"Conferenza nazionale delle autonomie locali"

Riprendiamo con un po'di ritardo
Era previsto
E desidero soprattutto
Anzitutto ecco ringraziare
Gli interlocutori di questo dibattito
Ci sono delle assenze
Ma la tavolata era ricchissima ed era rimasta ugualmente ricca
Ringrazio
Guido Bodrato
Vice segretario della democrazia cristiana l'onorevole Zangheri della direzione del Partito Comunista senatore Covatta della direzione del partito socialista
Dottor Zani presidente della provincia di di Bologna
Abbiamo notizie
Purtroppo non non Molinette che riguardano Bernini
Non sta bene
E si rammarica di non essere qui con noi
Anche il sindaco di Milano avuto difficoltà di raggiungere Palermo
Lo scopo di questa tavola rotonda che si colloca nel mezzo dei
Lavori del nostro convegno
E quello di mettere a fuoco
Con loro interlocutori autorevoli protagonisti della vita politica e sociale del nostro Paese
La parte centrale il cuore del nostro ragionamento
La nostra ipotesi sulle autonomie locali la diffusione dei poteri
La crescita della società civile più in generale la riforma della politica
Una ipotesi sulla quale siamo impegnati da almeno tre congressi complesso di Bologna complesso di Bari complesso di Roma
Quindi un congruo un confronto fondamentale per capire quanta strada siamo riusciti a fare
E quanta ne resta ancora da compiere
Una occasione per individuare i ritardi di ostacoli i problemi nuovi
Le prospettive reali per una organizzazione
Che si muove su grande spinte ideali ma opera anche con altrettanta concretezza storica
La voglia di andare avanti
Così si è espresso il movimento nei momenti anche preparatori della Conferenza
Certo non siamo noi la locomotiva di questo convoglio
Abbiamo però coscienza
E di questo ci consideriamo una componente che cerca di fare arrivare almeno un po'di Energia
E soprattutto dei segnali di orientamento
E questo confronto avviene alla vigilia di avvenimenti importanti che riguardano la vita dei partiti
Le stesse forze sociali
Con una consapevolezza che diffusa e che tocca a tutti noi
Le cose così non vanno
E c'è l'esigenza di cambiare e di cambiare sul serio di cambiare in profondità
E sotto gli occhi di tutti la crescente disaffezione dei cittadini verso l'istituzione di partiti politici se ne parla di meno ma è un dato oggettivo
Tutti i partiti e le istituzioni sovente sono accomunati in un giudizio negativo che non tollera distinzioni di sorta
Il quesito posto al centro della nostra riflessione
Riformare la politico le istituzioni volutamente provocatorio
Ma non è nostra intenzione
Non è nello stile delle ACLI rifiutare con un giudizio qualunquisti dico il disegno pluralista della società e di ruolo delle istituzioni e dei partiti
Al contrario vogliamo sottolineare l'esigenza di un sempre più fecondo rapporto tra la società e le istituzioni un rapporto che trova nella mediazione dei partiti un momento di sintesi essenziale
Ma ve lo abbiamo detto più volte i partiti hanno come dire attuato una interpretazione estensiva della loro funzione di mediazione istituzionale
Così che le formazioni sociali
Così fortemente volute difese alla Costituente soprattutto per iniziativa dei cattolici ma trovando ampio consenso
Hanno avuto vita grama le formazioni sociali perché non promosse non sostenute
Non considerate come soggetti politici autonomi
Noi e lo dico soprattutto per gli amici esterni che ci frequentano di meno
Non vuol vediamo nel sociale una categoria da contrapporre ai partiti lo ribadiamo per non alimentare polemiche inutili che non trovano spazio nella nostra impostazione ne vediamo le sociale qualcosa di bello e pronto capace da solo di costruire una nuova convivenza
Per questo nella relazione di Bosio si ripropone il tema della costruzione di una società civile e società civile che non è un residuo di perché la società politica i partiti le istituzioni
Non riesce ad organizzare ma una vera realtà
In parte è strutturata in parte da strutturare come luogo di formazione della domanda politica
Un movimento della società civile nasce proprio dalla volontà di organizzare questa domanda politica diventa per sua natura un movimento di riforma della politica perché solo attraverso una profonda riforma della politica possibile ricostruire quel fecondo rapporto tra società e istituzioni che sta alla base di ogni democrazia matura ed è proprio su questo rapporto fecondo vitale che dobbiamo riflettere un rapporto che superi il clientelismo e la subordinazione comunque mascherata
Forse uno dei motivi della crisi della nostra democrazia proprio qui se si scava appena appena ecco sotto la superficie
Ce ne se ne può accorgersi ed è una riflessione che interroga fortemente non solo i partiti ma interno lo fortemente anche le stesse formazioni sociali
Forse Cioni un limite nella ricca fioritura di iniziative nel sociale
Quella attuale non è una stagione avara Dini iniziative di esperienza ma manca spesso un disegno la strategia la coscienza cioè dei processi che si vogliono favorire e la consapevolezza sugli itinerari da percorrere
Ma accanto ai limiti del nell'esperienze che nascono e si sviluppano in questa fase desidero e Venezia evidenziare un elemento nuovo positivo
Che apre prospettive proprio perché viene superata la chiusura nel particolare
Nelle micro realizzazioni in una sorta di rifiuto della politica rifugiandosi in impegni parziali circoscritti
E soprattutto mette in luce che è possibile
Raggiungere risultati concreti
Incontrare dialetticamente le istituzioni mantenere un rapporto continuo e vitale con la gente
Di fronte a molti problemi ormai io ne cito quattro perché sono terreni di lavoro e il pane quotidiano delle atti in questa fase
Il lavoro movimento del primo lavoro l'informazione
Il commercio delle armi la tutela dei lavoratori stranieri ecco su questi temi si è instaurato un metodo che vede le organizzazioni impegnate nella società civile con molteplici iniziative cercare uno sbocco a livello istituzionale il Parlamento i comuni le stesse istituzioni europee
L'obiettivo non è quello di lasciare un problema delegando lo dopo una fase di agitazioni sociali
Ma di stabilire un rapporto nuovo capire gli ostacoli e la loro natura
Facendo chiarezza nei rapporti non solo fra le associazioni e gli interlocutori istituzionali mai tra i rappresentanti eletti a livelli istituzionali di cittadini elettori nelle rispettive circoscrizioni
E la linea che nel rapporto divino e chiamata delle convenzioni mirate che comincia a dare i suoi frutti
A me sembra un fatto di grandissima rilevanza
Che dà spessore e vigore alla linea della crescita della società civile
A cosa intendiamo per riforma della politica cosa c'è dietro queste queste parole
E il primo criterio di giudizio rimane la partecipazione occuparsi della politica occuparsi di più della politica non ha non lasciando il campo libero perché viene sempre tra l'altro male occupato
Ma c'è anche un altro criterio che riguarda o i la qualità della politica oggi la politica sembra aver perso il suo fascino
Da un lato tanta partecipazione non ha cambiato molto dall'altro si esecuto mascherare con la discutibile categoria del riflusso un progressivo allontanamento dei cittadini dal protagonismo nella costituzione della Città dell'uomo
Ma tra una società che con troppa facilità dei lega è un sistema dei partiti in crisi ma che occupa con altrettanta facilità spazi che non sono conformi alla sua natura
è fondamentale fateci una nuova coscienza politica
Favorendo i processi di autorganizzazione le possibilità di partecipazione la promozione e il riconoscimento di nuove istituzionalità
Anche alcune scelte del sindacato
Creano confusione parlo di scelte teorizzate o di pratiche che vanno nella stessa direzione
E qui la domanda è d'obbligo come favorito oggi l'autonomo operare delle formazioni sociali la domanda naturalmente rivolta in modo particolare ai rappresentanti dei partiti politici qui presente
Da un esperienza che valorizza quanto emerge se ferma a livello locale non nasce anti statalismo
Ma l'esigenza di un turno stato profondamente riformato sempre più espressione della società civile e un nuovo cittadino quello a cui pensiamo per cui lavoriamo che vediamo crescere attorno alle nostre esperienze
Un cittadino consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri
Un cittadino che educato nella Società delle merci e dello scambio sa fare qualcosa senza chiedere compensi
Un cittadino capace di anteporre l'interesse generale ad ogni fine particolaristico
Che scopre con l'associazionismo democratico con l'impegno politico e sindacale la dimensione comunitaria la possibilità di autoregolarsi la libertà solidale in uno stato capace di esprimere la totalità delle qualità e delle differenze
Delle maggioranze e delle minoranze in una dialettica di tipo nuovo in grado di superare la fase della democrazia sofferente per dirla con un concetto dell'onorevole Moro lo Stato democratico non è chiamata a dare una disciplina conservatrice l'immobile alla realtà sociale
Mad ordinarla
Ad un più alto di me le livello di giustizia di democrazia di libertà sta tutta qui la nuova dialettica tra società civile e Repubblica delle autonomie
Se questo è il quadro dei valori e di orientamenti ma curato attraverso la nostra esperienza diventa d'obbligo richiamare ad un confronto severo e coerenti
Questa volta non più su impostazioni teoriche
Ma rispetto alle politiche
Alle proposte che sono sul tappeto oggi interpretando e diventò la complessità non come una put occasione per e semplificare quello che non si può esemplificare
E facendo magari gli Angiari potessi stravolgente persino pericolose
Ma come una rete realtà da governare attraverso la diffusione dei poteri lasse che mi sembra abbiano proposto ieri e quello delle autonomie istituzionali
E delle autonomie sociali
Autonomie locali cioè in un quadro culturale di respiro in un'ipotesi culturale politica che vede l'autonomia non con vero decentramento dello Stato la sensazione che spesso avvertiamo che non si vada Uzzi voglia andare alle rette radici della questione le Autonomie locali e le autonomie sociali sono le vere radici del sistema
Se volessimo sintetizzare in uno slogan il pensiero delle attributo Remo dire così
Più autonomia locali e più autonomia e sociali
Le autonomie sociali sono l'antidoto per il localismo
Altrimenti inevitabile
Perché per loro natura
Direi quasi per codice genetico le Autonomie locali sono concentrate sui problemi specifici particolari del comune del territorio
Qualche volta si esalta il localismo in contrapposizione alle pratiche negative in uso per fotocopiare la formula dei governi nazionali
E non si evidenzia una sufficienza ai limiti del localismo ma il circuito Autonomie locali autonomie sociali a preti coinvolge sui temi più generali della politica dello sviluppo dell'ambiente della pace e dell'emarginazione
Mentre aiuta a capire i mutamenti che non lasciano in pace niente e nessuno neppure l'idea consiglia gli atti consolidata del territorio e della territorialità
Così è possibile coniugare gli obiettivi di efficienza e di gestione dei servizi con un forte sviluppo della partecipazione dei cittadini alle scelte di politica locale e nazionale sulla base del riconoscimento ampi diritti di informazione di partecipazioni
Di e controlli in quale direzione allora vanno
Gli orientamenti prevalenti delle forze politiche come così come noi che negli anni
Così come appaiono non dei convegni di studio ci sono delle ottime elaborazioni ma dai comportamenti e dalle proposte che si discutono in questa ma fase molte convergenze si rilevano come sempre accade sulle analisi
C'è uno stallo pericoloso uno iato nei rapporti con la gente i partiti noi diciamo occupano non solo noi le istituzioni e soffocano la società civile il Governo fa le leggi
Legge ormai si chiamano decreti non si chiamano più leggi perché non li fa il parlamento e lo stesso governo non riesce ad attuare un programma le verifiche sono ormai diventate trimestrali come a scuola
Le procedure parlamentari sono lente il sistema bicamerale è un assurdo per dirla con me con Ingrao che non esiste e non su un angolo del mondo matti raddoppi tempi di fabbricazione delle leggi c'è poi un problema di rappresentanza che riguarda tutta la classe politica e di partiti
Lo stesso accentramento politico impedisce dispiegarsi delle potenzialità autonomistiche queste sono le analisi ragionamenti che sono all'ordine del giorno è che anche noi condividiamo ma facciamo una verifica un confronto tra quello che si dice e quello che si fa
Dal tema stesso delle riforme istituzionali emerge un'attenzione quasi esclusiva allo Stato centrale la commissione Bozzi citatissimo in questo convegno secondo me senza particolari meriti
Ha lavorato in in questo schema
E di limiti emergono chiaramente nello conclusioni che sono ora a disposizione del Parlamento
Non solo la risoluzione finale
Ma tutto il dibattito salvo eccezioni rare ha queste caratteristiche c'era un problema di fondo che culturali e di strategia divisione della società
Di condivisione del disegno pro pluralista sancito nella Costituzione e ritorniamo al ragionamento iniziale lo sguardo non è rivolto alle radici del sistema cioè la piramide ha di fatto è rovesciata
E ancora un riferimento alla partecipazione alla sua qualità
E sa oggi una qualità nuova
Non è soltanto un fatto politico e di democrazia
C'è qualche elemento aggiuntivo da considerare se è vero ad esempio che lo stesso tema del lavoro e legato ad una moltiplicità di condizioni generali e particolari che fanno perno su perno sull'iniziativa dei soggetti singoli o associati siamo già di fronte ad un movimento fatto di tante iniziative qualche volta anche originali
Legato alle dimensione locale dei problemi un movimento che si qualifica dal punto di vista sociale per il coinvolgimento nelle scelte delle strutture associative come anche delle popolazioni locali
Dal punto di vista istituzionale esprima una domanda di decentramento e di riconoscimento di Autonomie mentre dal punto di vista economico ampie possibilità reali per occupazione e reddito cioè una soggetto qualità che si ripercuote sugli atteggiamenti di operatori economici impresa e sindacati istituzioni locali e tutto ciò assume una rilevanza non trascurabile rispetto al problema dello sviluppo occupazionale e dello sviluppo generale
Ancora due considerazioni
Le nostre proposte più specifiche di riforme in particolare rispondono a ad un'esigenza primaria
Che è quella di arricchire i processi decisionali di aprire la strada a nuovi canali di rappresentanza e da nuovi metodi di selezione della dirigenza politica
Di valorizzare tutti gli strumenti che allargano la partecipazione consentono di accedere anche ai livelli decisionali di superare l'elemento grazie
E lo scaricabarile delle responsabilità questo non è uno sport ancora olimpico mai molto praticato e in questa ottica si deve leggere l'ipotesi che è contenuta nel rapporto presentato da Boso ieri dell'elezione diretta del sindaco a partire dai piccoli e medi comuni
Desidero richiamare ancora pienamente il tema dell'autoriforma dei partiti delle loro capacità di rinnovarsi devo delle in crisi sia di quelli proposti perché sono centrali ecco rispetto ad un'ipotesi di di cambiamento
è un primo dato che possiamo che rileviamo ci sono ritardi Che fatica c'è lentezza
E caratteristiche dei modelli sono ancora o di tipo partito centri potuto si deve ricondurre al partito o di partito immagine molto concentrato sui messaggi sull'uso dei media
Nell'insieme a me pare che non si considera in tutte le implicazioni rapidi i rapporti partiti istituzioni partiti società in presenza qualche volta anche di forte forti tensioni di rinnovamento
Sì per Maddoli partiti ci troviamo però proposte disomogenei
Ed inadeguate perché non colgono la mobilità la dinamicità la complessità sociale
La società dell'informazione richiede uno sforzo per ripensare la politica i suoi linguaggi un'attitudine anche alla creatività
Non è sufficiente uscire dalla logica del partito pigliatutto
Può avere coscienza come ci ricordava ieri il sindaco di Palermo per il recinto dello Stato non è sufficiente
Così come per le istituzioni non basta anche se è un obiettivo irrinunciabile la produttività e l'efficienza con nuovi scenari quindi cari amici dobbiamo fare i conti e la nostra riflessione non può essere disancorata da questi riferimenti per dare una risposta al quesito che ci ponevamo all'inizio riforma della politica o delle istituzioni o meglio quale riforma della politica
Occorre rapportarsi con le profondità e la qualità che mutamenti che caratterizzano l'attuale fase dove ad esempio stare sui tempi vuol dire percorrere prevede ieri anticipare e noi focalizziamo i livelli più periferici della democrazia anche attraverso questo convegno le autonomie locali abbiamo detto l autonomia sociali tutto cioè congeniale al ruolo che ci siamo assegnati
E non è per capriccio
Che torniamo ad occuparci con maggiore determinazione di questi problemi
Vogliamo portare avanti sul serio le strategie che ci siamo dati è questo il significato politico anche di questa conferenza nazionale sappiamo tra l'altro che ci sono altre questioni più generali altri ostacoli da rimuovere
Vediamo comunque dieci sono dei processi di modificazione
Profonda nel sistema nel nostro sistema che sono già in atto
D'altra parte ogni passaggio d'epoca
E accompagnato da importanti modificazioni che riguardano lo Stato i suoi apparati occorre però porre mano alla luce del sole senza ASI dirimenti senza operazioni striscianti che potrebbero che porterebbero gravi guasti
Citavamo prima un esempio di queste cambiamenti striscianti no a proposito del meccanismo con cui ha convengono vengono costruite le leggi nel nostro nel nostro Paese
E tutto ciò deve avvenire con il più ampio coinvolgimento perché si tratta di un grande fatto il problema dello stato e dell'organizzazione dei dei poteri
Coinvolgimento non solo dei partiti ma delle forze sociali centrali e periferiche la posta è veramente alta non si può trascurare
E le modifiche avranno senso in questo io condivido Lazzati se riusciranno a tradurre in atti più facilmente quando costituisce sostanza dello stato sociale
Concepito per rendere possibile ad ogni persona attraverso il lavoro e le serie di rapporti di vario tipo che leggono tra loro i cittadini il massimo sviluppo della propria personalità in un clima costruttivo di pace di giustizia di solidarietà
Gli interlocutori della tavola rotonda
Hanno
Ha avuto la possibilità di leggere anche il rapporto introduttivo della nostra conferenza e così ho avuto anche la possibilità di divagare un po'ecco sul senso politico della dell'iniziativa quindi al centro anche di questo
Di questo nostro confronto e costa il
Rapporto
Introduttivo epoche abitato anche i lavori i lavori delle cinque Commissioni ecco che ieri hanno lavorato che riprenderanno il pomeriggio ecco il primo intervento previsto è quello del vice segretario della Democrazia Cristiana onorevole Bodrato
Cari amici
La relazione rapporto introduttivo
Come
Sì ricordavate Matteo ho potuto conoscere in questi giorni che ho letto
Con particolare attenzione e interesse
Dà conto di un
Crescente processo di complessità che caratterizza la realtà politica e istituzionale
E che in qualche modo la conseguenza di alcune tendenze di fondo
Alle quali io cercherò di riferirmi per ragioni di brevità
Perché evidentemente non potete attendere vi questa mattina da noi introduzioni molto ampie complete
Ma anche perché penso che sia più utile per evidenziare la natura delle questioni che dobbiamo affrontare
E delle difficoltà che si debbono superare a livello politico questo approccio che non
Una avvio diverso che ripercorra
Le diverse interpretazioni diversi atteggiamenti le diverse riflessioni che nel corso degli anni si sono date
Da parte un po'di tutto partiti politici dei sindacati delle associazioni delle stesse attivi
Rispetto a questa crisi questione non nuova questione attorno alla quale discutiamo da molto tempo
A me sembra che la complessità della situazione e anche la natura
Del conflitto che oggi c'è al quale De Matteo ha fatto riferimento quando ha parlato di una crescente disaffezione dell'opinione pubblica della società nei confronti dei partiti e del sistema dei partiti
Deriva da due e tendenze fondamentalmente
La prima
Il crescente allargamento
Dell'area della presenza delle responsabilità pubbliche nella società moderna
E credo che sia difficile capire la natura di quella disaffezione e anche delle difficoltà obiettive che i partiti hanno rispetto a quello che il compito loro assegnato se non si considera questa tendenza di fondo
Che porta poi ma è questione che tocco solo incidentalmente ma non è di secondaria importanza
Alla cosiddetta crisi dello stato sociale
Io credo che questa linea una linea che va evidenziata
Questa
Dilatazioni
Della responsabilità politica della presenza pubblica del esercizio
Di poteri da parte del sistema sia al centro che alla periferia
La seconda tendenza che
Ora mai è considerata come la tendenza che sovrapponendosi all'altra acquistato importante respiro che in qualche modo oggi caratterizza il dibattito
Quella ad una Società Civile sempre più forte la società civile di oggi
Anche se poi si può discutere il momento di disagio anche dei sindacati che non soltanto dei partiti
Indubbiamente nella sua articolazione nella sua organizzazione una società che contesta quote di potere
Al sistema politico tradizionale al sistema dei partiti
E la stessa polemica contro la partitocrazia
Oggi a connotati diversi da quelli che aveva negli anni Cinquanta cioè non è una polemica disorganizzata sentimentale
Antistatalista come poteva essere quella dei qualunquisti e una polemica organizzata e promossa
Da
Un sistema sociale che si è venuto articolando
Perché a suoi connotati precisi e anche ai suoi precisi
Punti di forza
Non è che
Le motivazioni e gli obiettivi di questa polemica sia nuovo sempre tra di loro coerenti credo che dobbiamo riconoscere che così come i partiti non sono tutti uguali
E non hanno tutti certamente le stesse responsabilità in ordine alle questioni e alle difficoltà politiche che viviamo
Così
Le linee di tendenza gli obiettivi che emergono dal società civile non sono tutti convergenti
Non c'è una società civile omogenea che si contrappone ad una società politica
Disomogenea conflittuale in crisi
Credo ad esempio che appartiene a questo processo
Di crescita di una società civile forte che contesta al sistema dei partiti che richiede un arretramento della presenza dello Stato
Anche l'assemblea della Confindustria che si è svolta al Lingotto dove si è proposto come interesse generale una programma una proposta che corrisponde correttamente ad un interesse particolare anche ad un interesse dinamico soprattutto in questo momento ma che non credo sia facile considerare come interesse generale della nostra società ma faccio questo esempio
Perché il più recente il più evidente ma non l'unico di opinioni diverse e contrapposte che esistono nella società civile
Ma in sostanza a me pare che queste due linee di tendenza oggi confliggono
Quel disagio ricordato prima nella introduzione di oggi ha messo in evidenza nella relazione di Bosio a mio parere deriva da questo fatto che lo spazzino e est occupato da due spinte che tendono
A a riservare se lo e che quindi entrano inevitabilmente in contrasto
Ecco a me pare che il problema della riforma della politica
E il problema che ha questo è naturalmente collega non sono cioè per me due questioni diverse
Ma l'una questione porta a discutere dell'altra
E in qualche modo presuppone l'altra
Hanno senso
Rispetto a questo a grande conflitto che si appena
E il nodo che ci deve sciogliere la contraddizione che le ACLI anche in questo convegno si propongono esplicitamente di affrontare e di in qualche modo per un aspetto particolare di sciogliere
è quello che emerge rispetto da un lato al esigenza di rafforzare
La partecipazioni alle scelte politiche
La diffusione dei poteri nella società
La importanza delle assemblee
è un problema che
Questo convegno ripropone in un certo modo una Certottica
Ma che è stato dominante dalla metà degli anni Sessanta fino alla metà degli anni Settanta
E i colleghi parlamentare ricorderanno come anche nel dibattito sulle grandi riforme
La corrente prevalente allora era quella del potere alle assemblee del potere al Parlamento
E l'altra tendenza è quella al evidenziare il momento delle decisioni
Delle responsabilità dell'esecutivo del Governo della società
Ed è la tendenza che invece è diventata egemone attorno alla quale di fatto ruota oggi il dibattito sulle riforme grandi o piccole che siano
Come e conciliare queste due tendenze che solo due esigenze
E credo sia il nodo vero che deve sciogliere qualunque discorso sulle riforme istituzionale e penso che non si scioglie questo nodo
Semplicemente dicendo come molte volte diciamo
Non ci vuole meno democrazia ma più democrazia siamo d'accordo credo su questo tutti
Qualunque dibattito che tra partiti democratici i partiti che hanno concorso a costituire questa Costituzione si svolge nel segno di uscire dalla crisi con un rafforzamento della democrazia quindi
Compiute mo'Croazia
Ma resta dopo questa formazione aperto in sostanza il problema
E allora a me pare che in questa cornice all'interno di questo schema di ragionamento che ho svolto in modo molto sintetico e quindi con qualche approssimazione
E c'è certamente e uno spazio molto preciso di grande importanza per
Il discorso sullo stato delle Autonomie o come questa mattina si è detto come anche il rapporto dice
Evidentemente considerando la parola Stato come evoca attrice di centralizzazione Repubblica delle autonomia
Questo discorso per me è
Evoca e anche Bosio lo ricordava per le ACLI
Il pensiero studiano il modo con cui da parte dei cattolici democratici sia e ci si è avvicinati al problema della politica
Attraverso non soltanto storicamente ma culturalmente la valorizzazione della società civile
Attraverso l'affermazione del pluralismo sociale ed istituzionale attraverso la contestazione dello Stato accentratore e non soltanto accentrati dovettero
E in questi giorni abbiamo sentito ripetere questa formula anche dal presidente della Repubblica quindi non è certamente una formula che sia diventata obsoleta resta rilevante di grande importanza
Io vorrei dire per che e credo che questo punto di chiarezza sia in ogni caso
Nel mio ragionamento necessario
Perché
Le istituzioni locali a partire dai Comuni
Sono istituzioni
Cioè
La Repubblica
Che si organizza organizza la sua vita politica
Anche attraverso le istituzioni gli enti locali e quindi è un momento istituzionale
Anche se al momento istituzionale che ha una sua qualità
Che diventa poi qualità costituzionale
Nel senso che mi pare qui vero ciò che nel rapporto si dice
Tende
A confondersi più di ogni altro livello istituzionale con la società civile
Sia per i problemi che affronta sia per il rapporto più diretto che a questo livello c'è tra il momento politico
E i partiti non sono una
Uno strumento solo di partecipazione alla politica nazionale sono certamente anche uno strumento di partecipazione alla politica locale alle scelte locali alla vita amministrativa e la società civile
Quindi sono le istituzioni più diretta mentre quotidianamente per problemi concreti impegnate in questo dialogo continuo
Con la società civile da parte delle istituzione
A me pare che
Questa è una questione che proprio per la stessa
Continue vitalità della società
Per la importanza di quelli che un comune amico ha chiamato qualche anno non solo i mondi vitali
Non è mai una questione definita una volta per tutte sottoposta a dei mutamenti ma recupero qui una considerazione fatta prima e ben evidenziata nel rapporto i problemi di oggi a questo livello sono istituzionalmente diversi dai problemi di venti o trent'anni orsono perché anche le competenze degli enti locali solo cresciuto e cioè quell'allargamento generale della presenza politica nella società
La quale primo mi sono riferito non riguarda soltanto la presenza nell'economia non riguarda soltanto il potere del Governo centrale ma ormai riguarda anche le competenze degli enti locali e quindi i problemi di questo rapporto sono oggi
Il più rilevanti di quanto non lo fossero in passato
Allora è qui che si ricolloca al discorso sulle riforme che riguardano gli enti locali
Che è vero nella Commissione Bozzi non sono state considerate per quanto io so per una decisione vorrei dire quasi preliminare della commissione perché essendo questo problema già all'ordine del giorno del Senato
Si riteneva che in quella sede il confronto tra i partiti
Se potesse più rapidamente procedere e dobbiamo constatare che invece siamo stati posti di fronte ad una situazione di stallo molto molto preoccupante
E anche che però alcuni problemi che sono affrontati in questo convegno che riguardano
I governi in questo caso i governi locali
Che riguardano il rapporto con l'elettorato
In questo caso non solo la trasparenza delle posizioni nel momento della scelta elettorale ma al limite anche le riforme del sistema elettorale sono poi state recuperate come questioni sulle quali forse il più utile possibile procedere sul terreno della riforma dopo che si erano chiusi i lavori della commissione Bozzi
Nel dibattito tra i partiti politici bene io credo che le indicazioni date in questo senso siano indicazioni sulle quali si può concordare anche se vorrei dire agli amici delle ACLI che quando si pone il problema dell'elezione diretta del segretario
Del sindaco da parte del salite Mario i problemi sono dello stesso genere perfetto e si pensava
Delle dei sindaci da parte da parte degli elettori e lo si pone per i comuni minori lo si pone laddove questo
Meccanismo elettorale non affronta le questioni politiche perché lo si pone per i Comuni col sistema maggioritario dove
Evidentemente è più facile a risolvere il problema della concentrazione politica che sostiene poi il sindaco per l'arco del suo mandato
Quindi il problema come dire politico istituzionale mettere d'accordo i partiti su questa questione è il problema che si porrà e si pone soprattutto a livelli superiori
Con quei rischi che il mio lapsus freudiano evidenziato perché ogni elezione diretta
E
Lo sanno tutti gli amici che hanno fatto qualche riflessione su questo problema lo dice la stessa relazione dove parla dei diretti collaboratori del sindaco non più condizionati dai partiti e dal gioco tra i partiti
Pone in alternativa perché anche le tendenze che emergono come conseguenza delle norme non vanno dimenticate spinte di tipo oligarchico contro le quali invece il rapporto di Bosio
Esplicitamente si pronuncia ma non è facile fare una scelta senza mettere in conto i rischi che ne conseguono
Vorrei però aggiungere che anche con dei Comuni con sistema maggioritario se ci si limita all'elezione diretta del sindaco e non si regola diversamente i rapporti con la Giunta e con il consiglio comunale
Gli architetti di stabilità e di efficienza che si ottengono sono nettamente inferiori a quelli che a livello giornalistico si promettono agli elettori quindi in ogni caso anche a quel livello altre questioni di ordinamento vanno affrontate per valorizzare questo
Così come sono d'accordo sulla sollecitazione a cogliere il momento elettorale per rendere più trasparente
La posizione dei partiti ed è stata questa la posizione assunta anche nelle ultime competizioni elettorali dalla Democrazia cristiana
Anche qui emergono difficoltà poi perché questo prefigura per la verità degli schieramenti
E non soltanto come sembra immaginare il rapporto di Bosio un superamento di logiche di schieramenti
Non è detto che questo comporti un superamento di logiche di schieramenti può invece prefigurare logiche di schieramenti nel senso di un'alternativa quindi di una democrazia compiuta di un rapporto di trasparenza anti trasformisti go ma la questione della scelta politica in ogni caso
C'è esiste e non può essere elusa
Terza osservazione e con questa concludo e mi scuso sono stato già più lungo di quanto avrei immaginato di essere non vi è dubbio che quella crescita della Società quella tendenza alla Società forte che prima ho ricordato avviene tendenzialmente attraverso oggi una logica corporativa non dobbiamo dimenticare
Cioè attraverso una organizzazione della società attorno ad interessi particolari
E spinge per questo motivo
Tendenzialmente sempre con tutti i contrasti che esistono in una società aperta democratica in grande movimento come qua e nella quale viviamo spinge ad una gerarchia degli interessi interessi forti sopra e gli interessi deboli sotto
Dico questo non ricordare qualcosa che tutti sapete che banale
Ricordare ma perché mi sembra che rispetto a questa tendenza di fondo
La posizione delle ACLI sia una posizione originale diverso
Perché
Le ACLI si propongono come un'associazione
Interessata a non ad urne interesse particolare ma una pluralità di interessi sociali diffusi sul territorio e che per questa loro caratteristica
Permettono un incontro un dialogo una collaborazione con le competenze istituzionali degli enti locali quindi siamo di fronte ad un movimento ad un'associazione che pure muovendo dalla società civile in una realtà che oggi vede la società civile organizzarsi per interessi particolari e a suo modo portatrice in questo senso è soggetto politico
Portatrice di una pluralità di interessi non non in termini contrattuali non nella logica del contrattuali ISMU ma in termini vorrei dire promozionali
E scegliendo poiché questa è una
Quegli interessi che appaiono semmai gli interessi de più deboli gli interessi socialmente meno protetti meno garantiti meno sostenuti sul terreno sociale sul terreno politico
Io credo che questo sia un atteggiamento che deve essere considerato con grande attenzione con e con spirito di collaborazione perché indubbiamente viene così sia valorizzare degli obiettivi che hanno una loro particolare rilevanza per gli uomini e qualcuno poi è stato prima ricordato nella introduzione di De Marco stamattina ma ricordato anche nel rapporto letto ieri da voci e io credo che allora queste tipo di iniziativa vada valorizzato la relazione ricorda
L'iniziativa di legge Bassanini che anch'io ho sottoscritto e che si propone di riconoscere il ruolo sociale e generalmente politico che l'associazionismo svolge e di e in questo senso e per questo obiettivo
Dare un sostegno dare un riconoscimento e un appoggio a questa Pitta
A questa attività associazionista fondamentale nella riforma della politica
E in quella riforma delle istituzioni che non può essere soltanto un dato formale e non può essere soltanto affidato
A qualche
Meccanismo alla ritocco di qualche regola del gioco ma deve stabilire un rapporto più profondo e più e più in questo senso coinvolgente con la società civile perché soltanto in questo modo è davvero una riforma di tipo democratico come credo noi tutti vogliamo grazie
Grazie al nuovo tratto il secondo intervento e quello dell'onorevole Zangheri
Forse il suo microfono portarla
Io debbo dire di condividere
L'ispirazione di fondo di questa conferenza delle ACLI
Ringrazio gli organizzatori di avermi consentito di partecipare a questo incontro che molto stimolante
Perché si basa su una preparazione sulla insistenza Alciati riflessioni di pensieri
Che vengono presentati al nostro al nostro esame al nostro confronto critico
Condivido l'ispirazione di fondo che ha un'ispirazione di mi pare di capire
Valorizzazione
Dei poteri diffusi e della diffusione dei poteri
Di valorizzazione della partecipazione popolare
Al governo locale
Di
Superamento del malessere del disagio diceva ora Bodrato che esista indubbiamente fra i cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche e delle istituzioni dello stato sociale ed anche delle istituzioni
L'OCCAR
Un disagio un malessere che derivano
E in parte sicuramente dall'inefficienza delle prestazioni dei servizi
Ancora non si sono risolti i problemi elementari in molte regioni italiane della vita del cittadino nel rapporto con la pubblica amministrazione
Ma derivano forse anche e di più dalla estraneità in cui il cittadino si trova rispetto al modo di decidere di gestire
Le istituzioni pubbliche ed istituzioni sociali che hanno appunto tanta rilevanza in questa fase di evoluzione della nostra vita
Nella nostra vita nazionale
Ora io mi chiedo
Se la via indicata
Per superare questa difficoltà questa crisi è quella giusta
E mi chiedo ancora prima se lo stato delle autonomie locali e la condizione delle autonomie locali oggi consente effettivi sostanziali sviluppi in una direzione
Partecipativa
E di diffusione del potere
Ho visto nella relazione di Bosio che una parte ampia è dedicata alla questione della riforma della mancata riforma delle autonomie locali della finanza locale e questo mi pare che sia un punto un punto su cui non possiamo sorvolare non possiamo parlare di diffondere un potere che non c'è
