Consiglio Generale della CISL (elezione del nuovo segretario generale, Palazzo dei Congressi, Roma)

Vi proponiamo per la presidenza
Gli amici Pellettieri e Vannucci se siete d'accordo applaudite
Dobbiamo
Se ci accomodiamo possiamo dare inizio ai lavori del Consiglio generale prego direi di chiudere le porte al
Di ingresso paio farle chiudere
Perché troppo piano
L'ordine del
Vicino
Completiamo il giglio ultimi prego
Credo sia superfluo
Dire che è un consiglio generale allargato ad alcuni dirigenti dell'organizzazione
Particolarmente impegnativo e particolarmente significativo
Viviamo un momento
Di grande eccezionalità
Per la nostra confederazione
E il Consiglio generale
E chiamato oggi
Direi a tre punti fondamentali
Il primo e sono le dimissioni del segretario generale
Il segretario generale le comunicherà formalmente attraverso un suo intervento
Il secondo momento sarà l'elezione del nuovo segretario generale della CISL
E l'elezione della segreteria confederale
Vi sarà un terzo momento nel pomeriggio
Con molteplici impegni di natura organizzativa e gestionale che impegneranno anche nel pomeriggio il consiglio generale
Per questi tre motivi
Diciamo che un consiglio generale del tutto eccezionale
Saremo partecipi
Credo emotivamente e politicamente a quest'incontro tutti insieme il gruppo dirigente della CISL
E proprio per accelerare i tempi
Del nostro e dei nostri lavori diamo la parola al segretario generale Sergio D'Antoni
Ma guardate il
Il compito
Che mi tocca è semplicissimo
E quello di confermare quanto già sapete quindi non ci sono sorprese questa mattina
Le motivazioni che mi portano al gesto delle dimissioni riconosce per tutti
La qualità di queste dimissioni
Assolutamente diversa dal qualità normali
è una qualità legata
Ad un progetto politico importante significativo per il nostro Paese
E anche per
Cercare
Attraverso la messa in moto d'un nuovo processo
Il rilancio la politica in Italia
Recentemente il Censis proprio l'altro ieri
Ha definito l'Italia con tre aggettivi che io trovo particolarmente efficace
Va detto che l'Italia è antica
Alternativa affidabile
Dando un'interpretazione dei tre aggettivi
Sostanzialmente positiva nel senso che anche
Nel termine antico
In cui ci può essere qualcosa di negativo rispetto a tutta la chiacchiera sulla modernità e sulla modernizzazione
Il Censis invece
Giustamente attribuisce a questo termine
Qualcosa di fortemente positivo come un Paese ancorato
Ad una forte capacità di coesione sociale di forte capacità di fare impresa di forte capacità di temere un rapporto di qualità del lavoro
Di impegno dei lavoratori
E in questo quindi ritrovando proprio nella riscoperta diciamo di questa cosiddetta antichità un valore forte per proporsi come elemento di grande modernità c'è un'analisi che io condivido in cui appunto nella modernizzazione nella globalizzazione queste qualità sono decisive
C'è l'adattamento il lavoro di nicchia la capacità artigianale cioè tutte qualità che l'Italia in maniera formidabile
Nelle negli altri due termini di alternatività e di affidabilità e chiarissimo il significato insomma c'è una un elemento diciamo sicuramente nuovo rispetto agli anni che abbiamo passato per affrontare questo nuovo secolo ora io penso che noi in maniera
Non ho altre due Tone questa mattina quindi sono a toni bassi diciamo quando furono c'è stata grande esperienza non può alzare i toni
Ma no ai in questo
In questo ritorno dall'Italia ad essere affidabile
Credo che abbiamo avuto in questi dieci anni un grandissimo fluo
La grandissima funzione
Un grande protagonista
Questo è il vero bilancio di questi dieci anni
E siccome io o guidata questa grande organizzazione in questi dieci anni
Il solo fatto di aver avuto un compito così straordinari nel lasciare
E nel riporta l'Italia ad essere un grande Paese affidabile consentite questo
Questo è da solo
Sufficiente a caratterizzare il bilancio di questi anni
Perché io penso che proprio in queste stanze nella stanza accanto
Nel novembre di nove anni fa
A quattro mesi dalla elezione a segretario generale della CISL
E alla vigilia di un importante accordo il primo diciamo unitario
Dopo le vicende dall'ottantaquattro
L'accordo del dieci dicembre del novantuno
Noi dicemmo a proprio nella nella sala accanto
Un poco sbattendo noi stessi per certi versi che era arrivato il momento per il sindacato di fare governo di farsi governo
Fu l'espressione che si uso un po'
Ciò forzata se volete considerato tutti gli anni la cui stavamo considerato la funzione classicamente rivendicativa col sindacato la svolta considerato l'elemento di come dire di di nuovo che ancora non si vedeva con grande chiarezza eravamo appunto verso la fine del novantuno sicuramente dopo il referendum sulle preferenze dello stesso anno ma sicuramente ancora tutto quello che sarebbe successo di sconvolgente negli anni novantadue novantatré novantaquattro non era così chiaro eppure di fronte a quello che ci sembrava un cambiamento vero dei rapporti di forza dell'economia nei rapporti di produzione nove inventammo lo slogan
Ha vinto farsi Governo fare governo che però un sindacato è veramente ha detto perché significa sostanzialmente cambiare la propria posizione
Io penso che è proprio quello slogan perché poi un poco abbiamo corretto nel corso degli anni insomma non più nella sua accezione ma nel suo significato più profondo sia quello che ha caratterizzato questa stagione sindacale
E a partire poi da i mesi successivi cioè appunto l'accordo del dicembre novantuno e successivamente tutto quello che avvenne nel novantadue novantatré noi possiamo dire
Ha ben ragione che quella impostazione passo che i risultati si sono visti che una nuova Italia poteva nascere e che il sindacato in questa nuova Italia era protagonista
Tutto questo non era scontato
Io non lo debbo dire a voi che siete tutti degenti quindi
Non era scontato affatto anzi molti interessi molte elaborazioni volti
Va be uso espressione già usata e profeti di sventura pensavano che insieme a tutto quello che andava via di quella politica di quell'assetto istituzionale di quel tipo di paese andasse pure via il sindacato
O meglio la sua funzione perché Beyoncé laccato ci sarà sempre bisogno quindi non è questo il discussione no quel protagonismo quel ruolo quella grande capacità con cui è stata nel nostro Paese che come ben sappiamo non è
Scontate in altri Paesi anzi in altri Paesi le questioni sono veramente
Diverse è complicata diciamo quindi
Assolutamente come del contraddittorio rispetto a questo tema ora noi questo l'abbiamo affermato per me lo dico in termini personali ma penso anche per ciascuno di voi questo è motivo di grande soddisfazione non ce l'ha regalato nessuno
Uno è stato un elemento di grazia di un principio di qualche altro è stato soltanto la capacità di misurarsi con i problemi reali di sfidare il nuovo di avere questa voglia di farlo e alla fine di passare su questo asse
Cito in questo giornate non a casa
La lettera che
Un grande studioso di fama internazionale come mi dice Carmela lento nel siamo andato
Perché sembra che appunto giustamente diceva lui non lo citare Centurelli che magari non si capisce che uno dei più grandi sociologi moderne diciamo forse puramente avevamo internazionale chiara
Che dice appunto di Meda Racism questo voi avete fatto questo grande compito per il Paese
Potete esserne fieri perché avete cambiato sostanzialmente questo Paese gli avete dato questa connotazione
E per me che appunto lascio questo incarico io penso che
Non ci sia modo migliore per lasciarlo ricordando a noi stessi e a tutti quelli che lo voglio ricordare che non sono faziose che questo è stato il nostro compito la nostra funzione
La nostra capacità di incidere
Mi restano due rimpianti se volete nella vita non bisogna aver mai avere rinvia
Ma due sicuramente io li ho ma non per ragioni
Come dire di stato d'animo perché uno Stato va invece tutto positivo proiettato in avanti per quello che mi sono prefisso di fare figuriamoci se posso stare con i rimpianti ma
Duelli o non c'è dubbio uno e la mancata realizzazione di un progetto di nuovo sindacato autonome unitarie
Che era se ricordate dentro questo schema dentro questo protagonismo
Perché non c'è dubbio che un sindacato che cambia
Non a caso per noi si recò
E noi facemmo nel novantatré sembra in queste stanze vicine in un congresso in cui porrà nelle vicissitudini del caso perché venimmo attaccati proprio alla vigilia in condizioni va be'lasciamo perdere stamattina altra cosa bella
Porre in quelle condizioni noi lanciamo un grande progetto unitario
Che se il raccolto negli anni successivi poteva diventare l'elemento decisivo della storia io dico del movimento sindacale sicuramente ma certamente del Paese
Cioè le cose che sono avvenute dopo sarebbero state diverse
Se appunto si fosse accertata con la prospettiva
Non era facile per noi
E noi avremmo anche lei è un coraggio formidabile lancia non era affatto facile né scontata anzi sappiamo bene quanti
Titubanza e quante preoccupazioni quante incertezze ci potevano essere mai me no i fino al novantacinque e anche negli anni successivi
Ho ricordato proprio in questa intervista al Corriere la sera come poi l'hanno vero di svolta del novantasette comunque in questi quattro anni diciamo così dal novantatré al
Novantasette noi insistiamo su questo progetto
E cerchiamo di farlo crescere maturare
E convincere i nostri interlocutori
Dobbiamo dire che è stato vanno non ce l'abbiamo fatta
Quando dipende da cause altrui non si può considerare una sconfitta io non la considero tale perché oltre quello noi non potevamo fare uno può considerare sconfitte le cose che dipendono da luglio
Ma io voto sempre tante ambizioni navigabilità tante qualcuno dice anche esagerate ma pensare che guidasse la CGIL era veramente difficile
Nonostante tutte le mie e quindi lì non poteva arrivare
E non potendo arrivare noi abbiamo fatto la nostra battaglia per quei quattro anni
E abbiamo scoperto alla fine di quei quattro anni
