"Il lavoro che sarà". Conferenza nazionale del lavoro promossa dal Ministero del lavoro con la collaborazione di Italia lavoro e dell'Isfol (30 gennaio-1° febbraio, Palazzo dei Congressi)

Boh
Questa
Questa parte della del nostro convegno
Se è possibile tutto interessante ma se è possibile dirlo
Credo più interessante delle altre
Perché adesso noi ascolteremo le relazioni dei gruppi di lavoro che si sono confrontati
Hanno dato luogo a un lavoro collettivo
Hanno ragionato approfondito
Credo che saranno in grado di formulare delle proposte
Che arricchiranno
Davvero
La politica del lavoro in Italia in un paese dove da tanti anni
Si parla di business in questi giorni abbiamo parlato di lavoro
E il punto di vista
Del lavoro credo che dovrà essere venne ascoltato da forze politiche e sociali e in ogni caso saranno un momento di grande riflessione e di grande attenzione di incoraggiamento
Il ministero del lavoro
Se il loro hanno preso tutti posto e darei la parola all'ultimo previsto nella scaletta
Perché l'onorevole Giannotti
A l'impegno di recarsi alla Camera perché ci sono votazioni
Avverranno rapidamente quindi credo che possa parlare per primo e prima però che incominci vorrei dare un'avvertenza poiché è alle diciassette e quindici
Avremo l'onorevole Prodi il presidente della Commissione europea
E indiretta
Per quel momento dovremmo avere concluso quindi pregherei tutti i relatori di attenersi
Di contenersi nei tempi e di non andare oltre quindici minuti
Grazie prego onorevole Giammanco
Sì ringrazio il sottosegretario Guerrini
Relatori come per avermi consentito di parlare per prima mi scuso con voi
Se dopo essere anche schematico ma purtroppo un voto urgente capita di questi giorni mi chiamava
Alla Camera
Nella sessione lavoro cooperazione
Non profit e vi è stato una discussione approfondita interessante
Questa discussione
Ha nella sostanza confermata quell'ipotesi di lavoro
Che qui in seduta plenaria era stata presentata nella interessante relazione del professor borsa
Un limite c'è stato nella nostra discussione
Nel senso che molti interventi come dicevo molti contributi
Vi è stata però una insufficienza
A sentire e a verificare il punto di vista di soggetti importanti del terzo settore
Mi riferisco ad esempio alle esperienze di volontariato alle esperienze di associazionismo
Forse anche questo limite per uno un insufficiente coinvolgimento di cui anch'io mi assumo la responsabilità nella fase preparatorio di questa conferenza eppure questa esperienza di volontariato associazionismo come è stato già detto
In questi anni sono stati un terreno di coltura
Anche per la crescita di nuovi soggetti imprenditoriali
Capace di offrire in forma competitiva e sul terreno dei prezzi e sul terreno della qualità
Servizi alla persona e servizi alla comunità
Questi mondi così diversi come sottolineava forzata cooperazione non profit
Possono e devono
Costruire sempre di più assieme in virtù del fatto che perseguono obiettivi comuni
Associarsi per perseguire scopi di utilità sociale
Favorire processi di inclusione a cominciare dagli scoppi stessi
Che si pongono le imprese di questo tipo esperienze di cooperative
Ad esempio per avviare il lavoro dei soggetti svantaggiati
Far crescere la responsabilità ma anche le doti di imprenditorialità soprattutto tra i giovani abbiamo ascoltato nella sessione anche esperienze molto importanti di cooperative di realtà che si sono formate in questi anni e che hanno prodotto risultati importanti dal punto di vista di un'occupazione di qualità
E d'altra parte la stessa Comunità europea
Ha rilanciato con le sue ultime decisioni il valore sociale della cooperazione del non profit e mettendo insieme questi soggetti dentro quel terzo sistema del dentro cui si riconoscono tutti quei soggetti appunto chi sono accomunati dal fatto di non perseguire scopi di lucro
Queste mondi cooperazione non profit che si considerano oggi ancora con maggiore autorevolezza come attori
Di una crescita economica che coniughi sempre di più
Crescita economica qualità sociale dello sviluppo
Ecco perché sono questi i soggetti che più è forse meglio degli altri
Possono essere espressione di quelle forme di autorganizzazione nel territorio e del territorio
Di attivazione di valorizzazione di tutte quelle risorse che come ci diceva qui ieri Aris Accornero fanno appunto e devono sempre di più fare del territorio una risorsa produttiva ma cooperazione non profit e non si possono sono e possono ancora di più essere anche attori della sussidiarietà
Una sfida sulla quale il Governo il ministero del lavoro hanno investito molto in questi anni
Per riformare per rinnovare l'Uefa
C'è già un impianto legislativo molto importante prodotto del lavoro di questi anni che spinge con autorevolezza in questa direzione
Ad esempio la legge di riforma dell'assistenza
Che puntando su una radicale innovazione dai trasferimenti monetari all'organizzazione dei servizi nel territorio
Alla necessità di allargare una Rete coordinata di servizi nel territorio
Affida al terzo settore il compito di essere soggetto non solo di gestione di esternalizzazione di servizi ma anche soggetto di programmazione e di organizzazione di questa rete dei servizi nel territorio
E la stessa leggi eterne sulla sanità la legge Bindi
Soprattutto in quella parte uscito proprio in questi giorni il decreto
Soprattutto in quella parte di integrazione tra sanitario e sociale
Esalta ancora una volta il ruolo di questi soggetti e fa di questo momento dell'integrazione di questa scommessa e di questi investimento sull'integrazione
Anche un'occasione per affrontare problematiche nuove e molto complesse prima di tutto la più complessa
E quello in un Paese civile moderno come il nostro affrontare il grande tema della non autosufficienza
Ci sono poi anche altre importanti leggi nel campo
Della tutela e della valorizzazione dei beni culturali artistici ambientali e tutte queste ecco il senso della legislazione di questi anni
Offrono diciamo così occasioni importanti per far crescere un segmento di economia sociale di economia civile
Terzo sistema come si è detto a livello dell'unione europea che sia fortemente competitivo come dicevo sul terreno dei prezzi della qualità
Anche grazie a quel valore aggiunto di partecipazione e di coinvolgimento di soggetti come l'associazionismo nel volontariato
Ma come dicevo cooperazione non profit
Soggetti attivi di una sussidiarietà
Per rinnovare appunto Laurel fare per estendere una rete di protezione per le vecchie e nuove inclusione in quel incoerenza con il principio dell'universalismo
All'interno di una concezione che certo non vede il pubblico arretrare anzi su questo abbiamo dato battaglia hai vinto in questi anni
Il pubblico non deve arretrare dalle sue responsabilità
Ma anzi essere più capace di garantire appunto la copertura di protezione
Di ogni forma di inclusione e di disagio ma un pubblico che deve essere sempre più capace
Di insistere
Sul terreno della programmazione e del controllo della qualità affidando invece la gestione sempre di più ad un privato sociale che anche sul terreno della personalizzazione dei servizi
Ha offerto esto Franco esempi molto importante
La nel lavoro della sessione è stato confermato anche sulla base di tanti dati statistici che sono portati di tante spetta esperienze come il fatto è stato confermato il fatto che la cooperazione sociale la cooperazione e il terzo settore non profit in questi anni sono stati soggetto
Di sviluppo dell'occupazione
Nella cooperazione
Si è triplicato in questi anni il numero degli occupati e nella cooperazione sociale e più complessivamente nella nel mondo del non profit vi sono stati in questi anni vi è stato un a più forte crescita di occupazione per certi aspetti paragonabile ai livelli più alti che abbiamo avuto in Europa questo un trend europeo non è un trend solo italiano
In Italia abbiamo avuto risultati più importanti dal punto di vista di nuovi occupati anche occupazione di qualità
Perché provenivano da un'esperienza più arretrata il perché le nuove forme di imprenditorialità hanno appoggiato su quel grande
Su quella grande realtà che è tipica del nostro Paese che appunto l'esperienza dell'associazionismo del volontariato
Che da tempo
è cresciuto e cresce nel nostro settore quindi occupazione di qualità naturalmente sia molto discusso nella sessione
C'è un punto delicato in che modo garantire i diritti
All'interno di un mondo come questo tenendo conto di una specificità forte qui ci sono lavoratori al tempo stesso questi lavoratori sono in qualche modo anche proprietari di impresa
C'è la necessità di regolare in un modo diverso il rapporto tra lavori impresa
La legge per il socio lavoratore vi è stato l'insistenza molto forte perché si arrivi ad una conclusione ad un'approvazione da parte del Parlamento
è un primo importantissimo passo nella direzione di superare una legislazione sul lavoro legata ad altri contesti e ad altre differimento ma non basta solo una nuova normativa occorre anche un dialogo sociale
Forte che anch'esso ad esempio nel rapporto tra sindacato e mondo della cooperazione del terzo settore tenga conto di questo forte elemento di specificità e accanto a questo sì ha sottolineato come da parte del ministero del lavoro e non solo di essi occorra una grande lavoro di vigilanza una vigilanza più forte e più diffusa per evitare che all'interno di questo mondo poi in qualche modo
Convivano soggetti in prova cosa chiedere questo è la conclusione del ragionamento che abbiamo svolto nella nostra sessione quindi cosa chiedere alla conferenza che qui stiamo tenendo
Primo un riconoscimento molto forte ed esplicito del ruolo della cooperazione del non profit e nelle strategie di sviluppo economico ed è cupo d'occupazione
Soprattutto in direzione dei servizi alla persona alla comunità dei servizi educativi ambientali e culturali
Da questo punto di vista occorre anche una nuova normativa molto in questa legislativa grazie al Governo e grazie al Parlamento sia fatto
Ma ancora normativa insufficiente per certi aspetti contraddittoria
Occorre lavorare nella direzione di dotarsi di un testo unico gli occorre non ce l'abbiamo fatta c'abbiamo lavorato molto
Occorre mettere all'ordine del giorno della prossima legislatura come uno dei primi provvedimenti una legge per il riconoscimento dell'impresa sociale
Che oggi è una realtà
Forte nel Paese ma non riconosciute salvaguardata
Nel modo giusto né dal Codice civile né dal punto di vista normativo e legislativo
Il ministero del lavoro su questo terreno ha compiuto scelte molto importanti
Come frutto del lavoro di una commissione che sia istituita presso la con il ministero del lavoro Commissione terzo settore occupazione
Sì ha licenziato un progetto che si chiama di fertilità
Cioè incentivare nel Mezzogiorno e nelle aree depresse
Cooperative sociali che siano capaci appunto di far crescere attorno ad esse altre forme di cooperative sociali e occupazione
Questo progetto che sarà presentato il prossimo mese a Napoli contiene un primo importante
Investimento cinquanta miliardi in questa direzione
Messo a disposizione del ministero del lavoro ma l'obiettivo è quello non solo di rinnovare come in parte sta scritto nella Finanziaria quest'investimento anche nel due mila due nel due mila tre ma anche chiamare le regioni e i comuni a partecipare a progetti di questo tipo
L'altro punto è sostenere con forza la legge tre otto uno e l'esperienza delle cooperative di tipo B
Forse l'esperienza delle cooperative di tipo B in Europa è uno degli esempi più importanti e anche più riuscito nel terreno dell'insediamento lavorativo dei soggetti svantaggiati
è una delle esperienze più importanti naturalmente anche qui ci sono vincoli lacci e laccioli che devono essere superati prima di tutto quelle delle gare al massimo ribasso che in tanti comuni e in tante realtà d'Italia mettono in difficoltà la competizione delle cooperative di tipo B
Sostegno ad altre leggi ad esempio è stato lamentato il fatto giustamente che un'importantissima positiva legge come la legge Marcora da tre anni e mezzo sia praticamente nelle condizioni di non operare
Impegno per la formazione formazione di operatori sociali formatori formazione di imprenditori sociali formazione e di quadri pubblici che operano nel sociale
Da questo punto di vista è stata valutata con interesse l'esperienza che si sta facendo in molte università si sente il bisogno di un maggiore coordinamento ed una maggiore sostegno a tutte le forme che vanno in questa direzione
Questo so il senso della discussione che abbiamo avuto nella commi nella sessione dedicata al operazione al non profit e e queste sono le proposte che ci sentiamo di avanzare vi ringrazio
Ringrazio l'onorevole Giannotti
In accordo colui
La comunicazione
Era stata è stata suddivisa tra il medesimo onorevole Giannotti
Dottor Di Iorio direttore della cooperativa Ettore generale per la Cooperazione del ministero del lavoro
Il tempo e pochissimo
Mi preme anche visto che lei parla verso io sono grande sostenitore
Cioè antica e recente convenzioni del lavoro associare
E si tratta di difendere questo settore e questo
Questo settore dalla comparazione che
è un valore in sé
Dagli attacchi non solo dei suoi avversari ma anche dalle incursioni
Che si chiamano cooperazione ma che non sono cooperazione
Non so se
Col suo intervento potrà dire qualcosa anche su questa grazia
Grazie al senatore al al nono al nostro sottosegretario
Beh questa debbo soltanto integrare le cose che ha detto
Il l'onorevole Giannotti perché l'onorevole ma è non poteva essere diversamente si è soffermato sul su tutto il movimento della cooperazione sociale all'interno del più grande sistema del terzo settore
Però io invece ecco de intendo integrare velocemente quello che ha detto Giannotti e che condivido ovviamente nella parte di che riguarda questa quelle la quest'altra la parte del discorso sulla cooperazione sociale con alcune considerazioni sulla cooperazione non dimenticando che la cooperazione sociale
è un sentimento per quanto in in un grande sviluppo per quanto per quanto importanti importante perché anche se non è questa la sua missione però fa veramente nuova occupazione e pur sempre un segmento che si colloca all'interno dell'intero movimento del del
Della cooperazione
Ora la sessione dopo nella relazione punto del professor borse saga si era aperta con un interrogativo
Vagamente retorico la cooperazione ancora un futuro a un ruolo da svolgere
Risultava un po'paradossale porsi questo interrogativo conoscendo che il movimento cooperativo in questo periodo in questi anni di vacche magre
Non ho era riuscito a fare
Nuova occupazione con percentuali di incremento significative
Ed era riuscito a fare nuova impresa il movimento era cresciuto occupazione era aveva fatto anche nuova occupazione
Dopo due giorni di dibattito e dopo interventi importanti che si sono succeduti in questa sessione
Ed è vero riprendo velocissimamente mancato anche l'interlocutore che riguardava il terzo settore e quindi alla fine ce l'abbiamo votato un po'sempre sulla cooperazione tout-court cooperazione sociale
Terzo settore è stato un pochino ai ai margini di questo ragionamento
Noi possiamo dire che il modello effettivamente è ancora straordinariamente attuale non solo quale promotore di nuovo occupazione
Ma anche enormi per la cooperazione di lavoro fa veramente nuovo occupazione ma anche nelle altre tipologie
C'è questa l'auto in coerenza che prende che prende continua ad andare avanti soprattutto con riferimento alle aree alle aree del sud perché lì che si sente veramente ancora di più il bisogno che comprenda fortemente chiede questo questo movimento
Non voglio riproporre qui considerazioni diritto perso gli addetti ai lavori conoscono sulla bontà del modello
è una via De è una via che riesce a coniugare efficienza e solidarietà
Ha in sé le ragioni della flessibilità quella che poi nel mondo del lavoro si vari cercando attraverso trattative snervanti tavoli che si riproducono negli anni la cooperazione ce l'ha in sé
Questo sistema della flessibilità perché sono gli attori i soci che possono pur nella nel nel rispetto della loro della loro volontà e disciplina regolarsi come vogliono
Ma io qui ed è questo il il motivo secondo me che dobbiamo trovare degli spunti degli spunti nuovi uno uno di questi l'ha offerto il professore
Dedita quando nella sua relazione approvato
Che nel suo nel futuro il lavoro sarà sempre più individualizzato
Professionalizzato quindi maggiori responsabilità in capo ai singoli soggetti che vivranno la loro condizione spesso in solitudine quindi addirittura faceva un riferimento allo stress all'aumento delle patologie di questo tipo proprio perché questa condizione
Che che si ripropone all'orizzonte e quello che che dando più in capo al singolo più responsabilità
Più più rischi quindi da assumere inesistenti potrò questa possibilità che che ci sia questo stress
Questo aumento di stress non è una buttate è un discorso che che si sta facendo strada anche i fra gli addetti ai lavori fortunatamente un discorso che e di là ancora da venire però lo dobbiamo tenere presente
Ora proprio se queste vero
Cosa c'è di meglio di un modello ed ecco la ragione della della originalità ma nello stesso tempo della modernità dello strumento un modello che consente di condividere con altri scelte responsabilità e quindi il proprio futuro in effetti il modello cooperativo che cosa c'è
Che c'è gente che si mette insieme che quindi vuole condividere rischi decisioni e anche vedere il futuro in una prospettiva non di solitudine ma di condivisione di obiettivi e tutto questo non dimentichiamo in una prospettiva in cui la protezione sociale inetti inevitabilmente destinata a ridursi
Spesso quasi inevitabilmente a cambiare ma quasi certamente anche a ridursi
Gli avvio velocemente l'altra notazione invece lo la riprendo da un intervento che è stato fatto proprio stamattina in sessione da un un un professore uno un cattedratico
Che ha fatto un discorso ed diciamo da un profilo economicista
Lui ha fatto questo tipo di ragiona che a me mi ha veramente ho trovato molto soggetto suggestivo e che voglio riproporre proprio qui a questa platea
Una economia appoggiata unicamente sulla ricerca del profitto e in un'economia di mercato questo è un è un fatto oppio non è certo un delitto ricercare il profitto e massimizzare lo sarà sempre più esiziale non essenziale esiziale per la occupazione
Perché perché pronte progressivamente ma inevitabilmente tenderà a ridurre l'occupazione una ricerca sfrenata
Per quanto legittima del profitto come valore assoluto da perseguire come obiettivo assoluto da perseguire inevitabilmente porta col dovrebbe portare contrazione di occupazione
La ricerca del profitto finalizzato invece alla valorizzazione della risorsa umana e quindi alla occupazione può avere una una veramente una grande carta da giocare
Ecco anche questo è un motivo per il quale il originalità e della del modello si si coglie l'originalità e l'attualità del modello si coglie in tutta la sua essenza
Finisco dicendo due cose ci sono ancora delle lacune da colmare alcune sono interno al sistema altre Esterne assistenza
Presto riproducendo riproponendo in questa assemblee alle cose che sono state dette a sconti verso taglio anche in sessione un'attenzione maggiore da parte del già legislatore a tutto quello che so a tutte quelle che sono le specificità del modello cooperativo molte volte sì
Parla di cooperazione però poi alla fine si è si è sempre condizionati dal modello di società che vince nel nostro sistema per che poi fa da sponda di riferimento anche Lazio dove si vuol dare una disciplina per il settore della cooperazione l'altra cosa
Si è puntato il professor boards Aga soprattutto appuntato su una migliore vigilanza da esercitare sul modello cooperativo
