La gestione dell'agenzia antidroga dell'Onu (UNDCP) diretta da Pino Arlacchi e le accuse contenute nel "dossier Schulenburg"

Il governo italiano
Appoggia pienamente e condivide
La strategia con cui le Nazioni Unite l'ufficio diretto dal professor Arlacchi
Ha avviato una più intensa
Collaborazione internazionale in tema di contrasto alla criminalità organizzata in particolare naturalmente al traffico della droga
La comunità internazionale da qualche tempo fa vigorosamente accelerato
La sua capacità di avere una strategia unitaria il merito principale di questa azione spetta alle nazioni unite
L'Italia condivide i sei punti qualificanti
Del piano decennale delle Nazioni Unite
Mi si consenta di riconfermare anche una volta ancora una volta l'apprezzamento del governo italiano
Alle nazioni che e segnatamente
Al professor Arlacchi cui insieme con un rammarico anche qui c'è un vizio italico
Molto diffuso che quello attualmente di avere una incontenibile incontrollabile tendenza a parlare spesso immotivatamente male delle cose che in qualche misura costituiscono insuccesso del nostro Paese
La Conferenza di Palermo l'azione svolta da Arlacchi in questi anni
E in questi mesi è stata riconosciuta dopo Palermo dopo Palermo con un apprezzamento diffuso in ogni parte dell'Europa soltanto per citare dove condannati ma non solo io stesso ho potuto riscontrare direttamente
Per esempio in Iran nel corso proprio di una azione mirata al contrasto contro il traffico di droga dall'Afghanistan all'Iran indi da lì verso l'Europa quanto quanto vi sia apprezzamento anche in paesi molto lontani e molto diversi dal nostro per questa iniziativa
Quelle che avete sentito sono parole pronunciate dal ministro degli Interni Enzo Bianco a Milano lo scorso venticinque gennaio
In occasione della presentazione del Rapporto mondiale sulle droghe prodotto dall'ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe e la prevenzione del crimine diretto da Pino Arlacchi
Il ministro dell'interno che oltre alla passione per la danza del ventre pare coltivi anche l'ambizione di prendere il posto di Arlacchi quando questi terminerà il mandato il prossimo settembre ha espresso quella che dovrebbe essere l'opinione ufficiale del governo italiano un'opinione che al contrario di quello che ha detto Enzo Bianco
Sembra non essere condivisa da Stati come la Gran Bretagna la Francia e la Germania che invece al contrario hanno manifestato critiche e perplessità sull'operato di Arlacchi e sulla sua gestione dell'agenzia antidroga dell'ONU
In questo servizio vogliamo occuparci appunto delle pesanti e circostanziate accuse contenute nel dossier redatto da Mika e lo fonde Schulenburg
Che a Vienna la sede del agenzia diretto da Pino Arlacchi dirigeva la Divisione operazioni e analisi
Ci vuole hamburger rimprovera ad Arlacchi una politica personale caratterizzata da indifferenza e disprezzo per i suoi collaboratori molti dei quali anche tra i più importanti non lo hanno mai incontrato
Arlacchi si legge nel dossier non sa cosa sia la delega delle responsabilità continua a prendere decisioni nel più totale isolamento senza avere una sufficiente conoscenza del contesto delle questioni sulle quali interviene inoltre spesso lontano da Vienna e gestisce il lavoro via telefono in compenso però Arlacchi si è circondato di una struttura burocratica in crescita costante
Ma per Cellar nelle dimensioni reali il suo ufficio include personale ufficialmente destinato ad altri dipartimenti
Il risultato di questa situazione secondo il dossier è una clima di paura intimidazione e totale mancanza di trasparenza i cui funzionari sospettati di slealtà verso il capo sono finiti male magari in Nigeria che sembra essere la vestita azione degli indesiderabili
Del resto Arlacchi sembra riservare notevole differenza anche verso alcuni interlocutori dei governi con i quali ha a che fare
Nel mille novecentonovantotto infatti Arlacchi promise al ministro per la giustizia sociale dell'India la signora manica grandi contributi per programmi di riduzione della domanda di droga l'anno successivo Arlacchi firmo
Due progetti per un totale di cinque milioni di dollari fino ad oggi però è stato stanziato solo un milione e questo solo in seguito a una lettera di protesta inviata il ventitré maggio del due mila
Da parte della signora Gandhi che tra l'altro scriveva sono sgomenta del rifiuto da parte del signor Arlacchi di rispondere alle mie lettere
Raramente ho incontrato una tale brutalità e indifferenza in un capo di un'organizzazione internazionale
Arlacchi ha liquidato il documento compilato dalla sua ex braccio destro Schulenburg come spazzatura dovuta a spirito di vendetta e Ali Pilato anche le accuse rivoltegli ed altri ex collaboratori come maldicenze frutto di gelosie e frustrazione
Proprio cartacce però non devono essere se le Nazioni Unite hanno deciso di avviare un'inchiesta interna inchiesta che peraltro lo stesso Arlacchi per bocca del suo portavoce Sandro Tucci sostiene di aver sollecitato Arlacchi d'altra parte nega con decisione che le critiche sulla sua gestione dell'agenzia antidroga dell'ONU apparse già da tempo sulla stampa internazionale e solo recentemente su quelle italiana abbiano suscitato perplessità nei governi europei