Che questa battaglia generosa veniva scambiata peraltro tre p Corvatta c'ha distrutto tricolori che lo stavamo verità come Clark che se la moneta come propaganda che tutta di tutti coloro quando non s'si capiva che l'unico vero Effetto Lerna volevamo inserire in quel ragionamento era un vero cambiamento del Paese una vera possibilità e se si fosse capito probabilmente ma qui riguarda altre non noi probabilmente la strada che il Paese ha preso sarebbe stato totalmente diversi
Perché i fatti politici esso svincolati dei fatti sociali sono fatti che poi non trovano la loro dimensione visiva
La veri prego voluto preteso di svincolarmi ha determinato un'incertezza di fondo che poi consegna questo Paese alle condizioni che stiamo vedendo
Questa è la realtà è sicuramente su questo che io penso prima o dopo gli studiosi di storia ci vanno veramente riflettere perché quell'occasione si è persa
Io non lo so
Quando si riproporrà ne tocca più a me io auguro a Saving a tutti voi
Di riuscire dove io non sono riuscito
E di come dire trovare su questo un elemento nuovo ragione di ritenere conoscendovi e conoscendo lì che la cosa è lunga
E che quindi prima possiamo fare tante altre cose
Ma
Detto questo penso che francamente nel momento in cui si avviava per un cast perché è un caso badate non era la volontà
Vera era un caso una lite all'interno del dell'assetto del centrodestra che porta il centrosinistra la vittoria del novantasei
E che anzi che è capire che quello poteva essere l'elemento decisivo per la svolta di questo Paese viene interpretata come un elemento di potere di arroganza di egemonia
E lì c'è la tomba questa la mia valutazione
Sia del Progetto Paese come poi silente sia della nostra questione perché tutto questo si riverbera in una concezione egemonica arroganza dalla CGIL che ci impedisce da quel momento in poi di fare avanzare contro Jack
Questa è a realtà
Non bisogna mai addebitare processi poi il titolo del giornale era
Personalizzato ma io penso che la questione non è persona questione politica strettamente politico
Le persone sono funzionali a con la polizia
La verità è che su quello c'è stato una valutazione erra
Sbaglia
Che poi si paga in Totti comportamenti perché quando si sbaglia intermedi analisi alla fine tutto questo può e ventotto nei comportamenti e come ben sappiamo nei comportamenti persecutori
Tutte le volte che il potere agli ha dato la possibilità di avere degli spazi no e ci siamo ritrovati
Con un assetto di persecuzione sulla cinque su suoi dirigenti su sui militanti che veramente degna di miglior causa cioè dobbiamo dirlo perché se non diciamo la verità secondo me facciamo una fresa noi stessi
L'errore clamoroso commesso
Di sottovalutazione di questa organizzazione che si poteva metterà bada togliendogli un poco di potere alla fine ci ha rilanciato rese più forte organizzativamente più consapevoli politicamente
Come lo capiscono
Ecco perché quel da Mariko rimpianto resta arresta la consapevolezza di avercela messa tutto e quindi di non averne nulla
Da rimproverarsi
Il secondo la marito rimpianto riguarda invece un tema diciamo più
Più ampio e più forte forse anche in parte legato al primo perché è inevitabile poi che questa questione che chiamiamo delle due Italie e chiamiamo dalla differenza che chiamiamo del dualismo che chiamiamo del
Della mancanza di una linea di vera unità del paese
Perché in quell'affidabilità di cui parla il Centro S. quello che a mio giudizio viene sottovalutato in quell'analisi esattamente questo che vero che queste qualità dell'Italia sono formidabili mai né se non gestita in maniera altre forze fresche hanno in Volvo S di chiudersi
Di non dare il meglio di loro stessi non mettersi al servizio di una grande casa
E noi qui anche qui con le nostre attenuanti con i nostri alibi non siamo riusciti a fare quello che parlo di me persona quello che
Era indispensabile fare
Su una vera svolta di politica economica che mettesse questo problema
Al centro nella nostra iniziativa sì ma al centro del paese per determinare questo nuovo rapporto
Ci abbiamo provato anche in quest'anno attraverso una proposta vera dettagliata forte che abbiamo lanciato
Ricorderete attraverso anche un recepiva cosiddetta multimediale per cercare di far vedere il Paese nella sua diversità ma insieme per darvi un assetto di proposta che lo Nissan
Che lo mettessero in fila in queste condizioni
Purtroppo siamo lontani dalla vera questa possibilità
Però questo non ci scoraggia anzi e se questi sono le due questioni che in verità io vi ho riassunto
Il resto al Bilancio per me è nettamente positivo il resto del Bilancio è il frutto appunto di un lavoro comune che in questi anni ci ha portato ad oggi a fare questo bilancio e a farlo positivamente
Restano questi due temi su no il primo L'Unità si affida a d'un percorso sull'altro invece io penso che sia realistico su una questione di quel tipo porsi la domanda perché
E la domanda del perché io penso sia in questo diciamo non la butta in politica quindi nove preoccupate però se un poco la buttano guasti
Penso che sia proprio nel manco il difetto di tutto di mentre il Paese cambiava in queste condizione la politica in gol veniva
Attraverso due schieramenti assolutamente sbagliati frutto di una legge elettorale sbagliata che sta producendo un effetto devastante di caduta di leadership del Paese che è veramente incredibile
E come come non se ne accorgono a me fa specie
Come non si accorgono che tutte le potenzialità vengono spente da due schieramenti di questo tipo come non si accorgono che quell'Italia che avrebbe bisogno di grande progettualità non la ritrova
E ritrovo l'inseguirsi demagogico è spaventoso
Tra questi due schieramenti ormai siamo a scene secondo me è veramente degna di miglior causa assolutamente inadeguate per un Paese vero
La pasta
Più soldi un milione pensionato
E quello di c'è un milione disoccupati allora quello dice un milione di posti di lavoro e quell'altro è già un milione e mezzo del posto di lavoro ma questa è l'Italia ma noi ci meritiamo questo
Ma è possibile accettare questo schema
Scambiare i cittadini italiani per meno sapienza in cui tu li offre un continuo rincorrere di demagogia riassetti senza equilibrio distinte in tre punti Porter tagli o di qua o di là ma questa è la nostra Italia
Io penso che sta lì il problema
E penso che sia proprio in quel tipo di vacanza dalla politica
Non si chiedono perché la gente si distacca dalla politica
Non si chiedono perché non va a votare perché non si pronunciano i sondaggi perché non dice quello che pensa non si chiedono nulla di tutto questo l'Italia poi viva invece come abbiamo visto
Che si muove che dà il meglio di sé
è però che se ne stacca perché non trova questo
Questo leader anche questa possibilità questa guida
E se è questo il vero motivo e se tutte le occasioni mancate di questi anni le privatizzazioni come elemento che poteva cambiare il Paese attraverso un processo di vera democrazia economica e usate per banali
Lo vediamo riassetti
Traffici che nulla hanno a che vedere con una prospettiva
E via e via di seguito io qui non voglio andare oltre
Dico soltanto che questa è la condizione questo il nostro bilancio di fronte a questa condizione a questo bilancio io ho ritenuto
Senza impegnare a nessuno oltre a me stesso
Che era arrivato il momento di trovare a cambiare questa situazione
Che era arrivato il momento di dare una forte spinta per vedere se si può mettere insieme un processo nuovo vero capace di uscire da questa palude perché quella che abbiamo davanti è una palude
è uno schema incredibilmente inadeguato alle cose che noi chiediamo a quella leadership politica che servirebbe per affrontare le questioni aperte di questo Paese
Dalle questioni appunto
Delle due italiane questione di un progetto vero di democrazia alle questione economica le questioni autentica di un rilancio della concertazione non a caso la concertazione è assolutamente inadeguata in questa fase perché non viene praticata perché non viene accettata
La vicenda il TFR è chiaramente il segno di una
Totale mancanza di equilibrio in questa direzione ed è la prova di una caduta dalla concertazione perché caduta la politica
Perché caduta del rapporto tra la politica alle parti sociali il meglio di questo Paese e la sua coesione
Cioè noi siamo nel meglio la
Capisco che io come dire
Resta la mia caratteristica però
Che questo spesso come può essere preso soltanto come un elemento di ottimismo dalla volontà per incoraggiarci ma ma guardate che non è vero e proprio vero al contrario noi siamo in un percorso di
Di utilizzazione del meglio del suo servizio dalla capacità di trasformare tutto questo in una vera
Possibilità di progettualità di speranza per tanti per tanti che vogliono ritrovarsi
Ed è per questo che per la mia parte io ce la mettono tutta ed è per questo che io penso che sia giustissimo
Per chi lo vorrà di voi fuori da voi per tutti quelli che lo vorranno
Dare un colpo di acceleratore ad un processo che ha proprio bisogno di questo nuovo assetto facciamo un servizio hanno gli stessi al paese alle cose in cui crediamo
In questo senso quindi lasciano CISL è forte unita e compatta
Di questa l'altro elemento di grande soddisfazione
Forte perché più forte politicamente più forte organizzativamente
Unità
Perché sia in questi anni duri di passaggio di grande dialettica
Non è vera la chiacchiera che ogni tanto anche qualcuna al nostro interno ha diffuso che da noi c'era poca dialettica che c'era questo specie di
Di atteggiamento non lo so non uso parole forte di uso per dittatoriale
Ma quando mai se si condivide una prospettiva
Non è che il dissenso è una specie di
Obolo da pagare alla democrazia
La democrazia è fatta di prosegua Deloitte che consentano a ciascuno di portare le loro idee
Le loro visioni che la loro capacità di fare visione e idee se li portano essere trovano tutte insieme e la pensa allo stesso modo e si battono per quelle idee ma cosa c'entra la mancanza di democrazia ma cosa c'entra
Lo spettacolo semmai lo spettacolo semmai degli altri di presentare divisione di liti continue noi abbiamo fornito questo spettacolo incredibile Bellesi quando si trattava di cose complicate e difficili quando si trattava di passaggi
Veramente epocali di presentarci forti uniti
Che era una ragazza visti che vera per cambiare
Pensate a tutto il processo la scala mobile pensato tutto il processo che ci portò a quei passaggi pensate cosa avvenne
