Presentazione del piano di sviluppo economico di riassetto urbanistico e di difesa ambientale della Campania, organizzato dalla Lista Bonino (presso la sala Conferenze del Settimanale "Il Denaro", piazza dei Martiri 58)

Un attimo un attimo ma forte ossia una vera e propria centrale produzioni
Allora buongiorno buongiorno gli ascoltatori di radio radicale sono Giuseppe Ripa direttore di Quaderni radicali
Oggi siamo qui con il professor Aldo Loris Rossi e con l'architetto Gian Carlo Graziani per tentare una prima diciamo ricostruzione dell'impegno radicale a Napoli e in Campania
Nell'ambito appunto dei problemi che riguardano il l'assetto del territorio l'urbanistica
Quello che è stato per noi uno i principali motivi di attenzione cioè la difesa
Ambientale
In questo caso letta sistematicamente contro tutte le tenda tentazioni del fondamentalismo ecologista ma con una capacità invece di guardare ai problemi dell'ambiente
E con una la tradizione che l'impegno radicale in questi anni ha sempre sviluppato
Io darei subito la parola alla professor Aldo Loris Rossi che è professore di produzione architettonica qui all'università di Napoli e che gli ascoltatori di radio radicale conoscono per i suoi numerosi interventi in particolare riguardanti proprio il riordino urbano di Napoli
Per i quali lo ricordiamo
Negli anni scorsi sono stati realizzati una serie di interventi progettuali di cui Polo stesso Aldo ci riassumerà la intenzione e la chiave di lettura complessiva
Poi da parte di Giancarlo Graziani un appunto le sole riguarda proprio i problemi legislativi inerenti il il problema del riassetto urbanistico
Una diciamo lettura politica conclusiva che farò io stesso Aldo Loris Rossi
Io volevo ricordare alcuni dati che permettono di inquadrare bene il problema della difficoltà in cui diciamo si vive nell'aria Campana metropolitana e vivacità di Napoli i dati sono questi che la Campania era regioni d'Italia
A più alta densità abitative infatti Sharp quattrocentotrentuno abitanti per chilometro guardato doppia della Sicilia
Praticamente in condizioni gli squilibri ambientali di sviluppo terrificante
Sì passiamo alla provincia di Napoli abbiamo dei anche queste Province eh la più densamente abitata Alitalia tra le province italiane perché a due mila seicentottanta abitanti per chilometro quadrato
Cioè praticamente tre volte quella di di Palermo
Passando alla città di Napoli ancora una volta abbiamo confermare questi dati impressionanti cioè che Napoli e la città italiana a più alta densità abitative cioè dieci mila cinquecento abitanti perché non riguarda qui voi vi rendete conto che questa difficoltà proprio di convivenza e di densità abitativa e dovrebbe essere coniugata con con come dire una volontà di riequilibrio territoriale che di fatto non viene attuale la Regione in negli anni in cui appunto è stata divelta recentemente non approntato nessun piano di sviluppo economico e di assetto del territorio
La Provincia allo stesso modo non ha un piano di sviluppo economico e di assetto del territorio il comune di Napoli non ha un piano regolatore dopo sette anni quindi la domanda che viene appunto spontanea direbbe Lubrano e come si fa a governare un territorio con gli squilibri territoriali e appunto e economici che che che abbiamo noi se pensate e la piana Campanella Diana
Tra il massimo la penisola sorrentina e tra i monti di Frattini e il mare
C'è un'estensione di circa quattro mila e cinquecento chilometri riguarda
Cioè a dire
Una una un'area diciamo di notevoli dimensioni abitate dal oltre quattro milioni e mezzo di persone
E quindi vi rendete conto che che
Se non si riesce a programmare un piano per lo sviluppo di quest'aria non è possibile appunto governarla di fatto appunto quest'area
La popolazione pari a quelle la Norvegia della Finlandia ma concentrato suonare novanta volte più piccola senza un armadio un industriale adeguata senza un sistema dei trasporti pubblici di massa senza l'inquadramento del sia del territorio recentemente
Apparso chiaro anche dalle previsioni nuovo piano regolatore che se ne andranno da Napoli
Appunto la seconda revisione altri settanta ottanta mila persone al due mila e sei sì che praticamente negli ultimi trentacinque anni
Da Napoli selezionati via circa duecentocinquanta mila persone
Cioè un esodo che piuttosto che costringere tutti ad interrogarsi dove vanno queste persone quali squilibri ulteriori aggiungono passa inosservanza c'è nessuno si preoccupa di questi drammi in cui vive la città
La città la Provincia il territorio negli anni passati al punto ne abbiamo portato l'attenzione all'ordine del giorno la gravità di questi problemi
Dei risultati li abbiamo avuti perché appunto dell'ottantotto facemmo una proposta l'utopia realizzabile del riequilibrio territoriale di Napoli in cui appunto si prevedeva prevedeva un una ristrutturazione del territorio
C'è una delocalizzazione delle industrie altamente inquinanti
In aree extra-urbane quindi una prospettiva di vi pianificazione scala territoriale poteva appunto essere utile al riequilibrio del della città e del territorio alcuni dati forniti da noi alcune proposte sono state praticamente accettate sono state sono diventate parte integrante per esempio della variante al piano regolatore però di fatto diciamo chi produce idee in questa area viene emarginato vengono saccheggiate le idee dei vede dei degli altri in questo caso il nostro caso e praticamente vengono distorte riutilizzati in malo modo
Questo diciamo non dovrebbe preoccupare più di tanto raramente però sta di fatto al che la situazione oggi è che la Regione la Provincia e la città mancano assurdamente di di piani né di piani di sviluppo economico al Met di piani di assetto del territorio ora dati i numeri che abbiamo indicato e data la gravità e gli squilibri che
Si notano nella città del territorio e nella regione evidente che il collasso delle istituzioni e totale
Cioè come mai con l'interrogativo perché in tanti anni non si è voluto o potuto fare un piano di sviluppo economico della regione perché in tanti anni da me no alla Provincia non è stata in grado di elaborare uno strumento urbanistico
Plausibile
Perché il Napoli continuo con tutti i problemi drammatici che c'è a continuare a venire continua ad avere questa questa carenza di assenza di Piano regolatore generale nessuno sa rispondere a questa la la Lalla proprio la risposta più plausibile che preoccupati tutti della gestione nessuno si preoccupa di di di definire un quadro generale nel nel ha all'interno del quale evidentemente si può
