"I nuovi confini della civiltà europea: riflessioni sulla politica estera italiana" - conferenza di Massimo D'Alema, organizzata dalla Scuola Normale di Pisa nell'ambito del ciclo "I Venerdì del Direttore" (presso la Scuola Normale, Sala Azzurra, piazza dei Cavalieri)

Ovviamente a nome della scuola no
Tenuto molto caloroso ma
E che viene alla Scuola Normale
Il normalità come tutrice
Ogni volta che rimette per
E che di di avere
Ecco molto la scuola
Proprio per lotti nello scorso mese che ci ha parlato di vent'
Nel momento
Considerevole delle sue nel
Tutta politica la quale e leggo da un da una da una parte dei della della del della della documentazione pubblica che la Fondazione ha distribuito una è una è una frazione di cultura politica che si pone il problema di contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente
Che non è immaginabile così qui è scritto secondo me saggiamente senza un radicamento nella forte di una tradizione nazionale allora che cosa vuol dire in questo senso il
L'avere una tradizione nazionale in una Italia che parte dell'euro il tema della conferenza che Massimo D'Alema ci fa oggi egli ne siamo molto grati e i nuovi confini della civiltà europea riflessioni sulla politica estera italiana
Vi chiedo scusa per le olimpiadi ma da qui
Perché il tavolo questo modo in grado di contenere le mie carte altrimenti
E vi ringrazio molto per l'onore di poter parlare in questa sede
L'Europa è alla vigilia di scelte molto importante per il suo futuro
Il Consiglio europeo di Nizza
Si terrà nei prossimi giorni
Si riunirà per concludere la Conferenza intergovernativa per la revisione dei trattati
Si tratta di una scadenza
Di grandissimo rilievo
E le decisioni che verranno prese sono destinate ad avere un'influenza di lunga durata sull'avvenire dell'Unione
Questa Conferenza si concluda in un momento di grande incertezza e di grande inquietudine per l'Europa
La debolezza dell'euro
I timori
Che in diversi Paesi sono suscitati dalle prospettive di un allargamento dell'Unione Europea
Le tensioni tra i governi nazionali o alcuni fra essi e le istituzioni comuni Parlamento e Commissione
Segnano
Un momento di particolare difficoltà
Di tensione e di inquietudine ha detto parlando l'altro giorno la Camera il presidente del Consiglio Giuliano
L'apparente tecnicismo delle questioni al centro del confronto
Che riguardano come è noto le istituzioni e le regole
Non deve ingannare
La sostanza è molto rilevante
Tocca la concezione stessa dell'Unione Europea il futuro dell'Unità del nostro continente
Il tema del voto a maggioranza ad esempio investe la sostanza del patto europeo
Superamento del potere di veto
E il superamento della concezione dell'Europa come accordo di clan diplomatico fra Stati
E l'avvio concreto di una comunità
Che decide normalmente a maggioranza salvo l'eccezione della unanimità
La ponderazione del voto cioè il fatto che
I voti non si calcola più per Stati ma tenendo conto della consistenza dei paesi del numero degli abitanti
E l'introduzione di un principio democratico essenziale senza il quale il voto a maggioranza non avrebbe senso
Devi anche questo è un altro elemento costitutivo
Di una istituzione politica comune che supera la logica del patto interstatale
Riforma della struttura della commissione infine tende a configurare
L'Europa sempre di più l'istituzione europea sempre di più come un governo europeo e non come una somma di rappresentanze nazionali
A questo si aggiunge il tema cruciale della cooperazione rafforzata
E la possibilità cioè per gruppi di Paesi dell'Unione di avviare tra di loro forme più strette di cooperazione rispetto a quelle previste dai Trattati
Possibilità acquista non contraddittoria con il rafforzamento delle istituzioni comuni ed anzi in una certa misura complementare
Nel senso che io in una forte Europa politica bisogna considerare la possibilità di processi di integrazione a velocità diversa
Se vogliamo
Fondare non club esclusivi a dare vita ad esperienze aperti perché siano di esempio e di stimolo
D'altro canto l'esempio più noto più significativo di cooperazione rafforzata e l'Eur
Che come è noto non riguarda tutti i Paesi dell'Unione
Ma costituisce oggi un esempio uno stimolo di grandissimo rilievo per il processo dell'Unità
E mi sembra difficile che un tema cruciale come quello della difesa europea
Possa produrre risultati significativi senza una possibilità di cooperazione rafforzata tra i Paesi dell'Unione perché hanno ma capacità militare e la volontà di collaborare fra di loro
Come si vede dunque i temi squisitamente istituzionali sono molto significativi al di là del loro apparente tecnici
Ha poi sullo sfondo di questi temi istituzionali
è venuto via via emergendo in questi giorni
Come
Grande novità e come possibile pilastro di una concezione più avanzate riunificazione dell'Europa il tema della Carta europea dei diritti
Che noi non l'Italia
Vogliamo venga collocata nei trattati
Con riferimento all'articolo sei
Considerando la Carta europea dei diritti cui torneremo su questo tema
Con me
L'avvio di un vero e proprio processo costituente per l'Europa
Siamo dunque ad un passaggio che può e deve rappresentare io ritengo la conclusione di una lunga fase e un nuovo inizio
L'inizio di un processo costituente
In grado di dare all'Europa istituzioni forti capaci di decidere
Capaci ricostituire sempre di più un potere democratico sovranazionale
Lo strumento di un'Europa potenza civile
Protagonista nella costruzione di un nuovo ordine internazionale
Istituzioni forti sono anche la condizione perché possa procedere l'allargamento dell'Unione Europea
Quello che forse con una parola
Migliore allargamento alla parola molto brutta
Si deve chiamare da di unificazione dell'Europa
L'unificazione dell'Europa dopo la caduta del muro di Berlino
In una comunità politica unica
Fondata sui grandi valori della democrazia
Naturalmente queste scelte di natura politico istituzionale
Devono essere misurati
In relazione alle grandi sfide concrete quelle che riguardano la vita dei cittadini non le istituzioni
Che l'Europa di fronte a sé in questo passaggio d'epoca
La sfida del lavoro e dell'innovazione
Preferisco questa formulazione quella della competitività
Cioè la sfida di quella grande trasformazione
Non solo tecnologica ma sociale che il passaggio ad un'economia fondata sulla conoscenza e sulle tecnologie dell'informazione
Con le opportunità
Che questa fase nuova offre
Per in un'Europa in cui ci sia la piena occupazione
Questo è l'obiettivo lanciato dal Consiglio europeo di Lisbona
Ed anche io aggiungo un lavoro di buona qualità un lavoro nel quale sempre di più
Sia possibile
Realizzare se stessi le proprie capacità la propria intelligenza le proprie vocazioni
Questo grande obiettivo che
Tre bis sembrare un obiettivo utopistico
Appare invece in una prospettiva ragionevole cinque dieci anni un obiettivo raggiungibile
Dall'Europa se unisce le sue forze
Se le proietta verso grandi investimenti e scelte coraggiose nel campo della innovazione
A questo si lega il secondo tema è quello di un nuovo patto sociale
Rivoluzione che stiamo ridendo non è soltanto una rivoluzione che tocca all'organizzazione della produzione il rapporto tra la produzione e la scienza
In realtà investe l'organizzazione sociale
Mette in discussione un vecchio compromesso sociale
E tuttavia propone all'Europa una sfida assai complessa
Se cioè noi saremo in grado di
Dare vita
Ad un nuovo compromesso sociale che non neghi valori fondamentali inclusione di socialità di solidarietà che
Sono valori costitutivi della civiltà europea
Abbiamo bisogno di istituzioni europee forti per affrontare la priorità ambientale il tema della difesa e della promozione della salute
La vicenda della cosiddetta mucca pazza è una vicenda che ci parla anche della debolezza istituzionale dell'Europa
Non soltanto delle aberrazioni che la ricerca del profitto per il profitto senza regole posso ripetere
Anche della debolezza degli strumenti istituzionali politici delle regole degli strumenti di controllo
Del impreparazione
Della comunità internazionale
A fronteggiare un'epoca in cui la globalizzazione della corte dell'economia non si accompagna ad una crescita di strumenti democratici che siano in grado di controbilanciare il rischio di un dominio dell'economia
La sfida della sicurezza contro il crimine
La sfida del governo comune che non può che essere comune di quel grande fenomeno migratorio
Che propone ai governi e alle società europee
Grandi problemi non solo sul piano della sicurezza sul piano sociale culturale e antropologico
Dunque noi abbiamo bisogno di Europa
Ne abbiamo bisogno non per un riferimento retorico ad un europeismo di maniera
Mani abbiamo bisogno perché su nessuno di questi temi che toccano in modo unitario e l'avvenire del nostro paese l'avvenire delle nuove generazioni
Noi riusciremo a farcela senza istituzioni europee più forti senza politiche comuni
Senza un potere democratico dell'Europa capace di incidere realmente sulle scelte che contano
