ci governi
O che la costruzione Rovea deve essere semplicemente una cosa alla quale noi aderiamo
Magari per disperazione e non un processo nel quale noi siamo capaci politicamente economicamente socialmente di contribuire per fare una grande Europa
Un'Europa dimensione nostra che porti anche i nostri valori
Questo è il modello di sindacato che abbiamo di cui abbiamo bisogno allora possiamo discutere da regole
Possiamo discutere la necessità di fare anche una regola sulla rappresentanza che sia però solo una regola sulla rappresentanza non non una legge sugli indagati su come devono fare i sindacati
Questo possiamo fare tutto ma dobbiamo avere dentro la nostra testa l'idea di che tipo di sindacato ha bisogno il Paese
Noi vogliamo un sindacato riformista un sindacato che sappia coniugare Sempre
La garanzia con lo sviluppo i cambiamenti con la tutela della dignità delle persone che sappia sempre coniugare
E non smarrire mai
Il fatto che la libertà e la giustizia sociale possono e debbono con camminare congiuntamente
Che ogni qual volta si preparano gli davo ad un ritardo
Questo è il tipo di sindacato che noi pensiamo questo Paese ha bisogno
Noi ci proviamo
Ma ovviamente sappiamo che se ci provassimo tutte e tre assieme il successo avrebbe una grande possibilità di atterraggio
Questa è la nostra vocazione unitaria
Speriamo ovviamente che possa essere
Un piccolo contributo al vostro dibattito congressuale dell'ingrato
Alcune
Alcune informazioni la commissione Politiche elettorale le due Commissioni si riuniranno sicuramente verso al pomeriggio tardi l'orario mi sarà comunicato
All'inizio dei lavori nel pomeriggio l'altra ascolterà vi informiamo perché non avesse ricevuto in tempo utile
La comunicazioni NL proprio strutture che oggi pomeriggio alle diciassette ci sarà
Qui
Alla stalla dal Congresso interverranno su Palestina il dialogo possibile David Grossman scrittore entrare Woolsey beh rettore dall'università arabe di Gerusalemme oggi all'edizione
Domani alle quattordici e trenta alla sala blu ci sarà la presentazione del film venti inversione restaurata di Gillo Pontecorvo per cinquantacinque il film è Giovanna l'ultima informazione sulle iniziative domani alle sedici e trenta argentina una crisi annunciata intervengono Angela Boitano associazioni familiari dei desaparecidos
Marta Maffei segretario generale aggiunto dall'altro il fratello tra Bayer Sargent fino al sei Julio Velasco commissario tecnico dalla nazionale di pallavolo dalla Repubblica Ceca fino alla sala congressi
Domani alle sedici e trenta bene adesso diamo la parola all'asta il vino pensata segretario generale della CISL
Care amiche
Mi
Un grazie sentito
Per l'invito al vostro congresso
Il che l'avermi dato l'opportunità di poter intervenire
La relazione introduttiva dal vostro segretario generale
Offre spunti interessanti e stimolante
Il mio non sarà come sempre
Un intervento di maniera
Vorrei fare invece una serie di riflessioni
Basate sulla sincerità
E l'onestà che si deve a una grande organizzazione come la vostra
Un segno di rispetto per una storia
Per dei percorsi comuni che abbiamo fatto insieme e che spero potremo continuare a fare
Le vicende delle nostre organizzazioni
Si sono intrecciate
Molte volte abbiamo avuto delle significative convergenze
Altre
Profonde divergenze
Il fatto vero e che non siamo mai pestati indifferente milioni agli altri
E questo ci consente di parlare con molta chiarezza senza fraintendimenti
Nella convinzione
E anche nel dissenso nella dialettica
Ognuno di noi cerca di fare al meglio
Gli interessi dei suoi rappresentati delle lavoratrici dei lavoratori e dei pensionati
Chiamò consapevoli tutti
E i tempi che stiamo attraversando
Portano portino in sé è un tale grado di complessità
Da mettere in crisi i nostri tradizionali strumenti interpretativi
E che chiedono anche al sindacato
Un profondo ripensamento
Delle sue azioni
Delle sue strategie diverso modo di pensare
In questi tempi sindacalismo
è chiamata a fare i conti quotidianamente con i protesti del cambiamento
Che investono e mutano in modi e le forme dell'economia della politica della società
E tutto questo avviene a livello locale nazionale europea mondiale
Ed è proprio con l'interdipendenza
Il sindacalismo deve imparare a fare i conti
Non sappiamo che la globalizzazione è un fenomeno complesso
è stata la sfornando tutta una serie di schemi tradizionali
Che comporta effetti materiali e concreti che influiscono
Sulla vita di ogni giorno sulla quotidianità sul modo di pensare sulle certezze le insicurezze delle persone
Perché essa comporta lo scambio interconnessioni di beni materiali e finanziarie
Che nel loro procedono procedere stanno oggi definendo un volto nuovo del capitalismo e delle società a livello mondiale
Nuovi poteri si articolano
E stanno sicuramente terminando
Un diverso rapporto tra la dimensione economica quella politica quella amministrativa normativa e sociale
Crescono le richieste e le opportunità
Ma nel contempo si ampliano le povertà e l'emarginazione
Noi facciamo bene
A rivendicare una funzione nuova della politica una maggiore capacità di incidenza dei vari organismi internazionali
L'azzeramento del debito dei Paesi poveri
L'estensione dei diritti a livello mondiale la limitazione dell'intervento militare in Afghanistan e la pace in Palestina
Ma occorre anche che il sindacalismo
Si ponga la questione di come agire in proprio
Sul nuovo scenario internazionale
Oggi e più che mai urgente
Uno sforzo per rilanciare la nostra organizzazione internazionale
Noi abbiamo bisogno
Di un sindacato internazionale capace non solo come fa ora di intervenire a tutela dei diritti sindacali
Ma capace di essere interlocutore con le grandi organizzazioni internazionali Colemi con le multinazionali con i poteri finanziari
Cioè un sindacato che spavento e proteste e cerca di condizionare le in favore della giustizia sociale
Noi siamo convinte
Che la globalizzazione la si governa anche attraverso un forte sindacato internazionale
Ma non basta
Io credo che servano anche impegni nostri dirette
Come stabilire relazione bilaterale più profonde
Con i sindacati ai Paesi poveri
Noi dobbiamo impegnarci ad adottare qualche sindacato in Africa o in altre parti del mondo per renderlo forte autorevole e autonomo
Dobbiamo seguire con attenzione ipotesi di delocalizzazione delle imprese italiane
C'è un'azienda italiana RAI delocalizza in Romania noi dobbiamo delocalizzare neanche sindacato se no no la vinceremo
Perché è questa è il nostro modo di stare dentro la globalizzazione
Stare dentro al nostro modo cioè al modo di essere e di fare sindacato
In questo contesto allora
L'Europa è l'opportunità più grande che noi possiamo mettere in campo
E noi dobbiamo puntare decisamente fortemente elabora Europa della moneta dopo l'Europa dell'economia avvenga l'Europa sociale l'Europa dei diritti delle tutele delle garanzie d'Europa nel lavoro
Ecco perché il modello a cui noi dobbiamo tendere per il quale noi dobbiamo impegnarci anche come sindacato è quello di un modello di tipo federale
Cioè realizzare una grande costituzione che deve avere grandi contenuti sociali ma che sia rispettosa
Non solo delle rappresentanze dagli stati delle politiche ma anche delle rappresentanze sociali che in Europa hanno ruolo una funzione è una determinazione
In questo ambito
Il ruolo dalla Confederazione europea dei sindacati è importante
Io credo che noi dobbiamo dare atto all'amico
Da vario per il lavoro che ha svolto perché oggi l'accesso è un sindacato che conta più di ieri e noi aspettiamo che conti più dei romani
Io sono d'accordo con quanto sta scritto nella relazione
Noi dobbiamo impegnarci come sindacato italiano accedere parte dalla nostra sovranità alla dimensione europea
Perché questi fa è la strada
Prima di andare a Rock far crescere questa dimensione questa realtà questa capacità di essere dentro questa dimensione questa realtà perché l'Europa è il nostro avvenire
Per quanto riguarda il nostro Paese
Noi non siamo estranei ai cambiamenti anche i stanno mutando profondamente la realtà nostre
Noi siamo in Europa siamo dentro la globalizzazione destra incidenti sul nostro modo sulla nostra economia sulla nostra politica sul nostro modo dei rapporti sociali delle relazioni
Sta cambiando profondamente anche da noi e io ogni tanto il dubbio che le nostre analisi almeno le mie
Siano ancora un po'indietro rispetto a come sta cambiando il nostro capitalismo
Che si è trovato di fronte a sfide inedite
Abituato com'era arrestare chiuso
Dai nostri confini e magari sotto la protezione dello Stato
Ma è un problema che ci riguarda capire che cosa sta cambiando nel capitalismo italiano come si riarticolino i poteri del come si riarticolare le modalità produttive le relazioni internazionali perché
Molte aziende nostre non sono in grado di uscire dai confini e pertanto proiettarsi l'ordinazione Briantea crescono i processi di terziarizzazione di polverizzazione aziendale
Perfino la fabbrica quanto di più materiale era lì cade in un territorio si fa movimento
Cambiano le forme dal lavoro
E con le forme dal lavoro cambia il modo con cui lavoratore pensa a se stesso e la sua relazione con gli altri e questo pone questione al nostro modo di organizzare di fare sindacato cambiano le istituzioni il federalismo
Certo noi abbiamo criticato è approvato la modifica della legge costituzionale ma per i tanti pone problemi
Chi chiede un atteggiamento diverso
Ti chiedo un adeguamento la nostra capacità di incidenza dal nostro modo di muoversi a nostro modo di organizzarsi di articolarsi
Siamo dentro profonde trasformazioni culturali
Che cambia anche il modo di pensare cambiano le colture che stanno dentro il lavoro che non hanno più quei riferimenti di un tempo e che magari pur nelle differenze si avvicinavano
Siamo in una realtà più brutalizzata io
Trasformata anche quando parliamo di valori di venti fra noi non abbiamo più dei valori solidi comuni ma c'è un pluralismo di valori chierichetti rende difficoltoso tante volte far passare le nostre idee dell'uguaglianza dalla solidarietà
Questi sono i cambiamenti ai quale sindacalismo deve fare i conti e lo dobbiamo fare quotidianamente nel rapporto diretto che abbiamo con i lavoratori con le lavoratrici
è in questo contesto si pone a tutti noi la questione
Se il nostro Paese
E oggi in grado di reggere la scrive che gli fanno di fronte
è una domanda che ci dobbiamo porre porre con grande attenzione
Noi abbiamo giustamente correttamente criticato la finanziaria
Abbiamo criticato e contestiamo le pretese di una competitività che si può ottenere solo basata sui costi
Dimenticando la necessità l'innovazione che il nostro apparato produttivo il nostro sistema amministrativo richiede costantemente
Con la manifestazione di Palermo abbiamo posto l'esigenza che si affrontano che si affrontino finalmente regressione del Mezzogiorno da troppo tempo la politica di tante falso prima dopo e durante
Noi dolomitiche abbiamo riproposta riportata al centro dicendo che è una questione vitale per il nostro Paese noi siamo convinti che il nostro Paese non diventerà mai competitivo
Fintanto che una sua parte quasi più della metà soffre carenze infrastrutturali è scarsa House scarse possibilità di sviluppo e deve fare i conti con un altissimo tasso di disoccupazione
Ecco noi lavoriamo allora per un Paese che deve innovare fin e che pertanto deve affrontare alcune questioni di fondo il rapporto nord-sud
Deve rilanciare il tema della formazione deve avere una ante ma la formazione che sia data come possibilità opportunità tutti noi dobbiamo rivendicare come sindacato una carta dei diritti alla formazione per tutto il mondo del lavoro
Dobbiamo investire il pio
Nella ricerca e nell'innovazione questi sono i temi che abbiamo posto che tendo differenziato nel confronto con il governo e sui quali occorre andare avanti con attenzione le terminazioni vincendo tutte le resistenze
Terzo
Ci rendiamo conto
Che ci troviamo in una situazione politica particolare
Segnata dal bipolarismo
Io non l'ho mai amato confessa
Però c'è
Ti devo fare i conti
Un bipolarismo che era stato pensato e voluto
Per garantire la governabilità
Ma che ora si sta spingendo
Verso forme di semplificazione complessiva
Oggi si al sindacalista non si chiede più
Che cosa vuoi che cosa rappresenti
Mi si chiede da che parte stai
Noi respingiamo questa logica
Perché siamo portatori di una visione pluralistica della società di una società che non puoi non deve essere regolarizzate
Ma deve avere una capacità di rappresentanza flottiglia deve esprimere la sua autonomia attraverso l'altro sull'azionismo attraverso i corpi intermedi deve diventare interrogante stimolante rispetto alla politica
Ma questo è il rischio che tutti noi stiamo correndo in questa fase
Noi non accetteremo mai
All'idea di una Vibo la riduzione del sociale
Non si schiera Remo perché siamo già schierati dalla parte dal lavoro
Perché abbiamo una rappresentanza che è quella che ci viene dai nostri iscritti che è quella che ci viene dai lavoratori i quali giustamente
E secondo loro coscienza vuotano chi vogliono ma chiedono a noi di fare solo ed esclusivamente il sindacato
Ad Atene la mia organizzazione su questi temi si è discusso a lungo
Di quale doveva essere in una situazione nuova
Il rapporto con la politica
Noi abbiamo concluso le nostre riflessioni con l'ultimo congresso
Affermando che la strada maestra resta quello dell'autonomia anche in questa situazione Prato difficile
Strada che richiede sacrificio che richiede impegno che molte volte ti chiede di lavorare in solitudine senza miti senza protezioni senza appoggi
Ma per noi resta resta l'unica strada
E a questa a nostro parere non ci sono scorciatoie
Guardiamo certe opere attenzione a quanto cambia in politica
Siamo convinti
Però che una corretta è solo una corretta azione sindacale
Può per loro autonoma decisione produrre dei cambiamenti anche nella politica
Se noi facciamo sindacato lo facciamo bene lo facciano con determinazione lo facciamo nell'ambito dalla nostra autonomia noi cambieremo la politica
Ma non la cambieremo perché interverremo su quel terreno che erano a nostro che non ti appartiene
Noi dobbiamo confrontarci
Con tutte le forze politiche democratica che stanno in Parlamento rappresentando l'interesse di cui noi siamo portatori chela Podestà materiale che valoriali
In questi mesi ci siamo mobilitati
E questo può modificare anche gli atteggiamenti del governo
Può modificare i protesti che sono in corso
Questo però avviene quando è chiara che la nostra azione si colloca su un terreno d'azione sindacale
Quando invece si ingenerano confusione e sovrapposizione di ruoli allora diventa tutto più difficile
Diventa difficile produrre cambiamenti nella politica nei nostri interlocutori e purtroppo anche tra di noi
Anche noi abbiamo bisogno di cambiare
Dobbiamo tenere conto delle situazioni che sono cambiate
Di come cambiano i processi produttivi di come cambia l'articolazione del lavoro di come cambiano i luoghi e le forme del potere di come cambia la cultura noi dobbiamo aprire anche tra di noi una riflessione profonda sul come rappresentiamo l'insieme del mondo del lavoro e soprattutto come riusciamo a rappresentare quei lavoratori che oggi noi rappresentiamo e che sono tanti
Noi non possiamo confinanti nella rappresentanza solo di qualifiche sono tutelati
Noi abbiamo il dovere e il diritto abbiamo la necessità di rompere quelli che sono i confini dentro i quali purtroppo chiama ancora racchiude
Dobbiamo ripensare ai nostri strumenti alle nostre strategie al nostro modo di procedere
Voi sapete quanto alla mia organizzazione abbia sostenuto la concertazione
Siamo però convinti
Del modello di conservazione che abbiano praticato negli anni Novanta balla profondamente rinnovata
Non basta più solo il confronto generale a Palazzo Chigi
Certo che dobbiamo continuare a rivendicare quel tavolo per quanto riguarda il Mezzogiorno per quanto riguarda gli indirizzi più generali
Ma da solo non basta più
Occorre farlo tenendo conto dei mutamenti istituzionali che vengono avanti dei cambiamenti che si stanno determinando fare una concertazione che si dà e centri a livello regionale
Laddove si decidono oggi molte cose che riguardano lo stato sociale che riguardano il fisco che riguardano le tariffe che riguardano i servizi sociali
Noi abbiamo bisogno
Credo questo nuovo modo di fare concertazione ci determineremo modelli e momenti di confronto bilaterale e troppo tempo che non abbiamo più un confronto diretto con le nostre controparti
Che tutto è mediato da altri noi abbiamo bisogno del confronto dirette con la rappresentanza degli imprenditori su temi che riguardano noi e che riguardano loro
Questa è la nostra strada e come abbiamo bisogno per alcuni casi di applicare le regole del dialogo sociale secondo la prassi che è in vigore in Europa non quella
Che trapelano in un modo devono
Non possiamo però pensare di governare i processi che abbiamo di fronte ce l'abbiamo anche nostro modello contrattuale
Noi siamo contente
Se l'attuale modello abbia svolto un grande ruolo
Ma che oggi spia si stia indebolendo
Per una sua eccessiva centralizzazione
E che stia indebolendo per questa sua centralizzazione la nostra capacità di recuperare salario incrementi di produttività che finiscono per andare a profittare o aumenti individuali
Perdere noi ci lamentiamo contrastiamo ti va piano contro la visione dei contratti individuali
Ma quanti sono nelle aziende oggi ricordate individuale che vengono fatte perché non riusciamo più ad esercitare un modello di contrattazione decentrata
Perdiamo giorno dopo giorno il nostro essere autorità salariale indeboliamo il ruolo e la funzione delle rappresentanze sindacali
Io credo che noi dobbiamo ripensare il modello contrattuale
Tetto poteva pensare a due Nobel a due livelli
Un buon livello nazionale che garantisca livelli essenziali
è un livello decentrato a livello di avendovi territorio legato agli incrementi di redditività di produttività di qualità ma penso anche proprio per agire sul territorio a modelli che facciano parte degli enti bilaterali
Per cui si tratta a nostro parere
Di lavorare e di discutere insieme come costruire un nuovo modello contrattuale partecipativo direbbe il sindacato nelle sue rappresentanze sempre più più forte e più presenti più capace di incidere che ritorni a noi a dare un'autorità nel campo del salario
Perché se i soldi
Li distribuiscono il padrone
Come sta avvenendo in larga parte il nostro ruolo la nostra funzione viene meno
E dov'è che bisogna cambiarlo
E bisogna cambiarla perché è stato anche oggetto di scontro e di divisione tra di noi
è solo un cambiamento una mutazione chi può aiutare a rilanciare una strada una strada anche di unità sul terreno contrattuale
Certo noi diciamo che bisogna però dare anche l'idea che la democrazia economica della partecipazione dei lavoratori nacque spaccone impresa necessità come presupposto che il modello contrattuale venga cambiato Emilia più poteri al sindacato
Cioè quello che abbiamo bisogno carioca a mitigare amiche e quello di mettere in campo un progetto sindacale capace di coinvolgere di far partecipare e di rappresentare al meglio i nostri interessi
Tempo Rita confrontando con il governo corrotto non facile
Sappiamo che questa maggioranza chiedendo questa maggioranza ci sono culture atteggiamenti che Kohl non collimano e che sono distanti dal nostro modo di pensare
Noi pensiamo però che sia necessario continuare il confronto
E soprattutto non lasciare spazio a decisioni unilaterali
Continuiamo ad essere convinti
E confronto sul libro bianco non possono essere abbandonato soprattutto per alcune questioni che ci riguardano diversamente quelli che riguardano il governo della flessibilità per evitare che la flessibilità diventi sinonimo di precarietà sul collocamento per rendere più efficiente anche con la nostra partecipazione l'incontro tra domanda e offerta di lavoro
Per raccordare i percorsi formativi con i percorsi di lavoro
Per discutere dello Statuto dei lavori per vedere come estendere tutela a coloro che non ne hanno come introdurre elementi di democrazia economica
Lottare contro il lavoro nero il lavoro sommerso e determinare perché vi è la necessità vera nuovi ammortizzatori sociali
Ecco questa il confronto che noi vogliamo fare che vorremmo continuare a fare prevede che hanno disatteso molte di queste nostre esigenze
Ora abbiamo scelto in modo corretto in modo utile alla mobilitazione
Una valorizzazione che ha visto una grande adesione una grande dell'adozione non imbrogliano perché dicano quello che pensiamo in modo chiaro sia il mila lavoratori che ai nostri interlocutori
Io credo che di fronte alla valorizzazione debbano riflettere
Coloro che pensano o che vogliono sindacato dei
Noi abbiamo ancora molte risorse da mettere in campo noi abbiamo diverse risorse di diverso tipo di diversa natura non ne esiste una sola
Devono sapere
Che quando non siamo d'accordo con loro sappiamo anche come rispondere
Io credo che il governo abbia commesso un errore di valutazione
Ed è ricorrente sul pubblico impiego abbiamo fatto un accordo significativo
Sì conferma la nostra impostazione
Sono stati messi in un angolo coloro che negavano il confronto e l'accordo con i sindacati
Io credo che a noi oggi dobbiamo capitalizzare la mobilitazione
Dobbiamo chiedere di riaprire il confronto sulle deleghe prima l'approvazione del Parlamento sulla loro la previdenza e fisco
Dobbiamo aprire un tavolo sul Mezzogiorno dove sia presente anche la Confindustria
Dobbiamo puntare a modificare le posizioni noi dobbiamo andare al tavolo con i nostri sia con i nostri no con lei no e lei sta perdendo che le nostre posizioni sono chiare e non hanno bisogno di altri precisate ogni giorno
Noi la possiamo abbandonare il confronto
Perché il confronto serve per cambiare modificare a evitare le esondazioni
Senza confronto non è che non succeda niente
Perché se non c'è confronto nozze tavolo
C'è chi decide decide senza di noi
La nostra esperienza
Chi consiglia di valutare sempre
I rapporti di forza che sono in campo
Egli è valutare con molta attenzione per determinare le nostre azioni
Io ritengo oggi che sia inopportuno
Parlare di sciopero generale
Qualcuno di lunga esperienza
E di lunga esperienza sindacale
Chi ha invitato a pensare anche al giorno dopo
E credo che questo chi ha un suggerimento sardo che noi dobbiamo accogliere
Questo governo sappiamo bene conto su una forte maggioranza e tutto lascia presagire
Che durerà per tutta la legislatura
Non so avevano allora spallate
Ma una capacità di lunga durata
Fatta di una molteplicità di iniziative di confronti di mobilitazioni di azioni di accordi di disaccordi
Perché dobbiamo durare a lungo
Lottiamo per modificare ostacolare decisioni che toccano le tutele gli interessi che noi rappresentiamo
Questo compito
è il nostro non tocca a noi cambiare governo
Cambiare i governi tocca agli elettori tocca alle forze politiche a noi tocca cambiare quelle decisioni dal governo che sono contro di noi e che non gli spettano alla nostra rappresentante
Perché costa il segno la nostra autonomia il segno fare sindacalismo allo stare in campo
L'unità sindacale chiunque
Terzo che l'unità resta il nostro obiettivo storico
In questi anni però abbiamo perso tante troppe occasioni
Le differenze tra di noi
Non sono differenze banali
Sono differenze strategiche di ruolo di storia di cultura
Il pluralismo sindacale è una realtà
E forse non è neanche da considerarsi come un limite
Ma il pluralismo sindacale è una risorsa
Su cui tutti noi possiamo contare
Oggi parlare di unità e difficili
Ci sono ancora troppe ferite aperte
L'unità non dipende dalle regole
Dalle norme
Ma la la capacità di politico di accogliere le differenze dalla volontà del confronto sul merito delle questioni
Ecco perché non sono d'accordo di stabilire norme e regole tra di noi e che bravi noi deve valere la politica
Deve valere confronto politico alla mediazione politica come strumento e come mezzo per stare insieme
Io conferma la contrarietà della mia organizzazione alla legge sulla rappresentanza
Ma noi non ci sottrarremo mai al confronto
è un mio padre e non è che è obbligato che sia il vostro
Balotta
Noi non ci sottrarremo ha mai al confronto e alla ricerca di convergenze sul merito e sulle azioni da fare
L'unità resta per l'atteso un obiettivo
Ma per realizzarla senza bisogno che maturino all'autonomia
E su questo terreno occorre che scompaiono tutti i sospetti tutte le ambiguità che possono essere presenti grazie buon progresso
Venne illa lavori del congresso la riprendono alle ore quindici
Io do lettura anche dei primi iscritti a parlare perché presumo che non tutti faranno già in sala di questi fecondi ultimi di attesa fervono anche ferree
Prepararsi agli interventi
L'ordine dei primi
Quattro cinque compagni iscritti a parlare è il seguente
Franco leone segretario generale della CGIL Abruzzo
Ilardo Segovia della Filcams di Genova
Ivano Corraini segretario generale della Filcams
Pina Murru
Della FIAT Mirafiori
Emilio Viafora responsabile nazionale di nidi il
Se qualche struttura non vedesse in sala queste ai compagni questi compagni
Può per cortesia chiamarli
Fra l'altro ancor più categorica perché abbiamo già perso un'ora
Nella sulla tabella di marcia pomeridiana
Io a dieci minuti segnalerò Aelle compagne e compagni intervengono che sta per scadere il tempo a dodici minuti comprendi verranno rimossi dalla quotazione
Allora il primo intervento e del compagno Franco leone segretario generale della CGIL Abruzzo segue l'intervento della compagna Pilar Segovia
Care compagne cari compagni del congresso regionale vanno in Abruzzo
è stato fortemente vivace caratterizzato da ombra anche da modi di concepire il rapporto tra di noi Hedlund indagato di programma dove
Va sottolineato che
Il punto di transizione è stato in qualche modo vissuto con sofferenza forse perché non vicenda avendo vissuto
Ci siamo dovuti occupare di questi argomenti però in un contesto voglio dire a voi
Complesso per la regione Abruzzo volti sapranno che
C'era una questione di maggiore interesse una grande novità il precipitare dell'Abruzzo nella stessa giornata di apertura dal congresso regionale dell'assise regionale in un bucò istituzionale di vasta portata
Finita la bruttezza ha sciolto il Consiglio regionale per motivi di ineleggibilità senta la cerebrale cioè dare indicazione soluzioni su come governare anche questa fase di transizione
Come gestire una fase così straordinaria senza rimettere in discussione le capacità di spesa di utilizzo delle risorse dim esprimendo da parte della regione io adesso non voglio addentrarmi in una disputa sui poteri sulle sovranità istituzionale è una un terreno che otto per politici cultore dalla materia giuridica
Ma voglio solo evidenziare a voi la straordinarietà una situazione che si è creata in una regione però per una fase di profonda trasformazione federalista con passaggi di potere che riguardano come ricordava anche questo questa mattina qualcuno
Che riguarda non ha mai partenza distribuzione del risorse e quindi un grave danno per noi e per le persone che rappresentiamo