Riequilibrare la tragica situazione in cui vive il territorio sia della città di Napoli che della Provincia che della che della regione faccio notare che mentre in altre parti d'Italia sono come dire impegnati
Grandi problemi grande prospettive di di pianificazione territoriale da noi diciamo non esiste evolvesse uno strumento urbanistico e pianificatorio approvato volevo far notare che
Le aree del sud praticamente tutte ormai vivono una condizione di emarginazione lo stesso Romano Prodi in qualche anno fa ad un intervistatore che gli chiedeva però i suggerimenti prospettive la situazione il fiuto quale fosse lui ha dichiarato che appunto di fronte alcuni dati statistici nella considerazione dei problemi
Uno rimane disarmato perché faceva notare che due terzi delle Province meridionale non esportano nulla nemmeno un bottone l'altra verso contribuisce all'esportazione per il dieci per cento anzi aggiungeva ricorrendo per il nove virgola uno per cento
Questo disastro epocale dovrebbe appunto rendere sensibili tutte le istituzioni a cominciare da quelle statali a quelle regionali
Però di fatto la situazione precipita precipita perché se il Nord praticamente cammina a una velocità di trecento chilometri all'ora il Sud camminano a velocità di trenta chilometri all'ora è evidente che l'unità praticamente aumenta progressivamente per cui appunto non ci riusciranno mai a raddrizzare riequilibrare il sistema territoriale il sistema diciamo economico allora quali dovrebbero essere i parametri generali a cui ispirarsi
Evidentemente occorre dal punto di vista più strettamente territoriale tenere conto di due grandi realtà che sono in atto per esempio la costituzione
Del corridoio plurimodale Adriatico che collega appunto l'Europa al bacino del Mediterraneo specialmente all'area greca
Questo corridoio plurimodale che integra praticamente del la viabilità su ferro la viabilità
Autor stradale quella portuale e aeroportuale con tutte le linee marittime è una realtà in itinere c'è una realtà che salda insieme una cosa come sette otto regioni lungo l'Adriatico
Per la parte del Tirreno poco è stato fatto esiste appunto
Un un indicazione di larga massima di questa di questa direttrice Tirrena cioè che vada la Liguria fino alla Sicilia il tratto del corridoio plurimodale del basso Tirreno che praticamente relativa Roma-Napoli
E Reggio Calabria è una è una diciamo è una prospettiva ma non mi risulta che ci siano contributo in questo senso perché se si riuscisse a capire
Che queste due spine dorsali
Sono due dei dei sei corridoio plurimodale immigrati in Italia possono essere il sostegno di un di un strategie di riequilibrio generale
Del territorio nazionale meridionali in particolare allora diventa interessante perché la la Regione vorrebbe agganciarsi regione Campania
Sia al corridoio adriatico e sì al corridoio tirrenico e quindi assume una dimensione diciamo non solo non solo diciamo meridionale ma nazionale e avere un'influenza nel bacino del Mediterraneo si parla sempre di come dire di di di trovare una prospettiva l'interesse maggiore per Napoli Napoli è periferia dell'Europa però il baricentro del Mediterraneo quindi per essere baricentro del Mediterraneo dovrebbe evidentemente
Diciamo appoggiarsi su questi grandi direttrici di traffico appunto che leggano l'Europa al bacino del Mediterraneo ci vorrà adriatiche curati romeni
Tirrenica e quindi evidentemente occorrerebbe occorrerebbe lavorare in questo senso non mi risulta non è che la Regione abbia fatto nulla in questo senso nella provincia me lo stesso
L'ufficio il Comune di Nardò
Allora voi vi rendete conto che che è tutta una come dire una una strategia di di di di grande respiro che avrebbe bisogno di visioni di problemi in un contesto generale molto più ampio più articolato di Sacchi invece questo non succede e si adottano slogan per la campagna elettorale privi di significato e privi di di concretezza deriva questo fatta dall'assenza cioè in tanti anni diciamo sia la Regione sia il Comune
Sia la provincia e non sono stati in grado di elaborare una strategia di riequilibrio territoriale e e di sviluppo
Economico
Se pensate che oggi diciamo siamo di fronte a una diciamo rivoluzione
Straordinarie tutte recitate d'Europa dagli ultimi cinquant'anni stanno modificando la l'antica struttura industriale di città industriale sta modificando in città
In città postindustriale
Cioè la città industriale un organismo che ha vissuto due secoli dal mille settecentocinquanta al mille novecentocinquanta dalla metà del secolo passato a al Duemila
Si è innescato un'accelerazione di sviluppo parossistica straordinaria
Che va sotto la denominazione di appunto di civiltà postindustriale
Questa civiltà la possibilità di come agisce a livello di città con innanzitutto con una grande e CELTA la delocalizzazione dei grandi attività produttive industriale dalle città verso l'hinterland dove vengono localizzate vengono realizzate proprio sulle grandi direttrici di traffico infrastruttura
Quelle nazionali e internazionali cioè a dire ci corridoio plurimodale i TIR di cui ho parlato
Cioè i colleghi tirrenico e adriatico i quali cosa fa integrano
Le linee su ferro su su per auto le linee marittime e le linee in un grande sistema intermodale
In modo da
Legato all'avente ai porta glielo porte agli interporti quindi questa grande prospettiva di poggiare i piani di sviluppo economiche i piani di assetto territoriale su questo grande sistema infrastrutturale da noi non succede
Allora vi rendete conto alla difficoltà in cui vive più uno l'area metropolitana di Napoli mentre Roma e Milano vengono definite città globali e a grande sviluppo
Produttivo a Napoli e definita nella letteratura urbanistica aria senescenza e rubare in crisi strutturale permanente cioè RAI nella città vecchia decrepita
Al di là delle chiacchiere che si fanno da dettata da da anni non si muove nulla e quindi vi rendete conto come al alla diciamo al diluvio di di retorica
Non non corrisponde assolutamente nulla Napoli è ormai la capitale e la demagogia della retorica cioè non succede assolutamente nulla
Allora purtroppo
I mass media veicolano immagini di Napoli che non corrispondono affatto alla realtà la realtà e altra mentre Napoli appare come una città in movimento di tanto all'economia dimostra che non si muova fatto e i sintomi non solo numerici ma ma appunto anche visivi della crisi Napoli sono sotto gli occhi di tutti meno che è sotto gli occhi della stampa che praticamente c'è una funzione di e di amplificare il tono retorico e demagogico con cui si affrontano i problemi