Riuscirà l'Europa con le sue istituzioni con le sue politiche con la sua forza e con la sua civiltà a proporsi come uno dei soggetti intorno a cui costruire un nuovo ordine mondiale questo è grande interrogativo
Voi sapete anche che c'è chi pensa che la civiltà europea che un peso
è un ingombro
Rispetto alle esigenze della competitività ed è la sfida della globalizzazione
Il problema nel mondo di oggi è proprio quello di una globalizzazione economica finanziaria cui non fa riscontro una global governance
E cioè una crescita di strumenti ed istituzioni in grado di garantire un equilibrio nuovo tra le ragioni dell'economia
Le ragioni della democrazia le ragioni dell'affermazione dell'uomo dei suoi bisogni
In fondo nel secolo che abbiamo alle spalle questo equilibrio è stato garantito dagli Stati nazionali
Quali hanno garantito
Attraverso
Il patto sociale la coesistenza fra le ragioni della crescita e quelle della socialità e della democrazia
Nell'epoca della economia globale abbiamo bisogno di istituzioni globali
O perlomeno più realisticamente di una Rete ed istituzioni sovranazionali che siano in grado fare crescere regole e politiche sul piano sovranazionale
L'Europa dire può essere uno dei grandi soggetti di questo nuovo ordine internazionale
I singoli Paesi non ce la possono fare
Ma vedete perché si affermi questo processo
Io credo che dobbiamo spingere la nostra riflessione più a fondo
Devo cercare di capire
Quali sono le basi che dobbiamo dare al processo dell'unificazione europea
Vi è stato chi ha obiettato
Che è molto difficile costruire un castello di istituzioni e regole laddove non vi sia un tema osso
Un popolo una civiltà
Un sentire comune
Un mondo di valori e di principi condivisi
Esiste questo in Europa
In che misura in che modo noi possiamo portare in primo piano i valori e i principi di una civiltà europea perché si siano il fondamento di un processo politico istituzionale
Che altrimenti rischia di essere lontano
Dal sentimento di milioni di persone
Che cosa oggi insidia
Questa la crescita di una coscienza europea
Non soltanto dal di fuori anche dall'interno del nostro continente
Questi sono gli interrogativi cui vorrei cercare di dare qualche abbozzo di risposta
Una rivista americana new pare spetti Corte rischiano ha pubblicato un un dialogo
Compariva un po'strana molto molto interessante che divertente cioè il premio Nobel per la pace Shimon Peres è un grande regista rivolgevo Sydney poca
E
A un certo punto di questo dialogo questo regista americano dice
Dice la la forza dell'America sta in un paradosso
Noi non abbiamo la tradizione
E quindi non esiste un problema di tutela della nostra tradizione
Tutto quello che viene buono
Non abbiamo nulla contro cui dobbiamo difenderci
L'America non ha paura del cambiamento perché è il cambiamento la nostra cultura
è un'espressione molto bella che racchiude questa questa frase il cambiamento la nostra cultura
Conteniamo il cambiamento
Che racchiude forse il senso profondo della forza di questo modello America
Allora chi ci dobbiamo domandare la tradizione europea la civiltà europea è un fardello che un peso
O può essere una risorsa di fronte ai problemi e alle sfide che l'umanità vive oggi questo è un credo sia
Perché
Interrogativo più di fondo
E anche il terreno di una sfida culturale
Vi sono forze per esempio che interpretano il processo europeo in chiave esclusivamente economicistica
E che pensano che in definitiva l'Europa un solo problema che è quello di adeguarsi il più rapidamente possibile modello America
Vi è anche una visione francamente conservatrice invece del modello europeo
Che non vede la necessità
Di un dinamismo sociale più aperto ed una coraggiosa innovazione
C'è un'invidia reciproca
Quando si parla naturalmente delle classi dirigenti più illuminate
Io ricordo che prendo
Colloquio con dialogo pubblico con il presidente Clinton avendo detto vendo elogiato il grande dinamismo sociale ed economico degli Stati Uniti
Che indubbiamente negli ultimi otto anni hanno conosciuto una crescita un processo di innovazione ininterrotto che è stato
Un fenomeno nel vento nella storia delle società moderne Presidente degli Stati Uniti ha risposto sì sì ma il vostro sistema sanitario molto migliore del nostro
E io pure sento a capo di un vero particolarmente l'organizzazione mondiale della sanità classifica sistema sanitario italiano quarto nel mondo
Tre quello britannico dopo la cura della signora Thatcher e al diciottesimo posto
E
I diesel pur essendo il
Il capo di un Paese molto ricco non sono riuscito a convincere gli americani a riformare il sistema sanitario
Come a dire un'invidia reciproca dice
Da una parte il dinamismo e la ricchezza dall'altra parte
Un sistema sociale che non è soltanto il sistema di protezione ma che esprime anche dei valori
Ora io credo che
Per cercare di avere più a fondo in una riflessione su che cosa sia la civiltà europea
E anche per contrastare un'interpretazione conservatrice di questi valori ho la tentazione dell'Europa chiudersi in se stesse di fronte alle sfide della globalizzazione
Io credo che dobbiamo
Cercare rapidamente di ripensare di ripercorrere
L'Europa
L'Europa non è un concetto fondamentalmente geografico
Molto difficile
Ad esempio individuare un confine preciso rientro dell'Europa
Un confine estremamente mobile
Un confine di civiltà di cultura
E tuttora diciamo noi siamo impegnati
Nell'allargare i nostri confini verso Oriente e sono confini di una civiltà politica che si allarga
Una civiltà
Non è il frutto del caso il frutto del volere umano
E noto che ma blocchi scrisse che Europa nasce con la dissoluzione dell'Impero romano
Con la rottura dell'unità nel Mediterraneo
Con l'affermarsi sull'altra sponda del Mediterraneo di un'altra religione ostile
Nasce da una commistione fra elementi mediterranei elementi nordici
E nasce indubbiamente come Europa cristiana
Dico perché questo è uno dei temi oggi del dibattito politico culturale
C'è chi ripropone questa divisione dell'Europa
L'Europa cristiana fortezza che si contrappone ad altri mondi altre civiltà
Ma è anche vero che l'Europa che noi conosciamo oggi
Si afferma come Europa proprio nel momento in cui cessa di essere la comunità dei cristiani
Allora partire dalla riforma questa comunità si spezza
E l'Europa si afferma come un insieme di valori
Certamente hanno le loro radici del cristianesimo ma vanno certamente oltre si propongono come valori universale
Ha scritto Lucien Febvre
Al punto che alla base della nostra civiltà
Ci sono popolazioni che hanno conosciuto destini diverso
Che questa civiltà nasce da un meticciato da un mescolamento di razze e di culture
E che non è la purezza ma all'impurità ad essere feconda
E credo che
E poi aggiunge in questo bellissimo lezioni sull'Europa all'indomani della tragedia della guerra
Siccome d'altro canto gli dice noi uomini di scienza e di cultura sappiamo che le grandi scoperte avvengono sempre al confine tra le discipline tra le scienza
E questo è un modo di pensare che rappresenta bene ciò che io credo sia il fondo della civiltà europee
Noi ci rendiamo anche conto come questo un modo di pensare che sia contrastato anche all'interno
Quindi l'Europa nasce quando la la comunità la patria
Cessa di essere la cristianità
Diventa Europa con il recupero di questa parola antica
E quando in particolare negli ultimi secoli
Europa comincia a produrre valori principi forme di convivenza
Kimi caratterizzano la civiltà che hanno radici molto antiche eccetto si dice la democrazia è uno dei valori costitutivi della civiltà europea
Non si può non pensare a quel mondo greco nel quale già Ippocrate tracciava il confine tra la Grecia e la Persia come confine tra democrazia assolutismo
è un valore che ha radici antiche ma che sia firma nell'epoca moderna con un valore costitutivo della civiltà europea anche se in Europa questo valore è stato contrastato verso tragici conflitti
Anche se l'Europa ha generato il nazismo il fascismo anche se intorno ai valori democratici si unisce oggi l'Europa soltanto dopo che il crollo dei regimi comunisti dell'Est e la caduta del muro di Berlino
Ha consentito questa riunificazione
E tuttavia vedete
Se voi
Andante in quei Paesi
In sostanza ciò che li spinge ciò che spinge le opinioni pubbliche di quei paesi della Repubblica Ceca dell'Ungheria della Polonia verso l'Unione europea ma intanto una valutazione dei vantaggi economici
Che sono pochi anzi
Lungo questa strada sono costretti a compiere dei sacrifici ma il fatto che
Si vede nella integrazione politica nell'Unione Europea la sanzione del compimento di una rivoluzione democratica
Il valore della democrazia è vissuto come un valore condiviso
E si vede in una caso io credo nella integrazione nell'Unione Europea la sanzione del compimento di una rivoluzione democratica l'Unione Europea è visto come il luogo
Che si costituisce la comunità che si crea innanzitutto intorno ai valori della democrazia
Questa democrazia europea ha avuto a che fare fin dall'inizio
Comunque via via nell'ultimo secolo