Noi naturalmente ci siamo spende subito nell'ambito immediata richiesta duri tormento a al voto pianga criticare all'avventurismo ad un governo di centrodestra che Apple consapevole
Della situazione che si poteva creare nella nostra Regione addirittura non è riuscita neanche a produrre una finanziaria regionale per il due mila due chiamo agendo di una fase d'esercizio provvisorio anche io sospetto penso l'abbiamo denunciato con l'idea di non tagliare niente alle clientele locale c'è una costante
Nella politica nella cultura del governo nazionale che non riesce a quello regionale
La costante è quella della politica dell'annuncio dalla campagna elettorale permanente senza che si sviluppano poi e decisioni idee capacità di investimento e utilizzo della struttura pubblica anche a sostegno della competitività del territorio
Noi così come Berlusconi a livello nazionale ma anche la vostra Giunta regionale predica continuamente ecco perché ha scelto la via dell'esercizio provvisorio per nascondere la provenga paghi le prove Caballé capacità di non scelta hanno scelto la strada di di di vive continuamente che esse Nobel seguiranno mai l'obiettivo di aumentare le tasse
Perché non esiste un deficit e magari loro vogliono individuare né per il presente né per il futuro
Dichiarazioni che farà appello a voi Garavaglia a dire forte non possono avere alcun significato io non riesco ad aderire alla filosofia e al pensiero del berlusconiano del Cavaliere su una diminuzione delle tasse che poi significa il più delle volte a tagliare i servizi sociali sanitarie so che è quella sulle tasse una discussione difficile anche tra di noi ma restano dell'idea
La fiscalità generale deve continuare a garantire i servizi perché è che le stesse lo stesso sistema fiscale deve essere proporzionale ai redditi delle delle persone
Il con Dar violati o ringhia delle demolizioni
Fiscale delle demolizioni tariffarie si traducono nei fatti intagli e dei servizi vedete in una fase di cosiddetto di cosiddetta rivoluzione federalista di rivoluzione
Su quel sulle sulle capacità dispense di risorse una demolizione sugli introiti provenienti dalle tasse sull'intende hanno portato meno soldi meno risorse nelle tre casse comunale
I comuni hanno scelto subito nella mia regione hanno deciso con grande tranquillità che bisognava tagliare i servizi di assistenza
Ad a a pescare con Comune importante si taglia subito il servizio di assistenza ai bambini in difficoltà
Questo capitolo deve avere un grande rilievo sentivo da qualcuno e condivido molto a questa teoria mi pare che lo dicesse fatta noi dobbiamo riflettere
Forte sul discorso
Preciso su guelfo
Ma uguale fare che guarda a livello nazionale e guarda sul territorio proprio perché i nuovi compiti i nuovi compiti del federalismo implicano un ragionamento che coniuga tra di noi
Una battaglia sia sul territorio che a livello nazionale se a questo motivo di battaglia che io penso debba anche guardare una un nuove idee organizzativa della CGIL avrete
Apprezzata ad entrare sia nel comma London con l'amministrazione locali e nazionali ma anche apprezzata capire a sapere a conoscere
Come combattere la elusione l'evasione come recuperare gli introiti fiscali
Io credo che questo sia un grande tema non abbiamo discusso nel nostro congresso così come abbiamo discusso d'una novità che è insorta
Tra di noi data anche è dimostrata da un successo importante che la CGIL ha avuto nell'elezione prima dalla scuola e poi nel pubblico impiego
Un risultato che ha visto all'interno detto andrebbe al al consolidamento tutto idealismo comperare affermazione delle nostre liste
In termini di seggi e di voti che ne fanno anche la butto un sindacato maggioritario e rappresentativo
Durante il congresso e ci siamo
Anche interrogati sulle motivazioni sulla provenienza di questi contenti che superano sistematicamente
In quasi tutti i settori il numero degli iscritti che la CGIL Abruzzo a esso e ci siamo anche derogati sul parquet tante persone si rivolgono Annolino
Ora da vicende istituzionale almeno penso questa questione che c'è occupati del confronto alto e forte rettorale nel pubblico impiego a si è riversata anche nella discussione che abbiamo avuto nello astratte di congressuale
Dove insieme ai temi internazionali dalla globalizzazione dell'ambiente dalla scuola
Ma possiamo affermare che tutti questi temi presenti nella società hanno trovato tra di noi una voce e anche voglia aggiungere una confusa avvolte richiesta di rappresentanza generale
Ora io voglia azzardare a questo congresso un'ipotesi la prospetto e che analoga naturalmente non ci compete
Però largamente presente quindi dobbiamo discuterne in qualche modo che la richiesta di fonderci in un movimento per agire per realizzare poi una suggestiva
Organizzazione politica una domanda che è stata fatta per lungo tutto il collo il congresso fioriti che io chiedo
Debba riceverà anche in questa sede una risposta precisa che a volte aperto una discussione tra di noi costituisce una sorta di confusione politica dei ruoli delle finalità del sindacato
Grandi o il mio amico nemico
Io capisco che ha magari la discussione è nata almeno nel nostro congresso perché così come penso sul ridotti congressi
Di questa CGIL è nata anche dagli esiti elettorali negativi è festa fatta affollare sempre di più le nostre sedi noi sappiamo che questa richiesta di partecipazione deve essere tradotta in termini concreti in una partecipazione al nostro progetto politico della CGIL che non può che essere fondato sulla rivendicazione dei diritti del lavoro come diritto universale appartenenti a ciascun lavoratore
Sulla definizione d'un programma economico e sociale sintesi delle esigenze del mondo del lavoro eh come dice argutamente il professore Pepe
Nella nostra nella vicende storiche ricerca storica della CGIL frattura coniugazione la pressione del conflitto organizzato e determinazione a confronto alla trattativa con le controparti private l'istituzione a tutti i livelli
Taglio corta perché voglio dire voglio aggiungere una questione importante voglio dire a questo congresso
Che una uno dei punti di discussione forte che c'è stato nella sua complessa però regionale che è però a mio avviso ha una forte valenza nazionale ed è un errore che la CGIL pensi che la sola la CGIL Abruzzo sia in grado di affondare una un rischio di catastrofe ambientale di alta portata avanti preoccupare
Mi avvio subito alla conclusione
Mi sto riferendo alla cosiddetta realizzazione della terza canna nelle viscere raccomandato
Un'opera che il governo Berlusconi il ministro Lunardi ci vogliono imporre a prescindere dalle spinte territoriali dal potere dare volontà che leggo la collettività abruzzese
Sta esprimendo io la nostra intenzione è quella di rafforzare una iniziativa forte in questa battaglia però penso che Cuesta grande operati è una delle opere
Previste nel programma dalla Casa delle Libertà
Debba vedere un maggiore impegno non solo dalla CGIL Abruzzo ma anche dalla CGIL nazionale parla portate soprattutto e i rischi che ha può provocare a una collettività che va oltre quella regionale abruzzese
Grazie Franco Compagnia leone ha goduto di un bonus che non sarà ripetibile per gli interventi successivi ma essendo assente il primo a diritto a un bonus giustamente appunto allora l'intervento interviene ora Pilar Segovia della Filcams di Genova
Seguirà l'intervento di Ivano Corraini
Buonasera
Mi chiama pilastri Monia sono peruviana
Da quando ho iniziato a collaborare presso l'ufficio immigrati di Genova dal mille novecentonovantanove
Ci sono stati tanti cambiamenti in meglio
Sia dal punto di vista delle operazioni di dei servizi
è entrare dentro spesso
è aumentato il numero degli operatori dell'operatrici
Molti collaborano con noi
Comunque pari
Aumentato moltissimo e numero delle immigrate i per immigrati che si rivolgono a noi
Al nostro sportello si rivolgono a centinaia di immigrati in maniera particolare verdoni immigrati
Ma è aperto anche a consulenti a datore di lavoro
Che trovano nel servizio che noi forniamo consigli utili alla regolarità regolarizzazione degli stessi poi che la conclusioni chi c'è e la poca informazione e tanta gli esperti sono comprendono la diversità di pratiche burocratiche necessarie da un lavoratore italiano ed è un ingrato
La regolarizzazione del rapporto di lavoro e certo importante per tutti i lavoratori ma in modo particolare per gli immigrati in quanto in strumento essenziale per il rinnovo del permesso di soggiorno
Entrando nel merito
La collaborazione qual è categorie e come il servizio è per noi
Molto importante
In modo particolare latitanti tu ufficio vertenze
Abbiamo costruito insieme in queste
Ultimo Due anni un rapporto stretto di lavoro
Soprattutto per lavoratrici domestiche che sono le più dure più richieste per assistenza e cure agli anziani
Dato che Genova è una città con un'alta età media
Nel due mila uno si sono iscritti alla Pecori alla categoria settecento domestiche
In quanto al rinnovo del contratto deve lavoratrice domestica domestiche scusate si è concluso o l'acquisizione di un diritto
Fondamentale che è quello del divieto di licenziamento nei cinque metri di maternità
Migliorando la lei esistente
Questo è un fatto rilevante di civiltà e limita della donna anche immigrata
Riguardo alla legge Bossi-Fini che prevede un contratto di soggiorno
Il lavoratore immigrato e considerato come un oggetto usa e getta
Questa legge rende ancora più difficile ricongiungimento dalla famiglia le rinnovo del permesso di soggiorno
Poiché non si conoscono ancora il termine di primitivi della proposta della sanatoria del per per la domestico
Che riguarda la fascia assistita Como ad esempio assistenza agli anziani malati portatore di antica
Quello che ci appare chiaro
Oggi in perché il governo chiederà il pagamento dei contributi arretrati del periodico lavoro
Ai datori di lavoro
Via il pagamento delle tasse in da parte dei lavoratori
Queste in linea sciagurata non favorisce l'emersione del lavoro nero
Poiché si riferisce ad una faccia assistiti di famiglia meno abbienti
Svantaggi in questo modo le famiglie più ricche
Dopo il pensionata vuol pensionato
Paul portatore di antica con grandi visto che l'esistenza
Ma con basso reddito
Questa sanatoria parziale poi se è utile ad alcuna lavoratrice
Sottintende o dispersa profondo per tutte lavoratrice colorato familiari non sono pericolose in fondo in fondo sono sono state
Questa legge
Sulla sanatoria
è stato un centro già ora
Licenziamenti di lavoratrice che giocavo che già svolgono questo lavoro da due o tre anni anche di più
Quindi cosa facciamo
Cosa diciamo a queste donne immigrate che vivono i lavori in questo Paese indiani e nutrono la speranza di poter continuare a lavorare di vivere con i propri figli con diritti divinità
Chiediamo al governo che la che la cosiddetta sanatoria per le colf riguardi tutti i lavoratori immigrati
Non solo quelle che fanno assistenza ma anche gli altri
Chiediamo chiediamo che non Piano
Che non ci sia in contributi o tasse arretrate
Va a parare
Se se ma anzi Ford settembre per richiede almeno a meno dire una quota simbolica
Grazie
Grazie a una compagna la parola Corradini segue l'intervento di Pina Murru
Fano
Voglio toccare tre o quattro questioni cent come lo consente
Sono fa con M.
La prima è questa
Nel congresso della Filcams
I francesi i fatti dell'undici settembre hanno avuto modo di Marta Grande
E d'altronde non poteva che essere così
In quanto davvero migliaia di lavoratori di quadri si son trovati a discutere in tempo reale in merito ai valori alle scelte a ruota il sindacato nella società civile partendo dalla discussione di quei fatti tremendi che ci hanno segnato nel profondo che io dico in maniera condivisibile sono stati affrontati dalla relazione
Io voglio quindi qui su questo sottolineare solamente una questione
La discussione su questi avvenimenti sono le conseguenti scelte di contrasto al terrorismo ha marcato momenti anche astri nel dibattito interno a noi
Ma
Via via che la discussione avanzava
Si è fatto largo la volontà di ricercare un minimo comun denominatore sul quale ci si poteva prestare era portato si potesse anche promuovere iniziative mobilitare coscienze
Costruire alleanze far diventare momento sindacali diverso i movimenti sindacali
Una risorsa
Un soggetto capace di stare in una scena mondiale per sposta l'equilibrio verso la giustizia i diritti universali di ritardati dica dignitosa e diritto alla pace
E questo ballate senza chiede impossibile quanto improbabili cambiamenti o rinunce delle convinzioni profonde radicate
Di ciascuno di noi o in alternativa farla diventare bandiere per le quali azzerarsi ma puntando su una rinnovata capacità reciproca di ascolto che ci consentisse di andare oltre la discussione iniziale senta vi perpetuare
La conclusione unitaria del congresso della Filcams sarà presentato questo sforzo in quanto proprio partendo dalla ferma condanna al terrorismo e alla necessità di una forte azione di contrasto personali Carlo ha messo al centro le questioni per le quali impegnarci a chiedere a tutti e in chiedere a tutti di impegnarci oggi
A partire dalla convinzione fortemente unitaria che contrasta efficace al terrorismo lo si realizza se oltre all'uso della forza e si mente come si dice spesso in campo la politica
In primo luogo oggi e non solo ieri devono trovare udienza le affermazioni fatte in merito
Ha la necessità di dare battaglia politica una sorta di nuovo internazionalismo perché le condizioni oggettive sulle quali si alimenta il terrorismo vengono rivolte io un processo certo è necessariamente lungo ma risolve mai e poi mai usate come alibi o giustificazioni per atti terroristici
La povertà democrazia negata i diritti negati che specie nel Sud del mondo sono i primari diritto alla vita devono essere al centro delle nostre effettive ma mette in questo senso
L'iniziativa sindacale unitaria realizzata in genere ma il diciotto luglio in concomitanza
E allo stesso tempo va altresì espressa la più ferma esigenza di cambiare profondamente l'ingresso del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale come va chiesto all'Unione Europea di sostenere anche con esplicito confronto con gli USA
L'efficacia che il nesso fra liberalizzazione degli scambi e rispetto dei diritti umani sociali in ogni parte del mondo
In terzo luogo
Il conflitto in Palestina deve essere bloccato premi queste note le ragioni dell'alimentare del terrorismo internazionale innanzitutto con invio di forze di interposizione tra le parti e poi facendo sì che sia la comunità internazionale
A promuovere una nuova conferenza sul Medioriente
Tre punti canali sì quindi ma con ferma convinzione unitaria che possono e devono diventare altrettanti momenti d'iniziativa unitaria della CGIL e di tutto il movimento sindacale nel rispetto dei rispettivi ruoli di tutta la sinistra
Il secondo punto che intendo toccare questo
E riguarda
L'iniziativa politica
Che è in campo anche con la straordinaria mobilitazione di questi giorni in risposta all'attacco dei diritti condotto da Confindustria e governo
Ma via via che la mobilitazione cresce
Cresce la convinzione da parte di tutti che l'attacco ai diritti si accompagna come necessario corollario certamente come dice Pezzotta un attacco a tutti i lavoratori ma insisto a dire anche un attacco a sindacato a tutto il sindacato principalmente al suolo contrattuale non solo la CGIL
Nella legge delega avere segnato il primo sì al contratto individuale rispetti i contratti collettivi e alla legge
Ha questo significato perché lì si enfatizza il ruolo del sindacato come erogatore di servizi come notaio delle scelte compiute da esercitare gli enti bilaterali annullando il suo ruolo precipuo che quello contrattuale
La battaglia che stiamo facendo ha come bandiera certamente la difesa e l'articolo diciotto
Lo statuto e su di ciò badate esiste anche una posizione fermissima è unitaria dentro la mia categoria
D'altronde però a questa vedete è una categoria la mia
Che dell'estensione dei diritti per organizzarsi ne ha bisogno come l'aria che respira
E negli anni Ottanta che con molte idealità ma debbo dire anche che un po'di ingenuità
Conducemmo è unitariamente la battaglia per l'estensione dell'articolo diciotto dell'impresa al di sotto dei quindici dipendenti conquistando anche badate impegni formali in questo senso da parte di bende due ministri del lavoro democristiani
Purtroppo nell'indifferenza dell'altra parte del movimento sindacale
Ha pertanto ci poi i nomi anche noi dall'importante risultato costituito dalla legge centootto del novanta
Ma sbaglierei mosse con la difesa dell'articolo diciotto nel pensassimo di aver assolto al nostro impegno a difesa dei diritti che sono iniziati dalla legge delega
Questo per me rappresenta la punta dall'iceberg
La derogabilità del contratto individuale
Intervento sul part-time sono interinale sulle leggi che rendono il trasferimento d'azienda l'appalto di manodopera
Questo è dirompente tradizione dei diritti faticosamente realizzati e mette oggettivamente in discussione l'applicabilità di altri con i congedi parentali ad esempio e soprattutto mette all'angolo la possibilità di continuare a contrattare su materie come mercato del lavoro ed erogazione del lavoro
Di questo c'è consapevolezza a livello unitario
Spessore grigliata di categoria della CISL e della UIL sono su posizioni anche critiche al proprio interno ed hanno aperto da tempo una dialettica rispetto lo stesso consenso separato la legge sulla modifica dei contratti a termine
Si ha la consapevolezza che tanta parte della nostra contrattazioni nel settore del commercio del turismo e dei servizi si è incentrata sulla contrattazione delle flessibilità sulle modifiche dell'organizzazione del lavoro rappresentando un punto di equilibrio importante precedente produttive ai diritti dei lavoratori e condizioni di lavoro
E sì anche la consapevolezza che questo tipo di contrattazione può ancora produrre effetti positivi richiederà ancora risultati una diretta di nuovi diritti e della declinazione di nuove libertà di lavoratori rapporto
Allora tu del lavoro agli orari di lavoro in più in generale al tempo
Come d'altronde però sappiamo che con la difesa di questo diritto non abbiamo assolto il compito di difendere diritti per l'insieme dei lavoratori
Oggi ma anche ieri per la verità
Ci si pone ci si poneva il compito di fine diritti tutele per la parte larga di lavoratori che era già sono esclusi
Si tratta di lavoratore collaboratori coordinati si tratta di tutti i lavoratori precari quelli che lavorano in nero o in grigio situata dei nostri lavoratori degli appalti che perde ogni diritto quando le regole del Candide appalto non vengono rispettate
Si tratta di lavoratori stagionali per ricoveri diritto a lavorare la stagione successiva prima previsto da una legge che era stata una grande conquista Dania categoria con la nuova legge sui contratti a termine Non c'è più c'erano sì riconquista con la negoziazione
Si tratta quindi di tutti coloro che un lavoro non ce l'hanno
Ma su questo però vedete va fatta e afferma una cosa va fermata una paratia
Va fatta chiarezza
Perché la povertà o la sente dei diritti per tanta parte di lavoratori vecchi e nuovi indotti da trasformato nell'economia e drogato del lavoro dell'impresa e la stessa frantumate dal mercato del lavoro
La necessità di conquistare diritti che a loro sono negati non può essere scambiato con l'abbassamento della soglia dei diritti esistenti
Questo lo afferma perché l'accusa rivolta al sindacato e in particolare alla CGIL di arroccarsi a difendere l'esistente
E in particolare gli occupati quelle diritti gli hanno non vedendo il mare nuovo di diritti negati e spesso l'argomento preliminare per affermare un'idea sbagliata di quella stessa sinistra non è totalmente immune ovvero che l'estensione dei diritti per l'insieme del mondo del lavoro dei cittadini passa attraverso l'abbassamento la soglia dei diritti esistenti
E visto che questo è complicato farlo con gli attuali occupati meglio cominciare qui nuovi ingressi al lavoro affermando così con più evidenza che quelli che oggi son diritti debbono considerarsi invece
Una logica che porta a dire che chi ha un posto di lavoro certa un privilegiato rispetto a un precario che ha regolarmente un contratto applicato a un privilegiato rispetto a chi lavora in nero
Chi è una tutela rispetto al licenziamento è un privilegiato rispetto a chi non c'era chi ha un lavoro privilegiato rispetto un disoccupato e via così in una logica che non ha più fine
Noi dobbiamo ribadire che queste son diritti da difendere ed estendere non privilegi
Quello della opposizione alla legge delega e certamente un fronte per la difesa dei diritti
Ma dobbiamo altresì essere anche consapevoli che l'altro fronte sul piano della contrattazione
Vanno tenuti due tali nei processi di riorganizzazione dell'impresa dei processi di perché di notte dell'esternalizzazione quando questi hanno come obiettivo sostanzialmente la riduzione dei costi del sistema
L'erosione dei diritti può essere la risultante di un dumping sociale realizzato gli stessi contratti di lavoro esistenti o inventati per l'occasione
La battaglia contro la contrattazione pirata delle controparti inventate va condotta va però accanto ad una linea che abbia come obiettivo rinnovi contrattuali di vari settori merceologici che tendano ad una equiparazione dei diritti tra i vari contratti senza per queste immaginare improbabili quanto dannosi contratti di filiera
Ciò diventa ancor più importante proprio ora che si intende modificare la legge sul tesseramento di ramo d'azienda
Così come deve inventare un impegno di tutta la CGIL non solo della categoria come la Filcams assumere iniziative forti da diverse dal sostegni e miglioramento che normative legislative e contrattuali
In materia di appalti comprese le nuove norme sul socio lavoratore per impedire che diritti i lavoratori siano le vittime
Di una concorrenza giocata sulla strada del massimo ribasso tra l'altro proprio ora che la legge delega pretende di supera le vecchie normative soldi dei lavori in appalto
La terza questione per l'ultimo minuto riguarda il modello contrattuale
La fine della concertazione sulla politica dei redditi decretata dal governo fa saltare il modello contrattuale del luglio novantatré
Obbligati a discuterne ci si pone l'esigenza di fare delle scelte
La sette che per la mia categoria prioritaria
E che vede anche una sostanziale convergenza unitaria sta della difesa in ogni caso dei due livelli di contrattazione dentro questo la difesa del contratto nazionale come lo lo strumento più importante
Per l'affermazione di RAI per i diritti normative generali un impianto solidaristico nazionale per l'insieme di lavoratori con il compito di difendere certamente potere d'acquisto di salari dava intatta la reale ma anche tenendo conto dell'andamento economico dei settori diventa però in marginale subordinata alla riaffermazione di livelli da disputare sulla durata e sulla cadenza del contratto nazionale
Per quanto ci riguarda
L'affermazione del contratto nazionale la sua strenua difesa passa oggi nell'estensione la cogenza della contrattazione di secondo livello ivi compresa la contrattazione territoriale in tutti noi settori come complementare alla contrattazione aziendale tanto da garantire a tutti i lavoratori secondo regole di contrattazione
Vi ringrazio se ho sforato
Preferivano
Comunico alle compagne ai compagni della FIOM che la riunione della loro delegazione si terrà alle ore venti
Di oggi ovviamente presso una frana rossa che è situata al primo piano
Tra i messaggi pervenuti al nostro congresso
Credo di particolare importanza leggerne uno
Inviato da nel da Schaer sarebbe che è il segretario generale della federazione
Il generale palestinese dei sindacati
Inviato a Sergio Cofferati
Caro compagno è mio onore salutare te e tutti i membri della Confederazione generale italiana del lavoro
All'apertura del quattordicesimo congresso che discuterà importanti temi concernenti i lavoratori e le sfide del lavoro in Italia in questa occasione
è con vivo piacere che rimanda i migliori auguri degli oltre cento mila membri della Federazione generale dei sindacati palestinesi per un lavoro proficuo nel vostro congresso
Sono sicuro che i risultati delle discussioni dei delegati rafforzeranno il ruolo della CGIL nel servire nel modo migliore gli interessi delle lavoratrici e lavoratori
Il vostro congresso avviene in un momento cruciale per il movimento dei lavoratori palestinesi
Quando le restrizioni imposte dall'occupazione di Israele e la punizione collettiva che da questo scaturisce hanno colpito più di quattrocento mila lavoratori
Ciò porta oggi il tasso di disoccupazione a più del quarantadue per cento accanto alle quotidiane uccisioni di civili e alla distruzione delle case la Federazione generale palestinese continuerà la battaglia per i diritti fondamentali dei lavoratori e il diritto all'autodeterminazione
Noi siamo sicuri che la solidarietà della CGIL con il nostro popolo continuerà diavolo di nuovo un buon lavoro ricco di successi lunga vita alla CGIL lunga vita all'amicizia tra i lavoratori palestinesi ed italiani
Colgo l'occasione per ricordare che la proiezione del video
Con su Palestina il dialogo possibile
Che prevede gli interventi di David grosso Manne scrittori e del rettore bella università araba di Gerusalemme sociali lo sei ebbe avverrà alle sedici e quarantacinque in questa Sala i due intervistati come è noto sono il capofila dell'appello per la pace e per la sicurezza
Che proprio in questi giorni insieme all'Arci la CGIL a promosso e ha lanciato quindi è interessante dopo questo questa proiezione vi sarà l'intervento di Guglielmo Epifani dice segretario nazionale
Mi scuso ovviamente con la compagna in alla quale do la parola dopo la compagna Pina seguirà l'intervento di
Emilio Viafora
Innanzitutto un ciao a tutti
Vi chiedo anche i patti anticipatamente scusate qualche volta mi parte aperte sono emozionatissima
Allora care compagne e compagni
L'attacco del Governo porta avanti nei confronti dei diritti e ed è dei lavoratori e dei lavoratori e delle lavoratrici articolo diciotto decontribuzione delle pensioni vennero assunti deve essere respinto con determinazione
A Mirafiori sia lo sciopero dei primi di dicembre sia lo sciopero del ventinove gennaio hanno avuto una riunione straordinaria pagana paragonabile paga gli scioperi dal novantaquattro
Proprio per questo pensiamo che del Governo dove per tracciare l'articolo diciotto dalle leggi delega
Pur registrando un risultato positivo questo non può bastare assolutamente nel libro bianco infatti sono contenuti i provvedimenti che se attuati cambierebbero in peggio le condizioni di lavoro per tutti
Giovani anziani
Le leggi tele che infatti da un lato peggiorano le condizioni di assunzioni per i giovani lavora chiamata ulteriore liberalizzazione dei contratti interinali
E noi impiegate dei contratti interinali ne sappiamo qualcosa che ne abbiamo avuto tanti diradati son sempre e comunque sotto ricatto
Lavora limpide lavora Progetto
E dall'altro prevedono un'ulteriore liberalizzazione delle personalizzazioni