Allora io credo e concludo Verona
Che occorrerebbe fare un'opera di verità c'è dire chiaramente i problemi Commissione Prodi fa bene a dire che due terzi le province meridionali non esportano nulla nemmeno un bottone e l'altra verso contribuisce all'esportazione per il nove virgola uno per cento bisognerebbe dire altrettanto che la disoccupazione nelle aree mi metropolitana di Napoli aumentata che Napoli un'aria senescenza funzionale e in crisi strutturale permanente è un'altalena alta
E che prospettive al di là del Prost profluvio di parole non è che se ne vedono mentre ci sarebbe da
Attirare urgentemente
Commissioni per realizzare questi piani un piano economico di sviluppo economico e riassetto del territorio
A scala regionale articolarlo nelle per a a a livello delle cinque province prenotare che la provincia di Salerno è una provincia in movimento infatti ha realizzato ha fatto un piano intercomunale la provincia di Salerno
Ha messo a concorso varie are
Per esempio all'area della Piana del Sele nell'aria di sale del Sarno
L'area dell'Vallo di Diano avuto la ventura di vincere il concorso per la piana del Sele beni stanno i programmi
Di largo respiro che riguardano la costa dalla da Salerno ad Agropoli quarantacinque chilometri di costa per una profondità di circa dieci quindici chilometri e si tenta l'appunto grandi disegni di riequilibrio territoriale
Che i colleghi non insieme le le le le quattro economie quell'agricola a quella industriale quella terziarie quella quaternarie un grande disegno unitario
Mentre appunto la provincia di di di Salerno ha fatto questo lavoro in Cina va fatto nulla e si è limitata a gestire incarichi per per per progettazioni particolari
Questo la dice lunga sulla sulle chiacchiere e i sulle ideologia che vengono propinate alla alla gente e spacciandoli per piani mancano i piani non esistono programmi economici di grande respiro mancano
Gli strumenti urbanistici Napoli e la ma la l'area metropolitana e la Regione non hanno strumenti urbanistici efficienti ed attivi
Bene
Io ripropongo poi di fare una riflessione di ordine politico più generale
Però prima di passare la parola a all'architetto Giancarlo Graziani
Che proverà un attimo a a mettere a fuoco alcuni degli aspetti normativi ricettivi esistenti con tutto il carattere di anacronismo che questi strumenti normativi propongono
Io volevo soltanto far presente anche a chi ci ascolta
Un aspetto direi decisamente paradossale relativamente ai problemi che riguardano il riassetto urbanistico i problemi di sviluppo economico e di difesa ambientale per questa regione
Negli anni scorsi non casualmente col metodo empirico che ci ha sempre contraddistinto noi abbiamo cercato di sottrarci diciamo a quella che può essere chiamata la cultura della pianificazione secondo una bolscevica rappresentazione appunto di piani quinquennali e abbiamo vedi sempre in perpetrato le condizioni di diciamo crescita di una reperito reale provando ad affrontare con proposte di governo diretto una serie di fatti che riguardavano non solo le urgenze ma anche le condizioni di qualità e di vivibilità della della cittadinanza
Un primo aspetto che voglio rilevare e che per esempio in questo in questo quadro politico attuale
E in questo confronto elettorale per esempio uno dei temi che hanno caratterizzato la nostra azione che noi riproporremo con interventi ad hoc
Il problema relativo proprio al rischio Vesuvio è stato completamente dismesso dalla attenzione della della agenda elettorale delle parti politiche in particolare di quelli che vengono proposti dalla informazione come i due attori principali
Del dello sconto del confronto
E cioè un problema che sottende non soltanto aspetti di natura sismica problemi che attendono aspetti di natura vulcanica polemica fenomeni assetto idrogeologico ma che anche come riflesso problemi di ordine politico e anche di problemi di ordine pubblico è stato completamente dismesso
E beni considerare che l'aria a cui faceva riferimento Aldo quella che ha una caratteristica di sovrappopolazione di densità ai livelli parossistici e l'aria che di fatto e direttamente implicante la questione del rischio Pisu
Ma quale questione
Non è che noi vogliamo guardarla con una diciamo preoccupazione
Particolare di chi spera che avvenga un disastro ma vogliamo appunto ricavare da questa vicenda una
Effetto derivato proprio sui comportamenti delle singole amministrazioni delle parti politiche e descrivere attraverso questo qual è il ritardo strutturale entro cui si muove la cultura di non governo o meglio la incultura di governo da parte degli attori in campo
è evidente che
Se fosse posta all'ordine del giorno questo problema avrebbe delle implicazioni immediate relativamente barbuti tutta più
Urgenti che il la nuova Regione dovrebbe andare ad assumere pensate una regione che partendo da questi fatti concreti che riguardano la vita quotidiana di di centinaia di migliaia di persone
Che deve per esempio la sua fase iniziale averi carattere di Assemblea Costituente e quindi maggiormente sente il bisogno di dotarsi di strumenti di governo diretto immediato quando noi insistiamo sul concetto
Della azione di governo
Che sia affidata proprio l'elezione diretta del Presidente alla Giunta regionale almeno fino alle sette in quanto di dimensione elettorale non parliamo soltanto dalla sovrapposizione del sistema elettorale che casomai come vorrebbe Roberto Bobbio e lontano parliamo della esigenza di sottrarre quest'area la sua non governabilità considerando che uno dei problemi essenziali di prestare è stato proprio il fatto che l'azione di governo non si è potuta estrinseca
Lo stesso Bassolino diciamo monarca assoluto il Napoli è rimasto paralizzato non è riuscita a provare un piano regolatore perché gli strumenti normativi non rendono praticabile questa azione evidente che una regione che non si dota della capacità della possibilità di essere
Implicate nei processi decidenti
è evidente che una Regione che già si castra e sarà esposta al rischio di mille piccoli ricatti che saranno esercitate dai mille piccoli partiti che nuovo proporzionalismo vorrà mettere in campo e contemporaneamente da tutto l'insieme dei soggetti che il territorio lo occupano
Guarda caso in quest'aria ad alta densità malavitoso questo per segnalare una sorta di incursione che io faccio nella interconnessione che c'è tra i problemi che stiamo trattando che parte appartengono all'onda pretori poi ci siamo mossi in questi anni