Non ci sono perplessità dei governi europei sono state diffuse informazioni totalmente false
Sono stato in Inghilterra va in Francia in Belgio prima di venire a Milano e ottenuto la riconferma piena sostegno non solo politico ma anche finanziario
Dei governi europei i quali sono stato
Solo per darle un esempio il primo ministro del Belgio ieri aperto la conferenza mondiale contro il metal realizzata con un ringraziamento al mio programma a me personalmente per l'azione che abbiamo svolto quindi appunto colgo questa occasione per dire che si tratta di di notizie false o distorte che riguardano l'azione del mio programma e anche riguardano il sostegno dato la mia persona della mia gestione
Nonostante quanto sostiene Arlacchi resta comunque il fatto che il vice ministro degli Esteri britannico
All'ultimo momento ha deciso di non presenziare alla presentazione ufficiale della Rapporto mondiale sulle droghe avvenuta a Londra il ventidue gennaio e anche Francia e Germania hanno preferito non organizzare presentazioni ufficiale di questo documento
Così Arlacchi ha ripiegato su Milano anche perché l'Italia a col suo finanziamento insieme la Svezia ha consentito la realizzazione di questo documento
A Milano il venticinque gennaio scorso come dicevamo a Palazzo Marino sede del Comune
Arlacchi era in compagnia del sindaco Albertini del ministro Bianco di Letizia Moratti di Enzo Biagi e con la paterna benedizione del cardinal Tonini ha potuto illustrare gli straordinari successi della sua politica
Ringrazio il sindaco di Milano i partecipanti a questo incontro tutti voi
Per aver evitato l'occasione di presentare il rapporto mondiale le droghe per il millennio
Si tratta di un rapporto che produciamo con cadenza biennale e che serve a dare un po'un quadro quella situazione del mercato delle droghe la domanda dell'offerta dal consumo e anche di quello che si fa per combattere
Questo problema a livello mondiale
Il rapporto si basa su o informazioni e dati che ci vengono fornite da tutti gli Stati membri
Esiste un questionario approvato dagli stati e questo è il suo grande pregio ed è anche il suo limite
Perché le valutazioni che sono contenute in questo rapporto si basano sulle analisi che i nostri esperti ripetono
Intorno a questi dati
Che permettono di delineare i trend le tendenze fondamentali permettono anche di informare
Un pubblico specializzato ma anche largo pubblico quest'anno la scelta è stata di creare un documento che si possa leggere facilmente non troppo voluminoso ma che dia nello stesso tempo il senso di quello che succede e di quello che si fa per combattere però
Volendo sintetizzare in poche parole ma io invito tutti voi a leggerlo naturalmente nel dettaglio a considerarlo anche uno strumento di lavoro
Ma volendolo sintetizzare in poche parole devo dire che è come una specie di farlo in Caravaggio
Ci sono luci e ci sono
Dunque in questo quadro di Caravaggio come dice Arlacchi ci sono luci e ci sono ombre
Le ombre non riguardano però solo la situazione mondiale della produzione del traffico del consumo di droghe illegali ma anche il modo in cui il rapporto è stato realizzato e allora secondo quanto si può leggere nel dossier di Mika il fondo Schulenburg
Arlacchi approvo le linee generali della rapporto nel giugno mille novecento novantotto nonostante questo verso la metà dello scorso anno
Arlacchi ha rifiutato numerosi capitoli della bozza definitiva proprio quando ci si trovava in una fase decisiva nella preparazione del rapporto questo ha determinato le dimissioni del coordinatore del Progetto Francisco Tumi che non voleva legare il proprio nome a un documento di cui non condivideva più l'impostazione e la filosofia in seguito a ciò Arlacchi in via informale e senza consultare il supervisore dello staff assegnato il ruolo di coordinatore Hutton Massa PC Manna che però non avrebbe alcuna esperienza come dirigente Arlacchi ha poi deciso di affidare l'incarico di scrivere l'introduzione del rapporto a un certo Philip Robbins che aveva incontrato nel corso di una conferenza nella Regno Unito e che per questo incarico ha ricevuto un compenso di otto mila dollari ma c'è anche dell'altro
Il posto di direttore di Progetto della Rapporto mondiale sulla droga
è stato inserito nel bilancio dell'ufficio di Arlacchi per il biennio due mila due mila uno
Ma nonostante il bilancio sia già stato approvato e finanziato dal quartier generale dell'ONU di New York
Fino ad oggi non è stata ancora resa pubblica la disponibilità di questo posto e i finanziamenti disponibili per questo incarico vengono attualmente utilizzati per riempire un ammanco salariale di un membro della sezione Ricerca
Un certo Thibault Pisciotta che però è stato assegnato a compiti non direttamente connessi con il rapporto mondiale sulle droghe
La scorsa estate Arlacchi aveva incaricato lo stesso le Pisciotta di sovrintendere ad un importante pubblicazione statistica sulle tendenze mondiale del fenomeno delle droghe senza alcuna procedura formale di reclutamento