Oltre di diffondere un potere che sprecare io viene esercitata in una maniera affannosa come tutti gli amministratori che sono tutti presenti sanno
Quando riusciranno i nostri comuni le nostre Province a chiudere il bilancio preventivo ottantasei probabilmente in maggio e giugno
Che potere e quello che non può disporre
In realtà di un bilancio se non a metà anno
E la prima metà dell'anno come ci si è regolati
In base appunto a quale precarietà anche a quale rischio diciamolo gli amministratori locali si sono potuti muovere nella prima metà di quest'anno e non è la prima volta che succede che i bilanci non sono possibili da adottare perché la legislazione nazionale impedisce e ritardata è confusa e non so come finirà ma non vorrei entrare in questo argomento molto dibattuto
L'applicazione della Tarasco altra volta era l'applicazione dell'asso Coffa e in generale si tratta di una legislazione diciamolo pure noi che facciamo parte dei corpi legislativi legislazione
Di cui si debba molto dubitare circa la sua effettiva coerenza
Applicabilità persino persino al limite
Comprensibilità
Una legislazione che continuamente contraddetta poi dal fatto che esiste un altra legislazione quella nazionale talora quella regionale la quale interviene direttamente verticalmente
Nella condizione delle Autonomie locali togliendo di nuovo autonomia restringendo di nuovo gli spazi di Scelta perché sono legge vincolate
Sono leggi ad hoc sono leciti teen dicono di fare certe cose ma non ti consentono di fare altre cose di qui appunto lo stato di fanno in cui
Si trovano il potere il potere
Locali e questa è un diciamo è un primo ostacolo è un primo freno
Col quale dobbiamo fare i conti
A un fabbro istituzionale esiste
Non faremo politico anche è stato accennato nel vostro documento preparatorio
E io non credo di dire niente di indiscreto se ricordo che centinaia e migliaia di comuni sono stati assoggettati ad una formula politica centrale
Il pentapartito è stato esteso
Dal centro alla periferia
Come una specie di stampo che ha indubbiamente limitato le scelte locali non dico che le scelte locali dovessero essere tutte quelle che io personalmente avrei potuto desiderare no non dico queste non dico questo
Che dire un da dare una risposta di parte ad una tendenza di parte no dico che è localmente bisognerebbe potere immaginare soluzioni più varie più diversificate più ricche più corrispondenti alla realtà sociale e culturale politiche
Al di fuori dei vincoli dei vincoli troppo troppo ristretti troppo cogenti di una a indicazione
Di carattere
Di carattere
Centrale certo credo sia il modo più vecchio di fare politica
Questo di togliere autonomia di scelta
Di programmi di alleanze
Al ai poteri ai poteri locali di quale autonomia si può parlare dunque in queste condizioni in queste condizioni istituzionali e in queste condizioni politiche voi vedete che io desidero partecipare questo dibattito con la franchezza che e dovuta alla vostra
Cortese cortesia e alla l'apertura
Dell'IRI di coloro che partecipano ad apertura intellettuale e politica di coloro che partecipano e proprio per questo mi spingo sino a fare un'obiezione
Alla elezione diretta del sindaco
Tema che tornato vedo alla vostra
Attenzione
Ma io ancora una volta mi chiedo non è necessario ancor prima di stabilire come sarà eletto il sindaco ristabilire che cosa può fare un sembra che cosa può fare un consiglio comunale quali sono i limiti di autonomia
Del potere del sindaco della Giunta del Consiglio comunale quali effettivi poteri
Il sindaco ha o non invece questi poteri sono già fortemente limitati appunto da una legislazione centrale regionale molto penetrante
Che vi sia già al sindaco quello che deve fare
I si lasciano spazi di gestione personale
Andava più spesso meno spesso alle assemblee pubbliche parteciperà più o meno spesso alla vita cittadina sarà un sindaco più simpatico e più popolare o meno ma nella sostanza è già un sindaco che alle briglie perché le leggi sono fatti in maniera in maniera di mettere nelle mai una parte questo io
Ho una vecchia insomma una l'obiezione all'idea della l'elezione diretta del sindaco che quella
Che tutto viene di nuovo come dire personalizzato e viene sottratto spazio alle assemblee
All'assemblea di qualunque grado
E infine viene sottratto spazio alla partecipazione
La circoscrizione il quartiere
Il centro sociale inaugura vilmente Autogestito sottoposta ad un controllo sociale
Non vengono diminuiti nella loro importanza dal fatto che il sindaco viene diretto viene eletto direttamente si sceglie i collaboratori e quindi diventa un po'un deus ex machina della situazione
Della situazione locale mi pare ecco non vorrei dire una cosa non completamente esattamente pare che elezione diretta del Sindarin qualche moto contraddica l'ispirazione di fondo della vostra conferenza la quale una conferenza che spinge alla diffusione dei poteri
E non alla concentrazione personale
Dei poteri che spinge alla decentramento alla alla sempre maggiore apertura alla alla partecipazione
E da questo punto di vista io credo che si debba dare particolare rilievo invece a quello che voi dite il controllo sociale
La possibilità da parte dei cittadini di gestire direttamente in varie forme associative cooperative informe da inventare in forme che non debbano essere rigide
Appunto appresso l'ispirazione non rigida del dei vostri lavori un'ispirazione che tende a valorizzare gli aspetti della società civile che entrano nelle istituzioni
A me pare che concerto come dire una certa personalizzazione nella figura del sindaco potrebbe scoraggiare
Questo lavoro in profondità questo lavoro di base che mi pare tanto importante per rigenerare le nostre per rigenerare le nostre le nostre istituzioni nostri deduzioni
Non hanno soltanto principalmente bisogno
Dei numeri per decidere
Io credo che abbiano principalmente il bisogno di una rigenerazione popolare di una rigenerazione sociale le stesse istituzioni dello Stato sociale che oggi sono discusse che oggi sono in crisi la sanità presente
E qui c'è bisogno di ritto uffa istituzioni dalla sanità in mezzo alla gente e di dare alla gente alla maggiore possibilità di un controllo di un controllo del modo come viene tutelata la salute del modo come vengono viene utilizzata
Ha speso
La spesa pubblica pubblico-privato che poi sia diciamo l'istituto a cui ci si rivolge
E chi si rivolge a istituti privati molto più largamente a a servizi privati molto più largamente di quanto si dico si creda io
Proprio nei giorni scorsi ho avuto sott'occhio dei dati abbastanza impressionanti e secondo cui
Nel nostro Paese le strutture sanitarie ambulatori poliambulatori presìdi istituti di cura dei ospita sono pubblici otto mila quattrocentonovantatré e privati otto mila centosettantanove quindi un passaggio al privato non è una cosa ancora al di là delle nostre del nostro orizzonte esiste largamente metta metà quasi metà del delle strutture sanitarie sono private
Gli accertamenti diagnostici sono per il sessanta per cento private
A Roma ma anche in Sicilia in Campania in Calabria
Le convenzioni esterne per gli esami specialistici vanno dall'ottanta al novanta per cento
E allora qui non si tratta di passare al privato qui si tratta di vedere come funzionano il pubblico il privato si tratta di sottoporre a controllo sociale le prestazioni dell'uno e dell'altro e quindi si tratta di dar vita a quella partecipazione popolare nelle forme che la fantasia
Nostra può creare la fantasia popolare può creare in maniera che nel pubblico e nel privato possono essere sottratti ad un esame serio severo
Di qualità
Finanziario
Come necessario di fronte ad una spesa così grande come quello della sanità e il discorso potrebbe valere per altre per altre specie io termino qua riservandomi eventualmente di intervenire in un secondo giro
Di discussione vedico vedo che ho presentato piuttosto delle obiezioni
Ma mi pare che così il dibattito possa essere più vivo e possa fare uscire meglio
Più nettamente più sinceramente i termini delle questioni
Grazie a Zhang e per questo suo primo intervento è ora la parola il senatore Covatta della direzione del Psi
Ma presenterò anch'io qualche obiezione
Perché mi sembra che
Se noi
Adottiamo come categoria
Interpretativa della
Crisi istituzionale in cui ci troviamo
Quella della contraddizione fra Stato e società civile
Diciamo tutto e niente
Cioè adottiamo a questo stadio della crisi
Una categoria interpretativa povera
Il problema è
Che
Questa contraddizione questa attenzione questa dialettica
Fra Stato e società civile
Che è una dialettica fisiologica di tutte le democrazie
Oggi diventa patologica
Perché si intreccia e si identifica
Con la crisi dello stato sociale
E cioè con la crisi
Di quella forma di compromesso che per circa cent'anni
A governato la tensione fra società civile è stato
E allora
Il problema mi sembra quello di andare oltre
La verifica
Di una dialettica esistente
Fra Stato e società civile e approfondire il merito della crisi dello stato sociale
Ci sono due scuole di pensiero
Secondo alcuni i più
La crisi dello stato sociale è un problema
Di crisi fiscale
Di carenza di risorse
Mi pare che la democrazia cristiana
In questi giorni adesso proprio stia discutendo a Bologna
Di un convegno internazionale di questo tema e giusto ieri Andreatta leggo dai giornali
Data questa interpretazione della crisi dello stato sociale
Andando avanti così metta del Bilancio
Pubblico
La mia opinione è diverso la mia opinione è che la crisi dello stato sociale è una crisi di natura istituzionale
E che dipende
Dal mutamento
Della qualità dello scambio sociale
Attraverso il quale si è realizzato il compromesso socialdemocratico
La società civile
Della fine del secolo
E una società civile molto più esigente
Che esprime una domanda molto più sofisticata e qualificata
Di quella che veniva espressa all'inizio del secolo
Chiede Allo stato risposte qualitative e non quantitative o non solo quantitative
Non chiede più sanità
Più medicinali più
Aree di assistenza ma chiede un'assistenza sanitaria
Diverso è più complessa e più qualificata vuole
Che sia garantito non solo il diritto alla
Sopravvivenza fisica corporea
Per esempio ma il diritto all'igiene mentale
E mentre è relativamente facile
Rispondere a chi essendosi rotto una gamba ne ha bisogno di ingessare la e un po'più complesso rispondere a Chia non dico dei disturbi psichici gravi ma dei disagi
Psicologici
Lo stesso vale per tutte le altre forme di prestazione dello stato sociale e non chiede più solo più ore di scuola più ore più anni di istruzione ma chiede un'istruzione più qualificate diverso eccetera
Per altro verso come ricordava Bodrato
L'ampliamento della sfera dell'intervento pubblico
Ci rende a sua volta più complicato l'itinerario della decisione pubblica della risposta sta attento
Perché
La volontà politica
Che da l'importo di questa risposta poi deve svilupparsi
Deve svolgersi attraverso una complessa macchina burocratica
Con le sue contraddizioni con i suoi conflitti
E quindi il compromesso
Fra Stato e società civile
Che le grandi socialdemocrazie avevano e hanno realizzato e oggi in crisi proprio perché era un compromesso povero rispetto
Alla ricchezza di domande di questa società
E rispetto alla complessità di questo Stato nel dare risposte
C'è una complicazione in più
Che si è rotto anche il circuito virtuoso
Che collegava riformismo e consenso
Viviamo nella società dei due terzi come si dice
E cioè in una società in cui una maggioranza
Della popolazione garantita
Sta bene relativamente
Non ha interesse
A radicali e neanche a meno radicali trasformazione
E dove peraltro un terzo della società comunque una minoranza cospicua della società sta sempre peggio sempre più ai margini
Le riforme che potrebbero modificare questo equilibrio
Non possono contare automaticamente sul consenso dei due terzi
Anche perché
Non si tratta più di riforme che chiedono solo più intervento statale ma tutte chiedono contemporaneamente corresponsabilizzazione della società civile io faccio sempre un esempio che mi sembra
Il più calzante
La centottanta
La riforma del servizio psichiatrico
Una riforma sicuramente
Culturalmente motivata
Socialmente motivata moralmente
Apprezzabile
Un modello di nuovo riformismo proprio perché accentuava il carattere culturale
Dello scambio sociale in alternativa al carattere quantitativo economicistico del dello scambio socialdemocratico
Che sostanzialmente fallita non solo per incapacità dello Stato di attrezzarsi
A un intervento diverso da quello burocratico
Tradizionale
Anche per indisponibilità
Della società civile a farsi carico della sua parte
Di realizzazione di attuazione della riforma
Ecco allora questo è un primo scenario di crisi
La tensione fra Stato e società civile oggi si complica
Perché la natura di questa tensione la natura dello scambio non è più solo
Economica ma è culturale valoriale
Si dovrebbe realizzare uno scambio di valori
Fra società e Stato
E ovviamente regolare lo scambio dei valori più complicato
Che regolare lo scambio economico
Primo
Ancora più complicato
Se si considera che tutto questo avviene
Nella società dell'informazione come ricordava prima del mattino
E cioè in una società
In cui
La stessa
Produzione di ricchezza
Passa sempre più attraverso la produzione di beni immateriali
La trasmissione di saperi
La realizzazione di mezzi di comunicazione
Che non attraverso
La
Produzione di beni materiali beni fisici
Governare
Il sistema dell'informazione sembra che sia piuttosto complicato come dimostrano anche
Vicende in corso Cina
Che
L'amico Bodrato conoscere almeno quanto me
Non bastano purtroppo le formule per governare il sistema dell'informazione anche se che si tratta di formule nobilitate
Da nomi illustri
Ed è complicato
Anche perché
Il ceto politico fa fatica
A ricontrattualizzare si rispetto a questa realtà no cosa voglio dire
Probabilmente il novanta per cento dei miei colleghi
Pensa ancora che il problema del rapporto fra politica e sistema dell'informazione sia quello di re garantire un controllo
Delle parti politiche sul sistema dell'informazione
Mentre la verità è opposta non sono più di partiti che occupano
La RAI
Per esempio
Ma in qualche caso sembra che sia la RAI ad occupare i partiti
E se questa può sembrare una battuta polemica contingente
Lo stesso ragionamento vale
Per tutto il sistema anche perché poi i partiti il loro problema altro non sono
Che agenzie di comunicazione che agenzia d'informazione più povere
Dal punto di vista
Dei denari ma anche dal punto di vista dei mezzi tecnologici
Delle altre agenzie d'informazione
E quindi una diffusione dei Poteri c'è già ma ce n'era Aniasi
Ma diffusione una complicazione dei Poteri
E davanti ai nostri occhi
E non sempre il potere politico e in grado o per carenze culturali o anche proprio per carenza strumentali per mancanza di mezzi
Gli strumenti
Di garantire
Il governo di questo sistema complesso
Questo diciamo che è un mutamento quello che ho descritto finora un mutamento fisiologico
Del
Sistemi
Saremmo contro la storia a sé
Punto c lamentarsi mo'del fatto che oggi la gente vuole servizi qualitativamente più ricchi oppure se ci lamentarsi mo'del fatto che oggi il sistema sociale dominato dal sistema dell'informazione
A questa crisi fisiologica però in Italia se ne aggiunge una patologica
Non lo so negli altri paesi come va a finire per la verità e quindi non è che voglio accentuare una peculiarità negativa del nostro Paese
Osservo però
Che in Italia non solo oggi è in crisi
Il sistema degli scambi sociali
Dello scambio fra Stato e società civile
Ma è in crisi
Il sistema dei rapporti politici dei rapporti fra i Poteri
Non fra i partiti soltanto
Cioè noi stiamo vivendo la crisi della costituzione materiale
Su cui il Paese si è retto per quarant'anni
E anche rispetto a questo
I sembra che una categoria interpretativa che si limiti
A denunciare la tensione fra assemblee elettive
E esecutivi
Sia una categoria poco il problema non è questo
O non è soltanto questo
Il problema è quello del rapporto fra le istituzioni della democrazia politica
E l'insieme dei Poteri
Statuali e sociali
Che
Compongono il sistema politico
A me sembra evidente
Che negli ultimi cinque sei anni
Si sono determinati i conflitti fra poteri
Il più evidente mi pare che sia quello fra potere politico e potere giudiziario che è stato evidenziato con grande forza dal Presidente della Repubblica ultimamente
Ci sono conflitti fra gli stessi
Poteri
Regionali
Comunali e provinciali
Cioè sempre latente un conflitto
Sui poteri e sulle autonomie nella gestione della politica monetaria
Ma quello che e più caratteristico è che accanto a questa
Crisi di rapporti fra i poteri dello Stato
Si segnala anche una crisi di egemonie
La vicenda quattordici febbraio referendum
Non da una un giudizio di valore
Descrivo
A indubbiamente
Messo in luce
La caduta di un'egemonia sul mondo del lavoro
Il convegno del Lingotto può essere interpretato in tanti modi anche nel modo in cui l'ha interpretato Bodrato
A me ha incuriosito soprattutto una cosa
Che denunciava la crisi di egemonia della grande impresa
Nei confronti
Del capitalismo diffuso
Era un tentativo della grande impresa
Di rifarsi egemone rispetto allo stesso mondo capitalistico italiano
Ora da tutta da tutto questo scenario di crisi uno dice va be'allora andiamo a casa non ne parliamo più ma io credo invece che emergano alcune spinte positive
Perché
E vado verso la conclusione
Perché questa nostra costituzione materiale e
E ora e in larga parte
La struttura portante di una democrazia oligarchica
Di una democrazia fondata
Non a caso attraverso il CLN
Cioè dalla convenzione fra i partiti
Di una democrazia in cui ha sempre prevalso il momento della mediazione sul momento della decisione
Di una democrazia in cui
La
Per conseguenza la partiti d'azione delle istituzioni
A realizzato un circuito oligarchico
Di controllo
Dei Poteri
Ci sono salotti
Roma Ernie o terrazze romane a seconda della stagione
Dove in una sola sera
I Poteri
Si riuniscono all'altro giorno c'era decennale
Di un giornale formato tabloid
E va be'in quella sala Grand Hotel c'erano quattrocento persone
Ma quelle quattrocento persone messe insieme facevano due terzi del sistema di potere in Italia
L'altro terzo stava a Palazzo Chigi
Dietro dietro i nidi di mitragliatrici
Scariche scale
E allora
Il fatto che si è andata in crisi questa costituzione materiale è uno dei segni di questa crisi e anche il fatto che da
Cinque anni a questa parte ormai
Il Presidente del Consiglio non è espresso dal partito di maggioranza è un segno della crisi della costituzione materiale
Il fatto che si è andata in crisi questo modello
Può anche determinare spinte positive
A me sembra per esempio
Che un momento positivo di superamento della crisi della costituzione materiale si sia verificato questo ottobre
Quando al di là della vicenda specifica
Achille lauro Sigonella eccetera
Si sono confrontate due logiche una logica rigorosamente istituzionale
Che Repubblica e cooperare integralmente
Il rapporto funzionale che deve esistere fra istituzioni e bisogni effettivi della nazione
è una logica partitocratica
La crisi aperta in nome della collegialità perché prima di decidere se bisognava salvare o no quei signori bisogna riunire il vertice dei segretari di partito
La
Soluzione della crisi
Per Vika cemento e perseguita fuori dal Parlamento
Il voler far prevalere
La logica
Della mediazione spartitoria
Rispetto appunto alla logica della decisione
Nelle sedi legittime
E lì sono venute a confronto due
Alternative molto più radicali di quelle che non siano le alternative di schieramento due alternative istituzione
Quella che io
Ho definito
Allora Dorotea
Dove il doroteismo è una categoria dello spirito ovviamente non una corrente
Di un partito
E quella istituzionale
Tenendo conto che il doroteismo ha avuto un grande merito nel corso di questi quarant'anni che è stato quello di essere una forma politica attraverso cui questa Repubblica si è governata e si è governata tutto sommato senza eccidi proletari stragi sì stragi purtroppo vi sono state non sono imputabili
A questo non so senza grandissimi traumi
Oggi si tratta di stabilire se basta quel modello
Politico se invece bisogna adottarne un altro
Dove il problema non è se conta di più l'esecutivo se conta di più il Parlamento dove il problema è che esecutivo e Parlamento con rapporti corretti tra loro
Contino
Rispetto al paese cioè decidano sulle cose sulle quali possono decidere oppure si limitino ad essere
Stanza di compensazione
Dei bisogni e delle spinte corporative che salgono dal paese queste sono le due alternative
Che riguardano tanto l'esecutivo
Quanto al Parlamento il resto e tecnica
Che ci siano problemi di tecnica legislativa ci saranno ma è secondario il problema principale mi pare che sia
L'alternativa fra un circuito istituzionale forte
Parla assemblee ripeto ed esecutivi oppure un circuito istituzionale debole
Che assorbe le spinte del corpo sociale le media le frantuma in qualche modo le omogeneizzata
E poi andare a mangiare ai neonati come appunto si fa con il omogeneizzata
Un'ultima parola
Per quello che riguarda
Le Autonomie
E anche qui
Io non credo che noi possiamo adottare come categoria interpretativa quella secondo cui piccolo è bello
Si cresce
Abbiamo quindici anni
Di regionalismo
Da cui trarre un bilancio prese
è un bilancio positivo
Gli amministratori comunali per esempio
Hanno avvertito nel rapporto con l'intera regione
Un grado di burocratismo diverso da quello che sia nel rapporto con lo Stato
Le regioni sono state quello che dice la legge cioè enti di programmazione
L'anno scorso però siamo andati a votare
Sulle regioni
E dopo quindici anni di regionalismo vigliacco se uno
Abbia fatto la campagna elettorale su questo
Abbiamo parlato del costo del lavoro della
Di Comiso dei non so cos'altro me
Personalmente penso
Che i Comuni oggi abbiano per esempio un ruolo che che di tutti gli enti di tutte le autonomie territoriali siano quelli che funzionano
Meglio può darsi che mi sbagli perché non sono poi un esperto del settore
Ma proprio perché rispondono di più istituzionalmente a quelli che sono i bisogni primari immediate
Appena
Il problema si complessivo ficca si sale di grado
C'è esigenza di una ridefinizione istituzionale da questo punto di vista l'auspicio non può che essere che
Il Senato si sbrighi a varare questa legge nuova sulle autonomie il fatto che la discussione sulle Autonomie locali non sia entrata a far parte del pacchetto la commissione Bozzi e non mi sembra un gran guaio perché vista la fine che hanno fatto le cose che invece sono entrate a far parte del pacchetto alla commissione Bozzi insomma
Non mi sembra decisivo ecco essere passati attraverso il filtro della commissione Bozzi
Ma c'è un altro problema
Che è quello della rappresentanza non tanto dei Poteri di Fusina dei diritti diffuse
E dei bisogni diffuso
Cioè della rappresentanza di quella domanda sociale più complessa più sofisticata più esigente più intrisa di valori o di bisogni radicali
E che nella società
In cui fortunatamente vi diamo
Diventa necessariamente il terzo polo della dialetti
Perché esprime accanto a quelli che sono bisogni economici Pisoni corporativi bisogni quantitativi
I bisogni qualitativi della Società che
Non sono più
Riconducibili
In una dimensione economica e quantitative se mai lo sono stati
E allora
Amici delle ACLI
Se non ci fossero le ACLI toccherebbe inventarla
Anche se personalmente
Non credo di per essere ospite indiscreto
Se lo dico
Magari toccherebbe inventarla è davvero nel senso che una presenza più consapevole
E più incisiva su questi terreni non farebbe un soldo di danno
Se quindi questa vostra Assemblea
E la premessa
Di una ripresa di iniziativa
Su questo terreni di una ripresa di un avvio di Nietzsche
Terreno non si risolve con le liste vero divo con le liste di qualche altro colore
Ma che si risolve con un lavoro quotidiano nella società civile di animazione e di rappresentanza
I questi bisogni di questi diritti diffuse
Beh se l'avvio di questa
Nuova fase di questa seconda o terza
Giovinezza delle CRI
L'augurio di buon lavoro e ancora più sincero interesse
Pensiamo Covatta e con l'ultimo intervento e quello di di Mauro Zani il presidente della provincia di Bologna poi apriremo il dibattito
Ma io
Ritengo che il tema in discussione questa mattina in realtà sia vastissimo
Può essere affrontato come abbiamo già sentito da diversi ottica da diversi angoli visuali
Io
Penso di fare una scelta almeno iniziare in questo primo intervento
Tesa a seguire alla traccia di discussione
Del il documento delle ACLI che ho letto a differenza del rapporto no introduttivo che non ho ancora potuto reggere
Perché mi sembra una traccia di discussione interessante a patto che naturalmente in questa traccia di discussione non venga ad essere sfocato il rapporto tra stato centrale e delle Autonomie
Cioè i temi che qui ha posto poc'anzi Renato Zangheri
E ha fatto anche di non evitare una discussione sullo Stato sociale sulla sua riforma cioè il gruppo dei problemi che questa proposta
Mi pare anche dall'onorevole Cola
Naturalmente nella traccia di discussione il documento delle ACLI si ha la sensazione che ritornino a porsi con una certa frequenza questioni come quella del rapporto Stato e società civile
Che sembrano non trovare nel tempo che abbiamo alle spalle a risposte univoche un soddisfacente
Quale interpretazione più corretta a dare rispetto all'antico dilemma sta rapporto Stato società civile quale la giusta delimitazione dei rispettivi campi d'azione
Non è una novità ripeto ma non per questo secondo me meno interessante e decisiva soprattutto parlando di diffusione dei poteri locali non tutte le novità d'altra parte ci devono credo come amministratori affascinare alcune novità ad esempio introdotte dal reintrodotte recentemente dal decreto ripresentato sulla finanza locale sono novità certamente ma non per questo positive io ritengo d'altra parte anche noto perché la questione è stato Società Civile si ripropone oggi di nuovo con questa grande forza e cioè i temi ormai convenzionali della complessità sociale dell'aumento anche della complessità politico istituzionale della diffusione di poteri centrali e per certi aspetti sotterranei
Di cui qui si è fatto riferimento
Forse meno nota invece è la particolare posizione degli amministratori
Di coloro cioè che operano in un certo senso nella zona di confine tra società e Stato
La comunità locale infatti secondo me il luogo di maggiore visibilità di questo confine
In un certo senso l'articolazione decentrata dello Stato costituisse pur nella sua relativa autonomia anche se sempre più molto relativa autonomia
Una sorta di terminali esazione dei punti di contatto con una società reale
E quindi guardando al presente dovendolo fare necessariamente con gli occhi dell'amministratore locale
Si può dire che lavorare proprio su questo confine non è una cosa facile e certo come voi tutti sapete è per lo meno una cosa stressante
Ed è così perché il confine sempre più mobile secondo me è continuamente spostato in ridefinito
E ciò per la ragione che il patto
Tra Stato e società civile si potrebbe dire il patto costituzionale il patto messo in forma dalla Costituzione tra Stato e società
Si vede sempre di più il passo ad una sorta di quotidiana contrattazione orridi contrattazione di questo confine
Diviene appunto uno scambio
Quel patto
Che solo una situazione eccezionale dovrebbe temporaneamente sospendere sia in realtà venuto in questi anni
Proprio nei modi di governare sempre più logorando
Lo stato sempre più funzionalmente alle proprie necessità interviene su quel patto lo pone in discussione lo logora
E questo le proprie necessità funzionali si può fare un esempio molto chiaro sono per esempio quello della fabbricazione della legge finanziaria annuale
Per cui in realtà si vive ormai in una sorta di stato di eccezione ordinario i decreti legge sono un fatto ordinario i voti di fiducia sulla legge finanziaria sono ormai un fatto ordinario
è in questo quadro che quel confine nelle comunità locali tra Stato e società civile diviene sempre più mobile
Ed è una mobilità ambigua perché è una mobilità entro la quale ha rischiano di passare atteggiamenti politici molto concreti ad esempio quelli che si uniformano allo slogan più mercato e meno Stato
Che possono essere dico possono essere non necessariamente lo sono ma possono essere l'esatto opposto
Di una presa in carico da parte delle istituzioni e della politica della vivacità sociale della complessità della partecipazione o se si vuole della stessa qualità della domanda sociale
è la metafora dell'uva acerba che si impone in sostanza dato che lo Stato non può più erogare determinate e fondamentali prestazioni esso ossia ritrae e diventa compito della società supplire a questa mancanza
Il confine tra i due campi cessa di essere una questione di contrasto tra grandi visioni del mondo
E diviene invece appunto una sorta di quotidiano free aggiustamento
Ecco perché non è facile vivere in quella zona di confine
Il problema se se si pone in questi termini la questioni non diventa più allora quello che voi invece avete trattato in questo convegno della riforma della politica o della riforma delle istituzioni il problema diventa un altro
Il problema rischia di diventare
Un atteggiamento volto a incentivare in qualche modo a seguire anche taluni elementi di frantumazione di corporativismo signore della società
Attraverso un governo debole
Un governo che da una minore visibilità parlo di governo in senso complessivo centrale e locale una minore visibilità e controllo e possibilità di verifica anche in retroazione alle proprie iniziative
E allora ecco perché secondo me bisognerebbe invece a rinnovare
E mantenere fermo il patto
Sulla base della ricerca di sistemi di un sistema di valori di riferimento e di obiettivi sociali come quelli che poi in fondo nel nella traccia di documento io visto sta agli atti abbastanza nitidamente la pace il lavoro la democrazia
Contro una diffusione di poteri che non è quella di cui noi parliamo ma è una diffusione di poteri che stanno altrove appunto come qui è stato detto in certi salotti incerte per Terrassa
Possono poteri anche a volte spesso occulti e persino criminali come sappiamo la vicenda del nostro Paese questo
E allora mantenere fermo quel patto in nome di un presupposto e dico questo mi sembra se non ho timore ad usare questa parola
Perché tale presupposto
Tale presupposto per la cultura
Posta sociale cristiana corrisponde in sostanza al bene comune
E questo è un tema anche questo ricorrente la traccia discussioni io lo chiamo interesse generale è comunque per tutti l'utopico limite cui tendere continuamente nel rinnovamento della politica
Ma al pari del bene comune l'interesse generale non è come qualcuno crede
L'insieme delle domande sociali portate dal vento
Non è cioè in altre parole è semplice specchio della società complessa come vorrebbe una visione pragmatica e subalterno oggi però molto in voga molto ricorrente
C'è una risposta per ogni domanda dice lo specchio che guarda alla società
C'è un bene suo per superiore a ciascun bene particolare un interesse non intercambiabile con la semplice somma dei diversi egoismi dice al contrario l'etica laica o confessionale che sia
Qui è un punto di discussione mi pare che ci viene sollecitato
In questa occasione in realtà oggi il presupposto etico e latente è carente sfugge il criterio che indica la priorità della decisione non è visibile
La politica assoggettata al puro sociale in realtà ne riflette i difetti ma non riesce ad esaltarne le potenzialità
In questo vuoto di patto si esercitano le funzioni come ho detto prima di una sorta di stato di eccezione ordinario subentra per usare una figura metaforica una sorta di grande ragioniere
Che con tabelle alla mano vedi legge finanziaria vedi Tasco
Detta in luogo dell'interesse generale e del bene comune
Detta informa i cittadini sul corrispettivo dei sacrifici e delle pene a loro imposte di volta in volta
E naturalmente poi informa gli amministratori
Si vede al decreto sulla finanza locale molti aspetti su quale deve essere il ruolo il loro ruolo nel sostegno
è così che questa figura del grande ragioniere colui che si traveste da presupposto etico nasconde sotto mentite spoglie la propria identità in realtà di una sorta di stato di eccezione convenzionali ordinario
E così che le grandi riforme si trasformano in imbelle osservazione dell'attacco allo stato sociale e la politica prosegue il suo normale corso senza rinnovare
Ma allora conviene chiedersi se val la pena di raschiare sgombro il campo dall'etica uso ancora una volta questa parola in ossequio alle dubbie esigenze della modernità della società laica e complesse
Perché poi questo spazio venga occupato in forze dal pragmatismo del giorno per giorno della figura appunto del grande ragioniere
Le ACLI mi sembra di capire dalla traccia del documento non lo penso
E credo che in generale tutti gli amministratori coloro che operano su quella zona di di di confine che hanno bisogno di Lezzi certe che hanno bisogno di confini stabiliti di ruoli definiti
Credo che tutti gli amministratori in sostanza non posso non possono pensare una cosa di questo genere
Allora perché quello spazio non si è occupato in quel modo è forse possibile oggi ricominciare a lavorare dal basso uso questo termine
E forse oggi è possibile cominciare a pensare a meno stato incerto ma meno Stato centrale ha più stato delle Autonomie questo forse significa la diffusione dei poteri
E cominciare dai poteri decentrati e locali a stirare patti poco pretenziosi
Con la società ma che si intenda da parte di ciascuno Puy
Di ciascuno dei contraenti mantenerli rispettarle
Sapendo e questo è un e con l'avvertimento che voglio dare che il meglio è nemico del bene come dice un vecchio adagio
Vedendo cioè il pericolo
Che quanti ripongono una fiducia sincera nella società
Corrono poi anche a rischio a volte di essere strumentalizzato
Del tipo
Avete tanta fiducia nella società
Bene era proprio quel che ci serviva
Bene grande ragioniere sempre per usare questa figura procede perché il tempo è buono per cominciare ad effettuare i tagli
I tagli nella spesa pubblica i tagli dei servizi e così
Ecco la fiducia della società deve essere aggiornata deve tradursi in un progetto
Di un'alleanza sociale e politica in concreti programmi di governo delle istituzioni
La politica va rinnovata innanzitutto con riferimento ad un sistema di valori i tale da riempire un vuoto che oggi viene pragmaticamente utilizza
E poi occorre un progetto di trasformazione della società se si indicano quegli obiettivi che voi nel documento avete indicato e poi occorrono naturalmente programmi operativi miti di leggibili
Trasparenti e durevoli per quanto riguarda le istituzioni locali
Per questo anche a mio avviso la proposta che viene avanzata dell'elezione diretta del sindaco è una proposta che mi sembra stranamente contrastare con quest'ultimo esigenze stranamente porta sta perché il tema della partecipazione sociale e in generale il tema della partecipazione democratica non può lasciare vuoto disse le Aule consiliari
è un tema che va riproposto direttamente dentro il funzionamento delle istituzioni e allora davvero una proposta di questo genere rischia a mio parere di essere contrasta
Per finire credo che solo dentro questo rinnovamento è concepito in questo modo
Della politica si pone il tema anche sorgente della riforma delle istituzioni
Ma non prima illudendosi di risolvere in questo modo il problema del rinnovamento della politica occorre appunto procedere su quel terreno mi pare che esamineremo dicesse della rigenerazione sociale più complessiva
Ma allora se è così se è così credo che si ponga un grande problema di Progetto
Di trasformazione più complessivo della politica dentro quale discutere anche operativamente per esempio è finalmente della riforma delle autonomie locali
La nostra proposta è quella di procedere in in questo modo
Di lasciare una dedicare un'ora
Al dibattito
E quindi per far entrare più roba ecco bisogna essere sintetici
Fino alle dodici e trenta
Così consentiremmo un secondo giro di ivi replica anch'esso contenuto in niente cinque sei cinque sei minuti
Abbiamo l'esigenza ecco di finire ecco come come punta massima ecco non possiamo sforare ecco per usare un termine e televisivo ecco non potevo suora oltre le ore le ore tredici
Quindi io vi pregherei ecco di fare interventi molto brevi intanto il sindaco di Milano ha fatto anche pervenire un messaggio all'Assemblea ecco di saluti e naturalmente di di scuse ecco per questi impegni di carattere istituzionale
Che non gli hanno consentito di essere qui con noi gli altri messaggi ed arrivano anche quello del segretario