Non culture delle pianificazioni strategiche ma capacità di identificare dei una sensibile ricoverano i luoghi e le occasioni entro cui si fissano le capacità di governo e si realizzano atti di governo
Quando noi siamo intervenuti sulla fascia di rischio bisogna l'abbiamo inquadrato era un fattore proposta conseguenti
Quando siamo intervenuti sul problema di riordino urbano di Napoli non siamo arrivati casualmente siamo arrivati attraverso una lettura ampia articolata guidata dal professor Aldo Loris Rossi che è stato per me fondamentalmente per tutti noi una vera miniera
La misura in cui ci ha rifornito i dati documentali tali da poter capire
Quanto fossero nutrite soltanto di esigenze speculative
Vi è azioni realizzate da soggetti pretesi imprenditoriali o pretesi politici negli anni in cui c'era il Progetto sua grande Napoli o c'era il progetto sulla sulla realtà che riguardava l'area orientale
Che sembravano progetti che dovessero restituire Napoli una sua anche fisica rappresentazione di dignità e anche di qualità europea in realtà si scopre Boy Aldo documenterà meglio anche nel secondo intervento che dietro a quella diciamo costruzione c'era soltanto Roma nove tipo speculativo classicamente descritta
Emblematicamente descritta dal fatto che il centro storico in larga parte veniva battuto che la metà dei
Dei palazzi di valore storico veniva battuto insieme all'altra metà di edilizia spazzatura quindi nessun criterio selettivo fosse legato a un'interpretazione culturale ma ancor di più di novanta mila mani abbattuti ci saremmo ritrovati poi con centodieci mila pari circa se vado se non vado errato
Che sarebbero stati sostituiti quindi una sorta di sovrapposizione che avrebbe mantenuto intatto il concetto che Aldo ha citato all'inizio di questa conferenza stampa cioè il carattere di alta densità che renderebbe proprio l'esigenza di una progettualità di tipo diverso
Quando c'abbiamo un territorio nella quale vivono un numero di abitanti che è pari a quello della Norvegia che ha un territorio dieci volte superiore
Sia ben chiaro che la qualità dell'intervento il modello dell'intervento le capacità proprie di governo diretto e le possibilità di rappresentazione di espressione
Se ci pensate bene quando noi interveniamo sui problemi istituzionali dicendo l'Assemblea costituente deve consentire a un Presidente della Giunta di poter governare
Ad una possibilità di essere eletti senza il ricatto delle mille pressioni e mille vedi di partiti e partitini e quindi l'elezione diretta hanno milanese
Quando noi diciamo referendum regionali a modello svizzero e americano di tipo californiano
Tentiamo di supplire anche alle condizioni con le quali la domanda politico molto spesso resta inevasa e impedita una sua possibilità di implicazioni c'è quindi una interconnessione molto precisa da parte di un soggetto politico presente in tutto ottantatré le Province tutte e quindici le regioni che ha un progetto diciamo di lettura e di governo nel tempo attuale nella situazione nazionale nel contesto delle singole realtà regionali
E poi ritorneremo in fase conclusiva sui sui caratteri che Aldo molto bene descriveva della vera e propria frattura discrasia tra parole cose qui si continua a parlare di mio con amici continua a dire mare di idiozie senza che venga fatto un suo processo di chiarimento
Per carità di Dio con la legittimità di affermare quello che desidera ma pensare di interpretare la mia economico come se si trattasse di consentire che vecchie carcasse assistite si mettano la Rete
E si commette un errore interpretativo del mio economico per il Deportivo la New Economy ovvero internet soltanto un'autostrada è soltanto un binario nel quale scorrono nuovi soggetti economici nuovi soggetti imprenditoriali devono dire come possono essere fatti nasce nove scudetti prendere atto come si libera e tutto l'armamentario burocratico tutto l'armamentario fiscale in tutto l'insieme di norme che impediscono la nascita di nuovi soggetti imprenditoriali
A cui
Internet la new economy può fornire diciamo i la condizione proprio di praticabilità e di interazione
Ma qui naturalmente come si vede emergere la subcultura statalista centralista di cui queste leadership sono portatrici sia a destra che da sinistra e quindi emerge il processo di pacificazione nutrito non di dati di fatto concreto
Ma di tentativi di usurpare ancora una volta
Attraverso un gioco delle tre carte una una verità che le parole dovrebbe sottende e cioè la cultura del così è se vi appare di cui sia il centrosinistra e centrodestra sono qui a Napoli in particolare i veri e propri emblemi Giancarlo Graziani per la parte chiamiamolo così di lettura anche delle norme esistenti
Io mi corre via calciare a quanto così brillantemente esposto prima professor Loris Rossi per quanto riguarda quello che è il panorama appunto che la campagna in particolare è costretta a vivere quotidianamente
E quindi quello descritto con quella quei dati di densità abitativa che rappresentano sicuramente dei livelli undici ne parla punto nazionale sicuramente europeo a con altrettanta certezza
E quindi questa esigenza è questa i impellente necessità di riequilibrio di sviluppo economico sociale e di assetto del territorio che appunto è contestuale se non consequenziale addirittura propositivo
Ebbene su cui in questo panorama in questa situazione così descritta si abbatte con una violenza disumana potremmo dire
Un ulteriore iattura ben più grave ed è quella della legislazione che a livello nazionale con vincola e ed è preposta alla cosiddetta tutela della trasformazione paesaggio appunto evitare esistono leggi la cui natura riconducibile appunto quello che è stato il ventennio
Fascista
Promulgata appunto al trentanove sui tutto si preoccupavano di vincolare gli aspetti monumentali degli aspetti paesistici del panorama della ambientale questo certamente questo diciamo questa trasformazione dell'ambiente
Intese in senso di crescita di adeguamento alle esigenze sempre moderno è sempre più Moro appunto moderne
Non può essere certo assoggettata alla regola del vincolo al vincolo nell'accezione della imposizione coercitiva appunto un'imposizione coercitiva alla al rispetto delle a al rispetto delle regole
Che di fantomatiche regole che vestono praticamente più che altro i panni i panni di un'assoluta discrezionalità