Io già in sessione e ma lo dico qui a diciamo in questa seduta la vigilanza è un problema vero noi ci esserci abbiamo fatto dei passi avanti
Attraverso la istituzione del profilo dell'ispettore di cooperative perché fino ad ora sembra strano però è così noi non avevamo una un corpo di ispettori che avessero come obiettivo questo di vigilare sul movimento cooperativo
Però non dobbiamo credere che solo la repressione che può essere la carta vincente occorre una consapevolezza che parta dal basso anche in soci quei delle i soci che operano in cooperazione non debbono consentire che fenomeni degenerativi
Purtroppo esistenti continuerò a fa a far a macchiare questo questo mondo che non ha certo bisogno di queste esperienze negative per avere un futuro degno di questo nome grazie
Grazie al dottor Iorio ora la parola
E alla dottoressa Daniela Carlà direttore generale per l'impiego del ministero del lavoro
A nome delle gruppo che ha lavorato sugli accessi al lavoro
E quindi a lei la parola con la raccomandazione dei termini
Grazie alla sottosegretario Guerrini
Devo preliminarmente dire che ho una qualche difficoltà nel presentare selettivamente una sessione Gambescia nel Complesso è stata molto partecipata
In cui si sono susseguiti numerosi e qualificati interventi e voglio sottolinearlo
Emersa in prevalenza una valutazione positiva di ciò che il legislatore e il Governo hanno fatto negli ultimi anni
Non sono all'uscita nel corso del gruppo purtroppo a dare a tutti la parola
Abbiamo anche scelto di presentare nella sessione alcune esperienze positive da valorizzare per molte regioni che non so se avrò il tempo di sottolineare ma una sostanzialmente la voglio evidenziare pensiamo che qui sto dell'individuazione delle esperienze positive di quelle che ci danno fiducia che già esistono
Sì a uno dei compiti nostri fondamentali e quando dico nostri penso e pubblici poteri tutti in tutta l'articolazione prevista dall'attuale assetto
Abbiamo verificato esperienze positive di inserimento dei detenuti la Rete degli euro consiglieri il contributo positivo sul quale questo sì devo tornare degli operatori privati e non solo di quelli pubblici
Un'esperienza positiva e lo voglio dire di stabilizzazione di un lavoratore socialmente utile all'interno di una stabilizzazione complessiva condotta in Puglia dal Bic Puglia alcune esperienze positive di servizi pubblici all'impiego
Alcune esperienze Mon molto positive interessanti di tirocini
E di mobilità volontaria e praticata tre Nour nord e il sud del nostro Paese all'interno di strumenti che già esistono che pure vanno migliorati ed è stato detto
Abbiamo verificato qualche caso di gemellaggio certo individuando difficoltà ma ripeto rilevando comunque ed è emerso in numerosi interventi
Che è una propensione anche volontaria alla mobilità esiste ma deve essere inquadrata in un contesto che fornisca opportunità reali
Abbiamo voluto presentare nella sessione due ricerche di livello e molto interessanti su una mi voglio in particolare qui soffermare da qui voglio partire
Abbiamo parlato dei giovani di ventun'anni sfatando il luogo comune che non serve a costruire le politiche perché per le politiche del gli ha oggi devono essere politiche
Sofisticate che lavorano sulla differenze non le affogano quindi sfatando il luogo comune che questi giovani come si dice spesso
Sono tutti uguali e somigliano tremendamente tra di loro
Questo non è vero e non è vero soprattutto rispetto al rapporto che poi mi condizionerà in tutta la loro vita che rapporto col lavoro
Ce ne sono alcuni è stato efficacemente detto che hanno già il futuro dietro le loro spalle sono dei ragazzi molto giovani che hanno già tracciato davanti assente
Un difficile faticoso rapporto col mondo del lavoro
E per altri la situazione è più articolata e non posso qui nel tempo gode esposizione
Presentata alla
Ecco voglio partire da cui per dire chi quindi giovani che già esistono e per i quali ancora oggi il rapporto col lavoro e segnato
Da terribili difficoltà vi è la necessità che il nostro sistema degli eccessi
Efficacemente delineato dal professor Gallino nella relazione introduttiva funzioni da subito con maggiore efficacia
Ma voglio anche dire che questo sistema degli eccessi che ha avuto sì un ruolo nella nostra vita ma non un ruolo così essenziale e invece determinante nella vita di ognuno di quei ragazzi
Anche rispetto a quelli che avranno meno difficoltà e che hanno davanti a sé
Un bagaglio di opportunità più ricco per il semplice fatto che pochi di quei ragazzi cercheranno e probabilmente con difficoltà lo troveranno
Un posto di lavoro una volta per tutte nella vita pochi ci domanderanno
La certezza di quel posto ma vi è in tutti i loro un bisogno forse Nespresso forse non consapevole di certezza di un sistema dei servizi di certezza che il sistema degli accessi funzioni
Perché ecco qui si la parola mobilità mi son viene in tutte le articolazioni e in tutta la complessità questi giovani avranno spesso la possibilità alla necessità di cambiare lavoro nel corso delle priorità Sempre per esigenze sottese al lavoro stesso perché si cambia di città
Perché lavoro occupa uno spazio differente nella vita delle persone perché si cambia il parte dal perché si decida di cambiare Paese allora la gestione della mobilità ma intesa in queste accezione ampia con la quale ci dobbiamo confrontare
è il problema di fondo al quale il sistema degli accessi deve fornire una risposta il sistema degli accessi dunque che non gestirà questo lo sappiamo è ovvio ma è sempre il punto di partenza
Stato Urso quindi certificazioni di Stato sono ma deve gestire le transizioni
E allora
Il problema fondamentale quale cerco di sintetizzare ma voglio sottolineare alcuni passaggi importanti viene da questi giovani anche dei meno giovani l'abbiamo sottolineato molto spesso questi giorni
Un bisogno di interventi puntuali personalizzati
La sfida grossa che il sistema degli eccessi sta giocando in questo momento siamo dentro questa sfida e di saldare la personalizzazione degli interventi con invece degli standard di quantità e di qualità questo è veramente il punto fondamentale
Quindi rispondendo puntualmente abbisogni di individui che sono diversi da di loro ma cercando di fornire interventi di qualità e individui che sono diversi anche nel genere
Perché è stato ricordato nel gruppo e bene ha fatto chi lo ha sottolineato che l'approccio di genere deve essere presente non solo con interventi spot specifici ma in tutta la politica degli accessi
è stato detto che è molto è stato fatto se ne avrò il tempo sottolineo lo alcuni passaggi importanti quello che mi pare decisivo però evidenziare
Che non siamo in una fase di bilanci non siamo all'inizio di un processo abbiamo fatto molto ma non siamo neanche alla fine di esso siamo dentro la riforma e lo avvertiamo con particolare evidenza proprio quando nella discussione per esempio sulla flessibilità in entrata le posizioni divergono le posizioni divergono ma alla fine in questi anni
Siamo riusciti a partire dal Patto di Natale dalla gestione del decentramento
A individuare dei punti di forte condivisione molto resta da fare certo
Completare il quadro istituzionale implementare la riforma affrontare due nobili che sono decisivi
Che io qui mi limito a menzionare dei titoli il nodo degli ammortizzatori sociali e quello delle politiche di reinserimento quindi non solo gli interventi per il primo inserimento ma le politiche di Renzi alimento perché un lavoro l'ha perso per chi è in difficoltà perché decide di entrare tardi nel mondo del lavoro
Nonostante ciò però è stato sottolineato quindi il processo & a completare Monti sono i risultati positivi
Lì si evidenziano dei numeri io qui non voglio ripeterli tanto più in quelli di flusso
Abbiamo palesemente di fronte a noi i dati positivi di un aumento del tasso di occupazione quindi non solo la diminuzione dei disoccupati e segnali positivi anche per quanto riguarda il genere il Mezzogiorno
In cosa in sintesi è consistita la riforma e in che cosa finora si è registrato un alto consenso la riforma degli assetti istituzionali intanto il decentramento con tutte le difficoltà nell'aver designato definito prima il disegno istituzionale poi i contenuti nella riforma che abbiamo decentrato dell'opportunità e non delle politiche testate e il punto merita approfondimenti ulteriori
Abbiamo introdotto della riforme importantissime che hanno allargato il numero dei soggetti che operano sul mercato degli accessi scuola orientamento lavoro formazione vi è soprattutto nel mondo del lavoro un ruolo nuovo inedito quelli soggetti privati abbiamo avuto il nel gruppo interventi delle società di mediazione di intermediazione
E da ultimo così come sollecitato dalla stessa finanziaria che prevede del nuovo accreditamento delle società di selezione
Ebbene io cui voglio dirlo con estrema chiarezza di uno spazio per gli operatori pubblici e privati all'interno di un quadro della riforma
In cui i servizi pubblici abbiano un ruolo definito uno spazio e fondamentale uno spazio che ci ha portato sinora
Ad operare con uno spirito estremamente costruttivo nell'interloquire quotidiano tra noi il ministero del lavoro gli operatori pubblici le agenzie di selezione le agenzie di intermediazione da agenzie di mediazione
Non viene contrapposizione abbia invece la consapevolezza che se il mercato del lavoro e trasparente ma se trasparente anche il mercato
Degli operatori quindi se il ministero esercita in questo la funzione anche di regolatore
Che gli è proprio la presenza del servizio pubblico enfatizza il ruolo dei privati e non viceversa non vi è nelle relazioni quotidiane che abbiamo tra di noi
Traccia di una sorta di competitività negativa che pure si avverte in qualche articolo di stampa
Vi è invece una preoccupazione comune nell'esercitare una funzione noi pubblici e loro privati in alcune regioni del Mezzogiorno in cui complessivamente la riforma spenta
A decollare o almeno a decollare in maniera diffusa
La riforma di questi anni è stata anche una riforma e qui ovviamente le opinioni sono state espresse anche con talune divergenze che ha mentito
Le tipologie lavorative questo nella politica degli eccessi è fondamentale
Ovviamente non ripercorro le discende la riqualificazione del part-time mora del tempo determinato le problematiche della flessibilità ha scelto regolata o al margine come qualcuno ha detto
Il ruolo della contrattazione nel portare a sintesi aspettative e diritti concorrendo con la legislazione voglio però sottolineare un punto su cui tutti siamo stati d'accordo nella tipologia che abbiamo introdotto negli ultimi anni stage o tirocini tutto ciò che avvicinato giovani col mondo del lavoro
Ha incontrato particolare Successo questi strumenti vanno moltiplicati qualcuno lo stesso professor Gallino diceva provocatoriamente
è fondamentale che nessuno si laurei senza entrare mai il rapporto col mondo del lavoro questo è assolutamente decisivo questi strumenti hanno funzionato e hanno mostrato una propria positività e hanno funzionato perché sono stati inseriti in una politica organica
Che c'è certo è difficile realizzare ma siamo i primi a saperlo
Ma non hanno creato equivoci perché noi da un lato abbiamo cercato di avvicinare i giovani col lavoro ma dall'altro questo governo sta gestendo la fondamentale importante riforma dell'obbligo formativo che consiste nella di necessità riconosciuta all'intero sistema
Di accompagnare il processo dei giovani fino a diciott'anni con interventi formativi seri
Le riforme di questi anni hanno anche concorso quindi non solo ad arricchimento della tipologia lavorative alle e e i risultati si vedono anche dei numeri ma anche nel ridare credibilità e autorevolezza su questo terreno all'interlocuzione
A livello comunitario nel nostro Paese le strategie di orientamento
Sono essenziali nell'ambito dell'esercizio di confronto sui piani europei per l'occupazione non solo ma le nuove tipologie lavorative le norme che abbiamo introdotto sono attuazione delle leggi comunitarie e non solo
Ma una politica degli eccessi seria come quella che stiamo costruendo richiede che si qualificano anche gli ingressi dei lavoratori
Extracomunitarie quindi impone dei rapporti sia nel quadro bilaterale che multilaterale diversamente strutturati e articolati
Tutto questo
E a buon punto nel senso che il quadro normativo quasi ripeto tranne i due grossi punti degli ammortizzatori sociali e del reinserimento quadro normativo e definito
Non vuol dire che la riforma e conclusa vuol dire chi è la direzione che abbiamo intrapresa che è una direzione che si è livellata fino questo momento fortemente condivisa che sta producendo dei risultati
E dal rispetto ad alcuni aspetti essenziali della riforma vorrei sottolineare un punto la riforma ma monitorata in continuazione perché monitoraggio significa intervenire sulle difficoltà e valorizzare le esperienze positive va monitorata però con lealtà ed onestà
Non è possibile oggi dare un giudizio su per esempio se servizi all'impiego
Hanno funzionato non hanno funzionato per il semplice fatto che le risorse stanno appena arrivando e le regole fondamentali quella del collocamento ordinario arriverà la prossima settimana
Quindi sarà corretto procedere a un monitoraggio conclusivo dopo un certo periodo di tempo adesso abbiamo un dovere di accompagnamento del processo di riforma
Dunque continuare intervenire nel saldare interventi puntuali con le piante via con l'assorbimento il mantenimento di standard perché siano quantitativi e qualitativi saldare politiche caratterizzate da automatismi o con politiche selettive e mirate quindi sia il credito d'imposta ma anche interventi che gli operatori possano in qualche modo gestire e soprattutto un altro punto che pare a me e ad altri è stato rilevato nel dibattito molto importante
Fare circolare le informazioni il sistema degli eccessi che stiamo costruendo un sistema che mira un'integrazione tra scuola lavoro formazione
E e orientamento le informazioni devono circolare e quando si dice questo non si pensa è stato detto
E lo voglio ribadire che bisogna informatizzare tutto e basta l'informatizzazione essi ma devono circolari contenuti sia sul lato della domanda
Che sul lato dell'offerta quindi un sistema integrato significa sostanzialmente no ad un sistema
Sottoposto a regole reciprocamente conosciute e rispetto alle quali io gli operatori si attrezza no ma un sistema in cui le informazioni circolino in maniera organizzata
Confrontarsi con la qualità del proscenio sesso in sintesi quindi attivare per quanto riguarda i servizi all'impiego il masterplan ma anche lavorare sull'offerta formativa
Su un orientamento attivo io i limiti di tempo non mi consente una di aggiungere altro voglio concludere con una battuta semplicemente finale
Il sottosegretario Morese ricordava nella interessantissima relazione introduttiva che il problema del lavoro è un problema di democrazia io voglio sottolineare che la politica degli accessi implica la dislocazione lo ha visto Bruzzone di opportunità e diritti è ovvio che questa è una questione fondamentale in una democrazia avanzata i risultati dunque parziali ma nella direzione giusta che stiamo ottenendo in questi anni in questi mesi mi paiono di significativa importanza complessivamente per il nostro Paese voglio ringraziare quanto hanno partecipato al gruppo mi scuso se non sono oscenità
Per ragioni di tempo anche per limiti personali probabilmente a non rendere conto di tutta la ricchezza del dibattito che c'è stata maneggioni ragione in più per ritenere che non siamo alla conclusione di un percorso è un appuntamento e ve ne saranno altri
Ringrazio la dottoressa Carla
Per l'intervento che ha fatto
Il ragionamento che ci ha portato a nome del gruppo la delegata riferire qua
E naturalmente il dibattito nostro prosegue
Voglio però sottolineare
Due aspetti che diceva la dottoressa
Che a me paiono importanti
Avvocato del lavoro
Nel senso che
Si è usato tutti questi due giorni un linguaggio molto
Neutro
Come se la divisione di sesso nel lavoro non ci fosse è come se non ci fosse una differenziazione marcata
Nelle sia nel mercato del lavoro sia nell'accesso al lavoro sia nella vita lavorativa
E questo penso che sia uno spunto che va raccolto che vada raccolto ed ampliato
Perché se io devo dire quale limite ho visto in questa nostra splendida iniziativa colgo l'occasione per dirlo con il lo spunto che mi ha dato la dottoressa Carla mi auguro che i successivi interventi riprendano questo questo aspetto
Infine ma dico infine perché è stata così stimolante che sarebbe davvero da farci un'ampia discussione su questo
Volevo dire ieri sera a conclusione di altro dibattito di altra tavola rotonda il ministro
A ricordato il titolo di un film
Pane e rose
E io ricordo
Ricordo
A proposito
Di Nanni Moretti che diceva diteci qualcosa di sinistra
Che quell'incentivo quel bonus fiscale
Che dice
Per un lavoro buono per un lavoro a tempo indeterminato
Noi diamo un incentivo credo che questo nell'ambito di tutta la politica del lavoro del Paese sia qualche cosa che risponde a Nanni Moretti all'interrogativo che gli poneva perché è un incentivo quello per la buona occupazione per l'occupazione stabile non Kennedy il tema della flessibilità nega quello della precarizzazione
Questi sono due aspetti che io ci tenevo a sottolineare
Dora do la parola
Ad Annalisa Vittore
Dirigente generale dell'ufficio centrale orientamento formazione professionale dei lavoratori del ministero del lavoro che parlerà per il gruppo dalla seconda sessione la prego
Vorrei prima di tutto ringraziare per la numerosa partecipazione e per i contributi ricche interessanti che sono stati offerti al secondo alla seconda sessione nel dibattito che si è svolto nella seconda sessione
E che come sapete si riferiva alla Società all'informazione alla qualificazione del lavoro tema molto intrigante anche se complessa e difficile
Perché le questioni appunto riguardavano da affrontare riguardavano il cambiamento e non solo del lavoro ma tutto delle persone per i nuovi lavori
E la promozione dell'adattabilità
La siamo stati tutti d'accordo naturalmente dal presidente a tutti poi gli intervenuti che questo poiché tutto è stato anche confermato nel di la riscossione che c'è stata ieri sera nella tavola rotonda con tanta autorevoli presenze
Che ripeto dicevo il
L'aspetto più l'importante rilevante decisivo è ormai l'investimento risorse umane e la qualità di questo investimento che comporta naturalmente anche la qualità dei processi formativi
Quando parlo di formazione non mi intendo e non intendo e non ci siamo intesi riferire nel gruppo al problema della formazione professionale alla sua Rifondazione
Il problema ormai di formazione quando si parla di di processi formativi si intende processi di apprendimento in generale che riguardano la scuola l'università
La formazione certamente anche professionale
Ma non solo questa figlia del sapere che appunto si sviluppa nei percorsi tradizionali
Del l'apprendimento stesse si fa riferimento è sempre di più
A dei percorsi non formali e informali
Cioè a tutte quelle possibilità e opportunità che soggetti hanno di apprendere in una società appunto dell'informazione della conoscenza
E che non sono ascrivibile ai tradizionali ripeto percorsi dell'apprendimento
Molto complesse molto difficile si sta discutendo a tutti i livelli di comandare poi a riconoscere a valutare questi saperi però essi ormai fanno parte del bagaglio di ciascuno di noi
E in molto di più lo saranno per i giovani e per le nuove generazioni che utilizzeranno sempre più i mezzi di comunicazione di massa
Le loro esperienze anche personali per far appunto per aumentare le proprie competenze per sviluppare le proprie professionalità e le proprie capacità