Non a caso lo cito né in quell'intervista il tredici di ottobre del mille novecentonovantadue a piazza Duomo a Milano
Uno può affrontare il bullone tutto quello che c'è è stressata che dietro c'è un'organizzazione cioè milioni di persone che lo sostengono che la pensano come teme che si battono per quelle de cosa c'entra tutto questo
Con la mancanza
Con la mancanza di dialettica con la mancanza cosa si cerca
In questi anni abbiamo cercato invece proprio il contrario e io spero lo dico a tutti gli amici lavori tutti voi questi da questa parte del tavolo a tutti voi che questo spirito questa determinazione ma anche questa compattezza
Si ritrovi interamente vedete la scelta di Pezzotta
è una scelta importante perché è una scelta nata nel cuore dell'organizzazione
Non c'è nulla in questo caso tipico dei rapporti di di imposizioni in questi anni come un elemento naturale
è nata questa candidatura
E la sollecitazione per chi la sostiene come me di poterla portare all'insieme all'organizzazione e avere l'insieme l'organizzazione all'esecutivo
Del mese scorso quasi di ottobre va bene
Siamo agli inizi di novembre comunque l'esecutivo scorso avere designato Pezzotta candidato all'unanimità ma segretario generale della CISL perbene è uno dei più grandi motivi di soddisfazione nel mentre lascio questa organizzazione
E siccome applaudite Napoli voterete l'applauso equivale
Ad un consenso esterno che può essere opera scrutino segreto vecchie però il l'elemento decisivo
Di uscire da quella riunione di trovare qualcuno che deluso ti guardava ma come non è successo nulla
Cosa deve succedere non ci sono stati voti contrari qualcuno non ci sono stati ma come ce l'hanno detto che c'era e loro hanno detto ma ma se volete vi disse è uno di questi due torniamo ci troviamo chiamiamo due dall'esecutivo di facciamo votare contro Borsa sale tutte soddisfatte
Vi troverete più a coloro a vostro agio cioè vi scambierete
La mancanza di una vera consapevolezza ecco perché io penso che
E portante per un dirigente
Importante battersi per risolverle dei in cui credo importante battersi per la funzione che esercita importante battersi per il ruolo che gli viene affidato ma è importante anche fondamentalmente
Dare nel momento in cui esce il massimo della serenità il massimo della compattezza il massimo di unità
Lo dico a tutti i livelli perché poi ciascuno di voi Agrigento di qualcun altro
E quindi sa bene che cosa questo significa e solo conquistando queste equilibrio che noi possiamo raggiungere effettivamente quei grandi traguardi che ci siamo precisa
In questo senso
Gli amici che accompagneranno Pezzotta in questo compito credo che abbiano la consapevolezza
Io a venire insieme
Con questo spirito che in questi anni abbiamo saputo costruire una grande possibilità un grande traguardo
Un ruolo formidabile per questo organizzazione di insieme una battaglia politica aperta in questo Paese per cambia
Per questo dico a quanti in questi mesi
Si sono preoccupati dell'autonomia dell'assist
Sono preoccupati
Io penso che si preoccupano in buona fede
Sì anch'io in buona fede perché non penso mai Maffei
Penso che sia giusto preoccuparsi
Il problema è che le maniere come l'hanno manifestato francamente lasciano qualche perplessità
Se io sono preoccupato dell'autonomia dalla CISL
Nella CISL mi batto perché non ci siano rischi per la sua autonomia
Ma
Scegliere una sede di partito magari partito in cui non si merita
E si scopre in quell'occasione anche
Si deve essere autonomi
Da chi da quel partito dalla CISL
Quando il problema vero di quel dibattito però maestra l'autonomia di quel partito da ben altra subalternità come ben sappiamo che anziché a discutere
E anziché né scuotere
Di quella vera autonomia si scambiano
Se scambia
Ecco io penso che a tutti questi dal possiamo dire restare tranquilli per la mia parte
Mi pare che
Francamente non si possano
Affermare nulla di diverso da quello che in questi mesi abbiamo cercato di pratica
Ma per la CISL e guardate il tema la politica non è una cosa
Seconda
E ci siamo in tutti questi anni interrogati
Quindi non ci scopriamo all'ultimo momento chissà che cosa ci siamo interrogati seriamente
Qual era il nostro rapporto come potevamo incidere come possiamo cambiare
Come possiamo determinare perché noi siamo un grande soggetto politico siamo
Sì ancora per questa mattina siamo
Un grande soggetto politico che si misura
E che se non trova nella leadership di un Paese la capacità
Di non di fare sponda come si dice normalmente perché non esistono le sponde in politica di raccogliere questo grande messaggio questa politica di grande progettualità questa politica che sicuri
Dà possibilità vera
Di innescare un processo concertativo che liberi le risorse di questo Paese che unifichi sul lavoro questo Paese che mette in moto un recupero degli ultimi che dia una vera garanzia è una prospettiva di formazione
A milioni di persone che oggi non ce l'hanno
Che dia una prospettiva di miglioramento a milioni di persone che resti rischiano di restare esclusi da tutto questo ma questo la politica deve raccoglierlo se le culture dominanti dei due schieramenti
Hanno un atteggiamento persecutorio nei confronti della CISL o cambiamo quelle culture o noi non potremo sfondare in questo Paese non è una questione di autonomia
Una questione del massimo dell'autonomia
Del suo recupero pieno dalla sua forza vera se noi subalternità chiamatela come volete subalterne tale cultura dominanti Avenue dove accettare tutto questo non andate dietro le gli atti
Non andate dietro mettere
Per fino a ieri sera in questa trasmissione Domenica In che per caso vi ho visto normalmente
Siccome però veniva prima di Novantesimo minuto
Io ho visto perché vedi Napoli
Non so se l'avete vista avete visto bene quindi seguito Novantesimo minuto domenica intero
E ha fatto questa specie di come dire addio di di facce
Di qua e di lanciano cercando il centro senese la tendo una specie di necrologio dei quattro in fila che hanno consumato in questi anni nel centrodestra per saliva e scendeva poi nel centro la fotografia di Di Pietro in alto e mia sotto e poi improvvisamente come se parlasse di quella che ti tolgono il respiro davanti a milioni di italiani e poi gira voce che è uno Di Pietro quando il centrosinistra e l'altrettanto appena nel centrodestra gira voce quaranta dopo dovranno sentite
Chi gliel'ha detto
Solo questo vizio che tra dolce la politica il fast food che traduce la politica nel suo contrario che annulla ogni valore Progetto sensazione voglia idea passione proprio cancellata otto deve stare di qua e di là essa è uno Stato non dico né di là estreme quella tenera sospetta mettere giravolte smentiremmo tutte le parti del mondo avranno Raphael utilissimi questa volta
Non dare no l'alibi a nessuno
Dovranno autenticamente rifletterà gli unici che avranno il pallino in mano saranno all'Italia
Che decideranno liberamente per questo io non accetto questa definizione del terzo polo
Di nuovo se lo vogliamo chiamare Polo chiamiamolo può di nuovo si non di terzo lavoratore la fanno gli italiani primo secondo terzo non lo devono fare gli altri
Se non si capisce per quale ragione
Debbono fare questa graduatoria la trattore non esistono le graduatorie sono l'elemento che viene dopo prima verifichiamo i comportamenti reazioni e poi quanti vorranno perché è l'ultima cosa che dico sulla politica e poi una considerazione finale
Perché guardate
La politica per come lo assimilata io in tutti questi anni di sinistro
E il rischio esempio passi
Infine fiducia
La politica se non è a rischio
Se non esempio
Se non è passione e fiducia non è nulla
Proprio è l'antipolitica
Se collegio tepore cauto se non c'è la qualità del rischio che la sfida ma cosa cosa corsa può mobilitare cosa può mettere insieme
Spartizioni valutazione
Grilli parlanti fast food questo mancanza di progettualità questo si vede si vede nei due leader cioè va bene è impressionante il livello
Di
Come di di di inferiorità progettuale cioè di mancanza di una prospettiva oltre
Ecco perché io penso invece che se è quello che vuole bisogna darglielo sovente un'occasione un contenitore
Vero
Non faccio sport scrive traversata no
Mi fermo qui
Volevo soltanto riassumere in Breve un bilancino le motivazioni
La ricerca di questa capacità e questa forza
Consentitemi quindi di fare dei ringraziamenti
Poi di ferro made in altre occasioni però intanto a voi io vi ringrazio autenticamente
Ringrazio dal profondo del mio cuore perché
Il rapporto umano per me è la vita
Senza un altro essere io non posso vive la mia vita e stare tra di voi sia quando ci siamo
Amati sia qualche volta in cui ci siamo pizzica
Ma nel senso migliore del termine quindi io non porto
Veramente ve lo dico
Ne avrà ancora nel io vi ringrazio veramente tutti io vi voglio bene tutti lo dico con grande
Cito uno no che
Ringrazio
Merino Pillitteri
Che ha
E ha cercato di fare il vice presidente della Fondazione
Che lascia questa organizzazione insieme a me non è che lo ringrazio per questo ma
Ha accettato di dell'IVA gomme per questo lo ringrazio
E siccome non ci sarà un'altra occasione
Almeno per me voi sicuramente idealmente ma un'altra occasione per ringraziarlo davanti a voi io penso che Pillitteri merita veramente un grande ringraziamento da parte di tutti voi per quello che ha fatto nella Siria per quello che farà insieme a me
Ringrazio gli amici
Dalla segreteria
Che in questi anni Burda i cambiamenti che ci sono stati quindi ringrazio quelli che ci sono stati non li cito a uno a uno c'è stato un poco il turnover quindi sarebbe complicato
Ma li ringrazio tutti
Perché il senso alla collaborazione anche momenti di qualche volta di dibattito vero non è mai mancato
Il senso di
Stare insieme realmente anche quando in qualche occasione come abbiamo detto può capitare di non pensarla allo stesso e quindi io penso che questo patrimonio il loro patrimonio
Sia di vera garanzia per il futuro la nostra organizzazione
Ringrazio Savino Pezzotta perché
In questi anche in particolare negli ultimi mesi
In cui non si capiva bene
Qual era la mia scelta se me ne andavo non me ne andavo
La cosa che ho sempre trovato in lui di vera grande non solo amicizia ma io penso e lealtà nei confronti dell'organizzazione
