"Memoria e democrazia 1945-2000. La Repubblica e l'Europa" organizzato dal Comune di Firenze e dall'Associazione Storia e Memorie della Repubblica (presso Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, piazza della Signoria)

Buongiorno a tutti e benvenuti nel Salone dei Cinquecento
Sono molto Onorato sono molto lieto come sindaco di Firenze
Di poter aprire quindi di avere l'onore
Di aprire questo nostro incontro un incontro che reca
Un titolo particolarmente significativo memoria e democrazia
E sono prima di tutto molto onorato di poter dare il Benvenuto e ringraziare della sua presenza il Presidente Oscar Luigi Scalfaro
E l'associazione per la storia e le memorie della Repubblica
Che insieme a noi insieme al comune di Firenze ha organizzato questo appuntamento
Ma soprattutto sono particolarmente felice
Di vedere questa presenza questa presenza di tanti colleghi sindaci fatemelo dire anche come presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia
Questa presenza di tante personalità persone
Che vengono da lontano e che ci porteranno testimonianze sicuramente di grande valore di grande significato
Ma in particolare io voglio ringraziare i più giovani
Questi ragazzi che sono seduti nel Salone dei Cinquecento
Perché parlare di memoria parlare di democrazia
Io credo che abbia oggi un particolare significato soprattutto davanti alla presenza di voi ragazzi e ragazzi giovani che siete qui con noi oggi
Noi abbiamo invitato in questa sala
I rappresentanti di comunità che hanno sofferto il passaggio della seconda guerra mondiale e della lotta per la liberazione
Ognuno di questi rappresentanti porta con sé oggi il ricordo tragico di una strage consumata dalle truppe di occupazione naziste
Spesso anche con l'aiuto dei fascisti locali ai danni di popolazioni civili compresi donne e bambini
Abbiamo scelto questa formula
E anche questo tipo di partecipazione perché l'aspetto che ci pare più importante comunque strappare la trasmissione della memoria
Al ritualità e al conformismo
C'è sembrato cioè particolarmente utile efficace ridare la parola alle vittime riportare al centro della scena
Gli uomini e le donne in carne ed ossa che hanno sofferto ricostruire una storia attuale dal basso ripartendo dalle comunità locali
Dove la storia si intreccia davvero con il ricordo personale
La storia non può essere soltanto grande interpretazione disegno di affreschi interpretativi di carattere generale
Ma deve essere anche ricostruzione concreta materiale
Sono tanti di morti anonimi alle nostre spalle e noi abbiamo il dovere di ricordarli di darli un nome e di rivivere la loro esperienza tragica
Spesso si è parlato dei massacri delle stragi perpetrate dalle truppe di occupazione naziste di fronte all'orrore di questi atti la tentazione è quella di creare come dire il mostro di attribuire il male a pazzi sanguinari che niente hanno di umano e niente hanno in comune con noi
Attenzione perché questa è una tentazione comoda rassicurante
Perché scava un fossato incolmabile o almeno sì crede così
Fra noi e le ragioni del male e ci spinge alle volte con questa forma Autore assicurante Annoni interrogarci
Su quelle che sono le radici vere di questo male
Quei soldati tedeschi però che perpetrarono quelle stragi non erano belve assetate di sangue obbedivano a un ordine preciso ed era un ordine a suo modo razionale il terrore esercitato nei confronti delle popolazioni civili
Serviva
A rafforzare un regime di dominazione militare e a togliere spazio il consenso alla opposizione e alla guerra partigiana era quindi una scelta basata su una logica politica aberrante ma razionale
Così come la Shoah non fu semplicemente il vertice di un progetto maniacale di creazione di un identitari Jana
Ma il risultato di una concezione della politica e del dominio basata sull'asservimento dei popoli sull'esaltazione
Della differenza e sulla volontà di distruggere ciò che alieno ciò che altro danno
Il nazismo rappresentato nella storia del secolo appena concluso un concentrato di tutte le teorie dell'intolleranza
è stato la massima espressione della volontà di dominio sugli esseri umani di distruzione contro l'altro l'estraneo di annientamento dell'altro come persona fisica ma anche nei suoi aspetti culturali etno-chic religiosi politici
Oggi di fronte a quanto accade in tante parti del mondo
E anche qui vicino a noi
Di fronte ai massacri e ai genocidi cui abbiamo assistito in questi ultimi anni abbiamo il dovere di non lasciare che il significato della lotta per la democrazia cada nell'oblio
Non possiamo lasciare che venga dimenticato che cosa sono stati e che cosa hanno prodotto il totalitarismo e le tante forme di autoritarismo del novecento e oggi abbiamo ancora di più il dovere di ricordare tutto questo perché c'è un aspetto della politica che deve tornare al centro della nostra azione della nostra riflessione una politica che cerchi di elevarsi da quelle che sono le beghe quotidiane e torni a guardare lontano torni ad avere un'ispirazione alta riesca a riscoprire le sue radici etiche e culturale
Mi riferisco al grande tema dei diritti umani
I diritti umani non rappresentano soltanto l'eredità più importante degli uomini che hanno combattuto la guerra i diritti umani sono anche una formidabile bussola per guidarci nel futuro che ci aspetta
Da sole in internet la globalizzazione non daranno una vita migliore ai bambini dell'Africa e dell'Asia nel nuovo lavoro milioni di disoccupati
Bisogna battersi perché i diritti umani per vadano ogni campo del sapere e della ricerca
Pene Trino in tutti i campi delle relazioni internazionali siano determinanti per valutare le responsabilità non solo dei singoli Stati ma anche degli attori privati
Che in questo mondo globalizzato hanno non di rado non dimentichiamocelo un potere maggiore degli stessi governi per questo oggi si deve parlare di un nuovo forte binomio stato dei diritti ovvero rispetto dei diritti umani quale presupposto della democrazia e globalizzazione dei diritti
Un concetto quest'ultimo che deve essere inteso sia come opportunità per tutti sia come possibilità di realizzare una cittadinanza planetaria
E mi piace dirlo in questa nostra città che vuole essere anche nel futuro come è stata nel passato una città del mondo
Spesso oggi si dice
Che cadute le ideologie e i giovani non hanno più nulla in cui crede è falso io credo che questo sia profondamente fa alzo tutti noi io per primo come cittadino come sindaco e voi
Ragazzi giovani abbiamo molto da fare e molto in cui credere abbiamo la consapevolezza che la forza del nostro futuro sta nella forza dei diritti
Abbiamo il compito di impegnarci perché la democrazia e i diritti umani non conoscano confini o zone d'ombra
Nel nostro Paese nei nostri stadi in tutto il mondo ed è per questo che oggi ricordare a vere memoria vuol dire contribuire tutti insieme ma anche ciascuno individualmente singolarmente al realizzazione di questa politica dei diritti grazie a tutti e buon lavoro
Che adesso per l'apertura del convegno do la parola al senatore Guido Calvi
Nel dare inizio i nostri lavori desidero innanzitutto ringraziare tutti presenti tutte le autorità
Ma soprattutto vorrei rivolgere un ringraziamento a tutti i giovani che sono presenti
Perché in questo modo si è realizzata una delle finalità principali di questo nostro convegno la memoria del nostro passato
Ha una radice profonda e il si proietta in un domani
Fondato sul rispetto dei diritti dell'uomo quale presupposto fondamentale della democrazia
E via voi che ha affidato il ricordo lo studio una riflessione e per e perseguire queste finalità
Hanno aderito
Questa nostra iniziativa numerosi comuni vorrei ricordarne soltanto i principali Arezzo camerino Civitella in Val di Chiana Ferrara Genova Grosseto Castellarano la Spezia Milano Modena Montefiorino Napoli Pisa Reggio Emilia Roma Torino
Le Province di Arezzo Firenze Livorno Massa Carrara il Consiglio regionale del Piemonte
E sono presenti appunto insieme ai loro insegnanti numerosi studenti di Arezzo Civitella in Val di Chiana Firenze Livorno ed è presente il sindaco dei bambini del comune di Calderara di Reno
Ora
Vorrei ricordarvi che ha inviato un'adesione anche il comune di Marzabotto e voleva leggervi sa soltanto una parte del messaggio è stato inviato a noi
In una fase di transizione si dice in questa lettera epocale che sta vivendo l'intera umanità risulta una scelta non facile non rinunciare a ricordare eventi che sembrano appartenere ad un'altra epoca storica
Eppure oggi più che mai la memoria dalla nostra storia rappresenta al contrario non solo un obbligo morale ma una vera e propria priorità politica
Sempre più il messaggio di pace e il primo insegnamento della tragedia di Marzabotto diventa attuale in un mondo che non ha ancora trovato un assetto stabile dopo la fine della guerra fritta
Dalla sconfitta del nazifascismo le Nazioni Unite trassero motivo per un atto di grande valore attualità la dichiara la redazione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Da questo punto di vista è evidente la contraddizione della fare storica che stiamo vivendo portatrice di nuovi conflitti e di mantra Jedi e ma anche di inedite prospettive e potenzialità di pace e democrazia la memoria della tragedia della dittatura del conflitto mondiale diventa quindi occasione per affermare l'idea di una comunità internazionale che possa far valere i diritti umani fondamentali in tutto il Paese e per quegli uomini e le donne per far maturare la consapevolezza che è necessario oggi costruire un modello di relazioni internazionali non più basato sulla presenza di unica superpotenza egemone Mastella ma sulla multilaterali invita e sulla democratizzazione delle sedi internazionali
Per affrontare per prima cosa il terribile divario fra nord e sud del mondo motivo scatenante di tante ingiustizie contraddizioni
Per trarre davvero un insegnamento dal passato utile a costruire il futuro occorre non dimenticare quello che è accaduto per questo nel guardare con favore al libero sviluppo della ricerca storica su gli anni della Guerra e della Resistenza non credo si debba rinunciare ad un chiaro giudizio morale e politico su quello che è accaduto in Italia e nel mondo in quel periodo tragico
Al di là dei singoli episodi e delle specifiche scelte individuali infatti secondo me indiscutibile il grande merito storico del movimento partigiano che ha saputo opporsi alla guerra e alla dittatura
E che ha dato un contributo determinante nell'impedire che il nazismo tedesco di cui fascismo italiano fu prima ispiratore poi alleato subalterno attuasse il tuo il suo disegno inumano di asservimento all'intera
Umanità
Ha inviato da ultimo un messaggio anche Arrigo Boldrini presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia il quale scusandosi di non poter partecipare aderisce a alla nostra iniziativa darei quindi inizio i nostri lavori dando subito la parola al Presidente Oscar Luigi
Un saluto
Alla presidenza a lei signor Sindaco
Al sindaco
Di questo paesi di Francia chi ha conosciuto riguardi sofferenze
Un saluto delle autorità presenti un saluto a tutti i sindaci
Un saluto di solidarietà e di gratitudine per essere qui con voi
Un saluto ai vessilli
Così numerosi che danno il segno di quella solidarietà
Il senatore ci ha ricordato l'incanto civili
Le principali città le comunità
Municipi province regioni che hanno dato solidarietà a questa manifestazione
E un saluto a voi giovani
Agli insegnanti
Qualche gruppo di giovani ho già incontrato poco fa mentre facevo
Una breve passeggiata in questa incantevole città e abbiamo fatto anche delle fotografie insieme quindi abbiamo fatto amicizia Pontevecchio
Un saluto a tutti
Siamo qui per
Pensare insieme
A questo tema della memoria
In un certo senso noi abbiamo desiderato
Celebrare il venticinque aprile qui
A Firenze in questa cornice inimitabile di arte e di storia
Abbiamo voluto celebrato da
Nella luce piena di sofferenze
Di grandi tragedie
Vissute dal nostro popolo
E nella luce
Splendida
Che vorremmo non so ammontasse mai più
Della libertà riconquistata
E anche nella volontà molto convinta
Che sofferenza e libertà
Sono fonti
Essenziali di pace
Perché vogliamo rappresentate un invito alla pace vogliamo essere portatori di pace
Ancora una volta il nostro punto di partenza
è la verità
Non sembra di parlo a voi ragazzi in particolare che io prendo un discorso troppo da lontano
Vi è stato
Chi ha sostenuto e sostiene nessuno fa il processo alle intenzioni che possono certo essere delle migliori
Che questa annata del venticinque aprile
Sarebbe meglio buttarla in una manifestazione
Generale oggi è naturalizzata unitaria
Dice la dell'Ance e di pace
E io credo che nessuno di noi ci sottragga
Al fascino di una manifestazione che suoni fratellanza di pace per tutti
Quindi rispettiamo le intenzioni
Ma non giusta hanno occorre dirlo con serena fermezza
Non sta a nessuno
Di mutare
Gli altri errare
Anche con le migliori intenzioni ladri ricca
La verità constatata accettata che per primo fondamento
Di lealtà di fronte a ciò che si è verificata alla realtà che è stata vissuta a ciò che è avvenuto
E non può essere debuttato
Io ricordo
L'ho raccontato altre volte sì qualcuno l'ha già sentito avrò pazienza
Che quando ho iniziato la mia stonata di magistrato
E a ventiquattro anni mi sono presentato a un Presidente di tribunale al quale ho portato assegnato
Il presidente chiamandomi collega
Con un termine
Di grande rapporto ma che nello stesso tempo mi sembra quindi spingesse lontano
Vi disse lei ha studiato ha vinto il concorso quindi lei ha studiato le conosce le leggi la giurisprudenza
Si ricordi un cosa
Che il fatto
Sia nella
Processo civile che in quello penale il fatto
Le interviste odiarlo il più possibile
Perché più studierà il fatto meno errore lei compirà nell'applicare il diritto
E aggiunge
Perché il fatto e sacro e neanche Bisio
Può multarlo da così come si è verificato
Il fatto è sacro
E credo che questo insegnamento valga la pena di metodo
In modo molto chiaro
Perché questa verità che ho citato e anche il fondamento degli e rapporti di dignità
Sale Chiossone fra gli stati fra i governi fra i popoli
E allora diventa condizioni di pace
Se non si rispetta la verità
Buone della libertà
Non possiamo intrecciare rapporti netta dei dati né pubblici né internazionali su fondamenti non vere
Dunque il venticinque aprile mille novecentoquarantacinque
Errori sorta la libertà
Si è conclusa con sofferenze con sangue con martirio
La lotta contro la dittatura con Zola inverso
Attenzione lo dico a voi ragazzi
Questo vuol dire
Che chi ha lottato per la libertà
Ha fatto la scelta giusta
Vorrei dire un'altra cosa
Vi era una cosa che mi pare ancora più esatta
Ha preso la strada giusta
Attenzione
Che questa scelta questa strada
Avuto prezzo diverso
Sì io penso
L'otto settembre nelle terre del Piemonte dove io sono andato in rilievo
Qual è stata la diversità di scelta
Sulla dei ragazzi che avevano cercati dai tedeschi in città
E di quelli che con l'otto settembre dottor Mattei Rodomonti e in un certo senso arrivano gialla scelte immediata più facile
Coi dipendenti insanguinata anche quella
Chi va all'ottantotto a fianco dei tedeschi
Con i fascisti della Repubblica di Salò
Aveva fatto la scelta sbagliata aveva preso la strada sbagliate
Questo è un dato
Che non vuole essere condannati nessuno
Ma è una constatazione di fatto storico
Nessuno va aggiudicato i singoli
Perché per ogni singolo
Quante scelte sono avvenuti in modo non videro obbligato
A volte non totalmente consapevole
Quanti giovani travolti
Quanti in buona fede
Convinti di lottare perdona scalcia giusta
Di lottare per la patria quanti
Quanti anche nella strada sbagliata
Sono stati generosi nell'offrire dalla vita
Nel pagare con la vita
Degli ideali che credevano fossero tali
Meglio mischiare
E nello stesso tempo perché la verità deve esser rispettata tutta
Quell'affermazione che dice venticinque per i killer di suo lezioni di libertà
Non far diventare lecito e giusto
Il comportamento di coloro che sulla via giusta hanno commesso dei fatti illeciti oddio lettura degli intenti a Rimini occorre in questo mestiere di una verità assoluta
Tenendo conto
Che chi sulla strada giusta
Commette dei fatti gravi e illeciti
C'ero io un danno ancora più grave perché chi fa anche alla strada dell'erotismo e della libertà
Ma se non si parte da queste certezze
Non si cammina sulla via della pace
Vogliamo dunque riaffermare che il rispetto di verità
Relativa quanto storicamente avvenuto il rispetto della dignità delle persone ovunque abbiano operato e combattuto degli insanguinati anni quarantatré quarantacinque impongono
Di fermarsi a meditare il fronte alla data del venticinque aprile quarantacinque
Poiché la genuina espressione di tutte le forme di lotta per la libertà dell'Italia e del suo popolo
Eroismi sofferenze e sacrifici notti e non no
Che in quella data ebbero di logo a compimento
Su queste basi del vero ritiene giusto noi vogliamo poggia della nostra ferma volontà di Tabacci
Volontà di riconciliazione è un termine che torna infinite volte ma tante volte torna nella confusione
Nessuno vuole inutili esaltazioni
I fatti e di eroismo si esaltano da soli e non hanno bisogno in mente la miriade di altra moratoria
Nessun esaltazione che possano risolversi in umiliazione
Perché a seguito altra strada
Nessun solco incolmabile
Nessun atto che sia segno di divisione o di lacerazione
Non giudichiamo
Non condanniamo
Con sentenza generica e generalizzata
Le persone
Ma abbiamo digerito veto opere di giudicare
I fatti così come sono avvenuti
Perché domini Pio celato raziocinio intelligenza e questi ci impongono di giudicare i fatti
Come sono avvenuti
Non vogliamo maggior ragione che divisioni sofferenze
Che hanno segnato la nostra storia la nostra vita
La nostra personale avventura
Diventino Maggioni di divisione
Per i figli i nipoti i pronipoti per voi giovani
Lontano da noi questo sarebbe un errore anzi una colpa grave
Ma vogliamo che la storia
Giunga
A tutti così come fu
Nella sua oggettiva realtà limpida e vera
Come fu vissuta
Sofferta pagata
Vogliamo riuscire ci mettiamo la buona volontà purificata da ogni umano visto inutilmente
Da ogni germe che non sia favorevole alla pace
Sono stato per merito
Del senatore Marlies presidente
Nell'associazione
Dice loro che sono usciti dai campi di sterminio
Sono stato una settimana fa a Malta oscene che ringrazio ancora caro Marius
La lezione che ha mai fatto prendere ancora una volta
Anche ottantadue anni
Si ha il dovere di prendere delle lezioni e dimenticarci sopra
Io ho trovato un'assemblea di persone
Uscite vive
Vorrei dire miracolosamente
Fra questi campi di sterminio
Il pignoramento che avevano sciolto espressioni taccia
E che rappresentavano centinaia di migliaia di morti
Che ci lascia in una voce Tentori nostre coscienze è una voce che ripete Pacchioni invito alla pace
Ma si fonda su lampeggia Rita
Ciò che più conta Giovanni
Ciò che più conta e che la memoria
Non si affievolisca
Non si spenga
Grazie a voi insegnanti
Classe a quelle che ho avuto l'onore di incontrare stamattina
E rappresenta un ogni giorno l'autorevole
Voci
Che presenta una storica dalla quale trarre motivo
Di fede nei principi negli ideali e i valori
Che è presente a degli uomini come esempio tipicità
Io non sono molto fortunato nelle ascoltato della televisione perché all'ascolto di rado
Seguo di più le notizie della radio al mattino
Ma per caso una sera
Ho sentito che dopo l'ultima votazione intervistavano dei giovani
In una zona operaia
è un ragazzo
Diciassette giugno diciott'anni col motorino si è fermato vicino all'intervistatore
E in sostanza ha detto dopo aver detto come aveva votato ma questo in questo momento non mi interessa
Ha detto ma
Ma noi non abbiamo vissuto le cose che hanno vissuto i nostri nonni da uno ne abbiamo vissute
Qui le cose non ci riguardano
Certo che non li avete vissute
Ma guai se non vi interessa
E come respinge le le radici della propria vita
E commi Stackhouse e isolarsi attenzione verrà giorno che chi ragiona così non glielo auguro certe dal raggio d'occhio ragiona così c'era schierata visioni
Nella comunità che ha respinto nelle cose che gli davano fastidio
Perché lo richiamava una dei doveri
E in quel momento si ispezionarla solidarietà perduri Sava tardi
Guai ad e spingere la memoria guai a non saper cogliere ovunque sia una luce di testimonianza di sacrificio digerito la morale di eroismo ovunque ci sia
Credo che nessuno sia particolarmente ottimista
Sulla storia maestra della vita
Ma abbiamo la certezza che una pagina di storia trascurata
E poi ingiallita
Nelle menti e nelle coscienze poco a poco viene cancellata
Perché svanisce in dissolvenza
Sarebbe ingiustizia grave
Verso il passato e colpevoli impoverimento
Per le generazioni future per quelle di oggi
Dunque solo la verità riconosciute vissuta con animo sereno
E capace di riconciliare i TIR rappacificare disseminate fratellanza e amore
Per questo la memoria è sacra
Conservarla e dovere
Verso chi ha pagato
Con la vita e con sofferenza verso chi ha sofferto
Pier coinvolgimento famiglie si pose fine gli amici
La memoria e la ricchezza
Dell'avventura umana della storia
Come il cammino dell'umanità
Tante volte cambino in salita sulla via della libertà della dignità dei diritti e dei doveri della persone
Senza memoria l'uomo muore
Vi racconto
Un episodio che ho vissuto durante il mio settennato al Quirinale
Sono stato in visita di Stato
Gli indagati districare
E il presidente neo vincendo in me e mi ha detto
Lei è presidente dell'Italia io conosco la vostra storia
Noi Nazzaro chiesta
Non siamo in grado di comunicare urbi la nostra storia
All'epoca di Stalin eccede ballavano in quell'anno mi chiese anche un messaggio che di mandare in poi molto volentieri
Stando indette almeno lo sterminio
Del mondo colto dai maestri elementari che hai docente agli scienziati agli studiosi e agli storici
è uno scrigno della memoria
E la bravura di quel presidente anche da questo io ho meditato a tanto
Non era già decede banale quell'anniversario in polemica
Con il popoloso uscio attuale
Anzi in totali amicizia per ricostruire insieme
Ma questa amicizia
Non gli ha tolto assolutamente il diritto e il dovere della memoria di quella strage
E territori dormirà cosa faccio
La memoria
La memoria e la verità di ieri
Su cui poggia la verità di oggi
Tante volte in questi anni si sono sentiti voci di riconciliazione
Ha speso della verità storica qualche volta anche da parte di qualche studioso non discuto mai da buona fede ma è una via io narrata gravemente errato
Quella che cerca di annebbiare di confondere la storia
Con un illusione che su quel sono si possa
Fabbricare conciliazioni abbiamo un esempio dinnanzi
Fatte certe tutte le debite proporzioni ma mi piace citarlo
Il capo della Chiesa di Roma
Il Pontefice
Nella limpida volontà di riconciliazione a coraggiosamente chiesto perdono
è atto di umiltà
Ero riconoscimento di errori fatti da uomini
E soprattutto chiara e forte azione di pace perché testimonianza di verità
Abbiamo fra noi qui
I sindaci
I Paesi che vissero violenze e stragi inenarrabili
Il sindaco di Avezzano Capistrello
Sono stato una volta in questo centro ricordo
Il sindaco di campo Morone provincia di Genova
E Civitella in Val di Chiana
Corniani San Pancrazio
Dove sono avvenuti dei fatti spaventosi
O si osserva
Ma è una guerra
E no
Lo ha già detto molto bene il Sindaco prendo
è vero che alla guerra idee Pirro che la guerra e il concentrato della in umanità
Ma modelli di umanità dei limiti
Molte troppe volte specie per romperla dei tedeschi
Dei nazisti
Questi limiti non vi furono
Troppe volte
Io che da ministro dell'Interno vissuto larga parte del terrorismo
Ma chiedo avevo vissuto prima
La notte della libertà
Devo dirvi che quando in un paese a un certo momento i fratelli hanno ucciso i fratelli
è un da Pianca ancora più profonda più dolorosa più difficile da far capire
Oggi si chiede giustizia
La richiesta e certamente motivato
Anzi e di diritto per chi ha subito ingiustizia o l'attore gente che ha subìto ingiustizie ed è dovere per chi ha il compito di indagare di accertare di giudicare
La giustizia due momenti
Il primo è la certa Minto dei fatti e quindi delle responsabilità
Il secondo è l'applicazione della legge
Ci deve essere una legge precedente ai fatti non successive
E che giudica
E condanna
Presento
Non un interrogativo motivo di meditazione
Per tutti noi che crediamo in questo incrocio
E chiedo
Lo chiedo anche da magistrato
Giustizia e solo il processo
Ancora migliore giustizia e solo sentenza di condanna
O la prima vera giustizia e l'accertamento della verità
Che è il fondamento della giustizia e che il fondamento della memoria
I ladri Rita
Quando voi
Certa e chiara
Egli in se stessa proclamazione di giustizia
Anzi vorrei dire
La verità diventa è giustizia
E qui un interrogativo vero
Si è fatto tutto per la memoria
O la strada è ancora lunga
Occorre spolverare delle pagine di storia
Poi presentate alla luce serena del vero
Aiutare chi non visse quelle pagine a conoscerli per comprenderle per imparare fammi Piergiorgio
Più cerchiate di video man della fede negli ideali
Che hanno ispirato quelle pagine
Pervadere caldi giovani non solo ideali ma anche testimoni di quegli ideali
Lo ha detto lei signor sindaco la ringrazio molto per averlo detto oggi siamo poveri di ideali
Di idee
Il pensiero
Siamo pop viticultura
Eppure non dimentichiamo mai che queste sono le radici della libertà
Si fa assai poca strada se mancano gli ideali di essenziali che danno anima alle vite degli uomini e dei popoli
Al cammino dell'umanità
La nostra vita politica
E troppo povera
Di cultura di pensiero dividere ditemi fondamentali
Oggi in terra la vetrine
L'apparenza
I messaggi hanno più suoni
Che sostanza
Si rischia di costruire sulla sabbia
Pensiamoci in tempo
Sia chiaro che conosco molto bene i miei limiti
Ma vorrei averti a partita di richiamare l'attenzione nella responsabilità
E oggi vi cito ancora una volta caddi insegnante perché mi avete confortato
Ma vorrei avere la capacità di richiamare l'attenzione della responsabilità
Di chi dalle diverse cattedre le più piccole le più alte sempre grandi ha il compito di insegnare di formare coloro che saranno cittadini di domani e di domani l'altro
Vorrei rivolgermi a chi ha fede religiosa qualunque essa sia
E più ancora Vasco usabilità religiosa e sa che senza principi senza misura morale non c'è dignità né di singoli né di popoli né di Stato
Vorrei sapere a dire a noi cattolici
Che c'è un dovere di testimonianza cristiana anche nella vita pubblica
Testimonianza che non conosce o non dovrebbe conoscere
Se vuole essere testimonianza
Ne opportunismi né incoerenze né interessi meschini personali o certo reali
Perché sia fatta di verità e di amore
Vi chiedo scusa se gli occupati troppo tempo
Ecco dunque la memoria
La memoria che ci interpella che ci richiama
Che non ci lascia assopiti sonnolenti insita anche distaccati che ci si sveglia la memoria che ci ripete
Che nessuno può tirarsi fuori
