"Lotta alla povertà governando lo sviluppo" - org. dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro (c/o Villa Mondragone)

Se nella prima parte
Del resto non erano concetti importantissimi quindi chi ne avesse perso a parte non ha perduto molto
Questa villa dicevo è stata acquisita l'università come sede di rappresentanza in condizioni abbastanza precaria e sono iniziati dei restauri alcuni dei quali a mio giudizio non sono un architetto ma non del tutto soddisfacenti stiamo cercando di negli anni di portarla hanno splendore che non è quella di papa Gregorio tredicesimo del cardinale Altemps però che sia una sede dignitose
Una sede di grandissima valenza storica perché come molte altre ville ha ospitato papi e cardinali per trecento anni
Ma in modo particolare la stanza in cui ci troviamo
Ma come certamente ricordano loro è stata il posto in cui il Papa Gregorio tredicesimo ha promulgato il calendario gregoriano che tutt'oggi in vigore anche mio Micalizzi posto storico di grande importanza c'è una lapide là dietro che ricorda un appunto nel mille e cinquecentottantadue al sesto giorno delle calende di marzo il il Papa Gregorio tredicesimo in questo salone degli svizzeri proclamo per tutta la cristianità il calendario che tuttora tuttora in vigore spero che abbiate almeno qualcuno ho ricevuto questo lunario che noi abbiamo avuto dagli archivi vaticani in cui gli è proprio il calendario per l'anno mille cinquecento ottantadue in cui son mancate tredici giorni son saltati tredici giorni del calendario per adeguare la calendario civile al calendario astronomico
E quindi un un palazzo che è una villa che trasuda cultura noi speriamo di essere se non all'altezza del pavé agricolo Tredicesimo quanto meno all'altezza
Del collegio Massimo che per anni ha illustrato questo sito io ovviamente non ho molto altro da aggiungere se non ancora ringraziare di cuore tutti loro che hanno avuto la bontà dei arrivare non a Frascati perché la villa nel comune di Monte Porzio e questo bisogna ho l'obbligo di ricordarlo
Monte Porzio Catone quindi non si tocca trasuda trasuda cultura e le tradizioni da ogni pietra che hanno avuto la bontà di venire sin qui sopra spero che non sia stata una gita troppo fastidiosa mi auguro che poi abbiate la cortesia di visitarci e di aiutarci al nostro sviluppo come finora è stato fatto da parte vostra con grande efficienza e cortesia grazie
Grazie ancora il professor Finazzi Agrò Preti Rettore Magnifico di questa bella università per le parole che ci ha voluto rivolgere vorrei dare subito inizio a questa a questo dibattito su un tema che il Consiglio della Federazione ha ritenuto essere di grande importanza una un problema che ci riguarda tutti lotta alla povertà governando lo sviluppo
La la distanza fra Paesi ricchi e fra paesi poveri e via via aumentata e continua aumentare
Il numero dei Paesi poveri è aumentata anche se no
Le popolazioni che vivono in stato di indigenza sono la gran parte della popolazione terrestre
E povertà e in senso assoluto ecco non confondiamo i i il discorso del della povertà che viene sovvenzionato in alcuni Paesi con anche l'audizione abbastanza larghe cioè gente che vive oggi ancora con uno occupassimo due dollari al al giorno queste sono le situazioni che noi abbiamo di fronte quando dico di fronte dicono era anche nel senso geografico
Le abbiamo dall'altra parte di quel mare che una volta chiamavamo Mare Nostrum e che adesso è diventato la rotta di traffico per coloro che cercano migliori condizioni di vita migliori condizioni di lavoro
Che non riescano a trovare nei nei loro Paesi
Una un flusso destinato a continuare probabilmente se non se non si riesce a fare qualche cosa di serio
A casa a casa mia si dice che è un grande fiume un è un vicino troppo povero sono vicini pericolosi
Perché prima o poi sembra esondare
Poi
La Dora Baltea ce ne hanno dato una una rappresentazione visiva in questi giorni ma noi abbiamo sotto gli occhi lei esodo di queste di tanta gente che viene dai Paesi meno felici meno prosperi meno sviluppati
E che necessariamente Tanzi tra attraversa il nostro Paese non c'è stata
Potranno molti di loro sono intenzionati a proseguire molti di loro riescano a proseguire altri riesca a insediarsi nel nostro Paese ma fatalmente se non tutti quasi tutti passano attraversa il nostro Paese che sembra fatto apposta per potere
Accoglierli e per poter ricevere queste queste masse che continua ad arrivare se c'è sulle coste meridionali la Puglia la Calabria la Sicilia
Ecco questo problema e anche una probabilmente può essere anche una opportunità per per per noi noi abbiamo da paese che eravamo di gli emigranti abbiamo oggi carenza di manodopera abbiamo bisogno di manodopera
Abbiamo credo che da guadagnare da forze vive che vogliono venire a lavorare nel nostro Paese
Ci sono tutti i problemi lo sappiamo Lilli leggiamo sempre quali sono questi problemi sappiamo che cosa rappresenta e quale è anche il rischio che comportano delle immigrazioni incontrollate disordinate però è un problema che noi dobbiamo porci
E che può trovare una soluzione ce lo diranno i relatori soltanto nella misura in cui queste sacche di povertà verranno sconfitte soltanto nella misura in cui la la noi il nostro mondo il mondo occidentale sarà capace di creare uno sviluppo endogeno in questi Paesi che altrimenti non avranno possibilità di risolvere da soli per mancanza di capitali per mancanza di idee per mancanza a volte di iniziative
Assieme ai nuovi venticinque Cavalieri del lavoro ieri è stato premiato Voltolina
Voltolina sono ben quindici fratelli tutti viventi hanno festeggiato la madre l'altro giorno è una bella famiglia Voltolina ha una grossa impresa in Marocco
E mi dice che le imprese di va bene che ha dato lavoro a tanta gente che la gente attorno a lui è contenta che lui è contento della sua iniziativa ora io non dico ai Cavalieri del lavoro tutti dovranno
Necessariamente avere delle imprese anche al di là del del mare Mediterraneo
Però credo che insomma queste opportunità debbano essere anche che anche se sperimentate che non non sia questo una fugati di capitali verso l'estero che in qualche misura ieri Ciampi ha rimproverato ma credo che sia un buon impiego del di capitali di energie italiane ma ripeto io non voglio togliere spazio e argomenti ai relatori che assai meglio di me parleranno di questo problema voglio solo dire che proprio per quel che si è detto ieri che noi abbiamo un obbligo morale di occuparci di preoccuparci del anche dei problemi dell'economia anche dei problemi sociali non strettamente legati alle nostre aziende voglio dire che su questo tema sul quale tra l'altro già dieci anni fa avevamo avviato un dibattito ricordate sulla solidarietà e sviluppo
Ecco che su questo tema noi se vogliamo continuare a riflettere e non solo a riflettere ma vogliamo continuare anche a fare qualche cosa di più che non una semplice riflessione
Il relatore sarà il professore Dominick Salvatore che vedete qui al tavolo
Cuore credo che molti di voi lo conoscono già è americano ma è nata a Napoli quindi a tutti tutte le virtù e tutti i meriti presi della facoltà di Economia della Fordham University di New York e presidente di economia dell'accademia di scienza e di New York
E consulente delle Nazioni Unite del Fondo monetario e la Banca mondiale dell'Economic Policy Institute di varie banche mondiali
Ha ricevuto vari premi e riconoscimenti la medaglia Della Minerva il premio Scanno per cimentava dell'università della città di New York
Il Premio Capalbio di economia e autore di trentasei libri non vi cito tutti i titoli
Ha contribuito con più di cento articoli a riviste internazionali editorialista del ventiquattro ore su ore ha insegnato in varie università degli Stati Uniti d'Europa e ha tenuto più di duecento seminari in molte nazioni credo che nessuno meglio del professor Dominique Salvatore potrà essere Heinz Luís a introdurre un tema sul quale poi svilupperanno un dibattito i relatori qui presenti che ringrazio
Il Cavaliere del lavoro Giovanni Bazoli lo abbiamo applaudito poco fa
Il professor Francesco Castro ordinario di diritto islamico dell'università di Tor Vergata
Credo che questo problemi dell'islamismo siano da tenere presente proprio in questi giorni la direi che a polemiche calda e forse anche a parte un po'avvelenata
Il dottor Stefano Ronca ministro plenipotenziario il direttore del direzione emigrazione del ministero affari esteri
Il padre Giampaolo Salvini direttore di Civiltà cattolica credo che davvero intorno a questo tema abbiamo raggiunto non sta di tutto rilievo mi auguro che potrà raggiungerci anche il presidente di Confindustria che aveva assicurato la propria presenza e speriamo che il presiede il ministro Bianco il ministro degli interni che oggi peraltro Cia
Consiglio dei ministri con qualche problema di emergenza che lo lo tiene impegnato speriamo che il il ministro Bianco almeno in coda di questa riunione posare aggiungerci anche lui quanto meno per portare la parola del governo a questo consesso
Io vi ringrazio
E dovrei ancora dire un'ultima parola
Non me ne sono dimenticata del professor Roberto Pasca di Magliano perché a lui dobbiamo l'organizzazione di questo convegno i contatti che sono stati sin qui tenuti e professore di economia dello sviluppo dell'Università di Sardi de la Sapienza
Direttore del centro di economia e degli diritto in e autore di quel libro che voi avete trovato nella vostra cartella che ha per titolo proprio povertà e sviluppo
Sicuramente uno dei principali Esperti di questa materia autore di centinaia di un centinaio di articoli e di vari volumi di economia e quindi credo che nessuno meglio di di Roberto Pasca potrà fare da moderatore non avrà bisogno di moderare semmai da stimolatore vestita
Auguri qua
Grazie presidente Diana è un piacere partecipare a questo importante il convegno chiedo scusa in anticipo per gli errori di italiano che sicuramente farò è oggi sono quarantacinque anni che vivo negli Stati Uniti quindi la mia lingua giornaliera e di lavoro in inglese il titolo della mia relazione e perfetta politiche e prospettive di sviluppo
Nella prima parte pesano nella l'incidenza di povertà nel mondo di oggi le varie misure di pubertà nel mondo e poi la dinamica di questa povertà nell'ultimo quarto di secolo dopodiché esaminerò le politiche di crescita economica per l'appunto alleviare la povertà e indicare le prospettive di successo di queste politiche quello che non potrò dire breve intervento ovviamente si potrà dire durante la la tavola rotonda per cominciare bisogna dire che indubbiamente la povertà
è uno dei problemi più gravi del mondo di oggi e alleviare questa povertà non esserlo un responsabilità morale di tutti noi ma è anche nell'interesse dei Paesi ricchi
Perché un mondo dove ci sono centinaia di milioni di persone che vivono nella più squallida povertà questo mondo di sicuro non può essere un mondo pacifico e stabile
Chi sono i poveri laddove vivono questi poveri la prima
Come si vede da questa tabella
I pomodori la Banca mondiale li definisce sono coloro come ha detto il presidente Diana che dicono con meno di un dollaro al giorno a persona quindi due mila e duecento lire al giorno
La maggior parte di questi poveri commissive come si vede nella come si vede nella tabella
La maggior parte di questi terreni sono vivano nell'Asia meridionale con cinquecento ventidue milioni di poveri pari al quaranta per cento della popolazione dell'Asia meridionale
L'Africa subsahariana e seconda come numero di poveri duecentonovantuno milioni però con quarantasei per cento della popolazione
In povertà il portale il totale dei per per il mondo secondo questa definizione e un miliardo e duecento milioni
Pari al ventiquattro per cento della popolazione nei paesi in via di sviluppo che sono cinque miliardi il ventiquattro per cento di questa popolazione e venti per cento della popolazione mondiale che di circa
Se c'erano di circa sei miliardi
Di persone
La maggior parte di questi poveri i palesi più poveri ci sono otto Paesi al mondo in cui in cui più di cinquanta per cento della popolazione
Vive con meno di un dollaro al giorno tutti e otto questi Paesi se non nell'Africa subsahariana
E quindi questi Paesi del dell'Africa subsahariana vediamo il la percentuale della popolazione
Tutte tutte al di sopra del cinquanta per cento che vive con meno di un dollaro al giorno il paese più povero come percentuale e il Mali con settantatré per cento della popolazione che di con meno di un dollaro al giorno
Finora assoluto di poveri più grandi e in India in Emilia con una popolazione di circa un miliardo novecentonovantotto milioni quarantaquattro per cento di questa popolazione
Quindi quattrocentoquaranta milioni di persone vivono con meno di un dollaro al giorno asseconda posto per il numero di poveri per la Cina