Io vorrei comunque attenermi alle conclusioni che abbiamo convenuto nel gruppo e vorrei appunto portare queste sintetica conclusioni alla conferenza perché mi mi sembra che il tema ripeto Bud esposto in maniera ordinata quindi devo dire che ottico utilizzerà una scaletta scritte
Il rapporto tra Società dell'informazione e della conoscenza competenza e professionalità ad essa correlate da un lato occupabilità dall'altro può essere interpretato sotto l'aspetto quantitativo
Con una rilevante carenza di tecnici specializzati nel tecnologie dell'informazione e della comunicazione questa è stato ormai una consapevolezza che è venuta fuori anche nella discussione in assemblea e poi nel dibattito del nostro gruppo sotto l'aspetto qualitativo con un gatto
Tra offerta e domanda di tali professionalità che riguarda un variegato fabbisogno di profili professionali ad alta competenza tecnologica
Abbiamo sentito quanti Schirru
Linguaggio tecnico ecco sono necessari per affrontare nella netta ma la new economy
I fabbisogni delle imprese e poi l'adeguamento delle competenze deboli a tutti i livelli da adattare ai fabbisogni delle imprese e del sistema economico io non si tratta esclusivamente divi preparare i tecnici specialistici si tratta di informare della cultura tecnologica ormai tutti i lavori
E poi anche lo sviluppo punto di questa diffusa cultura tecnologica
Che derby da primi livelli di apprendimento e poi infine il più elevati contraddistinguere tutti i percorsi del sapere questo divario quali-quantitativo perché ricco abbiamo detto che non ci sono proprio le figure professionali e comunque va cambiato
La competenza Larissa appunto adattabile alla progresso tecnologico i e quindi vi sono un problema di qualità e interessa non solo l'Italia ma anche il resto d'Europa questo non ci conforta ma comunque non ci fa angosciare più di tanto tale fenomeno che potremmo definire ritardo digitale dell'impatto occupazionale della crescita
E più spesso caratterizzato non più grave indicatore definibile come esclusione digitali
Quale nuova forma di esclusione sociale che riguarda i giovani gli adulti disoccupati gli occupati che non riescono ad adattarsi ai cambiamenti tecnologici aggravando i problemi sociali esistenti
Rappresentati dalla disoccupazione dall'emarginazione del mercato del lavoro
Dalla discussione nell'ambito della nostra sessione è emerso prima di tutto che il tasso di occupabilità delle figure professionali legate alle tecnologie multimediali
è e sarà da qui in avanti tendenzialmente elevati è un bacino d'impiego sicuramente un nuovo bacino d'impiego
Il fattore qualità del capitale umano disponibile sta assumendo una rilevanza centrale
Mentre la qualificazione dell'offerta di formazione si presenta come obiettivo prioritario e irrinunciabile
Laddove la pervasività delle applicazioni informatiche appare sempre più promosse favorite non solo nel contesto privato ma anche in quello pubblico
Nel rapporto ad esempio tra pubblica amministrazione e cittadini in termini di efficacia e di efficienza del servizio a fare
Siamo entrati nel ciclo del lavoro sempre più individualizzato stato richiamata la suggestione della relazione Derrida devo dire anche da chi mi ha preceduto devo dire in effetti che questo o
La forte innovazione della dell'età che ci aspetterà quindi siamo entrati nel ciclo del lavoro sempre più individualizzato accrescente responsabilità e autonomia
Con conseguenze importanti sul piano delle competenze e della formazione
Al di là dell'implicito oggettivo scarto temporale che contraddistingue per un verso la rapida evoluzione dei sistemi avanzati
E per l'altro la minor contestuale possibilità di adeguamento dei dispositivi di accesso
Per superare il ritardo di segno tecnologico sia sotto il profilo dell'innovazione e degli investimenti in ricerca e sviluppo
Che della stessa offerta di formazione ai più diversi livelli di istruzione e formazione professionale
La necessità di una strategia innovativa
è stata confermata anche dalle recenti decisioni adottate in sede di vertici per consiglio europeo sui temi della società dell'informazione con particolare riferimento a quello tenutosi nella primavera
Del Duemila Lisbona
Bene nelle conclusioni di tale vertice si afferma che l'Europa indiscutibilmente entrata nell'era della conoscenza con tutte le conseguenze sulla vita culturale economica e sociale che ciò comporta
Il buon esito della transizione o l'economia è una società basata sulla conoscenza
Non può che essere accompagnata da precise e decise politiche finalizzate alla qualificazione alla diffusione dell'istruzione e della formazione permanente
Si tratta di politiche coerenti e misure pratiche per migliorare i sistemi e più in particolare le conoscenze e le professionalità
Ciò per offrire a tutti guardati a tutti le migliori opportunità per adattarsi al cambiamento
Economica e sociale e contribuire attivamente alla costruzione del futuro
In sintesi sei sono i messaggi chiave di tali strategie che vorrei richiamare primo di tutto gestire la
L'esecuzione delle competenze necessarie e il loro aggiornamento continuo
Attuato in un collegamento diretto con l'esperienza di lavoro e in modo preventivo
è stato affermato del gruppo anche da strutture che fanno formazione per grandissima aziende come ci sia bisogno di questo collegamento diretto con le speranze lavoro per fare una corretta formazione
E che sia questo preventivo cioè ai processi che poi possono produrle esigenza di fare formazione cioè momenti di disoccupazione di crisi
Quando la formazione si inserisce in questa fase non è più efficace come quando invece serve a prevenire tali fenomeni
Secondo assicurare la crescita visibile dell'investimento risorse umane investimento risorse ma deve essere uno degli ambiti dove si investe di più in questo futuro in questa società dell'informazione della conoscenza
è l'unico fattore data l'uniformità delle delle tecnologie in tutti i settori che può far la differenza che può farla competizione che può far vincere la competizione in un'economia globalizzata
Terzo aspetto sviluppare contesti e metodi efficaci di apprendimento sappiamo tutti e tutti somali cerca di soluzione adeguata in questo ambito quanto sia importante ormai avere modalità innovative
E sperimentali per fare la formazione
Ancora individuare i migliori modalità di accertamento e valutazione dei saperi in particolare nel quadro dell'apprendimento che prima richiamavo non formale e informale
Assicurare l'orientamento per tutti
Attraverso no nuove regole del gioco sappiamo quanto recentemente ci sia anche nel nostro Paese però quello che è necessario adesso avere un sistema ho guarito integrato che metta in contatto tutte queste possibilità e opportunità offerte da una molteplicità di soggetti a volte con dati neanche informazioni consolidate autorevoli quindi bisogna
Provvedere a costruire un meccanismo ripeto accertato e accertabili e di orientamento
E poi portare la formazione vicino all'individuo anche utilizzando le nuove tecnologie uno degli aspetti fondamentali più più più
Sentiti nel dibattito anche comunitarie come fare a motivare le persone come fare a rendermi disponibile a questo percorso formativo
Tenendo conto che si è superata ormai la diciamo la situazione in cui si apprendeva in un momento della vita e poi si lavorava si faceva altro eccetera
L'apprendimento è continuo quindi bisogna far capire quindi evitare tutte le difficoltà che ci possono essere per l'individuo di partecipare alla formazione quindi portarla formazioni vicino all'utente
Contestuali a tale guidelines occorre considerare come priorità per il nostro Paese in sé questa è diciamo lo scenario delle strategie europee
Accettate dall'Italia che devono essere attuate anche con grande urgenza non abbiamo ora da gestire un memorandum della commissione che ti ha dato precise scadenze sulla formazione continua e permanente cioè dobbiamo dare riscontri entro l'estate
Che il sistema sta muovendo in questo senso che questi ambiti di intervento sono accertati e praticati dal nostro Paese
Io credo però che oltre questi questi obiettivi non possiamo aggiungere le nostre politiche nazionali de degli ulteriori e questi mi richiamo brevemente sono stati anche
Li precisati nel dibattito la nostra sessione cioè assicurare l'innalzamento generalizzato del livello di competenze culturali e professionali di Pansa non abbiamo un gran bisogno abbiamo l'obbligo formativo da gestire in maniera ottimale
Evitando certi rischi di ogni scuola riniti serie Pinel sistema formativo quindi abbiamo da rifondare la formazione di primo livello
Abbiamo appunto da rendere questi percorsi ricchi di esperienza equipollenti aperti in maniera tale che si possa circolare dall'uno all'altro meccanismo senza barriere con il riconoscimento dei crediti
E questo è è un sistema che ci garantirà ecco di dare una buona formazione di base
Alle persone minore età abbastanza adulta di avere quindi in qualche modo occhiata al massimo in conviene anche che c'è nella società dell'informazione c'è una in cultura di base fondamentali rende difficili quali innesto degli altri processi
E poi altro obiettivo promuovere l'organizzazione della formazione punto individualizzata fatta su misura come si dice adesso anche tramite l'impiego per la formazione a distanza del resto un'esperienza che abbiamo già fatto
Nella formazione continua in via sperimentale in alcune realtà
E che ha dato ottimi i buoni risultati che vogliamo estendere anche perché questa è la nuova frontiera della formazione se il lavoro si individualizzati anche l'intervento formativo deve terzo analizzarsi
Sviluppare la formazione in alternanza come direttamente correlata all'esperienza lavorativa F. ha bisogno del sistema produttivo adeguatamente esplorato esplorato da specifici specifica indagine
Non si può programmare avere una formazione moderna che tenga conto dei mutamenti del sistema produttivo se questi mutamenti non si conoscono se non si conosce quali sono i fabbisogno dell'impresa
Questa è la base di ogni serio intervento di riforma
L'alternanza è un altro istituto che rende tutto ciò cioè la concretezza dell'esperienza anche dell'apprendimento
Lo rende ripeto efficace e quindi
E io sto chiudendo attivare i congedi formativi anche attraverso formule come la job rotation per i soggetti tra cui le donne io sono molto d'accordo quello che
Sottosegretario ha detto su questa Mascolo iniziazione anche nel dibattito non tiene mai conto per
Quanti problemi specifici ancora invece componente femminile offerta non rappresenta ma presenti anche queste alla formazione permanente come si fa a proporre le donne la formazione permanente se già hanno veramente tanta difficoltà a conciliare per il lavoro
La vita familiare allora non abbiamo tempi di vita e tempi di lavoro adesso tempi per la formazione bisogna studiare meccanismi appropriati
Quindi ecco i congedi formativi ecco formule come la job rotation per questi soggetti che manifestano difficoltà
A conciliare esigenze di vita e di lavoro anche nell'ambito della riorganizzazione flessibilizzazione degli orari dei tempi di vita e di lavoro rendendo praticabile per tutti in particolare come dicevo per la componente femminile la formazione permanente
E e ancora intervenire con immediatezza abbiamo bisogno di risposte immediate del sistema tesi per vincere queste sfide queste richieste da parte del mondo del lavoro e allora intervenire con immediatezza sui moltiplicatori della formazione questo è venuto una una diciamo sollecitazioni al dibattito tra verso la promozione dei distretti formativi nell'ambito dei patti formativi locali con la creazione di figure di tutoraggio e di accompagnamento quali animatore dell'innovazione formativa
Vi è una sostanziale voluta coincidenza tra la nuova programmazione del fondo sociale e le più importanti riforme in Italia
Sia sul terreno delle politiche del lavoro privilegiando gli interventi preventivi rispetta quelli curativi che su quello delle strategie formative nel loro complessa nella prospettiva dell'integrazione scuola formazione lavoro non sistema aperti
Come vorrei ricordarle però mi scuso per il tempo ma gli argomenti sono abbastanza complesse anche se c'è questo spirito di sintesi allora noi abbiamo sul terreno tutte le riforme della formazione professionale abbiamo l'innalzamento del circolo d'obbligo scolastico abbiamo restituzione del diritto dovere la formazione fino al diciottesimo anno di età
Abbiamo la riforma dell'apprendistato con la formazione esterna che interesserà in quest'anno cento mila persone giovani
Abbiamo la riqualificazione della formazione professionale abbiamo richiamata l'accreditamento delle strutture formative la certificazione delle competenze riconoscimento dei crediti formativi
Il consolidamento e lo sviluppo della formazione continua anche attraverso la creazione fondi interprofessionali previsti dalla nuova legge finanziaria
La costruzione del sistema di formazione permanente con la Pubblica istruzione sono già anche qui state fatte numerose innovazioni sul terreno e e anche la diffusione delle esperienze dell'FT est dell'istruzione e della formazione tecnica superiore sanamente interessante per l'integrazione con l'università la formazione la scuola
La riorganizzazione dell'istruzione superiore appunto universitaria e la formazione formatori nel sistema Arete ancora
Ciò io credo ha posto l'attenzione delle istituzioni e delle parti sociali
Alla necessità di provvedere in maniera operativa abbiamo elaborata abbiamo fatto sperimentazioni le le riforme sono partite sono tutte in corso
Adesso ripeto noi abbiamo
La la la la l'esigenza di passare a regime quindi migliorare la qualità dell'offerta formativa e mettendo a regime tutte questi dispositivi a cui prima accennavo
Io credo che
Le suggestioni anche
Che ci sono state offerte dal professor De Rita appunto con questo problema della individualizzazione del lavoro
E richiamano appunto quello di una nuova generazione di politiche formative
Affronto di un problema di un proprio siccome concludo a fronte di una un programma così Complesso
Io credo che tutti siamo chiamati a collaborare alla sua realizzazione nel nostro Paese il protagonismo delle autorità regionali locali e destinata a giocare il vero ruolo fondamentale
Lo scenario acquisizioni mossa abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme
Si possono realizzare sempre insieme ogni anno ognuno svolgendo i propri compiti istituzionali
Ciò che è necessario per progredire in questo campo in modo non disordinate confuso valorizzando le differenze ma riconoscendo le basi comuni per la creazione del sistema vorrei ricordare anche le parti sociali che sono chiamati a dare il loro decisivo contributo la concertazione diffusa si è rivelata nel nostro Paese un metodo di grande efficacia per sostenere i processi di riforma
Come quelli prima evidenziati storici né va dimenticato naturalmente tutte alte categoria fino arrivare i cittadini
Che devono modificare i loro modelli culturali e dirsi disponibile a entrare in formazione sente lungo tutto l'arco della vita vorrei anche richiamare che questi processi per le amministrazioni sono sorretta da una grande assistenza tecnica non abbiamo adesso
Grazie anche agli sforzi spigole prezzare vuole richiamare in questo amianto
Consiglio
Abbiamo la valutazione il monitoraggio l'assistenza tecnica siamo cioè tutte le amministrazioni sono corredate dis la strumentazione necessaria per andare avanti in conclusione l'obiettivo comune consiste nel costruire un sistema in cui ciascuno abbia la possibilità di dare pieno sviluppa le proprie potenzialità dall'interesse personale della collettività e nell'osso se nello stesso tempo delineare un Paese
In cui risulti rafforzata la competitività e garantita la prosperità nella nuova economia migliorando la capacità di inserimento professionale e di adattamento della sua popolazione
Ringrazio Annalisa Vittore
E purtroppo il tempo a nostra disposizione non è rimasto un po'meno però penso che si Fossa
Si possa concludere ora sono le sedici e quarantacinque
Se
Adesso
Che parla Barbara Tibaldi
E poi
Successivo intervento
Si deve stringere un pochino di più a me dispiace ma le cose sono andate così quindi se si riesce a contenere sui dodici tredici minuti
Certo io troppo vero a tirare fuori tutta la mia capacità di sintesi per compensare quella minima che mi ha preceduto
è importante
Scusa
Che entrambi i relatori che Resca non riescano a fare un quadro
Intanto è evidente che la nostra se caratterizzata come molto una sessione di lavoro
Tanti operatori tanti assessori tanti tecnici che si sono misurati in questo primo anno di passaggio dal vecchio Collocamento ai nuovi centri per l'impiego
Una prima condivisione generalizzata e la condivisione che c'è anche oggi sulla scelta di questa riforma
Con il suo decentra mento non lo sento primo difficile hanno passato la accennava alla dottoressa Carla prima
Niente personale il trenta per cento in meno niente risorse le regole che si sono svolti segni Tina molti assessori né i colleghi l'hanno definito l'anno di resistenza
Oggi abbiamo di fronte
Una grande apertura che non è solo economica e normativa e tutto sommato con questo bagaglio di un primo anno di esperienza
Come dire ci siamo smaliziati e un po'rafforzati i muscoli e forse si riesce andrà avanti ma io vorrei raccontarvi tre cose che già siamo riusciti a far
Intanto un obiettivo comune a tutti i centri per l'impiego di Italia nella loro direzione politica cioè
La sfida è la riaffermazione del ruolo centrale dei servizi pubblici
All'impiego
Come garanti di un obiettivo politico che deve essere condiviso dal governo centrale e questo lo condivide che la piena occupazione
Senza questa le contraddizioni che noi incontriamo all'interno del mercato del lavoro non vengono risolte
L'utilizzo delle Mahmoud mobilitato un lavoratore di quarant'anni della FIAT serve apportando la disoccupazione soltanto un regime di piena occupazione disoccupazione
Strutturale minima potrà consentire di riattivare la mobilità nel senso proprio del termine per tutti i nostri utenti
Con un obiettivo di questo genere comune percorsi diversi risultano evidenti ma anche nelle scelte strategici straccetto EDGE Carey
Trio Rita e questo assegnato che l'applicazione la riforma è stata fatta anche con molto indirizzo politico anche a livello di centrali prima colossale nord e sud
Al nord
La disoccupazione adulta ultraquarantenni le donne espulse da aziende chiuse da anni che nessuno nessuno rivuole
Al sud un inoccupazione giovanile è una condizione drammatica di rapporto con lavoro nero
Per altro su un pezzo dei glutei politiche servizi all'impiego le Regioni devono assumere bisogna istituire le commissioni per l'emersione del lavoro nero e decentrare il più possibile anche sulle Province in modo da in corpo
Commettere in connessione l'emersione del lavoro nero con le politiche di mercato del lavoro la differenza tra le grandi aree metropolitane i centri con un bacino minore
è evidente che nelle grandi città emergono contraddizioni più pesanti ricche si concentrerà disoccupazione strutturare trentacinque mila LSU di Napoli
Disoccupati in età avanzata che campano di cantieri di lavoro da quindici anni
Difficile è difficile anche convincermi che c'è una possibilità di rientro e in tutto ciò
La disoccupazione è più difficile più strutturali più marginale riguarda ancora una volta donne a bassa scolarità e in età max e risorse economiche hanno composto l'altra differenza incredibile
Da ora l'Obiettivo tre i cento miliardi dal governo messe a disposizione ma noi chiediamo anche finanziamenti impegni concreti economici da parte delle regioni
Primi obiettivi raggiunti diamo un po'di buone notizie intanto
Questi sono dati erano nelle province d'Italia l'Ifi che Enzo l'efficienza e l'efficacia dei servizi all'impiego intesi come incrocio domanda offerta cioè risposta alle richieste alle aziende aumentata mediamente in questo primo anno al dieci per cento
