"La liberalizzazione del mercato elettrico e del gas in Italia e in Europa" organizzato dall'Università Ettore Bocconi e da Alstom Power Italia (presso l'Università Ettore Bocconi, Aula Magna, via Sarfatti 25)

Il miglioramento dei servizi offerti in settori quali le telecomunicazioni o i trasporti
Recentemente affermato il Consiglio europeo di Lisbona il ventitré e ventiquattro marzo scorso
Occorre dare in questa fase il nuovo impulso a questo processo di liberalizzazioni per poter rapidamente modernizzare e rendere più competitiva l'economia europea
Le riforme economiche intese a rafforzare la crescita e l'occupazione hanno sottolineato a Lisbona i capi di Stato e di governo devono prendere le mosse da un mercato unico realmente funzionante
Nel quale siano pienamente applicate regole volte a garantire la libera concorrenza
Questo non deve stupire in regime di unione monetaria occorre a rafforzare la convergenza reale delle economie e trarre direi estrarre spremere tutti i vantaggi possibili
Dal mercato unico rendendo più flessibili ed efficienti i diversi mercati che lo compongono nella strategia delineata a Lisbona
L'accelerazione delle liberalizzazioni alle nei settori dell'energia elettrica e del gas è menzionata come obiettivo prioritario
Grazie a queste due direttive elettricità e gas l'Europa a iniziato un percorso di liberalizzazioni che questi due settori che erano rimasti per lunghi anni sotto il dominio di Monopoli Nazionali cominciano oggi ad aprirsi alla concorrenza
Anche i benefici in termini di diminuzione delle tariffe di sviluppo della qualità e quantità dei servizi offerti cominciano ad essere percepito fu prendiamo l'esempio dell'elettricità
In passato un operatore monopolista poteva ripercuotere sul prezzo finale qualsiasi costo
Senza preoccuparsi di sfruttare le fonti di energia in maniera ottimale
Oggi i produttori non più protetti dai loro diritti esclusivi in materia di generazioni e fornitura di elettricità
Sono costretti a innovare a utilizzare al meglio le risorse energetiche e perciò ad operare nella maniera più irrazionale ed economica
Se vogliono ai propri clienti consumatori o impresa
I prezzi più vantaggiosi offerti all'utenza industriale si ripercuoteranno poi positivamente sui costi di produzione delle imprese acquirenti quindi sulla competitività dell'industria europea
è chiaro che questo processo
è felicemente partito ma è ancora molto all'inizio per avere un'idea dei progressi che restano da compiere basti pensare che oggi in Europa alcune imprese che utilizzano intensamente Energia pagano fino al sessanta per cento più dei loro competitori ad esempio statunitense
Del resto nel Regno Unito che ha liberalizzato i suoi mercati prima dell'adozione delle direttive comunitarie
Si stima che la crescita del prodotto interno lordo imputabile al calo dei prezzi dell'elettricità negli anni che vanno dal novantacinque al novantanove sia stata in media dello zero virgola tre per cento all'anno
E dati simili sono stati riscontrati anche sì
Ma dove siamo per quanto riguarda l'applicazione delle direttive negli stati membri gli anni rapidissimo Cointreau
La direttiva di liberalizzazione del mercato dell'elettricità adottata nel mille novecentonovantasei imponeva come è noto il recepimento nelle legislazioni nazionali entro il febbraio novantanove quasi tutti gli stati membri hanno rispettato questo termine ad eccezione di Lussemburgo e Francia
Per quest'ultimo Paese inoltre la legislazione adottata in ritardo risulta essere non conforme alla direttiva e la Commissione europea ha avviato una procedura d'infrazione
La direttiva relativa al gas che è invece del mille novecentonovantotto fissa il termine per il recepimento ad agosto di quest'anno
Entrambe le direttive lasciano un certo margine di manovra sulle modalità per raggiungere gli obiettivi fissati per permettere a ciascun paese di tenere conto delle specificità nazionali
Si tratta infatti di direttive per l'appunto e non di regolamento
In Italia la situazione di partenza va i due mercati era diversa quello dell'elettricità era caratterizzato da un monopolio legale a favore di un'impresa l'ENEL ancora in mano pubblica al momento dell'emanazione del decreto Bersani
Nel settore del gas legni già privatizzata e quotata in Borsa deteneva invece un monopolio di fatto le direttive fissano soglie minime di apertura dei mercati nazionali attraverso la definizione dei clienti idonei per l'elettricità tale soglia era fissata per l'anno scorso al ventisei e mezzo per cento coprendo così i grandi consumatori industriale
La soglia passa al ventotto per cento quest'anno al quaranta per cento nel due mila due apprendo così il mercato alla concorrenza anche per le imprese di dimensioni medie per quanto riguarda il gas invece gli stati membri dovranno aprire il venti per cento del mercato entro questo agosto il ventotto per cento nel due mila tre il trentatré per cento nel due mila si tratta di soglie minime che sono state spesso largamente superate dagli Stati membri
Ad esempio per quanto riguarda l'elettricità
Germania Regno Unito Finlandia e Svezia hanno già liberalizzato al cento per cento e Danimarca Paesi Bassi España lo faranno entro il due mila quattro
Globalmente in Europa già oggi clienti che rappresentano oltre il sessanta per cento del consumo europeo di elettricità
Sono liberi di scegliere il loro fornitore tanto nel Paese d'origine che negli altri Stati membri creando così una forte pressione competitiva
L'Italia aveva inizialmente adottato una impostazione più prudente
Oggi invece a seguito dell'intervento del ministro dell'industria letta sembra avviarsi Italia verso un'apertura alla concorrenza anche per le forniture alle piccole e medie imprese
Anche per il gas diversi stati membri sembrano voler decidere un'apertura del mercato che vada oltre i limiti previsti dalla direttiva
Molti si orientano addirittura verso una liberalizzazione totale della domanda da qui al due mila e otto
In Italia il decreto di recentissima emanazione prevede addirittura che dal due mila e tre tutti i clienti siano idonei Scelta qui devo dire CIA favorevolmente impressionanti
Affinché emerga una struttura effettivamente competitiva
Non basta naturalmente offrire libertà di scelta ai clienti idonei è indispensabile che anche dall'atto dell'offerta vi sia una pluralità di operatori e che quindi nuovi produttori si affianchino ai vecchi monopolisti nazionali
Come ha efficacemente sintetizzato il presidente dell'Autorità garante per l'Energia professor Ranci
La liberalizzazione deve camminare con tre gambe la prima e appunto la garanzia di una pluralità di produttori
La seconda è l'accesso alla Rete
In mancanza delle prime due la terza gamba la libertà di scelta per i clienti idonei rimarrebbe atrofizzati
In Italia al fine di garantire una pluralità di attori è stato introdotto uno strumento non previsto dalle direttive quello dei cosiddetti tetti antitrust
Nel settore dell'elettricità
L'imposizione di tali tetti si accompagna all'obbligo per l'ENEL
Di cedere quindici mila megawatt di capacità produttiva essenziale che tali cessioni vengano effettuate rapidamente e secondo le modalità più trasparente
Il ministro dell'industria recentemente proposto di anticipare la vendita a metà due mila uno e mi auguro che questa idea venga concretamente perseguito
Nel settore del gas il decreto letta ha trovato in seconda lettura
La soluzione di introdurre per le immissioni in Rete di gas importato ho prodotto da ciascun operatore un tetto a scalare con riduzione annua del due per cento che si applicherebbe fino al due mila dieci
L'aver fissato un meccanismo di riduzione annuale dei tetti e limiti temporali alla loro applicazione
Sembra chiarisca la loro natura di strumento dinamico volto a facilitare la transizione verso la liberalizzazione del mercato
Le soglie non devono diventare permanenti né essere interpretate come un salvacondotto a qualsiasi comportamento
Di un'impresa posizionata al di sotto di tale quota di mercato condivido pienamente quanto ha affermato il professor Tesauro presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato cioè che anche al di sotto delle quote non potrebbero essere
Tollerate violazioni delle regole della concorrenza in materia di posizione dominante
Per permettere ai fornitori non tradizionali di offrire i loro servizi ai clienti idonei entrambe le direttive stabiliscono il principio dell'accesso dei terzi in condizioni obiettive
Trasparenti e non discriminatorie alle reti di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica e a quelle di trasporto del gas
Nel recepire la direttiva elettricità
La maggior parte degli Stati membri con la significativa eccezione della Germania ha scelto l'opzione dell'accesso regolato con tariffe fissate da un regolatore terzo in quanto soprattutto nella prima fase è questo il sistema che assicura meglio un accesso non discriminatorio
Sulla base delle informazioni attualmente disponibili anche per il settore del gas sembrerebbe che la maggioranza degli stati membri opposti per un accesso dei terzi regolato
Al fine di garantire l'accesso non discriminatorio alle reti le due direttive richiedono come condizione minima
La separazione contabile fra le attività di gestione della Rete e quel di produzione e commercializzazione
Per quanto riguarda l'elettricità solo Francia Germania
E Irlanda del Nord si sono limitate a tale requisito minimo
Gli altri hanno preferito la separazione societaria oppure la separazione proprietaria che sicuramente offre le maggiori garanzie di non discriminazione
L'Italia ha fatto una scelta di compromesso a metà strada tra separazione societaria proprietaria
La proprietà della rete non è stata modificata ma la gestione è stata affidata a un gestore indipendente è una soluzione che a mio parere può essere convincente se applicata in modo corretto e trasparente
Sembrano invece più prudenti gli stati membri su questo punto nella trasposizione della direttiva gas
Ad esempio l'Italia a optato per la separazione societaria
E su questo tema condivido le perplessità espresse
Per esempio dal presidente Tesauro
Che consideravano più ambiziosa è sicuramente più favorevole alla concorrenza alla scelta della separazione
Proprietaria o per lo meno la gestione della rete affidata ad un'istituzione indipendente così come per il mercato elettrico
Un altro aspetto del decreto letta sul gas che non ci ha convinti del tutto
E l'imposizione di capacità di stoccaggio nella misura del dieci per cento per le importazioni da Paesi non comunitari che rappresentano una quota molto alta dei consumi nazionali
Di conseguenza occorre assicurare l'accesso non discriminatorio
Alle infrastrutture di stoccaggio che sono al momento detenute in larghissima parte dal gruppo ENI per permettere una pluralità di importatore
Ancora una volta una struttura di mercato veramente competitiva
Necessità che anche dal lato dell'offerta sia presente una pluralità di attori capaci di determinare liberamente la loro posizione sul mercato
Mano a mano che i mercanti si aprono
Come evolvono i compiti delle autorità della concorrenza
Devo dire che questi compiti non diminuiscono con la liberalizzazione con l'apertura dei mercati anzi aumentano
Infatti non basta eliminare un monopolio legale per per porre fine a una posizione dominante
è indispensabile creare una vera struttura complessiva in cui nuovi attori si affianchino al vecchio monopolista
Inoltre in settori come quelli dell'elettricità e del gas tradizionalmente caratterizzati da strutture monopolistiche le cui relazioni contrattuali erano spesso di tipo esclusivo
E di durata pluriennale lo sviluppo di una cultura della concorrenza implica un delicato processo di adattamento per l'impresa
Occorre vigilare attentamente eh sui comportamenti dell'impresa ex monopoliste
Già avvantaggiate dall'essere da tempo attive nei rispettivi mercati
Alcuni casi attualmente all'esame dei servizi della commissione europea
Forniscono esempi di comportamenti miranti ad ostacolare l'emergere di imprese concorrenti
E mostrano chiaramente la riluttanza dell'impresa ad adattarsi ad una logica di concorrenza in un mercato a dimensione europea
Abbiamo ad esempio qualche settimana fa
Aperto una procedura per esaminare le condizioni di concorrenza fra Electricité de France e un piccolo produttore indipendente la Compagnie nationale du Rond
Intendiamo in particolare verificare se i legami contrattuali di tipo esclusivo fra la Compagnie nationale du Rond
E EDF possano costituire un ostacolo alla concorrenza
Impedendo alla Compagnie nationale du Ron al momento della liberalizzazione di offrire ai clienti idonei sul mercato francese una fornitura d'elettricità alternativa a quella di ed è
Stiamo anche indagando sull'esistenza di clausole restrittive nei contratti per la fornitura del gas in Italia
Alcune di queste clausole impedirebbero agli importatori di rivendere il gas fuori dal territorio nazionale
Il loro obiettivo sarebbe quindi perpetuare la segregazione dei mercati nazionali proteggendo le zone di vendita dei vecchi monopolisti che non sarebbero esposti alla concorrenza di operatori provenienti da altri Stati membri imponendo un serio ostacolo alla creazione di un mercato unico su scala europea
Altre clausole invece imporrebbero
Limitazioni ai clienti nel mercato da un Stream
Impedendo a questi di sviluppare un'attività di rivendita in diretta concorrenza con loro fornitore
Questo tipo di clausole richiede un esame attento in Italia e negli altri stati membri
Quando dico che le autorità della concorrenza non vedono ridotto
Il loro lavoro dopo
L'avvio delle liberalizzazioni mi riferisco anche a un'altra tipologia di comportamenti che vanno evidentemente analizzati e sorvegliati le imprese dominanti potrebbero anche cercare di consolidare la loro posizione di mercato attraverso fusioni o cooperazioni con fornitori
Si tratti di energia elettrica o di gas operanti in altri stati membri che adesso dovrebbero invece diventare loro concorrenti
In questi casi la Commissione dovrà vagliare se l'accordo di fusione o di cooperazione non rischi di impedire a nuovi concorrenti di penetrare nei mercati tradizionali di una delle due parti la questione si è posta per esempio in occasione dell'esame della John in Francia per il commercio dell'elettricità tra ed è e lui tre il flusso poiché la direttiva elettricità non era stata ancora recepita in Francia abbiamo ritenuto che la joint-venture avrebbe rafforzato la posizione dominante di EDF in quel Paese
L'impresa comune è stata pertanto sì autorizzata ma solo a seguito dell'impegno a non operare in Francia fino al momento in cui non vi sia una effettiva liberalizzazione del mercato francese
Analogamente abbiamo martedì scorso autorizzato la fusione fra le due
Grandi imprese
Di elettricità tedesche Febaf fiacche
Solo a condizione che i due gruppi procedessero a varie cessioni in modo da evitare che l'operazione portasse alla creazione di un duopolio in posizione dominante classico esempio di posizione dominante collettiva in questo caso a due sul mercato della distribuzione di elettricità per interconnessione inoltre abbiamo già trattato e continueremo in futuro a farlo questioni legate alla natura spesso esclusiva e alla durata pluriennale se non pluridecennale
Delle relazioni contrattuali nei settori del elettricità e del gas ad esempio in un caso spagnolo che si è recentemente risolto
Gas naturale Endesa ci siamo trovati di fronte a un contratto pluriennale per la fornitura di gas da parte dell'impresa dominante nel settore del gas
Al principale produttore spagnolo di elettricità
Dal momento che il contratto copriva in gran parte il fabbisogno di Endesa abbiamo ritenuto che esso avrebbe dissuaso i potenziali concorrenti di gas naturale dal tentare di penetrare nel mercato spagnolo rafforzando quindi la posizione dominante di gas naturale io ostacolando la creazione di un mercato unico su scala europea
Abbiamo quindi imposto alle parti di limitare a dodici anni la durata della fornitura e soprattutto di ridurre del venticinque per cento le quantità di gas scoperte dal contratto
In modo da liberare una parte delle capacità di acquisto di Endesa
Nei settori dell'energia inoltre la Commissione dovrà fare i conti coi problemi specifici derivanti dal fatto che si tratta di network Industries
In altri termini settori i cui prodotti l'elettricità e il gas sono trasportati attraverso reti che erano e rimangono un monopolio naturale
Diventa perciò cruciale che gli operatori concorrenti abbiano accesso alle reti di trasporto che li collegano ai potenziali clienti
Solo così i consumatori potranno scegliere fra diversi operatori
In questa situazione spetta alla commissione e alle autorità di concorrenza nazionali assicurare che il gestore della Rete il quale detiene naturalmente una posizione dominante offra un effettivo accesso
Eventuali rifiuti
Non giustificati di accesso o Prezzi ritrasmissione discriminatori sarebbero considerati una violazione dell'articolo ottantadue cioè abuso di posizione dominante
La questione dei prezzi di trasmissione sia già posta all'attenzione della commissione quando abbiamo esaminato il primo accordo fra associazioni degli industriali tedeschi
Che definiva i principi per il calcolo dei prezzi di trasmissioni in Germania
Il così detto fervente Ferrand Baron uno
Tale accordo trattava la trasmissione dell'elettricità
Alla stregua del trasporto di una qualunque altra merce e fissava un modello di prezzi trasmissione basato sulle singole transazioni e dipendenti tra l'altro dalla distanza tra generatore consumatore
Questo modello definiva perciò prezzi che non riflettevano i costi reali e poteva essere considerato contrario all'articolo ottantadue del Trattato che vieta all'operatore dominante di fissare prezzi eccessivi
In relazione al valore economico del servizio fornito
La commissione ha comunicato queste preoccupazioni agli industriali tedeschi ma ha deciso di tollerare l'accordo dal momento che rappresentava in ogni caso un primo passo verso l'apertura del mercato ed era un accordo a termine
Il secondo accordo il fervente Ferrand varo due ha il vantaggio di eliminare il calcolo dei prezzi basato sulle singole transazioni divide tuttavia la Germania in due zone commerciali
E prevede il pagamento di una tariffa di trasporto tanto per i flussi che attraversano i confini nazionali quanto per quelli tra le blue due zone di commercio
Ci sembra devo dire che anche questo modello crei una barriera all'entrata nel mercato tedesco
E offra vantaggi competitivi ai grandi produttori che operano in entrambe le zone commerciali quella del Nord e quella del Sud in Germania e contro bilanciano i loro flussi
Per queste ragioni abbiamo di nuovo informato le associazioni industriali tedesche delle nostre perplessità e nell'approvare martedì la fusione Febaf FIAT abbiamo posto come una delle condizioni Lella mi l'eliminazione del ricorso a questa tariffa di trasmissione a parte delle impresa in questione tra le due zone della Germania peraltro per cercare una soluzione armonizzata fra gli stati membri al problema della definizione delle tariffe di trasporto la commissione sta lavorando attivamente con i regolatori nazionali e i gestori delle reti di trasmissione
Nel contesto del Forum di Firenze per l'elettricità così come nel contesto del Forum di Madrid riguardante il gas ai problemi di accesso alla Rete e di definizione dei prezzi di trasmissione
Si aggiunge anche quello della interconnessione fra le reti di trasmissione nazionali condizione necessaria per il commercio fra gli stati membri e quindi per la creazione di un vero mercato integrato
Infatti se le varie reti dei paesi membri non sono collegate fra loro i produttori non possono trarre profitto dall'apertura dei mercati
Vendere ai clienti di altri paesi oppure scegliere ad esempio di costruire centrali di produzione di elettricità in uno stato membro per poi esportare l'elettricità verso altri stati mentre da qui i problemi della congestione delle reti di interconnessione e di nuovo nella decisione sulla fusione tedesca l'altro giorno una condizione riguarda la situazione di capacità della dell'interconnessione tra la Germania e la Danimarca
Ho voluto illustrare con alcuni casi concreti recenti i compiti della politica di concorrenza nei settori dell'elettricità e del gas come abbiamo visto si tratta di problemi
Numerosi e difficili