Generale della mille Giorgio Benvenuto che pensava di venire anch'esso trattenuto a Roma per impegni urgenti
Io do la parola ringraziandolo
Con molto affetto per la presenza che ha dedicato in questi giorni ai nostri lavori al presidente dell'amministrazione provinciale di Palermo il dottor Mimmo di Benedetta
Alla parola
Signori
Sarò sintetico poi dietro perché è ottimista
Intanto vi prego di raccogliere il saluto della
Prodi sia regionale di paure
Forse d'acqua entriamo nel vivo
Fosse stata Nicosia attentissima
Non avremmo
Potuto far coincidere quel coincidere questi tempi
La organizzazione di questa cosa magnifica questi grandi problema in questi grandi interrogativi
Per il giorno ventotto di febbraio
Conferenza nazionale autonomia locale la diffusione dei poteri è una legge perché si è andata alla Regione Siciliana
L'altro ieri il venticinque istituisce la la Provincia regionale
Una ed entriamo nel vivo una Regione che riscopre le ragioni lei raggio le stesse della sua speciale autonomia
E si fa appunto di riferimento e di novità per il tutto il territorio nazionale
Non so quanto in questa concomitanza ci posso entrare l'onorevole capiturno assessore alla presidenza
Alla Regione Siciliana
Riforma ci si chiede riforma di politica o riformare la Bonito e con le istituzioni
Ecco alla luce di quello che stiamo vivendo in questi giorni bisogna riformare la politica le le istituzioni non l'avessimo non avessimo non ci fossimo disperante
Non avessimo organizzato mille diavolerie
Da politico a politico o da politico contro politico probabilmente non avremmo riformato il politico regionale tanto da
Darsi una legge una legge che manca la quadra da quarant'anni in Sicilia
Una legge che doveva venire per legge postulando a Statuto siciliano legge costituzionale
E quindici e sedici la grande intuizione del padre costituente che da pure risposta alla alla diffusione dei poteri in cui si dice
Le proprie pretese vengono abolite si diceva vengono abolite le Province nascono di medi liberi consorzi
Ecco finalmente viviamo questo momento che noi riteniamo assai interessante magico e con questa legge
Passiamo dalla confusione a un no equa una riforma le riforme
Una riforma dell'istituto regionale attraverso la legge provinciale
Le riforme avvengono nei momenti difficili su questo non c'è dubbio la Sicilia vive un momento difficile che io qui non non vi dico fatto ragionando viene la riforma
Ombre e luci
E quindi devono essere sintetico una legge che che scrive quanto centrale definitivamente centrale deve essere il Consiglio una legge che rende possibile
Che obbliga non rende possibile obbliga a un coordinamento cittadino comune province regione ma ambiti che tra di loro potevano scorrere devono interconnesse interconnettere essi per legge
Restano certamente
I freni
I bilanci tutte quelle cose però ecco tutto questo ormai può essere di Witold a una maggiore presenza Pepper nonno continuare i Lungarni
Vi dirò com'è in relazione alla diffusa è potere sarà poi utile che le armi vi facciano pervenire questa legge
Cioè non è
Tutto ma un nuovo grande principio quando all'articolo ventidue
Dice
Virtuali morti e quale forme di controllo e quale or parto in che modo la partecipazione popolare alla vita della provincia regionale mediante referendum di iniziativa popolare ed altri strumenti di consultazione
E di democrazia diretta ecco è un un segnale che noi riteniamo assolutamente positivo una legge che offriamo ecco come in tanta disperazione offriamo a villa valutazione di questa conferenza
Ecco chi sa chi è d'acqua veramente non parta quella riforma a cui di colleghi sì
Disperava grazie
Viene ora il sindaco di Assisi anche il nostro dirigente delle arti
Comunque sono
Ringrazio signor presidente colleghi amministratori amici ai turisti
Veramente denso di spunti questo dibattito per gli amministratori locali credo per tutti coloro che sono impegnati nel sociale
Come sindaco credo insieme ad altri colleghi ne parlavamo anche nel corso del lavoro dalla commissione
Credo che debba essere estremamente rivalutato riconsiderato
Lo accennava verbale qualcuno dei relatori
Il ruolo che l'ente locale Comune a per la esaltazione della di una effettiva democrazia esperto anche ad altri enti sul territorio la Provincia la Regione
O il governo nazionale agiscono credo che vada riscoperto ripetibile girato il momento di base della partecipazione dei cittadini
Verso il quale una particolare attenzione deve essere riconsiderare da parte di tutti gli organismi sia quelli di programmazione regionale sia quelli statali sia agli organismi provinciali perché si possa veramente ed effettivamente in ambito locale crescere
Come democrazia e veramente effettuare una distribuzione dei poteri attraverso i vari sistemi di partecipazione allora a questo proposito ci preoccupano alcune situazioni
Ci preoccupano
Alcuni impostazione dell'attuale normativa della finanza locale
Ci preoccupano altri indirizzi che vengono anche da una politica regionale che non sempre si raccorda
E riesce ad effettuare una programmazione che sia tesa alla valorizzazione delle economie dell'autonomia locale dei Comuni ma talvolta e in contrapposizione ma è una programmazione che da finanziamenti finalizzati
Cioè che qualche volta mortificano le amministrazioni i poteri locali
I comuni
Siamo preoccupati dicevo per la questione della finanziaria perché perché è evidente che dovendo fare tagli siamo costretti Noire l'amministrazioni comunali a pensare a tagliare verso quello che per molti è il superfluo verso quello che da tanti ha detto
Fondo culturale dei servizi spesse che non sono propriamente obbligatorie
Dobbiamo però considerare che questi settori sono coloro che penalizzano più fortemente le categorie meno privilegiati
Che hanno più bisogno di una cultura per crescere che hanno più bisogno di servizi che hanno più bisogno di queste spese in questi settori
Quindi è evidente e dovendo fare queste scelte non ci troviamo in estrema difficoltà in estremo imbarazzo e dovrebbe essere riconsiderata anche tutta l'impostazione della politica finanziaria che non certo esalta l'autonomia perché la tasto non effettua certamente non valorizza l'autonomia impositiva dei comuni ma dovrebbe essere riconsiderata perché in realtà non riesce a realizzare questi principi
Io come sindaco di una città che sia in questo ultimo momento in gergo di non rubare
Eccessivo tempo di contenermi del tempo che gli è stato assegnato perché sarebbero i numerosi gli spunti da dover toccare ma avremo modo anche in commissione di fare proposte concrete di poter in qualche modo lasciare a questo convegno un'ipotesi di lavoro per il futuro perché non sia un'occasione sporadica ma che possa continuare come impegno di presenza dei reati del sociale
Come dicevo sindaco della città che si è affermato e per il suo impegno della pace siccome era anche questo uno dei temi toccati la relazione di Bosio
Che abbiamo in parte per quello che riguarda le proposte concrete affrontato in commissione vorrei permettermi pochissimi minuti di leggere un messaggio che da questa città che insieme tutte le forze politiche abbiamo costruito e abbiamo portato l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale internazionale
Sono riflessioni sono interrogativi le proposte concrete e speriamo di farli l'occasione della del resoconto dei lavori della commissione del pomeriggio di oggi forse mai come oggi si è parlato e si parla tanto di pace le vie le esigenze i cuori della pace sono il tema ricorrente e dibattuto distanti governi
Che raccolgono
I tanti convegni che raccolgono governanti dirigenti amministratori cittadini di ogni nazione di ogni cento
Sempre più consapevoli che solo nella pace possano trovare soluzione stabile tutte le inquietudini che Travaglio la società e la comunità dei popoli
Ecco ha spedito di apertura al dialogo per costruire la pace che porgo il saluto
Della città di Francesco e chiarisco prendere come cristiano come amministratore come impegnato nel sociale la parola su questo importante tema
L'esigenza della pace emerge sempre più prepotenti oggi e l'opinione pubblica di tutto il mondo
Va poi le vie per conseguire la già per se stesse scabrose e impegnative diventano ogni giorno più difficile problematiche
Tra le complicazioni che si frappongono gli uomini o con la scelte sbagliate già presi o minacciate o con il permanere di ingiustizie spesso abissali e non più sopportabile
O con lo sperpero inconsulto di ricchezze e di risorse fondamentali per la vita del luogo e della stessa natura
Mi permetto solo di ripetere alcuni interrogativi riformularle
Con alcune riflessioni che soggiacciono a questi interrogativi dato per acquisito che lo stato di non guerra non corrisponde propriamente alla base parlare di pace diventa relativamente facile
Ma enormemente difficile crearne i presupposti e l'attuale degradazione della qualità della vita
Nel caos sociale in cui ci ritroviamo nel modello di crescita imposto dalla più radiosa concorrenza e consistesse nel produrre sempre di più e sempre più in fretta
Procura di tutto utile e inutile ciò che non riuscivo e ciò che è morta
Perché nel nostro mondo occidentale come in tanti paesi più progrediti
Il miraggio di non vedesse avrà sempre maggiori per essere sempre maggiore è diventato un imperativo categorico ineludibile al punto da far dimenticare che la crescita affannosamente rincorsa no potrà protrarsi all'infinito
Per l'assioma fin troppo evidente che non è possibile una crescita indefinita in un mondo sempre più finito ma illimitato
In questa corsa sfrenata il capovolgimento dei valori assume dimensioni sempre più preoccupanti la macchina e privilegiata sull'uomo
E aggravati doloroso problema della disoccupazione le condizioni di lavoro si fanno alienanti le ricchezze subiscono un ulteriore processo di accentramento e il sottosviluppo cresce
è evidente che questo sistema Cederna violenza la guerra di tutti contro tutti la ribellione ad ogni ordine precostituito e a livello di gruppi eccitazione una ora scibile volontà di potenza di prepotenza e di rivendicazioni ma anche se non ancora guerra che anche se non ancora la guerra ne contengono tutte le premesse in presenza di questo stato di cose viene spontaneo chiederci allora che fare
Penso che il primo lavoro serio rigoroso da fare se non è troppo tardi ma siamo prima di tutto cristiani quindi speriamo siamo convinti che ancora siamo in tempo è quello di cambiare il modello di crescita
L'uomo come individuo
E soprattutto come persona è e deve rimanere ritornare il centro e la misura chiodi corretto sviluppo e di tutte le cose deve formare una società di persone socialmente libere intere sposati
Al di fuori di questa collocazione l'uomo perde il suo reale suggestivo significato diventa solo oggetto sul quale interagiscono
E si scontrano gli interessi e le audizioni sia che la concorrenza anche nella violenza sia nel mercato che nella politica
Con l'uomo anche la natura e le sue risorse stanno subendo una violenza ed un saccheggio quale mai si era verificato fino ad oggi
è emblematico che una delle grandi api corretti preoccupazione dei nostri governanti sia quella del come collocare trasformare qualche volta distruggere leggerezza alimentari o di allevamento che la natura offre oppormi o permette con una generosità dai nostri vecchi non prevedibile neanche insomma
Davanti a siffatti preoccupazioni risoluzioni
Non vien da chiedersi se le decine di milioni di morti per fame chiamiamo sbandierando con tanta disinvolta frequenza se le marce
Importante sì ma spesso infatti fissati troppo reclamizzato
Per loro non rappresentino una ipocrisia se non solo quali seguito da un impegno costruttivo e sono costituiscono un punto di partenza
Talvolta se rimangono solo di Sonate diventa un insulto è un problema Croce risolto e dovrebbe far arrossire tutto il mondo del benessere
Questa politica economica il comportamento sociale non ubbidisce forse ad un meccanismo perverso
Che trova la sua giustificazione la logica del benessere del consumismo senza ritegno a giugno acuiscono Gretto spesso cento davanti a un quadro così denso di ombre
Quale possibile Gambino per la pace sempre evidente ormai che i grandi piani l dell'annunciato solenne e rumoroso
Si risolvono o alcuni episodi si piccoli interventi rimangono mitologie senza fondamento esistono solo per deludere le speranze anche più fiducioso
Il cammino che la base sarà un cammino lungo alimentato da pazienza
Di perseveranza di buona volontà continuare a pensare
Che il bene consiste nell'avere desideri più intensi possibile nel trovare i mezzi per soddisfarli come volevano gli antichi sofisti non solo è socialmente immorale anche se leggi per tanta parte della nostra società ma è anche fondamentale principio di ingiustizia disuguaglianza di discordia e quindi sostanzialmente di guerra per costruire la pace
Bisogna coltivarla pace compiere le opere di base sul piano morale sul piano culturale su quello economico politico e sociale solo per questa via si potrà realizzare una pace vera della giustizia nel progresso esteso a tutti i popoli legati sincera fraternità
Solo in questa direttiva penso sì posso operare con successo permettere l'armonia e la nostra società e la famiglia dei popoli e proprio Bossa inverarsi e questo è un augurio Bossi finalmente l'antica visione profetica giustizia et pax Osculati assunte
La giustizia e la base si sono baciate perché a minare speriamo sulla terra in compagnia degli uomini
Io vorrei
Ho dimenticato in premessa un accenno al problema dell'elezione diretta del sindaco mi pare che su questo ci siano discordanze inverse per quanto riguarda la relazione
E anche interventi successivi io vorrei precisare una cosa è vero che il sindaco diventa io ho depositario di un determinato potere correlazione diretta e quindi una maggiore garanzia di stabilità dell'amministrazione
E quindi
A accentra su di sé se vogliamo Poteri maggiore di quanto non avvenga ora però è anche vero che con queste elezioni retta avviene di fatto un trasferimento di potere dal partito con l'organizzazione
E come quindi classe dirigente del partito che determina spesso le combinazioni l'elezione dei sindaci le loro sostituzioni
Come Partito Democratico che è importante il trasferimento da questo al popolo che il depositario della scelta di chi deve coordinare e guidare la vita amministrativa e quindi questo credo che non sia una contraddizione
E non sia un qualche cosa contrario alla diffuso di poteri ma per quanto riguarda la vita della città la guida della vita della città si trasferisca dal partito che è sempre un canale istituzionale democratico ma riservato a pochi al popolo e quindi ad una maggiore diffusione questa scelta quindi credo che debba far riflettere attentamente questo aspetto e mi pare importante
Come sostenuto una reazione Bossi o che su questa linea si possa dare un confronto di ad una verifica perché determineremo certamente un passaggio di qualità e io credo sia importante fondamentali grazie
Il il tema che trattavano mi ha consentito di dare segnali perché l'intervento era centrato prevalentemente sulla sulla pace
Comunque ha parlato più di Covatta non seguite l'esempio di Francesco nel caso specifico e quindi invece diamo la parola io ho molti iscritto a parlare ci sarebbero esigenze proprio di di sentire queste voci
Vi invito ad autoregolarsi non non non ho altri strumenti credo che non ci siano altri strumenti
La parola al dottor beni dei figli segretario generale del Cispel
Grazie fino a qualche di partecipare ai vostri lavori anche definire brevemente una parola oltre che portare il saluto della
Nella nostra organizzazione pacifista
è una di quelle tante troppe sigle che nel caso specifico significa
Localizzazioni unitaria delle aziende municipalizzate dei servizi pubblici
Ma l'interesse che ha mosso mai come credo molti dei partecipanti
Alla nella partecipazione questo incontro deriva proprio dalla ricerca dall'aspettativa individuale quel carattere di originalità che un movimento con i connotati che tutti conosciamo essere proprio della storia e delle tradizioni locali
E riesce abitare rispetto a tematiche che diciamo pure con una certa franchezza la reiterazione delle dibattito che si svolge nelle sedi politiche nelle sedi nelle sedi accademiche
No non riesce a scroccare rispetto a una parabola tra un complessiva di deperimento dell'esperienza regionalista e dell'esperienza autonomistica pur con le sue manifestazioni e vitalità
E in questo senso mi sembra che proprio questa mattina così come almeno i lavori anche in commissione stiano andando al cuore del Carla Tomasi tematiche vale a dire il rapporto tra società civile e istituzioni con
L'insediamento terzo polo le forze politiche necessariamente come elemento da distinguere rispetto alla alle istituzioni
Ricordo a questo proposito che La Pira definiva le istituzioni come l'aveste della società civile
Forse l'onorevole covata potrebbe definirla una categoria povera a mio avviso viceversa e una categoria molto importante che permette di andare
Alla radice concettuale di molti problemi dalla quale può essere stoccare una serie di conseguenze estremamente importante cioè le istituzioni sono un momento lo dico in senso nobile strumentale rispetto ai bisogni del della società civile
Ecco importante e significativa di questa questa concezione la troviamo proprio all'interno di quell'articolo cinque che la Costituzione dove si dice che la Repubblica non costituisce lega Autonomie locali ma le riconosce e quindi muove da una considerazione anche storici Istica di presa d'atto
Dell'esistenza delle delle Autonomie locali e quindi come dato non istituzionali distico ma come dato di proiezione direbbe appunto la firma di vestizione della società e della società civile
E pur tuttavia abbiamo detto che si stabilisce costantemente un rapporto dialettico tra e tra istituzioni e società civile e io ritengo che opportunamente come avviene proprio nel dibattito vivace di questa mattina e sottilmente garbatamente vivace di questa mattina gli approcci per la comprensione per diciamo di Parlamento di questo di questo nodo possono essere diversi legittimo fondato oltre che suggestivo l'approccio perché individua nella crisi del lo stato sociale e la chiave di evoluzione di trasformazione di problematica del dal rapporto Società Civile istituzioni
Ma io ritengo che un altro approccio forse meno diagnostico in qualche modo più ambiziosamente propositivo possa essere quello di ricercare in codesto in codesto rapporto e soprattutto un sistema di di relazione che sappia parallelamente entrare nella comprensione
Di che cosa avviene da un lato nella nella società civile che che cosa dall'altro avviene e e soprattutto deve avvenire nel modo di essere delle delle istituzioni in tal senso mi sembra opportuna
La distinzione e come sempre avviene il in una in uno sforzo un impegno
Di evoluzione del sistema democratico la distinzione è sempre un dato importante proprio metodologicamente concettualmente dire in termini di valori la distinzione che fa Bodrato circa la necessità di non quindi di non muoversi con una muoverci con una visione compattata le sommarie complessiva e indistinta dicevo che la società civile
Ci sono forme estremamente diversificate in termini di valori e qui per l'appunto il il il richiamo che evocativo nei confronti delle arti ad essere ad essere se stessi a recuperare proprio quella concezione no no alberi partitario particolaristica
Che si sforzano anche storicamente di di interpretare ma dall'altro lato e su questo mi soffermo un
Qualche minuto sperando di rimanere nei termini richiamati e ci sono tutta una serie di condizioni che debbano connotare la qualità dell'intervento pubblico la qualità delle delle istituzioni delle istituzioni
E io credo che le istituzioni debbono risponde l'appunto ad alcuni ad alcuni requisiti viceversa la tematica istituzioni istituzioni e società civile
E è stato Società Civile rischia di essere una una tematica non comprensibile astratta e quindi in questo senso può diventare una categoria pone viceversa se noi andiamo alla radice non di soluzioni tecniche ma dei dei requisiti propri il che debbono contrassegnare l'intervento pubblico riusciamo ad andare molto più alla radice
Del della crisi che Travaglia questo questo rapporto sempre sempre dialettico in tal senso io mi permetterei di rivolgere un richiamo a quella che e l'insieme del dibattito questa mattina che è stata un po'da parte di tutti gli intervenuti una disattenzione
Quando noi diciamo le istituzioni locali sono istituzioni quando diciamo le Autonomie locali sono sono sono parte dello stato diciamo una cosa ma anche qui ancora a mio avviso insufficiente e probabilmente portatrice di una sottinteso concezione del tipo centralisti perché occorre sempre aver presente che l'elemento di qualità distintiva che le autonomie locali rappresentano rispetto all'insieme dell'istituto non possiamo avere una linea grigia continui isterica e piatta nel immaginare le istituzioni e soprattutto del momento della RAI del rapporto con le società con la società civile
Ad esempio mi sembra che immaginare così come si è fatto questo in questo io ravviso una delle cause
Dure
Della crisi dell'esperienza regionale immaginare che il passaggio delle funzioni
Dal centro alla periferia siamo fa sia un fatto sostanzialmente indistinto dal punto di vista la qualità
E un grave errore perché non ci permette di capire quanto deve modificarsi nel momento in cui la gestione della funzione pubblica passa da una sede centrale ha una sede via via sempre più ravvicinata alla società civile stesse ma dicevo che invece i requisiti e mi stima in termini i sinteticità e telegrafici che mio viso debbono ricorrere nella nel modo di essere delle istituzioni sono anzitutto garantire una sicura utilità sociale
E quindi assicurare una loro efficace debbono essere trasparenti cioè debbono essere conoscibili debbono essere comprensibili
Occorre che gli amministratori rispondono a requisiti di effettiva professionalità oltre che i requisiti di moralità ma laddove il momento della professionalità come ci ricorda il cardinale Martini
E un è uno delle è una delle componenti della eticità dell'essere rappresentante che rappresentante e amministratore all'interno delle delle istituzioni
Così come vi deve essere una efficienza e una economicità nei servizi dice ricorda giustamente onorevole Zangheri che una delle ragioni profonde del disagio dei cittadini proprio l'inefficienza
Dei dei servizi e quindi anche nel rapporto con il mercato nel rapporto con gli spazi propri di una società civile che si forma e si esprime in forme diversificate deve essere anche regolato da una efficienza del vite dei servizi così come è necessario che si introducano canoni codici comportamentale precisi nella distinzione tra il ruolo di indirizzo e il ruolo di di gestioni che all'interno delle istituzioni pur sempre deve essere deve essere in qualche modo se no separato quanto meno per l'appunto chiaramente distinti
CP e criteri di equità di giustizia e dei e di riequilibrio il che significa per il sistema delle autonomie locali
Riformato da riformare significa che occorre mettere tutte le autonomie locali a partire dalle autonomie locali di base in una eguale condizione eguale paritaria condizione di potenzialità espressiva degli interessi complessivi della comunità locale
In assenza di questo re requisito e credo che sia sotto gli occhi di tutti come esista una condizione fortemente ingiusta fortemente sperequata fortemente gravemente
Gravemente squilibrata nella condizione complessiva del delle comunità locali e quindi delle delle autonomie locali
In assenza della quale condizione di equità di giustizia e di equilibrio mai non possiamo non renderci conto che diventa impraticabile una dimensione nazionale della politica delle autonomie locali noi dobbiamo recuperare nella funzione solidaristica e nella funzione meridionalistica e della politica che le autonomie locali una divisione di politica nazionale complessivo delle Autonomie
In questo senso
Ad esempio cercando di incidere sul circuito in qualche modo perverso che ha visto per esempio tutto il sistema delle dotazioni dei servizi a favore delle comunità locali conseguire ai processi di sviluppo
Economico
Del delle diverse aree del Paese e nomadi
è una verifica che si può realizzare anche scientificamente e non è storicamente non male far precedere i momenti delle dotazioni di servizi se non marginalmente alla alla predisposizione delle condizioni dello sviluppo stesso
Grazie spero di non aver valicato eccessivamente
Grazie
Interviene ora il dottor Lucio D'Ubaldo che il capo ufficio studi dell'ANCI io vorrei tranquillizzare tutti quelli che hanno voglia di parlare arrivano segnali di tutti i tipi però che poi il convegno continua anche nel pomeriggio quindi è un dibattito che si trasferisce anche se io non avevo la possibilità di avere ancora con noi gli interlocutori della tavola rotonda
Ringrazio anch'io le Agri per l'opportunità che ci danno di dibattere
In una sede che non è quella tradizionale dell'associazionismo degli Enti locali problemi che riguardano il monte delle ferrovie locali la parola d'ordine che insistentemente le ACLI hanno lanciato in queste due giornate la parola d'ordine che si riassume della battuta che anche stamattina Di Matteo ha ripetuto
Circa l'esigenza di costruire un circolo vizioso un circolo virtuoso tra autonomie sociali e autonomie locali è una battuta importante sotto il profilo politico
Perché non c'è alcun dubbio che l'esigenza a cui sono poste di fronte le amministrazioni locali
Comuni e Province in modo particolare i è quello di ricostituire un margine di libertà più cospicuo e un margine di flessibilità più forte nel governo delle istituzioni locali
Io credo che questa argomentazione ci serva anche per seguire un filo logico il ragionamento possibile lo vorrei fare in tempi strettissimi
Non siamo da un ciclo politico quello degli anni settanta
In cui non va dimenticato che abbiamo costruito delle regole del gioco anche per il sistema delle Autonomie locali
Queste regole erano il frutto anche di un compromesso istituzionale prima ancora che politico
Di più ampia portata di più ampie natura
Ora stiamo uscendo fuori da questo tipo di compromesso
Con
Alcune forzature
Che mettono in discussione anche le regole del gioco presenti all'interno del sistema delle Autonomie locali
Il fatto emblematico ad esempio che rompendo alcune prassi della concertazione tra governo forze sociali
E istituzioni ante comprese le istituzioni locali da alcuni anni non soltanto lanci ma tutto il complesso della rappresentanza delle autonomie locali
Non ha non abbia più diritto di accedere ad un colloquio diretto con il presidente del consiglio non è un fatto secondario né un fatto casuale
L'indicazione che si sta forse uscendo a mio giudizio male da un ciclo politico da una cultura politica da una prassi consolidata
Ora questa riflessione da tenuta presente altrimenti anche le difficoltà a cui sono soggette attualmente le forze politiche che animano in modo maggioritario le amministrazioni locali sostengono con la loro iniziativa non si giustificano e non si comprendono
Però sempre tenendo presente la sollecitazione delle aree circa l'esigenza di porre in alto l'istanza di libertà che sale dalla società civile
Lo dobbiamo ragionare anche sulla possibilità appunto sulla necessità anzi che le amministrazioni locali si dotino di strumenti più flessibili che abbiano un Governo più rapido
Più consono alle istanze alle esigenze che la società pone e ora non c'è dubbio che quando parliamo ad esempio di ricostituzione
Di un ambito di autonomia impositiva non parliamo solo di una questione tecnica
Che riguarda le amministrazioni locali
Ma parliamo anche di un modello nuovo di governo a livello locale
E questo non appartiene ad un ambito culturale soltanto non è un patrimonio di una forza politica perché se ne prendiamo soltanto di lista le argomentazioni anche più recenti di centri studi come il Celeste
Riflessione di economisti autorevoli come Cavazzuti c'è in tutta questa cultura come anche nella cultura
Passiamo l'espressione di matrice democratico e cattolico democratica una preoccupazione
Legata proprio dall'esigenza di costituire di fondare dopo un ventennio di centralismo tributario una possibilità nuova di affidare manovre di governo tributario agli enti locali
Ora si può discutere che la casco sia o non sia uno strumento appropriato conosciamo limiti conosciamo difetti di questa nuova tassa però c'è anche una preoccupazione che non dobbiamo assolutamente ignorare e lo dico dopo l'intervento del sindaco di Assisi lo abbiamo una legge finanziaria che sta restringe che ha fissato già limiti
Di finanziamento agli enti locali con una riduzione in termini netti del trasferimento dallo stato centrale agli enti locali e tutto questo è l'allegato è collegato alla istituzione di una nuova tassa sui servizi locali
Cosa si fa a questo punto si può procedere soltanto utilizzando le Riserve
I limiti le contraddizioni
Per bloccare ma per bloccare non in termini episodici ma soltanto fino a maggio
Come ha detto giustamente l'onorevole Zangheri dicendo e ponendo in risalto un limite che ormai da anni sta è attanagliando la vita delle amministrazioni locali ma rischiando di compromettere seriamente la politica di risanamento compiuta nel settantasei delle amministrazioni delle finanze locali dei nostri comuni con il rischio che nel mille novecentottantasette saremo tutti costretti a riaffrontare la questione di un consolidamento di nuovo debito delle amministrazioni locali
Molti in argomento e finisco se l'istanza da porre
è quella di una nuova progettualità
Di una nuova cultura che passa anche attraverso una questione appunto di una ripresa la ricostituzione di autonomia impositiva degli enti locali
E non c'è dubbio che la questione dei servizi è questione centrali nella vita delle amministrazioni locali su questo terreno si può giocare probabilmente il futuro e la credibilità dei nuovi dei nuovi amministratori locali quelli che hanno assunto responsabilità dopo il dodici di maggio e qui mi permetto di fare un'ultima osservazione
La cultura dei servizi non c'è dubbio un merito che va riconosciuto alle ciclo politico che è stato contrassegnato nelle principali città dalle giunte di sinistra delle giunte rosse
è una cultura quella dei servizi che certo è stato innervata da una legislazione di quadro generale di ha permesso anche l'espansione della spesa pubblica a livello locale ma non c'è dubbio che la gestione della dei servizi della logica dei servizi sia stata una caratteristica propria
Delle giunte di sinistra però qui va colto un problema che anche per così dire un limite questa cultura è stata mi sia permesso di dirlo e una cultura unilaterale cioè una cultura che in qualche modo è stata la cultura di una parte una parte ampia di un'alleanza ampia di governo delle alle alte delle giunte locali
Non è stata una cultura unitaria delle amministrazioni locali su questo non stiamo ragionando a sufficienza bisogna ragionare più appunto
Bisogna che si realizzino le condizioni per una cultura unitaria ampia complessiva per i nuovi servizi degli enti locali per un nuovo progetto di assegni alla gestione di servizi innovativi
Un ruolo fondamentale agli enti locali
E all'interno di una cultura così costruita unitariamente certo poi nasceranno le alternative le differenze di gestione gli stili di governo differenti anche contrapposti
Ma bisogna lavorare perché esista la condizione di fu per la formazione di una cultura unitaria dei grandi servizi per il futuro soprattutto per i servizi dell'innovazione si pensi a tutte le al campo dell'informatica e al ruolo fondamentale che anche in questo campo dei rapporti tra amministrazione cittadino gli enti locali potranno gestire nel prossimo futuro
Io termino qui in
Quando ancora le armi da questa opportunità
E confidando soprattutto che
Nelle nella rappresentazione
All'esterno dei prossimi giorni
Sulla stampa fin da da oggi da domani quello che emerga da questo confronto fra gli amministratori e i quadri dirigenti e i militanti delle abili sia un contributo fondamentale alla risoluzione di alcuni nodi fondamentali ma prima di tutto bisogna che da questo incontro a mio giudizio emerga con forza la volontà di offrire all'attenzione di tutte le forze politiche
Una sollecitazione affinché gli imputati e sulla riforma dell'ordinamento delle autonomie locali fuoriesca veramente da un ambito quasi esoterico e quindi di inconcludenza cui è ridotto
Per la precisione il giornale della Valle d'Aosta
Mi raccomando Bertoni
Rapidamente
Alcuni quesiti
Io ho l'impressione che il dibattito di stamane resti ancorato all'essere anziché puntare al dover essere
Se la nostra esigenza e di cambiare sul serio di cambiare in profondità l'ha ricordato nella introduzione stamane De Matteo e il nostro discorso in grande come lo definiamo
Nel cambio d'epoca punta ad una nuova cultura dello sviluppo che ha tra punti primari direi sostanziale
Quello di passare da una militarizzazione di sostanza dell'economico e conseguentemente del sociale ad una vita comunitaria che alla base deve a vere
L'impatto etico anche qui detto in sintesi della pace programma
Allora pongo la domanda insieme informa di quesito
Quinto e hanno gli stessi anche possiamo andare continuare ad andare a rimorchio cercando solo qualche faticosa correzione della situazione esistente una situazione che vede in sostanza uno Stato tuttora sembrano e dei partiti sovrani in questo Stato sovrano
Pensate solo al potere di un segretario di partito all'attaccamento che c'è nell'essere segretario di partito tanto che due presidi ultimi due presidenti del Consiglio bensì son guardati dalla sciare la carica di segretario di partito anzi
Allora situazione esistente è ancora quella di tutto il potere ai partiti o armi e al miscuglio di potere ad essi collegati
La RAI è soltanto uno degli esempi citatissimo perché facile sparare sulla RAI chissà perché non lo si fa anche su Berlusconi ad esempio no
Dovremmo almeno mettere sempre insieme le disfunzioni della RAI con certe disfunzioni che sono cresciute
Su questo
è questo la Mino
Cresci utilissimi una disfunzione generale di
Regolare Vitta democratiche dell'informazione
Voglio dire sono che
Per chiudere brevemente noi non vogliamo
Ne possiamo sul secondo i nostri convincimenti versare vino nuovo in otri vecchi
Noi vogliamo
Uscire proponiamo di uscire dalla democrazia bloccata
E da questo convegno potrebbe venir fuori una prospettiva concreta anche di larghi orizzonti perché tra l'altro il dover essere è un dato concreto
Non è stato
Uscire quindi dallo Stato sovrano per passare allo stato espressione è un cammino concreto e allora la domanda porta a tutti
Spiace non sia presente anche Bodrato
Ecco che ne pensano i rappresentanti dei partiti
Pensano che sarà loro possibile adattare il proprio i partiti a questa esigenza di Stato espressione della società
Bodrato ha citato Sturzo e c'è questo continuo richiamo anche ieri sottosegretario
Addirittura detto che l'insegnamento distrutte tuttora operante io personalmente non vedo come sia tuttora operante se pensiamo che Sturzo tra il novecentocinque novecentodieci fece anche lui un discorso in grande se volete
E quindi c'è un'analogia con quello che Luigi propose di quel tecnico in quell'epoca di Stato espressione democratica partendo dagli enti locali proponendo la conquista dei Comuni mente
I cattolici di ferro dell'epoca con il Patto Gentiloni dopo l'intransigente Isma'precedente si unirono con il potere e costruirono il doroteismo di quell'epoca
Ecco una notazione un'ultima in questa prospettiva che si concreta nel nella riforma della politica ma in centro
Pieno dei questa parola cioè nel ritmo formare la politica
Nel dare quindi forma nuova
Si può e si deve cominciare dalle comunità locali
E allora
Questa forma nuova può e deve esprimersi con delle rappresentanze politiche nuove fuori dai partiti io credo che sia possibile nelle elezioni amministrative lavorare operativamente in questa direzione
Parola grigiore presidente di Arezzo dopo l'onorevole Citterio voi speriamo di fare interventi intervento che e nel mondo e tutti e tre hanno hanno pochi minuti hanno meno di un quarto d'ora in tre
Ma caro Aldo io direi tre minuti bastano riagganciarmi a quello che e degli interventi gli altri oratori non se la prenderanno senz'altro ma ma termine utilizzato di più cioè quello del presidente provinciale di Bologna l'amico Zani che vuole son venuto qui a parlarvi nei salotti
E intendo dire quaestor cioè ero abbastanza dubbioso nel intervenire ma io vengo da una provincia Arezzo
Che di salotti se ne intende e credo il lavoro che stiamo facendo come anche lei nella nostra provincia nella nostra regione
