"La nuova legge sull'editoria" organizzato dai Democratici di Sinistra (presso Palazzo Visconti, via Cino del Duca 8)

Dare inizio ai lavori se volete cortesemente accomodarvi
Buoni
Dunque buongiorno buongiorno a tutti a tutti grazie per aver raccolto quest'invito spero che noi possiamo questa mattina condurre una discussione operativa
Molto finalizzata a discutere il testo che sul della disegno di legge sull'editoria che in questo momento in discussione alla Commissione cultura della Camera
Io sono Federico Ottolenghi sono segretario dei Democratici di sinistra Milano
Vi presento gli oratori che sono al tavolo che
Quasi tutti già certamente conoscete partendo dalla mia sinistra Vannino Chiti che sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria
Giuseppe Giulietti
Deputato responsabile dei DS del settore
Comunicazione editoria Daniela Benelli che nella segreteria provinciale di Milano si occupa dei dei Democratici di sinistra si occupa di questi temi e che poi condurrà la la discussione e Vincenzo vita sottosegretario alle telecomunicazioni
è presente anche Ornella piloni sottosegretario al lavoro e
Siamo in attesa credo compatibilmente con i diciottenni temi del trasporto aereo di Pietro Folena che come da programma dovrebbe partecipare ai lavori
Abbiamo pensato che fosse utile interessante sicuramente per noi per il governo spera anche per tutti i presenti organizzare questo momento di confronto e di discussione da parte nostra di ascolto oltre che di illustrazione delle caratteristiche del disegno di legge attualmente in discussione
E che fosse utile farlo a Milano
Che dal punto di vista quantitativo e qualitativo credo insomma possiamo tranquillamente definire la capitale
Dell'editoria delle attività che fanno riferimento alla disegno di legge in discussione e non soltanto alla editoria della carta stampata ma quel complesso di attività che negli ultimi anni hanno caratterizzato questo mondo che un intreccio fra carta stampata telecomunicazioni nuove tecnologie come dicevo credo che la cosa migliore sia dare al nostro incontro un carattere molto operativo e quindi e la cosa migliore potrebbe essere dare subito la parola a Giulietti per una introduzione e quindi aprire immediatamente il confronto con gli interventi di tutti coloro che volessero intervenire
Che pregherei anche di segnalare la loro disponibilità o interesse e possiamo profittare diciamo così di Vannino Chiti e di Vincenzo vita per avere risposte un'interlocuzione sulle questioni che ognuno di voi vorrà porre quindi passerei senz'altro la parola a Giulietti grazie
Beh intanto grazie ai Democratici di sinistra di Milano
Che ci hanno aiutato a realizzare questo appuntamento che io ritengo di grande rilievo perché prosegue la discussione è già iniziata a Roma nella scorsa settimana
Che non potevano investire Milano visto che come dire
Proprio per ragioni quantitative e qualitative rispetto all'editoria al mondo la vittoria del libro ossia come si usa dire oggi nelle forme tradizionali sia nelle forme innovative troppo spesso poco conosciuti
Un confronto vorrei dirlo che non finirà oggi magari
Ma deve invece proseguire ancora nei prossimi giorni sui tavoli dei ministeri del Parlamento delle commissioni parlamentari dove sono in corso le discussioni un po'a rilento per la verità di questo provvedimento
Anche perché io penso che alla politica non spetti il compito nel quale troppo spesso indugiando di questi tempi di descrivere scenari gli animali dibattiti sulla qualità ma a noi spetta invece il compito di decidere provvedimenti strutturali che parlino al mondo delle imprese
Altrimenti lo restiamo e diventare dei critici che è una attività nobile ma noi spetta il compito di fare le leggi in questo caso in questo settore ci sono sicuramente forti ritardi
Questo è un settore che troppo a lungo è stato considerato il classico vaso di coccio un reperto archeologico una sorta di settori industriali in via di progressiva inesorabile estinzione io credo che questo sia stato un dato culturale che si è avvertito
Ora tuttavia dicevamo la volta scorsa per un'astuzia della storia e forse neanche solo prona lamento di astuzia lo sviluppo tecnologico rende appetibile ricchissimo il mercato titoli Alitalia
Cioè io vorrei ribadire questo concetto perché ne abbiamo due strade davanti o questa un settore morto decotto e quindi c'è una sola strada confermare la legge attuale nel segno dell'assistenza
E lo dico perché questo è il punto anche se alcuni fanno finta nel dibattito parlamentare di non dirlo
Punto e questo se questo settore decotto basta fare alcune leggi che confermino l'attuale meccanismo cioè distribuzione dei soldi a pioggia
Oppure è un settore che sta in mezzo dentro l'innovazione tecnologica dentro i cambiamenti della Rete dentro la multimedialità e ha dato vita a centinaia di impresa che spesso non conosciamo fuori dai canoni tradizionali e allora ha bisogno di una legge innovativa che premi rinnovazione e non prendi la conservazione dell'esistente
Io penso che questa sia la strada da seguire
E penso che ne abbiamo un'occasione irripetibile perché l'Italia può essere la grande piattaforma europea della produzione dei contenuti cioè la Rete come sapete ha bisogno di contenuti di qualità
E questi contenuti stanno nel mondo del libro stanno nei giacimenti culturali stanno negli autori di cinema musica e teatro stanno degli autori che operano nella rete
Cioè di questo c'è bisogno
Non dell'abrogazione della qualità
Ma di una innalzamento della qualità del prodotto anche all'interno della Rete perché questo ci rende competitivi in Europa non siamo competitivi nella sfida con gli altri sul terreno delle reti e basta ma sul terreno della qualità dei contenuti
Ecco perché io penso che da questo si deve partire il settore sta conoscendo e sono dati non solo della Federazione degli editori ma anche dei pubblicitari
E forse lo dico a chi ti noi dovremmo e a me stesso coinvolgere maggiormente visto che qui siamo anche a Milano i pubblicitari dalla discussione in corso sulla riforma del sistema
Settore sta conoscendo una vera e propria rinascita dal punto di vista dalla raccolta pubblicitaria
E credo che questo sia un fatto positivo io penso bisogna smetterla con atteggiamenti come dire che tendono a dire se c'è un'accumulazione nel mondo editoriale e questo è negativo per qualche perché mai
Io credo bisogna preoccuparsi quando c'è una riduzione dalla raccolta quando c'è una riduzione della capitalizzazione che non può che comportare fenomeni ristrutturazione tesi ad eliminare il lavoro così come c'è
Allora se c'è una fase di aumento della raccolta va incentivato va ridotto cioè in questa fase serve una legge che premi ulteriormente la ristrutturazione o serve una legge che dica siccome c'è una fase di recupero pubblicitario ce ne possiamo disinteressare
Tale pericolosissimo perché questo recupero pubblicitario deriva anche da altri fenomeni
Cioè dal fatto che si è stabilito è stato la raccolta televisiva e quindi c'è una distribuzione verso altri mezzi per cui se non si interviene adesso per premiare l'innovazione credo che poi si rischi di perdere il treno ce lo si fa nei momenti alti e difficile favorevolmente i bus ecco perché io penso che l'espansione ha bisogno di essere incentivata
Occorre stimolare sia l'innovazione sia il nuovo lavoro uscendo da una logica puramente assistenzialistica che a questo punto potrebbe ritorcersi contro persino i soggetti assistiti
Perché la progressiva erosione dei fondi potrebbe portare a una progressiva estinzione dei soggetti che pure oggi potrebbero avere capacità di ripresa
Ecco perché io penso che occorra raccordare lo sviluppo quantitativo con lo sviluppo qualitativo la nuova legge sull'editoria nasce in questo contesto e io ricorderò che questa legge non è una legge dei DS sono idiozie banalità
Questa legge nasce da un confronto iniziato negli anni Novanta ha proseguito col sottosegretario Parisi che ha coinvolto forze politiche forze sociali poi portato a compimento prima col sottosegretario Minniti e poi presentato con chi chiede oggi in discussione alle canne
Ed è una legge che nasce da un ordine del giorno votato all'unanimità da tutte le forze politiche quando fu dato il via libera la sperimentazione dei nuovi punti vendita e chi ha ricevuto immediatamente un consenso forte da forze di maggioranza e di opposizione
E che quindi va condotto ricercando questa forte intesa io ringrazio anche i parlamentari qui presenti vedo Risari del Partito popolare
Montesano dei Comunisti italiani ed altri che non vedo ma che comunque credo sia importante che siano qui però per dare il tono d'iniziativa che non può essere solo di parte
Per quanto riguarda i Democratici di sinistra io poco indicare le seguenti priorità
E quindi questo sono discussione di lavoro c'è la presenza di vita di Chiti ma come abbiamo fatto Roma penso che sia importante per fare una serie di interventi anche brevi in forma di domanda di interrogativo per raccogliere una serie di osservazioni che penso siano tutti
La prima che apparentemente non c'entra con la legge sull'editoria
Io penso che sia importante promuovere con più forza una vera e propria campagna per la modernizzazione l'alfabetizzazione del Paese che vuol dire gli alfabeti tradizionali oltre che di altro obiettivo
Bisogna consegnare la popolazioni vecchi e nuovi alfabeti
In questo senso sarebbe necessario una sorta di piano nazionale usano una battuta per capirci un tempo si diceva non è mai troppo tardi io invertire con lo slogan
Vorrebbe una sorta di campagna nazionale non è mai troppo presto
Per creare una cultura della lettura e della conoscenza degli alta venti sia di quelli tradizionali che a molti mancano sia di quelli nuovi il mettere assieme un doppio analfabetismo non sarebbe un elemento di riparazione per il Paese
Allora vengo ora prima proposta io visto che il governo ha deciso la scorsa settimana il comitato dei ministri mi pare una cosa saggia
Per quanto riguarda l'asta dell'UMTS
Di destinare il dieci per cento di questi fondi a quella che viene chiamata la società della conoscenza c'è una vera e propria grande campagna per quanto riguarda l'alfabetizzazione la diffusione del computer l'allacciamento delle scuola compiuti
Tuttavia mi permetto di aggiungere che io l'accettazione che questi fondi debbano essere integrati
Da una parte con i fondi ancora non spesi dalla vecchia finanziaria che riguardava il progetto scuola e da parte con la nuova finanziaria
Credo che sia importante che ci sia un ulteriore irrobustimento di questa decisione nel segno e del completamento della rete di comunicazione pubblica ma anche attraverso un sostegno non assistenziale
Nei confronti delle aziende italiane che operano nella Rete e che producono contenuti da una parte e dall'altra commercializzano questi contenuti produco ancora meglio
Io penso non solo che quel dieci per cento possa essere incrementato ma penso che una parte sia pur minima del fondo
Debba essere utilizzata anche per andare a implementare ad aumentare il fondo dell'editoria che io ritengo così come oggi eccessivamente ristretto
Rispetto agli elementi di novità che sono maturati
Per esempio credo che sarebbe opportuno affrontare in modo più sereno e tranquillo al tema delle tariffe postali
E sarebbe opportuno dare come dire nel ulteriori forme di incentivazione in particolare la piccola e media impresa per quanto riguarda le aziende che stanno sperimentando la via dell'innovazione tecnologica della multimedialità
Questo riguarda non solo il giornale ma riguarda il libro su cui gli ha le loro associazioni o poi vorrà dire qualcosa manifestano alcune critiche secondo me non infondate rispetto ad alcuni elementi che non ci sono in questo provvedimento io penso che questo tema de la modernizzazione dell'alfabetizzazione come diritto sostanziale di Scelta hai diritto di libertà debba essere al centro di una nostra iniziativa anche nei confronti del Presidente del Consiglio
Perché credo che questo sia una grande campagna di modernizzazione e che vada affrontata con piglio con decisione con determinazione
E credo che la società della conoscenza non possa essere solo l'uso della Rete o dibattito sul digitale perché parte dell'innovazione sta nel mondo dell'editoria non può essere scorporata non può essere considerato a sé rispetto alle scelte che si fanno
Allo stesso modo io penso che bisogna sapere raccolgo un documento che è stato fatto in questi giorni dalla Federazione italiana degli editori ma anche dal sindacato dei giornalisti ed altre associazioni ho visto un documento in questa direzione
Delle associazioni delle emittenti Ar anti e corallo che sono qui presenti in sala
Io penso che bisogna sapere con chiarezza che un pezzo della legge sull'editoria sul libro nonostante la legge sull'editoria ma sta nel mille centotrentotto
Noi non possiamo continuare non lo dico certo a vita che uno dei pochi che ogni giorno quotidianamente ci richiama questo noi non possiamo non sapere che sale resta bloccato il mercato televisivo su due sole aziende
Corre il novantatré per cento della pubblicità che corre attorno a due sole aziende
Questo diventa un elemento di corruzione del mercato
Diventa un elemento pericoloso diventa una incentivazione
Come dire a costruire il mercato sempre perennemente attorno a questa dentro io non ho condiviso la sentenza dell'Authority non mi è piaciuto non mi è piaciuta nel merito
Non mi è piaciuta come dire per quello che significa ed avendo la fortuna di non dover rispondere come forza politica né al partito Mediaset né al partito RAI ci possiamo consentire dire che non ci è piaciuta e ci interessa poco che abbia sia stato salutata con soddisfazione dalla RAI e da Mediaset
è un problema che la politica riguarda molto
Le due aziende non rappresentano nella politica in Italia nell'insieme dei bisogni degli interessi generali sarà un loro problema se sono soddisfatto io non sono soddisfatto
Penso che a questo punto un pezzo della legge sull'editoria stia dentro il mille centotrentotto io credo che noi dobbiamo porre questa questione dell'approvazione del mille centotrentotto poi ci riusciremo meno ma con una grande priorità che riguarda anche la questione dell'editoria dato che quella legge Contini temi del passaggio al digitale che riguarda in parte l'editoria italiana contiene i temi da rimette in sono care degli affollamenti pubblicitari credo che non si possa far finta di non sapere
Credo che quella sentenza rilancia la necessità di una regolamentazione se no come dire noi rischiamo di fare interventi che non riguardano l'intero comparto
E quindi credo che questo sia un punto che come dire vada posto con grande forza vengo alle la legge sul libro e sull'editoria
Che penso però stiano in questo contesto c'è se mancano le due premesse correremmo il rischio di non affrontare due questioni che sono avverte e poi come dire
Affrontare solo un pezzo di una legge che sta però in un contesto più ampio
Non vi è dubbio che c'è bisogno di un contesto culturale favorevole alla liberalizzazione del mercato e alla promozione di nuovi prodotti e all'incentivazione del cittadino detto pure da qui la necessità di promuovere campagne mirate
I dar corso ad iniziative tese a introdurre non in modo obbligatorio
La lettura del libro del giornale nella scuola io so che questo tema che viene considerato accessorio però siccome pollo assunte decisioni importanti coinvolgendo le parti sociali e il ministero della pubblica istruzione credo che sia importante che quell'iniziativa
Che si poneva il problema di promuovere la lettura nella scuola de incentivarla che un'iniziativa già decisa azione iniziativa che debba essere ripresa sostenuta non abbandona
Così come riferendosi alla qualità
Dei provvedimenti lo dico al sottosegretario Chiti che in questione se ne sta occupando in modo molto attivo vedrà io penso che per poter convincere questi comparto industriale d'una forte iniziativa di innovazione bisogna che le leggi che sono ferme da mesi siano approvate perché questo dà un segnale di fiducia le imprese cittadini mi riferisco non solo a questo tema della promozione della lettura ma il diritto d'autore
Questo Paese da fare da mesi fermo sul tema del diritto d'autore
è una posizione di ritardo re altro aspetto agli altri Paesi europei io penso che su questo le preoccupazioni le ansie le critiche anche aspre che sono venute dalla Federazione che si è formata dalle aziende interessata da una legge che metta fine al fenomeno della criminalità e della pirateria
E che ha messo assieme diverse imprese quindi vedo in sala che ogni tanto sono un polemico rispondo diciamo in modo duro come mia natura però penso che abbiano ragione
Penso che sia stato detto che domani il Parlamento approverà io credo che sia necessario che questo provvedimento sia portato in approvazione domani altrimenti diventa difficile
Diventa difficile poi come dire avere un elemento di fiducia con le imprese con gli autori che poi lo sono quattro motori e il mondo della cultura dell'impresa italiano solo gli alimentatori delle reti quindi non è un dato secondario qualcosa che riguarda anche il mondo del giornale dell'editoria come sapete
Questa norma
E io penso che non basta che sia approvata alla Camera forse bisogna darsi l'impegno di approvarlo al Senato prima delle vacanze estive perché il problema non è approvato alla Camera il premier renderlo operativo mettere l'Italia in condizioni concorrenziali con gli altri Paesi europei
Credo che questo sia un punto fondamentale perché riguarda proprio il contesto di questa legge
Vengo al punto più specifico la legge sull'editoria ha ovviamente un punto una premessa che sta a cuore a tutte le associazioni a tutta l'impresa le tariffe postali su questo c'è stato un forte pronunciamento che va dalla Federazione degli editori all'Unione stampa periodica alla Federazione dei settimanali cattolici che mette assieme le diverse realtà associative imprenditoriale
Ora quando viene posto un problema si deve la si deve ragionare se un problema corporativo e quindi intollerabile mente inaccettabile o se è un provvedimento pro una preoccupazione fondata
Nel caso delle tariffe postali è una preoccupazione fondata
Perché io mi rendo conto della preoccupazione dell'impresa e di fronte al rischio che ci sia una modifica del sistema tariffario una quadruplica azione del sistema tariffario un rimborso invece che in testa in coda al procedimento
Accanto alla riduzione dei contributi Orazio fosse il gestore di una piccola impresa mi arrivasse il messaggio non so cosa accadrà sulle tariffe postali
Però so che la nuova legge sull'editoria si pone il problema di una riduzione dei contributi diretti è chiaro che il combinato disposto così come non incentiva un atteggiamento positivo nei confronti d'una riforma
Io penso che quindi su questo bisogna avere alcune posizioni molto ferme la richiesta di una breve proroga che consenta di agganciare a questo provvedimento sulle tariffe postali alla riforma dell'editoria a me pare che sia fondata
Cioè sia una richiesta di proroga fondata sensata peraltro sollevata da molti parlamentari anche all'interno vedo qui Risari dello schieramento della commissione mi pare una cosa fondata mi pare che vada raccolta
I bilanci si fanno in queste settimane in queste settimane c'è bisogno è un elemento di certezza
E credo che le due questioni debbano marciare contestualmente non ci può essere una separazione tra previsione del regime delle tariffe postali e legge sull'editoria su questo so che c'è stato un lavoro attento una parte di Chiti credo che su questo poi sarà in grado di interventi
Vedete io penso che noi dobbiamo procedere perché ho voluto mettere in testa le tariffe postali proprio per rassicurare
Perché nessuno parimente ricorda leggere sull'editoria con i carri armati con provvedimenti blindati
Creando paura creando allarme trovo sciocco coloro che seminano allarme un provvedimento come questo lo si può fare con intelligenza con serenità concertando con le parti sociali e con le forze politiche
Ed è evidente che bisogna consentire la ricapitalizzazione di chi sta investendo ma bisogna anche puntare una grandissima attenzione alla piccola e media impresa ecco perché ho insistito sulle tariffe postali
Vengo invece alla legge e pongo le ultime tre questioni che io ritengo irrinunciabili
Io ritengo che la proposta del governo sia una buona proposta sia una proposta maturata alle lungamente sia all'altezza dei tempi e pongo il punto che io ritengo rinunciabile lo pongo quelli come relatore
Io ritengo che questa legge russa ha un senso sì non sarà una legge che si limita a dire che cos'è l'editoria italiana no fotografo e distribuisco ha un senso se dice io prendo atto tre trasformazione editoria italiana
Difendo accompagnò trasformo coloro che ci sono li aiutò premio chi vuole trasformarsi ma parlo fortemente a chi è fuori parlo fortemente a chi vuole entrare parlo fortemente alle imprese che vogliono entrare parlo fortemente alle imprese che esistono e vogliono produrre nuovi progetti e cioè nuove lavoro
Penso che la logica deve essere di premio a chi sta promuovendo lavoro di premio a chi sta costruendo l'innovazione di premi ovviamente a chi lavora detto l'innovazione non è un rapporto con gli imprenditori è un rapporto con l'insieme di coloro che lavora
E dalla moltiplicazione di questi segni e linguaggi che migliora la qualità del prodotto non dalla moltiplicazione dalla contribuzione diretto a Rimini ho letto alcune singolari Fiorini in questi giorni
Che la legge sull'editoria non va bene perché taglia i contributi diretti se ci sono i contributi diretti cresce la qualità del giornale senza contributi però non pigliamoci
Se il problema sono i giornali di partito diciamoci tutti con chiarezza il problema è che la legge non si può fare seduti danni soldi ai giornali di partito io preferisco la brutalità allora ci si sieda al tavolo e si discuta del tema dei giornali
Ma usare argomenti fittizi semplicemente per non fare andare avanti la legge fingendo che i tempi siano altri questo non è bello non è serio e secondo me rischia tra l'altro di suonare uno schiaffo potentissimo afferrarne maggioranza delle imprese e dei lavoratori questo
Io non ci sto a bloccare la legge non aprendo la discussione bloccandola rimandando la settembre facendolo andare a ottobre uno stile che l'Italia ha conosciuto in quel caso preferirei dimettermi prima chiedere al Governo di ritirare il provvedimento e fare esplodere dibattuto pubblica
Non si può fermare un provvedimento industriale per motivazioni come dire non chiaro non forte
Ecco perché io tengo ritengo che questo sia il cuore del progetto è questo sì una parte irrinunciabile cioè il fatto che si passi dalla premio ai soggetti che esistono al premio ai progetti che vengono presentati io penso che restare fermi sarebbe sciocco impossibile e pericoloso
E quindi dico quelli che io ritengo gli articoli e chiedo su questo contributi critici integrativi che ritengo fondamentale di questa legge primo l'articolo uno la nuova definizione di prodotto editoriale
Io ritengo che la nuova definizioni prodotto editoriale non vada modificata sia una definizione giusta punti ad allargare il prodotto editoriale mi pare un punto chiaro comprensibile moderno della legge
C'è un problema che viene posto non lo voglio illudere dalle associazioni dei librai
Sia dai grandi librai sia dalle associazioni loro di categorie ma che si sente diffuso crescono anche tra i singoli editori tra i singoli librai minaccia andavano prima di iniziare
Vallardi c'era stata anche una lettera dell'Associazione Editori dall'Associazione librai di con attenzione la legge così com'è non parlo al mondo del libro e con un punto vero
Perché la legge sul libro Stahl ministero dei beni culturali
è indubbio che c'è un mancato raccordo tra inni tra i due provvedimenti
C'è il rischio che questo provvedimento non parli al mondo del libro se non è la citazione del nuovo prodotto editoriale
Perché i provvedimenti stanno altrove io la domanda che ho posto in Commissione che ripongo è forse necessario un raccordo col ministero dei Beni culturali
Ho la sensazione che non ci sarà una legge sul libro entro questa legislatura ho la sensazione che se non si inseriscono una serie di elementi dentro questa legge diventa difficile poi fare un provvedimento ad hoc la pongo come questione aperta
Siccome il mondo del libro non è poca cosa l'Italia una grande tradizione di case editrici ci sono alcune richieste poste dalle case editrici sia quelle come dire di tradizioni sia quelle che fanno parte di comparti industriali più ampi
Questo tema credo che dobbiamo valutarlo con grande attenzione così come altre questioni che ci sono state poste da questo mondo legati al mille centotrentotto presente di levare di scomputare dagli indici di affollamento pubblicitario le campagne a favore della promozione della lettura
Sono impegni che sono stati assunti io credo che queste siano questioni recepito seconda questione che pongo che riguarda l'articolo diciassette del provvedimento
La semplificazione amministrativa io penso che la scelta operata dal governo e che è stata curata con molta attenzione dai funzionari dai tecnici anche della ministero saluto qua il dottor Masi attraverso lui i funzionari che hanno accompagnato questo provvedimento con grande attenzione con grande Sapienza legislativa