Ancora secondo quanto scrive Schulenburg il tentativo in atto sarebbe quello di ridefinire la descrizione delle varie funzioni in modo tale da consentire la selezione solo dei candidati graditi ad Arlacchi
Ma torniamo al rapporto e alle luci e alle ombre di cui parla il direttore dell'ufficio dell'ONU per il controllo delle droghe
L'ombra più grande è costituita dal fatto che nel mondo oggi esistono centottanta milioni di persone che usano e abusano le droghe
Centoquaranta milioni che abusano cannabis hashish e i suoi derivati
Ventinove milioni che abusano vedrò che chimiche quattordici milioni la cocaina la copia dei suoi derivati e circa nove milioni l'eroina
Si tratta circa il quattro per cento dalla popolazione mondiale sopra i quindici anni
La seconda ombra grave consiste nel fatto che il consumo globale e tuttora in espansione
E tuttora in espansione soprattutto nei paesi in via di sviluppo in alcuni dei quali soprattutto in Asia abbiamo dei fenomeni estremamente preoccupanti di crescita
In Paesi come il pachistane paesi come la Cina Paesi come l'Iran il numero dei tossicodipendenti da rovine doppiaggi nel corso degli ultimi anni e cresciuto a dismisura
Solo per citare un dato verso lo Pakistan nel corso degli ultimi quindici anni la popolazione di eroinomani documentata fino a raggiungere la cifra di un milione e mezzo di eroinomani registrati in quel Paese
Se pensate che in tutta l'Europa occidentale esistono più o meno milione due milioni e trecento mila tossicodipendenti e che il Pakistan è un paese di circa centocinquanta milioni di abitanti avete un'idea di che cosa stiamo parlando
No poi dare abbiamo la Cina avevo diversi altri paesi in via di sviluppo in cui la crescita del mercato sta creando un problema sul tale di gravissime proporzioni un'altra ombra
Assai seria persistente è costituita dal da traffico dei cambiamenti della criminalità organizzata dal fatto che oggi ci troviamo di fronte
A gruppi criminali realmente roba lì con una situazione che cambia rispetto a dieci quindici o venti anni fa
Non abbiamo più grandi cartelli criminali
Abbiamo centinaia migliaia di organizzazioni di medie dimensioni
Molto più elastiche molto più flessibili molto meno visibili
Bella rispetto ai cartelli criminali del passato perché rappresentano un grande problema
Per le agenzie che le contrastanti abbiamo una proliferazione delle rotte del traffico
E abbiamo molti problemi riuscire a moltiplicare le risorse per contrastare questa fase fondamentale
Pino Arlacchi Elio avete sentito ostenta un fare tranquillo rassicurante snocciola tutta una serie di dati che però non ci sembrano affatto rassicuranti anzi sembrano molto preoccupanti
Da quarant'anni infatti la politica mondiale sulle droghe è caratterizzata da un'impostazione proibizionista ricordiamo che la prima convenzione internazionale quella di New Yorker risale infatti al mille novecentosessantuno quarant'anni di proibizionismo quarant'anni di guerra alla droga per arrivare a dire che il quattro per cento della popolazione mondiale consuma sostanze illegali
Che il consumatore in espansione anzi in certi paesi ha detto Arlacchi e s'è cresciuto a dismisura
Che la tossicodipendenza adesso non è più un privilegio dei soli Paesi ricchi che le rotte del narcotraffico proliferano così come proliferano le organizzazioni criminali che sono divenute ormai migliaia più pericolose più temibili e meno controllabili che in passato
Se la memorie non ci fa difetto o meno di tre anni fa nel giugno dell'ottantotto e novantotto scusate al New Yorker inaugurando in pompa magna la sessione straordinari dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulle droghe
Lo stesso Pino Arlacchi con ben altra in fasi venne a dirci che il dieci anni cioè entro il due mila otto la droga poteva essere vinta
Ma queste sono le ombre vediamo allora quali sono le luci che il mette in evidenza il rapporto mondiale sulle droghe dell'ONU
Fra le Luci credo che
L'elemento più importante
E che oggi abbiamo una strategia internazionale coerente che condivisa per combattere tutti gli aspetti del problema
Do Aniene toppa nel novantotto a New York tutti i paesi del mondo hanno provato per la prima volta nella storia una strategia coerente
Basata fondamentalmente su due pilastri
La riduzione della domanda soprattutto nei Paesi sviluppati nei mercati ricchi mercati che portando il tono al fenomeno perché la produzione del traffico si orientano soprattutto verso questi mercati
Nonostante la crescita della tossicodipendenza del terzo mondo i prezzi dalle droghe leggeri e pesanti in Occidente sono tali il mercato è sostanzialmente è spinto dalla domanda dei consumatori dei Paesi ricchi
Ma abbiamo una strategia abbiamo due pilastri come violetto riduzione della domanda è riduzione della coperta dall'atto della produzione
Ci siamo posti un obiettivo molto ambizioso eliminare le coltivazioni di coca e di oppio entro l'anno due mila otto quando abbiamo lanciato questa strategia c'è stato molto scetticismo
Non solo in Italia e non con tutto il mondo si diceva a a come possibile coltivazioni si spostano a ma come è possibile ci sono milioni di contadini coinvolti a ma come è possibile e impossibile eccetera bene