Non ci può non permette di portare qui il segno Aldo rapidissimo direi di una esperienza
Noi abbiamo fatto tra molti dubbi Collino ne ho parlato anche diverse volte
La nostra conferenza delle Autonomie provincia
Io punto e la gradita sorpresa nel pluralismo di vedere presenti nella mia provincia
Molti degli amministratori artistiche sono tornati sono tornati non a casa a mani le anche a parlare
Con il significato profondo di quello che pensiamo cioè un grande spazio di libertà ricevono i salotti
La nostra provincia la nostra regione particolarmente attraversata dalla questione morale
La Piovra esiste si chiama P due ed è la Massoneria io credo che portiamo qui dunque come ha le anche insieme ad altre forze politiche
Mi riferisco in modo particolare a quella qui rappresentata dal l'onorevole Zangheri e dall'onorevole Bodrato impegno un impegno di coerenza
E su questo vorrei far riflettere con pochissime sottolineature la prima è senz'altro questa ha fatto bene il nostro vicepresidente
Nazionali a dire come Lino ieri che la nostra non è una proposta contro i partiti
Ma è una proposta per parlare anche ai partiti con attenzione pericolo cioè perché noi abbiamo un'amministrazione social comunista ad Arezzo e faccio un esempio non citando il partito mai quello dell'onorevole Covatta che è presente come una grossa presenza dentro di questi gruppi
E noi siamo preoccupati che anche i partiti i partiti vengano espropriati espropriati nel loro ruolo nella loro importanza non contro i partiti e concludo
Altra sottolineatura i governi di programma così come noi che le anche le intendiamo
Dalla mia regione dalla mia provincia non solo un éscamotage un camuffamento per far passare
La proposta del pentapartito dell'alternativa synth semplicemente queste cose non ci interessano ci interessa portare la gente dentro le istituzioni
Ricordo il significato ma vado veloce perché sennò Aldo mi sgrida
Della repubblica cosa significa la Repubblica come governo di tutti sui Problemi governi di programma e qui non vorrei anch'io dividermi rimettermi nel rischio che la nostra conferenza a cioè sull'elezione diretta del sindaco a favore va incontro ma direi che quando parliamo di elezione diretta nei parliamo anche di alcune realtà
E alcuni livelli di realtà
Concludo davvero con una prima notazione che è questa
Per noi la democrazia né questo è il risultato finale è la sintesi della Conferenza provinciale nelle anche di Arezzo non è soltanto un fatto davvero non lo è un fatto
Che si limita al rapporto tra maggioranza e minoranza è qualcosa di più
Nelle brevi parole che ho detto ho cercato di lanciare dei segnali noi siamo preoccupati in Toscana gli amici della Toscana così numerosi oggi qui a Palermo sanno che
Cosa sta accadendo sulle associazioni intercomunali un'esperienza nata per servire la gente e che invece addirittura trova scarsissima credibilità tra la gente
E noi siamo preoccupati di questo perché rischia di ingenerare un fatto contro la la democrazia molti anni fa la memoria storica delle ACLI
Mi parlava di Stato espressione cioè qualcosa che c'entra c'entra nella diffusione dei portieri
Ed è direi la confusione voluta da altri d'alto il forse no
Su Stato sociale è stato assistenziale c'ho visto grande che io sottolineo costantemente agli amici della presidenza nazionale anti ed elevati e cioè che dobbiamo fare qualcosa noi nelle altrui
Per dire che l'equazione tra Stato sociale è stato assistenziale è un'operazione di contrabbando contrabbando anche dialettico per noi
Lo stato assistenziale è la negazione dello stato sociale ma per questo stato sociale intendiamo lavorare continuare
A lavorare molto forte trentuno era davvero ampio ricordando una frase di Nicola Pistelli e appartiene alla tradizione dei cattolici democratici toscani
Diceva cos'è la democrazia quando quando l'architetto saprà rinunciare a lottizzare uno spazio verde a favore di quella che è un'ennesima colata di cemento del centro storico di una delle nostre città soltanto per cortesia direte voi quello che sto per dire no perché è un segno importante essere venuti a Palermo
è un grazie è un grazie Nini cucciolone al presidente delle ACLI di Palermo gli amici siciliani
Per la splendida ospitalità di cui tutti noi abbiamo potuto correre in questi giorni
A nome degli amici della Sicilia ma soprattutto a nome di Citterio e dire Burdo che credo che hanno qualche speranza di parlare Citterio e il vice responsabile del Dipartimento Autonomie locali della Democrazia Cristiana
Oltre che un dirigente delle ACLI
Il recupero del tema delle Autonomie da parte delle ACLI nel quadro di una riforma più ampia istituzionale di una rinascita della politica
Nel senso più alto di una tenuta e crescita della democrazia sostanziale
Che non può non essere finalizzata a una concezione pluralistica di una diffusione di poteri è un tema molto importante posto specialmente in questo momento in una società cambiata complessa si è detto ma sicuramente in una situazione nella nella quale in realtà i poteri tendono a concentrarsi e ad accentrarsi
Quindi e e posto molto bene e nel momento opportuno
Allora sembra MPA unitario oggi lo ripeto
Lanciare un preciso messaggio un impegno a partire dalla riforma delle autonomie nei poteri e nelle risorse perché i temi sono strettamente connessi
In una luce che queste cioè l'obiettivo il fine non è una riforma di efficienza ma è una riforma di sostanziale tenuta democratica e di forza democratica
Quindi il recupero l'ora di un diverso rapporto col poiché di questo si è parlato cittadini istituzione prova una possibilità di sperimentazione nell'ente locale e vorrei dire in modo particolare in quello che è il nucleo più piccolo
Minore minori non di qualità minore in senso di dimensione che il Comune
Così come del resto una vera riforma delle autonomie
Può passare da una vera riforma delle autonomie può passare una strada di responsabilizzazione maggiore di nuove solidarietà
Di valorizzazione del sociale si è parlato giustamente di autonomia sociale
Elementi questi responsabilizzazione valorizzazione solidarietà sostanziali di un passo in avanti di democrazia
E il punto che voglio sviluppare però e questo maggiori poteri maggiori risorse maggiori governo degli enti locali
Ma specialmente abbiamo detto tutti mi pare in discorsi che è venuto fuori molte volte qualità
Nella vita qualità del Governo perché non qualità delle risorse qualità dei modi
Per reperire
Le risorse degli enti locali faccio un solo esempio quando sulle varie ipotesi che sono state portate avanti proposi di autonomia impositiva
Sì i fece anche quella di una addizionale IRPEF credo che sia in effetti a in questo momento la peggiore proposta possibile
Sì disse che quella proposta andava sicuramente nella direzione più di vari canti dietro al nord e sud
Quindi è fuori discussione che una proposta di questo genere porrebbe dei problemi non di poco conto di ordine politico ma anche un movimento come quelle delle ACLI che va alla ricerca di una riequilibrio di una solidarietà quindi sarebbe una strada che sicuramente deve essere guardata con con molta attenzione voglio dire quindi che la scelta del tipo di tributo implica necessariamente una sedia e di connessi fatti politici che non va che non vanno
Dimenticati il problema quindi non è intanto di continuare a ripeterci tutti
Vedo vero Zacchia ragioni Zangheri quando cioè evidenzi il ritardo l'incertezza della normativa su questo e io sono pienamente d'accordo però è altresì vero che sul piano del merito di questo discorso
Per le maggiori risorse ma specialmente di quali risorse quali risorse Idone
Per dare più forza di democrazia gli Enti locali siamo tutti molto in arretrato
E penso che la responsabilità sia un po'di tutti se abbiamo da cinque anni questo il dibattito nel mondo delle autonomie nell'Anci tutti i partiti nel Parlamento da cinque se sei anni enfatizzato spot questo elemento del dibattito politico che è quello dell'autonomia impositiva
E poi non abbiamo o abbiamo fatto pochi passi in avanti
Allora bisogna entra nel merito
I loro brevissimo non pagina questione disposizione per si è parlato del Lido s'è parlato del settore del del immobiliare agli enti locali si è parlato anche nella proposta di Bosio di un'eventuale Iva nel dettaglio da dare agli enti locali
L'addizionale IRPEF eccetera o in queste proposte varie sono via via Caduti indichi in in realtà allora sente concependo che non si può pensare a un unico tributo assolutismo e tanto meno un tributo Tiesco piatti quelli a livello nazionale ma un tribù attributi idonei vicini semplici a disposizione degli enti locali
Non è un caso che
Ci si sia soffermati su un
Sistema tributario locale che in qualche modo sì e avvicinasse al problema delle dotazioni dei servizi e della corresponsabilità dei cittadini in ordine alla ai servizi che vengono resi perché di queste questo elemento molto importante
Quando fu introdotta nella legislazione il cosiddetto contributo sui servizi a domanda individuale e quando oggi si trova questa soluzione che la task
Io inviterei a ripensare questa questione io la ritengo un tributo di di di valore va perfezionato i tipi ma di grande significato perché va nella linea del concorso dei cittadini
Alla
Ai alle stesse che devono essere sostenuti diceva quando si imposto alcuni anni fa
Contributo su sedici domande durare dodici introduce la Pasqua in effetti nessuno pensa la riduzione di servizi si pensa anzi a continuare a mantenere
Ma in forme di maggiori responsabilità e di concorso perché altrimenti la la proposta potremmo farla tutti e non calarla in una possibilità assolutista soluti infatti deve essere di concorso dei cittadini siamo tutti d'accordo che lo stato sociale abbia bisogno di concorso che non si possa più pensare lo Stato assistenziale alla gratuità e a tutte queste cose di un concorso di cittadini di un criterio che non veda penalizzati
Gli enti del delle zone più deboli del Paese quindi implichi una diversa impostazione di tutta la politica dei trasferimenti finanziari siamo d'accordo su tutto questo
Ma se se si ipotizzano
Come dire si dà un giudizio negativo su alcune soluzioni che sono state escogitate bisogna bere il e il coraggio una volta che si afferma che quella è una strada che deve essere battuta di individuare altre strade
Essendo chiaro che autonomia impositiva
è oggi strumento di una maggiore di qualità diversa di autonomia finanziaria a sua volta l'autonomia finanziaria e fondamento dell'autonomia politica tout court dagli enti locali e a sua volta l'autonomia degli enti locali e forza di democrazia
Ma io parlo un po'come attivista fortunatamente periferico alla realtà nazionale
è un po'come esperienza che sto compiendo nelle istituzioni al secondo mandato e sarà sicuramente l'ultimo
E vorrei purtroppo il tempo non è molto ma vorrei qui mi scuseranno relatori disse parlo solo delle affermazioni non suffragate da un minimo di valutazione
Solo un pensiero che sto maturando
E che mi pare possa essere così innescato
Io credo che sia giusto partire da un da un elemento a seguito di uno solo Flash e siamo di fronte nel nostro paese ad una costituzione in larga parte tradita in particolare per quanto riguarda da un lato i diritti dei cittadini
E dall'altro lo stato delle autonomie del decentramento reale
Siamo di fronte ad una crisi sostanziale di rappresentanza dei partiti e delle grandi forze sociali
Ma siamo anche in un contesto dove sta crescendo nella società che lo faccio proprio cresce
Una una nuova nuove esperienze tesoro delle esperienze al di fuori delle istituzioni al di fuori dei partiti
Pensiamo soltanto a quello che sta capitando sulle tematiche dalla qualità della vita dell'ambiente
Della pace mondiale dall'emarginazione
Oppure deve attività ricreative per capire che se questa crescita importante diciamo Vespa viene al di fuori dei partiti al di fuori dall'istituzione che non sono in grado se non marginalmente di cogliere il senso di queste esperienze
Questo queste però fetta di società
Io ritengo abbastanza innovativa
Ecco punta su alcuni elementi importanti sulla diffusione delle esperienze associative
Molte volte disaggregate tra di loro che trovano e ricerca hanno momenti di raccordo ma non aumenti dell'accordo istituzionale organico ma in grado di garantire la piena espressione delle aree delle realtà locali che hanno difficoltà a Gaza approvare secondi livelli di coordinamento
Anche se su problemi come quelle dell'ambiente e dell'ecologia abbiamo assistito alla vera novità di questo Paese portata dall'esperienza verde
Che è riuscita innescare problemi e interrogativi pre esempio in strutture come la CGIL o come il partito comunista che proprio per un certo discorso
Secondo né di più difficoltà a dire per legge per merito di queste problematiche sono anche qui è un dato che mi pare di non ricordare il dibattito in corso ora ne pare che in questo senso importante richiamare come esigenza di impegno anche delle Autonomie locali
Su un problema in particolare per il due mila tre amministratore ai turisti che riguarda un'esperienza particolare sulle tematiche della pace
Io sono un po'critico sono un certo modo diplomatico di affrontare questo problema ritengo che sia nel siano necessarie compiere degli atti un unilaterali
E piccoli atti un alterare i concreti di testimonianza tra questi cito due elementi l'elemento nel ruolo che possono giocare gli enti locali e sulle tematiche della denuclearizzazione del territorio dall'educazione alla pace
E adesso il problema dell'educazione e sul problema della obiezione fiscale alle spese militari una campagna che si è innescata in modo determinante nel nostro Paese attraverso l'apporto dei dei credenti dei sacerdoti e dei preti dei tedeschi del Triveneto e che essi ridà anche le esperienze delle li sfida anche l'esperienza degli amministratori a Christie
E su questo a su questo aspetto possono e debbono dare un apporto determinante
Voglio qui concludere dicendo questo
Che la rifondazione dei poteri locali sui quali insistiamo impegnando non passa quindi solo attraverso il partiti
Io credo che i partiti debbano essere messi nella condizione
Di liberare spazi di esperienze di partecipazione locali alle istituzioni io credo che questo sia la richiesta la sollecitazione da fare i partiti e anche l'impegno che noi dobbiamo dare necessario quindi che secondo me come anche lei si ragioni sulla possibilità di ricercare sostenere forme pluralistica di espressione istituzionale e ha aprono in particolare a partire dai livelli locali
In grado di verificare se per queste forme di espressione autonome visto lo spazio dei partiti e questa verifica va fatta se esistono spazi di esce di nuove aggregazioni di nuove alleanze per sviluppare questo per questo sono le condizioni per rimescolare le carte a partire dal ruolo reale dal basso
Sono convinto che la diffusione dei poteri locali
Il controllo e la partecipazione popolare
Sono possibili solo se allo stato delle Autonomie
Apre nuovi spazi che vadano al di là dei partiti questo mi pare dicevo un ragionamento attorno al quale le altre sono chiamate anche a sviluppare proprio per la credibilità che hanno di essere un momento di di raccordo dialettico tra società civile e istituzioni debbono debbono giocare ecco perché termino questo mio intervento sollecitando chiedendo e credo che questo debba essere intendo dire
Riflette all'interno del movimento a partire dall'esperienza di questa conferenza
Sulle potenziali
Possibilità che ha il nostro movimento di esprimere linee di proposta che non si che siano vere linea di proposta dialettica nei confronti dei partiti e dei quadri politici in generale guai se noi si adagiarsi mo'
Sono proposte che siano di carattere di molti debiti diplomatico che non tocchino la realtà del dibattito politico e culturale attuale ecco mi pare che questo sia anche la scommessa aprono la quale siamo chiamati a riflettere
Reintegrato una domanda che vogliono rivolgere al Zangari ecco quindi da Antonio proprio si riesce a formulare questa domanda poi prende subito la parola Zangheri che ha problemi anche di aerei e quindi dobbiamo tenerne conto soltanto la domanda e quindi non no argomentata cruda
Non si tratta soltanto ad una domanda all'onorevole Zaccaria un minuto uno sovrappeso esclamò salvo il saggio che ho ricevuto seicento però torniamo ricordato non c'è il trucco diceva l'onorevole Zangheri il problema non è più
In relazione alla sanità pubblico o privato
Ma di controllo del pubblico e del privato
Io leggo questa considerazione onorevole come non nuovo per la verità dalla
Da parte per la parte politica che rappresenta con una volontà ormai di tutte le forze politiche a limitarsi a prendere atto dell'esistente nella sanità
Magari auspicando in un controllo popolare qualitativo una rinuncia in altri termini attuare gli obiettivi della riforma sanitaria
L'obiettivo della riqualificazione della spesa nella sanità l'obiettivo di passare della terapia la prevenzione
A meno che non si dica che il privato esistente abbia qualche attinenza con la prevenzione ma non mi pare
Una rinuncia dunque all'utilizzo integrale delle strutture pubbliche che pure hanno un costo per il Paese
Una rinuncia
Ad attuare il principio della incompatibilità per gli operatori medici che essi hanno il diritto ad un riconoscimento e a e ad una valorizzazione della loro peculiare professionalità potrebbero pure essere chiamate realizzarsi professionalmente a tempo pieno all'interno delle strutture pubbliche
E questo atteggiamento purtroppo e in sintonia con altri segnali negativi che vengono dalle forze politiche dal Parlamento sul problema della sanità
Diceva Covatta che la RAI occupa i partiti si potrebbe aggiungere che anche la sanità occupi partiti che di fronte a questa occupazione sembra abbiano scelto solo la strada dell'arretramento
In questo contesto si colloca la mini riforma sanitaria quella provata ed ancora di più quella in fase di approvazione che cede alle tentazioni corporative burocratiche
In questo contesto si colloca la legge sullo stato giuridico degli amministratori che esclude dalla possibilità di usufruire delle concessioni minime per amministrare gli amministratori delle unità sanitarie locali
In questo contesto si colloca la campagna qualunquisti GA di colpevolizzazione degli amministratori delle ULSS
Non solo permessa ma vostri sostenuta se non promossa assedi che forse avrebbero fatto meglio ad impegnarsi mi spiace che non sia presente qui benvenuto
Ad impegnarsi a capire ed a rimuovere l'impossibilità di governare bene una unità sanitaria locale
Quando il pervicace intreccio orizzontale e verticale di leggi regolamenti circolari che dovrebbero regolare la discende la sanità sembra fatta apposta per dimostrare la propria incapacità di governare
Siamo convinti anche noi che è una prospettiva si può riaprire con una rigenerazione della partecipazione popolare al controllo e la gestione di servizi socio sanitari e quindi con la diffusione dei poteri anche in questo campo
Ma diceva giustamente l'onorevole Zangheri non si può diffondere un potere che non c'è
Esse non hanno potere le Autonomie locali non ne hanno certamente le unità sanitarie locali
Alcuni amministratori resta ben poco da gestire essendo tutti condizionati dagli ordinatori di spesa che non sono né comitati di gestione e non sono nominati dai partiti
In mancanza tra l'altro di un piano sanitario nazionale e la cui Regione anche di piani sanitari regionali
Abbiamo tutti forze politiche e Acri
Le nostre responsabilità
Come anche lì
Accettando anche il cortese ma se è vero colpo di frusta di Covatta forse dobbiamo preoccuparci più che di continuare a teorizzare
L'emergere della società civile
Comincerà a fare concretamente il nostro mestiere d'ispezione concreto della società civile cominciando a dare risposte ed a formulare proposte concrete anche su questi temi per molti tempi su molto tempo su questi temi abbiamo sempre taciuto
Va bene fatto l'intervento tanto la parola all'onorevole Zangari ma io voglio parlare poco però sono tenuto in in primo luogo a dare una risposta a questa domanda
è una risposta
Sorpresa nel senso che non avevo nessuna intenzione di muovermi nel senso che ha detto chi ha parlato non noi non rinunciamo nulla del della riforma sanitaria dei suoi obiettivi delle necessità di riformare la riforma non rinunciamo alla qualificazione delle prestazioni e della spesa non rinunciamo alla prevenzione
Riteniamo che lo strumento ecco lo strumento di cui
Possa essere un più accentuato controllo sociale
Non ci affidiamo alla semplice al semplice beneplacito dei partiti
O alla dialettica parlamentare riteniamo che debba entrare in campo un nuovo soggetto che il controllo sociale proprio per spingere nelle direzioni che a lei come hanno stanno stanno a cuore vorrei cogliere due punti dei tanti che sono stati proposti alla discussione che è stata così ricca sebbene molto concentrata nel nel tempo
Non voglio replicare al sindaco di Assisi che in definitiva saranno i partiti a scegliere i candidati sindaci e saranno i partiti ad indicare a chiedere fosse pretendere dai sindaci eletti di circondarsi di un The terminato tipo di collaboratori invece che di altre
Non voglio rispondere soltanto soltanto su questo punto perché Luís ha sollevato una questione che è molto più importante che la questione della pace della funzione che le comunità locali hanno nella battaglia per la pace io desidero di desidero esprimere la mia
Solidarietà con le cose che lui ha detto
E anche aggiungere che forse ancora una volta contrasti politici
Contrasti nei consigli comunali hanno un po'spento quell'iniziativa di pace che a volte ha contraddistinto la vita delle amministrazioni
Nell'amministrazione locale gli stessi gemellaggi hanno perduto quel contenuto
Di messaggio di pace inviato ad altri popoli e scambiato con altri popoli che hanno avuto in certi momenti che dovrebbero che dovrebbero aveva infine proprio per attenermi alla alla dimensione di un intervento brevissimo
I partiti
I partiti hanno la funzione del nostro Paese
Non possiamo ignorarla
Non possiamo nasconderci dietro un dito ci sono vanno riformati necessario che i partiti intraprendono un processo di autoriforma
Di maggiore trasparenza pubblicità partecipazione presenza degli iscritti nelle decisioni dei vertici però i partiti non sono tutto io sono molto d'accordo con coloro i quali hanno detto qui i partiti devono lasciare spazio ad altre forme di presenza ad altre forme di rappresentanza che vengono dalla società che vengono dalla cultura che vengono anche da una politica non di partito abbiamo degli esempi importanti
In questo campo negli ultimi tempi verdi gli ambientalisti si sono fatti avanti anche da noi è giusto lasciare a loro uno spazio anche se credo che i problemi della difesa dell'ambiente debbono essere proprio di tutti i partiti e non delegate soltanto a movimenti
A movimenti ecologisti questo riguarda la pace questo riguarda i diritti delle donne e questo riguarda tutto quel muoversi della società al di fuori dei canali di partito che oggi può essere una ricchezza
Del nostro Paese è una spinta anche per i partiti a riformarsi ad aprirsi
Più alla società a distaccarsi
Ma niente totalizzante come avviene come avviene oggi un passo indietro ma abbiamo detto
Dei partiti
Sì dalle istituzioni è un passo invece verso la società questo può essere una buona cura per partiti che altrimenti il rischio di diventare
Arretra strumenti di sviluppo democratici democratico fraterni Allo sviluppo democratico stress ancora grazie per questo invito grazie per averci fatto assist a questo dibattito così ricco peccato di non potere continuarlo ancora e approfondirlo in tanti aspetti
Ora la parola Covatta
Ma io francamente non ho capito il senso dell'intervento del presidente delle ACLI di Arezzo
Che ci siano dei socialisti massone non è una novità
Potranno non piacere a me non piace
Ma non è una novità
La novità è che abbiamo trovato dei massoni nella DC
E non solo nella DC non vice
E non dico altro
D'altra parte
Quando prima parlavamo
Della
Carattere oligarchico dalla nostra democrazia non parlavamo
Solo tanto
Dei poteri occulti
Ma dei poteri emersi
Dei poteri legittimi
E anzi vorrei
Invitare anche la modificare la stessa nomenklatura di fenomeni come quello dalla P due che è sbagliato definire un potere occulto P due e
Era forse ancora non lo so un collegamento conduttore fra poteri ufficiali emersi e legittimi e vista la sua
Pericolosità il fatto che c'era il capo del sito il capo tutta gente che non è che esercitava il suo potere di nascosto
Questo carattere oligarchico della nostra democrazia ad oggi collassato da una serie di fatti alcuni buoni altri cattivi alcuni
Neutri
Che
Mettono in discussione la capacità di questa oligarchia relativa
Di governare l'insieme delle cose di questo legal chi ha certamente fa parte il sistema dei partiti
E però io contrariamente a Bertone non sarei più così sicuro della sovranità del sistema dei partiti che potrebbe non piacere mi
Però sarebbe già meglio di
Una sovranità limitata del sistema dei partiti rispetto ad altri poteri innanzitutto quelli dell'informazione io non è che me la sono presa
Con la RAI il problema della regolazione dei sistema radiotelevisivo che non a caso non è stato risolto in dieci anni riguarda la RAI e Berlusconi
E il motivo per cui non è stato risolto probabilmente va fatto risalire
Alla considera Simone
Che facevo prima Bertone giustamente diceva anche che c'è un modificazione del potere dei segretari dei partiti e non debbo insegnare a lui che nel momento in cui
Appunto
La società dell'informazione diventa società dello spettacolo società dell'immagine
Chi detiene
L'acclamazione di un segretario la formazione dei gruppi dirigenti sulla base di provenienze provinciali e regionali l'occupazione ne a tappeto dei quotidiani del Mezzogiorno tutto una serie di cose etile derivano anche dal fatto che il partito tende sempre più a identificarsi nell'indagine del suo leader e che il potere
Di chi ha accesso alla televisione di Stato per esempio e infinitamente maggiore di quello che può esserci
Tale quadro intermedio di partito che ha l'accesso al comizio in piazza nel suo paese che
Non a caso
Moro lancio l'apertura a sinistra
Contro la quale larga parte della base del quadro intermedio democristiano allora era alla prima trasmissione di tribune politiche perché aveva un potere in più
Rispetto ai quadri
Del suo partito e poteva quindi esercitare un ruolo di Indirizzo in quel caso a mio avviso positivo maggiore era meno condizionamento dalla base
Dalla base del partito beh sono dati che sono metamorfosi
Della democrazia che sono sotto i nostri occhi allora due sono le cose o si nasconde la testa sotto la sabbia e si fa finta che il problema sia sempre quello di una volta oppure invece si prende atto che ci sono queste metamorfosi positive o negative io non lo so descrivo e e rispetto a queste si tratta di riattraversare il sistema i controlli sistema di governo il sistema di
Controllo democratico
è stato detto
Ancora nell'ultimo intervento che
Sarebbe necessario poiché invece solo di parlare
Di una presenza apartitica
Nelle istituzioni la si pratica s'ebbene allora
Credo che sia stato significativo
Quello che
Si sta verificando
In questi mesi in seguito al fatto che
Una personalità indi per
Intesa ai partiti non distante culturalmente mi pare dalle ACLI
è stata proposta
A presiedere la RAI
Se rotto il giocattolo
Il meccanico la macchina si è incrementata lo scalo dallo
Della candidatura di Carniti alla presenza
RAI è stata esattamente questo il fatto che il sistema non tollera regole diverse da quelle della lottizzazione e allora l'invito che faccio gli amici Italia delle eclettiche quello di moltiplicare i casi Carniti
Zanni
Rapidissimamente per i credo di avere circa tre minuti siamo credo d'accordo io mi sforzavo prima di indicare al punto
Una strada di questo genere sulla necessità di alzare lo sguardo al dover essere
E che questo significhi portare dentro le istituzioni la vitalità sociale per esprimersi in questi termini credo che anche questo sia corretto e giusto credo anche che da questo punto di vista i partiti debbano agevolare
Debbono cioè in qualche modo come diceva Zanca di fare un passo indietro favore naturalmente fare un passo indietro non significa non deve significare in alcun modo annebbiare le proprie responsabilità con operazioni ambigue perché su questo terreno credo che problemi di questo tipo vi possano essere
Siamo forse sono
O forse un po'meno d'accordo per esempio come quando si parla di versare vino nuovo in vecchie ottavi poco meno d'accordo sulla
Stato espressione della società
Bisognerebbe avere tempo per discutere su questo punto non lo abbiamo io penso che sarebbe meglio dire stato nel quale facciamo ingresso i cittadini
Ma che proprio per ciò diventa quell'entità sovrana ma che non sempre oggi è e che oggi appunto forse esprime una sovranità limitata per tante ragioni da qui il tema della riforma della politica mi sembra molto in
Anche sul piano locale mi sembra molto importante anche il tentativo di andare ad una innovazione nettamente metodi di governo io recepisco seppure bisognerebbe discutere nel merito il temi
Ma della analisi critica diciamo così sulla cosiddetta cultura dei servizi ripeto bisognerebbe entrare nel merito
Così come era eccepisco anche il fatto che
E nell'innovazione dei metodi di governo è forse possibile costruire quel famoso circolo virtuoso tra poteri sociali e poteri locali per fare questo però occorre probabilmente a ritornare a quello che io definiva il mio intervento un patto locale cosa vuol dire sui faccio un solo esempio e termino
La prego la la Provincia di Bologna è giusto citare la vista di sono qui gestisce per conto della Regione anzi improprio sulla base di una delega regione alle tutta
Tutte le risorse finanziarie per la formazione professionale orbene
Questa
Gestione può avvenire nella distribuzione a pioggia come voi ben sapete alle varie categorie sociali presenti nei vari enti di formazione
Cioè può avvenire sulla base della doma da che così viene effettuata oppure può avvenire a
Sulla base di progetti intersettoriali fare un'operazione di questo genere significa per avere il consenso per farla e per fare una cosa utile significhi
Avere un patto locale nel quale tutte queste forze si riconosca come tra sembrano il proprio interesse immediato per raggiungere quell'obiettivo fare formazione per operatori ambientare significa questo ad esempio o anche per operatori sanitari e naturalmente questo significa governo mare innovare metodo di governo è forse super pare anche quella cultura che si considera da e che a volte secondo me a torto dei servizi per passare un po'dalla domanda alla proposta nel ruolo nell'attività di governo questo è modo non autoritario per rispondere alle esigenze nuove e probabilmente un modo non autoritario per portare dentro le istituzioni la vitalità sociale grazie
Soltanto per
Ringraziare gli interlocutori di questa di questa tavola rotonda
Che Zangheri
Covatta Zanni Bodrato che è stato costretto a raggiungere l'aeroporto intorno alle undici
No no
Ripercorro solo la scaletta degli argomenti che volevo riprendere
Un primo punto
E intorno al ragionamento che aveva sviluppato Zangheri
Che tra l'altro conosco non solo per le cose dette stamattina perché Zangheri parlai scrive di queste di questi argomenti
E secondo me
Un limite molte volte ecco che noi esprimiamo e nel considerare le proposte singolarmente e non c'è dubbio che ho che ho ciascuna proposta singolare
L'ente appare scarna non risolutiva ecco rispetto ad una problematica che è più vasta
Il valore codici alcune invece indicazioni
Che nel seriamente si devono esprimere in un'assemblea come questa hanno il valore proprio no di cercare di scardinare ma mettere
A l'ordine del giorno l'insieme dei e dei problemi quindi fosse considerata così anche la proposta della
Del sindaco o assume un altro un altro significato la contraddizione è stato sociale è stato società civile la categoria poco nodi di Gigi
Io credo che c'è uno sforzo da parte nostra
Di
Individuare un un nodo che tocca la democrazia quindi non è una cosa secondaria
E quindi noi
Un approccio che molto legato all'esperienza di dell'associazionismo di un'associazione non c'è dubbio che anche qui può essere limitata ma a me pare anche una categoria scomoda soprattutto se
Valuto storicamente quello che è avvenuto nel nostro Paese in questi quarant'anni dalla Costituzione e ad oggi allora certo l'approccio della sulla crisi dello stato sociale
Sono cose che poi si possono vedere complementari
Ma anche qui non non c'è tempo di richiamo sempre di Covatta sulla costituzione materiale
Che preoccupa non tanto perché non sono novità le cose che dice Gigi sono cose conosciute probabilmente non conosciamo i salotti e li terrà se non riusciamo a localizzarle o il GRA no il Grand Hotel si conosce si conosce
E ed è certamente di più quello che dice Covatta rispetto alle cose per esempio a riferimento che facevo io stamattina e su chi fa le leggi in Italia per ormai la gente si sta convincendo che le leggi li fa il governo
Do un piano piano la gente quindi sente e quindi si e molto di più allora il problema diventa anche quindi operare perché tutto venga a chiaro creare le condizioni perché questi si questi temi si possano affrontare perché non sono temi secondari terziari qui e la vita dello Stato democratico quindi operare per creare le condizioni politiche perché questo possa a venire ultima
Considerazione
Anche ancora riguarda un'osservazione maliziosa di Gigi
Che poi non è del tutto estranea alla nostra alla nostra esperienza probabilmente
I giovani molo ricorda nomi meno giovani lo ricordiamo tutti sulla necessità di inventare alleati ogni tanto c'è qualcuno che inventa inventare forse per mo'fare un concorso ecco per capire un po'come questa associazione è venuta fuori anche perché guardando poi l'annuario parlamentare so accorta che sono un centinaio potrà il deputato deputati e senatori e indicano nel loro curriculum con la aver dato vita no alla associazione al centro e in periferia
Noi e anche qui
C'è la necessità il risvolto ecco di questo ragionamento un po'di malizia anche da parte mia Edo non è che riscontriamo ho spesso grandi attenzioni anche da parte dei
Degli interlocutori istituzionali o dei partiti e credo che anche questo aspetto non è estraneo alla ricerca che abbiamo avviato attraverso questa conferenza dispiace ecco di non poter approfondire ecco ringrazio nuovamente gli amici interlocutori della tavola rotonda soprattutto quelli che non sono uscita a parlare e iniziamo oggi pomeriggio alle quindici grazie
Sì chiese
Dovrebbero dovremo fare il callo ancora un po'di più almeno sì perché lo spiego subito punto it che riguarda un po'discorso partecipazione e decentramento
Circoscrizioni
Il che potrebbe essere però collegato anche gli altri prima circoscrizione inteso per le grandi città soprattutto ma anche alle tematiche unità sanitaria locale eccetera
Abbiano diretta possibilità di presidenza dell'associazionismo e quindi anche del mea
E il punto in cui i partiti dovrebbero veramente e questo in piena coscienza di essere invitate non esagerare quanto meno se vuoi e non effettivo partecipazione della società civile
è un'effettiva responsabilità dell'utente che non può essere vista solo come controparte spendere meno per sedici ore fa spendere di più allora i medici ci servono per e Chiaravalle tutti sani anziché malati sposi un altro momento Fabio l'ordine tutti emanati tutti va bene sono perché poi siamo passati ad alcuni sì
Cioè questo sì e l'altro al discorso di diffuso il potere di responsabilità partecipazione questo punto potrebbe essere allargato il punto f
E il tema che Pellegrini Fantozzi delle ed altre non ho toccato ieri direi
Finale ma però che importante ci sono i grandi aree metropolitane su cui tanto c'è anche un progetto delle ACLI per attivare
Le forze che vi abbiamo che sono deboli perché la crisi dell'associazionismo e più forte nelle grandi città
Sul punto del del sindaco io sono d'accordo per questo tipo di impostazione proporre solo una formulazione un po'diversa nel senso vive che più che un falso problema l'altra sera a Topolino di usare una sì non il mio facile dirlo circonvoluzione un modo di espressione diversa che però sostanza non cambia le cose cioè le cose che vengono dette ore sul ecco no voglio dire più carriera che è un falso problema è una proposta che nasce dall'esigenza Pizzi una maggiore
Di un rapporto più diretto tra sul voto espressione elettorale dei cittadini e no
L'ho visto e massima autorità però noi non riteniamo che oggi questo sia la l'assoluzione potrebbe esserlo per i grandi centri tanto diciamo già una cosa opposta
Pace vorrei solo cambiare il modo di presentare no