Senza contare che gli Stati potrebbero cercare di difendere e promuovere i vecchi monopolisti per una sorta di ancora molto radicata identificazione tra i denti interessi del Paese interessi delle grande in paese nazionali
Questo sarebbe ovviamente negativo per il vero interesse delle economie nazionali oltre che di quella comunitaria
Per le imprese operanti nei mercati a valle per i consumatori finali per gli investitori
Politiche industriali che privilegino i cosiddetti campioni nazionali degenerano inevitabilmente in comportamenti discriminatori e protezionistici
L'azione a salvaguardia della concorrenza nei settori in via di liberalizzazione oggi abbiamo parlato di elettricità e di gas ma leggermente più avanzata e quindi ancora più ricca e l'esperienza in materia di telecomunicazioni
è indispensabile per la creazione di un mercato europeo che non sia ostacolato né da pratiche restrittive dell'impresa né da atteggiamenti protezionistici delle autorità pubbliche in modo da sviluppare tutti in vantaggi
Per gli utenti e osservo solo ma la cosa è troppo nota a tutti voi perché abbia bisogno di essere sottolineata
Che dalla soluzione di questi minuziosi difficili specifici problemi dipendono dipende anche in larga misura il risultato su due fronti più macro economici e di interesse
Generale e quotidiano da una parte il tenere basso il tasso di inflazione nella misura in cui i prezzi le tariffe sono rilevanti per i consumatori finali e dall'altro di sostenere la competitività dei singoli Paesi dell'Europa nel suo complesso nella misura in cui queste tariffe
Costituiscono parte importante dei costi di produzione per le imprese mi scuso se
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Hanno trattato il tema al professor Monti della adozione della direttiva delle due direttive in molti Paesi dell'Unione europea alcuni problemi che sono stati incontrati
Successivamente nella attuazione di queste direttive Cai Espresso numerosi giudizi in proposito il professor Chevallier ha fatto un salto se
Mi permettete più in là dicendo noi stiamo discutendo ancora della transizione da si sta almeno in alcuni Paesi da sistemi monopolistici a sistemi aperti
Alla concorrenza ma il futuro è ancora molto diverso e va molto più in là della nostra immaginazione la mia relazione è un po'old economy nel senso che sì siamo poi Tati molto verso il futuro
Però è chiaro che c'è una continuità con il passato e la continuità pesa chi si vede imporre o o subisce o auspica dei cambiamenti naturalmente
Guarda alle conseguenze anche immediate di questi cambiamenti
La mia relazione organizzata
In cinque punti forse si può far vedere la primo lucido
Non funziona la tecnica siamo molto proiettati nel futuro ma qualche volta è passato e più semplici da dominare che non il futuro
Prima funzionava adesso evidentemente no allora intanto vado avanti dicendo che farà una breve introduzione perché il tema della mia relazione è il cambiamento strutturale del settore elettrico e del gas in italiano e questa breve introduzione vuole dire perché siamo arrivati a questo punto e ovviamente la causa
Fondamentale principale di questo cambiamento è le urlata e il cambiamento di prospettiva dell'integrazione dei mercati
Europei e questo non ha più consentito di andare avanti con l'eccezione Energetica cioè con un'energia che non era il pienamente integrata nella mercato unico qui vedete anche gli altri punti a questo punto dunque di arrivi Elenco ma sono già al primo punto all'introduzione
Ora quindi l'euro Apa e il motore principale del cambiamento in questo motore diciamo che si è messo in moto alla fine degli anni Ottanta inizio anni Novanta Cornali
Con il mercato unico e il Trattato di Maastricht e poi l'atto unico che entrati in vigore diciamo le conseguenze sono entrati in vigore dal primo gennaio novantatré però io direi che c'è stata anche un'altra causa italiana che ha assecondato
Questo cambiamento ed è anche essa data anche essa di questo periodo è anch'essa del novantadue e la decisione dello Stato italiano di rinunciare alla sua azione nel sistema economico attraverso il possesso di società ed enti pubblici
Ma di un passare di andare nella direzione della privatizzazione
Questi fatti quindi che si sono verificati tra la fine degli anni Ottanta agli inizi degli anni Novanta hanno suscitato un lungo dibattito in Italia come altrove
E questo di a questo dibattito hanno preso parte diciamo tanti Soggetti naturalmente le imprese interessate i politici ma io se mi consentite sottolineerei soprattutto io guardo degli economisti che hanno cercato di riflettere e di giocare un ruolo di Indirizzo
Di portare il contributo della Teoria nel suggerire soluzioni pratiche anche questo probabilmente oggi più facile più possibile grazie
Alla innovazione alla diciamo a le tante cose che ha citato prima di me il professore fra shop agli e se mi consentite ancora io credo che nel nostro Paese in Italia lo Yeti ha già abbia giocato un ruolo molto importante nel definire queste strategie e nella di cambiamento e nel discuterle sia in ambito diciamo più accademico tra gli studiosi e sia nel discuterne con gli operatori con l'industria
Nazionale
E questa discussione diciamo ha portato a di individuare per così dire un percorso virtuoso del cambiamento la prossima per favore
Sintetizzato se volete in questo quattro quattro passi questa discussione voglio dire in ambito teorico e anche ovviamente
In ambito degli operatori che prima era necessario liberalizzare liberalizzare al massimo cioè sempre laddove era possibile
Secondo era necessario aprire le reti
Ma regolando né anche l'accesso e preferibilmente affidare la regolazione al controllo dell'accesso alle reti a un soggetto terzo Esterno non all'amministrazione
Pubblica al ministero dell'industria bensì alla autorità che l'Italia ha istituito come ben sapete l'autorità alla fine del novantacinque
Il terzo passo è quello di intervenire sulla struttura dell'industria
Per favorire il compito confronto competitivo e l'ultimo passo è quello di abbandonare la proprietà pubblica come strumento di tutela dei consumatori non direi che questa agenda
In questo ordine sia sempre stata seguita agli in Italia in alcuni caso alcuni passi oltretutto possono essere compiuti in parallelo qualche passo fosse stato compiuto prima
Degli altri secondo alcuni sarebbe stato meglio non fare così mi riferisco in particolare alla privatizzazione dell'ENI che è stata fatta prima dell'apertura del mercato del gas e secondo alcuni questo
è stato un male secondo me non ha avuto grosse conseguenze ma questa è un'opinione personale
Direi comunque che è diventato via via più chiaro di dominio pubblico questo tipo di agenda questo tipo di cose che dovevano essere fatte
Nella riforma dei due sessi dei due settori che stiamo esaminando quelle elettrico e quello del gas
E allora veniamo adesso ad esaminare che cosa si è fatto tentare un bilancio di che cosa si è fatto un bilancio comparato confrontando ciò che si è scelto per l'elettricità e per il settore della gas
Partendo nel nostro esami nel nostro esame dagli dalla liberalizzazione del mercato ma liberalizzazione nel senso di libertà di scelta da parte dei consumatori
Qui permettetemi di richiamare
I due punti di vista tradizionali che erano in campo e che sono tra di loro con conflittuali
Il primo è quello che chiamerei consumer rivista il quale afferma che ovviamente nessuno in grado di difendersi meglio di se stesso e questo vale anche per il consumatore e quindi dare il più possibile libertà di scelta ai consumatori anche nel settore elettrico e del gas è il miglior modo per tutelarsi
Il secondo punto di vista forse più vecchio più tradizionale del di quello che gli ho mostrato per prima è la concezione del servizio pubblico che dice sì attenzione però che quando un servizio eh
Essenziale e ci sono dei fallimenti del mercato per cui il consumatore può essere a rischio
Non essere capace di tutelarsi adeguatamente un adeguatamente da solo
Allora è bene che il potere pubblico provveda direttamente a garantire la fornitura questi erano i punti del dibattito della discussione anche in sede europea quando si è partiti a discutere delle due direttive elettriche del gas all'inizi
Degli anni Novanta e il compromesso che è stato raggiunto in sede europea con le due direttive come ben sapete è stato c'è una regola fondamentale che è quella della libertà di scelta questa va comunque tutelato
Poi c'è una regola diciamo così subalterna se un Paese ritiene però
Che
Il servizio pubblico debba essere in qualche modo mantenuto lo può fare ma senza annullare completamente la libertà di scelta quindi la strada tracciato dalle direttive europee era del tipo
Se vuoi liberalizza completamente lascia il consumatore
Al consumatore la difesa di se stesso se non vuoi fai le due cose assieme un po'libera Linzi è un po'la tutela il consumatore attraverso servizio pubblico ma non si è più consentito di andare avanti
Con il servizio pubblico
Che cosa ha fatto l'Italia
L'Italia ha scelto proprio questa seconda strada ha scelto il mix un po'di liberalizzazione è un po'di servizio pubblico mix non identico nel settore elettrico
E nella nel settore del gas come vediamo adesso esaminando appunto la libertà data ai consumatori
Per quanto riguarda il grado di apertura del mercato elettrico e del gas vedete che per l'elettricità alle soglie contenute nel decreto Bersani sono almeno il trenta per cento dall'entrata in vigore del decreto cioè dal novantanove
Almeno il trentacinque dal Duemila almeno il quaranta dal due mila e due ne sono proprio anche scritte
Questi numeri
Per quanto riguarda il gas non è stata scritta una soglia ma la soglia ricavabile da chi è stato dichiarato libero di scegliere il proprio fornitore e quindi dall'entrata in vigore del decreto appena sarà pubblicato una stima approssimativa che due terzi del mercato dei consumatori finali saranno subito liberi
Di scegliere il loro fornitore e poi dal due mila e tre come ben sapete tutti saranno liberi certa giudicata dalla commissario Monti coraggiosa e che ha favorevolmente sorpreso la stessa
Commissione
Ora vedete che secondo scusate il secondo aspetto è poi chi e dichiarato idoneo
Per quanto riguarda le lepri come sui valori solo nell'ultimo stadio cioè a partire dal due mila e due li conoscete già non vedi riepilogo listati anche leggendo
Per quanto riguarda il gas anche questo anche questi credo che li conosciate molto bene
E c'è un periodo transitorio abbastanza Breve fino al due mila e tre
Ma poi dal due mila e tre tutti i clienti saranno liberi vediamo allora di fare una confronto tra le scelte operate in questo campo sugli due nei due settori
Perché mi pare che ci sia una se una a simmetria
Tra i due settori e questa simmetria può essere spiegata da molte cose in particolare mi pare che due ragioni importanti siano
Il diverso grado di universalità dei due servizi d'elettricità è davvero un servizio universale tutti gli italiani
Praticamente tutti gli italiani sono collegate alla rete elettrica questo non è vero per il gas e non è vero nemmeno nella futuro prossimo
E in secondo luogo anche le condizioni di partenza erano piuttosto diverso da un lato c'era un monopolio legale integrato
Totalmente dalla vendita alla produzione dall'altro c'era un in monopolio di fatto non integrato totalmente su tutta la filiera veniamo comunque a esaminare lì disparità
Allora la prima disparità importante
Dopo faremo vedere le proposte di letta la prima disparità importante che nel settore gas
Sì di paralizzata subito i clienti come consumano più di duecento mila metri cubi all'anno
Mentre nell'elettrico anche a partire dal due mila e due sono liberalizzati solo i consumatori compiuti nove GWh
In effetti secondo me il confronto non va fatto tra i consumatori con nove gigawattora ma con i consumatori che consumano almeno un GWh
Un milione di kilowattora in quanto avendo il decreto Bersani previsto la possibilità di costituire dei consorzi e ai Consorzi si può accedere con un consumo di un GWh
Nei fatti la liberalizzazione i consorzi sono relativamente semplici da costituire i limiti imposti non sono così difficile da soddisfare nei fatti dire che sia liberalizzato a un GWh se confrontiamo un GWh duecento mila metri cubi siamo sostanzialmente sullo stesso livello di consumo sia in termini energetici
Sì fate il confronto
In un certo modo nel testo poi un po'di più sono stato analitico e soprattutto in termini economici duecento milioni di metri cubi un GWh
Grossomodo sono cento milioni all'anno come spesa quindi le due soglie sembrerebbero equilibrate però dal due mila e tre invece
Lo squilibrio si riapre perché nel gas tutti sono liberi nell'elettrico no ecco allora che questa a simmetria ha preoccupato qualcuno al ministro letta ha fatto delle proposte le proposte sì la prossima
No non la precedente per favore
No questo punto le le proposte del ministro letta sono saltate
Ah sì sì sì chiedo scusa
Chiedo scusa soli in alto leggevo in basso vi chiedo scusa le proposte del ministro letta le vedete qui scritte quindi portare rapidamente praticamente da subito cento mila kWh la soglia di idoneità individuare poi dal due mila e tre liberalizzare tutto il mercato elettrico è una buona proposta da un certo punto di vista sì perché riequilibra
L'apertura dei due mercati tuttavia ci sono alcune obiezioni e sarebbe lungo discuterle analiticamente
Qualcuna mi limito a citarla qualche altra la discuterà un po'di più
Non aprire completamente il mercato elettrico significa non introdurre l'acquirente unico sterilizzare nei fatti l'acquirente unico semplicemente che il decreto Bersani e costruito nel decreto Bersani cella l'acquirente unico e non è una una pietra diciamo che si può togliere da un edificio in maniera così semplice tutto l'edificio sta in piedi qualche conseguenza
Qualche conseguenza
Cioè e non ripeto ancora una volta nel testo distribuito c'è una discussi una di discussione più analitica
Ma in secondo luogo togliere l'acquirente unico
è difficile perché non è stato autorizzato dal Parlamento l'apertura completa e anzi nella nella legge delega
Al per l'approvazione del decreto elettrico questa era una conditio sine qua non l'acquirente unico non è una scelta del decreto Bersani perché il ministero dell'industria se le sia innamorato di questa soluzione piuttosto arzigogolata
La soluzione nasce da una proposta del ministro dell'industria Claudel novantacinque la prima proposta ufficiale è stata poi fatta propria dal Parlamento è diventato un must
è diventato il modo in cui si difendeva il servizio pubblico nel settore elettrico in Italia adesso possiamo anche dimenticarci però far finta che non ci sia ma non credo che sia
Proprio così
Facile quindi
Attenzione a questo fatto è la citazione del Parlamento della delega al Parlamento e dalla prossima slide che puoi mostrare e che io non vi leggo
Ammesso comunque che si superi questo fatto secondo me richiede comunque una decisione è una decisione politica la liberalizzazione completa del mercato elettrico c'è da chiedersi l'ultimo punto della Sai precedente se effettivamente la situazione è tale per cui i piccoli consumatori sono davvero in grado di tutelarsi
Io ho una qualche piccolo dubbio cioè anche a me come ha credo la maggior parte di voi piace molto la liberalizzazione però non vorrei che fosse solo una parola
Liberalizzazione per tutelarsi sì ma se sono in grado di capire che cosa tra che cosa posso scegliere sono succede un po'come neve ferendo Minitalia e se ci sono o se ci sono davvero dei concorrenti che mi propongono anche cosa posso scegliere se non sono in queste condizioni io credo che si fa più
Si paga più un pedaggio all'ideologia che alla difesa concreta degli interessi dei consumatori
Ho le conseguenze diciamo di questa simmetria di apertura sono importanti anche sì la prossima
Anch'
Il signore di vantaggio i venditori di energia elettrica e segnatamente l'ENEL rispetto ai venditori di gas e segnatamente ai distributori di gas
Per cui una possibile proposta per procedere su questa via di un ulteriore allargamento la vedete qui presentata è sia allargare ma allargare progressivamente programmare
L'allargamento ai attenersi a questa a queste decisioni magari tosare quest'allargamento in base alle possibilità di entrata dei nuovi impianti se lo diciamo che c'è concorrenza ma poi non c'è offerta e infine prima dia al liberalizzare completamente quindi anche il mercato domestico io direi aspettare un attimo e appunto acquisire anche il consenso politico
Veniamo al terzo punto della mia esposizione ho discusso della libertà per i clienti adesso vediamo il cambiamento
O il passaggio dal vecchio sistema monopolistico al nuovo sistema di concorrenza
O per passare da un monopolio alla concorrenza ovviamente bisogna anzitutto lasciare entrare nuovi nuovi produttori e che cosa ci dice
Nuovi produttori nuovi offerenti un determinato servizio che cosa ci dice la teoria economica abbiamo due riferimenti quella tradizionale ci dice guarda che
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La concorrenza funziona normalmente con una concorrenza nel mercato il cui i concorrenti cercano di acquisire i clienti finali oppure c'è un altro metodo per fare concorrenza quando non si può suddividere la clientela finale fai una concorrenza per il mercato assegna ma attraverso una gara illa il mercato a un fornitore
Ho che cosa si è fatto in Italia si è seguito un però si sono seguito un piano tutte e due le strade con una serie di decisioni che adesso io qui
Vengono mostrate mai ovviamente non vi elenco cioè che cosa si è detto in quasi tutti i settori se leggete l'articolo uno del decreto Bersani del decreto letta c'è libertà di entrata
Quindi il principio della libertà se poi andate a leggere meglio gli articoli successivi vedete che questa libertà di entrata è stata condizionata ma anzitutto appunto
Volevo fargli osservare che in un caso particolare cioè nella
Distribuzione si è fatto ricorso alla concorrenza per il mercato in particolare per quanto riguarda il gas e allora
Ma il principio è stato introdotto anche nel decreto Bersani per l'Energia elettrica solo che qui c'è una simmetria di nuovo una simmetria tra i due decreti perché nel caso del gas la la gara dovrebbe essere fatta
Dopo i cinque anni del periodo transitorio
Transitorio e l'affidamento è per dodici anni mentre nel sistema elettrico l'affidamento è stato automatico
è stato trentennale un po'più che trentennale fino al due mila trenta quindi legare si faranno a partire dal due mila e venticinque
Dice il decreto quindi c'era una forte asimmetria c'è anche una simmetria nel fatto che legare per l'elettrico vanno fatte verso il ministero dell'industria sono centralizzate nel gas sono decentrate ora i motivi di questa simmetria stanno anche nella differenza della situazione di partenza è ovvio io mi permetto qui semplicemente di esprimere un piccolo dubbio
Anche nei confronti diciamo delle tesi ufficiali e del professor Monti e di altri sulla validità delle gare secondo me negare sono un modo in cui ci stiamo dando buona coscienza per dire il settore del gas deve cambiare e quindi perché possa cambiare introdurremo delle gare ma non ritengo che le gare siano facili da fare
E che sia portino un reale cambiamento oltretutto il modo in cui sono state previste nel decreto letta e contraddittorio perché se chiede se crediamo allegare cioè concorrenza per il mercato e la Carrà che disciplina poi lo svolgimento dell'attività non la regolamentazione invece in Italia abbiamo fatto e legare e la regolamentazione e quindi questi due termini mi sembrano abbastanza
Contraddittorio
Venendo invece Aia limiti ho detto libertà quasi in tutto tranne in alcuni settori dove per entrare c'è una disciplina ce la gara però è una libertà condizionata è una libertà sottoposta ha dei limiti ben precisi cioè ci sono degli obblighi ed EIRE divieti che sono imposti
Agli operatori facciamo vedere la prossima che divisi in due perché la slide era troppo lunga
Ora quali differenze
Io sottolineerei
Ce n'erano anche altre anche la sua il precedente ma per carità sottolineerei e
Che anzitutto c'è stata una maggiore severità
Nell'impedire l'integrazione verticale nel settore del gas
Rispetto al settore elettrico se vedete i divieti che nella stessa società si svolgano più operazioni della filiera gas questi divieti sono sicuramente maggiori nel gas che nell'elettrico però se poi andiamo a leggere bene il decreto Bersani vediamo gli obblighi di separazione societaria imposti all'ENEL cioè il principale operatore del settore elettrico