Oggi infatti questa cultura del vincolo si risolve nella maggior parte dei casi in una materiale impossibilità di intervento perché dico questo molto spesso alle spalle di questa appunto fantomatica imposizione del vincolo
L'unica certezza che viene fuori e che e matematicamente impossibile determinare un intervento di trasformazione dell'ambiente che abbia certezze e che copre istituisca certezze sull'intervento
Ciò si traduce appunto in una totale incertezza degli investimenti
Ne deriva da in questa totale incertezza degli investimenti che l'unica certezza che viene fuori da tutto questo discorso è che l'unico modo per intero e intervenire nella trasformazione ambientale e d'intervento abusivo
Paradossalmente l'intervento che non rispetta le regole le quali le regole fissate per far cosa per tutelare l'ambiente
Ecco il paradosso che da sessanta anni continuiamo a vivere e subire tra virgolette
Nell'appunto nell'opera nella trasformazione dell'impatto del paesaggio
Esattamente quello di dover essere costretti a rispettare delle regole che sono preposte alla conservazione alla tutela alla valorizzazione del patrimonio culturale e che l'unico aspetto che producono e quello di deturpare
Il bene tutelato dei turbarlo appunto perché l'unica chance che lasciano all'imprenditore ai progettisti a interviene in questo panorama della della trasformazione esattamente quello di impedirne la certezza di investimento
Il risultato è esattamente opposto a quello che la legge stessa si prefiggeva e c'è quello di appunto tutelare questa questa valenza io vorrei dire anche culturale che purtroppo in Italia non si riesce a inculcare
Ecco il panorama è quello che l'ambiente viene visto esattamente come faccio un esempio molto banale ma come una pagnotta sulla quale il primo che riesce ad arrivare e da ben tarlo a dissero a mangiarlo per il proprio interesse è stato il più capace
L'accezione del vincolo appunto in quanto tale fondamentalmente comporta ed esclusivamente soltanto la possibilità di esercitare da parte delle amministrazioni un un veto discrezionale un veto discrezionale che si risolve nella diciamo nel problema più diretto quello di un di di impattare con la discrezione del funzionario di zona delle varie Soprintendenze preposte alla tutela dei vincoli che in termini abbastanza appunto soggettivi finiscono col determinare l'esito o meno di iniziativa imprenditoriale ma cosa per noi ben più grave e la discrezionalità politica come quale si maschera questa tutela dell'ambiente discrezionalità potete politica che si risolve nella maggior parte dei casi come la possibilità di concedere l'intervento a determinate figure professionali che vengono elette a unici interpreti de soluzioni ambientale e quindi di tutela del del paesaggio eccetera
E che poi finiscono esclusivamente con la ricoprire e gli ordini e le indicazioni del regime di partito
Del regime di potere
Esempi del genere potrebbero essere citati a iosa le ultime l'esempio forse più recenti per le amministrazioni comunale dovrebbero essere quelle della decisione di affidamenti di incarichi a determinate figure professionali che finiscono soltanto verrà la loro fame la loro diciamo accorsa Tura economica sul mercato godere di Pisa quali privilegi fantomatiche capacità progettuali che non possono essere espresse in altre sedi e vedremo poi quale ma devono essere esclusivamente il il risultato di una copertura di strategie politiche decise in altri ambienti
E che rispondono esclusivamente a ancora una volta assolutamente no ma alla tutela del paesaggio ma esclusivamente alla speculazione
Economica ed visto interesse privato
Noi da punto non riusciamo a intendere una difesa dell'ambiente che possano essere appunto coniugata con gli aspetti commisi gens di sviluppo
Che non possa utilizzare al meglio le categorie professionali
O intendiamo appunto manifestare con molta forza la la esigenza la necessità di definire dei trasformazioni non attraverso degli affidamenti che possono risolversi esclusivamente in una copertura tutela dei vincoli legislativi imposti bensì la capacità di imporre la cultura della valutazione delle idee progettuali idee progettuali che devono essere appunto o rispettose di questo vincolo ma il vincolo deve essere imposto come una vincolo insito nella professionalità degli operatori che interverranno sul mercato e sul settore e quindi appunto U valutare le idee progettuali neve progettuale con questa forza che vogliamo proporre diciamo l'esigenza di stirpe statuire per tutto per tutto quello che riguarda la trasformazione dell'ambiente la possibilità di istituire appunto concorsi di idee
Cous cous grazie allora io adesso Ripa la parola al professor Rossi però volevo anche qui cogliere l'occasione per fare una ulteriore
Breve sottolineatura su un aspetto che secondo medi estrema ed estremo significato importanza
Questo è un Paese che ha a più riprese ha reclamato attraverso le proprie sentenze parlamentari l'esigenza di sottrarsi disboscare la massa di interventi normativi che molto spesso
Costituiscono un elemento di blocco
Proprio le considerazioni fatte da Graziani da Giancarlo Graziani ci consentono di capire il paradosso che si è consumato in particolare sui problemi urbanistici sui problemi ambientali attraverso normative che hanno finito per realizzare elementi che nei fatti sostanzialmente hanno contribuito a rotture devastazione del del territorio dell'ambiente scrisse
Lo voglio segnalare perché
Anche in questo caso alle intenzioni alle espressioni più volte fatte riproposto in sede anche di scadenze elettorali da parte delle varie
Dei vari attori politici non corrisponde mai una intenzione nelle sedi normative legislative in particolare perché si assiste al proliferare
Particolaristico di proposte di legge molto spesso svincolata da loro effettiva capacità di corrispondere alla domanda che viene dalla cittadinanza no è ovvio che la norma ha una funzione fondamentale di dirimere i conflitti tra persone e all'interno
Tra istituzioni persone questo normalmente è estraneo alla cultura del non governo che questa classe politica dovesse da sinistra esprime voglio dire questo perché una delle cose sulle quali noi una volta che saremo presenti nella sede istituzionale regionale pratiche Remo sarà sostanzialmente questo da una parte batterci sul terreno di realizzare attraverso le assemblee costituenti una azione di governo delle situazioni assicurando produzione diretta del presidente un'autorevolezza ai processi decisionali dall'altra parte un'azione di definizione anche di interventi normativi regionali i quali si porranno il problema concreto di linea rizzare di rendere praticabile atti di intervento diretto e quindi l'attenzione particolare alle norme regionali