Perché se allora andiamo proprio adesso non è che io voglio essere un grande trovano ancora bene espansione
Seppure forse eccessivo appunto cioè un adesso non è che perché diciamo che il cinema e una diciamo sanavano arrivasse da coesione diamogli almeno l'impressione allora in quanto tale e poi usato male no
è uno dei modi per risolvere un rapporto d'istituzioni e partiti base elettorale cioè io ieri per esempio c'ero anch'io ho usato il termine lo falso problema tiene solo sì sì ma io
Allora si nostra dottrina gli operai violini però ricordo è usarlo tra noi che ci crediamo si disse il cognato descrive schermi lanciarlo adesione favola
Instabile
Ritorna sulla destra e lei lo qualche erotico
Un
Discussione continuo molto Rizzo proprietario siamo in pochi chiedono pallottoliere
Si dia da fare fatto dei dei cinque grandi centri invece forse il problema rimane consenso
No è solo ti mette di più in evidenza oltre l'autonomia impositiva questa questione del sindaco diciamo i punti fedele sarebbero il quattro punti della scaletta in un certo senso cui dare maggior risalto con gli altri li mettiamo
Come vanno discussi
Io
Ed ebrei questo fatto problema vettore dopo l'ok ai fine della Protagora proprio presenterebbe aspetti riconoscono l'autonomia effettiva eccetera
Ma anche il vescovo sobborgo ma
Qui io volevo mantenere
Sì ma io sono d'accordo va beh quello credo che siamo tutti e Daniela Guerra anzi considerando che la proposta nasce dall'esigenza di collegate direttori le istituzioni nel merito Gino insomma diciamo considerate appunto non risolutiva no andremo anche dire così grave sul sistema maggioritario molti di noi sempre tutto
Ribadito il corretto dice la la commissione esaminando il problema del relativo all'elezione diretta del sindaco ne coglie
Gli aspetti legati
Maggiore
Dopo porto più diretto tra i cittadini
L'espressione di volontà popolare tuttavia la cosa va analizzata sotto diversi aspetti per i piccoli e medi comuni
Sembra che la soluzione migliore potrebbe essere questo innalzamento dell'Anffas sia per i grandi comuni
Il discorso potrebbe avere un suo validità alle condizioni che rendono precisare aiuto cento della paziente sull'isola
Niente dall'assenteismo nell'uomo comunque
Venuto
Punto detto dell'odio parla della redazione una bozza che noi avevamo predisposto però
Canalizzare un po'il dibattito
A io ho chiesta una
Entrando adesso in segreteria ovvero il silenzio
Ma
La mia esperienza
In montagna dedicarsi
Sono un problema impositiva
Niente
Bah
Lista alla fantasia qua Garavaglia prego no non potrebbe schierare economica della
Non paga insomma pagava impostazioni intorno a Roma e che tutte le parti d'Italia fuori delle imposte ognuno si arrangia perché parlamentare che di fronte a
Posizione Marcella
E io asfaltando gli aerei
Neanche quasi tutti da Sangalli delle banalità sul servizio sanitario che m'hanno fatto rizzare i capelli dico perché sono da trentuno anni vicine reati minaccia certo presidente delle unità sanitarie locali di Trieste con cinque mila dipendenti per due anni naturale non lo sono più ha avuto otto a comunicazioni giudiziarie così o si ecco un attimo e e governava con sette partiti dici parità radicale parità comunista e il mio il Mellone diventa nuovi Unione slovena e chi più ne hai puoi Borgo Ognissanti e naturalmente tranne una rogatoria giudiziaria tutte le altre li abbiamo tutti e nove
Ecco ora per dire anche mi sembra un po'eccessivo ecco che ha una sua chieda di fare l'errore in termini e poi si faccia come Zangari avanti circa la Samp mi sembra che siamo nella follia pura e
Cioè di dire lottizzazione eccetera proprio siamo nell'accusa semplicistica
Che vada lottizzazione resta cioè senza vedere il calcio umani nella diceva barba che c'è una delle arachidi qua che aveva era il presidente dell'Unità sanitaria locale di Roma
E che ha quindi si comunicazione si è stufato e le altre stime massime andato
Ora io vorrei vedere tutta l'asta famosa partecipazione chissà ma e con chi è disposto tagliola della società civile ad andare a beccarsi le comunicazioni giudiziarie perché bisogna anche
Grazie no no io sono stato anche o fanno tutti e tutti Processi perché dico la catenella della bombola a gas Nogara allacciata io Sonata fino a Roma prima Corte di Cassazione mi sono beccata
Evidentemente delle multe manico e io c'entravo come i cavoli a merenda con cinque mila dipendenti la catenella e assolata bresciano andata fino a Roma
Come sposa mia non del partito ovviamente
Perché qui la democrazia si parla di partecipazione ma quando si comincia a pagare gli avvocati e voglio vedere chi è partecipata il pieno ecco perciò bisogna anche tener conto che tutta questa ressa vigente che bilaterale compreso purtroppo Zhang sulla sanità io vorrei che rimanesse a fare il presidente
Tra l'altro per avere Roberta così un'esperienza di vari servita l'esame costa da parte di chi li ha sopportati
Perciò l'autonomia impositiva diceva importantissima e direi che bisogna ridurre le tasse a livello nazionale a mentale quelle locale
Perché io mi rendo conto che c'è un qui la questione perequativa congresso ma questo deve essere garantito dallo Stato no in termini mentre l'intervento dice questo deve essere garantito dallo Stato
Gesso
Cioè ci deve essere convincerò sostanzialmente dobbiamo tornare autonomia perché se non la gente ci sfugge oggettivamente io vi dico
Perché negli ospedali ovviamente c'è della gente che puramente assistita e questo sarà nel nostro caso il cinquanta per cento ad altre parti ci sono le pensioni invalidità civile e chi più ne ha più ne metta ognuno ma
La sua Saccà che fuorilegge no dappertutto noi abbiamo tre che il cinquanta per cento che non paga niente solamente assistito ed è in ospedale aziende cinquanta mila lire
Ecco qui c'è cioè bisogna vicina farli pagare e dicono non c'è non è possibile che uno che sia assistito paghi e uno che riesce
Ad andare in ospedale non paghi niente ed abbia la stessa malattia ce la vecchiaia nella sostanza questo è pazzie pur
Ora per fare un discorso di questo genere
Bisogna puntare oggettivamente alla possibilità di rendere le autonomie funzionali più possibili ce le autonomie locali in modo da adeguare in tirerò perché ogni città
C'è alcuni fenomeni sono
Nazionalismo alcuni fenomeni sono puramente locali e allora io dico bisogna adeguare ad alla possibilità che a livello di autonomia locale si posa che da dire quel tipo
Di di iniziativa di diciamo di spreco di denaro pubblico questo è il dato reale che secondo me ma affrontata
Perché non c'è e poi io direi che dalla relazione Bosio e quindi forse sarebbe bene sprecare una riga c'è questa fase del cambiamento cioè di rendere più provvisoria ecco l'inquilino più provvisorio l'intervento legislativo cioè tutti quanti pensano aveva un un altra praticamente un'altra Costituzione quando si interviene c'è da qui all'eternità io ritengo una fase di cambiamento bisogna lasciare dei margini di provvisorietà evitare dell'indicazione di flessibilità
Che una volta inimmaginabili ecco ai tempi che della costituente c'è eccome approccia ecco noi ne abbiamo fatto parte
Cattolici io ritengo che questa fase sia altrettanto importante come dato di partecipazione ed ora sciolto dando questo segno del cambiamento e nel cambiamento e la flessibilità e possibile ritornare a essere Soggetti ecco politici al di là diciamo senza demonizzare né e parti sociali né né partiti eccetera perché poi bisogna guardare nella realtà quali sono i problemi come risolverli non è mica ci sono tante risoluzione dei problemi quando si ritrovava in nel nostro comitato di gestione diciamo fino a che
I malgrado Zangari
Fino a che si discuteva in comitato di gestione tutte le delibere diciamo il novantanove virgola nove per cento che avevano preso limita e non a caso delle comunicazioni giudiziarie prenatalizia radicale almeno fornito mentre in Assemblea in Assemblea ognuno faceva la sua parte
Come e apparso chiaro anche questa sì questa mattina al pari qua no ognuno stendeva la sua parte faceva la sua parte
E senza una certa logica o ricordandosi dieci o vent'anni fa
Non esitava tranquillamente la sua parte perciò quando si trovava avvocato di gestione tutti perché la garza perché non può esserne rosa è una rosa bianca e dico e pertanto a tutti votavano alla Carrà
Poi alla fine si andare in all'inizio no chiusi democristiana reazionaria pertanto alla la casa era vuota
Mi sembra esageratamente
No
Va be'cioè coperte pertanto io direi che questo caglio del del centralismo
Diciamo improntata a questo convegno importantissima proprio per i cattolici indifferentemente dove si battano
Parte
Scusa se infrazioni no no assai raccordo per questa formulazione detiene
Io direi che adesso
Come poi siamo tre quaranta abbiamo notato il lavoro se lavorassimo già sul documento io avevo fatto Vernotico per Tarcisio guardi eccetera
Una proposta di questo questa è una bozza nonché dovrebbe poi essere illustrate
Il punto due su cui si era visto più corto già ieri l'autonomia impositiva dove mi pare che le cose dette anche da te vanno bene non condivise
C'è questo legame stretto tra la sua validità anche una perequazione che qui e verso quindi su questo non ho raccolto
Sull'altro che l'elezione diretta del Sindaco il salvo la riformulazione
Si è d'accordo nel dire che non è quello che ha fornito all'opera fondamentale un rapporto medio tra popolazione partiti voto eccetera e la soluzione che propone la commissione diverso da quello proposto un po'dal Bosio nel senso che si dice che per l'assemblea dei piccoli comuni uno degli strumenti potrebbe essere l'innalzamento della fascia
Maggioritaria e si potrebbe invece valutare per le grandi città salvo il fatto di
Precisa precisare bene i poteri del sindaco e della giunta del Consigliere per esempio se il Sindaco nomina anche la Giunta è una cosa se presente se non la nomina è un'altra tanto per dire per cui presentarla così pagare togliendo avremo falso problema o togliendo il discorso che il pericoloso per l'autonomia quello che ho fatto ovvero
Ma anche che è pericoloso per l'autonomia il fondo e la democrazia italiana sia più forte di quanto noi diciamo per cui regge anche un'elezione diretta del sindaco bisogna vedere se funzionale rispetto ai poi di mettere in evidenza altre due punti
Con almeno altrettanta se non pare forse punti a e accesso al fondo che riguardano uno sul punto in cui qui si parla di partecipazione decentramento
Soprattutto legato alle circoscrizioni no
Macché bisognerebbe estendere ai problemi dell'Unità sanitaria locale ristrette tutte queste forme di decentramento reale
Perché lì si danno quei servizi che
Significano qualità della vita
Lì l'associazionismo deve essere riconosciuto come forza possibile non solo come risultato di una concessione dei partitini si deve invitare partiti a non esagerare con l'occupazione
Questi concetti di fondo per rivendicare l'associazionismo una partecipazione non ridurre ha fatto burocratico ho fatto di facciata caso delle assemblee
Spero che qui il punto f invece alla sollecitazione finale di pellegrini legato un po'al nostro tema sulle grandi grande città cioè di dire che sulle aree metropolitane
Forse più qui si potrebbe fare il discorso aree metropolitane circoscrizione ma no perché la la metropolitana ancora un'altra roba no cioè il problema sarebbe forse valutare un momentino sulle leggi di riforma dovesse dove ci sono delle cose buone
Per esempio c'è il fatto che nelle aree metropolitane le municipalità hanno dei poteri
Più come dire più consistenti delle circoscrizioni
Attuali cioè non hanno solo deve avere il presunto comune insomma ecco secondo me il passo ulteriore lì che probabilmente limite di quel di tiene dentro un po'tutto e qui diventa così come le lenti intermedie tiene dentro le comunità montane le Province l'associazione di Comuni tanto per cui diventa un'area abbastanza affollata quando parla dell'area metropolitana parla per esempio della provincia metropolitana e che il Comune metropolitana ora se nel presente non so pensiamo a Roma
La differenza tra Comune Metropolitana provincia metropolitana non sarebbe poi così rosso grossa la mia idea sarebbe chi presiede a questo punto coraggio di c'è un unico livello che la provincia metropolitana e poi sono le municipalità specie dice la modifica in comune e la Provincia vedo tutte con poteri un po'speciali
Secondo me se crea un però ripeto questo insomma valutazioni personali degli assegni bene poi si spiega perché il comune metropolitano non vuole essere comandato da no lei ha letto con l'età no perché poi decisi gli hanno analoga autovettura Livermore alla pregherei a leggere l'articolo diciannove di questa legge che hanno distribuito che per la testa il dialetto
Proprio delle altre dentro
Così come
CdA
Normalmente assai
Invece se lo leggiamo no no cittadino
Se però così come prego intervento insomma dare
Scherza
Ma credo che la Jaguar
Quattrocentocinque
Settecentocinquantaquattro centodiciotto tre va
Circa sette ottocento confuso verso
Potrà giovarsi
Poi
Incentrare
Dobbiamo per l'esattezza
Entro
Cioè dovrebbe quelli veri comune insomma qua c'è la Provincia Zadran sarebbe
A comoda all'invito guardare vari senza cioè accomodare d'
Le relazioni
Piemontese signor giudice quando si fanno il sax avvocato modesta
Scusa
Ovviamente
Allora
A conti fatti
Posso
Tutti gli
Ma
Avvocato Carmela si biologia specie vuole allargare il discorso su tutti Guerini tutti quegli esperti che in qualche modo partire da da quindi dall'ente locale dalla scuola cioè di carattere istituzionale
Viene
In qualche modo offrono offre forse scortarono autografare regolazioni allora il discorso è qui in qualche modo centralizza dispose la partecipazione laddove i livelli di questa esemplificazione della partecipazione deve essere attuata certo che sembra il discorso è soltanto il discorso delle circoscrizioni obiettivamente devono fare anche un discorso sulle circoscrizioni che l'ira di Dio per quanto mi riguarda io scusa sono un sostenitore
Spara trattate sono a sostegno del delle
O dei consigli circoscrizionali
Però obiettivamente dobbiamo tirare dei bilanci rispetto come si fa come è andato tutto questa parentesi qui
Non per e esprime un giudizio negativo ma per dire se effettivamente oggi se c'è la volontà politica essenziale reale di rilanciare esperienze di questo tipo
Però cogliendo nel segno perché sono falliti cioè bisogna rimettere in piedi un discorso innovativo sapendo che sono falliti falliti per determinati motivi
L'altro invece punto sul quale in qualche dubbio più che
Dice non di sostanza ma di forma e sulla prima pagina
Quando adesso il golletto adesso quindi non
Non vuole essere
E più che che contro ogni tentativo di monopolizzazione degli stessi da parte dell'operatore pubblico
Io metterei più un discorso di compartecipazione più che un discorso di alternativa
Cioè qui appare eviti di una prima neppure prima pressione piovuto leggende non è
Sostanzialmente ne proponiamo una formula in alternativa e controlla l'intervento pubblico eventi
Io do parere è un termine diverso cioè operano in termine di
Occupazione di determinati spazi in
Non dico di supporto ma in sostanza lavorando sullo stesso terreno in cui opera l'operatore pubblico in modo da completare l'opera di interventi scorso sul privato sociale sostanzialmente che non può essere
Rimesso forzoso
Falliti attraverso l'istituzione era un po'il senso creano
Così o ma se in quel senso lì va bene allora dal consenso e non era una
Perché legato al discorso che ci società civile partiti istituzioni
Possiamo usare termini di egemonia troppo
Pronti
C'è oppure tornerà fra se non si liberale sì se tutti fermi ai servizi discorso toglie il controllo sottochiave
No ma mi pare che l'osservazione dei partiti siamo tutti d'accordo per quanto riguarda l'altro punto queste superata così
Vada bene perché nel senso noi dobbiamo riformulare i punti che e altre nel senso che
Le riguarda soprattutto le circoscrizioni si può mettere dicendo anche un'analisi perché hanno avuto difficoltà sono fallite
Punto f quello delle aree metropolitane son già stati osservazione aggiungendo il punto che riguarda e questo però comunque sarebbe un punto importante cioè a mettere assieme l'autonomia impositiva
E al discorso dell'elezione del sindaco che dovremo preservando però come in un quadro più ampio come ho detto le altre due sarebbero questo delle circoscrizioni e delle aree metropolitane
E l'altro di questi spazi muoviti son creati dal distretto all'Unità sanitaria locale
Ai alle alle forme di questo tipo in cui rivendichiamo anche un ruolo l'associazionismo
Ecco
In quanto spazio di competenza anche nostra mancherà indicando io questo farà in corsa il suggerimento come un modo per superare i limiti dell'intervento pubblico se non rischia di essere la conflittualità tra utente
E struttura pubblica mentre ci vuole l'elemento partecipazione mistico responsabilizzante
Dottoressa dettato anche da Napolitano
Se su questa formula siamo tutti d'accordo
Poi poi gli altri elementi rimetteremo anche no però diciamo dicendo che abbiamo lavorato più su questo c'era l'osservazione non so più dirti sul fatto di di di di dare importanza alla tematica regionale in effetti animo meglio discusse fino al giorno
Giusto l'osservazione Covatta Mannesmann calca accanto al tempo eccetera
Come il discorso sovente intervenendo
No io chiedevano amico guardi se avessero presentato sì quando la doppia caratteristica di essere amministratore ed essere dirigente del reato
La nostra è una Commissione più istituzionale e quindi potrebbe essere
Poi almeno la mia logica quella che annunciavano il centrale presentare documenti siamo avrei chiesto l'amico quando scendeva Pellegrini e Max
Mi pare che bisogna rispettare l'autonomia locale anche in questo
Sulle sulle armi sì perché la madre sono a furor più
Io sono tagliata di questo popolo viene intanto ancora un'incertezza sull'orario di parte
Ok sto aspettando aspettando notizie nuove fece fuori
Insieme alla Bombonera Elena la data del terrore la cui spiegare io intervenivo monumenti necessario più scuse sempre dato che le chiedevano quanto Tecce non va bene ho sbagliato
Chi l'ha scritta la scritta comunque tocchi il futuro potrebbe anche farlo molto meno
Io volevo fare alcune osservazioni processi consentì tuttavia c'erano molti problemi rimasti normali
Credo che sia necessario stringere
Io volevo rispetto al fiume questioni sottolineare questo sono d'accordo praticamente su tutto alla conclusione
A cui è pervenuta alla commissione
Sia per quanto riguarda il discorso dell'autonomia impositiva
Per la quale a mio avviso nel senso che sono giusti tutti e due i problemi sollevati
Lascio stare quelli un po'più terra terra del problema delle gare il consenso con l'imposizione
è un problema tutto aperto evidentemente il Colosseo cala più imporrebbe nel salone del castello quantomeno ecco quantomeno su
Unico
Non sono più quell'autonomia adesso
Esperti escludere o quanto meno io volevo dire questo è chiaro che il processo di autonomia impositiva che ci vuole
Per le ragioni anche di autonomia politica che si diceva un processo strettamente legato con una cultura politica diverso
Qui non dobbiamo ignorarlo io sono d'accordo con chi dice che il problema delle Autonomie locali non è un problema istituzionale
O quanto meno non è un problema di ingegneria costituzionale istituzionale e non è nemmeno un problema di furbizie istituzionale
è un problema soprattutto di una cultura diversa nel senso che
La stabilità è un dato politico
Non è un dato istituzionale
E quindi non si recupera stabilità sostanziale attraverso che so io l'elezione diretta del sindaco
O attraverso una Giunta che sia espressione del sindaco o di una maggioranza però al di fuori del Consiglio
Se vogliamo in alcune situazioni possono agevolare questo processo
Però non è detto è che la stabilità politica ecco automaticamente
Trovi una risposta in corso d'altra parte
Case d'altra parte se vediamo anche quei sistemi ad esempio il sistema maggioritario
Se noi lo esaminiamo bene io poi non capisco apro qui un inciso perché quando si parla di elezione diretta del sindaco se ne parli per le grosse città e non per i piccoli comuni
C'è una logica nell'uno ma potrebbe esserci anche una logica nella e esattamente diversa ma per avere gli stessi film perché ad esempio non fare l'elezione diretta del sindaco nei piccoli comuni
Là dove la comunità può riconoscersi di più intorno ad un persone intorno ad un programma tosto comuni intorno ad esempio degli schieramenti politici
No sì potrebbe lì foriere di recuperare quella dimensione hanno ugualmente saranno perse si sa chi è perché ecco ma questo è problema aperte perché lì c'è un sistema maggioritario
Un sistema maggioritario vedette di per sé già un po'un sistema selettivo che obbliga poi nocche predeterminato una scelta ad esempio di maggioranza eppure se andiamo a vedere la situazione
Dei comuni inferiori ai cinque mila abitanti ci rendiamo conto la stabilità politica Montemaggiore che non nei comuni di entità superiore ai cinque mila abitanti soprattutto delle grandi città
C'è molta meno instabilità politica nelle grandi città che non nei piccoli comuni
Allora voglio dire costruttivo statura mentre anni fa quest'oggi a Roma ecco questo dimostra come sostanzialmente vi sia un'ambiguità o comunque vi sia uno possibilità di molteplici letture
Anche rispetto a questi temi
Io credo che il problema della stabilità sia soprattutto lo ripeto un problema politico
Sia soprattutto un problema forse direi di più di cultura politica
Così come lo è il problema dell'introduzione della autonomia impositiva
è chiaro che lui che cui si rompe il vecchio rapporto di consenso erogazione di servizi e questo legame o comunque erogazione di supporti di disinteresse tutto quello che si vuole
Va sostituito con un altro
Perché la crisi che oggi esiste negli enti locali veniva anche detto questa mattina è soprattutto una crisi derivata dalla minore disponibilità che gli enti locali oggi Nando di erogare servizi e di erogare indenni
Perché quando ce ne era per tutti la stabilità era molto maggiore la stabilità degli anni cinquanta degli anni sessanta indietro sul una stabilità di derivazioni ideologica
Cioè blocchi più contrapposti tra di loro e quinti che tendenzialmente rivendevano più pulita c'era anche indubbiamente questo aspetto ma c'era anche l'aspetto di un
Minore quantità di potere gli enti locali e di una maggiore nei singoli domandarci e di una maggiore disponibilità finanziaria legata ad una cultura diversa
Che dava perché produceva minore domanda e quindi minore domanda di servizi
Malgrado tutto più soldi a disposizione ai suoi questa presto ha assunto no più soldi più soldi nel senso che ad esempio re adesso evidentemente ognuno porta le esperienze
Non più soldi in senso assoluto e se lo rapportiamo ad oggi sì ma rispetto
Bisogni che vi erano loro o quanto meno voglio dire quel poco che si era dato che era ridotta anche la domanda rivolta agli enti locali comunque sufficiente
In ogni caso voglio dire invierà più coesione politica perché erano migliori i problemi e urgeva hanno di fronte all'amministrazioni locali
E oggi questa è cambiato oggi è alta la domanda
Sono alte anche le risorse ma comunque minori
E e tendenzialmente sempre minori rispetto guarda non è così nella risposta e non vi è la coesione politica di di tanti tanti era di di riconoscimenti ideologico che dietro
E allora io mi pongo questi problemi così come dico che tutto sommato mi sembra che a volte esistono delle analisi un po'troppo affrettate rispetto hanno ruolo dei partiti alla quantità di autonomia oggi esistente lo stesso discorso in lizza anche stamattina era un discorso molto approssimativo insomma il problema se vi sia poca autonomia da parte degli enti locali o quant'Benessia
In realtà ce n'è anche bisogni vedere come viene amministrate come viene gestita lingue selle di autonomia ne hanno tantissimo è inutile che ce lo nascondiamo però a fronte di un'autonomia fronte di una teorica riconduzione del potere verso i livelli
Più bassi note l'istituzione ecco ha corrisposto una gestione fallimentare
Allora il problema è di natura diverso e questo dimostra con le riforme teoricamente anche accettabili o corrette come ad esempio la riforma sanitaria di fatto si stia o no
Traducendo in grandi fallimenti
Ecco il fallimento dell'UE selle dovrebbe dirla lunga sulla e sul come la riforma istituzionale di per sé non sia sufficiente
Certamente credo di sì
Sì
Però bisogna andare via adesso segni che vennero ancora due ore di strada arrivata intorno alle sei venticinque sì
Niente allora adesso mi faccio il rimborso
Sì che sarebbero unitaria tutti Fitto
D'accordo
Va be adesso più futuro procedono ma
L'altro discorso che io avevo volevo porre ieri opposto appena sta martire un attimo quando è questo tanto decentramento democrazia diretta il problema delle circoscritti anche qui carretto che non basta migliore che è necessario un maggiore decentramento no uno per favorire la partecipazione democratica e certe intanto io credo che il decentramento e partecipazione democratica siano due cose sostanzialmente diverso in mutandoni induce l'altra no poi ci siamo accorti che sono due cose anche separate se si riesce se si riesce a coniugare sia raggiunto il massimo dell'obiettivo possibile
Roma può esistere partecipazione democratica senza livelli di decentramento anche comunali e sufficienti così come può esistere il decentramento come lo vediamo adesso senza partecipazione democratica e quindi annullato non perché ce ne sia poco ma perché in realtà non interessa quasi più nessuno
La crisi delle circoscrizioni nelle grandi città al melodico in quelle medici ed è su quelle grandissime non le conosco e soprattutto una crisi di sfiducia un visiti in mancanza di va be'di passiamo storica l'altro discorso la io credo che vada introdotto anche una discorso che poi quello dei che ieri veniva preso come quello dei comprensori
Sulla necessità di semplificare le competenze
Verità dice che questo è il il tempo degli organi degli organismi semplici o perché solo gli organismi semplici
Possono essere dei validi interlocutori e gestori della società civile del e dei vari problemi che in esso si manifesta
Allora le dimensioni infra comunali comprensoriali eccetera devono esserci anni in senso ma soprattutto perché rispondono a dei problemi di efficienza e di economicità di capacità di risposta non tanto dei problemi di partecipazione
Prima di partecipazione risolto dai Comuni qui ci sarebbe un lungo discorso da fare sul ruolo dei comuni in questo momento lo
Io credo che debbono essere previste delle dimissioni infra comunali però come scelta volontario ricco cioè come libera scelta dei comuni di aggregarsi per rispondere a determinati
Se se scusanti sorretto se di tipo comprensoriale per intenderci ecco di tipo di associazioni di Comuni
Lo dico questo perché in molte regioni dall'Emilia alla Lombardia al Veneto sia tentata la costituzione di comprensori imposto cioè di livelli di servizi può e sono stati dei fallimenti
In cui nessuno si ricomincia contestato cioè attraverso cui nessuno opera no e quindi a riconoscere questa libertà ultimo tema era quello che forse non è che si debba porre però interno presente almeno in alcune realtà
Prego sì scusa
Esprime per centralmente la sera a casa creato dalla realtà e ci passi attraverso l'errore
Continua
Verrà dall'esperienza che ho eliminato io credo che nonostante che il nostro comune abbiamo fatto un sacco di
Però decifrare venticinque
Sacco ganoidi poteri burocratici no perché poi la sostanza
E ben poca
Resa
E ed altruista di vedere salva e da qui si vede che secondo me noi adesso stiamo parlando delle Autonomie
No
Dando questi potere Autonomie locali presso gli stessi comuni che non le mollano
A quelli che stanno al di sotto
No
E da noi si vede un po'questa conflittualità
Forse perché già si pensa il Comune Metropolitana ce l'abbiamo un sacco di carta anzi un volume così di tutte le delibere il Comune di Milano non ci danno personale
Sono solo Poteri a livello consultivo analizziamo la mano diciamo uscito dal nostro punto nostro nostro voto in quel caso il nostro parere Conte non conta
Allora c'è da dire che c'erano anche gli stessi comuni alle stesse amministrazioni che dovrebbero un momentino allargarli di più non solo sulla carta
Come adesso
Noi vogliamo che il Comune che le amministrazioni abbiano qualcosa di più in mano però che anche loro agli scalini inferiori Monno queste cose ecco perché il decentramento e farli
Emersa mi piaceva il Sindaco di Milano
Dice abbiamo quindici delibere
Però di quindici dei leader non ce n'è uno che abbiamo poté effettivo ma
Perché la legge abbastanza chiara ma questo non le menti fondamentale
Ma questo però ripetuto non è un problema e sostanziale cioè se parliamo effettivamente di un decentramento che non è disposto verso valori vigenti decentramento partecipazione sì siamo a livello di decentramento amministrativo punto dopodiché accanto a queste dal decentramento amministrativo abbiamo detto PIL si crea la partecipazione col calore la gente prima dopo se ne accorge insomma che consultivo
E che consultivo rispetto alle rogne amministrative dopodiché e chiuso l'incidente usato Marta Falcone
L'editoriale una volta o due all'anno discutere coi sì maestri professori
L'altro problema io tirai fuori posto discorso della regione giustamente di in qualche modo si potrebbe mettere se discorso quale suo stavo rivedendo nella posta di
Nella bozza di di nella bozza di di di di cioè nella forza nel testo delle delle qualcuno
Dosio
Interesserebbe forse mettere in evidenza frodato effettivamente io credo che uno degli elementi in cui le ha rese che sostanzialmente qualifica l'intervento regionale quello programmatorio
Sostanzialmente meno dovrebbe essere così così era mi domando se effettivamente c'è mai stato dopo quindici anni che diceva stamattina non mi ricordo se un quindicenne Matteo Forte
Quindici anni di esperienza regionalistica nel nostro Paese
Coatta
A un certo punto che se si è mai tentata di fare a livello regionale un un rapporto sugli
Che caratterizzato avvisati del Friuli Venezia Giulia perché pure laterocemento speciali e quindi con caratteristiche specifiche
Però gli interventi in sé non sono neanche male tutto sommato nel senso che
Generalmente pongono una una serie di problematiche di problemi pongono alcune priorità c'è un bilancio che sostanzialmente tende a rispondere a questo tipo di interventi però io non ho mai visto
Almeno nella nostra esperienza ma credo che se non questo non quindi non riguarda di per sé un meccanismo di come dire un tipo di governo gestiti in un modo rispetto ad un'altra ma una una un momento di verifica
Del dell'intervento programmatorio agli a livelli regionali esistevano esiste e se non esiste come ho l'impressione gesto che non c'è un momento in cui a livello regionale si dice benissimo ci abbiamo prova a fare la programmazione che ci siamo dati
Doveva raggiungere questi uno due tre quattro obiettivi nel giro di dieci anni tiriamo le conseguenze abbiamo speso venti miliardi abbiamo raggiunto due di quegli obiettivi non c'è non esiste
Cioè si ripropone ogni volta interventi Pd piani programmatori in cui si fanno le sue si fa la somma delle cose che esiste perché esistono delle necessità che ci dovrebbero essere si tiene conto evidentemente delle singole autonomie interne che chiedono alcune cose dopodiché tutto finisce le e ci sono i piani quinquennali
Non c'è mai il nome a un certo punto che si dice benissimo qui siamo intervenuti ci si ferma
è andata male non è andata mai correggiamo il tiro
Cioè non c'è assolutamente un intervento
E e che egli della parte più più più importante che ha la Regione se non se non fa quello capisco esattamente
Veramente che ruolo cercherò lo svolge a livello alle questo dal punto vista politico ma posso introdurrebbe qui in discorso anche di carattere di risvolto economico che questa discorso c'entra relativamente però e come in qualche modo ripensare a riproporre il discorso regionali mistico
Puntando a sulla necessità di strumenti che sostanzialmente ripropongono discorso programmatoria in termini di verifica anche dei passi compiuti modo ci sia un controllo effettivo dell'andamento dello sviluppo di una determinata regione penso che sia un anche questo un problema che vada
In qualche modo tenuto presente il settantotto siccome tu hai sollecitato discorso sulla Regione punti in testa questa che anche la fase della verifica dovrebbe aver la stessa dignità che hanno nella fase
Per la per perché sarebbe gradita secondo me drammatico ci si accorge che si programma cose che poi non si fanno cioè prevalentemente non si fanno perché si corre dietro alla spesa pubblica punto e basta
Paolo
Servizi
Scala l'onere economico così
Il problema diventa
Uccide servizio Scala censisce
L'altro
Per offrire il servizio ufficio l'ordine ma addirittura su
Che fare
Quindi
Problema oggi della partecipazione richiede scendere sempre più verso il basso
Nel gestire certi servizi
E poi punto di vista economico
Verso l'alto quindi un problema rapporto
Complesso
Chiare no no
Poi ci siano incidenza su Battisti
Però certo nei termini in cui
Semplice possiamo ipotizzare non per tutti i servizi
Livello
Piccola
Va
L'esigenza i trasporti pubblici organizzare dei gruppi di utenza
Basta nominare
Senta all'azienda dei trasporti
Farina probabilmente non è possibile fare
L'azione legale però che ci sia un elemento per cui a quando ci sarà la raccolta delle firme ritiene segreto rendere però poi questi interventi in maniera non semplicemente blocco ma propositiva perché se no poi si rischierebbe azienda alla fine si paralizza può fare il rapporto secondo me forse in questa fase dovremmo dire ecco analizzare perché certe cose non sono riusciti a ci sono anche dei motivi se non solo il fatto giustamente dicerie i Comuni non hanno delegato questa è una delle motivazioni con cui i partiti hanno monopolizzato però poi su altre questioni
La notte del metal profondi
Io sono tredici anni sono così
Sono i primi anni la cittadinanza venire partecipa con una certa frequenza anche perché sperava anche allora non eravamo ancora istituzionalizzati con la legge no quindi era tutto basato sul volontariato almeno così a a Milano
Almeno dava l'impressione di ottenere più tenere si chiamava comitati di quartiere a un certo punto c'erano la spinta se andava nel caso nostro Palazzo Marino
E allora la gente veniva insomma si occupava Piazza della Scala la nove giorni e le due mila persone
Poi la la cittadinanza a questo punto si è accorto
Dopo la legge dopo il sì state questi istituzione delle circoscrizioni che la circoscrizione niente altro che la mano longa dell'amministrazione comunale
Quindi che serviva da freno da tampone di non avere le meno alle due mila persone in piazza Della Scala tutte in tutti i Consigli comunali che certi
Fuoco
Poi venendo da noi si accorgeva che non gli sono gli si diceva noi non possiamo farci niente
Scriviamo mandiamo il fonogramma facciamola cose ma più di quell'Onno
C'è il discorso si può aggirare secondo me se effettivamente le circoscrizione hanno non dico dei quali grossi potere hanno un potere abbastanza decisionale
Nella gestione dell'amministrazione pubblica a livello centrale è chiaro che il mezzo e trasporti
Per Milano per Milano è possibile che si risolve in una circoscrizione esso però almeno possa essere preso in considerazione da noi è arrivato prima da che scadeva il mandato dell'ottantacinque
Vedi l'Atm non so quante linee voleva sopprimere caso vuole non tutte dalla periferia perché alla sera gli operai mi Grosso parve la gente se ne sta a casa non va in centro quindi volevate sopprimere un venti o trenta Mezzi dalle otto di sera poco mi e cioè che lei chiama rami secchi grossezza la gente Sarra abbia pure anche di queste cose per fortuna si è riusciti a era una decisione molto impopolare
Però finché non ci sono questi poteri certo punto la gente non viene più a perdere le se se ne sta a casa proprio guardare la televisione ed è una brutta cosa
Noi facciamo dei consigli tante volte con una persone quando abbiamo una persona in sala a parte a parte il vigile urbano o all'avvento del commissariato no quando abbiamo una persona come il pubblico edilizia ci sentiamo sì sentiamo esclusi
Rappresentativi insomma siamo Rivera presentare quella perso
E c'è stata questa scala per me perché manca il primo
Mo'
Opere di questo problema della sonoro pegni
A latere del problema del
Diciamo dei dei poteri
Delle circoscrizioni
C'è da tenere presente è un'altra questione
Molto importante che
Che ha una valenza generale che non mi pare sia stata sufficientemente considerati
Che è quella della della distinzione del giusto confine che bisogna stabilire tra il momento del degli indirizzi delle scelte politiche
Ai diversi livelli nel momento della gestione
Questo è anche un punto