Sostanzialmente la situazione viene del tutto equilibrata perché all'ENEL sono state fatte fare
Società separate per fasi come nella settore Tella
Gas
L'altro osservazione che volevo fare emergere dall'elenco
Diciamo di questi obblighi e di questi divieti imposti
Al a soggetti che pure sono considerati liberi di svolge l'attività nel settore dell'energia elettrica e del gas direi che emergono emerge qualche contraddizione tra l'ispirazione liberista ed ispirazione dirigista non è che di colpo si passi da una all'alto
Si vuole liberalizzare ma l'Italia cerca almeno nei decreti almeno a livello di intenzione cerca di difendere la possibilità di continuare a governare il settore
Energetico e da dove loro traggo questa questo giudizio
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Faccia ecco quello era faceva parte sempre dalla tabella precedente ecco vedete alcuni esempi presi dei due
Decreti in cui si vede che il Governo ha voluto potere politico ha voluto conservare la possibilità di intervenire
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La cooperativa di acquisto però compare anche una dicitura di questo genere che consentirebbe di usarlo come strumento diciamo così old style di programmazione in campo energetico
E la stessa cosa la possiamo vedere nella settore del gas
E in particolare secondo me più che nelle dichiarazioni di principio ci sono alcuni labili di imposti agli importatori e ai venditori che secondo me sono un po'preoccupanti mi pare che anche il commissario Monti già lì lei citasse
E che sono un po'tali da sminuire la libertà di entrata che è stata almeno teoricamente accordata
Veniamo al terzo al penultimo punto anzi al quarto e penultimo punto della mia esposizione un altro aspetto importante che ha cercato di disciplinare sia al decreto Bersani che il decreto letta
La struttura dell'industria vogliamo liberalizzare vogliamo liberalizzare avendo quindi concorrenza e non più buono penali partiamo però da situazioni in cui questa concorrenza non esiste ed è difficilmente attuabile
Ho quali erano le premesse anche teoriche che cosa si doveva fare per andare in questa direzione dalla concorrenza dell'introduzione della concorrenza
Sono due se volete c'è una visione anche qui economica tradizionale che dice guarda che quando ci sono pochi fornitori o addirittura ce n'è uno solo è un monopolista stai attento perché ci sono dei rischi
Che questo faccia pagare il suo potere di mercato ai consumatori quindi o allo Regoli o se apre il mercato così non va bene devi cercare di spezzettatelo per avere una concorrenza tra più soggetti
C'è anche una seconda diciamo insegnamento della teoria economica più recente quali mercati contendibili che dice no stai attento soprattutto al fatto se il mercato è contendibile
Cioè se può essere fatta giocare anche la concorrenza potenziale e la contendibilità dipende dalla facilità dell'accesso
Adesso sto semplificando un pochettino e dalla facilita di uscita se non ci sono costi di entrata e costi di uscita
Anche se ci fosse un solo afferente un monopolista questo non riuscirebbe a estrarre una sola lira di vendita dalla sua posizione di monopolio
Quindi questa seconda diciamo indicazione teorica ci dice cerca di ridurre il più possibile le barriere all'entrata e all'uscita come strumento di disciplina
Del comportamento degli soggetti quindi si godrà slide successiva e quindi il problema di partenza che si aveva sia nel settore elettrico che nel settore del gas era come togliere potere di mercato al monopolista uscente è sufficiente abbattere le barriere all'entrata o bisogna intervenire anche sulla struttura
E quindi sminuzzare andò un pochettino o facendo altre operazioni del genere la risposta che viene generalmente data dalla teoria ma anche dalla discussione pratica è stata che occorreva intervenire anche sulla struttura e per esempio alcuni economisti hanno fatto anche degli esercizi quantitativi han detto perché ha una borsa elettrica funzioni in maniera blanda secondo la teoria appunto bisogna che ci siano almeno cinque operatori di peso equivalente
è uno studio del novantadue di crine Newbery sulla mercati sulla Borsa sulla Borsa inglese quindi bisognava intervenire sulla struttura che cosa si è deciso di fare in Italia
La prossima
Allora qui trovate confrontato cosa si è fatto per l'ENEL e che cosa si è fatto per l'ENI di due diciamo così monopolisti ancorché DiVersi tra di loro lei nel gli si è fatto costituire il gestore della rete nazionale
E questo gestore è un soggetto Esterno che fa illa dispacciamento
Oltre a fargli costituite naturalmente la Società per la proprietà della rete
All'ENI è stata fatta costituire solo la Società per la proprietà della rete ma non non è stato costituito un gestore della Rete
Esterno un pubblico indipendente come mi pare solo l'autorità per l'energia elettrica e il gas abbia proposto nel suo documento di dicembre perché questo sarebbe lungo ma per fare le cose complicate semplici
Diciamo che la possibilità di sfruttare il potere di mercato per il dispaccio attore che sia anche proprietario di impianti e venditore di energia elettrica eh decisamente maggiore di quella che ha il dispaccio attore
Della gas questo spiega a mio modo di vedere la simmetria della soluzione
Seconda differenza all'ENEL è stato imposto la cessione di quindici mila megawatt all'ENI si è a lungo discusso se imporre il gasolio Elisa cioè obbligo di cedere alcuni contratti di importazione e poi alla fine non si è fatto il gas habilis
Anche su questo e spero di non essere accusato di essere di parte secondo me ci sono delle spiegazioni
Ha fatto logiche che giustificano la la differente Scelta
Nella nel settore elettrico la concorrenza si fa tra produttori che sono e che dovrebbero essere in Italia che sono già in Italia auspichiamo che continuino
A essere in Italia cioè che la nostra produzione sia il più possibile vicino all'auto sufficienza
Nel settore gas
La concorrenza si fa tra i produttori ma i produttori non sono in Italia l'Italia produce oggi circa il trenta per cento del proprio gas
In futuro ne produrrà sempre di meno quindi produttori sono fuori dall'Italia io constato ovviamente con molto piacere come tutti voi
Che l'Unione Europea ha voglia introdurre una concorrenza tra i produttori forse ci riuscirà data la forza complessiva ma questa va imposta la Russia all'Algeria alla Norvegia ai Paesi extracomunitari propria che esportano che esportano gas io non credo che frazionando gli acquirenti
Sì introduca concorrenza tra i produttori il caso Di Lisa significava frazionare gli acquirenti
Se questo portava un vantaggio nei confronti dell'acquisto io ora qualche dubbio all'ENEL si è imposto dice della distribuzione comuni serviti in maniera promiscua almeno tre dove c'era un altro soggetto almeno al venti per cento
Qui ovvio all'ENI non è stato imposto questo sia perché non ci sono che io sappia comuni in questa situazione e comunque qui l'ENI non è sicuramente monopolista Italgas il principale distributore ma non assolutamente la stessa posizione dell'ENEL
E quindi quello che si è fatto per lei nelle chirali forse il minimo per articolare un po'alla distribuzione
Infine per quanto riguarda la separazione societaria invece le cose sono del tutto analogo veniamo a un ultimo punto sulla
Riforma di strutture dei vincoli e questo riguarda
La usate le quote di mercato questioni commenti che ho già fatto e quindi
Vediamo alle quote di mercato che sono state imposte
Dal due mila e tre nel settore elettrico nessuna può importare o
Produrre più del cinquanta per cento dell'energia elettrica prodotta e importata in Italia
Mentre dal due mila due c'è il discorso del settantacinque per cento che va a scalare del due per cento per quanto riguarda l'importo di gas cominciamo a fermarci su questa prima quota questo primo limite sulla capacità di produzione e di importo devo dire che su questo punto io non sono d'accordo
Su quanto sostengono in molti che le quote serve un forno un granché cioè capisco ovviamente la logica però la il mio il ragionamento che io vi propongono è
Un po'
Il seguente
Le quote a mio parere o Sorondo inutili o sono insufficienti
Se il mercato può essere reso davvero contendibile come dice la teoria della contendibilità
Allora le quote non servono a niente anche se uno al cento per cento del mercato è soggetto alla concorrenza questo dipende dalla se non ci sono barriere all'entrata e nemmeno all'uscita il problema effettivo alle barriere all'uscita
Quindi laddove ci sono non ci fossero barriere
Le quote sono inutili allora guardiamo le barriere di nuovo secondo me
Forse le barriere sono maggiori per l'entrata sono maggiori nell'elettrico che nel gas perché nel gas siccome siete degli importatori e non dei produttori per entrare sul mercato è sufficiente
Diciamo così avere l'accesso alla Rete e l'accesso regolato come opportunamente è stato fatto dopodiché se siete in grado di comperare bene portate via il mercato la SNAM nel caso in cui volesse abbiamo abusare del suo per la sua posizione dominante vendendo il gas ha un prezzo
Troppo elevato
Supponiamo invece che le quote siano non sufficiente a questo punto io credo che i limiti che sono stati introdotti in Italia forse fai vedere il prossimo
Il prossimo la la prossima slide
Non ha una
Non tutti Lino adeguatamente
Il consumatore quindi sono stato il tipico compromesso che capisco e rispetto ovviamente non avendo magari suddiviso a sufficienza
Il soggetto dominante o i soggetti dominanti allora si è voluto compensare con le quote
Per lasciare spazio
A dei nuovi entranti e dal punto di vista dei nuovi entranti della creazione del pluralismo
Sono d'accordo dal punto di vista della tutela del consumatore ora qualche dubbio in più
Se poi guardiamo non alla quota no non a questo ancora se poi guardiamo non alla quota ma per l'importo e la la produzione ma la quota di vendita io credo che qui si sia sbagliato
Perché la quota di vendita a mio modo di vedere l'unico modo se la si vuole introdurre per farlo in maniera buona
Porla uguale alla somma dell'importo più la produzione
Invece nel settore gas la si è messa più bassa
Nel settore elettrico non lessi emersa e quindi è come se la si fosse posta più alta
Quindi c'è il paradosso che lei nelle in teoria potrebbe vendere anche il cento per cento dell'energia elettrica in Italia comperando nel cinquanta per cento da produttori nazionali poi non succedeva mai
Ma teoricamente è possibile mentre nel caso del gas sia messo un vincolo più severo cioè una quota di vendita più basso di quello di import più produzione
Secondo me è questo nel gas garantisce solo che la catena di distribuzione è più lunga
Ma quando la catena di distribuzione è più lunga non è detto che per forza se ne avvantaggi no i consumatori a mio modo di vedere è semplicemente che i margini vengono suddivisi margini commerciali
Vengono suddivisi tra più soggetti
Ho già sforato nel tempo e quindi vado semplicemente a un flash finale saltando quasi totalmente le conclusioni
Il mio esame è stato
Dedicato a una
Discussione diciamo così da un punto di vista metà teorico la metà fattuale sulle decisioni che sono state prese nel settore elettrico e nel settore del gas in conclusione avrei voluto dedicare un po'più tempo a
E possiamo vedere qualche prima Effetto almeno per quello che riguarda il decreto Bersani che entrato in funzione
Da più di un anno allora vediamo almeno le lei le slide no la precedente
Vedete che ad oggi ci sono più di quattro mila clienti idonei e quindi qualcosa sicuramente
Sì visto per un totale di circa ottanta terawattora quindi il mercato sia
E la e la penultima nella penultima
Il mercato sicuramente si è creato qual è il problema che a fronte di questa domanda questo di questo numero elevato di clienti idonei e vedete appunto l'effetto dei consorzi tre mila e tanti sono nei consorzi e società consortili quindi solo i piccoli
Non c'è offerta non c'è offerta adeguata di energetica nemmeno dopo l'apertura dell'importo e quindi siamo qui un pochettino a piangere a dire si sia aperto ma poi non non ci sono gli offerenti ma questo lo si sapeva già anche primae non è che è stata una scoperta del giorno dopo così come si sarà già anche prima lo dico adesso in modo che appunto a testimonianza che nel settore del gas avverrà ancora di peggio
Nel senso che
Il gas continuerà a dal due mila tre tutti sono liberi di comperare però una quota nettamente maggioritaria del gas venduto io penso continuerà a essere venduto dalla SNAM
Quindi io direi da un lato attenzione a non fare il passo più lungo della gamba dall'altro lato riconoscere ovviamente che non c'è nessun motivo per cui l'ENEL non sia un importante soggetto anzi il più importante soggetto anche sul mercato libero
Caso mai io auspicherei che anche sul mercato vincolato
L'acquirente unico non comperarsi solo dall'ENEL ma compera asse anche da altri le la separazione dei due mercati mi sembrerebbe la peggiore situazione per tutti e per i clienti liberi
E per i clienti idonei in termini e poi di riduzione di prezzo mi pare che il mercato libero nel settore elettrico abbia portato così mi dicono
Contratti che vedono uno sconto dal dieci al trenta per cento e poco e tanto se confrontiamo con la situazione di altri paesi forse possiamo
Essere
Non del tutto soddisfatti comunque è un risultato e questo spiega la pressione della piccola media industria che non è rientrata nelle solidi tende di Lolita per poterlo fare ma ripeto facciamolo con a ragion veduta
Ho chiuso e chiudo anche io con una frase se volete come una specie di citazione l'illustrazione che ho cercato di fare della riforma del settore elettrico e del gas in Italia dimostra che l'ispirazione un'ispirazione di liberalizzazione il più possibile dobbiamo cercare di regolare di liberalizzare appena è possibile però non è neanche ipotizzabile di
Abolire totalmente la regolamentazione che ha un ruolo fondamentale e per far funzionare i mercati e per tutelare i consumatori e per abbassare i prezzi
Nelle fasi che rimangono monopolistiche che cosa sarebbe importante che queste due gambe della liberalizzazione
E dalla regolamentazione procedersi allo il più possibile in maniera coordinata io camminare con tre gambe come citava prima il professor Monti e credo che non ci riuscirei sarebbe difficile mi accontenterei che le due della liberalizzazione dalla regolamentazione funzionasse in maniera coordinata grazie
Grazie Professor Bernhardi termina così la prima parte del convegno
Nel momento del coffee break che considerato l'affollamento creerà una sana concorrenza e io vi ringrazio
Alla nostra tavola rotonda
Abbiamo un ritardo di dieci dodici minuti sul previsto
Ma cercheremo non si sente
Adesso si sente
Pronto pronto
Allora abbiamo diamo inizio alla tavola rotonda che verrà introdotta da me con brevissime considerazioni
Che riguarderanno in particolare forse e soprattutto la liberalizzazione dei mercati elettrici ma che entro certi limiti due cose che dirò sono estensibile anche alla liberalizzazione
Del mercato del gas
Ora l'aspetto sul quale intendo richiamare la vostra attenzione
E conoscere il punto di vista dei in membri partecipanti alla tavola rotonda
Non è quello che di solito si esamina quando si parla di liberalizzazione del mercato energetico la liberalizzazione è senza dubbio un processo che trasforma profondamente i mercati e le strutture produttive
Si tratta pertanto di cogliere la sostanza di queste trasformazioni
E soprattutto di tentare di valutare il significato economico e sociale di queste trasformazioni
Ora a me pare del tutto evidente
Che quando si discute di liberalizzazione del mercato elettrico che in questo mio esame può considerarsi entro certi limiti assimiliamo alla liberazione del gas naturale
Quando si parla di liberalizzazioni a seguito delle direttive dell'Unione Europea
Occorre rendersi conto che lo sviluppo del confronto competitivo
Che la liberalizzazione comporta
Cioè un confronto competitivo fra imprese appartenenti a diversi paesi
Si prospetta in termini radicalmente differenti se ci si riferisce al mercato della produzione di energia elettrica o a quello della vendita di energia elettrica
In questo secondo caso come cercherò di dimostrare le attività delle imprese elettriche perdono il loro carattere
Settoriale elettrico per acquistare inevitabilmente un carattere diversificato che può riguardare una gamma di servizi anche molto ampia che viene ad essere a utilizza tra accentuando
Anche in carattere elettronico informatico del ciclo produttivo in questione
Ora l'organizzazione della vendita di energia elettrica indica una profonda trasformazione
Nel ruolo e nell'attività delle singole imprese elettriche questo è il punto sul quale io intendo in particolare richiamare la vostra attenzione
Questa trasformazione è contrassegnata dal fatto
Che la tipica organizzazione Arete dell'impresa elettrica
Senza dubbio la predispone all'offerta di una serie di altri servizi di pubblica utilità
E aggiungo incidentalmente che non è a caso
Che ormai spesso quando si parla di new economy
Si tende a renderla equivalente all'economia della Rete
Specie
Della Grande Rete legata ad internet
La trasformazione dell'impresa elettrica in un'impresa di servizi e quindi in un'attività che inevitabilmente tenderà a privilegiare questo è il punto la qualità del prodotto l'immaterialità del servizio rispetto ai requisiti fisici fisici
Predispone la stessa impresa ad agganciarsi in modo attivo al nuovo ruolo te non logico che ruota intorno alla filiera elettronica informatica
Diviene così possibile per l'impresa che vende elettricità
Trasformarsi in impresa di servizi ad elevata qualificazione tecnologica
Cioè in grado di corrispondere sempre meglio alle specifiche esigenze di servizio degli utenti
Aggiungasi ed è questo un aspetto a mio parere molto importante che in questa attività di specificazione
L'impresa elettrica disservizi viene ad assumere un elevato grado di integrazione col contesto socioculturale ed istituzionale cioè con l'ambiente
Così da essere in grado di assolvere al proprio ruolo di fornitori di servizi che sono servizi specifici
E sono servizi che rispondono in modo spesso ineguagliabile
Alle esigenze dei consumatori rispetto alle eventuali nuove imprese concorrenti estere che appartenendo ad altre culture ad avendo altre esperienze di riferimento possono incontrare non poche difficoltà
Ha da realizzare questa alta specificazione dei servizi alle esigenze dei singoli
Va ancora osservato che un ruolo certamente importante potrà essere svolto dall'innovazione tecnologica
Che è in atto nell'elettrico cioè nel campo delle apparecchiature di misurazione e controllo presso gli utenti alludo ai contatori digitali
Attraverso queste apparecchiature sarà possibile non solo ampliare la gamma disservizi forniti con particolare riferimento alla trasmissione dati
Ma sarà anche possibile migliorare in modo consistente le caratteristiche stesse del servizio elettrico e mi riferisco a tutti i vantaggi che possono derivare dalla lettura e dal controllo a distanza dei consumi e anche alle opportunità legate allo sviluppo della domotica
Servizi a distanza per le apparecchiature domestiche
Posso ancora osservare che attraverso il perfezionamento dello sviluppo dell'innovazione del servizio elettrico
Ad esempio nuove tecniche di misurazione e controlli a distanza sia un miglioramento complessivo estremamente importante del servizio elettrico offerto dalle imprese elettriche in questo modo l'attività di vendita di energia elettrica da parte di imprese ad hoc diviene sempre più e sempre meglio un attività diversificata
Che riguarda numerosi servizi di pubblica utilità
Potendo utilizzare la stessa organizzazione a rete come infrastruttura essenziale per soddisfare la pluralità delle esigenze di servizio degli utenti
Quando si discute di liberalizzazione in genere del mercato elettrico in particolare si tende a sottolineare con particolare enfasi
Che l'estendersi o il generalizzati del confronto competitivo sul mercato elettrico è un risultato che non è conseguibile solamente per l'aumento del numero degli operatori concorrenti
Specie a motivo del di schiudersi della concorrenza internazionale fra i diversi Paesi
Della comunità
Si insiste anche sul fatto che il confronto competitivo dovrà accompagnarsi con una efficace attività di regolazione da parte delle autorità antitrust