è stata sempre quella di dire io sono pronto a qualunque ruolo decidi tu qualunque sia la tua decisione io mi adeguo questo per me è stato un motivo Livera scriverà
Amicizia e fratellanza
Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato in questi anni nella CISL
I dipendenti gli operatori
Coloro che hanno dato il massimo dei loro stessi anche qualche volta con un qualche incomprensione tra l'altro qualcuna cioè in queste giornate
Perché abbiamo fatto qualche inquadramento quando si fanno in Parlamento otterrebbe vediamo detto avuta ma comunque
Era meglio però meglio che si sia fatto mentre uscivo così almeno si scansa che arrivano
La pressione non c'entra è vero quando si mettono in moto questi processi si crea qualche errore qualche disagio quindi qualcosa di sporco pezzo
Però io li ringrazio open pigramente perché in questi anni difficili in cui abbiamo tenuto un equilibrio di bilancio formidabile in cui dovevamo reggere la partita in cui dovevamo contemporaneamente trasferire risorse
Al così come si dice al territorio ed insieme mantenere un effetto di efficienza una capacità di funzionalità non era facile tutto questo stato compreso in questi anni e io penso che questo sia frutto proprio di una consapevolezza che lavorare in CISL e significa fare qualcosa di più di un normale lavoro questo
I nostri dipendenti l'hanno capito ecco perché approfitto di voi per ringraziarli pubblicamente lo farò nei loro confronti ma mi sembrava questa l'occasione vera per far
E consentitemi di farlo anche se come dire è una questione diversa diciamo dal punto di vista proprio del del rapporto che che prosegue consentitemi di farlo con le mie tre collaboratrici più dirette con Roberta Teresa e Daniela che probabilmente
Che probabilmente voi conoscete quantomeno strano perché sono come si dice il passa
Ringrazio anche Donatello che mi sta sempre in questi preoccupa sempre della
Perché
Come non è facile avere rapporti dal punto di vista la collaborazione diretta è facilissimo spero
Dal punto di vista la portatore Tarna della FIAT ed è un poco complicato ma quando funziona poi rende questo è uno dei casi di estendere superato l'impatto può venire le cose funzioneranno
Ecco io pensavo non non era questione di retorica ne voglio farne sono come avete visto cercato di rifuggire proposto quando posto che ogni espressione dei rettori
Volevo proprio esprimere quel diciamo questi sentimenti questa gratitudine insieme questa grande volontà di costruire qualcosa qui più grande di più forte
Sua è una CISL è sempre più forte sempre più autonoma sembra più grande
E possibilmente anche la riuscita di un grande progetto politico che sono in questo Paese
Di una sfida altissima
Si vince se si ha tanta fiducia in se stessi in questo Paese
Io vi garantisco di averlo spero che tutti voi l'abbiate con me al di là di come l'ha pensata sul punto specifico
Ma spero soprattutto che non riusciamo a trasmettere tutto questo a milioni di persone
E noi possiamo fare
In questi anni abbiamo dimostrato che possiamo fare anche le cose più complicate e più deficit alla fine sono passa
E se ci hanno privato di di quelle potenzialità per mancanza proprio di progettualità politica
Io penso che tutto questo non ci ha mai scoraggiato insomma è tolto il minimo
Entusiasmo per proseguire fino a quando non
Quella quel tipo di risultato non viene conseguito
Quest'anno abbiamo celebrato il nostro cinquant'anni
In questi ha sala prove abbiamo fatto
Il
La cerimonia beh possiamo dire
Accettato come l'ultima figlia presunzione di essere stati all'altezza di questi cinquanta e dei nostri padri
E di non avere e di non avere proprio per questo cercato di uscire da quella impostazione da quella grande eredità non solo per viverci sopra ma soprattutto per costruire i prossimi cinquant'anni
Pensato che cosa possiamo diventare in questi prossimi cinquant'anni se le nostre passano in questa società per passare hanno bisogno solo dal nostro entusiasmi grazie
Filippo
Invece
Su negli Stati Uniti abbiamo il dovere di possibile
Passeremo al Friuli contro la frode
Sullo schermo interrogazione rinvio
Unica
Chiaramente
Però abbiamo
Liberamente
Certo
Tre
Nove
Straniante estrema
Certe profetico Zebina in Georgia creando dentro rende allora adesso
Ricarica orfana
Già allora c'era il problema il politico fosse dipeso Vassallo azzurro procedure ostriche Rizzo interamente la
Tirando Mezzapesa sono un uomo libero questo non intramoenia sono un uomo libero mentre sto sì
Sono un uomo libero
Sa sei
Propongono
Fungo
Www
Il filmato è stato predisposto dall'ufficio stampa della Confederazione
Quindi un applauso anche a furia di vino al compagno
Penso che sentimento perso Sergio D'Antoni si è stato espresso dal lungo applauso dalla lunga partecipazione di affetto e di amicizia e di riconoscenza per tutto quanto ha fatto
Sergio D'Antoni nel suo intervento ha presentato le sue dimissioni
Noi oggi siamo chiamati come Consiglio Generale a prendere atto provando lei delle dimissioni del segretario generale della CISL non credo ci sia bisogno di un atto formale di votazioni
Vediamo per acquisite perché questa è la sua volontà espressa in più occasioni e con molto precisione determinazione
Le dimissioni di Sergio D'Antoni portano Heide esaminare il secondo punto all'ordine del giorno che sono le lezioni del segretario generale
Prima di procedere all'epoca alle votazioni noi dobbiamo nominare la commissione elettorale che proposta
Albino Gorini presidente del Francesco burattino Nino Sorgi Luigi Battisti e Luigi sbarra fa parte della commissione
Fausto De Simone in rappresentanza dell'ufficio organizzativo se non ci sono osservazioni possiamo considerare insediato e vi preghiamo di aprire subito i lavori organizzando i lavori del della commissione elettorale
E le votazioni avvengono su Scheda le schede saranno distribuite ai componenti il consiglio generale si raccomando gli invitati di non richiedere la scritta
Poi sarete chiamati per appello nominale alla votazione lo scrutinio sarà fatto subito dopo e si procederà alla proclamazione
Vi è un unico candidato più volte espresso l'amico Savino Pezzotta candidato segretario generale della CEI
Allora si procede alla consegna delle schede si deve scrivere un solo nome raccomando però
Oggi
Punto luce
Ha voluto
Ballerini
Ballerini
Baratta
Faenzi compare sia male Barbetta Baretta
Parole
Parola mi
L'uno e l'altro
Marocco
Battisti
Bellini
Dalle
Deraglia
Almeno Benaglia
Permetti
Bertotti
Non c'è assente
Bertozzi
Betti
Morendo
Venni
E qui c'è una vizietti
Vizi di dissi Billie
Di solito
Landino Bolognini
Bonanni
Buonanno
Ecco perché ha votato
Bonfanti
Buoni
Voglio
Brancaccio
Bravo evoca
Buratti
Cal
Canali tutti i canali
Allora Canepari
Cantoni
Caprioli
Caracciolo
Carbone
Carocci
Carosi
Da Turrini
Sì Dioli
Sei Mussini
Infine c'è adesso
Se il rito Cesarino
Ciampolini Ciriaco
Cirillo sensibile
Ciucci Laudani
Non è chiaro Colturani
Col strani
Condono
Cortese
Ossia
Cremonesi
Però oggi
D'Ambrosio
D'Antoni
Dal Pino
Dargli
Se riconosce la sua dargli
Va be'Luzzi
Dov'è che sta arrivando Dealessandri
Deruta
Di legge
Di Maio
Di Marco
Cantoni
A manifesterà
Sensi accomodiamo possiamo dare il volto
Nella elezione prego accomodatevi interviene dopo continuano i lavori
Pianeti sei sette anni
Come abbiamo anzi per cortesia
Allora no senza il film Angelo maggiormente Sereni
Se ci accomodiamo forziamo dare i risultati dobbiamo votanti duecentodiciotto
Schede bianche tredici disperse una ha ottenuto due cento e quattro volti Sabino apprezzata parliamo al segretario generale nella cifra
Accomodatevi prego
Poi dopo che l'abbiamo
Prende la parola il nuovo segretario generale della CISL è Savino Pezzotta
Care amiche
Cari amici
Io vi ringrazio
Della fiducia che avete riposto nella mia persona
Non vi nascondo che mi sento
Intimorito nel pensare alla responsabilità
Chiedo però esercita
Io cercherò
Di adempiere a questo mandato
Con tutto l'impegno necessario
Con onestà rigorosità passione
Sono certo di poter contare su tutti voi
E sull'insieme dell'organizzazione
Questa certezza
Prende meno gravoso
Il cammino che mi ha
Non è facile succedere
Ha un segretario generale come Sergio D'Antoni
Avere le sue capacità il suo carisma
Vi assicuro che ce la metterò tutta perché nulla di quello che abbiamo in questi anni costruito vada disperso
Mi sia consentito però di cogliere questa occasione per ringraziare Sergio
Per questo il mare un ringraziamento
Può sembrare un poco rituale poco sottocute
Credo però
Che quello che voglio esprimergli a nome di tutti voi e mio personale
Sia qualcosa in più di una formalità
Vorrei manifestare una riconoscenza no legata a questo momento
Ora la necessità per di assolvere a un obbligo
Ma una riconoscenza che nasce dal cuore e dalla mente
Vorrei tentare di mettere insieme emotività è ragione
Senza che Luna prevalga sull'altra
Un autore che amo molto perché continuo a interrogarmi come Romano Guardini
Ha scritto che il ringraziamento è possibile solo quando
è l'espressione di un incontro personale in una necessità dell'esistenza inoltre contino Pardini la riconoscenza è possibile soltanto nello spazio della libertà
E partendo da questi pensieri che oggi riteniamo sia possibile questo ringraziamento
Per noi del razzismo
Però diciamo per chi non si conosce ogni incontro e prima personali e poi politico
Questo è stato il nostro incontro con Sergio
E oggi lo ringraziamo con quella libertà che ci consente di riconoscersi nel cammino percorso insieme
Una persona si può ringraziare solo affermando come in verità vissuto tra noi
Non ci sono strade diverse per comprendere ciò che egli ha significato per la nostra organizzazione
Non tocca a noi
Penetrare nella personalità sua
Possiamo però domandarsi
Quali siano le idee che ha servito
E quali valori hanno animato il suo agire
Perché l'ordine dell'agire
Che definisce la sostanza del fare ed è la concretezza delle realizzazioni che conferma la validità dei valori che si sono voluti affermare e la coerenza dalla persona che ha agito siamo dunque chiamati anche questa mattina
Ad uscire dalla retorica per storici sui fatti
E stabiliti sui fatti che accompagnato la presenza di Sergio tra noi