Con punte badate che arrivano al sessanta per cento di risposte capacità di collocazione
L'abbassamento la media bassa deriva dalle grandi contraddizioni metropolitane Napoli il sud ma anche Torino
Terzo obiettivo anzi se Cunto raggiunto parzialmente una scelta politica comune a prescindere dai colori che ci siamo dati senza parlarci la priorità è andata sempre
All'esclusione sociale
Cui la collaborazione con Italia lavoro qui l'intervento sugli LSU a cui si offerto una possibilità
Di guardarsi di riqualificarsi Falun minimo il bilancio di competenza presso una prospettiva
Definire nel merito
Cos'è garantire la stabilizzazione di queste norme o persino
Sono stati attivati bisogna che qui lo ricordiamo gli strumenti concertazione le politiche le Commissioni provinciali di concertazione con le parti sociali questo significa
Che le istituzioni locali concerta nate edificazione politiche attive con le parti sociali ed è la prima volta in questo Paese salvo le commissioni che a livello regionale concertando sul piano più legislativo di regole generali
Interventi mirati si è avviata la sessantotto noi usciamo da un'esperienza di inserimento lavorativo dei disabili in Cudini linee l'avviamento medio mi sembra fosse intorno ai cento l'anno
Oggi abbiamo una media che pare al tritolo quattro
Si è fatto un grande lavoro revisione delle liste e quella che abbiamo di fronte
Io lo dico qui in primis al ministero la dottoressa Carla noi abbiam bisogno che il centottantuno la revisione delle liste non ci sia un'occasione sprecata
Non può essere la burocratica re di iscrizione dello stesso numero di disoccupati che hanno
Mille motivazioni per essere scritti mi
La disponibilità al lavoro deve essere da noi registrata nell'individuazione come il professor Galli nei soggetti reali
E nella definizione non soltanto delle loro qualifiche ma dei loro bisogni e disponibilità
Poiché una donna di quarant'anni che magari una qualifica che ricorre sfonda una richiesta ma non può permettersi un part-time
Perché ha due figli a carico e questo deve stare nella sua Schede questo deve determinare il nostro incrocio domanda offerta i bisogni dell'azienda una parte i bisogni dell'uomo delle donne dalla
La messa indirette ci siamo accorti subito che dei buoni servizio quasi concluso
Non sono sufficienti
Occorre mettere in greca attivare integrare la formazione professionale cui chiediamo al governo un intervento deciso deciso non tutte le Regioni hanno ancora decentrato alle Province vedere che la formazione professionale
Dagli indirizzi e la comunità un po'o europea quella di governo italiano si dice è fondamentale per agire sul mercato del lavoro incrociare gli interventi di riqualificazione con i servizi all'impiego santa pazienza si chiuda
Io chiedo un intervento durissimo nei confronti di quelle regione che in questo modo ci ci tolgono uno strumento fondamentale le politiche attive arriviamo da anni di azione degli enti locali minori i comuni codicillo coi consorzi socioassistenziali hanno fatto le politiche attive di questo Paese vanno messe in Rete coi centri d'impiego
Sulla base di standard comuni ma dobbiamo riempire il nostro territorio disservizi ai cittadini
In cui si danno le stesse risposte si forniscono i medesimi servizi il più possibile vicino a loro ottimizziamo ciò che nel passato ha funzionato
Una parte dell'esperienza e Ciro una spartana esperienze comuni ricco in volgiamo lì convincendoli che quella non è una partita ad abbandonare
Ultima questione
è chiaro il nostro cruccio l'incrocio domanda offerta di lavoro
Abbiamo ragionato approfonditamente su questo
La considerazione che si è tenuta a fare questo
Per attivare un veri colosso tra domanda e offerta di lavoro al di là di tutti gli strumenti che potremo fare inventarsi occorre un atteggiamento di collaborazione dalle due parti aziende e disoccupati il suo compatti devono collaborare perché devono pensarsi in un'ottica anche di
Riqualificazione magari tornare a studiare dopo che lavorato vent'anni master fa stesse Fabbri con magari aver fatto un percorso di studi e poi dover fare una qualificazione professionale un po'diverso
Ma le aziende devono fare la stessa cosa
E in questo
Io mi sento di esprimere un giudizio pesantemente critico sull'operazione massmediatica che è stata fatta in cui si annunciavano richieste di posti di lavoro per battitori di Lastra pagati sei migliore al mese signori ci vado io
Allora Cuesta
E la cosa che non ci serve più mettiamoci intorno a un tavolo la provincia di Torino con Napoli
E con la Provincia di Bologna ha chiesto gli imprenditori del Nord lavori ci mettiamo qui ci spiega la vi diciamo chi sono i disoccupati ci dite quante figure quali e si lavori
Strumento poi c'è uno strumento continuativo stabile
Io penso che le Province si coliche non come punto di o ferme di osservazione più qualificato del mercato del lavoro dobbiamo attivare osservatori del mercato del lavoro istituzionali che garantiscono un punto di vista autonomo dalle parti sulle dinamiche del mercato del lavoro l'obiettivo di questi
Provare a trasformare i dati in strumenti di indagine modificare i tempi che ora determinò l'ingresso non reingresso infilando ci dentro i tempi per la riqualificazione come si dice prevenire gli esuberi prevenire le esclusioni anziché poi non riuscirà a cura
Io ho concluso ma penso che la un convegno come questo meriti una conclusione
Dentro cui ci sia anche una considerazione di ordine politico
Io riprendo ciò che ha detto senatore Smuraglia
L'altro ieri dobbiamo riuscire a volo volare altro e dico cosa vuol dire per me questo
Io credo che a volare alto determina differenza tra subire
Il lavoro che vara che sa e invece contribuire a determinare a garantire il lavoro che sarà compatibilmente con i bisogni e la dignità dell'uomo e non soltanto dell'economia
Qualcuno disse un'economia servizio dal luogo e non più soltanto un uomo al servizio le colonie non era un rivoluzionario
Insomma ad ognuno secondo i suoi bisogni e da ognuno secondo le sue possibilità Cuesta e la sfida per la classe politica e di governo
Che abbiamo oggi di fronte a fronte di questo mercato del lavoro così auto determinato spesso senza regole
Queste ci serve a riqualificare la città come capaci di determinare difendere le condizioni materiali di lavoro e quindi di vita dei nostri cittadini appartiene alle fasce più deboli
Io voglio chiudere con una considerazione ottimismo io credo sinceramente che questa sia la strada che state intraprese
Passi lenti ma ben marcati
Ma credo che andando avanti così qualche risultato ancor più evidente l'otterremmo
Grazie grazie a tante Annalisa Vittore che ha parlato
A nome non solo dall'apposito gruppo qui
Borgo
Poi questo ragazzo io lo conosco da una vita
Ci siamo ci siamo incontrati migliaia di volte e naturalmente che sia
Presidente io mi Barbara
Che si chiama Barbara
E che si chiami Tibaldi e che suo padre venga da un paese che si chiama poca paglia adesso dico tutto questo per dire che era solo il Lazoi
E che devo dire ho condiviso largamente il suo intervento splendidamente sintetizzato in tredici minuti
Quindi la ringrazio davvero tanto penso che il gli spunti del suo intervento debbano essere nell'agenda di lavoro del nostro ministero ora per l'ultimo intervento
Dopo l'ho Poropat
Adesso non sbagliamo mai a Giacomo Gambino
Naturalmente ha pochi minuti per intervenire
Perché
Gli ultimi saranno i primi ma non qui
Da qualche altra parte
Prego
Allora io mi limito alleggerire le conclusioni dei lavori della quarta sessione
Che sono stati coordinati dall'assessore Benes che si è dovuto recare a Firenze per motivi di lavoro del consiglio regionale
Conclusioni comunque sono state discusse e condivise e dal dai partecipanti alla sessione
Allora nel corso della sessione sono stati presentati i contributi e le esperienze di vari livelli istituzionali e rappresentanze sociale
I relatori e gli interventi che in tutto sono stati i dischi diciotto hanno condiviso quanto espresso ieri dal professor Marco tinello nella sua relazione
Relazione alla quale si sono spesso richiamati per lo sviluppo dei propri interventi
In particolare che alcuni aspetti sono stati sottolineati arricchiti di preziose testimonianze di integrazione
Le modifiche dello scenario del mercato del lavoro e delle sue strutture produttive
Con il passaggio dal modello dei poli a quello dei distretti presuppongono una maggiore centralità del territorio
E uno sviluppo locale non più pensato dall'esterno e gestito dall'alto ma che parta dal basso secondo un approccio di tipo bottom-up
Senza rigide precondizioni o schermi obbligati di un unico percorso auto propulsivo
Il sistema delle imprese infatti si sta diffondendo in maniera capillare che sul territorio
Attraverso configurazioni più leggere estendendo
Le misure impresse diventa lo snodo importanti del sistema locale mentre le realtà produttive maggiori risultano essere articolate su vari territori in un sistema arresti e che supera i modelli del passato
I cambiamenti hanno riguardato non solo la struttura produttiva ma anche le tipologie di lavoro
Per cui va prestata sempre maggiore attenzione alla valorizzazione delle professioni legate allo sviluppo della società dell'informazione e ai servizi della persona
Buoni risultati sono stati testimoniati dall'esperienza di società miste operanti in quest'ultimo settore
Coprendo peraltro carenze del mercato
Parallelamente all'incentivazione delle attività economiche legate al territorio e alle risorse ambientali e culturali è stata ribadita l'importanza di garantire la sostenibilità dello sviluppo locale
Il nuovo approccio Allo sviluppo si basa sul presupposto che il rapporto cooperativo il concorrente fra istituzioni
Società ed economia locale contribuisce in maniera crescente a determinare che la competitività dei sistemi nazionali
Inoltre per fa che sistema e produrre i circoli virtuosi fra lavoro e sviluppo locale
è necessario che i diversi attori presenti sul territorio o sul territorio funzionalmente contigui consimili dinamiche di sviluppo
Agiscano di concerto in una visione condivisa e in una prospettiva di coesione sociale coordinati da un ente locale con un'adeguata capacità di iniziativa
In tale quadro è stata riaffermata l'importanza dello strumento della programmazione nei guai negoziata
Che ha consentito di ridurre gli ostacoli nello sviluppo delle aree deboli attraverso il decentramento e vaghi livelli la concertazione sul territorio
è stato altresì sottolineato che la stessa ripresa dello sviluppo nel Sud comprovata dall'estendersi di sistemi produttivi locali richiede una riattualizzazione della questione meridionale
I patti territoriali e contratti d'area grazie al coinvolgimento di più attori
Hanno senz'altro generato sviluppo locale facendo emergere talvolta nei territori la necessità di un maggiore raccordo fra le istituzioni di maggiore coesione fra le singole politiche
Di una migliore precisazione di ruoli e responsabilità
Melzo
La necessità di un più articolato sistema della formazione professionale
Occorre investire più e diversamente nella formazione per il creare buona formazione nella consapevolezza che una forza lavoro istruite professionalizzata e fonte di vantaggio competitivo
Sono state presentate durante i lavori della sessione iniziative volte a favorire lo sviluppo di una cultura di orientamento al lavoro
L'incontro tra domanda e offerta talora non è legato alla mancanza di Skinner ma alla necessità di un cambiamento culturale
Per il superamento del mismatching tra domanda del Nord ed offerta di lavoro del sud sono necessari investimenti dove l'offerta eccede la domanda
Non potendo per Inzaghi e che la questione sia risolvibile interamente né con il flusso di immigrati extracomunitari
Ai quali vanno peraltro garantite condizioni di civiltà e di sostegno sociale culturale né trasferendo la manodopera dal Sud del Paese
I contributi apportati hanno confermato la necessità di ridurre la vischiosità burocratica e di procedere ad una semplificazione e ad una armonizzazione degli strumenti e delle procedure normative occorre inoltre rafforzare che la coerenza degli strumenti di politica pubblica e rivendere costante la sinergia e l'impegno cooperativo tra i soggetti istituzionali e fra i diversi livelli
Ridisegnando negli assetti ove necessario
Più incisivi infine devono essere gli sforzi per la riduzione dell'economia sommersa
E per l'integrazione delle realtà produttive che operano ai margini della legalità all'interno del sistema delle norme e delle tutele per i lavoratori grazie
Ringrazio Giacomo Gambino
Per il suo intervento
E ringrazio tutto il gruppo che insieme a lui ha lavorato debbo vorrei dare un dato a conclusione vedete questi gruppi di lavoro che hanno dato luogo alle varie sessioni
Hanno avuto un grande dibattito al loro interno ci sono stati ottantotto interventi che non si sono svolti qui dall'assemblea plenaria ma si sono svolti nei gruppi e questo è un elemento che desidero sottolineare perché questa come qualcuno ha detto fuori di qui non è stata non è e non sarà una passerella è un dibattito che ha i diversi momenti di confronto che contiene in sé
E diversi momenti anche di confronto di tesi diverse ma che e il portato vivo di una conferenza che si confronta su temi su temi ardui
Nel nostro Paese quello di un passaggio che e formidabile e una transizione formidabile tra il vecchio e il nuovo un nuovo che noi non esorcizza diamo cerchiamo di governare di governarlo occorre
Economia che serve agli uomini e alle donne e non al suo contrario
Questo è il nostro obiettivo che è stato ben me sintetizzato da Barbara a conclusione del suo intervento vi ringrazio tutti voi sapete che tra poco o tra qualche minuto inizia l'altro dibattito e ci collegheremo per primi
Con il presidente dalla Commissione europea Romano Prodi grazie a tutti voi grazie relatore grazie
Sullo schermo
Prendete posto vi prego e di spegnere i telefonini perché siamo
Siamo in linea e questo potrebbe potrebbe disturbare la comunicazione
Saluto saluto anche a nome del ministro Salvi che qui accanto a me e a nome di tutta la conferenza del lavoro il presidente dalla commissione all'onorevole Prodi
Presidente il
Per ma
Attuale che è stato al centro anche dei dibattiti che si sono susseguiti in questa conferenza del lavoro sono stati quelli della globalizzazione
Il tema centrale che noi abbiamo voluto porre e il Governo
E e il modo di intervenire sulla globalizzazione
E la difesa della cultura europea sullo Stato sociale
Una difesa che deve avvenire con l'innovazione così come è stata discussa ampiamente qua non certamente con uno spirito di mera conservazione
Ma questa innovazione deve vedere regole che consentano che consentano al lavoro di servire sia all'economia ma di vedere al fondo un'economia che serva agli uomini e alla donna di questo Paese e dell'Europa
Cioè noi vogliamo un'economia che si coniughi bene con la civiltà
Ecco perché
L'Europa l'Europa per noi e la speranza e Lella rappresenta così bene per il nostro Paese rappresenta l'aspirazione italiana a un'Europa politicamente sempre più forte
Rappresenta un punto di riferimento ideale e politico quei io nel salutarla desideravo sottolineare l'aspetto un aspetto tra gli altri che ci richiama l'Europa quello dell'immigrazione che è un tema di grande attualità che alcuni coniugano con mille caos il disordine
O la mancata coesione sociale noi invece vogliamo coniugarlo non solo con la politica dall'accoglienza
Non solo con la politica di interesse delle imprese ma vogliamo coniugarlo con quei diritti che fanno degli immigrati
Degli immigrati non soltanto degli uomini che si presentano in mattino al lavoro
E scompaiono la sera come cittadini rivogliamo lavoratori e li vogliamo cittadini e per questo serve sempre più Europa quindi nell'augurarle un grande successo nel suo impegno e nel farle sentire il nostro apprezzamento
E nel far sentire la nostra solidarietà io le la prego di intervenire in questo nostro dibattito grazie
Grazie
Queste gentilissimi parole di introduzione
Un saluto a tutti gli amici che vedo favori fatti cominciando e il mio breve saluto decidendo signore e signori poi vedo tanti amici che non mi attento a dire signore e signori
Ritenete viene come partecipante e proprio vorrei proseguire le riflessioni fatte da Guerini sull'economia che coniughi
Civiltà
E progresso economico
E questo è proprio lo sforzo che noi dobbiamo fare e la dobbiamo fare con una serie di operazioni congiunte di azioni congiunte in cui il centro il lavoro
E in cui si dette la parola assieme anche alcune grandi scelte
Un di progresso di
Sviluppo tecnologico di avanzamento
Proprio nella sfida globale che adesso c'è voglio dire
è vero che l'Europa a questo grande patrimonio
Rientrato passato tanti anni della mia vita a studiare
Approfondire il modello europeo il modello renano un'economia con più sfaccettature con più e qui libri di quella che viene spesso proposta negli ultimi tempi però andrebbe anche dire che il modello che si impone e anche quello che leggi allora dobbiamo fare un buon modello ma farlo anche vincere questo è la grandezza delle sfide europee
Perché nessuna vittoria si può avere con una politica limitata all'ambito nazionale
La vittoria alla sia solo con una grande affermazione di questa struttura europea che sta diventando la entità economica più grande del mondo
Con l'allargamento e come vedremo arriveremo a cinquecento milioni di cittadini è una sfida strepitosa e noi ancora non abbiamo attraversato le nostre menti e le nostre relazioni politiche per vincere questa sfida lo stiamo facendo
E come tutte queste grandi compiti è un compito lungo difficile ma siamo nella via giusta e
Vorrei vedere un attimo con voi gli strumenti che stiamo usando in questa dieta che li dobbiamo raffinare vivrebbe a modificare primo strumento è proprio quello che sta arrivando finalmente nella realtà quando può essere
Stato costruito nei suoi aspetti più generali cioè l'euro
Euro
Che ci sta aiutando in questo momento economico cosa abbia chiesta l'Olipad abbiamo costituito questa moneta comune cosa ne abbiano chiesto abbiamo chiesto di aiutare l'Europa a svilupparsi di a crescere di più e quindi a diminuire la disoccupazione tutto sommato negli ultimi mesi l'euro ci ha dato questi gli abbiamo domandato di abbassare i tassi d'interesse
L'euro ci ha dato questo gli abbiamo domandato di aiutarci ad avere un'Europa con una inflazione sotto controllo troppo in cui ogni Paese se ne andava per conto suo
Questo noi lo abbiamo ottenuto negli ultimi mesi abbiamo chiesto di spingere i paesi a avere una politica di bilancio controllata e armonizzata e questo è stato non li aveva mica chiesto all'euro di far la gara col dollaro sul tasso di cambio questo noi non l'abbiamo mai chiesto anche se il rafforzamento che mi sembrava inevitabile sta avvenendo ma non ho mai sofferto più di tanto per l'abbassamento dell'euro non godo più di tanto per il suo rafforzamento questi sono fatti che vengono come conseguenza di una economia che si costruisce ma gli obiettivi sociali e gli obiettivi di sviluppo che abbiamo chiesto all'euro via cominciati a da e allora io credo che dobbiamo cavalcare quest'nuova corrente che vede l'Europa in fondo condurre l'economia mondiale e dobbiamo sfruttare meglio questa congiuntura
Cosa abbiamo fatto per questo il consiglio di Lisbona ci ha dato una linea di accentuazione del progresso tecnologico c'era spinto ad Amanda a ammodernare la nostra economia
E ha buttarci su un cammino più dinamico per rendere l'iniziativa dello sviluppo tecnologico mondiale
La strategia di Lisbona che stiamo adottando tutti assieme la Unione europea ma tutti i singoli Paesi è molto semplice grandi investimenti nel campo della ricerca un modernizzazione delle comunicazione e dell'accesso a internet per a rivoluzionare i rapporti tra i protagonisti dell'economia e i rapporti dei consumatori
