"La grande modernizzazione: mercato, lavoro, welfare" promosso dalla Fondazione "Amici di Liberal" (presso l'Hotel Quirinale, via Nazionale 7)

Nella in questa costruzione abbiamo acquisito
Almeno due esperienze
Che mi sembrano
Difficili da
Modificare in positivo in futuro
La prima è che se noi abbiamo la libertà del di sogno ammesso che fosse possibile perché le risorse sono scarse altrimenti un problema economico non si porrebbe
La prima esperienza è che se noi garantiamo in un qualche modo il cittadino il cittadino sitter responsabilizza
Che nel linguaggio introdotto da Franco Debenedetti significa non è disposto ad accollarsi il rischio e la Società degrada
La seconda esperienza
E che se li lo Stato interviene come produttore di servizi sociali
Si diffonde rapidamente la inefficienza in queste prestazione dei servizi e la corruzione queste sono le due esperienze di questo attenti
Si è reagito a questo stato di cose
Cercando di ricostituire o quanto meno ricomporre gli elementi persi dei sistemi di libertà
Io mi fermo soprattutto sugli aspetti strettamente economici del welfare
Però ce ne sono altri compreso quello che ho sottolineato la dea responsabilizzazione del cittadino quindi la sua attitudine a intraprendere
A intraprendere a prendere su se stesso il rischio di tutelare la propria vita e il proprio futuro la propria salute la propria vecchiaia rivolgendosi invece allo stati organizzando partiti politici o quali fusioni politiche che di garantiscano a questo a prescindere da ciò che poi avviene nel resto del sistema del mondo produttivo e nel grado di competitività col resto col resto del mondo questi aspetti sono molto bene sviluppati in un articolo Inter stante pubblicato su Monet decreto recentemente da Fabrizio Onida bellissimo articolo che segnalo alla vostra attenzione
E che nelle per Peppard nel nello scritto che consegnerò agli atti io analizzato anche in dettaglio perché mi si era molto importante comunque mi porta in parte fuori tema rispetto a quello assegnato Mita l'organizzazione
Che cosa quindi noi dobbiamo intendere oggi per modernizzazione ci piaccia o non ci piaccia io vi dico a me piace poco però dobbiamo prendere atto che siamo inseriti nel mondo che la nostra economia dipende per il cinquanta per cento ci Gadalla attività di export import che in fondo la nostra cultura recepisce gli stimoli che provengono internazionalmente COMU quei io non sto a discutere se questo sia giusto e sbagliato naturalmente argomento che mi interessa come cittadino ma non come economista
Il quale deve rimanere quanto più possibile fuori da questi tipi di dibattiti e quindi e prendo atto che il concetto di modernizza io che si era fermato nel dopoguerra e che nelle dibattito politico era recepito dalla sinistra
E direi per certi versi osteggiato dalla destra
C'è un bellissimo saggio di Paolo Baffi ex governatore della Banca d'Italia ex nel senso che morta nel senso che era come governatore ha passato come voi sapete vicissitudini tremende nei suoi rapporti con la politica lo ha scritto un bellissimo saggio gli economisti stranieri in via Nazionale via Nazionale come voi sapete dove noi ci troviamo e più nota per la Banca d'Italia che
Non poté quindi la mi dispiace per i gestori dell'hotel nazionale effettivamente dobbiamo ricordare e noi spiega che gli americani ci mandavano gli economisti per convincerci di spendere di più
Di fare il deficit pubblico di creare lo stato del benessere e di non badare al rigore di bilancio che a quei tempi era in personificato in Einaudi che poi divenne presidente Repubblica da governatore dalla Banca d'Italia da Pella ed altri notizie membri del del del Governo
Di questi venivano a insistere noi addirittura prendevamo gli aiuti dell'ERP degli European Recovery Program è lì mettevamo in parte a riserva ufficiale cioè tenevamo in dollari e riserve ufficiale
E in parte solo in parte li utilizzavamo per finanziare sopra tutto lo sviluppo delle medie e piccole imprese che con la famosa legge seicentoventitré probabilmente ha rappresentato l'iniziativa di intervento pubblico più vistose più importante nello sviluppo economico italiano quindi
Sono loro che oggi hanno rovesciato il concetto di modernizzazione ad averci imposto questa linea politica e vi dico così inside Information che queste l'argomento che io utilizzato a Brussel quando non riuscivo a convincere i miei colleghi ministri delle oltre a a non chiudere il quarto porno di Taranto ho detto siete responsabile di tutti perché a vent'avete inventato Adamo Smith abbia fatto il liberismo avete inventato che insegna abbiamo fatto lo stato del benessere l'intervento pubblico poi avete inventato la Thatcher adesso un minimo di responsabilità ma la volete prendere per queste grandi oscillazioni di pensiero oggi l'oscillazione di pensiero che ho e recepiti all'Europa e che noi dobbiamo ricostituire il sistema delle libertà facendo retrocedere lo Stato ma la retrocessione massima dello Stato finora non è stata nelle privatizzazioni
Ornella abbandono del controllo pubblico
Cassese nel la raccolta bellissima fatta per la Confindustria in tre volumi l'Italia da semplificare esordisce il suo intervento affermando che in Italia esiste ancora un'estesa legislazione per educare i piccioni viaggiatori
Quindi non è solo privatizzazioni attagli proprio recedere dalla idea che a fondamento della chiamiamolo della precedente modernizzazione che il cittadino non si sa governare e quindi deve intervenire per sua quanto il Leviatano
Questo è il concetto di fondo i tutor perché poi lo vediamo nella bioetico lo vediamo nella scuola in tutto cioè il concetto di fondo è che il cittadino non è responsabile quindi qualcuno deve prendere posizione per suo conto
Concludo
A Consob deve prendere posizione per tutelare il risparmiatore
Sappiamo che c'è tutto un margine di discussione io non sono la Anarchia complete però è sempre l'idea che lo Stato debba intervenire perché il mercato non sa giudicare forse abbiamo perso un'occasione
Buona per vedere se il mercato era in grado di giudicare o meno l'operazione
Oggi la situazione è completamente rovesciata la situazione spinge alla responsabilizzare sempre più il cittadino e questo va benissimo io sono stato sempre non mi sono mai spostato soltanto sempre su questo filone e ho assistito ai miei colleghi che oscillavano da destra a sinistra tremendamente e oggi non so più dove stanno
Questo è un po'la mia la mia posizione
Re quindi va be'questo però è una chiamiamolo una mini polemica personale Coni con i miei colleghi la l'idea della responsa l'esazione passa nel campo della materia che mi è stato assegnato il welfare passa attraverso il taglio del prestazione
Senza preoccuparsi del fatto che
Questi beni come la scuola la sanità
Le pensioni
In genere l'assistenza sono Public Goods sono beni collettivi sono beni essenziale della società
E qua e il discorso non è che lo dobbiamo rifare daccapo se è più importante avere mi dispiace un'automobile o un letto
Non c'era forse più accettabile però è sempre bordate
Va be'gli ha delle responsabilità degli attuali in questo senso la mia battuta se uno ti dicono tu devi massimizzare il benessere dell'impresa costruisce viottolo deve fare questo è un principio
E mi segnala Guido Carli imprenditori facciano a fondo il loro dovere e il sistema che a un certo punto deve creare le opportunità affinché vi sia l'alternativa il problema è di responsabilizzare i cittadini non di cambiare la struttura dell'offerta la realtà e che il taglio avviene cambiando la struttura dell'offerta
E per giunta i tagli al Welfare vengono suggeriti per consentire la produzione di maggiore automobili di maggiore Hi Fai di maggiori prodotti o beni durevoli di cui le lastre
Cita dell'Offerta elevatissima quasi infinita ormai ne in sostituzione invece di questi beni essenziali della società civile come sono l'istruzione la sanità le pensioni in genere la quella che appunto in passato si chiamava la libertà del bisogno oggi possiamo invece considerarla illa solidarietà che lega i membri di una di una società di una società civile
E i motivi che vengono addotti sono proprio questi vengono addotti a motivo del taglio della
Dello stato del benessere si parli di pensioni si parli di sanità o si parli d'altro il fatto che per via della competizione internazionale noi dobbiamo tagliare i costi sociali e dobbiamo tagliare il livello di tassazione ora questa proposizione e
Corretta ma può essere trattato in un modo diverso e qua entro in conflitto ogni volta che porta avanti queste tesi con i miei più stimati colleghi mattino o Cipolletta ogni volta che io pongo il problema del soci al danno quindi della fair competition automaticamente invece di trovarmi solidale con le persone che la dovrebbero pensare come me non mi trovo solidale con questi allora bisogna risolverlo in un modo o nell'altro questo problema
Io ritengo che non è che noi dobbiamo eliminare
La struttura dei servizi sociali dal lato dell'offerta ma la dobbiamo migliorarla tutt'al più e non dobbiamo indurre il Paese sì a non avere lo stato del benessere dobbiamo indurre questi Paesi ad averlo e quindi gli strumenti internazionali che si devono attivare devono essere di questo tipo
Sì invece si
Via De tolte le due esperienze che abbiamo fatto sono esperienze la seconda le quali sono esperienze tali che ci hanno indotto a dire che aumenta la corruzione e aumenta la inefficienza della della gestione di questi se vizi pubblici e qua e si non si sottolinea il fatto che per il buon funzionamento dell'welfare esistono dei presupposti dei presupposti in Italia non sono mancate le risorse sono intanto i presupposti l'Italia attendeva e forse a le risorse per lo stato del benessere ma non siamo riusciti a creare una pubblica amministrazione chiamiamoli in senso latta capace di gestirli
Quindi i presupposti così come io per brevità di elenco sono quella che viaggio detto una pubblica amministrazione efficiente non corrotta un ordine pubblico stabile e soddisfacente ovviamente parlo del la criminalità soprattutto della criminalità che non è diffuso solo nel Mezzogiorno d'Italia l'esistenza di strumenti per la difesa del territorio una magistratura civile soprattutto civile
E penale dinamica e meccanismi di redistribuzione del reddito orientati all'equità questi sono i presupposti a mio avviso sono mancati questi presupposti non sono mancate le risorse perché il dibattito degli a i sessanta di rendere l'economia italiana meno dipendente dal cavallo delle esportazioni è più dipendente dalla domanda interna cosa che si sta ponendo chiaramente in Europa in questi in queste settimane in questi mesi era un tipo capito che aveva portato ad alcuni importanti chiarimenti ad alcuni importanti chiarimenti e a tentativi che ripeto sono almeno naufragati non per assenza di risorse ma sono naufragati per assenza di quei presupposti di cui vi ho parlato
Per completare il deferimento ma non lo voglio trattare dello aspetto della competitività internazionale ritorno sul tema appunto che ho detto non trova il consenso dei miei colleghi ma comunque sia
Rimane un nell'agenda dei lavori d'altronde sottolineo il fatto che se lo World Trade Organization diretta oggi da Ruggero già nei processi di liberalizzazione mette dei vincoli per il lavoro minorile che la tesi mi ha cioè che utilizza il lavoro minorile deve essere discriminato nel commercio internazionale essere bloccato in un qualche modo va bene o comunque tariffate totale da rendere non conveniente l'utilizzo di lavoro di lavoro minorile mi domando perché e i minori debbano essere protetti e non debbano essere protetti i vecchi
Io fra l'altro andando avanti negli anni non sono direttamente interessato e mi sembra una grande ingiustizia ne ho parlato con Ruggero gli ho detto va bene anche tu non sei il primo appello cerca di preoccuparti anche di questo aspetto del problema lo pongo in termini ironici ma voglio dire che il discorso della protezione slacciare è un discorso che riguarda tutti i cittadini nella loro parità di diritti
E dei doveri quindi già noi utilizziamo questo strumento a mio avviso dovrebbe essere più seriamente affrontato è il capitalismo star ricco mettendo questi errori e non gli basta che nove governi su undici anche
Se non è più come nel passato in Europa hanno spostato l'asse politica a sinistra che io dico verso lo statalismo il riferimento alle spinte di Lafontaine o come e sbocchi erede il sistema lo ha fatto fra Ugo De Benedetti quando dice ci sarà una rilassatezza nella politica fiscale è una durezza nella monetaria o viceversa
Può anche accadere l'opposto io ritengo che sia finora caduto l'opposto perché
Stanno mantenendo rigida la politica fiscale col deficit al tre per cento deficit in conto capitale e il pareggio di bilancio mentre la politica monetaria è stata troppo rilassata tant'è che infatti l'euro è debole ma questo
Punto di vista mi sembra che stia accadendo all'opposto però comunque sia e giusta la logica che tutto avviene nel quarto periodo senza mettere le mani nella struttura cioè si accontentano di questi che sono ormai peggio che inefficaci che portano
Tra l'altro degli elevati costi come la debolezza dell'euro quindi la per credibilità di questa moneta fin dalla sua nascita abbracciavano promesso assolutamente incontro Mario proprio perché non si mettono d'accordo su quello che deve essere deve essere deve essere fatto ora né l'Europa
Recepisce il discorso del ripristino del sistema di libertà attraverso il meccanismo dettagli alla UE per per garantire la competitività delle merci europee non per garantire una Setto di convivenza civile che attragga l'interesse di tutti i cittadini e spinga all'Europa all'unificazione politica vera e propria senza la quale a mio avviso neanche il Sistema monetario europeo correggere però son tutte ovviamente queste mie persona valutazioni che sottopongo alla vostra attenzione qui mi concentro maggiormente su che cosa in andrebbe fatto in Italia per cercare di non infilarsi in questo in questa nuova modernizzazione interno giornale che a mio avviso modernizzazione lo è solo in parte lo sarà solamente se riuscirà a migliorare l'efficienza della gestione dei servizi dell'Welfare affidandole in mano finché possibile ai privati e quindi riuscirà a ricomporre l'offerta complessiva con minori beni di consumo durevoli e maggiore beni di quelli che fanno il bene della società
Che consentono una migliore convivenza civile e otto Catto i tre temi che avevo già denunciato come componenti
Indispensabili grazie dello stato del benessere scuola sanità e pensioni
Per la scuola
Non si può se non essere favorevole alla libertà di insegnamento
E di scelta dell'istruzione attraverso la disintermediazione dello Stato come quasi monopolistico fornitore degli insegnamenti
Questa tesi affatto passi avanti in Italia non è conflittuale come lo era in passato di fronte a una proposizione come questa portata avanti da un capo del governo o da membri della quali Simone ci sarebbe stata certamente la crisi di governo oggi non c'è più questo è già un passo avanti però il passo avanti non ha portato a quello che ritengo
Indispensabile che la libera scelta dell'istruzione e la disintermediazione dello Stato questo è un passaggio importante che è già stato portata avanti da alcuni colleghi cosa vuol dire disintermediazione dello Stato finché lo Stato gestisce Lugli
Il buono scolastico nel senso che lo riversa alle istituzioni che sulla base della legge ne rivendicano il diritto lo Stato resta sempre intermediario fino al punto in cui si come in questo Paese l'unico soggetto che abbia diritto a violare la legge dello Stato se a un certo punto una scuola ha diritto ad avere per esempio mille Bonds ammesso che glieli diano o contributi il ministro del Tesoro può dire non te li do
Questo significa c'è sempre uno strumento nella mano nel senso che non si rispettano le leggi
Credo che se analizzassimo in sala gli esempi che abbiamo di coloro i quali non hanno avuto dallo Stato ciò di cui avevano diritto penso che raggiungeremo una larghissima maggiore
Il problema di fondo a mio avviso è quello di consentire la deducibilità fiscale quindi ad iniziativa del soggetto e ovviamente con le pezze di appoggio necessario e la proposta la seguente grosso modo i calcoli Reed chi erano perfezione perfezionamenti grossomodo un uno studente costa allo Stato mediamente un milione settecento mila lire ovviamente negli anni iniziali costa meno negli atti negli anni terminali costa di più
Quindi quell'inverno bisogna lavorare intorno a questa proposta quindi se uno non sceglie la scuola pubblica ha diritto avere una deduzione fiscale del
Novanta cento per cento questi sono calcoli che poi
Ma non farti statisticamente vanno fatti statisticamente si una deve dare la deducibilità totale o parziale sulla base di che cosa avviene nella struttura dell'offerta di insegnamento pubblico certo che se come è già accaduto cade la popolazione scolastica il numero dei insegnanti resta lo stesso evidentemente il meccanismo non può funzionare allora io sosterrei questa iniziativa di deduzione deducibilità fiscale della cifra totale o parziale con delle incentivi transitori per le istituzioni private disposte a fare il takeover di Inter a scuola per esempio c'è un liceo io privatizzato il liceo mi prendo tutto lo stabile il segna anche e le attrezzature e lo Stato dà un contributo a chi vuol prendere queste iniziative in questo modo in questo modo si può consentire allo Stato
Di non incorrere in un grave deficit per il fatto che l'offerta si sposta da un'altra parte novantanove
Va beh
Poi c'è anche quello da cui poi c'è la libertà di scegliere l'insegna io nel mio presupposto che si privatizza c'è anche questo evidente no perché un passaggio però questa
Vogliamo avere un'offerta che sia dello stato del benessere queste la strada se non è quella strada si
Per corone tradizionale Assitalia e c'è il degrado dell'Università delle scuole che non che non hanno più se qualcuno e guardate le le gli ospedali e e le scuole quand'eravamo poveri costruiamo ospedali e scuola in naviglio osé adesso che siamo ricchi questi stessi ospedali sono papale degrado nella riflessione che facevo entrando l'ospedale di Roma o in altri ospedali come recentemente sono andato a visitare quello di Parma per trovare degli amici in The grado totale costruzioni meraviglioso quindi quand'eravamo poveri facciamo bene adesso che siamo ricchi perché siamo uniti siamo al sesto settimo paese sui centocinquanta che esistono di reddito non siamo in grado di fare le stesse cose quindi dobbiamo affrontare in questo modo questa è la mia proposta per quant'riguarda la sanità invece credo che il tipo di struttura pubblica come testimonia anche il Paese leader del pareggio del bilancio e del taglio della stato del benessere che gli Stati Uniti sulla sanità non si può passare totalmente a mio avviso a una sanità gestita dai privati nel senso che lo Stato deve essere soprattutto fornitore delle innovazioni sanitaria
Non è pensabile quindi un collegamento diretto con me università autonome deve potere garantire che laddove soprattutto nelle fasi iniziali non viene un diretto interesse dei privati e perché la struttura costi-benefici
E sbilanciata allora lo Stato deve avere a mio avviso una buona presenza è il il punto discriminante posso rilanciare in questo modo punto discriminante che bisogna distribuiva meno aspirine e meno cure fortemente costosa e quindi il discorso non sento mi sento ancora di proporre di avanzare sulla base delle conoscenze dei colloqui stretti che ottenuto con persone del mestiere la tesi di una totale privatizzazione delle settore sanitario può darsi che sbagli ma comunque sia questa il convincimento che mi son fatto analizzando a fondo il problema come in quel avuto occasione se quando nella mia breve esperienza di governo di analizzare i progetti che c'erano stati avanzati da società di consulenze che dicevano che comunque sia una buona gestione sanitaria avrebbe potuto consentire un risparmio del nove dieci per cento delle delle attuali spese questo rientra nel discorso dei presupposti necessari per il buon funzionamento della nel sistema di welfare