La semplificazione amministrativa che e all'articolo diciassette e troppo o poca io penso che sia una scelta giusta penso che si debba accelerare penso che questa parte possa essere ampliata io ricevo costantemente la le imprese italiane non solo dalle grandi ma anche dalle piccole e medie
Come dire a un lamento che dice in questo settore c'è un insieme di norme ancora incomprensibili che si sovrappongono delle gimkane tra le documentazioni al deposto delle copie provvedimenti degli anni Trenta
Una come dire o una serie di vincoli che possono essere eliminati a costo zero io credo che la via dalla semplificazione del testo unico vada percorsa con grande velocità con grande celerità perché non vedo il motivo per arrestarlo
Vengo invece forse al punto più delicato
Sul quale so che sono già una richiesta di Intra fare interventi di persone che hanno chiesto di parlare di affrontare anche questo tema articolo otto articolo diciassette tradotto in Italia
Significa questo la legge si propone
Di premiare in modo molto forte l'accesso al credito per le imprese che vogliono presentare progetti di ristrutturazione io adesso non entro nel dettaglio poi lo faremo nel corso del dibattito sostanza dice
Noi siamo alla vigilia ma la legge fa una ragionamento che è simile a quello che ho fatto le mie novecentottanta molti dei presenti furono protagonisti nell'ottanta c'è una crisi fortissima tra editoria italiana
Si decise che occorreva affrontare questa crisi con una nuova legge sull'editoria
Fu una situazione molto più drammatica bello ricordano i milanesi e lombardi in quale contesto si consumò la discussione sulla leggere l'editoriale viceré del Corriere della Sera polemiche durissime
Allora addirittura ci fu un'altra della cosiddetto emendamento ammazza debiti cioè allora si scelse proprio la strada del contributo diretto dei debiti da chiudere la legge Poli finanziata dall'ottantasette tra mille polemiche
Quella legge che a noi piacciono accompagnò la trasformazione tecnologica delle imprese italiane e ha consentito a molte imprese non le grandi ma anche piccole e medie di stare sul mercato di esistere
Dobbiamo fare un'operazione analoga sapendo che il meccanismo previsto questa volta in meno come dire molto più limpido e trasparente
Cioè non si fonda sulla contribuzione diretta pioggia peraltro poi sempre contestata da tutti nei convegni è sempre richiesta sottobanco successivamente
Io ho riletto in questi giorni documenti degli editori documenti dalla Federazione dalla stampa i documenti e l'Unione stampa periodica i documenti dei sindacati sono dieci anni che arriva l'urlo al Parlamento bisogna cambiare la legge siamo stufi dei contributi diretti ma durerà vero o nella rete di cui sono ancora capito
Perché io presi in parola avevo capito che c'era una sfida a cambiare sistema
Cioè se non è così basta dirselo però viaggio in pubblico perché se no ce lo diciamo come dire ciascuno singolarmente nei corridoi di questo non funziona democrazia
La legge di Bono un altro problema
Quella di recuperare fondi affinché ci sia interessato a ristrutturare a promuovere progetti di multimedialità a promuovere probe Progetti di automazione delle proprie imprese
A promuovere progetti anche innovativi nel campo della distribuzione perché cita specificamente progetti presentati da edicolante distributori che non vengono messi ai margini come sarebbe sbagliato in un processo
Che mette assieme diversi soggetti sociali
La legge pone questo problema l'articolo otto
Cioè quello di incentivare e facilitare l'accesso al credito alla domanda che io pongo è è giusto o sbagliato questo tipo di atteggiamento
E anche quando sento dire scusate mi e poi dirò con forza cosa penso sulla piccola e media editoria quando mi sento dire in alcuni corridoi parlamentari non dirò adesso da chi non mi interessa
La legge è una legge che si propone di aiutare le grandi imprese italiane quella che io faccio parte di una sinistra che pensa che in un Paese civile ci siano anche le grandi imprese
Che pensa che la ricapitalizzazione si fa anche per le grandi imprese che pensa che una legge non si fa per chiudere qualcuno ma si fa anche per la forza di grandi comparti industriali di un Paese cioè non comprendo
E nel grandi comparti industriali di questo Paese lavora il novanta per cento degli addetti
E non comprendo come si fa a fare un ragionamento contrapponendo o il punto non è chi si contrappone il punto è giusto uno favorire come scelta all'ammodernamento tecnologico secondo me sì
E sarebbe una grave errore rinunciare a questa parte del Progetto contenuto nell'articolo otto
Cioè la parte che riguarda l'accesso al credito è il credito d'imposta
Lo trovo sbagliato non credo che sia quello il punto modifica
Io penso che sarebbe un grave errore non capire la necessità di rinnovare questo
Naturalmente altra domanda lo dirò alla fine chiudendo ma così come formulato l'accesso al credito ed ecco dove giusta l'obiezione dell'UCPI dei settimanali diocesani e di parecchi amici che me l'hanno segnalato con molta attenzione come Nadia Jean cari il punto diventa
Così come formulato
Lo start-up e consentito a tutti per le piccole e medie imprese facile accedere al credito io piccola e media impresa che ho un progetto ogni dieci quindici vent'anni questo meccanismo e pregnante anche per me
O invece va individuato un'altra forma di meccanismo vanno recuperati fondi non solo dai contributi diretti ma dall'insieme delle contribuzioni spero di avere interpretato correttamente il problema e preme non è contrapporre gli uni agli altri il problema è come si ragioni e io penso che così si deve andare
Barak mi avvio rapidamente alla conclusione e voglio toccare un punto che è stato oggetto di polemiche
La questione degli ammortizzatori sociali vedo qua Sortino
Direttore regionale l'attrazione di Torino vicepresidente Leonardo Mondadori e tanti altri
Mi rivolgo direttamente anche al segretario del sindacato
Paolo Serventi Longhi
Io resto alcune polemiche questi giorni su alcuni grandi quotidiani
L'ultima la più da fare anche ho letto il presidente del gruppo parlamentare del dei popolari Soro
Critica che io ho ascoltato con molta attenzione con rispetto come si deve sempre a persone che si stima dove finisce il suo stato ma guardate state attenti a questa gamma degli ammortizzatori sociali
In realtà questo fondo sociale che si vuole creare questo fondo per la mobilità è un'astuzia della sinistra è una regalo che si vuol fare all'unità
E intanto postimi salutare la delegazione del del del lavoratore dei giornalisti dell'Unità che ha rivolto ieri una lettera molto seria garbate puntuale a questo convegno dalla quale penso poi dovremmo dare risposte dettagliate
Però su questo punto voglio fermarmi perché penso che bisogna stare attenti a dire le bugie
L'articolo si riferisce si dice la legge dall'otto al dodici introduce gli ammortizzatori sociali
Peraltro c'erano già gli ammortizzatori sociali gli ammortizzatori sociali non si fanno per un giornale gli ammortizzatori sociali si fanno per l'insieme delle crisi che si manifestano
Non vorrei ricordare le crisi manifestatasi dall'ottantuno ad oggi e quindi quanti hanno chiesto gli ammortizzatori sociali in Italia
Non vorrei ricordare magari qualche giornale che pur avendo i bilanci in attivo ha chiesto gli ammortizzatori sociali che cosa di cattivo gusto Samolaco salvaguardata con attenzione la norma sugli stati di crisi
Visto che ciascuno come dire vuole fare le prediche agli altri credo che sia bene essere rigorosi fino all'ultimo centimetro nella gestione del denaro pubblico e però devo ricordare che il fondo di mobilità il cosiddetto fondo di mobilità che quello che dice in sostanza se io licenzio
O se io devo ristrutturare invece di buttarti direttamente sulla strada io organizzo un meccanismo che vale per i giornalisti ma vale anche per le altre figure però possiamo dimenticare anche se oggi sono ridotte nel processo produttivo poligrafici
Io evito di McCarthy per strada crea un fondo questo fondo si occuperà della formazione di mantenere agganciato all'innovazione tecnologica la conoscenza e lavoratori ed è quello che è sempre stato richiesto ricordo che queste richieste rividi formulate alla fine degli anni ottanta
Sono state formulate al tavolo da tutte le associazioni a Parisi
Che non è notoriamente diciamo uno degli esponenti bolscevichi presente in Italia
Però io la faccio la proposta la ricordasse a tutte le associazioni presenti cancelliamo gli ammortizzatori sociali voglio essere chiaro
Se qualcuno pensa che gli ammortizzatori sociali sono una mancia per l'unità io sono pronto come relatore a chiedere lo scorporo di tutti gli articoli dall'otto al dodici di le diamo per tutti
Libero mercato per tutti non ce n'è per nessuno si chiude la capito agli ammortizzatori sociali se c'è consenso io sono pronto chiedono al governo però va qui ci vuole onestà intellettuale quando si ragiona
Questo lo dico con molta fermezza perché un punto che mi ha colpito ferito ho trovato un modo sbagliato di fare politica se si ritiene che questi ammortizzatori non vadano utilizzati diavoleria
Perché so che ci vuole un po'di serietà quando si discute di questioni che sono particolarmente delicato
Ultima questione
Chiede questo sia un punto vero che è stato posto
è una delle osservazioni poste più volte c'è che cosa accade alle cooperative che cosa accade ai giornali di partito
Io prova mettono in questo modo
Il tema dei contributi diretti per il quale la contestazione che viene fuori che le mentre discussione dice sì
Ma l'articolo diciassette prevede un taglio in cinque anni del venti per cento dei contributi diretti
I contributi diretti sono importanti in particolare per la cooperativa per i giornali riconoscibili particolare valore che cosa accade io già fatti ragionamento sulle tariffe postali che è una domanda che mi era stata posta sull'accesso al credito che è un'altra questione è chiaro per i piccoli e medi
Vorrei affrontare questo tema dei contributi diretti con grande serietà
Rivoltando lo così
Che cosa accadrebbe se l'Unione europea aprisse una procedura di infrazione sul tema dei contributi diretti
E noi non l'avessimo regolato invece in modo serio prima
Voi sapete che c'è una discussione aperta sui contributi diretti che ci potrebbe essere un intervento volto a dire vanno abrogati e basta e dovremo quindi a quel punto gestirlo non insieme in modo concertato ma gestirlo sotto la spinta di un intervento esterno
Sarebbe un modo comodo per la politica di dire aspettiamo
Io penso che non sarebbe un modo onesto di affrontare questo allora se questo è il problema discutiamone
Sono pochi cinque anni cioè cinque anni sono come dire sufficienti per un nuovo regime discutiamo
Eccessiva la percentuale del venti per cento discutiamone
Pazzo l'intervento di Unione europea
Confrontiamoci Colognole europea per sentire quali sono i suoi atteggiamenti
Le cooperative debbono mantenere uno status diverso forse questo è vero sole una questione che è stata posta da editori e non solo dagli editori anche dei sindacati cioè le cooperative quale quale regolamentazione per le cooperative
Va mantenuto come dire lo status attuale o va modificato che ruolo va dato alla società cooperativa
Io sono aperto la discussione se si vuole trovare una soluzione
I giornali di partito pongo una questione io visto che ho ricevuto una risposta molto negativa sia dal presidente dei Popolari sia dalla lega che ha detto che farà ostruzionismo contro questa legge io poi con la lega faccio fatica a capire perché un giorno iperliberista
E vuole far saltare anche i contratti di lavoro il giorno dopo dice se non mi finanziata la Padania ci Flaiano in Parlamento la perché questo fa parte dello storia di questo Paese diciamo
Non mi meraviglio più di niente e però pongo la domanda
I giornali di partito facendo parte della comunicazione politica a voi pare così scandaloso che siano nella legge del finanziamento dei partiti non ha più senso che siano nella legge sul finanziamento dei partiti che non una legge industriale per l'editoria
Però mi riduco ancora un'ipotesi minima
Mettiamo pure che inducevano a trovarla ma voglio quando vado fino all'ultimo punto Chamot in modo tale che così si capisca la disponibilità ragionamento allora mettiamo che bisogna trovare una soluzione sulla questione delle cooperative
Mettiamo che bisogna trovare una soluzione diversa sui giornali di partito
Mettiamo la disponibilità più assoluta voglio andare a scovare ogni alibi cioè ore ore e ore a discutere di ogni punto ma lascio la pongo io la domanda me stesso a voi detto tutto questo vorrei capire
Dobbiamo no stanare le cooperative fans
Cioè è giusto o no andare a verificare
Quali sono le cooperative reali quali sono le pratiche false o anche questo sarebbe un atto di nodi lo statalismo
E giusto no andare a verificare a modificare la legge io parlo male di me stesso lotto mica dedicando arido parla male di me stesso si può far finta di niente che i giornali di partito da cinque son diventati quaranta per errori commessi dallo stesso Parlamento commessi dal Parlamento non sto riferendo medaglia cioè introdurre una norma che modifica questo è giusto o sbagliato
Cioè giuste ma ho sbagliato che abbandonando chiedo l'articolo cioè ma va cambiato no
Ho detto Fratangelo se c'è una cosa diversa sto chiedendo è giusto o no che in una legge si vada a pulire forme di deriva clientelare
è giusto o no che è stimato la vedere ci sono giornali che vanno ancora in edicola ricevono i contributi mi è stato detto da giornali che non vanno in edicola che non è giusto io ritengo che sia giusto e ritengo che una forza di sinistra ma non di sinistra la forza di mediocre moralità
Deve dire che c'è un punto nel quale basta alcune cose vanno chiuse
E se questo riguarda anche parenti e amici pazienza
Ma non si può permanentemente un come dire bloccare qualunque percorso di riforma
Perché c'è sempre un'eccezione da salvaguardare in questo caso Mannino è meglio non farli provvedimenti
è meglio gestire il fondo così come parlo esaurirà lentamente per moltiplicazione finché sarà esaurito e a quel punto la riforma sarà inevitabile perché la riforma l'avrà fatta il mercato punto senza nessun bisogno di interventi di aggiustamento
Ecco perché io penso che noi dobbiamo procedere in questa direzione che questo altrimenti sarebbe rischioso io penso che l'ho detto come dire con molta forza ma perché avverto che altrimenti questo processo rischia di arrestarsi
Penso che il dibattito parlamentare che ha proseguendo stancamente io trovo singolare che da quindici giorni nel suo parlamentare trovi il tempo di iscriversi a parlare certo è strano su tutti i provvedimenti ci si scrive e l'unico provvedimento che da quindici giorni tutti stanno studiando quando intervenire
Non vorrei come dire appunto una dilatazione dei tempi penso che non vada incentivata
Io penso tuttavia che ci siano è qua mi rivolgo al governo alcuni punti
Sui quali probabilmente noi possiamo ulteriormente lavora
Ho già detto alla questione della questione del libro e l'opposto in testa
Ho posto la questione relativa alle credo che la piccola e media impresa
Penso ad alcune questioni che forse nel libro vanno ulteriormente affinate il problema della stampa italiana all'estero che è una grande questione il problema della pubblicità istituzionale per le emittenti è stato preso un impegno con le emittenti sul tema la pubblicità istituzionale abrogata nel provvedimento sulla comunicazione pubblica si è detto che sarebbe stata inserita o nel regolamento
O in un provvedimento credo che l'impegno assunto debba essere portato a compimento
Nel primo provvedimento utile
Penso anche a una serie di osservazioni di CGIL CISL UIL che finora abbiamo forse ascoltato con la scarsa attenzione relativa al tema del lavoro degli stati di crisi tra i poligrafici e della definizione degli stati di crisi che penso non possano essere tralasciati
Penso al coinvolgimento pieno delle altre forze come edicolanti distributori all'interno dalla nostra discussione
Vedete io sono convinto che questa legge sia migliorabile
Sono convinto e lo voglio ribadire che non abbiamo alcuna intenzione di presso pro domo invertire lo slogan a Roma ho detto il provvedimento non è blindato ascoltiamo tutti i suggerimenti perdiamo qualche mese in più
E cerchiamo di portarlo a compimento adesso devo ricorrere capovolgerla direi proprio di veto non è blindato
Il provvedimento è giusto che si faccia con l'apporto delle forze politiche di maggioranza e di opposizione che ho visto molto disponibili
è giusto ascoltare le parti sociali però devo dire non è blindato non significa che si fa nel due mila otto
Io penso che a questo punto va varata una sferzata al provvedimento
Che significa discutere ascoltare modificare integrare emendare ma dire con chiarezza che va messo nella direzione dell'approvazione non della direzione del del rinvio
Io sono convinto che questo possa essere fatto ci sono tutte le condizioni per portarlo in approvazione questa il traguardo che noi ci proponiamo e a me farebbe piacere consentitemela cosa qui si un piccolo conflitto d'interessi diciamo
Insomma chiudo con un augurio di prediligere non solo che si apre si approvasse messaggi questo Paese tutti sogno diciamo io sogni molto modesti
Mi piacerebbe uno che si arrivasse all'approvazione di questa legge sull'editoria in un clima di serenità ma sapendo che serve non a una parte politica serve al sistema delle imprese che ci facesse ogni sforzo per portarlo in approvazione
Mi piacerebbe che avesse successo il tentativo che hanno assegnato non la invidio Ornella piloni di fare da me la mediatrice nel contratto tra giornalisti ed editori e mi piacerebbe che anche questo traguardo fosse colto
E poi consentire altri parleranno aprile di questa vicenda
Di salutare di fare l'augurio sta so che ora blocca una vicenda difficile una vicenda drammatica cura dell'unità
Perché impegna noi stessi ci impegna una riflessione autocritica ci impegna a doversi confrontare con una vicenda che parta dalla nostra storia
Io non so come finirà so che bisogna lavorare con ancora maggiore impegno perché il la soluzione che si intravede sia seria si accompagnate sia utile a tutti noi
Mi piacerebbe che questo percorso come dire si accompagnasse anche una grande capacità di ragionamento di dialogo di trovare una soluzione anche per questo giornale che io penso più ognuno di voi la può pensare come crede ma insomma
Credo che in per tanta parte della storia italiana è stato comunque un giornale utile un giornale importante
Un giornale che ci ha consentito di riflettere penso che mentre ci occupiamo di moltiplicare i nuovi mezzi di comunicazione anche i nuovi mezzi di comunicazione on line sia importate preoccuparsi anche di un pezzo comunque della storia politica la storia dell'editoria italiana grazie
Certo allora ENI allora io ho preparato la scaletta negli interventi che mi quindi e delle richieste che sono arrivate ce ne sono altre ne prendo nota perché cerco sì di gestire tutti
Allora il primo grado la scaletta e Leonardo Mondadori
Sì
Nel frattempo c'era il giubbotto incerto la linea della direzione anni nazionale inglese
Immagini Silvia è
E si sono aggiunti altri parlamentari ed Antonio dura Licheri minacce altri che ringrazio per essere il per averci raggiunto
Prego
Probabilmente credo che ci siano tutta una serie di interventi questa mattina ma io credo come già avevamo detto a Roma che l'impianto della legge sia un impianto positivo
Con alcune correzioni che state pagate anche questa mattina credo però che obiettivamente appunto per questo bisogna garantire a sud e ad una velocità di approvazione perché se no vedo che stiamo nelle sabbie mobili
Delle delle discussioni e sappiamo benissimo che ci sono magari è tutta una serie di interessi particolari tutele andrebbero in questa in azione diciamo a stravolgere un po'il senso del diciamo della legge che è una legge importante è una legge credo che posso veramente dare una mano allo sviluppo dell'editoria cioè il coso poneva del libro che è diviso fra due case da un certo punto di vista nel senso che c'è la legge sulle Sully poco di proposta del ministero dei beni culturali
Che in effetti in alcune aree è in contrasto credo conta la stessa legge quadro sull'editoria
Per cui penso che che ricompaiono personale come Mondadori che fosse la cosa migliore sarebbe avere un unico un'unica casa è un unico tetto da questo da questo punto di vista poi ci sono volevo semplicemente accennare apre ha tre problemi che riguardano un po'
Forse la situazione anche in generale del dell'on line si fa un gran un grandissimo parlare anche troppo fosse il nostro Paese dell'on line
Dimenticandosi alcuni fatti che però sono dei fatti che sono propri del del nostro paese ma credo un po'anche la situazione europea nei confronti del gigante nordamericano e che di un che però bisogna dirci cioè l'on line tecnologia e interattività queste qui sono due elementi fondamentali contenuti vengono dopo tutti d'Italia invece pensiamo che i contenuti vengono prima sotto stimiamo completamente quello che è il discorso della ricerca tecnologica
Ora se pensate che il più grande azienda mondiale di internet che americano on line ha investito in tecnologia pura in piattaforma tecnologica e cinque mila duecento miliardi negli ultimi quattro anni e qui vorrei sapere quale azienda italiana non dico nemmeno europea ma senza arrivare a queste a queste grandi cifre però è pronta a investire centinaia di miliardi veri nello sviluppo tecnologico
Ora credo che in proprio in questi casi per non rimanere ai margini e per non lasciare per l'ennesima volta al gigante nordamericano monopolio di tutto credo che sarebbe interessante attraverso il fondo del dieci per cento tutto stabilire una possibilità di accesso a un cento diciamo di sviluppo tecnologico perché credo che le singole aziende non possono o non abbiano effettivamente le capacità di potere investire ed e di poter rischiare tutto questo perché ripeto qui siamo nell'ordine per arrivare ad avere uno sviluppo vero di internet
Siamo nell'ottica delle migliaia di miliardi di investimento in tecnologia in piattaforme tecnologiche e in sviluppo e credo che questo potrebbe essere effettivamente un grosso fattore se attraverso un fondo che pare così poteva essere che quello del dieci per cento eventualmente aumentarle potesse dare a le imprese che ne facessero richiesta la possibilità di accedere a questi investimenti tecnologici perché ho tutto son delle piattaforme anche abbastanza abbastanza comuni
La seconda cosa
Che riguarda il problema del del diritto
Da ottobre
Tenete presente che oggi come oggi e questo qui è uno dei anche qui per lo sviluppo dei nuovi mezzi
Ma non solo quello
Non credo che abbiamo grandi illusioni nel senso che nessun editore
Italiano europeo dove americani meno sono sono meglio mese come sempre
Allo Stabia mo'sempre sottovalutato il problema
Autori italiani in in interne di cultura italiana non abbiamo i diritti credo che nessun editore italiano controlli i diritti di elettronica e e questo è un problema magari piccolo epoca sequestrato sottovalutato e vede secondo me all'interno proprio di quella necessari si va anche di legge sul diritto d'autore dovrebbe anche da questo punto di vista andare incontro che noi non solo ripeto non abbiamo i diritti degli autori ma spesso o quasi sempre non abbiamo nemmeno i diritti dei contenuti dei quotidiani dei periodici che pubblichiamo
Per cui e
Quando parliamo di contenuti di internet è un discorso tutto al di là di venire perché se guardiamo la realtà dei fatti che sarà banale che sarà così però e così oggi come oggi questo qui è un mondo assolutamente in cui nessuno ha regole
E non ci sono i diritti di elettronica terza cosa che tono nocumento sempre su internet
Se è vero che tecnologia e interattività interattività significa una cosa che in Italia ancora e lontanissima che sono le community cioè la gestione delle community delle chat line
All'interno di internet per fare questo però guardando l'esempio americano che seguente almeno cinque anni di esperienza davanti a noi rispetto a noi
Beh ci sono centinaia se non migliaia di persone che poi governa no queste queste Community e queste chat line vi do due numeri tanto per stare in concreto se per americano on line e per gestire le potrò Comi uniti a dodici mila persone
Che non sono persone assunte sono col fenomeno degli studenti delle casalinghe part-time e tutto però entrano diciamo del mondo produttivo
Un piccolo sito specializzato come ai di legge che di editoria femminile a qualcosa come novecento persone
Che gestiscono le le chat line questo potrebbe essere anche per l'Italia uno sviluppo interessante per e giovani in cerca di di primo impiego che fra l'altro i numeri mano mano che la rete si svilupperà anche all'interno delle scuole tutto potrebbe portare a dei numeri interessanti in termini di di primo impiego e quindi potevo trovare delle formule fosse legislative anche che aiutino questo genere d'Italia magari salterebbero fuori decine di e di migliaia di posizioni
Interessanti da questo punto di vista contano tre cose comunque la cosa principale rete riuscire a ad avere questa legge