Senta responsabilità grave di tradire gli ideali
E si spegne le solidarietà
Nessuno
Può stare a guardare
Proprio nessuno grazie
Ringrazio il presidente Scalfaro per quanto ha detto e per gli insegnamenti che ci ha voluto indirizzare e vorrei anche ricordare con quanta perseveranza e li incoraggiò la Costituzione io un comitato tra le associazioni combattentistiche partigiani
Dando l'incarico di coordinare iniziative per la celebrazione del cinquantesimo della Liberazione della Repubblica e della Costituzione
I furono manifestazioni in tutta Italia Marzabotto Sant'Anna di Stazzema Padova Bari e il nostro presidente pur sempre presente ed anche per questo e siamo tutti grazie
Iniziamo ora dopo le parole del nostro presidente senatore
Scalfaro
Gli interventi dei sindaci che hanno visto le loro città colpite martoriate dalla barbarie
Il primo ad intervenire
è ormai non solo scesi in via Prodi ora dirlo Siro dolente in Francia
Ora giro sul l'anno è una piccola città situata a venti chilometri dal di Moshe
Il dieci giugno mille novecentoquarantaquattro vi fu un terribile massacro fu perpetrato un eccidio
Morirono seicento quarantadue cittadini di essi duecentonove erano ragazzi duecentoquaranta erano donne e centonovantatré erano uomini la parola lei signor Sindaco
Verso il Bottino
Versione del lo sa
Vessio lettura esito
Medardus messo le ebbe
Meda Observation
Sul signora
Tu dato
A emersi riesce a dopo il sonno
Beh uscivo le Honda dottor mi dissi
Due sonde Babila evitassimo
Alla che alicette patti chiudiamo mosso mossi
Rosselli Opel specchio simbolo
Versione Oscar Luigi Scalfaro presi da Honda offerto una sosia scio per la storia e la memoria della Repubblica
Nasce il sei Matteo Sabba tosse al mese
Frasi donne che si assiste versione se dato in affitto caldi
Verso il possesso
Tutti leso trovi dei e tu le parti sito asset manifestazione
Odore no Osuagwui ha proposto
Lo sa bene me danze pressioni
Quindi è bello con il rinvio
Nucini Ray
Potrebbe che la Baise-moi detti gli spazi dov'è l'asso gotiche Borgia
Ho battuto ciglio la
Chi è fresca
Pure su Deppe murare similari
Da un lato Forlì destro oltre il
Ebbene richiesto il lato
E Tondo
Dove partissi pay
Avvocato Tei
Assetto infondere dirvi invece
Dati Corbello atti dov'è l'affare Angela che abbiamo fatto il
E sassosi a backgammon scio
Asse parte lasciò solo su di
Chi da parte atte a Qom che attuano incalcolabili
Dissi va
Villa solcavano Titti atto
Omaggio al fiordilatte
Partito site donatrici oggi in USA
Sì due affranchi lo ammetto del Libano
Tende
Paullese sotto la la
Credo attento Cocu affetto ha detto Colombo ossia ecco le dernier
Va detto il tornato in via Crespi
Da oggi sovente fonti ditte
A loro modo saccheggi eclisse di Toulouse sia sia chi
Scatto sa sostantivi
Il teste protocollo ossia l'esosità ho letta
Che ha lo attenda attorno tesa direi fondò con Monti cattura il suo pittore
Vende dolci siete
Più Yellow Cesc però s'da tutti la Focus cavo stanotte officer no l'affetto e la che
Sette alla incolta e di del Welfare esseesse
A patto il no o greci Bontea figlio fa dove la divisione da strascichi
Da odio pronto adesso a Losanna
Mosse a quello più Bacco propri
La beffa offre lepre il vostro io
Repressa per blindare Tradate visto qua
Lesi i suoi rigidi lasci sottilmente a nonché arte tu lei è stabilito rosso assorbe lei ossalato di più
Che ha il plauso al sonno parodia hentai sapevo ma sono ben no
Le guasta nel sesso
Si tratta Funds e offrono del summit
Sede a direi partita o dei corsi abbiamo Gala so fisiche People lei
Le salme ed esausto sono un po'dividono le chiesi
Wilson Tabacci all'abito macchiette
E ma carbonizzati
Russo in Hopa sette chiude
No alle basi Perris propri lesivo letto e del resto il film sotto tasse dono del Fano sporgente
Ha ceduto essi Lutrario Boccadamo alla Xion testo tristissime
Lo ha fatto a be'quello fa film notte a rischio
Fitto Andrea dissi e Brambati
Sette oggi del massacro e a petto sesso approdo Cassio mi pare Tex
Sì Sissoko cavo tutte vittime indossano
Del sondaggio offro
Verso capovolto il fabbro
Se no gattona tra Est ab
è il Bhutan tendono a scatti
Lei ha spesso
Colpo al nord ma Perla dopo Monti da destra e avviarli apre vedervi vedessimo de Paw del mio Murazzi tono di ritardo sia il
E lei avrà spicca il Sydney dottor Sesa dito
Il dovreste vitello e l'atteso lascino
Ho battuto ciglio la dopo il dodici viene a dire bolla ho fatto via
L'AVEPA affetti Assad testi nei le fiabe e las è andato il mio proprio dal nuovo che l'ha dei costi
Lo fa Dattis un hitleriana
Ad onde asset vaglio spiega dal mille Stocco da
Binda ci sono carrozzone
Turingia ordine pur dotati
Donadio rosa dei tassi dell'invito alla lotte il bene
Sette Vargas attivissima
No napoletani Tei detta abbiamo pali propri lasciò sì di
Se lepri totali della persona il venti
Sette Vegas io Apps oggi
Detto qua dell'Abbé sette Murad otto tu Silla Hypo allele fondo uno difensive di Lisa sessione scena con nota chissà oppure odor de France ecco
Dunque ho preso Paolo dei filmati
Torvo cappelle Colombo lo stessa che essi stessi tre
Non dual Spark estesa
Lube lei sorrette emissioni e Arsenio profitti
Onde Pepa suppliche od tua appare suppliche
Tu se ti sei commi
Pasquetti provette mosse
Il sorretta guidò
L'asse a camme lesioni
Sui osso chi sugli omicidi usato così si è la passa appena Peggy
La Sprite Alfio nostra parità esso fa scudo quante sono tools Soddu ritorna che
è stato sia il monco pose datato Dattis Seddik
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Di visite troppo s'
Da Odisseo Updike nel
Vespri dominato da
Il FEP sei pacchi
Su un lato di ottimo Baldas Pierri
Dotano più terribile il tortuoso del pattume destato vuole Serri
Se può qua
Dopo
La teste onde verdi
Proprio lei scenderà astio Hardy
Non si guarisce Abbey esso nucleo cappelli Sabina
E che ha il sasso
Chi rexista e vessillo nulla proteste pr ottima
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Assoreti indosso studia ditta
Pasching notabili
Adesso chi foto d'acqua e tè frappè persuaderlo Cutolo Porsche opporci a scena dei riti
Gli USA Volodos qua due aprile estesa foresta realizzate King permetta dell'Est nei la Cossio stava con il Polo
Assetti post credevo costituito savoir o pesce adesso USA tatuare Tei
Nardi a corpi a ho fatto uso
Verso qua ed occupa usavo sue teche Lassiter codesto io stesso
Carlo quattro uno Paolo Castelli Surveyor e di tasse
Sa se ereditiere don tono
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Tutte le sue Bosco fialette lo si sono perse le pale martire esserti donne la più Ponto basso
Metà del Vessio
Sono echi onco ogni no fare
Per tolte protetta nave Pasi indagine
Se ci resto benessere cottura su Kodansha
E Doria cioè
Continui Nottola tondi l'affidabile di lusso nei a vecchi perda e Fidelity ho cotte dottor addotto sitter Bartoli italienne e fatta bene ho fatto Osio la atto indie abusato appresso a Bersani
Gettiamo ingresso del Nord-Est pois o suo è tornato al suo posto État dato atto a fare lo scrive chiede l'atto quindi le aste sono realismo a su dopo l'ASPI all'esordio trapianto mobile chiare il pappe armi la spererei
Beh Pascal l'uno e l'altro del suo uso pensiamo studenti già a livelli d'essersi tetto D'Amico
L'ha fatto e lo so metatarsi Fitto verso
Ricevere
Dicevo l'emersione sia da me e la ringrazio soprattutto perché ha voluto ricordarci con la sua testimonianza
Che ha ricordato così da vicino quanto visse in Italia Marzabotto ad esempio come questi eventi queste stragi questi eccidi non siano legati a condizioni locali regionali o nazionali ma attraversarono l'intera Europa e fu una lunga sequela di sangue che attraverso appunto più paesi più nazioni ora dopo aver ascoltato il sindaco di oratorio veniamo alle testimonianze dei sindaci italiani che ci ricorderanno quanto accadde nella loro comunità e da lei per primo la parola al professor Mario Spallone sindaco di Avezzano
Signori signor Presidente
Collega sindaco colleghi sindaci signori
Non su Groupon più buona
Essere padrone per poter parlare ero preparato due mila relazione uno
Piuttosto interessante di ventuno corte l'alto un sunto di cinque ma penso di parlare con quella di cinque cartelle per non annoiare per tenere sveglio per l'uditorio
E per dare una cosa breve conciso che risponda veramente a quello che noi dobbiamo oggi come mai
Memoria e democrazia
Gentili signori signori credo che tutti coloro che si riconoscono nei valori della democrazia
Come disegnata nella nostra Costituzione che è e vuole rimanere repubblicana e aperta alle esigenze di un Paese in cui gli assunti di socialità e di giustizia non sono solo importanti enunciazioni ma realtà evidenti nella vita di relazioni di ogni cittadino debbono avere coscienza che sempre più insistenti è sempre più perniciosi si fanno i tentativi per cancellare la memoria di quel che è stato e per meglio confermare quello che dovrà essere ai cui spicci interessi di parte che offendono lo spirito della carta costituzionale in cui ha detto a chiare lettere che le risorse del Paese quelle pubbliche e quelle private vanno indirizzate con i programmi e i controlli dallo Stato a fini sociali
Perché si pervenisse a questa Repubblica questa Costituzione
Al fondamento democratico dei diritti e dei doveri dei cittadini al disegno solidaristico che dovrebbe vincolare ognuno nei rapporti etico sociali civili
Il popolo ha pagato un prezzo elevatissimo
E durissimo sia nella lunga cospirazione antifascista per tenere a little gli ideali della libertà e della democrazia
Sia nell'assistenza per liberare l'Italia da quanto come idee e come istituzioni si opponeva al processo di rinascita
Sia animando giorno dopo giorno direi la vita democratica del Paese
Attraverso le istituzioni che della democrazia sono cardine e strumento i partiti i sindacati gli ordini professionali le associazioni culturali
Tutti questi strumenti attraverso cui si sostanzia la partecipazione dei cittadini alla vita della Repubblica
E che poi ci devono dire ad Emilio Sereni quale alto senso assumesse la storia da dall'irrompere in essa nel corso di quello che chiamiamola secondo Risorgimento delle masse popolari e con tutti il peso dei loro diritti per lungo tempo negati dalla storia passata
E perché tutto questo potesse avvenire anche la Marsica
Questa subregione dell'Abruzzo che tanta parte hanno una storia lontana e meno lontana del nostro Paese
Ha dato il suo contributo di idee IED azione al movimento che pur diversamente articolato nelle sue aspirazioni ideali culturali politiche aveva il suo denominatore unificante nella militanza antifascista
Ed erano comunisti socialisti democratici cristiani liberali repubblicani a tenere alta la bandiera degli ideali della libertà pagando sovente come documentato dal processo del trentanove agli antipatiche ma altri cani
Con anni di carcere e comprino la loro fede in un italiano
Io voglio ricordare il momento più alto dall'appassionata drammatiche e generosa partecipazione degli abruzzesi alla guerra di liberazione
Che sancì
Il legame tra ideali ispiratori e sacrifici per potervi conseguire lo Stato testimoniare
L'efferato eccidio presidente Scalfaro di Capistrello di cui il quattro giugno cade il cinquantesimo anniversario in cui trentatré contadini e pastori Caldoro sotto il piombo nazista
Lo Stato testimoniare l'eccidio di pietra anzi ieri un paesino tra il scoscesa valle Sangritana dove furono passate per le armi donne vecchi bambini in un dispetto sparato gesto di rabbia nazista
Lo stanno a testimoniare i fucilati di lanciano
Delle casermette dell'Aquila
Di bosco ma la tesi di Teramo e lo stato testimoniano la pagina luminosa
Dalla banda intitolata al sacro nome l'Abruzzo il Gran Sasso d'Italia che combattente poco sulla linea degli eserciti alleati fu tra le prime al comando e di Ettore Troilo ad entrare a Bologna riparata male ordinati
Poi però il
E lo state stimoli are l'immenso contributo dato l'esistenza
Da lavoro sa banda Marsica nell'opera dalla quale come scuola di democrazia di combattimento ricorrono nome di alto prestigio
Quali Bruno Corbi
Giulio e Dario Spallone Nonda Miconi nell'atto vidimare invitano Sebastiani alto Mavilia ora io l'arteria e tanti tanti ancora che sarebbe troppo lungo elencare e tra i quali conti temi questo accenno il sottoscritto siluro
Ci vorrà dire averne fatto parte
Il seme gettato un seme di intelligenza di idee a Rita
Di progetto politico di vivacità democratica e di grande respiro culturale ha indubbiamente dato i suoi frutti anche se e come dicevo
I tentativi di desto rigida azione di cancellazione dalla memoria di revisione per fare l'anti storia sono persistenti e per l'inizio così
Oggi ci troviamo a difendere quei frutti e delle stagioni democratiche che abbiamo pagato con tanti sacrifici tanti privazioni e tanto sangue
E dobbiamo difendere il patrimonio di idee verità che respira dentro la Costituzione repubblicana guardando con attenzione è cresciuta ai pericoli che ci sono intorno
Mi consenta il Presidente Oscar Luigi Scalfaro di citare un suo stimolo ed un suo ammonimento quando
In un celebre discorso a Osimo
Per un anniversario celebrativo per la Costituzione voglio ricordare a tutti e particolari implicazioni dell'articolo quarantadue della Carta costituzionale
Laddove è detto che tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente per concorrere col metodo democratico a determinare la politica nazionale non per fare loro tutta la politica ma per concorrere insisteva il presidente sta
Ecco
Dove stanno lo stimolo e l'ammonimento
Domandiamoci se qualche volta non è avvenuto che i partiti si sono comportati come organismi chiusi e totalizzanti quando immense era ed è necessario che si si aprano alle pulsioni della società civile e sappiano ascoltare le voci che da esse provengono
Detto questo occorre denunciare l'altra insidia quella della emarginazione delle formazioni partitiche e politiche dalla geografia democratica
Non mi stancherò mai di ripetere che memoria democrazia
Titolo quanto mai opportuno dato a questo convegno significa cogliere il nesso tra gli aneliti che stimolarono la nostra militanza è un'altra azione e la realtà in cui ci troviamo a operare
E ricordare sempre
Utilizzando con saggezza nella memoria che i partiti una democrazia ed è la democrazia nei partiti sono le colonne portanti di un Paese che volesse nello stesso tempo moderna e solidale
Ricco di socialità e altamente competitivo vivamente presente nella storia di oggi
Per costruire la storia di domani senza rompere ecco la forza dalla memoria con le radici di cui è picchia
Queste prigioni
Ecco il valore delle enunciazioni che promotori di questo incontro hanno voluto indicare per disegnare nello spirito e le finalità
La contrapposizione dalla cultura dei diritti umani ai processi della globalizzazione
è nostro compito potenziare in tutte le latitudini e dell'intelletto e del gesto partecipativo la cultura dei diritti umani
Dobbiamo fare per non che fumo parte e protagonisti di stagioni diverse nella militanza ideale e politica di cui andammo e andiamo fieri e lo dobbiamo fare per le nuove generazioni
Alle quali insieme le memorie del passato vogliamo consegnare la bandiera dell'impegno sul presente perché al centro della storia vi sia sempre e comunque l'uomo liberato dalla guerra dalla violenza a dare indicazioni dall'emergere né quel che è peggio dal non essere
Grazie professor Spallone io spero mi sia consentito proporvi una variazione al programma
Dopo aver ascoltato un sindaco francese un sindaco italiano e prima di ascoltare altri due sindaci io vorrei proporvi invece di ascoltare due testimonianze due testimonianze che io giudico straordinarie e assai significative che devono farci pensare e riflettere
Perché dopo aver ascoltato quanto avranno da dirci queste due signore una tedesche ed una italiana
Comprenderemo quanto sia difficile
Dividere il bene dal male il modo netto e quanto sia complesso il groviglio dei sentimenti e dei valori
E quanto infine sia più facile comprendere come e perché sia nata una nuova democrazia in Germania
Le due testimoni sono Licia Carletti ed Elisabetta Rollo
Che vogliono mantenere in qualche modo un loro anonimato sono qui presenti in sala
Ma la loro testimonianza sarà letta da due attrici
E
Queste sì
Queste due signore meritano la nostra ammirazione oltre che la nostra attenzione
Le loro testimonianze saranno lette da Mina Kovačević da Francesca Bargagli alle quali darei la parola
Sin dall'inizio del mille novecentoquarantaquattro mio padre e mio fratello Luigi ufficiale di artiglieria renitente alla leva di salone si erano attivamente impegnati nel movimento di resistenza
Verso la metà del giugno dal belvedere sulla Val di Chiana della nostra villa disarmonia situata sulle colline che si alzano le spalle di Monte San Savino
Cominciamo a scrutare l'avanzata sempre più rapida dell'Ottava Armata inglese
La convivenza nella villa con i soldati tedeschi da tempo addetti alla radio e alla contraerea aveva ormai i giorni contati
Facevamo già progetti per il futuro
Ricordo che un giorno dissi a mio fratello
Ormai c'è poco
E lui mi rispose
Eppure
Si sarebbe ancora in tempo a morire
Mi raccontò sempre in quei giorni di un suo sogno orribile
Era stato afferrato da alcuni uomini che poi gli avevano sparato
Aveva sentito le pallottole attraversando il corpo ed essendo disarmato
Aveva cercato di difendersi rivolgendo con le mani quelle stesse pallottole
Contro i suoi nemici
Arriviamo così in questo clima di attese di trepidazione al pomeriggio del ventotto quando la villa fu improvvisamente invasa in mezzo ad un enorme con citazione da un reparto della Fender meriti la divisione Hermann Goering
Chiesero alloggio
Tutti ci restringendo
Io mi ritirai in una camera con la mia amica Aurora
Ma la mattina verso le quattro prima ancora dell'alba
Alla luce di torce e candele
Fummo improvvisamente svegliati e messi in fila al secondo piano
Ci dichiarano prigionieri
E capimmo subito che eravamo ormai il loro pieno potere
Cominciava così
La più terribile avventura mia e della mia famiglia
La nostra villa di stile armonico piena di vita e di attività agricole con il suo giardino fiorito i suoi animali sue Pavoni
Si apprestava a diventare il teatro di una violenza di una ferocia inaudite
Mi dicono talvolta di essere animista ma io so
Che quel luogo morì in quei giorni
Assieme ad una parte importante Dinoi sopravvissuti
Non ricordo perché ma anche mio fratello in ragione della sua attività clandestina era solito dormire nei boschi calde nella trappola assieme a tutti noi
La mattina del ventinove venivano intanto fatti affluire alla villa altri prigionieri
Il capitano a Faenza Barça è qui ordini si trovava il distaccamento dell'azienda al merito
Aveva deciso di raccogliere quante più notizie possibile sui partigiani locali
Nella vicina casa del guardiano cominciarono così interrogatori e torture
Nei prossimi giorni avremo sentito in continuazione le urla terribili dei torturati e sparì
Mio fratello mi disse
Finché siamo insieme
Si sopporta tutto
Ma venne presto il suo turno
Prima che fosse prelevato mi fu quella l'ultima volta che lo vidi
Abbiamo fatto un patto tra noi
Dobbiamo fare il possibile per avvisare gli ex prigionieri inglesi che nei boschi circostanti dipendevano dal nostro aiuto
Ciò che con qualche stratagemma riuscì a fare
Ma soprattutto non dovevamo in alcun modo parlare
Luigi Carletti tenne fede con la vita a quel patto
Ininterrottamente torturato per giorni fu fucilato il due luglio quando la firma anche del ring ripiegò verso il Valdarno
Mio padre
Sottoposto a tortura per primo era invece riuscito a calarsi dalla finestra di una stanza al terzo piano dove era stato lasciato esanime
Lo avremmo rincontrato dopo la Liberazione a Firenze
In questo clima di terrore
Alcuni soldati tedeschi
Rivelarono un atteggiamento più umano
Erano musicisti membri della banda musicale della fermando il rinvio
Una fotografia di Mascagni dedicata a mia madre nel salotto della villa in cui si trovava anche un grande pianoforti a coda
Valsi a richiamare la loro attenzione
Ma fu la sera del ventinove giugno che una delle sentinelle incaricata di sorvegliare sì Kerpen
Sono attore di flauto mi rivolse per primo la parola
Mi informo del terribile massacro avvenuto la mattina a Civitella
E della fuga di mio padre riuscita mi disse
Anche in ragione del fatto che egli aveva ritardato l'allarme
Mi trova piena diffidenza
Temevo un tranello per strapparmi insieme alla fiducia anche qualche informazione importante
Ma nei giorni successivi atteggiamenti di protezione e di difesa dall'aggressività dei loro più bestiale commilitoni
Si ripeterono da parte dei musicisti i quali in vario modo tenevano a sottolineare la loro estraneità i la loro differenza rispetto agli uomini dell'Africa in camerini
Quando mia madre colpita da una profonda crisi nervosa per la bufera che si era improvvisamente abbattuta sulla sua vita cercò di tagliarsi le vene con un vetro
Anche error Max suonatore di corno mutò atteggiamento nei nostri confronti
Ricordo infine Max niente
Appena ventenne
Seduto sugli scalini di una casa di contadini
In preda ad una crisi di pianto
Non voleva accettare che la guerra contro inglesi e americani si trasformasse in una guerra contro i civili
Così come stava avvenendo in quei giorni
I miei sforzi per avere notizie sulla sorte toccata a mio fratello non avevano intanto alcun successo
E i musicisti che nei giorni successivi mai vollero dirmi della fine a cui era andato incontro forse pensando di differire così il terribile dolore che doveva battersi su nuovi della famiglia sopravvissuti
Il pomeriggio del due luglio anch'io dovevo essere scortata nei boschi per partecipare alla ricerca dei partigiani
Quando giunse inatteso l'ordine di ripiegare verso il Nord
Mentre la truppa abbandonata precipitosamente la villa in mezzo ad un trambusto indicibile i musicisti mi dissero che quell'ordine poteva significare la mia salvezza
Fummo caricati sull'ultimo camion che chiudeva la ritirata
Dopo il nostro passaggio tutti i ponti venivano fatti saltare
Arrivammo a Puccini a circa venti chilometri da Monte San Savino sotto i continui bombardamenti delegazioni inglese
Lì fu sottoposta a nuovi interrogatori circa i nostri rapporti con i partigiani e con i servizi di informazione degli alleati
Alla mia domanda sulle ragioni di un tale atteggiamento persecutorio
L'ufficiale inquirente mi rivelò l'esistenza di una precisa denuncia anonima da parte di italiani mostrandomi un foglio su cui era attaccata alla fotografia di mio fratello
Tutt'oggi considero quella dell'azione
Molto più spregevole e imperdonabile delle violenze a cui furono sottoposti inermi dai nostri nemici
Del resto in quei giorni i pochi repubblichini mescolate ai tedeschi cosiddetti Interpreti si distinsero per una ferocia spesso gratuita verso noi italiani
Nel frattempo
Il reparto della spenderne dice aveva attribuito la qualifica di ostaggi il che significava come i musicisti ci fecero sapere che su di noi prima o poi
Si sarebbe abbattuta la rappresaglia per qualsiasi attentato che fosse stato fatto alla vita di soldati tedeschi
Di qui
Il loro progetto di trasferire mini mia madre a Firenze presso le scuole e gli ho pontine in piazza Santa Maria Novella dove era stato allestito un campo di raccolta per prigionieri destinate ai campi di lavoro in Germania
Matteo si offrì di accompagnarci
Quando arrivammo Adelio pontine fumo introdotto in un gigantesco salone Proli canta di persone in attesa di partire per la Germania
A noi fu attaccato al collo un cartello con la scritta tutto il santo indicante la nostra destinazione
Ma le condizioni di salute fisiche e nervose in cui versava mia madre facevano apparire la nuova situazione non meno precaria e difficile di quella da cui eravamo appena uscite
Mia madre non avrebbe potuto affrontare una deportazione in Germania
Cerca inutilmente un medico tentare poi di sollecitare l'appoggio dei frati domenicani presenti alle due pontine ma ci furono ostili
Poiché nessuno ci aiutava
Matthaeus pressato dall'obbligo di ricongiungersi con la sua unità escogitò e mise in atto per noi un piano di fuga
Sulla base di un ordine da lui falsificato avremmo dovuto superare diversi posti di blocco che controllavano l'uscita dall'ufficio
Niente ovviamente avrebbe dovuto trapelare di quel singolare e paradossale rapporto di familiarità che tra noi si era creato in quei giorni di violenza e di morte
Apice non suo camion al portone dell'edificio per essere pronto a partire non appena fossimo giunti alla per poi dopo averci spiegato il piano cominciamo a tentare la sorte
Lui camminava alle nostre spalle
E noi sentivamo senza capirli gli ordini che con voce concitata scambiava con le sentinelle tedesche
Superato l'ultimo posto di blocco Cinti modi non voltarci e di non salutarlo e così fa cenno
Sentiti distintamente il rumore del suo camion che partiva fui assalita da un senso di desolazione di abbandono
Ora eravamo irrimediabilmente sole senza protezione senza documenti e senza soldi
Per alcuni attimi rimanemmo immobili in mezzo alla piazza deserta e assolata pensando di essere subito riacciuffato e dai nostri carcerieri poi decidemmo di voltare l'angolo per trovare un primo riparo
Non sapevamo dove andare in un accettati desolata
In cui si consumavano alla vigilia della liberazione gli ultimi orrori dell'occupazione nazista
Pensai che nel collegio del Sacro Cuore nel viale Michelangelo dove avevo trascorso un periodo di studio avremmo potuto trovare accoglienza il rifugio
E così fu anche se poco dopo fummo costretti a riprendere il nostro difficile per recriminare per la città
Il ristabilimento della normalità
Significò fare i conti con la certezza della morte di mio fratello
Senza di lui assassinato a ventitré anni
La mia famiglia per sempre segnata
Il tempo si era fermato
Noi tornammo mai più nella villa peraltro saccheggiata da sciacalli durante la nostra assenza forzata
Dopo la guerra
Pinto prese l'iniziativa di una corrispondenza con la mia famiglia
Nella quale rinnovata i sentimenti della sua solidarietà
Ci furono vari scambi
Ma la comunicazione si interruppe dinanzi alla sua richiesta di un incontro
La mia mente
Era rimasta bloccata ai giorni in cui si era consumata la tragedia di essere armonico e non tollerata in alcun modo l'idea di una continuità e di una trasformazione dei rapporti che allora si erano stabiliti niente invece seppi poi che i matti
Solo pochi anni orsono chiesi ad un amico tedesco conosciuto all'ETA
Di aiutarmi a rintracciarlo a partire dall'indirizzo di posta militare che egli ne aveva lasciato nel luglio del mille novecentoquarantaquattro sì di una copia del Faust
La moglie apprendemmo che era morto nel mille novecentonovantaquattro
La vedova aveva saputo tutto del feroce episodio di guerra nazista contro i civili in cui si era trovato coinvolto il marito
Il quale aveva conservato fino alla morte
La triste memoria di quei giorni
Mio marito era dentro era un musicista appassionato