Per quanto barba le pensioni io sono per una soluzione radicale lo scritto e anche riscritto in alcuni articoli di giornale lo ripeto breve mentre in questo punto ne traggo anche le conseguenze che non ho tratto in queste mie presentazioni pubbliche
Io ritengo che non possa più sopravvivere non può più sopravvivere un sistema basato sulla ripartizione per una serie di motivi che noi conosciamo invecchiamento della popolazione riduzione nella parte contributiva riduzione resa anche necessaria dalla difesa del della competitività delle merci italiani comunque sia deve rientrare nel meccanismo di responsabilità azione del cittadino affinché il cittadino resta deresponsabilizzato organizza le forze politiche per andare all'assalto delle risorse pubbliche che poi sono risorse degli altri
Che per sabato non ha non ha non ha proprie risorse e quindi occorre responsabilizzare il cittadino in modo tale che se uno è risk Laver ama il rischio farà investimenti rischiosi e si vince si prenderà una pensione più alta e se perde una sono i più bassi e quindi paga il costo dei suoi comportamenti e se invece un riscaldare per una per a contrario al rischio farà degli investimenti tutto accomodare si prenderà una pensione che
Sarà in proporzione questo rischio che prende il passaggio da un sistema a capitali a un sistema a ripartizione stemma categorizzazione non può se non essere traumatico
La società italiana ha saputo pagare dieci punti percentuali in più di tasse forse il termine corretto e è stata costretta a pagare però l'ha saputo anche dieci per cento in più di tasse per entrare in Europa nel giro di meno di un decennio va bene
E deve sapere son convinto e capace di affrontare anche il problema della transizione che naturalmente non può se non gravare su alcune categorie sociali del futuro è garantito solo se a un certo punto
Le generazioni presenti si sacrificano a favore delle generazioni delle generazioni future e quindi c'è un costo da pagare quando si dice che devono essere tutelati i diritti di tutti di quelli che ci sono di quelli che non ci sono il sistema non può funzionario citato in ordine di tempo l'ultimo studio di Unicredito fatte da due giovani
Ricercatori dove dimostrano che praticamente nel giro di vent'anni venticinque anni l'aliquota di equilibrio supera il cinquanta per cento del del del del salario di una persona e con ciò non hanno amo ancora risolto il problema perché mentre gli Stati Uniti si preoccupano che nel due mila e quaranta il rapporto fra coloro che contribuiscono al sistema pensionistico e coloro che percepiscono sarà di due a uno due lavoratori per ogni pensionato in Italia cinque anni prima ma si arriverà a un rapporto di uno a zero sette cioè avremmo zero sette occupati che attengono un pensionato sulla base delle le sì attualmente viste esistenti quindi è impossibile e inutile procedere peritali significa veramente creare grandi ingiustizie qual è il viatico a questo passo
Delle famiglie italiane
E ha oggi se le proiezioni e sono corrette
Oggi lei famiglie con a capo un pensionato già possiedono me mediamente duecento milioni di attività finanziarie
E com'è noto gli italiani per oltre il cinquanta per cento passi erano altrettanto di beni reali in particolare la casa di abitazione quindi il patrimonio medio di una famiglia italiana con a capo un pensionato e di quattrocento milioni supponiamo che duecento milioni di beni reali non siano il frutto anche se c'è un rendimento implicito da e per il fatto che uno non paga il fitta
Sui duecento milioni a un cinque per cento di rendimento uno riesce a ottenere un rendimento sul proprio portafoglio finanziario
Un rendimento superiore
Alla pensione minima che ancora il voto dell'Italia da sei sette milioni di persone oggi sei sette milioni di persone sui sedici milioni di pensionati godono di una pensione minima di settecento mila lire
Mentre possibile ricavare circa ottocento mila lire con i residenti finanziari quindi da questo punto di vista tocca anche la politica fiscale i particolari il trattamento dei titoli di credito
Sui quali come è noto le foglie di Visco sono crescenti e che comunque se attuate andrebbero contro la possibilità di far leva su questo strumento sul fatto del possesso
Di attività finanziarie da parte delle famiglie con a capo un pensionato per agevolare invece una transizione da un sistema a ripartizione al sistema a capitalizzazioni
Ecco queste sono le proposte e le considerazioni che io intendevo avanzare su questo tema
Mi auguro che se non siano lasciate cadere non tanto dal punto di vista della proposta quanto dal punto di vista dei presupposti che mi dicono suggerirle grazie
Professor Paolo Savona diverso le vere al dottor Cesare Romiti prende la parola per la terza relazione che ha per tema il lavoro
La relazione che devo ottenere stamattina
Come ricordava poc'anzi come ha ricordato poc'anzi riguarda il lavoro e quindi io non toccherò minimamente il problema della scalata della Telecom da parte dell'Olivetti non visione una parola
Comincio questa mia redazione ricordandovi il titolo
Di circa un anno fa del settimanale americano Newsweek il titolo di questo articolo fra l'altro ciò qui in fotocopia diceva Europe del no a Hogwarts calciare l'Europa la cultura del non lavoro
Il titolo era brutale come spesso capita in queste riviste di Carate americane e mi sembrava per lo meno leggendo non mi sembrava troppo sbrigativo e mi è anche rimasta la sensazione in questo anno
Che oltre a essere sbrigativo fosse anche ingiusto
Di cosa parlava all'articolo l'articolo parlava soprattutto dei principali Paesi europei Germania Gran Bretagna Francia Italia e Spagna
E ne metteva in luce le crisi occupazionali ma soprattutto i sistemi di sovvenzione previsti per chi perde il posto di lavoro in Europa
è abbastanza chiaro che dal punto di vista americano la semplice esistenza di certi ammortizzatori giustificava ampiamente alla titolazione non essendo conosciuti quegli ammortizzatori negli Stati Uniti
Tuttavia malgrado questa considerazione il titolo allora mi era sembrato eccessivo
Infatti più chi più che di cultura del non lavoro in Europa
Si trattava di politica sociale nei confronti di quella grande determinata fascia di persone con famiglia
Che per età e condizioni generali assai difficilmente riescono a trovare il lavoro dopo l'uscita dall'azienda e quindi l'opportunità di re impiegati
L'inchiesta della rissa americana rispondeva comunque fin da allora una domanda provocatoria alla domanda provocatoria e di oggi del convegno dice presa domanda siamo davvero sicuri di essere già in Europa
Allora la risposta è abbastanza semplice se si parla di occupazione il responso è senza dubbio si siamo già in Europa
Perché c'è una realtà alla quale siamo di fronte e i dati sul mercato del lavoro di cui disponiamo riferiscono di una situazione che è praticamente generalizzata abbastanza diffusa di stagnazione
Non certo una stagnazione passeggero congiunturale ma pressoché strutturale
Che cosa si può constatare si può constatare mancanza di idee
E soprattutto un vuoto di soluzioni su cui far fronte alla disoccupazione e queste appaiono queste considerazioni abbastanza comune a tutti i partner dell'Unione Europea
Anche Chuck dello recentemente
Ha detto nonostante i socialisti siano al Governo in tredici Paesi su quindici dell'Unione Europea la lotta alla disoccupazione non esiste
Ammesso che lo vedeva dal suo punto di vista che la lotta alla disoccupazione sia un appannaggio dei governi socialisti e non possa anche essere appannaggio di governi che non siano di destra e non sociali
E nella circostanza non conforta nelle analisi del fenomeno nelle previsioni sul futuro che sono purtroppo oggi tutte di segno negativo
Io d'altra parte sono stato chiamato spesso a intervenire su questo tema del lavoro partendo da circa due anni Mezzogiorno anzi quasi tre anni nel mille novecentonovantasei quando a Rimini ebbi a fare un'affermazione che si andava verso l'Europa con grande determinazione
Non preoccupandosi della qualità della vita dei paesi che dovevano raggiungere il traguardo dell'Europa la quale Europa rischiava di essere per la copre le popolazioni interessate
Soltanto un miraggio teorico e non un portato poi della qualità della vita perché dove c'è disoccupazione cioè e in nella misura in cui questa disoccupazione oggi nelle sale e non solo in Italia la qualità della vita certamente
Tende a calare e mamma cresce
Quindi
Nel parlare di questo mi voglio attribuire occultato non è un ruolo gratificante il mio di dover parlare sempre di questi argomenti e non mi voglio però neanche attribuire delle capacità di individuazione o di analisi del problema migliore di altri
Tuttavia volevo dire che l'importanza delle questioni in gioco dalla mercato del Welfare come ce l'ha spiegato poco fa Savona
E al lavoro per non parlare del fisco pretende che in Europa il livello di attenzione debba essere molto alto perché si passi dalle formulazioni teoriche a
Proprio a
Tenere quindi vivo il confronto è per tutti al di là delle rispettive posizioni e convinzioni soprattutto l'impegno sociale
Ricercare e apportare contributi e anche per la Fondazione Amici di Liberal una funzione doverosa qui dunque sta il valore di questo convegno che gli amici di Liberal no oggi voluto organizzare qui in questa
In questa sala
Quali sono le possibili linee di riflessione secondo me sono due
Una Alinea di riflessione in prospettiva comunitaria su quello che l'europa che l'Unione europea può o dovrebbe fare per individuare una via d'uscita comune
L'altra invece va vista in chiave nazionale
Per definire i mali e gli eventuali rimedi abbiamo qui dell'Italia del sistema italiano che è con ogni probabilità fra tutti i sistemi della Unione europea quello in condizioni più
Vediamo l'allora in prospettiva comunitaria
Il dibattito è appena cominciato e lo scenario è di fatto tutto da tracciare
Ma non dimentichiamo che fino alla vigilia della creazione della moneta unica prevaleva un atteggiamento ben illustrato dalla posizione dell'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl
Helmut Kohl ha sempre detto la disoccupazione in Europa resta un problema interno di ciascun paese
Pertanto non vi sono esperienze consolidate in chiave comunitaria né strumenti un meccanismo su cui intervenire già intervenire prendiamo l'ultimo Consiglio dell'Unione a Vienna quello
Di della metà di dicembre scorso ha visto nascere la prospettiva di riproporre teoricamente un modello Maastricht con il rigore dei suoi parametri ma rivolto e riferito specificatamente al tema lavoro che mi sembra più un'affermazione teorica che andarono affermazione pratica
Quindi intenzione cioè di individuare alcuni obiettivi comuni per arrivare ad abbassare i tassi di disoccupazione
Alla luce dei poteri discrezionali dell'unione delle condizioni attuali di operatività
Limitati in pratica la leva monetaria perché più di questo non si tratta bisogna insomma raggiungere prima un'intesa sulle strategie economiche e sulle priorità da fissare
Ma non c'è unità di intenti
O comunque questa unità di intenti va ancora verifica
E occorre anche che queste scelte incidano sul mercato del lavoro sulle sue strutture in modi e in misura opportuni e adatti ai vari paesi dell'unione
Se le esigenze nazionali sono comuni gli ambiti di applicazione delle decisioni da prendere sono infatti non generalizzati o generici per l'Europa ma specifici per ciascun Paese
Vista l'alchimia politica da cui deve nascere è davvero difficile prevedere quale sforzo può avere una strategia comunitaria del lavoro e prevedere quanto tempo essa Fossa richiede sono quindi molto scettico su un'impostazione del genere per risolvere il problema del lavoro
Allora conviene a questo punto lasciare sullo sfondo per scenario continentale e prendere in esame l'ambito nazionale ritorniamo al nostro Paese
E risultati alla mano vista la situazione attuale ci si accorge che forse quel titolo di Newsweek la cultura del non lavoro era purtroppo abbastanza aderente alla realtà e non era quindi del tutto ingiusto il
Infatti se voi ci riflettete quale filologico si intravede infatti nei tanti dispositivi e meccanismi che fanno parte della strumentazione attuale ce ne sono molti ma qual è il filo logico che li lega a quale politica estera DDA di lavoro fanno riferimento per esempio recita bene ricordarne alcuni l'introduzione del part-time e del lavoro interinale la legge centoquarantasei sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali
La riforma del collocamento
L'istituzione del sistema informa informatico da raccolta per le offerte per domande di lavoro la creazione dei cosiddetti lavori socialmente utili
L'avvio dei fondi pensione cioè l'armamentario e potrei continuare l'armamentario e tanto
Non legato da nessuna logica di una politica riferita al lavoro
E quindi soprattutto uno schieramento di buone intenzioni sono tutte partite ancora aperte e per questo molto lontane dal produrre effetti concreti sul grave fenomeno che
E abbiamo qui nel nostro Paese
Se non ci sono dimostrati funzionali allora appare chiaro che si tratta di dispositivi semplici non inseriti in un quadro generale non legati appunto da una logica dispositivi privi appunto dei presupposti essenziali che sono valenza strategica e finita di intenti per raggiungere questi obiettivi
Non si può quindi che concordare con l'obiettivo auspicato sempre da questo convegno la grande modernizzazione
La prima esigenza che si avverte di fronte agli esiti agli esiti finora ottenuti è infatti quella di voltare non metaforicamente ma nei fatti di voltare pagina
Modernizzare significa fare pulizia fra i comportamenti passati a sgombrare il campo dai luoghi comuni delle nuove e vecchie illusioni
Il problema della disoccupazione generalizzata il Virunga durata e altamente politico ricordo ha fra l'altro che nella disoccupazione di lunga durata
L'Italia è uno dei Paesi anzi mi pare che sia nell'Unione Europea il Paese che si trova nella condizione peggiore pensate che la percentuale di disoccupati da più di un anno corale dei sensi la dei senza lavoro
Che in Italia era il cinquantotto per cento nell'ottantatré
E oggi del sessantasei per cento
Percentuale che nessun Paese europeo raggiunge
Allora dicevo
Muti è modernizzare appunto significa fare pulizia che il problema della disoccupazione generalizzate di lunga durata e talmente pregiudizievole per lo sviluppo del Paese che occorre mettervi mano in profondità
E soltanto facendo chiarezza rispetterà le esperienze accumulate si può diventare propositivi si può creare qualche cosa di concreto si possono creare cioè le premesse per interventi efficaci e produce
Allora la parola chiave politica attiva per il lavoro ma che cosa significa una frase del genere vuol dire intervenire sui fattori fondamentali che favoriscono l'occupazione con manovre strutturali e soprattutto con progetti fra i vari indici che legano che si legano al tasso di disoccupazione
L'esperienza insegna che la crescita del prodotto interno lordo pur essendo di per sé un dato importante non ha un'influenza stretta e precisa con la occupa con la creazione di posti di lavoro
E fuorviante quindi parlare semplicisticamente di crescita delle attività come elemento determinante per sviluppare il mercato del lavoro
Fra parentesi ma non tanto fra parentesi ricorda che fra l'altro l'aumento del prodotto interno lordo italiano è una un mento che per il mille novecentonovantotto è andato male e che per il mille novecentonovantanove rischia di andare
Forse anche peggio
Anche il rapporto fra il tasso di inflazione era veramente significativo ai fini dell'occupazione
E gli studi più recenti tendono a dissipare false attese fraintendimenti su eventuali poteri taumaturgici turistici del calo di inflazione per quanto poi riguarda la leva monetaria emersi riconoscimento che in confronto ad altri comportamenti soltanto l'elasticità può dare risultati stati Uniti
Sono eclatanti l'esempio degli Stati Uniti gli Stati Uniti hanno dimostrato che con un'inflazione annua del tre per cento questa inflazione può facilitare a costi aggiuntivi praticamente trascurabili per il Paese l'aggiustamento dei salari e dei prezzi relativi nel mondo e assodata oggi anche l'importanza di una correlazione più diretta
Quella che collegherà l'andamento del tasso di disoccupazione la quota degli investimenti e riferita di solito in rapporto al prodotto interno lordo
Credo che mi si possa dare atto come ormai da più di due anni come dicevo prima sottolineo l'esigenza di elasticità e soprattutto la necessità di liberare risorse da destinare a nuovi investimenti per favorire lo sviluppo del mercato del lavoro perché solo in questa chiave che questo il flagello può essere combattuto ed è quindi su questo fronte che vanno concentrati per quanto riguarda la spesa pubblica ricordo che proprio quella per investimenti e quella che ha subito in questi ultimi anni i maggiori oneri dell'aggiustamento fiscale
E la sua incidenza rispetto al prodotto interno lordo è scesa all'incirca al tre per cento
La misura degli interessi nell'ambito della in bilancio pubblico da porti sua ha scarso peso e non produce
Bisogni quindi concentrarsi sulla spesa corrente
Pensioni trasferimenti salari pubblici rappresentano il capitolo più importante indebolito da tempo in discussione dove fa la parte del leone il Welfare State
E qui ricordo le parole che ci ha detto Paolo Savona
Io non intendo adesso a riecheggiare argomenti già ribadito in diverse occasioni nel ritornare sull'argomento affrontando appunto nel precedente intervento quindi vita a precisare che l'indice nuova appuntato sul concerti in generale
O sul principio del Welfare State
Come invece che invece ha adempiuto nel corso degli ultimi decenni ha un ruolo alto civile e sociale
L'appuntato invece contro quella parte che degradata spesso della burocrazia e nello spreco dando a chi non aveva realmente bisogno e che si è identificato nello stato che tra virgolette vede e provvede per tutti soccorritore di ultima istanza in un ruolo in cui spesso sono state sospese le regole del mercato e della concorrenza io vorrei ricordarvi in questi giorni Futuna gentile polemica con il sottosegretario al Tesoro la signora Pennacchi
Però non offrire un'opportuna pietra di paragone vorrei ricordare il ruolo della Gran Bretagna in cui la spesa corrente al netto degli interessi e rispetto al prodotto interno lordo
Di tre punti inferiore a quelle italiana anche se lei uscì indenne sanità per invalidità
Per infortuni sul lavoro per la famiglia per il collocamento e la disoccupazione cioè per il Welfare State in senso stretto sono superiori in Gran Bretagna rispetto a quelle italiane
Io vorrei ricordarvi che tre punti in meno di spesa corrente dal mille novecentonovanta a oggi equivalgono per il nostro Paese a circa trecento mila miliardi di lire qua ossia più dei duecentottantadue mila miliardi ottenuti portando la stretta fiscale dal trentanove virgola quattro per cento del novanta a quarantaquattro oltre per cento del mille novecentonovantasette e questa cifra di trecento mila miliardi non è tanto lontana dalla cifra di trecentosettanta mila miliardi raccolta con le varie manovre di aggiustamento
Queste cifre nella loro crudezza vi danno la sensazione o mi danno spero dal via manca molto la sensazione di quanto sia stata sbagliata su questo punto la politica italiana la politica e il sistema italiano
Su questo versante il discorso dei confronti potrebbero continuare a lungo voglio aggiungere soltanto due elementi Carrie Previti rilevo da Giuliano Cazzola
Nell'ultimo decennio è venuto meno un milione di posti di lavoro qua in Italia e si sono avuti due milioni di pensioni in più
Mentre il disavanzo previdenziale calcolati mani da costante al valore mille novecentonovantasette è aumentato del centotrentotto per cento nonostante nonostante le riforme introdotte