Con i contributi naturalmente di di tutti però nel in un tempo estremamente rapido grazie
Informo intento che
No funzionale che non era inserito in Sanità Esteri legge adesso può ritirarlo alla segreteria del convegno so che lo conoscete tutti ma può essere tipo in cui invece bisogno però no Emanuela Donati dell'Unione stampa periodica italiana io sono un pessimo moderatore quindi autoregolamentate perché ho già quindici iscritti ovviamente adesso chiudo perché son ce la fate a parlare
A abbiamo accolto con molto piacere l'invito a partecipare a questo convegno perché ci pare che le scelte che si andavano a compiere
Sia nella ridefinizione della nuova legge sull'editoria che più da vicino tutta la partita sulle tariffe postali determineranno importanti e nuovi scenari per la piccola e media editoria in particolare sulle nuove tariffe postali punto come già si diceva
Abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata sottosegretario Kittie dall'onorevole Giulietti per aver recepito e nell'essersi soprattutto fatti interpreti delle forti preoccupazioni e le categorie appunto che rappresentiamo
La richiesta di proroga del nuovo regime tariffario si muove in questa direzione
Non arrivarci vorrebbe veramente dire mettere a rischio i bilanci di migliaia di imprese editoriali ma anche sulle poste credo così come su tutto l'impianto della nuova legge sull'editoria si gioca una partita più grossa
Se l'intento del legislatore attraverso la nuova legge e quello di contribuire alla crescita alla nascita di nuove intese e all'ammodernamento del sistema editoriale non si debbono per ignorare perdere di vista le disse le distorsioni della legge attualmente in vigore
Una seria indagine infatti sugli esiti della disciplina vigente proverebbe che il sostegno all'editoria conclusa la prima fra la prima fase di provvidenze generalizzate
Che ha effettivamente consentito rilancio del settore beneficiando però in particolar modo le aziende più grandi non ha sortito nell'ultimo decennio altro risultato che garantire la sopravvivenza
Per di più al ribasso di alcune categorie di elettori senza porre quindi le basi di un allargamento del mercato
Ogni settore industriale per restare sul mercato ha oggi più che mai bisogno di ricerca e sperimentazione
Permettetemi allora di dire che nel settore dell'informazione questo ruolo di ricerca di soluzioni originali lo ha svolto tradizionalmente la piccola impresa
Ma non solo questo Estate ancora la piccola impresa a svolgerà un ruolo di sviluppo della democrazia nel nostro Paese perché ha saputo e continua a legarsi sia al territorio che la che i lettori in forme sempre diverse originali
Non è un caso che anche nell'ultimo vertice OCSE di Bologna
E in tutte le risoluzioni della Comunità europea lo sport e l'attenzione siano rivolte allo sviluppo
Della piccola e media impresa per questo sarebbe importante che una proposta di legge sull'editoria si orientasse non perdesse di vista l'occasione di promuovere e sostenere segmento industriale della piccola impresa
Questi non certo in questo senso sarebbe opportuno appunto arrivare ad una definizione tra e ad una differenziazione quindi netta fra piccola media e e e grande impresa
Queste in un certo senso contribuirebbe a chiarire e definire meglio come impiegare e in che direzione le risorse disponibili oggi la piccola impresa editoriale versa in uno stato di grave crisi come già diceva appunto nella Giulietti basti pensare a questo dato significativo
Il novanta per cento delle risorse pubblicitarie vanno nel nostro Paese a poche decine di grandi aziende
Anche in questo senso quindi occorrerebbe sperimentare soluzioni originali
Abbiamo un'ultima considerazione la voglio pare sul disegno di legge appunto di riforma del dell'editoria di cui parlava di cui si parlava prima abbiamo apprezzato lo sforzo del legislatore nel cogliere le novità del mercato editoriale e l'esigenza di semplificare le procedure amministrative che anche noi abbiamo da sempre richiesto mi riferisco appunto alla definizione di prodotto editoriale al discorso appunto sulla semplificazione amministrativa
Ci pare però e qui voglio riprenderlo di nuovo anche se è già stato sottolineato che il credito agevolato appunto individuato come principale strumento di intervento indiretto per lo sviluppo di vecchie nuove iniziative editoriali non centri l'obiettivo il riferimento alla piccola e media impresa editoriale oggi intatte appunto per accedere al finanziamento bancario occorrono garanzie che la piccola editoria non posso straniere
Quindi chiediamo che insomma rispetto a questo ecco ci sia una rivisitazione della del disegno di legge perché altrimenti non risponderebbe appunto alle esigenze che invece la la piccola e media editoria sta sostenendo grazie
Paolo Serventi Longhi segretario la Federazione della stampa
Buongiorno a tutti forse non ce la farò essere così breve come i miei predecessori cercherò di essere rapido
Devo dire che ho molto apprezzato la relazione di Beppe Giulietti anche perché ha fatto come dire bocca politica o poco politica empirismo
Molte riflessioni concrete rispetto alle ai problemi ai grandi problemi che noi stiamo vivendo cercherò di essere schematico per esser Breve
Ma certo non è facile
Intanto come dire
La Vincenzo vita la domanda visto che siano stati invitati a fare domande
Vincenzo cioè succede ogni convegno nel quale ci troviamo come dire tutti giudichiamo pressante l'approvazione del mille centotrentotto ogni volta alla questione e viene rinviata io ho molta preoccupazione
Per la situazione anzi come di una scadenza ce l'abbiamo nel due mila uno ci dovrebbero essere le nuove elezioni
Politiche le elezioni politiche sono a questo punto vicinissime cioè succede
Andiamo lo dico proprio brutale andiamo ad uno stralcio di alcuni pezzi del provvedimento quelli più urgenti oppure ci proviamo
E il rapporto con la minoranza che come dire un rapporto anche rispetto all'anomalia italiana
Di una opposizione guidata da un leader politico che è anche imprenditore nel settore dell'emittenza rende maledettamente complicata un'intensa e quindi non è possibile
Questa approvazione lo dico perché il sindacato dei giornalisti sostiene ormai da anni che questo provvedimento è indilazionabile per tutti
Per la RAI per l'emittenza nazionale privata per la piccola e media impresa dell'emittenza radiotelevisiva
Secondo punto new media mi ha parlato Leonardo Mondadori poco fa
Io credo che la questione dell'informazione on line non possono non essere al centro dell'attenzione del mondo politico e del Governo
Do la questione sta diventando non si regge è insostenibile per l'informazione ma non solo per l'informazione
Nell'incontro con Vannino Chiti che ringrazio abbiamo detto che inaccettabile l'attuale sistema di totale forma est per l'informazione anche per chi fa impresa in Italia si registra come imprenditore in Italia certo del web un sistema aperto libero per definizione
Io ne sono assolutamente convinto
Noi abbiamo però un problema di dare delle garanzie all'utenza agli utenti dell'informazione anche sull'ormai anche sul web che in questo momento nona abbiamo una situazione in cui editori parliamo di editori parlo di editori della carta stampata dell'emittenza
Fanno informazione sul web rispettando le regole rispettando i contratti rispettando un modo certo di fare informazione assumendo persone assumendo personale qualificato
E vi sono imprenditori che lo fanno
Come dire per fare le nozze coi fichi secchi insomma
E fanno il web informazione sul web con giornalisti con contratto metalmeccanico faccio degli esempi a casa
Allora ci vuole una legge io credo che ci voglia una legge io credo che ci voglia ci debba essere la possibilità di registrare
Le testate sul web registrarle in tribunale ci debbano essere dei direttori responsabili che rispondono degli errori materiali o meno voluti o meno che si fanno attraverso quel
Diceva Mondadori un fondo io sono favorevole a un fondo
A un fondo anche che posso in qualche modo allargare la stessa legge sull'editoria non lo so
Ma che si sostenga gli investimenti degli imprenditori sul web a un patto però che questo fondo a questo fondo corrisponda il rispetto delle regole da parte degli imprenditori
è inconcepibile che si sostenga come si è fatto purtroppo in questo Paese il mondo dell'impresa senza che l'impresa rispetti ossia chiamata a rispettare delle regole elementare di comportamento
Se sono chiamati a viabilità oratori a rispettare delle regole in azienda anche ripreso di fronte al Paese allo Stato e ai cittadini
E allora come dire questa questione può essere affrontata insieme in un rapporto dialettico tra le parti sociali perché io sono d'accordo del web del futuro
I dati sulla situazione americana sono chiari ormai la gente in America vede meno la televisione essa passa più tempo a web e questo è un dato di fatto ormai Stabile diciamo così
Legge sull'editoria quei tante cose da dire dico rapidamente
Confermo che sono d'accordo sostanzialmente con l'impianto di questa legge
L'ho detto in rappresentanza della mia organizzazione al sottosegretario Chiti lo confermo qua oggi
Naturalmente dobbiamo fare una serie di riflessioni sui diversi punti se sono stati qui affronta sono per il superamento dei contributi indiretti non da oggi
Sono per forme di accesso al credito agevolato di sostegno delle imprese ma che siano sostegni rispetto ai servizi che vengono forniti dall'amministrazione pubblica
Sono per il finanziamento di progetti
Non per il finanziamento a pioggia dell'impresa
Sono per il sostegno alle reali vere cooperative di professionisti dell'informazione di lavoratori
Che si affacciano al mondo dell'impresa
Credo che il problema dei giornali di partito dei giornali di De che c'è in questo Paese vada totalmente rivisto rispetto al passato
è inconcepibile che oggi prendono ancora sovvenzioni sessanta settanta giornali che non sono affatto di partito di De e che magari si mettono fiore all'occhiello di un paio di parlamentari per dimostrare di esserlo
Pochi elementi di mercato seri responsabili equilibrio tra le norme
Ricordavo Mauro Masi e la commissione per le provvidenze della quale faccio parte per tanti anni sono andato le riunioni e ricordo innumerevoli cooperative fasulle inventate le fondazioni che prendevano sovvenzioni per essere fondazioni
Personaggi che si sono distinti non certo per il lo sviluppo dell'editoria in questo Paese
I giornali finti le decine le centinaia di giornali finti senza diffusione in questo Paese che prendevano e prendono ancora sovvenzione
Ecco io credo che questo sistema deve finire credo che questa legge è sostanzialmente balzo paramento di questo sistema poi bisognerà naturalmente in qualche modo intervenire anche col credito agevolato nei confronti della piccola e media impresa
Ammortizzatori sociali
Io non sono perché come Beppe che credo facesse una provocazione per l'abolizione degli ammortizzatori sociali e la legge non abolisce
Gli ammortizzatori sociali
Sono favorevole a criteri certi per l'accertamento degli stati di crisi per i quali si attivano gli ammortizzatori sociali
Nella nuova legge nella legge nelle modifiche alla quattrocentosedici approvate due anni fa questo è previsto io credo che il sistema dei prepensionamenti questo Paese sia esaurito debba in qualche modo andare verso una forma di esaurimento
Io credo che però che per questo dobbiamo anche sostenere in qualche modo intervenire
Nei confronti della previdenza
Della previdenza generale dell'INPS della previdenza di categoria dei giornalisti dell'indici
Un istituto sanno che ancora si regge nonostante abbia sostenuto di fatto in base alla vecchia legge per tanti anni le ristrutturazioni e riorganizzazioni delle imprese anche di quelle sane
Ecco io credo che da questo punto di vista un emendamento sia proponibile
Quello di criteri certi per stabilire le crisi delle situazioni di crisi in cui fare intervenire
E gli ammortizzatori sociali
Rapidamente per quanto riguarda il diritto d'autore sono anch'io per una approvazione rapidissima certo se si riuscisse a provare entro entro l'estate anche in Senato la legge sarebbe meglio sono per l'estensione dei diritti d'autore al web io chiedo a Berlino chiedi se questo è possibile già da subito e in che modo
E vengo a due ultimi punti che volevo trattare oggi rapidissimamente
Il sottosegretario Ornella piloni ha assunto su mandato del ministro fa saldi
Il tentativo non facile forse non e forse in grado insomma di tentare di aiutarci aiutare le parti sociali nel contratto dei giornalisti a chiudere questo contratto
Qui c'è Alberto Donati
E una parte rappresentativa della FIEG oltre che una parte rappresentativa della Federazione della stampa
Io dichiaro subito che sono disponibile a nome della mia organizzazione a ricercare delle strade serie per chiudere il contratto subito entro le estati prima dell'estate prima di agosto
Sono disposto e siamo disposti a fare un contratto innovativo forte responsabile un contratto che si ponga i problemi dell'oggi e non che guardi dietro le spalle
Un contratto che affronti seriamente regole certe per l'informazione on line e per il giornalismo on line sul web sul digitale
Regole per i lavoratori autonomi per i giornalisti freelance
Regole che siano flessibili più flessibili di quelle da cui usciamo
Quindi dicevo un contratto innovativo
Dico però che se non si vorrà cancella se si vorrà cancellare o ridurre il ruolo dei giornalisti non sarà possibile trattare
Se ci sarà una dichiarazione di questo tipo no noi non sia Remo disponibili
Se si proporranno scambi improponibili tra sostegno alla previdenza è un indebolimento delle regole saremo indisponibili
Detto questo io credo che ci siederemo al tavolo signor sottosegretario Colleen tensione seria e responsabile di cercare di chiudere naturalmente cercando di raggiungere un punto di compromesso accettabile per tutti
Ultimo punto
Beh l'ha detto sia Beppe Giulietti va detto Beppe Giulietti lo diranno altri
Io sono impegnato in questi giorni in una serie di assemblee di riunioni con i colleghi dell'Unità
Questo è un convegno dei Democratici della sinistra del partito che è stato ed è di cui L'Unità è stato de l'organo ufficiale
Mi sono sentito più volte con i dirigenti dei DS in quanto azionisti naturalmente del giornale
Qui c'è Pietro Folena
Io credo che la redazione il sindacato nella vicenda dell'unità abbiamo pagato dei prezzi salatissimi tra i più salati non diciamo di più salati
Tra i più salati che un sindacato abbia dovuto pagare con la chiusura di redazione e l'uscita di decine e decine oltre cento giornalisti in due anni dall'Unità
L'unità ha vissuto e vive una crisi oggettiva dura difficile che va superato
Io credo che esiste un problema oggi
L'assemblea dei soci registrato l'assenza del capitale sociale
L'azionista DS si è impegnato per sostenere il giornale in questa fase transitoria
Abbiamo dei tempi lunghi si è detto entro il dieci di luglio
Io dico solo questo
Do unità non può e non deve cessare le pubblicazioni L'Unità non può e non deve morire
Questo quell'impegno del sindacato dei giornalisti non può non essere l'impegno del partito dei Democratici della sinistra
Non può non essere l'impegno del partito a cui questo giornale fa riferimento a cui invece ancora decine di migliaia
Di persone fanno riferimento questo è un giornale storico parte essenziale del pluralismo dell'informazione in questo Paese Dio credo che dovremmo fare tutti gli il massimo dello sforzo per salvarlo
Io ricordo solo chiudo che non abbiamo definito una serie di accordi cui facevo riferimento rispetto ai prezzi che abbiamo pagato
Confermo la validità di quegli accordi accordi seri responsabili nei quali i giornalisti dell'Unità si sono hanno accettato di ridursi lo stipendio
Noi vogliamo andare avanti sulla strada del rilancio del giornale e aspettiamo attendiamo le notizie sui nuovi soci da un momento all'altro speriamo che vengano al più presto possibile chiediamo
Che queste notizie arrivino al più presto possibile che si sappia subito che cosa accadrà al giornale
Ah garantisco questo
Ognuno ognuno farà la sua parte
Noi per quanto riguarda il sindacato dei giornalisti ne abbiamo parlato in un'assemblea con i colleghi poligrafici
Siamo pronti a fare la nostra parte naturalmente per salvare l'unità
Roberto Massimo dalla Federazione dei settimanali cattolici o
Gli ordini del mensile sulla nostra disponibilità nuova mi feriva Massimo va bene
Mi inserisco con una realtà più modeste circoscritta di quelle che sono state presentate fino a ore per fino ad ora però ritengo sia una realtà di distrutto valore di tutto rispetto se non altro perché e per le radici storiche che ha è quella delle cento quaranta testate dei settimanali diocesani sparse in tutto il territorio con un milione di copie settimanali
E anche mille e oltre mille duecento collaboratori e dipendenti
Per quanto riguarda il disegno di legge noi i ripresentiamo nuovamente le Riserve e anche qualche critica che avevamo fatto al primo convegno dei DS questo con molta sincerità
Per esempio il concetto dai soggetti ai progetti che mi dicono che sono arrivato in ritardo qualcuno ha già enunciato prelude anche o giustifica l'abolizione di quei contributi i diretti per il settore dell'informazione e nel nostro caso dell'informazione locale
Questo colpirebbe cooperative enti e altri tipi di azienda senza scopo di lucro come molti come sono molti dei nostri settimanali e rappresenterebbe l'uccisione di molte testate anche storiche
Che pur dando lavoro a molti come dicevamo prima
Se mai si può pensare a salvare il criterio dei soggetti e mantenere e dare incentivi aiuti ai precetti le due cose non necessariamente a parer nostro sono in contrasto c'è da ricordare anche che da parte di tutti molti editori anche per i grossi siamo tutti i beneficiari di altri tipi di contributi indiretti basterebbe pensare alle riduzioni telefoniche allo stesso contributo più o meno diretto opere la spedizione dei dei periodici
Che si faccia pulizia in questo caso nella questione dei contributi diretti e anche giustizia non siamo pienamente d'accordo però non si può buttar via il ragazzino con l'acqua sporca per fare pulizia
Si sente anche parlare io l'ho trovato sul il sito della commissione la cultura dove si parlava di questa breve discussione del disegno di legge
Si sente parlare anche di contributi per i giornali di partito o di finanziamento ai partiti ecco forse qui rientrerebbe dalla finestra ciò che è stato buttato fuori dalla porta
Inoltre si si sono notate altre questioni come la soppressione dei contributi concessi a talune imprese editoriali costituite in forme cooperative fa parte dello stesso disegno o è altra cosa mi chiedo così come la soppressione delle provvidenze a favore dell'editoria mi chiedo se si è altra cosa dal disegno di legge si anch'qui non rientrano anche le agevolazioni poi tariffarie telefoniche
Altra cosa la necessità di una vera riforma di tutte le norme e le leggi sull'editoria già il col governo Prodi si era iniziato a parlare di una riforma completa
Che affronti la complessità del settore che tenga conto dei grandi ma anche e soprattutto dei piccoli
E se non si arriverà anche ad un altro tipo di definizione dopo quello del prodotto editoriale cioè della dell'editore
Forse la sala dalla riforma non sarà completa
In aggiunta a tutto questo restano le preoccupazioni per due cose fondamentali per le tariffe postali ma certamente non per la posizione che ha espresso il Governo con il lei il Regolamento che è in corso di discussione e di esame tuttavia non si conoscono i costi e i tempi delle delle delle Poste e neanche quello che sarà il contributo del da parte del governo
L'altra preoccupazione per le realtà medio-piccole quella del contratto di lavoro giornalistico
La nostra realtà molto variegata abbiamo professionisti ma abbiamo anche aderenti ad altri tipi di contratti questo per necessità di sopravvivenza
Perché ripeto quello che lo scopo fondamentale d'informazione sul territorio di formazione liberaldemocratica
E quindi anche l'assenza dello scopo di lucro
Grazie
Grazie nel Sebastiano Sortino è il direttore generale dalla frazione di Torino
Poi ho Vallardi più il vicepresidente dell'Associazione editori
L'emozione
La stanchezza analitica
La legge
La vecchiaia
Quindi tutto buon giorno a tutti la vecchia anche determinata dal fatto che tra pochi di cui tra quelli che sono qua dentro sono uno di coloro che hanno fatto tutto il cammino dalla vecchia quattrocentosedici fino a oggi vedo qui alcuni volti noti e quindi
Dal settantanove ottanta che abbiamo lavorato a questi temi che questo tempo non è passato invano nel senso che ci ha insegnato molte cose
Si sono fatti degli errori si sono indovinate delle soluzioni ma a mio avviso e dovere di considerare tutto quello che si è fatto per trarne insegnamento per quello che si deve fare
Io vorrei ricordare a proposito di queste leggi che sono passate una fatto che probabilmente sfugge penso che ci troviamo in uno dei pochi casi nei quali la fine di una norma agevolativa è stata chiesta dagli stessi beneficiari
Noi alla fine del Periodo di applicazione della legge quattrocentosedici abbiamo chiesto che lei provvidenze della legge quattrocentosedici che all'epoca andavano a tutte le in prese in funzione
Semplicemente del fatto che producevano carta stampata cessassero glielo abbiamo chiesto perché eravamo e restiamo profondamente convinti che un'attività come quelli editoriali se dovesse
Fondarsi in modo strutturale su un aiuto esterno sarebbe una attività
A rischio in quanto questo settore produce una bene delicato quale quello dell'informazione e il le per produrre questo bene delicato occorre innanzitutto indipendenza e libertà
Quindi
Aderimmo anzi chiedemmo quel tipo di intervento perché era necessario in quel momento per un passaggio particolarmente delicato
Per l'ingresso nella nuovo modo di fare il giornale per coprire delle situazioni di crisi che si erano accumulate ma finito Lille quel momento fummo noi stessi a chiedere che l'intervento cessasse e l'intervento di fatto è cessato quando noi qui parliamo di interventi a pioggia non è affatto vero questa non è una pioggia che cade su tutte le in prese queste una pioggia a macchia di leopardo una pioggia che cade solo su determinate categorie d'impresa e quindi non
Poniamo il problema in modo falso non il problema non è di passare da un sistema di intervento a pioggia un sistema di intervento più qualificata
Il problema è di passare da un sistema di intervento che basato sulla considerazione della qualità della natura di particolari soggetti
A un sistema che invece è basato sulla considerazione della qualità di determinati progetti questo è il vero la vera alternativa non è l'alternativa tra la pioggia è la verità
E veniamo adesso alle contenuto di questi provvedimenti io sono completamente d'accordo con quanto detto il relatore Giulietti sul fatto che una buona parte di della problematica della che la legge dei Doria vuole affrontare
E in una norma diversa dalla legge dei Doria
E parlo di questo famoso
Fa famoso per la verità solo tra gli addetti ai lavori perché non uscendo mai nemmeno dalla commissione referente che lo ha in carico per il grosso pubblico e sinceramente poco famoso parlo ovviamente del mille centotrentotto
Io non vorrei entrare in questa polemica sulla
Condivisibilità o meno della decisione dell'Autore autorità
Per la garanzia nelle comunicazioni sulla superamento o meno della fa della soglia stabilire legislatore perché qui le cose cioè sostanzialmente l'Autorità ha detto il superamento delle soglie c'è stato
Questo lo ha detto esplicitamente
Il superamento delle soglie c'è stato ma questo superamento non è illecito perché avvenuto per certi motivi che il legislatore ha stabilito come
Esimenti dalla responsabilità qualora ci siano allora qui delle due l'una
Ho la legge e giusta e l'autorità ha sbagliato
Ho l'autorità
A indovinato e la legge sbagliata da qui non si scappa nel momento in cui
Il e l'autorità ha detto qui si ci troviamo in una situazione di superamento delle soglie che erano state fissate come compatibili con un mercato pluralista aperto eccetera
Allora non ci siamo in questa situazione dopodiché
Secondo l'autorità questa questa situazione e dovuta a cause non illecite e allora ha sbagliato il legislatore nel momento in cui ha definito non illecite le cause per le quali si poteva arrivare questa situazione
O invece il legislatore aveva correttamente previsto le cause e allora sbagliato l'autorità nel dichiararle non illecite il problema e che comunque sia nell'un caso sia nell'altro noi ci troviamo con la certificazione a questo punto dell'autorità preposta
A questo settore ci troviamo in una situazione di superamento dei limiti
Considerati compatibili con un mercato equilibrato
Di questi partiamo da qui quantomeno partiamo da questo punto sono stati superati i limiti di equilibrio allora se sono stati superati i limiti equilibrio e sei il legislatore non può essere condannato perché il legislatore ha fatto le sue scelte se l'autorità ha operato bene nell'applicare le cesellatore però a questo punto di questo non può non prendersi atto
Siamo in una situazione di squilibrio utilizziamo tutte le occasioni
Per creare
Non dico l'equilibrio ma perlomeno per correggere le lo squilibrio più grosso