Avete ereditato il suo talento musicale dal nonno materno Nights nel un prete luterana che abitava nella cittadina di Poggi occorre vicino a Stettino
Il nonno suonava il pianoforte l'organo il violino e scriveva anche poesie
Erwin studiò musica a Berlino
E scelse il flauto come materia principale
Nel mille novecentotrentanove fu arruolato nella banda musicale della Hermann Goering
E nei primi anni di guerra ciò rappresentò una grande fortuna perché i musicisti non erano mandati al fronte
La banda musicale era una grande orchestra composta di cento elementi flauti clarinetti oboi corni e tutti gli altri strumenti a fiato
Due aringhe era molto fiero di questa banda e la faceva sempre suonare per il suo compleanno
Anche a Rutelli aveva suonato in queste occasioni
Con mio marito ci conoscemmo per caso nel gennaio del mille novecentoquarantaquattro a Utrecht in Olanda dove allora si trovava la banda io avevo diciotto anni e Erwin ventiquattro
Mio padre era olandese mentre mia madre era nata in Germania
Presto ci trovammo con Erwin da corto su molte cose anche su di una valutazione negativa della guerra e delle conseguenze ormai facilmente immaginabili
Ardente era un uomo sensibile modesto calmo e soffriva molto della situazione in cui tutti ci trovavamo
Nel marzo la banda fu trasferita in Italia
E nel maggio riceve il una sua lettera da Lucca con dentro un mazzetto di lavanda è una foto che lo ritraeva in uniforme con il suo flauto in occasione di un concerto pubblico accanto un suo compagno al pianoforte
Poco dopo nel clima di crescente difficoltà provocato dai sempre nuovi successi militari degli alleati la banda prosciolta e i suoi componenti furono distribuiti tra varie unità della divisione
Con orrore Erving apprese di essere stato assegnato assieme ad altri compagni all'affaire Ghent Armellini una unità nota per la sua spietata crudeltà
Non seppi più nulla di lui fino al gennaio del mille novecentoquarantacinque quando lo incontrai di nuovo per ventiquattro ore a Berlino in occasione di una breve licenza dal fronte orientale
Ci rivedemmo nuovamente nell'agosto Korvac vicino a casa sì
Con l'avanzata dell'Armata Rossa nella Prussia orientale Erwin era riuscito a fuggire attraverso un viaggio drammatico nel Mar Baltico ed era stato poi portato come prigioniero in Inghilterra
Già nei primi giorni dopo il suo ritorno assieme agli ultimi terribili mesi di guerra
Ed incominciò a ricordare l'Italia
E in particolare gli avvenimenti di villa Carletti
Mio marito descriveva la residenza della famiglia Carletti come una villa belle signorile situata in collina con un'ampia vista sul paesaggio circostante
Alla fine di giugno l'affaire di Kandahar meriti vi si era stabilita
Sospettando collegamenti tra i proprietari e soldati alleati ex prigionieri
Non essendo ancora pronti per altre mansioni militari
Ai musicisti fu dato un compito di sorveglianza
Erwin ricordava quei giorni con sofferenza
Il brutale trattamento cui era stata sottoposta la famiglia Carletti Halloween molto simpatica non cessava di procurargli un senso di tristezza
E di vergogna
Ricordava che quando aveva visto la madre e la figlia costretti a dormire per terra egli era riuscito a procurare loro un materasso
Il figlio Luigi era stato chiuso in una stalla mentre il padre era riuscito a scappare
Herbie aveva dato Ariccia la notizia dell'avvenuta Kuka del padre senza sapere ancora della sorte terribile cui stava andando incontro il fratello
Dopo pochi giorni David era stata sgomberata e mio marito
Riuscirono a organizzare la fuga delle due donne
Solo tu puoi Erving seppe che la Fercam darmeli aveva cucinato Luigi Carletti
Subito dopo la guerra Erwin scrisse a dice come le aveva promesso alle perché aveva lasciato il suo indirizzo prima di separarsi da lei lei il forno della morte del fratello
Il primo novembre del mille novecentoquarantasette io Hardin ci sposiamo a Berlino dove siamo vissuti i danni le novecentocinquantatré poi mio marito divenne primo flauto dell'Orchestra Filarmonica di dire
Nel mille novecentonovanta facemmo un viaggio organizzato in Italia
Nel corpo che nell'autobus sull'autostrada per Roma Erwin lentissimo
Ma come si può fare la guerra in un Paese così bello tutte e due abbiamo sempre amato l'Italia
è il venti e morto nel maggio del mille novecentonovantasette
Ho trovato dopo la sua morte una cassetta il cui aveva registrato per i figli e Perini
Molti quelli che erano stati i pensieri e i sentimenti chiedeva nutrito nel mille novecentoquarantaquattro
In questa registrazioni mio marito ricordava ancora una visita che aveva fatto nel marzo del mille novecentoquarantaquattro alla tomba del nonno materno a Stettino
In un dialogo immaginario con il defunto egli aveva cercato di indovinare come il nonno avrebbe commentato gli orrori in cui si stava concludendo e la seconda guerra mondiale
Erwin si era allora ricordato come dodici anni prima nel mille novecentotrentadue quando ancora un bambino insieme al nonno avesse tradotto dal francese dal tedesco
Del passivo del Vangelo di Luca
In questo dialogo immaginario il nonno avrebbe potuto dire
Ricordati della fine di Sodoma e della salvezza Pilotto
Non guardare indietro ma sempre avanti
E ricorda chi della storia del Buon Samaritano
Non importa se la vita ti spinge nel ruolo del perseguitato o in quelle del samaritano
Nel primo caso accoglie l'aiuto di persone sconosciute
Nel secondo caso
Sì il sempre pronto ad aiutare di chiunque si tratti
Proprio pochi giorni dopo questo colloquio immaginario con il nonno avvenuto al cimitero dinanzi alla sua tomba
Harding era stato mandato in Italia con la sua banda musicale
Le parole
Di queste due donne d'Europa credo siano il segno che per quanto possa essere forte la potenza dell'oppressione
Valori di umanità di solidarietà riemergono e resistono sempre
Da queste ultime parole
Della signora Roth
Mi sembra di poter dire anche che dobbiamo ricordare
Per questi due soldati previsti questi due musicisti soldati
Ci ricordino antichi la Germania
Ed è soprattutto Walter barca editi
Ora riprendiamo
Il percorso del nostro convegno e riprendiamo il discorso con i nostri sindaci
I chiamo a testimoniare
Il signor Giorgio Agnoletto sindaco di Campomorone
Signor presidente signor sindaco
Autorità cittadini particolare saluto ai giovani qui presenti
Testimonianze che abbiamo appena ascoltato anche se nella vita di tutti i giorni nel nostro impegno sociale
Ne abbiamo ascoltate molte però ecco sono cose a cui non credo si possa fare l'abitudine e mi hanno particolarmente commosso
Desidero innanzitutto ringraziare il Comune di Firenze
L'Associazione per la storia nelle more della Repubblica per l'originalità dei contenuti dei significati il progetto al quale insieme hanno lavorato che si è concretizzato nell'organizzazione di questa odierna manifestazione
Un ringraziamento anche per avermi dato la possibilità di intervenire in qualità di singolo di un piccolo comune ligure che si trova ai confini dalla grande città di Genova
Il nostro territorio nell'ultima guerra in particolare nel periodo dell'occupazione nazista che va da settembre quarantatré al venticinque aprile del quarantacinque è stato teatro di intensa attività partigiana né di gravissime violenze
Da parte delle forze armate nazifascista
Fra i tanti fatti di sangue desidero ricordarle uno in particolare
Io credo per l'insegnamento che sono contrario
Il ventitré marzo del quarantacinque
Soltanto un mese prima dalla Liberazione
La frazione di tra Vasco una frazione di ma piccola frazione di montagna il nostro comune
è stata teatro di una feroce rappresaglia
Che ha coinvolto venti antifascisti prelevati dalla quarta sezione del carcere genovese di Marassi
Durante trasse elemento due di loro riuscirono a fuggire
Mentre gli altri legati al due due dopo una massacrante marcia notturna
La cui addirittura un invalido vengono tolte le stampelle fatto trascinare
Vengono fucilati presso il piccolo cimitero e il paese bombardato Vedruccio
Tutto questo in risposta a un'azione di guerra avvenuta il giorno prima nel corso della quale nove tedeschi delle SS erano stati uccisi in combattimento
Di questo eccidio abbiamo una preziosa io penso anche eccezionali e memorie testimonianze uno dei fucilati
Arrigo Diodati e qui nome di battaglia era Franco cadde coperto dal sangue dei compagni e creduto morto non gli viene inferto il colpo di grazia
Nelle ore successive
Riuscito miracolosamente a porsi in salvo ebbe la forza non di scappare coraggio di ricongiungersi alle formazioni partigiane
E partecipare alla liberazione dalla città di Genova
L'ho sempre tre pensato per la vicenda di Franco rappresentasse in qualche modo il simbolo stesso dalla lotta partigiana non solo della nostra rigore ma di tutto il nostro Paese
Una volta che quando veniva duramente colpita dalla violenza una bici fascista e sembrava non avere più scampo risorgiva più forte di prima fino al conseguimento di quella pittore finale
Che la presento non solo la vittoria militare ma io credo riscatto morale di tutto un po'
L'episodio di tra Vasco non che uno degli innumerevoli fatti di sangue di rappresaglia di stragi violenze inflitta al nostro popolo le cui vittime furono in gran parte vecchi donne bambini
Ricordiamo che nei territori limitrofi al nostro porno quasi trecento gli assassinati
Dieci dita va bene Titta del Passo del Turchino dell'Olivetta a Portofino
E per questi drammatici episodi il quindici novembre dello scorso anno è stata pronunciata dal tribunale militare di Torino la condanna all'ergastolo nei confronti del tenente colonnello delle SS
Sì Griffith
Che fu il capo della polizia Dauphin generata polizia di sicurezza dalla Liguria riconosciuto appunto responsabile di quei terreni
Personalmente e a nome di tutti i cittadini del mio comune desidero esprimere un pubblico ringraziamento al procuratore militare di Torino
Dottor Pier Paolo Rivello per aver operato con coraggio e perseveranza affinché quel processo venisse celebrato nonostante fosse trascorso oltre mezzo secolo
Un analogo ringraziamento quale istituto ligure per la storia della Resistenza in particolare al suo Presidente D'Amico senatore Raimondo Ricci aver fornito all'autorità giudiziaria l'indispensabile documentazione che quel processo ha reso possibile
Lo desidera e terminare
Ricordando il nobile messaggio formulato pochi giorni fa nel campo di Mauthausen come ricordava la Presidente Scalfaro dall'Associazione nazionale ex deportati politici dei campi nazisti rivolgendosi alle future generazioni hanno indicato la necessità di un comune impegno in tutta l'Unione Europea per la costruzione di una società pluralistica
Intesa come consapevolezza che la ricchezza insita nelle diversità che devono essere tutte riconosciute tutte rappresentate e quel quel più conta tutte rispettate
In questo modo io credo si avvicinerà di più la data in cui finalmente potremmo vedere realizzata una grande speranza l'unione anche politica del loro avente quali fondamenta quei favore quelle ideali per i quali tanti uomini e tante donne d'Italia ed Oropa come ricordava il collega francese hanno vittoriosamente combattuto
Subendo con consapevolezza grande dignità e fierezza situazioni difficili spesso fino all'estremo sacrificio della loro vita ringrazio per l'attenzione
Giorgio Agnoletto ha fatto assai bene a ricordare la sentenza del tribunale militare di Torino una sentenza che è stata depositata prima due mesi fa
Una sentenza di straordinario rilievo ed importanza te devi starci
Per farci riflettere
Ed è una sentenza che certamente vede imporre a noi tutti il riconoscimento dei meriti che attualmente la magistratura militare
A
Nell'impegno di perseguire di giustizia piperita
Vorrei leggervi due righe di questa sentenza per farvi comprendere la drammaticità quindi e vengo
Scavata la fossa da ebrei detenuti a Marassi due giorni prima furono fatte salire i condannati su un'asticella che sporgeva sopra la forza sei alla volta così facendo una volta uccisi essicca devono all'interno della fossa quelli che seguivano dovevano vedere il macabro spettacolo dei compagni già giustizia
A me sembra che questa sentenza meriti una riflessione perché questa come altre ancora che mi auguro verranno e che saranno ricordate tra poco dalla sindaco di Civitella
Sono momenti assai importanti perché per la prima volta noi abbiamo nel caso in cui la storia precedono giusti
Gli storici sono alla radice di un evento processuale e non viceversa
In questi processi storici
Come il processo Gentile naturalmente guidato dal professor Leonardo Paggi
Hanno dato un contributo di verità quando ancora infatti non soltanto non sono stati dimenticati mai responsabili i familiari delle vittime i testimoni sono ancora vivi al punto che è possibile
Effettuare dei processi è un rovesciamento c'è corpi umani normale di una normale di un normale Inter in cui appunto solitamente gli storici riflettono su via venti e sugli eventuali eventi giudiziari
Qui abbiamo questo contributo straordinario di storici che si occupano dell'oggi odierni
Quando ancora i fatti non sono ancora cancellati proprio perché essi non vengano cancellati dalla nostra memoria
Questa in questo processo si parla di eventi terribili repentini
Di una gravità inaudita la strage della Benedicta la strada eccidio del Turchino l'eccidio di Portofino la fuga da fucilazione di tra Vasco
E
In queste vicende da queste vicende si salvo miracolosamente uno dei più integerrimo irriguo routine difensori della nostra Repubblica
E dei valori sulla quale questa Repubblica è sorta e continua a vivere e mi riferisco al senatore Raimondo Ricci che ammiri particolarmente
Ora darei la parola
A Gilberto Vitalini sindaco di Civitella in Val di Chiana
Il quale vi riferirà di quanto accaduto in quegli anni terribili in quegli anni bui nella sua città
E che riferirà anche del fatto che è in corso un processo che ci auguriamo posso aggiungere rapidamente a conclusione
Processo nel quale la Procura della Repubblica di la Spezia e impegnata con grande perseveranza con grande rigore
E ci auguriamo tutti che anche in questo caso la giustizia sia pure con ritardo ma non con ritardo indie
Insanabile possa dire la sua parola di verità
Prego si nel porgere il saluto a tutti gli intervenuti a questa Bella soprattutto sentita manifestazione
Mi è particolarmente gradito ringraziare la presidenza di questo convegno chi ha mini concerti di portare qui il ricordo e l'esperienza più una memoria particolare quella di Civitella del paese di Civitella una piccola comunità del mio comune
La strage nazifascista del ventinove giugno quarantaquattro ha lasciato una eredi cappesante al comune di Civitella dopo il grande tributo di vite umane
Che significò anche per alcuni Paesi
La privazione delle energie preziose per lo sviluppo post bellico la lunga e tenace
Polemica sulle responsabilità vere o presunte dell'iniziativa partigiana ha provocato una scuola una spaccatura profonda nella vita della comunità democratica il problema del linguaggio con cui tramandare la memoria della strage sia così spesso riproposto negli anni con ricorrenti implicazioni negative per la vita delle stesse istituzioni rappresentative
Il periodo che va intorno
Al cinquantesimo anniversario ha rappresentato un importante elemento di novità
Pur nel mantenimento delle rispettive convinzioni le diverse posizioni sono giunte a una forma di riconoscimento reciproco
Che ha reso possibili significativi momenti di collaborazione in un clima di cura di di pluralismo e di civile dialogo
Il comune abbandonando ogni pretesa di rappresentare una verità universalmente riconosciuta cercato come ha potuto e con tutti i mezzi possibili di partecipare diversi progetti
Nella convinzione che quella che è stata per anni una ferita profonda potesse divenire oggi un'eredità culturale e morale feconda per l'insieme della comunità
Crediamo che i fatti sci abbiano dato ragione
E l'auspicio era e resta che lo spirito di contrapposizione lasci definitivamente il posto ad una riflessione serena
Come stiamo facendo qui stamattina alimentata dai risultati di una ricerca scientifica rigorosa capaci di radio radicare saldamente la storia di Civitella nel contesto della grande tragedia della Seconda guerra mondiale e della nascita della Repubblica
La mattina del ventinove giugno del mille novecentoquarantaquattro Civitella Cornia
E San Pancrazio del vicino comune di Bucine tre paesi situati nell'arco di colline che separa la Valdichiana dalla Valdambra vengono circondate da unità della divisione Hermann Vieri
Che hanno la consegna di uccidere tutti gli uomini di di età superiore ai quindici anni e di dare le case alle fiamme
Le vittime saranno quella mattina duecentoquarantaquattro la distruzione dei tre abitati pressoché totale
Nella memoria locali tedesco rimarrà l'esecutore materiale della strage paradossalmente sprovvisto di una personalità e di una responsabilità morale e politica una sorta chi forza naturale dotata di un enorme potere distruttivo che però non avrebbe nuociuto se non fosse se fosse stata lasciate indisturbate
Diversa sarà la responsabilità attribuita a chi anche inconsapevoli dei propri limiti e delle proprie punte forse si è reso protagonista delle azioni scatenanti la feroce se è una colpa in assenza di giudizio deve essere attribuita e dei chi
Con leggerezza ha scherzato con il fuoco lo sparuto gruppetto di partigiani che ha intrapreso una improvvida azione nel centro abitato
Di Civitella anche le successive informazioni sugli orrori della guerra di annientamento praticati ad Este come ad Ovest condotta dall'esercito tedesco non riescono che a rimanere una verità astratta incapace di intaccare la profonda convinzione emotiva
Della comunità del paese di Civitella che vede in quella azione partigiana in ruolo degli stessi una causa principale della rovina del Paese
I fatti Comes escono poi successivamente dall'archivio all'imbrunire del diciotto giugno mille novecentoquarantaquattro un comando partigiano irrompe nella sede del dopolavoro di Civitella della Chiana
Ha lo scopo di disarmare quattro militari
Ne nasce uno scontro a fuoco ravvicinato nel quale due tedeschi vengono uccisi uno ferito
E il quarto si nasconde e provvede ad avvisare i propri compagni in una vicina casa contadina dopo che il circolo è stato preciso e pulito precipitosamente abbandonato da tutti i presenti
Partigiani inclusi quest'ultimo riporta appunto il compagno dal nella sede dove erano alloggiati
Questo fatto di sangue consumato del luogo pubblico del Paese getta in istantaneamente la popolazione in uno stato di panico
Facendo la subito sentire oggetto di una possibile rappresaglia
Gran parte degli Abba abitanti abbandona precipitosamente il Paese rifusa rifugiandosi per alcuni giorni nelle campagne
Sarà poi ovvio per tutti stabilire un rapporto causa effetto tra Lepido l'episodio del diciotto aprile e la strage del ventinove giugno
Il giorno ventitré la medesima da banda sostiene lo scontro a fuoco con la truppa tedesca
Nelle Vinci vicinanze presso la foto fattoria di molte molta tutto a poche distanti dai centri i che prima avevo Pozzi primo nominato dagli archivi tedeschi
Emerso con chiarezza
Che non vi è alcun riferimento rispetto a una particolare presenza dell'azione partigiana nell'aria della Valdichiana
Nello stesso periodo nel giugno mille novecentoquarantaquattro è invece documentata una presenza forte di insistente
Nella loro azione di contrasto ai partigiani in provincia di Arezzo nella linea che parte dalla Val Tiberina attraversa il Casentino fino a giungere al Pratomagno in quest'area sono destinate infatti le forze più organizzati efficaci dell'esercito tedesco che si scontrano con le organizzazioni partigiane che li hanno una diverso organizzazione una diversa consistenza
Nelle stesse ore gli uomini della Herman Kering attaccano la popolazione civile ed inerme di Civitella Cornia e San Pancrazio
Non ci si aspetti alcuna reazione dimostrato non solo dall'ordine sparso con cui la truppa circonda gli abitati ma anche dal coinvolgimento di reparti non combattenti come la compagnia o alcuni elementi della banda militare come anche le testimonianze prima ci hanno racconta
Siamo quindi di fronte al paradosso dove l'iniziativa partigiana rappresenta una vera minaccia ci si limita a uno scontro armato tra contrapposte formazioni militari che lascia indenne la popolazione
La rappresaglia sugli inermi diventa invece spietata dove si sa bene che l'iniziativa partigiana
Particolarmente bibite debole
La convenzione della memoria di Civitella secondo cui l'episodio del diciotto non poteva non portare alla strage del ventinove è rafforzata da un episodio che invece contribuisce a rendere questa causa quale causale assai meno credibile la sera del venti giugno a conclusione del funerale ai militari tedeschi
Una ventina di persone finiscono al muro sotto le mitragliatrici solo in extremis arriva all'ordine che evita il peggio
La memoria locale interpreta l'episodio come il segno di una calcolata volontà di rappresaglia che si arresta solo momentaneamente
Probabilmente l'episodio del dopolavoro invece non è andato oltre la piccola guarnigione guardi non è di stanza
Presso la fattoria di donna qualche chilometro dal centro di Civitella
Oggi si sa degli uomini coinvolti nella sparatoria del cinque del circolo appartenne appartenevano ad unità diversi da quella che compì la strage e che quindi diverse sono le motivazioni che Spirano
Le reazioni del venti e quelle del ventinove giugno appunto giorno della strage del resto a questa stessa conclusione era già giunta la commissione di inchiesta inglese che subito dopo la liberazione del Paese giunse la Civitella nel nell'autunno del mille
Novecento quarantaquattro distinti il destino di Civitella Cornia e San Pancrazio non viene deciso quindi Medal diciotto ne dal ventitré giugno
è più probabile e più vero della ragione stia nel rapido e precipitoso spostamento
Chiede l'esercito tedesco dovette tenere a seguito della sconfitta del Trasimeno e con la necessità di garantire un'area sgombra da qualsiasi intralcio
Il ricordo il il ricordo del massacro il ricordo è stato custodito nella memoria del Paese con gelosia ha destato protesta protetto nell'intimità di ciascuno sottraendolo per quasi cinquant'anni all'inserimento nel contesto sociale e storico della del dramma della grande guerra e del fascismo e del nazismo che l'avevano originato del resto anche i tentativi di inserimento
Della strage della popolazione civile nell'etica e nella retorica delle celebrazioni della Resistenza male sia diceva no alla profondità del dramma e al traumi che lo stesso aveva prodotto nella profonda intimità delle persone
L'uso successivo anche in chiave di compra contrapposizione politica nel clima dello scontro della guerra fredda ha fatto crescere un sentimento di avversione dei cittadini Civitella nei confronti delle celebrazioni repubblicane
Emblematico come la contestazione si è arrivata a toccare anche uno dei fondatori della Repubblica e mi riferisco mi riferisco allo scomparso
Presidente del Consiglio Amintore Fanfani
Quindi si imperava una sorta di chiamarsi fuori dal resto della comunità amministrativa atti del Comune chi è a guidata da una maggioranza di sinistra e dove addirittura il capo partigiano diveniva sindaco
In questo lo stesso
La stessa vicenda di del capo partigiano e poi sindaco
Divenuto protagonista di un duro confronto con la stessa comunità Civitelli Ina
Appunto sulle origini della strage le responsabilità della strage finito addirittura in un contenzioso nel tribunale dove tra l'altro per diffamazione il capo partigiano ha avuto ragione dallo stesso dalla stessa sede giudiziari
La contrapposizione non favorì la comprensione reciproca e così il tentativo di far rivivere il dramma nella retorica delle celebrazioni e anche
Negli scritti contraddittori dei protagonisti della Resistenza del posto al di fuori del travaglio umano a isolato le vittime del massacro ancor più ha contribuito all'isolamento della memoria della strage di Civitella
La mancata giustizia che a questo fatto che a questo evento è stata data la divisione del mondo in blocco da una parte la NATO la necessità di riabilitazione la necessità politica di riabilitazione della Germania
Penso che abbia tenuto nascoste quelle carte che gli inglesi avevano consegnato alle nostre autorità e chiamò ad oggi aspettano ancora
L'individuazione della reale responsabilità e quindi l'applicazione la ricerca della verità e della giustizia
La scelta compiuta dopo l'ottantanove nei primi anni novanta con la partecipazione attiva dell'amministrazione di spiegare l'evento sia dal punto di vista storico anche con il fatto che i documenti
Disponibili dopo pure in questo periodo sono diventati ben altri sia dal punto di vista anche socio antropologico per comprendere gli Effetti che entrammo aveva prodotto sulle persone
Ha consentito di scrivere e di riscrivere Pacini importanti di storia e di letteratura
Di far parlare di far ricordare ai tanti che fino a quella data avevano rinunciato
E abbiamo acquisito una mole enorme di testimonianze che altra menti sarebbero state disperse che abbiamo consegnato alla nostra diverte
Una mole enorme di testimonianze che è stata oggetto di studio e di lavoro di tanti studiosi storici antropologico ed altri
In questo modo
Si è resa protagonista è la comunità del paese di Civitella della propria memoria rappresentata in diverse forme culturali
Chi ha avuto anche manifestazioni di carattere nazionale ed internazionali iscritti rappresentazioni teatrali video e quant'altro
A seguito del contatto anche con il mondo scientifico delle università degli storici e degli appassionati abbiamo ritenuto utile
Costituire con gli stessi con altri enti locali e l'associazione che oggi promuove questa iniziativa insieme ad altri che a
Provveduto ad organizzare in tante parti d'Italia
Abbiamo partecipato anche a farlo avanzare presso il Consiglio regionale che poi l'ha approvata una legge regionale per la memoria delle strade
Del contributo dell'associazione per la storia e per la memoria della Repubblica ci siamo avvalsi anche assieme altri tre comuni della provincia di Arezzo
Bucine stia e Capriglia per acquisire presso gli archivi quelli già disponibili inglesi ma anche presso gli archivi tedeschi di tutta la documentazione inerente alle stragi di Civitella Cornia e San Pancrazio quella di Capriglia dimagrito Castelnuovo dei Sabbioni quella di stia di Vallucciole
Abbiamo utilizzato un competente storico che lavora in Germania che è stato prima citati dottor Gentile per acquisire tutti gli elementi di conoscenze attraverso la predisposizione dal punto di vista legale di un esposto ci siamo rivolti nuovamente alla procura della Repubblica competente prima civile poi militari affinché dopo mezzo secolo Siddur così giù si giunga a dare la giusta represse responsabilità
Questo rappresenta per le comporre per le popolazioni colpite un atto dovuto a cui la Repubblica chi è fondata anche sul loro sangue non può sottrarsi un atto di giustizia tardiva che non può attendere ancora