Secondo non è sostenibile per ovunque che per un lungo arco di tempo a due mila inoltrato la spesa per le pensioni di anzianità destinati a sfondare il muro dei quattro milioni nella sola assicurazione generale obbligatoria dell'imposta
Sì è più alta di quella rivolta al settore vecchia oggi si parla tanto di previdenza integrativa in questi giorni abbiamo letto anche diverse proposto studi effettuati da commissioni dicevo di previdenza integrativa presentata come la formula che può disinnescare la bomba previdenziale io credo che questa sia pura disinformazione
Perché attualmente il trentadue per cento del salario viene assorbito dai versamenti alle casse dell'INPS e nel servizio di questi istituto dell'impiego richiederebbe in prospettiva per il prossimo quarto di secolo per i prossimi venticinque anni una crescita della stessa aliquota vicino al cinquanta per cento del monte retributivo
Per i fondi pensioni rimane quindi ben poco tant'è vero che potrebbero tutt'al più a raccogliere da calcoli effettuati in dieci anni una quota pari solo all'uno virgola cinque per cento del prodotto interno lordo
Se si parte alla trasformazione degli a che a mente accantonamenti per il TFR che allo stato attuale costituiscono fra l'altro a seconda delle esigenze
Una fonte di finanziamento abbastanza poco costosa per le aziende o un prezioso ammortizzatore sociale in caso di esuberi del personale
Quindi soltanto la riduzione di prestazioni e oneri del sistema pubblico potrebbe dare fiato alla previdenza integrativa un'altra strada nel nostro Paese non c'è ma per liberare risorse oltre che sulla spesa pubblica e intervenendo indispensabile intervenire anche su altri versanti
Appare incredibile per esempio che si sia spietato oltre tre anni per ripristinare la legge sulla detassazione degli utili impiegati Nuovi Investimenti per pura ragione demagogica e non certamente apparati tutti sanno inoltre che si liberano risorse è un discreto ritmo fra dove il prelievo fiscale è inferiore al quaranta per cento e maggiori cadenze quanto più ci si avvicini alla soglia del tre cento l'Italia in questo momento è a oltre il quarantacinque per cento
Ebbene
Volevo ricordare come dati dall'ottantuno a oggi la pressione fiscale negli Stati Uniti e Giappone è cresciuta di due punti
In Germania e sostanzialmente all'in allineata allo stesso livello pur essendo stata incorporata la Germania ordinaria in Gran Bretagna addirittura scesa di un punto in Italia nello stesso periodo è salita di undici punti una cosa macroscopica
E quindi un circolo vizioso
Nel quale la crescente imposizione fiscale finisce per scaricarsi anche sul costo del lavoro rendendolo proporzionalmente più lavoro aumentando quindi la carenza di darla alla la riduzione di posti di lavoro e non certo la creazione di nuovi degradante poi appare nel nostro Paese il peso della burocrazia per la sua ridondanza per il suo cattivo funzionamento sulle attività economiche
è un'altra forma se voi ci pensate di tassazione occulta e perciò ancora più insidiosa della tassazione palese
L'ultima classifica mondiale sull'incidenza degli adempimenti burocratici
Colloca l'Italia nel mondo al quarantaquattresimo posto conferma di tutti gli inconvenienti che ogni operatore può descrivere in abbondanza sono effettivi e gravosi qui da noi
Oltre alle riduzioni della pressione fiscale della compressione puro tra grafica c'è tuttavia una terza azione di fondo che una manovra strutturale in questa direzione deve comprendere
Si tratta della liberalizzazione e deregolamentazione dei fattori produttivi e dei mercati a cominciare da quello se lo stesso lavoro cancellando qualsiasi zona franca
E soprattutto lei ancora vaste aree protette il regime di monopolio
Contestuali e affiancate questi interventi si devono rendere operative altre iniziative mirate indirizzate sia a soddisfare la domanda sotto forma di bisogni già emersi
Spesso con toni prepotenti sia ad ampliare il ventaglio dell'offerta per assecondare le tendenze informazione e per andare incontro ai nuovi trends di mercato
Fanno parte della prima famiglia tutte le cornici nota innovative in materia di occupazione per quanto riguarda tempi modi inquadramento contrattualizzazione economica e modularità delle prestazioni
è il fronte su cui si deve rispondere alle domande più cogenti e alle sollecitazioni più argenti che si tratta sud giovani immigrati doppio lavoro lavoro sommerso
Su questo versante l'impegno maggiore va dedicato al recupero di flessibilità per tutti gli operatori e allo sviluppo dei processi di formazione del capitale umano
Perché molte attività manifatturiere tradizionali sono soggette a continuare a grandi trasformazioni a strappi violenti e ovunque si assiste alla nascita e alla valorizzazione di nuove professionalità
è inevitabile declino dei settori cosiddetti tradizionali e il decollo dei comparti ad alta intensità di ricerca più sei virgola mezzo per cento di addetti fra il novantuno e il novantasette
Quasi sempre con diversa struttura organizzativa e produttiva per cui si innesca un esodo di atti in genere soltanto parziale da una sponda all'altra ma la flessibilità di cui tanto si parla non è il ritorno all'arbitrio totale
Deve essere adesione intelligente alle esigenze che la sfida competitiva impone a ogni soggetto in particolare da quando la concorrenza europea a tutto campo è un fatto oramai compiuto
Rientrano invece nella seconda categoria quella che si potrebbe definire dell'offerta di strumenti innovativi due tipi di interventi
Da un lato per la costruzione delle infrastrutture immateriali come le reti delle società dell'informazione e della comunicazione su cui si innestano sempre più le imprese dell'ultima generazione
Dall'altro per l'attivazione di quel circolo fra nuova imprenditorialità sistema finanziario al trasferimento delle conoscenze e delle innovazioni tecnologiche che è alla base della creazione attuale di occupazione
Quindi non può che essere salutare inoltre praticare un'elementare complessivo esercizio di benchmarking
Osservare attentamente e cioè tutto quello che fanno gli altri come accade in qualunque buona azienda per i maggiori concorrenti e adottarne le soluzioni vincenti
Vi sono tanti esempi che andrebbero esaminati vorrei ricordarle mettere il governo di Tony Blair dopo aver già riformulato nel mille novecentosettantasette il Welfare britannico ha ora varato per esempio una nuova riforma più favorevole ai senza lavoro che ha voluto ribattezzare Huerta
In Spagna il lavoro interinale si è sviluppato grazie al cosiddetto contratto indefinito
In Francia le agevolazioni per le microimprese hanno consentito a quasi ottocento mila persone di mettersi in proprio apparendo fra l'altro in molti casi l'ufficio nella propria abitazione
è indispensabile in ogni caso che lo sviluppo della strumentazione l'avvio di progetti specifici
Sia sinergico altrimenti si perpetua lo stato di immobilità e il senso di impotenza che circonda ancora il larga misura tutti i tentativi effettuati per introdurre regole dispositivi nuovi del mondo del lavoro
Più ricorso simultanea più leve in effetti si basa anche il manifesto contro la disoccupazione dell'Unione Europea promosso circa un anno fa ma finora rimasto lettera morta
Firmato fra l'altro da Franco Modigliani d'affitto sito solo da Sylos Labini
Ed altri trentacinque economisti di diversi Paesi europei
Che rappresenta forse il maggior contributo di idee al rilancio di una politica occupazionale che peraltro gli Stati dell'Unione finora si ostinano a non voler affrontare se manca la concertazione si procede come quei vederci tradizionali che inseguono ogni singolo sintomo del malessere di un individuo senza ricercare il De Carlo le cause effettive del malanno
E soprattutto senza curare il paziente che invece di essere liberato quindi dalle proprie sofferenze continua a ricevere ancora ma solo maggiori Salas al proprio portafoglio
Non è facile per vedere quanto possano esistere ancora i vecchi convincimenti ma bisogna togliere dalla mente soprattutto dei giovani che vedo anche presidenti stamani in questa sala
Un unico posto per tutta la vita conquistare un impiego pubblico conquistare un impiego pubblica e se possibile statale
Metti un rapporto da lavoratore dipendente piuttosto che assumere i rischi mettendosi in proprio e così via
Sarebbe però delittuoso restare ancorati all'atteggiamento inconcludente con cui l'Italia ha affrontato sinora le trasformazioni Enea ignorati i segnali
Nessuna politica del lavoro è stata tanto passiva come quella italiana
Per questo bisogna insistere su un cambio di mentalità esclama necessità di varare una strategia attive coordinata agendo con manovre strutturali e progetti mirati
Davanti alla dimensione del fenomeno disoccupazione se manca la volontà non potrà mai esserci alcun ottimismo non esiste l'ottimismo del nulla sostituite era soltanto il pessimismo della ragione
L'economia italiana dimostra ampiamente di quale capacità di reazione divisi oggi bisogno per ritrovare il dinamismo per tutto tutte le condizioni favorevoli a Sterne sonora mai stati acquisiti
Pensate il costo delle materie prime non è mai stato così basso come oggi quello del danaro con un tetto fissato dalla Banca centrale europea al tre per cento trova precedenti addirittura quarant'anni or sono
L'inflazione appare trascurabile il trend delle altre economie sviluppate e di segno positivo la bilancia commerciale mostra confortanti atti
Ora non ci possono più essere alcun aiuto dal contesto generale al massimo esiste invece il pericolo che queste condizioni favorevoli possono ridursi non esistono quindi altre forze inerziali su cui si possa appoggiare in più cioè per tutti i Paesi del mondo e quindi anche per il nostro la sfida della globalizzazione
Io concludo e non vorrei sembrare drastico ma senza un salto di qualità culturale ci può dire che alla migliore definizione per il mercato del lavoro italiano sia quella di un antico filosofo cinese
Non è il cammino che è difficile e il difficile che cammina grazie
Convinti allora adesso iniziamo la seconda fatto i nostri lavori con con il dibattito
Vorrei solo dire che proprio per consentire poi il numero maggiore di interventi comunque tra gli interventi previsti di aver luogo chiederei una lunghezza diciamo di otto minuti per ciascun intervento ricorda ancora che intorno poi alla metà a mezzogiorno e mezzo prenderà la parola il commissario europeo Emma Bonino
E dopo adesso chiedo a al presidente la BNL sotto Luigi Abete di prende la parola per i primi interventi
Ma io cerco di raccogliere le tre relazioni evitando di ripetere considerazioni condivise che sono parecchie e cercando di mettere in evidenza qualche spunto de differenza o qualche spunto di riflessione ulteriore
Mi sembra che le tre relazioni al di là del fatto che si sono concentrate molto sulla situazione italiana rispetto alla situazione europea abbiano comunque risposto alla domanda della
Convegno siamo davvero sicuri di essere già in Europa
Perché la risposta è certo
Noi siamo sicuri di essere già in Europa perché i problemi che abbiamo in Italia sono sostanzialmente problemi comuni a devo
E perché il quadro di garanzia esterno che ci siamo dati oggi ci accomuna all'Europa
Si potrebbe aggiungere cento virgola purtroppo perché abbiamo capito
Per l'ennesima volta che l'Europa uno strutturale deficit di competitività
Uno strutturale del rischi conferita che in qualche misura è figlio proprio del successo del processo di unificazione europea
Negli ultimi decenni che ha portato i Paesi europei a una tendenza omologante
Che gli avvisi Focardi rispetto ad arretramenti perché la tendenza omologante ha trascinato i più riottosi con gli italiani a stare dentro maliana ridotti rispetto al cambiamento
Allora noi siamo certamente in Europa oggi dobbiamo fare un passo in avanti
Rimaneva l'Europa mandare oltre quindi per dirlo con uno slogan dentro l'Europa ma oltre l'euro
E questo non è semplice non è così semplice come fare della relazione degli interventi a questo tavolo perché noi dobbiamo andare a spiegare ai cittadini italiani alias cittadini europei ma limitiamoci agli italiani visto che stiamo qui a Roma
Che il processo di unificazione europea i punti di riferimento che abbiamo la di è una tappa obbligata ma non erano il risultato finale
E qui dobbiamo mettere in evidenza degli elementi di distinzione e di cambiamento ulteriori
Quando abbiamo avuto grande difficoltà non tanto in Italia ma in altri Paesi europei a fare consenso su quelli che abbiamo già fatto questo problema cultuali prima che politico enorme che mi sembra non posso valutato quando si fa il dibattito perché non basta individuare la soluzione del problema bisogni individuali i metodi per raggiungere quell'obiettivo in termini di consenso visto che viviamo in una società che utilizza il consenso per determinare la direzione di marcia
E allora se questo è vero cogliamo alcuni segnali di alcuni simboli di questo cambiamento ulteriore che dobbiamo fare ci diceva Franco Debenedetti
La sua lettura della dibattito che è in corso tra Telecom e Olivetti
Esistono opzioni diverse
Esistono ovviamente valutazioni diverse certamente il fatto che sia petto un problema di questa natura pone il mercato e le sue regole di fronte alla capacità di funzionare
Le regole in termini di riferimento istituzionale i risparmiatori interni di giudici
Dell'opportunità che le singole opzioni offriranno quindi sotto questo punto di vista il fatto che esista
Una noto come questo una
Un elemento come questo nel contesto italiano è certamente un fatto positivo veloci accoppato negativo se posso
Che è del tutto indipendente da come si evolverà la situazione cioè indipendente da per dirla in termini giornalistici da chi vince
è molto negativo se posso usare questo termine forse deprimente il livello del dibattito che si sta facendo su questo problema perlomeno come lo vedo io
E molto tarato e molto dogmatico e molto collegato agli interessi degli uni e degli altri legittimi ma spesso mistico una logica particolare quindi c'è un problema anche quindi andare oltre
Faccio un secondo esempio l'esempio dell'assistenza
Certo che bisogna eliminare le pensioni di anzianità personalmente nel mille novecentonovantacinque quando è stata fatta
La cosiddetta riforma
Io che all'epoca svolgeva la funzione di rappresentante degli imprenditori
Come si direbbe oggi lato alto
E molte istituzioni anche autorevolissimi
Che oggi dichiarano insufficienza di va largo ma non hanno non solo strillato mano approvato capisco che il mondo
E varie quindi cambiano posizione però
Proprio perché sono sicuro che l'elezione anzianità andrebbero abolite non per un problema economico per un motivo morale perché non è legittimo che ci siano persone di cinquantacinque anni che lavori in nero e giovani di venti o venticinque anni che non possono lavorare
Nei Chiavone Innico quindi il la devoluto dell'elezione Zanon è quello canonico la morale però sappiamo anche che non basta eliminare le pensioni anzianità per risolvere il problema del cambiamento da guerra ci dice che le pensioni d'anzianità sono il problema
Fa una come dire legittima interpretazione di una realtà molto parziale perché noi sappiamo che l'Italia esistono sperequazioni tra
Il web fa nel sistema pensionistico rispetto ad altri divi Uefa ma il totale dell'Uefa rispetto
La spesa per l'Uefa in Italia è globalmente il minore né la spesa né beffa degli altri Paesi europei questo non significa che dobbiamo Mentana sirene dobbiamo cambiare tutti ma che il problema non è un problema
Solo economico soprattutto economico redenzione seta è un problema morale da un lato e cultuale dall'altro e questo mi sembra che manchi e Papi pongo una penultima osservazione che quella che attiene
All'amministrazione
Noi siamo ancora dogmaticamente tesi a inseguire i francesi tedeschi cerchiamo di non inseguirli perché le amministrazioni di questi Paesi presto diventeranno
Non sono inefficaci come a mio avviso sono in parte prescelte già oggi
Ma diventeranno relativamente parlando inutile
Il problema dell'amministrazione
E quello di bypassare le funzioni che sono affidabili al mercato non di rendere più forti le amministrazioni che finora sono stati resistenti perché altrimenti noi colmiamo un percorso meglio
Chi pensa che i francesi tedeschi che la pubblica amministrazione siano meglio di noi sbaglia
Stanno meglio di noi oggi perché hanno delle funzioni efficienti ma sempre meno efficaci
Stanno peggio di noi nel medio termine perché non la pubblica amministrazione inefficiente possiamo by versarla
Le pubbliche amministrazioni invece degli altri paesi non si faranno Baldassare cercheranno di esistere perché la Buriazia è per definizione auto consistente pubblica o privata che essa sia
E quindi non abbiamo dice più positivi d'Italia
I certificati che finalmente si con si cominciano a non richiedere più i comuni e però abbiamo anche il problema di quelli che dicono io per non sbagliarmi vado lo stesso che nel certificato
Oppure il problema di introdurre il pagamento della tassa per le auto presso i tabaccai che bypassa l'amministrazione ma anche la difficoltà di farlo come dire funzionare in modo conosciuto e diffuso
Ultima osservazione
è sul lavoro
Certamente noi abbiamo anche un problema di flessibilità
Abbiamo un problema di flessibilità per i motivi che sono stati detti abbiamo problemi sibila che tocca più alcuni che altri perché in questo Paese alcune categorie la flessibilità anche se non è non ma dimezzata la praticano
Altre categorie non possono praticarla
Però non pensiamo che ci sia un rapporto diretto tra flessibilità e occupazione
Il rapporto è tra flessibilità e sviluppo
E poi tra sviluppo e occupazione perché io rimango convinto che una società che non si sviluppa anche se c'ha la flessibilità non ha quel tasso di incremento dell'occupazione che è necessario e il problema quindi dell'Italia eh sì certamente anche la flessibilità ma è soprattutto quella parte del Paese in cui non c'è sviluppo
Se noi non risolviamo insieme questi due problemi noi corriamo il rischio di ottenendo un buon risultato per i cittadini che stanno nel mercato
Quelli che stanno nelle zone dove c'è il mercato e non risolviamo il problema per quei cittadini che stanno dove il mercato non c'è e quindi nelle zone che oggi soffrono di più
Queste quattro considerazioni volevo in aggiungere alle relazioni molto importanti che sono stati Age fatte
E poi ricordare a tutti quanti dentro l'Europa ma oltre l'Europa grazie
Grazie regia a mettere la parola l'onorevole Antonio Martino segue professore nata prole
Ma io devo dire che non ho molta simpatia
Per il termine modernizzazione
Perché ha una forza persuasiva violenta
Con le nitrazione suggerisce ammodernamento razionalizzazione progresso sviluppo benessere chi potrebbe dire di essere contrario alla modernizzazione
E quindi sotto l'etichetta modernizzazione si nascondono a volte proposte o ricette che sono contrastanti
Io un termine che preferisco modernizzazione che credo che sia perfettamente coerente con inni di temi che sono stati trattati che liberalizzazione
Cioè la l'accettazione o meno di un maggior grado di libertà economica e questo è controverso
Allora forse sarebbe meglio scegliere un tema controlli con un termine controverso ma carico di significato anziché uno che non è controverso ma a significati diversi
Ora se noi osserviamo il presente quanto sta accadendo
Perveniamo alla conclusione che si tratta di un momento tremendo per quanti credono nella liberalizzazione sembrerebbe essere un momento
Che corona un processo
Che ha avuto luogo lungo tutto questo secolo un secolo horribilis per quelli che credono la libertà economica giusto per dare un dado
All'inizio del secolo nel mille novecento la spesa pubblica sul prodotto interno lordo rappresentava il dieci per cento a metà secolo eravamo arrivati al trenta per cento attualmente in molti Paesi si marcia
Verso il sessanta per cento
Il dottor Romiti ha citato