Che però ha fatto grandi progressi la percentuale del Peller in Cina il solo il diciotto per cento scesa di molto però diciotto per cento sulla popolazione di un miliardo e duecento milioni sono duecentotrenta milioni
Ci sono altri Paesi poveri nell'America centrale l'Honduras Nicaragua con quaranta cinquanta per cento della popolazione della popolazione con meno di un dollaro
A temevo di un giallo oro al giorno come si misura impongono al giorno ebbene ci sono due metodi due metodi un metodo utilizzare il tasso di cambio per ottenere il reddito pro-capite nelle nazioni in via di sviluppo
Questo non è il miglior metodo però quel permetta però quel merletto con quel metodo vediamo
Con quel metodo vediamo che se si guarda l'ultimo la penultima riga questa si vede che nelle nazioni e in via di sviluppo il reddito pro-capite in dollari mille e duecentoquaranta dollari
In tutte le nazioni questa è la media di tutte le nazioni in via di sviluppo mentre per le nazioni più povere esserlo quattrocentodieci dollari mentre nelle nazioni ad alto reddito il reddito pro-capite e venticinque mila dollari
Quindi secondo queste misure secondo questa misura il il i Paesi ricchi hanno un reddito pro-capite rispetto alle nazioni in via di sviluppo di circa ventuno volte più alto
Mentre la differenza fra le Nazioni Unite e le nazioni più povere venticinque mila rispetto a quattrocentodieci che ben sessanta volte più di sessanta volte la differenza
Queste metro per però non è il migliore
Perché non considera la produzione che agricoltore per esempio consuma perse sarebbe il metodo utilizzato la prima colonna
Misura il reddito pro-capite è solo quello che entra nel mercato la parte che non entra del mercato non è considerata siccome quella parte molto alta ma i Paesi in via di sviluppo
Sottovaluta il reddito dei paesi in via di sviluppo la seconda colonna però corregge questo problema sarebbe modifica modifica la misura
Toglie la sottovalutazione del reddito nei paesi in via di sviluppo
Ecco qui fatta questa correzione il reddito pro capite medio di tutte le nazioni in via di sviluppo e tre mila dollari dei Paesi poveri e mille ottocento dollari per i Paesi ricchi ventiquattro mila dollari
Secondo questa migliore forma di reddito e relativa tra ricchi e poveri la differenza si accorcia di molto tre mila dollari su ventiquattro mila membri salvo sette volte di più sarebbe il reddito dei Paesi ricchi sette volte di più altro che nei paesi
In media in via di sviluppo e invece che il ventuno volte nella prima colonna mentre per le nazioni più povere la differenza è di ben quattordici volte
Quindi la differenza è diventata un terzo di quella indicata dalla prima colonna però rimane sempre di gran lunga altissima
Adesso che in relazione a la povertà
La crescita della popolazione crescita della popolazione il PIL pro capite
Qui ci sono molte controversie ci sono alcuni che dicono che è una forte crescita di popolazione
Uno stimolo alla crescita anche perciò pro-capite moltissimi però penso Calissano che un eccesso di crescita di popolazione ritardi lo sviluppo come si vede nella prossima tabella
Nella prossima tabella
Nella quale nel a destra queste lingue il il portale la crescita nel via del il capitale dal mille novecentottanta al mille novecento ottantotto quindi la crescita del PIL
Del PIL
La crescita del PIL totale due virgola due per cento nelle azioni ad alto reddito la crescita di popolazione e zero virgola sette per cento la differenza ci dà una crescita media annua del il pro capite di uno virgola cinque per cento
Nelle nazioni più povere notate la crescita del PIL totale è più alta che nelle che le nazioni che vendendo azioni ad alto reddito
Però la crescita della popolazione e molto più alta due virgola quattro per cento quindi tre virgola tre
Meno due virgola quattro ci dà un incremento del PIL croccante medio hanno dal novanta al novanta al novantotto il bisturi zero virgola nove per cento
Quindi la crescita del quasi tutta la crescita del PdL portale viene assorbito dalla crescita della popolazione se guardiamo all'ultima riga della colonna sinistra vediamo ancora più drammaticamente
Che la crescita del PIL totale medio dal settantacinque al novanta dei Paesi più poveri e due virgola quattro per cento la crescita della popolazione succede la crescita del PIL e quindi la crescita media pro-capite
Di questi quindici anni e infatti negativa adesso c'è una regola che dice che per la differenza fra i ricchi e poveri che rimanga uguale che non diminuisca nemmeno la crescita nei Paesi ricchi nei Paesi poveri la crescita nei Paesi poveri deve essere tanto più alta che la crescita nei Paesi ricchi tanto quanto il reddito nei Paesi ricchi e più alto che credito nei Paesi poveri sarebbe a dire
Se la differenza
Nel reddito pro capite nei Paesi ricchi rispetto a quelli poveri la media e di sette volte significa che la crescita nei Paesi poveri deve essere sette volte più alta
Che la crescita nei Paesi ricchi per farsi solo quella differenza rimanga immutata
Adesso vuota
Se guardiamo la crescita pro capite nei Paesi dei Paesi ricchi uno virgola cinque per cento
Se noi moltiplichiamo uno virgola cinque per cento per sette volte significa che la crescita nei Paesi poveri pro capite dovrebbe essere di dieci virgola cinque per cento solo per tenere le distanze uguali
Senza diluirlo nel quindi questi tassi di crescita non sono stati mai veduti infatti su centocinquantasette nazioni in via di sviluppo
Nell'ultimo negli ultimi venticinque anni solo otto nazioni solo popolazioni hanno accorciato le distanze con i Paesi ricchi
Le altre centoquaranta nuove nazioni hanno visto queste differenze aumentare
Però guardando a questi dati bisogna anche dire subito che chi dice che la differenza poteva essere ridotta
Francamente ci sono solo due cose e non sa quel che dice
Oppure mentre perché è impossibile guardando questi dati poter concepire oppure anticipare e per vedere che queste distanze potessero essere quindi questo ci sono solo queste otto nazioni sono la Cina e sette Paesi criteri asiatiche anche con il problema recente della loro crisi Hong Kong Taiwan sin da ore Corea Thailandia Malesia e Indonesia tutte le altre poi infatti ci sono trentadue nazioni che negli ultimi venticinque anni
Non solo le distanze si sono al a allargate con i Paesi ricchi ma infatti
Principalmente nell'Africa subsahariana infatti sono più poveri da oggi che erano venticinque anni fa quindi grave grave problema
Però però tenore di vita non dipende solo dal reddito pro-capite come sappiamo dipende sta dipende da tante altre cose
Il foglio il le Nazioni Unite hanno cercato di creare undici che tenga conto di questi altri fattori
Per esempio utilizzano quattro indici che poi fanno una media ponderata per radio per arrivare a quello che chiamano l'indice di sviluppo umano
Questo è un indice di sviluppo umano include come dicevo di più di solo reddito include l'aspettativa ditta alla nascita
Come come un proxy per la situazione della salute della nazione
Per Castel di altrettanta a a altre altri di trazione alfabetizzazione per il il la scolarizzazione e poi il PIL procapite ecco guarda questi quattro fattori che poi costruisce un indice umano
Questi i primi tre fattori che sono l'aspettativa di vita alla nascita ovviamente vediamo i Paesi armi altererebbe tra l'aspettativa di vita alla nascita di settantasei anni
In tutti i paesi di via di sviluppo la media sessantaquattro virgola sette anni nei Paesi più poveri
Delle nazioni più povere cinquantuno virgola nove anche se il divario tra i Paesi più poveri e quelli ad alto reddito ed il cinquanta per cento non è sette volte per quattordici volte inferiore solo cinquanta per cento del settecento per cento volte inferiore
E così anche il passo di l'alfabetizzazione e il tasso di scolarizzazione ci saranno grossi divari ma si tratta di percentuali non è come nel caso del reddito pro-capite
Sette quattordici volte di più
I dati del PIL pro capite sono leggermente diversi da quelli della prima tabella
Perché si riferiscono all'anno mille novecentonovantotto perché però sono gli ultimi dati disponibili solo un mese fa perché gli altri indicatori non ci sono dati più recenti
L'ultima colonna e l'indice dello sviluppo umano che come dicevo è una media capendo errata di questi altri fattori e si vede in questo caso che la differenza tra i Paesi pretesi diritti e e e di altri redditi ai paesi in via di sviluppo di media e questa differenza e solo e solo di venticinque per cento cinquanta per cento mentre con i Paesi più poveri la differenza
è del del doppio ecco guardando questo mi dice di indice di sviluppo umano la differenza tra i più ricchi e più povere e di un fattore di due invece che di un fattore di quattordici volte
Quindi ci avviciniamo ci avviciniamo molto di più avendo detto questo avendo quindi questo fa una visione una visione della povertà come viene misurata
Per le varie misure la dinamica la dinamica nel tempo adesso andiamo a vedere andiamo a vedere ad esaminare le politiche e le prospettive di crescita per alleviare questa povertà
Bisogna qui subito dire che anche se migliorare le condizioni di vita
Salute scolarizzazione sono veramente cruciali e importanti
Bisogna però considerare che nel lungo periodo e la crescita economica che importantissima infatti se noi guardiamo Lidia cavalli fatto di più
Di ridurre la differenza tra ricchi e poveri la perfetta rimane
Il proporzione dei popoli quarantaquattro per cento
La Cina
Che ha tenuto meno a ridurre a ridurre il divario tra ricchi e poveri attenuto di meno a guardare la qualità della crescita che dico è importante la Cina invece riuscita a ridurre la proporzione dei poveri
Da altissimo livello più di cinquanta per cento al diciotto per quindi qui sono leggermente contrario a quello che la Banca Mondiale forzata per ragioni politiche a dire sì la qualità della crescita migliorare le condizioni di vita importante però nel lungo periodo la crescita e assolutamente necessari avendo detto questo bisogna subito dire che noi economisti un mea culpa di noi economisti non esiste teoria economica che garantisce lo sviluppo e la crescita economica di un Paese
Ci sono teorie del commercio internazionale che sono valide ci sono teorie monetarie che sono valide ma purtroppo non abbiamo oggi una Teoria
Di crescita economica che garantisca la crescita nei paesi in via di sviluppo sappiamo attori che sono importante
Per la crescita
Però tutti questi in alcuni Paesi comporta una crescita in altri purtroppo di meno quali sono questi fattori ebbene prima di tutto sono gli investimenti
Però
Dall'atto largo largamente interpreta ci sono quattro tipi di investimenti che sono importantissimi investimenti nelle infrastrutture strati del sistema informatico
Secondo solo gli investimenti produttivi lo macchinari di stabilimenti
Poi ci sono gli investimenti di capitale umano alimentazione formazione tutte investimenti per nuove tecnologie negli anni addietro
Si considerava le più importanti gli investimenti fisici delle infrastrutture dei macchinari
Oggi invece giustamente si considerano più importanti come dice anche il collega Pasca nel suo eccellente libro si considerano più importanti il capitale umano il capita e le nuove gli investimenti di nuove tecnologie
Quello però che nessun Id nessuno dicono e quindi abbiamo bisogno di più investimenti non per investimenti di una volta solo strutture eccetera ma capitale umano e nuove tecnologie tecnologie
Quindi la necessità di risparmio ed investimenti
Assolutamente necessario però a questo punto nessuno ci dice quanto deve essere questo risparmio tasso di risparmio di investimenti e invece c'è un modo da calcolare
Quanto investimento e quanto risparmio è necessario e vediamo
Ragionevolmente che cosa comporta
Prima di tutto il bisogna che i risparmi siano sufficienti per investimenti per tener conto del Cray della crescita della popolazione
Se il minimo della crescita al due per cento all'anno ci vogliono capitali per investire in queste nuove leve di lavoro per dar loro la capacità di essere produttivi quindi due per cento e una sottovalutazione della crescita della popolazione
Per cioè il due per cento segue il bellissimo noi volessimo quando impari che il reddito pro-capite
Per le persone
Questo non ridurrebbe il divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri però manterrebbe almeno la differenza immutata
Quindi due per cento per aumentare il Pil procapite
Due per cento per assorbire le nuove leve di lavoro e non bisogna dimenticare almeno altri due per cento per ridurre l'assetto occupazione flauti l'alto tasso di disoccupazione
Dipende dal modo molto conservato conservativo quindi necessario comunque una crescita del PIL reale hanno di almeno sei per cento
Sei per cento
Per ottenere questa crescita di sei per cento gli economisti hanno indicato un valore di capitale c'è un rapporto capitale
Al produzione i circa quattro sarebbe qua ci vogliono quattro unità di capitale per produrre una unità del bene ovviamente