Così da evitare la formazione di assetti protezionistici e di posizioni monopolistiche o collusi orbene
Questo modo di ragionare senza dubbio corretto in quanto come ha osservato Mario Monti la leva per la trasformazione strutturale dell'economia nazionale dei si fonda anche sull'attivo costante
Per entrante contributo
Dell'autorità garante se non che ciò che va rilevato e che quando si passa dalla liberalizzazione del mercato dei produttori di energia elettrica
A quello delle imprese venditrici di energia elettrica le attività di regolazione si fanno molto più difficili nella materia disciplinare diviene più complessa
Più dinamica con tutte le conseguenze del caso su cui io invito un po'riflettere anche i miei amici da tavola rotonda e sto per finire in questo ordine di idee
La concorrenza che potrà essere attivata dalle imprese elettriche straniere
Sembra destinata ad incidere non tanto sulla dimensione del mercato nazionale della vendita di energia elettrica attraverso l'offerta di energia ad un prezzo più conveniente
Quanto potrà condizionare il mercato delle riprese di servizi di pubblica utilità
Nella misura in cui loro accesso al mercato nazionale potrà esprimere un più qualificato livello di innovazione nell'organizzazione di servizi utili per le diverse comunità
Si tratterà comunque di un processo lento e graduale in quanto sviluppare confronti competitivi nel campo delle imprese di servizi è cosa assai più complessa e difficile
E spesso impossibile Perin prese appartenenti a diversi e differenti contesti socioculturali ed istituzionali e quindi carente sul piano di una puntuale conoscenza e valutazione delle esigenze culturali specifiche delle singole comunità
Dei Paesi della Unione europea e carente anche nella disponibilità di capitale umano particolarmente qualificato attento
E pronto a capire dei diversi esigenze delle comunità da servire e comunque fuori discussione
Che con la liberalizzazione dei mercati dell'energia elettrica non solo si potrà manifestare un sensibile miglioramento nella qualità del servizio elettrico fornito al mercato
Ma ciò che forse conta ancora più si potrà favorire
Un sicuro miglioramento nella gamma totale e nella qualità dei servizi di pubblica utilità
Offerti dall'impresa a ciò dedicate infine
Credo che non si è molto lontani dal vero se si afferma che la liberalizzazione influirà positivamente sullo sviluppo delle imprese di servizi probabilmente
Contribuirà non poco a sviluppare una nuova natura un nuovo modo di essere
Delle imprese di servizi
Però
Aggiungo mi porto nel bigliettini fanno perdere il filo
Tengono conto
Io leggendo qui adesso non non so più andare avanti
Che lei mi voglia aiutare e manifestazione di una generosità impareggiabile
Che io no desidererei essere aiutato perché la battuta se no non serve più a niente è anche un altro fattore
Allora infatti non si è forse lontani dal vero se si afferma che la liberalizzazione influirà positivamente sullo sviluppo delle imprese di servizi io su questo sviluppo nuovo delle imprese di servizi anche a motivo son diversi fattori che agiscono su questo nuovo sviluppo l'aggancio della produzione di nuovi servizi alle tecnologie elettroniche e informatiche questo è un aspetto che non va sottovalutato
Perché sviluppando servizi sviluppando la qualità
Più che sviluppando produzioni fisiche si gioca tutto più respiro a tutto
Sulle sulle tecnologie nuove elettroniche e informatiche che possono consentire cambiamenti spaventosi né risultati chieste le imprese possono conseguire l'utilizzo dell'infrastruttura rette come veicolo necessario per sviluppare questi servizi da ultimo la liberalizzazione dei settori fornitori di energia elettrica e di gas sono questi i tre diciamo modifichi questi tre processi che si stanno avviando nell'economia nazionale ma non solo che possono contribuire a spiegare
Il nuovo avvenire che dottor torto avrà di fronte a sé
Ci crede ma è così poi si
Cioè le in prese di servizio
Anche se utilizzeranno per percentuale del fatturato modeste
Verranno
Ad essere interessate per le ragioni che ho cercato di esporre
Da un movimento più ampio da una tendenza più di fondo dell'economia industriale moderna che è quella che mira se dall'esempio americano in primis a sviluppare molto di più intensamente i servizi
E a non limitare l'efficienza della produzione alla produzione di automobili di macchine di arnesi ma di servizi che servono al singolo
Per completare la sua giornata nel modo migliore per vivere meglio in funzione delle sue esigenze che sono esigenze spirituali e non solo materiali
Ecco questo è il punto sul quale io volevo richiamare l'attenzione dei miei amici qui intervistati
Ed è un punto che io vorrei dire
Chiesa spero un po'
Come messaggio di speranza cioè nella generale incertezza dei problemi che caratterizzano la liberalizzazione elettrica e del gas ecco ci sono degli aspetti che l'economia industriale
Mette in evidenza e che potrebbero invece rappresentare motivi confortanti utili per avviare anche un tipo di società
Diciamolo pure più a misura dell'uomo dell'uomo che vada più per il quale vale la pena vivere ho finito
Avrei da chiedere
Perché era uno dei bigliettini che mi hanno mandato anzi due
Che io appena terminato questo primari dalla parola nell'ordine
Fissato che dovessi dare la parola prima al
Al mio amico qui vicino che se no coi dice che io lo stage in tutti i modi no perché deve partire deve andare via c'ha un motivo molto obiettivo
Poi vado al mio amico dell'ENI così grandi potenti gli ho soddisfatti e possiamo
Possiamo puoi pensare ai poveri cristi
Che che però dovrebbero rappresentare l'avvenire l'economia nazionale perché loro stessi giurerà no notti insonni piccoli che devono è maggiormente aiutati a svilupparsi e che loro faranno tutto il possibile per non diventare piccoli non mi serve vediamo per fare grandi
Allora adesso doveva parlare un attimo doveva dire due cose
L'ingegnere Mara Outta e io mi ero dimenticato purtroppo di dirlo perché ritiene Mara Outta dovrebbe dire due parole ci tiene me l'ha chiesto venti trenta volte
Doveva dire qualche cosa a proposito di cos'è questo Forum dell'energia e dell'intenzione ahimè piuttosto coraggiosa ma al tempo stesso incosciente dell'Aston di continuare in questa serie di gli incontri forum dell'energia
Pochi minuti grazie professore General veramente proprio parlare prima e ha premuto spiegare perché noi vogliamo ripetere ogni anno questo Forum d'energia
Ma visto lo scambio
è stato tra vi sentite
Avrei dovuto spiega parlare prima che la tavola rotonda per spiegare perché la Stone paura voleva Italia voleva sponsorizzare questo Fondenergia però a questo punto qua visto il poco tempo e visto l'interesse per questa tavola rotonda credo che il modo migliore per spiegare perché vorremmo ripetere ogni anno difformi regia lasciare partire la seconda lasciare udienza sentiremo importante dibattito che va avverrà ora
In modo tale che da solo spiega i motivi per cui noi come Alstom pauvre vogliamo ogni anno partiva da quest'anno ripetere questo all'esperienza
Quindi lascio professor Vacca di continuare la sua
Introduzione di passare alla tavola rotonda professore forzato corpo
Allora iniziamo nelle io chiederei per primo al dottor tatto di intervenire e di avviare questa specie tavola rotonda siccome tutte le dall'ottobre non è mai troppo
Un inconveniente questo perché da tavola rotonda
La tavola rotonda serve a creare un clima più confidenziale più amichevoli tra i partecipanti perché quando parla lui o io rivolto lo guardo se no non lo vedo sento la voce e basta
La tavola rotonda serviva dire cambi dello sguardo il sorriso raccapriccio magari qualche collega
Pardon l'altro parla allora sentiamo il dottor Tatò
Dica al microfono ci serviamo
Ecco a costo di deludere non non non seguirò l'invito professor Vacca a dipingere lì scenari tecnologici straordinari futuri in cui da De Benedetti che si trasforma Società alla nuova economia no e quindi hanno in Borsa no dal fuoco inimmaginabile in questo momento ma cercherò di così tornare a quella che è la nostra realtà cioè la realtà della transizione
Da un mercato monopolistico giorno mercato quale ci siamo trovati per ben trentacinque anni quindi dopo una cosa hanno da poco uno al mercato invece nel quale ci sarà una pluralità di operatori e diciamo nei limiti del possibile si svilupperà la competizione diciamo
La prima cosa da osservare queste che dopo trentacinque anni di monopolio trasformare un sistema da monopolistico sistema libero non è un compito facile Cernobbio va cioè quello che sì per il governo non è un compito facile quello che hanno dovuto affrontare stanno affrontando le imprese coinvolte
Anche perché il sistema elettrico sistema complesso apre tutto questo deve avvenire senza che manchi la luce cioè bisogna anche qui le tenere presenti questi questi aspetti
Un terzo aspetto che molto importante questo che questa trasformazione coinvolge grandissimi interessi cioè non è una cosa così no sono migliaia di miliardi toccanti immagini quindi non cioè stiamo facendo una cosa complicata
Gli interessi coinvolte li possiamo anche riassumere brevemente diciamo dicendo qual qual era il problema che si è trovato di fronte il governo
Nel il dello scrivere quello che penso sia decreto Bersani note della riforma la riforma Bersani
Buon primo interesse non lo metterei come interesse precipuo ma sicuramente un interesse che era presente non nella nel nella mente dei governanti perché si governa lo Stato no quindi era quello di proteggere l'interesse dello Stato
Lo Stato che non dimentichiamocelo siamo tutti noi stato dei cittadini
Sono è coinvolto l'interesse di una grande impresa di Stato che deve essere protetta non protetta dalle sue dimensioni dei suoi profitti sue sedute monopolistico approdato nel suo valore in quanto ce lo dica delibera governativa che dice questa deve essere privatizzata cedesse messe sul mercato e quindi è logico che mentre da un lato non se ne devono diminuire le dimensioni si devono accedere a determinati asset si deve aprire il mercato e quindi per forza di cose questa azienda dovrà accedere dei clienti bisogna però cercare di sviluppare tutta una serie di attività
E soprattutto crearsi una una finestra temporale non eterna ma sicuramente ragionevole no perché no si riesca a preservare il massimo del valore diciamo così in termini borsistici
Un secondo interessa è che
A nostro avviso diciamo così nel decreto si è cercato di tutelare soprattutto creando una finestra temporale lo sviluppo di questo processo
è l'interesse da un lato dei lavoratori coinvolti che sono direttamente credo circa centotrenta mila centoquaranta mila no cioè i lavoratori del sistema elettrico sono state discussioni sui privilegi no e così via che ci sono però sono centotrenta mila famiglie insomma uno che vengono influenzate diciamo così dalla trasformazione del sistema
E dei processi di riqualificazione che saranno necessari no perché trovino una ricollocazione quelli che mandano in pensione cioè ma sono grandi interessi no anche dei nostri fornitori perché guardate che da un lato leggete sul giornale bisogna liberalizzare domani deve essere tutto libero i prezzi devono scendere però quando fate una gara no vi siete telefonare da onorevoli
Di tutti i generi perché la gara sia giusta Tavano in modo che i fornitori non debbano soffrire troppo
E qui bisogna decidersi Pedio decidersi perché se il nostro valore in borsa di pelle nostri margini
Se dobbiamo ridurre il personale sud del mondo diciamo così di qualificarci solo vocazione Zanotto strutture dobbiamo anche esercitare sui nostri fornitori
Una pressione che è ben diverso da quella che esercita un ente di Stato che si considera un erogatore no di risorse al territorio per noi non siamo più erogatori di risorse al territorio
Siamo un'impresa gestita in base a diciamo criteri di economicità normale
Non è senza conseguenze non è senza conseguenze queste conseguenze anche su migliaia di persone coinvolte perché noi coinvolgiamo migliaia di fornitori in un'altra attività
Sviluppiamo durante l'anno migliaia di appalti che stiamo parlando di un complesso di circa venti mila miliardi di Byrne sorprendendo il più celebre del sistema
Un altro interessa importante è l'interesse dei cittadini
Ovviamente i cittadini sono interessati e due cose in un servizio elettrico continue attivo e possibilmente di qualità accettabile quindi un po'meglio di quello che forniamo noi oggi in certe zone del Paese potrebbero dilungarci sulle cause non ricercarsi
Del perché diciamo così non abbiamo un system sistema di erogazione dell'energia elettrica paragonabile a quello tedesco per esempio a prezzi convenienti o perlomeno più conveniente in uno dei prezzi ai quali questo servizio viene evocato oggi
Cosa vogliono dire per quello vuol dire prova prezzi convenienti perché ci siano i giornali si è creata una certa illusione
Cosa sono non i prezzi più bassi
Perché se noi guardiamo i prezzi medi delle degli eletti che ha come sono mostri no
C'è una certa mio amico potrebbe farlo vedere
No sull'andamento dei prezzi dell'energia elettrica
Rispetto ad altri servizi e dell'artista no
Gli addetti delle ieratica negli ultimi anni e discesa come pezzo
Epilogo apprezzo può essendo Lene è stata in grado di mantenere i suoi margini
I cittadini però non hanno sentito completamente questa diminuzione perché l'aggiustamento del sistema tariffario è un è un aggiustamento molto complesso cioè diciamo che io diciamo così la più grande solidarietà e simpatia con professor Ranci con l'autorità nono che deve gestire questo problema
Si tratta di riformare no un sistema tariffario che è stato usato per anni per operare politiche di redistribuzione di reddito
Quindi quando si dice che i prezzi scenderanno nuovo decidevano per tutti anzi no se andiamo a vedere per esempio quella che è la tariffa sociale c'era anche una cioè attorno sul confronto tra le tariffe italiane e le tariffe
Tariffe europee considerando anche la parte fiscale di cui spesso ci si dimentica l'Italia è l'unico Paese che tassa non l'uso di energia maniera punitiva non la sede del Regina Elena effettiva e che ha una tariffa sociale cioè che è una delle tariffe più basse del mondo quindi chiaramente diciamo così no un certo numero di utenti pagano la differenza
Sono due fenomeni che interessa intenso da un lato la tariffa dato il costo dell'energia elettrica fatturata rifarà tariffa sociale come vedete la più bassa d'Europa
La differenza deve essere interpreta sociale e applicata attenzione a sedici milioni di utenti non pensate che sono cinquecento mila poverina
Qui stiamo parlando di cifre importanti pericolosi parla di riforma del sistema tariffario e di prezzi che scendono per tener conto che c'è questo problema da risolvere
Come quando si parla del costo dell'energia elettrica se proprio il CIP sei da risolvere il CIP sei costerà ai cittadini italiani nei prossimi dieci anni ventitré mila miliardi che dovranno ritrovarsi in qualche modo nel
Perdiamo problemi di grande complessità per risolvere no risolvere con la dovuta calma Rita con molto buon senso e con attenzione a tutti gli interessi coinvolte è un'opera no che va rispettata che va aiutata
Il decreto Bersani aveva dei tempi di applicazione questa finestra temporale che abbiamo detto
E possiamo Corbelli insieme al momento
Da questi termini applicazione perlomeno io vorrei così comunicare questo messaggio quando si dice che all'ENEL resiste presa sul processo di privatizzazione Sea disorganiche stupidaggine tutto quello che dipendeva dalle testo fatto all'orologio
Anche se alcuni di questi tempi erano tempi che ci sono molto difficile rispettare anche perché quelle più piccole corrente in giallo non rispettato non dipendeva da noi
Ripeteva da quelli che davano le date da rispettare e poi non spettavano loro rettore e così ci saranno dei ritardi peggio che non saranno imputabili hanno
Uno dei punti cardine diciamo così decreto Bersani la cessione di quindici mila megawatt
E quindi la domanda è come sarà il sistema competitivo della generazione alla cessione avvenuta per la gestione recessione avvenga agraria nei tempi previsti possibilmente anche in tempi più rapidi avrà due conseguenze che vi prego di considerare
Se la prima è questa questa è la struttura del mercato della generazione
Cioè l'ENEL avrà il trentotto per cento delle generazioni
Quindi se quanto una generazione di monopolio non si potrà più Palma e una differenza tra il trentotto e trentuno non si può parlare di una mega posizione dominante lei nel generazione sarà una grande impresa di generazione elettrica di livello europeo non più la prima non più la più grande
No ma con grandi compiti di ristrutturazione del proprio sistema di generazione all'interno
L'Italia continuerà a dipendere dalle importazioni per circa il quattordici per cento perché ci sono diciamo così contratti a lungo termine
Paragonabile dette colpe diciamo uno del gas di cui parlare stamattina
No e e c'è una una quota di energia elettrica di importazione particolarmente conveniente perché strategiche per il Gia diciamo così
Di Sol prossimo che arrivano dai Paesi nordici
La pelliccia sei che ha una sua caratteristica particolare di costo elevatissimo per il sistema e che deve essere compensato in qualche modo il resto il mercato libero dalla generazione in cui ci saranno più operatori che si contenderanno su un pool no il prezzo dell'energia elettrica che verrà poi acquistato da quel fantomatico acquirente unico che ancora deve essere costituito
Una seconda caratteristica di questo sistema è che
In virtù delle condizioni che si recheranno sul pool
Le centrali che oggi sono prevalentemente olio combustibile novità abbiamo un venti per cento di due replico un dieci per cento di Carbone non ne vuole di più mentre tutti gli altri più buone
E il resto è un misto di gas ancora in quantità abbastanza limitata circa il dieci per cento oggi
E olio combustibile quindi fortemente soggetta al prezzo del greggio l'andamento del questore ed ecco perché
No certe riduzioni tariffarie che sono state già approvate implementate nostri frettolosi sui nostri conti sui nostri margini perché e per la parte che compensa diciamo così il costo per bruciare combustibili no
Il combustibile combustibile combustibile aumentato e ha compensato ha mangiato diciamo larga parte uno di questo di questo beneficio che c'aveva il preciso di risse e noi non avessimo dovuto usare olio combustibile ripetuto grigi replicano il passeremmo diciamo tutti no per motivi di costo e di efficienza no prevalentemente al gas naturale e quindi la la produzione di energia elettrica nel due mila otto all'incirca meno
Sarà
Circa il cinquantacinque per cento originato da gas naturale
Poi ha dato gas naturale non come combustibile
Gas attuato anche vantaggi
Ha però un clima propongo sul problema che bisogna considerare io lo ripeto sempre
Non ha nessun aspetto melodico che vuoi perché se il cittadino di questo Paese
Avere il cinquanta per cento gli replica che dipendono dal naturale significa dipendere per il cinquanta per cento dall'Algeria sovietica
Poco altro non dai Paesi del Nord più affidabili
Non c'è nessun Paese al mondo che avevamo struttura di combustibile di questo genere
Nessun Paese al mondo
Anche la Germania che esce dal nucleare non pensa di passare all'ottanta per cento di gas spesso e tornare al carbone cioè aumenterà la produzione di energia elettrica perché impone regioni ovvie perché il distribuire diciamo il combustibile primario su più fronti dà più garanzie sia di prezzi sul mercato che di sicurezza di rifornimento
Le soglie di apertura del mercato sono state previste dal decreto Bersani in un certo modo gratuito c'è una proposta che prevede un'accelerazione di queste soglie
C'è da fare una serie di ragionamenti su queste sono io vedrei rapidamente vorrei prendermi troppo tempo la percentuale di apertura del consumo idonei
Riassuntiva paragonata per tutti i Paesi europei
L'apertura italiana non è un'apertura timida come spesso viene descritta è un'apertura notevole anche diciamo così nella sua situazione attuale
E quando ci si paga con con Regno Unito Danimarca Finlandia Svezia Germania e cioè tredici questi hanno il cento per cento
Beh bisogna mettere qualche qualificazione l'Inghilterra cioè Regno Unito per arrivare al cento per cento ha impiegato circa dieci anni