L'Inghilterra vorrei aggiungere un dato a quanto egli ha detto che lo conforta
E c'è contrariamente alla percezione diffusa che la signora Thatcher è riuscita a ridurre l'invadenza pubblica
Nel mille novecentosettantanove il rapporto tra la spesa pubblica il prodotto interno lordo era del quarantaquattro per cento diciotto anni dopo era del quarantatré per cento
Il totale della spesa pubblica
Non era stato significativamente ridotto rispetto al reddito nazionale era stato e questo è quanto sottolineava molto opportunamente il dottor Romiti era stata modificata la composizione questa importante perché governare significa questo
Governare significa distribuire risorse verde aprimi alternativi secondo le priorità e noi riteniamo desidera
Potrei citare tanti elementi a sostegno del fatto che questo è un momento preoccupante per chi crede nella libertà economica continua a prevalere una prospettiva neo corporativa della polizia il rapporto fra politica ed economia
Prevalgono forti tentazioni di xenofobia economica
In un mondo sempre più integrato l'idea che se la proprietà di un'azienda passa a un azionista o più azionisti che hanno un passaporto estero questo rappresenti colonizzazione è un'idea semplicemente bizzarra
Potrei citare la guerra al lavoro condotta dalla nostra politica economica i nostri governanti sono convinti che per creare occupazione bisogna impedire alla gente di lavorare
E quindi abbiamo i limiti al lavoro straordinario abbiamo la legge sulle trentacinque ore abbiamo l'incompatibilità fra pensione e lavoro e così via cioè vietando alla gente di lavorare si crea lavoro oltretutto è stato sottolineato come questa sia una politica contraria alla competitività del Paese delle aziende ma non si è toccato quello che il punto fondamentale che un problema morale queste politiche
Confiscano
Al lavoratore l'unica attività patrimoniale della quale egli disponga che il suo lavoro voglia già denunziato Adam Smith oltre due secoli fa non ci rendiamo conto che questi limiti alla possibilità di lavorare sono iniqui
Perché privano il lavoratore di procurare a se stesso e alla sua famiglia benessere nell'unico modo che gli sia possibile che è quello di lavorare e poi c'è il dibattito intellettuale sono d'accordo
Con quanto detto sia dal dottor Romiti che dal dottor Abete circa la scarsa qualità del dibattito intellettuale e giusto Perini mica armi quasi tutto l'uditorio dirò che il momento attuale conferma
A mio parere quanto Milton Friedman ha sempre sostenuto e cioè che la libertà economica soprattutto due nemici
Che sono gli imprenditori i quali la libertà la vogliono per gli altri ma non per sé e gli intellettuali i quali la libertà ognuno per sé ma non per gli altri
L'imprenditore predica il libero mercato in generale ma per senno vuole gli aiuti statali le buone la protezione contingentamenti eccetera
L'intellettuale non vuole che nessuno gli dica cosa deve fare vuole essere libero però agli altri vuole imporre standard che lui ritiene desiderabile
Tuttavia
Tuttavia questo quadro sarebbe altamente fuorviante
Perché la conclusione con cui termina l'opera economica più influente di questo secolo che la teoria generale di Kenzo
Secondo cui sono le idee che nel lungo periodo hanno davvero importanti
Dovrebbe suggerirci di adottare al riguardo del cambiamento di idee quello che era lo slogan pubblicitario di una marca di sigarette in America molti anni fa Wirth Came Long Way belli abbiamo fatto
Daremo conto che il mondo è cambiato
Massimo Teodori ha curato un volumetto sull'antifascismo democratico in Italia
In questo volumetto ci sono alcune affermazioni di intellettuali di altissimo livello fortemente fortemente democratici
Da cui trarre ed è la prova provata di quanto sia cambiato il clima intellettuale citerò una sola Gaetano Salvemini che dice da un punto di vista della politica economica fanno i comunisti non c'è differenza
Noi accettiamo il programma economico del comunismo non accettiamo i metodi dittatoriali
Può apparire provocatorio ricordare che ci sono stati lunghi decenni cui la maggioranza dei gli opinionisti credeva nelle nella pianificazione la programmazione delle nazionalizzazioni
Credevano nelle politiche di deficit spending per stimolare lo sviluppo credevano che fosse possibile promuovere l'occupazione con una politica di inflazione
Credevano nella fiscalità di confisca con aliquote al novanta per Cimoli cuore marginali al novanta per cento bene tutti questi nidi rappresenta un autentico cimitero
Delle proposte dello statalismo e a questo cimitero dobbiamo guardare per renderci conto che il clima è cambiato molte cose non vanno ma la battaglia ideale
Potrebbe darsi benissimo che stia per essere vinta almeno temporaneamente da chi crede nella libertà economica e allora vorrei dire che se proprio cioè una vera modernizzazione o liberalizzazione quella che è la grande autentica riforma o addirittura rivoluzione in senso di liberalizzazione del mercato è quella che è emersa indirettamente nel la relazione di Franco De Benedetti esplicitamente nella relazione
Sia di Paolo Savona
Che è di Cesare Romiti che la riforma del sistema pensionistico
La riforma del sistema pensionistico
E imposta dalla realtà
Potranno continuare con atteggiamento irresponsabile a rinviarla
Ma essa è imposta non fosse altro che dalle tendenze demografiche questo sistema pensionistico non è sostenibile prima o poi andrà riforma e sono d'accordo col dottor Romiti quando dice che la pensione integrativa non è una grossa riforma qui la riforma vera delle pensioni passare da un sistema pensionistico pubblico che rappresenta anzitutto un pessimo affare per la stragrande maggioranza non solo degli abituali beneficiari ma soprattutto dei futuri beneficiaria un sistema pensionistico privato basato su libere scelte
Degli interessati affidando le pensioni a fondi pensione in concorrenza fra di loro questo è stato fatto acché rappresentato quel passaggio dal sistema a ripartizione
Al sistema a capitalizzazione induceva a Savona e questo ci regalerebbe un mercato finanziario più efficiente e più vasto
Restituirebbe agli interessati delle decisioni che io considero di loro esclusiva pertinenza quando andare in pensione compie pensione
Realizzerebbe quell'ideale diffuso che il capitalismo popolare cioè la partecipazione di tutti l'azionariato quanto più ampio e possibile agevolerebbe la crescita del risparmio
E rendendo più efficiente il mercato dei capitali accrescendo la formazione di risparmio farebbe aumentare quel tasso di sviluppo
Al della cui importanza ha detto poc'anzi il dottor Abete
Vorrei chiudere perché sennò superano gli otto minuti ma anche più con una considerazione ottimistica e il secolo che volge al termine
è stato il secolo dell'abuso della politica ma i danni della società civile è stato il secolo i grandi dittatori sarà il secolo di Stalin e di Hitler
è stato il secolo anche dei piccoli dittatori e dei grotteschi dittatori commedia meno borbotta
è stato il secolo della estensione incontrollata della burocratizzazione della società e della politicizzazione della vita è stato il secolo della crescita della spesa pubblica della fiscalità il secolo dalla regolamentazione
è stato il secolo dell'assistenzialismo bis marchiano del keynesismo
Tutti questi miti sono finiti lo statalismo ha un passato anche se inglorioso ma non ha un futuro a precludere glielo provvede non soltanto il clima di bancarotta intellettuale in cui versa ma soprattutto la bancarotta finanziaria che gli impedisce ogni ulteriore crescita concluderei come faceva sempre Rolf Harris coraggio la situazione peggiora
Do la parola al professor Renato Brunetta poi pararsi Antonio Marzano
Grazie
Organico né con i podi economico
Allora sta quando si può quando morì
Di gemme Smelzo temi simili fu scritto troppo a sinistra per piacere la destra troppo la testa per piacere alla sinistra
E James membro aveva appena finito un bellissimo libro che si chiamava efficienza equità libertà quando ho sentito le tre relazioni questa mattina Bisoli portato di questo splendido libro di niente
Perché in fondo trattano dello stesso tema come coniugare cioè efficienza del mercato
L'equità la solidarietà e la libertà della scelta
Niente dava una sua soluzione
Che era in Hondo
Che può essere definita in fondo la terza via
Quella Cerofolini
Smetterla con il considerare il salario il luogo
Non solo dell'efficienza economica cioè per la remunerazione del fattore lavoro ma anche come un elemento di redistribuzione perché dentro al Salario si colloca in fondo tutto il sistema dei regolatori sociali
Che stanno fallendo che sono falliti
Per cui quando ho sentito le tre relazioni
Mi è venuta in mente è un passaggio in fondo dicevano la stessa cosa
Come comprarsi le imprese
Come comprarsi la scuola
Come comprarsi il Welfare State
Ma per far questo
Occorre passare dalla logica
Del telo risma ossa alla via lista alla logica della partecipazione alla logica della responsabilità
E la grande modernizzazione che non piace a Martino
è la liberalizzazione è certamente un nuovo paradigma la fine del paradigma che abbiamo conosciuto fino ad oggi che non funziona più e l'inizio di nuovo radicale le pressioni e il sistema a ripartizione cose se non l'altra faccia della medaglia del mercato del lavoro taylorista basato sul salario
Il fatto che non si regge più l'aliquota di equilibrio cose se non il fatto che si spende troppo
In un sistema passivo
Passivo sugli ammortizzatori sociali passivo sulle pensioni passivo sulla formazione del capitale del capitale umano ecco quando Romiti diceva qual è la causa effettiva del malanno del malato a mio modo di vedere la causa effettiva proprio questa è cambiato il paradigma tecnologico e i regolatori sociali son sempre quelli di un paradigma tecnologico che ormai non c'è più
Questo il punto
Cosa vuol dire però alla mente
Cambiare gioco cambiare paradigma vuol dire semplicemente
Non più il salario come remunerazione fissa e occupazione variabile ma remunerazione variabile cioè il salario devo poter salire e scendere in ragione della produttività
E allora però sul salario non si può più basare il sistema di qualche aspetto e allora i lavoratori devono comprarsi la loro impresa
Comprandosi le loro impresa che possono in questa maniera poi comprarsi
Il loro welfare State comprarsi la loro scuola comprarsi cioè il loro sistema di garanzie
è possibile una un'utopia di questo genere
Beh io credo che siamo obbligati a un'utopia di questo genere questa utopia è un'utopia è inevitabile
Perché il sistema così come oggi non regge più
Mercato del lavoro e welfare tratto questo ultimo punto sono due facce della stessa medaglia
Se funziona il mercato del lavoro funziona il welfare
Se funziona il welfare funziona mercato del lavoro vediamo il bel risultato di a vere un mercato del lavoro che non funziona che produce un welfare in il responsabile un welfare il responsabile che uccide il mercato del lavoro
Perché produce sommerso pesi fiscali e così via
La soluzione quale e a questo punto a torto D'Alema quando chiede unilateralmente che il sindacato
Smobilizzo e che il sindacato
Accetti la flessibilità ma torto anche Cofferati quando resiste hanno torto tutte e due ci vuole una sorta di smobilizzo o
De Niro meno ai vecchi privilegi simultanea
E cioè bisogna smetterla con le difese e bisogna farlo però in maniera simultanee perché altrimenti i lavoratori non molleranno le loro difese vita insider
Attraverso un sindacato conservatore ma d'altra parte neanche il resto del mercato mollerà
Il risultato allora il conservatorismo che stiamo vivendo e avranno il loro la loro sconfitta e soprattutto le nuove generazioni quelli quelli che sono fuori ultima considerazione quello che sta succedendo oggi in Europa dal punto di vista del lavoro sta succedendo una cosa divertente
Romiti la l'ha citato i socialisti non hanno un piano per l'occupazione
Col diceva che i problemi dell'occupazione dovrà essere i soldi a livello nazionale sta venendo però una terza cosa questa terza cosa si chiama benchmarking nel mercato del lavoro questa cosa si chiama convergenza nel mercato del lavoro
Vuol dire cioè che sotto la spinta tedesca i singoli mercati del lavoro sono spinti a convergere secondo comportamenti comuni secondo obiettivi comuni cose che può anche piacere potrebbe anche piacere
Non è la strategia di dello è una strategia a una sorta di Maastricht del lavoro
Qual è il pericolo di questa strategia se implementata quello di produrre ancora più disoccupazione in quanto irrigidisce ancora di più il mercato del lavoro che in in presenza di moneta unica non deve convergere ma semmai deve divergere nel senso della competizione
Nel senso della flessibilità
E i di tedeschi vorrebbero il salario tedesco uguale per tutti sarebbe la soluzione per riaffermare l'egemonia tedesca
In quanto più alto salario più alta produttività ma allora a questo punto i paesi a più bassa produttività col salario tedesco dovrebbero chiudere bottega per questo dico che soluzioni parziali senza individuare la causa dei mali del malessere dell'intero sistema regolativo europeo sono del tutto inutili occorre cambiare paradigma occorre che abbia rifletta grazie
Onorevole Antonio Marzano seguirà poi l'intervento del dottor Innocenzo Cipolletta
Restano i dati Renata anch'io ho problemi Liborio secco presenta Cordova Bolelli cargo no chiuse non c'è no no entrati entrambi bene entrare dal
Su Telecom non ho sentito
Sul telefono in questo momento non lo ben chiaro una corte tele compro io note le compro io non si capisce bene
Ma non ho sentito gli argomenti dei veneti quindi non non sono in grado di replicare
Devo dire che quando partecipa a queste riunioni
Di Liberal sento quasi sempre o in diciamo in prevalenza tesi che sono le tesi della forza politica a cui io appartengo
Sul mercato sul welfare sul lavoro di questo mi compiaccio
Però vorrei qui esprimere qualche qualche considerazione di carattere generale mercato
Welfare lavoro marcando nelle graduatorie internazionali ne siamo messi a sei male quando quanto a libertà di mercato
E questo non lo stupisce perché
C'è un mercato in Italia per quanto riguarda la sanità no
La produzione di energia elettrica ma anche con la privatizzazione c'è un tetto del cinquanta per cento riservato alle in materia di trasporti dei servizi municipali
Sul mercato delle pensioni di cui si è parlato stamane c'è un mercato delle pensioni
C'è un mercato libero degli affitti insomma il mercato se uno va a vedere in Italia
Molto spesso non c'è
E c'è un fisco che con i suoi interventi produce distorsioni sul mercato lo stesso livello della pressione fiscale
O se volete della spesa pubblica e un indicatore della dimensione ristretta che si lascia al mercato della spesa pubblica sul PIL
Ma ci sono diversi regimi fiscali sui vari tipi di attività finanziarie
Ci sono disse differenziali fiscali a seconda che si tratti di imprese cooperative o non cooperative
Distorsioni gravissime
C'è che dire che l'Italia è una società ed economia di mercato piuttosto difficile alla fine se uno va a vedere con attenzione è il lavoro ma c'è un mercato
Nel senso proprio del termine del lavoro
Molti anni fa ai Vera Lutz avvertiva che quando in un paese vi è una parte del territorio con disoccupazione
E un'altra parte delle loro quasi con piena occupazione insomma o si crea un differenziale del costo del lavoro che rifletta
La diversa situazione occupazionale o c'è una forte mobilità del lavoro dalle zone in cui c'è disoccupazione verso quelle in cui c'è piena cooperazione ma se non ce n'era una cosa nell'altra la disoccupazione destinata a rimanere
C'è un mercato del lavoro che corregga questi squilibri unitario certamente no
Ci vorrebbe flessibilità ci vorrebbe mobilità ma non li abbiamo
E in questi giorni c'è l'importante contrattazione per i metalmeccanici ma una delle difficoltà di arrivare a una conclusione è che le posizioni nelle Varin prese seconda anche della dimensione dell'impresa in modo diverso rispetto alle richieste dei sindacati e difficile una sintesi dunque un contratto più spostato a livello aziendale più flessibilità cioè favorirebbe la conclusione di queste controversie
Sì
Questi sindacati che sono contro la flessibilità
Normalmente si dice perché i sindacati si preoccupano degli occupanti e non si preoccupa dei disoccupati la verità che facendo così cioè lasciando che la disoccupazione rimanga così alta di sindacati non si preoccupa neanche della dignità degli occupanti
Perché vedete se un lavoratore subisce un sopruso da parte del datore di lavoro il che è sempre possibile
L'unico modo per tutelare la sua dignità che lui Possa andarsene sbattendo la porta di fronte al sopruso ma lo può fare se può pensare che in tempi ragionevolmente brevi trova un altro lavoro
Ma se non lo trova lui subirà il sopruso
E quindi in un unico modo per tutelare veramente la dignità dei lavoratori
E cercare di avvicinarsi il più possibile alla piena occupazione la disoccupazione contro la dignità dei lavoratori sia del disoccupato sia del di quello che occupa
Welfare
Quando parliamo della tema previdenziale parliamo dello scandalo politico del mille novecentonovantaquattro quando si procede si progettò una riforma previdenziale che fu riconosciuta dagli economisti di più varia estrazione
Come quella che andava fatta e fra quegli economisti c'era anche Romano Prodi
E si escogitò invece la contrarietà del Paese
Una recente un recente sondaggio condotto con termini scientifici dimostra che invece gli italiani si rendono conto che bisogna fare la riforma previdenziale
Quello scandalo politico
Chi ha avuto poi
Le conseguenze politiche che tutti sappiamo
Che sono consistite nella consegnerà il Paese alla sinistra
Rimane uno dei peggiori nella storia di questo Paese un governo che voleva fare le cosa la cosa giusta necessaria
Fu mandato a casa per quel motivo
Oggi guardiamo in faccia la realtà c'è un trend of
Fra disoccupazione giovanile
E pensioni giovanile
Se si vuole ridurre la disoccupazione giovanile bisogna anche ridurre il costo del lavoro il fisco sul lavoro ma questo si può fare
Se si rinunzia alla alle pensioni di anzianità
C'è un freddo
Più disoccupazione giovanile
Più pensioni giovanile
è uno scandalo che questo Paese abbia optato ai pretermine tutto ed offre a favore delle pensioni per i cinquantenni e a danno dei posti di lavoro per i giovani
Questo è sono le considerazioni che volevo fare sul mercato sul lavoro e sul welfare
E alla domanda finale ma siamo già in Europa
Beh a quale Europa vi riferite
Perché badate che l'Europa sta cambiando
L'Europa sta diventando sempre di più una continente in mano sinistra
L'Europa di Lafontaine
Di Strauss Kahn
Rispetto a questa Europa
Noi forse siamo in anticipo rispetto a questa Europa l'Europa come la vorrebbero costoro
Ad Europa come la vorrebbero costoro noi forse siamo in anticipo perché le conosce che chiedono la Fontaine
E Strauss Kahn non sono cose per un'Europa più liberale
Io ho la sensazione che si sia esaurita la spinta propulsiva in senso liberista e liberale dell'Europa
E se questo è vero come credo sia vero
Qui la rivoluzione liberale dobbiamo farcela per conto nostro
Senza sperare che l'Europa ci spinga in quella direzione perché non sta spingendo in quella direzione
Dovremmo farla per conto nostro è potremo farla per conto nostro qui consentitemi una considerazione politica
Se noi liberali noi liberiste
La pianti eremo di considerare
L'ambiente di liberali come un salotto aristocratico
Perché solo se diventeremo un partito di massa potremo battere l'altra formazione che di massa
Noi facciamo gli aristocratici
Sussiego Ussi
Che distinguono
Questo non ci piace dunque io non ci sto
Dall'altra parte siamo pronti a tutto
C'è una forte diffusione
Della
Direi della fecondazione eterologa a sinistra
Anche se poi il risultato sarà la creazione di un mostro politico in cui c'è di tutto contrario
Io non dico di rigore anche noi alla fecondazione eterologa ma
Finiamola di considerare l'ambiente riparare come un salotto aristocratico perché in questo caso si rimane in modi aristocratici del pensiero