Ha avuto a che fare con il valore dell'eguaglianza
E comunque Lost
Difficile equilibrio
Che è stato costruito nella storia del nostro continente tra democrazia libertà inclusione sociale e solidarietà
Un equilibrio che ha consentito di conciliare le ragioni delle cose dell'economia con le ragioni dell'uomo
Questo è avvenuto anche in una certa misura
Sacrificando condizionando o frenando in una certa misura
Una visione dello sviluppo
Fine a se stesso
Più lo sviluppo divoratore di valori umani
Che attraverso la politica
è stato in parte condizionato frenato
L'Europa ha vissuto negli ultimi vent'anni questa contraddizione questo problema
Quando le forze neo conservatrici non a caso almeno
Sono stati interpreti di una rivoluzione
Propriamente definibile così in senso marxiano
Contro lo stato sociale
Interpretato come un freno allo sviluppo delle forze produttive
Ma è anche vero che alla fine di questo processo l'Europa ricercato di nuovo nelle tradizioni solidaristiche una garanzia
Perché in definitiva
E difficile che questo continente possa accettare un'idea della convivenza
In cui in forme certamente nuove tuttavia non siano presenti elementi di solidarietà e di inclusione sociale
Ora io credo che in un'epoca in cui la competizione avviene soprattutto sul terreno della qualità
Del contenuto intellettuale del lavoro più che sul terreno dello sfruttamento delle forze materiali naturali
Questo elemento di inclusione sociale
Sì ripensato uno stato sociale si è riorganizzato intorno all'idea della educazione e della cultura possa rappresentare una risorsa e non un freno
Certo
Questo richiede un grande sforzo di innovazione
E richiede uno sforzo di innovazione che non può che essere concepito come uno sforzo europeo
Non di singoli paesi di singoli Stark
Vedete da questo punto di vista io ritengo molto importante
La carta dei diritti
La carta dei diritti
E
Definisce non è soltanto un elenco dei diritti definisce anche un quadro di valori definisce dei confini della nostra civiltà
Carta dei diritti è stato anche oggetto di una discussione appassionata sul piano intellettuale sul piano politico
E tuttavia gli elementi più significativi di questo documento
Gli elementi distintivi sono così importanti da farci considerare questo documento davvero come l'inizio di una fase nuova del processo di costruzione europea
Stefano Rodotà che ha partecipato al lavoro di stesura di questo documento ha riassunto diciamo i punti di qualità
E con un ordine che io trovo particolarmente convincente primo la proibizione della pena di morte
Nessuno può essere condannato alla pena di morte nei giustiziato
L'Europa è l'unica parte del mondo
Che ha sancito nella sua Costituzione questo principio
Oggi noi celebriamo l'anniversario di quella Tosca va fiera diciamo
Granducato primo sovrano d'Europa nel lontano mille settecentottantanove voli da prima
E vedi te
Il valore di questa affermazione
Sta proprio nel tracciare un confine un criterio
E tutt'altro che un'affermazione retorica
è un messaggio significa per fare un esempio concreto
Che la Turchia Paese candidato ad entrare in Europa
Se vorrà far parte dell'Unione Europea come essi aspirano a volere
Dovrà cambiare le sue leggi e abolire la prima no non si tratta semplicemente di un'affermazione di un principio si tratta di un criterio
Si tratta di un criterio che l'Europa propone come universale in una sfida anche di civiltà con altri Paesi
Secondo la Carta dei diritti europei è il primo esempio nella storia
Di costruzione di un'area di diritti completamente autonoma rispetto all'appartenenza territoriale constatavo nazionale
Perché salvo il diritto di voto
Che si applica ai cittadini dell'Unione
E il diritto alle prestazioni sociali
Che
Non si applica
Diciamo
A chi vive in una condizione di clandestinità
Per tutti gli altri per tutti quelli che vivono in Europa e che vi sono entrati legalmente o illegalmente perché a un certo punto vivono vivono
Diciamo non di non nascosti in Europa
Per tutti gli altri si applica un modello di cittadinanza
Che comprende non soltanto il riconoscimento dei diritti civili dei diritti
Politici
Ma anche dei diritti sociali
E questo in un mondo nel quale diciamo non tanti anni fa ma
Ieri passano in California il referendum che escludono i figli degli immigrati dall'istruzione
In un mondo in cui si affermano nuovi principi di discriminazione
L'Europa l'Europa politica nonché questi principi non siano contrastati in Europa afferma
Per la prima volta
Un'aria di diritti di partito che non sono sono sganciati dall'appartenenza territoriale stata nazionale
Infine questa carta
Propone
Una indivisibilità dei diritti
E cioè una idea dei diritti individuali che comprende i diritti civili diritti politici diritti sociali
Che io credo questo appartenga profondamente la nostra civiltà e nei segni un tratto distintivo
Questo è un tema anche in che preoccupa
Paesi candidati paesi che non sono in grado di garantire con lo stesso livello di godimento dei diritti sociali che mediamente garantito nei Paesi dell'Unione
I quali chiedono che sia prevista una gradualità io credo che questo sia complici ragionevole
E tuttavia è giusto che l'Europa stabilisca che per essere parte di questa comunità bisogna essere in grado di garantire determinato livello di godimento dei diritti sociali a tutti i cittadini che vivono in questa parte del mondo
Allora questa carta dei diritti non è un documento letterario
E
Primo importante tentativo
Di definire un quadro di principi di valori che individuano l'Europa con come area di libero scambio
Non soltanto come moneta comune
Non soltanto come ripartizione di contributi agricoli tutte cose importanti non soltanto come aria di libera circolazione delle persone dei capitali delle merci e dei servizi
Ma anche come Area di riconoscimento dei medesimi diritti dei medesimi principi
Come una prima parte di una costituzione europea
Che definisca la cittadinanza europea
Io credo che lungo questa strada l'Europa di cammina
Sapendo naturalmente che
In questa epoca
E
Lungo questo cammino l'Europa si misura con due minacce questa civiltà europea si misura come se dovessi misurarsi con due minacce
Una è quella che legata alla globalizzazione una globalizzazione che annulla identitaria che rende
Riduce l'autonomia riduce l'autonomia della politica rende la competizione stringente
E tende a considerare nell'epoca della libera circolazione dei capitali
In tempo reale
Questa rete di diritti di vincoli come un handicap alla competizione
C'è persino chi ha calcolato diciamo
Di di quanto
Determinati diritti sociali riconosciuti
Rendano meno appetibile un paese agli investimenti
Tutto ciò ha un pezzo
Naturalmente
Riconoscimento di determinati diritti a un pezzo
E
Io credo che questo pezzo debba essere pagato
Ma questo pezzo può essere pagato tanto più in quanto è garantito da istituzioni e regole sovranazionali
E in quanto sia abbia l'ambizione ad imporre queste regole con le regole di una nuova comunità internazionale
Questa è la sfida che l'Europa deve giocare quindi da una parte cento l'affermazione di questa idea dell'Europa si misura
Con i temi di un mondo globale
E con i pericoli di omologazione di riduzione dell'autonomia
Per la sovranità non soltanto dei singoli Stati
La globalizzazione dell'economia comporta una riduzione di sovranità
Della politica
Non soltanto degli Stati nazionali
Ma d'altra parte non c'è dubbio che
C'è un nemico interno all'euro
E cioè che viene sorgendo nel nostro continente sulla spinta di un sentimento di paura della globalizzazione
Una visione ristretta egoista dell'Europa
Un'idea come è stato scritto della globalizzazione come se essa fosse una porta girevole
Dalla quale fare entrare i vantaggi economici diciamo
Per i Paesi più ricchi sono consistenti ma temere fuori gli immigrati e i problemi
E in un mondo così carico di incertezze
Si pensa di potere tornare alla dimensione rassicurante della piccola parte
Ad una visione
Non sono una sorta di nuovo etno populismo dice
Che rappresenta anch'esso una risposta alla crisi dello Stato-nazione
Che è un fenomeno allarmante per dimensioni radicamento e aggressività
Basta pensare
Alle nuove tendenze politiche che fioriscono in tutto l'arco delle regioni chiesti sono intorno alle altre
Che sono appunto le fra l'altro per ragioni anche comprensibili diciamo
Io sono amo il mare diciamo non c'è dubbio diciamo chi vive più vicino al mare più vicino a questo straordinari mare appunto ponte verso altre civiltà verso altri verso altri mondi verso altre razze
No non è uno scherzo se stanza risulta che il recente l'altro
Parte del bene
Alla sfizi ora certe regioni del nord del nostro Paese
In questa Europa delle piccole patrie c'è un rifiuto della mescolanza
C'è un'aggressività il biologico religiosa persino
Contro chi è diverso
Su tutti i piani
E non a caso non è il caso
Queste tendenze che nascono in Europa portano anche con sé
Una forte carica di definire neanche di revisionismo storico ma un po'come l'idea che non ci si deve vergognare del passato