E che non può aspettare la scomparsa totale di testimoni
Che si sono prestati a questo ulteriore sacrificio di dover ricordare i di dover depositare le proprie memorie e per questo confidiamo
Anche nella collaborazione non solo della magistratura ma di tutte le autorità di governo affinché presto ci giunga ad emettere il giudizio o accertare come ha detto il presidente Scalfaro la verità
Siamo così giunti all'intervento conclusivo vorrei cogliere l'occasione per ricordarvi che nel pomeriggio il convegno proseguirà ma contrariamente a quanto previsto nel programma proseguirà in questa sala e non nella sala dei duecento alle quindici e trenta quindi in questa sala la parola ora al professor Leonardo Panucci
Volevo dire solo due parole di ringraziamento a conclusione
Ma
Ma vorrei ripartire da fare due testimonianze che abbiamo sentito di ricerca collettivi
Elisabettiano perché mi sembra che in queste testimonianze ci sia un'indicazione come dire di metronomo più importante
Direi sostanzialmente questo ridare nome voce a tutti gli attori del dramma per la seconda guerra mondiale
Alle vittime prima di tutto ma nella misura del possibile anche a quelli che furono dalla parte dei persecutori
Io credo che oggi noi dobbiamo costruire una memoria europea che non demonizza il male l'ha già detto il sindaco che allora fu commesso certo in proporzioni che tuttora non cessano di stupirci
Una memoria che non demonizza il male ma vorrei porti a concrete definite dimensioni umane
I musicisti non furono degli eroi in rivolta contro il loro ordine
Fu uno dei samaritani che a me come
Si autodefiniva
Dalla stessa cultura tedesca da cui era nato il nazismo essi avevano saputo ricavare una sensibilità
Che li costringeva a dissociarsi o anche solamente a distinguersi in qualche modo dalle atrocità perpetrate da altri loro connazionale
Ricordare come abbiamo fatto un gesto di umanità non significa ovviamente attenuare
La condanna delle grandi responsabilità di allora
Significa accettare che anche dentro la macchina truce della guerra nazista
Si poteva rimanere uomini
Che è un pranzo di sofferenza di vergogna per quello che accadeva fu pagato anche tra i massimi per tre trattori della violenza
E se così non fosse stato come avrebbe potuto nascere la nuova Europa
Sono gli è arrivato profumate SIRMAX mail del di cui ci ha parlato liscia
Che hanno riportato la Germania nell'ambito della nostra civiltà
Facendo di questo paese di questa cultura un pilastro di tutta la nuova costruzione europea
Ai musicisti che la storia ha riservato un futuro
Non ha da insomma sullo spietato a capitano della frangente armerie
Che a villa Carletti ordinava torture fucilazioni
Ma vengo qui al punto che mi preme sottolineare sul significato di questa master in manifestazione io credo che abbiamo giustamente scelto di celebrare insieme il venticinque aprile all'otto maggio
No no
La liberazione di verità del fascismo e la fine della guerra mondiale
Con il venticinque aprile siamo dinanzi ad un grande fatto di storia italiana
Che assume tuttavia un valore ancora più grande se collocato in un contesto europeo a mio avviso è proprio nella immane catastrofe della seconda guerra mondiale che si forgia ma i tratti di una nuova società
Non solo per l'Europa ma per il mondo intero
Si assiste all'ora ad una complessiva ridefinizione di quello che io chiamerei il patto sociale cioè ad un cambiamento profondo di tutte le forme di legittimazione dello Stato
La nuova cultura dei diritti umani che nel mille novecentoquarantacinque prende corpo ruota tutta in definitiva dunque solo Concetta quello di un diritto alla vita
Da garantire da godere nella compresenza e nell'interscambio
Tra culture e tradizioni diverse
Tutte le nuove battaglie di civiltà cui oggi siamo chiamati a sostenere sono in definitiva riconducibile a questo punto
Ecco perché essenziale io credo mantenere oggi la memoria dell'intreccio tra catastrofe Nuova democrazia che si determina nel mille novecentoquarantacinque
Sentiamo oggi un problema acuto di trasmissione del passato avvertiamo un pericolo di conformismo per usare le parole di Walter Benjamin che abbiamo scritto sul programma di questa manifestazione
Ma siamo anche convinti che non basteranno esercizi di astratta pedagogia per collegarci con le nuove generazioni
La memoria di questo passato alla trasmetteremo ai giovani solo se riusciremo a stare in modo influente attivo
Nel pro esso di formazione dei nuovi linguaggi pubblici dei nuovi sensi comuni
Che descrivano e interpretano gli eventi e visioni di oggi
Voglio fare solo un esempio dinanzi all'affievolimento progressivo degli ufficiali memorie di Stato non abbiamo suggerito con questa manifestazione
Che un ruolo particolarmente importante possa e debba essere svolto dalle comunità locali in quanto portatrici di identità di memoria
E tuttavia
Non possiamo chiudere gli occhi sul fatto che il termine di comunità sta nuovamente trovando nell'Europa di oggi una curvatura ad un'interpretazione apertamente reazionaria
La comunità come piccola patria come trincea da cui combattere respingere la diversità delle culture e un diritto alla vita è uguale per tutti
La comunità europea ha lanciato un grido d'allarme su alcuni sviluppi del sistema politico austriaco
Mai da non è un fenomeno solo stringato è una voce strisciante di questione dobbiamo essere molto consapevoli che può contaminare anche la nostra cultura repubblicana
Se accetta la globalizzazione economica quella trascinata dei mercati ma si rifiuta nello stesso tempo la globalità globalizzazione culturale ossia lo sviluppo della tolleranza e dell'interesse reciproco
Siamo dinanzi abbiamo forma di modernismo reazionario che vuole spezzare quel nesso stretto tra memoria e democrazia
Che non abbiamo posto al centro di questa manifestazione ma una democrazia senza memoria una democrazia senza aggettivi è una democrazia manipolabile
Che può essere spinta in tante direzioni diverse
è già successo che il principio astratto e privo di determinazioni storiche
Del governo del popolo abbia coperto le più diverse avventure
Occorre oggi scenderà in campo con valori forti
La democrazia non è fatta solo di procedure come troppo a lungo ci ha ripetuto negli ultimi anni la democrazia è fatta in misura non minore di valori di tradizione
Deve diventare se vuole garantire se stesso una volta per tutte una religione civile come stanno a dimostrare proprio l'esperienza dei Paesi dell'Occidente che più hanno svolto nel corso del ventesimo secolo la funzione di baluardo dalla civiltà
Dobbiamo essere consapevoli che il complesso di fenomeni che si riassumono in questo termine di globalizzazione Staso pop sottoponendo l'insieme della società europea ad una prova forte
Dobbiamo domandarci anche se quella cultura dell'esclusione della concentrazione che il nazismo e il fascismo portano alle estreme conseguenze sia stata davvero definitivamente stilettata
O se invece il nuovo patto sociale
Sottoscritto nel mille novecentoquarantacinque non debba essere riconfermato oggi ad un livello più alto dei problemi
Per il fatto che su questo grande nesso tra passato e presente è nata l'Associazione per la storia la mia madre la Repubblica che siamo al Comune di Firenze si è fatta promotrice della manifestazione di oggi
Lo scopo fondamentale dell'associazione è quello di attinge alla conoscenza del passato per capire i problemi dell'oggi di essa fanno parte storici e giuristi magistrati antropologi rappresentanti anche la nostra classe politica
Questa collaborazione tra tante energie diverse
E nata dalla convinzione che con la nascita della Repubblica il popolo italiano avvia un'esperienza di vita democratica che non può cadere nel disinteresse e nell'oblio
O tanto meno essere cancellata sulla base di facili quanto demagogiche condanne indiscriminate
Il processo democratico nata sulla base delle lacerazioni profonde che sono tipiche di una guerra civile è stato da noi particolarmente difficile
Ma è sempre poi risultato vincente
Di esso dobbiamo oggi fornire una narrazione storica adeguata che sappia dare il giusto posto a tutte le componenti della vita repubblicana che si sono affrontate nel passato
In una contesa che non è stata certo priva di asprezze
Di questa narrazione storica bisogna la nostra democrazia
Per mettere radici nelle nuove generazioni
E per inserirsi saldamente nella costruzione europea
La nostra associazione nasce dalla convinzione che questa nuova narrativa possa configurarsi solo come un'opera collettiva in cui le competenze degli specialisti si affianchino ai saperi alle memorie depositate nelle comunità
Ai giovani
Comune e stamattina si sono raccolti in questa sala noi rivolgiamo il nostro più sentito ringraziamento al in modi diversi esse rappresentano due grandi motori della nostra vita repubblicana grazie ancora nome nostra del comune di Firenze che c'ha ospitato
Ringrazio tutti i partecipanti e tutti presenti e di invito a ritornare qui in questa sala alle quindici e trenta per il proseguimento del nostro convegno grazie a tutti
Programma abbastanza caricato vorremmo tentare di dare la parola al maggior numero possibile di coloro che hanno preannunciato l'intervento
Stamani
La memoria delle stragi è stato il tema centrale della riunione
E le vittime sono state protagoniste privilegiate dei nostri lavori
L'accento si è portato sulla memoria del dolore sulla esigenza di una sua elaborazione
Le due testimonianze che abbiamo ascoltato ne sono stato al momento alto che illustra bene il ciò che è stato scritto e cioè che nel ricordo dei massacri
C'è un capitale morale che non deve essere perduto e che deve essere riproposto alle nuove generazioni come House Silvio Oddi rilettura del presente
In realtà in quelle memorie vie un depositò sedimentato
Del modo di sentire profondo che deve essere però portato alla luce rischiarato dall'intelligenza depurato dai risentimenti e dalla rabbia
Interpellato per dare a tutti coscienza della propria identità collettiva
Ciò che oggi noi siamo in quanto comunità di donne e di uomini liberi infatti e anche il risultato di quel deposito
Il nostro senso di umanità non ne prescinde
E da quel dolore può dipanarsi di filo sottile
Che separa oggi umanità e bestialità
Un filo sottile che può aiutare a superare
Il può e sinistro monito di Carl Schmitt secondo cui chi parla di umanità vuole mentire
E che pessimistica mente insiste sul nesso umanità bestialità
Di tutto ciò stamani abbiamo parlato
Su ciò siamo stati richiamati
Ora invece in questa sessione pomeridiana vorremmo avviare un tentativo di riflessione più analitico più tematizzato
Abbiamo individuato quattro nobili tematici
Quattro filoni di riflessione ciascuno carico di punti problematici che talora assumono anche l'apparenza di vera e propria antinomie di contraddizioni
Il primo
Affidato al professor Scoppola che tutti conoscete
Esprime già nel titolo il suo contenuto problematico
Affronta con una domanda provocatoria
La questione è se possa esistere la Repubblica la nostra comunità organizzata senza la memoria
E possibile insomma organizzare la nostra convivenza progettare il nostro futuro dividerci anche scontrarci sulle scelte da compiere
Dividerci a scontrarci su come affrontare le grandi sfide che ci stanno dinanzi senza la memoria degli eventi da cui è nata la nostra Repubblica e senza una lettura critica del fatto in corso e travagliato processo
Che a partire da quegli eventi ha condotto ad una progressiva integrazione democratica di identità politiche diverse e magari contrapposte
Quelli che oggi ci appaiono
E che sono stati limiti anche gravi della politiche dell'agire dalla Repubblica
Non sono riconoscibili e avvertibili come tali grazie proprio a quel travagliato processo
Si prenda per esempio la vicenda dell'insabbiamento di centinaia di processi di stragi e costituisce uno dei temi della nostra riflessione
Il superamento dei meccanismi istituzionali che l'hanno consentito l'operare di diversi e contrapposti meccanismi che mi hanno consentito la scoperta da denuncia
Non sono forse il risultato di quel processo
Il frutto difficile di un modo diverso di concepire e organizzare le istituzioni che però si è sviluppato a partire dalla costituzione
Che da quegli eventi lontani è nata
Il secondo tema affidata a Giacomo Marramao filosofo dalla politica ripropone in un certo senso la medesima questione
Proiettando la però sull'Europa che rappresenta oggi il nuovo orizzonte identitario sul quale siamo impegnati
Oggi all'ordine del giorno via e la confezione di una carta europea dei diritti umani
Alcuni parlano addirittura di una costituzione europea
Non si tratta di un lusso di un accessorio di un orpello per l'Unione europea
L'Europa è banale dirlo non può essere solo un mercato uno spazio economico finanziario
Non solo per ragioni etico culturale ma perché ogni mercato presuppone regole
E regole sono possibili e forti se dietro di essi vi è un legame una storia comune
Un fattore di coesione
Del resto a questa fu l'ispirazione dei padri fondatori dell'Europa questa fu l'ispirazione di Altiero Spinelli
E della storia d'Europa nella quale affondano le proprie radici la coscienza degli europei fa parte integrandole indissolubile dire la catastrofe del secondo conflitto mondiale
Dei suoi errori delle sue stragi
Ecco perché il caso Hyder ci interpella e su questa premessa chiede di essere analizzato
Il terzo prima
Che nella programma per la verità e indicato come quarto affronta un aspetto cruciale della ricostruzione dalla memoria
Il rapporto tra giustizia e storia
Tra attività giudiziaria diremo meglio e memoria
L'attività giudiziaria alle sue regole i suoi vincoli le sue finalità i suoi limiti che sono diversi da quelli che regolano la ricerca storica
Vi è un solo vincolo in comune tra le due attività lo ricordava stamani il presidente Scalfaro e si tratta del rispetto dei documenti dello scrupolo nella loro valutazione e ricerca
C'è un passaggio di Marc Bloch il grande storico che insiste su questo punto che nella vulgata spesso viene travisato
E tuttavia sono innegabili le interferenze tra l'una e l'altra attività
E l'innegabile che la storia e la memoria hanno bisogno di documenti e testimonianze e che talora solo l'attività giudiziaria può assicurare gli uni e le altre
Sottraendoli all'oblio o alla distruzione
Ma documenti e testimonianze sono poi destinati ad essere valutati in modo profondamente diverso in una prospettiva profondamente diversa dal giudice dallo storico
E di prodotti che noi attendiamo dall'uno e dall'altro sono diversi ed assolvono funzioni diverso spesso questa distinzione si offusca
Si tenta di far sì che le sentenze producano storia o che al contrario il giudice si arresti dinanzi ad un'accusa perché questa riguarda un episodio che fa parte di un evento storico più vasto
O perché indagare su di esso urta la ragion di Stato
Dicevo parleranno Antonino Intelisano e Vittorio Borraccetti due magistrati
Entrambi impegnati non soltanto sul fronte della rispettiva attività ma anche su di uno sguardo critico rispetto all'universo in cui operano
Entrambi impegnati sul nesso democrazia attività giudiziaria democrazia apparati di giustizia
Da ultimo ma non per ordine di importanza il tema dei diritti umani
Sul quale accorsi efficacemente posto l'accento il sindaco Domenici questa mattina
I diritti umani e il rapporto in cui essi stanno con la memoria dei massacri
Dalla quale soltanto può cogliersi l'universo dissenso che dà sostanza il significato ai diritti umani
Che ne fa non una componente retorica o peggio della politica ma un postulato comunemente condiviso un criterio di legittimazione del legittimo azione del politico un presupposto etnico politico dell'agire collettivo
La relativa trattazione e affidata a Luigi ferraioli
Uno dei maggiori teorici non solo sul piano nazionale dei diritti fondamentali
Il titolo del contributo di Luigi ferraioli e diritti fondamentali e Costituzione repubblicana e allude a questo messo per la tutela dei diritti umani ed un orizzonte più vasto di beni valori mette scelte di civiltà iscritte nella Costituzione repubblicana
E nel cui contesto soltanto la tutela dei diritti umani può ambire alla effettività ma a monte dalla Costituzione repubblicana e dei diritti
Che essa garantisce stan la vittoria sul Dazzi fascismo e la sua ideologia e pratica di morte stato l'affermazione della centralità del diritto alla vita che costituì il cemento ideale della mobilitazione contro il nazifascismo
Star in salutare il sussulto morale a fronte degli orrori
Un sussulto da cui sono nate le Nazioni Unite e la Dichiarazione universale dei diritti umani
Senza quegli eventi la stessa Costituzione repubblicana non sarebbe comprensibile
Ebbene soffermarsi su questi nessi e oggi più che mai necessario
Anche perché oggi la dottrina dei diritti umani conosce nelle nostre democrazie uno straordinario il ragionamento
E al tempo stesso una forte spinta che tende ad affrancare la difesa dei diritti umani dall'orizzonte comune di valori entro il quale esso ha preso forma
Una tendenza questa che a mio avviso rischia di spezzare il nesso fra carta e Organizzazione delle Nazioni Unite
Tra orrori della guerra
E protezione internazionale dei diritti umani dall'altra esiste davvero questo rischio questa tendenza
E se sì qual è il suo coefficiente di pericolo
E quale è un Silvio la memoria dalla Repubblica può offrire per rispondere a questi rischi
Ecco altrettante domande che penso saranno affrontate nella ultima relazione
Ma il tempo che io dia la parola i relatori per poi poter utilizzare i numerosi interventi che sono stati già preannunciata
Inutile raccomandare ai relatori pur nell'ambito come dire del compito particolare loro riserva e a voi come dire la concisione abbiamo a disposizione
Un po'più di due ore e mezza cerchiamo di dipanare questa complessa ma passa grazie la parola Pietro Scoppola
Dunque per esigenze di tempo che il amico senese ha sottolineato limiterò a indicare alcuni passaggi di una riflessione un poco più ampia che poi spero potrà essere oggetto di pubblicazione
Tanto da una sorta di piccola provocazione che c'è nel titolo della mia nella nella mia introduzione una repubblica senza memoria l'associazione che ha promosso questo incontro d'intesa con il Comune si intitola associazione per la storia e le memorie al plurale della Repubblica
Allora
Il riconoscimento della pluralità delle memorie
Che all'origine alla base della nascita di questa nostra associazione è compatibile
Con il formarsi con l'auspicio di una memoria comune di una storia comune della Repubblica che sia elemento di identità
Ha scritto il filosofo americano Santa Jana coloro che dimenticano il passato sono condannati a ripeterlo lo scrisse subito dopo la fine la seconda guerra mondiale
è una citazione molto nota ma quale memoria del passato è necessaria per evitare la condanna di ripeterlo
Quale Mémoire liberatoria rispetto al passato le singole memorie parcellizzati divise contrastanti fra loro o una memoria che nasce da una riflessione da ma le variazioni da una elaborazione critica
Delle singole memorie
L'emergere della pluralità delle memorie il frutto inevitabile positivo della crisi delle ideologia che per molto tempo hanno dominato il campo ha scritto Adriano Prosperi lo storico che ha di recente ha pubblicato un un testo scolastico presso Einaudi ha scritto da noi la storia è esistita solo come annuncio profetico o paradigma ideologico
Oggi tutto questo è finito altri tempi in cui si cercava il filo rosso capace di portare il PCI oltre il nostro presente del su un futuro presumibilmente radioso oggi la storia è una romana di un mal chiuso da cui spuntano brandelli di documenti
Al di là della nota di pessimismo sui brandelli che escono dall'armadio ma al chiuso il giudizio esprime l'esigenza reale di recuperare tutta la complessità delle esperienze umane senza più la possibilità di una ideologia poi giudiziale unificante
E possiamo dire che la storiografia più recente sugli anni dell'occupazione tedesca della Resistenza ha pienamente recuperato Bayer completando la complessità delle diverse esperienze le diverse memorie l'ha fatto proprio Pavoni lo ha fatto anche il l'esponente più autorevole della cosiddetta Stele fiere l'igienista Renzo De Felice l'ultimo volume
Della sua grande biografia Mussolini appalti alcune tesi esplicite o implicite che contiene un grande lavoro di scavo e di recupero della complessità dell'esperienza e del Paese ha vissuto non c'è dubbio che studiare le stragi significa inevitabilmente da riportare alla luce memorie divise conflittuali lo abbiamo sentito stamattina nella bella testimonianza del sindaco di Civitella in Val di Chiana Gilbert di Vitalini
Contini ha scritto un libro su questo la memoria divisa di quella strage di quella vicenda perché riassumo cose note e già dette perché il la zona a sud della linea gotica è stata quella in cui i tedeschi nel tentativo estremo disperato
Di ritardare l'avanzata degli alleati hanno concentrato il massimo di sforzo trasferendo qui
Metodi adottati sul fronte orientale che hanno portato a una vera e propria Guerra ai civili titolo dell'opera di Pezzino anch'essa assai nota che ha dato un grande contributo a questa ricerca
Bene i civili che ha significato un coinvolgimento della popolazione in cui le azioni della dei partigiani dell'iniziativa partigiana
Sono state talvolta quelle che hanno innescato le rappresaglie creando nella popolazione giudizi contrastanti sulla lotta partigiana sì che abbiamo una parte della popolazione coinvolta attivamente nel sostegno alla lotta partigiana una parte critica anche se non coinvolta in una collaborazione con i tedeschi
Una parte che i limiti di un collaborazionismo aperto con gli occupanti con i fascisti e ognuna di queste parti
Ognuno di questi individui si porta appresso del suo da nuovi suoi ricordi
è necessariamente una memore divise
Come possono fondersi queste memorie in una memoria comune intendiamoci se guardiamo al passato remoto pensata le guerre fattrici leader fra i comuni italiani
Ricordata la poesia lo dico per i giovani la poesia di Carducci faida di comune notti brinderà Sassetta faccia danni ma cattiva prassi accorsa per i capelli
è successo che più un lucchese che fuggiva e con quel che segue bene
Lotte fratricide che tuttavia oggi danno luogo alla Grande Storia della civiltà comunale
E nessuno si sognerebbe di immaginare la storia di Lucca in antitesi alla storia di Pisa
Nonostante che ti Greengrass setta abbiate attacco accorciato i capelli un Lucchese e una spada per gli arredi una volta e due di figli sedici lucida soltanto i giovani non leggono più queste poesie perché facevamo riparò a cui abbiamo
Pensate alle guerre di religione che hanno insanguinato l'Europa s'intende del Cinquecento Nancy nel Seicento ebbene delle guerre di religione oggi che cosa abbiamo abbiamo la grande lezione della tolleranza della tolleranza religiosa della libertà di coscienza gliela qualche azione dello Stato laico sia dello stato distinto dal dello model momento civile statuale distinto dal momento che li Jones
Precetti spersi dalle guerre di religione nata la democrazia americana perché i Padri Pellegrini se ne sono andati a cercare uno spazio di libertà quindi c'è già ci sono già precedenti
Ecco sarebbe interessante ma io non posso addentrarmi applicare alla nostra al nostro tema
Rileggere le nostre vicende di cui oggi ci occupiamo alla luce della discussione che vede partecipi fra la fine del Settecento e l'inizio l'Ottocento un grande illuminista milanese Pietro Verri
Questi ragazzi sono dovrebbero ricordare lo dovrebbero stare stare per studiare e Alessandro Manzoni liberi alla fine del Settecento scrive un libro
Le osservazioni sulla tortura i cui costruisce la terribile vicenda della del processo del mille seicentotrenta contro i cosiddetti untori la peste
Milano no
Un processo fondato sulla sulla truffa Tuturano sulla sulla
Supplizio degli imputati poi condannati a morte
Il ricordo dei quali fu eretta la colonna infame sul luogo dove stava la casa di uno di questi condannati
Devo dire ricostruisce attentamente e la vicenda e poi la liquida giustamente come segno delle barbare del passato
E della barbarie di una cultura giuridica che ammetteva quegli strumenti
Lei la tesi non hangar Bo ha fatto al Manzoni il quale alcuni anni dopo nelle nella sua Storia della colonna infame tornò sull'argomento
Con una sottile con una serie di sottili distinzioni ci giustissima la condanna della barbarie della cultura del tempo ma attenzione perché
Dentro quella cultura Barbara
C'erano degli spazi
Degli spazi anche minimi in cui i singoli attori
Giudice o comunque poté agonisti potevano non potevano salvare spazi di umanità spazi di crescita e allora dice quando nel guardare più attentamente a quei fatti
Ci si scopre un'ingiustizia
Che poteva essere venuta da quelli stessi che la commettevano un trasgredire le regole ammesse anche da loro è un sollievo pensare che se non seppe o quello che facevano
Fu per non volerlo sapere
Fu per quell'ignoranza che l'uomo assume e perde a suo piacere e non è una scusa ma una curva Manzoni rispetto alla soluzione illuministica proposta davvero è il passato che è sempre più barbaro del presente perché il processo è grave il progresso è garantito
Guarda dentro e scopo è la facilità dell'uomo e la responsabilità a livello morale dentro le singole situazioni storie ossia introduce un criterio esigente di responsabilità personale che non può essere annullato dal richiamo ai tempi o alle circostanze storiche
E c'è in quella riflessione un appello a principi di moralità nella storia e non di presunta moralità della storia che esclude ogni ipotesi a valutativa del giudizio storico
Ebbene non è questa la primissima do chiedo i giuristi presenti delle istituzioni tribunali per i crimini di guerra
L'idea che anche dentro
Determinate situazioni esistano spazi di responsabilità personale che non possono essere ignorati
Non possiamo
Pensare la storia degli anni quarantatré quarantacinque insomma solo come repertorio di memorie quelle morì devono essere discusse e valutate ripensate criticamente
Cioè tutto il piano soggettivo vanno recuperate la buona fede
Di sacrifici le lotte di ogni parte con il rispetto
Per tutti i singoli protagonisti ma deve essere chiaro che il riconoscimento di spazi di buona fede
Un'attenzione alle ragioni di ogni parte lotta non può portare a un livellamento delle scelte
Da una parte si è combattuto l'ha detto e ripetuto stamattina più volte il presidente Scalfaro a parte si è combattuto per il nuovo hitleriano e dall'altra parte si è combattuto
Per un qualche cosa che ha trovato poi una sua espressione giuridica formale nella Costituzione repubblicana per quanto riguarda il nostro Paese e per quanto riguarda la storia mondiale
La forza della dichiarazione dei diritti dell'uomo e tanti altri eventi che sono seguiti