Non ci siamo scoraggiati dalle organizzazioni ha messo in piedi dei piani per la riduzione delle coltivazioni in America Latina in Asia centrale che sono le do nel mondo dove vengono prodotte la maggior parte delle droghe e a meno di tre anni di distanza posso tranquillamente dire troverete tutte le cifre in questo rapporto
Che oggi il problema non è più cioè è possibile eliminare le coltivazioni
Il problema oggi è come
è possibile arrivare alla fine dell'eliminazione perché abbiamo degli esempi straordinariamente positivi di successo dell'applicazione di questa strategia
Dunque se nonna comprendiamo male le parole di Pino Arlacchi l'obiettivo pare essersi abbastanza ridimensionato
Nelle mille novecentonovantotto a New York si voleva spazzare via la droga dalla faccia della terra in dieci anni oggi si tratta soltanto si fa per dire naturalmente di eliminare le coltivazioni di coca di oppio entro il due mila otto
Ma continuiamo ad ascoltare direttore dell'ufficio dell'ONU per il controllo delle droghe
Uno dei tre maggiori produttori di coca la Bolivia due sul punto di eliminare tutte le coltivazioni
La strategia varata Newark ha avuto un tale tetto di incoraggiamento degli sforzi della popolo boliviano per eliminare le coltivazioni attraverso lo sviluppo alternativo
Un tale aumento nel numero delle risorse nella quantità di finanziamenti che sono arrivati alla Bolivia
Per abolire ormai eliminato quasi il novantacinque per cento delle coltivazioni producendo
Lavori alternativi producendo uno sviluppo alternativo per i contadini che prima producevano la coca il mese prossimo avremo un grande meeting in Bolivia dove abbiamo invitato parlamentari provenienti da tutte le parti del mondo
Perché vedano con loro constati no che cosa significa il successo del sistema di eliminazione coltivazioni Bodini
Il Polo che il secondo grande produttore di coca
Ha avuto anche un forte impulso dalla strategia varata a New York ha ridotto ormai di oltre il cinquanta per cento le coltivazioni di coca e il Perù era il primo produttore mondiale per cui per quanto riguarda la Coca il problema nell'arco dei prossimi anni sarà il problema della colonia dopo le notizie non sono buone dove abbiamo una situazione di quasi guerra civile e dove il problema della coltivazione della coca consiste sostanzialmente nella sostegno che la produzione il traffico danno ai gruppi insurrezionali alla movimento guerrigliero che sfida il governo
Stando a queste affermazioni di Arlacchi dunque siamo in vista dell'obiettivo di cancellare le coltivazioni di coca in America Latina
Che la situazione della Colombia se terribile e ben lontana da una soluzione però lo deve ammettere lo stesso Arlacchi
Ma anche per quanto riguarda gli altri Paesi coinvolti nella produzione di coca se andiamo a leggere quanto scrive Michele foundation Emburgh scopriamo cose interessanti
Durante una sua recente visita in Bolivia Arlacchi annunciato un contributo di cinquanta milioni di dollari per il sostegno del programma di distruzione delle piantagioni di coca
Successivamente però è stato spiegato che questa cifra comprende anche tutti i contributi fatti dall'ONU in passato
Nel novantasette Arlacchi propose ai governi e alle organizzazioni internazionali mondiali quella che chiamò la strategia per l'eliminazione della cocaina e dell'oppio facendo riferimento a un bilancio decennale di cinque miliardi di dollari
Di quel progetto però non se n'è fatto nulla il programma è stato chiuso velocemente dopo la sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite di qui abbiamo già accennato perché i governi si sono opposti alle dimensioni poco realistiche dell'iniziativa
Di quei cinque miliardi di dollari è stato mobilitato meno dell'uno per cento operatività inerenti l'eliminazione delle piantagioni
E anche questo uno per cento è utilizzato sotto forma di piani economici regionali specifici e del programma per il controllo delle piantagioni illegali
La stessa definizione di strategia per l'eliminazione della cocaina e dell'oppio è stata praticamente cancellata dalla documentazione istituzionale dell'agenzia antidroga delle Nazioni Unite
Per quanto riguarda poi il programma di controllo globale delle coltivazioni illegali che fu pianificato nel novantotto per una totale di quaranta milioni di dollari e a cui fu data la più alta priorità e se è stato rivisto alla fine delle mille novecentonovantanove ridotto a quindici milioni di dollari e concentrato solo su due coltivazioni oppio e coca in sei principali paesi di produzione
Arlacchi però non si è minimamente impegnato per favorire la raccolta dei finanziamenti e alla fine senza alcuna revisione o discussione il programma è stato di fatto abbandonato
D'altra parte quello dei finanziamenti dell'ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe
è un problema che torna spesso nel dossier scritto da mica il fondo ci vuole un golpe il quale sottolinea la mancanza di controllo la mancanza di trasparenza la mancanza di responsabilità e di efficienza
Ma torniamo ad ascoltare Arlacchi in particolare per quello che dice sull'Asia