Qualcosa sentimento
Un modo diverso a volte tradiscono persino le parole colpito un episodio è stato raccontato di Jörg Schneider
Che parlando in una conferenza pubblica qualche mese fa
E parlando della tragedia del nazismo ha usato il termine se Strauss Lager
Vuol dire campo dipende
Che era il modo in cui i nazisti tremavano i campi di concentramento
Mentre invece dopo si sono chiamati consente l'azione Lager
Oppure esterni dunque Lager cioè campi di sterminio campi di concentramento
E anche soltanto nell'uso di questa parola
C'era un significato profondo un modo diverso di guardare al passato
E questo aneddoto racconta che un giornalista della linea Zeitung che lo ha interrotto gli ha chiesto spiegazioni diciamo di questo
Anche in termini drammatici perché appunto il campo di pena come dire una prigione dove uno va per scontare una pena di sé ma io nemici hanno chiuso a sei anni cosa avevo fatto per dovere scontare questa pena dice che l'unica
Scollato le spalle ha continuato il suo discorso
Questo è un episodio piccolo ma ci sono tanti lo
Sono segni questi di una
Del valore che all'affermazione di questi principi europei
Non soltanto vs altre civiltà altri continenti
Verso i quali io credo noi dobbiamo vere la fiducia nei nostri valori
Io non credo che la convivenza
Significhi scetticismo indifferenti su
Questo è un punto molto delicato
La tolleranza religiosa la convivenza e rispetto degli altri
Non significa scetticismo indifferenza i principi ma significa convinzione che la forza dei principio degli dei valori universali dell'Europa
Dell'Europa democratica dell'Europa civile
Possa avviene una funzione possa essere inclusivo anche per su cui altre culture non nel senso di distruggerle ma nel senso di costruire una base comune io condivido
Un'affermazione di un libro abbastanza provocatorie discutibili come quelle di Giovanni Sartori dove lui dice attenzione
Perché se non c'è un nucleo di valori di principi condivisi
Non c'è una società pluralista
Ma c'è semplicemente la convivenza di comunità chiuse ed ostili fra di loro
Quindi questo certamente è un tema
Che scintille interessate
E che riguarda per esempio un aspetto fondamentale del governo della grande sfida dell'immigrazione
E chiaro non mi arrendo all'idea che possano vivere in Italia comunità che praticano l'infibulazione o altre forme inaccettabili dal punto di vista della dignità della donna della dignità umana
Ma vedete e molto più importante da questo punto di vista molto più importante delle marce contro l'Islam
Che comunque non è responsabile delle infibulazione l'Islam e molto più importante della difesa dura di una scuola pubblica
Nella quale i figli di questi immigrati ad una scuola con i nostri figli imparino a conoscersi ad accettarsi e a sviluppare valori principi Moni
è un modo molto più produttivo di governare fenomeni complesse
Come altre civiltà
Ma è importante anche per difendere la civiltà europea conto un nemico che lo corrode dall'interno
Una paura nei confronti dell'incertezza del mondo
Che mette in campo non a nuove certezze ma certezze antiche ed inquietanti
Mica critici dei valori di civiltà nei quali invece ci riconosciamo e né i quali vogliamo si riconosca la comunità internazionale
L'Italia è stata in questi anni
Un Paese Kia
Partecipato come protagonista minimo dei nuovi processi di integrazione internazionale
Questo non era scontato nel momento in cui il nostro paese ha corso il rischio di un declino e di una sostanziale emarginazione
L'essere riusciti ad essere parte dell'Euro al di là del valore in sé
Non irrilevante
Per un Paese come il nostro
Diciamo estri entrare in un'area di moneta
Forte rispetto alla lira tutti i problemi che all'epoca col dollaro
Significa viene ridotto il costo del denaro avere ridotto l'inflazione difeso il valore reale dei risparmi dei cittadini c'è una serie di cose che hanno un grande valore economico e sociale
Non vorrei pensare neppure per un momento cosa sarebbe la condizione dell'Italia oggi sì avevamo una svalutazione all'otto nove per cento con il con il Greggio
Dieci dollari al barile con il greggio trenta dollari al barile se non facessimo parte dell'euro
State tranquilli che sarebbe difficile fare un mutuo per la casa meno del sedici diciotto per cento di tasse interessa ma io credo che il valore di quell'operazione sia stato innanzitutto dico innanzitutto un grande valore simbolico
E il fatto che questo Paese in un momento particolarmente difficile la sua storia ha dimostrato di potercela fare
Di essere un grande paese nessun Paese in grado di stare con gli altri
Di fare quello che gli altri Paesi grandi sono in grado di fare
Io considero da questo punto di vista anche la prova della guerra nei Balcani
Abbia avuto un valore simbolico non dissi
Fatto di essere in grado di affrontare una prova difficile
Sotto il profilo politico umanitario sotto il profilo militare
E di reggere una posizione
Particolarmente drammatica
In un quadro di lealtà nel rapporto con i nostri alleati
Di affidabilità mondo delle regole possono piacere o non piacere
Ma sono regole piuttosto severe
E se un Paese come l'Italia e che l'quinta sesta e quinta adesso Potenza del mondo quanto a produzione di ricchezza
Vuole continuare a far parte di questo
Devi assolvere a determinati compiti
E deve essere in grado di farlo
Questa è la condizione anche per potere avere un ruolo
Per potere svolgere una funzione noi abbiamo giocato nei Balcani una funzione importante
Che è stata in definitiva la funzione di chi ha lavorato forse più di ogni altro per costruire le condizioni di una soluzione pacifica
Per fare avanzare processi democratici
E noi non avremmo potuto giocare questo ruolo se non avessimo anche assunto alle nostre responsabilità nel momento del conflitto dell'uso della forza
Del tutto evidente che così per quanto questo abbia comportato scelte dolorose Fici
Io adesso quelli anch'io credo che si dimostra che avevamo ragione
Perché adesso abbiamo vinto
Che la vera vittoria è nell'avanzamento dei processi democratici la vera vittoria e oggi nel momento in cui anche il popolo della Serbia diventa partecipe della costruzione di un nuovo equilibrio nei Balcani
Italia dunque io credo la cosa più importante di questi ha più di ogni altro fatto particolare Italia sieri collocata con prestigio nello scenario internazionale
Il dopo che si era chiusa si è chiusa una lunga fase perché vedete nel periodo della guerra fredda l'Italia ha avuto una sua collocazione originale
Un paese di frontiera
Molto importante per l'Occidente
Perché era di frontiera non solo geograficamente è stato un grande paese di frontiera anche per il fatto che qui c'era il più grande partito comunista del mondo occidentale e se mi consentite la Chiesa cattolica
Punto grande realtà
E la politica estera italiana
A per per lunghi anni
Costruito un proprio spazio valorizzando queste realtà persino i problemi sono diventati un asse sociale
Rizzato questa sua condizione di paesi di frontiera
Quindi di crocevia di un dialogo possibile c'è stata un'Ostpolitik italiana per esempio chi si è fatta forte sia dell'iniziativa vaticana sia dalla presenza di un partito comunista era nello stesso tempo una forza dell'Occidente ma chi arriva una possibilità di dialogo al di là del muro di Berlino certo più di altre forze del principe
Ma certamente l'Italia dopo la fine della guerra fredda arrischiato drammaticamente di vedere chi issarsi nel suo ruolo
E di reverse di vedere ridotto l'interesse internazionale verso il nostro Paese
Rischiato di di di uscire dalla scena della grande politica internazionale
In avevamo una sola possibilità di evitare questo declassamento
Che era quello di agganciarci con molta forza al processo dell'unità europea
Giocando in questa chiave dei nostri le nostre Carlo contribuendo all'unità dell'Europa ma anche a ridefinire i rapporti sa Europa e Stati Uniti
Sulla base di una capacità e di cooperazione direi di una crescente assunzione di responsabilità dell'Europa nel rapporto con gli Stati Uniti e che è stato un processo di questi anni
E che io credo è stato un grande merito anche del presidente Clinton
Io credo sia stato un grande presidente degli Stati Uniti che in modo particolare nel rapporto con l'Europa
Abbia avuto mi ha fatto una politica coraggiosa e aperti
Di sostegno Stato la leadership americana più illuminata che ha visto come minore sospetto il processo dell'unità europea
L'affermarsi di un processo che va verso un sistema di difesa europeo e chi ha aperto un dialogo con l'Europa non soltanto sul piano dei rapporti interstatale
Ma anche sul piano dei rapporti politici e culturali
Non era mai accaduto che un presidente degli Stati Uniti venisse in Europa come ha fatto Clinton a Firenze a discutere di politica con i leader della sinistra europea poi discutere dei rapporti fra gli Stati
Aprire un dialogo politico sui principi sui valori
L'Italia ha partecipato attivamente a questo processo
Unità europea da una parte ridefinizione dei rapporti fra Europa e Stati Uniti