Quello che siamo continuati a fare chiamati a fare esprimere una riconoscenza ovvero riconoscerci nei percorsi fatti con voi
Ora non farò tutta la storia del suo impegno sindacale esercitato in Sicilia in Puglia in segreteria confederale
Mi limiterò a guardare con attenzione
E in sintesi il tempo che l'ho visto esercitare il ruolo e la funzione di segretario generale
Dieci anni di segretario generale sono tanti per chi li ha esercitati
Pochi per chi ha avuto la fortuna di accompagnarlo e di vivere compartecipazione una dirigenza che ha saputo guidare un'organizzazione articolata in una situazione politica economica e sociale attraversata è segnata da profondi cambiamenti
Siamo troppi contemporanei
E così direttamente coinvolti per poter dare oggi un giudizio storico
Ma siamo nel frattempo stati emotivamente partecipi di un cammino che non intendiamo giudicare quanto ricordare preservare continuare
In quest'anno del cinquantennale
Siamo molte volte tornati in giro per i territori a riflettere sulla nascita della zia per comprendere e recuperare il senso e il significato delle ragioni fondative della nostra identità
Questo bisogno di identità si è fatto in questi tempi molto più appunto e forse si è fatto così perché avvertiamo la difficoltà delle trasformazioni in atto
Però noi siamo ancora la cisti Pastore di Romani
Ma al tempo stesso dobbiamo renderci conto che siamo l'organizzazione profondamente mutata
La vicenda sindacale
è per sua natura fondata su una dinamica evolutiva
Il significato del suo cammino nel tempo lo si può cogliere esaminando i contenuti
E i contorni dell'ultimo stadio che sta affrontando
Solo così si può intuire un inizio che è sempre un intreccio tra continuità discontinuità somiglianze e differenze
E dentro questo intreccio
Che siamo riusciti a restare fedeli ai principi e ai valori fondativi
Una fedeltà che si è espresso nel cambiamento nel mutarsi delle nostre azioni
Solo chi non assume i riferimenti valoriali convegni dell'ideologia è in grado di Inverardi nell'azione quotidiana
Questa chiamo che non è stato facile molti sono stati gli ostacoli e perché no anche le tentazioni a rifugiarsi nei confini
Nelle nostre nicchie
Oggi
Siamo più consapevoli che nel compiere azione di cambiamento sul terreno politico e sociali non si modificano sono vistosi mai a volte anche soggetto agente
Da questo punto di vista nell'organizzazione non si danno transizioni o traghetta menti ma solo percorsi che nell'assumere tutto il passato guardano al futuro con libertà
è così che siamo diventati diverso
E ci siamo arricchiti
Questa crisi dei Bonaparte lo dobbiamo Sergio alle sue capacità di dirigenti attento intuitivo e propositivo
Certo il decennio
Che ci lasciamo alle spalle è stato un tempo turbolento di svolta
Sono gli anni della figlia dell'ideologia che hanno attraversato il ventesimo secolo secolo tra i più feroci della storia moderna
In questi ultimi anni l'Italia ha avviato una lunga fase di transizione che non sembra ancora aver trovato e incontrato lo sullo stralcio di stabilizzazione
Il nostro sistema politico sia trasformate
Sono balle spariti i partiti storici della costruzione del pubblica e quando non sono scomparsi hanno dovuto cambiare denominazione e sono apparse nel contempo nuove aggregazioni politiche
Il nostro sistema economico è stato sottoposto a profonde ristrutturazioni e trasformazione
La società italiana è stata attraversata da mutazioni radicali che hanno scombinato i vecchi riferimenti la stratificazione la mobilità sociale
Ma si sono trasformati anche i riferimenti di valore
In questa situazione
In cui venivano meno i i riferimenti tradizionali su cui anche noi avevamo costruito il nostro universo di riferimento il sindacato in primo luogo la cinese
Ha saputo assumere forti responsabilità che sono servite al mondo del lavoro e soprattutto sono servite all'intero Paese
Domandiamoci
Che cosa sarebbe successo
Se non avessimo firmato nel novantadue l'accordo se non avessimo retto l'azione degli autoconvocati bulloni in piazza le titubanze dalla CGIL lo scetticismo degli industriali e l'opposizione di grande forze politiche non avremmo realizzato l'accordo del ventitré luglio novantatré
Non voglio qui ricordare a cosa è servito quell'accordo
Di certo o senza di esso i salari non sarebbero stati tutelati i conti pubblici non sarebbero migliorati e con ogni probabilità avremo mancato l'appuntamento con l'Europa
Ecco noi restando fedeli ai nostri principi ai nostri valori abbiamo tutelato le lavoratrici lavoratori pensionati è servito il Paese
Abbiamo in ogni caso ha avuto il merito di contribuire in una fase difficile a consolidare la nostra democrazia questo lo dobbiamo al coraggio del nostro segretario generale
Che cogliendo i pericoli insiti nella situazione ha saputo valorizzare l'animo partecipativo della cinese convincendo tutta l'organizzazione che era su quel terreno che valeva la pena spendersi
Di questo di dobbiamo essere grati
La riforma delle pensioni
è un altro dei tasselli che segna il panorama dell'azione sindacale degli anni novanta se ne parla sempre continuamente ma è lì che avviene il cambio un passaggio difficile duro
Ma chi ha dimostrato il senso di responsabilità del sindacalismo italiano
Una scelta al di là di quanto dicono i nostri mentori che nessun altro sindacato europeo nei Paesi d'Europa è stato in grado di realizzare la riforma ha cambiato il sistema in vigore lo ha stabilizzato orientando lo con gradualità verso il sistema contributivo e aprendo la strada alla previdenza integrativa ma non possiamo in questa circostanza dimenticare che in quegli anni razzismo è stata la protagonista del rilancio di un'ipotesi di unità sindacale
Un tema difficile
Che sembrava confinato alla stagione degli anni settanta eppure si è avuto il coraggio di presentare la elaborazione delle onde dell'ideologia gli accordi del novantadue e del novantatré la concertazione il nuovo modello contrattuale la costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie avevano fatto intravedere la possibilità di rimettere all'ordine del giorno questo tema
La proposta di una costituente
Per un sindacato nuovo unitario otto-nove pluralista non è stata accolta
Possiamo considerare questo una sconfitta io credo di no
Anche al nostro interno
Ci sono state perplessità dubbi timori ma vi è stata anche e soprattutto una grande condivisione il mancato raggiungimento dell'obiettivo e non per colpa nostra e dovevo continuare a ripeterlo che non è colpa nostra non può essere considerato una sconfitta
Esso è servito ad affinare le nostre idee e a togliersi dalla Nostalgia per il modello di unità e lavorate praticato durante gli anni Settanta
è stata l'occasione al nostro interno ma anche nel confronto dell'insieme del movimento sindacale italiano per un ragionamento rigoroso sulla natura del sindacato e su ciò che lo costituiva
E così è riemerso
Con vigore il modello associativo la necessità di un rapporto più diretto con gli scritti si è rafforzata l'idea che è anche in questi tempi di cambiamento solo sindacato fortemente partecipativo
è in grado di tutelare e promuovere lavoratrici lavoratori pensionati e gli strati più deboli nella società
Oggi all'interno di questa contingenza politica alla luce degli avvenimenti di questi due ultimi anni non riusciamo a comprendere meglio perché non si è accettata la sfida del sindacato nuovo
Eppure
Questo è stato per noi è un passaggio utile
Che ci ha aiutato a liberarsi da molti luoghi comuni
A comprendere che l'Unità non nasce solo dalle buone aspirazioni
Ma che essa può essere solo il frutto di un processo rispettoso delle diverse colture sindacali che solo una visione pluralista e autonoma la può costituire non la si realizza accerto sulla logica dello stare insieme perché c'è un nemico da contrastare da sconfiggere o perché c'è un'opposizione da esercitare
L'unità sarà possibile
Solo se c'è un progetto da realizzare se si condivide un modello di società se il valore che diamo al lavoro poggia su comuni valutazioni
E se si opera per ampliare i sentieri Ruthie difficili della partecipazione
Considero questo passaggio una lezione di cui l'organizzazione deve fare tesoro per il presente e per il futuro
Una lezione che serve anche a inquadrare cosa intendiamo dire quando parliamo di unità competitiva
Ci rendiamo conto che è difficile tenere insieme il concetto di unità con quello di competizione
Logicamente dovrebbero e diversi ma noi continuiamo caparbiamente a voler ritenere insieme perché non vogliamo rinunciare da un lato all'unità ma neanche all'esercizio pieno della nostra soggettività
Ma anche questi anni nasce un'altra idea che val la pena di prendere perché la dobbiamo portare in avanti
Nasce in questi anni l'idea di una nuova fase di relazione con le assolve alta associative partendo da quelle più vicine alla nostra cultura
Anche su questo tema il rapporto tra sindacato e sociale che sinteticamente avevamo definito come Fronte sociale sono state fornite molte interpretazioni
E non tutti hanno saputo cogliere il senso e il significato della proposta
Siamo partiti dalla considerazione che una società più più è ricca di associazione di rappresentanze più rafforza la democrazia e processi partecipativi
Noi non abbiamo mai avuto
Pretese egemoniche ma la chiara volontà di valorizzare il sociale le sue espressioni perdo il pluralismo è e resta un valore ma perché sia produttivo occorre che fatte salve le reciproche autonomie
Si definiscano reti di relazioni di cooperazione tra i diversi soggetti
è stata ed è un'esperienza utile
Che ci ha aiutato a far partire la RAI asseverare l'esperimento sulla Emporio dei lavori a realizzare interventi sul terreno formativo della ricerca sociale a partecipare a progetti di sviluppo di solidarietà anche qui
Portiamo a casa qualcosa
Il nostro rapporto con l'associazionismo e con le rappresentanze sociale in questi anni è cresciuto si è consolidato e ci ha arricchito
Di fronte ai cambiamenti
Che hanno investito il nostro sistema politico istituzionale non potevamo non porsi il tema del rapporto tra sindacato e politica
Per l'asilo si è posto
Come rapporto tra sindacato e partito
Quanto piuttosto del rapporto tra rappresentanza sindacale democrazia