Il confine è netto insuperabili confine tuttavia frastagliato perché dentro la coscienza di ciascuno si spostò me ed esperienza di ciascuno ci possono essere stati singoli atti singoli atteggiamenti che l'hanno collocato dall'altra parte
Non tutto il giusto è stato operato dai combattenti partigiani e non tutto il quel male è stato operato dall'altra parte
Ecco la complessità di questo bar ricercata con un grande finezze attenzione
Ma non può risolve in un come dire mettere a fianco a fianco tutte le memorie indistintamente senza un criterio di Judith
E proprio su questo teatrino della rapporto fra quegli eventi epocali e la nostra costituzione che si è appuntata alla critica delle revisionismo con le tesi note
Della molte della patria
Mi riferisco soprattutto all'opera ed Ernesto Galli della Loggia e della lunga zona grigia in cui si perde la grande maggioranza nella popolazione italiana perché secondo la tesi enunciata da De Felice nelle famose intervistato senior e poi di poesia nell'ultimo incompiuto volume della biografia di Mussolini
In sostanza la la storia di quegli anni sarebbe la storia di due minoranze che si combattono e di un Paese che aspetta che sia finita ricominciare a vivere
Ora
Non possiamo qui io ho scritto qualcosa su questo non possiamo qui riprendere tutta la discussione sul revisionismo quello che è certo è che queste queste idee sviluppate nelle loro conseguenze portano ad una radicale svalutazione della Costituzione repubblicana perché la Costituzione repubblicana non è più allora la somma dei valori umani che il Paese
Ha sentito come punto di riferimento ideale ha sognato di poter ripristinare i quali si è aggrappata disperatamente negli anni dell'occupazione tedesca
Alla quale inconsapevolmente si sono aggrappati contadini che ospitavano gli ebrei perseguitati prospettavano che ospitavano i prigionieri britannici in fuga dai campi eccetera
E non si può più riferire la costituzione a tutto questo vissuto del Paese nel suo insieme ma la Costituzione diventa solo un compromesso fa i partiti i protagonisti della nuova stagione e viene staccata avulsa dalla dalla vicenda epocale della seconda guerra mondiale della Resistenza
E viceversa la Costituzione assenso sì
E legate
A quella vicenda epocale della guerra mondiale e si è vista come formalizzazione sul piano giuridico di un vissuto Complesso che ha coinvolto tutta la popolazione pensata ruolo delle donne
Sul quale oggi si comincia a far luce la posizione della donna durante la guerra radicalmente diversa dalla posizione tradizionale della donna nella vita sociale italiano chiamata grandi responsabilità
Sono fa fatica a ragionare questo ambiente un po'
Bene
Vado rapidamente alla conclusione
La premessa per riscoprire il nesso fondamentale fa esperienza complessiva
Della Guerra e della Resistenza e costituzione repubblicana e di non concepire più la resistenza
Soltanto come lotta armata
Ma di concepire la resistenza in tutti i suoi aspetti non escludendo la lotta armata dal Canada presenti animano un punto necessario
Altissimo in molti casi eolico di testimonianze di certi valori ma deve essere inserite in un quadro più ampio in cui c'è la resistenza civile in cui c'è la resistenza
Dei seicento mila che vivono l'esperienza dei ladri in Germania pensate seicento mila persone che sono poi i seicento mila famiglie quindi sono milioni di persone che soffrono di questa esperienza
La resistenza e la resistenza quotidiana
Del vivere in condizioni difficili drammatiche condizioni di ristrettezza economica accennavo all'obolo che svolgono le donne se non recuperiamo quest'idea di una resistenza che in qualche modo coinvolti in tutto il Paese
Noi non non abbiamo il fondamento della Costituzione come punto di sintesi non possiamo puntare la Costituzione come punto di sintesi
Delle singole memorie che si fondono nell'affermazione di valori
Quelli appunto che la Costituzione proclama centrati sul senso per dignità dell'uomo della dignità della persona umana
E fare quindi alla costituzione il le il riferimento per il punto di riferimento per una storia comune è quello che i costituenti
Avvertirono e dissero
Piero Calamandrei
Nel suo scritto sulla costruito su un suo scritto sulla Costituzione
Va oltre la formula un po'rituale della Costituzione nata dall'antifascismo e della resistenza per fare riferimento all'esperienza complessiva del Paese esplicitamente Umberto Terracini
Nel suo discorso di insediamento alla presidenza dell'Assemblea
Sottolinea
Ricorda più che la lotta antifascista cito il travaglio generoso i sacrifici incomparabili la fede tenace con cui gli italiani in quegli anni durissimi di transizione hanno nonostante tutto gettato un ponte verso l'avvenire di italiani
E non soltanto i combattenti della Resistenza
Il quattro maggio del quarantasette quando si è poi in assemblea la discussione sul progetto di Costituzione Rescigno accennava al vasto campo
Cito delle considerazioni di ordine storico alla cui luce il testo costituzionale cessa di essere un documento di pura perizia giuridica
Per divenire una tutti vita del nostro popolo
Ecco riscoprire il valore della Costituzione al di là dei suoi limiti l'audio non è un tabù può essere modificata certamente ma scoprire questo valore storico come atto di vita in cui l'esperienza di un popolo si può riconoscere si può rifondare su valori nuovi
Quindi mi trovai questa identità
Tutti conoscono il giudizio di Giuseppe Dossetti quale il sedici settembre del novantaquattro quando assunse l'iniziativa in difesa della Costituzione sottolineò che la Costituzione non è un fiore pungente
Nato quasi per caso da un arido terreno di sbandamenti postbellici o da risentimenti faziosi mai nata ed è stata ispirata da un grande fatto globale cioè dai sei anni della seconda guerra mondiale
Certo nei decenni successivi è stato incerto il concreto formarsi di questo senso di cittadinanza il processo è tutt'altro che compiuto la Costituzione come fondamento nuovo di diritti umani e quindi di diritti di cittadinanza di senso di appartenenza democratica
Non ha avuto tutti gli sviluppi ma le ragioni di questa difficile maturazione
Per certi versi interrotta siamo oggi in una crisi profonda da questo punto di vista sono legate alla storia della Repubblica
Ai condizionamenti della guerra fredda la esasperata logica delle appartenenze separate i cui partiti hanno dato vita ma non si possono Etro datare
Al momento delle origini
Non si possono non si possono distruggere le fondamenta
Invece lui sono le fondamenta della possibile memoria comune
Che quindi tornando alla alla domanda da cui siamo partiti
E ancora tutta da costruire una memoria comune il senso di un altro comune ma necessaria perché non c'è senso di identità collettivi non c'è il senso di appartenenza di cittadinanza democratica di patriottismo della Costituzione per dirla con Habermas se non c'è coscienza consapevolezza di una storia comune che si costruisce non cancellando Pedenovi divise ma integrando e integrando le sulla base valori comuni fondamentale
Ringrazio Pietro Scoppola che assi appunto coniugabile rispetto al bel tempo con un la completezza dell'analisi e ha saputo anche vincere quella
Certo di saggio che viene dal condurre una riflessione consigli fine così pieno di distinguo in un ambiente che invece
Intimidisce ora
E effettuo un piccolo mutamento nel programma delle relazioni avrebbe dovuto avere la parola al professor Marramao
Là dove invece ai dottori Vittorio Borraccetti e Antonino Intelisano perché hanno delle urgenze
E quindi
Fermo rimanendo togli un filo ideale quale abbiamo indicato all'inizio
Prego Vittorio Borraccetti e di prendere la parola
Se il presidente
Anche per
La considerazione di queste urgenze come vennero definite
Storia e giustizia
A cui dedico
Alcune osservazioni che verranno poi riprese e sviluppate da Antonino Intelisano
Con riferimenti più specifici le mie sono osservazioni ripeto di carattere generale sono assieme perché
Sono assieme possono stare assieme per tante ragioni però io voglio soffermarmi su due una legata proprio
In modo molto forte alla manifestazione di oggi e anche a all'esperienza di questa associazione per la storia e le memorie della Repubblica
L'altra osservazione di carattere più generale sul rapporto tra ricerca storica attività giudiziaria
Riprendo delle considerazioni che sono state fatte sia da senese sia dal professor Scoppola
Per affermare che viene
All'origine di questo nesso la memoria
Della sopraffazione e della sofferenza
Che caratterizzano larga parte della storia di questo secolo che sta per finire
E questa memoria della sopraffazione della sopravvivenza
In particolare la memoria della tragedia della Seconda guerra mondiale
Sono a fondamento di una ricostruzione della società intorno ai diritti della persona della libertà ecco perché la storia incontra subito il diritto della giustizia
Perché
L'esperienza
Della costituzione
A livello nazionale
E l'esperienza della proclamazione forte dei diritti della persona
Nasce dalla memoria della sofferenza e della sopraffazione epatite
E questa memoria produce richiesta di diritto e richiesta di giustizia
Da questa storia tragica ci tiene la pressante richiesta di tutela con il diritto delle condizioni fondamentali dell'esistenza dell'uomo in quanto tale
In questo senso la memoria la storia diventa anche ausilio di lettura del presente
Perché questa richiesta pressante
Del diritto come strumento di tutela delle condizioni fondamentali di ciascun essere umano
E attuale
Per tante vicende che oggi si svolgono nel mondo
Fonda quindi
Una nuova epoca in cui al diritto viene riconosciuta questa funzione di tutela delle situazioni fondamentali della vita dell'uomo
Ma
Attuale perché lo richiede non solo come ricordo di una sofferenza passata ma lo richiede per una sofferenza attuale
Dunque perché attraverso la storia esce forte questa richiesta del primato del diritto e quindi della richiesta di un giudice
Scusate mi passaggi rapidi ma
Così deve essere
Per il tempo limitato ecco il senso allora delle richieste di giustizia continuamente reiterate anche per stragi collocate ormai tanti decenni fa
Ma è lo stesso senso che spinge a chiedere giustizia per tante stragi consumate oggi nel mondo e che è all'origine
Della istituzione dei tribunali internazionali
Percorsi non facili contraddittori matti tuttavia indicano una direzione ecco questa è la prima osservazione che volevo
Fare in questa sede
Sinteticamente mi pare che sia in atto un percorso che fa emergere questa richiesta
Di
Diritto e di giustizia
Il secondo punto che voglio toccare altrettanto rapidamente riguarda
Le affinità e divergenze tra la ricerca storica l'attività giudiziaria
In via generale a me pare di poter dire che alla storia spetti
La comprensione degli eventi
E dei fenomeni
Storia certo e anche il giudizio talvolta
Ma in realtà a me pare chiedo scusa agli storici si mi avventuro su un terreno
Delicato a me pare che debba essere soprattutto comprensione
Spiegazione e comprensione dei fenomeni
Che accadano
Perché poi sulla base della comprensione
Che si può giudicare piuttosto che giudizi dagli storici aspettiamo
Spiegazioni che aiutino a capire e che aiutino a formarsi un giudizio quindi scusate mi dà semplificazione
Ma alla storia si chiede soprattutto alla storiografia l'opera degli storici la comprensione degli eventi ma anche dei fenomeni complessivi
Del esperienza umana
Alla giustizia invece si chiede qualcosa
Di molto
Più specifico e concreto
Rimangono in capo della giustizia penale che è quella che viene insomma in evidenza in questo parallelismo
Alle giustizia si chiede l'accertamento di responsabilità personali in ordine a fatti specifici
Dunque ambiti diversi
Anche se
Non separati innanzitutto perché come già è stato notato il risultato dell'attività giudiziaria può servire alla ricerca storica
è stato poco fa ricordato come spesso talvolta solo l'attività giudiziaria riesca acquisire e preservare fonti che poi lo storico in tutti spera ma appunto
Il senso complessivo poi delle vicende anche di quelle accertate per via giudiziaria
Lo ricaviamo in un ambito più vasto che trascende che trascende
La specifica vicenda oggetto dell'accertamento giudiziario
Quindi ambiti diversi anche se possono tra l'ora tra loro intersecare
Il giudice lavora o meglio i diversi protagonisti che intervengono nell'attività giudiziaria lavorano in relazione a fatti specifici a persone determinate
Gli storici possono anche considerare fatti specifici e persone determinate ma li vedono in un contesto più ampio in cui per esempio conta anche molto conoscere atteggiamenti di mentalità fenomeni di costume storie rapporti tra i gruppi
In questo senso io vedo il risultato dell'attività giudiziaria come un contributo alla ricerca storica home e forse ancora meglio
Per questa via l'attività giudiziarie diventa una fonte
A cui la ricerca storica si può rivolgere e poi un'altra cosa anche questa abbastanza ovvia se solo ci si rifletta
Ambiti diversi anche perché diverse sono le regole
Certo è stato autorevolmente detto che quello che accomuna giudice storici e l'uso della prova e questo concetto di prova che pesa in entrambe le attività e tuttavia l'attività giudiziaria incontra limiti nella definizione stessa della prova è in concetto stesso di prova che può assumere valenze diverse per l'attività giudiziaria e per l'attività storiche e infatti può succedere
Anche qui per riprendere un'espressione autorevoli che laddove il giudice si ferma con un non luogo a procedere lo storico abbia il diritto di scorgere un problema
Quindi anche la diversità di regole rilevante per non fare conclusioni
Una ho finito qualche
Bellissima alta considerazione finale
Se dunque così è vero
Per quanto importante drammatico sia l'oggetto di una vicenda giudiziaria
Non dobbiamo mai chiedere alla giustizia quello che qualche volta è stato chiesto anche in relazione a fenomeni che hanno interessato le vicende italiane di questi decenni
Non dobbiamo mai chiedere l'uso dell'attività giudiziaria per ricostruire la storia di fenomeni
Non dobbiamo mai chiedere di spiegare
La storia per via giudiziaria
Perché quando qualcosa del genere è stato fatto gli esiti non sono stati felici anche sul piano delle responsabilità personali
Però vale anche il contrario
Non si può negare la specificità della responsabilità giudiziaria
Dentro un preteso più ampio fenomeno
Da valutare solo storicamente mi pare che e la domanda che il professor Scoppola prima
Ci ponesse ma con questo ritorniamo all'inizio delle osservazioni
La storia cioè non può essere una causa di giustificazione rispetto a responsabilità individuali di tipo giudiziario di tipo penale
In particolare la storia cioè non può essere
Nel senso non può essere una ragione per negare la contemporanea pretesa
Di individuare responsabilità specifiche a titolo personale in relazione a determinati e denti e ancora qui sta la ragione
Dell'insistenza per la creazione dei tribunali
Internazionale di giustizia non c'è fenomeno Complesso che possano giustificare l'esonero da responsabilità soprattutto in ordine a quelli che vengono definiti crimini contro l'umanità
Ecco io credo di dover chiudere qui tornando all'inizio sottolineando come questa forte richiesta di diritti umani di tutela dei diritti umani che emerge dalla storia recente e più lontana ma anche dalle vicende recenti che avvengono nel mondo sia anche una richiesta di giustizia e quindi sia più che mai la richiesta di uno spazio autentico occupato dall'attività giudiziaria
Ringrazio Vittorio Borraccetti e do subito la parola al procuratore interessano
Le recenti vicende del processo presso l'Alta Corte di Londra a seguito della controversia promossa da David Irving
Qui sta come è noto questioni connesse
Con le differenti valutazioni in sede di indagine interpretazione storiografica sullo sterminio delle comunità ebraiche ad opera del regime nazista hanno riproposto in modo diretto o indiretto
Un ventaglio di problemi di singolare complessità nei rapporti tra diritto e storia
Anche a fronte della tendenza più volte è affiorata di scrivere la storia attraverso le sentenze
Che con una e felice espressione professor Luigi ferraioli ha definito e in altra sede storiografia giudiziaria non pare inutile qualche serena riflessione su giurisprudenza e storiografia rispettive metodologie e ambiti di interazione
è noto che la tendenziale pervasività della giurisdizione in sede civile e in sede penale costituisce in generale una caratteristica delle società complesse
In cui l'obiettiva ipertrofia delle regole tendenti a disciplinare i rapporti interpersonali e a governare contrapposti interessi sezionali
Trova nella giustizia come apparato momenti di inveramento di attuazione di composizione
Nelle dinamiche di tipo contenzioso accade sempre più frequentemente che al giudice sia demandato all'esame di questioni presupposte conseguenti o collaterali rispetto alla specifica domanda di giustizia
Certo le valutazioni giudiziarie che non investano direttamente il pentito un po'sono svolte incidenter tantum come recita l'accoppiata avverbiale dei manuali istituzionale di procedura
Ma ciò non toglie che le pronunce richiedano in qualche caso ampie ed accurate ricostruzioni
La necessità di letture sincroni che dia croniche in una unitaria configurazione tra testo e contesto di vicende sociali di ampio respiro
Si pensi alle questioni relative alle cosiddette eccezioni di verità sottese nelle cause per la tutela della sfera morale dei soggetti
Ai processi in cui responsabilità personali e collettive presenti no problematiche di ardua individuazione di particolare complessità
Anche se questo mio intervento non ha la velleità di porsi come un discorso sul metodo non mi pare si possa prescindere dalla nucleare due profili di Basso
L'utilizzazione in sede giudiziaria di sicuri acquisizioni storiografiche
La valutazione ai fini di costruzioni analisi storiche idonea a trascendere il frammenti Isma'tipico del contenzioso legale
Di provvedimenti giudiziari quale espressione di particolare significatività rispetto a peculiari conflitti Inter personali e di gruppo
A fronte del carattere di relatività delle pronunce giudiziali collegate alla soluzione di specifici problemi della vita di relazione
Sarebbe certamente errato enucleare una sorta di regola di costante complementarità dalla giurisprudenza e storiografia
Non solo in ragione dell'estrema varietà delle situazioni ipotizzabili ma soprattutto per il differente approccio metodologico e dei due ambiti
Se è vero che al pari dello storico è stato ricordato più volte stamattina il giudice ha di fronte a sé l'esigenza di ricostruire come sono andate effettivamente alle cose per citare il famoso detto da Franca in via tendenziale la verità legale con i suoi limiti procedurali connessi con il rispetto delle regole per le acquisizioni probatorie può non coincidere con la verità storica
Disancorata dalla meccanica necessità del sillogismo
In cui anche l'apporto della psicologia sociale dell'individuazione dei grandi è stato d'animo collettivi non riguardava proprio fa anche il collega porre Borraccetti consentono una comprensione più ampia dei fenomeni sociali
Ma non può per converso considerarsi come necessario corollario
Che le regole di diritto probatorio che condizionano l'attività processuale siano sempre indirizzate a imporre al giudice maggiore prudenza di quella che userebbe lo storico
Che beneficia di una più ampia libertà criticare argomentativa
Rilevava infatti Calamandrei sulla scorta del Calogero che se talvolta sono vietati al giudice curiosità e ardimenti logici da cui anche lo storico prudente non rifuggire ebbe dall'altra il sistema lo obbliga a congetture presuntive in cui arriverebbe soltanto uno storico molto audaci
Volendo resistere al canto delle sirene della storiografia giudiziaria
E dovendo per necessità di sintesi tentare una conclusione sulle differenti metodologie dello studio storico e del giudice
Non si può quindi non convenire con Carlo Ginzburg allorché rileva che le strade del giudice dello storico coincidenti per un tratto di Vergano coi inevitabilmente chi tenta di ridurre lo storico a giudice semplifica impoverisce la conoscenza storiografica ma chi tenta di ridurre il giudice lo storico inquina irrimediabilmente l'esercizio della giustizia
Non rimane quindi che rinunciare nel senso di consenso di consapevole e motivato self restraint
A impostazioni di suggestiva e ambiziosa carica programmatica ripiegando su specifici aspetti di interazione tra giurisprudenza
E storiografia
Per le minacce alle vicende concernenti la realtà italiana del Novecento si possono isolare alcuni gruppi di produzione giurisprudenziale inutilizzate o utilizzabili in sede storiografica
I processi per le vicende militari della prima guerra mondiale
Quelli del tribunale speciale per la difesa dello Stato durante il regime fascista i giudizi per i crimini di guerra commessi nel corso del secondo conflitto
Altri filoni di ricerca con diversificata consistenza sono costituiti dei processi per la condotta delle alte gerarchie militari devo proprio la proclamazione dall'armistizio dell'otto settembre del quarantatré
Si pensi alle vicende dalla mancata difesa di Roma
E a quelli ai collaborazionisti con le forze armate tedesche suscettibili di fornire dati di particolare interessi se valutati come in parte è avvenuto
Con i procedimenti e delle cosiddette epurazione dei soggetti coinvolti in responsabilità con il regime fascista
Infine altri capitoli nella vita più vicini alla Krone che all'attualità sono connessi con lo stragismo il terrorismo e le collusioni tra mafia e politica
Ma in generale però segnalato subito che da pochi mesi è caduto uno dei tanti lacci e lacciuoli che frequentemente intralciano l'attività di ricerca storica
Per effetto di dell'articolo otto del decreto legislativo trenta luglio novantanove numero duecentottantuno
Dall'articolo ventuno
Di un decreto del presidente alla Repubblica
Aventi alla data del trenta settembre sessantatré numero quattrocentonove concernente i limiti alla Consulta abilità dei documenti conservati negli archivi di Stato è stato espunto il divieto di Consulta abilità dei documenti e dei processi penali prima del decorso di settant'anni dalla conclusione del procedimento
In pratica oggi occorre distinguere tra due fasi quella precedente e quella successiva al versamento dei documenti dagli archivi giudiziari agli archivi di Stato che normalmente avviene dopo quarant'anni dalla data dell'altro
Coordinamento tra le indicato a disposizione con l'articolo con altre disposizioni del Codice di procedura penale consente oggi di affermare che il divieto di pubblicazione risulta circoscritto al massimo e viene fatto cadere a mano a mano che in relazione allo svolgersi del processo non ha più ragion d'essere
L'autorità giudiziaria competente può stabilire di volta in volta con valutazione demandata al prudente apprezzamento del magistrato se sussista un interesse alla consultazione degli atti alla estrazione di copia di esso
E in caso affermativo rilascia l'autorizzazione le richieste
La corretta interpretazione del termine interesse
Giuridicamente rilevante non può essere circoscritta all'interesse strettamente procedurale
Ma può radicarsi in ragioni di ricerca storica o scientifica sempre con il rispetto del principio di carattere generale diretto a salvaguardare prima dello scadere dei settanta anni
Dati personali concernente lo stato di salute la sfida la FITA sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare
Bene per tornare dopo questa diciamo informazione di servizio alle tematiche degli avvenimenti storici prima indicati
Si deve convenire che non si può comprendere la tragica realtà dell'Italia degli anni quindici diciotto
Ignorando le manifestazioni di Kiss attivismo in trincea
La frequenza dei reati di renitenza alla leva di mancanza alla chiamata e di diserzione l'ampiezza dei comportamenti autolesionistici per sottrarsi al servizio alle armi al centro dell'attività repressiva
Della giustizia militare
Se si escludono le considerazioni improntati a valutazioni critiche di recente a svolte dal ministro della Difesa pro-tempore Scognamiglio sulle relative disattenzioni nello studio degli aspetti suddetti
Anche sulla scorta di analoghe posizioni polemiche registrate in Francia l'unico lavoro storiografico che ha preso in esame i processi
Militari della prima guerra mondiale rimane plotone di esecuzione di Enzo Forcella e Alberto Monti Koné pubblicato nel mille novecentosettantadue e di recente ristampato
Le stesse considerazioni critiche di relativa dico attenzione possono muoversi alla produzione giurisprudenziale del tribunale speciale per la difesa dello Stato si è pure ne siano state studiate l'origine e la funzione ciò probabilmente da collegare alla circostanza che solo di recente l'ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito ha completato la pubblicazione di tutte le decisioni comma emesse dalle indicato organismo iniziata nel mille novecentosettantasette la pubblicazione si è conclusa nel febbraio dall'anno scorso e comprende diciannove volumi in diciassette anni di attività
Dal novembre del ventisei a luglio del quarantatré i procedimenti nei confronti di uno quindi coi imputati furono tredici mila cinquecentoquarantasette con due mila quattrocentonovantasei sentenze di condanna
L'esame di Itala imponente materiale documentario può consentire oggi di verificare come furono di fatto realizzate le finalità alla base della creazione
Della più originale e più fascista delle istituzione di regime secondo la definizione del ragionieri
E correlativamente a di ricostruire meglio il vissuto psicologico e le forme di opposizione individuali e collettivi alla dittatura
Ma se c'è un aspetto della nostra storia al quale si attaglia in particolare il detto di Walter Benjamin assunto quasi a impegno programmatico di questo convegno strappare nuovamente la trasmissione al passato al conformismo esso concerne la resistenza come storia da riscrivere
Abbiamo sentito poco fa alcune acute
Considerazioni che faceva al riguardo al professor Scoppola
Ebbene recenti apporti documentali curati dall'Ufficio storico dello stato maggiore dell'esercito sulla Resistenza dei militari italiani all'estero dopo l'otto settembre del quarantatré
Consentano una riflessione più approfondita sulla periodizzazione di quel tormentato
Evento della nostra storia nazionale con una possibile rivalutazione dall'apporto delle forze regolari cosiddette badogliani
Potrebbero scaturire me
Non solo valutazioni nuove in aggiunta ai fondamentali contributi analitici delle ricerche di Claudio Pavone sulla natura di guerra civile
Ma anche considerazioni critiche alla nota tesi dell'otto settembre come mortadella patria sostenuta da Ernesto Galli della Loggia e stamani richiamato