Già solo perché i provvedimenti porterebbero indebolire la porta del sindacato e di conseguente a rendere ancor più difficili lei entra le relazioni sindacali nell'impresa sindacato perché sarebbe più debole perché lavoratori
Interinale i lavoratori a termine hanno paura tenta l'esponente a difenderlo l'apporto di lavoro di conseguenza con sempre più ricattabili
La lotta quindi non si deve fermare perché il governo e la con e la Confindustria devono essere sconfitte non solo sulle questioni dell'articolo diciotto ma sul progetto sociale che ci vogliono imporre posti di lavoro senza regole cancellazione dei diritti individuali
Ecco
La vicenda della Philco Mirrors potrebbe moltiplicarsi quell'azienda nella quale dopo due mesi di lotta non sono passati licenziamenti era di proprietà ma Magneti Marelli FIAT
Che poi l'ha venduta ad una finanziaria spagnola
La quale ha deciso di rimettere la produzione
Provvedimenti dal governo quindi aiuterebbero le aziende e la FIAT ad attuare una ristrutturazione caratterizzate da un pesante taglio della capacità produttiva
Per questa ragione la FIOM di Torino e del Piemonte ha deciso di non sottoscrivere più cessione di ramo d'azienda
A Torino ed in particolare a Mirafiori avvertiamo un tanto di abbandono e di incertezza
Dopo la chiusura dello stabilimento di Rivalta sono incerte le prospettive occupazionali e produttive tutto ciò nel totale disinteresse delle istituzioni locali che invece pensano che le Olimpiadi possano risolvere problemi così gravi
Secondo il mio modesto parere le Olimpiadi non risolveranno nulla infatti il piano di ristrutturazione decisa dalla FIAT è caratterizzato dalla scelta di ridurre la capacità produttiva e da un netto peggioramento delle condizioni di lavoro
Ricordo inoltre che gli accordi separati che sono stati fatti hanno peggiorato le turistiche è aumentato i carichi di lavoro
Quindi dobbiamo essere consapevoli che la politica della FIAT e del Governo sono due facce della stessa medaglia
La FIAT non si pone l'obiettivo di migliorare la qualità dei suoi prodotti aprendo con il sindacato un confronto per migliorare la professionalità e le condizioni di lavoro F. mente soltanto a mettere le attività produttive
Fra l'altro non è meno chi non è nemmeno detto che la General Motors sia poi davvero interessata ad acquisire il settore dell'auto
E probabile invece che lento declino nei fatti si concluda con la chiusura dell'attività del più grande gruppo industriale italiano
All'interno delle Officine viviamo tenta interlocutori che siano in grado di gestire l'attività produttiva
Tutto è contraddistinto da improvvisazione superficialità
Questo stato di abbandono che aggiunge alla decisione di mettere sul mercato attività produttive per sei mila miliardi
La figlia infatti si appresta a vendere aziende come Comau Magneti Marelli pezzi
Senza nessun tipo di garanzia sull'occupazione
L'articolazione del dottor Cantarella non convincono nessuno infatti applichiamo una continua perdita di occupazione
Nel novantanove due mila a Mirafiori Rivalta riproducevano quattrocentosettanta mila vetture
Nel due mila tre senza la produzione della Panda che dovrebbe né per la produzione a giugno del due mila e tre ed è la marea che dovrebbe andare in Turchia
I volumi saranno dimezzati
L'occupazione subirà un drastico ridimensionamento a Mirafiori e di conseguenza in tutto l'indotto piemontese nazionale
Senza un serio piano industriale industriale che chiarisca quali sono le prospettive produttive la Fiom non accetterà di discutere possibili mobilità lunga o corte verso la pensione
Non possiamo perdere posti di lavoro Penta prospettive per le nuove generazioni
è evidente che l'industria nazionale potrà perde la causa delle decisioni della FIAT più del trenta per cento dei posti di lavoro
Dico che sono un'operaia dell'affiliato un eversivo della FIAT Mirafiori Carrozzeria vorrei portare all'attenzione di tutta la CGIL una lunga dura battaglia che noi abbiamo intrapreso sul contratto nazionale riguardo al totale recupero dell'inflazione e propongo e per conquistare un aumento relativo alla produttività che nelle aziende aumentata
L'economia italiana ha bisogno di te mentali consumi quindi è necessario fare una battaglia per aumentare i salari dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti
Questo congresso deve aiutare
A risolvere il problema della Valle validazione consensuale degli accordi deve passare il patto che lavoratori e lavoratrici con il referendum devono decidere nell'accordo o il contratto scritto stipulato tra le parti va be'
Il sindacato deve negoziare nell'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori
Le lavoratrici l lavora e i lavoratori hanno il diritto di decidere sulle questioni che li riguardano direttamente
Volevo dire un qualcosa Sergio ma non c'è che lo dicono spesso magari senz'altro per la sua lo fino adesso tutto è stato con noi
E insieme abbiamo condotto una grande battaglia colloca intendo piove
Che abita la partecipazione straordinaria di lavoratrici e lavoratori
Voglio però dirti anche per quanto è successo sul rinnovo del contratto ma per me dei metalmeccanici non è stato un incidente di percorso
E in quanto tale da rimuovere ore legare con un passato doloroso è stato invece ed intende al PCI
Dall'attacca l'uomo che ad avere il contratto nazionale e al diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di esprimersi
Le trecentocinquanta mila firme raccolte la grande manifestazione di novembre a Roma Anna create hanno creato aspettativa grandi consensi
Su questi proporre e i lavoratori e le lavoratrici vorrebbero con noi e chiedono che tutti insieme continuassimo a lottare
Per affermare i nostri diritti e la nostra dignità era di perdere potere d'acquisto del salario
Per quanto ci riguarda pensiamo tiepida sulle questioni produttive natura questione del libro bianco e sulla democrazia nei luoghi di lavoro
Non ci possano essere sottovalutazione di sorta anche al governo decidesse di stralciare l'articolo diciotto gli scioperi devono continuare
Prima la proclamazione dello sciopero generale quel pedalate vanno ritirate
Grazie
Passiamo alla compagna Namur do la parola compagno Emilio Viafora responsabile nazionale di mi di il
Ricordo che seguirà la proiezione del del video con le interviste dopo l'intervento del nostro dice segretario nazionale Guglielmo Epifani
Care compagne e cari compagni
Per la prima volta i lavoratori atipici hanno potuto partecipare all'appuntamento più significativo della vita del più grande sindacato italiano
Facendo l'irrompere tematiche
E bisogni nuovi rispetto alla nostra discussione tradizionale la CGIL ha così potuto misurarsi con persone che hanno espresso il loro carico di aspettative aspirazioni
Domande di senso e di diritti ed un forte bisogno di sindacato
Un bisogno che esplicita come la per citazione del lavoro l'articolazione delle sue tipologia contrattuale
Non determinano necessariamente perdita di identità di soggettività ma declinano nuove forme e nuove modalità nuovi luoghi in cui esse si determinano e si afferma
Laddove c'è il lavoro ci sono persone che hanno bisogno di tutele
E noi abbiamo di fronte oltre due milioni e mezzo di persone che hanno un'idea risiede la loro vita del loro lavoro profondamente diversa dai lavoratori pietra tradizionalmente abbiamo incontrato e organizzato
Il percorso Dini divide il e orientata a cercare di capire i bisogni di questi lavoratori a sostenere la loro ricerca di identità
Dando una dimensione collettiva alla Jimi individuale ad affermare il diritto di cittadinanza di lavoratrici e lavoratori spesso nell'impossibilità di esigere anche diritti elementari
Il terreno sul quale ci siamo commossi avvolte tra solitudine qualche incomprensione è stato quello di conquistare una risposta legislativa al bisogno di rito di regolamentazione di queste forme di lavoro
E nel contempo affermare con la contrattazione diritti e tutela
Per noi è stato importante verificare nelle assemblee
Che tra questi lavoratori è forte il bisogno di sindacato e di partecipazione ad un percorso di solidarietà e di tutela collettiva anche quando hanno un contratto individuale
C'è chi dice quanto può essere determinante il nostro ruolo per allargare la rappresentanza generale della CGIL
Il percorso che abbiamo seguito ci ha consentito di affinare la nostra capacità di leggere nelle pieghe nelle specificità dei nuovi lavori
Ha reso più forte la nostra azione di rappresentanza costruendo una pienezza di cittadinanza di questi lavoratori nel sindacato
E ha permesso di sviluppare un'azione di contrasto ha ricorso frequente a queste tipologie contrattuale solo per abbattere il costo del lavoro innescare fenomeni di dumping sociale
Compagni e compagne
Mai negli ultimi anni il Paese ha vissuto un così alto compito sociale
Questo governo in un misto di populismo e liberismo porta avanti l'idea di una democrazia autoritaria chi si manifesta sia sul terreno istituzionale sia su quello sociale
Funzionale a quest'idea di democrazia e il metodico attacco al sistema della rappresentanza alla società di mezzo in una logica in cui il governo assume su di sé
Per intero la rappresentanza degli interessi
Lo scontro perciò riguarda la qualità della democrazia nel nostro Paese
Per loro chi vince le elezioni non eserciti il governo ma un comando sull'intera società
Il punto trattati di attacco più insidioso e quello che questo governo ha portato all'insieme dei diritti del lavoro e quello all'articolo diciotto dello statuto dei lavoratori
Perché oltre a rendere precaria la posizione di ogni lavoratore nelle imprese si attaccano libertà essenziali delle persone
Senza giusta causa abbiamo detto non si può essere licenziati
Questo diritto proprio perché attiene alla dignità della persona non è Baratta bile monetizzabili le risarcibile proprio perché ha questa valenza by spesso e non abrogato
L'attacco insidioso dicevo perché punta a dividere anche generazionale menti lavoratori
I lavoratori parasubordinati e interinali pur se non interessati direttamente all'abrogazione l'articolo diciotto
Hanno partecipato agli scioperi
Nella consapevolezza che l'ha visto in più la destrutturazione dei diritti nel lavoro investe tutti è rende più complicato il compito a cui stiamo assolvendo
Affermare appunto per via legislativa e contrattuale il diritto alla prelazione nelle collaborazione o alla continuità del lavoro quando esso risponda ai contenuti della stessa o di una missione interinale
Di più il governo punta ha un contratto individuale di aria ogni azienda
Cioè da un lato si tenta di reintrodurre inopinate differenziazioni salariali su basi territoriali e dall'altro il contratto di lavoro di ventuno ordinario negozio giuridico
Il lavoro perciò è solo merce il lavoratore è in una posizione del tutto subalterna all'impresa
Non solo
Dopo l'estensione del tempo determinato si vorrebbe introdurre un inaccettabile serie di istituti che sballo Rizzante il lavoro mi attaccarono mi attaccano su tutti i fronti i diritti
Ciò che tiene insieme un'ingegneria di questo tipo e un'idea di società in cui vi è la completa mercificazione del lavoro i suoi diritti la sua funzione e il suo sapere sociale
La precarietà diviene così condizione di vita permanente delle persone alimentando paure incertezze individualismo
Persone sempre più sole meno tutelate impossibilitati a darsi un progetto di vita non è forse questa la condizione di molti lavoratori interinali o collaboratori
Se si affermasse una politica di questo tipo
Maggiormente colpiti sarebbero i giovani le ragazze e i ragazzi a cui si offrirebbe un futuro che nella precarietà farebbe un insostenibile condizione esistenziale
Non ci parla di questo anche tanta parte del bisogno del disagio giovanile soprattutto nel Mezzogiorno
Oggi nel nostro Paese sono in discussione i diritti fondamentali nella loro del lavoro e la loro possibile estensione o cancellazione
Per noi
Non si tratta di modificare i dati i diritti sanciti non lo Statuto dei lavoratori ma di affermare accanto a questi
Diritti anche nei lavori i figli delle nuove esigenze determinate dalla necessità di un'organizzazione più flessibile nell'industria nei servizi e nelle forme di lavoro
Che seppure non del tutto autonome vanno dell'elemento soggettivo professionale la vera natura della prestazione lavorativa
è inaccettabile e misti ficcante l'offensiva del centotrenta destra che ha contagiato peraltro anche settori del centrosinistra
Secondo cui un'estensione dei diritti ai nuovi lavori passerebbe per un restringimento di quelli del lavoro a tempo indeterminato
Dunque non un'estensione ma una redistribuzione di diritti chiamando questi quelli in essere privilegi invece proprio l'estensione degli elementi di precarizzazione del del lavoro
Non possono farci di influire su una posizione che non è in grado di distinguere la precarietà da reali e necessari processi di flessibilizzazione del lavoro
Non si tratta di affermare una retorica della flessibilità come elemento di evoluzione dei processi organizzativi
Ma misurarsi concretamente con il fatto che lavoro si diversifica sempre più non sono il ragione di processi di innovazione tecnologica ma anche in funzione di reali bisogni di autonomia delle persone della crescita di nuove figure professionali ed ero speso sempre più rilevante che la società della conoscenza e dei saperi assume nell'economia
Per questo non si tratta di aderire all'Etiopia della fine del lavoro soprattutto di quello a tempo indeterminato ma avere consapevolezza contemporaneamente
Nella diversità delle forme contrattuale in un nuovo equilibrio tra autonomia nel lavoro ed è lamenti gerarchici nell'organizzazione dello stesso
Hanno determinato l'aumento di nuove professioni e di nuove tipologie in cui la prestazione lavorativa viene erogato
Non c'è bisogno
Di richiamare i classici
Del sindacalismo e del socialismo per sottolineare che è compito nostro
Quello di promuovere nuovi livelli di autonomia nel processo produttivo per spezzare contenere le forme di allegazione consentire alle persone nuove possibilità di organizzare il proprio tempo per questo motivo per noi si tratta di vedere come ricomporre il ciclo produttivo
Partendo dai lavori e non dal lavoro e dalle loro differenza tutto il contrario cioè di quello che propongono i neo liberisti di casa nostra
Che guardano all'allentamento dei vincoli di dipendenza soli in funzione di una competizione sui posti
E sulla precarizzazione del lavoro rendendo perciò le persone esposte all'imitazione a ricatti
Perciò è urgente riprendere una battaglia perché il Parlamento e vari rapidamente una legge penalmente discipline ricorse a queste modalità di lavoro
Definisca contemporaneamente corrispettivi proporzionati e comunque non inferiori a quanto previsto nei contratti nazionali di settore o per prestazioni Ribéry professionali solo così i compagni
Noi potremmo evitare l'uso delle nuove tipologie contrattuali in termini di destrutturazione da lavoro dipendente
Nel contempo ed in mancanza di una legislazione adeguata
Noi non possiamo sottrarci al compito di tentare di estendere nella contrattazione collettiva
La l'esibizione delle regole di ricorsi a queste tipologie contrattuali contemporaneamente ai trattamenti salariali e alle prestazioni sociali definite contrattualmente
I dati che riassumo danno il senso di quello che abbiamo già fatto nazionalmente territorialmente e degli appuntamenti contrattuale che stiamo cercando di definire sono oramai cinquantadue gli accordi gli accordi sottoscritti e che riguardano oltre trentacinque mila collaboratori coordinati e continuativi
Quattro sono accordi regionale provinciale su formazione sostenga percorsi professionali che hanno interessato interessano duecentosettantasei mila collaboratori
è attualmente in corso il rinnovo del contratto interinale
Che oggi riguarda oltre cento mila persone per oltre seicento missioni di lavoro centrale in questo rinnovo è per noi la formazione e la tutela la prevenzione
Sul lavoro della sicurezza sul lavoro in questi due mesi
Tre lavoratori interinali hanno perso la vita in incidenti sul lavoro
A Padova Roma ad Avellino si sono spenti
I sogni le speranze di una giovane donna e dico ai ragazzi
E su quel lavoro precario è una sua possibile stabilizzazione quasi certamente avevano affidato la stereo la speranza di cominciare a programmare un percorso di vita meno incerte più sicuro
Invece hanno tragicamente incontrato la morte
Queste persone ci caricano di un peso e di una responsabilità alcuni di noi non possiamo non dobbiamo ne vogliamo sottrarci
Cioè e per sostenere una qualificazione del lavoro discontinuo è necessario puntare
A più forte e strutturati relazioni sindacali dentro tutti i posti di lavoro e contemporaneamente affermare i nuovi livelli di qualità di formazione per queste persone a partire dalla formazione sulla sicurezza
In definitiva il nostro lavoro è tesa ad allargare il sistema di rappresentanza della CGIL
La copro mozione è un'idea che sostanzia questa questa impostazione essa non risponde a una logica di ingegneria organizzativa
Ma può essere una risposta più alta la domanda politica di una nuova ricomposizione dentro un mondo di lavoro che si presta gli ha sempre più essa può aiutare a superare i problemi che si manifestano nel governo dei processi organizzativi
A causa di sempre maggiore coesistenza di pozzi di tipologie contrattuali diverse
Di più noi pensiamo che proprio l'organizzazione dei lavoratori atipici Dentoni del può favorire in un lavoro congiunto con le categorie da una parte processi di stabilizzazione per quelle forme improprie di lavoro
Prestiti e dall'altra valorizzare un minuto quei rapporti di lavoro che effettivamente corrispondono a nuove esigenze organizzative e professionali
Assieme possiamo più efficacemente intervenire sui diversi livelli di gestione dell'impresa e governare attraverso la contrattazione la ricomposizione del ciclo produttivo le dinamiche del mercato per lavoro
Di ciò siamo convinti non solo noi ma anche e soprattutto le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo
Esprimono un folto bisogno di sindacato e guardano alla CGIL come un punto di riferimento certo per affermare una nuova Carta dei diritti nel lavoro lo standard concludendo
Bobby Kennedy in un discorso di università americana nel mille novecentosessantatré affermava
Oggi la libertà non è solo il diritto alla parola
Ma è completamente
La possibilità ed il diritto ad essere assolti ascoltati perché le parole non rimangano nel vuoto ma contribuiscano a determinare le scelte penso e noi possiamo essere quel soggetto collettivo capace di fare esprimere tutte le voci del lavoro e dare loro la possibilità di orientare e non subire i processi organizzativi nell'impresa e nella società
Grazie Milio
In attesa di un segnale dalla regia perché bello della diretta
E possibile dare lettura di tutti i messaggi che sono arrivati al congresso contemporaneamente perché sono tantissimi
Nel frattempo credo che sia importante segnalare che tra questi tanti messaggi di cui daremo lettura nel corso dei lavori
Ma pervenuti i messaggi di saluto di augurio
Dei sindaci
Dei comuni di Roma Walter Veltroni di Venezia Paolo Costa di Bari
Simone Di Cagno
Esponenti delle istituzioni
E il presidente della Camera Pierferdinando Casini onorevole Valdo Spini i senatori Oscar Luigi Scalfaro Francesco De Martino
In rappresentanza del governo il sottosegretario Maurizio Sacconi
Il presidente dell'associazione nazionale comuni d Italia Leonardo Domenici
I saluti anche questi importanti del segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana Paolo Serventi Longhi e la segretaria della Federazione italiana editori giornali
Il presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane
Il direttore della Caritas italiana sacerdote Vittorio Nozza il presidente della Confcommercio Sergio Billé
In rappresentanza dell'Associazione italiana allenato di calcio che noi abbiamo anche una squadra come CGIL Azeglio vicini
Compagno Giorgio Napolitano e l'indimenticabile e amato compagno Vittorio Foa vi ringraziamo tutti quanti
Dovrebbe andare in onda adesso la proiezione con le interviste se tutto funziona
Pongo senta fuoco penso che inizi tutto ciò ha l'opportunità di parlare Palmas
Devo dire sono molto commosso dal vostro coinvolgimento dalla vostra passione per la causa della pace e per il in particolare rispetto al conflitto in Israele in Palestina spero che il vostro impegno
Sia utile per riportare alla ragione entrambe le parti e per riportarlo entrambe al tavolo del negoziato poi poter iniziare ricordando un patto unico in quantità ma molto importante voi nella vostra confederazione sindacale
Rappresentate sei milioni di iscritti Noè in Israele siamo cinque milioni di persone quando invece il Leberecht cittadini di Israele sono un milione di meno degli stati rivolti alla vostra grande confederazione abituali su siamo circondati da una cosa come duecento milioni di musulmani attorno a noi la maggior parte di loro sono assolutamente inutili ieri sera questo per illustrare la difficoltà per il suo di convincere gli israeliani pentiti
Sei
A dar fede a credere o stessa la possibilità di una cessazione delle ostilità avrebbe attorno a loro ora di tutti e nonostante tutto ciò io sono per l'a mente convinto e non sono l'unico nel la prevederlo suppongo che noi dobbiamo fare il massimo possibile per superare le nostre paure con i nostri sospetti e nostro desiderio di vendetta a volte per riuscire a uscire dalla situazione attuale che secondo me ci porterà al disastro porterà al disastro sia gli italiani che palestinese c'erano due popoli tormentati palestinese gli israeliani
Fish che sia tiene passione di creatività ambizione se noi riuscissimo a incanalare tutta la loro fortissima creatività immaginazione vogliamo creare pur un una realtà ricca fruttuosa o o creative Medio Oriente che è esattamente il contrario di quello che vediamo oggi perché quello che vediamo oggi è solo la paura e la paralisi da entrambe le parti purtroppo cioè io vedo che entrambi i leader Sharon era fatta non sono capaci di scavalcare imposti dalla loro storia personale dal mito che ciascuno di loro ha presenza
E non vedo la loro capacità di creare le condizioni della padrona con ci vuole un lavoro dal basso su va dal popolo dalla Società civile ribadisce di entrambe le parole un lavoro di organizzazioni che creino un dialogo fra proprio avveniristica intellettuale esattamente il tipo di viale o commissioni che noi stiamo cercando di promuovere tipo qui in Italia con l'iniziativa dal ministero degli esteri italiano del governo italiano questa nostra speranza
Gradualmente coinvolgere masse di persone che condividono le nostre convinzioni che abbiano la forza di superare la paura ritornare al tavolo del negoziato trovare un accordo secondo le linee che siano comprensibili a tutti tranne i fanatici compili dopo andamentali estivo in folle
Noi sappiamo che alla fine dovremmo arrivare a due Stati lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina
Vietati i sovrani indipendenti che vivano su una base di parità e nel rispetto reciproco l'uno verso l'altro no e che consentono ai loro cittadini dicono Mincio e a vivere la vita che meritano di vivere perché fino adesso nell'ultimo étoiles ecco non abbiamo vissuto alla nostra vita affrontato i propri dati la nostra vita ci limitiamo a sopravvivere da una catastrofe all'altra
Invece con la pace potremo finalmente vivere la vita che noi Uribe richiama non vivere eccome se voti ma i margini erano alla propria vita sullo vedi garantisco in queste condizioni davvero io diremmo
E a anche in quel caso mano bisogna non vostro aiuto ma adesso il vostro aiuto particolarmente portarla davvero cruciale pongono per me per voi
La vostra partecipazione fra è un atto davvero commovente di amicizia sincera un senso di responsabilità internazionale di passione per il quale davvero vi ringrazio Shalom
Sì ora parte secondo pezzo ricordo che dopo la conclusione delle interviste interverrà Guglielmo Epifani vicesegretario generale della CGIL
Al bar con struttura morbo aggiungere anche la mia voce a quella di David Grossman che abbiamo appena ascoltato
Vorrei anch'io aggiungere la mia voce ne riconosce il vostro contributo positivo alla causa della pace in Medioriente col vostro impegno sul conflitto israelo palestinese
E anche la FIAT vorrei unire la mia voce alla speranza che Louie sprezzo per un futuro di pace tra israeliani e palestinesi stessi
Più rapporti se compro pezzi su ricordo più popolo conclude l'intervista interverrà Guglielmo Epifani si ricorda infine proprio per
Alcun futuro mormorii vorrei aggiungere anche la mia voce a quelle di delitti Osman e abbiamo appena scomparso
Vorrei anch'io aggiungere la mia voce nel riconoscere il vostro contributo positivo alla causa della pace in Medioriente o per vostro impegno su come severo palestinese e ancora vorrei unire la mia voce non si era ancora che lui espresse per un futuro di pace tra israeliani e palestinesi fece
Tiene la voce della pace israeliani e palestinesi che credono alla pace
A mio parere gli israeliani palestinesi insieme possono darti la mano
E possono far sentire la loro voce unitamente oltre per fare pressione sui loro leader e per arrivare a firma di quel tipo di accordo noi abbiamo lanciato una campagna
Circa due mesi fa ora una campagna per la una diplomazia popolare una campagna dei popoli per la pace facoltà una campagna che viene svolta da da coloro che sono dalla parte della pace in da entrambe le parti e che vanno a fare pressione sui loro leader per la firma di un accordo tra le due parti abbiamo pronti la cerimonia della firma e di questo documento è stato il ventotto dicembre c'era anche la CGIL e la CGIL può dare un grande aiuto a questa campagna e allo sviluppo della campagna stessa sottolinea col dovete ricordare tutti che la nota non è solo una lotta per un popolo che vuole la pace in israeliani palestinesi
Ma a me chi vuole la pace la giustizia
La libertà l'onore e il rispetto fra tutti gli essere umani in tutto il mondo tutti e no israeliani palestinesi che crediamo in quel i valori vogliamo porge la mano a voi che vi battete per il Festival Rory in Italia e tutti insieme i palestinesi israeliani Guagliani
Cosimo batterci per la pace comprando la casa della pace capire che noi come popoli possiamo creare la pace vi ringraziamo di nuovo
Bene ricordo ancora una volta per i delegati delegato della FIOM che questa sera alle ore venti presso la fa la rossa al primo piano
Palazzo dei Congressi uscito dalla riunione della loro delegazione do adesso la parola al compagno Guglielmo Epifani dice il segretario generale della CGIL
Cioè una domanda
Che ognuno di noi si è fatto in questi giorni e in queste settimane
Ogni qual volta di fronte alle nostre manifestazioni unitarie di fronte alle piazze che si riempivano di tante persone
Si è posto
Perché tante persone vicino a noi
Perché tanti giovani per la prima volta così visibili e così presenti
Perché questo sostegno
Alle proposte alle lotte del movimento sindacale