Ecco che viene in discussione il mille centotrentotto che tra le sue norme che cosa a delle norme che riguardano l'affollamento pubblicitario
Allora
L'affollamento pubblicitario che viene dipinto dai protagonisti pubblici e privati di questa vicenda come una misura diretta a scardinare l'impianto
D'impresa che esiste in questo settore
In realtà e
In una situazione nel quale nella quale l'impianto d'impresa è stato già scardinato dalla situazione esistente come ripeto ha certificato per tabulas
La autorità per le garanzie nelle comunicazioni diventa l'antidoto minimo per ristabilire un minimo di equilibrio
Per ricreare nell'ambito di un mercato pubblicitario attualmente assorbito per il sessanta per cento da una
Dal dal mondo televisivo che a sua volta e per il novantacinque per cento Ko
Controllato due soggetti quindi in definitiva per la proprietà transitiva un mondo pubblicitario assorbito per il novanta per cento da due soggetti
Ecco intervenire non nemmeno su fa fissando dei tetti alla raccolta
Pubblicitaria dei tetti in lire nemmeno per niente mai si si è sognato di dire questo ma perlomeno di bilanciare la strabocchevole offerta pubblicitaria che è stata consentiva nel nostro Paese la strabocchevole quota di proprietà di emittenti televisive che è stata consentita nel nostro Paese con un esempio unico in tutta l'Europa di bilanciare questo quanto meno con una minore possibilità di inflazionare il mercato pubblicitario con delle offerte
Ecco con dei prezzi bassissimo quindi questo è il pezzo di leggiadri Doria che non sta nella legge editoria l'altro pezzo anche in questo il
Relatore mia ampiamente anticipato e quello delle tariffe postali ora noi per carità siamo d'accordo su tutto siamo per le privatizzazioni a proposito volevo spiegare all'amico Giulietti come mai qualcuno che si proclama liberale Boy dopo e così resistente a delle norme di liberalizzazione perché Giulietti non ancora recepire il fatto che
La liberalizzazione riguarda sempre gli altri la riparazione non è mai un qualcosa per noi la liberalizzazione è la regola degli altri quindi non ci stupisca che questo avvenga perché era liberazione deve riguardare gli altri
Allora per quanto riguarda alle
Tariffe postali anche qui
Consentitemi anche qui siamo in una liberalizzazione degli altri perché scusate la le la società Poste italiane è stata autorizzata a fissare in piena libertà le sue tariffe perché è diventato soggetto privato deve deve
Avere dei bilanci in utile Cerqua però si scopre che questo soggetto che può fissare autonomamente e liberamente lo avete reso e unico e allora scusate dico qui c'è qualcosa che non funziona ci si si si può porre di fronte a un problema di tariffe autonomamente libere fissata e quando ci si trova in un sistema di competizione tra i vari soggetti perché altrimenti il soggetto unico ma questo non è che lo dico non è che lo dice la cultura di sinistra è questo lo ha sempre detto Adamo smette cioè se un soggetto e monopolista evidentemente avendo la possibilità di fissare contemporaneamente la quantità e il prezzo lo fissa un livello altissimo e proprio per questo che il soggetto monopolista deve rispettare delle regole maggiori del soggetto ma un volo polista che invece
Subisce le regole del mercato e quindici abbiamo una
Una società che privata per quanto riguarda le tariffe e che in realtà poi pubblico para pubblica per quanto riguarda
I ricavi
A fronte di questo abbiamo un sistema tariffario nell'ultima versione di questo sistema tariffario di questo sistema di intervento sulle tariffe per cercare di
Non rendere troppo oneroso questo livello
E nell'ultimo intervento abbiamo scoperto alcune cose veramente e sinceramente stravaganti io spero che
Tutte queste cose non siano più sul tavolo ma le ultime versioni delle decreto regolamentare che do che deve applicare la norma stabilita dal Parlamento
Finisce per creare degli sbarramenti degli scalini agli interni all'interno della categoria D. dei soggetti che devono prendere che possono che sono autorizzato a prendere i contributi
Dei quali sinceramente non riusciamo a capire nemmeno il fondamento se non quello di conti allora al nell'ambito di una fatto sicuramente distorsivo di aggiungere distorsione a distorsione
E dopo queste breve malte ce ne sarebbero digressione su ciò che non sta nella legge ma che è importante quanto e forse più di quello che sta nella legge veniamo alla legge nella legge allora a questo punto anche qui c'è un problema fondamentale lui l'equazione che è stata posta a tutti coloro che si sono occupati di questa legge non nel segreto del delle lobbying mani tavoli aperti che era il governo aveva stabilito
Erano l'opzione fondamentale era che questa legge doveva essere una legge che utilizzava le risorse che lo Stato deve dava prima in un certo modo per utilizzarle in un altro modo
A questo punto si è fatto questo discorso di
Cambiamento di ristrutturazione delle dell'intervento normativo questi risponde si dice ma quelli però non li possiamo togliere allora scusate di dieci
L'impianto l'equazione sulla quale è stata stabilita è stata creata è stata scritta questa norma era un'altra
Se è cambiato l'impianto sappiamo e vedremo che cosa si può fare
Ma andiamo a vedere anche le singole cose io noi riteniamo che un impianto normativo in materia dei Doria lo diciamo in coerenza con quello che abbiamo sempre detto in passato deve essere un impianto che non contraddica
La logica di mercato
Cioè se io creo un impianto attraverso il quale scarico sul mercato
Delle imprese che hanno dei benefici e delle imprese che non hanno dei benefici la logica di mercato è sconvolto perché non si capisce in base a quale strana ragione un'impresa
Per fare il suo prodotto che va su quello stesso mercato che si offre a quegli stessi consumatori debba costare cento è un'altra un prodotto che debba portare ottanta evidentemente le regole sono sconvolti
Quindi una delle regole fondamentali che noi di sottolineano e che il mercato non deve essere sconvolto
Evidentemente lo dico per ammissione all'interno di questa logica i giornali di partito ci stanno perché in realtà ai giornali di partito non hanno lo stesso mercato solo difficilmente potrebbe sostenersi che i giornali di partito
Si volgono allo stesso mercato dei
Giornali non di partito
Però qui c'è un altro problema cioè io non posso se lo Stato decide che un intervento per il miglioramento di questo settore fondamentale della
Democrazia italiana consentitemi un minimo di enfasi per una volta
De merita un appoggio eh dico poi a un certo punto però non si può dire però questa appoggio e al netto di quello che diamo ai giornali di partito perché altrimenti si stabilisce una concorrenza impropria tra stampa tout-court e stampa di partito
Allora se la stampa di partito a titolo Hans ad avviso dello stato del legislatore per avvenire delle degli aiuti
Vista la sua particolare criticità e la sua peculiare situazione ma a questo punto questi il titolo per dare questi contributi va trovata altrove che nel titolo provvidenze per l'editoria provvidenze per l'editoria devono essere lei provvidenze che servono a a migliorare l'editoria nel suo complesso a consentirle di entrare in un mercato multimediale che si fa sempre più pressante e e che richiede come è stato detto
Investimenti sempre più massicci
E che non contraddica la logica del mercato questo sono gli interventi Peuterey cori dell'intervento dei Doria allora se per alcuni soggetti
E corretto immaginare interventi Lisi immagini ma al di fuori del titolo intervento per i Doria lo si immagini
Non è il mio mestiere ma non non lo dico quindi senza nessuna presunzione di sicurezza lo si immagini come uno dei capitoli della legge sul finanziamento della Dell'Atti della politica
Lo si immagini in altro modo ma non lo si immagini non lo si collochi e in una contraddizione in prova in una concorrenza impropria con le ville
L'intervento per le testate giornalistiche
Normali
Ultimo aspetto quello della normativa sociale la chiamerei così piuttosto che a mo'di Teodori sociali quello per la normativa sociale non ci nascondiamo anche qui dietro un dito
E se oggi l'editoria italiana
Ha la possibilità di guardare di guardarsi alle spalle e di dire
Quanto siamo andata avanti
Come sono cambiate le nostre in prese come si sono ammodernate le nostre in prese e grazie al fatto e lo rivendico lo lo lo riconosco al legislatore di averlo in dominato grazie al fatto che si è disinnescata la resistenza o in parte disinnescata la resistenza che una riduzione massiccia dell'occupazione avrebbe determinato
Senza una una normativa di questo genere che ha accompagnato
Lane prese nella loro trasformazione
E che ha consentito imponenti trasformazioni senza nemmeno un disoccupato perché i disoccupati che ci sono non sono dovuti
A questi ma ad altri problemi senza nemmeno ripeto un disoccupato o senza nemmeno un licenziato per
Un po'con le esigenze del lavoratore di non essere di non perdere il suo
Il reddito da lavoro ecco si può entrare in una logica di pieno liberismo come diceva l'onorevole Giulietti non ci piace annulliamo la io mi permetto di dire che non so questo annullamento
A chi serva
Perché io ritengo che ha una una logica di mercato comunque vincere cioè se è un'impresa
Non ha la possibilità di andare avanti Cuori ribelli di occupazione che aprì lodo nell'altro questi livelli di occupazione riduce oppure scompare dal mercato oppure chiude
E quindi voglio dire nome tanto una punizione al mondo dell'impresa il mancato la mancata adozione di strumenti di ammortizzatori sociali
Ritengo invece che sia una punizione e severa al mondo del lavoro perché a fronte diede eliminate necessità ineludibili di ristrutturazione si troverebbero nudi rispetto alle esigenze dell'impresa quindi dico se necessario come dice Giulietti e sono d'accordo con lui qui non bisogna fare il gioco delle tre carte dicendo a questo avete dato questo quindi dovete dare quest'altro benissimo non vogliamo dare questo abbiamo ma a questo punto i il mondo del lavoro saprà che di fronte alle crisi non avrà nessun paracadute un ultimo punto che ho veramente finito e che in tutto questo impianto normativo occorrerebbe a mio avviso qui ci sono i rappresentanti che potranno illustrare molto meglio di me questo aspetto i rappresentanti di reti di questo settore
Preoccuparsi
Più specificamente del mondo delle agenzie il mondo delle idiozie e un in una fase molto delicata molto complicata ma contemporaneamente e forse il settore
Che ha il massimo di potenzialità di sviluppo tutto le il le il mondo dell'on line è un mondo che ha fame di contenuti e l'agenzia esattamente I l è un fornitore di contenuti istituzionale cioè quello che e da sempre fornisce contenuti ai mezzi di di comunicazione quindi ha delle grandi prospettive ma con temporalmente ha dei grandissimi problema dei grandissimi problemi perde tutto una una serie di di di di congiunture
Non escluse quelle delle rigidità del mercato del lavoro che però si può che però possono sicuramente essere superate
In un'ottica di sviluppo quindi penso che una maggiore attenzione al mondo delle agenzie e non solo dovuta alle agenzie
Mai anche lo strumento per dare uno strumento a tutte le altre in presi che delle agenzie si avvalgono grazie
Nella banale ad andare
Chiusa se ogni tanto mi vedrete girare prima da concordare i tempi di intervento perché Montale servente Sortino sono state hanno rappresentato l'insieme dei DS no no grazie mille sono è stato utilissimo solo che sto facendo una scaletta spiego perché agiva come un matto
Nel tentativo di far parlare l'alto numero possibile di persone che alcune offrono delle domande dei quesiti mi pare giusto che le pongono non magari nella sala dell'avo in corridoio ma direttamente al microfono nove convegno avrei trovato a pensarlo
Però con un intervento estremamente breve
Ho apprezzato molto
Come rappresentante dell'Associazione editori le cose che ha detto questo oggi Giulietti e la sensibilità che ha mostrato nei confronti del nostro settore
Devo dire però che la situazione dell'editoria libraria e ancora una volta una situazione
Gravemente lacunosa dal punto di vista dell'interesse delle istituzioni
Oggi al di là di questa nuovo disegno di legge
Sulla cosiddetta quattrocentosedici
Noi ci troviamo in totale assenza di una legge organica del libro
La legge organica che c'è in tutti i Paesi occidentali
Una legge che si occupi organicamente di tutte le tematiche del nostro settore e quindi dico della tematiche innanzitutto della promozione della lettura
Credo che voi sappiate che nel nostro Paese sessanta per cento degli popolazione adulta non legge un libro è una recente una recente inchiesta un ente nel recente sondaggio a finalmente chiarito e circa il trenta per cento della popolazione adulta è in condizione non è in condizione di leggere organicamente un libro che significa di fatto una specie di analfabetismo di fatto ora promozione della lettura
Politica nei confronti delle biblioteche
Il tema dell'editoria scolastica che si tralascia sempre vittoria scolastica che alla vigilia di trasformazione fortissime in funzione della recente riforma dei cicli
Una legge sul prezzo fisso del libro
Tema affrontato in tutti i Paesi europei ma non in Italia
Allora io dico e qui francamente pongo semplicemente una domanda
Noi ci siamo aggirati come associazioni in questi ultimi anni tra la Presidenza del Consiglio dei ministri il ministro e il ministero dei Beni culturali senza capire bene dove stavano le competenze
Oggi abbiamo
Una bozza di disegno di legge
Per il per le problematiche del libro
E possiamo offre fin d'ora dire che questa bozza di disegno di legge rimarrà tale difficilmente ma direi che è quasi impossibile che vedrà la luce qualche cosa prima dalla fine della legislatura
Vuol dire che siamo a zero
Dall'altra parte abbiamo questa proposta di legge sull'editoria
In cui e abbiamo apprezzato per la prima volta il libro è considerato ma io direi che è considerata un livello puramente nominalistico giacché
Ammortizzatori sociali o come li volete chiamare
Riqualificazione professionale
Distribuzione in generale dei fondi ma il libero non esiste
E quando dico libere badate bene non è che parlo semplicemente dell'appariscente editoria di varia sto parlando di un variegato mondo di venti mila occupati e di sei settecento impresa
Che sviluppa circa sei mila miliardi di fatturato nel quale sta all'editoria di varia l'editore Eurisko lastricata professionale le grandi opere il collezionabili e potremmo ancora continuare allora io domando
è pensabile è possibile e pongo la domanda ai relatori pongo la domanda Chiti è pensabile che questa quattro cioè nuova quattrocentosedici veramente recepisca le nostre problematiche ci siano delle correzioni tali per cui sia un intervento anche a favore del libro grazie
Ovviamente ringrazio i settori di averci dato quest'opportunità di discutere su un una legge sulla quale non sono una che prevedono rischi ripone molte speranze
Quindi vent'anni e la quattrocentosedici ai venti ha evidenziato tutti i suoi limiti sui difetti
E gli eventi segnalati innanzitutto sul fronte dell'omologazione nel senso che ci ha molto arrivate dei particolari e e dell'INPS del della nuova legge l'impianto e condivisibile Petit sovietico cioè quello di mettere in moto proprio sul piano industriale dei meccanismi e che rafforzino la qualità l'informazione
E questo è un obiettivo dopodiché sacrosanto condivisibile e se non altro perché non siamo in una fase di
Processi internazionali di
Aggregazione pensiamo sono l'American Line traguardo
Così che drammaticamente potenti che va be'come dire degli strumenti che possono aiutare
E la difesa delle della pluralità delle voci
è una battaglia prima ancora che politica civile
E soprattutto in un Paese in cui come dire che ci sono processi di aggregazione di segregazione politica e molto forti
E all'interno di questi processi
Vuole solo ricordare cos'è successo negli ultimi e dieci anni la nascita PDS e DS come e novità nella ne parlano con l'italiana ma anche la nascita di Forza Italia nascita della Rete
Cioè c'è stato in Italia un un processo di riaggregazione disaggregazione che non è finito
Tumultuoso
La stessa
Paradossalmente nel mondo l'informazione invece è avvenuto qualcosa di opposto cioè avvenuto una un lento processo di omologazione
L'esempio classico hanno già fatto che vede i grandi gruppi televisivi italiani si dividono oltre novanta vacilla mica l'unicità vuol dire che praticamente sono
Nella carta stampata e procedure più lento ma non altrettanto ma non per questo non altrettanto forte
In questo processo c'è come dire il problema L'Unità
Ne hanno già parlato ne ha parlato Serventi Longhi
Su cui
Per esempio anche stamattina scuole nella sede danneggerà italiana analogia venire
Anche se forse con eccessivo pessimismo
Però evidenzia l'importanza simbolica
Di un giornale che rappresenta
Non solo
Una parte sommato consiste dell'opinione pubblica perché qua anche su questo vuole dire che l'unità per certi versi è una specie di miracolo
Nel senso che nonostante tutte le sue difficoltà tutte la sua la crisi strisciante che vive ormai da troppi anni
Revenge le cinquanta mila copie è una specie di miracolo
Se qualcuno di voi ha avuto la ventura oggi invece l'unità nella pagina delle lettere
C'è una cosa interessante che non è solo l'affetto che questi pittori dimostrano ma e come dire l'impegno anche fattivo che esprimono impegno fattivo sul tavolo dei leader di partecipazione
Anche societaria ci sono alcune delle coglie pongono questo problema io no non sono un ménage à quindi non so come valutare questo però solo giornalista quando ci ci può dire c'è questo coro di voci
E che oltre all'affetto o dimostrano concretamente un interesse devo dire che
Perché per queste persone L'Unità qualcosa di più di un giornale cogliere un terreno su cui è uno strumento uno strumento prezioso per loro
Ecco ma all'interno di questo processo disaggregazione uno che può fare la domanda ma serve ancora l'unità che poi nasconderci
Io penso che L'Unità abbiamo ancora una funzione sorge
Ex signore
La sinistra
Ha bisogno di uno strumento che rifletta se stessa
Che la rifletta nelle sue angoscia ma tenace speranza
Che ha rifletta nelle sue dei suoi problemi
E la sinistra è anche qualcosa come migliaia e migliaia di sempre gli amministratori
Su cui problemi sui quali sugli altri giornali non se ne parla
Sinistra significa anche un impegno o
Ad esempio nelle nelle fabbriche in aziende nei luoghi di lavoro
Quotidiana
Permettetemi
Non retoriche ma una costruzione autopromozionale sì non si può restare unita
Sul problema degli infortuni
Se ne parlerebbe e pure i danni che L'Unità parlo dalla mitica unità degli anni Cinquanta
Sono sposata l'unità degli infortuni di prova degli omicidi bianchi sarebbe come dire una serie di accidenti
Non si capisce bene provocato da cosa
Questo per dire addio alla retorica che uno strumento unità che
Faccia sentire la sua voce su aspetti come dire tutt'oggi che ospite Corilo Scurati per l'opinione pubblica
è è fondamentale per la sinistra
E anche qui vorrei fare come dire cuore dirò una cosa
C'è qualche come dire
Un venticello maligno no e che dice due cose la prima cosa è che in fondo L'Unità
Cosa c'entra con i DS da questa una sciocchezza
Sono gli stessi lavoratori unità che coglie sottolineano e ricordano l'hanno fatto anche nella lettera che fa pubblicare prima pagina
L'altro giorno
E quanti sacrifici ha fatto il PDS e prima ancora il PC e ora i DS per falso papiro sui giornali e questo non lo dimentichiamo fatto
Ha fatto non gli ho fatto e che sarebbe sciocco dimenticarlo perché come dire l'Unità un giornale che intimamente connesso alla vita di un una forza come quella che è stata in anticipo il PDS e DS ettari deve essere tale deve essere cioè non ha senso un giornale di sinistra svincolato da come dire dalle sue radici non ha senso semplicemente non ha senso allora faccia facciamo altro non
E con l'altro venticello lire maligno è così in riferimento proprio alla nuova legge su vittoria Giulietti è stato molto chiaro
E e lo ringrazio il venticello dice maggio sommato tutto questo questa legge per dare un aiuto all'unità
E doppiamente fax primo perché non c'è trasparente nulla
Se uno si legge il testo
Del progetto di legge
O quali era certa che limitava pure la che percorrerà senatore pubblica per e il almeno per alcuni provvedimenti
E comunque
L'aspetto insomma il partito mi pare di capire vera estrapola
Quindi
E che all'interno come dire del vasto mondo editoria e si Sparda questo venticello lo trovo sgradevole lo trovo sgradevole
E rispetto a un problema che baltica non solo dell'unità ma cerca di affrontare problemi drammatici
E che sono quelle vittoria e che ripeto sono innanzitutto quelli dell'omologazione dell'informazione
E un'altra cosa
E poi chiudo e L'Unità il corpo redazionale ha già fatti molti sacrifici per tentare di salvare questa voce
Vuole solo ricordare un dato due anni fa eravamo più di duecento come giornalisti
Oggi mi pare siamo centoventiquattro i poligrafici settanta cinque
In due anni signori in due anni in due anni vuol dire che più di un terzo della relazione è stata come dire
Eliminata un termine brutto ma così è
Un terzo azione in due anni
Stata allontanata con sacrifici non solo sul piano personale ma cosa artifici anche rispetto a a quel lettore perché ad esempio un ufficio nuovi servizi
Emilia De Biase sa benissimo che la cronaca di Milano dell'unità era una cosa utile utile anche per il lavoro come dire di tanti militanti
Non c'è più non c'è più perché ahimè le ferree logiche
Di bilancio hanno imposto questi sacrifici
La relazione questi artifici quelli di quasi rivendica adesso che dei non vogliamo fare la nostra parte e ci auguriamo che anche come dire i DS facciano da parte
Ma non tanto come dire per ragioni di bottega non è questo il punto entrato io penso che l'ha resa unità sia qualitativamente medio-alta quindi
Non temo come dire disoccupazione di lunga durata non è questo il punto il punto è e lo dico con il militante di sinistra comitati diessino
E se
La sinistra a come dire l'orgoglio lo scatto d'orgoglio per
Difendere non solo patrimonio ma per e investire sul futuro sul sul suo futuro a senza i i in come dire illusioni e ma anche con il coraggio di di una sinistra che vuole vincere futuro
Pietro Folena ma in senso di questo incontro
Come è stato detto io vi chiedo scusa se fra l'altro lasciare questa incontro ora per problemi anche legati tra le cose di cui ha parlato poco fa mi chiedo urbano è quello di rinnovare ma in qualche modo di formalizzare rafforzare l'impegno politico dei Democratici di sinistra
E del suo gruppo dirigente
Per la rapida approvazione della nuova legge sull'editoria
Sul merito di molte delle questioni che qui sono state poste Beppe ha parlato lo ha fatto con la solita passione e anche la solita capacità di entrare nel merito dei problemi veri autentici come ritengo che vitale e Chiti
Potranno raccogliere dal dibattito di oggi
Altri spunti e altri elementi per interventi in corso d'opera
Io credo che
Puntare a concludere in questa legislatura a usare i mezzi che abbiamo di fronte
Per alcuni interventi decisivi nel campo
Editoriale culturale
Sia un dovere che dobbiamo o rispetto alla lo sforzo di modernizzazione che il centro sinistra sinistra italiana hanno cominciato nel corso di questi anni
E il fatto che questa legge nell'articolo uno definisca come notava poco fa
Dottor Vallardi
Un'idea di prodotto editoriale più ampia e più nuova più ricca
Il primo tentativo di fare i conti con una trasformazione profondissima che è in atto nel campo editoriale ma in atto nell'economia nella società
Italiana
Tutto questo evidentemente ci deve impegnare a riempire di sostanza
Anche queste affermazioni io sento
La forza l'argomentazione che qui è stata sottoposta da Vallardi a proposito della possibilità di vedere se stralci parti
Interventi previsti in un altro disegno di legge probabilmente non approvabile entro la fine della legislatura
O altri interventi di urgenza che non abbiano un carattere emergenziale
Ma che vi hanno un segnale di risposta vere efficace rispetto al mondo del libro
Io credo che su questo noi ci dobbiamo ragionare vedere evidentemente come si può costruire un consenso nel governo fra le diverse diciamo responsabilità
E nella maggioranza per approfittare di questo treno
Di questa legge
Io però voglio ritornare sul punto dell'importanza e della in qualche modo centralità dell'affermazione di un'idea di prodotto editoriale
Che non ci porti dietro solo le pur importanti e per molti versi decisive vicende
Del campo televisivo radiotelevisivo e in particolar modo di quello poi pubblicitario che determina in modo così largo anche la vita o la morte di tante aziende di tante imprese che nascono nel nostro Paese
Noi facendo questa scelta e facendo questi investimento vogliamo sottolineare in qualche modo una contraddizione che c'è la situazione italiana
La contrazione fra un grandissimo capo culturale profondo e quanto è stato detto sulla lettura dei libri quanto si potrebbe dire sulla lettura dei quotidiani
Quanto si può aggiungere su fenomeni di vera e propria non voglio usare la parola regressione
Mai di vere e proprie immobilismo culturale di intere zone del Paese spesso le più ricche le più forte dove la vera è cresciuto ma il sapere non è cresciuto