Abbiamo compreso l'impegno di lavorare molto e di spendere molto nel campo dell'istruzione in tutti i Paesi nel campo della qualificazione ed è la riqualificazione della forza lavoro
Cioè ci è stato chiesto di mettere in atto tutte le condizioni tecniche
Per evitare non solo una piena occupazione ma una piena di occupazione decenti buona su livelli di lavoro elevati cioè specializzazioni degne delle scende desiderio che le attese della nuova generazione
Ecco allora il problema del post Lisbona che noi porteremo avanti anche nei prossimi summit in Svezia
Promuovere inclusione sociale solidarietà in un ambito di promozione dei singoli ciclicità
Cioè lavorare moltissimo sulla formazione lavorare moltissimo sulle nuove risorse umane prendersi cura anche però dei lavoratori più anziani e sono rimasti fuori da questo sviluppo e quindi e il la strategia di un mercato del lavoro nuovo significa apprendimento per tutta la città
E continuamente un processo di e la riqualificazione e poi però il confronto con gli Stati Uniti faceva sempre emergere un dato ho l'impressione cioè che la popolazione attiva in Europa e più ristretta di quello che non si ristretti e allora coinvolge le donne nel mercato del lavoro anche questi in modo attivo in modo che siano protagoniste gli anziani e e poi richiamo ancora il concetto di Guerini che ha detto prima
Fare una politica l'immigrazione che sia la politica attiva ma che sia una politica anche in questo caso di un inserimento dalla mano d'opera in modo qualificato
Ecco questi l'Europa in cui noi stiamo lavorando adesso e naturalmente
è chiaro che questo sì realizza con un'accentuazione della mobilità non la mobilità passiva in cui lavoratore venga in qualche modo essere oggetto della mobilità mano mobilità attiva che sia soprattutto a attraverso l'assunzione delle qualificazioni di cui abbiamo parlato per il ecco naturalmente qui si apre il problema che voi avete dibattuto nelle vostre riunioni che dibattere età ancorché dibatteremo ancora
Riusciamo a fare a raggiunge questo Btp che sono obiettivi essenziali ma che sono in fondo gli obiettivi che hanno guidato anche gli Stati Uniti su fino ad ora in quello che ho detto non cerco inalate differenza fra l'Europa e Stati Uniti
Riusciamo a loro a raggiungere questi obiettivi invece con un ruolo più forte
Più da protagonisti delle parti sociali un ruolo in cui il mondo del lavoro abbia una sua voce
Ecco queste Grande Punto interrogativo e io credo che questo sia possibile perché il tutto i lavoratori devono essere coinvolti e loro associazioni nel descrivere i percorsi di questa nuova strada dell'istruzione della formazione e poi soprattutto il a anche con dei nuovi processi di informazioni e di consultazione
Su questo noi abbiamo lavorato moltissimo e nel corso di primavera avremmo avremo il primo vertice annuale tra le parti sociali è stato auspicato Vanessa e io credo che sia un momento in cui arriviamo vicino alla verità negli ultimi anni
Proprio per l'evoluzione dell'economia per la demoralizzazione che c'è stato in Europa abbiamo abbandonato o abbiamo parlato abbiamo messo un po'in secondo piano il grande dialogo sociale che è stato una delle forze del Europa nel passato
E io credo che questo vada ripreso questo sarà ripreso in Svezia
Proprio dare alla un'anima a questa linea di sviluppo del lavoro e di una nuova qualificazione un nuovo ruolo del mondo ride lavoratori in questa nuova società che si va formando mi ha un poco preoccupato anzi mi ha molto preoccupato come sapete vedere invece una situazione quasi passiva che vi è stata negli ultimi anni come se in fondo lo sviluppo economico forse dettato da fattori esterni e ci sia come certi fosse una una fatalità assoluta nel seguire questi capi e quindi
Ieri un vertice di di Stoccolma deve segnare un momento di ripresa del al riformismo in modo atti cioè la crescita sappiamo come fa l'euro l'allargamento dell'Europa c'era garantiscono la dobbiamo però sorgere in modo che rispetto gli interessi dito
La aumento delle differenze né i redditi negli ultimi anni nel mondo del lavoro è un fatto preoccupante
Non possiamo soltanto andare a caccia di un lavoro qualunque ma dobbiamo andare a a a alla caccia di un lavoro serio di un lavoro buono ad un lavoro che promuova i lavoratori stessi ecco in questo quadro naturalmente noi abbiamo un altro impegno che mi preoccupa molto e che sento preoccupare tutti tutti i Paesi europei non solo in Italia ma anche in Germania
In Francia che il problema dell'allargamento
Io vorrei tranquillizzare
I lavoratori su questo ma vorrei anche impegnarmi tranquilizzare nel senso che
Questo allargamento o crederà mercato grandissimo o era non area di concorrenza dal punto di vista tecnologico di flusso di informazioni straordinario
Darà possibilità di maggiori posti di lavoro ma è chiaro che porterà anche a dei mutamenti nella dislocazione di posti di lavoro aumenteranno solo le possibilità di mobilità dei lavoratori
E questo è un fatto positivo aumenterà anche la mobilità dei posti di lavoro dei trasferimenti d'impresa e trasferimenti
Quindi produzioni a minori livello qualitativo a minor valore aggiunto i Paesi con salari più bassi cioè tutte le conseguenze che si hanno quando in una medesima struttura economica
Convivono aree di progetto di vita più bassa e di costo del lavoro più basso con aree di produttività più elevata ecco di lavoro più elevati ecco
Questo significa che alla fine del processo
Sono sicuro e tutti siamo sicuri che ci sarà una aumento forte del benessere delle occasioni di sviluppo per tutti ma questo processo va guidato con saggezza con intelligenza
Facendo in modo che non provochi tensioni e non provochi grammi che sono fuori dalla nostra capacità di guida dal nostro capacità di controllo ecco questo la sfida che noi abbiamo e guardate che questa sfida arriva presto
Trattative per l'allargamento stanno facendo grandi passi
E anche commoventi da un punto di vista degli ideali politici vedere come dodici parlamenti europei stanno lavorando per adeguare la loro legislazione ai livelli più raffinati dei paesi membri stanno modificando
Le norme esistenti in favore delle minoranze in favore dei lavoratori meno favoriti in favore delle donne il favore dei minori cioè veramente siamo di fronte a uno sforzo di de di espressione democratica non c'è mai stato nella storia
E qualcosa di bello ma è chiaro che questo provoca anche come vi dicevo prima con tutta onestà delle sfide del mondo lavoro che noi dobbiamo affrontare tutte sì
Ecco e questo è il movimento dei mesi negli anni futuri della Commissione europea e in questo non ebbe ambizioni veramente di un input forte da parte di tutti i Paesi e di un impiego forte da parte di coloro che si occupano dei lavoratori
Ripeto c'è stato negli ultimi tempi una specie di rassegnazione
Che non del lavoro moderno deve vedere differenze molto sempre più forti deve vedere alcune professioni che sono premiate a dei livelli salariali che non hanno più senso di vedere altri livelli Salviati che cadono al di sotto delle condizioni digita è questa non è una fatalità questo non è la cultura dell'Europa non è la nostra storia
E io credo che abbiamo nel quadro che aveva descritto prima grandi orchestre nell'allargamento di una grande capacità di dialogo fra le forze sociali io penso che il modello europeo possa essere ravviva
Ma è chiaro che se ne vogliamo chiavi una voce nel mondo
Deve vincere dobbiamo arrivare primi era questo sforzo
Deve essere accompagnato da serenità di poterlo raggiungere senza rallentare lo sviluppo anzi accelerando profilo ecco un messaggio importante nelle gare la condizione economica del conto ci permette di raggiungere i nostri obiettivi che hanno sempre costituito il nostro ideale sociale
Vincendo vincendo aumentando il numero dei posti di lavoro ma anche aumentandolo ingiustizie sociali non è un'utopia è un cammino tranquilli concreto facciamola assieme
Vi ringrazio di essere stati pazienti con me e spero che ci vediamo presto
Tutti credo che possiamo qui di ringrazio
Per avere nonostante i suoi complessi impegna avere trovato poi il tempo di essere presente in video conferenza
In secondo luogo perché noi stiamo Mura
Fortunatamente per il Paese in presenza di dati positivi
In termini di crescita in termini di sviluppo del Mezzogiorno
E certamente senza l'azione che nasce importante della prima parte del governo delle della legislatura del governo Prodi per il risanamento e per il risanamento all'insegna dell'equità sociale questi risultati positivi di oggi non sarebbero possibili
In terzo luogo per il contributo di merito che ci ha dato molto importante
Europa oggi è una grande sfida la competitività internazionale l'allargamento uscire a far questo salvaguardando il proprio modello sociale
Che appunto a piena occupazione ma anche buona occupazione efficienza economica ma anche maggiore giustizia sociale
E il grande compito e certamente la commissione da lui presieduta tutte le carte in regola per affrontarlo nel modo migliore quindi grazie ancora e saluti affettuosi a Romano Prodi che a tutti noi
L'incontro pomeridiano
Abbiamo alcuni ministri qui presenti che rappresentano le politiche che hanno più diretto collegamento con i temi del lavoro io lo ringrazio Enrico letta ministro dell'industria Livia Turco politiche sociali
Sottosegretario senatore Manzini sostituisce Tullio De Mauro impossibilitato a essere presente
Ortensio Zecchino non sta bene no
è prevista la chiese nella perplesso e sarà sostituito dalla sottosegretario Guerzoni gli è arrivato a un momento all'altro io ringrazio i colleghi di governo Guerzoni pare che stia bene diciamo anche se ancora ancora non è arrivato e do la parola a Enrico Letta ringraziandolo ancora per essere con noi
Grazie ovviamente molto difficile riuscire a dare un contributo che
Entri nello specifico nel merito di un argomento così vasto
L'argomento così vasta che mi è stato assegnato e soprattutto è cercherò di invece intervenire nel dibattito che da ieri è cominciato inserendo alcune considerazioni che spero essere molto concrete perché penso che questo ci si aspetti dal mio contributo che inseriscono nel fruire di questo dibattito alcune delle cose che abbiamo fatto che stiamo facendo dal doppio versante che a me sembra importante portare qui come contributo quello della competitività in Terna al sistema ma anche quello dell'internazionalizzazione del sistema per la parte diciamo legata alle competenze del vecchio ministero del Commercio estero
Che a me sembra molto interessante importanti quando ne parliamo di argomenti che hanno a che fare con il tema complessivo di cui anche Romano Prodi ha parlato fino adesso e io parto proprio da lì parto dal generale per scendere nel particolare
è difficile se non impossibile credo che ieri ne abbiate parlato ampiamente non partire quando si parla di lavoro quando si parla di globalizzazione
Dalla
Perché
Come
Si è bloccato tutto
Il negoziato internazionale perché vi sia un corpo di regole e di istituzioni che si occupano della globalizzazione della globalizzazione soprattutto dei fenomeni economici
E del lavoro a partire da Seattle in poi
Il DAP Iotti io organizzazione organismo che oggi nella pubblicistica e nella idea generale viene associato a una struttura potentissima capace di decidere cose molto importante che invece come tutti sappiamo ormai da più di un anno
è praticamente fermo bloccato dopo il fallimento di quella conferenza ministeriale così importante di guerra negoziale così importante
Quali sono i risvolti negativi che cosa è possibile fare quali sono le Poste qual è la posta in gioco rispetto al tema lavoro sviluppo occupazione a livello internazionale a livello da beauty io
Io credo che la posta in gioco c'è altissima sia a livello internazionale sia per quanto riguarda gli interessi specifici di un paese come l'Italia
Cerco di dire rapidamente perché questo è
Perché quando anche ieri avete ascoltato il il fondatore della Microsoft spiegare parlare di come le nuove tecnologie hanno abbattuto le barriere e le frontiere e lo sperimentiamo ogni giorno anche nelle conseguenze di questo ha sul lavoro
Non possiamo non constatare immediatamente dopo aver fatto questa riflessione non possiamo non constatare come non abbia avuto alcun capacità di seguire questo tipo di abbattimento di frontiere nazionali
E questa fenomeno di creazione di un unico anche di un unico grande mercato del lavoro
Come non abbia seguito assolutamente il livello delle istituzioni il livello della politica a livello della capacità degli organismi internazionali di dare delle risposte che siano conseguenti a questa crescita crescita del commercio internazionale basta citare soltanto il fatto che solo nell'anno due mila
La quantità di scambi internazionale di commercio internazionale cresciuta del dieci per cento in un anno in quello stesso anno non soltanto non sono cresciute ma si sono fermate le i tentativi per far crescere le attività invece internazionale delle istituzioni che sono finalizzate a governare questi fenomeni credo che questo sia un elemento molto preoccupante con delle ricadute molto pesanti sul terreno del lavoro e dell'occupazione quali sono le ricadute e perché
Innanzitutto perché nel momento nel quale il mercato è sempre di più unico il fatto che questo mercato in Italia in Europa abbia delle regole
Negli Stati Uniti abbia altre regole in altri Paesi abbia altre regole ancora in alcuni Paesi non ce l'abbia per niente
E soprattutto il fatto che non vi sia la capacità di creare all'interno di questo complesso mondo
Di relazioni e di scambi commerciali e legate allo sviluppo e quindi con risvolti sull'occupazione pesanti
Delle forme che riescano a rendere più omogeneo e quindi a far marciare con la stessa velocità con la quale i fenomeni modellizzazione marciano anche i fenomeni di governo di questi processi
Io ritengo che questo sia un primo problema molto pesante una volta identificato il problema cosa stiamo facendo me cosa possiamo fare noi soprattutto l'Italia è un tassello di questo processo
Ma in questo anno l'Italia è anche presidente del G7
E il G7 rappresenta proprio quella momento è quella organizzazione che mette insieme i Paesi rispetto ai quali la contrapposizione con ogni paesi del sud del mondo
Pesi in via di sviluppo alcuni paesi in via di sviluppo ha creato il momento di rottura con il quale il fallimento di Seattle ha lasciato lei
Lo sviluppo della dell'anno che è trascorso senza alcuna forma di crescita istituzionale
Come cercavo poco fa di dire
Allora tentativo che non stiamo facendo che faremo durante quest'anno di presidenza italiana
Concordato insieme all'Unione Europea è quello di mettere in campo tutte le iniziative perché si ricrei quel clima di fiducia che consenta la ripartenza del round negoziale e quindi che consente di superare in quel momento di stop di ripartire di ricreare quindi delle regole dei momenti rispetto ai quali la capacità di dare regole
A livello internazionale tra i diversi Paesi nel rapporto tra Europa e Stati Uniti ma anche nel rapporto con il resto
Dei paesi si sono in via di sviluppo tema che rappresenta forse l'elemento chiave
Noi riteniamo che se si ha la priorità soprattutto nel momento nel quale ripeto le vicende legate alle nuove tecnologie fanno sì che da quel punto di vista ci sia non sviluppo
Rispetto a quando ci sono alcune non c'è alcuna regola oggi voi sapete
Quanto il tema dello sviluppo del commercio elettronico faccio un esempio che è il più clamoroso probabilmente avvenga senza alcuna forma di l'imitazione il che è un fatto positivo ma anche senza alcuna forma di garanzia senza alcuna forma di intervento regolatore questo vale sia per il tema della privacy ovviamente ma vale anche per tutti i temi legati alla alla materia più direttamente legata allo sviluppo non esiste come è noto alcuna regola internazionale sulla proprietà intellettuale tema non secondario anzi tema primario soprattutto quando andiamo a vedere che si vendono servizi ancora più che bene
Attraverso le nuove tecnologie chi lavora in tutti questi settori sa benissimo che cosa e quali sono le implicazioni nei rapporti
Con lo sviluppo con l'occupazione e soluto quali sono i ritorni in termini di cattiva occupazione riprendo termini che Cesare usa spesso che condivido perché la cooperazione ha una sua approccio qualitativo che non può non vedere un nostro una nostra valutazione e allora il primo concerto col quale voglio
Dare questo contributo è questo noi dobbiamo far sì che questo anno italiano di Presidenza del G7 ci veda protagonisti
E noi vorremmo che questo fosse un tema forte fortissimo della ruolo italiano di presidenza del G7 perché l'Italia riesca ad aiutare non crediamo che letale la sua posso fare
Tutto ma che l'Italia riesca a riannodare le fila di questo negoziato a riparlare a far riparlare i Paesi che hanno fatto saltare
A si atto del tutto che riesca a puntualizzare le necessità della riforma di organismi internazionali che riescono a governare questi fenomeni cito il dal WTO ma potrei citarne tanti altri non è un caso che il G7 presidenza italiana abbia come tema la governance globale e quindi il tema di quali istituzioni possono a livello globale affrontare fenomeni che ormai sono globalizzati
Ma trovano come interfaccia delle istituzioni che sono solamente nazionali quando va bene come nel caso del dell'Unione Europea comunitarie ma che rimangono completamente invece
Fisse da tutto il resto
Questo è un primo tema molto concreto sul quale noi ci giochiamo molte cose
Soprattutto un Paese come l'Italia che ha un tipo di sistema economico e produttivo molto giocato sulla qualità quindi sulla tipicità
Molto giocato su quindi sulla difesa della proprietà intellettuale e di tutto ciò che sta attorno ecco ritengo che questo sia un primo tema sul quale
Le parole anche diceva Romano Prodi prima sala parole che vedono subito un immediato terremoti
Applicazione
Anche perché è stato detto lo ripeto perché lo condivido completamente
Esistono dei modelli le forme e le forme di globalizzazione a cui stiamo assistendo non abbattono i modelli ma la ne modificano gli impatti rispetto al sistemi il modello europeo il modello particolare modello proprio diverso da dagli altri ha delle caratteristiche rispetto alla quali noi crediamo per esempio che proprio il modello europeo abbia più bisogno
Di una approdo è un approccio con la gli organismi internazionali che sia differente da quello di cui possono avere bisogno altri livelli altri sistemi che possono anche fare a meno
Di non corpo di istituzione di regole internazionali il nostro modello modello che ha bisogno di questo corpo di istituzione di regole che le chiede e credo che questo sia sicuramente il primo forte impegno il secondo
è il tema invece più interno al sistema nazionale
Quando parliamo di rapporto tra attività produttive mondo del lavoro ovviamente noi partiamo dai risultati importanti importantissimi ottenuti in questa legislatura risultati che sono cifre quindi sono sotto gli occhi di tutti
Sono i risultati che ieri sono stati esposti il credo che sia felice la sintesi di di Raffaele Morese la legislatura più trolley Boro che sia mai avvenuta credo che questo sia un elemento sicuramente condivisibile importante sia in termini di risultati quantitativi sia in termini di elementi qualitativi quindi di elementi qualitativi quanto a regole quanto a cambiamenti io su questo voglio citare un fatto
è stata una legislatura che ha cambiato molte cose le ha cambiate grazie
Ha un metodo di lavoro perché se queste cose son cambiate sono camere perché c'è stata la concertazione
Se una concertazione fatta in questi cinque anni