Cioè non è avvenuto il sei mesi e neanche in due anni
Quindi sistema elettrico inglese si è ristrutturato e si è adattato passando anche attraverso crisi violente come quella della UIL fu il taxi e così via
In un certo numero di anni ed è arrivata a questa effettiva apertura del mercato i sistemi nordici hanno visto il fallimento di tutte le imprese elettriche
Perché è stato fatto all'apertura non gestita in maniera intelligente
E la Germania un'apertura al cento per cento che noi definiamo tecnicamente apparente
Apparente perché la Germania ha aperto solo praticamente la distribuzione che solo le grandi imprese non pensate che quando si dice i prezzi in Germania sono scesi del quattro per cento si procede quanto procedo per tutti
Intanto i prezzi dell'industria tedesca per le reginette ideologiche il venti per cento superiori questi italiani
Quindi in pratica oggi che compare regia elettiva sul mercato libero con uno sconto del dieci per cento rispetto alla tariffa pari pezzi della Germania
In secondo luogo i cittadini tedeschi non hanno seguito niente continua ad essere diciamo così serviti dal mille duecento municipalizzate nocche applicano praticamente le tariffe precedenti a questa cosiddetta riforma la Germania non ha separato la rete di distribuzione no no separato sbatte la rete di trasmissione ma le aziende integrate hanno tenuto la rete di trasmissione consentono l'accesso solo chi vogliono
Quindi diciamo sistema tedesco è un sistema aperto ma non al cento per cento è aperto invado molto particolare
Il noto sistema si sta aprendo esista prendo in realtà ad una velocità effettiva e reale è superiore a quella degli altri sistemi
Variazione dei prezzi al consumo l'abbiamo vista
E vorrei fare un bene paragone tra l'apertura da nostro mercato scolato una breve considerazione finale su questi temi
Il sistema cosa avrà avrà una generazione di come avete visto consentirà una competizione effettiva con una discesa dei prezzi che ecco che sarà che comunque dovrà essere compatibile con il tipo di combustibili che vaga usato come gli impianti vengono trasformati
Il secondo elemento saranno laghetti sia con il trasporto lui distribuzione sulla che i decreti sono monopolio naturale tre decreti sono degli investimenti
Regolamentati cioè remunerati dall'autorità
Quindi lei non c'è competizione cioè il fatto di mettere insieme o divide così Pagani eccetera non crea alcun vantaggio per il cittadino il vantaggio viene esclusivamente dalle da di abbassamenti di costo e dalle razionalizzazioni che vengono imposte dal price-cap ragionevole che viene imposto agli operatori per l'autorità sicuramente i cislini beneficeranno mano ne beneficiano in cui in un anno insomma non perché sono processi per loro natura diciamo così abbastanza abbastanza lunghi
E poi c'è la vendita delle genetica cioè il trading negli arrendevole da cui ci si aspetta moltissimo
Ci spetta moltissimo fatto una considerazione se noi spacchiamo la catena del valore non cioè dove ci sono i soldi no nel processo di generazione evento della genetica l'avvenire di energia elettrica conta il cinque per cento
Quindi il beneficio che viene dalla liberalizzazione della vendita non solo della vendita e la compressione dei margini che gli operatori sono disposti no a sopportare nella fase finale del ciclo
Altrimenti c'è la parte regolamentata da parte di competizione sulla generazione influenzato però dal tipo di combustibile largamente al tipo di combustibile che viene
Un breve confronto con il mercato del gas nel quale diciamo così c'è una amichevole polemica corna come Bicocca altro
Non non non non non non non polemica polemizzo ho un'opinione diversa diciamo capisco la sua opinione no capisco la sua opinione e se devo dire la verità
Io se anche non tanto segretamente scelto almeno ufficialmente mi sono congratulato con lei meno per la direttiva sul gas che ha ottenuto perché
Dico bisogna bisogna essere veramente molto forti ecco per ottenere un appalto già ecco il confronto che facciamo noi è quello no ricomporre lo facciamo noi e quello sull'apertura un'apertura perché scusate è inutile parlare di apertura a valle no
Le le cose che piacciono alla al professor De Paulino Agenzia i professori hanno una visione da un po'astratta di queste copie non tanto astratta viste le posizioni che ricoprivano qualche volta ma diciamo così una visione un po'astratta ricco o si liberalizza tutto quello che è liberalizzato in un ciclo oppure diciamo chi comanda l'ingresso comanda tutto il ciclo
Cioè se tutti copiano il gas dalla stampa fate l'ipotesi allo stesso prezzo l'unico vantaggio che nelle cittadino sarà immagine a cui distributore disposto a rinunciare perché non semplice di gas arriva a quel prezzo e non a un altro non so bene dove diciamo così la competizione
è una specie di lotta di poverino abolito distribuzione perché la ricetta del ripresero volete vedere diciamo così in in percentuale c'è una tracciati dalla percentuale dei vari segmenti credo che sia assolutamente coincidente con quelle che sono le valutazioni della del su questo su questa
Delle per l'evoluzione del tempo dall'ottantadue per cento Asor Rosa due per cento è dovuto al fatto che che venne per motivi che io preferirei non svelare perché non sono motivi nobili a una sua suo rifornimento indipendente di gas no che non è particolarmente esaltante ma dal punto di vista il prezzo ma e sono cose che risalgono alla Prima Repubblica non e poi andate avanti e vedete il ciclopico cioè se volete diciamo così la direttiva del gas realizza un un obiettivo professorale straordinario
Noi cittadini nel due mila e tre saremmo tutti liberi di comprare Gaston SNAM piove
Ma sarete ai suoi aprile tre nel due mila e tre sarete veramente l'idea che almeno a tanti di noi il compagno di asta qualche tutte pagate dopo l'emergere che da qualche un altro che non sia vero questo ve lo garantiamo grazie
La parola al
Centro
Strumentale troppi settori
Bene presente
Ma professor Vacca
Franco Tatò hanno parlato soprattutto di energia elettrica
Devo ringraziare Franco Tatò per i complimenti sulla forza dell'ENI
E io credo che debbo soprattutto parlare di di fare qualche riflessione sul gas
Sul decreto
Di apertura del mercato del gas
Che cosa il decreto è già stato illustrato dal professor Monti e dalla Borsa De Paoli
E quindi io mi esimo da da dal dare altre altre informazioni sappiamo tutti che cos'è quali sono quali sono i i le caratteristiche che contraddistinguono che sta questo decreto
Buono o cattivo che sia il decreto c'è
E questo è una cosa molto importante l'incertezza che ha
A caratteri
Esatto
L'apertura del mercato del gas ha penalizzato molto il titolo avete sentito di titolo edicola avete sentito prima che mentre per Leo Messi è giustamente proceduto prima a determinare quali erano le regole di gioco e poi
A fare il primo Collocamento per lemmi invece è stato fatto prima il collocamento e poi si sono stabilite le regole del gioco sono tante le critiche che ha ricevuto il decreto di apertura del mercato del gas
Dall'Antitrust per R i tetti che sono una contraddizione con la liberalizzazione
Dai competitors
Che penso avrebbero preferito sospetti più bassi tenti antitrust più bassa
Dà ancora dall'Antitrust per la il fatto che la SNAM non è obbligata a vendere la propria rete di distribuzione
Mi sembra anche dall'otto righe sull'Energia per la troppa Ratti dai eleggibilità dei dei consumatori finali che invece andrebbero protetti o forse impediti di rivolgersi alla fornitore se vogliono
Io credo che
Fare critiche adesso non serve più io non farò alcuna critica il decreto e quello che il decreto ha pregi e difetti la botte abbatto il fino che poteva dare
E non sempre il vino più buono si adatta anticipo che hai sul piatto questo è venuto e questo dobbiamo su questo su queste regole dobbiamo lavorare
Certamente l'apertura del mercato del gas porterà competizione tra il più operatori almeno tre quattro di consistenti in Italia già ci sono
Ne avremo altri importante che il mercato sia ben servito che non ci siano degli short agenti offerta che ci sia cioè un equilibrio fra domanda e offerta e certamente il consumatore potrà avvalersene
L'apertura del mercato comporta Franco Tatò prima ha fatto riferimento ai fornitori essi comporta anche questo comporta che non si può poi pretendere che un nelle grandi opere che qui che che devono essere fatte sia nell'energia elettrica sia nella cassa pensate soltanto alla il metanodotto che viene dalla Libia
Ci possano essere privilegi per i fornitori italiani chi anche lì credo vincerà chi è più bravo chi riesce a far pagar meno l'opera così come per le centrali elettriche così per metanodotti
Legni aveva già registrato fin dal mille novecentonovantotto almeno quando io sono stato nominato amministratore delegato e occupazioni ho cominciato a occuparmi di gas aveva già dato per scontato che comunque i quantitativi di gas che stava vendendo in quel momento
Circa sessanta miliardi erano un po'meno ma insomma nel novantanove sarebbero arrivati a sessanta miliardi
Non li avrebbe superati avrebbe conservato questa quota e tutto l'incremento dei consumi che sono circa trenta miliardi nei prossimi dieci anni qualcuno dice anche di più sarebbero stato appannaggio della concorrenza
It tetti che sono stati messi il settantacinque per cento come Remo sentito prima di missione di case di produzione nazionale e di produzione nazionale e il cinquanta per cento del mercato non va a toccare sostanzialmente questa assunzione che aveva fatto lemmi e consente all'ENI
Salvo in tre anni che mi sembra presa del Duemila quattro e il due mila e cinque in cui c'è un sarto la rossa di
Quattro cinque miliardi di metri cubi di gas
Quindi
Le assunzioni che aveva fatto lei mi si manifesta solo sono confermate soltanto che prima era una assunzione fatta liberamente dall'ENI che e poi vedremo come intendeva crescere adesso invece è disposta per legge
E allora Leni ha elaborato una sua strategia ai elaborato una sua strategia che pretendeva conto che in Italia non poteva crescere non sarebbe cresciuta per almeno dieci anni
La strategia che abbiamo disegnato per crescere ugualmente e quindi per non rimanere
Relegati a dimensioni troppo piccole perché paradossalmente elleniche la seconda terza azienda italiana è un'azienda piccolissima rispetta i suoi competitors internazionali
Abbiamo elaborato una strategia di crescita che
E di neutralizzazione di questa di questa di questo stop che ricevevamo nel gas Unasca la strategia che si articolava e si articola su quattro Haitham
Il primo qui non ci interessa è quello di crescere rapidamente nell'upstream petrolifero dei gas
Oggi noi nel novantanove noi producevamo circa un milione di barili al giorno di olio di dei petroli prevalente
E abbiamo tracciato un piano che in quattro anni ci porta a un milione e mezzo cioè una crescita molto forte
Già oggi siamo a un milione e duecento circa eccomi giacimenti che abbiamo fra tre anni cioè alla fine del piano saremo a un milione e trecentocinquanta milioni di barili quindici mancano soltanto centocinquanta milioni di barili per raggiungere il target di un milione e mezzo di barili al giorno
è una grossa crescita che vogliono fare nel petrolio nell'upstream del petrolio dell'olio e quindi che compensa la crescita che il la la mancata crescita nei gas
Un programma molto coraggioso
Che ci internazionalizzare ancora di più
Di un mese fa la notizia che per la prima volta legni ma credo che poche imprese italiane ci siano riuscite ha fatto un'operazione di Borsa cioè un'OPA sul mercato inglese e ha comprato in Borsa una società petrolifera di dimensioni limitate ma che comunque produce
Nel più introdurrà nel due mila e tre ottanta mila barili al giorno e quindi ecco perché siamo riusciti a crescere così in fretta e quindi questo è stato il primo ai temi del primo rimedio che poi non è più un rimedio abbiamo fatto di necessità virtù perché diventare più grandi nell'upstream e fondamentale la seconda il secondo ai che noi abbiamo messo in campo è stato quello ti diventare un operatore nell'energia elettrica certamente non vogliamo informare la nostra attività all'energia elettrica vogliamo entrare nell'energia elettrica
E vogliamo vendere
Vogliamo aumentare la nostra produzione fino a cinque gigawatt al cinque sei gigawatt quindi non saremmo un grande operatore saremo un operatore
Che ci consente operare nell'energia elettrica per noi significherà vendere gas siccome abbia la la nel nel decreto sull'energia elettrica in qualche maniera non tiene conto né il seguente i tetti che ha fissato degli autoproduzioni e quindi del gas
Consumato nell'energia elettrica e questo ci consente di non avere problemi nel collocare la nostra disponibilità di energia elette
Nella slide quattordici invece che vorrei fosse messa
C'è il terzo elemento no quattordici il terzo elemento il quattordici acro qua che noi abbiamo preso in considerazione ed è quello di diventare uno dei maggiori operatori internazionali sul mercato
Voi vedete voi intendiamo vendere dieci miliardi di metri cubi di gas all'estero entro il due mila e tre
Il nostro obiettivo strategico soccorso sotto supportato da talune trattenuta con i punti di forza che abbiamo che sono una grande disponibilità di gas
Cioè noi non abbiamo bisogno di andare a contrattare gas l'abbiamo già l'abbiamo già contrattato nel passato ed abbiamo a disposizione
Tra l'altro abbiamo farà atto da poco l'anno scorso cereali luglio un piano un'operazione molto importante che è quello di portare otto miliardi di gas da da dalla Libia Traù
Ed e sarà casca non sarà commercializzato da nomina sarà commercializzato da altri operatori
Abbiamo un importante capacità di stoccaggio questa mattina è stato affrontato il problema dello stoccaggio
Abbiamo una fortissima alleanza con l'Aspromonte che ha che data da venticinque ventisei anni
Abbiamo un rapporto consolidato in ogni caso con la Russia che data dai primi anni Cinquanta
Abbiamo numerosi progetti internazionali
Ve ne accenno soltanto l'accenno soltanto uno quello che vedete alla vostra estrema destra che il metanodotto che va dalla Russia non dà così alto
Alla Turchia e che sarà costruito l'anno prossimo che porterà il gas a Dallas russi alla Turchia metti cinquanta per cento nostro cinquanta per cento della Gazprom
E quindi ecco che noi intendiamoci espandersi in campo internazionale per supplire al fatto di non crescere in quello nazionale
Abbiamo inoltre messo chiede siamo sbarcati in Portogallo all'inizio di quest'anno con un'operazione che ci vede al trenta per cento dentro la GAL perché l'impresa nazionale diciamo
Distribuzione di gas di prodotti petroliferi
Con il programma di arrivare al conto ad avere il controllo di questa società nel momento in cui questa società sarà quotata in Borsa attraverso questa operazione noi intendiamo penetrare la penisola iberica
E quindi avere una posizione di forza nella distribuzione del gas ed energia e nell'energia elettrica nella penisola iberica
L'ultima
L'ultimo ai temi diciamo che era sottinteso implicito ed è un robusto taglio dei costi ma questo si fa sempre una giornata che si passa senza tagliare costi e mai sommati inutile
Ora io vorrei
Dopo aver rappresentato quali sono le di mezzi con i quali le le le le direttrici con le quali noi intendiamo svilupparci e diventare più grandi nel gas vorrei fare alcune brevi riflessioni e ho chiuso
Sulla su ciò che sta accadendo
In Europa sul mercato del gas
Mettere il diciotto
In nel lungo termine
Questa questa Sly dimostra un che una quota significativa di consumi
Dovrà trovare copertura in nuove fonti di approvvigionamento
Perché le produzioni interne andranno via via declinando
E ci sarà una crescente crescente differenziale fra la domanda tesa e contratti di fornitura che ci sono ora quello che balza subito agli occhi da questa slide eh che si vede subito dove sono le recenti le riserve sono in Iran
E sono nelle secondo
E vero come diceva Franco Tatò che noi saremo o tributari della della del di di di di dei paesi noi non abbiamo Kasper sempre nostre produzioni vanno declinando potrebbero magari crescere
Ma motivi di ordine ecologico o o tra pretesi motivi di ordine ecologico non ci consentono di sfruttare i campi d'Italia quindi il la la produzione italiana sta via via De'declinando
Avremo la necessità di ricorrere grandi fonti a grandi importazioni che saranno necessariamente quelle del del
Della Russia
Quello che succederà sarà l'inversione dell'attuale situazione di abbondanza dell'offerta
E uno short aggettivi gas che potrà essere coperto soltanto ricorrendo a quelle fonti di Fini di di di di rifornimento
è opinione comune che sulla base del potenziale oggi presumibile
L'ulteriore sviluppo di fonti di approvvigionamento in aree geografiche più lontane di quelli attuali sarà possibile soltanto con costi di investimento crescenti e sempre molto elevati e questo crea un problema
Crea un problema che questo si ripeterà ciò che è accaduto negli anni passati
E cioè che pure essendo libero l'investimento nei cassa non essendoci mai stato un monopolio legale sul gas ai investire è stata soltanto dalle soltanto la SNAM
Perché il monopolio del gas si è creato perché nessuno ha voluto
Introdursi sul sì sul mercato del gas
Mercato del gas era libero per tutti quanti tutti avrebbero potuto fare le le le le metanodotti che attraversava il Mediterraneo tutti avrebbero potuto fare i metanodotti che venivano dalla Russia tutti avrebbero potuto fare i metanodotti che venivano dall'Algeria
E chi io che sono sufficientemente anziano del gruppo ma chi è più più anziano di me lo ricorda bene che qualche volta c'erano anche delle battute TV
Di dissidi spirito sul fatto che noi si investiva tanti denari ignora sono rimasti infrastrutture così costose metterei l'ultima che è questa
Dalla quale si vede emergere un quadro contraddittorio e alcune criticità da un lato le prospettive di crescita della domanda
Richiederanno un ulteriore sviluppo infrastrutturale è un maggior ricorso affronti dica Sanremo
E sempre più costosa
Dall'altro le maggiori incertezze connesse all'apertura dei mercati europei e le pressioni dei regolatori pubblici sui tassi di remunerazione
Che sono facilmente prevedibili
Determineranno una minore propensione all'investimento
Da parte degli operatori
Ciò potrebbe portare a un rallentamento dello sviluppo infrastrutturale e di Offerta anticipando le tensioni fra domanda e offerta prevista nel più lungo termine
Inoltre
I potenziali maggiori rischi che sono associati al nuovo contesto di mercato determineranno un aumento del costo del capitale
E quindi una maggiore onerosità dei necessari investimenti che devono essere fatti e che per per accompagnare lo sviluppo del mercato
Con conseguenti ripercussioni negative sul costo delle forniture
La concomitanza di questi fattori potrà tradursi in una dinamica dei prezzi che non è necessariamente coerente con le aspettative di riduzione dei governi e dei consumatori io Fini
Seguito
Poi sono tutte
Io forse nella fase finale mille che Ancelotti dote chiesto il professor Vacca ore prima esprime un paio di concetti
Su questo mondo del delle energie che in fase sicuramente una fase storica la fase di questa liberalizzazione io vorrei considerare il pro due attori di questo mondo
I clienti idonei o meglio gli industriali italiani e i produttori di energia elettrica che non sono all'ENEL
Allora se guardiamo il produttore gli industriali italiani italiani sono ormai convinti
E io penso che forse abbiamo anche ragione di pagare l'Energia Elettrica più dei loro colleghi europee
Allora questo è dovuto in parte al sistema tariffario
E qui diciamo in un mondo anche ormai apre
Al uguaglianza europea probabilmente si trova una soluzione
Secondo fattore sicuramente del combustibile
Diciamo che il metano che ormai il e il combustibile
Nascente che dovrebbe determinare la crescita elettrica anche in Italia tranne che in Germania e pagato il dottor OPA almeno che in Italia
Anche questo però probabilmente in pochi anni con l'apertura del mercato libero troveremo risolto questo problema terzo problema sono
Quelli che io definisco i costi dovuti direttamente o indirettamente a trenta trentacinque anni addirittura sentivo oggi di monopolio dell'energia elettrica
E in particolare io penso che i le menti che determinano
Non un prezzo ma effettivamente un costo maggiore per chi produce l'energia elettrica è lo stato