Anche in Italia specie
Io credo ci sono stati due episodi particolarmente significativi
Di questo rapporto diverso tra Italia e stazioni
Uno è stato lei sito
Dopo una lunghissima
Vicenda politica e giuridica
Della vicenda di Silvia Baraldi
Tanto che scontato
Per il valore di principio che assumeva per gli americani statistico
E l'altro è stata la rinegoziazione
Dei criteri e dei principi di uso delle basi militari dopo la tragedia del Cermis
E anche questo la vicenda piccola se volete del della diplomazia dei rapporti tra le forze armate ma molto importante invece dal punto di vista dei rapporti fra Italia e Stati Uniti
Sono due episodi significativi
Di un rapporto che non è stato meno intenso di meno amichevole rispetto al passato ma certamente il Barça tu su una più rilevante rispetto reciproco
Nel quadro lo ripeto di rapporti euro-americani rinnovati
Italia poi si è ritagliata un suo spazio in questi anni
Nel processo di affermazione di una politica estera europea
In modo particolare verso l'Europa centro-orientale
Anche sul piano di una partnership economica commerciale molto intensa nella quale noi siamo secondi soltanto alla Germania addetta Germania confina con loro non siamo piuttosto lontani
Qui c'è una vocazione politica nostra e meno apporti di terra
Che invece è qualcosa che ci appartiene più direttamente e più propriamente
E nel rapporto con il Mediterraneo e con il mondo arabo e con il mondo islamico l'Italia ha fatto una politica importante per il mondo occidentale non soltanto per siamo stati i battistrada di un nuovo rapporto con i grandi
Abbiamo guidato nomi il processo di pacificazione tra la Libia e la comunità internazionale
Convincendo la leadership libica ad accettare il processo per i libici accusati
Per l'attentato tra jazz
Dell'aereo
Per Icaro caduto Scozia
Superando così le sanzioni delle Nazioni Unite contro la Libia
Sono operazioni di grande significato e sono operazioni che l'Italia ha compiuto vedete non sul piano della furbizia
Non rinviando in una zona grigia ai suoi doveri di lealtà europea
E di alleato degli Stati Uniti
E magari i suoi interessi commerciali e industriali
Ma direi operazioni fatte alla luce del sole
Anzi convincendo i nostri alleati che era utile alla comunità internazionale si facesse
Qui e il valore di una politica è stata trasparente
è vero che noi per primi siamo andati a discutere con il colonnello Gheddafi
Ma è vero che lo abbiamo fatto in un rapporto chiaro leale con l'Europa innanzitutto e con gli americani
E per affermare il valore di un recupero pieno della Libia alla comunità internazionale di un superamento del suo isolamento e anche qui io credo c'è stata la lungimiranza di una leadership americana che ha capito che era giusto che l'Europa occhi in Europa pena maggiore volontà di farlo si muovesse in questa direzione
E non ha visto in questa politica lacerazione del rapporto di solidarietà e di lealtà con gli Stati Uniti
Io credo che quindi l'Italia in questi anni abbia si sia ritagliato il suo ruolo
E indubbiamente i tre i risultati importanti di questo periodo tormentato confuso se volete anche ma importante della storia nazionale
IMI misureremo l'importanza perché via via che ci allontanerei provincia questo passaggio che va dalla Grande Crisi dell'inizio degli anni Novanta
C'è da questo collasso insieme delle istituzioni del sistema politico della sua legittimazione anche etica
Della finanza pubblica con il rischio di un declassamento del Paese
Sino ad oggi in questo passaggio l'Italia è riuscita a ricollocarsi nel nuovo scenario internazionale sia mantenere e rinnovare il suo ruolo
Si è detto propagandistica mente diciamo
Abbiamo rischiato la retrocessione ma siamo rimasti seria
La serie A nelle relazioni internazionali qualcosa di impalpabile non viene riconosciuto non c'è un campionato
Non c'è un esito
Essere nella serie A significa per esempio che quando c'è una grande crisi internazionale
E si fa alla conferenza telefonica la videoconferenza per discutere di che cosa si può fare
Oltre al segretario di Stato degli Stati Uniti d'America
Il ministro degli esteri della Gran Bretagna della Francia e della Germania partecipa il ministro degli esteri dell'Italia
Cosa che non è scontata
Non c'è nessun organismo che lo decide diciamo
Poi ti invito no non ti invito
Se ti invitano vuol dire che pensano che è importante che tutti i prodotti se non ti invitano parlano tra loro decidono lo stesso paga
Qui molto importante essere invitati
Naturalmente questo inattesa
Che il mondo si dia strumenti più attendibili più trasparenti di decisione
Che cosa alla quale io credo noi dobbiamo tendere con molta determinazione
E tuttavia con la convinzione che essere parte di questa comunità internazionale
Serve anche per raggiungere quell'obiettivo
Governo del mondo
Più aperto e più trasparente che l'obiettivo verso il quale ci si chiede mo'ora naturalmente
Concludo dicendo io non so se il Paese riuscirà
Cioè
Sì regioni sarò a Parigi dove sono rimasto colpito dalla quantità di persone che le hanno chiesto di incontrare
Per capire dove va l'Italia so bene anch'io diciamo ma però mi colpisce no mi colpisce perché trovo in tutti questi inviti
Occorre un senso insieme di amicizia di apprensione
Perché una delle una delle cose più belle dell'unità dell'Europa
E che mentre una volta
Le leadership europee godevano delle difficoltà degli altri Paesi europei oggi non è più così
E non soltanto per un senso di solidarietà a opere quel tanto di lavoro comune che poi costruisce anche relazioni persino amicizie
Ma anche perché loro sanno che se noi andiamo male anche la loro moneta va male
Il oramai si sono creati dei vincoli di interesse talmente stringente
Che questo sentimento di apprensioni di solidarietà ha una base in materia che lo rende molto più partecipato francamente
Vede che
Io non voglio io non credo che sia giusto alimentare diciamo tuttavia angosce o sentimenti di disperazione
Perché sono infondati
Perché chiedo che si deve avere una ragionevole fiducia
Proiettata in un periodo che può anche essere medio lungo la una ragionevole fiducia sulla evoluzione del vostro Paese
E sulla la forza dei ribassi
Certo diciamo noi siamo perennemente esposti a determinati rischi
Siamo tra i grandi Paesi europei quello che ha una maggiore debolezza della sua identità nazionale
E questo non è una forza questi anni e corsa l'idea sciocca
Che una debole identità nazionale predisponga diciamo alla globalizzazione
Non è vero
Non è neanche vero che la globalizzazione elimina gli Stati nazionali
Ieri definisce radicalmente il ruolo senso che gli Stati nazionali diventano diciamo come i nodi di una rete ma è la Rete degli Stati nazionali ancora oggi
La principale supporto della politica
Sulla scena mondiale
Quindi la debolezza degli Stati nazionali la debolezza dei governi nazionali non è un elemento di forza
E non aiuta l'integrazione sovranazionale per nulla
Noi soffriamo di una debolezza di identità nazionale
Soffriamo di una di bollito se dell'ideale democratico
Vedete perché quel di più di individualismo di particolarismo che c'è nel nostro paese non è vero che l'individualismo spinge verso la democrazia
è vero il contrario
L'ideale democratico cooperativo per sua
L'individualismo estremo e piuttosto il terreno nel quale fiorisce il totalitarismo che non la democrazia
Una delle ragioni per cui questo Paese la democrazia debole anche un di più di individualismo dell'Italia
Noi corriamo un po'il rischio
Esaurita la funzione dei grandi partiti democratici che hanno
E costruito diciamo
Il tessuto della partecipazione
Che il Paese regredisca verso quelli italiani che Gramsci descriveva così
Ah politicismo delle masse popolari cioè il prevalere di un sentimento qualunquista diffuso
E spirito corporativo di consorteria delle classi dirigenti
Questa era l'Italia prima
Che attraverso i grandi partiti democratici le masse popolari si integrassero nella vita dello Stato
E il rischio di una frattura di questo tipo si avverte
Tanti si che non è qui il caso di ricordare
Io credo che a questo si debba reagire e in particolare è spetta alla nuova generazione reagire a questo rischio
Che il Paese torni indietro
E che torni indietro appunto nella forma di una frattura fra cittadini e istituzioni politiche
Per il prevalere di un individualismo qualunquista
E dall'altra parte nella forma della difesa degli interessi corporativi
Di una classe dirigente di un ceto dominante che spesso ha dimostrato di essere abbastanza i cui lista e più interessato al proprio particulare che non all'interesse generale del Paese
è importante che una nuova generazione che Sacchi attenere insieme orgoglio nazionale cosmopolitismo
Reagisca a questo rischio
è stato compiuto un pezzo di strada
Ma c'è ancora molto da fare
Anche perché lo dico come riflessioni autocritiche diciamo nel corso di questi anni
L'emergenza che il Paese ha vissuto
La necessità di affrontare questa emergenza dal governo
Il era
Il punto unico punto da cui si poteva affrontare questa emergenza
