"Libertà, Equità, Responsabilità. Una nuova Sinistra del Nord" organizzato dai Democratici di Sinistra (presso il Circolo della Stampa, corso Venezia 16)

Di iniziare
Questo incontro
Che vede riunite qui a Milano
Le direzioni regionali
Delle Unioni regionali dei Democratici di sinistra del Nord
Per dare vita ad una importante e mi permetto di dire sono sicuro di raccogliere i sentimenti di tutti voi attesi tra operazione politica
Prima di dare la parola di descrivervi l'ordine dei lavori la giornata
E di dare la parola
A Marcenaro Ariemma agli altri che seguiranno
Devo giustificare il ritardo che non sarà Spera consistente credo mezz'ora tre quarti d'ora del segretario nazionale che è in arrivo
E fare una rapidissima valutazione
Titolo del tutto personale
Anche alla luce di qualche valutazione di stampa di questi giorni
Vuole testimoniare a nome dei militanti dirigenti del Nord
Che noi non ci siamo impegnati nelle ultime settimane
A discutere e a dividerci su formule organizzative quella che nasce oggi avrà una formula organizzativa
Dei confini della modalità di lavoro non è questo il punto
Il punto è che noi oggi assumiamo l'impegno politico importante
Nell'ambito del partito dei Democratici di sinistra con il nostro elettorato nel nord del Paese con l'opinione pubblica di questa Regione
Ciò che conta che oggi noi apriamo una nuova fase del lavoro politico di questo partito
Non per dare vita noi oggi non siamo qui riuniti per dare vita al partito del Nord
Lo sappiamo volevo dire loro con molta chiarezza anche ai compagni che magari con qualche apprensione sulla base di notizie distorte in altre parti del Paese hanno pensato che non gli oggi ci prepariamo a fare una sorta di secessione soft nell'ambito del partito del centrosinistra niente affatto
Noi oggi adiamo un'operazione politica che riteniamo abbia la sua forza nel fatto che messa al servizio del centrosinistra nazionale
Non dell'elettorato che sta qui non della coalizione ed è il partito che sta qui usare una formula logora ma credo comprensibile se è vero che il Nord del Paese e la locomotiva del Paese
Non è indifferente all'intero Paese quindi all'intero convoglio non è indifferente
Che noi assumiamo degli impegni un'operazione politica delle formule organizzative che tentino di riconquistare posizioni più forti e alla lunga i governi regionali e più rapine interni più ravvicinati
La conquista di collegi dalla Camera e Senato per riconquistare un peso politico che le elezioni regionali ci hanno fatto perdere il per il colpo che abbiamo subito
Credo che se ne interessa dell'intero centrosinistra nazionale dell'intero partito nazionale che noi oggi assumiamo questa iniziativa politica che non è nel segno della separatezza ma nel segno di un più forte impegno del partito ed è la coalizione in questa parte del Paese
Io mi fermo qui
Per non sovrapporre mi alle relazioni sì
Ringrazio le compagne e compagni presenti membri della direzione ma anche coloro che sono venuti per partecipare a questo appuntamento senza essere membri dell'organismi dirigenti ringrazio in particolare in molti giornalisti e numerosi ospiti che per togliermi
Dall'imbarazzo e parole di tale qualche caso non elencherò daremo la parola anche ad alcuni di loro nel corso di questo dibattito
Di questo incontro incontro che si articolerà con queste modalità
Do ora la parola da tra pochi istanti ai cigno Ariemma che farà la relazione introduttiva per poi passare la parola
A Pietro Marcenaro segretario regionale del Piemonte che per conto di un coordinamento informale di segretari e di altri dirigenti del Nord leggerà illustrerà emotiva era politicamente un documento cioè il documento politico di questa giornata avremo poi il dibattito un confronto politico su queste due interruzioni per poi chiudere con interventi di Pietro Folena
E di Walter Veltroni la parola dunque a Iginio Ariemma che è stato fin qui chiede per la direzione nazionale il coordinatore dall'attività politica del partito nel nord del Paese
Il voto delle recenti regionali ci ha posto di fronte a una situazione nuova che richiede una correzione profonda della nostra politica
Le misure di decentramento della direzione
Possono essere lo scossone di cui il partito l'elettorato l'opinione pubblica ha bisogno ma saranno tanto più efficaci e credibili se accompagnate da forti motivazioni politiche
Sebbene la sconfitta elettorale nel nord non sia stata superiore alle altre aree del Paese anzi sul piano numerico c'è stato un recupero rispetto alle europee sia da parte del partito che da parte della coalizione il divario tra centrosinistra e centrodestra è diventato di tale ampiezza
Da considerarsi incolmabili tempi Brady almeno di misure eccezionali noi dobbiamo dare il senso di tali misure straordinarie e puntino a recuperare dei più breve tempo possibile i ritardi accumulati dalla sinistra almeno da due decenni a mio avviso infatti la mancata metabolizzazione da parte della sinistra della nascente questione settentrionale risale agli anni Ottanta
L'errore allora è stato duplice politico nel non aver avviato subito dopo il fallimento della politica di solidarietà nazionale del compromesso storico la politica di alternativa
Sia sul terreno delle riforme istituzionali sia su quello dei processi politici socio economico nel non aver capito che la crisi del fordismo era irreversibile ottocento mila posti di lavoro in meno delle grandi fabbriche del triangolo industriale del nord-ovest con tutto quello che ne conseguiva sul piano dell'apparato produttivo ed è la stessa composizione societaria non è vero che nel Settentrione avvenuto un processo di che industrializzazione la terziarizzazione se accompagnata all'economia diffusa specialmente nelle aree che in passato erano meno sviluppati
Il capitalismo molecolare cresciuto una misura che non ha paragoni in altri Paesi ci sono aree del nord in cui c'è un'impresa ogni sette abitanti il baricentro non lo è più la società salariale di tipo tradizionale
Ma casomai il lavoro atipico nelle sue varie forme e soprattutto il lavoro indipendente
La sconfitta elettorale a una spiegazione molto semplice il patto tra il Polo e la lega hanno come rovesciare la situazione
Una parte di noi ritiene che la leva principale che dobbiamo afferrare quella del recupero dell'astensionismo di sinistra ho sentito a questo proposito cifre spropositate non nego che l'astensionismo sia un problema anche forse specialmente a sinistra mentre nel passato era soprattutto un fenomeno qualunquisti coi di destra
Infatti tutti gli studiosi sottolineano che all'interno di una crescita generale che riguarda tutte le forze politiche tutti i Paesi occidentali aumenta l'astensionismo consapevole
Di coloro cioè che usano il non voto come forma di voto non soltanto come protesta ma anche come critica politica in generale e in particolare allo schieramento di sinistra tuttavia non credo che questa sia la strada anche perché può portare a chiusure soprattutto a rincorrere tradizioni che ormai si sono esaurite a livello di Max non è la prima volta in questi anni che sento che occorre ricostruire l'organizzazione di massa la partecipazione e il ruolo degli scritti e così via senza risultati o addirittura con risultati opposti a quelli prefissi
C'è un secondo punto che ritengo vada ridimensionato la moda che atteso a caricare eccessivamente sulle persone e sul leader l'esito elettorale la tendenza alla personalizzazione della politica esiste ma esce ridimensionata dal voto regionale si registra invece il trascinamento delle logiche tradizionali di appartenenza
Non tanto i singoli partiti la maggior parte o non c'è più e diversa quanto alla matrice politica e culturale di cui è portatore uno o l'altro schieramento ha giustamente osservato la Fondazione Nord Est è ovvio che lei l'attore che ha votato Polo lega riflette per molti versi i tratti sociali della base elettorale che ha garantito il consenso della Democrazia Cristiana
Il che non significa precisa la fondazione che lascia il Polo lega sia la nuova DC
Ma segnala che come la DC esso è incardinato su un sistema di riferimenti sociali del Veneto
Al contrario del centro sinistra
Che ha confermato la difficoltà di entrare in comunicazione con il mondo cattolico ma soprattutto coi ceti produttivi con i piccoli e medi imprenditori e ancor di più con gli operai delle aree a economia di questo vale secondo me non soltanto per il Veneto ma per tutte quelle popolazione del Settentrione che data la rapida dinamica socioeconomica possono essere definiti i texani del nostro Paese
La domanda che ci dobbiamo porre è la seguente in quale misura l'asse Polo lega e parte di orientamenti della società settentrionale non congiunturali ma profondi quasi struttura in altri termini ci troviamo dinnanzi ad un blocco sociopolitico organico
Per usare la terminologia gramsciana quasi inattaccabile nel breve periodo oppure ci sono crepe spazia su quali lavora quando mi pongo questo interrogativo lo voglio precisare subito per non creare equivoci
Non intendo riferire di riferirli alla manovra politica
Oggi non ci sono le condizioni del mille novecentonovantaquattro che causarono la rottura dell'intesa tra Bossi e Berlusconi dopo pochi mesi dalle elezioni dalla nascita del governo di noi speriamo che le contraddizioni dello schieramento avversario che pure ci sono finiscano per esplodere come è successo nel mille novecentonovantaquattro
Non ci sono le condizioni perché il tempo conta e perché nonostante l'azione di governo il centrosinistra non si è consolidato della società settentrionale il consenso non è cresciuto è rimasto quello che era qualche segno di mutamento si era verificato dal mille novecentonovantasei al mille novecentonovantotto fino all'Euro
Poi in questi ultimi anni l'abbiamo di nuovo perso
L'anno chiave è stato a questo proposito il mille novecentonovantotto in cui l'Ulivo
Ha conseguito alcun indiscutibili successi ingresso del la sconfitta della strategia bossiana della sessione persino le tre grandi regioni del Nord Piemonte Lombardia Veneto erano in crisi benché la destra avesse una forte maggioranza consiliare forse ed esponenti del centro synth erogavano sulla propria futura collocazione la lega annaspava e cercava una interlocuzione politica dopo la sconfitta del separatismo
Il fallimento della Bicamerale prima e poi quello del governo Prodi nel giro di pochi media hanno mutato il clima politico avviando la rimonta del centro destra
Su quel periodo come partito non abbiamo avviato una riflessione attenta
E non reticente eppure è un nodo importante perché proprio allora si poteva frapporre un cuneo tra lega e Polo che avrebbe potuto creare una barriera al successivo patto della lega quel poco e soprattutto avrebbe potuto determinare fratture tra queste forze e alla Società del no
La questione riguarda la politica tout-court per il modo con il quale è sorto il governo D'Alema e a causa delle perplessità sulla nuova maggioranza parlamentare che l'ha sostenuto ma chiama in causa soprattutto alcuni contenuti a partire dal federalismo
Il pacchetto di misure governative per il nord più volte discusso richiesto anche dai parlamentari settentrionali purtroppo non approvato realizzazione per contro la congiunzione tra la destra o meglio le varie destre è una parte forte del centro si è ampliata e consolidata negli ultimi due anni specialmente politicamente forza Italia è stata accettata integrata pienamente nel Partito Popolare Europeo e italiane Saletto nel salotto buono della borghesia quella finanziarie più elevata
Via via sono ripresi i colloqui tra Bossi e Berlusconi sia a causa dell'inerzia del centro sinistra sia per le difficoltà politiche scissione uscite di militanti e finanziarie della lega
Tuttavia detto ciò non ritengo e tra società settentrionale l'asse Polo e lega ci siano mai un blocco sociopolitico consolidato e organi
Quel divario tra centrosinistra e centrodestra sebbene elevato può essere intaccato eroso e persino superato se non dappertutto in molte situazioni in parecchi collegi elettorali
Dipende dal rapporto con la società che sappiamo statistica va tenuto presente che poco meno della metà degli elettori secondo l'indagine sempre della fondazione del Nord Est affrontato il voto con molta incertezza uno su due quindi non sono sicuri del proprio in parecchi casi hanno deciso al momento i piccoli si sono recati alle urne
Secondo che la mobilità elettorale al momento in cui sono la mobilità elettorale cioè il cambiamento di voto addirittura nello stesso giorno per votazioni diverso e forte e riguarda una fascia che si avvicina al venti per cento
Non mi stanco di ripetere che il senso a prevalente della società settentrionale malgrado l'evidente opulenza è l'insicurezza e la precarietà
Che la portata bene paura del domani forse al di là del reale alla base di tutto questo ci sono anche ragioni per così dire materiali eccessiva competitività l'allarme per l'immigrazione incontrollata forme di turismo eccetera
Ma la ragione ultima di questa crisi di sicurezza è la mancanza di una proposta di un po'oggetto di una visione politica in cui trovarsi sentirsi parte esercitare la responsabilità comune
Nel Settentrione e più che altrove manca un centro egemone sia sul piano politico che su quello culturale
Tutto ciò guardate non è stato rassicurante insetti perché potrebbe qua favorire spinte più radicali estremistiche di stampo neo populista Allai tanto per intenderci
Non so chi di voi ha letto l'intervista di oggi ER dai gas funzionali di fare cioè è molto preoccupante
Perché in queste intervistare il vero ipotizza all'unificazione tra la Carinzia il Friuli e il Veneto ma già nelle settimane scorse si era pronunciato a favore dell'autodeterminazione del Tirolo
Quindi ci possono essere anche tendenze
Il segno Nanni o populista ma quel sito
Scollamento è il segno anche per noi per il centro sinistra che ci sono spazi per mutare la situazione politica se esso il centro sinistra sa compattarsi e rinnovarsi intorno a un progetto politico serio e credibile
Vanno quindi aiutati da parte dei nostri tentativi di ridurre la fanteria frammentazione del centrosinistra e di semplificare la nostra coalizione sia attraverso l'aggregazione il sole due o tre forze sia attraverso la formazione della ferma federazione tra queste forze aggregate nel nord probabilmente ci sono condizioni migliori rispetto ad altre parti del Paese per una tale operazioni
Già ho detto all'inizio
E occorre una correzione della linea politica
Una correzione che riguarda tutto il partito e quindi la politica nazionale anche se il lavoro più grosso com'è naturale deve essere il volto nelle organizzazioni settentrionali nella relazione della Direzione del cinque giugno esaminato il voto Walter Veltroni ha parlato della necessità l'una svolta sulla base di una riflessione attenta e coraggiosa sui limiti del nostro riformismo
Si tratta talvolta di accelerare l'innovazione talora di dare compimento alle riforme che abbiamo iniziato il riformismo incompiuto è stato lasse
E la relazione di D'Alema a Frascati ma talvolta di mutare registro
Nel giugno mille novecentonovantasette a poche settimane dall'incarico assegnato vi di seguire le iniziative del Nord
Alla prima assemblea dei quadri settentrionali
Già allora avevo sottolineato che la politica del centro sinistra
Presidente era Prodi doveva avere per il Nord puntiglio uno slancio una determinazione molto superiore a quanto era stato fatto finora
Studiando apertamente dicevo le priorità
Nuove forme di finanziamento e di gestione pubbliche e private per affrontare i vari profili e aggiunge soprattutto ponendo al centro
La questione federalista senza alcuna concessione al secessionismo e nemmeno leghismo ma con la più ampia consapevolezza che occorreva costruire un movimento federalista al Nord al centro nel sud del Paese
Tale da reggere un processo di riforma dello Stato italiano dell'Europa e non sarebbe stato certamente di breve durata
Oggi dopo il Governo Prodi e dopo il governo D'Alema sento di fare la stessa esortazione al governo Amato avendo ben presente che il tempo che ci rimane e oramai molto ridotto le priorità che emergono sono le seguenti
La riduzione della pressione fiscale specialmente sulle piccole e medie imprese e sul lavoro
Il nodo immigrazione sicurezza per impedire che contemporaneamente nuovi flussi migratori cresca l'allarme sulla criminalità
Accelera l'avvio delle opere viarie infrastrutturali e la semplificazione delle procedure della pubblica amministrazione
Occorre dare in questi campi da subito segnali concreti e visibili
E si possono essere decisivi nelle future elezioni politiche insieme alla ripresa economica in atto che auspicabilmente con crescerà ancora nei prossimi mesi
Mi sono convinto tuttavia e rinnovamento del Nord non può limitarsi a queste misure pure importanti
Al di sotto continua ad esserci un problema
Non tanto di identità poiché sia pure non in modo compiuto e definitivo secondo me l'abbiamo affrontata al congresso del Lingotto
Quanto sul modo come gli altri l'opinione pubblica persino i nostri lettori reali e potenziali CIPE nelle nuove generazioni siamo visti come un po'datata e soprattutto troppo statalisti e vincolistico poco attenti alle assistere della libertà
Così è anche dei ceti medi della piccola emettitori detto rinvia
Le generazioni più anziane specialmente quelle di radici operaie popolare invece non hanno più la stessa fiducia in noi per quanto riguarda la difesa dei valori di solidarietà e di socialità
Non siamo riusciti a far passare nel senso comune la nuova concezione e una nuova immagine Dinoi
Da questo punto di vista credo che abbia ragione chi sostiene che vada rotto lo schema che identifica la sinistra con il movimento operaio
E che se non si rompe tale schema le porte al nord sono chiuse
Il che mi sembra superfluo sottolinearlo non significa né rompere con i sindacati dei lavoratori né tanto meno con gli operai in carne e ossa
Anzi il legame con venti dovrebbe essere molto maggiore di quanto facciamo
Significa invece rompere con una certa cultura una pratica con un modo di essere e di fare che una certa misura ghettizzata e corporativi Ibiza i lavoratori e le loro organizzazioni sono d'accordo con il mito di Veltroni a considerare la libertà come diritto di certe individuale come opportunità di realizzare il Protti piani di vendita
è il recupero di un'antica tradizione della sinistra
Quella della rappresentanza dei diritti individuali delle libertà che era stata offuscata per gli interessi di classe o di partito di Stato non soltanto da parte della tradizione comunista ma anche di quella socialdemocratico occorre accompagnare però tale rivendicazione di libertà
Allargando l'ambito della CEE le opzioni possibili e le opportunità soprattutto per coloro che sono più poveri è sfavorito
Non dubito e ciò sia presente a Veltroni
Del resto questo è il compito della politica che oggi più di ieri deve costruire compagini sociali oggettive meno solide e quindi molto più dall'esterno la dimensione pubblica la socialità soprattutto laddove l'altro che quello spazio privato o pubblico per dirla con il Celtic sociologo teen bomba umana che è fondamentale per costruire una democrazia nuova più associata in grado di rompere la solitudine del cittadino globale
Oggi l'economia Pasquale primeggia non aiuta la socialità ma la maglia gialla fagocita e la distrugge alla base del nuovo progetto per il Nord ci dovrebbe essere un'idea forza di fondo costruire una forza politica radicata nella società che sappia compiere una nuova sintesi tra libertà equità tra democrazia e giustizia sociale
In Italia non c'è mai stata una forza politica di massa ispirazione riformista
Tanto meno nel Settentrione d'Italia
A differenza del passato oggi ci sono condizioni più favorevoli per per inventare la possibilità di un partito di massa di questo tipo
Condizioni storiche internazionali dopo la sconfitta del comunismo ma soprattutto condizioni strutturali dopo la crisi della Società fordista queste ultime nel Settentrione più che altrove
Sono nel Settentrione più che altro mi riferisco alla diffusione dell'imprenditoria di popolo all'estendersi del lavoro e dipendente soprattutto di natura intellettuale all'autorganizzazione del lavoro anche dipendente e così via
Questi fenomeni spingono oggettivamente alla ricerca della libertà individuale
Ma non è vero che sopprimono l'esigenza di socialità di solidarietà e soltanto di comunicabilità sociale e le tre grandi regioni settentrionali ci sono due milioni e mezzo di iscritti al volontariato sociale
E c'è una ricerca di nuove forme di solidarietà ed anche di democrazia collegata alla funzione oppure alla difesa e alla valorizzazione delle identità culturali e personale
Il nostro progetto deve rispondere a questa duplice esigenza individuale e collettiva personale e comunitari
Se tratta però di eliminare dal corpo della sinistra le vecchie concezioni state viste e di andare a forme di democrazia associativa con organizzazioni che insieme all'autonomia locali
Siano effettivamente i corpi intermedi tra individuo e società con funzioni importanti per esempio nel campo della gestione dell'UE la seconda grande idea forza
è il federalismo e tra l'altro storicamente è stato connesso a una visione social-liberale un federalismo non soltanto istituzionale ma strutturale che anela sponsor sussidiarietà solidale un valore di fondo
Scrive la commissione diocesana di Milano presieduta dal cardinale Martini nel recente documento sui problemi del fisco
Il principio di solidarietà esprime la regola di una convivenza in cui la condizione dell'altro venga assunta come altrettanto degna della Pro
Il principio di sussidiarietà indica l'esigenza che nessuno si sostituisca all'arto indebitamente che la facoltà di progettare liberamente i fili dell'agire e di dotarsi dei mezzi per conseguire la sussidiarietà e quindi anzitutto valorizzazione della giusta autonomia intesa come riconoscimento prioritario dice all'iniziativa dei cittadini
E alle forme associate di base nelle quali essa si organizza
Secondo me non si poteva dire per sul federalismo come partito abbiamo le carte in regola almeno sul piano della proposta da tempo esistono elaborazione l'anno scorso prima nella direzione poi nell'assemblea congressuale tra congressuale dei delegati settentrionale del precedente congresso
Infine al Lingotto è stato approvato il manifesto per il federalismo che tra l'altro anni sui punti fondamentali proprio quella Camera delle Regioni il Presidente del Consiglio attuale ha fatto propria in questi giorni meno positivo però è il giudizio sul nostro comportamento pratico non siamo riusciti a costruire un movimento federalista che avesse le nostre caratteristiche esposte da noi ispirato a livello parlamentare anche il governativo abbiamo avuto incertezze non sempre causate soltanto dalle difficoltà frapposte dai nostri idea alleati
Ma anche dalle imitazioni e differente all'interno del partito che non hanno consentito di dare i necessari segnali di coerenza nell'azione del Governo e del partito
Soprattutto il modello catalano cioè il federalismo differenziato velocità variabile
Che dà la possibilità alle Regioni di avere più autonomia e più responsabilità
è stato alla base del nostro progetto fin dall'inizio ha trovato maggiori difficoltà nel centro sinistra dopo l'ingresso nella maggioranza della componente che e fa capo all'onorevole Martelli
E che intende in questo modo difendere gli interessi meridionali a mio avviso vagliando profondamente anche rispetto a tali interessi
Resto persuaso che la chiave di volta dello sviluppo autonomo e auto propulsivo delle regioni del Sud sia la riforma federalista
Va detto tuttavia a tutela nostra del centro sinistra che vanno respinte molte delle critiche delle accuse che provengono da esponenti del centrodestra
A Costituzione invariata il centro sinistra ha varato un programma di misure federalista federaliste di tutto rispetto come mai era stato fin fatto fin qui nel campo del federalismo amministrativo e in quello fiscale
Tuttavia fiero lontano da una torsione tale da arrecare nell'immediato consistenti benefici diretti all'impresa in specie quelle piccole alle famiglie e in generale il cittadino
Le ragioni dei ritardi sono varie spesso riguardano le stesse regioni o governi regionali del Nord meglio che si lamenta ma questa è la situazione che non può essere giustificata soltanto con l'incompiutezza del processo riformatore il punto su quale maggiore ritardo del disegno del nuovo assetto federale
Dopo il voto in aula del trenta aprile mille novecentonovantotto delle modifiche al titolo quinto della Costituzione relativo al federalismo prima che la Bicamerale fallisse
Voto lo ricordo a larghissima maggioranza che riproduceva il criterio del federalismo flessibile a diversa velocità
Noi siamo stati troppo serio c'è stato è vero il disegno di legge Amato del marzo mille novecentonovantanove
E se ha buone con alcuni limiti governo D'Alema rappresentava una utile varie di discussione ma anche questo si è arenato in commissione per oltre una perché piegare tutto ciò tutto ciò soltanto attraverso l'insipienza ostruzionistica dell'opposizione non è sufficiente
Né può essere una spiegazione sufficiente ad aver dato la priorità la legge sull'elezione diretta dei presidenti delle giunte regionali
In realtà hanno pesato le inerzie le differenze di cui parlavo prima e la scarsa convinzione di una parte di loro
Oggi ci troviamo di fronte a questa situazione