Del parco di generazione italiana cioè un una un parco di generazione realmente obsoleto
Con rendimenti bassissimi sicuramente non concorrenziali con nuovi impianti tutti gli impianti che stanno sorgendo che insorgono
All'estero vedi Inghilterra hanno rendimenti che ormai sono più vicini ai sessanta che cinquanta non certo la media della produzione italiana che essendo ottimisti più vicine ai quaranta che il trenta a questo quindi penso che sia uno dei punti determinanti che può veramente portare un punto di soluzione al problema delle industrie italiane ma da lui tanto è vero solo con chi produce ovviamente con tutto l'indotto
Della del mondo elettromeccanico
è chiaro che se non avremo degli impianti con alti rendimenti e non saremo comunque concorrenziale
E abbiamo visto che l'apertura seppur piccola di questo mercato uno di chi liberalizzato ha portato
Un'entrata in Italia di quantità di energia a basso prezzo in quantità massiccia per cui solo la limitata possibilità di passaggio delle nostre reti
Ha forse fatto un ombrello di fatto un tappo una protezione all'industria all'industria italiana questo però non so come e quanto andrà avanti nel tempo quindi direi che il problema è rimettere a posto gli impianti che abbiamo Rival parli portarli con e fare nuovi impianti
Questo per me è la conclusione che si potrebbe vedere alle guardando dalla parte dell'industriale sia guardiamo poi dalla parte
Delle industrie conduttrici necessità in Italia non sono molte volte sono anche sicuro qualcuna non so la Edison Leni posso sembrare grande sono in realtà piccolissima
Il problema qual è ci troviamo in una sistema che stiamo cercando di affinare direi senza fare commenti ma probabilmente i commenti salvo positivi con dei decreti quando è legge
Che possono darsi la soddisfazione di essere come ho visto nei diagrammi ereditato forse più avanti che in altre parti
D'Europa ma una realtà cosa facciamo stiamo costruendo una meravigliosa corruzioni dal motore non c'è perché ci siamo visti tutte le industrie che italiane che non siano all'ENEL sanno che hanno dietro la porta Coccia di clienti perché i clienti ci sono Energia manca o meglio non l'energia perché l'emergenza l'inerzia
Tra virgolette libera che dovrebbe entrare a fornire i clienti idonei cioè oggi i clienti ieri donne se non sbaglio sui numeri sono forniti da un'energia di provenienza non ENEL
Inferiore al trenta per cento di cui almeno il venti per cento di questa energia viene da importazione per cui
I produttori italiani sono zero
Foto italiani però non è che abbiano ossia una in questa situazione per una vocazione loro visto che industriali italiani del settore hanno detto verità economiche
L'hanno manifestato l'interesse a crescere e allora anche in questo caso come si può crescere facendo nuovi impianti ho comprando impianti da che dia e magari divampa Bandoli che le
Ecco direi che quindi le due posizioni hanno probabilmente la stessa soluzione per due problemi diversi sia la crescita delle imprese elettriche sia i costi dell'industriale a questo punto
Quali sono i problemi problemi dell'ENEL che giustamente ammesso
Sono sul tavolo quindici mila megawatt a parer suo probabilmente sono anche molti
Comprerò procedure che anche se cercheremo di di accelerare porteranno nel migliore dei casi un programmato due mila e cinque con queste energie veramente disponibile
Poi ci sono tutte le possibilità dei nuovi dei nuovi insediamenti o insediamenti
In cui però
Niente si fa per farli decollare
Io penso che il problema autorizzativi che sicuramente sono un problema determinante in quasi tutte le attività in questo settore sono il vero problema non è pensabile che per avere delle autorizzazioni la centrale nuova
Passano tre quattro cinque anni
Quindi io il reale è la reale apertura del mercato chiamiamo libero si fa con i nuovi impianti perché i nuovi impianti
Se si fa una procedura autorizzativa come si fa a tanti decreti per cosa fare molto una procedura autorizzativa che non abbia la durata di quattro cinque sei mesi
Un impianto ricostruisce in due anni io penso che in due anni e mezzo
Si potrebbe non dico
Cambiare la situazione italiano sicuramente balie uno stimolo non è vero che non si ci siano i siti non è vero che non ci siano o comuni disponibili apprendo che centrale l'abbiamo dimostrato abbiamo un un numero enorme di
Comuni disponibili non abbiamo chiuso accordi al sud al nord con con Regione Provincia Comune eppure siamo le
E io penso che quindi questa potrebbe essere una strada che si voluta può portare avanti e basta
Trovare un procedimento diamo conto che poi tutti noi parliamo dall'ENEL ai gli operatori di piante che ormai sono classici sono delle linee da
Quattrocento Mw trecentosettanta che possono essere fatte fotocopia per cui anche queste grandi autorizzazione
Ma sono
Si vogliono determinare dei problemi dove non ci sono
Questo era un un poco anche io volevo tirar fuori sul discorso di questo mercato perché è chiaro che anche l'allargamento del degli utenti donne che è proposto da letta e che probabilmente andrà in porto
Ma insomma sì bello da vedere sarà bello per per averlo fra dieci anni quando ci sarà l'energia mentre adesso non serve a nessuno
Non serve a nessuno servirà forse
Per incrementare minimamente il margine di di chi a quella poca di energie che invece di di venderla ad un utente che la paga ma di meno la fede un utente chi la paga di più quindi con lo stesso sconto un po'di margine parliamo
Niente
Quindi comunque e bello è giusto che il mercato libero determi delle sue regole dei termini dei più ampio possibile più veloce possibile però cerchiamo di renderlo reale dando la possibilità a chi vuole produrre energia di prodotto
Ringrazio
Qui vorrei sentire il director dell'Endesa nettamente
Ora
Guardo turbamento delle scuderie ma far sprofondare in quanto senta vendite esce un Paese Università Bocconi non vai Alstom favorito alle Todisco ancora insana quanto concreto lo ebbe un forte del sax tendesse Andes cadente asciutto dire non lo sento Delta testate allora io stesso in mente scontri aerei quanto tutto Brilli avvolto d'influenza Jets foresta cultura su McCabe Del Rio può bere peer review Monte Spaneshi experience intenso le volevo il fashion offrirle prestiti Marchetto
Senza i Frank davvero Summers Princess Vincent risceso terroso applica vuole metterli
Andando bene prima lì avuto dal Togo battuta molto come dal professor Vacca baccalà meta d'perché niente Annan compatto sa molte issues filtrati guasti
Con Sara Mendes delle quali sei ci hanno Vespa National prestiti Market Howard impressionante il dato darsi unificante similare ITIS Between the Spanish grande italiano e turisti markets cui Feng intatto
Fu lui lingua India Orso venite all'irruente structural change è stata da tale aspetto effettuai sì
Straccio note Spaneshi candele più italiana del preside Matters intonso funambolo Participants dente Generation Sector cui il vichingo eletti bellissimi la a sua vasta per Chuck orde network entrammo offre Inter con Action Guido questo appello pian SISTAN favoloso quei letti millesimi da vitali come Spena Bosca un tris direttivi lì ai insolite
Luiso rispetto Central Europe When comprare il twist leggera ma ne ho visto compenetrano consistente indizio continental Europe
Della Rosa si né ficcante differenze subito innesta in anni tali da Tobias Lee
Affetto de de UE di requisiti ma che certamente Pittelli imbosco un tris inizia l'idealista significante la Coffa Passeri Sanasi né ficcante dettando insomma con importo sulle tessili
Quando sorso alla differenze del Führer Mexès Ponteccio confesso
Goin'battute auto senza avvincenti viene Spain anche assai mandati qui a cammei corte c'è incerta afte campo esistenti ai Booth laico essa fiorisce Frasca foro che cambi al buio dal desiderio Competition e ne spendessimo traspaiono da di Rio open in onda ma che tiene spento il nota su ai asino d'Alcontres fuori in stanza germanico dei metri che non ai fini da te distacco Fassa smentì standard compare sua morte di Clio Liverani sei cianotico volante countries
Fattori Caro Folli avevo quei virus anche fu lì quale fa Forenza sincera manette resa formale ossia un'etica o panino guardando al passato to market Badea significante Sciuscià Trasforini fans dell'Aci offende pendenti schermo proiettore under la ora ho fatto ho fatto io non trasparente una diciamo Von Arx to the network dato il Mac intatto Serov etica o pendenti significante sicché ficcanti fare a voi una pratica a completa completo offendendo
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A muoversi simile Fermor lesse normale
Intanto Alfrida paesi da cascina indetta nel customer Don Spike sottospazi da ciascun alpini dovrebbero importanti
Cui sarà processata orbita shampoo Fleischer Ford e non eligible casto Mascot Favotto Twenty Five presente in cui a oltranza in Dallas forgia
Tiezzi spiega la preside Company fa più mezzi unificante forti to Get Up dappertutto di signor BA commento de tipica a Black Maggi per chi lo quota ora forte in Dirty avventori dirti vai twenty four consente Betrand menti menti siti spande dirotto stato Santa ante companies Fabienne Dorina significa un cosca Pinaffo sull'infanzia in testa avventure di Usenet suo puliti in costi ex Claudine Führer vai Twenty One consente in dispiega Between mentis X Anna intima
Competition a a sandwich i quali oltre sette o sfoltire prestiti industry fuori in tasca del rendiconto
Quel genio Grecia in indetto ottavo prevenire la frode Total cost sponte setto contempo sento forte importante fin dall'arte forgia
Fin da tappare Important Lesson fonde Spaneshi esperienze il De Mitri foreste Ivo procuratore Franco provavo Lee Curtis del mosto difficoltà Imbaro mentis arruolatori fra ingorda Champions antivento Afragola volo regulatory framework uniti ispessito Hassan finanza del piano Antoine finti
Esatto essere sapete tutto Cenci Ortu arbitrati Cenci by the government il Sussex simili impatto Impact
Poi le stanze in Denmark capitali Feliciano The Company Manente
Assessment da turco Investors quando on the capital markets commenta poste le prestiti Marche piene country
Unica azienda tiene spengo in azienda poi tanto cui invece sul letto e tutti una notte Stranded costs orde competition tra fashion corti una paziente
Conta meccanismi dal ai consigli del ruolo squarciato spalanca special one comprò guide situation Rodeschini staffa Benin puramente inno del country esatta alcun matrimonio più Rammazzo il s'Pavoletti
One With a ben felice non soltanto i con San mentis siti si Orbis Competition Franziska un costo scheme
Marchetto avete le sei stanotte le tessere companies Assaf altrimenti offre un regolamento tascabili da otto Anet tale caps statua autobotte
Quindi le aventi schedule forfora c'è che il tentare scarsa intatta sforzo fatto significano impatto annui al se inizia e Chienti Space UE asset o New Bar mio Mash russo fuorché in crisi in delibera alle sei sono intenderci abbinano
Hanno quel tetto poveri si intende Next teso Weeks
Hanno delle scelte fatte in questi io lei nient'altro incasso pro ethos in the indire le tre settimane nel tenue apposto sente de dei caschi gas supply al a non sento intorno e spine entrò in dielettrici rimarcato ammuina sino all'otto controversi round
Vedi che io ho appena ospitato ma che tiene spegnersi unificante l'uovo dando di pioppo panino che le tre stimmate theory Sarlacc o quattro band pendenza SMI Ciano prorettore per il salotto perfetto di Stay colpe i contratti dell'isolotto Stiffi cuticola c'è sindacato Networks Prefettura
ANAS spaventi de Menga supply ossia a spartirsi Panza indirette stimate cambi sapiente recanti store Competition mancanti store dedica Ennio Rota Matteo Thun Candy fanno anche cantante ce Tusa molte parti settanta ottanta
Disco dance amo mai finisce o forse a volte a volte Spaneshi Experience
Con sanamente commento attua Guetta il professor Vacca baby che niente Ariosto quanto detto fin qua vedo qui a vuoto mo'fondamenta Vesce informo culturale istituto fatto tutto tu tutto due testi c'è incerto a parte che il presidio del prestito industry
Quando quando professor Vacca merchant differenti fine Competition indigeno Passion Competition India Quintero del comma sei alle sedici Activity hanno più solido USA su compito difficile Santu completo dissenso competizioni genovese nel certa qualche anno fa fece sì costruita accanto a Beirut il proprio immenso istanti tutto che attenderci Perth più o se Prefettura può in competizione Intermite Lattivi Competition in in Access Indecast Thomas Nissan sempre complete lì di fronte indigeno Bresciano sei due otto che una volta commodity indegne qui te Usai cui altura tocchino Cocciante intatte Shelby assorbito è arrivare influente tu sei citati alle questo chi sporca le tessere Company fissi provare in service tutto è casto Marsilio Nespolo varie fan sindaco Smack Viljandi Electricity Patrizia interno quadri
Assessore quelle fa un qualche sentisse magico Formicola tu prova indossavi sessantun Pando ondoso avviso eseguite supply offre prestiti tute
Tu De Castro
In amiche inseparabili delitti eletti solo detto a diciannove le critiche liti single c'è il tutta e cambio ardita trentatré metri Merino
Beh mostri morto de elettriche Utilities avulse dal o ponti e le critiche litis APPA comportare quei letti Bilello casto Malpensa mostri consente detiene ONPI domestic market hanno ipotizza un originale Contri Ande a a Max las Reviews acts tulle accennando Number Four Castroman Juan comprava Cruijff bancario trovarci frittelle ascoltarle con compagni suo Insurance Company focoso
Company fa fa fa certo macchine quadro international networks of post coma San Feliciano chi istruisce
Ah non sa da Guzzetta te le critiche all'ITIS Luck da tutto il giorno elette titoli Tiscali virtù considero per me assenza altrettanto indisturbato il Transformers e trasmessa online San sensualità ANCAI delle da in dissi mio Conte disse mio embrava manto
De chi assetto o dei sindacati servite Pippo Ande chi assetto ben vertice Pitti Ponza ciascuno planner sepolto mente fece anzi non certo incondizionatamente competition con Deschamps se il tipo e volto Andor tanto iniziò Belcastro ma credo che sarei molto colto de con sei Marques al fine di aperta devo sfondo con pane speziato eccetera dal sentir considerabili the way
Del teste Giorgio rotte Company Ande UE Hidegkuti e Company asciutta fittizi firmando il suo stesso anni stranezze
E cioè risorse simili in generale
Menhir Pelletier scappo su approcci dentro nel Hassan fin da destra e tubi
A maggio solution Prodi esproprio risponda sans fin da due il tempo a matita sesto del customer sarebbe in tecnologie dei corvi Utilities Castro diciannove considera danza bensì al San Company data al brutto immanente noia a me Angotti
Inizio in tecnologie
Battaglia ombrelli Frank
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Adesso possiamo sentire Andrea Lolli
Sì il decreto letta prefigura una vera e propria riorganizzazione del settore del gas
Lo è complessivamente per l'intero settore in tutta la sua filiera ma l'U.S. soprattutto per l'attività di distribuzione che viene completamente ridisegnata
Noi come distributori siamo consapevoli di essere
La il segmento della filiera su cui si è intervenuti con un processo di liberalizzazione totale
Infatti se per le altre fasi
Del ciclo le novità sono profonde per quello che riguarda la distribuzione si tratta di un vero e proprio sconvolgimento
Partendo per esempio dalla distinzione fra la distribuzione e la vendita così come ha ricordato il professor Vacca anche per elettrico il lettera ridisegna complessivamente la cultura delle nostre aziende l'ammissione io ruoli e la stessa organizzazione
Devo dire subito che è un passaggio difficile e rischioso ma è anche un passaggio stimolante
Per il quale le nostre aziende si stanno rapidamente attrezzando
Questo passaggio costituisce per noi una sfida eccezionale
La distribuzione è un settore che noi conosciamo è un'attività tradizionale ci è nota e collaudata è un'attività prettamente tecnica e fa parte del nostro patrimonio
L'attività di vendita è invece una novità profonda per tutti e segna una totale discontinuità
Con quella che è stata la nostra cultura tradizionale come distributori c'è una cultura prevalentemente monopolista
E con è una l'attività di vendita richiede competenze nuove professionalità nuove difficile anche da trasferire ad altri settori commerciale settore dei servizi ad un settore così delicato come quello del servizio del gas
Sono richieste capacità nuove capacità di marketing e commerciale anche di innovazione tecnologica e strumentale
Per questo io credo che il processo di liberalizzazione proprio per l'importanza che ha questo sentimento debba richiedere una riflessione e anche un un approccio progressivamente sperimentale rispetto a questo nuovo riassetto
Per le nostre aziende si tratta di ripensare complessivamente la loro organizzazione
Ma anche dal punto di vista societario dal punto di vista dimensionale del punto di vista anche proprio della dell'insieme di servizi che si intendono svolgere la distribuzione a a problemi situazioni costi molto localizzati in cui vanno verificate hanno dei limiti le economie di scala e di scopo
La distribuzione e sarà un'attività prevalentemente tecnologica con delle sinergie però con le altre reti di altri servizi anche nuovi rispetto quelli su cui siamo chiamati ad intervenire
La vendita invece da come la stiamo considerando potrà avere dei costi generalizzati molto centralizzati e tendenzialmente indipendenti dalla localizzazione occorre quindi passare da una cultura unitaria che aveva contraddistinto le aziende distribuzione nell'affare
Di gestione della Rete gestione degli utenti ad una cultura che vede due attività nettamente distinte svolte certamente in società separate ma con dei collegamenti
L'attività di vendita richiede lo richiamavo prima delle degli strumenti che sono risolvibile che sono dotate soltanto in relazione a dimensioni adeguate e dimensioni nelle quali le economie di scala sono facilmente intuibili
In questo modo
Il sistema della distribuzione vera completamente ridisegnato
E probabilmente richiederà anzi sta già richiedendo un processo di alleanze di fusioni e di collaborazione
Quindi oltre alla cultura alla missione organizzazione cambia anche l'assetto proprio societario e anche proprietario probabilmente dei soggetti che intervengono e la distribuzione e la vendita
Si pone però un problema
Io credo che noi dobbiamo affrontare questo problema quel quel questa iniziativa questo processo di societarizzazione
Combinando lo però anche con il parallelo processo di trasformazione in e impresa e multiutility che sta caratterizzando il nostro Paese l'intera Europa
Perché sono due processi che se non opportunamente gestiti rischiano di essere contraddittori andiamo d'una separazione societaria per attività distribuzione e vendita andiamo ad una separazione societaria per e settori disservizi l'elettrico il gas il l'acqua le telecomunicazioni e rischiamo di a vere dei fenomeni che sono complessivamente contrastanti quindi bisognerà definire una calibratura
Ed una costante verifica fra le necessità di mantenere gli obiettivi della trasparenza e della competitività con le esigenze di cogliere anche le sinergie nella gestione combinata delle reti dei servizi e soprattutto nella gestione combinata delle attività di vendita sia dei servizi tradizionali soprattutto dei servizi nuovi
Mi pare che questo elemento di contrizione non sia ancora stato affrontato né a livello teorico tanto meno a livello pratico anche perché siamo all'esordio da questa da delle delle dei detriti questa esperienza
La separazione societaria fa distribuzione e vendita si deve cioè comporre con la tendenza al processo di trasformazione dell'impresa in multiutility e bisognerà trovare delle soluzioni che evitino di vanificare i risultati della competizione della trasparenza con le complicazioni societarie gestionali che e derivano appunto da questa proliferazione
Di società rapidissimo sta finendo
Rapidissimo rapidissimo in sostanza occorre ragionare non soltanto su un settore ma occorre ragionare anche su come stava alzando l'insieme di disposizioni sugli altri settori che caratterizzano i diversi servizi non considero questo un nuovo una complicazione considero questa una opportunità e una sfida che occorre affrontare concludo rapidamente anche con due considerazioni Flash che riassumo soltanto per titolo