Un altro notevole successo ha tenuto in tutta l'Asia con il varo della nostra strategia alcuni dei Paesi produttori
Soprattutto il Laughs e il terzo produttore mondiale di oppio dopo l'Afghanistan dopo la Birmania nausea ridotto in un anno e mezzo in seguito ad un accordo che di agenzia ha ha firmato con il Presidente
Dell'auto agli otto le coltivazioni del trenta per cento abbiamo poi Vietnam dove ormai la coltivazione vicino allo zero
E abbiamo il grande successo del Pakistan che era il predecessore dell'Afghanistan come il maggiore produttore mondiale di oppio nel novantanove il Pakistan è arrivato alla produzione quasi vero sono tentati di quindici anni fa il Pakistan produceva ottocento tonnellate
Di droga e che nel novantanove ha prodotto cinque
Grazie allo stesso programma di sviluppo alternativo grazie al fatto che siamo riusciti a canalizzare risorse sufficienti
A a convincere i contadini pachistani a smettere di produrre proprio a produrre produzioni legali quindi li abbiamo tolti dalle mani della mafia come li abbiamo tolti abbiamo tolto i contadini boliviani contadini peruviani dalle mani della mafia del grande pratico creando per loro la qualità della vita migliora
Insomma è tutto molto semplice basta ad affidare la responsabilità della questione droga da Arlacchi perché l'azione delle Nazioni Unite cambiasse radicalmente cominciasse a mietere un successo dopo l'altro
C'è però chi non solo non condivide l'ottimismo di Arlacchi mani contesta radicalmente le affermazioni
Prendiamo nuovamente il dossier redatto da Micaela fonde Schulenburg che lo ricordiamo è l'ex direttore della sezione operazioni analisi dell'ufficio dell'ONU per il controllo delle droghe diretto appunto da Pino Arlacchi
Per quanto riguarda il Laos Schulenburg scrive che verso la metà del novantanove durante una visita in quel Paese Arlacchi promise il suo sostegno per la raccolta di ottanta milioni di dollari destinati all'eliminazione delle coltivazioni di oppio nell'arco di sei anni
Fino ad oggi però nessuna delle attività promesse è stata lanciata e contributi ammontano a meno di due milioni di dollari
I progetti di coinvolgimento delle maggiori istituzioni finanziarie internazionali sebbene siano stati avviati non sono mai stati portati a buon fine
E che dire del Pakistan
Durante un incontro con l'allora primo ministro Sharif nell'aprile novantanove Arlacchi promise di aiutare la costituzione di duecento centri di disintossicazione
Per una costo totale di due milioni di dollari ma fino ad oggi nessun centro di disintossicazione ancora ricevuto il sostegno promesso
Nel corso della stessa visita Arlacchi promise anche che il progetto di sviluppo per la regione del dire
Sarebbe stato esteso a non meno di dieci anni ma fino ad ora nulla è stato fatto a questo riguardo
Sempre durante la medesima visita Arlacchi promise una un programma di supporto del valore di oltre cinque milioni di dollari per rinforzare i controlli pachistani lungo il confine con l'Afghanistan
In questo contesto è stata discussa la possibilità di procurare due elicotteri e un aeroplano
Questo della protezione dei confini è una vicenda interessante
La cintura di sicurezza che circonda l'Afghanistan consiste in un certo numero di progetti nazionali e regionali per un costo totale di ottantasette milioni di dollari a tutt'oggi però soli progetti per l'Iran il Tagikistan sono stati approvati
I progetti per il Pakistan il Turkmenistan e Uzbekistan sono stati preparati ma allo stato attuale hanno scarse possibilità di essere portati a pieno compimento a causa della mancanza di sostegno da parte dei Paesi finanziatori
E veniamo al capitolo Afghanistan che rappresenta uno degli aspetti più contraddittorie controversi della gestione dell'ufficio dell'ONU per il controllo delle droghe da parte di Arlacchi
Quale tipo di regime abbiano imposto i talebani e quale sia lo stato della rispetto dei diritti umani civili in Afghanistan è cosa nota a molti continuamente denunciata da tutte le organizzazioni umanitarie internazionali e anche su questo ricorderete l'impegno dei radicali e di Emma Bonino
A tutt'oggi il governo dei talebani non è riconosciuto dalla stragrande maggioranza degli Stati del mondo e non gode di alcuna rappresentanza alle Nazioni Unite
Nonostante ciò nel corso di una prima visita in Afghanistan nel novantasette Arlacchi promise ai talebani duecentocinquanta milioni di dollari in dieci anni cioè venticinque milioni di dollari l'anno ovvero cinquanta miliardi di lire al cambio attuale
Per lo sviluppo alternativo e la creazione di posti di lavoro
Quindi Arlacchi annunciò a New York che avrebbe risolto i problemi inerenti il droghe illegali in Afghanistan
Oggi Arlacchi ricostruisce tutta la vicenda in maniera un po'diversa sentiamo che cosa ha detto recentemente alla microfono del nostro David Carretta
Colgo l'occasione per chiarire
E smentire questa leggenda che io avrei promesso duecentocinquanta milioni dollari e talebani
Io ho rifiutato un'offerta dei talebani di ricevere duecentocinquanta milioni di dollari dalla comunità internazionale in cambio di una cancellazione del consumo di droghe e la produzione droghe