Dove e certi fenomeni sono stati visti solo nella loro versione di merce di consumo voglio fare ideologia
Molto questo è un problema immenso o siamo capaci con gli interventi sulla scuola università la formazione con gli interventi pensati in modo particolare
Il governo D'Alema ora col governo Amato per ciò che riguarda il sostegno alla allo sviluppo della società dell'informazione a recuperare questo gatto
Oppure saremmo abbastanza destinati a essere subalterni
In un Paese che ha avuto in queste l'altro corno dalla contraddizione una grande vocazione culturale grande storia le radici
Diciamo se vogliamo
Andare a vedere che cosa è stata la nostra originalità e che cosa può esserlo anche oggi non sarà mai quello di un certo tipo di grande azienda pesante non sarà mai quello di un certo tipo di potenza militare
Sarà forse potrà tornare a esserlo quello della di questa grande vocazione culturale quella che hanno già fatto
Vedere quanto gli interventi semplici tutto sommato ma coraggiosi fatti da Veltroni quando era ministro dei beni culturali ribaditi da Giovanna Melandri ora abbiano permesso in campi come quello dei musei
Delle biblioteche in altri settori di avviare una stagione nuova
Che evidentemente non può essere una stagione effimera di breve durata l'essere in segno di investimenti allora addio credo che abbia forza la proposta l'ipotesi fatta la Giulietta
Che io vorrei sottolineare e rimarcare e cioè di una richiesta dei Democratici di sinistra governo Amato
Diciamo al Presidente del Consiglio contro nel prossime giornate per definirei studiare le modalità attraverso le quali poter immaginare un utilizzo una parte consistente dei proventi del delle nuove licenze UMTS
Per in generale attività di sviluppo la formazione la conoscenza ma in modo particolare in alcuni settori che sono la base industriale qualcuno ci ha ricordato in questi giorni che è sbagliata lei enfasi retorica sulla new economy
E che bisogna ricordare che c'è una old economy
Se non vogliamo farci le teorizzazioni astratte la old economy l'industria e la new economy la Rete tra l'allora la contrapposizione tra questi due diciamo termini è totalmente priva di fondamento
Se il nostro Paese può pensare di stare solo dell'immaginario danno economico senza avere una dimensione industriale
Solida e la ripresa industriale che è di grandi gruppi ma che è anche una dimensione sale in questo campo come in altri campi moltissimo di piccoli di medie aziende secondo me fa un errore gigantesco
Occorre una moderna politica industriale quella che non abbiamo avuto il coraggio di avere negli anni settanta e gli anni ottanta quella che ha fatto sì che grandi fortune nel campo pubblicitario televisivo siano costruita all'ombra delle protezioni politiche
Quella che ha fatto sì che il nostro Paese abbia conosciuto la condizioni intollerabile di protezionismo in questo campo e protezionismo non era la legge quattrocentosedici
Che aveva che anzi come Stato rigori guardato qui ha dato ha permesso a tante aziende in un altro periodo di poter vivere ma è stato quello che ha permesso a di creare spazio di favore di privilegio di monopolio o di popoli pubblico-privato in qualcosa in cui non c'è più l'interesse pubblico mette solo una logica privato un vizio privato
Ecco perché l'altra parte dell'editoria rappresenti la Sindone
Ne parlerà sicuramente Vincenzo Vita ma io qui lo voglio dire politicamente perché volte scopre i dubbi che queste siano materia e di chissà quali
Nessuno per noi a vere lo stralcio l'approvazione di alcuni diciamo di queste norme entro la fine della legislatura è l'altra parte di questo intervento sulla sull'editoria
E e di una linea che crei le condizioni le condizioni di più competizione di più mercato
Sapendo che ci vuole un intervento è un sostegno diciamo pubblico ma che non possiamo pensare di lasciare le cose diciamo degenerare o in cosparsi nella condizione strutturale attuale
Perché io penso che il prezzo che pagherebbe il Paese non una parte politica sarebbe molto elevato il guaio di della discussione Italia e che il tema della libertà della competizione della ristrutturazione in questo campo è legato molto al tema del futuro politico
Per l'intreccio del tutto particolare unico
In Europa e dei paesi avanzati che c'è fra competizione politica e trasformazioni economiche imprenditoriale in questo campo
E però su questo punto noi insomma questo tema politico su questo punto nuovi con il presidente Amato con la maggioranza intendiamo furono
Una battuta finale sulla pista dell'editoriale L'Unità sembrerebbe del tutto scortese che io non mi parlarsi anche se del tutto improprio che io parli in questa veste non sono venuto qui per questo come ieri sera del conflitto di interessi diciamo l'equilibratore dell'ultimo secolo Werner USA capisco che è l'ultimo dei problemi
Io sono per studiare l'ipotesi che è stata fatta di uno stralcio generale di questa materia di un intervento più complessivo che riguarda riguarda il tema del finanziamento alla politica studiamo approfondiamola in tutti gli a spetti se questo serve almeno a togliere l'equivoco che questa legge la si deve fare per L'Unità faccia evidentemente non è che devo farlo per forza per togliere questo equivoco facciamolo se necessario
Non è che lo dico per l'unità lo dico perché già capire se quella legge sul finanziamento alla politica riformabile c'è l'intenzione di riformarla ci sono le possibilità di riformarla non possiamo tenere l'attuale strumentazione dell'editoria politica che ha quegli aspetti incredibili di cui ha parlato Giulietti dovremo anche qui selezionare le cose vere dalle cose nuove come esista un problema per le cooperative tra quelle vere Eliana e invece altre cose che non c'entra così come esistono altri problemi quei posti per esempio per quello che riguarda tanta parte dell'editoria minore io credo che questo riguardi anche questo tema riguardi anche l'editoria politica
Detto questo io sono rimasto molto contento dalla lettura dell'editoriale lì Galli Della Loggia perché mi ha mi fa un grande piacere che anche un uomo un intellettuale una personalità un editorialista diaria politica diversa dalla nostra consideri L'Unità non come un per una testata di partito il simbolo di una parte politica un bollettino come quelli quaranta finanziari da quella legge ma una parte dalla storia e la cultura di questo Paese l'unica osservazione che faccio è che è stato fatto un necrologio diciamo
Di fronte a un giornale che continua a me risulta che sta uscendo che stamattina io l'ho trovato in edicola
Lo compro sempre da e l'ho trovato dicono e mi risulta che domani sarà ancora in edicola quindi
Diciamo bene prendo la parte positiva necrologio lasciamoli lasciamoli purtroppo non ci sono vicende dolorose noi come Democratici di sinistra siamo stati molto impegnati in questi mesi del resto l'hanno scritto ai giornalisti ieri sull'Unità la sfida il direttore ha detto il CDR in una doppia operazione
Trovare una proprietà che consideri quel patrimonio storico dell'unità
Che non è un bollettino di partito mi permetto senza polemica all'amico Paolo Serventi Longhi dire che da molti anni L'Unità non è organo ufficiale dei DS e non non lo è oggi non debba farlo domani
Con questo non c'è una furbizia di disimpegno
Nel facciamo parte della proprietà dei Democratici di sinistra ma è qualcosa che va che è di più di un organo ufficiale è il giornale fondato da Antonio Gramsci c'è scritto nella nella testata no
Io credo che sia un nome
Una testata che ha un valore che ha un valore culturale e storico e che anche un qualche valore economico imprenditoriale segmento di dirlo
Sono contento di vedere che ci sono forze economiche che la cominciano a pensare come noi in questo campo o la speranza e la fiducia che nelle prossime ore nei prossimi giorni queste ipotesi si realizzino e si concretizzino sapendo che invece il secondo tipo di intervento ha fatto da noi nel corso di questi mesi democratico di sinistra di fronte al disimpegno agli altri soci privati e cioè quello di impegnare mensilmente
Qualcosa come due miliardi al mese le finalità finanziamento pubblico per far vivere all'unità e qualcosa che non abbiamo più materialmente la possibilità di di fare quindi in qualche modo l'unità avuto un'identità di Cesana e ambigua perché è stata un tempo giornali di partito e giornale popolare
Giornale della società e giornale di una parte politica è chiaro che questo questo intreccio in qualche modo è superato
Ma direi che è superato non vuol dire dire che deve chiudere vuol dire che nel mercato può trovare una sua collocazione di battaglia politica Michelon vada fatto degli esempi molto chiaro ma io vedo dall'altra parte un giornale il giornale
Che fa battaglia Giglio solo sa quanto fa battaglia pro basta leggerlo oggi
Cosa fa di battaglia politica di di diciamo e aumenta le copie perché rappresenta un'identità un punto di vista un bisogno di io credo che questo progetto sia un progetto realizzabile comunque sul quale il gruppo delle perizie dei DS impegnato in modo pure dire pressoché totale
Adesso svolgeva una funzione anche come dire di costrizione per consentire a tutti gli iscritti di parlare quindi cercano di far fare tutti dai tempi del di cinque minuti non sono semplici orario Cescutti presidente dell'Impregilo e poi ho da fare una dalla fatto
Che la federazione
Antipirateria
Cercherò di rimanere anche un tempo minore allora innanzitutto dico che anche io auspico come già affatto Paolo Serventi Longhi
Una rapida approvazione di questo disegno di legge però o alcune osservazioni si comincia sempre dicendo sono d'accordo però
Però alcune osservazioni da esporre a questa Assemblea che ho già avuto modo peraltro di fare presente anche al sottosegretario Chiti all'amico Giulio vorrei fare due tipi di considerazione una particolare una più generale quella particolare riguarda l'istituto di previdenza i giornalisti italiani
Che in questo momento a delle notevoli preoccupazioni perché ci sentiamo un po'come una recluta sfigata quella recluta che noi ogni tanto vediamo nei film che è sottoposta alle angherie del sergente carogna sicuramente qua tutti capitato di vedere un film di questo tipo
Una una recluta alla quale viene prima ma che magari privata delle relazioni alimentari e poi viene costretta a marciare sotto il sole con uno zaino penne a far dell'ATO ma quella recluta tutto sommato è robusta e quindi resiste
E allora il sergente gli aumentar dallo zaino di cinque chili e poi visto che quello continua di altri cinque chili e di altri cinque chili e alla fine la recluta non ce la fa più
Ecco noi non vorremmo trovarci in questa situazione di una situazione cioè nella quale i doveri che questo nostro istituto di presidenza deve compiere vengono caricati di maniera oggettivamente anomala ma perché ho fatto questa perché ho presentato che sta sempre a questa metafora perché le razioni ridotte sono bene o male richiamabile al fatto che l'istituto di previdenza percepisce contribuzione inferiore del dieci e ventisei per cento rispetto all'assicurazione generale obbligatoria trenta e tredici per cento Lemper G quaranta e trentanove per cento all'INPS
E poi perché noi abbiamo purtroppo un'anomalia che è quella della cassa integrazione dei prepensionamenti per la quale non percepiamo come invece accade all'INPS
La contribuzione dello zero novanta per cento e la carichiamo tutta sulle spalle della categoria
Questo naturalmente non significa che i prepensionamenti quelli che vengono cosiddetti paracadute sociali o la cassa integrazione debbano sparire dall'oggi al domani per carità
Lo ha già detto Paolo servente io sono assolutamente d'accordo con lui
E tuttavia è un problema che nell'attesa che quella delega che il ministero del lavoro aveva ricevuto dal Governo
E cioè di trovare un'alternativa a questa a questo morto Izzo attore sociale venga veramente ripresa beh si tratta di capire come si può controllare l'accesso a questi ammortizzatori
Ecco arriva il generale io direi che dobbiamo partire io per lo meno lo faccio dal giudizio che diede il gruppo di lavoro della istituito dalla Presidenza del Consiglio qualche anno fa
Quando affermano è riportato in uno scritto che io mi conservo gelosamente quando affermava che la legge quattrocentosedici nata sicuramente con nobili scopi Elia attuati questi nobili scopi
Poi ha avuto di fatto una mutazione genetica ma mano che si aprono andati avanti nel tempo ed è divenuta una anche per alcune aziende occasione di di ora parassitismo non l'ho detto io lo ha detto il gruppo di lavoro della Presidenza del Consiglio significa quindi che evidentemente bisogna trovare quello che anche Paolo Serventi Longhi prima diceva una serie di norme le quali diano la possibilità di controllare davvero quando lo stato di crisi e di ristrutturazione è dovuto perché il discorso generale che non è soltanto l'Impregilo interessato ma è tutta la collettività perché si tratta di un paracadute sociale che non riguarda soltanto i giornalisti e se all'Impregilo questo paracadute sociale e a carico soltanto dei giornalisti nell'ambito invece generale a carico di tutti di tutti i cittadini che pagano le tasse ecco quindi che assume un significato generale e cercare di capire chi deve essere aiutato e chi invece oggettivamente non ne ha bisogno
E di conseguenza in questo disegno di legge
Esiste una carenza a mio avviso che ho già fatto presente sia al sottosegretario Chiti che anche a Beppe Giulietti e che peraltro era stata indicata come necessità dal gruppo di lavoro della Presidenza del Consiglio quelle che quelle quegli accorgimenti cui faceva riferimento il l'amico Paolo Serventi Longhi
E che devono consistere nella individuazione di alcuni parametri che determinino davvero la la vera il vero stato di crisi innanzitutto al all'articolo nove qui entro un po'nel tecnicismo ma cercherò di essere il più chiaro possibile
Si tratta di rendere coerente una norma già proposta con una carenza che invece esiste mi spiego nel novantasette la legge quattro quattro nove ha stabilito assolutamente in maniera giusta che la ristrutturazione non possa essere più occasione per casse intere perché per prepensionamenti se non è accompagnata da uno stato di crisi CES ci sono stati degli autentici consentitemi il termine scandali di aziende le quali dichiaravano di stare benissimo di avere un bilancio assolutamente positivo ma che hanno chiesto perché la legge lo consentiva
La possibilità di accedere alla ristrutturazione quindi al alla cassa integrazione e al prepensionamento
Ha speso e per i giornalisti delle imprese ma per i poligrafici ad esempio dalla collettività tutto questo ritengo che non fosse giusto e mi pare che molto opportunamente
La legge quattro quattro nove del novantasette abolito questa possibilità e ha determinato che la la ristrutturazione debba essere collegata allo stato di crisi
E però qui manca ancora una cosa
Non mi è stato detto e credo che in questa legge invece dovrebbe esser detto che per l'accesso alla cassa integrazione solo alla cassa integrazione
è necessario fare coesistere queste due situazioni volontà di ristrutturare ma anche stato di crisi e di conseguenza questa cosa questo adeguamento mi pare che nell'articolo nove andrebbe introdotto successivamente poi i gli le i requisiti per accedere a al allora allo stato di crisi
Ora o al prepensionamento devono essere quelli a mio avviso naturalmente che consentano di valutare non uno stato di sofferenza contingente quest'anno le cose sono andate male e quindi chiediamo di poter accedere al beneficio ma io credo che se un'azienda negli anni precedenti avuto dei bilanci oggettivamente solidi ben queste cose vadano considerate ecco perché ad esempio da parte nostra abbiamo già proposto che la valutazione venga compiuta non sull'ultimo Bilancio ma anche sui bilanci precedenti almeno almeno almeno i i precedenti due
E poi una norma ancora sto concludendo spero di non essere andato oltre la quale sia a una norma contro le furberie
Che significa significa ad esempio che un'azienda può avere acquisito in passato queste cose sono accadute nonostante in una condizione di assoluta solidità finanziaria un'azienda che invece non stava non stava affatto bene
E beh tutto questo tuttavia non può condurre come invece ha condotto alla possibilità di spalmare lo stato di crisi della nuova piccola azienda piccola o grande che fosse in crisi su tutto il gruppo che invece stava benissimo
E cioè la la l'azienda acquisita in in crisi certamente avrà il diritto in questo caso di accedere al beneficio
Ma non certo un beneficio che si possa estendere a tutti i dipendenti delle altre delle delle altre realtà unità produttive che invece sì recano con sé un bilancio assolutamente soddisfacente
E l'ultimo punto è quello delle aziende le quali possono nascere non editare nulla e chiedere ugualmente a un certo punto di accedere al beneficio della ristrutturazione dello stato di crisi
Anche questo è un elemento che abbiamo dovuto purtroppo valutare in alcune circostanze
E che credo che in questa legge sia da tenere presente proprio per fare in modo che ritorniamo a bomba
Che il denaro della collettività non soltanto quello dell'Istituto dei giornalisti debba essere destinato a chi davvero ne ha bisogno
Vi ringrazio
Solo per regolare i nostri lavori abbiano ancora una decina di iscritti a parlare escluse le conclusioni dell'onorevole Chiti
Sì dipende addosso a buon cuore certi sedicenti sintetici quegli interventi più riusciamo a Bulgarelli Baldassarre della fa parte grazie
Buongiorno soluzione alla sbarra segretario della fa abbandonate e credo di rappresentare in questa sede anche l'interesse delle altre associazioni che combattono la pirateria che comunque si pongono a tutela del diritto d'autore
Io credo credevo che la mia sarebbe stata una vox clamans in deserto oggi ma ho invece constatato che molti degli interventori che mi hanno preceduto
Hanno tutti sottolineato quanto aveva già detto l'onorevole Giulietti nel suo robusto intervento di stamattina sulla necessità di approvare questo benedetto disegno di legge sul diritto d'autore che e connotato dal numero quattro mila novecentocinquantatré
Ecco sull'importanza di questo disegno di legge inutile ripetersi è dal mille novecentonovantasei che attende di essere varato devo dire che addirittura è stato ereditato dalla precedente legislatura perché vi era un testo non troppo distante da questo già presente alla camera e non era mai stato ovviamente discusso sulla necessità che dopo essere stato approvato quattro volte dalle commissioni Giustizia della Camera e del Senato
Dopo essere inattesa dal venti gennaio di quest'anno di una esame da parte della Camera credo appunto non sia non sia necessario ripetersi
Uno dei punti fondamentali peraltro vado concludendo in maniera estremamente sintetica e Brehme è il fatto che questo disegno di legge adegua il nostro sistema normativo Alain Trips cioè gli accordi internazionali in materia di diritto d'autore
Mi domando e vi domando come sia possibile che è un disegno di legge che ha già visto
All'adeguamento delle norme sui marchi nel mille novecentonovantasei debba fare attendere la stessa materia ce la materia del diritto d'autore per oltre cinque anni senza che ci sia stato alcun intervento
Normativo io credo che a questo una risposta debba datarsi al governo che il Parlamento in tal senso e concludo molto ci farebbe piacere se l'onorevole Chiti in qualità di sottosegretario alla presidenza del Consiglio e in qualità di sottosegretario all'editoria si occupasse direttamente prendendo a cuore questo provvedimento magari portandolo lui stesso per mano alla Camera
E lo facesse approvare come è stato detto prima dall'onorevole Giulietti rapidamente alla Camera per averlo prima dell'estate anche al Senato grazie grazie dritta
Apre via quando avremo le Rizzari del Partito popolare insegue Cervoni segnalo anche la presenza degli onorevoli Stelluti e cristiano sociali capitelli di di non nei DS dico che era spero che questa significativa presenza di parlamentari in in indica i nostri lepre ai nostri lavori
Significhi un impegno anche coerente dei parlamentari cento cittadini cinesi dice Flavia non Voghera terrestre Tiziano però le ore solo se evocati da me ne assumo ogni responsabilità
Presa Ronaldinho no n arrivato anche dalla chiesa
Nando Dalla Chiesa ecco diceva punto spero che la presenza di parlamentari della della lecito sinistra questi lavori significhi poi un coerente impegno accerchiare di portare a buon fine questi provenienti redditi stiamo discutendo
Prego di disavanzi ecco per quanto mi riguarda io volevo proprio dire questo
Ringraziando per l'invito questo interessantissimo convegno ringraziando in modo particolare l'amico notevole Giulietti
Io credo che occorre davvero
Il coraggio delle riforme del vollero portare importo lei riforme e questa è una riforma importante che noi dobbiamo portare in porto anche questa litania sul fatto che siamo alla ultima parte della legislatura gli abbiamo dovuto Regoli membri del governo
Il sottosegretari vita
E Chiti ecco io direi smettiamola cioè va be'che siamo nell'ultima fase della legislatura ma quello che si può fare non capisco perché otto mesi prima di potevo e otto milioni sono o nove mesi ombre mesi o due mesi ma quante cose si possono fare per me la volontà politica vogliamo o non voglia ecco io
Sono qui a dire per quello che riguarda il nostro gruppo noi vogliamo portare a termine questa impresa
Ecco con con delle chiarezza e di fondo che qui sono state precisate quindi più intervento durerà pochissimo mi voglio me difficili quanto che non è una relazione quindi non devo ripetere tutti i temi voglio solo sottolineare alcuni quello per esempio che riguarda la piccola e media editoria in particolare la piccola editoria non è solo il problema della proroga
Delle tariffe postali quale ormai siamo tutti d'accordo ma io credo che qui andiamo veramente a toccare un problema di democrazia
Perché i piccoli mezzi di comunicazione sono mezzi indispensabili all'esercizio della democrazia nelle comunità locali
E siccome continuiamo a blaterare ma giustamente scusatemi lo metto tra virgolette che la politica la democrazia riprenderà vigore riprenderà qualità proprio a ricominciare dalle comunità locali mi domando se noi non facciamo in modo che i mezzi di comunicazione della comunità locale vengano garantiti si sviluppino che vengano e diciamo in aiutati nella nella loro cosa come possiamo pensare che questa democrazia possa svolgersi davvero come noi come noi vorremmo quindi quelli nostro impegno relativo a questo settore
Sarà direi prioritario perché prima come tu hai ben detto la tua relazione
Non è soltanto quello dei grandi mezzi di comunicazione che pure sono importanti che non vanno demonizzati ma è anche il problema di garantire l'esistenza continuità di questi piccoli mezzi di comunicazione specialmente in un periodo in cui si parla di federalismo di autonomia eccetera
L'altro l'altro problema che ci interessa sottolineare e quello della della editoria di partito ecco anche qui noi riteniamo sia maturo il tempo per quanto riguarda l'editoria di partito di qualche novità io sono stato relatore della di quel tormentone che è stata la legge che ha dato il finanziamento a Radio Radicale anche in quel in quel provvedimento siamo riusciti ad inserire vagoni che eccetera eccetera eccetera ora siamo fermi riguardo a questo al dopoguerra
Il rapporto democrazia partiti comunicazione anche per quanto riguarda questo la fa assolutamente innovato quindi io sono in sintonia con quanto è stato è stato detto qui riguardo al diritto d'autore per quanto ci riguarda disco verde per Camera e Senato per quanto riguarda l'editoria di alto valore culturale visto che la legge per l'editore per questo settore del libro non possiamo portarla in termine io a termine io direi che senz'altro un vagone attaccato questo treno che riguardi la editoria di alto valore contenuto culturale dobbiamo proprio agganciato grazie e grazie ancora studia debba anche perché scusatemi anche perché la sua tenacia è indispensabile perché in Commissione si proceda in tempi rapidi
Grazie Risari Cerbone amministratore delegato avanza segue Gianni Montesano dei Comunisti italiani
Buongiorno a tutti innanzitutto grazie per per l'invito e mi sembra importante in queste
In queste occasioni ricordare anche
Dovrei parlare a nome di una categoria che è quella delle agenzie non lo farò
Direi invece che noi siamo assolutamente favorevoli ad una serie di provvedimenti strutturali
Per superare il concetto dell'assistenzialismo
Che applicato dire però adesso parlando della categoria piegata la nostra categoria
Risale ancora al mille novecentottanta
Dobbiamo superare questo concetto dobbiamo fare in modo che per le agenzie di stampa che hanno un ruolo fondamentale in Italia vi ricordo che l'Ansa lavora ventiquattro giorno trecentosessantacinque giorni l'anno in tutta Italia in tutto il mondo
Dobbiamo ricordare che questo deve essere superato c'è bisogno quindi di un serie di azioni che siano strutturali per il settore
E che probabilmente vanno svincolati dalla quattrocentosedici così com'è che quindi deve portarsi a compimento ma che devono essere in tempi estremamente rapidi e parallelamente iniziati e quindi l'invito al sotto ai sottosegretario sottosegretario Chiti in particolare al dottor Masia capire come lavorare per il settore