Perché è una partecipazione così alta agli scioperi e alle manifestazioni
Praticamente in tutte le città d'Italia e in tutti i posti di lavoro
Come non ricordare ad esempio quello che ci ha sorpreso della manifestazione sul Mezzogiorno di Palermo e l'emozione
Di tutti quelli che erano lì presenti da tutte le parti d'Italia
E nei quali si incarnava l'idea di ripartire sulle questioni del Mezzogiorno dopo mesi di silenzio e di distanza
La verità e che per rispondere a questa domanda dobbiamo anche essere in grado di comprendere innanzitutto noi stessi che esiste un palese reale che non è quello che spesso viene raccontato
Quando il presidente di Confindustria
Forse
Un po'troppo lontano dall'Italia quando fece questa dichiarazione credo che fosse al New Yorker
Disse in un'intervista
Ma in fondo non ho visto lavoratori nelle piazze e chi c'era in realtà nelle piazze
Ha detto questo
Se non c'erano i lavoratori
Chi ha riempito quelle piazze
E perché
Se fossero stati così pochi
E gli scioperi male
Perché tanta delegittimazione verso di noi
Perché tanto l'attacco tanta volontà
Di respingere quello che faticosamente sta avevamo e stiamo costruendo
E unendo
La verità
E che molti che sono ed erano lì accanto a noi
Vedono del sindacato confederale nella CGIL e nella CGIL CISL e UIL la forza necessaria
E autorevole per respingere innanzitutto l'attacco portato nei loro diritti
I giovani stanno lì perché i giovani avvertono
Cioè senza una certezza dei loro diritti un futuro fatto di precarietà diventa più possibile
E i meno giovani i lavoratori di tante battaglie che comprendevano e che comprendono che se un posto di lavoro
Dovessimo a vere sul tema della tutela dei licenziamenti due diritti diversi o meglio un diritto è un'assenza dello stesso diritto alla fine non ci sarebbero diritti per nessuno
Non c'è
Soltanto questo
Nelle piazze e nei rapporti che si sono costruiti nel movimento di iniziativa c'era una tensione ideale molto forte
L'alta tensione che porta tutti a contare a esserci a essere presenti a non rassegnarsi a non essere passivi
Se come abbiamo detto ieri
Libertà e sostanzialmente autonomia
Questo vuol dire dei tanti giovani e i tanti lavoratori non si rassegnano a non essere e a non restare liberi e in fondo qui in questa richiesta di autonomia
Che si comprende perché in questo modo noi difendiamo la funzione della rappresentanza sociale
Ha ragione
Su questo il segretario della CISL
La rappresentanza sociale l'autonomia di chi
Imparate o in tutto si propone di rappresentare le persone nel loro bisogna erano tutele nei loro diritti è una parte importante della democrazia di ogni paese ma se è così ed è così
Quando un Governo
Come quello che noi abbiamo assume rispetto alla società civile noni distacco necessario per garantirne l'autonomia e il pluralismo
Ma assume di quella società solo un punto di vista quello del primato dell'impresa allora
Difendere quell'autonomia della società civile
Difendere noi e quei lavoratori
Vuol dire contrastare il disegno del Governo vuol dire contrastare chi vuol negare alla radice attraverso l'espressione della società civile la costruzione di quello spazio sociale
Fatto di diritti e di coesione
E non c'è solo questo
Un governo che assuma un punto di vista unicamente dell'impresa e destinato a non sposare politiche di qualità
Nell'innovazione né di riorganizzazione finalizzata degli investimenti e dei processi produttivi quali sono le politiche di ricerca del Governo quali le reali politiche di formazione
Quali le reali politiche in grado di assicurare un livello alto alle nostre specializzazioni produttive o a far riprendere nel Mezzogiorno il cammino di una investimento e di un'infrastrutturazione di qualità
Ma in quel movimento lei tanti giovani né tanti lavoratori c'è per questo insieme una richiesta di democrazia e di partecipazione molto forte
C'è quando si scende in campo in prima persona
E c'è come abbiamo visto in tanti posti di lavoro
E con la manifestazione lo sciopero da parte di tante lavoratrici e lavoratori metalmeccanici che attorno al tema della democrazia e dei loro diritti hanno segnato una parte importante dell'iniziativa
Politica del sindacato di queste settimane
E d'altra parte in altri settori
Abbiamo avuto dei risultati incredibili
Quando si è votato per le rappresentanze sindacali unitarie nel pubblico impiego nella scuola non abbiamo soltanto come CGIL o come sindacato confederale ha avuto un grande risultato
Sono andati a votare ancora una volta come quattro anni fa quasi l'ottanta per cento delle lavoratrici e lavoratori di tutti i settori dal pubblico impiego e questo vuol dire vuol dire perché nessuno li ha obbligati
E avvertono un bisogno di essere rappresentati e di decidere sulla propria rappresentanza
Ma se è così e questi dati non parlano alla CGIL
Perché i risultati sono stati di questa natura e validi anche per la CISL e per la UIL se c'è questa richiesta di democrazia se c'è questa esigenza alla rappresentanza
Il problema delle regole dicono e rendiamo più certe più esigibili e le norme sulla rappresentanza e le questioni di rappresentatività non sono un'invenzione di un'organizzazione o l'esigenza di un momento sono un bisogno fondamentali che lavoratrici e lavoratori ci impongono avvertono
D'altra parte d'altra parte
Proprio in questa sala
Nel precedente congresso
Quando intervenne
Il segretario della CISL e allora D'Antoni ci disse che per fare l'unità anche una legge sulla rappresentanza sarebbe stata messo in conto da parte della CISL che questo non corrispondeva
Alla cultura profonda di quell'organizzazione ma valutabile riteneva questo come una scelta importante se andava fatta per costruire e rafforzare L'Unità
Se non si dice no a queste esigenza
Se si risponde no alle cose che Sergio ha detto è una relazione così come è stato fatto alle cose che dicemmo all'assemblea programmatica della CGIL
Non è una risposta negativa la CGIL non è quella poco il problema e che se non si ritengono le regole elemento fondamentale dei rapporti tra lavoratori e sindacato e nei rapporti tra i sindacati
Il risultato e che alla fine il Complesso normato tra di noi e con le controparti di rappresentanza è appeso a un filo
Non c'è futuro per la rappresentanza anche nei luoghi di lavoro che le regole generali che tengono assieme quell'evidenza non vengono riconosciute
E come si risponde
Se non si segue quello che proponiamo
A quello che c'è scritto nel libro bianco all'indifferenza del principio di rappresentatività sindacale
Al fatto che liberamente chiunque imprenditore può decidere di trattare con chiunque indipendentemente se quello con cui tratta rappresenta qualche cosa è evidente per imprenditore rappresenta l'impresa
Ma nel momento in cui la struttura che ha di fronte non rappresenta i lavoratori non è una trattativa leale non è niente è un inganno è qualcosa che viola fondamentali principi di democrazia
E c'è nei movimenti di questi giorni una domanda di tutela non c'è dubbio riguarda i lavori tradizionali riguarda i lavori nuovi nei quali ha parlato prima Emilio Viafora
C'è bisogno di allargare le tutele e diritti la proposta dello Statuto anche qui dette in relazione è la nostra convinta adesione a un percorso di estensione di comprensione delle modificazioni che sono in atto
Così come lungo esercizio che abbiamo fatto che dobbiamo rafforzare di contrattazione nei luoghi di lavoro nelle filiere nell'azienda che cambia nei territori nei quali molto è stato fatto e molto di più si può fare
Ma
Se noi non vincessimo la battaglia dei diritti
Dei diritti delle persone soprattutto lì dove le garanzie sono più deboli
Questa battaglia per rappresentare meglio il nuovo lavoro diventerebbe più debole o più forte
Come si fa a dire c'è bisogno di più estensione delle tutele e non capire il nesso che c'è tra questo nostro impegno anche personale che va Espresso e contemporaneamente la difesa dei diritti delle persone
E c'è in queste iniziative in questi movimenti una grande domanda a noi
A noi tutti
Ad essere coerenti tra quello che diciamo e quello che facciamo
Quando noi nelle piazze tutti
Abbiamo detto attenzione questo governo ha una grande capacità mediatica
A molti mezzi di comunicazione di massa
è in grado di parlare direttamente a un linguaggio
Che può essere ascoltato ma proprio lì bisogna stare attenti perché è un linguaggio che è pieno di capacità attrattive ma spesso e anche al linguaggio falso
Così come quando disse
Abbiamo abolito tutta l'imposta di successione e invece era solo l'abolizione per i riti dell'imposta
Come quando ha spiegato al Paese che l'emersione con i provvedimenti sarebbe diventata
Un processo straordinario di regolarizzazione e a distanza di sei mesi non si è avuto neanche un risultato di quelle scelte come quando si è parlato in poveri pensionati ai pensionati al minimo promettendo un milione di lire di pensione al mese per tutti qui alla fine solo un quinto di quelli avevano diritti o l'hanno avuto o anzi ancora sono in attesa di averlo
O quando si parlava di dialogo sociale e nessuno si accorgeva o perché i tavoli non c'erano o perché gli interlocutori non si rendevano disponibile che questo si facilita
O come quando si continua a dire che l'articolo diciotto in fondo non è così necessaria che la proposta del governo non è così cattiva perché parla in fondo solo una parte del dei lavoratori o quando si nega contrariamente al buon senso e contrariamente a quello che ancora questa mattina
Tutti i presidenti degli istituti previdenziali confermano quando il governo dice che la decontribuzione da tre a cinque punti su tutti i nuovi assunti non determinerà nessun problema e nessun onere per il sistema previdenziale
Sono gli stessi
E durante una trattativa a nostra insaputa spiegarlo al Paese
Se c'era un buco così rilevante che avrebbe reso impossibile qualsiasi traguardo di parità dell'obiettivo di bilancio punto dopo punto una comunicazione forte e un risultato che alla prova dei fatti il contrario di quella comunicazione per questo siamo chiamati noi alla trasparenza
Perché possiamo criticare dobbiamo far del Governo su questo ma noi dobbiamo essere onesti verso noi stessi verso i lavoratori ora quindi il problema non è
Se c'è qualcuno che vuol trattare e qualcun altro che non vuol trattare
Nel c'è qualcuno
Che vuol far cadere il governo come se non sapessimo che non spetta al sindacato e tanto meno alla CGIL di far cadere i governi così come ovviamente
Non spetta a nessuno mantenere in vita i governi
E tanto è vero questo tanto è vero cioè noi queste persone
Hanno avuto la coerenza la forza di fronte alle provocazioni anche personali a partire da quelle fatte verso Sergio di restare coerenti
Di restare coerenti a dire le condizioni per cui si tratta e le condizioni per conoscere tratta
E così i contratti degli edili rinnovati
Le trattative spero in fase conclusiva e periti chimici il risultato raggiunto parziale ma importante dei testi delle altre vertenze anche nel settore del pubblico impiego dove naturalmente parlo per me
Avvertivamo tutti i rischi che erano in campo ma dove di fronte al merito abbiamo fatto valere il rispetto e il riconoscimento del merito della conclusione della trattativa non c'è stata
Prova di autonomia più grande è per noi di quello che abbiamo fatto al tavolo delle trattative del pubblico impiego abbiamo lottato hanno lottato quei lavoratori per risultato premia non le manovre non gli incontri riservati premia lei lotte di quei lavoratori
E io sono sicuro come ha detto il segretario generale della Funzione pubblica
Che quando ci sarai saremo chiamati allo stop però anche generale i lavoratori pubblici saranno insieme lavoratori dei settori privati a lottare per la stessa idea e però questo titolo dei diritti e delle libertà
E neanche noi
Ai tavoli ci alziamo anzi
Se è una cosa ci ripetiamo tutti i giorni guai a noi ad abbandonare i tavoli cerchiamo di non farlo mai mai anche quando i tavoli non li abbiamo mai visti
Perché il governo ha approvato una delega sul fisco in cui non ha CGIL ma CGIL CISL UIL non ha dato neanche un minuto di discussione e ha trattato settimane con Confindustria
E quando a volte i tavoli c'erano e le nostre strutture anche di categoria cercavano faticosamente di tenerli quei tavoli a volte scomparivano come avvenuto nel caso della conclusione della vicenda dei metalmeccanici queste cose dovremo pur dirle
I lavoratori quel movimento ci chiede unità tra i lavoratori tra il mondo del lavoro è unità tra CGIL CISL UIL e allora qui è il punto qui è ora di essere tra di noi chiari
Nelle piazze tutte e tre tutti e tre i segretari generali tutte e tre i compagni tutte le strutture impegnate hanno ripetuto tutti la stessa cosa
Noi siamo disponibili a trattare a condizione che venga stralciato quella parte relativa all'articolo diciotto stralciata quella parte da Adele che ha relativa al due punti in discussione non ha detto la CGIL l'abbiamo detto tutti
è così ancora
Io ovviamente penso di sì perché se non fosse così tra quello per cui i lavoratori hanno scioperato e quello che ci consegna il quadro delle prossime settimane
Si aprirebbe naturalmente un problema
Ma dico questo perché resto convinto
Di una cosa dei compagni con cui l'altra notte la trattativa del pubblico impiego siamo stati attenti autori
Ho detto in quell'occasione se restiamo uniti possiamo chiudere un accordo al meglio possibile per i lavoratori
Io resto convinto che se CGIL CISL UIL adesso è nei prossimi giorni arrestano uniti noi possiamo vincere sull'articolo diciotto e sulla previdenza
Se notiamo
Se non si mandano messaggi sbagliati
Se non si fanno cose che dividono
Per fare tutte le cose di cui c'è bisogno
Poi è evidente
Che per un sindacato che sciopera che insiste che lotta che fa tutte le cose di cui c'è bisogno se alla fine vediamo
Se c'è un problema di risultato che non si sposta faremo una valutazione ma la faremo dopo era faremo unitariamente se unitariamente abbiamo combattuto
Con una sola avvertenza
Ora per dopo
Ci sono lo diceva oggi Pezzotta
Un bisogno di compromesso tra le ragioni e le posizioni di tutti
L'unità richiede questo lo sappiamo ognuno nella propria storia personale alla propria responsabilità lo vede lo vede tutti i giorni e noi ovviamente come nel passato
Non sfuggiamo al compromesso ma c'è un problema
Di cui dobbiamo dire qui con chiarezza io penso che ci sono soprattutto sulle materie attinenti alle quantità quando si tratta di decidere tra un'ora in più un'ora in meno
Di orario di lavoro o su altre questioni anche relative le dinamiche retributive una facilità diciamo di mediazione quando si parla di quantità e non si distacca dei principi
Ma quando noi parliamo di diritti che riguardano la sfera le libertà la dignità delle persone noi dobbiamo stare a
Perché
Se noi mediastino intaccando quei diritti
Noi tutti
Che rappresentiamo e vogliamo farlo
Quelle persone
Noi renderemo non volontariamente ma nei fatti anche noi quelle persone meno libere e meno responsabile questo
Questo io credo e quello che bisogna fare
Se questo percorso è chiaro
Io penso non lo dobbiamo dire con la chiarezza necessaria
Io penso che si può dire quindi una cosa
Ma bisogna alla fine e tutti ci rendiamo disponibili nel nome di quei diritti alle coerenze necessaria alle iniziative necessarie perché soprattutto quei molti che sono con noi
Debbono rappresentare anche il nostro domani
E l'altro i ruoli erano la commissione elettorale immediatamente convocata la sala gialla
Ora la parola la compagna Vilma Casavecchia segreteria regionale Umbria sì per fare il compagno Danilo Barbi
è vero
E migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici che in questo periodo hanno riempito le piazze
Hanno Espresso una grossa aspettativa
Nei confronti delle proposte ed è il difesa appunto dei diritti che il sindacato con lo sciopero alla quale hanno diritto parecchi lavoratori e lavoratrici
Aveva appunto messo in campo sono perfettamente d'accordo che questa aspettativa in campo
Noi l'abbiamo vissuta
Nella fase congressuale
In questo congresso noi abbiamo avviato questo congresso con due mozioni alternative
Non perché
Volevamo contarci
Non perché amiamo dividerci ma perché ci divideva
Il marito sindacale perché ci divideva di fatto l'analisi e la strategia sindacale
Siamo andati nelle fabbriche a proporre nei luoghi di lavoro a proporre la discussione su queste diversità
Un dibattito al quale i lavoratori e le lavoratrici gli scritti e riscritti e della CGIL hanno partecipato e hanno partecipato
Con attivamente non ha una dibattito una divisione che hanno subito hanno partecipato attivamente molto spesso dove siamo stati capaci di aprirla questa discussione siamo stati in grado veramente di ascoltare le istanze che esprimevano già da allora in quella dibattito congressuale dei luoghi di lavoro nasceva e veniva fuori già in quella fase appunto l'esigenza di andare avanti rispetto alla linea
Che le organizzazioni sindacali e che la CGIL in particolare in questi anni aveva tenuto
Non ci piace
Nemmeno in questo caso e non ci siamo divisi proprio perché ripeto a abbiamo il vizio in qualche modo vera continuità e di logica non ci siamo divisi a caso sulla questione del ventitré luglio tre dobbiamo riprendere l'abitudine di fare l'analisi e soprattutto il Bilancio di quella che è stata l'attività della nostra strategia sindacale del nostro fare sindacato il ventitré luglio
Ad oggi
Non ha prodotto i risultati che nemmeno chi era d'accordo appunto e ha voluto il ventitré luglio quindi non solo quindi come me lo ha criticato si aspettava
Perché non c'è nessuna tenuta effettiva dei salari rispetto all'inflazione
Perché in realtà i contratti non sono stati in grado di coprire nemmeno questo aspetto del salario
E soprattutto perché c'è un dato che non diciamo solo noi ma è un dato oggettivo che a quello appunto che le aziende i padroni profitto l'hanno fatto
E oggi
Che siamo in una fase diversa da quella che probabilmente aveva portato al ventitré luglio quindi una condizione di crisi di questo Paese ma siamo in una fase in cui appunto non abbiamo più sulla testa la questione Biella
Condizione appunto del bilancio del Paese
Beh adesso sono ancora più arroganti e adesso non solo non vogliono riaprire una discussione appunto sulla ridistribuzione di quei profitti che hanno fatto ma quel tipo di politica li ha resi appunto talmente arroganti che adesso restringono ancora di più la borsa
Io penso che noi su questo dobbiamo assolutamente farlo il bilancio noi dobbiamo dare il Bilancio su questa questione appunto salariale dobbiamo fare il Bilancio sul fatto che le condizioni di lavoro nei luoghi di lavoro sono peggiorate in questi anni sono peggiorati
Che in realtà la realtà oggettiva è quella di una diversità e di una frantumazione del mondo del lavoro
Già appunto non nella società in generale ma appunto nel luogo di lavoro dove troppe figure sono in realtà si ritrovano a lavorare insieme e non hanno le stesse tutele e sappiamo benissimo che se sta sempre restringendo di più in quei luoghi di lavoro e nelle fabbriche
Il sogno i lavoratori che in qualche modo possono davvero riconoscersi dentro la tutela collettiva del contratto di lavoro perché troppe forme di per Calitz dazione sono state inserite
E queste forme di diversità e precarizzazione rompono in qualche modo li lei ha proprio collettiva collettiva della battaglia già lì nella fabbrica
E queste cose sono venute fuori nel dibattito che abbiamo fatto nei luoghi di lavoro e sono state molto spesso trasversali
E a questo credo che noi dobbiamo dare delle risposte noi abbiamo cominciato a questo congresso già con la vittoria del Governo di destra
Abbiamo deciso comunque appunto di andare con opzioni diverse perché non abbiamo trovato che cosa l'idea vera idea vera di un elemento di rottura con quelle politiche la concertazione è fallita
è fallita perché padroni l'hanno rimessa in discussione quindi a fare l'Italia a destra
Ma in realtà noi dobbiamo dare di quella politica un bilancio critico dobbiamo fare un bilancio critico perché appunto non ha risposta quelle stanze
Nessuna politica di investimento nessuno può dire politica di tenuta delle tariffe e anche questo è salario
Io credo che dobbiamo anche ragionare di quello che è successo in questa fase d'avvio del congresso non solo l'undici settembre
Non solo l'undici settembre
Non solo il patto
La
Dobbiamo di fronte a quello che è successo appunto l'undici settembre criticare fortemente il terrorismo dobbiamo essere uniti nella politica e nella lotta al terrorismo
Perché il terrorismo non è solo appunto azione di violenza e di paura ma quella moderno quel modello è chiaramente per tutti un attentato alla democrazia
Ma nello stesso tempo nello stesso tempo dobbiamo essere chiari anche su questo che a quell'atto non so e liquori scontare con la guerra e su questo della guerra non solo noi dobbiamo dire di no alla guerra ma noi dobbiamo dire che vanno ritirate le truppe in Afghanistan perché questo è il primo segnale anche per dire
Che non possiamo accettare che il conflitto s'allarma perché si possa ancora pensare che oggi l'azione di espansione di questo capitalismo passa passa per le armi in una era appunto della globalizzazione
Su questi punti sul fatto che nel è cominciato l'attacco da parte del governo che già sapevamo nel programma politico-elettorali
Nella relazione appunto dei cento giorni così come sapevamo bene dell'unità tra il programma di Modena della Confindustria di questo governo è partito effettivamente con la politica delle idee degli eccetera
La tacco
E abbiamo scelto di cominciare e di fare lo sciopero
E su questo io penso che bisogna innanzitutto dire che è un grande merito un grande merito sulla differenza veramente di questi diritti dei lavoratori va dato alla FIOM
Va dato alla pietà ma per aver tenuta alta la battaglia sul contratto per averne ha fatto bene a non firmare quel contratto
Perché quel contratto appunto era un contratto che penalizzava e continuava per realizzare e continuava a penalizzare le condizioni di lavoro
Perché non è possibile che fanno giudizio ridistribuire appunto profitto e ricchezza
Sul giallo
Che c'è appunto un muro un muro sul quale chiaramente non sono prese il governo ma qui anche CISL e UIL su questo va fatto assolutamente chiarezza con cinque non c'è possiamo divide tra chi è più unitario almeno vicario io sono perché bisogna assolutamente essere unitario ovviamente perché l'unità la forza dei lavoratori il problema è dove si fa l'Unità
L'unità da fare sul merito L'Unità la fai su una piattaforma concreta L'Unità la falsa e sono chiari contenuti ma su questo mi sembra che stamattina appunto come nella vicenda della contratto della FIOM segretario della CISL è stato chiaro
è stato chiaro sul patto chi ha un'idea completamente riversa se c'è una crisi della concertazione ripeto dovremo farla questa analisi
E non è che mi si può dire che allora poiché sta fallendo sul piano nazionale lo spostiamo sul piano regionale sul piano europeo
è su questi due modelli ci costruiamo anche la forma contratto perché il mondo sta cambiando
Non è coperto noi dobbiamo essere chiari se vogliamo rompere l'unità appunto attraverso il contratto nazionale consono all'unità via diritto salariale ma l'unità dei diritti e delle condizioni di lavoro e su questo bisogna che se deciderà se sia unitario non sia unitario
E quelli scioperi che sono cominciati indifferenza di questi diritti contro l'articolo diciotto contro il libro bianco contro le idee con le vedendo sulla questione delle pensioni
Ci hanno portato
A discutere con i lavoratori e anche lei è avvenuta in quelle assemblee una richiesta forte di andare avanti
Io credo che stia rinascendo in tra i lavoratori e le lavoratrici una consapevolezza che così non si può continuare una consapevolezza che questo governo a altri Progetti rispetto a quello che appunto attraverso le televisioni
Vende come delle saponette con gli spot pubblicitari altri obiettivi e questa consapevolezza sta crescendo dentro le fabbriche non è un caso che hanno risposto in percentuali tacco sei percentuale prodursi anche allo sciopero generale
Che sbocco diamo a questa risposta a questa richiesta che sbocco diamo alla risposta così alta di partecipazione allo sciopero piani spostata la CGIL
Abbiamo chiuso ai congressi regionali e di categoria
Nella stragrande maggioranza unitariamente dentro questo quadro dentro questo o quell'altro dentro a questo grosso al segnale di aspettativa di qualcosa che stava cambiando perché perché appunto c'era un'istanza di Basso che premeva su questo cambiamento
Che premeva su questo cambiamento l'abbiamo chiuso
Oggi da quel cambiamento va assolutamente necessario che questo congresso decida
Di dare delle risposte
Per questo congresso esca chiaramente con una posizione di stampo sindacale con una strategia una politica che debba valere appunto per le fasi congressuali
E allora dal Congresso
Ieri mini oggi bisogna decidere se esce una piattaforma sindacale che risponda io sonora accorda continuare le lotte le note si possono continuare ed evitargli una risposta che non può italiana che non lo con lo sciopero generale
Verdi unificare ovvero di unificare a un certo punto quelle no quegli scioperi regionali quelle risposte quelle due ore quella sembra e quelle quattro ore alle quali lavoratori e lavoratrici hanno risposto
Indipendentemente dal fatto che erano iscritti e non iscritti da andava ben oltre iscrizione ai sindacati quell'adesione non può anche rispondere con lo sciopero generale unificando quella battaglia
Per questo io devo dire che sono preoccupata per la firma
Do raccordo sul pubblico impiego
Mi sono preoccupata perché anche lì c'era una forte aspettativa abbiamo chiuso quali saranno i lavoratori e lavoratrici a decidere con le assemblee che partiranno il referendum se si farà o quello che si farà saranno loro abbiamo portato a casa
Il ventitré luglio anche su questo decideranno ma
Il Pubblico impiego non può essere sfidato da quella nota il lasciò però del quindici non era lo sciopero solo per la copertura economica del contratto c'era molto di più
La lotta la privatizzazione negli enti locali che va ben oltre le le attività produttive nella Finanziaria privati invieremo di tutto anche quella non produttive
C'è tutta questa partita della privatizzazione certa partita di un settore importante come quello degli enti locali che deve dare il suo contributo sulla battaglia dell'articolo diciotto e sulla battaglia del libro bianco
Complessivamente io non sono d'accordo nemmeno che si che basti ispirare l'articolo diciotto dalla discussione va ben oltre l'attacco di questo governo va discusso
Tutto al pacchetto al lordo di proposte di questo governo ma discusso tutto
Il Pubblico impiego le poste che dovevano scioperare il quindici che fine faranno le Poste non lo so i settori devono essere bonificati dello sciopero generale e questa organizzazione
Con la conclusione del suo congresso questa risposta elaborate Oriana lavoratrici non sono orientato agli studenti