Il fenomeno che accompagna la liberalizzazione complessiva dei servizi sta segnando una nuova attenzione per l'impresa è dei servizi locali
Sta segnando un nuovo loro valore e sta attirando degli interessi legati sia i servizi che si stanno fornendo attualmente sia ai nuovi servizi cito per esempio le telecomunicazioni
Occorre però evitare che ci sia un'attenzione esclusivamente legata agli aspetti
Mi chiamo così finanziarie di borsa che vada a discapito del tenore industriale delle nostre attività che deve ancora essere elevato che deve ancora essere innovato innovativo
L'ultimo elemento finito quello della qualità non si può parlare soltanto di reti di impianti non si può parlare soltanto di qualità del prodotto occorre parlare di qualità dei servizi
Io occorre che questi elementi di qualità si traducono in elementi oggettivi dei due appuntamenti che caratterizzano il processo di liberalizzazione che sono legare da una parte e che sono la tariffa dall'altra soltanto se riusciremo a fare entrare il parametro qualità complessiva
Nel sistema gare nel sistema tariffe riusciremo ad avere un'effettiva liberalizzazione che va a discapito dell'ultimo traguardo su cui verificare il processo di liberalizzazione che sono i nostri utenti vi ringrazio
No
Forse
Dunque Bongiorno Pato dall'importanza delle nuove tecnologie se non vengono censurato dal professor Vacca intanto con Andrea Lolli abbiamo diviso l'intervento di quelle che in un certo senso potrebbero essere considerate anzi lo sono state considerate le vittime sacrificali della riforma cioè le aziende distributrici private nel mio caso il pubbliche se questa distinzione
Vale ancora per Andrea Lolli
Diciamo subito che non ci sentiamo solo vittime sacrificali ci sentiamo coinvolti in un processo certamente l'aggettivo rivoluzionario la rete è stato usato in varie occasioni esentato più indicato però non sposi non solo in un ruolo passivo
Andrea condotto l'intervento più in una chiave aziendale
Intenderei condurlo più che altro in una chiave di analisi e dista degli spazi di mercato analisi degli spazi di mercato e qui mi ricollego alla interessante la reazione del professor Vacca di cui sono stato allievo e quindi non posso non considerava interessante
Ecco attacca e sull'evoluzione delle tecnologie nel senso che concentrando il mio intervento fondamentalmente sul mercato e sulla vendita il primo appoggio innovativo è fondamentalmente inutile nasconderlo quello dell'ENEL
Attraverso l'integrazione di servizi di integrazione di nuove soluzioni tecnologiche che consentano di porre un offerto su una pluralità di servizi chiaramente anche le aziende distributrici si pongono le stesse tematiche se lo pongono sia dal lato pubblico che dal lato privato brevemente perché esiste anche un privato un pubblico al di là della matrice proprietari e questo spiega anche la al momento persistente differenziazione associativa ma esistono perché le nuove condizioni dell'età pongono sostanzialmente in condizioni di parità tuttavia le doti di origine o che sono come l'eredità regge Genetica e patrimoniale con la quale ognuno di noi nasce sono ovviamente diverso ed elenco brevemente alcune caratteristiche
Intanto tendenzialmente il pubblico possiede parto dovere essendo privato per dovere di correttezza dal pubblico o dall'ex pubblico possiede con generalmente territori più omogenei spesso nei privati questa caratteristica solo prevalentemente d'Italia iniquo di Camuzzi possiede grandi centri urbani
è già pluri servizi tendenzialmente lunghi servizi fondamentalmente più sui servizi tradizionali e sui servizi innovativi quali ad esempio TLC o energia elettrica salvo le municipalizzate elettriche storiche
Anche un ministro rispetto questi Blas rispetto al mercato però sta subendo una consistente evoluzione degli assetti proprietari legata a un processo di privatizzazione volute nel settimo Petar richiama spesso anche voluti o ne a livello di Maneggio di struttura di piani industriali di programmi dal lato del privato viceversa ci sono diversi i minuscoli legati tende all'essere tendenzialmente mano servizio salvo il gruppo ENI ad un essere verticalmente integrato
E presenta però anche alcuni aspetti positivi in primo luogo è l'unico settore di servizi pubblici locali in cui c'è una presenza imprenditoriale privata
Forte e diffusa su uno spazio significativo del mercato ci atteggiamo oppure Nitto diamo le aziende pubbliche c'è ancora circa un terzo del mercato in mano a medi operatori che si stanno aggregando matrice privata contitolare direttamente coinvolti nella conduzione aziendale
C'è inoltre un forte radicamento territoriale di queste aziende e questa è un'analisi dei soggetti dei soggetti storici dei soggetti tradizionali
Unisco una brevissima considerazione risposta a la Flash iniziale del professor Vacca per non ci sentiamo non c'era perché è ora che in condizioni non ci sentiamo vittime noi vediamo tutto ha un importante ruolo commerciale
Per le aziende distributrici private lo vediamo a determinate condizioni vivamente da un lato e questo è un concetto tra l'altro che è stato posto anche ieri dal professor Tesauro
Con il consenso di gestore virtuale relativamente all'UMTS parliamo in una certa misura di evoluzione di disgiunzione dalla Rete
Ordine mente esisteranno spazi di mercato nella proposizione di servizi non solo per i possessori delle grandi reti nazionali
Ma anche per i possessori o dei network locali o per per coloro che sono in grado di poco servizi di qualità opposizione di servizi di qualità naturalmente è legata anche alle caratteristiche italiane è stata legata è stato esposto da qualcuno dei colleghi stranieri l'Italia non è solo ma con centri urbani e non è solo ma grandi aziende d'Italia è anche centri di media dimensione e medie e piccole aziende
Ecco rispetto a questo tipo di tessuto non credo che anche alcuni fenomeni quali la dematerializzazione della vendita la vendita via intanto avete informatica troveranno totale e già ne vale diffusione ho fatto l'esempio della delle materie d'azione per la vendita via internet dei servizi all'utenza domestica la faccio sulle piccole e medie aziende laddove queste oltre la pura fornitura dell'energia
Hanno spesso anche forti esigenze di servizi addizionali e di assistenza
Ecco le la banca commerciare relative distributrici può diventare un uno strumento di interrelazione con questo tipo di soggetti a patto di sapersi aggregare
E di sapersi integrare con operatori degli altri servizi soprattutto di quelli innovativi
C'è poi il nodo il nodo degli approvvigionamenti ovviamente tocco questo tema per le aziende non verticalmente integrate ecco chiaramente i distributori in particolare quelli di minore dimensione si devono dare soluzione che legate per gli acquisti
Pongo questo tema proprio per maggior libertà addirittura a titolo personale è nostra convinzione che entro l'estate qualcosa dobbiamo fare proprio per fare massa critica ed essere competitivi su questo mercato
Ultima notte condizione è la leva tariffaria ecco devono ed è un ospizio al questo che ribatte seguirà con intervento conclusivo
è indispensabile perché il mercato si possa consolidare che ci sia una chiarezza del contesto tariffario su tutti i tre segmenti distribuzione trasporto e modulazione
Altrimenti in corriamo il rischio che il mercato si ricorso Olivi prima dell'uscita delle nuove tariffe
Chiudo con una battuta legata all'intervento del dottor Tatò ecco certamente non vorremmo essere tutti liberi di comprare Casini ma neanche trovarsi tra un po'di anni nella situazione di compare tutti servizi quasi solo dall'ENEL non è altrettanto spiritosa ma
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Per quanto riguarda osservarle liberalizzazione dell'energia elettrica io la difendo le filiere alla liberalizzazione virtuale
è stato già richiamato in modo molto come forte che in termini quantitativi nel Duemila sono stati immessi sul mercato libero venti terawattora
Ma quel che conta di più sono terawattora che provengono da una decisione del otto viti e non quindi dall'applicazione del decreto Bersani infatti sono terawattora di importazione
L'anno prossimo credo non cambierà nulla
Non c'è disponibilità anzi per certi aspetti
Gli utilizzatori secondo noi si devono aspettare un peggioramento dal livello tariffario infatti gli operatori internazionali
Non saranno certamente disposti nel due mila uno a lasciare il margine di intermediazione sull'NGN portata agli operatori nazionali
Quindi la prima riflessione secondo noi il tempo di giudizio di Bilancio sul decreto Bersani giudizio fortemente negativo
Per quanto riguarda invece il discorso del gas
Riteniamo che da questo punto di vista in effetti il decreto letta
Abbia segnato l'inizio di un percorso che va nel verso giusto
Va nel verso giusto perché da subito
Rende tutti clienti tutti cittadini liberi quindi clienti da un lato
E dall'altro codifica questa grossa necessità che la spaccatura tra l'attività di vendita l'attività di trasporto e o quando ci fosse l'attività di produzione
Quindi sulle cotoletta siamo molto più per certi aspetti positivi
Cosa fa vuol fare alla nostra azienda che certamente è identificata come la più grande Utility verde d'Italia quantomeno per capitalizzazione di Borsa ma anche la somma dei Beatles in quanto tale nostra azienda intende cogliere le opportunità derivanti del cambiamento in atto essenzialmente accelerando e amplificando questa connotazione da multiutilities
Con una particolare attenzione all'attività di trading che secondo noi è un aspetto fortemente innovativo innescato da qua da questi cambiamenti
Di regole fare trading significa
Cogliere al meglio l'opportunità di un sistema integrato coppe io
Farete Kevin vuol dire quindi poter mettere a disposizione del cliente finale un vettore energetico a costi più bassi
Faretti Kevin Boldini innescare nuove conoscenze nuove capacità che si devono intersecare con un prodotto che per definizione mobile
Quindi la nostra società si sta attrezzando
Per creare uscita di piede nel settore dell'energia elettrica Società che avrà altri partner noi infatti crediamo che da questo punto di vista i volumi che non essere messi in gioco non possono essere se non equiparabili alle operatore nazionale
Contestualmente riteniamo che ci siano le condizioni per poter mettere in campo questa possibilità di operare anche nel settore del gas
Alla fine tutta quest'operazione
Ci sembra evidente naturale che poi le due attività fra di loro vadano converga
E ormai percezione diffusa in Europa che il garage diventa la materia prima più importante per puro due kilowattora attraverso questa innovazione tecnologica dei cicli combinati da un lato e dall'altro con l'energia elettrica a basso prezzo potrà può e deve essere utilizzata anche per produrre calore
Quindi la nuova frontiera degli operatori e qui mi sembra che è quello che ha detto l'amministratore delegato dell'ENEL non può che essere condivisa è quella di mettere assieme due business comunque sempre nell'interesse dei consumatori finali attua su questo dell'azione secondo noi di l'efficienza commenta e corti si riducono in aggiunta ove spendere poche parole per la nostra attività nel settore delle telecomunicazioni
M. di Milano ha dimostrato di forse di coglie un po'prima degli altri la visione
Di guardare lontano attraverso l'operazione di cablatura diffusa dalla città per mettere a disposizione di tutti i milanesi dei servizi
Complessi e complicati come sono appunto quelli della dell'attività multimediale grazie
Adesso la parola
Salvatore mai
Profitti trasmissione nazionale
Professor Vacca all'inizio simpaticamente ha diviso catalogato le presenza attorno al tavolo tra quelle dimensionalmente rilevanti è un pochino meno
Io non so se il gestore della rete di trasmissione nazionale sia grosso o piccolo certamente unico
E è unico erede giovane visto che ha quindici mesi di vita
E il giovane Emma fa un lavoro un mestiere antico
Il dispacciamento il controllo la supervisione di un sistema elettrico è un'attività che è nata coi sistemi elettrici
Gestire un sistema elettrico essenzialmente vuol dire assicurarne la la sicurezza del del servizio e quindi la la supervisione il controllo in tempo reale
Il nostro è un Hans un un sistema elettrico difficile lungo non solo geograficamente ma anche elettricamente nel senso che la dislocazione dei centri di produzione si può dire che nel nostro Paese si sia sviluppato in modo spontaneo nel senso che gli impianti di produzione si sono fatti laddove sono stati i permessi
Non certamente laddove una pianificazione ragionevole e giudiziose ad un sistema elettrico avrebbe consentito
Questo determina appunto un sistema elettrico molto lungo in cui il percorso medio del kilowattora e assai lungo quindi gestire il controllo di un sistema di questo genere
Alquanto complesso
La consolazione che una garanzia che il gestore della rete da tutti quanti è che finora e incrociamo le dita
Dalla l'agosto del sud novantaquattro non si sono registrati mai inconvenienti di rilievo nel nostro sistema elettrico nazionale
E questo credo che sia la prima garanzia che il gestore della rete vostro deve dare a tutti gli operatori del sistema elettrico nazionale
L'altra funzione di un gestore della rete è quella di e progettare lo sviluppo
Lo sviluppo prima di tutto si pone l'obiettivo di rimuovere i vincoli che il sistema elettrico a e sistema elettrico italiano ha dei vincoli e se n'accorge la la borsa
Appena entrerà in servizio perché ci accorgeremmo che non è possibile praticare un Credem Price unico visto che le regioni elettrica del nostro sistema sono per lo meno cinque
Nord centro sud Italia Sardegna e Corsica che sta Sicilia scusa
Ho una visione europea ma
E quindi il primo obiettivo è quello di rimuovere questi vincoli
Il secondo obiettivo è quello di far crescere ovviamente il sistema elettrico in ragione della crescita della domanda
Io credo che sia un motivo di soddisfazione a constatare che in questo si sta in questo momento il sistema italiano sta crescendo con un tasso superiore al cinque per cento in termini di energia
In termini di potenza abbiamo una punta di quarantatré mila Mw e abbiamo una rete che
Nuova potenza
In questo vi devo dare un'informazione che non è ancora sul nostro sito internet ma non saranno brevi
Il gestore della Rete ha ricevuto fino a oggi delle richieste per trentaquattro mila megawatt di nuova potenza
Da parte di duecento più di duecento operatori
Io non lo so se è una certezza una speranza ma indubbiamente una richiesta forte
Rispondere a queste richieste non è semplice e immediato
Perché si dà il caso ed è un caso reale che in un sito in un nodo della Rete si vengano a sovrapporre più richieste
Per cui rispondere alla richiesta di chi si vuole connettere alla rete semplicemente dicendo devi fare sette chilometri teverina doppia Terna non era ricca chieste esauriente se e questo è il caso in alcuni nodi si registrano richieste per le tre mila Mw comprendiamo tutti che non occorre non serve soltanto a e dimensionare il collegamento di questi politici in relazione ai nodi più vicine nella Rete ma comporta il potenziamento di tutta la rete a va bene
E questo deve fare accelerare la definizione di quelle convenzioni tipo di quegli elementi che perlomeno definiranno chiariranno a carico di chi sono questione
Una particolare menzione credo debba avere l'interconnessione con l'estero altrimenti sarebbe quasi una omissione no
Nel due mila in linea con le direttive dell'autorità sono state assegnate
Nel due mila e seicento Mw di capacità di interconnessione con l'estero il resto il complemento a cinque mila e quattro sono contratti pluriennali e quindi non sono allocabili
Venti mila e venti miliardi di kilowattora che sono i kWh di cui parlava Vincenzo questo ha dato luogo a venticinque contratti circa che sono stati regolarmente regolarmente stipulati
Una considerazione però va fatta io ho l'impressione che forse si vada in direzioni non non sempre convergenti
Se fossero veri i trentatré mila metri
E
Condivisibile
Un potenziamento della capacità di interconnessione con l'estero
La quale certamente non risponde a esigenze di sicurezza di interconnessione del nostro sistema
Ricordiamo che i cinque mila e passa megawatt di capacità di interconnessione insicurezza attuali
Ci hanno consentito nei decenni passati quando in Italia non si facevano impianti di comperare energia non potenti ci comprare potenza ed energia all'estero
Quindi un eventuale potenziamento della capacità di interconnessione con l'estero certamente non rispondere agli obiettivi di sicurezza dello stesso
Ma forse anzi indubbiamente risponde a quelle esigenze che deriva dal differenziale forte dei costi nel nostro Paese rispetto agli altri
Allora una riflessione che io mi permetto di dare atto crediamo coerenza tra la richiesta di sviluppo del nostro parco termoelettrico e una richiesta di interconnessione con l'estero la quale sicuramente attinge a disponibilità di energia ma quanto dureranno
In più il nostro sistema elettrico e già tributario all'estero per l'ottantacinque per cento in termini di energia primaria
Vogliamo potenziare questa interconnessione questa dipendenza anche in termini di valore aggiunto di impianti di capacità
Questa è una riflessione che mi permetto di consegnare l'ultima considerazione
è stato fatto qualche rilievo in sede anche autorevoli in merito alla diritto di accesso alla Rete
Devo ritenere che questo rilievo non è attribuibile alla rete di trasmissione nazionale l'anno scorso sono stati fatti due vettori ambienti soltanto quelli richiesti in campo nazionale due internazionali li abbiamo risolti perfettamente in linea con le direttive dall'autorità
Per quanto riguarda i denti gira terawattora Alice e i tre mila e seicento megawatt di interconnessione con l'estero anche quello l'ho già detto sono stati risolti
Perfettamente in linea con le direttive dell'autorità quindi riteniamo che in questo anche in questo abbiamo fatto il nostro dovere
Prima
Sorge
Missione gli studi abbiamo pensato di direi di dare la parola
Inutile loro i molto tardi
A un rappresentante del mondo sindacale
E quindi io pregherei ignobile dei l'inquilino in di Milano
Divenire qui
Fotografo
Molto più rapido Valtur almeno abbiamo imparato a essere flessibili e veloci
Quando
Io non hanno nell'organizzazione
No in a
Abbiano
Io
Tanto non dico niente di interessante
Quello che noi vorremmo sapere da lui sono alcune rapide considerazioni sul problema della liberalizzazione
Mercato nazionale
Cita i casi di cui abbiamo discusso ieri ne abbiamo discusso tutto oggi
Io se vi ringrazio per l'invito a mo'chiesto come il sindacato dei metalmeccanici di poter intervenire in questa occasione e quindi il mio intervento sempre semplicemente un intervento parziale che a come punto di vista non tanto quello come dire dei lavoratori
Sì impiegati nelle aziende elettriche ma dei lavoratori che costruiscono apparecchiature per l'industria
Dell'Energia
E quindi vorrei e vorremmo rappresentare appunto in questa sede in una maniera un po'diverso da come i partecipanti a questo convegno hanno visto questa mattina
Cioè nel senso che questa mattina i lavoratori di Alstom Power hanno manifestato qui fuori ma voleva appunto rappresentare i problemi che hanno i lavoratori occupati nelle aziende del settore elettromeccanico
Negli ultimi anni abbiamo assistito nel nostro Paese a Milano in particolare ad un forte ridimensionamento delle aziende e degli occupati in questo settore
La poca abitudine dell'industria nazionale a confrontarsi con la competizione internazionale
Ha avuto effetti disastrosi anche perché sul mercato nazionale si è passati
Quasi immediatamente da una situazione di spartizione e di commesse garantite ai produttori da parte di ENEL ad un crollo che dura ormai da anni degli investimenti
Ciò che è accaduto in altri Paesi europei cioè il sostegno del mercato domestico come condizione per governare la transizione verso i mercati globali in Italia non è successo e di risultati purtroppo sono sotto gli occhi di tutti
Non è quasi mai stata decisione dai governi dai ministri competenti ma in regime di monopolio dall'Ente nazionale dell'energia elettrica
Dovremo però essere oggi ad un punto di svolta
Le normative europee hanno imposto anche all'Italia di procedere alla liberalizzazione del mercato elettrico e appunto in questo convegno si è discusso molto sugli scenari sulle attese sui cambiamenti in atto e che dovrebbero intervenire