Il capitale rimane per molti anni non è che si mette gli input sono più grandi dell'auto più capitale dura dieci anni però la media nei paesi in via di sviluppo che ci vogliono quattro volte quattro unità di capitale
Per creare un incremento di una vita di produzione all'anno quindi
Se il piglio deve aumentare totale disse per cento abbiamo bisogno di quattro volte di più di risparmi e di investimenti e quindi ventiquattro per cento del PIL dei risparmi ed intestinali
Ebbene solo una regioni al mondo solo una regione al mondo soddisfa questo parametro
Tutte le altre
Non lo so visto no che significa che le altre nazioni non risparmia non investono sufficientemente
Nemmeno per soddisfare questo bisogno di crescita che noi abbiamo indicato vedete solo
L'Asia dell'Est del Pacifico a un tasso d'investimento di risparmio del trentatré per cento tutte le altre regioni hanno molto di meno e l'Africa subsahariana
Solo diciassette
Diciassette per cento quindi questo per dare un indicazione non bisogna fare solo modelli econometrici bisogna anche guardare di far capire al mondo e comunista di che cosa si parla io nel mio nel mio nella mia colonna altoforno in quattro e sono stato a volte accusato di essere troppo chiaro
Ebbene chi uno chi non sa quel che dice ovviamente non può esser chiaro se non ha le idee chiare poi chissà di mentire o di sbagliare ha tutto l'interesse di non esser chiaro
Perché altrimenti poi e si scopre è morta tutte tutti tutti
Quindi bisogna è importante se non si riesce a far capire all'economista di quello che noi parliamo qualcosa non quadra e quindi questo penso sia adesso è tutto questo visto studenti sono importanti però richiedono li chiedano richiedono a altre condizioni necessaria e il libro che il collega Pascal discute c'è bisogno di apertura di mercato
All'interno e all'esterno del Paese per i Paesi in via di sviluppo c'è bisogno di creare le istituzioni come il sistema legale nelle nei paesi in via di sviluppo per far sì che gli investimenti siano tutti no che creino posti di lavoro e cioè ovviamente necessita di stabilita politica esaminiamo brevemente tutte queste condizioni necessarie per farsi per gli investimenti siano produttivi dove l'azione è chiusa all'esterno ovviamente non può svilupparsi senza entrare l'economista non è politico facciamo economia la Russia e caduta perché il sistema economico è fallito un sistema chiuso
La Cina ha capito e non avrebbe mai ottenuto i tassi di crescita che ha ottenuto se fosse rimasta chiusa
Apertura al mercato esterno significa specializzazione nelle produzioni in cui la nazione un vantaggio comparato riciclo di ricevere la cessione gli afflussi di capitali gli afflussi di tecnologie questi sono sono completamente necessari quindi apertura al mercato
Per l'apertura all'interno della nazione cioè la necessità di apertura all'interno della di permettere al mercato di funzionare
Se il mercato non funziona
Tutti gli investimenti saranno inefficienti
Voi immaginate in Cina negli anni Sessanta a causa di questa mancata per l'attività del del del mercato e protezionismo voi immaginate che il corpo la il valore della produzione spesso dovrà inferiore al valore delle importazioni che andavano per produrre quel la produzione incredibile il costo delle importazioni gli input per la produzione valeva bene in più che il valore della produzione finale qualcosa incredibile ecco
Cosa comporta ecco cosa comporta la carenza di mercato
E qui francamente bisogna soffermarci un minuto perché c'è c'è un esame un esame una cartina di tornasole che ci indica chi crede nel mercato occhi dice di credere nel mercato però poi si traduce subito
Quando la mia figliola era piccola aveva sonno si grattava la nuca allora di le dicevo vuole andare a letto al sonno io non lo seguo e piangeva e si tradiva ovviamente ovviamente cioè
Il cartina di tornasole che ci dice chi dice di credere nel mercato ma non crede nel mercato incredibile perché da un lato e lo dice poi si tradisce immediatamente e quindi soprattutto fermarci vinto per favore del
Questo è l'accaduto in tutte le nazioni in via di sviluppo negli anni cinquanta sessanta e settanta fino a che hanno capito allora vediamo che cosa può creare un governo che non crede nel mercato
Allora
La curva di domanda con una pendenza negativa ovviamente quando il prezzo di un bene diminuisce e consumatori ne acquistano di più se il reddito tutte le altri altri fattori rimangono costanti
Ma senta a una tendenza positiva perché quel prezzo più alto si incentiva la produzione
Ebbene se il mercato funziona funziona o lo si lascia funzionare come sappiamo principi di economia il prezzo di equilibrio EP all'incrocio di domanda e offerta e la produzione il valore di produzione e qui adesso il governo che non crede nel mercato questo non è solo nei Paesi in via di sviluppo se ne sentono di tutte anche in questa sala con ospiti di grande calibro
Addietro province questo pezzo supponiamo che il prezzo di di del ciclo è troppo alto
E allora noi il governo per aiutare i poveri mettiamo il tetto al prezzo petto di il primo
Perché il pezzo di equilibrio troppo alto allora voi vi un un uno strappo lodevole però cosa comporta tutto questo comporta
Che a queste pezze passo la quantità di domanda per il bene del cibo si aumenta però si scoraggia la produzione quindi c'è una carenza tra domanda e offre le tappe per un equilibrio il prefetto si è più alto ma la quantità è più altre quindici scoraggia la produzione che cosa accade qui allora accade che le persone vanno a comprare il cibo ma non ce ne e allora il fatto che c'è la domanda ma non c'è disponibilità infatti cena di venerdì prima cosa accade che stimola la il mercato nero stima stimola
L'illegalità c'è chi dice io ho bisogno sono disposto a pagare e cosa è disposta a pagare
Va bene con questa quantità di disponibilità disposte a pagare il prezzo altissimo
E allora si guardi si guardi che cosa accade che cosa accade quando si vuol far del bene
Però si è ignorante e l'economia è un campo difficile perché se io è un dovere va dal medico mi dice Nucera vado per una seconda opinione e e conferme meno però economista siamo tutti
Siamo tutti perché abbiamo esperienze però l'economia è un campo difficile perché avverte quello che si vede un miraggio non è ero appena cade guardate lo scopo è notevole il pezzo viene ridotto però la quantità di produzione diminuisce rispetto all'equilibrio
Sì stimola l'illegalità per chi l'acquista questo bene paga il doppio di quello che pagherebbe al prezzo normale adesso chi mi dice che noi non vogliamo le privatizzazioni perché il mercato è proprio delle ma il mercato allora quello la differenza tra chi crede e chi non crede è che chi crede nel mercato la a che il mercato funzioni
Poi a Nizza poi nell'opera modifica il mercato con aiuti diretti a chi ha bisogno
Meno interferisce col mercato ne scoraggia la produzione spende di meno e aiutati veramente ha bisogno allora chi vicino al cinque per cento privatizzare perché altrimenti telefoni per dire costano troppo il PRI non possono permetterselo la ovviamente non hanno capito ancora il mercato
Lasciamo che il mercato funzioni Peters modificate in tutte le forze quindi modificare il mercante non significa sostituire il mercato e questa
Penso a tutt'
Una cosa che molti di voi poi francamente che crea i posti di lavoro il Governo siete voi che create il POR il governo deve fare solo quello che che gli individui da soli non possono fare il governo deve pretendere possibile facilita l'impresa a creare in paese a creare posti di lavoro siete voi nel il governo che crea che crea posti
Di lavoro adesso che cosa possono fare le nazioni ricca da le nazioni ricche ci sono tante cose che possono fare che non hanno fatto ancora
Quello del e di preliminari protezionismo è una vergogna che lacci che l'India che così carente di capitale faccia tanti sacrifici per creare un'industria un'industria tessile
Capello non si permette di esportare perché toglierebbe posti di lavoro nelle nazioni ricca
Quei poveretti sono ancora molto più poveri certe non si vuole distruggere un intruso rimprovera si vuol dar tempo di ristrutturazioni però questo però di dare più ambiti si pensi che oggi Paesi ricchi danno un terzo di uno per cento del loro PIL gli aiuti
Questi aiuti però devono essere dati in due modi no veramente per aiutare la povertà quelli che stanno morendo di fame umili umanitario
L'altro l'altro aiuto deve essere per aiutare i paesi in via di sviluppo a creare le condizioni le istituzioni proprio svilupparsi in merito per quindi bisogna stare molte e il Fondo monetario e la Banca mondiale si sta muovendo in questa direzione sarebbe cioè il detto inglese mi dai un pesce ma anche per un giorno disegna per alla alla pesca e mangio per una vita intera
Quindi gli agenti sì umanitari perché sta morendo di fame però gli altri devono essere dirette solo per creare le istituzioni le condizioni per permettere a questi Paesi
Di crescere endogena mente dal dal vento
Sto per concludere perché vedo il tempo serve poi c'è qualcos'altro da dire che sta accadendo oggi che si riferisce sempre a questa carenza di di comprensione del mercato e questo sono le dimostrazioni che ci sono state a Seattle le dimostrazioni di Praga contro la globalizzazione
Presto prima di tutto la globalizzazione non è spinta né dagli americani da nessun altro c'è una dinamica interna non la si può fermare però globalizzazione come il mercato non è perfetta ha tanti difetti però e di grande aiuto voi immaginate le tigri le uniche nazioni che hanno accorciato le distanze
Sono state capaci di accorciare le distanze perché hanno ricevuto capitali tecnologie e mercati dagli altri Paesi senza la verbalizzazione questo non sarebbe stato
Possibile quinti attaccare la globalizzazione come attaccare il mercato
Il mercato e la globalizzazione non siamo perfetti
Però a sostituire il mercato ovviamente non ha senso quindi i signori che solo che fanno le dimostrazioni solo ignoranti
Illusi e sovversivo
E incredibile che il Fondo monetario e la Banca mondiale gli ascolti
E la stessa cosa che come noi ne perdiamo il mercato quindi ripeto lasciamo che la Gruber globalizzazione Contini però la conteniamo negli aspetti negli aspetti
Negativi e quindi questo è poi c'è qualcosa che penso potrà riprendere ci può riprendere nella tavola rotonda il nostro vostro mezzogiorno e veramente uno studio d'istituto
Vedete forse minuto ancora il Mezzogiorno spesso si dice tutto quello che è stato fatto è stato inutile e sprecato perché il divario tra Nord e Sud e tanto altro oggi quando lo era cinquant'anni fa
Non è il modo di misurare l'effetto di politica fa
Il nodo di misurare l'effetto di politiche e quello perché è un amico teniamo in inglese campo il PAC sul sedile sarebbe a dire quale sarebbe stata la di la la l'ineguaglianza la diva il divario tra Nord e Sud senza la Cassa del Mezzogiorno
Che ci siano stati degli sprechi è indubbio
Però senza questo sforzo eccellente anche con tutti gli sprechi quel divario sarebbe stato più alto quindi inutile dire che la casa è stata del tutto del tu L'Espresso e Nicola quello di tutto questo
La Germania la Germania ha speso negli ultimi dieci anni cinque volte di più che la Cassa del Mezzogiorno ha speso nei suoi primi quarant'anni di vita
E il divario tra la Germania Est e la Germania occidentale eventuale oggi a quello che era dieci anni fa
E allora se tutto stato espletato solo perché il divario è rimasto immutato significa che anche in Germania sistema sperperati non cinquanta miliardi di dollari una dura centocinquanta miliardi di dollari
Quindi questo assoluta sia fatto di tutto in un certo modo la riforma agraria come voi sapete le infrastrutture grandi investimenti i piccoli investimenti invece non c'è questo dimostra quanto sia difficile
Lo sviluppo economico
Voi immaginate la cioè la la la la Repubblica Ceca che a differenza della Germania Est nacque questa possibilità di di emigrazione così come la Germania orientale nel l'afflusso di capitali come la Germania orientale nell'ora custodito ecologia quella giornaliera impone per tutele quel riuscita non è riuscita a ridurre i divari
Ecco la
Non so se potrò rimanere sino ad oggi
Figlio razzismo perché molto interessante
Oggi componente disciplinati
Qui io rimane niente Diana
Allora
Abbiamo piccolo rotondo sei posso pregare i partecipanti alla tavola rotonda di accomodarsi al tavolo
Vogliamo mettere uno di qua
Arriva
Forse mi chiamo
Salvatore dove
Sì sì sì
Professor Salvatore vie
Djorkaeff troppo sul caso qua
Sì
Tre mesi la riparazione contabile sì
Va bene è l'organo trovano il basso messaggio imprenditori
Lo stabilimento risolvere non facilmente
Ovviamente cambia
Venticinque
Saggio di Claudio
Cinque mila
Civitas vitae assessore conducevo vivavoce Rognoni la giustizia propongono
Allora assedio