Il centro sinistra ha stretto un accordo che porta la firma del segretario di tutti i partiti ed è stato predisposto dalla Commissione parlamentare apposita uno straccio di riforma federalista che come partito giudichiamo positivamente di esso sono contenuti i punti essenziali
Autonomia particolare differenziata il federalismo fiscale la fine dei controlli sul sistema delle autonomie la piena e totale gestione amministrativa affidata ai Comuni alle Province una buona subito lesione di materie tra Stato centrale ogni regione infine contiene una norma transitoria impulsività si integra la commissione parlamentare per le questioni regionali coi presidenti delle giunte regionali è evidente che questa non è la Camera delle Regioni
Ma nella situazione data e dati in tempi brevi Bloody proibitivi si può ottenere la Camera delle Regioni
Se ci fosse un impegno chiaro esplicito del popolo di tutto il Polo
Ed è la lega sarebbe certamente possibile conseguire i due terzi necessari dei parlamentari per approvare la legge anche nell'arco di tempo che ci separa dalla fine della legislatura
Per questo obiettivo senza alcun equivoco come maggioranza noi lavoriamo abbiamo seri dubbi però che questo sia l'orientamento dell'asse Polo lega come dimostra il comportamento a proposito dello spostamento della discussione della riforma da luglio al diciannove sette
Abbiamo l'impressione che da parte di esponenti del centro destra la Camera delle Regioni venga assunta come alibi per non fare nulla cioè per rafforzare quei passi concreti che è possibile fare subito
A partire da quella autonomia particolare data ogni regioni di procedere più speditamente proprio nei campi come la sanità l'istruzione e la sicurezza materie sulle quali il Polo e la lega
Del nord intendono indire referendum regionali strumentali inutili al solo fine di fare un po'di agitazione propagandistica pre-elettorale
Lo stesso ha specialmente democraticamente irresponsabile può essere osservato in materia di statuti regionali da parte del centrodestra nelle regioni in cui ha la maggioranza
Non c'è alcun tentativo di coinvolgimento dell'opposizione delle minoranze calpestando la regola elementare della democrazia che le regole i processi costituenti devono essere rigorosamente proporzionali e di tutti se non si vuole cadere la tirannide della maggioranza come ci ricordava già duecento anni fa illiberale Tozzi dove sono in queste occasioni i soloni liberali o sedicenti tali il tetto del centro destra aperta e palese se si pensa ai referendum e quella di varare in pochi mesi statuti provocatori che vadano ben al di là dell'attuale Costituzione e probabilmente anche delle modifiche del Titolo quinto in discussione
Per creare alla soglia delle elezioni una controversia giudiziaria presso l'Alta corte e pensa potrebbe giovarsi di elettoralmente
Tutto ciò è molto preoccupante sul piano democratico
Sia la rincorsa al neo populismo regionalista e quasi epico sia la partitissima azione delle istituzioni possono allattare danni seri culturali prima che politico
Il diciannove soci settembre giorno dell'apertura della discussione sulla riforma in Parlamento sarà certamente un giorno decisivo
Dobbiamo essere consapevoli però che senza una pressione dell'opinione pubblica senza un movimento fu nel Paese di
Difficilmente si riuscirà a sbloccare la situazione a livello parlamentare
Occorre fermezza e determinazione non subendo la campagna degli antichi ma dettando noi insomma
E ciò a partire dai referendum leghisti
Non dobbiamo avere timori anzi sfidare l'asse Polo lega
Andando oltre le demagogiche e generiche proposte da esso avanzate e chiedendo come prescrive la legge referendum approvativi sull'insieme delle norme e dei nuovi statuti regionali
Il federalismo è una materia in cui ci sono le condizioni favorevoli per battere il centrodestra
A anche perché in seno a questo schieramento c'è una tendenza più responsabile che è preoccupata per il varo dei nuovi statuti regionali senza un quadro di riferimento nazionale e per le posizioni estremistiche oltranziste di stampo leghista
Credo che non sfugga a nessuno Dino che sconfiggere il centrodestra sul federalismo potrebbe voler dire andare alle elezioni in primavera con tutt'altro spirito
Alla fine di settembre abbiamo il programma come democrazia sinistra una grande iniziativa nazionale sul federalismo con la presenza di studiosi esponenti politici di tutta l'Europa dove più forte e più ricca più solida nell'esperienza federale
La terza idea forza
Di un nuovo progetto per il nord riguarda la qualità dello sviluppo già ho detto prima che Settentrione una società ricca ma ha paura del proprio futuro
Precarietà competitività esasperata schiavitù del territorio dell'ambiente livello non eccesso dell'istruzione in ogni caso inferiore a quello delle aree più sviluppate l'euro
Aumentata insicurezza civile e personale
Tutte queste contraddizioni possono essere superate se cresce la qualità dello sviluppo in tutti i settori
Nel capitale etica e prodotti nei processi produttivi nella ricerca delle tecnologie e soprattutto nel lavoro condizioni generali sicurezza professionalità qualificazione
Il motore la formazione permanente e in generale sull'allevamento e l'acqua
Senza aumentare il livello di scolarizzazione e il grado di istruzione impossibile elevare la qualità del sistema complessivo ed essere più competitivi a livello globale e non si possono affrontare in modo degno i prodiani e mi di una società multietnica e multiculturale qual è quella che sta diventando gran parte del territorio settentrionale in particolare va aiutata la piccola e media impresa del capitalismo molecolare che alcune zone del nord arriva lo ricordo a un'impresa ogni sette abitanti compresi gli anziani i bambini
Questa in preda da sola non ce la fa occorre creare reti coordinamenti sinergie tra pubblico e privato in parità infrastruttura case e servizi università e formazione manager di distretto autonomie funzionali eccetera
Sono quelle che si possono definire le istituzioni del post fordismo le quali potrebbero divenire una delle basi di quel sistema federale strutturale di cui ho parlato all'inizio
In tutti questi campi molto resta da fare soprattutto sul piano della politica governativa un solo esempio ma per certi versi clamoroso nel settore nel settore delle infrastrutture viarie ferroviarie dopo quattro anni di governo no una sola opera di mia conoscenza è stata avviata nella grande viabilità nell'area metropolitana di Milano
Né il passante di Mestre nelle cosiddette pedemontane nell'Asti Cuneo nella linea veloce Torino Trieste spesso invece sono stati come paralizzati
Dalle diatribe interne che riguardavano i vari partiti e la maggioranza dei vari enti o la burocrazia ma chi comanda ora c'è un risveglio per esempio sulla linea ferroviaria Torino-Milano a spero che sia in tempo massimo infine quarta idea forza del Progetto
La stilista di avere più attenzione alle fasce deboli al lavoro povero alla vera e propria povertà atti esiste a partire dalle aree metropolitane nella misura in cui cresce la società competitiva il rischio che aumentano le disuguaglianze e la società si attitudini quel meno coesa diventa reale anche nel nord c'è una fascia di famiglia al limite o al di sotto della soglia della povertà
Una fascia consistente che cosa comprende gli immigrati più recenti alcune categorie operaie quelle famiglie anche di ceto medio che sono colpite da particolare distratti e qual è la malattia la droga di uno dei congiunti vincolistico
In altre si statisti Nolte si sta diffondendo soprattutto ai giovani lavoro poco per i contenuti del lavoro ma anche perché ma spaccato e precaria il problema dell'occupazione del loro com'è noto sta diventando non di quantità parte alcune aree ma di qualità
In questa direzione la direzione della qualità occorre puntare ricercando sperimentando nuovi sistema di sicurezza di garanzia per il lavoro in cui la flessibilità loro il giusto equilibrio coi diritti del lavoratore dalla prevalendo invece una concezione del diverso Guelfa quasi esclusivamente pronto protettiva e non redistributiva che va sovente in direzione opposta
Trascuro la formazione permanente personalmente spese e penalizza specialmente le nuove generazioni che non hanno una copertura assicurativa adeguata né individuale
Ciò non ha nulla a che fare una riforma del welfare che sullo zoccolo duro della garanzia di diritti di prestazioni universali
Dia la possibilità ai cittadini singoli o associati di costruire la previdenza o altre prestazioni integrative per mezzo dei propri contributi ampliando con la così la libertà di scelta e persino diritto a certe condizioni di andare in pensione quando si vuole
Da lungo da tempo sostengo inoltre che serve i principi gli standard nazionali europee anche il welfare deve essere territorializzata
Dando vita a forme integrative a livello regionale locale al fine di corrispondere più e meglio ai bisogni di coloro che stanno peggio la lotta alla povertà e più in generale la questione sociale
Essere un obiettivo primario del nostro progetto no a dobbiamo comprendere che la questione sociale si pone in termini del tutto nuovi inediti rispetto al passato se vogliamo affrontarla con qualche speranza di successo
Infine e siamo il quinto capitolo quelli che vengono definiti diritti della terza generazione
E difficile elencarli anche se siamo dinnanzi alla formazione di movimenti espressamente giovanili a loro sostegno come quelli avvenuti assai strano a Genova Bologna contro i cibi tragedie contro le vie tecnologico si paga il diritto a un ingente non inquinato ha diritto alla verità dell'informazione alla libertà informatica ai diritti del consumatore ha diritto alla partecipazione al potere economico alla democrazia economica fino ai diritti speciali riguardo le categorie più deboli che vanno trattate i fanciulli malati gli anziani disabili
Senza la sinistra questi diritti non si potranno fare gamma sebbene occorra stare attenti talvolta di gettare via il bambino con l'acqua sporca come mi pare stia succedendo affinché allorché si vuole soltanto vietare proibire e non invece regolamentare controllare sperimentale
Come ho avuto modo di dire in altra occasione
Il problema che stentiamo a risolvere e come rendere universale per tutti in qualsiasi angolo della terra i diritti sociali e quelli civili e politici che connotano la democrazia e persino il diritto alla sopravvivenza umana
E lo stesso tempo portare avanti la realizzazione di quelli nuovi della terza generazione
Adelphi colta maggiore riguarda il fatto che tale battaglia va ben al di là dell'Italia e dell'Europa restare chiusi nel proprio orto in aperta contraddizione con la storia e i valori universali dell'assegno e per giunta porta a nessun risultato
Qui si misura il nostro internazionalismo per usare un termine antico
Non l'ho fatto cioè non lavoro credo tuttavia terra haircut chiaramente che l'Europa specialmente per il Nord Italia e sempre più l'orizzonte vicino per molti aspetti il nostro Paese ieri si al volto un direttivo del partito aveva all'ordine del giorno proprio questo tema mi limito perciò questa considerazione
In particolare il Settentrione deve irrobustirsi ed estende su un movimento attivo di opinione pubblica a favore dell'Europa politica federata e contro il montante te euroscetticismo
A partire da interi che sono in discussione che saranno oggetti gestione e i prossimi vertici sull'Europa la destra italiana in difficoltà e lo può essere connessa ancora di più
Occorre però fare di più come sinistra a cominciare dall'Internazionale socialista che deve stare al di là delle riunioni pure importanti dei capi di governo dei segretari di partito dei parlamentari europei e farsi promotrice di un movimento tra nazionale che parli soprattutto alle nuove generazioni
Io ho finito già ho parlato troppo lungo e quindi non mi resta che ringraziarvi per la l'attenzione e augurare a tutti buon lavoro
Graziani Emma prima di dare la parola come richiamo annuncia
Papà riferire sui primi scritti a parlare in modo che tengano conto l'ordine di tempi Maino Marchi in Maran Corsini turco sono i primi interventi Pietro Marcenaro
Segretario regionale del Piemonte
Sì
Questo mio intervento sarà sì breve meno organico
Di quello di ginocchio dette appena ascoltato il si limita semplicemente
Illustrare questo breve documento che è un primo risultato uno discussione tre segretari regionali del Nord con i compagni della direzione nazionale sommo una prima traccia di lavoro che non ha più pretese di così ma che si offre a questa discussione per verificare insieme alcune scelte la prima primo punto è questo
C'è una situazione nella quale l'Europa il paese si sono rimesse in modo si sono rimesse in moto con una forte ripresa della crescita economica che per le basi sulle quali fondate a prospettive ragionevoli di durata e di forza
Con una crescita dell'occupazione che rappresenta almeno da un punto di vista statistico un fatto rilevante che rifà della questione del pieno impiego un obiettivo realistico credibile sembrava una parola cancellata dal vocabolario
E infine la riapertura pure in una discussione che vede in Europa attesi e posizioni diverse anche nel nostro Paese della prospettiva della costruzione politica dell'Europa come questione che si riapre insomma si riapre una nuova fase nella quale ci sono risorse condizioni oggettive possibilità politiche per aprire una nuova fase di riformismo
Perché la crescita diventi occasione di una nuova fase di sviluppo di progresso perché si possa ricostruire una fiducia dei cittadini nella possibilità di ottenere risposte più avanzate le domande che me domani una sinistra un centro sinistra che possono candidarsi a governare questa nuova fase
Una fase che hanno contribuito in modo determinante a costruire rendere possibile
Ecco il punto il cuore di questa riunione mi pare di questa iniziativa che stiamo prendendo è che la sinistra il centrosinistra non riusciranno a candidarsi a governare questa nuova fase se no affrontano in modo nuovo questo problema che riassumiamo così semplicisticamente in questa parola nordico
Qui c'è un punto che riguarda le prospettive generali e la sinistra il centrosinistra il Paese e questo richiede che noi non ci limitiamo semplicemente rivendicare con orgoglio quello che abbiamo fatto ma che affrontiamo con serietà una domanda cambiamento profondo della nostra politica che è venuta che viene le cittadine gli elettori e che costituisce un elemento sul quale noi siamo chiamati a riflettere a meno che non vogliamo attribuire all'incomprensione dei cittadini le nostre difficoltà e quindi diciamo di una sinistra un centrosinistra che qua per tutti in queste regioni di fronte ai problemi che qua si pongono sono chiamati a questa verifica di carattere generale
C'è un secondo punto che diciamo proponiamo alle discussione questo documento è questo c'è una contraddizione fra questo nostro tentativo
Tra l'intenzione di riaprire una discussione politica un confronto una ricerca nel nord e un confronto politico che in generale nel Paese
Lungi da presentarsi come competizione fra coalizioni limpidamente alternative dal punto di vista programmatico
Presente a ogni giorno di più i cittadini e la politica
Come una sfida ossessiva per il comando per il potere
Come una sfida che sfibra il Paese
Che disperde energie in uno scontro totalizzante al cui confronto i tempi della guerra fredda sembrano tempi sembravano possono essere ricordati come tempi di un dialogo proficuo
Questo è un punto di discussione a Perton credo che vada verificata insomma se è giusto quello che quattro sosteniamo in questo documento che bisogna sottrarsi a questa logica che noi non possiamo affrontare realisticamente la questione del Nord se l'unica possibilità che abbiamo è di chiedere alle persone da che parte stai
E non se siamo più in grado di rivolgere la domanda che cosa pensi se non siamo cioè in grado di rivolgere una domanda che chieda non semplicemente alle forze diverse che sono in campo
La possibilità appunto di partecipazione a un confronto diverso si può fare questo solo
A me pare
Diciamo se c'è una scelta di una sfida politica alta che ricostruisca dentro la nettezza di un bipolarismo dei programmi e dell'alternativa il senso dell'interesse generale
E questo lo possiamo fare se noi riconosciamo mi pare nel momento in cui al nord vogliamo riaprire una discussione una ricerca le nostre difficoltà
Che sono in primo luogo difficoltà di conoscenza difficoltà di relazioni difficoltà di interpretare domande sociali che qua si presentano in modo diverso a volte contrastante
E quindi se riusciamo a riconoscere questa difficoltà a cercare non solo di parlare ma anche di ascoltare e lo ha detto un compagno in discussione per un fatto a presentarsi come una forza in grado
Di condividere i problemi di condividere
C'è stato
Diciamo così uno dei punti che a me pare hanno caratterizzato nostra esperienza erano negativamente condizionato e questo essere percepiti esclusivamente come un riformismo dall'alto incapace di entrare in comunicazione di stabilire quel rapporto che solo consente alle persone di capire le difficoltà della politica di costruire la soluzione che solo consente di interpretare la politica
è una politica così complessa anche come la costruzione come per tutte le cose serie attraverso la sperimentazione errori correzione
Misurarsi capacità di misurarsi concretamente le difficoltà fuori da un senso di condivisione questo diventa impossibile
E su questa base con questo spirito che abbiamo indicato alcuni dei grandi temi che ci paiono essenziali oggi per caratterizzare un'ispirazione politica una proposta che guardi al Paese e naturalmente guardia la prospettiva delle prossime elezioni politiche ma che sappia che noi possiamo affrontare con convinzione speranza e fiducia le prossime elezioni se siamo capaci di guardare con fiducia di nuovo ai problemi del Paese diciamo e i suoi problemi generali
Tre questioni che rapidamente illustro primo l'Europa ne accennava prima Ariemma oggi
Diciamo
In qualche modo il governo
Che noi abbiamo
Diretto al quale noi abbiamo partecipato i governi del centro sinistra hanno garantito ieri hanno consentito ieri la possibilità della moneta unica
Il punto è se noi oggi riusciamo a fare della sinistra del centro sinistra la forza e propone oggi domani
Di essere all'Italia di essere protagonista della costruzione politica dell'Europa è una questione che è aperta
Com'è noto siamo almeno da quel maggio del mille novecentonovantotto quando con la costruzione e la realizzazione dell'Obiettivo dalla moneta unica si aprì un vuoto di prospettiva
Oggi questa questione riaperta in primo luogo dalle dichiarazioni importanti
Del presidente della Repubblica che a Lipsia pochi giorni fa ha rivolto un appello che io credo debba essere raccolto con grande forza per la Costituzione europea
Meli dea che dentro la costruzione politica del dell'Europa c'è diciamo così il quadro nel quale noi siamo in grado di dare una risposta positiva ai problemi che oggi abbiamo di fronte non c'è praticamente nessuna delle grandi questioni che oggi abbiamo di fronte da quelle della sicurezza quella dell'occupazione che Nori inviino a questo quadro e in questo quadro e io penso noi possiamo lanciare una sfida positiva anche ai nostri avversari politici del centrodestra
Perché questo il quadro nel quale diciamo così quell'elemento
Contraddittorio che caratterizza le due teste italiani può trovare un punto di verifica molto importante
Perché qui la contraddizione farà una destra che interpreta come modernizzazione i processi e un'altra che rappresenta le tendenze alla chiusura alle paura dell'Europa può trovare un elemento molto importante
è un terreno che può orientare profondamente credo lo sviluppo
Della situazione politica italiana la seconda questione anche questa ricordava dilemma della ricordo solo sinteticamente la questione del federalismo si ricordava che esattamente un anno fa nel luglio del novantanove qua a Milano un'Assemblea del Nord e delegati del DS assumeva delle decisioni molto importanti
Noi dobbiamo affrontare con serietà una questione perché quelle decisioni perché quella posizione ha ragione Ariemma che da molto tempo è stata formalmente lavorate scritta ma perché è rimasta una posizione inerte perché nulla è stato compiuto dal nostro partito in primo luogo e dal centro sinistra che abbia mosso effettivamente nella direzione che avevamo discusso
Questo perché diciamo così solo dopo il voto del sedici aprile solo dopo l'elezione diretta del Presidente Regione oggi essa viene riconsiderata e riproposta
Io penso che queste siano domande necessarie se si vuole evitare che questo fenomeno si riproponga e penso che questa riunione che questa iniziativa che prendiamo abbia un senso se segna su questi punti un cambiamento politico concreti
E cioè se si discute e si decide sì si dice che se esistono nel nostro partito proposte politiche diverse
Un vero e proprio dissenso su questo punto
Ebbene che emerga che si è discusso in modo esplicito ma che si arrivi poi a conclusioni ed azioni coerenti nella società e nelle assemblee elettive e questo vale soprattutto perché su questo punto nei prossimi mesi come tutti sapete se gioco una sfida molto importante è la sfida che si giocherà in Parlamento a partire dal diciannove settembre
Sulla questione della riforma del titolo quinto della Costituzione quindi sulla determinazione delle condizioni di quadro giuridico fondamentale per il federalismo si giocherà in tutte le regioni sulla questione
Vedi statuti qua noi dobbiamo prendere io penso diciamo così tutti insieme le regioni del nord e il gruppo dirigente del partito un impegno
Che stabilisca semplicemente che per quanto ci riguarda
Quell'appuntamento già partivo del diciannove settembre per questa discussione un appuntamento parlamentare impegnativo al quale noi ci disponiamo
Con la volontà di una proposta unitaria all'insieme delle forze politiche a partire da quel popolo ma con la determinazione di una battaglia politica e parlamentare per arrivare su questo punto a un risultato cioè e questo punto è legato mi pare
Ne esistono le condizioni noi abbiamo un documento unitario che i presidenti delle regioni italiane hanno sottoscritto insieme il quindici giugno nel quale propongono che su questi punti che riguardano appunto la riforma del Titolo quinto la Costituzione
Si proceda attraverso un'iniziativa legislativo e ci sono le condizioni perché una stima istrione
Come quella che è stata sul sollevata ancora nelle scorse settimane
E che mi pare diciamo così stava scritto per quanto ci riguardava formalmente nel programma dell'Ulivo come quella delle Camera delle Regioni trovi in quella sede non probabilmente una sede di realizzazione ma diciamo una sede nella quale progredisca la discussione e il confronto politico
E in questo quadro si aprirà nelle prossime settimane già aperti e continuerà a partire da settembre un'iniziativa molto importante nelle regioni che riguarderà la redazione degli Statuti regionali
Anche su questo punto
Noi democratici di sinistra il centrosinistra io credo avanziamo una sfida positiva
Perché l'elaborazione delle nuove carte regionali vedono impegno comune di maggioranza e opposizione per definire insieme il quadro istituzionale il sistema di regole dentro quale possa svilupparsi lontano da ogni tentazione consociativa un'efficace democrazia dell'alternanza è in primo luogo responsabilità delle maggioranze che governano le diverse regioni fare in modo che la discussione sugli statuti sia effettivamente la discussione di tutti e anche per questa impostazione il centrosinistra è orientato in tutte le regioni nelle quali governa
A riconoscere agli uomini della minoranza
La presidenza delle commissioni speciali nello Statuto noi chiediamo un analogo segno di responsabilità un'analoga dichiarazione di intenzione
Di contribuire alla costruzione di un dialogo che su questo punto assuma veramente lo spirito il carattere di una iniziativa costituente
E lo facciamo nel quadro di una proposta che considera il patto federalista non solo compatto verso l'alto cioè come un fatto che riguarda il rapporto fra le Regioni e lo Stato
Ma come un patto che riguarda contemporaneamente rapporto della regione col basso intendendo cioè il federalismo come l'occasione di un patto della regione con la società regionale con gli enti locali con le istituzioni
Dando luogo quindi a un dibattito che si configuri non solo come un dibattito zio Nale che avviene nella se consiglio ma come l'occasione di un dibattito di società spia fronti le grandi questioni che oggi sono aperti di fronte a questa scelta
E noi pensiamo che questa sia l'alternativa concreta che possiamo offrire ha una linea e attraverso invece la promozione dei referendum consultivi nelle regioni e nelle sole Regioni governate dal Polo riduce il federalismo a puro strumento di propaganda in una logica di sostanziale irresponsabilità politica istituzionale
La terza e ultima cosa il terzo e ultimo punto che rapidamente volevo affrontare riguarda le questioni che si riassumono sotto il titolo competitività sviluppo occupazione
Noi su questo terreno
Superata appunto la fase più difficile impegnativa le delle politiche di risanamento
Possiamo dire che la nostra politica la politica centrosinistra
Si è non si è dimostrata nei mesi scorsi negli anni scorsi capace di superare un vero e proprio stallo programmatico che ha indebolito l'azione politica tende Polito l'azione di governo affrontare questo problema superare questo stallo programmatico
