Gli scenari geopolitici dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre scorso negli Stati Uniti: il ruolo della NATO e dell'Europa

Radio radicale continuiamo naturalmente a parlare dell'atto di guerra contro gli Stati Uniti d'America ormai contro le nato dopo la dichiarazione circa l'applicazione dell'articolo cinque del trattato appunto dell'alleanza tanto dell'alleanza atlantica e continuano a parlarne con l'ambasciatore Sergio Romano editorialista del Corriere della Sera
Ambasciatore Romano allora innanzitutto perché vi è un po'anche nostri ascoltatori che cosa vuol dire applicare
L'applicazione della all'articolo cinque del Trattato non lo so debbo dire che non ne ho la minima idea ho l'impressione che si tratti di un'affermazione retorica per così dire simbolica
Formale l'articolo cinque prevede un vero e proprio attacco da parte di potenze straniere contro uno dei membri dell'Alleanza e in questo caso una relazione di solidarietà di tutti i si passa da uno stato di guerra bilaterale a uno stato di guerra collettiva questo il senso dell'articolo cinque che fu immaginato in funzione della guerra fredda della minaccia sovietica
Qui stiamo parlando naturalmente di un nemico invisibile di un esercito delle ombre non si vede a chi gli altri dovrebbero dichiarare guerra ho l'impressione che quello che si chiede come l'applicazione dell'articolo cinque
Sia soprattutto una manifestazione di solidarietà formale sottolineata per così dire di fronte agli occhi della pubblica opinione ma nulla di più ambasciatore romano ma questo cosa vuol dire potrebbe voler dire che la risposta
Un'eventuale risposta ritorsione come si può chiamare alla all'atto di guerra delle che ha comportato la distruzione dei due torri o di un'ala del Pentagono non ha questo eventuale ritorsione parteciperanno anche le truppe della NATO
Su e giù per Maastricht
Anzitutto una la ritorsione mi sembra difficile immaginarle in termini strettamente militari potrebbe naturalmente tortuosi come già accaduto in passato in bombardamenti in lancio di missili non dimentichiamo le operazioni di Clinton contro l'Afghanistan nel contro i sultani ma intese proprio
Operazioni militari sono molto difficilmente immaginabili anche perché ripeto questo nemico non è il tangibile non invisibile non è tollerabile
Diciamo di situazioni profondamente diverse e debbo dire che idea s'è fatto lei di questo nemico scusi chi potrebbe essere ma io credo che sia Osama Bin Laden solo se c'è una generale so che Osama Bin Laden o una
Ha rivendicato la responsabilità di questo attentato d'altro canto debbo dire che se dovessimo constatare che questa operazione è stata realizzata da un'altra persona da un'altra organizzazione terroristica
Allora avremmo ragioni ancora maggiori per essere sorpresi e sconcertati perché ci renderemmo improvvisamente conto che esiste nel mondo qualcuno che è ancora più potente di Osama Bin Laden che dispone di un'organizzazione ancora più attrezzata per questo tipo di e di operazioni debbo dire che a questo punto dovremmo veramente giungere alla conclusione che i servizi non sapevano nulla
Lei crede che appunto i servizi non sapessero nulla come mai non ha funzionato il sistema d'intelligenza ma io credo che le ragioni naturalmente ce ne spiegheranno gli americani forse non posso che avanzare delle ipotesi anzitutto bisogna
Per conto del fatto che negli ultimi vent'anni vi è stata una forte immigrazione islamica nel negli Stati Uniti pari che non mi sogno nemmeno lontanamente immaginare che questi comunitarie Gianni che negli Stati Uniti possono essere accusate collegialmente di complicità mi sembrerebbe assurdo pensarlo ma è chiaro che all'interno di un mondo in cui vi sono elementi
No islamici numerosi presenti nelle maggiori città e i gruppi terroristici trovano più possibilità di collegamento di complotti complicità protezione santuari berretto qualche cosa del genere era già accaduto non dimentichiamolo verso la metà degli anni ottanta ottantacinque per cento a testa in lancia quando gli avvenimenti della dal girini alle non ha avuto tutta una serie di ricadute all'interno del territorio francese proprio perché le grandi comunità islamiche in Francia avevano permesso ai terroristi di stabilire tale di di reclute a di intrecciare naturalmente le loro reti questa credo che sia una delle ragioni che spiegano
La facilità facilità relativa con cui i terroristi sono riusciti a realizzare le operazioni di lunedì scorso senta ambasciatore romano ma al di là dell'anno in questione