Che ha tuttora voglio dire
In questa sede è una diciamo massa di interventi legislativi decisamente non sono deludenti ma addirittura pericolosi in alcuni casi abbiamo delle norme regionali più o meno così inquadrate da una parte si prassi è trattato in questi trent'anni siamo a trent'anni dalla costituzione della dettato costituzionale chi appunto istituiva le regioni abbiamo di fatto belle norme regionali che hanno allontanato sempre di più la possibilità di corrispondere alle esigenze la cittadinanza e anche ancor di più alla
Intenzione che la Regione debba avere cioè funzioni di indirizzo delle scelte in quanto tale in questi giorni abbiamo sentito per esempio da parte dei candidati alla Giunta
Alle presidenze
Non di parte nostra nonna parco Marco Pannella ma da Rastelli da Bassolino la intenzione di guardare con maggiore attenzione ai comuni non si capisce se questo debba significare un tentativo di coordinare le solite tradizionali politiche di matrice centralistico o all'inverso a far sì che la Regione divenga il punto di riferimento dell'ente locale attraverso cui i problemi dell'ambiente dell'assetto e di riordino
Aldo ha sottolineato la deludente e catastrofica diciamo assenza da parte del comune di Napoli di e realizzazioni di progetti che riguardano il il problema dei piani regolatori e del riordino urbano ricordiamo anche che la stessa Regione non è stata da meno della sua diciamo impotenza di definizione di strategie
Di riordino urbano e questo a mio avviso debba deve essere assolutamente ben chiaro non ci impegneremo in sede di consiglio regionale a farsi che tutta la catastrofica azione della normativa regionale
Venga sottratta da una parte la funzione meramente di riassestamento in sede locale delle leggi nazionali e dall'altra parte alla reiterazione già sviluppate sul piano anche nazionale di realizzazioni di norme regionali che sono di fatto soltanto il tentativo patetico di soddisfare l'esigenza di questo di quella persona senza quella funzione di indirizzo a cui la istituzione Stato la Regione Stato deve corrispondere oggi nel quadrilatero etica sostanzialmente europeo
Credo che avrà voglia e possa e debba aggiungere alcune considerazioni che riguardano proprio alcuni aspetti del riordino urbano regionale
No in questa seconda parte dell'intervento volevo sottolineare è una questione che di metodo che ci ha guidato sempre dilazione politico culturale che abbiamo fatto in questi due decenni cioè quello di farsi guidare ha un atteggiamento critico nei confronti grandi problemi che veniva fatta in male delle proposte concrete ne abbiamo detto no a queste proposte si a delle altre proposte
Questo è stato fatto sia per l'ambito napoletano che per l'ambito provinciale e che per quello regionale
Quando
Nel mille novecentonovantatré Bassolino si presentò per la prima volta
Al
Come candidato a sindaco di Napoli venne la Lista Pannella noi gli facemmo trovare sulla parete
I progetti che volevano fare i suoi compagni di partito i progetti proposti da noi
Mentre i progetti che portavano avanti il consociativismo negli anni ottanta erano fondati appunto sulla massiccia urbanizzazione a oriente della città con la corruzione di trecentocinquantacinque fabbricati
Massicce urbanizzazione a occidente con la costruzione di centocinquanta fabbricati lo sventramento del centro storico tutti i progetti firmati da autorevoli esponenti della sinistra e delle vecchie coalizioni
Consociative noi portano avanti il problema della salvaguardia integrale del centro storico cioè di settecentoventi ettari e poi saranno riconosciuti dall'UNESCO patrimonio mondiale
E la creazione di due parchi verdi a Oriente Occidente in quell'occasione Bassolino accettò le nostre tesi
E praticamente e dis al liquidatore quelle parti nel partito che erano più interessati a questa speculazione edilizia se oggi si si parla di parchi verdi a oriente dicendosi tanta eterei
E dei parchi di un parco verde a occidente di cento dieci ettari e perché noi abbiamo prodotti per primi nel mille novecentottantasette queste propone allora diciamo questo per dire che noi non ci limitiamo a una critica negativa e distruttiva ma abbiamo sempre un modello di sviluppo alternativo quando noi diciamo che per l'aria provinciale di Napoli che equivale a dire all'Area metropolitana
Non si è fatto nulla mentre si potevano portare avanti grandi strategie di riorganizzazione del del territorio diciamo che noi abbiamo delle proposte alternative precise al nulla che è stato fatto
Per esempio quello di un riequilibrio del territorio fondato sulla creazione e il potenziamento di un asse
Roma Caserta Salerno che un'idea lanciata dalla metà degli anni Sessanta la compagna un asse di riequilibrio territoriale lungo quest'asse
Praticamente attualmente ci sono i soli agricoli più importanti delle due regioni Lazio
E Campania cioè l'agro romano la la piana di di di fondi nell'agro
Nocerino sarnese la piana del della terra di valore la piana del Sele
Questo assente nel settore primario e quindi lungo quest'asse c'è anche ci sono anche le grandi industrie che si stanno localizzando poi si è riusciti a fare un'azione per localizzati anche le università
Per spostare il peso e urbanistico verso le zone interne
Abbiamo sottolineato spesso che questo spina dorsale a questa spina dorsale Pagan possono agganciarsi delle direttrici nord-sud per l'appunto legati all'area metropolitana di Napoli a questo grande asse di equilibrio
E sono cinque le direttrici fondamentali lordo sul viceversa appunto per quella che riguarda le zone interne noi abbiamo indicare di Zanni cinque direttrici sannite che possono a spina di pesce
Possono innestarsi su questo asse lungo appunto la piana delle nelle valli Alifana nella nella valle
Caudina della Valle dell'Irno eccetera per cui si riesce a creare un sistema organico di viabilità che integra i porti gli apporti e gli interporti
Su questo sistema
Naturalmente questo sistema e agganciata ai ai due grandi corridoi quello Adriatico e quello tirrenico per cui appunto ne abbiamo uno schema uno scheletro portante su cui si può sviluppare l'intera regione poi abbiamo sottolineato sempre vivevano in due aree
Napoli e chiusa da due aria ad alto rischio permanente Ravi Suria nella flegrea della quale delle quali non se ne parla mentre bisognerebbe appunto realizzare questa decongestione di queste aree