Con i problemi complicati discussione che questo comporta in particolare al nord un'esigenza essenziale se si vuole costruire un'azione riformista degna di questo nome e passibile di successo
Sui temi del fisco le infrastrutture della pubblica amministrazione
A partire dalla prossima legge finanziaria
Noi abbiamo visione di scelte che segnino con chiarezza un elemento di indirizzo un elemento di orientamento di scelte che mantenendo quell'elemento di responsabilità che ha caratterizzato la nostra azione costituiscono appunto una risposta un punto di orientamento rispetto diciamo così alle grandi questioni
Voglio affrontare due problemi concludendo su questo punto il primo è questo negli anni scorsi
Alla coalizione politica che noi abbiamo costruito con l'Ulivo
Diciamo si è affiancata di questa coalizione della nostra iniziativa politica un'alta capacità di governo ha fatto parte oltre che una coalizione politica diciamo così un fronte di coalizione sociale
Questo è stato quello che ci ha consentito di governare gli anni Novanta
è quella che si è espressa diciamo così nella formula della concertazione
Senza la quale sarebbe stato molto difficile pensare al successo delle politiche di risanamento pensare alle azioni di riforme importanti penso solo la questione della previdenza che noi abbiamo realizzato io penso che dobbiamo sapere e affrontare questo problema che oggi la concertazione il quadro che avevamo delineato è in crisi
è in crisi per tante ragioni perché il mondo col quale intanto ci confrontiamo e molto diverso allora i cambiamenti in questi anni sono stati molto rilevante è diverso il mondo dell'impresa è diverso il mondo del lavoro sono diversi i problemi
E si trovano ad affrontare ma il problema di ricostruzione di un elemento di coalizione sociale il problema di ricostruire quel terrene quegli elementi che consentano alla politica di offrire alla società e le sue forze fondamentali un terreno che non sia quello solo dello scontro a somma zero
Ma di una relazione positiva nella quale interessi forze diverse possono misurarsi un quadro positivo rimane uno dei punti importanti
In che forma e questo può avvenire è molto aperta questa questione io non lo so se oggi è possibile e utile ripensare a un patto generale nelle stesse forme in cui di pensammo allora ma che questo problema sia per faccia parte di questa discussione mi pare essenziale
E la seconda è questa Cesare De Piccoli all'ultima riga che abbiamo fatto davanti ricordava un'inchiesta di Ivo Diamanti nel quale nel Nord Est
La disoccupazione veniva indicata al secondo posto nelle preoccupazioni dei cittadini rispetto ai problemi e diceva come possibile in una regione nella quale siamo al pieno impiego nella quale la disoccupazione statistiche al quattro per cento nella quale diciamo i processi demografici costituiscono richiede un rischio di blocco dello sviluppo e c'è invece una domanda di immigrazione che viene dal sistema delle imprese
Ecco qui c'è un punto molto importante
Diciamo stiamo forse nel nord in particolare passando a una fase nella quale l'aspetto qualitativo dei problemi del lavoro dell'occupazione vera stabilità dell'impiego ritorna in primo piano forse i dati statistici sull'occupazione
Non raccontano diciamo così l'esperienza umana che c'è oggi e le sue difficoltà che ci sono oggi dentro le questioni del lavoro
E costruire dentro questo orizzonte
Diciamo così una ricerca di nuovi bisogni di libertà e di nuovi bisogni di sicurezza
A me pare una delle questioni centrali sulla quale possibile misurarsi per sfidare in una prospettiva positiva per ricomprendere in una dimensione di Progetto di proposta politica generale
Le forze diverso con le quali ci si confronta in una regione come quella del Nord
Ho finito non dirò nulla sul partito ne parleranno altri io penso che le preoccupazioni che alcune compagnie hanno manifestato che sono naturalmente fondate sensate
Possono trovare in questa discussione una risposta positiva
Credo che non ci sia e non ci possa essere nel lavoro che apriamo nessuna prevalenza di una dimensione organizzativa c'è un aspetto di ricerca politica di però come care compagne cari compagni tutti sapete la ricerca politica vuol dire avere gli strumenti la possibilità la capacità di relazioni vuol dire proporsi diciamo così una capacità di iniziativa di comunicazione di azione che oggi noi da soli non siamo in grado di esprimere dice sempre Pierangelo Ferrari diceva nei mesi scorsi noi nelle nostre regioni ci misuriamo qui noi quadri intermedi come Pierangelo come me e come tanti altri
Come i gruppi dirigenti nazionali del centrodestra
Con il Polo
Diciamo così nelle sue personalità più rappresentative
Per questo noi abbiamo bisogno anche di un'operazione che per quanto riguarda i gruppi dirigenti la costruzione dei partiti regionali e di un gruppo dirigente sia in grado non solo da qui ma anche di qui di contribuire a segnare le caratteristiche di un impegno
Voto che io penso
Diciamo naturalmente affidato alla nostra intelligenza la nostra capacità di lavoro e anche la nostra fiducia in noi stessi al fatto che in questo appunto cioè dopo una periodi una fase che è stata ricca di risultati successi ma anche diciamo così carica di preoccupazione difficoltà diciamo di cercare insieme una strada di costruzione politica
Allora io mi scuso con voi per le condizioni un po'disagevoli
Per per le ritualità perché tra le abituali tanti dichiarò sta il fatto che la Presidente che organizza essa assi assegna molto tempo a disposizione molto meno per il dibattito ma insomma
E poi mi scuso con il compagno Mauro Zani a cui vorrei dire che le difficoltà che ben incontrata trovarvi posto in sala sono fatto puramente casuale da un un forno nessun significato politico
Fatto
Ringrazio molto i compagni dell'Emilia Romagna per la folta delegazione in sala a questo proposito dò subito la parola al segretario Reggio Emilia ecco la prova il compagno Maino Marchi a lui e a chi seguirà vorrei dire che abbiamo disposizione un'ora e mezzo non di più per gli interventi che ora sommano a oltre venti quindi io prego prego
Marchi consigli agli operai sei sette minuti poi Sollecito la chiusura ripianamento
La parola compaia marchi siamo di nuovo le a un quadro politico che certamente determina l'opportunità ma anche la necessità che il partito democratico di sinistra a tutti i livelli si propongono di affrontare in termini nuovi le questioni politiche fondamentali che riguardano le regioni del Nord opportunità necessità che derivano dalla centralità per il Paese di tali questioni dal ruolo che ha il Nord
Solo per lo sviluppo del Paese dalle gravi difficoltà
Che si sono manifestate in molte regioni del Nord alle recenti elezioni regionali sia per tutto il centro sinistra che per i Democratici di sinistra
Non è d'altra parte questo un problema nuovo e problema aperto dall'inizio degli anni Novanta Dessì evidenziato nettamente nel novantaquattro e che è tornato ad emergere quest'anno non a caso novantaquattro due mila gli anni in cui la lega si allea con il Polo
L'urgenza anche in vista delle elezioni politiche del due mila uno e a mio avviso fuori discussione
Semmai possiamo rimproverarci dei ritardi e quindi pienamente condivisibile la proposta avanzata da Veltroni alla direzione del cinque giugno di creare nel Nord
Un centro di direzione politica del partito condivisibile proprio perché la sfida del Nord
Va colta da tutto il partito nelle sue diverse articolazioni il problema è come cogliere questa sfida è come creare un centro di direzione politica
In Emilia Romagna pensiamo che dobbiamo farlo valutando congiuntamente due aspetti
E sapendo che entrambi sono decisivi e le soluzioni devono dare risposta ad entrambi
Il primo è che non siamo di fronte a una realtà sociale economica e politica omogenea
Ma invece c'è un'articolazione non solo regionale ma anche subregionale con forti identità locali e con rilevanti differenze tra le diverse aree
Del tutto evidenti sono queste differenze sul piano politico
In molte regioni Biesse centro sinistra devono condurre un'opposizione di legislatura il governo del centrodestra
In Emilia Romagna i DS sono la forza nettamente prevalente di un'alleanza di centro sinistra al governo e dove il problema per i DS promuovere e sostenere una nuova stagione di governo in altre regioni di esse sono in governi di centro sinistra con una forza elettorale nella coalizione diverso dall'Emilia Romagna
Sul piano economico sociale nord est Area Metropolitana Milanese l'aria Medio Padana dell'Emilia per fare solo alcuni esempi presentano tra loro identità e assetti diversi e problematiche peculiari per ogni area siamo di fronte ad una complessità che va letta soprattutto in riferimento la più grande questione che caratterizza questa fase la globalizzazione
I contesti ambientali locali subregionali non intesi solo dentro quindi confini di ogni singola regione sono elementi determinanti della competizione a sistemi tipica della globalizzazione
Questi elementi il centro sinistra deve valorizzarli perché sono essenziali per affrontare la globalizzazione non nell'ottica del centrodestra ognuno per sé è chi non ce la fa si arrangi
Ma per fare della coesione sociale da una parte e l'altra faccia della competizione e per un altro verso un elemento determinante per la capacità stessa di competere
Cioè in sostanza per governare la globalizzazione con un punto di vista di sinistra quello che ne vuole cogliere le nuove opportunità per tutti e per ognuno quello che assume la libertà sostanziale come grande obiettivo per il prossimo futuro
La coesione sociale costruibile si può consolidare soprattutto a livello di sistemi locali identità coesione sociale complessità di sistema radicamento locale sono fattori complessi decisivi sul terreno della globalizzazione
Emerge con evidenza che la complessità del Nord non può essere semplificata non è pensabile affrontarla in una sorta di reductio ad unum
Questo è vero per tutte le regioni del Nord ritengo per certi versi si è ancor più vero per l'Emilia Romagna una regione pienamente europea crede norma con una sua peculiarità politico regione di cerniera sul piano politico geografico di sistemi economiche ci economico sociali non può sfuggire alla sua piena appartenenza al Corridoio Adriatico al sistema appenninico e la porta ad avere relazioni forte anche con regioni del Centro e del Sud
La non omogeneità del Nord e quindi un primo step l'altro è che nello stesso tempo vi sono questioni nazionali che al Nord
Si presentano in termini ancor più essenziali determinanti sul piano della competizione politica della sfida tra centrosinistra e centrodestra
Sono sostanzialmente le questioni che Veltroni ha posto all'ultima direzione con i terreni sui quali recuperare in termini di maggior consenso politico
Per una più evidente visibilità di contenuti riformisti nella nostra azione politica e di governo
In primo luogo la questione istituzionale la questione del federalismo lo dico avendo contemporaneamente la convinzione e non è possibile mettere al centro del confronto politico per troppo tempo
Senza che si vedano risultati di rilievo le questioni il sistema politico alla lunga i cittadini si stancano e pensano che quei problemi li debba risolvere la politica c'è però una differenza sostanziale tra sistema elettorale forma di governo da una parte e forma di Stato dall'altra
Le prime sono maggiormente vissute come questioni sostanzialmente dei partiti o quanto meno del sistema politico
La forma di Stato determina dove si colloca il potere chi decide più è vicino a casa e più il cittadino sente di contare
Per questo fa prese anche in termini qualche volta demagogici la Revolución del centrodestra rimodulate inversione Berlusconi Tremonti Formigoni Bossi
Il problema però non è se il centrodestra demagogico il problema è se il centro sinistra tutto insieme in ogni sua componente se i DS a tutti i livelli intendono fare sul serio in parole chiare se rinviamo questo passaggio
Come una sorta di concessione ad altri è una parte Dinoi
Gli amministratori locali e regionali dentro una concezione sostanzialmente centralistica te in vari momenti a tornata fuori nella storia della sinistra in questi ultimi dieci anni
O se lo consideriamo come una nostra battaglia decisiva per spostare poteri ieri per far crescere capacità di auto auto-governo e responsabilità nella società
Per rendere più efficiente e moderna la pubblica amministrazione per riformare uno Stato che solo dal centro con la leva del governo nazionale non è riformabile
Se non in tempi biblici e con continui ritorni al punto di partenza
L'appuntamento di settembre alla Camera e decisivo sotto tanti aspetti per dimostrare che in questa legislatura elementi di riforma dello Stato si sono portati a casa
Che il centro sinistra fa del federalismo una battaglia su cui si spende pienamente per dimostrare al Paese che se non si dovesse accogliere il risultato la responsabilità e solo del centro destra
E predica in un modo e fa in un altro anche per le contraddizioni interne
Risultato politico che non è conseguibile solo con la battaglia parlamentare
I sogni a che l'Ulivo insieme per l'Italia organizza una vera campagna di iniziative da ora fino a settembre
Isole rendere evidente che in settembre non si discute di uno stralcio inteso come un pezzo marginale del federalismo ma di uno stralcio che ha dentro di sé gli elementi di fondo del federalismo
è necessario che tutto il centro sinistra si è affrontato su questo obiettivo non solo e non tanto perché si è evidente la responsabilità del centrodestra per un ennesimo fallimento
I cittadini guardano comunque la maggioranza e quindi la compattezza deve portare all'approvazione sapendo che se ciò avviene senza i due terzi
C'è la possibilità del referendum confermativo che possiamo giocare contro il referendum consultivo proposto dal Polo lega non limitandoci a dire di no a quella proposta
Se il federalismo e teme essenziale per l'Italia il Nord anche le quattro questioni occupazione lotta alla burocrazia fisco sicurezza su cui Veltroni ha proposto di sviluppare un'azione più riformista a livello nazionale hanno nel Nord elementi che toccano particolarmente la sensibilità dei cittadini
Occupazione che non vuol dire solo aumento della stessa Norzi gioca soprattutto la partita della qualità del lavoro
Di come tenere insieme flessibilità diritti libertà e sicurezza opportunità per ognuno e più equità sociale diciamo
Il tema del lavoro incrocia qui in un nesso sempre più stretto la formazione l'evoluzione del lavoro delle professioni per l'impresa e l'immigrazione la casa i servizi e affrontabile solo con la riforma del welfare
La riforma no la sua distruzione anche solo la sua riduzione in termini di risorse utilizzate rispetto al PIL una riforma che faccia perno sia su aspetti nazionali piano però peculiarità locali come la ristrutturazione la trasformazione del mercato del lavoro sia sulla trasformazione del welfare locali per dare risposte vere nuove ai bisogni emergenti che ad esempio nella nostra regione ritroviamo soprattutto per quanto concerne la formazione l'accoglienza agli immigrati gli anziani
Decisivo affrontare questi temi al di là delle singole collocazioni politiche al governo l'opposizione nelle diverse regioni con un'ottica da sinistra di governo su un tema molto rilevante come quello della sicurezza sul lavoro ad esempio non possiamo limitarci alla denuncia dobbiamo promuovere la cultura della prevenzione incentivare creare condizioni di vantaggio
Per l'impresa che assumono la sicurezza come obiettivo vero e che ottengono migliori risultati Archinti si arriva verso la fine la lotta alla burocrazia ha connotati di grande evidenza soprattutto al Nord
Dove ancora di più essenziale per una pubblica amministrazione efficiente
è essenziale per l'impresa non è per la vita dei cittadini burocrazia che è questione di atti procedure organizzazione da di vedere nelle singole amministrazioni e tra loro in un sistema a rete è anche questione che si connette con il federalismo
Questa volta anche a Costituzione invariata
Io penso ad esempio e in tutte le regioni del Nord l'esistenza stessa dell'Anas
Anche ridimensionata sì un freno all'efficienza sul terreno dall'infrastrutture e terreno decisivo per lo sviluppo e che in molti casi ha bisogno di un forte coordinamento tra le regioni tralascio le questioni della politica fiscale e delle questioni della sicurezza mi limito a dire comunque che sull'insieme di questi tempi questi aspetti tra qui e settembre su DPEF e Finanziaria federalismo si gioca molto della nostra parte
Possiamo dare un segnale forte sul tema posto da Veltroni relativamente alla libertà come opportunità e diritto di scegliere realizzare i propri percorsi di vita
Lo dico convinto che ciò richieda un forte riformismo e qui si possa fare conseguire un maggior consenso lo dico anche sulla base dell'esperienza di una Regione l'Emilia Romagna
In cui la sinistra ottenuto più consensi perché ha praticato un riformismo molto connessa una concezione della coesione sociale
Che faceva perno sul protagonismo l'autonomia anche di ceti sociali in cui era assente un legame ideologico con la sinistra sulla libertà individuale sulla diversità
Questi quindi i due grandi aspetti del problema su cui riflettere rispetto a come cogliere la sfida del Nord né dissente ne abbiamo discusso in Emilia Romagna e lo voglio dire
E ci sembra che qui stia il problema che la questione politico-programmatica non politico organizzativo
Abbiamo bisogno di convinzione sul federalismo di mettere le questioni vitali al nord al centro del dibattito nazionale innovazione politica di cultura di governo di valorizzare e far perno sulla crescita delle esperienze locali
Abbiamo quindi bisogno di un coordinamento volontario politico-programmatico con un'articolazione regionale locale sul piano politico organizzativo
Per innovare politica e cultura di governo i Democratici di sinistra dell'Emilia Romagna ritengono utile un coordinamento volontario sul piano pro politico-programmatico
Tra tutte le regioni del Nord compresa l'Emilia Romagna
Siamo pronti a dare il nostro pieno contributo a far mostra pienamente alla sfida del nord un contributo su diverse questioni a partire ci proponiamo dall'innovazione dei sistemi di welfare locali
Non c'è bisogno non è utile non saremmo d'accordo grandezza sul soluzioni che prefigura assai una struttura politica organizzativa transregionali
Avrebbe problemi statutari di non poco conto rispetto al congresso di Torino non considererebbe il tema delle diversità tra le varie aree
Non coglierebbe il nesso tra globale e locale non servirebbe per valorizzare il ruolo e l'autonomia del partito dove è forza di governo non servirebbe a dare più forza alla nostra azione dove siamo posizione ma soprattutto più deboli nelle comunità locali queste ipotesi oggi non è stata la nostra attenzione porta la nostra attenzione anzi Seneca
Ne ha ugualmente opportuno che ci sia chiarezza nella posizione che esprimiamo come Democratici di sinistra dell'Emilia Romagna e pertanto
Non mi apparso superfluo ribadirlo
Grazie Marche
Grazie Amati
Brusio che ha accompagnato l'annuncio che c'erano venti richieste mi costringe a precisare che non tutti parleranno
Penso che con sette minuti l'uno si arriverà a dieci dodici interventi quindi non potremo andare oltre per faccio l'appello al contenimento degli interventi cominciamo col chiedono al segretario del Friuli-Venezia Giulia Alessandro Maran
Compagni come
Come sappiamo tutti come ci siamo detti molte volte come ci ha ricordato il compagno che mi ha preceduto non esiste una realtà omogenea è unitaria del Nord non c'è un solo Nord
Diversa queste diverse data territoriale la struttura sociale canoni di amministrazione gestione culturale politica delle comunità locali diverse la cultura imprenditoriale e diversi sono anche i conti i comportamenti che sono causati dai tempi di arrivo la ricchezza collettiva che come sappiamo sono appunto DiVersi ma se ci sono diversi nord c'è comunque una sola una sola è unitaria questioni settentrionale
Una questione che oggi è resa grande resa esplosiva da una serie di problemi comuni da una serie di bisogni comuni
In primo luogo tutti quanti diversi nord vivono sotto lo stress e lo sta scuole Tivo
Di dover competere questo il nodo competere costantemente con altri sistemi economici che forse non ci sono davanti per la vitalità dell'impresa e ma che certamente ci sono più avanti
Per l'efficienza delle infrastrutture dei servizi operanti al di fuori dell'impresa tutte le realtà settentrionali sanno infatti di essere svantaggiate dal cattivo funzionamento dei servizi extra aziendali e specialmente di quelli che dovrebbero essere garantiti dal settore pubblico molte volte ci siamo detti basta fare l'esperienza da Trieste a Torino ci si impiega oggi ancora sette ore
è la espansione verso Est prevista nel piano trasporti si ferma a Venezia
Il resto si farà
Per questo il Nord finisce per compattarsi nel risentimento nella rabbia qualche giorno fa c'è capitato riflettere a Dolo assieme compagni del Veneto che aveva organizzato un seminario cerchiamo anche di sentirci di confrontarci tra noi sul fatto che su una maglietta che un tizio indossava in a piazza San Marco a Venezia portava stampata poi una frase punto c o se questa frase stampata che a suo modo illuminante c'era scritto lavoro bene famiglia bene palle piene
Questo dall'idea di una rabbia che si scarica in buona parte in aggressività sta anti statuale e che sta diventando una base comune di una unitaria questione settentrionale
Badate il disagio e la protesta per i ritardi la Puglia amministrazione stanno infatti diventando senso comune con il rischio che sinistra e centrosinistra vengano individuati come un ostacolo alla crescita e alla modernizzazione del Paese una seconda base comune di tensione riguarda il problema dell'alleanza tutti sappiamo che bisogna fare mica le forze fare coalizione con altre parole
Si può dire fare sistema perché oggi la competizione moderna non si vince da soli e tutti siamo al nord dove fare alleanza imprese con impresa imprese ed enti locali centri di ricerca e perché appunto le singole imprese possono anche adattarsi come si usa dire oggi vuole Kolar mente alle convulsioni del mercato
Ma a lungo andare il competere impone che i vari soggetti lo sviluppo si coalizza fino proprio per risolvere i problemi sempre più complessi dello sviluppo impone ma tutti al Nord sanno e anche chi vive con un reddito come si è detto qualche giorno fa che gli consente appena di pagare l'affitto e la mia e l'asilo nido per il proprio bambino anche questo un pezzo della competizione
Tutti al Nord si trovano dicevo di fronte ad una grande diffusa indifferenza specie recenti finanziarie del e delle strutture pubbliche
E si trovano ricacciati nelle logiche della loro specifiche singola azienda o in quelle familiari se si tratta poi di aver a che fare con un anziano non autosufficiente con stress Faure da gestire in solitudine è di nuovo con rabbia
E non come elementi di una sfida collettiva di sistema
Giovedì a prova di africani anche perché lì c'è un bambino ci vuole un villaggio e dunque un sistema di relazioni di valori una rete di valori di relazioni
E da qui da questa attenzione da sovraccarico quei palle piene di prima e Lancet una ricerca di protezione per sé stessi e contro gli altri che finisce per essere il denominatore comune di un'alleanza sociale che oggi minare minaccia di diventare un blocco sociale
Inoltre noi abbiamo appreso dall'esperienza che la competizione si fa appunto della coesione sociale lo sviluppo italiano in tutti i diversi nord è avvenuto infatti in una grande coesione sociale dei vari distretti industriali da Valenza Po mandava il Friuli
Che sono esplosi proprio perché riflettevano un comune sentire delle comunità locali
Ma quando come oggi avviene dalle nostre parti bisogna andare oltre il campanile oltre il localismo minuto ho l'orgoglio municipalista
Perché un territorio non ha più la capacità di gustarsi di quelle risorse che sono scarse sono rare e che riguardano ricerca università servizi terziario avanzato
Se non è un territorio che agisce entro una certa scala
E tocca ragionare in termini di grandi sistemi territoriali appunto al Nord-Est Nord-Ovest come si fa a maturare questa tensione come si può far maturare questa coesione che non è pronta lì per essere usata
Ma che ci serve per fare in modo che una realtà così magmatica posso appunto fare Farini
Per ora in mancanza di meglio badate la coesione necessaria tende a basarsi sull'orgoglio d'identità presunte celti si è molto parlato
E su sentimenti di omogeneità etnica di diffidenza di isolazionismo è di nuovo su una linea di contestazione dura verso i poteri statali perché come sempre ogni coesione comincia con nemico da qui ha origine anche la proposta di Haider
La grande realtà regionale che trova in questo un proprio cemento
Insomma i diversi no si stanno coagulando in un'unica questione settentrionali in ragione di comuni esigenze di bisogni comuni sono comuni alle diverse società di questa parte del Paese
Che allo stesso tempo ci dicono essere esigenze di competizione e anche di coesione sociale
Esigenze che oggi non sono coperte e continuano a non essere coperte dalla tale dall'attuale assetto dei poteri reali istituzionale e che di conseguenza continuano a soffiare sul fuoco