Ci ha spinto a saltare tutta una fase
Che è assolutamente necessaria che la fase della ricostruzione dei soggetti delle idee delle culture politiche dei rapporti diffusi
E
Un riformismo dall'alto
Che sopra Abalti la leva del governo
E non si impegna nella ricostruzione di un tessuto sociale e culturale e destinato ad essere sconfitto
Sempre stato così nel nostro Paese
Segna una lunga esperienza sto
Io credo che e lo dico davvero con serenità e con ottimismo
C'è un grande lavoro da fare
Questo è se proprio una nota per parte mia la ragione per cui ho ritenuto che si potesse ricominciare dal lavoro di una fondazione culturale non contrapposto a un lavoro di partito ma
Come una sede e uno strumento che può contribuire ad un lavoro di lunga lena
Ma senza dubbio questo lavoro potrà essere vincente soltanto insisto se in molti se ne impadronì Ranno e se in particolare verrà avanti una nuova generazione
Che ricostruisca su basi nuove un tessuto di democrazia e di cultura liquidità del riso
Sì
Che porta certamente Massimo D'Alema imposto a rispondere ora a domande circa mezz'ora quindi pregherei chi ha domande di farle subito
La domanda raggiunto
Pronto nuvole D'Alema volevo chiederle un paio di cose su argomenti approfondimenti gli argomenti che hanno che fare con l'Europa una sulla politica scolastica europea
Volevo sapere se nessuno o a livello governativo o a livello di fondazioni private come la sua mai pensato alla costituzione di una rete di scuole hai scusa dica di carattere europeo in cui giovani dai quattordici ai diciotto anni possono entrare convivere con altri giovani necessitano però di nazioni diverse e sviluppare in questo modo un cultura europea e non più nazionale come viene fatta oggi che secondo me è un grosso limite a una creazione politica più grande
La seconda domanda invece sulla politica militare
Vorrei che ci spiegasse io non l'ho mai capito a cosa serve la NATO
Per quale motivo un paese come l'Italia
Ho gli altri Paesi europei dovrebbero essere così interessati a star dentro alla NATO e non invece a lavorare maggiormente per una unificazione delle forze militari o perché viene fatta ormai diciamo mi sembra che la partecipazione la NATO nei fatti sia stato un pochino più importante e per quale motivo questo altra cosa che non viene per nulla chiara un Paese dell'Est dovrebbe così fortemente voleva entrare dentro un altro cioè
A cosa serve oggi questo non mi ha per nulla chiara gaffe
Chiedo scusa secondo seduto per bah sulla prima domande e più che una domanda è una proposta molto interessante in effetti ci sono
Esperienze europee di
Distese di movimenti di studenti di possibilità di andare a studiare in questo in quel Paese europeo ma vere e proprie scuole europee una rete di scuole europee non esiste
Io credo che sarebbe invece un qualcosa che o sul piano intanto sperimentale si dovrebbe poter fare
Noi non abbiamo politiche comuni nel campo dell'istruzione
è uno dei terreni sui quali più forte nella gelosia degli Stati nazionali
E non credo neppure che ragionevolmente si possa pensare che le politiche comuni nel campo dell'istruzione per molto tempo
Però ci sono due cose importanti uno e che si va verso standard comuni
Fondo anche la riforma della scuola che è stata avviata nel nostro Paese ma in buona sostanza tende a uniformare la struttura della scuola italiana della prevalente negli altri paesi europei
E poi si moltiplicano le occasioni di scambio di
Di di di piedini di convivenza e di movimento di giovani da una parte all'altra del continente questo può essere una premesse per arrivare a quello che lei suggerisce
Sulla NATO ma arato Brea molto complicato vede
La NATO nel corso degli ultimi anni è diventato una cosa diversa ciò che era nel passato
E passato l'amianto è stata un'alleanza militare contrapposta al patto diversa uno dei bastioni della guerra fredda della confronta azione
Internazionale
Dopo la fine del Patto di Varsavia che il sistema degli Stati governati dei partiti comunisti all'estero
La NATO è via via diventata un'altra cosa è diventato una struttura integrata di sicurezza
E che almeno in Europa diciamo
è diventata una garanzia per tutta l'Europa
Non a caso i Paesi dell'Est vogliono far parte della NATO per lo meno collaborare con la NATO molto forte la tendenza a far parte della NATO a collaborare con la NATO perché
In questo quadro si ha accesso a risorse della sicurezza di cui nessun Paese da solo è in grado di dotta su neanche l'Europa da solo
Se l'Europa volesse dotarsi di un sistema di difesa autonomo
Rispetto alla NATO
Dovrebbe affrontare tagli Investimenti nel campo della diffidenza diciamo che questo
Avremo delle finanziarie molto più dolorose del basta pensare per esempio che gli americani hanno pressoché il monopolio dei sistemi informativi
Dei satelliti
La potenza americana è senza dubbio dal punto di vista militare oggi una potenza che non ha rivali sullo scenario internazionale
Attraverso la NATO si crea un sistema di sicurezza integrata
E anche gli altri paesi a cominciare dall'Europa hanno accesso a queste risorse di sicurezza
Io ritengo che quindi la cosa su cui appuntare l'attenzione e questo mutamento istituzionale che è stato il tema del verde il vertice del cinquantennale della NATO Saturnino di grandissima importanza
Tra l'altro
Citare un episodio ma non è soltanto un aneddoto divertente ma anche fa capire
Il il vertice si è concluso con una
Una con pranzo
Io dico pranzo signori dicono con l'azione per lo del pranzo e la cena messo a mezzogiorno e dalla
Con tutti i significati di Stato e di governo dei Paesi della NATO e dei Paesi che aderiscono alla gli ex PC alla partnership for peace che l'organizzazione legata alla NATO cui partecipano i Paesi che sono amici della NATO
Tra cui la Russia
E in questo pranzo certo punto il presidente della Polonia
Che è stato sui tempi segretario della gioventù comunista
Ha detto Bettis intorno a questo tavolo ci sono note
Nove membri dell'ufficio politico del corso
Ed era vero cioè una buona parte dei commensali
Erano stati membri dell'ufficio politico del partito comunista dell'Unione Sovietica che si con una classe dirigente non si improvvisa diciamo i capi di queste Repubbliche ex sovietiche sono in generale ed ex capo del Partito comunista aliene franava Lazzari
Stesso Iezzi
Sembravano è Leonetti allora io ismi ci siamo messi tutti quanti a ridere ma quello vicino a me era signora si tratti orientali diciamo che è stato anche capo del KGB debole dall'ingresso e mi ha detto
Cos'è l'editore che del Politburo scientifici partnership in realtà è serissimo fatto il conto non solo del partito comunista sovietico ma dei comunisti ingenera circa la metà dei commensali
E anche per il caso Clinton ha avuto una reazione simpatetica detto Beatrice per forza anch'io se fossi nato mi sarei entrato nell'ufficio politico
Era una forma di organizzazione della classe dirigente
Credo che è difficile avere una percezione più
Clamorosa diciamo del fatto che la NATO è diventato un'altra cosa
Poi sul fatto che nel mondo ci sia un dominio militare tecnologico degli Stati Uniti questo è qualcosa che può anche apparire discutibile
Però è un dato di fatto
Onorevole rema
Non ho tradito una parte del suo discorso a me pare che lei abbia parlato di una rivoluzione democratica in atto nell'Europa
A me personalmente sembra che sia in atto una contro rivoluzione sancita da un certo neoliberismo penso a tutti assai evidente
Le chiedo
Dove individua i fermenti di questa ma rivoluzione democratica grazie
Io ho parlato di rivoluzione democratica riferendomi ai Paesi dell'Europa orientale detto che per loro la integrazione nell'Unione europea è il compimento di una rivoluzione democratica Peters questa c'è stata diciamo a cavallo dell'ottanta
Parlando dell'Europa io dico che noi siamo alla vigilia di decisioni importanti che possono segnare un concreto avanzamento della Democrazia Europea usiamo questa espressione
Perché se e Nizza come spero si prenderanno decisioni sul terreno delle regole voto a maggioranza ponderazione del voto e sul terreno dei principi inclusione della Carta dei diritti nei trattati europei io credo che questo sarà un fatto molto importante
Poi avremo non avremo più soltanto un'Europa della moneta della difesa del mercato ma cominceremo ad avere un'Europa dei diritti dei principi e anche un'Europa che avrà istituzioni politiche più forti e quindi
Presto per parlare di rivoluzione ma tuttavia io credo che c'è una grande opportunità
Il resto dice
Senese in Europa in questo momento ci sia un'ondata liberista o meno su questo una valutazione politica sarebbe lungo diciamo alla riflessione su questo io non lo credo sinceramente io credo che insomma le esperienze di governo prevalenti in Europa tendono a declinare in modo nuovo diciamo
Il rapporto tra sviluppo e socialità
Si può ragionare su se questo nuovo modo sia efficace o meno bisognerebbe parlare della Gran Bretagna di Blair della Germania dispone del della Francia delle differenze sarebbe materia per un'altra conferenza forse anche più d'una