Infine non può non accennare sia alla ormai nota vicenda di giustizia negata costituita dall'insabbiamento di centinaia di fascicoli per crimini di guerra presso la procura generale militare
Venuta alla luce per un caso direi di serendipità giudiziaria
Casualmente suscitato da chi vi parla
Sulla vicenda che è stata evocata poco fa anche dal senatore senese
Ormai è stato detto tutto l'anno scorso
è stato organizzato un interessante convegno di studi dal senatore Ricci a Genova e più di recente sono state pubblicate anche sul penultimo numero di Micromega delle nuove acquisizioni documentali in materia
Quindi io mi fermo non voglio sottrarre tempo agli altri interventi mi limito solo ad evocare questa chiamati
Perché credo che il tempo a mia disposizione sia finito ritengo che anche per lo studio dei rapporti tra giurisprudenza e storiografia
Debba essere tenuto presente il sapiente assunto finalistico e metodologico di Marc Bloch
Comprendere il presente mediante il passato comprendere il passato mediante il presidente
Mi sia consentito di soggiungere che pur in presenza di questa forte interazione
Non si possono giustificare avventurismi e funambolismi storiografici tali da rendere imprevedibile persino il passato grazie
Grazie al procuratore Intelisano la parola Giacomo Marramao
Ma vorrei dare un contributo alla comprensione del fenomeno Haider
Non soffermandomi sui dettagli per ovvie ragioni di tempo anche perché la stampa italiana e straniera abbondantemente commentato negli ultimi mesi questo fenomeno ma per tentare di cogliere ciò che questo fenomeno rappresenta oggi per l'Europa dal punto di vista politico
è un fenomeno quello Haider da non sottovalutare ma non solo questo
Io credo rappresenti una spia un indicatore di mutamento di tendenza politica in Europa
Che va valutato nella sua esatta portata dunque io rinuncerò un tema che credo sia anche
La interfaccia del recupero della memoria del passato della nostra associazione cioè noi viviamo
Oggi in Italia o in Europa una fase di straordinarie trasformazioni della politica
Viviamo una fase di crisi delle forme politiche tradizionali
E dunque abbiamo l'esigenza di un radicale ripensamento della democrazia di ciò che è la democrazia
Nelle sue tecniche come anche nei suoi valori
E abbiamo anche ha preso dalla storia tragica del ventesimo secolo come un sistema democratico imperniato in modo esclusivo su regole e procedure una visione cioè una prassi Pora puramente procedurali mistica della democrazia va incontro a tendenze inevitabilmente e in troppi che
La domanda di Benjamin
Spero grande autore tedesco ed ebreo del ventesimo secolo al tempo stesso grande tedesco e grande ebreo del ventesimo secolo la domanda che Benjamin nostro autore anche di questo convegno si poneva nelle tesi sul concetto di storia è chiunque
Si interroghi come tutto ciò sia potuto essere possibile si appunto si sia dato nel ventesimo secolo chi si pone questa domanda
Tradisce una paralizzante ingenuità ha una visione della storia
Del progresso molto ingenue molto rinviare dunque
Per tornare al fenomeno ai verrà io credo vadano riscontrati due aspetti un aspetto di continuità rispetto al passato un aspetto di discontinuità
La continuità io la vedrei in una ad un fenomeno di rimozione
E qui la differenza che va marcata che va ripetuta in questo convegno vi è una fortissima proprio distanza tra Austria e Germania nel modo di elaborare il passato
La Germania ha iniziato in modo estremamente serio a fare i conti con il proprio passato a differenza nell'Austria e vedremo poi anche le ragioni di questo fatto
Discontinuità sta nel fatto che noi nel fenomeno io Argan Haider dobbiamo individuare la tendenza verso una nuova forma di politica dell'identità
Comprensibile solo dentro il quadro dei processi di globalizzazione
Processi sia ben chiaro scissi
Dai processi
Dell'universalismo di stampo illuministico un grande storico che molto ha contribuito alla alla comprensione del ventesimo secolo Eric Opus pongo a parlato a riguardo di scomposizione tra mondializzazione cosmopolitismo la mondializzazione oggi è esattamente l'inverso del cosmopolitismo
Abbiamo cioè Nelli corto circuito tra globale e locale
Il fenomeno che alcuni sociologi fantasiosi linguisticamente
Hanno hanno hanno denominato fenomeno del bloccato del locale Roland Roth persone altri in questo fenomeno vediamo affiorare forme di neo razzismo
Di tipo comunitario e regionalisti col qual è il rapporto che l'Austria di Haider intrattiene con il passato un rapporto che io chiamerei di doppia rimozione
Vengono cioè rimossi i due versanti del passato quello che io chiamo il versante positivo come il versante negativo del passato
Il versante positivo del passato ostrica con consiste come ha sottolineato tante volte da noi Claudio Magris nella le nell'eredità di incroci transiti ideologici e culturali
Che caratterizzava l'Austria asburgica che ha dato luogo a una grande letteratura ma anche in generale a un a grandi forme di pensiero grandi forme di cultura a questo tipo di passato il movimento di Fiber oppone
Quello che potremmo chiamare un rifiuto fobie Ico rifiuto Fo Biko di ogni ibridazione culturale
Rispetto al lato negativo del passato cioè al versante la rimozione del versante negativo del passato
L'Austria manifesta una sorta di Mitologia dell'Austria come vittima
Mentre in realtà all'Austria lungi dall'essere stata vittima del nazional socialista del salto in alto solo socialismo è stato un Paese in cui sin dagli inizi del Novecento l'antisemitismo era fortemente radicato basti pensare al board al celebre borgomastro di Vienna Karl weather
E basti pensare che quattro anni prima dell'Anschluss nel mille novecentotrentaquattro Dollfuss no prende il potere con una repressione violenta della socialdemocrazia austriaca
E quindi questi sono dati molto chiaro in epoca recente il ministro degli Esteri austriaco Frischmann s'Lager
Ha ricevuto alla revoca portò render noto criminale Nar nazista con tutti gli onori
E quando gli è stata chiesta giustificazione di questo operato ha candidamente risposto in fondo era un soldato austriaco
Bene questo per quanto riguarda la relazione di continuità la discontinuità
Noi non abbiamo a che fare con una vecchia forma di razzismo in continuità con il nazionalsocialismo e Lettieri risponde
Abbiamo che fare piuttosto con Haider con un nuovo razzismo differenzia lista e cultura lista
E questo un fenomeno che sfugge alle con mano alle commemorazioni antifasciste cui siamo abituati
è un fenomeno strettamente legato alla doppia faccia della globalizzazione
Che ha come suo proprio ora diciamo l'atto propri interessi Charlène come dicevo prima fenomeni di rilocalizzazione dell'identità questi fenomeni danno luogo a una politica illusoria cioè la pretesa di godere dei vantaggi della globalizzazione
La carino se altre Regioni osteria che come peraltro verso il Veneto in Italia
Sono regioni che si sono rapidamente arricchite Grassi al processo di globalizzazione
Quindi vi è la pretesa di godere dei vantaggi della globalizzazione evitandone le conseguenze in termini di mobilità del mercato del lavoro e di pressione demografica
Una politica illusoria che si traduce nella nella nella grande utopia di un cordone sanitario
E di una custodia dell'identità alle spalle di questo noi abbiamo l'emergere di un vero dato della politica di questa fin e secolo
Quella che potremmo chiamare una deriva populista
Che animata dal ritorno del mito della comunità
Cioè dal ritorno della dell'utopia di una preservazione incondizionata delle entità regionali comunitarie come esse sono o come dovrebbero ritornare a essere siamo qui davanti a un fenomeno di come ha detto ancora Hobsbawm di invenzione della tradizione e qui abbiamo delle spiccate Analogie strutturali tra il fenomeno Haider e il fenomeno della Lega in Italia
Cosa significa questo per la coscienza europea vengo alla seconda parte del mio intervento
Io credo significhi intanto una insegnamento intanto o perlomeno un campanello d'allarme
Il pluralismo culturale
E il relativismo culturale radicale
E oggi alla base di forme latenti
Clandestine
Talora di simulate talora spacciate come avviene nel linguaggio dello stesso Haider
Di nuovo razzismo
Il nome della lotta contro la globalizzazione
E contro la divorante astrazione dell'universale ci si appella a un integralismo di differenti cioè e qui noi troviamo rinunciato in questa in queste tendenze populiste
L'affermazione beffarda o scopertamente strumentale del diritto di autodeterminazione dei popoli
Che però viene presentato come alibi per una politica dell'identità sfociano tutti in una logica di detti contigui
Solo che il populismo solo che il populismo che con cui noi abbiamo a che fare oggi questa fin e secolo
E un populismo
Strisciante dalle due facce un populismo che ha una doppia faccia
La prima faccia è data dall'ente falsi sull'appartenenza
A discapito dei diritti individuali
Ossia tema dominante di questo populismo è dato dall'assorbimento del problema dell'identità personale
Nell'appartenenza a questa o quella comunità e timo culturale
Si tratta di una deriva discutibile e pericolosa
In quanto l'identità etnica
Che potremmo considerare espressione pubblica per designare la razza
Non può né può essere il criterio costitutivo dei gruppi intermedi che pure devono appunto comporre una società plurale complessa come la nostra
Seconda ecco secondo lato altra faccia di questo populismo strisciante quello che chiamerei ed è il punto nodale per l'Europa oggi perché l'abbiamo anche in Italia questo problema
La faccia istituzionale del populismo
L'appello immediato cioè alla Lettera immediato privo di mediazioni l'appello immediato alla volontà popolare
Che si basa sulla ignoranza dell'abbiccì della democrazia moderna
Che si fonda sull'esigenza di principi e diritti fondamentali sottratti all'arbitrio della maggioranza
Non esito a definire questa tendenza istituzionale questa faccia istituzione del populismo come vera e propria deriva plebiscitaria
Deriva plebiscitaria con conseguenze pesanti sulla questione delle garanzie costituzionali abbiamo qui la una derubricazione
Del problema certo cruciale della riforma costituzionale
Il problema di una riforma di una legge ordinaria
E qui qui affiora una questione su cui si è soffermato più volte in Italia Stefano Rodotà
Però la tendenza alla decostituzionalizzazione delle democrazie reali nel questa fine di secolo un processo di vera e propria decostituzionalizzazione
Dove la dinamica democratica viene affidata al gioco al gioco delle delle maggioranze e dello strapotere
L'unica soluzione che è lecito intravedere rispetto a questo problema
E datata quello che senese diceva nella sua introduzione
La necessità che oggi sempre più si impone di una Costituzione
E di una cittadinanza europea
Con precise regole di inclusione e di accesso da far valere erga omnes
Perché solo in questo modo io credo sono credibili anche le sanzioni nei confronti
Del fenomeno Haider dell'Austria o di qualunque altra violazione debba insorgere nell'ambito europeo soltanto alla luce di una unità costituzionale dell'Europa e una determinazione di una cittadinanza europea ripeto con precise regole di accesso e di inclusività
Ma a monte abbiamo un problema io credo è stato sottolineato stamane dal presidente Scalfaro avete altri abbiamo un problema di deficit pauroso
Di cultura politica
Della nel nostro Paese in generale anche nelle nei ceti dirigenti europei
E abbiamo credo soprattutto in Italia un deficit di strumenti di istruzione alla democrazia delle giovani generazioni
Quella che si è chiamata cioè il deficit di una religione civile
Che a mio parere però può consistere soltanto in un universalismo difficile
Un nuovo tipo di universalismo che io definirei una politica universalista delle differenze
L'unica risposta al comunitarismo populista io credo sta mi rivolgo soprattutto all'amico ferraioli nell'affermazione della democrazia i valori della democrazia come comunità paradossali come comunità dei senza comunità
Ad la straordinari il carattere straordinario della democrazia non sta nell'essere comunità di tante comunità quelle ovvio
Ma nell'essere alla radice della sua essenza comunità dei senza comunità
Rispetto dell'alterità e disponibilità ad accogliere ospiti inattesi
Da questo punto di vista è quanto mai necessario oggi in Italia un reinvestimento simbolico della memoria rispetto alle nuove generazioni
Cioè rispetto alle forme di vita e di esperienza
Delle nuove generazioni rispetto al tessuto del senso comune e stamane abbiamo anche notato come nome le declamazioni ma lei narrazioni e le testimonianze siano in grado di entrare in rapporto con con i giovani
Occorre un'educazione alla critica per la costruzione di un la sfera pubblica democratica che non può essere altro che una sfera pubblica post statuale
Abbiamo bisogno anche però è qui il punto fondamentale che anche un'altra cosa l'altro aspetto dell'associazione e del lavoro che svolge abbiamo bisogno di ricordare ai giovani di non sottovalutare
La banalità del male
Che si annida in figure di uomini e di leader politici apparentemente normali
Bonari
Moderni familiari rassicuranti
Le storie di ordinari massacri
Come quelle che sono accadute tra il quarantatré e il quarantacinque in toscano in Francia
O in Bosnia nel mille novecentonovantaquattro
Queste storie di ordinaria i massacri non erano opera di mostri ma erano opera di uomini assolutamente normali
Qui si potrebbe citare Hannah Arendt Maio preferisco citare al riguardo una frase stupenda di Primo levi in se questo è un uomo
Che diceva punti i nostri esistono
Ma sono troppo pochi per essere veramente pericolosi
Sono più pericolosi gli uomini comuni
E l'unico e l'usciere intendeva
E io credo che allora concluderei appellandomi ai giovani con una frase un'altra frase bellissima di Walter Benjamin
Non dimentichiamo quando dobbiamo pensare al futuro della democrazia
Che neanche i morti sono al sicuro
Del nemico se il nemico vince diceva Benjamin
E Primo levi al riguardo distingueva tra i sommersi e salvati
E in un certo senso ricordava come in sintonia con la cultura di Benjamin che la democrazia non si legittima con una idea della storia come se quella di carri di trionfo
Ma si legittima soltanto con la elaborazione del lutto e con la cognizione del dolore
In un certo senso io potrei dire che dobbiamo introdurre un'idea di democrazia e di conflitto che abbia alla base una condivisione di valori
E in fondo l'ideale di un'amicizia politica
Un modello non esclusivo omettono centri comma un modello inclusivo
E aperto
Di amicizia che sia in grado di includere anche riscatto dei morti dei sommersi delle vittime
Vorrei chiudere con una citazione da un testo classico siamo qui in una sala classica
Che viene da un passato straordinario
Cito il testo di Cicerone lei li offre amicizia
Dove Cicerone scrive e potrebbe essere un'epigrafe per un modello ideale di democrazia può circa e tabù centers Azzoni
Ex aequo difficili o stick tout est morto cui vivo e così anche gli assenti sono presenti
E quel che più difficile a dirsi anche i morti vivono soltanto questa comunità io credo il linea di approssimazione indefinita la comunità democratica Gramsci
Grazie a Giacomo Marramao passiamo subito la parola Luigi ferraioli per l'ultima relazione
Giustamente Salvatore Senese e Pietro Scoppola hanno identificato alle radici della nostra Repubblica della sua identità democratica dalla sua costituzione
In quel risveglio della coscienza civile che si è prodotto all'indomani della catastrofe delle guerre mondiali della sconfitta del fascismo
E fu allora appunto in quegli anni cruciali del nostro secolo
Che è nata non solo la democrazia italiana
Non soltanto la Costituzione della Repubblica ma io credo che è stata rifondata l'idea stessa della democrazia sia a livello internazionale che a livello delle costituzioni statali
Innanzitutto quest'idea è stata rifondata precisamente attraverso la negazione del fascismo del nazifascismo
è stata rifondata sulla base di un Mai più alla guerra mai più alla violazione dei diritti umani
E tutto questo non è affatto nuovo sempre nella storia dei diritti umani
I diritti si sono affermati attraverso un ma in più a sofferenze mi parlava appunto Borraccetti
A mali che venivano in precedenza occultati dalla banalità del male di cui parlava Giacomo Marramao occultati da un velo di normalità di naturalità
Pensiamo appunto a come si sono affermati
Fin dalle origini primi diritti fondamentali la libertà di coscienza che sono nati tutti come leggi del più debole contro le leggi del più forte che vigevano in loro assenza
Così è stata per la libertà di coscienza per il diritto alla vita contro la legge del più forte e così è stato
Per il i diritti di libertà fondamentali diritti civili diritti politici così è stato per i diritti dei lavoratori per i diritti sociali
Ed anche quella nuova riaffermazione dei diritti che è avvenuta
Con il costituzionalismo novecentesco sia internazionale che statale nato da questo mai più al passato che si intendeva negare
E non si è trattato soltanto di una rifondazione sotto questo aspetto della democrazia attraverso la stigmatizzazione di qui l'importanza della memoria di quel chiudi quel mai più che si vuole appunto negare ma si è trattato di una rifondazione sulla base di quel che il fascismo aveva rappresentato
Si è capito in quella stagione felice che è stata tra il quarantacinque e il quarantotto quando la democrazia ripreso coscienza di sé
Che il consenso maggioritario che pure aveva accompagnato le esperienze del fascismo che purtroppo riposavano su consensi di massa non garantiscono affatto la qualità dei sistemi politici
Ed è stata scoperta una cosa straordinaria che caratterizza la nostra costituzione che viene oggi data per scontata e che tuttavia è stata un'invenzione del nostro secolo la rigidità delle costituzioni
La Costituzione italiana nasce come costituzione rigida e cioè come una norma che il legislatore e cioè la maggioranza non può modificare
Non può alterare ci sono cose che vengono sottratte alla maggioranza
E che cos'è che viene sottratto alla disponibilità della maggioranza vendono sottratti precisamente i diritti fondamentali
Sono i diritti fondamentali che sono limiti e vincoli anche alla democrazia politica anche all'unanimità dei consensi nessuna maggioranza neanche l'unanimità
Può appunto decidere la soppressione di una persona può limitare le libertà di un individuo
Può non garantire i diritti sociali elementari che vengono appunto garantiti come diritti alla sopravvivenza questi sono i limiti e vincoli imposti alla democrazia
Che cambiano la natura stessa della democrazia che non è più l'onnipotenza dalla maggioranza sovranità del popolo
è precisamente governo dalla maggioranza nei limiti e negli incontri di ciò che veci edibile perché l'esperienza del passato appunto
Ci ha insegnato che ci sono cose che non possono essere materia di decisione e si riscopre dunque all'indomani della guerra mondiale
All'indomani
Degli orrori del fascismo il senso di costituzione che era stato definito dall'articolo sedici della dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino non c'è costituzione
Senza divisione dei poteri
E senza tutela dei diritti fondamentali che sono esattamente le due cose che erano state negate dal fascismo che non è stato il dispotismo di una minoranza ma è stata precisamente queste cose negazione dei diritti umani
E negazione della divisione dei poteri del pluralismo politico sono queste due cose che vengano negate dal fascismo ed è sulla mediazione Duel queste due cose
Che viene rifondata alla democrazia attraverso le costituzioni rigide del dopoguerra quelle italiana quella tedesca e attraverso la Carta dell'ONU che è un no alla guerra e la Dichiarazione universale
Dei diritti umani
Che sono tutti in negazione del fascismo e dunque in questo senso l'antifascismo
è un connotato genetico della democrazia quale si è ridefinita all'indomani di questa gigantesca catasto in questo senso io credo che possiamo ben affermare che la Costituzione italiana
E in generale le costituzioni appunto democratiche rappresentano la carta d'identità della Repubblica quale è stata rifondata sulla base di quel ma il più una carta d'identità che anche il fondamento per l'appunto dell'unico tipo di appartenenza
Che assenso difendere e che è un'appartenenza in questo condivido tutto quello che hanno detto sì a Scoppola che Marramao che assenso difendere tanto quanto
Consiste nel in quell'appartenenza che proviene dal senso dell'uguaglianza l'uguaglianza che a sua volta è fondata sull'uguaglianza nei diritti ed è l'unica uguaglianza che appunto è giustificato difendere
In contrapposizione a quelle identità che si fondano invece sull'esclusione sulla negazione degli altri e quindi sulla percezione degli altri come Diversi in quanto non titolari degli uguali diritti in quanto non percepiti come uguali
Dunque sotto questo aspetto
La Costituzione italiana non soltanto il fondamento della nostra democrazia non soltanto rappresenta il sistema delle regole per la nostra democrazia
Ma è anche il depositato della memoria di ciò che appunto ha dato origine alla nostra democrazia
E che cosa è stato che ha dato origine precisamente la costituzione in quanto patto di convivenza
Patto di convivenza realizzato precisamente sulla convenzione dell'uguaglianza
Sulla convenzione dell'uguaglianza precisamente nei diritti fondamentali patto di convivenza nel senso che questo patto è un patto che viene per l'appunto sottratto
Alla disponibilità della maggioranza in quante precisamente contro possibili colpi di maggioranza in quanto è diretto a limitarne i poteri in quanto tutti i diritti sono virtualmente anche contro la maggioranza è un patto nel senso filosofico e non a caso le costituzioni sono figlie della filosofia
Giù naturalistica del sì e del Settecento del contratto a Lismore l'idea del contratto sociale è una grande metafora della costituzione della democrazia in un doppio senso nel senso anzitutto che alludono alla democrazia politica e cioè al fondamento né il consenso per l'appunto nel contratto
E nel senso che questi contratti non sono vuoti accordi ma sono precisamente contratti che hanno delle clausole che sono i diritti fondamentali
Che Limitone vincono che obbligano il sovrano in questo caso il sovrano popolare il sovrano democratico a appunto la tutela dei diritti di libertà e la soddisfazione
Dei diritti sociali ma c'è anche un secondo senso che voglio sottolineare
Nel quale le costituzioni sono per l'appunto patti di convivenza ed è il carattere storico della loro origine
Tutte le costituzioni nascono come rotture di precedenti Ancien Regime tutte le costituzioni degna di questo nome nascono da momenti rivoluzionari
La rivoluzione francese la rivoluzione americana i moti per gli statuti che vedo qui molti studenti avete studiato a scuola nell'Ottocento erano per l'appunto
Movimenti di popoli volti ad imporre al sovrano contratti sociali in forma scritta dirette ER ridurne i poteri altrimenti assoluti
Queste sono state le costituzioni ed anche la Costituzione italiana
è il frutto per l'appunto di una rottura con il passato è il frutto per l'appunto
Della rottura di quella che si è il regime che era il fascismo così come una rottura dell'Ancien Régime
Dell'anarchia internazionale è stata la Carta dell'ONU e la dichiarazione universale dei diritti che sono stati per l'appunto momenti di rottura della continuità e nuovi patti fondativi della convivenza civile
In questo senso allora io credo
E il nostro discorso
Questi patti sono stati attuati certo in gran parte sono stati attuati se oggi viviamo in una democrazia lo dobbiamo per l'appunto a quegli accordi a quei contratti a quei padri costituenti che hanno realizzato appunto queste rotture istituzionali
Stamattina scritto sente Scalfaro ricordava il ragazzo che diceva
Io quelle cose non le ho vissute qui non mi interessano sale si vive serviva in una società democratica è grazie appunto a quelle cose che si sono dimenticate è soltanto grazie appunto questa vita assolutamente immemore
è grazie a quei momenti di rottura senza i quali probabilmente vivremmo sotto la cappa del nazismo chissà dove saremmo
E quindi certamente quei patti sono stati in gran parte realizzati e tuttavia quei patti sono stati anche largamente inattuati
Lo sono stati perché le aspettative scritte in tutte le costituzioni sono aspettative alte e dunque c'è sempre un margine di in effetti vita
Principi come l'uguaglianza come i diritti sociali perfino ai diritti di libertà violati appunto
Dalle cadute anti garantiste dei processi degli arbitri polizieschi eccetera certamente c'è sempre qualcosa di fisiologico nel divario tra dovere essere d'essere e tuttavia quei patti non sono stati realizzati come speravano i nostri padri costituenti
E c'è una cosa molto più preoccupante ed allarmante quelle promesse non solo non sono state adeguatamente mantenute ma rischiano di essere dimenticati
Rischiano di essere dimenticate il rischio più grave è precisamente la perdita di memoria
La perdita di senso
Di quella identità che per l'appunto non solo all'identità della nostra Repubblica nell'identità di ciascuno di noi in quanto cittadino in quanto persona e cioè l'insieme dei diritti che fa di ciascuno di noi una persona uguale agli altri
Questo smarrimento di senso dalla Costituzione il prodotto di una deriva che si è sviluppata negli anni passati e che possiamo ben chiamare crisi della Costituzione repubblicana crisi del costituzionalismo per anni destra e sinistra le forze politiche hanno fatto a gara nel delegittimare la nostra Costituzione nella attribuire alla costituzione i mali del nostro sistema politico che evidentemente avevano tutt'altra origine per anni la Costituzione è stata violata senza che ci fossero appunto
Diciamo momenti di di resistenze se non altro se non di garanzia pensiamo alla guerra la guerra del Golfo e poi alla guerra ultima nei Balcani violazione dell'articolo undici pensiamo non so i finanziamenti alle scuole private pensiamo anche a tutta la polemica contro i diritti sociali fino al punto che si arrivano a fare dei referendum su diritti dei lavoratori che si sono che dovrebbero essere sottratti tanto quanto appartengono all'identità della Repubblica alla volontà dalla maggioranza tanto più quando è chiamata a decidere sui diritti degli altri
C'è uno smarrimento progressivo dissenso dalla Costituzione che avviene purtroppo non soltanto in Italia per quel che riguarda la costituzione italiana
Ma sta venendo a livello internazionale per quel che riguarda la Carta dell'ONU per quel che riguarda la Dichiarazione universale dei diritti umani stiamo assistendo Allo sviluppo arsi difforme
Di neo assolutismo di insofferenza per le regole
Di riaffermare assi della legge del più forte di quella legge che i diritti fondamentali appunto intendono negare contestare come altrettante leggi del più debole