Chi rimane acceso di una dialettica politica che resta caldissima oggi anche per l'iniziativa la destra che mescola molte cose sbagliate ma da l'impressione di fare sul serio
E questa è un'iniziativa che non possiamo soltanto subire noi dobbiamo reagire anche rilanciando all'interno dei consigli regionali iniziativa respingere con le leggi voterà con iniziative anche referendarie sia il caso la battaglia per la trasformazione federalista
Perché altrimenti finiremo per essere schiacciati nel campo di quelli che non vogliono cambiare nulla sul campo che è molto nutrito perché c'è sempre qualcuno che e davanti a chi vuole concretamente perseguire le scelte l'attivazione dello Stato evoca la divisione del Paese la minaccia per il Mezzogiorno eccetera eccetera
Ma anche perché noi rischieremmo di sottovalutare il passaggio che centrale noi oggi abbiamo a che fare con una destra una riorganizzazione la testa su scala europea
Una destra che oggi si è occupata nel Partito popolare europeo seguito dell'ingresso dei conservatori inglesi dei gollisti di Forza Italia
E che punta su un rallentamento del processo di integrazione anche allo scopo di assorbire nazionalmente le insicurezze le pulsioni che sono originate dalla trasformazioni in atto delle società industriali venendo a patti come si è visto in Austria come si vede oggi nel nostro Paese
Anche con la testa più radicale quella più populista quella xenofoba
E si tratta di una nuova figura che sta mescolando liberi
Come sapete la sinistra
Ha invece scommesso sulla possibilità di fare dell'Italia un Paese più europeo è spostato in avanti la sua collocazione la competizione internazionale attraverso la crescita di istituzioni e di politiche sovranazionale
E non da qui dobbiamo ripartire
Perché se la destra punta sulla rinazionalizzazione delle politiche può essere battuto da un processo di accelerazione e di e da un salto di qualità l'integrazione europea
L'Europa però dobbiamo saperlo non è più una speranza coinvolgente
è l'insoddisfazione nasce proprio dal passaggio ancora irrisolto tra il successo che c'è stato nel risanamento e la capacità oggi di aggredire ostacoli più profondi che frenano lo sviluppo del Paese
Ed ecco perché noi dobbiamo e possiamo accelerare il processo di liberalizzazione dovunque ci sia chiusura propongo rendita di posizione giustificata in primo luogo nel settore che è decisivo dei servizi fanno parlare poi ma chiudo
Del tema cruciale delle delle la riforma delle professioni liberali chiudo
Al progetto di chi vuole più autonomia più libertà per meglio chiudersi al mondo la sinistra delle contrapporre un progetto di autonomia che punta invece ad espandere libertà
Ma per far questo servono soggetti politici capaci di offrire identità e rappresentanza in ambito locale ma anche il rapporto stretto con l'Europa ed il globale
Perché se noi vogliamo evitare il miglior feudale di federazione di vasi chiusi
Anche per noi venuto il momento di indicare con quale vestito istituzionale con quale configurazione del potere politico e con quale organizzazione di partito approntare la gestione della questione settentrionale delle tensioni che sono operanti in quest'ambito e la risposta più coerente è proprio quella di premiare il policentrismo l'autonomia che sono cresciuti in questi anni in tutto il Nord
Per far questo serve un soggetto politico che sia finalmente capace di assumere fino in fondo le esigenze insoddisfatte
In questa parte del Paese in questa parte del Paese che sono esigenze di competizione e allo stesso tempo di coesione sociale in questo senso io credo che l'investimento hanno il decentramento e il coordinamento hanno del partito le regole per gli statuti
La riforma due regioni la riforma costituzionale per i DS sono un divertimento decisivo è vita
Grazie a Maran
Allora la parola
Paolo Corsini sindaco di Brescia dopo Corsini Livia Turco Luciano Pizzetti Massimo Cacciari Barbara Pollastrini Piero Fassino altri poi facciamo il punto Corsini
Anzitutto mi pare di poter esprimere
Un riconoscimento e Igino Ariemma
Per la violazione che ci ha proposto e che ho trovato non solo stimolante sotto il profilo e all'analisi della riflessione
Ma anche molto onesta intellettualmente e politicamente
Laddove ha segnalato impacci ritardi ambiguità
Arretratezze
Della elaborazione del nostro partito e della coalizione di centrosinistra
E così pure io prenderò la parola come sindaco
E quindi rifletterò soprattutto sui temi che oggi più da vicino coinvolgono la responsabilità delle amministrazioni i delle municipalità
E così pure troppo appassionante questo progetto di dare vita
O di promuovere un radicamento territoriale nel tempo dell'affermazione dei localismi e del localismo
Un radicamento territoriale più forte al nostro partito alla nostra coalizione
I democratici di sinistra nel nord recita
Credo esattamente il manifesto che è alle nostre spalle
Maran un attimo faccia illustrato credo in modo estremamente convincente che esistono più nord
E che il Nord e plurimo che il Nord non è omogeneo che il Nord non è riconducibile ad un'unica identità
Il Nord quella terza Italia che è stata descritta dagli studiosi dei sociologi
Inoltre e luogo di inedite forme di rappresentanza politica
Il nord è il luogo di molteplici identità sociali
Ma il nord io credo
Esige una riflessione e una puntualizzazione sul Nord esige una riflessione anche sulla Lombardia
Per su questa regione che oggi è governata da un viceré
Un governatore che più un da un leit in sostanza
Esige una riflessione su questo grande deposito di impresa e di fatti che
Come scriveva Cattaneo in modo estremamente lungimirante
Di una regione che forse meglio e più di altre
Esprime quell'esprit de suo si è che di cui parlava Chabod o in uno scritto significativo e memorabile
Questa è la Lombardia
E credo che questa sia
Il luogo oggi prediche girato anche in ragione del successo elettorale del Polo
Che qui realizza un primato di egemonia politica
Forse inedito rispetto ad altre regioni del Nord credo costituisca un laboratorio privilegiato di riflessione anche perché qui la sfida è estremamente alta e significativa
Senza nulla togliere alle problematiche complesse che investono le altre regioni del Nord
Ma che in Lombardia il centrosinistra presentando un candidato dell'autorevolezza e del prestigio
Della credibilità etico politica di Mino Martinazzoli
Per guadagni grosso modo
Il risultato elettorale che in tempi lontani difficili forse guadagnava da solo credo costituisca un'occasione tutta fatto particolare di riflessione e di considerazione
Dicevo io parlerò da sindaco c'è un punto sul quale e dal quale mi pare opportuno prendere le mosse è in modo particolare il presidente Formigoni
Che lancia una sfida
Sul terreno del confronto fra lo Stato e le Regioni
La dimensione fondamentale sulla quale Formigoni focalizza la sua battaglia la sua battaglia per molti versi io dico eversiva dall'ordinamento costituzionale
è il tema delle regioni e io credo che proprio su questo dato è partito da questo dato noi dobbiamo rilanciare la sfida per definire invece e per impegnarci su un orizzonte diverso e più allargato
In realtà la tradizione regionale nel nostro Paese è una tradizione debole
è una tradizione debole sotto il profilo della statualità
Dei secoli della storia degli antichi Stati italiani ed è una tradizione debole in ragione del ritardo con cui le regioni sono state costituite nella vicenda politica istituzionale repubblicana
Io credo invece che senza per questo indulgere a nuove forme di localismo
Come è noto la lega è il rivestimento ideologico culturale e politico dei localismi e del localismo è l'espressione più compiuta della territorializzazione della politica e dei valori
Senza indulgere a questo tuttavia mi pare
Che il tema di fondo per una vita rinnovata Organa Tura dell'ordinamento istituzionale
Mi fa piacere che invece a Tonino Soda si adatta si è stata data una posizione centrale in questa sala
Possa essere costituito da un riferimento che investe lo Stato le regioni e i comuni le municipalità perché se la tradizione regionale e debole la tradizione municipale della nostra storia è forte
Solo i Comuni il principio ideale delle storie italiane
E senza arrivare all'enfasi ritocchi di che scrive che Dio alzato al suo cospetto appunto il comuni mi pare che la sfida più incalzante più rilevante senta per questo escludere uno sbancamento le nostre prospettive la necessità di proporre diciamo così di soluzioni di meccanismi integrati via Rete
Stia nella valorizzazione appunto dai Comuni
Anche perché il municipio è il riferimento etico politico più rilevante il palazzo dalla Loggia cioè il palazzo municipale di Brescia è lì e lì il cuore etico-politico della vita della comunità
Di una dimensione
Che io credo fortemente comunitaria deve essere assegnata la nostra convivenza in un Nord nel quale le ideologia e pratiche
Dell'individualismo a nomi coi dell'egoismo appropriativo costituiscono la regola del comportamento la norma la bussola il comportamento
E quindi mi pare che questo possa costituire un primo rilevante punto di riferimento
Il che non significa escludere le regioni non significa espungere dall'orizzonte alle regioni
Ma quando il Comune di Brescia adotta un piano regolatore nel settembre del mille novecentonovantotto e la Regione glielo restituisce nel gennaio del Duemila
Ha fatto presto Massimo da cui facevano ancora più tardi
E questo significa che si paralizza l'economia si impedisce lo sviluppo si paralizza la trasformazione degli assetti Urbani e territoriali si impedisce una progressiva crescita delle comunità locali
Io potrei portare altri esempi per dire del rischio di questo neo centralismo regionale di cui Formigoni è sicuramente il campione più emblematico
Paolo certo oggi
E Bossi è ridotto al ruolo dello stalliere di Berlusconi però la no neo nazionalizzazione regionale delle regioni che localismo leghista impone costituisce come dire un pericolo rilevantissimo
E questo è un punto ma è un punto che sporge su moltissimi temi dico presenti alla sanità
Mi son permesso per esempio di dire qualche giorno fa che in relazione alla decretazione legislativa che prevede la possibilità che gli istituti di ricerca sanitaria possano diventare essere corretti sulla struttura del della Fondazione
Che questo per esempio potrebbe valere per i grandi ospedali delle grandi città ospedali che hanno un grande insediamento territoriale che sono il frutto dalla lungimirante della generosità delle nostre comunità
E che cosa mi è stato risposto
Mi è stato risposto perché osservavo che ci sono dei Menem cerca diventano mentre in ragione del fatto che acquisiscono la testa di un partito un minuto prima di essere dichiarati Venezia ed elevati al rango di persone competenti mi è stato risposto che sono un comunista centralista
E questo vale per le politiche alla sicurezza per esempio
Non della sicurezza sociale che è un grande tema che la sinistra dovrebbe benissimo issare sui cartelli della propria identità fondative costitutiva ma dalla sicurezza per esempio rispetto ai problemi dell'ordine pubblico
Perché allora in questa corsa nascono le polizie regionali e poi taluni Farneti Cano di polizie provinciali e così via
Cioè se non c'è questo raccordo questa possibilità di tematizzare un rapporto compiuto Stato-Regioni municipalità credo che non si facciano passi in avanti
E allora questo vale per il federalismo fiscale
Vedo per esempio che è positivo che nel capitolo terzo comma quinto della proposta del Documento di programmazione economico-finanziaria
Il Governo si interroga sulla possibilità per esempio di compensare la scarsa elasticità dei bilanci comunali attraverso l'attribuzione di un punto sulle perse
Vedo positivamente che finalmente si comincia a ragionare sulla possibilità di diminuire i tassi
Della Cassa depositi e prestiti vedo che si comincia a ragionare sulla possibilità di trasferimenti erariali ai comuni in termini appunto più significativi
Ma per concludere un'ultima battuta perché vedo che Pierangelo molto e giustamente fiscale è l'unico caso in metrò partorita parole il sindaco Caprotti risolto molto grato
Si discute dell'arrivo né la la possibilità di rivedere l'articolo il Titolo quinto dalla Costituzione al di là del fatto che noi non dobbiamo dimenticare che in Bicamerale cito ancora Tonino Soda che qui scrive scrissero io allora ero in Commissione Affari costituzionali è un ponte vinte taglio di questi temi
Ne furono scritti degli articoli nei quali si prevedeva un trasferimento alle regioni
E basterebbe fare un'analisi molto spassionata onesta e corretta che in termini comparativi ci dice che i quei titoli attribuivano le regioni italiane più potere di quanto non abbia oggi la Catalogna o il Parlamento scozzese al di là di questo al di là di questo io non credo che avremo la possibilità che avranno i colleghi in Parlamento la possibilità di ripensare integralmente il titolo quinto però sui grandi temi del trasferimento delle funzioni amministrative direttamente agli enti locali
Sui grandi temi come dire che il ripensamento della sussidiarietà che ha senso non in quanto è la sfera dalla presentazione dell'interesse
Quanto piuttosto invece la sfera della cooperazione del legamento nella società personalistiche comunitaria
Ecco io credo che su questi temi una sinistra della ragione che fa prevalere le ragioni della sinistra possa tenere altri i propri vessilli e Possa non rinunciare ad una battaglia che vi confermerà la sua credibilità
La parola campagna Livia Turco
Pato intatto e il breve tempo mi concentro
Solo su un punto mi scuso però
Almeno molto terra terra
Però sento il bisogno di dire queste cose in una sede del mio partito
Premettendo che ho molto apprezzato le relazioni di aria MD eterna cenare e che considero molto importante presto investimento del partito sul Nord
Il tema di cui voglio parlare quella della sicurezza
Allora quando noi parliamo di sicurezza mi pare che
Ci riferiamo al bisogno di ordine pubblico
Ha problemi come quelli dell'immigrazione della prostituzione
Ha problemi come quelli del disagio sociale
Io credo che sia assolutamente giusto
Mettere una grande enfasi sul problema della legalità e dell'ordine pubblico
Credo che non si debba sempre più fare senza preoccupazioni di risultare subalterni a qualcuno perché ritengo che questa tema se è un tema che deve appartenere fino in fondo all'iniziativa politica della sinistra
E credo anche che alcuni risultati alcune iniziative penso a iniziative caprese Piero Fassino altre del Governo siano da questo punto di vista estremamente importanti e significative
Legalità ordine pubblico
Però c'è un'altra faccia della sicurezza e quest'altra faccia della sicurezza che noi dobbiamo perseguire con molta più nettezza non soltanto perché stiamo sinistra ma perché necessaria per costruire la sicurezza è la coesione sociale
Io penso che ne dovremo parlare di più e soprattutto praticare di più
E mettere le politiche di coesione sociale al centro delle politiche di sviluppo è al centro delle politiche di sicurezza
Perdite di questo tra l'altro ha molto bisogno il Nord
Il nord che è una realtà da cui partì negli anni ottanta la più ferma critica le politiche di welfare oggi e la realtà del nostro Paese che ha un grande bisogno di politiche di welfare certi di un bel po'profondamente cambiato
La sfida che noi ci giochiamo qui è di politiche di welfare che sappiano tenere insieme le vecchie e nuove forme di esclusione sociale il lavoro dipendente che non considero soggetti deboli
E il ceto medio il ceto medio le politiche di welfare del centro sinistra non possono essere soltanto politiche che parlano ai nuova idea chiese ai nuovi e vecchi esclusi ma devono parlare anche al ceto medio
E tenere insieme queste cose non è difficile non è facile però sempre se partiamo dal nord io credo che ci siano delle esperienze che noi dovremmo vantare molto di più esperienze che sono fatte dai nostri Comuni
Che sono diventati davvero laboratori penso prestiamo e Lombardia penso alle esperienze estremamente innovative che in questo campo ha fatto una città come Mantova penso le esperienze di Torino di Genova di Venezia
Pace anche presente che sul su questo tema della coesione sociale c'è un'iniziativa politica forte del Polo
In questi anni ho potuto vedere in Parlamento crescere una classe dirigente che prima non avevano la classe politica che prima non conosceva questi temi che adesso se ne occupa molto fortemente e così come penso che per esempio qui non badia noi facciamo bene a criticare il modello Formigoni che unisce solidarietà e liberismo però dobbiamo anche riconoscerne molto onestamente
Gli elementi di attrazione che sono e gli elementi di attrazione stanno nel fatto che le politiche di Guelfa che sono portate avanti sono politiche
Che a fanno molto leva sulla società civile sul cosiddetto non profit e cercherò di essere più rapidi e più flessibili
Io non credo che questo modello va fortemente criticato però ma criticato tenendone conto registrando anche dei punti per cui questo modello risulta appetibile
Abbiamo bisogno di un Welfare che di politiche sociali che sì per riferiscano alle vecchie e nuove forme di povertà alla normalità della vita dei cittadini
E che puntino molto sulla capacità di costruire comunità e legame sociale perché il disagio che c'è qui nel Nord è sicuramente il disagio
Di povertà di condizioni di vita economiche ma molto legato alla rottura degli elementi comunitari e dei legami sociali
Io credo che debbano fare riflettere alcuni dati i dati recenti che sono stati forniti dall'Istat sulla povertà
Ne abbiamo un quadro stabile a livello nazionale di povertà
Un aumento in due regioni che sono il Lazio e l'Umbria ha dovuto a dati a elementi anche contingenti una stazionarietà nel Mezzogiorno una riduzione della povertà al nord e Villetti mi preme mettere in risalto che la riduzione di questa povertà al nord
E legata non lo dico io lo dice l'Istat lo dice la Commissione povertà
Al successo di alcune politiche le politiche per la famiglia
E l'aumento dell'assegno sociale che abbiamo praticato in questo ultimo periodo e anche la necessità per esempio di intervenire di più e di rafforzare quell'intervento sulla casa perché la questione casa soprattutto qui al nord incide molto nella definizione delle povertà
Mi sottolineo su queste faccio questo riferimento per porre poi una questione molto concreta io credo che temi che stiamo discutendo in Parlamento questioni che sono state al centro dell'iniziativa del governo che stanno ottenendo dei risultati
Che devono essere sicuramente fortemente rafforzati devono essere molto di più oggetto d'iniziativa politica sul territorio
La legge quadro di riforma dell'assistenza e delle politiche sociali non è una questione che riguarda i parlamentari deve essere molto oggetto d'iniziativa politica faccio presente che al Senato leader di questa legge non si non si preannuncia facile visto che ci sono settecento emendamenti la seconda questione legata alla sicurezza che voleva affrontare è quello dell'immigrazione
Per la rapidità ovviamente sarò molto schematica
Ecco partirei da qui da dire che oggi a parte Bossi
Nessuno più dice
Che si interroga
Se noi abbiamo bisogno di immigrati
Il problema non è più se l'immigrazione ma come l'immigrazione come si governa l'immigrazione lo scontro è sulla cultura e di governo dell'immigrazione allora io credo che su questo noi dobbiamo lanciare una sfida al Polo qual è la cultura di governo del Polo sulla politica dell'immigrazione e quella di Bossi quella di Giovanardi quella degli industriali
Quali parole chiave pota userà
Vi saranno per governare il fenomeno dell'immigrazione se dovessero essere al governo e io credo che inevitabilmente dovranno usare e non potrebbero più usare lotta all'immigrazione clandestina quote integrazione
Allora credo che su questo sia il tema che noi dobbiamo porre con forza anche perché il una cultura di governo alla sinistra centrosinistra celata
Penso che il la legge sull'immigrazione debba essere applicata con grande forza sottolinea la necessità di un'applicazione puntuale della legge perché e qui che si misura la cultura di governo
Io credo che parole come modificare la legge sull'immigrazione sia una parola impropria
è sbagliata
Perché non perché la legge non abbia bisogno di correttivi la legge ha bisogno di correttivi di integrazioni ma quando si parla di modifica della legge ci si riferisce all'impianto della legge credo che l'impianto della legge non possa che essere fortemente confermate se mai applicato
Ma soprattutto credo che si debba insistere sulla applicazione della legge perché qui e si misura la cultura di governo
Ed è qui che si può con il Polo lire appunto proporre lanciare una sfida proprio sul terreno del governo di questo fenomeno
Così come penso che si debbano anche inchiodare le regioni e le forze economiche e sociali nella loro assunzioni di responsabilità
E
Il
Non se la polemica di questi giorni
E io credo che il governo non posso più trovarsi nella situazione per cui da una parte gli industriali chiedono forza a lavoro
Dall'altra le Regioni anziché a rispondere agli industriali che dicono che nella loro regione più forza lavoro se la prendono col Governo che troppo autonomista e il Governo troppo poco federalista e il Governo risulta essere poi tassista sull'immigrazione
Il questo punto mi fa dire un'altra cosa con la quale voglio rapidamente concludere e mi scuserete se sono stata appunto molto molto molto schematica io credo che da parte nostra da parte della sinistra da questo punto di vista l'ho apprezzato l'iniziativa di Veltroni
Per si debba molto portare avanti con continuità occupandoci nel giorno per giorno avendo una grande solidità d'impianto riuscendo anche noi a porre temi nell'agenda politica
Tenere insieme lotta alla clandestinità e politiche di integrazione e sulle politiche di integrazione io credo che noi dobbiamo appunto aprire una sfida una sfida anche gli altri soggetti oltre che alle forze politiche che ci sono avversarie
Una sfida perché perché il mi colpisce potrei portare molti esempi che mi hanno colpita su questo punto ma mi colpisce
Che siano proprio le societa che hanno più bisogno di immigrati
A essere quelle più ostile agli immigrati c'è un modello d'integrazione molto forte in queste nostre realtà i suoi successi e le inesperienza e molte positive che alcuni comuni hanno portato avanti
Ma c'è non detto non teorizzato in alcuni casi anche teorizzato
Sicuramente diffuso nel senso comune un modello di integrazione per cui gli impieghi immigrati servono come forza lavoro
Servono nelle aziende poi però non dovrebbero più esistere non dovrebbero dovrebbero sparire non è un caso che i conflitti non ci sono i luoghi di lavoro i conflitti nascono nel territorio nascono nella vita quotidiana
Allora per questo credo che su questo punto noi dobbiamo avere una iniziativa più fortemente la deve avere il governo innanzitutto e penso per esempio che sarebbe utile sollecitare iniziative a livello regionale che vedano degli accordi di programma tra le parti economiche sociali
Lei regioni il Governo per portare avanti politiche d'integrazione molto mirate che affrontino tre questioni che sono quelle più urgenti il lavoro la casa i programmi di lingua e cultura italiana
Non le stiamo sperimentando in alcune regioni del Nord e credo che potranno dare dei risultati positivi ma su questo punto della necessità di insistere insieme a rotta della clandestinità sulla sull'integrazione
Voglio fare un'ultima considerazione le politiche di integrazione non devono rivolgersi soltanto agli immigrati devono riguardare chiamare in causa anche gli italiani
Perché è immigrazione significa modernizzazione cambiamento un cambiamento che spiazza come è stato detto che crea angoscia che crea allarme quindi politiche d'integrazione significa anche accompagnare gli italiani nel capire questo cambiamento ed adeguarsi a questo cambiamento per questo credo che sia importante e su questo concludo una iniziativa non soltanto legislativa abbiamo visto quanto le leggi sono insufficienti
Ma una iniziativa forte sul sul territorio di battaglia culturale di pratica sociale sapendo una cosa e su questo concludo
è una cosa un punto che o per imparato un po'in questi in questi anni che si possono fare battaglie ideali culturali si possono fare battaglia avanzate
Intanto se non si contrappongono immigrati italiani questa è una norma che dobbiamo sempre tenere con molta fermezza ma poi anche sperando Cino diceva Pietro io sono molto d'accordo su questo calandoci lei sentimenti nel modo di ragionare delle persone anche quando quei sentimenti quei modi di ragionare non ci piacciono ma se non si parte di Lennon non riusciamo a fare quelle battaglie di ideali e culturali
Più avanzate è è questo il senso l'occhio e chiudo davvero
Di una di un come dire di un impegno che io vorrei portare avanti ringrazio molto Barbara per aver colto il senso di questo impegno che quello di apparire su un tema su cui me oltre che il grado di civiltà del nostro Paese si gioca anche molto del consenso mi fa molta parte dalla politica di sicurezza che è quella della prostituzione io ho scelto di aprire su questo tema una discussione
Che si misuri con i sentimenti che il modo di ragionare di cittadini perché lavorando su questo tema mi sono resa conto che la questione che più mi sta a cuore da lotta alla schiavitù non apparenza non viene capita avrebbero chiuso se non ci si mette dalla parte del modo di ragionare ed i sentimenti dei cittadini quindi so che questa cosa e me ne scuso ha creato problemi discussione ringrazio Barbara per averla