Chiamiamola giuridiche dell'articolo cinque del Trattato NATO quali sono secondo lei quali saranno le conseguenze chiamiamole così geopolitiche di questo di questo atto in particolare i rapporti Europa Stati Uniti come li vede lei lo impone ma naturalmente adesso diciamo che la
Parte delle grandi emozioni e della grande solidarietà ed è giusto che sia così di fronte ad avvenimenti di questo genere deve esserci come dire un serrate le file e generali
Da parte di tutti i Paesi civili in particolare per i Paesi che sono alleati degli Stati Uniti come noi questo è norma alle ed è giusto che così sia ma questi sono avvenimenti politici e come tutti gli avvenimenti politici che verranno analizzati politicamente produrranno delle delle conseguenze politiche
Io ho l'impressione che
è una delle conseguenze politiche potrebbe essere un ulteriore divario fra la posizione degli Stati Uniti quella dell'Europa non dimentichiamo che dopo la fine della guerra fredda dopo la scomparsa del nemico comune
Noi stiamo assistendo ad una serie di divergente euro americane
Da questo non significa
Che l'alleanza e la cooperazione debbono essere irrimediabilmente incrinato significa semplicemente che non abbiamo più un nemico comune e quindi non abbiamo più
Non siamo più sollecitati a nascondere o censurare
Le ragioni delle nostre ma mi scusi a Bassano Romano non abbiano non abbiamo più i nomi comuni erano avevamo più nemico non comune prima dell'attacco alle torri gemelle no perché
Unione Sovietica era il nemico comune terrorismo non è il nemico comune dell'Europa e degli Stati Uniti certo so che oggi lo si dice ed è giusto che lo si dica
Ma il terrorismo islamico nasce c'è da determinati focolai di crisi
Questi focolai di crisi sono geograficamente individuabili sonno la Palestina l'Iraq l'Iran Afghanistan il Kashmir legge in Libano
Ora su queste crisi su queste grandi questioni che hanno in qualche modo
Permesso ai terroristi di reclutare seguaci la posizione dell'Europa è quella dell'America non sono eguali sono sempre state diverse
Sono stati diverse perché noi sul problema palestinese sul problema iracheno sotto premere il mio non siamo stati sempre più possibilisti i più attenti più sensibili alle ai problemi alla dizione arabe dei problemi
E io ho l'impressione quindi che questo divario fra Europa e Stati Uniti
Finirà per accentuarsi adesso ripeto siamo alla fase delle grandi emozioni e quindi della grande solidarietà poi naturalmente pian piano quando si cominceranno ad analizzare gli avvenimenti politici
Qualcuno comincerà a dire ma gli interessi dell'Europa sono esattamente quelli degli Stati Uniti o non vi sono ragioni per cui l'Europa vivendo nel contesto in cui vive
Avendo i problemi economici che ha non dovrebbe piuttosto immaginarsi altre soluzioni politiche diverse da quelle che hanno patrocinato gli americani questo accadrà prima o dopo credo ma
Quindi lei non crede piuttosto scettica una coalizione mondiale contro il terrorismo di Cluj oggi stamattina parla
L'ex segretario di Stato Colin Powell io credo che di queste cose sia giusto parlare in questi momenti perché ripeto o questo è il momento della solidarietà dell'indignazione della legittime Arabia
Al terrorismo è sempre un fenomeno politico credo che si ricorre all'articolo cinque della NATO ma vedo anche per esempio che la Turchia osserva non senza qualche ragione che in nelle circostanze che la concerna no particolarmente cioè il terrorismo curdo non vi fosse ordinarietà della NATO non vi fu quella solidarietà della
Che gli americani ora chiedono ma questo secondo me è un atto di terrorismo un atto di guerra ma c'è una differenza fra il terrorismo e la guerra voglio dire se la guerra
La definiamo in termini strettamente militare con truppe sul campo di battaglia cannoni missili eccetera eccetera questa non è guerra è un'altra cosa
Marseguerra è semplicemente una dalla lotta armata per il perseguimento di un obiettivo
Con strumenti che possono variare da un circostanza l'altra vescica allora questa è guerra quindi mi par di capire secondo lei
Incontra mentre quello che vi quello insomma ma la vulgata comune diciamo così tra Europa e Stati Uniti in realtà le divergenze si potrebbero addirittura aumentare potrebbe essere questo uno degli obiettivi dei terroristi per l'aut credo che ricevono proporsi obiettivi così critica io credo che