La domanda
Grazie buona sera
Volevo prorettore curiosità che
Niente ero venuto nel corso della sua relazione innanzitutto all'inizio del del suo discorso lei va trattato del fatto che quel fenomeno che va sotto il nome di globalizzazione
Impone un ripensamento radicale delle istituzioni e preposte al al godimento dei diritti sociali da parte di tutti i cittadini in pratica il Welfare State
E in particolar modo ovviamente
E delle modifiche relative al fatto che e lo Stato che nel momento in cui Welfare State hanno creato aveva un'importanza fondamentale ora ha cambiato diciamo questo suo ruolo a favore specialmente gli organizzazioni in multicolor sovranazionali e medio tentazioni che non hanno nulla a che fare con un con lo Stato e con la politica in generale
Ecco io
Volevo sapere come lei vede e in questo su questo argomento il dibattito politico italiano perché mi sembra che nessuna delle parti politiche e sia in questo momento adeguata ad affrontare il problema in questo senso mi sembra che da ogni parte ci sia ancora un'anacronistica divisione tra i panni di politica interna e primi di politica estera sembra quasi che ciò che succede a casa nostra sia arrivata completamente ininfluente per i rapporti che abbiamo con gli altri Paesi ora questo non è più assolutamente ammissibile lei stesso
Lo ha ho accennato in secondo luogo volevo che soddisfacesse un attimo racconta che era venuta a metà alcuni miei compagni in particolar modo sulla sui rapporti che gli sono tra alla Federazione Italianieuropei i partiti perché lei aveva sostenuto appunto del ruolo di non antagonismo di questa fede nella fondazioni lavoro della fondazione temi europei a cioè spetta ai partiti volevo petto potrà spendere qualche parola in più su questo argomenta grazie
Ma io credo anch'io che il dibattito sullo stato sociale sul Welfare State in Italia c'è un dibattito abbastanza provinciale
Penso che però questo dipende anche da un dal fatto che l'Europa non ha intrapreso su questo una riflessione comune abbastanza profonda
Anche perché tutto sommato questi problemi sono piuttosto comuni
Io spero che questo sia uno dei punti sui quali si possa fare un passo in avanti nelle politiche europee come
Naturalmente la condizione perché si possa fare un discorso comune sul Welfare State è che si faccia un discorso comune sulle politiche fiscali
Questa è una grande sfida nei giorni scorsi si è raggiunto un compromesso importante
Per diciamo potere lottare contro la cosiddetta concorrenza fiscale sleale i paradisi fiscali eccetera
Tuttavia è un aspetto piccolo difficile che possa reggere un'aria di Monica unica
Senza regole per quanto attiene alla tassazione dei redditi da capitale e alla tassazione delle imprese
In un mondo in cui non vi sono regole su questi due punti cruciali
Il peso del sistema fiscale finisce per scaricarsi quasi esclusivamente sul lavoro
Che il lavoro è di questi tre fattori quello meno mobile
Si muove con maggiore difficoltà
E quindi persino il carattere progressivo del sistema fiscale
è stata una grande conquista di giustizia sociale diventa un'iniquità
Perché finisce per penalizzare in modo eccessivo anche chi lavora di più chi lavora negli
Quindi questa è una enorme questione
Riguarda soltanto il funzionamento del mercato comune in Europa ma riguarda proprio principi fondamentali di equità sociale
Non ci sono problemi di non facile soluzione
Però Chico non sono il fatto che su tutti e due questi temi la posizione dell'Italia molto ferme molto cui è stato molto ferma molto coerente in questi anni ritaglio indubbiamente uno dei paesi di punta
Nel chiedere politiche fiscali comuni criteri comuni nelle politiche di quel fax
Sulla seconda questione matita Fondazione Italianieuropei
è una fondazione di cultura politica riconosciuta dalla legge colata sono le istituzioni non sono una mia invenzione restituzioni previste dalla legge dello Stato
Io partecipai alla ideazione di questa iniziativa e poi ne ho assunto la presidenza recentemente
Nella fase di avvio da stato presidente Giuliano Amato
Con il quale promuoveremmo questa iniziativa insieme anche ad altri personalità
E Giuliano Amato è rimasto presi presidente del comitato scientifico della Fondazione ancorché in questo momento è impegnato come capo del governo
è chiaro che la Fondazione Italianieuropei
Si colloca per i suoi orientamenti in un'area di centro sinistra ma non è una struttura partitica
Senso che
So consiglio d'amministrazione fa partono parte personalità del mondo cattolico come Enrico letta il ministro
E l'industria
Giuliano Amato che non appartiene allo stesso partito al quale appartengo io
Da questo punto di vista non è una struttura partitica è una struttura di ricerca
Di dibattito
Di formazione se ce la facciamo nei limiti dei mezzi illimitati chi abbiamo però aveva avviato anche un corso di cultura politica offrendo qualche successo
Che certamente
Guarda all'aria del centro sinistra ma con una propria indipendenza non è un partito politico fai scrittrice però io credo che oggi quindi mentre una volta i partiti politici avevano una capacità di un'auto General zio cioè i partiti politici produceva uno al loro interno
Non solo la politica grandi fatti a producevano politica ricerca formazione erano strutture diciamo di tipo virgolette statale così unico così furono pensate
Che oggi i partiti politici non hanno più né questa possibilità né questa ambizione ma aggiungono neppure giusto che lo faccia e la forza del partito moderno è quello di collocarsi come uno snodo di una rete di forme diverse di partecipazione di elaborazione di ricerca
Una fondazione culturale può essere un punto di ricerca di elaborazione che si rivolge ovviamente i partiti vengono che iniziamo convegni invitiamo i leader dei partiti si organizzano seminari Olimpia
Noi ci proponiamo con una sede nella quale chi ha responsabilità istituzionali politico di governo può incontrare le competenze
Può incontrare le personalità della società civile discutere insieme abbiamo promosso recentemente un confronto tra il mercato della CGIL capo da Confindustria
Oltretutto un periodo abbastanza difficile loro rapporti dice e
Noi abbiamo offerto una sede definito il terreno di questo confronto ecco il nostro lavoro è questo considero un lavoro che non solo non è antagonistico verso i partitini sostitutivo certo punto hanno detto che questo io volevo sostituire i partiti ore fa
Fa parte oggi fanno sciopero fortunatamente
Ma diciamo fa parte della novellistica nostrana
Ma
Tutto ciò non è antica antagonistico sostitutiva però io credo che possa integrare in modo significativo ecco possa rappresentare uno strumento che arricchisce il quadro di una democrazia che ha bisogno secondo me di nuovi strumenti di partecipazione di riflessione
Per il
Onorevole D'Alema un governo democraticamente eletto quello italiano aveva l'intenzione di sottoporre a tassazione diversa tra nord sud del Paese i redditi di impresa
è stato chiesto contro diciamo principi europei vigenti è stato chiesto un paese lo Alan parere all'Europa e l'Europa ha detto e ribadito no
Secondo lei questo è un progresso della democrazia oppure è in in contrasto con una piena democrazia e in aggiunta a questo
Secondo a mio parere democrazia significa anche sussidiarietà alcune materie probabilmente non quella della tassazione dei reati d'impresa ma altre dovrebbero essere competenza e
Territorio più locali che l'intera Europa e a volte anche delle stesse Nazioni qual è il suo parere su questi argomenti io sono totalmente d'accordo con lei sono per il principio di sussidiarietà infatti noi andiamo
E abbiamo
Ma naturalmente mantenuto molte funzioni degli Stati nazionali e per quanto riguarda l'Italia stiamo cercando di delegare una parte importante di queste funzioni alle Regioni ai Comuni alle Province quindi
Io credo che il principio di sussidiarietà sia una
Una delle condizioni più importanti per rinnovare la democrazia il rapporto tra i cittadini e le istituzioni anche per avere una maggiore efficacia dell'istituzione
Detto questo tuttavia nella
Nella questione specifica che da cui lei è partito io credo che nella questa regola europea sia sbagliata
Io lo apertamente contestata al Consiglio europeo di Lisbona
Anche io temendo che si aprisse un varco nel documento conclusivo dove per la prima volta ci si riferisce alla prossima
Posso
Il praticare politiche fisse
Di
Concorrenza fiscale su scala nazionale cosa che oggi l'Europa consente il paradosso è che l'opera non consente politiche articolati all'INPS i singoli Stati ma consente una concorrenza fiscale fra gli stati
è una regola che
Molto s'
Da Joseph per l'Italia per la Germania in modo particolare per un lungo periodo è stata svantaggio da solo per l'Italia per quella sì bisogna ricambiano era pressoché nulla verso che svantaggio uso da qualche tempo anche per la Germania abbiamo qualche possibilità in più circa come offesa però meglio c'è poco da fare un processo di democrazia sovrana comporta una cessione di sovranità una cessione di sovranità comporta dei vantaggi e quelli sono innumerevoli e anche degli svantaggi questo è uno svantaggio