Alquanto chiaro che la concertazione cambia la relazione tra sindacato e politica
E fa evolvere lo scambio politico che aveva caratterizzato la fase precedente
Verso una modalità in cui è essenziale la definizione degli obiettivi e l'assunzione dei comportamenti conseguenti per conseguire il Governo dei percorsi individuati questo porta il sindacato ad entrare maggiormente sul terreno politico
Questa nuova collocazione pone una serie di questioni in merito alle condizioni di agibilità di assetto istituzionale che non possiamo più sottovalutati
Il dibattito su questo tema al nostro interno è stato forte
E ci ha consentito di maturare delle posizioni interessanti
Che arricchiscono il senso chiediamo al quadro democratico
In questi anni
Noi che operiamo sul crinale tra Stato e società tra società economia abbiamo forse più di altri capito che non era più possibile pensare alla politica come a soggetto generale dello sviluppo
Lo Stato come forma dalla società il mercato come luogo dell'equilibrio dalla relazione meccanica degli interessi
Per queste ci siamo affrancati dalle forme gerarchiche basate sul primato dalla politica
La nostra autonomia zia spinto a ripensare profondamente il rapporto tra deve presentarsi primario del sociale
E le forme della politica al punto tale che siamo ormai pervenuto a una relativizzazione del peso che la politica per assegnare ad essa il composito suo quando sono di orientamento di raccordo più che di sintesi
Noi abbiamo avvertito e avvertiamo con preoccupazione la crescente distanza tra la dimensione sociale quella politica tra società e Stato
E contemporaneamente avvertiamo con preoccupazione l'avanzare di una economici stazione delle proposte politiche di cui il liberismo è l'espressione più compiuta
Questa preoccupazioni civile e democratica ci ha resi attenti e processi di riforma istituzionale
Ci ha portato ad aderire all'idea federale come necessario passaggio dall'idea ottocentesche centralista di Stato a quella unitaria plurale articolata di Repubblica
Inoltre siamo divenuti ulteriormente interessate i modelli della rappresentanza evidenziando la incongruità di un sistema bipolare che affermando la necessità della semplificazione
Finisce per mortificare la partecipazione e generare un porta stasera astensionismo politico ed elettorale
Il dibattito sviluppato ci ha resi più avvertiti
Alle dinamiche proprio della politica
E consapevoli delle incidenze che è assediato che essa può avere sull'ambiente
Entro cui noi esercitiamo il nostro ruolo
Da tutto questo la nostra autonomia che se ne dica ne esce rafforzata
Da passiva autonomia da diventa autonomia attiva autonomia per esaltando la nostra soggettività politica questo è stato il nostro dibattito sulla politica di questi anni
La concertazione e la crescita del nostro ruolo politico l'estendersi della contrattazione i cambiamenti del mondo del lavoro hanno richiesto un ripensamento del nostro modello organizzativo
Si è pertanto deciso di avviare un processo di accorpamento delle categorie riducendone il numero e di ampliare il decentramento verso la dimensione territoriale
Si sono avviate nuove modalità organizzative per i lavorati ori atipici le altre professionalità i nuovi lavori
Questo è i percorsi che abbiamo fatto
Ma anche negli ultimi tempi non è stato facile
Avevamo confidato molto nel Patto di Natale del novantotto
Per le doveva rappresentare un punto di svolta un rafforzamento dalla politica concertativo
Così non è avvenuto così non è stato è mancato tutto un percorso di accompagnamento e lentamente la concertazione cominciato a restringersi a defluire a trasformarsi a diventare solo venti di confronto bilaterale
E da qui che nasce la svolta per la nostra una nuova svolta per la nostra organizzazione noi abbiamo contestato la finanziaria del due mila
E ha rilanciato la necessità di una nuova fase di concertazione
Che partendo dall'insostenibile livello di disoccupazione dal divario sempre crescente tra Sud e aree al centro nord unito gli squilibri territoriali ponesse al centro iniziative per l'occupazione
Per la CISL le questioni dell'occupazione dello sviluppo del Paese della competitività del rafforzamento della presenza in Europa passano attraverso una nuova fase di crescita e di modernizzazione del sud
Senza la quale le potenzialità di tutto il Paese possono venire limitati
Per rivendicare politiche adeguate
Non abbiamo Armani ha esitato manifestare da soli il venti novembre del novantanove il dodici febbraio del due mila distinguendo oggi su questi temi su queste questioni anche da CGIL da ogni molte
Sono state le interpretazioni di questa nostra presa di posizione
Prima fra tutte quella politica
Dimenticando
Che noi siamo stati parimenti severi nei confronti dei governi Berlusconi di quelli di Prodi e lo siamo stati D'Alema come lo siamo con quello di Amato
La CISL ha assunto queste posizioni critiche perché avevamo visto il venir meno della concertazione come politica di governo per modernizzare il Paese
Costa Est contestualmente a ciò si sono ampliate anche le divergenze con la CGIL su molti fronti
Giudizio sulla Finanziaria Patto di Milano sui percorsi di ampliamento del modello partecipativo sull'estensione del metodo contributivo e sull'uso dello strumento legislativo per regolare la materia delle competenze di competenza delle parti
Divergenze che si sono rintracciate anche in occasione dei referendum del ventuno maggio
La CISL ha condotto Gorrini
Battaglia referendaria e la condotta con il preciso intento di arrestare l'imposizione di un modello di società basato sulla qui archivia indiviso mercato è stato dalla quale era esclusa la società il ruolo dei corpi intermedi
Ci siamo battuti contro un tentativo di semplificazione sociale e politica che avrebbe finito per privilegiare il forte contro i deboli l'individualismo contro la solidarietà
Gli elettori italiani hanno compreso la portata della sfida e hanno fatto fallire i referendum
Ultimamente siamo impegnati sulla Finanziaria due due mila uno
La motivazione della nostra insoddisfazione è nota a tutti voi e non credo che la dobbiamo ripetere
è chiaro che la critica di fondo riguarda la polizia e l'assenza di concertazione non è che siano mancati confronti ma tutti sono avvenuti in modo bilaterale con scarsa incidenza
La concertazione per noi non è solo un semplice confronto bilaterale ma la capacità di mettere in cambio che tiri e proposte su cui realizzare una convergenza tra governo e parti sociali
Questo non avvenuto e purtroppo non sta avvenendo
Questa in breve sintesi alcuni dei contenuti di maggior rilievo che hanno caratterizzato la segreteria di Sergio D'Antoni
è stato un periodo fecondo interessante e coinvolgente non lo era mai scontato
E ogni giorno aveva una sua novità
Qualche volta la personalità di Sergio la sua capacità di esportazioni ci può aver turbato
Ma sempre sia obbligato ad uscire dal prevedibile e le incamminarsi su vie Nuove certa si fa fatica ma un dirigente a e deve avere questa capacità
Sergio ha saputo rischiare
Mettere in campo proposte creatività
Con questo ci ha insegnato
Che se vogliamo essere soggetto di cambiamento si deve avere anche il coraggio del rischio
Ed è proprio per questo
Che l'artista è cresciuta e si è consolidata
Grazie a Sergio allora per l'impegno la passione la lezione
Cercheremo di portare avanti di arricchire il patrimonio che ce la stia fatto di un inno una unità interna ritrovata
E di un'autonomia praticata perché come servo fedele della parabola non ha nascosto il talento ricevuto ma l'ha fatto fruttificare
Il nostro impegno andrà nella stessa direzione affinché anche di noi non si dica servi ignari
Oggi noi ci lascerà
In un nuovo progetto un progetto politico promuovendo la fondazione Democrazia europea con il chiaro intento di contribuire al rimescolamento per il rinnovamento dell'attuale scenario politico
Un progetto ambizioso che come lui sostiene ha maturato dentro l'esperienza sindacale anche se da essa si presenta distinte
Io credo che sia un progetto al quale noi guardiamo con grande attenzione
Guardiamo con grande attenzione gli auguriamo un significativo successo
Per questo noi siamo grati al nostro segretario generale
E io credo che a questo punto poi procederò a nome di tutti voi io vorrei
Dare ordini un gesto simbolico a Sergio cioè non ricordo
Ho ricordo che gli rammenti sempre il tempo trascorso tra noi e per misurare il tempo del suo cammino futuro perché questo è quello che noi
Tentiamo di dare al
Credo di avere indovinato l'orologio poi vediamo il resto
Grazie grazie
I compiti che ci attendono
Ricorda ci si attendono sono molti
L'orgoglio
Per i percorsi compiuti in questi difficili anni
Non ci esime dal guardare con attenzione alle sfide ai compiti che ci attendono
Dobbiamo cercare di costruire una strategia in grado di portare avanti il patrimonio accumulato
Di affrontare i temi dell'attualità di aprire prospettive per il futuro
Stiamo vivendo una fase particolare della vicenda sindacale
Che sembra essere segnata da una sorta di immobilismo
Che rischia se permane di indebolire le grandi scelte dagli anni Novanta e in particolare la concertazione
Le vicende legate alla questione del Tfr
E delle pensioni integrative
I temi della flessibilità
Quelle legate alle forme in modo che la fiscalità di vantaggio per le aree più debole del Paese
Sono costantemente agitate sulle pagine dei giornali e nelle polemiche quotidiane
Senza che si riesca a pervenire all'unica cosa sensata da fare l'apertura di un tavolo di concertazione
Nel frattempo all'azienda dei problemi si sono aggiunti quelli relativi all'intervento a favore delle regioni colpite dal maltempo
E nel mentre esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle popolazioni colpite
Non possiamo non richiamare l'attenzione sui problemi che l'incuria la disattenzione verso le prove le problematiche ambientali può provocare
Il fallimento dalla Conferenza sul clima tenuta all'Aja recentemente per l'applicazione dei meccanismi termici previsti dal protocollo di Kyoto per ridurre l'emissione dei cosiddetti gas serra responsabili dei cambiamenti climatici solleva a noi molti interrogativi
La rottura molto seria e rischia di annullare un processo iniziato nei primi anni novanta che doveva affrontare un'emergenza globale fondamentale