Ho visto che si accingono a fare delle viabilità di circonvallazione è una cosa demenziale perché bisogna spezzare la saldatura che si sta realizzando per i singoli Paesi e piuttosto che realizzare una viabilità di circonvallazione che sarebbe inutile
Realizzare viceversa una viabilità centrifuga radiale rispetto al alla Vulcano in modo da agganciare i singoli Paesi non tra di loro ma sulla grande viabilità autostradale quindi esattamente unitamente con la con la viabilità di accerchiamento del Vesuvio non ci riesce a risolvere nulla
Con una viabilità radiale si espone si riescono ad attivare i deliri fuga per scaricare questa densità abitativa sulla grande viabilità nazionale come vedete sono io
Si agisce in una maniera esattamente opposta a quella e che a cui occorrerebbe mettere rimedio basti pensare che nel piano di evacuazione nazionale si pensa di caso di evento vulcanico silenzio di delocalizzare settecento mila persone del Friuli del verde il veronese nel cose assolutamente impensabili quando nell'area campana e limitatamente alle due provincia di Napoli e Caserta centrali circa sei settecento mila vani vuoti
Il che farebbe pensare perché non si mette in atto una grande strategia di recupero di questi vani vuoti
Che un patrimonio edilizio esistente e di decompressione delle due aree ad alto rischio permanentemente viale flegrea senza ai ma senza andare immaginari scenari ridicoli di spostamento di settecento mila verso settecento mila le zone e qua equivalente a quella del Kosovo anzi due volte il Kosovo che la ci sono movimentato trecento mila lezione quasi dei nuovi entrerebbero settecento mila e quindi due volte dico immaginare che che disastro
Succede invece appunto quando appunto
Copa nelle con ribassi e affrontare questo problema noi abbiamo sottolineato che è possibile fra rientrare
Questo problema di la decongestione durare ad alto rischio permanente degli anni e flegrea all'interno la stessa Campania senza friggere il prossimo e senza raramente
Fare deportazioni di massa di destra o di biblici assolutamente ridicoli quindi diciamo perché non si riesce a far capire delle cose di una linearità come dire solare cristallina perché c'è a mio giudizio la volontà delle dei gruppi politici di controllare negli affari
E non mette riaprire i problemi alla dibattiti al confronto culturale noi viviamo una politica pre moderna
Un angolino una politica dove non c'è un confronto delle culture si preferisce fare tutto in termini di di Haute archivia burocratica e partitica
In Europa tutti i problemi vengono messi a a concorso
Viceversa da noi a abbiamo sistematicamente eliminato la possibilità che confonde le idee per cui a un burocrate e viene in testa una idiozia queste idiozia viene calata direttamente in un piano senza che questo questa proposta venga discussa da nessuno c'è da noi manca la cultura del confronto delle idee faccio un esempio concreto per spiegarmi più chiaramente problema della viabilità di rancori nessuno si è accorto che la città di Napoli c'ha una patologia singola
Cioè c'ha uno unica via di uscita autostradale da est
Hanno fatto un piano regolatore non ha
Costretta a fare in undici di roaming mettono sulla tangenziale e mi fanno andare a Este quando io non debba andare a destra Palmisano andare a Caserta ma io non debba andare a Caserta e poi andare a Capua e io non c'ho la vocina di uscire direttamente dall'Occidente laicità
Questa è una patologia terrificante e inessenziale il piano e non ci sono accorta di questa enorme sciocchezza perché perché vengono discussioni richiuso di di di di di una stanza con condizionamenti senza commissioni
Che lavorano in maniera interdisciplinare per cui escono fuori queste sciocchezze inaudite che che non si riesce poi a a come dire a controllare a modificare in nessun modo la caratteristica fondamentale di Paesi su riluttanti come come l'aria
Metropolitana l'aria regionali Kim manca un confronto vide c'è manca una cultura del confronto delle idee quindi mancano i concorsi quando nel novantaquattro si è discusso per la prima volta di Bagnolo ne avevamo detto che c'è tutto il tempo per fare un concorso internazionale
Sono passati sette anni non è stato fatto il concorso nazionale ce sta una Bortoli gli plano volumetrica che circola negli uffici del Comune non si sa da chi l'ha chiesta la fata Dante idee che dovrebbe decide il destino e la città fatta evidentemente ad una qualche studio sottobanco da qualche burocrate di partito io non ho niente i piccoli burocrati di partito però praticamente non posso fare a meno quello che diceva quello che diceva Leo Longanesi aprono altri dirigenti dirigenti e Borodin ricevono
Sono buoni a nulla ma capaci di tutto e quindi praticamente uno rimane disorientato come possibile spezzare questi circoli chiusi di diciamo di asfitticità di idee bisognerebbe e premiare questi i grandi responsabili questi puliti i dirigenti di instaurare una cultura del confronto delle idee una cultura dei concorsi nazionali e internazionali
Una cultura che possa far vagliare con accuratezze profondità magari anche con durezza le proposte
Fornite se questi sopravvivano alle critiche hanno diritto di cittadinanza se no evidentemente dando cestinata noi ci auguriamo che la nostra metodologia di criticare dei progetti e di proporre alternative finalmente abbia trovi uno spazio nel costume in modo da mettere appunto a confronto le idee non c'è altra modo per arrivare alla modernità c'è la rivoluzione liberale si realizza soltanto con il confronto delle della civiltà
Delle delle delle idee appunto il confronto
Che concorrenziale se lei ritiene resistono evidentemente ci hanno una legittimità al tenente sono costrette a cadere grazie
Vediamo con una ultima annotazione politica credo val la pena proprio rapportare alle prese di posizione che il commissario europeo Monti ha fatto in questi giorni partendo da una serie di opzioni
Che in particolare il centrosinistra ma anche il centrodestra aveva elaborato per il Sud in questa scadenza regionale
E cioè il fatto che ha tuttora non si intravede
Relativamente alla carico di problemi che il Sud vive
E sono ben saldi tipica nel quadro di disoccupazione nella sua marginalità e nella sua diciamo incapacità anche imprenditoriale non sono state individuate nessuna delle tracce che possono sottrarci a questa arcaica pre modernità in cui nessuno si trova a vivere
E questo accade perché accade perché di fatto