Delle agenzie che vi ricorda è un è un'editoria senza pubblicità
Editoria per la quale non c'è e non ci sono introiti chiedo perché vengono divisi tra tra pochi attori e i progetti ci sono quindi passare dai soggette ai progetti è qualcosa che anche noi vogliamo e chiediamo con forza chiediamo anche che ci sia una revisione ma questo all'interno della quattrocentosedici della parte fiscale l'IRAP
Ha colpito fortemente quelle che sono le aziende ad alto costo del lavoro
Facendo quattro conti Spano mentre esce Lanza un anno e mezzo fa è stata colpita con due miliardi netti in più sul proprio bilancio
E questo è qualcosa che va rivisto perché l'IRAP non può continuare a colpire le aziende che perché sono fatte così perché il loro valore aggiunto è fatto dal PIL dal lavoro dei giornalisti dei poligrafici e di quanti altri no
Queste danno invece colpite da una tassazione che all'origine si diceva essere indifferente per tante aziende e questo è dimostrato da noi non essere vero
Altro concetto è forse provocazione volevo lanciare quella che le agenzie di stampa sono un momento di diciamo così
Equiparazione rispetto a tutta una serie di attività che le aziende editoriali fa ad esempio dinanzi a lei abbiamo un gruppo di ricerca e sviluppo e si parlava prima altro mondo adori parlava di sviluppo tecnologico
Ecco le agenzie sono in prima linea rispetto allo sviluppo tecnologico lo sono sempre stata rispetto allo sviluppo dei contenuti ma sono anche in prima linea rispetto allo sviluppo tecnologico allora perché quei fondi di cui si parlava non devolverli anche ad incentivare per tutto il mondo editoriale quelle che sono delle iniziative di sviluppo tecnologico Lanza lo sta già facendo con i propri mezzi avendo creato un gruppo di ricerca e sviluppo lo farebbe ancora di più e meglio se ci fosse invece un intervento di tipo strutturale sul settore che vada al di là dell'assistenzialismo grazie
Grazie la parola è Gianni Montesano dei Comunisti italiani segue Vincenzo di sì ringrazio per l'invito a questo convegno colgo l'occasione per fare gli auguri ovviamente ai colleghi giornalisti dell'Unità augurandomi che questa testata possa proseguire in piena indipendenza e dunque la proposta di rivedete le nome per l'editoria ormai superate da tempo ossia comunque un elemento interessante in un settore a forte non azione come in questo periodo insomma i le tecnologie hanno fatto irruzione all'interno di mercati aprendo scenari del tutto inediti
Credo che l'architettura dell'intero provvedimento
è indubbiamente un passo avanti per tutto il settore un settore che salgano braccio di ferro particolarmente aspro quello che oppone sui temi della flessibilità quindi su temi che sono anche che non solo di una categoria ecco il tema che oppongono giornalisti editori
Credo che a fronte del nuove possibilità offerte dalla Rete servano
Un di più un aumento di professionalità nei giornalisti per lamentare anche la qualità del prodotto non una loro diminuzione quindi non la restituzione o addirittura una espulsione quindi credo che questo proprio per garantire equilibrio pluralismo nella elaborazione delle fonti informative principi che credo vadano comunque stabiliti rispetto alla prima di così vasta portata e credo anche che gli editori che
Che avranno indubbiamente un incentivo interessante nuovo
All'innovazione debbano fare un elemento di attenzione a non considerare l'informazione on line come un mero orpello come come dire un piccolo una piccola aggiunta a quelle che poi magari possono essere operazioni commerciali opposto o portali commerciali di grandi possibilità di sviluppo vado per scontato poiché le grandi concessionarie televisive non non possono accedere a determinati tipi di benefit che sono dopo per scontato all'interno del testo colgo l'occasione anche verrà segnalata sottosegretario dita
Al d'urgenza anche di uscire da un impasto sulle questioni del mille centotrentotto augurandomi da parte nostra che a Durand de poi c'è da parte nostra ecco che si possa fare della RAI un'azienda moderna competitiva delle con delle comunicazioni ma con un'auto profilo di servizio pubblico
Vi è poi sulla questione dell'editoria un'area molto vasta di cui hanno parlato già altri oratori
Che riguarda un humus culturale presente sul territorio diffuso quella tipo di editoria minore che rappresenta valori
Sociali valori religiosi valori politici che di fatto non può vivere solo in base alle leggi del mercato su cui probabilmente va fatta una riflessione
E non mi riferisco solo ai teoria di partito su cui credo lo Stato delle cose esistente non può essere mantenuto ma ha bisogno di una messa a punto specifica che io che non credo che nessuno su questo alzi barricate anzi diede delle norme di vederle bene ma tenendo presente di un'aria che si colora di fatto extra mercato quindi che ha bisogno di una riflessione specifica ma su questo mi sembra che ci sia piena disponibilità da parte della maggioranza da parte del governo a discutere su questi temi
Un ultimo punto le questioni del libro che è la grande novità e purtroppo il libro viene messo come prodotto editoriale come anche detto da altri interventi non compare nella struttura nella nell'insieme del provvedimento probabilmente si possono trovare dei punti di aggancio di spinta per cominciare ad intervenire anche parzialmente inattesa padelle succede successivi interventi legislativi per dare una
Vinta alla necessità di ampliare l'apertura io penso a incentivi per l'editoria di Progetto anche a a meccanismi che intervengono non solo nella produzione a monte ma anche nei circoli di distribuzione di commercializzazione alle librerie indipendenti Clemente
Sfuggono a i grandi Circuiti detto questo mi auguro che ovviamente i i tempi poi non sono così lunghe ma insomma con la volontà di ascolto e di dialogo del governo si possa conclude
Allora cambiamo poniamo negli interventi Vincenzo incriminato
Cioè scusate tant'è che viene a cadere solo di tempi se voi siete d'accordo io devo chiedere cortesia a quelli che sono dopo
Di intervenire forma anche di domanda perché io ho il problema di chiudere entro una certa ora e vorrei o faccio adesso intervenire Vincenzo Little Boy Chiti ma devo sapere che poi pago tutti gli interventi dopo lo dico prima però che sia democratica chi c'è c'è
Oppure c'è una serie di interventi adesso in modo che poi di te chi ti possono replicare anche voi che molti dei presenti avendola replica devo dire quindi Monte Sole evitare di e allora credo che poi magari partano ed evitiamo le risposte
Allora io precario Claudio Casali Corriere di Rimini
Forse il modo più corretto
Buongiorno permettetemi di fare un un intervento un po'dico da Bastian contrario brevissimo ma spero anche costruttivo
I il nostro giornale è un è un giornale che sta prendendo le provvidenze pubbliche si chiama Corriere Romagna
In sei anni ha costruito sessantuno posti di lavoro abbiamo tolto un attualmente sessantuno dipendenti tra cui quaranta giornalisti trentasette di questi sono articoli uno
Secondo noi la nostra è una classica impresa che ha potuto nascere svilupparsi in questo scenario contributivo
Senza questo scenario contributivo non sarebbe potuta nascere e credo che come la nostra anche altre siano nella stessa situazione
Il nuovo disegno di legge sicuramente contiene delle novità positive tra queste la nuova definizione del prodotto editoriale
E anche forme di incentivazione dell'editoria on line ma sul tema delle provvidenze a nostro avviso compie delle scelte abbastanza pericolose
Attualmente la legge due cinquanta del novanta e sue successive modificazioni eroga complessivamente quasi ottocento miliardi di provvidenze di queste solo centoquarantaquattro vanno giornale di partito cooperative fondazioni
Perché tutte le altri vanno in agevolazioni tariffarie postali e telefoniche vanno a tutti dai piccoli e grandi gruppi quindi proporzionalmente di più ai grandi gruppi
Se poi non consideriamo i giornali di partito su cui molti sono ormai espressi per la loro ricollocazione nella nuova legge sul finanziamento pubblico
Ben altri due tipologie di imprese miliardi sono circa sessanta
Considerando poi che tra i beneficiari come sul cercò di spiegare velocemente dopo ci sono anche dei beneficiari Chiusano vari éscamotage per entrare in queste provvidenze beh si capisce che quindi a questo punto le cooperative vere ai giornali veri sono veramente pochi quelli su cui possono contare le le provvidenze pubbliche
Il nuovo disegno di legge quindi invece di intervenire
Per favorire la nascita di nuovi soggetti
E precisare meglio i requisiti di accesso
Interviene però pesantemente sul tema relativo le provvidenze non per correggere le attuali distorsioni come sarebbe auspicabile mazze arando seppur gradualmente contributi alle cooperative e fondazioni
La legge due cinquanta del novanta era nata per favorire il pluralismo dell'offerta il tutto partendo da un presupposto il mercato dell'editoria e tipicamente oligopolistico
Dunque per favorire la nascita e lo sviluppo di quelle imprese che tentano di conquistarsi dei target di nicchia occorre una qualche forma di sostegno pubblico
Partiamo da qui quel principio è valido a tutt'oggi a nostro avviso sia ancor più di allora
Perché la congiuntura di fine anni novanta e ancor più critica di quella di un decennio fa qui c'è stato una relazione del precedente sottosegretario Minniti che l'ha chiarito molto bene
Non me lo fanno le cose sul fronte del pluralismo visto che negli ultimi anni si è sempre più intensificata l'opera di concentrazione oli populistica soprattutto nei quotidiani le acquisizioni e le partnership sono sotto gli occhi di tutti
E fuori da questo quadro non restano che poche anomalie che sono appunto quelle che guarda caso anche grazie al bar al beneficio delle attuali provvidenze riescono a competere seppur faticosamente in questo mercato
Viste le altissime barriere d'ingresso che ci sono in questo mercato soprattutto nei quotidiani volete che in questo mercato strategico per la democrazia posso entrare con buone possibilità di successo solo che ingenti capitali iniziali
O magari chiuso il prodotto editoriale come un mezzo per conquistare consenso
Noi chiediamo di no speriamo che non sia così
Le barriere sono evidenti la vischiosità nelle abitudini d'acquisto dei quotidiani
Beh il costo del lavoro che è ben più alto della media degli altri comparti l'investimento tecnologico iniziale in hardware software
Che è notevole in misura esponenziale se quel parliamo di quotidiani
E quindi anche i costi crescenti di distribuzione ma difendere il principio della legge due cinquanta del novanta non dice non vuol dire difenderla così come punto l'ex sottosegretario Parisi affermava infatti alla fine della del tavolo che si era riunito sulla riforma
Il sostegno diretto del pluralismo resto un compito dello Stato ci si propone di mantenerlo nella misura attualmente previste tuttavia ipotizzabile un aggiustamento del sistema dei contributi volto tener conto del parametro della diffusione
E l'attuale giungla normative in materia di in materia di provvidenza doppi vari rattoppi facilitazioni ad hoc a una serie infinita di difetti aggiustando i quali sarebbe possibile sostenere davvero Chieri quesiti
Risparmiare e liberare risorse per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative in settori a forte espansione come ad esempio l'editoria multimediale un unico difetto è stato eliminato nel disegno di legge da questo punto di vista ed è quello del parametro diffusionale che incentivava patti sceglie scellerati tra gli stampatori gli editori
Per gonfiare le tirature
Ma per il resto vi sono alcuni passi indietro prevedere il décalage del venti per cento annuo in cinque anni sulle provvidenze mette a rischio la sopravvivenza di tanti impresa si tratta in totale abbiamo visto prima di poche decine di miliardi
Lo stesso affetto in termini di risparmio per far capire che con le relative coperture finanziarie si otterrebbe riducendo del cinque per cento annuo a tutti i rimborsi tariffari postali e telefonici che rappresentano la fetta più grossa che vale di Torino a circa seicento miliardi
Da alcune analisi emerge come giornali quali Il Sole ventiquattro Ore abbiano ricevuto solo nell'ultimo anno circa venticinque miliardi per sulle tariffe postali
Ridurre queste agevolazioni sarebbe più equo colpendo tutti dai grandi ai piccoli in modo proporzionato proporzionale darebbe davvero segno liberista la riforma non solo se vogliamo favorire polare pur pluralismo e occupazione le provvidenze occorrerebbe ripristinarle anche per le nuove iniziative dopo che la modifica del novantasette ha di fatto chiuso le porte a chi volesse creare una nuova impresa cooperativa che edita su un giornale
Ma come evitare qui arriva l'ultimo punto
Che le nuove provvidenze vengano elargite in modo ingiusto
Senza addentrarci nel tema delle concentrazioni proprietarie su cui comunque una riforma del settore che avesse a cuore le sorti del pluralismo informativo dovrebbe intervenire con una riforma che per esempio prevedesse gli anti casta anche regionali e provinciali non solo quelli nazionali
Occorrerebbe comunque chiarire definitivamente l'identikit del soggetto
Come scovare i furbi che dietro un assetto cooperativo di facciate realtà detengono il comando tramite società di capitali o prestanome
Occorre uno sforzo di regolazione soprattutto di controllo e qui credo che l'aiuto delle centrali cooperative lega coppe Conf cooperative in primis sia importante anche dal punto di vista tecnico giuridico
Più regole vuol dire ad esempio concedere le provvidenza solo alle società cooperative di produzione e lavoro a quelle vere oppure alle S.r.l. ma che siano controllate da cooperative che almeno continua fra i propri dipendenti
Almeno la maggioranza che siano anche soci perché accanto altrimenti sono solo cooperative di facciata che servono per controllare le S.r.l. prendere i contributi
Ma più regole non bastano occorre anche più controllo cioè uno stato che eroga un sostegno pubblico al diritto dovere di controllare che tale risorse finiscono nelle mani giuste appunto e senza trucchi
Finisco su un ultimo punto abbiamo letto alcune dichiarazioni d'agenzia di commento alla prima riunione della Commissione cultura che non abbiamo ben capito e ne approfittavo quindi per porre anche questa domanda
La prima è stato detto ci possono essere cooperative stabili o anche senza fini di lucro e in questo caso l'intervento anche con l'Unione europea deve essere diverso chiuse virgolette punto
Ma signori le cooperative o sono senza fini di lucro o non sono tali
Le cooperative quando parliamo di quelle di produzione lavoro ahimè si distinguono solo tra quelle vincente quello che perdono
Quelle che vincono sul mercato e quelle che chiudono
Nell'editoria invece ce ne sono alcune spurie di fatto fasulle che sono appunto quelle costituire un costituite ad hoc che dicevo prima
Il legislatore ha il dovere di non fare confusione di fare pulizia in questi casi chiarendo i requisiti reale per l'accesso alle provvidenze riformate
Ultima dichiarazione comunque importante è stato detto aperte virgolette ancora comunque importante che chi è senza fini di lucro non faccia pure accordi con chi ce la ma cosa si intende per accordi del meglio chiarirsi si pensa forse ai tandem ai cosiddetti panini alle partnership commerciali
è sarebbe davvero paradossale perché in Italia tra i quotidiani di strutture sulle cooperative vere che accedono alle provvidenze che hanno scelto la strada del tandem strategico una è la nostra è l'assetto sei anni fa
Pagando ogni giorno un toppa copia venduta al partner oltre che il pezzo di vederci tutti contro gli editori
è stata una scelta pro imprenditoriale pura volevamo concentrarci sull'informazione locale areale ritenendo assurdo rincorrere Investimenti in uomini e mezzi per fornire un aziona le competitivo
Allora piuttosto che fornire le pagine nazionali prese qua e là da qualche Services per fare l'ennesimo nazionale fotocopia come tanti ce ne sono in giro abbiamo preferito investire in questa formula del tandem per dare i nostri lettori un abbinamento di qualità
Su questo solco orientando etica in tanti tentano di fare questi tandem siamo dunque noi il problema chiediamo di no forse ci siamo sbagliati e abbiamo inteso male
L'ultimissima cosa
Vogliamo quindi dire che solo riformando in modo più equo e controllabile questo modello di sostegno che tali anomalie tipo la nostra o poche altre
Possono diventare sistema si è già riunito nei giorni scorsi
Il coordinamento dei giornali in cooperativa presso gli uffici di Legacoop nazionale
Ha già chiesto un'audizione alla commissione cultura vogliamo portare proposte un pacchetto di provvedimenti concreto per far sì che si divida bene grano Dall'Oglio grazie
Dai
Quante voce disse neanche avuto un po'di tempo ma adesso pregherei veramente
Nassim delle sintesi era però nello cachet atenei di correnti di Confesercenti
Essendo estratte Angelo gli avvenimenti
Io cercherò di essere rispettoso dei tre minuti
Anche perché lascio da parte gran parte del mio intervento stante che tanti argomentazione sono state poste all'attenzione di questa Assemblea
Vorrei soltanto ecco vadano a fare alcune sottolineature
Per quanto attiene l'impostazione della legge che noi salutiamo come coordinamento della comunicazione della Confesercenti i interessante apprezza
Apprezzata perché nel suo insieme finalmente dà una risposta concreta e direi anche attuale all'evoluzione dei tempi
Vorrei soltanto ore alcune due due domande al sottosegretario in modo particolare una spento Panda specificando i relativa alla rete di vendita
E in modo particolare riportandolo in Po
All'articolo che per cinque
Che prevede il sostegno al miglioramento della distribuzione neanche per quanto riguarda l'aspetto dell'informatizzazione
Se e tale impostazione richiesta dalla norma
Debba essere complessiva come Progetto delle parti sociali
E non di iniziativa della singola componente del comparto editoriale
Mentre il secondo interrogativo
Si viene posto dall'articolo quindici del disegno di legge
Nel momento in cui si parla del riordino delle disposizioni in materia di editoria
Vorremmo su conoscere se anche la rete di vendita
Che come ben si sa allo stato attuale e sotto l'egida di una legge di sperimentazione la centootto del novantanove
Una volta che verrà fuori decreto legislativo previsto dalla legge centootto novantanove
So vera all'interno di Telco questo testo unico anche la sua collocazione
Detto questo concludo il mio intervento
Allora fra cagne degli avvenimenti Seguin Mammoliti editrice Minerva
Visivamente una domanda che però debbo fare attese la più alta in grado politicamente se non lo so istituzionale
Poi passa da una domanda quando i DS organizzano un convegno sulla questione dell'informazione al di fuori della legge cioè qual è il momento politico
Con grosso piacere confrontarsi con l'ambiente o momento politico o di partito in cui si possa anche disegnare gli scenari o confrontarsi su quell'
Questo una delle prime questioni seconda questione io credo che qui solamente Sortino non solo per l'età a ricordato un attimo che cosa erano quattrocentosedici
Non ha ricordato non concordo con i risultati della quattrocentosedici quattrocentosedici interviene nel passaggio dal caldo al freddo
E quindi predispone la fuoriuscita dal mondo del lavoro di alcune migliaia di Poligrafici
Nonostante questo tipo di sostegno all'azienda noi oggi abbiamo un milione di copie in meno vendute di quotidiani rispetto al mille novecentottantuno
A me sembra che oggi questo nuovo passaggio credo che siano dati
Esatte che ricordiamo insieme col sospetto questo nuovo passaggio
Che Beppe ricorda come passaggio epocale
E si è fatto in maniera per lo meno affrettato attenzione oggi il passaggio dalla da questo tipo di editoria a un'editoria in una rete
Mettere immediatamente
In discussione
I posti di lavoro e giornalisti
E qui ha ragione Cascioli quando dice spiegatemi perché
A
Allo stato degli atti da finanziare ristrutturazioni di società che presentano bilanci con decine di miliardi di utile
E secondo perché la riqualificazione ai giornalisti deve avvenire al di fuori delle aziende che contemporaneamente sono i possessori anche dei portali
è un meccanismo del tutto strano del tutto anomalo dove si chiedono soldi allo Stato per finanziare un processo di ristrutturazione al di fuori delle aziende e perché
Terza questione il riproporre una questione europea per affrettare per stringere i tempi di una discussione
Credo che che che crea semplicemente i nervosismi che poi di coltura in Commissione non consentano
La rapidità del degli interventi visto che i ministri di questo governo si siano sono schierati in difesa della mozzarella nei confronti della comunità europea credo che questo governo rispetto alle questioni della comunicazione
Che particolarmente in Italia è su un crinale assolutamente
Diciamo unico rispetto al panorama europeo forse uno sforzo politico in più lo può fare mi sembra è l'intervento del compagno la cooperativa di di di Rimini prima ha dimostrato che non è una questione economica
Basta ridurre i contributi del cinque per cento sulle spese telefoniche sulle spese per postali e quindi non dare più vent'
Aspetta aspetta debba no no no scusa si sia chiaro che ricordo il suo intervento quello più incerto però qui basta dire cari signori perché dobbiamo pagare tutte le copie che Il Sole ventiquattro Ore spedisce
E anche qui non si incominciano a mettere dei tetti
Fino a trenta mila copie adesso non non è questa la sede ma è possibile operare in questo senso quando si parla delle tariffe postali e tariffe postali interessano molto la piccola editoria che non spedisce duecento mila copie al giorno
Quindi inserendo dei temi dei tetti da questo punto di vista
Hotel sì adesso
Piace condurre il
Ecco quelle società secolo dove da questo punto di vista solo come per esempio i correttivi per individuare le false società la FIEG ha fatto un ottimo
Schede schedatura in cui chiede agli editori quante copie stampate quante copie rifondete quante pagine stampate vanno se ne esce fuori immediatamente quindi la questione io credo che non è una questione di punto tecnico perché se si vogliono abolire farse cooperative o comunque le false società o i falsi partiti piuttosto che andare alla caccia
Di dei due deputati traditori basta dire il foglio che stampa quattro pagine prende in proporzione a
L'Unità per stampaggio sessanta al giorno il foglio che ha venti dipendenti prende di nero dell'unità che Enea
Centoventi inserendo anche qui dei parametri e rispetto alla foliazione rispetto a ai dipendenti che sia anche sia dal punto di vista giornalistico che poligrafico
L'ultima questione
La questione unità io non credo che la crisi dell'Unità sia tutta
E semplicemente crisi politica
La legge del sul finanziamento delle destare i partiti credo che forse anche Sortino ricordo essendo lo è più ma sicuramente Vincenzo lo ricorda nasce nel momento in cui si scopre
La legge partite IVA ricorda
Nasce anche da un fatto che c'è stata e c'è oggi in Italia una discriminazione
Nei confronti dei giornali di partito per quanto riguarda la pubblicità io vorrei chiedere all'ex presidente della regione Toscana regione costo starà quante pagine di pubblicità hai inserito sull'Unità
O ha inserito sul popolo
C'è un sarà inserite ma sicuramente non in maniera proporzionale voi sapete che c'è una legge sui bilanci sulla pubblicazione dei bilanci delle
Delle pubbliche amministrazioni FIAT è una legge da trecentottanta miliardi l'anno solamente venti miliardi l'anno dei trecentottanta vanno a questo tipo di giornali
Allora
La crisi dell'Unità credo anche una crisi di un bilancio dell'Unità che quest'anno credo porta quattro miliardi di pubblicità ma portava cinque miliardi di pubblicità quando l'Unità vendeva trecento mila copie al la domenica e centocinquanta mila gli altri giorni
Quindi se quest'altra partita non viene affrontata anche se si trova la cordata la società che interviene sull'Unità
I conti continueranno a non tornare
Come non continueranno acqua non tornare i conti regionali politici
A da questo punto di vista io credo che tecnicamente è assolutamente risolvibile la caccia a a a chi non ha la la necessità del contributo o lo prende in maniera anomala
Ma credo che un ragionamento politico più complessivo poi e necessario per affrontare questa questione
Mammoliti editrice Minerva segue Alberto lei se dell'ultimo intervento prima del tempo
Scusate io sto in piedi perché la voce mi tiene meglio sesto in piedi
Io faccio parte di quella categoria di piccolissimi emarginati che sono non solo le cooperative ma le cooperative di donne
E credo che siamo ormai come Minerva l'unica cooperativa femminile editoriale è sopravvissuta
Sopravvissuta al mondo della globalizzazione al mondo della spartizione della pubblicità al mondo dei potenti e al mondo di chi detiene la distribuzione e tutto quello che invece non dette avranno mai le piccole cooperative editoriali
Tanto più se fatte di donne io condivido in pieno ovviamente