Ci interroga il fatto proprio guardando a quello che è capitato nei nostri Paesi che il fallimento sia dovuto in larga parte alla inconciliabilità degli interessi dei Paesi industrialmente più avanzati
Ancora una volta gli interessi economici di breve periodo hanno la meglio su un'emergenza
Che se non affrontata con rigore attenzione rischia visti i ritardi che si accumulano di a vere effetti negativi e sulle condizioni di vita delle persone sulla compatibilità dello sviluppo e sui territori
Quello che noi viviamo qui e queste
Ecco perché allora continuiamo a guardare con attenzione a ciò che cambia però tornando a noi noi continuiamo a ritenere necessaria l'apertura di un tavolo di concertazione
Che non affronti solo le questioni del Tfr della previdenza integrativa
Su questa prospettiva appesa no come Mazzini i nove la CGIL ed aggressività messe in campo dalla Confindustria
Allora non può sfuggire la portata politica di questi è atteggiamenti inibitori che rischiano di marginalizzare il ruolo del sindacato di svuotare la concertazione
La questione sta dunque assumendo una rilevanza politica che trascende le pure importanti questioni di merito
Non è possibile che il ruolo del sindacato sia depotenziato da atteggiamenti troppo corporativi della Confindustria ed alla costante opposizione al confronto di un'unica organizzazione sindacale
Vi è dunque la necessità di cercare di rompere questo intreccio che finisce per lasciare il governo unico argomento su temi che sono di nostra stretta pertinenza occorre anche essere consapevoli che il perdurare di questa situazione avrà incidenze negative sulla contrattazione
Ecco perché riteniamo che sia anche necessario che vengano chiusi tutti i contratti aperti sono troppi i contratti che sono aperti o troppo lungo tempo iniziando da quello della scuola
Nei prossimi giorni dovremo decidere cosa fare per trarsi fuori da questo immobilismo dovremo fare non solo per la Cina ma per l'insieme del movimento sindacale
I problemi dell'attualità sindacare allora continuano ad Amina Anna ad animare i nostri giorni
Ma non possono farsi distogliere lo sguardo dei cambiamenti che stanno attraversando la società l'economia la politica e che pongono forti interessanti e a volte inquietanti interrogativi al sindacalismo
In questi ultimi anni i nostri discorsi sono stati conditi da molti neologismi quali postmoderno postindustriale post fordismo
Il posto è servito per significare che qualcosa di nuovo stava nascendo
Anche se non si era in grado di definirlo compiutamente poi recentemente sono diventati lessico quotidiano termini come globalizzazione nuova economia
Non abbiamo il tempo qui questa mattina di compiere analisi approfondite sulle problematiche richiamati quello che però appare sempre più evidente la complessità dei processi
E la complessità dei processi in corso e la loro pervasività su tutti gli aspetti della vita sociale politica economica e culturale ed umana
Le dimensioni nazionali territoriali sono sottoposte a forti pressioni che le mettono a dura prova che mettono a dura prova l'identità culturale sociale e politica mettono a dura prova le forme del produrre del lavoro che sembrano assorbite omogeneizzate in una dimensione più ampia e meno controllati
Gli stessi luoghi del potere tradizionale si stanno trasformando e tendono a posizionarsi su dimensione più ampia lontane
La vita delle persone si privatizza sempre più nel momento stesso in cui attraverso le possibilità e l'opportunità offerte dalle nuove tecnologie per la comunicazione sia proiettati sull'intero paniere piani
I luoghi e la produzione di beni e servizi e ricchezza che un tempo segnavano
La consiglio l'azione del territorio del lavoro si stanno rendendo più flessibile mobili al punto tale che un termine bruttissimo come delocalizzazione e prepotentemente entrato nei nostri discorsi
Siamo dunque immersi in un processo che accelera i cambiamenti che pone problemi inediti ma che non possiamo demonizzare perché contengono anche potenzialità e possibilità per costruire un mondo più umane pacifico
A fronte di una globalizzazione dell'economia che non da chi vive nei Paesi ricchi di cose degli oggetti noi dobbiamo essere in grado di costruire una strategia globale Dumas Nizza azione
Non possiamo consegnarsi all'opposizione sterile che finisce per lasciare spazio ai poteri dell'economia della finanza
Ma ci dobbiamo mettere in campo per evitare che avanzi dei processi di sgretolamento sociale di impoverimento di intere popolazioni di saccheggio dall'ambiente
Non ci piace
Questa libertà tanto sbandierato dal neoliberismo quando si presenza senza limiti e senza regole
La vicende legate alla mucca pazza
Chi dovrebbero pure insegnare qualcosa
Di come sia rischioso affidarsi solo alla logica del puro mercato e della competizione senza barriere e tutto ciò avviene nel disinteresse rispetto al bene comune e per gli spazi temi sociali e umani
Noi abbiamo l'obbligo per i tempi che ci stanno di fronte di imparare a fare i conti con una realtà complessa dentro le quali si collocano questioni strettamente legate
A ruolo e la funzione del sindacalismo
Microprocessori a mucca pazza sono le figure che sembrano tratteggiare i caratteri e le contraddizioni della tanto declamata nuova economia
Da un lato il simbolo di un'economia dei materializzata e dall'altra la perversione di un'economia iter tecnici stata che non si pone alcun limite
Queste sono le contraddizioni che oggi ci si presentano innanzi dobbiamo essere molto attenti e presenti perché questo è il tempo fondante pensieri e nelle strade del futuro
La nuova economia della cura della comunicazione sta mutando nel suo intreccio pervasivo con la vecchia economia non solo le modalità e le forme
Organizzative della produzione di beni e servizi ma anche i modi del lavoro e i contenuti dalla relazione sociale
Tutto ciò profonde ripercussioni sul mondo del lavoro che noi vogliamo continuare ad associare a rappresentare cambiano le forme i modi all'organizzazione del lavoro nello stesso tempo sta cambiando la cultura del lavoro e la sua concezione il lavoro è diventato più clonati o plurale articolato frammentato e disperso
E disperso in primo luogo e in molti casi più autonomo e professionalmente più ricca
Cresce la femminilizzazione del mondo del lavoro e con lei entrando nel mondo del lavoro nuove sensibilità di genere che producono una serie positiva di cambiamenti nelle relazioni e nel rapporto tra vita e lavoro
La maggioranza dei giovani anche se purtroppo sono ancora alte le sacche di lavoro minorile a do essenziale costruisce la propria personalità non più tramite l'esperienza lavorativa
Ma attraverso sempre più lunghi percorsi formativi o nel peggiore dei casi da disoccupati da lavoratori nei la presenza degli immigrati non è solo una risorsa economica ma porta dentro l'attività lavorativa nuove colture ed espressioni diverse alle quali noi non siamo abituati
Ma nello stesso tempo dobbiamo fare i conti con una questione demografica e il progressivo invecchiamento dalla popolazione che tende se no divertita attraverso nove di importi e incisive politiche familiari
A interferire anche sui modi con cui le persone si rapportano lavoro
La pervasività delle nuove tecnologie dell'informazione e della Rete stanno determinando una serie di implicazioni sociali e in particolare per quanto riguarda le condizioni di lavoro e di vita
Si è però tutti così presi e affascinati dalle progressive sorti della nuova economia
Da parlare troppo poco degli elementi di sofferenza che ancora oggi accompagnano l'attività lavorativa di molte persone nuove aziende nascono altre scompaiono e noi ci consoliamo nel vedere questa distruzione creatrice
Dimenticando che questo turbinio provoca anche ricadute negative
Le lavoratrici i lavoratori non ritenuti sufficientemente adeguati formati flessibili e duttili rischiano ogni giorno di essere marginalizzati
Nelle periferie intorno alle città questa marginalizzazione è presente anche se non riesce purtroppo a darsi forse dovremmo chiederci perché
Mentre celebriamo le potenzialità reali della nuova economia della crescita dello sviluppo cresca anche una rassegnazione fatalista dica davanti a queste situazioni e un drastico diminuire dalla solidarietà
Sono domande che dobbiamo continuare a tenere aperti se vogliamo restare fedeli alle ragioni profonde del sindacalismo
Mentre assistiamo a questi processi che intrigano direttamente con il senso la nostra rappresentanza non possiamo sottovalutare quelli che riguardano i cambiamenti dei luoghi di potere di governo su una sul versante economico cresce la finanziarizzazione
Il luogo del potere la decisone tendono sempre più a concentrarsi in pochi mani in circoli ristretti in pratica si assiste a una economicità azione del potere che condizionerà e orienta le scelte della politica
Di converso sul piano politico i cambiamenti stanno investendo le forme della rappresentanza e quelli istituzionali sul piano istituzionale in atto un processo che vede sempre di più
Diminuire il peso dello Stato nazione
E il crescere dei livelli sovranazionali nella dimensione europea
Noi speriamo che il Progetto dalla Carta dei diritti fondamentali che dovrà essere discussa Nietzsche nei prossimi giorni costituisca una fondamentale positivo risultato nella direzione di una futura Costituzione europea
Ma nello stesso tempo che avvengono questi aggregazioni sovranazionali si afferma anche il peso dei governi locali un governo che ormai interessa tutta l'Europa
A fronte di questo indebolirsi
Delle forme tradizionali della rappresentanza politica rafforzarsi delle tendenze personalistiche la veristi che e a concentrarsi dalla rappresentanza del ceto politico né professionisti tra politica
Il territorio dal luogo della relazione della partecipazione
Diventato spazio da conquistare da presidiare
Ecco sono questi i cambiamenti che con cui dovremo imparare a confrontarsi elaborando una strategia che faccia perno sui seguenti elementi
Un maggiore impegno del sindacato sul piano internazionale ed europeo
Va accentuato
