Il documento di programmazione economica e finanziaria 2001 (DPEF), messo a punto dal Governo Berlusconi e il c.d. "buco" nel bilancio dello Stato

Radio radicale continuiamo a parlare del documento di programmazione economica e finanziaria del governo Berlusconi lo facciamo con il viceministro dell'Economia il professor Mario Baldassarri professor Baldassarri prima domanda ma questo benedetto buco che cos'è in realtà ce lo può spiegare
è un extra deficit e che si è rivelato ora rispetto alle previsioni
Erano state diffuse ufficialmente dal precedente governo
Mi pare che sia uno scostamento tra due grandezze molto importante anche se piuttosto Toro così strana gli occhi dei re comune mortale ovverosia l'indebitamento netto e il disavanzo di cassa giusto proposte
Sì esattamente il problema parte dall'ultimo dato ufficiale che la relazione trimestrale di cassa presentata in Parlamento il quattro aprile
In quel documento le stime per il due mila uno davano un fabbisogno di Ca'del settore pubblico
Parietti circa settantaquattro mila miliardi a fronte di un indebitamento netto di competenza dell'anno due mila uno i ventiquattro mila cinquecento miliardi
Questi ventiquattro mila miliardi erano quell'un per cento in rapporto al PIL famoso che era l'indebitamento netto
Da a tenere sotto controllo ai fini del unione monetaria europea
Facendo la due diligence è emerso che quelle stime non incorporavano ancora gli andamenti in corso d'anno e quindi l'effettivo andamento reale sia del fabbisogno di cassa sia dell'indebitamento netto di competenza
Con questo lavoro di verifica
La Ragioneria generale dello Stato aggiornato queste sue stime e ad oggi abbiamo determinato che il fabbisogno di cassa a fine due mila uno
Sarà attorno a novantatré mila miliardi
E per contro l'indebitamento netto di competenza sarà attorno a quarantacinque mila miliardi e quindi all'uno virgola nove per cento del prodotto interno lordo cioè più del doppio di quello che il precedente governo si era impegnato a fare nei confronti dell'unione europea
Lo scostamento tra le due grandezze di circa cinquanta mila miliardi che viene quella ritenuta anomala esattamente questo è un altro aspetto dati questi due numeri
Il fabbisogno di cassa novantatré mila miliardi l'indebitamento netto di competenza quarantacinque mila miliardi
Emerge un fenomeno che negli anni passati nei decenni passati non era mai emerso cioè sostanzialmente la cassa e la competenza viaggiavano vicine tra loro
Ora dal due mila dall'anno scorso
è apparsa una differenza molto forte all'osservanza negli anni precedenti il signor questore
Seratona cinque dieci mila miliardi l'anno scorso è saltata trentuno mila miliardi quest'anno salterebbe a quarantotto cinquanta mila miliardi allora il problema è quali sono le voci che fanno da di
è entrata la caccia alla competenza queste voci sono contabilmente corrette nel senso delle detrazioni deduzioni eccetera questo è l'altro dubbio che potrebbe fare CR
Esce dell'indebitamento netto al di sopra di quei quarantacinque mila miliardi stimati oggi e potrebbe andare appunto al due il sei per cento che è stato
Correttamente tagliato a pezzi e per le faccio una domanda da profana ma non è che
Nel flusso di cassa si registrano sospese appunto di casa che per una qualsiasi ragione diciamo così di regola contabile e non si registrano i bilanci di competenza cioè non è che qualcuno ha fatto il furbo no no no
Nessuno ha fatto il furbo è un problema proprio di tecnica contabile la cassa registra le uscite ed entrate fisicamente registrate nel corso dell'anno
Ma la competenza deve registrare le entrate e le uscite che sono di competenza di quell'anno faccio un esempio per tutte per capire
Se come avvenuto quest'anno lo Stato accelera i rimborsi dei crediti d'imposta dei cittadini
E quindi paga vecchi crediti di imposta degli anni passati ovviamente questa è un'uscita di cassa ma non è di competenza dell'anno due mila uno perché questi cani
L'importo magari risalivano al novantasette al novantotto novantanove quindi come competenza riguardano quegli anni anche se effettivamente l'uscita di cassa è avvenuta quest'anno e questo è uno per esempio dei punti più doppi perché e sia c'erano questi rimborsi