Quanto diceva prima il rappresentante di un giornale provinciale non so se non mi ricordo bene quale e diceva ma a fronte di ottocento miliardi che vengono spesi per la voce della voce editoria la voce che riguarda
Il alle testate dei partiti e lei testate voglio dire le cooperative sono circa centoquarantaquattro miliardi insomma io mi chiedo ma perché nessuno si preoccupa di sapere che fine faranno gli altri settecento miliardi invece di prenderla con quelle che ne piano centoquarantaquattro
Allora io credo che nessuno di voi o obiettivamente risponderà perché non esistono cooperative femminile tra di voi perché non l'ho sentito parlare una cooperativa femminile né a Roma
Convegno al quale ho partecipato con estremo interesse né qui convegno al quale partecipò con estremo interesse
E in tutti e due convegni non c'è stata una voce
Che si sia levata
Nei confronti della editoria delle donne ed ero ahimè siamo le uniche sopravvissute di un giornalismo femminile che nato nel mille novecento
Ottanta tre abbiamo fatto il primo numero nel dicembre dall'ottantatré e continuiamo a farlo abbiamo fatto centosettantadue numeri in questi diciassette anni vorremmo continuare a farli
Anche facce note grandi sacrifici perché quattrocento milioni quattrocentocinquanta che dalla legge per l'editoria oltre cinquanta o come già successo
Alla casa editrice Minerva servono prevalentemente per due terzi del per pagare i collaboratori collaboratori e basta
Per il resto per pagare i costi della distribuzione della carte dalla tipografia certo è ovvio che come cooperativa
Non ha fine di lucro e noi dunque non abbiamo fine di lucro ma è anche vero che non avendo la pubblicità avendo difficoltà nella distribuzione avendo difficoltà nell'esistere
Insomma quello che non vorremmo vedere e che avessimo anche difficoltà a sopravvivere con quel cinquanta per cento dei costi ed è la voce di bilancio che ci dalla legge per l'editoria grazie
Per l'energico ma sintetico pensiamo Alberto lei s'
Nell'ultimo intervento prima delle
Replica sarò brevissimo del problema dei ministri del mio giornale L'Unità hanno già parlato motivi li ringrazio tutti fino a Folena
Io vorrei porre una domanda che mi deriva anche da una mia personale riflessione per quel che vale anche sulla nostra vicenda che mi sembra indicativa di problemi più generali
Mi auguro che oltre a esserci la possibilità di conservare un soggetto attorno all'Unità nasca un progetto innovativo in parte già avvenuto perché i nostri accordi sindacali hanno consentito come sa lei dottor tornati anche la nascita di nuove impresa e cioè abbiamo licenziato abbiamo fatto ma che sta fanno benissimo allora spia auguro che si possa continuare su questa strada anche per esempio in Emilia e Romagna
Per quanto la domanda è questa cioè dalle io condivido i contenuti della legge condivido lo spirito con cui con cui Giulietti ne ha parlato stamattina
Cioè bisogna affrontare con coraggio il il mercato
E quindi basta con contributi non giustificati sono anche d'accordo col fatto che la questione la stampa di partito abbia più una sua logica collocazione nel finanziamento i partiti saranno quei partiti a decidere se si tengono dei propri giornali o se partecipano a iniziative editoriali più complesse è questo il punto diciamo quando si parla di qualità ne ha parlato qui anche il rappresentante della FIEG che cosa significa per me significa quello che diceva serventi cioè la qualità e l'informazione
Allora io mi chiedo se la legge non possa arricchirsi su due punti uno la definizione del prodotto editoriale perché i titoli editoriali sono tanti ma l'informazione
Dentro l'editoria è una cosa particolare che ha necessità di una tutela democratica diciamo più forti io capisco che lo Stato continui a intervenire in qualche modo per tutelare di format per incentivare l'informazione e la sua qualità allora e possibile che un vantaggio dal punto di vista della al ricorso a strumenti di intervento pubblico possa essere data da alcune questioni cioè che l'informazione è fatta
Da professionisti che hanno l'acqua la qualità e la capacità di farlo
Oppure è possibile riprendere una riflessione che pure anche il sindacato ha fatto in anni scorsi e che ho visto rivedendomi un po'di documenti era venuta fuori anche nella della discussione preventiva di questa legge e cioè che negli statuti d'impresa di informazione non possano esserci delle caratteristiche che consente giustificano diciamo un qualche vantaggio dal punto di vista degli aiuti che possono essere dati
La legge consente adesso ha solo mi pare tuo tre tipologie l'impresa normale d'impresa cooperativa alla stampa di partito
Ma non è possibile pensare anche ad altri modelli di impresa in cui ci siano delle motivazioni in cui ci sia parte di compartecipazione degli operatori diciamo soluzioni miste penso per esempio un modello europeo non credo che la normativa europea da questo punto di vista dovrebbe essere negativa
Che è quello di le monde ma non è l'unico giornale che prevede diciamo una struttura di proprietaria mista in cui le caratteristiche dell'informazione sono tutelate anche dagli statuti d'impresa dei patti
Dissi intaccato altro aspetto e chiudo è quello anche della natura di di merci e di informazione che a volte a delle commistioni meglio non voglio esagerare la l'altra quando le ha fatto il convegno Roma
Ho comprato il Corriere la sera e la Repubblica mi hanno regalato dei pasticcini e un diciamo compatta che non so che così allora se si vende informazione e un punto se si vende
Qualche cos'altro vale la pena di discutere lì recepito anche nelle incendi ringrazio molto
Venne la farò allora era presidente del Governo Vincenzo vita sottosegretario al ministero delle Comunicazioni e poi Vannino Chiti
Chiude limiterò e non solo per ordine di tempo
Con le conclusioni verranno tratte dal collega Chieti
Il mio intervento ad alcuni aspetti il tutto in modo sintetico mi pare che e giustamente dopo un convegno così intenso il mio modo di vedere anche così utile
Qualche stanchezza fiori nella sala per cui cercherò di essere tondi giuro appassionante però certamente come dire sintetico sui punti essenziali
Ho mi limito sul tema del convegno riforma vittoria ne parlerà certamente il collega Chiti a dire che mi trovo
Integralmente d'accordo in genere un rituale in questo caso non c'è nulla di rituale con la relazione introduttiva che ha fatto
Giulietti e che mi sembra abbia dato anche degli spunti raccolgo uno
Perché mi ha colpito l'intervento di Casali
Credo che vada fatta una riflessione anche Fratangelo né fatto un cenno quella parte che attiene ai giornali partite cooperativi
Forse in quella sede non non ha molto senso perché noi rischiamo di fare un corto circuito in una riforma che ha una a mio modo di vedere una filosofia giusta interessante si può migliorare certamente tutti i progetti di forma però va nel senso di un di un affrancamento
Oggi nel mercato almeno apparentemente più forti
Forse questo capitolo va approfondito di più da parte che attiene ai giornali di partito e cooperativi tema molto sentito
Che va delicatissimo con una forte valenza simbolica tra l'altro e non solamente pratica anche se quella pratica basterebbe avanzerebbe come dire
Dentro c'è anche il capitolo unità però nell'esprimere anch'io massima solidarietà all'unità Lies in un ruolo ovviamente in questo caso non i sottosegretari Saccone
Lettore ice urbano però non si faccia un corto circuito possono essere testimone
Per una ormai
Presenza al governo né i vari governi di centrosinistra ma piuttosto prolungata dal novantasei che questo schema
Credo che carissimo amico Risari nei ricordi anche alcuni pezzi fu elaborato con dei gruppi di lavoro che furono istruiti dal sottosegretario Parisi
Poi vi fu il sottosegretario Minniti e da ultimo è faccio davvero
In più vi dirò che l'aveva venti a Chiti
Chi ti ha preso in mano questa complessa iniziativa normativa e mi pare stia felicemente andando avanti siamo già in fase di dibattito alla Camera molto positivo nel merito dei temi che riguardano più direttamente me
Una due notte come posso dire di servizio pieno appoggio
Ah Kittin tutte le attività che intenderà promuovere sto cercando insomma di dare una mano ecco sul tema spinosissimo delle tariffe postali agevolate recenti massima disponibilità ho sentito anche oggi degli interventi a riguardo io condivido come dire ecco
Le poste su una S.p.A. la tradiva postumo dei temi che io considero importanti certamente vanno
Collocati adesso in una iniziativa
Urgente così come
Voglio
Sottolineare che
Penso
Con Chiti poi da da punto di riferimento ovviamente che la competenza la presenza nel consiglio ma insieme al ministero di Grazia giustiziati su impulso
Del collega Fassino che me ne ha parlato anche qualche giorno fa
Dovremmo fare un gruppo di lavoro che già sostanzialmente poi è in fieri naturalmente coinvolgendo
La Federazione della stampa ovviamente l'ordine dei giornalisti
La federazione degli editori per ciò che è ovvio il dipartimento e su dicevo ho detto già al collega Fassino che poi la tutte novità sta in capo no non si preoccupi basi non non non so visto niente di grave Soult che impazza
Per i giornali on line perché c'è un punto ecco persona sa
Come dal Gazzi so pensare no no è sulla questione del riconoscimento le forme di riconoscimento tema peraltro dottor Masi che saluto anch'io assai noto peraltro il suo contributo sarà ovviamente senza quindi noi per parte
Insomma che ci riguarda parteciperemo ovviamente un gruppo di lavoro un tavolo come si usa dire ormai nel gergo
Di un sogno vengo invece ai temi IP più stretta competenza
Serventi Longhi Sortino l'introduzione
Pietro Folena ha ripreso il tema molto
Precisamente ecco l'appeal completamente una riforma radiotelevisiva
Che
Preesiste al tema quindi discussione perché il disegno di legge bilancio trentotto
Ha una storia antica ora data la ristrettezza dei tempi non vorrei Fred arguito da Daniela Benelli
Non faccio tutta la storia perché solo per tutta la storia ci metterei troppo e quindi vi lascio perdere la storia veniamo come dire all'attualità
Mi riservo poi
In un'eventuale futuro seminario su questi temi spero non di autocritica in quel caso non parteciperei
Di fare un'elaborazione più cui distesa su come Maya rimaste nella storia ecco il punto attuale
C'è la più forte convinzione posso ribadirlo qui
Per parte mia
Vi assicuro anzi ve lo dico con una certa inquietudine
Estrema serietà e anche con
Profonda come dire convinzione
Politiche si funzionale personale avendo seguito da tanto tempo questo test sulla urgenza dell'approvazione del disegno di legge mille centotrentotto
Vorrei utilizzare anche questa sede molto autorevole molto
Efficace anche nelle proposte
E per lanciare un allarme guardate non c'è più niente che impedisca l'approvazione di Mila Schon trentotto perché se fino a qualche settimana fa
Altro Sortino conosce persino i dettagli di questa materia ne ha parlato il tema della pubblicità
Poteva essere
Un motivo di polemica
Nel vicino di reciproci o trentotto ecco quel capitolo è stato in parte almeno spostato nel disegno di legge sulla comunitaria due mila che alla Camera sono state proteste di Forza Italia
Proteste
Che non si sono nemmeno fermate di fronte all'osservazione che ho cercato di fare nella Commissione competente la Commissione affari comunitari della Camera che i punti che abbiamo preso la mille centotrentotto
E trasferiti alla comunitario sono tre il tema delle esclusive
Sono voglio tediare il tema per esclusive televisiva il tema del rapporto tra TV e minori tema molto serio
Di cui si sta occupando anche la specifica commissione bicamerale onorevole capitelli proprio nelle prossime ore avremo un incontro sull'argomento è il tema della pubblicità sono gli argomenti su cui l'Italia bene che si sappia questi in una sede ufficiale
Molto bello Autore
L'Italia rischia la condanna europea non più l'infrazione l'infrazione comunitaria per il mancato recepimento il parziale recepimento della direttiva TV senza frontiere enorme Allo stadio della corte di giustizia di Lussemburgo
Non è più allo stadio dell'annuncio
Della condanna è ad uno stadio di infrazione molto avanzato e siccome siamo andati più volte a Bruxelles a parlare con la commissaria preti Viviane Reding tra l'altro
Brava commissario europea commissaria per la la cultura di un visivo che lussemburghese tra l'altro
è stata
Presidente della sessione la stampa lussemburghese per cui sono dei tetti anche una parola buona diciamo ecco dietro agli occhi detto questo con la commissaria Reding c'è un'intesa un'intesa che io non ho nessuna intenzione in questo caso lo dico pomposamente
Allora e del Governo di infrangere perché la faccia e la faccia
E non ci sarà Forza Italia che tenga o Mediaset che tenga per far perdere la faccia noi noi dobbiamo evitare la condanna europea e allora quei punti vanno approvati rapidamente meglio sarebbe stato nel disegno di legge organico mille centotrentotto che completa la riforma accetto che sarebbe stato preferibile
Ma comunque noi non possiamo andare in Corte di giustizia su un tema davvero imbarazzante
Essendo Cillo risolto conflitto d'interessi vitali quindi abbiamo tolto da minacce o trentotto nella speranza di una rapida approvazione ricava comunitaria come sapete come sanno i colleghi parlamentari presenti
è una delle leggi né dovrebbe escludere G più veloci nella annata come dire parlamentare ecco
Messa lì quella parte
Essenziale per farci tornare in Europa e anche per riequilibrare il mercato
è stato detto ampiamente ma io voglio solo ricordare che
Il duopolio RAI Mediaset
Ciò che è sottile duopolio fino a qualche settimana fa era assolutamente normali in tutta la pubblicistica adesso vedo che fa offendere
I due Ravedis perché lo chiamate duopolio duopolio nel senso che
Rai e media sette hanno circa il novanta non citare il novantuno per cento dati novantanove
Della raccolta di pubblicità e
Nei diciassette da sola circa il sessanta per cento ora vedete bene che un riequilibrio dei flussi pubblicitari
Insomma toccare un tema spinoso è fondamentale
Per la carta stampata per i nuovi servizi è fondamentale per l'emittenza non duopolistico
Le altre tv nazionali leveraggio tutte l'emittenza locale
C'erano qui con esponenti della sua azione di renitenti certamente imbarazzante pensare che
Le
Settecento circa emittenti televisive in alcune realtà come quella lombarda per esempio si tratta anche di
Televisioni più incerto peso
Hanno il sette per cento dell'intero settore pubblicitario
La carta stampata anche se ha avuto un incremento negli ultimi Nesi certamente non è in grado di sorreggere sia adeguatamente senza un riequilibrio del sistema
Vorrei dire queste cose per toccare il mille centotrentotto da un lato da cui in genere non è toccato tra l'altro
Vorrei anche far presenti mi sono raccolte un po'di dati perché sul tema della pubblicità sono sature sono spesso oggetto di polemica colate che la televisione generalista nella fattispecie RAI Mediaset continuano a Domaine tare vorticosamente né
Io ho dei dati sull'ultimo trimestre cioè non
C'è un aumento costante del trenta che con qualche ritocco come dire non porterebbe dunque a nessun disastro
Come viene paventato ogni volta
Da questo o quell'esponente
Del duopolio come dire in particolare Mediaset più ferocia in queste polemiche ma detto questo vengo al rilancio trentotto veneta beneficio trentotto perché è indispensabile
Per i motivi che sono stati qui sottolineati da Serventi Longhi da Sortino che ho cercato di evocare e concordo
Ma anche perché se non si sblocca insiste
Noi non avrei Minitalia queste un'altra verità che tarda a maturare nel nostro dibattito
Salvo poi davvero credetemi rendercene conto tutti assieme troppo tardi
Rischia in Italia di bloccarsi lo sviluppo tecnologico perché il mille centotrentotto contiene articolo tre la previsione normativa della migrazione al digitale su Buso una gergo forse troppo diciamo interno però pare che questa segnala possa permettere
Cioè il passaggio definitivo la diffusione digitale digitale
Insieme all'universo di internet come dire è il futuro era nuova Società dell'informazione la conoscenza quella per la quale stato ricordato molto bene da Giulietti il comitato dei ministri venerdì ha definito il piano d'azione molto bello tra l'altro
Mi piacerebbe che venisse anche letto e discusso e reperibile sul sito internet del foto del foro dello stato d'informazione contiene molte proposte operative non c'è tempo adesso
Facciamo un altro convegno ma detto questo è fondamentale il digitale in questo quadro e minacciano trentotto introduce la previsione normativa o vogliamo fare come fecero
In altre stagioni altri esponenti come dire del mondo della politica del governo
Con il tal il se Cannes e l'Italia rimase fuori dall'industria elettronica di consumo in quegli anni per avere scelto per tempo lo standard del colore
Vogliamo fare come è stato fatto con la card con il cric la Kabul la cablatura del territorio volevo fare come altre scelte non fatte o fatte in modo errato al tre anni fa anche col digitale guardate bene questo è il punto la mille centotrentotto
A questo si collega anche il tema delle risorse perché come i vasi comunicanti se le risorse affluiscono tutte
Al baricentro della vecchia tv generalista in chiaro che con i nuovi servizi on line
Per il nuovo giornalismo per le nuove forme di attività per i nuovi settori editoriali di qui qui abbiamo sentito giustamente evocare l'importanza quel tessuto ramificato fondamentale di piccole e medie imprese
Le risorse non andranno realmente a disloca sì
Dico di più se non si intacca
Quello che viene chiamato il duopolio
Non vedo perché non debba essere chiamato così infatti è una osservazione così ontologicamente così
E ci arrivo appunto
Noi rischiamo di avere un sistema sostanzialmente conservativo
Mi facevo trentotto importante per questo importante per la riforma societaria della RAI
Va riconosciuta della RAI tema dibattuti sessismo
è altro strumento fondamentale per un sistema moderno la Rai oggi e dell'IRI al novantanove virgola cinque per cento lirico fino a giugno cessa come dire la sua attività ora
Voi comprenderete che sarebbe non bello per un Paese che si vuole voluttà che deve essere volute moderno
Che
Ci si limitasse a passare le azioni della RAI al ministero del Tesoro tanto c'è una teca sentenza dalla Corte che diceva che la RAI servizio pubblico non può essere controllata dal governo trovato io ritengo che sia un punto fondamentale vedete anche se governiamo noi ma bisogna sempre guardare ai principi lo diceva anche Giulietti
Al di là della contingenza o meno
Io spero che la contingenza duri naturalmente ma detto questo c'è un punto fondamentale la RAI a digiuno di una riforma societaria Decio trentotto un articolo articolo otto che disegno sistema Fondazione holding
Fondazione che prende il posto dell'IRI una holding con diversificazione societaria questo risponde anche al problema che ha posto sempre l'Europa la Commissione europea un'altra infrazione che data dai tempi dei decreti salva RAI
Reiterati diciassette volte senza essere convertiti lo abbiamo ereditato quell'infrazione ma
Senza poter fare pronostici sarebbe del tutto improprio abbiamo colto negli ultimi incontri a Bruxelles che
Una differenziazione societaria oltre che contabile più netta
Una differenziazione tra le fonti di finanziamento
Da Cannone età pubblicità
Darebbe una trasparenza una visibilità al servizio pubblico che quella che va incontro anche ai desiderata di Bruxelles che ha posto il problema noi e i francesi ai portoghesi agli spagnoli
Ora tutto questo per dire che il mille centotrentotto è fondamentale tra l'altro la parte sull'emittenza locale ora non vedo qui più gli interlocutori ma è un tema che secoli discutendo con le associazioni potrebbe essere con una piccola delega
Un Regolamento un regolamento ex legge quattrocento quindi un regolamento legislativo diciamo con valore di legge
Quindi si potrebbe davvero semplificare il mille centotrentotto naturalmente la comunitaria deve essere approvata con quello corpo emendativo che riguarda anche la pubblicità e tv e minori evidentemente non ci sono i giochi delle tre carte chiaro
Questo è il punto essenziale
Tra l'altro anch'io come il dottor Sortino nutro un filo di speranza
La speranza non solo è l'ultima a svanire al per motivi ovvi ma patto in questo caso lo dico in modo militante
Sul fatto che la stessa delibera dell'autorità e chiudo proprio su queste la delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sulle posizioni dominanti non posso e non debba essere letta al di là del giudizio di mio è stato di grande perplessità
E lo ribadisco anche qui ma comunque non posso non debba essere letta come la conclusione del caso no
Siccome quella delibera recita che sono state superate le soglie del trenta per cento e siccome la legge due quattro nove ora
Su altre leggi non mi sentirei di fare scioccamente lo spericolato ma quell'atto
E a me nota come legge due quattro nel novantasette la stessa legge due quattro nove mette in connessione la soglia del trenta per cento con altre misure antitrust
In primis la misura che riguarda le reti eccedenti e cioè Rete quattro e Telepiù nero che sono eccedenti rispetto al piano delle frequenze previsto dalla legge medesima liberi devono andare sul satellite
Mi auguro che l'autorità voglia in qualche maniera completare
La sua decisione
Decidendo rapidamente in merito
Alla questione delle reti eccedenti
E cioè che si abbia sostanzialmente un corpo
Che porti unitariamente alla fine a una valutazione naturalmente se questo non avvenisse
E il giudizio di perplessità diventerebbe un giudizio assai più drastico ma dico di più se non si approvasse il disegno di legge mille centotrentotto e la comunitaria con la parte sulla pubblicità
Noi avremmo oltretutto un sistema a quel punto abnorme e cioè passeremmo da una normativa io vorrei che questo rimanesse
Stavo per dire scolpito Navacco insomma non sono in grado adesso di aver questa pretesa però rimanesse agli atti
Noi rischiamo di avere questo paradosso
Che la legge del quattro nove in acqua per applicare la sentenza quattrocentoventi ter del novantaquattro della corte costituzionale
E nata in una logica di tutela del pluralismo di Lutero la concorrenza
Si risolvesse nella più colossale e involontaria per parte di chi l'ha immaginata violazione dico la stessa sentenza perché la legge prevedeva questi passaggi come parte integrante della legge medesima
E siccome ci fu un anno di ostruzionismo perché conflitto d'interessi vedete non è solamente argomento di convegni conflitto d'interessi è quella cosa che porta quando si tocca il tema televisivi Parlamento avete l'alzarsi un muro rosso
Che ora così
Ecco chiamo la crisi eh no perché se avessi detto un altro colore poteva sembrare diciamo il sospetto
Un'ora no e l'ho detto proprio per non un muro di ostruzionismo
Ogni volta che si pone questo tema ecco si apre l'ostruzionismo vecio trentotto ha avuto l'ostruzionismo extra istituzionale cioè prima ancora che si piazza il suo iter
E cominciato come dire un una filibustering ecco mettiamola così
Si potrebbe dire un po'di lobbismo non lo so mettiamola come vogliamo
E lì è rimasta allora detto questo quindi
Siamo di fronte a una scelta molto forte a una concatenazione corre decide di eventi che tutti quanti possono e debbono avvenire convinto anch'io che i mesi per la conclusione della legislatura non sono così pochi
Guardati o da quando faccio questa attività
Ho assistito a momenti in cui
Costruendosi un'adeguata volontà politica come si dice anche leggi complesse
Sono state approvate in tempi rapidissimi qui
è una questione di volontà politica per parte mia per parte nostra è assolutamente
Integrale e fortissimo
Mi auguro
Come appello anche a questo convegno
Che possa essere un movimento d'opinione più vasto quello che porta alla conclusione dalla riforma
Perché anche questa volta siamo a un passaggio
Che farà poi la storia dei prossimi anni
E credo che insieme proprio con un insieme non propagandistico un insieme fatto di quella sapiente alleanza tra
La politica le istituzioni professionisti le associazioni il mondo degli operatori ecco con una sapiente Alleanza una grande campagna di opinione che io credo che possiamo farcela tra l'altro il tempo è poco e quindi sbrighiamo ci grazie
Fatto che hanno che sono intervenuti che hanno dato vita a un confronto
Che per me è stato è stato molto utile non siamo venuti qui a Milano dopo un'iniziativa simile che c'era stata Roma mantenendo anche quell'impegno che era stato assunto perché io penso che di fronte a provvedimenti legislativi di riforma così importante
Sì è necessario che sia il confronto in Parlamento e diciamolo pure la spinta ma ci assumiamo la responsabilità di ogni sforzo perché questa legge di riforma della quattrocentosedici se approvate tuttavia sì verifiche si è avvertita anche nel parlamento il sostenne o la sollecitazione che per alcune grandi riforme vi sono dall'altro poi credo che questo sia un discorso che è valido sempre noi a volte ci dimentichiamo
Nel nostro Paese che le riforme
Non è facile approvarle ma tuttavia il momento in cui sono approvate è soltanto un punto di partenza vanno voi accompagnate con grande attenzione e anche qui con un confronto e con verifica nella loro attuazione
Vedendo anche il i cambiamenti che in corso d'opera coi potessero rendersi necessarie