Bene applicata bene faticosa in termini quantitativi ma i cui risultati positivi sono sotto gli occhi di tutti io credo che debbano far parte di uno dei più importanti
Delle più importanti eredità di questa legislatura la concertazione ha funzionato nella dimostrazione sua dimostrazione risultati ottenuti
In temi di cambiamento delle regole innanzitutto penso ai cambiamenti temi di flessibilità che sono avvenuti nel nostro Paese
C'è sempre una richiesta da parte dell'imprenditore di maggiore flessibilità
Non abbiamo fatto in questi anni dei cambiamenti qualitativi sulle nostre regole fatti insieme se hanno dato i loro risultati credo che questo sia del
Dell'eredità che questa legislatura lascia la prossima sicuramente un tema che va sottolineato
Va sottolineato come è uno strumento che va applicato nella prossima legislatura con altrettanta forza perché la prossima legislatura sono legislatura in cui questi temi avranno molti passaggi importanti e delicati e decisivi io credo che sia importante anche i da questa conferenza lo dico
A al suo organizzatore
Esca con forza questo messaggio la concertazione ha funzionato queste cose sono fatte perché c'è stato un metodo di lavoro e io credo che questo sia un fatto molto importante rispetto al quale dobbiamo lavorare per il futuro
Non abbiamo cominciato
A raddrizzare una situazione quantitativamente molto pesante di relazioni tra il sud e il nord del Paese tra le aree obiettivo uno e le altre aree del paese abbiamo iniziato le cifre lo dimostrano ma dobbiamo anche sapere che è stato un inizio
Che il problema è tutto lì davanti a noi e anzi ha reso ancora più pesante dalle regole di confronto di comparazione che le nuove tecnologie rendono ancora più forti dirò di più credo che noi dobbiamo sapere che anche l'anno prossimo
Romano Prodi citava lei euro l'euro a uno strumento molto importante è anche uno strumento che elimina gli alibi toglie le possibili coperture che si hanno
Avere l'Euro averlo veramente averlo fisicamente vuol dire mettere in comparazione tutto
Vuol dire mettere in comparazione tutto
Tra paese e paese entrare a del paese e aree di altri paesi vuol dire che sarà apprezzato in euro
Le retribuzioni la parte legata alle dinamiche dei prezzi saranno apprezzate in euro strumenti che io credo avranno da questo punto di vista un impatto di comparazione molto molto più forte e molto più massiccio di quanto si possa immaginare allora il tema delle aree Obiettivo uno tema su quello da fare creato una riflessione di prospettiva
Parto da una da una valutazione che mi viene dall'esperienza di queste settimane di questi mesi nello spingere gli imprenditori stranieri e italiani a investire nelle aree Obiettivo uno
Presentiamo normalmente quali sono le opportunità che vi sono e credo che non vi sia che raramente che sia stata una quantità di strumenti a disposizione oggi degli imprenditori stranieri italiani per individuare possibilità di investimento nelle aree Obiettivo uno una quantità sia un ventaglio di strumenti
Potenzialmente usufruibili sia una quantità di temi di risorse perché se noi facciamo la somma di tutte le risorse disponibili sono risorse che vengono dal quale unità di sostegno avvengono soprattutto dalla tornata di incentivi sulle quali stiamo lavorando io credo che si debba dire innanzitutto che il ventaglio di risorse molto vasto in secondo luogo che la quantità che l'aspetto quantitativo delle risorse
Di dimensione enorme
Perché le cifre questo dicono
Soprattutto che le scelte che non abbiamo fatto sono scelte che hanno dato un impatto sulle regioni Obiettivo uno massiccio su tutti questi interventi all'incirca l'ottanta per cento di questi interventi sono legati alle regioni Obiettivo uno
L'ottanta per cento e credo una cifra che da sé indica la capacità di concentrazione di interventi che abbiamo fatto
Cosa cosa su questo dobbiamo fare per rendere questi interventi e queste risorse effettivamente non soltanto ulteriormente
Migliorabili interni di capacità e di efficace di uso
Noi dobbiamo innanzitutto continuare su questa logica di individuazione degli strumenti migliori e investire su quelli quello che abbiamo fatto sulla legge quattro otto otto è stata esattamente questa cosa cogliere quello che è lo strumento migliore
Quello che è lo strumento più usato più richiesto più rapido nell'erogazione dei fondi e intervenire
Massicciamente su quello strumento usando quello strumento anche per altre materie quest'anno è l'anno della legge quattro otto otto estesa al commercio
Ed estesa al turismo
Questo è l'anno nel quale riusciamo a fare contemporaneamente e a far partire i bandi
Che sono in corso per unire i bandi del due mila uno su queste tre materia queste l'anno nel quale sono stati ampliati i soggetti beneficiari degli interventi degli incentivi a tutto campo delle nuove tecnologie
Tema che tutt'altro che secondario come avete già ampiamente discusso nella giornata di ieri
Ecco io credo che al termine di questa legislatura noi dobbiamo fare i conti con una quantità di risorse è una quantità di strumenti molto vasta utile importante credo che dobbiamo anche dire che promettevano un po'razionalizzati penso gli strumenti la programmazione negoziata e da questo punto di vista rappresenta non sia grande ventaglio di iniziative ma rappresentano probabilmente un punto rispetto a quell'esperienza fatta in questi mese in questi anni deve spingerci a una maggiore razionalizzazione credo debba spingerci a una maggiore capacità di interventi mirati io penso che debba estendersi la logica dei bandi mirati per esempio della legge quattro otto otto degli strumenti della programmazione negoziata su singoli temi o su singoli territori
E credo che bisogna restringere sempre di più la logica dell'Inter
Enti complessivi per intere regioni sapendo anche che su tutte queste materie il rapporto con le regioni un rapporto rispetto al quale esiste un protagonismo nazionale ma deve esistere un protagonismo
Regionale sul quale i risultati fino a oggi sono altalenanti
Non abbiamo passato
Nell'anno due mila
Una quantità rilevante di risorse di quasi mille miliardi in materia d'incentivi alle imprese alle regioni alcune regioni hanno chiesto al governo nazionale ovviamente senza fare grande pubblicità che il governo nazionale
Continuasse almeno per il primo biennio a dettare lui
A usare lui questi incentivi alle imprese perché non erano ancora in condizione e di usare questi strumenti e queste risorse che venivano alloro date credo che questo sia questa esperienza che abbiamo fatto e che non cd fa cambiare idea sulla necessità di federalismo e di decentramento su queste materie però la dice lunga su come il rapporto con gli strumenti regionale un rapporto che ancora oggi è troppo a macchia di leopardo sul paese
Romano Prodi citava il lavoro femminile io do riprendo volentieri perché ritengo che sia uno dei temi centrali e nei documenti preparatori della Conferenza Stato citato il tema dell'occupazione femminile
Ritengo che sia fondamentale abbiamo uno strumento che la legge duecentoquindici che è uno strumento che sta funzionando al quale abbiamo deciso di aggiungere risorse il bando le dotazione finanziaria disposizione in questo anno sono pari all'incirca al doppio
Di quanto fino a oggi hanno fatto tutti i precedenti bandi sulla tema della imprenditorialità femminile
Lo sottolineo perché questo rappresenta per noi non una scelta passeggero o uno slogan
Questo rappresenta una scelta di fondo non è un caso che noi a aggrediamo la disoccupazione con crescita e di occupazione femminile molto forti
E non è un caso credo che su questo Livia Turco Fossa
Essere molto più approfondite competente di me che il futuro del nostro Paese un futuro che è legato alla capacità di creare politiche sociali dedicare un welfare che renda possibile
La maternità e lavoro in modo tale che questo non crei la differenza che ancora oggi esiste tra lavoro femminile lavoro
Maschile credo che questo tema con tutti gli strumenti che stiamo mettendo a disposizione con l'impegno che stiamo mettendo debba e possa rappresentare uno degli obiettivi forti della prossima legislatura
Essere in condizione su questo tema di raggiungere la parità vera come esiste in altri Paesi
Sapendo che questo si realizza non attraverso sono abbastanza so benissimo che non si realizza attraverso la duecentoquindici a duecentoquindici uno strumento ce ne sono altri sono le condizioni al contorno che renderanno possibile una parità vera e reale ma ritengo che questo debba essere debba rappresentare un obiettivo assolutamente prioritario e fondamentale
Quarto punto che voglio toccare è stato citato ieri a lungo è oggetto di un lavoro che abbiamo fatto nella nei mesi scorsi attraverso il libro bianco sull'innovazione nell'impresa
Ed è oggetto soprattutto di una discussione che stiamo avendo in questi giorni abbiamo detto nei giorni scorsi in cui con tra ministero del lavoro e ministro dell'industria che l'abbiamo trovato delle buone forme di intesa e quella legata all'uso
Delle risorse sulla formazione ricerca che riguarda la nuova tecnologia derivanti dal dieci per cento dei fondi
Dell'UMTS è una quantità di risorse anche qui importante
Sulla quale noi dobbiamo credo giocarla tutta intera certo con strumenti diversi ma sulla Casella innovazione tecnologica in particolare innovazione tecnologica nelle aree
Nelle quali questa ha più difficoltà a intervenire
Credo che gli strumenti che lì ci sono i temi di capacità di far crescere nuove imprese e innovative
La capacità di diffondere strumenti di innovazione tecnologica e di fare formazione sull'innovazione tecnologica sia rappresenti sicuramente l'elemento uno degli elementi forti delle politiche che stiamo attivando Quinto punto importante lo cito solamente come titolo
E non vado oltre non possiamo parlare di politiche del lavoro di sviluppo di attività produttive nel nostro Paese senza citare il tema che forse più di ogni altro
Su quale dobbiamo intervenire complessivamente per creare condizioni di sviluppo più legate alle nuove tecnologia le novità di oggi cioè una
Forte modifica un forte ammodernamento un forte sviluppo dei mercati finanziari italiani non abbiamo mercati finanziari che ancora oggi non sono reali
Il ruolo del Venture Capital del capitale di rischio la capacità di far crescere i fondi pensione cose che ovviamente passa attraverso un tema di sistema previdenziale che ancora da questo punto di vista non ci ha fatto vedere risultati importanti invece credo che su questo i mercati finanziari italiani abbiano bisogno di strumenti a partire dai fondi pensione che siano orientati a inserire dentro i mercati finanziari quantità di risorse che siano orientate a sostenere lo sviluppo e sostenere uno sviluppo di lungo di lungo periodo
Tocco l'ultimo argomento e poi concludo l'ultimo argomento è con quali strumenti noi stiamo in questi giorni
Affrontando e chiudendo la parte più forse una delle parti più difficile del nostro lavoro che è quella della organizzazione del part parafrasando il titolo della conferenza del governo che sarà perché non stiamo facendo
I regolamenti
Le strutture di governo della prossima legislatura
Perché quello che abbiamo detto fatto è quello che il parlamento ha approvato con la riforma
Che ristruttura la struttura di governo che tiene conto delle nuove delle nuove tendenze che sono avvenute noi lo stiamo facendo abbiamo intenzione di farlo prima che si concluda questa legislatura per non lasciare che questi strumenti siano strumenti che poi non rimangono attuati proprio perché crediamo fortemente che tutti i ragionamenti che avete fatto fin qui anche le poche cose che ho detto questa sera hanno senso se vi sono sedi a un rinnovamento delle istituzioni
Che tenga conto dei tre fenomeni che sono avvenuti e che sono tre fenomeni chi Dinoia esperienza ministeriale sta facendo esperienza mister se ne rende conto ogni giorno che cambiano il lavoro delle strutture ministeriali la il la ascesa verso
L'Europa di competenze che erano proprie delle strutture ministeriali la discesa verso gli strumenti di strutture regionali e degli enti locali e il passaggio di tipo orizzontale che attraverso la fu creazione di mercati liberi queste stesse competenze che erano dei livelli ministeriali oggi passano alle autorità
Alle autorità antitrust per le comunicazioni per legge e per il gas cito quelle che fanno riferimento alle competenze del ministero delle attività produttive informe in modi questi tre fenomeni che cambiano completamente il modo col quale ministeri operano e i ministeri la struttura di governo deve prendere questa sfida e affrontarla bene io credo che la riforma che ne abbiamo fatto una riforma che dà risposte importanti sia per quanto riguarda il ministero
Del welfare chiamiamolo così che è una scelta che ritengo molto coraggiosa molto innovativa importante sia per quanto riguarda quella che più riguarda direttamente i due ministeri e quale chi mi occupo che sono quella che è quella della nascita mista ad attività produttive una struttura che mette insieme industria Commercio estero e comunicazioni
Che completa alcune attività imprenditoriale con la presenza della direzione generale sulla cooperazione
Alcune materie legate alla programmazione negoziata una struttura uno strumento che unitariamente fa da sponda al ai temi della competitività interna e i temi dell'internazionalizzazione oggi lavora ragionare di sviluppo di impresa è impossibile se non c'è una
Capacità di tenere
Interno e internazionale insieme i mercati ormai sono da questo punto di vista un fatto unico così come anche la capacità di questo strumento
Di questa struttura di immaginare che le politiche di sviluppo del nostro Paese non saranno più politiche di sviluppo macro economiche o fatte con la leva monetaria per il semplice motivo che la leva monetaria non c'è più
Perché la leva monetaria cioè la la Banca centrale europea e la gestisce politicamente l'Ecofin a Brussel oggi le politiche di sviluppo si potranno fare attraverso una nuova un nuovo approccio i fattori della produzione cosa che un ministero organizzata in questo modo potrà fare credo che questo sia una sfida molto importante che non abbiamo davanti alla sfida che abbiamo deciso di affrontare questa riforma la stiamo facendo e sarà operativa dal primo giorno della prossima legislatura al di là degli annunci che in questi giorni si rincorrono sul tema di dei numeri dei ministeri qui sono annunci
Che lascia il tempo che trovano i fatti veri sono questi cambiamenti di assicuro perché tutti abbiamo a che fare con strutture della burocrazia statale nazionale che sono cambiamenti importanti perché non è facile
Essere riusciti come si sta facendo nel caso di questi ministeri
Sia della parte ministero del welfare sia dalla parte in sé l'attività produttive trovare le forme i modi per creare una redistribuzione di competenze di meccanismi decisionali che tenga conto di tutte queste novità e che innovi profondamente come si sta facendo io ritengo e questa forse sia la migliore
Il migliore modo delle istituzioni di rispondere a queste sfide
Quindi il Governo che sarà credo che sia da questo punto di vista lo strumento che nella prossima legislatura potrà essere in condizione di lavorare ancora meglio rispetto a questi temi e credo che questo posso sicuramente essere un concetto importante per far sì che i temi che son rimasti
Sul tappeto che avete in questi che in questi tre giorni emergono emergeranno siano temi che trovano strumenti per la loro attuazione che sono strumenti efficaci rapidi in grado di avere tutte le competenze per farlo
Grazie
Grazie Nicoletta
Nel frattempo arrivato al sottosegretario Guerzoni lo saluto
Suo arrivo era stata già largamente annunciato e anticipato da sinistra
Do ora la parola a Livia Turco ministro della solidarietà sociale
Io penso che questa iniziativa sia
Molto importante in sia molto importante per i risultati che può rivendicare sia molto importante perché il tema del lavoro e della qualità del lavoro anzi dei lavori e della qualità dei lavori
Sia un un punto almeno per quanto mi riguarda che identifica il centro sinistra
Credo che resti una come diceva
Peraltro Romano Prodi una sfida sul tappeto nella capacità di coniugare quantità di lavoro occasioni di lavoro ma soprattutto qualità di lavoro
Io dirò pochissime cose però cose che dirò sono come dire molto convinte se mi consentite appassionate perché nascono proprio un po'dall'esperienza in di questi anni
E la cosa fondamentale voglio dire la seguente nel sulle politiche tradizionali di Welfare
Hanno assunto le politiche sociali come compensazione
Rimedio
Ai guasti provocati dal mercato da un lato c'era il mercato che doveva promuovere ricchezza
Non curante dei guasti che questo provocava o dei costi che questo provocava in termini appunto di costi sociali di costi umani
E dall'altra le politiche sociali che devono intervenire
A valle appunto in una logica di riparazione
In ogni caso dopo che il tessuto sociale era frantumato
Ecco io credo che sia stato importante nel lavoro di questi anni aver cercato di rovesciare questa impostazione
E credo che sia stato importante nel lavoro delle dei governi di centrosinistra
Avverrà affermato che le politiche sociali possono a buon diritto essere assunte come produttrici di ricchezza e di occupazione
Credo che questa sia la cosa più importante coniugare protezione sociale solidarietà sociale
Come
Parte come componente della produzione di reddito e di nuove opportunità lavorative
Nel senso di vedere le potenzialità di mercato e quindi di lavoro all'interno delle politiche sociali io credo che questo sia la cosa importante importante
Che abbiamo cercato non soltanto di affermare ma di praticare posso portare degli esempi
Credo che sia stato importante aver praticato per esempio
Il reddito minimo di inserimento che ne misura per eccellenza misurarsi di assistenza dentro una logica di inserimento attivo
Di aver per esempio in alcune di queste esperienze coniugato ne cito quella più emblematica praticata a Napoli
Coinvolto coniugato la la la misura assistenziale con il coinvolgimento attivo delle mamme affinché si impegna attivamente per evitare la la la dispersione scolastica dei figli
Oppure abbiamo potuto verificare quanto un utilizzo anche dei fondi sociali europei penso che alcune esperienze fatte con un protagonismo attivo dei giovani abbia dimostrato come anche quando si lavora sui soci sui inseguimenti sociali più a rischio se si lavora in un'ottica appunto non di semplice a riparazione del disagio ma di valorizzazione attiva delle capacità e delle dei talenti di ciascuna persona
E si riesce a coniugare sia il recupero sociale il recupero della persona che la promozione anche di occupazione
Ma sicuramente l'esempio più importante che io cito qui e lo cito vuol dire al ministro del lavoro Salvi perché credo che queste la gestione di questa legge siano e gestione che non riguarda soltanto il ministro per la solidarietà sociale ma riguardi molto il ministro del lavoro anche era nuova legge quadro sulle politiche sociali
In Italia ne abbiamo una rete di servizi alla persona estremamente carente
Sappiamo che questo significa avuto delle conseguenze molto pesanti dal punto di vista per esempio della disparità
Di reddito della dispetto della differenti opportunità di inclusione sociale ha avuto delle conseguenze per quanto riguarda l'aiuto ai soggetti più fragili
Ma la mancanza di una rete adeguata di servizi nel nostro Paese penso la realtà del Mezzogiorno ha significato un impoverimento della qualità complessiva del tessuto sociale
E esperienze che voi stessi avete fatto per esempio attraverso i patti territoriali ha dimostrato che l'acqua dei patti territoriali hanno saputo coniugare sviluppo economico e crescita sociale questo al no hanno comportato un contestuale aumento di occupazione e di miglioramento della qualità della vita quindi mi il tema rete dei servizi alla persona