Passa dei crediti d'imposta queste somme non vanno considerate nella competenza del due mila uno
Però occorrerebbe avere riscontro di questo nella riduzione dei residui passivi cioè di questi debiti che lo Stato ha verso i cittadini relative agli anni passati ecco questo riscontro sulla riduzione dei residui passivi
è difficile farlo perché le informazioni in corso d'anno sono piuttosto precarie e spiega che poi questo riscontro si fa a marzo dell'anno prossimo cioè il periodo nel quale l'Istat che l'istituto che ha incaricato di fare la i conti dal punto di vista della competenza nell'ambito del sistema europeo dell'Eurostat e e quindi ecco che a marzo potremmo avere anche una sorpresa da questo punto di per cui correttamente ci sono voluti dare questi elementi di informazione
Professor Baldassarre mi pare che il DPEF preveda un aumento del PIL delle tre per cento ogni anno è credibile una tale tasso di aumento
è credibile che si applica la strategia di politica economica che questo governo intende applicare intende fare
è credibile
Che come in questo caso c'è stabilità di governo e quindi il governo può guardare ai cinque anni dell'intera legislatura assumendo la responsabilità di governare il Paese per tutti e cinque gli anni ovviamente
Il raggiunge
L'effettivo di questo obiettivo di salto nella crescita in fondo l'eredità tendenziale che ci viene lasciata dal precedente governo e una crescita modesta non disastrosa certamente ma modesta attorno o poco poco più del due per cento all'anno
L'intenzione del governo di applicare una ricetta di politica economica fare le riforme fare la modernizzazione del Paese mettere in condizione l'Italia di dare le risorse che già ci sono nel Paese ma che non sono sfruttate per fare questo salto di sviluppo dal due al tre per cento questo avrà ovvio
Monitorato di anno in anno anche in relazione agli equilibri necessari del bilancio pubblico
E anche in relazione all'effettiva reattività del sistema economico produttivo italiano a rispondere positivamente e comunque
La intensità che abbiamo misurato agli stimoli positivi che dovrebbe che che dovranno provenire dalla politica economica è credibile però
Nonché una ricetta del governo italiano possa arrivare a simili risultati in una congiuntura economica internazionale non molto facile proprio per questo abbiamo fatto nel DPR un capitolo finale che è chiamato a analisi sensibilità per
Fa vedere se modifiche nel ciclo economico internazionale possono influenzare in modo consistente questo obiettivo e risultato di queste nostre valutazioni certamente che se il ciclo economico internazionale migliorasse
Rispetto a quello che abbiamo ipotizzato le cose andrebbero meglio se peggiorasse le cose andrebbero pareggio ma in realtà il salto nella crescita dal due al tre per cento dipende tutto dalle nostre mani cioè dalla capacità di fare una strategia di politica economica dobbiamo anche a merci conto che dopo l'euro non solo l'Italia ma tutta l'Europa della moneta unica è diventata un'economia molto più chiusa nel senso che i rapporti internazionali riguardano poco più di dieci per cento del prodotto interno lordo e quindi influenzano molto meno
La condizione interna dell'economia quindi l'Europa nel suo complesso ma l'Italia che è dentro
Deve rendersi conto che le proprie prospettive di
Gruppo dipendono dalla propria capacità di costruire politica economica capace di utilizzare pienamente le risorse che ci sono nel Paese siamo diciamo certamente dipendenti dall'estero subiamo tutte le influenze dall'estero
Essendo dentro l'Euro subiamo moltissimo noi in Italia il resto d'Europa che fa parte della moneta unica ma relativamente meno il resto del mondo professor Baldassarri Francesco Giavazzi ieri sul Corriere della Sera ha fatto tutta una serie di critiche a
La DPEF al vostro DPEF innanzitutto le regole di contabilità ma chi le stabilisce queste benedette regole di contabilità ma intanto non so quale testo professor Giavazzi abbia letto visto che l'articolo sul Corriere
è uscito ieri e quindi evidentemente è stato scritto l'altro ieri e francamente il testo finale del DPR presentato nel pomeriggio in Consiglio dei ministri è stato definito alle undici e mezza di notte quindi probabilmente ha fatto questo articolo anche sulla base di qualche informazione che era emersa dai giornali o anche di altre informazioni ad ogni modo