Raccolta e per proporre una discussione
Con le compagnie penso che sia molto importante questo per quanto mi riguarda me ne sono molto grata Oliviero però questo è il senso e poi di una volontà di aprire una discussione su questo tema grazie
Massimo Cacciari e poi Luciano Pizzetti
Se tutto vi ringrazio dell'invito
Dico
Poche cose
Io credo che le nostre difficoltà derivino da due ordini di fattori il primo
Più difficile da superare il secondo forse mi auguro più semplice
Quello più difficile che inutile nascondercelo
Cioè nella sinistra il centrosinistra nel suo insieme non è riuscito a restare in sintonia con trasformazioni economiche sociali radicali
Tutto l'insieme delle delle nuove tecnologie di nuovi processi produttivi
Le loro caratteristiche socio territoriali
Le nuove forme di organizzazione del lavoro tutto ciò c'ha spiazzato drammaticamente in particolare in particolare al Nord che non poteva essere diversamente perché al Nord che è avvenuto tutto ciò
è molto difficile riprendere qui il bandolo della matassa qui bisogna fare un discorso di fondo
E il discorso di fondo è il seguente
Noi dobbiamo saper distinguere nel in questi processi che sono stati e che sono ancora concessi davvero rivoluzionari l'aspetto di liberazione e di liberazione personale
Che immanente in questi processi dobbiamo riuscire a rappresentarlo e ad evidenziarlo dall'aspetto individualistico egoistico localistico
Se noi facciamo di ogni erba un fascio e così si è fatto se noi non comprendiamo che qui abbiamo fatto un errore strategico culturali di fondo
E non abbiamo e non siamo riusciti dunque a distinguere in questo processo
L'elemento propositivo e innovativo dall'elemento che invece chiedeva ancora assistenza tutela conservazione rendita noi siamo fatti fuori
Per una ragione culturale e politica di fondo perché questi processi sono irreversibili e hanno due facce
E allora o il centrosinistra in grado di rappresentare quella cui indicato oppure sarà fatto fuori perché l'altra e ottimamente rappresentata da qui sempre più blocco sociale che il Polo e lega
Perché dico che sempre più blocco sociale basta vedere i dati
Dal due mila e dal mille novecentonovantanove al due mila l'elettorato la Lega non c'è un voto della lega che trasmigrano
Quindi il rettorato le difese trovato benissimo all'interno dall'alleanza con Berlusconi era quello che l'elettorato chiedeva a differenza dei democratici che perde un sacco nei confronti del centrodestra a differenza di Rifondazione che il quaranta per cento vanno il non voto eccetera eccetera
Quindi l'elettorato leghista il più solido insieme a quello dei DS Primo levi si è trovato benissimo che fa blocco sociale con gli interessi difesi dal POR ed è inutile girarci intorno ed inutile ed estera maledettamente inutile coltivare speranze che succedono di nuovo ribaltone tra Berlusconi Bossi e tre preceda perché non è così
No è la situazione rispetto novantaquattro è completamente mutata basta leggere con attenzione i dati elettorali
A questi a queste carenze strategiche culturali che vanno tematizzato e che vanno poste con precisione e non possiamo fare la marmellata
Pensare ancora i partiti pigliatutto ai partiti che rappresentano tutto lo vogliamo scegliere che cosa rappresentare all'interno ipotesi di trasformazione il centrosinistra deve scegliere ognuno poi farà il suo gioco all'interno della squadra al quale scegliere in che campo gioca non può non è non è pensabile mettere tutto insieme un po'di individualismo di egoismo di localismo un po'di invece personalismo venire un po'di innovazione un po'di conservazione non è possibile
Non è possibile per il centrosinistra una marmellata corporativa non è possibile
Insieme a questo beh una caterva di errori tattici io richiamerei così che già Ariemma citava
Tutto tutto il il esperienza positiva storicamente alla fine quando lei saremo tra cinquanta cento anni
Dei governi di centrosinistra data costellata di rulli percorso e da una drammatica carenza di iniziativa politica per i qui non è che dobbiamo conoscere come sono queste società
Non è che dobbiamo andare a lezione da nessuno di che cosa il federalismo e di come si distingue da secessionismo accettato dalle riscossi che son stati fatti e rifatti ma non c'è stato e l'iniziativa politica
Sopra non c'è stata Ariemma lo dicevo onestamente nella sua introduzione lo ripeteva consegnati non c'è stata iniziativa politica a livello parlamentare ci sono confusi gli obiettivi
Ci sono inseguiti obiettivi ultra ambiziosi perdendo quello realisticamente perseguibili e alla fine su certi piani come quello delle riforme istituzionali così ottenuto nulla
Si è mandato a casa il governo dell'Ulivo eccetera eccetera eccetera si è dato un'immagine di disgregazione del centro sinistra che è stato penalizzante in modo drammatico anche nell'ultima campagna elettorale o più semplicemente l'immagine di disgregazione del centro sinistra
Su questi piani è doveroso recuperare al più presto
Su quello generali di come il centrosinistra in questo Paese in Europa riuscirà a confrontarsi con questi rivoluzionari concessi innovativi nel punto economico sociale antropologico beh
Chi chi più vivi e più dura
Ma sul sull'altra dimensione è necessario veramente io credo voltare pagina e diretti due-tre cose come estrema chiarezza primo sulla questione federalismo
Beh smettiamola è che appunto è olio di è inutile raccontare alla gente che faremo le riforme istituzionali nei prossimi mesi io chiedo
Ma male avente lo chiedo
Si farà una finanziaria che ci permetta di fare la prossima campagna elettorale o no
Domanda per cento
Perché se sarà se sarà la finanziaria dell'anno scorso non potremmo fare la campagna elettorale come non l'abbiamo potuto farla comunque
Allora cosa significa questo significa che si devono essere emessa data soddisfazione piena e inequivoca a tutte le regioni almeno su un punto è quello della spero sanitari nessuna regione in Italia potrà dire in campagna elettorale che c'è un Obiettivo buco rispetto alla spesa sanitaria che sostiene
Questo va salvato
Questo tipo sarà è così
è inutile che io faccia campagna elettorale contro quelli del Polo nel vento perché su questo piano che non è indifferente per l'opinione pubblica è così hanno ragione punto
Secondo aspetto trasferimento comuni già è stato detto e lo ripeto quello che ha detto Corsini
Politiche di riduzione del peso in positivo per la piccola e media industria io chiedo per la piccola e media industria e artigianato
Non me ne importa nulla lo dico estremizzando di una riduzione dell'aliquota IRPEF general generica di lo zero virgola cinque dello zero virgola due io voglio una manovra assolutamente inequivoca e pesante a favore della piccola industria come inventiamoci lo ci può essere la riduzione delle aliquote io paga due aliquote l'abbattimento al ventisette per cento fine cinquecento milioni ci possono Esatri sistemi ci può essere sarebbe rispetto a quello che diceva Livia Turco prima molto importante una una bella nome in finanziaria di sgravi fiscale
Completo per quegli imprenditori o per quelle associazioni di impresa che costruiscono le case o li affittano per gli immigrati
Riduzione totale la sul totale perché se aspettiamo che siano in comunità locali uscire disgraziati a fare le case per gli immigrati vuol dire non sapere cos'è un consiglio comunale
Poco migliorabile
Allora se agli imprenditori assicuro in questo può essere una cosa di grande immagine che ci lega ai settori imprenditoriali che più hanno bisogno di questi lavoratori e anche di grande immagine sociale e culturale questo chiedo
Atti precisi sul piano del federalismo fiscale e basta chiacchiere genera genera che sul federalismo e ci siamo di vendere fumo dicendo che riusciamo a fare qualche riforma istituzionale da qui alla fine della legislatura
Ma su queste questioni facciamo questa volta si fa una finanziaria con questo carattere ci ci impegniamo a fare la io mi auguro di sì sugli statuti regionali
Anche qui per carità non facciano i conservatori ciò gli statuti regionali ma certa ove gli statuti regionali devono anche forzare il quadro costituzionale esistente
Ma certamente sì
Ma certamente sì forzarlo no in modo demagogico Elisa alla contrattazione la lotta col Polo
Ma noi ma io mi presento al Polo dicendo come non non si forza ma scherziamo
E e e poi siamo quelli che vogliamo fare la grande riforma federalistica ma da dove parte la grande riforma federalistica se non dalle regioni e dagli enti locali dal basso
Forzature Strategic intelligenti motivate fondate ma io mi presento priore dicendo che guai a toccare il quadro costituzionale mai meglio non parlarne neanche
Certo forzature dove per esempio per esempio sugli accordi transnazionali e transfrontaliere
Per i cosa abbiamo paura
Ma certo sarà una grande sfida dalla futura nuova quella che le Regioni anche autonomamente possono svolgere politiche in quella direzione il Piemonte nei confronti della Savoia la LIPU nei confronti delle regioni occitane il Veneto nei confronti certi della Carinzia dalla Slovenia ma perché no
Ah perché no a perché siamo gommate nello Statuto
E se non ci mettiamo chiamo in modo conservativo su questi temi è identifichiamo uno spazio infinito li demagogia populistica e degli altri
Io ogni essere innovativi anche su queste questioni
E io invito tutti gli amici che sono che lavorano dentro il Consiglio regionale ad affrontare così Palermo seminali insieme eccetera la questione degli statuti degli Statuti regionali
Ultima questione se permettete di ordine politico generale
La battuta molto pancia anche andrebbe ovviamente motivato non lo faccio
Tutto questo va bene
Se ci se ci muoveremo così se ci sarà questa Finanziaria
Se avremo un candidato premier presto a settembre non molti autorevoli eccetera
E se ci muoveremo livello regionale di enti locali in questo modo la partita non è persa nome persa assolutamente ma c'è un'altra condizione perché non sia persa
Cioè che l'immagine complessiva del centrosinistra si modifica
Non c'è dubbio alcuno ognuno di voi la può pensare come vuole SD centro di centrosinistra di di di più di centrodestra che di centrosinistra mai frega niente di questi nomi da anni a questa parte
Quello che è pacifico e che se non ci presentiamo la campagna elettorale con un evidente squilibrio nell'immagine complessiva del centrosinistra per cui c'è bene o male uno partito un ex grande partito mai son partiti
E dall'altra parte una un pulviscolo di forze indistinte che non si sa neppure larga parte vadano poi alla fine la partita è chiusa
è chiaro che non è un problema dei DS ma è anche un problema dei DS perché sei di essi si pongono solo Comi cespugli etti si perde tutti anche i DS
E quindi è necessario arrivare all'appuntamento con una forza di tradizione socialdemocratica e riformista vi sono i DS è una birra federazione chiamiamola di cento chiamiamolo come voi non me ne frega niente vera competitiva con i DS
Contenti Tillack compete andare dalla stessa parte per vie diverse
Fare una squadra finalmente dove non sono soltanto portieri o cento attacchi ci sono tutti che fanno il loro mestiere
Se non arriviamo con un'idea di squadra con un'immagine di squadra articolata secondo le grandi culture europea che la cultura politica europea
Tutte le altre condizioni necessaria non saranno sufficienti anche se questo vi staremo tutti questo ripeto non è un mestiere che lo posso fare inchieste non è se non spetta ai DS
Spetta di essermi prende con forza
Anche tutta una serie di loro vocazioni tradizionali come molte delle quali Livia Turco oggi adesso ricordava che riguardano certamente tutti ma in particolare forse che hanno la tradizione che hanno i DS
No non è un problema di DS fare federazioni di centro eccetera mai di esse sanno e devo devo sapere tutte le altre forze tese Nunzio se non si realizzano queste condizioni allora sì davvero la partita del due mila uno è chiusa
Parola Pizzetti poi Pollastrini Luciano Pizzetti è il nuovo segretario regionale della Lombardia
Dico subito che sono d'accordissimo con il parte
Finale gli interventi di Massimo Cacciari a proposito delle relazioni politiche
I primi passi della maggioranza regionale lombarda ritengo non faccia ben sperare circa i caratteri dell'innovazione e della modernizzazione lombardi
Prevale un modernismo che promuove sono gli interessi di chi già è forte che accentua le differenze sociali che proclama a gran voce la libertà di scelta ma in realtà pratica la difesa di interessi corporativi e di grande famiglia questo è l'innovazione e il modernismo che attualmente in corso nella ragionevolezza
Scusate possiamo ricomporsi
Scusate vogliamo uscire subito e chi vuole uscire ascoltare chi resta
Fai non mi offendo è comprensibilissimo sotto gli interventi che mi hanno preceduto
E modernismo dicevo che sollecita anche se e paure che divide la società anziché promuovere ragione di forte coesione sociale a me pare che l'innovazione del Polo
Non promuova auto-governo non si traduce in più governo badate si traduce in una logica so che è un termine forse eccessivo ma in una logica di dominio con cui si cerca di costringere a immagini chi non si adegua basti pensare ai movimenti che sono in atto sulle fondazioni bancarie
Un vero e proprio tentativo di arredi di arrembaggio per uniformare al vincitore con buona pace dell'autonomia dei mercati
Basti pensare al federalismo usato come una clava contro il Governo
Proprio come
Per scopi diciamo
Politici e che si traduce in un neo centralismo regionale io dico pretestuoso e presuntuoso
Il centrosinistra le elezioni le ha perse troppo politicista a riformismo alternato troppo chiuso penso in una visione ideologica e chiusa
Della società delle società italiane Lombardo del Nord
Mai mentre il centro sinistra si attardava a pensare con rimpianto alla crisi del proprio blocco sociale la Società cambiava radicalmente tanto radicalmente da lasciarci senza radicamento
Siamo diventati una sorta di enclave
Nella città lombarda ora è possibile uscire da questo stato di di cose
Io credo che sia possibile ma occorre allora davvero il coraggio di parlarci con linguaggio crudo della verità di uscire dalle dispute nominalistiche di rompere davvero i vincoli e le incrostazioni sul terreno sociale unitamente alla qualità dello sviluppo occorre mettere al centro della nostra iniziativa il grande tema dei diritti di cittadinanza i diritti delle persone la qualità delle condizioni di vita ma anche i diritti delle imprese non sono la libertà di fare ma la libertà dalle costrizioni burocratiche e da quelle indotte da un modello rigido di società e di Stato
La libertà di esprimere al meglio l'individualità di ciascuno nel quadro di regole condivise che riducano le visite al le diseguaglianze queste è la sensibilità che dovremmo immaginare queste il federalismo che in realtà dovremmo
Reclamare
Il federalismo come fattore
E questo è nazionale che abbatte non incrementi le Brooke le burocrazie
Noi non cadremo nella trappola propagandistiche strumentale di nel Polo di Polo e lega della trappola referendaria a cui ci si vuole costringere per girare loro lungo le strade del Nord con la bandiera dell'innovazione e per lasciare a noi il cappello della conservazione
Questa trappola che ci hanno costruito
No noi non cadremo in questa situazione
Una sanità che inneschi un processo virtuoso tra pubblico e privato per promuovere qualità delle prestazioni estensione dei servizi superamento dell'idea di quali anzi nell'accesso ai servizi di cura io dico più risorse e più qualità universalistica per promuovere diritti fuori da una contrapposizione ideologica che per tanto tempo CIA condizionati animati tra pubblico e privato
Sostegno alle famiglie per favorire l'accesso all'istruzione sia essa pubblica o privata
Puntando sulla qualità
Dall'attività formative rapporto col sistema produttivo alle sue potenzialità socialmente inclusive di accrescimento delle persone e di sviluppo dall'economia il buono scuola o di Polo e lega in Lombardia
è discriminante impedisce la libertà di scelta esclude non include
La sicurezza infine è intesa come uno dei pilastri della solidarietà
Giacché la solidarietà e responsabilità e promozione di diritti i diritti di chi è debole emarginato dell'immigrato
I diritti di chi chiede di essere incluso ma anche i diritti di chi è magari già protetto ma che percepisce come una minaccia alla propria quei quiete quanto sta accadendo intorno a noi non c'è solidarietà non c'è coesione sociale se non si consiglia se se si considera solo una facciata
Della medaglia dei diritti sull'immigrazione c'è una battaglia culturale da fare ragione su questo Livia Turco
Per vincere quale che sono soprattutto Paure
E non manifestazione di razzismo lo spettacolo della paura traspare spesso dai mezzi di comunicazione di massa questi sì inducono anziana inducono angoscia inducono Paure
Inducono rifiuto sociale anche questi in realtà dice la ricerca del Censis che c'è stata allora l'immigrazione è un grande tema di libertà e di sostegno all'economia le nostre economie ma libertà e sviluppo saranno fragili
Se non ci sarà la percezione sottolineo la percezione della sicurezza
E la flessibilità non è libertà di licenziare
Può essere promozione di possibilità per l'impresa di stare con maggiore solidità sul mercato e di maggiori diritti di chi lavora nel definire i propri tempi di vita e le condizioni di lavoro
La sicurezza sul lavoro è un grande tema di diritti negati di cui dovrebbe farsi carico le Regioni federaliste
Riprogettare il welfare in una cornice federaliste comunitaria è il compito che abbiamo davanti a noi la mobilità sociale Polesine tradizionali blocchi sociali
E ci fa misurare con aspettative valori dimensioni che non sono naturalmente di destra anzi molto spesso si rifugiano destra non trovando ascolto altrove stanno a voi comprenderne le ragioni e offrire risposte
Le infrastrutture che mancano le burocrazie soffocanti l'inefficienza della pubblica amministrazione negano diritti diritti all'impresa diritti alle persone frenano lo sviluppo
Occorre agire costruire alleanze sapere voler decidere parlare in chiaro il linguaggio della concretezza tenendo insieme idealità e pragmatismo insomma c'è una battaglia culturale da fare
Molte forze possono essere sollecitate coinvolte la destra dilagato questo sì ma può scattare la controffensiva
Se nel Nord la sinistra riformista e liberale se centrosinistra saprà condividere un progetto di cambiamento capace di mobilitare energie confuse e soffitte
Si potrà tornare a vincere in nome di interessi sostenuti da valori e ideali viceversa ci attenderà un lungo temo lunghissimo letargo
Dovremmo per dire in uno slogan riappropriarci di ciò che è nostro la bandiera dell'innovazione solidali ecco ho finito se il coordinamento del Nord se il trasferimento di funzioni di direzione al nord sarà tutto questo sarà un buon investimento
Lo sarà se concorrerà a promuovere no la sinistra del Nord ma la sinistra come si dice nel nord e non ha sopra pur dissi
C'è timore per una sorta di commissariamento
I rischi di deragliamento ci sono le volontà servono ad evitarli la qualità di un gruppo di mi dirigente si misura anche da qui
Serve un maggiore investimento nazionale nel nord ma occorre egualmente recuperare una funzione nazionale del Nord della cultura riformista che qui si esprime perché l'Ulivo è stato certamente incontro di riformismi ma qualche volta è stato anche incontro di conservatorismi
Il Partito nazionale e quelli regionali debbono prendersi permane accompagnarsi in questo viaggio la cui mente collocata penso ben oltre le prossime elezioni fondamentale
Sarà l'attenzione del governo nazionale
L'attenzione che Governance Agorà dedicare a queste esigenze delle città del Nord
Ben più ampia di quella che sinora è stata dedicata qui provo una particolare ragion d'essere la direzione di Kharja per il Nord
Ci potremo aiutare in questo lavoro anche altri apporti la nascita di fondazioni di Progetti forte progettualità che si sta comunque manifestando
Io mi rendo conto del carattere Aldo dell'impresa e propri carattere ardua l'impresa ci impone di tracciare insieme la rotta
Ci impone i metterci tutti ai reni remando tutti nella stessa direzione queste il compito più difficile ma il compie che il fatto cioè toccato in sorte vorrei dire con una battuta che dovremmo cercare
Di essere oltre dei dotte oltre che Totti discusso ori agli efficaci decisori
Dunque mentre chiedo a Barbara Pollastrini ecco devo fare il punto con voi
Ahimè la la la condizione peggiore virtualmente alla mia devo fare il prepotente perché ci sono ancora molti iscritti a parlare ma anche molte sollecitazioni che vi sono arrivate per chiudere altrimenti rischiamo di far parlare Folena Veltroni condizioni non non onorevoli ecco se vogliamo fare anche un'operazione politica
Degna di questa occasione quindi io ho posso fare una proposta
Chi già è discutibile per la richiesta di volti di arrivare fino a diciotto e trenta con pochi interventi ancora dare la parola a Folena Veltroni e chiudere tutto per diciannove e trenta
Ecco vedete i prossimi interventi sono Pollastrini Fassino De Gaspari buffo iroso due segretario giornali un ministro nel compagno quindi
Proposta di De Gasperi di chiudere dopo Barbara Pollastrini
Approvata Barbara per il parlare a nome di questo intervento è impossibile
Per pochissimi minuti
Eh lo so lo so io ero il primo che ha chiesto a questa cosa se se si preparano tempi si fa fino in fondo
Barbara Pollastrini poi chiudiamo dunque
Vero
Sei anni ha chiesto per scusate io visto questa volta per intervenire né capirete le ragioni prima voglio dire la mia opinione sul finiti voglio dire cosa penso io del significato di questa giornata molto brevemente
Per me il significato di questa giornata e semplice vuole dire lo avete detto in molti voltare pagina lo diceva con chiarezza Ariemma lo riprendeva Marcenaro nella presentazione
Del Progetto a voltare pagina aprire una nuova stagione di presenza
Della sinistra
Nel Nord vuol dire dare uno scossone
Vuol dire Studio di questa realtà del Paese ma vuol dire soprattutto volontario di notare il nostro programma nazionalmente vuol dire da qui ridisegnare una sinistra e un centrosinistra più rappresentativi più coerenti più popolari
Da qui per il Paese
Dunque significa fare innanzitutto una missione l'ammissione che finora non abbiamo fatto abbastanza tutte tutti insieme
Tanto da apparire rinunciatari
E quando uso questa parola rinunciatari penso soprattutto alla mia città e alla Lombardia e persino disarmati innanzi al Polo lo ricordava qualcuno il risultato di Martinazzoli prima il risultato di Masi una persona opposta
Qualità Martinazzoli bruciano e bruciano molto io credo che lì noi abbiamo toccato il fondo
Le difficoltà vengono da lontano vengono quanto meno dagli anni ottanta ci sono difficoltà legate una cultura politica a una lettura della società a un programma della sinistra
Che non avevano fatto i conti a sufficienza con i nord e quando dico con inoltre dico con il problema della modernità e cioè dico proprio con quel problema aperto in tutte le società europei erano già visibili in quegli anni insegne dei grandi cambiamenti e nessuno ha saputo dare una risposta adeguata questa è la verità
E questa è la verità con cui oggi noi dobbiamo fare i conti ed è proprio per questa ragione perché le nostre difficoltà vengono davvero da lontano riguardano appunto lo ricordavo cultura politica programma rappresentanza sociale
Che l'impresa si presenta con un'impresa come sfida difficilissime
Tuttavia è possibile farcela proprio per le ragioni che ci ricordavano tanti che sono intervenuti prima di me perché qui è la caratteristica dei nord e in particolare di Milano
C'è una società estremamente mobile
Perché qui si costruiscono estinto distruggono con una celerità unica in Italia intere rappresentanze pensate cos'è avvenuto in un solo decennio distruzione di un'intera classe dirigente completa il successo dei referendum Mani pulite lega Berlusconi e adesso davvero una grande e nuova mobilità quindi è da questo presupposto che noi partiamo che mi permette di fare due considerazioni rapinate poiché in tempo è davvero tiranno la prima considerazione
E che io ritengo che il nonché la nostra riconquista si regga su due binari
Due binari che si intrecciano due binari sinergici quella vera la rimonta immediata
Guardate rimonta immediata che è possibile la che può essere raggiunta ed è questi io credo il significato
Di decentrare di costruire una vera e propria direzione al nord se e che è possibile se noi ingaggiando una battaglia delle idee una battaglia programmatica una battaglia di coerenze
Ricostruiamo veri e propri movimenti su politiche chiari guardano la vita quotidiana delle persone ce lo ricordava con grande chiarezza Livia Turco se ricostruiamo tutto questo tendendo conto cosa stanno cosa sta significato cosa sta significando il Governo del centro destra delle destre nel nord atti ad esempio in una città come quella di Milano
In una parola la sfida è alta l'ambizione l'orgoglio deve essere quello che tutti insieme noi dobbiamo pensare ha ragione Cacciari è possibile a come creare a Milano
L'effetto Guazzaloca al contrario cioè a come credere che si può vincere ma insomma questo popolo
Questa casa delle libertà in realtà quanto ha liberato di energie intellettuali umani