No il Lingotto mettere pure fuori fuori sacco
Però allora abbiamo
Malgrado l'allora
Va be'
Proprio perché sarebbe dovuto cominciare proprio dalla legge trenta
Solo dopo l'introduzione parlo io non sento gravi
Un altro problema invece noi facciamo al
Abbiamo costretto
Siamo in Slovenia
Più poi
Possiamo possiamo ridurre il numero io sono pronto a volare
No no il problema prima ero io il l'arrivo più
Allora
Sì
Inizia
C'è ancora il microfono
Sì
Sì
Diamo inizio alla tavola rotonda
Diamo inizio alla tavola rotonda che dibatte i temi che sono stati qui presentati in un modo preciso analitico dal professor Dominique Salvatore cercando di dare interpretazioni
Originali al titolo
Del dell'incontro lotta alla povertà governando lo sviluppo dalle parole del professor Salvatore emerso che una idea e quella di lasciare che lo sviluppo sì manifesti con le forze di mercato e che poi il Governo intervenga dopo
Operazione questa che si immagina e piuttosto complicata presenti in un Paese come il nostro dove si tratta invece di retrocedere da una situazione di forte regolamentazione pubblica
Alla tavola rotonda partecipano illustri esperti del mondo reale del mondo intellettuale
Il cavaliere del lavoro professor Giovanni Bazoli presidente di Banca intesa il professor Francesco Castro professore di diritto islamico ha facoltà di giurisprudenza di Tor Vergata
Il dottor Antonio D'Amato presidente dalla Confindustria
Il dottor Stefano Ronca direttore dell'immigrazione e delle politiche mitigative del ministero degli affari esteri il pare Giampaolo Salvini direttore di Civiltà Cattolica
Tutte persone impegnate nel mondo reale
E
Che oggi sono chiamate a dibattere
Su un tema che non è spesso alla all'attenzione della loro agenda
Ma come cercheremo dimostrare è un tema che forse può entrare nella loro agenda perché ci riguarda anche direttamente nel nostro Paese la povertà è un fenomeno anche diffuso in Italia ma se mi è consentito per dire due parole introduttive rapidissime
Al tema e poi lasciare che la discussione si sviluppi
In un modo efficace vorrei solamente sottolineare che fino a oggi e forse questo è emerso anche dalle parole del professor Salvatore si pensava che
Riduzione alla povertà e sviluppo economico fossero due termini antitetici in realtà andando a scavare nel problema
Andando a riflettere sulle possibilità offerte dai mercati finanziari da un lato
E sulle
Nuove idee delle sulle modalità di sviluppo dall'altro forse possibile coniugare due termini che sembrano antitetici
Per introdurre già piccolo sprazzo di polemica il professor Salvatore ci ha detto in sostanza che se i paesi non crescono più rapidamente in termini economici non siete bella la povertà però poi alla fine ci ha dato uno spazio dicendo che gli investimenti e la formazione di capitale diversamente da quanto avveniva in passato si può realizzare investendo in fattori cosiddetti umani
Aggiungerei che questo mi sembra più che logico perché sia che si pensi a Paesi gli relativamente depressi come il Mezzogiorno d'Italia sia che si pensi a Paesi molto depressi come molti Paesi arretrati meno sviluppato in via di sviluppo
La risorsa normalmente più disponibile in queste realtà
E proprio la risorsa umana
Quindi logicamente a parte le infrastrutture bisognerebbe investire in questo fattore ma non solo per un motivo di solidarietà umana ma proprio per un motivo economico perché migliorando
La qualità di questo fattore si può sperare che si metta un moto un circolo virtuoso di tipo aumento della produttività del lavoro
E quindi creazione di condizioni per realizzare investimenti da parte degli imprenditori
Quindi senza farla complicata e possibile immaginare che l'obiettivo di un'impresa di un imprenditore vuole investire per realizzare profitti si possa sposare
Con l'obiettivo più generale
Del miglioramento delle condizioni di vita della pace e della solidarietà umana semplicemente agendo sul miglioramento del capitale umano perché questo mette in moto un incremento di produttività del lavoro
Come in termini pratici ma è evidente che chi ha una migliore alimentazione chi ha un migliore accesso a bisogni essenziali come distruzione come la sanità chi può godere di un sistema di vita relativamente migliore a quello che non ha attualmente sicuramente sarà più forte fisicamente e sicuramente sarà più motivato nel partecipare alle poche iniziative di sviluppo che ci sono in quel Paese questo significa incremento di produttività
Questo probabilmente fa scattare la molla dell'interesse a investire in questa realtà
L'indicatore finale che mostra che una realtà poi si sta sviluppando o meno è proprio la capacità di attrarre investimenti i famosi Investimenti che servono per alimentare il capitale cui accennava Dominick Salvatore
Le esperienze sono tante sia nel mondo depresso nel mondo cosiddetto sottosviluppato
Emergente che nel mondo avanzato basterebbe pensare nell'ambito della storia recente del mondo sottosviluppato ai problemi tipo occorre Filippine
Vorrei Filippine quarant'anni fa erano i due Paesi identici
Oggi chi è più sviluppato la Corea l'undicesimo Paese industrializzato del mondo ed è un Paese che a seguito la logica graduale del mercato investendo innanzitutto nella risorsa che aveva più disponibile che era la risorsa umana si sono sviluppati prima del microchip s'poi da altre piccole attività forte intensità di lavoro e hanno attratto capitali e così aumentato l'investimento
In Europa un esempio recente di come questi avvenute all'Irlanda
L'Irlanda è un paese che si è sviluppato a tassi mostruosi per i tassi in cui noi siamo abituati in Europa e ha macinato successo successi attirando capitani
L'ultima considerazione che spero che venga dibattuta in questa tavola con gli autorevoli opinioni e quella degli strumenti come fare perché questo avvenga beh noi siamo abituati nella logica italiana che ogni iniziativa di sviluppo deve essere pompata dall'alto dallo Stato
Beh e quindi gli strumenti più opportuni soli contributi in conto capitale i contributi in conto interesse diciamo questa programmazione che dice ai cittadini arretrati che cosa fare come fa ci sono altri strumenti economici che sono gli strumenti dal basso che sono per esempio gli strumenti di natura fiscale
E sono la detassazione degli utili reinvestiti che sono le le gli stimoli alla riduzione della disoccupazione di lungo periodo che sono diciamo prevalentemente misure fiscali che scattano laddove il piccolo imprenditore la piccola persone dovevo fare un'iniziativa si avventura in questa iniziativa e quindi a dei premi e degli sconti
Questa seconda via avrebbe il merito di stimolare dal basso
Nuova imprenditorialità prima nuova produttività e quindi innescare lo sviluppo
Io ho detto già troppo
Non o giunto alcun dato alcun numero ma solo qualche esempio perché il professor Salvatore già ci ha dato una dimensione del fenomeno vorrei solamente conclude dicendo che la recente indagine Istat sulla povertà in Italia
Sugli stessi parametri del professor Salvatore più o meno sul dollaro pro-capite giornaliero quindi una povertà che si stacca la linea dalla povertà sulle ottocento mila lire individuo medio addirittura arriva alla valutazione di una povertà che nel Mezzogiorno
Arriva sul ventidue ventitré per cento della popolazione quindi la dimensione anche in Italia c'è l'impatto sociale c'è l'impatto sui rischi politici e anche di pace ci sono dovuto
Vi ringrazio per la cortesia e per un primo Giglio di opinioni direi del tutto libere
Riflessioni su quanto ha detto il professor Salvatore certo non su queste piccole introduzione che ho fatto io darei la parola per pochi minuti alla professor Giovanni Bazoli presidente di Banca Intesa
Ma su questo tema io vorrei partire da un'osservazione di carattere generale in qualche modo forse anche cioè nei sottolineo l'aggettivo perché richiede in partenza che il mio ruolo
Questo tavolo ma voglio dire anche degli impegni che io sto seguendo
E caratterizzato da un approccio formativo un po'particolare nel senso che io sono un giurista e non un unico documento
Per circostanze che sono largamente note io più volte ho riconosciuto che fosse mio Giobatta questa preparazione di ordine giuridico però tutto questo mi porto scrupolosamente a partecipare vagamente
A tavole rotonde la relazione dove io praticamente di ridurre il quello che peraltro qualche collega fra senza in dieci brufoli a leggere dati che mi sono stati confezionati dagli dai miei uffici studi quindi io preferisco fare delle osservazioni che corrono il rischio di essere generiche
E la prima osservazione io voglio fare queste che forse l'osservazione non del tutto consueta che la fase che sta attraversando processo
I globalizzazione
Che si sviluppa ovviamente secondo il modello liederistico di mercato possiamo dire capitalistico perché è il modello che ha vinto la sfida che in cui nel secolo passato
Ha incontrato acconti modello di tipo marxista comunista
Propone problemi e interrogativi
Che sono già stati conosciuti
E affrontati nello sviluppo del sistema capitalistico all'interno degli Stati
Infatti le questioni che stiamo affrontando
Cioè come conciliare
Lo sviluppo con
Lo sviluppo che avviene nel senso secondo la logica di liberalizzazione dei mercati
Con
Il permanere e forse anche ad accentuarsi
Gli Hare
Depresso
Più in generale direi il tema del rapporto problematico che è sempre problematico
Tra sviluppo economico e povertà
Apportate va valutato in tutte le sue implicazioni evidentemente non solo economico ma anche sociale politiche
Si presento noi oggi proiettati in una dimensione però vale per il semplice fatto che il fenomeno di un'apertura
Dei delle economie nazionali è ancora agli inizi degli lei è stato particolarmente accentuato negli ultimi dieci anni
Perfetto di quel fattore propulsivo che è stata sicuramente alla telematica riformati allora è evidente
Che qui esiste una analogia con quelle situazioni già conosciute proprio sotto il profilo che ci sta occupando su cui il il professor Salvatore si è intrattenuto prima
E cioè
La grande crescita chi ha dato storicamente indiscutibile sia economico sia nella qualità della vita
Che le popolazioni
Che hanno applicato questo modello hanno realizzato nel corso soprattutto dell'ultimo secolo
Hanno quasi sempre visto crescere le disuguaglianze economiche sociali tra le diverse categorie all'interno degli stati categoria di classe
Nel contempo però credo che si possa dire che all'interno degli Stati
Questo sviluppo ha comportato almeno nel medio termine vantaggi anche per le categorie più svantaggiate allora il problema suggerisco con una provocazione per un confronto di questo genere un po'inconsueto è fino a che punto questo che si è verificato all'interno degli Stati e verificabile anche nel nuovo sistema planetario dello sviluppo
E qui abbiamo avuto delle risposte che sono
Strenuamente chiare da un lato per quanto riguarda le statistiche ma che sono necessariamente incerti contraddittorie per quanto riguarda la risposta di fondo
Perché
Sicuramente tutti i dati che abbiamo ascoltato dicono che nonostante l'ampia diffusione di nuove tecniche di nuovi prodotti
Che è stata assicurato dalla globalizzazione all'espansione del reddito pro capite tra l'inizio e la fine del Novecento avvantaggiato soprattutto i Paesi più sviluppati aggravando le disuguaglianze
Ma direi che in tutti questi dati statistici si mette in genere l'accento sulle disuguaglianze ma dal punto da un altro punto di vista ci interessano i dati in termini assoluti
E allora i dati che abbiamo sentito sono impressionanti in se stessi perché dimostrano l'esistenza di sacche di povertà e di miseria che sono intollerabili
Credo che vada detto subito peraltro a questo riguardo io sono pienamente d'accordo con quello che è stato detto che chi in commercio mondiale la globalizzazione
Non sono responsabili
Perché hanno un ruolo insostituibile nel sostenere lo sviluppo dei Paesi anche più ritratti più poveri perché limita il loro isolamento
Con il rapido con la rapida trasferimento rapido trasferimento di idee di innovazione di prodotto impone proprio le condizioni necessarie per il loro sviluppo le cause di Porretta sono quindi tante come è già stato detto
Quello che è certo
Ci sono dei dati contraddittori da speranze di vita la durata media della vita che ad esempio per per gli indiani è passata
Dal ventotto per cento al cinquantasei andrà da ventotto anni al cinquantasei anni dal dall'inizio alla fine se vuole un dato che in qualche modo confermo una tesi però mi paiono prevalenti gli altri elementi di preoccupazione ecco e in ogni caso mi pare assolutamente evidente che quando le disuguaglianze partono certi limiti
Pongono a livello planetario problemi infinitamente più gravi di quelli conosciuti all'interno degli Stati
Qui fermo nel senso che non voglio certo fare una catalogazione di queste della gravità estrema dei problemi dei rischi che incontra l'umanità