Io di questa iniziativa poi dirò che cosa ritengo di diritti
E aver capito che grosso assumo comunque ho apprezzato sia diciamo della relazione che il fatto l'onorevole Giulietti può dell'Insiel interventi il fatto che siamo stati al tema
Quindi anch'io dicendo ora
Facendo alcune considerazioni starò al tema in modo rigoroso ancora di più se ci riesco visto che siamo vicini alle due
E cioè non voglio fare discorsi generali non abbiamo fatto un convegno abbiamo discusso è stato anche molto interessante di recente all'incontro dei giovani industriali del in economia qui oggi facciamo una questione precisa più precisa ancora più limitata
I provvedimenti legislativi il loro significato il punto acquisiamo
Voglio soltanto unica considerazione generale che voglio fare dire
Che noi concepiamo questo
Impegno
Di adeguamento di riforma legislativa comunque un tributo alla modernizzazione dell'editoria nel nostro Paese
E che questo contributo se ci riusciamo alla modernizzazione del prodotto editoriale
è parte dell'accompagnamento perché chi governa non può sostituirsi alle parti sociali e gli operatori si può solo accompagnate e sollecitate e parte dell'accompagnamento alla realizzazione non a parole
Da noi anche da noi della società dell'informazione nel senso che qui è stato detto nella relazione riflesso anche da Pietro Folena
Non contrapposizione
Tra
Cioè gli imprenditori e attività imprenditoriale di tipo tradizionali e quelle nuove
Perché questo sarebbe assurdo necessita invece di facilitare l'innovazione ovunque di sollecitare la costruzione delle reti
E di sapere però che se vogliamo muoverci in questa direzione
Dobbiamo guardare certamente all'attività industriali
Alle attività produttive ma questo non basta come che qui è stato detto
Dobbiamo guardare alla formazione
Dobbiamo guardare alle opportunità di accesso a tutti alla capacità di poter accedere che non è soltanto dato dall'opportunità
Dobbiamo guardare a problemi che riguardano la pubblica amministrazione
Insomma avere una visione ampia sulla società
Sulle questioni che ci riguardano invece vengo subito punti concreti e specifici
Dei un insieme di interventi che riguarda l'editoria che non è solo dentro la legge di riforma della Bardot centosedici come giustamente è stato posto commesse sviluppato nel confronto non ti prendo
Le considerazioni che ha fatto e che condivido il collega vita sulla mille centotrentotto
Diritto d'autore
Ce ne siamo occupati guarda è morto
Non non sta a me non sembra che sia importante io non so se sia giusto che nel dibattito parlamentare ci sia stato uno spostamento che ho trovato di diciamo intervento sulle questioni che riguardano soprattutto la giustizia ma siccome sono raccordo non va detto tante volte non va utilizzato il fatto che siamo a dieci mesi come un pretesto per non fare però sapendo che ci sono dieci mesi devo calcolare tutti i tempi necessari realistici in modo tale che le scelte si faccia non han portanza chi
Diciamo sostiene in Parlamento
La posizione del governo
Ha importanza il fatto che il provvedimento che in Parlamento sia coordinata dal Governo e questo è gli emendamenti che il governo accetta quelli che il Governo non ritiene di accettare sono visti
Dal Governo nelle sue varie componenti e il dipartimento dell'editoria ci ha lavorato e ha dato un contributo essenziale così la maggioranza e poi per fortuna
Su questo c'è uno schieramento sembra un consenso anche più ampio
Ci siamo
Direttamente impegnarsi come Governo governo ha chiesto l'urgenza con lettera su mia richiesta del ministro per i rapporti con il Parlamento di questo provvedimento quindi abbiamo fatto una scelta tra i molti che ci sono all'attenzione della Camera
Ho parlato personalmente con il presidente della Camera l'onorevole Violante che è sensibile e se impegnato come si vede fortemente su questo
Io mi auguro senza sorprese che domani
Dopo non so come se lo vuole penso domani pomeriggio comunque nella giornata di mercoledì insomma che in questa settimana questo provvedimento sia varato dalla Camera e poi ci sarà da fare uno sforzo tutti insieme perché entro l'estate
Possa essere approvato
Al Senato che tutti gli aspetti che qui sono stati detti
Per
Perché il nostro Paese si uniformi a una normativa che una normativa internazionale
A volte le leggi non serva avvolte le leggi e le regole sono troppe vanno semplificate in questo caso questa normativa invece essenziale perché uniformarsi alla situazione che esiste nel resto dei Paesi vuol dire consentire a volte si consente che senza dare soldi in questo caso consentire il consolidamento e lo sviluppo
Di una nostra imprenditorialità e comunque di attività in questo campo vuol dire consentire Investimenti di altri Paesi in Italia che altrimenti non potrebbero avvenire quindi questo è il senso questo è l'impegno
E questo è il lavoro che faremo
Serventi Longhi diceva
Si può
Estendere allora ebbe il diritto d'autore le normative le regole che ci sono del sul diritto d'autore
Beh io vuole detti le cose la prima
Non modifica e più neanche una virgola di questa legge
è stato già seguito per la comunicazione sulla pubblica amministrazione senza pentimento anche se ora va fatto regolamento in modo adeguato la seconda però che è un po'più seria perché questo sarebbe sopra proprio calcolo realistico che però l'ha fatto
La seconda è qui e sta in questo campo noi bisogna cercare come ho detto prima sul diritto d'autore uniformarsi a orientamenti che ci sono a livello internazionale così in questo caso bisogna muoversi sulla base e alla luce di orientamenti e di direttive che si formi a livello internazionale se un Paese fa ritiene di di far da solo da battistrada può rischiare di ottenere conseguenze esattamente opposte al di là dei punti di partenza qui sono in via di formazione delle direttive a livello europeo
Il nostro Paese partecipe parteciperà in modo attivo perché queste si formino su questa base poi ci comporteremo anche all'interno
Seconda questione quella della tariffe postali
Io dico
Questo c'è un impegno che si può assumere il governo
E c'è un impegno che bisogna che si è rimesso all'attenzione del Parlamento perché qui ci troviamo di fronte a due successive decisioni prese dal Parlamento della Repubblica poi se ne ha calcolato le conseguenze non si sono calcolate le conseguenze questo è altra questione
Ma di questo si tratta
Io ritengo come ho già detto negli incontri che abbiamo fatto in questa è la responsabilità dei governi anche mia personale io ritengo che sarebbe complicazione
Degli affari semplici della politica dovrebbe cercare di non di di difendersi vino di non impegnarsi a realizzare quello di pretendere a ottobre
Quale che sia la valutazione nel merito del Regolamento che si faccia una doppia normativa questo è dannoso per le imprese grandi medie per chi non ha fini di lucro per tutti quelli che sono le forme imprenditoriali che voi possiate immaginario che si possa immaginare
Quindi è giusto che si proceda a una proroga questo bisogna che se un impegno del governo fino a gennaio perché questo il governo può e deve chiederlo a un Parlamento che la mostra questa sensibilità
Altra questione queste questioni più corposa che non può essere sciolta soltanto al governo perché intacca decisioni del Parlamento e quindi il Parlamento deve valutare la maggioranza prima di tutto anche l'opposizione l'altra questione che lei ha posto e che vede cioè siamo di fronte a una privatizzazione delle Poste
Non siamo di fronte a una liberalizzazione nel sistema delle poste come a volte avviene cioè non è che ci sono due tre quattro cinque soggetti che operano quest'intervento c'è ancora un unico soggetto questo non pone problemi certo li pone le può porre però in che termini depone
Qui non è più la semplice proroga che cosa avviene come si contratta che cosa si determina per una fase che è di di più ampio respiro e di più ampio periodo io credo che questo come ho detto sia una valutazione che va fatta abbiamo un po'più di tempo per realizzarla
Va fatta in modo più ampio e più responsabile come dicevo prima come ho detto quando ci siamo incontrati il Regolamento sulle tariffe postali sentito stamane l'intervento
Dei rappresentanti dei giornali diocesani che nel merito
Ha dato una valutazione
Mi sembra di dire non negativa non di contrasto la questione
Che poi al dottor Sortino non non esiste nel senso che ho già detto che regolamenti non possono introdurre
Come criteri
Di organizzazione di questo settore delle tariffe postali punti che la legge non non posto quindi questi problemi non esistono vediamo che cos'altro esiste dobbiamo comunque fare uno sforzo al di là delle decisioni
Che poi il Parlamento prenderà se riterrà di prenderle sul merito del regolamento postale perché comunque in un qualche momento
Le questioni di passare da un contributo
Indiretto in questo caso data un soggetto che non si sa più se e fino a quando può riceve da questo contributo
Ha un contributo diretto a soggetti che sono impegnati si porrà quindi facciamo tutto quanto e con rigore il lavoro che abbiamo detto di fare
Sulla riforma della quattrocentosedici
Beh a me pare io almeno ricavo questo dal confronto di stamani che c'è una conferma su quello che Giulietti chiamava l'impegno di fondo della legge
La definizione del prodotto editoriale
E cioè non solo periodici e giornali ma anche il libro e multimediale
Dico subito
Che
A me pare
Ragionevoli poi valuteremo come e nel merito che quali punti in sede di collaborazione di governo ma a me pare ragionevole
Come diceva anche l'onorevole Folena che di fronte puramente a questo perché
Ci fossero di fronte a noi tre quattro anni potremmo dire il problema come si sta cercando di lavorare di raccordare bene questa legge sulla riforma dell'editoria e la legge sul libro basta che siano raccordate ora però siamo di fronte a un'altra situazione
Che questa legge noi ci impegneremo affondo anche con il vostro aiuto per vedere che tocchi il traguardo e difficile una legge che ancora non nata che che che è ancora in fase di discussione di approfondimento possa seguire lo stesso tratta dall'assenza rinunciare
Al fatto che il nostro Paese abbia una legge organica sul libro che secondo me invece molto importante va fatto vediamo però intanto per non lasciare scoperte vuote alcuni messi di fronte a noi
Po'si comincia a dire messa a volte diventano anni vediamo se riusciamo alcuni aspetti già collocati in questa legge mi sembra che sia ragionevole questa questa richiesta che è stata fatta
Io dell'intervento che ha fatto in questi giorni l'onorevole Soro e che
Naturalmente ascolto con grande attenzione come tutti gli interventi che ci sono stati qui è ancora di più per il ruolo autorevole che ha nella maggioranza di governo
C'è un punto che
Nono condiviso problemi diventa difficile cercare di
Di non di accogliere probabile accordo
E quello anche lui diceva in questa sua dichiarazione all'agenzia del resto
Il Partito popolare come maggioranza e come il Governo ha dato un contributo a realizzare questa proposta di legge che è una proposta per che una proposta aperta ma non è questo il punto
Detto che accettava questa definizione del prodotto editoriale parlava di una legge
Che aveva negli interventi che realizzava per produrre l'innovazione un impianto di tipo assistenzialistico ecco io questo francamente
Non lo capisco e non non mi pare
Di poter l'accettare perché
Come si fa a definire
Un disegno di legge che abolisce i contributi diretti e ne introduce di indiretti legati a Progetti come di tipo assistenzialistico francamente è un ragionamento che non mi pare che stia in piedi lo dico proprio con con franchezza e con rispetto ma con franchezza perché altrimenti non faccia un passo avanti vengono invece
Che questo intervento detto Dellas del prodotto editoriale
Abbia misure innovative di sostegno
Misure innovative che sono quelli legate a progetti che sono quelle di credito agevolato di agevolazioni fiscali
Sono sufficienti quest'altro problema
è stato posta una questione che io registrato su cui siamo aperti a verificare cioè se questo meccanismo che assumiamo
è sufficiente rispetto alla configurazione nell'attività editoriale della piccola e media impresa le poneva la questione soprattutto delle garanzie rispetta la possibilità di ottenere interventi vediamo lo verifichiamo siccome voglio dire l'asse questo però la se questo il suo ragionamento non è contraria questa sì vediamo e se avete proposte e l'ho già detto in commissione l'onorevole Giulietti certo lo ricorderà su questa
A se possiamo verificarlo perché noi vogliamo
Anch'io non accetto contrapposizioni pare e la mia esperienza politica un po'lontani nel tempo spero che ora non non ci arrivino altre la contrapposizione tra grande e media impresa
O piccola impresa certo le specificità sì eccetto gli strumenti che facciano stare sul mercato in modo vitale efficiente una piccola impresa non intendo che siano tutti distesi o non abbiano particolarità rispetto a quelli e la grande impresa su questo ragioniamo ma all'interno all'interno di questa
Un modo un po'provocatorio
L'onorevole Giulietti aveva posto la questione delle normative sociali riprendo la sua definizione Zazà stint
Ma mi pare che in questo confronto
Che qui si è registrato i rappresentanti degli editori i rappresentanti dei sindacati e e quelli che hanno parlato
Hanno ribadito l'importanza di queste normative
Che non sono pensate per un caso dell'oggi o o di ieri o di domani ma che possono servire per
Affrontare con strumenti anche qui adeguati la modernizzazione di un settore io avevo già detto
Al Presidente dell'Inpgi dotto Cescutti quando ci siamo visti e lo ribadisco qui
Che
Dentro questa impostazione ed entro queste normative sociali le riflessioni che lui fa e che del resto mi faceva anche Serventi Longhi quando ci siamo incontrati
Su una definizione rigorosa degli stati di crisi
Questo è un problema serio e giusto anzi che io accolgo perché definire quando scatta uno stato di crisi che non può essere perché si deve fare un'operazione di ristrutturazione
Nell'abbondanza delle dello sviluppo di un'azienda siamo tutti contenti ma non può essere quello il motivo per cui su quell'operazione interviene il intervengono le risorse le risorse pubbliche quindi definire quando sia uno stato di crisi che si accompagna una ristrutturazione e e come si nega un'attività che non può essere quella degli ultimi sei mesi questo è giusto questo è giusto e questo dobbiamo
Valutarlo è questo il punto che mi pare
Possiamo cogliere approfondire anche grazie al contributo che c'è venuto all'Inpgi
All'interno di questa conferma di normative di natura sociale sono d'accordo
Sul fare un altro sforzo se possibile in materia di semplificazione
Che Juliette aveva posto anche in commissione in questo campo diciamo non si seppe dice son convinto che essa sesso ovunque si può andare con la semplificazione mantenendo rigore delle regole che ci si dà del controllo ma tutto quello nonché non semplifica ma che semplifica benvenuto il nostro Paese noi come cittadini che opera nel mondo dell'impresa e ne ha bisogno ne abbiamo bisogno come dell'acqua nel deserto
Sono infine tutto Cervone poneva delle questioni che riguardano le agenzie la specificità delle dell'agenzia siamo in procinto di rinnovo del convenzioni con l'insieme delle agenzie Ansa e tutte le altre agenzie
Questi temi di qui a dicembre c'è già una gruppo di lavoro misto che sta lavorando dovremmo vedere di affrontarli e di vedere come possono essere colte anche in questa opportunità che abbiamo le novità strutturali come le diceva se ci riusciamo per far fronte a questa nuova situazione quindi su questo sono d'accordo
Voglio affrontare ora e concludere
Diciamo le due questioni che sono un pochino più spinose più difficili che ci sono state poste non soltanto stamani ma che sono ritornate anche stamani
La stampa senza fini di lucro cooperative oppure me o o come si voglia Trento i giornali diocesani e altri i giornali dei movimenti associativi eccetera e l'editoria dei movimenti politici
Ma io sono convinto di questo
Ponti qui si tratta di approfondire di vedere meglio intanto teniamo separati questi due aspetti
Sono diversi sono distinti non serve a nessuno secondo me mettere insieme la la la stampa che non ha fini di lucro l'editoria dei movimenti politici non si va da nessuna parte
Io credo che distinguere i Problemi cercare di comprendere quali sono a vedere quali soluzioni sia quello che ci ha richiesto
Per la stampa senza fini di lucro che de dobbiamo sentire comunque alle ore
Io credo che noi abbiamo bisogno
Prima di tutto di valutare qui alcuni dicono di no se quanto era previsto nella proposta che attualmente all'esame del Parlamento
Per per questo settore che sono cinque anni diciamo anche se gradualmente di uscita di un sostegno diretto è sufficiente non è sufficiente vediamo in questa direzione che cosa richiesto cioè quale la graduazione io arrivo anche a dire vediamo fermo restando che di questo si parla se dentro
Una gradualità di riduzione deve rimanere una forma per il valore che hanno
Diversa alla fine di questo percorso da quell'attuale ma comunque deve rimanere può rimanere di contributo diretto che non è quello di oggi ma che non è neppure il nulla dopo cinquantuno o invece che cinque dopo sette anni verifichiamo vediamo è un punto serio ripeto è una stampa che noi dobbiamo sappiamo che cosa rappresenta per i territori per il pluralismo eccetera eccetera
Dobbiamo anche
Introdurre regole verifica
Regole verificherò questo sì non solo in questo campo perché
Vede se io sono una cooperativa o insomma qual è qualunque altra cose sono senza fini di lucro
Posso a vere un questo trattamento diverso di uscita da una situazione di aiuto di accompagnamento e poi comunque una specificità che essi manifeste che permane però devo accettare allora anche delle regole
Perché se faccio le stesse operazioni imprenditoriali che fanno quelli che sono imprenditoria che sta sul mercato allora il discorso non torna per esempio se io sono una coppia Ivo qualsiasi altra cosa senza fini di lucro ma faccio un'alleanza con Giulietti che ha un grande giornale legittimamente con fini di lucro l'operazione finale non è un'operazione che che che che che che che che produce un effetto positivo allora
Individuiamo questi casi IST
Questo settore ripeto che preme io credo vada effettivamente guardato con attenzione sostenuto vediamo la possibilità di allungamento dell'uscita da una situazione vediamo io dico addirittura s'
Se deve rimanere qualche cosa di contributo diretto perché hanno questa vocazione e questa forma che rimane anche se non è più quello di oggi anche sempre
Però contemporaneamente regole se uno sceglie questo modo di esistere che questo davvero altrimenti rientra in modo dalla finestra rientra sul mercato allora dovrebbe stare dentro
Lo stesso vale per quello che diceva lei naturalmente ma lei lo diceva in questo senso per le e cooperative di stampa femminile perché se uno vuole rientrare il mercato a quel punto entri nel mercato con tutte le regole e tutti gli obblighi e tutte le opportunità di chi solo sul mercato
Sta e naturalmente le verifiche anche che poi ci sia davvero
Perché cioè che ci siano nelle edicole perché che i giornali esistano perché altrimenti è un contributo a fondo perduto non si sa chi ultima questione
No
Devo prima dare una risposta al dottor cache pot concludo scusate ma cerco di fare dottor Caso poneva due problemi
Uno non so
O ci saranno occasioni di parlarne se ho capito bene dal suo intervento cioè se ho capito bene le chiedeva se nell'articolo cinque già Giulietti diceva che questa legge guarda e lo sottolinea anch'io anche al sostegno almeno
è un campo importante per la diffusione vera non siamo un Paese con tutte queste operazioni può dovremmo arrivare anche in fondo facendo un salto di qualità nella capacità del nostro Paese di non essere più tra le cenerentole nel nel nel consumo intelligente del Medel del prodotto del prodotto editoriale
Però le diceva affermo questo che è importante e che è un punto importante della legge vogliamo sostenere questo se ho capito bene può essere gestito a livello di parte sociale dalle singole imprese non so se ho capito bene il significato
Se l'ho capito bene diciamo questi sono misure che riguardano le modernizzazione i delle critiche dell'impresa
Se poi le chi rappresenta l'impresa vuole assumersi comunque autonomamente un ruolo un impegno perché questa legge ci aiuta applicarla e perché questa modernizzazione perché questo intervento di modernizzazione delle singole imprese vada avanti benemeriti perché anzi è molto importante che questo che questo ci sia ma mi pare questo sia il senso cioè questa è la scelte dell'asse della legge articolo quindici
Sperimentazione riscrittura sulla base certamente questo è un testo unico e quindi il risultato e l'impegno di questo risultato dovrà trarre una un punto di di di di conclusione comunque di sistemazione all'interno della legge concludo davvero sull'editoria dei movimenti politici
Io sono per chiamarla così
Si chiama così
Per trattarla così
Der distinguerla così perché ripeto non ci serve anzi anche qui abbiamo da fare elementi di rigore esiste un problema delle vittoria dei movimenti politici sì
Una democrazia se ne può disinteressare no secondo me non se ne potesse disinteressare
Se potessi avessi io il potere di farlo come vorrei
Io potendo farei una parte della legge sul finanziamento pubblico dei partiti perché questo mi sembrerebbe il punto più giusto perché è un contributo importante
A movimenti politici che sono importanti fondamentali nella vita democratica quindi bisogna uscire da queste nebbie e anzi forse un sostegno l'aiuto che i cittadini capiscono anche bene
Ho capisco anche me
Capiscono di più
Non sempre nelle scelte si può fare appunto ci sono le realtà delle situazioni io poi si può vedere che cosa si vuol fare se si fa a questa è una legge però che avrebbe un altro significato che è un'altra impostazione allora io preferirei dire va bene
Nell'abrogazione che si fa dei provvedimenti del del della legge la quattrocentosedici si riforma delle parti che non si riforma lasciamoli sistemate Poloni sistemeranno questa che riguardava la vittoria politica non lo so
Lo dico che come impressione Mazzola per lo meno per avere un problema
Che poi deve essere potrebbe essere sottobordo più organico ma detto questo lo strumento vediamolo dopo
Lo strumento perché come qui è stato detto il punto non è tanto di come si realizza da come strumento io penso che si imprime tutto abbiamo metterci d'accordo
Con un dibattito serio rigoroso senza qualunquismo ne difese di situazioni tutte
Che cosa vogliamo fare
è normale
Che ci sia in un paese il sostegno a
Che costa costa modo varie diciamo oscilla perché oscilla sulla base delle spese di produzione
Insomma può andare da quaranta a settanta miliardi quindici a una una varietà di intervento come si vedrà questa forbice non da poco ma al di là di questo
Diciamo può esserci in ci possono essere un Paese quarantadue come è stato nel mille novecentonovantotto
Organi di movimenti politici che devono essere sostenuti sono davvero quarantadue gli organi dei movimenti politici in questo nostro Paese
Allora io penso che dovremmo ragionare di questo chi è editoria di un movimento politico in relazione a che cosa alla presenza dei gruppi in Parlamento dei partiti che si presentano alle elezioni intanto la presenza nelle edicole
Perché se io metto un costo di produzione nelle edicole non ci sono eh beh insomma non mi pare che possa essere lo stesso contributo
Lo sa perché se se se se viene sotto questa voce la presenza e lo sforzo nelle edicole perché essere presenti nelle edicole po'vuol dire allora che che c'è un rapporto con la disco Niso analisti con la distribuzione e è un è un elemento credo di rigore che deve essere che deve essere che deve essere messo al centro le stesse vendite non lo so poi diciamo trattandosi di un punto specifico appunto editoriale movimenti politici questa anche questa fa parte
Rilevante ma affrontiamo la così una volta che siamo d'accordo su come può essere
Riconsiderata e messa a rigore questa questa situazione poi
Alla luce del sole e con le risorse che vanno messi a disposizione vediamo come viene inserita legislativamente certamente su questo sono d'accordo con lei
Se facciamo uno sforzo come questo
Ovunque si collochi
Assente qui come un'appendice che non ci sta
Legge sul finanziamento pubblico dei partiti che sarebbe giusto ma forse non ci si fa è chiaro che in quel fondo che diceva Giulietti del dieci per cento dell'UMTS bisogna finanziare l'innovazione la diffusione eccetera anche il fondo delle di storia beh di certo questo non può essere considerato come una risorsa che diminuisce rispetta quelle messe a disposizione per queste operazioni che nel campo dell'Italia se poi si vuole fare
Se c'è una responsabilità legittima
Di di di un sostegno alle attività
Dell'editoria dei movimenti politici a questo deve fare riferimento ripeto alla luce alla luce del sole queste erano le considerazioni che io volevo fare vi ringrazio davvero per il contributo che è venuto vi ribadisco con forza il nostro impegno perché questa legge di riforma vada avanti e anche per ulteriori occasioni di confronto con voi grazie
Bene
Grazie