Di quelle energie creative di quelle persone che vogliono davvero investire sui loro meriti sulla loro deontologia quanto ha fatto da sfondo in questa città e Albertini dopo quattro anni di governo
Quanto ha saputo definire una funzione di Milano tra l'Europa e il resto del Paese certo tutto questo si può fare ragione Cacciari se nazionalmente oltre che localmente
Noi diamo la sensazione l'immagine dettiamo le coerenze per una coalizione in grado di fare il salto di qualità
Ma siccome voglio terminare sul punto che mi sta più a cuore e per cui ho chiesto parola sul sulla questione essenziale della credibilità della coalizione mi permetto di sottoscrivere parola per parola l'opinione l'espressione di Massimo Cacciari
E vengo così al punto che mi sta a cuore egli stesso e tutti quelli che sono intervenuti finora hanno detto la sfida di questa direzione del nord ricreare una rappresentanza del centro sinistra della sinistra noi non sappiamo dobbiamo dircelo con franchezza in interi territori cui la sinistra andare inventare riorganizzare gli articolare non è vero che abbiamo già non è vero che ci può bastare quello che abbiamo non basta la sinistra moderna non basta l'intero se centrosinistra ma allora io pongo una questione innanzitutto ai nostri compagni agli amici che sono qui e naturalmente alle compagnie
è possibile ricostruire progettualmente idealmente materialmente questa sinistra senza individuare le parti di società che questa sinistra ambisce a rappresentare mi risponderete essenzialmente i lavori i saperi sono d'accordo e che qui mi permetto di lanciare un messaggio di grande solidarietà
All'attacco che avvenuto in questi giorni al movimento sindacale dal tentativo di questo più di far risorgere
Con quei volantini apparsi sulle Brigate Rosse minacce assolutamente drammatiche
E minaccia contro cui noi dobbiamo reagire tutti insieme ma dicevo è vero ci sono i lavori intesi modernamente ci sono i saperi ma c'è una parte di società che attualmente non si sente pienamente rappresentata nel centro sinistra e senza la quale noi non avremmo alcuna possibilità di vincere mi riferisco alle donne consapevoli scusate se vi chiedo attenzione ma i dati parlano il pollo
Le destre hanno avuto rispetto al centrosinistra de più sette per cento di voti dall'elettorato femminile
I dati parlano e ci dicono che l'astensionismo femminile è diffuso i dati parlano le ricerche e gli studi e ci dicono che le donne in Italia come in Europa e nel mondo soggetto potenziale di grande modernità e l'innovazione
Non si sentono sufficientemente rappresentate dalle leadership della politica dalle agende della politica dal programmi dalle coerenze dai linguaggi dai simboli della politica
Ora voi direte questa è una battaglia delle idee culturale e programmatica che spetta innanzitutto a voi è verissimo noi ci sentiamo di assumerla sulle nostre spalle pena stiamo conducendo avanti
Ma dai dati è interesse di tutti uomini e donne del centro sinistra stipulare almeno un patto di convenienza
Il patto che passi che sinistra che vogliamo ricostruire a partire da qui e centro sinistra siano sinistra e centrosinistra di donne e di uomini e non ci siamo
E qui non parlo adesso delle istituzioni e della politica parlo della nostra attenzione alla lettura della società e alla nostra attenzione a rispondere in modo innovativo e moderno questa società
Cosa ci dice questa società che oggi giovani ragazzi e ragazze giovani donne sono più colte più formate dei loro coi tane mass si dice che le donne più ancora dei giochi degli uomini ho finito hanno deciso di investire sulla propria capacità sulle proprie qualità ma ci si dice qui in Lombardia nella mia città leggete i dati se tutti vogliamo davvero essere moderni c'è ancora le donne oggi sono penalizzate
Nell'entrata al lavoro viene richiesto loro fare tutti io non lo farete in base a queste assunte non assunte sono penalizzate fortemente nelle carriere sono il simbolo di una società che non sufficientemente e aperta ai talenti delle donne quindi aperta ai talenti di tutti
C'è stato tutto un accordo indistinta
Dopo il voto su cui sinistra e centrosinistra si sono interrogati io sono rimasta colpita negativamente
Dal fatto che nella convegnistica nel confronto al nostro interno nell'agenda miei programmi nella formazione delle classi dirigenti nessuno abbia tenuto in conto
Del dato ritenuto e c'è essenziale per interpretare la modernità di un Paese che è quello della condizione femminile e della collocazione delle donne
Alcune nei punti
Di comando della Società e della politica nessuno quando innanzi a noi abbiamo esempi che ci vengono da tutti gli altri Paesi di leader che hanno deciso di investire perché sono consapevoli sono consapevoli che lì ci renderebbe alle donne
Se attive determina sul possibilità di successo e di radicamento della sinistra del progresso l'incedere delle donne messe è passivo determina come sciaguratamente venuto per molti anni in Italia in altre fasi
Determina l'avanzamento delle destre noi abbiamo fatto un congresso in cui abbiamo cercato alle Antenucci con alcuni leader fra cui il segretario del nostro partito
Di metterci un passo in avanti non per occupare spazio torno a dirlo ma per dire da sinistra con la politica vogliamo anticipare per una volta un'idea di società
Ma di fatto dopo quel congresso
Beh abbiamo stentato io dico tutte mi ci metto io per prima ma dico anche tutti insieme a essere coerenti nelle agende nella politica nella volontà di rinnovamento io credo che questa sia una delle ragioni per cui abbiamo avuto una sconfitta non l'unica naturalmente e credo che sì al Nord dovrebbe donne sono particolarmente dinamiche moderne determinate
Vengono considerate pienamente come soggetto della modernizzazione del programma e nella politica avremo davvero più chance di rimontare lattina nell'insieme come se
Come breve verifica con Folena Veltroni vi proponiamo due interventi cinque minuti l'uno di Gloria Buffo e del ministro Fassino Gloria
Noi veniamo da una sconfitta culturale sociale nel Nord
E per rilanciare una politica della sinistra efficace dobbiamo capire le ragioni della nostra difficoltà io credo concordo in parte con quanto ha detto Ariemma che la ragione sia in una cultura povera ma in questi anni abbiamo oscillato tra il ritrarsi il ritrarsi davanti alle trasformazioni
E il perdere autonomia culturale progettuale
Io credo che ha prevalso questa seconda tendenza e ci ha portato a rincorrere l'agenda altrui di quelli che sono i problemi del no
Dobbiamo riscriverla questa agenda del nord noi uscire dalla sindrome di Zelig
Sfidare il Polo e la lega cercare risposte di sinistra che è solo possibile la trasformazione e io credo questo voglia dire anzitutto mettere in discussione il modello di sviluppo la qualità del vivere e del convivente
Ci sono molti Nord siede no malattia del Comune per affrontarli e questa quella della qualità dello sviluppo
Si dice la patria del benessere ma c'è solo l'arricchirsi nelle terre del benessere come obiettivo
O l'obiettivo può essere quello di un salto di civiltà nel modello sociale ecco questa seconda e la nostra strada perché questa è la strada europea è quella che dà coesione sociale e noi questo lo dobbiamo dire con nettezza
E sappiamo anche che tra di noi ci sono differenze sull'idea del modello sociale discutiamone a partire dal no
Il mix autoritarismo liberismo del Polo deve vedere una risposta forte libertà solidarietà giustizia sociale ma come
Siamo è vero la patria del benessere e noi dobbiamo dire che non c'è solo un arricchirsi in queste zone ma ci sono anche l'aria di malessere anziani periferie urbane dove cresce la paura degli altri
E l'insicurezza sappiamo riguardo all'ordine pubblico ma non solo il lavoro la sanità la comunità l'ha detto bene Livia Turco
Scrivendo l'agenda del Nord io credo che noi non possiamo non mettere ai primi posti la questione del lavoro che insieme questione dello sviluppo della libertà della società
Il si deve capire io credo a occhio nudo se ha un senso il bipolarismo
Qual è la differenza tra noi e gli altri sul lavoro
Intanto noi non diciamo su uno occupazione come dice il Polo che vuol dire un lavoro qualsiasi a qualsiasi costo a qualsiasi condizione
E invece no ai diciamo lavoro vuol dire sicurezza che vuol dire Vita e Salute da qui la campagna sulla sicurezza nei luoghi di lavoro vuol dire stabilità come si è detto a Lisbona
Chi vuol dire la condizione di lavoro possibile che non possiamo dire io credo sia venuto il momento invece di dirlo che c'è una questione salariale nel nostro Paese
Fu tutto questo parlare di crescita senza dire che c'è anche un problema salariale e
Delle retribuzioni per gli insegnanti ma non solo per gli insegnanti io credo non ci farà capire e poi vuol dire libertà e diritti
Sarebbe una follia se noi non facessimo di questo il nostro asso nella manica che lavoro presso l'occupazione che lavoro vuol dire diritti
E libertà guardate che in questi anni non è stato così non abbiamo messo questa questione al primo posto
Noi scindiamo sul concreto abbiamo da dire qualcosa sul fatto che alla Zanussi si assumono giovani a un milione e duecento mila lire al mese per un lavoro che altri fanno un milione seicento mila lire al mese
Salario basso rispetto al resto dell'Europa
Proponendo il lavoro a chiamata si è detto giustamente lavoro squillo
Per abitare in cinquantaquattro secondi le liti di un frigorifero che prima si potevano avviare avvitare in più di un minuto abbiamo qualcosa da dire io credo di sì e che non lo debba dire solo il sindacato
Perché quello non è una forma di flessibilità necessaria non è un lavoro dentro il lavoro tradizionale non lo dobbiamo lasciare solo al sindacato perché il quarantasette per cento del nostro pile fatto ancora
Dalla manifatturiero e sulle nuove figure del lavoro dobbiamo uscire dalle invocazioni sia dialogando con le figure forti del nuovo lavoro
Sia parlando poi parasubordinati che tanto forti non sono con misure di welfare coraggiosi ne abbiamo preparato una piattaforma su malattia fisco previdenza
Formazione per queste figure la vogliamo discutere la vogliamo mettere in finanziaria io lo so che quella finanziaria credo ce lo dirà Veltroni vuol dire anzitutto sapere scegliere per parlare al Paese
Però appunto se si dice che si vuol parlare al nuovo lavoro bisogna scegliere allora io non sono per dire riduzione fiscale generalizzata come primo obiettivo bisogna anche lì essere mirati piccole imprese dice Cacciari io dico non solo piccole imprese ma lavoro redditi bassi
Non si tratta di dire cosa diamo al nuovo lavoro togliendo in chiave di diritti al vecchio ma come moduli amo la leva fiscale per allargare diritti essenziali
Molte altre molti altri titoli si possono mettere nell'agenda io non mi soffermo c'è un'emergenza culturale
Nel nord del paese e noi non possiamo rispondere con la proposta solo della formazione immediata quella per competere sul mercato del lavoro perché diventare ricchi e poco colti
Non basta mia stare nel mondo cambiato mia reagire non supinamente la globalizzazione e neanche scusate mi Abu diversi la vita
Io credo che anche la questione della immigrazione l'affronteremo bene se non saranno solo o delinquenti o ma non banali nella testa degli italiani gli immigrati
C'è una sfida io credo che vinceremo se la crescita culturale e formativa del nostro Paese sarà quella dell'alfabetizzazione tecnologica e non solo infine
Molto avrei da dire sulla mobilità siamo sicuri che sia solo un problema di nuove strade che c'è o come tutt'in tutta Europa ci ha un problema di pianificazione del territorio anzitutto
Perché non si fanno le fiere o gli ospedali nuovi nelle zone dove conviene a qualcuno farle per ragioni di aria ma non si pensa mai al territorio prima di scoprire che c'è un problema stradale sicurezza ha detto bene Livia Turco aggiungerei laicità perché è giusto dire aboliamo le barriere di ingresso per gli ordini professionali
Non possiamo contemporaneamente sostenere provvedimenti che dicono che mettiamo di ruolo insegnanti di religione scelti dai vescovi e con titoli di studio inferiori
A quelli che hanno gli altri segnali non mi soffermo sul federalismo perché
Molto ci sarebbe da dire ma molto qui è già stato detto l'ultima cosa che voglio dire queste sempre sul sistema democratico perché al nord è un problema accanto qui nessuno pensa di portare il partito di Roma al nord ma al contrario bisogna far crescere lasciar crescere i gruppi dirigenti del partito al Nord perché pesino sulla politica nazionale
Ma noi andiamo verso una società senza partiti come si è teorizzato lungo io direi di no la destra che ha soldi e televisioni ha puntato sui partiti e non solo su partiti di plastica
Noi non possiamo immaginare ritorni al passato ma dobbiamo spazza via P. balocca venti sui partiti leggeri o non più necessario noi in alcune zone del Nord siamo senza partito
Se non comune è nostro parlo della Lombardia noi otteniamo i finanziamenti per riqualificare un quartiere popolare la regione del Polo non fa il suo dovere blocca tutto la sezione di Forza Italia pianta una tenda e mezzo coi quartieri e convince gli abitanti che la colpa è del Comune è nostro e del Governo che ha dato i finanziamenti anziché della Regione che ha bloccato tutto
E noi non mangiamo neanche una lettera quegli inquilini per spiegare come sono le cose non c'è buona politica che tenga loro ci sono noi non ci stiamo
E a quel punto la battaglia
Terza anche quando facciamo cose buone senza un partito aperto sburocratizzato certo molto più aperto alla società più appassionato non c'è buona politica ci sono i proclami ma noi vogliamo convincere e vincere non proclamare
Piero Fassino per l'ultimo intervento
Ma la prima questione
Che voglio dire queste
Noi qui compiamo oggi la scelta di di grande rilievo sottolineata dalla presenza del segretario del partito
Io credo che dobbiamo dire con grande chiarezza che stiamo facendo una scelta nel nord che interessa tutto il paese
In ordine per l'accumulo
Di sviluppo economico tecnologico di piena occupazione di professionalità e di competenze il punto più alto dello sviluppo del Paese naturalmente con tutti i pregi anche tutte le contraddizioni di ogni area che ha un alto tasso di accumulazione ma in ogni caso il punto alto dello sviluppo di questo Paese
Il nord della locomotiva del convoglio Italia
Se la locomotiva deraglia per aria l'intero convoglio
Se la locomotiva frena frena l'intero convoglio
Dirigere cui significa dirigere l'intero Paese
Della scelta che facciamo qui quindi è una scelta che va vissuta come una scelta di valore e di interesse strategico nazionale
Seconda questione
Se noi vogliamo radicarsi qui noi dobbiamo riconoscere questa società le sue esigenze le sue istanze riconoscere non significa necessariamente assecondare
Riconoscere non significa che qualsiasi istanza sia giusta ma riconoscere significa partire dalle istanze che vengono rappresentati
Per cogliere quelle giuste
Che evidentemente ci sono e per essere capaci di sviluppare un'iniziativa politica che si misuri anche con quelle che non paiono giuste ma si parte dalla da una società come essa è le istanze che esprime le domande che manifesta
Se un piccolo imprenditore tessile di Como ci dice che l'Ira peraltro che non possiamo rispondere dicendo che non vuole pagare le tasse c'è un problema che va visto riconosciuto e affronta se nel Nord viene avanti una domanda di sicurezza che probabilmente manifesta una sensibilità particolarmente delicate acuta perfino superiore come dire alla reale consistenza del problema ciò non è una buona ragione per non misurarsi con quel problema e cerca di dare delle risposte
Se ci viene posto un problema di infrastrutture che sono drammaticamente fuori di standard di modernità con cui un'area come questa si misura ogni giorno nella competizione economica internazionale noi abbiamo il dovere di rispondere a questa guardate questo è un punto decisivo perché in questi anni lo dico credo da uomo
Del nord e che nel Nord non solo vive ma cerca anche di far cercato cerca di fare politica tenendo conto di questo il no una parte del nord dal centrosinistra non si è sentita riconosciuta
E l'assenza di riconoscimento che ha determinato una crisi di consenso un'erosione degli spazi che ha riempito il Po
E quindi c'è un problema di riconoscere queste istanze ripeto io poi continuo ad avere una concezione come dire pedagogica dalla politica politica non è assecondare i processi non è corre via per processi e governarli dirige lì non è che qualsiasi stanze giusta di per sé ma da qualsiasi istanza bisogna partire
Terza questione
Giustamente è stato detto da Marcenaro il suo intervento ne ha fatto oggetto di riflessione in questi giorni più volte Walter
Se c'è un punto forte che centrosinistra può rivendicare rispetto al Polo
è il fatto che noi abbiamo appunto un'idea della crescita dello sviluppo del futuro che ormai si colloca dentro l'Europa
Considerato non solo come un riferimento ideale ma come lo spazio il luogo la dimensione entro cui ormai si manifesta ogni giorno di più una grande parte dei processi che investono la vita quotidiana di ciascuno di noi
Se è così però bisogna trarne un corollario una conseguenza
Allora per l'Europa se non è solo un riferimento ma il luogo e diventa il luogo con cui fare i conti ogni qual volta si va ad una soluzione concreta di un problema concreto
è difficile pensare che noi possiamo deciderà di una politica delle infrastrutture nel Nord senza fare i conti con quale la sede diciamo delle politiche infrastrutturale europee e lo collochiamo dentro quella prospettiva
E difficile pensare che possiamo affrontare seriamente i problemi dal mercato del lavoro se no facciamo i conti con le dinamiche che investono l'Europa e decidiamo norme e forme di organizzazione di quel mercato del lavoro che sono sintonico con quell'Europa che noi diciamo essere lo spazio il luogo
Del nostro futuro del nostro sviluppo
Possiamo corrispondere una sensibilità particolarmente alta che c'è sulla questione fiscale se non facciamo i conti col fatto che le scelte fiscali che dopo che dobbiamo fare devono tener conto
Di quello che accade in Europa e ne abbiamo avuto una riprova in questi giorni guardate il dibattito che è sia per Trenitalia e torna la politica fiscale quale politica fiscale in funzione di una decisione che viene da un altro grande Paese che in questi giorni ha preso decisioni fiscali rilevare
Cioè l'Europa
è sempre di più effettivamente lo spazio della nostra azione e questo significa che la nostra politica deve essere declinata nei contenuti e nelle scelte di governo in quella dimensione
Quarta questione
Il federalismo è io credo una scelta di fondo
Non è una delle tante cose e una diversa forma di organizzazione dell'assetto politico istituzionale del Paese in funzione dell'essere capace di corrispondere a una domanda dei cittadini che l'assetto politico istituzionale tradizionale non è in grado di soddisfare
Da questo punto di vista e quindi una scelta di fondo un architrave più generale
Ora io qui sono d'accordo con quanto diceva
E pensare credo che dobbiamo essere molto netti
Il problema nostro non è
Essere preoccupati di quanto riusciamo a tenere in capo allo Stato
Che spesso l'immagine che abbiamo dato
Al di là delle volontà soggettiva dei singoli
Il problema è assumere una riorganizzazione del potere che assume il territorio e l'autogoverno delle comunità locali come il dato
Centrale e di fondo per rispondere ai problemi quater io
Gestisco ministero che per definizione gestisce una competenza di primaria dello Stato vi garantisco che non c'è uno solo dei dossier
Di quel ministero
Dall'edilizia penitenziaria dell'East carceraria
Alla alla politica di riorganizzazione del degli uffici giudiziari a come la giustizia si amministra che possa essere efficacemente riso
Tosse anche in quel settore che pure di una competenza primario dello Stato non si trovi interrelazione forte tra sistemi territoriali poteri locali del potere centrale
E allora il diciannove settembre per noi è un appuntamento non per fare una discussione in Parlamento che sul federalismo ha per densità
Perché il diciannove settembre si decidano delle scelte che realizzano una compiuta o comunque la più compiuta possibile riforma federalista dello stato
E andiamo a questo appuntamento con questa determinazione facendo diventare di questa scelta
Diciamo una scelta visibile e percepibile un un elemento caratteristico della capacità riformatrice del centro del centro sinistramente poi ci son tutte le questioni che dice Corsini al rapporto tra Regioni
Comune neo centralismo regionale son tutti problemi giustissima che non possono mettere in campo come dire che sono problemi che si pongono mento in cui ci poniamo l'obiettivo che corsi di stesso condivide di
Fare una riforma federalista che apre problemi di gestione e naturalmente di ridefinizione dei rapporti tra poteri che non sono solo il potere
Il rapporto tra potere centrale e potere regionale ma anche all'interno dei sistemi territoriali simili si riapre una questione di reclusione di potere
Il punto è avere una scelta molto precisa
Penultima questione poi finisco
Tutto questo io penso che deve vedersi nelle scelte di governo e la scelta fondamentale che abbiamo tante da fare ciascuno
Chi ha responsabilità di governo ogni giorno cerca di come dire corrispondere il più possibile ma abbiamo come dire un appuntamento che diventa strategico lo è di per sé lo è tanto più
In una fase come questa la fine delle si satura
Il la legge finanziaria la legge di bilancio noi bisogna che su questo siamo molto netti
Le risposte che il Nord aspettai che sono risposte che per le considerazioni proficua fin qui fatto non sono però soltanto risposte che interessa nord da come si da come si interviene sul fisco come si interviene sulle infrastrutture da come si affronta il problema del mercato del lavoro delle sue tensioni e le connessioni che a questo con i flussi migratori tutto questo deve ritrovare nella finanziaria delle scelte chiare e visibili
Nel molto precise che siano risposta a del sollecitazioni a delle domande a delle istanze che questi territori più di altri avvertono come un'esigenza di modernizzazione del Paese e che noi appunto nella finanziaria dobbiamo essere in grado di soddisfare infine
è stato qui posto il problema più complesso e più difficile in realtà
Che è quello di come noi ritroviamo radicamento sociale forte lo ritroviamo per il nostro partito ma lo ritroviamo per la coalizione
Non si risolve questo problema
Proponendo una discussione se noi li abbiamo spostati più a sinistra più ad est
Perché in realtà se una delle questioni che in questi anni emersa con molta più nettezza davanti a noi è l'intreccio sempre più forte che c'è in comportamenti individuali e collettivi tra radicalismo e moderazione
Lo stesso piccolo imprenditore del nord est che ha firmato l'appetito del tema e ferendo di Bossi per mandare via gli immigrati poi oggi ti chiede agli immigrati perché non trova
Sufficiente risposta del mercato del lavoro nazionale
Il giovane che giustamente ti chiede di essere come dire garantito e avere dei diritti e di non essere come dire esposto una condizione di vita di lavoro di precarietà tuttavia sappiamo bene che ha poi introiettato un'idea del lavoro che non è come dire
Quello che classicamente siamo stati abituati a pensare è stato il lavoro della società industriale e via di questo passo
è un intreccio nei comportamenti individuali e collettivi
Che in qualche modo ci richiama un binomio che noi dobbiamo essere capaci di gestire che il binomio tra autorità e responsabilità io uso questa parola autorità parola che nel lessico della sinistra in genere viene evocata con qualche diffidenza
Qua perché la domanda che noi abbiamo è una domanda di autorità e libertà non sono contraddittori questi due termini nel vissuto ormai di tantissima gente
Chiede autorità nel senso che chiede soprattutto alla politica di essere in grado di governare i processi di decidere di farlo soffice in tempi sufficientemente premi a rapidi accessibile
Chiede un principio di autorità e guardate che una delle forze
I messaggi che il Polo ha saputo trasmettere e che il Polo è in grado di ospiti rappreso di come dire assicurare al Paese un principio di autorità
E al tempo stesso c'è una forte domanda di liberazione di libertà c'è una richiesta di slegare il Paese da Bill e troppi forme di rigidità che rende la vita quotidiana più penosa più complesse e più difficile
Anche la sinistra dev'essere capace di tenere insieme queste due queste due questioni
E naturalmente essere capace di intrecciare fortemente con un principio di responsabilità un principio di responsabilità che nella mia cessione è un è una parola anche più impegnativa che la parola solidarietà perché la solidarietà allude essenzialmente a dei diritti che giustamente devono essere garantiti
La parola responsabilità Luthe oltre che ai diritti a una compresenza di diritti e di doveri
Allora il radicamento sociale io penso che noi lo e questo lo spazio su cui ed è complicatissimo FAS relativamente facile dirlo è complicatissimo farlo però e questo lo spazio secondo me lo spazio su cui noi possiamo ricostruire una radicamento che corrisponde all'ambizione che abbiamo appunto di rappresentare questi territori questa parte del Paese sta appunto in questa capacità
Di tenere insieme autorità e libertà e di affermare una cultura della responsabilità che appunto la capacità di tenere insieme diritti e doveri e che corrispondono a quella che è la sensibilità e la cultura di questa parte del paese grazie