Io credo che sia il discorso più concreto in Italia
Per
Dare un'impostazione attiva le politiche sociali per dimostrare come le politiche sociali come dicevo prima possono essere generatrici di reddito e di occupazione
E
Investire fortemente dal punto di vista del lavoro e non soltanto dei Yes come dire della tutela dei soggetti più deboli nella rete dei servizi significa adeguare il nostro Paese agli standard europei
E alimentare creare una reti di occasioni di lavoro che credo molto importante per questo io oppongo qui utilizzo questa occasione per
Proprio richiamare l'attenzione su l'impegno che credo si debba praticare con il tempo che ci resta per applicare bene questa legge da applicare una dal punto di vista del lavoro della qualità del lavoro e della qualità
Del tessuto sociale della vita comunitaria nel suo nel suo insieme
E il
Parlare poi di politiche sociali come politiche che generano reddito e occupazione
Significa poi anche affrontare altri aspetti oltre che quello dell'investimento nella rete dei servizi
Sicuramente significa affrontare il problema delle risorse e quali sono le risorse che si mettono a disposizione per alimentare
Una
Una rete di interventi sociali che abbiano queste caratteristiche penso che sia stato importante che in questi anni che sono stati anni di risanamento economico si sia aumentata la spesa sociale del nostro Paese
Credo che questo resti un obiettivo da conseguire aumentare e qualificare la spesa sociale
Penso ad altrettanto convinta che aumentare qualificare la spesa sociale significhi anche guardare alla composizione interno della spesa sociale nel nostro Paese
Per esempio è stato importante per invertito una tendenza del welfare italiano quella di non essersi mai occupato in termini moderni attivi della famiglia è stato importante invece avviare una politica a sostegno delle responsabilità familiari
Per questo abbiamo mobilitato molte risorse aggiuntive però credo che si debba dire anche onestamente che siamo agli inizi
E se allora se vuole avere per esempio una politica di sostegno alla responsabilità familiari che consenta
Un coinvolgimento attivo delle donne nel mercato del lavoro dobbiamo sapere che le risorse e gli interventi che dovranno essere attivati saranno ancora più come ancora più consistenti di forse prossimi anni dovranno essere ancora più consistenti
Per questo
Mine penso sia doveroso dire a un mento e qualificazione della spesa sociale ma anche modificazione della composizione interno della spesa sociale
Penso tuttavia che il l'accento sulle risorse che questione meno cruciale
Debba
Sollecitarci a guardare questo tema abbiamo cominciato a farlo in questi anni ma credo che lo step appare come alcuna con molta nettezza anche nel futuro e che questo debba essere un elemento qualificante dell'azione di governo del centrosinistra
Si debba guardare alla mobilitazione di risorse pubbliche
Ma credo anche la capacità di mobilitare risorse del privato sociale e anche del privato
Ho sempre sostenuto che la sussidiarietà parola che diventata cruciale importanti in questi anni
Non possa significare
Accedere a un'idea di stato sociale residuale
E d'altra parte chi ha ascoltato in questi anni con molta attenzione il volontariato e no-profit a sa bene
Che volontariato e non profit che amano molto questa parola sussidiarietà hanno sempre chiesto alle istituzioni di non intenda la come rinuncia da parte dello Stato svolge il suo compito
Noi dobbiamo riaffermare e in questi anni lo abbiamo fatto una nuova responsabilità dell'intervento pubblico per quanto attiene la promozione della coesione sociale
Ma nuova responsabilità dell'intervento pubblico non può significare soltanto mettere alimentare nuove risorse pubbliche nuova responsabilità l'intervento pubblico significa anche avere un pubblico così autorevole
Che è capace di sollecitare
L'intervento del privato sociale anche di privati che non teme l'intervento di privati anzi chiede loro di fare fino in fondo la propria parte proprio perché i bisogni sociali sono così vasti penso fattemi inediti come gli anziani non autosufficienti
Pensare di risolvere problemi come questi soltanto mobilitando risorse pubbliche ecco credo sia non dirci la verità
Ma il coinvolgimento del no profit e anche dei soggetti privati all'interno della promozione di politiche sociali io credo che sia importante per la ragione che attiene alla qualità
Perché sollecitare su soggetti diversi ad assumersi la loro responsabilità significa non soltanto attivare risorse ma significa attivare razionalità saperi metodologie di intervento che possono arricchire la progettualità nel campo delle politiche sociali e quindi delle politiche della
Promozione della coesione sociale
Sicuramente da questo punto di vista ruolo del no profit e un ruolo strategico io credo che si debba valutare il no profit non soltanto come abbiamo fatto in questi anni uno proprio io personalmente ho molto valorizzano molto
Ma ho molto apprezzato per la capacità che ha avuto penso all'iniziativa di tante cooperative sociali
Per il ruolo che hanno avuto di pionieri nella promozione di politiche sociali innovative per l'inclusione di quei soggetti che sono stati esclusi come l'inclusione delle persone disabili come l'inclusione
Le persone che escono alla tossicodipendenza persone che sono portatrici di fragilità non l'abbiamo apprezzato e molto per questo credo avremmo dovuto persino apprezzarle di più
Ma penso che è un investimento strategico sulla propria debba significare questo investimento su un soggetto che è cruciale per il web fare in quanto mobilità i talenti le competenze professionali le capacità professionali di tanti soggetti anche di quelli più deboli e quindi e questa la valenza positiva per esempio di un solo di una realtà come quella del no profit
Che
Mobilità competenze mobilità professionalità sollecita auto imprenditorialità e lo fa nella logica appunto della promozione della coesione sociale
Dicevo però anche coinvolgimento di soggetti privati le imprese vanno coinvolte nella promozione della coesione sociale
Al di fuori di una logica puramente filantropica di fare qualcosa per gli altri ma dentro partendo da questo presupposto riconoscendo cioè che i bisogni sociali oggi sono strategici per una qualità diversa dello sviluppo per avere uno sviluppo competitivo
Per fare questo ecco io credo che sia necessario non più intervento pubblico ma un intervento pubblico qualificato che si assume fino in fondo le proprie responsabilità
Che sa mobilitare risorse ma sa anche indicare standard svolgere una azione appunto di programmazione di indicatori di standard di qualità
L'ultima cosa che volevo dire a partire dall'esperienza delle politiche sociali era seguente
Bisogna davvero che politiche sociali e politiche del lavoro sì integrino io sono molto convinta della lo diceva adesso Enrico letta e condivido
E in modo particolare questo punto
Sono molto importante anche gli strumenti istituzionali che si hanno a disposizione per promuovere politiche di qualità e per esempio io credo che sia molto importante avere un ministero del Welfare che finalmente unifichi intervento sociale l'intervento
Della polis alimento lavorativo oltre che inserimento l'aspetto di prese in carico
Delle persone dal punto di vista della salute proprio perché
Se vogliamo avere un sistema di protezione sociale attivo che veramente promuova inclusione sociale
Noi non possiamo assolutamente separate l'intervento assistenziale o sociale dell'intervento lavorativo l'inserimento lavorativo è per eccellenza strumento di inclusione sociale
Se si guarda per esempio al a temi come quelli di inserimento lavorativo delle persone disabili oppure alle
Situazioni di maggiore marginalità e fragilità sociale bene noi dobbiamo dirci che quello del lavoro e della qualità del lavoro e non si insieme la formazione sono gli strumenti più importanti per consentire integrazione e allora penso che sia utile parlare anche di una nuova etica del lavoro cioè di un lavoro
Che è importante non soltanto per produrre reddito ma di un lavoro che è importante perché integra perché valorizza perché conferisce dignità umana
Così come penso sia molto importante è stato citato
Un lavoro incompatibile con le altre dimensioni della vita e parlando di occupazione femminile visto che si è messo molto l'accento occupazione femminile io credo che sia siano importanti di tutti gli strumenti che sono stati attivati in questi anni dall'imprenditoria femminile alla politica attiva del lavoro però guardate c'è una questione che davvero cruciale che quella di realizzare finalmente nel nostro Paese quella che è stata chiamata
La flessibilità sul ciclo della vita e quindi la possibilità di conciliare il tempo di lavoro col tempo della famiglia
La gestione della legge otto marzo del
Regge sui congedi parentali
Credo che veramente si resti un punto di lavoro fondamentale e voglio qui dire che cominciano a preoccuparmi segnali che arrivano di una non su dunque che a fronte di forti
Di forti aspettative anche di una crescita culturale rispetto al tema conciliazione tra vita della brevità lavorative vita familiare
Registrare una un atteggiamento non positivo da parte delle imprese dell'impresa del settore del quindi del privato perché una delle ragioni per cui ne abbiamo voluto
La legge sui congedi parentali è stata proprio quella di creare pari opportunità tra le donne italiane nei confronti della maternità
E per superare la disparità di opportunità e di tutele che esistono nei confronti della maternità tra settore pubblico e settore privato per questo è importante gestire attenta mente con grande scrupolo questa legge cogliendo le tutta la sua importanza e sono contenta
Di aver saputo che proprio in questi giorni il Consiglio di Stato ha dato parere favorevole al testo unico sulla maternità che porteremo all'esame delle Commissioni parlamentari
Competenti credo che sia importante che di fronte ad una legislazione sulla maternità così eterogenea ci sia finalmente un testo unico sulla maternità
E l'ultima considerazione che volevo fare sempre dal punto di vista dell'esperienza del delle politiche sociali
Veramente metterà l'accento sulla sulla qualità del lavoro sul lavoro che non soltanto offre reddito ma di un lavoro che integra e di un lavoro che da dignità
Non possiamo dimenticare che
Il gli ultimi dati sulla povertà mettono in risalto come tra le nuove figure della povertà ci siano anche e sempre più giovani giovani che svolgono quelli che vengono chiamati i lavori atipici lavori precari allora
Nessuno può rimpiangere il passato quello della flessibilità dei lavori e in cui ho apprezzato molto la relazione anche per il modo con cui ha affrontato in questo aspetto però
Lavori lavori che siano
Dotati di un corredo minimo di diritti e questi diritti si chiamano formazione si chiamano autogoverno del tempo si chiamano sicuramente al reddito decente
Non possiamo rinunciare alla sfida della qualità e dunque della umanizzazione del lavoro perché altrimenti
Non realizzeremo l'obiettivo che credo sia fondamentale non soltanto per il centrosinistra ma per un Paese che voglia essere competitivo e cioè quello della inclusione e della coesione sociale se si vuole realizzare l'obiettivo della inclusione della coesione sociale bisogna fare in modo che sia possibile una Borro ma un lavoro di qualità un lavoro che dia dignità alle persone che integri pienamente nella società
Grazie Livia Turco ci sono ancora due interventi come sapete adesso interverranno li ho lasciati per ultimi perché i sottosegretari come sapete sono molto più importanti dei ministri
Quindi quindi
In questa adesso parlerà il senatore Manzini
Per conto delle il ministero della Pubblica istruzione
Poi
Il sottosegretario Guerzoni l'università e la ricerca scientifica
E quindi prego senatore
Alla
Bisogna forse fare una piccola operazione
Sky vieni qua Filippo bello
Ho guadagnato il microfono grazie al nostro
Presidente
Ma io partirei da una frase della relazione di Morese
Quando dice ma il vero grande investimento per poter convivere con l'innovazione nei lavori è la formazione
Credo che condividiamo tutti questa affermazione
Così come credo che sia un dato
Che in questa legislatura si sono fatte tante riforme qualcuno dice persino troppe a quella che ha
Può tormentato l'opinione pubblica e
Gli operatori del settore è stata senza dubbio la riforma della scuola e del sistema formativo nel suo complesso
Che ha suscitato polemiche Ascoli anche e interpretazioni non sempre coincidenti
D'altra parte per potere fare alcune osservazioni di merito circa il tema di questa conferenza vorrei solo richiamare la ragione di fondo di questa
Contrapposizione culturale e politica che c'è stata in questi cinque anni nel Paese su questo tema
E lo semplifico maniera anche può ruvida
Ma forse serve per perché comprendiamo la materia del contendere
Si sono diciamo così confrontate ripeto anche aspramente due idee di sistema scolastico e formativo
Due scuole di pensiero e potremmo chiamare
Che potremmo anche sintetizzare così da un lato c'è chi immagina che la funzione del sistema scolastico e formativo sia quella di
Innanzitutto creare dei bravi tecnici
In grado di reggere la competizione del mercato globale
E solo successivamente magari occuparsi anche dei cittadini e delle persone
E di conseguenza
Nelle lettere dell'alfabeto
Ce ne sono alcune anzi c'è una specie di declinazione di una sola lettera dell'alfabeto in questa direzione
I governi di questa legislatura hanno scelto invece la strada opposta hanno scelto la strada del accompagnare i ragazzi e le ragazze del nostro Paese perché crescono come persone come cittadini e quindi di conseguenza come tecnici e professionisti non è questione di poco conto ma è una visione da tenere presente perché la riforma si basa su questa acquisizione
E
In concreto tutta la riforma intanto per la prima volta abbiamo affrontato nel nostro paese nella storia repubblicana
Il la riforma di all'intero sistema scolastico e formativo
Fino ad ora si erano affrontati alcuni aspetti perché perché è stata la logica stessa del sistema che è stata rivista non che si fosse da cancellare quello che c'era perché la il sistema nostro è un sistema che ha radici profonde e con delle qualità così preziose che sarebbe suicida buttare a mare ma perché è l'approccio
Al problema che è molto diverso
La riforma si poggia su due questioni
Su due presupposti due pilastri
Il primo è quello della autonomia
L'autonomia cioè delle singole unità scolastiche non l'autonomia del sistema nel suo complesso
Cioè significa che noi abbiamo riconosciuto badate non concesso riconosciuto alle singolarità scolastiche la loro autonomia
Per la semplice ragione che noi siamo convinti che là dove ci sono degli insegnanti degli operatori scolastici dei genitori degli studenti una comunità locale che si organizza
Per con l'obiettivo della formazione e dell'istruzione dei ragazzi lì c'è una autonomia badate questo è a mio parere il massimo della istituzione federalista è il massimo della istituzione sussidiaria
Forse non ci siamo ancora convinti di questo dato
Si pensa che si tratti di una
Decentramento
Della scuola c'è stato anche quello abbiamo decentrato il ministero della pubblica istruzione ma è cosa diversa da questa
Soprattutto abbiamo così voluto responsabilizzare i soggetti tutti i soggetti che vi partecipano e quindi la comunità locale gli operatori scolastici gli studenti e gli insegnanti questi sono i soggetti responsabilizzato e allora di Queen è nata per esempio una questione che nel sistema scolastico Alian ma io direi un può nel Paese è carente ed è quella della cultura della valutazione della cultura della verifica dei risultati
è abbiamo avviato un processo in questo senso
Il secondo pilastro sul quale abbiamo appoggiato la riforma è quello che noi chiamiamo del sistema integrato
E quando mi chiedono nelle assemblea
Quale è stato
Il momento
Che ha determinato la svolta per cui è stato possibile affrontare la riforma perché non bisogna dimenticare che diverse legislature c'hanno provato
Sempre con
Però scarsi risultati
Io non ho nessuna difficoltà a rispondere che la spallata per queste soluzione è stata data dal Patto di Natale il patto del lavoro
Vuol dire cioè che
Le forze produttive e le forze sindacali e il Governo annosa
Capito che era qui il nodo dello sviluppo e del lavoro ed è la crescita del Paese
E allora noi sulla base di questo abbiamo impostato la riforma
Con anche
Un obiettivo particolare
Perché guardate tutti i Paesi più avanzati stanno discutendo esattamente le cose che stiamo discutendo noi nel sistema scolastico e formativo quindi non è una invenzione di qualcuno una sera
è qualcosa che viene dal nostro tempo contemporaneo però noi abbiamo da sempre una caratteristica negativa rispetto agli altri Paesi europei
Che dobbiamo assolutamente colmare cioè quella che noi abbiamo un terzo quasi dei nostri ragazzi che esce dal sistema scolastico e formativo senza un diploma senza una qualifica professionale
Se è vero che la formazione la risorsa come diceva Morese
è ovvio che
Questo dato e moralmente inaccettabile che lasciamo un terzo dei ragazzi
Alla deriva ma dal ai fini dello sviluppo è un mezzo suicidio ecco perché allora ci siamo posti fondamentalmente questo obiettivo
E allora per fare questo abbiamo
Finalmente colto
Una questione pedate nel nostro Paese la cultura
Soprattutto negli ultimi due secoli
è stata sempre quella accademica fra virgolette
Per cui la cultura era quella del liceo classico io sono laureato in lettere ho fatto il liceo classico per sono un grande amante latino quindi sgombro il il campo non sono
Però è stata perduta nei filoni culturali del nostro Paese sia quello liberale sia quello cattolico sia quello marxista è stata perduta questa idea della
Valore formativo educativo del lavoro come fatto di promozione culturale e quindi
Su questo
Abbiamo cominciato a fondare il progetto della scuola
Voi abbiamo risposto ad una domanda sociale
E dell'economia
Estremamente evidente
Il patto del lavoro
è la rispetto lato questa domanda ha raccolto questa domanda
E allora
Il punto più altro della riforma sta in quello che noi abbiamo chiamato l'obbligo formativo
Che stenta però
Ad essere acquisito come fatto culturale reale
E nel Paese sta facendo fatica direi che
Pure avendo del a disposizione delle risorse i protagonisti ancora non lo hanno fatto proprio e
Non c'è ancora questa consapevolezza che fino a diciotto anni
Le ragazze e i ragazzi di questo Paese hanno diritto non dovere
Non l'obbligo l'obbligo è nostra e della comunità della società
Hanno il diritto di potere usufruire di percorsi e di offerte formative in grado di fornire loro sia una preparazione come persone come cittadini ma soprattutto anche come tecnici
E che nelle forme più diverse e qui allora abbiamo visto che abbiamo individuato i tre canali
Che riteniamo debbano essere considerati i tre canali dello stesso rango se vogliamo arrivare ad una risposta vera l'importo sarebbe andato la scuola il sistema della formazione professionale e l'apprendistato
Questo è la filosofia però voi capite che di questi tre soggetti
Ce ne uno che per la sua storia e per la sua disposizione sul territorio generalizzata cioè la scuola ha dei vantaggi rispetto agli altri straordinari e de ovviamente spesso o perché chiamato dalle assenza degli altri o perché radicato sul territorio finisse per
Impostare spesso anche tenta di farlo da solo il problema
Ce n'è un secondo
Che in soprattutto in questa fase di espansione in aree in diverse aree del Paese specialmente in quelle del Nord sta guadagnando spazio che è l'apprendistato ma sul quale stentiamo molto a realizzare l'integrazione fra formazione e
E momento
Lavorativo io non vorrei io sono modenese
Come Luciano