Deve darle deve darne perché sono convinta anch'io l'ho sentito dire diverse volte oggi che c'è una forte attesa una forte speranza oggi nel mondo sindacale anche di fronte a quelli che sono i balletti della politica e la crisi della politica
Quindi credo che noi se abbandoniamo ASP questa aspettativa quello che succederà in questo Paese probabilmente sarà un problema che davvero parla di democrazia
La parola Danilo Barbi segretario generale Bologna si prepari Franco Grondona segreteria FIOM Genova
Care compagne cari compagni vorrei dire innanzitutto che abbiamo fatto
Che stiamo facendo un bel congresso
Non mi farei congelare questo giudizio e questo spirito diciamo
Alla sincerità dell'amico Pezzotta
Abbiamo fatto un congresso che se incrociato con una fase di rilancio di un'iniziativa del movimento dei lavoratori
Abbiamo fatto un congresso che ha incrociato una nuova leva sindacale la presenza nuova di giovani dentro la CGIL
Abbiamo fatto un congresso che è riuscito
Dal confronto sulle mozioni a seguire le grandi cose cambiavano nel mondo e qui
E ha rimesso in moto una passione una speranza un aspettativa anche su questo congresso
Io credo che noi possiamo uscire da questo congresso con una proposta limpida
Con una proposta limpida
Una piattaforma riformatrice
Ma di un riformismo coerente
Rigoroso
Di un riformismo intransigente
Dove i diritti siano un'idea dello sviluppo una forma dello sviluppo la scelta della qualità
La chiarezza è necessaria e la coerenza è indispensabile
Oggi più che mai
Noi vi diamo infatti una società
Che forse sarebbe giusto cominciare a definire la società dell'insicurezza
Dove il futuro la vita e lavoro per tante persone diventano più incerte
Più insicure
Serve una chiarezza
Bisogna parlare anche con parole forti chiare oggi più che mai
Una proposta riformatrice oggi
Non può ovviamente dire c'è la globalizzazione adeguate
C'è la modernizzazione adeguate di c'è un'unica potenza mondiale adeguate
No
Noi dobbiamo mettere in campo un'idea forte
In cui con chiarezza il mercato non possa dominare la vita e l'impresa non possa dominare il lavoro
Un'idea forte
E io colloco qui
Colloco qui
La questione della democrazia
Della democrazia nel lavoro e della democrazia verso i lavoratori
L'abbiamo sentito discusso anche ieri anche la democrazia istituzionale in questo Paese
Corre qualche problema
Ma dicevo colloqui anche la democrazia sindacale non solo come questione di principio
Anche se ovviamente qualche principio ebbene averlo
No la colloco comuni esigenze oltre che di principio di questa fase
Come il modo di rimotivare
I lavoratori come individui e come collettività
Con un'esigenza per contrastare la passività
L'impotenza
La democrazia sindacale oggi direi più che mai
è un fatto necessario con i lavoratori
Ed è per la CGIL un punto di proposta politica a noi e agli altri chiaro limpido che questo congresso deve definire con la sufficiente rigore
Per questo abbiamo detto e credo giusto ribadire che a partire da un ragionamento sulla democrazia può riprendere un percorso unitario
Ed è giusto pensare che è difficile
Non riproporre questa questione del rapporto coi lavoratori
Vedete
Io non penso
Che ci sia lo voglio dire apertamente una questione della FIOM
Io penso che tutta la CGIL
Debba voluto
Contrattuale
Questo è il punto secondo me anche questo è il punto su cui questo congresso deve dire in
Rivendicativa anche questo è il punto della discussione e che non la questione ma la vicenda dei metalmeccanici propone al mondo del lavoro al movimento sindacale e quindi alla CGIL tutta gli offesi
Una svolta rivendicativa
Che parta da un ragionamento che dica con chiarezza che la CGIL sul punto relativo al valore dei contratti nazionali ha avuto ragione prima né una discussione anche dentro la sinistra politica e da ultimo anche polemici soprattutto delle accise
Altro che conservatorismo provate a pensare di fronte a quella delega fiscale
Contenuta nel governo che cambia la redistribuzione fiscale della ricchezza in questo Paese come si potrebbe fare senza un contratto nazionale significativo a tutelare il valore del reddito da lavoro
Quell'idea di riforma fiscale rende necessaria una politica sui contratti nazionali che si ponga anche l'obiettivo di redistribuire produttività e ricchezza inevitabilmente in un sistema fiscale a due aliquote il reddito da lavoro dipendente sarebbe sta criticato non solo ai salari medi
Questa è la verità
è una svolta anche nella contrattazione aziendale compagne e compagni
Perché anche qui a questo sistema dell'impresa che come diciamo giustamente non sceglie la qualità in moltissime situazioni noi dobbiamo imparare di nuovo l'antica arte dello sbarrare le strade e del fare andare l'impresa da una parte perché non la facciamo andare da quell'altra cioè non la facciamo più andare nella strada della precarietà del moderno occupazione minima Erice valorizzazione delle qualità professionali dell'impresa
La contrattazione articolata deve porsi obiettivi più forti di ridare integrazione sociale al lavoro in impresa e di contrastare io credo un processo di precarizzazione che è andato nell'impresa in verità anche troppo avanti
Con questo noi ci dobbiamo misurare penso che questo congresso posso porsi oggi lucidamente tre obiettivi
Il primo cambiare le misure del governo ovviamente
Il secondo indebolire
Indebolire il quadro politico è il patto fra Confindustria e governo
Il terzo prefigurare un'alternativa sull'idea dello sviluppo aprendo una nuova fase sindacale anche nella contrattazione
Io penso che questi tre obiettivi non li possiamo fissare sono alla portata di questo congresso
A partire dalla relazione di Sergio l'intervento di Guglielmo da ultima che quello di Gian Paolo Patta
Penso che questo è possibile per questo congresso
Da un primissimo vorrei dire che
Aspetto la compagna che mi ha preceduto credo che il suo giudizio sulla questi sull'accordo fatto per le risorse dei contratti del pubblico impiego sia onestamente sbagliato no guardate
Quella corda importante
Tra l'altro ha realizzato l'obiettivo politico che non può essere banalizzato il governo si è impegnato modificare alcuni punti decisioni già prese dal Parlamento e questo è un fatto politico importante perché io dico ci dice che questo governo si può batte a ci dice che questo governo si può battere e allora anche rispetto agli amici di CISL e UIL e alle aspettative dei lavoratori non ci resta che come dire andare avanti detto questo voglio solo fare un augurio una cosa che sento dire
In questo periodo molto dai delegati dagli iscritti insomma che i compagni con cui Mitterand ogni giorno mi trovo sentire
Sento sembri più dire una cosa che mi sento dire per ultimo questo congresso e la cosa è molto semplice è un può rientrare suona così Lunga vita alla CGIL
Parola Grondona si prepari Domenico Pantaleo segretario generale Puglia
Io credo compagni e compagne
Il congresso importante come sempre sono i congressi della CGIL
Posso davvero molti il cast
Uno credo che debba essere evitato
Ed è il tasto della auto referenzialità
Ed è il più alto di dirci fra di noi
Come siamo bravi
Come siamo forti
Come abbiamo lavorato ben
Noi siamo bravi siamo forti abbiamo lavorato bene
Però non possiamo nasconderci gli errori insufficienze gli sbagli che in tutti questi anni ci sono sta
Se oggi
Il governo attacca sul terreno della flessibilità
Perché e perché non dirlo
Negli anni precedenti
Pensando
Ad un quadro politico diverso la CGIL la nostra CGIL anche su questo terreno acconsentito che si aprissero varchi enormi
E se tutti con soddisfazione
Salutiamo il contratto dei compagni del lavoro pubblico perché sottacere un vulnus pesante che c'è stata e che ancora c'è sulla politica contrattuale in Italia che riguarda il contratto nazionale dei metalmeccanici io ho l'impressione che queste ossia come uno spettro che aleggia su questo congresso
Il compagno Cofferati che ha insieme a tutto il gruppo dirigente della FIOM
Contribuito a tenere una posizione rigida afferma giusta e sacrosanta sul contratto dei metalmeccanici ha dedicato
Probabilmente spero che lo faccia nelle conclusioni non più di trenta secondi dal suo interno il compagno Epifani per parlare chiaramente fra compagni in un congresso della CGIL che non può e non deve essere
A giustamente ha salutato al contratto dei pubblici sabato già detto che sono a buon punto il contratto degli edili il contratto dei chimici altri contratti ma come dire messo una pietra tombale
Mi auguro di no sul contratto dei mercati
Eppure i meccanici hanno portato trecentocinquanta mila firme hanno fatto una manifestazione a Roma duecento mila persone hanno avuto da sempre
Negli organismi dirigenti della CGIL l'appoggio ed il sostegno su quanto tenevano dicendo con il contratto dei meccanici dei meccanici si difende la politica contrattuale l'impianto contrattuali oggi oggi probabilmente perché io sono parte di quella categoria anche alla televisione quando ci fanno vedere che ci sono i contratti ancora da scadere ci dicono che c'è il contratto uno due tre quattro cinque il contratto dei meccanici non lo nomina perché perché è per tutti
Non credo per la filiale voglio sperare che così sia per tutti incontrato da inventare e c'è stato firma ed è stato firmato da i compagni gli amici cugini della prima e della UILM della chimica e della figlia allora a Pezzotta
Che ci viene a dire che lui è per l'unità sindacale ma non crede ad unità sindacale fondata sulle regole perché l'unità sindacale affondata al solo ed esclusivamente su un rapporto politico fa agitarsi lo dobbiamo dire che proprio perché siamo Diversi possiamo restare insieme se ci sono delle regole che se queste regole vengano rispettate
Altrimenti il rapporto politico proprio bar si passi che alcuni Diversi ritengono giusto e sacrosanto rompere l'unità rapimenti home Wilmer firmare un contratto separato nonostante i trecentottanta mila iscritti della FIOM
Nonostante la forte il peso che alla FIOM e questo tipo non è di unità nome all'unità questo tipo di di atteggiamenti è un ibrido
è un giochino delle tra carte che la CGIL credo non possa condivide e allora
Io creo voglio sperare mi auguro che nelle conclusioni in un documento in un qualche cosa di tra virgolette solenne la CGIL ribadisca ai meccanici
Che hanno aperto una strada di difesa della contrattazione che hanno aperto una strada perché non dirlo senza avere presunzione sapendo che non siamo più quelli centrali e mitici degli anni settanta agli ottanta ma siamo pur sempre una categoria di un milione e mezzo di lavoratori hanno anche aperto la strada al contratto dei pubblici facendo vedere che su certi terreni non si passa
Facendo vedere che come è stato riempito piazza Sandro Barni poteva anche essere riempita al Circo Massimo
E allora io credo che i meccanici debba essere data Nesta atto di impegno da parte della CGIL e di tutte le sue categorie della CGIL in quanto confederazione di tutto le sue categorie in quanto varie insieme che alla fine e per concludere con palle a proposito dell'articolo diciotto della battaglia necessità
Il segretario della UIL
Che è venuto a ricordare Quinto Fabio Massimo detto il temporeggiatore
Io c'è ancora vivi ricordo i libri di storia
So che alla fine alla fine
Lire umani hanno voluto togliere Annibale dall'Italia
Non è bastato Quinto Fabio Massimo il temporeggiatore ma è bastato ma è stato necessario armare un esercito non quello di valori un altro esercito per portare la guerra laddove chi era qui l'esercito gli anni delle per invadere Cartagine perché alla fine non ecco le tattiche alle tattiche perché tu dieci una battaglia con le tattiche con le tattiche per voi anche cercare quindi alcuni momenti di ma alla lunga devi affrontare il nemico che arco
Qualunque generale assai capisce che lo deve affrontare nel momento opportuno comune del Baltico andato sul terreno che erano in generale vuole nonché l'avversario vuole questo fa parte della bici
Di qualunque impostazione politica e tra virgolette
Tra virgolette militare non militari cordialmente
Però alla fine Elite che fu devi andare
E a chi chi inizia e lo voglio dire con estrema chiarezza
Anche tra quelli che possono essere nostri amici attenzione perché così la filiale rischia di perdere io credo che debba essere rifatta una considerazione se si fa una battaglia si può vincere e certamente si può anche perdere io conosco solo quelli che non perda normali sono quelli che senza combattere si arrendano si arrendano subito e non parlano mai ma non venivano nemmeno mai grazie
Grazie branco
La parola Domenico Pantaleo segretario generale Puglia si prepari Dino Greco segretario generale di camera da lavoro cresce
Sergio Cofferati
Ha ribadito con nettezza il nostro giudizio Monferrato dopo
E di come si muove in antitesi rispetto ad una concezione dell'ONU
Se l'Europa sociale Diniz
Nell'Europa delle regole che il governo Berlusconi considera un impatto
La legittimazione popolare autorizzerebbe il governo
A mettere in discussione la libertà avvenire oltre il Pd
Non quelle mediatica
Le libertà per i cittadini i quali quali della comunicazione e dell'informazione
Dei cardini fondamentali dello Stato di diritto
Uno dei cardini dello stato di diritto e l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge Reed impedenza dalla magistratura che va difesa
Il voto popolare non può mettere in discussione i cardini della Costituzione repubblicana per molti fare
Si tenta
Affermare quindi un'idea di società autoritaria
Nella quale nel nome della centralità dell'impresa prevalgono e danno ascolto solo i più forti
Si sacrificano i diritti sociali diritti nel lavoro
Tutte mercificata dall'individuo la scuola la sanità il lavoro il valore del lavoro assumere in quella concezione i caratteri della pura e semplice subalternità
Compagni e compagne quell'idea di società non ci appartiene
Ed è dannosa per il Paese come ha spiegato opera quel progetto ha sicuramente bisogno di tempi lunghi
I numeri in Parlamento permettono a questo governo di ragionare nell'arco dell'intera magistratura ma attenti
Quell'offensiva va fermata ora prima che si consolidi
Attraverso un allargamento del consenso
E allo stesso tempo con un diffuso e radicato sistema di potere ciò che sta avvenendo se pensiamo alle fondazioni e di come ad esempio i governatori di centrodestra stanno utilizzando il federalismo
Non c'è spazio per la funzione del sindacato in quell'idea di società
Per il semplice fatto che prevalgono il potere unilaterale dell'impresa nei posti di lavoro e nella società
Le tele che sono un punto fondamentale di quella strategia
Mercato del lavoro e articolo diciotto pensioni
Fisco scuola definiscono nei fatti un progetto di società che oltre ad avere le caratteristiche illustrate da Cofferati fa una scelta chiara
Beneficio per pochi a scapito della negazione dei diritti fermo
Un attacco senza precedenti nella storia del nostro Paese in cui ebbe ed è evidente il tentativo di limiti di demolire la costituzione materiale di questo Paese di dividere questo Paese
Non tocca a noi svolge alcuna funzione d'opposizione sociale e politico
Al sindacato compete costruire piattaforme allargare i consensi confrontarli ad assumere le conseguenze in termini d'iniziativa quando quei risultati non si applica quella concezione del sindacato non è venuta mai meno da parte della CGIL
Che ha sempre valutato in me
Io considero emblematica la vicenda dei lavoratori del pubblico impiego della scuola grazie alle iniziative di lotta abbiamo realizzato una buona intesa
Non solo sulla parte salariale e la riconferma dell'articolo dell'articolazione contrattuale dal ventidue ventitré luglio cosa non scontata se guardiamo
A a alle precedenti dichiarazioni dal Governo
Ma anche a rispetta la contrattualizzazione di aspetti fondamentali ai poteri di intervento del sindacato su una serie di aspetti io credo quindi un successo importante che ci ha permesso di Seat di sottoscrivere quell'intesa
Ma proprio la funzione del sindacato in un sistema maggioritario
E stante le caratteristiche del governo Berlusconi che Pezzotta e Angeletti farebbero bene a non sottovalutare
Necessitò di un di un senso forte dalla politica
Come luogo di proposta di organizzazione di discussione di mobilitazione
Logiche di autosufficienza non ci porterebbero molto conta noi abbiamo bisogno noi come sindacato noi come CGIL
Di un'opposizione più forte e più coesa
Capace di intercettare rappresentare quell'insieme dei movimenti di dissenso che prevalgono nella società italiana di chi non si rassegna al declino civile culturale di questo Paese
Il l'unto più preoccupante della sinistra italiana è proprio questo l'estraneità rispetto a questi grandi movimenti l'incapacità in qualche maniera partendo dai maestri di definire un progetto alternativo a quello delle io penso che a aver lavorato per un vasto movimento unitario nelle risposte sulle vere che era l'articolo diciotto alle pensioni ha reso visibile ai lavoratori al Paese che è possibile un'alternativa a Berlusconi
Ma anche per nessuna discussione fra i lavoratori era tempo che non si avviava una discussione unitaria sui posti di lavoro
E qua io credo che qui ha contribuito non solo ad una vasta grande iniziativa ma ha permesso in qualche maniera e per riaprire un dialogo pur non sottovalutando le differenze che ancora ci sono conciliabili
è possibile ricostruire una unità Puppo
Sicuramente ci vogliono regole di democrazia
L'estensione delle regole così come possono presente all'interno del pubblico impiego per l'insieme dei lavoratori italiani può essere un'auto Luzio ore ma attenti
Se non estendiamo le regole di democrazia l'insieme del mondo del lavoro anche in quali settori l'offensiva porterà a cancellare quelle regole dalla rappresentanza
Ma l'unità per di per essere costruita l'altezza dei tempi deve aveva la bava su un piano project
Capace di unire ciò che vogliono dividere dare più ampie garanzie e tutte le collettive rispetto alle forme di individualismo contenuto nel Libro bianco capaci di valorizzare le persone e i loro bisogni rispetta la mercificazione la sbalordita
Valorizzare l'autonomia contrattuale rivendicativa rispetto alla cancellazione dalla funzione del sindacato del valore del contratto nazionale
Unito oggetto quindi capace di parlare all'insieme dei lavoratori
Ma anche in grado di indicare un'idea di sviluppo basato sulla qualità sui saperi Cimino le azioni e quindi in grado di costruire alleanze intorno ad esse anche in questo senso il sindacato ha bisogno di allargare le sole
Quel progetto io credo può rivolgersi a mezzogiorno nuovo Mezzogiorno quel Mezzogiorno che in questi anni è cresciuto riuscendo a suscitare un forte senso di responsabilizzazione dei diversi soggetti di organizzazione dal basso dalla società e soprattutto diffondendo la consapevolezza di poter decidere il proprio futuro
Ma è anche un Mezzogiorno nel quale vasti strati di lavoratori di pensionati delle grandi periferie urbane hanno votata a destra spesso avendo anche la pessima dalla CGIL
E proprio nel Mezzogiorno che il vero governo Berlusconi tenterà arrendere sempre più violento l'attacco ai lavoratori
Partire dal Mezzogiorno per mettere in discussione i diritti per l'insieme dei lavoratori italiani
è stato quindi giusto rimettere al centro la mano Previti attiva a Palermo il Mezzogiorno
Guardate la soppressione di parti consistenti dall'articolo diciotto implicherà che tutte le nuove assunzioni avverranno senza garanzie e senza tutele proprio nel Sud dove è più forte il bisogno di lavoro
Uno scambio si propone posti di lavoro in cambio della rinuncia le tutele questo il messaggio che il governo Berlusconi tenta di dare nel Mezzogiorno che cosa c'è di moderno in tutto questo
Io credo allora che bisogna respingere quell'acqua
Con tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione compresa l'ipotesi di uno sciopero generale non come atto salvifico
Ma come risposta all'altezza dello scontro e come conseguenza oggettiva dell'essere sindacato come conseguenza oggettiva delle manifestazioni degli scioperi regionali nei cui ha nelle quale abbiamo detto che bisogna che il governo ritiri la delega sull'articolo diciotto e campi la delega sulle pensioni
Infine voglio pacatamente dividere a coloro che continuano a disegnarsi come conservatori e privi di un disegno strategico che conservare i diritti per le persone il presupposto imprescindibile per allargare i diritti all'insieme del mondo del lavoro
Se si tagliano i diritti in essere non vi è prospettiva di allargare le tutele per i nuovi lavori possiamo parlare di estensione dell'articolo diciotto alle imprese sotto i quindici dipendenti perché oggi c'è una normativa la stessa possibilità di garanzia per gli atipici deve avvenire nelle tutele i tradizionali il suo riferimento ma anche prospettando soluzioni più flessibile ma partendo da lì
Come non vedere che proprio loro le tante ragazze e ragazzi che entrano oggi nel mondo del lavoro
Con le diverse forme di contratto pagheranno i prezzi più alti dalla messa in discussione dei divi l'idea di un doppio mercato del lavoro è esattamente questo
Io penso che non è vero che la CGIL bis disinteressata alle nuove forme di lavoro anzi
Io vedo crescere la richiesta di sindacato trattanti giovedì chi li ascolta quei giovani e non si limita a ragionare secondo i propri schemi sa che essi spesso criticano il sindacato la CGIL ma allo stesso tempo considerò il sindacato la CGIL soprattutto l'unica speranza per migliorare le proprie condizioni
Ed apprezzano quei grandi valori di solidarietà di unità di tutela proprio dell'essere un grande sindacato confederale come va a finire la CGIL
Sanno che in quel sindacato si riconoscono l'insieme dei lavoratori e che sa e sanno che la CGIL può ascoltarlo quindi uno strumento valido per migliorare le proprie condizioni
Io penso che noi dobbiamo tornare ad analizzare meglio i cambiamenti nell'organizzazione del lavoro e nel mondo del lavoro perché anche noi spesso diamo le cure semplicistica troppo unilaterale dei cambiamenti
Se guardo la mia regione ma penso che questo ragionamento vale per l'insieme della realtà
Continuano oggi nel mondo da lavoro tante cose
Spesso differenti tra loro e spesso antitetici autonomia subalternità instabilità e precarietà ma anche possibilità di poter decidere del proprio futuro gli alti contenuti di sapere ma anche mortificazioni dei saperi stessi
Basti andare in un call center ora nelle società di informazioni di formati io credo che l'accesso al sapere realmente una questione fondamentale e strategica per ripensare ad un'unificazione di questi mo'
Ecco noi dobbiamo essere in grado di rappresentare i punti altri punti bassi più unificando il mondo del lavoro e partendo da lì
Per allargare la propria rappresentanza del sindacato la sfida del cambiamento è proprio queste lancia la CGIL altra con conservazione
Ed è proprio su quest'idea di cambiamento su questi idea di società su questa linea d'innovazione che noi vogliamo spendere la nostra identità e la nostra forza in un disegno realmente di cambiamento all'altezza della sfida dei prossimi anni
Il tempo a disposizione in condanna alla semplificazione io spero anche i vantaggi che impone la sintesi
Noi ieri sera abbiamo assistito a un utilissimo incontro per quanti vi hanno preso parte con Ravera costa la Bindi Maraini il tema posto l'allarme democratico
Se ha detto non siamo al fascismo ed è vero
Che non è instaurazione istantanea
Ma evidente tendenza regina resa ancora più pericolosa dalla sottovalutazione reale del processo in atto
Che dire allora
Io credo che la cosa possa essere formulata così si è costituito
Non è il ieri si è costituito
Un blocco sociale
Una sua corrotta rappresentanza politica
Che ha per baricentro Confindustria dove ha vinto quella parte del patronato che non ha digerito le conquiste del lavoro
E che oggi vuole con noi una reale resa dei conti
E che è sostenuto dalla pancia regredita ignorante aggressiva di questa società
Le linee essenziali di questo blocco di potere sono
L'attacco alla magistratura la sua indipendenza lo Stato di diritto alla legge
L'esercito professionale e uno Stato che assomiglia sempre di più uno Stato di polizia il sequestro monopolistico dell'informazione nessuna voce voce fuori dal coro
L'attacco frontale alle conquiste del lavoro dallo Statuto dei diritti dei lavoratori al diritto di sciopero e la divisione dei sindacati
è lo smantellamento il tentativo di smantellamento pietra dopo pietra dell'intero edificio costituzionale
E persino dell'idea di bene comune
Il gol iato dal culto della privatizzazione e dalla virtù dei privati
Che cos'è questo se non il progetto di rinascita democratica di Licio Gelli
Il programma della P due ieri perseguito come reato eversivo ed oggi divenuto programma di governo che vive già in una eloquente produzione legislativa si pensi al disegno di legge sull'immigrazione
Si pensi alla legge sulla droga la restaurazione dei manicomi all'emarginazione dei disabili no Angeletti questo non è diventato un Paese normale
Non se ne andranno importa di qualche scaramuccia sociale o in virtù di una improbabile Renzi resipiscenza politica
O si costruisce nel Paese la resistenza la regressione
O questa resistenza approda alla costruzione di un movimento di massa intelligente propositivo articolato persuasivo sinché si voglia o li cacciamo oppure non se ne andranno da soli
Per auto costruzione
O faremo questo saranno loro a fare strame della democrazia di questo Paese delle conquiste del lavoro
Ora il tema è compete anche a noi tutto ciò
Certo il sindacato tutela degli interessi
è in buona misura questo ma anche il suo programma fondamentale incardinato su principi e valori che hanno nella Costituzione repubblicana il proprio cuore vitale e allora sarà anche vero che forse dei governi non cadono nelle piazze ma è un dramma quando ci si affida alle congiure di palazzo
Secondo
Diciamoci la verità
Sulla strada di questa deriva reazionaria ad opporvisi ci siamo noi non molto d'altro
Pesa su di noi una grande responsabilità non parlo di surroghe non parlo di esondazioni come dice Pezzotta parliamo del nostro mestiere
Abbiamo detto che è in atto un organico tentativo di liquidare l'intera legislazione del lavoro per ricostruirla intorno al perverso concetto di rapporto di lavoro individuale libero lavoratore libera impresa
Tutti i lavoratori in questo modo sono opposti tra loro in concorrenza reciproca
è la liquidazione dell'essenza del sindacato il cui strumento ed epicentro elaborazione dell'articolo diciotto perché il sopruso diventi la regola
E la minaccia poco importanza se agilità o potenziale non è questo che fa la differenza e la minaccia che agisce e si abbatte su ogni lavoratore
Ora se questa analisi è giusta noi allora è chiaro non ci possiamo fermare
Ora c'è un movimento che è cresciuto nel Paese
Così però così soltanto non ce la fa
Il tempo delle cose sindacali ha un'importanza cruciale
La nostra mobilitazione più forte deve essere in messa in campo allora prima che il parlamento legittimo il governo conferendogli il mandato esplicito che esso chiede ad agire sulle parentele che e questo non per riproporre l'ultima spiaggia dopo l'ultima l'abbiamo imparato da tempo vere sono sempre altre per fortuna ma perché non è la stessa cosa dovere contrastare l'intenzione di un governo