Molto delicata molto importante che ha rifrazioni di diverso genere rifrazioni che riguardano
La la correttezza l'aria e la trasparenza nella gestione
Amministrativa che riguardano
La sfera delle responsabilità tecniche la sfera delle responsabilità tecniche
Che deve avere una sua autonomia subordinata certamente a quella degli indirizzi delle scelte politiche ad avere dei propri spazi e delle proprie possibilità di esplicarsi
Salvo poi rendere conto ad assumere tutte le relative responsabilità
Questo non è un problema di secondo momento riguarda dire trasversalmente i diversi livelli di di direzione di rappresentanza delle delle istituzioni
Perché ho richiamato questo l'ho richiamato sia per connessione perché mi è stato offerto lo spunto dal alle considerazioni che si stavano facendo teste
Ma anche perché
Una giusta distinzione tra queste tra questi due ruoli tra questi due momenti
Permette in qualche modo non in assoluto ma permette quantomeno di affrontare e e risolvere il nodo delle delle diverse scale nella gestione dei servizi
E allora i momenti della partecipazione devono potersi esprimere con tradurrà in questi termini le esigenze poste dagli amici consiglieri circoscrizionali in maniera incidente solo sulla formazione degli indirizzi politici
E quindi
Questo significa che per essere incidenti non necessariamente bisogna avere dei poteri amministrativi in seno e tanto meno dei poteri necessariamente non è né centri non è necessario avere dei poteri di tipo gestionale
No bisogna incidere su scelte scelte politiche
Però il momento della gestione della che direzione tecnica dei servizi può avvenire anche su scale su scale diverse e riguardare responsabilità appunto Tecniche distinti
Questo discorso poi si riflette ripeto anche su su scale istituzionali più ampia che riguardano quelle dei Comuni
Del
Delle delle Province e delle Regioni il via e via di scampo fino arrivare agli enti e agli enti nazionale dove ben sappiamo questa tematica
E ben presente acuta e come dimostra il caso della RAI abbastanza è risolta
Io vorrei
Che fosse fatta una riflessione
Tra espansione del sistema delle autonomie ed espansione della spesa pubblica ed efficienza
Dei mezzi di servizi ingenti
Espansione dell'autonomia nelle autonomia dovrebbe significare
Buona amministrazione
Dovrebbe significare anche risparmio nella spesa pubblica
Invece purtroppo pare che l'espansione della spesa pubblica
è Inge parallelo con la espansione perché i poteri locali
Se questo è vero
Credo che i controlli
Non dovrebbero essere ridotti
E neanche le responsabilità degli amministratori dovrebbero passare sotto silenzio
Ma controlli e responsabilità dovrebbero essere più incisive corresponsabilità di tipo patrimoniale perché eventualmente sbaglia sbaglia in mala fede
Perché credo almeno questo per averlo visto
Direttamente io ripeto sono molisana
E clienti mi riferisco ovviamente all'esperienza della mia regione
Credo che ci sia un grosso spreco di denaro
Soprattutto per quanto riguarda le assunzioni di personale
Pensate che una regione come la mia
Che amministra poco più di trecento mila persone quindi mezzo municipio neppure
Ha un organico ha un organico di mille e duecento quarantacinque unità
I due terzi di questo personale Stari scaldarla serie senza fare niente i due terzi non la metà questo discorso ovviamente può essere trasferito alle unità locali
Alle unità sanitarie cioè questo problema per noi meridionali è indubbiamente un problema grosso che da una risposta l'altro problema quello della disoccupazione ministeri settentrionali non so come vanno le cose
Però
Però credo che questo è un discorso che bisogna fare
Perché poi non ci si può venire a dire che abbiamo sul viale superato il tetto dei cento e dieci mila miliardi senza porci il problema di questa spessa che si espande continuamente e non si riesce più a controllare né dal vertice della base si inventano le le espressioni come spesa storica per dire che chi più ha speso meglio si trova Enzo
è sono delle delle espressioni che non convincono nessuno ora è chiaro che a questo punto bisognerebbe quando vedo distinguere il momento decisionale dal momento gestionale
Se una espansione dei Poteri la possiamo ecco accettare come espansione di momenti decisionali il discorso ci sta bene
Però bisognerebbe distinguere il momento visionato da quello gestionale perché potremmo avere una gestione più economico più rispondente alle problematiche della finanza Cucchi altro discorso
Noi ci siamo posti il problema se
Modificando il sistema elettorale attraverso la elezione diretta del sindaco
E avvicinando il cioè il rappresentante rappresenta alla rappresentato
Abbiamo riusciamo ad a vere
Una acquisizioni di margini di democrazia superiori
Bene questo sistema esisteva già con la elezione dei consiglieri regionali con l'elezione dei consiglieri regionali il voto di preferenza
Ha un grosso ha una grossa incidenza nella scelta delle persone però che cosa sia determinato nessuno
O almeno nella mia regione
Se determinato questo si accentua del clientelismo
Cioè gli assessorati gli assessori e gli assessorati sono tante botteghe aperte per la propria clientela cioè c'è determinato un rapporto diretto tra i cittadini e istituzioni
Ma un rapporto di tipo clientelare
In cui il partito non ha nessun pezzo
Anzi sono gli assessori cioè sono quelli che sono si si si fanno diciamo forte del dei loro voti che pongono dei problemi al partito e non viceversa
Non lo so ripeto io la espongo così come con questo voglio dire che
Non è che cambiando le bottiglie i contenitori si riesce a modificare era anche il problema è ritornare a essere un problema di contenuti
Tutte le formule possono essere buone o cattive dipende ovviamente da chi da chi li gestisce
E il discorso dei controlli il problema dei controlli credo che non sia da sottovalutare non che io creda ai controlli per carità
Ma ai controlli e fatti in un certo modo che implicano certe responsabilità ecco di tipo patrimoniale per gli amministratori a quel tipo di controllo ci credo
E questo per evitare che i il la la la gestione della
Del potere attraverso le Autonomie locali non possa diventare soffocamento per l'autonomia della persona
Quando gli atti amministrativi
Ingiusti si fanno dalla mattina alla sera tant'è che qualche Regione ha sentito il diritto di nominare un difensore civico
Questo significa che la pubblica amministrazione non gestisce
Per conto di tutti ma per conto di copie addirittura anche la normativa le leggi regionali
Sono provvedimenti amministrativi non sono più leggi perché non hanno carattere di generalità ed astrattezza dico e addirittura in alcune di queste leggi ci potete individuare già gli interessati
E contro le leggi sapete meglio di me non c'è possibilità di difendersi se non attivando il discorso la Corte costituzionale in sede di impugnativa giudiziarie una cosa molto molto molto grosse insomma
Stiamo attenti quando diciamo no ai controlli certo no a questo tipo di controllo serve a niente cioè ma io dico la l'autonomia all'amministratore mi sta bene ma anche la responsabilità un amministratore che amministra Isolde la collettività Dedede amministrarli come si amministra sei però e ce ne deve rispondere questo è
Tutto quello che volevo almeno come dice il Vangelo
Come non quanto offre
Da Voghera e mi pare segua questo è un punto importante cui avevamo registrato pareri diversi erano diversi in questo senso se ricordo bene di dire non rifiutiamo il controllo e però riduciamo nei minimi perché già oggi era sotto imputazione la gestione del cuore e dei controlli in quanto non era tanto in controllo disse com'era farlo adesso chiaramente di parte essere due cose l'attuale vice i controlli agli altri riconosce son così solo più o al minimo proprio per i casi eccezionali e poi sa dal cittadino e giudicare o o il pretore perché non facendo i controlli e poiché capita il pretore Enza
E adesso c'è anche il problema grosso che poi otto piccole quote approva tutto Polito finisce in galera quanto tu non c'eri malore rappresentato l'elenco qualcosa lo ha giudicato esce nettamente ridotto sì sì
Però
No no verso valle sfaldarsi colazione perché sugli infortuni sportello agli amministratori repressivo il Senato non
Entrasse in Aristotele autonomizzazione cibi prego di chiarirmi bene questi Senato delle autonomie l'altra Camera praticamente discorso di modifica istituzionale eccetera
Noi dice Amos politici diamo
Da almeno quella che la politica dei partiti spezza le autonomie locali
Voglio sapere come mi conciliate questo discorso con il discorso della Camera delle Autonomie
Dovrebbero
Finaliste
Basta sì
Sì altrimenti tenendo un altro doppio all'opera non è uno dei punti che abbiamo trasmesso abbiamo e mettere in un cutter località non pretendo di avere ragione ed è mi pongo il problema
Tuttavia tornerai sull'altro se la formulazione dei controlli avesse due aspetti quella di dire occorre che il Coreco siano effettivamente espressione terricola dalla legge mite ma non perché
Perché i controlli poi siano anche del merito nel senso che se no no di merito o no ma manco a responsabilità patrimoniali si Silvana
In merito no ma chi sbaglia deve pagare di persona almeno in termini di moli non non dico di
Trentotto
C'è il perché Rizzi è tra l'altro tieni conto che c'è un re o anche dello stato giuridico dell'amministratore viene assunta promosso semplice stesso
Sì cioè non vorrei limitarmi a una denuncia tra il pro e il contro bisognerebbe vedere qual è la siccome il problema esiste no però mi pare mi paiono discordi perché cento controlli e troppo armerista temperare l'esigenza di
Fra l'altro un controllo atto operato eccetera diventa uno che questo è il controllo di merito per l'incisione sotto però io sono convinti all'illegittimità ancora di recente un impegno del genere problema bisogna riuscire a contemperare le cose vanno meglio riducendo propongo
Trovando delle forme di controllo successivo ecco era questa la mia aspirazione quando ero seduto e giudicate mi sono sbagliato ma lasciatemi fare Pier Luigi Locatelli direttore sulla valutazione dei risultati anche vero c'è stata una nuova era seria adesso sì con queste liste tradizionali ma l'idea sarebbe quella l'amministratore nessuno tutte le responsabilità
Se sbagli mai contenuto aiutateci a Chieti ordinata poi il magistrato anche un nuovo record il controllo a posteriori dice momento
Cioè si opposero
Cioè mi pareva abbondano
Risulta globale della politica l'altro lo fa lo fa il politico è chiaro variabile Torrechiara quelle fare astinenza del controllo sui risultati grosso equivoco Giannini erano arrivati da tanti anni
Il controllo sull'efficienza del controllo sui risultati di un'amministrazione può e secondo me deve essere fatto se si tratta di un'amministrazione a fini limitati a Fini tecnici è finito economici aziende enti strumentali e affini tecnologici
Ma su un'amministrazione a fini generali sull'estrazione politica
Il controllo sui risultati deve essere condotto con sistemi democratici con controlli interni che garantiscano iniziative delle minoranze eccetera
Qui e va avanti da da tanto tempo questo discorso tutto camminando
Ripreso dalla scuola tuttavia eccetera che secondo me non coglie il il nocciolo del problema
La scuola di Pavia contro questa tua impostazione
Sono gli ottanta
E poi dirò Giacomo Antonio stette
Scritto
Sì
Fare perché personalissime
Sabrina ieri del davvero che io convincerò con tutti i progressi che conosco
Finirebbe
Non so è un tema importante questo
Si potrebbe dire distinguere tra il con questa distinzione che tu hai proposto si potrebbe andare bene
Lui per la verità e più rigorista giorni IVA allora fammi capire Ermini tecnici io sono rigorista perché ecco quella sia venga venga assicurata perché la pubblica amministrazione non diventi
I venti i proprietà di nessuno
Ed a favore soltanto di determinate sette vite gli elettori qui ogni giorno la la la la nomina di un con con di un difensore civico è la dimostrazione che la pubblica amministrazione e imparziale
In partenza e la imparzialità che prima trovava possibilità di esplicazione solo attraverso degli atti amministrativi oggi lo trova pure attraverso la legge
E così tutto quanto tutti una divisione no importazione non lo non aveva uomo fatte dall'altra appaiono nell'inserire
Ecco che leggendolo abbozzare chiaramente non avevo trovato alcune notazioni che erano venute fuori ieri dal mio intervento mi pare escludere dall'amico ha fallito
Delle porno
Cioè sullo
Trattamento degli amministratori dal punto di vista della legge e sullo status giuridico noi amministratori chiedevamo una maggiore attenzione perché appunto come diceva poco fa all'amico ex presidente per l'usura
Che ha ricevuto otto comunicazioni giudiziarie dico non è sempre vero il terzo e non è sempre giusti solo generalizzare come fa l'amico
Molisano su una gestione del potere personalistico su una gestione del pilota e del potere diciamo per gli amici
Non è vero non mi rifiuto io di accettare questa generalizzazione perché se è vero in alcuni casi ecco qui si che si inserisce il discorso di trovare effettivamente questi sistemi di controllo di intervento diretto da parte della società nell'amministrazione e è edito il problema Roberto Dall'Amico nella circoscrizione di Milano
Cioè noi abbiamo come pubblico nei consigli uno due dieci persone gli impiegati che magari hanno una deliberazione che li riguarda e quindi vengono controllare se l'amministratore poi mantiene le promesse che in altra sede
Ha fatto questo è un problema grosso bisogna capire
Se sono le amministrazioni che non mi non mettono in moto tutti i meccanismi per una gestione diretta per un coinvolgimento diretto delle popolazioni interessate o se sono le popolazioni che non si attivano molto spesso io
Vedo che sono anche le popolazioni della società civile che si rifiuta di partecipare perché non crede nella classe politica
E qua ritorniamo al al congresso di Bari
Questa la problematica già discussa tante volte
Però trovare dei sistemi di pubblicità
Degli atti consiliari
Dei vari organismi ai vari livelli secondo me potrebbe essere già un modo per cominciare a far sapere a tutta la gente chi vuole sapere cosa si fa
A far interessare la gente
Di più alla partecipazione al controllo degli eletti
Però non possiamo noi andare a criminalizzare una categoria io non chiedo che nel documento venga inserito il discorso
Dallo status giuridico degli amministratori perché mi sembra il discorso
Di parte che ho fatto credo solo io è un altro quinte non attenzione forse non è nemmeno per tenere in piedi questa Commissione fanno però duo però
Quando io legavo questo discorso alla maggiore e migliore professionalità degli amministratori
E credo che insomma
Era la parte e la controparte
Per quanto riguarda i controlli poi noi rifiuta reclutiamo i controlli del merito
Il controllo deve essere di legittimità e uniforme in tutto il territorio nazionale e almeno in tutto il territorio regionale perché voi avete reco reco
Noi abbiamo addirittura alle Commissioni provinciali di controllo fa per cui una delibera identica a Palermo viene bocciata Messina viene approvata
Perché il controllo di merito politico
è diverso perché la spartizione politica dei componenti delle commissioni di controllo e diversa Messina che a Palermo questo non lo possiamo più accettare perché diversamente
Andiamo a sbattere in tanti muri perché si dico è questo il problema che noi vogliamo sollevare del controllo il controllo deve essere di legittimità e uniforme non può essere demerito il contorno di merito la devono fare gli elettori alla scadenza elettorale
Secondo me così come GM per per similitudine che molto più grosso con la Corte Costituzionale con il Parlamento
Controllore se quella legge in aderenza risponde ai dettami della costituzione non può essere un controllo politico
Non voglio andare oltre potrei fare altre sei
Sul muro sullo stato scosso si potrebbe dire perché
Cioè solo accennare al problema tra quelli purtroppo non abbiamo potuto approfondire presentando delle proposte
Da regola che ci eravamo dati sui punti in cui abbiamo non solo evidenziato governo ma proponiamo qualcosa
Dario maggiore Pedio Rita nell'esposizione su quelli dove
Svizzera adesso sono intervenuto per no no davvero guarda che ma la fase preparatoria o problema dibattuto solo su questo nome in poi
Calata la tensione bisogna riproporlo poi non ho dimenticato se mi scusate una ieri avevo lanciato io
Quell'idea di dell'associazione degli amministratori anglista
è un'idea che è stata bocciata anche se il Sicilia già scritti vittorioso abbiamo costituito un'associazione qua Palermo
Stiamo tutte amministratore a Christié piccolo in un'esperienza piccola
Speriamo di portarla alla valutazione delle ACLI nazionale quando farà riuscirà ad avere veri a conseguire dei risultati positive perché se fallisce tedesche
La mettiamo però credo che sia sia un problema a meno sentito da alcuni amministratore piste poi
Io a questo punto della prova del cambio proprio questo tipo così cioè le di fare amici proposte a relazionare per ragioni diverse compreso l'aereo sono fuggiti
L'ultimo Ubaldi l'altro Boy che è arrivato adesso
In mi pare che questo sul dovremmo forzare la ritrosia naturalmente il canto Shelley chiedere a lui di esprimere no rinnovare la cosa meglio le tette va bene dove si siano segnato dovuti a che però dovremo dare a questo punto abbiano eversori andarsene
A lavorare sulle ma io volevo dire solo ultima dolce lascerei discorsi un po'dei contro nel senso che è una scoperte proprio un argomento
Da la costata traversata del mondo bisogna spogliarsi parte esigenze quella parte sempre c'è il testo confronto di merito non ci sono più controllo di legittimità cioè è tutto un discorso che va meglio clavicola devo dire le esigenze di responsabilità degli amministratori rimane fare mediamente fondamentale
Sì
Come se il
Sì fisica
Dinanzi ai negozi bensì proponente valgono
Sono maturi alla commerciale fa cioè io vorrei intervenire sul discorso scusate se mi riallaccio del controllo che la piccola città undici sta popoli
Su quel punto rispetto al Coreco che ci siano ci sono delle leggi ben precise
Condutture in maniche c'è una delibera rispetto quelle viene respinte dal Comune dall'altalena palate equity purtroppo ti devo dire che qui c'è un capacità di della stesura
Da far leggere Dedede arriva dell'ospite del Coreco non diciamo ucciderle frottole perché ci sono delle leggi precise rispetto a questo e tutto fa una delibera deve lasciar vecchie aule di come corte Ramadi dietro per una via ancora
Indipendentemente dai partiti che lo rappresenta questa è la realtà di fatto allora qui il Problema sto a molti bisogna avere delle persone pare palati
Bene comune a comune abbiamo fatto anche in questi termini solo in avvisa cominciamo frottole capisci
Grazie si
Stessa passano i fondi FAS
Novanta sino ad esempio incontra l'applicazione del contratto nazionale Defendente degli Enti locali quale successo insensibile il pandemonio
Per cui un un dipendente che svolge la stessa mansione a Palermo nel quarto livello in il sesto livello per parte
Nel settore sì perché la maniere riescono ad allargarsi e meno
Si accorge
Impopolare nei problemi di fu mobility simili su un platano antichi di visti futura
Sotto altri aspetti che Pipitone vedi anche tra le più libere purtroppo Giuseppe dice che bisogna essere capaci non sono più solo di istruire processi per spaccio di ricevere etiche ai tavoli saperli e sappiamo istruire che purtroppo USA che l'italiano è una bellissima cosa è ovvio sapevano scrivere perché io ti posso dire che in Piemonte abbiamo ottenuto dalla Regione
E per un PM della mia zona come mai abbiamo ottenuto spiegava il giovane ci costruisce una palestra per lei mai cosa che Alessandro non ha ottenuto perché perché ci sono dei problemi di contenuti rispetto ai programmi
Dice tu mi vuoi chiedono regioni io voglio la palestra perché quello che l'ha avuto l'ha avuta la Regione ci dicevano dimezzato i contenuti politici di contenuti tecnici contenuti professionali e di quindici della qualità dell'amministratore
Indifferentemente facciamo solo demagogia politica e ci dimostriamo di essere incapaci e poi veniamo sicuramente a dire quello l'ha avuto quando l'ha avuto io per principio generalmente e il mio modo di vedere le cose
Prima di soffermarmi spolpato culturale perché quello avuto Atena su quali temi rispetto al regionale li ha avuti e chi automaticamente mi comporto in senso professionale e qui il punto il politico deve essere un professionale non professionista e un tecnico competente e non solo per parlato perché Tremiti purtroppo fare tutte le battaglie inutili e queste delle ACLI che devono possono creare come movimento uno spunto per formare questi tipi di politici e più affollati barche gli altri politici
Gli autori i primi dobbiamo essere lui e questa è la linea che il movimento di evitare e potrebbe essere uno dei tutti sicuramente per poter entrare nella mente
Nella politica in modo determinante e potere colpo e poter farci sentire rilevamenti come di fare politici e nello stesso tempo di tecnici così vero metti patronage tecnico politico
Altre strade non ce ne sono su un solo demagogia
Sentita dalle un talento che si deve cominciare sì sì sì molto brevemente no io volevo fare
Uno situazioni generale su questa bozza ecco mi sembra
Che sia abbastanza generica ecco non risponde puntualmente alle accorpata se mi capiterà gli rispondo pubblicamente dopo pubblicamente dopo no anche sul modo su sulla moralità poi se sei poi tanto all'occasione spero di intervenire nell'assemblea
No ecco mi sembra che il documento della nostra Commissione dovrebbe più chiaramente individuare quali sono in Mali
Mi i mali degli errori di fondo dell'attuale situazione che a mio avviso risiedono nel trasformismo nel trasformismo di giunte e di alleanze che ci sono attualmente e credere detto nella deresponsabilizzazione del cittadino e nella mancanza di adeguati controlli sull'operato degli amministratori pubblici ecco io dico se si vuole se si vuole eliminare o tentare di eliminare la piaga storica del trasformismo quindi di certe posizioni di rendita già ieri avevo così avuto occasione di dire che bisogna dire prima i cittadini
Qual è il programmato quale la maggioranza che si propone per la città per la Regione per la nazione ecco prima non dopo
E certo perché poi è su una posizione di rendita viene che almeno anche come cattolico democratico mi sembra che debba essere smascherata questa posizione dice perché non è certamente democratica ecco quindi io dico
Che si dicano prima le alleanze che si vogliono fare sulla base di un programma e facendo in questa maniera secondo me sì risponde anche a quella giusta osservazione che viene fatta riguardo all'elezione diretta
Del sindaco per esempio cioè è chiaro che se verrà eletto un sindaco perché popolare perché gode di una vasta popolarità e poi e poi non non c'ha una maggioranza che lo sostiene ecco che qui come giustamente evidenziato si entra in un conflitto di poteri però se è una stessa maggioranza
Che si si propone attorno ad una figura rappresentativa desta maggioranza ecco che il problema viene viene risolto
Bene io vorrei ecco che fossero a evidenziate accolte queste mie osservazioni altrimenti mi si rischia di lasciare il documento come una una grossa premessa
Alla quale però poi non corrisponde una concretizzazione di proposte concrete che invece mi sembra sarebbe quanto mai opportuno formula
Fratelli
Cinquantuno Molise rimasti
Pregherei gli altri relatori si son presenti di Venere al tavolo in maniera che hanno un piano d'appoggio per eventualmente finire gli scritti
Rispetto a quel che ha detto lei non mi pare ci sarebbe solo una variante radicale se vogliamo tenore di batte il TG uno di questa sera ma credo non otterrebbe un grande consenso e quindi dobbiamo da subito dar corso ai lavori
Allora per la prima Commissione il problema della pace nella vita della gente
Impegni responsabilità nell'ambito della non mi delle autonomie locali relaziona Francesco profumi sindaco per sì sì prego
Cioè lanciati con San Francesco appunto che hai capito va bene Pietro profumi
Cercherò di essere sintetico ma esauriente la Commissione
Dopo aver letto
La parte della relazione Bosio riguardante i problemi relativi alla pace
Ha unanimemente deciso di procedere all'approfondimento
Del tema soprattutto sotto due aspetti
Primo la pace nella vita della gente secondo impegno e responsabilità nell'ambito delle Autonomie locali
Si è dimesso da parare del punto primo la pace nella vita della gente e sono intervenuti molti del dibattito che subito è apparso vivace e denso di significato
Obiettivo principale è stato quello di individuare fino a che punto la gente avverte il problema della pace
Si è reso necessario per questo approfondire prima che cosa si intende per pace
Ciò ha portato la commissione concordi a considerare la pace non come un concetto vago
Né solamente ed esclusivamente attinenti i problemi del rapporto internazionale tra i popoli
O della smilitarizzazione o denuclearizzazione
Ma come un aspetto che tocca la vita stessa della gente
Pace cioè come giustizia sociale
Come occupazione per il maggior numero possibile
Di cittadini Retta produttiva come eliminazione dell'emarginazione
Infatti la pace fonda le sue radici sulla condizione di tranquillità
Mentre situazioni frustranti sono presupposti di aggressività e di lotta
Infatti si è concordato nel ritenere che le situazioni di aggressività
E di lotta non sono legate alla fatalità ma piuttosto alla volontà dell'uomo
Per questo l'impegno per la pace
Se pure Espresso da componenti minoritari
è presente in tutte le forze politiche e può essere sintesi
Di tutto l'impegno politico e talvolta elemento di unificazione di persone al di là della forza politica di appartenenza
Intendendo per persona
Un individuo crea socializzato la problematica relativa al proprio impegno nel sociale
E non come elemento isolato e non impegnato
Per spiegare questo concetto abbiamo ritenuto che la pace elemento di unificazione
Comunque operatori di pace chiamiamoli così sono presenti in tutte le forze politiche anche se queste presenze sono minoritarie in ciascuna forza politica e però queste persone impegnate trovano la possibilità di stare insieme su progetti di pace e quindi la pace diviene possibilità unificatrice di persone impegnati in varie forze politiche in prospettiva positiva
Si è dunque concluso che la gente al di là della più o meno scarsa sensibilità al problema della pace
è comunque interessata e la ritiene molto importante per la propria vita
La gente non parla tutti i giorni di pace chiaramente ma ciò non significa che non si è interessato alla pace alla parte nel senso più compresso della terminologia e non solo come denuclearizzazione o svendita Rizzo Anzio qui c'è un interesse basta proporre iniziative di pace per vedere quanto sia interessata la DIA per quanto risponda la gente sì anche concluso che la pace non è un problema che può essere o rimanere legato ad una prospettiva limitata e localistica
Ma è soprattutto un problema di prospettiva di legame con la realtà Wasted internazionale per precisare
Certo quando parlo di contenuti di pace mi sono riferito a pace occupazione pagine giustizia sociale
è chiaro
Disoccupazione occupazione giustizia sociale considerata una prospettiva più ampia
Perché sarebbe estremamente pericoloso
Considerare la pace e giustizia sociale o d'occupazione di questo mio territorio qui
Che guarda caso potrebbe essere non occasione di giustizia sociale e di occupazione per il territorio che si trova distante da me ma sembra vagare nella stessa regione alla stessa nazione quindi quando parliamo di pace dobbiamo parlare a una pace che abbia contenuti ma questi contenuti sempre prospettarvi in una posizione il più possibile ampia e vasta e non legata al campanilismo e al territorio
Sono stati precisati anche alcuni aspetti della relazione laddove si parla di Polis
Non va cioè il certo intesa come la polis dell'antica Grecia città-stato chiusa e il lotta con la polis viciniore
Ma piuttosto come comunità aperta e che collabora e coopera
Per stimolare la gente al sul problema sul divario su quella parte è necessario che si divenga elemento è stato sottolineato di scandalo in senso positivo
Cioè come un excursus storico abbiamo fissato uno ha ricordato anche la relazione il personaggio Francesco al di là della sua Santità
Ma Francesco come tale credo che sia più universalmente accettato anche da tutti Gandhi e La Pira cioè essere vedo di scandalo dico essere provocatori di unità modificazione della propria coscienza e di essere in qualche modo impegnati sul versante della pace
Si inizierà così via provocare dell'uomo una riflessione intima poiché la pace nasce prima di tutto all'interno di ciascuno di noi e dell'uomo
Ogni uomo infatti e ciascuno non può dare ciò che non possiede e non si può essere operatori di pace se prima non sia in pace con se stessi
La pace si fondi si fonda dunque dentro ogni uomo
L'ente locale è stato ritenuto il luogo privilegiato soprattutto il Comune ma reale anche gli altri enti
Intermedi il luogo privilegiato per affrontare le problematiche della pace con la gente anche per il grande contatto che in queste realtà sia con la gente stessa
Talvolta si nota che
Prendere posizione a favore del disarmo
Ed è la denuclearizzazione da parte di particolari eventi da parte di comuni per esempio comporta dei risvolti negativi per esempio sulla occupazione se non si concretizza un sostegno di altre amministrazioni di livello superiore in questi momenti di impegno e di lotta è chiaro che se ci impegniamo parla
Denuclearizzazione poi pagare abbiamo il nostro ritorno a base che dà lavoro a cento più cinquanta persone
E se non esistono possibilità di bensì creare un riconvertire la struttura nucleare o se non sia il sostegno di chi è preposto a questo e mi riferisco ad amministrazioni
Dello stato di Rivers regionali parlando magari di comuni che prende iniziative in questo senso
è chiaro che ci si trova a dover poi aver a che fare con queste persone che lottano con la propria cupa azioni
E che quindi non è facile a queste parlare di delocalizzazione o di probabile pace quando per loro il lavoro coincide con impegno nel settore nucleare perché lì operano è chiaro che in queste allora momenti è bene portare avanti l'impegno ma è necessaria la volontà politica
Di enti e istituzioni superiori che riescono a sostenere l'ente locale impegnato in prima persona in questi c'era proprio un componente della commissione che si è riferito ad un fatto particolare
L'ente locale quindi rischia in questi casi se non c'è il sostegno dell'organismo amministrativo a più alto livello che ha possibilità di questo genere
Di fallire nel proprio intendimento anche a livello propositivo di educazione e rendersi impopolare
Sì concorda con quanto espresso dalla relazione Bosio sull'idea di puntare su un Progetto Pace e sull'educazione alla pace che è possibile
è stata ritenuta interessante iniziativa relativa libri di testo
Per quanto riguarda la storia che può essere però esperienza estesa anche secondo noi ad altre aree culturali non solo la storia
Ma la geografia e ad altre aree culturali si tratterebbe di approfondire questa tematica
Si è fatto riferimento all'esperienza di alcune città
Tra cui Assisi Torino Reggio Emilia
E si è giunti a ritenere che nell'ambito locale è possibile trovare anche tra i vari gruppi politici una unità di intenti e il superamento di divisioni quando si affrontano aspetti di questo genere
Abbiamo poi formulato secondo aspetto e inizio di illustrarlo
Alcuni punti ci sembrano parecchi per quanto riguarda gli impegni e le proposte concrete
Primo rapporti con le scuole ai vari livelli
Sia a livello di scuole elementari che a livello di scuola superiore con studenti genitori docenti operatori per impostare progetti legati alla pace
Secondo iniziative varie di sensibilizzazione della pure opinione pubblica anche con gesti esteriori
Quindi mi riferisco a Marzio a manifestazioni ma che non siano fini a se stessi ma punti di partenza di mobilitazione
Essi hanno occasione di sensibilizzare la gente ad aiutare gli emarginati e i poveri siano essi vicini e lontani
Terzo
Dichiarazione da parte dell'ente locale del Comune del proprio territorio comunale denuclearizzato che sia anche visibile con cartelli scritti infatti in vari modi all'ingresso e ai confini della municipalità spessa ciò deve essere poi trasmessa come volontà
Per conoscenza al governo centrale e ad altri enti locali viciniori per cercare di far prendere la stessa iniziativa
Altro aspetto mi sembra quarto
Destinazione e l'istituzione di un particolare capitolo di bilancio si è fatto l'ipotesi dell'uno dello zero cinquanta dello zero venticinque per cento qualcuno ha detto dell'uno per mille dipende dalle possibilità economiche del bilancio comunale per la voce diritto alla pace
E per realizzare strutture di iniziative permanenti per la pace facciamo delle semplificazioni Quinto iniziative per l'IMI per limitare la promozione il commercio delle armi era presente la relazione l'accettiamo
Proposta di legge attraverso anche il coinvolgimento dei parlamentari ci sembra giusta e una un punto importante altro punto promuovere e rilanciare progetti ed iniziative
Ed iniziative in tutto il mondo con città e regioni
Che abbiano come centro l'impegno
Per la denuclearizzazione la pace e altre iniziative di sostegno per lo sviluppo reciproco
Pd gemellaggi ai gemellaggi dare un preciso significato e un preciso contenuto
E certamente per individuarli
Ne abbiamo detto tempo
Cioè rischiare di essere gemellati con questo l'altra città all'insegna dello sviluppo la pace e poi magari ci si accorge che quella città è impegnata sul fronte della della degli armamenti e delle mobilitazioni insomma ecco queste cose il gemellaggio deve avere un contenuto un fondamento altrimenti ha poco senso e poco significato quindi deve essere in qualche modo
Fatto con a ragion veduta
Altro punto iniziative di informazione proposte qui dibattiti convegni mostre spettacoli firme sui temi del disarmo della pace dello sviluppo della solidarietà
Altro aspetto individuare spazi da destinare alla creazione le abbiamo chiamate di case per la pace
Aperti a chiunque voglia impegnarsi sul Progetto fasce che sia una stanza o che sia un intero appartamento dipende dalle possibilità solo dei punti di riferimento dei luoghi dove chi è operatore di pace sa di potersi incontrare
E in queste chiaramente case per la pace la possibilità altra iniziativa che la completa
Di istituire una biblioteca un archivio
Di documentazione di pubblicazione di periodici di materiali audiovisivi attinenti i temi connessi alla promozione e alla divulgazione di una cultura di pace e di sviluppo
Abbiamo parlato anche della creazione di arsenali della pace con l'impegno diretto dei giovani
Certo
Queste iniziative ci siamo detti non devono essere portato avanti all'ente locale intima persone calare l'ente locale deve essere colui che prende l'iniziativa
Ma se l'ente locale lancia il sasso cerca di latenza di e poi sono i volontari e la gente comune sono tutti che portano avanti questi impegni ci pare che ci sia almeno il rischio di burocratizzare anche queste cose o che ci sia il tentativo da parte dell'ente locale di totalizzare queste iniziative che sarebbe bene invece coinvolgessero il maggior numero possibile di persone un'altra in cui l'iniziativa sollecitare l'introduzione nelle scuole di specifici curriculi cioè progetti programmi di educazione alla pace e lo sviluppo
Promuovere un'indagine ai vari livelli nazionale regionale provinciale e comunale
Per conoscere la presenza di attività militari nel proprio territorio
Con l'esame dei riflessi
E parlato di riflesso se ne può parlare in vari sensi negativi positivi che questi producono e proprio piano nell'ambito del territorio spesso
Ancora realizzare e promuovere una convenzione con il ministero della difesa come previsto dal resto dalla legge
Per l'impiego visti obiettori di coscienza nel servizio civile
E poi non solo questo ma cercare di fare in modo che questi obiettori di coscienza impegnati nel servizio civile dagli enti locali stessi ai vari livelli siano utilizzati nella maniera più idonea più corretta
Che non si riducono magari a fare coloro che fu che fanno solo i fatti o provvedono spedirli o che stanno ad attaccare i francobolli o che utilizzarli nel migliore nel migliore dei fini possibili insomma ecco una corretta utilizzazione degli obiettori
Che fanno il servizio civile nell'ambito degli enti o con i privati per potere
Dare la possibilità di una grande valenza a questi
Mi avvio alla conclusione pericolosa di parecchie cose