E non vorrei che i figli hanno pianto sui tassi ma di nuovo nei contratti di formazione lavoro e
Questo è un problema
Che in assenza o meglio sbagliato cancello in difficoltà dei servizi per l'impiego
Come è stato più o anche qui richiamato precedentemente
Noi potremmo non essere in grado di
Monitorare adeguatamente questo problema devo dire che la collaborazione
Tramite la pubblica istruzione il ministero del lavoro e ovviamente le Regioni e gli enti locali possono qui veramente dare una spinta notevole
Il terzo soggetto
La formazione professionale il sistema della formazione professionale voi sapete e a macchia di leopardo sul territorio
E quindi laddove non c'è
è evidente che qualcuno
Va in qualche misura a DOCUP fare questi spazi e allora per esempio
Questo spiega la difficoltà che incontriamo noi ministero del lavoro eccetera in alcune aree
Per esempio del sud a far decollare
I progetti che pure sono notevoli e anche finanziario certo quindi ci sono delle difficoltà
Ma ci sono soprattutto difficoltà io ripeto lo voglio sottolineare culturali
Agli insegnanti quando io frequento ovviamente molto più il settore del scuola che mi che non gli altri due anche se quello della formazione professionale lo segue con molta attenzione
Agli insegnati dico sempre
Fino a quando voi non cesserebbe di considerare gli operatori della formazione professionale come vostri concorrenti pericolosi perché vi possono portar via
La materia prima
Voi non riuscirete mai dalla crisi in cui sia
Perché non è vero che la formazione professionale o l'apprendistato portano via
Sono i ragazzi che Seneca poi li perde dello stesso
E allora solo in una progettazione integrata
Si può dare una risposta positiva a tutti quei giovani che sono ripeto quasi un terzo che non trovano più una risposta soddisfacente
Nella scuola nel sistema scolastico d'altra parte
Anche in presenza dell'autonomia delle singole dita scolastiche la scuola resta sempre un sistema piuttosto rigido rispetto alla necessità di flessibilità che oggi ha
Il mercato del lavoro e la società e anzi quindi
E io dico è impossibile che la scuola da sola possa far fronte a questa domanda
Deve assolutamente cercare aiuto
Negli altri soggetti
Naturalmente ciascuno con l'esproprio e funzioni questo spiega perché ad esempio
C'è stata una
Decentramento questo sì di funzioni e di poteri dal livello centrale a quello periferico alle Regioni Aglieri province proprio perché lì si va a vedere qual è la domanda reale lì per esempio nascono le risposte alle specializzazioni reali
La scuola che volesse lei decidere quali sono le professioni che hanno il futuro e quelle che invece sono in declino Eneo non chiedesse invece questo alle forze produttive ai tavoli che
Il la produzione e il sindacato hanno messi insieme sarebbe una scuola che
Non non va da nessuna parte ecco perché allora abbiamo questo problema di tipo come dire proprio culturale ma c'è voi
Al giorno anche delle altre difficoltà il rapporto per esempio con il sistema delle regioni
Siccome è articolato e molto differenziato in più abbiamo avuto anche un anno un po'particolare perché ci si sono state le elezioni regionali e quindi un assestamento difficile son cambiate molte realtà e quindi ci sono difficoltà anche se cominciamo a vedere dei risultati anche in questo i vedo il problema della debolezza del sistema della formazione professionale qui poi c'è un problema grossissimo che va io non vorrei che fosse risolto autonomamente dal dal mercato
E opportuno che noi abbiamo
Un sistema della formazione professionale fondato su venti oltre che su singoli
Ho affidiamo tutto
Al mercato io qualche preoccupazione in quelle regioni dove per esempio ci sono mille mille cinquecento domande di accreditamento
Per le agenzie
E io qualche preoccupazione ce l'ho
Di poter assicurare la qualità
Del
Nostro processo
Perché voi il Governo non è che può dire
Ho visto il video mi dice
Il governo mica può solo assicurare e garantire
Strumenti e percorsi qualsiasi deve anche garantire spie per corsi di qualità
L'ultimo allora questione
Due due piccole annotazioni comunale
Che forse non forse non siamo ancora convinti perché di questo tema
è stato assorbito dalla polemica politica generale ed è finito tutto un tema di ordine pubblico ma l'integrazione
Specialmente adesso che mi ha stia comincia ad andare verso un'integrazione anche di seconda generazione
Ma se non lo realizziamo nel sistema scolastico e formativo noi continueremo ad avere i problemi che abbiamo oggi a livello più generale
Quindi concordo con quello che diceva prima il ministro Turco qui occorre assolutamente fare un salto di qualità Eva andatevene qui il sistema integrato è l'unico che ci consente di intervenire
Altrimenti rischiamo ad esempio di immettere ragazzi che arrivano dai paesi terzi
Li mettiamo nella scuola
E ma se non abbiamo anche strumenti
Come la formazione professionale come l'apprendistato
Noi rischiamo di creare degli emarginati in questi ragazzi che arrivano e delle grandi difficoltà nel resto del gruppo classe gli altri ragazzi
Italia
La seconda
Termino e
Il sistema integrato e l'unica strada vera
Per andare in Europa non solo per il la moneta ma anche per i cittadini non c'è dubbio che qui il punto di snodo e allora
Io sono d'accordo che la formazione e la scuola non creano posti di lavoro
Ma sono il presupposto indispensabile perché
Roma Luciano Guerzoni
Lui dice che il segreto origini sottosegretari non sono alla ricerca scientifica ho detto che sono più bravi no che contano di più
Grazie ma che data l'ora iniziando se mi permettete con una battuta che cercano di avere pietà di voi che avete assistito ad una lunga sfilata di relatori di relazioni in questa giornata vi chiedo al tempo stesso di avere voi pietà di me perché cercherò di procedere nel modo più sintetico e quindi con alcuni slogan poco di più perché non c'è il tempo per fare altro allora il la prima cosa che io vorrei dire anche un po'riassumendo il senso delle alcune delle relazioni degli interventi che io ho potuto ascoltare anche se ripeto può sembrare una banalità ma insomma
Io non da oggi sono convinto che e non penso di scoprire nulla di nuovo peraltro che
La frontiera dell'eguaglianza della disuguaglianza dell'inclusione dell'esclusione sociale oggi passa per le politiche dell'istruzione per la qualità del sistema di istruzione e di formazione
Il conti che noi dobbiamo fare come classe dirigente come ceto politico come governo come scuola come università
Secondo me li dobbiamo fare il raffronto a un interrogativo
Se il nostro sistema di istruzione e e parlo quindi anche di università
Di alta formazione è un sistema che riproduce amplifica le disuguaglianze o se un sistema capace di promuovere
Inclusione sociale capace di promuovere promozione avanzamenti ecco io
Se dovessi dire ritenendo non non per il mestiere che provvisoriamente incarico che provvisoriamente mi trovo a ricoprire ma la prima delle politiche sociali le volevo dire presente l'amministratore comma dovuto scappare la
Prima delle politiche sociali sono le politiche dell'istruzione e della formazione perché dopo si corre inevitabilmente a riparare qualcosa che è stato prodotto che è stato prodotto dall'età di tre quattro anni a venire alla laurea universitaria
Attuale ventisette ventotto anni
Seconda questione
Anche questa per per
Per slogan su questo Masini non sono del tutto d'accordo con te non è vero che l'istruzione la formazione non produce lavoro nelle nostre società sta proprio succedendo l'opposto
L'istruzione la formazione non è solo una condizione ma è strumento di creazione di di nuovi
Di nuove possibili lavori nuove opportunità di lavoro ma in termini anche proprio direi quasi automatici vi leggo tre dati perché peraltro cose chiare tra il settanta virgola tre per cento dei laureati trova lavoro
Dei nostri
Poveri laureati attuali così contestati il sessantaquattro virgola uno per contro i sessantaquattro virgola
Per cento dei diplomati contro il sessantatré virgola sei dichiara licenza media contro il trentasette virgola tre dichiara licenza elementare
Cioè la questione della occupabilità
E della qualità della
Oro è una questione direttamente correlata al sistema di istruzione al percorso d'istruzione che un cittadino ha
Una cittadina la possibilità di seguire per questo oggi
La frontiera dell'eguaglianza e della diseguaglianza passa di qua
E poi e quello su cui credo che i nostri sistemi di istruzione non so l'italiano chi ha ragione Mazzini io lo vedo nelle riunioni dei ministri le dell'unione del tutto lì non europea cui da cinque anni partecipo la questione della occupabilità intende d'intesa nel doppio senso
Di percorsi di istruzioni di sistemi di istruzione che tengano conto degli studi degli sbocchi occupazionali
E la questione della occupabilità come
Creazione
Di
A crescita cresciute possibilità di lavoro è la questione che oggi investe tutti i nostri sistemi di istruzione
Allora
Io voglio solo dirvi una cifra dato insomma questo problema europeo
Che si particolarmente acuto nel rapporto tra università europea e
E esigenze fabbisogni di alta formazione via delle nostre società attuale
Problema acutissima nella situazione italiana voi calcolate che noi veniamo da decenni fino ad oggi con la riforma che abbiamo
Atto che speriamo riesca a invertire questa tendenza noi vediamo da ormai da decenni in cui viviamo amo il nostro Paese vive in questa contraddizione il la più alta percentuale in Europa quarantadue quarantaquattro per cento al mai stati tra i quaranta d'il quarantaquattro per cento dei giovani
Diretta diritti diciannove anni si iscrive all'università la media europea intorno al venti ventidue per cento
Bene il risultato finale
Esattamente capovolto su cento giovani che si iscrivono all'università sessanta per cento abbandona senza aver conseguito alcun titolo di studio
Negli ultimi venticinque anni il nostro sistema di istruzione universitaria è riuscito
A produrre sei milioni oltre sei milioni non solo di frustrazioni individuali e sociali cioè di persone che hanno iniziato un percorso di studi universitari e non l'hanno portata a termine ma sei milioni
Di privazioni di risorse di lavoro qualificate per Industries lo sviluppo del nostro sistema il il per citare per brevità il guru o Bill Gates che ieri ha fatto questa le rione Stra applaudita la Confindustria nelle tre condizioni che poneva per
Innovazione sviluppo lavoro un massiccio la prima un massiccio investimento in istruzione che non vuol dire sull'investimento finanziario
Investimento politico investimento culturale
Investimento incomprensione che
Non solo le politiche di inclusione sociale di eguaglianza ma le possibili za di innovazione e di sviluppo passano da un sistema distruzione distruzione
Di base di istruzione superiore di alta formazione fortemente qualificato
Dei noi
Abbiamo tentato di rovesciare questa situazione i dati che vi potrei leggere ma non avendo promesso crocchetta di voi non ve li leggo data l'ora sono dati sconcertanti soli i dati di un disastro sociale
Di una università
Che ha visse e che è vissuta e ha teorizzato il principio che io ho sentito esporre in un importantissimo convegno di un'importantissima Fondazione di sinistra da un autorevolissimo rettore di un'università italiana che esprime peraltro quella che è la cui
La cultura la sensibilità accademiche il problema del numero dei laureati di cui ha bisogno il Paese ed è la possibilità dell'occupabilità
Dei nostri laureati è un problema che non riguarda l'università questo dato con cui noi dobbiamo misura invertire questa cultura
E capire che oggi
Ripensare la missione la funzione sociale ruolo chiamato lo come volete dell'università
In un sistema in cui l'università la cultura accademica
Non essendo non essendo se l'università la cultura accademica ancora accorta che la chiave decisiva dello sviluppo dell'in
L'azione del lavoro eh l'alta formazione eh l'università è sono l'università come luogo di formazione e di ricerca
Che avete capiti e non
è una è una cosa io ci lavoro ormai costantemente a cinque anni sempre stato messo sottosegretario ne è stata Prodi son cambiati mi disse io sono sempre rimasto Libano a casa impressionante cioè e non è una sorta di
Svaluta azione del proprio del ruolo dell'istituzione
Che nasconde una logica che uno può pensare minimizza attrice ma è una logica minimizza attrice per col
Attivare
Dico come come ha fatto meglio come constatazione lo Stato ci dice ad un giudizio di valore un giudizio morale per coltivare una propria nicchia di riposo corporativo della
Corporazione accademica alla quale peraltro anch'io appartengo
Allora voi capite che non abbiamo affrontato una riforma radicale io non
Sono pronto a sfidare chiunque la riforma più impegnativa dell'università italiana dal momento dell'unificazione dello Stato italiano
Perché non abbiamo rotto uno schema l'abbiamo rotto scusate in termini istituzionali e legislativi
Poi queste riforme da attuare e siccome oggi tutti i sistemi formativi si fondano sulla regola dell'autonomia è chiaro che questa riforma è affidata all'autonomia delle università e con i limiti da cui par diamo sappiamo che sconteremo un duro lavoro ma io poi sono convinto che siccome si stare rare facendo la merce più preziosa dell'università che sono
Gli studenti si aprirà inevitabilmente lo si vogliono una competizione e una competizione emulativo a perché chi saprà far far meglio
Essendo anche i giovani più avvertiti avrà
Un maggiore esito anche in termini di consenso degli studenti ma ne abbiamo rotto l'atipicità del sistema universitario italiano unico dei Paesi avanzati in cui è esistita fino ad oggi
Un solo ciclo di studi universitari la laurea a ciclo unico di durata legale quattro sei anni di durata media sette anni e mezzo media
I nostri laureati ultimi dati della banca Almalaurea di Bologna i nostri laureati sfiorò un'età media di ventotto anni
E parliamo di innovazione
Ma noi stiamo privando
Paese della risorsa fondamentale per l'innovazione che solo i giovani
Allora noi abbiamo arte la riforma universitaria dei
E in una battuta perché non voglio superare i quindici minuti che vi ho chiesto di di attenzione di reciproca pietà la riforma universitaria
Ha un obiettivo nel giro di pochi anni dobbiamo avere dei laureati di buona qualità a ventuno ventidue anni
Viene in tutti gli altri Paesi d'Europa perché si riduce di un anno il percorso della scuola primaria seconda aria e abbiamo istituito una laurea che i giornalisti gli opinionisti tutti i professori i luminari che scrivono sui giornali io non ho accesso i giornali miei colleghi ce l'hanno chiamo laurea Breve laurea triennale dare
Diciotto diciannove gennaio del due mila in seguito all'entrata in vigore del decreto ministeriale numero cinquecentonove mille nove
Novantanove esiste nel nostro ordinamento universitario vigente oggi una cosa che si chiama laurea senza nessun aggettivo che dura tre anni pari a centottanta crediti formativi e che consentirà
Mi vedo che la battuta la dico data l'ora malgrado le università di Alain
Ventuno venti ma dei laureati che si possono metterà competere sul mercato del lavoro con i loro colleghi perché non un'altra cosa che ci siamo nascosti tutti è che qui non abbiamo recepito delle direttive comunitarie per le quali chi ha un titolo triennale dopo il diploma secondario ha diritto a venire a lavorare qua tolto prima togliendo il posto ai nostri laureati età durata media per raggiungere alla laurea sette anni e mezzo
Cioè voi capite in qua le contraddizioni ci siamo andati a cacciare e
La Foa essa dirompente che questa riforma
A per rompere queste incrostazioni io no io sono ottimista non sul fatto che i miei colleghi universitari applicheranno bene questa riforma ma sul fatto che con questa riforma che prevede l'articolazione dei cicli di studio su due livelli
La laurea di durata triennale in cui può seguire dice il decreto solo per professionalità specifiche che
Richiedono alti livelli di specializzazione la laurea specialistica e infine terzo livello il dottorato di ricerca
Oltre a questa articolazione diciamo a questa sequenza abbiamo reso estremamente flessibili e trasversali percorsi formativi non deve succedere che un giovane che ha iniziato l'università
Mancando anche i servizi di orientamento e tutorato sulla strada sbagliata abbia come unica possibilità qua ad andarsene a casa il nuovo sistema prevede che potrà utilizzare i crediti formativi maturati cambiando percorso
Con una flessibilità anche orizzontale tra i diversi percorsi
Allora dicevo noi hanno ritoccato come Parlamento come maggioranza come governo creare le condizioni istituzionali normative
E anche finanziario perché la finanziaria di quest'anno ha incentivato notevolmente le risorse per l'università questo fine perché
Chi ha
Capacità di comprendere
Il mutamento sociale che stiamo vivendo e la sfida alla quale siamo chiama per dirla più direttamente le facoltà alle strutture didattiche le università che hanno la capacità di comprendere questo siano posti in Gran
Di realizzarlo senza nascondersi dietro l'alibi che c'è una legge che impone delle lauree che producono il bel risultato della durata media sette anni e mezzo dell'ottantotto per cento dei nostri laureati fuori corso
E di quel spavento che la perdita di risorse intellettuali quantificabili dicevi sei milioni negli ultimi venticinque anni tra chi domando messe istruzione universitaria e chi ne esce senza aver ottenuto nulla questa è la sfida della riforma noi abbiamo costruito l'architettura questo compete al Parlamento al governo
Al ministero questa architettura deve essere realizzata
C'è un
Dico sono ottimista perché abbiamo con una legge previsto che le risorse finanziarie l'ottantacinque per cento dei bilanci dello diversità è costituito dal contributo dello Stato
Quindi è pagato dei cittadini del restante quindici per cento una larga quota è dovuta alla contribuzione studentesca di nuovo pagata dei cittadini
Allora abbiamo approvato col consenso del parlamento una legge l'attrezzo trecentosettanta del mille novecentonovantanove che prevede che gradualmente
Le risorse finanziarie saranno redistribuite dal centro
Alle università in ragione di obiettivi formativi raggiunti e valutati grazie
Do che noi concludendo questa serata dandosi appuntamento a domani mattina alle nove e mezzo la conclusione di questa conferenza sul lavoro dobbiamo davvero affermare e come si è detto qui lavoro buono ma anche il lavoro sicuro
Io ricordo che questo è il binomio che sta insidie m nella politica del lavoro che noi stiamo perseguendo ora io non vi dirò nulla su questo ma ho scritto un rapporto su uno di quei fascicoli il numero venti sulle sull'aggiornamento ad oggi della politica di contrasto all'incidente sul lavoro che noi abbiamo messo in campo
Lo è quello che riguarda l'incrocio del lavoro nostro con l'immigrazione ne abbiamo parlato prima anche con Prodi ma domani avremo la conclusione della concertazione
Che l'altro ieri ha visto le parti sociali domani vedrà le regioni e le città prima di decidere il flusso annuale per l'immigrazione questo è un altro tema di grande attualità che riguarda e l'appuntamento dei prossimi giorni ecco la nostra conferenza il nostro dibattito sta dentro un processo decisionale le che si confronta politicamente socialmente nel Paese e che si confronta hanno che anche diciamolo pure francamente chiaramente Conticini viene a dire che questo nostro dibattito
Altro non sarebbe che una passerà la è una propaganda per il centrosinistra cosa che del resto sarebbe del tutto meritata ma e sottraendo ossia questo confronto e a questo dibattito non credo che chi pensa ad aver vinto già alle elezioni e chi già si proclama cover hanno faccia buona buona immagine di sé sottraendosi al confronto e al dibattito vi ringrazio a domani
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