Queste organizzazioni terroristiche sono sempre molto eterogenee al vertice potrebbe esserci effettivamente Osama Bin Laden quindi un figura di personaggio fanatico carismatico con fortissime motivazioni pseudo filosofiche pseudo religiose un odio vice vale per gli Stati Uniti per la modernità per l'Occidente qualche cosa di simile sotto il teste secolare di quello che fu l'Ayatollah Khomeini in in Iran per certi aspetti ma naturalmente le sue truppe sono un'altra cosa lui le ha reclutate Niccolai delle grandi crisi arabo musulmane degli ultimi anni quindi sono uomini che sono
Cresciuti in Palestina o cresciuti in Algeria o cresciuti ieri nel Kashmir o cresciuti in Afghanistan ciascuno dei quali ha la sua come dire particolare motivazione politica il
Quindi c'è alle alle origini di questo terrorismo del ci sono delle cause politica delle precise cause cause politiche
Obiettivo di New York è stato perseguito in un momento che coincide con una particolare recrudescenza della crisi palestinese quindi è stato organizzato in questo momento anche probabilmente perché gli attentatori avevano la sensazione di poter godere maggiormente della consenso delle Mark arabe qualche minuto o quanto meno di una parte delle masse arabe in alcuni Paesi qui ci sono ragioni politiche e alle ragioni politiche prima o dopo si dà una risposta politica ovvero quale dovrebbe secondo lei questa risposta politica
Comunque non sarebbe augurabile una cooperazione molto più rafforzata tra le due sponde dell'Atlantico Penta prenda un episodio minore rispetto a quello che sta accadendo ma per certi aspetti
Anche più grave perché molto più duraturo nel tempo il terrorismo irlandese è un terrorismo non erano è certamente un terrorismo ora questo è terrorismo irlandese ha goduto per molti anni di consensi e appoggio negli Stati Uniti
Da parte dei mezzi finanziari che hanno permesso all'ira di continuare a a sopravvivere venivano da ambienti americani per carità ancora una volta non certamente dall'insieme delle comunità irlandese
Ma all'interno delle comunità irlandesi un nucleo di forte simpatia per lire esisteva il Governo degli Stati Uniti ha chiuso un occhio
Non due per carità ancora una volta sarebbe assurdo accusarlo di essere stato complice non lo era per nulla ma un occhio lo ha chiuso perché a un certo punto qui i banditi erano i lettori perché nella macchina politica americana ignorare totalmente dall'hobby Landi era impossibile tanto è vero che Jerry Garda che gli inglesi hanno ripetutamente accusato in passato di essere lo strumento politico del terrorismo a un certo punto durante la presidenza Clinton ottenne un visto e andò negli Stati Uniti
Con grande irritazione dispetto del governo americano e quale però la britannica
Scusi del governo britannico il quale però poi inghiottiti vincoli o il rospo perché non poteva fare diversamente
Dopo venticinque anni da adesso ventisette e di civili o di terrorismo di guerriglia le definizioni possono essere molte il governo britannico tratta il terrorismo irlandese come un fenomeno politico si accorda con persone che ancora qualche mese prima qualche anno prima considerava terroristi ma i prigionieri dalle prigioni in altre parole tratta il problema con un problema politico a anche il governo britannico in una certa fase aveva dato prova di indignazione orrore ripulsa eccetera eccetera così Vallarta la storia in altre parole ce la fa dentro cui il fenomeno viene considerato come intollerabile la fase in cui si discute ecco però
Allo stato attuale la fase di quella dell'intollerabile perché il fenomeno è piuttosto quali criticamente diverso ora anche dal casi nordirlandese o no ma debbo dirle che
Diverso sul piano quantitativo ma chi è morto gli innocenti morti per le bombe dell'Ira non erano qualitativamente diversi dagli innocenti morti per le
Per l'assalto alle Torri Gemelle di New insomma lei vede una questione politica prima di tutto ma è sempre una questione politica e come affrontare però allora questa questione politica a quello è più complicato anche perché naturalmente le questioni politiche non si possono affrontare
Sempre e comunque con gli stessi strumenti che è il momento delle grandi emozioni in cui la freddezza dell'analisi politica diventa addirittura fuori luogo perché non sarebbe considerato
Ma in controtempo è in controtendenza impresa è uno di quei tempi temo di sì quindi lei dice bisogna rinuncerà la freddezza dell'analisi politica no non rinunciarci metterla da
Aspettare che venga il momento ma comunque per quanto possibile evitare di lasciarsi tra
Are dalle nozioni anche perché significherebbe dare partita vinta ai terroristi non bisogna dimenticare che i terreni che hanno soltanto una grande voglia e che noi perdiamo la testa
Bene la ringraziamo negativo Sergio Romano editorialista delle corriere della sera con l'ascolto come sempre da Radio radicale