E che si viene riaffermando attraverso la riabilitazione della guerra che cosa è successo appunto un anno fa se non una rilegittimazione della guerra paradossalmente il nome dalla difesa dei diritti umani
Cosa che rende ancor più grave in un certo senso il fatto già gravissimo di una guerra che per definizione e violazione di massa dei diritti umani in quanto rompe il nesso fra diritto e i diritti e fa dei diritti umani il un nuovo in un certo senso fattore di fondamentalismo in una nuovo inganno dell'Occidente in quanto staccato dei titolari dei soggetti che ne sono titolari e brandito per l'appunto come giustificazione della guerra e per altro verso la crisi della legalità
Costituzionale che viene affermandosi attraverso la progressiva dissoluzione o comunque il progressivo accantonamento marginalizzazione dell'ONU e ancora per altro verso l'insofferenza
Per le regole l'insofferenza per limiti e vincoli da parte dei poteri economici e finanziari transnazionali e nazionali in nome dell'unica regola che viene rivendicato il primato del mercato
E quindi l'affermazione di un neo assolutismo privato che si associa almeno assolutismo di carattere pubblico statale internazionale ecco io credo che questa crisi del costituzionalismo è anche legata alla perdita della memoria
Delle lotte di cui i diritti sono state il frutto degli orrori e quei diritti hanno di volta in volta negato delle terribili esperienze di cui è intessuta la storia del progresso umano e che nel momento in cui vengono dimenticate e la Cina e quel che ricordava Scoppola cit nella sua citazione
Dimenticare significa rendere possibile il ripetersi di quel che viene dimenticato oggi di fronte a questo smarrimento
E su questo concludo io credo che non abbiamo altra strada se non una riaffermazione Della senso del senso del costituzionalismo e della Costituzione le costituzioni sono appunto norme sono come tali significati e quindi sono effettive esistono tanto quanto sono condivisi tanto quanto il hanno appunto alle spalle un senso comune
Un senso civico che avesse attribuito significato attribuiscono attribuisce significato e sono destinate a crollare nel momento in cui vengano dimenticate senza colpi di Stato non sono necessari i colpi di Stato perché una Costituzione perda appunto
Dei di forza vincolante nel momento in cui viene squalificata viene dimenticata viene archiviata come Uran rese vecchio e allora io credo che l'unica cosa con la cosa più importante
Che la cultura democratica oggi deve fare è precisamente riaffermare recuperare la memoria delle radici del costituzionalismo e specificamente dalla Costituzione italiana
Nella consapevolezza che la difesa dei diritti fondamentali dimessa sanciti dei principi di uguaglianza e di pace stabiliti dalla Costituzione
Equivalgono alla difesa non soltanto alla nostra identità di umanità ma anche con essa della identità di ciascuno di noi come cittadino e ancor prima come persona
Allora ringraziando Luigi ferraioli abbiamo finito la serie delle relazioni ora si apre il dibattito però meno gli interventi che già dei quali già o numerose richieste
Abbiamo messo molta carne al fuoco come avete visto
Capisco che siano stimoli ad intervenire
Pregherei soltanto di mantenere gli interventi entro limiti ristrettissimi cinque sette minuti
Comunicare un concetto un dissenso un consenso un approfondimento per consentire a tutti quelli che sono iscritti di parlare il primo che chiamo a parlare e Davide De Dosso
Però che mi sentiate io
Credo
Molti stimoli siano venuti da questi interventi non ne prenderò ne considerano solamente uno che credo sia in un qualche modo trasversale e che a me sembra sia necessario approfondire un minimo
Non è quando parliamo di dentro titolo diciamo di questa iniziativa ci sta scritto
Sono due parole una il termine di memoria una il termine di euro a me sembra che il M. Europa sia un lemma che dal punto di vista dell'identità appartiene storicamente perché è fondato su una mitologia che si colloca a destra e non nell'area democratica e allora questo secondo me apre un enorme problema apre un problema come dire di tavoli entità apre un problema di sistemi semantici di valori a programma di riferimenti
Dentro a una figura mitologica d'Europa io vedo il concetto di soldato politico carote riconosce vedo un sentimento legato diciamo alla letteratura viene spostato a monte e sostanzialmente si dovesse andare indietro quando il mondo democratico
Negli anni tra le due guerre ha pensato l'Europa
Culturalmente politicamente
Ha avuto più come dire premure difensore dover coabitare con le dittature che non di sfidare
Il conflitto con le dittature alla fine chi ha pensato loro padre anche agli anni Trenta si è chiesto e si è risposto che non valeva la pena si è fatta la domanda che se valeva o no di morire per Danzica e alla fine si è risposto che non valeva la pena Morire per Danzica ma questo devo saperlo Pica apparteniamo a un come dire un sistema di valori politici che quando si è posto il problema dell'identità dell'Europa
Identità non significa secondo me andare alle radici vero sì massimo annuale dice l'Europa spesso caschi hanno dentro mitologia di destra allora pensare all'Europa da un punto di vista democratiche di sinistra significa secondo me pensare al futuro
E non declinata al passato
Ora c'è una citazione di blocco di cui vorrei servirmi son venti righe poi mi fermò la nel Marc Bloch nemmeno a centotrentadue partecipò almeno leggendo gli atti di un congresso che si svolge in Italia sui valori dell'euro
E così si annota un senso di quei valori
Ma losco in questo pezzo si trova dentro un saggio che competono anche un libro che si chiama storici e storia pubblicato da Einaudi due anni fa
Scriverlo
Si guarda all'Europa spesso attraverso la tradizione dell'impero romano
Ora l'Europa è sorta io credo quando l'impero romano è crollato
E subito dopo aggiunge questa Europa tuttavia si è giunti davvero a definirla la nozione di Oropa è una nozione di crisi
Tranquillamente si potrebbe usare a precisare ancor meglio
Una nozione di panico
Paura della morte per inedia di cui le concorrenze sorte da tutte le parti minacciò legando indussero pare paura di rivolte che piombano sulle vecchie egemonia coloniali paura di vedere le nostre nazioni invase da forme sociali per il momento molto differenti dalle nostre paura di noi stessi infine delle nostre discordi
Da siffatta combinazione di terrori annata senza alcun dubbio la repentina conversione che ha fatto tanti di tanti nostri comportamento fin qui in molte estranea a simili convinzioni dei così buoni europei dal profondo del cuore Dal Fior de relato
Il sorvolo naturalmente su altre preoccupazioni meno apertamente confessati
Come la diffidenza piatta lunga ispira una Società delle nazioni molto ampiamente extraeuropee bene queste all'Europa che navighiamo in termini di valore con cui ci dobbiamo confrontare all'inizio del ventunesimo noi possiamo raccontarci di Strasburgo
Di Schumann delimita europeista del secondo dopoguerra ma noi dobbiamo sapere che quando pronunciamo la parola Europa in questo vecchio continente esiste una memoria del soldato politico europeo e che quest'anno dobbiamo controbatte grazie
Grazie a degli usi molto interessante ma vorrei ricordare che c'è anche il blocco della strana disfatta del quaranta in cui la nozione di Europa viene vista anche in chiave alternativa
E adesso ha la parola il senatore Raimondo Ricci presidente dell'Istituto di storia dalla Resistenza ligure membro del direttivo dalla nostra associazione
Ma il mondo a te grazie sembra
Beh io voglio fare qualche considerazione
Molto bene
Anche perché non potrei dilungarmi a parte i tempi che giustamente ci sono stati assegnati
Dopo gli interventi ai quali particolarmente intendo riferirmi Di Pietro Scoppola
E l'ultimo del professor ferraioli
Io condivido sia l'uno che l'altro di questi interventi con una accentuazione semmai verso quella sorta di vero e proprio grido di allarme se il professor ferraioli me lo consente che in qualche modo egli
Ha pronunciato
No voi siamo impegnati attraverso questa associazione per la storia e le memorie della Repubblica
In un compito molto difficile
Molto impegnativo
Quello cioè di vedere se sia possibile nel nostro Paese
In una situazione che credo lo constatiamo direi ogni giorno nel mondo che ci circonda nelle vicende politiche e non solo nazionali ma europee è in atto una forte deriva di carattere moderato e una forte abbandono di un certo tipo di memoria delle vicende
Che hanno contraddistinto il secondo che si è chiuso
E
C'ha indubbiamente un rischio un rischio grave che le memorie resti lo divise il che significa praticamente la perdita della ben
Perché tutte le volte in cui
Sì tendono ad omologare esperienze diverse contrapposte
Tutte le volte in cui si tende a rimuovere l'esperienza della Resistenza in qualunque forma essa sia stata realizzata
Qua dall'andarla come un qualcosa che appartiene ad un passato che non ha più nessun
Pressione
Sul presente
Si perde la memoria e allora si arriva a quella situazione che Scoppola nel suo intervento denunciava che è stata denunciata autorevolmente ben prima di oggi
Laddove non sia a memoria c'è il rischio se non la certezza di ripercorrere il passato
E in qualche misura io credo che esistano di questa ripetizione del passato dei segni in qualche misura premonitori
Io non voglio essere pessimista non lo sono
Ma non lo sono neppure per natura
Ma avverto proprio alla luce delle esperienze che ormai la mia tarda età mia consentito di vivere personalmente che il giorno dopo giorno è sempre più difficile conservare veramente
La realtà quello che Scalfaro questa rapina molto bene diceva e vi ha insistito fortemente il fatto la verità di ciò che è avvenuto la verità la storia vista come verità
Io credo che noi dobbiamo sforzarci poi c'è certamente il problema terribile e drammatico dei modi come comunicare questa elaborazione
Rispetto ad una vulgata che è tutta di segno contrario che tende alle omologazioni che tende alle pacificazione dietro le quali si nascondono le palificazioni delle opposte
Esperienze politiche insomma io credo che noi dobbiamo diciamo svolgere quest'opera di approfondimento di comunicazione di trasmissione della realtà della storia per arrivare a quella memoria unica
A quella memoria unica e in cui si consolida e si contraddistingue l'hai identità la identità
Del nostro Paese la nostra identità nazionale che non è un'identità a mio avviso che noi abbiamo perduto è un'identità che noi non abbiamo avuto che non abbiamo mai conquistato
Cerco adesso è in crisi anche quel tanto che è stata conquistato della nostra identità nazionale però io sono convinto che il processo per la identità nazionale non è stato ancora con questa ecco perché un convegno di questo genere
è importante oggi abbiamo riflettuto come già anche in qualche occasione precedente sulle stragi che sono state consumate in Italia nel quasi due anni della occupazione nazista cioè di quella che è stata nella storia contemporanea del nostro paese la più grande offesa che il popolo italiano ha subito eppure nonostante la grandiosità e i terrificanti i numeri di questa grande offesa in Italia c'è così poco antifascismo
Consentitemi di dire fra parentesi e c'è invece tanto ricorso ad un anticomunismo strumentale e assolutamente fuori di ogni esperienza nazionale perché l'esperienza del comunismo italiano
Non è stata certo a tale da consentire oggi di usare nella misura in cui viene usata l'argomento dell'anticomunismo
Io credo che di fronte a questa realtà e in quei rischiava persino di perdere la memoria collettiva di ciò che oggettivamente è avvenuto insistere sulle stragi è importante
Ma io faccio una proposta che con questa proposta presidente voglio concludere questo mio breve intervento
Che si vada ad una riflessione
Che proprio partendo dalla
Quella sulle stragi
Naziste compiute nel nostro Paese in cui non c'è stata giustizia perché si sono occultati i processi non voglio ritornare su argomenti che sono già stati trattati o comunque in questo convegno accennati
Ecco ma partendo proprio da questa recupero di una realtà storica la quale consenta di recuperare insieme anche quella memoria che può far fare un passo avanti per andare verso una identità nazionale vi sia un altro appuntamento per la nostra associazione e sia quello della memoria
Allora il livello diventa da nazionale europeo della deportazione
Cioè del sistema concentrazionario
Nozze lista e
Nella misura in cui se ha realizzato anche fascista
In ogni sua forma
La forma dello sterminio
Del popolo ebraico della soluzione finale della questione ebraica
La questione dei campi di eliminazione come sono sorti in funzione di che cosa dei campi di sterminio
Della
Grande esperienza terribile esperienza
Della eliminazione degli handicappati degli handicappati che ha fatto fino a quando non cessò settanta mila vittime in Germania ma poi anche delle altre deportazioni del
Del lavoro coatto in Germania della deportazione per il lavoro coatto della per internamento dei militari italiani gli oltre seicento mila militari che sono stati internati e trattati al di fuori di ogni regola diciamo della convenzione di Ginevra
Nei campi e nei lager nazisti ecco io credo che questo il recupero di questa esperienza
Della deportazione nelle sue varie realtà e nei suoi vari aspetti sia veramente un altro momento importante dire in pensione il quale con il recupero della verità storica ci può aiutare
A
Unificare quella memoria che oggi se resta divisa non ci consente quella identità nazionale che può essere la salvaguardia per una garanzia democratica
Grazie ora il mondo anche per la proposta sulla quale penso potremmo tornare tra un momento macchietta rovo
Estremamente stimolante intanto do la parola al professor Steffen pausa
Pregando lobby
Fare interventi brevi è folgorante
Nel mille novecento sessantadue il film di Nanni Loy le quattro giornate di Napoli sul sito in Germania violente reazioni di tisi Enzo
Nella società della Germania Federale godeva infatti di un diffuso consenso il mito della guerra pulita in Italia
Creato dopo la fine del conflitto tra i vertici militari tedeschi nella loro né moralistica che nelle loro otto difese processuali
Da allora la memoria collettiva tedesca della guerra in Italia sì modificata radicalmente direi
Oggi il mito della guerra pulita in Italia risulta incrinato
Cioè dimostrato nel più modo più evidente della questa la questione delle Fosse Ardeatine
Dopo la fuga pick-up là nel mille novecentosettantasette la stampa tedesca aveva reagito mostrando molta comprensione nei confronti di capra
Ammalato di cancro e poca comprensione invece nei confronti delle risentite reazioni italiane suscitate dalla sua fuga
Sebbene si fosse riconosciuta la tragicità delle Fosse Ardeatine tuttavia la rappresaglia venne riscritta come un atto di guerra legale
Ho un atto di guerra legale o almeno legittimo
Nell'ambito del processo Priebke invece questa posizione è stata mantenuta soltanto dalla stampa dell'estrema destra e da un solo inviato della Franco Tali rimane il salto
A partire dagli anni Novanta anche la storiografia tedesca ha iniziato ad occuparsi della guerra in Italia
Posso qui ricordare soltanto i lavori più importanti chi ce l'aveva sugli internati militari italiani e sui crimini tedeschi in Italia
Uscito in questi giorni in italiano col Mondadori e i lavori di Clean Kama sull'occupazione e sulle stragi tedesche
Ma non soltanto la ricerca ha manifestato nuovo interesse per la guerra in Italia
Anche gli istituti e i musei tedeschi preposti alla conservazione della memoria e se ad esempio quelli nati loghi come tassa o Buchenwald o presso la ex centrale della Gestapo ad essere do i cosiddetti che tenga step che svolgono più o meno lavoro per istituti te la resistenza in Italia
Anche loro hanno cominciato ad interessarsi all'Italia
Fra questi in primo luogo la topografia del terrore una fondazione creata nel mille novecentonovantadue a Berlino finanziata dall'anti Perrino e dallo Stato tedesco
Questa fondazione ormai diventato una delle più note che tenga stette ente a livello internazionale
Essa svolge diverse funzioni innanzitutto stalle stando un museo sul luogo su cui sorgeva la Direzione generale per la sicurezza della Rice
Il così detto Caizzi chiarezza lotta anti che sarà completato entro il due mila tre speriamo i costi stimati sono arrivati finora a quasi settanta milioni di marchi sarebbero settanta miliardi di lire trentacinque miliardi a tre milioni di ovvero ma le cifre stanno ancora crescendo
Il museo conterà tre mostre permanenti sulla SS e la Gestapo è una temporanea sui vari Paesi europei occupati dai nazisti
Qui si vedrà anche una vostra sull'Italia occupata
Inoltre si sta creando un centro di documentazione con una biblioteca di trenta mila titoli con documenti originali è una raccolta di firme
Foto e registrazioni relativi soprattutto alla SS e alla polizia nazista
La topografia del terrore già adesso è riconosciuta di fatto come organi di coordinamento di tutti dire insiste tende la Germania
La Fondazione tra l'altro pubblica
Il cosiddetto Goeben stette l'Oronte rischi sarebbe l'organo ufficiale dei credenti Stettin tedeschi
E negli ultimi mesi a lasciato boom basto posto a temi italiani in questo organo
Tra i vari dipendente la topografia del terrore ha promosso in Germania le iniziative più importanti sull'Italia
Già nel mille novecentonovantatré essa organizzato un convegno sul tema
Politica di occupazione tedesca e per su punizione degli ebrei in Italia in quell'occasione quest'questo nostro risposta pure la mostra Delaney rivisitando i larga
Nel mille novecentonovantanove l'anno scorso la collaborazione con l'Italia è stata notevolmente intensificata dalla topografia
Nel maggio dell'anno scorso la topografia organizzato un viaggio di studio nell'Italia settentrionale dei collaboratori dei che venga stette pochi si sono visitati luoghi come la Risiera di San Sabba il Parco Monte solo a Marzabotto o il Museo di Carpi Fossoli eccetera eccetera
Qui i collaboratori dei che venga step di solito storici hanno avuto occasione di discutere con i loro colleghi italiani in gran parte collaboratori dell'istituto istituti storici della Resistenza
Durante questo viaggio inoltre noti esperti dell'occupazione tedesca come Liliana Picciotto Fargion Enzo Collotti yen spetta se ne eccetera hanno tenuto relazioni sulla storia della Repubblica di Salò sulla Resistenza sui crimini tedeschi
La collaborazione è stata così produttiva e l'interesse così grande che al viaggio sono seguite altre due iniziative da parte dell'autobiografia del terrore
Nel febbraio di quest'anno la topografia organizzato un convegno di tre giorni a Berlino sulla memoria della repressione nazionalsocialista e fascista
Gli studiosi soprattutto italiani come Tristano matto
Roberta di Bertoni Carlo Spartaco Capogreco e Liliana Picciotto Fargion hanno illustrato ad un pubblico svolto è molto interessato la memoria italiana della guerra e lavoro svolto dall'istituti e dei Musei te la resistenza
Nonostante la lunghezza il numero elevato degli interventi e la massa delle informazioni fornite il numero degli ascoltatori è rimasto costante per tutti i tre giorni del convegno
Anche il film memoria proiettato durante il convegno ha incontrato grande attenzione a favore la seconda iniziativa a cui si è accennato sarà una visita in Germania dei collaboratori degli istituti e dei musei italiani che avrà luogo nel settembre prossimo
La topografia
Del terrore organizzerà questo viaggio insieme al museo di Carpi Fossoli
Cerca venti studiosi italiani visiteranno fra l'altro paffuta favo Buchenwald Sachsenhausen e diversi luoghi della memoria a Berlino
Come durante il viaggio dello scorso anno in Italia questa volta i collaboratori dei che venga illustreranno i luoghi della memoria in Germania e gli storici tedeschi parleranno delle loro recenti ricerche
Anche questo viaggio servirà ad approfondire la con la parola azioni italo tedesca e sarà un altro passo avanti verso una reciproca migliore compressione secondo me è un buon esempio da seguire grazie
Grazie al professor David Pravo stress sono stato incaricato di Assur
Io c'ho portato alcuni depliant dalla Fondazione ditte del terrore in inglese può troppo perché in Italia non esiste li lascio qui per meglio lasciarli qui sul tavolo bene grazie solfati incaricato dicevo di assumere
La presidenza adesso in assenza del collega senese la parola David Cohen
Nati allora vai più eccellente documentario quel medico dove io padre spicca la Res
Tensione rende prova essenziale ad esserci
Forrest ora coccio andassero ci foraggio per le colture e anche alle vacche diede spari fatti in cui poi ad altri
Luogo al cibo acqua in spray offre
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Il tempo anche per me Ambra
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Varie Bertante esce in foggiano avrei senza testimonianza
Che sia del suo innesto ecco che
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Varia da destra fuori vuole danneggiare rovescia scavo esce
Questi guai destano invece ancora anche spendendo
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Cioè Gozzini in sala oppure
Prego sì
La professoressa Gabriella di bauli
Dunque
Discorsi contese si eccepisce almeno però domande
Dovrà per forza tagliare i legni Crosetto sono invece grazie dunque prima gli scogli Surano novellame
Diciamo la memoria corre
Dice bene glielo sciando in questo testo sulla nell'oblio
Non non c'è solo bisogno di parlare di memoria perché oggi mi tantissima memoria non questo è un periodo storico in cui secondo me il col al contrario di quello che si dice generalmente ci si raccontano moltissime cose il problema che racconta cioè raccordino a dire che c'è bisogno di memoria dire che c'è bisogno del passato non significa nulla
Perché la memoria è una scelta ed è una scelta partecipativa cioè diciamo non non si può semplicemente dire ragazzi ricordate importante eccetera il problema è che la memoria si suscita nella misura in cui c'è un capo una possibilità di partecipazione una prassi una possibilità di comprensione proprio nel senso della diciamo della comprensione partecipativa
E di cui i parlava ad esempio venne
Allora
Quando si suscita come anche per una per certi aspetti questa mattina all'inizio
Sì raccontano delle cose semplicemente dicendo bisogna ricordare eccetera eccetera
Naturalmente poi si scelgono anche le cose da ricordare perché la memoria poi la verità storica la verità la memoria pubblica è sempre una un discorso diciamo di scelte di costruzione
Indi in qualche modo certe volte si suscitate si suscita diciamo l'atteggiamento opposto che è quello di rifiutare di rifiuto diciamo della memoria
E allora che cosa è successo ad esempio in Italia è giusto dire che la memoria è una scelta pubblica come ha detto una scelta diciamo che fa una società hanno e quindicenne che certi episodi non altri questo è del tutto logico e giusto ma quando la divaricazione fra la scelta e la mitizzazione nazionali il vissuto è troppo forte questo provoca rifiuto della memoria
E quindi e qui che si deve cercare di giocare e per ciò che si parla di memorie plurime
Si parla di memorie plurime per cercare di diciamo ricostruire questa partecipazione emotiva dai distrutti dall'Edisu dire le persone
Ad esempio per quel che riguarda il sud e nord dell'Italia questo è avvenuto diciamo la memoria di una nazione si ricostruisce nel secondo dopoguerra su memoria di altri e a cui diciamo una parte della nazione per motivi vari che adesso sarebbe troppo difficile raccontare non partecipa
E faccio soltanto dico solo due cose su questo veloci anche se il discorso è veramente molto complessa
Da un lato diciamo c'è ci sono tutti una serie di episodi che avvengono ad esempio in Campania Napoli fra il settembre e la fra l'otto settembre e i primi di ottobre che sono sarebbero stati del tutto compatibili con il discorso nazionale della mitizzazione la resistenza del Pantheon diciamo resistenziale
Per motivi anche interni politici interni perché vinsero le destre
E non bisognava parlare di antifascismo eccetera eccetera
Questi episodi diciamo e anche per tanti altri motivi che qui non possiamo raccontare in qualche modo non sono stati assunti nella memoria nazionale io ho fatto una una prova diciamo con i miei studenti
E che fra l'altro sono sempre molto appassionati di queste cose non è affatto vero che i giovani non sono passate sono appassionati se riescono a entrare diciamo nella nella storia in maniera non retorica
è ma nel napoletano ci sono state moltissime stati del tutto simili a quelle che sono venute in Italia centrale una di queste ad esempio Acerra
Degli altoparlanti Vitturi duecento morti probabilmente sono di meno comunque sicuramente settantotto accertati in un unico episodio poi un centocinquanta così in tutto c'è un'insurrezione diciamo popolare
I tedeschi si arrabbiano a fare una rappresaglia grossissime incendi ora che uccidono
E fanno una tipica esecuzione di massa allora io ho provato a chiedere né studenti erano in A uno duecento duecentoventi s'è una lezione di storia contemporanea abitatori chi sa Bella dell'esecuzione della rappresaglia di Acerra due hanno alzato le mani erano due di Acerra
Cioè diciamo però ho chiesto chi sa di Marzabotto tutti hanno alzato le mani allora questo diciamo è interessante perché come dire nel Pantheon nella costruzione nazionale
E sono entrati diciamo nei discorsi retorici mitici in cui invece per motivi non di cattiveria nazionali ma per motivi anche di élite locali non è entrata l'esperienza che noi invece per i loro nonni i loro padri avevano vissuto lì e non c'è stata la capacità di trasmettere quello ecco questo è un primo discorso un altro discorso è ad esempio proprio stamattina venendo reggevo le storie che era sarà cogliendo una mia studentessa che sta facendo una tesi sulle donne stuprate della zona di lei non l'ha Campodimele insomma la zona della linea busta
Che vada fino alla Ciociaria dove c'è poi fu girato il film di De Sica allora vi faccio un esempio di Leno la lei Nola
Pochi prima però giorni primi della cosiddetta liberazione che avviene nel maggio quarantaquattro quando sfondano la linea di c'è un grande bombardamento angloamericano che distrugge il Paese fa centinaia di morti
Dopo questo bombardamento
Arrivano le truppe marocchine la gente dice arriva la liberazione in realtà questi truppe diciamo marocchini hanno libertà di saccheggio questo è scritto diciamo questi sono contraddizioni che non possiamo lasciare alle destre dobbiamo assumercene noi
Il in le truppe marocchini avevano libertà di saccheggio di stupro perché così errori pagati
Queste truppe fanno stupri di massa cioè abbiamo interi paesi stuprati in massa
E
Allora naturalmente questa donna dice
Noi dopo nei bombardamenti poi arrivarono questi anzi noi credevamo che fosse liberato con una mia zia uscì uscì di casa con una bandiera bianca