La liberazione del mercato Venezia dovrebbe però essere valutata anche i nodi in un'ottica europea e quindi per l'industria italiana dovrebbero determinarsi opportunità anche oltre i confini nazionali
A questo proposito però come dire le reticenze tedesche francesi fanno invece pensare che non ci sia ancora del tutto questa abitudine da parte degli altri strati degli altri stati dell'Unione Europea
Molto in sintesi la posizione del sindacato confederale nota
Occorrerà quindi assicurare dentro questo processo che il mantenimento su tutto il territorio nazionale degli obblighi di servizio pubblico e la garanzia di uguaglianza di trattamento degli utenti che non possono accedere a libero mercato
La sicurezza dall'approvvigionamento a medio-lungo termine che passa per un'azione di orientamento dalla qualificazione degli assetti impiantistici ed infrastrutturale del parco elettrico del Paese
E delle scelte da assumere relativamente al mix delle fonti di energia primaria da utilizzare pre flessibilizzare in Premier genetico che grava sul nostro Paese
Il rispetto dell'ambiente ed in particolare per impegni di Kyoto la definizione degli assetti impiantistici infrastrutturali con l'obiettivo anche dell'equilibrio territoriale fra aree sviluppate o meno del Paese
Lo sviluppo della ricerca scientifica nel settore elettrico la promozione delle fonti rinnovabili e l'incremento dell'efficienza energetica
Una posizione quindi non di contrarietà
Ma che non affida solamente al mercato l'azione di regolare il cambiamento infatti molti degli aspetti richiamati comportano decisione di carattere politico e strategico che siano nell'interesse del Paese
Sicuramente con l'attuazione del cosiddetto decreto Bersani l'Italia ridiventa un mercato e gli interventi di ammodernamento di maggiore efficienza delle centrali andranno realizzati così come è auspicabile che se ne creino che se ne creino di nuove ciò dovrebbe tradursi in opportunità per l'industria manifatturiera nazionale e non rappresentare solo un mercato per investitori
I lavoratori di Alstom Power che questa mattina hanno manifestato chiedevano sostanzialmente questo
Che l'apertura del mercato italiano possa consentire di mantenere attività e produzioni che nel piano di riorganizzazione mondiale la multinazionale Alstom ha deciso di ridurre la concentrazione delle attività del power di adibire Alstom successivamente rilevate al cento per cento da Alstom
Non determina nell'Italia sovrapposizioni in quanto a differenza di altri paesi tra noi era solo presente ABB collassa del mio a Milano la realtà impiantistica di ingegneria e a Sesto San Giovanni lo stabilimento di generatori
Ciò nonostante nelle scelte dalla multinazionale l'Italia appare un Paese destinato solo a perdere capacità lavorative progettuali e produttive senza beneficiare in nessun modo dalla posizione di leadership sul mercato mondiale che il gruppo assunto con la concentrazione effettuata
Si decide quindi di chiudere le attività delle macchine nuove a Sesto San Giovanni mantenendo una struttura ridotta per l'attuazione del service che rischia di essere l'ultimo atto prima della chiusura definitiva dello stabilimento
Le attività che si svolgono a Milano oggi parzialmente riorganizzate
Non vengono adeguatamente adeguatamente valorizzate ma lasciate magari anche per la particolarità che hanno assunto negli anni sotto attenta osservazione per magari operare nel prossimo futuro muore nel tempo più drastiche onere attivissime
La conseguenza immediata sono un calo occupazione duecento lavoratori su un totale di novecento addetti
Il confronto in corso da qualche mese con l'azienda non ha ancora portato risultati soddisfacenti
è in questa occasione vorremmo ribadire che il piano industriale deve contenere concreti elementi di sviluppo e di prospettive non solo di riduzione che devono essere mantenuti in Italia attività produttive che sappiano cogliere le opportunità di mercato che la liberalizzazione determinerà
Per queste ragioni abbiamo chiesto che di questa vicenda si occupi anche il ministero dell'industria
Non certo per andare a richiedere provvidenze ma per pretendere che occasioni di lavoro che possono manifestarsi nel nostro Paese possono essere colte da chi nel nostro Paese lavora
In conclusione la nostra valutazione sul processo di privatizzazione di liberalizzazione del mercato
Verrà valutato unicamente a se approderà occasione di sviluppo e ulteriori occasioni di lavoro e di occupazione visto che sul versante delle tariffe c'è ben poco mi pare
Aver capito da aspettarsi
Credo potremo cogliere l'invito dal professor Vacca che io ringrazio per da averci dato questa opportunità e nel prossimo incontro chiederemo all'azienda che i lavoratori che non riescono a stare nel ciclo produttivo di Artom possono essere utilmente rinviati nella new economy o magari dal mercato del web grazie
Sì avevo giunti dopo
Una una giornata mezza giornata ma che poi più di mezza giornata di lavoro alla fine dei nostri lavori
Per non farvi perdere del tempo dopo
Cioè dopo che ha parlato il professor Garribba che chiudere questo convegno
Direi che due sole cose mi pare che e questo convegno sia pienamente riuscito
Non solo come frequenza di persone amiche meno amiche
Abbiamo avuto forse troppe donne io no
Sono troppe donne presenti con una una trentina di meno le avrebbero ridotte a quattro cinque andava meglio questo per i miei gusti sì è evidente che questo modo di ragionare sottende una valutazione non molto positiva sul ruolo che il personale femminile in grado di dare ai nostri discorsi ma adesso qui chiudo stava mia moglie poi mi sistema io vorrei dire che adesso facciamo chiudere dai che arriva che arriva non è qui solo come componente dell'Autorità per l'energia elettrica e del gas quindi
Personaggio piuttosto importante ma è qui come nostro amico perché che arriva ha fatto il condirettore di questo istituto per oltre dieci anni è stato a fianco prima che condirettore diventasse il professor De Paoli
Quindi con lui abbiamo condiviso molti problemi tutta la battaglia a favore del nucleare conclusasi in modo abbastanza infelice
L'abbiamo condotta insieme non ci siamo impegnati seriamente poi le cose sono andate come sono andate e abbiamo pensato che
In ricordo di questo passato in parte non felice ma in parte felice perché abbiamo fatto dei ladri lavori insieme utili che ancora oggi sono utili
E in parte perché è sempre un personaggio che ha un ruolo determinante nel comparto della problematica energetica l'abbiamo pregato di chiudere i lavori di questo nostro convegno di studi e io credo che con lui lo chiuderemo degnamente anche perché oso per sperare che a differenza degli altri relatori
Garribba qualcosa dirà anche dell'intervento che ho fatto io io devo dire che non ho avuto il piacere non ho avuto il piacere che nessuno dei miei amici dopo avermi detto che potevo stare tranquillo che le cose da me rappresentate erano di estremo interesse
E quindi era utile farne oggetto di discussione si è verificato il silenzio più assoluto
No no mi meraviglio che questo sia avvenuto nel caso di Tatò
E di Mincato che avevano altri temi da sviluppare devo dire che tanto mi ha fatto delle critiche nel corridoio ma poi ha concluso il tutto dicendomi che lui è mio amico e che mi manderà dei toscani cubani questa sera quindi non posso dire niente di male neanche insieme allora diamo la parola all'amico che arriva grazie a tutti voi di essere intervenuti Rollo mi raccomando di evitare un assalto a quel locale dove si distribuisce qualcosa per saziano di e io mi auguro di rivedervi presto qui con noi perché abbiamo in programma altre iniziative fra l'altro proprio in questo mese avremo un grosso convegno con due ministri sulla politica industriale per il settore dei rifiuti urbani
E chi di voi si occupa di problematica ambientale avrà occasione di poter ascoltare altri discorsi interessanti e di poter interloquire
Grazie Sergio a te la parola
Grazie Sergio a mia volta per questa presentazione estremamente elogiativa
Non penso che vada ringraziato l'istituto gli organizzatori per avere proposto all'attenzione un tema così importante quali le liberalizzazioni nel settore dell'energia elettrica e del gas su un tema importante nel momento in cui il nostro Paese potrebbe perdere quello che il confronto competitivo che lo vede impegnato nella logica di integrazione del nostro Paese nella Unione Europea e se vogliamo in quello che il confronto che più in generale si trovano ad affrontare le economia dei Paesi avanzati
L'ora noi vediamo le liberalizzazioni in sostanza come uno strumento deve rilanciare la competitività del Paese
E l'irritazione sia elettrica del gas penso convenga ricordarlo riguarda una frazione considerevole del prodotto mentre non lordo certamente più del cinque per cento riguardano alcune centinaia di migliaia di addetti tiranti entità
Quindi stiamo parlando di uno dei settori se vogliamo nel suo insieme chiave per vincere le sfide che ci attendono
Rivelazione è uno strumento è uno strumento come un fine in sé stesso
Per dare ai due settori efficienza per dare due settori una maggiore qualità del servizio per rilanciare gli investimenti per rilanciare l'innovazione anche l'innovazione tecnologica oltre che l'innovazione organizzativa
Da questo punto di vista ritengo e questo è stato detto da molti relatore che va liberalizzazione trovi un percorso segnato dai due decreti legislativi ma i due decreti legislativi vanno visti come una cornice all'interno della quale devono essere collocati altri atti normativi deve essere collocata all'azione dei diversi soggetti
E questo percorso potrà avere bisogno di aggiustamenti se guardiamo ciò che è accaduto per le liberalizzazioni in altri Paesi
Vediamo incertezze vediamo aggiustamenti di rotta vediamo quello che io chiamerei a tutti gli affetti un processo di apprendimento
Il processo di apprendimento è stato d'altro lato nel nostro Paese riteniamo evidente in quello che è il passaggio dal primo decreto legislativo di liberalizzazione del mercato elettrico al secondo decreto legislativo di rivelazione mercato del gas
Non a caso c'è stata meno discussione sul secondo decreto e alcuni dei principi sono stati dati per scontati
Questo significa che nell'arco di soli due anni c'è stata una maturazione culturale che coinvolge sia quelle che sono le nostre rappresentanti nel Parlamento sia il governo ma coinvolge più in generale del Paese
Ma quando si parla di rivelazione qui si pongono tre problemi che sono mi pare emersi nel corso di questo convegno e che ho visto trattati in modo ricco
Vi è una necessità di coerenza al su tre fronti pronto elettricità gas
Coerenza tra ciò che fa il nostro Paese gli altri paesi europei e coerenza su la dinamica il processo di venerazione nelle diverse fasi dei due settori
Coerenza tra di realizzazione nel caso del gas deliberazione caso dove meno acidamente indubbiamente i due sistemi sono interagenti
Sono anzi sempre più interagenti e se vogliamo quelle che sono i sistemi energetici del futuro il sistema energetico della nuova economia
Vede diciamo giocare la sua competitività nel modo secondo cui è gestito all'interfaccia tra gas elettricità
E questa interfaccia la vediamo all'apporto di cliente ed Europa voi a quanto diceva il professor Vacca
Viene vista lì anche in quello che è il rapporto tra le reti e le strutture stesse delle reti potranno modificarsi ha motivo di innovazioni tecnologiche importanti quale la microgenerazione
E la vediamo a livello di generazione perché la generazione di energia elettrica futura
In gran parte diciamo la forza trainante erano domanda di casco il trenta per cento in più di domanda di gas di cui si è parlato è legata all'elettricità
Abbia poi è un problema di coerenza tra ciò che fanno diciamo i Paesi europei come si muove il nostro Paese all'interno di quello che il mercato integrato informazioni sono stati qui proposti nei confronti di plessi sono state qui proposti dei confronti di numeri di liberalizzazione ma so non ha significato come indicatori dobbiamo fare grande attenzione a prendere il numero di clienti liberalizzato come un indicatore quando poi magari nel caso dell'elettricità vi è un distributore quasi unico monolitico quindi i problemi vanno viste in queste altre logiche quindi si può vedere
Il cliente libero come un momento se vogliamo di riduzione del potere del distributore
Sono stati proposti confronti di purezza
Diciamo subito che in quello che il nuovo contesto europeo quello che viviamo oggi ci sono prezzi per il mercato libero e ci sono tariffe bene cult Nicola e qui dobbiamo andare a vedere le due dinamiche dobbiamo fare attenzione affinché quello che è il divario nel nostro Paese non si accresca
Dobbiamo considerare quella che la struttura delle società indubbiamente il fatto che nel caso elettrico vi sia un Paese europeo che ancora un metabolismo ampi play niente contro le toghe Visconti perché non una società per azioni che produce e distribuisce l'energia elettrica
Crea una serie di problemi che devono essere posti all'attenzione della missione europea e che sono stati in parte evocato il commissario
Secondo problema nuovo di rapporto tra le reti fra i diversi Paesi europei di sicurezza delle reti
Non si vuole che un grado di sicurezza elevato nella rete di un Paese crei sicurezza ad altri paesi quindi il paese si trovi in una posizione di creditore per quanto riguarda sicurezza avendo fatto degli investimenti
Qui dove sessione quindi
A questo riguardo incisiva ritengo sia stata l'azione della Commissione europea negli ultimi anni
Al nel col primo ottobre di quest'anno come molti di loro sanno vi sarà una tariffa unica europea per il trasporto di energia questa è una novità assoluta questo anno contribuito io regolatori dove ci sono oggi una maggior parte dei Paesi europei
In un dialogo con la Commissione europea
Questo è indice di cambiamenti ma questi cambiamenti comportano anche l'esigenza di nuovi strumenti per far fronte a concentrazione tra soggetti che nel passato non esistevano e quindi alleanze di tipo collusi
Vi è poi il terzo tipo
Terzo volte richiede coerenza tra ciò che accade sul lato della domanda su ciò che accade sul lato dell'offerta e sugli strumenti che consentono domanda l'offerta di collega s'allora il la liberalizzazione sia nel caso nel girone etica che nel caso del gas
Propone una pressione nei confronti dell'offerta cioè fa sì diciamo che si presenti un'offerta concorrenziale e competitivo
Ma qui interviene anche con cambiamenti pone l'accento sulla qualità del servizio cui sull'esigenza di trasformare ciò che nel passato alla qualità implicita in qualità esplicito
Cioè di dare degli standard di qualità di rendere la qualità un fatto economico
Pone il problema della separazione delle attività di vendita dalle altre attività ed ecco che nasce qui l'occasione della molti Utility
Nasce una nuova economia di gamma o di scopo quella che era stata evocata dal professor Barca che fa leva sull'innovazione tecnologica fa leva su nulla in economico e consente di creare un nuovo tipo una nuova logica di mercato sul fronte di quello che chiamavamo l'utente oltre e l'utente un cliente solo alta diventa diverso nei confronti di chi offre i servizi qui non si potrà ritengo più parlare di utenti o di consumatori ma piuttosto di committente di servizio e quindi di una parte di quello che il processo di innovazione tecnologica che veniamo sulla parte terminale della filiera sia l'elettricità che del gas
Ecco qui l'occasione per nuove impresa l'occasione per nuove alleanze
Oggi forse solo nazionale domani anche internazionali perché qui nasca e nuovi soggetti c'è uno spostamento di addetti da parte di quelle che s'sono le imprese erogatori di servizi e questo lo vediamo nella generalità delle economie evolute da quello che era diciamo impronte dell'Offerta verso di fronte della domanda
Proprio perché il servizio si arricchisce di nuovi contenuti si arricchisce di nuove valenze e consente al mi utenti oggi committenti di vedersi proporre delle nuove opportunità
Vi è però qui il grande nodo che è emerso più volte in questo convegno quello diciamo al di là del problema delle reti mi dispiace non poter rispondere alle molti osservazione che ha fatto ma mi trova chi chi è che sono state anche proposte da altri
Gli sarà la presentazione della relazione annuale da parte dell'autorità del quattro luglio ci consentirà in parte diciamo di dare terreni risposte a questi interrogativi
Ma il problema che abbiamo nel nostro Paese oggi è quello dell'Offerta dobbiamo chiederci se c'è un offerto in condizioni concorrenziali nello nell'altro caso la risposta sembra depressione negli atti
La questione delle importazioni di energia elettrica è stata francamente un palliativo perché ci troviamo di fronte dieci GWh che vengono importati la domanda in rapida crescita sono stati citati trentacinque mi sembra G8 terawattora
E quindi vi è un divario diciamo tra offerta e domanda quindi anche le condizione che gli operatori hanno potuto trovare nel corso del due mila potrebbero non ripetersi nel corso del due mila uno
Vanno pertanto avvicinati abbreviati tempi della cessione delle centrali elettriche che appartengono le tre società di cui parlava il dottor tanto
Questi tempi vanno Previati è stato scelto
Procedura che Cocconi hanno ritenuto di dover condividere procedura trattativa diretto così il nostro Paese non saprà mai quanto vale una centrale sul mercato libero questo una stranezza
è stata scelta una procedura attraverso la quale le centrali vengono cedute con i loro detti non ho cedute si dice con i contratti di approvvigionamento del combustibile si dice con i contratti di ammodernamento
Si dice con tecnologie già definite e preconfezionate
Quindi c'è da chiedersi che cosa faranno di acquirenti
Cioè queste centrali potranno anche avere poco valore ma come possono queste centrale competere sul mercato per sul mercato integrato europeo qui corriamo il rischio di una rapida e qui devo dare ragione al sindacalista
De industrializzazione del nostro Paese
Una deindustrializzazione che è semplicemente lo vota a ritardati in quelle che dovevano essere le azioni che non riguardavano l'anno due mila e tre che è stato inventato in un contesto statico le liberalizzazione si collocano in un contesto dinamico in cui altri Paesi si muovono altri Paesi creano nuove condizioni o si preparano calano e competizione
Allora quello che è il confronto competitivo vuole che queste procedure vengano abbreviato prese chiare trasparenti venga data certezza
A chi vuole investire a chi vuole impegnarsi a chi vuole correre io rischio di capitalizzazione anche il serio rischio anche quelle che alcuni dicono Lance l'altezza del regolatore neanche il regolatore siamo cerchi di essere il più possibile trasparente diretto cauto vuol come dicono gli inglesi
Allora problema simile
Si pone nel caso del gas naturale problema che intravediamo
Perché il problema di gas naturale problema dei contratti take or pay dei contratti di lunga durata dell'impegno delle infrastrutture quindi del rivestimento in nuove infrastrutture qual è il grado d'impegno rosso delle infrastrutture qual è dice amo emigrato quel tipo di accesso nove fossero questi sono interrogativi ai quali ritengo l'autorità con altri debba dare una risposta in
Tempi brevi affinché gli operatori siano messi in grado di decidere laddove approvvigionarsi del gas che è necessario per i nuovi impianti
In sostanza e qui concludo mi sembra che qui si possa vedere una situazione in cui le impresa nazionale di fronte a quelle che sono le incertezze sul fronte all'Offerta si sono mosse ha rapidamente su quelle che sono le direzioni che in
Piove professor Vacca cioè la formazione delle multiutility la ricerca di nuove economie la ricerca di nuovi business intorno alla Rete quindi di nuove attività
Dove vediamo diciamo una senza e dove non vi è il confronto concorrenziale dove confronto concorrenziale non stato introdotto per ecco allora che qui si può proporre i soggetti quello che io definirei un patto per una competitività nel settore gas nel settore energia elettrica che porti a Investimenti
Che porti ad alleanze internazionali che porti le istituzioni e queste devono contribuire a dare certezza trasparenza continuità e in sostanza ricreare fiducia
Grazie dell'attenzione
Gli importi può
è buon fine settimana e arrivederci