La parola Pietro Folena
Siamo qui in in questo pomeriggio caldo
Il luglio avanzato
Anzitutto per dare voce e visibilità alla sinistra
E all'Ulivo nel nord per dire che la nostra sfida per il due mila uno
E la ferma convinzione che ce la possiamo fare
Comincia qui da Milano
La Milano che nell'immaginario nazionale al di là della realtà
Sembra nel cuore del nord il luogo invincibile del dominio berlusconiano
Quella partita e dura forse la più dura
Ma qui dobbiamo dimostrare come ci diceva nostro caro Forte indimenticabile compagno Alex Iriondo
Di saper riprendere il filo della matassa
Del riformismo di nuove radici popolari e dell'innovazione
E lì sapevo solo polare
C'è un riformismo profondo e largo Marro Polato aggrovigliato
Perfino tagliato dalle cesoie delle arroganze e di un sistema di potere degli anni ottanta
E da quelle delle inchieste e dei primi anni Novanta fra un rimpianto del passato e la paura è una paura antica di non avere futuro
Qui in questa città un giovane gruppo dirigente un nuovo centrosinistra movimenti reti associative locali intellettuali stanno in queste settimane pensando a un'impresa che vada oltre per dirla con Pietro Marcenaro quel bipolarismo delle appartenenze
Fin qui conosciute che pensi anche con l'impulso di personalità dinamiche
Ha una grande alleanza civica
Capace di aggregare attorno ai valori di una città amica forze energie sparse ritratte divise spesso silenzioso
Lanciare la sfida si farà nei prossimi mesi delle elezioni comunali a Milano per vincerle
Cogliendo umori e pulsioni di un'area di innovazione impetuosa ma anche di nuove solitudini marginalità
Un nostro Comune compito dobbiamo saper parlare alla paura
Essere parte della paura non la sinistra con la puzza al naso
Che non sa essere partecipe di come la gente semplice vive
Dando la paura espressione fisionomie rispondendo ad essa con la Colli
O alle istituzioni e alla società
Con cui da cui ed altri territori del Nord i nuovi signori del potere della destra intendono affermare il proprio dominio
E di queste settimane l'assalto rozzo e brutale di cui ha scritto
Su cui ha scritto parole di fuoco Franco giovarsi alla Cariplo dal sistema bancario
L'insofferenza per l'indipendenza dei quotidiani anche quelli più moderati
E dei media
L'uso sistematico di parte delle istituzioni
L'annullamento nell'amministrazione pubblica della professionalità dell'autonomia la commistione di interessi personali e di gruppo
Questi signori noi dobbiamo sfidarli a viso aperto
E metterci tutta la nostra forza nazionale con la sinistra milanese lombarda con la sinistra del Nord insieme
Entro l'estate aveva detto Walter Veltroni alla direzione del cinque giugno una parte della sinistra del partito comincerà a operare al nord creando un centro di direzione politica
La proposta va raccolto un consenso unanime stiamo realizzando questo impegno già da più di un mese a settembre nei giorni in cui ne oppure Remo la nuova sede dei DS a Roma in via Nazionale
Credo che inaugureremo anche la sede di questa presenza della segreteria milanese
A me non sfuggono scetticismi Riserve ostilità
Un conto è da anni parlare di un progetto un dover essere D'Alema segretario lo annunciò pubblicamente quattro anni fa
Un progetto non realizzato e ogni volta dopo il voto tornare collo sconfitti sono i sempre sui ritardi e le incomprensioni della sinistra un altro conto è accettare la sfida
Mettersi in gioco tutti e sta al Governo sta nel partito che sta a livello nazionale a Roma chi sta nei territori anche sul piano personale
Ho letto che ho ascoltato in queste settimane molti consigli su quello che questa nuova esperienza esperienza laboratorio
Non deve fare io sono d'accordo con questi consigli
Noi qui dobbiamo creare un punto di incontro un luogo di elaborazione un nodo della Rete tra l'esperienza dei partiti regionali
Quella di quel coordinamento su base volontaria del Nord promossa da Pierangelo Ferrari da altri segretari regionali negli anni passati
E favorita alimentate eseguita con intelligenza e dedizione dei genio
Ariemma che la segreteria nazionale
Quel fatidico verso cioè Botteghe Oscure con quello che significa la segreteria esce dalle sue stanze non solo perché Botteghe Oscure non ci sarà più come se per
Ma deve proporsi noi oggi dobbiamo proporre nel giro di uno due anni di diventare autenticamente federale in quella vasta idea che nulla toglie a Roma Capitale
Il capitale reticolare di cui da anni ci parlano di studio la Fondazione Agnelli e di tanti altri
Non vogliamo dar vita quindi a un nuovo filtro burocratico e organizzativo
Questa esigenza di non dar vita a un filtro burocratico e organizzativo non viene solo dall'Emilia Romagna
E trovo singolare che una direzione regionale che decide a differenza di quanto avvenuto un anno fa allo della direzione emiliano romagnola come marchi ha detto
Personalmente di partecipare ai lavori alle iniziative le coordinamento DS del nord come ha detto testualmente Zanni alla direzione venga rappresentata come il no dell'Emilia Romagna questa forma di collaborazione
L'esigenza di non avere un filtro burocratico organizzativo un altro filtro intermedio è di tutto il partito e se conta qualcosa qualcosina viene fin dall'inizio anche da me e dal gruppo dirigente nazionale
Qui invece intendiamo costruire un pezzo del nuovo gruppo dirigente nazionale come ha detto Gloria poco fa non solo con chi facendo già parte di esso sceglie di stare di più sul territorio per esercitare le proprie funzioni
Ma soprattutto con chi di diverse generazioni
E in particolare di diversi cioè dei due generi delle donne dei giovani sta sul territorio ma finora incontrato di fronte a codici ermeticamente centralistici maschilisti
Della politica e di molta parte della comunicazione un muro che a volte è sembrato essere invalicabili
Non si tratta quindi di commissariare proprio nulla non si capisce nemmeno come possa venire in mente questa singolare idea i voti di aprire i DS ci dicono che c'è un partito al Nord vitale combattivo
Qui vengono anche nelle nostre fila come si è sentito in parte anche oggi prodotte idee e proposte fra le più innovative
La nostra forza imitazioni locali è grandissima nel giorno in cui perdevamo le elezioni regionali in Piemonte e in Veneto e Lombardia vincevamo alloggi a Pavia Mantova Venezia Aosta Bolzano a Rovereto in tante altre città
Le feste dell'Unità in questi giorni conterà anche questo qualcosa dimostra una grande vitalità
Mi è capitato penalmente solo sabato in una giornata di inaugurare due nuove sedi uno in Piemonte una in un bar
Siamo qui quindi non per il nord o per uno Pseudo nordismo ma per il Paese
La questione ma meridionale che oggi poggia sull'esperienza di Bassolino di tante altre energie locali di sindaci su un nuovo protagonismo meridionale degli anni passati
Non passa solo da Roma la nuova questa maritale passa anche da Milano anzi dal Veneto dal Piemonte ed ai nord e viceversa l'identità e la coscienza che il Nord ha di se stesso si costruirà anche a Catania in Calabria
Si tratta quindi di dare voce e visibilità alla nostra iniziativa definendo anche con scelte se sarà necessario dolorose
Opzioni programmatiche su molti punti non rinviabili danni rinviate o disattese
Dando un orizzonte politico e culturale capace di essere alternativo e competitivo
L'articolo a destra
Mettendo in squadra e questo è un punto essenziale partito a ogni livello coalizione
Parlamentari e gruppi alle Regioni governo i sindaci movimenti e associazioni per esprimere la grande potenza che hanno le nostre idee che oggi però sono spesso delle loro forze nelle loro espressioni atomizzata
è un lavoro che comincia quindi un work in progress anche questa sera
Abbiamo molto da decidere delle settimane che abbiamo di fronte con la ripresa è un work in progress quello che noi applichiamo non nascondo perché io lo penso davvero e c'è anche una certa pigrizia o meglio assenza di passione politica e culturale che vanno superate
E battute
Non è che riguarda qualcuno riguarda tutti noi
A volte un'incapacità che abbiamo sommati basato nel corso di questi anni
Anche nei più difficili anni di governo di reagire di fronte a fatti episodi clamorosi ma anche piccoli
Entro cui si intravede una fragilità di motivazioni il Lingotto al Congresso Torino ha replicato una strada noi dobbiamo aprire quel cantiere fare molto di più
C'è un'immagine antica tecnocratica della sinistra
Giustamente proiettata fra dimezza del governo che è decisiva ma ingiustamente persuasa che conta solo la dimensione del Governo
Quell'immagine va supera la partita politica se ne parlerà Walter ora è apertissima
Anzi avvertiamo che qualcosa comincia a cambiare
Il lavoro per una festa del nord e di lunga lena è un investimento che dovrà misurarsi negli anni non immaginiamoci
La strada facile ma ora abbiamo un dovere immediato apprezzarsi nel territorio nei collegi
Collabora avviata in queste settimane e raccogliere le energie volontarie nel partito al di fuori di esso disponibili a partecipare alla sfida più difficile
E in questo io credo che la politica deve avere la consapevolezza di essere una risorsa scarsa difficilmente accessibile
Per molti e soprattutto per molte poco rilevante
Poco interessa deve sapere a un tempo che ogni Nostalgia per una politica che dà senso a tutto è un'illusione perfino tragici e che tanti però tantissimi avrebbero bisogno dei grandi cambiamenti in atto nell'economia nella società nel mondo di essere accompagnati rassicurati da una politica più vicino a loro
Io credo che siano vere le due cose
E allora la prima parola importante di un vocabolario che ci aiuti a dare senso alla politica è ascoltare
Non dobbiamo cioè rappresentarsi al nostro interno il mondo non abbiamo bisogno di procedere detto Bari compagne dibattiti di questi mesi in tutte le regioni del Nord a una narrazione sulle trasformazioni sociologica economica
Abbiamo bisogno di ascoltare le diversità e le differenze i diversi e tanti nord e di cui ha parlato Maran e oggi scrive Gianfranco Pasquino ma soprattutto le persone le esperienze le comunità di ascoltare e nominare paura e diffidenza
L'altro giorno un grande giornalista ci ha consigliato di promuovere quelle che lui chiama
Tra virgolette le assemblee degli scontenti
è un modo per dirci che tanti hanno bisogno di parlare
Non di convincere ma di essere ascoltati devi trovare relazioni la politica non è tecnica e anche comunità
Agli scontenti dobbiamo dare voce anche quando dicono cose scomode o perfino che sentiamo ingiuste non per dargli ragione
Dall'espressione
Rotta l'arroganza e l'autosufficienza la disponibilità all'incontra l'attenzione risentimento appunto che io sento forte della nostra insufficienza non sono parte di un rito ipocrita
A un giusto modo di accettare la parzialità ma anche il calore e la forza di una nuova idea di politica
Le orecchie del nostro partito del nostro mondo si debbono davvero aprire e provare a sentire anche ciò che non si sente normalmente che è sotto
La crosta della terra e a fiutare a percepire anche nei nuovi linguaggi pensa quelli della Rete idee slogan concetti in maggio
Dobbiamo pensare al partito alla coalizione alla politica come un portale in senso figurato in un solo in cui il vecchio modello militare gerarchico che ha ispirato i modelli organizzativi del Novecento viene messa in discussione la dimensione orizzontale dei rapporti viene esaltata
L'ufficio del nord della segreteria nazionale dovrà dar vita io penso un fondo per la costruzione della presenza del partito e della politica
In cui raccogliere sottoscrizioni risorse e sostenere Progetti di implementazione rafforzamento formazione nelle aree più deboli
La seconda parola importante accompagnare la politica non deve ordinare la ditta non deve imporre le scelte deve decidere come ha detto Piero Fassino non deve comandare alle persone
Ma la politica non può neppure scomparire evaporare diventando magari ceto dirigente separato o sempre meno stimato dalla società
Un recente sondaggio del Sole ventiquattro Ore pubblicato due giorni fa ci dice che coloro che si ritengono lontani da tutte le forze politiche sono saliti nell'ultimo anno dal diciotto per cento al trenta per cento
La politica per ritrovare funzione sociale deve allora accompagnare stare accanto un passo indietro aiutando le libere scelte delle persone chi è in difficoltà abbattendo ostacoli e filtri che impediscono pari opportunità
Dando occasioni Walter mi ha scritto in modo molto forte sulla stampa e ne ha parlato la direzione per la libertà di scelta e contro liberismo sfrenato che rende subalterni e schiavi e contro lo statalismo il centralismo che rende passivi e sudditi
Dalla politica un compito di coesione sociale
Di lotta per le garanzie per i diritti uscendo da una visione tutta pessimistiche negativa
Altro che cedimento alla destra accompagnamento all'idea di quel nuovo welfare municipale sperimentate in tante città che amministriamo in Emilia Romagna in città lombarde di altre realtà del nord
Due nozioni opposte di libertà
Due opposte rappresentazione del Nord si devono fronteggiare nei prossimi mesi la prima sostanzialmente mercantile propugnata da la destra
La seconda già dieci anni fa qualcuno di noi parlava di libertà solidale fondata sulla persona sull'affermazione di più dignità umana
Di più forza per scegliersi affermare i propri progetti di vita di equità come valore generale per tutti il merito il sapere la capacità ma neppure solo la Società dei migliori
Noi dobbiamo dare progetti di vita anche a chi magari non sarà migliore e quindi sostegni opportunità per chi ha bisogno per chi per diverse ragioni non solo materiali rimane indietro
Fondata essenzialmente sul dritto al sapere e alla cultura come nuova frontiera della lotta della sinistra contro le ingiustizie perché il sapere il grande discrimine che determina nell'organizzazione sociale contemporaneo un nuovo dualismo saremo capaci di farci sentire nei mesi prossimi come accompagnatori
Come moderni mediatori sociali e culturali in un'epoca in cui la mediazione dei conflitti si propone in termini nuovi e diviene centrale pensate alle esperienze francesi e britanniche di mediazione centrale nella tenuta della società
Accompagnatori e mediatori nei confronti per esempio delle nuove forme di sfruttamento del lavoro saremo capaci di accompagnare la ricerca per una nuova sicurezza
Sul terreno degli infortuni anche con politiche innovative ed efficaci
E di essere al tempo stesso vicini a quei settecento mila ragazze ragazzi tanto sarà agli alla Fed saranno alla fine del due mila che avranno lavorato in un anno con l'interinale
Ma anche di dare voce a essere voce per tante imprese artigiane industriali e per i loro problemi concreti a cominciare ma non solo dagli interventi sul fisco
Dopo l'importante riforme di questi anni che occorre come ci ha sollecitato Massimo Cacciari inserire obbligatoriamente in questa finanziaria
Voglio cioè dire che noi non ce ne facciamo niente
La discussione ideologica sulla flessibilità o sul modello sostanze
Ce ne facciamo invece molto moltissimo di scelte precise concrete impegnative
Penso per esempio in autunno che è una grande campagna sulle condizioni concrete di lavoro potrebbe e dovrebbe impegnare tutto il partito
E si tratta di riconoscere in questo contesto sinistra nuova del nord deve riconoscere nella doppia presenza femminile nel lavoro e della famiglia la questione strategica del suo insediamento le donne tengono insieme in larga parte del modello economico e sociale delle aree più forti del paese spetta a noi con le politiche già avviate pensa ai congedi parentali
E con la nuova organizzazione di tempi sociali garantire davvero più libertà e più autonomia alle persone e operare in forme diverse un riconoscimento del genere generale di questa funzione e questo anche il tema che fanno proposte in questi giorni ha proposto che la carenza di manodopera
Non si possono dare risposte improvvisate o precipitò osé
è giusto chiedere che le imprese le loro rappresentanze ufficialmente informalmente sottopongono a chi governa il territorio a chi governa il Paese le loro esigenze
è possibile come e quali esigenza alcuni sì altri no soddisfarle sul mercato interno
E non è giusto pensare la possibilità di soluzioni coraggiose verso i disoccupati
Nel nostro Paese non nel senso che l'assistenzialismo ma in quello di riconoscere loro una dote contributiva di sgravi di imposta da spendersi
Con l'impresa al tempo spesso con le forme nuove di coinvolgimento delle regioni dei territori per le esigenze da soddisfare con l'immigrazione chiamare come il nuovo presidente dell'Ance De Albertis ha fatto l'altro giorno dei costruttori le impresa su a partecipare al soddisfacimento delle esigenze materiali e abitative anche con la politica di sgravi fiscali per chi viene da fuori a contribuire a farsi carico dei tanti problemi di integrazione siamo in presenza abbiamo di fronte un gigantesco crollo demografico
E con immigrazione nazionale e internazionale siamo di fronte comunque nei prossimi anni a un profondo cambiamento sociale e di costume di orizzonte che dobbiamo governare
Proprio questa vicenda ci propone una terza parola decisiva territorio
L'agire locale l'identità localistica sembrano le uniche Bussolo certezze dell'oceano dalla globalizzazione
Adesso è la destra dà risposta di comunitarismo etnico maso chiuso di ripiegamento corporativo
Ma nella nostra idea alternativa di territorio ci deve essere l'autogoverno la democrazia la sussidiarietà
Il comune è l'insieme di comuni di un'area il territorio devono essere nelle condizioni di scegliere e gli elettori di scegliere quali programmi o contenuti far prevalere
Viene invece coltivata un'idea di regioni staterello centralistiche che è una versione appena più presentabile rispetta quella non sopita nella lega della Padania
Ma quella idea è un errore rispondere in modo centralistico
Il valore nazionale anche l'orgoglio nazionale anche un valore di italianità sono per loro natura insieme di culture di territori e di municipi
Sul federalismo la nostra autocritica Iginio Ariemma lo ha detto con chiarezza rispetto agli anni passati o anche alla Bicamerale deve essere netta e credibile
Ripensare alle istituzioni e alle prestazioni sociali dalla parte dei cittadini vuol dire pensare a una sorta di riformismo nei municipi
Qualcuno ha parlato di socialismo comunitario di socialdemocrazia nei territori capace non di esaurire le ragioni di un patto sociale a livello di territorio
Ma di reinventare le politiche sociali della sinistra partendo dalla gente in carne ed ossa Bendoni conquistando negli strumenti
E non c'è dubbio che oggi per realizzare questo obiettivo di radicale trasferimento di poteri e competenze occorre aggredire due nodi
Il primo nodo quello centralistico
E l'appuntamento in un ingaggio per noi decisivo è il diciannove settembre sarà quella per tutti una prova della verità io penso che da questa riunione dobbiamo lanciare l'idea e si tenga alla vigilia del diciannove un'Assemblea nazionale dei deputati e dei senatori del centrosinistra per confermare questo forte impegno il secondo fronte quello regionalisti Copa Pertol gli statuti regionali la Camera delle autonomie degli enti locali la rete dei sindaci e della ministra tra il centrosinistra come ha testimoniato Paolo Corsini saranno nei prossimi mesi lo strumento per rompere l'oggi che vecchie strumentali
Per denunciare il grande imbroglio di chi oggi si dice ultra federalista e però fa sabotaggio della riforma in Parlamento al fine solo di incassare consenso politico
E all'indomani di un esito che sarebbe sciagurato per il Paese ci spiegherà perché la parola federalismo fa spuntare vocabolario perché Berlusconi da solo risolverà ogni problema
Ai referendum varati generici confusi della destra hanno dobbiamo rispondere con idea federalistica democratica più forte
Con una proposta sugli statuti regionali da sottoporre a referendum hard a referendum consultivo nelle regioni in tutte le regioni del Paese non solo in Corea del Nord
Se passiamo i passaporti ai Comuni come ha detto Giuliano Amato per liberare forze di polizia per la sicurezza perché non pensare a responsabilizzare ancora di più rispetto votando fatto fino adesso
I Comuni in stretto rapporto con le forze dell'ordine anche per pratiche burocratiche connesse non all'ingresso
Ma la permanenza e a tutto il sistema dei diritti dei lavoratori immigrati
Diritto alla sicurezza diritta la mobilità l'ambiente diritto al tempo libero sono nel territorio valori nuovi che noi dobbiamo in affermare se accompagnata se accompagnamento vuol dire governare la paura il congresso tematico che i DS piemontesi hanno annunciato sulla sicurezza potrà definire nuove proposte
Intanto possiamo dire che nella città di Milano per iniziativa del nuovo questore e bisogna dargli merito
Le pattuglie appiedate poliziotti di quartiere il coordinamento operativo è un certo controllo di qualità sul lavoro e sulla produttività delle forze dell'ordine hanno già cominciato produrre dei risultati
C'è un grande problema di questa mattina ci riparla Marzio Barbagli di decoro urbano d'iniziativa concreta contro il degrado anche contro qui piccoli fattori che contribuiscono a creare disincanto e l'allontanamento e sfiducia fattori che riguardano la pulizia l'organizzazione della città il cardinale Martini ha parlato del valore pubblico non solo privato dell'amicizia proprio recentemente inteso come richiamo alla responsabilità solidale di tutti ha un'idea di città mica che è un progetto del futuro non solo sicura amica qualcosa di più
Mobilità e traffico dalle grandi infrastrutture a sbloccarla le domeniche in bicicletta recupero anche nella dimensione è lenta
Di molti spazi di organizzazione sociale non contro l'innovazione e la velocità economica ma per i equilibrare la sono fanno parte nel nostro orizzonte
Aldo Bonomi in questi giorni è analizzate in un saggio stimolante uscito proprio nei giorni passati le dimensioni dell'industria moderna culturale del tempo libero discoteche partire parchi a tema e così via
Voglio dire che esiste anche su questo terreno il bisogno ossidi affermare una nuova etica del lavoro ma anche di riconoscere che il tempo del non lavoro è parte di un tempo sociale
Spesso scandito da vittime da regole ferree che la possibilità di affermare nuovi spazi di cultura e di libertà in quello che rischia di essere una forma di catena di montaggio del divertimento apre per noi orizzonti inediti
Ed è qui ho concluso e ne dobbiamo tratteggiare un agire politico capace di interloquire con le moderne domande di senso che attraversano la società mi riferisco alle punte estreme alla rete di Seattle a Bové a tanti ragazzi e ragazze che si mettono in movimento
Riferisca anche le nuove forme di rete religiosità tradizionali
E di Mediglia i limiti e di meditazione che al di là della moda indicano un segno crescente della necessità di un diverso rapporto fra tempo di lavoro ma anche un tempo frenetico di divertimento e tempo interiore o ancora episodi di cronaca che so Chiavenna per citarne uno solo sintomo di un male di vivere più profondo di una moderna noia sociale
Domande di senso però anche quelle più ordinarie chiedono la politica di essere semplice
Che ebbero simboli chiedono anche una qualche religione civile
Ed è già passato ci ha visto in anni straordinari in cui abbiamo rimesso su questo Paese ma culturalmente un po'sotto botta non sono per la retorica ma non possiamo neppure accettare che sulle false ricostruzione della storia dalla grottesca ampolla di Bossi al corridoio del quarantotto gli Assago al congresso di Forza Italia
Alla negazione delle vicende delle stragi e del terrorismo dei ventenni che abbiamo alle spalle si costruisca un deserto culturale è una pericolosa avventura politica
Ritengo cioè che il Novecento se ricordate le immagini di Torino del nostro
Spot il Novecento del nord si è chiamato in questo senso resistenza non nella sua Geografia ma debbano essere richiamati come traccia di un originale
Nostre radici sono lontane
E nell'idea più recente che l'Ulivo ha cercato di affermare che una riforma della società può venire non da una visione
Avrà un incontro più largo di culture di valori quella che Ciampi ha chiamato l'altro giorno con i presidenti delle Regioni l'alleanza delle autonomie e può aiutare a ripensare anche noi a un centrosinistra dei valori nel territorio
Ma è l'Europa davvero la nostra missione un premier europeo eletto
Una Costituzione europea un'Europa in cui non c'è futuro gli Haider gli xenofobi e l'intolleranza questa è la chiave del nostro insediamento e del nostro possibile successa ora credo nei territori palmo a palmo nei territori di tutti i diversi Nord come livello nazionale tocca ognuno di noi fare la nostra parte
Chiude i lavori di questa importante giornata il segretario nazionale del partito Walter Veltroni
Ma io sarò breve perché quello che Pietro Folena detto in conclusione di questa discussione consente soprattutto a quest'ora con il il grado di questo forno a microonde nel quale ci siamo riuniti stasera consente di fare qualche considerazione molto rapida
Però la rapidità vorrei che non fosse a scapito della chiarezza della nettezza del cosa che intendo dire che mi auguro siano sufficientemente
Comprensibile anche nella loro brevità
Primo
Io considero la cosa che noi stiamo facendo oggi uno dei pezzi più importanti della storia recente del principale partito della sinistra riformista italiana
Sul piano della sua innovazione