O il voto di un Parlamento
O ancor più non è la stessa cosa battersi per la difesa dell'articolo diciotto o battersi per la sua riconquista
E non è lo stesso agire in un quadro di tutele oppure muoversi in un ambito dove si apre la caccia ai delegati della CGIL in ogni luogo di lavoro
Ecco perché non basta dire continueremo finché sarà necessario io ho apprezzato la richiesta esplicita di Cofferati a CISL e UIL di proclamare lo sciopero generale che va messo in campo
Perché non servirebbe uno sciopero a babbo morto come si dice un de profundis o un Requiem recitato sull'articolo diciotto
Serve una poderosa risposta e serve in tempo utile
Una risposta alla quale altre dovranno seguire perché è vero ciò che dice Pezzotta quando fai lo sciopero generale devi pensare al giorno dopo
Certo perché quando proclami uno sciopero generale soprattutto se poi sei costretto a farlo davvero un secondo dopo devi mettere in conto che ce ne sarà almeno un altro
Da ieri CGIL CISL e UIL di Brescia lo sappia anche Pezzotta unitariamente con fermezza chiedo la le confederazioni nazionali di proclamare lo sciopero generale di tutti i lavoratori italiani e di farlo prima del voto del Parlamento sulle deleghe
Io mi auguro
Che nessuno si faccia sedurre dal gioco di prestigio del vicepresidente del Consiglio che finge
Di cambiare il gioco e rilancia il tavolo di negoziato dicendo che l'articolo diciotto si può discutere dopo alla fine il gioco però riscoperto alla fine vuol dire isolare la CGIL cominciamo pure a trattare da ciò che vi divide
E spiega Fini si perché l'antipasto può divenire il dessert per dirla con lo scherno di Polifemo visse ti mancherò per ultimo
Allora noi dobbiamo fare tutto ciò che noi
Ed è sempre stato così lo sarà anche questa volta
Per conquistare la risposta unitaria
E per farlo dialettico dando la risposta di massa che viene nei luoghi di lavoro una condizione che esplicita o più esplicita dei lavoratori di quanto non lo sia in alcune delle loro confederazioni sindacali
Ma deve essere chiaro
Che se altre organizzazioni comperando il passo se prevarrà la tentazione di rispondere alla sirena e di una interlocuzione privilegiata nella speranza di lucrare una rendita di posizione
Allora noi non potremo rimanere ostaggi della paralisi o di azioni palesemente inadeguate o di chi ha già introiettato la rinuncia
Perché in quel caso
Dovremmo noi assumerci la responsabilità e lo dico senza alcuna iattanza
Di guidare la lotta dei lavoratori e dei pensionati italiani è giusto che lo sappiano è utile che lo sappiano la Confindustria e il governo i nostri partner sindacali nessuno faccia conti sbagliati
Sull'ipotesi che la CGIL si auto consegni all'impotenza
Io non chiedo oggi proclami alla CGIL
E al suo segretario generale
Chiedo però di potere tornare nelle fabbriche
E negli uffici dai lavoratori della mia città che vivono come tutti la preoccupazione estrema per il futuro dei loro fondamentali diritti e poter dire loro che la CGIL non rilascerà mai da soli
Non viene ciò nessuna sottovalutazione dell'unità del suo valore strategico
Semmai varrà la pena di dire ancora una volta Pezzotta
Che si consolida come i metalmeccanici ci hanno insegnato L'Unità si consolida si ricerca e si ottiene quando ai lavoratori chiede di intervenire non solo per dirimere i contrasti con il voto sulle piattaforme sui mandati o sugli accordi
Sappiamo bene sappiamo bene che le più grandi conquiste del lavoro sono state il frutto della temperie unitaria
Che seguita ad anni di divisione di accordi separati
Ma ricordatevi ricordiamoci che se ciò è potuto avvenire se l'unità si è potuta riconquistare
Ciò è stato possibile perché negli anni bui quelli della rottura sindacale della discriminazione per voce dei nostri quadri né i nostri militanti dei reparti confino non si è mai ceduto
Non si è offuscata il compromesso il profilo della nostra identità e non si è rinunciato a condurre le nostre battaglie tutta in salita ed all'esito incerto e soprattutto non si è mai mai rotto con i lavoratori
Questo dobbiamo fare noi
Chiamando in gioco anche la cultura democratica di intellettuali di questo Paese e perché no la sinistra politica alla quale rivolgiamo una domanda
Sessa ritenga che il diritto del lavoro abbia a che vedere con la democrazia di questo Paese
Se si abbia piena consapevolezza percezione che ricacciare fuori dalle fabbriche quel po'di democrazia che ci siamo conquistati significa compromettere la democrazia e la civiltà dell'intero Paese
E se vi sia la consapevolezza che quando i lavoratori impegneranno ogni loro risorsa nella lotta ai quando calcheranno di nuovo le piazze perché dovranno farlo
Sarà necessario il contributo delle forze di sinistra democratica nel Paese e se occorrerà combattere bisognerà che qualcuno si decida a farlo anche in Parlamento anche con l'ostruzionismo
Perché l'attacco all'articolo diciotto e all'intero edificio contrattuale ci parla anche di un'altra cosa
Parla di come facciamo sindacato noi sappiamo lo si regge giocando solo di riversa se non estende i fondamentali diritti ad una crescente massa di lavoratori che ne è totalmente priva
Rischia se no di passare l'idea che sacrosanti diritti altro non sono che privilegi da amputare e noi sappiamo invece che i diritti non si spalmano riducendo le qualità e copertura i diritti si estendono queste la nuova frontiera dell'uguaglianza se detto estendere lo statuto il modo modulare a partire dall'articolo diciotto
Aggiungo è ora di riprendere nelle nostre mani l'elaborazione politica la battaglia che parla milioni di persone tutt'altro che inclini a rassegnarsi a un destino di precarietà di emarginazione di sfruttamento
E da dieci anni dieci che nelle piccole imprese siamo fermi alla legge centootto del novanta alla pura tutela risarcitoria in caso di licenziamento illegittimo
E ora di riprendere nelle nostre mani questa battaglia che ci aiuta un tempo a difenderci e ad andare avanti
Su questo e su altre cose
I congressi sono stati espliciti bisognerà anche che questo congresso nella sua risoluzione finale venga in chiaro brevissimamente
Sulla redistribuzione del reddito e sulla contrattazione del salario credo noi dobbiamo abbandonare l'idea che ha fatto scuola
Secondo la quale gli aumenti salariali generale in quanto tali inflazione compromettono l'occupazione ledono la competitività dell'impresa e prendano l'economia io dico è vero l'esatto contrario si genera inflazione quando si distribuisce più di quanto non si crei si compromette l'occupazione quando il prolungamento della giornata lavorativa
Porta l'aumento dell'orario di lavoro e diventa il solo modo di procacciarsi funzionario decente
Silente la competitività delle imprese quando queste vengono il programma a lucrare finiscono sul costo del lavoro anziché spingere sulla leva dell'innovazione e della ricerca
Si rallenta l'economia quando la scarsa capacità di spesa delle famiglie frena la domanda interna
E si diventa sala realisti quando l'angoscia per un salario che non basta più a mantenere un'esistenza decorosa assorbe ogni pensiero respinge tanti lavoratori e loro stessi sindacati a trascurare la fondamentale battaglia per la sicurezza
Non ho tempo di andare oltre come pure avrei voluto su alcune questioni voglio solo fare un'ultima battuta
E la questione cari compagni riguarda un tema forte e quello dell'immigrazione ce l'hanno detto ieri
Le compagne e i compagni intellettuali artisti che hanno partecipato alla manifestazione sulla libertà nessuno è libero se una parte in catene
Nella democrazia si corrompe se si accetta che l'ultimo anello della catena paghi per tutti questo dice il disegno di legge sull'immigrazione
Che troppo la vilmente stiamo contrastando avviene lì su basi razziali quello che noi vogliamo impedire che avvenga sull'articolo diciotto
Siamo in presenza di quella che solo con un generoso pianismo possiamo Coop chiamare una colpevole distrazione
Il fatto è che non potrà lasciare una società multietnica se non cominciamo da noi
Se non rompiamo la scorta di indifferenza che ancora pervade le nostre strutture i nostri quadri lavoratori con i quali spesso per opportunismo si preferisce glissare piuttosto che toccare il nervo scoperto dell'immigrazione
E le vedrà DC profonda di una cultura nostrana che non sa ancora fare i conti con il diverso per etnia per cultura per religione per colore della pelle salvo servisse né alla bisogna
Loro hanno già cominciato a organizzarsi e noi siamo in ritardo e allora sveglia compagni il cambiamento e rinnovamento della CGIL passa da qui e non è una strada secondaria è quella principale
Arrivato al nostro congresso in compagnia Giuliano Giuliani che salutiamo con grande affetto
La delegazione del Piemonte è convocata per domani mattina alla fine dei lavori della prima sessione alle ore tredici e trenta nella sala verde al primo piano
Ora la parola Antonio Panzeri segretario generale e alla Camera del lavoro di Milano si prepari la compagna Nina Gaeta responsabile nazionale gli uffici enti
Condivido
L'impostazione data da Sergio Cofferati nella sua introduzione
E l'analisi che ha compiuto dalla fase sociale che stiamo attraversando
Credo siamo tutti consapevoli della grande portata che assume la sfida politica e sindacale
Con la destra
Non solo sul terreno sociale
Ma anche su quello democratico ed istituzionale
Ma forse dobbiamo rendere ancora più chiare le condizioni strategiche
Che sono necessarie
Per vincere questa sfida
La strategia è in sostanza accumulazione di forze per il sindacato la forza nella sua rappresentanza sociale
E nella sua capacità di parlare al Paese
Per questo e a mio modo di vedere sempre più necessario
Saper coniugare le questioni contingenti con il loro peso ecco la loro drammaticità
Con quelle di prospettiva
Del resto le questioni di prospettiva sono decisive
Per indicare la linea di marcia dalla nostra confederazione nel quadro delle trasformazioni
Che hanno profondamente mutato il mondo del lavoro e la società italiana
Quella di indicare un orizzonte è un compito verso il quale non può mancare il nostro impegno il nostro lavoro di ricerca e di elaborazione
è già stato sottolineato che il governo di centrodestra sta lavorando in modo sistematico
Per una complessiva destrutturazione di tutto il sistema di relazioni sindacali mettendo in discussione sia i diritti dei lavoratori
Sia i modelli contrattuali sia infine le politiche di concertazione
Io penso che di fronte a questo offensiva sia indispensabile costruire una risposta politica del movimento sindacale basata su tre presupposti
La mobilitazione dei lavoratori
L'unità tra CGIL CISL e UIL nella capacità di proposte di iniziativa sui diversi terreni per riproporre un modello avanzato ed efficace di relazioni sindacali
In questo senso è essenziale nel momento in cui si organizza una decisa risposta di lotta
Ridefinire le coordinate di un modello negoziale che renda chiari e trasparenti i rapporti tra le forze sociali e il Governo
Penso cioè che la stessa unità tra le confederazioni può avere basi più solide e prospettive più avanzate
Se c'è un'idea comune sul ruolo del sindacato nel confronto con il governo e nella determinazione delle grandi scelte di politica economica come ha ricordato Epifani nel suo intervento
Per questo è utile
Che vada rilanciata la prospettiva
La politica di confronto negoziale contrastando l'orientamento del governo e di Confindustria che tende a marginalizzare la funzione del sindacato
Prevedendo solo momenti di informazione senza nessun vincolo per l'azione governativa del resto la conseguenza è una grave rottura della coesione sociale
E ancor di più le conseguenze sarebbero pagati innanzitutto dal Mezzogiorno oltre che delle fasce più deboli della società e ciò per noi non sarebbe accettabile
Anche per questo
Io penso che si debba valutare positivamente la conclusione del contratto per i lavoratori del pubblico impiego
E non solo perché la lotta paga
E ha fatto modificare le posizioni del governo ma anche perché da quella conclusione contrattuale ne esce confermata direi validamente confermata
L'esigenza di avere un'adeguata politica dei redditi il modello contrattuale che assieme unitariamente abbiamo definito nel luglio novantatré
Viene cioè confermata quell'idea che risiede nella forza del modello sociale europeo il quale appunto si basa sul riconoscimento politico del ruolo delle rappresentanze sociali e sulla loro partecipazione attiva al processo decisionale di un Paese
Per tale motivo Piero ha ragione di credere che la fine dalle politiche di confronto negoziale dichiarata unilateralmente dal governo e da Confindustria
Non è per noi e credo sia giusto sottolinearlo la liberazione di una gabbia e la possibilità di far valere con più forza
La propria capacità conflittuale
Va bene
Un grave arretramento delle relazioni sindacali che espone nel prossimo futuro a gravissimi rischi
Non per noi
Ma per il Paese
Il nostro stare in campo ha dunque ragione fondatissime riguardano non solo l'esigenza di cambiare le politiche economiche del governo
Di salvaguardare i diritti che verrebbero lesi dagli interventi sul mercato del lavoro sull'articolo diciotto così come sulle pensioni
Ma anche quello
Di riaffermare il ruolo e funzioni del sindacato dei processi decisionali che riguardano l'avvenire del Paese
Lo ha detto bene lo stesso Sergio Cofferati nella sua introduzione quando ha parlato della via bassa la competitività
Dunque il conflitto
Riguarda i diritti il futuro delle politiche contrattuali e la qualità stessa della democrazia in generale e di quella sindacale
Per tutto questo
Io sono convinto della necessità che lotta L'Unità e capacità di proposta sono tre nodi che stanno assieme come elementi di un'unica strategia
E questa nostra strategia sarà ancora più credibile e convincente se ci poniamo il problema di un sindacato che sappia Rust presentare la società che cambia le nuove figure sociali
Nuove soggettività nel passaggio alla società post fordista e i nuovi temi
Del resto la strada dell'approdo unitario non può che essere il campo dell'innovazione e della ricerca
E dell'interazione delle identità
E penso che in queste esplorazioni dei cambiamenti e delle profonde trasformazioni
Non c'è dubbio che l'autonomia sia essenziale
Perché la politica non ci aiuta
Non ci offre ancora risposte adeguate c'è un universo sociale senza rappresentanza politica
Queste particolarmente diventino alcune parti del paese penso soprattutto al Nord dove l'apertura può vincere proprio perché c'è una società senza rappresentanza
C'è un vuoto sociale che non sia ancora saputo riempire ed organizzare sta dunque anche a noi
Costruire una proposta che sia alternativa l'azione del governo e al suo disegno di destrutturazione dei diritti sociali
E penso che questo sia oggi il tema quali diritti quale vuol fare
Con un progetto che da un lato dipenda e conservi diritti essenziali del lavoro previdenziali di reddito
E dall'altro sia in grado di parlare alla società del futuro e che dà voce ai soggetti che non hanno voce una voce politica una voce sindacale e non solo assistenza ma diritti e organizzazione spazio democratico facendo così dal sindacato un elemento essenziale di un processo di democratizzazione del Paese io penso che il congresso della CGIL debba essere questo un momento di rilancio di forte rilancio serve la Prost la porta di una nuova prospettiva
è stato detto
La nostra confederazione ha celebrato in tante realtà territoriale cento anni
La CGIL si avvicina al due mila sei anno nel quale compirà i suoi primi senza un secolo di storia
Nel quale la nostra confederazione ha svolto nelle difficoltà e nel vivo dei processi un ruolo e una funzione da protagonisti
Oggi siamo protagonisti di una stagione difficile
In campo per difendere ed estendere le tutele e i diritti delle persone che lavorano
Questa funzione ruolo così importanti che la stessa fase politica e sociale attuale ci assegna
Potranno essere ancora più incisivi se saremo in grado di interpretare il cambiamento di indicare una via di marcia capace di assicurare una risposta
Nella fase attuale e in prospettiva
Sono convinto per questo che l'apporto unitario della CGIL
Sarà in grado di assicurare le condizioni strategiche necessari a vincere le sfide che abbiamo davanti a noi
Grazie Antonio di natalità sì per fare Giacinto Botti più obiter per Milano
E scusate compagni appartiene Branagh tecnica
Innanzitutto buonasera a tutti voglio ringraziare
La mia CGIL mio al sindacato per l'opportunità che mi offre anche in questo congresso questo mio secondo congresso di poter prendere la parola
Come dire affrontare qui questo tema ma è così caro e non perché io lo viva in prima persona la perché come dire drammi quotidiani con cui normalmente mi trovo a vivere è evidente che col passar degli anni mi hanno appassionato affezionata ancor più del mio vissuto personale
Innanzitutto voglio ringraziare anche credo poco fregatura devo ringraziare Sergio che ieri nella sua relazione non ha dimenticato di giovanile giovane i lavoratori e le lavoratrici disabili rimarcando bene quel concetto noi tanto caro che è l'inserimento mirato
Ora le compagnie avevo preparato un intervento qui tutto ben definito scrittore a tracciare appunti virgola testo proprio andare un attimo a braccio per essere un po'più celere per recuperare un po'di tempo quindi perdonatemi se magari così farò nella nella fretta non sarò molto precisa però voglio così un attimo provare a raccontare che cosa è successo dall'ultimo congresso ad oggi allora l'ultimo congresso non c'eravamo lasciati con una sfida naturalmente chiaro avendo vinto il congresso avendo vinto le elezioni una nuova legge sul collocamento obbligatorio
Il governo di centrosinistra la quarta questa lettera sul collocamento obbligatorio stimolata capita anche dai sindacati naturalmente dalle associazioni di categoria una legge innovativa una rete solidale è una legge importante che riduce al vero l'aliquota della percentuale d'obbligo dal quindici per cento al sette per cento ma esiste un sette per cento edulcorato badate bene compagne e compagni un sette per cento che significa intacca paziente della forza lavoro nelle imprese pubbliche e private
Però compagne sapete cos'è successo
Che nel frattempo questa legge che è stata varata nel novantanove e andata in vigore nel gennaio del due mila nel frattempo nel due mila e uno Berlusconi poi a Nizza hanno vinto le elezioni qualche mese fa la Confindustria ha convocato CGIL CISL e UIL responsabili degli uffici ha indicato agli uffici disabili come piani insomma preferisco chiamarlo
Va ponendosi un documento in questo documento la faccia tosta non ha mai limite hanno chiesto anche per i lavoratori disabili la sospensione dell'efficacia dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Sostenendo che soprattutto per i disabili più gravi sostenendo ha detto il responsabile enti capo della Confindustria che avendo il datore di lavoro ma lo libera nell'assunzione nel licenziamento
Questo avrebbe fatto Fini come di avrebbe permesso l'assoluzione di più disabili per la serie usa e getta
Per non parlare poi della delega del ministro Maroni dove si affronta anche la possibilità di lavoro temporaneo per le persone disabili
Allora io adatto a cui non voglio fare una lezione di filologia perché voi sapete benissimo cosa può significare per una persona disabile
Inserirsi nel mondo del lavoro quanta fatica prima di acquisire confidenza con i propri colleghi con i propri compagni di lavoro
Quanta fatica prima di riuscire ad affermarsi come persona come lavoratore allora ed è impensabile in questo caso poter accettare minimamente minimamente
Sia la sospensione dell'articolo diciotto ma cosa si può rispondere a una cosa del genere sia la possibilità di lavoro temporaneo per le persone disabili
E entusiasti un dopo eccesso la signora Moratti l'allora ministro della pubblica istruzione nella sua presunta fare auto ipoteche non lo show più riforma della scuola
Il problema degli alunni e delle nulla disabile non affrontato per niente allora quando un problema non si affronta non è perché non lo si conosce qualche nella scuola di lavoro non Tell ottanta mila insegnanti di sostegno
Ci sono ben cento venticinque mila alunni disabili allora c'è un altro problema Tullo la pronti perché finge di essere indifferente rimandi il capitolo donnina risorse
Ridursi le insegnanti di sostegno e aprì la scuola grazie la strada alle scuole speciali
Il mio non è un come dire un grido di aiuto agenda una come dire una richiesta di aiuto io sono come dire più che è convinta che la linea ieri
Sergio ci ha proposto localmente sia condivisibile il tutto per tutti i lavoratori e per tutte la lavoratrice
Ma per noi disabili
L'ora è maggiormente compagne e compagni
Perché in questo Paese negli ultimi vent'anni ha visto la conquista della dignità a delle persone disabili ma veramente a condanne notte dure perché noi non ci siamo dovuti battere il solo contro i padroni noi ci siamo dovuti batterà contro la cultura che alimentava sia la destra che la sinistra perché è vero come è vero che noi abbiamo dovuto fare delle pattaya enormi
Per imporci per importi per far capire alla società in cui era nella sua collettività che siamo persone come tutti quanti gli altri allora solo l'ipotetica l'ipotetica possibilità di ritorno alle scuole speciali
Di ritorno a lavoro speciale questa mi parta male voi pensate
La signora Moratti dice che alla fine della terza media agli alunni dovranno scegliere il liceo o la formazione professionale
Benissimo per gli alunni disabili chi deciderà perché normalmente loro non decidono mai niente io sono stata vent'anni doppiopetto quindi lo so bene che non decidiamo mai niente
Naturalmente gli alunni disabili finiranno tutti dove nella formazione professionale appare cosa cestini e mattonelle di ceramica torniamo indietro di vent'anni vi chiedo Cuesta Dino qua no bene non può altro accedere allora allora il grido di allarme il grido di allarme che ha lanciato Sergio nella sua relazione è più che giustificato compagne e compagni
Non è vero che la CGIL ha un'organizzazione conservatrice
Se conservatrice significa conservare la mia dignità se conservatrice significa conservare la mia professionalità
Se conservatrice significa conservare lui essere di appartenenti alla razza umana ebbene io sono una conservatrice va bene così non ha importanza ma in questo momento io acquisito la libertà e la possibilità di esprimermi
E ho una responsabilità storica culturale per le future generazioni per i ragazzi e per le ragazze per i lavoratori e le lavoratrici disabili che verranno nel futuro a parte la disabilità fa parte della vita compagne e compagni non è una questione di merito di demerito è una questione di fortuna e sfortuna
Punto allora chitarra tempra
Ed è per poi ecco ed è per questo che il sindacato perché oggi c'è il sindacato
E spero che questo sia condiviso anche da CISL e UIL nella solidarietà
Deve difendere tutti deve dipendere volatori ma deve dipendere soprattutto noi i più deboli come diceva Artaud canti anche Dino Greco i più deboli i più deboli e lo siamo veramente perché poi quando ci sentiamo schiacciati dalla superiorità culturali dei presunti normodotati
è evidente che a catena dalla scuola all'abuso Rozzi tornerà agli istituti
Questo non va bene introducendo in Italia quel tema tanto caro alla signora Moratti allora Gallo da Berlusconi e ai suoi amici della carità compassionevole
La carità compassionevole è un concetto che in America sicuramente molto praticato che permette al maschio ricco bianco
Porte
Di poter usare di poter gestire nella sua quotidianità una carità compassionevole nei confronti dei deboli
Con delle briciole di beneficenza non è la nostra filosofia di vita
E non è nemmeno no nemmeno all'aspro estere come dire d'Italia di paese solidale di Europa solidale non è così non è la carità compassionevole che può fermare a formare le generazioni future ma è la dignità la dignità una questione essenziale nella vita di ciascun uomo ciascuna donna
Il lavoro è la questione centrale della dignità il sindacato è la questione centrale per la democrazia come dire il motore e il motore
Di una società perfettamente democratica i lavoratori hanno bisogno noi stiamo ai lavoratori
Ecco perché vi dico che tutto quello che ne abbiamo cercato di conquistare col governo di centrosinistra iniziando dalla nuova riforma sul collocamento obbligatorio adesso è tutto momentaneamente sospeso nessuno paga le multe
Entro il trentuno gennaio dovevano inviare l'ente certificazioni con le scoperture d'organico non mi risulta che sia arrivato granché inattesa di cose inattesa di quello che disse
Guidalberto Guidi il diciannove maggio del due mila e uno una settimana dopo aver vinto le elezioni sul Sole ventiquattro Ore
Disse espressamente al suo testuali parole la legge settantotto va cambiata la legge sessant'otto cioè la nostra legge è una pasta per l'impresa
L'attacco la legge settantotto è una vessazione io non ci sto io sono una lavoratrice produco e voglio essere retribuita come tutti quanti gli altri
E quindi è evidente che il sindacato il sindacato forti come ha fatto fino ad oggi perché la CGIL dall'ultimo congresso ad oggi ne ha fatta di strada su questo tema
Se ne ha fatta altro che compagne e compagni che sono oramai delegati ci sono uffici ha indicato dappertutto
E diventata trasversale del Corano statalizzazione siamo e poi finisco qui diffuso ma cosa sulla guerra
Siamo il sette per cento dalla forza lavora
Lavoro nel lavoro pubblico e privato di e di questa di vi prego di tenerne conto perché siamo una porta oggi colta oggi emancipata oggi libera oggi promettente viva marca nata nella società come John patetica perché non esistono rafia umani inferiori o superiori così come nel non esistono uomini superiori e inferiori
Esiste l'uomo esiste la sua dignità testuale esiste la sua cittadinanza l'appartenenza alla razza umana di tutti
E proprio a proposito di questo voglio solo esprime un mio pensiero sulla guerra ieri Sergio l'ha detto
Siccome lo lo anche condiviso nel direttivo la discussione al direttivo da CGIL io sono contraria alla guerra sono contraria perché sono cattolica compagne e compagni non sono contraria solo perché una parte dei nostri rappresentanti politici ha votato contro la guerra io sono e chiedo ai cattolici che hanno portato la guerra ma come avete potuto io terminò racconta per farmi capire come sia importante che noi con i nostri Fratelli musulmani con i nostri fratelli ebrei noi dobbiamo trovare una strada comune e voglio lanciare questi su questo voglio lanciata lanciare un grido d'allarme
La regina di Saba quando hanno da Salomone per conoscere questo avvio di cui parlava Salomone
E di cui riempire in qualche modo la vita di tanti ebraici allora
Salomone per per spiegare ancora attiva la racconto così ma è molto più profonda di come adesso racconta raccontando
Salomone per spiegare alla regina come era buono e giusto il nostro Dio leghiste che cosa secondo attento mia cara regina