Marriner Remo sempre
Sconfitti
Se ci uniamo potremo farcela
Se non ce la faremo
Allora la rivoluzione liberale rimarrà una fiaba
Io continuerò
A rimanere fedele a questa fiaba anche perché secondo uscì il
La fiaba è quella cosa che non essendo mai avvenuta
Non può nemmeno mai invecchiare
Allora la parola al dottore Innocenzo Cipolletta divi direttore generale della Confindustria
Seguirà poi l'intervento del dottor Mario Carraro
Grazie io volevo approfittare di questa occasione quelle relazioni che sono state tenute per lanciare un appello alla libertà di assunzione
Perché spesso si parla appunto di libertà di mercato del lavoro e viene interpretato come libertà di licenziamento
E invece quello che manca nel nostro Paese la libertà di assumere perché è possibile assumere solo a certe condizioni
A condizione che il lavoro sia a tempo indeterminato e classificata all'interno di un contratto il quale non è soltanto liberamente scelto dalle parti
Ma è anche ha una valore di legge perché una volta che le parti lo hanno liberamente scelto il parlamento ci mette sopra un timbro e al di fuori di quello non si può andare se no bisogna pagare oneri e contributi che comunque fanno riferimento a quel contratto che sanno fare
La libertà di assunzione deve riguardare il nostro Paese in primo luogo i contratti a termine
Che vengono considerati dei contratti da utilizzare soltanto incassi
Ben definiti quando manca un persona quando ci sono punte di lavoro particolari che comunque non possono superare un certo numero di attività
Molte attività molte imprese nascono negli altri Paesi grazie a una possibilità di ricorso di contratto a termine
Perché le nuove attività non hanno una certezza di sviluppo
E se si fanno crescere dieci impresa è molto probabile che sette otto andranno avanti e si consolideranno ma se non se ne fa nascere nessuna tutte dovrebbero poter consolidarsi alla fine fine demo per avere quello che abbiamo adesso
Un mercato con poca attività
Poche imprese poco lavoro almeno quello dichiarato
Credo che la libertà di assunzione
Debba riguardare anche soprattutto
Gli immigrati che entrano nel nostro Paese
Abbiamo flussi di migrazione forte
Resistere a questi flussi e vanno prevedete i flussi come ci viene richiesto sulla base delle prevedibili attività di lavoro da fare anzi eventualmente fare entrare un immigrato soltanto se c'è un contratto di lavoro già stabilito
è quasi un nuovo schiavismo
Come un tempo si faceva venire
I negri dall'Africa perché avevo già un contratto di lavoro in qualche campo di cotone in America
Se c'è libertà di movimento delle cose e dei capitali ci deve essere libertà di movimento anche delle persone
Le persone che entrano nei Paesi devono rispettare le leggi le leggi devono essere fatte in maniera tale che anche queste persone possano trovare la loro possibilità di lavoro
Quando c'è stata la regolarizzazione di duecentocinquanta mila immigrati hanno tutti dichiarato che avevo svolgevano un'attività ma era tutta un'attività che per le leggi italiane non può essere svolta io penso che sarebbe stato più realistico che questa attività si possa svolgere sì posso svolgere legalmente invece di avere duecentocinquanta mila clandestini irregolari e i legali potevamo avere centocinquanta mila lavoratori più legali e non clandestini
Ecco io credo che sia questo fra le cose importanti mi rendo conto che non è tutto
Mi rendo conto che si alzerà subito il coro dei bene al tristi
E quelli che dicono ci vuole ben altro pensato i problemi dell'Italia i ben artisti sono quelli che bloccano tutto perché non serve della soluzione finale io non credo che abbiamo bisogno di soluzioni finali credo che abbiamo bisogno di tante soluzioni la somma delle quali correndo il nostro Paese più libero e quindi più capaci di crescere grazie
Dato
Chiedo scusa al dottor Mario Carraro ma darei la parola al dottore Imperatori presidente di Mediocredito centrale che dovrà poi prendere un aereo
La mia professione deborda
A dire qualcosa in ordine al ruolo che il sistema bancario del nostro Paese può dare al tema che vi siete posti della modernizzazione stamane relazioni parte ho ascoltato ci ricordò che con l'euro cambia il modello di sviluppo dalla liberalizzazione alla integrazione profonda con l'euro abbiamo saputo conquistarci intervenuto di gioco abbiamo sottratto il nostro Paese
Alla marginalità economica finanziaria abbiamo accettato nuove regole del gioco ma le abbiamo accettate con una struttura industriale a specializzazione rigida
E con una dimensione industriale molto molto piccola il nostro Paese sono rimaste pochissime grandi industrie il resto della struttura industriale
E una dimensione inadeguata alla competizione europea e con la struttura bancaria e finanziaria poco efficiente poco competitiva
Più impegnata a recuperare un passato che ha guardare verso un futuro ecco dobbiamo giocare questa partita con queste condizioni di partenza la perdita è già iniziata e già si manifesta in tutta la sua portata ecco due sono gli aspetti sotto gli occhi di tutti la creazione di un diverso mercato di riferimento
Chi aveva quote di mercato del cinquanta per cento in Italia all'otto per cento in Europa e questo fa capire i cambiamenti dica in queste industrie devono subire e la creazione di un mercato finanziario integrativo e integrato a livello europeo che obbliga il sistema bancario a uscire dalla situazione protetta e a navigare nel mare aperto del mercato di capitali condizione alla quale e nostre banche non sono molto abituati ecco e mia convinzione questo è il l'argomento che voglio sviluppare che la creazione di una nel mercato dei capitali europeo nell'occasione
Per il modificare la struttura dimensionale per i nostri prese e Varese per fare evolvere la rigidità che prima ricordavo versa una rigidità diversa dal punto di vista della specializzazione produttiva nostre industrie ecco la dimensione del mercato finanziario europeo
Quasi uguale a quello americano questo dimostra che c'è spessore c'è prospettiva solo un dato voglio ricordare per dimostrare questo spessore a gennaio le missioni obbligazionari Neuro sono maggiori del quindici per cento di quelle americane vuol dire che il mercato se creato al mercato cioè c'è un grande mercato dei capitali nel quale dobbiamo iniziare a navigare
Ecco la domanda che ci si pone vedere qual è il contributo letizia magari italiano a questo processo è capace precisa bancario del nostro Paese rispetto ad attrarre questi capitali va in giro per il mondo e venne sconquasso oppure è incapace ecco la risposta a questo quesito la risposta alla capacità se le banche italiane oggi sono all'altezza di concorrere a questo processo di modernizzazione
Ecco cambiare modello di sviluppo
E rendono lo più idoneo richiede il cambiamento della struttura finanziaria le nostre intese
Occorre un riequilibrio maggiore età allora se equity e bontà e questo è il grande tema di Oporto come contributo a questo incontro forse un contributo specialistico mai un contributo che va nella direzione e giusta e che deve essere preso nella massima considerazione
Ecco mi sembra che il sistema bancario abbia iniziato a muovere e qualche passo nella dichiarazione giusta però una dichiarazione è soltanto limitata a raggiungere masse critiche in termini quantitativi
Deve fare un passaggio più qualitativo per rispondere a questa esigenza deve dare un'anima alle masse critiche che essere se resta soltanto un tema di quantità l'abbiamo disposto ai problemi che abbiamo posto rubavo prima ecco ci sono due rischi
Davanti a questa pesi
Il primo rischio che abbiamo di fronte che si crei una divisione del lavoro fare banche italiane nell'ambito europeo e cioè delle banche italiane finiscono relegati al ruolo distributori di prodotti o di serbatoi di risparmio questo è un rischio che io sto perdendo e mi sono preoccupato
Il secondo rischio è di rimanere intrappolate né dilemma redditività e contributo allo sviluppo e cioè da una parte dare valore immediato agli azionisti in termini di Roy e dall'altro invece recuperare un ruolo della dichiarazione dello sviluppo
Ecco se sapremo ridurre questi due previsti avevo concorso a traghettare il sistema industriale italiano da un sistema a speciali di azione rigida
A un sistema ha dimensioni dopo base verso un sistema con competitività europea questo è il problema più rilevante che vivono per questo sforzo di riposizionamento
Del sistema bancario dobbiamo rispondere ha questa capacità
A trarne i capitali che oggi sono in circolazione in Europa se fa conciliare
Un grosso una da osservazione che è quella di conciliare finanza a sviluppo ecco la la mia preoccupazione in questa direzione è quella che se non concediamo finanza e sviluppo non sappiamo traghettare la piccola e media impresa italiana verso un capitalismo di tipo diverso idoneo a affrontare la competitività europea
Dobbiamo fare uscire il nostro capitalismo familiare da cortile di casa questo è un altro rischio incombente ma in calo di Capitalia a cui prima facevo riferimento può essere una risposta non secondaria
Questo è l'argomento che a mio avviso può legittimare il ruolo delle banche italiane e garantire non solo a se stesse ma garantire a mercato un ruolo verso questo processo e di modernizzazione
Ecco io mi auguro che se la banca italiana ossia l'altezza di questo compito ed sappia rispondere al problema se guidare oppure assecondare questa evoluzione che ci vede per oggi una situazione marginale grazie
Collabora
La parola al dottor Mario Carraro e poi al professor Alessandro Penati
Devo dire che rispetto a quello che ha detto Cipolletta che sono Benanti rivista lo dirò perché ritengo che alcune soluzioni
Termini di modernizzazione dello Stato vogliano anche delle riforme profonde quasi una rivoluzione dello Stato
Sono Consalvo una quando non polveri in termini sono positivi termine della modernizzazione e un trapasso che viviamo
Che è molto legato alla globalizzazione seguiamo globalizzazione che deve sotto una spinta sotto una rivoluzione tecnologica di grandissima portata oggi trasferire le attività produttive è diventato più facile
La mappetta economica si sta trasformando quando io sento qui parlare di lavoro
E si parla di interventi di lavoro sulla struttura produttiva esistente credo che perdiamo il nostro tempo noi abbiamo bisogno al di là di quello che facciamo inventare di nuovi i lavori allora qui viene la grande sfida che dovremo vivere per potere contare in Europa
E devo dire che quello di contare in Europa
Non ci rende il compito molto difficile perché un processo che non è molto vivo neanche negli altri dei paesi siamo o non siamo in Europa
Ci siamo ma credo che dopo il primo entusiasmo che è durato tre giorni vediamo quali sono le problematiche che ci vediamo e ci ritroviamo con Prodi per esempio che ci ha copia Kato quasi d'Europa per due anni a sentirci dire che ci arrivano capitali inglesi siamo dei capitali stranieri per esempio dobbiamo abituarci anche a diventare un paese un continente unico allora il problema è di una cultura di Stato
Che riversa come possiamo pensare allo sviluppo se pensiamo a questo sistema dissi auto trasformi
Bisogna facilitare l'inserimento di un nuovo
Di un nuovo sistema
E immaginare che queste grandi sviluppi avvengono come sono avvenute negli Stati Uniti perché noi parliamo spesso o degli Stati Uniti senza contare tutto il quadro che a questo paese mi ammiriamo la flessibilità che assomiglia rispetto al lavoratore del Massachusetts che va nel notare un'anima al lavoratore
Della Lombardia che va in Calabria per guadagnare il trenta per cento di meno perché questo sta avvenendo questo avviene in paesi come e l'americano
Però siamo Paesi che hanno rivoluzionato e hanno sostituito tutte delle basi produttive per cui oggi la General Motors non è più la salute dell'America
Ma è diventata la distribuzione da una parte e i nuovi prodotti e le nuove tecnologie dall'antera e abbiamo fa riferimento a quello che ha detto adesso imperatori nel sistema finanziario che un sistema di avanguardia qui si è parlato di finanza e di quel Ferrai voglio ricordare quanto Krugman
Due anni fa ebbe l'occasione di dire di una una fase di conferenze in Europa
Come noi abbiamo vuol fare da venti mesi mo'secolo una finanza da diciannovesimo il contrario di quanto capita di ora problema è che quello che si è generato in Europa in America è una scuola completamente diversa dalla nostra
Con una finanza che ha un approccio anche a verso la scuola
Alla ricerca di nuovi imprenditori noi abbiamo la California
Che ha ai il cinquanta per cento del Venture Capital del mondo
Si verifica in California dove le grandi università hanno generato studenti dove la grande Fini finanza trasformato questi studenti mi vari Hewlett-Packard militari jobless eccetera
Ed è questo che noi dobbiamo o vedere sì possiamo
Se possiamo fare allora se noi vogliamo misurare i problemi del nostro Paese di vediamo nella sfida del lavoro ma la sfida del lavoro
Passa certamente attraverso la flessibilità attraverso il contenimento del costo del lavoro eccetera ma quando io mi Appello alla liberalizzazione del lavoro mi appello soprattutto in quei settori dichiarante il rischio e che affrontano prodotti nuovi giustamente prima ricordava De Benedetti come il termine feriti ora piena per gli americani diverso dal nostro fallimento perché non lascia stigmate ma è una non riuscita se vogliamo tant'è vero che le ben c'ho capito che si hanno negli Stati Uniti il centro della California che appena citato
Basta che credo su dieci operazioni riescono ad per ripagare egli insieme dell'andamento allora e capiamo cosa dobbiamo cosa dobbiamo fare
Qui problema allora di una trasformazione di una cultura dello Stato capace di organizzarsi in maniera diversa
Allora nella capacità di organizzarsi in maniera diversa io non la posso immaginare un patto del futuro che prenda atto dell'Europa nell'insieme ma nemmeno tutta l'Italia e vengo a un tema che mi è caro che quello definire ci sono delle aree che hanno particolari talenti queste RNC devono dare di piani si devono dare dei progetti
Ed è un progetto che riguarda la scuola innanzitutto di cui non vedo né
Sì fino né Berlinguer capaci di dare la riforma che io ritengo necessaria perché quando parliamo di riforme universitarie la prima cosa che mi domando eh
Possiamo avere un'università che cita laureati a ventidue anni e ventitré anni perché questa è la sfida che noi dobbiamo vivere inetta pertanto di porsi in termini di rischio rispetto ai lavori nuovi che si si preparano abbiamo bisogno di una finanza
Creativa e immaginiamo di potere creare su tutto il territorio un sistema finanziario che incontrerà le urgenze che il Paese si pone devo dire che queste problematiche è mi pare possano meglio essere assunti a livello di territorio che hanno omogeneità di cultura ma soprattutto omogeneità di Progetto
E io che vengo da da nord est lo vedo non differente della Calabria ma diverso come il Progetto di sviluppo del Piemonte o della Lombardia
è un Progetto certamente di grandi sacrifici da fare tremare i polsi ma che ha bisogno di un patto credo che i patti
E se vogliamo proprio federalismo a un'eccezione proprio di di patto lo si debba fare prima di tutto all'interno per questa grande trasformazione questo e l'effetto della modernizzazione che dobbiamo viverne la modernizzazione non per l'apporto di elementi moderni solo nella gestione dello Stato Pistilli dobbiamo vivere come li stiamo anche subendo
Le grandi trasformazioni tecnologiche che oggi fanno rendono facile e io lo vivo con delle mie esperienze trasferire dell'attività in India piuttosto che in Argentina ma di quindi in particolare perché la preparazione tecnica oggi è diventata più facili di venti anni fa
Perché ha bisogno non di un apprendimento diretto sulla macchina ma ha bisogno di una grande scolarità
Con la che
Consente alla gestione di queste nuove tecnologie
Senza questo e noi perdiamo le nostre figlie sfide e nella globalizzazione credo
Che le entità piccole che le strutture tutte strutture piccole siano solo quelle che sono capaci di creare quella flessibilità che riteniamo tanto urgente peraltro se noi vediamo gli esempi nella sola Europa prima citato la California per gli Stati Uniti abbiamo l'Olanda d'Irlanda e Galles
Da Scozia sempre Patti chiusi io il territorio limitato è la mia
Speranza ma anche molto pessimismo c'è una persona anziana dello Stato che deve prima di tutto
Guardare come trasformare il se stesso per potere porre in atto una trasformazione del Paese nel suo insieme
Faccia fa
Soffrì ma di dalla professor Penati fa faccio un attimo il punto messo procedendo molto bene perché
Gli oratori e sono stati definiti tempo quindi esso ci saranno sei interventi oltre poi a quello della presso il della commissario Bonino io pregherei poi tutti coloro che intervengono di rimanere in sale tutti presenti rimanere perché appunto
Diciamo possiamo concludere i lavori in un orario ottimo però ebbene diciamo concluderlo con una scotta altrettanto buono io da quindi la parola al professor Penati
Di seguito al professor Enzo Grilli
Resta
Devo dire che per venire qua mi sono preparato dei commenti però dopo aver sentito gli interventi di stamattina le relazioni stamattina gli interventi ho deciso di andare a braccio non dire quello che pensavo di dire
Perché sentendo l'intervento resta mattina sono rimasto molto sorpreso allora
Vi dico la mia sorpresa
Se prendiamo tutti gli interventi definiscano quello che potrei chiamare un manifesto poi decidete voi un manifesto per la moglie modernizzazione e liberalizzazione
Prese già mentre lo Stato chiederle recedere il cittadino viene considerato con minore incapace incapaci di giudicare qui lo Stato per eccetera
A i servizi pubblici sono stati utilizzati con un modo per di fatto redistribuire reddito e proteggere l'occupazione e non come dei prodotti da vendere sul mercato i concorrenziale
Sul mercato del lavoro è stato detto in Italia diamo la cultura del non lavoro si richiedono interventi di vasta portata flessibilità emersione del sommerso
Formazione professionale sviluppo soprattutto riforma fiscale
Riduzione della pressione fiscale che richiede di conseguenza lo smantellamento di fatto dello stato sociale perché per ridurre le imposte bisogna ridurre la spesa corrente e per ferire chiaramente più concorrenza nei mercati dei prodotti dei servizi mercato ricapita
E
Questo è un elenco credo condivisibile da tutti quelli che più o meno sono presenti ed erano presenti in questa una il problema ecco un elenco normativo fosse abbiamo chiaro le cose da fare quello che non ho sentito nessun commento come lo si fa e chi lo fa
Ed ero molto curioso venendo qua in quanto quest'Aula
A i relatori sono persone influenti autorevole e io invece non riesco a capire
Come si possa innescare questo processo oppure a realizzare questo manifesto di modernizzazione liberazione del Paese ripropongo s'alcuni semplici quesiti che o primo
Molta parte della liberalizzazione e modernizzazione dei servizi sociali e centra deve passare attraverso sindacato che mi ricordo quest'estate fece dei calcoli tra pensionati e lavoratori nell'industria o pubblico para pubblica pensate che i dipendenti della scuola sono insegnanti sono trecentocinquanta mila
Pari a quelli di FIAT e Generali ENI Telecom Montedison Pirelli tutte alle banche messe assieme
Se poi aggiungiamo le municipalizzate e via di seguito credo che gli iscritti aderenti al sindacato pensionati e dipendenti pubblici e parapubblici sono settantacinque per cento come si fa a fare questa riforma con un sindacato simile vorrei che qualcuno mi dicesse si fa una riforma di questo Stato contro il sindacato e quali che equilibri politiche lo lo permetterebbero o si fa una riforma concertando con il sindacato e quindi sedendo son torna al tavolo
E convincendo ha il sindacato che si devono di fatti suicidare nella misura in cui sono organizzata in questo modo e se sì quanto tempo ci impiega no cinquant'anni dopo duecento anni