Lo considero un momento questo aggettivo viene usato spesso del tutto a sproposito lo faccio anch'io in questa circostanza storico nel senso che cambia il modo di essere del più grande partito della sinistra italiana
Cambia il suo modo di funzionare cambia il suo modo di decidere cambia la sua struttura di i di azione e decisione politica
Ho letto anch'io qualche preoccupazione che considero assolutamente legittime qualcosa di questo germe c'è stata anche come con il dibattito io però vorrei che fosse chiara tra di noi una cosa non saremmo tutti qui
Per fare un'operazione che ha un profilo puramente organizzativo
Nell'ambito del profilo organizzativo io ci metto dai commissariamenti che considero uno ASP diciamo stupidaggini in in partenza a un'operazione di semplice messa sistema di una la struttura che ha già conosciuto nel corso di questi anni per impulso dei segretari regionali del Nord ha conosciuto già una sua una sua vita autonoma
Se fosse solo questo francamente non ci saremmo tutti quanti scomodati e non avrei cominciato queste considerazioni dal punto dal quale sono partito
Io penso che qui debba nascere il laboratorio
Della nuova sinistra che noi vogliamo costruire in questo Paese
E che non possa che nascere qui
E che non possa che nascere dove l'inconscio dei venti che ci ha nel corso di questi anni sballottato talvolta anche violentemente
E più duro più astro e anche proprio affascinante
E qui lo ha detto Piero Fassino è qui che si gioca una parte importante della partita italiana
La velocità di questa locomotiva sarà è la velocità del Paese
è qui che le forze politiche tutte la sinistra in primo luogo è chiamata a cambiare passo non è immaginabile che un grande schieramento riformista moderno e di sinistra
Come il nostro che fa parte di una coalizione più ampia di centrosinistra abbia in questa parte del Paese una forza esattamente dove la modernità e più visibile più più più forte e più registrabile abbia una forza e una dimensione del tipo di quella che mi abbia
Qui l'idea che non abbiamo scritto a Torino concludendo un dibattito concludendo voglio dire perché io lo considero concluso perché questa idea che noi si scriva mentre gli altri non si pongono il problema della loro identità
Perché dall'altra parte ci sono cose assolutamente eterogenea sul piano politico culturale e storico
Non solo eterogenee tra di loro ma assolutamente eterogenei al loro interno
Noi sembriamo essere affascinati dall'idea di scrivere sulla e ogni volta bisogna ricominciare e ci sono gli appassionati alle discussioni
La cui ma la motivazione è quella di riflettere sulla nostra identità
Come se la nostra carta di identità fosse scritta con inchiostro simpatico ogni volta dovessimo ritrova la nostra discussione sull'identità si è chiusa al congresso di Torino
Noi siamo il partito del socialismo liberale in Italia
Siccome la cui identità non è un romanzo ma è una definizione la nostra identità e queste
Poi c'è quello che discende da questa identità in termini di programmi politici di capacità di innovazione di rapporto con la società
Ed è quello ciò di cui discutiamo ci
E se noi oggi siamo qui a fare qualcosa che
Pierangelo sacche più diciamo anziane di questa vicenda
è una cosa che dura da molti anni in termini di attese
E se ora facciamo
Mi si permetta solo una notazione a questo gruppo dirigente dei DS che sta facendo un investimento insomma ambizioso e difficile
Sull'idea di costruire un partito dalla sinistra moderna
Che sia insieme perché queste due cose stanno insieme e si si separano
Non è
Diciamo non è tra non ne potremmo trarre da una separazione auspici favorevoli che tenga insieme innovazione programmatica e capacità di rispondere alle novità sociali che si producono questa società del due mila e dall'altra ancoraggio ad un sistema di valori di riferimenti di idee forza che fanno parte del DNA della sinistra questo gruppo dirigente DS che impegnato in questo lavoro di costruzione di progettazione ridefinizione della struttura e dell'identità di un partito moderno spetta di prendere delle decisioni che sono state nel corso di questi lunghissimi anni non negli ultimi anni di questi lunghissimi costantemente proroga
Decisioni dure e difficili come quelli che abbiamo dovuto prendere
Per esempio a proposito della vicenda dell'Unità legate in quel caso che però per esempio li hanno una dimensione dura la feconda
Decisioni che se non prese avrebbero portato alla chiusura del del giornale decisioni che prese hanno una parte dei durezze di asprezza oggi fa configurano la permanenza del più grande giornale della sinistra italiana nelle edicole a sinistra per i prossimi e questa è un'altra delle grandi decisioni che noi siamo chiamati ad assumere ma il senso di quello che ne stiamo facendo quello che ho cercato di dire laboratorio di una sinistra moderna e riformista sinistra parola che io non intendo solo come una definizione di collocazione geografica in Parlamento ma con un sistema di valori e di identità sinistra moderna e riformista
E lo sguardo
Per questo non vi sarà sovrapposizione tra il lavoro che le compagnie compagni che vengono a fare perché i compagni e compagni che sono stati incaricati
Venire a Milano
Tra l'altro tutte compagne e compagni che vengono da esperienze di lavoro nel Nord
Non dovranno come posso dire sopra ordinare il lavoro dei comitati regionali e delle federazioni e di altro non saranno uni perfetta azione non non abbiamo bisogno di aggiungere struttura
Dovranno essere un centro motore di relazioni con la società del la società
Guardate se c'è un nostro problema è una sorta di con chi di voi ricorda uno stagno fin di Buñuel L'angelo sterminatore c'è una strana magia in una stanza da quando la gente si riunisce
Per la quale si discute dentro quella stanza interminabile mente ma una sorta di confine invisibile impedisce a chi stai la stanza di mettere piede fuori
Di ritrovare in rapporto alla relazione con la società ogni tanto a me pare adesso un po'meno ma insomma a me pare che non siamo ancora afflitti da questa sinistra
Noi che siamo il venti per cento di questo Paese ringrazio Massimo Cacciari nel suo intervento interessante di avere come posso dire ricordato la dimensione il peso politico e per la prospettiva del centrosinistra la centralità che ha il nostro ruolo
Noi ogni tanto siamo afflitti da questa sindrome che però ci impedisce e ci ha impedito diciamoci la verità perché se noi siamo cresciuti nelle ultime elezioni perché siamo qui non perché abbiamo una nostra emergenze in Terna cui siamo cresciuti alle ultime elezioni nel nord ma siamo cresciuti in un contesto di sconfitta
E non ci rassicuranti ci impone con urgenza il problema di un'innovazione politica ma se noi siamo il quindici e quattordici euro il tredici o il dieci
In molte regioni del nord beh del tutto evidente che c'è da immaginare da pensare che bisogna riconnettere un tessuto di relazioni con la società relazione di Iginio Ariemma e il suo lavoro di questi anni ci aiutano in questa direzione
Ma è chiaro che mi discendono da tutto questo delle repliche e delle repliche consistenti
Io considero la scelta che certo è una scelta organizzativa si aprirà una nuova sede ci saranno tre compagni dei compagni che svolgeranno questo lavoro il la cui testa deve essere tutta il rapporto con la società
E c'è un investimento nel gruppo dirigente molto consistente io colgo l'occasione per farlo pubblicamente ringraziare Pietro per ringraziare gli altri compagni di altri compagni che hanno deciso di accettare questa sfida perché è una sfida per tutti
Però qui dentro c'è anche un'idea di gruppo dirigente per
Ed è la Simest
Perché è facile governare in certi distretti
è più difficile governare con delle personalità politiche che abbiano responsabilità diffuse oggi così ENI comitati regionali del partito nelle federazioni del partito così sarà con l'idea di avere un pezzo di direzione del partito
Ma tutto deve essere pensato in relazione con la società iniziative quello che dice Gloria giusto
Non hanno considerato che la battuta di gloria un richiamo style
Al fatto che spesso nelle piazze troviamo più la lega o adesso Forza Italia e noi stiamo più a discutere de de di come si farà le alleanze al consiglio circoscrizionale non lo considero un richiamo sta
Considero che la nostra capacità di relazione che manifestazioni iniziative ma anche relazioni con associazioni organizzazioni imprenditoriali tessuto del volontariato organizzazioni dei commercianti degli imprenditori
L'idea della costruzione di un moderno partito di massa
E quello su cui dobbiamo Ettore dovrà questa struttura lavorare con particolare attenzione nel corso dei prossimi mesi ma non basta ci sono altre scadenze che devono far capire che abbiamo cambiato passo io permettetemi rimedi presso il Rep permettetemi smetto subito la scadenza delle elezioni comunali in molti capoluoghi di Regione del no
Si voterà in molte città importanti nel corso dei prossimi e noi dobbiamo cominciare a costruire a partire da Milano e mi pare che si stia lavorando positivamente in questa direzione
Una capacità di proposta che sia in grado di costituire un'alternativa di governo rispetto alle scelte le posizioni degli arresti
Terza cosa che considero un pezzo di questo contrattacco è quella che Pietro ha chiamato la sfida del diciannove sette
Qui vedremo davvero
Qui vedremo davvero non a chiacchiere perché guardate che il federalismo
Può anche essere un'ottima arma da usare nella misura in cui non viene decisa
Una parte della comunicazione politica è data nella sua dinamica naturale dal fatto che io posso accusare te di non aver deciso qualcosa su cui mi sono identificato
Ma se la sfida del diciannove settembre che naturalmente non è la conclusione del discorso il federalismo come no
Ma è un pezzo importante
Verrà dal centrosinistra ingaggiata e vinta
Molti dei termini per la discussione che stiamo facendo cambierà
E si capirà che quei ritardi storici ai quali Iginio Massimo Cacciari e l'ho fatto riferimento giustamente
Faccio un esempio ha ragione il Presidente del Consiglio a parlare di Camera delle Regioni
Bisogna che ce lo diciamo poi non so se si riuscirà a fare in questa legislatura ma che l'Italia non debba avere un bicameralismo perfetto e queste navette che parte né che ci mettono a punto ottantotto anni a fare una legge ma debba vere ho una camera che ha un potere legislativo del tipo di quello oggi attribuito a a Camera e Senato insieme e poi un luogo nel quale lei autonomia possano esprimere una propria capacità di decisione non c'è dubbio che questo è un pezzo del modello istituzionale che lo dobbiamo scrivere che non abbiamo avuto il coraggio e la capacità innovatrice descrive nel corso dei mesi che abbiamo dietro le spalle
Ma allora e qui vengo alla considerazione se volete politica perché ripeto sulle altre cose hanno già detto di altri compagni
Io voglio fare questa rapida considerazione che ho fatto l'altro giorno al direttivo del mio partito
E che voglio fare oggi qui qui dove stiamo decidendo una cosa che considero importante per la sinistra e per il centrosinistra poi dirò una cosa alla fine sull'argomento che ha toccato Massimo Cacciari ha concluso il suo intervento
Guardate che l'esito del voto non è affatto scontato
Non lo dico per tenere sull'animo lo dico perché Russia lo dico perché è così perché e invito tutti a come posso dire a ragionare seriamente a guardare dietro le nostre spalle tutte le volte noi che c'è un vuoto
Sia positivo sia negativo ci stupiamo Oppo farmaco
Perenzioni regionali sono andato in un modo invece che in un altro
Eravamo convinti che andasse in un modo sono andate in un altro
E tante altre volte sondaggi alla mano quante volte il sondaggio delle ventiquattro ore precedenti ci dicevano che andava in un certo modo e andava in un altro modo non vorrei e questa volta facessimo l'errore al contrario guardate che i flussi elettorali sono fatti rapidissimi perché la società è rapida perché non ci sono più i blocchi sociali non ci sono più blocchi politici tutto si muove molto più rapidamente
Non è solo in Italia e in tutta Europa che così gli ho fatto l'esempio dal direttivo Shredder tre mesi fa era
Ha finito adesso ci credere
In testa
In America il cui voto avrà un'influenza su come sempre avuto sul voto in Europa in America Gore tre mesi fa era dieci punti lontano da George Bush oggi sono pari
In Italia nel novantatré abbiamo vinto le elezioni Massimo era allora uno dei nostri candidati abbiamo vinto le elezioni comunali in tutta Italia quattro mesi dopo c'era Berlusconi a Palazzo Chigi
Ogni elezione è una storia nuova agli elettori italiani non sono più quelli che guardano il primo in alto a sinistra e brutale
I lettori italiani distinguo che così si vota alle regioni poté in un modo si vota per le politiche voto in un altro
Se voi guardate le oscillazioni in termini quantitativi di si spostano centinaia di migliaia di persone voto per i partiti è una cosa voto per le coalizioni è un'altra cosa
E aggiungo
Guardate che noi avremo due o tre grandi argomenti per la campagna elettorale
Che se non li usiamo se ce ne dimentichiamo siamo
Finiti qui sì sì veramente siamo finiti primo adesso avremo fatto degli errori però santo dio
Quattro anni fa abbiamo trovato un paese in ginocchio e restituiamo agli italiani cinque anni dopo un Paese che ripresa economica crescita e l'occupazione crescita dell'impresa leggi finanziarie che danno i soldi invece che toglierle
Debito pubblico ridotto deficit riportate Cristo di Dio chiunque avesse un Bilancio di questo tipo avrebbe ragione per andare la campagna elettorale non come qualcuno di voi sembra voler fare con la testa cosparsa risiede
Secondo secondo abbiamo messo in campo strategie riformiste di una certa rilevanza arriveremo in primavera che l'anno prossimo con l'economia che tirerà ancora di più
E potremmo dire che un milione di posti lavoro ci sono stati so benissimo che mi si dice questo non basta lo so per primo e tanto è vero che dirò tra un attimo quello che che sto per dire però però andare ad dall'altra parte tutte le previsioni che loro hanno fatto non se n'è realizzata una
Una non se ne realizza
L'altra cosa che abbiamo è l'Europa che il grande argomento per la nostra campagna elettorale noi siamo lo schieramento europeo non solo perché abbiamo portato l'Italia in Europa
Ma perché siamo quella che possiamo lo schieramento che può garantire l'ancoraggio europeo dell'Italia
Guardate noi siamo abituati ma in Europa l'idea che in Italia ci sia un'alleanza tra Berlusconi Rauti e Bossi non è così semplice Rauti è l'equivalente di le Pen
Chirac non ha fatto alleanze con le pene
E sta all'opposizione per queste
Bossi è considerato diciamo molto vicino a posizioni che in altre parti d'Europa sono considerate non esattamente dentro il come possibile la la la la dialettica delle forze autenticamente europeiste noi siamo lo schieramento europeo
E questa è una grande carta
è una grande carta per questa parte d'Italia qui
Qui il legame con l'Europa è qualcosa che sta scritto nella cultura nella storia ma sta anche scritto nell'impresa nell'innovazione tecnologica
Meno di infrastrutturali qui si può pensare che finita la svalutazione competitiva ci si può sganciare dall'Europa
Dopodiché tiene dell'impresa del Nord tenete il tessuto economico di questa parte del Paese noi siamo quelli che riescono a garantire un ancoraggio all'Europa gli altri no ed è l'altro grande tema di campagna elettorale
Terzo io sento che qui noi abbiamo bisogno di definire un profilo di innovazione perché non basta dire uno abbiamo fatto ci vuole innovazione e ci vuole lo dico rapidamente perché è stato detto dal compagne e compagni che hanno parlato quindi non ci voglio tornare
Io unifico tutto questo nel tema della libertà di scelta
Cioè considero siccome dobbiamo trovare delle parole che comunichi non basta dire presentare dei documenti nei quali siamo specialisti trentotto cartelle libertà di scelta è una cosa che si capisce che cosa vuol dire e ho letto che Armando Cossutta che rispetta mi richiamo al fatto che la libertà di scelta si deve accompagnare all'equità lo so anch'io la libertà di scelta è esattamente e qui sta la sua differenza dal liberismo la libertà di scelta sta nell'idea
Posso creare le condizioni per le quali attraverso una serie di interventi strutturali mette in condizione i cittadini di scegliere il proprio percorso di vita e non li lascia soli in questa scelta ma li accompagni
L'ora in colonna o per usare l'espressione nulli organizzo dicendogli Tōbu devi andare in pensione a questa età con questi soldi e da lì non ti puoi muovere vuole andare in pensione prima benissimo
A RAI meno risorse perché avrai pagato meno contributi da questo dicembre hanno meno risorse vuole organizzare il tuo tempo di lavoro alternando al tempo di formazione benissimo flessibilità per tutti per i lavoratori ma anche per le aziende
Vuoi organizzare il suo percorso formativo in un certo modo
Voi utilizzare la tua condizione disoccupato
Lo ha detto Pietro con una serie di strumenti utili che ti consentano di far valere questa tua condizione sociale disagiata come elemento di vantaggio per l'impresa dette vuoi
Contare quando decisi ecco perché il federalismo fa parte di questa grande questione della libertà di scelta la libertà di scelta bisogni di governi DC di governi DC
E il federalismo come non l'abbiamo proposto non la demagogia che ogni tanto riemerge perché l'altro giorno alla Camera secessione
L'idea del federalismo alla catalana diciamo così cioè l'idea di una del riconoscimento del fatto che il Paese non è tutto uguale che ci sono zone di maggiore velocità e zone di minore velocità io a Massimo Cacciari voglio dire questo starei attento ad una cosa c'è un profilo di identità del centrosinistra che non si deve smarrire io ho l'impressione mi sbaglierò tanto è stato sbagliato praticare la linea dei ritardi del dei rinvii del l'idea del centralismo che veniva non dichiarato ma praticato eccetera
Tanto sarebbe sbagliato se la sinistra il centrosinistra prendessero una linea di rincorsa della lega perché la lega potrà fare se ad esempio uno e ci metterà costantemente in una condizione di difficoltà in cui noi prenderemo le botte da una parte e dall'altra
Ma una linea strategica chiara e alla quale corrispondono delle decisioni sul tema del federalismo a partire dalla decisione del diciannove ma il federalismo cioè l'idea ripartire dal basso invece che dalla lo ha detto Piero molto bene
C'è un'idea di nuovo Stato non di quanto offerto dallo Stato centrale unica di nuovo Stato dentro il quale però e questo è un tema su cui dobbiamo dare battaglia al centralismo dello Stato non si deve sostituire il centralismo delle regioni
C'è un sistema di Autonomie locali di cui noi dobbiamo essere fortemente rappresentanti
Tutto questo credo che sei unificato attorno al tema della libertà di scelta che ha delle sue conseguenze che alle sue conseguenze anche impegnative
Ma quello che io voglio dire utilizzando questo argomento coesivo dal punto vista programmatico e che noi non possiamo accettare una ripartizione dei ruoli secondo i quali la destra e innovazione dinamismo e noi siamo freno conservazione statalista
Se stiamo dentro questo schema noi abbiamo perduto e o anche se noi scegliamo di abbandonare questo schema per puramente e semplicemente diventare come gli altri abbiamo perduto lo stesso coesione sociale e dinamismo non sono fratelli separati
E nella nostra cultura politica programmatica c'è la chiave per rispondere a queste esigenze e a queste domande
Vengono alla conclusione
Considero un fatto importante che una delle decisioni che i segretari dell'Ulivo anziché l'Ulivo ormai si può chiamare di nuovo per fortuna così e posso annunciare che ieri abbiamo deciso che faremo a ottobre
In autunno una grande manifestazione nazionale dell'Ulivo cento mila persone portate di nuovo in piazza ritrovarsi dopo tanto tempo
Tra le posizioni comuni che abbiamo preso dopo quel terribile periodo di incomunicabilità ancora fatto riferimento Cacciari ci sono il federalismo l'Europa
Il DPEF la sicurezza grande tema sul quale ora ci sono le condizioni per una sfida io considero l'ho detto siccome non non sono lingua biforcuta voglio dire anche qui considero che il Governo abbia fatto un errore tanti di fronte al fatto che gli imprenditori del Nord chiedono sessanta mila lavoratori immigrati bisogna farselo chiedere cioè bisogna rendere chiaro
Che non è una decisione del governo del centrosinistra che siccome ha dentro di sé una cultura puramente solidaristica allora non vede no che c'è una dinamica nella quale quella contraddizione alla quale ha fatto riferimento Fassino ad altri compagni emerge esplode o meglio non esplode ma si compone in un quadro nuovo
Perché non c'è nulla di strano Livia De Torre cosa sovente condivisibili ma non c'è nulla di strano nel fatto che lo stesso cittadino ci sia bisogno del l'immigrato per lavorare paura dell'immigrato la sera perché ha paura di diversità e di tante altre cose
So che noi possiamo ricomporre queste due mezze mele e non chi sceglie solo Luna ma lo potremo fare guardate su questo bisogna che ci andiamo in chiaro se sul tema della sicurezza non avremo equivoci
Se faremo capire che la sinistra il centrosinistra sono la forza che intende garantire la sicurezza dei cittadini e siccome la sicurezza dei cittadini minacciate soprattutto la sicurezza i cittadini più deboli pensionati commercianti che sono esposti a noi dobbiamo essere la forza che garantisce questo lo possiamo fare perché abbiamo quella cultura che ci impedisce di pensare alle ronde alle alle impronte dei piedi e non so a che cos'altro
Anche qui l'Europa vale noi riusciamo a tenere insieme
I sessanta mila e immigrati dei quali c'è bisogno che la politica di sicurezza gli altri possono fare o solo l'uno Ossola
Ma se noi scegliamo questa via
L'Ulivo per questa via è riuscito a definire una coesione programmatica che aveva perduto adesso avremo altre scadenze altre tappe importanti
Però anche l'Ulivo ha un problema Nordio ringrazio Franco Monaco Massimo che hanno partecipato a questa nostra discussione
Hanno c'è un problema più generale di presenza delle culture riformiste del no credo che tutti dovremo metterci un po'in cammino in questa direzione
Penso che questo chiami in causa del veramente l'ultima considerazione che voglio fare interloquisce con con quello che Massimo Cacciari ha detto chiami in causa anche un po'la configurazione politica del centro sinistra bisogna uscire dalla frammentazione
Come si uscirà da questa frammentazione io rivendico un merito il gruppo dirigente DS il suo segretario non si sono messi a attribuire i ruoli cioè un po'il vizio che nel passato lontano nella storia regge buonismo della sinistra di un certo tipo lotto fai questo fai quello no io ho solo detto che più si razionalizza al centrosinistra più emergono le identità meglio
Oggi voglio e mi sento il dovere però dico una cosa
Emergano a condizioni che siano identità vere porti e capaci di attrarre elettorato e Consorzio
I processi ricomposizione possono essere di diversa natura
Devono avere una loro coerenza una loro forza io ho dichiarato e confermo che per parte mia penso che sia anche necessario che a sinistra avvenga qualcosa di simile
E capitato di parlare di una e quindi della sinistra
Cioè che la necessità di ricomporre
Differenze che spesso non hanno una loro comprensibile ragione per gli elettori di sinistra
Differenze tra partiti che spesso sono fondi con minori ma paragonabile a quelle che ciascun partito dentro di sé
Eppure questa frammentazione per esempio consente a Forza Italia di essere tranquilla sul fatto di essere primo partito alle prossime elezioni io vorrei che questa tranquillità nella sfida e penso ad una sinistra plurale una sinistra capace di racchiudere dentro di sé facendo prevalere gli elementi di unità in una forma nuova
Potrebbe competere da questo punto di vista e non rinuncio al proposito al sogno un giorno in questo paese di vedere che ciò che è accaduto in altre parti di d'Europa Cossack
Io veramente credo in questa in questa sfida e penso che più si vedrà il centro
E più e si vedrà la sinistra
E più nostro schieramento ha la possibilità di comprare
Lo dico questo dentro
Il quadro delle scelte che abbiamo compiuto che stiamo compiendo e chiaro quali sono le priorità è chiaro che se io dico che questo delle sì laboratorio di un nuovo partito dalla sinistra per esempio questo significa che tutto il tema barba mi ha mandato un biglietto ma non c'era bisogno perché l'avevo messo in conclusione proprio nel nell'accezione shakespeariane nella parte conclusiva dei ragionamenti è chiaro che questo comporta che quello che abbiamo detto a Torino succede
Quello che abbiamo detto a Torino sul piano della idea di un partito dentro il quale si rompa la prevalenza maschile perché non è un fatto di quote è un fatto di cultura politica di linguaggi di sensibilità che si mettono in circolazione
Tutto questo è necessario così come necessario avevano detto Marani Marcenaro va detto con forza avere un profilo il forte innovazione politica e programma la sfida è questa oggi non è qui non stiamo costruendo una nuova struttura organizzativa stiamo facendo definendo
In laboratorio una sinistra nuova moderna riformista
La sinistra nel Nord come ha detto Pizzetti non la sinistra del Nord la sinistra nel Nord da oggi comincia una pagina nuova de la sua storia e speriamo che sia con i lavori tutti noi non manchino positiva
Ancora provvisorio vengono