Il riferimento più consueto è più costante e quello alle emigrazioni che oggi sono solo un'anticamera di quello che può venire che non sono ancora e migrazioni di massa ma io
Trovo forse troppo poche volte posta all'attenzione su un altro problema che io trovo gravissima e cioè quello di una sorta di globalizzazione negativa
Che ci minaccia sotto il profilo del trasferimento da Paesi da paesi sviluppati a Paesi sviluppati e in senso anche inverso di quelli che possono essere i prodotti negli attivi dello sviluppo industriale
Problemi terribili veramente dell'inquinamento dell'inquinamento in tutte le sue diverse forme di inquinamento dell'ANPO l'intento l'inquinamento dell'aria che poi onde problemi drammatici che solo adesso anche dei nostri Paesi progrediti cominciamo avvertire nella loro gravità in quinta trasformazione radicale Peppino
Tra l'altro credo che sempre per seguire quel confronto c'è da tener presente che mentre all'interno degli Stati
I problemi che abbiamo conosciuto trovavano almeno nello stato un'autorità
Forte capace di regolare di controllare questo oggi siamo per quanto riguarda gli organismi internazionali evidentemente in una fase ancora molto
Rudimentale
Ma
Consentitemi un secondo pensiero
E soprattutto
Un altro aspetto di quell'esperienza conosciuta su cui vorrei richiamare l'attenzione e cioè anche allora si è riconosciuto in ritardo non tempestivamente
Che non bastava intervenire per così dire a posteriori per riequilibrare i cioè gli effetti distorsivi dello sviluppo mediante aiuti interventi compensativi cioè di tipo socio assistenziale
Noi conosciamo io parlo con totale franchezza
Conosciamo tutti che
C'è stata una corrente di pensiero pensiero
Ispirato l'economia di mercato al capitalismo e io vorrei tutto semplificato ore e un po'rozzo
Secondo cui il compito di assicurare
Un'equità nello sviluppo
Riguarderebbe il momento della distribuzione della ricchezza prodotta e non dovrebbe intaccare i meccanismi di produzione della ricchezza stessi io sono convinto ecco qui affiora
Quel vizio d'origine di cui ho parlato del giurista io sono convinto che la stessa parabola critica che conosce lo stato sociale che oggi è da ripensare
è una conseguenza indiretta di quella impostazione che non poteva non portare come è avvenuto a una dilatazione incontrollabile di compiti e strutture pubbliche proposte a scopi assistenziali quindi concludo dicendo che a mio avviso
A maggior ragione sul piano globale risulterebbe insufficiente come si evidenzia sempre più chiaramente un approccio a questo tipo di problemi della disuguaglianza della povertà di questo tipo
Gli aiuti interventi compensativi le iniziative assistenziali pubbliche e private possono essere utili talora sono anzi indispensabili ma non sono affatto risolutive dei problemi anzi quando vengono a trovarsi ad essere inserite
In Circuiti che riguardano Paesi guidati da regimi dittatoriali quello trovare circuito vizioso sì da poter essere controproducenti
La vera sfida quindi che abbiamo davanti e che caratterizza questa fase
Del processo avviato di globalizzazione e quella di far partecipare i Paesi più poveri a tale processo come farne attivi e non come soggetti passivi
Ecco io voglio dire che è motivo di fiducia constatare che questa consapevolezza si è fatta strada come attestano tutti gli studenti e i dibattiti più recenti come quello odierno
Che trovano il loro futuro proprio nella ricerca dei mezzi delle vie più adatte efficaci
Per conseguire questo risultato
Grazie professor va ad aiutare dato
Testimonianza del sono interesse al tema e ci ha delineato anche delle vie di uscita
Penso che sarebbe a questo punto in interessante sentire tra virgolette l'altra sponda la sponda morale come vede il problema di che molto attento su cui molta attenzione a cui molta attenzione dedica la chiesa cattolica il problema della lotta alla povertà quindi ascolterei rapidamente la parola del di parole Giampaolo Salvini direttore di Civiltà Cattolica
Prego sempre di mantenersi nei diciamo dieci minuti massimo ma direi sette
Temevo che mi lasciassero in fondo per dare una benedizione finale no anzi quindi sono lieto di questo anticipo e cerco poi di guadagnare popolarità riducendo il tempo se ci riesco
Intervengo solo a caldo dopo la chiarissima
Esposizione del professor Salvatore
Anzitutto andando un po'controcorrente a quello che noi sacerdoti facendo il solito piangendo cioè
Di solito noi piangiamo sulla nequizie ha dei tempi mentre
è stato detto tutto quello che manca da fare ma credo valga la pena di dire anche qualcosa di ciò che è stato fatto
Professor Salvatore ha citato
Molte volte i dati si vedeva in fondo come fonte dai rapporti per lo sviluppo umano dallo United Nation development program ma ne cito il io anch'io
Uno da questi uno dei rapporti era dedicato proprio alla lotta della povertà del mondo nel mondo e sosteneva che negli ultimi cinquant'anni si è fatto più per la lotta contro la povertà Kenney cinquecento anni precedenti
In questo al dottor dazione mia già precedute cioè
Non è che non sia fatto nulla
E in genere interessante andare nei dibattiti per vedere gli ottimisti e i pessimisti
E gli ottimisti normalmente citano i dati percentuali come ha fatto il dottor Bazoli e cioè la speranza di vita quanti hanno all'alimentazione migliore quanti hanno accesso all'acqua potabile quanti hanno accessi all'alfabetizzazione e questi dati sono positivi
Se uno invece vuole dimostrare che le cose che vanno male effettivamente come abbia rimangono enormi problemi da risolvere
Basta che citi i dati assoluti
Perché aumentando la popolazione numero degli affamati numero assoluto aumentar almeno per un certo periodo quindi vorrei dire che e non è che si è sempre una fatica di Sisifo
E questa quasi agenzia dell'ONU sottolinea che nella lotta contro la povertà
Grave quella di cui parlava il professor Salvatore nella sua esposizione il traguardo se si volesse
Era aggiungi il vile in pochi decenni io non so dire se le statistiche sono esatte
Non so dire se gli anni presentati sono esatte ma e certamente si vuole dire che non è una meta irraggiungibile
Come in passato si diceva
Quindi anche come chiesa cattolica che da quando esiste
Prendendo in mano la parola di Dio non può non preoccuparsi della lotta contro la povertà o meglio non può non preoccuparsi dei poveri
Questo è da salutare positivamente come un certo sforzo delle nazioni che è stato compiuto la seconda osservazione che volevo fare anche questa un po'anticipata
Una domanda sulla perché la risposta non è chiara neanche a me
Cioè mi pare che un conto sia parlare di lotta contro la povertà soprattutto povertà grave
Un altro conto è parlare di distribuzione delle ricchezze
Cioè di maglio maggiore uguaglianza nel mondo
E non mi è chiaro il rapporto tra i due
Perché effettivamente parlo di medie tutti sappiamo cosa nascondono le medie negli ultimi decenni controra povertà grave si è fatto molto
Basta vedere l'aumento l'allungamento della vita media anche nei Paesi poveri anche in quelli più poveri
Ma non si è fatto altrettanto per migliorare una maggiore equità nella ripartizione dei beni
Tutti sappiamo che il processo di globalizzazione avviene ed è soprattutto dal mille novecentosettantacinque in poi con una sempre maggiore concentrazione
Di ricchezza cioè da questa enorme quantità di beni che grazie a Dio l'Humanitas a produrre con l'economia moderna a tutti vanno almeno le briciole quindi media tutti un pochino ne guadagna
Però l'ottanta ottantaquattro per cento si concentra immani abbastanza ridotte quanto al numero
E questo mi lascia perplessa
Credo anche da un punto di vista economico una maggiore a ripartizione della ricchezza è creerebbe più mercato
Però quando ho detto a questo in una tavola rotonda Nala Olga cella dopo di me un editorialista del Sole ventiquattro Ore che nel suo inserto intervento mi ha corretto dicendo una cosa e condizione dell'altro
Cioè si può aiutare tutti a patto che la ricchezza si concentra ecco su questo ho qualche dubbio
E anche se capisco la necessità degli investimenti eccetera credo che da un punto di vista etico forse la cosa andrebbe più più studiata più approfondita altro non avrei da aggiungere
Bravissimo
è stato bravissimo perché veramente avviso per ora il primo premio ora vediamo se gli altri perché così il dibattito sicuramente più vivace e questo interrogativo abbiamo memorizzato e penso che nel secondo giro possiamo dire qualcosa in proposito
Penso che uno dei problemi chiave sul discorso generale quello dei flussi migratori
Quindi anche su questo aspetto sarebbe interessante conoscere la posizione di un esperto certo senza impegnare l'istituzione di provenienza ma l'opinione del ministro Stefano Ronca ministro per plenipotenziario responsabile per l'immigrazione degli affari esteri
Grazie che certamente non è un esperto è noto che i diplomatici sono Esperti del nulla più vicina in vigore parlare più vicino al microfono e sicuramente non sono un economista
Il e il tema delle delle migrazioni noi siamo abituati a guardarla specialmente in questo periodo
Come visto dal punto di vista della nostra società che cosa significa l'indicazione per la società occidentale per la società italiana
L'economia del nostro Paese vede gli squilibri sociali uno sforzo aggiuntivo o prova nel microfono deve parlare nel microfono gli scompensi sociali che le imitazioni comportano nelle nostre società ecco io vorrei lanciare solamente qualche idea qui proviamo a fare invece lo sforzo divieto del dal punto di vista del paese di origine della migrazione
Che cosa significa per un paese esportatore
Di
Di manodopera ma soprattutto se esportatore di manodopera qualificata
La partenza di
Di questo capitale umano
Costituisce sempre una pena edittale
Perché
L'opinione comune e che si sia trattato di una perdita
E che si tratti tuttora di un impoverimento del Paese
E discutibile questa posizione specialmente se si pensa dei paesi dove non esistono
Quelle potenzialità che il professor tasca descrive come potenzialità di sviluppo endogeno infrastrutture insegnamento
Beh in questo caso
La migrazione può essere un vantaggio per il Paese esportatore di capitale umano
Se
Si inserisce un elemento fondamentale che è quello del ritorno e della preparazione del ritorno
Quanto tempo questo migrante starà nel paese di accoglienza
Quali sono
Le abilità riuscirà ad acquisire
Come riuscire a ritrasferire
Ecco questo direi che e l'elemento centrale quando si pensa alla migrazione che e io credo oggi un fenomeno di massa viene descritto come un problema di centotrenta milioni di persone in movimento
C'è stato nei giorni scorsi un convegno attaccare sulle mitigazioni mediazioni e sviluppo
Le due strategie che sono emerse il come strategiche indispensabili per fare delle migrazioni
Un elemento che incoraggia
Lo sviluppo sono una strategia la strategia del ritorno preparata
Preparata con un e inserimento
Nel Paese
Delle persone che sono partite
Con un mantenimento del collegamento fra queste persone che si trovano in altri Paesi e la comunità del proprio fra la possibilità
Sulla possibilità di partecipare alle decisioni fondamentali di questa comunità espatriata concernente il Paese che origine quindi questo e il primo elemento il secondo elemento strategico fondamentale
E quello dell'investimento che l'impiego delle rimesse
Rimesse che
Vanno in qualche modo inserite in Circuiti
Istituzionali
Noi sappiamo che spesso le rimesse prevedono strade strane da parte degli Emirati vengono imposte delle delle tangenti vengono
Spesso privati dei privati ingenuamente
Da da parte loro risorse perché
Queste rimesse assumono strade non convenzionali quindi l'impiego delle rimesse per investimenti produttivi
Dove si situa l'Italia
In in questo Panorama
L'Italia è un Paese
Che situato in una posizione particolare perché da una parte e un forte importatore di manodopera e ormai che richiede già manodopera specializzata
Dall'alto subisce un fenomeno nelle fasce alte
Di
Prendo venti di fuga di cervelli esiste questo questo duplice fenomeno
Che ci mette anche nelle condizioni di capire soprattutto quando si parla di mediazioni qualificate
La necessità
Di fornire a questi immigranti la possibilità di migliorare la propria condizione beh esistono già delle iniziative in questo campo esiste per esempio il Paolo di Trieste che è un esempio
Certamente da espandere da rinforzare
Dove difendersi istituzioni accademiche o scientifiche inseriscono nelle proprio tessuto accademico amministrativo
Un migliaio di di tecnici e scienziati provenienti da Paesi in gran parte in via di sviluppo e da una ricerca che abbiamo fatto risulta che queste persone siano rientrate rientrando in patria hanno assunto posizioni di rilievo nel tessuto sociale
L'Italia sta cercando anche attraverso
Degli accordi che sono definiti con un brutto nome accordi di riammissione