Nel cuore di io e la prima cosa che Dio ha in odio io non può avere in odio perché naturalmente fontane naturalistico ma per far capire a cosa Dio tedesca di Ozpetek Cartizze Salomone la superbia dallo sguardo altero
E detesta fin nel cuore pianifica la distruzione dell'altro fratello come posso io cattolica tentare di poter risponderà violenta
Con un'altra violenza con l'acqua saliva pensare di costruire un mondo migliore che in questo mondo oggi oggi delle tenebre dove c'è Puglia cioè propulsione brillano solamente Iraqi ministri d'Italia guerre opprimono le pagliette dalle ballerine non se ne può più compagni e compagne io chiedo anche ai cattolici l'autenticità del messaggio cristiano
Come diceva Francesco
Dove odio che io porti amore dove guarda che io porti pace grazie a
Giacinto Botti Italtel Milano si prepari Aldo Amoretti segretario generale Sicilia
Difficile parlare al Congresso in questo momento anche perché la giornata è stata lunga ed è difficile
Perché si rischia a questo punto di dire anche cose già dette e che non pongono l'attenzione dei congressisti le cose che si dicono anche da questo palco
Io cercherò da lavoratore dall'esperienza di uno che sta in fabbrica e che vive la condizione ma soprattutto che sente anche quanto è avvenuto nei nostri luoghi di lavoro e le difficoltà che abbiamo come delegati e come organizzazione rispetto al rapporto con i lavoratori
Dirò alcune cose le dirò abbraccio dirò come mi vengono dirò come le sento però ci tengo anche a fare due o tre passaggi rispetto alcune cose che ritengo fondamentale
Io credo proprio che siamo dentro a uno scontro senza ritorno e che in gioco c'è molto
Non mi dilungo su questo perché credo e tutti l'abbiamo sentito che la relazione di Sergio Cofferati su queste è stato ampia è sicuramente forte
Posso solo dire dal mio punto di vista che noi abbiamo un bisogno e cioè di consolidare aumentare una diffusa e adeguata consapevolezza sulla gravità e le ragioni di questo scontro io ritengo che questi mesi noi abbiamo fatto molto rispetto alla coscienza collettiva rispetto alla consapevolezza ritengo però che nei nostri luoghi di lavoro in molti lavoratori non ci sia ancora fino in fondo questa consapevolezza
Anche qui allora un altro aspetto sulla gravità si è detto prima allarme democratico si parla di regime
Ebbene io credo in questo credo che c'è un progressivo scivolare verso l'autoritarismo verso un regime antidemocratico e guardate
Io noi l'abbiamo visto in luglio a Genova
In quei giorni terribili di inaudita violenza verso persone inermi con l'utilizzo di settori della forza pubblica addestrati all'aggressione all'odio si sono cancellati i diritti costituzionali
A Genova è stata la prova l'anticamera del regime
Chi c'era è io insieme a tanti lavoratori insieme alla FIOM insieme alla sinistra sindacale insieme alle ACLI insieme alla CISL alla FIM pezzi interi del mondo del lavoro eravamo lì
E chi c'era non dimentica
Senta il peso dalla morte del giovane Carlo Giuliani e io ringrazio ancora suo padre per la grande dignità e per le cose che ha detto prima e dopo
E io dico anche che noi noi le forze politiche democratiche di questo Paese devono chiedere verità e giustizia
Verso quella morte e verso gli atti indegni di una Repubblica che dice ed è nata dalla Resistenza antifascista
Allora
Ridiamo valore alle parole mi sembra che noi abbiamo un po'di paura un po'di titubanza ridiamo pallore alle parole noi siamo di fronte a un governo di classe e che ha deciso di fare uno scontro mortale di classe
Ha deciso di individuare la CGIL ha deciso di individuare il movimento dei lavoratori come nemico da battere
E allora dinanzi a questo noi dobbiamo superare le titubante dobbiamo superare le nostre paure perché ci hanno tolto anche il diritto all'indignazione vogliono toglierci il diritto dell'esistenza
Il diritto di lottare per la nostra dignità e per i nostri diritti noi dobbiamo riprendere questa identità collettiva
E sapere che siamo di fronte appunto a un governo che tende a fare e fa uno scontro di classe violentissimo
Allora anche qui occorre che faccio un ragionamento tutti insieme perché il Congresso è un punto di arrivo e di partenza di riflessione e per darci una nuova strategia
Io credo che dopo anni di ubriacatura sul liberismo sul mercato di moderazione salariale e di precarietà ora abbiamo bisogno di altro
C'è bisogno di una piattaforma di proposte di una politica coerente sul piano generale su quello contrattuale
Proposte costruite conosciute approvate comprese dai lavoratori e dalle lavoratrici
Certo le regole gli accordi come le leggi sono importanti per noi ma oggi abbiamo bisogno di nuove regole di nuovi patti e di nuove leggi
Abbiamo bisogno di esercitare una coerente innovativa e libera contrattazione nazionale di fabbrica
Di riprenderci il il diritto di contare sulle condizioni di lavoro sulla prestazione lavorativa
Di controllare e ridurre gli orari di lavoro di fronte alla follia demagogica di prolungare il tempo del lavoro in un tempo che tende ad eliminare lavoro
Di governare e indirizzare la distribuzione economiche non tenta di aumentare il valore reale dei salari
Con richieste di aumento che non devono più essere compromesse da un'inflazione programmata fasulla e unilaterale
Insomma noi dobbiamo garantire percorsi democratici dobbiamo rilanciare valori e culture di ingiustizia di giustizia di solidarietà assopite anche nella testa di molti nostri compagni
Si parla molto di tecniche informative di nuove economia di vecchia economia di globalizzazione
Però si parla poco degli uomini e dalle donne delle loro condizioni dei loro problemi del loro vivere quotidiano
Allora ricominciamo noi a parlare di noi dei nostri problemi e anche qui allora rispetto a un limite che ho riscontrato nella relazione
Guardate
Pezzotta ci ha proposto il suo modello contrattuale ce l'ha detto ce l'ha proposto
Noi dobbiamo ripensare aggiornare rafforzare il nostro modello contrattuale
Perché se così non lo facciamo noi rischiamo di non avere quella capacità nel rapporto con i lavoratori di creare il consenso rispetto alla nostra proposta la nostra idea di contrattazione perché dico questo
Perché guardate chi è nei luoghi di lavoro e molti sono i delegati chi vive la condizione nei luoghi di lavoro sa una cosa
E cioè essa che nel luoghi di lavoro non è vero che non c'è il post fordismo al fordismo non c'è
Oggi ci sono ritmi di lavoro serrati c'è un aumento dallo sfruttamento
C'è un aumento degli orari di lavoro
Beh lo strumento dallo straordinario ci sono dei turni ci hanno tolto la dignità delle persone molto spesso gli uomini e le donne che lavorano hanno sacrificato la loro vita collettiva la loro vita familiare all'impresa
Perché sono stati i soli e sono stati ricattati
Noi dobbiamo partire da questa condizione materiale dalle persone
Perché se non facciamo così noi rischiamo di fare un grande congresso
Rischiamo di individuare tante cose ma se non abbiamo una pratica quotidiana la contrattazione collettiva il rilancio del contratto nazionale di lavoro la contrattazione fabbrica per fabbrica i padroni e il Governo passano da lì perché noi dobbiamo rigovernare ripartire dalle nostre fabbriche dalle condizioni materiale da lavoro
Perché se non facciamo così rischiamo di non farci capire dalle persone
Perché le persone vengono da noi si iscrivono al sindacato sentono il bisogno dall'organizzazione se l'organizzazione risponde ai bisogni e alle situazioni materiale che questi lavoratori ci pongono e nelle fabbriche siamo arretrati
Siamo entrati sul piano culturale
Siamo recati sul piano politico
Dobbiamo recuperare dobbiamo recuperare insediarsi nel luoghi di lavoro e fare una politica contrattuale senza quei vincoli che ci hanno posto anche l'accordo del ventitré luglio guardate
Pezzotta ci ripropone non c'è più la concertazione la concertazione e la si fa a livello territoriale
Ma come
C'è uno scontro generale c'è una Confindustria che è una politica di scontro generale e noi sappiamo che fabbrica per fabbrica senta il contratto nazionale di lavoro noi non resistiamo
Noi abbiamo bisogno di rilanciare il contratto nazionale di lavoro
Ridare dignità a partire da un salario equo recuperare il salario ma soprattutto riparlare degli orari e organizzazione del lavoro le condizioni le leggi di questo Stato che non ci sono più né luoghi di lavoro
Le leggi di questo Stato
Dalla sei due sei alle leggi per i portatori d'handicap alle condizioni materiali delle persone che sono anche fuorilegge ripartiamo da lì
Perché il sindacato è quello o non è il sindacato di come la penso e come lo vivo io e anche ancora l'ultime cose
Guardate io mi sento un po'come si può dire
Mi sento un po'indignato di tante cose si parlava prima di paese normale io non so cosa pensate voi
Io so che ogni volta che vedo certi personaggi guardo la televisione leggo e sento che cosa fanno questi signori io sono spaventato
Io sono indignato io sono incantato perché non capisco come siamo finiti in questa situazione aver consegnato questo straordinario Paese nelle mani di questi farabutti io non lo capisco tante volte lo comprendo però faccio fatica a capire e guardate anche qui
Hanno lavorato prima per togliere il sentimento dall'indignazione dall'aperta dalle persone dei cittadini
Poi per poter procedere nelle loro nefandezze le rogatorie l'impunità per i corrotti l'attacco al sistema giudiziario poi hanno lavorato per togliere il valore all'impegno della lotta contro i soprusi e le ingiustizie e adesso
Pensano di aver vinto di avere le condizioni sociali per toglierci i diritti e la dignità delle persone e annullate
E guardate anche qui
Io sono per Pirlo e denunciarlo con indignazione si vuole licenziare un lavoratore senza la giusta causa e si promuovono ministre personaggi di poca moralità condannati dalla giustizia ma guardate ma voi ci pensate soltanto cinquantasei deputati di questa Repubblica
Che sono stati o condannati o sono inquisiti abbiamo dei ministri condannati pensate solo a Sgarbi Sgarbi è stato condannato a sei mesi condannato perché ha affrontato il proprio padrone lo Stato
è stato promosso ministro non c'è un lavoratore che non sarebbe stato cacciato dalle proprie fabbriche e la CGIL avrebbe sospeso addirittura al giustamente la tessera sindacale
E mentre chiedono dovevi essere licenziati senza giusta causa questi hanno l'impunità
Hanno una cultura dove la legge non è uguale per tutti lo possiamo dire lo possiamo denunciare qualche elemento di verità o possiamo o dobbiamo continuare a subire queste queste situazioni e ancora per ultimo
Pezzotta diceva sull'unità sindacale la legge dalla rappresentanza io sono uno tra quei ventidue delegati che nel mille novecentonovantadue ha depositato il referendum sull'articolo diciannove vorrei ricordare a Pezzotta che l'unità sindacale ma così importante ma appunto lo si fa sulla democrazia sulle regole e parte Bellodi di lavoro ed è costruito in uno che lavoro o non nell'unità
Ma anche qui sulla legge della rappresentanza
La legge dalla rappresentanza non è un qualcosa che deve avere Pezzotta Sergio Cofferati Angeletti la legge dalla rappresentanza è un diritto dei lavoratori ed è un atto dovuto da questo governo che il centrosinistra non ha realizzato ma che noi pretendiamo in quanto abbiamo vinto un referendum nel mille novecentonovantacinque
Che ha prodotto la positiva legge sulla rappresentanza del pubblico impiego
Tutti i lavoratori e le lavoratrici hanno diritto di avere democrazia e di contare di decidere per le cose che li riguardano
Questo è il problema non si tratta di discutere se la CGIL sindacato ferro dei lavoratori si tratta di discutere se cittadini lavoratori di questo Paese hanno il diritto di contare di deciderà sulla propria vita sulle proprie condizioni
Questo è un elemento di democrazia e su questo non è possibile raggiungere l'unità sindacale sì e non si bypassa questo fatto che per me e estremamente importante essenziale
E l'ultima cosa sullo Statuto dei lavoratori guardate
Noi su abbiamo subito troppo continuiamo a subire
è importante difendersi resistere ma è anche importante andare alla conquista delle nostre richieste
Perché se continuiamo a subire gli altri prima poi arretriamo e prima o poi ci lasciamo qualcosa
Sull'articolo diciotto abbiamo subito all'attacco del Referendario dei radicali
Bene si dice che noi vogliamo estendere l'articolo diciotto dello Statuto anche nelle piccole aziende perché le piccole aziende de di oggi non sono le cui con gli italiani sembrano tanti
E soprattutto perché c'è una carta c'è una Carta europea che dice che tutti i cittadini l'articolo trenta
Devono essere salvaguardati dalla dall'ingiustizia da licenziamento ma se il licenziamento è un'ingiustizia ed è segno di civiltà
Quell'articolo
Quelle leggi e quello Statuto va allargato a tutti i lavoratori dobbiamo andare all'attacco non so con quale sistema anche referendario ma noi dobbiamo porre al centro la questione
Che l'articolo diciotto per la sua importanza non riguarda sei milioni i lavoratori ma riguardano tutti i lavoratori e le lavoratrici di quaestor paese
Gli hanno tutti i parà dignità e hanno diritto le truppe
Per finire all'ultima cosa sul pianerottolo veramente scusami penso sull'Unità
Per concludere
Ritengo questo noi abbiamo fatto un congresso importante
Io credo che da questo congresso stiamo discutendo con l'intelligenza il confronto
Io sono convinto che ci siano le condizioni per ricercare una sintesi avanzata delle posizioni dei progetti sui quali come aree programmatiche ci siamo democraticamente confrontati con i nostri ospiti dei nostri iscritti
Io penso che noi tutti con la CGIL usciremo più forti da questo congresso e più
Con più autonomia determinazione nel costruire l'unità del mondo del lavoro e del sindacato ma senza rinunciare alla nostra identità alla nostra idea di sindacato di democrazia di società
Senza rinunciare a una lotta generale come lo sciopero generale
Che io ritengo che debba essere fatto possibilmente e principalmente insieme agli altri ma ritengo anche nel rapporto con i lavoratori e le lavoratrici pronti anche a sfidare da solo uno scontro che comunque merita di essere fatto per il rapporto e per ciò che siamo e per ciò che saremo grati
La commissione politica non si riunisce più stasera alle diciannove ma domani mattina alle ore dieci in sala bianca la parola a Moretti si prepara a Mimma Ianniello della lega spicca la breve
In questi dieci anni la mafia ha subito duri colpi
Bastino le cifre fornite ieri sera da carrelli dei duecentocinquanta ergastoli comminati negli ultimi due anni
Le azioni di contrasto continuano
Nonostante gli attacchi portati alla magistratura e nonostante le limitazioni intervenuta verso il suo operato
Al tempo spesso permane la vitalità di una criminalità che continua a perseguire il dominio del territorio
Dall'ultima relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia ricaviamo
Il continuo decremento rispetto agli anni precedenti del numero di omicidi commessi è da considerare piuttosto che un'improbabile indice di debolezza un'ulteriore dimostrazione della normalizzazione all'interno di Cosa Nostra
Un filone importante quello degli appalti
Nel quale il tentativo di dominio arriva ai rapporti di lavoro e si traduce in pesanti condizionamenti alla libertà sindacali
Con tanti iscritti delegati e dirigenti esposti anche a pesanti forme di pressione ricca
Quando semplicemente pongono la questione del rispetto dei contratti e della legislazione
Noi abbiamo da contrastare le tendenze ricorrenti a dire non investiamo in Sicilia perché ci guadagna la mafia e dobbiamo contrastare anche gli appelli ricorrenti a non parlar male della Sicilia perché in tal modo si terrebbero lontani gli investimenti
O peggio quelli che invocano la convivenza
Minimizzare occultare la realtà non serve a nulla
Vanno riconosciute le cose come stanno e va data testimonianze e dimostrazione di un'azione di contrasto che si svolga senza incertezze e con efficacia
è un compito che non va lasciato solo a magistratura e forze dell'ordine ma che deve impegnare tutti i soggetti e le organizzazioni che vogliono la legalità
Anche il mondo imprenditoriale in difficoltà ed è diviso
Chi reagisce chi subisce chi ci marcia
Il primo agosto scorso un sostituto procuratore intervistato a proposito di appalti a Trapani
Rivolge agli imprenditori vittime delle cosche un appello dice aiutateci ad isolare i clan
Denunciate le richieste di estorsione alle minacce
Il giorno dopo la risposta del presidente di Assoindustria questo titolo
Tutte latte cinque collaboreremo con la magistratura
Noi siamo nell'atteggiamento di chi propone a tutti con lavorazione su questo fronte
Anche con le misure concrete delle associazioni e fondazioni antiracket e dei protocolli di legalità e nelle forme concrete della lotta al lavoro nero
E vogliamo su questo stanare più
Il livello di malgoverno della Regione Sicilia mi sembra che non abbia eguali
Le differenze ingiuste anche all'interno del mondo del lavoro sono le più rilevanti
Gli standard di povertà relativa e assoluta sono doppi rispetto alla media nazionale
Per mettersi in pari con la media nazionale dal punto di vista dell'occupazione occorrerebbero mezzo milione di posti di lavoro regolari in più
Ci sono tuttavia fenomeni vivacità economica imprenditoriale che si vedono
Ebbene se si hanno novità positive nonostante gli handicap costituiti da deficit infrastrutturali gravissimi
Da una pubblica amministrazione inefficiente perdita la tortura dei cittadini un credito che non aiuta e il peso tuttora grave di condizionamenti clientelari e mafiosi
Ebbene se si muove qualcosa nonostante tutto questo la Sicilia potrebbe decollare se appena si mettesse mano ad avviare la soluzione di questi problemi ma non è aria di questo genere
è toccato a noi dire al governo della Regione
Sei alla bancarotta
Devi fare da ora in avanti quella politica di risanamento e rigore che è stata fatta in campo nazionale dal mille novecentonovantadue
Noi possiamo stare al gioco se è un gioco serio e si è un gioco fatto con equità
Questa nostra è una posizione parecchio scomoda
Ci è costato negare la firma un contratto di regionali che promuove tutti
E crea due mila quattrocento dirigenti su un organico di sedici mila cinquecento persone ci è costato tanto ma più si va avanti nella sua applicazione e più ne vengono fuori in evidenza le assurdità che tutti i cittadini lavoratori vedo abbiamo ragione di difendere la programmazione negoziata
E se ci sono ripensamenti in quell'atteggiamento governativo che mirava a sbaraccare la questo è un bene merito nostro
Bisogna ragionare sul sistema degli aiuti alle imprese
La forma vigente di sostegni o per i nuovi assunti dà luogo a dumping sociale e è da stimolo a inventare un sacco di trucchi e imbrogli
E ci sono delle cose totalmente fuori misura
La Regione Sicilia per gli apprendisti
Paga l'azienda il settanta per cento del costo contrattuale
Prima questa cosa c'era solo per gli artigiani adesso c'è per tutti
E tuttavia la misura è ampiamente sottoutilizzata
A mio parere perché c'è il vincolo della formazione esterna e perché bisogna rispettare i contratti si preferisce rinuncia rinunciare a benefici economici pur di avere mano libera e non rispettare le regole
Ora io credo che è probabilmente meglio
Destinare più risorse a risolvere problemi di infrastrutture piuttosto che seguitare con i sostegni diretti o contanti sostegni diretti che sono la compensazione al deficit infrastrutturale
Fa le cose peggiori del governo Berlusconi
Quelle dei cento giorni ci sono le norme sull'emersione del lavoro nero
Vanno messi in evidenza alcune cose a questo riguardo
Confindustria non può mettersi nell'atteggiamento della vittima
Una vicenda grave di lavoro nero in Sicilia
Per la quale gli gli appaltatori sono rinviati a giudizio per associazione a delinquere Hutter committente la ditta figlia
Questi signori quando furono sollecitati a discutere la situazione se ne lavarono le mani dichiarando che non esisteva il problema
Bisogna combattere l'idea che il nero sia una medicina piuttosto che è una malattia e Crespo un'idea che c'è anche fra di noi
Non si può affidare questa battaglia soltanto alla repressione degli ispettori che non ci sarà
Prima di tutto
Bisogna mobilitare i lavoratori che questo è il mestiere del sindacato
Ma se le nostre realtà reazioni all'operato del governo sono inadeguate è proprio perché non c'è in piedi un movimento degli interessati al problema
Del resto che questo sia il guaio è evidente da molto tempo
è un guaio che non può essere aggirato o c'è la rivolta degli interessati o non ci sarà soluzione organizzare questa volta tocca al sindacato
La mia opinione sui rapporti con CISL e UIL
è più preoccupate più pessimista di quella prevalente in questa sala
Da Angeletti e Pezzotta non ho ascoltato corbellerie o malvagità particolar particolari
Così per una sciocchezza grave il considerare inutile lo sciopero generale
E non è neppure vero che sia l'ultima cartuccia da sparare
Si possono fare tante cose lo sciopero generale poi tante altre cose
Mi piacerebbe tanto che fosse vero il potersi confrontare nel merito di ogni questione
Ma la mia esperienza e che io cerco questo confronto e non riesco a ottenerlo
è onesto riconoscere che si campa alla giornata
In Sicilia si è fermato il contratto dei regionali che ho detto prima e in quasi un anno di questa vicenda non si è trovato il modo di riunirci intorno a un tavolo per ragionare
E parecchio insidioso l'approccio del libro bianco che propone un sistema di relazioni fondato su una non fondato su rappresentanza e rappresentatività ma sul cosiddetto reciproco riconoscimento
Vero è che fra CGIL CISL UIL abbiamo concezioni differenti della democrazia
Chi ritiene che essa possiede Aurisina i congressi chi ritiene come noi che il mandato a negoziare vada verificato di volta in volta coi lavoratori
Ma non è vero che una sia democrazia e l'altra no
Sono forme differenti di democrazia
è vero
Che per una trentina di anni nella esperienza concreta abbiamo fatto marciare insieme questi diversi approcci facendo funzionare la direzione unitaria e la responsabilità dei gruppi dirigenti è un rapporto sufficientemente efficace con delegati e lavoratori
Anche con il ricorso ai referenti
Si è servito tutto questo anche perché aveva il pregio di contribuire ad organizzare consensi agli obiettivi e alle lotte funzionava perché pur con tante diversità che abbiamo visto è prevalsa una capacità dei gruppi dirigenti di mediare e pervenire a proposte unitarie quando non si è riusciti in questo le scelte ne hanno fatto gli altri
Io credo che bisogna mettere mano a un nuovo compromesso
Non vedo come CISL e UIL possono arrivare al punto di considerare desiderabile reciproca il regime del reciproco riconoscimento
Badate il primo esperimento del genere si è visto nel settore del turismo a pochi chilometri da questa città
Il capofila di questi imprenditori fu poi condannato perché con il ricatto dell'assunzione imponeva agli stagionali di accettare il contatto e iscriversi con ciò spesso a quel sindacato riconosciuto che lo aveva firmato
Non mi persuade una idea di democrazia che veda lei referendum suo ogni cosa la soluzione dei problemi
Non mi sembra sostenibile neppure per CISL e UIL
Una via un'idea di democrazia di organizzazione che risolva in sede ogni problema di rapporto con i lavoratori per i quali si pretenda di negoziare contratti Argonne
Se non altro perché se intendi chiederà tutti scioperare sospese la piattaforma sarà bene che offre a tutti un diritto di parola
Non è un caso che proprio la FIM
Pur protagonista di un contratto separato che noi abbiamo criticato aspramente giustamente ha organizzato recentemente convegni e seminari per discutere di un non do risolto problema di democrazia
Credo che ci sia un campo di battaglia di mediazione di compromesso con i possiamo percorrere ho detto del mio pessimismo il pessimismo può non fare danni si ci muove ad attrezzarsi per fronteggiare in maniera adeguata gli appuntamenti che abbiamo davanti
Grazie
La parola mi maglia Nello Rega spicca l'abilità si prepari Francesco Pio responsabile nazionale dei servizi
Accompagnami maglia nero
Contando i contanti
è ormai al termine di una discussione congressuale
Abbiamo a danno rivelatasi Riccardo impegnativa attratti difficile
La relazione del compagno Cofferati ha delineato con impeccabile efficacia l'analisi del contesto politico nazionale ed internazionale mentre in cui si è sviluppato il dibattito e ha precisato le scelte strategiche
Condivisibili Terna nazionale presente
L'OPA anche nel dibattito anche di ieri sera
Un mandato articolato entro cui si definisce l'identità la funzione del sindacato
E di livelli diversi
Della dimensione della concertazione e della contrattazione un mandato orientata a potenziare le strutture di base nei territori ad estendere perfezionare la partecipazione e il coinvolgimento alla vita ed alle scelte sindacali
Un mandato preciso e responsabile
Contro l'affermazione dei valori liberisti del governo contro ogni misura tendenti ad accrescere le diseguaglianze le separatezze geografiche ed economiche contro la minaccia di deriva verso lo Stato sociale minimo
Con i caratteri in crisi inquisiti dell'esclusione sociale della mercificazione dei diritti
E dell'investire e di dell'indifferenza politica e sociale
La manifestazione di Palermo gli scioperi regionali e di categoria hanno evidenziato attraverso la partecipazione massiccia
La consapevolezza fra lavoratori e pensionati
Nel sud e nel nord del Paese
Della pericolosità dell'azione di governo pensa a realizzare politiche destabilizzanti fondate sulla centralità dell'impresa e sulla negazione del valore sociale del lavoro e della sua qualità delle sue tutti tutele e sull'attacco della rappresentanza sociale le misure inique finora varate dal governo il ricorso improprio alle deleghe su materie di rilevante ricaduta sociale
Invertono un processo di riforme sociali e fiscali previdenziali fatico castamente avviato con il governo di centrosinistra
Una fase che per l'ospite ha significato la realizzazione di importanti obiettivi contenuti nella piattaforma rivendicativa unitaria di cui la legge di riforma della dell'assistenza nel risultato più evidente
Il governo Berlusconi è supportato da un neo centralismo regionale
Comprovato sprezzo delle regole Betta oggi nuove coordinate su cui impostare l'intervento pubblico isolando
Dall'uso delle risorse il nord dal sud
Coordinate che portano ad una filosofia politica pericolosa che scompone l'ordine sociale su cui ho trovato fondamento la democrazia nel nostro Paese compagni e compagne il congresso dello SDI concluso qui a Rimini da pochi giorni attraverso la relazione del segretario Mingarelli abbia imposto l'allarme sull'uso della spesa sociale che per anziani e pensionati pensionati significa la messa a rischio del sistema di tutele economiche previdenziali costruito negli anni
Io lentamente i del governo sono preoccupanti e devastanti per il futuro delle nuove e delle vecchie generazioni penso alle scelte populiste riguardante l'aumento ad un milione delle pensioni che escludono milioni di pensionati