Le regole non ci si sottrae alla regola si cerca di cambia
Attraverso una revisione dei trattati attraverso il confronto tra nessun dialogo con gli altri
Dire che quella regola secondo me sbagliata e che bisogna battersi per cambiarlo ma le idee di testa nostra ci alziamo e la violiamo non va bene è una cosa che dica una cosa e di quelli che non si possono fare che un grande paese non può fare con può proporre non può neppure pensare se vuole essere preso sul serio dagli altri
Un'altra domanda
Grazie
Sono educare diciamo del massimo
Un'educazione che si ritrova del si ritorce contro queste contro il proprio diciamo perché comunque in Italia
Buonismo qualunquista di cui
Porta
Di alcuni partiti politici e culture per esempio cordless
Alcuni in di e possano no
Non nuocere
Diciamo
Alla
Lei propone grazie
No io mi riferivo al ruolo che hanno svolto i partiti democratici nel dopoguerra nel nostro Paese
Cioè non c'è dubbio che in un Paese come il nostro che aveva
Una debole ivi
Attività debole coscienza democratica anche perché abbiamo avuto
Democrazia liberale Lucrezia censita aria diciamo Bradley tu di vita democratica poi fascismo
E non c'è dubbio che i partiti nel dopoguerra
Hanno svolto una funzione importante di inclusione masse di cittadini della vita dello stato
La democrazia cristiana
Ha portato per la prima volta i cattolici nella vita dello Stato l'Italia Partito Popolare aveva fatto per un breve periodo del dopoguerra ma
Dando una soluzione compiuta un problema mica è piccolo quello della serie città
Fra l'Italia unita e il mondo cattolico Partito Comunista educatori da sinistra mondo del lavoro diciamo
Alla democrazia rispetto della democrazia ha combattuto contro le forme dell'estremismo dell'anarchismo mo'i partiti hanno svolto un
Hanno dei ruoli a questo punto che poi si è via via storicamente esaurito per la vicenda storica adesso possiamo aggiornare i governi io credo che questo ruolo è stato per una lunga fase ruolo positivo il problema è che
Questa
Nuova fase della vita della Repubblica queste che così giornalisticamente si chiama l'Italia della seconda Repubblica
E non ha ancora costruito compiutamente almeno i nuovi soggetti della democrazia
Rinviamo il campo della politica che è stato occupato a lungo da grandi
Informazioni che avevano un radicamento una cultura una capacità educativa diciamo oggi appare più occupanti
Tali gruppi dare
Sì anche da partiti in un certo senso diciamo ma che ancora non hanno assunto quella configurazione quel radicamento culturale che hanno avuto storicamente grandi soggetti della democrazia italiana e io credo che una nuova fase della vita democratica richiede un'opera
Più profonda e di costruzione di soggetti
Democrazia non è soltanto istituzioni classe dirigente di governo ma è anche grandi soggetti organizzati oggi questi non ci sono più nella forma che hanno avuto nel passato probabilmente non è neppure pensabile che abbiano quella forma diciamo ma a partire dal ciò che esiste c'è evidentemente un opera di costruzione che deve essere svolta che secondo me in questi anni lo dico a voi siccome io sono uno di quelli che ha avuto più responsabilità in tutto ciò che non è che parlo come un viaggiatore diciamo
Ti dico io credo che in questo c'è stato il difetto più grande del lavoro che abbiamo svolto evoluto che stia mentre credo che sul piano farla all'ingrosso sul Piano del governo del paese
Noi sia pure con errori con i limiti in questi anni abbiamo fatto delle cose importanti per l'Italia sul piano della ricostruzione
Ore della riorganizzazione del sistema democratico e del rapporto fra i cittadini e le istituzioni non abbiamo fatto abbastanza
Credo che ci ride che staremo ancora molto a far domande Massimo D'Alema ma conoscendo i suoi tempi direi che forse c'è spazio per una domanda ancora
Cioè ancora una prego
Qui c'è un
Una grosso due
Voleva niente volevo chiedere visto che c'è stata di recente una crisi per quanto riguardava energie diciamo il petrolio certo con la questione
è venuto fuori sui giornali
Un nostro grande fisico
Con l'associazione nera ha preparato un piano di energia alternativa
Non sapere
Come si pone diciamo la politica e confronti questa iniziativa
E perché spesso quando si sentono queste cose si pence
Sono queste
Attuate UDA che fosse in un certo qual modo la politica subisce forti pressioni dei poteri economici
Sbandare in quella parte a danno
Di quelle cose che scuote ancora di
Per il bene comune diciamo e niente un sapere qualcosa questo in questi
No no va bene
Ma se se noi fossimo così condizionante dei petrolieri non avremmo nominato Rubbia presidente dell'Emea diciamo lo scorporo fatto io protocollo firmato il mio pugno quella nomina le assicuro non siamo così nelle mani del potere economico
Noi abbiamo questi anni via via investito di più nel campo della ricerca e nel campo della realizzazione di impianti per la utilizzazione di fonti alternative di energia naturalmente come il professor Rubbia sa benissimo diciamo si tratta di programmi che punto no a coprire
Il treno il quattro per cento del fabbisogno nazionale
Questo vorrei che ci fosse chiaro che io sono a favore
Delle delle fonti rinnovabili eccetera però sono contrario alla novellistica con la quale difficilmente si accendono poche lampadine
Qui si tratta di programmi che punto a coprire una quota importante ma puntata del fabbisogno nazionale
Qui c'è poi chi molto più di me per su Carpi ha seguito questi proprio anche per un lungo periodo con responsabilità di governo quello che noi abbiamo fatto per ridurre l'impatto ambientale in modo significativo invece in modo più significativo è stato un uso più esteso del gas
Per la produzione di energia elettrica
Che non è una fonte rinnovabile tuttavia dal punto di vista ambientale ha un impatto vino ore si presenta comunque con una fonte diversa anche se non totalmente alternativa rispetto al petrolio poi il prezzo tuttavia poi finisce per essere agganciato al prezzo del petrolio
Ma vedi dove noi abbiamo fatto una scelta paese ha fatto una scelta che è stato quello di sì aria girano crea scelta avuto delle ragioni molto serie diciamo ma certo quella è una fonte alternativa la Francia un
Paesi meno esposto dell'Alitalia i contraccolpi della crescita del prezzo del petrolio che ha una
Una rete molto significativa di centrali nucleari
Noi non le abbiamo volute magari avevo comprato l'energia dalla Francia abbiamo difeso assicura e
Saliamo se l'abbiamo forse era anche ingiusto diciamo l'Italia un Paese ha dato che faccio in tempo utile abbiamo comprato l'energia elettrica dalla Francia ogni paese fare scelte che in grado di fare diciamo però onestamente se uno deve pensare al alla storia italiana l'unica chance vera per ridurre in modo ma
Otto consistente la dipendenza del petrolio è stata quella paese decise diversamente poi Fini le conseguenze sono sono queste non ripeto non ne faccio un un problema drammatico ecco però non raccontiamoci tra di noi chi adesso con riciclaggio dei rifiuti con il vento con il sole noi copriamo più quel ragionevole tre quattro per cento del fabbisogno vedo http che dice Max
Si poteva è un industrialista terribile diciamo io che sono ovviamente ma ecco si collabora ma il danno ambientale che si produceva personalità Colaprico e
Io dico noi abbiamo un problema serio che è quello
Rinegoziare con i Paesi produttori un
Ma
Ritengo per la determinazione del prezzo del petrolio che non può essere
Noi abbiamo una responsabilità Lepanto e oltre che parliamo questi signori capitato comincia a metterla record ci dicono ma sì voi avete ragione bisogna mi ha una banda di oscillazione si fa quando costava otto dieci dollari non avete avvertito questa preoccupazione di stabilire un prezzo equo hanno anche le loro ragioni è che i produttori diciamo non è che hanno torto però indubbiamente alla fine è interesse di tutti ecco che si allora ci sia una politica dell'uso di queste risorse che sia una politica ragionevole e un pre adesso che non determini turbano tutti non sostenibili nell'equilibrio economico internazionale questo è il punto sul quale applicare sì che è un poema Poli di corsa che io sono convinto e non credo di non sbagliarmi che un punto cruciale di questo problema e
Nella soluzione del problema dell'Iraq
Perché single che la politica sbagliata che la comunità internazionale ha fatto nei confronti dell'Iraq
Mia una delle ragioni che hanno fatto schizzare il prezzo del petrolio trentanove Marie
Comunque per il resto diciamo le proposte del
Questo Rubbia sono all'attenzione del Governo che in parte mi ha già finanziate con questa finanziaria parte di finanzierà sono molto in
Antico soprattutto sul piano della ricerca sul piano della risposta qui e oggi al problema della o meno
Contro il petrolio hanno un impatto limitato
Siamo moltissimo questa conferenza che si è fatto per la sua ricchezza per le tue risposte