Accordi di riammissione perché sono nati come strumento per inviare gli immigranti illegali
Ai Paesi di origine ma attraverso un ripensamento di questi accordi che noi abbiamo definito e reso di seconda generazione
Stiamo cercando di pensare ad un
Formazione
Di mi emigranti qualifiche Decoud a qualificare nel paese di origine
E e continuare la loro qualificazione il la loro formazione in Italia
E
Stiamo pensando anche di
Attenere
L'incontro della domanda e dell'offerta di lavoro
In Italia che
L'inserimento di questo di questi migranti
Persa
Avvenire timbrato in modo produttivo e possa costituire Palmeri Chimento anche per il paese di origine se posso aggiungere anche un bel brevemente una un elemento che di qui sono venuto a conoscenza a pochi giorni fa e che vi indica in fondo la disponibilità del del nostro Paese del governo italiano nei confronti
Del nei confronti degli immigrati e delle loro risorse
Mi risulta che
Gli immigrati possano
Gli esportare
Anche i contributi per esempio versati durante loro soggiorno qui dopo pochi anni cosa che non credo sia permessa al cittadino italiano
E
Per rispedire a per i portatili in
Per riportarli in patria
Ecco io mi fermerei qui non c'è dubbio che il problema delle migrazioni il problema della migrazione implica poi la discussione di i temi che riguardano il nostro territorio
è un è un dibattito molto acceso sulla stampa ieri all'Istituto diplomatico abbiamo visto abbiamo assistito ad un interessante
Presentazione molto a Cesa di un libro del professor Sartori su questo tema che
Potrà fosse costituire ecco se la discussione
Anche elemento di interesse e
Ringrazio presso
Grazie degli
Castel Colonna di queste parole
Introduttive molto specifiche sull'argomento e che sicuramente desidera de staranno nel successivo dibattito un po'di discussione perché credo che ci sono anche pareri diversi vita l'uno dall'altro lato l'Italia riesce ed da poco interessata da questo fenomeno dell'immigrazione specialmente dei paesi in via di sviluppo rispetto ad altri Paesi come la Germania la Francia la Gran Bretagna che però hanno politiche
Di inserimento completamente diverse da quelle la nostre quindi sicuramente in è un problema caldo nel caldo dei problemi c'è il problema della delle minoranze islamiche nel dibattito che appare in questi giorni ha generato sia a livello di religioni che a livello di inserimento di comunità
Io la questione islamica non è solamente una questi mi religioni ma anche una questione di economia
Perché i valori sono diversi allora anche i valori relativi presenterà la allora allo svolgimento dell'attività bancaria dal punto di vista della cultura islamica sono completamente diversi una breve introduzione
Da parte del professor Francesco Castro che professori di diritto islamico
A Tor Vergata
Grazie presidente
Due i temi il possibili di questo del mio intervento
Il primo
è su uno strumento possibile
Elaborato negli anni Settanta sulla spinta dei surplus dei petrodollari
La banca islamica di di sviluppo
Che avrebbe finanziato praticamente a tasso zero i Paesi islamici poveri
Al fianco di questo istituto
La nascita nel quadro del sistema bancario islamico di banche sostanzialmente delle banche di affari
Che basano il il il la redditività dei capitali investiti sugli utili e non sugli interessi per non violare il principio della violazione del ribasso e dell'usura intesa anche come completi interessi interessi bancari
Il problema che si era posto nel secolo scorso nel mondo islamico come concepire delle banche che potessero operare in violazione di questo principio che nella popolazione era sentito molto forte di Brenna giacché è stato il primo studioso di formazione tedesca
Egiziano che ai in istituite una una banca
Di risparmio islamica
Rilevo che la popolazione
I poveri erano i più disponibili a versare i piccolissimi risparmi
Senza pretendere in cambio un interesse perché avrebbe violato il principio di solidarietà
Questo principio di solidarietà che non ha fatto operare poi molto le banche islamiche quelle i veri istituti finanziari
Quindi questo un aspetto che ha contribuito notevolmente a qualche miglioramento non eccezionali i dati che ci sono stati lucidamente illustrati
Precedentemente lo lo dimostrano
Sulla spinta di questi istituti iniziammo a Tor Vergata negli anni scorsi si concluderanno indenne il dei prossimi anni lo studio di un istituto economico compatibile
Cioè un istituto che potesse
Averli ideologia dalla della banca o
Per
Mandare Investimenti eventualmente in paesi del terzo mondo del Mediterraneo in particolare dai quali cominciavano a prendere con arrendersi consistenti flussi di immigrazione dal Sud verso il Nord
Abbiamo pubblicato tre o quattro volumi su su questo uno recentissimo sui contratti partecipativi quindi con non mi posso soffermare per la complessità ma chi volesse basta che li richiede al mio dipartimento gli eventi farò a venire
L'altro problema mi ci ha tirato si fa per dire per i capelli il ministro Ronchi è quello dell'immigrazione
E ieri Rossi io stesso rappresentando il rettore ho partecipato ma con un grande silenzio allora alla presentazione del del libro all'istituto diplomatico
Ed è emerso non dalla discussione una grande confusione
E l'ignoranza di una serie di problemi questa ignoranza che già conoscevamo accetterà farsi Camp l'Università di Tor Vergata sta elaborando
Un progetto di un
Diploma post laurea o laurea breve anche a seconda dei destinatari sul diritto dell'immigrazione
Toccando gli aspetti sociali il problema delle famiglie miste il problema della sottrazione dei minori eccetera il problemi i sulla di diritto comparato sulla legislazione
Europea del dell'immigrazione è tutta un'altra serie di di questioni entro il mese di dicembre sarà ma il progetto sarà pronto e sarà presentato saranno i a cura presentarlo al ministero
Il l'ambasciatore
Il segretario generale della Farnesina era a me aveva mostrato particolari interesse in una riunione sulla sulla quale c'erano dibattuti questi temi del dell'immigrazione quindi l'immigrazione
Innanzitutto va studiate nei suoi aspetti
Vanno studiate le colture a raffronto
Senza quel senso di pessimismo sulla nostra cultura di origine o sulla fragilità del della religione cristiana come hanno da alcune parti del
Del gerarchia ecclesiastica si mette in evidenza
E l'Islam ma diventa un il drago che lascerà com'era l'immagine medievale il il grembo di Santa Madre Chiesa specialmente nelle aree di diffusione del del del Nordafrica
Studiamo questi problemi
Mostriamo ai nostri figli
Amici che vengono come immigrati quali sono i limiti del comportamento
Quest'anno abbiamo iniziato i corsi di formazione
Per l'arma dei carabinieri con norme successore interesse per la formazione di in passato ho insegnato alcuni anni laureanda una ventina
Di ufficiali della Guardia di finanza i quali alla fine hanno trovato utile nello svolgimento del loro lavoro istituzionale proprio questi questi conoscenze acquisite qui di seguito
Quindi perché i partiti come un uno specialista di diritto medievale ma che poi in itinere ha cambiato il perché gli studenti loro indussero a insegnare il diritto commerciale contemporaneo che negli anni i settanta era molto importante per leggere e tradurre i contratti che le nostre imprese periodo del Medio Oriente è stato un un percorso piuttosto importante vi ringrazio dell'attenzione grazie
Allora conclude questo primo giro della tavola rotonda il dottor Antonio D'Amato capo degli industriali italiani il presidente la Confindustria quindi che ci riporta alla realtà stridente della convenienza o meno tra questi due problemi che rapporto c'è quel tra questi due problemi uno sociale è un economico e come si può interpretare la parola governare
Grazie io sono molto lieto di essere parte di questo panel di questa tavola rotonda perché credo che il tema di cui stiamo discutendo sia particolarmente importante
E vada posto davvero l'accento sui rapporti che legano insieme la lotta alla povertà lo sviluppo e il Governo dello sviluppo de la lotta alla povertà
Io vorrei partire con un su facendo qualche breve riflessione proprio sugli spunti finali dell'intervento di padre Sabini
Rapporto fra
Che non è solamente etico ma ha una forte dimensione epica fra equità
E sviluppo economico
Perché in buona sostanza credo che sia importante chiarire che senza sviluppo economico non possono esserci risorse da investire in maggiore equità
E d'altra parte senza un sistema che sappia attenere in buon conto le ragioni dell'equità o in un termine più fra virgolette cattolico della solidarietà vogliamo così chiamare ma mi piace di più l'accezione laica dell'equità perché anche una dimensione un profilo più complessivo
Non ci sono le condizioni di consenso e non ci sono anche le condizioni di pace sociale interna o di pace come dire fra Stati necessari e perché si continui a creare sviluppo economico quindi e necessario ed è fondamentale un rapporto di stretta integrazione fra sviluppo ed equità possibili solidarietà
E quindi più che vorrei emendare quello che disse il cronista del Sole ventiquattro Ore più che concentrare la ricchezza bisogna avere la capacità di produrla perché quella ricchezza possa essere davvero come dire investita redistribuita e
In come dire alimentare lotta vera alla diseguaglianza e alla e alla povertà e allora i termini delle questioni di cui abbiamo oggi
Occasione di discutere sono in buona sostanza due da un lato come si cerca di articolare politiche vere per diminuire le disuguaglianze fra Paesi e la povertà nel mondo
E come all'interno di Paesi anche sviluppati e si è parlato anche del nostro si possano avere politiche di sviluppo che cerchino di diminuire le disuguaglianze l'emarginazione in Paesi che certamente poveri non solo ma hanno anche delle sacche di povertà o disuguaglianze
Solo due problemi molto diversi che hanno in comune in buona sostanza proprio rapporto stretto tra far sviluppo e investire in maggiore equità ma che richiedono naturalmente ricette abbastanza diversificate
La disuguaglianza tra Paesi mi pare che si sia detto e credo che sia anche molto importante si diminuisce innanzitutto mettendo in contrazione i Paesi più poveri di partecipare a questo straordinario processo di integrazione e di globalizzazione che ormai è
Quotidiano fino a qualche anno fa era una cosa di cui si discuteva senza capirne bene la portata e la dimensione oggi invece una realtà assolutamente sotto gli occhi di tutti quanti noi
Si fa mi pare che sia detto si sia sia stato detto con molta chiarezza attraverso l'articolazione di politiche top danno quindi occorrono anche interventi forti
Che mettano in moto dall'alto processi di sviluppo su territori che hanno una ricchezza molto poco come dire presente ma si fa soprattutto investendo sul capitale umano e sulla capacità di insegnare a pescare piuttosto che non solamente dal pesce come si diceva una volta
E quindi con molti interventi anche Bo trovate quindi cercare in questo modo di creare capacità come dire auto propulsive di sviluppo e di creazione di ricchezza il tema però fondamentale sul quale dobbiamo veramente avere più capacità di approfondimento e anche di di darci qualche risposta perché credo che incomincia a diventare un tema veramente importante molto sottovalutato e come poi si governa in realtà però questa globalizzazione e quali sono le responsabilità e le chiavi di come dire armonizzazione o di governo di un fenomeno che oggi sfugge le tradizionali dimensioni che gli stati nazionali avevano articolato in termini di governo dello sviluppo locale
Perché oggi si pongono dei problemi che sono davvero sovranazionali e quali oggi non si riesce a dare risposta perché c'è una sostanziale carenza di Focus e di responsabilità di attenzione di moltissimi gli organismi sovranazionali sul tema fondamentale che il governo dello sviluppo di tutte le complessità che lo sviluppo globale giusta porta
Di qui poi nuove forme di contestazione antiglobalizzazione tipo il popolo di Seattle di qui poi moltissimi problemi di
Fortissima preoccupazione quali ad esempio temi ambientali temi di tutela della salute temi anche di rapporti fondamentali sul piano ad esempio della libertà degli scambi commerciali del trading perché intenzioni che oggi sono
Molto come dire forti sul piano degli interessi commerciali stanno creando nuove barriere e nuove reti protezionistiche all'interno degli scambi internazionali che indeboliscono la capacità dei Paesi poveri di partecipare realmente ad un processo di sviluppo e di creazione di ricchezza più forte
Basti pensare ad esempio a tutte le polemiche sul così detto dumping sociale io a tutte le reazioni protezionistiche che oggi vengono fatte dietro il vessillo della come dire lotta una band sociale per cercare di tenere comunque fuori Paesi che oggi sono francamente molto poveri
E che solamente partecipando ad un processo di creazione di ricchezza più globale possono vedere una prospettiva vera di e non di di di di riscatto e di crescita economica