L'ho rifiutata perché non era credibile perché la loro credibilità
In termini di rispetto dei diritti umani e in termini di di orso anche di della circa la coltivazione narcotici era vicina allo zero io ho rifiutato questo terza dei talebani l'unica cosa vera e che la mia agenzia ha un piano per l'Afghanistan che lì che significa un investimento di venticinque milioni Iva all'anno per l'eliminazione delle graduale delle colture in quel Paese il piano lì quando le condizioni politiche dell'Afghanistan lo consentiranno lo attueremo
Arlacchi dunque non nega la vicenda dei soldi ai talebani solo la ricostruisce in modo diverso
Mica il foundation Limburg invece nel suo dossier conferma la storia così come tutti la conoscevamo e come fu presentata a suo tempo dalla stampa internazionale
In ogni modo sta di fatto che i finanziamenti promessi non sono mai stati raccolti anzi nell'ottobre dell'anno scorso Arlacchi ha annunciato che avrebbe chiuso tutte le attività operative in Afghanistan
A causa della mancanza di fondi senza però informare preventivamente nessuno i funzionari afgani dell'ufficio che avevano affrontato considerevoli rischi personali per lavorare per conto dell'ONU all'interno del Paese
Hanno preso che avrebbero potuto perdere il lavoro direttamente dalla divisi
I funzionari afgani dell'ONU del resto non sono gli unici che sarebbero stati abbandonati al loro destino
Durante una visita in alta G che stanno all'inizio del novantanove infatti Arlacchi promise di finanziare un'Agenzia per il controllo delle droghe e di pagare per tre anni i salari di tutti gli ufficiali di polizia
Successivamente aggiunse uno stanziamento di due milioni di dollari per le guardie russe stanziate lungo il confine con l'Afghanistan
Sono stati sottoscritti tre progetti per un totale di diciotto milioni di dollari
I finanziamenti iniziali vennero assicurati principalmente grazie al bilancio destinato agli scopi generali
Ma dato che quei fondi sono esauriti e non ci sono prospettive di consistenti stanziamenti da parte dei Paesi donatori
Questi progetti andranno molto probabilmente incontro a gravi problemi economici inoltre il reclutamento di quattro ispettori internazionali non è stato effettuato lasciando così l'agenzia antidroga del Tagikistan priva di alcuna supervisione internazionale
A questo punto apriamo una parentesi perché probabilmente avrete notato che ricorre con una certa frequenza il verbo promettere effettivamente stando al dossier Schulenburg sono tante le promesse fatte da Arlacchi la cosa però non stupisce se è vero che non esiste nemmeno un registro ufficiale riguardante tutte le iniziative annunciate
D'altra parte i programmi alcuni come abbiamo visto anche di grandi proporzioni raramente sono stati elaborati in accordo con i paesi che poi devono accollarsi le spese pare anzi che spesso questi funziona in settori non siano stati neanche informati
Secondo Mikaela Von der Schulenburg programmi e iniziative vengono presentati con la stessa velocità con la quale poi Arlacchi se ne disinteressa quasi che saltare da un'iniziativa all'altra sia un espediente per sfuggire poi alle promesse non mantenute
Del resto attualmente non esiste alcun meccanismo convincente che controlli la fattibilità economica e tecnica dei nuovi programmi dei nuovi progetti nel novantotto infatti Arlacchi ha abolito la commissione che aveva il compito di fare la revisione dei Progetti
A questo si deve aggiungere che l'ufficio di Arlacchi a differenza di altre organizzazioni delle Nazioni Unite non ha un regolamento finanziario e amministrativo per l'attuazione dei progetti e quindi non è in grado nel senso proprio del termine di attuare i propri programmi
Ciò significa che l'ufficio deve rivolgersi ad altre organizzazioni dell'ONU per firmare i contratti ed effettuare i pagamenti in sua vece
Ma in tutti questi casi non è chiaro chi abbia l'autorità di prendere decisioni sull'attuazione dei progetti di chi sia la responsabilità dell'impiego migliore delle risorse e chi debba essere considerato poi il responsabile per queste decisioni
è evidente che una situazione del genere produce uno spreco di risorse sia economiche che umani e tende a mantenere il potere decisionale accentrato in un'unica persona senza alcun controllo e senza trasparenza
Ancora secondo Mikhail foundation Emburgh il problema del funzionamento dell'organizzazione diretta ad Arlacchi consiste proprio nella mancanza di controllo nella mancanza di trasparenza e alla mancanza di responsabilità delle transazioni economiche
Sull'angolo si spinge anche oltre e arriva ad accusare Arlacchi di vere e proprie disprezzo nei confronti di qualsiasi forma di trasparenza della gestione tutto questo però non sembra minimamente Turla turbare Arlacchi che al contrario
Continua a propagandare la bontà della sua strategia a magnificare i risultati conseguiti e a bollare chi lo critica e chi accusa la sua gestione di avversare la strategia di attacco alla criminalità organizzata e alla droga
Perché non solo nel Sud America e in Asia ma anche dall'Europa arrivano buone notizie ascoltate per credere
Seconda elemento di luce consiste nel fatto