Secondo problema oltre pensate che le trasformazioni di modernizzazione vengono guidati da un'élite
E forse questa è un'élite
Ma guardiamo le lette io vengo da una categoria quella dei professori universitari che sono la prima professione rappresentate in Parlamento ci sono prove sono restati ovunque e pure il mondo dell'università e il mondo più a regolamentato compio barriera all'entrata che difende il varo legale del titolo di studio in cui i corsi di laurea sono fatti nonostante la riforma che arriverà fra due settimane regolamentati dal centro e dove l'ultima cosa che ci si preoccupa di vendere il prodotto sul mercato cioè vendere la cultura giusto sul mercato ma ci si preoccupa degli equilibri
Soltanto una volta in un consiglio di facoltà
Non vedo come questa Elita
Posso guidare il Paese i giovani credevo che i giovani fossero i primi membri di questo partito del mercato fino a che non ho insegnato in università di Economia a Padova nel mitico Nord Est
E non li vedevo non vedevo le scintille quando parlavo per esempio delle pensioni di anzianità
Mi sono chiesto perché la ragione è molto semplice parlando con loro e che credo uno su due anche Asa un pensionato di anzianità o qualcuno che lavora in un settore protetto e la sua ambizione non è quello di distruggere una fonte di reddito di protezione della famiglia ma è quello di acquisirlo
A lei in paese ma somma io non credo che tutte le imprese che vogliano esattamente il manifesto di libero mercato di concorrenza che ne abbiano non mi sembra proprio il caso
Allora io non vedo da dove possa venire questo cambiamento i cambiamenti esaminando nella storia vengono o dopo la perdita di una guerra oppure quando c'è una minoranza che fortemente ideologizzata
E poi Porro processa la minoranza questo il caso di Mrs Thatcher che con una minoranza politica imposto un cambiamento alla maggioranza non sono un politologo però quello che mi interessava conoscere sapere
Venendo qua esattamente come si innesca questo processo cosa vogliamo credo a questo punto lo sappiamo tutti secondo breve commento non capisco o non sono d'accordo sul titolo
Nel senso che non credo che l'importanza sia di essere o non essere in Europa perché come io vedo il mondo al mio angolo l'Europa non conta nel senso che abbiamo liberalizzato i movimenti di capitale questo significa che il rendimento sul capitale deve essere uguale ovunque
Si parla di creazione di valore per gli azionisti che sono sparsi nel mondo noi qua deteniamo azioni in Thailandia e gli americani detengono azioni di imprese italiane questo significa che le imprese devono essere gestite nello stesso modo in tutto il mondo
Relazioni sindacali tecnologia e via di seguito
Ma se è così la competizione non è più fra Stati fra loro per resto del mondo ma fra impresa
Allora in questo mondo che appunto quello che il significato di globalizzazione io credo che valga la pena guardare a non tanto agli altri Paesi europei ma dove in questo modo momento mi sembra ci sia diciamo l'impulso dominante che sono gli Stati Uniti io credo che se noi guardiamo a tantissime cose dalla funzionamento dei mercati finanziari al funzionamento delle imprese
A alla stessa regolamentazione di cui l'Europa dovrebbe essere in un certo senso Abu avendo uno Stato molto pesante un leader nelle regolamentazioni noi assorbiamo concetti anglosassoni abbiamo l'Antitrust le Authority abbiamo importato anche l'insider trading che non sapeva Mancusa forse l'abbiamo importato dagli Stati Uniti
Quindi credo che l'importanza in questo momento sia di non chiedersi siamo non siamo in Europa penso che posero Europa sia nel posto sbagliato ma se siamo o non siamo nel mondo grazie
Allora la parola al professor griglie poi a un senatore Nicolò Sella
Buongiorno
Si tratta di vedere che sono contento di essere stato molto contento di essere qui con voi
Stamane
Io
Titolo e l'obiettivo dico è stato convegno è stato quello di verificare
Se
Esistano
In Italia le condizioni
Per rimanere
In un'Europa
Monetaria mentre integrata e che compete
Interagisce
Con il resto del mondo
E credo che questo sia
Una cosa
Legittima oltre che
Utile
Si è parlato questa mattina
Delle condizioni
Per rimanere in questa Europa monetaria mente integrata interagente col resto del mondo
Qui mi riferisco a quanto diceva Alessandro Penati poc'anzi
Occorre guardare all'Europa e anche al di là dell'Europa come europei
Sì ha detto questa mattina che queste condizioni sono
La riforma sono
La continuazione delle riforme di struttura
Si è parlato di riforma dello stato sociale si è parlato di riforma del mercato del lavoro
E si è parlato
Delle cose che hanno attratto settanta pensione negli ultimi tempi e sulle quali il cammino è stato il vero difficile eletto
Vorrei sto al punto di vista della delle ma la nazionale di questo problema vorrei semplicemente aggiungere a questa normativa delle riforme quella che per me è molto altrettanto importante che la continuazione della regolamentazione della deregolamentazione del mercato dei beni
Della deregolamentazione delle attività economiche da cui dipende buona parte delle capacità di crescita
Se noi guardiamo all'Europa
E la confrontiamo con altre aree del mondo una cosa che ci colpisce
è proprio questo aspetto della eccessiva
Ed eccessivamente costosa regolamentazione delle attività produttive
Io vorrei però porre alla vostra attenzione attirare la vostra attenzione sulla seconda parte dell'equazione abbiamo dato siamo sicuri di essere in Europa
Io vorrei
Dire che bisogna bisogna porsi anche il problema come europei se siamo sicuri che questo progetto di integrazione monetaria europea
Possa continuare a quali condizioni postale se conti può sa adesso continuare altri venti quesiti che ci siamo posti il perdono qui il punto naturale di riferimento
E quali sono a livello europeo le necessità da gestire per far procedere questo cammino di integrazione monetaria
La prima è e non dimentichiamo c'era il miglioramento delle caratteristiche di area monetaria ottimale dell'Europa caratteristiche che al giorno d'oggi sono incomplete
Un'aria monetaria ottimale ossia un'aria che può rimanere integrata dal punto di vista monetario deve a deve deve assicurare circolazione di capitale circolazione di beni e lo fa ma anche circolazione o mobilità di lavoro al suo interno
E questo non esiste in Europa
Occorre quindi eliminare o contribuire ad eliminare gli ostacoli che sono culturali amministrativi
Regolamenta tiri regolamento attivi
Occorre aumentare
La possibilità
Per creare un mercato e la rapidità di creazione di un mercato del lavoro in Europa senza di esso
L'Europa rimarrà una costituzione molto fragile monetaria mente
Molto esposta a shock
Molto
Incapace relativamente parlando a contrastare questi questi shock esterni perché perché tra le altre cose che l'Europa non ha è che un'aria monetario ottimale dovrebbe onere eh
Uno spazio di bilancio europeo sufficiente a
Effettuare compensazioni
Tra un'area e l'altra colpite in maniera diversa quando questo sia necessario
Questo spazio non c'era perché il bilancio comune europeo quel piccolo e il ed è rigido
Quindi per esempio quando si si parla di riforma della politica agricola comune che assorbe la maggioranza delle risorse del bilancio europeo di adesso si parla non solo di un arrivare all'esordio una riforma di struttura che a mio avviso è non è non è solo necessaria ormai è ormai da troppo lungo tempo rimandata ma significa anche costruire uno spazio maggiore di libertà al bilancio europeo per effettuare queste compensazioni Cassano necessarie per mantenere un'aria monetaria in attività
Occorre poi allargare l'area delle della concorrenza in Europa
Che non è molto forte
Ci sono remore ci sono vincoli ci sono storie ci sono reazioni istintive che limitano questa questa necessità
Di concorrenza
Occorre poi e questa secondo punto mantenere la credibilità della moneta europea
L'abbiamo fatta questa moneta europea qua dobbiamo mantenerla dobbiamo mantenerla efficace e credibile
E per essere credibile una moneta europea come tutte le monete deve essere per prima cosa una buona riserva di valore dobbiamo mantenere bassa l'inflazione
Poi per essere credibile una moneta deve essere sotto in chiesa da istituzioni credibili e abbiamo una banca europea
Un sistema delle banche europee
Credibili treno dobbiamo mantenere tale dobbiamo conservare questa credibilità poi dobbiamo mantenere coerenza e compatibilità nelle politiche macroeconomiche con la stabilità della moneta
Qui non possiamo veramente permetterci non in termini di proiezione di immagine esterna ma degli effetti di mercato non possiamo permetterci dia vere tensioni e soprattutto tensioni
Che aumentano tra
Governi che per ora hanno una certa politica fiscale e banca centrale che per ora una certa politica monetaria questo è percepito dai mercati come una incoerenza nelle volontà
E quindi diminuisce la fiducia
E quindi rende più difficile il cammino di questa nostra moneta di questa mole nostra moneta comune poi terza cosa occorre Okoro una crescita che sia veramente basata sugli investimenti e come può essere una crescita basata sugli investimenti tali investimenti devono essere incentivati in modo reale e non fittizio
L'incentivazione reale significa all'incentivazione che deriva dalla profittabilità di essi profittabilità che è globale
Perché il capitale si muove globalmente e quindi è profittabilità relativa a quella di tutto il mondo
Allora
Se questo è veramente la la va al modo la via da percorrere che cosa che cosa dobbiamo dobbiamo fare dobbiamo fare in modo che le la tassazioni sui fattori sul lavoro e sul capitale sia in linea con quella dei nostri concorrenti dal mondo che non lo è questo è un problema europeo non solo italiano
Non possiamo
Con carcere su delle leggi europee dobbiamo convergere su delle nebbie mondiali altrimenti non saremo competitivi
Infine questo è l'ultimo punto occorre partecipare attivamente e in senso liberale liberalmente alla ristrutturazione dell'ordine finanziario e monetario internazionale come Europa e quei sì c'è un problema anni UPI disarmonia tra i Paesi membri perché è perché non c'è unità politica abbiamo fatto un mercato comune dei beni abbiamo fatto un'Europa monetaria ma la la il il l'Europa politica stenta a coagularsi e dobbiamo partecipare poi alla espansione della liberalizzazione del commercio ai nuovi ai nuovi negoziati che si svolgeranno in sede gatte da Pio Trio
E anche anche qui l'Europa ha un ruolo molto importante perché un'Europa che rimane aperta che rimane competitiva che rimane capace di vivere nel mondo
E un Europa che rimane aperta e competitiva anche dal punto di vista sociale dal punto di vista politico dal punto di vista delle degli ideali
Che io credo qui siano ampiamente
è in comune
Con queste idee sulla con queste idee con questi riferimenti seppure brevi sulle condizioni necessarie alla gestione del processo alla continuazione della gestione del processo di unificazione monetaria europea
The almeno vede ringrazio
Parola al senatore nel colossale dalla poi all'onorevole Bruno Tabacci
Visto che sono uno delle ultime intervenire saluto che faccio tanti auguri al commissario Bonino e qui torno mi ha colpito una delle frasi che ha detto oggi salvo la la frase e le mani sulla struttura
Le mani sulla struttura sulla struttura del welfare
Sulla struttura del mercato del lavoro un welfare che si è allargato come dicono a Roma
Un mercato del lavoro che ingessato
Le mani sulla struttura del mercato
Il mercato e quello però che è diverso di quello che ci dà la ricchezza che ci dà le risorse per poter affrontare il problema del welfare
Il problema del lavoro
E che è un punto di incontro
Dove domanda e offerta si trova bene ha detto De Benedetti prima occorre liberalizzare occorre privatizzare occorre the record dei regolamenti in genere ma il mercato è una casa possiamo punire la nostra casa
Ma se non vi è una domanda che se non vi è una offerta che ha più significato e che cresca e che crei quelle risorse che ne cerchiamo per risolvere i nostri problemi sapeva anche a questo
Diventa molto difficile creare ricchezza creare benessere
E qual è la situazione oggi del mercato
Sulla domanda non si può più agire
La politica monetaria non è più possibile perché non è più in Europa
La politica keynesiana del deficit della domanda del del Bilancio non è possibile perché abbiamo dei criteri di sostenibilità
Pertanto le politiche tradizionali di sviluppo
Della domanda vengono meno rimane
Un qualche cosa che noi chiamiamo rottamazione andiamo a stimolare una domande ad anticipare una domanda
Che poi pagheremo forse del tempo i settori però che sono puramente tradizionali e non interessante per lo sviluppo dell'economia
Dall'altra parte cos'abbiamo dal lato dell'offerta
Abbiamo come diceva prima io collega era qui abbiamo una fiscalità molto forte abbiamo incentivi agli investimenti incentivi che non sono mirati abbiamo due in contatto sommo legge Tremonti che sono utili che c'è che sta cercano di risolvere il problema ma certamente non innescano quel problema di crescita quel quel me meccanismo di crescita che è fondamentale
Per risolvere i nostri problemi siamo ridotti a una politica fiscale
Siamo ridotte una politica mi una politica estremamente costretta molto limitata perché non siamo parte di un meccanismo di crescita
Allora in questo momento noi abbiamo come una pagliuzza nell'occhio
E manchiamo completamente la trave che ci può portare invece verso nuovi mercati per smuovere i dovuti quali sono
Ce ne guardiamo ne parlava prima Carraro se ne guardiamo cosa avviene all'estero vediamo che ben altre cose avvengono oltre oceano
Bene altre economie si sviluppano con ben altri tasti
Aziende industriali la tecnologia farà parte la comunicazione dall'altra
I media
Hanno creato un mercato che nelle stagioni che è il è il tre quarti della crescita del prodotto lordo
L'alta tecnologia unità un clima è libera con clima liberale il clima della nostra Società della società americana liberale che permette l'innovazione che permette l'imprenditoria
Questo clima liberale permette lo sviluppo di questo nuovo tipo di economia e il catalizzatore è stato che cosa
è stato quel momento di cessazione della guerra fredda quando si è passati dal sette per cento al tre per cento dell'impiego del prodotto lordo delle spese operarmi negli Stati Uniti è partito un nuovo mercato
Quando parte un nuovo mercato succede qualcosa di nuovo e si accumula ricchezza
La chiamano la supply economico economia dell'Offerta un'offerta sempre più forte un'Offerta tecnologicamente sempre più avanzata che produce prodotti sempre minor mercati che induce a una domanda che induce un investimento che induce a sua volta una crescita economica ecco quello che succede in Europa in negli Stati Uniti
Questo non succede in Europa questo non succede in Italia il meccanismo di crescita che è l'unico meccanismo che potremmo utilizzare questo meccanismo che in diversi modi l'ha detto prima Carraro viene utilizzato anche in altri Paesi come Irlanda come Olanda
Questo meccanismo da noi non esiste
Questo meccanismo che ha sviluppato imprenditorialità che capace di sviluppare una una una innovazione un meccanismo di innovazione molto forte
Da noi è in stallo abbiamo ribadito realista
Cinque milioni di partite Iva
Ottanta per cento della del nostro sistema produttivo e fatto da piccole aziende
Al abbiamo la capacità di innovare
Abbiamo infrastrutture
Che fanno paura diceva prima mi sembra Romiti quarantaquattro rise quarantaquattresimo i dopo il Venezuela prima della Colombia per infrastrutture pubblica amministrazione che non funziona
Ma soprattutto un sistema di produzione di beni avanzati che praticamente è inesistente
Noi produciamo in quei prodotti che abbiamo visto essere l'elemento trainante
Per gli Stati Uniti
Noi produciamo il tredici per cento di valore aggiunto
Contro il ventitré per cento in Francia in Germania il trentacinque per cento negli Stati Uniti
Noi produciamo Y dieci e importiamo
Mercedes
Noi produciamo tralicci
Per l'elettricità e importiamo i meccanismi di controllo e meccanismi elettronici
Questo è il nostro sistema italiano questo è quanto dobbiamo affrontare questo è quanto dobbiamo risolvere
Allora se siamo a questo punto la crescita
Non dipende più quello che un fine si unì della nostra economia dipende dal creare una nuova politica industriale
Che sia capace di sviluppare questi elementi
Una politica industriale che abbia come punti di riferimento
Delle deferire defiscalizzazioni
E degli innesti progressivi nuovi
Questo quando abbiamo bisogno una politica industriale la politica finanziaria non è più sufficiente per far partire la nostra economia
Il discorso è lungo parte da qui
Ma il discorso è quello che ci fa andare non nuova dimensione delle dimensioni della crescita oppure ci costringe a tornare indietro ed essere nella dimensione del fanciullo
Il fine Gioni va bene quando tutti sono Faggioni
Ma quando siamo erano come e non è una economia di crescita come quella globale oggi per prego di questo genere diventa molto grave per un Paese e soprattutto per un continente grazie
Diamo altri due interventi prima del e quello della commissaria europea Emma Bonino
Favorevole Bruno Tabacci e poi il dottor Alberto bene
Stamattina abbiamo ascoltato
Un elenco molto ordinato
Delle cose che dovrebbero essere fatte per modernizzare il nostro Paese questione
Che non sono all'ordine del giorno d'oggi
Che hanno traversato grossomodo tutto questo decennio
E mi pare che libera l'abbia portato un contributo importante nella organizzare questa agenda
E nel porre in evidenza i problemi secondo la loro urgenza e la loro priorità
è un fatto però che la domanda che è stato apposto dal professor Penati
è assolutamente centrale
Come si può davvero l'iniziativa italiana
Fare queste cose
Come si può confermare l'Italia in Europa
Attraverso quali decisioni politiche attraverso quali
Mobilitazione nel Paese attraverso quale scelta degli interessi in campo
Non è un fatto casuale
Che il governo che è andato più in profondità
Attorno alle questioni l'Italia strategiche è stato il governo Amato dopo la grande crisi dell'autunno novantadue
Perché il governo Amato era espressione di un Parlamento sostanzialmente votato alla morte che non si poneva il problema
La sua riconferma e che poteva privilegiare davvero le cose che erano l'interesse del Paese
Senza porsi la questione
Di quale consenso sociale di quale consenso elettorale stessero dietro quelle scelte difficili tante che sulle questioni dalla pubblica amministrazione
Della previdenza
Della sanità e della scuola
Furono subito allora decisione destinate a lasciare il segno
Proseguite
Con minore efficacia ma con la stessa via di coerenza al governo Ciampi
Poi più nulla è bene che non ci facciamo illusioni sul punto
Nel governo Berlusconi
Nel governo Dini
E vorrei dire neppure il governo Prodi se andiamo ad approfondire le questioni dell'ingresso dell'Italia in Europa e delle sue scelte strategiche
Hanno poi continuato sulla stessa strada
L'ingresso in Europa
E avvenuto e quindi il rientro nei parametri fissati a Maastricht
Attraverso il semplice controllo dalla tesoreria non pagando
Ora inviandoli speso
Rinunciando sicuramente l'Investimenti e quindi a fronte di un prezzo pagato sul versante d'occupazione rilevantissimo di fronte agli occhi di tutti non c'è da spendere molte parole in più
Non ci sono cioè state
Riforme strutturali che hanno accompagnato la scelta dall'ingresso nell'Europa monetario
E l'attuale governo che si muove tra Scilla e Cariddi tra poco e OPA certamente non dà l'impressione
Di avere sciolto i nodi che sono nodi politici e culturali che stanno alla base
Della scelta sul come fare davvero queste cose anche oggi l'articolo di Pirani su Repubblica chi mi pare
Si arrampica sui tre tredici ma come è possibile che D'Alema che è così bravo così preciso in fondo a una caduta così rilevante di credibilità si aggancia