E allora se il problema del dumping sociale è un problema vero e serio ce ne sono altri che sono ancora più veri importanti e che sono completamente sottovalutati e che quindi ci lasciano comprendere come molto spesso politiche protezionistiche
Si fondano in maniera molto ipocrita sull'oggi che come dire di armonizzazione sociale sottovalutando invece problemi che sono molto più importanti pensiamo ad esempio dumping ambientale cosa questa molto più grave e più pericoloso e potenzialmente conflittuale lo stesso dumping sociale
Quindi
Se da un lato si dice noi non possiamo consentire a Paesi che non hanno un certo livello di protezione sociale e di Welfare State di partecipare al libero commercio internazionale nessuno si preoccupa di dire noi dobbiamo impedire un talmente ambientale che mette in condizioni Paesi che oggi sono in prima linea nella devastazione di un patrimonio comune come l'ambiente a livello anche globale
Di partecipare al discorso dell'interscambio alla alla internazionale quindi cioè francamente una strumentalizzazione molto
Molto forte
Di quelle che sono le regole e di quelli che sono i livelli di interscambio sul piano proprio della del del del anche dell'avvoltoio organizza esce e questo ci da la chiara dimensione di quanto sia importante recuperare una capacità di governo e di coordinamento più forte su queste dinamiche di globalizzazione internazionale
La mia personale opinione e che noi dobbiamo necessariamente saper coesistere con differenti livelli dista
E sociali e con crescenti livelli di welfare all'interno di sistemi che hanno una fortissima disomogeneità dal punto di vista della distribuzione della ricchezza
Dobbiamo invece essere molto più rigorosi molto meno tolleranti rispetto a dumping ambientali che danneggiano un bene comune quale quello per esempio dell'ambiente
Sul quale francamente penso che abbiamo moltissimi ritardi da recuperare questo non è un tema solamente che riguarda il mondo è un tema che riguarda ad esempio l'Europa nessuno si preoccupa oggi di affrontare in maniera razionale con gli strumenti e con le risorse di cui oggi pure disponiamo il problema enorme ad esempio di tutto il la devastazione ambientale che è presente nel Centro Est Europa dove ci sono dei danni
Straordinari pericolosissimi di contaminazione nucleare in prima linea e sui quali ne contenevano essere completamente assenti
Abbiamo oggi una fortissima de focalizzazione rispetto alla dimensione quanto meno continentale del problema ambientale e abbiamo uno stress di focalizzazione su temi che sono assolutamente marginali rispetto ai rischi magari importanti ma marginali assolutamente rispetto a quelli i all'interno deciso di ciascun paese nazionale quindi c'è francamente una distonia rispetto proprio all'ordine delle priorità delle cose da affrontare che ci induce a dire che oggi a livello sovranazionale c'è una fortissima debolezza in termini di affrontare le priorità e soprattutto governarle
Qui si richiama la responsabilità proprio dell'Europa in primo luogo e degli organismi internazionali come ad esempio le Nazioni Unite e la Banca mondiale che su queste vicende oggi registrano come dire una sostanziale
Indifferenza o in capacità di azione quindi il tema della globalizzazione
Va affrontato a mio modo di vedere come un'opportunità importante alla quale bisogna partecipare dare soprattutto opportunità di partecipare a chi è oggi più povero Dinoi ma che pone anche questioni fondamentali che richiedono più capacità di governo e maggiore capacità di focalizzazione sulle priorità vere
Altro lato invece quali sono e o possono essere le ricette o gli strumenti per ridurre le diseguaglianze all'interno dei Paesi ricchi beh Franca
Rispetto ai problemi di povertà oggi presenti al mondo le povertà di casa nostra acquisiscono una priorità e una focalizzazione come dire assolutamente diverso perché è vero che ci sono povertà a casa nostra ma siamo immensamente più ricchi di tanti altri Paesi che oggi hanno ancora problemi di vere e proprie sopravvivenza ma e responsabilità di chi è parte della classe dirigente di un Paese comunque di mettere in moto processi di sviluppo veri anche perché solo fascia così si acquisisce la capacità di poter creare sviluppo nei Paesi che sono vicino a noi questo è proprio il caso dell'Italia il nostro Paese oggi si trova in una posizione di assoluta centralità all'interno di un Mediterraneo che sta recuperando importanza anche negli scambi internazionali oggi il focoso si sposta sempre di più dall'Atlantico al Mediterraneo perché i fari speciali usa il Mediterraneo come grande canali di accesso al mercato europeo che è uno dei grandi mercati del mondo quindi merita sta recuperando una centralità che rimette l'Italia proprio in una posizione strategica non solo dal punto di vista geografico quando anche dal punto di vista sociale ed economico voi siamo anche i confini di un sistema ovvero e demograficamente forte che fa pressione sull'Europa e che trova l'Italia con un confine Adeste con un confine sud quindi noi abbiamo da questo punto di vista una grandissima responsabilità e un grande ruolo da poter sviluppare come facciamo a affrontare la grande pressione demografica di paesi poveri che sono intorno a noi se non siamo capaci di dimostrare a casa nostra di poter governare le nostre contraddizioni prima fra tutte quelle dello sviluppo mancato del Mezzogiorno
Ed è questo il tema sul quale noi dobbiamo come Paese riuscirà a recuperare più credibilità se vogliamo essere davvero in primo piano in prima fila nel proporre un modello di sviluppo i Paesi che sono Into ma noi dell'unico modo con il quale il nostro sistema Italia posso recuperare sul piano politico ed economico non dico una leadership ma sicuramente un ruolo fondamentale nel governo di queste complessità
E qui i ritardi del Mezzogiorno sono ritardi forti che però il Mezzogiorno negli ultimi dieci anni ha dimostrato
Essere prevalente prevalentemente non ritardi più della gente del sud ma innanzitutto ritardi di un ordinamento di uno stato e di un
Come dire in modo di far lo sviluppo del nostro Paese che francamente fortemente datato
Negli ultimi dieci anni non voglio abusare del tempo ma vorrei dire questo con essendo un uomo del Sud con con grande chiarezza Miglio Quindici anni Mezzogiorno dimostrato di disporre di risorse umane imprenditoriali ma anche di giovani proprio di società civile quello che si chiama in gergo sociologi del capitale umano straordinari
Per molti anni si è detto in Italia se il Mezzogiorno non ha risorse sulle quali puntare se non a uomini sui quali fare affidamento non avrà la possibilità davvero di energia noi abbiamo dimostrato che negli ultimi dieci anni una responsabilità una capacità di camminare di governare sulle nostre gambe i nostri problemi straordinaria insospettata
Quello che continua a mancare
Purtroppo ancora oggi ci sono le condizioni fondamentali di sviluppo di competitività che affliggono l'intero Paese e che rallentando l'economia del Nord mortificano le prospettive di ripresa del sud problemi quali sicurezza e controllo del territorio problemi quali mancanza d'i competitività del sistema Paese prelievo fiscale mancanza di flessibilità del mercato del lavoro debolezza infrastrutturale fanno sì che l'Italia sia l'ultimo paesi in Europa nell'attrarre investimenti esteri dire ti e il Mezzogiorno quindi sia tagliato fuori da quell'interscambio di investimenti di capitali che è fondamentale se vogliamo davvero metterci sul mercato ed essere forti
Questa è come dire credo la debolezza che oggi mette il nostro Paese in grave ritardo di competitività rispetto a tutti gli altri Paesi con i quali lei oggi ci misuriamo
Creando come dire disuguaglianze crescenti il Mezzogiorno negli ultimi dieci anni ha visto aumentare le sue distanze non solo dal centro noto ma del re su dell'Europa proprio per le incapacità del Paese di recuperare spazi competitivi il di recuperare come dire capacità di attrarre investimenti
L'Italia oggi vive una fortissima dicotomia in termini di sviluppo abbiamo un centro nord che potrebbe fare di più se avesse a disposizione migliori infrastrutture e una politica di Paesi più competitiva ma che al tempo stesso è anche saturo dal punto di vista degli spazi
Dell'occupazione e abbiamo un Mezzogiorno che potrebbe fare incredibilmente di più se avesse a disposizione regole di mercato e condizioni di mercato equivalenti a quelli degli altri Paesi europei con i quali competiamo quindi bisogno uscire
E per fortuna siamo usciti negli ultimi anni da una logica in cui lo sviluppo si fa attraverso l'assistenza dobbiamo però ancora entrare in una logica in cui lo sviluppo si fa attraverso le ragioni vere dello sviluppo competitivo
E in mezzo c'è il modo in cui affrontiamo la questione dello Stato sociale tema questo molto importante per l'Italia e per l'Europa perché troppo spesso noi abbiamo uno stato sociale che protegge o sopra protegge chi già e protetto
E continua a sprecare risorse non proteggendo ha fatto chi oggi escluso ne abbiamo un gravissimo problema di cittadinanza in questo Paese dove ci sono interi pezzi di città dice di di di Italia e interi generazioni che sono completamente escluse dalla protezione di uno stato sociale moderno perché non entrando mai legalmente nel mondo del lavoro continuano ad essere privati di ogni più elementare diritto di cittadinanza
Questo è uno straordinario problema di iniquità del nostro Paese che rappresenta una debolezza fortissima perché rallenta sul piano competitivo le nostre capacità di crescere e soprattutto rallenta sul piano della coesione sociale
La nostra capacità di stare insieme in questo Paese e credo che sia uno dei problemi importanti ai quali dando una risposta vera
Da Paese che sta finalmente affrontare le sue contraddizioni non riusciremmo anche ad avere un ruolo più importante nei riguardi dei Paesi poveri che ci circondano e sui quali possiamo credo e e dobbiamo credo avere l'ambizione di proporci come modello di sviluppo più sano
Grazie ad Amato
Per questo stimolante intervento che mi pare che è stato molto utile
Anche in termini conclusivi di questo primo giro effettivamente qui oltre a governare la povertà dobbiamo anche governare dibattito perché sono venuti fuori molti molti temi penserei di
Abbiamo ci gradualmente poiché alla conclusione
Ponendo qualche rapida domanda cui penso che posso anche partecipare andiate partecipare qualcuno di voi io proverei a lanciare qualche domanda e al vedere alza qualche ma avere qualche specifico specifica questione al mio intervento il vorrei Bren anzi tutti a dire che sostituendo per un secondo il vero presidente Diana perché il ministro degli interni ha mandato un fax dicendo che gli è impossibilitato di venire perché a la riunione del Consiglio dei ministri però nel fax dice anche un paio di cose sul tema e sulla governabilità dice due cose innanzitutto che la governabilità secondo lui non si attua il ministro agli Interni solamente con strumenti repressivi e in secondo luogo che lo stesso Ministero degli Interni si sta adoperando per creare occasioni di lavoro nei principali paesi da dove proviene da dove provengono i flussi migratori in Italia quindi collega il problema fondamentalmente alla questione dell'immigrazione che poi è fortemente battute dibattuta in questi giorni
Allora una
Prema intanto per riempire una domanda posso fare un'osservazione
Al che mi è suggerita proprio dall'intervento del presidente D'Amato
Rapidissima la BBC abilitabili sì ma cioè sul tema proprio ambientale e sul tema di come far partecipare i paesi in via di sviluppo
Alla crescita senza ricorrere a interventi assistenziali è stata definita prima nella relazione introduttiva scandalosa
La situazione attuale che vede mantenimento da parte di Paesi sviluppati la prima intendimento da parte di Paesi sviluppati di barriere doganali a protezione di settori dove invece i paesi in via di sviluppo potrebbero concorrere partecipando a rete
E qui io vorrei aggiungere un'osservazione
Io trovo scandaloso un'altra situazione perché una ripartizione equa
Che dovrebbe essere effettivamente osservata è quella che riguarda anche i sacrifici in una dimensione globale sono richiesti nei modi più diversi per assicurare per evitare gravi conseguenze devi derivanti come dicevo prima da una distribuzione incontrollata di quelle che sono gli inconvenienti dello sviluppo allora un esempio per tutti e quello
Per il
Dell'esigenza che i Paesi sviluppati
Dovrebbero avvertire di non superare le quote che sono poste
Nei negli accordi internazionali a carico delle proprie strutture produttive per quanto riguarda le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera che sono indispensabili
Per evitare disastri di ogni tipo io dico e scandaloso che quello che accade essendo noto che i Paesi più ricchi