Che dei paesi sviluppati il consumo delle droghe più pesanti delle droghe più più pericolose tradizionali l'eroina e la cocaina
è stabile non abbiamo più nel complesso dei Paesi sviluppati quindi l'aumento che abbiamo avuto per tutti gli anni settanta e per tutti gli anni Ottanta
I consumatori di eroina in alcuni Paesi ma soprattutto in Europa sono in fase ristabilita o di diminuzione abbiamo concreti segnali di diminuzione in diversi Paesi europei
E il problema fondamentale dal punto e ci preoccupa di più in questo momento è il problema della crescita delle droghe
Sintetiche delle droghe chimiche avvenuta nel corso degli anni novanta
Ma che adesso in alcuni Paesi come il Regno Unito e la Spagna mostra dei segnali di stabilizzazione e perfino di declino
Buone notizie dunque anche dall'Europa e dagli Stati Uniti
E Arlacchi ridimensiona anche l'allarme per le droghe cosiddette nuove che sono una un problema vero reale ma il cui consumo avete sentito in Gran Bretagna e Spagna è già in declino e dunque c'è da aspettarsi buone notizie anche su questo fronte
Arlacchi a Mila no ha preferito non soffermarsi troppo sull'argomento nuove droghe
Del resto nella Rapporto mondiale non è che si parli troppo di queste sostanze è infatti uno dei motivi che la scorsa estate hanno provocato le dimissioni della responsabile del rapporto tra Cisco Tumi
Dico abbiamo già parlato è stato proprio il rifiuto da parte di Arlacchi di alcuni capitoli tra i quali quello dell'ecstasy curato proprio dallo stesso Tumi
Del resto ciò che ad Arlacchi preme davvero non è tanto l'analisi del problema della produzione del traffico dell'abuso di droghe illegali e la verifica delle politiche in atto alla luce delle evidenze scientifiche
Il dossier Schulenburg denuncia lo stato di rovina in cui versa per esempio la sezione sviluppo e analisi delle politiche cioè quella sezione dell'organismo diretto da Arlacchi che invece dovrebbe custodire le conoscenze tecniche analitiche
Evidentemente ciò che conta per Arlacchi ecco presentare e trovare sostegni alla sua personale visione della questione e la sua personale strategia
Potrei andare avanti ancora molto a lungo mi fermo qui perché abbiamo un agile un'agenda molto densa ma vorrei sottolineare il fatto che il cambiamento più importante un cambiamento direi psicologico e politico
Abbiamo o cambiato l'approccio al problema abbiamo cercato di combattere la psicologia della disperazione
Cioè l'idea che non è possibile contrastare le droghe l'idea che qualunque cosa si faccia per combattere destinata a fallire abbiamo dimostrato che il problema delle prove è uno dei tanti problemi dell'umanità non è neanche nella categoria dei problemi più gravi
E programmi possiamo affrontare oggi per esempio ci siamo posti come comunità internazionale come Nazioni Unite l'obiettivo di ridurre la povertà del mondo entro il due mila e quindici della metà di ridurre le persone che vivono con meno di un dollaro al giorno della metà sono un miliardo quando la comunità internazionale comincia a porsi un problema come questo di queste dimensioni la riduzione della povertà che il sogno del genere umano da quando esiste l'uomo
Dovete considerare che abbiamo vuol dire che abbiamo i mezzi abbiamo le risorse nazionali e la volontà per poterlo fare dalla droga è un problema molto serio e molto grave ma è diciamo cinquanta volte più piccolo del problema la povertà nel mondo
O altri grandi problemi l'ambiente le nuove forme di schiavitù grandi problemi che oggi noi affrontiamo quella fiducia di poterli non dico risolvere o eliminare dall'oggi al domani ma non c'è nulla che sono problemi umani lo possiamo affrontare
Contorcono strategie nazionali e con investimenti di risorsa problema della droga si trova in questo momento in questa fase abbia amo fiducia abbiamo una strategia d'attacco a livello internazionale noi speriamo che con l'aiuto degli stati membri e con l'aiuto di tutte le persone di buona volontà seppure la cosa fondamentale perché l'ultima parola esistente degli individui l'ultima parola e senza le persone siamo convinti il nostro programma funzionerà e in questo la porto troverete tutti gli elementi convalidano questa strategia grazie
Il programma dunque funzionari gli elementi contenuti nel Rapporto mondiale sulle droghe convalidano la strategia parola di Arlacchi
Noi se ci consentite ci permettiamo di avere qualche dubbio sulle affermazioni sulle cifre vantate dalla direttore dell'ufficio per il controllo delle droghe dell'ONU
E nel dossier compilato da Mikael foundation Emburgh troviamo un interessante aneddoto ad un certo punto leggiamo infatti che le dodici settembre dell'anno scorso
Arlacchi ha dichiarato alla stampa che le quantità di sostanze oppiacei sequestrate nelle Tagikistan erano aumentate del quattrocento per cento fino a un totale di circa seicento kg
Nel comunicato stampa Arlacchi ha affermato che il sostegno fornito dalle Nazioni Unite al Tagikistan e alle guardie di confine con la Russia nel campo del controllo dei narcotici aveva prodotto risultati immediati ed eccellenti
Peccato però che queste cifre dichiarate non ha trovano alcun riscontro nelle statistiche