Ai due precedenti articoli di Panebianco di Galli Della Loggia che hanno posto secondo me la questione centrale
Che attraversa la sinistra ma che non tocca solo a sinistra perché ogni settore che si tocca della politica italiana fatalmente si traduce anche sull'altro versante allora come si possono davvero fare le cose
Che ancora stamane il convegno di Liberal ci propone
Con
La concertazione triangolare
Che l'onorevole D'Alema vorrebbe ASP esportare in Europa sarebbe bene che gli europei si guardassero bene
Dall'idea di tradurre in pratica questa esperienza nazionale che ahimè appare solo carica di grandi ambiguità
Questo è un governo nella sostanza minoritario non solo per i passaggi parlamentari che lo mettono in evidente crisi ma ricordo a chi se lo dimentica
Che la propensione degli italiani alle urne
E pressoché vicina a uno su due
Il che vuol dire
Che il distacco
Dalla politica della sue rappresentanze elevatissimo
E la concertazione triangolare dovrebbe essere fatta tra questo governo rappresentante quindi di questa politica con questo sindacato
Cofferati
Non sbaglia mai una mossa nel senso che ad ogni piè sospinto ricorda D'Alema le cose che D'Alema non può e non deve fare
è un sindacato quello ha riconosciuto come unico interlocutore
Politicizzato e caratterizzate da una massa di iscritti che per il sessanta per cento oggi è pensionato per l'altro quaranta per cento è prevalentemente fatto di dipendenti dalla pubblica amministrazione
E questi dovrebbero essere nel concetto della triangolazione i portatori degli interessi generali
Come è possibile che possono arrogarsi un diritto
Così rilevante rappresentare tutto logico Italia
Il Parlamento depotenziato
Un governo minoritario un sindacato si ettaro che ci aveva conferito che non è proprio
E la Confindustria
Mio amico Cipolletta non me ne vorrà ma devo completare
La concertazione triangolare
Perché al di là della sua competenza che per la verità non scopro oggi
E Zacco la Confindustria rappresenta uno spezzone della agli ultrà del Paese
Che i suoi vertici rappresentativo di cose molto particolare e molto specifiche
Non certo il mondo delle imprese medio o medio-piccole di cui prima ha cercato di parlare il professor Carraro con riguardo all'esperienza del Nord Est dovrebbero essere spesi
Diciamo allargata l'esperienza di tutto il Nord Italia
Chi li rappresenta questo chi rappresenta il popolo delle partite IVA di cui parla spesso Tremonti allora questi tre soggetti vorrebbero spiegare come si fa la politica concertata in Europa dopo verrà realizzata in Italia
Con questi schemi politici non si fa nessuno riforma strutturale
Allora e lo ha concluso perché sono anch'io venuto in particolare per sentire
Le considerazioni di Emma Bonino
Alla quale formulo l'augurio dei buon lavoro e anche un grande apprezzamento per le cose che ha saputo fare in Europa in questi anni per il modo come ha tenuto alto il nome dell'Italia
E li faccio puri successo
Anche per le scadenze più immediate
Come uscire da questa vicenda
Comma realismo e con serietà
Io credo che gli italiani da soli non ce la faranno
Perché
Dei vizi antichi non solo proprio riusciti a liberarsi
Ma non sono riusciti a liberarsi perché dentro di loro
Lo spartiacque culturale non è ancora passato
Parliamo di sacrifici
Ma quali sono i sacrifici che il governo Prodi gli ha imposto avrebbe imposto al Paese la tassa per l'Europa parzialmente residui è questo il grande sacrificio di cui si parla
E allora se non ci sono grandi sacrifici che non vuol dire necessariamente sborsare denaro vuol dire assumere posizioni di rigore
Qual è la educazione che sarebbe derivata hanno gli stessi al nostro popolo per essere in grado di accertare tutta l'Europa e comportamenti che mediamente vengono ritenuti più virtuosi per i nostri io credo che non ci resti che puntare al rafforzamento delle istituzioni politiche europee
Perché non possiamo
Ritenere che
L'Europa dei banchieri possano porre mano a tutte queste questioni ivi compresa quella di un'equilibrata e profonda riforma del welfare este non si tratta di affamare la favola la povera gente semmai è vero il contrario
Individuare chi davvero stamane e di stendere una rete di protezione per i più deboli ma per fare questo bisogna essere molto forti e molto autorevole italiani non mi sembra che sia in grado di fare questo
Nel presente momento e quindi è necessario che si rafforzino le istituzioni comunitarie a cominciare dal Parlamento europeo per immaginare un governo davvero degli Stati Uniti d'Europa questa è la sfida che può portarci ad accettare le cose che avremmo dovuto fare
Dieci o quindici anni fa
E allora le condizioni
In quel sistema politico non apparivano praticabile per tante ragioni sulla Bari non voglio soffermarmi ma certo oggi dobbiamo essere in condizione
Di accettarle perché diversamente del confronto anche aspro che ci sarà dentro la comunità europea ci porterà prima o poi a pagare dei prezzi molto alti molto elevati quindi ed ho concluso la questione vera eccome riuscire a definire un assetto politico del Paese che sia legato alle prospettive del bipolarismo in Europa che noi siamo in in grande crisi è bastato l'ho davvero concluso
Che l'iniziativa di Prodi
Partita
Un po'perché si è visto beffato dall'operazione di Palazzo un po'perché ha letto bene
Del fatto che sul versante della sinistra del Paese i conti con la storia non erano mai stati fatti
Per farlo il pare a livelli rilevanti nonché i sondaggi equivalgono alla consultazione c'è qualcuno che pensa che i sondaggi
Sostituiscono le consultazioni ma in democrazia
Sono le consultazione che danno l'esito finale però non c'è dubbio
Già un sondaggio di questa natura d'acconto più la prospettiva che per che aperta con grande nettezza dentro la realtà politica del Paese ecco noi su questo dobbiamo essere molto attenti e molto precisi perché per diventare normali
O per diventare davvero a bipolare e e necessario che noi andiamo su questa linea e non basta la soluzione di un versante occorra trovare la normalità anche nell'altro versante ecco quando avremo fatto questo e dovunque ed ho concluso credo che avremmo creato le premesse per stare in Europa ma siccome da soli non ce la facciamo in questo momento ebbene che facciamo
I voti perché le istituzioni europea si rafforzino perché l'unità politica diventi una scelta decisiva e perché noi insieme agli altri europei possiamo quindi ovvero camminare fino in fondo tra
Barrot
Adesso la parola al dottor Alberto Pera Della Pietra e poi ci sarà l'intervento come Flavio Carboni
Grazie all'ultimo intervento prima delle conclusioni commissario Bonino nel saluto necessariamente sintetico quindi mi limiterò
A qualche breve considerazione sugli aspetti normativi largamente positivi
Di quello che è stato detto positivo intendo intense sull'intervento o io non posso che esprimere la mia completa condivisione per il filo rosso potuto vedere che gli interventi da De Benedetti
A Savona argomenti un po'incidente avvenuto circa il fatto che il problema di cui il nostro Paese di fronte e per la verità non solo il nostro Paese ma il pubblico Europa e il cambiamento culturale verso rispetto al rischio verso la cultura del rischio e qui il riferimento sono quei paesi dove in particolare gli Stati Uniti la cultura del rischio diffuso e questo significa poi modificare le istituzioni che abbiamo sviluppato in cinquant'anni forse più che incarnano la cultura della protezione e trasformarle nelle istituzioni che invece debbono in qualche maniera lunghe lame Marco devono consentire lo sviluppo e la cultura del rischio quindi le istruzioni del mercato
E qui posso vedere i due filoni relativi alla riforma del welfare da un lato e alla riforma dei mercati dall'altro
Perché in fondo l'insoddisfazione di un sistema del welfare che abbiamo costruito io non credo che sia una insoddisfazione relativa al fatto che stiamo proteggendo troppo gli esclusi credo che sia un in sé al contrario credo che sia principalmente un'insoddisfazione dovuta al fatto che abbiamo esteso la protezione
E il lei chi egli sia opzioni la protezione laddove invece le istituzioni del mercato delle assicurazioni sostanzialmente le istituzioni dell'assicurazione avrebbero un gruppo funzionale e aumentando i costi per questo dello Stato non abbiamo coperto chi avremmo invece effettivamente dovuto coprire ora da questo punto di vista la discussione che si è avuta anche oggi sulle pensioni
è importante non solo perché il problema delle pensioni è un problema finanziariamente insostenibile non solo perché ha conseguenze distributive tra immaginazione i giovani generazioni ci va perché è un sistema pensionistico
Che non può che che completamente pubblico che garantisce concrete di garantire
A specie pubbliche una garanzia nel futuro di fatto impedisce lo sviluppo di istituzioni di mercato che ha questo provveda voi condizionare scende di coloro che utilizzano il sistema
Questo collega la riforma del welfare con la riforma delle situazioni e strutture di mercato e sostanzialmente il secondo elemento di una cultura del rischio la concorrenza un sistema di mercato concorrenziale è un sistema in cui c'è la concorrenza nel mercato dei beni ma non solo nel mercato dei beni a un mercato in cui c'è la concorrenza nei mercati finanziari c'è un è un mercato in cui c'è la concorrenza nel mercato della proprietà
Solo se c'è concorrenza nei mercati finanziari che approfondimento il varietali istituti nei mercati finanziari
Solo se c'è concorrenza nel mercato dalla proprietà e quindi ritengo che da privati che possono essere scambiati il mercato e la concorrenza nel mercato dei beni e dei servizi ancora per la verità tutta nel realizzare in certi settori
Può portare effettivamente a alla capacità di concorrenza tra strutture le organizzazioni con Parma
Ora da questo punto di vista il la pubblicizzazione di risorse nel settore del welfare la mancata costruzione di strutture finanziarie che intermedi no
In un in un contesto di mercato le risorse dei cittadini ai poi come conseguenza uno scarso sviluppo della concorrenza nei nel settore finanziario ma scarsa concorrenza
Del se nel settore dei beni
Si è molto insistito per esempio riguardo si è molto rimarcarlo giustamente del cambiamento che le recenti operazioni di Borsa per esempio stanno avendo un mercato finanziario però accanto ai punti di forza i fattori nuovi emergono anche elementi di debolezza la mancanza di meccanismi di intermediazione finanziaria
Di cui il nostro Paese è lungo conclude sull'aspetto
Positivo come si fa a passare dal manifesto che ha falso nelle
Che appare da questa riunione diciamo dei contributi a questa riunione a una all'attuazione di questo manifesto esistono le forze politiche soprattutto esistono le forze sociali che questo cambiamento possono appoggiare io questo naturalmente non lo so è una risposta dovrebbero dare dei politici individuino chi sono gli esclusi e chi sono coloro che perdo mai chi sono coloro da dal dalla quale struttura istituzionale protezionistiche osservo però che i nostri riferimento oggi e la Gran Bretagna ha detto Gelmini vide nel suo intervento parlando che udienza
Del governo Blair delle proposte che vengono fatte né ozono gli Stati Uniti delle più recenti presidenza democratica
E tuttavia non sono io ma era Dahrendorf che certamente
Non è tanto simpatico
Con i regimi conservatori di una decina d'anni fa che ha notato de le stesse considerazioni non avremmo fatto all'inizio degli anni Ottanta sulla Gran Bretagna e sugli Stati Uniti
E che se oggi facciamo queste considerazioni lo facciamo perché è in Gran Bretagna e negli Stati Uniti in quegli anni ci sono stati dei governi che sono stati i governi vantaggio di Reagan che questi problemi hanno affrontato dell'impostazione questi problemi
Hanno posto bonificando un atteggiamento culturale che poi viene ripreso avrebbe ripreso necessariamente condizionato anche i governi successivi Brea e Clinton sono i figli e di della Thatcher edificante quindi da sperare che ci sia anche dei qualcuno che produca un'ampia prole grazie
Dare la parola al al ministro Flick che l'aveva chiesta che l'ha chiesta per un intervento chiederei rapido perché siamo ecco ma
All'epoca
Io non ho potuto ascoltare tutte le relazioni sono arrivato tardi e ne chiedo scusa sono stimolato a prendere la parola per ringraziare Emma Bonino
Come cittadino europeo
Per che abbiamo un portafoglio apparentemente molto pieno di Euro e completamente vuoto o quasi completamente vuoto di diritti fondamentali
Eh ma ha cercato di riempirlo in questo periodo e credo che abbiamo bisogno pensando alla nuova Europa varetta subito il parallelo con l'esperienza italiana ricercare di riempirlo
La dicendo Challant ha dimostrato come l'Europa e fragile sul piano istituzionale non c'è bisogno che lo aggiungo io quando l'hanno detto moltissimi
Ora noi ci accingiamo una nuova stagione dell'Europa in cui c'è un rafforzamento dei poteri del Parlamento che mi sembra abbastanza significativo per colmare quel deficit di rappresentatività e di democrazia
Di cui in passato la comunità era accusata
Avremmo maggiori strumenti di intervento della Corte europea di giustizia
Abbiamo una certa osmosi tra il terzo e il primo pilastro primo molto più forte e il terzo è molto più debole penso alle norme Passarella no penso al trasferimento ad esempio per parlare di un tema di casa mia dei temi dell'asilo
Dell'immigrazione e della giustizia civile dal terzo al primo pilastro che dovrebbe consentire di lavorare con prospettive di maggior penetrazione
Abbiamo in fondo anche nel terzo pilastro una maggiore attenzione a certe problematiche pensava definizione dello spazio di sicurezza di libertà sicurezza e giustizia che viene proposto come obiettivo del terzo pilastro per il prossimo quinquennio dal Piano di azione
Dell'Unione Europea cioè abbiamo una situazione che dovrebbe consentirci come Europa di affrontare in modo in un po'più incisivo una serie di problemi quello di cui io mi sono occupato birre vicino al problema del servizio giustizia sia giustizia civile sia giustizia penale
Da un lato un po'mi preoccupa che noi stiamo andando adesso alle elezioni europee credo l'abbia detto anche Emma Bonino l'han detto molti parlando solo italiano e questo mi preoccupa molto
Mi preoccupa perché ci presentiamo tutti da qualunque parte siamo a una competizione elettorale nella quale figlio con la battaglia abbastanza importante per l'Europa in un'ottica e in una prospettiva esclusivamente italiana
Allora la prima goccia che io credo si debba fare per entrare o per stare in Europa sia cominciare a parlare Euro Peo da ora in vista delle scadenze che avremo a giugno
L'altro problema che mi lascia perplesso che nel quale spero molto in un aiuto dell'Europa e in ciò che noi possiamo dare all'Europa e l'esperienza che ho vissuto come ministro della Giustizia
Quando mi sono occupato insieme a Napolitano di Europa nel Consiglio GAI nel Consiglio dei ministri della Giustizia e degli affari interni
Io credo che noi abbiamo dato qualche cosa all'Europa qualche stimolo penso alle tematiche della corruzione
All'internazionalizzazione del problema della corruzione alla considerazione della corruzione come fattore di rotture di squilibrio sui mercati antiche come fattore di conquista dei mercati
Penso ciò che abbiamo portato in Europa per la lotta alla criminalità organizzata e che si è tradotto in una serie di iniziative di azioni comuni di prese di posizione che adesso ricadono noi un esempio
Semplicissimo abbiam portato in Europa il tema della corruzione
Il ritorno è un'azione comune del dicembre scorso che prevede l'impegno per gli stati membri dell'Unione a criminalizzare la con
A mio Marzano che se mi risulta che le cose che mi diciamo sono simili a quelle di Forza Italia a noi non risulta
E comunque lo invito a leggere no no lo invito a leggere le poesie inedite di Caproni che pubblica l'ultimo numero di Liberal una delle quali diceva un versetto molto abbastanza
Karima deliziosa direi che dice tra il dire e il fare
Se ciò che non si può definire e quindi anche oltre anche se le posizioni fossero quelle purtroppo la nostra situazione la situazione del Paese proprio sospesa tra il dire e il fare e nella impotenza spesso palese
Di quelli che potrei chiamare colonna neologismo politically correct gli operatori politici insomma operatori ecologici operatori politici
Noi sì sì sì ci basta come fondazione Liberal
Quella di creare degli stimoli la domanda chi fa queste cose è una domanda importantissima non è e purtroppo o per fortuna quelli italiani nostro il compito e ha mai basta sollevare dubbi Problemi linee di ricerca che possano al di là degli schieramenti
Mettere insieme le persone che hanno più a cuore il futuro del Paese si dice sarebbe detto note il destino di questa nazione che abbastanza incerto
E noi ci accontentiamo di sollevare
Di essere da stimolo così come nel giornale che oggi compie un anno al quale facciamo gli auguri tutti insieme cerchiamo di selezionare quelle notizie che non seguano
Il ritmo rissoso della grancassa politica o del colore dei mezzi di comunicazione ma cerchiamo di dare selezionando queste notizie uno sguardo sul mondo
Non sono serio ma che divertente se ci riusciamo quando ci riusciamo diverso da quello che gli organi d'informazione tradizionali cerca di dare una battaglia difficile
Per la quale io credo inedita in Italia per la quale io credo abbiamo bisogno esattamente del dell'appoggio per farci capire dal non solo i ragazzi che stanno qui ma anche da quelli con mio figlio ad avere il cinema
E ringrazio da ultimo molto calorosamente Emma Bonino
Che rappresenta la dimostrazione pratica di alcune delle cose che me diciamo quando sul giornale ormai da anni e da quando è settimanale da un anno poniamo il problema anche della cultura e della qualità la nuova classe dirigente spesso ci viene risposto da parte di professionisti della politica che non è facile come dire che se le facce sono quelle solite quelle nozze è meglio
Eh ma non solo è ma tanti altri ma lei in modo particolare ha dimostrato che fidarsi affidarsi a vere fiducia nella possibilità di una nuova classe dirigente rischia tra virgolette
Di come è stato detto anche poco fa di restituire un'immagine più dignitosa e più importante di questa nostra nazione e io la ringrazio particolarmente le do la parola
Grazie agli Amici di Liberal grazie di darmi la parola
Su un tema un aspetto della società
Mercato quel fare lavoro che di primo acchito pare poco sia da terrebbero
Non solo a una mia identità e un passato e un presente politico radicale molto più identificato per immagine non per identità quei diritti civili se volete almeno negli anni Settanta eccetera
E che invece mi ha mi interessa perché lo seguo non solo come commissario i consumatori ma come cittadino cittadino di questo Paese e cittadino europeo
Anzitutto tue riflessioni poi proverò a rispondere alla sua provocazione cioè lei ha posto la domanda da un milione di dollari insomma
Nel senso che ammesso che ci troviamo d'accordo come almeno in questo ambito pare sulle cose essenziali da fare rimane il problemino in questa situazione politico partitica italiana chi le fa
Proverò a dare almeno un suggerimento se così posso esprima
Siamo davvero sicuri di essere già in Europa ci chiede la Fondazione Amici di libertà e so perfettamente che non è mai buona educazione rispondere a una domanda con un'altra domanda
Però invece lasciatemi chiedere un'altra cosa siamo sicuri siete sicuri
Che l'Europa così come si presenta oggi abbia le ricette giuste per il mercato il lavoro e l'UE al feto
L'Europa
No Londra l'Europa
E dico vi dico subito che la mia risposta certamente grossolana o approssimativa e no
Proverò anche a motivarlo
A me sembra che l'Europa e con essa l'Italia
Debba affrettarsi velocissimamente a cambiare strada se vuole far funzionare appunto il mercato creare posti di lavoro
Provvedere servizi pubblici laddove occorrono veramente io così tradurrei il concetto di Welfare non riesco a trovarne una traduzione italiana più sintetica o più adeguata