Alle promesse sulla riduzione fiscale dagli effetti già prodotti di nuove imposizioni locali che penalizzano le fasce sociali più di tracciate importante in particolare nelle regioni del Sud con Banca capacità impositiva
Pensa alla promessa ultima della riduzione dei tempi d'attente né nel mentre si privatizza hanno pezzi importanti della sanità pubblica e si sperimentano modelli sanitari divelti
Che prefigurano un sistema sanitario disomogeneo per qualità e quantità di servizi penso alla promessa di una nuova occupazione di nuova occupazione attraverso la decontribuzione
E per come più volte ricordato sarebbe un bel regalo per giovani ed anziani
Sono questi alcuni dei provvedimenti che a parere di pensionati e lavoratori aumento nuove diseguaglianze non colgono la necessità di fare della spesa sociale
Lo strumento attraverso cui costruire un nuovo sviluppo economico orientato sulla qualità e sulla centralità della persona dei suoi bisogni
Lo Spi attraverso la pratica della concertazione territoriale ha saputo rafforzare negli anni la capacità di organizzare e rappresentare la domanda sociale nelle proprie piattaforme legando i temi dello sviluppo economico a quelli della crescita sociale
Ha giocato in particolare negli ultimi anni un protagonismo locale derivante dalle responsabilità trasferite nei territori al sistema delle Autonomie locali
Abbiamo provato ad affermare un federalismo solidale partecipato capace di costruire nuove forme di quel farmi unici vale su questa strada insieme ad una maggiore sintonia unitaria intercategoriali confederale con il protagonismo delle camere del lavoro delle lenti e dell'Auser intendiamo proseguire per contrastare le diseguaglianze nazionali e territoriali
Per affrontare i temi di una sanità di qualità e di territorio per dare soluzione ai bisogni diversificati
E di servizi alla persona e dalla famiglia per affrontare i temi delle non autosufficienze della sicurezza del tempo libero della e per la cultura
Si tratta perciò di pensare ad un modello di stato sociale promozionale dove le politiche sociali diventano fattore di benessere opportunità occupazionale
Elemento di crescita di integrazione e di inclusione sociale in grado di offrire un futuro incerto alle nuove generazioni e la fine serenità dovuti a quanti affari si apprestano a vivere l'età della vecchiaia
E compagni
La manifestazione di porre di Palermo riportata poco fa ad Epifani insieme agli scioperi generali regionali ha posto con forza ed urgenza la necessità di azioni efficaci Templo includa nel Mezzogiorno
Nella priorità delle politiche del governo
Nell'azione del Governo infatti non ci sono interventi destinati al Mezzogiorno antico la proclamata fine della sistema della concertazione il taglio dei trasferimenti al sistema delle autonomie locali ed altre misure
Il Sud si allontana sempre più dal nord del Paese perché è sempre più lontano da politiche di investimento nelle infrastrutture sociali e civile negli investimenti nel campo dei fratelli dell'innovazione e della formazione
Gli effetti devastanti di tali scelte pensano ancora di chiusura regioni come la Calabria dove alle ha visto attenzioni di politiche nazionali si sommano
Le la delle debolezze strutturali dell'economia le inefficienze del governo di centrodestra che ha fa punto aggravare gli effetti del degrado politica e morale di una classe politica
Capace solo di stabilire legami con potentati e comitati di affari interni ed esterni alla Regione
Nella battaglia per i sto imparando in tabelle arretratezza economica e sociale
Il Meridione va sostenuta affiancato con azioni efficaci per ricercare soluzioni adeguate ai problemi dello sviluppo e dell'occupazione il nome di quelle cose coerente dell'allargamento a quei diritti che Guglielmo poco fa
Ricordata
Per lo sprint per intanto si tratta di passare ad una condizione di compartecipazione con la CGIL alla definizione delle politiche relative alla riforma dello Stato sociale dove lo sviluppo dei servizi l'affermazione dei diritti di cittadinanza la contrattazione territoriale la definizione dei piani sanitari dei piani regionali per l'assistente alla sosta sottoscrizione dei piani sociali dei patti sociali di patti sociali territoriali sono punto centrale di una nuova per potenzialità regionale
E poi intenderla cuore dello sviluppo a quello dei diritti di cittadinanza per uomini e donne per giovani ed anziani
Ritengo sia questo un pezzo di strada che stiamo sollecitati a percorrere per invertire con coerenza autonomamente d'unitariamente le politiche liberiste di governi regionali ebbe il Governo nazionale vi ringrazio
Grazie minima Francesco Pio responsabile nazionale servizi si prepari Michele gravano segretario generale dalla Camera del lavoro di Napoli
Lo scenario nel quale si svolge il quattordicesimo congresso alla CGIL
Nel quale credo vada assunte decisioni impegnative credo che sia quello descritto con chiarezza nella relazione del segretario generale
C'è un attacco del Governo di centrodestra
E viene portato al cuore del sistema dei diritti
Delle sicurezze sociali
E viene portato con varietà di modi e di tempi
C'è il modo e il tempo diretto quello esplicito come avviene nell'articolo nel caso dall'articolo diciotto ci sono tempi più lunghi tempi occulti delle bombe a orologeria che sono dislocate sul sistema per esempio sulla sostenibilità del sistema previdenziale
Per esempio nel progetto di riforma fiscale destinato a scaricare in futuro i suoi Effeti alle sue necessità sul sistema dei diritti sociali
Questa strategia di interventi si connette bene sottolinearlo con un attacco molto forte alla missione dell'organizzazione sindacale generale
E alla vitalità della sua funzione prioritaria di rappresentanza generale
E ciò avviene mettendo in discussione tentando di cancellare sistematicamente tutti gli strumenti della negoziazione della rappresentanza collettiva come si vede quando si osserva l'attacco continuo al sistema di concertazione o l'attacco al ruolo dal contratto collettivo
In tutto ciò avviene
In un quadro di esaltazione dei valori dell'individualismo in cui si tenta di far credere
Che in questa società globale
In questo clima da pensiero unico dell'economia dal mercato quel clima compagni che per capirci in forma tutte le mattine alle sette di come ha chiusa la borsa di Tokyo o lo Jenna sul dollaro ma non è in grado di informarti come stanno le partite sociale non ti sa dire
Quali diritti sono stati negati quali revocati o quale perfino affermati in giro per il mondo bene
Questo clima da pensiero unico questa linea allude al concetto che gli strumenti contrattuali collettivi siano un peso per gli interessi dell'individuo per l'economia per lo sviluppo e per il consumo dalle persone
E che modernità voglia dire che ognuno può far perse
Che ognuno può aggiro perse contrattare perse competere perse difendersi da sé e via cantando
Ecco l'attacco agli strumenti storici e dalla rappresentanza collettiva amata maturando nell'indifferenza generale dentro questo clima
E sta mettendo sotto pressione i valori assolutamente irrinunciabili su cui è costruita l'identità e l'ammissione dalla nostra organizzazione sindacale
Si sta scontrando con regole di reciprocità e di rispetto e di convivenza con quelle di attenzione per l'altro per la libertà dell'altro per i diritti dell'altro da cui dipende cruciale mentre la libertà di ciascuno di noi
Questa strategia diventa attacco all'identità dell'organizzazione
Ma più esattamente del sindacalismo confederale al suo potere di rappresentanza
Che nella sua postazione intermedia disturba questa sorta di ossessione che ai leader che vorrebbe intrattenere rapporti diretti e immediati col corpo sociale
E io credo non ci sia non stupire come hanno fatto alcuni commentatori questa mane se confermate parla di identità specie in un momento in cui queste identità per la con fatalità viene attaccata
Subisce semmai da tutte le parti
La distrazione di quanti sono adesso si accorgono che queste identità esiste che questo luogo della sinistra quaestor tipo d'identità visto che poi queste identità la sua missione
Rivolta lavorò è stata in campo e non è mai stata né discussa nel revocata negli ultimi cento anni di storia nei cento anni di storia di questa organizzazione
Rete compagni parlando di servizi è importante riferirle a questo scenario generale alle radici del sindacato perché i servizi della CGIL de di oggi sono eredi di quella antica azione di tutela
Che allora si chiamava di emancipazione delle persone
Di rivolta alle persone
Cuesta azione di tutela preceduto e poi accompagnato lo stesso percorso dalla rappresentanza collettiva e a a sua volta una storia ultracentenaria che ha accompagnato passo passo la storia della classe operaia
Ecco questo sistema di tutele oggi voglio dirlo e di servizio oggi è schierata accanto alle funzioni dalla rappresentanza debba inconsapevole dell'attacco che viene portato
E congegni a pensa immaginato tutte le sue funzioni la sua vita e le sue azioni a presidio dei meriti questa ditta
Ed è uno strumento importante compagni perché i servizi di tutte le nostre strutture da quelli che sono svolte dal patronato del Lincar da quelli dei centri di assistenza fiscale
Dei centri per il lavoro agli uffici vertenze sono i più forti più efficace ed efficiente di servizi del loro genere che siano svolti a presentati sul territorio nazionale
Nell'anno che si è appena concluso nel due mila e quattrocento sessantotto sportelli di servizio sparse in tutto il territorio
Del del paese
Sono state trattate dodici milioni ottocentoventidue mila quattrocentoventuno Prato è stato dunque esercitato lo straordinario intervento di tutela che ha riguardato non meno di dieci milioni di persone che si sono rivolti a noi
Volte dieci milioni di pensione lavoratori bensì a
Atti di cui molti all'estero a cui abbiamo dato risposta in cinquanta città diverso in diciassette Paesi vive ecco sui servizi noi stiamo lavorando alla CGIL sta lavorando su tre livelli di integrazione noi intendiamo integrare i nostri servizi
Non tanto per arrivare in tempi un in tempi rapidi all'integrazione di strutture di burocrazia ma per arrivare a una unificazione dell'Offerta resa alle persone prese agli utenti può sportelli unici diffusi sul territorio
Secondo stiamo allargando
Siamo allargando i nostri rapporti con altri soggetti e con altre aree di azione per esempio con quelle del volontariato a partire dall'altra
E dunque dall'aria della partecipazione sociale sino arrivare diversi soggettivi altra rappresentanze rappresentanze autonome con i quali sono sono già in atto delle convenzioni formali penso a consumazione del consumatori a Ual Patt unica
Con questo ambito dei rapporti che i vogliamo allargare intendiamo estendere allargare la nostra capacità di risposta e costruire un'azione più diffusa più articolata più insediate più accessibile per la gente
E come servano per questo più porte d'accesso ma servono più luoghi di risposta
Perché Yuri posposta vanno date alla complessità della domanda e più ancora la crescente diffusa bisogno sociale bisogni che è difficile e spesso percepire perché sono privi di voce o perché si maturano nell'aria delle esigenze non materiali e dunque sono difficilmente individuabili e si spostano hanno una loro mobilità si spostano dalle fabbriche
Dai dalle fabbriche dei processi di lavoro in luoghi umana urbani
Dove disperso spesso e sovente il senso collettivo di comunità e dove le persone basta guardare gli anziani e giovani si confrontano con delle solitudini recupera la terza linea di integrazione che noi ci proponiamo è quella di trovare però ed è la più urgente un migliore equilibrio il migliore può equilibrio possibile tra il nostro sistema di rappresentanza e la nostra funzione del servizio generale
Tramite i servizi ogni anno voi lo sapete dei posti di lavoro nelle categorie e nelle compere delle confederazioni e nei territori ogni anno si avvicina al sindacato molte migliaia di lavoratori
Ma io credo qui che bisogna fare un salto di qualità noi basta più arrivare in non basta quindi arrivare ad ampliare le porta d'accesso e non basta se vogliamo neppure più avere una dimensione quantitativa
Del rapporto col sindacato del proselitismo
Bisogna fare un salto di qualità
Pensare a una proselitismo più dinamico meno basato sulla quantità
Ma che comporti la qualità e cioè induca le persone che sta vicino al sindacato anche tramite il servizio a arrivare a processi di Mani istanze di partecipazione ecco prima ancora della quantità di scritti serve la ricostruzione dovunque l'iscritto entri serve la ricostruzione di nuove ragioni e di nuove regole e prassi di proselitismo di militari per questo subito dopo il congresso non incontreremo le categorie a cui offriremo strumenti informativi da destinare direttamente ai posti di lavoro e stiamo già aprendo le porte dei servizi e l'accesso e servizi alla CGIL agli studenti
Abbiamo già stipulato accordi con Federconsumatori Sunia e acque presto ci incontreremo con Auser per verificare dei progetti comuni
Ma per concludere questo intervento voglio dire dei compagni credo sia permanente
Che con tutti questi soggetti e tutti questi soggetti
Dai servizi ai lavoratori le associazioni gli studenti la stessa CISL e UIL ma soprattutto la confederazione l'appuntamento che dobbiamo darci un appuntamento sul territorio
Per molte cose ai compagni ma soprattutto per la partita dei diritti sociali il territorio sta diventando il luogo vero di frontiera
Spingono su un territorio le grandi leggi sociali della tredicesima legislatura ottenute con il concorso e l'organizzazione sindacale l'assistenza alla riforma dei patronati il Piano sanitario nazionale
Sul territorio si stanno convogliando economico flussi crescenti di disponibilità economiche di trasferimenti
E altri ne verranno con una norma di federalismo fiscale di cui non si conoscono bene gli intenti dei filippini
A ciò conduce già ora il federalismo il senso di federalismo sul solidale la riforma del titolo quinto è stata approvata ma non sappiamo ancora dove pare era dove vuole parare la devolution
E se sarà in grado di rispettare una linea sostenibile di sussidiarietà o fonderà
Gli argini per noi invalicabili
E in più già oggi sui giornali e vedo che le prove di scrittura degli statuti regionali su cui abbiamo forse un atteggiamento di troppa indifferenza stanno tentando di conquistare Poteri alle Regioni su materia è molto delicata
E infine soprattutto è questo il motivo fondamentale sul territorio ci sono le persone
Le persone lavoratori pensionati cittadini su cui ricadranno gli effetti disgregato ICI o positivi di questi grandi processi
Ecco alle persone sul territorio con i Lori proprio con i loro problemi con le esigenze con i bisogni che crescono e si fanno pressanti arrestano troppo spesso senza voce e noi dobbiamo dare lì è presto delle risposte convincenti
Lì saremo chiamati tutto il sindacato confederale le categorie e il sistema dei servizi e a dare prospettive reali a questo
Slogan che però sta diventando la linea vero di questo congresso del futuro e diritti che credo sia un impegno su cui si può saldare tutta la CGIL
Grazie Pio la parola gravano segretario generale della Camera del lavoro di Napoli si prepari la compagnia dovranno affezioni per l'ultimo intervento
La manifestazione
Del ventinove
Così come si è svolta
A Napoli
Ha avuto un segnale
Straordinario
Oltre le preoccupazioni e anche le previsioni
Più ottimistiche che facevamo
Sabato a mo'di essere chiamati ad un appuntamento difficile
Perché la sfida era alta
Perché gli elementi di preoccupazione erano forte
Perché il blocco di interessi
Contro le nostre ed integrazioni era ed è consistente
Perché il blackout del sistema di informazione rispetto ai motivi delle nostre delle implicazioni
è stato pressoché totale
La piazza del ventinove a Napoli
è stata una piazza straordinaria
Di pensionati
Di lavoratore dei servizi dei trasporti
Di immigrati
Di lavoratori dell'industria chimici edili e soprattutto i metalmeccanici
I giovani metalmeccanici che venivano
Da lotte aspre per la difesa del loro contratto e dei diritti
E che discendevano unitariamente in piazza
Da Napoli
Per affermare un'altra idea di prospettiva del lavoro
E di dimensione della civiltà democratica del lavoro in una realtà come Napoli
E c'erano
I tanti lavoratore degli LSU
Che in questi anni con una politica difficile
Siamo riusciti a ricollocare in esperienze di lavoro
Dignitose e qualificante
Che scendevano in piazza
Per affermare
La loro preoccupazione la loro volontà di contrastare un disegno di condizione del lavoro che per loro per tanti anni era stata tragica
E drammatica in molti casi
E dentro alla città viveva
Nella opinione pubblica democratica
Sfiduciata perplessa
La dimensione di un allarme democratico sempre più consistente in rapporto alle politiche che questo governo
Sta portando avanti in più campi
Ma dentro viveva uno stato di inquietudine di preoccupazione
Dell'insieme del sud
Che dopo le politiche le speranze di questi anni alimentati dalla azione di rinnovamento
Di cui siamo stati grande parte insieme a tanta parte della società delle forze sane del Mezzogiorno si vedevano improvvisamente chiuse
Dalle scelte che questo Governo ha fatto con la finanziaria e con l'idea
Venti della politica economica che ha in testa questo ministro del tesoro
Che sostanzialmente
Relega il sud in una condizione marginale
Residuale
Riproducendo una ricetta
Che noi abbiamo conosciuto nel passato e che è stata tragica
Di liberismo insieme a un po'di Spitzer ad assistenza le vere scelte forti stanno nella nelle potenzialità di ristrutturazione del capitalismo della parte forte di questo Paese
Il ventinove in piazza Napoli c'era la volontà
Di far sentire con forza una voce non soltanto di resistenza mar per aprire una prospettiva
Ed è stato un segnale non solo della città di Napoli e come ho sentito dai compagne e compagni tante altre parti del sud
Questo pone a noi
Come CGIL ma anche CGIL CISL UIL perché siamo andati tutti insieme ad assumere impegni un credito
Che ovviamente non può fermarsi con l'importante risultato che abbiamo ottenuto intorno
All'accordo del pubblico impiego e per la scuola che è un accordo strategico che rafforza la nostra prospettiva
Non possiamo fermarci
è stato detto da questa
Assemblea siamo riusciti a dialogare con le forze del dialogo di questo governo
Ma che sono queste forze del dialogo di questo governo
Perché si sono mosse
E quello che abbiamo ottenuto è sufficiente
Rispetto alla sfida
Che abbiamo davanti
Questa politica del dialogo
Noi abbiamo accettato la sfida e sul pubblico impiego abbiamo dimostrato che non ci sono pregiudiziali
Costringendo con ha ricordato Guglielmo Epifani
Ad una marcia indietro sulle scelte strategiche erano state fatte soprattutto nella finanziaria a dimostrazione che questo orizzonte non rientrava nel loro interessi immediati e di
Prospettiva
Ma rimangono in piedi
Le questioni di fondo
Che in breve magicamente si guardano intorno all'articolo diciotto
Ma che portano dietro ulteriori questioni
E se le guardiamo dal Sud
Questione di prospettiva
Di certezza di prospettiva di qualità di speranza
Rispetto ad una
Dimensione che ci sta stretta e che in qualche modo rischia di sua bocca soffocare le potenzialità dell'economia
E di tante occasioni che rischiano di essere spreca
Per cui nessuno di noi chiude al dialogo
Ma se è quello che ci è stato detto
Anche da quelli che sono stati protagonisti di questo dialogo
E hanno prodotto insieme a noi l'accordo siamo ben lontani dalle possibilità di un'intesa seria che rimetta le condizioni di un dialogo possibile
Sulla partita dello scontro sociale che stiamo vivente e allora qui
Io non voglio fare polemica
L'unità è una cosa molto importante
Ma non possiamo nemmeno non tener conto del credito delle speranze
E delle attese che abbiamo alimentato
E che ovviamente non possono
Non impegnare tutti noi unitariamente in questa fase
In una continuazione del movimento della cresce del movimento dell'impegno sul terreno di una lotta decisa e chiara
Affinché le condizioni di un dialogo possibile vengono dimessi nelle posizioni giuste
E qui
Sembra dall'osservatorio del Mezzogiorno
E sembra in rapporto a questa dimensione del dialogo
Che cosa ci hanno posto hanno voi
Con libro bianco con l'articolo diciotto
Con la visione del dialogo che hanno loro in testa
E anche le correzioni limite che avviano che sono insufficienti rispetto alla politica del sud
Il ventinove
Ma ancor più la manifestazione di Palermo sono stati due fatti
Di portata significativa che hanno rimesso al centro il Mezzogiorno nella discussione
E nella prospettiva politica di questo Paese
E oggi non possiamo fermarci
E allora
Se si vuole dialogo contrattazione delle politiche di sviluppo Allo stato attuale questo governo queste condizioni non Cereda per l'insieme del Paese non ceda per il Mezzogiorno
E per noi è una cosa ovvia
Quando ci si dice che dobbiamo correggere anche le modalità della concertazione
Che non ha ha più un peso
Diretto nel rapporto col Governo ma investe anche dopo la legge sul referendum anche i poteri istituzionali locali del sud
Giustissimo
Ma questo lo ricorda chi non lo ricorda
L'abbiamo affermato
Con l'accordo del mille e novecentonovantotto all'accordo di Natale
Quando
E noi da Napoli e dalla Campania avemmo un ruolo importante rispetto all'idea che aveva in testa l'allora responsabile della politica del Mezzogiorno della Confindustria quello che oggi ci troviamo come presidente la Confindustria di un tavolo speciale per il Mezzogiorno dove sperimentare
Tutte le più invero Conde flessibilità compreso quello della libertà di licenziamento noi dicemmo tutti dal Sud questa è una strada non percorribile il Mezzogiorno
è un Mezzogiorno civile e democratico è un Mezzogiorno che scommette sulla sua autonomia e su una qualità dello sviluppo
E a primo
Un tavolo nazionale insieme alle regioni e agli enti locali più importanti del sud
Che fu poi la premessa
E la parte fondamentale e significativa per noi dell'accordo di Natale
Quella esperienza
C porto annegare una dimensione una concezione che oggi ci ripropone e c'è un pericolo
Anche la Confindustria del Mezzogiorno come problema speciale
Come il Mezzogiorno terreno di sperimentazione di tutte le forme più negative di flessibilità
Il Mezzogiorno come problema separato noi opponemmo un'altra visione il Mezzogiorno come problema nazionale
Un mezzogiorno dentro la prospettiva dello sviluppo europeo
A questa dimensione che la dizione che investe quindi l'insieme del Paese che oggi
Dopo il ventinove e dopo il successo importante dell'accordo sulla Pubblico impiego noi
Gli apriamo un confronto anche unitario facendo chiarezza
Perché questo tavolo del Sud che si è aperto
Dove si segnalano
Alcuni elementi di novità ci sono pericoli
C'è un patto di questo governo con poteri forti istituzionale del sud con la Confindustria questo lo dico
A chi non lo sa
Altro che concertazione il mio sindacato è un ostacolo per la politica dello sviluppo
La contrattazione delle politiche dello sviluppo è una perdita di tempo
La Confindustria sta organizzando delle fondazioni per tutte le regione del Mezzogiorno
E si pone in un rapporto diretto con le istituzioni come consulente
Per svuotare i poteri di decisione dello sviluppo da parte degli enti locali per denunciare presunte incapacità per rivendicare meriti inesistenti e per imporre attraverso questa fondazione
Una per regione del Sud rapporti esclusivi di appalti per quanto riguarda la progettazione
Per fare in mano loro le politiche di sale per lo sviluppo e io aggiungo per aggirare la legge sugli appalti e la legge Merloni
Questo è il pericolo questa la prospettiva
Di questo Presidente alla Confindustria e persistono anche conflitti d'interessi chi dovrebbe dirigere questa Fondazione non sia nemmeno il buon gusto
è la compagna del presidente della Confindustria
In un'operazione pericolosa dove noi a Napoli stiamo contestando ma io temo che in altre parti del Mezzogiorno questo patto possa determinare isole perverse
Altro che politica della concertazione del rilancio dalla concertazione certo su questo terreno noi oggi stiamo
Ci stiamo e allora io avverto e vado rapidamente alle conclusioni
Che abbiamo fatto un no percorso importante
Ma molto rimane ancora da fare guai se ci dividessimo in questo momento
L'ipotesi dello sciopero generale
E perché come è stato detto anche da Epifani non è perché vogliamo far cadere
Pregiudizialmente governi ma se c'è una politica che non cambia e noi sappiamo e i fatti ci dimostrano che possiamo cambiarla e allora non possiamo stare fermi anche gli altri hanno il dovere di risponderà questo nudo
Se ci sono poi dare un valore gravame oncologi rapidamente alla conclusione
Ci siamo e allora
De accogliendo questo appello
E lavorando per dare continuità al movimento che deve essere dal Sud un'alleanza di civiltà un'alleanza di legalità
Perché la criminalità ritorna come ha detto ho sentito il segretario la Sicilia
Ad essere componente fondamentale ulteriormente dalla vita pubblica al sud insieme all'incremento della Crimea della microcriminalità e allora noi dobbiamo continuare su questo terreno
E su una sfida non ci si può dire solo no
Allo sciopero
Quando si mette in moto partite di questo tipo se non si vogliono perdere partite un grande sindacato confederale
Deve misurarsi a questa altezza della sfida insubre
Il Mezzogiorno è lo snodo e il punto dove possiamo battere questa politica e dove possiamo aiutare una strategia più generale le condizioni il ventinove ci ha detto che molta parte della società meridionale e pronta a battersi nuovamente ma la partita e ancora incerta perché il blocco di forze che ci si oppone e consistente
E determinato ma anche delle profonde incrinature lo sopra del venti e Novak colpito profondamente dentro sia la Confindustria il presidente la Confindustria napoletana sia la destra politica
Dimostra che hanno i nervi
Fragile e allora anche dal Sud dobbiamo fare uno sforzo
Lavorare a contribuire a che l'unità in questa fase si estende si consolida anche su punti che non abbiamo affrontato senza mettere le bandierine
Senza mettere l'identità di organizzazione ma guardando ad un processo ci sono le condizioni se superiamo questa fase delicata
Per dare uno slancio all'impegno del movimento e per tutto ottenere risultati possibili io avverto i punti di forza l'ormai molti punti di debolezza il movimento del ventinove ce l'ha insegnato mi auguro che il passaggio del decisione sul movimento di otto le scelte di lotta
Sia fatto nel modo più unitario e più consapevole possibile perché non possiamo lasciarci sfuggire questa partita ce lo chiederà lavoratori ce lo chiede il Sud ce lo chiede anche gran parte dalla cultura
Democratica di questo Paese
Grazie gravano
La presidenza ritiene che visto che ormai da segnalare largamente con dei vuoti
Sia corretto e giusto nei confronti della compagna che avrebbe dovuto intervenire stasera rimandare il suo intervento a domani buona serata raccomandiamo la portualità ai lavori di domani