Sventolando invece successe quel che successe allora lei dice io non io non festeggio mai la liberazione ma quale liberazione è stata per noi quella non è stata una liberazione
Allora naturalmente quando l'esperienza vissuta è così contrastante con il mito nazionale è chiaro che c'è un rifiuto della retorica nazionale della retorica diciamo resistenziale e umano è giusto perché allora il problema è di accettare queste contraddizioni
Lo stesso discorso vale secondo me quando si dicono le deportazioni eccetera
Certamente certamente ma io mi ricordo anche io penso che questa è una cosa da assumere non l'abbiamo una memoria nazionale costruita nella guerra fredda dove dall'una e dall'altra parte ci si combatteva nomi per la verità
Ma per vincere per un'ideologia quindi le sinistre non parlavano di gulag gli altri parlavano dei curate semplicemente non gliene importava niente che la gente moriva Regula se visto anche adesso
Le destre mica si occupano di Ri attizzare la memoria dei Mullah non lo fanno non s'importano ma il problema è una discussione ideologica però noi ci dobbiamo assumere tutto questo allora
è quando parliamo di deportazioni dobbiamo parlare a dei nostri soldati morti in Russia perché no vediamo tanti racconti sono tornati quasi nessuno
Venivano rinchiusi nei nei carri vagone blindati e cento persone al freddo quando prima del vagone in Siberia ne uscivano dieci queste sono cose che noi dobbiamo assumere nella nostra memoria e dobbiamo sapere
Diciamo su cui dobbiamo discutere e dobbiamo perché perché in questo modo in noi costruiamo diciamo
Una un discorso democratico perché queste la cosa importante
Un ancora una cosa e ho finito scusate
La rappresaglia noi stiamo facendo una una ricerca prostatico era di cofinanziamento quaranta per cento con Paolo Pezzino Giovanni Contini altri sul sulle sulle rappresaglie giustamente il ricercatore che ha dato a Londra ha detto ma noi italiani siamo studiati per le rappresaglie come vittime ma siamo anche studiati come fa come come esercito che ha fatto le rappresaglie quindi anche questo non è mai assunto della memoria nazionali noi jugoslavi abbiamo fatto le rappresaglie in Africa abbiamo fatto rappresaglie terribili
E questo è anche un'altra delle cose che noi ci dobbiamo assumere questa doppia faccia che noi abbiamo e non abbiamo avuto in quella guerra nella guerra mondiale è un discorso politico ci porta pienamente nel discorso diciamo
Della democrazia nel discorso dell'antifascismo
Grazie stamattina il presidente Scalfaro ha ricordato uno convegno che si è tenuto in questi giorni a Mauthausen vedi deportati politici di tutta Europa
La presidenza era assicurata dal senatore avvocato Mario esche qui presente che è anche presidente dell'Associazione nazionale deportati politici italiani io lo pregherei di dirci due parole sulla questo convegno anche con riferimento alla proposta che ha lanciato il senatore Ricci
Credo che sia
Stato rilevante questo nostro cor
A Mauthausen-Gusen rilevante per come una associazione di superstiti dei campi di sterminio
C'è da cinquant'anni
Cura la memoria
Agisce per dare a questa memoria un futuro
è il nostro slogan il logo dell'associazione badate all'associazione o l'Assessore particolare perché formatasi nel nell'autunno del quarantacinque ha superato
Il Capo Horn nel mille novecentoquarantotto quando i sindacati si sono divisi quando le associazioni partigiane si sono divisi rimanendo unitaria e l'unica associazione in Italia
Che rimaste a unitaria rappresentativa di tutte le componenti della deportazione democristiani e i comunisti non ci siamo mai divisi
Pur agendo politicamente
Allora qual è il nostro concetto della memoria la memoria va vissuta al futuro
Ritrovarci
Per dire quando che botti abbiamo avuto quanto stracci o nella morte
Quanto dolore quanto sangue non assenso
Se si tratta soltanto di avvitarsi su un ricordo che diventa narcisistico nella misura in cui non trovava una traduzione politica che diventi coordinate etiche e politiche per il futuro
Quando abbiamo avuto notizia
Nell'autunno del mille novecentonovantanove anzi prima di come erano andate Rizzoli in in Austria io che dovevo tenere il dodicesimo congresso nazionale dell'azione deportati ho chiesto
Al ministero degli interni austriaco di tenere il congresso nel campo di volta
E con molte difficoltà sono riuscito ad ottenerlo essendo la prima nazionalità che chiedeva il suo congresso lo il suo concerto il congresso dentro al campo di ma un tavolo si
Ho steso un abbozzo
De la introduzione politiche che intendevo dare e l'ho mandata a tutti i Comuni italiani che hanno compiuto le stragi
E a tutti i comuni decorati al valore per la resistenza in Italia chiedendo a tutti i comuni che sottoponesse euro al loro alto di cinesi che sorgono porre sullo ai singoli consigli la tematica per avere il consenso dicendo
Ti metto nel comitato d'onore se siete d'accordo su questa tematica
E ho avuto sessantatré consensi di sessantatré consigli
Che cosa è stata questa tematica vi dice
Come importata
Il Consiglio e così che la situazione su quattro relazioni
Una del Professore Enzo Collotti
Riflessione sul messaggio europeista della Resistenza
Una del professor Augusto Graziani prospettive della globalizzazione
Una tenuta dal professor Enrico Pugliese
Problemi dell'emigrazione
Messaggio europeista della Resistenza globalizzazione emigrazione e chiuso poi con una relazione del polso senatore Salvatore Senese prospettive future sui diritti degli uomini
Cioè noi volevamo dare
Al nostro congresso una coniugazione al futuro della memoria che è utile soltanto se contribuirà costruire con un'onda culturale nuova e con uno sprint alle istituzioni una società nella quale università venga recepita e accettata come ricchezza
Vi voglio leggere l'ultima parte della
Del nuovo della messaggio che abbiamo mandato badate bene votato anche da tutti i rappresentanti di tutti è la solita deportate che abbiamo convocato senese era presente il venerdì mattina l'ultima parte l'Europa che si sta costruendo non può essere soltanto l'unione dei mercati e delle monete
L'Europa come noi la intendiamo la nostra Europa deve farsi in sostanza di valori comuni e condivisi
Per la creazione di una selva perdente è multiculturale consapevole che l'immigrazione è una risorsa i la diversità è una ricchezza e che il rispetto dei diritti umani
La garanzia per tutti i diritti di servi Lanza è il tema cruciale il traguardo fondamentale del nostro tempo
Non può esservi globalizzazione i mercati delle monete senza la globalizzazione di diritti umani
La bussola della nuova dimensione della politica internazionale è quella dei diritti
I principi di democrazia di sovranità nazionale lo stesso concetto di sovranità popolare vanno sottoposti alla questione dei diritti
Gli ex deportati e i familiari dei caduti in Lager
Che hanno combattuto il fascismo il nazismo per congedarsi con dignità dal secolo perché la memoria di un senso etico e storico si rivolgono a tutti gli uomini e donne formulando questo messaggio
Fate che l'Europa non sia soltanto una unione dei mercati e di non monetina c'è sostanza di uomini e di valori comuni condivisi
Fate che l'Europa sia l'espressione politica e umana di un comune impegno per la costruzione di una società pluralistica non intesa come illuministica tolleranza ma come consapevolezza che la ricchezza è insita nelle diversità chiede una essere tutte riconosciute tutte rappresentate
Sotto il presidio di norme giuridiche di rispetto dei diritti umani fate questo perché la memoria del prezzo pagato per la libertà possa avere un futuro
Ecco
Io credo che su questa strada noi dobbiamo continuare vogliamo continuare Ricci che è stato deportato anche lui come amaro da orrendi anticipato quello che noi vorremmo porre sul tappeto in un incontro c'è un in una un convegno che affronti tutta la problematica della memoria
Per correndo tutte le deportazioni impossibili non soltanto quelle deportati politici
Non soltanto quella degli ebrei da quelli militari internati quelle degli zingari degli omosessuali dei testimoni di Geova quelli che dopo l'otto settembre furono deportati per il lavoro tout-court
Gli operai di Genova per esempio questa deportazione operaia quella degli scioperi premi del marzo del quarantaquattro
Quindici mila deportati furono gli operai deportati hanno l'Italia nel naso e quarantaquattro
Qui c'è una componente che deve avere una sua indagine specifica per gli ha una sua peculiarità fu
L'ingresso al di là delle armi
Di una componente sociale che portava le prospettive di una
Costituzione direi con il professore perché io credo che nel vissuto
Degli anni e del passato quando si è andata scrive la Costituzione c'erano i deportati operaio del nord Italia
Grazie
Grazie al senatore Mario sì io credo che il comitato direttivo prenderà in esame la prospettiva di partecipare a questo convegno il comitato direttivo dall'associazione
Adesso dovrei chiamare il professor Pezzino ma col suo permesso chiedo al professor Clean Camber se ha problemi di terreno nel POR calmo allora
Paolo Pezzino prego
Sarò schematico il poco tempo a disposizione Speroni giustificherà per il mio schematismo intanto vorrei annunziare un'iniziativa di ricerca che va nella direzione di quella già annunciata dalle professor Corinne purtroppo non ha la stessa ampiezza e la stessa dotazione di mezzi anzi ma è comunque una ricerca ampia che è stata finanziata dal Ministero per la Pubblica istruzione sui fondi di ricerca nazionale un progetto di interesse nazionale
Per un atlante delle stragi naziste in Italia
Una mappatura delle stragi naziste in quattro regioni fondamentali
Per la comprensione di quanto è avvenuto la Toscana l'Emilia la Campania e la Puglia
Il nostro Progetto è quello di reperire la numerosa documentazione presente in archivi stranieri National Arcaidis del Public Record Office archivi militari di Friburgo italiani di integrarla
Con una documentazione orale di fonti orali e poi di alle creare costituire un atlante ragionato delle stragi
In cui fondamentalmente si cerca di evidenziare le interazioni tra i tre attori fondamentali che in ogni strage interagiscono fra di loro
I massacratori cioè i tedeschi e i loro complici fascisti lei popolazioni i partigiani che con le loro azioni molto spesso con la loro presenza molto spesso
Con la loro assenza comunque rappresento il terzo elemento che entra né in massa
Questo documentazione che poi acquisiremo spererei ma poi di costituire un centro di ricerca di documentazione su queste tematiche nelle quali tutta la documentazione possa essere convogliata
Due considerazioni brevissime su questo tema della memoria sul quale oggi stiamo lavorando che vanno un po'nella direzione di quelle che io trovo molto incisive di Gabriella Gribaldi la memoria non è un terreno neutrale
Non è possibile con considerare la memoria
Come il ricordo di quello che è veramente accaduto oggi tornata molte volte la parola verità in questo convegno io vorrei fare una battuta se la verità esistesse né storici saremo disoccupati perché non ci sarebbe bisogno
Del lavoro di storiografia
La memoria è appunto più che altro una rielaborazione molto spesso anche una falsificazione del passato come sanno bene gli storici che sulla memoria oggi lavorano
E allora in che senso oggi è possibile fare una politica della memoria un termine dibattuto e rispetto al quale io credo che noi dobbiamo pensare che comunque una politica della memoria serve se non se non altro nel senso che
USA Jerusalem mi l'autore già citata dalla Gribaldi di un passato trasmesso alla generazione presente accettato come dotato di senso senza questa trasmissione credo che nessuna Società Civile Possa Fossa andare avanti ecco io credo che la cosa importante è quella che diceva anche Leonardo Paggi stamani l'attenzione a tutte le memorie
Non tanto come un'equiparazione delle parti in lotta voglio dire
E ormai troppo evidente che in Europa in quegli anni si è combattuta una guerra civile nel senso che anche Croce diceva una guerra di religione e che per fortuna in questa guerra civile ha vinto la parte che combatteva
Per dalla parte giusta
Quanto nel senso però che il presente che noi oggi trasmettiamo non può più essere quel presente
In qualche misura preconfezionato precostituito che il paradigma antifascista
Come idioma di rappresentazione politica fondamentale degli anni sessanta e settanta a costituito e ha cercato di trasmettere è fin troppo evidente la crisi di questo paradigma antifascista che non è certo una crisi recente ma di cui oggi dobbiamo prendere definitivamente atto
Ed è fin troppo evidente che Rispetto all'assenza di un mito fondatore
Della nostra Repubblica che bene o male questo paradigma antifascista costituiva rispetto al vuoto che questa crisi di questo paradigma ha costituito oggi io credo che l'importante sia non tanto trasmettere una politica della memoria come rielaborazione della realtà
Della costituita
Quanto il valore
In sé di un'operazione che dia spazio a tutte quante le memorie come confronto come con pronto all'interno naturalmente di quei valori di tolleranza di giustizia di democrazia per i quali una sola delle parti
In cui delle parti di queste memorie divise all'ottantotto ecco questo a me sembra molto importante nel senso che il si sostituisce così a un paradigma antifascista un nuovo paradigma comunque basato su valori di tolleranza
Di ascolto di reciproca interazione e infine veramente lapidario io credo che sia molto importante riflettere sul tema della giustizia
In per i crimini di guerra perché mi pare che riflettere oggi riporti comunque il tema della responsabilità individuale al centro dell'attenzione cioè vada contro quel principio nefasto per cui il soldato nell'esercito e fondamentalmente il responsabile chi obbedisce all'ordine irresponsabile questo è un tema nefasto ma credo che forse dovremmo avere più coraggio e cominciare ad allargare sì il la visuale non possiamo più pensare che i crimini di guerra siano avvenuti da una sola parte diceva Gabriella Ribaldi la verità della guerra fredda la verità della guerra fredda
E anche questa in qualche misura aver fatto sì che i crimini di guerra commessi dai vincitori non siano stati indagati oggi dobbiamo cominciare a riflettere su tematiche quali i bombardamenti le le politiche dei bombardamenti a tappeto la bomba atomica ma potrei aggiungere tanti altri episodi della seconda
Era mondiale in cui forse i criminali non erano coloro contro i quali noi combattevamo in nome della libertà e della giustizia
Grazie sotto il camion
Volevo innanzitutto sottolineare l'importanza fondamentale mi pare del progetto che professa ecco una illustrato è che ha delle dimensioni mondiali tatticamente cioè ricostituire
Ve l'abbiamo data praticamente un archivio unico di tutti i processi
E atti istruttori di contro criminali di guerra durante la seconda guerra mondiale mi sembra un iniziativa di recupero storico importantissimo
Basta citare il fatto che nella sola Polonia tra i quarantacinque e cinquanta sono estradati sta stati estradati il ottocentodiciassette tedeschi accusati di crimini di guerra
Quindi vuol dire che è soltanto per un unico paese come quello significa di raccogliere un materiale processuale norme però è anche importante sottolineare il fatto che che implementa assurdo di in un momento di voler aumentare la memoria storica e di
Star complicare il processo di accedere agli atti
Qui bisogna proprio rifletterà anche sul momento nel cuore nel quale tra un ci troviamo dal punto di vista di una congiuntura della memoria quindi mica mi è sembrato anche dagli interventi in mattinata che sì c'è
La condizione che troviamoci in un continuo praticamente da quarantacinque in poi della trasmissione di certi valori intende accetta memoria io vedo
Però tantissima ondate con attenzioni molto diverse ai fatti storici
E quindi possiamo arrivare pavimentato una storia della memoria storica
E qui c'è anche da
Vedere che nel corso di questo cinquantennio e si è arrivati molto spesso anche ad una perdita di percezione o ho curato una perdita di incisività per quanto riguarda la memoria storica
Non c'è molto tempo a disposizione però volevo citare
Un testo storico che alla luce o Diana ci potrebbe praticamente sembra attualissimo
E che
Suona così ecco prima del settembre quarantatré fu il popolo siciliano quello che conobbe in metodi dell'esercito tedesco
Ambasciata a Mascalucia dapprima il due agosto quarantatré una settimana dopo a Castiglione di Sicilia in provincia di Catania dodici agosto quarantatré nazisti in ritirata saccheggiano il Paese
E poiché è un tedesco viene ucciso massacrano diciotto civili da nove a dieci per uno incomincia ad essere applicata con eccesso colleghi e per applicare questa norma che a Bari prima di andarsene i tedeschi fucilarono tredici vigili urbani a Matera il ventuno settembre
I tedeschi sparando saccheggiarono case uccisero tre persone tra cui un giovane di diciotto anni
A Bellona il diciotto ottobre quarantatré un soldato tedesco
Tentava di violentare una donna vena conflitto con i tre miliardi di lei e fu ucciso cinquantaquattro civili uomini donne bambini allineati sul ciglio di una strada pur non mi tra gli atti e seppelliti quando ancora molti di loro erano moribondi
A Capua Sparanise amo Dragona Graziano aorta Carluccio a Rocca di Evandro armi ardua Mataloni ACTAR noi tedeschi impiccano Fucci l'anno uccidono dilaniando con le bombe a mano cinquecentocinque persone giovani donne e bambini
Carabinieri sacerdoti
Benedetto Croce nell'epigrafe spietata Caiazzo illustrare il metodo militare tedesco
Il nemico è il tedesco abitavano le donne il nemico è il tedesco che fugge ma che prima di lasciare la nostra terra la insanguinata sdegno delle dell'educazione militare ricevuta
Oggi nel Lazio e uccide alle onesta di Rieti ammassare Arpino a Velletri a la Storta
Putin Abruzzo era opera militarmente a pietanze ieri paracadutisti tedeschi e ventun novembre quarantatré trucidarono oltre un centinaio di donne e bambini
Dieci per uno i militari tedeschi avevano metro organizzazione la disciplina servivano alla Grande Germania ridurlo Ibis ma imbottiti e tra magari il dieci venti di più piuttosto che uno di meno dopo le Ardeatine per mesi e mesi ancora l'esercito tedesco opera lavora militarmente senza sentimentalismi sulle popolazioni civili dopo Roma Peppino ad altri
E questa è soltanto una potrebbe parte di quella di quel lungo intervento che non è un testo che pubblicato dieci anni fa
Ma fu pubblicato e tenuto come discorso in Parlamento nel Parlamento italiano nel lontano mille novecentocinquantaquattro
Da un onorevole comunista Gil di Isella Flo Iannini
E il punto nel quale fu pubblicato questa lunga accusa e questo lungo elenco dettagliato dei massacri tedeschi Pupa vivamente di evitare corriamo tedesco quindi un punto storico ben preciso che ha Rivi dice che ha fatto rivivere nella memoria storica e in modo molto forte
Quindi bisogna bisogna domandarsi perché per esempio nel cinquantatré quando furono pubblicate alcune foto sui campi di caccia concentramento in Italia nessuno si si muoveva non suscitava alcun ad una reazione nell'opinione pubblica mentre un anno dopo de stessa foto pubblicate e un'altra volta nato a forma suscitarono scandalo in dimensioni clamorosa
Quindi secondo me bisogna proprio indagare su questa storia della memoria storica e anche sulle logiche che stanno dietro
Mi fermo per niente a questo punto un'ultima cosa la quale volevo accennare c'è anche nel comportamento tedesco una fondamentale ambiguità durante i tempi di guerra
Che non può essere fosse messo in antagonismi come Sears cattivo alcuni soldati della mia ma buona
Per esempio cioè da un lato bisogna ricordare naturalmente i disertori tedeschi che furono condannati a morte in cinquanta mila
Durante tutta la guerra e trenta mila sentenze di morte sono anche state eseguite dalla stessa giustizia militare tedesca
Alla quale appartenne anche Vincent
Poi bisogna accennato anche al fatto di un pastore protestante dette che ha pubblicato le lettere di bon Frola in Germania qui famoso teologo protestante
Luís praticamente aveva conoscenza della congiura del venti luglio e fu anche arrestato dalla Gestapo dopo il luglio quarantaquattro però prima fece parte di un'unità di controspionaggio
In Italia in provincia di Parma a San Polo d'Enza
E praticamente doveva Astiz assistere alle tasse torture dei prigionieri italiani gli arrestati e decine di politici quindi lo stesso uomo che aveva contatti conoscenza della resistenza tedesca che aveva sposato una nipote di bon fa allo stesso momento o parte del dio un esercito repressivo con la sua partecipazione
Aiutò praticamente
Alla coltivazione dell'occupazione tedesca quindi questa è una fondamentale ambiguità nella quale bisognerà tener conto ancora molto di più secondo me grazie Carlo
Pier Paolo Rivello io credo che noi tra dieci minuti dovremo lasciare la sala ma forse contando sulla
Tolleranza su di un margine di tolleranza del Comune
Potremmo avere il tempo dopo l'intervento di livello di far parlare Piero Sebastiani e quindi Leonardo Paggi per due parole
Rinunciate
No d'altra parte da alcuni mi hanno lasciato l'intervento scritto come per esempio Domenico Jervolino assessore alla cultura del comune di Napoli ed altri quindi
Prego due soli concetti cercando di essere brevissimo
Il primo il valore possono avvenire yen Proci si che si sono attualmente conclusi per stragi naziste in Italia ecco io ho sostenuto da tempo e vedo che con piacere che poi costa crisi viene ripresa ormai spesso che in un momento in cui il mappatura abbiamo sentito questo importante progetto del professor Coen e progetti professor Pezzino una mappatura di stragi
Avvenute in Europa si va elaborando si va delineando ecco il fatto chi una certa realtà storica rimanga fissata e che quindi determinate testimonianze orali si siano potute trasfondere in verbali di Procesi che saranno poi recuperati dagli storici per ripercorrere questi momenti ecco abbia sempre una grossa rilevante questo direi è un punto sul quale ormai se grande uniformità di vedute quindi direi che non è più il caso di spendere molte parole invece ecco su un altro punto mi sembra chi si continui han ora anche vitello così estremamente autorevole a fare e confusione e qua il linguaggio detti Dimitris esso si confonde alle linguaggio della gente comune e cioè continuare direbbe stiamo in tempo di guerra accerto la guerra di per sé come guerra di offesa e un delitto ma noi dobbiamo tener conto che in queste vicende in tutte queste vicende ci troviamo di fronte a dei singoli terminali quindi della responsa
Milita personali ben precise perché ecco se noi andiamo per esempio agli eccidi avvenuti nella zona del Genovesato
A prescindere dal cooperazione della Benedicta che nasce come operazione di guerra perché si può all'IVA ci si vendeva conto che una determinata zona quale la zona
Montane Pietrogino avrà aveva una importanza d'Italia per la strategia bellica ebbene tutto il resto invece la strage del Turchino alla strage di Porto fino alla strage di Caravà sto non nascono assolutamente da necessità militante
E ancora se noia tante che
Anche all'interno
All'interno dei soldati tedeschi se vi sono delle contrapposizioni per esempio dopo la guerra il generale mai nord comandante della piazza di Genova rilasci
Tra una durissima dichiarazione nei confronti dell'operato di Engel che è stato poi condannato all'ergastolo proprio come mandante di questi eccidi
E ancora se noi pensiamo a quello che avveniva nella carceri di Marassi soprattutto nelle sezioni
Destinati agli ebrei ma anche in altre sezioni ebbene ne vediamo che non abbiamo davvero alcuno collegamento con necessità militari o supposta necessità militari
Abbiamo dei fenomeni di bestiale crudeltà dire il contrario sarebbe operare poi un'operazione di confusione e ad assimilare
Tutti cosa che non è giusta abbiamo sentito queste testimonianze molto toccanti oggi questo soldato tedesco musicista ecco non è sarebbe
Sciocco stupido far vedere generalizzazioni siamo in presenza di una serie di feroci criminali che sfruttavano hanno sfruttato questi anni per dar luogo a delle vicende assolutamente disumane e così per esempio ancora l'Eccidio di piazzale Loreto del dieci agosto del mille novecento e quarantaquattro
Direi ben poco conosciuto sebbene si sia pervenuti alla condanna all'ergastolo del
Del mandante di questo eccidio ebbene
Nasce in
Circostanze che non possono essere collegate ad esigenze di guerra qua non abbiamo neanche la pseudo giustificazione della rappresaglia via perché contraria la quella che era la vulgata tradizionale e cioè che Ricci di piazza Loreto dell'agosto del quarantaquattro nasce come rappresaglia a seguito dell'attentato di viale Abruzzi nel quale avrebbe trovato la morte uno soldato tedesco è stata smentita nel corso del del processo ma già alcuni storici lo avevano fatto
In maniera egregia è stato dimostrato come nella realtà in questo attentato non avesse trovato la morte alcun tedesco ma soltanto dei passanti italiani ecco ritornare al discorso delle responsabilità individuali e dei processi che permettono seppure a distanza di tanti anni di veder ristabilita la verità e la giustizia devo dire tra l'altro che i parenti di di questi soggetti hanno spesso atteso per cinquant'anni increduli di quello che stava succedendo e non non non si capacitava noti come queste situazioni oltretutto ecco qua apro ancora uno una parente si si tratta
Di precisi clan Bhutto essere gestiti in maniera sempre sissignore estremamente agivano in quarantasei quarantasette perché le commissioni alleate ad una raccolta una gran massa di documenti e poi poi colpevolmente nulla è stato fatto per tutti questi anni e conclude con un'ultima osservazione per dire come bisogna sganciare poi in alcuni che in molti casi questi eccidi da presunte esigenze belliche ecco proprio recentemente sono giunto a conoscenza di due eccidi avvenuti nell'area piemontese e cioè l'eccidio di Grugliasco avvenuto e colpi fate attenzione alle date non è un mio sbaglio DC di Grugliasco venuto il ventinove aprile mille novecento e quarantacinque ed eccidio distanzia avvenuto trenta aprile del quarantacinque non è uno sbaglio quindi stiamo dopo la liberazione in un momento in cui è il paese si riteneva ormai libero dalla minacce nazifascista si erano ancora delle c'erano le truppe naziste Ina ritirata e qualche e Tedesco diede
Ebbe Lidia di
Pervenire a questi orrendi massacri ecco o evidentemente questi massacri non arrivano alcun giustificazione o pseudo giustificazioni esigenze belliche ringrazio tutti
Allora tenuto conto delle rinunce io ho ancora Giovanni Gozzini e Silvio Pons se rinunciano anche il sì credo che possiamo considerare chiusa
A e quindi è già partita rinunciato hanno infatti Giovanni Gozzini
Sì rinuncia allora non mi resta che ringraziare tutti i relatori il gli organizzatori il comune di Firenze e voi che avete preso parte sia ascoltando sia intervento grazie buonasera