In base a questa loro posizione di vantaggio acquistano le quote che spetterebbero ai paesi in via di sviluppo e con questo aggravando le condizioni
Delle dello sviluppo di questi Paesi al tirando propri principi della libera concorrenza sì
Ecco così in indubbiamente
Per tornare un secondo sulla questo è l'aspetto del dumping ambientale come ha definito da marzo
Il problema che solleva il ministro che problema viene enorme attualità per cercare di dargli una rapida risposta riguarda la questione che è stata appena sfiorata dell'impoverimento di capitale umano dovuto a in controllati i flussi migratori in altri termini se tutti gli egiziani tutti tunisini o una grossa fetta di loro va via e viene in Italia indubbiamente a noi ci dà un contributo è un aiuto ma questi Paesi si impoveriscono nell'unica loro
Fonte di capitale che hanno a disposizione a loro volta sono invasi dati i flussi migratori più poveri allora c'è questo problema dell'impoverimento della risorsa
Mario come si può fare lo la via migliore sarebbe quella lei ha suggerito alla via della rimessa della restituzione delle rimesse degli emigranti ma credo che non sia sufficiente come si può fare a creare occasioni di trattenimento della forza-lavoro può cercare di dare un flash di risposta io titolo appare Salvini
Ma tutti e due rapidissimo
Ma s'le iniziative CIPE delle iniziative di cooperazione che prevedano dei programmi di istruzione di sviluppo sul posto sono note in Italia
Ha un impegno ormai da Pariani in questo campo
Il fatto di di limitare in parte acquista aspirazione di masse
Provenienti da paesi in via di sviluppo di venire verso di noi e anche una necessità dovuta alla possibilità di accoglimento non sarebbe non sarebbe possibile con le strutture che abbiamo superare quelle che sono le quote l'Aloisio parla di programmazione degli ingressi secondo è una buona idea con una certa programmazione e indispensabile insomma esistono dei limiti sappiamo che sono nell'ultima l'ultimo anno sono stati sessantatré mila unità divisa in varie quote ma esistono come avevo accennato in parallelo degli accordi bilaterali con Paesi faccio un esempio la Tunisia l'Albania in Marocco
Che prevedono delle quote limitate sulle quali si sta lavorando e credo che a questo il ministro degli Interni anche si riferisca
Per che è anche delle condizioni di di incontro intanto di domanda e offerta e di preparazione
Sul posto e anche in Italia di queste unità di queste di questi migranti
La conclusione ok come l'avete pare Salvini ora questo è un problema morale branco un problema economico sono poi si fa demagogia io non ci sono esperto in materia penso che
E nel mondo attualmente si parla tanto di globalizzazione che significa un qualcosa di unificato circolano liberamente i capitali circolano abbastanza le merci abbastanza le tecnologie ma non circolano le persone
Ci son solo tre Stati al mondo che si considerano paesi di immigrazione
Che sono stati uniti Canada è o strade
Nessun altro Paese si considera paese di immigrazione quindi cioè che crei una legislazione per integrare e facendo il figlio di un turco che diventi tedesco non resta sempre turco
Però gli Stati Uniti Arnon paese leader ma la popolazione accezione la Germania a due anni fa ha concesso in un anno con circa due milioni e mezzo di più di trentasette naturalizzazione ai cittadini tutti
E quindi prevede che tornino indietro questo solo per dire che è un problema che ha colto di sorpresa tanti
Che da noi
è un Paese che ha perso oltre trenta milioni di emigranti in un secolo e giunto poi come un fulmine a ciel sereno non esisteva nessuna legislazione in materia e che suscita elementi e reazioni molto emotive
Lei sarei devo più restrittivo o più ma credo che certamente in uno stato di diritto occorre regolamentare i flussi
Questo è ovvio ed accordi influssi quindi vanno regolamentati con le leggi e possibilmente però io penso all'esperienza degli immigrati in Germania italiani che avevo un po'a seguito e prevedendo anche il modo di accoglierli qui noi diamo i permessi ma non diamo le case l'anno e non c'era né baracche rimaniamo il Mezzogiorno in giro non c'è nulla
Per veramente accogliere queste persone quindi speriamo che un po'alla volta si faccia certamente vanno regolamentati tè grazie io volevo chiedere a ad Antonio D'Amato come vede un
Un altro problema parte quello su cui
Grazie concentrato molto lui ha accennato a un altro problema
Il coordinamento tra l'attività degli input degli imprenditori privati che operano nel campo degli investimenti e gli organismi Inter azionari in altri termini è noto a tutti che negli ultimi anni l'aiuto pubblico allo sviluppo ha sempre meno risorse
E lei disponibilità di aiuti pubblici agli una vanno diminuendo
Viceversa il funzionamento dei mercati finanziari internazionali mette a disposizione sempre una maggiore finanza privata e gli investimenti diretti esteri vanno aumentando in Agra misura
Solo nel mille novecentonovantanove gli investimenti diretti esteri tutta la categoria è aumentata del ventisette per cento arrivando a ottanta ottocentosessantacinque miliardi di dollari
Verso il IVS investimenti diretti esteri sono aumentati del sedici per cento in un anno allora quale dovrebbe essere questa possibilità di collaborazione di complementarietà tra l'aiuto pubblico allo sviluppo e l'attività dell'investitore privato
è bene che Banca Mondiale Fou eccetera continuino a fare così come hanno fatto nel passato ok si debba fare in qualche altro modo ha domande in verità e anche per il dottor Bertolaso va bene
Proprio perché qualcuno vuole forse lei più la collega va be
No io credo che questo sia veramente un punto centrale perché
Il tema del coinvolgimento dell'investimento privato
Sopra il microfono una potente però il tema dell'investimento la del coinvolgimento del capitale privato definanziamento dei paesi in via di sviluppo credo che sia proprio fondamentale specie nella componente degli investimenti diretti ah quindi generale essere credo molto chiare cioè le condizioni per e questo si realizzi sono due
Uno è quello di consentire all'operatore privato di avere delle condizioni perché ritiri investimento sia redditizio
Ma e sempre più chiara l'importanza di una seconda esigenza cioè quella di permettere agli investitori privati di formarsi una corretta idea del rischio che corrono e questo è il grande tema della trasparenza che è divenuto ma mi pare un elemento essenziale nei dibattiti internazionali
E nel fatto che al Fondo monetario internazionale sia stato attribuito un ruolo centrale nella produzione e nella diffusione
Delle formazioni essenziali per la valutazione del rischio di investimento questo per il Fondo monetario internazionale
Quanto alla Banca mondiale ecco il suggerimento che si può dare e che gli organismi come la Banca mondiale si impegnino più a fondo
Nell'accrescere appunto sensibilmente i grado di trasparenza dei paesi in via di sviluppo garantendo quindi agli imprenditori privati dei Paesi industrializzati una serie di lei
Periodica di informazioni su tutte le variabili economiche e sociali che sono ritenute rilevante grazie
Ma io sono perfettamente d'accordo pochissimo da aggiungere vorrei ricordare la slide presentata prima questo Salvatore dove facendo riferimento alla qua capacità di attrazione di risparmio i fari stesa tra il trentatré per cento
Mentre l'Africa il diciassette quindi c'è una fortissima divergenza tra paesi in via di sviluppo nella loro capacità di attrarre risorse agli investimenti e questo è molto legato sia a livello di rischio del Paese perché c'è innanzitutto una Pregoni sarà fondamentale gli investimenti vanno dove il rischio politico e di stabilità non c'è e dall'altro lato c'è un livello molto importante di cultura di presenza sul territorio di elementi fondamentali capitale umano e di come dire cultura industriale che sono requisiti minimi indispensabili per questo bisogna avere la capacità di miscelare insieme
Bisogna avere la capacità di miscelare insieme sia un approccio dall'alto verso il basso sull'approccio dal basso verso l'alto perché nel frattempo che ci si
Eh no Paesi oggi molto poveri che abbiano le condizioni di capitale umano e di stabilità politica per attrarre investimenti insomma
Bisogna iniziare da qualche parte quindi e un mix opportuno io credo che l'elemento di debolezza maggiore non sia nella capacità del risparmio e degli investitori di andare là dove conviene investire perché se conviene investire se ce
Come dire un rischio sopportabile
La storia dell'economia dimostra che le risorse arrivano si tratta piuttosto oggi con grande velocità di incominciare ad affrontare il tema credo più debole di questa catena che corrode la capacità di governo a livello sovranazionale di queste questioni qui si registra credo una grande debolezza
Proprio perché oggi cioè sovrapposizione di ruoli c'è poca iniziativa da parte dei Paesi più ricchi che hanno più responsabilità nell'indirizzare questo sviluppo e penso che Stati Uniti ed Europa abbiano da questo punto di vista enormi responsabilità in enormi ritardi
E c'è proprio bisogno di riprendere un'iniziativa anche politica più forte più orientata a ridare alle grandi nazioni soprattutto a quelle del G7 una capacità di indirizzo forte sul piano del governo proprio dello sviluppo e della globalizzazione
Abbiamo ancora qualche minuto del Cavaliere
Il cavalier Federico Grazioli vorrebbe fare un intervento sulla sulla questione abbiamo ancora otto minuti
Ho la fortuna di lavorare nei paesi in via di sviluppo da quasi trent'anni e quindi il problema lo approfondito in tante problematiche specialmente seguendo sia progetti di assistenza che Progetti
Di diciamo coinvolgimento cioè progetti integrati di gruppo che una cosa ben diversa quindi so benissimo e sono verbalmente convinto che il futuro non può che essere se vogliamo portare della ricchezza in un paese deve essere la la spinta assoluta nei progetti nei progetti di ristrutturazione globale di dare se mi riferisco quindi sia problematiche alimentari e quindi agricole che industriali
Ma quello che credo che invece qui per questo che ho chiesto che il nostro futuro deve essere una nel visione di emise cominciare a lavorare Veram interi in project financing che non è una battuta perché può essere benissimo fatta una forma mista di assistenza ma di project financing
In modo da arrivare ad avere delle delle forme che si o no abbastanza
Più e equilibrate e che abbiano un ritorno economico de possibile grazie
Io vorrei pregare grazie vorrei pregare il professor Dominique Salvatore di cercare non di fare una conclusione ma riprendendo qualche questione che è emersa nel dibattito ad esempio questa questione della
Crescita con peggioramento della distribuzione
Il dumping sociale le società multietniche tu vieni da un Paese che multietnico però non per storia ma per formazione recente Sicilia e qualche
Impressione complessiva in pochi minuti
Il rapporto tra ineguaglianze crescita
Che il padre del padre Salvemini il prelievo il presidente Bazoli ha indicato una un aspetto in
Molto importante su cui non si hanno risposte precise sarebbe a dire fino a che punto l'ineguaglianza
Positiva per la crescita e dove comincia a essere nociva ebbene se noi guardiamo l'ineguaglianza se sia troppo eguaglianza si scoraggia la crescita se se ne ha troppa ineguaglianza allora si creano problemi
La Cina ha un indice di ineguaglianza l'indice di Gini ineguaglianza di quaranta da zero a cento quaranta l'Italia ventisette il Brasile che la nazione dove c'è più alte ineguaglianza e di sessanta questo indice da zero accento quindi l'Italia tra i Paesi G7 e al secondo posto con un meno ineguaglianza
Il vindice di Gini in Italia che e ammirevole l'indice di Gini e ventisette
Solo il Giappone a venticinque
Indice italiano e ventisette da quello americano il più alto tra i G7 quarantuno quarantuno per cento quindi mentre il Brasile sessanta adesso quindi fino a un certo punto l'ineguaglianza sembra quasi necessaria per stimolare la crescita dopo un certo livello diventa nociva
L'Italia come dicevo a suo vantaggio è la nazione tra le G7 con la minore ineguaglianza dopo il Giappone gli Stati Uniti a non l'ho più grande ineguaglianza
La Cina che sta crescendo rapidamente ha un indice di quaranta
Il Brasile che ha problemi sempre strutturale sessanta quindi poi mi riferisco anche al presidente D'Amato ovviamente gli investimenti sono importanti ma quelle quei dati
Lei è di nascondono grandi divergenze il Congo ha un tasso di investimento di otto per cento del PIL quindi in credito la Cina quaranta per cento
Ecco si vede si vedono le grandi differenze quindi penso però tutti i temi siano stati coi tempi ferma Viterbo
Grazie non so se
Appaltante
E io ringrazio tutti per la pazienza e spero che abbiamo dato un minimo contributo al governo grazie
Grazie
Efficace volevo
Tempi non c'è gli anni dell'università
Parlare ai giovani