E nonostante questo però il diciannove novembre in un'intervista al New York Times
Arlacchi ha sostenuto che la quantità di sostanze sequestrate non era inferiore a uno virgola tre tonnellate di eroina cioè oltre il doppio della quantità corrispondente che aveva dichiarato alla stampa poche settimane prima
Noi per il momento ci fermiamo qui
Terminata anche l'intervento con cui Arlacchi ha lo scorso venticinque gennaio ha illustrato il rapporto mondiale sulle droghe e i successi dell'agenzia da lui diretta
Ci fermiamo qui ma potremmo continuare ancora a lungo leggendo il dossier Schulenburg infatti si trovano ancora cifre fatti molto interessati come per esempio il programma contro la criminalità in Albania un progetto da duecento milioni di dollari finanziato con contributi italiani ma che fino ad oggi non pare abbia portato grandi risultati
Oppure per esempio il convegno internazionale media e politici contro la droga che avrebbe dovuto tenersi a Venezia annullato all'ultimo momento a causa della cattiva organizzazione
O ancora il convegno su criminalità e droga che avrebbe dovuto tenersi a Bangkok rinviato a data da destinarsi per mancanza di partecipazioni di rilievo
Sorte analoga anche per un'iniziativa di raccolta fondi che avrebbe dovuto tenersi a San Pietroburgo e della quale Arlacchi aveva parlato personalmente con il presidente russo Putin
Per non parlare poi della protesta del consiglio del personale e Nazioni Unite che nel dicembre del novantanove diramò una circolare che illustrava le rimostranze di natura ricorrente diffusa nei confronti di Arlacchi
E parlava di dipendenti demoralizzati e angosciati a causa del modo in cui vengono trattati dipendenti che però avrebbero paura di protestare apertamente a causa di un clima generale di paura e intimidazione
Può darsi che tutto questo sia spazzatura come dice Arlacchi
Hanno e francamente sembra un documento un po'troppo circostanziati documentato per essere semplicemente frutto dello spirito di vendetta di un collaboratore incapace
A meno di non pensare che l'ex direttore della Divisione operazioni analisi Mikhail fonde Schulenburg sia un mitomane talmente abile da riuscire a influenzare ai governi di Francia Inghilterra e Germania Ovo
Autorevoli giornali come Financial Times
In ogni modo grazie ai deputati radicali al Parlamento europeo in particolare a Maurizio Turco ora il dossier Schulenburg arrivato le maggiori autorità dell'Unione prima fra tutti il presidente della Commissione europea Prodi
è arrivato ai parlamentari europei arrivato agli ambasciatori
E alcuni governi europei come abbiamo detto in apertura hanno preso le distanze da Arlacchi mentre l'ONU ha avviato un'inchiesta interna
Nei giorni scorsi Point
Il senatore della Lista Pannella Piero Milio ha presentato un'interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio Giuliano Amato perché prenda delle misure urgenti in relazione ai rapporti che il Governo italiano ha con l'agenzia antidroga diretta da Arlacchi
All'origine dell'interrogazione proprio la lettera di la lettera del dossier di von Schulenburg reso noto da Maurizio Turco
Tra le le misure proposte dal senatore Piero Milio c'è il congelamento dei finanziamenti l'avvio di un'indagine sull'utilizzo dei fondi erogati dal governo italiano all'Agenzia diretta via da Arlacchi e la richiesta di Chiara mi di chiarimenti allo stesso Arlacchi circa i capitoli esclusi dalla versione finale del Rapporto mondiale sulle droghe
Miglio chiede anche che sia acquisita tutta la documentazione relativa al coinvolgimento dell'agenzia antidroga diretta ad Arlacchi in Afghanistan
Di Ernani all'house e Vietnam e se il governo italiano è intenzionato a riconfermare il mandato Nadar lati che scadrà a settembre
Risponderà il governo italiano per il momento tace anzi lascia parlare il ministro degli Interni bianco
Il governo italiano
Appoggia pienamente e condivide
La strategia con cui le Nazioni Unite l'ufficio diretto dal professor Arlacchi
Ha avviato una più intensa
Collaborazione internazionale in tema di contrasto alla criminalità organizzata in particolare naturalmente al traffico della droga
La comunità internazionale da qualche tempo fa vigorosamente accelerato
La sua capacità di avere la strategia unitaria il merito principale di questa azione spetta alle nazioni unite
Vedremo dunque se cosa risponderà il governo italiano all'interrogazione del senatore Piero Milio
Vedremo l'esito che avrà l'inchiesta interna dell'ONU e vedremo anche chi sarà e successore di Arlacchi il prossimo settembre
Che sarà un italiano appare abbastanza scontato visto che l'Italia è il maggior finanziatore dell'agenzia antidroga dell'ONU che sia Arlacchi dovrebbe essere abbastanza improbabile
Chi sarà alla fine dipenderà da chi sarà al governo e se la Casa delle Libertà dovesse vincere le elezioni la speranza è che il governo Berlusconi non decida di assegnare il posto che ne so a don Gelmini
Intanto chi volesse leggere integralmente il dossier di Mikhail fonde Schulenburg lo può trovare tradotto in italiano al sito www punto radicali punto i T
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