Impegno per Lara promozione della obiezione fiscale quello dico impegno non vuol dire che il cumulo gestisce il proprio questo problema ma il Comune momento di raccordo è giusto che siano coinvolte forze e cittadini ai vari livelli
Ancora promuovere incontri fra i partiti questa potrebbe essere l'iniziativa valida soprattutto nel momento in cui si predispongono e ci si avvia alle campagne elettorali commuove gli incontri tra i partiti per la predisposizione di programmi elettorali che contengano impegni comuni per la pace
All'inizio di ogni legislazione
Ultime due proposte
Promuovere presso le Regioni leggi specifiche finalizzate al sostegno dei movimenti impegnati sul tema della pace
E qui c'è abbiamo detto provare regioni perché le regioni hanno capacità legislativa e qui sono le regioni che devono magari finalizzare anche attraverso strumenti legislativi idonei la finalizzato di certe risorse in questo settore
Ultimo impegno per rispetto dell'ambiente e delle risorse del territorio in quanto responsabili nei confronti delle generazioni future
Tale impegno dell'intendersi come non oltraggio nei confronti della natura nelle sue molteplici espressioni
Quindi ci sembra importante del tutto le proposte operative che sono molte che richiedono anche un impegno a vari livelli
Che ci sembrano impegnative per noi che l'abbiamo elaborato alle quali chiamiamo e chiediamo il confronto di tutti voi
Non ci sembrano comunque impossibili come in tutte le cose
è necessaria la volontà quella politica seria di volerle portare avanti grazie Pietro per favore Francesco comunque sia della relazione così prego anche gli altri relatori di lasciare il Molise è poco leggibile poi lo ripeto
Poi lo rinviamo va bene
Quello arraffa subito
Da allora roba
La parola Girolamo valenza per la seconda commissione il lavoro nella dimensione locale c'è
No
Allora non lo mettiamo in coda la parola Marco appoggi
Per la terza commissione la dimensione locale della democrazia partecipazione governo della realtà locale i soggetti ambiti funzioni un attimo prima che Marco prenda la parola vorrei
Fare una proposta all'Assemblea
Ci sono svolti nel pomeriggio di oggi a Milano presso la parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio i funerali di Luca Rossi lo studenti di vent'anni ucciso per errore da un proiettile sparato domenica sera un poliziotto
Luca Rossi è il figlio di un attimo militante alcolista Adele Rossi
Di un nostra di una nostra detta sociale
E quindi propongo che i partecipanti a questa conferenza nazionale delle autonomie locali
In vino il testo del seguente telegramma ad Adele Rossi
Nell'esprimere
Sentimenti umana solidarietà
Alcolisti riuniti conferenza a Palermo uniscono loro preghiera affinché la memoria di Luca sia motivo di riflessione e l'occasione di cambiamento da una società di violenza verso una società di giustizia e di pace
Ah risplende al cospetto di Dio chi ha impegnato la vita al servizio dei fratelli
Purtroppo credo convalida anche appena sia addirittura doveroso un attimo solo di riflessione anche per ricordare la morte del premier svedese OLAF Palme
Ecco ricordiamo così con molta la semplicità è anche questo un aspetto è una società violenta nella quale noi viviamo e che a partire dai luoghi delle autonomie locali vogliamo rendere non soltanto più pacifica ma anche più fraterno
La parola Marco Ponce
Nel commissione
Che ha analizzato un tema perse estremamente vasto e che poteva anche portare ad una valutazione di carattere astratto
Si è riusciti comunque soprattutto nell'ultima parte
Riuscire a individuare alcune i nuclei di riflessione
Che penso possono essere utili sia per chi milita all'interno del movimento sia per chi come amministratore ha scelto la strada delle istituzioni come luogo privilegiato di militanza
Anche perché e qui il primo punto
La linea guida di un progetto della diffusione dei poteri è stato rilevato in molti interventi
Sì incarna nelle esperienze dei soggetti sociali
E trova sempre più nella realtà territoriale di base vale a dire nel circolo nel segretariato di popolo nel nucleo nel momento aggregativo attivista il luogo principale di rappresentazione dei bisogni sociali
Vale a dire
Un'occasione di partecipazione reale per tradurre tradurre in concreto anche quelle proposte concrete che poi devono rapportarsi con le istituzioni locali un modo quindi per unire capacità aggregativa con capacità progettuale ruolo associativo e ruolo formativo
Vale a dire che il concetto di partecipazione deve essere di per sé e questo è stato rilevato in molti interventi
Un ruolo progettuale
Che
Riesca in qualche modo tradurre il circolo come luogo di comunicazione fra pari esperienze sociali che emergono alla base molti sono stati gli esempi portati
Soprattutto per riuscire a versi che le Attili riescano ad occuparsi di quello che e tutti gli altri non si occupano
Esempi se ne sono fatti anche è stato detto costruire una casa oggi diventa problema non solo da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista poi successivamente di controllo amministrativo dei processi
Un modo quindi e questo è stato rilevato di intervento non solo singolo ma un intervento che rappresenta bisogni sociali aggregati
E che risponde in qualche modo anche a quella caratteristica di programmazione territoriale una programmazione flessibile
A partire però è stato aggiunto da una effettiva capacità di lettura del contesto sociale
Quindi questi no è il primo primo rilievo che è stato fatto cioè
Partecipazione vuol dire grado di coinvolgimento aggregativo progettualità dei bisogni sociali e capacità di lettura e di programmazione sul territorio i una società che oggi centri non ha più
Occorre ovviamente plasmare questa programmazione sulle proposte tipiche del movimento che aggrega anche nuovi soggetti sociali
Che possono passare attraverso la cooperazione l'animazione del territorio la difesa dell'ambiente la tutela sociale
Ambiti in cui le nuove soggettività oggi maggiormente riescono ad esprimersi
Vale a dire tutto ciò che spesso una società complessa a avrei negato
Pensiamo tutta quella parte di soggetti come è stato detto anche pressantemente soggette non rappresentati e che in qualche misura fuoriescono dall'istituzionale ma esprimono comunque germi di novità
E che devono passare quindi documento informale aggregativo a un momento istituzionale
Ecco allora che rendendo centrale questo tipo di impegno partecipativo
Occorre riuscire portare al cento rendere centrale queste esigenze che spesso risultano esclusivamente marginale altrimenti si corre il rischio di fare quell'assistenzialismo che porta ad essere noi stessi marginali assieme ai marginali
Cioè riuscire a portare al centro del dibattito politico istituzionale culturale ciò che si muove nell'autonomia sociale
Questa è stata diciamo la premessa generale che implica di per sé un secondo livello
Cioè la traduzione in concreto di queste istanze sociali
Perché il ruolo formativo e di promozione sociale non può e qui esaurirsi altrimenti viene a cadere la possibilità di collegare l'aspetto sociale le autonomie sociali Co l'aspetto istituzionale
E qui
è stato detto
Che spesso occorre riuscire anche a svolge quel ruolo politico che come anche il gelato cioè dare controllo sociale controllo politico degli atti istituzionale in qualche misura riuscire a farsi che noi stessi molta insegnare a vivere democraticamente la partecipazione dobbiamo anche controllare questa democrazia
Cioè riuscire a dare trasparenza ai processi decisionali che avvengono all'interno delle istituzioni
Quindi fornire risposta alle domande essere punto di riferimento visibile trasformare i nostri circoli alle nostre realtà di Pasini luoghi operativi dare organicità alle domande sociale
Ma non solo questo perché altrimenti privilegiamo esclusivamente la società civile dobbiamo riuscire a farsi che all'interno delle istituzioni queste domande sociali sì e trasformino in atti amministrativi in atti digestione collettiva rispondente ai bisogni della collettività
E qui emerge il problema ed è stato segnalato e qui vorrei anche portare una esemplificazione emerge il problema di chi da una militanza associativa una militanza attivista Ceglie l'impegno nelle istituzioni spesso si trova in qualche misura isolato
Ora è stata fatta una proposta
Quando si sceglie l'impegno nelle istituzioni dei partiti le ACLI
Proprio per la loro caratterizzazione etica e sociale devono riuscire a diventare anche strumento di sostegno di difesa di coloro che nei ruoli istituzionali pongono Torriero prioritariamente le scelte a favore di coloro che viste difendono chi è senza voce o è marginale rispetto a quei processi decisionali mediati solamente a livello di potere o non risultanti trasparenti
Vale a dire che l'amministratore lista in qualche misura che si trova a sostenere una battaglia che è espressione di un'esigenza sociale collettiva deve riuscire a vere anche all'interno del del nostro movimento una risposta di aiuto e di sostegno
Questo è stato un'esemplificazione necessaria anche in merito ad una serie di interventi che sono emersi tra amministratori presenti nella Commissione qui si concretizza d'altra parte anche l'urna esperienza specifica venuta a Santa Margherita Ligure
Dove effettivamente abbiamo avuto degli amministratori a critiche per sostenere una battaglia tutta sociale si sono trovati esclusi
Dalla loro militanza di partito e quindi pongono il problema del un accordo in qualche misura tra questo tipo di pelle situazionale e impegno sul tra l'altro questa è stato anche e lavorate informati mozione che io consegno alla Presidenza dell'Assemblea
Un terzo la terza riflessione
Riguarda in qualche misura non solo gli aspetti diciamo generali e che io qui ho cercato di sintetizzare ma anche il modo stesso in cui noi dobbiamo riuscire ad articolare in qualche misura
Il ruolo di promozione sociale nel contempo di controllo degli atti amministrativi
E in merito a questo nel corso del dibattito è emersa una seconda ipotesi a partire anche se è un esempio concreto cioè il ruolo dell'ente locale si è detto deve essere garantito anche nel momento della consultazione elettorale
Ed è stata fatta ipotesi di scorporare questo momento di lezioni ad esempio locale circoscrizionali dalle consultazioni nazionali e regionali
Evitando
Così e di mortificare il nascere di eventuali gruppi spontanei o di aggregazioni diverse che vorrebbero candidarsi alla gestione del Comune del quartiere fa cioè da un lato abbiamo un un problema tecnico operativo una consultazione elettorale accorpata che nega ad esempio validità proprio per il suo modo stesso di proporsi ad una impegno partecipi partecipativo che noi privilegiamo ad esempio quello circoscrizionale di quartiere
Dall'altro i pisani o comunque di essere presente con proprie proposte
Allora da un lato la necessità di un intervento diciamo istituzionale di riforma generale
Dall'altro una capacità di promozione sociale di intervento a livello di base affinché coloro che in qualche misura si sentono coinvolti in questo tipo di esperienza riescono anche a fare proposte che coinvolga comunque da succeduta
Cioè
Traducendo in sintesi le riforme di istituzione da un lato e dall'altro la capacità di rapportarsi con i bisogni sociali questo è stato solo un esempio concreto però questo significa avere una visione articolata dei problemi e rendere come dato importante di impegno quello istituzionale
Una ulteriore elemento di riflessione all'interno della dei lavori della commissione è stata portata e qui è stato solamente a un problema che ricorrendo come ambasciatore quella della diversificazione di presenza di amministratori nelle istituzioni vale a dire che
Avendo distinte diverse liste delle acque
Liste civiche promosse dalle acque
Presenza come indipendenti di eclissi nei partiti
Presenza diretta nei partiti significa tutto questo porre il quesito che è un quesito anche generale del modo spesso di rapportare un impegno che prima era puramente pluralista ma enunciato io l'impegno di attenzione rispetto a questa diversificazione di esperienze pluraliste all'interno della gestione locale
è un tema che credo riesco ad essere presente non solo come elemento specifico all'interno del progetto che noi stiamo analizzando ma è un tema complesso
Una ulteriore
Osservazione è legata alla al raccordo tra la capacità e la professionalità di essere amministratori
Si è detto non è sufficiente essere buoni amministratori Picerno veementi sana moralità ma anche di grande capacità di lettura degli atti amministrativi quindi una preparazione
Che sia sia giuridica sia sociale da ciò me emersa anche emesse la così individuazione di
Ipotesi di seminario scuole regionali per amministratori affinché ci sia una preparazione
Che non sia in funzione esterna ma sia in funzione interna di risposta anche a queste esigenze che nascono a livello di territorio
Concludo con un'ultima osservazione
Cercando di essere anche qui spero sintetico
Cioè è emerso un po'nel corso del dibattito una osservazione già che molti artisti hanno scelto dopo questa militanza sociale diretto coinvolgimento nelle istituzioni
La complessità delle istituzioni a posto a molti amministra amministratori due interrogativi
Riuscire a coniugare insieme la loro militanza di base e sociale con una presenza nell'istituzionale
E il bisogno di conseguenza e nel contempo di un supporto progettuale del movimento affinché questi amministratori siano in grado proprio di essere quella cinghia di trasmissione concreta visibile tra autonomia e sociali e autonomia istituzionale
Grazie Marco
La parola a Michele quando stelle per la quarta commissione la dimensione locale della democrazia le prospettive delle riforme istituzionali
Volevo dire all'inizio che abbia posto ci dovrà essere un altro amico amministratore locale sindaco di in una parte dell'Emilia ma ha preso il primo aereo ed è scappato quindi mi ha lasciato questa incombenza
Dunque noi abbiamo diviso la nostra sintesi in tre punti cioè una prima parte di osservazioni generali una parte centrale in cui ci sono quattro punti che sono stati un po'più discussi e poi ci sono alcuni punti che sono stati toccati però il tempo non ha permesso di approfondire dunque le considerazioni generali sono più o meno le seguenti è emersa una forte consapevolezza dell'importanza del tema di un rilancio delle Autonomie locali nella cultura e nella prassi del movimento
Recuperando il ritardo degli ultimi anni e aprendo la strada a un impegno concreto del movimento stesso degli amministratori locali e tristi sulle coordinate della diffusione dei poteri
Inoltre il movimento dovrà sviluppare un'azione di pressione sulle forze politiche perché pongano nuovamente all'ordine del giorno la questione contro tentazioni centralistiche
E perché siano approvate quelle necessarie riforme legislative che consentano effettivamente di parlare di un potere locale e non di un terminale periferico di amministrazioni centrali potere locale eventualmente da diffondere
In particolare dovrà riprendere in Senato il cammino del disegno di legge sul nuovo ordinamento delle autonomie locali attualmente fermo
E dovranno trovare adeguata sistemazione normativa dal punto di vista dell'autonomia e le questioni della finanza e dei servizi pubblici locali e inoltre dovranno essere promosse come iniziativa del movimento ulteriori occasioni di incontro tra gli amministratori apprendisti
Seconda osservazione in questo cammino le ACLI devono sforzarsi di più
Maggiormente di cogliere il nuovo nell'esperienze degli enti locali di questi ultimi quindici anni si è fatto l'esempio la società complessa pone problemi nuovi gli enti locali hanno avuto una attività consistente di investimento di iniziativa che da valorizzare e da esamina
Senza ripetere giudizi saltati senza assumere acriticamente un dibattito teorico esterno al movimento
La riflessione sul tema delle Autonomie locali deve invece partire da un'analisi sull'esperienza del movimento con particolare riguardo al tema Società Civile partiti istituzioni
Per sviluppare l'azione volta espandere spazi di partecipazione di gestione sociale dei servizi
Terza osservazione generale Acri devono guardare alla prospettiva della riforma istituzionale sapendo bene che il loro mestiere è innanzitutto quello di costruire un movimento della società civile per la riforma della politica e quindi per la valorizzazione dell'autonomia
Senza il quale senza la costruzione del quale ogni riforma rischia di presentarsi come un evento solamente ingegneristico
Solo nell'ambito di tale opera può acquistare senso per il movimento porsi in un'ottica di riforme istituzionali con riguardo all'autonomia
Avendo però ben chiara la direzione di marcia e cioè dare al cittadino più strumenti più occasioni per informarsi per decidere responsabilmente e per controllare gli effetti delle decisioni prese
Da questo punto di vista una pista da approfondire maggiormente quella di espandere
Le occasioni Democrazia Diretta su base locale
Non solo attraverso un uso mirato del referendum ma anche studiando altri strumenti solo per fare un esempio interrogazione petizioni popolari corrisposta entro data certa cioè senza che le cose vadano ai calende greche con altri meccanismi di controllo
Nell'ottica delle riforme istituzionali sono quindi affrontato e seguenti quattro questioni primo autonomia impositiva
Da molti è stato colto il legame forte tra autonomia impositiva autonomia finanziaria autonomia politica e quindi con la possibilità per il cittadino di decidere responsabilmente mentre alcuni si sono dichiarati perplessi o contrari per i problemi di consenso che l'autonomia impositiva pone soprattutto nel Sud dove le risorse sono scarse
E per la necessità quindi di adottare idonei strumenti perequativi se comunque rilevata necessità di approfondire il problema
Con un'ottica su una serie di questioni cioè rapporto tra autonomia impositiva la definizione di uno standard minimo di servizi uguali per tutti la funzione perequativa dei trasferimenti dello Stato e il contemporaneo riordino del più generale sistema fiscale
Secondo punto c'è anche una nota
Elezione diretta del sindaco dunque sulla proposta la Commissione ha colto il senso positivamente provocatorio di questa proposta
Nell'intento di trovare cioè soluzioni che avvicinino di più i rappresentanti e rappresentati ma ritiene che debba essere valutata con attenzione
Nei suoi aspetti più concreti e operativi d'altra parte a livello di piccoli e medi comuni l'esigenza di stabilità potrebbe essere forse meglio soddisfatta dall'adozione del sistema maggioritario previsto per le amministrazioni sotto i cinque mila abitanti
Per i grandi comuni la proposta potrebbe essere meglio messo a fuoco qualora però vengano più opportunamente chiariti i rapporti tra sindaco consiglio giunta e quindi tra sindaco partiti politici ed elettori
Terzo punto sono le circoscrizioni si è rilevata necessità di rilanciare le funzioni di sostegno la partecipazione popolare da parte delle circoscrizioni approfondendo però le cause della loro crisi attuale per non ripetere Rory passa occorre individuare idonee soluzioni per aprire spazi in tale ambito per la presenza effettiva non solo dei cittadini ma anche dell'associazionismo nonché premere per una delega di poteri reali da parte dei comuni che sono invece abbastanza ritrosia
Attraverso le circoscrizioni la gente deve avere quindi occasioni reali per incidere sull'indirizzo politico del Comune le api e l'associazionismo devono poi sviluppare un'azione forte per incidere su altre istituzioni quale le USL e distretti scolastici qui il discorso si è solo accennato per far crescere spazi decisione per il cittadino nella gestione di servizi sociali di così grande rilevanza
Quarto punto le aree metropolitane si è convenuto sull'opportunità di elaborare la propria proposta per il governo di queste aree nevralgiche per il Paese che faccia perno sulle Municipalità da intendere come autentiche strutture di autogoverno e non solo di decentramento e su un unico livello più alto chiama che si può chiamare come si vuole provincia metropolitana con compiti di coordinamento la proposta essere approfondita tenendo conto il contenuto del disegno di legge di riforma delle autonomie locali che su questo punto è un po'confuso
Tornando indietro cioè andando avanti ma tornando indietro
Ci sono inoltre toccate altre questioni ecco soltanto toccate su cui è stato sollecitato un approfondimento e un'attenzione da parte del movimento
Il tema dell'autonomia statutaria della differenziazione degli assetti istituzionali secondo le diverse realtà del Paese di una normativa generale sulle autonomie locali elastica e flessibile
Di le funzioni l'assetto istituzionale le modalità di operare dell'ente intermedio
Ci il rilancio della Regione che soffre anch'essa della finanza derivata e che deve recuperare il suo ruolo di ente di programmazione sforzandosi di operare serie verifiche di ciò che sia effettivamente realizzate
Cioè si è rilevato che insomma è facile fare i programmi ma difficilmente poi si verifica quello che si è fatto realmente
Di il tema dei controlli che dovrebbe essere analizzato più a fondo da un lato si è rilevata l'inadeguatezza del sistema attuale troppo politicizzato
Tra virgolette dall'altro si è evidenziato come il vero controllo di merito sugli enti locali dovrebbero compierlo gli elettori quindi trovare le forme idonee
Le questioni aperte riguardano quindi i modi e le forme del controllo di legittimità l'elaborazione di procedure di controllo interno agli enti locali
Un rigoroso ma non vessatorio detto questo forse dire niente regime delle responsabilità degli amministratori locali
Da un lato c'è chi è pieno di comunicazioni giudiziarie per aver fatto piccolissime cose dall'altro conosciamo tutti gli abusi le cose che si commette quindi il problema è trovare qui una via equilibrata e non è facile
E infine il tema dello Stato se della formazione degli amministratori locali che praticamente è stato solo accennati
Bene la parola a Marisa Marche di per la quinta Commissione la dimensione locale dello stato sociale tra intervento pubblico e volontario
I volontari
Per intanto che sentivamo valenza sia tra loro in maniera
Posillipo e dall'afa
Ancora
Afferrate lo
Comunque la necessario porre sequestri di persona per costringere uno scrive avanti la parola Marche
Allora anch'io sarò breve perché non si è riusciti un po'come commissione a stendere proprio un documento definitivo per il momento
Ma è in elaborazione un attimino tra alcuni dei rappresentanti dalla commissione io però riassumo così brevemente quelli che sono stati i temi discussi dalla nostra Commissione la Commissione quinta si è riunita sul tema dimensione locale dello stato sociale tra intervento pubblico e volontariato
C'erano presenti diversi rappresentanti impegnati in alcune istituzioni tipo comuni le USL i consigli di circoscrizione
E si è se per di più c'erano presenti anche attivisti impegnati nel patronato ACLI a diversi livelli per circoli Ali se cercate di toccare diverse tematiche all'interno della della commissione dichiarata fratelli la prima una de di senz'altro come tema era la riforma sanitaria
Ma l'ha applicata quindi se un soccorritore c'è murata in partecipazione chiederei che fosse un po'meno rumorosa grazie
Con un responsabile infatti delle USL e che era presente nella nostra Commissione si è cercato di parlare anche perché facilmente cioè in questo momento è un tema abbastanza l'ordine del giorno si è parlato della condizione dell'anziano quindi proposte
Nel Grenelle nel campo del sociale per l'anziano poi si è parlato della famosa legge centottanta mai applicata e che ha creato chiaramente dei grossi disagi all'interno dalla nostra società
Che come tutti voi pur senza altro saprete un poi nelle varie realtà questa legge centottanta ha portato dei grossi disagi per i malati di mente
Poi si è toccato il tema dell'indica Pati dei tossicodipendenti
Ci ha riflettuto sull'assistenza gestita dal pubblico oppure gestita dal privato perché infatti uno dei temi che erano emersi nella nostra Commissione era proprio questo diciamo ormai da parte dell'istituzione dare in mano a privati e associazioni chiaramente già costituite così la gestione spesso dell'assistenza e quindi di aiuto ai bisogni
Si è poi discusso per la questione della
Un attimo che riprende i punti
Ecco sì ed è qui infatti anche in merito proprio a questo si è parlato di questa legge appena io l'avevamo accennato a una legge che appena è passata da poco nella Regione Lombardia
Dove la Regione cioè proprio che regolamenta assiste la regolamenta l'assistenza tende a praticamente a dare in gestione al privato parecchie cose sulla su tutti i problemi riguardanti il sociale
Si è discusso montata Commissione il problema del volontariato sul primo momento parecchi della Commissione hanno accennato al fatto che lo si può più tanto parlare di volontariato perché sembra quasi che noi proponiamo ai nostri giovani in cerca di occupazione invece di posti di lavoro di fare i volontari
Si è poi ripreso del lungo il dibattito quindi durante la nostra riunione invece quello che era copie nostro concetto di volontariato divide di Hulk sottolineo nostro
Perché è proprio tipico nostro delle ACLI del volontariato non è assolutamente una sostituzione all'occupazione per i giovani casomai il giovane ci può passare in mezzo al nostro volontariato per farsi un'esperienza ma che il nostro volontariato ben altra caratteristica
Questo ci ha voluto sottolinearlo anche se adesso c'è questa attenzione da parte delle degli enti locali
Di regolarizzare il volontariato magari con contributi o con altre cose e non di non correre il rischio poi di di di individuarlo come chi fa parte di un'associazione comunque deve essere magari pagato dall'ente pubblico cose di questo tipo
Poi si è ripreso il concetto che per noi era molto importante era quello infatti del le ACLI
Delle noi cioè i rappresentanti nostri attivisti nel mondo delle istituzioni
E qui senz'altro è uscito da parte di tutti i componenti poi dalla commissive essi componenti della Commissione che chiedevano devono cioè diciamo sono reati che devono fare delle proposte concrete agli attivisti riferito al discorso di tutta la tematica dei problemi sociali quindi che sono gli altri che devono fare delle proposte concrete nonna
Continuare a chiederci che cosa sta facendo le istituzioni che cosa fanno i partiti e quindi dare questo contributo direi sia di strumenti formativi e informativi alla ai nostri rappresentanti nelle istituzioni perché a sua volta loro possano sostenere all'interno delle le amministrazioni locali
Dei principi fermi quindi che gli altri devono essere diciamo con devono fare delle proposte originali chiedevano un momentino essere caratteristica delle ACLI non in quanto continuare a prendere i concetti magari già utilizzati da altri
Poi ecco in questo senso si è voluto
Diciamo poi in quel ecco da diversi componenti della Commissione si è cercato anche di chiedere e qui è uscito anzi direi quasi da tutti il la proposta che dopo questa conferenza ci sia una continuità e questa continuità della voleva dei come proposte su cd per esempio quella di costituire una commissione di costituire dei momenti in degli altri momenti che potranno essere magari dislocati secondo le zone delle dell'Italia
Perché questo rapporto tra gli attivisti e le istituzioni locali non debba finire con questa conferenza cioè che non sia solo un attimo un momento così e poi tutto si conclude
Un'altra delle proposte che dalle nostre quella del patron a cioè si è parlato anche durante la commissione del patronato patronato ACLI che molti di voi sapranno un po'in questo momento è stato questa innovazione all'interno del patronato
Quindi questo cambiamento un pochino del loro mozione del modo di fare patronato
Da parte di alcune era emerso proprio la non sul momento la non voglia di cambiare cioè dicendo patronato già tante cose da fare non cerchiamo di proporre tante cose nuove
All'interno del patronato ACLI invece da altri mi componente la Commissione e proprio stato chiarito questo concetto del nuovo del patronato che è quello di sviluppare chiaramente all'interno del patronato tanti altri servizi che in questo momento la gente ci chiede perché infatti come patronato nominasse per fatto tutte le pratiche di pensione magari esclusivamente queste in un momento come questo non si non è più possibile continuare solo in una strada di solo pratiche di pensione
Perché la sanità ci chiama per alcune altre altre pratiche da svolgere perché il fisco tende a dare anche di un certo tipo di servizio la gente
E il patronato in questo momento deve avere questa necessità di cambiare quindi di rinnovarsi proprio di rinnovarsi in positivo perché noi alla gente oltre che a dare di questo rito che ne abbiamo sempre dato fino adesso deve dare anche tutta un'altra serie di servizi che sono praticamente richiesti ed è una domanda della gente in questo momento
Ecco perché non pochi punti sono stati magari un po'vaga ma purtroppo non sono riuscita a scrivere proprio la relazione precisa comunque domani mattina vedremo di Pavia che era la replica
Girolamo valenza finalmente guadagnato il tavolo dalla presidenza dopo un parto che pare travagliate speriamo felice relazione a per la seconda Commissione lavoro della dimensione locale strumenti poteri e politiche per una programmazione che valorizzi le risorse umane nel territorio io sono d'accordo io sono preoccupato per le attese
C'è un travaglio è un parto difficile
Allora la seconda commissione ritiene prioritario e fondamentale ai fini dello sviluppo e al conseguente allargamento dell'opportunità di lavoro il rilancio dalla programmazione a livello centrale e periferico
Ruolo centrale
Per questo rilancio e quello dell'autonomia
Quello che poi è stato svolto l'autonomia locale e deve essere svolto al torneo che costruiscono soggetti importanti per le politiche di riequilibrio quanto mai essenziale in un quadro caratterizzato dagli squilibri Nord Sud
Dall'uso distorto delle risorse umane
Beh l'ambiente
Di logiche consumistiche che creano ancora e profondamente profonde emarginazioni sotto sviluppo e disoccupazione strutturale
La commissione ritiene che oggi nuove opportunità si offrono per il rilancio delle politiche regionale e locali finalizzate al riequilibrio delle economie
Locali era corretto uso delle risorse
Queste opportunità sono offerte dalla nuova congiuntura favorevole
Dovuta una caduta del dollaro e del calo del prezzo del petrolio
La commissione propone che le ACLI in questa conferenza
Lancino la proposta di destinare le risorse risparmiate all'attivazione delle politiche regionali e locali finalizzate all'equilibrio attraverso progetti integrati finalizzati
Inoltre ritiene anche in questa sede rilanciare l'utilizzo del fondo Isolde detta
Per creare nuovo occupazione
Obiettivi strategici di questa proposta Christa
Devono essere pare dalla commissione
La promozione dello sviluppo endogeno delle economie locali
Risanamento e la difesa del territorio e dell'ambiente
La valorizzazione e la tutela del patrimonio storico culturale l'assetto del territorio con particolare riferimento al risanamento al recupero e alla valorizzazione dei centri storici e infine e non per ultima non in coda il problema fondamentale
Storico direi
Della rivitalizzazione delle aree
Queste politiche appare dalla commissione sono in grado di innescare un reale processo di sviluppo locale rispettoso delle specifiche vocazioni capace di autoalimentarsi con notevole e sette
Una un particolare un esempio che viene in mente riprovevole esempio della valutazione centri storici e cosa può costituire un tipo di politica di finalizzato alla redazione degli storici per il turismo è finito
Significa avere un effetto sulla bilancia dei pagamenti
Nel medio lungo periodo
Queste politiche inoltre per essere pensate definite e gestite hanno bisogno di una un recupero di capacità progettuale di professionalità di managerialità in particolare a livello locale
E questo recupero deve essere politico e amministrativo
Affrontare questo nodo costituisce la sfida per il cambiamento di mentalità e comportamento e la responsabilizzazione diretta da una classe dirigente locale nella gestione dei processi
è intollerabile a mio parere questo l'aggiungo io che Società di servizi calvino nelle regioni nella nelle realtà regionali
L'appalto di Progetti spogliando la burocrazia locale amministrazione locale di responsabilità dirette nella gestione
Strumento fondamentale delle politiche regionali e locali di sviluppo e il metodo della programmazione contrattacca
Contrattata dai poteri locali con il potere centrale tra gli stessi poteri locali tra il potere locale la formazione e le formazioni sociali
In questo quadro è fondamentale risultano le alleanze tra poteri periferici deboli per confrontarsi con i poteri centrali forti a questo proposito assumono valore strategico le convenzioni rafforzi sociale poté il locale su progetti finalizzati al lavoro e alla cooperazione
Inoltre la Commissione sottolinea che il ruolo del potere locale deve svilupparsi in termini di indirizzo promozione coordinamento lasciando spazi di gestione alle formazioni sociali
In particolare all'esperienza del privato sociale una logica di partecipazione e controllo delle comunità locali
In questo quadro la Commissione invita il movimento a farsi portatore di un pacchetto di proposte e progetti con riferimento alla valorizzazione sostegno del lavoro cooperativo come fonte di nuova occupazione
Attraverso l'utilizzo pieno e corretto di tutta la strumentazione normativa vigente comunitaria
Legge del Mezzogiorno legge De Vito legge Marcora finanziario regionale
In particolare riveste significato per il Mezzogiorno la nuova legge sulla imprenditorietà giovanile che rappresenta la prima legislazione orientato a sostegno dell'offerta di lavoro
Invece che la domanda il problema e e questo fine il movimento è impegnato di realizzare un'azione di promozione e sostegno alle cooperative giovanile riattiva
E su questo problema all'attenzione degli amministratori
Un altro pacchetto i progetti riguarda i progetti integrati finalizzate al sostegno allo sviluppo dell'economia locale
E qui riferimento e e i progetti integrati mediterranea il PIL al fondo figlio eccetera alla creazione di servizi di sviluppo
Per favorire il trasferimento di innovazione nel sistema della tono delle economie locali e di servizi reali
Tesi a favorire iniziative profit e non profit
Al recupero della macchina amministrativa locale regionale interne di professionalità e di efficienza
L'ultimo progetto riguarda la valorizzazione risorse umane attraverso la realizzazione piena di strumenti di promozione e controllo del mercato del lavoro
Agenzie per l'impiego osservatori del mercato del lavoro formazione aggiornamento professionale eccetera
Tale progetto è certamente risultato della migliore correlazione che deve esistere tra scuola formazione aggiornamento professionale mercato della la commissione ritiene che il ruolo delle anche e si deve sviluppare nella valorizzazione delle sua della sua capacità progettuale de ed operativa cambiando e innovando attraverso il Movimento primo lavoro
Che deve entrare in un disegno strategico del movimento
A Christa di reimpiego divora impegno dello stesso sui temi del lavoro e quindi del mondo del lavoro col compito di un'azione di informazione e sensibilizzazione collegamento sui temi del lavoro
La costituzione di una banca dati come veicolo dell'esperienza del movimento e dalla e delle conoscenze maturate sul territorio
La banca dati è lo strumento per favorire anche un dialogo profitto è corretto tra movimento e iscritti impegnate nell'amministrazione locale
La proposta di una legislazione tipo mi sia un locale francese capace di accompagnare e sostenere le fasce sociali toccate dalla nuova emarginazione
Un altro tema impegno del movimento e quello
Di come rafforzare l'azione delle varie articolazione del movimento su progetti integrati come risposta concreti e concreta Edison
Infine un attenzione particolare deve essere riservata dal movimento conto oggetti integranti per sostenere la cooperazione nelle sue diverse esigenze
Siamo arrivati credo con qualche fatica molta pazienza molta collaborazione alla fine di questa giornata io ma cedo il microfono per tre minuti a Lino che aveva un ringraziamento da fare due precisazioni
E poi vediamo di di concludere con un minimo di rito di trazione possibile i lavori fatti quest'oggi grazie
Veramente tre minuti perché giustamente credo che Giovanni farà conclusioni più articolate più adeguate di questa nostra giornata ed è ed anche in qualche modo dei questi due giorni di lavoro
La prima cosa non so se ci sono quindi tutti i siciliani tutti i nostri amici che ha lavorato e stanno lavorando o si farà probabilmente anche domani che è giusto ma io credo chiede si debba un grazie un grazie grande come questa casa