Questo giocarci
A far rilevare che la contabilità sull'indebitamento netto è stabilita da regole europee
Nell'ambito dell'Eurostat con il quale l'Istat in contatto e questo è assolutamente vero però bisogna anche far notare che l'applicazione di queste regole può essere soggetta ad elementi
Discrezionali soggettivi e comunque io ne vorremmo essere
Sicuri che questo gatto questa differenza anomala tra la carta la competenza sia dal conseguenza di una corretta applicazione di quelle regole contabili europee
Professor Baldassarri però Giavazzi dice anche se c'è questo buco dovrebbe esserci una manovra di correzione del bilancio dovrebbe esserci una manovra molto più forte Mann questo ha detto molto chiaramente del Gpl
Questo è il buco che si è determinato da una parte
Che ovviamente questo governo cercherà negli chiede al agevole di contenere sarà già un grande sforzo contenerlo e cioè evitare che risalga dall'uno al nove per cento del PIL verso il due sei per cento del PIL
Dall'uno al nove cercheremo di contenere il più possibile rispetto a questa realtà c'è un problema procedurale e cioè l'Italia a firmato un trattato ha stabilito il precedente governo un patto di stabilità con un percorso che va all'azzeramento del deficit pubblico italiano nell'anno due mila tre ovviamente il nome
Rispetta questi parchi perché non si tratta di fare distinzione tra vecchi e nuovi governi
La Repubblica italiana è una e quando la Repubblica italiana fa un patto sul piano internazionale è dovere di tutti cercare di farlo rispettare sta di fatto però che la procedura
E rivedere tutti insieme i patti di stabilità nazionali chi sarà al prossimo Europ
Ecofin
E quindi non può all'Italia in questo momento unilateralmente rivedere il proprio patto di stabilità questo ragionamento che verrà fatto in novembre al prossimo Ecofin insieme alla Francia alla Germania tutti gli altri Paesi
A quel punto noi avremo informazioni più precise che io sull'andamento del del deficit e anche sulle possibilità che cominceremo immediatamente a mettere in atto per contenere da parte nostra questo incremento di indebitamento netto quello che abbiamo detto con grande chiarezza
è che poi chi resta pochissimo tempo di fatto dal punto di vista operativo è da settembre a dicembre quattro mesi
E dato il ciclo economico di rallentamento dell'economia assolutamente non ci pare opportuno tentare di correggere quel il deficit con manovre fiscali o tagli di spesa che sarebbero addirittura controproducenti perché provocherebbero più danni al limite dati aumenterebbero lo stesso indebitamento e quindi questo sto so che siamo impegnati a fare sarà solo sul fronte finanziario
Professor
Baldassare ultimissima domanda il ministro Tremonti ha fatto accenna una nota aggiuntiva che verrà presentato nei prossimi mesi che cosa dovrebbe contenere questa nota aggiuntiva perché io non ho
Raggiunti no non è una nota aggiuntiva ma l'impegno a far conoscere i dati via via più certi
Emerge l'anno nel prossimo nelle prossime settimane nei prossimi mesi poiché a settembre dovremmo fare la legge finanziaria per il due mila due è evidente che a settembre avremo informazioni in più sull'andamento del due mila e uno e a quel punto
Faremo conoscere quali sono le informazioni in più emerse in questi ulteriori due non farete il bis del governo Amato ha rappresentato una nota aggiuntiva
No assolutamente la differenza è che né l'anno scorso il DPEF aveva solo andamenti tendenziali e non aveva alcun andamento programmatico questo andamento programmatico l'anno scorso fu rinviato a questa nota di aggiornamento
Ecco quest'anno il DPEF è un DPEF vero nel senso che c'è un andamento tendenziale e cioè un andamento programmatico ben chiaro nel DPEF presentato adesso
Il ragionamento su questa nota aggiuntiva
Di fine settembre il ragionamento di puro aggiornamento dei delle informazioni contabili il quadro programmatico è già chiaro in questo DPEF
La ringraziamo richiami professor Mario Baldassarri economista vice ministro dell'Economia Bono scorta come sempre da Radio radicale