Insomma a mio avviso serve un nuovo contratto sociale in Italia con molta urgenza
Ma anche nel resto dell'Europa e soprattutto nel nell'Europa che vedo venire proverò spiega
E questa domanda è questa risposta mi sono venute in mente la settimana scorsa perché la commissione
Ha discusso approvato e trasmesso al Consiglio un rapporto sulle riforme economiche strutturali nell'Unione europea che era stato un documento richiesto dal Consiglio europeo di Cardiff
E che dovrebbe contribuire da una parte alla messa a punto dei Grandi orientamenti di politica economica dell'Unione e al patto sull'occupazione che è stato proposto dalla presidenza tedesca
In questo rapporto piacevole che è facile procurarsi ma insomma ve lo posso distribuire ci sono un sacco di dati e analisi ma c'è soprattutto un'utilissima appendice statistica
Insomma poi che l'Europa non viene mai valutata in isolamento l'economia europea ma continuamente accostata ad altre isole di questo pianeta di paragonabili grandezze sia gli Stati Uniti o il Giappone
E beh io vi devo dire che va be non sono un economista questo lo sapete però vero prova sempre a farmi un'idea di questi problemi
Partendo dal basso piuttosto che dall'alto nel senso che l'approccio forse perché ho qualche responsabilità consumatori utenti e in ultima analisi cittadinanza partendo dal mi però piuttosto che dal Macro insomma dal punto di vista dell'individuo del consumatore
E insomma se prendete alcuni di questi dati che magari già conoscete ma fanno piazza pulita di alcune luoghi comuni risulta chiarissimo che un qualsiasi europeo europeo e non dico italiano per questo pongo il problema sull'Europa qualsiasi europee
Rispetto a qualsiasi americana
Volendo lavorare ai doppio delle probabilità di non riuscirci
Paga molte più tasse
La pressione fiscali dati novantotto è pari al quarantasei virgola quattro per cento del PIL nell'Unione Europea
Contro il trentacinque virgola quattro
Negli Stati Uniti
Paga molto più caro tutto quello che conta del mille novecentonovantasei i prezzi al consumo in Europa erano più alti in media del ventiquattro per cento rispetto agli Stati Uniti
Non sto parlando di Italia sto parlando di Europa e allora mi è venuta voglia di chiedere ai miei colleghi commissari in che cosa consista questo benedetto modello sociale europeo di cui andiamo tanto fieri e che mai ci stanchiamo di contrapporre alle presunte nel nefandezze di quello anglosassone
Non l'ho fatto
Non gliel'ho chiesto uno perché non c'era tempo
Secondo perché già conosco le risposte
E badate bene che se per caso sollevato il problema con chiunque su che cosa consista questa magnificenza del modello sociale europeo stante i dati vi sentite rispondere di tutto ma veramente di tutto
Alcune per esempio
Vi sentite rispondere con cosa abbastanza pertinenti tipo
Ma da noi ci sono meno poveri
Solo che se voi andate a vedere scoprite che i poveri definiti come coloro che hanno un reddito inferiore alla metà di quello medio questa la definizione sono su entrambe le sponde dell'Atlantico intorno al quindici per cento senza differenze drammatica
Poi divengono fatto obiezioni che non sono proprio pertinente tipo è però bisogna pure paragonare la popolazione carceraria oppure la violenza da armi da fuoco tutte cose giuste importanti serie che però mi sembrano abbastanza lontane dai nodi economici fondamentali mercato lavoro eccetera quindi
Vengo a ad a dire pochissima cosa su questi tre aspetti e poi con qualche suggerimento
Lavoro benissimo tutti si dice
Ed è vero il lavoro è il proprio il problema dell'economia europea però a mio avviso il dramma non sta tanto nel tasso di disoccupazione
Che nell'Unione Europea e del dieci per cento quattro e nove negli Stati Uniti tre quattro nel Giappone
Il tasso di disoccupazione misura grosso modo quale proprio probabilità di non lavorare uno che lo voglia fare
In realtà mi pare che il dramma vero è il tasso di occupazione
Provo a spiegarmi
C'è anche altra gente oltre quelli che vogliono lavorare ma non riescono a trovare un posto di lavoro in cui i dati che ho appena dato c'è anche altra gente che pur essendo in età di lavoro quindici sessantaquattro anni il lavoro ha smesso di cercarlo oppure non l'ha mai cercato
Vuoi perché se scoraggiata vuoi perché ha un sussidio
Ho una rendita vuoi perché a qualcun altro che la mantiene
Se si vuole considerare anche questa categoria di persone meglio fare ricorso dicevo il tasso di occupazione
E questo ci dice quanta gente lavora sul totale di quelli in età da lavoro e a mio avviso il dramma esattamente qui
Nell'Unione Europea il tasso di occupazione
Al novantasette
E al sessanta per cento
Negli Stati Uniti al settantaquattro per cento in Giappone al settantacinque
In Italia il tasso di occupazione è al cinquantuno per cento
Cioè significa che mentre negli Stati Uniti e in Giappone lavorano tre persone su quattro
In Italia lavora una persona su due
E questo è a mio avviso il grande problema
In più se voi andate a vedere analizzare questo cinquantun per cento scoprite cose interessanti
Per esempio che la differenza è quasi inesistente tra i lavoratori maschi
Intanto inneggia venticinque cinquantaquattro anni
In Europa lavorano l'ottantaquattro virgola cinque l'ottantotto virgola quattro negli Stati Uniti su questa categoria tanto quanto ci siamo
Invece è allarmante tra Giovanni donne e cosiddetti anziani
Intendendo per quest'ultimo a termine la classe d'età compresa tra i cinquantacinque e i sessantaquattro anni
Se voi prendete queste categorie voi vedrete che nel novantasette lavorava il trentasei per cento della popolazione europea in questa classe di età cosiddetta di anziani
Contro il cinquantasette negli USA il sessantaquattro in Giappone
Se calate dall'Europa in Italia trovati che in Italia lavorava il ventisette per cento
Tutto questo per dirvi cosa per dire che il problema del lavoro tra gli anziani i cosiddetti se si può chiamare così una persona di cinquantacinque anni io ne ho cinquanta alla sola idea che mi chiamano anziana
E come vi potete immaginare mi il Rita anzi ce l'ho cinquantuno
E il problema del lavoro tra gli anziani cosiddetti ci porta diritti mi pare al ad almeno un aspetto del cosiddetto quel fare dica sì le pensioni
E io mi chiedo vi chiedo chiedo a voi giovani mi sembra soprattutto quale sistema potrà mai permettersi di mantenere con trasferimenti e sussidi una tale proporzione oltretutto destinata a crescere della popolazione
E mi chiedo anche peraltro se questo sia giusto persino morale ma in ogni caso questo possono essere preoccupazioni altre ma torniamo a bomba se questa è quale sistema si potrà mai permettere di mantenere con sussidi o trasferimenti questa proporzione di popolazione che peraltro è destinata
è un problema che si è aggravato negli ultimi anti anche per un ricorso mi pare eccessivo ai prepensionamenti
E qui gli industriali ma guarda da un'altra parte invece riguardare di lì hanno le loro responsabilità credo al pari perlomeno dei sindacati su cui mi pare dati sono già stati dati
Allora faccio l'esempio giusto per non essere sempre troppo polemica
Col con l'Italia faccio un esempio riprendo la Francia
Il non lavoro tra gli anziani definiti come sopra
Che sarei io tra qualche anno
Il non lavoro tra gli anziani maschi aumentato di quasi dieci punti percentuali tra l'ottantacinque novantasette
Questo non ha impedito all'industria automobilistica di invocare solo qualche mese fa l'
Le misure di prepensionamenti
E non badate bene per ridurre il personale punto e basta
No per poter sostituire gli ultracinquantenni con gente più giovane insomma una specie di razzismo anagrafico
In Francia in più il dibattito sulla riforma del sistema pensionistico si era acceso proprio in questi giorni non si parla d'altro anche in Europa ma mentre se ne parla il problema si incancrenisce
Senza che nessuno trovi il coraggio politico per invertire veramente questa insostenibile tendenza
E di nuovo il confronto con gli Stati Uniti e avvilente per noi europei
Perché mentre noi siamo prigionieri della nostra angoscia eccetera di là il presidente propone di consacrare una parte dell'attivo di bilancio prevista da qui al due mila e quindici al rafforzamento diretto e indiretto del sistema pensionistico
E la polemica con l'espandersi sul opportunità o meno di investire in Borsa parte delle relative risorse questa è la polemica che è in atto
Non sono neanche una specialista in sistemi pensionistici non so in che misura quello americano sia meno generoso del nostro però è una realtà che poi il sistema americano può contare su una base di popolazione in attività molto più ampio
Su un bilancio previdenziale attivo
E su un bilancio pubblico attivo
Ragazzi chapeau
Tutte cose che noi europei non riusciamo a fare
Essendo che noi abbiamo un modello sociale fantastico e dirà ci sono delle nefandezze forse se scendessimo un attimo dal piede Stahl
E cominciassimo guardare un po'meglio scopriremmo che dietro la definizione o l'accusa alle presunte nel nefandezze può darsi che si scopra la nostra incapacità
Politica di affrontare queste riforme è infatti
Perché manca il coraggio politico per impedire che troppa gente esca troppo presto dal mercato del lavoro
Il fatto è che smettere di lavorare specie se si tratta di un lavoro poco gratificante magari conservando l'ottanta per cento del proprio reddito un'ipotesi magari benvenuto
E chi ha il coraggio politico per mettere in discussione questo privilegio di massa
Storicamente inedito
Anche perché in molti paesi e il nostro non è da meno si va a elezioni un anno sì e l'altro pure
Pare che intorno democrazia bisogna pure essere letti
Indi c'è un piccolo problemino
Di non farsi cara chili prima di un'elezione
Però c'è un'altra conseguenza che vorrei sottolineare
Io mi chiedo allora se la formazione di questa nuova massa che definirei dirà anti
Non stia cambiando la prospettiva politica
E partiti quella sindacale già l'abbiamo vista
Un sindacato che ha come iscritti cinquanta per cento dici di pensionati e cinquanta per cento di pensionabili voi mi dovete dire
Quale interlocutore debba essere per una svolta opero le riforme di cui stiamo parlando
Insomma mi pare per esempio che milioni di lavoratori che diventano dei avantieri
Mutano a mio avviso i partiti che tradizionalmente li rappresentavano impartiti loro stessi di Rauti
Cioè in partiti contrari a qualsiasi cambiamento
Esattamente come abbiamo già visto per i sindacati
E allora io ho paura di un'Europa o di un'Italia peggio mi sento al cui invecchiamento demografico corrisponde un invecchiamento politico
Insomma di un Paese o di un'Europa in cui l'incapacità di innovare di accrescere la flessibilità di struttura di mentalità di mettersi nei panni di chi crea ricchezza e non di chi si limita a spartire quella che già esiste o magari a distribuirsi i debiti e in questo magari esprimendo quello che si chiama ormai solidarietà
Insomma nei panni di chi ha il problema di entrare nel mondo del lavoro e non di uscirne
In più mi sembra che per capire quali riforme potrebbero effettivamente favorire la creazione di nuovi posti di lavoro io su questo non mi voglio tardare nel loro che ho passato qui con voi ho sentito dati che mi sembrano molto chiare
è però giusto per cessazione
Tornando agli Stati Uniti su cento persone in età lavorativa
Tre nell'Unione Europea e due negli Stati Uniti sono virgolette contadini
Diciotto lavorano nell'industria in entrambi i casi
Ma mentre in Europa gli addetti ai servizi sono pari ai disoccupati
E i dati sono quaranta e trentanove più o meno
Negli Stati Uniti gli addetti ai servizi sono cinquantaquattro sempre su queste cento persone di cui si parlava e disoccupati ventisei
Insomma sembra esserci una sorta di credo tra disoccupazione e creazione di posti di lavoro nei servizi
E anche qui comincia ad essere francamente stufa di sentirmi ripetere che però tanto di là negli Stati Uniti è tutta gente che frigge gli hamburger
Uno perché intanto non è così
E secondariamente come qualcuno faceva notare a parte gli hamburger qualcuno gli avrà inventati i microprocessori
E qualcuno si farà venne attivato a fare tutta la parte Società dell'Informazione nuove tecnologie possibile che tutta l'occupazione sia di friggitorie di hamburger intanto la risposta è no
Secondariamente perché credo che abbia ragione persino Amartya Sen il recente premio Nobel dell'economia il quale noto specialista in problemi di povertà e di sviluppo quando ripete a chiunque voglia sentirlo
Che è meglio qualsiasi lavoro
Comunque precario e poco qualificato che non non lavorare affatto
Ma qui pare che in Italia di non ancora di questo tipo io ancora visto recentemente grandi manifestazioni Metz Meglio disoccupati che spazzini per esempio obbliga patita o l'impossibilità non sa più in quale Paese di riempire quattro posti da bidello
Non è lavoro ulteriormente su questa parte ma forse ci potremmo riflettere perché in fondo è un grande dato di ipocrisia possibile che sia così difficile ammettere che di fronte a una realtà complessa in cui siamo che si affaccia al mondo del lavoro può trova una panoplia di Paul di possibilità alcune migliori altre mediocre altre che fanno proprio schifo ma che da lì si deve partire per poter evidentemente avviare tutto un processo
D'altra parte il rapporto per l'occupazione della Commissione lo dice chiarirsi malamente
Che Italia Francia e Germania in Italia Francia e Germania la quota di addetta ai servizi ai servizi è rimasta la stessa tra il mille novecentottantacinque e mille novecento novantasette
E dice anche che in Italia sono sottosviluppati settori come la ristorazione gli alberghi immaginate di in Italia
Insomma ho l'impressione che da una parte
Tutte questi dati poi ci portano tutti in una stessa direzione
Salvo la domanda da un milione di dollari che ci poneva di nostro amico penale per esempio a me piacerebbe venisse ripetuta in Italia un esperimento fatto da un gruppo di ricercatori peruviani
Coordinate da Armando De Soto negli anni ottanta
Hanno aperto una bottega
A Lima
Negli anni ottanta con un paio di macchine da cucire provare una e provarono ad ottenere tutti i permessi necessari per l'inizio dell'attività
Ci vollero duecentottantanove giorni di lavoro a tempo pieno dell'intero gruppo di quattro persone mille duecento dollari c'era lì l'equivalente di trentadue metri di salario minimo per riuscire ad avere tutti i permessi
Noto per inciso che una licenza di taxi a Roma costa molto di più di trentadue mesi di salario minimo italiano fate un po'i conti e poi ne traiamo alcune conseguenze
Insomma mi pare che per tutti questi motivi che per liberare lo spirito di iniziativa che è diffuso in Italia soffocata da una spesa
E chiesta da una spessa coltre burocratica mi entusiasma come progetto politico questo mi entusiasma come progetto politico e in Italia e possibilmente in Europa
Perché vedo andare l'Europa prossimamente in un'altra direzione
Insomma per liberare questo spirito d'iniziativa l'Italia ha bisogno di uno Stato leggero benissimo ce lo diciamo tutti
Spero sia chiaro perché la una la mia scelta netta e la preferenza per un modello anglosassone di Stato società e mercato
E se suona troppo filoamericano pazienza sobri so che farci
D'altra parte Ri ricordo che due grandi europeisti Monnet e Spinelli ciascuno a modo proprio si sono ispirati largamente sul federalismo da oltre Atlantico
E voglio chiudere tornando alla prospettiva che prediligo
Quella dell'individuo e del singolo cittadino a queste cose adornato le ha già sentite anche le ha lette perché le riprendo
Da un articolo pubblicato da Liberal quasi un anno fa
Io sono sicura che esistono studi ultra sofisticati come volete che dimostrano
Che quando la pressione fiscale è supera un certo limite soffoca la crescita e tutto il resto
Ma il mio personalissimo problema se volete politicamente e che questa concezione dello stato sociale che vada a te dalla culla alla tomba in più ci vada anche male a me ad alto sempre un certo senso di soffocamento
E anche di responsabilità
Perché maggiore è la porzione di reddito che un cittadino controlla direttamente
Più è lui stesso ottenuto a prendere decisioni
Può scegliere di coprirsi verso certi rischi e non verso certi altri
Può scegliere la compagnia con cui a suo assicurarsi può scegliere per i figli se non deve pagare il cinquanta per cento delle tasse ma ne deve pagare trenta
Per il resto e che quindi assicurano i servizi minimi il resto può e deve scegliere lui se vuol scegliere per i figli università ottima una mediocre nessuna insomma sono questione appunto di responsabilità del libertà e soprattutto non viene trattato come un meno sa benissimo cui non solo bisogna imporre degli acconto lamenti per finanziare certi servizi ma addirittura gli si prelevano delle risorse per fornirgli poi gli stessi servizi in regime di monopolio che gli occorrono o che non gli occorre ecco io credo che c'è insomma dietro il mercato del lavoro e lo quel fare una fondamentale questione di libertà individuali
Adesso è passato l'incubo per la moneta unica benissimo certo siamo in Europa anzi c'eravamo già prima certo siamo nell'euro a me pare che non di meno
Urgentissimo ridiscutere il contratto sociale che lega il cittadino consumatore utente allo Stato insomma
Di chiedere e discutere tutti che cosa che cosa dica cosa deve farsi carico lo Stato
Oltre a mio avviso
Io sono per uno Stato leggero penso che lo Stato ad esempio di poco altro deve farsi carico oltre alla sicurezza esterna e interna la diplomazia la giustizia la scuola dell'obbligo e certe infrastrutture questa è la visione di uno Stato leggero perfetto ma almeno discutiamo di questo
E trovo irritante o comunque poco appassionante
Dovermi mettere a discutere di chi non rompe con quell'altro e di chi non rompe e di quale nuovo gruppo è nato e di quello che si è sciolto e di quello che è nato ma anche per partenogenesi siamo già diventati tre insomma forse altro sono i temi
Che dovrebbero occuparci
Materia da discutere ce n'è però
Dubito
Che ci sia una sola forza politica in Italia
A parte quella piccola cui appartengo
Che sia veramente disposta a lavorare per un nuovo contratto sociale
Questo è il dove casca l'asino
Voi ve lo vedete un Parlamento a venti gruppi parlamentari
Che fa la riforma delle pensioni di giovinezza
Ma mal ve lo vedete davvero un Parlamento che fa che ne so la riforma sull'altro diventi gruppi parlamentari più sindacati più Confindustria più più più più più
Che fa che ne so la riforma sulla flessibilità del mercato del lavoro Massetti scuri
Io ho perso questa speranza
Per cui nel mio piccolo noi proponiamo altro che è la strada referendaria già lo so qui vengono tutti i capelli dritti che referendum non si fanno Capannelle antipatico poi perché simpatico POIN affida benissimo tutto bene perfetto
E allora che altro
Noi siamo inaffidabili antipatici responsabile avanti di questo passo
Il referendum non vanno bene per carità spaccano Rimini tutto bene perfetto
Magnifico e allora
E mi quelli che sono più seri più responsabili che sono sempre stati più seri più responsabile
Mi vogliono fare una proposta
E io credo che qui casca l'asino se volete
Io ho detto e chiudo
A me sembra che di sostanza quello che è in gioco
è il grande tema delle libertà e delle responsabilità individuali sicché
Chiuderò con Rosselli
Perché credo meglio di me abbia scritto tanti anni fa
Che libri non si nasce ma liberi si diventa
E ci si conserva liberi solo mantenendo attiva il vigilante la coscienza della propria autonomia
E costantemente esercitando le proprie libertà
Questo forse ogni cittadino soprattutto e voi che qualche autorevolezza e qualche influenza avete abbiamo questo credo sia quello che dobbiamo fare noi facciamo il referendum voi
Grazie
Con voi
Il convegno sui
Volevo solo far presente che gli atti saranno on line dal quattro marzo al doppio V doppio V doppio buco punto liberal punto it che un piccolo contributo alla modernizzazione della comunicazione grazie appunto ai andiamo
Peraltro già