Il nostro impegno dentro le organizzazioni sindacali sovranazionali come l'artista internazionale che deve affrontare i problemi della globalizzazione e porsi come reali interlocutori delle organizzazioni internazionali
I sindacati professionali e soprattutto l'accesso
Anche trasferendo competenze oggi in campo alle singole Confederazione nazionale
Anche sul terreno dalla cooperazione internazionale dovremmo assumere nuove iniziative un impegno costante lo dovremo esercitare sul terreno della pace dello sviluppo dei Paesi poveri
Un forte impegno per ridare centralità al lavoro dal punto di vista strutturale tendendo al pieno impiego al lavoro per ogni persona ma anche sul versante del senso del significato sociale su quello della formazione continua e permanente
Ma abbiamo anche l'obbligo di ampliare gli spazi della concertazione della contrattazione negli ambiti sugli ambiti dello sviluppo della crescita occupazionale e del riequilibrio territoriale
Dovremo sperimentare forme sempre più avanzate di partecipazione di democrazia economica e politica sapendo che questo sarà il vero terreno di sfida per il cambiamento per un nuovo sindacato dobbiamo tendere o rinnovamento dei modelli di promozione di tutela sociale valorizzando le forme della mutualità dell'autoproduzione della integrazione del privato sociale e favorendo un'estensione del principio di sussidiarietà
Un impegno luogo doveva esercitare per le riforme istituzionali in direzione di un modello di frode realismo solidale e cooperativo
Come base per sviluppare in avanti i processi di riforma delle pubbliche amministrazioni ma occorre veramente se vogliamo stare dentro in modo nuovo i processi della globalizzazione puntare alla coesione sociale attraverso una risocializzazione dei territori
Sperimentando nuove forme decentrate di concertazione di contrattazione ampliando la strategia dei patti ed alle coalizioni sia per lo sviluppo sia per i le cose sociali
Ma dobbiamo anche assumere le questioni ambientali in una logica di sviluppo sostenibile e di benessere di tutti
Il nostro impegno deve essere mirato a costruire percorsi che riportino le persone a ritrovare il gusto
La passione dell'impegno sociale e civile per evitare che vengono sempre di più confinate nell'individualismo ed espropriate dalla loro dimensione sociale
è un impegno quanto mai necessario per rispondere a quel bisogno di sicurezza e di identità che attraverso l'insieme dei territori e la società e che rischia se non lo cogliamo noi di essere convogliato nella ricerca delle piccole patrie escludenti e chiuse
Va recuperata con molta attenzione allora la dimensione del territorio come luogo dello sviluppo economico e sociale come spazio del viale vota la cooperazione della sussidiarietà e della mediazione sociale
Per fare questo
C'è bisogno ancora di soggetti collettivi come sindacato
Perché le persone possono essere libere solo se sono messe in grado di istruire gli strumenti della partecipazione della tutela dell'autopromozione
Non possiamo puntare a un processo di risocializzazione se non siamo in grado di ridefinire un'azione capace di dispiegarsi contemporaneamente sulla dimensione globale nazionale e locale
Ecco in questi anni il dibattito su quale modello contrattuale è stato al nostro interno ampio e articolato
Ora io credo che anche su questo sia venuto il tempo dalla proposta
Chiedere pendere decisamente ad istituire un rovello europeo a portare a tema la dimensione che vogliamo assegnare a livello nazionale ma puntando decisamente a rafforzare il secondo livello
Solo così si potrà determinare un virtuoso intreccio tra contrattazione concertazione vertenze a vita sui temi dal mercato del lavoro della formazione dell'educazione del la sicurezza dello stato sociale territoriale per essere in grado di intercettare tutte le opportunità che si possono aprire dalla realizzazione di un sistema
Di federalismo cooperativo e solidale
Concludendo
Le sfide che ci stanno di fronte sono molto impegnative
E non potremo giocare le fino in fondo se nello stesso tempo non rinnoviamo i nostri modo di fare sindacato al sindacato serve una stagione di maggior partecipazione di coinvolgimento degli scritti
Anche rinnovando e potenziando gli strumenti della comunicazione e dell'informazione
Occorrerà riflettere con attenzione su quale figura di sindacalista per i prossimi anni per le nuove sfide e sull'adeguatezza dei nostri strumenti formativi
Dobbiamo aprirci al mondo dalla cultura facendo interagire il nostro fare con la riflessione e la ricerca la critica l'ha proposto
I percorsi negli indicati no completano il quadro degli impegni che ci sono richieste toccherà al Congresso che oggi proporremo di tenere la scadenza normale approfondire e avanzare proposte più contenuti
Qualsiasi possono essere le situazioni politiche nel prossimo futuro deve essere comunque chiaro che non accetteremo mai all'idea di un sindacato antagonista continueremo a batterci con passione e contro tutti per affermare il modello partecipativo
Il nostro impegno sarà quello di mantenere e ampliare gli spazi della concertazione di qualificare i quali della contrattazione perché intendiamo comunque i lanciare il concetto di bene comune di interesse collettivo di solidarietà di tutela ambientale di responsabilità verso il futuro
Dovremmo dare più vigore al pensiero sociale
In modo che quello dominante liberista
Che provoca la solitudine delle persone che incapace di affrontare le questioni del lavoro che non vuole affrontare con il dovuto rigore questo nella povertà dello Sri sostenibile che non si cura del crescere della violenza delle marginazione chi è sordo ai dolori della dei poveri della terra non abbia il sopravvento
E quindi necessario un forte impegno politica sociale culturale per elaborare un'altra concessione dalla società in grado di resistere alle tendenze oggi dominanti come l'aumento delle diseguaglianze di stabilità per un numero considerevole di lavoratori di persone in pratica dovremo puntare a quella che Turin sia richiamandosi ad Aristotele chiama una buona società che si configura come qualcosa di diverso da quella che ha condizionato pesantemente il nostro pressato e cioè l'identificazione della società con lo Stato
Noi vogliamo coltivare con passione e con gli occhi aperti
Il sogno di una società di persone autonomia libere solidali
In cui l'altro non sia mai il nemico è la minaccia
I bambini non siano sfruttate le ragazze mercificata e la ricchezza distribuita con giustizia equità la povertà riscattata Zeno boiserie fobie razzismo banditi il lavoro create distribuito
E valorizzato la libertà e la partecipazioni beni coltivati
Se per fare questo
Occorrerà rischiare di andare al mare aperto ebbene si sappia che noi abbiamo teso le nostre vele al vento nella speranza
Lo facciamo con un agire che Sergio ci lascia un iter aperta al dialogo e già proiettata su nel futuro il vento nella speranza ci porterà lontano
Ci saranno state passati da affrontare
Siamo uomini e donne pronti alla sfida la nostra tradizione i nostri valori la nostra autonomia sono e saranno la nostra forza grazie
Applauso globale
è un applauso particolare il segretario della Cisl di Bergamo lo ha fatto che momenti veniva sul palco a forza di applaudire bravo va bene
Il secondo il terzo punto all'ordine del giorno ringraziando il segretario generale per l'ampio e completo intervento di investitura
Il terzo punto all'ordine del giorno elezioni della segreteria confederale la parola al segretario generale
Va bene la proposta
Che mi sento di fare anche dopo aver fatto una lunghissima consultazione all'interno dell'organizzazione
è in pratica questa di riconfermare
Gli amici presenti nella segreteria
Che sono Pisani Lia avuto Antonio
Bonanni Raffaele entrerei Graziano Baretta Pier Paolo Santini Giorgio Bonfanti Sicilia Guerisoli Giovanni
E di integrare la segreteria con Betti Sergio che segretario generale la cui assegnati dalla Toscana
Semplificare i nostri lavori ma anche
Sull'ospite seguendo lo spirito dell'articolo diciannove del nostro Statuto
Io vi chiederei se il consiglio generale d'accordo
Che per quanto riguarda
Gli amici che erano già nella segreteria confederale
Un voto che respinga le dimissioni per poi passare solo al voto del del nuovo segretario generale
E chiara è chiara la proposta
Dato che dimessosi segretario generale si è dimessa tutta la segreteria la proposta del segretario generale respingere le dimissioni della segreteria dei componenti la segreteria confederale
C'è qualcheduno che
Chiede di parlare nessuno nessuno calmati calma prego Caprioli calma
Io comprendo il sesso dalla proposta di Sabino ma credo che
Sia meglio attenersi alla rigorosamente a quanto previsto dallo statuto
Di conseguenza io chiedo di procedere all'elezione per voto segreto di tutta la segreteria
Dato che c'è una richiesta di voto segreto si passa alla votazione segreta non ci sono problemi
Ed è la prassi della nostra organizzazione c'è un aspetto tecnico è anche qui un aspetto tecnico ed è stata predisposta una Scheda
In cui ci sono come abbiamo fatto in altre occasioni ci sono i nomi dei candidati segretari più ci sono due amiche
Che per tutti coloro i quali non vogliono votare tutta completa la segreteria proposta possono scrivere nomi aggiuntivi
Per semplificare il sistema di votazione penso
Che il Consiglio generale posso accettare che coloro i quali intendono votare tutta la proposta cioè Baretta Betti Bonanni Bonfanti Ghisani
Guerisoli Santini creme e UTAP coloro i quali intendono votare più possono fare una croce sulla intestazione e vale come voto per tutti i nove candidati coloro i quali invece vogliono scegliere fanno nella trova c'è una crocetta al fianco di ogni singolo nome siamo d'accordo su questo sistema di votazione in se viene aggiunto qualcuno non ti sei nove pezzi il primo è giusto sia chiaro comunque che il numero massimo dei le Bottazzi del dei nomi da esprimere il numero di nove non si possono contare più di nove ce ne possono votare uno due fino a nove massimo nove quindi se non si aggiungono sei si aggiunge qualche nome non si deve votare un nome della Scheda siamo d'accordo con questo sistema Kibo lotta tutti i nove nomi fa una cosa c'è sulla intestazione della Scheda passiamo alle votazioni prego
Ginnica con cui