Per la cordialità con la quale ci hanno accolto per il servizio
Così appassionato così puntuale eccetera dallo svolto pere questa accoglienza chiede vorrei dire tipicamente siciliana un grazie di cuore veramente a tutti
Eteree brevissime come dire telegrammi la prima cosa
La prima cosa
Mi pare di aver colto e di cogliere
Dai rapporti delle commissioni da quello che ho sentito anch'io oggi non trovando nel commissioni dei vari colloqui che ci sono stati che c'è questa condivisione sostanziale dell'approccio
Che è stato dato a questa conferenza anche al rapporto in qualche modo introduttivo
Sono venute integrazioni sono venuti arricchimenti è venuta una migliore messa a fuoco di una serie di questioni di temi
E io per primo ma io credo di poter dire la presidenza e garantito e gran siamo grati per questo contributo veramente importanti
Una seconda cosa questa conferenza non è una pronto
Questa conferenza come dire un inizio possibilmente se tutti lo vogliamo io ho notato che uno narrando la commissione l'ha detto esplicitamente
Se tutti lo vogliano
Non è una pronto ma è un inizio di un lavoro più sistematico più continuo
Più pregnante sui temi che sono stati messi a fuoco in questi due giorni e che non finisce qui perché c'è una conclusione anche domani
Dalle riflessioni culturali
Palermo nei congressi ultimi e che ci sono dentro e che sono la cornice sono come dire il costitutivo culturale della nostra riflessione io credo che ora si debba andare anche a indicazioni politiche operative si sperimentazioni più concrete più serie sul territorio
Terza cosa e ho finito
Mi pare di aver colto nome non faccio ovviamente repliche non era il caso non è questo non è previsto e sarà fatto più adeguatamente una sintesi dall'amico Giovanni Bianchi dopo
Mi pare di aver colto e questo messaggio
Lei e anche lì
Soprattutto ho sempre più
Nella dimensione locale
Costruiscono il loro futuro per essere interlocutori ci dei processi e per essere liaison è stata usata anche l'espressione con riferimento agli acquisti amministratori di cinghia di trasmissione
Terra autonomie locali e autonomie sociali
Mi pare che se scaviamo Cesc caveremo e se sperimenteremo nel concreto questa direzione di marcia certamente arricchiremo ulteriormente la nostra la nostra esperienza
Per gli attivisti coglierei due messe gli acquisti dentro le istituzioni
Coglierei fra i tanti due messaggi
Formazione e coordinamento formazione e coordinamento
Bene su questi e temi che ora verranno ripresi credo che possiamo dirci per il lavoro fatto reciprocamente grazie continuando anche per quello che c'è ancora da fare stasera e domani grazie
Grazie a lei ma anche per sintetica chiarezza
Proviamo sino adesso
Dopo la relazione
Dopo i grandi che hanno affollato la tavola rotonda di stamattina ecco un pomeriggio è arrivato la parola i piccoli e e credo o con buon profitto di di tutto il convegno complessivamente inteso
Che cosa mi propongo di fare questa mezz'ora o poco più
Un tentativo
Di rigori d'azione in avanti mettere i temi a capitolo così come sono emersi dalla relazione dal dibattito e dalle Commissioni
E per far questo credo osservano quattro capitoli quattro punti
Il primo
Un discorso del quale ho avvertito eccessivamente l'assenza e questa se volete
Una piccola forzatura che voglio fare raccogliendo punti troppo dispersi un minimo di inquadramento sulla fase politica
Stiamo parlando delle Autonomie locali in questa Italia del mille novecentottantasei non in Groenlandia benone
Nella patria di cori a Chino e quindi anche il vedere dal nostro punto di vista quali siano le coordinate sia pure sinteticamente di questa fase politica mi sembra essenziale per parlare sensatamente di polizia
Secondo discorso il rapporto tra società civile e istituzioni quella
Che Covatta definiva a stamattina come una categoria povera come un pensiero depone e io non credo che sia così
Un terzo punto sul concetto di comunità
Stava nella relazione l'ho visto serpeggiare all'interno delle Commissioni qualche intervento la riproposto credo sia caratteristica
Della nostra etica prima che della nostra politica mettere in fila anche e questo tipo di discorso un ultimo
Il quadro di cultura politica complessiva senza il quale
Un discorso sulle autonomie locali sconfina se non è nota lirismo addirittura nello strappai sì e non soltanto diventa patetico ma diventa soprattutto perdente
Questa è la scaletta
Che mi sono proposto
Pensando cari amici che passi proprio da questa Palermo
Nuovo tornante della vicenda artistica
In una strada che continua nona attraversata da frane
Ma non in linea retta
Bensì con quelle svolte e perfino con le impennate che non le ACLI assegnano alla storia ma una storia alligna
Quindi l'esserci ha riproposto oggi in questo contesto della nostra vicenda il tema delle Autonomie locali hanno senso di un tornante in una strada continua come
Nell'esperienze umane come di tutte le esperienze associati
Ecco io credo che questo sia anzitutto il messaggio sintetico di questa a conferenza nazionale ad Intra per reato
La quale appunto dicevo però non galleggia fuori dal tempo e dallo spazio ma si colloca in una fase questa fase politica forse apparentemente confusa
Ma non per questo meno importante della vicenda politica nazionale
Le trasformazioni le trasformazioni anche dai partiti amici ci sono e ci sono state
Non sempre nel segno
Che noi ci auguravamo ma ci sono e ci sono state e non resteranno senza conseguenze
Ebbene
Accogliendo questi elementi sulla scorta della relazione introduttiva di lino Bosio quale fase allora è vero credo di non essere il solo
A ritenere che questa stagione politica si svolga nel segno della necessità
Questa mi sembra la parola il termine che racchiude questa particolare fase Poli
E la necessità
Che ha reso e può parere un paradosso stabile la Presidenza del Consiglio di Bettino Craxi e la necessità
è la necessità che ha introdotto il paradosso nella politica italiana e più stabile la formula Penta partita proprio perché più debole nel senso
Formula tenuta ancorata in tutte le regioni del Paese un fatto da rilevare da una serie di consigli locali che tempo penta partito campano anche se non sempre felicemente
è una necessità
Gli interessi in campo non sono poco e legittimano quindi le cautele nei confronti di una verifica più volte annuncia
E ancora la necessità e quindi importa sottolineare che presente il dilemma di un potere politico
Destinato a diventare più forte
Più forte perché è capace di contrastare gli interessi corporativi oppure di un potere politico più forte perché è deciso ad esprimere al meglio gli interessi corporativi
Credo che questo sia il crinale
Sul quale siamo arrivati
Questa è la necessità che ci stringe dentro la fase
E infine ancora la necessità
E questo mi sembra sarà l'elemento più stia lente a suggerire che se probabilmente esaurita la stagione delle spinte selvaggiamente pragmatiche
E che il bisogno di un programma torna ad ogni livello a farsi sentire
Ecco quindi le ACLI non a caso
Mentre l'opinione pubblica i commentatori sembrano aver assunto i congressi dei grandi partiti come l'unico oggetto
Della stagione politica italiana additare le ACLI ancora una volta controcorrente la centralità nel cambio d'epoca del ruolo degli enti locali
E il nostro contributo e la nostra interpretazione a questo bisognosi emergente di programma in questo Paese
Detto in slogan detto con un nostro slogan la creazione di un movimento della società civile per la riforma della politica
è qui che si giustifica allora la nostra insistenza a voler partire dal civile
Ponendo come priorità io l'osservazione era già nella relazione di lino non tanto o non soltanto il rapporto con il sistema dei partiti quanto piuttosto con lo Stato
O meglio con una nuova statualità dove i partiti ed altre forme
Di percorso di pratica delle istituzioni sono richiesti non abbiamo inventato a caso
La parola convenzione
Sono forme diversi non concorrenti dobbiamo articolare all'interno di questo percorso di nuova statualità
Dove le autonomie locali che sono il primo luogo di incontro del cittadino con le pubbliche istituzioni e la prospettiva di uno Stato che è stato richiamato anche stamattina secondo la terminologia di tocco perché lo abbiamo recuperato nello Stato espressione
Mi ha fatto specie ma mi ha riconfermato che i rappresentanti di cultura marxista abbiano subito rifiuta
A partire proprio da un approccio totalmente che gli al provolone esprimere il civile ci dicevano il problema è che i cittadini enti e l'ho detto lo start
Questa concezione costante di uno Stato come l'unico l'uomo di ciò che è veramente pubblico l'unica coscienza collettiva e incivile pensato
Tutto il soltanto composto alla maniera anglosassone allora consentitemi da destra come composto soltanto di individui
Dove invece noi diciamo questa civile carico
Di soggetti collettivi è carico di associazioni proprio per questo può esprimersi dallo Stato e nostro resti non è soltanto di essere individui Moodie dinamiche devono entrare dentro lo Stato quasi come qualcosa che cala dall'alto
Hegeliana mente composto lo ricordava molto bene stamattina il rappresentante di Aosta uscite da questa concezione sovranità dello Stato che poi discende una centralità dei partiti fino al centralismo democratico
Tutto si tiene da questo punto di vista diverso il nostro approccio
Questa ricchezza del civile che non è debole
Che sia ambigua che va interpretata non c'è un simile tutto buono è un istituzionale tutto perverso questo errore queste schematismi e per questa ricchezza del civile chiede di rappresentarsi all'interno di una nuova statualità
Ecco perché in questa fase di necessità del politico noi riproponiamo questo percorso all'interno della fase sa
Ecco perché allora il tema della società civile lo ricordava l'inno appare duplice
Far crescere la capacità di partecipazione della gente comune e aprire le istituzioni e cittadini
Fuori da questo approccio da questa logica sto discorso non si regge
In quel caso la partecipazione sarebbe soltanto un tentativo di forzare i poteri e gli anni sessanta e settanta ci hanno detto che più partecipazione non significa di per sé conquista del potere
Questo è lo scacco storico questa e il muro contro il quale non anche con acquisti abbiamo battuto la testa
Partecipare di più non significa mutare il potere
Questo non significa deprime l'ha partecipato il sì perché il problema non sta soltanto lui
Sta in un percorso che non a caso noi cerchiamo di affrontare
Che allora della politica di questo nostro approccio politico dentro questa fase di necessità bene io sono convinto che non è vero che la gente abbandoni la politica
La gente non abbandona la politica la vuole ricollocata
Vuole risposte puntuali su cosa è necessario possibili
Vuole garanzie di sviluppo e di libertà in uno scenario ideologici di mondi avvenire
Ecco perché corre
Partire dall'ente locale laddove si è più vicini politicamente
Ai bisogni della quotidianità
Vuole che i valori ci siano
Ma resi evidenti dai comportamenti e dalle realizzazioni
Le sparate le prediche non incantano nessuno anzi indispettisce
Far crescere un movimento della società civile per la riforma della politica significa allora non contrapporre un civile tutto ricco di soggettività iniziativa un politico tutto immobile
Questa era al fondo la convinzione movimentista dei contropoteri anni settanta
La presupposizione cioè che la società sia il bene del potere sia il male non è vero
Non cadiamo in questo schematismo che potrebbe mettere d'accordo l'estrema sinistra e vetero cattolicesimo il Paese reale contro il Paese legale
Di posta risorgimentale nel no lo sforzo da compiere oggi invece consiste nel capire ecco il nucleo
Che il civile da valorizzare non tanto come contrapposto alternativo all'istituzionale ma come autonoma dall'istituzione
è l'incontro di cui autonomia o di più autonomi l'autonomia del Civile l'autonomia dell'istituzionale ecco perché ci importa agli enti locali ecco perché abbiamo fissato l'attenzione all'ente Regione perché qui si gioca
Questo è partito e del resto la Costituzione italiana dove i dossettiani hanno lasciato non poche impronta è più garantista nei confronti del civile che organizzatrice dalla pubblica amministrazione
In questo siamo in continuità con la Costituzione anche se faccio mie
E non soltanto qui l'ho già fatto in Consiglio nazionale alcune osservazioni di Covatta quando dice sta mutando profondamente la costa è mutata profondamente la costituzione materiale tiriamo né alcune conseguenze arancione
Stanno così le cose e però questo facciamo a partire da questo approccio in continuità
Non con la lettera quanto meno con lo spirito dalla Costituente della Costituzione
Allora il problema pare a me stia nel fatto che gli strumenti istituzionali
A disposizione della società o dei gruppi Prairie influire sui poteri pubblici sul loro atteggiamento sulla loro attività non hanno dimostrato una sufficiente vitalità
Se pensiamo di istituti come il referendum l'iniziativa popolare i cosiddetti istituti di partecipazione certamente dobbiamo constatarne una certa crisi così e dagli organi collegiali della scuola e non serve prolungare l'evento
Restando così le cose e noi non lo vogliamo
L'unica via per ottenere riconoscimenti per iniziative che interessano la collettività
è l'appartenenza all'area protetta di un partito in un gioco incrociato e clientelare di lottizzazioni e spartizioni non rinuncia assoggettiamo a questa condizione
E crediamo che nel rapporto di queste Autonomie ci sia spazio non soltanto per la correttezza e per la dignità di tutti i soggetti ma ci sia spazio anche per l'invenzione
L'attuazione di nuove ricco e questo è il nostro approccio è questo il nostro mondo di affrontare la necessità che fare
Ci sono gli altri punti
Qual è il che fare che propongono queste atto in questa conferenza
Mi sento di più di suggerire tre itinerari il primo
Fa capo all'intreccio tra autonomie sociali movimenti le libere associazioni come siamo noi con le Autonomie locali istituzionale
è il primo passo
Il secondo
Fa i conti con l'idea e la pratica di comunità
La fatica di pensare comunità che caratterizza la storia del cattolicesimo progressista penso in particolare a Mounier
Gli sforzi di comunità solidale badate bene
Che costellano la grande tradizione della classe operaia anche il sindacato classista oggi al congresso alle sue radici in Italia le Società di mutuo soccorso
L'organizzazione è forte di conflitto e attraversata da momenti di comunità il bisogno spesso disperato di comunità attraversa le società complesse è molto peggio
Tema forte ma che siamo dico questo dalla comunità
E il terzo itinerario è quello che ci ricorda di guardare a tutti questi temi a partire da un grande deposito culturale qual è quello costituito dalla tradizione cattolico democratica
Solo un pensare globale anche qui dà senso a un agire locale anche perché
La storia delle Autonomie nel nostro Paese
Dice che è essere autonomia e non emergono come semplice a reazione istintiva all'assetto istituzionale centralizzato quanto piuttosto come elemento di un disegno politico complessivo
E più appropriatamente di una fondata cultura Poli
L'itinerario di Sturzo e sempre
Cooperative seduta
Autonomia locale il Partito Popolare Sturzo lo statista e il pensatore
è un cammino esemplari è una testimonianza su questa strada primo itinerario l'intreccio tra autonomia e sociale autonomia istituzionale diciamolo subito atteniamoci ha preceduto non era nostra conferenza il festival del localismo
Non siamo qui a dire in ritardo che piccolo è politicamente bello
Perché di questa piccola autonomia fa un boccone dappertutto il Berlusconi di turno
Il perno del nostro discorso non è il localismo mai civile
Il civile nella sua ricchezza e nella sua ambiguità nelle sue economie periferiche il civile della scienza dei nuovi centri decisioni dei nuovi stili di vita il civile più attento ai contesti locali
Il civile interpretato dalla lista amministratore e che quando l'abbiamo amministratori viene interpretato da circa uno al patronato ACLI dall'ENEL dall'era stata la cooperazione
Fuori da queste energie del civile da questa cultura del Civile localismo extra paese è campanilismo è prospettiva subalterna partecipazione laterale da cortile è perdente
E voglio citare a questo punto tra tanti cattolici che mi capita di citare un non cattolico
Un politico come pochi attento ai problemi delle campagne dei contadini dei braccianti del Mezzogiorno Ruggero Grieco
Ruggero Grieco fece un discorso prima che il Parlamento fosse mandato malamente in vacanza da Mussolini è ripreso il filo di quel discorso durante la Costituente
Il sette giugno ore e quarantasette diceva i nostri mali
E lo stesso facilissimo
Sono derivati non già dal fatto che noi avevamo uno Stato unitario e centralizzato politicamente ma dal fatto
Che esso fu può comunitario nel senso sostanziale e non formale della parola
Il fascismo è stato il logico sviluppo di questa politica anteriore delle vecchie classi dirigenti italiani io non so se volessero proprio il fascismo
Non è interessante saperlo
E cento che esse hanno visto nel fascismo il minor male lo hanno aiutato per timore di essere costrette ad un profondo rinnovamento strutturale politico dalla Società italiana e quindi se ne sono serviti egregiamente contro il popolo
E le sue libertà
Se questo non è pensiero forte De Tommasi sta in questo caso dal rapporto tra civile istituzioni ritenevo
Fascismo come modo di organizzare e mantenere degli interessi a fronte di un civile che cresce e quel civile si chiamava Partito socialista si chiamava Partito popolare si chiamava leghe ci chiamava casse rurali e artigiane e quant'altro
Una categoria povera allora questo rapporto civile istituzione come diceva Covatta stamattina per queste ragioni non credo proprio
Non lo credo
Proprio per il tipo di crisi che attraversiamo che crisi qui Covatta
Diceva bene
Del sistema dei rapporti tra potere non solo tra i partiti
Sintomo della crisi aggiungeva Gigi
Della costituzione materiale anche il fatto che da cinque anni a questa parte il capo del governo venga scelto al di fuori del partito di maggioranza
Io non voglio consolare Gigi Cova ma perché ci sia una ragione
Chiede che il Partito socialista o il Partito repubblicano prima
Sanno di rappresentare rispetto ai processi di secolarizzazione del Paese di più e più in profondità di quanto le quote elettorali che ricevono alle amministrative lo politiche dicono
è il mutamento nella costituzione materiale che rende possibile questo
Non è un grazioso regalo questo non succede in politica che non conosce Galati sui rapporti di forza a partire dal civile però ancora una volta a partire dai civili altrimenti la cosa non si spiegherebbe a livello meramente istituzionale politico
Quindi una categoria debole
Zani aggiungeva traducendo come oggi si usa molto spesso a sinistra calci mette siamo
In uno stato di eccezione ordinaria può essere vero
Può essere
Ecco ma se è vero questo io credo che il ritornare
Su questa categoria civile è stato civile istituzioni sia un punto forte non un punto di debolezza dove sta però il problema sta qui
Non risolveremo mai
Questo problema ponendoci schematicamente per le istituzioni appare il movimento per il civile OPA vestito non esiste questa cosa peraltro non esiste più dalla quotidianità del Paese l'intreccio è strettissimo
Quanti di noi attraversando i paesi e le città durante la stagione delle ferie non trovano concerto di musica popolare organizzato dall'Arci oppure dall'ENAC e dall'assessorato a
No intreccio così evidente fissa i manifesti
Niente di perverso anzitutto corretto
Ma non solo per questo io credo che capire il rapporto civile istituzioni si obbliga ad un recupero di storia
Dov'è il problema il problema guardiamoci negli occhi è che in questo Paese lo Stato non unitario come diceva greco ma accentua l'attore e passato sulle baionette piemontesi
Questa è la verità è un gruppo dirigente giacobino nel bene e nel male
Che ha creato L'Unità in questo Paese signori Cavour parlava Franceschini nella francese
Non conosceva l'agricoltura il Mezzogiorno non c'è mai stato sapeva a menadito l'agricoltura dell'Irlanda quando pesava i rapporti tra Stato e Chiesa pensava risveglio protestante svizzero
Resta è la cosa
E qui nel Mezzogiorno c'è stato il brigantaggio quattrocentocinquanta mila uomini roba da Vietnam l'esercito di occupazione piemontese il generale Cialdini prima persona
Una borghesia d'allora che cercava di volgere la cosa in fotoromanzo intorno agli amori di Nicola
Ora
Via popolazione a flotta mercantile affronta militare a manifatture ha una grandissima intelligenza borghese e Tocci e la città più disastrata e più violenta d'Italia perché
Son saltati i simboli sono saltate le ragioni della convivenza eccetera questo sta allora il problema civile istituzioni non si capisce con le Sociologia istituzionali si capisce a partire dalla storia di questo Paese
E allora ecco perché io d'accordo nel far qui a Palermo
Questo tipo di conferenza
E quindi è qui che si coglie il palo ecco perché non è una categoria debole il rapporto civilistico ma in Italia è una categoria forte amici acquisti andiamo avanti su questa strada primo
Secondo
L'idea e la pratica della comunità
La comunità direi come luogo etico
Di vita
E non soltanto come ambito di decentramento
La comunità che termine riconosciamo
Che mette da sempre in sospetto il pensiero laico
Volete fare insospettire un altoparlante di comunità
è quasi un riflesso condizionato con buone ragioni che state strane cose col discorso del non è che non passino anche ci
Venire che qui facciamo i conti comune ma se permettete
Se mi consenti caro sindaco di Assisi anche con San Francesco e richiamo al mio padre spirituale il padre scende
Il quale quando parla dell'epoca
Una è un grande storico il padre ce ne quando richiama le porte comunale dice guardate che quella stagione di libertà democratiche è stata resa possibile sì
Dall'imprenditoria delle botteghe
Ma è stata resa possibile anche dall'etica Francesca
Che era lo stesso spirito per alcuni versi declinato all'interno dei momenti di fraternità dentro una solidarietà quindi un recupero forte da questo può
L'ho rivista
Tanto più forte oggi in una società dell'informatica in una società dell'immagine dove bisogni ripeto anche disperati
Soprattutto tra i giovani di comunità continuano a sussiste ebbene io credo io credo allora che sulla comunità come costume
Come tessuto vivo e quotidiano
Dobbiamo continuare a Rifle
Che cos'è la comunità
La comunità anzitutto responsabilità
E qui io approfitterei per fare una sottolineatura su quella proposta della quale io sono un convinto supporter dell'elezione diretta del sindaco
Che non vedo come cedimento alle mode
Ne ha fanno di chi insegue comunque novità
Ma esigenza dichiara imputazione di responsabilità
Una certa vischiosità consociativa non si riesce mai a capire chi abbia fatto quando i responsabili sono troppi e come per l'atomica siamo tutti responsabili e nessuno si sente responsabile
Una chiara imputazione di responsabilità mi sembra elemento chiarificatore dei rapporti
Secondo
Una concentrazione evidente di potere vicenda
In un periodo limitato
Ti fai due legislature e poi non potrà ripresentarsi
Sappiamo che è responsabile Kia poteva o non poteva fare e questo credo sia un chiarimento non permetterà l'atto importi no ma per cambiare i rapporti tra chi gestisce un ruolo nell'istituzione dei partiti
Che parte bene c'è un'ultima sottolineatura vorrei fare io credo che ci sia un civile disponibile a questo
Se voi chiedete alla gente che sia il segretario provinciale e cittadino di un partito non ve lo so dire che al sindaco lo sanno dire
C'è una società dell'immagine c'erano certi rapporti comunque c'è un rapporto carismatico nuovo soffitto ecco però esiste tutto questo e questo in questa passo fra vent'anni potrà rovesciarsi il discorso ma grazie a Dio la politica non è nella matematica nella Fiorucci possiamo fare rischiare rifare ricambia
Ma
Mi sento molto pragmatico molto anglosassone a questo punto non credo che concerti democrazie se scrittrice a questo è concezione a Montagnana non mi appartiene male
Valori proprio per essere più spregiudicati nel gestire le cose con attenzione al reale trasformazione e questo sempre il messaggio di Fo ecco debba passare quindi in questo senso in questo senso
E credo allora che la critica Rizzante Riccarda anche perché io sono tentato di USA di usare pesante il contro Zhang a dover Zangheri diceva riferendosi all'economia ma chi non ha potere passo dove non c'è potere come si può diffondere la stessa cosa
Come facciamo a diffondere i poteri se i sindaci non hanno potere
E no profonda la logica e forse più che un'analogia da questo punto di vista ancora comunità mi sembra solidarietà
Prima
Etica ed umana che economica una vera battaglia di civiltà non è per sfizio giornalistico che i corifei della Confindustria attaccano il cardinal Martini
Hanno Kia che due sono le ipotesi intorno le quali ricostruire dalla complessità del profilo di questa società o una società tutte incentrate intorno al modello dell'impresa
Che la Confindustria si è preparata anche con la formazione a partire dal mille novecentosessantanove Progetto valletta varato nasca stellati a questo
Ho una società dove tutte le energie vengono raccolti intorno a un programma progetto solidale questa se permettete internet aveva è la battaglia di civiltà che si gioca ecco il livore contro il cardinal Martini
Non derivata ci Giotto una grossa partite ben comunità e anche solidarietà che dice a noi che non possono gli acquisti gestire la cultura dell'anti
Di quelli che quando la proposta si chiedono per prima cosa contro chi gestivano lo fa parte ed erano stai che la nostra politica
Noi ci crediamo per prima cosa con chi gestire trovando poi naturalmente gli avversari e anche il buon luogo delle polemiche
Credo ancora
Che
Comunità
Sia il termine intorno al quale far ruotare tutte quelle problematiche che stanno attraversando il civile in una maniera io vedo più da movimento più francescana che non partitica sto parlando della cultura del corpo dell'ecologia
Del territorio dell'attenzione alla natura
Non possiamo parlare dei Comuni in astratto questi comuni non stanno sulle carte stanno su un territorio vedi caso in Italia su un territorio profondamente dissestato un quinto del nostro territorio nazionale è in dissesto su ottomila Comuni ne abbiamo due mila cinquecentonovantasette
Come un giudicati a rischio sismico per legge
Due mila cinquecento novantasei su questo territorio noi viviamo o forse balliamo
Quindi questa comunità che ha i piedi per terra non può non recupera
Area anche tutti a partire proprio dalle sensibilità del Civile questi che sono i temi forti i temi forti che attraversano
La nostra convivenza la cultura del corpo il territorio e qui io mi permetterei di aggiungere alle proposte già avanzato un'altra proposta
Che ci veniva proprio da un incontro fatta l'altra sera durante la settimana sci insieme che m'ha regalato lo strappo sur la tragedia vista dove il presidente dei geologi mi diceva professor villa facciamolo con Lea dei corsi per delle guardie del suo
Una stima dice che ci sono venti mila posti per giovani basta la licenza media e siamo in grado di dare loro una formazione convogliando qui il primo lavoro tarde Gigi Bobba convogliando qui lei netto convoglia tutta una serie di inerzia anche questo
è un tema forte è un tema che attraversa le tecniche attraversi saperi l'amore per la natura la quotidianità quanto questo è il pulsare della comunità così hanno radici i nostri comma ebbene ecco altre multe cose potete ben capire si possono dire un'ultima osservazione su questo concetto di comunità
C'è bisogno di cultura per tutte queste cose ma soprattutto c'è bisogno di unità culturale
Siamo un po'tutti oramai composti a mobili componibili emessi in dissesto dentro un po'di Freud chissà come un po'di Melanie Klein un po'di Erich Fromm chissà come stanno insieme ed è proprio importante che ci sia questa organizzazione di formazione civile per aiutarci a far chiarezza intorno perché cari amici la complessità non è qualcosa che ci circonda la complessità certo persa lui siamo complessi ci piaccia o non ci piaccia e quindi pensarci in comunità serve anche a questo l'ultimo punto che mi pare di dover affrontare
Tutto questo discorso se non vuole scade nel localismo se non vuole essere perdente deve fare riferimento
Ad una cultura fondante ad una cultura politica
E qui
Che è poco Sturzo quale Sturzo attenzione amici non facciamo anche di Sturzo una giaculatoria un poster non se lo merita proprio
Quale Sturzo
Direi perfino il più arcaico il più medievale quello che pensa il civile come composto di corporazione armonia del metodo c'è un residuo medievale quando Sturzo pensa in questo modo eppure
Eppure
Salutiamo il nostro presidente che è arrivato per
Quindi direi che il senso vero dello Sturzo che mi piace recuperare e sono alla fine
Non è tanto quello della difesa delle autonomie locali questo mi sembra un fatto conseguente lo Sturzo come importa il cooperatori e il creatore di cooperative il plasma Torre del personale politico petto
Quello più attento al Civile quello più attento all'economico al sociale che proprio ci è utile perché pensa questa società civile in maniera differente laddove oggi
Sì incontro troppo a destra e troppo a sinistra che quell'incivile soltanto composto di individui e come tale ripeto messo come individui inermi di fronte alla l'unica macchina collettiva dello Stato
Ebbene questo Sturzo ci sei
E queste la novità e questa è la novità soprattutto che deve essere rivissuta dall'associazionismo perché non ci salva il semplice riferimento al deposito del cattolicesimo democratico disperso che è subalterno in questa fase è una cultura della quale riappropriarsi e da reinventare solo così la si rende nuovamente produttivo
Ebbene
Proprio il pensiero del prete di Caltagirone
Ci chiarisce come la cultura dell'ente locale risulti in questo Paese
E riferimenti storici dallo stato costruito sulle baionette che facevo la dice lunga cultura di opposizione cultura di partecipazione
E per questo che ogni cultura attenta alle autonomie locali anche quelle laiche Cattaneo
Nasce come cultura l'opposizione in questo Paese
Di fatto
I fatti
Però non resse all'opposizione il problema è non aprire un ottica minoritaria
Ebbene la genialità di Sturzo e condurre la critica a questo sta o allo stato borghese giacobino piemontese sul terreno dove questo fa vedere la propria falsa coscienza perché si dice uno stato legittimato in nome del popolo e che lascia fuori il popolo dallo Stato lì dove Sturzo vince la sua partita
C'è una genialità in più riesce a fare di tutta una serie di uomini di individui di persone per così dire disperse dentro il civile armarsi non erano bravi professionisti all'inizio
Queste persone che poi compose il Partito Popolare riesce a farlo un ceto politico capace di sintesi politica questa è la genialità questo è il sì potremmo dire che a suo modo era un procedimento da convenzione allora
Questa è la logica che ci serve
Questa è la logica fece questo studioso non altro questo ripete giaculatoria posta su tutti d'accordo quindi nessuno è d'accordo o comunque l'accordo non serve in quel caso non si
E questi è qui che dobbiamo coglierlo e qui che pare è qui che è moderno del più moderno di De Gasperi di di di Dossetti eccetera eccetera su questo terreno non su altri
Sui quali negli anni scorsi e ricordo perfettamente vigilia del congresso della DC di Napoli le ACLI milanesi baruffando su tutti i giornali Clerici allora con Luigi Sturzo
Dunque ma questi allora circa questa CIC
Bene io credo che possa bastare questa semplice battuta per dire
Non localismo ma la reinvenzione dentro il civile del ruolo delle Autonomie locali lungo questo rapporto che ha un rapporto forte
Che è un pensiero forte badate fece tanto favoleggiato di pensieri deboli
Siccome in politica non reggono i pensieri deboli
Si è parlato di questo in carenza di pensieri forti ritorneranno fuori
Io credo che questo rapporto dentro l'orizzonte democratico di civile
Così pensato e istituzioni civile attualità sia un pensiero forte che possa caratterizzare la nostra azione la nostra presenza la nostra pratica una conclusione
Tutto questo dice che non dobbiamo allora essere meno associazionismo ma di più associazionismo
Abbiamo problemi a monte da parte
Abbiamo piuttosto scandagliato i problemi con l'istituto Simoni non ci siamo sufficienza interrogati su come ci rapportiamo coi nuovi soggetti che la società complessa produce
A parte che non sono due cose così scollegate perché a questi partiti sono cambiati non sono cambiati come noi sognavamo dieci anni fa ma se noi siamo più capaci di dare rappresentanza ai soggetti del Civile ci ascolteranno non perché sono riformati ma perché sono partiti pigliatutto e fa parte da loro logica stare attento atti qualcosa rappresenta
E quindi il rapporto è duplice è un rapporto rispetto al Civile alla sua creatività la sua utilità per un certo ma ed è una porta a partire da qui nei confronti
E istituzioni e qui allora e si chiarisce fino in fondo a mio parere il senso dalla convenzione
Che può camminare su gambe più solide convenzione che allora non è una parola capitata a caso nel vocabolario del reale essa indica un modo nuovo di essere di strutturarsi del Civile non soltanto dalle ali un nuovo modo di essere ristrutturarsi di collegarsi dell'associazionismo non soltanto delle
Un modo
Di strutturarsi di rapportarsi non di sostituirsi
In un compito in un lavoro dei partiti che restano in questo Paese popolari con tutti i difetti che attiene al popolo italiano ma basta un problema di sostituzione
Siamo dei vetro cattolici o o dei recuperatori dell'intransigenti su questo punto ci stanno la convenzione entrai è un modo di rapportarsi non di sostituirsi lui faccia il suo mestiere
E tu introduce della moneta buona quasi in questo caso perché che rovescia la legge di Gresham su questo caso politicamente può farsi e la politica buona contribuisca a migliorare anche una cattiva
E in questo senso ebbene tutto questo dov'è finito
Non significa certamente aver timore di sporcarsi le mani con l'amministrazione delle cose locali
Tanto meno dopo le responsabilità del sud richiamava Angelo capito un minimo ieri non possono aspettare
E anche non non possiamo aspettare come ci incalzava il gruppo di Marco appoggi da questo punto di vista
Non è in gioco la riedizione di una corrente
Il collateralismo è definitivamente Fini non è qui il problema
è finita anche lo notavo poco fa la stagione dei contropoteri dei consigli che avrebbero cambiato quasi in una situazione porre rivoluzionare
L'implicita del potere tutto l'assetto democratico a partire dalla democrazia di fabbrica cambiare la democrazia istituzionale è una stagione chiuso
E non vogliamo neppure entrare per quel che ci riguarda nel tempo e nel tunnel delle lobbies o dei gruppi di pressione non questo è il nostro compito
Ecco perché allora io credo possiamo muoverci sui tre itinerari che ho cercato di indicare che stavano dentro il discorso di questi giorni non solo tirato fuori messo a tema greve ecco per questo siamo a Palermo
E non ci siamo neppure per quel che mi riguarda con impaccio alla vigilia di una campagna elettorale
Perché come ha detto il sindaco Leoluca Orlando il tempo di Palermo e quello della liberazione da pecche sudditanza
Il per questo allora non siamo soltanto ospiti di questa città ma siamo parte
Non a caso nel tempo della liberazione dalle vecchie sudditanza perché nei ruoli differenti nelle responsabilità diverse e distinte non a Christie di Angelo capito un meno degli amici siciliani siamo compagno ricorda
Ogni al suo posto ma questo deve essere chiaro compagni di corda nel responsabilità di fare quindi non è un caso che facciamo queste cose non dobbiamo avere nessuna ridere acquisti i compagni di cordata di tutti gli acquisti amministratori che a partire civile vogliono andare oltre le vecchie sudditanza
Credo che l'avere chiare le distinzioni male perché anche la solidarietà sul suo terreno proprio che ci lega dentro l'organizzazione sia forse uno dei frutti maturi che questa conferenza potrà e allora chiaro
Che la prospettiva che mi viene è quella di un fare più politica nel mentre stentiamo di fare più formazione le due cose non solo in contraddizione si tengono sempre più strettamente perché il nostro modo un modo di legge le trasformazioni a partire dai valori leggerle tanto meglio quanto più ci riesce di essere carichi dicono
Bene allora concludiamo la nostra giornata dobbiamo liberare subito questa sala superiore se dico grazie Giovanni e questa sala e la Santa Messa è in zona bar