Noi abbiamo una gestione politica e anche quindi di riflesso una gestione istituzionale assolutamente lontana dalla intelligenza delle cose in quanto tale questa mattina provando a mettere insieme sia pure in modo sommario e a descrivere il lavoro fatto in questi anni relativamente ai problemi che riguardano il riassetto urbanistico che riguardano
I problemi della difesa dell'ambiente e i problemi di sviluppo economico l'abbiamo sempre tenuto costantemente in linea con la nostra con il nostro approccio non abbiamo avuto mai definire strategie come già dicevo prima di pianificazione globale ma abbiamo sempre vissuto un rapporto tra problemi dello sviluppo economico e difesa dell'ambiente e riassetto urbanistico in una interconnessione la quale veramente l'ostilità maggiore per quanto ci riguarda era rispetto alle porte del saccheggio Albani doppio
Di una intrapresa sistematicamente mantenuta in chiave di assistenzialismo
è inutile dire che presentano vicino di Bagnoli sintetizza un po'tutti e tre i corni ferite lei gli aspetti del problema e cioè quelli relativi proprio al quadro di degrado ambientale al disastro industriale perché è bene ricordarlo che
Noi siamo stati attraversati non molto tempo fa proprio in linea con i problemi
Di sviluppo economico da una cappa strofe qual è stata quella di volerlo impiantare in una logica di cultura di sindacalismo per liste di Grand commis di Stato vigne per la produzione di una siderurgia Croma era decotta e soltanto perché bisognava mantenere uno supremo Gia è una una supremazia e una egemonia culturale di cultura e di classe dirigente e quindi di fatto abbiamo ancora oggi cascami di queste di queste espressioni di classe di questa vecchia burocrazia dirigente che di fatto a unica funzione e oggi Bassolino che Rosselli rappresenta un attimo impedire al Terzo Stato di essere apporre della propria capacità di di intervento nei processi di globalizzazione che si vanno definendo
Quando il commissario europeo interviene per ribadire che tutte le misure proposte dal governo centrale e dai candidati del centrodestra e centrosinistra sono assolutamente ritenersi non praticabili perché non tengono conto delle situazioni già strutturato sul piano europeo e vogliono sì in qualche misura mantenersi linea comune porosi assistita a mio avviso dice una cosa che emerge misura clamorosa la nostra lotta si continua imperterrito a ritenere di affrontare i gravissimi problemi che sono sul tappeto da una parte comunica intenzione che Aldo ha sintetizzato molto bene quando ha parlato della cultura del controllo degli affari e del controllo dell'erogazione del denaro pubblico e non la capacità di candidarsi come soggetto politico alla funzione di governo delle realtà nuove e delle domande che sono sempre più diffuse che stanno diventando coacervo di conflitto grave
è dal Parlamento europeo che arriva ma puntuale descrizione di come il sessantadue per cento di giovani
Alla alla soglia dei trent'anni che non ha ancora avuto un solo punto di occupazione
Io vorrei sapere se dentro a questa verità clamorosa che fa di Napoli e la Campania delegata più arretrate d'Europa noi possiamo pensare di mantenere in vita
Impianti di intervento relativo allo sviluppo economico che siano nutriti delle paccottiglia demagogiche dei lavori socialmente utili e non all'inverso della esigenza di stimolare una sensibilità nuova che redatta giovanile
Hanno già descritto di voler di voler realizzare ma che non trovano i luoghi di occasioni i terreni per potersi per potersi esprimere
In questo senso un sistema bancario assolutamente arretrato in questo senso una burocrazia che ha mantenuto intatti tutti i suoi caratteri di ricatto sui soggetti sociali ed economici
Una azione che di fatto vede questi gruppi dirigenti operare in linea di tutela degli interessi precedentemente
Esistente che oggi intendono confermarsi e sul terreno proprio della sul terreno proprio del riordino urbane sul terreno della difesa dell'ambiente che si consumerà ancora più atrocemente questo tentativo di di occupazione da parte dei vecchi gruppi dirigenti e noi contrasteremo punto appunto tutto questo
Ripeto all'interno di una cultura nella quale l'azione della modernizzazione corrisponde a una precisa determinazione quello di ritenere che il conflitto del nostro tempo tra la globalizzazione
E la crisi identità dell'individuo di persone a sud viene vissuto ancora più intensamente primo tipico detto prima sono i giovani ad essere particolarmente vittime e noi intendiamo rifornire l'identità individuale e la capacità di intrapresa e di boia di autonomia degli individui di tutti gli strumenti possibili per poter essere loro a prendere in mano le sorti del governo della Campania del Sud e dell'Italia
Ma di farlo naturalmente provando a contrastare tutti di attori politici che oggi tentano di rappresentarsi grazie anche a un'informazione complici
Come i prosecutore di se stesse cioè del disastro che in questi anni hanno condotto Napoli la Campania a una condizione
Drammatica molto più drammatica di quella che viene descritta e che ci porta a dire che nella scadenza regionale del sedici d'aprile si consuma un passaggio fondamentale
La possibilità di innestare
Nelle politiche del mezzogiorno e la Campania una speranza di uscita dalla crisi in chiave non violenta oppure paradossalmente di a vere proprio in quest'area le condizioni strutturali su cui anche sul piano socio politico ed economico si vengono a determinare diciamo condizioni di rischio autoritario che in questa realtà potrebbero aprire delle condizioni estremamente preoccupanti chiudiamo qui
Il è evidente che la nostra interpretazione relativamente ai problemi del riordino urbano della riassetto urbanistico della difesa ambientale della piano di sviluppo economico abbiamo tratteggiato
Grazie anche ad Aldo in modo abbastanza articolato e completo anche se non descrittivo di tutti i singoli aspetti ritorneremo nei prossimi giorni a meglio definire alcuni aspetti specifici della nostra l'iniziativa speriamo di riuscire ad arrivare all'opinione pubblica pur considerando che le condizioni in cui si consuma l'informazione in questa regione sono di fatto
Assolutamente in parallelo con i quadri fai da te via Dezza complessive di sostanziale antidemocraticità Biancheri sostanziale illegalità in cui si consuma il gioco democratico in questo Paese grazie ad Aldo Loris Rossi a Graziani e e ai giornalisti saluta gli amici di gli ascoltatori di Radio Radicale